Ospedale Cristo Re Cap Imp Gas medicinali... · impianti di alta pressione gas medicali presso...

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Ospedale "Cristo Re" dell'Istituto "Figlie di Nostra Signora al Monte Calvario"

Via delle Calasanziane, n. 25 – 00167 Roma Ufficio Tecnico

CAPITOLATO TECNICO

Impianti di distribuzione

gas medicinali

Ristrutturazione edile e impiantistica

dell’Ospedale CRISTO RE

sito in Roma, Via delle Calasanziane n. 25

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INDICE

DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO ......................................................................................................... 3

Schema di funzionamento della rete primaria ............................................................................................ 5

DATI DI PROGETTO ............................................................................................................................... 7

Centrali Gas Medicinali ........................................................................................................................... 12

Centrale Ossigeno............................................................................................................... 12

Centrali in bombole ............................................................................................................. 13

Centrale di aspirazione endocavitaria ................................................................................. 16

Centrale di produzione aria medicinale respirabile .............................................................. 19

Rete di distribuzione impianti gas medicinali compressi e vuoto ......................................... 23

Tubazioni per la distribuzione di gas medicinali e vuoto ...................................................... 26

Unità terminali per gas medicinali compressi e vuoto ......................................................... 27

Legislazione sugli Impianti Gas Medicinali ............................................................................................ 27

Confronto Riferimenti Normativi .......................................................................................... 27

Certificati aziendali .................................................................................................................................. 29

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DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO

Oggetto del presente capitolato è per l’adeguamento e l’ammodernamento degli

impianti di alta pressione gas medicali presso l’Ospedale Cristo Re di Roma e degli

impianti interni ai reparti oggetto degli interventi .

La struttura ospedaliera dell’ospedale è composta da vari edifici e i padiglioni

interessati ai lavori di adeguamento sono:

1. Padiglione “A”

2. Padiglione “B”

3. Padiglione “C”

4. Padiglione “D”

La realizzazione della nuova linea di distribuzione primaria per i gas medicinali,

prende origine dalle centrali esistenti:

1. Centrale Ossigeno

2. Centrale Protossido di Azoto

3. Centrale Aria Medicale

4. Centrale Vuoto

La realizzazione comprende anche una nuova montante per il padiglione “A” per

adduzione di linea vuoto, linea protossido di azoto, linea ossigeno, linea aria

medicale.

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Tutte le reti debbono essere dimensionate per sopperire alle richieste di

adeguamento dei vari padiglioni.

Relativamente alle travi testa letto è prevista la fornitura in opera delle prese dei

gas medicinali come indicato negli elaborati grafici.

Le centrali sono ubicate in locali tecnici dedicati.

Ogni centrale sarà collegata da apposito cunicolo tecnico all’interno del quale

verrà posata la nuova tubazione per la distribuzione primaria ad alta pressione dei

gas.

Lungo il percorso della linea e precisamente in corrispondenza delle

derivazioni/stacchi dalle centrali o in corrispondenza delle montanti esistenti e

quella di nuova realizzazione, verranno ubicati dei pozzetti di ispezione di

dimensioni appropriate (per garantire l’intervento in caso di

manutenzione/emergenza), all’interno dei quali sono previste delle valvole di

intercettazione relative a ciascun gas per ogni padiglione.

Per quanto riguarda la compartimentazione, per le colonne montanti da servire

sono previste delle valvole posizionate all’interno di appositi quadri in acciaio

verniciato, dotate di cartello segnaletico in modo da rendere facilmente

individuabile il gas ed il tratto intercettato, nonché rendere le valvole accessibili in

caso di necessità, al personale addetto.

In prossimità delle valvole di intercettazione di ciascuna montante sarà inoltre

installato un sistema di supervisione centralizzato per la segnalazione dello stato

delle valvole di intercettazione dei gas medicinali. Detto sistema sarà completo di

dispositivi di allarme acustico/luminoso multicontatti digitale e/o analogico da

alimentare a 220V per la segnalazione delle condizioni operative dei parametri e

degli allarmi degli impianti gas medicinali.

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Le motivazioni a supporto della realizzazione di questa nuova linea ad alta

pressione sono le seguenti:

I. raggiungimento di ulteriore grado di approfondimento progettuale per i futuri

interventi di modifiche e ampliamenti all’interno dei padiglioni interessati

all’intervento.

II. assestamento progettuale necessario per garantire, prioritariamente, la

migliore rispondenza possibile ai requisiti di sicurezza e accredito delle aree

che contengono attività direttamente connesse con l’assistenza ai pazienti.

III. recepimento delle integrazioni prescritte dagli organi di controllo nonché

adeguamento normativo prescritto con l’intervento delle nuove norme a

supporto della direttiva 2007/47/CEE per i dispositivi medici.

Qui di seguito vengono illustrati, in modo generale, gli schemi di funzionamento

dalla rete primaria fino al previsto collegamento alla rete di distribuzione

secondaria all’interno dei vari padiglioni, per gli impianti gas medicinali compressi

e vuoto.

