N 44 2014 milan fiorentina

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MILAN FIORENTINA Pino Sardiello pag 3 Parola al Baffo I CUGINI DEVONO PROVARCI Sandro Mazzola pag 2 Severa Bisceglia pag 2 LA PARTITA INTER A CESENA Milan-Fiorentina aria di Over 2,5 domenica 26 ottobre 2014 Anno 4 n 44 Milan Fiorentina [email protected] - COPIA OMAGGIO www.stadio5.it FIORENTINA cotta e mangiata FIORENTINA COTTA E MANGIATA ? MENEZ protagonista BIORITMI Enzo Occhiuto pag 3 l’ HONDA che trascina il Milan SCOMMESSE Luigi Rubino pag 4 I CUGINI ONORARELA TRADIZIONE PER

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Transcript of N 44 2014 milan fiorentina

MILAN

FIORENTINAPino Sardiello pag 3

P a r o l a a l B a f f o

I CUGINI DEVONO PROVARCISandro Mazzola pag 2

Severa Bisceglia pag 2

LA PARTITA

INTER A CESENA

Milan-Fiorentinaaria di Over 2,5

domenica 26 ottobre 2014 Anno 4 n 44

M i l a nFiorentina

[email protected] - COPIA OMAGGIOwww.stadio5.it

FIORENTINAcotta e mangiata

FIORENTINACOTTA E MANGIATA ?

MENEZ protagonista

BIORITMI

Enzo Occhiuto pag 3

l’HONDA che trascina il Milan

SCOMMESSE

Luigi Rubino pag 4

I CUGINI

ONORARELA TRADIZIONEPER

domenica 26 ottobre 20142

Pensiero Stupendo...

di Beppe Vigani

Severa Bisceglia

partita

SandroMazzola

MILAN (4-3-3)

Arbitro: Luca Banti di Livorno

M i l a n Fiorentina

(4-3-1-2) FIORENTINA

Diego LopezAbate, Alex, Rami, De Sciglio;

Muntari, De Jong, Bonaventura;Honda, Torres, El Shaarawy

NetoTomovic, Rodriguez, Savic, Alonso;

Aquilani, Pizarro, Borja Valero;Fernandez;

Cuadrado, Babacar

STADIO MEAZZA 20.45

Una Milano che ride c’è, que-sta è la buona notizia. Quel-

la brutta è che quell’altra non sa più vincere. L’ottava giornata presenta Milan-Fiorentina, non proprio una sfida inutile, poi-ché la classifica dei rossoneri è importante. Pippo Inzaghi è ri-uscito a rivitalizzare Honda, che l’anno scorso aveva stentato pa-recchio. Con i viola, sempre privi di Pepito Rossi e Mario Gomez, Menez e compagni ritrovano De Jong e sperano di poter sorpas-sare la Sampdoria, impegnata in casa con la Roma. Un momento d’oro per il Milan che, grazie an-che all’assenza di coppe interna-zionali, hanno tutta la tranquil-lità possibile per prepararsi al meglio le partite di campionato. Il terzo posto, seppure nel mo-mento più acerbo della stagione, sarebbe un traguardo incredibi-le solo a pensarlo a inizio cam-pionato. E’ tutto vero, invece, in barba a tutti coloro i quali hanno denigrato Adriano Galliani, il vero nostromo di una barca che molti avevano già data per af-fondata. Giovedì scorso l’Europa League ci ha consegnato un’Inter che non sa più vincere. Contro il St. Etienne è stato un pareggio deludente, di quelli che non pas-serà alla storia. Davanti al loro pubblico i nerazzurri non sono riusciti a vincere, a questo pun-to è tempo di riflessioni. Non so se è giusto puntare il dito contro solo a Mazzarri, certo è che da qualcuno bisogna pur iniziare. In Italia non c’è tempo per aspet-tare, quindi il toro va preso per le corna. L’ultima settimana in Europa non è andata benissimo, anche se altre volte è andata peg-gio. In Champions solo dolori, mentre in Europa il ko del Na-poli contro lo Young Boys ha del clamoroso. Non che il pareggio del Meazza sia da meno, ma non è una sconfitta. Il bilancio euro-peo recita tre sconfitte, due vitto-rie e un pareggio. Il ranking Uefa continua a piangere insieme con qualche tifoso. Come avrebbe detto Ennio Flaiano (nella foto): “Il malato è grave, ma non è una cosa seria”.

Questa sera a San Siro do-vremmo divertirci. Il

Milan, dopo tante nubi di tempesta, dopo la vittoria di Verona serba più sereno e con la Fiorentina potrebbe toccare il cielo una caso di vittoria. La squadra di Montella potrebbe pagare lo sforzo dell’impegno Europeo col Paok conceden-do qualche possibilità in più ai rossoneri per chiudere a loro favore la sfida. Sono curioso di vedere all’opera Cuadrado che per conto mio è il calciatore più pericoloso della squadra viola. Ho qualche dubbio sulla solidi-tà del Milan perché parecchie volte è stata beffata per qual-che disattenzione. In merito all’Inter mi dispiace parecchio per l’addio di Moratti alla pre-sidenza onoraria. Ma c’era da aspettarselo perché il presiden-te oltre alla sua carica è sempre stato tifoso eccellente della sua squadra. Le critiche a Mazzarri sono un suo sfogo dal momen-to che sul tecnico dell’Inter da tempo c’è ormai la pressione di tutti. Mettendo a fuoco la par-

CUGINI PROVATECItita col Cesena penso che non si debba commettere alcuna di-strazione perché la formazione di Bisoli sul proprio campo ha sempre messo alla frusta tutti gli avversari. E’ chiaro che un pareggio non basta perché la classifica piuttosto negativa per i nerazzurri dopo otto giorna-te. Siamo lontani addirittura anni luce dalla zona Europa League. A proposito dell’im-pegno dell’altra sera a San Siro con il Saint Etienne sono ri-masto piuttosto deluso. L’Inter ha fatto una partir fotocopia di quella giocata con il Qara-bag lasciando a tutti l’amaro in bocca. I francesi hanno preso la partita come fosse un allena-mento e i nerazzurri non han-no saputo approfittare, anzi se non ci fosse stata quella parata di Carrizzo sul calcio di puni-zione le cose sarebbero finite addirittura male. E il futuro, in-dipendentemente da Mazzarri, non è sicuramente roseo. La Juventus oggi dovrà fare mol-ta attenzione col Palermo, dal momento che in Champions ha pagato a caro prezzo la gara con l’Olympiacos. Il Palermo gioca un buon calcio e ha un ottimo allenatore. I bianconeri dovranno fare molta attenzio-ne a Dyvala.

I rossoneri ospitano la Fioren-tina a testa alta. La vittoria sul

fatal Verona ha caricato, anche se non c’era un gran bisogno, Inza-ghi e i suoi. La Fiorentina, inve-ce, arriva a San Siro speranzosa di curare le ferite rimediate do-menica scorsa al Franchi contro la Lazio, due gol che fanno anco-ra male. Il Milan prosegue per la

che fece perdere lo scudetto ai rossoneri. Una buona squadra messa in campo con ordine ed armonia, un gruppo che riesce a restare tale anche nei momenti più bui. Quella di questa sera è anche la prima sfida, da allena-tori, tra i due numeri nove che per anni hanno fatto faville nel nostro campionato: Inzaghi e

chimera con Juventus e Roma che procedono come treni, e la Fiorentina deve tornare sui bina-ri per non lasciarsi assorbire dal gruppo dietro. Filippo Inzaghi fa fatica a schierare una buona difesa che sovente si lascia sor-prendere, anche a Verona ha

sua strada partita dopo partita, senza guarda in faccia a nessu-no e senza polemizzare troppo. La settima giornata è servita a SuperPippo a sfatare l’incubo trasferta con il Verona che in passato ha sempre dato del gran filo da torcere e vincendo, sotto la guida di Bagnoli, la partita

Montella, sfida all’ultimo gol da calciatori e sfida al primo gol, che consentirebbe la guida dei giochi, da allenatori. Quella del Meazza è una posta pesante per entrambe le formazioni, il Milan deve continuare il suo percorso per non perdere di vista la zona Champions, lo scudetto pare una

permesso ai gialloblu di arriva-re al tiro troppe volte. Montella, invece, ha un gruppo che può dettare legge su tutti: Cuadrado che cresce partita dopo partita e Gomez che in giornata buona può davvero fare la differenza. A questo punto resta poco da dire, al campo l’ardua sentenza.

Fiorentina cotta e mangiata?

