Style 201309

196
indiscreto D’Alia, ministro per la Semplifcazione: «Un piano per i burocrati lenti e fannulloni» ritratti Il regista Ron Howard racconta il flm Rush: «Duello tra eroi: Lauda e Hunt. Iliade anni ’70» passioni Il trend del sarto integrale. Fa tutto, dalla giacca ai boxer. Lo chic economico in società Il 40 per cento degli italiani vive con un cane o gatto. Ecco i vip che «li sposano» impossibile Helena Bordon, la più fulminante ereditiera brasiliana. «Il mondo mi segue su Twitter» SETTEMBRE 2013 NUMERO 9 N°9 Settembre 2013 – Poste Italiane SpA – Sped. in a.p. – D.L. 353/03 conv. in L. 46/04, art. 1, comma 1, DCB Milano – Il 29 agosto con il Corriere della Sera 1,80 € (Style Magazine 0,50 € + Corriere della Sera 1,30 €). Non vendibile separatamente. Nei giorni successivi a richiesta con il Corriere della Sera, Style Magazine 2 € + prezzo del quotidiano. DAVID KARP P. 73 RAGAZZINI, MA GRANDI IMPRENDITORI David Karp, 27 anni, fondatore di Tumblr, venduto a Yahoo! per 1,1 miliardi di dollari

description

Fashion

Transcript of Style 201309

Page 1: Style 201309

indiscreto

D’Alia, ministro per

la Semplifcazione:

«Un piano per i burocrati

lenti e fannulloni»

ritratti

Il regista Ron Howard

racconta il flm Rush:

«Duello tra eroi: Lauda

e Hunt. Iliade anni ’70»

passioni

Il trend del sarto

integrale. Fa tutto,

dalla giacca ai boxer.

Lo chic economico

in società

Il 40 per cento degli

italiani vive con

un cane o gatto. Ecco

i vip che «li sposano»

impossibile

Helena Bordon, la più

fulminante ereditiera

brasiliana. «Il mondo

mi segue su Twitter»

ST

YL

E M

AG

AZ

IN

E

IL M

EN

SIL

E D

EL

SETTEMBRE 2013

NUMERO 9

SE

TT

EM

BR

E 2

01

3

N°9 Settembre 2013 – Poste Italiane SpA – Sped. in a.p. – D.L. 353/03 conv. in L. 46/04, art. 1, comma 1, DCB Milano – Il 29 agosto con il Corriere della Sera 1,80 €

(Style Magazine 0,50 € + Corriere della Sera 1,30 €). Non vendibile separatamente. Nei giorni successivi a richiesta con il Corriere della Sera, Style Magazine 2 € + prezzo del quotidiano.

DAVID KARP P. 73

RAGAZZINI , MA GRANDI IMPRENDITORI

David Karp, 27 anni, fondatore di Tumblr, venduto a Yahoo! per 1,1 miliardi di dollari

Page 2: Style 201309
Page 3: Style 201309
Page 4: Style 201309
Page 5: Style 201309
Page 6: Style 201309
Page 7: Style 201309
Page 8: Style 201309
Page 9: Style 201309
Page 10: Style 201309
Page 11: Style 201309
Page 12: Style 201309
Page 13: Style 201309
Page 14: Style 201309
Page 15: Style 201309
Page 16: Style 201309
Page 17: Style 201309
Page 18: Style 201309
Page 19: Style 201309
Page 20: Style 201309
Page 21: Style 201309
Page 22: Style 201309
Page 23: Style 201309

s t y l e e s t r i s c e

Page 24: Style 201309
Page 25: Style 201309
Page 26: Style 201309

SOMMARIO

style n. 9 settembre 2013

t e e n a g e r i m p r e n d i t o r i

Idee milionarie 79

di lulu berton, maria teresa

cometto, barbara millucci

foto di stefano gilera

e clay mclachlan

ritratti di style

Ron Howard: regista 86 delle grandi emozioni

di cristiana allievi

«Che tempi!», quelli 90 di Jack Heuer

di gianluca torti

MacKenzie Bezos, i libri 92 sono un business di famiglia

di giacomo fasola

foto di melissa barnes

N. 9 settembre 2013

Blogger milionaria, Helena Bordon fa parte della nuova élite brasiliana. Che per amici ha Kate Moss e Valentino, e per fdanzati piloti di Formula Uno. Giramondo con la passione della moda: «Uso gli aerei per dormire». p 146

L’eleganza della scarpa non basta. Bisogna saperla abbinare alla giacca giusta. L’alchimia dello stile. p 153

a p p u n t i d i e c o n o m i a

Prossima fermata Padania 49

di dario di v ico

s t y l e l i b e r o

Opinioni e varia attualità 51

di camilla baresani , annalena

benini , antonella bersani ,

alessandra borghese, angelo

bucarelli , aldo cazzullo,

paolo conti , mario luzzatto fegiz,

g iancarlo macaluso, alessandro

robecchi , maria laura rodotà,

barbara stefanelli , g ianni valenti

l ’ i n d i s c r e t o

Il ministro D’Alia 59 contro i burocrati fannulloni

di fabriz io roncone

s t r e e t s t y l i s t 62

di micol sabbadini

g l o b a l p a r t i e s 67

di gian luigi paracchini

s t y l e e v e n t i 71

iN COPertiNa

David Karp, 73

generazione Tumblrdi ben machell

s t y l e e s t r i s c e 23

di giannelli

c o n t r i b u t o r s 34

l a s c i e n z a d e l b u o n v i v e r e

Genio di squadra 41

di domenico de masi

f e n o m e n i

L’Italia riparte in treno 45

di p ierluigi battista

a p p u n t i d i s t o r i a

Napolitano, 47 presidente o patron?

