N. 1: MOLTE DOMANDE, DIVERSE RISPOSTE · Comprendere attraverso i racconti biblici delle origini...

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Classe Terza Percorso Rosso Primo bimestre 1 EQUIPE SCUOLA A CURA DI SAMARANI BARBARA CLASSE TERZA: PERCORSO ROSSO Primo bimestre: sett. - ott. – nov. N. 1: MOLTE DOMANDE, DIVERSE RISPOSTE Obiettivi Specifici di Apprendimento: L’origine del mondo e dell’uomo nel Cristianesimo e nelle altre religioni. Comprendere attraverso i racconti biblici delle origini che il mondo è opera di Dio, affidato alla responsabilità dell’uomo. Ricostruire le principali tappe della storia della salvezza anche attraverso figure significative. Traguardi di sviluppo: L’alunno scopre che per la religione ebraica e per quella cristiana Dio è Padre e Creatore. Inoltre sa riferire circa alcune vicende e figure principali del popolo di Israele. Percorsi di Apprendimento a) L’uomo non è solo b) Io non sono solo c) Io ho una storia d) Il mondo ha una storia e) La Creazione nella Bibbia f) Abramo g) Isacco e Ismaele h) Giacobbe i) Giuseppe Accennare con semplici parole ai ragazzi il percorso che stiamo per iniziare insieme.

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Classe Terza Percorso Rosso Primo bimestre 1EQUIPE SCUOLA

A CURA DI SAMARANI BARBARA

CLASSE TERZA: PERCORSO ROSSO

Primo bimestre: sett. - ott. – nov.

N. 1: MOLTE DOMANDE, DIVERSE RISPOSTE

Obiettivi Specifici di Apprendimento:

� L’origine del mondo e dell’uomo nel Cristianesimo e nelle altre religioni. � Comprendere attraverso i racconti biblici delle origini che il mondo è opera di Dio,

affidato alla responsabilità dell’uomo. � Ricostruire le principali tappe della storia della salvezza anche attraverso figure

significative. Traguardi di sviluppo: L’alunno scopre che per la religione ebraica e per quella cristiana Dio è Padre e Creatore. Inoltre sa riferire circa alcune vicende e figure principali del popolo di Israele. Percorsi di Apprendimento a) L’uomo non è solo b) Io non sono solo c) Io ho una storia d) Il mondo ha una storia e) La Creazione nella Bibbia f) Abramo g) Isacco e Ismaele h) Giacobbe i) Giuseppe Accennare con semplici parole ai ragazzi il percorso che stiamo per iniziare insieme.

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1° incontro (2 ore) Materiale: uno specchio - racconto de “La leggenda di Ham” (popoli e missioni) – fogli A4 divisi a metà, tanti quanti gli alunni – un cerchio da ginnastica ( o hula-hop)

