N 9 2015 inter palermo

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domenica 8 febbraio 2015 Anno 5 n. 9 www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO Un film di Roberto Mancini INTER PALERMO

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domenica 8 febbraio 2015 Anno 5 n. 9 www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO

Un filmdi

Roberto Mancini

I N T E R

PA L E R M O

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domenica 8 febbraio 2015 2

STADIO

HandanovicNagatomo, Ranocchia, Juan Jesus, Dodò;

Guarin, Medel, Brozovic;Shaqiri, Icardi, Palacio

SorrentinoTerzi, G. Gonzalez, Daprelà;

Morganella, Rigoni, Jajalo, Barreto, Lazaar;Vazquez;Dybala

MEAZZA ORE 20.45

INTER(4-3-3)

PALERMO(3-5-1-1)

RobertoMancini

GiuseppeIachini

Arbitro: XXXXXX di Pistoia xxxxx

Mancini in ginocchio. Forse, per colpa sua.

Forse. Contro il Napoli bastava arrivare ai supple-mentari, una roba non im-possibile, poiché al novan-tesimo mancava un giro d’orologio. E invece capitan Ranocchia è stato gabbato come un negletto e bugge-rato da fesso. 1-0 Napoli e fuori anche dalla Coppa Italia. No meglio, fuori solo dalla Coppa Italia, perché in campionato l’Inter non è mai entrata. L’elimina-zione dalla coppetta è stata un travaglio per il Mancio che nelle quattro edizioni passate sulla panchina ne-razzurra era sempre anda-to in finale. Questa volta è stato tradito da Ranocchia, ragazzo serio, educato, pro-fessionista come pochi. In-somma un bravo ragazzo. Come ripeto spesso i bravi ragazzi si danno alle pro-prie figlie per farle sposare, nel gioco del calcio i voli pindarici e le buone ma-niere non servono. Bisogna essere cattivi, feroci, deter-minati anche su una palla a centrocampo. Ci vogliono i “figli di buona donna” per dirla tutta. Questo è il vero

problema nell’Inter. Non ci voleva Mancini per capirlo, ma con lui l’affare si è in-grossato. Con il Napoli l’eli-minazione è sacrosanta, ma quando lo sei a un sospiro dalla fine e per un’ingenuità pazzesca la vita non è faci-le. Soprattutto quella di un allenatore. Perché crollano certezze e il morale va sem-pre più giù. In campionato ora sarà sempre più dura. Non è finita qui, perché il Palermo sta già suonando alla porta. I rosanera stan-no sciorinando prestazioni maiuscole e batterlo sarà un’impresa per questa In-ter. Le parti si sono inverti-te, perché gli uomini di Ia-chini le certezze le hanno, giocano bene e non hanno paura di nessuno. Perdere non è impossibile, ma non sarebbe più concepibile. Si entrerebbe in un dramma psicologico, in un vortice di situazioni che farebbe-ro gridare al fallimento di un’azienda. Una sconfitta non va vissuta come un’u-miliazione, ma le cose sono dannatamente complicate. Il mondo interista è allo sbando e il baratro della B dista solo 8 punti, distac-co troppo risicato per non avere paura. E chi non è abituato a lottare per so-pravvivere è il primo a soc-combere. Vediamo di non regalare questa eventualità!

Questa volta penso che abbiamo veramente

toccato il fondo. Abbiamo perso col Sassuolo e ci sia-mo ripetuti anche al San Paolo col Napoli in Coppa Italia. Fare gol per l’Inter sembra diventata un’im-presa. A Reggio Emilia sia-

NON CI RESTA CHE PIANGERECi mancavano solo i tre gol del Sassuolo

mo riusciti a battere Consi-gli solo per un clamoroso errore difensivo dei nero-verdi. Poi notte fonda. Se pensiamo alle altre partite, ad esempio quella col Tori-no, tutto diventa più diffi-cile. In campionato siamo, purtroppo, nella parte de-

stra della classifica, col ri-schio di precipitare ancora più in basso se questa sera a San Siro non batteremo il Palermo. Altro che zona Champions. Qui si rischia di lottare per non retro-cedere. Davanti a noi ci sono troppe squadre per poter lottare per l’Europa. L’unica ancora di salvezza potrebbe essere l’Europa League fra dieci giorni ci attende una sfida difficile, quella col Celtic. Mi vengo-no in mente tanti ricordi, anche se gli scozzesi allora erano fra i primi in Europa. Tornando al campionato oggi dovremo fare molta attenzione perché il Paler-mo è in grande forma e può

tra l’altro contare sul quel ragazzino terribile Dybala che ogni domenica castiga qualsiasi avversario. Per lo scudetto, al di là del risulta-to di ieri sera fra Juve e Mi-lan, penso che i bianconeri siano in una botte di ferro. La Roma mi è simpatica, però per il titolo, credo sia calato il sipario. Tra l’altro a Cagliari non so come fini-rà per la squadra di Garcia perché i sardi scenderanno in campo imbufaliti per via della sconfitta rime-diata in pieno recupero a Bergamo con l’Atalanta.

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3domenica 8 febbaraio 2015

partita

Massimo Cerana

Cari amici ne sono cer-to, anche a voi non è

sfuggito, vedendo la par-tita di Reggio Emilia, che il Sassuolo ha affrontato la riserva della primave-ra del Latina. L’Inter è ri-masta in albergo se non addirittura a Milano ma voltiamo pagina, scur-dammoce o’ passato e andiamo senza ulteriori rimpianti alla prossima di campionato, la terza di ri-torno. Apparentemente gli incontri in programma appaiono scontati e facil-mente prevedibili, sappia-mo tutti però che il calcio è uno sport che nasconde insidie e non ha nulla di

NULLA E’ SCONTATO NELLA TERZA DI RITORNOAttenti alle trappole impreviste

scontato. Cose che si dico-no sempre ma vale la pena di ripeterle. La Fiorentina affronta l’Atalanta reduce dalla bella affermazione sul Cagliari. I Viola non avran-no vita facile ma stanno bene, sono in forma e mo-tivati e porteranno a casa i tre punti in palio. Il Parma tenterà di battere il Chievo per alimentare le speranze di restare nella massima serie. I Veronesi temo che faranno loro il risultato dopo la cocente delusione di domenica che li ha visti sconfitti di misura e negli ultimi minuti dal Napoli. I Partenopei vorranno a tutti i costi allungare la loro se-

rie positiva che li ha portati a ridosso del secondo posto tentando di stendere l’Udi-nese. I Friulani hanno di-mostrato nella recente par-tita contro gli stessi azzurri in Coppa Italia di sapersi difendere e pungere in con-tropiede e lasceranno il San Paolo imbattuti. Rischia grosso anche la Samp con il Sassuolo. Se tenterà di vin-cere la partita la perderà, se sarà prudente dividerà la posta con i neroverdi. L’incontro che apparente-mente non dovrebbe avere storie vede di fronte l’Em-poli e il Cesena. A mio av-viso i Toscani non hanno già i tre punti in tasca per-

ché la squadra di Di Carlo gioca bene e un punto lo porterà in Romagna. Po-tete allungare il brodo con altre due o tre partite, ol-tre a quelle sopra indicate, tenendo conto di quello che vi suggerisce la testa, ma soprattutto ascoltan-do la vocina che viene dal vostro stomaco che tal-volta è in contrasto con il ragionamento fatto. Fateci caso! Nel salutarvi, mi ri-volgo ai tifosi di fede ros-sonera; cosa ne dite di Ro-berto Donadoni tecnico del Milan nella prossima stagione? Buona fortuna.

Brocchi? No, sfortunati!Echeggia ancora il ton-

fo del Mapei Stadium lasciandosi dietro delusio-ne, rabbia dei tifosi ed ogni velleità europea. Da Reg-gio Emilia i calciatori ne-razzurri sono tornati con una sola consapevolezza: la pochezza del proprio gio-co. Altro che Champions! Questa squadra non può competere neppure per la coppa dalle orecchie pic-

cole piccole. Il più “picco-lo” dei trofei è già svanito in quel di Napoli, a Fuo-rigrotta per l’esatezza o se preferite al San Paolo e Ra-nocchia ancora una volta ci ha messo del suo. L’Inter non è in crisi, semplice-mente raccoglie da squadra provinciale qual’è perché questo è diventata. Certo, è una squadra di “broc-chi” e a nulla sono serviti i nuovi innesti. Se si può

dire è andata anche peggio. Poco attaccamento ai co-lori, niente grinta, assenza totale di gioco, la tattica è divenuta una mera utopia. Colpa di Mancini come lo era di Mazzarri che se la ride ancora? Tornare sulla stessa panchina è sempre difficile, ma il Mancio ha raccolto ancora meno del suo predecessore, il che la dice lunga sulla situazione

di questa squadra. L’analisi del ritorno del guerriero, ad oggi, è negativa. Ha falli-to tutti gli obiettivi interni, un tristissimo tredicesimo posto destinato a restare tale, nella migliore delle ipotesi, anche dopo la ca-valcata rosanero di questa sera. Il Palermo domenica scorsa ha fatto il suo do-vere liberandosi del Vero-na per 2-1. Il gol su calcio piazzato di Dybala deve far

riflettere non poco la difesa nerazzurra. Devono preoc-cupare ancora di più le fa-cile ripartente del Palermo, consapevole del proprio gioco vincente, lo dicono i punti conquistati nelle ulti-

Fabrizio Miccoli, grande protagonista del passato

me partite, che con questa Inter non faticherà molto ad arrivare in area di rigo-re e, con questo Ranocchia, non farà neppure fatica a realizzare il gol. A questo punto meglio Vidic, sba-glia meno del capitano che rasenta l’imbarazzo. Il 4.3.3 sembrerebbe lo schiera-mento più accreditato con Nagatomo, Ranocchia (se non risulterà troppo fuori forma), Juan Jesus e Dodò

che tenteranno di proteg-gere la porta difesa del so-lito Handanovic. Al trio Guari-Medel-Brozovic il compito di macinare gio-co e il tridente d’attacco è affidato a Shaqiri, Icardi e Palcio. Come sia riuscito Mancini a mettere insieme un accozzaglia di calciatori che giocano ognuno per se stesso, esattamente il con-trario di quello che dovreb-be fare una squadra e senza alcuna personalità, è anco-ra da capire. Se questa sera arriva ancora una sconfitta l’intera società andrebbe nel caos più totale. L’allena-

tore di prima serie è stato preso, gli innesti che il mi-ster ha chiesto sono arriva-

ti, dov’è dunque il proble-ma? Allora è vero… trattasi di una manica di “brocchi”.

