Navimagazine

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Navimagazine ANNO III - NUMERO 16 PRIMAVERA 2007 UN OCCHIO VIGILE SUL MARE 6 CAPITANI D’AURORA 2007 9 NAUTICSUD 10 DREAMER TECH AURORA 13 GENTE DI MARE 5 IN BARCA CON... 4 LA STAMPA DA COLLEZIONE 15 LA STAMPA DA COLLEZIONE 15 UN OCCHIO VIGILE SUL MARE 6 CAPITANI D’AURORA 2007 9 NAUTICSUD 10 DREAMER TECH AURORA 12 GENTE DI MARE 5 IN BARCA CON... 4

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A magazine created by Claudio Maria Lerario for Aurora Assicurazione, an Unipol Group insurance company. For this magazine Aliaperte's members provided editorial strategy, graphic design, photo-reportages and many articles.

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NavimagazineA N N O I I I - N U M E R O 1 6

P R I M A V E R A 2 0 0 7

UN OCCHIO VIGILE SUL MARE 6

CAPITANI D’AURORA 2007 9

NAUTICSUD 10

DREAMER TECH AURORA 13

GENTE DI MARE 5

IN BARCA CON... 4

LA STAMPA DA COLLEZIONE 15LA STAMPA DA COLLEZIONE 15

UN OCCHIO VIGILE SUL MARE 6

CAPITANI D’AURORA 2007 9

NAUTICSUD 10

DREAMER TECH AURORA 12

GENTE DI MARE 5

IN BARCA CON... 4

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Il nuovo

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L ’ E D I T O R I A L E

N E W S

La stagione nautica è iniziata ed Aurora è sempre più vicina al mare.

Con Dreamer Tech Aurora, la barca che parteciperà ad otto regate, sventolando dall’isola d’Elba a Capri, da St. Tropez a Catania le vele Aurora.

Con le “Regate di primavera”, disputate a Portofino a maggio e collegate al nuo-vo “Trofeo Aurora Assicurazioni”, segno della nascita di una partnership di rilievo con lo Yacht Club Italiano.

Con “Gente di mare”, la manifestazione promossa e organizzata dalla Lega Na-vale di Chiavari che avvicina i bambini al meraviglioso mondo marino attraverso istruttori d’eccezione provenienti da diverse esperienze legate all’ambiente nau-tico (dal pescatore al meteorologo) e che danno voce al mare.

Con la partecipazione al Nauticsud, testimonianza della costruttiva sinergia tra Agenti Aurora e Sealease, finalizzata ad assistere il cliente a tutto tondo, con pro-dotti, servizi e consulenza su misura.

E con i nuovi Capitani d’Aurora che, insieme agli altri colleghi comunque attivi nella nautica, hanno dimostrato di credere in un segmento stimolante, ricco di op-portunità ma soprattutto fatto di gente attenta, preparata, giustamente esigente che sta apprezzando gli specialisti Aurora per la nautica che sanno condividere con i propri clienti una grande passione, comprendendone ansie ed aspettative.

Questo ed altro troverete in questo numero, denso di notizie, segno della nostra voglia di fare. Insieme. Inseguendo l’obiettivo principale: dare serenità ai nostri clienti perché, come dice l’avvocato torinese intervistato a pagina 4, una polizza per imbarcazioni da diporto deve essere uno strumento per “preoccuparsi il meno possibile”.

E aggiungo: per godersi in pieno relax l’immensità del mare.

Cesarina [email protected]

Aurora Assicurazioni, da quest’anno e per tutto il 2008, è partner istituzionale dello Yacht Club Italiano e, per la prima volta, title sponsor delle celebri e storiche “Regate di Primavera”, ribattezzate “Trofeo Aurora Assicurazioni” che si sono disputate a Portofino dall’11 al 1� maggio 2007.

A sfidarsi all’interno di uno degli scenari più suggestivi d’Italia sono stati i migliori esemplari delle categorie IMS over 55, Wally, Swan 601 e Swan 45 che hanno regalato uno spettacolo unico a tutti gli appassionati di vela e non solo. Il logo Aurora Assicurazioni è stato dunque presente a Portofino accanto a quello dello Yacht Club Italiano su tutti i materiali di comunicazione di regata, sulle bandiere di strallo, sugli adesivi di prua e sulle boe utilizzate nel corso della competizione.

L’interesse di Aurora per la vela non è nuovo ma nasce da una tradizione assicurativa che considera la nautica una delle nicchie strategiche della compagnia. Per questo, il nostro prodotto Naviblu rientra tra le soluzioni assicurative Ad hoc, stu-diate per target specifici e arricchite dai prodotti/servizi di partner selezionati. Lo yachting per Aurora è anche espressione di una serie di valori comuni: passione per il mare, spirito di squadra, sano agonismo, rispetto per la tradizione e gusto per l’innovazione. Dopo essere stata sponsor di eventi velici quali Baltic Yacht Rendezvous e Perini Navi Cup, Aurora, attraverso la partnership con lo Yacht Club Italiano, vuole rafforzare questo legame con la nautica e al tempo stesso dar vita ad una delle manifestazioni più prestigiose che ha visto sfilare nelle acque di Por-tofino le imbarcazioni più spettacolari del momento ed i migliori equipaggi del panorama internazionale.

Anno III – n° 16 – Primavera 2007

Direttore responsabileCesarina Tavani

Hanno collaboratoAlessandro BenoniAlessandro CasarinoNicolai CiannameaAntonella GalbiatiLara FerreroLuciana IngrassiaClaudio Maria LerarioGianfranco MeggiorinMauro PaisPietro Ranieri

Web: www.navimagazine.itE-mail: [email protected]

EditoreAurora Assicurazioni S.p.a.Via della Unione Europea, �/b20097 San Donato Milanese (MI)Telefono: 02 518.15.199Telefax: 02 518.15.252www.auroraassicurazioni.it

Autorizzazione del Tribunale di Milano n° 284 del 06.05.200�

Immagini. Archivio Aurora Assicurazioni: copertina, pag. 2, �, 11, 12, 1�Archivio Migrazioni: pag. 5Angelo Sandrone: pag. 4 Selex Sistemi Integrati: pag. 6, 8Claudio Maria Lerario: pag. 14, 15

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Naviblu è la polizza “Ad hoc” Aurora dedicata ai diportisti. Una sicurezza che naviga con te, offrendoti garanzie su misura, servizi innovativi e tanti vantaggi: dalla messa a punto dell’imbarcazione, alla verifica delle dotazioni di sicurezza, alla preparazione dell’equipaggio e della rotta. Perché la vera sicurezza è quella che ti sa seguire anche prima e dopo il viaggio.