SCHEMA DI FUNZIONAMENTO DELLA RETE PRIMARIA

L’impianto di produzione, adduzione e distribuzione dei gas deve essere

concepito in modo da permettere la massima flessibilità e sicurezza d’uso, come

previsto dalla normativa vigente. In particolare Il D.M. 18/09/2002 al punto 5.3.2

prevede:

<<…Allo scopo di evitare che un incendio sviluppatosi in una zona della struttura comporti la necessità di interrompere l’alimentazione dei gas medicali anche in

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zone non coinvolte dall’incendio stesso, la disposizione geometrica delle tubazioni

della rete primaria deve essere tale da garantire l’alimentazione di altri compartimenti. …..omissis….. L’impianto di un compartimento non deve essere

derivato da un altro compartimento, ma direttamente dalla rete di distribuzione primaria…>>

In ottemperanza a tali indicazioni e per garantire all’utente la massima

funzionalità in corrispondenza di qualunque condizione in cui può trovarsi

l’impianto durante la vita utile (ad es. interventi di manutenzione, rotture

improvvise etc.) la rete possiede diversi collegamenti fra le montanti dei corpi di

fabbrica i quali assicurano, per ogni comparto, diverse linee di alimentazione.

L’elemento chiave risulta essere la connessione con valvole di ramo installate in

pozzetti lungo lo sviluppo della linea di alta pressione, che permette di sezionare

solo un ramo della rete mantenendo la restante in piena funzione e la

installazione di valvole di montante alla base delle montanti stesse che

permettono di alimentare i singoli padiglioni da un punto definito di emergenza.

Durante le opere si dovranno prevedere tutti gli accorgimenti e interventi

provvisionali finalizzati a garantire le alimentazioni dei reparti esistenti.

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DATI DI PROGETTO

Prese per Preparazione

Ossigeno

Portata prese di utilizzo = lt/min 15 Contemporaneità prese in funzione = % 50 Aria compressa medicinale

Portata prese di utilizzo = lt/min 120 Contemporaneità prese in funzione = % 20 Vuoto

Portata prese di utilizzo = lt/min 10 Contemporaneità prese in funzione = % 30 Protossido d’azoto

Portata prese di utilizzo = lt/min 10 Contemporaneità prese in funzione = % 10 Evacuazione gas anestetici

Portata prese di utilizzo = lt/min 100 Contemporaneità prese in funzione = % 50 Prese per Risveglio

Ossigeno

Portata prese di utilizzo = lt/min 15 Contemporaneità prese in funzione = % 50 Aria compressa medicinale

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Portata prese di utilizzo = lt/min 15 Contemporaneità prese in funzione = % 20 Vuoto

Portata prese di utilizzo = lt/min 10 Contemporaneità prese in funzione = % 30

Evacuazione gas anestetici

Portata prese di utilizzo = lt/min 100 Contemporaneità prese in funzione = % 100 Prese per Sale Operatorie

Ossigeno

Portata prese di utilizzo = lt/min 20 Contemporaneità prese in funzione = % 100 Aria compressa medicinale

Portata prese di utilizzo = lt/min 15 Contemporaneità prese in funzione = % 50 Aria compressa strumentale 8 bar

Portata prese di utilizzo = lt/min 350 Contemporaneità prese in funzione = % 20 Vuoto

Portata prese di utilizzo = lt/min 60 Contemporaneità prese in funzione = % 50 Protossido d’azoto

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Portata prese di utilizzo = lt/min 10 Contemporaneità prese in funzione = % 100 Evacuazione gas anestetici

Portata prese di utilizzo = lt/min 100 Contemporaneità prese in funzione = % 50 Prese per Terapie Intensive

Ossigeno

Portata prese di utilizzo = lt/min 120 Contemporaneità prese in funzione = % 30 Aria compressa medicinale

Portata prese di utilizzo = lt/min 120 Contemporaneità prese in funzione = % 30

Vuoto

Portata prese di utilizzo = lt/min 30 Contemporaneità prese in funzione = % 50 Prese per Degenze

Ossigeno

Portata prese di utilizzo = lt/min 5 Contemporaneità prese in funzione = % 20

Aria compressa medicinale

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Portata prese di utilizzo = lt/min 10 Contemporaneità prese in funzione = % 20 Vuoto

Portata prese di utilizzo = lt/min 5 Contemporaneità prese in funzione = % 30 Prese per Ambulatori

Ossigeno

Portata prese di utilizzo = lt/min 5 Contemporaneità prese in funzione = % 20

Aria compressa medicinale

Portata prese di utilizzo = lt/min 10 Contemporaneità prese in funzione = % 20 Vuoto

Portata prese di utilizzo = lt/min 10 Contemporaneità prese in funzione = % 30 Prese per Sale Esami

Ossigeno

Portata prese di utilizzo = lt/min 5 Contemporaneità prese in funzione = % 20

Aria compressa medicinale

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Portata prese di utilizzo = lt/min 10 Contemporaneità prese in funzione = % 20 Vuoto