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Marco PapettiLuigi Rubino Inter in progress: arriva il PalermoAnche in Coppa Italia

contro il Napoli al S. Paolo, come accaduto in campionato con il Toro è arrivata per l’Inter l’ennesi-ma sconfitta nel finale. Al di là della cattiva suerte, con gol subito al 93esimo, su pasticcio di Ranocchia che, a trenta secondi dal triplice fischio, perde il controllo di Higuain, i nerazzurri han-no finalmente dimostrato qualcosa di buono. I tifo-si devono pazientemente aspettare. Una squadra non la si costruisce in poco tempo. Mancini, sta piano piano rimodellando il gio-cattolo. Le vittorie dell’In-ter di Mourinho sono state bellissime, indimenticabili, ma ora fanno parte della storia. Importante è ripar-tire con spirito nuovo, an-che perché gli interpreti sono diversi e i nuovi ac-quisti hanno bisogno di integrarsi con un gruppo che, non dimentichiamo-celo, parla lingue diverse. La formazione schierata dal Mancio al S. Paolo in nuova versione con Brozo-vic a centrocampo a fianco di Hernanes ha retto bene

Bisogna vincere! Fuori la corsa e la fantasia

di fronte ad un avversario, come il Napoli che ha con-fermato, come in campio-nato, la sua perfetta con-dizione di forma. Il croato, aggregatosi solo da pochi giorni al gruppo nerazzur-ro e schierato dall’inizio in campo da Mancini, con-tro il Napoli subito ha dato saggio delle sue qualità, correndo, proponendosi negli spazi, dando sostan-za alla manovra, con pas-saggi semplici ed aperture immediate ai compagni. Contro il Palermo, il gio-catore potrebbe essere con-fermato in formazione da

Mancini, perché la squadra deve riprendere non solo a correre ed uscire dalle paure e dalle incertezze dimostrate in molte gare di campionato, ma deve cercare anche di scacciare la sfortuna che in alcune circostanze (sconfitta in casa dal Torino nei minuti di recupero) l’hanno colpi-ta nelle ultime gare di cam-pionato. I nerazzurri non vincono da tre turni (ulti-ma vittoria 11 gennaio in casa contro il Genoa 3-1). Un eventuale successo sui rosaneri consentirebbe an-che di riconquistare posi-

zioni di classifica migliori, avvicinandosi alla squadra del presidente Zamparini, distante 4 punti. Probabile che questa volta il tecnico nerazzurro, per aumentare velocità e fantasia, schieri dal primo minuto, insieme al giovane Brozovic, l’altro talentino Kovacic, inutiliz-zato in Coppa Italia contro il Napoli. Nella loro storia in serie A al Meazza Inter e Palermo si sono affrontate 26 volte e mai i palermita-ni hanno vinto in casa dei nerazzurri. L’ultimo pareg-gio a suon di gol (4-4) ri-sale al 1 febbraio del 2012.

Mercoledì 4 febbraio in casa Inter sono

piombati due pesanti ver-detti. Il primo è la brucian-te sconfitta contro il Napoli nei quarti di Coppa Italia che elimina la squadra dal-la competizione lasciando l’amaro in bocca a tutti i ti-fosi che già pregustavano i

L’apologia di Osvaldo

to spettacolo. Con Icardi si è azzuffato platealmente ma la scintilla che ha scate-nato la sceneggiata è stato l’egoismo del numero nove

supplementari e speravano nella lotteria dei rigori. Il secondo verdetto è la boc-ciatura definitiva di Osval-do con le dichiarazioni del vicepresidente Zanetti, il quale ha ufficializzato la fine dell’era dell’argentino in nerazzurro e la ricerca di soluzioni alternative per il giocatore (probabilmente Boca). E’ una sentenza giu-sta? Sono stati scritti chilo-metri di inchiostro e spre-cate miliardi di parole in estenuanti discussioni sugli atteggiamenti di Osvaldo e le sue bravate, ma il valore del giocatore è insindacabi-le. Nessuno può discutere le doti tecniche del gioca-tore in grado di accentrare il gioco d’attacco su di sé e di regalare perle di assolu-

interista che non ha passa-to il pallone a Osvaldo me-glio piazzato. Osvaldo ha litigato per l’Inter, avrebbe infatti avuto sui piedi la chance di segnare e per-mette ai colori nerazzurri si imporsi nuovamente sul-la Juventus nella sua tana. Sono stati sbagliati i modi ma non i motivi che hanno causato tutto il resto. Me-glio un giocatore che s’in-fiamma per un’occasione sprecata piuttosto di una algido su cui scivola tutto e non dimostra la rabbia agonistica e la passione per il suo lavoro. Dispia-ce perdere un giocatore del genere e forse si pote-va recuperare il tutto con una buona dose di umiltà da parte dei protagonisti.

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5domenica 8 febbaraio 2015

di Luigi Rubino35 ANNI DA NON CESTINARE IN 90’Il Palermo non vince a San Siro dal 1980

Ancora un record da battere per questa In-

ter. Il Palermo non vince a San Siro dal 1980, tren-tacinque anni che rischia-no di passare in poco più di 90’. Alto il rischio per i nerazzurri di buttare giù anche questo muro. Il Pa-lermo al Meazza ha vinto una sola sfida, come anzi-detto, in Coppa Italia nel lontano 1980 con gol di Calloni e De Stefanis, il gol bandiera nerazzurro fu re-alizzato da Muraro, campo stregato, dunque, quello di San Siro per i rosanero. Oggi la tendenza sembra invertita, il P alermo scen-derà in campo convinto di portare a casa i tre punti e l’Inter con il terrore dell’en-nesima sconfitta. Fin qui sono 29 le sfide disputate, 26 in Serie A e 3 in Coppa Italia, sotto gli occhi attenti della Madonnina, per il Pa-lermo una sola vittoria, la benamata ha fatto bottino quasi pieno: 20 vittorie e otto pareggi. Nello scontro diretto i nerazzurri sono in vantaggio anche sul nume-ro di reti realizzate: settan-tatré contro i 26 realizzati dai rosanero. Le partite In-

statistiche

ter-Palermo non sono mai state scontante e, pur vin-cendole praticamente tutte, i nerazzurri hanno sempre faticato non poco contro un Palermo che non ha mai gettato la spugna al primo colpo subito pro-prio come nello scontro del 2009 vinto dall’Inter per 5-3 (doppiettà di Eto’o e Balotelli, gol di Diego Milito) per il Palermo ci pensò un caparbio Miccoli

a far sperare nel pareggio, doppietta per lui e gol di Henandez. L’ultima sfida tra nerazzurri e rosanero risale al dicembre 2012, anno della retrocessione dei siciliani, partita risolta dall’autorete di Garcia. Ul-timo pareggio, nel febbraio dello stesso anno, fu il 4-4 recuperato in affanno dalla

benamata. In vantaggio il Palermo con Mantovani e poi il palcoscenico è tutto per Miccoli e Diego Milito. L’argentino segna il mo-mentaneo pareggio, Mic-coli riporta in vantaggio i suoi, ancora Milito pareg-gia e raddoppia con la sua doppietta. Ci pensa ancora Miccoli ad agguantare il 3-3. Per chiudere lo spetta-colo Milito firma la quarta rete e Miccoli risponde per

il definitvo 4-4. Bei tempi! Altro pareggio diverte fu quello del 2007, Palermo in vantaggio per 0-2, già pregustava la vittoria, con reti di Caracciolo e Zaccar-di nel primo tempo, nella ripresa ci pensano Cruz e l’imperatore Adriano a ri-mettere il treno sui binari.