Allenatore:Filippo Inzaghi

AllenatoreVincenzo Montella

3domenica 26 ottobre 2014

EnzoOcchiuto

bioritmi

Infermeria rossoneraMarjljaBisceglia

Occasione più unica che rara per il Milan, che dopo un

anno abbondante, può tocca-re con mano il terzo posto in classifica ed il traguardo della Champions League. L’occasione è abbastanza possibile per tre motivi: il Milan ospita la Fio-rentina in crisi di risultati e di uomini, gode del vantaggio di non giocare le Coppe Europee e può quindi rifiatare e concen-trarsi solo sul campionato e ha dalla sua parte un gran numero

I BIORITMI PROIETTANO IL MILAN AL TERZO POSTOSerie A che giunge all’ottava giornata e a San Siro il Mi-lan di Pippo Inzaghi affron-ta la Fiorentina di Montel-la. Rossoneri che arrivano a questa sfida galvanizzati dall’ottimo successo di Ve-

Viola già all’ultima spiaggia per le ambizioni di terzo posto

di bioritmi positivi divisi quasi equamente tra i suoi giocatori. Se gli allenatori confermeranno gli uomini selezionati durante la settimana, i rossoneri stasera a San Siro dovrebbero conqui-stare la posta piena battendo la

Fiorentina. I bioritmi, infatti, risultano favorevoli ai padroni di casa dal momento che al 6.04 dei ragazzi di Pippo Inzaghi si contrappone un 5.99 della Viola allenata da Vincenzo Montella. Tre punti importanti questi per entrare da oggi nella fase calda e centrale del torneo, dove non si può più sbagliare. Nello specifico delle potenzialità di rendimen-to dei vari atleti, si nota che la squadra viola ha una capacità di resistenza alla fatica di 6,05 mag-giore della compagine rossonera con 5,90. Mentre dal punto di vista emozionale i padroni di casa godono di maggiore en-tusiasmo e creatività con 6.14 contro 6.09 dei fiorentini. Per quanto concerne la fantasia nel gioco e l’istintività personale, i rossoneri risultano superiori con 6.01 contro 5.97. I giocatori che maggiormente potrebbero met-tersi in vista sono: Menez 6.50, Honda e El Shaarawy 6.47, Die-go Lopez e De Sciglio 6.45, Alex 6.41 da parte del Milan; Tomovic e Aquilani 6.50, Boria Valer 6.48, Neto 6.47, Pizarro e Babacar 6.45 della Viola.

Milan-Fiorentina, aria di Over 2,5

Jérémy Ménez

PinoSardiello

scommesseterzo posto. Diverso l’umo-re di Montella che continua a dover fare a meno della sua coppia offensiva titola-re Gomez-Rossi e che, dopo l’ottima partita contro l’In-ter, è crollata sotto i colpi

con l’1 + Over 2,5, offerto intorno al 3,30, che può es-

Il Milan, con la speranza di acciuffare il terzo po-sto già questa sera, non ha una situazione pesan-te relativamente agli in-fortuni. Bandiera verde dunque, tutto pronto per affrontare la Fiorentina carica del successo in Eu-ropa. Ai box di Milanello

resta ancora Montolivo, in fase di recupero dopo l’intervento alla tibia si-nistra. Recupero totale per Bonaventura Menez e Van Ginkel. Anche Die-go Lopez ha recuperato, pronto a tornare a difen-dere la porta rossonera. Lavoro personalizzato,

invece, per Saponara e Mastour che saranno co-

munque disponibili per la partita di questa sera.

rona che ha consegnato un Honda inarrestabile, autore già di 6 reti in campionato, e rilanciato le ambizioni di

della Lazio di Pioli, facendo emergere un certo nervosi-smo della piazza e della so-cietà con Della Valle che si è lamentato di quei giocatori che pensano più ai rinnovi dei loro contratti che a gio-care: a proposito di rinnovi, Cuadrado ha prolungato fino al 2019 con ingaggio raddoppiato. Sfida che si preannuncia equilibrata, con il Milan che potrebbe dare una spallata già deci-siva alle ambizioni Cham-pions dei viola, e con i due attacchi che potrebbero ave-re la meglio sulle difese: ecco, quindi, che l’opzione Over 2,5 in lavagna a 1,90, diven-ta la nostra scelta primaria per il match. Visto lo stato d’animo delle due squadre, non è da sottovalutare una vittoria dei rossoneri con tanti gol segnati nel match

sere una buona soluzione in singola Per i più tecnologici ricordatevi che attraverso il vostro Iphone, Smarthpone o Tablet potete scaricare le applicazioni di diversi Con-cessionari di Gioco che vi permetteranno di scommet-tere live sull’evento. Il di-vertimento è assicurato ma ricordatevi di GIOCARE CON RESPONSABILITA’. Infine uno sguardo alle quo-te sul “Primo Marcatore” che vedono Honda favori-to e offerto intorno al 4,50, seguito da Cuadrado in la-vagna a 5 volte la posta, poi ci sono Menez a 6,00 ed El Shaarawy a 7.00. Per i viola attenzione anche a Babacar (già in rete contro l’Inter) offerto a 8,00 e al rientrante Borja Valero, offerto media-mente intorno a 11 volte la giocata. In bocca al lupo

domenica 26 ottobre 20144

Marjlja Bisceglia

i cuginiL’Inter ha mostrato se-gnali di risveglio a San

Siro domenica sera contro il Napoli. Gara rocambolesca che ha visto ben 4 gol realiz-

LuigiRubino

Più che positivo è il bi-lancio dell’Inter nelle

gare finora giocate al “Ma-nuzzi” con il Cesena. Nei

Inter a Cesena per continuare la tradizione

15 incontri disputati contro il club romagnolo, i neraz-zurri hanno perso solo una volta; precisamente 1 a 0,

in B. A decidere l’incontro fu allora capitan Ranoc-chia, bravo a siglare di testa al 63’ in seguito ad una pu-nizione in area calciata da Maicon. In quella partita, contro i cesenati, giocò an-che l’ex Nagatomo. Questa volta però Naga dovrà mol-to probabilmente guardare la partita dalla tribuna, a causa di un infortunio. Nei 24 incontri finora dispu-tati in campionato, Inter e Cesena hanno pareggiato soltanto sette volte. L’uni-ca vittoria sorprendente, la squadra bianconera l’ha ottenuta 37 anni fa a S. Siro (0 – 1). Il ricordo casalin-go più bello per i tifosi ro-magnoli fu invece il 2 a 2 nella stagione 1987/1988, quando a guidare l’Inter c’era il grande Trapattoni. Al doppio vantaggio neraz-zurro siglato da Altobelli e Serena, risposero Bordin e Lorenzo. Elettrizzante fu poi la vittoria della benea-mata nel campionato 2010/

A CESENA PER L’ENNESIMO PAREGGIO

zati e tutti in successione. Al primo vantaggio del Napo-li, bisogna attendere il 79’,

ritrovare la forma in que-sta stagione, all’82’. Al 90’ Callejon firma la doppietta

distanza ravvicinata, tiro potente sul quale Rafael Cabral non poteva proprio arrivarci. L’Inter avrebbe potuto segnare anche il ter-zo gol se un difensore del Napoli non avesse bloccato in scivolata un tiro di Fredy Guarin che tutti avevano già visto in rete. Un pareg-gio che non serve a nessuna delle due squadre ma che ha mostrato segnali di ripre-sa nella concentrazione da parte dei nerazzurri. Oggi deve giocarsela alle 18.00 con il Cesena e i tre punti

trentuno anni fa solo nelle fasi iniziali di qualificazio-ne di Coppa Italia (21 ago-sto 1983). Decisivo fu allora il gol di Bonesso, realizzato a otto minuti dal termine. Sulla panchina sedeva al-lora Gigi Radice, in attacco lo “Spillo”(Altobelli), a cen-tocampo il “Beck” (Becca-lossi) e tra i pali il fatidi-co “uomo ragno” (Walter Zenga). In serie A, invece, continua l’imbattibilità del-la squadra nerazzurra che contro i romagnoli non hanno mai perso. L’ulti-mo successo interista è re-cente e risale alla stagione 2011/2012, quando il Cese-na disputò l’ultimo campio-nato nella massima serie, prima della retrocessione

2011 quando Pazzini, con una formidabile doppietta nei minuti di recupero ( 91’ e 93’), consentì all’Inter di sconfiggere i romagnoli ( 2 – 1) dopo il vantaggio siglato da Budan.

realizzato dal chirurgo Jose Callejon risponde Guarin, appena entrato in partita in sostituzione di un doloran-te Palacio che non riesce a

con un imparabile tiro al volo. Tutto sembra perduto, ma l’Inter reagisce e sul tiro perfetto di Dodò si presenta Hernanes che incorna da

sono d’obbligo se non vuole lottare per il treno Europa fino all’ultima giornata.

