N° 1 MAGAZINE IL DRAGOCONSIGLIASYLBER STYLE CONDENSING 25/29 S ECCELLENTE Fino ad oggi ne avevamo...
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Per aiutare i consumatori a scaldare al
meglio le proprie case, evitando sprechi e
brutte sorprese nella bolletta, vi suggeriamo
10 consigli per un RISCALDAMENTO
EFFICIENTE E CONVENIENTE”, già’
indicate dal ministero dello Sviluppo
Economico (Mise) e dell ’ENEA.
FARE LA MANUTENZIONE DEGLI
IMPIANTI. È necessario eseguire la
manutenzione sia per motivi di sicurezza
sia per evitare sanzioni: un impianto ben
regolato e ben mantenuto consuma e
inquina meno. Chi non effettua la
manutenzione rischia una multa non
inferiore a 500 euro, in base a quanto
stabilisce il DPR 74/2013.
CONTROLLARE LA TEMPERATURA
AMBIENTE. Scaldare troppo la casa fa
male alla salute e alle tasche: si consiglia
una temperatura di 20 – 22 gradi, ma 19°
sono più che sufficienti a garantire il comfort
necessario. Attenzione, inoltre, perché ogni
grado abbassato si traduce in un risparmio
dal 5 al 10% sui consumi di combustibile.
ATTENTI ALLE ORE DI ACCENSIONE.
Il tempo massimo di accensione giornaliero
è indicato per legge e cambia a seconda
delle 6 zone climatiche in cui è suddivisa
l’Italia. Per i comuni in fascia “E” il massimo
sono 14 ore.
USARE I CRONOTERMOSTATI.
Un aiuto al risparmio arriva dai moderni
dispositivi elettronici che consentono di
regolare temperatura e tempo di
accensione in modo da mantenere
l’impianto in funzione solo quando si è in
casa.
APPLICARE VALVOLE TERMOSTATICHE.
Queste apparecchiature aprono o chiudono
la circolazione dell’acqua calda nel
termosifone e consentono di mantenere
costante la temperatura impostata, aiutando
a concentrare il calore negli ambienti più
frequentati e a evitare sprechi.
INSTALLARE PANNELLI RIFLETTENTI
TRA MURO E TERMOSIFONE.
È un ‘trucco’ semplice ma molto efficace per
ridurre la dispersione di calore.
SCHERMARE LE FINESTRE LA NOTTE.
Chiudendo persiane e tapparelle o
mettendo tende pesanti si riducono le
dispersioni di calore verso l’esterno.
FARE IL CHECK-UP ALLA PROPRIA
CASA. L’isolamento termico su pareti e
finestre dell’edificio è un aspetto da non
trascurare: se la costruzione è stata fatta
prima del 2008, probabilmente non rispetta
le attuali normative sul contenimento dei
consumi energetici e conviene valutare un
MAGAZINE Caldaie Condizionamento Canne fumarie Idraulica Spazza camini Impianti ecosostenibili
IL DRAGOCONSIGLIA
P I L L O L E D I S T O R I A
Perché il Drago? I draghi
sono creature presenti
nell’immaginario leggendario
come esseri sia malefici sia
benefici. La presenza del
drago in moltissime culture, fa
supporre che la sua immagine
emerga dall’inconscio
collettivo, che conserva la
memoria degli animali
preistorici.
In oriente il drago era una vera
e propria divinità, tanto che il
trono dell’imperatore cinese
era detto il Trono del Drago,
e la sua faccia il Volto del
Drago. Le credenze Cinesi
affermano anche che alla
morte di un imperatore, esso
volasse in cielo sotto forma di
drago, e che quando un drago
si alza in volo la pressione
delle zampe sulle nuvole
provoca la pioggia.
I draghi cinesi controllano la
pioggia, i fiumi, i laghi e i mari.
Possono allontanare gli spiriti
malvagi, proteggere gli
innocenti e dare sicurezza.
Volano in cielo tra le nuvole e
in molte immagini vengono
rappresentati mentre giocano
con una perla fiammeggiante
che secondo una leggenda
conferisce loro potere e
permette loro di ascendere al
cielo ed è un simbolo di
ricchezza, prosperità e
fortuna.
Il drago cinese incarna il
concetto di Yang mentre lo Yin
si concretizzerebbe nella
mitologica figura femminile
della fenice.
Spesso l’imperatore della
Cina viene associato al drago,
di solito un drago giallo o
dorato con cinque artigli per
zampa, mentre l’imperatrice
viene associata alla fenice.
