Navimagazine

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Navimagazine PERIODICO INFORMATIVO PER LA NAVIGAZIONE DA DIPORTO Anno 2004 · Numero 7 AUTUNNO IN QUESTO NUMERO · LO SPIRITO DI STELLA: STORIA DI UN SOGNO 4 / ESTATE 2004: UNA TIPICA STAGIONE MEDITERRANEA 8 / AURORA NAVIMETEO PER LA SCUOLA 10 / NOZIONI DI OROGRAFIA 12 / LA CARTOGRAFIA ELETTRONICA E I SOFTWARE PER IL ROUTAGE 14 POLIZZA PER UNITÀ DA DIPORTO Naviblu WWW.AURORAASSICURAZIONI.IT WWW.NAVIMETEO.IT INFORMAZIONE METEO PERSONALIZZATA urora Navimeteo

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A magazine created by Claudio Maria Lerario for Aurora Assicurazione, an Unipol Group insurance company. For this magazine Aliaperte's members provided editorial strategy, graphic design, photo-reportages and many articles.

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NavimagazineP E R I O D I C O I N F O R M A T I V O P E R L A N A V I G A Z I O N E D A D I P O R T O

Anno 2004 · Numero 7

AUTUNNO

IN QUESTO NUMERO · LO SPIRITO DI STELLA: STORIA DI UN SOGNO 4 / ESTATE 2004: UNA

TIPICA STAGIONE MEDITERRANEA 8 / AURORA NAVIMETEO PER LA SCUOLA 10 / NOZIONI DI

OROGRAFIA 12 / LA CARTOGRAFIA ELETTRONICA E I SOFTWARE PER IL ROUTAGE 14

P O L I Z Z A P E R U N I T À D A D I P O R T O

N a v i b l u

W W W . A U R O R A A S S I C U R A Z I O N I . I T — W W W . N A V I M E T E O . I T

INFORMAZIONE METEO PERSONALIZZATA

urora Navimeteo

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Centro Aurora Navimeteo:

informazione meteo

personalizzata

servizio operativo tutto l’anno

copertura rotte del

Mediterraneo e traversate

atlantiche

dialogo diretto telefonico

corsi di formazione meteo

marina per naviganti

routage regate d’altura

consulenze per l’industria

marittima e naviglio

commerciale

www.navimeteo.it

EDITORIALE NEWS

Anno 2

N° 7 – Autunno 2004

Autorizzazione del Tribunale di

Milano n° 284 del 06.05.2003

Direttore responsabileCesarina Tavani

CoordinatoreGianfranco Meggiorin

Hanno collaboratoCarla Anselmi

Alessandro Casarino

Paolo Gemelli

Luciana Ingrassia

Vincenzo Melidona

Progetto graficoClaudio Maria Lerario

www.lerario.net

EditoreAurora Assicurazioni Spa

Corso di Porta Vigentina, 9

20122 Milano

Tel. 02 599.221

Fax 02 599.224.19

www.auroraassicurazioni.it

Sito internetwww.navimeteo.it

[email protected]

Fotografie, carte e illustrazioniCopertina, pag. 2 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 -

10/11: Claudio Maria Lerario

Pag. 3: Archivio Kunachi

Pag. 11: NOAA

Pag. 12: SHOM

Pag. 15: Archivio Migrazioni

Ritrovarsi al Salone Nautico Internazionale di Genova

Il Salone Nautico Internazionale di Genova è un momento importante per

tutti gli operatori professionali della nautica da diporto e lo è indubbiamente

anche per noi di Aurora Assicurazioni che, nel vasto panorama delle attività

assicurative multiramo, stiamo dedicando a questo settore grande attenzione,

competenze specializzate, energie, risorse e molto entusiasmo.

La nautica per noi rappresenta un vero e proprio laboratorio che, destinando

l’assoluta priorità al tema della sicurezza dei beni e delle persone, ci permette

di sviluppare un modo operativo utile anche in altri ambiti altrettanto specifici

della nostra professione.

I numeri della nautica indicano una crescita del settore così come il numero

dei naviganti che scelgono i nostri servizi: il Salone è l’occasione giusta per

incontrare al nostro stand i proprietari e gli equipaggi delle imbarcazioni che

già ci hanno scelto o che desiderano conoscere meglio i nostri prodotti assicurativi.

