n. 9 Siamo partecipi della gloria promessa · solennità di Cristo Re, chiude l'anno litur-gico e...

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il sant’Ambrogio Foglio informatore della Parrocchia di Sant’Ambrogio in Milano Cristo Re dell’universo LETTURA: Daniele 7, 9-10. 13-14 SALMO: 109 EPISTOLA: 1^ Lett. ai Corinzi 15, 20-26. 28 VANGELO: Matteo 25, 31-46a ORARI DELLE MESSE: • Da lunedì a venerdì 8.00 - 9.00 - 18:30 • Sabato 9.00 - 17.30 San Nicolao 18,30 Basilica • Domenica 8.00 - 10.00 - 11.00 (in latino) 12.15 - 18.00 - 19.00 Ore 17:00 Vesperi in canto Anno XXXIX n. 9 10 Novembre 2019 • Giornata Diocesana Caritas “Laciamoci evangelizzare dai po- veri per custodire la casa comune” Solennità di Cristo Re dell’universo Siamo partecipi della gloria promessa di padre Robert Popa La Chiesa Ambrosiana oggi, celebrando la solennità di Cristo Re, chiude l'anno litur- gico e ci invita a guardare a Cristo, re e giudice della storia umana. Il calendario della Chiesa e come un cammino che ci porta verso Cristo e ci invita a Lui ed alla Gloria divina. Con l’aiuto del brano evan- gelico di questa domenica (Mt 25,31-46) cercheremo di scoprire sempre di più il giudizio amorevole di Dio. Come immaginare Cristo Signore nella Gloria? L’arte ci aiuta sempre a contem- plare la gloria, ovviamente attraverso i co- lori, ma soprattutto evidenziando la luce. Ma potremmo chiederci: cosa significa “la gloria”? La radice filologica più antica ri-

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il sant’AmbrogioFoglio informatore della Parrocchia di Sant’Ambrogio in Milano

Cristo Re dell’universoLETTURA: Daniele 7, 9-10. 13-14SALMO: 109EPISTOLA: 1^ Lett. ai Corinzi 15, 20-26. 28VANGELO: Matteo 25, 31-46a

ORARI DELLE MESSE:• Da lunedì a venerdì 8.00 - 9.00 - 18:30• Sabato 9.00 - 17.30 San Nicolao

18,30 Basilica• Domenica 8.00 - 10.00 - 11.00 (in latino)

12.15 - 18.00 - 19.00Ore 17:00 Vesperi in canto

Anno XXXIXn. 9

10 Novembre 2019

• Giornata Diocesana Caritas“Laciamoci evangelizzare dai po-veri per custodire la casa comune”

Solennità di Cristo Re dell’universo

Siamo partecipi della gloria promessadi padre Robert PopaLa Chiesa Ambrosiana oggi, celebrando lasolennità di Cristo Re, chiude l'anno litur-gico e ci invita a guardare a Cristo, re egiudice della storia umana. Il calendariodella Chiesa e ̀come un cammino che ciporta verso Cristo e ci invita a Lui ed allaGloria divina. Con l’aiuto del brano evan-gelico di questa domenica (Mt 25,31-46)cercheremo di scoprire sempre di più ilgiudizio amorevole di Dio. Come immaginare Cristo Signore nellaGloria? L’arte ci aiuta sempre a contem-plare la gloria, ovviamente attraverso i co-lori, ma soprattutto evidenziando la luce.Ma potremmo chiederci: cosa significa “lagloria”? La radice filologica più antica ri-

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chiama l’acustica: gloria è ciò di cui sisente parlare. Per il popoloebraico, gloria indicaqualcosa che si consi-dera estremamenteimportante. Pos-siamo sottoli-neare il fattoche nella con-cezione reli-giosa la gloriaè attributo solodi Dio; e sa-rebbe oppor-tuno riportare unversetto del Salmo115, proprio per raf-forzare l’idea: “Non a noi,Signore, non a noi, ma al tuonome da’ gloria”. Le nostre preghiere, disolito, quelle personali, finiscono con laformula: “Gloria al Padre, al Figlio e alloSpirito Santo”. Nella vita di ogni giorno purtroppo consi-deriamo moltissime cose più importantidi Dio. Ma quando verrà il giorno in cuiCristo apparirà nella Gloria, tutti final-mente sapranno che Lui solo è veramenteimportante, e ci saranno degli invitati aereditare il Regno, preparato per loro. Conl’aiuto di questo brano di Matteo, pos-siamo essere certi che ereditare significain realtà “coereditare” con Cristo, l’EredeUnico (come più volte ricorda Paolo nellesue lettere), ma in questo caso l’eredità in-dica totalità di possesso, proprio perché ladivina eredità può essere solo “tutto Dio”e “tutti gli uomini”. Come ogni cristiano,anche noi dovremmo accettare che ere-dità significa il possesso misterioso chenell’amore abbraccia senza confusione ilDio Personale e gli uomini persone, Lui e

tutte le sue creature redente. Questa pre-cisa Eredità è ormai toccabile poiché

ci fu preparata dal disegno di-vino e con cura infallibile…

Chiamati dunque all’im-mensa comunione,

operata in eternodallo Spirito Santo, econdivisibile nelRegno del Padre. Il Regno indica la re-altà finale e totale

della pace, dellagioia, della speranza...