Chi naviga ha bisogno di una protezione davvero speciale. Naviblu.

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L E N T E D ’ I N G R A N D I M E N T O

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I L M E T E O

Da quando e come è nata la sua passione per il mare?Da sempre, ed è nata passeggiando sul molo guardando le barche.

Come si chiama la barca e quando la utilizza principalmente?Astice, un 12 metri a vela e la utilizzo appena posso.

Con chi condivide questo amore per la vita marina?Con tutta la mia famiglia per fortuna.

L’esperienza nautica più adrenalinica?Non amo situazioni particolarmente difficili, cerco di evitarle, da buon comandante. A questo proposito mi viene in mente un episodio accaduto mentre eravamo in navigazione dalla Capraia verso il sud della Sardegna

e stavamo riducendo le vele perché le condizio-ni meteo in lontananza stavano peggiorando rapidamente e nel con-tempo il telefonino squillava a più non pos-so ma non potevamo rispondere perché im-pegnati nelle manovre;

quando finalmente siamo riusciti a rispondere e abbia-mo sentito la voce di Gianfranco Meggiorin di Aurora Navimeteo che ci avvisava del pericolo imminente. Ab-biamo apprezzato il servizio, in quanto ci ha seguito nella navigazione proprio come promesso. È importante

per chi va in barca, specie quando sei con moglie e figli, sapere di non essere solo.

La situazione più strana che le è capitata in barca?Mi trovavo alla fonda presso l’Isola Rossa, in Corsica, quan-do si è avvicinato un potente motoscafo offshore con a bordo una marea di bambini seduti con le gambe a pen-zoloni e il comandante mi ha chiesto con un forte accento bergamasco “da che parte è Calvi?”

Ci racconti una giornata tipo in barca.Una giornata piena di pigrizia per l’equipaggio (la fami-glia) e piena di lavoretti per il comandante (io).

Quale piatto le piace cucinare o offrire in barca ai suoi amici?Pesce, tanto pesce; o si riesce a pescare o si compra dai pe-scatori. Gli spaghetti all’astice sono molto gettonati.

Che musica ascolta quando è in mare?Quella del mare.

Perché ha scelto proprio Aurora Assicurazioni?Perché ha un buon sistema di protezione.

Una polizza d’assicurazione per imbarcazioni da diporto è uno strumento per...?Preoccuparsi il meno possibile.

Qual è il suo sogno segreto di navigatore?Navigare sempre e non lavorare più.

All’interno del Porto Internazionale Ammiraglio Luigi Gatti di Chiavari, 240 ragazzi delle scuole primarie della cittadina ligure hanno avuto l’occasione di avvicinarsi ai segreti del mare e alle sue bellezze, incontrando coloro che del mare hanno fatto un mestiere. I tanti professionisti del mare, in questa occasione hanno assunto il ruolo di istruttori e, con estremo piacere ed orgoglio, si sono prestati per l’intera mattinata nel trasmettere la loro esperienza e conoscenza in maniera giocosa e simpatica.

Stiamo parlando di “Gente di mare”, una manifestazio-ne giunta felicemente alla seconda edizione, promossa e organizzata dalla Lega Navale Chiavari, da Aurora Navi-meteo, dalla Guardia Costiera e dal Marina Chiavari. Que-st’anno, oltre ad illustrare ai ragazzi le principali attività marinaresche e professioni, quali quella del pescatore, del meteorologo e del marinaio, si è voluto in particolare por-re l’accento sulle tematiche ambientali in ambito marino.

Proprio per approfondire questo tema e per spiegarne le diverse problematiche, hanno preso parte all’iniziativa due strutture particolarmente impegnate nella divulgazione scientifica e nell’educazione ambientale: l’Acquario di Ge-nova e l’Area Marina Protetta di Portofino. Sono state pre-disposte diverse isole-stazione che hanno rappresentato il punto d’incontro e di scoperta per i bambini, ai quali sono state proposte differenti attività: gli sport del mare (vela e canottaggio), la pesca, la costruzione di modellini navali, la lettura di carte nautiche presentate dall’Istituto Idrografico della Marina, l’utilizzo del sestante per l’orientamento in mare e la lettura dell’ora solare su una coloratissima meri-diana messa a disposizione dall’associazione “Il Sestante”.

Giocando, i “piccoli marinai per un giorno” hanno scoper-to, grazie agli interventi degli animatori dell’Acquario di

Genova e del Parco di Portofino, molte curiosità legate al-l’ambiente marino e agli animali che lo popolano.

Aurora Navimeteo ha scelto di incontrare i bambini in un modo gioioso e divertente, accogliendoli in piccoli gruppi all’interno della torretta, sede del Centro Meteorologico, e mostrando loro come vengono realizzate le previsioni meteo attraverso gli strumenti informatici in dotazione e i moderni sistemi di comunicazione. Ad ognuno dei piccoli partecipanti è stata regalata una coloratissima girandola, utilizzata per un gioco col vento.

Ora il concetto di vento apparente o reale non ha più segre-ti per quei piccoli, che d’ora in avanti sapranno riconoscere il nome e la forza del vento, orientandosi con l’aiuto del sole e stimando la velocità in nodi delle brezze con il semplice aiu-to della loro girandola. Imparare divertendosi è più facile.

Durante tutta la giornata i bambini, divisi in gruppi, sono stati guidati dai ragazzi dell’Istituto Professionale G. Cabo-to che li hanno accompagnati lungo un percorso a tappe prestabilito, fino al termine della giornata che ha avuto il suo culmine con le evoluzioni, nelle acque antistanti la banchina, della motovedetta per il soccorso in mare della Capitaneria di Porto. Gli alunni, festanti ed entusiasti, han-no alzato al cielo le loro girandole biancoazzurre e, al grido di “Forza, più velocità!”, hanno incitato il pilota a compiere le manovre più spettacolari, con gran soddisfazione di tutti i partecipanti.

Nei prossimi giorni i bambini saranno impegnati con la creazione di disegni riguardanti la manifestazione, che, una volta raccolti, verranno inseriti in una piccola guida, i cui proventi andranno interamente devoluti a favore del-l’Istituto Giannina Gaslini di Genova.