Non solo, il confronto con gli addetti ai lavori della cantieristica, dei porti -

marina e dei servizi per la navigazione ci consente inoltre di progredire lungo

una rotta che ha come presupposto quello di rispondere al meglio alle esigenze

di chi naviga.

Lo spazio Aurora al Salone, propone quotidianamente una serie di incontri

sui diversi temi dell’andar per mare quali la sicurezza, lo sport, la meteorologia,

l’avventura. Ecco una piacevole e interessante occasione per ritrovarsi, come

dopo la navigazione, in un accogliente approdo.

Giampiero Gelmi

Direttore Generale Aurora Assicurazioni

i g r a z i o n i

Parte la Global Challenge. Il 3 Ottobre 2004 ha preso il via da Portsmouth

in Inghilterra la Global Challenge, la straordinaria regata/avventura intorno al

mondo alla quale partecipa anche Amedeo Sorrentino skipper di Kunachi (vedi

Navimagazine n° 6). Le 12 imbarcazioni a vela, di 72 piedi, perfettamente

identiche, circumnavigheranno il globo ripercorrendo la rotta compiuta in

solitario nel 1971 da Chay Blight. La competizione prevede la partecipazione

di equipaggi non professionisti (eccezion fatta per lo skipper) che per circa 170

giorni navigheranno, in sei tappe, attraverso tre oceani, nella direzione contraria

rispetto al flusso dei venti dominanti e doppiando, da Est a Ovest, Capo Horn

e il Capo di Buona Speranza. Oltre ad Amedeo Sorrentino, anche lo skipper

inglese Stuart Jackson e il navigatore francese Laurent Pellerin dell’imbarcazione

Barclays Adventurer, hanno scelto di seguire un percorso di formazione meteo

marina per la navigazione oceanica presso il centro Aurora Navimeteo.

Corsi di meteorologia marina. Riprende dal mese di novembre 2004 il

programma dei corsi di meteorologia marina per i diportisti organizzati presso

il centro Aurora Navimeteo di Sestri Levante. Il calendario dei corsi di introduzione

o di approfondimento alla navigazione meteorologica e degli incontri su temi

specifici della regata d’altura o della navigazione oceanica, può essere consultato

sul sito www.navimeteo.it o richiesto, via posta elettronica, all’indirizzo e-

mail: [email protected]. I corsi, organizzati anche nella formula

full immersion di un solo giorno, riscuotono un crescente interesse da parte dei

naviganti, sempre più determinati a capire bene le dinamica del tempo e a

migliorare la propria capacità di acquisire e analizzare con metodo le informazioni

e dati meteo.

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La vicenda personale di Andrea Stella: dalla sparatoria di

Miami alla nascita del catamarano. “Tim Progetto Italia – lo Spirito

di Stella” è il primo catamarano al mondo dove non esistono barriere

né fisiche né psicologiche tra tutte le persone.

Il progetto nasce dall’idea di Andrea Stella, che il 30 agosto del

2000, mentre si trovava in vacanza negli Stati Uniti dopo la Laurea

in giurisprudenza, rimase vittima di una sanguinosa aggressione. Nel

tornare ad un parcheggio aveva sorpreso tre individui intenti a rubare

un’automobile che Andrea aveva noleggiato. I malviventi reagirono

sparondogli alcuni colpi di arma da fuoco senza lasciargli né il tempo

di reagire né quello per fuggire. La vicenda balzò agli onori della

cronaca internazionale (ampio seguito si riscontrò sia in Italia sia in

America) perché il ragazzo rimase per molti giorni in bilico tra la vita

e la morte. Fortunamente Andrea superò positivamente tale situazione

ma le ferite riportate gli procurarono la paraplegia. Dimostrò però

di avere una forza d’animo altrettanto vigorosa del suo fisico: «Dopo

essere stato più vicino alla morte che alla vita - disse in un’intervista

rilasciata al suo ritorno in Italia - sento di dover affrontare con coraggio

quello che mi riserva il futuro, qualsiasi esso sia. Anche perché

nell’ospedale dove sono stato ricoverato ho capito che si può vivere

un’esistenza normale, anche su una sedia a rotelle».