Portata prese di utilizzo = lt/min 10 Contemporaneità prese in funzione = % 30 Prese per Sale di Osservazione Pronto Soccorso

Ossigeno

Portata prese di utilizzo = lt/min 15 Contemporaneità prese in funzione = % 20 Aria compressa medicinale

Portata prese di utilizzo = lt/min 10 Contemporaneità prese in funzione = % 20 Vuoto

Portata prese di utilizzo = lt/min 20 Contemporaneità prese in funzione = % 20

Prese per Sale Piccoli Interventi, Sale Gessi, Ambulatori Chirurgico Pronto Soccorso ed Endoscopia

Ossigeno

Portata prese di utilizzo = lt/min 5 Contemporaneità prese in funzione = % 20 Aria compressa medicinale

Portata prese di utilizzo = lt/min 10

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Contemporaneità prese in funzione = % 20 Aria compressa strumentale 8 bar

Portata prese di utilizzo = lt/min 350 Contemporaneità prese in funzione = % 20 Vuoto

Portata prese di utilizzo = lt/min 20 Contemporaneità prese in funzione = % 20 Protossido d’azoto

Portata prese di utilizzo = lt/min 10 Contemporaneità prese in funzione = % 10 Evacuazione gas anestetici

Portata prese di utilizzo = lt/min 100 Contemporaneità prese in funzione = % 50

Tutti i precedenti valori sono conformi alla normativa ISO 7396-1 ed ISO 7396-2.

CENTRALI GAS MEDICINALI

Centrale Ossigeno

La centrale per l’ossigeno, è costituita da un bombolone di accumulo verticale per

gas liquido, con serpentina di evaporazione, gruppi di riduzione e collettore di

collegamento al quadro generale di smistamento e manovra. La centrale ossigeno

prevede altresì l’inserimento automatico e manuale di altre due fonti sussidiarie di

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emergenza costituite da pacchi bombole.

Centrali in bombole

Le centrali di decompressione gas medicinali di tipo a bombole per: Ossigeno

(emergenza), Protossido di Azoto, portata 160 mc/h sono costituite da:

Quadro di decompressione ad inversione automatica per gas medicinali,

costruito in lamiera d’acciaio inox con supporti per il sostegno delle

apparecchiature. All’interno sono installati n° 02 riduttori di pressione di

primo stadio completi di filtro (con rete di porosità 90 micron), valvola di

sicurezza in ottone tarata a 12 bar, n° 02 manometri di alta pressione

diametro 63 mm scala 0-315 bar (indicanti pressione d’ingresso delle

bombole), n° 02 manometri di bassa pressione diametro 63 mm scala 0-16

bar (indicante pressione di lavoro), n° 02 pressostati di alta pressione, n°

01 inversore di pressione con sensore di segnalazione Rampa DX o Rampa

SX in funzione, n° 02 valvole d’intercettazione. Sui lati del quadro,

all’ingresso dell’alta pressione, sono presenti gli attacchi filettati per

l’allaccio alle rampe di bombole, all’interno del quadro, in prossimità di ogni

attacco filettato d’ingresso, si trova una valvola ad otturatore per alta

pressione, realizzata in ottone cromato con volantino in colore distintivo per

tipo di gas, guarnizione in nylon per aria, protossido di azoto, Anidride

Carbonica e guarnizioni conformi alle regolamentazioni FDA CFR 177.2415,

93/9/EEC, WRCA BS 6920 per Ossigeno. All’interno sono anche installate n°

02 valvole d’intercettazione per bassa pressione, anch’esse in prossimità

degli attacchi filettati in uscita (per bassa pressione.

Quadro di decompressione per fonte di emergenza o terza fonte, è

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caratterizzato dalle stesse componenti del quadro automatico, con la

differenza che è composto da un singolo riduttore di primo stadio, con gli

accessori per rappresentare una singola fonte.

Rampe collettrici formate da tubo di rame cromato per alte pressioni fissato

su struttura portante in metallo, valvole in ottone per alta pressione che

vengono assemblate al collettore di rame con saldatura in lega d’argento

esente da cadmio, in numero variabile dal tipo di rampa che può essere da

1 fino a 5 posti bombola; codoli maschi filettati alle estremità delle valvole

che servono ad alloggiare le serpentine di collegamento; tali serpentine

vengono collegate alle bombole ed alla rampa; infine la rampa viene

collegata (ad una estremità) al quadro, nel codolo predisposto per alta

pressione, e nell’altra estremità ad una valvola per evacuare i gas in caso di

pericolo; ad ogni valvola è collegato un gambo, il quale al suo interno ospita

un dispositivo anti-ritorno. Se si verificasse un guasto nel dispositivo

antiritorno, basta semplicemente chiudere la valvola di riferimento,

lasciando aperte le restanti valvole le quali continueranno ad operare in

modo autonomo; nel frattempo, a valvola chiusa, si deve provvedere alla

riparazione e/o sostituzione del dispositivo anti-ritorno;

La serpentina flessibile di collegamento è formata da un tubo di rame per

alta pressione, diametro interno mm 4 e diametro esterno mm 8.

