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1 SETTIMANALE TELEVISIVO DI CULTURA E INFORMAZIONE DIOCESANA n. 14 4 marzo 2004

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SETTIMANALE TELEVISIVODI CULTURA E INFORMAZIONE DIOCESANA

n. 144 marzo 2004

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PP Buona seraPL E’ l’Arcivescovo mons. Caffarra a guidare la preghiera, in questo

tempo di quaresima, nelle veglie del sabato sera in Cattedrale. Sabatoscorso si è svolto il rito della elezione dei catecumeni.

SERVIZIO VEGLIA

Una cattedrale insolitamente semivuota, a causa dell’abbondante nevicata,ha fatto da cornice alla prima veglia di preghiera quaresimale, di sabatoscorso.In un clima di grande raccoglimento, mons. Caffarra ha presieduto lacelebrazione vigiliare, durante la quale 35 giovani è stato ammesso per laprossima Pasqua ai sacramenti dell’iniziazione cristiana (Battesimo,Cresima ed Eucaristia). 14 di essi provengono dall’Albania, 8 sono italiani,mentre gli altri sono originari di Giappone, Nigeria, Benin, Camerun,Benin, Costa d’Avorio, Guatemala e Russia.Insieme a questi fratelli e sorelle che Dio ha scelto per farli suoi figli – hadetto l’Arcivescovo – noi tutti scopriamo la vera risposta alle due domandepiù serie che possiamo porci: da dove vengo? a che cosa sono destinato?Noi non siamo orme sulla sabbia che il mare fa e disfa senza ragione:ciascuno esiste perché Dio lo ha voluto; ciascuno è destinato allabeatitudine eterna.Al culmine del rito, l’Arcivescovo ha interrogato i padrini dei catecumenisulla loro fedeltà al cammino di preparazione, poi ha chiesto loro diesprimere apertamente la volontà di essere ammessi ai sacramenti che lirenderà cristiani.Ciascuno di loro lo ha fatto pronunciando il suo nome ad alta voce, davantial Vescovo e scrivendolo su quello che mons. Caffarra ha definito il “librodella Vita”.Da questa sera inizia per voi – ha concluso l’Arcivescovo - una storia

singolare: la storia del vostro amore con Dio in Cristo.

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STUDIO Abbiamo incontrato uno dei 35 giovani che si preparano alBattesimo, nella prossima Pasqua. Si chiama BESTFORT QATIPI (leggiCIATIPI ), ha 24 anni, viene dall’Albania, ed è stato presentatoall’Arcivescovo dalla Parrocchia di Castenaso. E’ arrivato in Italia a 11anni del ’91, lasciandosi alle spalle un paese nel quale allora non si potevaparlare di Dio.

INTERVISTA CATECUMENO

2 domande

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STUDIO Ricordiamo l’appuntamento con la veglia di preghiera di sabatoprossimo, alle 21.15 in cattedrale.E mons. Caffarra ha inaugurato domenica sera nel teatro tenda dellaMontagnola, il Corso Oratorio 2005. L’abbondante nevicata ha impedito amolti di partecipare, ma la serata (poi riproposta integralmente da Radionettuno) si è svolta in modo molto caloroso e famigliare. Il servizio è diLuca Tentori.

SERVIZIO ORATORIO 2005

Il coro delle Verdi Note dell’Antoniano ha animato la serata, condotta daFrancesco Spada e dal salesiano don Vittorio Chiari, responsabiledell’oratorio cittadino di Ferrara, ma il protagonista è stato mons. CarloCaffarra al suo primo appuntamento con i giovani.L’Arcivescovo ha parlato a braccio, sollecitato dai conduttori e dagliinterventi dei giovani.Noi non siamo una sorta di Croce Rossa – ha detto mons. Caffarra – chesupplisce a ciò che gli altri non fanno e dovrebbero fare. Vivere con e inGesù Cristo nella Chiesa, è ciò che noi proponiamo: questa è per noil’unica vera vita.

INTERVENTO CAFFARRA: “L’oratorio è un luogo in cui i ragazzi,attorno a grandi figure di educatori, si trovano per crescere nella loroumanità e nella loro fede attraverso l’amicizia, il gioco e la riflessione.L’oratorio è un luogo dove non ci si annoia, ma dove si recupera la grandevoglia di vivere.

“Il tempo donato gratuitamente agli altri – ha detto ancora l’Arcivescovo -e la condivisione con i più piccoli dei vari momenti della vita dell’oratoriosono la grande testimonianza del vostro incontro con Cristo e della vostrafede”.

INTERVENTO CAFFARRA: “Gesù Cristo è tutto meno che una suocera,è tutto meno uno che ti dica: <Questo non va bene, perché hai fatto questo,perché non dovevi fare quest’altro>”.

