n L’ANNUALE MANIFESTAZIONE DELL’AEREC SI È SVOLTA … · 2014-11-28 · L’AEREC Business...

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ITALIA OPEROSA - Bimestrale di cultura ed attualità. Autorizzazione Tribunale di Roma n. 16862 del 9/6/1977. Direzione, Redazione, Amministrazione: C&C Communications Srl, Via Sebino, 11 - Tel. 06.855.59.75 - 06.85.38.71.51 Fax 06.841.45.31 Direttore Responsabile: Ernesto Carpintieri. Sped. Abb. Post. Gr. IV 70% - Grafica ed impianti: LineArt (Roma). Stampa: Spada (Ronciglione) Riservato ogni diritto di riproduzione, anche parziale, senza l’autorizzazione scritta dell’editore - Finito di stampare nel mese di Settembre 2008. - COPIA OMAGGIO ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA EUROPEA PER LE RELAZIONI ECONOMICHE E CULTURALI • ITALIA OPEROSA • ANNO XXX N.3-4 MAGGIO-AGOSTO 2008 P er la prima volta l’Academy Day, l’appuntamento che ogni anno l’Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Cul- turali organizza per i suoi membri, si è svolta non a Roma, sede di tut- te le sue edizioni fino al 2007, ma a Venezia. La scelta della città lagu- nare è stata motivata dal Presiden- te Ernesto Carpintieri in omaggio ad “un ambiente coeso, eccezionale, che ben rappresenta tutta l’econo- mia del Triveneto” ma anche per amore di una città conosciuta ed in- vidiata in tutto il mondo, simbolo di un’Italia che esporta le sue eccel- lenze ovunque, attraverso un Made in Italy nel cui segno si è svolta l’in- tera iniziativa. Un amore, quello dell’AEREC per Venezia, che la città ha voluto con- traccambiare. A partire dal suo più alto rappresentante a livello istitu- zionale, il Sindaco Massimo Caccia- ri, che nella mattina del 21 giugno, data dell’Academy Day, ha ricevuto nel suo studio nel Palazzo del Co- mune, una rappresentanza dell’Ac- cademia guidata dal suo Presidente e dalla Presidente di Missione Futu- ro Ong Carmen Seidel. Al Primo Cit- tadino è stata conferita la massima onorificenza dell’organizzazione, la carica di “Membro Onorario del Se- nato Accademico”. Altre, significati- ve, dimostrazioni della riconoscen- za della città nei confronti della SEGUE A PAGINA 2 1 n L’ANNUALE MANIFESTAZIONE DELL’AEREC SI È SVOLTA NELLA CITTÀ LAGUNARE L’Academy Day 2008 a Venezia nel nome del Made in Italy I PREMI AEREC ALLA CARRIERA TRA IMPRENDITORIA E SPETTACOLO (servizio a pag. 7) GIANFRANCO D’ANGELO LITTLE TONY Il prossimo evento AEREC, che prevede un convegno sulle tematiche degli investimenti all'estero e la conviviale di fine anno, avrà luogo a Roma il 5 dicembre. Il programma dettagliato sarà comunicato a breve a tutti i soci. Un momento della Convocazione Accademica all’Ateneo Veneto di Arti, Scienze e Lettere

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ITALIA OPEROSA - Bimestrale di cultura ed attualità. Autorizzazione Tribunale di Roma n. 16862 del 9/6/1977. Direzione, Redazione, Amministrazione: C&C Communications Srl, Via Sebino, 11 - Tel. 06.855.59.75 - 06.85.38.71.51 Fax 06.841.45.31Direttore Responsabile: Ernesto Carpintieri. Sped. Abb. Post. Gr. IV 70% - Grafica ed impianti: LineArt (Roma). Stampa: Spada (Ronciglione) Riservato ogni diritto di riproduzione, anche parziale, senza l’autorizzazione scritta dell’editore - Finito di stampare nel mese di Settembre 2008. - COPIA OMAGGIO

ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA EUROPEA PER LE RELAZIONI ECONOMICHE E CULTURALI

• I T A L I A O P E R O S A •ANNO XXX N.3-4 MAGGIO-AGOSTO 2008

Per la prima volta l’AcademyDay, l’appuntamento che ognianno l’Accademia Europea

per le Relazioni Economiche e Cul-turali organizza per i suoi membri,si è svolta non a Roma, sede di tut-te le sue edizioni fino al 2007, ma aVenezia. La scelta della città lagu-nare è stata motivata dal Presiden-te Ernesto Carpintieri in omaggioad “un ambiente coeso, eccezionale,che ben rappresenta tutta l’econo-mia del Triveneto” ma anche peramore di una città conosciuta ed in-vidiata in tutto il mondo, simbolo diun’Italia che esporta le sue eccel-lenze ovunque, attraverso un Madein Italy nel cui segno si è svolta l’in-tera iniziativa.Un amore, quello dell’AEREC perVenezia, che la città ha voluto con-traccambiare. A partire dal suo piùalto rappresentante a livello istitu-zionale, il Sindaco Massimo Caccia-ri, che nella mattina del 21 giugno,data dell’Academy Day, ha ricevuto

nel suo studio nel Palazzo del Co-mune, una rappresentanza dell’Ac-cademia guidata dal suo Presidentee dalla Presidente di Missione Futu-ro Ong Carmen Seidel. Al Primo Cit-tadino è stata conferita la massimaonorificenza dell’organizzazione, lacarica di “Membro Onorario del Se-nato Accademico”. Altre, significati-ve, dimostrazioni della riconoscen-za della città nei confronti della

SEGUE A PAGINA 2

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n L’ANNUALE MANIFESTAZIONE DELL’AEREC SI È SVOLTA NELLA CITTÀ LAGUNARE

L’Academy Day 2008 a Venezianel nome del Made in Italy

I PREMI AEREC ALLA CARRIERA TRA IMPRENDITORIA E SPETTACOLO(servizio a pag. 7)

GIANFRANCO D’ANGELO LITTLE TONY

Il prossimo evento AEREC, che prevede un convegno sulle

tematiche degli investimentiall'estero e la conviviale di fine anno,

avrà luogo a Roma il 5 dicembre.Il programma dettagliato sarà

comunicato a breve a tutti i soci.

Un momento della Convocazione Accademica all’Ateneo Veneto di Arti, Scienze e Lettere

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scelta dell’AEREC sono state mani-festate attraverso la concessione delprestigioso Ateneo Veneto di Arti,Scienze e Lettere, messo a disposi-zione dal Presidente Prof. AntonioAlberto Semi, per il Convegno pro-mosso dall’Accademia e per la Con-vocazione Accademica e del Casinòdi Venezia, grazie al suo PresidenteProf. Mario Pizzigati, concesso perla Cena di Gala, che ha conclusouna giornata ricca di emozioni.Al termine del convegno svoltosi nelpomeriggio del 21 (ampiamente do-cumentato in altra parte del giorna-le), un’altra importante attestazionedi stima per l’Accademia è arrivatadal Dott. Franco Fontana, Ammini-stratore Delegato del Gazzettino diVenezia, il più importante e diffusoquotidiano della città lagunare, ilquale è intervenuto alla riunionedell’Ateneo per confermare che lascelta di portare l’AEREC a Venezia“è una scelta non priva di significa-to poiché la stessa storia di Veneziasimboleggia i principi fondanti del-l’AEREC in termini di apertura al-

l’internazionalità, in termini di im-prenditorialità e in termini di soli-

darietà.”Presentata con ilconsueto garbo everve dall’Accade-mico Avv. FlaminioValseriati, la Convo-cazione Accademicadell’AEREC si èaperta con una pro-lusione del Presi-dente che nel salu-tare i nuovi membridel consesso, che daqui a poco avrebbe-ro avuto l’investitu-ra ufficiale di Acca-demici, ha osservatocome la maggiorparte di loro anno-verino nel loro ex-cursus personale eprofessionale un impegno plurien-nale e fattivo nell’ambito sociale.Impegno puntualmente segnalato

anche nelle ‘citations’, la cui letturaha accompagnato il conferimentodel titolo di Accademico, unitamen-te alla consegna del diploma e delleinsegne, secondo un Cerimonialeche si ripete ormai da molti anni mache dispensa ancora profonde emo-zioni sia in coloro che compiono illoro ingresso nell’AEREC diventan-do così, come ha ricordato il Presi-dente “parte integrante del tessutodell’Accademia” che nei numerositestimoni, tra i quali si annoveranoAccademici provenienti da ogni par-te d’Italia che per un paio di giornisottraggono tempo alle loro attivitàprofessionali e private per manife-stare il loro attaccamento all’orga-nizzazione.Il successo dell’iniziativa veneziana,tuttavia, è anche in gran parte lega-to al fattivo impegno profuso da treAccademici. Si tratta di GianfrancoCoccia, Giannantonio Bresciani eLuigi Rollo, ciascuno dei quali è daqualche tempo informalmente re-sponsabile di un Distretto ma che inquesta occasione hanno visto l’uffi-cializzazione dei loro incarichi:

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La platea della Convocazione Accademica veneziana

Gianfranco Coccia, Luigi Rollo e Giannantonio Bresciani, Responsabili dei Distretti AEREC nel Triveneto

Massimo Cacciari Membro Onorario del Senato Accademico AEREC

La delegazione AEREC ricevuta dal Sindaco di Venezia Massimo Cacciari

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Gianfranco Coccia Presidente delDistretto del Veneto, GiannantonioBresciani Presidente del Distretto diVerona e Luigi Rollo Presidente del

Distretto di Treviso.Conclusa la prima parte ufficialedella Convocazione Accademica, ilPresidente Carpintieri ha voluto, co-me consuetudine, informare i pre-senti sulla meritoria attività del‘braccio umanitario’ dell’AEREC,Missione Futuro ONG, presieduta daCarmen Seidel, moltoapplaudita al terminedella presentazione.Con l’ausilio di alcunediapositive, il Presi-dente ha illustrato lostato dei progetti incorso della organizza-zione umanitaria, inmassima parte soste-nuti con le donazionidegli stessi Accademi-ci. Dal presidio sanita-rio a Songon, in Costad’Avorio, ormai pros-simo all’inaugurazio-ne al termine di unalunga serie di rinviidovuti alla situazioneinstabile nel paeseafricano alla coopera-tiva delle donne in co-stituzione nella stessalocalità fino al finan-

ziamento di un orfano-trofio in Cameroun.Prima di lasciare l’Ate-neo Veneto di Arti,Scienze e Lettere, si so-no avvicendati gli inter-venti di alcuni tra gli Ac-cademici più partecipidelle iniziative promossein vari settori dall’AE-REC.Il Consigliere Diplomati-co AEREC, Prof. France-sco Petrino, ha volutoribadire come l’Accade-mia non sia soltanto unalobby di professionisti edi imprese, ma abbia fi-nalità derivate da unaparticolare sensibilità

verso il sociale. “Nell’ambito di talifinalità, insieme ad alcuni compo-nenti dell’AEREC abbiamo recente-mente costituito il Movimento dei