Alcuni mesi dopo l’episodio, Andrea, amante della nautica, scoprì

che al mondo non esistevano imbarcazioni in grado di ospitare senza

distinzioni persone normodotate e persone diversamente abili. Con

il sostegno della famiglia decise quindi di far costruire un catamarano

le cui caratteristiche dovevano basarsi su una gestione razionale degli

spazi interni ed esterni. Al fine di garantire una facile accessibilità,

una mobilità interna adeguata e soprattutto la possibilità di governare

l’imbarcazione autonomamente vennero studiate ed inserite una

serie di innovazioni tecnologiche e di design che ora costituiscono la

caratteristica principale di questa imbarcazione.

In fase di realizzazione ci si è resi conto che il progetto andava ben

al di là di un mero interesse personale e ben oltre al tema dei

diversamente abili perchè di portata generale. Il catamarano infatti

si presenta come un laboratorio qualificato per studiare, testare e

ideare soluzioni per migliorare l’accessibilità di luoghi, mezzi e

strumenti. Rendere accessibile una situazione per un disabile significa

rendere la stessa cosa più confortevole per tutti (il telecomando è

stato inventato da una persona con difficoltà motorie ma ora nessuno

vi rinuncia). Se in un’imbarcazione si sono trovate tutte le soluzioni

necessarie su spazi comunque ridotti quante altre soluzioni possono

essere trovate nei luoghi della vita quotidiana?

La scelta sul catamarano. La decisione di scegliere un catamarano,

per sviluppare il progetto, è dovuta al fatto che il multiscafo comporta

un’inclinazione ridotta dell’imbarcazione (massimo 4/5°) e quindi

diventava ottimale per ospitere persone in carrozzina.

La gestione degli spazi. Il primo punto da affrontare è stato

quello di adattare gli spazi in modo da ospitare in maniera funzionale

le carrozine. Andrea ha effettuato una ricerca a livello mondiale sulle

dimensioni delle carozzine scoprendo che al massimo arrivano a 68/69

cm di larghezza e quindi la prima operazione è stata quella di portare

tutte le larghezze alla dimensione di 71 cm. Peraltro la medesima

misura è stata utilizzata per posizionare pulsanti e tasti perché persone

con altri problemi di disabilità difficilmente possono portare il braccio

e la mano ad un’altezza superiore.

Differenziale dinette – pozzetto: inserimento pedana mobile.

L’altro punto era quello di creare una minor differenziale tra la dinette

(parte centrale) e il pozzetto (parte a poppa). Si è intervenuti riducendo

il differenziale di base e poi, al fine di gestire il passaggio della

carozzina tra una zona e l’altra, si è installata la pedana mobile che

quando abbassata consente un dislivello minimo tra le due zone e

quando è rialzata permette di creare il piano originario del pozzetto

garantendo il completo utilizzo di tale parte (ad esempio per poggiare

le sedie attorno al tavolo).

La dinette. L’altro studio è stato quello sulla dinette dove è

posizionata la cucina (anche questa studiata in maniera funzionale

alle esigenze della persona in carrozzina) e il tavolo da lavoro dove

sono installate le strumentazioni per la navigazione.

Le cabine accessibili negli scafi. La parte dove si è raggiunto

un risultato eccezionale è stata quella delle cabine realizzate negli

scafi. Le due a poppa (su quattro), sono state rese accessibili mediante

uno studio preciso delle dinamiche di movimento delle carrozzine

arrivando a realizzarle dotate di due bagni accessibili. Lo spazio è

sicuramente minimo, ben inferiore alle misure che ad esempio prevede

la legge che disciplina la realizzazione dei servizi igienici accessibili

nei locali pubblici, ma sufficienti perché un disabile in carrozzina

possa autonomamente accedervi e utilizzare la cabina e i servizi. Da

questo si capisce che la realizzazione dei servizi igienici accessibili nei

locali pubblici può avvenire anche se l’edificio non dispone degli

enormi spazi chiesti dalla citata normativa. Ecco quindi che applicando

LA BARCA

Andrea Stella

TIM PROGETTO ITALIALO SPIRITO DI STELLA

STORIA DI UN SOGNO

INFORMAZIONE METEO PERSONALIZZATA

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questo studio molti locali potrebbero adattare minimanete l’esistente (a volte basta cambiare il senso di apertura della

porta – lavoro di 1 ora di un falegname) per rendere accessibili i servizi. Si pensi che a volte un disabile è costretto ad entrare

in Autostrada per andare sul sicuro.