indica il “luogo” – se-condo Matteo – di coloro

che hanno saputo mettere inatto opere di carità. Questi ven-

gono chiamati dal vangelo: “i giusti”, per-ché il loro agire li “giustificò”, e divennerodegni, dunque, della Divina Giustizia. Inessi la perfetta “giustizia” operata sul fra-tello sconosciuto (spesso un povero, senzapatria, senza casa, senza lavoro, senza “di-ritti”), fu anche perfetta misericordia gra-tuita, totalmente disinteressata. Essioperarono, e punto. Non fecero indaginiprevie sui meritevoli d’aiuto, né su chi fos-sero gli aiutati.Leggendo il brano evangelico di questadomenica, osserviamo come “i giusti” re-stano sorpresi. Per reazione pongono alGiudice i quesiti per comprendere la mo-tivazione della lieta sentenza, con un’in-terrogazione del tutto simmetrica alleparole ascoltate, ripercorrendo le opere dicarità (…dato da mangiare, da bere,hanno ospitato, vestito, sono andati a vi-sitare i malati e i carcerati), ma dove spiccala domanda: “Signore, quando mai…”.Possiamo immaginarci che il Re aspettava

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dall’eternità questo momento, che aspettasempre da parte nostra questo tipo di do-manda e che con infinito amore rispondee ci risponde: In verità vi dico… e che pos-siamo tradurre: Io il Signore, il Fedele, ilVeritiero, parlo a voi. Questa è l’improntadivina alla sentenza. La misura di una talesentenza sono i “piccoli”: ogni volta cheavete fatto queste cose a uno solo di que-sti miei fratelli più piccoli…. Chi sono allora i fratelli di Gesù? Sonoanche quelli che si fanno piccoli per poterentrare nel Regno del Padre e anchequelli che mettono in atto la volontà delPadre suo, sono fratelli e sorelle. La Resur-rezione sancisce per sempre questa frater-nità, elevando ciascuno di noi a esserefratello o sorella, e ancora di più a essereoggetto della testimonianza del Figliopresso il Padre. Quanto è meraviglioso poter guardare a

Gesù, il Primogenito tra molti fratelli,come a colui che desidera farsi trovare intutti. Se Dio si è fatto uomo e si è indenti-ficato con l’uomo, la conclusione moraleè: ciò che avete fatto all’uomo lo avetefatto a Cristo. L’amore di Dio e l’amoredell’uomo si fondono in un unico coman-damento. Questa è la legge fondamentale che de-cide il destino eterno di ogni uomo.L’amore è il senso di tutte le leggi, dei pro-feti, del vangelo, dei sacramenti, della vitaecclesiale. All’inizio di questo pensiero ho portato incausa l’arte, e vorrei concludere con un’im-magine… i quadri o le icone rappresen-tano il giudizio universale in modosimbolico: accanto al trono di Cristo sie-dono i giusti, cioè coloro che sono statigiudicati secondo l’amore e che conamore hanno giudicato il mondo.

La“Questione giovanile” tra il pastorale e il civile

Lunedì 11 novembre, dalle 18alle 20, presso la Sala San Satirodi Milano (piazza Sant’Ambrogio15), l’associazione Città del-l’uomo promuove la X edizionedella Cattedra “Giuseppe Laz-zati”. Alla presentazione del pre-sidente di Città dell’uomo,Luciano Caimi, seguirà la lectiodi monsignor Giuseppe Angelini(già preside della Facoltà Teolo-gica dell’Italia Settentrionale) su«La “questione giovanile”: profilipastorale e civile».

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APPUNTAMENTI PER LA VITA DI COMUNITA’

Impariamo a pregare i SalmiLunedì 11 Novembre si terrà l’incontro mensile sui Salmi, tenuto da don Carlo che presenteràil Salmo 62: O Dio, tu sei il mio Dio, all'aurora ti cerco, di te ha sete l'anima mia. . .,L’appuntamento, come sempre, è per le ore 19.15 – 20.15 nella chiesa di S. Sigismondo.

– – – – –Visita natalizia alle famiglie Con lunedì 18 novembre inizieranno le visite alle famiglie della nostra parrocchia in occa-sione del Natale. È un’occasione di incontro e di preghiera nelle vostre case. Ogni famigliaverrà avvisata del giorno e dell’ora in cui i sacerdoti passeranno.

– – – – –Ultimi passi in vista delle Cresime Ultimi giorni prima delle Cresime in programma per il pomeriggio di sabato 16 Novembre. Ricordiamo gli impegni dei cresimandi e delle rispetive famiglie:• mercoledì 13 novembre ore 17.00 Confessioni in basilica• venerdì 15 novembre: ore 17.00 Ritiro Cresimandi e prove

ore 20.45 Incontro genitori in basilica con l'abate e possibilità di confessioni

• sabato 16 novembre: ore 15:30 Cresime – – – – –

• EDUCARE ALLA PREGHIERAOratorio di Sant'Eustorgio ore 20,45.giovedì 21 novembreCosa vuol dire far pregare i ragazzigiovedì 28 novembreCome strutturare un momento di pre-ghieragiovedì 5 dicembreI diversi tipi di preghiera

• FORMAZIONE PERMANENTE Oratorio di sant'Eufemia, piazza sant'Eu-femia 2,  ore 20,45

martedì 14 gennaioCHI SONOLa figura spirituale del catechistamartedì 21 gennaioGLI STRUMENTIIl percorso rinnovato della diocesi di Milanomartedì 28 gennaioPENSAREProgettare il percorso martedì4 febbraioL'INCONTROCostruire e animare un incontro o una ce-lebrazione

Due corsi di formazione per catechiste e catechistiSono rivolti a chi già fa catechismo e a chi vuole iniziare a prestare un servizio all'educazionealla fede dei ragazzi.