N° 27 Novembre 2014 - Gennaio 2015

4
SOMMARIO Il Coro in udienza dal Papa pg. 1 27° Canta Natale pg. 2 50° Coro Monte Pizzocolo pg. 3 Saronno : Coro Alpe e concerto “doppio” pg. 3 Birago : Coro “La Val del Seves” pg. 4 Milano : Teatro Silvestrianum pg. 4 Lo scorso 14 ottobre con il gruppo Alpini di Cinisello, organizzatori del viaggio, e il coro Cai siamo partiti alla volta di Roma per partecipare all’udienza con il Santo Padre. E’ iniziata così un’avventura intensa ed indimenticabile tra risate, canti e tanta allegria, gli appuntamenti che ci attendevano erano tanti ed il tempo tiranno. Giunti a destinazione, dopo una frettolosa sistemazione in albergo, ci siamo incamminati lungo gli incantevoli ma caotici viali di Roma, ed ammirando in tutta la loro imponenza alcuni grandiosi monumenti [altare della patria, ....] siamo giunti alla Chiesa barocca di Sant’Ignazio di Loyola, dove era previsto l’incontro con il coro sardo Sos Astores di Golfo Aranci e dove è stata celebrata la messa cantata dai due cori che hanno reso la cerimonia magica e straordinaria. La mattina seguente svegliati all’alba e dopo un’abbondante colazione siamo partiti finalmente per l’attesa udienza con Papa Francesco e mentre attendavamo di poter entrare a S. Pietro si percepiva negli sguardi di tutti l’entusiasmo, la trepidazione e l’emozione per ciò che ci aspettava. La fortuna ci ha baciati e la scelta dei posti e stata veramente provvidenziale: il Santo Padre si è fermato a un metro da noi. Lo abbiamo potuto vedere, fotografare, scrutare nei minimi particolari. Mi sentivo in un’altra dimensione, proiettata verso qualcosa di misterioso ed infinito; ma questa mia commozione credo fosse lo stato d’animo presente in tutti quelli che si trovavano in quella piazza. Terminata l’emozionante udienza, con il pretesto di far defluire un po’ di folla, i due cori hanno improvvisato dei canti e la loro bravura lasciava senza parole le persone che passavano, le quali non potevano non fermarsi ad ascoltare ed applaudire. L’ultimo appetitoso appuntamento ci aspettava in un ristorante fuori Roma, dove mentre gustavamo alcuni piatti tipici, i due cori hanno dato inizio ad uno stupendo ed interminabile alternarsi di canti regionali. Dopo i saluti e la promessa di ritrovarci siamo partiti per Milano sempre allietati da un contagioso entusiasmo interrotto solo da una inaspettata e gradevole sorpresa: siamo stati fotografati all‘udienza in San Pietro e immortalati sull’ “Osservatore Romano“, riconoscibilissimi grazie agli sgargianti maglioncini color puffo del coro Cai di Cinisello. Sono stati due giorni densi e intensi, ma l’entusiasmo, la semplicità e la spontaneità di tutti mi hanno fatto trascorrere due giorni indimenticabili. Nadia Ravelli Coro C.a.i. Cinisello Balsamo - Via Sant’Ambrogio 22 Sito: www.corocaicinisello.it - e-mail: [email protected] - [email protected] Presidente: Motta Tarcisio - Segretario: Monti Giuliano - Redazione: Motta Paolo Notiziario del Coro C.a.i. di Cinisello Balsamo Novembre 2014 - Gennaio 2015 - Anno 7 - N° 27

description

Notiziario del Coro CAI di Cinisello Balsamo

Transcript of N° 27 Novembre 2014 - Gennaio 2015

Page 1: N° 27 Novembre 2014 - Gennaio 2015

SOMMARIOIl Coro in udienza dal Papa pg. 1

27° Canta Natale pg. 2

50° Coro Monte Pizzocolo pg. 3

Saronno : Coro Alpe e concerto “doppio” pg. 3

Birago : Coro “La Val del Seves” pg. 4

Milano : Teatro Silvestrianum pg. 4

Lo scorso 14 ottobre con il gruppo Alpini di Cinisello, organizzatori del viaggio, e il coro Cai siamo partiti alla volta di Roma per partecipare all’udienza con il Santo Padre.E’ iniziata così un’avventura intensa ed indimenticabile tra risate, canti e tanta allegria, gli appuntamenti che ci attendevano erano tanti ed il tempo tiranno.

