N° 1 MAGAZINE IL DRAGOCONSIGLIASYLBER STYLE CONDENSING 25/29 S ECCELLENTE Fino ad oggi ne avevamo...

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Per aiutare i consumatori a scaldare al meglio le proprie case, evitando sprechi e brutte sorprese nella bolletta, vi suggeriamo 10 consigli per un RISCALDAMENTO EFFICIENTE E CONVENIENTE”, giàindicate dal ministero dello Sviluppo Economico (Mise) e dell ’ENEA. FARE LA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI. È necessario eseguire la manutenzione sia per motivi di sicurezza sia per evitare sanzioni: un impianto ben regolato e ben mantenuto consuma e inquina meno. Chi non effettua la manutenzione rischia una multa non inferiore a 500 euro, in base a quanto stabilisce il DPR 74/2013. CONTROLLARE LA TEMPERATURA AMBIENTE. Scaldare troppo la casa fa male alla salute e alle tasche: si consiglia una temperatura di 20 22 gradi, ma 19° sono più che sufficienti a garantire il comfort necessario. Attenzione, inoltre, perché ogni grado abbassato si traduce in un risparmio dal 5 al 10% sui consumi di combustibile. ATTENTI ALLE ORE DI ACCENSIONE. Il tempo massimo di accensione giornaliero è indicato per legge e cambia a seconda delle 6 zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia. Per i comuni in fascia “E” il massimo sono 14 ore. USARE I CRONOTERMOSTATI. Un aiuto al risparmio arriva dai moderni dispositivi elettronici che consentono di regolare temperatura e tempo di accensione in modo da mantenere l’impianto in funzione solo quando si è in casa. APPLICARE VALVOLE TERMOSTATICHE. Queste apparecchiature aprono o chiudono la circolazione dell’acqua calda nel termosifone e consentono di mantenere costante la temperatura impostata, aiutando a concentrare il calore negli ambienti più frequentati e a evitare sprechi. INSTALLARE PANNELLI RIFLETTENTI TRA MURO E TERMOSIFONE. È un ‘trucco’ semplice ma molto efficace per ridurre la dispersione di calore. SCHERMARE LE FINESTRE LA NOTTE. Chiudendo persiane e tapparelle o mettendo tende pesanti si riducono le dispersioni di calore verso l’esterno. FARE IL CHECK-UP ALLA PROPRIA CASA. L’isolamento termico su pareti e finestre dell’edificio è un aspetto da non trascurare: se la costruzione è stata fatta prima del 2008, probabilmente non rispetta le attuali normative sul contenimento dei consumi energetici e conviene valutare un MAGAZINE Caldaie Condizionamento Canne fumarie Idraulica Spazza camini Impianti ecosostenibili IL DRAGO CONSIGLIA PILLOLE DI STORIA Perché il Drago? I draghi sono creature presenti nell’immaginario leggendario come esseri sia malefici sia benefici. La presenza del drago in moltissime culture, fa supporre che la sua immagine emerga dall’inconscio collettivo, che conserva la memoria degli animali preistorici. In oriente il drago era una vera e propria divinità, tanto che il trono dell’imperatore cinese era detto il Trono del Drago, e la sua faccia il Volto del Drago. Le credenze Cinesi affermano anche che alla morte di un imperatore, esso volasse in cielo sotto forma di drago, e che quando un drago si alza in volo la pressione delle zampe sulle nuvole provoca la pioggia. I draghi cinesi controllano la pioggia, i fiumi, i laghi e i mari. Possono allontanare gli spiriti malvagi, proteggere gli innocenti e dare sicurezza. Volano in cielo tra le nuvole e in molte immagini vengono rappresentati mentre giocano con una perla fiammeggiante che secondo una leggenda conferisce loro potere e permette loro di ascendere al cielo ed è un simbolo di ricchezza, prosperità e fortuna. Il drago cinese incarna il concetto di Yang mentre lo Yin si concretizzerebbe nella mitologica figura femminile della fenice. Spesso l’imperatore della Cina viene associato al drago, di solito un drago giallo o dorato con cinque artigli per zampa, mentre l’imperatrice viene associata alla fenice. Il drago, inoltre è uno dei 12 segni dello zodiaco cinese. >> 10 CONSIGLI PER UN RISCALDAMENTO EFFICIENTE. in questo numero: CALDAIE E CONDIZIONATORI N° 1

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Page 1: N° 1 MAGAZINE IL DRAGOCONSIGLIASYLBER STYLE CONDENSING 25/29 S ECCELLENTE Fino ad oggi ne avevamo soltanto sentito parlare, adesso abbiamo la certezza: fantastica la CALDAIA STYLE

Per aiutare i consumatori a scaldare al

meglio le proprie case, evitando sprechi e

brutte sorprese nella bolletta, vi suggeriamo

10 consigli per un RISCALDAMENTO

EFFICIENTE E CONVENIENTE”, già’

indicate dal ministero dello Sviluppo

Economico (Mise) e dell ’ENEA.

FARE LA MANUTENZIONE DEGLI

IMPIANTI. È necessario eseguire la

manutenzione sia per motivi di sicurezza

sia per evitare sanzioni: un impianto ben

regolato e ben mantenuto consuma e

inquina meno. Chi non effettua la

manutenzione rischia una multa non

inferiore a 500 euro, in base a quanto

stabilisce il DPR 74/2013.