Un momento della finale di Coppa Italia 2011 tra Inter e Palermo

torneo di viareggio

Inter avanti, Milan fuori. E’ questo l’esito agrodol-

ce del responso delle mila-nesi nella prima parte della 67esima edizione del Tor-neo di Viareggio “ Coppa Carnevale” che martedì 10 febbraio entrerà nella fase più calda con l’inizio degli ottavi. Milan - I rossoneri vincito-re dell’ultima edizione, non ci saranno. Per i ragazzi di Cristian Brocchi decisivo, dopo lo stop inaugura-le con il PSV Eindhoven per 2-1, è stato il secondo match del torneo, quel-lo con il Palermo che si è imposto per 3-2 a termine di una partita emozionante e ricca di gol, grazie ad un gol realizzato nei minuti di recupero dal promettente Bentivegna, autore anche del secondo gol della squa-dra siciliana. La squadra di Brocchi, comunque, pur eliminata con un largo an-

Inter agli ottaviMilan fuori

ticipo dal torneo, ha dimo-strato di disporre di un otti-mo potenziale. La sfortuna, gli infortuni e i campi quasi impraticabili hanno inciso enormemente sulle presta-zioni del team rossonero che, ha costruito molto e sprecato tanto sia contro gli olandesi del PSV Eindho-ven che nella sfida contro i palermitani; quest’ultima gara condizionata da alcu-ne decisioni non felici del direttore di gara Meleleo, che sull’1-0 per i rossoneri, ad inizio secondo tempo, ha assegnato un rigore ai palermitani in seguito ad un fallo commesso al limite e non nell’area di rigore. Da menzionare tra i ragazzi di Brocchi, soprattutto la pre-stazione del baby classe ’96, Davide Di Molfetta attac-cante, esterno destro nato a Sesto S. Giovanni, ma di origini biscegliesi.Inter - L’Inter Primavera

invece sorride. Sono ba-state due vittorie (entram-be per 3-1) ai nerazzurri di Stefano Vecchi per bat-tere la valida formazione belga del Genk e il Parma per qualificarsi in anticipo e alla grande agli ottavi. Decisivi, nel primo match, contro il Genk, sono stati i due gol di Michele Roc-ca, centrocampista classe ’96, spesso determinante anche in zona gol. Senza problemi per i ragazzi di Vecchi anche la seconda gara contro il Parma che ha sancito il passaggio del turno. Costretta a recupe-rare lo svantaggio iniziale, l’Inter ha fatto prevalere il suo maggiore tasso tecnico, imponendosi senza pro-blema alla distanza, grazie al primo gol con la maglia nerazzurra del giovane ta-lento croato Boris Rapaic, classe ’97 e ad una doppiet-ta di Gaston Camara, deci-sivo con le sua velocità e il suo scatto sul versante de-stro. Da seguire il portiere Radu, che ha sempre dimo-strato sicurezza non solo in campionato, ma anche in questo torneo. Negli otta-vi, ad eliminazione diretta, certamente l’Inter ora tro-verà avversari più agguer-riti, ma il potenziale c’è per andare avanti in un torneo internazionale di grande prestigio come il Torneo di Viareggio.

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Infermerianerazzurra

Il rientro in rosa di Marco Andreolli è at-

teso, salvo complicazio-ni, per metà febbraio. La lesione del bicipite femorale sembra non dare più preoccupazio-ni. Anche per Danilo D’Ambrosio, stesso in-fortunio, la condizione fisica è quasi in pieno

recupero e anche il suo dietro è atteso per metà mese. Ben più comples-so e lungo invece il recu-pero di Jonathan. Il di-fensore/centrocampista nerazzurro ha subito un intervento al ginoc-chio che lo terra lontano dal campo almeno fino a fine marzo. Massi-ma prudenza dunque per mister Mancini vi-ste anche le diffide di Dodò e Maurito Icardi.

Marco Andreolli

Danilo D’AmbrosioJonathan Cícero Moreira

José Rodolfo Pires Ribeiro, per tutti Dodò -diffidato-

Mauro Emanuel Icardi Rivero -diffidato-

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7domenica 8 febbaraio 2015

““

Prima e dopo la partita... Vino, birra e il gusto di un panino espresso

Marjlja Bisceglia

L’Ospite

PIPPO per ogni occasioneGiancarlo Gonzalez Castro

Giancarlo González Castro, per tutti

PIPPO, nato a San José l’otto febbraio 1988, è in forza al Palermo dal 2014 e difensore titolare nella Nazionale costari-cana. Le sue doti gli con-sento di andare oltre la linea di difesa improv-visandosi con ottimi ri-sultati sia come media-no che buon colpitore di testa, infatti spesso arriva il gol grazie alle sue “capocciate” che si scontrano con il pallone anche ad alta quota. La carriera del “SuperPip-po” costaricano è relati-vamente giovane, tutto ha inizio nel 2010 con la maglia dell’Alajuelen-se, in patria, dove viene subito notato e portato in Norvegia, nel 2012 infatti indosserà la ma-glia del Valerenga. La

sua avventura nel Bel Paese inizia proprio da Palermo grazie ad un contratto triennale a cinque milioni di euro. Dopo lo sfortunato ini-zio, nello scorso settem-bre è costretto a fermarsi un mese per una distor-sione al ginocchio du-rante gli allenamenti, si

è fatto subito perdonare segnando il gol vincente alla sua prima partita di campionato contro il Cesena. Questo è solo l’inizio della carriera di Giancarlo Gonzalez.

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A pranzo con gli ExIl giovanissimo Francesco

Bolzoni stacca il biglietto da calciatore con la maglia nerazzurra. Cresciuto nel settore giovanile dell’Inter, fonte di talenti come Mario Balotelli, Destro, Santon, Caldirola, Acquafresca e tanti altri. L’attuale centro-campista/ala destra rosa-nero è stato capitano della

Primavera interista nelle stagioni 2007-2008 e 2008-2009 vincendo anche un Torneo di Viareggio. Bol-zoni conserva un buon ri-cordo della sua esperienza in nerazzurro: “Degli anni all’Inter ho dei bellissimi ricordi, a cominciare dall’e-sordio inaspettato in Coppa Italia a 17 anni perchè era la mia prima convocazione. Poi il debutto in Champions League, in casa contro il PSV, ancora più bello per-chè ancor più inaspettato. Eravamo rimasti in 10 e a mezz’ora dalla fine Mancini mi ha fatto entrare, è stato qualcosa di fantastico. An-che l’esordio in campionato è stato bello, però il ricor-do più intenso è legato alla Champions. Il passaggio

dalla Primavera alla prima squadra, per quanto mi ri-guarda, non è stato diffici-le; ho trovato più difficoltà quando sono passato in altre realtà come Genoa o Frosi-none. Per il mio inserimento sono stati molto importanti Dacourt e Vieira, mi han-no dato una grande mano. Anche Crespo è stato uno di

si può  basare una squadra solo ed esclusivamente sui giovani”. Il calciatore rosa-nero ha sempre nel cuore la sua Inter e gli sarebbe piaciuto tornare: “Io ci ho sperato tantissimo, l’Inter è l’Inter. Quest’anno ho gioca-to  con buona regolarità  in rosanero e quando sono stato chiamato in causa ho fatto abbastanza bene. Ci ho sperato davvero, di tor-nare in nerazzurro però per il momento non ci penso più e lotto per la mia squadra”.

può essere avere qualche buon giovane da affianca-re a qualche giocatore top; il calcio italiano è molto difficile e impegnativo, non

quelli che  più mi ha aiuta-to a inserirmi nel gruppo. L’Inter è da tanti anni che lancia molti giovani. Credo che si possa lavorare bene con i giovani, però è difficile ritornare ai livelli di qual-che anno fa. Dal mio punto di vista la soluzione giusta

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9domenica 8 febbaraio 2015 amarcordIl Campione del Mondo, Germania 2006, Fabio Grosso, terzino abile nella corsa e nel cross, ha de-buttato tra i professionisti con il Chieti in Serie C2, ma il salto di qualità lo fa nel Palermo, ingaggiato il 30 gennaio 2004, che mi-litava in Serie B. Conqui-stata subito la promozio-ne alla massima divisio-ne, l’anno successivo con i rosanero conquista an-che l’accesso alla Coppa Uefa. Resta a Palermo per tre stagioni, tempo suffi-ciente per guadagnarsi la convocazione al Mondiale 2006 vinto dagli azzurri. Nel luglio 2006 viene uffi-

Fabio Grosso

Fabio Grosso

cializzata la sua cessione all’Inter per 6.5 milioni di euro. Nell’anno trascorso in nerazzurro non gioca con continuità, 23 pre-senze in campionato (2 reti) ed una in Coppa Ita-lia, ma conquista comun-que il suo primo scudetto e la Supercoppa italiana. Questo Amarcord lo apre, non casualmente, Fabio Grosso per i meriti avuti nel Mondiale, non si può dimenticare né il gol paz-zesco fatto in semifinale contro la Germania, che di fatto sblocca la partita, né il rigore decisivo nella