Il drago, inoltre è uno dei 12
segni dello zodiaco cinese. >>
10 CONSIGLI PER UN RISCALDAMENTO EFFICIENTE.
in questo numero:
CALDAIE E CONDIZIONATORI
N° 1
>> Le persone nate sotto il
segno del drago godono di
buona salute e sono molto
energiche, intelligenti e tenaci,
ma possono essere anche
molto impulsive, testarde e
trovano molto difficile
accettare le sconfitte.
Al contrario dell’oriente per
l’iconografia cristiana il drago
rappresenta il Diavolo e
deriva da un drago babilonese
chiamato Tiamat, di sesso
femminile.
Nel libro di Giobbe, è citato il
Leviatano, leggendario drago
marino.
La leggenda più nota è quella
di San Giorgio, patrono
dell’Inghilterra, che a seconda
della versione uccide il drago
liberando una fanciulla.
Per i Celti, invece, il drago era
l’animale più forte, più sacro, il
simbolo del comando e della
figura del leader.
Pendragon è la parola celtica
per indicare il capo. Simbolo di
protezione e ricchezza il drago
non è un mostro da superare,
ma il supremo guardiano del
tesoro.
Nella psicologia junghiana il
drago rappresenta l’ombra, la
parte oscura di noi stessi che
dobbiamo conoscere e
integrare: alla fine, l’unico vero
nemico siamo solo noi stessi.
intervento per isolare le pareti e sostituire le
finestre con nuovi modelli che disperdono
meno calore, il beneficio può essere
doppio: si riducono i consumi di energia fino
al 20% e si può usufruire dei cosiddetti eco
bonus, la detrazione fiscale del 65%.
IMPIANTI DI RISCALDAMENTO
INNOVATIVI. Se l’impianto ha più di 15
anni, conviene valutarne la sostituzione ad
esempio con le nuove caldaie a
condensazione, biomassa, le pompe di
calore, o con impianti integrati dove la
caldaia è alimentata con acqua
preriscaldata da un impianto solare termico
e/o da una pompa di calore alimentata da
un impianto fotovoltaico.
Per questi interventi si può usufruire dell’eco
bonus per la riqualificazione energetica
degli edifici 65% e del patrimonio edilizio del
50%.
EVITARE OSTACOLI DAVANTI E SOPRA
I TERMOSIFONI.
Mettere tende o mobili davanti ai termosifoni
o usare i radiatori come asciuga biancheria
disperde calore ed è fonte di sprechi.
Inoltre attenzione a non lasciare troppo a
lungo le finestre aperte: per rinnovare l’aria
in una stanza bastano pochi minuti,
evitando inutili dispersioni di calore.
CALDAIA A POMPA DI CALORE PER RISCALDAMENTO:
RISPARMIO E BENESSERE IN CASA!
La pompa di calore è uno dei dispositivi di climatizzazione della casa più ecologici ed efficienti al mondo, essa è in
grado di produrre Caldo in inverno e Fresco in estate. Il Risparmio sul costo energetico del riscaldamento e
raffrescamento della casa è garantito!
Funzionamento della Pompa di calore: compressione ed espansione come in un Frigorifero, la differenza è che la
Pompa di calore, utilizza il “ciclo caldo”, estraendo cioè il calore dall’ambiente esterno in cui è installata per convogliarlo
verso uno scambiatore interno, che surriscalda l’acqua che alimenta l’impianto di riscaldamento.
Il vero vantaggio di questo sistema? La Pompa di Calore fornisce più energia di quanta ne consuma per il suo
funzionamento!
Una Pompa di calore può sostituire completamente una Caldaia Tradizionale? Anche su impianti di
riscaldamento già esistenti con termosifoni?
Si, una Caldaia a pompa di calore correttamente dimensionata può andare a sostituire perfettamente una caldaia
tradizionale, anche con un impianto di riscaldamento a radiatori.
Inoltre, le moderne Pompe di calore sono progettate e ottimizzate per riuscire a produrre acqua fino a 65°, temperatura
che ben si adatta ad operare con un impianto di riscaldamento a termosifoni, considerando anche che spesso in passato
le superfici radianti dei termosifoni venivano sovradimensionate rispetto alle reali necessità.
I CIRCUITI DELLA CALDAIA.
Sono due i circuiti che vengono gestiti da
una caldaia: quello a gas è necessario
per il riscaldamento, mentre quello
idraulico riguarda l’acqua corrente.
La combustione che si verifica nella
caldaia, dunque, permette di ottenere
l’acqua calda sanitaria e al tempo stesso
assicura il funzionamento dell’impianto di
riscaldamento.