Pensionati Cattolici. Quella dei pen-sionati in Italia è una vera e propriaemergenza: abbiamo nel nostroPaese 14 milioni e mezzo di pensio-nati di cui almeno 9 milioni sono co-stretti a vivere con pensioni chevanno da 300 a 650 euro. La nostraazione è quindi finalizzata a com-

battere questa ingiustizia sociale at-traverso la promozione di attivitàlegislative e iniziative di varia natu-

ra. Un programma, il nostro, serio,fondato e desideroso di migliorarele condizioni dei meno abbienti.”Il Dott. Roberto Tassinari, Amba-sciatore AEREC per il Sudan, si oc-cupa di relazioni internazionali e haillustrato il lavoro da lui svolto negliultimi mesi. “L’AEREC èda tempo impegnata nelcampo delle internazio-nalizzazioni che è cosadiversa da esportareprodotti dal nostro pae-se verso altri. Nel gen-naio scorso, in Came-roun, abbiamo avuto al-cuni incontri governativiprendendo nota di quel-le che erano le loro ne-cessità, abbiamo quindiindividuato un’impresache ha manifestato inte-resse ad investire in Ca-meroun, dove abbiamocostituito una società lo-cale, d’accordo con ilMinistero competenteche ci ha indicato le mo-

dalità per l’ottenimento delle licen-ze, ed ora siamo in fase di decollo.Questo è un esempio pratico di ciò

che sappiamo e dobbia-mo fare.”Nei paesi emergenti, ol-tre ai progetti umanita-ri, ci sono da realizzaretutta una serie di inter-venti, che una volta era-no appannaggio dell’Ita-lia, attinenti alle infra-strutture, alle ferrovie,alle strade, alle teleco-municazioni, all’arredourbano e così via e cheoggi vengono realizzatidai portoghesi, dai bul-gari, dai rumeni, daglispagnoli, da tutti, fuor-ché dagli italiani. E direche c’è tanto da fare neipaesi in via di sviluppo,e non solo nella faseprogettuale e realizzati-

va ma anche nella formazione, adesempio nel campo delle telecomu-nicazioni, per citare un settore nelquale sono personalmente impe-gnato. È facilmente prevedibile,inoltre, che se una società riesce afar bene certe cose, riuscirà ad al-

largare la sua operatività ad altripaesi.”Restando nell’ambito degli scopidell’AEREC in campo economico ecommerciale, il Presidente del Di-stretto AEREC del Friuli Dott. Tom-maso Napolione ha presentato agliAccademici una iniziativa che avevaavuto il suo battesimo ufficiale allaConvocazione Accademica svoltasiil 29 marzo scorso nella Villa Ca’Marcello a Levada di Piombino De-se, in provincia di Padova. “È inprogramma la costituzione” – haannunciato Napoleone, “di una so-cietà di capitali che saprà rappre-sentare al meglio i servizi nei con-fronti degli Accademici e delle loroattività. L’AEREC Business Corpora-tion, questo il nome della società,avrà sede legale a Roma, con l’AE-REC come socio di riferimento, epartirà con un capitale di base che

Francesco Petrino

Tommaso Napolione

Franco Fontana

Il Presidente del Casinò di Venezia Mauro Pizzigati con Little Tony ed Enrico Moretti Polegato

Roberto Tassinari

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resterà aperto per un anno per con-sentire agli Accademici interessatidi entrare a farne parte.”Quindi la Convocazione Accademicaè proseguita nello splendido Salonedelle Feste del Casinò di Venezia,con il conferimento del ”Premio In-

ternazionale Donna di SuccessoAEREC”, un prestigioso riconosci-mento che AEREC ha istituito da al-cuni anni per mettere in luce quelleprofessionalità che assumono valo-re emblematico in quanto rappre-sentano il rafforzamento del ruolodella donna nel tessuto economico esociale internazionale. Il riconosci-mento è andato alla D.ssa CaterinaDella Torre, Imprenditrice e Presi-dente per il Friuli Venezia Giuliadell’AIDDA, Associazione Imprendi-trici Donne e Dirigenti d’Azienda,alla D.ssa Mara Borriero, imprendi-trice e Presidente Aidda per il Vene-to e il Trentino Alto Adige, allaD.ssa Anna Maria Cova, titolaredello Studio Pilates Srl e all’Avv. Ti-ziana Volpes, Amministratore Uni-co della Società Milano Centro Srl,del Gruppo Volpes Case, nonchéAmministratore della società VolpesFranchising.

L’altro prestigioso riconoscimentoassegnato nel corso dell’AcademyDay è stato il “Premio Internazio-nale alla Carriera AEREC” con ilquale l’Accademia rende omaggio aillustri personaggi del mondo delgiornalismo, della musica, dell’in-

formazione, del cinema e della cul-tura. Il prestigioso riconoscimentopremia i risultati conseguiti nell’ar-co della carriera, affermando nelcontempo l’eccellenza raggiunta incampi strategici del panorama cul-turale ed imprenditoriale italiano einternazionale.Il Premio alla Carriera per il Teatroè stato assegnato all’attore Gian-franco D’Angelo, il quale ha volutofare regalo ai presenti di un bellissi-mo monologo, applauditissimo dallaplatea.Grande entusiasmo ha suscitato an-che l’annuncio del premio, assegna-to per la sua Carriera in campo mu-sicale a Little Tony. Il cantante di“Cuore matto” e “Riderà”, che an-novera in mezzo secolo di attivitàben 20 milioni di dischi venduti, 10partecipazioni al Festival di Sanre-mo e 15 film interpretati, ha volutoanch’egli fare omaggio della sua ar-

te, coinvolgendo il pubblico nel can-tare insieme a lui alcuni dei suoi in-tramontabili successi.Il conferimento del Premio alla Car-riera per la Managerialità al Prof.Mauro Pizzigati, ha offerto l’occa-sione al Presidente del Casinò di Ve-nezia di poter esprimere la sua sod-disfazione di padrone di casa: “Sonoestremamente lieto che il Casino diVenezia abbia potuto ospitare que-sta manifestazione importante, peril suo carattere di internazionalità eperché l’AEREC è un’associazioneche certamente dà rilievo all’eccel-lenza nel campo della cultura, del-l’arte, dell’economia e dell’impresa.Di solito l’Accademia si riunisce agiugno a Roma e mi sembra che sia-no tutti contenti dell’eccezione; ineffetti Venezia è una cornice degnadell’importanza della manifestazio-ne. In particolare qui al Casinò diVenezia siamo in un ambito dove sirespira un’aria storica, è il palazzolocale più importante sotto il profiloartistico nel passaggio dal gotico ve-neziano al Rinascimento. Qui haabitato tra l’altro Richard Wagnerche è addirittura morto in questesale che ospitano oggi un museo alui dedicato. Io credo che anche il

carattere aulico di queste sale abbiacontribuito a rendere solenne e an-che – perché no? – gioiosa questamanifestazione. Da tempo ormaiabbiamo aperto il palazzo a manife-stazioni diverse da quelle che costi-tuiscono il nostro core-business cioèl’attività da gioco e certamente an-che questa è un’occasione in cui ab-biamo unito felicemente la filosofiadel casinò alla cultura.”Il Premio AEREC alla Carriera perl’imprenditorialità è stato quindiconferito al Dott. Mauro MorettiPolegato, Presidente di Geox, as-sente perché impegnato per lavoroall’estero, ma rappresentato dal fi-glio Enrico, Vice Presidente dellasocietà e alla D.ssa Maria Luisa Ba-no Roncato, Amministratore Dele-gato di Roncato Ciak, concludendocosì la parte ufficiale della Convoca-zione Accademica.L’Academy Day ha riservato però al-

tri bei momenti agli Accademici e ailoro ospiti, con le esibizioni della can-tante Anna Vinci e del pianista Fran-cesco Carraro, prima del congedodel Presidente che ha dato a tutti ap-puntamento a Roma, per la riunioneconviviale di fine anno. Non senzaringraziare gli Accademici che daogni parte d’Italia non hanno volutofare mancare la loro presenza allostraordinario Academy Day 2008,ovvero Rosanna Acunzo Papetti, Pas-quale Ascione, Michele Bajetti, Ger-

mano Benincaso, Giannantonio Bre-sciani, Francesco Calabrese, France-sco A. Caputo, Pietro Casamassima,Federico Casetta, Lidia Cardinale,Cosimo Chechile, Gianfranco Coccia,Francesco Cudìa, Giovanni Fellin,Agostino Ferro, Mons. Vittorio For-menti, Alessandro Fortunati, MonicaIntrona, Massimo Invernizio, Cristia-no Lava, Luigi Ledda, Bruno Maglioc-chetti, Annamaria Mandara, PatriziaMarin, Catello Marra, Giuseppe Mat-tiazzo, Gerardo Molendini, Ciro Mo-netta, Massimiliano Mungo, Tomma-so Napolione, Massimo Navach, Ste-fano Guido Peola, Andrea Perron-Ca-bus, Francesco Petrino, Luigi Rollo,Fabio Rossello, Franca Rossi, Gian-mauro Shermann Nigretti, MicheleSica, Umberto Stranieri, VincenzoTagliaboschi, Aldo Taietti, RobertoTassinari, Flaminio Valseriati e PaoloZambonardi.

Patrizia Tonin

Un momento dell’esibizione al pianoforte del pianistaFrancesco Carraro

La cantante Anna VInci

Catello Marra e Pasquale Ascione

Un momento della Cena di Gala al Casinò di Venezia

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DINO DE LONGHIDopo una breve ma formativa esperienza come tec-nico impiantista, nel 1974 Dino De Longhi iniziavauna attività in proprio come progettista di impiantitecnici ed idraulici. La sua carriera imprenditorialeprende il via pochi anni dopo, quando rileva una pic-cola attività nel campo del trattamento chimico del-l’acqua, cui riesce a dare un tale impulso da poter in-globare, qualche anno dopo, una società del GruppoFiat. Nel 1991 De Longhi ha iniziato a diversificare lesue attività acquistando le quote di maggioranza re-lativa di una società affermata nel settore occhiali, di-segnandone il rilancio e sempre negli anni ’90 avviacon successo una serie di consorzi per l’esportazionein Russia e Paesi dell’ex Unione Sovietica di macchi-ne e prodotti vari. Nel 1988 era entrato intanto anchenel settore immobiliare costituendo una società e av-viando in seguito anche una società operante nel set-tore turistico ed una nel settore del benessere e deiservizi. Da sempre impegnato in politica, già sindacodi Montebelluna, attualmente Dino De Longhi è Ca-pogruppo in Consiglio Comunale del Gruppo Autono-mo.

REMO FACCHINELLOPrima di intraprendere la libera professione di Dotto-re commercialista e revisore contabile, Remo Facchi-nello è stato per oltre tre anni segretario generale delCentro Educazione Culturale Agricola Trevigiana aCastelfranco Veneto, operando attivamente a fiancodi illustri personaggi ed imprenditori della provinciadi Treviso e partecipando intensamente all’evoluzio-ne dell’attività agricola nel Veneto nel passaggio dal-la conduzione familiare alla meccanizzazione. Oggi,accanto all’intensa attività professionale, alla passio-ne per il lavoro, alla sua conoscenza tecnica ed am-ministrativa, Remo Facchinello ricopre cariche dicontrollo presso qualificate aziende italiane nonchépresso istituti bancari e in società di prodotto dellestesse. La spiccata sensibilità ai temi sociali ed in par-ticolare alla difesa dei più deboli, ha portato Facchi-nello ad essere, tra l’altro socio fondatore e tesorie-re dell’associazione benefica Uta Onlus, che raccogliefondi ed aiuta due ospedali del Fatebenefratelli nelTogo e nel Benin impegnati nella cura dei poliomeni-tici, dei bambini poveri e denutriti e di persone colpi-te dall’Aids.

FRANCESCO GAZZOLINel corso della propria vita professionale, France-sco Gazzoli ha affrontato nel senso più lato i molte-plici aspetti di un settore che può essere perfetta-mente identificato con le esperienze e le competen-ze dell’imprenditore e della sua azienda, la Sofitel:dalla progettazione alla sperimentazione, dalla co-struzione all’esercizio, articolando il proprio saperein ambienti applicativi anche molto diversi tra loro,dall’elettronica alla meccanica più raffinate, ai si-stemi per la didattica dell’emergenza, agli studi sul-l’ergonomia applicata al settore, alla produzione disoftware, muovendosi con agilità dai sistemi mobiliper l’emergenza orientati al settore ferroviario aquelli per aerei e navi, passando per realizzazionifisse e mobili di ogni tipo. Sotto l’impulso del suo ti-tolare, quindi, l’azienda è divenuta uno dei marchiprimari nel settore delle centrali operative e dei si-stemi per gli enti che vivono e lavorano nell’emer-genza e nella tutela della vita umana, impegnando-si anche nel settore della formazione con la realiz-zazione di centri di sperimentazione e studio perUniversità estere.

PATRIZIA MARTELLOLaureata in Economia e Commercio presso l’Univer-sità di Padova, Patrizia Martello è partner di uno stu-dio di consulenza tributaria con sedi a Verona, Mila-no e Monaco di Baviera e di uno studio di Avvocati In-ternazionalisti a Francoforte, membro di un GruppoEuropeo di Interesse Economico. Consulente contabi-le, amministrativo e tributario di varie aziende siaitaliane che estere, Patrizia Martello è esperta di te-matiche fiscali e civilistiche in ambito societario,esperta in operazioni straordinarie in imprese egruppi e consulente tecnico di vari tribunali. Tra levarie esperienze da lei affrontate in una attività ultra-ventennale, vi è quella Assessore tecnico del Comunedi Verona con deleghe al patrimonio, all’economato ealle politiche comunitarie e di organizzatrice di nu-merosi convegni di carattere tecnico-professionale ri-volti a colleghi, avvocati, notai, magistrati di livellonazionale e regionale. Tra le varie associazioni cheannoverano Patrizia Martello come membro vi è l’As-sociazione Imprenditori e Professionisti di Verona,della cui Giunta Esecutiva è componente.

