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Page 1: N N.. 2255 22001155 - Parrocchia San · PDF file* MODULO DI ISCRI-ZIONE AL GREST 2015 Il modulo può essere richiesto in Parrocchia. Il GrEst inizierà il 20 luglio e si concluderà

* MODULO DI ISCRI-ZIONE AL GREST 2015

Il modulo può essere richiesto inParrocchia. Il GrEst inizierà il 20luglio e si concluderà l’8 agosto.Si svolgerà il lunedì, mercoledì evenerdì, dalle ore 9 alle ore 12. Cisi iscrive entro il 12 luglio. La par-

tecipazione è gratuita.* IL DECORO DELLA CHIE-SA è curato, il venerdì di ogni set-timana, dal ristrettissimo numerodelle componenti il “Gruppo SantaMarta” che svolgono il “servizio”della pulizia dei pavimenti e dellarimozione della polvere dai banchie dagli altri arredi. È curato dallepoche persone che si preoccupanodi ritirare e rimettere a posto, so-prattutto la domenica, i libretti deicanti e i foglietti della messa. È cu-

rato anche da coloro che si preoc-cupano di accatastare, negli appo-siti spazi, le sedie lasciate in disor-dine sparso da coloro che se ne so-no serviti. A tutte queste persone,che dimostrano di amare la chiesaquanto la loro casa, va il più since-ro apprezzamento, e il più vivo rin-graziamento. Con la speranza chesiano sempre più numerosi i par-rocchiani che si impegnano ad imi-tarli nell’osservare il 4° dei “Pre-cetti” della Chiesa.

08,00 - Giovanni09,30 - Popolo11,15 - MATRIMONIO FRANCESCHETTI - ZEDDA

(Giuseppe, Anna)

La temperanza è la moderazione dei desideri guidata dalla ragione(CICERONE)

08,00 - Basilio, Maria

09,30 - Virginia, Antonio, Rosetta

11,15 - MATRIMONIO ANGIUS - MAGNAZZI

La virtù ha di femminile solo il nome, per tutto il resto è virile. (S. MARIA

MADDALENA DE’ PAZZI)

LALOT-

TA SEMBRADISPERATA,

MA SAREMOVITTORIOSI

SE SAPREMOAMARE.

Supplemento a - Stampato in 700 copie a cura delle Edizioni Grafiche Parrocchiali di S. Leonardo in Serramanna - LEGGIBILE E SCARICABILE - w w w. p a r ro c c h i a s a n l e o n a r d o . c o m - w w w. a s e r ra m a n n a . i t

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Domenica 28 giugno (3) VVVVEEEERRRRDDDDEEEE (I)

DOMENICA XIII DEL TEMPO ORDINARIOMessa propria, Gloria, Credo, prefazio delle domenicheLez. Fest: Sap 1,13-15; 2,23-24; Sal 29; 2Cor 8,7.9.13-15;

Mc 5,21-43

TI ESALTERÒ, SIGNORE, PERCHÉ MI HAI RISOLLEVATO.

Sabato 27 giugno (7) VVVVEEEERRRRDDDDEEEE (IV)

FERIA DELLA XII SETTIMANA ORDINARIAMessa a scelta, prefazio comuneLez. Fer.: Gen 18,1-15; Lc 1,46-55; Mt 8,15-17

GUSTATE E VEDETE COM’È BUONO IL SIGNORE.

08,40 - Lodi - “Pane Quotidiano”

18,30 - Rosario

19,00 - Atzori Albino (1° anniv.), Casta Maria

La vita virtuosa rende cari a Dio. (IMITAZIONE DI CRISTO)

Venerdì 26 giugno (7) VVVVEEEERRRRDDDDEEEE (IV)

FERIA DELLA XII SETTIMANA ORDINARIAMessa a scelta, prefazio comuneLez. Fer.: Gen 17,1.9-10.15-22; Sal 127; Mt 8,1-4

IL SIGNORE LIBERA I GIUSTI DA TUTTE LE LORO ANGOSCE.

08,40 - Lodi18,30 - Rosario19,00 - Sedda Antonio (30°) - Vespri21,30 - ROSARIO SOTTO LE STELLE (nel Sagrato di S. Maria)Beato chi si contenta di una fetta di polenta. Cena corta, vita lunga; cenalunga, vita corta. (PROVERBI)

Giovedì 25 giugno (7) VVVVEEEERRRRDDDDEEEE (IV)

FERIA DELLA XII SETTIMANA ORDINARIAMessa a scelta, prefazio comuneLez. Fer.: Gen 16,1-12.15-16; Sal 105; Mt 7,21-29

RENDETE GRAZIE AL SIGNORE, PERCHÉ È BUONO.

08,40 - Lodi18,30 - Rosario19,00 - Maccioni Antonia, Mocci Agostino - VespriLa «guerra santa» è fatta di dieci parti: una parte consiste nel combattere

contro il nemico, le altre nove contro noi stessi. (ASCETA MUSULMANO)

Mercoledì 24 giugno (2) BBBBIIIIAAAANNNNCCCCOOOO (P)

NATIVITÀ DI S. GIOVANNI BATTISTA, solennitàMessa propria, Gloria, Credo, prefazio proprio

Lez. Santi: Is 49,1-6; Sal 138; At 13,22-26; Lc 1,57-66.80

IO TI RENDO GRAZIE: HAI FATTO DI MEUNA MERAVIGLIA STUPENDA.

