NATREG nws 3 IT - Arpae Emilia-Romagna · della qualità della vita delle comunità locali, anche...

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O3 Giugno 2011 in questo numero: Poche settimane separano NATREG dalla conclusione delle attività di progetto. A livello transnazionale il partenariato si sta preparando alla Conferenza Finale di Novi Sad, atto conclusivo di due anni di intensa attività tecnica. Intanto, il gruppo di lavoro italiano è impegnato nella finalizzazione del piano di gestione interregionale nell’area pilota del Delta a ridosso del Po di Goro a cavallo tra le due Regione del Veneto e dell’Emilia-Romagna. Nell'attuare le politiche di gestione necessarie per la conservazione e tutela del Delta, occorre tenere presente che queste sono stretta- mente correlata alla valorizzazione del proprio patrimonio culturale, così come all’attuazione delle questioni di carattere economico. L'ac- cezione 'paesaggio culturale', in quanto contenitore di processi biolo- gici ed ecologici, ma anche cognitivi, culturali ed economici, è concet- to fondamentale per la conservazione dell’identità storico-culturale di questi luoghi e per la condivisione dei valori da tramandare alle gene- razioni future, che purtroppo vanno via via perdendosi. Con NATREG si è cercato di rafforzare l'idea di “rete ecologica” che non deve limitarsi a svolgere una funzione meramente biologica, ma deve assumere un significato più complesso, tanto da indurre a parla- re di sistemi di connessioni bio-culturali, di “reti di reti”. Questo con- cetto, anteponendosi alla classica idea di infrastrutture di trasporto o di energia, tende ad assicurare su tutto il territorio, le condizioni di uno sviluppo sostenibile. I due Parchi del Delta del Po, supportati da- gli strumenti pianificatori delle due Regioni, vogliono - tramite il piano di gestione interregionale - innescare meccanismi di miglioramento della qualità della vita delle comunità locali, anche attraverso l’utilizzo oculato del patrimonio naturalistico, ambientale e culturale, visto an- che in termini di valore economico intrinseco. In quest’ottica, NATREG rappresenta, non solo una opportunità di svi- luppo per il Delta del Po, ma anche un laboratorio di pianificazione unico nel suo genere, dove le istanze provenienti da diversi settori – che talvolta possono apparire in competizione tra loro - trovano una sintesi. Concertazione, semplificazione, sviluppo e tradizione ne rap- presentano i concetti chiave. Il gruppo di lavoro di NATREG 2. Gli obiettivi del piano di gestione interregionale 4. Seminari locali 5. Green networks e pianifi- cazione ambientale inter- regionale 6. Seminario di Graz e Dur- devac e info su conferen- za finale di progetto NEWSLETTER

Transcript of NATREG nws 3 IT - Arpae Emilia-Romagna · della qualità della vita delle comunità locali, anche...

O3 Giugno 2011

in questo numero:

Poche settimane separano NATREG dalla conclusione delle attività di progetto. A livello transnazionale il partenariato si sta preparando alla Conferenza Finale di Novi Sad, atto conclusivo di due anni di intensa attività tecnica. Intanto, il gruppo di lavoro italiano è impegnato nella finalizzazione del piano di gestione interregionale nell’area pilota del Delta a ridosso del Po di Goro a cavallo tra le due Regione del Veneto e dell’Emilia-Romagna.

Nell'attuare le politiche di gestione necessarie per la conservazione e tutela del Delta, occorre tenere presente che queste sono stretta-mente correlata alla valorizzazione del proprio patrimonio culturale, così come all’attuazione delle questioni di carattere economico. L'ac-cezione 'paesaggio culturale', in quanto contenitore di processi biolo-gici ed ecologici, ma anche cognitivi, culturali ed economici, è concet-to fondamentale per la conservazione dell’identità storico-culturale di questi luoghi e per la condivisione dei valori da tramandare alle gene-razioni future, che purtroppo vanno via via perdendosi.