All’estremità del tubo di rame vengono fissati attraverso saldatura di

bacchette in lega d’argento esente da cadmio, i codoli, diversi tra di loro a

seconda del gas in transito sulla serpentina. La connessione flessibile serve

al collegamento tra le bombole e le rampa collettrice e al collegamento tra il

quadro di riduzione di primo stadio e la rampa stessa. Sulla parte di

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serpentina che si collega alla bombola, viene fissata una maniglia in ottone,

con colorazione diversa a seconda del tipo di gas in uso. La maniglia serve

per il “bloccaggio” quando la serpentina viene fissata alla valvola della

bombola.

Rastrelliera di fissaggio realizzata in profilato metallico con zanche di

fissaggio con catene per fissaggio bombole, da 1 a 5 posti. Permette il

fissaggio delle bombole a parete sotto la rampa di collegamento.

Valvola VSP (valvola di sovra pressione), installata a valle del quadro di

riduzione di primo stadio a scambio automatico, serve ad escludere la fonte

primaria e la fonte secondaria, è dotata di valvola di sicurezza per lo scarico

della sovrapressione ed è dotata di pressostati per il monitoraggio della

pressione di linea in ucita dalla centrale. La valvola è predisposta per

l’alimentazione in caso di emergenza tramite una unità terminale

supplementare a norma per i gas medicinali.

Valvola di scarico rampa, permette l’evacuazione di contenuto totale delle

bombole, in caso di emergenza e mediante apposita tubazione ne permette

la canalizzazione all’esterno del locale centrale gas medicinali. (UNI EN ISO

7396-1).

Allarme di centrale, monitorizza la carica delle fonti di alimentazione,

segnalando la sostituzione delle bombole scariche. Risponde a tutte le

norme sugli allarmi gas medicinali con suoneria UNI 475. Deve essere

installato in un punto sempre presidiato per poter procedere con maggior

rapidità alla sostituzione delle bombole vuote. (UNI EN ISO 7396-1).

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Centrale di aspirazione endocavitaria

Costituita da: n°3 pompe con portata variabile da 10 a 300 mc/h, montate su

telaio verticale o orizzontale, serbatoio verticale da 2000 lt. a seconda della

potenzialità delle pompe aspiranti, quadro di comando triplo, elettronico per la

gestione elettrica del gruppo di aspirazione.

Pompe per Vuoto, sistema rotativo a palette

Supportate su cuscinetti e ammortizzatori di base

Palette metalliche inusurabili con profilo ad alto scorrimento che consente di

operare sia in servizio continuo che in servizio intermittente

Vuoto inferiore a 10 mbarA (Vuoto = 75 cm Hg = 99,9 Kpa)

Disoleazione a tre stradi ad alta efficienza con sistema di filtri a fibre

coalescenti

Azionamento con motore elettrico unificato flangiato B5, IP 54, Cl F.

certificato CE.

Trasmissione di potenza diretta a mezzo giunto elastico

Raffredamento forzato ad aria mediante ventilazione centrifuga ad alta

prevalenza

Scambiatore aria/olio

Valvola antiritorno incorporata per impedire perdite di vuoto o riflusso di

olio verso l’aspirazione in arresto

Valvola di Zavorra Incorporata per favorire lo smaltimento di umidità e

vapore senza condensare.

Accessori

N. 03 Vuotostati per comando avviamento e arresto pompe

N. 01 Vuotometro analogico scala 0 / -1 bar indicazione vuoto all’interno del

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serbatoio

N. 01 Vuotometro analogico scala 0 / -1 bar indicazione vuoto nella linea

N. 01 Vuotostato di allarme per vuoto insufficiente causa intasamento filtri

antibatterici

N. 01 Valvola di non ritorno supplementare sulla bocca di aspirazione di

ogni singola pompa

Giunto elastico di connessione da inserire sulla bocca di aspirazione di ogni

singola pompa.

Strutture di supporto

N. 01 Telaio di base a sviluppo orizzontale per accogliere 3 pompe per

vuoto e relativo quadro elettrico di comando.

Quadro di comando

Il quadro elettrico, in versione a massima sicurezza, viene fornito fissato al

telaio pompe.

Lo speciale quadro è costituito da una cassetta IP 55, a sezioni, che

consentendo di arrivare con le alimentazioni separate, per garantire ogni

manovra di emergenza (es. accesso all’interno) senza togliere tensione a tutto

l’impianto perciò senza interrompere il servizio, in osservanza alla filosofia di

sicurezza indicata dalla normativa.

Questa soluzione consente di effettuare la rotazione continua di tutte e tre le

pompe per garantire sempre la migliore efficienza e ripartire equamente il

numero di ore di esercizio ai fini della manutenzione.