08,00 - Messa c/o Evaristiane08,40 - Lodi17,30 - INCONTRO PER GLI ASPIRANTI CHIERICHETTI18,30 - Rosario19,00 - Vittorio, Lina, Luigi - VespriÈ valoroso il vincitore dei leoni, valoroso è il domatore del mondo, più valo-roso che ha domato se stesso. (J. G. HERDER)

Martedì 23 giugno (7) VVVVEEEERRRRDDDDEEEE (IV)

FERIA DELLA XII SETTIMANA ORDINARIAMessa a scelta, prefazio comuneLez. Fer.: Gen 13,2.5-18; Sal 14; Mt 7,6.12-14

SIGNORE, CHI SARÀ OSPITE DELLA TUA TENDA?

08,40 - Lodi18,30 - Rosario”19,00 - Socie defunte Associazione S. Cuore - Vespri19,30 - RIUNIONE DEI CATECHISTI21,30 - ROSARIO SOTTO LE STELLE (nel Sagrato di S. Maria)Chi vince gli altri è muscoloso; chi vince se stesso è forte. (LAO-TZU)

Lunedì 22 giugno (7) VVVVEEEERRRRDDDDEEEE (IV)

FERIA DELLA XII SETTIMANA ORDINARIAMessa a scelta, prefazio comuneLez. Fer.: Gen 12,1-9; Sal 32; Mt 7,1-5

BEATO IL POPOLO CHE DIO HA SCELTO COME SUA EREDITÀ.

08,40 - Lodi18,30 - Rosario19,00 - Trudu Maria - Vespri20,00 - SposiL’uomo gode di vera pace e vera libertà quando la carne è sottomessa allospirito, e lo spirito a Dio. (S. LEONE MAGNO)

Domenica 21 giugno (3) VVVVEEEERRRRDDDDEEEE (IV)

DOMENICA XII DEL TEMPO ORDINARIO

Messa propria, Gloria, Credo, prefazio delle domeniche

Lez. Fest: Gb 38,1.8-11; Sal 106; 2 Cor 5,14-17; Mc 4,35-41

RENDETE GRAZIE AL SIGNORE, IL SUO AMORE È PER SEMPRE.

� 0709133009� 0709133009� 0709133009

AVVISI

CHI AVRÀL’ULTIMA PARO-

LA?Come va a finire tut-to questo?“TUTTO QUESTO” è lanostra vita persona-le... e quella delle per-sone che amiamo.Di passaggio in pas-saggio non andiamoforse verso la mor-te? È la morte, dun-que, il traguardo del-la nostra avventura?“TUTTO QUESTO” è lastoria del mondo...con questa impres-sione che talora siannuncia... È il dilu-vio, l’estinzione, ilmomento finale dellastoria umana? Ri-sposta impossibileall’uomo. Silenzio.Rispetto.Il cristiano non hache la fede, la sua fe-de, da vivere e da of-frire.“Grazie a Dio, nonsaranno i flutti dellamorte a dire l’ultimaparola”.

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chi”, che così chiusi e osti-nati di fronte alla “verità”dei fatti. E sarà proprioquesta ostinazione pervica-ce che porterà allo scontrofinale con la condanna diColui, che avrà addiritturail coraggio di identificarsicon la “verità” assoluta: “Iosono la via, la verità e la vi-ta” (Gv 14,6).

Rinascere “dall'acqua edallo spirito”Al di là del fatto storicodella guarigione del cieconato, per Giovanni il mira-colo è importante per le“intenzionalità” teologicheche egli vi sottende.La maggior parte degli ese-geti, infatti, vi legge un nonvelato riferimento al batte-simo, espresso da due ele-menti narrativi, qui messiin bella evidenza: lo stato dicecità assoluta, e il recupe-ro della vista in seguito aigesti di Cristo e all'obbe-dienza al suo invito di an-dare “a lavarsi nella pisci-na di Siloe” (Gv 9,7).C’è, in questo senso, unacoincidenza con quantoGiovanni ci ha già narratonell’incontro di Nicodemocon Gesù, che appunto glidice: “In verità, in verità, tidico: se uno non nasce daacqua e da Spirito, non puòentrare nel regno di Dio”(Gv 3,5).E la storia del “cieco nato”sta a dimostrare che egli èveramente un uomo "rina-to" a vita nuova, anche peril coraggio con cui testimo-nia la sua “fede” in Gesù,che gli ha fatto dono di una“doppia luce”: quella fisicadegli occhi, e quella spiri-tuale della fede.

Settimio Cipriani

sto di adorazione, “gli siprostrò innanzi” (Gv 9,36-38).Questa disponibilità allafede del cieco nato, chenasceva in lui da tuttoquanto gli era capitato nel-l’incontro con Gesù, con-trasta con l’indurimentodei farisei, che si ostinano amisconoscerlo, nonostantei molti “segni” da lui fatti:ultimo dei quali, appunto,la guarigione del cieco nato.