Giunti a destinazione, dopo una frettolosa sistemazione in albergo, ci siamo incamminati lungo gli incantevoli ma caotici viali di Roma, ed ammirando in tutta la loro imponenza alcuni grandiosi monumenti [altare della patria, ....] siamo giunti alla Chiesa barocca di Sant’Ignazio di Loyola, dove era previsto l’incontro con il coro sardo Sos Astores di Golfo Aranci e dove è stata celebrata la messa cantata dai due cori che hanno reso la cerimonia magica e straordinaria.

La mattina seguente svegliati all’alba e dopo un’abbondante colazione siamo partiti finalmente per l’attesa udienza con Papa Francesco e mentre attendavamo di poter entrare a S. Pietro si percepiva negli sguardi di tutti l’entusiasmo, la trepidazione e l’emozione per ciò che ci aspettava.

La fortuna ci ha baciati e la scelta dei posti e stata veramente provvidenziale: il Santo Padre si è fermato a un metro da noi. Lo abbiamo potuto vedere, fotografare, scrutare nei minimi particolari. Mi sentivo in un’altra dimensione, proiettata verso

qualcosa di misterioso ed infinito; ma questa mia commozione credo fosse lo stato d’animo presente in tutti quelli che si trovavano in quella piazza.

Terminata l’emozionante udienza, con il pretesto di far defluire un po’ di folla, i due cori hanno improvvisato dei canti e la loro bravura lasciava senza parole le persone che passavano, le quali non potevano non fermarsi ad ascoltare ed applaudire.

L’ultimo appetitoso appuntamento ci aspettava in un ristorante fuori Roma, dove mentre gustavamo alcuni piatti tipici, i due cori hanno dato inizio ad uno stupendo ed interminabile alternarsi di canti regionali.

Dopo i saluti e la promessa di ritrovarci siamo partiti per Milano sempre allietati da un contagioso entusiasmo interrotto solo da una inaspettata e gradevole sorpresa: siamo stati fotografati all‘udienza in San Pietro e immortalati sull’

“Osservatore Romano“, riconoscibilissimi grazie agli sgargianti maglioncini color puffo del coro Cai di Cinisello.

Sono stati due giorni densi e intensi, ma l’entusiasmo, la semplicità e la spontaneità di tutti mi hanno fatto trascorrere due giorni indimenticabili.

Nadia Ravelli

Coro C.a.i. Cinisello Balsamo - Via Sant’Ambrogio 22 Sito: www.corocaicinisello.it - e-mail: [email protected] - [email protected]

Presidente: Motta Tarcisio - Segretario: Monti Giuliano - Redazione: Motta Paolo

Notiziario del Coro C.a.i. di Cinisello Balsamo Novembre 2014 - Gennaio 2015 - Anno 7 - N° 27