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“L’educatore comunica il senso della vita che sta vivendo; in casocontrario non riesce ad educare. E’ un cammino che esige tempo e che puòincontrare delle rotture, ma questa è la grandezza della missione che laChiesa vi sta affidando. In realtà siete voi che affidate a quanti incontrateall’oratorio l’esperienza di fede che avete fatto. Dopodiché accadel’avvenimento stupendo di una persona che rinasce nella sua libertà e nellasua umanità”.Il corso Oratorio 2005 prosegue nelle numerose sedi distaccate in tutto ilterritorio diocesano, mentre si prepara il grande appuntamentodell’Arcivescovo con i giovani, il sabato prima delle Palme.

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STUDIOSi svolge domenica prossima, presso ilSeminario Arcivescovile, l’Assemblead i o c e s a n a d e l l ’ A z i o n e C a t t o l i c a .L’associazione è stata impegnata nei mesiscorsi nell’opera di revisione dello Statuto, cheradica l’Azione Cattolica ancora piùprofondamente nella vita diocesana. Inmattinata la Messa sarà celebrata dal Vescovomons. Vecchi. Nel pomeriggio l’interventodell’Arcivescovo, mons. Carlo Caffarra.

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STUDIO Tra le occasioni di preghiera offerte in preparazione alla Pasquasi è consolidata in diocesi la tradizione delle Stazioni quaresimali.

SERVIZIO STAZIONI QUARESIMALI

L’usanza deriva dalla antichissima consuetudine romana, di andarepellegrini verso un’unica Chiesa dove diverse comunità sostano inpreghiera: da qui il nome di “stazione”.Durante la quaresima, soprattutto nel giorno di venerdì, in tutti i Vicariati,i sacerdoti e i fedeli di diverse comunità si riuniscono insieme, compiendouna sorta di pellegrinaggio tra le diverse parrocchie.Le stazioni quaresimali sono occasione privilegiata per celebrare ilsacramento della riconciliazione, favorito anche dalla presenza dinumerosi sacerdoti. Particolarmente curata è la predicazione e il servizioliturgico e in molti casi, le stazioni quaresimali sono uno stimolo ad unimpegno di carità fraterna, attraverso il gesto dell’elemosina, che insiemealla preghiera e al digiuno, è uno dei pilastri della pratica quaresimale.

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Le ACLI della diocesi di Bologna hanno tenuto la settimana scorsa il loro23mo Congresso Provinciale, aperto da un intervento di mons. ErnestoVecchi. Ne abbiamo parlato con Gabriele Gherardi, esponente di questaassociazione ecclesiale.

INTERVISTA ACLI

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STUDIOGiungerà domenica sera presso il Monastero delleClarisse Cappuccine di Via Saragozza una reliquiadi Santa Chiara di Assisi, che sosterà in cittàalcuni giorni, in occasione del 750mo anniversariodel transito della Santa. Martedì la reliquia sarà alMonastero del Corpus Domini per la festa di SantaCaterina da Bologna. L’Arcivescovo vi celebreràla Messa solenne alle 18.

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STUDIO Nel nostro viaggio tra le Parrocchie della diocesi, abbiamoincontrato un gruppo di fidanzati che si prepara al grande passo delMatrimonio. Il servizio è di Luca Tentori.

PARROCCHIA ZOOM: Corsi prematrimoniali a San Vitale di Reno

<Ti amo tanto da sposarti> questo è il titolo del percorso offerto aifidanzati che si preparano al matrimonio. Siamo stati nella Parrocchia diSan Vitale di Reno, in comune di Calderara, dove proprio in questesettimane, il giovane parroco, don Marco Bonfiglioli, con l’aiuto di duesposi, sta accompagnando al grande passo dieci coppie di fidanzati. Igiovani provengono non solo dalla comunità parrocchiale ma un po’ datutta quella zona della diocesi.

INTERVENTO PARROCOdon Marco Bonfiglioli, parroco a S. Vitale di RenoCosa è il corso per la comunità

Il corso consiste in un ciclo di alcuni incontri settimanali, in un clima diamicizia e di grande semplicità. Accanto al sacerdote, anche un coppia disposi che da tempo si dedica a questo servizio.

INTERVENTO COPPIA GUIDA

Tante e diversissime le storie dei futuri sposi. Alcuni frequentanoregolarmente la Chiesa, altri riavvicinano alla comunità proprio in questacircostanza. Per tutti l’occasione di consolidare i legami con la comunitàcristiana e anche di scoprire nell’amore di Dio , il fondamento e il sensodell’amore umano.

