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Ufficio del Segretario Generale Ufficio Studi e Rapporti Istituzionali SERVIZIO PER I RAPPORTI CON LE CONFESSIONI RELIGIOSE E LE RELAZIONI ISTITUZIONALI n.1 Gennaio 2014 A cura di Vaifra Palanca http://www.governo.it/Presidenza/USRI/confessioni/diritti_umani.html

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Ufficio del Segretario Generale Ufficio Studi e Rapporti Istituzionali

SERVIZIO PER I RAPPORTI CON LE CONFESSIONI RELIGIOSE E LE RELAZIONI ISTITUZIONALI

n1 Gennaio

2014

AA ccuurraa ddii VVaaiiffrraa PPaallaannccaa httpwwwgovernoitPresidenzaUSRIconfessionidiritti_umanihtml

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IIINNNDDDIIICCCEEE

UNIONE EUROPEA 4 UUNNIIOONNEE EEUURROOPPEEAA 44

PARLAMENTO EUROPEO 4 PPAARRLLAAMMEENNTTOO EEUURROOPPEEOO 44La Plenaria del Parlamento europeo per i diritti umani nel mondo4

COMMISSIONI PARLAMENTARI 5 CCOOMMMMIISSSSIIOONNII PPAARRLLAAMMEENNTTAARRII 55Rapporto della Commissione diritti della donna e uguaglianza di genere sulla prostituzione5

COMMISSIONE EUROPEA 6 CCOOMMMMIISSSSIIOONNEE EEUURROOPPEEAA 66LrsquoEuropa a sostegno della libertagrave religiosa 6

CONSIGLIO DELLrsquoUNIONE EUROPEA 6 CCOONNSSIIGGLLIIOO DDEELLLLrsquorsquoUUNNIIOONNEE EEUURROOPPEEAA 66In vigore dal 1 gennaio il nuovo regolamento sullrsquoasilo6

CONSIGLIO DrsquoEUROPA 7 CCOONNSSIIGGLLIIOO DDrsquorsquoEEUURROOPPAA 77

ASSEMBLEA PARLAMENTARE 7 AASSSSEEMMBBLLEEAA PPAARRLLAAMMEENNTTAARREE 77Sessione plenaria dellrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa su immigrazione e

razzismo 7 COMMISSIONE AFFARI SOCIALI SANITAgrave E SVILUPPO SOSTEN BILE 8 CCOOMMMMIISSSSIIOONNEE AAFFFFAARRII SSOOCCIIAALLII SSAANNIITTAgraveAgrave EE SSVVIILLUUPPPPOO SSOOSSTTEENNIIIBBIILLEE 88

La Commissione dellrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa discute di circoncisione8

CONGRESSO DELLE AUTORITArsquo LOCALI E REGIONALI 9 CCOONNGGRREESSSSOO DDEELLLLEE AAUUTTOORRIITTAArsquorsquo LLOOCCAALLII EE RREEGGIIOONNAALLII 99Congresso delle Autoritagrave locali e regionali per lrsquoinclusione 9

COMMISSARIO PER I DIRITTIUMANI 9 CCOOMMMMIISSSSAARRIIOO PPEERR II DDIIRRIITTTTIIUUMMAANNII 99Il Commissario per i diritti umani sullrsquoantisemitismo 9

ORGANIZ AZIONE DELLE NAZIONI UNITE 10 OORRGGAANNIIZZZZZAAZZIIOONNEE DDEELLLLEE NNAAZZIIOONNII UUNNIITTEE 1100

UFFICIO DELLrsquoALTO COMMISSARIO PER I DIRITTI UMANI 10 UUFFFFIICCIIOO DDEELLLLrsquorsquoAALLTTOO CCOOMMMMIISSSSAARRIIOO PPEERR II DDIIRRIITTTTII UUMMAANNII 1100LrsquoUfficio dellrsquoAlto Commissario per i diritti umani a sostegno delle minoranze religiose 10

FONDO NAZIONI UNITE PER LrsquoINFANZIA (UNICEF) 11 FFOONNDDOO NNAAZZIIOONNII UUNNIITTEE PPEERR LLrsquorsquoIINNFFAANNZZIIAA ((UUNNIICCEEFF)) 1111Rapporto Unicef 2014 sullo stato dellrsquoinfanzia 11

LA COMUNITAgrave INTERNAZIONALE CELEBRA 12 LLAA CCOOMMUUNNIITTAgraveAgrave IINNTTEERRNNAAZZIIOONNAALLEE CCEELLEEBBRRAA 1122

GIORO DELLA MEMORIA ‐ 27 GENNAIO 12 GGIIOORROO DDEELLLLAA MMEEMMOORRIIAA ‐‐ 2277 GGEENNNNAAIIOO 1122

VARIE SULLA LIBERTArsquo RELIGIOSA 14 VVAARRIIEE SSUULLLLAA LLIIBBEERRTTAArsquorsquo RREELLIIGGIIOOSSAA 1144

Portes Ouvertes France sulle persecuzioni dei cristiani 14 Pew Report sulle persecuzioni su base religiosa 15

VARIE 16 VVAARRIIEE 1166

Rapporto 2014 di Hunman Rights Watch 16

LLLEEEGGGEEENNNDDDAAA

UE =Unione Europea CE = Commissione europea PE = Parlamento europeo DROI = Commissione parlamentare per i diritti dellrsquouomo FEMM = Commissione parlamentare per i diritti della donna e dellrsquouguaglianza di genere JURI = Commissione parlamentare giuridica LIBE = Commissione parlamentare per le libertagrave civili giustizia e affari interni PETI = Commissione parlamentare per le petizioni EASO = Ufficio europeo di sostegno per lrsquoasilo EIGE = Istituto europeo per lrsquouguaglianza di genere FRA = Agenzia dellrsquoUnione Europa per i diritti fondamentali CoE = Consiglio drsquoEuropa CM = Comitato dei Ministri APCE = Assemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa CEDU = Corte europea dei diritti dellrsquouomo ECRI = Commissione del Consiglio drsquoEuropa contro il razzismo e la xenofobia CPT = Comitato del Consiglio drsquoEuropa contro la tortura e i trattamenti inumani e degradanti OSCE = Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa ODIHR = Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti umani OHCHR = Ufficio dellrsquoalto Commissario per i diritti umani ONU = Organizzazioni delle Nazioni Unite ONG = Organizzazioni non Governative

_______________________________________________________________ NB La traduzione delle citazioni nel testo egrave a cura della redazione

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UUUNNNIIIOOONNNEEE EEEUUURRROOOPPPEEEAAA

PPPAAARRRLLLAAAMMMEEENNNTTTOOO EEEUUURRROOOPPPEEEOOO

La Plenaria del Parlamento europeo per i diritti umani nel mondo

Nel corso della sessione plenaria del Parlamento europeo che si egrave svolta a Strasburgo dal 13 al 16 gennaio la Grecia egrave subentrata alla Lituania nella Presidenza dellrsquoUnione europea per il primo semestre 2014 Il primo ministro greco Antonis Samaras ha presentato di fronte al Parlamento le prioritagrave della Presidenza greca sottolineando che lobiettivo principale saragrave quello di stimolare la crescita e loccupazione ma ha anche chiesto una maggiore condivisione degli oneri legati alla politica dellimmigrazione La discussione che ne egrave seguita ha messo in evidenza lrsquoinsufficienza delle strategie fino ad oggi adottate per affrontare la crisi nei diversi Paesi europei con accenni molto critici al ruolo dellrsquoUnione monetaria stessa che gravi danni hanno causato ai diritti delle popolazioni in particolare in Grecia Nel discorso di apertura dei lavori il Presidente del Parlamento Charles Schulz si egrave congratulato con la Lettonia per aver aderito diciottesimo Paese alleuro Ha sottolineato inoltre il sostegno del Parlamento alla prossima Conferenza dellONU sul futuro della Siria che mettendo insieme il regime siriano lopposizione e tutti i partner internazionali intende avviare un processo che porti alla fine della guerra civile e alla formazione di un governo di transizione Nel corso dei lavori il Parlamento europeo nella giornata del 16 gennaio ha approvato tre risoluzioni separate riguardanti lrsquouna la situazione dei difensori dei diritti umani in Cambogia e Laos contenente con riferimento a questrsquoultimo Paese anche la richiesta di chiarimenti sulla scomparsa di Sombath Somphone agricoltore attivista dei diritti umani lrsquoaltra nella quale si chiede lrsquoimmediata cessazione della repressione in Bangladesh scoppiata in occasione delle ultime elezioni e la terza per condannare le minacce e le discriminazioni nei confronti delle persone LGBTI (lesbiche gay bisessuali transessuali e intersessuali) con particolare riferimento alle politiche in atto in Uganda Nigeria Russia e India Il Parlamento ha quindi approvato una risoluzione volta a sottolineare la necessita di individuare una strategia europea per i senza tetto che affronta il problema dal punto di vista dellrsquoaccoglienza della qualitagrave dei servizi e dellrsquo assistenza oltre che della nazionalitagrave dei senza tetto Evidenzia inoltre la necessitagrave di mettere in atto politiche di prevenzione con particolare attenzione alle giovani generazioni Pur attribuendo la responsabilitagrave primaria in questo campo agli Stati e alle amministrazioni locali secondo il principio di sussidiarietagrave il Parlamento europeo ha sostenuto con questa risoluzione che anche lrsquoUnione europea deve adottare misure complementari al fine di garantire standard di tutela dei diritti dei senza fissa dimora in tutti i Paesi

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Diritti umani e assistenza ai senza tetto sono stati tra i temi trattati nel corso della sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo

In questa direzione egrave orientata la strategia per la crescita ldquoEuropa 2020rdquo che nellrsquoambito delle politiche contro la povertagrave pone la tutela dei diritti dei senza fissa dimora tra gli obiettivi prioritari a sostegno del quale sono destinati fondi previsti nel pacchetto europeo di investimenti sociali

CCCOOOMMMMMMIIISSSSSSIIIOOONNNIII PPPAAARRRLLLAAAMMMEEENNNTTTAAARRRIII

Rapporto della Commissione diritti della donna e uguaglianza di genere sulla prostituzione

La Commissione diritti delle donne e paritagrave di genere del Parlamento europeo ha reso pubblico il Rapporto Sexual Exploitation and Prostitution and its Impact on Gender Equality nel quale viene sintetizzato il recente dibattito sul tema della prostituzione il traffico degli esseri umani e la paritagrave di genere Lrsquoanalisi dei diversi approcci adottati in alcuni Paesi (regulatory approach in Olanda e Germania abolitionist approach in Spagna e Svezia) mettono in ogni caso in evidenza lo stretto legame tra esercizio della prostituzione e la disparitagrave di genere cioegrave la disuguaglianza nella detenzione del potere tra uomo e donna che rende difficilmente definibile quando e come lrsquoesercizio della prostituzione possa essere frutto di una libera scelta professionale Questa condizione egrave resa piugrave complessa dallrsquoingresso nel settore di molte donne immigrate vittime di traffico spesso la parte piugrave vulnerabile della popolazione I dati statistici presentati nel Rapporto sebbene frutto di stime dimostrano lrsquoesistenza di un fenomeno che raggiunge i 40‐42 milioni di persone delle quali il 90 dipendenti da un protettore Altre statistiche dimostrano che 1 prostituta su 7 egrave vittima di traffico mentre statistiche elaborate da alcuni Stati membri parlano di percentuali che si aggirano dal 60‐90 Tutti sono comunque concordi nel riconoscere una forte correlazione tra prostituzione e violenza che se non esercitata dai protettori o dai trafficanti egrave spesso associata ai comportamenti dei clienti La distinzione a livello teorico tra la prostituzione come libera scelta o come effetto di sfruttamento sessuale egrave molto difficile da riscontrare nella realtagrave in quanto molte sono le variabili che possono influire sulla effettiva libertagrave nella scelta del lavoro delle donne che praticano la prostituzione per professione di cui bisognerebbe tener conto Nelle posizioni degli organismi internazionali la prostituzione non puograve essere riconosciuta come attivitagrave economica legittima in quanto contraria ai principi di paritagrave di genere sanciti dalla Carta dei diritti Fondamentali dellrsquoUnione europea Coerenti con questa affermazione sono altri strumenti elaborati a livello europeo quali la Direttiva 200481EC che stabilisce lrsquoobbligo per gli Stati membri di introdurre standard minimi per lrsquoaccoglienza delle donne immigrate vittime di traffico se cooperano per lrsquoidentificazione dei loro sfruttatori o la Direttiva europea 201136EU che raccomanda agli Stati membri di punire lrsquouso di servizi o oggetti di sfruttamento in particolare coloro che acquistano servizi sessuali da persone trafficate

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Presentato il Rapporto sullo sfruttamento sessuale e la prostituzione che analizza i diversi approcci adottati dagli Stati membri nei confronti di questo problema mettendolo in relazione con il traffico di esseri umani per sfruttamento sessuale prevalentemente di donne

Nellrsquoottobre 2013 50 membri del Parlamento europeo hanno aderito alla campagna dellrsquoEuropean Womenrsquos Lobby ldquoTogethet for a Europe free from Prostitutionrdquo che da anni opera con questo obiettivo

CCCOOOMMMMMMIIISSSSSSIIIOOONNNEEE EEEUUURRROOOPPPEEEAAA

LrsquoEuropa a sostegno della libertagrave religiosa

La Commissione europea sottolinea il ruolo svolto dallrsquoEuropa nella promozione dei diritti umani nel mondo in particolare della libertagrave religiosa Lrsquoeuroparlamentare italiana Lara Comi ha presentato unrsquointerrogazione al Parlamento europeo preoccupata per i frequenti attacchi contro le minoranze cristiane in Paesi a prevalenza musulmana chiedendo quali siano i progetti dellrsquoUnione europea a promozione della libertagrave religiosa nellrsquoambito della cooperazione internazionale quali le conseguenze previste negli accordi internazionali per il mancato rispetto di uno dei valori fondanti dellrsquoEuropa e in generale se la Commissione ritenga che si possa parlare di una questione ldquocristianirdquo in alcuni Paesi Per la Commissione ha risposto lrsquoAlto rappresentante per la politica estera e di difesa dellrsquoUnione europea Catherine Ashton che nel suo intervento ha sottolineato il forte impegno dellrsquoEuropa nella promozione dei diritti umani che si esplica anche attraverso accordi politici quadro con alcuni Paesi quale presupposto per ogni altra possibile relazione di tipo economico e commerciale Gli orientamenti sulla libertagrave religiosa adottati dallrsquoUnione europea nel 2013 ha affermato la Aschton ldquoindicano che lrsquoUnione europea prenderagrave in considerazione le violazioni della libertagrave di religione o di credo al momento di stabilire le misure appropriate ai sensi delle clausole sui diritti umani compresa la possibilitagrave di sospensione della cooperazione in particolare per quanto concerne lrsquoassistenza finanziariardquo In merito ai progetti finanziati dallrsquoUnione europea attraverso lrsquoEuropean instrument for Human Rights and Democracy (EIHRD) la Ashton ha evidenziato che su un budget di 20 milioni di euro destinati a finanziare nel 2014 progetti per la promozione di diritti umani 5 milioni sono stati destinati a progetti di tutela della libertagrave religiosa e di credo

CCCOOONNNSSSIIIGGGLLLIIIOOO DDDEEELLLLLLrsquorsquorsquoUUUNNNIIIOOONNNEEE EEEUUURRROOOPPPEEEAAA In vigore dal 1 gennaio il nuovo regolamento sullrsquoasilo

Dal 1 gennaio 2014 egrave entrato in vigore il Regolamento (UE) n 6042rsquo13 cosiddetto Dublino III che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente ad esaminare le domande di protezione internazionale presentate da cittadini di un Paese terzo o apolidi Questo significa che sulla base dellrsquoesperienza acquisita nel corso degli anni sono stati introdotti accorgimenti che rendono piugrave sicura e piugrave accessibile la procedura per la protezione internazionale dei richiedenti asilo uniformando anche le procedure e i tempi da adottare in tutti i Paesi

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Le novitagrave del regolamento mirano a preservare il fondamentale diritto del rifugiato di accedere alla procedura amministrativa prevista

Rispetto alle norme fino ad oggi applicate con lrsquoentrata in vigore del Regolamento Dublino III diventano inoltre operative alcune variazioni importanti che pur confermando il dovere del primo Stato di accoglienza di esaminare la richiesta di asilo in particolare in alcune circostanze (es ingresso illegale in un Paese) consentono di tenere in considerazione le situazioni personali e famigliari di fatto A questo scopo il regolamento prevede infatti anche una ridefinizione ldquoallargatardquo del concetto di parente familiare e persone a carico introduce il concetto di rappresentante del minore non accompagnato e lrsquoobbligo sancito da convenzioni internazionali di considerare sempre in ogni decisione il superiore interesse del minore Prevede inoltre lrsquoimpossibilitagrave per le amministrazioni di trasferire il richiedente in uno Stato nel quale possa correre il rischio di trattamenti disumani o degradanti oltre allrsquoobbligo di fornire loro informazioni e di effettuare dei colloqui prima di deciderne il trasferimento A detta degli operatori del settore questo nuovo regolamento rappresenta un importante passo avanti nel rendere il sistema di protezione e asilo europeo piugrave rispondente ai bisogni dei singoli anche se non tiene sufficientemente conto delle sensibili differenze esistenti tra i sistemi giuridici e sociali di accoglienza dei diversi Paesi e tra i relativi sistemi economici e produttivi da cui dipendono le reali possibilitagrave di offrire assistenza degli stessi Stati e le effettive prospettive di vita delle persone accolte

CCCOOONNNSSSIIIGGGLLLIIIOOO DDDrsquorsquorsquoEEEUUURRROOOPPPAAA

AAASSSSSSEEEMMMBBBLLLEEEAAA PPPAAARRRLLLAAAMMMEEENNNTTTAAARRREEE Sessione plenaria dellrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa su immigrazione e razzismo

Si egrave svolta a Strasburgo dal 27 al 31 gennaio la Sessione invernale dellrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa che ha iniziato i lavori con la elezione del nuovo presidente nella persona della parlamentare lussemburghese Anne Brasseur la seconda donna nella storia dellrsquoistituzione a ricoprire questo incarico in sostituzione di Jean Claude Mignon La nomina vale per lrsquoanno in corso rinnovabile per un altro anno Sono stati altresigrave nominati i Presidenti delle diverse Commissioni parlamentari ed un componente della Corte europea dei diritti dellrsquouomo nella persona del giudice danese Jon Fridrik Kjoslashlbro Nel corso dellrsquoincontro sono stati discussi approfonditamente i temi dellrsquointegrazione degli immigrati e dellrsquoaccoglienza dei rifugiati Ersquo stata adottata la Risoluzione 1972 (2014) Migrants ensuring they are a benefit for European host Societies nella quale si sottolinea la necessitagrave di riconoscere lrsquoapporto positivo dellrsquoimmigrazione allo sviluppo culturale ed economico dellrsquoEuropa

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Immigrazione xenofobia e razzismo rifugiati cooperazione UE e Consiglio drsquoEuropa sono stati i temi piugrave importanti discussi nel corso della sessione invernale dellrsquoAssemblea parlamentare

contrastando infondati pregiudizi sulle minacce che essa rappresenterebbe per lrsquooccupazione e la sicurezza Con la Risoluzione 1967 (2014) A strategy to prevent racism and intolerance in Europe i parlamentari del Consiglio drsquoEuropa hanno espresso una forte condanna delle crescenti forme di razzismo e intolleranza rilevate nella societagrave motivate da argomentazioni sempre piugrave diversificate (immigrazione colore della pelle orientamento sessuale appartenenza etnica credenze religiose lingua) individuando la necessitagrave di adottare un approccio integrato atto a contrastare i crimini di odio e il linguaggio razzista Un accenno egrave stato fatto anche ai comportamenti razzisti rilevati tra le forze di polizia argomento approfondito a parte nella Risoluzione 1968 (2014) Tackling racism in the police nella quale si raccomanda ai Governi di porre seri rimedi a questo che viene considerato un problema che mina la credibilitagrave delle istituzioni Sul tema del razzismo antisemitismo e intolleranza numerosi sono stati gli interventi dei parlamentari italiani LrsquoAssemblea egrave stata inoltre impegnata in unrsquoampia discussione sui temi dellrsquoAsilo che ha portato allrsquoadozione della Risoluzione 1971 (2014) Syrian refugees how to organise and support International assistance I Parlamentari presenti hanno espresso gratitudine ai Paesi limitrofi (Turchia Giordania Libano e Iraq) e agli Stati membri che hanno accettato di accogliere migliaia di profughi provenienti dalla Siria Hanno posto tuttavia al centro della discussione la necessitagrave che lrsquoEuropa si doti di politiche generali di asilo condivise da tutti gli Stati al fine di assicurare una equilibrata distribuzione tra i Paesi della domande di asilo da un lato e garantire a tutti i richiedenti asilo standard di accoglienza omogenei dallrsquoaltro Una presenza particolarmente significativa egrave stata quella del Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz che ha auspicato il rafforzamento della cooperazione tra il Parlamento europeo e lrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa nellrsquoimpegno per la tutela dei diritti umani della democrazia e dello stato di diritto anche in vista delle prossime elezioni europee Ha inoltre affermato che lrsquoimminente adesione dellrsquoUnione europea alla Convenzione europea dei diritti dellrsquouomo rappresenteragrave un momento importante nel percorso verso la convergenza e la coerenza delle politiche su questi temi tra i vari organismi europei

CCCOOOMMMMMMIIISSSSSSIIIOOONNNEEE AAAFFFFFFAAARRRIII SSSOOOCCCIIIAAALLLIII SSSAAANNNIIITTTAgraveAgraveAgrave EEE SSSVVVIIILLLUUUPPPPPPOOO SSSOOOSSSTTTEEENNNIIIBBBIIILLLEEE La Commissione dellrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa discute di circoncisione

Il 28 gennaio a margine dellrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa la Commissione Affari sociali sanitagrave e sviluppo sostenibile ha organizzato unrsquoaudizione alla quale hanno partecipato almeno 300 persone per approfondire il tema del diritto dei minori allrsquointegritagrave fisica con riferimento alla pratica di circoncisione maschile Lrsquoapprofondimento su questo tema egrave stato richiesto dallrsquoAssemblea a seguito delle polemiche connesse allrsquoapprovazione della Risoluzione 1952(2013) e della Raccomandazione 2023(2013) sul diritto dei bambini allrsquointegritagrave fisica nella quale la parlamentare tedesca Marlene Rupprecht relatrice della proposta aveva posto sullo stesso piano la circoncisione maschile per motivi religiosi con le mutilazioni genitali femminili Allrsquoaudizione sono stati invitati parlamentari e la stessa Marlene Rupprecht rappresentanti di confessioni religiose in particolare ebraiche e islamiche medici specialisti della materia

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Medici leader religiosi e parlamentari discutono di circoncisine maschile

Nel corso del dibattito la relatrice della risoluzione ha difeso le decisione prese a suo tempo dallrsquoAssemblea parlamentare sostenendo di aver trattato la materia con prudenza alcuni dei medici presenti hanno sottolineato i benefici della circoncisione nella prevenzione delle infezioni mentre altri hanno messo in evidenza gli effetti negativi sulla psiche dei bambini provocati dal dolore connesso allrsquointervento I leader religiosi rabbini e imam hanno difeso la possibilitagrave di esercitare tale pratica in nome del diritto della libertagrave di religione garantita dalla Convenzione europea dei diritti dellrsquouomo La discussione egrave stata alimentata anche attraverso documentari presentati a sostegno delle diverse posizioni

CCCOOONNNGGGRRREEESSSSSSOOO DDDEEELLLLLLEEE AAAUUUTTTOOORRRIIITTTAAArsquorsquorsquo LLLOOOCCCAAALLLIII EEE RRREEEGGGIIIOOONNNAAALLLIII Congresso delle Autoritagrave locali e regionali per lrsquoinclusione

Rafforzamento ed avvio di progetti europei per lrsquoinclusione dei Rom e dei Sinti in alcune cittagrave italiane Si egrave svolto a Milano il 18 gennaio un Convegno patrocinato dal Consiglio drsquoEuropa e dal Comune di Milano per lanciare due importanti progetti ROMACT and ROMED2 sullrsquoinclusione delle popolazioni Rom nelle politiche per la casa lrsquoistruzione e il lavoro Al Convegno hanno partecipato Gabriella Battaini Dragoni Vice segretario generale del Consiglio drsquoEuropa il Ministro italiano per lrsquointegrazione Ceacutecile Kyenge e il sottosegretario del ministero del lavoro e delle politiche sociali Cecilia Guerra il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il Vice presidente del Congresso delle Autoritagrave locali e regionali John Warmisham Il progetto ROMACT sostenuto dallrsquo European Alliance of Cities and Regions for Roma Inclusion saragrave realizzato in Italia Ungheria Bulgaria Romania e Slovacchia con lrsquoobiettivo di formare una classe amministrativa e politica sulle tematiche dellrsquoinclusione delle popolazioni Rom Il progetto ROMED2 rappresenta invece la prosecuzione di un programma giagrave in corso di realizzazione finalizzato specificamente alla formazione di mediatori culturali per incoraggiare e facilitare la partecipazione delle comunitagrave Rom alla vita democratica delle Amministrazioni locali Nel corso del Convegno sono state presentate alcune esperienze italiane (Napoli Bari e Pavia) dai rispettivi sindaci e son state discusse dalle comunitagrave Rom stesse e dalle associazioni di volontariato altre realtagrave

CCCOOOMMMMMMIIISSSSSSAAARRRIIIOOO PPPEEERRR III DDDIIIRRRIIITTTTTTIIIUUUMMMAAANNNIII Il Commissario per i diritti umani sullrsquoantisemitismo

Nils Muižnieks Commissario per i diritti umani del Consiglio drsquoEuropa nel suo Human Rights Comment del 23 gennaio ha attirato lrsquoattenzione sulla continua crescita del sentimento antisemita in Europa Le ricerche condotte in alcuni Paesi rilevano questa tendenza confermata da recenti

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Comportamenti e opinioni antisemite preoccupano il Commissario per i diritti umani del Consiglio drsquoEuropa

episodi di particolare gravitagrave accaduti ad esempio in Ungheria Francia e Romania di fronte ai quali tuttavia quasi tutte le autoritagrave statali hanno reagito con energia e determinazione I dati forniti da unrsquoindagine dellrsquoAgenzia europea per i diritti fondamentali (FRA) resi noti alla fine del 2013 denunciano infatti che il 76 degli ebrei intervistati ha riferito di percepire una certa acutizzazione dellrsquoatteggiamento antisemita nel corso degli ultimi cinque anni sebbene la maggior parte di essi non abbia sperimentato attacchi diretti Il Commissario richiamando quali possono essere le conseguenze di questa diffusa cultura dellrsquoodio ha invitato le autoritagrave a ldquonon dimenticare mai che lrsquoantisemitismo egrave servito e serve tuttora come pretesto e giustificazione per discriminazioni e violenze e persino omicidirdquo Gli Stati europei devono attrezzarsi per contrastare efficacemente ogni forma di antisemitismo ha affermato il Commissario a partire dalla condanna tempestiva dei discorsi e degli attacchi antisemiti e razzisti e dalla raccolta sistematica di dati statistici su episodi di questo tipo Considerando perograve la forte correlazione tra comportamenti antisemiti e comportamenti razzisti e xenofobi il Commissario ha espresso lrsquoopinione che sia opportuno adottare misure di contrasto a vasto raggio per combattere contemporaneamente lrsquointolleranza il razzismo la xenofobia e lrsquoantisemitismo con il coinvolgimento delle istituzioni ma anche di altri attori quali le comunitagrave ebraiche le associazioni di volontariato e di difesa dei diritti umani la societagrave civile Ha anche sostenuto la necessitagrave che questi comportamenti debbano avere anche conseguenze giudiziarie certe per coloro che li mettono in atto Il Commissario ha infine raccomandato di non perdere di vista i tentativi altrettanto gravi di negazionismo e di banalizzazione dellrsquoOlocausto che oggi possono usufruire di mezzi di comunicazione molto efficienti Citando le parole di una sentenza della Corte europea dei diritti dellrsquouomo 2033 Garaudy v France ha affermato inoltre ldquola negazione o la distorsione di questo tipo di fatti storici mina i valori sui quali egrave basata la lotta al razzismo e allrsquoantisemitismo e costituisce una seria minaccia allrsquoordine pubblicordquo In considerazione di ciograve non ha esitato a raccomandare agli Stati di prevedere norme volte a punire anche questi comportamenti Ha citato in proposito una campagna del Consiglio drsquoEuropa ldquoNo hate speechrdquo che si propone di contrastare lrsquoantisemitismo con una particolare attenzione allrsquouso del linguaggio

OOORRRGGGAAANNNIIIZZZZZZAAAZZZIIIOOONNNEEE DDDEEELLLLLLEEE NNNAAAZZZIIIOOONNNIII UUUNNNIIITTTEEE

UUUFFFFFFIIICCCIIIOOO DDDEEELLLLLLrsquorsquorsquoAAALLLTTTOOO CCCOOOMMMMMMIIISSSSSSAAARRRIIIOOO PPPEEERRR III DDDIIIRRRIIITTTTTTIII UUUMMMAAANNNIII

LrsquoUfficio dellrsquoAlto Commissario per i diritti umani a sostegno delle minoranze religiose

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Da piugrave parti arrivano le denunce sullrsquoaumento delle persecuzioni nei confronti dei cristiani nel mondo

Josephine Adaza una donna nigeriana appartenente alla minoranza cristiana ha recentemente dichiarato che egrave necessario proteggere i diritti delle minoranze nel suo Paese al fine di evitare perdite di vite umane La minoranza cristiana ha spiegato rappresenta almeno il 5 della popolazione nel nord della Nigeria e con lrsquointroduzione della sharia in 12 Stati molti cristiani sono costretti a lasciare le loro terre e a cercare rifugio nei Paesi vicini Josephine Adaza ha fatto questa dichiarazione nel corso della sua presenza allrsquoONU per seguire un programma di formazione per rappresentanti di minoranze sul funzionamento dei meccanismi ONU che prevede al termine un Forum di approfondimento di uno degli aspetti contemplati dalla Dichiarazione sui diritti delle persone appartenenti a minoranze nazionali etniche religiose e linguistiche Il Forum organizzato al termine dellrsquoultimo corso ha avuto appunto come tema ldquoBeyond freedom of religion or belief Guaranteeing the rights of religious minorities Rita Izsaacutek esperta indipendente dellrsquoONU per le minoranze nellrsquo intervento di apertura del Forum ha sottolineato che la tutela delle minoranze religiose non puograve essere limitata alla possibilitagrave di manifestare il proprio credo e di celebrare i propri riti ma va estesa a quelli che gli esperti hanno considerato i quattro pilastri dei diritti delle minoranze protezione dellrsquoesistenza e prevenzione delle violenze protezione e promozione dellrsquoidentitagrave uguaglianza e non discriminazione diritti a partecipare a tutti gli aspetti della vita pubblica

FFFOOONNNDDDOOO NNNAAAZZZIIIOOONNNIII UUUNNNIIITTTEEE PPPEEERRR LLLrsquorsquorsquoIIINNNFFFAAANNNZZZIIIAAA (((UUUNNNIIICCCEEEFFF))) Rapporto Unicef 2014 sullo stato dellrsquoinfanzia

Ersquo stato presentato a New York il 30 gennaio il Rapporto Unicef sullo stato dellrsquoinfanzia nel mondo che questrsquoanno ha come titolo Every child counts revealing disparities advancing childrenrsquos rights Il Rapporto 2014 vuole mettere in evidenza lrsquoimportanza delle statistiche nella determinazione delle politiche di sostegno ai 2 miliardi e 200 milioni di bambini che vivono in condizioni svantaggiate e nella valutazione degli effetti dei provvedimenti realizzati ldquoLa rilevazione e lrsquoelaborazione di dati statistici hanno reso possibile salvare e migliorare la vita di milioni di bambini specialmente dei piugrave deprivatirdquo ha detto Tessa Wardlaw capo del settore statistico dellrsquoUnicef aggiungendo ldquoUlteriori progressi possono essere compiuti se noi sappiamo quali bambini sono piugrave indietro dove i bambini e le bambini non frequentano la scuola dove le malattie sono piugrave ferali e dove mancano i principali servizi igienici I dati non possono di per seacute cambiare il mondo ma possono rendere il cambiamento possibile identificando i bisogni sostenendo le risposte e misurando i risultati rdquo Grazie alla produzione di statistiche oggi si puograve dire che la condizione dei minori nel mondo ha compiuto molti passi avanti dallrsquoapprovazione della Convenzione sui diritti del Fanciullo nel 1989 di cui ricorre il 25esimo anniversario e dalla inclusione di questo obiettivo tra gli obiettivi di sviluppo del millennio Dal 1990 oltre 90 milioni di bambini con meno di 5 anni sono stati salvati dalla morte e la frequenza della scuola primaria egrave aumentata nella media dal 53 allrsquo81 nel 2011

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Aumentata la scolarizzazione e ridotta la mortalitagrave infantile ma crsquoegrave ancora molto da fare percheacute ogni bambino veda riconosciuti i suoi diritti

A fronte di questi progressi il Rapporto mette in evidenza le forti disparitagrave ancora esistenti tra Paese e Paese sottolineando che ancora oggi a molti bambini sono negati i diritti fondamentali quali il diritto alla vita alla salute allrsquoistruzione ad una vita dignitosa Una denuncia molto forte contenuta nel Rapporto riguarda la mancata registrazione allrsquoanagrafe di almeno 230 milioni di bambini con percentuali piugrave alte in Asia meridionale e in Africa sub sahariana un indicatore di condizioni di povertagrave e di sfruttamento ma soprattutto di negazione del diritto presupposto di tutti gli altri del riconoscimento allrsquoesistenza Lrsquoanalisi dei dati disaggregata per area geografica e per settore fa emergere seppur in un trend complessivo positivo sacche di grande sofferenza sono 66 milioni 18000 al giorno i bambini al di sotto dei 5 anni morti nel 2012 per cause prevedibili con punte in Sierra Leone (182 vittime ogni 1000 bambini nati) in Angola (164) in Ciad (150) in Somalia (147) e in Congo (146) contro i 4 bambini morti ogni 1000 nati in Italia Forti sono ancora le differenze di genere lrsquo11 delle bambine si sposa prima dei 15 anni in Ciad solo 44 bambine su 100 maschi hanno accesso allrsquoistruzione quasi il 50 delle mogli tra i 15 e i 19 anni nei Paesi piugrave poveri giustifica il marito violento

LLLAAA CCCOOOMMMUUUNNNIIITTTAgraveAgraveAgrave IIINNNTTTEEERRRNNNAAAZZZIIIOOONNNAAALLLEEE CCCEEELLLEEEBBBRRRAAA

GIORO DELLA MEMORIA ‐ 27 GENNAIO

Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche smantellarono i cancelli del piugrave grande campo di concentramento nazista di Auschwitz ndashBirkenau in Polonia ponendo fine a quello che gli storici considerano il piugrave grande genocidio del lsquo900 LrsquoAssemblea generale dellrsquoOnu con la risoluzione n 607 1 Novembre 2005 ha stabilito che in questa data si celebrasse il ldquogiorno della Memoriardquo in ricordo delle vittime dellrsquoolocausto e come monito contro ogni forma di razzismo pregiudizio odio e settarismo Obiettivo dellrsquoAssemblea generale era la condanna degli Stati che avevano collaborato alla strage degli ebrei e di altre minoranze e lrsquoinvito a tutti gli Stati a mettere in atto iniziative volte a sensibilizzare lrsquoopinione pubblica su queste problematiche al fine di prevenire altri genocidi ONU Nella sede dellrsquoONU di Ginevra John Ashe Presidente della 68a Sessione dellrsquoAssemblea generale delle Nazioni Unite ha tenuto un discorso in memoria delle vittime dellrsquoolocausto Nel Palazzo delle Nazioni Unite sempre a Ginevra egrave stata inoltre allestita una mostra dedicata a Helga Pollak‐Kinsky bambina detenuta nel ghetto di Teresin dal titolo The girls of Room 28 ndash In Remembrance of the Children of the Theresienstadt ghetto La mostra inaugurata il 27 gennaio alla presenza della stessa Helga Pollak‐Kinsky oggi ottantatreenne egrave aperta al pubblico fino allrsquo11 febbraio Navi Pillay Alto Commissario per i diritti umani dellrsquoOnu nel commemorare le vittime della Shoah ha ampliato lo sguardo alle persecuzioni di interi popoli provocate dallrsquoodio che nonostante la rivelazione di che cosa sia stato lrsquoolocausto si sono ripetute nei decenni successivi in Cambogia a Srebrenica in Rwanda Ha affermato inoltre che ancora oggi in molte parti del mondo vi sono persone perseguitate per la loro razza religione origine orientamento sessuale e opinioni politiche come in Siria nella Repubblica centrafricana e Sud Sudan

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LrsquoUnesco che tra gli organismi delle Nazioni Unite dedica maggiore attenzione alla formazione delle nuove generazioni al dialogo tra le culture e le religioni ai valori della pace e della

convivenza ha presentato in occasione del Giorno della Memoria 2014 i risultati di unrsquoindagine condotta in collaborazione con il Georg Eckert Institute su come lrsquoOlocausto viene insegnato nelle scuole Lo studio dal titolo ldquoHolocaust Education in a Global Contextrdquo condotto in 125 Paesi rileva che lrsquoargomento dellrsquoOlocausto fa parte del patrimonio culturale scolastico di quasi tutti i Paesi anche se affrontato con maggiore o minore competenza Attraverso un approfondimento condotto in 26 Paesi su come lrsquoargomento viene affrontato sui libri di testo egrave stato infatti dimostrato che non esiste una narrazione unanimemente condivisa dellrsquoOlocausto ma che lrsquoargomento si presta a diverse valorizzazioni e interpretazioni a seconda del contesto storico geografico e della cultura dominante Nei Paesi occidentali il tema dellrsquoOlocausto ha una parte importante nei curricula scolastici mentre in altri parti del mondo egrave trattato allrsquointerno di altre problematiche ad esempio come uno degli aspetti della seconda guerra mondiale o come un episodio come altri di violazione dei diritti umani o come uno dei genocidi che hanno macchiato la storia dellrsquoumanitagrave Il libro inizia con una presentazione delle diverse metodologie di insegnamento dellrsquoOlocausto in Europa mette in evidenza come la Germania abbia trovato delle modalitagrave per trattare dei propri sensi di colpa e delle proprie responsabilitagrave come in Francia la memoria condivisa abbia richiesto continui aggiustamenti da parte dei promotori della trasmissione della memoria o come in Polonia possano coesistere due diverse memorie dellrsquoOlocausto una degli ebrei e una dei polacchi Dopo una disanima delle diverse situazioni il libro si conclude con lrsquoaffermazione del valore universale dello studio dellrsquoOlocausto poicheacute lrsquoapprofondimento della sua genesi e della sua dinamica offre utili elementi per la comprensione delle tragiche vicende che hanno insanguinato e stanno tuttrsquoora dilaniando le popolazioni di molte parti del mondo Coerentemente lrsquoUnesco egrave impegnato affincheacute la storia dellrsquoOlocausto e della lezione che se ne puograve trarre siano insegnate in tutto il mondo percheacute sente forte la responsabilitagrave di costruire il futuro dellrsquoumanitagrave di proteggere e promuovere la dignitagrave di tutti e porre le basi per una vera cittadinanza globale Unione europea LrsquoAlto rappresentante per la politica estera dellrsquoUnione europea Catherine Ashton ha ricordato con un messaggio il 27 gennaio le vittime di quello che ha chiamato il periodo piugrave nero della storia europea ed ha rivolto un pensiero speciale a tutti coloro che con coraggio e sacrificio hanno protetto i loro concittadini ebrei dalla persecuzione Osce Didier Burkhalter Presidente dellrsquoOSCE in carica per il 2014 ha affermato in occasione delle celebrazioni del giorno della Memoria che gli Stati devono impegnarsi di piugrave per contrastare lrsquoantisemitismo e il razzismo Ha sostenuto che ldquomanifestazioni di antisemitismo di discriminazioni nei confronti dei Rom e dei Sinti e altre forme di odio e intolleranza continuano a minacciare la stabilitagrave e la sicurezza in tutta la nostra regione Dobbiamo compiere dei passi avanti per contrastare questi comportamentirdquo

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LrsquoOsce ha da sempre dedicato una particolare attenzione a questi temi Attraverso lrsquoODIHR ha prodotto una serie di strumenti in cooperazione con il Museo Yad Vashem di Gerusalemme un manuale per insegnanti su come affrontare la preparazione del giorno della Memoria (Preparing Holocaust Memorial Days Suggestions for Educators) ha prodotto in passato uno studio dal titolo Education on the Holocaust and on Anti‐Semitism An Overview and Analysis of Educational Approaches nel quale sono riportate le buone pratiche realizzate dagli Stati e dalla societagrave civile le raccomandazioni e le nuove sfide nella formazione

In Italia In Italia la legge n 211 del 2000 ha indicato nel 27 gennaio ldquoil giorno della Memoriardquo anticipando la decisione dellrsquoAssemblea dellrsquoONU Da allora si sono moltiplicate le iniziative a livello istituzionale nelle scuole e a livello locale Nel programma di questrsquoanno delineato dal Comitato di coordinamento per le iniziative in ricordo della Shoah istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri la Memoria egrave stata declinata in vari modi Attraverso storie biografiche (il film Anita B e la rappresentazione teatrale 13419 La necessitagrave del ritorno) e approfondimenti culturali con la Tavola rotonda ldquoLe deportazioni degli ebrei e le stragi naziste contro civili in Italia una riflessione nel settantesimo anniversariordquo e la giornata di formazione presso la Scuola delrsquoamministrazione civile del Ministero dellrsquoInterno sulla conservazione della Memoria negli Archivi Ad esse si sono aggiunti la mostra 1938‐1945 La persecuzione degli ebrei in Italia Documenti per una storia realizzata a Modena con il coinvolgimento di due siti importanti del territorio come il Campo di Fossoli campo di transito per i deportati verso Auschwitz e Villa Emma di Nonantola luogo nel quale la cittadinanza ha salvato bambini destinati alla deportazione Ci sono stati inoltre incontri con i protagonisti della storia per rendere loro omaggio e ascoltare il loro messaggio tra questi quello tra i sopravvissuti e i giovani come ogni anno presso la Sinagoga di Roma e la consegna delle medaglie drsquoonore al Quirinale ai cittadini italiani deportati ed internati nei lager nazisti o ai loro discendenti Ma anche la rievocazione della Memoria sollecitata dagli oggetti con i violini recuperati nei campi di concentramento che hanno fatto sentire la loro voce dopo settantrsquoanni nellrsquoAuditorium di Roma Ed infine la trasmissione della Memoria alle giovani generazioni Frutto di questo impegno del Ministero dellrsquoistruzione dellrsquoUniversitagrave e della ricerca egrave lrsquoimmensa mole di lavori artistici esposta al Museo di Roma in Trastevere prodotti nelle scuole e premiati ogni anno dal Presidente della Repubblica nel corso della cerimonia al Quirinale il 27 gennaio Ma lo sono anche i viaggi organizzati ai luoghi della memoria che coinvolgono ogni anno centinaia di studenti e docenti Per avere soltanto unrsquoidea delle molte iniziative organizzate dalla Comunitagrave ebraica dagli enti locali e dai cittadini egrave possibile consultare il sito dellrsquoUCEI e il sito del Ministero dellrsquoInterno che riporta tutte le attivitagrave organizzate con il coinvolgimento delle Prefetture

VVVAAARRRIIIEEE SSSUUULLLLLLAAA LLLIIIBBBEEERRRTTTAAArsquorsquorsquo RRREEELLLIIIGGGIIIOOOSSSAAA

Portes Ouvertes France sulle persecuzioni dei cristiani

Lrsquoassociazione Portes Ouvertes France ha presentato il 9 gennaio lrsquoaggiornamento al 2013 di un monitoraggio sulle persecuzioni dei cristiani in cinquanta Paesi dal quale risulta una tendenza allrsquoaumento Con il termine persecuzioni in questo Rapporto si intendono oltre a veri e propri atti di violenza anche pressioni divieti e discriminazioni su base religiosa Gli indicatori che concorrono a determinare lrsquoindice di persecuzione fanno riferimento a limitazioni della libertagrave dei cristiani in vari ambiti nella vita privata in ambito famigliare nella comunitagrave nella Chiesa e nella vita pubblica

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Aumenta nel mondo il numero dei cristiani perseguitati secondo lrsquoorganizzazione

Per il dodicesimo anno consecutivo la Corea del Nord risulta al primo posto per le persecuzioni nei confronti dei cristiani al secondo posto si colloca la Somalia seguono tra i primi dieci Paesi la Siria lrsquoIraq lrsquoAfganistan lrsquoArabia Saudita le Maldive il Pakistan lrsquoIran lo Yemen Le previsioni per il 2014 danno un aumento generalizzato delle persecuzioni dei cristiani in generale con una particolare recrudescenza negli Stati attualmente in cima alla graduatoria e nellrsquoAfrica subsaharana Problemi sono previsti anche nei Paesi che hanno conosciuto la primavera araba Portes Ouvertes France fa parte di una rete di associazioni Open Doors che raggruppa una ventina di associazioni indipendenti che operano in piugrave di 60 Paesi dove le comunitagrave cristiane subiscono discriminazioni restrizioni al loro operato persecuzioni Pew Report sulle persecuzioni su base religiosa

Il Pew Research Center ha pubblicato il 14 gennaio il quinti Rapporto sulle ostilitagrave nei confronti delle religioni nel mondo nel quale sono riportati alcuni indicatori specifici di questo particolare fenomeno sintetizzati in due indici riguardanti 198 Paesi Due sono gli indicatori un indicatore volto a cogliere le ostilitagrave nei confronti delle religioni esercitate da privati individui o gruppi che comprendono atti violenza e di terrorismo discriminazioni insulti per lrsquoabbigliamento o altri simboli religiosi abusi un secondo indicatore relativo alle ostilitagrave dei Governi che comprende misure specifiche previste appositamente per contrastare lrsquoesercizio della fede e particolari culti per ostacolare le conversioni o discriminatorie nei confronti di fedeli di alcune religioni Dal Rapporto risulta che nel 2012 anno di riferimento lrsquoindice delle ostilitagrave nei confronti delle religioni quindi lrsquoindicatore volto a cogliere gli umori della societagrave classificato ldquoaltordquo o ldquomolto altordquo ha raggiunto la massima diffusione negli ultimi sei anni riguarda infatti un terzo (33) dei 198 Paesi analizzati nel 2012 contro il 29 del 2011 e il 20 del 2007 Questa tendenza egrave riscontrabile in tutti i maggiori Paesi dal Medio Oriente al Nord Africa dallrsquoAsia al Pacifico e per la prima volta in Cina (Ersquo esclusa la Corea del Nord dallrsquoanalisi prevista invece nel rapporto Portes Ouvertes poicheacute non egrave stato possibile raccogliere informazioni) Meno importante sembra invece il tasso di crescita della diffusione dellrsquoindice di ostilitagrave classificato ldquoaltordquo o ldquomolto altordquo da parte dei Governi riguarda il 29 dei Paesi nel 2012 rispetto al 28 del 2011 e il 20 del 2007 Dal rapporto risulta che il maggiore incremento di questi valore egrave riscontrato in Europa nel Medio Oriente e in Nord Africa Considerando insieme i due indicatori sono il 43 dei 198 Paesi analizzati quelli con i valori di ostilitagrave piugrave alti e considerando che alcuni di essi sono anche molto popolati risulta che il 76 della popolazione mondiale vive in Paesi nei quali si riscontrano livelli significativi di ostilitagrave religiosa in crescita rispetto al 74 del 2011 e il 68 del 2007

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Le ostilitagrave nei confronti di luoghi o persone su base religiosa hanno raggiunto nel 2012 il picco piugrave alto negli ultimi sei anni

Con riferimento ai gruppi religiosi monitorati il Rapporto evidenzia che i musulmani e gli ebrei sono i gruppi religiosi che hanno sperimentato i piugrave elevati indici di ostilitagrave nei sei anni considerati mentre le comunitagrave cristiane e musulmane essendo le piugrave diffuse sono le comunitagrave che hanno subito ostilitagrave in un maggior numero di Paesi (110 e 109 rispettivamente)

VVVAAARRRIIIEEE

Rapporto 2014 di Hunman Rights Watch

Puntuale come ogni anno egrave stato reso pubblico lo scorso 21 gennaio il 24deg Rapporto dellrsquoorganizzazione Human Rights Watch sui fatti che hanno interessato 90 Paesi nel mondo in tema di diritti umani Kenneth Roth direttore dellrsquoorganizzazione ha evidenziato tre aree di particolare criticitagrave che hanno caratterizzato il 2013 Primo punto il massacro non denunciato di civili in Siria che ha suscitato orrore e indignazione nellrsquoopinione pubblica ma non sufficientemente da costringere i leader della terra a fare pressioni percheacute tutto ciograve cessasse in spregio del principio piugrave volte affermato del ldquoResponsibility to Protectrdquo Secondo punto ha sottolineato come in alcuni Paesi lrsquoaffermazione formale di una maggioranza attraverso le elezioni ha fatto emergere una classe politica cha ha esercitato la leadership senza alcun rispetto per le minoranze e il dissenso come se i limiti allrsquoesercizio del potere essenziali per le democrazie non esistessero Terzo punto ha posto lrsquoattenzione sul contrasto del terrorismo che dopo lrsquo11 settembre 2011 ha portato allrsquoattuazione di programmi di difesa da parte degli Stati Uniti quali lo spionaggio di massa con potenti mezzi elettronici e lrsquouso di droni in zone di conflitto per colpire obiettivi specifici che hanno messo a rischio la libertagrave e la vita stessa delle persone Tuttavia ha affermato il direttore dellrsquoorganizzazione in un contesto cosigrave difficile sono stati compiuti passi avanti nel sistema internazionale di protezione dei diritti umani Il Consiglio dei diritti umani dellrsquoONU sta seguendo da vicino alcune situazioni particolarmente difficili (Corea del Nord e Sri Lanka) e si stanno elaborando due ulteriori accordi internazionali a tutela di due fasce di popolazione particolarmente vulnerabili i lavoratori domestici con particolare attenzione ai diritti delle donne e i minatori e altri lavoratori la cui salute egrave messa a rischio dallrsquouso illegale di mercurio Come in passato il Rapporto egrave suddiviso in tre parti una prima parte contenente saggi nei quali sono approfondite alcune problematiche una seconda parte di foto ed una terza parte con monografie di singoli Stati limitatamente a quegli Stati nei quali la tutela dei diritti umani presenta aspetti problematici Nel Rapporto di questrsquoanno i temi affrontati nella parte iniziale sono lrsquoevoluzione dellrsquoapproccio al contrasto del traffico di droga il rapporto tra sviluppo e diritti umani il diritto alla privacy Le foto invece documentano le spose bambine in Sud Sudan lrsquoimpatto sulla tutela dei diritti umani in Russia dei giochi olimpici a Sochi e la tragedia umanitaria e la situazione dei diritti umani nella Repubblica Centroafricana

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Nel 2013 sono state rilevate atrocitagrave di massa prepotenze delle maggioranze e abusi dellrsquoantiterrorismo ma anche lotte per i diritti

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IIINNNDDDIIICCCEEE

UNIONE EUROPEA 4 UUNNIIOONNEE EEUURROOPPEEAA 44

PARLAMENTO EUROPEO 4 PPAARRLLAAMMEENNTTOO EEUURROOPPEEOO 44La Plenaria del Parlamento europeo per i diritti umani nel mondo4

COMMISSIONI PARLAMENTARI 5 CCOOMMMMIISSSSIIOONNII PPAARRLLAAMMEENNTTAARRII 55Rapporto della Commissione diritti della donna e uguaglianza di genere sulla prostituzione5

COMMISSIONE EUROPEA 6 CCOOMMMMIISSSSIIOONNEE EEUURROOPPEEAA 66LrsquoEuropa a sostegno della libertagrave religiosa 6

CONSIGLIO DELLrsquoUNIONE EUROPEA 6 CCOONNSSIIGGLLIIOO DDEELLLLrsquorsquoUUNNIIOONNEE EEUURROOPPEEAA 66In vigore dal 1 gennaio il nuovo regolamento sullrsquoasilo6

CONSIGLIO DrsquoEUROPA 7 CCOONNSSIIGGLLIIOO DDrsquorsquoEEUURROOPPAA 77

ASSEMBLEA PARLAMENTARE 7 AASSSSEEMMBBLLEEAA PPAARRLLAAMMEENNTTAARREE 77Sessione plenaria dellrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa su immigrazione e

razzismo 7 COMMISSIONE AFFARI SOCIALI SANITAgrave E SVILUPPO SOSTEN BILE 8 CCOOMMMMIISSSSIIOONNEE AAFFFFAARRII SSOOCCIIAALLII SSAANNIITTAgraveAgrave EE SSVVIILLUUPPPPOO SSOOSSTTEENNIIIBBIILLEE 88

La Commissione dellrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa discute di circoncisione8

CONGRESSO DELLE AUTORITArsquo LOCALI E REGIONALI 9 CCOONNGGRREESSSSOO DDEELLLLEE AAUUTTOORRIITTAArsquorsquo LLOOCCAALLII EE RREEGGIIOONNAALLII 99Congresso delle Autoritagrave locali e regionali per lrsquoinclusione 9

COMMISSARIO PER I DIRITTIUMANI 9 CCOOMMMMIISSSSAARRIIOO PPEERR II DDIIRRIITTTTIIUUMMAANNII 99Il Commissario per i diritti umani sullrsquoantisemitismo 9

ORGANIZ AZIONE DELLE NAZIONI UNITE 10 OORRGGAANNIIZZZZZAAZZIIOONNEE DDEELLLLEE NNAAZZIIOONNII UUNNIITTEE 1100

UFFICIO DELLrsquoALTO COMMISSARIO PER I DIRITTI UMANI 10 UUFFFFIICCIIOO DDEELLLLrsquorsquoAALLTTOO CCOOMMMMIISSSSAARRIIOO PPEERR II DDIIRRIITTTTII UUMMAANNII 1100LrsquoUfficio dellrsquoAlto Commissario per i diritti umani a sostegno delle minoranze religiose 10

FONDO NAZIONI UNITE PER LrsquoINFANZIA (UNICEF) 11 FFOONNDDOO NNAAZZIIOONNII UUNNIITTEE PPEERR LLrsquorsquoIINNFFAANNZZIIAA ((UUNNIICCEEFF)) 1111Rapporto Unicef 2014 sullo stato dellrsquoinfanzia 11

LA COMUNITAgrave INTERNAZIONALE CELEBRA 12 LLAA CCOOMMUUNNIITTAgraveAgrave IINNTTEERRNNAAZZIIOONNAALLEE CCEELLEEBBRRAA 1122

GIORO DELLA MEMORIA ‐ 27 GENNAIO 12 GGIIOORROO DDEELLLLAA MMEEMMOORRIIAA ‐‐ 2277 GGEENNNNAAIIOO 1122

VARIE SULLA LIBERTArsquo RELIGIOSA 14 VVAARRIIEE SSUULLLLAA LLIIBBEERRTTAArsquorsquo RREELLIIGGIIOOSSAA 1144

Portes Ouvertes France sulle persecuzioni dei cristiani 14 Pew Report sulle persecuzioni su base religiosa 15

VARIE 16 VVAARRIIEE 1166

Rapporto 2014 di Hunman Rights Watch 16

LLLEEEGGGEEENNNDDDAAA

UE =Unione Europea CE = Commissione europea PE = Parlamento europeo DROI = Commissione parlamentare per i diritti dellrsquouomo FEMM = Commissione parlamentare per i diritti della donna e dellrsquouguaglianza di genere JURI = Commissione parlamentare giuridica LIBE = Commissione parlamentare per le libertagrave civili giustizia e affari interni PETI = Commissione parlamentare per le petizioni EASO = Ufficio europeo di sostegno per lrsquoasilo EIGE = Istituto europeo per lrsquouguaglianza di genere FRA = Agenzia dellrsquoUnione Europa per i diritti fondamentali CoE = Consiglio drsquoEuropa CM = Comitato dei Ministri APCE = Assemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa CEDU = Corte europea dei diritti dellrsquouomo ECRI = Commissione del Consiglio drsquoEuropa contro il razzismo e la xenofobia CPT = Comitato del Consiglio drsquoEuropa contro la tortura e i trattamenti inumani e degradanti OSCE = Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa ODIHR = Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti umani OHCHR = Ufficio dellrsquoalto Commissario per i diritti umani ONU = Organizzazioni delle Nazioni Unite ONG = Organizzazioni non Governative

_______________________________________________________________ NB La traduzione delle citazioni nel testo egrave a cura della redazione

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UUUNNNIIIOOONNNEEE EEEUUURRROOOPPPEEEAAA

PPPAAARRRLLLAAAMMMEEENNNTTTOOO EEEUUURRROOOPPPEEEOOO

La Plenaria del Parlamento europeo per i diritti umani nel mondo

Nel corso della sessione plenaria del Parlamento europeo che si egrave svolta a Strasburgo dal 13 al 16 gennaio la Grecia egrave subentrata alla Lituania nella Presidenza dellrsquoUnione europea per il primo semestre 2014 Il primo ministro greco Antonis Samaras ha presentato di fronte al Parlamento le prioritagrave della Presidenza greca sottolineando che lobiettivo principale saragrave quello di stimolare la crescita e loccupazione ma ha anche chiesto una maggiore condivisione degli oneri legati alla politica dellimmigrazione La discussione che ne egrave seguita ha messo in evidenza lrsquoinsufficienza delle strategie fino ad oggi adottate per affrontare la crisi nei diversi Paesi europei con accenni molto critici al ruolo dellrsquoUnione monetaria stessa che gravi danni hanno causato ai diritti delle popolazioni in particolare in Grecia Nel discorso di apertura dei lavori il Presidente del Parlamento Charles Schulz si egrave congratulato con la Lettonia per aver aderito diciottesimo Paese alleuro Ha sottolineato inoltre il sostegno del Parlamento alla prossima Conferenza dellONU sul futuro della Siria che mettendo insieme il regime siriano lopposizione e tutti i partner internazionali intende avviare un processo che porti alla fine della guerra civile e alla formazione di un governo di transizione Nel corso dei lavori il Parlamento europeo nella giornata del 16 gennaio ha approvato tre risoluzioni separate riguardanti lrsquouna la situazione dei difensori dei diritti umani in Cambogia e Laos contenente con riferimento a questrsquoultimo Paese anche la richiesta di chiarimenti sulla scomparsa di Sombath Somphone agricoltore attivista dei diritti umani lrsquoaltra nella quale si chiede lrsquoimmediata cessazione della repressione in Bangladesh scoppiata in occasione delle ultime elezioni e la terza per condannare le minacce e le discriminazioni nei confronti delle persone LGBTI (lesbiche gay bisessuali transessuali e intersessuali) con particolare riferimento alle politiche in atto in Uganda Nigeria Russia e India Il Parlamento ha quindi approvato una risoluzione volta a sottolineare la necessita di individuare una strategia europea per i senza tetto che affronta il problema dal punto di vista dellrsquoaccoglienza della qualitagrave dei servizi e dellrsquo assistenza oltre che della nazionalitagrave dei senza tetto Evidenzia inoltre la necessitagrave di mettere in atto politiche di prevenzione con particolare attenzione alle giovani generazioni Pur attribuendo la responsabilitagrave primaria in questo campo agli Stati e alle amministrazioni locali secondo il principio di sussidiarietagrave il Parlamento europeo ha sostenuto con questa risoluzione che anche lrsquoUnione europea deve adottare misure complementari al fine di garantire standard di tutela dei diritti dei senza fissa dimora in tutti i Paesi

