Napoli 14 giugno 2013 Complesso monumentale di Santa Chiara Sala Maria Cristina Presentazione del...

Napoli 14 giugno 2013Complesso monumentale di Santa Chiara

Sala Maria Cristina

Presentazione del rapporto della Banca d’Italia su:

L’economia della Campania

Schema della presentazione

1. Giunta al quinto anno di recessione, l’economia campana mostra intense riduzioni in tutte le principali variabili

2

L’economia della CampaniaComplesso monumentale di Santa Chiara - Napoli, 14 Giugno 2013

2. Le dinamiche disaggregate per tipologie produttive e le previsioni delle imprese per il 2013 evidenziano segnali di positiva reazione alla crisi

3. Ma una ripresa duratura richiede una maggiore diffusione tra le forze imprenditoriali di strategie per recuperare produttività, innovando prodotti, processi, organizzazione

4. La ripresa dipenderà anche dalla capacità di banche e imprese di interrompere il circolo vizioso tra rischio e restrizione del credito

5. Le Amministrazioni Locali dovranno insistere nel coniugare recuperi di efficienza e azioni di contenimento del debito

Giunta al quinto anno di recessione…. 3


Fonte: Prometeia

PIL della Campania 2001-2012(prezzi costanti; miliardi di euro)

89

95

84

80

82

84

86

88

90

92

94

96

98

100

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

80

82

84

86

88

90

92

94

96

98

100

+1,0% in media all'anno

-2,2% in media all'anno

crescita

recessione

…. l’economia campana mostra riduzioni intense (e superiori alla media italiana) in tutte le principali variabili

4


Fonte: Prometeia

Var.% cumulate 2007-2012

-10,9 -10,4

-31,6

-7,7

-24,1

-30,0

-5,4 -5,5

-35

-30

-25

-20

-15

-10

-5

0

PILConsumifamiglie Investim.

ConsumiP.A. Occupati

V.A.industria

V.A.costruzioni

V.A. servizi

-35

-30

-25

-20

-15

-10

-5

0

Campania

Italia

…. circa 8 mila imprese l’anno sono uscite dal mercato per fallimenti o liquidazioni volontarie. Si tratta di aziende che

mostravano forti difficoltà già prima della crisi5


Nel 2011 e 2012 il tasso di insolvenza (fallimenti per 10.000 imprese) ha raggiunto il valore di 53 (33 nel 2008)

Performance delle imprese fallite e liquidate nel 2009-2012

69,1

52,1

-1,6

3,3

0

10

20

30

40

50

60

70

80

2006 2007 2008-2

-1

0

1

2

3

4

5

Leverage imprese fallite o liquidate Leverage totale imprese

ROA (scala dx) imprese fallite o liquidate ROA (scala dx) totale imprese

Fonte: Centrale dei Bilanci

Performance delle imprese fallite e liquidate nel 2009-2012

69,1

52,1

-1,6

3,3

0

10

20

30

40

50

60

70

80

2006 2007 2008-2

-1

0

1

2

3

4

5

Leverage imprese fallite o liquidate Leverage totale imprese

ROA (scala dx) imprese fallite o liquidate ROA (scala dx) totale imprese

Fonte: Centrale dei Bilanci

Le persone in cerca di lavoro sono quasi raddoppiate. 6


Fonte: Istat

86 97 102 121 125163

4852 45

51 51

6683

93 9386

112

150

0

50

100

150

200

250

300

350

400

2007 2008 2009 2010 2011 2012

0

50

100

150

200

250

300

350

400

disoccupati ex-inattivi

disoccupati senza esperienza di lavoro

disoccupati ex-occupati

Distribuzione di imprese e famiglie campane per situazione economico-finanziaria nel 2012

Utile: 47%

Perdita o pareggio

0

10

20

30

40

50

60

70

Imprese per risultato dibilancio

0

10

20

30

40

50

60

70

L'impatto della recessione non è di uguale intensità tra le famiglie e le imprese della regione