Con NATREG si è cercato di rafforzare l'idea di “rete ecologica” che non deve limitarsi a svolgere una funzione meramente biologica, ma deve assumere un significato più complesso, tanto da indurre a parla-re di sistemi di connessioni bio-culturali, di “reti di reti”. Questo con-cetto, anteponendosi alla classica idea di infrastrutture di trasporto o di energia, tende ad assicurare su tutto il territorio, le condizioni di uno sviluppo sostenibile. I due Parchi del Delta del Po, supportati da-gli strumenti pianificatori delle due Regioni, vogliono - tramite il piano di gestione interregionale - innescare meccanismi di miglioramento della qualità della vita delle comunità locali, anche attraverso l’utilizzo oculato del patrimonio naturalistico, ambientale e culturale, visto an-che in termini di valore economico intrinseco.

In quest’ottica, NATREG rappresenta, non solo una opportunità di svi-luppo per il Delta del Po, ma anche un laboratorio di pianificazione unico nel suo genere, dove le istanze provenienti da diversi settori – che talvolta possono apparire in competizione tra loro - trovano una sintesi. Concertazione, semplificazione, sviluppo e tradizione ne rap-presentano i concetti chiave.

Il gruppo di lavoro di NATREG

2. Gli obiettivi del piano di gestione interregionale

4. Seminari locali

5. Green networks e pianifi-cazione ambientale inter-regionale

6. Seminario di Graz e Dur-devac e info su conferen-za finale di progetto

NEWSLETTER

Gli obiettivi del piano di gestione interregionale a cura di Irene Montanari, ARPA Emilia-Romagna

Gli obiettivi del piano di gestione interregionale, condivisi dalle Regioni del Veneto e dell’Emi-lia-Romagna e dai due parchi, hanno il comune intento di organizzare in modo unitario dell'in-tero sistema territoriale del Delta del Po, anche in termini di valenza nazionale e internaziona-le.

Tra gli obiettivi settoriali possiamo citare:

• La Protezione dai rischi (Sicurezza idraulica, Subsidenza, Mutamenti Climatici);

• La Gestione Integrata delle Zone Costiere;

• Le Strategie per il mantenimento della Biodiversità e della Funzionalità ecologica ed ecosi-stemica;

• La Conservazione e la Valorizzazione del Paesaggio quale cardine dell’integrazione della qualità ambientale a sostegno della qualità della vita dell’uomo;

• Lo Sviluppo sostenibile dell'area deltizia, efficace e durevole, basato su rinnovate econo-mie (Fruizione e turismo sostenibile) e sulla conduzione ‘corretta’ delle economie consoli-date (Agricoltura, Acquacoltura, .. )

Tali obiettivi sono stati focalizzati anche attraverso il coinvolgimento degli operatori locali di entrambe le Regioni Veneto ed Emilia Romagna, al fine di condividerli e declinarli a livello ter-ritoriale con gli abitanti e gli Enti competenti. Le modalità di gestione dell’area devono essere sostenibili, sia dal punto di vista ambientale che dal punto di vista finanziario, adottando i principi di efficienza ed efficacia. In questa logica, l’opportunità di sviluppo economico e l’in-cremento della qualità della vita delle comunità locali deve passare attraverso la creazione di un “indotto” collegato alle attività proprie della zona. E’ auspicabile quindi il coinvolgimento attivo del settore privato, per attivare risorse finanziarie ed umane addizionali, promuovere l’innovazione e beneficiare delle capacità imprenditoriali di operatori privati qualificati. (continua a pagina 3)

Gli elementi di qualità ambientale (biodiversità, funzionalità ecologica ed eco sistemica e pae-saggio) vanno intesi come interazione positiva tra uomo e ambiente e dovrebbero essere as-sociati ad azioni economiche efficaci e durevoli.