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Diritti umani e assistenza ai senza tetto sono stati tra i temi trattati nel corso della sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo

In questa direzione egrave orientata la strategia per la crescita ldquoEuropa 2020rdquo che nellrsquoambito delle politiche contro la povertagrave pone la tutela dei diritti dei senza fissa dimora tra gli obiettivi prioritari a sostegno del quale sono destinati fondi previsti nel pacchetto europeo di investimenti sociali

CCCOOOMMMMMMIIISSSSSSIIIOOONNNIII PPPAAARRRLLLAAAMMMEEENNNTTTAAARRRIII

Rapporto della Commissione diritti della donna e uguaglianza di genere sulla prostituzione

La Commissione diritti delle donne e paritagrave di genere del Parlamento europeo ha reso pubblico il Rapporto Sexual Exploitation and Prostitution and its Impact on Gender Equality nel quale viene sintetizzato il recente dibattito sul tema della prostituzione il traffico degli esseri umani e la paritagrave di genere Lrsquoanalisi dei diversi approcci adottati in alcuni Paesi (regulatory approach in Olanda e Germania abolitionist approach in Spagna e Svezia) mettono in ogni caso in evidenza lo stretto legame tra esercizio della prostituzione e la disparitagrave di genere cioegrave la disuguaglianza nella detenzione del potere tra uomo e donna che rende difficilmente definibile quando e come lrsquoesercizio della prostituzione possa essere frutto di una libera scelta professionale Questa condizione egrave resa piugrave complessa dallrsquoingresso nel settore di molte donne immigrate vittime di traffico spesso la parte piugrave vulnerabile della popolazione I dati statistici presentati nel Rapporto sebbene frutto di stime dimostrano lrsquoesistenza di un fenomeno che raggiunge i 40‐42 milioni di persone delle quali il 90 dipendenti da un protettore Altre statistiche dimostrano che 1 prostituta su 7 egrave vittima di traffico mentre statistiche elaborate da alcuni Stati membri parlano di percentuali che si aggirano dal 60‐90 Tutti sono comunque concordi nel riconoscere una forte correlazione tra prostituzione e violenza che se non esercitata dai protettori o dai trafficanti egrave spesso associata ai comportamenti dei clienti La distinzione a livello teorico tra la prostituzione come libera scelta o come effetto di sfruttamento sessuale egrave molto difficile da riscontrare nella realtagrave in quanto molte sono le variabili che possono influire sulla effettiva libertagrave nella scelta del lavoro delle donne che praticano la prostituzione per professione di cui bisognerebbe tener conto Nelle posizioni degli organismi internazionali la prostituzione non puograve essere riconosciuta come attivitagrave economica legittima in quanto contraria ai principi di paritagrave di genere sanciti dalla Carta dei diritti Fondamentali dellrsquoUnione europea Coerenti con questa affermazione sono altri strumenti elaborati a livello europeo quali la Direttiva 200481EC che stabilisce lrsquoobbligo per gli Stati membri di introdurre standard minimi per lrsquoaccoglienza delle donne immigrate vittime di traffico se cooperano per lrsquoidentificazione dei loro sfruttatori o la Direttiva europea 201136EU che raccomanda agli Stati membri di punire lrsquouso di servizi o oggetti di sfruttamento in particolare coloro che acquistano servizi sessuali da persone trafficate

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Presentato il Rapporto sullo sfruttamento sessuale e la prostituzione che analizza i diversi approcci adottati dagli Stati membri nei confronti di questo problema mettendolo in relazione con il traffico di esseri umani per sfruttamento sessuale prevalentemente di donne

Nellrsquoottobre 2013 50 membri del Parlamento europeo hanno aderito alla campagna dellrsquoEuropean Womenrsquos Lobby ldquoTogethet for a Europe free from Prostitutionrdquo che da anni opera con questo obiettivo

CCCOOOMMMMMMIIISSSSSSIIIOOONNNEEE EEEUUURRROOOPPPEEEAAA

LrsquoEuropa a sostegno della libertagrave religiosa

La Commissione europea sottolinea il ruolo svolto dallrsquoEuropa nella promozione dei diritti umani nel mondo in particolare della libertagrave religiosa Lrsquoeuroparlamentare italiana Lara Comi ha presentato unrsquointerrogazione al Parlamento europeo preoccupata per i frequenti attacchi contro le minoranze cristiane in Paesi a prevalenza musulmana chiedendo quali siano i progetti dellrsquoUnione europea a promozione della libertagrave religiosa nellrsquoambito della cooperazione internazionale quali le conseguenze previste negli accordi internazionali per il mancato rispetto di uno dei valori fondanti dellrsquoEuropa e in generale se la Commissione ritenga che si possa parlare di una questione ldquocristianirdquo in alcuni Paesi Per la Commissione ha risposto lrsquoAlto rappresentante per la politica estera e di difesa dellrsquoUnione europea Catherine Ashton che nel suo intervento ha sottolineato il forte impegno dellrsquoEuropa nella promozione dei diritti umani che si esplica anche attraverso accordi politici quadro con alcuni Paesi quale presupposto per ogni altra possibile relazione di tipo economico e commerciale Gli orientamenti sulla libertagrave religiosa adottati dallrsquoUnione europea nel 2013 ha affermato la Aschton ldquoindicano che lrsquoUnione europea prenderagrave in considerazione le violazioni della libertagrave di religione o di credo al momento di stabilire le misure appropriate ai sensi delle clausole sui diritti umani compresa la possibilitagrave di sospensione della cooperazione in particolare per quanto concerne lrsquoassistenza finanziariardquo In merito ai progetti finanziati dallrsquoUnione europea attraverso lrsquoEuropean instrument for Human Rights and Democracy (EIHRD) la Ashton ha evidenziato che su un budget di 20 milioni di euro destinati a finanziare nel 2014 progetti per la promozione di diritti umani 5 milioni sono stati destinati a progetti di tutela della libertagrave religiosa e di credo

CCCOOONNNSSSIIIGGGLLLIIIOOO DDDEEELLLLLLrsquorsquorsquoUUUNNNIIIOOONNNEEE EEEUUURRROOOPPPEEEAAA In vigore dal 1 gennaio il nuovo regolamento sullrsquoasilo

Dal 1 gennaio 2014 egrave entrato in vigore il Regolamento (UE) n 6042rsquo13 cosiddetto Dublino III che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente ad esaminare le domande di protezione internazionale presentate da cittadini di un Paese terzo o apolidi Questo significa che sulla base dellrsquoesperienza acquisita nel corso degli anni sono stati introdotti accorgimenti che rendono piugrave sicura e piugrave accessibile la procedura per la protezione internazionale dei richiedenti asilo uniformando anche le procedure e i tempi da adottare in tutti i Paesi

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Le novitagrave del regolamento mirano a preservare il fondamentale diritto del rifugiato di accedere alla procedura amministrativa prevista

Rispetto alle norme fino ad oggi applicate con lrsquoentrata in vigore del Regolamento Dublino III diventano inoltre operative alcune variazioni importanti che pur confermando il dovere del primo Stato di accoglienza di esaminare la richiesta di asilo in particolare in alcune circostanze (es ingresso illegale in un Paese) consentono di tenere in considerazione le situazioni personali e famigliari di fatto A questo scopo il regolamento prevede infatti anche una ridefinizione ldquoallargatardquo del concetto di parente familiare e persone a carico introduce il concetto di rappresentante del minore non accompagnato e lrsquoobbligo sancito da convenzioni internazionali di considerare sempre in ogni decisione il superiore interesse del minore Prevede inoltre lrsquoimpossibilitagrave per le amministrazioni di trasferire il richiedente in uno Stato nel quale possa correre il rischio di trattamenti disumani o degradanti oltre allrsquoobbligo di fornire loro informazioni e di effettuare dei colloqui prima di deciderne il trasferimento A detta degli operatori del settore questo nuovo regolamento rappresenta un importante passo avanti nel rendere il sistema di protezione e asilo europeo piugrave rispondente ai bisogni dei singoli anche se non tiene sufficientemente conto delle sensibili differenze esistenti tra i sistemi giuridici e sociali di accoglienza dei diversi Paesi e tra i relativi sistemi economici e produttivi da cui dipendono le reali possibilitagrave di offrire assistenza degli stessi Stati e le effettive prospettive di vita delle persone accolte

CCCOOONNNSSSIIIGGGLLLIIIOOO DDDrsquorsquorsquoEEEUUURRROOOPPPAAA

AAASSSSSSEEEMMMBBBLLLEEEAAA PPPAAARRRLLLAAAMMMEEENNNTTTAAARRREEE Sessione plenaria dellrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa su immigrazione e razzismo

Si egrave svolta a Strasburgo dal 27 al 31 gennaio la Sessione invernale dellrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa che ha iniziato i lavori con la elezione del nuovo presidente nella persona della parlamentare lussemburghese Anne Brasseur la seconda donna nella storia dellrsquoistituzione a ricoprire questo incarico in sostituzione di Jean Claude Mignon La nomina vale per lrsquoanno in corso rinnovabile per un altro anno Sono stati altresigrave nominati i Presidenti delle diverse Commissioni parlamentari ed un componente della Corte europea dei diritti dellrsquouomo nella persona del giudice danese Jon Fridrik Kjoslashlbro Nel corso dellrsquoincontro sono stati discussi approfonditamente i temi dellrsquointegrazione degli immigrati e dellrsquoaccoglienza dei rifugiati Ersquo stata adottata la Risoluzione 1972 (2014) Migrants ensuring they are a benefit for European host Societies nella quale si sottolinea la necessitagrave di riconoscere lrsquoapporto positivo dellrsquoimmigrazione allo sviluppo culturale ed economico dellrsquoEuropa

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Immigrazione xenofobia e razzismo rifugiati cooperazione UE e Consiglio drsquoEuropa sono stati i temi piugrave importanti discussi nel corso della sessione invernale dellrsquoAssemblea parlamentare

contrastando infondati pregiudizi sulle minacce che essa rappresenterebbe per lrsquooccupazione e la sicurezza Con la Risoluzione 1967 (2014) A strategy to prevent racism and intolerance in Europe i parlamentari del Consiglio drsquoEuropa hanno espresso una forte condanna delle crescenti forme di razzismo e intolleranza rilevate nella societagrave motivate da argomentazioni sempre piugrave diversificate (immigrazione colore della pelle orientamento sessuale appartenenza etnica credenze religiose lingua) individuando la necessitagrave di adottare un approccio integrato atto a contrastare i crimini di odio e il linguaggio razzista Un accenno egrave stato fatto anche ai comportamenti razzisti rilevati tra le forze di polizia argomento approfondito a parte nella Risoluzione 1968 (2014) Tackling racism in the police nella quale si raccomanda ai Governi di porre seri rimedi a questo che viene considerato un problema che mina la credibilitagrave delle istituzioni Sul tema del razzismo antisemitismo e intolleranza numerosi sono stati gli interventi dei parlamentari italiani LrsquoAssemblea egrave stata inoltre impegnata in unrsquoampia discussione sui temi dellrsquoAsilo che ha portato allrsquoadozione della Risoluzione 1971 (2014) Syrian refugees how to organise and support International assistance I Parlamentari presenti hanno espresso gratitudine ai Paesi limitrofi (Turchia Giordania Libano e Iraq) e agli Stati membri che hanno accettato di accogliere migliaia di profughi provenienti dalla Siria Hanno posto tuttavia al centro della discussione la necessitagrave che lrsquoEuropa si doti di politiche generali di asilo condivise da tutti gli Stati al fine di assicurare una equilibrata distribuzione tra i Paesi della domande di asilo da un lato e garantire a tutti i richiedenti asilo standard di accoglienza omogenei dallrsquoaltro Una presenza particolarmente significativa egrave stata quella del Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz che ha auspicato il rafforzamento della cooperazione tra il Parlamento europeo e lrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa nellrsquoimpegno per la tutela dei diritti umani della democrazia e dello stato di diritto anche in vista delle prossime elezioni europee Ha inoltre affermato che lrsquoimminente adesione dellrsquoUnione europea alla Convenzione europea dei diritti dellrsquouomo rappresenteragrave un momento importante nel percorso verso la convergenza e la coerenza delle politiche su questi temi tra i vari organismi europei

CCCOOOMMMMMMIIISSSSSSIIIOOONNNEEE AAAFFFFFFAAARRRIII SSSOOOCCCIIIAAALLLIII SSSAAANNNIIITTTAgraveAgraveAgrave EEE SSSVVVIIILLLUUUPPPPPPOOO SSSOOOSSSTTTEEENNNIIIBBBIIILLLEEE La Commissione dellrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa discute di circoncisione

Il 28 gennaio a margine dellrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa la Commissione Affari sociali sanitagrave e sviluppo sostenibile ha organizzato unrsquoaudizione alla quale hanno partecipato almeno 300 persone per approfondire il tema del diritto dei minori allrsquointegritagrave fisica con riferimento alla pratica di circoncisione maschile Lrsquoapprofondimento su questo tema egrave stato richiesto dallrsquoAssemblea a seguito delle polemiche connesse allrsquoapprovazione della Risoluzione 1952(2013) e della Raccomandazione 2023(2013) sul diritto dei bambini allrsquointegritagrave fisica nella quale la parlamentare tedesca Marlene Rupprecht relatrice della proposta aveva posto sullo stesso piano la circoncisione maschile per motivi religiosi con le mutilazioni genitali femminili Allrsquoaudizione sono stati invitati parlamentari e la stessa Marlene Rupprecht rappresentanti di confessioni religiose in particolare ebraiche e islamiche medici specialisti della materia

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Medici leader religiosi e parlamentari discutono di circoncisine maschile

Nel corso del dibattito la relatrice della risoluzione ha difeso le decisione prese a suo tempo dallrsquoAssemblea parlamentare sostenendo di aver trattato la materia con prudenza alcuni dei medici presenti hanno sottolineato i benefici della circoncisione nella prevenzione delle infezioni mentre altri hanno messo in evidenza gli effetti negativi sulla psiche dei bambini provocati dal dolore connesso allrsquointervento I leader religiosi rabbini e imam hanno difeso la possibilitagrave di esercitare tale pratica in nome del diritto della libertagrave di religione garantita dalla Convenzione europea dei diritti dellrsquouomo La discussione egrave stata alimentata anche attraverso documentari presentati a sostegno delle diverse posizioni

CCCOOONNNGGGRRREEESSSSSSOOO DDDEEELLLLLLEEE AAAUUUTTTOOORRRIIITTTAAArsquorsquorsquo LLLOOOCCCAAALLLIII EEE RRREEEGGGIIIOOONNNAAALLLIII Congresso delle Autoritagrave locali e regionali per lrsquoinclusione

Rafforzamento ed avvio di progetti europei per lrsquoinclusione dei Rom e dei Sinti in alcune cittagrave italiane Si egrave svolto a Milano il 18 gennaio un Convegno patrocinato dal Consiglio drsquoEuropa e dal Comune di Milano per lanciare due importanti progetti ROMACT and ROMED2 sullrsquoinclusione delle popolazioni Rom nelle politiche per la casa lrsquoistruzione e il lavoro Al Convegno hanno partecipato Gabriella Battaini Dragoni Vice segretario generale del Consiglio drsquoEuropa il Ministro italiano per lrsquointegrazione Ceacutecile Kyenge e il sottosegretario del ministero del lavoro e delle politiche sociali Cecilia Guerra il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il Vice presidente del Congresso delle Autoritagrave locali e regionali John Warmisham Il progetto ROMACT sostenuto dallrsquo European Alliance of Cities and Regions for Roma Inclusion saragrave realizzato in Italia Ungheria Bulgaria Romania e Slovacchia con lrsquoobiettivo di formare una classe amministrativa e politica sulle tematiche dellrsquoinclusione delle popolazioni Rom Il progetto ROMED2 rappresenta invece la prosecuzione di un programma giagrave in corso di realizzazione finalizzato specificamente alla formazione di mediatori culturali per incoraggiare e facilitare la partecipazione delle comunitagrave Rom alla vita democratica delle Amministrazioni locali Nel corso del Convegno sono state presentate alcune esperienze italiane (Napoli Bari e Pavia) dai rispettivi sindaci e son state discusse dalle comunitagrave Rom stesse e dalle associazioni di volontariato altre realtagrave

CCCOOOMMMMMMIIISSSSSSAAARRRIIIOOO PPPEEERRR III DDDIIIRRRIIITTTTTTIIIUUUMMMAAANNNIII Il Commissario per i diritti umani sullrsquoantisemitismo

Nils Muižnieks Commissario per i diritti umani del Consiglio drsquoEuropa nel suo Human Rights Comment del 23 gennaio ha attirato lrsquoattenzione sulla continua crescita del sentimento antisemita in Europa Le ricerche condotte in alcuni Paesi rilevano questa tendenza confermata da recenti

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Comportamenti e opinioni antisemite preoccupano il Commissario per i diritti umani del Consiglio drsquoEuropa

episodi di particolare gravitagrave accaduti ad esempio in Ungheria Francia e Romania di fronte ai quali tuttavia quasi tutte le autoritagrave statali hanno reagito con energia e determinazione I dati forniti da unrsquoindagine dellrsquoAgenzia europea per i diritti fondamentali (FRA) resi noti alla fine del 2013 denunciano infatti che il 76 degli ebrei intervistati ha riferito di percepire una certa acutizzazione dellrsquoatteggiamento antisemita nel corso degli ultimi cinque anni sebbene la maggior parte di essi non abbia sperimentato attacchi diretti Il Commissario richiamando quali possono essere le conseguenze di questa diffusa cultura dellrsquoodio ha invitato le autoritagrave a ldquonon dimenticare mai che lrsquoantisemitismo egrave servito e serve tuttora come pretesto e giustificazione per discriminazioni e violenze e persino omicidirdquo Gli Stati europei devono attrezzarsi per contrastare efficacemente ogni forma di antisemitismo ha affermato il Commissario a partire dalla condanna tempestiva dei discorsi e degli attacchi antisemiti e razzisti e dalla raccolta sistematica di dati statistici su episodi di questo tipo Considerando perograve la forte correlazione tra comportamenti antisemiti e comportamenti razzisti e xenofobi il Commissario ha espresso lrsquoopinione che sia opportuno adottare misure di contrasto a vasto raggio per combattere contemporaneamente lrsquointolleranza il razzismo la xenofobia e lrsquoantisemitismo con il coinvolgimento delle istituzioni ma anche di altri attori quali le comunitagrave ebraiche le associazioni di volontariato e di difesa dei diritti umani la societagrave civile Ha anche sostenuto la necessitagrave che questi comportamenti debbano avere anche conseguenze giudiziarie certe per coloro che li mettono in atto Il Commissario ha infine raccomandato di non perdere di vista i tentativi altrettanto gravi di negazionismo e di banalizzazione dellrsquoOlocausto che oggi possono usufruire di mezzi di comunicazione molto efficienti Citando le parole di una sentenza della Corte europea dei diritti dellrsquouomo 2033 Garaudy v France ha affermato inoltre ldquola negazione o la distorsione di questo tipo di fatti storici mina i valori sui quali egrave basata la lotta al razzismo e allrsquoantisemitismo e costituisce una seria minaccia allrsquoordine pubblicordquo In considerazione di ciograve non ha esitato a raccomandare agli Stati di prevedere norme volte a punire anche questi comportamenti Ha citato in proposito una campagna del Consiglio drsquoEuropa ldquoNo hate speechrdquo che si propone di contrastare lrsquoantisemitismo con una particolare attenzione allrsquouso del linguaggio

OOORRRGGGAAANNNIIIZZZZZZAAAZZZIIIOOONNNEEE DDDEEELLLLLLEEE NNNAAAZZZIIIOOONNNIII UUUNNNIIITTTEEE

UUUFFFFFFIIICCCIIIOOO DDDEEELLLLLLrsquorsquorsquoAAALLLTTTOOO CCCOOOMMMMMMIIISSSSSSAAARRRIIIOOO PPPEEERRR III DDDIIIRRRIIITTTTTTIII UUUMMMAAANNNIII

LrsquoUfficio dellrsquoAlto Commissario per i diritti umani a sostegno delle minoranze religiose

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Da piugrave parti arrivano le denunce sullrsquoaumento delle persecuzioni nei confronti dei cristiani nel mondo

Josephine Adaza una donna nigeriana appartenente alla minoranza cristiana ha recentemente dichiarato che egrave necessario proteggere i diritti delle minoranze nel suo Paese al fine di evitare perdite di vite umane La minoranza cristiana ha spiegato rappresenta almeno il 5 della popolazione nel nord della Nigeria e con lrsquointroduzione della sharia in 12 Stati molti cristiani sono costretti a lasciare le loro terre e a cercare rifugio nei Paesi vicini Josephine Adaza ha fatto questa dichiarazione nel corso della sua presenza allrsquoONU per seguire un programma di formazione per rappresentanti di minoranze sul funzionamento dei meccanismi ONU che prevede al termine un Forum di approfondimento di uno degli aspetti contemplati dalla Dichiarazione sui diritti delle persone appartenenti a minoranze nazionali etniche religiose e linguistiche Il Forum organizzato al termine dellrsquoultimo corso ha avuto appunto come tema ldquoBeyond freedom of religion or belief Guaranteeing the rights of religious minorities Rita Izsaacutek esperta indipendente dellrsquoONU per le minoranze nellrsquo intervento di apertura del Forum ha sottolineato che la tutela delle minoranze religiose non puograve essere limitata alla possibilitagrave di manifestare il proprio credo e di celebrare i propri riti ma va estesa a quelli che gli esperti hanno considerato i quattro pilastri dei diritti delle minoranze protezione dellrsquoesistenza e prevenzione delle violenze protezione e promozione dellrsquoidentitagrave uguaglianza e non discriminazione diritti a partecipare a tutti gli aspetti della vita pubblica

FFFOOONNNDDDOOO NNNAAAZZZIIIOOONNNIII UUUNNNIIITTTEEE PPPEEERRR LLLrsquorsquorsquoIIINNNFFFAAANNNZZZIIIAAA (((UUUNNNIIICCCEEEFFF))) Rapporto Unicef 2014 sullo stato dellrsquoinfanzia

Ersquo stato presentato a New York il 30 gennaio il Rapporto Unicef sullo stato dellrsquoinfanzia nel mondo che questrsquoanno ha come titolo Every child counts revealing disparities advancing childrenrsquos rights Il Rapporto 2014 vuole mettere in evidenza lrsquoimportanza delle statistiche nella determinazione delle politiche di sostegno ai 2 miliardi e 200 milioni di bambini che vivono in condizioni svantaggiate e nella valutazione degli effetti dei provvedimenti realizzati ldquoLa rilevazione e lrsquoelaborazione di dati statistici hanno reso possibile salvare e migliorare la vita di milioni di bambini specialmente dei piugrave deprivatirdquo ha detto Tessa Wardlaw capo del settore statistico dellrsquoUnicef aggiungendo ldquoUlteriori progressi possono essere compiuti se noi sappiamo quali bambini sono piugrave indietro dove i bambini e le bambini non frequentano la scuola dove le malattie sono piugrave ferali e dove mancano i principali servizi igienici I dati non possono di per seacute cambiare il mondo ma possono rendere il cambiamento possibile identificando i bisogni sostenendo le risposte e misurando i risultati rdquo Grazie alla produzione di statistiche oggi si puograve dire che la condizione dei minori nel mondo ha compiuto molti passi avanti dallrsquoapprovazione della Convenzione sui diritti del Fanciullo nel 1989 di cui ricorre il 25esimo anniversario e dalla inclusione di questo obiettivo tra gli obiettivi di sviluppo del millennio Dal 1990 oltre 90 milioni di bambini con meno di 5 anni sono stati salvati dalla morte e la frequenza della scuola primaria egrave aumentata nella media dal 53 allrsquo81 nel 2011

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Aumentata la scolarizzazione e ridotta la mortalitagrave infantile ma crsquoegrave ancora molto da fare percheacute ogni bambino veda riconosciuti i suoi diritti

A fronte di questi progressi il Rapporto mette in evidenza le forti disparitagrave ancora esistenti tra Paese e Paese sottolineando che ancora oggi a molti bambini sono negati i diritti fondamentali quali il diritto alla vita alla salute allrsquoistruzione ad una vita dignitosa Una denuncia molto forte contenuta nel Rapporto riguarda la mancata registrazione allrsquoanagrafe di almeno 230 milioni di bambini con percentuali piugrave alte in Asia meridionale e in Africa sub sahariana un indicatore di condizioni di povertagrave e di sfruttamento ma soprattutto di negazione del diritto presupposto di tutti gli altri del riconoscimento allrsquoesistenza Lrsquoanalisi dei dati disaggregata per area geografica e per settore fa emergere seppur in un trend complessivo positivo sacche di grande sofferenza sono 66 milioni 18000 al giorno i bambini al di sotto dei 5 anni morti nel 2012 per cause prevedibili con punte in Sierra Leone (182 vittime ogni 1000 bambini nati) in Angola (164) in Ciad (150) in Somalia (147) e in Congo (146) contro i 4 bambini morti ogni 1000 nati in Italia Forti sono ancora le differenze di genere lrsquo11 delle bambine si sposa prima dei 15 anni in Ciad solo 44 bambine su 100 maschi hanno accesso allrsquoistruzione quasi il 50 delle mogli tra i 15 e i 19 anni nei Paesi piugrave poveri giustifica il marito violento

LLLAAA CCCOOOMMMUUUNNNIIITTTAgraveAgraveAgrave IIINNNTTTEEERRRNNNAAAZZZIIIOOONNNAAALLLEEE CCCEEELLLEEEBBBRRRAAA

GIORO DELLA MEMORIA ‐ 27 GENNAIO

Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche smantellarono i cancelli del piugrave grande campo di concentramento nazista di Auschwitz ndashBirkenau in Polonia ponendo fine a quello che gli storici considerano il piugrave grande genocidio del lsquo900 LrsquoAssemblea generale dellrsquoOnu con la risoluzione n 607 1 Novembre 2005 ha stabilito che in questa data si celebrasse il ldquogiorno della Memoriardquo in ricordo delle vittime dellrsquoolocausto e come monito contro ogni forma di razzismo pregiudizio odio e settarismo Obiettivo dellrsquoAssemblea generale era la condanna degli Stati che avevano collaborato alla strage degli ebrei e di altre minoranze e lrsquoinvito a tutti gli Stati a mettere in atto iniziative volte a sensibilizzare lrsquoopinione pubblica su queste problematiche al fine di prevenire altri genocidi ONU Nella sede dellrsquoONU di Ginevra John Ashe Presidente della 68a Sessione dellrsquoAssemblea generale delle Nazioni Unite ha tenuto un discorso in memoria delle vittime dellrsquoolocausto Nel Palazzo delle Nazioni Unite sempre a Ginevra egrave stata inoltre allestita una mostra dedicata a Helga Pollak‐Kinsky bambina detenuta nel ghetto di Teresin dal titolo The girls of Room 28 ndash In Remembrance of the Children of the Theresienstadt ghetto La mostra inaugurata il 27 gennaio alla presenza della stessa Helga Pollak‐Kinsky oggi ottantatreenne egrave aperta al pubblico fino allrsquo11 febbraio Navi Pillay Alto Commissario per i diritti umani dellrsquoOnu nel commemorare le vittime della Shoah ha ampliato lo sguardo alle persecuzioni di interi popoli provocate dallrsquoodio che nonostante la rivelazione di che cosa sia stato lrsquoolocausto si sono ripetute nei decenni successivi in Cambogia a Srebrenica in Rwanda Ha affermato inoltre che ancora oggi in molte parti del mondo vi sono persone perseguitate per la loro razza religione origine orientamento sessuale e opinioni politiche come in Siria nella Repubblica centrafricana e Sud Sudan

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LrsquoUnesco che tra gli organismi delle Nazioni Unite dedica maggiore attenzione alla formazione delle nuove generazioni al dialogo tra le culture e le religioni ai valori della pace e della

convivenza ha presentato in occasione del Giorno della Memoria 2014 i risultati di unrsquoindagine condotta in collaborazione con il Georg Eckert Institute su come lrsquoOlocausto viene insegnato nelle scuole Lo studio dal titolo ldquoHolocaust Education in a Global Contextrdquo condotto in 125 Paesi rileva che lrsquoargomento dellrsquoOlocausto fa parte del patrimonio culturale scolastico di quasi tutti i Paesi anche se affrontato con maggiore o minore competenza Attraverso un approfondimento condotto in 26 Paesi su come lrsquoargomento viene affrontato sui libri di testo egrave stato infatti dimostrato che non esiste una narrazione unanimemente condivisa dellrsquoOlocausto ma che lrsquoargomento si presta a diverse valorizzazioni e interpretazioni a seconda del contesto storico geografico e della cultura dominante Nei Paesi occidentali il tema dellrsquoOlocausto ha una parte importante nei curricula scolastici mentre in altri parti del mondo egrave trattato allrsquointerno di altre problematiche ad esempio come uno degli aspetti della seconda guerra mondiale o come un episodio come altri di violazione dei diritti umani o come uno dei genocidi che hanno macchiato la storia dellrsquoumanitagrave Il libro inizia con una presentazione delle diverse metodologie di insegnamento dellrsquoOlocausto in Europa mette in evidenza come la Germania abbia trovato delle modalitagrave per trattare dei propri sensi di colpa e delle proprie responsabilitagrave come in Francia la memoria condivisa abbia richiesto continui aggiustamenti da parte dei promotori della trasmissione della memoria o come in Polonia possano coesistere due diverse memorie dellrsquoOlocausto una degli ebrei e una dei polacchi Dopo una disanima delle diverse situazioni il libro si conclude con lrsquoaffermazione del valore universale dello studio dellrsquoOlocausto poicheacute lrsquoapprofondimento della sua genesi e della sua dinamica offre utili elementi per la comprensione delle tragiche vicende che hanno insanguinato e stanno tuttrsquoora dilaniando le popolazioni di molte parti del mondo Coerentemente lrsquoUnesco egrave impegnato affincheacute la storia dellrsquoOlocausto e della lezione che se ne puograve trarre siano insegnate in tutto il mondo percheacute sente forte la responsabilitagrave di costruire il futuro dellrsquoumanitagrave di proteggere e promuovere la dignitagrave di tutti e porre le basi per una vera cittadinanza globale Unione europea LrsquoAlto rappresentante per la politica estera dellrsquoUnione europea Catherine Ashton ha ricordato con un messaggio il 27 gennaio le vittime di quello che ha chiamato il periodo piugrave nero della storia europea ed ha rivolto un pensiero speciale a tutti coloro che con coraggio e sacrificio hanno protetto i loro concittadini ebrei dalla persecuzione Osce Didier Burkhalter Presidente dellrsquoOSCE in carica per il 2014 ha affermato in occasione delle celebrazioni del giorno della Memoria che gli Stati devono impegnarsi di piugrave per contrastare lrsquoantisemitismo e il razzismo Ha sostenuto che ldquomanifestazioni di antisemitismo di discriminazioni nei confronti dei Rom e dei Sinti e altre forme di odio e intolleranza continuano a minacciare la stabilitagrave e la sicurezza in tutta la nostra regione Dobbiamo compiere dei passi avanti per contrastare questi comportamentirdquo

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LrsquoOsce ha da sempre dedicato una particolare attenzione a questi temi Attraverso lrsquoODIHR ha prodotto una serie di strumenti in cooperazione con il Museo Yad Vashem di Gerusalemme un manuale per insegnanti su come affrontare la preparazione del giorno della Memoria (Preparing Holocaust Memorial Days Suggestions for Educators) ha prodotto in passato uno studio dal titolo Education on the Holocaust and on Anti‐Semitism An Overview and Analysis of Educational Approaches nel quale sono riportate le buone pratiche realizzate dagli Stati e dalla societagrave civile le raccomandazioni e le nuove sfide nella formazione

In Italia In Italia la legge n 211 del 2000 ha indicato nel 27 gennaio ldquoil giorno della Memoriardquo anticipando la decisione dellrsquoAssemblea dellrsquoONU Da allora si sono moltiplicate le iniziative a livello istituzionale nelle scuole e a livello locale Nel programma di questrsquoanno delineato dal Comitato di coordinamento per le iniziative in ricordo della Shoah istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri la Memoria egrave stata declinata in vari modi Attraverso storie biografiche (il film Anita B e la rappresentazione teatrale 13419 La necessitagrave del ritorno) e approfondimenti culturali con la Tavola rotonda ldquoLe deportazioni degli ebrei e le stragi naziste contro civili in Italia una riflessione nel settantesimo anniversariordquo e la giornata di formazione presso la Scuola delrsquoamministrazione civile del Ministero dellrsquoInterno sulla conservazione della Memoria negli Archivi Ad esse si sono aggiunti la mostra 1938‐1945 La persecuzione degli ebrei in Italia Documenti per una storia realizzata a Modena con il coinvolgimento di due siti importanti del territorio come il Campo di Fossoli campo di transito per i deportati verso Auschwitz e Villa Emma di Nonantola luogo nel quale la cittadinanza ha salvato bambini destinati alla deportazione Ci sono stati inoltre incontri con i protagonisti della storia per rendere loro omaggio e ascoltare il loro messaggio tra questi quello tra i sopravvissuti e i giovani come ogni anno presso la Sinagoga di Roma e la consegna delle medaglie drsquoonore al Quirinale ai cittadini italiani deportati ed internati nei lager nazisti o ai loro discendenti Ma anche la rievocazione della Memoria sollecitata dagli oggetti con i violini recuperati nei campi di concentramento che hanno fatto sentire la loro voce dopo settantrsquoanni nellrsquoAuditorium di Roma Ed infine la trasmissione della Memoria alle giovani generazioni Frutto di questo impegno del Ministero dellrsquoistruzione dellrsquoUniversitagrave e della ricerca egrave lrsquoimmensa mole di lavori artistici esposta al Museo di Roma in Trastevere prodotti nelle scuole e premiati ogni anno dal Presidente della Repubblica nel corso della cerimonia al Quirinale il 27 gennaio Ma lo sono anche i viaggi organizzati ai luoghi della memoria che coinvolgono ogni anno centinaia di studenti e docenti Per avere soltanto unrsquoidea delle molte iniziative organizzate dalla Comunitagrave ebraica dagli enti locali e dai cittadini egrave possibile consultare il sito dellrsquoUCEI e il sito del Ministero dellrsquoInterno che riporta tutte le attivitagrave organizzate con il coinvolgimento delle Prefetture

VVVAAARRRIIIEEE SSSUUULLLLLLAAA LLLIIIBBBEEERRRTTTAAArsquorsquorsquo RRREEELLLIIIGGGIIIOOOSSSAAA

Portes Ouvertes France sulle persecuzioni dei cristiani

Lrsquoassociazione Portes Ouvertes France ha presentato il 9 gennaio lrsquoaggiornamento al 2013 di un monitoraggio sulle persecuzioni dei cristiani in cinquanta Paesi dal quale risulta una tendenza allrsquoaumento Con il termine persecuzioni in questo Rapporto si intendono oltre a veri e propri atti di violenza anche pressioni divieti e discriminazioni su base religiosa Gli indicatori che concorrono a determinare lrsquoindice di persecuzione fanno riferimento a limitazioni della libertagrave dei cristiani in vari ambiti nella vita privata in ambito famigliare nella comunitagrave nella Chiesa e nella vita pubblica

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Aumenta nel mondo il numero dei cristiani perseguitati secondo lrsquoorganizzazione

Per il dodicesimo anno consecutivo la Corea del Nord risulta al primo posto per le persecuzioni nei confronti dei cristiani al secondo posto si colloca la Somalia seguono tra i primi dieci Paesi la Siria lrsquoIraq lrsquoAfganistan lrsquoArabia Saudita le Maldive il Pakistan lrsquoIran lo Yemen Le previsioni per il 2014 danno un aumento generalizzato delle persecuzioni dei cristiani in generale con una particolare recrudescenza negli Stati attualmente in cima alla graduatoria e nellrsquoAfrica subsaharana Problemi sono previsti anche nei Paesi che hanno conosciuto la primavera araba Portes Ouvertes France fa parte di una rete di associazioni Open Doors che raggruppa una ventina di associazioni indipendenti che operano in piugrave di 60 Paesi dove le comunitagrave cristiane subiscono discriminazioni restrizioni al loro operato persecuzioni Pew Report sulle persecuzioni su base religiosa

Il Pew Research Center ha pubblicato il 14 gennaio il quinti Rapporto sulle ostilitagrave nei confronti delle religioni nel mondo nel quale sono riportati alcuni indicatori specifici di questo particolare fenomeno sintetizzati in due indici riguardanti 198 Paesi Due sono gli indicatori un indicatore volto a cogliere le ostilitagrave nei confronti delle religioni esercitate da privati individui o gruppi che comprendono atti violenza e di terrorismo discriminazioni insulti per lrsquoabbigliamento o altri simboli religiosi abusi un secondo indicatore relativo alle ostilitagrave dei Governi che comprende misure specifiche previste appositamente per contrastare lrsquoesercizio della fede e particolari culti per ostacolare le conversioni o discriminatorie nei confronti di fedeli di alcune religioni Dal Rapporto risulta che nel 2012 anno di riferimento lrsquoindice delle ostilitagrave nei confronti delle religioni quindi lrsquoindicatore volto a cogliere gli umori della societagrave classificato ldquoaltordquo o ldquomolto altordquo ha raggiunto la massima diffusione negli ultimi sei anni riguarda infatti un terzo (33) dei 198 Paesi analizzati nel 2012 contro il 29 del 2011 e il 20 del 2007 Questa tendenza egrave riscontrabile in tutti i maggiori Paesi dal Medio Oriente al Nord Africa dallrsquoAsia al Pacifico e per la prima volta in Cina (Ersquo esclusa la Corea del Nord dallrsquoanalisi prevista invece nel rapporto Portes Ouvertes poicheacute non egrave stato possibile raccogliere informazioni) Meno importante sembra invece il tasso di crescita della diffusione dellrsquoindice di ostilitagrave classificato ldquoaltordquo o ldquomolto altordquo da parte dei Governi riguarda il 29 dei Paesi nel 2012 rispetto al 28 del 2011 e il 20 del 2007 Dal rapporto risulta che il maggiore incremento di questi valore egrave riscontrato in Europa nel Medio Oriente e in Nord Africa Considerando insieme i due indicatori sono il 43 dei 198 Paesi analizzati quelli con i valori di ostilitagrave piugrave alti e considerando che alcuni di essi sono anche molto popolati risulta che il 76 della popolazione mondiale vive in Paesi nei quali si riscontrano livelli significativi di ostilitagrave religiosa in crescita rispetto al 74 del 2011 e il 68 del 2007

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Le ostilitagrave nei confronti di luoghi o persone su base religiosa hanno raggiunto nel 2012 il picco piugrave alto negli ultimi sei anni

Con riferimento ai gruppi religiosi monitorati il Rapporto evidenzia che i musulmani e gli ebrei sono i gruppi religiosi che hanno sperimentato i piugrave elevati indici di ostilitagrave nei sei anni considerati mentre le comunitagrave cristiane e musulmane essendo le piugrave diffuse sono le comunitagrave che hanno subito ostilitagrave in un maggior numero di Paesi (110 e 109 rispettivamente)

VVVAAARRRIIIEEE

Rapporto 2014 di Hunman Rights Watch

Puntuale come ogni anno egrave stato reso pubblico lo scorso 21 gennaio il 24deg Rapporto dellrsquoorganizzazione Human Rights Watch sui fatti che hanno interessato 90 Paesi nel mondo in tema di diritti umani Kenneth Roth direttore dellrsquoorganizzazione ha evidenziato tre aree di particolare criticitagrave che hanno caratterizzato il 2013 Primo punto il massacro non denunciato di civili in Siria che ha suscitato orrore e indignazione nellrsquoopinione pubblica ma non sufficientemente da costringere i leader della terra a fare pressioni percheacute tutto ciograve cessasse in spregio del principio piugrave volte affermato del ldquoResponsibility to Protectrdquo Secondo punto ha sottolineato come in alcuni Paesi lrsquoaffermazione formale di una maggioranza attraverso le elezioni ha fatto emergere una classe politica cha ha esercitato la leadership senza alcun rispetto per le minoranze e il dissenso come se i limiti allrsquoesercizio del potere essenziali per le democrazie non esistessero Terzo punto ha posto lrsquoattenzione sul contrasto del terrorismo che dopo lrsquo11 settembre 2011 ha portato allrsquoattuazione di programmi di difesa da parte degli Stati Uniti quali lo spionaggio di massa con potenti mezzi elettronici e lrsquouso di droni in zone di conflitto per colpire obiettivi specifici che hanno messo a rischio la libertagrave e la vita stessa delle persone Tuttavia ha affermato il direttore dellrsquoorganizzazione in un contesto cosigrave difficile sono stati compiuti passi avanti nel sistema internazionale di protezione dei diritti umani Il Consiglio dei diritti umani dellrsquoONU sta seguendo da vicino alcune situazioni particolarmente difficili (Corea del Nord e Sri Lanka) e si stanno elaborando due ulteriori accordi internazionali a tutela di due fasce di popolazione particolarmente vulnerabili i lavoratori domestici con particolare attenzione ai diritti delle donne e i minatori e altri lavoratori la cui salute egrave messa a rischio dallrsquouso illegale di mercurio Come in passato il Rapporto egrave suddiviso in tre parti una prima parte contenente saggi nei quali sono approfondite alcune problematiche una seconda parte di foto ed una terza parte con monografie di singoli Stati limitatamente a quegli Stati nei quali la tutela dei diritti umani presenta aspetti problematici Nel Rapporto di questrsquoanno i temi affrontati nella parte iniziale sono lrsquoevoluzione dellrsquoapproccio al contrasto del traffico di droga il rapporto tra sviluppo e diritti umani il diritto alla privacy Le foto invece documentano le spose bambine in Sud Sudan lrsquoimpatto sulla tutela dei diritti umani in Russia dei giochi olimpici a Sochi e la tragedia umanitaria e la situazione dei diritti umani nella Repubblica Centroafricana

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Nel 2013 sono state rilevate atrocitagrave di massa prepotenze delle maggioranze e abusi dellrsquoantiterrorismo ma anche lotte per i diritti

LLLEEEGGGEEENNNDDDAAA

UE =Unione Europea CE = Commissione europea PE = Parlamento europeo DROI = Commissione parlamentare per i diritti dellrsquouomo FEMM = Commissione parlamentare per i diritti della donna e dellrsquouguaglianza di genere JURI = Commissione parlamentare giuridica LIBE = Commissione parlamentare per le libertagrave civili giustizia e affari interni PETI = Commissione parlamentare per le petizioni EASO = Ufficio europeo di sostegno per lrsquoasilo EIGE = Istituto europeo per lrsquouguaglianza di genere FRA = Agenzia dellrsquoUnione Europa per i diritti fondamentali CoE = Consiglio drsquoEuropa CM = Comitato dei Ministri APCE = Assemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa CEDU = Corte europea dei diritti dellrsquouomo ECRI = Commissione del Consiglio drsquoEuropa contro il razzismo e la xenofobia CPT = Comitato del Consiglio drsquoEuropa contro la tortura e i trattamenti inumani e degradanti OSCE = Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa ODIHR = Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti umani OHCHR = Ufficio dellrsquoalto Commissario per i diritti umani ONU = Organizzazioni delle Nazioni Unite ONG = Organizzazioni non Governative

_______________________________________________________________ NB La traduzione delle citazioni nel testo egrave a cura della redazione

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UUUNNNIIIOOONNNEEE EEEUUURRROOOPPPEEEAAA

PPPAAARRRLLLAAAMMMEEENNNTTTOOO EEEUUURRROOOPPPEEEOOO

La Plenaria del Parlamento europeo per i diritti umani nel mondo

Nel corso della sessione plenaria del Parlamento europeo che si egrave svolta a Strasburgo dal 13 al 16 gennaio la Grecia egrave subentrata alla Lituania nella Presidenza dellrsquoUnione europea per il primo semestre 2014 Il primo ministro greco Antonis Samaras ha presentato di fronte al Parlamento le prioritagrave della Presidenza greca sottolineando che lobiettivo principale saragrave quello di stimolare la crescita e loccupazione ma ha anche chiesto una maggiore condivisione degli oneri legati alla politica dellimmigrazione La discussione che ne egrave seguita ha messo in evidenza lrsquoinsufficienza delle strategie fino ad oggi adottate per affrontare la crisi nei diversi Paesi europei con accenni molto critici al ruolo dellrsquoUnione monetaria stessa che gravi danni hanno causato ai diritti delle popolazioni in particolare in Grecia Nel discorso di apertura dei lavori il Presidente del Parlamento Charles Schulz si egrave congratulato con la Lettonia per aver aderito diciottesimo Paese alleuro Ha sottolineato inoltre il sostegno del Parlamento alla prossima Conferenza dellONU sul futuro della Siria che mettendo insieme il regime siriano lopposizione e tutti i partner internazionali intende avviare un processo che porti alla fine della guerra civile e alla formazione di un governo di transizione Nel corso dei lavori il Parlamento europeo nella giornata del 16 gennaio ha approvato tre risoluzioni separate riguardanti lrsquouna la situazione dei difensori dei diritti umani in Cambogia e Laos contenente con riferimento a questrsquoultimo Paese anche la richiesta di chiarimenti sulla scomparsa di Sombath Somphone agricoltore attivista dei diritti umani lrsquoaltra nella quale si chiede lrsquoimmediata cessazione della repressione in Bangladesh scoppiata in occasione delle ultime elezioni e la terza per condannare le minacce e le discriminazioni nei confronti delle persone LGBTI (lesbiche gay bisessuali transessuali e intersessuali) con particolare riferimento alle politiche in atto in Uganda Nigeria Russia e India Il Parlamento ha quindi approvato una risoluzione volta a sottolineare la necessita di individuare una strategia europea per i senza tetto che affronta il problema dal punto di vista dellrsquoaccoglienza della qualitagrave dei servizi e dellrsquo assistenza oltre che della nazionalitagrave dei senza tetto Evidenzia inoltre la necessitagrave di mettere in atto politiche di prevenzione con particolare attenzione alle giovani generazioni Pur attribuendo la responsabilitagrave primaria in questo campo agli Stati e alle amministrazioni locali secondo il principio di sussidiarietagrave il Parlamento europeo ha sostenuto con questa risoluzione che anche lrsquoUnione europea deve adottare misure complementari al fine di garantire standard di tutela dei diritti dei senza fissa dimora in tutti i Paesi

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Diritti umani e assistenza ai senza tetto sono stati tra i temi trattati nel corso della sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo

In questa direzione egrave orientata la strategia per la crescita ldquoEuropa 2020rdquo che nellrsquoambito delle politiche contro la povertagrave pone la tutela dei diritti dei senza fissa dimora tra gli obiettivi prioritari a sostegno del quale sono destinati fondi previsti nel pacchetto europeo di investimenti sociali

CCCOOOMMMMMMIIISSSSSSIIIOOONNNIII PPPAAARRRLLLAAAMMMEEENNNTTTAAARRRIII

Rapporto della Commissione diritti della donna e uguaglianza di genere sulla prostituzione

La Commissione diritti delle donne e paritagrave di genere del Parlamento europeo ha reso pubblico il Rapporto Sexual Exploitation and Prostitution and its Impact on Gender Equality nel quale viene sintetizzato il recente dibattito sul tema della prostituzione il traffico degli esseri umani e la paritagrave di genere Lrsquoanalisi dei diversi approcci adottati in alcuni Paesi (regulatory approach in Olanda e Germania abolitionist approach in Spagna e Svezia) mettono in ogni caso in evidenza lo stretto legame tra esercizio della prostituzione e la disparitagrave di genere cioegrave la disuguaglianza nella detenzione del potere tra uomo e donna che rende difficilmente definibile quando e come lrsquoesercizio della prostituzione possa essere frutto di una libera scelta professionale Questa condizione egrave resa piugrave complessa dallrsquoingresso nel settore di molte donne immigrate vittime di traffico spesso la parte piugrave vulnerabile della popolazione I dati statistici presentati nel Rapporto sebbene frutto di stime dimostrano lrsquoesistenza di un fenomeno che raggiunge i 40‐42 milioni di persone delle quali il 90 dipendenti da un protettore Altre statistiche dimostrano che 1 prostituta su 7 egrave vittima di traffico mentre statistiche elaborate da alcuni Stati membri parlano di percentuali che si aggirano dal 60‐90 Tutti sono comunque concordi nel riconoscere una forte correlazione tra prostituzione e violenza che se non esercitata dai protettori o dai trafficanti egrave spesso associata ai comportamenti dei clienti La distinzione a livello teorico tra la prostituzione come libera scelta o come effetto di sfruttamento sessuale egrave molto difficile da riscontrare nella realtagrave in quanto molte sono le variabili che possono influire sulla effettiva libertagrave nella scelta del lavoro delle donne che praticano la prostituzione per professione di cui bisognerebbe tener conto Nelle posizioni degli organismi internazionali la prostituzione non puograve essere riconosciuta come attivitagrave economica legittima in quanto contraria ai principi di paritagrave di genere sanciti dalla Carta dei diritti Fondamentali dellrsquoUnione europea Coerenti con questa affermazione sono altri strumenti elaborati a livello europeo quali la Direttiva 200481EC che stabilisce lrsquoobbligo per gli Stati membri di introdurre standard minimi per lrsquoaccoglienza delle donne immigrate vittime di traffico se cooperano per lrsquoidentificazione dei loro sfruttatori o la Direttiva europea 201136EU che raccomanda agli Stati membri di punire lrsquouso di servizi o oggetti di sfruttamento in particolare coloro che acquistano servizi sessuali da persone trafficate

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Presentato il Rapporto sullo sfruttamento sessuale e la prostituzione che analizza i diversi approcci adottati dagli Stati membri nei confronti di questo problema mettendolo in relazione con il traffico di esseri umani per sfruttamento sessuale prevalentemente di donne

Nellrsquoottobre 2013 50 membri del Parlamento europeo hanno aderito alla campagna dellrsquoEuropean Womenrsquos Lobby ldquoTogethet for a Europe free from Prostitutionrdquo che da anni opera con questo obiettivo

CCCOOOMMMMMMIIISSSSSSIIIOOONNNEEE EEEUUURRROOOPPPEEEAAA

LrsquoEuropa a sostegno della libertagrave religiosa

La Commissione europea sottolinea il ruolo svolto dallrsquoEuropa nella promozione dei diritti umani nel mondo in particolare della libertagrave religiosa Lrsquoeuroparlamentare italiana Lara Comi ha presentato unrsquointerrogazione al Parlamento europeo preoccupata per i frequenti attacchi contro le minoranze cristiane in Paesi a prevalenza musulmana chiedendo quali siano i progetti dellrsquoUnione europea a promozione della libertagrave religiosa nellrsquoambito della cooperazione internazionale quali le conseguenze previste negli accordi internazionali per il mancato rispetto di uno dei valori fondanti dellrsquoEuropa e in generale se la Commissione ritenga che si possa parlare di una questione ldquocristianirdquo in alcuni Paesi Per la Commissione ha risposto lrsquoAlto rappresentante per la politica estera e di difesa dellrsquoUnione europea Catherine Ashton che nel suo intervento ha sottolineato il forte impegno dellrsquoEuropa nella promozione dei diritti umani che si esplica anche attraverso accordi politici quadro con alcuni Paesi quale presupposto per ogni altra possibile relazione di tipo economico e commerciale Gli orientamenti sulla libertagrave religiosa adottati dallrsquoUnione europea nel 2013 ha affermato la Aschton ldquoindicano che lrsquoUnione europea prenderagrave in considerazione le violazioni della libertagrave di religione o di credo al momento di stabilire le misure appropriate ai sensi delle clausole sui diritti umani compresa la possibilitagrave di sospensione della cooperazione in particolare per quanto concerne lrsquoassistenza finanziariardquo In merito ai progetti finanziati dallrsquoUnione europea attraverso lrsquoEuropean instrument for Human Rights and Democracy (EIHRD) la Ashton ha evidenziato che su un budget di 20 milioni di euro destinati a finanziare nel 2014 progetti per la promozione di diritti umani 5 milioni sono stati destinati a progetti di tutela della libertagrave religiosa e di credo

CCCOOONNNSSSIIIGGGLLLIIIOOO DDDEEELLLLLLrsquorsquorsquoUUUNNNIIIOOONNNEEE EEEUUURRROOOPPPEEEAAA In vigore dal 1 gennaio il nuovo regolamento sullrsquoasilo

Dal 1 gennaio 2014 egrave entrato in vigore il Regolamento (UE) n 6042rsquo13 cosiddetto Dublino III che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente ad esaminare le domande di protezione internazionale presentate da cittadini di un Paese terzo o apolidi Questo significa che sulla base dellrsquoesperienza acquisita nel corso degli anni sono stati introdotti accorgimenti che rendono piugrave sicura e piugrave accessibile la procedura per la protezione internazionale dei richiedenti asilo uniformando anche le procedure e i tempi da adottare in tutti i Paesi

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Le novitagrave del regolamento mirano a preservare il fondamentale diritto del rifugiato di accedere alla procedura amministrativa prevista

Rispetto alle norme fino ad oggi applicate con lrsquoentrata in vigore del Regolamento Dublino III diventano inoltre operative alcune variazioni importanti che pur confermando il dovere del primo Stato di accoglienza di esaminare la richiesta di asilo in particolare in alcune circostanze (es ingresso illegale in un Paese) consentono di tenere in considerazione le situazioni personali e famigliari di fatto A questo scopo il regolamento prevede infatti anche una ridefinizione ldquoallargatardquo del concetto di parente familiare e persone a carico introduce il concetto di rappresentante del minore non accompagnato e lrsquoobbligo sancito da convenzioni internazionali di considerare sempre in ogni decisione il superiore interesse del minore Prevede inoltre lrsquoimpossibilitagrave per le amministrazioni di trasferire il richiedente in uno Stato nel quale possa correre il rischio di trattamenti disumani o degradanti oltre allrsquoobbligo di fornire loro informazioni e di effettuare dei colloqui prima di deciderne il trasferimento A detta degli operatori del settore questo nuovo regolamento rappresenta un importante passo avanti nel rendere il sistema di protezione e asilo europeo piugrave rispondente ai bisogni dei singoli anche se non tiene sufficientemente conto delle sensibili differenze esistenti tra i sistemi giuridici e sociali di accoglienza dei diversi Paesi e tra i relativi sistemi economici e produttivi da cui dipendono le reali possibilitagrave di offrire assistenza degli stessi Stati e le effettive prospettive di vita delle persone accolte

CCCOOONNNSSSIIIGGGLLLIIIOOO DDDrsquorsquorsquoEEEUUURRROOOPPPAAA

AAASSSSSSEEEMMMBBBLLLEEEAAA PPPAAARRRLLLAAAMMMEEENNNTTTAAARRREEE Sessione plenaria dellrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa su immigrazione e razzismo

Si egrave svolta a Strasburgo dal 27 al 31 gennaio la Sessione invernale dellrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa che ha iniziato i lavori con la elezione del nuovo presidente nella persona della parlamentare lussemburghese Anne Brasseur la seconda donna nella storia dellrsquoistituzione a ricoprire questo incarico in sostituzione di Jean Claude Mignon La nomina vale per lrsquoanno in corso rinnovabile per un altro anno Sono stati altresigrave nominati i Presidenti delle diverse Commissioni parlamentari ed un componente della Corte europea dei diritti dellrsquouomo nella persona del giudice danese Jon Fridrik Kjoslashlbro Nel corso dellrsquoincontro sono stati discussi approfonditamente i temi dellrsquointegrazione degli immigrati e dellrsquoaccoglienza dei rifugiati Ersquo stata adottata la Risoluzione 1972 (2014) Migrants ensuring they are a benefit for European host Societies nella quale si sottolinea la necessitagrave di riconoscere lrsquoapporto positivo dellrsquoimmigrazione allo sviluppo culturale ed economico dellrsquoEuropa

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Immigrazione xenofobia e razzismo rifugiati cooperazione UE e Consiglio drsquoEuropa sono stati i temi piugrave importanti discussi nel corso della sessione invernale dellrsquoAssemblea parlamentare

contrastando infondati pregiudizi sulle minacce che essa rappresenterebbe per lrsquooccupazione e la sicurezza Con la Risoluzione 1967 (2014) A strategy to prevent racism and intolerance in Europe i parlamentari del Consiglio drsquoEuropa hanno espresso una forte condanna delle crescenti forme di razzismo e intolleranza rilevate nella societagrave motivate da argomentazioni sempre piugrave diversificate (immigrazione colore della pelle orientamento sessuale appartenenza etnica credenze religiose lingua) individuando la necessitagrave di adottare un approccio integrato atto a contrastare i crimini di odio e il linguaggio razzista Un accenno egrave stato fatto anche ai comportamenti razzisti rilevati tra le forze di polizia argomento approfondito a parte nella Risoluzione 1968 (2014) Tackling racism in the police nella quale si raccomanda ai Governi di porre seri rimedi a questo che viene considerato un problema che mina la credibilitagrave delle istituzioni Sul tema del razzismo antisemitismo e intolleranza numerosi sono stati gli interventi dei parlamentari italiani LrsquoAssemblea egrave stata inoltre impegnata in unrsquoampia discussione sui temi dellrsquoAsilo che ha portato allrsquoadozione della Risoluzione 1971 (2014) Syrian refugees how to organise and support International assistance I Parlamentari presenti hanno espresso gratitudine ai Paesi limitrofi (Turchia Giordania Libano e Iraq) e agli Stati membri che hanno accettato di accogliere migliaia di profughi provenienti dalla Siria Hanno posto tuttavia al centro della discussione la necessitagrave che lrsquoEuropa si doti di politiche generali di asilo condivise da tutti gli Stati al fine di assicurare una equilibrata distribuzione tra i Paesi della domande di asilo da un lato e garantire a tutti i richiedenti asilo standard di accoglienza omogenei dallrsquoaltro Una presenza particolarmente significativa egrave stata quella del Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz che ha auspicato il rafforzamento della cooperazione tra il Parlamento europeo e lrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa nellrsquoimpegno per la tutela dei diritti umani della democrazia e dello stato di diritto anche in vista delle prossime elezioni europee Ha inoltre affermato che lrsquoimminente adesione dellrsquoUnione europea alla Convenzione europea dei diritti dellrsquouomo rappresenteragrave un momento importante nel percorso verso la convergenza e la coerenza delle politiche su questi temi tra i vari organismi europei