Andar per mare è una passione da condividere con parenti e amici. Ognuno vive questa emozione in modo diverso. Cer-chiamo di vivere questa avventura attraverso l’esperienza di Angelo Sandrone, avvocato, torinese di nascita ma imperie-se di adozione, 45 anni, sposato e con due figli, velista amante del mare. La sua barca, Astice, è assicurata dall’agenzia Assicurazioni Sanremo 2004 s.a.s. di Paolo Fioroni, Bruno Venuto e Roberto d’Alessandro.

Gente di mareIn barca con...

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U O M I N I & M A R E

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SCONTRO ALISCAFO-NAVE AL LARGO DI MESSINA (ANSA) - ROMA, 15 gen - Un incidente in mare e’ avve-nuto poco fa al largo del porto di Messina. Secondo le prime informazioni dei vigili del fuoco si sono scontrati un aliscafo della linea Reggio Calabria-Messina e una nave. La collisione e’ avvenuta tra l’aliscafo Segesta jet e una nave straniera. Lo scontro e’ avvenuto nello stretto di Messina, all’imbocco del porto della citta’ siciliana. Nella zona stanno operando le motove-dette della Capitaneria di Porto(ANSA).

Questi i primi lanci d’agenzia che informavano le redazioni di giornali e televisioni dell’incidente tra un aliscafo e una nave. La collisione del 15 gennaio 2007 al largo di Messina ha riportato alla ribalta il problema della sicurezza del traffico marittimo in Italia, specie nei porti, negli stretti e dovunque esista un intenso movimento di traghetti e navi mercantili e ha confermato la necessità di completare al più presto la rete di monitoraggio VTS, finalizzata al controllo, da parte della Guardia Costiera, del traffico navale nell’ambito delle acque di interesse nazionale ed europee.

VTS ovvero Vessel Traffic Services. È un sistema a base nazionale pro-gettato e sviluppato per garantire la gestione e l’efficienza dei trasporti marittimi e delle rotte navali, la sicu-rezza della navigazione, la gestione delle emergenze in mare, la tutela dell’ecosistema costiero.

L’Italia ha scelto di puntare ad una copertura totale delle coste. I primi esperimenti sugli apparati VTS risal-gono al 1992 e, quando il sistema di

controllo sarà completato, il nostro paese sarà il primo ad averne uno così capillare ed esteso, il più vasto siste-ma di protezione costiera al mondo, in grado di garantire la copertura ca-pillare di 7.500 km di coste italiane.

L’obiettivo del Vessel Traffic Services è di vigilare e controllare la fascia co-stiera, i porti e le aree antistanti, per prevenire collisioni, urti o incagli e ridurre il rischio di disastri ecologici. Questa vigilanza sarà assicurata da

una rete di radar di grande potenza distribuita lungo le coste italiane per coprire il profilo della penisola e delle isole. Dati, informazioni e immagini sono messi in rete e resi disponibili in tempo reale. L’architettura del VTS italiano si articola su tre livelli, locale, d’area e centrale: un centro naziona-le istallato presso la Centrale Opera-tiva del Comando Generale delle Ca-pitanerie di Porto a Roma, 14 Centri d’Area disposti presso altrettante sedi di Direzioni Marittime, verso cui con-

vergono le informazioni raccolte da 82 siti locali, da 100 “siti sensori” e da tre unità mobili. Ogni sito del VTS preve-de l’installazione di un insieme di moduli in funzione del-la tipologia (locale, d’area o centrale) e delle condizioni operative. Di competenza del Ministero delle Infrastrut-ture e dei Trasporti e gestito dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto, il sistema è attualmente installato presso 17 scali marittimi (fra cui Genova, Venezia, Trieste, Cagliari, Bari, Brindisi, Palermo e Reggio Calabria): ad essi si aggiungeranno altri con il raggiungimento di 6� instal-lazioni entro il 2009, 48 delle quali in porti commerciali.

La tecnica. Il sistema VTS è stato sviluppato, con il con-tributo della Guardia Costiera, da SELEX Sistemi Integrati, una società del gruppo Finmeccanica, da molti anni attiva nello sviluppo di sistemi complessi, basati su radar e su al-tri sensori che consentono la conoscenza e la sorveglianza dell’ambiente circostante, la difesa, la gestione del traffi-co marittimo e aereo.

Il VTS si avvale di potenti radar, telecamere, satelliti, tra-sponder installati a bordo di navi e pescherecci e di uomi-ni addestrati che, come veri e propri controllori di rotta, tengono sotto sorveglianza tutto ciò che si muove lungo le coste fino ad una distanza superiore anche alle �0 mi-glia nautiche. Schermi radar, apparati radio digitali, radio-goniometri, schermi tv, luci soffuse, numerosi computer e operatori concentrati e attenti: è questa la fotografia di una delle sale operative di un Centro VTS di area. Lo scam-bio d’informazioni, il crepitio delle comunicazioni radio, le innumerevoli tracce lasciate sugli schermi radar e dei computer: tutto fa appunto pensare all’attenta gestione di un traffico intenso di una torre di controllo aeronauti-co. Solo che i puntini sugli schermi a fosfori verdi dei radar, i bersagli, si muovono più lentamente e sono navi invece che aeroplani. I VTSA di Area funzionano sorvegliando la zona di mare di propria competenza. Appena una nave entra nell’area di competenza del centro, è individuata, riconosciuta e se-guita nella sua navigazione tramite i radar dei VTS locali disposti lungo la costa.

C’è una procedura precisa da seguire: l’operatore nel messaggio di primo contatto chiede all’unità in transito, il nome della nave, la sua bandiera, il nominativo interna-zionale, il numero IMO, il numero MMSI, il tonnellaggio, il porto d’iscrizione, il numero di iscrizione, la lunghezza, l’anno di costruzione, l’armatore, il nome del comandan-te, il numero dei membri d’equipaggio, il numero dei pas-seggeri a bordo, data del giorno ed orario dell’ingresso nell’area VTS di competenza, la posizione in latitudine e longitudine, la rotta vera, la velocità, il porto di pro-venienza e quello di destinazione, il carico a bordo e se trasporta merci pericolose. Quando la nave, che è stata seguita durante tutta la sua navigazione è arrivata al li-mite delle acque di competenza, l’operatore segna la sua posizione, velocità, rotta e orario d’uscita. A quel punto la nave è presa in consegna dal centro VTS di area seguente e seguita così via fino al porto di destinazione.

A rendere questo sistema di controllo simile a quello ae-ronautico è anche la presenza a bordo delle navi di più

recente costruzione del “trasponder”. E’ un’apparecchia-tura che automaticamente invia al centro di controllo i dati di riconoscimento e consente al controllore del traf-fico di sapere a quale nave appartenga la traccia lasciata sullo schermo radar.