STEFANO ROMITOLaureato in Economia e Commercio all’Universi-tà di Verona, Stefano Romito è titolare di unostudio ove da Dottore Commercialista svolge at-tività di Curatore fallimentare e Consulente tec-nico d’Ufficio presso il Tribunale Civile e Penaledi Verona, di consulente fiscale, contabile e so-cietario in società di diritto italiano, di sindacoeffettivo e consigliere non esecutivo in società dicapitali e non quotate tra le quali l’Ente Fiere diVerona e la Fondazione Arena di Verona, di com-ponente l’Organismo di Vigilanza in società quo-tate e di revisore in enti no profit come parte at-tiva nelle singole problematiche degli stessi ap-portando la propria ricca e qualificata esperien-za professionale. Molto attivo in campo culturaleed umanitario, Stefano Romito partecipa alla As-sociazione Veronesi nel mondo, è revisore dellaFondazione riferita all’Opera Don Calabria ed èpartecipe dei Rapporti culturali Italo-Russi at-traverso la costituzione di una associazione cul-turale.

Gli Accademici AERECVenezia, 21 giugno 2008

MARA BORRIEROImprenditrice di rango, Mara Borriero è Presiden-te di una azienda produttrice di attrezzature avi-cole, presente in 42 paesi e titolare di numerosibrevetti internazionali e Presidente di una societàproprietaria dell’Hotel Aries di Vicenza, oltre checonsigliere di una azienda leader in Europa per leattrezzature cunicole e consigliere di una societàper la gestione e sviluppo dell’attività alberghiera.Socia dell’Associazione Imprenditrici e Donne Di-rigenti di Azienda dal 1973, della quale è Presi-dente della delegazione Veneto e Trentino AltoAdige, socia fondatrice dell’Associazione Naziona-le Costruttori di Impianti Zootecnici, Mara Borrie-ro nel corso della sua carriera imprenditoriale èstata destinataria anche di prestigiosi riconosci-menti quali un attestato di benemerenza dellaFiera di Verona per lo sviluppo degli scambi tec-nici commerciali, del Premio Unesco a Trapaniper il contributo dato allo sviluppo di paesi in dif-ficoltà fornendo tecniche industriali per l’agricol-tura e il Premio “L’altra metà del successo: fatto-re D” dalla Camera di Commercio di Vicenza.

ANNA MARIA COVA (VEDI PAG. 12)

CATERINA DELLA TORRELaureata in Economia e Commercio all’Univer-sità di Trieste, Caterina Della Torre ha arric-chito il suo bagaglio formativo conseguendo unMaster in Ingegneria Gestionale d’Impresapresso l’Università degli Studi di Udine. Dopoalcune significative esperienze nella DirezioneFinanziaria della Electrolux Italia, nella Divi-sione Audit della Arthur Andersen & Co, e nel-la Direzione Amministrazione Finanza e Con-trollo della Catalpe Spa, attualmente CaterinaDella Torre ricopre la carica di Vice Presiden-te e Amministratore Delegato di Silenzia Spa,un azienda di medie dimensioni che produce ecommercializza mobili per casa con un merca-to worldwide e un prodotto finalizzato ad untarget medio-alto. Già membro del Consigliod’Amministrazione della Friulia Lis, CaterinaDella Torre è Presidente della Delegazione delFriuli Venezia Giulia dell’Associazione Impren-ditrici e Donne Dirigenti di Azienda e membrodel Comitato Direttivo Settore Legno di Unin-dustria Pordenone.

TIZIANA VOLPESLaureata in Giurisprudenza presso l’Università diRoma La Sapienza, conseguito il titolo di avvoca-to presso la Corte d’Appello della capitale, Tizia-na Volpes fin da giovanissima ha seguito con pas-sione e competenza l’attività di famiglia in campoimmobiliare, a lungo responsabile dell’area con-tratti della Finanziaria Volpes & Figli. Attualmen-te è quindi Amministratore della società VolpesFranchising con specifica responsabilità per l’a-rea commerciale e le relazioni istituzionali non-ché Amministratore Unico della Società MilanoCentro Srl, del Gruppo Volpes Case, che ha duesedi operative a Milano e Roma e che svolge atti-vità di intermediazione immobiliare in Italia e ne-gli Emirati Arabi. Tiziana Volpes ha saputo piùvolte utilizzare le sue capacità organizzative nel-la promozione di iniziative a scopo benefico, co-me quelle sociali, culturali e sportive da lei idea-te e svoltesi nel 2002 con il sostegno del Sottose-gretario al Ministero degli Esteri e l’Ambasciatadel Principato di Monaco in Italia che hanno con-sentito di raccogliere fondi da devolvere all’Asso-ciazione Anjos Da Guarda impegnata nell’assi-stenza ai bambini indigenti dello Stato di Bahia.

Premio Internazionale Donna di Successo

Mara Borriero

Caterina Della Torre

Tiziana Volpes

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PREMIO AEREC ALLA CARRIERA PER LA MANAGERIALITÀMAURO PIZZIGATI

Laureato in Giurisprudenza pres-so l’Università di Padova, MauroPizzigati è titolare di studi profes-sionali in Mestre e in Venezia eabilitato all’esercizio della profes-sione forense anche presso le Ma-gistrature Superiori. Professoreuniversitario presso la Facoltà diEconomia di Venezia, già presi-dente del Consiglio dell’Ordine Di-strettuale degli Avvocati di Vene-zia, Mauro Pizzigati è oggi Presi-dente dell’Unione Triveneta deiConsigli dell’Ordine degli Avvocati

e consulente delle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia. Presidente dinumerose Commissioni professionali, egli ha partecipato ai lavori per lariforma del diritto societario in qualità di componente della Commissio-ne Vietti. Consigliere comunale dal 1993 al 1999 e candidato a sindacodi Venezia nel 1997, Mauro Pizzigati è molto attivo anche in ambito so-ciale, promuovendo iniziative di rilievo di livello locale e nazionale. At-tualmente presiede il Consiglio di Amministrazione del Casinò di Vene-zia, la società Venezia Marketing & Eventi SpA e dal 2007 Federgioco,l’associazione italiana dei casinò.

PREMIO AEREC ALLA CARRIERA PER L’IMPRENDITORIAMARIO MORETTI POLEGATO

Dopo aver effettuato studi di enolo-gia, Mario Moretti Polegato si è de-dicato alle attività imprenditorialidella famiglia, attiva nel settoreagricolo e vitivinicolo da tre genera-zioni finché a metà degli anni ’90, aseguito dell’invenzione della calza-tura con suola in gomma imper-meabile e traspirante, non ha intra-preso l’attività nel settore delle cal-zature. Nasce così la Geox, uno deimarchi più popolari a livello inter-nazionale del settore calzaturiero,del quale Mario Moretti Polegato èPresidente, fondatore del Gruppo eprincipale azionista. Dal 1994, an-no in cui ha ricevuto da Confindu-stria, il Premio Italiano della Creati-

vità, l’imprenditore è stato destinatario di innumerevoli riconoscimenti perla sua attività tra i quali ricordiamo il premio di Ernst & Young, Borsa Ita-liana ed Il Sole 24 Ore per il migliore utilizzo strategico a livello nazionaleed internazionale delle leve e delle opportunità offerte dal mercato, unitealla costante capacità di innovare e la nomina a “Miglior Imprenditore Ita-liano nel Mondo” assegnatogli dalla stessa Ernst & Young Global nel 2003,oltre alle Lauree Honoris Causa conferitegli dall’Università di Scienze Agri-cole e di Medicina Veterinaria di Timisoara, in Romania, dalla facoltà diEconomia e Commercio dell’Università di Verona e dall’Università Ca’ Fo-scari di Venezia in Chimica e compatibilità ambientale.

PREMIO AEREC ALLA CARRIERAPER IL TEATROGIANFRANCO D’ANGELOFormatosi come cabarettista sulpalcoscenico del noto teatro roma-no del Bagaglino, Gianfranco D’An-gelo è stato ben presto richiesto incinema e in televisione, dove a par-tire dai primi anni ’70 è una pre-senza assidua e molto gradita dalpubblico. Dopo una serie di grandisuccessi tra i quali quello ottenutocon la trasmissione “La sberla”, nel

1983 l’attore è approdato sulle reti Fininvest dove da una sua idea e di al-cuni amici è nato uno dei programmi più seguiti della storia della televisio-ne, “Drive In”. Conduttore anche della prima stagione del programma“Striscia la notizia” insieme ad Ezio Greggio, nel 1993 Gianfranco D’Ange-lo è tornato alla Rai per prendere parte a diversi programmi ma intanto haripreso anche i contatti con l’amato teatro e in particolare con gli autoriGarinei & Giovannini, con i quali aveva già lavorato nel 1972 interpretan-do una parte di rilievo nel musical “Alleluja brava gente”. Dal 1990, annodella sua rentrèe come protagonista dello spettacolo campione di incassi“Niente sesso siamo inglesi” di Garinei & Giovannini, Gianfranco D’Angelonon ha più smesso di calcare i migliori teatri di tutta Italia, riprendendo piùvolte spettacoli di grande successo come “Il gufo e la gattina” di Meinhoff,“Il padre della sposa” e “Indovina chi viene a cena” nel ruolo che fu diSpencer Tracy.

PREMIO AEREC ALLA CARRIERA PER LA MUSICALITTLE TONYInteressatosi alla musica da giovanis-simo grazie alla passione del padre,Antonio Ciacci – questo il vero nome diLittle Tony – inizia a calcare molto pre-sto i palcoscenici finché nel 1958 nonviene notato da un impresario ingleseche lo porta in Inghilterra insieme aifratelli. Trascorrerà lì alcuni anni, ot-tenendo grande successo con i suoispettacoli ed incidendo numerosi 45giri, in gran parte nello stile emergen-te del rock’n’roll del quale diventeràuno degli alfieri nel nostro paese. Tor-nato in Italia nel 1961, partecipa al Fe-stival di Sanremo insieme ad Adriano Celentano classificandosi al 2° posto ed ini-ziando così una carriera discografica tra le più eclatanti della storia della musi-ca leggera italiana, con successi che restano regolarmente in testa alle classificheper settimane come “Cuore matto” o “Riderà”, popolari anche al di fuori dei con-fini nazionali, in molti paesi europei e in America latina. Una stella, quella di Litt-le Tony, che non si è mai appannata nel corso degli anni, con una popolarità sem-pre rinnovata da nuove canzoni, da apparizioni televisive, da spettacoli dal vivoin ogni angolo della penisola e all’estero. Recentemente ha partecipato per la de-cima volta al Festival di Sanremo con il brano “Non finisce qui”, raccogliendo an-cora ampi consensi sia da parte della critica che del pubblico.

PREMIO AEREC ALLA CARRIERA PER L’IMPRENDITORIAMARIA LUISA BANO RONCATODopo una breve esperienza in una azienda in provincia di Torino, Ma-ria Luisa Bano Roncato, più co-munemente conosciuta come Ma-risa, tornava nel paese d’origine,Campodarsego, in provincia diPadova, dove conosce la famigliaRoncato della quale farà parte econ la quale inizia anche una lun-ga collaborazione. Dell’aziendaRoncato, produttrice di articoliper il viaggio, Maria Luisa BanoRoncato inizia a curare la gestio-ne commerciale e contabile, pas-sando poi ad organizzare la retedi vendita in Italia e contribuendofattivamente alla trasformazionedell’azienda da impresa artigiana a Società per Azioni. Nel 1996, di-venta quindi Legale Rappresentante della società che contestualmentemuta la sua denominazione in “Ciak Roncato” e prosegue la conquistadei mercati di tutto il mondo, con tentativi di imitazione da parte di nu-merose aziende sia nelle forme che nei colori e nei materiali dei pro-dotti. Dal 2000, Maria Luisa Bano Roncato inizia anche a partecipareattivamente alla vita politica, candidandosi per la Regione Veneto esuccessivamente essendo eletta consigliere del proprio Paese, Campo-darsego, e nominata Assessore alle attività produttive, carica che rico-pre tutt’ora.