CCCOOOMMMMMMIIISSSSSSIIIOOONNNEEE AAAFFFFFFAAARRRIII SSSOOOCCCIIIAAALLLIII SSSAAANNNIIITTTAgraveAgraveAgrave EEE SSSVVVIIILLLUUUPPPPPPOOO SSSOOOSSSTTTEEENNNIIIBBBIIILLLEEE La Commissione dellrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa discute di circoncisione

Il 28 gennaio a margine dellrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa la Commissione Affari sociali sanitagrave e sviluppo sostenibile ha organizzato unrsquoaudizione alla quale hanno partecipato almeno 300 persone per approfondire il tema del diritto dei minori allrsquointegritagrave fisica con riferimento alla pratica di circoncisione maschile Lrsquoapprofondimento su questo tema egrave stato richiesto dallrsquoAssemblea a seguito delle polemiche connesse allrsquoapprovazione della Risoluzione 1952(2013) e della Raccomandazione 2023(2013) sul diritto dei bambini allrsquointegritagrave fisica nella quale la parlamentare tedesca Marlene Rupprecht relatrice della proposta aveva posto sullo stesso piano la circoncisione maschile per motivi religiosi con le mutilazioni genitali femminili Allrsquoaudizione sono stati invitati parlamentari e la stessa Marlene Rupprecht rappresentanti di confessioni religiose in particolare ebraiche e islamiche medici specialisti della materia

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Medici leader religiosi e parlamentari discutono di circoncisine maschile

Nel corso del dibattito la relatrice della risoluzione ha difeso le decisione prese a suo tempo dallrsquoAssemblea parlamentare sostenendo di aver trattato la materia con prudenza alcuni dei medici presenti hanno sottolineato i benefici della circoncisione nella prevenzione delle infezioni mentre altri hanno messo in evidenza gli effetti negativi sulla psiche dei bambini provocati dal dolore connesso allrsquointervento I leader religiosi rabbini e imam hanno difeso la possibilitagrave di esercitare tale pratica in nome del diritto della libertagrave di religione garantita dalla Convenzione europea dei diritti dellrsquouomo La discussione egrave stata alimentata anche attraverso documentari presentati a sostegno delle diverse posizioni

CCCOOONNNGGGRRREEESSSSSSOOO DDDEEELLLLLLEEE AAAUUUTTTOOORRRIIITTTAAArsquorsquorsquo LLLOOOCCCAAALLLIII EEE RRREEEGGGIIIOOONNNAAALLLIII Congresso delle Autoritagrave locali e regionali per lrsquoinclusione

Rafforzamento ed avvio di progetti europei per lrsquoinclusione dei Rom e dei Sinti in alcune cittagrave italiane Si egrave svolto a Milano il 18 gennaio un Convegno patrocinato dal Consiglio drsquoEuropa e dal Comune di Milano per lanciare due importanti progetti ROMACT and ROMED2 sullrsquoinclusione delle popolazioni Rom nelle politiche per la casa lrsquoistruzione e il lavoro Al Convegno hanno partecipato Gabriella Battaini Dragoni Vice segretario generale del Consiglio drsquoEuropa il Ministro italiano per lrsquointegrazione Ceacutecile Kyenge e il sottosegretario del ministero del lavoro e delle politiche sociali Cecilia Guerra il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il Vice presidente del Congresso delle Autoritagrave locali e regionali John Warmisham Il progetto ROMACT sostenuto dallrsquo European Alliance of Cities and Regions for Roma Inclusion saragrave realizzato in Italia Ungheria Bulgaria Romania e Slovacchia con lrsquoobiettivo di formare una classe amministrativa e politica sulle tematiche dellrsquoinclusione delle popolazioni Rom Il progetto ROMED2 rappresenta invece la prosecuzione di un programma giagrave in corso di realizzazione finalizzato specificamente alla formazione di mediatori culturali per incoraggiare e facilitare la partecipazione delle comunitagrave Rom alla vita democratica delle Amministrazioni locali Nel corso del Convegno sono state presentate alcune esperienze italiane (Napoli Bari e Pavia) dai rispettivi sindaci e son state discusse dalle comunitagrave Rom stesse e dalle associazioni di volontariato altre realtagrave

CCCOOOMMMMMMIIISSSSSSAAARRRIIIOOO PPPEEERRR III DDDIIIRRRIIITTTTTTIIIUUUMMMAAANNNIII Il Commissario per i diritti umani sullrsquoantisemitismo

Nils Muižnieks Commissario per i diritti umani del Consiglio drsquoEuropa nel suo Human Rights Comment del 23 gennaio ha attirato lrsquoattenzione sulla continua crescita del sentimento antisemita in Europa Le ricerche condotte in alcuni Paesi rilevano questa tendenza confermata da recenti

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Comportamenti e opinioni antisemite preoccupano il Commissario per i diritti umani del Consiglio drsquoEuropa

episodi di particolare gravitagrave accaduti ad esempio in Ungheria Francia e Romania di fronte ai quali tuttavia quasi tutte le autoritagrave statali hanno reagito con energia e determinazione I dati forniti da unrsquoindagine dellrsquoAgenzia europea per i diritti fondamentali (FRA) resi noti alla fine del 2013 denunciano infatti che il 76 degli ebrei intervistati ha riferito di percepire una certa acutizzazione dellrsquoatteggiamento antisemita nel corso degli ultimi cinque anni sebbene la maggior parte di essi non abbia sperimentato attacchi diretti Il Commissario richiamando quali possono essere le conseguenze di questa diffusa cultura dellrsquoodio ha invitato le autoritagrave a ldquonon dimenticare mai che lrsquoantisemitismo egrave servito e serve tuttora come pretesto e giustificazione per discriminazioni e violenze e persino omicidirdquo Gli Stati europei devono attrezzarsi per contrastare efficacemente ogni forma di antisemitismo ha affermato il Commissario a partire dalla condanna tempestiva dei discorsi e degli attacchi antisemiti e razzisti e dalla raccolta sistematica di dati statistici su episodi di questo tipo Considerando perograve la forte correlazione tra comportamenti antisemiti e comportamenti razzisti e xenofobi il Commissario ha espresso lrsquoopinione che sia opportuno adottare misure di contrasto a vasto raggio per combattere contemporaneamente lrsquointolleranza il razzismo la xenofobia e lrsquoantisemitismo con il coinvolgimento delle istituzioni ma anche di altri attori quali le comunitagrave ebraiche le associazioni di volontariato e di difesa dei diritti umani la societagrave civile Ha anche sostenuto la necessitagrave che questi comportamenti debbano avere anche conseguenze giudiziarie certe per coloro che li mettono in atto Il Commissario ha infine raccomandato di non perdere di vista i tentativi altrettanto gravi di negazionismo e di banalizzazione dellrsquoOlocausto che oggi possono usufruire di mezzi di comunicazione molto efficienti Citando le parole di una sentenza della Corte europea dei diritti dellrsquouomo 2033 Garaudy v France ha affermato inoltre ldquola negazione o la distorsione di questo tipo di fatti storici mina i valori sui quali egrave basata la lotta al razzismo e allrsquoantisemitismo e costituisce una seria minaccia allrsquoordine pubblicordquo In considerazione di ciograve non ha esitato a raccomandare agli Stati di prevedere norme volte a punire anche questi comportamenti Ha citato in proposito una campagna del Consiglio drsquoEuropa ldquoNo hate speechrdquo che si propone di contrastare lrsquoantisemitismo con una particolare attenzione allrsquouso del linguaggio

OOORRRGGGAAANNNIIIZZZZZZAAAZZZIIIOOONNNEEE DDDEEELLLLLLEEE NNNAAAZZZIIIOOONNNIII UUUNNNIIITTTEEE

UUUFFFFFFIIICCCIIIOOO DDDEEELLLLLLrsquorsquorsquoAAALLLTTTOOO CCCOOOMMMMMMIIISSSSSSAAARRRIIIOOO PPPEEERRR III DDDIIIRRRIIITTTTTTIII UUUMMMAAANNNIII

LrsquoUfficio dellrsquoAlto Commissario per i diritti umani a sostegno delle minoranze religiose

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Da piugrave parti arrivano le denunce sullrsquoaumento delle persecuzioni nei confronti dei cristiani nel mondo

Josephine Adaza una donna nigeriana appartenente alla minoranza cristiana ha recentemente dichiarato che egrave necessario proteggere i diritti delle minoranze nel suo Paese al fine di evitare perdite di vite umane La minoranza cristiana ha spiegato rappresenta almeno il 5 della popolazione nel nord della Nigeria e con lrsquointroduzione della sharia in 12 Stati molti cristiani sono costretti a lasciare le loro terre e a cercare rifugio nei Paesi vicini Josephine Adaza ha fatto questa dichiarazione nel corso della sua presenza allrsquoONU per seguire un programma di formazione per rappresentanti di minoranze sul funzionamento dei meccanismi ONU che prevede al termine un Forum di approfondimento di uno degli aspetti contemplati dalla Dichiarazione sui diritti delle persone appartenenti a minoranze nazionali etniche religiose e linguistiche Il Forum organizzato al termine dellrsquoultimo corso ha avuto appunto come tema ldquoBeyond freedom of religion or belief Guaranteeing the rights of religious minorities Rita Izsaacutek esperta indipendente dellrsquoONU per le minoranze nellrsquo intervento di apertura del Forum ha sottolineato che la tutela delle minoranze religiose non puograve essere limitata alla possibilitagrave di manifestare il proprio credo e di celebrare i propri riti ma va estesa a quelli che gli esperti hanno considerato i quattro pilastri dei diritti delle minoranze protezione dellrsquoesistenza e prevenzione delle violenze protezione e promozione dellrsquoidentitagrave uguaglianza e non discriminazione diritti a partecipare a tutti gli aspetti della vita pubblica

FFFOOONNNDDDOOO NNNAAAZZZIIIOOONNNIII UUUNNNIIITTTEEE PPPEEERRR LLLrsquorsquorsquoIIINNNFFFAAANNNZZZIIIAAA (((UUUNNNIIICCCEEEFFF))) Rapporto Unicef 2014 sullo stato dellrsquoinfanzia

Ersquo stato presentato a New York il 30 gennaio il Rapporto Unicef sullo stato dellrsquoinfanzia nel mondo che questrsquoanno ha come titolo Every child counts revealing disparities advancing childrenrsquos rights Il Rapporto 2014 vuole mettere in evidenza lrsquoimportanza delle statistiche nella determinazione delle politiche di sostegno ai 2 miliardi e 200 milioni di bambini che vivono in condizioni svantaggiate e nella valutazione degli effetti dei provvedimenti realizzati ldquoLa rilevazione e lrsquoelaborazione di dati statistici hanno reso possibile salvare e migliorare la vita di milioni di bambini specialmente dei piugrave deprivatirdquo ha detto Tessa Wardlaw capo del settore statistico dellrsquoUnicef aggiungendo ldquoUlteriori progressi possono essere compiuti se noi sappiamo quali bambini sono piugrave indietro dove i bambini e le bambini non frequentano la scuola dove le malattie sono piugrave ferali e dove mancano i principali servizi igienici I dati non possono di per seacute cambiare il mondo ma possono rendere il cambiamento possibile identificando i bisogni sostenendo le risposte e misurando i risultati rdquo Grazie alla produzione di statistiche oggi si puograve dire che la condizione dei minori nel mondo ha compiuto molti passi avanti dallrsquoapprovazione della Convenzione sui diritti del Fanciullo nel 1989 di cui ricorre il 25esimo anniversario e dalla inclusione di questo obiettivo tra gli obiettivi di sviluppo del millennio Dal 1990 oltre 90 milioni di bambini con meno di 5 anni sono stati salvati dalla morte e la frequenza della scuola primaria egrave aumentata nella media dal 53 allrsquo81 nel 2011

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Aumentata la scolarizzazione e ridotta la mortalitagrave infantile ma crsquoegrave ancora molto da fare percheacute ogni bambino veda riconosciuti i suoi diritti

A fronte di questi progressi il Rapporto mette in evidenza le forti disparitagrave ancora esistenti tra Paese e Paese sottolineando che ancora oggi a molti bambini sono negati i diritti fondamentali quali il diritto alla vita alla salute allrsquoistruzione ad una vita dignitosa Una denuncia molto forte contenuta nel Rapporto riguarda la mancata registrazione allrsquoanagrafe di almeno 230 milioni di bambini con percentuali piugrave alte in Asia meridionale e in Africa sub sahariana un indicatore di condizioni di povertagrave e di sfruttamento ma soprattutto di negazione del diritto presupposto di tutti gli altri del riconoscimento allrsquoesistenza Lrsquoanalisi dei dati disaggregata per area geografica e per settore fa emergere seppur in un trend complessivo positivo sacche di grande sofferenza sono 66 milioni 18000 al giorno i bambini al di sotto dei 5 anni morti nel 2012 per cause prevedibili con punte in Sierra Leone (182 vittime ogni 1000 bambini nati) in Angola (164) in Ciad (150) in Somalia (147) e in Congo (146) contro i 4 bambini morti ogni 1000 nati in Italia Forti sono ancora le differenze di genere lrsquo11 delle bambine si sposa prima dei 15 anni in Ciad solo 44 bambine su 100 maschi hanno accesso allrsquoistruzione quasi il 50 delle mogli tra i 15 e i 19 anni nei Paesi piugrave poveri giustifica il marito violento

LLLAAA CCCOOOMMMUUUNNNIIITTTAgraveAgraveAgrave IIINNNTTTEEERRRNNNAAAZZZIIIOOONNNAAALLLEEE CCCEEELLLEEEBBBRRRAAA

GIORO DELLA MEMORIA ‐ 27 GENNAIO

Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche smantellarono i cancelli del piugrave grande campo di concentramento nazista di Auschwitz ndashBirkenau in Polonia ponendo fine a quello che gli storici considerano il piugrave grande genocidio del lsquo900 LrsquoAssemblea generale dellrsquoOnu con la risoluzione n 607 1 Novembre 2005 ha stabilito che in questa data si celebrasse il ldquogiorno della Memoriardquo in ricordo delle vittime dellrsquoolocausto e come monito contro ogni forma di razzismo pregiudizio odio e settarismo Obiettivo dellrsquoAssemblea generale era la condanna degli Stati che avevano collaborato alla strage degli ebrei e di altre minoranze e lrsquoinvito a tutti gli Stati a mettere in atto iniziative volte a sensibilizzare lrsquoopinione pubblica su queste problematiche al fine di prevenire altri genocidi ONU Nella sede dellrsquoONU di Ginevra John Ashe Presidente della 68a Sessione dellrsquoAssemblea generale delle Nazioni Unite ha tenuto un discorso in memoria delle vittime dellrsquoolocausto Nel Palazzo delle Nazioni Unite sempre a Ginevra egrave stata inoltre allestita una mostra dedicata a Helga Pollak‐Kinsky bambina detenuta nel ghetto di Teresin dal titolo The girls of Room 28 ndash In Remembrance of the Children of the Theresienstadt ghetto La mostra inaugurata il 27 gennaio alla presenza della stessa Helga Pollak‐Kinsky oggi ottantatreenne egrave aperta al pubblico fino allrsquo11 febbraio Navi Pillay Alto Commissario per i diritti umani dellrsquoOnu nel commemorare le vittime della Shoah ha ampliato lo sguardo alle persecuzioni di interi popoli provocate dallrsquoodio che nonostante la rivelazione di che cosa sia stato lrsquoolocausto si sono ripetute nei decenni successivi in Cambogia a Srebrenica in Rwanda Ha affermato inoltre che ancora oggi in molte parti del mondo vi sono persone perseguitate per la loro razza religione origine orientamento sessuale e opinioni politiche come in Siria nella Repubblica centrafricana e Sud Sudan

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LrsquoUnesco che tra gli organismi delle Nazioni Unite dedica maggiore attenzione alla formazione delle nuove generazioni al dialogo tra le culture e le religioni ai valori della pace e della

convivenza ha presentato in occasione del Giorno della Memoria 2014 i risultati di unrsquoindagine condotta in collaborazione con il Georg Eckert Institute su come lrsquoOlocausto viene insegnato nelle scuole Lo studio dal titolo ldquoHolocaust Education in a Global Contextrdquo condotto in 125 Paesi rileva che lrsquoargomento dellrsquoOlocausto fa parte del patrimonio culturale scolastico di quasi tutti i Paesi anche se affrontato con maggiore o minore competenza Attraverso un approfondimento condotto in 26 Paesi su come lrsquoargomento viene affrontato sui libri di testo egrave stato infatti dimostrato che non esiste una narrazione unanimemente condivisa dellrsquoOlocausto ma che lrsquoargomento si presta a diverse valorizzazioni e interpretazioni a seconda del contesto storico geografico e della cultura dominante Nei Paesi occidentali il tema dellrsquoOlocausto ha una parte importante nei curricula scolastici mentre in altri parti del mondo egrave trattato allrsquointerno di altre problematiche ad esempio come uno degli aspetti della seconda guerra mondiale o come un episodio come altri di violazione dei diritti umani o come uno dei genocidi che hanno macchiato la storia dellrsquoumanitagrave Il libro inizia con una presentazione delle diverse metodologie di insegnamento dellrsquoOlocausto in Europa mette in evidenza come la Germania abbia trovato delle modalitagrave per trattare dei propri sensi di colpa e delle proprie responsabilitagrave come in Francia la memoria condivisa abbia richiesto continui aggiustamenti da parte dei promotori della trasmissione della memoria o come in Polonia possano coesistere due diverse memorie dellrsquoOlocausto una degli ebrei e una dei polacchi Dopo una disanima delle diverse situazioni il libro si conclude con lrsquoaffermazione del valore universale dello studio dellrsquoOlocausto poicheacute lrsquoapprofondimento della sua genesi e della sua dinamica offre utili elementi per la comprensione delle tragiche vicende che hanno insanguinato e stanno tuttrsquoora dilaniando le popolazioni di molte parti del mondo Coerentemente lrsquoUnesco egrave impegnato affincheacute la storia dellrsquoOlocausto e della lezione che se ne puograve trarre siano insegnate in tutto il mondo percheacute sente forte la responsabilitagrave di costruire il futuro dellrsquoumanitagrave di proteggere e promuovere la dignitagrave di tutti e porre le basi per una vera cittadinanza globale Unione europea LrsquoAlto rappresentante per la politica estera dellrsquoUnione europea Catherine Ashton ha ricordato con un messaggio il 27 gennaio le vittime di quello che ha chiamato il periodo piugrave nero della storia europea ed ha rivolto un pensiero speciale a tutti coloro che con coraggio e sacrificio hanno protetto i loro concittadini ebrei dalla persecuzione Osce Didier Burkhalter Presidente dellrsquoOSCE in carica per il 2014 ha affermato in occasione delle celebrazioni del giorno della Memoria che gli Stati devono impegnarsi di piugrave per contrastare lrsquoantisemitismo e il razzismo Ha sostenuto che ldquomanifestazioni di antisemitismo di discriminazioni nei confronti dei Rom e dei Sinti e altre forme di odio e intolleranza continuano a minacciare la stabilitagrave e la sicurezza in tutta la nostra regione Dobbiamo compiere dei passi avanti per contrastare questi comportamentirdquo

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LrsquoOsce ha da sempre dedicato una particolare attenzione a questi temi Attraverso lrsquoODIHR ha prodotto una serie di strumenti in cooperazione con il Museo Yad Vashem di Gerusalemme un manuale per insegnanti su come affrontare la preparazione del giorno della Memoria (Preparing Holocaust Memorial Days Suggestions for Educators) ha prodotto in passato uno studio dal titolo Education on the Holocaust and on Anti‐Semitism An Overview and Analysis of Educational Approaches nel quale sono riportate le buone pratiche realizzate dagli Stati e dalla societagrave civile le raccomandazioni e le nuove sfide nella formazione

In Italia In Italia la legge n 211 del 2000 ha indicato nel 27 gennaio ldquoil giorno della Memoriardquo anticipando la decisione dellrsquoAssemblea dellrsquoONU Da allora si sono moltiplicate le iniziative a livello istituzionale nelle scuole e a livello locale Nel programma di questrsquoanno delineato dal Comitato di coordinamento per le iniziative in ricordo della Shoah istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri la Memoria egrave stata declinata in vari modi Attraverso storie biografiche (il film Anita B e la rappresentazione teatrale 13419 La necessitagrave del ritorno) e approfondimenti culturali con la Tavola rotonda ldquoLe deportazioni degli ebrei e le stragi naziste contro civili in Italia una riflessione nel settantesimo anniversariordquo e la giornata di formazione presso la Scuola delrsquoamministrazione civile del Ministero dellrsquoInterno sulla conservazione della Memoria negli Archivi Ad esse si sono aggiunti la mostra 1938‐1945 La persecuzione degli ebrei in Italia Documenti per una storia realizzata a Modena con il coinvolgimento di due siti importanti del territorio come il Campo di Fossoli campo di transito per i deportati verso Auschwitz e Villa Emma di Nonantola luogo nel quale la cittadinanza ha salvato bambini destinati alla deportazione Ci sono stati inoltre incontri con i protagonisti della storia per rendere loro omaggio e ascoltare il loro messaggio tra questi quello tra i sopravvissuti e i giovani come ogni anno presso la Sinagoga di Roma e la consegna delle medaglie drsquoonore al Quirinale ai cittadini italiani deportati ed internati nei lager nazisti o ai loro discendenti Ma anche la rievocazione della Memoria sollecitata dagli oggetti con i violini recuperati nei campi di concentramento che hanno fatto sentire la loro voce dopo settantrsquoanni nellrsquoAuditorium di Roma Ed infine la trasmissione della Memoria alle giovani generazioni Frutto di questo impegno del Ministero dellrsquoistruzione dellrsquoUniversitagrave e della ricerca egrave lrsquoimmensa mole di lavori artistici esposta al Museo di Roma in Trastevere prodotti nelle scuole e premiati ogni anno dal Presidente della Repubblica nel corso della cerimonia al Quirinale il 27 gennaio Ma lo sono anche i viaggi organizzati ai luoghi della memoria che coinvolgono ogni anno centinaia di studenti e docenti Per avere soltanto unrsquoidea delle molte iniziative organizzate dalla Comunitagrave ebraica dagli enti locali e dai cittadini egrave possibile consultare il sito dellrsquoUCEI e il sito del Ministero dellrsquoInterno che riporta tutte le attivitagrave organizzate con il coinvolgimento delle Prefetture

VVVAAARRRIIIEEE SSSUUULLLLLLAAA LLLIIIBBBEEERRRTTTAAArsquorsquorsquo RRREEELLLIIIGGGIIIOOOSSSAAA

Portes Ouvertes France sulle persecuzioni dei cristiani

Lrsquoassociazione Portes Ouvertes France ha presentato il 9 gennaio lrsquoaggiornamento al 2013 di un monitoraggio sulle persecuzioni dei cristiani in cinquanta Paesi dal quale risulta una tendenza allrsquoaumento Con il termine persecuzioni in questo Rapporto si intendono oltre a veri e propri atti di violenza anche pressioni divieti e discriminazioni su base religiosa Gli indicatori che concorrono a determinare lrsquoindice di persecuzione fanno riferimento a limitazioni della libertagrave dei cristiani in vari ambiti nella vita privata in ambito famigliare nella comunitagrave nella Chiesa e nella vita pubblica

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Aumenta nel mondo il numero dei cristiani perseguitati secondo lrsquoorganizzazione

Per il dodicesimo anno consecutivo la Corea del Nord risulta al primo posto per le persecuzioni nei confronti dei cristiani al secondo posto si colloca la Somalia seguono tra i primi dieci Paesi la Siria lrsquoIraq lrsquoAfganistan lrsquoArabia Saudita le Maldive il Pakistan lrsquoIran lo Yemen Le previsioni per il 2014 danno un aumento generalizzato delle persecuzioni dei cristiani in generale con una particolare recrudescenza negli Stati attualmente in cima alla graduatoria e nellrsquoAfrica subsaharana Problemi sono previsti anche nei Paesi che hanno conosciuto la primavera araba Portes Ouvertes France fa parte di una rete di associazioni Open Doors che raggruppa una ventina di associazioni indipendenti che operano in piugrave di 60 Paesi dove le comunitagrave cristiane subiscono discriminazioni restrizioni al loro operato persecuzioni Pew Report sulle persecuzioni su base religiosa

Il Pew Research Center ha pubblicato il 14 gennaio il quinti Rapporto sulle ostilitagrave nei confronti delle religioni nel mondo nel quale sono riportati alcuni indicatori specifici di questo particolare fenomeno sintetizzati in due indici riguardanti 198 Paesi Due sono gli indicatori un indicatore volto a cogliere le ostilitagrave nei confronti delle religioni esercitate da privati individui o gruppi che comprendono atti violenza e di terrorismo discriminazioni insulti per lrsquoabbigliamento o altri simboli religiosi abusi un secondo indicatore relativo alle ostilitagrave dei Governi che comprende misure specifiche previste appositamente per contrastare lrsquoesercizio della fede e particolari culti per ostacolare le conversioni o discriminatorie nei confronti di fedeli di alcune religioni Dal Rapporto risulta che nel 2012 anno di riferimento lrsquoindice delle ostilitagrave nei confronti delle religioni quindi lrsquoindicatore volto a cogliere gli umori della societagrave classificato ldquoaltordquo o ldquomolto altordquo ha raggiunto la massima diffusione negli ultimi sei anni riguarda infatti un terzo (33) dei 198 Paesi analizzati nel 2012 contro il 29 del 2011 e il 20 del 2007 Questa tendenza egrave riscontrabile in tutti i maggiori Paesi dal Medio Oriente al Nord Africa dallrsquoAsia al Pacifico e per la prima volta in Cina (Ersquo esclusa la Corea del Nord dallrsquoanalisi prevista invece nel rapporto Portes Ouvertes poicheacute non egrave stato possibile raccogliere informazioni) Meno importante sembra invece il tasso di crescita della diffusione dellrsquoindice di ostilitagrave classificato ldquoaltordquo o ldquomolto altordquo da parte dei Governi riguarda il 29 dei Paesi nel 2012 rispetto al 28 del 2011 e il 20 del 2007 Dal rapporto risulta che il maggiore incremento di questi valore egrave riscontrato in Europa nel Medio Oriente e in Nord Africa Considerando insieme i due indicatori sono il 43 dei 198 Paesi analizzati quelli con i valori di ostilitagrave piugrave alti e considerando che alcuni di essi sono anche molto popolati risulta che il 76 della popolazione mondiale vive in Paesi nei quali si riscontrano livelli significativi di ostilitagrave religiosa in crescita rispetto al 74 del 2011 e il 68 del 2007

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Le ostilitagrave nei confronti di luoghi o persone su base religiosa hanno raggiunto nel 2012 il picco piugrave alto negli ultimi sei anni

Con riferimento ai gruppi religiosi monitorati il Rapporto evidenzia che i musulmani e gli ebrei sono i gruppi religiosi che hanno sperimentato i piugrave elevati indici di ostilitagrave nei sei anni considerati mentre le comunitagrave cristiane e musulmane essendo le piugrave diffuse sono le comunitagrave che hanno subito ostilitagrave in un maggior numero di Paesi (110 e 109 rispettivamente)

VVVAAARRRIIIEEE

Rapporto 2014 di Hunman Rights Watch

Puntuale come ogni anno egrave stato reso pubblico lo scorso 21 gennaio il 24deg Rapporto dellrsquoorganizzazione Human Rights Watch sui fatti che hanno interessato 90 Paesi nel mondo in tema di diritti umani Kenneth Roth direttore dellrsquoorganizzazione ha evidenziato tre aree di particolare criticitagrave che hanno caratterizzato il 2013 Primo punto il massacro non denunciato di civili in Siria che ha suscitato orrore e indignazione nellrsquoopinione pubblica ma non sufficientemente da costringere i leader della terra a fare pressioni percheacute tutto ciograve cessasse in spregio del principio piugrave volte affermato del ldquoResponsibility to Protectrdquo Secondo punto ha sottolineato come in alcuni Paesi lrsquoaffermazione formale di una maggioranza attraverso le elezioni ha fatto emergere una classe politica cha ha esercitato la leadership senza alcun rispetto per le minoranze e il dissenso come se i limiti allrsquoesercizio del potere essenziali per le democrazie non esistessero Terzo punto ha posto lrsquoattenzione sul contrasto del terrorismo che dopo lrsquo11 settembre 2011 ha portato allrsquoattuazione di programmi di difesa da parte degli Stati Uniti quali lo spionaggio di massa con potenti mezzi elettronici e lrsquouso di droni in zone di conflitto per colpire obiettivi specifici che hanno messo a rischio la libertagrave e la vita stessa delle persone Tuttavia ha affermato il direttore dellrsquoorganizzazione in un contesto cosigrave difficile sono stati compiuti passi avanti nel sistema internazionale di protezione dei diritti umani Il Consiglio dei diritti umani dellrsquoONU sta seguendo da vicino alcune situazioni particolarmente difficili (Corea del Nord e Sri Lanka) e si stanno elaborando due ulteriori accordi internazionali a tutela di due fasce di popolazione particolarmente vulnerabili i lavoratori domestici con particolare attenzione ai diritti delle donne e i minatori e altri lavoratori la cui salute egrave messa a rischio dallrsquouso illegale di mercurio Come in passato il Rapporto egrave suddiviso in tre parti una prima parte contenente saggi nei quali sono approfondite alcune problematiche una seconda parte di foto ed una terza parte con monografie di singoli Stati limitatamente a quegli Stati nei quali la tutela dei diritti umani presenta aspetti problematici Nel Rapporto di questrsquoanno i temi affrontati nella parte iniziale sono lrsquoevoluzione dellrsquoapproccio al contrasto del traffico di droga il rapporto tra sviluppo e diritti umani il diritto alla privacy Le foto invece documentano le spose bambine in Sud Sudan lrsquoimpatto sulla tutela dei diritti umani in Russia dei giochi olimpici a Sochi e la tragedia umanitaria e la situazione dei diritti umani nella Repubblica Centroafricana

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Nel 2013 sono state rilevate atrocitagrave di massa prepotenze delle maggioranze e abusi dellrsquoantiterrorismo ma anche lotte per i diritti

UUUNNNIIIOOONNNEEE EEEUUURRROOOPPPEEEAAA

PPPAAARRRLLLAAAMMMEEENNNTTTOOO EEEUUURRROOOPPPEEEOOO

La Plenaria del Parlamento europeo per i diritti umani nel mondo

Nel corso della sessione plenaria del Parlamento europeo che si egrave svolta a Strasburgo dal 13 al 16 gennaio la Grecia egrave subentrata alla Lituania nella Presidenza dellrsquoUnione europea per il primo semestre 2014 Il primo ministro greco Antonis Samaras ha presentato di fronte al Parlamento le prioritagrave della Presidenza greca sottolineando che lobiettivo principale saragrave quello di stimolare la crescita e loccupazione ma ha anche chiesto una maggiore condivisione degli oneri legati alla politica dellimmigrazione La discussione che ne egrave seguita ha messo in evidenza lrsquoinsufficienza delle strategie fino ad oggi adottate per affrontare la crisi nei diversi Paesi europei con accenni molto critici al ruolo dellrsquoUnione monetaria stessa che gravi danni hanno causato ai diritti delle popolazioni in particolare in Grecia Nel discorso di apertura dei lavori il Presidente del Parlamento Charles Schulz si egrave congratulato con la Lettonia per aver aderito diciottesimo Paese alleuro Ha sottolineato inoltre il sostegno del Parlamento alla prossima Conferenza dellONU sul futuro della Siria che mettendo insieme il regime siriano lopposizione e tutti i partner internazionali intende avviare un processo che porti alla fine della guerra civile e alla formazione di un governo di transizione Nel corso dei lavori il Parlamento europeo nella giornata del 16 gennaio ha approvato tre risoluzioni separate riguardanti lrsquouna la situazione dei difensori dei diritti umani in Cambogia e Laos contenente con riferimento a questrsquoultimo Paese anche la richiesta di chiarimenti sulla scomparsa di Sombath Somphone agricoltore attivista dei diritti umani lrsquoaltra nella quale si chiede lrsquoimmediata cessazione della repressione in Bangladesh scoppiata in occasione delle ultime elezioni e la terza per condannare le minacce e le discriminazioni nei confronti delle persone LGBTI (lesbiche gay bisessuali transessuali e intersessuali) con particolare riferimento alle politiche in atto in Uganda Nigeria Russia e India Il Parlamento ha quindi approvato una risoluzione volta a sottolineare la necessita di individuare una strategia europea per i senza tetto che affronta il problema dal punto di vista dellrsquoaccoglienza della qualitagrave dei servizi e dellrsquo assistenza oltre che della nazionalitagrave dei senza tetto Evidenzia inoltre la necessitagrave di mettere in atto politiche di prevenzione con particolare attenzione alle giovani generazioni Pur attribuendo la responsabilitagrave primaria in questo campo agli Stati e alle amministrazioni locali secondo il principio di sussidiarietagrave il Parlamento europeo ha sostenuto con questa risoluzione che anche lrsquoUnione europea deve adottare misure complementari al fine di garantire standard di tutela dei diritti dei senza fissa dimora in tutti i Paesi

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Diritti umani e assistenza ai senza tetto sono stati tra i temi trattati nel corso della sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo

In questa direzione egrave orientata la strategia per la crescita ldquoEuropa 2020rdquo che nellrsquoambito delle politiche contro la povertagrave pone la tutela dei diritti dei senza fissa dimora tra gli obiettivi prioritari a sostegno del quale sono destinati fondi previsti nel pacchetto europeo di investimenti sociali

CCCOOOMMMMMMIIISSSSSSIIIOOONNNIII PPPAAARRRLLLAAAMMMEEENNNTTTAAARRRIII

Rapporto della Commissione diritti della donna e uguaglianza di genere sulla prostituzione

La Commissione diritti delle donne e paritagrave di genere del Parlamento europeo ha reso pubblico il Rapporto Sexual Exploitation and Prostitution and its Impact on Gender Equality nel quale viene sintetizzato il recente dibattito sul tema della prostituzione il traffico degli esseri umani e la paritagrave di genere Lrsquoanalisi dei diversi approcci adottati in alcuni Paesi (regulatory approach in Olanda e Germania abolitionist approach in Spagna e Svezia) mettono in ogni caso in evidenza lo stretto legame tra esercizio della prostituzione e la disparitagrave di genere cioegrave la disuguaglianza nella detenzione del potere tra uomo e donna che rende difficilmente definibile quando e come lrsquoesercizio della prostituzione possa essere frutto di una libera scelta professionale Questa condizione egrave resa piugrave complessa dallrsquoingresso nel settore di molte donne immigrate vittime di traffico spesso la parte piugrave vulnerabile della popolazione I dati statistici presentati nel Rapporto sebbene frutto di stime dimostrano lrsquoesistenza di un fenomeno che raggiunge i 40‐42 milioni di persone delle quali il 90 dipendenti da un protettore Altre statistiche dimostrano che 1 prostituta su 7 egrave vittima di traffico mentre statistiche elaborate da alcuni Stati membri parlano di percentuali che si aggirano dal 60‐90 Tutti sono comunque concordi nel riconoscere una forte correlazione tra prostituzione e violenza che se non esercitata dai protettori o dai trafficanti egrave spesso associata ai comportamenti dei clienti La distinzione a livello teorico tra la prostituzione come libera scelta o come effetto di sfruttamento sessuale egrave molto difficile da riscontrare nella realtagrave in quanto molte sono le variabili che possono influire sulla effettiva libertagrave nella scelta del lavoro delle donne che praticano la prostituzione per professione di cui bisognerebbe tener conto Nelle posizioni degli organismi internazionali la prostituzione non puograve essere riconosciuta come attivitagrave economica legittima in quanto contraria ai principi di paritagrave di genere sanciti dalla Carta dei diritti Fondamentali dellrsquoUnione europea Coerenti con questa affermazione sono altri strumenti elaborati a livello europeo quali la Direttiva 200481EC che stabilisce lrsquoobbligo per gli Stati membri di introdurre standard minimi per lrsquoaccoglienza delle donne immigrate vittime di traffico se cooperano per lrsquoidentificazione dei loro sfruttatori o la Direttiva europea 201136EU che raccomanda agli Stati membri di punire lrsquouso di servizi o oggetti di sfruttamento in particolare coloro che acquistano servizi sessuali da persone trafficate

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Presentato il Rapporto sullo sfruttamento sessuale e la prostituzione che analizza i diversi approcci adottati dagli Stati membri nei confronti di questo problema mettendolo in relazione con il traffico di esseri umani per sfruttamento sessuale prevalentemente di donne

Nellrsquoottobre 2013 50 membri del Parlamento europeo hanno aderito alla campagna dellrsquoEuropean Womenrsquos Lobby ldquoTogethet for a Europe free from Prostitutionrdquo che da anni opera con questo obiettivo

CCCOOOMMMMMMIIISSSSSSIIIOOONNNEEE EEEUUURRROOOPPPEEEAAA

LrsquoEuropa a sostegno della libertagrave religiosa

La Commissione europea sottolinea il ruolo svolto dallrsquoEuropa nella promozione dei diritti umani nel mondo in particolare della libertagrave religiosa Lrsquoeuroparlamentare italiana Lara Comi ha presentato unrsquointerrogazione al Parlamento europeo preoccupata per i frequenti attacchi contro le minoranze cristiane in Paesi a prevalenza musulmana chiedendo quali siano i progetti dellrsquoUnione europea a promozione della libertagrave religiosa nellrsquoambito della cooperazione internazionale quali le conseguenze previste negli accordi internazionali per il mancato rispetto di uno dei valori fondanti dellrsquoEuropa e in generale se la Commissione ritenga che si possa parlare di una questione ldquocristianirdquo in alcuni Paesi Per la Commissione ha risposto lrsquoAlto rappresentante per la politica estera e di difesa dellrsquoUnione europea Catherine Ashton che nel suo intervento ha sottolineato il forte impegno dellrsquoEuropa nella promozione dei diritti umani che si esplica anche attraverso accordi politici quadro con alcuni Paesi quale presupposto per ogni altra possibile relazione di tipo economico e commerciale Gli orientamenti sulla libertagrave religiosa adottati dallrsquoUnione europea nel 2013 ha affermato la Aschton ldquoindicano che lrsquoUnione europea prenderagrave in considerazione le violazioni della libertagrave di religione o di credo al momento di stabilire le misure appropriate ai sensi delle clausole sui diritti umani compresa la possibilitagrave di sospensione della cooperazione in particolare per quanto concerne lrsquoassistenza finanziariardquo In merito ai progetti finanziati dallrsquoUnione europea attraverso lrsquoEuropean instrument for Human Rights and Democracy (EIHRD) la Ashton ha evidenziato che su un budget di 20 milioni di euro destinati a finanziare nel 2014 progetti per la promozione di diritti umani 5 milioni sono stati destinati a progetti di tutela della libertagrave religiosa e di credo

CCCOOONNNSSSIIIGGGLLLIIIOOO DDDEEELLLLLLrsquorsquorsquoUUUNNNIIIOOONNNEEE EEEUUURRROOOPPPEEEAAA In vigore dal 1 gennaio il nuovo regolamento sullrsquoasilo

Dal 1 gennaio 2014 egrave entrato in vigore il Regolamento (UE) n 6042rsquo13 cosiddetto Dublino III che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente ad esaminare le domande di protezione internazionale presentate da cittadini di un Paese terzo o apolidi Questo significa che sulla base dellrsquoesperienza acquisita nel corso degli anni sono stati introdotti accorgimenti che rendono piugrave sicura e piugrave accessibile la procedura per la protezione internazionale dei richiedenti asilo uniformando anche le procedure e i tempi da adottare in tutti i Paesi

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Le novitagrave del regolamento mirano a preservare il fondamentale diritto del rifugiato di accedere alla procedura amministrativa prevista

Rispetto alle norme fino ad oggi applicate con lrsquoentrata in vigore del Regolamento Dublino III diventano inoltre operative alcune variazioni importanti che pur confermando il dovere del primo Stato di accoglienza di esaminare la richiesta di asilo in particolare in alcune circostanze (es ingresso illegale in un Paese) consentono di tenere in considerazione le situazioni personali e famigliari di fatto A questo scopo il regolamento prevede infatti anche una ridefinizione ldquoallargatardquo del concetto di parente familiare e persone a carico introduce il concetto di rappresentante del minore non accompagnato e lrsquoobbligo sancito da convenzioni internazionali di considerare sempre in ogni decisione il superiore interesse del minore Prevede inoltre lrsquoimpossibilitagrave per le amministrazioni di trasferire il richiedente in uno Stato nel quale possa correre il rischio di trattamenti disumani o degradanti oltre allrsquoobbligo di fornire loro informazioni e di effettuare dei colloqui prima di deciderne il trasferimento A detta degli operatori del settore questo nuovo regolamento rappresenta un importante passo avanti nel rendere il sistema di protezione e asilo europeo piugrave rispondente ai bisogni dei singoli anche se non tiene sufficientemente conto delle sensibili differenze esistenti tra i sistemi giuridici e sociali di accoglienza dei diversi Paesi e tra i relativi sistemi economici e produttivi da cui dipendono le reali possibilitagrave di offrire assistenza degli stessi Stati e le effettive prospettive di vita delle persone accolte

CCCOOONNNSSSIIIGGGLLLIIIOOO DDDrsquorsquorsquoEEEUUURRROOOPPPAAA

AAASSSSSSEEEMMMBBBLLLEEEAAA PPPAAARRRLLLAAAMMMEEENNNTTTAAARRREEE Sessione plenaria dellrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa su immigrazione e razzismo

Si egrave svolta a Strasburgo dal 27 al 31 gennaio la Sessione invernale dellrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa che ha iniziato i lavori con la elezione del nuovo presidente nella persona della parlamentare lussemburghese Anne Brasseur la seconda donna nella storia dellrsquoistituzione a ricoprire questo incarico in sostituzione di Jean Claude Mignon La nomina vale per lrsquoanno in corso rinnovabile per un altro anno Sono stati altresigrave nominati i Presidenti delle diverse Commissioni parlamentari ed un componente della Corte europea dei diritti dellrsquouomo nella persona del giudice danese Jon Fridrik Kjoslashlbro Nel corso dellrsquoincontro sono stati discussi approfonditamente i temi dellrsquointegrazione degli immigrati e dellrsquoaccoglienza dei rifugiati Ersquo stata adottata la Risoluzione 1972 (2014) Migrants ensuring they are a benefit for European host Societies nella quale si sottolinea la necessitagrave di riconoscere lrsquoapporto positivo dellrsquoimmigrazione allo sviluppo culturale ed economico dellrsquoEuropa

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Immigrazione xenofobia e razzismo rifugiati cooperazione UE e Consiglio drsquoEuropa sono stati i temi piugrave importanti discussi nel corso della sessione invernale dellrsquoAssemblea parlamentare

contrastando infondati pregiudizi sulle minacce che essa rappresenterebbe per lrsquooccupazione e la sicurezza Con la Risoluzione 1967 (2014) A strategy to prevent racism and intolerance in Europe i parlamentari del Consiglio drsquoEuropa hanno espresso una forte condanna delle crescenti forme di razzismo e intolleranza rilevate nella societagrave motivate da argomentazioni sempre piugrave diversificate (immigrazione colore della pelle orientamento sessuale appartenenza etnica credenze religiose lingua) individuando la necessitagrave di adottare un approccio integrato atto a contrastare i crimini di odio e il linguaggio razzista Un accenno egrave stato fatto anche ai comportamenti razzisti rilevati tra le forze di polizia argomento approfondito a parte nella Risoluzione 1968 (2014) Tackling racism in the police nella quale si raccomanda ai Governi di porre seri rimedi a questo che viene considerato un problema che mina la credibilitagrave delle istituzioni Sul tema del razzismo antisemitismo e intolleranza numerosi sono stati gli interventi dei parlamentari italiani LrsquoAssemblea egrave stata inoltre impegnata in unrsquoampia discussione sui temi dellrsquoAsilo che ha portato allrsquoadozione della Risoluzione 1971 (2014) Syrian refugees how to organise and support International assistance I Parlamentari presenti hanno espresso gratitudine ai Paesi limitrofi (Turchia Giordania Libano e Iraq) e agli Stati membri che hanno accettato di accogliere migliaia di profughi provenienti dalla Siria Hanno posto tuttavia al centro della discussione la necessitagrave che lrsquoEuropa si doti di politiche generali di asilo condivise da tutti gli Stati al fine di assicurare una equilibrata distribuzione tra i Paesi della domande di asilo da un lato e garantire a tutti i richiedenti asilo standard di accoglienza omogenei dallrsquoaltro Una presenza particolarmente significativa egrave stata quella del Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz che ha auspicato il rafforzamento della cooperazione tra il Parlamento europeo e lrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa nellrsquoimpegno per la tutela dei diritti umani della democrazia e dello stato di diritto anche in vista delle prossime elezioni europee Ha inoltre affermato che lrsquoimminente adesione dellrsquoUnione europea alla Convenzione europea dei diritti dellrsquouomo rappresenteragrave un momento importante nel percorso verso la convergenza e la coerenza delle politiche su questi temi tra i vari organismi europei

CCCOOOMMMMMMIIISSSSSSIIIOOONNNEEE AAAFFFFFFAAARRRIII SSSOOOCCCIIIAAALLLIII SSSAAANNNIIITTTAgraveAgraveAgrave EEE SSSVVVIIILLLUUUPPPPPPOOO SSSOOOSSSTTTEEENNNIIIBBBIIILLLEEE La Commissione dellrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa discute di circoncisione

Il 28 gennaio a margine dellrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa la Commissione Affari sociali sanitagrave e sviluppo sostenibile ha organizzato unrsquoaudizione alla quale hanno partecipato almeno 300 persone per approfondire il tema del diritto dei minori allrsquointegritagrave fisica con riferimento alla pratica di circoncisione maschile Lrsquoapprofondimento su questo tema egrave stato richiesto dallrsquoAssemblea a seguito delle polemiche connesse allrsquoapprovazione della Risoluzione 1952(2013) e della Raccomandazione 2023(2013) sul diritto dei bambini allrsquointegritagrave fisica nella quale la parlamentare tedesca Marlene Rupprecht relatrice della proposta aveva posto sullo stesso piano la circoncisione maschile per motivi religiosi con le mutilazioni genitali femminili Allrsquoaudizione sono stati invitati parlamentari e la stessa Marlene Rupprecht rappresentanti di confessioni religiose in particolare ebraiche e islamiche medici specialisti della materia

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Medici leader religiosi e parlamentari discutono di circoncisine maschile

Nel corso del dibattito la relatrice della risoluzione ha difeso le decisione prese a suo tempo dallrsquoAssemblea parlamentare sostenendo di aver trattato la materia con prudenza alcuni dei medici presenti hanno sottolineato i benefici della circoncisione nella prevenzione delle infezioni mentre altri hanno messo in evidenza gli effetti negativi sulla psiche dei bambini provocati dal dolore connesso allrsquointervento I leader religiosi rabbini e imam hanno difeso la possibilitagrave di esercitare tale pratica in nome del diritto della libertagrave di religione garantita dalla Convenzione europea dei diritti dellrsquouomo La discussione egrave stata alimentata anche attraverso documentari presentati a sostegno delle diverse posizioni

CCCOOONNNGGGRRREEESSSSSSOOO DDDEEELLLLLLEEE AAAUUUTTTOOORRRIIITTTAAArsquorsquorsquo LLLOOOCCCAAALLLIII EEE RRREEEGGGIIIOOONNNAAALLLIII Congresso delle Autoritagrave locali e regionali per lrsquoinclusione

Rafforzamento ed avvio di progetti europei per lrsquoinclusione dei Rom e dei Sinti in alcune cittagrave italiane Si egrave svolto a Milano il 18 gennaio un Convegno patrocinato dal Consiglio drsquoEuropa e dal Comune di Milano per lanciare due importanti progetti ROMACT and ROMED2 sullrsquoinclusione delle popolazioni Rom nelle politiche per la casa lrsquoistruzione e il lavoro Al Convegno hanno partecipato Gabriella Battaini Dragoni Vice segretario generale del Consiglio drsquoEuropa il Ministro italiano per lrsquointegrazione Ceacutecile Kyenge e il sottosegretario del ministero del lavoro e delle politiche sociali Cecilia Guerra il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il Vice presidente del Congresso delle Autoritagrave locali e regionali John Warmisham Il progetto ROMACT sostenuto dallrsquo European Alliance of Cities and Regions for Roma Inclusion saragrave realizzato in Italia Ungheria Bulgaria Romania e Slovacchia con lrsquoobiettivo di formare una classe amministrativa e politica sulle tematiche dellrsquoinclusione delle popolazioni Rom Il progetto ROMED2 rappresenta invece la prosecuzione di un programma giagrave in corso di realizzazione finalizzato specificamente alla formazione di mediatori culturali per incoraggiare e facilitare la partecipazione delle comunitagrave Rom alla vita democratica delle Amministrazioni locali Nel corso del Convegno sono state presentate alcune esperienze italiane (Napoli Bari e Pavia) dai rispettivi sindaci e son state discusse dalle comunitagrave Rom stesse e dalle associazioni di volontariato altre realtagrave

CCCOOOMMMMMMIIISSSSSSAAARRRIIIOOO PPPEEERRR III DDDIIIRRRIIITTTTTTIIIUUUMMMAAANNNIII Il Commissario per i diritti umani sullrsquoantisemitismo

Nils Muižnieks Commissario per i diritti umani del Consiglio drsquoEuropa nel suo Human Rights Comment del 23 gennaio ha attirato lrsquoattenzione sulla continua crescita del sentimento antisemita in Europa Le ricerche condotte in alcuni Paesi rilevano questa tendenza confermata da recenti

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Comportamenti e opinioni antisemite preoccupano il Commissario per i diritti umani del Consiglio drsquoEuropa

episodi di particolare gravitagrave accaduti ad esempio in Ungheria Francia e Romania di fronte ai quali tuttavia quasi tutte le autoritagrave statali hanno reagito con energia e determinazione I dati forniti da unrsquoindagine dellrsquoAgenzia europea per i diritti fondamentali (FRA) resi noti alla fine del 2013 denunciano infatti che il 76 degli ebrei intervistati ha riferito di percepire una certa acutizzazione dellrsquoatteggiamento antisemita nel corso degli ultimi cinque anni sebbene la maggior parte di essi non abbia sperimentato attacchi diretti Il Commissario richiamando quali possono essere le conseguenze di questa diffusa cultura dellrsquoodio ha invitato le autoritagrave a ldquonon dimenticare mai che lrsquoantisemitismo egrave servito e serve tuttora come pretesto e giustificazione per discriminazioni e violenze e persino omicidirdquo Gli Stati europei devono attrezzarsi per contrastare efficacemente ogni forma di antisemitismo ha affermato il Commissario a partire dalla condanna tempestiva dei discorsi e degli attacchi antisemiti e razzisti e dalla raccolta sistematica di dati statistici su episodi di questo tipo Considerando perograve la forte correlazione tra comportamenti antisemiti e comportamenti razzisti e xenofobi il Commissario ha espresso lrsquoopinione che sia opportuno adottare misure di contrasto a vasto raggio per combattere contemporaneamente lrsquointolleranza il razzismo la xenofobia e lrsquoantisemitismo con il coinvolgimento delle istituzioni ma anche di altri attori quali le comunitagrave ebraiche le associazioni di volontariato e di difesa dei diritti umani la societagrave civile Ha anche sostenuto la necessitagrave che questi comportamenti debbano avere anche conseguenze giudiziarie certe per coloro che li mettono in atto Il Commissario ha infine raccomandato di non perdere di vista i tentativi altrettanto gravi di negazionismo e di banalizzazione dellrsquoOlocausto che oggi possono usufruire di mezzi di comunicazione molto efficienti Citando le parole di una sentenza della Corte europea dei diritti dellrsquouomo 2033 Garaudy v France ha affermato inoltre ldquola negazione o la distorsione di questo tipo di fatti storici mina i valori sui quali egrave basata la lotta al razzismo e allrsquoantisemitismo e costituisce una seria minaccia allrsquoordine pubblicordquo In considerazione di ciograve non ha esitato a raccomandare agli Stati di prevedere norme volte a punire anche questi comportamenti Ha citato in proposito una campagna del Consiglio drsquoEuropa ldquoNo hate speechrdquo che si propone di contrastare lrsquoantisemitismo con una particolare attenzione allrsquouso del linguaggio

OOORRRGGGAAANNNIIIZZZZZZAAAZZZIIIOOONNNEEE DDDEEELLLLLLEEE NNNAAAZZZIIIOOONNNIII UUUNNNIIITTTEEE

UUUFFFFFFIIICCCIIIOOO DDDEEELLLLLLrsquorsquorsquoAAALLLTTTOOO CCCOOOMMMMMMIIISSSSSSAAARRRIIIOOO PPPEEERRR III DDDIIIRRRIIITTTTTTIII UUUMMMAAANNNIII

LrsquoUfficio dellrsquoAlto Commissario per i diritti umani a sostegno delle minoranze religiose

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Da piugrave parti arrivano le denunce sullrsquoaumento delle persecuzioni nei confronti dei cristiani nel mondo

Josephine Adaza una donna nigeriana appartenente alla minoranza cristiana ha recentemente dichiarato che egrave necessario proteggere i diritti delle minoranze nel suo Paese al fine di evitare perdite di vite umane La minoranza cristiana ha spiegato rappresenta almeno il 5 della popolazione nel nord della Nigeria e con lrsquointroduzione della sharia in 12 Stati molti cristiani sono costretti a lasciare le loro terre e a cercare rifugio nei Paesi vicini Josephine Adaza ha fatto questa dichiarazione nel corso della sua presenza allrsquoONU per seguire un programma di formazione per rappresentanti di minoranze sul funzionamento dei meccanismi ONU che prevede al termine un Forum di approfondimento di uno degli aspetti contemplati dalla Dichiarazione sui diritti delle persone appartenenti a minoranze nazionali etniche religiose e linguistiche Il Forum organizzato al termine dellrsquoultimo corso ha avuto appunto come tema ldquoBeyond freedom of religion or belief Guaranteeing the rights of religious minorities Rita Izsaacutek esperta indipendente dellrsquoONU per le minoranze nellrsquo intervento di apertura del Forum ha sottolineato che la tutela delle minoranze religiose non puograve essere limitata alla possibilitagrave di manifestare il proprio credo e di celebrare i propri riti ma va estesa a quelli che gli esperti hanno considerato i quattro pilastri dei diritti delle minoranze protezione dellrsquoesistenza e prevenzione delle violenze protezione e promozione dellrsquoidentitagrave uguaglianza e non discriminazione diritti a partecipare a tutti gli aspetti della vita pubblica

FFFOOONNNDDDOOO NNNAAAZZZIIIOOONNNIII UUUNNNIIITTTEEE PPPEEERRR LLLrsquorsquorsquoIIINNNFFFAAANNNZZZIIIAAA (((UUUNNNIIICCCEEEFFF))) Rapporto Unicef 2014 sullo stato dellrsquoinfanzia

Ersquo stato presentato a New York il 30 gennaio il Rapporto Unicef sullo stato dellrsquoinfanzia nel mondo che questrsquoanno ha come titolo Every child counts revealing disparities advancing childrenrsquos rights Il Rapporto 2014 vuole mettere in evidenza lrsquoimportanza delle statistiche nella determinazione delle politiche di sostegno ai 2 miliardi e 200 milioni di bambini che vivono in condizioni svantaggiate e nella valutazione degli effetti dei provvedimenti realizzati ldquoLa rilevazione e lrsquoelaborazione di dati statistici hanno reso possibile salvare e migliorare la vita di milioni di bambini specialmente dei piugrave deprivatirdquo ha detto Tessa Wardlaw capo del settore statistico dellrsquoUnicef aggiungendo ldquoUlteriori progressi possono essere compiuti se noi sappiamo quali bambini sono piugrave indietro dove i bambini e le bambini non frequentano la scuola dove le malattie sono piugrave ferali e dove mancano i principali servizi igienici I dati non possono di per seacute cambiare il mondo ma possono rendere il cambiamento possibile identificando i bisogni sostenendo le risposte e misurando i risultati rdquo Grazie alla produzione di statistiche oggi si puograve dire che la condizione dei minori nel mondo ha compiuto molti passi avanti dallrsquoapprovazione della Convenzione sui diritti del Fanciullo nel 1989 di cui ricorre il 25esimo anniversario e dalla inclusione di questo obiettivo tra gli obiettivi di sviluppo del millennio Dal 1990 oltre 90 milioni di bambini con meno di 5 anni sono stati salvati dalla morte e la frequenza della scuola primaria egrave aumentata nella media dal 53 allrsquo81 nel 2011

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Aumentata la scolarizzazione e ridotta la mortalitagrave infantile ma crsquoegrave ancora molto da fare percheacute ogni bambino veda riconosciuti i suoi diritti

A fronte di questi progressi il Rapporto mette in evidenza le forti disparitagrave ancora esistenti tra Paese e Paese sottolineando che ancora oggi a molti bambini sono negati i diritti fondamentali quali il diritto alla vita alla salute allrsquoistruzione ad una vita dignitosa Una denuncia molto forte contenuta nel Rapporto riguarda la mancata registrazione allrsquoanagrafe di almeno 230 milioni di bambini con percentuali piugrave alte in Asia meridionale e in Africa sub sahariana un indicatore di condizioni di povertagrave e di sfruttamento ma soprattutto di negazione del diritto presupposto di tutti gli altri del riconoscimento allrsquoesistenza Lrsquoanalisi dei dati disaggregata per area geografica e per settore fa emergere seppur in un trend complessivo positivo sacche di grande sofferenza sono 66 milioni 18000 al giorno i bambini al di sotto dei 5 anni morti nel 2012 per cause prevedibili con punte in Sierra Leone (182 vittime ogni 1000 bambini nati) in Angola (164) in Ciad (150) in Somalia (147) e in Congo (146) contro i 4 bambini morti ogni 1000 nati in Italia Forti sono ancora le differenze di genere lrsquo11 delle bambine si sposa prima dei 15 anni in Ciad solo 44 bambine su 100 maschi hanno accesso allrsquoistruzione quasi il 50 delle mogli tra i 15 e i 19 anni nei Paesi piugrave poveri giustifica il marito violento