Un bruciatore rappresenta il corpo
centrale della caldaia: è qui che l’acqua
viene riscaldata grazie alla combustione
del gas. In pratica, il gas viene bruciato
dal sistema e ciò permette di dare origine
alla combustione che serve al
riscaldamento. Mentre il gas viene
eliminato tramite la canna fumaria,
l’impianto domestico accoglie l’acqua che
è stata riscaldata.
LA CANNA FUMARIA.
All’ interno della canna fumaria è
presente un elettro ventilatore per mezzo
del quale i fumi vengono convogliati in un
tubo che provvede a scaricarli verso
l’esterno. Questi tubi sono collocati a non
meno di 250 centimetri sopra lo scarico,
per evitare che gli eventuali fumi nocivi
non inquinino le abitazioni. Si parla
di caldaie a camera stagna quando il
flusso dei fumi viene forzato all’esterno:
per questo un’altra denominazione che
viene utilizzata è quella di caldaie a
tiraggio forzato. Una soluzione alternativa
è rappresentata dai modelli a
condensazione, che sono a tiraggio
forzato.
IL SISTEMA IDRICO E IL SISTEMA A GAS.
Il sistema idrico viene considerato aperto
dal momento che l’acqua proviene dalla
rete idrica; il sistema a gas, viceversa, è
definito chiuso perché l’acqua rimane
all’interno dell’impianto dopo che è stata
introdotta nel sistema di riscaldamento,
sempre che non si proceda con la sua
sostituzione.
Tutti e due i circuiti, comunque, sono
connessi con uno scambiatore:
quest’ultimo può essere primario, se è
collegato con il sistema dell’impianto di
riscaldamento, o secondario, se è
collegato con l’acqua calda sanitaria.
COME È FATTA UNA CALDAIA. La caldaia è composta da tre essenziali
componenti: il bruciatore, lo
scambiatore di calore primario e lo
scambiatore di calore secondario.
All’interno del bruciatore, come il suo
nome lascia intuire, ha luogo
la combustione del gas, della legna, del
gasolio o del pellet, a seconda del tipo
di combustibile che viene utilizzato. Nel
momento in cui entra in contatto con
l’aria, il combustibile produce la
reazione che serve a far sì che il
sistema venga innescato. Perché il
calore possa essere trasmesso al
sistema c’è bisogno dello scambiatore,
dalla cui efficienza dipendono i consumi
e, di conseguenza, i costi in bolletta.
LE COMPONENTI SECOND ARIE DI UNA CALDAIA. Ovviamente una caldaia non funziona
solo grazie a questi tre elementi, ma ci
sono diversi altri componenti che è
necessario conoscere: la camera di
combustione, per esempio, è il
raccoglitore in cui si verifica la scintilla.
Qui ha luogo la combustione del gas in
arrivo dal bruciatore: l’isolamento
termico della camera di combustione
viene garantito dall’utilizzo di fibra di
ceramica per le pareti. Il compito
del circolatore, invece, è quello di far
girare l’acqua all’interno dei due circuiti:
esso, infatti, trasmette l’acqua scaldata
dentro lo scambiatore primario, così
che essa possa giungere ai caloriferi.
Tra le componenti secondarie è
necessario ricordare anche la scheda di
accensione, che in un certo senso può
essere considerata come il nucleo della
caldaia, a partire dal quale provengono
i collegamenti elettrici: è questa scheda
che monitora il funzionamento dei vari
elementi.
IL VASO DI ESPANSIONE.
Infine, per conoscere a fondo come
opera una caldaia non ci si può
dimenticare del vaso di espansione del
riscaldamento: si tratta di un elemento
che è precaricato di azoto per mezzo
del quale può essere equilibrato
l’incremento di volume dell’ acqua che
si verifica quando il riscaldamento è in
azione.
LA CALDAI A DEL
FUTURO ES ISTE GI A ’ .
SYLBER
STYLE CONDENSING 25/29 S
ECCELLENTE
ZERO PROBLEMI!
Fino ad oggi ne avevamo soltanto sentito parlare, adesso abbiamo la certezza: fantastica la CALDAIA STYLE CONDENSING, la più votata come qualità ed efficienza. I modelli STYLE 25/29 S sono caldaie a condensazione a muro con camera stagna con funzionamento a Gas Metano. Il sistema a condensazione è innovativo,tecnologicamente avanzato, Sylber ha sviluppato la Line Condensig di caldaie per uso domestico dotate di un bruciatore che, grazie ad un meccanismo di pre-miscela, crea una ottima miscela di combustione riducendo le emissioni di NOx. Le caldaie a condensazione Sylber si posizionano tra i livelli più alti di qualità secondo le normative Europee. La condensazione è sinonimo di risparmio energetico e di eco sostenibilità, ovvero con il sistema Condensing sono migliori le prestazioni della caldaia e migliori anche i rendimenti grazie al recupero del vapore prodotto dalla combustione. I Vantaggi riguardano sia un risparmio Energetico fino al 30% rispetto alle caldaie classiche ed inoltre si ottiene un risparmio dal punto di vista Ambientale perché inquinano meno (riduzione al 70% di dispersione di monossido di carbonio nell'ambiente esterno). Per poter acquistare una caldaia Sylber è sufficiente cercare il punto vendita più vicino alla tua abitazione, al quale puoi richiedere anche tutta l’assistenza di cui hai bisogno dopo l’acquisto. Per quanto riguarda la garanzia, Sylber ti consente di estendere la garanzia convenzionale sulla tua caldaia, assicurandoti una certa tranquillità fino a
dieci anni.