Lo scopo ultimo è quello di utilizzare gli strumenti di pianificazione di area vasta per raggiun-gere buoni livelli di qualità territoriale complessiva, anche attraverso metodi affidabili di valu-tazione dei rischi..

Tramite una buona programmazione possono essere identificati costi e benefici delle politiche proposte, armonizzando le azioni in modo integrato e flessibile. Il governo del territorio po-trebbe così acquisire una valenza positiva in contrapposizione alla vecchia logica strettamente vincolistica applicata alle aree protette. Ciò, infatti, sarebbe applicabile esclusivamente in luo-ghi selvaggi e inaccessibili, ma difficile da attuare in un territorio, totalmente percorribile e fortemente antropizzato, come quello in esame.

NATREG propone dunque nuove e innovative modalità gestionali, diverse da quelle messe in atto fino ad ora, valutando la consistenza e la vulnerabilità del capitale naturale, visto come elemento chiave per garantire benefici ecologici, sociali ed economici.

Conservazione della biodiversità e del patrimonio culturale divengo così parte di una strategia pianificatoria più ampia, e sono obiettivi specifici del piano di gestione interregionale proposto da NATREG. Infatti, la conservazione della biodiversità permette agli ecosistemi di adattarsi alle condizioni d'uso, in modo da garantire servizi fondamentali da cui dipende il nostro benes-sere; allo stesso modo, la diversità culturale diviene un fattore chiave per lo sviluppo del terri-torio e per le dinamiche sociali, poiché su di essa si fonda la diversità di pratiche che caratte-rizzano l'accesso alle risorse naturali ed il loro utilizzo.

NATREG a GEO-OIKOS

Il 18 novembre alla Fiera di Verona, nell'ambito della "Rassegna espositiva dei progetti territo-riali, urbanistici, edilizi per uno sviluppo sostenibile del territorio", denominata GEO-OIKOS ed organizzata dalla Regione del Veneto, si è svolto il secondo workshop di lavoro del progetto NATREG, alla presenza di amministratori, esperti e pianificatori del Delta del Po Veneto ed E-miliano-Romagnolo. Il tema principale dell'incontro è stata la presentazione del progetto agli amministratori veneti, nonché la presentazione della nascente strategia interregionale per lo sviluppo sostenibile di un'area pilota del Delta del Po. Nel corso dell'incontro, cui hanno preso parte circa cinquanta persone tra amministratori, rap-presentanti di associazioni ambientaliste ed università, sono state illustrate le linee di sviluppo di un piano di gestione coordinato dell'area pilota, che si affaccia sulle due sponde del Po di Goro, il quale definisce il confine amministrativo delle due Regioni, laddove molteplici sono le istanze per forme di sviluppo in accordo con la sostenibilità ambientale di un'area tra le più importanti a livello europeo.

Terzo workshop interregionale di NATREG a MESOLA

Il castello di Mesola ha ospitato lo scorso febbraio il terzo workshop interregionale di NATREG, organizzato da ARPA Emilia-Romagna, intitolato «Funzionalità ecologica ed usi del territorio: la pianificazione partecipata interregionale nel Delta del Po ed il ruolo degli agricoltori». Nel corso dell’incontro sono stati trattati diversi temi legati alla strategia interregionale per uno sviluppo sostenibile e coerente nel territorio in questione, quali la tutela della biodiversità nella Politica Agricola Comune per il periodo 2013-2020, l'importanza delle reti ecologiche ed il rapporto tra economia locale, ambiente e mutamenti climatici. Tra i relatori hanno partecipato esperti del settore, funzionari del Ministero dell'Ambiente e delle Politiche Agricole, oltre che dei Parchi del Delta del Po delle Regioni Veneto ed Emilia-Romagna.

Green networks e pianificazione ambientale interregionale a cura di Davide Ferro, IUAV, e Riccardo Santolini, Università di Urbino

Il lavoro di redazione della rete ecologica locale per l’area pilota NATREG dei parchi del delta del Po Veneto ed Emilia Romagna contiene una lettura degli aspetti che più profondamente motivano qualsiasi ragionamento o previsione di interregionalità. Risulta evidente dalle analisi fatte e dai risultati di progetto che i sistemi ambientali di quest’area non tollerano una non condivisa gestione e pianificazione territoriale.