5domenica 26 ottobre 2014amarcord Marjlja Bisceglia

Alberto Aquilani alla Fiorentina dal 2012

Alberto Gilardino al Milan 2005-2008

Alberto Gilardino alla Fiorentina 2008-2012

Massimo Ambrosini al Milan 1995-1997 e 1998-2013

Massimo Ambrosini alla Fiorentina dal 2013-2014

Alberto Aquilani al Milan nel campionato 2011-2012

domenica 26 ottobre 20146

GiovanniLabanca

vita di club

Il Milan Club Fiavè Alto Garda, fondato nel 2009, ha organiz-

zato il 1° Torneo di calcio “Futbol Para Todos”,un grande evento che ha coinvolto i Milan Club Trentini , tra i quali la squadra di casa, Trento, Bolzano, Adamello, Ledro, Carano e con la magnifica partecipazione del Club Ceco-Slovacco e Havana ed altre squa-dre di simpatizzanti e amici. Ben dodici sono state le squadre che si sono affrontate in un compe-titivo e avvincente susseguirsi d’incontri, che hanno entusia-smato i numerosi spettatori che hanno riservato scroscianti ap-plausi per tutti gli atleti. Divise in quattro gironi, con partite da venti minuti, senza soste e gio-cate anche in contemporanea, le squadre hanno dato vita a

MILAN CLUB Fiavè

Magnifica giornata quella del 12 ottobre scorso per

il Milan Club Fabriano ,che ha festeggiato un traguardo presti-gioso, i 35 anni di attività e di

L’Hotel Villa Carlotta di Belgirate è stata scelta

come la sede più idonea e

un pomeriggio all’insegna dello sport e dell’amicizia. Il ricavato dell’incasso e delle numerose of-ferte è stato devoluto alla scuola di Calcio dell’Havana (Cuba). Il presidente Marzio Fruner ci ha

dichiarato: “ E’ stato un Torneo organizzato per favorire l’inte-grazione sociale tra i ragazzi del-la nostra zona ed i tanti stranieri che sono presenti nella nostra accogliente comunità. Ringrazio

tutti gli spettatori che ci hanno sostenuto e l’AIMC che ci è stata vicina e ci ha inviato, come tan-gibile segno di apprezzamento, la Coppa dei Campioni, portata dalla segretaria Nuccia Malve-stiti. Infine, tramite l’ospitalità di Stadio5,rivolgo un grande

incoraggiamento alla squadra perché possa tornare presto ai vertici del campionato”. Un gran finale con una sontuosa cena in un Ristorante di Riva del Garda ha concluso degnamente la ma-nifestazione, con l’ arrivederci al prossimo anno. Direttivo: Mar-

zio Fruner; vice presidente Fa-biano Bortolameotti; segretario Ivan Bombardelli, cassiere Do-nato Gruppi, c onsiglieri, Mas-simo Cosetti, Paolo Zambotti, Christian Bonomi, Alex Bom-bardelli, Stefano Civettini, Gian Maria Regoli, Alessandro Negri.

MILAN CLUB FABRIANOsignora Milena, che hanno dato lustro alla nostra tanto attesa fe-sta. Un augurio da Fabriano va a tutta la Società ed alla squadra che ci aspettiamo sempre più combattiva per raggiungere im-portanti obiettivi, che farebbero felici proprio tutti “ A tutti i con-siglieri, ai fondatori del Club ed ai rappresentanti dell’AIMC, che hanno portato per l’occasione, la Coppa dei Campioni sono stati donati “ricordi” della giornata. L’AIMC, da Milano, da parte sua ,ha fatto pervenire al Club un piatto commemorativo per i 35 anni del sodalizio, consegnati nelle mani del presidente Baroc-

affiliazione all’AIMC. Una data indimenticabile che ha visto la compartecipazione di Silvano Ramaccioni, Giovanni Lodetti e di Milena, la giovane compagna

del giornalista di Milan Channel Lippi, prematuramente scom-parso. Sandro Barocci, il presi-dente del sodalizio, ha espresso tutta la sua soddisfazione per come è stata preparata la mani-festazione : “ Non ho parole per la commozione che ,in questi casi, è inevitabile. Siamo soddi-sfatti per quello che abbiamo fat-to in questi primi 35 anni ,che ci hanno visti sempre protagonisti di un tifo caloroso e pulito per la squadra, che abbiamo sempre seguito e per le numerose inizia-tive sociali che hanno accompa-gnate quelle sportive. Ringrazio gli ospiti, in modo particolare la

ci, splendido uomo “tuttofare” del Milan Club , che da anni si impegna con abnegazione e tanta passione alla crescita del Milan Club di Fabriano. La ceri-

monia, che ha occupata tutta la giornata, è stata trasmessa in di-retta dall’emittente locale Radio Gold ed immortalata dagli scatti fotografici di Photo Studio Cico.

Milan Club Legnano prestigiosa per ospitare la grande festa che il Milan Club Legnano ha organiz-

zato per il 50° anniversario di fondazione. Erano pre-senti soci vecchi e nuovi ,oltre al presidente del Mi-lan Club Crans Montana e il presidente AIMC. Giorda-no Maestroni. Il presidente Nicolò Zanda ha accolto gli entusiasti ospiti con estre-ma cordialità ed ha detto, tra l’altro, “ Festeggiamo oggi un traguardo prestigio-so, raggiunto con il lavoro di tutti che ringrazio di cuore. Il nostro impegno , durante questo primo mezzo secolo, si è concretizzato con il tifo per la squadra, che ci augu-riamo tutti, possa riprende-re la giusta collocazione nel campionato, per aspirare almeno alla qualificazione per la Coppa dei Campioni. La nostra fiducia per la So-cietà ed Inzaghi è ben salda, ma ,al tempo stesso, chie-diamo maggiore impegno e continuità, con la speranza che il presidente Berlusconi

torni presto ad occuparsi a tempo pieno della squadra”. Durante i festeggiamenti , in momenti di commozione ben visibile, sono stati pre-miati tutti i consiglieri che nel corso degli anni hanno sostenuto l’attività del club, i familiari dei soci fondato-ri e i soci iscritti dall’anno di fondazione. L’organico dell’associazione rossonera è così composto: Nicolò Zan-da presidente, Roberto Fusi vice presidente, Mario Co-lombo segretario, Giuseppe Lentini tesoriere e cassie-re, Fiorella Nardin pubbli-che relazioni e i consiglieri Francesco Moroni, Gianpie-ro Bugatti, Pietro Magi-strelli, Giovanni Dall’Olio. L’AIMC, oltre alla Coppa dei Campioni, ha inviato al sodalizio legnanese, un bel messaggio di congratulazio-ni per tutto quello che nella città del Carroccio è stato messo in atto per il Milan.

7domenica 26 ottobre 2014

Alessandra Caronni

l’ospite

Il calciatore colombiano, centrocampista della Fiorentina e della Nazionale colombiana, na-

sce a Necoclì il 26 maggio 1988 da mamma Mar-cela Bello Guerrero e papà Guillermo Cuadrado. Oggi dalla Fiorentina percepisce uno stipendio annuo base di 550.000 euro, oltre ai vari premi.PRONTA A PUNGERE IL DIAVOLO

LA VESPAJuan Guillermo Cuadrado Bello ha

fatto della velocità il suo punto di forza ed ha fatto bene Toni a ribattez-zarlo ‘Vespa’. Per lui Della Valle ha fat-to follie spendendo ben 21 milioni di euro: 1 milione per il prestito del pri-mo anno, 5,5 milioni per la prima metà e 14,5 milioni per il definitivo riscatto. Il ventiseienne viola è veramente inarre-stabile quando parte, oltre alla velocità ha anche un buon dribbling e Montella può schierarlo senza difficoltà sull’inte-ra fascia destra, da terzino a esterno di centrocampo fino all’ala offensiva. Cua-drado muove i primi passi nelle giovani-li dell’Atletico Uraba e successivamente ingaggiato dall’Indipendente Medellin che nel 2008 lo aggrega in prima squa-dra collezionando 21 presenze e 2 gol. Il centrocampista viola arriva subito in Italia, prima all’Udinese con un contrat-to di cinque anni che lo fa debuttare in Serie A il 1° novembre 2009. Con l’Udi-ne non è riuscito a segnare nelle 20 pre-senze ufficiali. Nell’agosto 2011 passa in prestito al Lecce con cui sigla anche la prima rete nel nostro campionato e che regala la vittoria alla sua squadra nello scontro diretto con il Cesena. La squa-dra salentina non riesce a restare in A ed il colombiano fa ritorno a Udine con tre reti in 33 presenze con i pugliesi. Il 23 luglio 2012 Cuadrado viene acquistato dalla Fiorentina in prestito oneroso per 1 milione di euro con diritto di riscat-to della metà a 5 milioni. L’esordio in maglia viola è nella gara di Coppa Ita-lia vinta contro il Novara per 2-0 il 18 agosto successivo subentrando al 58’ a Manuel Pasqual. Il primo gol in viola lo segna il 4 novembre dello stesso anno in Fiorentina-Cagliari finita con il risulta-to di 4-1. La prima doppietta la sigla in trasferta contro il Chievo, partita finita 1-2. Ad oggi ha collezionato 72 presen-ze e 17 gol in casacca viola. la ‘Vespa’ ha fatto bene anche con la sua Nazionale ai mondiali in Brasile 2014 giocando tut-te e tre le partite di qualificazione alla fase successiva ad eliminazione diretta segnando 1 gol e fornendo 4 preziosi as-sist.

