N.3 per archivio - Chiesacattolica.it

12
SPECIALE GIORNATA MONDIALE PER LE VOCAZIONI a pag. 5 LA CHIESA APUANA ACCETTA LA SFIDA DEI MEDIA a pag. 3 XXIV GMG VEGLIA DELLE PALME A FIVIZZANO a pag. 4 InformaDiocesi Notiziario a cura della Segreteria per la Pastorale N.3 APRILE 2009 DIOCESI DI MASSA CARRARA - PONTREMOLI È LA PASQUA DEL SIGNORE! Nessuno vive isolato in sé stesso, ma é sempre membro di una collettività. Ciò che egli pensa e fa, si ripercuote su tutti gli altri. A livello cosciente tutto ciò che io penso si irradia nell’ambiente in cui vivo: l’odio che alimento in me, porta conseguenze distruttive non solo in me, ma anche negli altri. D’altro canto l’amore che è in me, tende ad espandersi… Noi siamo tutti legati tra noi. Talvolta riusciamo perfino a percepire le differenti irradiazione che promanano dalle diverse persone. C’è poi una “profondità” delle persone dove si stabiliscono legami che fanno di ciascuno un tutt’uno con gli altri incontrati. Nei sogni spesso percepisco la condizione degli altri o mi sento immedesimato e identificato in loro. È quel “limbo” oscuro e luminoso che gli psicologi chiamano “l’inconscio”. In questa rete di dipendenze vitali entra, con la Sua divinità, Gesù. Egli si fa carne e porta Dio in quella notte dell’uomo che è la morte. La via di uscita è la Risurrezione …. già compiuta in Lui e che si compirà anche per noi. LA PAROLA AL VESCOVO Appuntamenti del Vescovo durante la Settimana Santa Sabato 4 Aprile, Veglia delle Palme Dalle ore 20.30 a Fivizzano,prende parte alla Veglia delle Palme con i giovani. Domenica delle Palme – 5 aprile Alle ore 18.30 celebra la Santa Messa in Cattedrale a Massa. Mercoledì Santo – 8 aprile Celebra la Santa Messa alle ore 10 presso la cappella dell’ospedale di Massa. Giovedì Santo – 9 aprile - alle ore 9.30 celebra la Messa Crismale in Concattedrale a Pontremoli; - alle ore 18.30 celebra la Santa Messa “in coena Domini” in Cattedrale a Massa. Venerdì Santo – 10 aprile - alle ore 18.30 presiede l’azione liturgica della Passione in Cattedrale a Massa. Sabato Santo, Veglia Pasquale – 11 aprile Alle ore 23.00 in Concattedrale a Pontremoli presiede la Veglia di Pasqua. Domenica, Santa Pasqua 2009 – 12 aprile - alle ore 10.30 presiede il solenne pontificale di Pasqua in Cattedrale a Massa. - alle ore 18.00 presiede il solenne pontificale di Pasqua in Concattedrale a Pontremoli.

Transcript of N.3 per archivio - Chiesacattolica.it

Page 1: N.3 per archivio - Chiesacattolica.it

SPECIALE GIORNATA MONDIALE

PER LE VOCAZIONI

a pag. 5

LA CHIESA APUANA

ACCETTA LA SFIDA DEI MEDIA

a pag. 3

XXIV GMG

VEGLIA DELLE PALME A FIVIZZANO

a pag. 4

InformaDiocesi

Notiziario a cura della Segreteria per la Pastorale

N.3 APRILE 2009

DIOCESI DI MASSA CARRARA - PONTREMOLI

È LA PASQUA DEL SIGNORE!

Nessuno vive isolato in sé stesso, ma é sempre membro di una collettività. Ciò che egli pensa e fa, si ripercuote su tutti gli altri.

A livello cosciente tutto ciò che io penso si irradia nell’ambiente in cui vivo: l’odio che alimento in me, porta conseguenze distruttive non solo in me, ma anche negli altri. D’altro canto l’amore che è in me, tende ad espandersi… Noi siamo tutti legati tra noi. Talvolta riusciamo perfino a percepire le differenti irradiazione che promanano dalle diverse persone.

C’è poi una “profondità” delle persone dove si stabiliscono legami che fanno di ciascuno un tutt’uno con gli altri incontrati. Nei sogni spesso percepisco la condizione degli altri o mi sento immedesimato e identificato in loro. È quel “limbo” oscuro e luminoso che gli psicologi chiamano “l’inconscio”.

In questa rete di dipendenze vitali entra, con la Sua divinità, Gesù. Egli si fa carne e porta Dio in quella notte dell’uomo che è la morte. La via di uscita è la Risurrezione …. già compiuta in Lui e che si compirà anche per noi.

LA PAROLA AL VESCOVO …

Appuntamenti del Vescovo durante la Settimana Santa

Sabato 4 Aprile, Veglia delle Palme Dalle ore 20.30 a Fivizzano,prende parte alla Veglia delle Palme con i giovani.

Domenica delle Palme – 5 aprile Alle ore 18.30 celebra la Santa Messa in Cattedrale a Massa.

Mercoledì Santo – 8 aprile Celebra la Santa Messa alle ore 10 presso la cappella dell’ospedale di Massa.

Giovedì Santo – 9 aprile - alle ore 9.30 celebra la Messa Crismale in Concattedrale a Pontremoli; - alle ore 18.30 celebra la Santa Messa “in coena Domini” in Cattedrale a Massa.

Venerdì Santo – 10 aprile - alle ore 18.30 presiede l’azione liturgica della Passione in Cattedrale a Massa.

Sabato Santo, Veglia Pasquale – 11 aprile Alle ore 23.00 in Concattedrale a Pontremoli presiede la Veglia di Pasqua.

Domenica, Santa Pasqua 2009 – 12 aprile - alle ore 10.30 presiede il solenne pontificale di Pasqua in Cattedrale a Massa. - alle ore 18.00 presiede il solenne pontificale di Pasqua in Concattedrale a Pontremoli.

Page 2: N.3 per archivio - Chiesacattolica.it

Pagina 2 INFORMADIOCESI-NOTIZIARIO A CURA DELLA SEGRETERIA PER LA PASTORALE

APERTURA CANCELLERIA A PONTREMOLI

Si comunica che il mercoledì dalle 10 alle 12 il cancelliere, Mons. Giulio Rossi, è presente presso l’ufficio dell’Episcopio di Pontremoli.

...CONTINUA DA LA PAROLA AL VESCOVO

Se “legge fondamentale” é che l’uomo vive in “in rete” con gli altri e interviene sulla vita degli altri nel bene e nel male, è certo che Gesù è intervenuto in favore nostro facendosi carico di noi. Così è stato di Abramo, di Isacco, di Mosé, di …, ma soprattutto di Gesù senza del quale la nostra umanità non vive se non per morire.

È la PASQUA del Signore! È la nostra Pasqua che risuona “nell’ALLELUIA” degli angeli. Tutta la creazione si risveglia a primavera, come invitata a uscire dal sonno. A noi è consegnata questa esplosione di vita per trasformarla in un canto di lode a Dio.