CONTROLLARE LA TEMPERATURA

AMBIENTE. Scaldare troppo la casa fa

male alla salute e alle tasche: si consiglia

una temperatura di 20 – 22 gradi, ma 19°

sono più che sufficienti a garantire il comfort

necessario. Attenzione, inoltre, perché ogni

grado abbassato si traduce in un risparmio

dal 5 al 10% sui consumi di combustibile.

ATTENTI ALLE ORE DI ACCENSIONE.

Il tempo massimo di accensione giornaliero

è indicato per legge e cambia a seconda

delle 6 zone climatiche in cui è suddivisa

l’Italia. Per i comuni in fascia “E” il massimo

sono 14 ore.

USARE I CRONOTERMOSTATI.

Un aiuto al risparmio arriva dai moderni

dispositivi elettronici che consentono di

regolare temperatura e tempo di

accensione in modo da mantenere

l’impianto in funzione solo quando si è in

casa.

APPLICARE VALVOLE TERMOSTATICHE.

Queste apparecchiature aprono o chiudono

la circolazione dell’acqua calda nel

termosifone e consentono di mantenere

costante la temperatura impostata, aiutando

a concentrare il calore negli ambienti più

frequentati e a evitare sprechi.

INSTALLARE PANNELLI RIFLETTENTI

TRA MURO E TERMOSIFONE.

È un ‘trucco’ semplice ma molto efficace per

ridurre la dispersione di calore.

SCHERMARE LE FINESTRE LA NOTTE.

Chiudendo persiane e tapparelle o

mettendo tende pesanti si riducono le

dispersioni di calore verso l’esterno.

FARE IL CHECK-UP ALLA PROPRIA

CASA. L’isolamento termico su pareti e

finestre dell’edificio è un aspetto da non

trascurare: se la costruzione è stata fatta

prima del 2008, probabilmente non rispetta

le attuali normative sul contenimento dei

consumi energetici e conviene valutare un

MAGAZINE Caldaie Condizionamento Canne fumarie Idraulica Spazza camini Impianti ecosostenibili

IL DRAGOCONSIGLIA

P I L L O L E D I S T O R I A

Perché il Drago? I draghi

sono creature presenti

nell’immaginario leggendario

come esseri sia malefici sia

benefici. La presenza del

drago in moltissime culture, fa

supporre che la sua immagine

emerga dall’inconscio

collettivo, che conserva la

memoria degli animali

preistorici.

In oriente il drago era una vera

e propria divinità, tanto che il

trono dell’imperatore cinese

era detto il Trono del Drago,

e la sua faccia il Volto del

Drago. Le credenze Cinesi

affermano anche che alla

morte di un imperatore, esso

volasse in cielo sotto forma di

drago, e che quando un drago

si alza in volo la pressione

delle zampe sulle nuvole

provoca la pioggia.

I draghi cinesi controllano la

pioggia, i fiumi, i laghi e i mari.

Possono allontanare gli spiriti

malvagi, proteggere gli

innocenti e dare sicurezza.

Volano in cielo tra le nuvole e

in molte immagini vengono

rappresentati mentre giocano

con una perla fiammeggiante

che secondo una leggenda

conferisce loro potere e

permette loro di ascendere al

cielo ed è un simbolo di

ricchezza, prosperità e

fortuna.

Il drago cinese incarna il

concetto di Yang mentre lo Yin

si concretizzerebbe nella

mitologica figura femminile

della fenice.

Spesso l’imperatore della

Cina viene associato al drago,

di solito un drago giallo o

dorato con cinque artigli per

zampa, mentre l’imperatrice

viene associata alla fenice.

Il drago, inoltre è uno dei 12

segni dello zodiaco cinese. >>

10 CONSIGLI PER UN RISCALDAMENTO EFFICIENTE.

in questo numero:

CALDAIE E CONDIZIONATORI

N° 1

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>> Le persone nate sotto il

segno del drago godono di

buona salute e sono molto

energiche, intelligenti e tenaci,

ma possono essere anche

molto impulsive, testarde e

trovano molto difficile

accettare le sconfitte.

Al contrario dell’oriente per

l’iconografia cristiana il drago

rappresenta il Diavolo e

deriva da un drago babilonese

chiamato Tiamat, di sesso

femminile.

Nel libro di Giobbe, è citato il

Leviatano, leggendario drago

marino.

La leggenda più nota è quella

di San Giorgio, patrono

dell’Inghilterra, che a seconda

della versione uccide il drago

liberando una fanciulla.

Per i Celti, invece, il drago era

l’animale più forte, più sacro, il

simbolo del comando e della

figura del leader.

Pendragon è la parola celtica

per indicare il capo. Simbolo di

protezione e ricchezza il drago

non è un mostro da superare,

ma il supremo guardiano del

tesoro.