LLLAAA CCCOOOMMMUUUNNNIIITTTAgraveAgraveAgrave IIINNNTTTEEERRRNNNAAAZZZIIIOOONNNAAALLLEEE CCCEEELLLEEEBBBRRRAAA

GIORO DELLA MEMORIA ‐ 27 GENNAIO

Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche smantellarono i cancelli del piugrave grande campo di concentramento nazista di Auschwitz ndashBirkenau in Polonia ponendo fine a quello che gli storici considerano il piugrave grande genocidio del lsquo900 LrsquoAssemblea generale dellrsquoOnu con la risoluzione n 607 1 Novembre 2005 ha stabilito che in questa data si celebrasse il ldquogiorno della Memoriardquo in ricordo delle vittime dellrsquoolocausto e come monito contro ogni forma di razzismo pregiudizio odio e settarismo Obiettivo dellrsquoAssemblea generale era la condanna degli Stati che avevano collaborato alla strage degli ebrei e di altre minoranze e lrsquoinvito a tutti gli Stati a mettere in atto iniziative volte a sensibilizzare lrsquoopinione pubblica su queste problematiche al fine di prevenire altri genocidi ONU Nella sede dellrsquoONU di Ginevra John Ashe Presidente della 68a Sessione dellrsquoAssemblea generale delle Nazioni Unite ha tenuto un discorso in memoria delle vittime dellrsquoolocausto Nel Palazzo delle Nazioni Unite sempre a Ginevra egrave stata inoltre allestita una mostra dedicata a Helga Pollak‐Kinsky bambina detenuta nel ghetto di Teresin dal titolo The girls of Room 28 ndash In Remembrance of the Children of the Theresienstadt ghetto La mostra inaugurata il 27 gennaio alla presenza della stessa Helga Pollak‐Kinsky oggi ottantatreenne egrave aperta al pubblico fino allrsquo11 febbraio Navi Pillay Alto Commissario per i diritti umani dellrsquoOnu nel commemorare le vittime della Shoah ha ampliato lo sguardo alle persecuzioni di interi popoli provocate dallrsquoodio che nonostante la rivelazione di che cosa sia stato lrsquoolocausto si sono ripetute nei decenni successivi in Cambogia a Srebrenica in Rwanda Ha affermato inoltre che ancora oggi in molte parti del mondo vi sono persone perseguitate per la loro razza religione origine orientamento sessuale e opinioni politiche come in Siria nella Repubblica centrafricana e Sud Sudan

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LrsquoUnesco che tra gli organismi delle Nazioni Unite dedica maggiore attenzione alla formazione delle nuove generazioni al dialogo tra le culture e le religioni ai valori della pace e della

convivenza ha presentato in occasione del Giorno della Memoria 2014 i risultati di unrsquoindagine condotta in collaborazione con il Georg Eckert Institute su come lrsquoOlocausto viene insegnato nelle scuole Lo studio dal titolo ldquoHolocaust Education in a Global Contextrdquo condotto in 125 Paesi rileva che lrsquoargomento dellrsquoOlocausto fa parte del patrimonio culturale scolastico di quasi tutti i Paesi anche se affrontato con maggiore o minore competenza Attraverso un approfondimento condotto in 26 Paesi su come lrsquoargomento viene affrontato sui libri di testo egrave stato infatti dimostrato che non esiste una narrazione unanimemente condivisa dellrsquoOlocausto ma che lrsquoargomento si presta a diverse valorizzazioni e interpretazioni a seconda del contesto storico geografico e della cultura dominante Nei Paesi occidentali il tema dellrsquoOlocausto ha una parte importante nei curricula scolastici mentre in altri parti del mondo egrave trattato allrsquointerno di altre problematiche ad esempio come uno degli aspetti della seconda guerra mondiale o come un episodio come altri di violazione dei diritti umani o come uno dei genocidi che hanno macchiato la storia dellrsquoumanitagrave Il libro inizia con una presentazione delle diverse metodologie di insegnamento dellrsquoOlocausto in Europa mette in evidenza come la Germania abbia trovato delle modalitagrave per trattare dei propri sensi di colpa e delle proprie responsabilitagrave come in Francia la memoria condivisa abbia richiesto continui aggiustamenti da parte dei promotori della trasmissione della memoria o come in Polonia possano coesistere due diverse memorie dellrsquoOlocausto una degli ebrei e una dei polacchi Dopo una disanima delle diverse situazioni il libro si conclude con lrsquoaffermazione del valore universale dello studio dellrsquoOlocausto poicheacute lrsquoapprofondimento della sua genesi e della sua dinamica offre utili elementi per la comprensione delle tragiche vicende che hanno insanguinato e stanno tuttrsquoora dilaniando le popolazioni di molte parti del mondo Coerentemente lrsquoUnesco egrave impegnato affincheacute la storia dellrsquoOlocausto e della lezione che se ne puograve trarre siano insegnate in tutto il mondo percheacute sente forte la responsabilitagrave di costruire il futuro dellrsquoumanitagrave di proteggere e promuovere la dignitagrave di tutti e porre le basi per una vera cittadinanza globale Unione europea LrsquoAlto rappresentante per la politica estera dellrsquoUnione europea Catherine Ashton ha ricordato con un messaggio il 27 gennaio le vittime di quello che ha chiamato il periodo piugrave nero della storia europea ed ha rivolto un pensiero speciale a tutti coloro che con coraggio e sacrificio hanno protetto i loro concittadini ebrei dalla persecuzione Osce Didier Burkhalter Presidente dellrsquoOSCE in carica per il 2014 ha affermato in occasione delle celebrazioni del giorno della Memoria che gli Stati devono impegnarsi di piugrave per contrastare lrsquoantisemitismo e il razzismo Ha sostenuto che ldquomanifestazioni di antisemitismo di discriminazioni nei confronti dei Rom e dei Sinti e altre forme di odio e intolleranza continuano a minacciare la stabilitagrave e la sicurezza in tutta la nostra regione Dobbiamo compiere dei passi avanti per contrastare questi comportamentirdquo

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LrsquoOsce ha da sempre dedicato una particolare attenzione a questi temi Attraverso lrsquoODIHR ha prodotto una serie di strumenti in cooperazione con il Museo Yad Vashem di Gerusalemme un manuale per insegnanti su come affrontare la preparazione del giorno della Memoria (Preparing Holocaust Memorial Days Suggestions for Educators) ha prodotto in passato uno studio dal titolo Education on the Holocaust and on Anti‐Semitism An Overview and Analysis of Educational Approaches nel quale sono riportate le buone pratiche realizzate dagli Stati e dalla societagrave civile le raccomandazioni e le nuove sfide nella formazione

In Italia In Italia la legge n 211 del 2000 ha indicato nel 27 gennaio ldquoil giorno della Memoriardquo anticipando la decisione dellrsquoAssemblea dellrsquoONU Da allora si sono moltiplicate le iniziative a livello istituzionale nelle scuole e a livello locale Nel programma di questrsquoanno delineato dal Comitato di coordinamento per le iniziative in ricordo della Shoah istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri la Memoria egrave stata declinata in vari modi Attraverso storie biografiche (il film Anita B e la rappresentazione teatrale 13419 La necessitagrave del ritorno) e approfondimenti culturali con la Tavola rotonda ldquoLe deportazioni degli ebrei e le stragi naziste contro civili in Italia una riflessione nel settantesimo anniversariordquo e la giornata di formazione presso la Scuola delrsquoamministrazione civile del Ministero dellrsquoInterno sulla conservazione della Memoria negli Archivi Ad esse si sono aggiunti la mostra 1938‐1945 La persecuzione degli ebrei in Italia Documenti per una storia realizzata a Modena con il coinvolgimento di due siti importanti del territorio come il Campo di Fossoli campo di transito per i deportati verso Auschwitz e Villa Emma di Nonantola luogo nel quale la cittadinanza ha salvato bambini destinati alla deportazione Ci sono stati inoltre incontri con i protagonisti della storia per rendere loro omaggio e ascoltare il loro messaggio tra questi quello tra i sopravvissuti e i giovani come ogni anno presso la Sinagoga di Roma e la consegna delle medaglie drsquoonore al Quirinale ai cittadini italiani deportati ed internati nei lager nazisti o ai loro discendenti Ma anche la rievocazione della Memoria sollecitata dagli oggetti con i violini recuperati nei campi di concentramento che hanno fatto sentire la loro voce dopo settantrsquoanni nellrsquoAuditorium di Roma Ed infine la trasmissione della Memoria alle giovani generazioni Frutto di questo impegno del Ministero dellrsquoistruzione dellrsquoUniversitagrave e della ricerca egrave lrsquoimmensa mole di lavori artistici esposta al Museo di Roma in Trastevere prodotti nelle scuole e premiati ogni anno dal Presidente della Repubblica nel corso della cerimonia al Quirinale il 27 gennaio Ma lo sono anche i viaggi organizzati ai luoghi della memoria che coinvolgono ogni anno centinaia di studenti e docenti Per avere soltanto unrsquoidea delle molte iniziative organizzate dalla Comunitagrave ebraica dagli enti locali e dai cittadini egrave possibile consultare il sito dellrsquoUCEI e il sito del Ministero dellrsquoInterno che riporta tutte le attivitagrave organizzate con il coinvolgimento delle Prefetture

VVVAAARRRIIIEEE SSSUUULLLLLLAAA LLLIIIBBBEEERRRTTTAAArsquorsquorsquo RRREEELLLIIIGGGIIIOOOSSSAAA

Portes Ouvertes France sulle persecuzioni dei cristiani

Lrsquoassociazione Portes Ouvertes France ha presentato il 9 gennaio lrsquoaggiornamento al 2013 di un monitoraggio sulle persecuzioni dei cristiani in cinquanta Paesi dal quale risulta una tendenza allrsquoaumento Con il termine persecuzioni in questo Rapporto si intendono oltre a veri e propri atti di violenza anche pressioni divieti e discriminazioni su base religiosa Gli indicatori che concorrono a determinare lrsquoindice di persecuzione fanno riferimento a limitazioni della libertagrave dei cristiani in vari ambiti nella vita privata in ambito famigliare nella comunitagrave nella Chiesa e nella vita pubblica

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Aumenta nel mondo il numero dei cristiani perseguitati secondo lrsquoorganizzazione

Per il dodicesimo anno consecutivo la Corea del Nord risulta al primo posto per le persecuzioni nei confronti dei cristiani al secondo posto si colloca la Somalia seguono tra i primi dieci Paesi la Siria lrsquoIraq lrsquoAfganistan lrsquoArabia Saudita le Maldive il Pakistan lrsquoIran lo Yemen Le previsioni per il 2014 danno un aumento generalizzato delle persecuzioni dei cristiani in generale con una particolare recrudescenza negli Stati attualmente in cima alla graduatoria e nellrsquoAfrica subsaharana Problemi sono previsti anche nei Paesi che hanno conosciuto la primavera araba Portes Ouvertes France fa parte di una rete di associazioni Open Doors che raggruppa una ventina di associazioni indipendenti che operano in piugrave di 60 Paesi dove le comunitagrave cristiane subiscono discriminazioni restrizioni al loro operato persecuzioni Pew Report sulle persecuzioni su base religiosa

Il Pew Research Center ha pubblicato il 14 gennaio il quinti Rapporto sulle ostilitagrave nei confronti delle religioni nel mondo nel quale sono riportati alcuni indicatori specifici di questo particolare fenomeno sintetizzati in due indici riguardanti 198 Paesi Due sono gli indicatori un indicatore volto a cogliere le ostilitagrave nei confronti delle religioni esercitate da privati individui o gruppi che comprendono atti violenza e di terrorismo discriminazioni insulti per lrsquoabbigliamento o altri simboli religiosi abusi un secondo indicatore relativo alle ostilitagrave dei Governi che comprende misure specifiche previste appositamente per contrastare lrsquoesercizio della fede e particolari culti per ostacolare le conversioni o discriminatorie nei confronti di fedeli di alcune religioni Dal Rapporto risulta che nel 2012 anno di riferimento lrsquoindice delle ostilitagrave nei confronti delle religioni quindi lrsquoindicatore volto a cogliere gli umori della societagrave classificato ldquoaltordquo o ldquomolto altordquo ha raggiunto la massima diffusione negli ultimi sei anni riguarda infatti un terzo (33) dei 198 Paesi analizzati nel 2012 contro il 29 del 2011 e il 20 del 2007 Questa tendenza egrave riscontrabile in tutti i maggiori Paesi dal Medio Oriente al Nord Africa dallrsquoAsia al Pacifico e per la prima volta in Cina (Ersquo esclusa la Corea del Nord dallrsquoanalisi prevista invece nel rapporto Portes Ouvertes poicheacute non egrave stato possibile raccogliere informazioni) Meno importante sembra invece il tasso di crescita della diffusione dellrsquoindice di ostilitagrave classificato ldquoaltordquo o ldquomolto altordquo da parte dei Governi riguarda il 29 dei Paesi nel 2012 rispetto al 28 del 2011 e il 20 del 2007 Dal rapporto risulta che il maggiore incremento di questi valore egrave riscontrato in Europa nel Medio Oriente e in Nord Africa Considerando insieme i due indicatori sono il 43 dei 198 Paesi analizzati quelli con i valori di ostilitagrave piugrave alti e considerando che alcuni di essi sono anche molto popolati risulta che il 76 della popolazione mondiale vive in Paesi nei quali si riscontrano livelli significativi di ostilitagrave religiosa in crescita rispetto al 74 del 2011 e il 68 del 2007

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Le ostilitagrave nei confronti di luoghi o persone su base religiosa hanno raggiunto nel 2012 il picco piugrave alto negli ultimi sei anni

Con riferimento ai gruppi religiosi monitorati il Rapporto evidenzia che i musulmani e gli ebrei sono i gruppi religiosi che hanno sperimentato i piugrave elevati indici di ostilitagrave nei sei anni considerati mentre le comunitagrave cristiane e musulmane essendo le piugrave diffuse sono le comunitagrave che hanno subito ostilitagrave in un maggior numero di Paesi (110 e 109 rispettivamente)

VVVAAARRRIIIEEE

Rapporto 2014 di Hunman Rights Watch

Puntuale come ogni anno egrave stato reso pubblico lo scorso 21 gennaio il 24deg Rapporto dellrsquoorganizzazione Human Rights Watch sui fatti che hanno interessato 90 Paesi nel mondo in tema di diritti umani Kenneth Roth direttore dellrsquoorganizzazione ha evidenziato tre aree di particolare criticitagrave che hanno caratterizzato il 2013 Primo punto il massacro non denunciato di civili in Siria che ha suscitato orrore e indignazione nellrsquoopinione pubblica ma non sufficientemente da costringere i leader della terra a fare pressioni percheacute tutto ciograve cessasse in spregio del principio piugrave volte affermato del ldquoResponsibility to Protectrdquo Secondo punto ha sottolineato come in alcuni Paesi lrsquoaffermazione formale di una maggioranza attraverso le elezioni ha fatto emergere una classe politica cha ha esercitato la leadership senza alcun rispetto per le minoranze e il dissenso come se i limiti allrsquoesercizio del potere essenziali per le democrazie non esistessero Terzo punto ha posto lrsquoattenzione sul contrasto del terrorismo che dopo lrsquo11 settembre 2011 ha portato allrsquoattuazione di programmi di difesa da parte degli Stati Uniti quali lo spionaggio di massa con potenti mezzi elettronici e lrsquouso di droni in zone di conflitto per colpire obiettivi specifici che hanno messo a rischio la libertagrave e la vita stessa delle persone Tuttavia ha affermato il direttore dellrsquoorganizzazione in un contesto cosigrave difficile sono stati compiuti passi avanti nel sistema internazionale di protezione dei diritti umani Il Consiglio dei diritti umani dellrsquoONU sta seguendo da vicino alcune situazioni particolarmente difficili (Corea del Nord e Sri Lanka) e si stanno elaborando due ulteriori accordi internazionali a tutela di due fasce di popolazione particolarmente vulnerabili i lavoratori domestici con particolare attenzione ai diritti delle donne e i minatori e altri lavoratori la cui salute egrave messa a rischio dallrsquouso illegale di mercurio Come in passato il Rapporto egrave suddiviso in tre parti una prima parte contenente saggi nei quali sono approfondite alcune problematiche una seconda parte di foto ed una terza parte con monografie di singoli Stati limitatamente a quegli Stati nei quali la tutela dei diritti umani presenta aspetti problematici Nel Rapporto di questrsquoanno i temi affrontati nella parte iniziale sono lrsquoevoluzione dellrsquoapproccio al contrasto del traffico di droga il rapporto tra sviluppo e diritti umani il diritto alla privacy Le foto invece documentano le spose bambine in Sud Sudan lrsquoimpatto sulla tutela dei diritti umani in Russia dei giochi olimpici a Sochi e la tragedia umanitaria e la situazione dei diritti umani nella Repubblica Centroafricana

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Nel 2013 sono state rilevate atrocitagrave di massa prepotenze delle maggioranze e abusi dellrsquoantiterrorismo ma anche lotte per i diritti

In questa direzione egrave orientata la strategia per la crescita ldquoEuropa 2020rdquo che nellrsquoambito delle politiche contro la povertagrave pone la tutela dei diritti dei senza fissa dimora tra gli obiettivi prioritari a sostegno del quale sono destinati fondi previsti nel pacchetto europeo di investimenti sociali

CCCOOOMMMMMMIIISSSSSSIIIOOONNNIII PPPAAARRRLLLAAAMMMEEENNNTTTAAARRRIII

Rapporto della Commissione diritti della donna e uguaglianza di genere sulla prostituzione

La Commissione diritti delle donne e paritagrave di genere del Parlamento europeo ha reso pubblico il Rapporto Sexual Exploitation and Prostitution and its Impact on Gender Equality nel quale viene sintetizzato il recente dibattito sul tema della prostituzione il traffico degli esseri umani e la paritagrave di genere Lrsquoanalisi dei diversi approcci adottati in alcuni Paesi (regulatory approach in Olanda e Germania abolitionist approach in Spagna e Svezia) mettono in ogni caso in evidenza lo stretto legame tra esercizio della prostituzione e la disparitagrave di genere cioegrave la disuguaglianza nella detenzione del potere tra uomo e donna che rende difficilmente definibile quando e come lrsquoesercizio della prostituzione possa essere frutto di una libera scelta professionale Questa condizione egrave resa piugrave complessa dallrsquoingresso nel settore di molte donne immigrate vittime di traffico spesso la parte piugrave vulnerabile della popolazione I dati statistici presentati nel Rapporto sebbene frutto di stime dimostrano lrsquoesistenza di un fenomeno che raggiunge i 40‐42 milioni di persone delle quali il 90 dipendenti da un protettore Altre statistiche dimostrano che 1 prostituta su 7 egrave vittima di traffico mentre statistiche elaborate da alcuni Stati membri parlano di percentuali che si aggirano dal 60‐90 Tutti sono comunque concordi nel riconoscere una forte correlazione tra prostituzione e violenza che se non esercitata dai protettori o dai trafficanti egrave spesso associata ai comportamenti dei clienti La distinzione a livello teorico tra la prostituzione come libera scelta o come effetto di sfruttamento sessuale egrave molto difficile da riscontrare nella realtagrave in quanto molte sono le variabili che possono influire sulla effettiva libertagrave nella scelta del lavoro delle donne che praticano la prostituzione per professione di cui bisognerebbe tener conto Nelle posizioni degli organismi internazionali la prostituzione non puograve essere riconosciuta come attivitagrave economica legittima in quanto contraria ai principi di paritagrave di genere sanciti dalla Carta dei diritti Fondamentali dellrsquoUnione europea Coerenti con questa affermazione sono altri strumenti elaborati a livello europeo quali la Direttiva 200481EC che stabilisce lrsquoobbligo per gli Stati membri di introdurre standard minimi per lrsquoaccoglienza delle donne immigrate vittime di traffico se cooperano per lrsquoidentificazione dei loro sfruttatori o la Direttiva europea 201136EU che raccomanda agli Stati membri di punire lrsquouso di servizi o oggetti di sfruttamento in particolare coloro che acquistano servizi sessuali da persone trafficate

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Presentato il Rapporto sullo sfruttamento sessuale e la prostituzione che analizza i diversi approcci adottati dagli Stati membri nei confronti di questo problema mettendolo in relazione con il traffico di esseri umani per sfruttamento sessuale prevalentemente di donne

Nellrsquoottobre 2013 50 membri del Parlamento europeo hanno aderito alla campagna dellrsquoEuropean Womenrsquos Lobby ldquoTogethet for a Europe free from Prostitutionrdquo che da anni opera con questo obiettivo

CCCOOOMMMMMMIIISSSSSSIIIOOONNNEEE EEEUUURRROOOPPPEEEAAA

LrsquoEuropa a sostegno della libertagrave religiosa

La Commissione europea sottolinea il ruolo svolto dallrsquoEuropa nella promozione dei diritti umani nel mondo in particolare della libertagrave religiosa Lrsquoeuroparlamentare italiana Lara Comi ha presentato unrsquointerrogazione al Parlamento europeo preoccupata per i frequenti attacchi contro le minoranze cristiane in Paesi a prevalenza musulmana chiedendo quali siano i progetti dellrsquoUnione europea a promozione della libertagrave religiosa nellrsquoambito della cooperazione internazionale quali le conseguenze previste negli accordi internazionali per il mancato rispetto di uno dei valori fondanti dellrsquoEuropa e in generale se la Commissione ritenga che si possa parlare di una questione ldquocristianirdquo in alcuni Paesi Per la Commissione ha risposto lrsquoAlto rappresentante per la politica estera e di difesa dellrsquoUnione europea Catherine Ashton che nel suo intervento ha sottolineato il forte impegno dellrsquoEuropa nella promozione dei diritti umani che si esplica anche attraverso accordi politici quadro con alcuni Paesi quale presupposto per ogni altra possibile relazione di tipo economico e commerciale Gli orientamenti sulla libertagrave religiosa adottati dallrsquoUnione europea nel 2013 ha affermato la Aschton ldquoindicano che lrsquoUnione europea prenderagrave in considerazione le violazioni della libertagrave di religione o di credo al momento di stabilire le misure appropriate ai sensi delle clausole sui diritti umani compresa la possibilitagrave di sospensione della cooperazione in particolare per quanto concerne lrsquoassistenza finanziariardquo In merito ai progetti finanziati dallrsquoUnione europea attraverso lrsquoEuropean instrument for Human Rights and Democracy (EIHRD) la Ashton ha evidenziato che su un budget di 20 milioni di euro destinati a finanziare nel 2014 progetti per la promozione di diritti umani 5 milioni sono stati destinati a progetti di tutela della libertagrave religiosa e di credo

CCCOOONNNSSSIIIGGGLLLIIIOOO DDDEEELLLLLLrsquorsquorsquoUUUNNNIIIOOONNNEEE EEEUUURRROOOPPPEEEAAA In vigore dal 1 gennaio il nuovo regolamento sullrsquoasilo

Dal 1 gennaio 2014 egrave entrato in vigore il Regolamento (UE) n 6042rsquo13 cosiddetto Dublino III che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente ad esaminare le domande di protezione internazionale presentate da cittadini di un Paese terzo o apolidi Questo significa che sulla base dellrsquoesperienza acquisita nel corso degli anni sono stati introdotti accorgimenti che rendono piugrave sicura e piugrave accessibile la procedura per la protezione internazionale dei richiedenti asilo uniformando anche le procedure e i tempi da adottare in tutti i Paesi

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Le novitagrave del regolamento mirano a preservare il fondamentale diritto del rifugiato di accedere alla procedura amministrativa prevista

Rispetto alle norme fino ad oggi applicate con lrsquoentrata in vigore del Regolamento Dublino III diventano inoltre operative alcune variazioni importanti che pur confermando il dovere del primo Stato di accoglienza di esaminare la richiesta di asilo in particolare in alcune circostanze (es ingresso illegale in un Paese) consentono di tenere in considerazione le situazioni personali e famigliari di fatto A questo scopo il regolamento prevede infatti anche una ridefinizione ldquoallargatardquo del concetto di parente familiare e persone a carico introduce il concetto di rappresentante del minore non accompagnato e lrsquoobbligo sancito da convenzioni internazionali di considerare sempre in ogni decisione il superiore interesse del minore Prevede inoltre lrsquoimpossibilitagrave per le amministrazioni di trasferire il richiedente in uno Stato nel quale possa correre il rischio di trattamenti disumani o degradanti oltre allrsquoobbligo di fornire loro informazioni e di effettuare dei colloqui prima di deciderne il trasferimento A detta degli operatori del settore questo nuovo regolamento rappresenta un importante passo avanti nel rendere il sistema di protezione e asilo europeo piugrave rispondente ai bisogni dei singoli anche se non tiene sufficientemente conto delle sensibili differenze esistenti tra i sistemi giuridici e sociali di accoglienza dei diversi Paesi e tra i relativi sistemi economici e produttivi da cui dipendono le reali possibilitagrave di offrire assistenza degli stessi Stati e le effettive prospettive di vita delle persone accolte

CCCOOONNNSSSIIIGGGLLLIIIOOO DDDrsquorsquorsquoEEEUUURRROOOPPPAAA

AAASSSSSSEEEMMMBBBLLLEEEAAA PPPAAARRRLLLAAAMMMEEENNNTTTAAARRREEE Sessione plenaria dellrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa su immigrazione e razzismo

Si egrave svolta a Strasburgo dal 27 al 31 gennaio la Sessione invernale dellrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa che ha iniziato i lavori con la elezione del nuovo presidente nella persona della parlamentare lussemburghese Anne Brasseur la seconda donna nella storia dellrsquoistituzione a ricoprire questo incarico in sostituzione di Jean Claude Mignon La nomina vale per lrsquoanno in corso rinnovabile per un altro anno Sono stati altresigrave nominati i Presidenti delle diverse Commissioni parlamentari ed un componente della Corte europea dei diritti dellrsquouomo nella persona del giudice danese Jon Fridrik Kjoslashlbro Nel corso dellrsquoincontro sono stati discussi approfonditamente i temi dellrsquointegrazione degli immigrati e dellrsquoaccoglienza dei rifugiati Ersquo stata adottata la Risoluzione 1972 (2014) Migrants ensuring they are a benefit for European host Societies nella quale si sottolinea la necessitagrave di riconoscere lrsquoapporto positivo dellrsquoimmigrazione allo sviluppo culturale ed economico dellrsquoEuropa

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Immigrazione xenofobia e razzismo rifugiati cooperazione UE e Consiglio drsquoEuropa sono stati i temi piugrave importanti discussi nel corso della sessione invernale dellrsquoAssemblea parlamentare

contrastando infondati pregiudizi sulle minacce che essa rappresenterebbe per lrsquooccupazione e la sicurezza Con la Risoluzione 1967 (2014) A strategy to prevent racism and intolerance in Europe i parlamentari del Consiglio drsquoEuropa hanno espresso una forte condanna delle crescenti forme di razzismo e intolleranza rilevate nella societagrave motivate da argomentazioni sempre piugrave diversificate (immigrazione colore della pelle orientamento sessuale appartenenza etnica credenze religiose lingua) individuando la necessitagrave di adottare un approccio integrato atto a contrastare i crimini di odio e il linguaggio razzista Un accenno egrave stato fatto anche ai comportamenti razzisti rilevati tra le forze di polizia argomento approfondito a parte nella Risoluzione 1968 (2014) Tackling racism in the police nella quale si raccomanda ai Governi di porre seri rimedi a questo che viene considerato un problema che mina la credibilitagrave delle istituzioni Sul tema del razzismo antisemitismo e intolleranza numerosi sono stati gli interventi dei parlamentari italiani LrsquoAssemblea egrave stata inoltre impegnata in unrsquoampia discussione sui temi dellrsquoAsilo che ha portato allrsquoadozione della Risoluzione 1971 (2014) Syrian refugees how to organise and support International assistance I Parlamentari presenti hanno espresso gratitudine ai Paesi limitrofi (Turchia Giordania Libano e Iraq) e agli Stati membri che hanno accettato di accogliere migliaia di profughi provenienti dalla Siria Hanno posto tuttavia al centro della discussione la necessitagrave che lrsquoEuropa si doti di politiche generali di asilo condivise da tutti gli Stati al fine di assicurare una equilibrata distribuzione tra i Paesi della domande di asilo da un lato e garantire a tutti i richiedenti asilo standard di accoglienza omogenei dallrsquoaltro Una presenza particolarmente significativa egrave stata quella del Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz che ha auspicato il rafforzamento della cooperazione tra il Parlamento europeo e lrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa nellrsquoimpegno per la tutela dei diritti umani della democrazia e dello stato di diritto anche in vista delle prossime elezioni europee Ha inoltre affermato che lrsquoimminente adesione dellrsquoUnione europea alla Convenzione europea dei diritti dellrsquouomo rappresenteragrave un momento importante nel percorso verso la convergenza e la coerenza delle politiche su questi temi tra i vari organismi europei

CCCOOOMMMMMMIIISSSSSSIIIOOONNNEEE AAAFFFFFFAAARRRIII SSSOOOCCCIIIAAALLLIII SSSAAANNNIIITTTAgraveAgraveAgrave EEE SSSVVVIIILLLUUUPPPPPPOOO SSSOOOSSSTTTEEENNNIIIBBBIIILLLEEE La Commissione dellrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa discute di circoncisione

Il 28 gennaio a margine dellrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa la Commissione Affari sociali sanitagrave e sviluppo sostenibile ha organizzato unrsquoaudizione alla quale hanno partecipato almeno 300 persone per approfondire il tema del diritto dei minori allrsquointegritagrave fisica con riferimento alla pratica di circoncisione maschile Lrsquoapprofondimento su questo tema egrave stato richiesto dallrsquoAssemblea a seguito delle polemiche connesse allrsquoapprovazione della Risoluzione 1952(2013) e della Raccomandazione 2023(2013) sul diritto dei bambini allrsquointegritagrave fisica nella quale la parlamentare tedesca Marlene Rupprecht relatrice della proposta aveva posto sullo stesso piano la circoncisione maschile per motivi religiosi con le mutilazioni genitali femminili Allrsquoaudizione sono stati invitati parlamentari e la stessa Marlene Rupprecht rappresentanti di confessioni religiose in particolare ebraiche e islamiche medici specialisti della materia

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Medici leader religiosi e parlamentari discutono di circoncisine maschile

Nel corso del dibattito la relatrice della risoluzione ha difeso le decisione prese a suo tempo dallrsquoAssemblea parlamentare sostenendo di aver trattato la materia con prudenza alcuni dei medici presenti hanno sottolineato i benefici della circoncisione nella prevenzione delle infezioni mentre altri hanno messo in evidenza gli effetti negativi sulla psiche dei bambini provocati dal dolore connesso allrsquointervento I leader religiosi rabbini e imam hanno difeso la possibilitagrave di esercitare tale pratica in nome del diritto della libertagrave di religione garantita dalla Convenzione europea dei diritti dellrsquouomo La discussione egrave stata alimentata anche attraverso documentari presentati a sostegno delle diverse posizioni

CCCOOONNNGGGRRREEESSSSSSOOO DDDEEELLLLLLEEE AAAUUUTTTOOORRRIIITTTAAArsquorsquorsquo LLLOOOCCCAAALLLIII EEE RRREEEGGGIIIOOONNNAAALLLIII Congresso delle Autoritagrave locali e regionali per lrsquoinclusione

Rafforzamento ed avvio di progetti europei per lrsquoinclusione dei Rom e dei Sinti in alcune cittagrave italiane Si egrave svolto a Milano il 18 gennaio un Convegno patrocinato dal Consiglio drsquoEuropa e dal Comune di Milano per lanciare due importanti progetti ROMACT and ROMED2 sullrsquoinclusione delle popolazioni Rom nelle politiche per la casa lrsquoistruzione e il lavoro Al Convegno hanno partecipato Gabriella Battaini Dragoni Vice segretario generale del Consiglio drsquoEuropa il Ministro italiano per lrsquointegrazione Ceacutecile Kyenge e il sottosegretario del ministero del lavoro e delle politiche sociali Cecilia Guerra il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il Vice presidente del Congresso delle Autoritagrave locali e regionali John Warmisham Il progetto ROMACT sostenuto dallrsquo European Alliance of Cities and Regions for Roma Inclusion saragrave realizzato in Italia Ungheria Bulgaria Romania e Slovacchia con lrsquoobiettivo di formare una classe amministrativa e politica sulle tematiche dellrsquoinclusione delle popolazioni Rom Il progetto ROMED2 rappresenta invece la prosecuzione di un programma giagrave in corso di realizzazione finalizzato specificamente alla formazione di mediatori culturali per incoraggiare e facilitare la partecipazione delle comunitagrave Rom alla vita democratica delle Amministrazioni locali Nel corso del Convegno sono state presentate alcune esperienze italiane (Napoli Bari e Pavia) dai rispettivi sindaci e son state discusse dalle comunitagrave Rom stesse e dalle associazioni di volontariato altre realtagrave

CCCOOOMMMMMMIIISSSSSSAAARRRIIIOOO PPPEEERRR III DDDIIIRRRIIITTTTTTIIIUUUMMMAAANNNIII Il Commissario per i diritti umani sullrsquoantisemitismo

Nils Muižnieks Commissario per i diritti umani del Consiglio drsquoEuropa nel suo Human Rights Comment del 23 gennaio ha attirato lrsquoattenzione sulla continua crescita del sentimento antisemita in Europa Le ricerche condotte in alcuni Paesi rilevano questa tendenza confermata da recenti

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Comportamenti e opinioni antisemite preoccupano il Commissario per i diritti umani del Consiglio drsquoEuropa

episodi di particolare gravitagrave accaduti ad esempio in Ungheria Francia e Romania di fronte ai quali tuttavia quasi tutte le autoritagrave statali hanno reagito con energia e determinazione I dati forniti da unrsquoindagine dellrsquoAgenzia europea per i diritti fondamentali (FRA) resi noti alla fine del 2013 denunciano infatti che il 76 degli ebrei intervistati ha riferito di percepire una certa acutizzazione dellrsquoatteggiamento antisemita nel corso degli ultimi cinque anni sebbene la maggior parte di essi non abbia sperimentato attacchi diretti Il Commissario richiamando quali possono essere le conseguenze di questa diffusa cultura dellrsquoodio ha invitato le autoritagrave a ldquonon dimenticare mai che lrsquoantisemitismo egrave servito e serve tuttora come pretesto e giustificazione per discriminazioni e violenze e persino omicidirdquo Gli Stati europei devono attrezzarsi per contrastare efficacemente ogni forma di antisemitismo ha affermato il Commissario a partire dalla condanna tempestiva dei discorsi e degli attacchi antisemiti e razzisti e dalla raccolta sistematica di dati statistici su episodi di questo tipo Considerando perograve la forte correlazione tra comportamenti antisemiti e comportamenti razzisti e xenofobi il Commissario ha espresso lrsquoopinione che sia opportuno adottare misure di contrasto a vasto raggio per combattere contemporaneamente lrsquointolleranza il razzismo la xenofobia e lrsquoantisemitismo con il coinvolgimento delle istituzioni ma anche di altri attori quali le comunitagrave ebraiche le associazioni di volontariato e di difesa dei diritti umani la societagrave civile Ha anche sostenuto la necessitagrave che questi comportamenti debbano avere anche conseguenze giudiziarie certe per coloro che li mettono in atto Il Commissario ha infine raccomandato di non perdere di vista i tentativi altrettanto gravi di negazionismo e di banalizzazione dellrsquoOlocausto che oggi possono usufruire di mezzi di comunicazione molto efficienti Citando le parole di una sentenza della Corte europea dei diritti dellrsquouomo 2033 Garaudy v France ha affermato inoltre ldquola negazione o la distorsione di questo tipo di fatti storici mina i valori sui quali egrave basata la lotta al razzismo e allrsquoantisemitismo e costituisce una seria minaccia allrsquoordine pubblicordquo In considerazione di ciograve non ha esitato a raccomandare agli Stati di prevedere norme volte a punire anche questi comportamenti Ha citato in proposito una campagna del Consiglio drsquoEuropa ldquoNo hate speechrdquo che si propone di contrastare lrsquoantisemitismo con una particolare attenzione allrsquouso del linguaggio

OOORRRGGGAAANNNIIIZZZZZZAAAZZZIIIOOONNNEEE DDDEEELLLLLLEEE NNNAAAZZZIIIOOONNNIII UUUNNNIIITTTEEE

UUUFFFFFFIIICCCIIIOOO DDDEEELLLLLLrsquorsquorsquoAAALLLTTTOOO CCCOOOMMMMMMIIISSSSSSAAARRRIIIOOO PPPEEERRR III DDDIIIRRRIIITTTTTTIII UUUMMMAAANNNIII

LrsquoUfficio dellrsquoAlto Commissario per i diritti umani a sostegno delle minoranze religiose

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Da piugrave parti arrivano le denunce sullrsquoaumento delle persecuzioni nei confronti dei cristiani nel mondo

Josephine Adaza una donna nigeriana appartenente alla minoranza cristiana ha recentemente dichiarato che egrave necessario proteggere i diritti delle minoranze nel suo Paese al fine di evitare perdite di vite umane La minoranza cristiana ha spiegato rappresenta almeno il 5 della popolazione nel nord della Nigeria e con lrsquointroduzione della sharia in 12 Stati molti cristiani sono costretti a lasciare le loro terre e a cercare rifugio nei Paesi vicini Josephine Adaza ha fatto questa dichiarazione nel corso della sua presenza allrsquoONU per seguire un programma di formazione per rappresentanti di minoranze sul funzionamento dei meccanismi ONU che prevede al termine un Forum di approfondimento di uno degli aspetti contemplati dalla Dichiarazione sui diritti delle persone appartenenti a minoranze nazionali etniche religiose e linguistiche Il Forum organizzato al termine dellrsquoultimo corso ha avuto appunto come tema ldquoBeyond freedom of religion or belief Guaranteeing the rights of religious minorities Rita Izsaacutek esperta indipendente dellrsquoONU per le minoranze nellrsquo intervento di apertura del Forum ha sottolineato che la tutela delle minoranze religiose non puograve essere limitata alla possibilitagrave di manifestare il proprio credo e di celebrare i propri riti ma va estesa a quelli che gli esperti hanno considerato i quattro pilastri dei diritti delle minoranze protezione dellrsquoesistenza e prevenzione delle violenze protezione e promozione dellrsquoidentitagrave uguaglianza e non discriminazione diritti a partecipare a tutti gli aspetti della vita pubblica

FFFOOONNNDDDOOO NNNAAAZZZIIIOOONNNIII UUUNNNIIITTTEEE PPPEEERRR LLLrsquorsquorsquoIIINNNFFFAAANNNZZZIIIAAA (((UUUNNNIIICCCEEEFFF))) Rapporto Unicef 2014 sullo stato dellrsquoinfanzia

Ersquo stato presentato a New York il 30 gennaio il Rapporto Unicef sullo stato dellrsquoinfanzia nel mondo che questrsquoanno ha come titolo Every child counts revealing disparities advancing childrenrsquos rights Il Rapporto 2014 vuole mettere in evidenza lrsquoimportanza delle statistiche nella determinazione delle politiche di sostegno ai 2 miliardi e 200 milioni di bambini che vivono in condizioni svantaggiate e nella valutazione degli effetti dei provvedimenti realizzati ldquoLa rilevazione e lrsquoelaborazione di dati statistici hanno reso possibile salvare e migliorare la vita di milioni di bambini specialmente dei piugrave deprivatirdquo ha detto Tessa Wardlaw capo del settore statistico dellrsquoUnicef aggiungendo ldquoUlteriori progressi possono essere compiuti se noi sappiamo quali bambini sono piugrave indietro dove i bambini e le bambini non frequentano la scuola dove le malattie sono piugrave ferali e dove mancano i principali servizi igienici I dati non possono di per seacute cambiare il mondo ma possono rendere il cambiamento possibile identificando i bisogni sostenendo le risposte e misurando i risultati rdquo Grazie alla produzione di statistiche oggi si puograve dire che la condizione dei minori nel mondo ha compiuto molti passi avanti dallrsquoapprovazione della Convenzione sui diritti del Fanciullo nel 1989 di cui ricorre il 25esimo anniversario e dalla inclusione di questo obiettivo tra gli obiettivi di sviluppo del millennio Dal 1990 oltre 90 milioni di bambini con meno di 5 anni sono stati salvati dalla morte e la frequenza della scuola primaria egrave aumentata nella media dal 53 allrsquo81 nel 2011

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Aumentata la scolarizzazione e ridotta la mortalitagrave infantile ma crsquoegrave ancora molto da fare percheacute ogni bambino veda riconosciuti i suoi diritti

A fronte di questi progressi il Rapporto mette in evidenza le forti disparitagrave ancora esistenti tra Paese e Paese sottolineando che ancora oggi a molti bambini sono negati i diritti fondamentali quali il diritto alla vita alla salute allrsquoistruzione ad una vita dignitosa Una denuncia molto forte contenuta nel Rapporto riguarda la mancata registrazione allrsquoanagrafe di almeno 230 milioni di bambini con percentuali piugrave alte in Asia meridionale e in Africa sub sahariana un indicatore di condizioni di povertagrave e di sfruttamento ma soprattutto di negazione del diritto presupposto di tutti gli altri del riconoscimento allrsquoesistenza Lrsquoanalisi dei dati disaggregata per area geografica e per settore fa emergere seppur in un trend complessivo positivo sacche di grande sofferenza sono 66 milioni 18000 al giorno i bambini al di sotto dei 5 anni morti nel 2012 per cause prevedibili con punte in Sierra Leone (182 vittime ogni 1000 bambini nati) in Angola (164) in Ciad (150) in Somalia (147) e in Congo (146) contro i 4 bambini morti ogni 1000 nati in Italia Forti sono ancora le differenze di genere lrsquo11 delle bambine si sposa prima dei 15 anni in Ciad solo 44 bambine su 100 maschi hanno accesso allrsquoistruzione quasi il 50 delle mogli tra i 15 e i 19 anni nei Paesi piugrave poveri giustifica il marito violento

LLLAAA CCCOOOMMMUUUNNNIIITTTAgraveAgraveAgrave IIINNNTTTEEERRRNNNAAAZZZIIIOOONNNAAALLLEEE CCCEEELLLEEEBBBRRRAAA

GIORO DELLA MEMORIA ‐ 27 GENNAIO

Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche smantellarono i cancelli del piugrave grande campo di concentramento nazista di Auschwitz ndashBirkenau in Polonia ponendo fine a quello che gli storici considerano il piugrave grande genocidio del lsquo900 LrsquoAssemblea generale dellrsquoOnu con la risoluzione n 607 1 Novembre 2005 ha stabilito che in questa data si celebrasse il ldquogiorno della Memoriardquo in ricordo delle vittime dellrsquoolocausto e come monito contro ogni forma di razzismo pregiudizio odio e settarismo Obiettivo dellrsquoAssemblea generale era la condanna degli Stati che avevano collaborato alla strage degli ebrei e di altre minoranze e lrsquoinvito a tutti gli Stati a mettere in atto iniziative volte a sensibilizzare lrsquoopinione pubblica su queste problematiche al fine di prevenire altri genocidi ONU Nella sede dellrsquoONU di Ginevra John Ashe Presidente della 68a Sessione dellrsquoAssemblea generale delle Nazioni Unite ha tenuto un discorso in memoria delle vittime dellrsquoolocausto Nel Palazzo delle Nazioni Unite sempre a Ginevra egrave stata inoltre allestita una mostra dedicata a Helga Pollak‐Kinsky bambina detenuta nel ghetto di Teresin dal titolo The girls of Room 28 ndash In Remembrance of the Children of the Theresienstadt ghetto La mostra inaugurata il 27 gennaio alla presenza della stessa Helga Pollak‐Kinsky oggi ottantatreenne egrave aperta al pubblico fino allrsquo11 febbraio Navi Pillay Alto Commissario per i diritti umani dellrsquoOnu nel commemorare le vittime della Shoah ha ampliato lo sguardo alle persecuzioni di interi popoli provocate dallrsquoodio che nonostante la rivelazione di che cosa sia stato lrsquoolocausto si sono ripetute nei decenni successivi in Cambogia a Srebrenica in Rwanda Ha affermato inoltre che ancora oggi in molte parti del mondo vi sono persone perseguitate per la loro razza religione origine orientamento sessuale e opinioni politiche come in Siria nella Repubblica centrafricana e Sud Sudan

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LrsquoUnesco che tra gli organismi delle Nazioni Unite dedica maggiore attenzione alla formazione delle nuove generazioni al dialogo tra le culture e le religioni ai valori della pace e della

convivenza ha presentato in occasione del Giorno della Memoria 2014 i risultati di unrsquoindagine condotta in collaborazione con il Georg Eckert Institute su come lrsquoOlocausto viene insegnato nelle scuole Lo studio dal titolo ldquoHolocaust Education in a Global Contextrdquo condotto in 125 Paesi rileva che lrsquoargomento dellrsquoOlocausto fa parte del patrimonio culturale scolastico di quasi tutti i Paesi anche se affrontato con maggiore o minore competenza Attraverso un approfondimento condotto in 26 Paesi su come lrsquoargomento viene affrontato sui libri di testo egrave stato infatti dimostrato che non esiste una narrazione unanimemente condivisa dellrsquoOlocausto ma che lrsquoargomento si presta a diverse valorizzazioni e interpretazioni a seconda del contesto storico geografico e della cultura dominante Nei Paesi occidentali il tema dellrsquoOlocausto ha una parte importante nei curricula scolastici mentre in altri parti del mondo egrave trattato allrsquointerno di altre problematiche ad esempio come uno degli aspetti della seconda guerra mondiale o come un episodio come altri di violazione dei diritti umani o come uno dei genocidi che hanno macchiato la storia dellrsquoumanitagrave Il libro inizia con una presentazione delle diverse metodologie di insegnamento dellrsquoOlocausto in Europa mette in evidenza come la Germania abbia trovato delle modalitagrave per trattare dei propri sensi di colpa e delle proprie responsabilitagrave come in Francia la memoria condivisa abbia richiesto continui aggiustamenti da parte dei promotori della trasmissione della memoria o come in Polonia possano coesistere due diverse memorie dellrsquoOlocausto una degli ebrei e una dei polacchi Dopo una disanima delle diverse situazioni il libro si conclude con lrsquoaffermazione del valore universale dello studio dellrsquoOlocausto poicheacute lrsquoapprofondimento della sua genesi e della sua dinamica offre utili elementi per la comprensione delle tragiche vicende che hanno insanguinato e stanno tuttrsquoora dilaniando le popolazioni di molte parti del mondo Coerentemente lrsquoUnesco egrave impegnato affincheacute la storia dellrsquoOlocausto e della lezione che se ne puograve trarre siano insegnate in tutto il mondo percheacute sente forte la responsabilitagrave di costruire il futuro dellrsquoumanitagrave di proteggere e promuovere la dignitagrave di tutti e porre le basi per una vera cittadinanza globale Unione europea LrsquoAlto rappresentante per la politica estera dellrsquoUnione europea Catherine Ashton ha ricordato con un messaggio il 27 gennaio le vittime di quello che ha chiamato il periodo piugrave nero della storia europea ed ha rivolto un pensiero speciale a tutti coloro che con coraggio e sacrificio hanno protetto i loro concittadini ebrei dalla persecuzione Osce Didier Burkhalter Presidente dellrsquoOSCE in carica per il 2014 ha affermato in occasione delle celebrazioni del giorno della Memoria che gli Stati devono impegnarsi di piugrave per contrastare lrsquoantisemitismo e il razzismo Ha sostenuto che ldquomanifestazioni di antisemitismo di discriminazioni nei confronti dei Rom e dei Sinti e altre forme di odio e intolleranza continuano a minacciare la stabilitagrave e la sicurezza in tutta la nostra regione Dobbiamo compiere dei passi avanti per contrastare questi comportamentirdquo

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LrsquoOsce ha da sempre dedicato una particolare attenzione a questi temi Attraverso lrsquoODIHR ha prodotto una serie di strumenti in cooperazione con il Museo Yad Vashem di Gerusalemme un manuale per insegnanti su come affrontare la preparazione del giorno della Memoria (Preparing Holocaust Memorial Days Suggestions for Educators) ha prodotto in passato uno studio dal titolo Education on the Holocaust and on Anti‐Semitism An Overview and Analysis of Educational Approaches nel quale sono riportate le buone pratiche realizzate dagli Stati e dalla societagrave civile le raccomandazioni e le nuove sfide nella formazione

In Italia In Italia la legge n 211 del 2000 ha indicato nel 27 gennaio ldquoil giorno della Memoriardquo anticipando la decisione dellrsquoAssemblea dellrsquoONU Da allora si sono moltiplicate le iniziative a livello istituzionale nelle scuole e a livello locale Nel programma di questrsquoanno delineato dal Comitato di coordinamento per le iniziative in ricordo della Shoah istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri la Memoria egrave stata declinata in vari modi Attraverso storie biografiche (il film Anita B e la rappresentazione teatrale 13419 La necessitagrave del ritorno) e approfondimenti culturali con la Tavola rotonda ldquoLe deportazioni degli ebrei e le stragi naziste contro civili in Italia una riflessione nel settantesimo anniversariordquo e la giornata di formazione presso la Scuola delrsquoamministrazione civile del Ministero dellrsquoInterno sulla conservazione della Memoria negli Archivi Ad esse si sono aggiunti la mostra 1938‐1945 La persecuzione degli ebrei in Italia Documenti per una storia realizzata a Modena con il coinvolgimento di due siti importanti del territorio come il Campo di Fossoli campo di transito per i deportati verso Auschwitz e Villa Emma di Nonantola luogo nel quale la cittadinanza ha salvato bambini destinati alla deportazione Ci sono stati inoltre incontri con i protagonisti della storia per rendere loro omaggio e ascoltare il loro messaggio tra questi quello tra i sopravvissuti e i giovani come ogni anno presso la Sinagoga di Roma e la consegna delle medaglie drsquoonore al Quirinale ai cittadini italiani deportati ed internati nei lager nazisti o ai loro discendenti Ma anche la rievocazione della Memoria sollecitata dagli oggetti con i violini recuperati nei campi di concentramento che hanno fatto sentire la loro voce dopo settantrsquoanni nellrsquoAuditorium di Roma Ed infine la trasmissione della Memoria alle giovani generazioni Frutto di questo impegno del Ministero dellrsquoistruzione dellrsquoUniversitagrave e della ricerca egrave lrsquoimmensa mole di lavori artistici esposta al Museo di Roma in Trastevere prodotti nelle scuole e premiati ogni anno dal Presidente della Repubblica nel corso della cerimonia al Quirinale il 27 gennaio Ma lo sono anche i viaggi organizzati ai luoghi della memoria che coinvolgono ogni anno centinaia di studenti e docenti Per avere soltanto unrsquoidea delle molte iniziative organizzate dalla Comunitagrave ebraica dagli enti locali e dai cittadini egrave possibile consultare il sito dellrsquoUCEI e il sito del Ministero dellrsquoInterno che riporta tutte le attivitagrave organizzate con il coinvolgimento delle Prefetture

VVVAAARRRIIIEEE SSSUUULLLLLLAAA LLLIIIBBBEEERRRTTTAAArsquorsquorsquo RRREEELLLIIIGGGIIIOOOSSSAAA

Portes Ouvertes France sulle persecuzioni dei cristiani

Lrsquoassociazione Portes Ouvertes France ha presentato il 9 gennaio lrsquoaggiornamento al 2013 di un monitoraggio sulle persecuzioni dei cristiani in cinquanta Paesi dal quale risulta una tendenza allrsquoaumento Con il termine persecuzioni in questo Rapporto si intendono oltre a veri e propri atti di violenza anche pressioni divieti e discriminazioni su base religiosa Gli indicatori che concorrono a determinare lrsquoindice di persecuzione fanno riferimento a limitazioni della libertagrave dei cristiani in vari ambiti nella vita privata in ambito famigliare nella comunitagrave nella Chiesa e nella vita pubblica

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Aumenta nel mondo il numero dei cristiani perseguitati secondo lrsquoorganizzazione

Per il dodicesimo anno consecutivo la Corea del Nord risulta al primo posto per le persecuzioni nei confronti dei cristiani al secondo posto si colloca la Somalia seguono tra i primi dieci Paesi la Siria lrsquoIraq lrsquoAfganistan lrsquoArabia Saudita le Maldive il Pakistan lrsquoIran lo Yemen Le previsioni per il 2014 danno un aumento generalizzato delle persecuzioni dei cristiani in generale con una particolare recrudescenza negli Stati attualmente in cima alla graduatoria e nellrsquoAfrica subsaharana Problemi sono previsti anche nei Paesi che hanno conosciuto la primavera araba Portes Ouvertes France fa parte di una rete di associazioni Open Doors che raggruppa una ventina di associazioni indipendenti che operano in piugrave di 60 Paesi dove le comunitagrave cristiane subiscono discriminazioni restrizioni al loro operato persecuzioni Pew Report sulle persecuzioni su base religiosa

Il Pew Research Center ha pubblicato il 14 gennaio il quinti Rapporto sulle ostilitagrave nei confronti delle religioni nel mondo nel quale sono riportati alcuni indicatori specifici di questo particolare fenomeno sintetizzati in due indici riguardanti 198 Paesi Due sono gli indicatori un indicatore volto a cogliere le ostilitagrave nei confronti delle religioni esercitate da privati individui o gruppi che comprendono atti violenza e di terrorismo discriminazioni insulti per lrsquoabbigliamento o altri simboli religiosi abusi un secondo indicatore relativo alle ostilitagrave dei Governi che comprende misure specifiche previste appositamente per contrastare lrsquoesercizio della fede e particolari culti per ostacolare le conversioni o discriminatorie nei confronti di fedeli di alcune religioni Dal Rapporto risulta che nel 2012 anno di riferimento lrsquoindice delle ostilitagrave nei confronti delle religioni quindi lrsquoindicatore volto a cogliere gli umori della societagrave classificato ldquoaltordquo o ldquomolto altordquo ha raggiunto la massima diffusione negli ultimi sei anni riguarda infatti un terzo (33) dei 198 Paesi analizzati nel 2012 contro il 29 del 2011 e il 20 del 2007 Questa tendenza egrave riscontrabile in tutti i maggiori Paesi dal Medio Oriente al Nord Africa dallrsquoAsia al Pacifico e per la prima volta in Cina (Ersquo esclusa la Corea del Nord dallrsquoanalisi prevista invece nel rapporto Portes Ouvertes poicheacute non egrave stato possibile raccogliere informazioni) Meno importante sembra invece il tasso di crescita della diffusione dellrsquoindice di ostilitagrave classificato ldquoaltordquo o ldquomolto altordquo da parte dei Governi riguarda il 29 dei Paesi nel 2012 rispetto al 28 del 2011 e il 20 del 2007 Dal rapporto risulta che il maggiore incremento di questi valore egrave riscontrato in Europa nel Medio Oriente e in Nord Africa Considerando insieme i due indicatori sono il 43 dei 198 Paesi analizzati quelli con i valori di ostilitagrave piugrave alti e considerando che alcuni di essi sono anche molto popolati risulta che il 76 della popolazione mondiale vive in Paesi nei quali si riscontrano livelli significativi di ostilitagrave religiosa in crescita rispetto al 74 del 2011 e il 68 del 2007

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Le ostilitagrave nei confronti di luoghi o persone su base religiosa hanno raggiunto nel 2012 il picco piugrave alto negli ultimi sei anni

Con riferimento ai gruppi religiosi monitorati il Rapporto evidenzia che i musulmani e gli ebrei sono i gruppi religiosi che hanno sperimentato i piugrave elevati indici di ostilitagrave nei sei anni considerati mentre le comunitagrave cristiane e musulmane essendo le piugrave diffuse sono le comunitagrave che hanno subito ostilitagrave in un maggior numero di Paesi (110 e 109 rispettivamente)

VVVAAARRRIIIEEE

Rapporto 2014 di Hunman Rights Watch

Puntuale come ogni anno egrave stato reso pubblico lo scorso 21 gennaio il 24deg Rapporto dellrsquoorganizzazione Human Rights Watch sui fatti che hanno interessato 90 Paesi nel mondo in tema di diritti umani Kenneth Roth direttore dellrsquoorganizzazione ha evidenziato tre aree di particolare criticitagrave che hanno caratterizzato il 2013 Primo punto il massacro non denunciato di civili in Siria che ha suscitato orrore e indignazione nellrsquoopinione pubblica ma non sufficientemente da costringere i leader della terra a fare pressioni percheacute tutto ciograve cessasse in spregio del principio piugrave volte affermato del ldquoResponsibility to Protectrdquo Secondo punto ha sottolineato come in alcuni Paesi lrsquoaffermazione formale di una maggioranza attraverso le elezioni ha fatto emergere una classe politica cha ha esercitato la leadership senza alcun rispetto per le minoranze e il dissenso come se i limiti allrsquoesercizio del potere essenziali per le democrazie non esistessero Terzo punto ha posto lrsquoattenzione sul contrasto del terrorismo che dopo lrsquo11 settembre 2011 ha portato allrsquoattuazione di programmi di difesa da parte degli Stati Uniti quali lo spionaggio di massa con potenti mezzi elettronici e lrsquouso di droni in zone di conflitto per colpire obiettivi specifici che hanno messo a rischio la libertagrave e la vita stessa delle persone Tuttavia ha affermato il direttore dellrsquoorganizzazione in un contesto cosigrave difficile sono stati compiuti passi avanti nel sistema internazionale di protezione dei diritti umani Il Consiglio dei diritti umani dellrsquoONU sta seguendo da vicino alcune situazioni particolarmente difficili (Corea del Nord e Sri Lanka) e si stanno elaborando due ulteriori accordi internazionali a tutela di due fasce di popolazione particolarmente vulnerabili i lavoratori domestici con particolare attenzione ai diritti delle donne e i minatori e altri lavoratori la cui salute egrave messa a rischio dallrsquouso illegale di mercurio Come in passato il Rapporto egrave suddiviso in tre parti una prima parte contenente saggi nei quali sono approfondite alcune problematiche una seconda parte di foto ed una terza parte con monografie di singoli Stati limitatamente a quegli Stati nei quali la tutela dei diritti umani presenta aspetti problematici Nel Rapporto di questrsquoanno i temi affrontati nella parte iniziale sono lrsquoevoluzione dellrsquoapproccio al contrasto del traffico di droga il rapporto tra sviluppo e diritti umani il diritto alla privacy Le foto invece documentano le spose bambine in Sud Sudan lrsquoimpatto sulla tutela dei diritti umani in Russia dei giochi olimpici a Sochi e la tragedia umanitaria e la situazione dei diritti umani nella Repubblica Centroafricana