I Premi AEREC alla Carriera

Enrico, figlio di Mario Moretti Polegato e VicePresidente della Geox, alla sua prima uscita pubblica intale veste, è intervenuto alla Convocazione Accademica

dell’AEREC a nome del padre impegnato all’estero

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Nato a Lodi, Piergiacomo Ferrarisi è laureato in Giurisprudenza

a Milano, seguendo successivamen-te un corso postuniversitario a Tori-no per l’organizzazione aziendale.Per diverso tempo, quindi, Piergia-como Ferrari è stato Direttore Gene-rale di Federlegno Arredo, una as-sociazione che tutela e rappresentagli interessi della filiera industrialeche va dalla lavorazione della mate-ria prima legno alla produzione diarredamento e di accessori ma an-che Amministratore Delegato dellaSrl da essa interamente controllata,vero e proprio braccio operativo del-la Federazione, incaricata di gestirele partecipazioni di vari organisminonché i progetti economici di servi-zio alle imprese scelti dalla Federa-zione. Principale ambito di azione diFederlegno Arredo srl è lo sviluppodi manifestazioni fieristiche; attra-verso il suo impegno di Amministra-tore Delegato della società, Piergia-como Ferrari ha dunque maturatouna qualificata esperienza nel setto-re fieristico che lo ha portato allanomina di Commissario Straordina-

rio di Fiera Milano, poi di Vicepresi-dente vicario e amministratore dele-gato di Fiera Milano Spa, di Presi-dente dell’Associazione Esposizionie Fiere Italiane (AEFI) e di Presiden-te Emeca, l’Associazione GrandiQuartieri Fieristici Europei.Dall’inizio del 2008 PiergiacomoFerrari è Presidente dell’Expo Veni-ce, una Società nata con l’obiettivodi promuovere la vocazione storicadi Venezia quale luogo di scambio

culturale e commerciale, vetrina in-ternazionale di prodotti e servizi.Sotto la guida autorevole del suoPresidente, Expo Venice si proponenon come gestore di spazi, ma comeorganizzatore di eventi fieristici,rendendo Venezia un’area espositi-va “policentrica”: Marittima, Giu-decca, San Giorgio, Arsenale, Lido,Parco di San Giuliano, Vega ParcoScientifico e tecnologico, ecc.. Neisuoi primi mesi di attività, quindi,

Expo Venice ha già realizzato eventi– in particolare legati al mondo nau-tico - in Marittima (Salone NauticoInternazionale di Venezia), presso ilMolino Stucky Hilton alla Giudecca(Passion, Yachts & Emotions), al Ve-ga (The Future Boat & Yacht VeniceConvention) e in Arsenale (MareMaggio).Egli è inoltre Presidente del Comita-to Promozione e sviluppo dell’Osser-vatorio per la Comunicazione Cultu-rale ed Audiovisiva (OCCAM), un or-ganismo creato dall’Unesco e colle-gato all’ONU con sede mondiale aMilano che riunisce oltre 100 istitu-zioni che lavorano per la diffusionedell’informazione e delle tecnologieper la comunicazione nei paesi invia di sviluppo e agisce in stretta co-operazione con le più importanti or-ganizzazioni internazionali con loscopo di estirpare la povertà attra-verso un sapiente uso delle tecnolo-gia.Piergiorgio Ferrari è Presidente delComitato Garanti dell’AssociazioneEsposizioni e Fiere Italiane (AEFI).

P.T.

ACCADEMICO AEREC

PIERGIACOMO FERRARI

Nata a Cagliari, Donatella Me-reu ha conseguito la Laurea

in Psicologia per poi frequentareuna Scuola di Specializzazionequadriennale post-laurea in Tera-pia Psicoanalitica relazionale edaffrontare un iter formativo per-sonale decennale nell’ambito del-la psicoterapia psicanalitica e delprofondo. Iscritta all’Albo degliPsicologi ed elenco degli Psicote-rapeuti della regione Veneto, abi-litata all’esercizio della professio-ne Psicoanalitica e Psicoterapica,dal 1991 Donatella Mereu è impe-gnata in attività sociale e sanita-ria di prevenzione e cura nell’am-bito dell’antisocialità, dei disturbipsichiatrici e del diritto minorile,della prevenzione in ambito cri-minologico e nella formazione,collaborando con i servizi territo-riali, i tribunali per i minori e glienti preposti alla tutela e alla cu-ra, oltre alle organizzazioni istitu-zionali. Oltre a ciò, è Dirigente cli-nica di diverse Strutture Tutelariterapeutiche, residenziali, minori-li (comunità terapeutiche e di

pronta accoglienza) presso enti diformazione, informazione e ricer-ca per la tutela per la cura delbambino, attività nelle quali hasaputo profondere i suoi interessie studi in ambito psichiatrico epsicopatologico e neuropsichiatri-co infantile. Da tali esperienze, èscaturita anche l’iniziativa di fon-dare la Onlus Il Ramo del Cedro,organo per la tutela del minore, dicura, di informazione, formazionee ricerca, riconosciuto quale enteformatore Regionale E.C.M.Specializzata in Criminologiapresso la Jean Monnet di Bruxel-les, Donatella Mereu tiene corsi elezioni in ambito criminologico eclinico forense in diversi Corsi diformazione e Convegni. Ma la suaattività divulgativa è a più largoraggio: pubblicista, autrice del li-bro “Dentro e fuori dal cerchio”(Ed. Sapere), essa collabora con lasua presenza in diverse Rivistespecialistiche nell’ambito dellaPsicoanalisi Clinica e della Psico-logia Giuridica e Forense, è Vice-direttrice della rivista Tema (rivi-

sta di psicoanalisi clinica e foren-se) e Direttrice Scientifica dellaRivista di Psicologia Giuridica Ed.Sapere. Responsabile scientifica di diversieventi formativi in medicina conti-nua nell’ambito della psicologiaclinica, forense-giuridica e della

prevenzione psichiatrica, oltreche di diversi Convegni Nazionalidi Psicologia Giuridica e Psichia-tria forense, attiva come perito diparte e formatore E.C.M., Dona-tella Mereu è tra l’altro membro etesoriere dell’Ordine della Regio-ne Veneta. P.T.

ACCADEMICO AEREC

DONATELLA MEREU

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Nato a Montebelluna, in pro-vincia di Treviso, nel 1949,

Alessandro Battaglia inizia l’atti-vità lavorativa a soli 16 anni conun apprendistato nel settore dellafalegnameria artigiana ma fre-quentando nello stesso tempo deicorsi di studio per disegno indu-striale. A 22 anni, quindi, costitui-sce una azienda per la produzionee la vendita di mobili per la casa:l’impresa, denominata “B&B” sisviluppa rapidamente fino a di-ventare una vera e propria indu-stria che attualmente esporta inmolti paesi europei ed extraeuro-

pei. I mobili “B&B” sono quindioggi sinonimo di gusto moderno edi stile, tanto da essere spesso uti-lizzati come arredo degli studi te-levisivi, oltre a figurare in tanti lo-cali pubblici e privati in Italia e al-l’estero. Dapprima insieme al fra-tello minore Bruno e poi con i figliAntonio e Simone, AlessandroBattaglia ha trovato il modo di svi-luppare le sue innate doti impren-ditoriali diversificando la produ-zione industriale ai complementid’arredo e sviluppando una retedi vendita al dettaglio. La sua ver-satilità lo ha portato quindi ad in-traprendere iniziative nel campodell’agricoltura con progetti di ri-qualificazione fondiaria per laproduzione agricola-enologica epoi, più recentemente, al settoreimmobiliare con programmi di ri-valutazione residenziale e la co-struzione di complessi in zone tu-ristiche italiane ed estere. Nel1996, in virtù dell’attività impren-ditoriale fin lì svolta, AlessandroBattaglia è stato nominato Cava-liere del Lavoro. D.C.

ACCADEMICO AEREC

ALESSANDRO BATTAGLIANato a Livorno nel 1949 ma da

molti anni residente a Pado-va, Guelfo Bosco ha conseguito laLaurea in Giurisprudenza pressol’Università di Bologna, quella inScienze Politiche presso l’Univer-sità di Trieste e, infine, quella inScienze della Sicurezza Economi-ca presso l’Università di Roma –Tor Vergata.L’impegno di studio è stato affron-tato mentre prestava servizio inqualità di ufficiale in Servizio per-manente effettivo nella Guardia diFinanza; Guelfo Bosco ha direttoa Padova la sede della Direzioneinvestigativa antimafia (DIA), isti-tuita nel 1993 a seguito della co-stituzione del Consiglio generaleper la lotta alla criminalità orga-nizzata (1991), con la prioritariafinalità della tutela dell’ordinepubblico. Congedato con il grado di Colon-nello quale Capo di Stato Maggio-re della Regione Calabria dellaGuardia di Finanza, Guelfo Boscovanta una straordinaria attività diservizio, condotta con grande sen-

so di responsabilità e consapevo-lezza del ruolo ricoperto.Oggi, egli svolge l’attività di avvo-cato tributarista presso un propriostudio con sede nella città di Pado-va, annoverando una qualificataclientela che gli rinnova costante-mente la fiducia ben conoscendoed apprezzando le sue qualitàumane e professionali che avevagià messo per molti anni al serviziodella comunità. Patrizia Tonin

ACCADEMICO AEREC

GUELFO BOSCO

Andrea Carraro, nato e resi-dente a Treviso, dopo la ma-

turità classica ha conseguito il di-ploma di Laurea in Medicina eChirurgia a Padova, alternandol’attività di studio e quella lavora-tiva nell’impresa paterna. Profon-damente legato al suo ambito fa-miliare, fin da giovane riesce aconciliare studio, lavoro e nume-rosi viaggi in Italia e all’estero, ariprova di una particolare inclina-zione al contatto umano ed allascoperta di usi e costumi diversi,

maturando peraltro una aperturamentale che si sarebbe rivelataassai utile nel corso del futuro im-pegno professionale. Dopo la lau-rea, si specializza a pieni voti inodontostomatologia e subito vieneassunto nell’omonimo repartodell’Ospedale di Montebelluna(Treviso), impegnandosi nell’atti-vità professionale con passione espirito di servizio. Dotato di altequalità umane oltre che professio-nali, Andrea Carraro riesce conpazienza e competenza ad affron-tare casi clinici complessi, dove lecaratteristiche di fragilità dei pa-zienti (malati gravi e grandi han-dicappati) rendono la gestione dalpunto di vista odontoiatrico assaicomplicata. Stimato professioni-sta del trevigiano, relatore a con-vegni internazionali, convinto as-sertore dell’importanza del pro-prio ruolo pubblico, Carraro af-fronta quotidianamente con impe-gno il suo dovere istituzionale te-nendo sempre in considerazionela centralità e lo stato di sofferen-za del paziente. P.T.

ACCADEMICO AEREC

ANDREA CARRAROAdispetto della sua giovane età,

Anna Maria Girelli Consolaroannovera già una brillante carrie-ra in ambito giornalistico e televi-sivo, oltre che dirigenziale. Nomi-nata a trent’anni Direttore di uncanale televisivo, di cui le viene af-fidato lo start up, per lo stesso ca-nale cura e conduce le principalitrasmissioni. Attualmente AnnaMaria Girelli Consolaro è condut-trice di numerosi programmi tele-visivi; tra questi spicca per gli al-tissimi ascolti “Da Nord a Nord”,format di attualità in onda ognigiorno in prima serata sia in ana-logico (Telecampione) che sul sa-tellite (Sky 833). È autrice e con-duce numerosi documentari dedi-cati alle eccellenze culturali, arti-stiche, scientifiche e imprendito-riali del nostro Paese. Anna MariaGirelli Consolaro, in collaborazio-ne con alcune case di produzioneaudio-visiva, realizza inoltre tra-smissioni e speciali televisivi dedi-cati a enti, istituzioni, associazionie aziende di livello nazionale e in-ternazionale che ne facciano ri-

chiesta. Laureata con il massimodei voti e con la lode in LettereModerne presso l’Università Cat-tolica del Sacro Cuore di Milano,Anna Maria Girelli Consolaro col-labora dal 2002 con Il Corrieredella Sera e con le sue edizioni re-gionali, pubblicando oltre 1500articoli e curando numerosi spe-ciali di Rcs Pubblicità dedicati aglieventi. Lo scorso anno la giornali-sta, in virtù delle sue doti umane eprofessionali, ha ricevuto il Pre-mio Internazionale Donna di Suc-cesso da parte dell’AEREC. D.C.