Nella psicologia junghiana il

drago rappresenta l’ombra, la

parte oscura di noi stessi che

dobbiamo conoscere e

integrare: alla fine, l’unico vero

nemico siamo solo noi stessi.

intervento per isolare le pareti e sostituire le

finestre con nuovi modelli che disperdono

meno calore, il beneficio può essere

doppio: si riducono i consumi di energia fino

al 20% e si può usufruire dei cosiddetti eco

bonus, la detrazione fiscale del 65%.

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO

INNOVATIVI. Se l’impianto ha più di 15

anni, conviene valutarne la sostituzione ad

esempio con le nuove caldaie a

condensazione, biomassa, le pompe di

calore, o con impianti integrati dove la

caldaia è alimentata con acqua

preriscaldata da un impianto solare termico

e/o da una pompa di calore alimentata da

un impianto fotovoltaico.

Per questi interventi si può usufruire dell’eco

bonus per la riqualificazione energetica

degli edifici 65% e del patrimonio edilizio del

50%.

EVITARE OSTACOLI DAVANTI E SOPRA

I TERMOSIFONI.

Mettere tende o mobili davanti ai termosifoni

o usare i radiatori come asciuga biancheria

disperde calore ed è fonte di sprechi.

Inoltre attenzione a non lasciare troppo a

lungo le finestre aperte: per rinnovare l’aria

in una stanza bastano pochi minuti,

evitando inutili dispersioni di calore.

CALDAIA A POMPA DI CALORE PER RISCALDAMENTO:

RISPARMIO E BENESSERE IN CASA!

La pompa di calore è uno dei dispositivi di climatizzazione della casa più ecologici ed efficienti al mondo, essa è in

grado di produrre Caldo in inverno e Fresco in estate. Il Risparmio sul costo energetico del riscaldamento e

raffrescamento della casa è garantito!

Funzionamento della Pompa di calore: compressione ed espansione come in un Frigorifero, la differenza è che la

Pompa di calore, utilizza il “ciclo caldo”, estraendo cioè il calore dall’ambiente esterno in cui è installata per convogliarlo

verso uno scambiatore interno, che surriscalda l’acqua che alimenta l’impianto di riscaldamento.

Il vero vantaggio di questo sistema? La Pompa di Calore fornisce più energia di quanta ne consuma per il suo

funzionamento!

Una Pompa di calore può sostituire completamente una Caldaia Tradizionale? Anche su impianti di

riscaldamento già esistenti con termosifoni?

Si, una Caldaia a pompa di calore correttamente dimensionata può andare a sostituire perfettamente una caldaia

tradizionale, anche con un impianto di riscaldamento a radiatori.

Inoltre, le moderne Pompe di calore sono progettate e ottimizzate per riuscire a produrre acqua fino a 65°, temperatura

che ben si adatta ad operare con un impianto di riscaldamento a termosifoni, considerando anche che spesso in passato

le superfici radianti dei termosifoni venivano sovradimensionate rispetto alle reali necessità.

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I CIRCUITI DELLA CALDAIA.

Sono due i circuiti che vengono gestiti da

una caldaia: quello a gas è necessario

per il riscaldamento, mentre quello

idraulico riguarda l’acqua corrente.

La combustione che si verifica nella

caldaia, dunque, permette di ottenere

l’acqua calda sanitaria e al tempo stesso

assicura il funzionamento dell’impianto di

riscaldamento.

Un bruciatore rappresenta il corpo

centrale della caldaia: è qui che l’acqua

viene riscaldata grazie alla combustione

del gas. In pratica, il gas viene bruciato

dal sistema e ciò permette di dare origine

alla combustione che serve al

riscaldamento. Mentre il gas viene

eliminato tramite la canna fumaria,

l’impianto domestico accoglie l’acqua che

è stata riscaldata.

LA CANNA FUMARIA.

All’ interno della canna fumaria è

presente un elettro ventilatore per mezzo

del quale i fumi vengono convogliati in un

tubo che provvede a scaricarli verso

l’esterno. Questi tubi sono collocati a non

meno di 250 centimetri sopra lo scarico,

per evitare che gli eventuali fumi nocivi

non inquinino le abitazioni. Si parla

di caldaie a camera stagna quando il

flusso dei fumi viene forzato all’esterno:

per questo un’altra denominazione che

viene utilizzata è quella di caldaie a

tiraggio forzato. Una soluzione alternativa

è rappresentata dai modelli a

condensazione, che sono a tiraggio

forzato.

IL SISTEMA IDRICO E IL SISTEMA A GAS.

Il sistema idrico viene considerato aperto

dal momento che l’acqua proviene dalla

rete idrica; il sistema a gas, viceversa, è

definito chiuso perché l’acqua rimane

all’interno dell’impianto dopo che è stata

introdotta nel sistema di riscaldamento,

sempre che non si proceda con la sua

sostituzione.

Tutti e due i circuiti, comunque, sono

connessi con uno scambiatore:

quest’ultimo può essere primario, se è

collegato con il sistema dell’impianto di

riscaldamento, o secondario, se è

collegato con l’acqua calda sanitaria.

COME È FATTA UNA CALDAIA. La caldaia è composta da tre essenziali

componenti: il bruciatore, lo

scambiatore di calore primario e lo

scambiatore di calore secondario.