a) L’uomo non è solo

Invitiamo i bambini a fare il “cerchio dell’ ascolto” vicino a noi e a specchiarsi uno alla volta dicendo il loro nome davanti allo specchio. Chiediamo se sanno chi ha scelto il loro nome e se una persona può alla nascita darsi da sola un nome o non riceverlo. Dopo aver ascoltato le loro idee li invitiamo a riflettere sulla: “Leggenda di Ham” (tratta da “POPOLI E MISSIONI”: QUANDO LA GENTE AVEVA APPENA IMPARATO A RACCONTARE I GIORNI, RAGGRUPPANDOLI IN MESI ED ANNI, VIVEVA UN UOMO CHE NON AVEVA MAI INCONTRATO NESSUN ALTRO SUO SIMILE. COSTUI ERA SEMPRE STATO COMPLETAMENTE SOLO SOPRA UNA MONTAGNA. L’ UNICO ESSERE UMANO CHE AVEVA VISTO ERA SE STESSO, LA SUA IMMAGINE RIFLESSA NEI VARI SPECCHI D’ ACQUA STAGNANTE. QUEST’ UOMO NON AVEVA NOME (NON C’ ERA MAI STATO NESSUNO A DARGLIELO!) MA AVEVA PRESO L’ ABITUDINE DI CHIAMARSI,QUANDO SI VEDEVA RIFLESSO NELL’ ACQUA, HAM! ERA QUESTO IL NOME CHE SI ERA DATO. UN GIORNO HAM STAVA CACCIANDO, QUANDO, ALZANDO GLI OCCHI, VIDE DEI FRUTTI SUGLI ALBERI: CERCO’ DI PRENDERLI, MA SCIVOLO’ E CADDE IN UN BURRONE. HAM ERA ANCORA SVENUTO QUANDO LO TROVARONO ALCUNI CACCIATORI DEL VILLAGGIO VICINO. LO CARICARONO SUL CARRO E LO PORTARONO AL VILLAGGIO DOVE LO CURARONO. QUANDO HAM SI RISVEGLIO’ RICHIUSE SUBITO GLI OCCHI: NON AVEVA MAI VISTO QUEL POSTO E NON GLI ANDAVA DI RIVEDERLO. SI CHIEDEVA PERCHE’ NON SENTISSE SOFFIARE IL VENTO FORTE DELLA CIMA DELLA MONTAGNA. HAM NON AVEVA MAI SENTITO DEI BAMBINI CANTARE, MA LA MUSICA TROVO’ SENZA FATICA LA STRADA DEL SUO CUORE. IN FONDO LA MUSICA E’ FATTA ANCHE DEL SUONO DEL VENTO SULLA CIMA DELLA MONTAGNA E ANCHE CHI E’ STATO SEMPRE DA SOLO LA SENTE… FU COSI’ CHE HAM APRI’ GLI OCCHI, SI ALZO’ ED USCI’ DALLA CAPANNA. TUTTO QUELLO CHE VIDE ERA NUOVO: CAPANNE, ATTREZZI…, MA IN LONTANANZA VIDE QUALCOSA CHE GIA’ CONOSCEVA: ERA LA STESSA IMMAGINE CHE AVEVA VISTO TANTE VOLTE RIFLESSA NEGLI SPECCHI D’ ACQUA. QUELLO ERA LUI. GLI CORSE INCONTRO E LO CHIAMO’ COME AVEVA SEMPRE FATTO: HAM! ,E LO ABBRACCIO’ CON FORZA. MA SUBITO NE VIDE UN ALTRO: HAM! UN ALTRO ANCORA: HAM! RICONOSCEVA IN OGNUNO L’ UNICA PERSONA CHE AVEVA SEMPRE VISTO: SE STESSO. RIVEDEVA IN TUTTI LA PROPRIA IMMAGINE. Dialoghiamo con loro ponendo una prima serie di domande per verificare che tutti abbiano compreso il racconto: dove abita Ham? Chi ha scelto il suo nome? Cosa fa da solo? Cosa gli accade un giorno? Da chi viene trovato? Quando si risveglia cosa sente di nuovo? Cosa fa Ham quando esce dalla capanna? Nella seconda parte della lezione poniamo domande per far riflettere i bambini sulla fraternità universale, intesa come un bisogno profondo degli uomini, che trova la sua origine nella paternità di Dio, che gli uomini chiamano Padre: Perché Ham abbraccia ogni

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persona? Chi riconosce in ognuno? Perché? Perché Dio crea gli uomini? Cosa significa essere fratelli? Chi può essere il nostro fratello? Dopo aver sintetizzato le loro riflessioni li invitiamo a fare il gioco del cerchio: tutti in piedi, ci prendiamo per mano e formiamo un bel cerchio; spieghiamo loro che siccome siamo tutti fratelli proviamo ad aiutarci in questo gioco. Ci mettiamo il cerchio sul braccio e spieghiamo l’ unica regola: non si possono lasciare mai le mani degli amici vicini. Lo scopo del gioco è quello di far fare il giro al cerchio. Cominciamo noi a passare col corpo nel cerchio chiedendo al bambino vicino, al quale teniamo la mano, di assecondare i nostri movimenti per aiutarci a riuscire nell’ impresa, e così il cerchio passerà al bambino seguente che dovrà passare nel cerchio, a sua volta aiutato da noi, e così via finchè il cerchio non avrà fatto tutto il giro. In questo gioco si divertono e mettono subito in pratica uno dei modi per essere fratelli: aiutarsi a vicenda. Li invitiamo ora a pensare ad un bel momento passato con un “fratello” (senza raccontarlo) e a produrre un disegno (su mezzo A4 che diventerà la copertina nella prima pagina del quaderno). VALENZA EDUCATIVA: cogliere la paternità di Dio. L’ IRC aiuta il bambino a cercare il valore della persona al di là delle diversità. 2° incontro (2 ore) materiale: quaderni dei bambini – specchio