I VTS di Area sono, nell’architettura del sistema, l’elemen-to di raccordo tra l’attività operativa svolta dai VTS Locali e la supervisione strategica esercitata dal VTS Centrale. Il centro di area coordina e razionalizza le informazioni e costituisce il punto di riferimento operativo, informativo e tecnico per i VTS Locali.

I VTSL, i centri di controllo locale, sono la parte più ope-rativa. Oltre ai potenti radar i Centri di Controllo Locale hanno telecamere, apparecchi radio e radiogonometrici e centraline meteo costantemente impegnate ad inviare dati sulle condizioni del tempo al Centro Meteorologico dell’Aeronautica.

Il VTSC Centrale, con sede a Roma, ha la funzione di coor-dinamento strategico del sistema nazionale e stabilisce gli indirizzi e le metodologie per la gestione complessiva del traffico marittimo. Il VTS Centrale svolge la funzione di coordinamento globale del sistema VTS Nazionale attra-verso la raccolta, la diffusione e lo scambio dei dati con i VTS di Area. Principale obiettivo del VTS Centrale è il coor-dinamento dell’intero sistema distribuito lungo le coste, per avere uno scenario completo del sistema in mare e definire politiche e metodologie per la gestione comples-siva del traffico marittimo.

Gestione integrata del traffico marittimo. Questo siste-ma di controllo e monitoraggio, una volta terminato e reso completamente operativo, non solo determinerà importanti ricadute economiche, politiche, ambientali ma innanzi tutto porterà ad una rilevante riduzione de-gli incidenti e delle collisioni, che provocano alcune vol-te perdite di vite umane e ingenti danni materiali. Uno studio dell’Unione europea ha, infatti, stabilito che se le coste fossero dotate di un sistema VTS, si eviterebbe-ro perlomeno il 50% degli incidenti. Altri effetti benefici previsti dal VTS sono la riduzione del �0% dei tempi di carico e scarico delle navi con un aumento conseguente del 20% della produttività per le compagnie di navigazio-ne; la diminuzione della congestione e dell’inquinamento dei porti; un’efficace interfaccia con le altre strutture di trasporto di terra, su rotaia o su gomma, che agiscono in uno snodo portuale.

Uno dei componenti principali del VTS sarà il Port Mana-gement Information System (PMIS), applicativo software per il controllo e la gestione del traffico marittimo por-tuale. Collegato con sistemi radar e telecamere, il PMIS consente la gestione dei dati relativi alle previsioni d’arri-vo, partenza e movimento delle navi, la gestione dei loro movimenti durante la permanenza in porto nonché della documentazione d’arrivo e partenza e dei certificati delle navi. Il PMIS prevede, inoltre, la possibilità dello scambio elettronico dei documenti concernenti le pratiche buro-cratiche da espletare: in particolare, la documentazione può essere gestita attraverso un portale Internet per age-volare lo scambio delle informazioni con la Capitaneria di

Un occhio vigile sul maredi Nicolai Ciannamea

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Porto inerenti al viaggio di una nave e la ricezione delle relative autorizzazioni.

L’architettura del sistema, oltre a consentire lo scambio con altri software e servizi, è facilmente integrabile con differenti funzioni utili e necessarie a tutti i soggetti che intervengono nel complesso ciclo del trasporto marittimo-portuale e intermodale. La messa in funzione dell’intero VTS, con tutte le sue articolazioni, con il controllo dei qua-si 7.500 km di coste del nostro paese favorirà finalmente lo sviluppo delle cosiddette “Autostrade del mare”, una parte integrante del sistema logistico intermodale italia-no. L’insieme delle attività svolte dal VTS e dal PMIS con-sentirà al sistema nazionale di passare dal rango di Vessel Traffic Services a quello più qualificante - e richiesto dalla comunità internazionale - di Vessel Traffic Management Information Services (VTMIS).

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nel corso della già avviata seconda tranche realizzativa del VTS ha deciso d’implementate nel PMIS le seguenti funzionalità:• completamento delle componenti di gestione del ciclo delle autorizzazioni dell’autorità marittima;• applicazioni per la gestione delle merci pericolose (an-che lato terra);• analisi, progettazione e sviluppo del sistema per l’inter-scambio informativo tra le autorità marittime e gli opera-tori degli scali dove le stesse operano in assenza di autori-tà portuali, il tutto in correlazione anche con i porti esteri di collegamento.

Il VTS oggi

In Italia. L’ammiraglio Ferdinando Lolli, responsabile na-zionale del procedimento per l’implemento dei sistemi Vts assicura che il nostro Paese è all’avanguardia in fatto di si-curezza sul mare, al punto che «è stato scelto, a livello di Unione europea - dice l’ammiraglio - come centro di coor-dinamento dei sistemi di identificazione del traffico nel Mediterraneo. La decisione non è stata formalizzata ma lo sarà in una delle prossime riunioni della Commissione Ue».

Il VTS, spiega ancora l’ammiraglio Lolli, è stato sperimen-tato per la prima volta in Italia nel ‘92 proprio a Messina, dove ancora si utilizzano le tecnologie, ormai superate, di quel periodo. Poi, nel ‘99, è partita in Italia la prima fase di sperimentazione del sistema che ha coinvolto 2� porti e non si è ancora conclusa. Attualmente il Vts di fase uno è pienamente operativo in soli quattro porti: Palermo, Ma-zara del Vallo, Trapani e Maddalena. Il 5 dicembre 2006, infine, è stato stipulato con il consorzio di imprese che ha realizzato il Vts, formato da Selex Sistemi Integrati, Elsag e Finsiel, il contratto per la fase due che prevede il rinnova-mento del sistema e la sua installazione in altri �0 porti.

All’estero. Selex Sistemi Integrati, una società di Finmec-canica, ha firmato un contratto del valore di 20 milioni di euro con la Guardia Costiera dello Yemen per la fornitura del VTS Vessel Traffic System, che contribuirà alla sicurez-za delle coste yemenite e sarà il secondo al mondo, dopo quello in Italia, per estensione della copertura costiera. Il contratto riguarda la copertura di circa 450 chilometri di costa sul Mar Rosso, prospicienti le coste eritree e somale. La fornitura, che sarà completata entro il 2008, compren-de un centro di controllo nazionale, basato a Sana’a, un centro di controllo di area, con sede a Aden, sei centri di controllo locali, dodici postazioni radar e due unità mobili. Tutti i centri saranno collegati tra loro e connessi al centro nazionale di Sana’a. Il sistema VTS installato sulle coste yemenite avrà anche funzioni di controllo antipirateria e antiintrusione, di repressione del contrabbando interna-zionale e sarà aperto all’integrazione di ulteriori funzio-nalità per la sicurezza navale.