All’interno del bruciatore, come il suo

nome lascia intuire, ha luogo

la combustione del gas, della legna, del

gasolio o del pellet, a seconda del tipo

di combustibile che viene utilizzato. Nel

momento in cui entra in contatto con

l’aria, il combustibile produce la

reazione che serve a far sì che il

sistema venga innescato. Perché il

calore possa essere trasmesso al

sistema c’è bisogno dello scambiatore,

dalla cui efficienza dipendono i consumi

e, di conseguenza, i costi in bolletta.

LE COMPONENTI SECOND ARIE DI UNA CALDAIA. Ovviamente una caldaia non funziona

solo grazie a questi tre elementi, ma ci

sono diversi altri componenti che è

necessario conoscere: la camera di

combustione, per esempio, è il

raccoglitore in cui si verifica la scintilla.

Qui ha luogo la combustione del gas in

arrivo dal bruciatore: l’isolamento

termico della camera di combustione

viene garantito dall’utilizzo di fibra di

ceramica per le pareti. Il compito

del circolatore, invece, è quello di far

girare l’acqua all’interno dei due circuiti:

esso, infatti, trasmette l’acqua scaldata

dentro lo scambiatore primario, così

che essa possa giungere ai caloriferi.

Tra le componenti secondarie è

necessario ricordare anche la scheda di

accensione, che in un certo senso può

essere considerata come il nucleo della

caldaia, a partire dal quale provengono

i collegamenti elettrici: è questa scheda

che monitora il funzionamento dei vari

elementi.

IL VASO DI ESPANSIONE.

Infine, per conoscere a fondo come

opera una caldaia non ci si può

dimenticare del vaso di espansione del

riscaldamento: si tratta di un elemento

che è precaricato di azoto per mezzo

del quale può essere equilibrato

l’incremento di volume dell’ acqua che

si verifica quando il riscaldamento è in

azione.

LA CALDAI A DEL

FUTURO ES ISTE GI A ’ .

SYLBER

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ZERO PROBLEMI!

Fino ad oggi ne avevamo soltanto sentito parlare, adesso abbiamo la certezza: fantastica la CALDAIA STYLE CONDENSING, la più votata come qualità ed efficienza. I modelli STYLE 25/29 S sono caldaie a condensazione a muro con camera stagna con funzionamento a Gas Metano. Il sistema a condensazione è innovativo,tecnologicamente avanzato, Sylber ha sviluppato la Line Condensig di caldaie per uso domestico dotate di un bruciatore che, grazie ad un meccanismo di pre-miscela, crea una ottima miscela di combustione riducendo le emissioni di NOx. Le caldaie a condensazione Sylber si posizionano tra i livelli più alti di qualità secondo le normative Europee. La condensazione è sinonimo di risparmio energetico e di eco sostenibilità, ovvero con il sistema Condensing sono migliori le prestazioni della caldaia e migliori anche i rendimenti grazie al recupero del vapore prodotto dalla combustione. I Vantaggi riguardano sia un risparmio Energetico fino al 30% rispetto alle caldaie classiche ed inoltre si ottiene un risparmio dal punto di vista Ambientale perché inquinano meno (riduzione al 70% di dispersione di monossido di carbonio nell'ambiente esterno). Per poter acquistare una caldaia Sylber è sufficiente cercare il punto vendita più vicino alla tua abitazione, al quale puoi richiedere anche tutta l’assistenza di cui hai bisogno dopo l’acquisto. Per quanto riguarda la garanzia, Sylber ti consente di estendere la garanzia convenzionale sulla tua caldaia, assicurandoti una certa tranquillità fino a

dieci anni.

SAI COME FUNZIONA LA CALDAIA DI CASA TUA?

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La pulizia del ventilatore interessa, prima

di tutto, la camera di combustione, al fine

di evitare esplosioni nelle caldaie a

camera stagna: è questo il motivo per il

quale l’acqua calda non-scorre subito in

maniera istantanea.

CHE COSA SUCCEDE QUANDO SI

ACCENDE LA CALDAIA.

La scheda di accensione permette

l’attivazione della caldaia, anche tramite

gli attuatori; la candeletta di accensione

genera una scintilla che rende possibile

la combustione in una camera dalle pareti

refrattarie (si raggiunge una temperatura

fino a 800 gradi).

La conduzione termica non dipende

unicamente dal gas, ma soprattutto dal

corretto equilibrio tra l’aria e il gas

stesso: è questo che consente la

trasmissione della fiamma allo

scambiatore primario, un contenitore di

acqua che ha il compito di assorbire il

calore e di restituirlo all’acqua.

PILLOLE DI SAGGEZZA

Avere uno stile di vita più sostenibile e più attento all’ambiente ti fa risparmiare! Ecco 15 semplici consigli da mettere in pratica ogni giorno per ridurre notevolmente la nostra impronta idrica sul pianeta:

- Chiudere i rubinetti mente ci si lava i denti o ci si rade.

- Diminuire il tempo della doccia.

- Fare attenzione alla cassetta del water.

- Preferire la doccia al bagno.

- Installare rubinetti areati. - Riparare i rubinetti che

gocciolano. - Utilizzare l’acqua del

deumidificatore o del condizionatore per il ferro da stiro.

- Sostituire i vecchi elettrodomestici con modelli “Energy star”

- Fare lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico.