Il montacarichi inteno: dinette-cabine. A questo si è dovuto abbinare un montacarichi interno a scomparsa che

consente di portare la carozzina dalla dinette alle cabine e viceversa. La piattaforma è posizionata sul pavimento della

cabina e si stacca per salire verso l’alto.

L’accesso all’imbarcazione – il concetto della conservazione dell’estetica. L’accesso all’imbarcazione avviene sul

lato destro della barca sempre in orrizontale e pertanto non è necessario che ci sia un montacarichi esterno, che peraltro

sfuggirebbe alla logica stessa con cui è stata concepita l’imbarcazione. Si è cercato infatti di non creare delle barriere

psicologiche dal punto di vista visivo e quindi l’estetica del catamarano è rimasta integra (senza ausili particolari e senza

maniglie che solitamente si vedono nei luoghi attrezzati per i disabili), rispondendo all’idea del progettare per tutti.

La governabilità del catamarano in mare. Sul catamarano è stato inserito un sistema di guida a “sforzo zero” e con

un telecomando è possibile condurre la barca, muovere il timone e comandare i motori. Questo sistema è alternativo al

timone tradizionale che rimane comunque in dotazione sulla barca. I comandi delle vele sono tutti rinviati a pozzetto e

con doppia possibilità di utilizzo manuale ed elettrico a seconda dei casi.

Tutta l’attività consentirà di rinvigorire e dare nuove prospettive ai messaggi che lo Spirito di Stella porta con se fin dalla

sua origine: in particolare la proposta di un nuovo modo di pensare e concepire luoghi, spazi e strumenti (senza aumentare

i costi di produzione o realizzazione) per rendere normale la vita ai disabili e per miglioriare la qualità della vita di tutti.

INFORMAZIONE METEO PERSONALIZZATA

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CROCIERE di Alessandro Casarino

Se confrontata con la lunga e ristagnante estate del 2003, caratterizzata dalla quasi continua presenza sul Mediterraneo

di una vasta area anticiclonica con valori di pressione medio - alti e una debole circolazione dei venti, la stagione estiva

2004 si è rivelata sicuramente più “dinamica”. In particolare, nel mese di agosto, sui nostri mari si sono verificati alcuni

fenomeni importanti dal punto di vista meteo marino che hanno determinato condizioni di “cattivo tempo”. Nonostante

questo, e contrariamente a ciò che si potrebbe pensare, tra le due estati quella più concorde con le statistiche degli annali

meteorologici è stata proprio l’estate 2004.

Seguendo giorno per giorno, attraverso la nostra attività informativa Aurora Navimeteo, la navigazione di centinaia di

naviganti a bordo di unità a vela o a motore, piccole o grandi, abbiamo riscontrato in molti di essi una netta preferenza

per le condizioni meteorologiche verificatesi l’anno scorso. Infatti, sebbene le condizioni meteo dell’estate 2003 fossero

caratterizzate da afa, caldo opprimente, umidità elevatissima e venti deboli, ad eccezione di alcuni fenomeni dovuti ai

groppi temporaleschi, queste si erano rivelate tutto sommato più favorevoli per il turismo nautico. La debole circolazione

dei venti ha permesso a tutti lunghe e tranquillissime navigazioni e frequenti pernottamenti in rada.

Quest’anno, la stagione delle navigazioni estive è iniziata la prima decade di giugno con l’instaurarsi sul Mediterraneo

Occidentale di un’area di alta pressione che ha garantito, per gran parte del mese, buone condizioni meteo marine. Durante

il mese di Maggio invece avevamo osservato il passaggio di frequenti sistemi depressionari che, richiamando flussi di masse

d’aria fredda settentrionale, hanno determinato sul mare condizioni di instabilità temporalesca.

Alla prevalente situazione anticiclonica dei mesi di Luglio e Agosto si sono alternati frequenti e veloci cedimenti barici

che hanno favorito il transito di alcune rapide perturbazioni.

La parentesi eccezionale dell’estate 2003 non deve far dimenticare che, specialmente durante il mese di Agosto, è normale

che si alternano periodi di buone condizioni meteomarine a veloci fasi di tempo perturbato.