Chi è…

domenica 26 ottobre 20148

FioreMarro

giù al nord

GiovanniLabanca

gli ospiti

Arriva a proposito la gara con il Milan a San Siro,

come una specie di esame, dopo appena dieci partite di campionato. Per la Fiorentina si tratta di una prova impor-tante, se non proprio decisiva per il proseguo di una avven-tura che, almeno per il mo-mento, ha preso una brutta piega. Bella in Europa League, anche per lo scarso peso delle avversarie incontrate, la squa-dra di Montella balbetta e di brutto in campionato, tanto da invocare, quasi quasi, l’in-tervento di uno psicologo che i Della Valle, però, non avreb-bero tanta voglia di chiamare al capezzale della loro crea-tura. Il motivo è presto det-to: perché dopo il brillante campionato scorso, quando ha accarezzato il sogno della

FIORENTINA PRONTA AL COLPACCIOCoppa dei Campioni, questo calo improvviso, quanto ina-spettato, che di solito si deve a continuare a migliorare? Montella e tutti i fiorentini non si capacitano di questo improvviso calo di tensione, infortuni a parte, di giocatori che avevano fatto sognare in riva all’Arno ben altre e le-gittime aspettative. Lo stesso mister non si capacita, anche se, per il momento, continua a godere della fiducia dei pa-droni. “Non sono un mago, ma non ci vuole tanto a ca-pire che qualcosa è successo alla squadra e che più di un granello di sabbia abbia in-ceppato un meccanismo che sembrava perfetto. Sono co-sciente di questo, ringrazio la presidenza per la loro sincera fiducia, ma a me serve sco-prire ed eliminare il malanno che ci affligge, altrimenti c’è il pericolo di una spiacevole de-

eti nel passato per ritrovare la giusta parlata italiana. Insom-ma, un bagno di umiltà non sarebbe mica male, anche per i giocatori che, dal canto loro, non si nascondono dietro ad alibi di comodo. Il capita-no, a nome di tutti, assicura il massimo impegno ed un pronto riscatto contro il Dia-volo, niente affatto disposto a lasciare agli avversari una parte del prezioso bottino che lo farebbe volare verso l’alta classifica. Le cose, insomma, si complicano e, in caso di ulteriore sconfitta, non sareb-be impossibile prevedere che i Tod’s possano fare anche a Montella, aereoplanino senza ali, un bel paio di scarpe, da consumare, però, lontano dal campanile di Giotto. Per que-sti motivi, possiamo conclu-dere che, a ragione, la Fioren-tina è sempre più Viola, ma di rabbia.

riva che, francamente, Firen-ze non merita per quanta pas-sione segue i gigliati. Voglio vedere la reazione dei miei ra-gazzi già da oggi e capire me-glio cosa li abbia cambiati in

peggio, e contro il Milan non sarà una passeggiata” I tifosi sperano ovviamente che tutto sia un malanno momentaneo, ma certamente, non vedendo più la squadra volare, qualche

dubbio sulla preparazione ce l’hanno eccome, tanto da far capire al mister che un sa-lutare risciacquo dei panni nell’Arno non sarebbe male, come hanno fatto illustri po-

Al loro “Benvenuti in Italia ma lavatevi “rispondem-

mo con: Giulietta è una zocco-la! Il Verona per noi napoletani rimane  una tappa obbligata, per quel che concerne  l’infa-me storia che è il razzismo da stadio purtroppo. Quel “ben-venuti in Italia ma lavatevi” messo in bella mostra tanti anni fa nella curva scaligera, rimane un marchio indelebile per quel che riguarda la deriva del fanatismo ultrà, un punto di non ritorno per le vicende del tifo calcistico, lo spartiac-que tra gli ingenui sfottò degli albori dei tifosi delle curve al becero razzismo da stadio che vige oggi, una devianza senza sorta di discontinuità.  Tut-to ciò ha indotto  a far si che  Napoli - Verona,  dell’ottava giornata di campionato in pro-gramma  domenica 26 ottobre alle ore 18:00 al San Paolo, sa-ranno attuate delle limitazioni per i tifosi ospiti residenti nel Veneto onde evitare disordini, come dire: Era meglio quando stavamo peggio. Verona è stata la città che ha visto esordire in Serie A Diego Armando Ma-radona, 30 anni fa,  nel 1984.

NAPOLI e VERONA non Montecchi e Capuleti ma sapone e corna

Aveva solo 23 anni,  cominciò con quella sconfitta ( 3 a 1) contro il Verona, il capitolo di maggior successo della sua car-riera. Giocando  nel Napoli per sette anni, vinse due Scudetti, una Coppa Italia, una Coppa UEFA, ed una Supercoppa Ita-liana e il Mondiale con l’Argen-tina a Messico ’86. Per dovere di cronaca c’è da sottolineare che proprio in quella stagione i gialloblu veronesi vinsero il loro primo e finora unico scu-detto. Al Verona anni dopo,  Diego segnò quel gol incredibi-le e indimenticabile con un tiro da centrocampo che si insaccò alle spalle del povero Giuliano Giuliani, portiere  che tempo dopo venne a sostituire tra i pali degli azzurri quel Claudio Garella, anche egli proveniente dalla squadra veneta allena-

ta da Osvaldo Bagnoli, giunto subito dopo avere vinto il fa-moso campionato del Verona e che venne a ripetersi anche all’ombra del  Vesuvio. Contro gli scaligeri nel lontano 1975-76 vincemmo la seconda della 5 Coppa Italia che annoveria-mo nella bacheca dei trofei. La Coppa Italia 1975-1976 è stata la ventinovesima edizione del secondo torneo calcistico italiano; nella  finale a Roma i gialloblu tennero “botta”  fino ad un quarto d’ora dalla fine, il Napoli di Vinicio dilagò con un corposo 4 a 0 così che la squa-dra  azzurra vinse il torneo. La partita di domenica 26 otto-bre  inutile dirlo, è l’ennesimo tentativo della squadra di Be-nitez di riagganciarsi al treno dei primi, cosa che mai come adesso può avvenire, visto lo stato d’animo delle prime, umiliate in Europa in questa ultima tornata  all’estero. Gon-zalo Higuain ha dichiarato in un’intervista radiofonica “Sap-piamo che sarà una gara pe-

della nostra squadra. Benitez proprio per questa situazio-ne ha tra l’altro dichiarato che non esiste un “caso” Hamsik e Higuain: “L’importante per noi è che la squadra arrivi al gol. Al Napoli manca ‘cazzimma’? Le statistiche potevano esse-re migliori, mancano punti e dobbiamo migliorare questa ‘cazzimma’ come dite. La stra-da è quella giusta, miglioriamo sull’intensità ed altre 2-3 picco-le cose”. Sarà una partita diffi-cile con la squadra di Andrea Mandorlini, che annovera tra le sue fila calciatori di spessore e talento oltre che di una gran-de esperienza come Luca Toni, Rafa Marquez e Javier Saviola. Comunque vada per i napole-tani Giulietta sarà sempre ‘na zoccola.

sante. Loro stanno facendo un grande campionato e sarà dura. Noi vogliamo fare il nostro gioco e vincere la partita”. Noi tifosi ci auguriamo tra l’altro

che proprio Il Pipita si sblocchi finalmente anche in campio-nato, sono proprio i suoi gol e quelli di Marek Hamsik che sono finora mancati allo score

9domenica 26 ottobre 2014

Bianca Ara

primavera

Uno scatenato Pu-scas, autore di una

tripletta, umilia i cugini nella sesta giornata di campionato Primavera. Il Milan può fare poco con-