- Scongelare gli alimenti all’aria o in una bacinella.

- Riutilizzare l’acqua tolta dalla vasca dei pesci.

- Installare una vasca per la fitodepurazione in giardino.

- Mettere una coperta galleggiante sulla piscina.

- Controllare regolarmente il contatore.

- Quando si parte chiudere il rubinetto centrale.

CONSIGLI E CURIOSITA’: COS’ È IL FILTRO DEFANGATORE E A COSA SERVE. Se pensi che il calcare sia l’unico elemento presente nell’acqua in grado di ostruire i tubi e compromettere il

corretto funzionamento della caldaia a gas, sei fuori strada!

Fango, sabbia, terreno e sostanze ferrose possono depositarsi all’interno dell’impianto, rischiando di danneggiare in modo

serio la tua caldaia, in particolare lo scambiatore, che poi è un elemento vitale (e molto costoso).

Per prevenire il deposito di queste sostanze all’interno dell’impianto si consiglia l’installazione di un piccolo accessorio

per caldaie, il filtro defangatore.

Il filtro defangatore è, come suggerisce il nome, un dispositivo anti fango, che ha il compito di filtrare le impurità

contenute nell’acqua dell’impianto di riscaldamento.

All’interno del filtro è presente anche un magnete, che attrae le sostanze ferrose e metalliche ed impedisce a queste

ultime di finire nell’impianto provocando ruggine. Tenere pulito l’impianto di riscaldamento è molto importante, perché se

si dovesse ostruire lo scambiatore, il danno economico risulterebbe molto salato, sia in termini di bolletta – se non scalda

bene, dobbiamo consumare più combustibile – sia in termini di riparazione. Quindi, per riassumere, dovresti installare un

filtro defangatore sulla tua caldaia per tre ordini di ragioni:

Riduce i costi in bolletta; Migliora ed allunga la vita della caldaia; Riduce il rischio di guasti.

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Le caldaie sono progettate per la

longevità, ma perché si compia questo

destino, è necessario prestare al

dispositivo le cure di manutenzione.

OGNI QUANTO BISOGNA

CONTROLLARE LA CALDAIA?

Al momento della consegna, la caldaia è sempre accompagnata da un libretto di istruzioni che prescrive la periodicità della manutenzione ordinaria. Comunque la legge prevede che la cadenza dei controlli ordinari coincida con la cadenza dei controlli di efficienza energetica, la cui periodicità è calcolata in funzione della tecnologia e della potenza dell’apparecchio. Per le caldaie a gas, a metano e a GPL, quando la potenza è inclusa nella forbice tra 10 e 100 kW, il controllo di efficienza energetica da parte della Provincia (DPR 73/13) devono essere eseguiti ogni quattro anni. In questa fascia si trova la totalità dei dispositivi impiegati per il riscaldamento individuale degli appartamenti condominiali e delle unità abitative monofamiliari. Attenzione, produttori e installatori di caldaie consigliano di effettuare una revisione annuale. L’occhio dell’utilizzatore domestico infatti non è esercitato a percepire i sintomi dell’usura o di qualche anomalia; ma questi difetti potrebbero provocare conseguenze più o meno gravi non solo sull’inquinamento dell’ambiente, bensì anche sul risparmio energetico e su quello economico promessi dall’adozione di una caldaia a condensazione.

ANALISI DEI FUMI DELLA CALDAIA.

Sono state emanate dal Ministero dello Sviluppo Economico le indicazioni previste dal testo normativo del 2013 sull’efficienza energetica degli impianti di climatizzazione invernale ed estiva. L’oggetto cui mira la revisione ordinaria sono anzitutto i fumi della caldaia: l’esame della combustione deve essere condotto da un tecnico, che misura: 1. Il rendimento della caldaia. 2. La concentrazione di ossido di carbonio. 3. L’indice di fumosità (non nel caso di combustibili gassosi).

L’ANALISI DEI FUMI È OBBLIGATORIA.

Al momento dell’installazione e ad ogni controllo del dispositivo che interferisca con il rendimento energetico dell’impianto anche quelli eseguiti al di fuori della cadenza ordinaria.

Al termine dell’esame, l’operatore deve compilare il Rapporto di Efficienza Energetica e si impegna a rispondere della verità di quanto dichiarato, firmando il documento. La certificazione deve essere rilasciata in due copie: 1. una viene consegnata al responsabile della caldaia, che la inserisce nel libretto dell’impianto; 2. l’altra viene spedita all’ufficio pubblico che sovrintende le ispezioni. Nel caso in cui la Regione o il Comune si facciano carico di spese per eseguire i controlli, a questa copia deve essere allegato il bollino o il segno identificativo convenuto. PULIZIA DELLA CALDAIA.

In occasione della revisione ordinaria della caldaia, il tecnico si dedica anche alla pulizia del bruciatore e dello scambiatore. Il calcare dell’acqua può infatti ostruire lo scambiatore, mentre la fuliggine, le scorie possono interferire con il funzionamento del bruciatore.

LA REVISIONE: L’ELISIR DI LUNGA VITA DELLA CALDAIA.

ESEGUI PERIODICAMENTE

LA MANUTENZIONE!

