N. 51 2016 - Parrocchia San Leonardo · 2016. 12. 16. · N. 51 2016 Domenica 25 dicembre (1)...
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* IL VOLONTARIATOVINCENZIANO comunica chenelle “GIORNATE DELLA CA-RITÀ”, celebrate nei giorni 10 e11 dicembre sono stati offerti €1.533,49 e ringrazia di cuore tuttala Comunità. * I FIDANZATI che pensano disposarsi nel prossimo anno, sonoinvitati a prendere contatti con donPes, se ancora non l’hanno fatto,per concordare la data; quelli chegià l’hanno stabilita, per confer-
VENDITA DI DOLCI ARTIGIANALI A CURA DEL COMITATO DI S. MARIA
08,00 - Argiolas Gesuino e Stefania09,30 - Celestino - BENEDIZIONE BAMBINELLI
CONSEGNA DEL PADRE NOSTRO - (Alunni 2a Elementare)11,15 - Francesco, Vrginia e Fam. (BATTESIMI)17,00 - NOVENA DI NATALE PER GLI ALUNNI DEL CATECHISMO
18,00 - NOVENA DI NATALE
08,00 - Conti Giovanni, Paschina Giovanna, Carboni An-
gela
09,30 - In on. di San Giuseppe
11,15 - Murgia Matteo (4° anniv.)
Lo sa-pete?
Tutti voibattezzati siete
diventati un po-polo santo.
È l’apostolo chelo dice.
€ 0,05 Supplemento a - Stampato in 650 copie a cura delle Edizioni Grafiche Parrocchiali di S. Leonardo in Serramanna - LEGGIBILE E SCARICABILE - w w w. p a r ro c c h i a s a n l e o n a r d o . c o m - w w w. a s e r ra m a n n a . i t
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Domenica 25 dicembre (1) BBBBIIIIAAAANNNNCCCCOOOO (P)
NATIVITÀ DEL SIGNORE, solennità
Messe proprie, Gloria, Credo, prefazio del Natale
Lez. Fest: letture proprie per le tre messe
OGGI È NATO PER NOI IL SALVATORE.
Sabato 24 dicembre (4) VVVVIIIIOOOOLLLLAAAA (P)
FERIA DELLA IV SETTIMANA DI AVVENTOMessa propria, prefazio II di AvventoLez. Fer.: II Sam 7,1-5.8b-12.14a.16; Sal 88; Lc 1,67-69
IL SIGNORE È FEDELE PER SEMPRE.
08,40 - Lodi16,45 - NOVENA DI NATALE PER GLI ALUNNI DEL CATECHISMO
17,30 - Maria, Riccardo, Anna, AntiocoNOVENA DI NATALE
23,30 - UFFICIO DELLE LETTURE23,55 - MESSA DI MEZZANOTTE
08,40 - Lodi
17,00 - NOVENA DI NATALE PER GLI ALUNNI DEL CATECHISMO
17,30 - Fanni Giuseppe - NOVENA DI NATALE
20,30 - NOVENA DI NATALE
Giovedì 22 dicembre (4) VVVVIIIIOOOOLLLLAAAA (P)
FERIA DELLA IV SETTIMANA DI AVVENTOMessa propria, prefazio II di AvventoLez. Fer.: I Sam 1,24-28; I Sam 2; Lc 1,46-56
L’ANIMA MIA MAGNIFICA IL SIGNORE.
08,40 - Lodi17,00 - NOVENA DI NATALE
PER GLI ALUNNI DEL CATECHISMO
17,30 - Melas Angelo - NOVENA DI NATALE
20,30 - NOVENA DI NATALE
Mercoledì 21 dicembre (4) VVVVIIIIOOOOLLLLAAAA (P)
FERIA DELLA IV SETTIMANA DI AVVENTOMessa propria, prefazio II di AvventoLez. Fer.: Ct 2,8-14; Sal 32; Lc 1,39-45
CANTIAMO AL SIGNORE UN CANTO NUOVO.
08,40 - Lodi
17,00 - NOVENA DI NATALE PER GLI ALUNNI DEL CATECHISMO
17,30 - Scalas Luigia e Michele - NOVENA DI NATALE
20,30 - NOVENA DI NATALE
Martedì 20 dicembre (4) VVVVIIIIOOOOLLLLAAAA (P)
FERIA DELLA IV SETTIMANA DI AVVENTOMessa propria, prefazio II di Avvento
Lez. Fer.: Is 7,10-14; Sal 23; Lc 1,26-38
ECCO, VIENE IL SIGNORE, RE DELLA GLORIA.