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Nel 2013 sono state rilevate atrocitagrave di massa prepotenze delle maggioranze e abusi dellrsquoantiterrorismo ma anche lotte per i diritti

Nellrsquoottobre 2013 50 membri del Parlamento europeo hanno aderito alla campagna dellrsquoEuropean Womenrsquos Lobby ldquoTogethet for a Europe free from Prostitutionrdquo che da anni opera con questo obiettivo

CCCOOOMMMMMMIIISSSSSSIIIOOONNNEEE EEEUUURRROOOPPPEEEAAA

LrsquoEuropa a sostegno della libertagrave religiosa

La Commissione europea sottolinea il ruolo svolto dallrsquoEuropa nella promozione dei diritti umani nel mondo in particolare della libertagrave religiosa Lrsquoeuroparlamentare italiana Lara Comi ha presentato unrsquointerrogazione al Parlamento europeo preoccupata per i frequenti attacchi contro le minoranze cristiane in Paesi a prevalenza musulmana chiedendo quali siano i progetti dellrsquoUnione europea a promozione della libertagrave religiosa nellrsquoambito della cooperazione internazionale quali le conseguenze previste negli accordi internazionali per il mancato rispetto di uno dei valori fondanti dellrsquoEuropa e in generale se la Commissione ritenga che si possa parlare di una questione ldquocristianirdquo in alcuni Paesi Per la Commissione ha risposto lrsquoAlto rappresentante per la politica estera e di difesa dellrsquoUnione europea Catherine Ashton che nel suo intervento ha sottolineato il forte impegno dellrsquoEuropa nella promozione dei diritti umani che si esplica anche attraverso accordi politici quadro con alcuni Paesi quale presupposto per ogni altra possibile relazione di tipo economico e commerciale Gli orientamenti sulla libertagrave religiosa adottati dallrsquoUnione europea nel 2013 ha affermato la Aschton ldquoindicano che lrsquoUnione europea prenderagrave in considerazione le violazioni della libertagrave di religione o di credo al momento di stabilire le misure appropriate ai sensi delle clausole sui diritti umani compresa la possibilitagrave di sospensione della cooperazione in particolare per quanto concerne lrsquoassistenza finanziariardquo In merito ai progetti finanziati dallrsquoUnione europea attraverso lrsquoEuropean instrument for Human Rights and Democracy (EIHRD) la Ashton ha evidenziato che su un budget di 20 milioni di euro destinati a finanziare nel 2014 progetti per la promozione di diritti umani 5 milioni sono stati destinati a progetti di tutela della libertagrave religiosa e di credo

CCCOOONNNSSSIIIGGGLLLIIIOOO DDDEEELLLLLLrsquorsquorsquoUUUNNNIIIOOONNNEEE EEEUUURRROOOPPPEEEAAA In vigore dal 1 gennaio il nuovo regolamento sullrsquoasilo

Dal 1 gennaio 2014 egrave entrato in vigore il Regolamento (UE) n 6042rsquo13 cosiddetto Dublino III che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente ad esaminare le domande di protezione internazionale presentate da cittadini di un Paese terzo o apolidi Questo significa che sulla base dellrsquoesperienza acquisita nel corso degli anni sono stati introdotti accorgimenti che rendono piugrave sicura e piugrave accessibile la procedura per la protezione internazionale dei richiedenti asilo uniformando anche le procedure e i tempi da adottare in tutti i Paesi

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Le novitagrave del regolamento mirano a preservare il fondamentale diritto del rifugiato di accedere alla procedura amministrativa prevista

Rispetto alle norme fino ad oggi applicate con lrsquoentrata in vigore del Regolamento Dublino III diventano inoltre operative alcune variazioni importanti che pur confermando il dovere del primo Stato di accoglienza di esaminare la richiesta di asilo in particolare in alcune circostanze (es ingresso illegale in un Paese) consentono di tenere in considerazione le situazioni personali e famigliari di fatto A questo scopo il regolamento prevede infatti anche una ridefinizione ldquoallargatardquo del concetto di parente familiare e persone a carico introduce il concetto di rappresentante del minore non accompagnato e lrsquoobbligo sancito da convenzioni internazionali di considerare sempre in ogni decisione il superiore interesse del minore Prevede inoltre lrsquoimpossibilitagrave per le amministrazioni di trasferire il richiedente in uno Stato nel quale possa correre il rischio di trattamenti disumani o degradanti oltre allrsquoobbligo di fornire loro informazioni e di effettuare dei colloqui prima di deciderne il trasferimento A detta degli operatori del settore questo nuovo regolamento rappresenta un importante passo avanti nel rendere il sistema di protezione e asilo europeo piugrave rispondente ai bisogni dei singoli anche se non tiene sufficientemente conto delle sensibili differenze esistenti tra i sistemi giuridici e sociali di accoglienza dei diversi Paesi e tra i relativi sistemi economici e produttivi da cui dipendono le reali possibilitagrave di offrire assistenza degli stessi Stati e le effettive prospettive di vita delle persone accolte

CCCOOONNNSSSIIIGGGLLLIIIOOO DDDrsquorsquorsquoEEEUUURRROOOPPPAAA

AAASSSSSSEEEMMMBBBLLLEEEAAA PPPAAARRRLLLAAAMMMEEENNNTTTAAARRREEE Sessione plenaria dellrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa su immigrazione e razzismo

Si egrave svolta a Strasburgo dal 27 al 31 gennaio la Sessione invernale dellrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa che ha iniziato i lavori con la elezione del nuovo presidente nella persona della parlamentare lussemburghese Anne Brasseur la seconda donna nella storia dellrsquoistituzione a ricoprire questo incarico in sostituzione di Jean Claude Mignon La nomina vale per lrsquoanno in corso rinnovabile per un altro anno Sono stati altresigrave nominati i Presidenti delle diverse Commissioni parlamentari ed un componente della Corte europea dei diritti dellrsquouomo nella persona del giudice danese Jon Fridrik Kjoslashlbro Nel corso dellrsquoincontro sono stati discussi approfonditamente i temi dellrsquointegrazione degli immigrati e dellrsquoaccoglienza dei rifugiati Ersquo stata adottata la Risoluzione 1972 (2014) Migrants ensuring they are a benefit for European host Societies nella quale si sottolinea la necessitagrave di riconoscere lrsquoapporto positivo dellrsquoimmigrazione allo sviluppo culturale ed economico dellrsquoEuropa

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Immigrazione xenofobia e razzismo rifugiati cooperazione UE e Consiglio drsquoEuropa sono stati i temi piugrave importanti discussi nel corso della sessione invernale dellrsquoAssemblea parlamentare

contrastando infondati pregiudizi sulle minacce che essa rappresenterebbe per lrsquooccupazione e la sicurezza Con la Risoluzione 1967 (2014) A strategy to prevent racism and intolerance in Europe i parlamentari del Consiglio drsquoEuropa hanno espresso una forte condanna delle crescenti forme di razzismo e intolleranza rilevate nella societagrave motivate da argomentazioni sempre piugrave diversificate (immigrazione colore della pelle orientamento sessuale appartenenza etnica credenze religiose lingua) individuando la necessitagrave di adottare un approccio integrato atto a contrastare i crimini di odio e il linguaggio razzista Un accenno egrave stato fatto anche ai comportamenti razzisti rilevati tra le forze di polizia argomento approfondito a parte nella Risoluzione 1968 (2014) Tackling racism in the police nella quale si raccomanda ai Governi di porre seri rimedi a questo che viene considerato un problema che mina la credibilitagrave delle istituzioni Sul tema del razzismo antisemitismo e intolleranza numerosi sono stati gli interventi dei parlamentari italiani LrsquoAssemblea egrave stata inoltre impegnata in unrsquoampia discussione sui temi dellrsquoAsilo che ha portato allrsquoadozione della Risoluzione 1971 (2014) Syrian refugees how to organise and support International assistance I Parlamentari presenti hanno espresso gratitudine ai Paesi limitrofi (Turchia Giordania Libano e Iraq) e agli Stati membri che hanno accettato di accogliere migliaia di profughi provenienti dalla Siria Hanno posto tuttavia al centro della discussione la necessitagrave che lrsquoEuropa si doti di politiche generali di asilo condivise da tutti gli Stati al fine di assicurare una equilibrata distribuzione tra i Paesi della domande di asilo da un lato e garantire a tutti i richiedenti asilo standard di accoglienza omogenei dallrsquoaltro Una presenza particolarmente significativa egrave stata quella del Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz che ha auspicato il rafforzamento della cooperazione tra il Parlamento europeo e lrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa nellrsquoimpegno per la tutela dei diritti umani della democrazia e dello stato di diritto anche in vista delle prossime elezioni europee Ha inoltre affermato che lrsquoimminente adesione dellrsquoUnione europea alla Convenzione europea dei diritti dellrsquouomo rappresenteragrave un momento importante nel percorso verso la convergenza e la coerenza delle politiche su questi temi tra i vari organismi europei

CCCOOOMMMMMMIIISSSSSSIIIOOONNNEEE AAAFFFFFFAAARRRIII SSSOOOCCCIIIAAALLLIII SSSAAANNNIIITTTAgraveAgraveAgrave EEE SSSVVVIIILLLUUUPPPPPPOOO SSSOOOSSSTTTEEENNNIIIBBBIIILLLEEE La Commissione dellrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa discute di circoncisione

Il 28 gennaio a margine dellrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa la Commissione Affari sociali sanitagrave e sviluppo sostenibile ha organizzato unrsquoaudizione alla quale hanno partecipato almeno 300 persone per approfondire il tema del diritto dei minori allrsquointegritagrave fisica con riferimento alla pratica di circoncisione maschile Lrsquoapprofondimento su questo tema egrave stato richiesto dallrsquoAssemblea a seguito delle polemiche connesse allrsquoapprovazione della Risoluzione 1952(2013) e della Raccomandazione 2023(2013) sul diritto dei bambini allrsquointegritagrave fisica nella quale la parlamentare tedesca Marlene Rupprecht relatrice della proposta aveva posto sullo stesso piano la circoncisione maschile per motivi religiosi con le mutilazioni genitali femminili Allrsquoaudizione sono stati invitati parlamentari e la stessa Marlene Rupprecht rappresentanti di confessioni religiose in particolare ebraiche e islamiche medici specialisti della materia

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Medici leader religiosi e parlamentari discutono di circoncisine maschile

Nel corso del dibattito la relatrice della risoluzione ha difeso le decisione prese a suo tempo dallrsquoAssemblea parlamentare sostenendo di aver trattato la materia con prudenza alcuni dei medici presenti hanno sottolineato i benefici della circoncisione nella prevenzione delle infezioni mentre altri hanno messo in evidenza gli effetti negativi sulla psiche dei bambini provocati dal dolore connesso allrsquointervento I leader religiosi rabbini e imam hanno difeso la possibilitagrave di esercitare tale pratica in nome del diritto della libertagrave di religione garantita dalla Convenzione europea dei diritti dellrsquouomo La discussione egrave stata alimentata anche attraverso documentari presentati a sostegno delle diverse posizioni

CCCOOONNNGGGRRREEESSSSSSOOO DDDEEELLLLLLEEE AAAUUUTTTOOORRRIIITTTAAArsquorsquorsquo LLLOOOCCCAAALLLIII EEE RRREEEGGGIIIOOONNNAAALLLIII Congresso delle Autoritagrave locali e regionali per lrsquoinclusione

Rafforzamento ed avvio di progetti europei per lrsquoinclusione dei Rom e dei Sinti in alcune cittagrave italiane Si egrave svolto a Milano il 18 gennaio un Convegno patrocinato dal Consiglio drsquoEuropa e dal Comune di Milano per lanciare due importanti progetti ROMACT and ROMED2 sullrsquoinclusione delle popolazioni Rom nelle politiche per la casa lrsquoistruzione e il lavoro Al Convegno hanno partecipato Gabriella Battaini Dragoni Vice segretario generale del Consiglio drsquoEuropa il Ministro italiano per lrsquointegrazione Ceacutecile Kyenge e il sottosegretario del ministero del lavoro e delle politiche sociali Cecilia Guerra il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il Vice presidente del Congresso delle Autoritagrave locali e regionali John Warmisham Il progetto ROMACT sostenuto dallrsquo European Alliance of Cities and Regions for Roma Inclusion saragrave realizzato in Italia Ungheria Bulgaria Romania e Slovacchia con lrsquoobiettivo di formare una classe amministrativa e politica sulle tematiche dellrsquoinclusione delle popolazioni Rom Il progetto ROMED2 rappresenta invece la prosecuzione di un programma giagrave in corso di realizzazione finalizzato specificamente alla formazione di mediatori culturali per incoraggiare e facilitare la partecipazione delle comunitagrave Rom alla vita democratica delle Amministrazioni locali Nel corso del Convegno sono state presentate alcune esperienze italiane (Napoli Bari e Pavia) dai rispettivi sindaci e son state discusse dalle comunitagrave Rom stesse e dalle associazioni di volontariato altre realtagrave

CCCOOOMMMMMMIIISSSSSSAAARRRIIIOOO PPPEEERRR III DDDIIIRRRIIITTTTTTIIIUUUMMMAAANNNIII Il Commissario per i diritti umani sullrsquoantisemitismo

Nils Muižnieks Commissario per i diritti umani del Consiglio drsquoEuropa nel suo Human Rights Comment del 23 gennaio ha attirato lrsquoattenzione sulla continua crescita del sentimento antisemita in Europa Le ricerche condotte in alcuni Paesi rilevano questa tendenza confermata da recenti

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Comportamenti e opinioni antisemite preoccupano il Commissario per i diritti umani del Consiglio drsquoEuropa

episodi di particolare gravitagrave accaduti ad esempio in Ungheria Francia e Romania di fronte ai quali tuttavia quasi tutte le autoritagrave statali hanno reagito con energia e determinazione I dati forniti da unrsquoindagine dellrsquoAgenzia europea per i diritti fondamentali (FRA) resi noti alla fine del 2013 denunciano infatti che il 76 degli ebrei intervistati ha riferito di percepire una certa acutizzazione dellrsquoatteggiamento antisemita nel corso degli ultimi cinque anni sebbene la maggior parte di essi non abbia sperimentato attacchi diretti Il Commissario richiamando quali possono essere le conseguenze di questa diffusa cultura dellrsquoodio ha invitato le autoritagrave a ldquonon dimenticare mai che lrsquoantisemitismo egrave servito e serve tuttora come pretesto e giustificazione per discriminazioni e violenze e persino omicidirdquo Gli Stati europei devono attrezzarsi per contrastare efficacemente ogni forma di antisemitismo ha affermato il Commissario a partire dalla condanna tempestiva dei discorsi e degli attacchi antisemiti e razzisti e dalla raccolta sistematica di dati statistici su episodi di questo tipo Considerando perograve la forte correlazione tra comportamenti antisemiti e comportamenti razzisti e xenofobi il Commissario ha espresso lrsquoopinione che sia opportuno adottare misure di contrasto a vasto raggio per combattere contemporaneamente lrsquointolleranza il razzismo la xenofobia e lrsquoantisemitismo con il coinvolgimento delle istituzioni ma anche di altri attori quali le comunitagrave ebraiche le associazioni di volontariato e di difesa dei diritti umani la societagrave civile Ha anche sostenuto la necessitagrave che questi comportamenti debbano avere anche conseguenze giudiziarie certe per coloro che li mettono in atto Il Commissario ha infine raccomandato di non perdere di vista i tentativi altrettanto gravi di negazionismo e di banalizzazione dellrsquoOlocausto che oggi possono usufruire di mezzi di comunicazione molto efficienti Citando le parole di una sentenza della Corte europea dei diritti dellrsquouomo 2033 Garaudy v France ha affermato inoltre ldquola negazione o la distorsione di questo tipo di fatti storici mina i valori sui quali egrave basata la lotta al razzismo e allrsquoantisemitismo e costituisce una seria minaccia allrsquoordine pubblicordquo In considerazione di ciograve non ha esitato a raccomandare agli Stati di prevedere norme volte a punire anche questi comportamenti Ha citato in proposito una campagna del Consiglio drsquoEuropa ldquoNo hate speechrdquo che si propone di contrastare lrsquoantisemitismo con una particolare attenzione allrsquouso del linguaggio

OOORRRGGGAAANNNIIIZZZZZZAAAZZZIIIOOONNNEEE DDDEEELLLLLLEEE NNNAAAZZZIIIOOONNNIII UUUNNNIIITTTEEE

UUUFFFFFFIIICCCIIIOOO DDDEEELLLLLLrsquorsquorsquoAAALLLTTTOOO CCCOOOMMMMMMIIISSSSSSAAARRRIIIOOO PPPEEERRR III DDDIIIRRRIIITTTTTTIII UUUMMMAAANNNIII

LrsquoUfficio dellrsquoAlto Commissario per i diritti umani a sostegno delle minoranze religiose

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Da piugrave parti arrivano le denunce sullrsquoaumento delle persecuzioni nei confronti dei cristiani nel mondo

Josephine Adaza una donna nigeriana appartenente alla minoranza cristiana ha recentemente dichiarato che egrave necessario proteggere i diritti delle minoranze nel suo Paese al fine di evitare perdite di vite umane La minoranza cristiana ha spiegato rappresenta almeno il 5 della popolazione nel nord della Nigeria e con lrsquointroduzione della sharia in 12 Stati molti cristiani sono costretti a lasciare le loro terre e a cercare rifugio nei Paesi vicini Josephine Adaza ha fatto questa dichiarazione nel corso della sua presenza allrsquoONU per seguire un programma di formazione per rappresentanti di minoranze sul funzionamento dei meccanismi ONU che prevede al termine un Forum di approfondimento di uno degli aspetti contemplati dalla Dichiarazione sui diritti delle persone appartenenti a minoranze nazionali etniche religiose e linguistiche Il Forum organizzato al termine dellrsquoultimo corso ha avuto appunto come tema ldquoBeyond freedom of religion or belief Guaranteeing the rights of religious minorities Rita Izsaacutek esperta indipendente dellrsquoONU per le minoranze nellrsquo intervento di apertura del Forum ha sottolineato che la tutela delle minoranze religiose non puograve essere limitata alla possibilitagrave di manifestare il proprio credo e di celebrare i propri riti ma va estesa a quelli che gli esperti hanno considerato i quattro pilastri dei diritti delle minoranze protezione dellrsquoesistenza e prevenzione delle violenze protezione e promozione dellrsquoidentitagrave uguaglianza e non discriminazione diritti a partecipare a tutti gli aspetti della vita pubblica

FFFOOONNNDDDOOO NNNAAAZZZIIIOOONNNIII UUUNNNIIITTTEEE PPPEEERRR LLLrsquorsquorsquoIIINNNFFFAAANNNZZZIIIAAA (((UUUNNNIIICCCEEEFFF))) Rapporto Unicef 2014 sullo stato dellrsquoinfanzia

Ersquo stato presentato a New York il 30 gennaio il Rapporto Unicef sullo stato dellrsquoinfanzia nel mondo che questrsquoanno ha come titolo Every child counts revealing disparities advancing childrenrsquos rights Il Rapporto 2014 vuole mettere in evidenza lrsquoimportanza delle statistiche nella determinazione delle politiche di sostegno ai 2 miliardi e 200 milioni di bambini che vivono in condizioni svantaggiate e nella valutazione degli effetti dei provvedimenti realizzati ldquoLa rilevazione e lrsquoelaborazione di dati statistici hanno reso possibile salvare e migliorare la vita di milioni di bambini specialmente dei piugrave deprivatirdquo ha detto Tessa Wardlaw capo del settore statistico dellrsquoUnicef aggiungendo ldquoUlteriori progressi possono essere compiuti se noi sappiamo quali bambini sono piugrave indietro dove i bambini e le bambini non frequentano la scuola dove le malattie sono piugrave ferali e dove mancano i principali servizi igienici I dati non possono di per seacute cambiare il mondo ma possono rendere il cambiamento possibile identificando i bisogni sostenendo le risposte e misurando i risultati rdquo Grazie alla produzione di statistiche oggi si puograve dire che la condizione dei minori nel mondo ha compiuto molti passi avanti dallrsquoapprovazione della Convenzione sui diritti del Fanciullo nel 1989 di cui ricorre il 25esimo anniversario e dalla inclusione di questo obiettivo tra gli obiettivi di sviluppo del millennio Dal 1990 oltre 90 milioni di bambini con meno di 5 anni sono stati salvati dalla morte e la frequenza della scuola primaria egrave aumentata nella media dal 53 allrsquo81 nel 2011

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Aumentata la scolarizzazione e ridotta la mortalitagrave infantile ma crsquoegrave ancora molto da fare percheacute ogni bambino veda riconosciuti i suoi diritti

A fronte di questi progressi il Rapporto mette in evidenza le forti disparitagrave ancora esistenti tra Paese e Paese sottolineando che ancora oggi a molti bambini sono negati i diritti fondamentali quali il diritto alla vita alla salute allrsquoistruzione ad una vita dignitosa Una denuncia molto forte contenuta nel Rapporto riguarda la mancata registrazione allrsquoanagrafe di almeno 230 milioni di bambini con percentuali piugrave alte in Asia meridionale e in Africa sub sahariana un indicatore di condizioni di povertagrave e di sfruttamento ma soprattutto di negazione del diritto presupposto di tutti gli altri del riconoscimento allrsquoesistenza Lrsquoanalisi dei dati disaggregata per area geografica e per settore fa emergere seppur in un trend complessivo positivo sacche di grande sofferenza sono 66 milioni 18000 al giorno i bambini al di sotto dei 5 anni morti nel 2012 per cause prevedibili con punte in Sierra Leone (182 vittime ogni 1000 bambini nati) in Angola (164) in Ciad (150) in Somalia (147) e in Congo (146) contro i 4 bambini morti ogni 1000 nati in Italia Forti sono ancora le differenze di genere lrsquo11 delle bambine si sposa prima dei 15 anni in Ciad solo 44 bambine su 100 maschi hanno accesso allrsquoistruzione quasi il 50 delle mogli tra i 15 e i 19 anni nei Paesi piugrave poveri giustifica il marito violento

LLLAAA CCCOOOMMMUUUNNNIIITTTAgraveAgraveAgrave IIINNNTTTEEERRRNNNAAAZZZIIIOOONNNAAALLLEEE CCCEEELLLEEEBBBRRRAAA

GIORO DELLA MEMORIA ‐ 27 GENNAIO

Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche smantellarono i cancelli del piugrave grande campo di concentramento nazista di Auschwitz ndashBirkenau in Polonia ponendo fine a quello che gli storici considerano il piugrave grande genocidio del lsquo900 LrsquoAssemblea generale dellrsquoOnu con la risoluzione n 607 1 Novembre 2005 ha stabilito che in questa data si celebrasse il ldquogiorno della Memoriardquo in ricordo delle vittime dellrsquoolocausto e come monito contro ogni forma di razzismo pregiudizio odio e settarismo Obiettivo dellrsquoAssemblea generale era la condanna degli Stati che avevano collaborato alla strage degli ebrei e di altre minoranze e lrsquoinvito a tutti gli Stati a mettere in atto iniziative volte a sensibilizzare lrsquoopinione pubblica su queste problematiche al fine di prevenire altri genocidi ONU Nella sede dellrsquoONU di Ginevra John Ashe Presidente della 68a Sessione dellrsquoAssemblea generale delle Nazioni Unite ha tenuto un discorso in memoria delle vittime dellrsquoolocausto Nel Palazzo delle Nazioni Unite sempre a Ginevra egrave stata inoltre allestita una mostra dedicata a Helga Pollak‐Kinsky bambina detenuta nel ghetto di Teresin dal titolo The girls of Room 28 ndash In Remembrance of the Children of the Theresienstadt ghetto La mostra inaugurata il 27 gennaio alla presenza della stessa Helga Pollak‐Kinsky oggi ottantatreenne egrave aperta al pubblico fino allrsquo11 febbraio Navi Pillay Alto Commissario per i diritti umani dellrsquoOnu nel commemorare le vittime della Shoah ha ampliato lo sguardo alle persecuzioni di interi popoli provocate dallrsquoodio che nonostante la rivelazione di che cosa sia stato lrsquoolocausto si sono ripetute nei decenni successivi in Cambogia a Srebrenica in Rwanda Ha affermato inoltre che ancora oggi in molte parti del mondo vi sono persone perseguitate per la loro razza religione origine orientamento sessuale e opinioni politiche come in Siria nella Repubblica centrafricana e Sud Sudan

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LrsquoUnesco che tra gli organismi delle Nazioni Unite dedica maggiore attenzione alla formazione delle nuove generazioni al dialogo tra le culture e le religioni ai valori della pace e della

convivenza ha presentato in occasione del Giorno della Memoria 2014 i risultati di unrsquoindagine condotta in collaborazione con il Georg Eckert Institute su come lrsquoOlocausto viene insegnato nelle scuole Lo studio dal titolo ldquoHolocaust Education in a Global Contextrdquo condotto in 125 Paesi rileva che lrsquoargomento dellrsquoOlocausto fa parte del patrimonio culturale scolastico di quasi tutti i Paesi anche se affrontato con maggiore o minore competenza Attraverso un approfondimento condotto in 26 Paesi su come lrsquoargomento viene affrontato sui libri di testo egrave stato infatti dimostrato che non esiste una narrazione unanimemente condivisa dellrsquoOlocausto ma che lrsquoargomento si presta a diverse valorizzazioni e interpretazioni a seconda del contesto storico geografico e della cultura dominante Nei Paesi occidentali il tema dellrsquoOlocausto ha una parte importante nei curricula scolastici mentre in altri parti del mondo egrave trattato allrsquointerno di altre problematiche ad esempio come uno degli aspetti della seconda guerra mondiale o come un episodio come altri di violazione dei diritti umani o come uno dei genocidi che hanno macchiato la storia dellrsquoumanitagrave Il libro inizia con una presentazione delle diverse metodologie di insegnamento dellrsquoOlocausto in Europa mette in evidenza come la Germania abbia trovato delle modalitagrave per trattare dei propri sensi di colpa e delle proprie responsabilitagrave come in Francia la memoria condivisa abbia richiesto continui aggiustamenti da parte dei promotori della trasmissione della memoria o come in Polonia possano coesistere due diverse memorie dellrsquoOlocausto una degli ebrei e una dei polacchi Dopo una disanima delle diverse situazioni il libro si conclude con lrsquoaffermazione del valore universale dello studio dellrsquoOlocausto poicheacute lrsquoapprofondimento della sua genesi e della sua dinamica offre utili elementi per la comprensione delle tragiche vicende che hanno insanguinato e stanno tuttrsquoora dilaniando le popolazioni di molte parti del mondo Coerentemente lrsquoUnesco egrave impegnato affincheacute la storia dellrsquoOlocausto e della lezione che se ne puograve trarre siano insegnate in tutto il mondo percheacute sente forte la responsabilitagrave di costruire il futuro dellrsquoumanitagrave di proteggere e promuovere la dignitagrave di tutti e porre le basi per una vera cittadinanza globale Unione europea LrsquoAlto rappresentante per la politica estera dellrsquoUnione europea Catherine Ashton ha ricordato con un messaggio il 27 gennaio le vittime di quello che ha chiamato il periodo piugrave nero della storia europea ed ha rivolto un pensiero speciale a tutti coloro che con coraggio e sacrificio hanno protetto i loro concittadini ebrei dalla persecuzione Osce Didier Burkhalter Presidente dellrsquoOSCE in carica per il 2014 ha affermato in occasione delle celebrazioni del giorno della Memoria che gli Stati devono impegnarsi di piugrave per contrastare lrsquoantisemitismo e il razzismo Ha sostenuto che ldquomanifestazioni di antisemitismo di discriminazioni nei confronti dei Rom e dei Sinti e altre forme di odio e intolleranza continuano a minacciare la stabilitagrave e la sicurezza in tutta la nostra regione Dobbiamo compiere dei passi avanti per contrastare questi comportamentirdquo

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LrsquoOsce ha da sempre dedicato una particolare attenzione a questi temi Attraverso lrsquoODIHR ha prodotto una serie di strumenti in cooperazione con il Museo Yad Vashem di Gerusalemme un manuale per insegnanti su come affrontare la preparazione del giorno della Memoria (Preparing Holocaust Memorial Days Suggestions for Educators) ha prodotto in passato uno studio dal titolo Education on the Holocaust and on Anti‐Semitism An Overview and Analysis of Educational Approaches nel quale sono riportate le buone pratiche realizzate dagli Stati e dalla societagrave civile le raccomandazioni e le nuove sfide nella formazione

In Italia In Italia la legge n 211 del 2000 ha indicato nel 27 gennaio ldquoil giorno della Memoriardquo anticipando la decisione dellrsquoAssemblea dellrsquoONU Da allora si sono moltiplicate le iniziative a livello istituzionale nelle scuole e a livello locale Nel programma di questrsquoanno delineato dal Comitato di coordinamento per le iniziative in ricordo della Shoah istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri la Memoria egrave stata declinata in vari modi Attraverso storie biografiche (il film Anita B e la rappresentazione teatrale 13419 La necessitagrave del ritorno) e approfondimenti culturali con la Tavola rotonda ldquoLe deportazioni degli ebrei e le stragi naziste contro civili in Italia una riflessione nel settantesimo anniversariordquo e la giornata di formazione presso la Scuola delrsquoamministrazione civile del Ministero dellrsquoInterno sulla conservazione della Memoria negli Archivi Ad esse si sono aggiunti la mostra 1938‐1945 La persecuzione degli ebrei in Italia Documenti per una storia realizzata a Modena con il coinvolgimento di due siti importanti del territorio come il Campo di Fossoli campo di transito per i deportati verso Auschwitz e Villa Emma di Nonantola luogo nel quale la cittadinanza ha salvato bambini destinati alla deportazione Ci sono stati inoltre incontri con i protagonisti della storia per rendere loro omaggio e ascoltare il loro messaggio tra questi quello tra i sopravvissuti e i giovani come ogni anno presso la Sinagoga di Roma e la consegna delle medaglie drsquoonore al Quirinale ai cittadini italiani deportati ed internati nei lager nazisti o ai loro discendenti Ma anche la rievocazione della Memoria sollecitata dagli oggetti con i violini recuperati nei campi di concentramento che hanno fatto sentire la loro voce dopo settantrsquoanni nellrsquoAuditorium di Roma Ed infine la trasmissione della Memoria alle giovani generazioni Frutto di questo impegno del Ministero dellrsquoistruzione dellrsquoUniversitagrave e della ricerca egrave lrsquoimmensa mole di lavori artistici esposta al Museo di Roma in Trastevere prodotti nelle scuole e premiati ogni anno dal Presidente della Repubblica nel corso della cerimonia al Quirinale il 27 gennaio Ma lo sono anche i viaggi organizzati ai luoghi della memoria che coinvolgono ogni anno centinaia di studenti e docenti Per avere soltanto unrsquoidea delle molte iniziative organizzate dalla Comunitagrave ebraica dagli enti locali e dai cittadini egrave possibile consultare il sito dellrsquoUCEI e il sito del Ministero dellrsquoInterno che riporta tutte le attivitagrave organizzate con il coinvolgimento delle Prefetture

VVVAAARRRIIIEEE SSSUUULLLLLLAAA LLLIIIBBBEEERRRTTTAAArsquorsquorsquo RRREEELLLIIIGGGIIIOOOSSSAAA

Portes Ouvertes France sulle persecuzioni dei cristiani

Lrsquoassociazione Portes Ouvertes France ha presentato il 9 gennaio lrsquoaggiornamento al 2013 di un monitoraggio sulle persecuzioni dei cristiani in cinquanta Paesi dal quale risulta una tendenza allrsquoaumento Con il termine persecuzioni in questo Rapporto si intendono oltre a veri e propri atti di violenza anche pressioni divieti e discriminazioni su base religiosa Gli indicatori che concorrono a determinare lrsquoindice di persecuzione fanno riferimento a limitazioni della libertagrave dei cristiani in vari ambiti nella vita privata in ambito famigliare nella comunitagrave nella Chiesa e nella vita pubblica

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Aumenta nel mondo il numero dei cristiani perseguitati secondo lrsquoorganizzazione

Per il dodicesimo anno consecutivo la Corea del Nord risulta al primo posto per le persecuzioni nei confronti dei cristiani al secondo posto si colloca la Somalia seguono tra i primi dieci Paesi la Siria lrsquoIraq lrsquoAfganistan lrsquoArabia Saudita le Maldive il Pakistan lrsquoIran lo Yemen Le previsioni per il 2014 danno un aumento generalizzato delle persecuzioni dei cristiani in generale con una particolare recrudescenza negli Stati attualmente in cima alla graduatoria e nellrsquoAfrica subsaharana Problemi sono previsti anche nei Paesi che hanno conosciuto la primavera araba Portes Ouvertes France fa parte di una rete di associazioni Open Doors che raggruppa una ventina di associazioni indipendenti che operano in piugrave di 60 Paesi dove le comunitagrave cristiane subiscono discriminazioni restrizioni al loro operato persecuzioni Pew Report sulle persecuzioni su base religiosa

Il Pew Research Center ha pubblicato il 14 gennaio il quinti Rapporto sulle ostilitagrave nei confronti delle religioni nel mondo nel quale sono riportati alcuni indicatori specifici di questo particolare fenomeno sintetizzati in due indici riguardanti 198 Paesi Due sono gli indicatori un indicatore volto a cogliere le ostilitagrave nei confronti delle religioni esercitate da privati individui o gruppi che comprendono atti violenza e di terrorismo discriminazioni insulti per lrsquoabbigliamento o altri simboli religiosi abusi un secondo indicatore relativo alle ostilitagrave dei Governi che comprende misure specifiche previste appositamente per contrastare lrsquoesercizio della fede e particolari culti per ostacolare le conversioni o discriminatorie nei confronti di fedeli di alcune religioni Dal Rapporto risulta che nel 2012 anno di riferimento lrsquoindice delle ostilitagrave nei confronti delle religioni quindi lrsquoindicatore volto a cogliere gli umori della societagrave classificato ldquoaltordquo o ldquomolto altordquo ha raggiunto la massima diffusione negli ultimi sei anni riguarda infatti un terzo (33) dei 198 Paesi analizzati nel 2012 contro il 29 del 2011 e il 20 del 2007 Questa tendenza egrave riscontrabile in tutti i maggiori Paesi dal Medio Oriente al Nord Africa dallrsquoAsia al Pacifico e per la prima volta in Cina (Ersquo esclusa la Corea del Nord dallrsquoanalisi prevista invece nel rapporto Portes Ouvertes poicheacute non egrave stato possibile raccogliere informazioni) Meno importante sembra invece il tasso di crescita della diffusione dellrsquoindice di ostilitagrave classificato ldquoaltordquo o ldquomolto altordquo da parte dei Governi riguarda il 29 dei Paesi nel 2012 rispetto al 28 del 2011 e il 20 del 2007 Dal rapporto risulta che il maggiore incremento di questi valore egrave riscontrato in Europa nel Medio Oriente e in Nord Africa Considerando insieme i due indicatori sono il 43 dei 198 Paesi analizzati quelli con i valori di ostilitagrave piugrave alti e considerando che alcuni di essi sono anche molto popolati risulta che il 76 della popolazione mondiale vive in Paesi nei quali si riscontrano livelli significativi di ostilitagrave religiosa in crescita rispetto al 74 del 2011 e il 68 del 2007

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Le ostilitagrave nei confronti di luoghi o persone su base religiosa hanno raggiunto nel 2012 il picco piugrave alto negli ultimi sei anni

Con riferimento ai gruppi religiosi monitorati il Rapporto evidenzia che i musulmani e gli ebrei sono i gruppi religiosi che hanno sperimentato i piugrave elevati indici di ostilitagrave nei sei anni considerati mentre le comunitagrave cristiane e musulmane essendo le piugrave diffuse sono le comunitagrave che hanno subito ostilitagrave in un maggior numero di Paesi (110 e 109 rispettivamente)

VVVAAARRRIIIEEE

Rapporto 2014 di Hunman Rights Watch

Puntuale come ogni anno egrave stato reso pubblico lo scorso 21 gennaio il 24deg Rapporto dellrsquoorganizzazione Human Rights Watch sui fatti che hanno interessato 90 Paesi nel mondo in tema di diritti umani Kenneth Roth direttore dellrsquoorganizzazione ha evidenziato tre aree di particolare criticitagrave che hanno caratterizzato il 2013 Primo punto il massacro non denunciato di civili in Siria che ha suscitato orrore e indignazione nellrsquoopinione pubblica ma non sufficientemente da costringere i leader della terra a fare pressioni percheacute tutto ciograve cessasse in spregio del principio piugrave volte affermato del ldquoResponsibility to Protectrdquo Secondo punto ha sottolineato come in alcuni Paesi lrsquoaffermazione formale di una maggioranza attraverso le elezioni ha fatto emergere una classe politica cha ha esercitato la leadership senza alcun rispetto per le minoranze e il dissenso come se i limiti allrsquoesercizio del potere essenziali per le democrazie non esistessero Terzo punto ha posto lrsquoattenzione sul contrasto del terrorismo che dopo lrsquo11 settembre 2011 ha portato allrsquoattuazione di programmi di difesa da parte degli Stati Uniti quali lo spionaggio di massa con potenti mezzi elettronici e lrsquouso di droni in zone di conflitto per colpire obiettivi specifici che hanno messo a rischio la libertagrave e la vita stessa delle persone Tuttavia ha affermato il direttore dellrsquoorganizzazione in un contesto cosigrave difficile sono stati compiuti passi avanti nel sistema internazionale di protezione dei diritti umani Il Consiglio dei diritti umani dellrsquoONU sta seguendo da vicino alcune situazioni particolarmente difficili (Corea del Nord e Sri Lanka) e si stanno elaborando due ulteriori accordi internazionali a tutela di due fasce di popolazione particolarmente vulnerabili i lavoratori domestici con particolare attenzione ai diritti delle donne e i minatori e altri lavoratori la cui salute egrave messa a rischio dallrsquouso illegale di mercurio Come in passato il Rapporto egrave suddiviso in tre parti una prima parte contenente saggi nei quali sono approfondite alcune problematiche una seconda parte di foto ed una terza parte con monografie di singoli Stati limitatamente a quegli Stati nei quali la tutela dei diritti umani presenta aspetti problematici Nel Rapporto di questrsquoanno i temi affrontati nella parte iniziale sono lrsquoevoluzione dellrsquoapproccio al contrasto del traffico di droga il rapporto tra sviluppo e diritti umani il diritto alla privacy Le foto invece documentano le spose bambine in Sud Sudan lrsquoimpatto sulla tutela dei diritti umani in Russia dei giochi olimpici a Sochi e la tragedia umanitaria e la situazione dei diritti umani nella Repubblica Centroafricana

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Nel 2013 sono state rilevate atrocitagrave di massa prepotenze delle maggioranze e abusi dellrsquoantiterrorismo ma anche lotte per i diritti

Rispetto alle norme fino ad oggi applicate con lrsquoentrata in vigore del Regolamento Dublino III diventano inoltre operative alcune variazioni importanti che pur confermando il dovere del primo Stato di accoglienza di esaminare la richiesta di asilo in particolare in alcune circostanze (es ingresso illegale in un Paese) consentono di tenere in considerazione le situazioni personali e famigliari di fatto A questo scopo il regolamento prevede infatti anche una ridefinizione ldquoallargatardquo del concetto di parente familiare e persone a carico introduce il concetto di rappresentante del minore non accompagnato e lrsquoobbligo sancito da convenzioni internazionali di considerare sempre in ogni decisione il superiore interesse del minore Prevede inoltre lrsquoimpossibilitagrave per le amministrazioni di trasferire il richiedente in uno Stato nel quale possa correre il rischio di trattamenti disumani o degradanti oltre allrsquoobbligo di fornire loro informazioni e di effettuare dei colloqui prima di deciderne il trasferimento A detta degli operatori del settore questo nuovo regolamento rappresenta un importante passo avanti nel rendere il sistema di protezione e asilo europeo piugrave rispondente ai bisogni dei singoli anche se non tiene sufficientemente conto delle sensibili differenze esistenti tra i sistemi giuridici e sociali di accoglienza dei diversi Paesi e tra i relativi sistemi economici e produttivi da cui dipendono le reali possibilitagrave di offrire assistenza degli stessi Stati e le effettive prospettive di vita delle persone accolte

CCCOOONNNSSSIIIGGGLLLIIIOOO DDDrsquorsquorsquoEEEUUURRROOOPPPAAA

AAASSSSSSEEEMMMBBBLLLEEEAAA PPPAAARRRLLLAAAMMMEEENNNTTTAAARRREEE Sessione plenaria dellrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa su immigrazione e razzismo

Si egrave svolta a Strasburgo dal 27 al 31 gennaio la Sessione invernale dellrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa che ha iniziato i lavori con la elezione del nuovo presidente nella persona della parlamentare lussemburghese Anne Brasseur la seconda donna nella storia dellrsquoistituzione a ricoprire questo incarico in sostituzione di Jean Claude Mignon La nomina vale per lrsquoanno in corso rinnovabile per un altro anno Sono stati altresigrave nominati i Presidenti delle diverse Commissioni parlamentari ed un componente della Corte europea dei diritti dellrsquouomo nella persona del giudice danese Jon Fridrik Kjoslashlbro Nel corso dellrsquoincontro sono stati discussi approfonditamente i temi dellrsquointegrazione degli immigrati e dellrsquoaccoglienza dei rifugiati Ersquo stata adottata la Risoluzione 1972 (2014) Migrants ensuring they are a benefit for European host Societies nella quale si sottolinea la necessitagrave di riconoscere lrsquoapporto positivo dellrsquoimmigrazione allo sviluppo culturale ed economico dellrsquoEuropa

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Immigrazione xenofobia e razzismo rifugiati cooperazione UE e Consiglio drsquoEuropa sono stati i temi piugrave importanti discussi nel corso della sessione invernale dellrsquoAssemblea parlamentare

contrastando infondati pregiudizi sulle minacce che essa rappresenterebbe per lrsquooccupazione e la sicurezza Con la Risoluzione 1967 (2014) A strategy to prevent racism and intolerance in Europe i parlamentari del Consiglio drsquoEuropa hanno espresso una forte condanna delle crescenti forme di razzismo e intolleranza rilevate nella societagrave motivate da argomentazioni sempre piugrave diversificate (immigrazione colore della pelle orientamento sessuale appartenenza etnica credenze religiose lingua) individuando la necessitagrave di adottare un approccio integrato atto a contrastare i crimini di odio e il linguaggio razzista Un accenno egrave stato fatto anche ai comportamenti razzisti rilevati tra le forze di polizia argomento approfondito a parte nella Risoluzione 1968 (2014) Tackling racism in the police nella quale si raccomanda ai Governi di porre seri rimedi a questo che viene considerato un problema che mina la credibilitagrave delle istituzioni Sul tema del razzismo antisemitismo e intolleranza numerosi sono stati gli interventi dei parlamentari italiani LrsquoAssemblea egrave stata inoltre impegnata in unrsquoampia discussione sui temi dellrsquoAsilo che ha portato allrsquoadozione della Risoluzione 1971 (2014) Syrian refugees how to organise and support International assistance I Parlamentari presenti hanno espresso gratitudine ai Paesi limitrofi (Turchia Giordania Libano e Iraq) e agli Stati membri che hanno accettato di accogliere migliaia di profughi provenienti dalla Siria Hanno posto tuttavia al centro della discussione la necessitagrave che lrsquoEuropa si doti di politiche generali di asilo condivise da tutti gli Stati al fine di assicurare una equilibrata distribuzione tra i Paesi della domande di asilo da un lato e garantire a tutti i richiedenti asilo standard di accoglienza omogenei dallrsquoaltro Una presenza particolarmente significativa egrave stata quella del Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz che ha auspicato il rafforzamento della cooperazione tra il Parlamento europeo e lrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa nellrsquoimpegno per la tutela dei diritti umani della democrazia e dello stato di diritto anche in vista delle prossime elezioni europee Ha inoltre affermato che lrsquoimminente adesione dellrsquoUnione europea alla Convenzione europea dei diritti dellrsquouomo rappresenteragrave un momento importante nel percorso verso la convergenza e la coerenza delle politiche su questi temi tra i vari organismi europei

CCCOOOMMMMMMIIISSSSSSIIIOOONNNEEE AAAFFFFFFAAARRRIII SSSOOOCCCIIIAAALLLIII SSSAAANNNIIITTTAgraveAgraveAgrave EEE SSSVVVIIILLLUUUPPPPPPOOO SSSOOOSSSTTTEEENNNIIIBBBIIILLLEEE La Commissione dellrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa discute di circoncisione

Il 28 gennaio a margine dellrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa la Commissione Affari sociali sanitagrave e sviluppo sostenibile ha organizzato unrsquoaudizione alla quale hanno partecipato almeno 300 persone per approfondire il tema del diritto dei minori allrsquointegritagrave fisica con riferimento alla pratica di circoncisione maschile Lrsquoapprofondimento su questo tema egrave stato richiesto dallrsquoAssemblea a seguito delle polemiche connesse allrsquoapprovazione della Risoluzione 1952(2013) e della Raccomandazione 2023(2013) sul diritto dei bambini allrsquointegritagrave fisica nella quale la parlamentare tedesca Marlene Rupprecht relatrice della proposta aveva posto sullo stesso piano la circoncisione maschile per motivi religiosi con le mutilazioni genitali femminili Allrsquoaudizione sono stati invitati parlamentari e la stessa Marlene Rupprecht rappresentanti di confessioni religiose in particolare ebraiche e islamiche medici specialisti della materia

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Medici leader religiosi e parlamentari discutono di circoncisine maschile

Nel corso del dibattito la relatrice della risoluzione ha difeso le decisione prese a suo tempo dallrsquoAssemblea parlamentare sostenendo di aver trattato la materia con prudenza alcuni dei medici presenti hanno sottolineato i benefici della circoncisione nella prevenzione delle infezioni mentre altri hanno messo in evidenza gli effetti negativi sulla psiche dei bambini provocati dal dolore connesso allrsquointervento I leader religiosi rabbini e imam hanno difeso la possibilitagrave di esercitare tale pratica in nome del diritto della libertagrave di religione garantita dalla Convenzione europea dei diritti dellrsquouomo La discussione egrave stata alimentata anche attraverso documentari presentati a sostegno delle diverse posizioni

CCCOOONNNGGGRRREEESSSSSSOOO DDDEEELLLLLLEEE AAAUUUTTTOOORRRIIITTTAAArsquorsquorsquo LLLOOOCCCAAALLLIII EEE RRREEEGGGIIIOOONNNAAALLLIII Congresso delle Autoritagrave locali e regionali per lrsquoinclusione

Rafforzamento ed avvio di progetti europei per lrsquoinclusione dei Rom e dei Sinti in alcune cittagrave italiane Si egrave svolto a Milano il 18 gennaio un Convegno patrocinato dal Consiglio drsquoEuropa e dal Comune di Milano per lanciare due importanti progetti ROMACT and ROMED2 sullrsquoinclusione delle popolazioni Rom nelle politiche per la casa lrsquoistruzione e il lavoro Al Convegno hanno partecipato Gabriella Battaini Dragoni Vice segretario generale del Consiglio drsquoEuropa il Ministro italiano per lrsquointegrazione Ceacutecile Kyenge e il sottosegretario del ministero del lavoro e delle politiche sociali Cecilia Guerra il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il Vice presidente del Congresso delle Autoritagrave locali e regionali John Warmisham Il progetto ROMACT sostenuto dallrsquo European Alliance of Cities and Regions for Roma Inclusion saragrave realizzato in Italia Ungheria Bulgaria Romania e Slovacchia con lrsquoobiettivo di formare una classe amministrativa e politica sulle tematiche dellrsquoinclusione delle popolazioni Rom Il progetto ROMED2 rappresenta invece la prosecuzione di un programma giagrave in corso di realizzazione finalizzato specificamente alla formazione di mediatori culturali per incoraggiare e facilitare la partecipazione delle comunitagrave Rom alla vita democratica delle Amministrazioni locali Nel corso del Convegno sono state presentate alcune esperienze italiane (Napoli Bari e Pavia) dai rispettivi sindaci e son state discusse dalle comunitagrave Rom stesse e dalle associazioni di volontariato altre realtagrave

CCCOOOMMMMMMIIISSSSSSAAARRRIIIOOO PPPEEERRR III DDDIIIRRRIIITTTTTTIIIUUUMMMAAANNNIII Il Commissario per i diritti umani sullrsquoantisemitismo

Nils Muižnieks Commissario per i diritti umani del Consiglio drsquoEuropa nel suo Human Rights Comment del 23 gennaio ha attirato lrsquoattenzione sulla continua crescita del sentimento antisemita in Europa Le ricerche condotte in alcuni Paesi rilevano questa tendenza confermata da recenti

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Comportamenti e opinioni antisemite preoccupano il Commissario per i diritti umani del Consiglio drsquoEuropa

episodi di particolare gravitagrave accaduti ad esempio in Ungheria Francia e Romania di fronte ai quali tuttavia quasi tutte le autoritagrave statali hanno reagito con energia e determinazione I dati forniti da unrsquoindagine dellrsquoAgenzia europea per i diritti fondamentali (FRA) resi noti alla fine del 2013 denunciano infatti che il 76 degli ebrei intervistati ha riferito di percepire una certa acutizzazione dellrsquoatteggiamento antisemita nel corso degli ultimi cinque anni sebbene la maggior parte di essi non abbia sperimentato attacchi diretti Il Commissario richiamando quali possono essere le conseguenze di questa diffusa cultura dellrsquoodio ha invitato le autoritagrave a ldquonon dimenticare mai che lrsquoantisemitismo egrave servito e serve tuttora come pretesto e giustificazione per discriminazioni e violenze e persino omicidirdquo Gli Stati europei devono attrezzarsi per contrastare efficacemente ogni forma di antisemitismo ha affermato il Commissario a partire dalla condanna tempestiva dei discorsi e degli attacchi antisemiti e razzisti e dalla raccolta sistematica di dati statistici su episodi di questo tipo Considerando perograve la forte correlazione tra comportamenti antisemiti e comportamenti razzisti e xenofobi il Commissario ha espresso lrsquoopinione che sia opportuno adottare misure di contrasto a vasto raggio per combattere contemporaneamente lrsquointolleranza il razzismo la xenofobia e lrsquoantisemitismo con il coinvolgimento delle istituzioni ma anche di altri attori quali le comunitagrave ebraiche le associazioni di volontariato e di difesa dei diritti umani la societagrave civile Ha anche sostenuto la necessitagrave che questi comportamenti debbano avere anche conseguenze giudiziarie certe per coloro che li mettono in atto Il Commissario ha infine raccomandato di non perdere di vista i tentativi altrettanto gravi di negazionismo e di banalizzazione dellrsquoOlocausto che oggi possono usufruire di mezzi di comunicazione molto efficienti Citando le parole di una sentenza della Corte europea dei diritti dellrsquouomo 2033 Garaudy v France ha affermato inoltre ldquola negazione o la distorsione di questo tipo di fatti storici mina i valori sui quali egrave basata la lotta al razzismo e allrsquoantisemitismo e costituisce una seria minaccia allrsquoordine pubblicordquo In considerazione di ciograve non ha esitato a raccomandare agli Stati di prevedere norme volte a punire anche questi comportamenti Ha citato in proposito una campagna del Consiglio drsquoEuropa ldquoNo hate speechrdquo che si propone di contrastare lrsquoantisemitismo con una particolare attenzione allrsquouso del linguaggio

OOORRRGGGAAANNNIIIZZZZZZAAAZZZIIIOOONNNEEE DDDEEELLLLLLEEE NNNAAAZZZIIIOOONNNIII UUUNNNIIITTTEEE

UUUFFFFFFIIICCCIIIOOO DDDEEELLLLLLrsquorsquorsquoAAALLLTTTOOO CCCOOOMMMMMMIIISSSSSSAAARRRIIIOOO PPPEEERRR III DDDIIIRRRIIITTTTTTIII UUUMMMAAANNNIII

LrsquoUfficio dellrsquoAlto Commissario per i diritti umani a sostegno delle minoranze religiose

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Da piugrave parti arrivano le denunce sullrsquoaumento delle persecuzioni nei confronti dei cristiani nel mondo

Josephine Adaza una donna nigeriana appartenente alla minoranza cristiana ha recentemente dichiarato che egrave necessario proteggere i diritti delle minoranze nel suo Paese al fine di evitare perdite di vite umane La minoranza cristiana ha spiegato rappresenta almeno il 5 della popolazione nel nord della Nigeria e con lrsquointroduzione della sharia in 12 Stati molti cristiani sono costretti a lasciare le loro terre e a cercare rifugio nei Paesi vicini Josephine Adaza ha fatto questa dichiarazione nel corso della sua presenza allrsquoONU per seguire un programma di formazione per rappresentanti di minoranze sul funzionamento dei meccanismi ONU che prevede al termine un Forum di approfondimento di uno degli aspetti contemplati dalla Dichiarazione sui diritti delle persone appartenenti a minoranze nazionali etniche religiose e linguistiche Il Forum organizzato al termine dellrsquoultimo corso ha avuto appunto come tema ldquoBeyond freedom of religion or belief Guaranteeing the rights of religious minorities Rita Izsaacutek esperta indipendente dellrsquoONU per le minoranze nellrsquo intervento di apertura del Forum ha sottolineato che la tutela delle minoranze religiose non puograve essere limitata alla possibilitagrave di manifestare il proprio credo e di celebrare i propri riti ma va estesa a quelli che gli esperti hanno considerato i quattro pilastri dei diritti delle minoranze protezione dellrsquoesistenza e prevenzione delle violenze protezione e promozione dellrsquoidentitagrave uguaglianza e non discriminazione diritti a partecipare a tutti gli aspetti della vita pubblica

FFFOOONNNDDDOOO NNNAAAZZZIIIOOONNNIII UUUNNNIIITTTEEE PPPEEERRR LLLrsquorsquorsquoIIINNNFFFAAANNNZZZIIIAAA (((UUUNNNIIICCCEEEFFF))) Rapporto Unicef 2014 sullo stato dellrsquoinfanzia

Ersquo stato presentato a New York il 30 gennaio il Rapporto Unicef sullo stato dellrsquoinfanzia nel mondo che questrsquoanno ha come titolo Every child counts revealing disparities advancing childrenrsquos rights Il Rapporto 2014 vuole mettere in evidenza lrsquoimportanza delle statistiche nella determinazione delle politiche di sostegno ai 2 miliardi e 200 milioni di bambini che vivono in condizioni svantaggiate e nella valutazione degli effetti dei provvedimenti realizzati ldquoLa rilevazione e lrsquoelaborazione di dati statistici hanno reso possibile salvare e migliorare la vita di milioni di bambini specialmente dei piugrave deprivatirdquo ha detto Tessa Wardlaw capo del settore statistico dellrsquoUnicef aggiungendo ldquoUlteriori progressi possono essere compiuti se noi sappiamo quali bambini sono piugrave indietro dove i bambini e le bambini non frequentano la scuola dove le malattie sono piugrave ferali e dove mancano i principali servizi igienici I dati non possono di per seacute cambiare il mondo ma possono rendere il cambiamento possibile identificando i bisogni sostenendo le risposte e misurando i risultati rdquo Grazie alla produzione di statistiche oggi si puograve dire che la condizione dei minori nel mondo ha compiuto molti passi avanti dallrsquoapprovazione della Convenzione sui diritti del Fanciullo nel 1989 di cui ricorre il 25esimo anniversario e dalla inclusione di questo obiettivo tra gli obiettivi di sviluppo del millennio Dal 1990 oltre 90 milioni di bambini con meno di 5 anni sono stati salvati dalla morte e la frequenza della scuola primaria egrave aumentata nella media dal 53 allrsquo81 nel 2011

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Aumentata la scolarizzazione e ridotta la mortalitagrave infantile ma crsquoegrave ancora molto da fare percheacute ogni bambino veda riconosciuti i suoi diritti

A fronte di questi progressi il Rapporto mette in evidenza le forti disparitagrave ancora esistenti tra Paese e Paese sottolineando che ancora oggi a molti bambini sono negati i diritti fondamentali quali il diritto alla vita alla salute allrsquoistruzione ad una vita dignitosa Una denuncia molto forte contenuta nel Rapporto riguarda la mancata registrazione allrsquoanagrafe di almeno 230 milioni di bambini con percentuali piugrave alte in Asia meridionale e in Africa sub sahariana un indicatore di condizioni di povertagrave e di sfruttamento ma soprattutto di negazione del diritto presupposto di tutti gli altri del riconoscimento allrsquoesistenza Lrsquoanalisi dei dati disaggregata per area geografica e per settore fa emergere seppur in un trend complessivo positivo sacche di grande sofferenza sono 66 milioni 18000 al giorno i bambini al di sotto dei 5 anni morti nel 2012 per cause prevedibili con punte in Sierra Leone (182 vittime ogni 1000 bambini nati) in Angola (164) in Ciad (150) in Somalia (147) e in Congo (146) contro i 4 bambini morti ogni 1000 nati in Italia Forti sono ancora le differenze di genere lrsquo11 delle bambine si sposa prima dei 15 anni in Ciad solo 44 bambine su 100 maschi hanno accesso allrsquoistruzione quasi il 50 delle mogli tra i 15 e i 19 anni nei Paesi piugrave poveri giustifica il marito violento