Composizione:

Interruttore generale blocco porta

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Selettore a due posizioni per funzionamento automatico o manuale

Pulsanti di marcia manuale delle singole pompe

Contaore per programmazione dei cicli di manutenzione

Spie luminosa di presenza tensione

Spie luminosa per pompa in marcia

Spie luminose per allarme intervento protezione motori

Spia luminosa per allarme libero (es. pressostato intasamento filtri

disoleatori a richiesta)

Fusibili d’ingresso

Temporizzatore di ritardo arresto pompe da 0 a 5 minuti

Trasformatore per circuiti ausiliari 400/24V

Morsettiera per allacciamento a contatti puliti per comandi e allarmi a

distanza

Rotazione pompe in avviamento per ripartizione usura

Limitatore di avviamenti con ritardo arresto pompe temporizzato.

Gruppo filtrante

I gruppi filtranti si compongono di due filtri specifici, montanti in parallelo in

auto by-pass e collegati alla linea e vuoto mediante valvole sezionatici manuali

per consentire l’alternanza in esercizio.

Ogni singolo filtro è di capacità sufficiente a garantire la portata richiesta

dall’impianto.

Il filtro si compone di un corpo ermetico in alluminio, sottoposti a trattamenti

di impregnazione, anticorrosione e verniciatura epossidica antigraffio.

La forma del corpo del filtro è studiata per ottenere un effetto centrifugo di

sifonaggio per la raccolta dei liquidi.

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Sul fondo è inserito un rubinetto di drenaggio collegato ad una ampolla di

vetro sterilizzabile.

La speciale cartuccia multistrato si compone di un primo strato esterno con

funzione prefiltrante di protezione dei successivi strati interni a microfibre a

trattenimento batterico, secondo norme BS 3928.

Un manometro differenziale montato sulla testa del filtro indica il livello di

intasamento, cioè la caduta di pressione fra l’ingresso e l’uscita, evidenziando

la necessità di provvedere alla manutenzione attraverso la sostituzione della

cartuccia.

Centrale di produzione aria medicinale respirabile

La centrale di produzione aria compressa respirabile a norma UNI EN ISO

7396-1 e rispondente ai dettami della vigente Farmacopea Ufficiale è composta

sempre dalle tre fonti di produzione/decompressione. La centrale di aria

medicinale in bombole mentre la linea o le linee di produzione sono così

composte:

Compressore a vite silenziato e lubrificato ad olio con modulo per la gestione

elettronica, con uscita da 10 a 13 bar - 400 V/50 Hz, avente le seguenti

caratteristiche:

Completamente automatico, monostadio, fisso, con raffreddamento ad aria e

silenziato con trasmissione a cinghia;

Aria resa da compressore alla pressione di lavoro,secondo ISO 1217 Ed. 1996

Annesso C espressa in mc/min;

Velocità rotore principale gruppo vite 3000 rpm;

Potenza nominale motore, espressa in kW;

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Rendimento motore a pieno carico 89 %;

Classe di protezione IP 54;

Classe di isolamento F;

Voltaggio 400 V/50 Hz;

Raffreddamento ad Aria forzata;

Dimensioni [mm] (lunghezza x larghezza x altezza) < 1500x1500x1200;

Livello di rumore: 67 dB(A) secondo CAGI-Pneurop a 1 m;

Peso < 200 Kg;

CARATTERISTICHE TECNICHE

Compressore

• Compressore a vite con profilo SIGMA ad alto rendimento raffreddato con

iniezione d'olio.

• Trasmissione a cinghie trapezoidali con dispositivo tenditore automatico.

• Filtro di aspirazione dell'aria con silenziatore.

• Valvola di ingresso e valvola pneumatica di scarico pilotate da una comune

elettrovalvola.

• Valvola di sicurezza.

• Valvola combinata di minima pressione e non ritorno.

• Generoso proporzionamento dei cuscinetti anti-attrito per una lunga vita

operativa.

Esecuzione e cappottatura

• Unità compatta silenziata montata su di un solido telaio e su tamponi anti-

vibrazione.

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• Rivestimento interno in schiuma fonoassorbente.

• Porte laterali e superiori incernierate per una facile manutenzione.

• Pannelli verniciati a polveri.

• Il compressore ed il motore elettrico sono isolati dal telaio e dalla cappottatura

per

mezzo di supporti antivibranti.

• Macchina completa di allacciamenti interni pronta per uso.

Raffreddamento e lubrificazione

• Radiatore combinato, in alluminio, raffreddato ad aria, e consistente di:

• Radiatore olio progettato per condizioni di lavoro con temperatura ambiente fino

a +40 °C.

• Radiatore aria permette una uscita d'aria ad una temperatura di 10 °C superiore

alla temperatura ambiente.

• Ventola di raffreddamento: direttamente calettata sull'albero del motore

elettrico per una efficiente ventilazione.

• Valvola multifunzioni: valvola termostatica, by-pass e filtro micrometrico con

cartuccia intercambiabile inserito nel flusso principale, integrata in un unico

blocco.

• Serbatoio combinato per l'accumulo e la separazione dell'olio di tipo CE con

cartuccia separatrice olio multistadio (olio non separato: da 2 a 4 mg/m3).