Felice Centofanti

Tarc

isio

Bur

gnic

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finale contro la Francia. Felice Centofanti, di ruo-lo difensore, nella sua lunga carriera, ancora oggi, a 43 anni, gioca nel-la Sannicolese (squadra del suo paese che milita in Terza Categoria abruz-zese), ha giocato in molte squadre, ma sicuramente il club più prestigioso in cui ha militato è l’Inter. Arriva a Milano nell’anno della prima gestione Mo-ratti che coincide anche con l’introduzione dei nu-meri personali, Centofanti sceglie il numero 9, nono-stante sia un difensore, lo

stesso numero delle sue presenze in nerazzurro. Prima di approdare all’In-ter, nella stagione 1991-1992 indossa la maglia rosanero in 28 occasioni segnando 8 reti. Il centro-campista Lorenzo Barlas-sina cresce nelle giovanili dell’Inter e vince tre titoli italiani con la formazione Allievi e Primavera senza, però, mai riuscire a debut-tare in Serie A. Nelle sta-gioni 1973-1975 indossa la maglia del Palermo se-gnando anche 2 gol. Altra carriera quella del terzino Tarcisio Burgnich, so-prannominato “Roccia” (Carlo Novelli ebbe uno scontro con lui e, a terra dolorante, disse a Picchi di essersi scontrato con una roccia). Inizia nelle giovanili dell’Udinese, compagno di squadra di Zino Zoff, e approda a Pa-lermo nella stagione 61-62, nello stesso periodo faceva anche il servizio di leva a Roma e questo lo costrinse a saltare molti allenamenti. Nel 1962 arriva all’Inter di Helenio Herrera per 100 milioni di lire. Con i nerazzurri, in dodici anni, vincerà quat-

Mirko Taccola

quella del Palermo nella stagione 94-95 e 2000. Il milanese Pierluigi Di Già, di ruolo centrocampista, cresce nell’Inter, ma il suo esordio da professionista è con il Parma, in Serie B, nella stagione 87-88. L’anno successivo torna all’Inter e scende in cam-po 11 volte. Dopo avere indossato le maglie del Bologna e Venezia arriva a Palermo (1995) dove gioca due stagioni in serie cadetta. Il difensore Italo argentino Paolo Hernán Della Fiore cresce nelle giovanili dell’Inter, ma in prima squadra (2004-2005) gioca solo una par-tita in Champions League contro l’Anderlecht. Nel 2006-2007 vien ceduto al Palermo nell’ambito dell’affare che ha porta-to all’Inter Fabio Grosso. Con i rosanero giocherà solo sette partite prima di essere ancora ceduto. Fra i tanti ex di entram-be le squadre, che non sono mai scesi in campo con la maglia dell’Inter, vi sono: l’allenatore Gianni De Biasi (centrocampi-sta), l’attaccante Claudio Fermanelli, il difensore Giammarco Frezza, il ci-leno, attuale attaccante del Cagliari, Mauricio Ri-cardo Pinilla Ferrera e il portiere della Fiorentina Emiliano Viviano, cre-sciuto nel vivaio viola.

tro scudetti, due Coppe dei Campioni e due Cop-pe Intercontinentali. Il di-fensore Mirko Taccola fa il suo esordio in Serie A proprio con l’Inter, nel der-

by del 22 novembre 1992 contro il Milan, pareggiato 1-1. E’ stato ceduto al ter-mine della stagione. Ha indossato molte maglie nella sua carriera, anche

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giù al nord

Fiore MarroSe è un sogno non mi svegliate, anche con l’Inter è stato nu juorno bbuono!

Gargano e Lavezzi, che tempi quei tempi!

Lo stadio una volta can-tava: …è ‘na casa chistu

stadio, parimmo ‘na fa-miglia, sultanto dinto ccà, viecche e giuvane, cercano aret’a nu pallone, nu poco ‘e pace nu iuorno nuovo, ca se chiamma libertà… Così è stato contro l’Inter, sem-bravamo una famiglia, tutti a cantare e a gioire come anni fa. Una splendida per-formance, di entrambe le squadre e alla fine ha vinto

la formazione che sta vi-vendo il momento miglio-re, sotto il profilo psichico, avendo tra l’altro nelle fila il migliore calciatore del torneo, non ci sono dubbi Gonzalo Gerardo Higuianè il Top Player del campiona-to italiano. Le sorprese per il Napoli in campo sono state tante e anche i difetti si sono rivelati gli stessi di sempre. Purtroppo Marek Hamsik continua a esse-re il cruccio degli azzurri, rallenta il gioco, sbaglia dei passaggi che dovrebbero essere elementari, si “in-carta” da solo, in un paio di occasioni invece di correre

in profondità ha preferito giocarsela da fermo, non va davvero, un pesce fuor d’ac-qua, unica nota stonata di una squadra al limite della perfezione. Un Gargano fa-voloso, che a mio avviso è stato il migliore in campo, era dappertutto, se avesse un piede meno scostumato risulterebbe tra i fuoriclas-se del centrocampo mon-diale, non si può avere tutto ma per il momento va bene così. Sono contento per lui e per la storia che rappre-

senta, Gargano faceva par-te della triade che ha riac-ceso gli animi partenopei, lui con Lavezzi e Hamsik i giovanissimi calciatori che hanno riportato entusia-smo a Napoli dopo i brutti momenti del fallimento e della ritrovata Serie A, lui che si perse per una dichia-razione idiota, quella del suo amore per l’Inter che suscitò tanta rabbia a Na-poli, oramai storia passata, bentornato nei nostri cuori piccolo grande “El Mota” che per chi non lo sapesse è il soprannome di Walter Alejandro Gargano Gue-vara. L’altra nota positiva

è stata la scoperta di un Kalidou Koulibaly esterno basso a destra, una partita perfetta la sua, corsa, an-ticipi sull’avversario, tran-quillità mentale, nel ruolo di terzino esprime tutta la sua forza fisica che esplode in tutta la sua magnificen-za sportiva, forse abbiamo trovato il laterale di destra per la prossima stagione senza dovere spendere un centesimo. Personalmente come centrale mi appare ancora troppo acerbo. Il

Napoli è davvero un mi-racolo perché se è vero che abbiamo il migliore di tutti come centravanti, non disponiamo certo del migliore organico, tanto è vero che il buon Rafa Be-nitez deve fare i conti ad ogni match come nessun altro dei tecnici di vertice, ha dovuto stravolgere il suo credo del “sin prensa pero sin pausa!” ma con un cen-trocampo formato da “pol-moni” e non certo da “pie-di educati” ha dovuto fare di necessità virtù, chi altro avrebbe ottenuto i suoi ri-sultati con centrali difensi-vi tipo Britos o Henrique?

Per non dire del portiere non certo il massimo nel ruolo, comunque è riuscito a condurre gli azzurri a su-perare il turno di coppa Ita-lia contro una squadra che ha il budget di spesa, specie il tetto ingaggi dei calciato-ri, superiore a quello azzur-ro, un miracolo portare la squadra a 4 punti dalla se-conda in campionato a se-dici partite dalla fine della competizione, un prodigio vincere la supercoppa con-tro la società più ricca d’I-talia, che ha un fatturato tre volte superiore alla squadra di De Laurentiis, insomma se è vero come è vero che la classe non è acqua il tec-

nico iberico ne impersona in pieno la carica. Al Pipita mancava solo il gol in Cop-pa Italia e con l’Inter ha fatto in modo di riempire anche questa casella, una rete bella, segnata all’ulti-mo minuto di recupero, ha reso felice un intero popolo che vive e palpita solo per quella gloriosa maglia az-zurra che non è solo una casacca ma un vessillo, un segno di riconoscimento che va al di là del calci. Per quel che riguarda gli av-versari, l’Inter mi è parsa migliore di quella affronta-ta dal Napoli a Milano, in campionato. Ottimo pal-leggio a centrocampo, otti-

ma disposizione difensiva, in fondo il gol è arrivato per un errore di Ranocchia e per l’intuizione e la po-tenza di Higuain non certo per una distrazione tattica. Sono comunque del parere che i nerazzurri sono più forti dei loro cugini mi-lanisti e il loro allenatore uno dei migliori del cam-pionato. Domenica a Fuo-rigrotta ci sarà l’Udinese di Antonio Di Natale, lui no si è fatto squalificare pri-ma … L’udinese è squadra che al San Paolo ha spes-so fatto punti. Speriamo di sfatare questa tradizio-ne negativa. Forza Napoli è stato nu juorno bbuono.

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11domenica 8 febbaraio 2015

estero

Oggi la Roma al Sant’E-lia col Cagliari prova a

rialzare la testa dopo la eli-minazione in Coppa Italia per opera della Fiorentina. Rudy Garcia, tecnico dalla faccia da gladiatore, non si arrende. Ha incassato con amarezza lo 0-2 con la Vio-

COMANDA SEMPRE LA JUVENTUSnel turno scorso al Friuli, attualmente è la formazio-ne più in salute del torneo. Nelle file bianconere non ci sarà Di Natale squalificato, però Stramaccioni nel suo mazzo ha altre carte valide per tirare uno sgambetto a Higuain e compagni. Alla ventiduesima giornata sale alla ribalta una slanciatis-

il match di San Siro con un Inter in piena crisi ba-stonata dal Sassuolo e tol-ta di mezzo dal Napoli in Coppa Italia proprio nel momento in cui Mancini stava gettando le basi per i tempi supplementari. I ne-razzurri non possono fal-lire l’obiettivo dei tre punti col Palermo, ma ci sarà da

la, e chiede a Totti e com-pagni l’immediata riscossa in campionato provando a tenere a debita distanza quel Napoli che si fa sem-pre più minaccioso dopo il successo di Verona col Chievo e la vittoria del San Paolo con l’Inter in Cop-pa Italia. Per la squadra di Benitez il match con l’Udi-nese non è affatto scontato perché l’undici di Stramac-cioni, non solo per il pareg-gio imposto alla Juventus

sima Fiorentina che oggi a mezzogiorno, però, dovrà vedersela con l’Atalanta che risulta rigenerata, soprat-tutto psicologicamente, dal successo di Bergamo a tempo scaduto della scor-sa settimana col Cagliari. Zola ha il dente avvelena-to ed è proprio per questo che tornando sulla Roma i giallorossi faranno bene a non sottovalutare la re-azione rabbiosa dei sardi. In programma c’è anche

sudare parecchio per fre-nare le folate pericolose di Dybala e compagni. Curio-sità per il Sassuolo, reduce dal 3-1 all’Inter, contro una Sampdoria dai toni mesti dopo il 5-1 dell’Olimpico col Torino. In settimana c’è stata la grana di Eto’o e l’ambiente blucerchiato si è acceso ancora di più. Do-mani sera la Lazio riceve-rà all’Olimpico un Genoa pure lui infuriato dopo le recenti sviste arbitrali.