SAI COME FUNZIONA LA CALDAIA DI CASA TUA?
La pulizia del ventilatore interessa, prima
di tutto, la camera di combustione, al fine
di evitare esplosioni nelle caldaie a
camera stagna: è questo il motivo per il
quale l’acqua calda non-scorre subito in
maniera istantanea.
CHE COSA SUCCEDE QUANDO SI
ACCENDE LA CALDAIA.
La scheda di accensione permette
l’attivazione della caldaia, anche tramite
gli attuatori; la candeletta di accensione
genera una scintilla che rende possibile
la combustione in una camera dalle pareti
refrattarie (si raggiunge una temperatura
fino a 800 gradi).
La conduzione termica non dipende
unicamente dal gas, ma soprattutto dal
corretto equilibrio tra l’aria e il gas
stesso: è questo che consente la
trasmissione della fiamma allo
scambiatore primario, un contenitore di
acqua che ha il compito di assorbire il
calore e di restituirlo all’acqua.
PILLOLE DI SAGGEZZA
Avere uno stile di vita più sostenibile e più attento all’ambiente ti fa risparmiare! Ecco 15 semplici consigli da mettere in pratica ogni giorno per ridurre notevolmente la nostra impronta idrica sul pianeta:
- Chiudere i rubinetti mente ci si lava i denti o ci si rade.
- Diminuire il tempo della doccia.
- Fare attenzione alla cassetta del water.
- Preferire la doccia al bagno.
- Installare rubinetti areati. - Riparare i rubinetti che
gocciolano. - Utilizzare l’acqua del
deumidificatore o del condizionatore per il ferro da stiro.
- Sostituire i vecchi elettrodomestici con modelli “Energy star”
- Fare lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico.
- Scongelare gli alimenti all’aria o in una bacinella.
- Riutilizzare l’acqua tolta dalla vasca dei pesci.
- Installare una vasca per la fitodepurazione in giardino.
- Mettere una coperta galleggiante sulla piscina.
- Controllare regolarmente il contatore.
- Quando si parte chiudere il rubinetto centrale.
CONSIGLI E CURIOSITA’: COS’ È IL FILTRO DEFANGATORE E A COSA SERVE. Se pensi che il calcare sia l’unico elemento presente nell’acqua in grado di ostruire i tubi e compromettere il
corretto funzionamento della caldaia a gas, sei fuori strada!
Fango, sabbia, terreno e sostanze ferrose possono depositarsi all’interno dell’impianto, rischiando di danneggiare in modo
serio la tua caldaia, in particolare lo scambiatore, che poi è un elemento vitale (e molto costoso).
Per prevenire il deposito di queste sostanze all’interno dell’impianto si consiglia l’installazione di un piccolo accessorio
per caldaie, il filtro defangatore.
Il filtro defangatore è, come suggerisce il nome, un dispositivo anti fango, che ha il compito di filtrare le impurità
contenute nell’acqua dell’impianto di riscaldamento.
All’interno del filtro è presente anche un magnete, che attrae le sostanze ferrose e metalliche ed impedisce a queste
ultime di finire nell’impianto provocando ruggine. Tenere pulito l’impianto di riscaldamento è molto importante, perché se
si dovesse ostruire lo scambiatore, il danno economico risulterebbe molto salato, sia in termini di bolletta – se non scalda
bene, dobbiamo consumare più combustibile – sia in termini di riparazione. Quindi, per riassumere, dovresti installare un
filtro defangatore sulla tua caldaia per tre ordini di ragioni:
Riduce i costi in bolletta; Migliora ed allunga la vita della caldaia; Riduce il rischio di guasti.
Le caldaie sono progettate per la
longevità, ma perché si compia questo
destino, è necessario prestare al
dispositivo le cure di manutenzione.
OGNI QUANTO BISOGNA
CONTROLLARE LA CALDAIA?