DELL’IMPIANTO

PRESSIONE DELLA CALDAIA Controllare periodicamente la pressione della caldaia è una buona pratica di manutenzione ordinaria, che ti consente di produrre acqua calda sanitaria in modo corretto, senza sprechi, senza rischiare di causare danni all’apparato. Sì, perché una pressione troppo bassa o troppo alta potrebbe compromettere il corretto funzionamento del dispositivo, creando il blocco della caldaia. Per questo motivo, ti consigliamo di verificare sempre l’indicatore della pressione. Ma a quanto deve essere impostata la pressione della caldaia per non avere problemi? Beh, in linea di massima la pressione della caldaia dovrebbe oscillare tra 1.2 e 1,5 bar (unità di misura utilizzata per calcolare la pressione atmosferica), ma questa indicazione potrebbe variare a seconda del modello di caldaia installata. Per sicurezza, controlla il manuale di istruzioni della tua caldaia per verificare il giusto settaggio.

CONSIGLI E CURIOSITA’

Inquilino o proprietario, chi

paga per la manutenzione

della caldaia? Sono diverse

le situazioni in cui è difficile

capire se spetti al locatore o

al locatario occuparsi dei

problemi tecnici e alle

conseguenti spese per la

manutenzione della caldaia.

Se ti trovi qui ci sono due

possibili perché:

- sei in affitto e fai uso della

caldaia, ma non sai se puoi

chiamare o meno il

proprietario di casa per una

riparazione;

- oppure sei il proprietario

dell’immobile e vuoi capire

dove finiscono i tuoi oneri e

inizino quelli dell’inquilino. In linea di massima possiamo

dirti che tutti gli interventi

ordinari e periodici sono a

carico dell’inquilino. Sono

fatti per garantire un corretto

e miglior funzionamento della

caldaia e hanno a che fare

con un uso quotidiano

dell’impianto.

Al contrario in caso di guasti

e sostituzione di pezzi della

caldaia o nuove installazione

è il proprietario di casa

a doversene fare carico.

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COME SCEGLIERE IL CLIMATIZZATORE

E DOVE POSIZIONARLO?

Molte persone tendono a pensare che un

condizionatore più grande raffreddi le case

più rapidamente e che sia anche più

efficiente. In realtà, le dimensioni del

condizionatore dovrebbero essere sempre

proporzionate all’ambiente in cui viene

collocato.

Un apparecchio sovradimensionato rispetto

alla stanza che deve raffreddare non riesce

a determinare una temperatura uniforme né

a ridurre l’umidità dell’aria: al contrario,

funziona in modo inefficiente, alternando in

modo troppo rapido le fasi di accensione e di

spegnimento. Allo stesso modo, anche un

condizionatore sottodimensionato ha un

pessimo rendimento. Il consiglio, quindi, è di

acquistare sempre elettrodomestici in linea

con le proprie effettive necessità, senza

essere approssimativi e senza voler strafare.

Contrariamente a quanto si può immaginare,

non è conveniente posizionare il

condizionatore nell’area più calda della casa

o in un punto esposto alla luce diretta.

Tale collocazione determina infatti un

consumo eccessivo di energia, di molto

superiore al necessario: è quindi più saggio

installare il condizionatore in un’area

ombreggiata, possibilmente orientata a nord

o nord-est. Per non sprecare energia, fate in

modo che il termostato del vostro

condizionatore sia lontano da fonti di calore

quali lampade ed elettrodomestici, che

potrebbero falsare la misurazione della

temperatura della stanza, facendo lavorare

inutimente l’apparecchio.

CONSIGLI PER L’USO CORRETTO DEL

CONDIZIONATORE.

I condizionatori vanno utilizzati con

adeguate attenzioni ma soprattutto

necessitano della corretta manutenzione

perché il più delle volte possono divenire fonti

di contaminanti, rumore e vibrazioni. Il

rovescio della medaglia inoltre è l'elevato

consumo energetico, ad esempio una stanza

di 20 mq necessita di poco meno di 1 Kwh.

Ma vediamo alcune regole per l'uso corretto

degli impianti di aria condizionata.

1. mantenere chiuse le finestre durante

l’uso dei condizionatori;

2. evitare di regolare la temperatura dentro

casa a livelli troppo bassi rispetto alla

temperatura esterna; la temperatura

dell’ambiente domestico per il benessere

fisiologico è intorno a 25-27°C;

3. una buona regola è coprirsi ogni volta che

si deve passare da un ambiente caldo ad

uno più freddo e ventilato;

4. nelle aree caratterizzate principalmente

da un alto tasso di umidità, senza valori

particolarmente elevati di temperatura, può

essere sufficiente l’uso del deumidificatore,

in alternativa al condizionatore, per

migliorare le condizioni di comfort

ambientale e ridurre il consumo energetico;

5. la velocità dell’aria nel volume occupato

deve essere inferiore a 0,15 m/s.