Buona Pasqua!!! Ve la augura il vostro Vescovo

+ Eugenio Binini, Vescovo

DAGLI UFFICI PASTORALI …

ALL’ATTENZIONE DEL CLERO … PELLEGRINAGGIO DIOCESANO DEL CLERO a MALTA,

in occasione dell’anno Paolino

Come è ormai tradizione, nel periodo successivo alla Santa Pasqua e precisamente nei giorni da lunedì 20 a venerdì 24 aprile 2009, con l’organizzazione tecnica della “SAT Viaggi” di Massa, avrà luogo il

consueto pellegrinaggio sacerdotale diocesano. La meta di quest’anno, in occasione dell’ “anno Paolino”, sarà l’Isola di Malta dove San Paolo visse per tre mesi dopo il naufragio dell’inverno dell’anno 60 d.C. (Atti 27 – 28). La quota di partecipazione, tutto compreso è di € 650 per i sacerdoti e i diaconi; di € 850 per i

laici. La quota per camera singola da aggiungere al costo complessivo, ammonta a € 200. Per ulteriori informazioni e per le prenotazioni contattare Monsignor Giulio Rossi presso la Curia

Vescovile di Massa, telefono 0585 / 8990224.

DALL’UFFICIO PASTORALE SOCIALE E DEL LAVORO

Continuano gli incontri formativi organizzati dalla PSL. Il 2°appuntamento avrà per tema “ IL PENSIERO SOCIALE CRISTIANO “ . Di seguito orari e luoghi dell’incontro:

♦PONTREMOLI - sabato ore 17,30 del 28 marzo, a cura di Enzo Cacioli

♦MASSA - martedì ore 21,00 del 31 marzo, a cura di Don Pierluigi Milesi

INFO: Almo Puntoni Tel 0585 40904 / Cell 393 8659584 / Email: almpunt@tin.

DALL’UFFICIO PASTORALE SOCIALE E DEL LAVORO IN COLLABORAZIONE CON AZIONE CATTOLICA DIOCESANA

Seminario di studi sociali LA SITUAZIONE ECONOMICA ATTUALE del territorio apuano nel contesto globale

Il secondo percorso del Seminario, aperto alla partecipazione di tutta la comunità cristiana (sacerdoti, diaconi, religiosi, operatori pastorali, laici) affronterà il tema de “LA CRISI ECONOMICA ,da dove viene dove sta andando, quali ripercussioni per il nostro territorio”. L’incontro è

previsto per:

LUNEDÌ 20 APRILE ALLE ORE 21 A PONTREMOLI

Page 3: N.3 per archivio - Chiesacattolica.it

NUMERO 3 Pagina 3

DAGLI UFFICI PASTORALI …

LA CHIESA APUANA

ACCETTA LA SFIDA DEI MEDIA

Al via un gruppo di lavoro

sulle comunicazioni sociali

“Centinaia di canali televisivi, internet in

un numero sempre maggiore di famiglie, il

satellite, una nuova primavera della radio, la

stampa che soffre forse la concorrenza dei nuovi

media, ma reagisce trasformandosi. Il nostro

tempo è caratterizzato da una diffusione degli

strumenti della comunicazione sociale sempre

più rapida e pervasiva”.

Così inizia il documento “Comunicazione

e Missione”, direttorio della Chiesa Italiana per

una strategia organica delle comunicazioni

sociali, testo di riferimento per gli operatori

pastorali e per tutti coloro che si avvicinano al

mondo delle informazioni e delle notizie oggi.

Alla luce di questa consapevolezza e per

rispondere a questa esigenza e stare al passo coi

tempi, anche nella nostra diocesi sta muovendo

i primi passi l’Ufficio diocesano per le

Comunicazioni Sociali (UCS), voluto dalla Chiesa

Italiana. Questo nuovo organismo avrà tra i suoi

compiti quello di stilare un piano organico della

comunicazione sociale nel territorio diocesano,

animando e stimolando tutte le realtà ecclesiali

ad assumere una dimensione comunicativa: non

è più pensabile, infatti, fare oggi un annuncio del

Vangelo senza tenere conto delle dinamiche

suscitate dai massa-media. Un uso avveduto e

responsabile dei moderni strumenti di

comunicazione è condizione imprescindibile per

parlare di Dio all’uomo contemporaneo.

Infatti, martedì 18 marzo u.s. si sono

incontrati in equipe di lavoro, coordinati dal

Vicario generale della diocesi, P.Dario Ravera, e

con l’aiuto della Segreteria per la Pastorale,

alcuni rappresentanti dei settimanali diocesani

(“Toscana Oggi-Vita Apuana” e “Il Corriere

Apuano”) e i responsabili della cultura e delle

tematiche socio-politiche, per iniziare un

percorso di lavoro per rendere effettivo il nuovo

ufficio.

Le prime iniziative a cui il nuovo

organismo sta lavorando sono un servizio di

rassegna stampa locale che possa monitorare,

da un lato, la presenza delle varie realtà

ecclesiali sui quotidiani (parrocchie, associazioni,

movimenti, clero, religiosi, vescovo etc.) e

dall’altro che possa fare da “cassa di risonanza”

dei grandi temi di interesse locale, come per

esempio, l’immigrazione, la salvaguardia

dell’ambiente, la crisi occupazionale.

Da ultimo, l’UCS sta preparando la

Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali

prevista per il prossimo mese di maggio.

L’appuntamento sarà l’occasione per aiutare le

varie realtà ecclesiali, a prendere coscienza

dell’importanza di saper comunicare oggi e della

possibilità per il messaggio evangelico di venire

amplificato il più possibile.

DALL’UFFICIO PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI (U.C.S.)

DALL’UFFICIO FAMIGLIA… INCONTRO MATRIMONIALE - Zona Pontremoli, Massa, Carrara

Signore, fa di me uno strumento della tua pace… ( San Francesco, Preghiera Semplice )

Carissimi, rifletteremo assieme, coppie, religiosi e religiose della comunità di Incontro Matrimoniale nel Mensile dal titolo:

PREGARE,che si svolgerà DOMENICA 5 APRILE p.v. alle ore 15,30 presso i locali del Santuario della Madonna dei Quercioli in via XXIV Maggio a Massa.

L’incontro sarà condotto dai Pastori di zona Lucia e Riccardo Vergassola con le condivisioni di Adriano e Cesira Antonelli. La comunità porge i più affettuosi auguri alle coppie e religiosi che celebrano nel mese di Aprile il loro anniversario :

Granchi Teresa ed Emo (Massa) / Rizzitano Giusy e Mimmo (La Spezia) / Francioli Orietta e Sergio (Grosseto) / Giovacchini Padre Mario (Firenze) / Casotti Elvira ed Adolfo (Massa) / Rolandi Gina e Gianfranco (Carrara) / Rinaldi Gemma e Marco (San Casciano) / Mei Barbara ed Alberto (Firenze) /Catania Angela ed Alfredo (Sarzana) / Cioni Carla e Maurizio (Grosseto) / Guidi Monica e Luca (Viareggio)

Un abbraccio da Riccardo e Lucia Vergassola con Don Mario Amadi.

“Copia inviata in ottem

peranza alla legge sul deposito legale D.P.R. n. 252/2006 e regolamento attuativo Legge n. 106/2004”

Page 4: N.3 per archivio - Chiesacattolica.it

Pagina 4 INFORMADIOCESI-NOTIZIARIO A CURA DELLA SEGRETERIA PER LA PASTORALE

DAGLI UFFICI PASTORALI … DALLA PASTORALE GIOVANILE

CONSULTA DIOCESANA DI PASTORALE GIOVANILE

L’incontro della Consulta Diocesana è fissato per Lunedì 20 aprile presso i locali di S. Caprasio, Aulla, alle ore 21.00.

MISS G

IO’

VENERD

I 24 Apr

ile alle o

re 21 ad

AULLA s

arà di n

uovo pres

ente

P.Alex M

oreschi d

ei Missio

nari

della Con

solata. P

rosegue

infatti,

il percor

so di pre

parazion

e alla

Missione e

stiva in T

anzania.