Catena Filtrante

Separatore d’acqua di tipo a ciclone con scaricatore elettronico di condensa.

Consente una deumidificazione dell’aria prodotta dal compressore

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Prefiltro disoleatore con scaricatore dei vapori di olio. Consente una purificazione

dell’aria dalle particelle di olio residue.

Serbatoio di omogeneizzazione e stoccaggio da 270 a 2000 Lt, a norma EN 286-

1, dotato di rivestimento interno protettivo e di scaricatore elettronico della

condensa interna.

Essiccatore a refrigerazione con scaricatore elettronico di condensa. Refrigera

l’aria compressa di linea e la restituisce essiccata, impiega refrigerante ecologico

R134a. E’ composto da un compressore, un evaporatore a ciclo frigorifero ed uno

scambiatore di calore ad ampia superficie.

Sistema di filtrazione adatto per aria medicinale, il componente principale della

linea di produzione aria respirabile, consente la purificazione dell’aria compressa

secondo i valori limiti definiti dalla legge e farmacopea, garantendo la totale

eliminazione di particelle solide, particelle di olio e acqua, vapori di olio e

idrocarburi mediante sei diversi stadi separati di trattamento. Stadio I: microfiltro

ad alta rendimento per depurazione da aerosol, liquidi e particelle solide. Stadio

II: il sub microfiltro ad alto rendimento per rimozione del contenuto residuo di

condensa, particelle solide, lubrificante con eliminazione del condensato tramite

scaricatore elettronico. Stadio III: eliminazione del biossido di carbonio e dei gas

acidi attraverso il filtro a adsorbimento . Stadio IV: eliminazione del vapore

acqueo dell’aria fino ad un valore di punto di rugiada fino a –60° C attraverso

l’utilizzo di carboni molecolari a letto misto, eliminazione dell’anidride solforosa,

degli ossidi di azoto ed inoltre degli odori e aromi di olio. Stadio V: l’aria

compressa ormai depurata fluisce nel filtro ossidante per l’eliminazione del

monossido di carbonio attraverso un processo di chemi-assorbimento e

successivamente attraverso un filtro antipolvere. Stadio VI: ultima fase di

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filtraggio dell’aria attraverso un filtro sterile che trattiene tutte le cariche

batteriche.

Separatore acqua-olio che consente di smaltire in loco con un sistema di

separazione dell’olio dall’acqua e soddisfare i requisiti di legge antinquinamento.

Va collegato con un sistema di tubazioni specifiche a tutti gli scaricatori di

condensa presenti nell’impianto.

Dispositivi di monitoraggio ed allarme

Misuratore del punto di rugiada: visualizza il punto limite di rugiada ed invia

segnali di allarme se questo subisce variazioni oltre i limiti di tolleranza

reimpostati. Il dispositivo è integrato nel sistema di filtrazione per aria medicale.

Allarme elettronico ad un ingresso: segnala sia visivamente che acusticamente

con suoneria UNI 475 tacitabile ma non escludibile anomalie inviate dal

misuratore del punto di rugiada.

Indicatore digitale di pressione: visualizza la pressione di linea ed è dotato di

allarme acustico luminoso per alta e bassa pressione

Rete di distribuzione impianti gas medicinali compressi e vuoto

Quadro di intercettazione di area/ VVF

Le valvole di intercettazione di area per gas medicali devono soddisfare quanto

richiesto dalla norma europea UNI EN ISO 7396-1 e dal DM 18/09/2002. Le

funzioni sono le seguenti:

• Permettere di effettuare uno stacco fisico quando si effettuano delle

manutenzioni a valle della valvola (UNI EN ISO 7396-1).

• Fornire un ulteriore punto di alimentazione di emergenza (presa di

emergenza).

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• Garantire un rapido accesso alla valvola di intercettazione in caso di

incendio o di notevoli perdite sulla linea. Per l’Aspirazione Endocavitaria la

valvola di intercettazione di area è semplicemente costituito da una valvola

a sfera completa di raccordo a tre pezzi. Tutte le valvole di intercettazione

di area sono dotate di pressostato per rilevazione di alta e bassa pressione

in rete per rinvio di segnalazione di allarme; deve essere installato una

centralina di allarme dedicata per questo quadro.

Tutti i particolari debbono essere sgrassati per uso ossigeno.

Quadro di riduzione di secondo stadio

Sono composti da una carpenteria da incasso a muro o da installazione da

esterno, della grandezza tale da contenere il numero di riduttori previsti in

progetto. La carpenteria è composta da lamiera stampata in acciaio

verniciato con pannello di copertura con chiusura a chiave e fori frontali che

consentono il controllo delle pressioni. All’interno del quadro sano installati i

riduttori di 2° stadio muniti di valvole di esclusione a monte ed a valle di

ogni riduttore, presa di alimentazione di emergenza a valle di ogni riduttore

di pressione, pressostati e vuotostati per il monitoraggio della pressione,

sulla tubazione in uscita dal quadro. I riduttori per aria strumentale ad 8

bar saranno a forte erogazione per utilizzo di trapani o strumenti

pneumatici. Sarà inoltre installata una valvola di intercettazione per il

vuoto, completa di vuotometro. Per i reparti di cura critica (reparti

operatori, terapie intensive, pronto soccorso) è previsto l’utilizzo di riduttori

doppi per ogni gas installati in by-pass tra di loro, questo per consentire

l’intervento di manutenzione ed eventuale sostituzione del riduttore,

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garantendo la massima continuità di servizio senza mai interrompere

l’erogazione dei gas.