Al momento della consegna, la caldaia è sempre accompagnata da un libretto di istruzioni che prescrive la periodicità della manutenzione ordinaria. Comunque la legge prevede che la cadenza dei controlli ordinari coincida con la cadenza dei controlli di efficienza energetica, la cui periodicità è calcolata in funzione della tecnologia e della potenza dell’apparecchio. Per le caldaie a gas, a metano e a GPL, quando la potenza è inclusa nella forbice tra 10 e 100 kW, il controllo di efficienza energetica da parte della Provincia (DPR 73/13) devono essere eseguiti ogni quattro anni. In questa fascia si trova la totalità dei dispositivi impiegati per il riscaldamento individuale degli appartamenti condominiali e delle unità abitative monofamiliari. Attenzione, produttori e installatori di caldaie consigliano di effettuare una revisione annuale. L’occhio dell’utilizzatore domestico infatti non è esercitato a percepire i sintomi dell’usura o di qualche anomalia; ma questi difetti potrebbero provocare conseguenze più o meno gravi non solo sull’inquinamento dell’ambiente, bensì anche sul risparmio energetico e su quello economico promessi dall’adozione di una caldaia a condensazione.
ANALISI DEI FUMI DELLA CALDAIA.
Sono state emanate dal Ministero dello Sviluppo Economico le indicazioni previste dal testo normativo del 2013 sull’efficienza energetica degli impianti di climatizzazione invernale ed estiva. L’oggetto cui mira la revisione ordinaria sono anzitutto i fumi della caldaia: l’esame della combustione deve essere condotto da un tecnico, che misura: 1. Il rendimento della caldaia. 2. La concentrazione di ossido di carbonio. 3. L’indice di fumosità (non nel caso di combustibili gassosi).
L’ANALISI DEI FUMI È OBBLIGATORIA.
Al momento dell’installazione e ad ogni controllo del dispositivo che interferisca con il rendimento energetico dell’impianto anche quelli eseguiti al di fuori della cadenza ordinaria.
Al termine dell’esame, l’operatore deve compilare il Rapporto di Efficienza Energetica e si impegna a rispondere della verità di quanto dichiarato, firmando il documento. La certificazione deve essere rilasciata in due copie: 1. una viene consegnata al responsabile della caldaia, che la inserisce nel libretto dell’impianto; 2. l’altra viene spedita all’ufficio pubblico che sovrintende le ispezioni. Nel caso in cui la Regione o il Comune si facciano carico di spese per eseguire i controlli, a questa copia deve essere allegato il bollino o il segno identificativo convenuto. PULIZIA DELLA CALDAIA.
In occasione della revisione ordinaria della caldaia, il tecnico si dedica anche alla pulizia del bruciatore e dello scambiatore. Il calcare dell’acqua può infatti ostruire lo scambiatore, mentre la fuliggine, le scorie possono interferire con il funzionamento del bruciatore.
LA REVISIONE: L’ELISIR DI LUNGA VITA DELLA CALDAIA.
ESEGUI PERIODICAMENTE
LA MANUTENZIONE!
DELL’IMPIANTO
PRESSIONE DELLA CALDAIA Controllare periodicamente la pressione della caldaia è una buona pratica di manutenzione ordinaria, che ti consente di produrre acqua calda sanitaria in modo corretto, senza sprechi, senza rischiare di causare danni all’apparato. Sì, perché una pressione troppo bassa o troppo alta potrebbe compromettere il corretto funzionamento del dispositivo, creando il blocco della caldaia. Per questo motivo, ti consigliamo di verificare sempre l’indicatore della pressione. Ma a quanto deve essere impostata la pressione della caldaia per non avere problemi? Beh, in linea di massima la pressione della caldaia dovrebbe oscillare tra 1.2 e 1,5 bar (unità di misura utilizzata per calcolare la pressione atmosferica), ma questa indicazione potrebbe variare a seconda del modello di caldaia installata. Per sicurezza, controlla il manuale di istruzioni della tua caldaia per verificare il giusto settaggio.
CONSIGLI E CURIOSITA’
Inquilino o proprietario, chi
paga per la manutenzione
della caldaia? Sono diverse
le situazioni in cui è difficile
capire se spetti al locatore o
al locatario occuparsi dei
problemi tecnici e alle
conseguenti spese per la
manutenzione della caldaia.
Se ti trovi qui ci sono due
possibili perché:
- sei in affitto e fai uso della
caldaia, ma non sai se puoi
chiamare o meno il
proprietario di casa per una
riparazione;
- oppure sei il proprietario
dell’immobile e vuoi capire
dove finiscono i tuoi oneri e
inizino quelli dell’inquilino. In linea di massima possiamo
dirti che tutti gli interventi
ordinari e periodici sono a
carico dell’inquilino. Sono
fatti per garantire un corretto
e miglior funzionamento della
caldaia e hanno a che fare
con un uso quotidiano
dell’impianto.