MASSA: S.Sebastiano, 19.15

CARRARA: Turigliano, 19.30

PONTREMOLI: S.Colombano,19.30

VILLAFRANCA: 4 strade, 19.45

Carissimi ,a grandi passi si sta avvicinando il momento di celebrare a

livello diocesano la XXIV Giornata Mondiale della Gioventù.

Anche quest’anno la il Servizio Diocesano di Pastorale Giovanile propone un momento di preghiera e

riflessione a tutti i giovani della diocesi nel sabato che precede la domenica delle Palme.

L’appuntamento è fissato per

SABATO 4 APRILESABATO 4 APRILESABATO 4 APRILESABATO 4 APRILE ,alle ore 20,30 a FIVIZZANO20,30 a FIVIZZANO20,30 a FIVIZZANO20,30 a FIVIZZANO.

Giusto due parole per dare motivo di questa scelta. Prima di tutto semplicemente non eravamo

ancora stati a Fivizzano per questo incontro, che negli ultimi anni è riuscito a radunare 200-

300 giovani, secondariamente ci sembrava importante essere presenti in una realtà che

avverte la necessità di un risveglio soprattutto a livello di pastorale giovanile. Perciò saremo

a Fivizzano e la veglia si svolgerà in tre momenti distinti attraversando tutta il paese. Questo

il titolo dell’incontro: “AVVOLGITI NEL MANTO DELLA GIUSTIZIA DI DIO, DEPONI LA AVVOLGITI NEL MANTO DELLA GIUSTIZIA DI DIO, DEPONI LA AVVOLGITI NEL MANTO DELLA GIUSTIZIA DI DIO, DEPONI LA AVVOLGITI NEL MANTO DELLA GIUSTIZIA DI DIO, DEPONI LA VESTE DELLA TRISTEZZA…VESTE DELLA TRISTEZZA…VESTE DELLA TRISTEZZA…VESTE DELLA TRISTEZZA…”””” ( Baruc 5,1-5).Tre i momenti:

• DEPONI LA VESTE DEL LUTTO E DELL’AFFLIZIONE: è il momento del ritrovo (presso P.zza della Libertà).

• AVVOLGITI DELLA GIUSTIZIA DI DIO: in Chiesa per rivestirci della luce della Sua Parola.

• SORGI E STA IN PIEDI SULL’ALTURA E GUARDA VERSO ORIENTE: presso la Porta di Sotto per guardare verso il nostro Oriente il Cristo Risorto.

RICAPITOLANDO: La veglia comincerà alle ore 20.30 con partenza dalla piazza delle Corriere di Fivizzano. Ci sarà la possibilità di usufruire del servizio di pullman, versando il contributo di € 4. Di seguito gli orari e i luoghi di raccolta:

Per partecipare basta compilare e riconsegnare al tuo responsabile la scheda di iscrizione che

troverai in segreteria per la Pastorale o sul SITO. La scheda è da riconsegnare in Segreteria,

compilandola in tutte le sue parti, entro il 28/03/09.

Iscrizioni a : Segreteria per la Pastorale 0585/8990229

Page 5: N.3 per archivio - Chiesacattolica.it

NUMERO 3 Pagina 5

SPECIALE GIORNATA VOCAZIONI

Venerati Fratelli nell’Episcopato e nel Sacerdozio, cari fratelli e sorelle!

In occasione della prossima Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni al sacerdozio ed alla vita consacrata, che sarà celebrata il 3 maggio 2009, Quarta Domenica di Pasqua, mi è gradito invitare l’intero Popolo di Dio a riflettere sul tema: La fiducia nell’iniziativa di Dio e la risposta umana. Risuona perenne nella Chiesa l’esortazione di Gesù ai suoi discepoli: “Pregate dunque il Signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!” (Mt 9,38). Pregate! Il pressante appello del Signore sottolinea come la preghiera per le vocazioni debba essere ininterrotta e fiduciosa. Solamente se animata dalla preghiera infatti, la comunità cristiana può effettivamente “avere maggiore fede e speranza nella iniziativa divina” (Esort. ap. postsinodale Sacramentum caritatis, 26).

La vocazione al sacerdozio e alla vita consacrata costituisce uno speciale dono divino, che si inserisce nel vasto progetto d’amore e di salvezza che Iddio ha su ogni uomo e per 1’intera umanità. L’apostolo Paolo, che ricordiamo in modo speciale durante quest’Anno Paolino nel bimillenario della sua nascita, scrivendo agli Efesini afferma: “Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo, in lui ci ha scelti prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità” (Ef 1,3-4). Nell’universale chiamata alla santità risalta la peculiare iniziativa di Dio, con cui sceglie alcuni perché seguano più da vicino il suo Figlio Gesù Cristo, e di lui siano ministri e testimoni privilegiati. Il divino Maestro chiamò personalmente gli Apostoli “perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demoni” (Mc 3,14-15); essi, a loro volta, si sono associati altri discepoli, fedeli collaboratori nel ministero missionario. E così, rispondendo alla chiamata del Signore e docili all’azione dello Spirito Santo, schiere innumerevoli di presbiteri e di persone consacrate, nel corso dei secoli, si sono poste nella Chiesa a totale servizio del Vangelo. Rendiamo grazie al Signore che anche oggi continua a convocare operai per la sua vigna. Se è pur vero che in talune regioni della terra si registra una preoccupante carenza di presbiteri, e che difficoltà e ostacoli accompagnano il cammino della Chiesa, ci sorregge l’incrollabile certezza

che a guidarla saldamente nei sentieri del tempo verso il compimento definitivo del Regno è Lui, il Signore, che liberamente sceglie e invita alla sua sequela persone di ogni cultura e di ogni età, secondo gli imperscrutabili disegni del suo amore misericordioso.

Nostro primo dovere è pertanto di mantenere viva, con preghiera incessante, questa invocazione dell’iniziativa divina nelle famiglie e nelle parrocchie, nei movimenti e nelle associazioni impegnati nell’apostolato, nelle comunità religiose e in tutte le articolazioni della vita diocesana. Dobbiamo pregare perché 1’intero popolo cristiano cresca nella fiducia in Dio, persuaso che il “padrone della messe” non cessa di chiedere ad alcuni di impegnare liberamente la loro esistenza per collaborare con lui più strettamente nell’opera della salvezza. E da parte di quanti sono chiamati si esige attento ascolto e prudente discernimento, generosa e pronta adesione al progetto divino, serio approfondimento di ciò che è proprio della vocazione sacerdotale e religiosa per corrispondervi in modo responsabile e convinto. Il Catechismo della Chiesa Cattolica ricorda opportunamente che la libera iniziativa di Dio richiede la libera risposta dell’uomo. Una risposta positiva che presuppone sempre 1’accettazione e la condivisione del progetto che Dio ha su ciascuno; una risposta che accolga 1’iniziativa d’amore del Signore e diventi per chi è chiamato un’esigenza morale vincolante, un riconoscente omaggio a Dio e una totale cooperazione al piano che Egli persegue nella storia (cfr n. 2062).