7


Fonte: Indagine multiscopo IstatFonte: Centrale dei RischiFonte: Invind

Adeguate:40%

Inadeguate0

Famiglie per giudiziosulla disponibilità

di risorse economiche

0

Aumento:44%

Riduzione0

Imprese per variazionedei prestiti rispetto al 2011

0

1. Giunta al quinto anno di recessione, l’economia Giunta al quinto anno di recessione, l’economia campana mostra intense riduzioni in tutte le principali campana mostra intense riduzioni in tutte le principali variabilivariabili

2. Le dinamiche disaggregate per tipologie produttive e le previsioni delle imprese per il 2013 evidenziano segnali di positiva reazione alla crisi

3. Ma una ripresa duratura richiede una maggiore Ma una ripresa duratura richiede una maggiore diffusione tra le forze imprenditoriali di strategie per diffusione tra le forze imprenditoriali di strategie per recuperare produttività, innovando prodotti, processi, recuperare produttività, innovando prodotti, processi, organizzazioneorganizzazione

4. La ripresa dipenderà anche dalla capacità di banche e La ripresa dipenderà anche dalla capacità di banche e imprese di interrompere il circolo vizioso tra rischio e imprese di interrompere il circolo vizioso tra rischio e restrizione del creditorestrizione del credito

5. Le Amministrazioni Locali dovranno insistere nel Le Amministrazioni Locali dovranno insistere nel coniugare recuperi di efficienza e azioni di contenimento coniugare recuperi di efficienza e azioni di contenimento del debitodel debito

8


Le prime informazioni disponibili per il 2013, prefigurano un rallentamento della recessione 9


Fonte: Istat

(indici: 2005=100)

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 '1380

85

90

95

100

105

110

115

80

85

90

95

100

105

110

115

dati grezzi dati destagionalizzati

Il clima di fiducia delle famiglie meridionali ha smesso di peggiorare

(indici: 2005=100)

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 '1380

85

90

95

100

105

110

115

80

85

90

95

100

105

110

115

dati grezzi dati destagionalizzati

Il clima di fiducia delle famiglie meridionali ha smesso di peggiorare

La dinamica dell’occupazione è tornata positiva 10


Fonte: Istat

-8

-6

-4

-2

0

2

4

6

I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I

2007 2008 2009 2010 2011 2012 '13

-8

-6

-4

-2

0

2

4

6

var. % degli occupati sullostesso trimestre dell'annoprecendente

La dinamica del fatturato è prevista in miglioramento 11


(variazioni percentuali; valori a prezzi costanti)

2013

201220132012

2013

2012

-14

-12

-10

-8

-6

-4

-2

0

2

-14

-12

-10

-8

-6

-4

-2

0

2

industria

servizi

costruzioni

Nell’industria gli investimenti smetterebbero di diminuire 12


(variazioni percentuali)

-20

-15

-10

-5

0

5

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

-20

-15

-10

-5

0

5Investimenti realizzatiinvestimenti previsti in t-1

Le dinamiche industriali sono molto variabili per tipologia di impresa

13


(variazioni percentuali)

-4

-3

-2

-1

0

1

2

3

4

5

Oltre 2/3 export

50 e più addetti

Oltre 2/3 export

50 e più addetti

-4

-3

-2

-1

0

1

2

3

4

5

fatturato 2012 media

fatturato 2013 (previsione) media

L’incidenza dell’export sul valore aggiunto è cresciuta durante la crisi …

14


Fonte: Istat - Prometeia

(indici a prezzi correnti; 2007=100)