Page 2: N° 27 Novembre 2014 - Gennaio 2015

E siamo ancora qua… potremmo dire parafrasando un noto cantante rock!Eh già, siamo ancora qua, da ormai 27 anni, con il nostro Cantanatale per ritrovarci, per passare qualche ora in allegria e scambiarci gli auguri per il Natale che ormai è alle porte.Perché siamo? Cosa vuole intendere quel plurale? Ma tutti noi, noi alpini, noi coristi, noi pubblico (perché tante sono le facce note ed usuali che ci seguono anno per anno) e poi le autorità comunali, i parroci, le suore, i nostri ospiti di altri cori, eccetera.Insomma è sempre una rimpatriata, ci si ritrova, con piacere, con le vecchie conoscenze, non notando qualche ruga in più, qualche capello in meno, ma godendo dello stesso piacere, degli stessi sorrisi.Anche quest'anno è stato così, seguendo un cliché che si ripete sempre, con tre cori sul palco; al nostro coro CAI infatti si sono aggiunti quest'anno il coro ANA Giussano ed il coro CAI di Bovisio Masciago.Due cori diversi, con repertori diversissimi che hanno integrato la serata, che è volata via in un attimo.Come sempre, il nostro appuntamento sottende un gesto di solidarietà che quest'anno si concretizza in un aiuto al gruppo alpini di Giussano, i cui soci peraltro costituiscono il coro ospite, per una meritoria opera che il gruppo da quasi vent'anni porta avanti in Tanzania.Ad anni alterni infatti gli alpini di Giussano si recano in gruppo numeroso in quella terra, con il supporto di un missionario trentino, per dotare alcuni villaggi di acquedotti.Hanno infatti ogni volta costruito un acquedotto, con tanto di serbatoio in cemento armato, diversi chilometri di tubazioni e decine di fontanelle. Questo da una parte allevia la fatica delle donne africane per l'approvvigionamento dell'acqua, recuperata da sempre con chilometri di cammino e fatiche immani (pensiamo al caldo!!) dall'altra consente una maggiore igiene ed anche, non è poco, di disporre di acqua per coltivare piccoli orti famigliari.E questo i nostri alpini l'hanno fatto per una decina di volte!Adesso, rispondendo ad una precisa richiesta di un altro missionario sempre in Tanzania stanno costruendo una Chiesa che, per gli abitanti, oltre all'aspetto ecclesiastico, costituisce un importante centro di aggregazione sociale.Ovviamente tutti i materiali sia per gli acquedotti che per la chiesa devono essere spediti dall'Italia, a parte i mattoni, la sabbia ed il cemento che si possono acquistare in loco, per cui il lavoro non consiste solo in quello che si deve fare là ma anche nel tanto lavoro per recuperare i soldi per acquistare, qui e là, tutto quello che serve.E al Cantanatale di quest'anno abbiamo invitato anche Peppino Orrù, il maestro del coro Sos Astores che abbiamo conosciuto al Cantanatale di due anni fa, che avevamo incontrato ad Olbia alla rassegna corale e, ultimamente a Roma all'udienza papale e con il quale abbiamo mantenuto un solido rapporto di amicizia.Peppino ha portato la testimonianza della gratitudine della gente di Olbia per l'intervento di solidarietà operato del nostro gruppo alpini in occasione dell'alluvione dello scorso anno in quella zona della Sardegna. Stefano Gandini, che ha illustrato tutto il corso della serata, ci ha mostrato anche lo stralcio di un servizio di una televisione locale relativo alla consegna di una camionata di elettrodomestici che sono stati consegnati casa per casa a che ne aveva più bisogno, con la collaborazione di Peppino e di altri coristi sardi.Il Cantanatale quindi non ha solo un aspetto artistico, pur importante, ma è un momento anche per parlare di solidarietà.

Rientra nello spirito del Natale così come i canti che ogni maestro ha inserito nel repertorio della serata.Ho detto che i repertori erano diversi e si sono integrati fino alla fine quanto i tre cori hanno eseguito, tutti insieme, tre canti, coinvolgendo anche, come corista aggiunto, un ospite importante, il mister Giovanni Trapattoni spesso presente tra di noi.La montanara, il Signore delle Cime ed il maestoso coro del Nabucco di Verdi hanno quindi concluso, con la magistrale direzione di Andrea Miglio, Vanni Ferrari e di Pino Schirru la serata dando a tutti l'appuntamento al prossimo anno, al 28° Cantanatale!Terminata la serata "ufficiale" si è tenuto il consueto "terzo tempo", il dopo-coro presso la sede del gruppo alpini dove, dopo un abbondante piatto di fumante pastasciutta (magari accompagnata da qualche bis, che non si lesina mai in questi casi…) le voci di tutti i coristi si sono unite a ruota …oops! a gola libera, in vari canti, fino a tarda ora…Anche qui si sono sprecati con gli auguri, gli appuntamenti al prossimo Cantanatale, tra tutti: coristi, alpini e spettatori.Al prossimo anno!Eh, già, saremo ancora là……

Giuliano Perini

ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI GRUPPO DI CINISELLO BALSAMO

GRUPPO DI CINISELLO

BALS

AM

O

A.N

.A

. - SE

ZIONE DI MILA

NO

Rassegna di canti alpini, di montagna, popolari e natalizi.