Oltre all’Italia, Selex Sistemi Integrati ha già fornito siste-mi VTS alla Grecia e alla Russia, ed è attualmente in corso l’installazione di una rete VTS in Polonia. Gli Emirati Arabi Uniti guardano con molto interesse al progetto italiano. ‘’L’Adriatico è un mare di pace in cui si stanno attivando iniziative politico-militari per gestire di comune accordo tra Nazioni il traffico navale mercantile’’. Lo ha detto re-centemente, a Trieste, l’ammiraglio di squadra Marcanto-nio Trevisani, Comandante del Dipartimento Militare Ma-rittimo dell’Adriatico: ‘’Sta assumendo sempre maggiore rilevanza in questo senso - ha spiegato Trevisani - l’Euro-regione Adriatica ‘Adrion’ costituita da Slovenia, Croazia, Serbia e Montenegro, Grecia, Albania e Italia, con segre-tariato ad Ancona, un organismo nato a scopi militari - o meglio con l’obiettivo di costruire un linguaggio comune tra le Marine dell’Adriatico - che ora si è costituito anche a livello politico e che sta per adottare un sistema comune, il VTS di produzione italiana, per il controllo e la gestione del traffico navale mercantile.

Questo sistema - ha spiegato l’ammiraglio - gia’ parzial-mente attivo in Italia, ci consentirà, in futuro, di seguire i movimenti di una determinata nave sino alle acque na-zionali di nostra competenza, per poi passare i dati alle Marine dell’Adriatico orientale, realizzando così una rete di controllo internazionale’’.

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C A P I T A N I D ’ A U R O R A

Ventidue le agenzie che nel 2006 si sono distinte per lo spirito imprenditoriale con cui hanno avvicinato il mondo nautico e che si apprestano ad affrontare la nuova stagione nautica con una particolarità in più: sono i nuovi Capitani d’Aurora, gli specialisti della nautica su cui Aurora punta anche nel 2007, confidando in una sempre attenta selezione della clientela ed in un approccio sempre più specialistico ad un segmento, quello dei diportisti, molto preparato ed esigente. Segnaliamo, in particolare, le tre agenzie di cui, per il terzo anno consecutivo, si riconfermano Capitani d’Aurora i rispettivi agenti:

Giuseppe Abbate e Giancarlo Cirillo che avvicinano con Naviblu, grazie anche all’accordo con l’Unione Industriali di Napoli, imprenditori campani che, appena possono, si dedicano alla loro principale passione: il mare. Una nuova chiave d’accesso al mondo imprenditoriale (in genere si propone agli uomini d’affari una copertura per l’azienda) che si è dimostrata vincente (107 nuovi clienti). Francesco Di Martile che vanta il trofeo del maggior numero di clienti acquisiti nella nautica (121 nel 2006) e che supporta da anni iniziative nautiche in collaborazione con il Club Nautico di Pescara e con il Porto “Marina di Pescara”. Le manife-stazioni “Velandiamo” e “La Giornata sulla Meteorologia” sono diventate, infatti, appuntamenti da non perdere per gli amanti dell’andar per mare della zona.

Marcello Franzoso e Luca Rellecati che sfruttano la posizione geografica strategica ed hanno una buona frequenza sinistri.

Ottima la performance di Luciano Misso e Daniele Vollero che, con ben 108 clienti, vantano un s/p del 6%, segno di un’at-tentissima selezione del cliente. Tra le sei agenzie che per la prima volta diventano Capitani d’Aurora, spicca, per numero di contratti Cantalamessa Assicurazioni e per premio medio (2.099 euro) GM assicurazioni di Luigi Pagliano.

Il titolo di Capitano d’Aurora va anche a quelle agenzie che si sono impegnate particolarmente per far conoscere, nell’am-biente nautico, Aurora in generale e Naviblu in particolare, con investimenti personali di tempo e risorse su eventi territoriali, dimostrando quel giusto spirito imprenditoriale che può rendere vincente il lavoro specialistico al servizio di una nicchia.

Ai nuovi Capitani d’Aurora 2007 va il nostro augurio di una stagione nautica sempre con il vento a favore.

CAPITANI D’AURORA 2007

Capitani d’Aurora 2007

C A P I T A N I D ’ A U R O R A

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L A N A U T I C A S U L T E R R I T O R I O

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Dal 14 al 22 aprile Aurora e Sealease hanno partecipato al Nauticsud a Napoli, con uno stand interno ed un corner esterno. Promotori dell’iniziativa ELMA di Eliana e Rosario Martinez e Feliciano Assicurazioni che hanno scelto di condividere questa esperienza con uno dei partner Aurora, Sealease, società di servizi che consente di offrire ai nostri clienti diportisti vantaggi e privilegi anche sui servizi che vanno dal leasing nautico alla manutenzione del-l’imbarcazione. Abbiamo incontrato i protagonisti per conoscere più da vicino i dettagli di questa esperienza.

La maggiore intuizione nell’approccio al segmento nautico?

Conta il prodotto?

Naviblu: prodotto competitivo?

I servizi offerti da Sealease: quali i punti di forza?

Cosa state facendo per i clienti diportisti?

Lupo di mare, in poche parole, vuol dire…?

Abbiamo voluto sfatare il mito che nella vita dei diportisti, i due giorni più belli siano quello del-l’acquisto e quello della vendita della propria imbarcazione…

Toglietemi tutto ma non la barca!! La chiarezza e la motivazione del perché assi-curarsi.

Conta piuttosto l’integrazione dei vari servizi che offriamo e la capacità di dialogare con in-terlocutori estremamente diversi, espressioni di realtà molto eterogenee.

Poco, senza un professionista che sia in grado di strutturarlo in base alle esigenze del cliente.

Molto per gli esperti.

Noi ci siamo trovati benissimo: prezzi competiti-vi, testo di polizza chiaro e leggibile, rete capil-lare e professionale, compagnia estremamente disponibile alla collaborazione ed alla gestione dei problemi, rispetto del ramo nautico e delle sue esigenze specifiche.

C’è da lavorare ancora un po’ sulle grandi im-barcazioni.

Sì, sia nelle condizioni che nei tassi.