99,0

78,8

103,3

50

60

70

80

90

100

110

2007 2008 2009 2010 2011 2012

50

60

70

80

90

100

110(a) esportazioni

(b) valore aggiunto

(a)/(b)*100

34,3

65,7

0

20

40

60

80

100

120

140

160

Quota di addetti nel2007

0

20

40

60

80

100

120

140

160

Segnali diffusi Segnali deboli o assenti130,9

71,6

0

Export 2011-12 in % del 2007

0

114,3

90,6

0

Fatturato 2011 in % del 2007

0

103,0

88,0

0

Assunzioni sucessazioni di

rapporti di lavoro2011-2012

0

Le “aree di vitalità” rappresentano poco più di un terzo dell’industria campana…

15


Fonte: Istat Fonte: Centrale dei Bilanci Fonte: Arlas

Realtà industriali della Campania per segnali di vitalità

La dispersione geo-settoriale delle perfomance è ampia 16


Fonte: Istat, Centrale dei Bilanci, Arlas

2009-2010 2011-2012

Abbigliamento, cuoio, calzature Napoli 16.537 109 9.468 14.363

Abbigliamento, cuoio, calzature Avellino 7.109 79 4.409 3.799

Aerospaziale Napoli 6.777 138 328 893

Autoveicoli Napoli 7.166 18 124 2.436

(1) Valore cumulato tra il primo trim. 2011 e terzo trim. 2012 in rapporto ai corrispondenti periodi del 2007-2008. (2) Numero di rapporti di lavoro attivati nel periodo.

Settore ProvinciaExport (1)

Addetti (2007)

Performance

Assunzioni (2)

1. Giunta al quinto anno di recessione, l’economia Giunta al quinto anno di recessione, l’economia campana mostra intense riduzioni in tutte le principali campana mostra intense riduzioni in tutte le principali variabilivariabili

2. Le dinamiche disaggregate per tipologie produttive e le Le dinamiche disaggregate per tipologie produttive e le previsioni delle imprese per il 2013 evidenziano segnali previsioni delle imprese per il 2013 evidenziano segnali di positiva reazione alla crisidi positiva reazione alla crisi

3. Ma una ripresa duratura richiede una maggiore diffusione tra le forze imprenditoriali di strategie per recuperare produttività, innovando prodotti, processi, organizzazione


5. Le Amministrazioni Locali dovranno insistere nel Le Amministrazioni Locali dovranno insistere nel coniugare recuperi di efficienza e azioni di contenimento coniugare recuperi di efficienza e azioni di contenimento del debitodel debito

17


… la necessaria prosecuzione di questo trend è ostacolata da una ancora scarsa diffusione della propensione a innovare

18


Intensità innovativa delle imprese campane

(valori percentuali)

ATTIVITÀDifferenza dalla media nazionale

- a parità di composizione

settoriale e dimensionale

Brevetti (x1.000 addetti) -1,51 -1,47

Marchi (x1.000 addetti) -5,11 -3,98

Design (x1.000 addetti) -9,89 -9,74

Fonte: Patstat, Dintec e Istat

1. Giunta al quinto anno di recessione, l’economia Giunta al quinto anno di recessione, l’economia campana mostra intense riduzioni in tutte le principali campana mostra intense riduzioni in tutte le principali variabili variabili



4. La ripresa dipenderà anche dalla capacità di banche e imprese di interrompere il circolo vizioso tra rischio e restrizione del credito

5. Le Amministrazioni Locali dovranno insistere nel Le Amministrazioni Locali dovranno insistere nel coniugare recuperi di efficienzaconiugare recuperi di efficienza e azioni di contenimento e azioni di contenimento del debitodel debito

19


Prestiti bancari alle imprese per aree geografiche 20


(dati mensili; variazioni percentuali sui 12 mesi)

imprese campane

imprese italiane

2013201220112010200920082007-5

0

5

10

15

20

-5

0

5

10

15

20

3. Mismatch tra domanda e offerta

(possibile disallineamento tra una domanda di credito che deriva da esigenze di liquidità a breve e un’offerta che cerca progetti da

finanziare)

21


La riduzione dei prestiti alle imprese è determinata da:

1. condizioni di accesso al credito ancora restrittive

(soprattutto per effetto dell’accresciuta probabilità di insolvenza)

2. riduzione della domanda di credito

(dall’avvio della crisi gli investimenti si sono ridotti del 30%, le imprese uscite dal mercato concentravano quasi il 10% dei

debiti finanziari in Campania)