Quadro di intercettazione di servizio

Le valvole di intercettazione di servizio sono installate all’interno di una

carpenteria uguale a quella utilizzata per le valvole di area. All’interno sono

installate delle valvole a sfera per l’intercettazione delle tubazioni di rame, con dei

raccordi a tre pezzi per la giunzione. Le valvole sono dotate di etichetta che indica

il nome, il colore ed il simbolo chimico del gas in transito. Questi quadri sono

utilizzati in genere per l’intercettazioni secondarie all’interno dei reparti, per

l’esclusione delle apparecchiature pensili o l’esclusione di ogni singola sala

operatoria. Possono essere utilizzati anche per l’intercettazione delle colonne

montanti principali o per il sezionamento dell’anello di base. All’interno del quadro

non sono previste le unità terminali di alimentazione ed i presso stati di

monitoraggio. Le valvole di intercettazione di servizio possono essere installate

anche senza la carpenteria di contenimento, semplicemente sulla tubazione di

rame a vista o in un vano ispezionabile. Sono opportunamente trattate e

sgrassate per utilizzo di ossigeno e gas medicinali e devono evidenziare a vista lo

stato di aperta o chiusa.

Allarme di piano

I dispositivi di allarme previsti sono del tipo elettronico con segnalazione di

anomalia acustico-luminosa con suoneria tacitabile ma non escludibile

temporizzata con ripristino automatico, rispondente alla normativa UNI 475.

Il dispositivo è dotato di leds di segnalazione indicanti alimentazione e

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funzionamento normale [di colore verde], e leds indicanti le anomalie ovvero gli

allarmi [di colore rosso]. A lato di ogni indicatore luminoso è indicato in maniera

evidente il tipo di allarme ed il gas interessato alla situazione di guasto. Le

centraline sono predisposte in numero di ingressi tali da coprire il monitoraggio di

tutte le pressione dei gas in transito. Le centraline vengono collegate ai

pressostati ed ai vuotostati presenti sui quadri di intercettazione di area e di

riduzione di secondo stadio.

Tubazioni per la distribuzione di gas medicinali e vuoto

La rete di tubazione sarà realizzata interamente in rame DHP (Cu 99,9%), i

tubi sono fabbricati con procedimento senza saldatura e garantiti esenti da

utilizzo di materiale di riciclo e conformi alle normative UNI EN 13348; i suddetti

verranno puliti internamente da residui di trafilatura e sgrassati accuratamente

come previsto dalle normative ASTM-B 280-DVGW 392. Le giunzioni saranno

effettuate mediante speciale raccorderia UNI EN 1254-1 e saldobrasatura in lega

d’ARGENTO in quantità non inferiore al 40% ed esente da CADMIO. Durante la

saldobrasatura verrà effettuato il flussaggio di azoto all’interno della tubazione

interessata. Particolari accorgimenti verranno adottati per impedire l’introduzione

di impurità all’interno dei tubi. Le tubazioni verranno montate a vista nei

controsoffitti e saranno marcate con il nome del gas, il colore distintivo e la

direzione, l’installazione prevede particolari staffagli che sono studiati

appositamente per garantire un ancoraggio ottimale delle tubazioni e sono fissati

a distanze predefinite a seconda dei percorsi e delle tubazioni. La dimensione

delle tubazione sarà scelta, sulla base dei calcoli progettuali per ogni specifico

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impiego adattata agli standard delle tubazioni disponibili. Al termine delle

lavorazioni l’intero impianto sarà igienizzato, pulito e soffiato con azoto puro.

Unità terminali per gas medicinali compressi e vuoto

Unità terminali UNI 9507 - UNI EN ISO 9170-1

Sono del tipo ad innesto rapido come previsto dalla normativa UNI 9507. Avranno

dicitura del gas e colore distintivo specificato sulla ghiera posta nella parte

superiore del dispositivo.

Il supporto delle suddette sarà del tipo a saldare ed all’interno avrà inserita una

valvola di ritegno per doppia tenuta, predisposta in modo da consentire la facile

sostituzione delle prese senza bisogno di chiudere l’impianto. Le prese saranno

installate in apposite cassette a muro realizzate in acciaio stampato predisposte

per l’alloggiamento da 1 a 6 posti presa, complete di pannello frontale in acciaio

inox satinato. In alternativa le unità terminali possono essere installate su

torrette pensili e travi testaletto attrezzate.