Riflettori puntati su Lio-ne nello scontro al ver-

tice di questa sera fra la capolista della Ligue1 e il PSG, staccato attualmente di due punti in classifica. Ibra e compagni proveran-no il sorpasso e sono pronti a gettare il guanto di sfida anche al Marsiglia impe-gnato ieri sera in trasferta col Rennes. Il PSG, intanto, ha conquistato la finale del-la Coppa di Francia batten-do il Lille. I Parigini nella finalissima affronteranno il sorprendente Bastia che ha eliminato il Monaco ai calci di rigore. Monaco che oggi proverà il sorpasso al Saint Etienne affrontando in tra-sferta il Guingamp, mentre la terza gara odierna vedrà impegnato il lanciassimo Nizza contro il Nantes. In Spagna allunga il passo il Real Madrid che batte il Si-viglia 2-1 nel recupero del

PARTITISSIMA A LIONELa capolista riceve stasera il PSG

16° turno di campionato. La squadra di Ancelotti vin-ce grazie a due prodezze di James Rodriguez in risposta alla rete di Aspas. Questa sera nei Paesi baschi il Bar-cellona proverà a rispondere alle merengues affrontando l’Atletico Bilbao. Siviglia, reduce appunto dal ko col Real Madrid, andrà a Ge-tafe mentre il Valencia sarà a Barcellona contro l’Espan-yol. Partita tiratissima quel-la di Cordoba fra i padro-ni di casa e l’Almeria, due squadre a pari punti in fon-do alla classifica. Un gradi-no più sotto di queste due si trova l’Elce che nel posticipo di domani riceverà il Rayo Vallecano. In Inghilterra il Chelsea comanda sempre la classifica con una man-ciata di punti sul City, con quest’ultimo alle spalle lo United, chiamato oggi a Londra contro il Wes Tham.

Scivolone casalingo nell’ulti-mo turno del Southampton con i gallesi dello Swansea, Nei bassifondi della classi-fica scontro salvezza fra il Burnley e West Bromwich. In Bundesliga il Bayern Mo-naco non riesce più a vin-cere. Dopo il poker incas-sato dal Wolfsburg nuova frenata dei bavaresi all’Al-lianz Arena con lo Schalke 04. In dieci per l’espulsione di Boateng lo Schalke ri-sponde al gol di Robben col pareggio di Hoewedes. Non ne approfitta il Wolfsburg bloccato sull’1-1 a Franco-forte dall’Eintracht. Ultimo posto, sempre più sorpren-dente, Borussia Dortmund che perde ancora in casa con l’Augusta, quest’ulti-mo diventato quarta for-za della Bundesliga da-vanti a Bayer Leverkusen (vittorioso a Berlino con l’Herta) e lo Schalke 04.

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domenica 8 febbraio 2015 12

ARRIVANO LE “FIGURINIADI”IL GRANDE TOUR DELLE FIGURINE “CALCIATORI”

OLTRE 120 GIORNATE EVENTO IN PIAZZE E CENTRI COMMERCIALI DI TUTTA ITALIA

Per giocare e scambiare con migliaia di collezionisti piccoli e grandi

Grande appuntamento per decine di migliaia

di appassionati e collezio-nisti delle figurine Pani-ni di tutta Italia: arrivano le “Figuriniadi”. E’ questo infatti il titolo del “Pani-ni Tour 2015”, l’iniziativa promozionale per il lancio della collezione “Calciatori 2014-2015” che quest’anno cambia volto. Il tour, che avrà inizio nel weekend del 7-8 febbraio per concluder-

si ad aprile, si trasformerà nel primo Campionato nazionale di giochi con le figurine. Un coloratissimo “villaggio” della Panini gi-rerà tutta l’Italia, da sud a nord, toccando le piazze delle maggiori città. Decine di migliaia di fan delle fi-gurine si daranno appunta-mento per giocare insieme, partecipare a quiz e prove di abilità, con la possibilità di vincere premi e splendi-di gadget (portachiavi, se-gnalibro, il mitico “Alma-

nacco Illustrato del Calcio”, ecc.). I migliori entreranno nella speciale classifica na-zionale dedicata ai vincito-ri delle “Figuriniadi”. Il tour sarà anche un’occasione per scambiare le figurine con altri collezionisti o con l’a-zienda, per completare così il proprio album. Il “Pa-nini Tour 2015”, oltre alle

piazze delle grandi città, si svilupperà anche in decine di centri commerciali della penisola per un totale di ol-tre 120 giornate evento. Gli eventi di maggiori dimen-sioni saranno ospitati nelle piazze di 8 città (Palermo, Catania, Salerno, Napoli, Roma, Firenze, Genova e Torino): nel grande “villag-gio” Panini – articolato su accoglienti tensostrutture ed ampie aree esterne at-trezzate – saranno organiz-zate diverse gare a premi,

tra cui “Figu Record” a chi lancia le figurine più lonta-no, “Speedy Album” a chi le attacca più rapidamente sull’album e “Figu Quizzo-ne” a chi risponde al mag-gior numero di domande sul calcio e sulla collezione “Calciatori”. Sarà poi pos-sibile scambiare figurine con gli altri collezionisti e

con la Panini. Chi si pre-senterà con l’album “Cal-ciatori 2014-2015” com-pleto riceverà un timbro di certificazione e un bel-lissimo gagliardetto esclu-sivo. Nel “villaggio”, sarà anche presente un corner multimediale, che consen-tirà ai collezionisti di scat-tarsi una foto e registrare un video davanti ad uno sfondo in tema figurine. Il “Panini Tour 2015” preve-de poi 4 eventi “special” in altrettante città (Bari, Bo-

logna, Verona e Milano). In queste tappe, oltre alle tante attività organizzate nel “villaggio” Panini, si svolgeranno delle iniziative dedicate, in collaborazio-ne con partner locali. Altri eventi del Panini Tour 2015 verranno realizzati nei cen-tri commerciali: saranno una settantina quelli che,

in tutta Italia, ospiteranno stand e corner della Panini di diversi formati, con quiz e giochi a premi e la distri-buzione di album e figurine della collezione “Calciatori 2014-2015”. Anche il tour di quest’anno potrà contare su un’importante presenza sul web e nei maggiori so-cial. Sarà possibile seguire le varie tappe sul sito in-ternet www.calciatoripa-nini.it, la pagina Facebook Calciatori Panini, il canale YouTube, i feed di Twitter, il profilo Instagram e la app gratuita iCalciatori. In particolare, sui vari social saranno pubblicati le foto e i video migliori realizza-ti dai collezionisti. “Sono tantissime le novità del Pa-nini Tour di quest’anno e la scelta di connotarlo con il nome di ‘Figuriniadi’ va a sottolineare l’importanza della componente ludica e di condivisione originata dalle figurine”, ha dichiara-to Antonio Allegra, diret-tore Mercato Italia di Pani-ni. “In un mondo che porta sempre più verso la virtua-lizzazione e la rarefazione

dei rapporti umani, Panini, anche grazie al tour, vuole favorire così i momenti di incontro e scambio reale”. La collezione “Calciatori 2014-2015” è in vendita in edicola. Comprende 782 fi-gurine su giocatori e squa-dre di Serie A TIM, Serie B, Primavera TIM, Lega Pro, Serie D e Serie A Femmi-

nile, da raccogliere in un album di 128 pagine. Tra le novità della raccolta, la preziosa copertina con ef-fetti speciali, ove campeg-gia, oltre al mitico “calcia-tore in rovesciata” simbolo della Panini, l’immagine di 20 giovani campioni del nostro campionato. Da se-gnalare inoltre le esclusive figurine in raso, a rappre-sentare per la prima volta tutte le 3 le divise ufficia-li delle squadre di Serie A TIM, e i retri-figurina con i quiz del tifoso, con 400 do-mande diverse sulla storia delle 20 squadre della mas-sima serie. Tra le sezioni speciali di questa raccolta, la sezione “Calciomercato”, realizzata in collaborazio-ne con Sky Sport HD, che ospiterà le figurine sui colpi del mercato di gennaio, e le pagine “L’Italia che verrà”, con le figurine di 12 gio-vani promesse che stanno calcando i campi della Serie A TIM e che, in futuro, po-trebbero vestire la maglia della Nazionale maggiore. Ulteriori informazioni su www.calciatoripanini.it.

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13domenica 8 febbaraio 2015

Ennesimo fiore all’ OCCHIELLO di gestione calciatori

E’ il nuovo giocatore NIPPONICO di nostra competenza per il 2015..!!!