b) Io non sono solo

Riprendiamo il loro disegno effettuato la lezione precedente, chiedendo agli alunni di venire alla cattedra per mostrarlo ai compagni e raccontarlo. Cerchiamo di porre ad alcuni bambini domande che facciano riaffiorare i contenuti legati alla paternità di Dio: chi è con te nel disegno, è tuo fratello? Perché? Perchè vi aiutate a vicenda? Perché state facendo quella cosa insieme?… Alla fine dei loro interventi spostiamo la loro attenzione dagli amici alla famiglia: Chi ci aiuta a crescere? Avete mai provato a restare soli per un po’ di tempo? Si può vivere da soli?… li aiutiamo a capire che senza l’ aiuto dei famigliari non avremmo potuto crescere e di conseguenza avere amici, andare a scuola, a calcio, all’ oratorio, a danza,…e mostriamo loro di nuovo lo specchio nel quale si sono riflessi la lezione precedente proponendogli di chiudere gli occhi e di pensare di specchiarsi di nuovo, cercando di vedere non la propria immagine, ma qualcuno della famiglia che più li assomiglia. Consegniamo loro il quaderno e, dopo la data, li invitiamo a scrivere il titolo: IO NON SONO SOLO e un breve testo che raccoglie i contenuti essenziali fin qui presentati, ad es.: “Abbiamo letto la leggenda di Ham, uomo solo che scopre se stesso in tutti gli uomini che incontra. Ham è felicissimo di abbracciare tutti i suoi fratelli anche se sono diversi da lui. Noi tutti siamo fratelli perché figli dello stesso Dio, Padre e Creatore. Abbiamo pensato che Dio ha creato l’ uomo perché Egli stesso si sentiva solo, o per diventare papà oppure perché curasse tutto ciò che era stato ben creato da Lui”. Poi, sulla scheda, chiediamo di disegnare i famigliari ai quali assomigliano:

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(tratta da “LA LUCE DELL’ AMORE” – PIEMME Scuola).

VALENZA EDUCATIVA: imparare che gli atteggiamenti positivi portano alla felicità del cuore. L’ IRC aiuta gli alunni a cogliere ed interiorizzare quegli atteggiamenti di amore che chi ci vuole bene mette in atto per la nostra felicità. 3° incontro (2 ore) materiale: immagini, tratte da riviste, che mostrano le fasi essenziali della vita fino ai 7 anni circa

c) Io ho una storia Guardando le immagini, sulle quattro fasi essenziali della nostra vita (nascita - prima parola/primi passi - primi amici - primo giorno di scuola -….) conversiamo coi bambini portandoli a riflettere sull’ essenziale apporto della famiglia, classica o allargata in alcuni casi, che ci ha permesso di diventare abbastanza grandi. Alcune domande dovrebbero riguardare direttamente le immagini: cosa sta facendo la mamma a questo bambino piccolo? Lui potrebbe farlo da solo?(se ad esempio lo sta alimentando). Poi le domande dovrebbero spostarsi sul vissuto dei bambini: noi avremmo potuto trovare una casa da soli? Avremmo imparato a parlare senza qualcuno che qualcuno ci aiutasse? E camminare? E vedere i pericoli? E comprare i vestiti? E lavarci?… e poi ditemelo voi cos’ altro non saremmo stati in grado di fare da soli. Cerchiamo di far riflettere i bambini sul fatto che se noi esistiamo è grazie all’ amore dei nostri famigliari che hanno provveduto ai nostri bisogni primari e che se noi esistiamo abbiamo quindi una storia, per certi aspetti simile a quella degli altri. Li invitiamo ora a fare un ringraziamento silenzioso, nella mente, a chi ci ha cresciuto. Nell’ ultima parte della lezione consegniamo loro il quaderno e dopo la data e il titolo che può essere: IO HO UNA STORIA, sulla pagina divisa in quattro parti, gli chiediamo di disegnare quattro fasi importanti della loro vita. VALENZA EDUCATIVA: cogliere l’ amore che ci è stato donato dai famigliari e scoprire l’ importanza dell’ affidarsi alla cura di qualcuno che ci aiuta a crescere. L’ IRC consolida negli alunni l’ idea che è grazie alle cure amorevoli dei famigliari che abbiamo potuto avere una nostra storia.

