Navigare in astrale a Burcei

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Navigare in Astrale a Burcei Ogni notte, mentre sognamo, il nostro corpo astrale viaggia fuori da tempo e spazio, non c’è bisogno di esercizi particolari. Possiamo visitare passato, presente e futuro. Qualche notte fa, con un semplice esercizio : contare all’indietro da mille a uno e ripercorrere la giornata appena passata, quasi come un gambero, ho provato nuove sensazioni. Il corpo astrale, quello delle emozioni, a volte, continua ad andare indietro, come una barca guidata dall’abbrivio, ripercorrendo tutta la vita, e a volte, rivedendo esistenze precedenti, altre incarnazioni. Prima un pò di trainig autogeno, rilassamento, e poi l’esercizio. Questo sino alla proiezione del corpo astrale. Pubblicato su www.burceionline.com

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Mentre si dorme cosa succede?

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Navigare in Astrale a Burcei

Ogni notte, mentre sognamo,

il nostro corpo astrale viaggia fuori da tempo e spazio,

non c’è bisogno di esercizi particolari.

Possiamo visitare passato, presente e futuro.

Qualche notte fa, con un semplice esercizio :

contare all’indietro da mille a uno

e ripercorrere la giornata appena passata, quasi come un gambero,

ho provato nuove sensazioni.

Il corpo astrale, quello delle emozioni,

a volte, continua ad andare indietro,

come una barca guidatadall’abbrivio,

ripercorrendo tutta la vita,e a volte, rivedendo

esistenze precedenti, altre incarnazioni.

Prima un pò di trainig autogeno,

rilassamento, e poi l’esercizio.

Questo sino alla proiezionedel corpo astrale.

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Un foglio ed una penna per annotare, al risveglio

ogni sensazione.

Ecco, mi vedo, vedo i miei piedi,

calzati in scarpe rozze e piene di fango, cammino in un sentiero,

un sentiero che vaverso la miniera.

Sotto i miei piedi scorre il rio Ollastru, in piena,stranamente in piena.

Ho tanta paura, credo di essere seguito, forse

perché con me porto un grande segreto.

Arrivo alla miniera, entro al suo interno,

con me una strana pietra, con me pochi fogli di pergamena,

e l’occorrente per alimentare un piccolo focolare.

Accendo il fuoco, recito poche frasi in latino

( si mi accorgo di conoscere bene il latino), e sul fuoco faccio diventare incandescente la pietra.

Ma entrano due cavalieri, metto mano alla spada, indietreggio, ora ricordo

bene è l’anno del Signore 1214.

Un ferro mi arpiona una gamba, inizio a sanguinare,

tento una disperata difesa, ma loro sono due e più forti di

me….

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Una fitta al cuore, un dolore dolce-amaro,

ho solo il tempo dibuttare la pergamena sul fuoco…

e poi…

tutto sparisce….

Il mio bianco mantello

diventa il mio sudario.

Il mio corpo astrale

precipita,rientra nel mio corpo fisico,

apro gli occhi, qualche lacrima salata

rende i miei occhi quasi ciechi,

ecco la mia stanza, rassicurante.

Nella mente mille frasi in latino che

oramai non capisco più.

Roberto Pinna

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