MOLTO INDICATO PER il CALCIO EUROPEO e ITALIANO

MIKE HAVENAAR

- Di origine olandese ma di nazionalita` giapponese.- Alto piu` di 190cm, mantiene palla e crea gioco.

-Gran colpitore di testa alla bierhoff ma con piedi buonissimi.- Ha sempre vissuto in giappone quindi, anche se fisicamente straniero, ha la mentalita` del samurai. Gran lavoratore con tantissima voglia di fare e amatissimo dai compagni.

Stile Nagatomo Honda insomma.- Amatissimo in Giappone, buonissimo sponsor per la societa`.

- Svincolato da dicembre.- Pupillo di Zaccheroni, da lui sempre chiamato in nazionale.

Consiglia

Giappone-Italia solo andata

Dott. Cataldo Bevacqua Agente Fifaphone 0039 347 1322180

Nato/Born 28/08/1987

Nazionalità /Nationality Giapponese/japan

Atezza/Height 176 cm

Peso/Weight 70 Kg

Ruolo/Role Centrocampista/Miedfielder

Contratto/Contract Kashima Antlers (Japan)

N I S H I D A I G O

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domenica 8 febbraio 2015 14

Chiara Franzettiatletica

Assoluti (All-Jun-Pro-Sen)1 ATLETICA TEAM BRIANZA LISSONE 662 punti2 FRIESIAN TEAM  6113 TEAM-A LOMBARDIA 499Giovanile (Eso-Rag-Cad)1 ATLETICA MONZA 1733 punti 2 EUROATLETICA 2002 16823 ATL. CONCOREZZO 1378Master1 EUROATLETICA 2002 10009 punti2 ATL. VIRTUS SENAGO 6384 3 ATLETICA CINISELLO 5962

Davide Viganò

atletica

Focaccia ligure dolce con leggero retrogusto

amaro per Danilo Goffi a Santa Margherita Ligure. La due giorni nel golfo del Tigullio inizia sabato po-meriggio con la Portofino Run. Nessuna velleità ago-nistica per il portacolori del Monza Marathon Team che si confonde invece tra i numerosi runners al via di questa 10k. Per risparmiar-si per l’indomani, ma pur sempre facendo girare in scioltezza le gambe, Dani-lo ha infatti vissuto questa sgambata a Portofino come l’occasione per interpretare al meglio il ruolo di Am-bassador della SuisseGas

UN DOPPIO DANILO GOFFI ALLA MEZZA DELLE DUE PERLEMilano Marathon. E, a tut-ti gli effetti, in moltissimi lo hanno seguito, anche fermandolo per scambia-re due parole e chiedere consigli per migliorare la propria prestazione. La luce di Danilo continua a brillare domenica matti-na alla Mezza Maratona delle Due Perle. Tempo buono - sole e poco vento; concentrazione e testa in ordine; tifo alle stelle: l’i-deale per questo primo test in gara da intendersi come un doppio allenamento lungo - 10k sabato, 21k la domenica seguente. Per i primi km, Goffi reagisce al grintoso ritmo imposto da

subito da Stefano La Rosa, per fermare poi il crono a 1:11, tempo che gli assicura la quinta piazza. Come suo solito, molto critico , duro e negativo il giudizio sul-la propria condotta a fine competizione. “È stata una giornata storta, non salvo molto della mia prestazio-ne: la mia non-gara è stata sofferente, e sono arrivato in fondo grazie al supporto dei miei compagni di squa-dra.” Più puntuale, analiti-co e realistico il giudizio di Silvio, allenatore del ma-ratoneta nervianese, con il quale ha già individuato i motivi di questo risultato: “l’atleta ha appena ripreso

la preparazione per i 42km che affronterà in primave-ra, e questa situazione è più o meno in linea con il pro-gramma. Il risultato di San-ta Margherita non preclude nulla perché sappiamo su cosa andare a lavorare; e il tempo è ancora dalla nostra parte.” E, infatti, lo stesso Goffi ritrova subito la grin-ta di sempre: “So cosa devo fare e come recuperare tut-ta la concentrazione neces-saria per rimboccarmi le maniche e dare il massimo. La strada verso i 42km è ancora lunga, e in aprile, voglio tornare protagoni-sta conquistando un nuovo titolo master in America.”

CROSS PER TUTTI 2015: DOMENICA 8 FEBBRAIO QUARTA TAPPA A PADERNO DUGNANOPaderno Dugnano, gio-

vedì 5 febbraio – Do-menica 8 febbraio il circu-ito Cross per Tutti segna gara 4 a Paderno Dugnano (Mi). In casa dell’EuroAtle-tica 2002 si svolgerà la gara che, fino allo scorso anno, ha sempre inaugurato la manifestazione. Per la pri-ma volta quindi si correrà sui prati di Paderno nel mese di febbraio. Al di là della posizione in calenda-rio, la grande novità della prova di domenica sarà invece il nuovo percorso, aggiornato e reso meno scorrevole ma più tecni-co rispetto al passato. Una nuova sfida lanciata ai 1500 atleti del Cross per Tutti. Percorso a parte, a Pader-no resta confermato tutto quanto di buono offre il Centro Sportivo Toti di Via Serra: facilità di parcheggio e grande disponibilità di spogliatoi e docce, comfort molto importanti per il pre e per il dopo gara. Difficile al momento fare previsio-ni sul fondo di gara. I prati del centro sportivo hanno ottime capacità drenanti e le previsioni meteo per do-menica volgono al meglio.

Nonostante la neve appena caduta, si può sperare in una campestre comunque piuttosto asciutta.  Appun-tamento dalle ore 8 in via Serra a Paderno Dugnano. Il via della prima delle 19 gare in programma sarà alle ore 9. Tutti di corsa dai 5 agli 80 anni, distan-ze dai 6 km ai 400 metri. Dopo tre tappe (Cesano Maderno, Seveso e Cinisel-lo Balsamo) in casa Cross per Tutti e Fidal Milano si festeggiano già 4032 atleti gara, cifra davvero soddi-sfacente per tutta l’orga-nizzazione. C’è ora l’ atte-sa per vedere confermata anche nelle prossime due tappe la grande crescita

registrata gara dopo gara.Classifiche individuali. Ecco la situazione nelle va-rie categorie dopo tre gare.Senior: Fabio Pessina (82 punti-US Milanese) e Sil-via Radaelli (88 punti-Atl. Cesano)Promesse: Federico Peru-gini (90-Atletica Monza) e Elisa Calastri (89-US San Maurizio Erba)Juniores: Yassine Fatmi (89-US San Vittore Olona 1906) e Carlotta Manara (87-Atl. Assago)Allievi/e: Tommaso Ca-protti (85-Atl. Team Brian-za Lissone) e Beatrice Ta-verna (89-Friesian Team)Cadetti/e: Matteo Grassi (65-Atl. Cesano) e Federi-

ca Maggio (87-US Virtus Binasco)Ragazzi/e: Paolo Piganzo-li (88-5 Cerchi Seregno) e Susanna Marsigliani (60-Atl. Muggiò).Nelle categorie Master, dopo tre gare sono rimasti in cinque a punteggio pie-no nella propria categoria.

Tra le donne Osanna Ra-stelli (Atletica Cinisello) domina nelle M65, men-tre al maschile proseguo-no imbattuti Martino Pal-mieri (EuroAtletica 2002 - SM60), Michela Colace (PBM Bovisio – SM65), Nunzio Davanzo(Atletica Cinisello – SM70) e Pa-

squale Perri (Libertas At-letica Lamezia – SM80), il decano di tutti gli atleti .Classifica di società – Gio-chi ancora aperti nelle clas-sifiche Assoluti e Giovanile mentre è più definita (se non addirittura definitiva) quella dei Master.

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15domenica 8 febbaraio 2015

RiccardoSada

musica

Esce finalmente in tutte le librerie e nei negozi

online il manuale “Abolire la SIAE. Verso la fine del mo-nopolio sui diritti d’autore”, di Salvatore Primiceri. Un manifesto per comprendere quanto sia ormai necessaria e inevitabile una vera rivolu-zione nella gestione dei diritti d’autore in Italia. Di abolizio-ne del monopolio SIAE se ne sente ormai parlare da anni. Primiceri era stato proprio tra i primi, nel 2009, a pubblicare un primo saggio in cui ma-nifestava apertamente come fosse giunto il momento di svestire la SIAE di quel mo-nopolio ex lege nella gestione dei diritti d’autore. Oggi la situazione non è più procra-stinabile. Il dibattito intorno alla necessità di riformare la legge sul diritto d’autore vi-gente in Italia e, in particolar modo, il ruolo occupato dalla SIAE, Società Italiana Autori ed Editori, si è fatto negli ulti-