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4° incontro (2 ore) materiale: immagini della Via Lattea con i pianeti

d) Il mondo ha una storia Visioniamo insieme ai bambini le immagini chiedendo loro se hanno avuto occasione di vederle in altri contesti, se conoscono i nomi di alcuni pianeti,…e raccontiamo come gli scienziati spiegano la formazione dell’ universo e della Terra (possiamo anche consegnare loro il libro di religione cattolica e leggere la nascita del mondo secondo la scienza). Dialoghiamo e disegniamo dopo la data e il titolo: IL MONDO HA UNA STORIA, su una pagina del quaderno divisa in quattro parti, le fasi della creazione dell’ universo: - esplosione; - nuvola di polveri; - Terra incandescente; - Terra in via di raffreddamento. VALENZA EDUCATIVA: conoscere le scoperte scientifiche riguardanti la creazione del mondo. L’ IRC contribuisce a rispondere alle domande di senso dei bambini e lo aiuta a comprendere che il mondo è opera di Dio affidato a tutte le persone. 5° incontro (2 ore) materiale: testo ridotto della Creazione nella Bibbia – Bibbia per ragazzi o libro monotematico (ad es.” Storia della Creazione” di Jane Ray, MONDADORI) – un cartellone di colore chiaro con titolo LA BIBBIA e diviso a metà verticalmente, con rigatura per scrivere – una immagine del mondo

e) La Creazione nella Bibbia Spieghiamo ai bambini che la storia della nascita del mondo e dell’ universo, affrontata la lezione precedente, risponde a queste domande: QUANDO, DOVE E COME ciò è avvenuto? Ma c’è ancora una domanda senza risposta: CHI? (possiamo chiedere loro di rispondere, poiché sicuramente qualcuno conosce la risposta, aiutandoci così ad introdurre l’ argomento). Spieghiamo che per gli ebrei e i cristiani è proprio Dio che ha creato il mondo e che questo racconto è nel libro della Genesi, nell’ Antico Testamento della Bibbia. Proponiamo di visionare insieme le immagini della creazione in una Bibbia per ragazzi e ne facciamo loro conoscere (o ripassare, se l’ hanno già conosciuta l’ anno precedente) la scansione temporale spiegando che è il Libro Sacro per due grandi religioni: Ebraismo e Cristianesimo. Con due domande possiamo fare in modo che gli alunni concretizzino questi due nomi: chi è il bambino ebreo di cui conoscete bene la storia? E’ vissuto in Palestina. La sua mamma si chiamava Maria… continuiamo a dare indizi finchè non arrivano al nome di Gesù. Concludiamo affermando che Gesù è ebreo. Passiamo poi alla successiva domanda: chi è un bambino cristiano? Ditemi il nome di un bambino cristiano. E diamo degli indizi attraverso i quali capiscano che se loro sono stati battezzati sono cristiani, fratelli di Gesù Cristo. Proseguiamo consegnando il quaderno e dando la scheda con il testo della Creazione. Invitiamo poi gli alunni a preparare 3 colori a pastello: rosso, giallo e verde, e il righello per leggere insieme a noi il testo della Creazione, per analizzarlo e sottolineare in:

- rosso: la parola “DIO”;

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- giallo: le parole “ERA BUONA”; - verde: gli elementi creati.