Al contrario in caso di guasti
e sostituzione di pezzi della
caldaia o nuove installazione
è il proprietario di casa
a doversene fare carico.
COME SCEGLIERE IL CLIMATIZZATORE
E DOVE POSIZIONARLO?
Molte persone tendono a pensare che un
condizionatore più grande raffreddi le case
più rapidamente e che sia anche più
efficiente. In realtà, le dimensioni del
condizionatore dovrebbero essere sempre
proporzionate all’ambiente in cui viene
collocato.
Un apparecchio sovradimensionato rispetto
alla stanza che deve raffreddare non riesce
a determinare una temperatura uniforme né
a ridurre l’umidità dell’aria: al contrario,
funziona in modo inefficiente, alternando in
modo troppo rapido le fasi di accensione e di
spegnimento. Allo stesso modo, anche un
condizionatore sottodimensionato ha un
pessimo rendimento. Il consiglio, quindi, è di
acquistare sempre elettrodomestici in linea
con le proprie effettive necessità, senza
essere approssimativi e senza voler strafare.
Contrariamente a quanto si può immaginare,
non è conveniente posizionare il
condizionatore nell’area più calda della casa
o in un punto esposto alla luce diretta.
Tale collocazione determina infatti un
consumo eccessivo di energia, di molto
superiore al necessario: è quindi più saggio
installare il condizionatore in un’area
ombreggiata, possibilmente orientata a nord
o nord-est. Per non sprecare energia, fate in
modo che il termostato del vostro
condizionatore sia lontano da fonti di calore
quali lampade ed elettrodomestici, che
potrebbero falsare la misurazione della
temperatura della stanza, facendo lavorare
inutimente l’apparecchio.
CONSIGLI PER L’USO CORRETTO DEL
CONDIZIONATORE.
I condizionatori vanno utilizzati con
adeguate attenzioni ma soprattutto
necessitano della corretta manutenzione
perché il più delle volte possono divenire fonti
di contaminanti, rumore e vibrazioni. Il
rovescio della medaglia inoltre è l'elevato
consumo energetico, ad esempio una stanza
di 20 mq necessita di poco meno di 1 Kwh.
Ma vediamo alcune regole per l'uso corretto
degli impianti di aria condizionata.
1. mantenere chiuse le finestre durante
l’uso dei condizionatori;
2. evitare di regolare la temperatura dentro
casa a livelli troppo bassi rispetto alla
temperatura esterna; la temperatura
dell’ambiente domestico per il benessere
fisiologico è intorno a 25-27°C;
3. una buona regola è coprirsi ogni volta che
si deve passare da un ambiente caldo ad
uno più freddo e ventilato;
4. nelle aree caratterizzate principalmente
da un alto tasso di umidità, senza valori
particolarmente elevati di temperatura, può
essere sufficiente l’uso del deumidificatore,
in alternativa al condizionatore, per
migliorare le condizioni di comfort
ambientale e ridurre il consumo energetico;
5. la velocità dell’aria nel volume occupato
deve essere inferiore a 0,15 m/s.
6. i terminali di mandata e di ripresa
dell’impianto devono essere collocati a
distanza idonea dai luoghi di normale
permanenza delle persone;
7. la presa d’aria esterna deve essere
collocata in posizione idonea a garantire il
migliore rinnovo possibile ed evitare ricircoli
di aria viziata;
8. durante l’utilizzo degli impianti di aria
condizionata è consigliabile limitare l’uso di
elettrodomestici ad alto consumo
energetico (lavatrice, scaldabagno,
lampade alogene ecc) e, specialmente
durante le ore più calde della giornata,
evitare l’uso di elettrodomestici che
costituiscono ulteriori fonti di calore
dell’ambiente domestico (forno, fornelli,
ferro da stiro, phon ecc.);
9. occorre curare la manutenzione degli
impianti: pulire periodicamente i filtri e
l'unità esterna per evitare un accumulo di
polveri e scorie, che verrebbe direttamente
messo in circolazione attraverso le
canalizzazioni di distribuzione dell’aria;
P I L L O L E D I S T O R I A
CHI HA INVENTATO L’ARIA CONDIZIONATA? Will Carrier un ingegnere americano, mise a punto nel 1902 il primo sistema scientifico di aria condizionata e lo installò in una tipografia di Brooklyn per controllare il livello di umidità che interferiva con la qualità della stampa. Carrier installò il primo impianto per aria condizionata domestico nel 1914 in una casa a Minneapolis (Minnesota). Intorno al 1911 Willis Carrier (Stati Uniti) sfruttò i passaggi di stato di un gas per ottenere una variazione sia positiva (“caldo”) sia negativa (“freddo”) del clima nell’ambiente circostante. Tuttavia lo scopo per cui venne implementato ed utilizzato tale sistema non era inizialmente quello di rinfrescare, ma di deumidificare l’aria. Carrier lavorava come ingegnere in una compagnia che forniva impianti industriali. Il metodo dell’evaporazione di un liquido a bassa temperatura di evaporazione era già conosciuto in precedenza, ma vi era perdita della sostanza (ammoniaca), e quindi non utilizzabile per usi continui; Carrier ideò il sistema per recuperarla in un circuito chiuso completando il primo progetto di un impianto di condizionamento dell’aria il 17 luglio 1902; la tecnologia che stava alla base del suo impianto è già simile a quella degli impianti che troviamo in commercio oggi. Il termine “aria condizionata” fu dato da Stuart W. Cramer, che si interessò come Carrier allo studio dell’umidità e del condizionamento dell’aria.