Contemplando il mistero eucaristico, che esprime in modo sommo il libero dono fatto dal Padre nella Persona del Figlio Unigenito per la salvezza degli uomini, e la piena e docile disponibilità di Cristo nel bere fino in fondo il “calice” della volontà di Dio (cfr Mt 26,39), comprendiamo meglio come “la fiducia nell’iniziativa di Dio” modelli e dia valore alla “risposta umana”. Nell’Eucaristia, il dono perfetto che realizza il progetto d’amore per la redenzione del mondo, Gesù si immola liberamente per la salvezza dell’umanità. “La Chiesa - ha scritto il mio amato predecessore Giovanni Paolo II - ha ricevuto l’Eucaristia da Cristo suo Signore non come un dono, pur prezioso fra tanti altri, ma come il dono per eccellenza, perché dono di se stesso, della sua persona nella sua santa umanità, nonché della sua opera di salvezza” (Enc. Ecclesia de Eucharistia, 11).

A perpetuare questo mistero salvifico nei secoli, sino al ritorno glorioso del Signore, sono destinati i presbiteri, che proprio in Cristo eucaristico possono contemplare il modello

Page 6: N.3 per archivio - Chiesacattolica.it

Pagina 6 INFORMADIOCESI-NOTIZIARIO A CURA DELLA SEGRETERIA PER LA PASTORALE

esimio di un “dialogo vocazionale” tra la libera iniziativa del Padre e la fiduciosa risposta del Cristo. Nella celebrazione eucaristica è Cristo stesso che agisce in coloro che Egli sceglie come suoi ministri; li sostiene perché la loro risposta si sviluppi in una dimensione di fiducia e di gratitudine che dirada ogni paura, anche quando si fa più forte 1’esperienza della propria debolezza (cfr Rm 8,26-30), o si fa più aspro il contesto di incomprensione o addirittura di persecuzione (cfr Rm 8,35-39).

La consapevolezza di essere salvati dall’amore di Cristo, che ogni Santa Messa alimenta nei credenti e specialmente nei sacerdoti, non può non suscitare in essi un fiducioso abbandono in Cristo che ha dato la vita per noi. Credere nel Signore ed accettare il suo dono, porta dunque ad affidarsi a Lui con animo grato aderendo al suo progetto salvifico. Se questo avviene, il “chiamato” abbandona volentieri tutto e si pone alla scuola del divino Maestro; ha inizio allora un fecondo dialogo tra Dio e l’uomo, un misterioso incontro tra l’amore del Signore che chiama e la libertà dell’uomo che nell’amore gli risponde, sentendo risuonare nel suo animo le parole di Gesù: “Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga” (Gv 15,16).

Questo intreccio d’amore tra l’iniziativa divina e la risposta umana è presente pure, in maniera mirabile, nella vocazione alla vita consacrata. Ricorda il Concilio Vaticano II: “I consigli evangelici della castità consacrata a Dio, della povertà e dell’obbedienza, essendo fondati sulle parole e sugli esempi del Signore, e raccomandati dagli Apostoli, dai Padri, dai dottori e dai pastori della Chiesa, sono un dono divino, che la Chiesa ha ricevuto dal suo Signore e con la sua grazia sempre conserva” (Cost. Lumen gentium, 43). Ancora una volta, è Gesù il modello esemplare di totale e fiduciosa adesione alla volontà del Padre, a cui ogni persona consacrata deve guardare. Attratti da lui, fin dai primi secoli del cristianesimo, molti uomini e donne hanno abbandonato famiglia, possedimenti, ricchezze materiali e tutto quello che umanamente è desiderabile, per seguire generosamente il Cristo e vivere senza compromessi il suo Vangelo, diventato per essi scuola di radicale santità. Anche oggi molti percorrono questo stesso esigente itinerario di perfezione evangelica, e realizzano la loro vocazione con la professione dei consigli evangelici. La testimonianza di questi nostri fratelli e sorelle, nei monasteri di vita contemplativa come negli istituti e nelle congregazioni di vita apostolica, ricorda al popolo

di Dio “quel mistero del Regno di Dio che già opera nella storia, ma attende la sua piena attuazione nei cieli” (Esort. ap. postsinodale Vita consecrata, 1).

Chi può ritenersi degno di accedere al ministero sacerdotale? Chi può abbracciare la vita consacrata contando solo sulle sue umane risorse? Ancora una volta, è utile ribadire che la risposta dell’uomo alla chiamata divina, quando si è consapevoli che è Dio a prendere l’iniziativa ed è ancora lui a portare a termine il suo progetto salvifico, non si riveste mai del calcolo timoroso del servo pigro che per paura nascose sotto terra il talento affidatogli (cfr Mt 25,14-30), ma si esprime in una pronta adesione all’invito del Signore, come fece Pietro quando non esitò a gettare nuovamente le reti pur avendo faticato tutta la notte senza prendere nulla, fidandosi della sua parola (cfr Lc 5,5). Senza abdicare affatto alla responsabilità personale, la libera risposta dell’uomo a Dio diviene così “corresponsabilità”, responsabilità in e con Cristo, in forza dell’azione del suo Santo Spirito; diventa comunione con Colui che ci rende capaci di portare molto frutto (cfr Gv 15,5).

Emblematica risposta umana, colma di fiducia nell’iniziativa di Dio, è l’“Amen” generoso e pieno della Vergine di Nazaret, pronunciato con umile e decisa adesione ai disegni dell’Altissimo, a Lei comunicati dal messo celeste (cfr Lc 1,38). II suo pronto “si” permise a Lei di diventare la Madre di Dio, la Madre del nostro Salvatore. Maria, dopo questo primo “fiat”, tante altre volte dovette ripeterlo, sino al momento culminante della crocifissione di Gesù, quando “stava presso la croce”, come annota l’evangelista Giovanni, compartecipe dell’atroce dolore del suo Figlio innocente. E proprio dalla croce, Gesù morente ce l’ha data come Madre ed a Lei ci ha affidati come figli (cfr Gv 19,26-27), Madre specialmente dei sacerdoti e delle persone consacrate. A Lei vorrei affidare quanti avvertono la chiamata di Dio a porsi in cammino nella via del sacerdozio ministeriale o nella vita consacrata.

Cari amici, non scoraggiatevi di fronte alle difficoltà e ai dubbi; fidatevi di Dio e seguite fedelmente Gesù e sarete i testimoni della gioia che scaturisce dall’unione intima con lui. Ad imitazione della Vergine Maria, che le generazioni proclamano beata perché ha creduto (cfr Lc 1,48), impegnatevi con ogni energia spirituale a realizzare il progetto salvifico del Padre celeste, coltivando nel vostro cuore, come Lei, la capacità di stupirvi e di adorare Colui che ha il potere di fare “grandi cose” perché Santo è il suo nome (cfr ibid., 1,49).

Dal Vaticano, 20 Gennaio 2009

Page 7: N.3 per archivio - Chiesacattolica.it

NUMERO 3 Pagina 7

3 MAGGIO 2009: 46^ DOMENICA DI PREGHIERA PER LE VOCAZIONI

Il tema della 46^ Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, che si celebra oggi, è riassumibile in un’espressione di san Paolo (del quale ricorre l’anno commemorativo): “So a chi ho dato la mia fiducia” (2Tim 1,12).

L’esperienza della fiducia ha a che fare con la forza e la stabilità della sicurezza e con la dolcezza e la tenerezza della protezione.

In questa giornata vogliamo pregare, in comunione con tutta la Chiesa, perché sempre più giovani costruiscano sulla fiducia in Dio Padre la loro vita, mettendosi a disposizione dei suoi progetti. Chiediamo a Cristo, buon pastore, che non lasci mancare alla sua Chiesa quelle vocazioni che sa esserle necessarie

Celebrante: “Siamo chiamati figli di Dio e lo siamo realmente”, per questo possiamo rivolgere con fiducia al Padre la nostra preghiera, certi di essere esauditi per i meriti di Gesù Cristo, unico Salvatore.