ACCADEMICO AEREC

ANNA MARIA CONSOLARO

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Laureato con lode alla facoltà diGiurisprudenza presso l’Uni-

versità di Bologna, Maurizio Gar-denal è iscritto all’Ordine degli av-vocati di Milano. Ammesso al Pa-trocinio presso la Suprema corte diCassazione a Roma, ha fondato loStudio legale Gardenal & Associati,che ha sedi a Milano, Conegliano eNew York. Membro e consulentelegale di diverse istituzioni e comi-tati, come l’American Chamber ofCommerce in Italy, il Consolato Usadi Milano, la Camera di Commercioindiana per l’Italia, l’Iba (Interna-tional Bar Association) a Londra el’Afla (American Foreign Lawyers

Association) a New York, per Asso-lombarda Gardenal è consulentelegale nelle tematiche di diritto in-ternazionale societario, commer-ciale e di products liability, materieche insegna anche presso l’IIR (In-ternational Institute of Research) aLondra. Ha realizzato, inoltre, laparte legale della guida operativa“Business in the Usa”, edita nel2003 da Il Sole 24 ore con il patro-cinio dell’American Chamber ofCommerce in Italy. Collabora comeesperto in materia di contrattuali-stica alla realizzazione di New-smercati, la newsletter delle impre-se che operano con le Camere dicommercio italiane all’estero perl’internazionalizzazione. Esperto didiritto (da societario a civile e inter-nazionale), privaty equity, crossborder e merger and acquisition,Maurizio Gardenal ha collaboratoin materia di proprietà intellettua-le, di notifica di atti giudiziari all’e-stero e di assunzione di mezzi diprova con l’editore internazionaleKluwer Law Internazional a Lon-dra e a Boston. Patrizia Tonin

ACCADEMICO AEREC

MAURIZIO GARDENALNato a Scafati, in provincia di

Salerno, nel 1932, a 23 anniErnesto Guida veniva assunto dal-le Ferrovie dello Stato come sem-plice addetto al controllo dei ser-vizi passeggeri ma grazie alle suecapacità in soli cinque anni venivapromosso quale incaricato dellasegreteria generale del diparti-mento di Genova, città nella qualesi era trasferito da ragazzo al se-guito del padre, dirigente delleDogane. A lungo responsabile del-la Direzione Compartimentale diGenova poi a Reggio Calabria, cit-tà della moglie docente di storiadell’arte, Ernesto Guida, pur so-verchiato da tanti impegni fami-liari e professionali, è riuscito a47 anni a coronare il sogno delconseguimento della laurea inScienze politiche con indirizzoamministrativo presso l’Universi-tà degli Studi di Genova.La morte della moglie nel giugnodel 2007 e la necessità di accudi-re da solo una figlia nata prema-turamente ed invalida al 100%,non hanno impedito a Ernesto

Guida di raccogliere le forze edimprimere un nuovo ritmo allasua vita che oggi divide tra Geno-va, Roma e Reggio Calabria, dedi-cando la propria esistenza allosvolgimento di una intensa attivi-tà sociale in favore degli anzianiin difficoltà e degli emarginati chesi ritrovano in totale solitudine.Oltre a ciò, fin dal primo trasferi-mento a Reggio Calabria ove hatrovato grande ispirazione nei for-ti colori mediterranei, egli si dedi-ca ad una attività di saggista dimonografie su vicende di vita vis-suta del sud.

Patrizia Tonin

ACCADEMICO AEREC

ERNESTO GUIDA

Conseguita la laurea in giuri-sprudenza nel 1968, Ignazio

Lo Coco ha conseguito l’abilitazio-ne all’esercizio della professioneforense e dopo aver assolto gli ob-blighi militari, ha vinto il concorsopubblico di Funzionario di Polizia,assegnato quindi alla Questura diVerona, dove ha svolto la funzionedi vice dirigente della SquadraMobile.Nel 1976, quale vincitore del con-corso presso l’Avvocatura del-l’Inps, Lo Coco dirige, dapprima,l’Ufficio di Aosta e poi quello diCuneo. Trasferito a Roma pressoil Servizio Legale della DirezioneGenerale, viene assegnato al Set-

tore Contenzioso Pensionistico cu-rando la redazione dei ricorsi econtroricorsi per la Corte di Cas-sazione. Dal 1991, egli cura latrattazione di tutti gli affari civili,penali ed amministrativi della se-de Inps di Pomezia, dove, tuttora,svolge le funzioni di Coordinatoredell’Ufficio dell’Avvocatura. Ha ri-coperto, inoltre, l’incarico di Ma-gistrato onorario della Pretura diRoma e, presso diverse scuole diPolizia di Stato, è stato docente diDiritto Penale e Procedura Pena-le. Dal 2000, collabora, in qualitàdi cultore della materia, con ilprofessore Nicoletti, titolare dellacattedra di diritto processuale ci-vile presso la facoltà di economiae Commercio dell’Università LaSapienza a Roma. RecentementeIgnazio Lo Coco è stato incaricatodal professore Cerniglia, Ordina-rio presso l’Università di Cassino,assistente della materia relativaal Diritto dei Consumatori. Iscrittoall’Ordine degli Avvocati Cassazio-nisti di Roma, è socio del Club Ro-tary di Roma. Patrizia Tonin

ACCADEMICO AEREC

IGNAZIO LO COCOConseguita la laurea con lode in

Chimica e Tecnologie Farma-ceutiche presso l’Università LaSapienza nel 1974, Mariano Ma-rotta si è iscritto all’Ordine deiFarmacisti di Roma e da allora siè impegnato professionalmente aimassimi livelli conseguendo nu-merosi successi e realizzando ini-ziative di pubblico interesse.Già Direttore Generale della mul-tinazionale Dolisos dal 1982 al1992, dirige da allora lo StudioSviMM – Sviluppo & Marketing diconsulenza aziendale, ed è Presi-dente dal 1987 dell’ANCTF Asso-ciazione dei laureati in CTF e dal1995 dell’Associazione ItalianaOmeopatia. Dal 1999 è iscritto al-l’ordine dei Giornalisti come Di-rettore di Farmaffari, un progettoper il business to business nel far-mindotto, articolato nella GuidaFarmaffari e nel portalewww.pharmaffairs.com.Dal 2002 edita l’Agenda del ma-nager del Farmindotto e dal 2005organizza il Premio MarketingFarmaffari per le migliori pubbli-

cità nel farmaco, nei cosmetici enegli integratori.Attualmente è inoltre: Referi delMinistero della Salute per l’asse-gnazione dei crediti ECM, Commis-sario dell’ICEA – Istituto per la cer-tificazione dei cosmetici eco-biolo-gici, Accademico dell’Accademia diStoria dell’Arte sanitaria, Sociodell’AFI, Past President del RotaryClub Roma Nord Ovest 2007-08.Oltre ad aver ricevuto numerosipremi alla carriera, Mariano Ma-rotta ha organizzato seminari econvegni per le aziende del Far-mindotto e ha pubblicato diversi li-bri e studi in ambito marketing,farmaceutico ed omeopatico.

Patrizia Tonin

ACCADEMICO AEREC

MARIANO MAROTTA

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Nato e residente a Verona, Ger-mano Montolli ha conseguito

una specializzazione a seguito del-la fondazione e quindi della gestio-ne amministrativa, legislativa e tec-nica delle farmacie pubbliche diVerona. Dal 2004 consulente azien-dale presso l’Agec, Azienda parte-cipata multiservizi del comune diVerona, la quale ha ricevuto il con-ferimento delle farmacie comunaliper la loro gestione, Montolli è re-sponsabile a livello regionale per ilVeneto, quale coordinatore e refe-rente di Assofarm, associazione na-zionale delle farmacie pubblicheitaliane, aderente ufficialmente al-

l’iniziativa Telethon e associata al-l’Uefs, Unione Europea delle far-macie sociali. Da qui la carica diAmbasciatore per Verona e Provin-cia di Telethon, responsabile quindiper essa delle relazioni presso gliEnti Locali (Regioni, provincia e co-mune con le aziende partecipate).Un impegno che egli affianca aquello di lavoro e supporto e consu-lenza, quale punto di riferimentoper le farmacie pubbliche del Vene-to e più in generale per il sistemafarmacia pubblica e privata a livel-lo regionale e nazionale. Da sem-pre attivo nelle pubbliche relazioniin ambito farmaceutico, recente-mente, Germano Montolli è statol’organizzatore dell’Assemblea ge-nerale delle farmacie sociali euro-pee, che si è svolta a Verona. Ad es-sa hanno partecipato un centinaiodi farmacisti rappresentanti variStati dell’Unione europea, per gior-nate di studio, dibattiti e raffrontisulle diverse realtà, ma soprattuttodi nuove iniziative concernenti ilfuturo della farmacia in Europa.

Patrizia Tonin

ACCADEMICO AEREC

GERMANO MONTOLLIDopo una esperienza giornalisti-

ca nel Corriere dello Sport,Franco Perna nel 1978 entrava inforze all’Ufficio Stampa dell’ENELdove sarebbe stato titolare di inca-richi di sempre maggiore responsa-bilità –responsabile dei rapporti coni media, capo servizio e capo delpersonale per l’ufficio stampa - finoad assumere anche la consulenzapersonale per le pubbliche relazionidel Presidente della società. Passatoad occuparsi delle pubbliche rela-zioni e delle relazioni con la stampadella Nortel Networks Italia e primadi occuparsene per altre società, nel2002 Franco Perna offriva la suaconsulenza in materia alla Federco-min, società per le telecomunicazio-ni della Confindustria, occupandosiqui anche di una newsletter distri-buita ad oltre 1000 membri dellafederazione oltre a giornalisti delsettore. Responsabile dell’UfficioStampa e Comunicazioni per Ana-sin e Alenia Spazio, dal 2006, Fran-co Perna presta quindi la sua tren-tennale esperienza nelle pubblicherelazioni alla Selex Communica-

tions, compagnia di Finmeccanica,ove ricopre la carica di Vice Presi-dente per la Comunicazione ed Im-magine ed è responsabile di unhouse organ nel quale infonde an-che la sua notevole competenza nelcampo commerciale e degli affari,sia in campo nazionale che interna-zionale. Franco Perna è membrodella Federazione Italiana Pubbli-che Relazioni (FERPI), AssociazioneGiornalisti Uffici Stampa (GUS), As-sociazione Giornalisti Europei(AGE) della Free LanceInternatio-nal Press e della International Or-ganizationb for Electric Power Pro-ducers and Distributors. P.T.

ACCADEMICO AEREC

FRANCO PERNA

Laureata in Scienze Politichepresso l’Università degli Studi

di Torino, con una tesi dal titolo“Organizzazione di piccoli e gran-di eventi” (un’analisi economica esociale delle prassi decisionaliaziendali), Ilaria Rega conseguen-do il diploma universitario nel2006 testimoniava una plurienna-le esperienza professionale. Dopoessersi occupata, neppure venten-ne, della gestione amministrativae contabile e del rapporto con iclienti per la società Pegaso di Ro-ma, la futura manager entrava

nel 1999 a far parte dell’organicodella società di famiglia, la Esse.V.anch’essa con sede a Roma, che sioccupava appunto dell’organizza-zione di eventi. Dapprima segre-taria amministrativa e contabile,nel giro di due anni Ilaria Rega fuincaricata della responsabilitàdell’organizzazione di eventi edinfine anche della comunicazionee del marketing. Forte di taleesperienza, ritroviamo Ilaria Reganel 2006 Responsabile Marketinge Pubbliche relazioni della Para-digma Srl, di Torino, precedendol’incarico attuale alla EconomistConfereces ove è Project Managerper convegni e seminari dell’areaAmministrazione Finanza e Con-trollo & Banche e Assicurazioni,oltre ad essere Responsabile dellerelazioni con gli ordini professio-nali. Inoltre dallo scorso anno, Ila-ria Rega è anche Direttore Marke-ting del giovane e brillante TeamOsix, che corre nel circuito SuperBike, unico Team Europa, Kawa-saki supported per la Superstock1000 e 600. P.T.