È NERAZZURRO IL DERBY PRIMAVERAtro l’immediato doppio vantaggio nerazzurro, in dieci minuti vanno in gol prima Camara all’8’, sull’errore ingenuo della coppia Mordic-De San-tis ne approfitta battendo Livieri, e poi il liberissi-mo Puscas al 10’ con un Milan completamente in

bambola. Quasi allo sca-dere della prima frazione di gioco i rossoneri ria-prono la partita con il ri-gore trasformato da Vado che si era anche procura-to il fallo, Radu spiazzato e trafitto. Da sottolineare l’espulsione con due gialli di De Santis autore di un

duro intervento prima su Baldini e poi su Dimarco. Null’altro da dire, Puscas mette in campo il suo personalissimo show se-gnando ancora due reti, al 38’ gli basta un tap-in e al 43’ conclude una magistrale azione messa in campo da Camara che

palla al piede si beve l’in-tera difesa del Milan pri-ma di passargli palla, e successivamente manda alto il pallone del poker. Anche Camara ha tenta-to la doppietta con un bel tiro dalla destra che ter-mina a fil di palo. Nelle fila rossonere da notare

il palo preso da Modic dai 40 metri e deviato da Radu. Vittoria meritata quella nerazzurra alme-no quanto la sconfitta rossonera. A nulla sono serviti i cinque minuti di recupero, il Milan non è mai riuscito ad entrare in partita.

domenica 26 ottobre 201410

11domenica 26 ottobre 2014

Laura Tangari

campionato

LuigiSada

estero

Anche all’estero non si scherza con le parti-

te spezzate nel giro di tre giorni. Dopo essere scese in campo Manchester City, Liverpool e Arsenal, insie-me al sorprendente Sou-thampton tocca oggi a tre partite, con la sfida-prin-cipe fra il capolista Chel-sea e il Manchester United sempre più alle prese con i tentativi di rimonta dopo una partenza disastrosa. La squadra di Mourinho van-ta ben dieci punti di van-taggio nei confronti della

SUPERSFIDA A MANCHESTER FRA UNITED E CHELSEAsquadra di Van Gaal. L’ul-tima spiaggia per Di Ma-ria e compagni per tenere in piedi l’unifichi guidato dal mister olandese. In-teressante vedere come si comporterà il Tottenham, reduce dal 5-1 inflitto all’A-steras con il Newcastle. In Germania partitissima a Moenchengladbach dove il Bayern Monaco affronterà il Borussia sorprenden-temente alle sue spalle in seconda posizione in clas-sifica. I bavaresi arrivano, come noto, dall’1-7 inflitto alla Roma e proveranno a ripetersi con la formazione biancoverde. Da segnala-re, manco a farlo apposta, nel secondo match in pro-gramma per oggi lo scon-

tro fra la terza e quarta forza del campionato fra il Wolfsburg e il Mainz. In Ligue 1 scontro fra due co-lossi dove il Lione attende la capolista Marsiglia, già al

corrente del risultato di ieri sera tra il PSG e il Borde-aux, le due squadre alle sue spalle. Nel tardo pomerig-gio il Saint Etienne, redu-ce dal pareggio con l’Inter,

dovrà respingere gli attac-chi del Metz per mantenere la quarta posizione. Infine in Ligua, spenti i fuochi di Real Madrid- Barcellona, tocca all’Atletico Madrid

e al Siviglia affrontare ri-spettivamente il Getafe e il Villarreal mentre il sor-prendente Rayo Vallecano affronterà in trasferta il Malaga.

Campionato spezzatino quello delll’8° giornata.

Mai nella storia del calcio ita-liano c’è stata una mitraglia-ta di partite nell’arco di un weekend. E pensare che non si gioca di lunedì perché nel nono turno, programmato per mercoledì, le squadre tor-nano puntualmente in campo

RIFLETTORI SU JUVENTUS PALERMOdopo soli tre giorni. Ieri sera è andata in onda Sampdoria Roma mentre i due anticipi, spezzati nel giro di tre ore, hanno visto come protago-niste il Cagliari a Empoli e il Sassuolo a Parma nell’inedi-to derby emiliano. Riflettori puntati, di conseguenza, que-sto pomeriggio su Juventus-Palermo con altre due partite in programma fra Chievo e Genoa e Udinese-Atalanta. Se non è record questo, visto che il pomeriggio della domenica sulle tradizionali dieci partite ne vanno in onda soltanto tre. In serata, si fa per dire, scende

in campo anche l’Inter impe-gnata alle 18.00 al Manuzzi col Cesena mentre a seguire, stesso orario, all’Olimpico la Lazio riceverà il Torino. Stesso discorso per il Napoli, castigato dagli svizzeri in Eu-ropa League, che proverà a ri-alzare la testa col Verona pure con il dente avvelenato per la sconfitta del Bentegodi con il Milan. Chiuderà il program-ma domenicale alle 20.45 la sfida di San Siro fra Milan e Fiorentina con i rossoneri lanciati verso il terzo posto in caso di vittoria con l’undici di Montella.

domenica 26 ottobre 201412

Bianca Elton Ara

SeveraBisceglia

champions league

Altra nota dolente viene ‘suonata’ in Grecia. I

bianconeri, prima frazio-ne di gioco da dimenticare e buone giocate nella ri-presa con diverse palle gol, si giocheranno tutto nelle prossime tre gare, intanto sono risultati imprecisi nel-le conclusioni, anche un po’ sfortunati, Morata decide di non segnare pur giocando una buona partita, Tevez

LA CHAMPIONS DICE NO ALLE ITALIANE

Juventus

La Juventus esce sconfitta dallo Karaiskakis e la Roma

porta a casa l’umiliazione del-le sette reti subite all’Olimpico. Settimana no per entrambe le italiane in corsa. Andiamo per ordine. I giallorossi necessita-vano della benedizione del San-to Padre e invece in Vaticano, il giorno dopo, ci hanno mandato i tedeschi con Pepe Guardiola in testa. La squadra bavarese è sta-ta ricevuta dal pontefice che si è complimentato per la bella pre-stazione senza però esporsi più

Roma umiliata all’Olimpicodi tanto: “Ho saputo del risul-tato della partita, no comment”. Secondo alcune voci, invece, il pontefice, in posa per le foto di rito, avrebbe aggiunto -ieri sera hanno giocato una partita mera-vigliosa - riferendosi ovviamente ai calciatori tedeschi. Torniamo al dolore terreno di Garcia e i suoi. Una sconfitta contro il Ba-yern ci stava, era nell’aria, ma 7 pere no. No per quella Roma che si gioca, e come gioca, lo scudet-to con la Juventus. E’ risaputo che a Roma nevichi poco e che Monaco vive sotto la neve circa otto mesi l’anno, ma allora quella valanga da dove è arrivata? E’ ar-rivata direttamente dalla Germa-

nia ad insegnare calcio nella no-stra Capitale. Non poteva finire diversamente, il Bayern ha mes-

Striker Robert Lewandowski, che gol

so in campo la testa, il carattere e la tattica con una tale velocità dando ai giallorossi poche occa-

sioni di vedere la palla di sfuggi-ta. Robben, per due volte, Gotze, Lewandowski, Miller, Ribery e Shaqiri ha fatto vedere come si gioca a calcio, quello vero, la-sciando basiti i nostri. L’Olimpi-co ancora una volta ha detto chi può salire in cattedra e Guardio-la ha urlato sette volte a Garcia chi merita il palcoscenico delle grandi occasioni. I bavaresi han-no annientato la Roma in ogni reparto, dalla difesa all’attacco, sorvoliamo sul centrocampo, no comment, come il Papa. Peccato per i 60.000 spettatori accorsi all’Olimpico per la partitissima.

La rinuncia dell’ultima ora a Maicon, per un problema al gi-nocchio, ha impensierito i tifosi che si sono però subito ricredu-ti, Iturbe e Gervinho non sono poi così male. Lo spettacolo c’è stato ed il viaggio all’Olimpico non è risultato vano, peccato che il monologo ha parlato tede-sco e quindi pochi dei presenti hanno compreso ed apprezzato. Alla Roma l’onore del gol ban-diera, per altro in fuorigioco, di Gervinho. Nulla però è perduto, dietro sono messi anche peggio: Bayern Monaco 9 punti, Roma 4, City 2 e Cska Mosca 1 punto.

sembra tornato all’incu-bo del non gol in Europa e Roberto Jimenez ha parato anche l’imparabile. In con-clusione l’Olympiakos, con il gol vittoria, si porta in testa al girone con 6 punti appaiato all’Atletico Madrid che ha batto del Malmoe un unico boccone (5-o) e la Juventus resta a 3 punti, in compagnia del Malmoe, che non la escludono dal

passaggio del turno, ma questa partita i bianconeri dovevano vincerla. Il cam-mino europeo delle zebre, almeno in Champions, era già difficoltoso prima, ora è alquanto arduo ma ancora alla portata della capacità di soffrire e sfruttare le tan-te occasioni che i ragazzi di Allegri sanno creare.