Preghiamo insieme e diciamo: Riponiamo in Te la nostra fiducia, o Signore!

♦Continua a custodire la tua Chiesa, Signore, che sia un unico popolo, nella comunione di vocazioni, carismi e ministeri, preghiamo.

♦Signore, suscita vocazioni in questa nostra comunità: dona fedeltà a chi ha risposto alla tua chiamata, generosità a quanti sono in ascolto della tua Parola, affinché ti scelgano come Unico necessario, preghiamo.

♦Ti chiediamo, Signore, il dono di vocazioni alla vita matrimoniale: fa che i giovani si sentano chiamati a vivere l’avventura dell’amore lasciandosi guidare dal tuo Amore infinito, preghiamo.

♦Ti chiediamo, Signore, il dono di vocazioni di consacrazione a Te: sacerdotali, religiose, contemplative, missionarie: la nostra terra si arricchisca di questi preziosi segni del tuo Regno, preghiamo.

♦Ti chiediamo Signore di donarci uomini e donne desiderosi di mettersi cristianamente a servizio della società per l’edificazione di un mondo più giusto, più solidale, più fraterno, preghiamo

Celebrante: O Padre, per la nostra salvezza hai comandato al Cristo tuo Figlio di offrire la sua vita e riprenderla di nuovo: per la piena obbedienza di Gesù e alla tua volontà, ascolta le nostre preghiere e fa’ che possa compiersi la vocazione di ciascuno di noi. Per Cristo nostro Signore.

Tutti: Amen

A te Signore, con profonda fiducia, noi ci rivolgiamo per mezzo di Maria, Madre Tua e Madre nostra.

Fa che nella Chiesa non manchino le vocazioni, in particolare quelle di totale dedizione al Tuo Regno.

Ti preghiamo per tanti fratelli e sorelle che hanno risposto “un sì d’amore totale” alla Tua chiamata al sacerdozio, alla vita consacrata e alla missione.

Ti preghiamo per coloro che, nella vita di coppia e di famiglia sono chiamati ad una testimonianza di amore fedele. Fa che le loro esistenze si rinnovino girono dopo giorno e siano segno vivente del “Vangelo della chiamata”.

Signore della Tenerezza e della Misericordia, dona ai nostri cuori, talvolta confusi ed incerti, una grande riserva di fiducia. Tu che ci ami nei secoli, dei secoli.

Amen

Page 8: N.3 per archivio - Chiesacattolica.it

Pagina 8 INFORMADIOCESI-NOTIZIARIO A CURA DELLA SEGRETERIA PER LA PASTORALE

DOCUMENTI DELLA CHIESA … MESSAGGIO DEL SANTO PADRE PER LA

XXIV GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ

5 APRILE 2009

“Abbiamo posto la nostra speranza nel Dio vivente” 1 Tm 4,10

Cari amici,

la prossima Domenica delle Palme celebreremo, a livello diocesano, la XXIV Giornata Mondiale della Gioventù. Mentre ci prepariamo a questa annuale ricorrenza, ripenso con viva gratitudine al Signore all’incontro che si è tenuto a Sydney, nel luglio dello scorso anno: incontro indimenticabile, durante il quale lo Spirito Santo ha rinnovato la vita di numerosissimi giovani convenuti dal mondo intero. La gioia della festa e l’entusiasmo spirituale, sperimentati durante quei giorni, sono stati un segno eloquente della presenza dello Spirito di Cristo. Ed ora siamo incamminati verso il raduno internazionale in programma a Madrid nel 2011, che avrà come tema le parole dell’apostolo Paolo: “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede” (cfr Col 2,7). In vista di tale appuntamento mondiale dei giovani, vogliamo compiere insieme un percorso formativo, riflettendo nel 2009 sull’affermazione di san Paolo: “Abbiamo posto la nostra speranza nel Dio vivente” (1 Tm 4,10), e nel 2010 sulla domanda del giovane ricco a Gesù: “Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?” (Mc 10,17).

La giovinezza, tempo della speranza

A Sydney, la nostra attenzione si è concentrata su ciò che lo Spirito Santo dice oggi ai credenti, ed in particolare a voi, cari giovani. Durante la Santa Messa conclusiva, vi ho esortato a lasciarvi plasmare da Lui per essere messaggeri dell’amore divino, capaci di costruire un futuro di speranza per tutta l’umanità. La questione della speranza è, in verità, al centro della nostra vita di esseri umani e della nostra missione di cristiani, soprattutto nell’epoca contemporanea. Avvertiamo tutti il bisogno di speranza, ma non di una speranza qualsiasi, bensì di una speranza salda ed affidabile, come ho voluto sottolineare nell’Enciclica Spe salvi. La giovinezza in particolare è tempo di speranze, perché guarda al futuro con varie aspettative. Quando si è giovani si nutrono ideali, sogni e progetti; la giovinezza è il tempo in cui maturano scelte decisive per il resto della vita. E forse anche per questo è la stagione dell’esistenza in cui affiorano con forza le domande di fondo: perché sono sulla terra? che senso ha vivere? che sarà della mia vita? E inoltre: come raggiungere la felicità? perché la sofferenza, la malattia e la morte? che cosa c’è oltre la morte? Interrogativi che diventano pressanti quando ci si deve misurare con ostacoli che a volte sembrano insormontabili: difficoltà negli studi, mancanza di lavoro, incomprensioni in famiglia, crisi nelle relazioni di amicizia o nella costruzione di un’intesa di coppia, malattie o disabilità, carenza di adeguate risorse come conseguenza dell’attuale e diffusa crisi economica e sociale. Ci si domanda allora: dove attingere e come tener viva nel cuore la fiamma della speranza?

Alla ricerca della “grande speranza”

L’esperienza dimostra che le qualità personali e i beni materiali non bastano ad assicurare quella speranza di cui l’animo umano è in costante ricerca. Come ho scritto nella citata Enciclica Spe salvi, la politica, la scienza, la tecnica, l’economia

e ogni altra risorsa materiale da sole non sono sufficienti per offrire la grande speranza a cui tutti aspiriamo. Questa speranza “può essere solo Dio, che abbraccia l’universo e che può proporci e donarci ciò che, da soli, non possiamo raggiungere” (n. 31). Ecco perché una delle conseguenze principali dell’oblio di Dio è l’evidente smarrimento che segna le nostre società, con risvolti di solitudine e violenza, di insoddisfazione e perdita di fiducia che non raramente sfociano nella disperazione. Chiaro e forte è il richiamo che ci viene dalla Parola di Dio: “Maledetto l’uomo che confida nell’uomo, e pone nella carne il suo sostegno, allontanando il suo cuore dal Signore. Sarà come un tamerisco nella steppa; non vedrà venire il bene” (Ger 17,5-6).