Alessandro De Martinopresidente di Sealease Italia

Eliana e Rosario Martinezagenti Aurora di Napoli

Ciro Felicianoagente Aurora di Napoli

Nessun altro operatore offre oggi in Italia questa gamma di servizi avendo il focus com-pletamente sulle richieste del cliente e senza il bisogno di forzare la vendita di una propria

“produzione” di magazzino.

Selease oltre ad avere persone competenti, ha un progetto molto valido ed ambizioso ma credo che, nella nostra realtà, sia attuabile pur-troppo ancora parzialmente.

La completezza delle offerte per un diportista.

È coerente con la nostra vision: operare in stret-ta congiunzione con i nostri partners industriali, valorizzando le competenze reciproche e massi-mizzando il valore aggiunto per i nostri clienti. Ed essendo a Napoli, ci sembrava logico lavora-re con operatori locali.

Risponde pienamente alla nostra filosofia. Sia-mo convinti che il segreto del successo nel no-stro settore risiede nella efficiente utilizzazione delle sinergie.

Perché ritengo che la collaborazione fra agenti porti ad un arricchimento professionale e che in una funzione di servizio al Cliente ogni part-nership di servizi, altamente specializzata, possa avere degli ottimi risultati.

La competenza professionale, la presenza com-merciale di rilievo e già apprezzata in passato, il rapporto forte con la realtà locale.

L’intraprendenza e la passione dimostrate nella condivisione dell’iniziativa nonché la competen-za professionale.

La competenza, la presenza, l’organizzazione e la voglia di fare.

Stiamo soprattutto cercando di ascoltarne le esigenze e di creare servizi che semplifichino i passi richiesti dalla normativa. Ecco, direi che la semplificazione è il tema più… difficile che stia-mo affrontando.

Data la scarsa rappresentanza assicurativa, stia-mo offrendo a tempo pieno una consulenza nautica/assicurativa a tutti coloro che si avvici-nano solo ora al mondo della nautica; appro-fondimenti con in più esperti.

Informarli sui loro diritti/doveri e sulle possibili-tà a loro disposizione.

Ci permette di arricchire l’offerta ai nostri re-ciproci clienti in un clima simpatico ed efficace. Una ricetta vincente… Speravamo che la dispo-nibilità di spazi a Mergellina potesse essere ar-ricchita quest’anno così come era stato ventilato. Il molo è un set splendido, ma angusto…

L’unione fa la forza!! Trovare un aspetto negati-vo è difficile, il team si è mosso come un vero e proprio equipaggio in “piena regata”!!

Il rapporto con i partner e la risposta del pubbli-co. L’ubicazione dello stand a Mergellina.

Al giorno d’oggi, una persona cosciente delle responsabilità che porta di chi va per mare ver-so sé, verso le proprie cose e verso gli altri, che si tratti dei trasportati, degli altri naviganti o dell’ambiente.

Un vero lupo di mare, è una persona che no-nostante la sua esperienza, teme il mare e lo rispetta.

Non amo le definizioni preconcette, anche sim-patiche, perché hanno sempre una doppia inter-pretazione.

La facilità con cui i team si sono integrati crean-do squadra e coprendo i diversi stand in contem-poranea, e la capacità di ciascuno di sostenere le vendite degli altri.

I momenti simpatici non sono mancati. Riuscire a contattare un cliente a fargli un preventivo per la sua imbarcazione e ad emettere la poliz-za, tutto nel giro di 24 ore, è sicuramente una cosa da ricordare!

Nessuno in particolare.

Una partnership che dà i suoi frutti. Perché avete deciso di partecipare ad un Salone nautico in collaborazione?

Cosa apprezzate dei vostri partner in questa manifestazione?

Nauticsud: perché proprio questo Salone Nautico?

Qual è stato l’aspetto più positivo di questa collaborazione? Quale il più negativo?

L’episodio di queste giornate di convivenza, che vi è rimasto più impresso?

Nauticsud è per tradizione, il più importante salone nautico del sud. Per noi Napoli si è di-mostrata piazza particolarmente ricettiva dal punto di vista commerciale. Inoltre, abbiamo colto l’opportunità di passare una settimana in tribuna d’onore nella cornice del Golfo….

Non potevamo mancare in quanto partenopei. Come si può non sfruttare una così importante opportunità commerciale a due passi da casa?

Per una passione personale per il mare, per la ri-levanza nazionale della manifestazione, perché è nella mia città, perché è motivo d’incontro con gli imprenditori più importanti e perché è un’area di business.

La passione per il lavoro che faccio, il rispetto per le esigenze del cliente, l’attenzione al detta-glio nella collaborazione con i partners.

Professionalità, determinazione e costanza. La professionalità, la coerenza, l’indipendenza e la forza delle idee.

Il segreto del successo di un imprenditore come lei/voi?

NAUTICSUD 2007

Page 7: Navimagazine

Paolo Fioroni, titolare insieme a Bruno Venuto e Roberto D’Alessandro dell’agenzia “Assicurazioni Sanremo 2004 s.a.s. “ ci racconta la sua esperienza nel mondo della nautica.

L’approccio con il mondo della nautica è avvenuto nel 1998 con un piccolo circolo nautico di Arma di Taggia che organiz-zava ed organizza tuttora la regata notturna “Arma – Isola Gallinara – Arma”. Fu un‘esperienza positiva che mi permise di avvicinarmi in modo morbido. Ancora oggi siamo presenti e lo sosteniamo. Con il passare del tempo, via via che cominciavo ad addentrarmi con maggiore sicurezza nel mondo nautico, sentivo il bisogno di misurarmi con una realtà più grande e più impegnativa. Ecco quindi l’accordo con lo Yacht Club Degli Aregai, situato al porto di Marina degli Aregai, sicuramente una delle marine più moderne e ben servite d’Italia, con 950 posti barca.

Nel corso degli anni abbiamo rinforzato il legame con Yacht Club, siamo infatti presenti nel sito web, abbiamo sempre un posto fisso nelle mail che vengono spedite agli Armatori, abbiamo il nostro materiale di Naviblu presente all’interno dei locali, abbiamo organizzato iniziative con Navimeteo, abbiamo presentato il libro “Pronti a navigare” e altre iniziative che nel tempo ci hanno permesso di acquisire visibilità e di conseguenza clienti di target medio alto. Il nostro sforzo nel cercare di fare “sistema di protezione” (Naviblu-Navimeteo e il servizio reso dall’agenzia) per il diportista, ci ha permesso di avere la visibilità, l’immagine e la fiducia da parte degli Armatori che si sono poi trasformati anche in contratti assicurativi di altri rami oltre a quello nautico. Attualmente, con lo Yacht Club Degli Aregai, abbiamo organizzato il Campionato di Primavera e altre regate che vedranno come sempre i marchi di Aurora, Navimeteo e dell’Agenzia far bella mostra all’interno del porto.