Questa dinamicità della situazione barica, evidenziata dai frequenti cedimenti del valore della pressione, determina il

rinforzo dei venti e il conseguente aumento del moto ondoso sulle coste esposte, obbligando i diportisti a confrontarsi con

condizioni meteomarine più impegnative e con le conseguenti modifiche del programma di navigazione.

Durante il solo mese di Agosto 2004 si sono verificati ben tre episodi di forte Maestrale con intensità di burrasca. Il vento,

come spessissimo accade, sfociando sul Golfo del Leone si è orientato a Libeccio sulla parte meridionale del Mar Ligure e

Nord Corsica e da W nella zona delle Bocche di Bonifacio. Le tre situazioni, individuate con buon anticipo da alcuni modelli

di previsione, hanno determinato sulle zone esposte condizioni proibitive per la navigazione; un vero problema per i

diportisti che per le loro traversate necessitano di condizioni maneggevoli. In tutti e tre i casi le burrasche sono state

precedute da uno Scirocco pre-frontale che ha interessato anche il versante tirrenico. Solo in un secondo momento, con

l’allontanamento delle depressione, il vento di Maestrale ha fatto irruzione anche su queste coste.

In molte zone gli anemometri del Golfo del Leone, della Corsica e della Sardegna hanno raggiunto e superato i 50 nodi

mentre la boa di rilevamento in prossimità di Capo Corso ha registrato picchi di altezza d’onda di 8 metri (onda media

di 6 metri). Sulle coste del Levante Ligure e della Toscana le onde hanno determinato delle mareggiate.

Quest’anno i diportisti, in molte zone, hanno dovuto seguire l’evoluzione del tempo sul mare con particolare attenzione

e costanza proprio perché raramente si sono osservati più di tre giorni anticiclonici. Ciò ha determinato la necessità di

riuscire a cogliere gli intervalli tra un sistema perturbato e l’altro per poter fare miglia nei momenti più favorevoli.

In queste situazioni, tra un flusso e l’altro, poiché il moto ondoso diminuisce più gradatamente rispetto al verificarsi

dell’attenuazione del vento, anche nei periodi di intervallo ben di rado si è navigato con mare quasi calmo o poco mosso.

Il dover assolutamente navigare in condizioni maneggevoli è una problematica che condiziona molto soprattutto le rotte

delle barche plananti più veloci e leggere o di stazza minore.

Di riflesso, per noi, operatori del servizio Aurora Navimeteo, è stata una stagione particolarmente intensa, che da un lato

ha maggiormente valorizzato il significato dell’informazione meteo personalizzata ma dall’altro ha richiesto un lavoro di

verifica costante sulle zone soggette ai frequenti cambiamenti delle condizioni del mare.

ESTATE 2004:IL RITORNO DIUNA TIPICASTAGIONEMEDITERRANEA

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Il team di Aurora Navimeteo, oltre a svolgere i servizi informativi per la

navigazione, ha avviato un progetto dedicato alla divulgazione nelle scuole

medie inferiori dei temi legati alla meteorologia.

Il programma, promosso dalla Fondazione Mediaterraneo, con il supporto

del Comune di Sestri Levante e della Provincia di Genova, si sta sviluppando in

collaborazione con gli insegnanti di alcuni Istituti Scolastici del comprensorio

del Levante Ligure, tra questi il Professor Marco Veirana.

Gli argomenti proposti inizialmente in aula, proseguono all’aperto con

osservazioni meteo, approfondimenti ed esperienze pratiche che portano gli

allievi ad acquisire in modo coinvolgente, la conoscenza dei principi di base.

I contenuti vengono presentati con l’ausilio di supporti audiovisivi, schede

per l’allievo e utili indicazioni per lo studio a carattere individuale o per la

realizzazione di lavori di gruppo.

La Fondazione Mediaterraneo, promotore del progetto, è diretta dal Dott.

Barreca. Nei palazzi affacciati sulla splendida Baia del Silenzio a Sestri Levante,

si trovano il centro Aurora Navimeteo e un pool di “progetti residenti”

rappresentati da società operanti nel settore delle nuove tecnologie, editoria

e telecomunicazioni. Il Centro Congressi e le numerose sale didattiche ospitano

ogni anno una serie di programmi di formazione e meeting di ricercatori,

studiosi e aziende (per informazioni: www.mediaterraneo.org).