Diritto d’autore: verso l’abolizione della SIAE? Un libro spiega tuttomi anni sempre più animato. Oggi l’autore torna sulla que-stione con un testo completa-mente nuovo e notevolmente ampliato che tiene conto di diverse novità intervenute in materia negli ultimi anni (sia giuridiche che tecnologiche) e del dibattito sviluppatosi all’interno di numerose ca-tegorie, dai giuristi agli stessi autori, dai musicisti agli orga-nizzatori di eventi. Il libro è un manifesto per un cambia-mento radicale che passerà non solo dalla fine del mono-polio sulla gestione dei dirit-ti d’autore ma da una vera e propria abolizione della SIAE come ente pubblico, in modo da favorire un mercato libe-ro e concorrenziale. Il testo, pratico e scorrevole, affronta il tema SIAE sotto i recen-ti profili giuridici sia interni che comunitari e si correda di un’aggiornata appendice normativa giurisprudenziale. Il volume risulta di facile con-sultazione anche per gli ope-ratori che ruotano al mondo della creatività e delle opere

dell’ingegno: dagli autori ai musicisti, dagli organizzatori di eventi agli utilizzatori in genere. La SIAE viene posta sotto la lente di ingrandimen-to dell’autore che ne analiz-za comportamenti, bilanci e funzioni, evidenziandone le varie inefficienze a cui biso-gna porre fine al più presto. La ricetta è la via maestra in-dicata dall’Europa in favore di un mercato dei diritti d’au-tore privatizzato dove possa-no competere più società di “collecting” e lasciare liberi gli autori di scegliere chi e come farsi tutelare i diritti per le proprie opere. L’auspi-cio è che il governo Italiano converta entro il 2016 la “di-rettiva Barnier” nel suo più ampio respiro, modificando la legge sul diritto d’autore vigente, in particolare là dove prevede il monopolio della SIAE. L’Europa non giustifica i monopoli negli Stati Mem-bri se non in presenza di par-ticolari modelli di efficienza, e non è certo il caso di SIAE. Grazie ad alcune novità, so-

prattutto in ambito europeo, la concorrenza a SIAE è, in parte già possibile e qualcuno ci sta provando con audacia e coraggio, soprattutto for-nendo criteri di ripartizione dei diritti d’autore (e quote di iscrizione) molto più equi di quelli adottati in SIAE. È sull’efficienza e sulla corret-tezza verso gli associati (ma anche verso gli utilizzatori) che le collecting societies del mercato libero si sfideranno. Sarà la qualità finalmente a prevalere nella gestione dei diritti d’autore? È un auspicio che il libro di Primiceri sostie-ne con convinzione. Salvatore Primiceri, (1975), è giurista, autore ed editore, laureato in giurisprudenza. Specializzato in diritto d’autore e comuni-cazione, si occupa anche di mediazione civilefamiliare e di formazione in materie giuridiche. Conduce studi e seminari sul tema della crea-tività applicata a diversi cam-pi in collaborazione con vari enti di formazione nazionali.

“Abolire la SIAE. Verso la fine del monopolio sui diritti d’autore” di Salvatore PrimiceriFormato 1521 – Pagine 252 - 2015 PE Primiceri Editore ISBN 978-88-98212-44-6 - € 15,90

Mark Knight, gran capo della Toolro-

om, ufficialmente rappre-sentata in Italia da Just En-tertainment, unisce le forze con l’artista Adrian Hour per “Suzee”, una traccia che porta alla techno consoli-dando il marchio Toolro-om Trax. “Suzee” apre la strada del groove mentre singolo “Get Down”, sem-pre contenuto nella realea-se, presenta stralci di ottima e orecchiabile house music.

Tutto Toolroom by JE

Toolroom Mexico“Toolroom Mexico” è una compilation completa, perfettanel suono abil-mente miscelato da Thee Cool Cats: 30 brani dei più esplosivi dj e produt-tori del mondo, da Du-sky a Patrick Topping, da Catz N Dogz a Todd Ter-ry, da Doorly a Weiss pas-sando per Friend Within, Bontan, Green Velvet, Tough Love, Vanilla Ace, Rene Amesz e molti altri.

Rhythm Distrikt 08“Rhythm Distrikt 08” radu-na le line-up migliori della scena techno e tech-house. L’ottavo volume vede all’o-pera Christian Cambas, Steve Mulder, Gayle San, Ant Brooks, D-Unity, Ir-regular Synth, MiniCool-Boyz, Axel Karakasis, Loco & Jam, Raul Mezcolanza, Nikola Gala, Roel Salemink e Gaga. Ben 16 tracce che offrono una collezione uni-ca di groove underground. Info su www.j-e.com

Come si realizza il party perfetto? Una location

polifunzionale, le sinergie tra organizzazioni rodate ed in grado di coordinarsi, un guest che torni due anni dopo la sua ultima volta nella stessa città. Tutte ca-ratteristiche che si concre-tizzano venerdì 13 febbra-io al Fabrique di Milano, struttura ormai di riferi-mento per i più importanti eventi di musica elettroni-ca nel Nord Italia, grazie al set di Ricardo Villalo-bos, che si esibisce in città dopo la sua ultima perfor-mance cittadina al Teatro Parenti nell’aprile 2013 (Design Week Festival), e grazie alla produzione e

Venerdì 6 febbraio 2015 dalle ore 23

Amnesia Milano, Contact Party,

Frames e Loud presentano: Ricardo

Villalobos, Sonja Moonear, Gueves &

Sbri @ Fabrique Milano

via Fantoli 9 – infoline 02/5063008

www.fabriquemilano.it

Amnesia, Contact Party, Frames e Loud presentano Villalobos, Moonear, Gueves

& Sbri al Fabriquealla promozione curata da Amnesia Milano, Contact Party, Frames e Loud. Ve-nerdì 13 febbraio Villalo-bos è affiancato da Sonja Moonear, dj e produttrice svizzera con la quale con-divide spesso la consolle e da Gueves & Sbri dalla scu-deria di Loud Barcellona. Il party di venerdì 13 feb-braio è solo il primo di una serie di eventi realizzati grazie alla collaborazione e alla sinergia tra le succitate organizzazioni. Il dj e pro-duttore Ricardo Villalobos è un artista nel senso vero della parola, a metà tra la figura dello sciamano e quella del visionario, grazie alla sua indiscussa capacità

di creare esperienze sonore sempre dinamiche; da sem-pre Villalobos si dedica alla musica elettronica, essen-done divenuto da anni uno dei massimi ambasciatori universali. I suoi sono suo-ni astratti, densi e potenti. Sonja Moonear propone set che prevedono spesso e volentieri anche contributi live, merito dei suoi robusti studi in Conservatorio e di un sapiente utilizzo di stru-mentazioni analogiche e digitali, Gueves&Sbri fan-no parte della crew di Loud, nata nel 2011 e da tempo affermatosi nella vita not-turna di Barcellona e di diverse metropoli europee.

RicardoVillalobos

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domenica 8 febbraio 2015 16

Jessica Goodchild

AL VIA IL FESTIVAL NORDIC 2015Manca solo un mese

all’inizio della sta-gione dei festival Nordic, è iniziato il conto alla rove-scia. Rivelati gli ultimi 20 atti che prenderanno par-te all’evento. Atti nordici come Coucheron, Cleo e

Lorentz sono uniti con la promessa internazionale Georgia, Gruppo musi-cale femminile, roman-ziere e Visuals. La roccia e metallo duro scena nor-vegese è rappresentato da Dunderbeist, Einherjer e

Execration. Tra i più in-teressanti sottolineamo il rock, hip hop, folk e mu-sica elettronica per dare voce ai nomi migliori. Dal 4 marzo al 7 marzo il meglio della scena musi-cale nordica si riunirà nel

centro di Oslo. Con un va-riegato programma in di-retta con oltre 100 artisti tra i più affermati nel pal-coscenico internazionale, nonché dirigere i riflettori verso nuovi talenti. Per la prima volta nel 2015, il

festival presenterà anche una selezione di artisti internazionali, e promet-tenti come Anna Of Nord, Communions, Drippin, East India Youth, Gid-ge, Hinds, Karin Park, Soake e molti altri.

Gli ultimi 20 partecipanti rivelati oggi sono:ALO WALA (DK)

Alo Wala features vocalist Shivani Ahlowalia and Danish tropical bass pioneers Copia Doble Systema. Live, Alo Wala deliver an ex-plosive dance floor experience with a bass driven sound rooted in hip hop and beat music mixed with traditional Indian music, South-American rhythms and a range of global sounds and influences.

DUNDERBEIST (NO)

Coucheron (NO)

VISUALS (DE)

APOTHEK (NO)Apothek is a collaborative project between Nils Martin Larsen and Morten Myklebust. The duo combine classic song writing with a genre-bending electronic sound. 2015 sees the release of their new material and their first headline shows as Apothek.

CLEO & BROKE ‘N TIPSY (SE)Cleo is one of the most respected and well-known rappers in Sweden. With 10 years in the game, several famous collabora-tions, one solo album and a price nominated EP, she is about to take over the scene.

COUCHERON (NO)Norwegian artist Coucheron was handpicked as a Spotify Spotlight Artist for 2015 and named one of the biggest talents in the music industry. The first single from debut EP Playground, “Deep End” fe-aturing Eastside and Mayer Hawthorne on vocals, shows just a glim-pse of the electronic delights what we can look forward to from this talented act.

DUNDERBEIST (NO)During their 7 years as an active band, Dunderbeist have relea-sed six albums and gained a solid reputation as one of Norway’s best live bands, performing at Norwegian festivals, such as by:Larm, Øyafestivalen and Inferno Metal Festival, as well as major European festivals like Wacken Open Air and Graspop. The new album “Hyklere” will be out on Indie Recordings on March 2nd 2015.