Con la partecipazione di:

CORO C.A.I. CINISELLO B.CORO A.N.A. ALBERTO DA GIUSSANOCORO C.A.I. BOVISIO MASCIAGO

ore 20,30

Sabato 6 Dicembre 2014

INCASSO DESTINATO ALLA COSTRUENDA CHIESANEL VILLAGGIO DI ILEMBULA IN TANZANIA.

AD OPERA DEL GRUPPO ALPINI DI GIUSSANO.

il gruppo Alpini di Cinisello B. offrirà ai presenti un brindisi con panettone e spumante.

PREVENDITA BIGLIETTI: SPADA TENDE, Via Frova, 28 - orari negoziSede GRUPPO ALPINI Via De Ponti, 38 - dalle 16,00 alle 18,30 Tel.02 61293996

Nell’intervallo

Ingresso €10,00

Tel. 02 22470629

Sesto San Giovanni V.le E. Marelli 186 Via Rimembranze Via Monte Grappa 516

ManciniFloricoltura CENTRO REVISIONI

"BRIANZA"Tel. 02 66045598

SestoSan Giovanni

Con la collaborazione di:

Pagina 2 Notiziario “Bronchi Ululanti” Coro Cai di Cinisello Balsamo

Page 3: N° 27 Novembre 2014 - Gennaio 2015

Grazie all’interessamento ed alle conoscenze della Sezione CAI di Cinisello Balsamo siamo stati invitati a Toscolano Maderno per un concerto importante perché si festeggiano le nozze d’oro con il canto per il 50° anniversario di fondazione del Coro Monte Pizzocolo.Si parte ad un’ora un poco insolita; il pullman ci aspetta per le 12.30, forza ,via di corsa per raggiungere gli altri coristi. Dobbiamo arrivare a Toscolano Maderno dove, nella Basilica di San Pietro e Paolo, ci attende un concerto con inizio alle ore 16.Malgrado il brutto tempo arriviamo puntuali e alle 15,30 cominciamo a scaldare le ugole, ad incrociare gli sguardi, a prestare attenzione ai movimenti del maestro.Alle ore 16 entriamo nella meravigliosa basilica ove ci attendono gli altri due cori, il coro Monte Pizzocolo e il coro Azzurro di Pieve di Bono; ci allieteranno il pomeriggio e quello di tante altre persone che siedono composte nei banchi. Apre il concerto il coro Monte Pizzocolo con il canto “A planc cale il soreli” seguito da “La regina Tresenga”, “San Matio” e Blue Moon armonizzato dal maestro Malatesta che chiude la performance per dare spazio al coro di Cinisello ed al coro Azzurro che, con sei brani ciascuno, terranno il pubblico incollato al suo posto fino alle 17.30.Il nostro repertorio composto dai canti “Maranina”, “ La sacra spina”, “Sul ponte di Perati”, “Oh signori”, “La valle” e “L’ultima Notte” ha riscosso un grande successo, grazie all’interpretazione dei nostri coristi ed alla eccellente acustica

della Basilica, che ci ha permesso di esibirci al meglio delle nostre capacità. Gli applausi entusiastici del pubblico ci hanno accompagnato durante i canti ed alla fine della nostra esibizione; sarà stata l’acustica ma la sonorità mi è sembrata molto più alta rispetto a quella riservata agli altri cori il che ci ha un poco inorgogliti.E’ stato tutto molto piacevole, ho goduto di ogni singola nota che mi ha confermato quella magica sensazione che è il far parte