ACCADEMICO AEREC

ILARIA REGADopo aver calcato i palcosceni-

ci dei teatri di mezzo mondoin qualità di membro del Corpo diballo dell’Arena di Verona e il riti-ro dalle scene, non ha mai smessoperò di tenersi in forma, e questasua passione è stata la chiave divolta per una nuova vita profes-sionale. Dopo aver approfondito lostudio e la pratica di diverse disci-pline tra le quali lo yoga e la dan-za moderna e contemporanea, nel1989 si è stabilita a New York equi è stata allieva di una tra leprime seguaci di Joseph H. Pila-tes, l’inventore di un metodo difitness che ha trovato in pochi an-ni uno straordinario riscontro nel-le palestre di tutto il mondo. Dive-nuta trainer, Anna Maria Cova si èspecializzata fino ai massimi livel-li nel metodo Pilates. DiplomataTerapista della Riabilitazione al-l’Università di Milano nel 1993,Anna Maria Cova ha sviluppato inItalia il metodo contribuendo adiffonderlo con professionalità,senza snaturarne i principi fonda-mentali: il suo approccio, che le

ha guadagnato stima e riconosci-mento a livello nazionale ed inter-nazionale, è sempre stato rivoltoad un’applicazione corretta dellatecnica per offrire il massimo be-neficio all’utenza non solo in ter-mini di benessere generale maanche di miglioramento delle pro-prie condizioni fisiche grazie al ri-svolto posturale e riabilitativo delmetodo Pilates. Titolare dello Stu-dio Pilates Srl, autrice di volumi erelatrice di conferenze, Anna Ma-ria Cova ha istituito una scuolache organizza corsi di formazioneper l’abilitazione all’insegnamen-to del metodo Pilates che annove-ra oggi oltre 350 insegnanti in va-ri paesi del mondo. P.T.

PREMIO DONNA DI SUCCESSO

ANNA MARIA COVA

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Non poteva l’AEREC sceglieresede migliore, per un Conve-gno dedicato al Made in Italy,

che la città di Venezia, la regina del-le città marinare da dove le merciitaliane partivano secoli fa per i por-ti di tutto il mondo, e ove giungonooggi turisti provenienti da ogni dove,richiamati dalla ricchezza e dallabellezza di un patrimonio artisticoche non ha eguali. La sede stessa delConvegno – l’Aula Magna dell’Ate-neo Veneto di Arti, Scienze e Lettere– è un edificio ricco di storia, conopere del ‘500 e del ‘600 dall’inesti-mabile valore. Il 21 giugno, in una sede così sugge-stiva e prestigiosa, di fronte ad unafolta platea di Accademici giunti daogni parte d’Italia per il tradizionaleAcademy Day d’inizio estate, ErnestoCarpintieri, Presidente dell’AEREC,ha aperto i lavori del convegno “Qua-le Made in Italy possibile?”. Il Conve-gno che ha goduto del patrocinio del-la Regione Veneto, della Provincia diVenezia e della Città di Venezia, haaffrontato il tema prescelto attraver-so le testimonianze di autorevoli im-prenditori ed imprenditrici. Ha con-dotto il Convegno la giornalista Patri-zia Marin.

Ed è stata proprio una imprenditri-ce, Caterina Della Torre, Presidenteper il Friuli Venezia Giulia dell’Aid-da, Associazione Imprenditrici Don-

ne e Dirigenti d’Azienda, la prima aprendere la parola. “Si dice che ilsuccesso di un prodotto sia diretta-mente proporzionale al numero ditentativi di imitazioni in tutto ilmondo. Tutti i prodotti che rappre-sentano il Made in Italy all’esterosono un grande successo dell’im-prenditoria italiana nel mondo, que-sto è noto. Se è vero che il Made inItaly rappresenta un vantaggio com-petitivo, dobbiamo chiederci in que-

sto momento in cui le leggi economi-che sembrano non seguire più leleggi canoniche, quale sia questovantaggio. In questo periodo c’è ilfenomeno dell’aumento generale deiprezzi e contemporaneamente unastagnazione del mercato. Al Con-gresso di Osaka, è emerso un qua-dro dell’economia mondiale nonrassicurante. E inoltre, il rischio del-la crescita zero nel nostro paese èmolto grave e reale e abbastanzapreoccupante se confrontiamo il no-stro PIL con il resto dell’Europa.Emma Marcegaglia ha detto cheogni paese può scegliere il proprio

destino. Il nostro siste-ma Paese è complessoperchè abbiamo unaburocratizzazione lentae un sistema fiscale tra ipiù penalizzanti. Ma leimprese italiane hannoimparato a espandersiall’estero, grazie al si-stema che caratterizzail Made in Italy nel mon-do, quello delle 3 F:food, fashion e furnis-hing. In realtà vendia-mo un po’ di tutto all’e-stero perchè le impreseitaliane hanno imparatoper tempo a muoversi

fuori dai confini. È proprio questaspinta ‘esotica’ a permettere al ma-de in Italy di affermarsi. Come hadetto anche Charles Darwin non so-no i più forti e i più intelligenti ad af-fermarsi, ma i più reattivi. Altriaspetti importanti per il Made inItaly sono la creatività e l’innovazio-ne, la ricerca e la qualità, non inte-sa come valore oggettivo, ma quali-tà di filiera, in particolare per ciòche riguarda tutti quei distretti in-

dustriali che si sono affermati in pri-mis a livello locale (oro, calzature,mobili) e poi all’estero”. SecondoDella Torre, quindi, “le imprese ita-liane devono continuare ad affer-marsi, ma seguendo logiche di mer-

cato diverse e più dinamiche, attra-verso l’innovazione, la ricerca, l’in-vestimento di cervelli, l’utilizzo dipolitiche energetiche e lo sviluppo”.

Mara Borriero, imprenditrice e Pre-sidente Aidda per il Veneto e il Tren-tino Alto Adige, ha portato l’esempiodi uno studio svolto in Europa dallostudio di una associata, secondo ilquale “Il Made in Italy si caratteriz-za per qualità, eleganza e stile”. Ele-menti non esaurienti, secondo l’im-prenditrice, perchè “le imprese ita-liane devono imparare a essere affi-dabili, a fornire maggiori servizi eserietà. Elementi fondamentali, so-prattutto per me che sono imprendi-trice di un’azienda che esporta all’e-stero, Cina e India in primo luogo. Esono proprio i clienti di questi paesia richiedere da noi l’affidabilità.Guardando quindi alla nostra storiaaziendale, posso affermare che lanostra fortuna è legata al prodottoma solo se seguito da un buon servi-zio e un’assoluta precisione. Io pen-so che se vogliamo affermarci e tor-nare ad essere protagonisti nellascena mondiale, l’Italia deve essereaffidabile e seria e evitare il ‘mordi efuggi’. Dobbiamo rivedere i nostri

principi, fare delle poli-tiche di fondo, rispettar-le e avere il sostegno delGoverno”.

Per Piergiacomo Ferra-ri, già amministratoredelegato di Fiera Milanoe Presidente della Asso-ciazione delle Fiere Ita-liane, attuale Presiden-te di Expo Venice, “unmodo per espandersi al-l’estero è legato al Madein Italy supportato daluoghi d’eccellenza, co-me Venezia, per cui lecittà divengono veri e

propri centri espositivi policentrici eall’aria aperta. Venezia è la cittàideale per uscire dai consueti sche-mi fieristici e proprio qui vorremmo

n UN CONVEGNO PROMOSSO DALL’AEREC NELL’AMBITO DELL’ACADEMY DAY

I protagonisti del Made in Italy a confronto:Quale ricetta per le sfide della globalizzazione?

Caterina Della Torre

Piergiacomo Ferrari

Mara Borriero

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creare dei centri di eccellenza persettori per i quali esportiamo moltoe dei quali siamo leader, come lanautica”.“La fiera – ha proseguito Ferrari –“è il propulsore massimo che spingele aziende all’esportazione e all’a-pertura verso l’economia mondiale.Le aziende da artigianali divengonoindustriali e divengono talvolta lea-der nel mondo. Pensando al Made inItaly, però, non dobbiamo solo fareriferimento alla moda e al design,ma anche alla tecnologia. Inoltre bi-sogna che il Made in Italy resti ilconcetto di base, superando tutti ilocalismi che continuano a nascerecome il made in Toscana o il made in

Veneto, per citarne alcuni. “Un Made in Italy che”, come sostie-ne fermamente Ferrari, “deve vol-gersi all’internazionalizzazione, pernon essere conosciuti all’estero solocome esportatori (nautica, artigia-nato, moda sono solo alcuni dei set-tori per i quali siamo conosciuti intutto il mondo). Pochi però sono gliimprenditori che vanno all’esteroper un po’ di anni. Non abbiamo lavena internazionale. Siamo bravi acasa nostra, ma non quando andia-mo fuori.”

Di diverso tipo l’intervento di MauroPizzigati, presidente del Casinò diVenezia, che ha associato il Made inItaly al gioco d’azzardo, che, “pochisapranno è nato, non in Francia co-me erroneamente si pensa, ma a Ve-nezia nel 1638 sotto il controllo del-la Serenissima. I quattro casinò ita-liani, formalmente istituiti con RegiDecreti Legge negli anni ’30 del1900 si trovano tutti in zone vicineal confine - Venezia, Saint Vincent,Campione d’Italia e Sanremo – e so-no società in mano pubblica. Essi so-no un’eccezione rispetto al resto delmondo, in cui i Casinò sono privati erispondono esclusivamente a logichedi mercato. Ciò che caratterizza lenostre Case da gioco è che i proven-ti vanno o al Comune o alla Provin-cia o alla Regione. Nello specifico ilCasinò di Venezia spa, socio unico ilComune di Venezia, versa nelle cas-se pubbliche circa 107 milioni di eu-ro l’anno; altri contributi economici,sono investiti in sponsorizzazioni a

sostegno di molte attività sportive,culturali e sociali del territorio comeper esempio nella prevenzione e re-cupero della dipendenza dal gioco enella promozione turistica. Siamofondamentalmente sostenitori delgiuoco d’azzardo consapevole e re-sponsabile, progetto che stiamo cer-cando di esportare in Europa. Ilgiuoco è un divertimento e resta ta-le fino a quando il giocatore lo domi-na; diventa un problema quando cisi allontana dall’aspetto ludico perlasciare spazio a comportamentinon corretti che potrebbero portaread una patologia seria. Consideria-mo, quindi, il gioco come un mo-mento di svago e per questo abbia-

mo concluso una convenzione con laULSS12 Veneziana per assicurareassistenza ai giocatori che manife-stano i sintomi da dipendenza. Ab-biamo investito circa 300 milioni dieuro (spalmati in tre anni) per que-sto progetto, che prevede anche laformazione del nostro personale disala attraverso dei corsi con i medi-ci del SERT, nell’individuazione dicriticità come quella di atteggiamen-ti compulsivi. Si può quindi parlaredi Made in Italy del gioco d’azzardo‘consapevole’ che ci distingue a li-vello mondiale”.

Maria Luisa Bano Roncato, ammi-nistratore delegato di Roncato Ciak,ha voluto rispondere alla domandadel convegno partendo dalla storiadella sua azienda, nata 50 anni fa eche fin dalla nascita ha realizzatonelle sedi italiane i propri prodotti

seguendo sempre innovazione e ri-cerca. “La ricerca, l’innovazione, l’intra-prendenza imprenditoriale e la qua-lità sono i punti di forza della produ-zione italiana. Tuttavia, sono ele-menti non più sufficienti a fareemergere un prodotto nel mercato,perché i Paesi dell’est, come la Cina,riescono a produrre gli stessi pro-dotti a prezzi minori”.

“Il problema del Made in Italy, oggi”ha proseguito Roncato, “è di essere sìriconosciuto come eccellenza ed es-sere certificato, ma allo stesso tempoha la caratteristica di essere troppoelitario; in tal modo, le aziende ri-schiano di non emergere a livello in-ternazionale”. L’amministratore de-legato di Roncato Ciak sostiene che“la situazione attuale porterà alla‘delocalizzazione’ delle imprese ita-liane perché esse finiranno per pro-

durre all’estero,visto che il costodella mano d’ope-ra è minore. Inquesto contestonon certo ottimi-sta, aumenteran-no le imprese ita-liane con valoreaggiunto di pro-gettazione e di ri-cerca e se gli im-prenditori italianiriusciranno amantenere il pas-so con i tempi con-fermeranno l’ec-cellenza del Made

in Italy in tutto il mondo. Il problemaattuale però sono le rigidità istituzio-nali e normative, che nel medio elungo termine penalizzeranno le im-prese italiane. Una soluzione potreb-be essere creare idonei consorzi sen-za il bisogno di istituzioni pubbliche”.