– Ecco alcuni dei temi sviluppati con insegnanti e allievi:

– il valore e l’utilità della meteorologia nella vita di ognuno

– cenni sulla storia e le tradizioni della meteorologia

– l’Organizzazione Meteorologica Mondiale e le sue applicazioni di oggi

– la circolazione generale dell’atmosfera

– le leggi che regolano gli spostamenti delle masse d’aria

– gli strumenti di misura

– riconoscere le nubi e il loro significato

– i segni premonitori del tempo

– lettura e interpretazione delle carte sinottiche

– la meteorologia in internet

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DIDATTICA

NAVIMETEOLEARNINGPROGRAM:LABORATORIO DIMETEOROLOGIAPER LA SCUOLA

INFORMAZIONE METEO PERSONALIZZATA

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di Gianfranco MeggiorinLE SCHEDE NAVIMETEO

Le condizioni meteo marine sul

Mar Mediterraneo sono fortemen-

te condizionate dagli effetti oro-

grafici. In pratica le catene mon-

tuose, le isole, gli stretti, la

conformazione delle coste deter-

minano rispetto al transito dei si-

stemi del tempo e, in particolare,

rispetto ai flussi del vento, fenome-

ni di accelerazione, di convergenza

o di turbolenza che è bene saper

riconoscere. Anche la propagazione

delle onde e il moto delle correnti

subiscono l’azione dovuta alla con-

formazione dei fondali e delle coste

e altrettanto interessanti sono gli

effetti orografici sulla formazione

dei sistemi nuvolosi. La conoscenza

degli effetti orografici sul tempo

ci permette di adattare un bolletti-

no, indicante il flusso generale dei

venti, a una zona più ristretta, in

modo da poter dedurre il verificarsi

di determinate situazioni meteo

marine e fare quindi le proprie

scelte di navigazione.

Effetto di convergenza. Il ven-

to che si incanala in uno stretto,

specie se le coste sono alte e a picco

sul mare, subisce un’accelerazione

che ne incrementa la forza e ne

modifica l’orientamento, Il vento

si apre a ventaglio allo sbocco di

una valle o di uno stretto. Lo stesso

effetto si può osservare anche ri-

spetto alla propagazione del moto

ondoso. Tenere conto di questo

fenomeno permette al navigante

di essere più preparato e di gover-

nare meglio il passaggio nello stret-

to o il suo attraversamento.

Effetto di turbolenza e di

sventamento. Il vento che impatta

perpendicolarmente su una costa

alta crea una zona di sventamento

sottovento al rilievo e una zona di

turbolenza sopravento. Lungo una

costa alta sul mare, la zona di tur-

bolenza con vento irregolare è tan-

to maggiore quanto maggiore è la

forza del vento che soffia in mare

aperto; per contro, il moto ondoso,

per effetto dell’onda riflessa, gene-

ra mare caotico proprio in prossi-

mità della costa sopravento. Una

buona ragione per navigare man-

tenendo un’ampia distanza di sicu-

rezza dalla costa.

Quando il vento ha una dire-

zione convergente verso una

costa alta sul mare, esso tende

ad orientarsi parallelamente

alla costa e a rinforzare. Cono-

scere questa dinamica può risultare

utile non solo alle imbarcazioni a

vela che a seconda dell’andatura

potranno tenersi più o meno acco-

state, ma anche a bordo delle im-

barcazioni plananti che cercheran-

no di navigare riducendo il disturbo

del moto ondoso. Dovendo risalire

l’onda avranno interesse a portarsi

un po’ fuori dalla costa per avere

onda viva meno contraria.

Il vento che converge diago-

nalmente verso una costa alta

risulta accelerato e deviato. Na-

vigando lungocosta si osserva spes-

so che il vento e il mare, anziché

avere una direzione dominante,

tendono a seguire il profilo costie-

ro, specialmente in assenza di pro-

montori o di capi ben protesi verso

il mare aperto. In situazioni di que-

sto tipo un’imbarcazione che do-

vesse risalire il vento e l’onda do-

minanti potrebbe trovarsi a

navigare per lungo tempo con flussi

contrari.