La crisi di speranza colpisce più facilmente le nuove generazioni che, in contesti socio-culturali privi di certezze, di valori e di solidi punti di riferimento, si trovano ad affrontare difficoltà che appaiono superiori alle loro forze. Penso, cari giovani amici, a tanti vostri coetanei feriti dalla vita, condizionati da una immaturità personale che è spesso conseguenza di un vuoto familiare, di scelte educative permissive e libertarie e di esperienze negative e traumatiche. Per alcuni – e purtroppo non sono pochi – lo sbocco quasi obbligato è una fuga alienante verso comportamenti a rischio e violenti, verso la dipendenza da droghe e alcool, e verso tante altre forme di disagio giovanile. Eppure, anche in chi viene a trovarsi in condizioni penose per aver seguito i consigli di “cattivi maestri”, non si spegne il desiderio di amore vero e di autentica felicità. Ma come annunciare la speranza a questi giovani? Noi sappiamo che solo in Dio l’essere umano trova la sua vera realizzazione. L’impegno primario che tutti ci coinvolge è pertanto quello di una nuova evangelizzazione, che aiuti le nuove generazioni a riscoprire il volto autentico di Dio, che è Amore. A voi, cari giovani, che siete in cerca di una salda speranza, rivolgo le stesse parole che san Paolo indirizzava ai cristiani perseguitati nella Roma di allora: “Il Dio della speranza vi riempia, nel credere, di ogni gioia e pace, perché abbondiate nella speranza per la virtù dello Spirito Santo” (Rm 15,13). Durante questo anno giubilare dedicato all’Apostolo delle genti, in occasione del bimillenario della sua nascita, impariamo da lui a diventare testimoni credibili della speranza cristiana.

San Paolo, testimone della speranza Trovandosi immerso in difficoltà e prove di vario genere, Paolo scriveva al suo fedele discepolo Timoteo: “Abbiamo posto la nostra speranza nel Dio vivente” (1 Tm 4,10). Come era nata in lui questa speranza? Per rispondere a tale domanda dobbiamo partire dal suo incontro con Gesù risorto sulla via di Damasco. All’epoca Saulo era un giovane come voi, di circa venti o venticinque anni, seguace della Legge di Mosè e deciso a combattere con ogni mezzo quelli che egli riteneva nemici di Dio (cfr At 9,1). Mentre stava andando a Damasco per arrestare i seguaci di Cristo, fu abbagliato da una luce misteriosa e si sentì chiamare per nome: “Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?”. Caduto a terra, domandò: “Chi sei, o Signore?”. E quella voce rispose: “Io sono Gesù, che tu perseguiti!” (cfr At 9,3-5). Dopo quell’incontro, la vita di Paolo mutò radicalmente: ricevette il Battesimo e divenne apostolo del Vangelo. Sulla via di Damasco, egli fu interiormente trasformato dall’Amore divino incontrato nella persona di Gesù Cristo. Un giorno scriverà: “Questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me” (Gal 2,20). Da persecutore diventò dunque testimone e missionario; fondò comunità cristiane in Asia Minore e in

Page 9: N.3 per archivio - Chiesacattolica.it

NUMERO 3 Pagina 9

Grecia, percorrendo migliaia di chilometri e affrontando ogni sorta di peripezie, fino al martirio a Roma. Tutto per amore di Cristo.

La grande speranza è in Cristo Per Paolo la speranza non è solo un ideale o un sentimento, ma una persona viva: Gesù Cristo, il Figlio di Dio. Pervaso intimamente da questa certezza, potrà scrivere a Timoteo: “Abbiamo posto la nostra speranza nel Dio vivente” (1 Tm 4,10). Il “Dio vivente” è Cristo risorto e presente nel mondo. E’ Lui la vera speranza: il Cristo che vive con noi e in noi e che ci chiama a partecipare alla sua stessa vita eterna. Se non siamo soli, se Egli è con noi, anzi, se è Lui il nostro presente ed il nostro futuro, perché temere? La speranza del cristiano è dunque desiderare “il Regno dei cieli e la vita eterna come nostra felicità, riponendo la nostra fiducia nelle promesse di Cristo e appoggiandoci non sulle nostre forze, ma sull’aiuto della grazia dello Spirito Santo” (C.C.C. 1817).

Il cammino verso la grande speranza

Come un giorno incontrò il giovane Paolo, Gesù vuole incontrare anche ciascuno di voi, cari giovani. Sì, prima di essere un nostro desiderio, questo incontro è un vivo desiderio di Cristo. Ma qualcuno di voi mi potrebbe domandare: Come posso incontrarlo io, oggi? O piuttosto, in che modo Egli si avvicina a me? La Chiesa ci insegna che il desiderio di incontrare il Signore è già frutto della sua grazia. Quando nella preghiera esprimiamo la nostra fede, anche nell’oscurità già Lo incontriamo perché Egli si offre a noi. La preghiera perseverante apre il cuore ad accoglierlo, come spiega sant’Agostino: “Il Signore Dio nostro vuole che nelle preghiere si eserciti il nostro desiderio, così che diventiamo capaci di ricevere ciò che Lui intende darci” (Lettere 130,8,17). La preghiera è dono dello Spirito, che ci rende uomini e donne di speranza, e pregare tiene il mondo aperto a Dio (cfr Enc. Spe salvi, 34). Fate spazio alla preghiera nella vostra vita! Pregare da soli è bene, ancor più bello e proficuo è pregare insieme, poiché il Signore ha assicurato di essere presente dove due o tre sono radunati nel suo nome (cfr Mt 18,20). Ci sono molti modi per familiarizzare con Lui; esistono esperienze, gruppi e movimenti, incontri e itinerari per imparare a pregare e crescere così nell’esperienza della fede. Prendete parte alla liturgia nelle vostre parrocchie e nutritevi abbondantemente della Parola di Dio e dell’attiva partecipazione ai Sacramenti. Come sapete, culmine e centro dell’esistenza e della missione di ogni credente e di ogni comunità cristiana è l’Eucaristia, sacramento di salvezza in cui Cristo si fa presente e dona come cibo spirituale il suo stesso Corpo e Sangue per la vita eterna. Mistero davvero ineffabile! Attorno all’Eucaristia nasce e cresce la Chiesa, la grande famiglia dei cristiani, nella quale si entra con il Battesimo e ci si rinnova costantemente grazie al sacramento della Riconciliazione. I battezzati poi, mediante la Cresima, vengono confermati dallo Spirito Santo per vivere da autentici amici e testimoni di Cristo, mentre i sacramenti dell’Ordine e del Matrimonio li rendono atti a realizzare i loro compiti apostolici nella Chiesa e nel mondo. L’Unzione dei malati, infine, ci fa sperimentare il conforto divino nella malattia e nella sofferenza.

Agire secondo la speranza cristiana

Se vi nutrite di Cristo, cari giovani, e vivete immersi in Lui come l’apostolo Paolo, non potrete non parlare di Lui e non farlo conoscere ed amare da tanti altri vostri amici e coetanei. Diventati suoi fedeli discepoli, sarete così in grado di contribuire a formare comunità cristiane impregnate di amore come quelle

di cui parla il libro degli Atti degli Apostoli. La Chiesa conta su di voi per questa impegnativa missione: non vi scoraggino le difficoltà e le prove che incontrate. Siate pazienti e perseveranti, vincendo la naturale tendenza dei giovani alla fretta, a volere tutto e subito. Cari amici, come Paolo, testimoniate il Risorto! Fatelo conoscere a quanti, vostri coetanei e adulti, sono in cerca della “grande speranza” che dia senso alla loro esistenza. Se Gesù è diventato la vostra speranza, ditelo anche agli altri con la vostra gioia e il vostro impegno spirituale, apostolico e sociale. Abitati da Cristo, dopo aver riposto in Lui la vostra fede e avergli dato tutta la vostra fiducia, diffondete questa speranza intorno a voi. Fate scelte che manifestino la vostra fede; mostrate di aver compreso le insidie dell’idolatria del denaro, dei beni materiali, della carriera e del successo, e non lasciatevi attrarre da queste false chimere. Non cedete alla logica dell’interesse egoistico, ma coltivate l’amore per il prossimo e sforzatevi di porre voi stessi e le vostre capacità umane e professionali al servizio del bene comune e della verità, sempre pronti a rispondere “a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi” (1 Pt 3,15). Il cristiano autentico non è mai triste, anche se si trova a dover affrontare prove di vario genere, perché la presenza di Gesù è il segreto della sua gioia e della sua pace.