EINHERJER (NO)“Beautiful, atmospheric and epic“. Viking metal with a dark mystical flavor of their Norwegian, heathen roots. These are terms often as-sociated with Einherjer’s music. Einherjer has been a one of the very first bands to incorporate Norse Mythology in Metal, and are consi-dered one of the founders of the Viking Metal genre.

EXECRATION (NO)On their third full-length album, Norwegian experimen-tal death metal band Execration take a step forward and to the left, incorporating new elements to their sound, spanning a wide set of genres, from black to heavy metal. Refining their already unique take on doomy, atmosphe-ric death metal, and throwing in a multitude of refreshing twists and turns, Morbid Dimensions is the document of a band carving out their very own niche.

GEoRGiA (UK)GEoRGiA is the moniker of London-based producer and multi-in-strumentalist, Georgia Barnes. Her debut EP ‘Come In’ - written and recorded entirely by herself in her home studio. GEoRGiA cut her teeth drumming with Kwes and can also be found playing with Kate Tempest, Micachu and the Shapes.

GIRL BAND (IR)Girl Band is a four piece noise rock band from Dublin, Ireland. For-med in late 2011, their influences range from bands such as Bad Brains, James Chance and the Contortions, Neu to minimal techno. Recently signed to Rough Trade Records, the band, whose live show is known for being loud, intense and energetic, will be releasing their debut album in 2015.

KJÆRT BARN (NO)Kjært Barn does “black pop music”, sings in Norwegian, and is a part of the infamous NMG/G-Huset from Bergen. The sound is a dirty blend between the pure analog, acoustic world, and computer music. The debut album “Ikke La Lyset Ta Oss” is due to be released in mid 2015

THE LAST HURRAH!! (NO)The Last Hurrah!! is the lovechild project of HP Gunder-sen; guitarist, composer, arranger, producer and mentor for a vast number of musicians and singers from Bergen’s vibrant music scene. Now HP Gundersen has teamed up with sublime up and coming LA roots singer Maesa Pul-lman as his new partner in crime. Their quite brilliant new album will be released on Rune Grammofon in Norway in May.

LORENTZ (SE)Responsible for the defining Swedish record of 2014 with “Kärlekslåtar”, a spellbinding 50 minutes of emotional-ly weighted hip hop, Lorentz is on his way to household name status in his native Sweden. Formerly of rap duo Lorentz & Sakarias, this year saw the young Stockholm resident go solo - releasing a flawless debut album that defies categorization and, although delivered entirely in Swedish, is entirely universal in its accessibility.

MARIBEL (NO)Maribel released their highly praised debut album “Aes-thetics” in 2009 and became one of the leading artists in the Oslo scene and part of what the media called a new shoegaze movement. Their third album is a heavy sample based album, ”An attempt to cross gritty 90s hip hop beats with 70s psychedelia and 80s pop”, says the band. It soun-ds intriguingly weird, yet strangely familiar. “Dirty/Clean” will be released in 2015 and new music will be showcased at by:Larm.

No. 4 (NO)No. 4 released their debut single, “Lite Og Stort” in March 2014 after having been a band for “only” seven years. A popular live band, they are known for their funny, sad and honest lyrics. They also had the honor of opening the Norwegian Grammy show in January. Like the band would say themselves, “no reason to quit now”.

NOVELIST (UK)At just 18 years old, Novelist has already established himself as the UK’s leading young grime artist. Not only has Novelist already been granted a place one the BBC’s coveted ‘Sound Of 2015’ list, but has also announced an imminent EP with XL Recordings - alongside trusted col-laborator Mumdance. Having also recently been pictured working alongside Jamie XX at the XL studios, the rise and rise of Novelist is sure to continue apace throughout 2015.

OKAY KAYA (NO)OKAY KAYA was born in New Jersey before moving to a peninsula outside of Oslo, Norway. Her music explores melancholy through melody and space. She lives in New York City.

SASHA SIEM (NO)Anglo-Norwegian artist Sasha Siem has announced the release of her debut album, “Most Of The Boys”, which will be available through Blue Plum Records on March 2, 2015. The debut LP follows recent single “My Friend”, which saw her musical background collide colorfully with her appreciation of more contemporary artists such as Andrew Bird and PJ Harvey, giving way to a sold-out London single launch and praise from the likes of NME, Clash Magazine, Stereogum and Noisey, with additional support from XFM and BBC 6Music.

SAUROPOD (NO)Sauropod is the result of mixing poetry with dirty, mini-malistic rock and high-pitched screams with lovely melo-dies. Their music is packed with intense, enjoyable hooks, surprising musical references and lyrics that will make you shiver.

THEA HJELMELAND (NO)From the deep Norwegian fjords comes Norwegian Gram-my Award winner Thea Hjelmeland with her second solo album “Solar Plexus”, a rich and varied palette of folk pop intermixed with strong world music elements.

VISUALS (DE)VISUALS is Andrew Fox. A veteran vocalist, multi-in-strumentalist and producer from the Brooklyn scene, Fox began crafting the songs that would become VISUALS in late 2011. After the release of the self-titled debut EP (pro-duced by Darkside) in October 2013, Fox left Brooklyn for Berlin and began to hone a hypnotic new sound, com-bining aspects of traditional songwriting and structure within a more electronic context.

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17domenica 8 febbaraio 2015

Mara Venier racconta, in un intervista a “Chi”, la sua amicizia con la con-duttrice Simona Ventura. Le due presentatrice sono

Flavio Insinna, attore e presentatore romano, si pre-senterà ai suoi telespettatori appassionati del qui Af-fari Tuoi con un look totalmente nuovo. Insinna, aveva condotto il programma dal 2006 al 2008 e poi ancora nel 2013 con ascolti non promettenti, ma con il passare del tempo il presentatore riuscì a migliorare i risultati. Il presentatore per quanto riguarda l’edizione del pro-gramma 2014-2015, ha scommesso con il suo gruppo di lavoro che se i risultati fossero stati migliori dell’an-no precedente si sarebbe tinto i capelli di biondo. Affari tuoi è riuscito a migliorare gli ascolti e tramite il proprio profilo instagram ha voluto regalare un’anteprima del suo look, dichiarando “una promessa è una promessa”.

Gianni Morandi, il pri-mo febbraio scorso sul suo profilo Facebook, ha inau-gurato una sua idea, la foto segna tempo. Il cantante di settant’anni sembra non sentire assolutamente l’età e dichiara di voler pubblicare una volta al mese una sua foto, davanti ad uno sfon-do anonimo, indossando la stessa camicia, per osserva-re il tempo che passa attra-verso il suo viso, invitando anche gli altri a fotografar-

si. Morandi non ha paura del tempo e mostra il suo miglior sorriso, lanciando una sfida sui social, dove la sua pagina ha raggiunto il migliore e mezzo di mi pia-ce, mostrare ogni mese il proprio volto per coglierne i cambiamenti, ma il can-tante eterno ragazzo non dimostra la sua età e affer-ma sulla sua pagina di fare esercizio fisico ogni giorno per mantenersi in forma. ***

Benedetta Parodi, la nota conduttrice di “cot-to e mangiato” si è tagliata la mano con delle forbici, mentre preparava una delle sue ricette. Un taglio che le è costato 4 punti di sutura e il suo pensiero va sicura-mente al suo programma di cucina. La conduttrice si chiede come potrà cu-cinare, non è facile infatti destreggiarsi in cucina con una mano sola. Probabil-mente si godrà un meritato riposo, ma il lavoro chiama. A breve la Parodi tornerà

in forma per proporre nuo-vi piatti da preparare per amici e famiglia, a febbraio è infatti attesa nella nuova edizione di “Molto Bene” in onda su Real Time. La sorella minore di Cristi-na Parodi, autrice di vari libri di successo è ormai anche sbarcata negli Stati Uniti dove ha presentato “Everyday Cooking from Italy”, ci si augura quindi che torni in forma presto perché molti la attendono per imparare nuove ricette.

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Marica Pellegrini, mo-stra i movimenti del suo bimbo, che scalcia nel pan-cione, impaziente di nasce-re, cosa che avverrà a metà marzo. La moglie di Erosa Ramazzotti mostra i mo-vimenti del bebè nel suo pancione, ormai enorme perchè arrivata all’ottava mese, con un video che ha pubblicato sui social. La modella ventiseienne è già mamma di Raffaella Maria, di tre anni e lo scorso mese

aveva dato conferma alle numerose voci riguardanti la sua nuova gravidanza, inviando un messaggio alla redazione di “Grazia” in cui dichiarava di aspettare un maschietto. Ora la Pellegri-ni afferma che la famiglia per lei e per Eros è la cosa più importante e per una grande coincidenza anche la ex moglie di Ramazzotti, Michelle Hunziker, aspet-ta un figlio, la terza bim-ba e nello stesso periodo.

infatti amiche da anni e sono state entrambe regi-ne della Rai. La Venier ha affermato di essere stata aiutata professionalmen-

te parlando dalla Ventura, che l’aveva chiamata come opinionista nella decima edizione dell’isola dei fa-mosi, ma ora la situazione è diversa. Mara ha infatti affermato durante l’intervi-sta che alla sua età preferi-sce circondarsi di persone sincere, inoltre si sentireb-be anche delusa dal tratta-mento ricevuto dalla Rai. Numerose erano le voci riguardanti i conflitti tra le due, e Mara sembrereb-be quindi confermarlo, che sia per contese lavorative?

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Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011

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