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L ’ E S P E R T O R A C C O N T A

Naviblu. Un prodotto sempre sulla cresta dell’onda. Intervista a Pietro Ranieri

D R E A M E R T E C H A U R O R A

Naviblu, un prodotto sempre sulla cre-sta dell’onda, nonostante la concorrenza. Quali sono i punti di forza?

Direi indubbiamente la personalizzazione del servizio assicurativo. La polizza Naviblu è stata studiata in modo da poter essere modulata secondo le esigenze del cliente. A ciò si aggiunga l’assistenza della nostra organizzazione sul territorio, una sorta di prima assistenza che va della gestione del sinistro fino alla fase liquidativa. L’al-tro fattore importante e caratterizzante per noi è la specializzazione di un certo numero d’Agenti, che abbiamo voluto denominare Capitani d’Aurora, che affian-chiamo anche con eventi dedicati. L’espe-rienza, nel settore nautico assicurativo, ha un peso rilevante; direi che rappresenta il valore aggiunto rispetto alla proposta di vendita del servizio. La nostra parola chia-ve è la disponibilità. In ogni situazione c’è una persona che assiste l’Assicurato, siamo decisamente contrari alle polizze sperso-nalizzate e automatizzate. Quanto “pesa” l’abbinamento a partner prestigiosi quali Navimeteo, Octotele-matics e Sealease nella fidelizzazione del cliente? Navimeteo è un partner storico per noi, lavoriamo insieme dal novembre 2001. Un operatore marittimo dedicato alla sicurez-za che “interagisce” ogni giorno con centi-naia naviganti. Non c’è dubbio, Navimeteo rappresenta il nostro laboratorio privile-giato sul mare. Octotelematics è impegna-ta con noi nello sviluppo dei sistemi tecno-logici per la sicurezza. Sealease propone

una gamma di servizi, anche di carattere finanziario importanti per il diportista che, in molti casi deve potersi affidare a pro-fessionisti che lo tutelino nel suo percorso di armatore, semplificando e risolvendo le problematiche di tipo burocratico o nor-mativo. Qual è stato l’andamento del prodotto? Per quanto riguarda lo sviluppo, Naviblu continua a riscuotere ancora consensi sul mercato per l’apprezzamento del diporti-sta ai nostri servizi che continuano a man-tenere uno standard qualificato. Nell’ulti-mo anno abbiamo avuto un incremento del 18% circa. Siamo molto soddisfatti ma non per questo meno determinati a prose-guire sul nostro percorso di crescita. Con-tiamo sulla continua collaborazione dei nostri Agenti sulla strada del miglioramen-to del risultato tecnico, per consolidare e rendere sostenibile il prodotto nautico. Il sinistro più eclatante? Ricorderete l’incidente del trimarano di Giovanni Soldini nella sua ultima transo-ceanica. La barca è andata perduta, ma ciò che conta è che Soldini e Malingri siano stati tratti in salvo. Aurora ha sostenuto il grave onere del risarcimento di un mez-zo estremo ed altamente tecnologico, di grande valore. La competizione comporta questi rischi. Abbiamo anche risarcito uno yacht importante per un incaglio che ha determinato danni per un valore di oltre 700.000 euro. E’ per questo che molti scel-gono una Compagnia solida come Aurora e non operatori meno strutturati. Come

sempre è nel momento critico del sinistro che emerge il peso di un Assicuratore dalle spalle larghe. Il settore assicurativo è fon-dato sulla solidità strutturale e di questo i clienti che assicurano beni di grande valo-re come uno yacht devono tener conto.

Regioni in cui è maggiormenete diffuso Naviblu?

Le agenzie maggiormente interessate alla vendita del prodotto sono ��0 al Nord, 168 al Centro e 141 al Sud. E’ evidente che la raccolta premi dell’area nord, maggior-mente industrializzata e con strutture por-tuali marittime più numerose, genera un volume di fatturato maggiore. Va detto però, che proprio queste caratteristiche territoriali fanno si che il Nord esprima già oggi un risultato elevato ma con margini di crescita graduali, mentre il Centro e il Sud sono aree che hanno potenzialmente margini di crescita assai più ampi. Per que-sto siamo presenti anche in quelle zone. Seguiamo con grande interesse tutto ciò che accade nei diversi porti in via di svilup-po lungo le nostre coste. In conclusione qual è il suo rapporto con il mare in genere e, più nello specifico, con le imbarcazioni da diporto? Solo lavoro o grande passione?

Questo è il mio lavoro! Amo il mare e cerco di viverlo con passione quando gli impegni professionali e familiari me lo consentono. Grazie alle relazioni professionali legate al settore nautico, ho potuto rafforzare que-sto mio legame con il settore marittimo e soprattutto con gli operatori, le Autorità marittime e tutto ciò che ruota intorno alla nautica. Mi riferisco anche ai molti cantieri e porti che da tempo hanno scelto Aurora Assicurazioni per la copertura dei rischi delle loro attività. Direi che il lavoro e l’amore per il mare, ma più in generale per la natura, si fondono. La nautica, no-nostante viva una sua “magia”, non è un settore facile specie nel nostro Ramo dove per fare bene è necessario conquistare la fiducia di un cliente al quale inevitabil-mente, vista la capacità di spesa, il mercato guarda con grande interesse e un po’ di aggressività. Affidabilità è per noi una parola chiave e lo spirito con il quale, con il mio equipaggio di tecnici, agenti, periti e liquidatori, af-frontiamo il settore nautico, con professio-nalità e convinzione. Le sembrerò presun-tuoso ma direi che la nostra nave, Aurora, attraverso questa esperienza, sta davvero tracciando una rotta appassionante verso un cliente sempre più fidelizzato.

20 - 23 giugno. Golden trophy IRCLe regate si terranno nella splendida Isola D’Elba, in zona Marciana Marina.La manifestazione raccoglie le migliori imbarcazioni del regolamento IRC, cioè le imbarcazioni che hanno delle caratte-ristiche costruttive altamente tecnologi-che e performanti sia da crociera che da crociera - regata.

15 settembre. Salone nautico di CannesIl più grande salone nautico di esposizio-ne a mare.