Negli altri gironi tutto secondo i pronostici:

il Real Madrid, primo del girone a punteggio pieno, rifila tre gol al Liverpool dello sbiadito Balotelli e il Basilea perde (0-1) con il Ludogorets. Il Galatasaray perde in casa subendo 4

gol dal Dortmund e l’An-derlecht perde (1-2) con l’Arsenal. Nel gruppo F vincono Psg e Barcellona, rispettivamente con Apoel (0-1) e Ajax (3-1). Il Chel-sea, vincente per 6-0 col Maribor, conduce la clas-sifica con 7 punti seguito

dallo Schalke 04, che ha avito la meglio sullo Spor-ting (4-3), con 5, chiudono Maribor e Sporting con 2 e 1 punto.

battuta allo Karaiskakis

champions le altre

Cristiano Ronaldo apre le danze al 23’

TELENOVELA BALOTELLI

Altra figuraccia e serata no per l’eterno incompreso

Mario Balotelli. L’ex rossone-ro è ad un passo dal salutare anche i Reds. Eterno incom-preso o eterno ex? Di diffi-cile adattamento, e non più SuperMario già da un pezzo, Balo continua a far parlare di se, peccato che sia solo in ne-

gativo. Ha già perso la stima, ovviamente sul campo, dei suoi compagni che quasi non gli passano più la palla per-ché sprecata. Contro il Real Madrid mercoledì sera è sta-to anche sostituito, al fischio dei primi 45’ aveva già fatto la doccia. Inutili persino le po-lemiche sullo scambio di ma-

glia con Pepe, in effetti avreb-be potuto farlo a fine gara, come accade sempre, ma si sa, Mario Balotelli è allergico alle regole oltre che al buonsenso. Quale nuova squadra avrà il coraggio di farsi carico di un calciare dalle buone poten-zialità, non ho detto campio-ne, ma di difficile gestione?

13domenica 26 ottobre 2014

Bisceglia Marjlja

motomondiale

Le Honda hanno evidente-mente abbassato la guardia

visto il disastro a cui abbiamo assistito domenica scorsa. Phil-lip Island ha detto bene al Dot-tore, non vinceva su quella pista dal 2005, in lotta per il secondo posto del mondiale con 8 punti di vantaggio su Lorenzo, e alle Yamaha che hanno occupato i tre gradini del podio. Il nove volte campione del mondo ha fe-steggiato la sua vittoria numero 108 e la seconda stagionale con il tempo di 10’46.405 a seguire, si fa per dire, con un ritardo di oltre 10” Jorge Lorenzo e sul ter-zo grazino del podio è salito per la prima volta Bradley Smith che ha corso su Yamaha-Tech3. Il Dottore ha tantissimi sostenitori in Australia e con loro ha potuto festeggiare questa vittoria: “Gara stupenda. E’ stato bello vincere qui dove ho tanti tifosi. Quando la gente viene a festeggiarti c’è sempre una atmosfera specia-le. La cosa più bella comunque è stata verso la fine della corsa, mentre ero in piega nell’ultimo curvone con il gomito a terra a 200 all’ora con un po’ di sole che sbucava dalle nuvole, è stato bel-lo”. Valentino Rossi riesce ancora ad emozionarsi, forse è questo il segreto che lo porta a lottare ancora in ogni gara come se do-vesse farsi strada per emergere. Marc Marquez è scivolato al 18° giro quando era in testa. Gara emozionante, Valentino vince il

IN AUSTRALIA ANCHE I CANGURI FESTEGGIANO VALENTINORossi-Lonenzo: lotta per il secondo posto

duello con Lorenzo e va a vince-re. Peccato per Carl Crutchlow su Ducati che va a cadere a due tornate dal podio lasciando il se-condo posto a Lorenzo. Giorna-ta no per le Honda, anche Dani Pedrosa è fuori grazie ad Andrea

Iannone che lo centra con preci-sione. I migliori piazzamenti per la Ducati sono il quarto posto di Andrea Dovizioso e il quin-to tempo di Hector Barbera. Il centauro di Tavullia è un fiume in piena: “La soddisfazione più

grande all’ultimo giro è stato ve-dere sulla tabella che avevo sette secondi su Lorenzo, quello mi ha dato anche gusto e la sensazione di avercela fatta”. Meno felice il compagno di scuderia Jorge Lo-renzo: “Ho avuto problemi verso

fine gara con la gomma ante-riore, credo di averne usata una fallata, anche se la Bridgestone nega. Non sono soddisfatto an-che perché me la sarei potuta giocare con Valentino”. Mancano due gare alla fine del mondiale,

due possibilità per Valentino di piazzarsi al secondo posto. La prossima gara è a Sepang, pista favorevole al Dottore, e l’ultima a Valencia dove Marquez farà di tutto per bissare il successo della scorsa stagione.

europa league

BiscegliaMarjlja

EUROPA: I DURI INIZIANO A GIOCARELa terza giornata di Europa

League elenca le sue vitti-me. Una su tutte, non ha stupi-to poco, è il Napoli che a Berna perde contro lo Young Boys per 2-0. Rafa Benitez manda in campo una squadra rivoluzio-nata, rispetto a quella di dome-

nica a San Siro partono titolari solo Rafael, Albiol e Inler, ma il turnover questa volta non da i risultati sperati decretando il primo stop europeo per gli az-zurri. Primo tempo passato a studiarsi, col Napoli attento in difesa pronto a colpire con le ri-partenze veloci e per poco non riesce a passare in vantaggio, prima con De Guzman e poi con Mertens. Ma la palla è ro-

tonda e nella ripresa gli svizzeri puniscono gli ospiti: Hoarau fulmina Rafael con un raso-terra. Il tecnico azzurro prova a correre ai ripari mandando subito in campo Hamsik, al posto di un insignificante Mi-chu, e Callejon. Una soluzione che pare premiare Benitez, in-fatti lo spagnolo trova subito il gol, peccato fosse irregolare. La palla torna rotonda ed il Napoli si spegne, niente idee, solo un gioco confuso. Berone chiude definitivamente le speranze partenopee, servito dal solito Steffen, trafigge un desolato Rafael. Va bene alla Fiorenti-na che torna da Salonicco con tre punti che fanno morale in vista dello scontro di oggi con il Milan. Vargas ha dimostrato che in Grecia si può anche vin-cere. Il peruviano al 39’ firma il terzo successo consecutivo viola. La Fiorentina marcia alla grande battendo Guingamp, Dinamo Minsk e il Paok per 0-1, un risultato, questo, che sta anche un po’ stretto. I viola hanno controllato l’intera par-tita, qualche brivido sul finale, sprecando almeno due occa-sioni per il raddoppio. Tutto liscio per il Torino che batte in

casa l’HJK con un meritatissi-mo 2-0. Al 34’ il preludio con il gol giustamente annullato ad Amauri per fuorigioco. Al 35’ ci pensa Cristian Molina-ri a fare esplodere l’Olimpico con bellissimo gol sulla sini-stra, servito a dovere da Matteo Darmian. La partita la fanno i granata che al 58’ raddoppiano con Amauri, questa volta il gol è regolare. L’Inter invece parte

bene. Corre e crea grandi mo-vimenti, nei primi 20 minuti già tre palle gol. Ci volevano le dimissioni di Massimo Moratti da presidente onorario e l’ansia di Mazzarri di ricevere il primo esonero in carriera per sve-gliarsi. Sulle dimissioni dell’ex patron nerazzurri sorvoliamo, su quello del tecnico toscano possiamo anche parlarne, an-che perché è già nell’aria, deve

solo atterrare. Anzi, passiamo direttamente alla partita. Gio-vedì a San Siro l’Inter ha pro-vato ad imporre il suo gioco al Saint-Etienne con un buon possesso palla lasciando agli ospiti l’impegno in difesa. Nei primi 45’ è mancato solo il gol ai nerazzurri. Nella ripresa tut-ti si aspettavano un’Inter esplo-siva ed invece è ricaduta nel sbollito torpore. Pessimo gio-co, tanta confusione e qualche pericolo di troppo sul finale di gara. A San Siro la gara termina a reti inviolate.

domenica 26 ottobre 201414

SeveraBisceglia

tiro con l’arco

ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA

Arcieri del Verbano, del Cusio, dell’Ossola e della Valgrande www.arcoverbano.net