Andamento dell’offerta di credito alle imprese 22


totaleimprese

'13'12'11'10'09'08'13'11 '12'10'09'08-0,8

-0,4

0,0

0,4

0,8

-0,8

-0,4

0,0

0,4

0,8

manifattura

costruzioni

servizi

Settori

Irrigidimento

Allentamento

(indici di diffusione; I semestre 2013 previsione)

totaleimprese

'13'12'11'10'09'08'13'11 '12'10'09'08-0,8

-0,4

0,0

0,4

0,8

-0,8

-0,4

0,0

0,4

0,8

manifattura

costruzioni

servizi

Settori

Irrigidimento

Allentamento

(indici di diffusione; I semestre 2013 previsione)

23


Condizioni accesso al credito

Quota % di imprese che rilevano un inasprimento

0

10

20

30

40

50

60

ott.2008

apr.2009

ott.2009

apr.2010

ott.2010

apr.2011

ott.2011

apr.2012

ott.2012

apr.2013

prev. Isem.2013

0

10

20

30

40

50

60

Prestiti alle imprese per classe di rischio 24


(dati annuali; percentuali erogazioni sul totale)

31

37

43

41

26

22

0% 20% 40% 60% 80% 100%

2009

2012

0% 20% 40% 60% 80% 100%

sicure vulnerabili rischiose

Prestiti alle imprese per classe di rischio 25


(dati trimestrali; variazioni percentuali sul periodo corrispondente)

2010 2011 2012-15

-10

-5

0

5

10

15

20

25

-15

-10

-5

0

5

10

15

20

25

sicurevulnerabilirischiose

1. Giunta al quinto anno di recessione, l’economia Giunta al quinto anno di recessione, l’economia campana mostra intense riduzioni in tutte le principali campana mostra intense riduzioni in tutte le principali variabili variabili




5. Le Amministrazioni Locali dovranno insistere nel coniugare recuperi di efficienza e azioni di contenimento del debito

26


Debito delle amministrazioni locali 27


(milioni di euro)

0

2.000

4.000

6.000

8.000

10.000

12.000

14.000

16.000

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

0

2.000

4.000

6.000

8.000

10.000

12.000

14.000

16.000debito passività commerciali

Aliquote dei principali tributi degli enti territoriali nel 2012 28


(valori percentuali; millesimi per l'IMU)

0

3

6

9

12

15

18

IRAP add.le reg.leIrpef

imposta Rca add.le com.le Irpef

IMU ordinaria IMU primacasa

0

3

6

9

12

15

18Campania RSOaliquote massime previste dalla legge

Attuazione finanziaria del Piano di rientro dal deficit sanitario

29


Fonte: Ministero della Salute

(milioni di euro)

-73

-224-322

-71

60 77

-1200

-1000

-800

-600

-400

-200

0

200

2007 2008 2009 2010 2011 2012-1200

-1000

-800

-600

-400

-200

0

200

risultato di gestione strutturalerisultato di gestione dopo le coperture

Tempi medi di pagamento delle strutture sanitarie pubbliche

30


Fonte: Assobiomedica

(giorni)

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 '13200

300

400

500

600

700

800

900

200

300

400

500

600

700

800

900

Campania Italia

Le Amministrazioni Pubbliche incidono in misura rilevante sul fatturato delle imprese edilizie 31


0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

2009 2010 2011 20120

10

20

30

40

50

60

70

80

90Campania Mezzogiorno Italia

Quota di produzione delle imprese edili realizzata nelle OOPP

Da una decisa accelerazione nella spesa dei Fondi UE dipende la ripresa del comparto

32


0

20

40

60

80

100

31.12.2010

31.10.2011

31.12.2011

31.05.2012

31.10.2012

31.12.2012

31.05.2013

31.10.2013

31.12.2013

31.12.2014

31.12.2015

0

20

40

60

80

100

FSE FESR

Pagamenti certificati in % delle risorse

0

20

40

60

80

100

31.12.2010

31.10.2011

31.12.2011

31.05.2012

31.10.2012

31.12.2012

31.05.2013

31.10.2013

31.12.2013

31.12.2014

31.12.2015

0

20

40

60

80

100

FSE FESR

Pagamenti certificati in % delle risorse

GRAZIE PER L’ATTENZIONE

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