INTERVENTO PARROCOEsperienza arricchente e di completamento anche per il suo essere prete

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STUDIOGiovedì prossimo alle 18, il Patriarca di Venezia,cardinale Angelo Scola, terrà una conferenzapresso l’Istituto Veritatis Splendor. “Estremoinvito al cristocentrismo”: riflessioni su un saggioteologico del Cardinal Biffi, pubblicato daPiemme con il titolo: “Il primo e l’ultimo”. Laconferenza sarà introdotta da mons. Caffarra.

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STUDIO L’ultima parte del nostro notiziario è dedicata all’arte. Il primoservizio ci porta a scoprire il tesoro della Cattedrale di San Pietro. Ilservizio è di suor Teresa Beltrano.

TESORO DELLA CATTEDRALE DI BOLOGNA

Il restauro integrale della Cattedrale, compiuto dal Cardinal Biffi, è statocoronato nell’anno santo 2000 dal nuovo allestimento del Tesoro, che hareso accessibili al pubblico alcuni straordinari manufatti, arredi e oggettiliturgici, paramenti di straordinaria fattura, eseguiti tra il XV e il XXsecolo.Nel corso delle varie generazioni, la Liturgia episcopale ha sempre avutoun carattere di particolare solennità e bellezza; il Tesoro della Cattedrale,ancora oggi, più che un museo, è la raccolta di pezzi straordinari ancorausati nelle più grandi ricorrenze, vere testimonianze di come la fede generala bellezza.Vi si trovano alcuni reperti quattrocenteschi appartenuti al grande NicolòAlbergati, l’ultimo vescovo beato, che inaugurò il culto popolare dellaMadonna di San Luca.Papa Gregorio XV Ludovisi, Papa Benedetto XIV Lambertini, PapaBenedetto XV Della Chiesa, sono ricordati per essere passati dallaCattedra di Petronio a quella di Pietro, e per aver lasciato in donostraordinari apparati e vasi sacri.Alcuni di questi oggetti straordinari sono stati utilizzati per la solenneLiturgia di ingresso dell’Arcivescovo Caffarra, perché ancora oggi labellezza dell’arte canta la gloria di Dio.Il tesoro è aperto al pubblico il sabato e la domenica pomeriggio. I gruppopossono prenotare la visita presso la sagrestia della Cattedrale.

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STUDIO Inauguriamo oggi la rubrica SPIRITO E ARTE: una rassegna deimagnifici capolavori delle nostre Chiese, per coglierne, non tanto il valorestorico e artistico, ma quello iconografico e spirituale. Iniziamo dalcompianto di Nicolò dell’Arca, custodito in Santa Maria della Vita. Il testodel servizio è tratto di uno scritto di Gabriele D’Annunzio che racconta leimpressioni di una visita fatta da ragazzo, insieme al padre, a Santa Mariadella Vita.

SPIRITO E ARTE: IL COMPIANTO

Intravidi, nell'ombra d'una specie di grotta, non so che agitazioneimpetuosa di dolore. Piuttosto che intravedere, mi sembrò esser percossoda un vento di dolore, da un nembo di sciagura, da uno schianto dipassione selvaggia. Non dimenticherò mai quel Cristo. Non sapevo di chesostanza fosse. Stava supino, rigido, coi piedi eretti trafitti dal chiodo cheaveva lasciato non il foro ma quasi uno squarcio aspro. Infuriate daldolore, dementate dal dolore erano le Marie. Una, presso il capezzale,tendeva la mano aperta come per non vedere il volto amato; e il grido e ilsingulto le contraevano la bocca, le corrugavano la fronte il mento il collo.Puoi tu imaginare che cosa sia l'urlo pietrificato?Il vento delle cime inaccessibili era nella veste della Maddalena. La boccaera dilatata dall'urlo, rappresi erano gli occhi dal pianto, distorte le dita. E,come il tuono di rupe in rupe, il suo lutto si ripercoteva tra la Madre eMaria di Cleofa. C'era là l'urlo impietrato; e c'era un altro urlo, lacerante,quello che simula il clamore delle partorienti!Giovanni, stava pacato in ginocchio, con la mano sinistra nascosta entro laveste, con la destra alla gota. Giuseppe d'Arimatea, il discepolo occulto,saldo, robusto, col suo robone a pieghe, con la sua berretta a gronde, con lasua tanaglia alla cintola, col martello nella destra, e tre chiodi nellasinistra.Ma pensa: non è singolare che Giuseppe d'Arimatea porti le tre iniziali delmio nome?

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PL Come sempre vi ricordiamo il nostro sito internet: www.12porte.tv,dove potete scriverci e rivedere questo notiziario.

PP Buonasera!