LLLAAA CCCOOOMMMUUUNNNIIITTTAgraveAgraveAgrave IIINNNTTTEEERRRNNNAAAZZZIIIOOONNNAAALLLEEE CCCEEELLLEEEBBBRRRAAA

GIORO DELLA MEMORIA ‐ 27 GENNAIO

Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche smantellarono i cancelli del piugrave grande campo di concentramento nazista di Auschwitz ndashBirkenau in Polonia ponendo fine a quello che gli storici considerano il piugrave grande genocidio del lsquo900 LrsquoAssemblea generale dellrsquoOnu con la risoluzione n 607 1 Novembre 2005 ha stabilito che in questa data si celebrasse il ldquogiorno della Memoriardquo in ricordo delle vittime dellrsquoolocausto e come monito contro ogni forma di razzismo pregiudizio odio e settarismo Obiettivo dellrsquoAssemblea generale era la condanna degli Stati che avevano collaborato alla strage degli ebrei e di altre minoranze e lrsquoinvito a tutti gli Stati a mettere in atto iniziative volte a sensibilizzare lrsquoopinione pubblica su queste problematiche al fine di prevenire altri genocidi ONU Nella sede dellrsquoONU di Ginevra John Ashe Presidente della 68a Sessione dellrsquoAssemblea generale delle Nazioni Unite ha tenuto un discorso in memoria delle vittime dellrsquoolocausto Nel Palazzo delle Nazioni Unite sempre a Ginevra egrave stata inoltre allestita una mostra dedicata a Helga Pollak‐Kinsky bambina detenuta nel ghetto di Teresin dal titolo The girls of Room 28 ndash In Remembrance of the Children of the Theresienstadt ghetto La mostra inaugurata il 27 gennaio alla presenza della stessa Helga Pollak‐Kinsky oggi ottantatreenne egrave aperta al pubblico fino allrsquo11 febbraio Navi Pillay Alto Commissario per i diritti umani dellrsquoOnu nel commemorare le vittime della Shoah ha ampliato lo sguardo alle persecuzioni di interi popoli provocate dallrsquoodio che nonostante la rivelazione di che cosa sia stato lrsquoolocausto si sono ripetute nei decenni successivi in Cambogia a Srebrenica in Rwanda Ha affermato inoltre che ancora oggi in molte parti del mondo vi sono persone perseguitate per la loro razza religione origine orientamento sessuale e opinioni politiche come in Siria nella Repubblica centrafricana e Sud Sudan

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LrsquoUnesco che tra gli organismi delle Nazioni Unite dedica maggiore attenzione alla formazione delle nuove generazioni al dialogo tra le culture e le religioni ai valori della pace e della

convivenza ha presentato in occasione del Giorno della Memoria 2014 i risultati di unrsquoindagine condotta in collaborazione con il Georg Eckert Institute su come lrsquoOlocausto viene insegnato nelle scuole Lo studio dal titolo ldquoHolocaust Education in a Global Contextrdquo condotto in 125 Paesi rileva che lrsquoargomento dellrsquoOlocausto fa parte del patrimonio culturale scolastico di quasi tutti i Paesi anche se affrontato con maggiore o minore competenza Attraverso un approfondimento condotto in 26 Paesi su come lrsquoargomento viene affrontato sui libri di testo egrave stato infatti dimostrato che non esiste una narrazione unanimemente condivisa dellrsquoOlocausto ma che lrsquoargomento si presta a diverse valorizzazioni e interpretazioni a seconda del contesto storico geografico e della cultura dominante Nei Paesi occidentali il tema dellrsquoOlocausto ha una parte importante nei curricula scolastici mentre in altri parti del mondo egrave trattato allrsquointerno di altre problematiche ad esempio come uno degli aspetti della seconda guerra mondiale o come un episodio come altri di violazione dei diritti umani o come uno dei genocidi che hanno macchiato la storia dellrsquoumanitagrave Il libro inizia con una presentazione delle diverse metodologie di insegnamento dellrsquoOlocausto in Europa mette in evidenza come la Germania abbia trovato delle modalitagrave per trattare dei propri sensi di colpa e delle proprie responsabilitagrave come in Francia la memoria condivisa abbia richiesto continui aggiustamenti da parte dei promotori della trasmissione della memoria o come in Polonia possano coesistere due diverse memorie dellrsquoOlocausto una degli ebrei e una dei polacchi Dopo una disanima delle diverse situazioni il libro si conclude con lrsquoaffermazione del valore universale dello studio dellrsquoOlocausto poicheacute lrsquoapprofondimento della sua genesi e della sua dinamica offre utili elementi per la comprensione delle tragiche vicende che hanno insanguinato e stanno tuttrsquoora dilaniando le popolazioni di molte parti del mondo Coerentemente lrsquoUnesco egrave impegnato affincheacute la storia dellrsquoOlocausto e della lezione che se ne puograve trarre siano insegnate in tutto il mondo percheacute sente forte la responsabilitagrave di costruire il futuro dellrsquoumanitagrave di proteggere e promuovere la dignitagrave di tutti e porre le basi per una vera cittadinanza globale Unione europea LrsquoAlto rappresentante per la politica estera dellrsquoUnione europea Catherine Ashton ha ricordato con un messaggio il 27 gennaio le vittime di quello che ha chiamato il periodo piugrave nero della storia europea ed ha rivolto un pensiero speciale a tutti coloro che con coraggio e sacrificio hanno protetto i loro concittadini ebrei dalla persecuzione Osce Didier Burkhalter Presidente dellrsquoOSCE in carica per il 2014 ha affermato in occasione delle celebrazioni del giorno della Memoria che gli Stati devono impegnarsi di piugrave per contrastare lrsquoantisemitismo e il razzismo Ha sostenuto che ldquomanifestazioni di antisemitismo di discriminazioni nei confronti dei Rom e dei Sinti e altre forme di odio e intolleranza continuano a minacciare la stabilitagrave e la sicurezza in tutta la nostra regione Dobbiamo compiere dei passi avanti per contrastare questi comportamentirdquo

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LrsquoOsce ha da sempre dedicato una particolare attenzione a questi temi Attraverso lrsquoODIHR ha prodotto una serie di strumenti in cooperazione con il Museo Yad Vashem di Gerusalemme un manuale per insegnanti su come affrontare la preparazione del giorno della Memoria (Preparing Holocaust Memorial Days Suggestions for Educators) ha prodotto in passato uno studio dal titolo Education on the Holocaust and on Anti‐Semitism An Overview and Analysis of Educational Approaches nel quale sono riportate le buone pratiche realizzate dagli Stati e dalla societagrave civile le raccomandazioni e le nuove sfide nella formazione

In Italia In Italia la legge n 211 del 2000 ha indicato nel 27 gennaio ldquoil giorno della Memoriardquo anticipando la decisione dellrsquoAssemblea dellrsquoONU Da allora si sono moltiplicate le iniziative a livello istituzionale nelle scuole e a livello locale Nel programma di questrsquoanno delineato dal Comitato di coordinamento per le iniziative in ricordo della Shoah istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri la Memoria egrave stata declinata in vari modi Attraverso storie biografiche (il film Anita B e la rappresentazione teatrale 13419 La necessitagrave del ritorno) e approfondimenti culturali con la Tavola rotonda ldquoLe deportazioni degli ebrei e le stragi naziste contro civili in Italia una riflessione nel settantesimo anniversariordquo e la giornata di formazione presso la Scuola delrsquoamministrazione civile del Ministero dellrsquoInterno sulla conservazione della Memoria negli Archivi Ad esse si sono aggiunti la mostra 1938‐1945 La persecuzione degli ebrei in Italia Documenti per una storia realizzata a Modena con il coinvolgimento di due siti importanti del territorio come il Campo di Fossoli campo di transito per i deportati verso Auschwitz e Villa Emma di Nonantola luogo nel quale la cittadinanza ha salvato bambini destinati alla deportazione Ci sono stati inoltre incontri con i protagonisti della storia per rendere loro omaggio e ascoltare il loro messaggio tra questi quello tra i sopravvissuti e i giovani come ogni anno presso la Sinagoga di Roma e la consegna delle medaglie drsquoonore al Quirinale ai cittadini italiani deportati ed internati nei lager nazisti o ai loro discendenti Ma anche la rievocazione della Memoria sollecitata dagli oggetti con i violini recuperati nei campi di concentramento che hanno fatto sentire la loro voce dopo settantrsquoanni nellrsquoAuditorium di Roma Ed infine la trasmissione della Memoria alle giovani generazioni Frutto di questo impegno del Ministero dellrsquoistruzione dellrsquoUniversitagrave e della ricerca egrave lrsquoimmensa mole di lavori artistici esposta al Museo di Roma in Trastevere prodotti nelle scuole e premiati ogni anno dal Presidente della Repubblica nel corso della cerimonia al Quirinale il 27 gennaio Ma lo sono anche i viaggi organizzati ai luoghi della memoria che coinvolgono ogni anno centinaia di studenti e docenti Per avere soltanto unrsquoidea delle molte iniziative organizzate dalla Comunitagrave ebraica dagli enti locali e dai cittadini egrave possibile consultare il sito dellrsquoUCEI e il sito del Ministero dellrsquoInterno che riporta tutte le attivitagrave organizzate con il coinvolgimento delle Prefetture

VVVAAARRRIIIEEE SSSUUULLLLLLAAA LLLIIIBBBEEERRRTTTAAArsquorsquorsquo RRREEELLLIIIGGGIIIOOOSSSAAA

Portes Ouvertes France sulle persecuzioni dei cristiani

Lrsquoassociazione Portes Ouvertes France ha presentato il 9 gennaio lrsquoaggiornamento al 2013 di un monitoraggio sulle persecuzioni dei cristiani in cinquanta Paesi dal quale risulta una tendenza allrsquoaumento Con il termine persecuzioni in questo Rapporto si intendono oltre a veri e propri atti di violenza anche pressioni divieti e discriminazioni su base religiosa Gli indicatori che concorrono a determinare lrsquoindice di persecuzione fanno riferimento a limitazioni della libertagrave dei cristiani in vari ambiti nella vita privata in ambito famigliare nella comunitagrave nella Chiesa e nella vita pubblica

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Aumenta nel mondo il numero dei cristiani perseguitati secondo lrsquoorganizzazione

Per il dodicesimo anno consecutivo la Corea del Nord risulta al primo posto per le persecuzioni nei confronti dei cristiani al secondo posto si colloca la Somalia seguono tra i primi dieci Paesi la Siria lrsquoIraq lrsquoAfganistan lrsquoArabia Saudita le Maldive il Pakistan lrsquoIran lo Yemen Le previsioni per il 2014 danno un aumento generalizzato delle persecuzioni dei cristiani in generale con una particolare recrudescenza negli Stati attualmente in cima alla graduatoria e nellrsquoAfrica subsaharana Problemi sono previsti anche nei Paesi che hanno conosciuto la primavera araba Portes Ouvertes France fa parte di una rete di associazioni Open Doors che raggruppa una ventina di associazioni indipendenti che operano in piugrave di 60 Paesi dove le comunitagrave cristiane subiscono discriminazioni restrizioni al loro operato persecuzioni Pew Report sulle persecuzioni su base religiosa

Il Pew Research Center ha pubblicato il 14 gennaio il quinti Rapporto sulle ostilitagrave nei confronti delle religioni nel mondo nel quale sono riportati alcuni indicatori specifici di questo particolare fenomeno sintetizzati in due indici riguardanti 198 Paesi Due sono gli indicatori un indicatore volto a cogliere le ostilitagrave nei confronti delle religioni esercitate da privati individui o gruppi che comprendono atti violenza e di terrorismo discriminazioni insulti per lrsquoabbigliamento o altri simboli religiosi abusi un secondo indicatore relativo alle ostilitagrave dei Governi che comprende misure specifiche previste appositamente per contrastare lrsquoesercizio della fede e particolari culti per ostacolare le conversioni o discriminatorie nei confronti di fedeli di alcune religioni Dal Rapporto risulta che nel 2012 anno di riferimento lrsquoindice delle ostilitagrave nei confronti delle religioni quindi lrsquoindicatore volto a cogliere gli umori della societagrave classificato ldquoaltordquo o ldquomolto altordquo ha raggiunto la massima diffusione negli ultimi sei anni riguarda infatti un terzo (33) dei 198 Paesi analizzati nel 2012 contro il 29 del 2011 e il 20 del 2007 Questa tendenza egrave riscontrabile in tutti i maggiori Paesi dal Medio Oriente al Nord Africa dallrsquoAsia al Pacifico e per la prima volta in Cina (Ersquo esclusa la Corea del Nord dallrsquoanalisi prevista invece nel rapporto Portes Ouvertes poicheacute non egrave stato possibile raccogliere informazioni) Meno importante sembra invece il tasso di crescita della diffusione dellrsquoindice di ostilitagrave classificato ldquoaltordquo o ldquomolto altordquo da parte dei Governi riguarda il 29 dei Paesi nel 2012 rispetto al 28 del 2011 e il 20 del 2007 Dal rapporto risulta che il maggiore incremento di questi valore egrave riscontrato in Europa nel Medio Oriente e in Nord Africa Considerando insieme i due indicatori sono il 43 dei 198 Paesi analizzati quelli con i valori di ostilitagrave piugrave alti e considerando che alcuni di essi sono anche molto popolati risulta che il 76 della popolazione mondiale vive in Paesi nei quali si riscontrano livelli significativi di ostilitagrave religiosa in crescita rispetto al 74 del 2011 e il 68 del 2007

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Le ostilitagrave nei confronti di luoghi o persone su base religiosa hanno raggiunto nel 2012 il picco piugrave alto negli ultimi sei anni

Con riferimento ai gruppi religiosi monitorati il Rapporto evidenzia che i musulmani e gli ebrei sono i gruppi religiosi che hanno sperimentato i piugrave elevati indici di ostilitagrave nei sei anni considerati mentre le comunitagrave cristiane e musulmane essendo le piugrave diffuse sono le comunitagrave che hanno subito ostilitagrave in un maggior numero di Paesi (110 e 109 rispettivamente)

VVVAAARRRIIIEEE

Rapporto 2014 di Hunman Rights Watch

Puntuale come ogni anno egrave stato reso pubblico lo scorso 21 gennaio il 24deg Rapporto dellrsquoorganizzazione Human Rights Watch sui fatti che hanno interessato 90 Paesi nel mondo in tema di diritti umani Kenneth Roth direttore dellrsquoorganizzazione ha evidenziato tre aree di particolare criticitagrave che hanno caratterizzato il 2013 Primo punto il massacro non denunciato di civili in Siria che ha suscitato orrore e indignazione nellrsquoopinione pubblica ma non sufficientemente da costringere i leader della terra a fare pressioni percheacute tutto ciograve cessasse in spregio del principio piugrave volte affermato del ldquoResponsibility to Protectrdquo Secondo punto ha sottolineato come in alcuni Paesi lrsquoaffermazione formale di una maggioranza attraverso le elezioni ha fatto emergere una classe politica cha ha esercitato la leadership senza alcun rispetto per le minoranze e il dissenso come se i limiti allrsquoesercizio del potere essenziali per le democrazie non esistessero Terzo punto ha posto lrsquoattenzione sul contrasto del terrorismo che dopo lrsquo11 settembre 2011 ha portato allrsquoattuazione di programmi di difesa da parte degli Stati Uniti quali lo spionaggio di massa con potenti mezzi elettronici e lrsquouso di droni in zone di conflitto per colpire obiettivi specifici che hanno messo a rischio la libertagrave e la vita stessa delle persone Tuttavia ha affermato il direttore dellrsquoorganizzazione in un contesto cosigrave difficile sono stati compiuti passi avanti nel sistema internazionale di protezione dei diritti umani Il Consiglio dei diritti umani dellrsquoONU sta seguendo da vicino alcune situazioni particolarmente difficili (Corea del Nord e Sri Lanka) e si stanno elaborando due ulteriori accordi internazionali a tutela di due fasce di popolazione particolarmente vulnerabili i lavoratori domestici con particolare attenzione ai diritti delle donne e i minatori e altri lavoratori la cui salute egrave messa a rischio dallrsquouso illegale di mercurio Come in passato il Rapporto egrave suddiviso in tre parti una prima parte contenente saggi nei quali sono approfondite alcune problematiche una seconda parte di foto ed una terza parte con monografie di singoli Stati limitatamente a quegli Stati nei quali la tutela dei diritti umani presenta aspetti problematici Nel Rapporto di questrsquoanno i temi affrontati nella parte iniziale sono lrsquoevoluzione dellrsquoapproccio al contrasto del traffico di droga il rapporto tra sviluppo e diritti umani il diritto alla privacy Le foto invece documentano le spose bambine in Sud Sudan lrsquoimpatto sulla tutela dei diritti umani in Russia dei giochi olimpici a Sochi e la tragedia umanitaria e la situazione dei diritti umani nella Repubblica Centroafricana

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Nel 2013 sono state rilevate atrocitagrave di massa prepotenze delle maggioranze e abusi dellrsquoantiterrorismo ma anche lotte per i diritti

contrastando infondati pregiudizi sulle minacce che essa rappresenterebbe per lrsquooccupazione e la sicurezza Con la Risoluzione 1967 (2014) A strategy to prevent racism and intolerance in Europe i parlamentari del Consiglio drsquoEuropa hanno espresso una forte condanna delle crescenti forme di razzismo e intolleranza rilevate nella societagrave motivate da argomentazioni sempre piugrave diversificate (immigrazione colore della pelle orientamento sessuale appartenenza etnica credenze religiose lingua) individuando la necessitagrave di adottare un approccio integrato atto a contrastare i crimini di odio e il linguaggio razzista Un accenno egrave stato fatto anche ai comportamenti razzisti rilevati tra le forze di polizia argomento approfondito a parte nella Risoluzione 1968 (2014) Tackling racism in the police nella quale si raccomanda ai Governi di porre seri rimedi a questo che viene considerato un problema che mina la credibilitagrave delle istituzioni Sul tema del razzismo antisemitismo e intolleranza numerosi sono stati gli interventi dei parlamentari italiani LrsquoAssemblea egrave stata inoltre impegnata in unrsquoampia discussione sui temi dellrsquoAsilo che ha portato allrsquoadozione della Risoluzione 1971 (2014) Syrian refugees how to organise and support International assistance I Parlamentari presenti hanno espresso gratitudine ai Paesi limitrofi (Turchia Giordania Libano e Iraq) e agli Stati membri che hanno accettato di accogliere migliaia di profughi provenienti dalla Siria Hanno posto tuttavia al centro della discussione la necessitagrave che lrsquoEuropa si doti di politiche generali di asilo condivise da tutti gli Stati al fine di assicurare una equilibrata distribuzione tra i Paesi della domande di asilo da un lato e garantire a tutti i richiedenti asilo standard di accoglienza omogenei dallrsquoaltro Una presenza particolarmente significativa egrave stata quella del Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz che ha auspicato il rafforzamento della cooperazione tra il Parlamento europeo e lrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa nellrsquoimpegno per la tutela dei diritti umani della democrazia e dello stato di diritto anche in vista delle prossime elezioni europee Ha inoltre affermato che lrsquoimminente adesione dellrsquoUnione europea alla Convenzione europea dei diritti dellrsquouomo rappresenteragrave un momento importante nel percorso verso la convergenza e la coerenza delle politiche su questi temi tra i vari organismi europei

CCCOOOMMMMMMIIISSSSSSIIIOOONNNEEE AAAFFFFFFAAARRRIII SSSOOOCCCIIIAAALLLIII SSSAAANNNIIITTTAgraveAgraveAgrave EEE SSSVVVIIILLLUUUPPPPPPOOO SSSOOOSSSTTTEEENNNIIIBBBIIILLLEEE La Commissione dellrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa discute di circoncisione

Il 28 gennaio a margine dellrsquoAssemblea parlamentare del Consiglio drsquoEuropa la Commissione Affari sociali sanitagrave e sviluppo sostenibile ha organizzato unrsquoaudizione alla quale hanno partecipato almeno 300 persone per approfondire il tema del diritto dei minori allrsquointegritagrave fisica con riferimento alla pratica di circoncisione maschile Lrsquoapprofondimento su questo tema egrave stato richiesto dallrsquoAssemblea a seguito delle polemiche connesse allrsquoapprovazione della Risoluzione 1952(2013) e della Raccomandazione 2023(2013) sul diritto dei bambini allrsquointegritagrave fisica nella quale la parlamentare tedesca Marlene Rupprecht relatrice della proposta aveva posto sullo stesso piano la circoncisione maschile per motivi religiosi con le mutilazioni genitali femminili Allrsquoaudizione sono stati invitati parlamentari e la stessa Marlene Rupprecht rappresentanti di confessioni religiose in particolare ebraiche e islamiche medici specialisti della materia

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Medici leader religiosi e parlamentari discutono di circoncisine maschile

Nel corso del dibattito la relatrice della risoluzione ha difeso le decisione prese a suo tempo dallrsquoAssemblea parlamentare sostenendo di aver trattato la materia con prudenza alcuni dei medici presenti hanno sottolineato i benefici della circoncisione nella prevenzione delle infezioni mentre altri hanno messo in evidenza gli effetti negativi sulla psiche dei bambini provocati dal dolore connesso allrsquointervento I leader religiosi rabbini e imam hanno difeso la possibilitagrave di esercitare tale pratica in nome del diritto della libertagrave di religione garantita dalla Convenzione europea dei diritti dellrsquouomo La discussione egrave stata alimentata anche attraverso documentari presentati a sostegno delle diverse posizioni

CCCOOONNNGGGRRREEESSSSSSOOO DDDEEELLLLLLEEE AAAUUUTTTOOORRRIIITTTAAArsquorsquorsquo LLLOOOCCCAAALLLIII EEE RRREEEGGGIIIOOONNNAAALLLIII Congresso delle Autoritagrave locali e regionali per lrsquoinclusione

Rafforzamento ed avvio di progetti europei per lrsquoinclusione dei Rom e dei Sinti in alcune cittagrave italiane Si egrave svolto a Milano il 18 gennaio un Convegno patrocinato dal Consiglio drsquoEuropa e dal Comune di Milano per lanciare due importanti progetti ROMACT and ROMED2 sullrsquoinclusione delle popolazioni Rom nelle politiche per la casa lrsquoistruzione e il lavoro Al Convegno hanno partecipato Gabriella Battaini Dragoni Vice segretario generale del Consiglio drsquoEuropa il Ministro italiano per lrsquointegrazione Ceacutecile Kyenge e il sottosegretario del ministero del lavoro e delle politiche sociali Cecilia Guerra il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il Vice presidente del Congresso delle Autoritagrave locali e regionali John Warmisham Il progetto ROMACT sostenuto dallrsquo European Alliance of Cities and Regions for Roma Inclusion saragrave realizzato in Italia Ungheria Bulgaria Romania e Slovacchia con lrsquoobiettivo di formare una classe amministrativa e politica sulle tematiche dellrsquoinclusione delle popolazioni Rom Il progetto ROMED2 rappresenta invece la prosecuzione di un programma giagrave in corso di realizzazione finalizzato specificamente alla formazione di mediatori culturali per incoraggiare e facilitare la partecipazione delle comunitagrave Rom alla vita democratica delle Amministrazioni locali Nel corso del Convegno sono state presentate alcune esperienze italiane (Napoli Bari e Pavia) dai rispettivi sindaci e son state discusse dalle comunitagrave Rom stesse e dalle associazioni di volontariato altre realtagrave

CCCOOOMMMMMMIIISSSSSSAAARRRIIIOOO PPPEEERRR III DDDIIIRRRIIITTTTTTIIIUUUMMMAAANNNIII Il Commissario per i diritti umani sullrsquoantisemitismo

Nils Muižnieks Commissario per i diritti umani del Consiglio drsquoEuropa nel suo Human Rights Comment del 23 gennaio ha attirato lrsquoattenzione sulla continua crescita del sentimento antisemita in Europa Le ricerche condotte in alcuni Paesi rilevano questa tendenza confermata da recenti

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Comportamenti e opinioni antisemite preoccupano il Commissario per i diritti umani del Consiglio drsquoEuropa

episodi di particolare gravitagrave accaduti ad esempio in Ungheria Francia e Romania di fronte ai quali tuttavia quasi tutte le autoritagrave statali hanno reagito con energia e determinazione I dati forniti da unrsquoindagine dellrsquoAgenzia europea per i diritti fondamentali (FRA) resi noti alla fine del 2013 denunciano infatti che il 76 degli ebrei intervistati ha riferito di percepire una certa acutizzazione dellrsquoatteggiamento antisemita nel corso degli ultimi cinque anni sebbene la maggior parte di essi non abbia sperimentato attacchi diretti Il Commissario richiamando quali possono essere le conseguenze di questa diffusa cultura dellrsquoodio ha invitato le autoritagrave a ldquonon dimenticare mai che lrsquoantisemitismo egrave servito e serve tuttora come pretesto e giustificazione per discriminazioni e violenze e persino omicidirdquo Gli Stati europei devono attrezzarsi per contrastare efficacemente ogni forma di antisemitismo ha affermato il Commissario a partire dalla condanna tempestiva dei discorsi e degli attacchi antisemiti e razzisti e dalla raccolta sistematica di dati statistici su episodi di questo tipo Considerando perograve la forte correlazione tra comportamenti antisemiti e comportamenti razzisti e xenofobi il Commissario ha espresso lrsquoopinione che sia opportuno adottare misure di contrasto a vasto raggio per combattere contemporaneamente lrsquointolleranza il razzismo la xenofobia e lrsquoantisemitismo con il coinvolgimento delle istituzioni ma anche di altri attori quali le comunitagrave ebraiche le associazioni di volontariato e di difesa dei diritti umani la societagrave civile Ha anche sostenuto la necessitagrave che questi comportamenti debbano avere anche conseguenze giudiziarie certe per coloro che li mettono in atto Il Commissario ha infine raccomandato di non perdere di vista i tentativi altrettanto gravi di negazionismo e di banalizzazione dellrsquoOlocausto che oggi possono usufruire di mezzi di comunicazione molto efficienti Citando le parole di una sentenza della Corte europea dei diritti dellrsquouomo 2033 Garaudy v France ha affermato inoltre ldquola negazione o la distorsione di questo tipo di fatti storici mina i valori sui quali egrave basata la lotta al razzismo e allrsquoantisemitismo e costituisce una seria minaccia allrsquoordine pubblicordquo In considerazione di ciograve non ha esitato a raccomandare agli Stati di prevedere norme volte a punire anche questi comportamenti Ha citato in proposito una campagna del Consiglio drsquoEuropa ldquoNo hate speechrdquo che si propone di contrastare lrsquoantisemitismo con una particolare attenzione allrsquouso del linguaggio

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LrsquoUfficio dellrsquoAlto Commissario per i diritti umani a sostegno delle minoranze religiose

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Da piugrave parti arrivano le denunce sullrsquoaumento delle persecuzioni nei confronti dei cristiani nel mondo

Josephine Adaza una donna nigeriana appartenente alla minoranza cristiana ha recentemente dichiarato che egrave necessario proteggere i diritti delle minoranze nel suo Paese al fine di evitare perdite di vite umane La minoranza cristiana ha spiegato rappresenta almeno il 5 della popolazione nel nord della Nigeria e con lrsquointroduzione della sharia in 12 Stati molti cristiani sono costretti a lasciare le loro terre e a cercare rifugio nei Paesi vicini Josephine Adaza ha fatto questa dichiarazione nel corso della sua presenza allrsquoONU per seguire un programma di formazione per rappresentanti di minoranze sul funzionamento dei meccanismi ONU che prevede al termine un Forum di approfondimento di uno degli aspetti contemplati dalla Dichiarazione sui diritti delle persone appartenenti a minoranze nazionali etniche religiose e linguistiche Il Forum organizzato al termine dellrsquoultimo corso ha avuto appunto come tema ldquoBeyond freedom of religion or belief Guaranteeing the rights of religious minorities Rita Izsaacutek esperta indipendente dellrsquoONU per le minoranze nellrsquo intervento di apertura del Forum ha sottolineato che la tutela delle minoranze religiose non puograve essere limitata alla possibilitagrave di manifestare il proprio credo e di celebrare i propri riti ma va estesa a quelli che gli esperti hanno considerato i quattro pilastri dei diritti delle minoranze protezione dellrsquoesistenza e prevenzione delle violenze protezione e promozione dellrsquoidentitagrave uguaglianza e non discriminazione diritti a partecipare a tutti gli aspetti della vita pubblica

FFFOOONNNDDDOOO NNNAAAZZZIIIOOONNNIII UUUNNNIIITTTEEE PPPEEERRR LLLrsquorsquorsquoIIINNNFFFAAANNNZZZIIIAAA (((UUUNNNIIICCCEEEFFF))) Rapporto Unicef 2014 sullo stato dellrsquoinfanzia

Ersquo stato presentato a New York il 30 gennaio il Rapporto Unicef sullo stato dellrsquoinfanzia nel mondo che questrsquoanno ha come titolo Every child counts revealing disparities advancing childrenrsquos rights Il Rapporto 2014 vuole mettere in evidenza lrsquoimportanza delle statistiche nella determinazione delle politiche di sostegno ai 2 miliardi e 200 milioni di bambini che vivono in condizioni svantaggiate e nella valutazione degli effetti dei provvedimenti realizzati ldquoLa rilevazione e lrsquoelaborazione di dati statistici hanno reso possibile salvare e migliorare la vita di milioni di bambini specialmente dei piugrave deprivatirdquo ha detto Tessa Wardlaw capo del settore statistico dellrsquoUnicef aggiungendo ldquoUlteriori progressi possono essere compiuti se noi sappiamo quali bambini sono piugrave indietro dove i bambini e le bambini non frequentano la scuola dove le malattie sono piugrave ferali e dove mancano i principali servizi igienici I dati non possono di per seacute cambiare il mondo ma possono rendere il cambiamento possibile identificando i bisogni sostenendo le risposte e misurando i risultati rdquo Grazie alla produzione di statistiche oggi si puograve dire che la condizione dei minori nel mondo ha compiuto molti passi avanti dallrsquoapprovazione della Convenzione sui diritti del Fanciullo nel 1989 di cui ricorre il 25esimo anniversario e dalla inclusione di questo obiettivo tra gli obiettivi di sviluppo del millennio Dal 1990 oltre 90 milioni di bambini con meno di 5 anni sono stati salvati dalla morte e la frequenza della scuola primaria egrave aumentata nella media dal 53 allrsquo81 nel 2011

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Aumentata la scolarizzazione e ridotta la mortalitagrave infantile ma crsquoegrave ancora molto da fare percheacute ogni bambino veda riconosciuti i suoi diritti

A fronte di questi progressi il Rapporto mette in evidenza le forti disparitagrave ancora esistenti tra Paese e Paese sottolineando che ancora oggi a molti bambini sono negati i diritti fondamentali quali il diritto alla vita alla salute allrsquoistruzione ad una vita dignitosa Una denuncia molto forte contenuta nel Rapporto riguarda la mancata registrazione allrsquoanagrafe di almeno 230 milioni di bambini con percentuali piugrave alte in Asia meridionale e in Africa sub sahariana un indicatore di condizioni di povertagrave e di sfruttamento ma soprattutto di negazione del diritto presupposto di tutti gli altri del riconoscimento allrsquoesistenza Lrsquoanalisi dei dati disaggregata per area geografica e per settore fa emergere seppur in un trend complessivo positivo sacche di grande sofferenza sono 66 milioni 18000 al giorno i bambini al di sotto dei 5 anni morti nel 2012 per cause prevedibili con punte in Sierra Leone (182 vittime ogni 1000 bambini nati) in Angola (164) in Ciad (150) in Somalia (147) e in Congo (146) contro i 4 bambini morti ogni 1000 nati in Italia Forti sono ancora le differenze di genere lrsquo11 delle bambine si sposa prima dei 15 anni in Ciad solo 44 bambine su 100 maschi hanno accesso allrsquoistruzione quasi il 50 delle mogli tra i 15 e i 19 anni nei Paesi piugrave poveri giustifica il marito violento

LLLAAA CCCOOOMMMUUUNNNIIITTTAgraveAgraveAgrave IIINNNTTTEEERRRNNNAAAZZZIIIOOONNNAAALLLEEE CCCEEELLLEEEBBBRRRAAA

GIORO DELLA MEMORIA ‐ 27 GENNAIO

Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche smantellarono i cancelli del piugrave grande campo di concentramento nazista di Auschwitz ndashBirkenau in Polonia ponendo fine a quello che gli storici considerano il piugrave grande genocidio del lsquo900 LrsquoAssemblea generale dellrsquoOnu con la risoluzione n 607 1 Novembre 2005 ha stabilito che in questa data si celebrasse il ldquogiorno della Memoriardquo in ricordo delle vittime dellrsquoolocausto e come monito contro ogni forma di razzismo pregiudizio odio e settarismo Obiettivo dellrsquoAssemblea generale era la condanna degli Stati che avevano collaborato alla strage degli ebrei e di altre minoranze e lrsquoinvito a tutti gli Stati a mettere in atto iniziative volte a sensibilizzare lrsquoopinione pubblica su queste problematiche al fine di prevenire altri genocidi ONU Nella sede dellrsquoONU di Ginevra John Ashe Presidente della 68a Sessione dellrsquoAssemblea generale delle Nazioni Unite ha tenuto un discorso in memoria delle vittime dellrsquoolocausto Nel Palazzo delle Nazioni Unite sempre a Ginevra egrave stata inoltre allestita una mostra dedicata a Helga Pollak‐Kinsky bambina detenuta nel ghetto di Teresin dal titolo The girls of Room 28 ndash In Remembrance of the Children of the Theresienstadt ghetto La mostra inaugurata il 27 gennaio alla presenza della stessa Helga Pollak‐Kinsky oggi ottantatreenne egrave aperta al pubblico fino allrsquo11 febbraio Navi Pillay Alto Commissario per i diritti umani dellrsquoOnu nel commemorare le vittime della Shoah ha ampliato lo sguardo alle persecuzioni di interi popoli provocate dallrsquoodio che nonostante la rivelazione di che cosa sia stato lrsquoolocausto si sono ripetute nei decenni successivi in Cambogia a Srebrenica in Rwanda Ha affermato inoltre che ancora oggi in molte parti del mondo vi sono persone perseguitate per la loro razza religione origine orientamento sessuale e opinioni politiche come in Siria nella Repubblica centrafricana e Sud Sudan

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LrsquoUnesco che tra gli organismi delle Nazioni Unite dedica maggiore attenzione alla formazione delle nuove generazioni al dialogo tra le culture e le religioni ai valori della pace e della

convivenza ha presentato in occasione del Giorno della Memoria 2014 i risultati di unrsquoindagine condotta in collaborazione con il Georg Eckert Institute su come lrsquoOlocausto viene insegnato nelle scuole Lo studio dal titolo ldquoHolocaust Education in a Global Contextrdquo condotto in 125 Paesi rileva che lrsquoargomento dellrsquoOlocausto fa parte del patrimonio culturale scolastico di quasi tutti i Paesi anche se affrontato con maggiore o minore competenza Attraverso un approfondimento condotto in 26 Paesi su come lrsquoargomento viene affrontato sui libri di testo egrave stato infatti dimostrato che non esiste una narrazione unanimemente condivisa dellrsquoOlocausto ma che lrsquoargomento si presta a diverse valorizzazioni e interpretazioni a seconda del contesto storico geografico e della cultura dominante Nei Paesi occidentali il tema dellrsquoOlocausto ha una parte importante nei curricula scolastici mentre in altri parti del mondo egrave trattato allrsquointerno di altre problematiche ad esempio come uno degli aspetti della seconda guerra mondiale o come un episodio come altri di violazione dei diritti umani o come uno dei genocidi che hanno macchiato la storia dellrsquoumanitagrave Il libro inizia con una presentazione delle diverse metodologie di insegnamento dellrsquoOlocausto in Europa mette in evidenza come la Germania abbia trovato delle modalitagrave per trattare dei propri sensi di colpa e delle proprie responsabilitagrave come in Francia la memoria condivisa abbia richiesto continui aggiustamenti da parte dei promotori della trasmissione della memoria o come in Polonia possano coesistere due diverse memorie dellrsquoOlocausto una degli ebrei e una dei polacchi Dopo una disanima delle diverse situazioni il libro si conclude con lrsquoaffermazione del valore universale dello studio dellrsquoOlocausto poicheacute lrsquoapprofondimento della sua genesi e della sua dinamica offre utili elementi per la comprensione delle tragiche vicende che hanno insanguinato e stanno tuttrsquoora dilaniando le popolazioni di molte parti del mondo Coerentemente lrsquoUnesco egrave impegnato affincheacute la storia dellrsquoOlocausto e della lezione che se ne puograve trarre siano insegnate in tutto il mondo percheacute sente forte la responsabilitagrave di costruire il futuro dellrsquoumanitagrave di proteggere e promuovere la dignitagrave di tutti e porre le basi per una vera cittadinanza globale Unione europea LrsquoAlto rappresentante per la politica estera dellrsquoUnione europea Catherine Ashton ha ricordato con un messaggio il 27 gennaio le vittime di quello che ha chiamato il periodo piugrave nero della storia europea ed ha rivolto un pensiero speciale a tutti coloro che con coraggio e sacrificio hanno protetto i loro concittadini ebrei dalla persecuzione Osce Didier Burkhalter Presidente dellrsquoOSCE in carica per il 2014 ha affermato in occasione delle celebrazioni del giorno della Memoria che gli Stati devono impegnarsi di piugrave per contrastare lrsquoantisemitismo e il razzismo Ha sostenuto che ldquomanifestazioni di antisemitismo di discriminazioni nei confronti dei Rom e dei Sinti e altre forme di odio e intolleranza continuano a minacciare la stabilitagrave e la sicurezza in tutta la nostra regione Dobbiamo compiere dei passi avanti per contrastare questi comportamentirdquo

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LrsquoOsce ha da sempre dedicato una particolare attenzione a questi temi Attraverso lrsquoODIHR ha prodotto una serie di strumenti in cooperazione con il Museo Yad Vashem di Gerusalemme un manuale per insegnanti su come affrontare la preparazione del giorno della Memoria (Preparing Holocaust Memorial Days Suggestions for Educators) ha prodotto in passato uno studio dal titolo Education on the Holocaust and on Anti‐Semitism An Overview and Analysis of Educational Approaches nel quale sono riportate le buone pratiche realizzate dagli Stati e dalla societagrave civile le raccomandazioni e le nuove sfide nella formazione

In Italia In Italia la legge n 211 del 2000 ha indicato nel 27 gennaio ldquoil giorno della Memoriardquo anticipando la decisione dellrsquoAssemblea dellrsquoONU Da allora si sono moltiplicate le iniziative a livello istituzionale nelle scuole e a livello locale Nel programma di questrsquoanno delineato dal Comitato di coordinamento per le iniziative in ricordo della Shoah istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri la Memoria egrave stata declinata in vari modi Attraverso storie biografiche (il film Anita B e la rappresentazione teatrale 13419 La necessitagrave del ritorno) e approfondimenti culturali con la Tavola rotonda ldquoLe deportazioni degli ebrei e le stragi naziste contro civili in Italia una riflessione nel settantesimo anniversariordquo e la giornata di formazione presso la Scuola delrsquoamministrazione civile del Ministero dellrsquoInterno sulla conservazione della Memoria negli Archivi Ad esse si sono aggiunti la mostra 1938‐1945 La persecuzione degli ebrei in Italia Documenti per una storia realizzata a Modena con il coinvolgimento di due siti importanti del territorio come il Campo di Fossoli campo di transito per i deportati verso Auschwitz e Villa Emma di Nonantola luogo nel quale la cittadinanza ha salvato bambini destinati alla deportazione Ci sono stati inoltre incontri con i protagonisti della storia per rendere loro omaggio e ascoltare il loro messaggio tra questi quello tra i sopravvissuti e i giovani come ogni anno presso la Sinagoga di Roma e la consegna delle medaglie drsquoonore al Quirinale ai cittadini italiani deportati ed internati nei lager nazisti o ai loro discendenti Ma anche la rievocazione della Memoria sollecitata dagli oggetti con i violini recuperati nei campi di concentramento che hanno fatto sentire la loro voce dopo settantrsquoanni nellrsquoAuditorium di Roma Ed infine la trasmissione della Memoria alle giovani generazioni Frutto di questo impegno del Ministero dellrsquoistruzione dellrsquoUniversitagrave e della ricerca egrave lrsquoimmensa mole di lavori artistici esposta al Museo di Roma in Trastevere prodotti nelle scuole e premiati ogni anno dal Presidente della Repubblica nel corso della cerimonia al Quirinale il 27 gennaio Ma lo sono anche i viaggi organizzati ai luoghi della memoria che coinvolgono ogni anno centinaia di studenti e docenti Per avere soltanto unrsquoidea delle molte iniziative organizzate dalla Comunitagrave ebraica dagli enti locali e dai cittadini egrave possibile consultare il sito dellrsquoUCEI e il sito del Ministero dellrsquoInterno che riporta tutte le attivitagrave organizzate con il coinvolgimento delle Prefetture

VVVAAARRRIIIEEE SSSUUULLLLLLAAA LLLIIIBBBEEERRRTTTAAArsquorsquorsquo RRREEELLLIIIGGGIIIOOOSSSAAA

Portes Ouvertes France sulle persecuzioni dei cristiani

Lrsquoassociazione Portes Ouvertes France ha presentato il 9 gennaio lrsquoaggiornamento al 2013 di un monitoraggio sulle persecuzioni dei cristiani in cinquanta Paesi dal quale risulta una tendenza allrsquoaumento Con il termine persecuzioni in questo Rapporto si intendono oltre a veri e propri atti di violenza anche pressioni divieti e discriminazioni su base religiosa Gli indicatori che concorrono a determinare lrsquoindice di persecuzione fanno riferimento a limitazioni della libertagrave dei cristiani in vari ambiti nella vita privata in ambito famigliare nella comunitagrave nella Chiesa e nella vita pubblica

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Aumenta nel mondo il numero dei cristiani perseguitati secondo lrsquoorganizzazione

Per il dodicesimo anno consecutivo la Corea del Nord risulta al primo posto per le persecuzioni nei confronti dei cristiani al secondo posto si colloca la Somalia seguono tra i primi dieci Paesi la Siria lrsquoIraq lrsquoAfganistan lrsquoArabia Saudita le Maldive il Pakistan lrsquoIran lo Yemen Le previsioni per il 2014 danno un aumento generalizzato delle persecuzioni dei cristiani in generale con una particolare recrudescenza negli Stati attualmente in cima alla graduatoria e nellrsquoAfrica subsaharana Problemi sono previsti anche nei Paesi che hanno conosciuto la primavera araba Portes Ouvertes France fa parte di una rete di associazioni Open Doors che raggruppa una ventina di associazioni indipendenti che operano in piugrave di 60 Paesi dove le comunitagrave cristiane subiscono discriminazioni restrizioni al loro operato persecuzioni Pew Report sulle persecuzioni su base religiosa

Il Pew Research Center ha pubblicato il 14 gennaio il quinti Rapporto sulle ostilitagrave nei confronti delle religioni nel mondo nel quale sono riportati alcuni indicatori specifici di questo particolare fenomeno sintetizzati in due indici riguardanti 198 Paesi Due sono gli indicatori un indicatore volto a cogliere le ostilitagrave nei confronti delle religioni esercitate da privati individui o gruppi che comprendono atti violenza e di terrorismo discriminazioni insulti per lrsquoabbigliamento o altri simboli religiosi abusi un secondo indicatore relativo alle ostilitagrave dei Governi che comprende misure specifiche previste appositamente per contrastare lrsquoesercizio della fede e particolari culti per ostacolare le conversioni o discriminatorie nei confronti di fedeli di alcune religioni Dal Rapporto risulta che nel 2012 anno di riferimento lrsquoindice delle ostilitagrave nei confronti delle religioni quindi lrsquoindicatore volto a cogliere gli umori della societagrave classificato ldquoaltordquo o ldquomolto altordquo ha raggiunto la massima diffusione negli ultimi sei anni riguarda infatti un terzo (33) dei 198 Paesi analizzati nel 2012 contro il 29 del 2011 e il 20 del 2007 Questa tendenza egrave riscontrabile in tutti i maggiori Paesi dal Medio Oriente al Nord Africa dallrsquoAsia al Pacifico e per la prima volta in Cina (Ersquo esclusa la Corea del Nord dallrsquoanalisi prevista invece nel rapporto Portes Ouvertes poicheacute non egrave stato possibile raccogliere informazioni) Meno importante sembra invece il tasso di crescita della diffusione dellrsquoindice di ostilitagrave classificato ldquoaltordquo o ldquomolto altordquo da parte dei Governi riguarda il 29 dei Paesi nel 2012 rispetto al 28 del 2011 e il 20 del 2007 Dal rapporto risulta che il maggiore incremento di questi valore egrave riscontrato in Europa nel Medio Oriente e in Nord Africa Considerando insieme i due indicatori sono il 43 dei 198 Paesi analizzati quelli con i valori di ostilitagrave piugrave alti e considerando che alcuni di essi sono anche molto popolati risulta che il 76 della popolazione mondiale vive in Paesi nei quali si riscontrano livelli significativi di ostilitagrave religiosa in crescita rispetto al 74 del 2011 e il 68 del 2007

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Le ostilitagrave nei confronti di luoghi o persone su base religiosa hanno raggiunto nel 2012 il picco piugrave alto negli ultimi sei anni

Con riferimento ai gruppi religiosi monitorati il Rapporto evidenzia che i musulmani e gli ebrei sono i gruppi religiosi che hanno sperimentato i piugrave elevati indici di ostilitagrave nei sei anni considerati mentre le comunitagrave cristiane e musulmane essendo le piugrave diffuse sono le comunitagrave che hanno subito ostilitagrave in un maggior numero di Paesi (110 e 109 rispettivamente)

VVVAAARRRIIIEEE

Rapporto 2014 di Hunman Rights Watch

Puntuale come ogni anno egrave stato reso pubblico lo scorso 21 gennaio il 24deg Rapporto dellrsquoorganizzazione Human Rights Watch sui fatti che hanno interessato 90 Paesi nel mondo in tema di diritti umani Kenneth Roth direttore dellrsquoorganizzazione ha evidenziato tre aree di particolare criticitagrave che hanno caratterizzato il 2013 Primo punto il massacro non denunciato di civili in Siria che ha suscitato orrore e indignazione nellrsquoopinione pubblica ma non sufficientemente da costringere i leader della terra a fare pressioni percheacute tutto ciograve cessasse in spregio del principio piugrave volte affermato del ldquoResponsibility to Protectrdquo Secondo punto ha sottolineato come in alcuni Paesi lrsquoaffermazione formale di una maggioranza attraverso le elezioni ha fatto emergere una classe politica cha ha esercitato la leadership senza alcun rispetto per le minoranze e il dissenso come se i limiti allrsquoesercizio del potere essenziali per le democrazie non esistessero Terzo punto ha posto lrsquoattenzione sul contrasto del terrorismo che dopo lrsquo11 settembre 2011 ha portato allrsquoattuazione di programmi di difesa da parte degli Stati Uniti quali lo spionaggio di massa con potenti mezzi elettronici e lrsquouso di droni in zone di conflitto per colpire obiettivi specifici che hanno messo a rischio la libertagrave e la vita stessa delle persone Tuttavia ha affermato il direttore dellrsquoorganizzazione in un contesto cosigrave difficile sono stati compiuti passi avanti nel sistema internazionale di protezione dei diritti umani Il Consiglio dei diritti umani dellrsquoONU sta seguendo da vicino alcune situazioni particolarmente difficili (Corea del Nord e Sri Lanka) e si stanno elaborando due ulteriori accordi internazionali a tutela di due fasce di popolazione particolarmente vulnerabili i lavoratori domestici con particolare attenzione ai diritti delle donne e i minatori e altri lavoratori la cui salute egrave messa a rischio dallrsquouso illegale di mercurio Come in passato il Rapporto egrave suddiviso in tre parti una prima parte contenente saggi nei quali sono approfondite alcune problematiche una seconda parte di foto ed una terza parte con monografie di singoli Stati limitatamente a quegli Stati nei quali la tutela dei diritti umani presenta aspetti problematici Nel Rapporto di questrsquoanno i temi affrontati nella parte iniziale sono lrsquoevoluzione dellrsquoapproccio al contrasto del traffico di droga il rapporto tra sviluppo e diritti umani il diritto alla privacy Le foto invece documentano le spose bambine in Sud Sudan lrsquoimpatto sulla tutela dei diritti umani in Russia dei giochi olimpici a Sochi e la tragedia umanitaria e la situazione dei diritti umani nella Repubblica Centroafricana

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Nel 2013 sono state rilevate atrocitagrave di massa prepotenze delle maggioranze e abusi dellrsquoantiterrorismo ma anche lotte per i diritti

Nel corso del dibattito la relatrice della risoluzione ha difeso le decisione prese a suo tempo dallrsquoAssemblea parlamentare sostenendo di aver trattato la materia con prudenza alcuni dei medici presenti hanno sottolineato i benefici della circoncisione nella prevenzione delle infezioni mentre altri hanno messo in evidenza gli effetti negativi sulla psiche dei bambini provocati dal dolore connesso allrsquointervento I leader religiosi rabbini e imam hanno difeso la possibilitagrave di esercitare tale pratica in nome del diritto della libertagrave di religione garantita dalla Convenzione europea dei diritti dellrsquouomo La discussione egrave stata alimentata anche attraverso documentari presentati a sostegno delle diverse posizioni

CCCOOONNNGGGRRREEESSSSSSOOO DDDEEELLLLLLEEE AAAUUUTTTOOORRRIIITTTAAArsquorsquorsquo LLLOOOCCCAAALLLIII EEE RRREEEGGGIIIOOONNNAAALLLIII Congresso delle Autoritagrave locali e regionali per lrsquoinclusione

Rafforzamento ed avvio di progetti europei per lrsquoinclusione dei Rom e dei Sinti in alcune cittagrave italiane Si egrave svolto a Milano il 18 gennaio un Convegno patrocinato dal Consiglio drsquoEuropa e dal Comune di Milano per lanciare due importanti progetti ROMACT and ROMED2 sullrsquoinclusione delle popolazioni Rom nelle politiche per la casa lrsquoistruzione e il lavoro Al Convegno hanno partecipato Gabriella Battaini Dragoni Vice segretario generale del Consiglio drsquoEuropa il Ministro italiano per lrsquointegrazione Ceacutecile Kyenge e il sottosegretario del ministero del lavoro e delle politiche sociali Cecilia Guerra il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il Vice presidente del Congresso delle Autoritagrave locali e regionali John Warmisham Il progetto ROMACT sostenuto dallrsquo European Alliance of Cities and Regions for Roma Inclusion saragrave realizzato in Italia Ungheria Bulgaria Romania e Slovacchia con lrsquoobiettivo di formare una classe amministrativa e politica sulle tematiche dellrsquoinclusione delle popolazioni Rom Il progetto ROMED2 rappresenta invece la prosecuzione di un programma giagrave in corso di realizzazione finalizzato specificamente alla formazione di mediatori culturali per incoraggiare e facilitare la partecipazione delle comunitagrave Rom alla vita democratica delle Amministrazioni locali Nel corso del Convegno sono state presentate alcune esperienze italiane (Napoli Bari e Pavia) dai rispettivi sindaci e son state discusse dalle comunitagrave Rom stesse e dalle associazioni di volontariato altre realtagrave

CCCOOOMMMMMMIIISSSSSSAAARRRIIIOOO PPPEEERRR III DDDIIIRRRIIITTTTTTIIIUUUMMMAAANNNIII Il Commissario per i diritti umani sullrsquoantisemitismo

Nils Muižnieks Commissario per i diritti umani del Consiglio drsquoEuropa nel suo Human Rights Comment del 23 gennaio ha attirato lrsquoattenzione sulla continua crescita del sentimento antisemita in Europa Le ricerche condotte in alcuni Paesi rilevano questa tendenza confermata da recenti

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Comportamenti e opinioni antisemite preoccupano il Commissario per i diritti umani del Consiglio drsquoEuropa

episodi di particolare gravitagrave accaduti ad esempio in Ungheria Francia e Romania di fronte ai quali tuttavia quasi tutte le autoritagrave statali hanno reagito con energia e determinazione I dati forniti da unrsquoindagine dellrsquoAgenzia europea per i diritti fondamentali (FRA) resi noti alla fine del 2013 denunciano infatti che il 76 degli ebrei intervistati ha riferito di percepire una certa acutizzazione dellrsquoatteggiamento antisemita nel corso degli ultimi cinque anni sebbene la maggior parte di essi non abbia sperimentato attacchi diretti Il Commissario richiamando quali possono essere le conseguenze di questa diffusa cultura dellrsquoodio ha invitato le autoritagrave a ldquonon dimenticare mai che lrsquoantisemitismo egrave servito e serve tuttora come pretesto e giustificazione per discriminazioni e violenze e persino omicidirdquo Gli Stati europei devono attrezzarsi per contrastare efficacemente ogni forma di antisemitismo ha affermato il Commissario a partire dalla condanna tempestiva dei discorsi e degli attacchi antisemiti e razzisti e dalla raccolta sistematica di dati statistici su episodi di questo tipo Considerando perograve la forte correlazione tra comportamenti antisemiti e comportamenti razzisti e xenofobi il Commissario ha espresso lrsquoopinione che sia opportuno adottare misure di contrasto a vasto raggio per combattere contemporaneamente lrsquointolleranza il razzismo la xenofobia e lrsquoantisemitismo con il coinvolgimento delle istituzioni ma anche di altri attori quali le comunitagrave ebraiche le associazioni di volontariato e di difesa dei diritti umani la societagrave civile Ha anche sostenuto la necessitagrave che questi comportamenti debbano avere anche conseguenze giudiziarie certe per coloro che li mettono in atto Il Commissario ha infine raccomandato di non perdere di vista i tentativi altrettanto gravi di negazionismo e di banalizzazione dellrsquoOlocausto che oggi possono usufruire di mezzi di comunicazione molto efficienti Citando le parole di una sentenza della Corte europea dei diritti dellrsquouomo 2033 Garaudy v France ha affermato inoltre ldquola negazione o la distorsione di questo tipo di fatti storici mina i valori sui quali egrave basata la lotta al razzismo e allrsquoantisemitismo e costituisce una seria minaccia allrsquoordine pubblicordquo In considerazione di ciograve non ha esitato a raccomandare agli Stati di prevedere norme volte a punire anche questi comportamenti Ha citato in proposito una campagna del Consiglio drsquoEuropa ldquoNo hate speechrdquo che si propone di contrastare lrsquoantisemitismo con una particolare attenzione allrsquouso del linguaggio

OOORRRGGGAAANNNIIIZZZZZZAAAZZZIIIOOONNNEEE DDDEEELLLLLLEEE NNNAAAZZZIIIOOONNNIII UUUNNNIIITTTEEE

UUUFFFFFFIIICCCIIIOOO DDDEEELLLLLLrsquorsquorsquoAAALLLTTTOOO CCCOOOMMMMMMIIISSSSSSAAARRRIIIOOO PPPEEERRR III DDDIIIRRRIIITTTTTTIII UUUMMMAAANNNIII

LrsquoUfficio dellrsquoAlto Commissario per i diritti umani a sostegno delle minoranze religiose

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Da piugrave parti arrivano le denunce sullrsquoaumento delle persecuzioni nei confronti dei cristiani nel mondo

Josephine Adaza una donna nigeriana appartenente alla minoranza cristiana ha recentemente dichiarato che egrave necessario proteggere i diritti delle minoranze nel suo Paese al fine di evitare perdite di vite umane La minoranza cristiana ha spiegato rappresenta almeno il 5 della popolazione nel nord della Nigeria e con lrsquointroduzione della sharia in 12 Stati molti cristiani sono costretti a lasciare le loro terre e a cercare rifugio nei Paesi vicini Josephine Adaza ha fatto questa dichiarazione nel corso della sua presenza allrsquoONU per seguire un programma di formazione per rappresentanti di minoranze sul funzionamento dei meccanismi ONU che prevede al termine un Forum di approfondimento di uno degli aspetti contemplati dalla Dichiarazione sui diritti delle persone appartenenti a minoranze nazionali etniche religiose e linguistiche Il Forum organizzato al termine dellrsquoultimo corso ha avuto appunto come tema ldquoBeyond freedom of religion or belief Guaranteeing the rights of religious minorities Rita Izsaacutek esperta indipendente dellrsquoONU per le minoranze nellrsquo intervento di apertura del Forum ha sottolineato che la tutela delle minoranze religiose non puograve essere limitata alla possibilitagrave di manifestare il proprio credo e di celebrare i propri riti ma va estesa a quelli che gli esperti hanno considerato i quattro pilastri dei diritti delle minoranze protezione dellrsquoesistenza e prevenzione delle violenze protezione e promozione dellrsquoidentitagrave uguaglianza e non discriminazione diritti a partecipare a tutti gli aspetti della vita pubblica

FFFOOONNNDDDOOO NNNAAAZZZIIIOOONNNIII UUUNNNIIITTTEEE PPPEEERRR LLLrsquorsquorsquoIIINNNFFFAAANNNZZZIIIAAA (((UUUNNNIIICCCEEEFFF))) Rapporto Unicef 2014 sullo stato dellrsquoinfanzia

Ersquo stato presentato a New York il 30 gennaio il Rapporto Unicef sullo stato dellrsquoinfanzia nel mondo che questrsquoanno ha come titolo Every child counts revealing disparities advancing childrenrsquos rights Il Rapporto 2014 vuole mettere in evidenza lrsquoimportanza delle statistiche nella determinazione delle politiche di sostegno ai 2 miliardi e 200 milioni di bambini che vivono in condizioni svantaggiate e nella valutazione degli effetti dei provvedimenti realizzati ldquoLa rilevazione e lrsquoelaborazione di dati statistici hanno reso possibile salvare e migliorare la vita di milioni di bambini specialmente dei piugrave deprivatirdquo ha detto Tessa Wardlaw capo del settore statistico dellrsquoUnicef aggiungendo ldquoUlteriori progressi possono essere compiuti se noi sappiamo quali bambini sono piugrave indietro dove i bambini e le bambini non frequentano la scuola dove le malattie sono piugrave ferali e dove mancano i principali servizi igienici I dati non possono di per seacute cambiare il mondo ma possono rendere il cambiamento possibile identificando i bisogni sostenendo le risposte e misurando i risultati rdquo Grazie alla produzione di statistiche oggi si puograve dire che la condizione dei minori nel mondo ha compiuto molti passi avanti dallrsquoapprovazione della Convenzione sui diritti del Fanciullo nel 1989 di cui ricorre il 25esimo anniversario e dalla inclusione di questo obiettivo tra gli obiettivi di sviluppo del millennio Dal 1990 oltre 90 milioni di bambini con meno di 5 anni sono stati salvati dalla morte e la frequenza della scuola primaria egrave aumentata nella media dal 53 allrsquo81 nel 2011

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Aumentata la scolarizzazione e ridotta la mortalitagrave infantile ma crsquoegrave ancora molto da fare percheacute ogni bambino veda riconosciuti i suoi diritti