COME SCEGLIERE
IL CLIMATIZZATORE
CURIOSITA’
Che differenza c’è tra condizionatore
e climatizzatore? Il condizionatore raffredda l’aria, grazie a del gas e permette solo di regolare la velocità della ventola, non di impostare una determinata temperatura. Anche il climatizzatore
raffredda l’aria ma, in più,
funge anche da
deumidificatore, da filtro ed
è in grado anche di
riscaldare l’ambiente, grazie
a una pompa di calore.
10. è consigliabile far controllare da un
tecnico (ogni 2-3 anni) il fluido refrigerante ed
il compressore dell’impianto di
condizionamento;
11. gli impianti di climatizzazione devono
essere tali da garantire la massima sicurezza
antincendio;
12. il rumore prodotto dagli impianti deve
rispettare le prescrizioni vigenti (UNI 8199);
13. i soggetti abilitati devono rilasciare al
committente idonea dichiarazione della
messa in opera degli impianti di
climatizzazione, secondo le regole dell’arte e
di conformità alla normativa vigente.
MALANNI DA ARIA CONDIZIONATA.
Ribadiamo inoltre che il fresco artificiale dà si
sollievo contro la calura di questi giorni, ma
se non si adottano le opportune cautele può
causare problemi di salute che vanno dal
banale mal di gola, al torcicollo, fino a
bronchiti, polmoniti e infezioni batteriche.
Secondo gli esperti i momenti più critici sono
la notte e il dopo pranzo.
Di notte a temperature molto basse il
condizionatore può regalarci fastidiosi dolori
muscolari nonché laringiti e tracheiti.
Mentre, dopo mangiato, lo shock termico del
passaggio dal calore esterno al freddo del
locale può causare delle congestioni.
Le basse temperature hanno un’azione
vasocostrittrice che può provocare disturbi
della digestione.
LA PULIZIA DEI FILTRI.
È molto importante che i filtri siano
correttamente e periodicamente puliti e/o
sostituiti. I filtri non sono altro che dei pannelli
che trattengono la polvere e tutti i
microrganismi in circolazione potenzialmente
dannosi.
Una buona regola è quella di pulirli e
sanificarli a ogni inizio stagione.
Non eseguire una corretta manutenzione
degli impianti di condizionamento può
determinare problemi all’apparato
respiratorio soprattutto nei soggetti con
allergie agli acari, alla polvere e ai pollini.
Altro rischio per la salute deriva dai filtri
sporchi che veicolano la Legionella
pneumophila che può provocare la febbre
di Pontiac e la malattia del legionario.
P I L L O L E D I L E G G E
Condizionatori nuova
norma: il fornitore potrà
vendere all’installatore o a
ditte certificate.
Nuove norme per fornitori,
ditte e installatori
di condizionatori a partire
da luglio 2019.
In breve: il fornitore al
momento della vendita al
professionista installatore o
alla ditta certificata dovrà
registrare la vendita sul
portale della CCIAA.
L’installatore, munito
di patentino frigorista, una
volta eseguita e completata
l’installazione dovrà riprende
la pratica aperta dal venditore
per poi chiuderla con i propri
dati. Ovviamente chi non è
patentato e certificato non
riuscirà a chiuderla.
Perché questa norma?
Il nuovo Governo, con a capo
il Movimento 5 Stelle e la
Lega, tiene traccia di tutto e
tutti cercando di lottare,
giustamente, le persone che
non rispettano gli obblighi di
legge e vivono di irregolarità.