LEGISLAZIONE SUGLI IMPIANTI GAS MEDICINALI

Confronto Riferimenti Normativi

NORMA/D.L./DIR. DI RIFERIMENTO

NORMA/D.L./DIR. AGGIORNATA

UNI EN 737-1:1999 Impianti di distribuzione dei gas medicali - Unità terminali per gas medicali compressi e per vuoto

UNI EN ISO 9170-1: 2008 Unità terminali per impianti di distribuzione dei gas medicali - Parte 1: Unità terminali per l'utilizzo con gas medicali compressi e vuoto

UNI EN 737-4: 1999 Impianti di distribuzione dei gas medicali - Unità terminali per impianti di evacuazione dei gas anestetici

UNI EN ISO 9170-2: 2008 Unità terminali per impianti di distribuzione dei gas medicali - Parte 2: Unità terminali per impianti di evacuazione dei gas anestetici

UNI EN 737-3: 2000 UNI EN ISO 7396-1: 2007

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Impianti di distribuzione dei gas medicali - Impianti per gas medicali compressi e per vuoto

Impianti di distribuzione dei gas medicali - Parte 1: Impianti di distribuzione dei gas medicali compressi e per vuoto

UNI EN 737-2: 1999 Impianti di distribuzione dei gas medicali - Impianti di evacuazione dei gas anestetici - Requisiti fondamentali.

UNI EN ISO 7396-2: 2007 Impianti di distribuzione dei gas medicali - Parte 2: Impianti di evacuazione dei gas anestetici

UNI EN 738-1: 1999 Riduttori di pressione per l'utilizzo con i gas medicali - Riduttori di pressione e riduttori di pressione con flussometro

UNI EN ISO 10524-1: 2006 Riduttori di pressione per l'utilizzo con i gas medicali - Parte 1: Riduttori di pressione e riduttori di pressione con flussometro

UNI EN 738-2: 2000 Riduttori di pressione per l'utilizzo con i gas medicali - Riduttori di pressione di centrale e di linea

UNI EN ISO 10524-2: 2006 Riduttori di pressione per l'utilizzo con i gas medicali - Parte 2: Riduttori di pressione di centrale e di linea

UNI EN 738-3: 2003 Riduttori di pressione per l'utilizzo con i gas medicali - Riduttori di pressione incorporati nella valvola della bombola

UNI EN ISO 10524-3:2006 Riduttori di pressione per l'utilizzo con i gas medicali - Parte 3: Riduttori di pressione incorporati nella valvola della bombola

UNI EN 739: 2003 Tubi flessibili per bassa pressione per l'utilizzo con i gas medicali

UNI EN ISO 5359: 2008 Tubi flessibili per bassa pressione per l'utilizzo con i gas medicali

UNI EN 793: 1999 Requisiti particolari per la sicurezza delle unità di alimentazione per uso medico

UNI EN ISO 11197: 2005 Unità di alimentazione per uso medico

UNI EN 12218: 2000 Sistemi a barre per sostenere apparecchiature medicali

UNI EN ISO 19054: 2006 Sistemi a barre per sostenere apparecchiature medicali

UNI EN 13220: 2000 Dispositivi per la misurazione del flusso per il collegamento alle unità terminali degli impianti di distribuzione dei gas medicali.

UNI EN ISO 15002: 2008 Dispositivi per la misurazione del flusso per il collegamento alle unità terminali degli impianti di distribuzione dei gas medicali

UNI EN 13221: 2002 Collegamenti flessibili ad alta pressione per uso con i gas medicali

UNI EN ISO 21969: 2006 Collegamenti flessibili per alta pressione per l'utilizzo con gli impianti per gas medicali

- UNI 11100: 2004 Guida alle prove di accettazione ed alle verifiche periodiche di sicurezza e di prestazione dei dispositivi medici - Impianti di distribuzione dei gas medicali e del vuoto

- UNI EN ISO 15001: 2004 Guida alle prove di accettazione ed alle verifiche periodiche di sicurezza e di prestazione dei dispositivi medici - Impianti di distribuzione dei gas medicali e del vuoto

- UNI EN ISO 8835-2: 2008 Sistemi di anestesia per inalazione - Parte 2: Sistemi respiratori anestetici

- UNI EN ISO 8835-3: 2008

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Sistemi di anestesia per inalazione - Parte 3: Sistemi di trasferimento e di ricezione degli impianti di evacuazione dei gas anestetici

UNI EN 740: 2000 Sistemi di anestesia e loro moduli - Requisiti particolari

UNI EN ISO 8835-4: 2004 Sistemi di anestesia per inalazione - Parte 4: Dispositivi di alimentazione di vapore anestetico

- UNI EN ISO 8835-5: 2004 Sistemi di anestesia per inalazione - Parte 5: Ventilatori per anestesia

DIR. 93/42/EEC Dispositivi medici

DIR. 2007/47 Dispositivi medici

CERTIFICATI AZIENDALI

L’azienda che realizza l’impianto dei gas medicinali deve essere in possesso di

certificazione UNI EN ISO 9001:2008, UNI EN ISO 13485:2004, attestazione SOA

OS3: IV livello minimo.