L’effetto di rifrazione lunga

le coste fa sì che il vento e le

onde accompagnino il profilo

delle coste. Quando si naviga sul

versante sottovento lungocosta, il

mare risulta in genere maneggevo-

le su una fascia che si stima possa

estendersi dalle 5 alle 7 volte

l’altezza del rilievo superato dal

vento forte. È una situazione carat-

teristica, per esempio, sul tratto

della costa orientale della Corsica

compreso tra Portovecchio e Bastia

in condizioni di forti venti occiden-

tali sulla costa Ovest.

La turbolenza sottovento ad

un rilievo dipende dalla direzio-

ne e forza del vento, dall’altezza

dell’ostacolo e dalla sua forma.

In piena estate le brezze di mare

sono più forti nel pomeriggio e

possono talvolta essere sostenute,

specie sulle coste esposte a Sud e

a Ovest. Anche in questo caso

l’orografia della costa ha un ruolo

determinante poiché le brezze di

mare sono più vigorose quando la

fascia costiera è caratterizzata da

ampie spiagge e zone pianeggianti,

mentre risultano molto più deboli

se la costa è una scogliera a picco.

un’isola pianeggiante.

INFLUENZA DELL’OROGRAFIA SUL FLUSSO DEI VENTI LOCALI

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In preparazione delle proprie na-

vigazioni si sta sempre più diffon-

dendo l’interesse per la consulta-

zione dei dati, delle informazioni

e delle carte meteo attraverso il

web, ancor prima di salire a bordo.

Ma, non appena spento il com-

puter ”a terra”, o semplicemente

trasferito il portatile a bordo della

nostra barca, la prospettiva cambia.

Nella maggior parte dei casi il

nostro unico collegamento con il

web sarà costituito dal telefonino,

da un collegamento Wi.Fi. o da una

connessione via satellite (sistema

sempre più utilizzato in alto mare).

Per motivi differenti, in tutti i

casi, la nostra capacità di accesso

alla rete risulterà nettamente più

limitata e, se non adeguatamente

preparati, potremmo non poter

disporre di molte preziose informa-

zioni. L’alternativa è costituita dal

download di dati in formato nume-

rico tramite alcuni siti realizzati ad

hoc per questa modalità.

La differenza rispetto all’uso delle

carte che siamo abituati a consul-

tare via internet risiede nel fatto

che, con un solo collegamento avre-

mo rapidamente sul nostro pc un

pacchetto di dati del peso di poche

decine di kb contenente al suo in-

terno la previsione di uno o più

parametri con una finestra tempo-

rale ampia anche diversi giorni.

I dati in formato grib, un apposi-

to sistema di codifica, devono esse-

re letti attraverso un software che

La pressione sotto controllo. Frequentemente, negli articoli di Navimagazine,

nei bollettini meteo e nei racconti di chi naviga, si fa riferimento all’importanza

delle variazione del valore della pressione atmosferica per la determinazione,

anche a livello meteo locale, del tempo che farà.

Segnaliamo pertanto uno strumento semplice, preciso, affidabile e pratico

da installare a bordo nella zona carteggio. Si tratta del barografo digitale

prodotto dalla francese Vion e consigliato dagli operatori Navimeteo.

È elettronico, alimentato a batterie, consente di visualizzare sul display il

valore istantaneo della pressione con una precisione al decimo di hectoPascal

(hPa) e il grafico dell’andamento del valore della pressione nelle precedenti 6,

12 e 24 ore.

Vi si può attivare un allarme per “rischio di vento forte” regolabile quando

le variazioni sono importanti e ciò si rivela utile, per esempio durante le soste

in rada, quando tutto l’equipaggio riposa.

In pratica, per il suo costo contenuto rispetto ad un barografo di tipo meccanico

e anche per la sua semplicità di installazione, questo strumento è ideale

soprattutto a bordo delle imbarcazioni che effettuano la navigazione d’altura,

in Mediterraneo o in Oceano.

Per richiedere al Centro Aurora Navimeteo consigli relativi alle strumentazioni,

sistemi e software meteo da installare a bordo si può telefonare al numero

0185 45.81.02 oppure inviare una e-mail a: [email protected].

di software. Una volta salvati, que-

sti “pacchetti di informazione” ven-

gono letti e rappresentati sulla car-

tografia elettronica.