Non dimentichiamo di far notare ai bambini l’ armonia, la poesia, il ritmo lento che il racconto ci presenta. Iniziamo il cartellone sul libro della Bibbia: sotto il titolo, già preparato, scriviamo in alto a sinistra ANTICO TESTAMENTO e a destra NUOVO TESTAMENTO. A turno i bambini,

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ogni volta che si leggerà sulla Bibbia un racconto, scriveranno l’argomento; quindi la prima scritta sotto ANTICO TESTAMENTO sarà Creazione. Attacchiamo vicino al cartellone l’ immagine del mondo, curando di poter proseguire orizzontalmente per le successive immagini di Abramo, Isacco, Giacobbe,…come per realizzare una linea del tempo. Se c’è tempo, si può invitare gli alunni a fare una cornicetta intorno al testo della Creazione. VALENZA EDUCATIVA: analizzare una pagina della Bibbia. L’ IRC aiuta gli alunni a conoscere, attraverso alcuni episodi significativi dell’ Antico Testamento, le tappe fondamentali del popolo ebreo e di quello cristiano. 6° incontro (2 ore) materiale: racconto di Abramo – cartina con l’ itinerario di Abramo – immagine colorata di Abramo – immagine colorata di Isacco

f) Abramo Spieghiamo ai bambini che andremo avanti a leggere alcuni importanti racconti nella Bibbia e quello di oggi sarà la straordinaria storia di Abramo. Attacchiamo sulla linea del tempo, dopo il mondo, la cartina con l’ itinerario di Abramo. Leggiamo quindi, su una Bibbia per ragazzi o sul testo di religione, la storia e analizziamo gli avvenimenti mettendo a fuoco i momenti più significativi. Dialoghiamo con loro:

- presentando la figura di Abramo come un grande capo tribù; - raccontando che ha avuto due figli; - evidenziando che è Dio che cerca Abramo e gli parla, mentre nelle altre religioni

politeiste del tempo erano gli uomini che cercavano gli dei; - facendo chiarezza sulle parole politeista e monoteista; - sottolineando la forza e la fiducia di Abramo nell’ affidarsi totalmente alle mani di

Dio, sia per la partenza dal suo Paese che per la prova del sacrificio del figlio Isacco;

- illustrando la valenza dei sacrifici nell’ A.T.; - spiegando bene la parola “patriarca”.

Sul quaderno, dopo la data e il titolo, scriviamo un testo riassuntivo della storia di Abramo (sarebbe opportuno utilizzare il tempo del verbo al presente) con una scheda di approfondimento o facciamo incollare delle sequenze alle quali compileremo insieme il fumetto ( tratta da “RISPLENDE UNA LUCE” –RAFFAELLO ED.):

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Ecco i possibili fumetti:

Attacchiamo l’ immagine colorata di Abramo e di Isacco (tutte le immagini della linea del tempo sono tratte da RISPLENDE UNA LUCE), dopo quella della cartina dell’itinerario di Abramo:

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Sul cartellone della Bibbia facciamo aggiungere da un bambino, sotto la parola Creazione, Abramo e sotto Isacco. VALENZA EDUCATIVA: conoscere la storia di Abramo. L’ IRC aiuta gli alunni a conoscere, attraverso alcuni episodi significativi dell’ Antico Testamento, le tappe fondamentali del popolo ebreo e di quello cristiano. 7° incontro (2 ore) materiale: testo della canzone: “Esci dalla tua terra”

g) Isacco e Ismaele Ripassiamo con gli alunni, guardando la linea del tempo, la storia della Creazione e di Abramo. Consegniamo loro il testo della canzone: “Esci dalla tua terra ” e cantiamo insieme:

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Dopo la ripresa della storia di Abramo, presentiamo ai bambini la figura di Isacco e quella di Ismaele, spiegando e poi schematizzando alla lavagna la discendenza da Abramo delle tre religioni monoteiste:

Sul quaderno, dopo il titolo “ABRAMO, PADRE DEI CREDENTI”, aiutiamo gli alunni a copiare lo schema della discendenza delle tre religioni monoteiste da Abramo. Mostriamo ai bambini i simboli delle tre religioni (disegnate alla lavagna) e li invitiamo a riprodurli dopo lo schema appena realizzato. Compiliamo le eventuali proposte del quaderno operativo. Aggiungiamo sul cartellone dalla Bibbia il nome di Ismaele accanto a quello di Isacco. VALENZA EDUCATIVA: conoscere la storia di Abramo. L’ IRC aiuta gli alunni a conoscere, attraverso alcuni episodi significativi dell’ Antico Testamento, le tappe fondamentali del popolo ebreo, cristiano e islamico. 8° incontro (2 ore) materiale: racconto di Giacobbe ed Esaù – immagine colorata di Giacobbe – vasetto di lenticchie secche

h) Giacobbe

Visioniamo insieme ai bambini il cartellone della Bibbia e la striscia del tempo facendo alcune domande per ripassare. Spieghiamo ai bambini che proseguiremo la lettura della Bibbia con la storia di Giacobbe. Leggiamo sulla Bibbia per ragazzi o sul libro di religione la vicenda dei due fratelli e analizziamo gli avvenimenti:

- focalizzando che Esaù e Giacobbe sono i figli di Isacco e Rebecca; - sottolineando che il secondo diventa capo della tribù per un piatto di lenticchie; - spiegando che Dio si serve della collaborazione di chi sbaglia per realizzare il suo

progetto; - raccontando che Giacobbe lotta con un angelo che gli cambia nome, un nome che

è nel cuore di Dio; - dando grande importanza alla benedizione.

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Realizziamo una drammatizzazione con un vero piatto pieno di lenticchie secche che poi verranno attaccate sul quaderno in un piatto disegnato.Riassumiamo la storia sul quaderno (ricordando di utilizzare sempre il tempo del verbo al presente) e alla fine del testo facciamo disegnare ai bambini un piatto abbastanza grande nel quale incolleranno una decina di lenticchie secche .Sul cartellone della Bibbia aggiungiamo, sotto Isacco e Ismaele, Esaù e Giacobbe e proseguiamo la linea del tempo con l’ immagine colorata di Giacobbe.

VALENZA EDUCATIVA: conoscere la storia di Giacobbe. L’ IRC aiuta gli alunni a conoscere, attraverso alcuni episodi dell’ Antico Testamento, le tappe fondamentali del popolo ebreo e cristiano.

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9° incontro (4 ore) materiale: storia di Giuseppe – videocassetta “Giuseppe, il Re dei sogni” – immagine colorata di Giuseppe

i) Giuseppe

Guardando l’ immagine di Giacobbe riassumiamo insieme agli alunni la storia e consegniamo poi una scheda sulla sua discendenza sottolineando l’ importanza dei suoi dodici figli, tra cui Giuseppe (tratta da “UN DONO PER TE” –ELLEDICI):

Comunichiamo ai bambini che proseguiremo con la bella storia di Giuseppe e leggiamo sulla Bibbia per ragazzi o sul libro di Religione cattolica la storia evidenziando degli avvenimenti principali. Visioniamo la videocassetta: “Giuseppe, il Re dei sogni”. Sul quaderno, dopo la data e il titolo, scriviamo un testo (ricordandoci di tenere il tempo del verbo al presente) e diamo agli alunni il compito di disegnare un momento significativo

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della vita di Giuseppe oppure consegniamo delle sequenze alle quali aggiungeremo le rispettive didascalie o una scheda semplicemente da riordinare e colorare come la seguente:

(TRATTA DA “RISPLENDE UNA LUCE” – RAFFAELLO ED.):

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E’ possibile presentare agli alunni alcune somiglianze tra la vita di Giuseppe e quella di Gesù:

- Giuseppe, figlio prediletto da Giacobbe, diventa uno schiavo e Gesù, figlio prediletto da Dio, nasce povero;

- Giuseppe perdona i fratelli e li porta a vivere tutti in Egitto e Gesù perdona chi lo ha messo in croce e chiama tutti alla vita eterna nel suo Regno.

Sul cartellone della Bibbia aggiungiamo Giuseppe e proseguiamo la linea del tempo con la sua immagine colorata:

VALENZA EDUCATIVA: conoscere la storia di Giuseppe. L’ IRC aiuta gli alunni a conoscere, attraverso alcuni episodi dell’ Antico Testamento, le tappe fondamentali del popolo ebraico e cristiano.