08,40 - Lodi
17,00 - NOVENA DI NATALE PER GLI ALUNNI DEL CATECHISMO
17,30 - Serra Dario (1° anniv.) - NOVENA DI NATALE
20,30 - NOVENA DI NATALE
Lunedì 19 dicembre (4) VVVVIIIIOOOOLLLLAAAA (P)
FERIA DELLA IV SETTIMANA DI AVVENTOMessa propria, prefazio II di AvventoLez. Fer.: Gdc 13,2-7.24-25a; Sal 70; Lc 1,5-26
CANTERÒ SENZA FINE, SIGNORE, LE TUE MERAVIGLIE.
08,40 - Lodi
17,00 - NOVENA DI NATALE PER GLI ALUNNI DEL CATECHISMO
17,30 - Giusti M. Teresa (1° anniv.) - NOVENA DI NATALE
20,30 - NOVENA DI NATALE
Domenica 18 dicembre (1) VVVVIIIIOOOOLLLLAAAA (IV)
DOMENICA IV DI AVVENTO
Messa propria, Credo, prefazio II di Avvento
Lez. Fest.: Is 7,10-14; Sal 23; Rm 1,1-7; Mt 1,18-24
ECCO, VIENE IL SIGNORE, RE DELLA GLORIA.
� 0709133009� 0709133009� 0709133009
IL DESIDERIODI DIO
Nell’agitazionedegli ultimipreparativi, nelturbine dellemolteplici solle-citazioni, nondimentichia-moci di de-stare in noi ildesiderio diincontrare ilDio che sidona.Liberiamo lenostre strade,facciamogli po-sto perché Eglipossa nascere ecrescere in noi.Manifestiamo ilvero significatodel Nataleattraverso l’im-pegno adandare versol’essenziale:Dio è semprepronto all’ap-puntamentodell’Amore.
Venerdì 23 dicembre (4) VVVVIIIIOOOOLLLLAAAA (P)
FERIA DELLA IV SETTIMANA DI AVVENTOMessa propria, prefazio II di AvventoLez. Fer.: Ml 3,1-4.23-24; Sal 24; Lc 1,57-66
LEVIAMO IL CAPO: È VICINA LA NOSTRA SALVEZZA.
gli altri si farà subito dopo la messadelle 17,30 e alle ore 20,30, percoloro che lavorano.* LA BENEDIZIONE DEIBAMBINELLI da mettere nelPresepe delle Famiglie si fa oggi,domenica 18 dicembre, alla finedella messa delle 9,30.* CONFESSIONI IN VISTADEL NATALE - Giovedì 22 di-cembre, dalle ore 16 in poi, saran-no a disposizione 3 sacerdoti chevengono da fuori.
marla.* «INVITA GESÙ AL PRANZODI NATALE» - I partecipanti allemesse di sabato 17 e domenica 18troveranno posizionate due confe-zioni dove depositare le offerte fatteda coloro che aderiscono all’inizia-tiva di devolvere in favore dei bi-sognosi l’equivalnte della spesa perun pasto del pranzo di Natale.* NOVENA DI NATALE - Si fa-rà tutta la settimana, per gli Alunnidel Catechismo, alle ore 17,00. Per
AVVISI
DALLE ORE 16,004 SACERDOTI
A DISPOSIZIONEPER
LE CONFESSIONI
za di quelle parole.Vi si manifestano con abbondan-za i doni dell’Onnipotente, e unodei presenti, uomo virtuoso, hauna mirabile visione.Gli sembra che il Bambinellogiaccia privo di vita nella mangia-toia, e Francesco gli si avvicina elo desta da quella specie di sonnoprofondo. Né la visione prodigio-sa discordava dai fatti, perché,per i meriti del Santo, il fanciulloGesù veniva risuscitato nei cuoridi molti, che l’avevano dimentica-to, e il ricordo di lui rimaneva im-presso profondamente nella loromemoria.Terminata quella veglia solenne,ciascuno tornò a casa sua pienodi ineffabile gioia. Il fieno che erastato collocato nella mangiatoia fuconservato, perché per mezzo diesso il Signore guarisse nella suamisericordia giumenti e altri ani-mali. E davvero è avvenuto che in quel-la regione, giumenti e altri anima-li, colpiti da diverse malattie, man-giando di quel fieno furono daesse liberati.Anzi, anche alcune donne che,durante un parto faticoso e dolo-roso, si posero addosso un pocodi quel fieno, hanno felicementepartorito. Alla stessa maniera numerosiuomini e donne hanno ritrovato lasalute.Oggi quel luogo è stato consacra-to al Signore, e sopra il presepioè stato costruito un altare e dedi-cata una chiesa ad onore di sanFrancesco, affinché là dove untempo gli animali hanno mangiatoil fieno, ora gli uomini possanomangiare, come nutrimento del-l’anima e santificazione del corpo,la carne dell’Agnello immacolatoe incontaminato, Gesù Cristo no-stro Signore, che con amore infi-nito ha donato se stesso per noi. Egli con il Padre e lo Spirito Santovive e regna eternamente glorifi-cato nei secoli dei secoli. Amen».