A fronte di questi progressi il Rapporto mette in evidenza le forti disparitagrave ancora esistenti tra Paese e Paese sottolineando che ancora oggi a molti bambini sono negati i diritti fondamentali quali il diritto alla vita alla salute allrsquoistruzione ad una vita dignitosa Una denuncia molto forte contenuta nel Rapporto riguarda la mancata registrazione allrsquoanagrafe di almeno 230 milioni di bambini con percentuali piugrave alte in Asia meridionale e in Africa sub sahariana un indicatore di condizioni di povertagrave e di sfruttamento ma soprattutto di negazione del diritto presupposto di tutti gli altri del riconoscimento allrsquoesistenza Lrsquoanalisi dei dati disaggregata per area geografica e per settore fa emergere seppur in un trend complessivo positivo sacche di grande sofferenza sono 66 milioni 18000 al giorno i bambini al di sotto dei 5 anni morti nel 2012 per cause prevedibili con punte in Sierra Leone (182 vittime ogni 1000 bambini nati) in Angola (164) in Ciad (150) in Somalia (147) e in Congo (146) contro i 4 bambini morti ogni 1000 nati in Italia Forti sono ancora le differenze di genere lrsquo11 delle bambine si sposa prima dei 15 anni in Ciad solo 44 bambine su 100 maschi hanno accesso allrsquoistruzione quasi il 50 delle mogli tra i 15 e i 19 anni nei Paesi piugrave poveri giustifica il marito violento

LLLAAA CCCOOOMMMUUUNNNIIITTTAgraveAgraveAgrave IIINNNTTTEEERRRNNNAAAZZZIIIOOONNNAAALLLEEE CCCEEELLLEEEBBBRRRAAA

GIORO DELLA MEMORIA ‐ 27 GENNAIO

Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche smantellarono i cancelli del piugrave grande campo di concentramento nazista di Auschwitz ndashBirkenau in Polonia ponendo fine a quello che gli storici considerano il piugrave grande genocidio del lsquo900 LrsquoAssemblea generale dellrsquoOnu con la risoluzione n 607 1 Novembre 2005 ha stabilito che in questa data si celebrasse il ldquogiorno della Memoriardquo in ricordo delle vittime dellrsquoolocausto e come monito contro ogni forma di razzismo pregiudizio odio e settarismo Obiettivo dellrsquoAssemblea generale era la condanna degli Stati che avevano collaborato alla strage degli ebrei e di altre minoranze e lrsquoinvito a tutti gli Stati a mettere in atto iniziative volte a sensibilizzare lrsquoopinione pubblica su queste problematiche al fine di prevenire altri genocidi ONU Nella sede dellrsquoONU di Ginevra John Ashe Presidente della 68a Sessione dellrsquoAssemblea generale delle Nazioni Unite ha tenuto un discorso in memoria delle vittime dellrsquoolocausto Nel Palazzo delle Nazioni Unite sempre a Ginevra egrave stata inoltre allestita una mostra dedicata a Helga Pollak‐Kinsky bambina detenuta nel ghetto di Teresin dal titolo The girls of Room 28 ndash In Remembrance of the Children of the Theresienstadt ghetto La mostra inaugurata il 27 gennaio alla presenza della stessa Helga Pollak‐Kinsky oggi ottantatreenne egrave aperta al pubblico fino allrsquo11 febbraio Navi Pillay Alto Commissario per i diritti umani dellrsquoOnu nel commemorare le vittime della Shoah ha ampliato lo sguardo alle persecuzioni di interi popoli provocate dallrsquoodio che nonostante la rivelazione di che cosa sia stato lrsquoolocausto si sono ripetute nei decenni successivi in Cambogia a Srebrenica in Rwanda Ha affermato inoltre che ancora oggi in molte parti del mondo vi sono persone perseguitate per la loro razza religione origine orientamento sessuale e opinioni politiche come in Siria nella Repubblica centrafricana e Sud Sudan

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LrsquoUnesco che tra gli organismi delle Nazioni Unite dedica maggiore attenzione alla formazione delle nuove generazioni al dialogo tra le culture e le religioni ai valori della pace e della

convivenza ha presentato in occasione del Giorno della Memoria 2014 i risultati di unrsquoindagine condotta in collaborazione con il Georg Eckert Institute su come lrsquoOlocausto viene insegnato nelle scuole Lo studio dal titolo ldquoHolocaust Education in a Global Contextrdquo condotto in 125 Paesi rileva che lrsquoargomento dellrsquoOlocausto fa parte del patrimonio culturale scolastico di quasi tutti i Paesi anche se affrontato con maggiore o minore competenza Attraverso un approfondimento condotto in 26 Paesi su come lrsquoargomento viene affrontato sui libri di testo egrave stato infatti dimostrato che non esiste una narrazione unanimemente condivisa dellrsquoOlocausto ma che lrsquoargomento si presta a diverse valorizzazioni e interpretazioni a seconda del contesto storico geografico e della cultura dominante Nei Paesi occidentali il tema dellrsquoOlocausto ha una parte importante nei curricula scolastici mentre in altri parti del mondo egrave trattato allrsquointerno di altre problematiche ad esempio come uno degli aspetti della seconda guerra mondiale o come un episodio come altri di violazione dei diritti umani o come uno dei genocidi che hanno macchiato la storia dellrsquoumanitagrave Il libro inizia con una presentazione delle diverse metodologie di insegnamento dellrsquoOlocausto in Europa mette in evidenza come la Germania abbia trovato delle modalitagrave per trattare dei propri sensi di colpa e delle proprie responsabilitagrave come in Francia la memoria condivisa abbia richiesto continui aggiustamenti da parte dei promotori della trasmissione della memoria o come in Polonia possano coesistere due diverse memorie dellrsquoOlocausto una degli ebrei e una dei polacchi Dopo una disanima delle diverse situazioni il libro si conclude con lrsquoaffermazione del valore universale dello studio dellrsquoOlocausto poicheacute lrsquoapprofondimento della sua genesi e della sua dinamica offre utili elementi per la comprensione delle tragiche vicende che hanno insanguinato e stanno tuttrsquoora dilaniando le popolazioni di molte parti del mondo Coerentemente lrsquoUnesco egrave impegnato affincheacute la storia dellrsquoOlocausto e della lezione che se ne puograve trarre siano insegnate in tutto il mondo percheacute sente forte la responsabilitagrave di costruire il futuro dellrsquoumanitagrave di proteggere e promuovere la dignitagrave di tutti e porre le basi per una vera cittadinanza globale Unione europea LrsquoAlto rappresentante per la politica estera dellrsquoUnione europea Catherine Ashton ha ricordato con un messaggio il 27 gennaio le vittime di quello che ha chiamato il periodo piugrave nero della storia europea ed ha rivolto un pensiero speciale a tutti coloro che con coraggio e sacrificio hanno protetto i loro concittadini ebrei dalla persecuzione Osce Didier Burkhalter Presidente dellrsquoOSCE in carica per il 2014 ha affermato in occasione delle celebrazioni del giorno della Memoria che gli Stati devono impegnarsi di piugrave per contrastare lrsquoantisemitismo e il razzismo Ha sostenuto che ldquomanifestazioni di antisemitismo di discriminazioni nei confronti dei Rom e dei Sinti e altre forme di odio e intolleranza continuano a minacciare la stabilitagrave e la sicurezza in tutta la nostra regione Dobbiamo compiere dei passi avanti per contrastare questi comportamentirdquo

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LrsquoOsce ha da sempre dedicato una particolare attenzione a questi temi Attraverso lrsquoODIHR ha prodotto una serie di strumenti in cooperazione con il Museo Yad Vashem di Gerusalemme un manuale per insegnanti su come affrontare la preparazione del giorno della Memoria (Preparing Holocaust Memorial Days Suggestions for Educators) ha prodotto in passato uno studio dal titolo Education on the Holocaust and on Anti‐Semitism An Overview and Analysis of Educational Approaches nel quale sono riportate le buone pratiche realizzate dagli Stati e dalla societagrave civile le raccomandazioni e le nuove sfide nella formazione

In Italia In Italia la legge n 211 del 2000 ha indicato nel 27 gennaio ldquoil giorno della Memoriardquo anticipando la decisione dellrsquoAssemblea dellrsquoONU Da allora si sono moltiplicate le iniziative a livello istituzionale nelle scuole e a livello locale Nel programma di questrsquoanno delineato dal Comitato di coordinamento per le iniziative in ricordo della Shoah istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri la Memoria egrave stata declinata in vari modi Attraverso storie biografiche (il film Anita B e la rappresentazione teatrale 13419 La necessitagrave del ritorno) e approfondimenti culturali con la Tavola rotonda ldquoLe deportazioni degli ebrei e le stragi naziste contro civili in Italia una riflessione nel settantesimo anniversariordquo e la giornata di formazione presso la Scuola delrsquoamministrazione civile del Ministero dellrsquoInterno sulla conservazione della Memoria negli Archivi Ad esse si sono aggiunti la mostra 1938‐1945 La persecuzione degli ebrei in Italia Documenti per una storia realizzata a Modena con il coinvolgimento di due siti importanti del territorio come il Campo di Fossoli campo di transito per i deportati verso Auschwitz e Villa Emma di Nonantola luogo nel quale la cittadinanza ha salvato bambini destinati alla deportazione Ci sono stati inoltre incontri con i protagonisti della storia per rendere loro omaggio e ascoltare il loro messaggio tra questi quello tra i sopravvissuti e i giovani come ogni anno presso la Sinagoga di Roma e la consegna delle medaglie drsquoonore al Quirinale ai cittadini italiani deportati ed internati nei lager nazisti o ai loro discendenti Ma anche la rievocazione della Memoria sollecitata dagli oggetti con i violini recuperati nei campi di concentramento che hanno fatto sentire la loro voce dopo settantrsquoanni nellrsquoAuditorium di Roma Ed infine la trasmissione della Memoria alle giovani generazioni Frutto di questo impegno del Ministero dellrsquoistruzione dellrsquoUniversitagrave e della ricerca egrave lrsquoimmensa mole di lavori artistici esposta al Museo di Roma in Trastevere prodotti nelle scuole e premiati ogni anno dal Presidente della Repubblica nel corso della cerimonia al Quirinale il 27 gennaio Ma lo sono anche i viaggi organizzati ai luoghi della memoria che coinvolgono ogni anno centinaia di studenti e docenti Per avere soltanto unrsquoidea delle molte iniziative organizzate dalla Comunitagrave ebraica dagli enti locali e dai cittadini egrave possibile consultare il sito dellrsquoUCEI e il sito del Ministero dellrsquoInterno che riporta tutte le attivitagrave organizzate con il coinvolgimento delle Prefetture

VVVAAARRRIIIEEE SSSUUULLLLLLAAA LLLIIIBBBEEERRRTTTAAArsquorsquorsquo RRREEELLLIIIGGGIIIOOOSSSAAA

Portes Ouvertes France sulle persecuzioni dei cristiani

Lrsquoassociazione Portes Ouvertes France ha presentato il 9 gennaio lrsquoaggiornamento al 2013 di un monitoraggio sulle persecuzioni dei cristiani in cinquanta Paesi dal quale risulta una tendenza allrsquoaumento Con il termine persecuzioni in questo Rapporto si intendono oltre a veri e propri atti di violenza anche pressioni divieti e discriminazioni su base religiosa Gli indicatori che concorrono a determinare lrsquoindice di persecuzione fanno riferimento a limitazioni della libertagrave dei cristiani in vari ambiti nella vita privata in ambito famigliare nella comunitagrave nella Chiesa e nella vita pubblica

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Aumenta nel mondo il numero dei cristiani perseguitati secondo lrsquoorganizzazione

Per il dodicesimo anno consecutivo la Corea del Nord risulta al primo posto per le persecuzioni nei confronti dei cristiani al secondo posto si colloca la Somalia seguono tra i primi dieci Paesi la Siria lrsquoIraq lrsquoAfganistan lrsquoArabia Saudita le Maldive il Pakistan lrsquoIran lo Yemen Le previsioni per il 2014 danno un aumento generalizzato delle persecuzioni dei cristiani in generale con una particolare recrudescenza negli Stati attualmente in cima alla graduatoria e nellrsquoAfrica subsaharana Problemi sono previsti anche nei Paesi che hanno conosciuto la primavera araba Portes Ouvertes France fa parte di una rete di associazioni Open Doors che raggruppa una ventina di associazioni indipendenti che operano in piugrave di 60 Paesi dove le comunitagrave cristiane subiscono discriminazioni restrizioni al loro operato persecuzioni Pew Report sulle persecuzioni su base religiosa

Il Pew Research Center ha pubblicato il 14 gennaio il quinti Rapporto sulle ostilitagrave nei confronti delle religioni nel mondo nel quale sono riportati alcuni indicatori specifici di questo particolare fenomeno sintetizzati in due indici riguardanti 198 Paesi Due sono gli indicatori un indicatore volto a cogliere le ostilitagrave nei confronti delle religioni esercitate da privati individui o gruppi che comprendono atti violenza e di terrorismo discriminazioni insulti per lrsquoabbigliamento o altri simboli religiosi abusi un secondo indicatore relativo alle ostilitagrave dei Governi che comprende misure specifiche previste appositamente per contrastare lrsquoesercizio della fede e particolari culti per ostacolare le conversioni o discriminatorie nei confronti di fedeli di alcune religioni Dal Rapporto risulta che nel 2012 anno di riferimento lrsquoindice delle ostilitagrave nei confronti delle religioni quindi lrsquoindicatore volto a cogliere gli umori della societagrave classificato ldquoaltordquo o ldquomolto altordquo ha raggiunto la massima diffusione negli ultimi sei anni riguarda infatti un terzo (33) dei 198 Paesi analizzati nel 2012 contro il 29 del 2011 e il 20 del 2007 Questa tendenza egrave riscontrabile in tutti i maggiori Paesi dal Medio Oriente al Nord Africa dallrsquoAsia al Pacifico e per la prima volta in Cina (Ersquo esclusa la Corea del Nord dallrsquoanalisi prevista invece nel rapporto Portes Ouvertes poicheacute non egrave stato possibile raccogliere informazioni) Meno importante sembra invece il tasso di crescita della diffusione dellrsquoindice di ostilitagrave classificato ldquoaltordquo o ldquomolto altordquo da parte dei Governi riguarda il 29 dei Paesi nel 2012 rispetto al 28 del 2011 e il 20 del 2007 Dal rapporto risulta che il maggiore incremento di questi valore egrave riscontrato in Europa nel Medio Oriente e in Nord Africa Considerando insieme i due indicatori sono il 43 dei 198 Paesi analizzati quelli con i valori di ostilitagrave piugrave alti e considerando che alcuni di essi sono anche molto popolati risulta che il 76 della popolazione mondiale vive in Paesi nei quali si riscontrano livelli significativi di ostilitagrave religiosa in crescita rispetto al 74 del 2011 e il 68 del 2007

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Le ostilitagrave nei confronti di luoghi o persone su base religiosa hanno raggiunto nel 2012 il picco piugrave alto negli ultimi sei anni

Con riferimento ai gruppi religiosi monitorati il Rapporto evidenzia che i musulmani e gli ebrei sono i gruppi religiosi che hanno sperimentato i piugrave elevati indici di ostilitagrave nei sei anni considerati mentre le comunitagrave cristiane e musulmane essendo le piugrave diffuse sono le comunitagrave che hanno subito ostilitagrave in un maggior numero di Paesi (110 e 109 rispettivamente)

VVVAAARRRIIIEEE

Rapporto 2014 di Hunman Rights Watch

Puntuale come ogni anno egrave stato reso pubblico lo scorso 21 gennaio il 24deg Rapporto dellrsquoorganizzazione Human Rights Watch sui fatti che hanno interessato 90 Paesi nel mondo in tema di diritti umani Kenneth Roth direttore dellrsquoorganizzazione ha evidenziato tre aree di particolare criticitagrave che hanno caratterizzato il 2013 Primo punto il massacro non denunciato di civili in Siria che ha suscitato orrore e indignazione nellrsquoopinione pubblica ma non sufficientemente da costringere i leader della terra a fare pressioni percheacute tutto ciograve cessasse in spregio del principio piugrave volte affermato del ldquoResponsibility to Protectrdquo Secondo punto ha sottolineato come in alcuni Paesi lrsquoaffermazione formale di una maggioranza attraverso le elezioni ha fatto emergere una classe politica cha ha esercitato la leadership senza alcun rispetto per le minoranze e il dissenso come se i limiti allrsquoesercizio del potere essenziali per le democrazie non esistessero Terzo punto ha posto lrsquoattenzione sul contrasto del terrorismo che dopo lrsquo11 settembre 2011 ha portato allrsquoattuazione di programmi di difesa da parte degli Stati Uniti quali lo spionaggio di massa con potenti mezzi elettronici e lrsquouso di droni in zone di conflitto per colpire obiettivi specifici che hanno messo a rischio la libertagrave e la vita stessa delle persone Tuttavia ha affermato il direttore dellrsquoorganizzazione in un contesto cosigrave difficile sono stati compiuti passi avanti nel sistema internazionale di protezione dei diritti umani Il Consiglio dei diritti umani dellrsquoONU sta seguendo da vicino alcune situazioni particolarmente difficili (Corea del Nord e Sri Lanka) e si stanno elaborando due ulteriori accordi internazionali a tutela di due fasce di popolazione particolarmente vulnerabili i lavoratori domestici con particolare attenzione ai diritti delle donne e i minatori e altri lavoratori la cui salute egrave messa a rischio dallrsquouso illegale di mercurio Come in passato il Rapporto egrave suddiviso in tre parti una prima parte contenente saggi nei quali sono approfondite alcune problematiche una seconda parte di foto ed una terza parte con monografie di singoli Stati limitatamente a quegli Stati nei quali la tutela dei diritti umani presenta aspetti problematici Nel Rapporto di questrsquoanno i temi affrontati nella parte iniziale sono lrsquoevoluzione dellrsquoapproccio al contrasto del traffico di droga il rapporto tra sviluppo e diritti umani il diritto alla privacy Le foto invece documentano le spose bambine in Sud Sudan lrsquoimpatto sulla tutela dei diritti umani in Russia dei giochi olimpici a Sochi e la tragedia umanitaria e la situazione dei diritti umani nella Repubblica Centroafricana

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Nel 2013 sono state rilevate atrocitagrave di massa prepotenze delle maggioranze e abusi dellrsquoantiterrorismo ma anche lotte per i diritti

episodi di particolare gravitagrave accaduti ad esempio in Ungheria Francia e Romania di fronte ai quali tuttavia quasi tutte le autoritagrave statali hanno reagito con energia e determinazione I dati forniti da unrsquoindagine dellrsquoAgenzia europea per i diritti fondamentali (FRA) resi noti alla fine del 2013 denunciano infatti che il 76 degli ebrei intervistati ha riferito di percepire una certa acutizzazione dellrsquoatteggiamento antisemita nel corso degli ultimi cinque anni sebbene la maggior parte di essi non abbia sperimentato attacchi diretti Il Commissario richiamando quali possono essere le conseguenze di questa diffusa cultura dellrsquoodio ha invitato le autoritagrave a ldquonon dimenticare mai che lrsquoantisemitismo egrave servito e serve tuttora come pretesto e giustificazione per discriminazioni e violenze e persino omicidirdquo Gli Stati europei devono attrezzarsi per contrastare efficacemente ogni forma di antisemitismo ha affermato il Commissario a partire dalla condanna tempestiva dei discorsi e degli attacchi antisemiti e razzisti e dalla raccolta sistematica di dati statistici su episodi di questo tipo Considerando perograve la forte correlazione tra comportamenti antisemiti e comportamenti razzisti e xenofobi il Commissario ha espresso lrsquoopinione che sia opportuno adottare misure di contrasto a vasto raggio per combattere contemporaneamente lrsquointolleranza il razzismo la xenofobia e lrsquoantisemitismo con il coinvolgimento delle istituzioni ma anche di altri attori quali le comunitagrave ebraiche le associazioni di volontariato e di difesa dei diritti umani la societagrave civile Ha anche sostenuto la necessitagrave che questi comportamenti debbano avere anche conseguenze giudiziarie certe per coloro che li mettono in atto Il Commissario ha infine raccomandato di non perdere di vista i tentativi altrettanto gravi di negazionismo e di banalizzazione dellrsquoOlocausto che oggi possono usufruire di mezzi di comunicazione molto efficienti Citando le parole di una sentenza della Corte europea dei diritti dellrsquouomo 2033 Garaudy v France ha affermato inoltre ldquola negazione o la distorsione di questo tipo di fatti storici mina i valori sui quali egrave basata la lotta al razzismo e allrsquoantisemitismo e costituisce una seria minaccia allrsquoordine pubblicordquo In considerazione di ciograve non ha esitato a raccomandare agli Stati di prevedere norme volte a punire anche questi comportamenti Ha citato in proposito una campagna del Consiglio drsquoEuropa ldquoNo hate speechrdquo che si propone di contrastare lrsquoantisemitismo con una particolare attenzione allrsquouso del linguaggio

OOORRRGGGAAANNNIIIZZZZZZAAAZZZIIIOOONNNEEE DDDEEELLLLLLEEE NNNAAAZZZIIIOOONNNIII UUUNNNIIITTTEEE

UUUFFFFFFIIICCCIIIOOO DDDEEELLLLLLrsquorsquorsquoAAALLLTTTOOO CCCOOOMMMMMMIIISSSSSSAAARRRIIIOOO PPPEEERRR III DDDIIIRRRIIITTTTTTIII UUUMMMAAANNNIII

LrsquoUfficio dellrsquoAlto Commissario per i diritti umani a sostegno delle minoranze religiose

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Da piugrave parti arrivano le denunce sullrsquoaumento delle persecuzioni nei confronti dei cristiani nel mondo

Josephine Adaza una donna nigeriana appartenente alla minoranza cristiana ha recentemente dichiarato che egrave necessario proteggere i diritti delle minoranze nel suo Paese al fine di evitare perdite di vite umane La minoranza cristiana ha spiegato rappresenta almeno il 5 della popolazione nel nord della Nigeria e con lrsquointroduzione della sharia in 12 Stati molti cristiani sono costretti a lasciare le loro terre e a cercare rifugio nei Paesi vicini Josephine Adaza ha fatto questa dichiarazione nel corso della sua presenza allrsquoONU per seguire un programma di formazione per rappresentanti di minoranze sul funzionamento dei meccanismi ONU che prevede al termine un Forum di approfondimento di uno degli aspetti contemplati dalla Dichiarazione sui diritti delle persone appartenenti a minoranze nazionali etniche religiose e linguistiche Il Forum organizzato al termine dellrsquoultimo corso ha avuto appunto come tema ldquoBeyond freedom of religion or belief Guaranteeing the rights of religious minorities Rita Izsaacutek esperta indipendente dellrsquoONU per le minoranze nellrsquo intervento di apertura del Forum ha sottolineato che la tutela delle minoranze religiose non puograve essere limitata alla possibilitagrave di manifestare il proprio credo e di celebrare i propri riti ma va estesa a quelli che gli esperti hanno considerato i quattro pilastri dei diritti delle minoranze protezione dellrsquoesistenza e prevenzione delle violenze protezione e promozione dellrsquoidentitagrave uguaglianza e non discriminazione diritti a partecipare a tutti gli aspetti della vita pubblica

FFFOOONNNDDDOOO NNNAAAZZZIIIOOONNNIII UUUNNNIIITTTEEE PPPEEERRR LLLrsquorsquorsquoIIINNNFFFAAANNNZZZIIIAAA (((UUUNNNIIICCCEEEFFF))) Rapporto Unicef 2014 sullo stato dellrsquoinfanzia

Ersquo stato presentato a New York il 30 gennaio il Rapporto Unicef sullo stato dellrsquoinfanzia nel mondo che questrsquoanno ha come titolo Every child counts revealing disparities advancing childrenrsquos rights Il Rapporto 2014 vuole mettere in evidenza lrsquoimportanza delle statistiche nella determinazione delle politiche di sostegno ai 2 miliardi e 200 milioni di bambini che vivono in condizioni svantaggiate e nella valutazione degli effetti dei provvedimenti realizzati ldquoLa rilevazione e lrsquoelaborazione di dati statistici hanno reso possibile salvare e migliorare la vita di milioni di bambini specialmente dei piugrave deprivatirdquo ha detto Tessa Wardlaw capo del settore statistico dellrsquoUnicef aggiungendo ldquoUlteriori progressi possono essere compiuti se noi sappiamo quali bambini sono piugrave indietro dove i bambini e le bambini non frequentano la scuola dove le malattie sono piugrave ferali e dove mancano i principali servizi igienici I dati non possono di per seacute cambiare il mondo ma possono rendere il cambiamento possibile identificando i bisogni sostenendo le risposte e misurando i risultati rdquo Grazie alla produzione di statistiche oggi si puograve dire che la condizione dei minori nel mondo ha compiuto molti passi avanti dallrsquoapprovazione della Convenzione sui diritti del Fanciullo nel 1989 di cui ricorre il 25esimo anniversario e dalla inclusione di questo obiettivo tra gli obiettivi di sviluppo del millennio Dal 1990 oltre 90 milioni di bambini con meno di 5 anni sono stati salvati dalla morte e la frequenza della scuola primaria egrave aumentata nella media dal 53 allrsquo81 nel 2011

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Aumentata la scolarizzazione e ridotta la mortalitagrave infantile ma crsquoegrave ancora molto da fare percheacute ogni bambino veda riconosciuti i suoi diritti

A fronte di questi progressi il Rapporto mette in evidenza le forti disparitagrave ancora esistenti tra Paese e Paese sottolineando che ancora oggi a molti bambini sono negati i diritti fondamentali quali il diritto alla vita alla salute allrsquoistruzione ad una vita dignitosa Una denuncia molto forte contenuta nel Rapporto riguarda la mancata registrazione allrsquoanagrafe di almeno 230 milioni di bambini con percentuali piugrave alte in Asia meridionale e in Africa sub sahariana un indicatore di condizioni di povertagrave e di sfruttamento ma soprattutto di negazione del diritto presupposto di tutti gli altri del riconoscimento allrsquoesistenza Lrsquoanalisi dei dati disaggregata per area geografica e per settore fa emergere seppur in un trend complessivo positivo sacche di grande sofferenza sono 66 milioni 18000 al giorno i bambini al di sotto dei 5 anni morti nel 2012 per cause prevedibili con punte in Sierra Leone (182 vittime ogni 1000 bambini nati) in Angola (164) in Ciad (150) in Somalia (147) e in Congo (146) contro i 4 bambini morti ogni 1000 nati in Italia Forti sono ancora le differenze di genere lrsquo11 delle bambine si sposa prima dei 15 anni in Ciad solo 44 bambine su 100 maschi hanno accesso allrsquoistruzione quasi il 50 delle mogli tra i 15 e i 19 anni nei Paesi piugrave poveri giustifica il marito violento

LLLAAA CCCOOOMMMUUUNNNIIITTTAgraveAgraveAgrave IIINNNTTTEEERRRNNNAAAZZZIIIOOONNNAAALLLEEE CCCEEELLLEEEBBBRRRAAA

GIORO DELLA MEMORIA ‐ 27 GENNAIO

Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche smantellarono i cancelli del piugrave grande campo di concentramento nazista di Auschwitz ndashBirkenau in Polonia ponendo fine a quello che gli storici considerano il piugrave grande genocidio del lsquo900 LrsquoAssemblea generale dellrsquoOnu con la risoluzione n 607 1 Novembre 2005 ha stabilito che in questa data si celebrasse il ldquogiorno della Memoriardquo in ricordo delle vittime dellrsquoolocausto e come monito contro ogni forma di razzismo pregiudizio odio e settarismo Obiettivo dellrsquoAssemblea generale era la condanna degli Stati che avevano collaborato alla strage degli ebrei e di altre minoranze e lrsquoinvito a tutti gli Stati a mettere in atto iniziative volte a sensibilizzare lrsquoopinione pubblica su queste problematiche al fine di prevenire altri genocidi ONU Nella sede dellrsquoONU di Ginevra John Ashe Presidente della 68a Sessione dellrsquoAssemblea generale delle Nazioni Unite ha tenuto un discorso in memoria delle vittime dellrsquoolocausto Nel Palazzo delle Nazioni Unite sempre a Ginevra egrave stata inoltre allestita una mostra dedicata a Helga Pollak‐Kinsky bambina detenuta nel ghetto di Teresin dal titolo The girls of Room 28 ndash In Remembrance of the Children of the Theresienstadt ghetto La mostra inaugurata il 27 gennaio alla presenza della stessa Helga Pollak‐Kinsky oggi ottantatreenne egrave aperta al pubblico fino allrsquo11 febbraio Navi Pillay Alto Commissario per i diritti umani dellrsquoOnu nel commemorare le vittime della Shoah ha ampliato lo sguardo alle persecuzioni di interi popoli provocate dallrsquoodio che nonostante la rivelazione di che cosa sia stato lrsquoolocausto si sono ripetute nei decenni successivi in Cambogia a Srebrenica in Rwanda Ha affermato inoltre che ancora oggi in molte parti del mondo vi sono persone perseguitate per la loro razza religione origine orientamento sessuale e opinioni politiche come in Siria nella Repubblica centrafricana e Sud Sudan

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LrsquoUnesco che tra gli organismi delle Nazioni Unite dedica maggiore attenzione alla formazione delle nuove generazioni al dialogo tra le culture e le religioni ai valori della pace e della

convivenza ha presentato in occasione del Giorno della Memoria 2014 i risultati di unrsquoindagine condotta in collaborazione con il Georg Eckert Institute su come lrsquoOlocausto viene insegnato nelle scuole Lo studio dal titolo ldquoHolocaust Education in a Global Contextrdquo condotto in 125 Paesi rileva che lrsquoargomento dellrsquoOlocausto fa parte del patrimonio culturale scolastico di quasi tutti i Paesi anche se affrontato con maggiore o minore competenza Attraverso un approfondimento condotto in 26 Paesi su come lrsquoargomento viene affrontato sui libri di testo egrave stato infatti dimostrato che non esiste una narrazione unanimemente condivisa dellrsquoOlocausto ma che lrsquoargomento si presta a diverse valorizzazioni e interpretazioni a seconda del contesto storico geografico e della cultura dominante Nei Paesi occidentali il tema dellrsquoOlocausto ha una parte importante nei curricula scolastici mentre in altri parti del mondo egrave trattato allrsquointerno di altre problematiche ad esempio come uno degli aspetti della seconda guerra mondiale o come un episodio come altri di violazione dei diritti umani o come uno dei genocidi che hanno macchiato la storia dellrsquoumanitagrave Il libro inizia con una presentazione delle diverse metodologie di insegnamento dellrsquoOlocausto in Europa mette in evidenza come la Germania abbia trovato delle modalitagrave per trattare dei propri sensi di colpa e delle proprie responsabilitagrave come in Francia la memoria condivisa abbia richiesto continui aggiustamenti da parte dei promotori della trasmissione della memoria o come in Polonia possano coesistere due diverse memorie dellrsquoOlocausto una degli ebrei e una dei polacchi Dopo una disanima delle diverse situazioni il libro si conclude con lrsquoaffermazione del valore universale dello studio dellrsquoOlocausto poicheacute lrsquoapprofondimento della sua genesi e della sua dinamica offre utili elementi per la comprensione delle tragiche vicende che hanno insanguinato e stanno tuttrsquoora dilaniando le popolazioni di molte parti del mondo Coerentemente lrsquoUnesco egrave impegnato affincheacute la storia dellrsquoOlocausto e della lezione che se ne puograve trarre siano insegnate in tutto il mondo percheacute sente forte la responsabilitagrave di costruire il futuro dellrsquoumanitagrave di proteggere e promuovere la dignitagrave di tutti e porre le basi per una vera cittadinanza globale Unione europea LrsquoAlto rappresentante per la politica estera dellrsquoUnione europea Catherine Ashton ha ricordato con un messaggio il 27 gennaio le vittime di quello che ha chiamato il periodo piugrave nero della storia europea ed ha rivolto un pensiero speciale a tutti coloro che con coraggio e sacrificio hanno protetto i loro concittadini ebrei dalla persecuzione Osce Didier Burkhalter Presidente dellrsquoOSCE in carica per il 2014 ha affermato in occasione delle celebrazioni del giorno della Memoria che gli Stati devono impegnarsi di piugrave per contrastare lrsquoantisemitismo e il razzismo Ha sostenuto che ldquomanifestazioni di antisemitismo di discriminazioni nei confronti dei Rom e dei Sinti e altre forme di odio e intolleranza continuano a minacciare la stabilitagrave e la sicurezza in tutta la nostra regione Dobbiamo compiere dei passi avanti per contrastare questi comportamentirdquo

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LrsquoOsce ha da sempre dedicato una particolare attenzione a questi temi Attraverso lrsquoODIHR ha prodotto una serie di strumenti in cooperazione con il Museo Yad Vashem di Gerusalemme un manuale per insegnanti su come affrontare la preparazione del giorno della Memoria (Preparing Holocaust Memorial Days Suggestions for Educators) ha prodotto in passato uno studio dal titolo Education on the Holocaust and on Anti‐Semitism An Overview and Analysis of Educational Approaches nel quale sono riportate le buone pratiche realizzate dagli Stati e dalla societagrave civile le raccomandazioni e le nuove sfide nella formazione

In Italia In Italia la legge n 211 del 2000 ha indicato nel 27 gennaio ldquoil giorno della Memoriardquo anticipando la decisione dellrsquoAssemblea dellrsquoONU Da allora si sono moltiplicate le iniziative a livello istituzionale nelle scuole e a livello locale Nel programma di questrsquoanno delineato dal Comitato di coordinamento per le iniziative in ricordo della Shoah istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri la Memoria egrave stata declinata in vari modi Attraverso storie biografiche (il film Anita B e la rappresentazione teatrale 13419 La necessitagrave del ritorno) e approfondimenti culturali con la Tavola rotonda ldquoLe deportazioni degli ebrei e le stragi naziste contro civili in Italia una riflessione nel settantesimo anniversariordquo e la giornata di formazione presso la Scuola delrsquoamministrazione civile del Ministero dellrsquoInterno sulla conservazione della Memoria negli Archivi Ad esse si sono aggiunti la mostra 1938‐1945 La persecuzione degli ebrei in Italia Documenti per una storia realizzata a Modena con il coinvolgimento di due siti importanti del territorio come il Campo di Fossoli campo di transito per i deportati verso Auschwitz e Villa Emma di Nonantola luogo nel quale la cittadinanza ha salvato bambini destinati alla deportazione Ci sono stati inoltre incontri con i protagonisti della storia per rendere loro omaggio e ascoltare il loro messaggio tra questi quello tra i sopravvissuti e i giovani come ogni anno presso la Sinagoga di Roma e la consegna delle medaglie drsquoonore al Quirinale ai cittadini italiani deportati ed internati nei lager nazisti o ai loro discendenti Ma anche la rievocazione della Memoria sollecitata dagli oggetti con i violini recuperati nei campi di concentramento che hanno fatto sentire la loro voce dopo settantrsquoanni nellrsquoAuditorium di Roma Ed infine la trasmissione della Memoria alle giovani generazioni Frutto di questo impegno del Ministero dellrsquoistruzione dellrsquoUniversitagrave e della ricerca egrave lrsquoimmensa mole di lavori artistici esposta al Museo di Roma in Trastevere prodotti nelle scuole e premiati ogni anno dal Presidente della Repubblica nel corso della cerimonia al Quirinale il 27 gennaio Ma lo sono anche i viaggi organizzati ai luoghi della memoria che coinvolgono ogni anno centinaia di studenti e docenti Per avere soltanto unrsquoidea delle molte iniziative organizzate dalla Comunitagrave ebraica dagli enti locali e dai cittadini egrave possibile consultare il sito dellrsquoUCEI e il sito del Ministero dellrsquoInterno che riporta tutte le attivitagrave organizzate con il coinvolgimento delle Prefetture

VVVAAARRRIIIEEE SSSUUULLLLLLAAA LLLIIIBBBEEERRRTTTAAArsquorsquorsquo RRREEELLLIIIGGGIIIOOOSSSAAA

Portes Ouvertes France sulle persecuzioni dei cristiani

Lrsquoassociazione Portes Ouvertes France ha presentato il 9 gennaio lrsquoaggiornamento al 2013 di un monitoraggio sulle persecuzioni dei cristiani in cinquanta Paesi dal quale risulta una tendenza allrsquoaumento Con il termine persecuzioni in questo Rapporto si intendono oltre a veri e propri atti di violenza anche pressioni divieti e discriminazioni su base religiosa Gli indicatori che concorrono a determinare lrsquoindice di persecuzione fanno riferimento a limitazioni della libertagrave dei cristiani in vari ambiti nella vita privata in ambito famigliare nella comunitagrave nella Chiesa e nella vita pubblica

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Aumenta nel mondo il numero dei cristiani perseguitati secondo lrsquoorganizzazione

Per il dodicesimo anno consecutivo la Corea del Nord risulta al primo posto per le persecuzioni nei confronti dei cristiani al secondo posto si colloca la Somalia seguono tra i primi dieci Paesi la Siria lrsquoIraq lrsquoAfganistan lrsquoArabia Saudita le Maldive il Pakistan lrsquoIran lo Yemen Le previsioni per il 2014 danno un aumento generalizzato delle persecuzioni dei cristiani in generale con una particolare recrudescenza negli Stati attualmente in cima alla graduatoria e nellrsquoAfrica subsaharana Problemi sono previsti anche nei Paesi che hanno conosciuto la primavera araba Portes Ouvertes France fa parte di una rete di associazioni Open Doors che raggruppa una ventina di associazioni indipendenti che operano in piugrave di 60 Paesi dove le comunitagrave cristiane subiscono discriminazioni restrizioni al loro operato persecuzioni Pew Report sulle persecuzioni su base religiosa

Il Pew Research Center ha pubblicato il 14 gennaio il quinti Rapporto sulle ostilitagrave nei confronti delle religioni nel mondo nel quale sono riportati alcuni indicatori specifici di questo particolare fenomeno sintetizzati in due indici riguardanti 198 Paesi Due sono gli indicatori un indicatore volto a cogliere le ostilitagrave nei confronti delle religioni esercitate da privati individui o gruppi che comprendono atti violenza e di terrorismo discriminazioni insulti per lrsquoabbigliamento o altri simboli religiosi abusi un secondo indicatore relativo alle ostilitagrave dei Governi che comprende misure specifiche previste appositamente per contrastare lrsquoesercizio della fede e particolari culti per ostacolare le conversioni o discriminatorie nei confronti di fedeli di alcune religioni Dal Rapporto risulta che nel 2012 anno di riferimento lrsquoindice delle ostilitagrave nei confronti delle religioni quindi lrsquoindicatore volto a cogliere gli umori della societagrave classificato ldquoaltordquo o ldquomolto altordquo ha raggiunto la massima diffusione negli ultimi sei anni riguarda infatti un terzo (33) dei 198 Paesi analizzati nel 2012 contro il 29 del 2011 e il 20 del 2007 Questa tendenza egrave riscontrabile in tutti i maggiori Paesi dal Medio Oriente al Nord Africa dallrsquoAsia al Pacifico e per la prima volta in Cina (Ersquo esclusa la Corea del Nord dallrsquoanalisi prevista invece nel rapporto Portes Ouvertes poicheacute non egrave stato possibile raccogliere informazioni) Meno importante sembra invece il tasso di crescita della diffusione dellrsquoindice di ostilitagrave classificato ldquoaltordquo o ldquomolto altordquo da parte dei Governi riguarda il 29 dei Paesi nel 2012 rispetto al 28 del 2011 e il 20 del 2007 Dal rapporto risulta che il maggiore incremento di questi valore egrave riscontrato in Europa nel Medio Oriente e in Nord Africa Considerando insieme i due indicatori sono il 43 dei 198 Paesi analizzati quelli con i valori di ostilitagrave piugrave alti e considerando che alcuni di essi sono anche molto popolati risulta che il 76 della popolazione mondiale vive in Paesi nei quali si riscontrano livelli significativi di ostilitagrave religiosa in crescita rispetto al 74 del 2011 e il 68 del 2007

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Le ostilitagrave nei confronti di luoghi o persone su base religiosa hanno raggiunto nel 2012 il picco piugrave alto negli ultimi sei anni

Con riferimento ai gruppi religiosi monitorati il Rapporto evidenzia che i musulmani e gli ebrei sono i gruppi religiosi che hanno sperimentato i piugrave elevati indici di ostilitagrave nei sei anni considerati mentre le comunitagrave cristiane e musulmane essendo le piugrave diffuse sono le comunitagrave che hanno subito ostilitagrave in un maggior numero di Paesi (110 e 109 rispettivamente)

VVVAAARRRIIIEEE

Rapporto 2014 di Hunman Rights Watch

Puntuale come ogni anno egrave stato reso pubblico lo scorso 21 gennaio il 24deg Rapporto dellrsquoorganizzazione Human Rights Watch sui fatti che hanno interessato 90 Paesi nel mondo in tema di diritti umani Kenneth Roth direttore dellrsquoorganizzazione ha evidenziato tre aree di particolare criticitagrave che hanno caratterizzato il 2013 Primo punto il massacro non denunciato di civili in Siria che ha suscitato orrore e indignazione nellrsquoopinione pubblica ma non sufficientemente da costringere i leader della terra a fare pressioni percheacute tutto ciograve cessasse in spregio del principio piugrave volte affermato del ldquoResponsibility to Protectrdquo Secondo punto ha sottolineato come in alcuni Paesi lrsquoaffermazione formale di una maggioranza attraverso le elezioni ha fatto emergere una classe politica cha ha esercitato la leadership senza alcun rispetto per le minoranze e il dissenso come se i limiti allrsquoesercizio del potere essenziali per le democrazie non esistessero Terzo punto ha posto lrsquoattenzione sul contrasto del terrorismo che dopo lrsquo11 settembre 2011 ha portato allrsquoattuazione di programmi di difesa da parte degli Stati Uniti quali lo spionaggio di massa con potenti mezzi elettronici e lrsquouso di droni in zone di conflitto per colpire obiettivi specifici che hanno messo a rischio la libertagrave e la vita stessa delle persone Tuttavia ha affermato il direttore dellrsquoorganizzazione in un contesto cosigrave difficile sono stati compiuti passi avanti nel sistema internazionale di protezione dei diritti umani Il Consiglio dei diritti umani dellrsquoONU sta seguendo da vicino alcune situazioni particolarmente difficili (Corea del Nord e Sri Lanka) e si stanno elaborando due ulteriori accordi internazionali a tutela di due fasce di popolazione particolarmente vulnerabili i lavoratori domestici con particolare attenzione ai diritti delle donne e i minatori e altri lavoratori la cui salute egrave messa a rischio dallrsquouso illegale di mercurio Come in passato il Rapporto egrave suddiviso in tre parti una prima parte contenente saggi nei quali sono approfondite alcune problematiche una seconda parte di foto ed una terza parte con monografie di singoli Stati limitatamente a quegli Stati nei quali la tutela dei diritti umani presenta aspetti problematici Nel Rapporto di questrsquoanno i temi affrontati nella parte iniziale sono lrsquoevoluzione dellrsquoapproccio al contrasto del traffico di droga il rapporto tra sviluppo e diritti umani il diritto alla privacy Le foto invece documentano le spose bambine in Sud Sudan lrsquoimpatto sulla tutela dei diritti umani in Russia dei giochi olimpici a Sochi e la tragedia umanitaria e la situazione dei diritti umani nella Repubblica Centroafricana

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Nel 2013 sono state rilevate atrocitagrave di massa prepotenze delle maggioranze e abusi dellrsquoantiterrorismo ma anche lotte per i diritti

Josephine Adaza una donna nigeriana appartenente alla minoranza cristiana ha recentemente dichiarato che egrave necessario proteggere i diritti delle minoranze nel suo Paese al fine di evitare perdite di vite umane La minoranza cristiana ha spiegato rappresenta almeno il 5 della popolazione nel nord della Nigeria e con lrsquointroduzione della sharia in 12 Stati molti cristiani sono costretti a lasciare le loro terre e a cercare rifugio nei Paesi vicini Josephine Adaza ha fatto questa dichiarazione nel corso della sua presenza allrsquoONU per seguire un programma di formazione per rappresentanti di minoranze sul funzionamento dei meccanismi ONU che prevede al termine un Forum di approfondimento di uno degli aspetti contemplati dalla Dichiarazione sui diritti delle persone appartenenti a minoranze nazionali etniche religiose e linguistiche Il Forum organizzato al termine dellrsquoultimo corso ha avuto appunto come tema ldquoBeyond freedom of religion or belief Guaranteeing the rights of religious minorities Rita Izsaacutek esperta indipendente dellrsquoONU per le minoranze nellrsquo intervento di apertura del Forum ha sottolineato che la tutela delle minoranze religiose non puograve essere limitata alla possibilitagrave di manifestare il proprio credo e di celebrare i propri riti ma va estesa a quelli che gli esperti hanno considerato i quattro pilastri dei diritti delle minoranze protezione dellrsquoesistenza e prevenzione delle violenze protezione e promozione dellrsquoidentitagrave uguaglianza e non discriminazione diritti a partecipare a tutti gli aspetti della vita pubblica

FFFOOONNNDDDOOO NNNAAAZZZIIIOOONNNIII UUUNNNIIITTTEEE PPPEEERRR LLLrsquorsquorsquoIIINNNFFFAAANNNZZZIIIAAA (((UUUNNNIIICCCEEEFFF))) Rapporto Unicef 2014 sullo stato dellrsquoinfanzia

Ersquo stato presentato a New York il 30 gennaio il Rapporto Unicef sullo stato dellrsquoinfanzia nel mondo che questrsquoanno ha come titolo Every child counts revealing disparities advancing childrenrsquos rights Il Rapporto 2014 vuole mettere in evidenza lrsquoimportanza delle statistiche nella determinazione delle politiche di sostegno ai 2 miliardi e 200 milioni di bambini che vivono in condizioni svantaggiate e nella valutazione degli effetti dei provvedimenti realizzati ldquoLa rilevazione e lrsquoelaborazione di dati statistici hanno reso possibile salvare e migliorare la vita di milioni di bambini specialmente dei piugrave deprivatirdquo ha detto Tessa Wardlaw capo del settore statistico dellrsquoUnicef aggiungendo ldquoUlteriori progressi possono essere compiuti se noi sappiamo quali bambini sono piugrave indietro dove i bambini e le bambini non frequentano la scuola dove le malattie sono piugrave ferali e dove mancano i principali servizi igienici I dati non possono di per seacute cambiare il mondo ma possono rendere il cambiamento possibile identificando i bisogni sostenendo le risposte e misurando i risultati rdquo Grazie alla produzione di statistiche oggi si puograve dire che la condizione dei minori nel mondo ha compiuto molti passi avanti dallrsquoapprovazione della Convenzione sui diritti del Fanciullo nel 1989 di cui ricorre il 25esimo anniversario e dalla inclusione di questo obiettivo tra gli obiettivi di sviluppo del millennio Dal 1990 oltre 90 milioni di bambini con meno di 5 anni sono stati salvati dalla morte e la frequenza della scuola primaria egrave aumentata nella media dal 53 allrsquo81 nel 2011

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Aumentata la scolarizzazione e ridotta la mortalitagrave infantile ma crsquoegrave ancora molto da fare percheacute ogni bambino veda riconosciuti i suoi diritti

A fronte di questi progressi il Rapporto mette in evidenza le forti disparitagrave ancora esistenti tra Paese e Paese sottolineando che ancora oggi a molti bambini sono negati i diritti fondamentali quali il diritto alla vita alla salute allrsquoistruzione ad una vita dignitosa Una denuncia molto forte contenuta nel Rapporto riguarda la mancata registrazione allrsquoanagrafe di almeno 230 milioni di bambini con percentuali piugrave alte in Asia meridionale e in Africa sub sahariana un indicatore di condizioni di povertagrave e di sfruttamento ma soprattutto di negazione del diritto presupposto di tutti gli altri del riconoscimento allrsquoesistenza Lrsquoanalisi dei dati disaggregata per area geografica e per settore fa emergere seppur in un trend complessivo positivo sacche di grande sofferenza sono 66 milioni 18000 al giorno i bambini al di sotto dei 5 anni morti nel 2012 per cause prevedibili con punte in Sierra Leone (182 vittime ogni 1000 bambini nati) in Angola (164) in Ciad (150) in Somalia (147) e in Congo (146) contro i 4 bambini morti ogni 1000 nati in Italia Forti sono ancora le differenze di genere lrsquo11 delle bambine si sposa prima dei 15 anni in Ciad solo 44 bambine su 100 maschi hanno accesso allrsquoistruzione quasi il 50 delle mogli tra i 15 e i 19 anni nei Paesi piugrave poveri giustifica il marito violento

LLLAAA CCCOOOMMMUUUNNNIIITTTAgraveAgraveAgrave IIINNNTTTEEERRRNNNAAAZZZIIIOOONNNAAALLLEEE CCCEEELLLEEEBBBRRRAAA

GIORO DELLA MEMORIA ‐ 27 GENNAIO

Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche smantellarono i cancelli del piugrave grande campo di concentramento nazista di Auschwitz ndashBirkenau in Polonia ponendo fine a quello che gli storici considerano il piugrave grande genocidio del lsquo900 LrsquoAssemblea generale dellrsquoOnu con la risoluzione n 607 1 Novembre 2005 ha stabilito che in questa data si celebrasse il ldquogiorno della Memoriardquo in ricordo delle vittime dellrsquoolocausto e come monito contro ogni forma di razzismo pregiudizio odio e settarismo Obiettivo dellrsquoAssemblea generale era la condanna degli Stati che avevano collaborato alla strage degli ebrei e di altre minoranze e lrsquoinvito a tutti gli Stati a mettere in atto iniziative volte a sensibilizzare lrsquoopinione pubblica su queste problematiche al fine di prevenire altri genocidi ONU Nella sede dellrsquoONU di Ginevra John Ashe Presidente della 68a Sessione dellrsquoAssemblea generale delle Nazioni Unite ha tenuto un discorso in memoria delle vittime dellrsquoolocausto Nel Palazzo delle Nazioni Unite sempre a Ginevra egrave stata inoltre allestita una mostra dedicata a Helga Pollak‐Kinsky bambina detenuta nel ghetto di Teresin dal titolo The girls of Room 28 ndash In Remembrance of the Children of the Theresienstadt ghetto La mostra inaugurata il 27 gennaio alla presenza della stessa Helga Pollak‐Kinsky oggi ottantatreenne egrave aperta al pubblico fino allrsquo11 febbraio Navi Pillay Alto Commissario per i diritti umani dellrsquoOnu nel commemorare le vittime della Shoah ha ampliato lo sguardo alle persecuzioni di interi popoli provocate dallrsquoodio che nonostante la rivelazione di che cosa sia stato lrsquoolocausto si sono ripetute nei decenni successivi in Cambogia a Srebrenica in Rwanda Ha affermato inoltre che ancora oggi in molte parti del mondo vi sono persone perseguitate per la loro razza religione origine orientamento sessuale e opinioni politiche come in Siria nella Repubblica centrafricana e Sud Sudan

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LrsquoUnesco che tra gli organismi delle Nazioni Unite dedica maggiore attenzione alla formazione delle nuove generazioni al dialogo tra le culture e le religioni ai valori della pace e della

convivenza ha presentato in occasione del Giorno della Memoria 2014 i risultati di unrsquoindagine condotta in collaborazione con il Georg Eckert Institute su come lrsquoOlocausto viene insegnato nelle scuole Lo studio dal titolo ldquoHolocaust Education in a Global Contextrdquo condotto in 125 Paesi rileva che lrsquoargomento dellrsquoOlocausto fa parte del patrimonio culturale scolastico di quasi tutti i Paesi anche se affrontato con maggiore o minore competenza Attraverso un approfondimento condotto in 26 Paesi su come lrsquoargomento viene affrontato sui libri di testo egrave stato infatti dimostrato che non esiste una narrazione unanimemente condivisa dellrsquoOlocausto ma che lrsquoargomento si presta a diverse valorizzazioni e interpretazioni a seconda del contesto storico geografico e della cultura dominante Nei Paesi occidentali il tema dellrsquoOlocausto ha una parte importante nei curricula scolastici mentre in altri parti del mondo egrave trattato allrsquointerno di altre problematiche ad esempio come uno degli aspetti della seconda guerra mondiale o come un episodio come altri di violazione dei diritti umani o come uno dei genocidi che hanno macchiato la storia dellrsquoumanitagrave Il libro inizia con una presentazione delle diverse metodologie di insegnamento dellrsquoOlocausto in Europa mette in evidenza come la Germania abbia trovato delle modalitagrave per trattare dei propri sensi di colpa e delle proprie responsabilitagrave come in Francia la memoria condivisa abbia richiesto continui aggiustamenti da parte dei promotori della trasmissione della memoria o come in Polonia possano coesistere due diverse memorie dellrsquoOlocausto una degli ebrei e una dei polacchi Dopo una disanima delle diverse situazioni il libro si conclude con lrsquoaffermazione del valore universale dello studio dellrsquoOlocausto poicheacute lrsquoapprofondimento della sua genesi e della sua dinamica offre utili elementi per la comprensione delle tragiche vicende che hanno insanguinato e stanno tuttrsquoora dilaniando le popolazioni di molte parti del mondo Coerentemente lrsquoUnesco egrave impegnato affincheacute la storia dellrsquoOlocausto e della lezione che se ne puograve trarre siano insegnate in tutto il mondo percheacute sente forte la responsabilitagrave di costruire il futuro dellrsquoumanitagrave di proteggere e promuovere la dignitagrave di tutti e porre le basi per una vera cittadinanza globale Unione europea LrsquoAlto rappresentante per la politica estera dellrsquoUnione europea Catherine Ashton ha ricordato con un messaggio il 27 gennaio le vittime di quello che ha chiamato il periodo piugrave nero della storia europea ed ha rivolto un pensiero speciale a tutti coloro che con coraggio e sacrificio hanno protetto i loro concittadini ebrei dalla persecuzione Osce Didier Burkhalter Presidente dellrsquoOSCE in carica per il 2014 ha affermato in occasione delle celebrazioni del giorno della Memoria che gli Stati devono impegnarsi di piugrave per contrastare lrsquoantisemitismo e il razzismo Ha sostenuto che ldquomanifestazioni di antisemitismo di discriminazioni nei confronti dei Rom e dei Sinti e altre forme di odio e intolleranza continuano a minacciare la stabilitagrave e la sicurezza in tutta la nostra regione Dobbiamo compiere dei passi avanti per contrastare questi comportamentirdquo

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LrsquoOsce ha da sempre dedicato una particolare attenzione a questi temi Attraverso lrsquoODIHR ha prodotto una serie di strumenti in cooperazione con il Museo Yad Vashem di Gerusalemme un manuale per insegnanti su come affrontare la preparazione del giorno della Memoria (Preparing Holocaust Memorial Days Suggestions for Educators) ha prodotto in passato uno studio dal titolo Education on the Holocaust and on Anti‐Semitism An Overview and Analysis of Educational Approaches nel quale sono riportate le buone pratiche realizzate dagli Stati e dalla societagrave civile le raccomandazioni e le nuove sfide nella formazione

In Italia In Italia la legge n 211 del 2000 ha indicato nel 27 gennaio ldquoil giorno della Memoriardquo anticipando la decisione dellrsquoAssemblea dellrsquoONU Da allora si sono moltiplicate le iniziative a livello istituzionale nelle scuole e a livello locale Nel programma di questrsquoanno delineato dal Comitato di coordinamento per le iniziative in ricordo della Shoah istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri la Memoria egrave stata declinata in vari modi Attraverso storie biografiche (il film Anita B e la rappresentazione teatrale 13419 La necessitagrave del ritorno) e approfondimenti culturali con la Tavola rotonda ldquoLe deportazioni degli ebrei e le stragi naziste contro civili in Italia una riflessione nel settantesimo anniversariordquo e la giornata di formazione presso la Scuola delrsquoamministrazione civile del Ministero dellrsquoInterno sulla conservazione della Memoria negli Archivi Ad esse si sono aggiunti la mostra 1938‐1945 La persecuzione degli ebrei in Italia Documenti per una storia realizzata a Modena con il coinvolgimento di due siti importanti del territorio come il Campo di Fossoli campo di transito per i deportati verso Auschwitz e Villa Emma di Nonantola luogo nel quale la cittadinanza ha salvato bambini destinati alla deportazione Ci sono stati inoltre incontri con i protagonisti della storia per rendere loro omaggio e ascoltare il loro messaggio tra questi quello tra i sopravvissuti e i giovani come ogni anno presso la Sinagoga di Roma e la consegna delle medaglie drsquoonore al Quirinale ai cittadini italiani deportati ed internati nei lager nazisti o ai loro discendenti Ma anche la rievocazione della Memoria sollecitata dagli oggetti con i violini recuperati nei campi di concentramento che hanno fatto sentire la loro voce dopo settantrsquoanni nellrsquoAuditorium di Roma Ed infine la trasmissione della Memoria alle giovani generazioni Frutto di questo impegno del Ministero dellrsquoistruzione dellrsquoUniversitagrave e della ricerca egrave lrsquoimmensa mole di lavori artistici esposta al Museo di Roma in Trastevere prodotti nelle scuole e premiati ogni anno dal Presidente della Repubblica nel corso della cerimonia al Quirinale il 27 gennaio Ma lo sono anche i viaggi organizzati ai luoghi della memoria che coinvolgono ogni anno centinaia di studenti e docenti Per avere soltanto unrsquoidea delle molte iniziative organizzate dalla Comunitagrave ebraica dagli enti locali e dai cittadini egrave possibile consultare il sito dellrsquoUCEI e il sito del Ministero dellrsquoInterno che riporta tutte le attivitagrave organizzate con il coinvolgimento delle Prefetture

VVVAAARRRIIIEEE SSSUUULLLLLLAAA LLLIIIBBBEEERRRTTTAAArsquorsquorsquo RRREEELLLIIIGGGIIIOOOSSSAAA

Portes Ouvertes France sulle persecuzioni dei cristiani

Lrsquoassociazione Portes Ouvertes France ha presentato il 9 gennaio lrsquoaggiornamento al 2013 di un monitoraggio sulle persecuzioni dei cristiani in cinquanta Paesi dal quale risulta una tendenza allrsquoaumento Con il termine persecuzioni in questo Rapporto si intendono oltre a veri e propri atti di violenza anche pressioni divieti e discriminazioni su base religiosa Gli indicatori che concorrono a determinare lrsquoindice di persecuzione fanno riferimento a limitazioni della libertagrave dei cristiani in vari ambiti nella vita privata in ambito famigliare nella comunitagrave nella Chiesa e nella vita pubblica

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Aumenta nel mondo il numero dei cristiani perseguitati secondo lrsquoorganizzazione

Per il dodicesimo anno consecutivo la Corea del Nord risulta al primo posto per le persecuzioni nei confronti dei cristiani al secondo posto si colloca la Somalia seguono tra i primi dieci Paesi la Siria lrsquoIraq lrsquoAfganistan lrsquoArabia Saudita le Maldive il Pakistan lrsquoIran lo Yemen Le previsioni per il 2014 danno un aumento generalizzato delle persecuzioni dei cristiani in generale con una particolare recrudescenza negli Stati attualmente in cima alla graduatoria e nellrsquoAfrica subsaharana Problemi sono previsti anche nei Paesi che hanno conosciuto la primavera araba Portes Ouvertes France fa parte di una rete di associazioni Open Doors che raggruppa una ventina di associazioni indipendenti che operano in piugrave di 60 Paesi dove le comunitagrave cristiane subiscono discriminazioni restrizioni al loro operato persecuzioni Pew Report sulle persecuzioni su base religiosa