Enrico Moretti Polegato, vicepresi-dente della Geox, leader mondialenel settore calzaturificio, alla sua pri-

ma ‘uscita’ pubbli-ca in tale veste, hapromosso a tuttocampo il Made inItaly: “Made inItaly letteralmentesignifica fatto inItalia. Una locuzio-ne che sta a indi-care prodotti ca-ratterizzati da ar-te, stile e creativitàitaliani. Sono statigli artigiani italia-ni a far conoscereall’estero lo stileitaliano. Pensiamoalle sensazioni che

la parola ‘Italia’ evoca in uno stranie-ro. Il consumatore straniero vuoleche il prodotto italiano sia fatto inItalia. Il problema oggi è la mancan-za di tutela e controllo del prodottoitaliano perché spesso viene applica-ta l’etichetta Made in Italy anche aprodotti realizzati in altri paesi. In unmomento in cui c’è grande confusio-ne, dobbiamo portare fuori la genia-lità italiana. Ed è questo ciò che dob-biamo combattere: l’imitazione intutto e per tutto. Un prodotto italianodeve essere fatto, tutelato e certifica-to solo da noi, dall’esperienza, dallacreatività e dalla genialità italiana,come facciamo da Geox. Il prodottoha in sé l’italianità perchè è fatto danoi in tutto e per tutto. È necessariaquindi una tutela dell’intelletto italia-no e una legislazione del Made inItaly”, ha concluso Polegato.

Fabio Rossello, amministratore dele-gato di Paglieri Profumi, ha una visio-ne ottimista del mercato italiano al-l’estero: “ Tutto può essere ‘Made inItaly’, è certamente possibile. La tra-dizione associata all’innovazione e al-la creatività sono importanti per dare

Fabio Rossello

Enrico Moretti Polegato

Mauro Pizzigati

Maria Luisa Bano Roncato

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valore aggiunto e affermare il Madein Italy all’estero. Innovazione non èun plus, ma un must, una necessitàper le imprese. Dobbiamo però ritro-vare una coesione di Paese per ri-prenderci dalla crisi economica edessere consapevoli che non basta in-novare, ma anche essere creativi ed èquesto che fa la differenza. In tutto

questo lamentarsi, la media impresaitaliana è il punto di eccellenza delnostro paese rispetto agli altri paesieuropei, ma si deve trovare una mag-giore coesione tra istituzioni e merca-ti. La media impresa italiana in parti-colar modo, è il punto di eccellenzadel nostro paese rispetto agli altripaesi europei, Germania, Francia esoprattutto Stati Uniti, perchè ha avu-to negli ultimi dieci anni un incre-mento dell’80 per cento. Manteniamoil successo continuando a lottare uni-ti ed intelligentemente. Non dobbia-mo sederci sugli allori come fanno al-cuni paesi, ma continuare ad esseresempre in prima linea ed essere posi-tivi, come non può non essere un im-prenditore”.

Paolo Zambonardi, presidente edirettore generale di Merz Italia,era l’unico, tra i relatori del Conve-gno, a rappresentare un’aziendastraniera in Italia ed ha affermato:“Merz ha 3000 dipendenti in Ger-mania e nessuno di loro timbra il

cartellino. Abbiamo da poco com-piuti 100 anni, sempre in mano al-la stessa famiglia e tutti i dipenden-ti hanno ricevuto una lettera firma-ta di pugno dal presidente con unagratifica. Tutto ciò, può sembrareromantico, ma certamente in que-sto momento, bisogna riportarel’uomo al centro del proprio pro-

cesso produttivo.Entrare nel mer-cato italiano è unasicurezza. In Italiac’è molto da fare,c’è spazio per chivuole investire ecrede nel nostropaese. Perché quisi può fare unbuon lavoro per laflessibilità, la ca-pacità di risolverei problemi, la se-rietà, il rispetto el’affidabilità checaratterizzano ilavoratori italiani,tutte prerogativeche spesso ci ven-gono invidiate.Questo è il Madein Italy che si puòfare nel nostro

paese con progetti seri e a lungascadenza”.

Mons. Vittorio Formenti, Segreteriadi Stato del Vaticano, concorda piena-mente con il discorso di Zambonardi:“Ieri sera ero a una riunione a Borgo

Carso e mi è venuto in mente che ilTriveneto ha dato fino a 50 anni famanovalanza a basso costo a tutto ilmondo. Il volto del miracolo vienefuori dagli interventi di oggi: nessunrelatore si è tirato indietro, sono tuttiinterventi positivi. Non ci capisconiente di economia, però vorrei ricor-dare, come ha detto Zambonardi, lagrande attenzione che bisogna pre-stare all’uomo in seno ad un’impresa.Cito una frase di un pensatore del1500: la scienza ed il progresso senzala coscienza distruggono la vita. Èquesto il punto chiave sul quale l’eco-nomia nazionale deve concentrarsi.Cito solo una frase, pronunciata pochigioni fa alla settimana dei cattolici inargentina: ‘Un impegno politico partedalla giustizia e si realizza nella veri-

tà, nella solidarietà e nella libertà’. Esi può traslare anche nel processoproduttivo. Faccio un altro esempio,nell’industria farmaceutica: in Africamuoiono sempre bambini e uominiper malattie e disattenzione versol’essere umano. Se noi uniamo solida-rietà, libertà e giustizia, possiamoaiutare anche loro”.

A chiudere i lavori del convegno èstato chiamato Ferdinando Meacci,Ordinario di Economia Politica e di-rettore del Master in commercio in-ternazionale dell’Università di Pado-va. “Tre sono gli eventi economici chehanno caratterizzato l’ultimo decen-nio: l’avvento della moneta unica in

Europa, che ha eliminato una dozzi-na di tassi di cambio, l’apprezza-mento dell’euro rispetto al dollaro el’ascesa delle economie emergenti, apartire dalla Cina. Tutte queste con-dizioni hanno impedito alle impreseesposte alla concorrenza internazio-nale di adeguare il rapporto prezzo-costo ai vecchi criteri. La situazionesembrerebbe negativa, ma i dati diuno studio di economisti che lavora-no all’Istituto del Commercio Esterohanno segnato un risultato positivoperché le imprese esposte alla con-correnza internazionale hanno rea-gito, non sono rimaste soffocate: ilvalore medio delle esportazioni ècresciuto, mentre le quantità espor-tate sono diminuite. Ciò significa chele imprese da sole si sono rimbocca-

te le maniche attraverso delle politi-che di upgrading e sono riuscite acreare all’estero delle nicchie dimercato nelle quali hanno piazzatobeni a prezzi più elevati. Le imprese,inoltre, sono riuscite ad affermareuna politica dei prodotti non più ba-sata solo sul design, ma anche sullaricerca, l’innovazione e tecnologieincorporate sul prodotto”. Alla do-manda “Quale Made in Italy è possi-bile”, Meacci risponde che “due sonole misure economiche che le impre-se italiane possono adottare per ilfuturo del Made in Italy: una genera-le, che riguarda tutta l’economia dellavoro italiano, l’andamento delprezzo del costo del lavoro rispettoal prodotto che è più elevato rispettoagli altri paesi europei. E una colle-gata al Made in Italy vero e proprio,secondo la quale bisogna favorirel’amore per il lavoro ben fatto. Èquesto il momento per il nostro Ma-de in Italy per affacciarsi all’estero eper sottrarsi alla tenaglia nella qua-le è finito. Infine, una terza misuradi tipo culturale, che consiste nelpromuovere nei giovani l’attitudineal lavoro di gruppo. Quindi, le azien-de esposte alla concorrenza interna-zionale, per affermare il Made inItaly all’estero devono unire tradi-zione e innovazione, impegno e affi-dabilità, design e cultura. Infine, leimprese da sole non riescono a vin-cere, devono ricevere dal governodelle spinte per emergere”.

Carmen Seidel

Paolo Zambonardi

Patrizia Marin e Carmen Seidel

Mons. Vittorio Formenti

Ferdinando Meacci

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Si è svolto a Roma Presso la Saladel Refettorio della Camera delDeputati, l’ interessante conve-

gno, che ha visto la partecipazione dinumerosi illustri relatori: il Prof. Anto-nio Catricalà, Presidente dell'AutoritàGarante della Concorrenza e del Mer-cato, il Prof. Antonio Marzano, Presi-dente del CNEL e autore del Codice delConsumo, l’On. Andrea Gibelli, Presi-dente della Commissione Attività Pro-duttive della Camera dei Deputati,l’Avv. Augusto dell’Erba, Presidente diICCREA Banca, l’Ing. Mauro Moretti,Amministratore delegato di Ferroviedello Stato, l’Avv. Marco Ramadori,Presidente del Codacons, e il Prof. Cor-rado Calabrò, Presidente dell’Autoritàper le Garanzie nelle Comunicazioni.Moderato dal dott. Luigi Trivelli, il con-vegno è stato aperto dall’On. GiuseppeGalati, Presidente della Fondazione,che ha ribadito con forza la necessitàper il cittadino di uscire dalla spiraledella sudditanza per diventare consu-matore consapevole, al fine di evitare iraggiri e la corsa schizofrenica deiprezzi.Il tutto in un quadro normativo che, te-nendo fede ai sacrosanti principi delmercato libero, sappia dare maggioretutela ai cittadini. “Arginare il fenome-no diffuso e malato di una filiera pro-duttiva, con riferimento ai prodottidell’agro-alimentare, che dopo 5-6passaggi di mano arrivano ad aumen-tare anche del 300%, è questo uno deiprincipali obiettivi del Governo. Conquesti aumenti fuori controllo il pesoper le famiglie italiane che non arriva-no alla terza settimana del mese è in-sostenibile. Su questo fronte il Governodimostra di avere sensibilità con le mi-sure introdotte per aiutare chi ha unmutuo da pagare attraverso la sua ri-negoziazione, la diminuzione della ra-te e con l’abolizione dell’ICI sulla pri-ma casa. A questo si aggiunge l’idea diintrodurre un quoziente familiare cheimplica delle detrazioni per i compo-nenti anziani della famiglia e per i figli.La crisi dei mercati finanziari che conun colpo d’ali, dall’America si è propa-gata nel resto del globo fino all’Euro-pa, deve spingere le istituzioni nazio-nale e transazionali ad avere un atteg-giamento più protezionistico nei con-fronti dei risparmiatori che se nonconsapevoli e aiutati della Istituzioni edalle Autority possono incappare nelletrappole, quali i derivati o i prodotti fi-nanziari ad alto rischio che minano ilrisparmio dei cittadini. Più etica nellafinanza e più controllo delle istituzioni,può essere forse questa la semplicema saggia ricetta”.

Gli interventi qualificati dei relatori so-no stati un momento di confronto trautenti, associazioni ed imprese impo-sto dai cambiamenti e dai nuovi mo-

delli produttivi e di consumo. Una ses-sione di lavoro imperniata sulla cen-tralità dei dibattiti dell’ultimo periodo,sulla necessità di stabilire nuove e piùadeguate forme di tutela, a cominciaredalla class action sugli effetti del pro-cesso di semplificazioni burocratiche epiccole liberalizzazioni che finalmentepongono al centro dell’attenzione del-l’opinione pubblica la questione deicittadini consumatori.

Essendo in questo momento le bancheal centro dell’attenzione, pubblichia-mo l’intervento dell’Avv. Augusto del-l’Erba sul tema dei servizi bancari peri consumatori.