Una news ufficiale,
consultabile:
https://www.fgas.it/News#1747-
nuovi-regolamenti-comunitari-
sulla-certificazione-fgas
invita gli iscritti al registro
F-gas a chiarire la loro
posizione. In pratica, le
imprese, dovranno ottenere la
certificazione.
Più rispetto quindi per gli
obblighi di legge.
Regolamento europeo F-Gas
n° 517/2014: cosa cambia
Con il nuovo regolamento
europeo F-Gas vengono
favoriti quindi gli installatori
dotati di patentino del
frigorista che fino ad oggi si
sono dimostrati in regola con
la legge. Cosa cambia quindi
in parole povere?
Facciamo un esempio pratico:
il tradizionale split con unità
esterna verrà venduto a privati
e/o utilizzatori finali (come
negozi, ristoranti, bar ecc.) >>
DRAGO SRL Via D. Cotugno, 15 70124 Bari www.dragocaldaiebari.com
>> solo se questi dimostrano
che l’installazione sarà
effettuata da un’impresa o da
un installatore qualificato in
possesso di patentino e
certificazione aziendale.
Sanzioni e multe fino a 100
mila euro: vietato il fai da te.
Le regole sono chiare,
tolleranza zero per chi non
rispetta la legge.
Multe salate, da 7mila a
100mila euro, per obblighi
disattesi dai rivenditori o
esercizi commerciali. Vietato
vendere al singolo privato un
condizionatore se quest’ultimo
non presenta un documento
che indica l’installatore
autorizzato.
CURIOSITA ’
Come riutilizzare l’acqua di condensa del climatizzatore. Oggi il climatizzatore è presente in molte case e, come è ben evidente, da esso fuoriesce dell’acqua demineralizzata, ovvero dell’acqua che l’unità del climatizzatore ha privato della sua componente salina e che in casa può venirci utile per molteplici utilizzi. Il più delle volte quest’acqua viene fatta scolare nei tubi di scarico o
comunque gettata via, senza considerare che il suo riutilizzo rappresenta una brillante idea ecologica, molto utile ad evitare sprechi. Ecco allora come riutilizzare l’acqua di condensa del climatizzatore:
Irrigare le piante.
Caricare il ferro da stiro.
Detersivo.
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Quante volte ti sarà capitato di fissare con aria interrogativa il telecomando del
condizionatore alla ricerca di quella funzione che sei sicuro ti abbia illustrato
l’installatore quando l’ha fissato al muro? ti spiegheremo come utilizzare il
telecomando del condizionatore, o meglio, come in ogni modello di condizionatore ha delle
funzioni differenti, ma alla base ce ne sono alcune sempre presenti.
Deumidificazione: questa funzione si riconosce dal simbolo della gocciolina, che
rappresenta appunto l’acqua. Come sai, la deumidificazione serve a raccogliere l’umidità presente nell’aria. Una percentuale di umidità molto elevata, infatti, può farci percepire una temperatura più alta rispetto a quella reale, creando disagio e spingendoci ad
abbassare la temperatura ambientale estiva.
Raffrescamento: è rappresentata dall’icona del ghiaccio o dalla scritta “cool”, che vuol dire freddo in inglese.
Riscaldamento: se disponi di un climatizzatore caldo/freddo, accanto all’icona del raffrescamento avrai anche quella del riscaldamento, corrispondente al simbolo del sole o alla scritta “heat”, ovvero calore in inglese.
Ventilazione: per attivare questa funzione devi cercare sul telecomando il simbolo del vento o la scritta “Fan”, appunto ventilatore in inglese. In quasi tutti i modelli di condizionatori attualmente in commercio è possibile accedere a queste funzioni attraverso il tasto Mode, che serve appunto a modulare e modificare le
funzioni desiderate. Come impostare la temperatura ideale? Ipotizziamo che sia giunta l’estate, le temperature si sono alzate e hai bisogno di usare la funzione raffrescamento, ma il condizionatore è ancora settato per l’inverno, quindi su riscaldamento. Accendi il telecomando premendo il tasto On/Off, clicca sul tasto “Mode” (se presente) e premilo fino a quando non apparirà sul display l’icona neve o la scritta cool. Dopodiché devi selezionare la velocità della ventilazione cliccando sull’icona del vento o sulla scritta Fan. Ti consigliamo di impostare la ventilazione automatica suggerita dal condizionatore. Ora devi impostare la temperatura, regolandola a tuo piacimento utilizzando le freccette con l’indicazione dei gradi °C, abbassandola o alzandola. A questo punto, puoi ritornare nella stanza dove è presente il condizionatore, accenderlo e goderti un po’ di aria fresca!
PRINCIPALI FUNZIONI DEL TELECOMANDO DEL CONDIZIONATORE.