6. i terminali di mandata e di ripresa

dell’impianto devono essere collocati a

distanza idonea dai luoghi di normale

permanenza delle persone;

7. la presa d’aria esterna deve essere

collocata in posizione idonea a garantire il

migliore rinnovo possibile ed evitare ricircoli

di aria viziata;

8. durante l’utilizzo degli impianti di aria

condizionata è consigliabile limitare l’uso di

elettrodomestici ad alto consumo

energetico (lavatrice, scaldabagno,

lampade alogene ecc) e, specialmente

durante le ore più calde della giornata,

evitare l’uso di elettrodomestici che

costituiscono ulteriori fonti di calore

dell’ambiente domestico (forno, fornelli,

ferro da stiro, phon ecc.);

9. occorre curare la manutenzione degli

impianti: pulire periodicamente i filtri e

l'unità esterna per evitare un accumulo di

polveri e scorie, che verrebbe direttamente

messo in circolazione attraverso le

canalizzazioni di distribuzione dell’aria;

P I L L O L E D I S T O R I A

CHI HA INVENTATO L’ARIA CONDIZIONATA? Will Carrier un ingegnere americano, mise a punto nel 1902 il primo sistema scientifico di aria condizionata e lo installò in una tipografia di Brooklyn per controllare il livello di umidità che interferiva con la qualità della stampa. Carrier installò il primo impianto per aria condizionata domestico nel 1914 in una casa a Minneapolis (Minnesota). Intorno al 1911 Willis Carrier (Stati Uniti) sfruttò i passaggi di stato di un gas per ottenere una variazione sia positiva (“caldo”) sia negativa (“freddo”) del clima nell’ambiente circostante. Tuttavia lo scopo per cui venne implementato ed utilizzato tale sistema non era inizialmente quello di rinfrescare, ma di deumidificare l’aria. Carrier lavorava come ingegnere in una compagnia che forniva impianti industriali. Il metodo dell’evaporazione di un liquido a bassa temperatura di evaporazione era già conosciuto in precedenza, ma vi era perdita della sostanza (ammoniaca), e quindi non utilizzabile per usi continui; Carrier ideò il sistema per recuperarla in un circuito chiuso completando il primo progetto di un impianto di condizionamento dell’aria il 17 luglio 1902; la tecnologia che stava alla base del suo impianto è già simile a quella degli impianti che troviamo in commercio oggi. Il termine “aria condizionata” fu dato da Stuart W. Cramer, che si interessò come Carrier allo studio dell’umidità e del condizionamento dell’aria.

COME SCEGLIERE

IL CLIMATIZZATORE

CURIOSITA’

Che differenza c’è tra condizionatore

e climatizzatore? Il condizionatore raffredda l’aria, grazie a del gas e permette solo di regolare la velocità della ventola, non di impostare una determinata temperatura. Anche il climatizzatore

raffredda l’aria ma, in più,

funge anche da

deumidificatore, da filtro ed

è in grado anche di

riscaldare l’ambiente, grazie

a una pompa di calore.

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10. è consigliabile far controllare da un

tecnico (ogni 2-3 anni) il fluido refrigerante ed

il compressore dell’impianto di

condizionamento;

11. gli impianti di climatizzazione devono

essere tali da garantire la massima sicurezza

antincendio;

12. il rumore prodotto dagli impianti deve

rispettare le prescrizioni vigenti (UNI 8199);

13. i soggetti abilitati devono rilasciare al

committente idonea dichiarazione della

messa in opera degli impianti di

climatizzazione, secondo le regole dell’arte e

di conformità alla normativa vigente.

MALANNI DA ARIA CONDIZIONATA.

Ribadiamo inoltre che il fresco artificiale dà si

sollievo contro la calura di questi giorni, ma

se non si adottano le opportune cautele può

causare problemi di salute che vanno dal

banale mal di gola, al torcicollo, fino a

bronchiti, polmoniti e infezioni batteriche.

Secondo gli esperti i momenti più critici sono

la notte e il dopo pranzo.

Di notte a temperature molto basse il

condizionatore può regalarci fastidiosi dolori

muscolari nonché laringiti e tracheiti.

Mentre, dopo mangiato, lo shock termico del

passaggio dal calore esterno al freddo del

locale può causare delle congestioni.

Le basse temperature hanno un’azione

vasocostrittrice che può provocare disturbi

della digestione.

LA PULIZIA DEI FILTRI.

È molto importante che i filtri siano

correttamente e periodicamente puliti e/o

sostituiti. I filtri non sono altro che dei pannelli

che trattengono la polvere e tutti i

microrganismi in circolazione potenzialmente

dannosi.

Una buona regola è quella di pulirli e

sanificarli a ogni inizio stagione.

Non eseguire una corretta manutenzione

degli impianti di condizionamento può

determinare problemi all’apparato

respiratorio soprattutto nei soggetti con

allergie agli acari, alla polvere e ai pollini.

Altro rischio per la salute deriva dai filtri

sporchi che veicolano la Legionella

pneumophila che può provocare la febbre

di Pontiac e la malattia del legionario.

P I L L O L E D I L E G G E

Condizionatori nuova

norma: il fornitore potrà

vendere all’installatore o a

ditte certificate.

Nuove norme per fornitori,

ditte e installatori

di condizionatori a partire

da luglio 2019.

In breve: il fornitore al

momento della vendita al

professionista installatore o

alla ditta certificata dovrà

registrare la vendita sul

portale della CCIAA.