di gioia.Il Santo è lì estatico di fronte alpresepio, lo spirito vibrante dicompunzione e di gaudio ineffabi-le.Poi il sacerdote celebra solenne-mente l’Eucaristia sul presepio elui stesso assapora una consola-zione mai gustata prima.Francesco si è rivestito dei para-menti diaconali, perché era dia-cono, e canta con voce sonora ilsanto Vangelo: quella voce fortee dolce, limpida e sonora rapiscetutti in desideri di cielo. Poi parla al popolo e con paroledolcissime rievoca il neonato Repovero e la piccola città di Be-tlemme.Spesso, quando voleva nominareCristo Gesù, infervorato di amoreceleste lo chiamava “il Bambinodi Betlemme”, e quel nome “Be-tlemme” lo pronunciava riempien-dosi la bocca di voce e ancor piùdi tenero affetto, producendo unsuono come belato di pecora.E ogni volta che diceva “Bambinodi Betlemme” o “Gesù”, passavala lingua sulle labbra, quasi a gu-stare e trattenere tutta la dolcez-
tempo dell’esultanza! Per l’occasione sono qui convo-cati molti frati da varie parti; uomi-ni e donne arrivano festanti daicasolari della regione, portandociascuno secondo le sue possibi-lità, ceri e fiaccole per illuminarequella notte, nella quale s’accesesplendida nel cielo la Stella cheilluminò tutti i giorni e i tempi. Arriva alla fine Francesco: vedeche tutto è predisposto secondo ilsuo desiderio, ed è raggiante diletizia. Ora si accomoda la greppia, vi sipone il fieno e si introducono ilbue e l’asinello. In quella scenacommovente risplende la sempli-cità evangelica, si loda la povertà,si raccomanda l’umiltà. Greccio è divenuto come unanuova Betlemme. Questa notte èchiara come pieno giorno e dolceagli uomini e agli animali! La gente accorre e si allieta di ungaudio mai assaporato prima, da-vanti al nuovo mistero. La selvarisuona di voci e le rupi imponen-ti echeggiano i cori festosi. I fraticantano scelte lodi al Signore, ela notte sembra tutta un sussulto
«La sua (di s. Francesco) aspira-zione più alta, il suo desiderio do-minante, la sua volontà più fermaera di osservare perfettamente esempre il santo Vangelo e di imita-re fedelmente con tutta la vigilan-za, con tutto l’impegno, con tutto loslancio dell’anima e del cuore ladottrina e gli esempi del Signorenostro Gesù Cristo.Meditava continuamente le paro-le del Signore e non perdeva maidi vista le sue opere.Ma soprattutto l’umiltà dell’Incar-nazione e la carità della Passioneaveva impresse così profonda-mente nella sua memoria, chedifficilmente gli riusciva di pensa-re ad altro.A questo proposito è degno di pe-renne memoria e di devota cele-brazione quello che il Santo rea-lizzò tre anni prima della sua glo-riosa morte, a Greccio, il giornodel Natale del Signore.C’era in quella contrada un uomodi nome Giovanni, di buona famae di vita anche migliore, ed eramolto caro al beato Francescoperché, pur essendo nobile emolto onorato nella sua regione,stimava più la nobiltà dello spiritoche quella della carne. Circa due settimane prima dellafesta della Natività, il beatoFrancesco, come spesso faceva,lo chiamò a sé e gli disse: “Sevuoi che celebriamo a Greccio ilNatale di Gesù, precedimi e pre-para quanto ti dico: vorrei rappre-sentare il Bambino nato a Be-tlemme, e in qualche modo vede-re con gli occhi del corpo i disagiin cui si è trovato per la mancan-za delle cose necessarie a unneonato, come fu adagiato in unagreppia e come giaceva sul fienotra il bue e l’asinello”.Appena l’ebbe ascoltato, il fedelee pio amico se ne andò sollecitoad approntare nel luogo designa-to tutto l’occorrente, secondo ildisegno esposto dal Santo.E giunge il giorno della letizia, il
Natale 1223
IIIILLLL PPPPRRRR IIII MMMM OOOO PPPP RRRR EEEE SSSS EEEE PPPP IIII OOOO DDDD EEEE LLLL LLLL AAAA SSSSTTTT OOOO RRRR IIII AAAAnel racconto di Tommaso da Celano, biografo di s. Francesco