Il Pew Research Center ha pubblicato il 14 gennaio il quinti Rapporto sulle ostilitagrave nei confronti delle religioni nel mondo nel quale sono riportati alcuni indicatori specifici di questo particolare fenomeno sintetizzati in due indici riguardanti 198 Paesi Due sono gli indicatori un indicatore volto a cogliere le ostilitagrave nei confronti delle religioni esercitate da privati individui o gruppi che comprendono atti violenza e di terrorismo discriminazioni insulti per lrsquoabbigliamento o altri simboli religiosi abusi un secondo indicatore relativo alle ostilitagrave dei Governi che comprende misure specifiche previste appositamente per contrastare lrsquoesercizio della fede e particolari culti per ostacolare le conversioni o discriminatorie nei confronti di fedeli di alcune religioni Dal Rapporto risulta che nel 2012 anno di riferimento lrsquoindice delle ostilitagrave nei confronti delle religioni quindi lrsquoindicatore volto a cogliere gli umori della societagrave classificato ldquoaltordquo o ldquomolto altordquo ha raggiunto la massima diffusione negli ultimi sei anni riguarda infatti un terzo (33) dei 198 Paesi analizzati nel 2012 contro il 29 del 2011 e il 20 del 2007 Questa tendenza egrave riscontrabile in tutti i maggiori Paesi dal Medio Oriente al Nord Africa dallrsquoAsia al Pacifico e per la prima volta in Cina (Ersquo esclusa la Corea del Nord dallrsquoanalisi prevista invece nel rapporto Portes Ouvertes poicheacute non egrave stato possibile raccogliere informazioni) Meno importante sembra invece il tasso di crescita della diffusione dellrsquoindice di ostilitagrave classificato ldquoaltordquo o ldquomolto altordquo da parte dei Governi riguarda il 29 dei Paesi nel 2012 rispetto al 28 del 2011 e il 20 del 2007 Dal rapporto risulta che il maggiore incremento di questi valore egrave riscontrato in Europa nel Medio Oriente e in Nord Africa Considerando insieme i due indicatori sono il 43 dei 198 Paesi analizzati quelli con i valori di ostilitagrave piugrave alti e considerando che alcuni di essi sono anche molto popolati risulta che il 76 della popolazione mondiale vive in Paesi nei quali si riscontrano livelli significativi di ostilitagrave religiosa in crescita rispetto al 74 del 2011 e il 68 del 2007

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Le ostilitagrave nei confronti di luoghi o persone su base religiosa hanno raggiunto nel 2012 il picco piugrave alto negli ultimi sei anni

Con riferimento ai gruppi religiosi monitorati il Rapporto evidenzia che i musulmani e gli ebrei sono i gruppi religiosi che hanno sperimentato i piugrave elevati indici di ostilitagrave nei sei anni considerati mentre le comunitagrave cristiane e musulmane essendo le piugrave diffuse sono le comunitagrave che hanno subito ostilitagrave in un maggior numero di Paesi (110 e 109 rispettivamente)

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Rapporto 2014 di Hunman Rights Watch

Puntuale come ogni anno egrave stato reso pubblico lo scorso 21 gennaio il 24deg Rapporto dellrsquoorganizzazione Human Rights Watch sui fatti che hanno interessato 90 Paesi nel mondo in tema di diritti umani Kenneth Roth direttore dellrsquoorganizzazione ha evidenziato tre aree di particolare criticitagrave che hanno caratterizzato il 2013 Primo punto il massacro non denunciato di civili in Siria che ha suscitato orrore e indignazione nellrsquoopinione pubblica ma non sufficientemente da costringere i leader della terra a fare pressioni percheacute tutto ciograve cessasse in spregio del principio piugrave volte affermato del ldquoResponsibility to Protectrdquo Secondo punto ha sottolineato come in alcuni Paesi lrsquoaffermazione formale di una maggioranza attraverso le elezioni ha fatto emergere una classe politica cha ha esercitato la leadership senza alcun rispetto per le minoranze e il dissenso come se i limiti allrsquoesercizio del potere essenziali per le democrazie non esistessero Terzo punto ha posto lrsquoattenzione sul contrasto del terrorismo che dopo lrsquo11 settembre 2011 ha portato allrsquoattuazione di programmi di difesa da parte degli Stati Uniti quali lo spionaggio di massa con potenti mezzi elettronici e lrsquouso di droni in zone di conflitto per colpire obiettivi specifici che hanno messo a rischio la libertagrave e la vita stessa delle persone Tuttavia ha affermato il direttore dellrsquoorganizzazione in un contesto cosigrave difficile sono stati compiuti passi avanti nel sistema internazionale di protezione dei diritti umani Il Consiglio dei diritti umani dellrsquoONU sta seguendo da vicino alcune situazioni particolarmente difficili (Corea del Nord e Sri Lanka) e si stanno elaborando due ulteriori accordi internazionali a tutela di due fasce di popolazione particolarmente vulnerabili i lavoratori domestici con particolare attenzione ai diritti delle donne e i minatori e altri lavoratori la cui salute egrave messa a rischio dallrsquouso illegale di mercurio Come in passato il Rapporto egrave suddiviso in tre parti una prima parte contenente saggi nei quali sono approfondite alcune problematiche una seconda parte di foto ed una terza parte con monografie di singoli Stati limitatamente a quegli Stati nei quali la tutela dei diritti umani presenta aspetti problematici Nel Rapporto di questrsquoanno i temi affrontati nella parte iniziale sono lrsquoevoluzione dellrsquoapproccio al contrasto del traffico di droga il rapporto tra sviluppo e diritti umani il diritto alla privacy Le foto invece documentano le spose bambine in Sud Sudan lrsquoimpatto sulla tutela dei diritti umani in Russia dei giochi olimpici a Sochi e la tragedia umanitaria e la situazione dei diritti umani nella Repubblica Centroafricana

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Nel 2013 sono state rilevate atrocitagrave di massa prepotenze delle maggioranze e abusi dellrsquoantiterrorismo ma anche lotte per i diritti

A fronte di questi progressi il Rapporto mette in evidenza le forti disparitagrave ancora esistenti tra Paese e Paese sottolineando che ancora oggi a molti bambini sono negati i diritti fondamentali quali il diritto alla vita alla salute allrsquoistruzione ad una vita dignitosa Una denuncia molto forte contenuta nel Rapporto riguarda la mancata registrazione allrsquoanagrafe di almeno 230 milioni di bambini con percentuali piugrave alte in Asia meridionale e in Africa sub sahariana un indicatore di condizioni di povertagrave e di sfruttamento ma soprattutto di negazione del diritto presupposto di tutti gli altri del riconoscimento allrsquoesistenza Lrsquoanalisi dei dati disaggregata per area geografica e per settore fa emergere seppur in un trend complessivo positivo sacche di grande sofferenza sono 66 milioni 18000 al giorno i bambini al di sotto dei 5 anni morti nel 2012 per cause prevedibili con punte in Sierra Leone (182 vittime ogni 1000 bambini nati) in Angola (164) in Ciad (150) in Somalia (147) e in Congo (146) contro i 4 bambini morti ogni 1000 nati in Italia Forti sono ancora le differenze di genere lrsquo11 delle bambine si sposa prima dei 15 anni in Ciad solo 44 bambine su 100 maschi hanno accesso allrsquoistruzione quasi il 50 delle mogli tra i 15 e i 19 anni nei Paesi piugrave poveri giustifica il marito violento

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GIORO DELLA MEMORIA ‐ 27 GENNAIO

Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche smantellarono i cancelli del piugrave grande campo di concentramento nazista di Auschwitz ndashBirkenau in Polonia ponendo fine a quello che gli storici considerano il piugrave grande genocidio del lsquo900 LrsquoAssemblea generale dellrsquoOnu con la risoluzione n 607 1 Novembre 2005 ha stabilito che in questa data si celebrasse il ldquogiorno della Memoriardquo in ricordo delle vittime dellrsquoolocausto e come monito contro ogni forma di razzismo pregiudizio odio e settarismo Obiettivo dellrsquoAssemblea generale era la condanna degli Stati che avevano collaborato alla strage degli ebrei e di altre minoranze e lrsquoinvito a tutti gli Stati a mettere in atto iniziative volte a sensibilizzare lrsquoopinione pubblica su queste problematiche al fine di prevenire altri genocidi ONU Nella sede dellrsquoONU di Ginevra John Ashe Presidente della 68a Sessione dellrsquoAssemblea generale delle Nazioni Unite ha tenuto un discorso in memoria delle vittime dellrsquoolocausto Nel Palazzo delle Nazioni Unite sempre a Ginevra egrave stata inoltre allestita una mostra dedicata a Helga Pollak‐Kinsky bambina detenuta nel ghetto di Teresin dal titolo The girls of Room 28 ndash In Remembrance of the Children of the Theresienstadt ghetto La mostra inaugurata il 27 gennaio alla presenza della stessa Helga Pollak‐Kinsky oggi ottantatreenne egrave aperta al pubblico fino allrsquo11 febbraio Navi Pillay Alto Commissario per i diritti umani dellrsquoOnu nel commemorare le vittime della Shoah ha ampliato lo sguardo alle persecuzioni di interi popoli provocate dallrsquoodio che nonostante la rivelazione di che cosa sia stato lrsquoolocausto si sono ripetute nei decenni successivi in Cambogia a Srebrenica in Rwanda Ha affermato inoltre che ancora oggi in molte parti del mondo vi sono persone perseguitate per la loro razza religione origine orientamento sessuale e opinioni politiche come in Siria nella Repubblica centrafricana e Sud Sudan

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LrsquoUnesco che tra gli organismi delle Nazioni Unite dedica maggiore attenzione alla formazione delle nuove generazioni al dialogo tra le culture e le religioni ai valori della pace e della

convivenza ha presentato in occasione del Giorno della Memoria 2014 i risultati di unrsquoindagine condotta in collaborazione con il Georg Eckert Institute su come lrsquoOlocausto viene insegnato nelle scuole Lo studio dal titolo ldquoHolocaust Education in a Global Contextrdquo condotto in 125 Paesi rileva che lrsquoargomento dellrsquoOlocausto fa parte del patrimonio culturale scolastico di quasi tutti i Paesi anche se affrontato con maggiore o minore competenza Attraverso un approfondimento condotto in 26 Paesi su come lrsquoargomento viene affrontato sui libri di testo egrave stato infatti dimostrato che non esiste una narrazione unanimemente condivisa dellrsquoOlocausto ma che lrsquoargomento si presta a diverse valorizzazioni e interpretazioni a seconda del contesto storico geografico e della cultura dominante Nei Paesi occidentali il tema dellrsquoOlocausto ha una parte importante nei curricula scolastici mentre in altri parti del mondo egrave trattato allrsquointerno di altre problematiche ad esempio come uno degli aspetti della seconda guerra mondiale o come un episodio come altri di violazione dei diritti umani o come uno dei genocidi che hanno macchiato la storia dellrsquoumanitagrave Il libro inizia con una presentazione delle diverse metodologie di insegnamento dellrsquoOlocausto in Europa mette in evidenza come la Germania abbia trovato delle modalitagrave per trattare dei propri sensi di colpa e delle proprie responsabilitagrave come in Francia la memoria condivisa abbia richiesto continui aggiustamenti da parte dei promotori della trasmissione della memoria o come in Polonia possano coesistere due diverse memorie dellrsquoOlocausto una degli ebrei e una dei polacchi Dopo una disanima delle diverse situazioni il libro si conclude con lrsquoaffermazione del valore universale dello studio dellrsquoOlocausto poicheacute lrsquoapprofondimento della sua genesi e della sua dinamica offre utili elementi per la comprensione delle tragiche vicende che hanno insanguinato e stanno tuttrsquoora dilaniando le popolazioni di molte parti del mondo Coerentemente lrsquoUnesco egrave impegnato affincheacute la storia dellrsquoOlocausto e della lezione che se ne puograve trarre siano insegnate in tutto il mondo percheacute sente forte la responsabilitagrave di costruire il futuro dellrsquoumanitagrave di proteggere e promuovere la dignitagrave di tutti e porre le basi per una vera cittadinanza globale Unione europea LrsquoAlto rappresentante per la politica estera dellrsquoUnione europea Catherine Ashton ha ricordato con un messaggio il 27 gennaio le vittime di quello che ha chiamato il periodo piugrave nero della storia europea ed ha rivolto un pensiero speciale a tutti coloro che con coraggio e sacrificio hanno protetto i loro concittadini ebrei dalla persecuzione Osce Didier Burkhalter Presidente dellrsquoOSCE in carica per il 2014 ha affermato in occasione delle celebrazioni del giorno della Memoria che gli Stati devono impegnarsi di piugrave per contrastare lrsquoantisemitismo e il razzismo Ha sostenuto che ldquomanifestazioni di antisemitismo di discriminazioni nei confronti dei Rom e dei Sinti e altre forme di odio e intolleranza continuano a minacciare la stabilitagrave e la sicurezza in tutta la nostra regione Dobbiamo compiere dei passi avanti per contrastare questi comportamentirdquo

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LrsquoOsce ha da sempre dedicato una particolare attenzione a questi temi Attraverso lrsquoODIHR ha prodotto una serie di strumenti in cooperazione con il Museo Yad Vashem di Gerusalemme un manuale per insegnanti su come affrontare la preparazione del giorno della Memoria (Preparing Holocaust Memorial Days Suggestions for Educators) ha prodotto in passato uno studio dal titolo Education on the Holocaust and on Anti‐Semitism An Overview and Analysis of Educational Approaches nel quale sono riportate le buone pratiche realizzate dagli Stati e dalla societagrave civile le raccomandazioni e le nuove sfide nella formazione

In Italia In Italia la legge n 211 del 2000 ha indicato nel 27 gennaio ldquoil giorno della Memoriardquo anticipando la decisione dellrsquoAssemblea dellrsquoONU Da allora si sono moltiplicate le iniziative a livello istituzionale nelle scuole e a livello locale Nel programma di questrsquoanno delineato dal Comitato di coordinamento per le iniziative in ricordo della Shoah istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri la Memoria egrave stata declinata in vari modi Attraverso storie biografiche (il film Anita B e la rappresentazione teatrale 13419 La necessitagrave del ritorno) e approfondimenti culturali con la Tavola rotonda ldquoLe deportazioni degli ebrei e le stragi naziste contro civili in Italia una riflessione nel settantesimo anniversariordquo e la giornata di formazione presso la Scuola delrsquoamministrazione civile del Ministero dellrsquoInterno sulla conservazione della Memoria negli Archivi Ad esse si sono aggiunti la mostra 1938‐1945 La persecuzione degli ebrei in Italia Documenti per una storia realizzata a Modena con il coinvolgimento di due siti importanti del territorio come il Campo di Fossoli campo di transito per i deportati verso Auschwitz e Villa Emma di Nonantola luogo nel quale la cittadinanza ha salvato bambini destinati alla deportazione Ci sono stati inoltre incontri con i protagonisti della storia per rendere loro omaggio e ascoltare il loro messaggio tra questi quello tra i sopravvissuti e i giovani come ogni anno presso la Sinagoga di Roma e la consegna delle medaglie drsquoonore al Quirinale ai cittadini italiani deportati ed internati nei lager nazisti o ai loro discendenti Ma anche la rievocazione della Memoria sollecitata dagli oggetti con i violini recuperati nei campi di concentramento che hanno fatto sentire la loro voce dopo settantrsquoanni nellrsquoAuditorium di Roma Ed infine la trasmissione della Memoria alle giovani generazioni Frutto di questo impegno del Ministero dellrsquoistruzione dellrsquoUniversitagrave e della ricerca egrave lrsquoimmensa mole di lavori artistici esposta al Museo di Roma in Trastevere prodotti nelle scuole e premiati ogni anno dal Presidente della Repubblica nel corso della cerimonia al Quirinale il 27 gennaio Ma lo sono anche i viaggi organizzati ai luoghi della memoria che coinvolgono ogni anno centinaia di studenti e docenti Per avere soltanto unrsquoidea delle molte iniziative organizzate dalla Comunitagrave ebraica dagli enti locali e dai cittadini egrave possibile consultare il sito dellrsquoUCEI e il sito del Ministero dellrsquoInterno che riporta tutte le attivitagrave organizzate con il coinvolgimento delle Prefetture

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Portes Ouvertes France sulle persecuzioni dei cristiani

Lrsquoassociazione Portes Ouvertes France ha presentato il 9 gennaio lrsquoaggiornamento al 2013 di un monitoraggio sulle persecuzioni dei cristiani in cinquanta Paesi dal quale risulta una tendenza allrsquoaumento Con il termine persecuzioni in questo Rapporto si intendono oltre a veri e propri atti di violenza anche pressioni divieti e discriminazioni su base religiosa Gli indicatori che concorrono a determinare lrsquoindice di persecuzione fanno riferimento a limitazioni della libertagrave dei cristiani in vari ambiti nella vita privata in ambito famigliare nella comunitagrave nella Chiesa e nella vita pubblica

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Aumenta nel mondo il numero dei cristiani perseguitati secondo lrsquoorganizzazione

Per il dodicesimo anno consecutivo la Corea del Nord risulta al primo posto per le persecuzioni nei confronti dei cristiani al secondo posto si colloca la Somalia seguono tra i primi dieci Paesi la Siria lrsquoIraq lrsquoAfganistan lrsquoArabia Saudita le Maldive il Pakistan lrsquoIran lo Yemen Le previsioni per il 2014 danno un aumento generalizzato delle persecuzioni dei cristiani in generale con una particolare recrudescenza negli Stati attualmente in cima alla graduatoria e nellrsquoAfrica subsaharana Problemi sono previsti anche nei Paesi che hanno conosciuto la primavera araba Portes Ouvertes France fa parte di una rete di associazioni Open Doors che raggruppa una ventina di associazioni indipendenti che operano in piugrave di 60 Paesi dove le comunitagrave cristiane subiscono discriminazioni restrizioni al loro operato persecuzioni Pew Report sulle persecuzioni su base religiosa

Il Pew Research Center ha pubblicato il 14 gennaio il quinti Rapporto sulle ostilitagrave nei confronti delle religioni nel mondo nel quale sono riportati alcuni indicatori specifici di questo particolare fenomeno sintetizzati in due indici riguardanti 198 Paesi Due sono gli indicatori un indicatore volto a cogliere le ostilitagrave nei confronti delle religioni esercitate da privati individui o gruppi che comprendono atti violenza e di terrorismo discriminazioni insulti per lrsquoabbigliamento o altri simboli religiosi abusi un secondo indicatore relativo alle ostilitagrave dei Governi che comprende misure specifiche previste appositamente per contrastare lrsquoesercizio della fede e particolari culti per ostacolare le conversioni o discriminatorie nei confronti di fedeli di alcune religioni Dal Rapporto risulta che nel 2012 anno di riferimento lrsquoindice delle ostilitagrave nei confronti delle religioni quindi lrsquoindicatore volto a cogliere gli umori della societagrave classificato ldquoaltordquo o ldquomolto altordquo ha raggiunto la massima diffusione negli ultimi sei anni riguarda infatti un terzo (33) dei 198 Paesi analizzati nel 2012 contro il 29 del 2011 e il 20 del 2007 Questa tendenza egrave riscontrabile in tutti i maggiori Paesi dal Medio Oriente al Nord Africa dallrsquoAsia al Pacifico e per la prima volta in Cina (Ersquo esclusa la Corea del Nord dallrsquoanalisi prevista invece nel rapporto Portes Ouvertes poicheacute non egrave stato possibile raccogliere informazioni) Meno importante sembra invece il tasso di crescita della diffusione dellrsquoindice di ostilitagrave classificato ldquoaltordquo o ldquomolto altordquo da parte dei Governi riguarda il 29 dei Paesi nel 2012 rispetto al 28 del 2011 e il 20 del 2007 Dal rapporto risulta che il maggiore incremento di questi valore egrave riscontrato in Europa nel Medio Oriente e in Nord Africa Considerando insieme i due indicatori sono il 43 dei 198 Paesi analizzati quelli con i valori di ostilitagrave piugrave alti e considerando che alcuni di essi sono anche molto popolati risulta che il 76 della popolazione mondiale vive in Paesi nei quali si riscontrano livelli significativi di ostilitagrave religiosa in crescita rispetto al 74 del 2011 e il 68 del 2007

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Le ostilitagrave nei confronti di luoghi o persone su base religiosa hanno raggiunto nel 2012 il picco piugrave alto negli ultimi sei anni

Con riferimento ai gruppi religiosi monitorati il Rapporto evidenzia che i musulmani e gli ebrei sono i gruppi religiosi che hanno sperimentato i piugrave elevati indici di ostilitagrave nei sei anni considerati mentre le comunitagrave cristiane e musulmane essendo le piugrave diffuse sono le comunitagrave che hanno subito ostilitagrave in un maggior numero di Paesi (110 e 109 rispettivamente)

VVVAAARRRIIIEEE

Rapporto 2014 di Hunman Rights Watch

Puntuale come ogni anno egrave stato reso pubblico lo scorso 21 gennaio il 24deg Rapporto dellrsquoorganizzazione Human Rights Watch sui fatti che hanno interessato 90 Paesi nel mondo in tema di diritti umani Kenneth Roth direttore dellrsquoorganizzazione ha evidenziato tre aree di particolare criticitagrave che hanno caratterizzato il 2013 Primo punto il massacro non denunciato di civili in Siria che ha suscitato orrore e indignazione nellrsquoopinione pubblica ma non sufficientemente da costringere i leader della terra a fare pressioni percheacute tutto ciograve cessasse in spregio del principio piugrave volte affermato del ldquoResponsibility to Protectrdquo Secondo punto ha sottolineato come in alcuni Paesi lrsquoaffermazione formale di una maggioranza attraverso le elezioni ha fatto emergere una classe politica cha ha esercitato la leadership senza alcun rispetto per le minoranze e il dissenso come se i limiti allrsquoesercizio del potere essenziali per le democrazie non esistessero Terzo punto ha posto lrsquoattenzione sul contrasto del terrorismo che dopo lrsquo11 settembre 2011 ha portato allrsquoattuazione di programmi di difesa da parte degli Stati Uniti quali lo spionaggio di massa con potenti mezzi elettronici e lrsquouso di droni in zone di conflitto per colpire obiettivi specifici che hanno messo a rischio la libertagrave e la vita stessa delle persone Tuttavia ha affermato il direttore dellrsquoorganizzazione in un contesto cosigrave difficile sono stati compiuti passi avanti nel sistema internazionale di protezione dei diritti umani Il Consiglio dei diritti umani dellrsquoONU sta seguendo da vicino alcune situazioni particolarmente difficili (Corea del Nord e Sri Lanka) e si stanno elaborando due ulteriori accordi internazionali a tutela di due fasce di popolazione particolarmente vulnerabili i lavoratori domestici con particolare attenzione ai diritti delle donne e i minatori e altri lavoratori la cui salute egrave messa a rischio dallrsquouso illegale di mercurio Come in passato il Rapporto egrave suddiviso in tre parti una prima parte contenente saggi nei quali sono approfondite alcune problematiche una seconda parte di foto ed una terza parte con monografie di singoli Stati limitatamente a quegli Stati nei quali la tutela dei diritti umani presenta aspetti problematici Nel Rapporto di questrsquoanno i temi affrontati nella parte iniziale sono lrsquoevoluzione dellrsquoapproccio al contrasto del traffico di droga il rapporto tra sviluppo e diritti umani il diritto alla privacy Le foto invece documentano le spose bambine in Sud Sudan lrsquoimpatto sulla tutela dei diritti umani in Russia dei giochi olimpici a Sochi e la tragedia umanitaria e la situazione dei diritti umani nella Repubblica Centroafricana

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Nel 2013 sono state rilevate atrocitagrave di massa prepotenze delle maggioranze e abusi dellrsquoantiterrorismo ma anche lotte per i diritti

convivenza ha presentato in occasione del Giorno della Memoria 2014 i risultati di unrsquoindagine condotta in collaborazione con il Georg Eckert Institute su come lrsquoOlocausto viene insegnato nelle scuole Lo studio dal titolo ldquoHolocaust Education in a Global Contextrdquo condotto in 125 Paesi rileva che lrsquoargomento dellrsquoOlocausto fa parte del patrimonio culturale scolastico di quasi tutti i Paesi anche se affrontato con maggiore o minore competenza Attraverso un approfondimento condotto in 26 Paesi su come lrsquoargomento viene affrontato sui libri di testo egrave stato infatti dimostrato che non esiste una narrazione unanimemente condivisa dellrsquoOlocausto ma che lrsquoargomento si presta a diverse valorizzazioni e interpretazioni a seconda del contesto storico geografico e della cultura dominante Nei Paesi occidentali il tema dellrsquoOlocausto ha una parte importante nei curricula scolastici mentre in altri parti del mondo egrave trattato allrsquointerno di altre problematiche ad esempio come uno degli aspetti della seconda guerra mondiale o come un episodio come altri di violazione dei diritti umani o come uno dei genocidi che hanno macchiato la storia dellrsquoumanitagrave Il libro inizia con una presentazione delle diverse metodologie di insegnamento dellrsquoOlocausto in Europa mette in evidenza come la Germania abbia trovato delle modalitagrave per trattare dei propri sensi di colpa e delle proprie responsabilitagrave come in Francia la memoria condivisa abbia richiesto continui aggiustamenti da parte dei promotori della trasmissione della memoria o come in Polonia possano coesistere due diverse memorie dellrsquoOlocausto una degli ebrei e una dei polacchi Dopo una disanima delle diverse situazioni il libro si conclude con lrsquoaffermazione del valore universale dello studio dellrsquoOlocausto poicheacute lrsquoapprofondimento della sua genesi e della sua dinamica offre utili elementi per la comprensione delle tragiche vicende che hanno insanguinato e stanno tuttrsquoora dilaniando le popolazioni di molte parti del mondo Coerentemente lrsquoUnesco egrave impegnato affincheacute la storia dellrsquoOlocausto e della lezione che se ne puograve trarre siano insegnate in tutto il mondo percheacute sente forte la responsabilitagrave di costruire il futuro dellrsquoumanitagrave di proteggere e promuovere la dignitagrave di tutti e porre le basi per una vera cittadinanza globale Unione europea LrsquoAlto rappresentante per la politica estera dellrsquoUnione europea Catherine Ashton ha ricordato con un messaggio il 27 gennaio le vittime di quello che ha chiamato il periodo piugrave nero della storia europea ed ha rivolto un pensiero speciale a tutti coloro che con coraggio e sacrificio hanno protetto i loro concittadini ebrei dalla persecuzione Osce Didier Burkhalter Presidente dellrsquoOSCE in carica per il 2014 ha affermato in occasione delle celebrazioni del giorno della Memoria che gli Stati devono impegnarsi di piugrave per contrastare lrsquoantisemitismo e il razzismo Ha sostenuto che ldquomanifestazioni di antisemitismo di discriminazioni nei confronti dei Rom e dei Sinti e altre forme di odio e intolleranza continuano a minacciare la stabilitagrave e la sicurezza in tutta la nostra regione Dobbiamo compiere dei passi avanti per contrastare questi comportamentirdquo

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LrsquoOsce ha da sempre dedicato una particolare attenzione a questi temi Attraverso lrsquoODIHR ha prodotto una serie di strumenti in cooperazione con il Museo Yad Vashem di Gerusalemme un manuale per insegnanti su come affrontare la preparazione del giorno della Memoria (Preparing Holocaust Memorial Days Suggestions for Educators) ha prodotto in passato uno studio dal titolo Education on the Holocaust and on Anti‐Semitism An Overview and Analysis of Educational Approaches nel quale sono riportate le buone pratiche realizzate dagli Stati e dalla societagrave civile le raccomandazioni e le nuove sfide nella formazione

In Italia In Italia la legge n 211 del 2000 ha indicato nel 27 gennaio ldquoil giorno della Memoriardquo anticipando la decisione dellrsquoAssemblea dellrsquoONU Da allora si sono moltiplicate le iniziative a livello istituzionale nelle scuole e a livello locale Nel programma di questrsquoanno delineato dal Comitato di coordinamento per le iniziative in ricordo della Shoah istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri la Memoria egrave stata declinata in vari modi Attraverso storie biografiche (il film Anita B e la rappresentazione teatrale 13419 La necessitagrave del ritorno) e approfondimenti culturali con la Tavola rotonda ldquoLe deportazioni degli ebrei e le stragi naziste contro civili in Italia una riflessione nel settantesimo anniversariordquo e la giornata di formazione presso la Scuola delrsquoamministrazione civile del Ministero dellrsquoInterno sulla conservazione della Memoria negli Archivi Ad esse si sono aggiunti la mostra 1938‐1945 La persecuzione degli ebrei in Italia Documenti per una storia realizzata a Modena con il coinvolgimento di due siti importanti del territorio come il Campo di Fossoli campo di transito per i deportati verso Auschwitz e Villa Emma di Nonantola luogo nel quale la cittadinanza ha salvato bambini destinati alla deportazione Ci sono stati inoltre incontri con i protagonisti della storia per rendere loro omaggio e ascoltare il loro messaggio tra questi quello tra i sopravvissuti e i giovani come ogni anno presso la Sinagoga di Roma e la consegna delle medaglie drsquoonore al Quirinale ai cittadini italiani deportati ed internati nei lager nazisti o ai loro discendenti Ma anche la rievocazione della Memoria sollecitata dagli oggetti con i violini recuperati nei campi di concentramento che hanno fatto sentire la loro voce dopo settantrsquoanni nellrsquoAuditorium di Roma Ed infine la trasmissione della Memoria alle giovani generazioni Frutto di questo impegno del Ministero dellrsquoistruzione dellrsquoUniversitagrave e della ricerca egrave lrsquoimmensa mole di lavori artistici esposta al Museo di Roma in Trastevere prodotti nelle scuole e premiati ogni anno dal Presidente della Repubblica nel corso della cerimonia al Quirinale il 27 gennaio Ma lo sono anche i viaggi organizzati ai luoghi della memoria che coinvolgono ogni anno centinaia di studenti e docenti Per avere soltanto unrsquoidea delle molte iniziative organizzate dalla Comunitagrave ebraica dagli enti locali e dai cittadini egrave possibile consultare il sito dellrsquoUCEI e il sito del Ministero dellrsquoInterno che riporta tutte le attivitagrave organizzate con il coinvolgimento delle Prefetture

VVVAAARRRIIIEEE SSSUUULLLLLLAAA LLLIIIBBBEEERRRTTTAAArsquorsquorsquo RRREEELLLIIIGGGIIIOOOSSSAAA

Portes Ouvertes France sulle persecuzioni dei cristiani

Lrsquoassociazione Portes Ouvertes France ha presentato il 9 gennaio lrsquoaggiornamento al 2013 di un monitoraggio sulle persecuzioni dei cristiani in cinquanta Paesi dal quale risulta una tendenza allrsquoaumento Con il termine persecuzioni in questo Rapporto si intendono oltre a veri e propri atti di violenza anche pressioni divieti e discriminazioni su base religiosa Gli indicatori che concorrono a determinare lrsquoindice di persecuzione fanno riferimento a limitazioni della libertagrave dei cristiani in vari ambiti nella vita privata in ambito famigliare nella comunitagrave nella Chiesa e nella vita pubblica

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Aumenta nel mondo il numero dei cristiani perseguitati secondo lrsquoorganizzazione

Per il dodicesimo anno consecutivo la Corea del Nord risulta al primo posto per le persecuzioni nei confronti dei cristiani al secondo posto si colloca la Somalia seguono tra i primi dieci Paesi la Siria lrsquoIraq lrsquoAfganistan lrsquoArabia Saudita le Maldive il Pakistan lrsquoIran lo Yemen Le previsioni per il 2014 danno un aumento generalizzato delle persecuzioni dei cristiani in generale con una particolare recrudescenza negli Stati attualmente in cima alla graduatoria e nellrsquoAfrica subsaharana Problemi sono previsti anche nei Paesi che hanno conosciuto la primavera araba Portes Ouvertes France fa parte di una rete di associazioni Open Doors che raggruppa una ventina di associazioni indipendenti che operano in piugrave di 60 Paesi dove le comunitagrave cristiane subiscono discriminazioni restrizioni al loro operato persecuzioni Pew Report sulle persecuzioni su base religiosa

Il Pew Research Center ha pubblicato il 14 gennaio il quinti Rapporto sulle ostilitagrave nei confronti delle religioni nel mondo nel quale sono riportati alcuni indicatori specifici di questo particolare fenomeno sintetizzati in due indici riguardanti 198 Paesi Due sono gli indicatori un indicatore volto a cogliere le ostilitagrave nei confronti delle religioni esercitate da privati individui o gruppi che comprendono atti violenza e di terrorismo discriminazioni insulti per lrsquoabbigliamento o altri simboli religiosi abusi un secondo indicatore relativo alle ostilitagrave dei Governi che comprende misure specifiche previste appositamente per contrastare lrsquoesercizio della fede e particolari culti per ostacolare le conversioni o discriminatorie nei confronti di fedeli di alcune religioni Dal Rapporto risulta che nel 2012 anno di riferimento lrsquoindice delle ostilitagrave nei confronti delle religioni quindi lrsquoindicatore volto a cogliere gli umori della societagrave classificato ldquoaltordquo o ldquomolto altordquo ha raggiunto la massima diffusione negli ultimi sei anni riguarda infatti un terzo (33) dei 198 Paesi analizzati nel 2012 contro il 29 del 2011 e il 20 del 2007 Questa tendenza egrave riscontrabile in tutti i maggiori Paesi dal Medio Oriente al Nord Africa dallrsquoAsia al Pacifico e per la prima volta in Cina (Ersquo esclusa la Corea del Nord dallrsquoanalisi prevista invece nel rapporto Portes Ouvertes poicheacute non egrave stato possibile raccogliere informazioni) Meno importante sembra invece il tasso di crescita della diffusione dellrsquoindice di ostilitagrave classificato ldquoaltordquo o ldquomolto altordquo da parte dei Governi riguarda il 29 dei Paesi nel 2012 rispetto al 28 del 2011 e il 20 del 2007 Dal rapporto risulta che il maggiore incremento di questi valore egrave riscontrato in Europa nel Medio Oriente e in Nord Africa Considerando insieme i due indicatori sono il 43 dei 198 Paesi analizzati quelli con i valori di ostilitagrave piugrave alti e considerando che alcuni di essi sono anche molto popolati risulta che il 76 della popolazione mondiale vive in Paesi nei quali si riscontrano livelli significativi di ostilitagrave religiosa in crescita rispetto al 74 del 2011 e il 68 del 2007

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Le ostilitagrave nei confronti di luoghi o persone su base religiosa hanno raggiunto nel 2012 il picco piugrave alto negli ultimi sei anni

Con riferimento ai gruppi religiosi monitorati il Rapporto evidenzia che i musulmani e gli ebrei sono i gruppi religiosi che hanno sperimentato i piugrave elevati indici di ostilitagrave nei sei anni considerati mentre le comunitagrave cristiane e musulmane essendo le piugrave diffuse sono le comunitagrave che hanno subito ostilitagrave in un maggior numero di Paesi (110 e 109 rispettivamente)

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Rapporto 2014 di Hunman Rights Watch

Puntuale come ogni anno egrave stato reso pubblico lo scorso 21 gennaio il 24deg Rapporto dellrsquoorganizzazione Human Rights Watch sui fatti che hanno interessato 90 Paesi nel mondo in tema di diritti umani Kenneth Roth direttore dellrsquoorganizzazione ha evidenziato tre aree di particolare criticitagrave che hanno caratterizzato il 2013 Primo punto il massacro non denunciato di civili in Siria che ha suscitato orrore e indignazione nellrsquoopinione pubblica ma non sufficientemente da costringere i leader della terra a fare pressioni percheacute tutto ciograve cessasse in spregio del principio piugrave volte affermato del ldquoResponsibility to Protectrdquo Secondo punto ha sottolineato come in alcuni Paesi lrsquoaffermazione formale di una maggioranza attraverso le elezioni ha fatto emergere una classe politica cha ha esercitato la leadership senza alcun rispetto per le minoranze e il dissenso come se i limiti allrsquoesercizio del potere essenziali per le democrazie non esistessero Terzo punto ha posto lrsquoattenzione sul contrasto del terrorismo che dopo lrsquo11 settembre 2011 ha portato allrsquoattuazione di programmi di difesa da parte degli Stati Uniti quali lo spionaggio di massa con potenti mezzi elettronici e lrsquouso di droni in zone di conflitto per colpire obiettivi specifici che hanno messo a rischio la libertagrave e la vita stessa delle persone Tuttavia ha affermato il direttore dellrsquoorganizzazione in un contesto cosigrave difficile sono stati compiuti passi avanti nel sistema internazionale di protezione dei diritti umani Il Consiglio dei diritti umani dellrsquoONU sta seguendo da vicino alcune situazioni particolarmente difficili (Corea del Nord e Sri Lanka) e si stanno elaborando due ulteriori accordi internazionali a tutela di due fasce di popolazione particolarmente vulnerabili i lavoratori domestici con particolare attenzione ai diritti delle donne e i minatori e altri lavoratori la cui salute egrave messa a rischio dallrsquouso illegale di mercurio Come in passato il Rapporto egrave suddiviso in tre parti una prima parte contenente saggi nei quali sono approfondite alcune problematiche una seconda parte di foto ed una terza parte con monografie di singoli Stati limitatamente a quegli Stati nei quali la tutela dei diritti umani presenta aspetti problematici Nel Rapporto di questrsquoanno i temi affrontati nella parte iniziale sono lrsquoevoluzione dellrsquoapproccio al contrasto del traffico di droga il rapporto tra sviluppo e diritti umani il diritto alla privacy Le foto invece documentano le spose bambine in Sud Sudan lrsquoimpatto sulla tutela dei diritti umani in Russia dei giochi olimpici a Sochi e la tragedia umanitaria e la situazione dei diritti umani nella Repubblica Centroafricana

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Nel 2013 sono state rilevate atrocitagrave di massa prepotenze delle maggioranze e abusi dellrsquoantiterrorismo ma anche lotte per i diritti

In Italia In Italia la legge n 211 del 2000 ha indicato nel 27 gennaio ldquoil giorno della Memoriardquo anticipando la decisione dellrsquoAssemblea dellrsquoONU Da allora si sono moltiplicate le iniziative a livello istituzionale nelle scuole e a livello locale Nel programma di questrsquoanno delineato dal Comitato di coordinamento per le iniziative in ricordo della Shoah istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri la Memoria egrave stata declinata in vari modi Attraverso storie biografiche (il film Anita B e la rappresentazione teatrale 13419 La necessitagrave del ritorno) e approfondimenti culturali con la Tavola rotonda ldquoLe deportazioni degli ebrei e le stragi naziste contro civili in Italia una riflessione nel settantesimo anniversariordquo e la giornata di formazione presso la Scuola delrsquoamministrazione civile del Ministero dellrsquoInterno sulla conservazione della Memoria negli Archivi Ad esse si sono aggiunti la mostra 1938‐1945 La persecuzione degli ebrei in Italia Documenti per una storia realizzata a Modena con il coinvolgimento di due siti importanti del territorio come il Campo di Fossoli campo di transito per i deportati verso Auschwitz e Villa Emma di Nonantola luogo nel quale la cittadinanza ha salvato bambini destinati alla deportazione Ci sono stati inoltre incontri con i protagonisti della storia per rendere loro omaggio e ascoltare il loro messaggio tra questi quello tra i sopravvissuti e i giovani come ogni anno presso la Sinagoga di Roma e la consegna delle medaglie drsquoonore al Quirinale ai cittadini italiani deportati ed internati nei lager nazisti o ai loro discendenti Ma anche la rievocazione della Memoria sollecitata dagli oggetti con i violini recuperati nei campi di concentramento che hanno fatto sentire la loro voce dopo settantrsquoanni nellrsquoAuditorium di Roma Ed infine la trasmissione della Memoria alle giovani generazioni Frutto di questo impegno del Ministero dellrsquoistruzione dellrsquoUniversitagrave e della ricerca egrave lrsquoimmensa mole di lavori artistici esposta al Museo di Roma in Trastevere prodotti nelle scuole e premiati ogni anno dal Presidente della Repubblica nel corso della cerimonia al Quirinale il 27 gennaio Ma lo sono anche i viaggi organizzati ai luoghi della memoria che coinvolgono ogni anno centinaia di studenti e docenti Per avere soltanto unrsquoidea delle molte iniziative organizzate dalla Comunitagrave ebraica dagli enti locali e dai cittadini egrave possibile consultare il sito dellrsquoUCEI e il sito del Ministero dellrsquoInterno che riporta tutte le attivitagrave organizzate con il coinvolgimento delle Prefetture

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Portes Ouvertes France sulle persecuzioni dei cristiani

Lrsquoassociazione Portes Ouvertes France ha presentato il 9 gennaio lrsquoaggiornamento al 2013 di un monitoraggio sulle persecuzioni dei cristiani in cinquanta Paesi dal quale risulta una tendenza allrsquoaumento Con il termine persecuzioni in questo Rapporto si intendono oltre a veri e propri atti di violenza anche pressioni divieti e discriminazioni su base religiosa Gli indicatori che concorrono a determinare lrsquoindice di persecuzione fanno riferimento a limitazioni della libertagrave dei cristiani in vari ambiti nella vita privata in ambito famigliare nella comunitagrave nella Chiesa e nella vita pubblica

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Aumenta nel mondo il numero dei cristiani perseguitati secondo lrsquoorganizzazione

Per il dodicesimo anno consecutivo la Corea del Nord risulta al primo posto per le persecuzioni nei confronti dei cristiani al secondo posto si colloca la Somalia seguono tra i primi dieci Paesi la Siria lrsquoIraq lrsquoAfganistan lrsquoArabia Saudita le Maldive il Pakistan lrsquoIran lo Yemen Le previsioni per il 2014 danno un aumento generalizzato delle persecuzioni dei cristiani in generale con una particolare recrudescenza negli Stati attualmente in cima alla graduatoria e nellrsquoAfrica subsaharana Problemi sono previsti anche nei Paesi che hanno conosciuto la primavera araba Portes Ouvertes France fa parte di una rete di associazioni Open Doors che raggruppa una ventina di associazioni indipendenti che operano in piugrave di 60 Paesi dove le comunitagrave cristiane subiscono discriminazioni restrizioni al loro operato persecuzioni Pew Report sulle persecuzioni su base religiosa

Il Pew Research Center ha pubblicato il 14 gennaio il quinti Rapporto sulle ostilitagrave nei confronti delle religioni nel mondo nel quale sono riportati alcuni indicatori specifici di questo particolare fenomeno sintetizzati in due indici riguardanti 198 Paesi Due sono gli indicatori un indicatore volto a cogliere le ostilitagrave nei confronti delle religioni esercitate da privati individui o gruppi che comprendono atti violenza e di terrorismo discriminazioni insulti per lrsquoabbigliamento o altri simboli religiosi abusi un secondo indicatore relativo alle ostilitagrave dei Governi che comprende misure specifiche previste appositamente per contrastare lrsquoesercizio della fede e particolari culti per ostacolare le conversioni o discriminatorie nei confronti di fedeli di alcune religioni Dal Rapporto risulta che nel 2012 anno di riferimento lrsquoindice delle ostilitagrave nei confronti delle religioni quindi lrsquoindicatore volto a cogliere gli umori della societagrave classificato ldquoaltordquo o ldquomolto altordquo ha raggiunto la massima diffusione negli ultimi sei anni riguarda infatti un terzo (33) dei 198 Paesi analizzati nel 2012 contro il 29 del 2011 e il 20 del 2007 Questa tendenza egrave riscontrabile in tutti i maggiori Paesi dal Medio Oriente al Nord Africa dallrsquoAsia al Pacifico e per la prima volta in Cina (Ersquo esclusa la Corea del Nord dallrsquoanalisi prevista invece nel rapporto Portes Ouvertes poicheacute non egrave stato possibile raccogliere informazioni) Meno importante sembra invece il tasso di crescita della diffusione dellrsquoindice di ostilitagrave classificato ldquoaltordquo o ldquomolto altordquo da parte dei Governi riguarda il 29 dei Paesi nel 2012 rispetto al 28 del 2011 e il 20 del 2007 Dal rapporto risulta che il maggiore incremento di questi valore egrave riscontrato in Europa nel Medio Oriente e in Nord Africa Considerando insieme i due indicatori sono il 43 dei 198 Paesi analizzati quelli con i valori di ostilitagrave piugrave alti e considerando che alcuni di essi sono anche molto popolati risulta che il 76 della popolazione mondiale vive in Paesi nei quali si riscontrano livelli significativi di ostilitagrave religiosa in crescita rispetto al 74 del 2011 e il 68 del 2007

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Le ostilitagrave nei confronti di luoghi o persone su base religiosa hanno raggiunto nel 2012 il picco piugrave alto negli ultimi sei anni

Con riferimento ai gruppi religiosi monitorati il Rapporto evidenzia che i musulmani e gli ebrei sono i gruppi religiosi che hanno sperimentato i piugrave elevati indici di ostilitagrave nei sei anni considerati mentre le comunitagrave cristiane e musulmane essendo le piugrave diffuse sono le comunitagrave che hanno subito ostilitagrave in un maggior numero di Paesi (110 e 109 rispettivamente)

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Rapporto 2014 di Hunman Rights Watch

Puntuale come ogni anno egrave stato reso pubblico lo scorso 21 gennaio il 24deg Rapporto dellrsquoorganizzazione Human Rights Watch sui fatti che hanno interessato 90 Paesi nel mondo in tema di diritti umani Kenneth Roth direttore dellrsquoorganizzazione ha evidenziato tre aree di particolare criticitagrave che hanno caratterizzato il 2013 Primo punto il massacro non denunciato di civili in Siria che ha suscitato orrore e indignazione nellrsquoopinione pubblica ma non sufficientemente da costringere i leader della terra a fare pressioni percheacute tutto ciograve cessasse in spregio del principio piugrave volte affermato del ldquoResponsibility to Protectrdquo Secondo punto ha sottolineato come in alcuni Paesi lrsquoaffermazione formale di una maggioranza attraverso le elezioni ha fatto emergere una classe politica cha ha esercitato la leadership senza alcun rispetto per le minoranze e il dissenso come se i limiti allrsquoesercizio del potere essenziali per le democrazie non esistessero Terzo punto ha posto lrsquoattenzione sul contrasto del terrorismo che dopo lrsquo11 settembre 2011 ha portato allrsquoattuazione di programmi di difesa da parte degli Stati Uniti quali lo spionaggio di massa con potenti mezzi elettronici e lrsquouso di droni in zone di conflitto per colpire obiettivi specifici che hanno messo a rischio la libertagrave e la vita stessa delle persone Tuttavia ha affermato il direttore dellrsquoorganizzazione in un contesto cosigrave difficile sono stati compiuti passi avanti nel sistema internazionale di protezione dei diritti umani Il Consiglio dei diritti umani dellrsquoONU sta seguendo da vicino alcune situazioni particolarmente difficili (Corea del Nord e Sri Lanka) e si stanno elaborando due ulteriori accordi internazionali a tutela di due fasce di popolazione particolarmente vulnerabili i lavoratori domestici con particolare attenzione ai diritti delle donne e i minatori e altri lavoratori la cui salute egrave messa a rischio dallrsquouso illegale di mercurio Come in passato il Rapporto egrave suddiviso in tre parti una prima parte contenente saggi nei quali sono approfondite alcune problematiche una seconda parte di foto ed una terza parte con monografie di singoli Stati limitatamente a quegli Stati nei quali la tutela dei diritti umani presenta aspetti problematici Nel Rapporto di questrsquoanno i temi affrontati nella parte iniziale sono lrsquoevoluzione dellrsquoapproccio al contrasto del traffico di droga il rapporto tra sviluppo e diritti umani il diritto alla privacy Le foto invece documentano le spose bambine in Sud Sudan lrsquoimpatto sulla tutela dei diritti umani in Russia dei giochi olimpici a Sochi e la tragedia umanitaria e la situazione dei diritti umani nella Repubblica Centroafricana

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Nel 2013 sono state rilevate atrocitagrave di massa prepotenze delle maggioranze e abusi dellrsquoantiterrorismo ma anche lotte per i diritti

Per il dodicesimo anno consecutivo la Corea del Nord risulta al primo posto per le persecuzioni nei confronti dei cristiani al secondo posto si colloca la Somalia seguono tra i primi dieci Paesi la Siria lrsquoIraq lrsquoAfganistan lrsquoArabia Saudita le Maldive il Pakistan lrsquoIran lo Yemen Le previsioni per il 2014 danno un aumento generalizzato delle persecuzioni dei cristiani in generale con una particolare recrudescenza negli Stati attualmente in cima alla graduatoria e nellrsquoAfrica subsaharana Problemi sono previsti anche nei Paesi che hanno conosciuto la primavera araba Portes Ouvertes France fa parte di una rete di associazioni Open Doors che raggruppa una ventina di associazioni indipendenti che operano in piugrave di 60 Paesi dove le comunitagrave cristiane subiscono discriminazioni restrizioni al loro operato persecuzioni Pew Report sulle persecuzioni su base religiosa

Il Pew Research Center ha pubblicato il 14 gennaio il quinti Rapporto sulle ostilitagrave nei confronti delle religioni nel mondo nel quale sono riportati alcuni indicatori specifici di questo particolare fenomeno sintetizzati in due indici riguardanti 198 Paesi Due sono gli indicatori un indicatore volto a cogliere le ostilitagrave nei confronti delle religioni esercitate da privati individui o gruppi che comprendono atti violenza e di terrorismo discriminazioni insulti per lrsquoabbigliamento o altri simboli religiosi abusi un secondo indicatore relativo alle ostilitagrave dei Governi che comprende misure specifiche previste appositamente per contrastare lrsquoesercizio della fede e particolari culti per ostacolare le conversioni o discriminatorie nei confronti di fedeli di alcune religioni Dal Rapporto risulta che nel 2012 anno di riferimento lrsquoindice delle ostilitagrave nei confronti delle religioni quindi lrsquoindicatore volto a cogliere gli umori della societagrave classificato ldquoaltordquo o ldquomolto altordquo ha raggiunto la massima diffusione negli ultimi sei anni riguarda infatti un terzo (33) dei 198 Paesi analizzati nel 2012 contro il 29 del 2011 e il 20 del 2007 Questa tendenza egrave riscontrabile in tutti i maggiori Paesi dal Medio Oriente al Nord Africa dallrsquoAsia al Pacifico e per la prima volta in Cina (Ersquo esclusa la Corea del Nord dallrsquoanalisi prevista invece nel rapporto Portes Ouvertes poicheacute non egrave stato possibile raccogliere informazioni) Meno importante sembra invece il tasso di crescita della diffusione dellrsquoindice di ostilitagrave classificato ldquoaltordquo o ldquomolto altordquo da parte dei Governi riguarda il 29 dei Paesi nel 2012 rispetto al 28 del 2011 e il 20 del 2007 Dal rapporto risulta che il maggiore incremento di questi valore egrave riscontrato in Europa nel Medio Oriente e in Nord Africa Considerando insieme i due indicatori sono il 43 dei 198 Paesi analizzati quelli con i valori di ostilitagrave piugrave alti e considerando che alcuni di essi sono anche molto popolati risulta che il 76 della popolazione mondiale vive in Paesi nei quali si riscontrano livelli significativi di ostilitagrave religiosa in crescita rispetto al 74 del 2011 e il 68 del 2007

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Le ostilitagrave nei confronti di luoghi o persone su base religiosa hanno raggiunto nel 2012 il picco piugrave alto negli ultimi sei anni

Con riferimento ai gruppi religiosi monitorati il Rapporto evidenzia che i musulmani e gli ebrei sono i gruppi religiosi che hanno sperimentato i piugrave elevati indici di ostilitagrave nei sei anni considerati mentre le comunitagrave cristiane e musulmane essendo le piugrave diffuse sono le comunitagrave che hanno subito ostilitagrave in un maggior numero di Paesi (110 e 109 rispettivamente)

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Rapporto 2014 di Hunman Rights Watch

Puntuale come ogni anno egrave stato reso pubblico lo scorso 21 gennaio il 24deg Rapporto dellrsquoorganizzazione Human Rights Watch sui fatti che hanno interessato 90 Paesi nel mondo in tema di diritti umani Kenneth Roth direttore dellrsquoorganizzazione ha evidenziato tre aree di particolare criticitagrave che hanno caratterizzato il 2013 Primo punto il massacro non denunciato di civili in Siria che ha suscitato orrore e indignazione nellrsquoopinione pubblica ma non sufficientemente da costringere i leader della terra a fare pressioni percheacute tutto ciograve cessasse in spregio del principio piugrave volte affermato del ldquoResponsibility to Protectrdquo Secondo punto ha sottolineato come in alcuni Paesi lrsquoaffermazione formale di una maggioranza attraverso le elezioni ha fatto emergere una classe politica cha ha esercitato la leadership senza alcun rispetto per le minoranze e il dissenso come se i limiti allrsquoesercizio del potere essenziali per le democrazie non esistessero Terzo punto ha posto lrsquoattenzione sul contrasto del terrorismo che dopo lrsquo11 settembre 2011 ha portato allrsquoattuazione di programmi di difesa da parte degli Stati Uniti quali lo spionaggio di massa con potenti mezzi elettronici e lrsquouso di droni in zone di conflitto per colpire obiettivi specifici che hanno messo a rischio la libertagrave e la vita stessa delle persone Tuttavia ha affermato il direttore dellrsquoorganizzazione in un contesto cosigrave difficile sono stati compiuti passi avanti nel sistema internazionale di protezione dei diritti umani Il Consiglio dei diritti umani dellrsquoONU sta seguendo da vicino alcune situazioni particolarmente difficili (Corea del Nord e Sri Lanka) e si stanno elaborando due ulteriori accordi internazionali a tutela di due fasce di popolazione particolarmente vulnerabili i lavoratori domestici con particolare attenzione ai diritti delle donne e i minatori e altri lavoratori la cui salute egrave messa a rischio dallrsquouso illegale di mercurio Come in passato il Rapporto egrave suddiviso in tre parti una prima parte contenente saggi nei quali sono approfondite alcune problematiche una seconda parte di foto ed una terza parte con monografie di singoli Stati limitatamente a quegli Stati nei quali la tutela dei diritti umani presenta aspetti problematici Nel Rapporto di questrsquoanno i temi affrontati nella parte iniziale sono lrsquoevoluzione dellrsquoapproccio al contrasto del traffico di droga il rapporto tra sviluppo e diritti umani il diritto alla privacy Le foto invece documentano le spose bambine in Sud Sudan lrsquoimpatto sulla tutela dei diritti umani in Russia dei giochi olimpici a Sochi e la tragedia umanitaria e la situazione dei diritti umani nella Repubblica Centroafricana

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Nel 2013 sono state rilevate atrocitagrave di massa prepotenze delle maggioranze e abusi dellrsquoantiterrorismo ma anche lotte per i diritti

Con riferimento ai gruppi religiosi monitorati il Rapporto evidenzia che i musulmani e gli ebrei sono i gruppi religiosi che hanno sperimentato i piugrave elevati indici di ostilitagrave nei sei anni considerati mentre le comunitagrave cristiane e musulmane essendo le piugrave diffuse sono le comunitagrave che hanno subito ostilitagrave in un maggior numero di Paesi (110 e 109 rispettivamente)

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Rapporto 2014 di Hunman Rights Watch

Puntuale come ogni anno egrave stato reso pubblico lo scorso 21 gennaio il 24deg Rapporto dellrsquoorganizzazione Human Rights Watch sui fatti che hanno interessato 90 Paesi nel mondo in tema di diritti umani Kenneth Roth direttore dellrsquoorganizzazione ha evidenziato tre aree di particolare criticitagrave che hanno caratterizzato il 2013 Primo punto il massacro non denunciato di civili in Siria che ha suscitato orrore e indignazione nellrsquoopinione pubblica ma non sufficientemente da costringere i leader della terra a fare pressioni percheacute tutto ciograve cessasse in spregio del principio piugrave volte affermato del ldquoResponsibility to Protectrdquo Secondo punto ha sottolineato come in alcuni Paesi lrsquoaffermazione formale di una maggioranza attraverso le elezioni ha fatto emergere una classe politica cha ha esercitato la leadership senza alcun rispetto per le minoranze e il dissenso come se i limiti allrsquoesercizio del potere essenziali per le democrazie non esistessero Terzo punto ha posto lrsquoattenzione sul contrasto del terrorismo che dopo lrsquo11 settembre 2011 ha portato allrsquoattuazione di programmi di difesa da parte degli Stati Uniti quali lo spionaggio di massa con potenti mezzi elettronici e lrsquouso di droni in zone di conflitto per colpire obiettivi specifici che hanno messo a rischio la libertagrave e la vita stessa delle persone Tuttavia ha affermato il direttore dellrsquoorganizzazione in un contesto cosigrave difficile sono stati compiuti passi avanti nel sistema internazionale di protezione dei diritti umani Il Consiglio dei diritti umani dellrsquoONU sta seguendo da vicino alcune situazioni particolarmente difficili (Corea del Nord e Sri Lanka) e si stanno elaborando due ulteriori accordi internazionali a tutela di due fasce di popolazione particolarmente vulnerabili i lavoratori domestici con particolare attenzione ai diritti delle donne e i minatori e altri lavoratori la cui salute egrave messa a rischio dallrsquouso illegale di mercurio Come in passato il Rapporto egrave suddiviso in tre parti una prima parte contenente saggi nei quali sono approfondite alcune problematiche una seconda parte di foto ed una terza parte con monografie di singoli Stati limitatamente a quegli Stati nei quali la tutela dei diritti umani presenta aspetti problematici Nel Rapporto di questrsquoanno i temi affrontati nella parte iniziale sono lrsquoevoluzione dellrsquoapproccio al contrasto del traffico di droga il rapporto tra sviluppo e diritti umani il diritto alla privacy Le foto invece documentano le spose bambine in Sud Sudan lrsquoimpatto sulla tutela dei diritti umani in Russia dei giochi olimpici a Sochi e la tragedia umanitaria e la situazione dei diritti umani nella Repubblica Centroafricana

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Nel 2013 sono state rilevate atrocitagrave di massa prepotenze delle maggioranze e abusi dellrsquoantiterrorismo ma anche lotte per i diritti