di una compagine canora come quella di questo pomeriggio. Ma non è finita; per i coristi e i loro numerosi accompagnatori la festa continua. Al termine del concerto dobbiamo recarci a piedi all’oratorio di Maderno dove, come da promessa, ci aspetta una cena.La scarpinata dalla Chiesa all’Oratorio non era di certo breve, soprattutto ad ombrelli aperti con un’acqua che veniva giù a catinelle e con le strade che sembrano fiumi in pieno.Ci siamo consolati grazie al succulento banchetto con prelibatezze locali quali spiedo e

polenta, ma anche di cantate e vino e amicizia e pacche sulle spalle e brindisi, il tutto condito da un impeccabile organizzazione, anche nei minimi dettagli. Al termine non potevano mancare i consueti scambi di targhe e gagliardetti.Ebbene sì, amici coristi! E’ stato piacevole cantare con voi, vedere il sorriso sui vostri volti e conoscere gli amici gardesani e gli amici trentini, condividere con loro il post concerto e lasciarci pervadere dalle emozioni che ci hanno accompagnato per tutta la giornata.

Giuliano Monti

Una serie di concerti per riportare serenità e gioia di vivere nei cuori di tutti quanti.Questo l’intento della diciannovesima Rassegna Corale ospitata sabato 22 novembre al Teatro Oratorio Don Bosco di Birago.L’evento, organizzato dal Coro “La Val Del Seves”, da Usci Monza Brianza e dallo Sci Club Alpino, con il patrocinio del comune (Assessorato all’Educazione) ha riscosso un grande successo. Tantissimi i presenti che hanno riempito completamente la sala per ascoltare le note intonate dai quattro gruppi corali.Protagonisti della serata i quattro cori del circondario che si sono alternati sul palco regalando al folto pubblico presente in sala celebri canti alpini.Primi a salire sul palco, tra i fragorosi applausi del pubblico, gli organizzatori della rassegna, i componenti del coro cittadino “La Val Del Seves”, diretti dal maestro Liborio Platania. A seguire le melodie intonate dai numerosi coristi del gruppo musicale Cai Cinisello Balsamo, guidato dal maestro Giovanni Ferrari.Subito dopo il pubblico ha potuto ascoltare le note cantate dal coro “Alpino Lombardo” di Senago, accompagnato dal maestro Francesco Maria Ferrario. A chiudere l’interessane serata il gruppo vocale “Le nuove musiche” di Limbiate, condotto dal maestro Platania.

Coro Cai di Cinisello Balsamo Notiziario “Bronchi Ululanti” Pagina 3

Page 4: N° 27 Novembre 2014 - Gennaio 2015

Hanno cantato in latino, italiano, spagnolo, inglese e pure in russo per raccontare tutta la bellezza del Natale declinata nelle diverse tradizioni, senza però dimenticare i canti alpini.La bellezza della chiesa di San Francesco e la sua apprezzata acustica sono state esaltate dalla tradizionale rassegna corale proposta lunedì 5 gennaio 2015 dal Coro Alpe (nell’occasione con la nuova divisa) diretto dal maestro Dino Carugati.Ospite dell’appuntamento alla vigilia dell’Epifania è stato il Coro Cai di Cinisello Balsamo diretto dal maestro Giovanni Ferrari.Le voci di casa hanno anche animato la messa prefestiva che ha preceduto la rassegna; a celebrarla monsignor Armando Cattaneo. “Stasera potete andare a casa e completare il presepe perché sono arrivati anche i Re Magi”, ha ricordato durante l’omelia, interrogandosi sul motivo per cui “a noi gli arabi e i neri ci piacciono solo nel presepe, ma ci devono piacere nella vita”. Quindi ha invitato a “essere cercatori nella vita e a non stare in poltrona, ma fare come i Magi che sono stati in giro un anno e mezzo”.A metà concerto monsignore ha donato al coro ospite un libro dedicato proprio alla chiesa di San Francesco, ricordando che “i doni parlano da soli” facendo riferimento a quelli portati dai Magi.La serata ritmata dai continui applausi del pubblico, ha permesso anche di raccogliere fondi per il restauro degli affreschi della chiesa.