I dati meteorologici a maggior

risoluzione, o in grado di coprire

finestre temporali più ampie, pos-

sono essere acquistati dai maggiori

centri di calcolo come Météo Fran-

ce. È quindi possibile selezionare

una zona specifica indicando il pa-

rametro di interesse, unito alla ri-

soluzione spaziale desiderata (in

tutti i software esiste la possibilità

di selezionare sia la variabile sia la

sua rappresentazione).

Acquisendo i diagrammi polari

dell’imbarcazione e implementan-

do il metodo delle isocrone, pro-

grammi come Max Sea o Race 32C

possono visualizzare la rotta otti-

male in rapporto alle caratteristiche

dell’equipaggio. Oltre alla posizio-

ne di partenza e destinazione, è

possibile specificare ulteriori para-

metri come il numero di iterazioni

che l’algoritmo dovrà effettuare o

il rendimento previsto del sistema

imbarcazione-equipaggio.

Il tutto si traduce nella rotta ot-

timale in rapporto alle condizioni

meteo marine e alle capacità

dell’equipaggio di condurre il mez-

zo al meglio delle sue potenzialità.

Sul prossimo numero di Navi-

magazine esamineremo insieme

l’utilizzo pratico di uno dei softwa-

re più diffusi.

li rappresenterà su una carta nau-

tica insieme ai consueti dati relativi

la navigazione. Esistono in commer-

cio diversi prodotti con funzionalità

simili, in grado cioè di visualizzare

informazioni relative alla pressione

al suolo, al vento ed in taluni casi

su onde e temperatura.

Un utilizzo avanzato delle in-

formazioni meteo nella naviga-

zione a vela. Pensare di poter

sfruttare al massimo le caratteristi-

che della propria imbarcazione in

funzione delle condizioni meteo è

un desiderio di molti: perché questo

sia possibile occorre disporre di

strumenti in grado di valutare le

performance dell’imbarcazione nel-

le diverse condizioni meteo.

I fattori presi in considerazione

sono essenzialmente due: il vento,

in qualità di forza propulsiva, e gli

eventuali fattori esterni che condi-

zionano l’avanzamento della barca.

Il risultato è il percorso ottimale

in relazione alle caratteristiche

dell’imbarcazione, introdotte attra-

verso il diagramma polare e

all’evoluzione delle condizioni me-

teo marine. Per quanto sia possibile

attraverso metodi analitici e grafici

ottenere manualmente il medesi-

mo risultato, ancora una volta

l’utilizzo di un software semplifica

notevolmente le operazioni.

I dati possono essere scaricati,

anche in formato compresso, dai

siti delle omonime case produttrici

14 15

IL METEO A BORDO

LA CARTOGRAFIA ELETTRONICA E I SOFTWARE PER IL ROUTAGE Internet a bordo con il telefo-

nino GPRS o UMTS.

Per potersi collegare a internet

a bordo della propria imbarcazione

è necessario disporre di una con-

nessione alla rete che può avvenire

attraverso un telefono GPRS o

UMTS.

In questo caso, oltre al kit di col-

legamento, sarà necessario sul pro-

prio computer configurare una con-

nessione che permetta l’accesso alla

rete.

Il vantaggio dei telefonini

GPRS/UMTS risiede sia nella velocità

di collegamento (nel caso del siste-

ma UMTS simile a quella dell’ADSL),

ben superiore ai telefonini GSM,

sia nel costo che non è relazionato

alla durata del collegamento stesso

ma al numero di dati scambiato.

Cosa occorre per ottenere i

dati meteo a bordo.

1. Un computer portatile o fisso,

dotato di un modem.

2. Un opportuno software carto-

grafico che permetta la visualizza-

zione delle carte e delle informa-

zioni meteorologiche in formato

GRIB come MaxSea o Race 32C.

3. Un canale di trasmissione per

la ricezione delle informazioni. Allo

scopo possono andare bene i tele-

foni GPRS o UMTS o il sistema Wi.Fi,

a seconda delle possibilità di coper-

tura del segnale in prossimità delle

coste e della velocità di trasmissio-

ne. In alto mare, il sistema di comu-

nicazione più indicato, naturalmen-

te, è quello satellitare.

...SENZA DIMENTICARE IL BAROMETRO

di Paolo Gemelli