Attualmente, il sistema delle reti ecologiche all’interno dell’area pilota viene indirizzato dai pia-ni provinciali di coordinamento territoriale (PTCP) delle provincie di Ferrara e Rovigo, i quali, ne definiscono tutele ed implementazioni. Dall’analisi incrociata dei due PTCP emergono pro-fonde differenze sia nelle metodologie utilizzate per la lettura degli elementi ecosistemici del territorio che nelle strategie di tutela ed implementazione.

Il progetto si è prefissato quindi l’obiettivo di diventare esempio di approccio di lavoro in un’a-rea complessa come il Delta del Po e contemporaneamente intende fornire alle amministrazio-ni uno strumento efficace di controllo delle dinamiche del territorio nel tempo.

L’approccio metodologico usato, (modello geostatistico applicato alla valutazione della fauna) utilizza il metodo basato su l’Indice Faunistico cenotico medio (IFm) applicato agli uccelli ed elabora modelli di idoneità utili all’individuazione degli ambiti a maggiore funzionalità ecologi-ca, cioè i luoghi in cui più spiccate sono le potenzialità dinamiche dei processi ecologici in rife-rimento ad indicatori.

Il modello è stato utilizzato per analizzare il territorio ad una condizione di stato di fatto e alle previsioni di sviluppo futuro dettate dai dati dei piani urbanistici.

L’applicazione del modello ha condotto alla costruzione di una mappa di progetto della rete ecologica, la quale individua gli elementi costitutivi della rete stessa (nodi primari, nodi secon-dari, corridoio ecologico, corridoio ecologico fluviale, connettivo ecologico di tipo A, B e C) e ne detta le indicazioni per la pianificazione e la gestione territoriale.

Prossimi eventi

Conferenza finale di NATREG

Novi Sad, Serbia, 22, 23, 24 giugno 2011

info su: www.natreg.eu

Seminari internazionali sulla gestione delle aree protette a Leibnitz e Durdevac

Nel novembre 2010, il magnifico castello di Seggau, nei pressi della città di Graz, ha ospitato il quarto seminario internazionale di progetto sulla gestione sostenibile delle aree protette. L'evento, organizzato dalla Regione austriaca della Stiria ha visto la straor-dinaria partecipazione di circa trenta esperti italiani, sloveni, au-striaci, croati e serbi.

Il meeting è stata una occasione per valutare l'avanzamento ge-nerale del progetto e la Regione del Veneto, coordinatore delle attività progettuali legate ai piani integrati di gestione delle aree protette, ha presentato il piano di lavoro relativo alle sperimenta-zioni da attuare nell'ambito delle aree pilota, attività che porterà, a giugno dell'anno prossimo, alla realizzazione di strategie locali per uno sviluppo sostenibile di alcune aree naturalistiche di parti-colare pregio naturalistico e paesaggistico nell'Europa Orientale.

A marzo di quest’anno la città di Durdevac (Croazia) ha ospitato il quinto seminario internazionale sulla gestione delle aree protette. In occasione di tale incontro i coordinatori locali delle sei aree pi-lota hanno illustrato i progressi delle attività fino ad allora condot-te nei cinque paesi coinvolti nel progetto NATREG.

Il confronto tra le diverse esperienze, in particolare, ha consentito di porre l'attenzione sui contenuti e gli obiettivi sviluppati da cia-scun piano di gestione attualmente in corso di elaborazione.

Newsletter a cura della Regione del Veneto

Tiziana Quaglia, [email protected]

Marco Meggiolaro, [email protected]

in collaborazione con

Progetto cofinanziato dal Programma di Cooperazione Transnazionale Sud Est Europa

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