30 settembre - 8 ottobre. La voiles di St. TropezE’ il raduno delle barche d’epoca più bel-le del mondo e delle barche più tecnolo-giche del momento.

8 - 15 Ottobre. Salone nautico di Genova

La barca sarà esposta al salone nautico di Genova. All’interno della barca un tele-visore al plasma trasmetterà le immagini delle regate effettuate.

4 novembre. Campionato autunnale a Catania Sono previste cinque domeniche di re-gate con chiusura la domenica prima di Natale.

29 gennaio 2008. Campionato invernale a Catania Sono previste cinque domeniche di re-gate con ultima la prima domenica di aprile.

28 aprile - 1 maggio 2008. Rolex Capri CupDurante questa competizione si alterne-ranno regate veliche nel golfo di Napoli

ed attorno all’isola di Capri con grande presenza di barche e amanti del mare.

20 - 21 Maggio. 2008 La tre golfi Regata molto caratteristica con partenza di sera dal Circolo Savoia di Napoli, con il tradizionale colpo di cannone e l’ arrivo previsto, dopo un particolare percorso, all’isola di Capri.

23 - 30 Maggio 2008. Settimana di CapriValevole per il campionato italiano Me-diterraneo meridionale.

Giugno 2008. Serie di regate costiere nella Sicilia orientale.

8 - 9 luglio 2008. Malta- SiracusaUna delle più antiche regate del medi-terraneo.

Aurora rafforza la presenza nel mondo della nautica.Tra le tante nuove iniziative segnaliamo la sponsorizzazione dell’imbarcazione Dreamer Tech Aurora. La barca è stata realizzata, totalmente in fibra di car-bonio per una lunghezza di 52’ (16 metri), dal cantiere Vismara Marine Group di Viareggio, specializzato nella costruzione di barche custom, per l’armatore Massimo Savoca di Catania. Il varo della barca è previsto a Viareggio il 16 giu-gno alla presenza della stampa specializzata.

PROGRAMMA DELLE REGATE

Page 8: Navimagazine

WILLIWAW

Cla

udio

Maria L

erario

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U O M I N I & B A R C H E : L A S T A M P A

Willy de Roos, stimato dirigente aziendale, per soddisfare una troppo a lungo repressa voglia di libertà, abbandonò il suo posto di lavo-

ro e si fece costruire WILLIWAW, un ketch in acciaio di 1� metri. Quando ritenne che la sua famiglia poteva, per qualche tempo, fare a

meno della sua presenza, mollò gli ormeggi per circumnavigare il mondo lungo la rotta di Capo Horn. Al suo ritorno, come succede quasi

sempre, nonostante i suoi sforzi e la buona volontà, trovandosi impossibilitato a reintegrarsi in una vita normale, decise di intraprendere

un nuovo viaggio, più difficile, verso il Grande Nord. Dopo due anni di studio e preparazione, con un approccio logico e scientifico, nel

1977, 72 anni dopo Roald Amundsen, riuscì in un’impresa eccezionale: andò dall’Atlantico al Pacifico, attraverso il Passaggio a Nord-Ovest,

in una sola stagione.

A chi non ha molta familiarità con la storia della navigazione polare, forse questa potrà sembrare una semplice annotazione statistica; in

realtà, tra tutte le avventure narrate su Navimagazine, quella di Willy de Roos é stata senza dubbio la più difficile. Per riuscirci, come nel

caso di Roald Amundsen, ci voleva una determinazione di ferro, una preparazione rigorosa ed una cieca fiducia nelle proprie possibilità.

Willy de Roos non é un uomo in fuga come Gerbault, un idealista come Dumas o un asceta come Moitessier. Lui non cerca l’evasione, non

ipotizza mondi ideali ed inesistenti: intende solo realizzare le proprie aspirazioni. È una persona matura ed equilibrata che nella vita,

verso la famiglia e la società, ha sempre compiuto con coscienza solo ed esclusivamente il proprio dovere. Un uomo libero e conservatore

determinato a difendere a tutti i costi la propria identità, anche rischiando la più che certa disapprovazione dei propri simili.

Anche Amundsen, dopo tutto, fu obbligato ad infrangere qualche regola per non finire stritolato in meccanismi più grandi di lui. I cre-

ditori che, per poche corone di scoperto, volevano sequestrargli la GJØA (in alto) lo costrinsero a prendere una decisione disperata per

un uomo profondamente leale ed onesto: lui e i suoi compagni dovettero partire da Cristiania (Oslo) in una notte di pioggia, di nascosto,

come dei ladri. Se avesse rispettato le imposizioni di chi teneva i cordoni della borsa, la Norvegia ed il mondo avrebbero perso uno dei

più grandi esploratori e una delle più limpide figure morali di tutti i tempi. Passando lo Stretto di Bering, come Amundsen, Willy de Roos

compie il passo decisivo per affrancarsi da un sistema sociale in cui, per tanti anni, aveva fermamente creduto, ed entrare nel Regno del

Mare e dei Ghiacci. Uomo amante dell’ordine, l’ex manager belga troverà sugli oceani un mondo regolato da leggi precise e da norme di

comportamento logiche e ben definite.

È strano come il mare metta tutti d’accordo: sia gli anarchici in cerca della più totale auto-determinazione che i borghesi illuminati disgu-

stati da un caos che rende tutto legito, navigando trovano qualcosa che molto si avvicina alla propria idea di società ideale. Rientrato dal

Passaggio a Nord-Ovest, Willy de Roos, portò la prua rinforzata di WILLIWAW a conoscere il pack della Penisola Antartica: ormai la sua

anima si era legata indissolubilmente al mistero dei Poli. Come i ghiacci del Grande Nord, che riconobbero la sua figura e lo lasciarono

passare, anche quelli dell’Antartide furono benevoli con lui; da allora Willy de Roos si é dedicato alla difesa dei delicatissimi ecosistemi

polari. È normale: chi conosce quel mondo, così ovattato, silenzioso e dove il tempo sembra non esistere, non può fare a meno di provare

gratitudine verso chi ha avuto l’intelligenza di crearlo.

Wil ly de Roos’s Wi l l iwaw

Page 9: Navimagazine

CONOSCERE LE LEGGI CHE GOVERNANO I VENTI,

ED ESSERE CONSAPEVOLI DI CONOSCERLE, DARà

SICUREZZA AL VOSTRO VIAGGIO SUL MARE E NON

TREPIDERETE ALLA COMPARSA DI OGNI NUBE.

Capitano Joshua Slocum

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