Maria, Madre della speranza Modello di questo itinerario di vita apostolica sia per voi san Paolo, che ha alimentato la sua vita di costante fede e speranza seguendo l’esempio di Abramo, del quale scrive nella Lettera ai Romani: “Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza, e così divenne padre di molti popoli” (Rm 4,18). Su queste stesse orme del popolo della speranza – formato dai profeti e dai santi di tutti i tempi – noi continuiamo ad avanzare verso la realizzazione del Regno, e nel nostro cammino spirituale ci accompagna la Vergine Maria, Madre della Speranza. Colei che ha incarnato la speranza di Israele, che ha donato al mondo il Salvatore ed è rimasta, salda nella speranza, ai piedi della Croce, è per noi modello e sostegno. Soprattutto, Maria intercede per noi e ci guida nel buio delle nostre difficoltà all’alba radiosa dell’incontro con il Risorto. Vorrei concludere questo messaggio, cari giovani amici, facendo mia una bella e nota esortazione di san Bernardo ispirata al titolo di Maria Stella maris, Stella del mare: “Tu che nell’instabilità continua della vita presente, ti accorgi di essere sballottato tra le tempeste più che camminare sulla terra, tieni ben fisso lo sguardo al fulgore di questa stella, se non vuoi essere spazzato via dagli uragani. Se insorgono i venti delle tentazioni e ti incagli tra gli scogli delle tribolazioni, guarda alla stella, invoca Maria ... Nei pericoli, nelle angustie, nelle perplessità, pensa a Maria, invoca Maria... Seguendo i suoi esempi non ti smarrirai; invocandola non perderai la speranza; pensando a lei non cadrai nell’errore. Appoggiato a lei non scivolerai; sotto la sua protezione non avrai paura di niente; con la sua guida non ti stancherai; con la sua protezione giungerai a destinazione” (Omelie in lode della Vergine Madre, 2,17). Maria, Stella del mare, sii tu a guidare i giovani del mondo intero all’incontro con il tuo Figlio divino Gesù, e sii ancora tu la celeste custode della loro fedeltà al Vangelo e della loro speranza. Mentre assicuro il mio quotidiano ricordo nella preghiera per ognuno di voi, cari giovani, di cuore tutti vi benedico insieme alle persone che vi sono care.

Dal Vaticano, 22 febbraio 2009 BENEDICTUS PP. XVI

Page 10: N.3 per archivio - Chiesacattolica.it

Pagina 10 INFORMADIOCESI-NOTIZIARIO A CURA DELLA SEGRETERIA PER LA PASTORALE

INFORMAZIONI VARIE …

La consueta “Giornata per l’Africa” è prevista per martedì 7 aprile p.v. in occasione della quale verrà

consegnato il manifesto.

È già in atto, in alcune scuole della Lunigiana, un’iniziativa che con lo slogan “Tanti tappi x tanti scolari”: propone la raccolta di tappi di plastica il cui ricavato andrà a finanziare le scuole di Wantiguera R.C.A. Il materiale raccolto dovrà essere consegnato al personale delle ditte Servizi Ambientali Manutencoop per la Lunigiana e CERMEC per Massa Carrara, nelle loro aree ecologiche rispettivamente di Boceda (Mulazzo) e di Massa . I tappi di plastica utili per la raccolta sono: di bottiglie - di flacconi vari - di contenitori – le capsule che contengono le sorprese negli ovetti di cioccolata - i contenitori dei rullini

fotografici.

PER INFO: Virginia Tedeschi tel.0585/92132

Storia di un PROGETTO

Il progetto scolastico “Africa Chiama”è legato alla figura di Don Adriano Filippi unico sacerdote “Fidei donum” della diocesi di Massa Carrara Pontremoli, deceduto a 59 anni il 27.07.03 per un’embolia polmonare a Wantiguera, nella Repubblica Centrafricana, dove riposa nel cimitero dei Missionari a La Yole.

Era partito da Fivizzano nell’ottobre 1995 con grandi idee e tanto entusiasmo:coltivava il sogno di trasformare Wantiguera in un pezzo della nostra diocesi, creando un forte legame di fede e un continuo scambio di esperienze. La parrocchia di Wantiguera,nella diocesi di Bouar,è la concretizzazione dell’impegno missionario della nostra diocesi,la nostra apertura alla missione universale della Chiesa.

Era stata inaugurata ufficialmente dal Vescovo Mons.Eugenio Binini insieme a Mons. Armando Gianni, lunigianese,Vescovo di Bouar, nel novembre 1998:da quel momento Don Adriano, Sr.Teresina, Sr.Nazarena, Sr.Maria Silvia, Sr.Sylva e Sr.Liliana sono quotidianamente impegnati per la crescita spirituale e sociale degli abitanti della parrocchia di Wantiguera e degli altri 14 villaggi,sparsi nella savana,che ad essa fanno riferimento(15.000 abitanti).

Sono ancora le suddette Suore del Lieto Messaggio ad assumersi in prima persona l’onere di proseguire nell’impegno di evangelizzazione e promozione sociale. Il bisogno dell’istruzione è primario in Centrafrica,in quanto lo Stato,non pagando gli insegnanti,non garantisce la scuola pubblica.

Fu costruita a Wantiguera la scuola elementare finanziata dalla famiglia Musetti di Fivizzano ed intitolata al figlio Guido,insegnante prematuramente scomparso e.nel 1998 ebbe inizio la frequenza per 26

alunni di prima elementare ed una trentina di ragazze della scuola di alfabetizzazione e di cucito. In seguito c’è stato il coinvolgimento degli alunni dei vari villaggi e, costruita la scuola materna, di quelli dell’infanzia. Da alcuni anni ha avviato le proprie attività anche il nuovo dispensario sanitario.

Don Adriano ha voluto e realizzato un grande progetto per la scuola con oltre 600 alunni. Ha inoltre curato il collegamento e lo scambio con parecchie scuole della nostra provincia tramite le sue visite nei periodi di rientro e l’invio di ricca documentazione di foto, video, e-mail, lettere, elaborati degli alunni,poesie e canzoni.

Il progetto scolastico “Africa chiama” con la relativa “Giornata per l’Africa” dal 1999 coinvolge insegnanti,alunni e genitori nell’allestimento di spettacoli, concerti, mostre, mercatini, bancarelle, che ancora oggi consentono di sostenere gli insegnanti di tutte le scuole dei villaggi di Wantiguera. Oltre che il fondamentale sostegno economico a queste scuole,il progetto mira a sensibilizzare i nostri allievi fornendo loro un diretto contatto con bimbi e mondi di un’altra cultura, aprendoli ad un ambiente storico-geografico diverso e con problematiche a loro sconosciute.

Questo progetto scolastico, nato da un sogno di Don Adriano, condiviso e portato avanti con passione da alcuni amici,è reso possibile soprattutto grazie alla disponibilità ed accoglienza di Dirigenti Scolastici,insegnanti,in particolare quelli di Religione Cattolica. Per saperne di più, per prendere visione del materiale originale o per qualsiasi altra necessità,si prega di contattare Virginia Tedeschi Tel. 0585/92132.

Si ringraziano tutti gli operatori scolastici che in questi anni hanno lavorato e lavorano per “Africa chiama”.