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Consiglio Direttivo della COMPAGNIA ARCIERI DEL VCO & VALGRANDE – 01 VERB – A07/140/260 A.S.D. affiliata a: FEDERAZIONE ITALIANA ARCIERI TIRO DI CAMPAGNA – UNIONE ITALIANA SPORT PER TUTTI

c/o Piera VIDOLI, Via Borroni 20, 28040 SOLCIO DI LESA 3356664352 E.mail: [email protected]

Gli Arcieri del VCO & Valgrande con il Patrocinio del COMUNE DI VIGNONE sono lieti di invitarvi al

XX TROFEO VALGRANDE D O ME N IC A 1 9 O TTOBR E 2014

a V I G N O N E ( V B ) – L o c a l i t à B u r e g l i o GARA ABBINATA ALLA NONA PROVA DEL

C A M P I O N A T O I N S U B R I A 2 0 1 4

ore 8:15 raduno delle Arciere e degli Arcieri presso la Struttura Feste di Bureglio ore 9:00 chiusura conferme e chiamata pattuglie - ore 9:30 inizio tiri

T I P O L O G I A D I G A R A : 3 D ( d u e f r e c c e a p i a z z o la )

A norma del Regolamento del CAMPIONATO INSUBRIA: a) le categorie ammesse sono: Arco Storico, Long Bow, Arco Ricurvo, Arco Nudo, Categoria Unica Compound b) non sono previsti tiri su bersagli mobili, tiri in ginocchio, tiri a tempo c) spot/superspot sono validi anche se la freccia taglia solo in parte la linea di demarcazione

ISCRIZIONI solo via e-mail indirizzando TASSATIVAMENTE a [email protected] QUOTE DI ISCRIZIONE 15 euro adulti - 10 euro scout - 5 euro cuccioli PAGAMENTO (indicare nella causale numero e tipo degli iscritti e codice/nome ASD) CCP 33511288 intestato ad Arpaia Giuseppe, Verbania IT50 E076 0110 1000 0003 3511 288 ovvero RICARICA POSTEPAY 4023600644299093 intestata ad Arpaia Giuseppe, Verbania

S A R A N N O P R E M I A T I I P R I M I T R E D I O G N I C L A S S E E C A T E G O R I A COME DA TRADIZIONE, IL PREMIO SPECIALE DEL TROFEO SARÀ ASSEGNATO SU UNA

P I A Z Z O L A S P E C I A L E

C O M E R A G G I U N G E R C I Autostrada A26 uscita Baveno, raggiungere INTRA, seguire indicazioni stradali per VIGNONE-PREMENO

(provinciale 55), superare il primo bivio per Vignone, dopo circa 600 m. all'altezza del Ristorante Monte Cimolo svoltare a sinistra. In ogni caso, metteremo i soliti cartelli di instradamento.

ATTENZIONE: lungo la provinciale 55 sono collocati autovelox fissi.

Lungo il percorso funzionerà il solito PUNTO RISTORO, con cibarie e bevande a gratis Per la speciale occasione del XX, ripristinando antiche usanze, a fine gara sarà possibile rifocillarsi con il

T U C K ’ S I N N P L A T E pasta al ragù, pane & formaggio innaffiati da vino o birra, analcolici per gli under 16

con il modico esborso di soli 5 pence (il cambiavalute sarà disponibile a inizio gara) PRENOTATE ALL’ATTO DELL’ISCRIZIONE, IL BUON DIO VE NE RENDERÀ MERITO

Nell’area sarà effettuata anche la Tradizionale Castagnata a cura del Comitato Festeggiamenti Bureglio

Il 19 ottobre scorso a Vi-gnone (VB) è stato dispu-

tato il XX° Trofeo Valgran-te, abbinato alla nona prova del Campionato Insubria 2014, organizzato dall’Asso-ciazione Sportiva Dilettan-tistica che ha consentito agli Arcieri e Arciere del VCO “Verbano, Cusio e Ossola” di cimentarsi nella gara 3D per le categorie Arco Storico, Long Boow, Arco Ricurvo, e Arco Nudo. Per la catego-ria Cacciatori Femminili Arco Ricurvo sottolineamo il terzo piazzamento, dietro Anna Vallo e Giulia Caval-lin, della promettente Silvia Questore, della compagnia 04ARCH, con 190 punti.

Silvia Questore

Silvia Questore (al centro)

15domenica 26 ottobre 2014

Marco Papetti

teatro

Chiara Franzetti

A partire da sabato 1° novembre il te-atro Manzoni porterà in scena una

serie di spettacoli dedicati interamente alla famiglia con una rassegna rivolta ai più piccoli, dai quattro ai dodici anni, ma in realtà adatta a tutto il nucleo fa-migliare. I Family Show, come vengono definiti da teatro, raccontano le storie più famose del mondo della fantasia immer-gendole in un mondo fatto di personaggi originali e divertenti, di costumi e sceno-grafie colorate e sempre accompagnati dall’allegria delle musiche. Gli spettacoli

La famiglia a teatrosono concepiti per divertire ed emozionare i più piccoli avvicinandoli ai beniamini del-le loro storie preferite. Dieci sono le storie in programma: Harry Potter, Il Re Leone, Spettacolo di Natale, Il mago di Oz, Trilli, Il Gobbo di Notre-Dame, Pinocchio e Alice, Peppa Pig e infine Mrs. Spelling e i Fumbles. Si parte sabato 1° novembre con Harry Pot-ter che vede in scena 13 performer e 1 mago. In questo spettacolo gli studenti-maghi cer-cheranno di vincere l’incantesimo che si abbatte sull’Accademia e solo uno di loro sarà in grado di combattere la magia nera: il grande Potter. Tra musiche e magia una storia avvincente per tutti soprattutto per i più piccoli che così si possono avvicinare al mondo del teatro e scoprire un nuovo modo di trascorrere il tempo libero, vivendo un’e-mozione rale e non virtuale.

Terminato anche l’ultimo test in vista della Marato-

na di New York, Danilo Goffi si prepara ora a finalizzare gli al-lenamenti e scaricare i km ma-cinati in questi mesi per partire poi nelle migliori condizioni alla volta della Grande Mela. La

DANILO GOFFI: DOPO CREMONA, NEW YORKatletica Maratonina di Cremona di do-

menica scorsa, gara su percorso interamente pianeggiante e iden-tico a quello della scorsa edizio-ne sulla quale il portacolori del biancorosso Monza Marathon Team già si era cimentato, è stato il banco di prova finale. L’attuale detentore del titolo nazionale di maratona è stato uno degli un-dici atleti in gara capaci di scen-dere sotto il muro dell’ora e sette minuti: sua infatti l’undicesima

piazza assoluta in 1:06’24”, se-condo italiano al traguardo alle spalle del giovane Nekanegent Crippa e dietro la solita nutrita compagine di atleti africani; il tutto in una domenica domina-ta da nebbia e umidità. E Goffi sembra aver sofferto proprio la metro non particolarmente favo-revole: “ho patito le condizioni atmosferiche”, racconta comun-que soddisfatto a fine gara, “a causa delle quali ho lasciato sul

Fidelia: cercasi accompagnatore/trice con regolare contratto(Messaggio alla redazione di Stadio5 del 19 ottobre 2014) Ciao redazione di Stadio5, potete pubblicizzare questo

messaggio? Grazie.Ciao io sono Fidelia e sto cercando una persona interessata a lavorare, con un regolare contratto, come mio accompa-gnatore/accompagnatrice. La persona che cerco deve avere una età tra i 25 e i 40 anni, e vorrei che fosse creativa e in-teressata all’arte e alla musica. Io vivo a Mattinata, ma nella maggior parte dei casi i miei impegni mi portano a Man-fredonia, è importante dunque che que-sta persona sia automunita ma che si impegni anche ad accompagnarmi in brevi tragitti a piedi. Proprio riguardo a questo, è abbastanza importante che il candidato o la candidata abbia una qualche dimestichezza con persone con disabilità come me o che sia disposto a imparare. Prenderò inoltre in consi-derazione eventuali “coppie di amici” che vogliano candidarsi insieme e insie-me svolgere l’attività con me, in questo caso, essendo in due, anche una sem-plice passeggiata risulterà più agevole per tutti. Di seguito i riferimenti tele-fonici per fissare un colloquio. CASA: 0884/550734 Fidelia cell.: 3398210789 PAPA’ Giovanni cell: 3420107463.

