Natoli, L'Attimo fuggente e la stabilità del bene

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Trattazione filosofica del tema della felicità, inteso come bene stabile basatao sulla fecondità o espansione di sé, in contrapposizione all'idea della felicità come attimo fuggente. Include la lettera a Meneceo in versione integrale.

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LA FELICITA: lL FINE DELUESISTENZALa felicit non un tema qualunque, ma il tema del-

l'ealstenza, o per usare una formula cara agJi antichi il * fincdella vita. Per molti versi e questo probabilmenuno degli aspetti che svilupper - non tanto il tr sar Hne della vita ma la vita ,,.rrr. terche i:ffi?6 ll . Ble si vuole. si sviluppa. si increment4. Lu f"li.ir \l-

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"q" ropria costa4tg-il-

lhtltata esoansione. Cominciamo dal titolo del mio libro, Lafelicit di qUrcsta uital, per sottolineare che si parla propriamenE della felicit di "questa" vita. Il che fa supporre che 4lr ce n' un'altra (questo tema per pu essere ocCeelone di un altro discorso). Aunesso, per, che ci llg un'altra vita, certamente non separata da questa. Dlrcl di pi: non scissa da questa, attesa in questa. eco, noi possiamo parlare della felicit nella forma in

I Bgvtronr Nrrou, Iafelicit di questa uita. Esperienza deimondo e stagioni della uita, Mondadori, Milano 2000.

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TATTIMO FUGGENTE

E LA STABILIT DEL BENE

LA FELICIT DI QUESTA VITA

cui comunemente se ne parla per mostrare poi che forse questo modo non il pi completo. Non che sia falso. Non il pi completo, non neanche il pipieno, ma quello pi immediato.Normalmente si fa coincidere Ia felicit con un momento intenso divita, di pulsante vita, o di attimi, che poi svanisce. Questo lo dicono le parole. Io dico sempre che per capire le cose, e in generale quelle della vita, basta pensare alle parole che si pronunciano per comprenderne il significato, non alle loro definizioni. Se noi pesassimo le parole che diciamo - su questo insisto, in modo ricorrente, in ogni contesto - avrefiuno una capacit di capire le cose molto pi alta di quella concessa dalle definizioni di comodo. Pensare alle parole una delle verit che ci aiuta a capte il mondo.

fnodo altrettanto inatteso svanisce. Quest'idea dellaf'elicit, come un qualcosa che capita e cos come ca-

plta fugge via, appare in molte lingue. La parola feelesca per la felicit Gh,ick, che vuoi dire anche forEtna, La forfr-rna qualcosa che capita e che se ne va vla, In inglese, felicit si dice pappiness che deriva che significa "?ccade!e". La sadal verbo lg-W

p$+za aei-popliGueni -qin dl fa coincidere la felicit con_leqpegenz4 ii-Sgabg0 che passa; di rntglss,_CIL cle+assa *Eco, fuesto tipo di sapienza che viene dai seco-

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li, se cos ricorrente, se cos viva, evidentemente coglle nel segno: qualcosa ci deve essere, se popoli e llngue parlano della felicit in questo modo. In effettl, se noi rawiviamo la nostra memoria, ci accorgiamo che nella nostra vita ci sono stati momenti inteneI, caratterizza fondamentalmente da urta sintonia te, con la natura, con perfetta con it mondo qll altri, con il piacere di esistere. E---d - Questo lo ottenlamo e viviamo .nei cosiddetti rr-momenti di grazia", di amore o incontro. Quel sob.*---#?bglEre-dell'animo, una persona che non si vede da olto tempo, una felicit che pu nascere anche in ffiedo del tutto involontario, e direi una felicit di natufa quasi fisica, che pu essere il piacere degli ele&entir aria, acqua, terra, odori. Cose che alla nostra Emoria riflessa non appaiono, ma rimangono iscritCe nel corpo, nella forma del piacere di esistere. Noi Fon ricordiamo quando c' stato quel vento, quel sol1 o quella carezza dell'aia, o quell'odore. Alla noFt|a memoria sfuggito. Non ricordiamo il giorno o l'efa, per c' una memoria del corpo, che ha sentito,17

EUDAIMONI: IL EUON DEMONEE LA BUONA SORTE

Come si drcefelicitngreco? I greci padavano di felicit utilizzando il termine eudaimona, che l'uol dire lette-

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ralmente "il buon

dem6iF6;i6ona

sorte", Quest'i-

dea che la felicit coincidesse con il demone, con la sorte, fa vedere quanto fosse importante presso i Greci la felicit. E quanto fosse chiaramente evidente che la felicit un qualcosa che si tocca e che transita nella vita.

Lo diceva Agostino2 raptim quasi per transitum: dalla felicit si rapiti ed essa giunge inattesa e in

2 "La feliclt consiste senza dubbio nel raggiungimentodel fine e si deve aver fiducia che ad esso possiamo esser condotti da una ferma fede, da una viva speranza, da un'ardente carit" (Agostino 1970, p.22!D.16

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TATTIMO FUGGENTE E LA STABILIT DEL BENE

LA FELICIT DI QUESTA VITA

ha vissuto questo piacere: questa memoria immemorabile, che resta segnata nel corpo, nella carne. Il piacere di stare al mondo. Molte volte non ci interroghiamo sul perch ci piace stare al mondo: sentiamo che ci piace, e quindi constatiamo di avere una sinergia con il mondo. Anche questo termine ci awicina al significato di felicit. Un momento di accordo tra s e il mondo circostante. Non a caso la felicit semore stata raDDresentata nella pittura come il locus amenus. le fonti.

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