“Le ultime vicende economiche hannoinciso significativamente sul rapportotra il consumatore e il mondo econo-mico-finanziario. Le Banche di CreditoCooperativo (sistema di 440 istitutioperativi sul territorio italiano con4000 sportelli), e non da oggi, hannopromosso diverse iniziative per la pro-tezione dei risparmiatori. La più recente, assunta da BCC Vita, lasocietà assicurativa del nostro siste-ma, è volta a salvaguardare la cliente-la incappata nel crac dell’americana

Lehman Brothers. Qualche giorno faIccrea Holding, la capogruppo impren-ditoriale del Credito Cooperativo, hadato indicazioni alla controllata BCCVita di garantire a scadenza il rimbor-so integrale del capitale investito dallaclientela ed il pagamento delle relativecedole fisse per alcune polizze cheavevano come sottostante titoli dellabanca statunitense. Questa iniziativa si inserisce in unastrategia di lungo periodo messa in at-to dalle BCC nei confronti della cliente-la, volta a fornire tutela ai piccoli ri-sparmiatori. Nel nostro Paese esistono due Fondi(quello interbancario e quello del Cre-dito Cooperativo), cui aderiscono perlegge tutte le banche italiane, che tute-lano i depositanti fino ad un importo di103 mila euro (livello, come sottolinea-to nelle cronache di questi giorni, mol-to più elevato di quello previsto in altriPaesi). Non tutti sanno che 19 anni pri-ma che lo rendesse obbligatorio la di-rettiva, di fatto le Casse Rurali forniva-no indirettamente una tutela ai propridepositanti. Esisteva, infatti, un Fondocostituito volontariamente, il FondoCentrale di Garanzia (FCG), che, conl’obiettivo di tutelare la stabilità delleaziende, prevenendo eventuali situa-zioni di crisi, di fatto forniva (ha forni-to) una tutela ai depositanti di quellebanche. In venti anni di attività, dal1978 al 1997, il Fondo Centrale di Ga-ranzia del Credito Cooperativo ha ef-fettuato solo quattro interventi a fondoperduto, per un esborso complessivodi 44,8 miliardi di vecchie lire, nonché98 finanziamenti di sostegno a favoredi 90 cooperative di credito per com-plessivi 241 miliardi. Il Fondo Inter-bancario, come si ricorderà, in diecianni di attività, ha erogato 2.000 mi-liardi a fondo perduto.Nella stessa logica, più recentemente,nel 2004, le BCC hanno costituito,sempre come iniziativa volontaria, ilFondo di Garanzia degli Obbligazioni-sti, il FGO, con il compito di interveni-

re a favore dei portatori di obbligazio-ni delle aziende consorziate eventual-mente non più in grado di rimborsarlea causa di un default. Attraverso que-sta iniziativa, i piccoli risparmiatori(tali sono, infatti, i depositanti ed i sot-toscrittori di obbligazioni) clienti delleBCC sono così garantiti fino ad un ul-teriore importo di 103 mila euro (lostesso importo di garanzia previstoper i depositanti attraverso il Fondo diGaranzia dei Depositanti). Possiamodunque dire che il FGO, cui hannoaderito 300 BCC e che allo scorso 30giugno risultava aver garantito oltre6.900 emissioni obbligazionarie perun valore totale di 29 milioni e 900 mi-la euro, è certamente risultato un ulte-riore strumento a favore del rafforza-mento dei meccanismi di fiducia traBCC e clientela.E’ però ancora più recente un’altrainiziativa originale del Credito Coope-rativo che va nella direzione del raffor-zamento della protezione dei rispar-miatori. Lo scorso 25 luglio è stato in-fatti costituito, sempre nella logica del-la volontarietà e nello spirito dell’auto-normazione, il Fondo di Garanzia Isti-tuzionale, il FGI. Scopo del nuovo Fon-do è quello di tutelare la clientela del-le 440 Banche di Credito Cooperativo,Casse Rurali e Casse Raiffeisen altoa-tesine salvaguardando la liquidità e lasolvibilità delle Banche aderenti attra-verso azioni correttive ed interventi disostegno e prevenzione delle crisi. IlFondo offre, in pratica, una tutela“globale” per i risparmiatori clientidelle BCC in riferimento a tutti i credi-ti che questi vantano nei confronti del-la propria banca (dunque oltre i 103mila euro, limite del FGD e FGO). Co-me? Rafforzando i meccanismi di retee forme di garanzia incrociata.C’è però un altro aspetto da sottolinea-re. Non saranno solo i risparmiatori ei depositanti, in via diretta, ad ottene-re vantaggi dalla costituzione del Fon-do, ma anche le comunità locali in sen-so più ampio. Sulla base di un nuovo approccio chesi va affermando presso le Agenzie in-ternazionali di Rating, infatti, i net-work bancari cooperativi che si dote-ranno di schemi di tutela istituzionalepotranno ottenere “rating di sistema”,più elevato per le banche di secondo li-vello (Iccrea Banca e Casse Centrali diTrento e Bolzano) e di un rating “floor”per tutte le BCC, Casse Rurali e CasseRaiffeisen aderenti, assicurando unagestione più efficiente dei flussi finan-ziari all’interno del sistema stesso. Cisarà dunque un vantaggio in terminidi costo della provvista per le banche,che potrà essere trasferito in terminidi migliori prezzi ai clienti. Stiamo lavorando perché il Fondo pos-sa essere operativo a partire dai primimesi del 2009”. Casei

UN CONVEGNO A ROMA ORGANIZZATO DALLA FONDAZIONE “ I SUD DEL MONDO”

“Da sudditi a cittadini consumatori”

Il tavolo di Presidenza con i relatori della Conferenza

L’Avv. Augusto dell’Erba Presidente di ICCREA Banca

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UNA NUOVA MISSIONE DELLA PRESIDENTE SEIDEL

La sicurezza alimentareanche in Costa d’Avoriograzie a Missione Futuroe alla FaoMissione Futuro ONG ha stretto un rapporto di partenariatocon la Rappresentanza della FAO, l’organizzazione delle Na-zioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, in Costa d’A-vorio. Questa collaborazione è incentrata sul progetto a favo-re della cooperativa agricola delle donne di Songon che ab-biamo già ampiamente documentato sia in queste pagine chedurante il convegno “Le donne d’Africa. Le imprese per il ri-scatto sociale” che si è svolto nel novembre scorso a Romanella Sala delle Colonne della Camera dei Deputati. Il proget-to prevede di mettere in condizione le donne del villaggio diSongon che tradizionalmente coltivano il tubero manioca perpoi trasformarlo nei prodotti derivati vari (cibo base del pae-se), ad organizzarsi professionalmente e di creare una cate-na di coltivazione, trasformazione e commercializzazione. Ilterreno di 11 ettari in riva alla laguna donato dalla munici-palità di Songon permetterà di raccogliere circa 300 tonnel-late di manioca per anno. Mentre la CNRA (Centro Nazionaledi Ricerche Agronome del Ministero dell’Agricoltura) forniràle talee di primissima qualità per l’avvio della coltivazione ela sua consulenza in campo agronomo – quindi coltivazione eraccolta -, la FAO trasferirà know-how e capacity buildinginerenti l’igiene e la sicurezza alimentare (‘codice alimenta-rius’) durante l’intera catena di produzione. Garantirà inol-tre la sua expertise in marketing e avvio commerciale.Non è la prima volta che, insieme all’AEREC, Missione Futu-ro ONG si occupa della sicurezza alimentare: basti citare ledue conferenze organizzate a Sofia in Bulgaria e a Cluj-Na-poca in Romania, ambedue co-finanziate dalla CommissioneEuropea.Ma non finisce qui: il progetto prevede una serie di moduli diformazione per le donne in oggetto, come l’alfabetizzazione,igiene alimentare e dell’ambiente, tecniche di coltivazione etrasformazione, gestione amministrativa e contabile, infor-matica, commercializzazione, etc., il tutto organizzato in col-laborazione con i vari dipartimenti dei vari Ministeri e orga-nismi di competenza.Sono proprio stati questi incontri motivo prevalente dellamissione della Presidente di MF ONG Carmen Seidel in Abid-jan nel mese di maggio, ma non solo. La Presidente ha anche firmato il protocollo d’intesa con ilcomune di Songon compresa la dichiarazione di cessione delterreno a favore della cooperativa Apopoli di Songon, e ha ri-portato a Roma le lettere di gradimento del Vescovo, del Mi-nistero dell’Agricoltura, Dipartimento della programmazionee pianificazione, della stessa FAO e della sottoprefettura, re-sponsabile per la Regione di Songon.

Negli uffici della Cattedrale St. Pauldi Abidjan, di cui il nostro amico ereferente Abbè Akwadan è diventa-to parroco, ha avuto luogo l’assem-blea straordinaria di Missione Futu-ro Cote d’Ivoire. La nostra ONG lo-cale oramai è ufficialmente operati-va nel paese e riconosciuta secondole leggi locali. Sarà nostro punto diriferimento nella gestione del presi-dio sanitario e in progetti futuri. Èstato anche apposto un cartellonegrande sulla strada di Abidjan/Da-bou indicando il nostro presidio sa-nitario, sede ufficiale fra l’altro del-la stessa ONG. I membri ed i varicollaboratori (tutti volontari) hannodimostrato come sempre grande ca-pacità e volontà di dare un fattivocontributo. La costruzione del nostro centro sa-nitario è terminata, come documen-tano le immagini pubblicate in que-ste pagine, nelle quali si può verifi-care la cura che è stata riservataanche ai minimi dettagli. Il Ministe-ro della Sanità sta ora approntandola convenzione ufficiale che ci daràil permesso di operare e che ci per-metterà di disporre di personale lo-cale “convenzionato”.Inoltre, sono previste periodicamen-te anche campagne di informazione(in collaborazione con medici italia-ni) inerenti la sicurezza, l’igiene e laqualità alimentare, la programma-zione famigliare, la prevenzione del-l’AIDS e della malaria, la tutela del-l’ambiente, come anche settimanedi cure specialistiche: oculistiche,dermatologiche, cardiologiche, gi-necologiche, dentistiche, etc.

Ora ci mancano solo i macchinari! Ecolgo qui l’occasione per lanciare unappello a tutti i nostri medici e para-medici: dobbiamo arredare un interoreparto di maternità, pediatria, con-sultori, pronto soccorso, reparto ana-lisi, farmacia, etc. Tutto in modo sem-plice ma efficace. Raccogliete quelloche potete, prima ci arriva, prima po-tremo avviare questo progetto comu-ne che sta a cuore a tutti noi.

Mentre mi trovo nell’ufficio del sin-daco, per rimproverargli che non èancora arrivata la luce elettrica alnostro presidio (mancavano un solopalo ed il convertitore), con lui checercava di spiegarmi le difficoltàeconomiche della municipalità, lasegretaria ci presenta un fax del go-verno arrivato proprio in quel preci-so istante che assicurava lo stanzia-mento dei fondi. Sarà coincidenza,

MISSIONE FUTUROO N GO N L U S

La Presidente Seidel con la Rappresentante della FAO per la Costa d'Avorio Marie-Noëlle Koyara

Il momento della firma dell'accordo con il sindaco

fortuna, benedizione del nostro pro-getto, poco importa… fra poco avre-mo anche la luce elettrica.

Last but not least: Sua EccellenzaLuciano Barillaro, Ambasciatored’Italia in Costa d’Avorio, da po-chissimo insediatosi e quindiestremamente occupato, ci ha ac-colto comunque con molta genti-lezza e disponibilità (ero accompa-

gnata da Marius Assemian, Presi-dente della ONG Missione FuturoCote d’Ivoire, già primo consiglie-re dell’Ambasciata della Costad’Avorio in Italia). Con grande in-teresse ha ascoltato i nostri pro-getti e ci ha assicurato il pieno so-stegno della sua Ambasciata. Sonosicura di essere in buone mani.

Desidero anche ringraziare di tut-to cuore tutte le suore dell’Istitutodi S. Maria Consolatrice che ognivolta mi accolgono con tanto amo-re sia ad Abidjan che a Songon.Approfitto delle loro stanze di ri-unione, spesso mi fanno da segre-tarie negli appuntamenti, trovosempre una camera pulita e pro-fumata, sono grata dei pasti chemi offrono e delle serate di con-versazione edificante e preziosa espesso anche allegra. La loro ami-cizia, la loro esperienza e i loroconsigli non hanno prezzo. Rin-grazio loro per la pazienza chehanno con me. Ma ringrazio so-prattutto per quello che mi tra-smettono. Grazie a tutte voi, miecare sorelle.

Carmen Seidel

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M issione Futuro

Donne che lavorano la manioca

I membri di Missione Futuro Côte d'Ivoire, dopo la riunione alla Cattedrale.

La manioca al mercato

IL PRESIDIO SANITARIO DI SONGONUN SOGNO CHE É DIVENTATO REALTÀ

Sala Formazione con i letti stoccati donati dall’Aeronautica Militare Italiana

Reparto Pediatria

Dettaglio di un corridoio che porta ai reparti. Una delle stanze con bagno privato a disposizionedei medici volontari italiani