L’installatore, munito

di patentino frigorista, una

volta eseguita e completata

l’installazione dovrà riprende

la pratica aperta dal venditore

per poi chiuderla con i propri

dati. Ovviamente chi non è

patentato e certificato non

riuscirà a chiuderla.

Perché questa norma?

Il nuovo Governo, con a capo

il Movimento 5 Stelle e la

Lega, tiene traccia di tutto e

tutti cercando di lottare,

giustamente, le persone che

non rispettano gli obblighi di

legge e vivono di irregolarità.

Una news ufficiale,

consultabile:

https://www.fgas.it/News#1747-

nuovi-regolamenti-comunitari-

sulla-certificazione-fgas

invita gli iscritti al registro

F-gas a chiarire la loro

posizione. In pratica, le

imprese, dovranno ottenere la

certificazione.

Più rispetto quindi per gli

obblighi di legge.

Regolamento europeo F-Gas

n° 517/2014: cosa cambia

Con il nuovo regolamento

europeo F-Gas vengono

favoriti quindi gli installatori

dotati di patentino del

frigorista che fino ad oggi si

sono dimostrati in regola con

la legge. Cosa cambia quindi

in parole povere?

Facciamo un esempio pratico:

il tradizionale split con unità

esterna verrà venduto a privati

e/o utilizzatori finali (come

negozi, ristoranti, bar ecc.) >>

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DRAGO SRL Via D. Cotugno, 15 70124 Bari www.dragocaldaiebari.com

>> solo se questi dimostrano

che l’installazione sarà

effettuata da un’impresa o da

un installatore qualificato in

possesso di patentino e

certificazione aziendale.

Sanzioni e multe fino a 100

mila euro: vietato il fai da te.

Le regole sono chiare,

tolleranza zero per chi non

rispetta la legge.

Multe salate, da 7mila a

100mila euro, per obblighi

disattesi dai rivenditori o

esercizi commerciali. Vietato

vendere al singolo privato un

condizionatore se quest’ultimo

non presenta un documento

che indica l’installatore

autorizzato.

CURIOSITA ’

Come riutilizzare l’acqua di condensa del climatizzatore. Oggi il climatizzatore è presente in molte case e, come è ben evidente, da esso fuoriesce dell’acqua demineralizzata, ovvero dell’acqua che l’unità del climatizzatore ha privato della sua componente salina e che in casa può venirci utile per molteplici utilizzi. Il più delle volte quest’acqua viene fatta scolare nei tubi di scarico o

comunque gettata via, senza considerare che il suo riutilizzo rappresenta una brillante idea ecologica, molto utile ad evitare sprechi. Ecco allora come riutilizzare l’acqua di condensa del climatizzatore:

Irrigare le piante.

Caricare il ferro da stiro.

Detersivo.

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Quante volte ti sarà capitato di fissare con aria interrogativa il telecomando del

condizionatore alla ricerca di quella funzione che sei sicuro ti abbia illustrato

l’installatore quando l’ha fissato al muro? ti spiegheremo come utilizzare il

telecomando del condizionatore, o meglio, come in ogni modello di condizionatore ha delle

funzioni differenti, ma alla base ce ne sono alcune sempre presenti.

Deumidificazione: questa funzione si riconosce dal simbolo della gocciolina, che

rappresenta appunto l’acqua. Come sai, la deumidificazione serve a raccogliere l’umidità presente nell’aria. Una percentuale di umidità molto elevata, infatti, può farci percepire una temperatura più alta rispetto a quella reale, creando disagio e spingendoci ad

abbassare la temperatura ambientale estiva.

Raffrescamento: è rappresentata dall’icona del ghiaccio o dalla scritta “cool”, che vuol dire freddo in inglese.

Riscaldamento: se disponi di un climatizzatore caldo/freddo, accanto all’icona del raffrescamento avrai anche quella del riscaldamento, corrispondente al simbolo del sole o alla scritta “heat”, ovvero calore in inglese.

Ventilazione: per attivare questa funzione devi cercare sul telecomando il simbolo del vento o la scritta “Fan”, appunto ventilatore in inglese. In quasi tutti i modelli di condizionatori attualmente in commercio è possibile accedere a queste funzioni attraverso il tasto Mode, che serve appunto a modulare e modificare le

funzioni desiderate. Come impostare la temperatura ideale? Ipotizziamo che sia giunta l’estate, le temperature si sono alzate e hai bisogno di usare la funzione raffrescamento, ma il condizionatore è ancora settato per l’inverno, quindi su riscaldamento. Accendi il telecomando premendo il tasto On/Off, clicca sul tasto “Mode” (se presente) e premilo fino a quando non apparirà sul display l’icona neve o la scritta cool. Dopodiché devi selezionare la velocità della ventilazione cliccando sull’icona del vento o sulla scritta Fan. Ti consigliamo di impostare la ventilazione automatica suggerita dal condizionatore. Ora devi impostare la temperatura, regolandola a tuo piacimento utilizzando le freccette con l’indicazione dei gradi °C, abbassandola o alzandola. A questo punto, puoi ritornare nella stanza dove è presente il condizionatore, accenderlo e goderti un po’ di aria fresca!

PRINCIPALI FUNZIONI DEL TELECOMANDO DEL CONDIZIONATORE.