“Sono venuto nel mon-do per giudicare”È per questo che Gesù pro-nuncia su di loro un giudiziotremendo, di condanna ra-dicale: “Io sono venuto inquesto mondo per giudica-re, perché coloro che nonvedono vedano e quelli chevedono diventino ciechi”(Gv 9,39).L’affermazione di Gesù ècollegata con quanto eraavvenuto precisamente conil cieco nato: un “non ve-dente”, a cui egli ha resti-tuito la vista, e i Giudei chepur hanno occhi per “vede-re”, ma si rifiutano di accet-tare colui che Dio ha man-dato per salvare “il mon-do”!E la loro ostilità diventapersino sfacciata e provo-cante, fino al punto che“alcuni dei farisei”, cheerano lì presenti ed aveva-no sentito le parole di Gesùgli domandano: “Siamoforse ciechi anche noi?”.Al che egli risponde con pa-role drastiche, ma anchesofferte: “Se foste ciechi,non avreste alcun peccato;ma siccome dite: Noi ve-diamo, il vostro peccatorimane” (Gv 9,40-41).Meglio sarebbe stato per lo-ro essere fisicamente “cie-

E come gesto ultimo e pu-nitivo “lo cacciarono fuori”,come con una specie di sco-munica (Gv 9, 34).

“Tu credi nel Figlio del-l'uomo?”Cacciato dai suoi come ere-tico e rinnegato, incontra dinuovo Gesù; che nel frat-tempo aveva saputo dellasua vicenda, e non potevanon ammirarne il coraggioe la sincerità.Era quella la situazione giu-sta per proporgli la faseultima di un itinerario, giàiniziato, verso la “luce”piena. E lo fa con una do-manda provocatoria: “Tucredi nel Figlio dell'uo-mo?”.L’espressione “figlio del-l'uomo” rimanda al notissi-mo testo di Daniele, in cuisi parla di un personaggio“misterioso” che appare invisione al profeta: “A lui fuconcesso potere, forza edominio e tutti i popoli,nazioni e lingue lo serviva-no...” (Dan 7,13-14).Già precedentemente, neldialogo con Nicodemo, Ge-sù si attribuisce questo tito-lo (Gv 3,14-15), rivendican-do la sua trascendenza divi-na.Come personaggio, appar-tenente al mondo del divi-no, lo intende anche il cieconato, guarito da Gesù, cheperciò subito replica: “E chiè, Signore, perché io credain lui?”.Al che Gesù risponde, rive-lando se stesso: “Tu l'hai vi-sto; colui che parla con te èproprio lui”. È a questopunto che il cieco nato fa lasua esplicita professione difede, che lentamente eragià maturata in lui: “Io cre-do, Signore!”. E, come ge-

“Volete anche voi di-ventare suoi discepo-li?”In quarta ed ultima istan-za, più movimentata delleprecedenti, si ritorna alcieco nato che dimostra diessere sempre più padronedi se e conferma la sua gra-titudine verso quel miste-rioso guaritore.Ad una ulteriore domandasu “come gli avesse aperto gliocchi”, egli risponde: “Vel’ho già detto e non mi aveteascoltato; perché vo-leteudirlo di nuovo? Volete forsediventare anche voi suoidiscepoli?” (Gv 9,26-28).È a questo punto che scop-pia una liete furiosa fra idue contendenti. I fariseiinsultano il cieco nato eprofessano la loro fedeltà aMosè: “Tu sei suo discepo-lo, noi siamo discepoli diMosè! Noi sappiamo infattiche a Mosè ha parlato Dio;ma costui non sappiamo didove sia” (Gv 9,28-29).Il cieco nato, in forma irri-dente, qui si prende la suarivincita teologica sui pro-pri inquisitori: “Proprioquesto è strano, che voi nonsapete di dove sia, eppuremi ha aperto gli occhi. Ora,noi sappiamo che Dio nona-scolta i peccatori, ma seuno è timorato di Dio e fa lasua volontà, egli lo ascolta.Da che il mondo è mondo,non si è mai sentito dire cheuno abbia aperto gli occhi aun cieco nato. Se costui nonfosse da Dio, non avrebbepotuto far nulla” (Gv 9,30-33).Colpiti nel loro orgoglioteologico, i farisei gli ri-spondono in manierasprezzante: “Sei nato tuttonei peccati e vuoi insegna-re a noi?”.

A GERUSALEMME LA GUARIGIONE DI UN ANONIMO“CIECO NATO” CHE PUR SA “VEDERE” (2A PARTE)

LA STORIA DEL “CIECO NATO” STA A DIMOSTRARE CHE EGLI È VERAMENTE UN UOMO “RINATO” AVITA NUOVA, ANCHE PER IL CORAGGIO CON CUI TESTIMONIA LA SUA “FEDE” IN GESÙ, CHE GLI HA

FATTO DONO DI UNA “DOPPIA LUCE”: QUELLA FISICA DEGLI OCCHI E QUELLA SPIRITUALE DELLA FEDE.