Dal settimanale, “La Settimana di Saronno”

“L’essenza dello spirito dell’uomo sta nelle nuove esperienze” (Dal film Into the Wild)

Malgrado i 45 anni di attività e i mille e mille concerti effettuati in giro per l’Italia cantando negli ambienti più diversi e con cori di ogni genere e provenienza, nella rassegna di Saronno abbiamo vissuto una nuova esperienza assoluta.Si pensa sempre che arrivati ad un certo punto non ci sia più niente da scoprire invece, quando meno te lo aspetti, c’è qualcosa

che ti sorprende e ti meraviglia come in questo caso il “concerto doppio”. Ho usato questo termine per definire il fatto che i due cori della rassegna erano schierati contemporaneamente davanti al folto pubblico e si alternavano nel proporre i propri canti passandosi il

testimone da una canzone all’altra.Certo non è possibile fare un’esperienza del genere in un luogo qualunque ma in questo caso lo spazio non mancava e l’acustica della chiesa era così perfetta che ha consentito ai cori di rimanere schierati e pronti a cantare.Anche gli ascoltatori in questo ambiente sonoro, senza distinzione di posizione, che si trovasse nella navata principale o in quelle laterali è riuscito ad apprezzare al meglio il “concerto doppio”.Questo avvicendamento è stato molto apprezzato, ha dato all’insieme del concerto un “respiro più ampio” è una formula che consente di avere una maggiore ricchezza di suoni e differenti interpretazioni corali nell’arco di pochi minuti, questa varietà colpisce e coinvolgono il pubblico fino alla fine dell’esibizione.

Paolo Motta

Il Piffaretti si è dato tanto fare che alla fine è riuscito ad organizzarci una serata al Teatro Silvestrianum di Milano per un concerto imperniato sui Canti di Natale. Il Mario abita in zona ed è ben conosciuto dagli organizzatori del Teatro e non ha avuto nessuna difficoltà a proporre il nostro coro per questa esibizione, tra l’altro avendo anche come contropartita un buon contributo a sostegno della nostra attività. Grazie Mario !Nel nostro repertorio a dir la verità non abbiamo canti a sufficienza per sostenere un concerto della durata di più di un’ora con brani esclusivamente dedicati all’evento di Natale; tanto è vero che il maestro ci aveva fatto provare, già da marzo, un canto nuovo intitolato “Cantique de Noel” che come ben leggete dal titolo è un brano scritto in francese.Certo il brano si prestava validamente ad essere cantato per quell’occasione; le parole, debitamente tradotte dal francese, dicevano: “ è mezzanotte cristiani, è l’ora solenne in cui l’uomo Dio discese fra di noi…”. Il canto, molto bello, è composto da due strofe ma non mi dilungo nel tradurlo.Purtroppo malgrado l’impegno profuso dai coristi per imparare il canto alla fine appariva più vicino al milanese che alla lingua transalpina e così il maestro ha preferito iscriverci prima ad un corso di lingua francese e rimandare l’esibizione in pubblico del canto a “meilleurs temps”.Comunque il concerto al Teatro Silvestrianum è andato benissimo; ci siamo esibiti con i canti che abbiamo già in repertorio e che ormai sono consolidati da anni di prove. Il pubblico ha applaudito calorosamente e come sempre ci ha chiesto il canto classico di chiusura che non manca mai nei nostri concerti: “Signore delle cime”.Per terminare bene la serata gli organizzatori ci hanno invitati a partecipare al ricco ed apprezzato rinfresco preparato per l’occasione dalle pie donne della Parrocchia Santi Silvestro e Martino alla quale appartiene il Teatro Silvestrianum. Di fronte ad una tavola imbandita noi ci facciamo sempre onore e ci siamo quindi sdebitati ricompensando le pie donne con altri canti.

Giuliano Monti

Pagina 4 Notiziario “Bronchi Ululanti” Coro Cai di Cinisello Balsamo