percorso almeno un minuto. Nel complesso però, sono abbastan-za contento: mi sono espresso bene e i tifosi lungo il tracciato sono stati determinanti nei punti più critici; sono il secondo italia-no alle spalle di un giovane con una ventina di primavere meno di me. Quindi, direi prova supe-rata.” Ammirevole la sua condot-ta di gara, frutto di maturità ed esperienza accumulate dal mara-toneta nervianese nel corso degli anni. Goffi non si è fatto prende-re dalla frenesia e dal ritmo velo-ce -3 minuti al km-, imposto dai

soliti atleti keniani fin dalle pri-me battute; ha invece corso con la testa. “Sapevo di non poter reggere a lungo una simile anda-tura, oltre a sentirmi inizialmen-te un po’ contratto. Non riuscivo a sbloccare le gambe, quindi ho preferito stare nel gruppetto di ricorsa insieme ai fratelli Crip-pa e a Palamini; quest’ultimo è stato il primo a staccarsi, mentre io ho avuto un momento di in-certezza dopo il decimo km che mi è purtroppo costato nel pro-seguio della gara condotta infatti in solitaria. Ma non ho mollato

e grazie alla testa, oltre che alla bontà del lavoro svolto finora, dalla 13.a posizione in cui mi son trovato a metà gara son ri-salito fino al l’undicesima posto.” Soddisfatto anche l’allenatore di Goffi sponsorizzato, tra gli altri, da Reale Mutua Assicurazioni. Poche parole, ma dense di signi-ficato quelle pronunciate a fine gara: “l’atleta c’è fisicamente e mentalmente; stiamo lavorando bene e la Maratonina di Cremo-na ne è stata la prova. Adesso, te-sta a New York dove Danilo darà il massimo.”

domenica 26 ottobre 201416

artee

fotografia

Marby

Giacometti, l’esistenzialista che piaceva a Sartre “Ho visto sculture di Giacometti che sono così potenti, eppure così delicate, da far venir voglia di descriverle come neve che conserva l’impronta di un uccello”

aveva annotato nel suo diario Opium, Jean Cocteau

LE OPERE DELLO SCULTORE SVIZZERO ALLA GALLERIA D’ARTE DI MILANO

Testa del padre

Uomini e donne scolpiti nel bronzo, sottili e attoniti di fron-te a un’esistenza più grande della loro stessa vita. Uomini

e donne che camminano su basamenti pesanti come se voles-sero staccarsi dalla gravità della terra. Uomini e donne stupiti dall’immensità dell’universo e colti nella loro essenza più pro-fonda. Alberto Giacometti percorre con la scultura ciò che gli scrittori definiti “esistenzialisti” come Jean Paul Sartre e   Sa-muel Beckett ci raccontano attraverso i loro libri.

L’artista nasce il 10 ot-tobre del 1901 a Bor-

gonuovo, piccolo villaggio sopra Stampa, nella Svizze-ra italiana. E’ il primo dei quattro figli di Giovanni, pittore postimpressionista che sarà commissario per la Svizzera alla Biennale di Venezia.  Alberto si di-mostra da subito allievo appassionato agli studi sto-rici e letterari e  rivela ben presto anche le sue capacità artistiche. Curioso e appas-sionato di conoscenza, ac-compagna il padre a Vene-zia nel suo primo viaggio in Italia e rimane affascinato dalla pittura del Tintoretto. Ventunenne giunge a Parigi per frequentare l’Académie de la Grande-Chaumière e si stabilisce nel quartiere di Montparnasse che rimarrà per tutta la vita il suo luogo

Annette, moglie dell’artista

Busto

di elezione. Inizia a studia-re disegno e anatomia e si appassiona alla rappresen-tazione della figura umana. Più tardi affiterà un piccolo atelier in rue Hippolyte-Maindron, dove mancano persino l’elettricità e il ri-scaldamento, qui resterà tutta la vita. E’ in questo studio che, dice Giacomet-ti, “ho potuto fare di tutto”, comprese le grandi figure in piedi del 1959, che com-pongono un gruppo monu-mentale con “l’homme qui marche”.E’ sempre a Parigi che incon-tra artisti e scrittori appar-tenenti al gruppo surreali-sta, il movimento artistico e letterario fondato da André Breton che nel 1924 scrive il Manifesto del surrealismo nel quale delinea i presup-posti per una nuova idea

di rappresentazione e in-terpretazione della realtà. I surrealisti si prefiggono di superare il concetto di real-tà come pura rappresenta-zione formale. Studiano le teorie di Freud e si pongono lo scopo di attingere solo dall’inconscio, dal sogno e dalla scrittura in automati-smo la vera rappresentazio-ne della realtà. Definiscono che la realtà è sogno. Il so-gno è anche realtà. In questo contesto si muove Alberto Giacometti che par-tecipa attivamente alle riu-nioni del gruppo surrealista, disegna per Aragon sulle riviste comuniste dell’epoca: “La lutte” e “Commune”. E’ proprio in questo periodo che le sue sculture diventa-no simboliche e allusive e lo rendono l’interprete ideale del concetto di surrealismo in scultura.Nel 1939 conosce Jean Paul Sartre che riterrà Giacomet-ti interprete ideale dell’e-sistenzialismo in scultura. Non sono momenti facili

La coppia

per la sua scultura, ma la mecenate americana Peggy Guggenheim gli sarà d’aiuto nelle vendite. In seguito all’occupazione dei nazisti nel 1940, Gia-cometti lascia la Francia

e si rifugia in Svizzera. In questo periodo scolpirà fi-gure sempre più piccole di

dimensioni ed esporrà mol-to poco. Solo dopo il 1945, sposa Annette Arm che di-venta la sua modella prefe-rita e quando ritorna a Pa-rigi avrà l’idea di realizzare sculture sempre più grandi che gli verranno commis-sionate a livello internazio-nale come le figure monu-mentali da collocare nella piazza antistante la Chase Manhattan Bank di New York. Alberto Giacometti è ormai riconosciuto a livello internazionale. Lui ,che per tutta la vita si è dedicato al ritratto e a scolpire teste, af-fermerà con amarezza che mai era riuscito a mettere in un ritratto tutta la forza che c’è in una testa. “Il solo fatto di vivere esige una tale volontà e una tale energia”, dice Giacometti alla fine di una vita dove niente è stato sprecato ma tanto ci è stato restituito dalla sua arte.

Alberto Giacometti      A cura di Catherine Grenier          

GAM – Galleria d’Arte Moderna di MilanoIn collaborazione con

Fondazione Alberto et Annette Giacometti

La madre

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Musica DanceRiccardoSada

musica

My Digital Enemy feat

Lizzie May su Je Just Entertainment

My Digital Enemy feat. Lizzie May -

To Dust esce in Italia il 17 novembre su Je Just Enter-tainment. La label di Sergio Cerruti ha appena aperto la sua nuova sede a Milano e pubblica una traccia hou-se targata Toolroom di cui si parla già piuttosto bene a livello internazionale. Ad esempio, i My Digital

Enemy sono appena sta-ti guest di Pete Tong nel suo show su iHeartRadio. Nella release spicca anche un interessante remix di Rektchordz. Ecco come la presentano gli stessi Serg & Kieron (MDE): “Negli ultimi anni ci siamo con-centrati sul basso, che è

diventato essenziale per il nostro progetto. Passiamo un sacco di tempo a creare le nostre linee di basso con effetti, compressori e gad-get da nerd. Questa traccia, ‘To Dust’, mette insieme il nostro amore per il basso e quello per lo stile euforico anni ’90. In due, quando

lavoriamo in studio, abbia-mo il doppio delle idee e se capita di andare contro un muro di mattoni almeno uno di noi resta con le orec-chie intatte. E poi ci piace molto produrre House mu-sic, visto che è da sempre legata al divertimento...”.Info su www.j-e.com

Halloween: Capodanno d’autunno

Autentico capodanno

d’autunno, Hallowe-

en è ormai diventato da

anni l’appuntamento più

atteso dai clubbers di tutta

Italia. Venerdì 31 ottobre Monika Kruse

Nina Kraviz

Milano non si fa trovare

impreparata, con una serie

di appuntamenti in grado

di attirare pubblico da tutta

Italia. Al Centro Congressi

di Assago Milanofiori, va

in scena Monsterland Hal-

loween Festival The Zom-

bie Circus, sette stage con

musica edm, tech house,

commerciale, deep house,

we love the 90’s, electro e

techno. Tra i special guest

Philippe Zdar (Cassius) e

Monika Kruse, autentica

regina della techno. www.

monsterland.it

Al Fabrique di Milano al

Dude Club, Amnesia Mila-

no, Sincronie Milano, Funk

You e Fabrique medesi-

mo presentano Il Grande

Ballo di Halloween. On

stage Marcell Dettmann,

Nina Kraviz, Nathan Fake,

The Electricalz; un party

all’insegna esclusivamente

della buona musica, senza

l’obbligo di maschera né

di dress code. Fari puntati

sulla Kraviz, prossima al

lancio della sua nuova label

e del suo nuovo album.

Info su

www.fabriquemilano.it