SEMINARISTI IN PELLEGRINAGGIO, ALLA SCOPERTA DI S.PAOLO

Come già saprete si terrà quest’ estate il pellegrinaggio diocesano a Damasco, sulle orme di S. Paolo e sarebbe significativo che anche il seminario partecipi a questa esperienza. Vi chiediamo per questo un contributo, anche minimo, che oltre a rendere economicamente più sostenibile la spesa sarebbe anche segno di una Chiesa vicina e attenta alle attività del Seminario. Cogliendo l’ occasione per augurarvi una buona Pasqua, vi porgo cordiali saluti.

Il Rettore, Don Severino Pizzanelli

2 MAGGIO 2009: AMMISSIONE PRESBITERALE DI MAURIZIO MANGANELLI

Sabato 2 Maggio durante la Veglia diocesana per le vocazioni, il seminarista Maurizio Manganelli, riceverà l’ammissione presbiterale. La veglia avrà luogo alle ore 21 in Cattedrale a Massa.

3 APRILE: INAUGURAZIONE CHIOSTRO S.CAPRASIO

Dopo un lungo e prezioso lavoro di recupero e ripristino, finalmente il prossimo 3 Aprile, alle ore 21, inaugureremo il chiostro del nostro splendido complesso ex abbaziale, riportato nella maniera più autentica possibile all'antico splendore.

S.E. Monsignor Vescovo Eugenio Binini, benedirà il chiostro, mentre, a seguire, l'Arch. Nannetti Gabriele, illustrerà l'opera di restauro appena conclusa del tetto, della facciata e della torre campanaria.

La prof. Mariella Zoppi ci illustrerà le piante, i fiori ed i profumi della Bibbia che sono tornati a popolare il chiostro. Invitiamo tutti a scoprire un nuovo capitolo della nostra storia passata.

Gli Amici di San Caprasio.

Page 11: N.3 per archivio - Chiesacattolica.it

NUMERO 3 Pagina 11

DALLA COMUNITÀ DIACONALE

DALLE PARROCCHIE …

LA DIACONIA DELLA PAROLA NELLA VITA DELLA CHIESA

CONVEGNO INTERREGIONALE DELL’ITALIA CENTRALE Emilia Romagna, Toscana, Sardegna, Umbria, Lazio, Marche, Abruzzo, Molise

17–18 APRILE 2009 - CASA PER FERIE S. CUORE - RONCHI - MASSA

Il diacono ministro della Parola

Il Convegno è aperto ai presbiteri, ai diaconi, ai candidati al diaconato, alle mogli di diaconi e a tutta la comunità ecclesiale. I presbiteri e i diaconi sono pregati di portare camice e stola bianca.

Informazioni e iscrizioni: Segreteria Convegno: telefax 055-2310733; tel. 055-2710740; fax 055-2710733 mail: [email protected]

Quote partecipazione: Iscrizione € 10; Soggiorno completo € 70; Pasto singolo € 20; Suppl. Cam. Singola € 20

VENERDÌ 17 APRILE

Ore 15,00 Arrivi e sistemazione

16,30 CELEBRAZIONE presieduta da S.E. Mons. Eugenio Binini, Vescovo di Massa Carrara-Pontremoli

Meditazione di Don Luca Bassetti

17,00 SALUTI: •S.E. Mons. Eugenio Binini, Vescovo di Massa Carrara-Pontremoli

•S.E. Mons. Pietro Bottaccioli, Vescovo delegato per il diaconato della Commissione Clero della CEI

INTRODUZIONE AL CONVEGNO: Diac. Enzo Petrolino, Presidente comunità del diaconato in Italia

18,00 PRESENTAZIONE strumento per i lavori di gruppo: Esercizio della Parola nel ministero del diacono negli ambiti

vitali tracciati dal Convegno di Verona

19,00 INTERVALLO

19,15 LAVORI DI GRUPPO

20,30 CENA

21,30 UN TESTIMONE: Luigi Bencetti a cura della Diocesi di Roma, presenta Diac. Francesco Mattiocco

SABATO 18 APRILE

Ore 7,30 Colazione

8,30 CELEBRAZIONE DELLE LODI, presiede il Diac. Roberto Tonlazzerini delegato di Massa Carrara-Pontremoli

Meditazione di Don Luca Bassetti

9,00 RELAZIONE: La diaconia della Parola nella vita della Chiesa Mons. Benito Marconcini, Biblista, docente ordinario di esegesi anticotestamentaria presso la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale

10,00 INTERVENTI IN AULA

10,30 INTERVALLO

10,45 LAVORI DI GRUPPO

12,30 CELEBRAZIONE EUCARISTICA

13,30 PRANZO

15,00 COMUNICAZIONI DALLE REGIONI Coordina Diac. Roberto Massimo

INCONTRO CON LE SPOSE Coordina Silvana Miselli

16,30 SINTESI dei lavori di gruppo e dell’incontro delle spose •Diac. Giuseppe Colona •Silvana Miselli

CONCLUSIONE DEI LAVORI Don Giuseppe Bellia, Direttore de“il diaconato in italia”.

17,30 CELEBRAZIONE DEI VESPRI Meditazione di Don Luca Bassetti

DALLE PARROCCHIE DELLA VALLE DEL CAPRIO (FILATTIERA)

Venerdi 3 aprile alle ore 21.00 le parrocchie della Valle del Caprio (Filattiera) organizzano una Via Crucis "Vivente" all'interno del borgo di Ponticello.

Sarà possibile pregare la Via Crucis ascoltando alcuni passi del Vangelo di Giovanni direttamente dai protagonisti. Un emozione incredibile rivivere il tradimento di Giuda, ascoltare il dialogo fra Gesù e Pilato, l'incontro con il Cireneo e la crocifissione.

Page 12: N.3 per archivio - Chiesacattolica.it

Dir. Resp.

Barbieri Don Giovanni

Redazione

Ravera P. Dario

Finelli Davide

Mariotti Francesca

Prep. Spedizione

Segreteria Curia

Ciclostilato in Proprio

Editore

Diocesi di

Massa Carrara-Pontremoli

Autorizzazione

Tribunale Massa n° 384

del 17 Luglio 2006

Spedizione

Spedizione in A.P.

Art.2§20/C

Massa Carrara

InformaDiocesi Notiziario della Segreteria per la Pastorale Diocesana

n. 3, Aprile 2009

Segreteria per la Pastorale Diocesana Via F.M. Zoppi, 14 - 54100 Massa Tel. 0585-8990229 Fax. 0585-810287 E-mail: [email protected] Sito: www.massacarrara.chiesacattolica.it

SOMMARIO

Prima Pagina

♦La parola al Vescovo

All’attenzione del clero pag. 2

Dagli Uffici Pastorali pag. 3

Speciale Vocazioni pag. 5

Documenti della Chiesa pag. 8

Informazioni Varie pag. 10

Dalla Comunità Diaconale pag. 11

Dalle Parrocchie pag. 11

In caso di mancato recapito inviare al CPO di Massa

per la restituzione al mittente previo pagamento resi

La segreteria per la Pastorale La segreteria per la Pastorale La segreteria per la Pastorale La segreteria per la Pastorale augura a tutti i lettori, augura a tutti i lettori, augura a tutti i lettori, augura a tutti i lettori,

una SERENA Pasqua una SERENA Pasqua una SERENA Pasqua una SERENA Pasqua nel nome di Cristo Risorto, nel nome di Cristo Risorto, nel nome di Cristo Risorto, nel nome di Cristo Risorto, Signore del Tempo e della Vita!Signore del Tempo e della Vita!Signore del Tempo e della Vita!Signore del Tempo e della Vita!