di ernesto galli della loggia

Page 27: Style 201309
Page 28: Style 201309
Page 29: Style 201309

V I AV I A M O N T E N A P O L E O N E , 4 M I L A N O M O N T E N A P O L E O N E , 4 M I L A N O

RALPHLAUREN.COMRALPHLAUREN.COM

Page 30: Style 201309

SOMMARIO

style n. 9 settembre 2013

p e r s o n e d i s t y l e

Jean-Claude Biver, 96 maestro orologiaio chic

di p ier andrea canei

Marina Faiella: 98 idrogeno low-cost

di valentina ravizza

Michele Villotti, 100 quando il d.g. ci vede giusto

di severino colombo

giocattoli

l i n k – l i b e r e a s s o c i a z i o n i 105

N. 9 settembre 2013

Medaglia d’oro mondiale nel dorso e sex symbol che domina le passerelle. Bello e impossibile? Non per Miss Francia... p 186

a u t o

L’eccellenza costa poco 106

di paolo artemi

o r o l o g i

Quadri e quadranti 108

di augusto veroni

aNdare

Prato renaissance 112

di phil ippe daverio

Happy hour, ed è subito cena 114

di mauro remondino

Slovenia slow 117

di giovanni r ivolta

Venezia serve Weiwei al vetro 118di maria broletti dal lago

Ischia da gozzo e da wellness 120

di anna maria catano

Su ai castelli, come un papa re 122

di marco gentil i

iN societÀ

t r i b ù a q u a t t r o z a m p e

Io mi Fido 124

di gian luigi paracchini

e giacomo fasola

foto di guido fuà

estate continua

La baia dei pochi 130

di ilaria s imeone

Arte contemporanea da polso. Addio monocromia, ora trionfano le emozioni. Siate audaci. p 108

passioNi

t o t a l l o o k

Da capo a piedi 138

di maria luisa bonacchi

foto di sakis lalas

impossibile

Helena Bordon 146

di stefano montefiori

foto di jacopo moschin

moda di daniela stopponi

debolezze

g u a r d a r o b a

Spalla al piede 153

di maria luisa bonacchi

foto di federico miletto

Page 31: Style 201309
Page 32: Style 201309

SOMMARIO

style n. 9 settembre 2013

homo elegans

l i n k – l i b e r e a s s o c i a z i o n i 157

Provini d’autore 158

di alessandro calascibetta

foto di giovanni gastel

Scacco matto 168

di luca roscini

foto di fabriz io sclavi

I primi della class 174

di luca roscini

foto di massimo pamparana

miti

L’erotico-chic di Léa Seydoux 182

di cristiana allievi

foto di stephane gautronneau

Camille Lacourt, 186

in vasca e in passerelladi gian luigi paracchini

foto di andrea pugiotto

c a r t e l l o n e 190

i n d i r i z z i d i s t y l e c l u b 192

i n d i r i z z i 193

l a r a g a z z a d a s p o s a r e 194

foto: Elizabeth Lippman/

Contour/Getty Images

RCS MediaGroup S.p.A.

Proprietario ed editore

advertis ing manager : Francesca Moroni

product manager : Gabriella Marotta

Sede sociale: via Angelo Rizzoli 8, 20132 Milano – Redazione: via

Angelo Rizzoli 8, 20132 Milano, tel. 02 2584.1, fax 02 25846810

Stampa: Eurogravure S.p.A., piazza Matteotti 20, Bergamo –

Registrazione Tribunale di Milano no 31 del 18/01/2005 – ©

2013 RCS MediaGroup S.p.A. – Testi e foto © RCS MediaGroup

S.p.A. possono essere ceduti a uso editoriale e commerciale.

Syndication – Press Service: www.syndication.rcs.it, press@

rcs.it – Responsabile del trattamento dei dati personali (D. Lgs.

196/2003): Carlo Montanaro.

international editions

Maria Francesca Sereni, tel. +39 02 25844202 (mariafran-

[email protected]) – Content Syndication: [email protected]

Web: www.syndication.rcs.it

rcs mediagroup s .p .a. – d irezione pubblicità

www.rcspubblicita.it – [email protected]

Direzione Milano – via Angelo Rizzoli 8, 20132 Milano, tel. 02

2584.1, fax 02 2584 6848.

Piemonte/Valle d’Aosta/Liguria – 10129 Torino, c.so Duca

d’Aosta 1, tel. 011 502116 , fax 011 503609 – Lombardia – 20132

Milano, via Rizzoli 8, tel. 02 2584.6543, fax 02 2588.6543 / 22100

Como, via Recchi 2, tel. 031 2287911, fax 031 262272 – Veneto/

Trentino/Friuli – 35131 Padova, via F. Rismondo 2E Int. 6, tel.

049 6996311, fax 049 7811380 / 37121 Verona, via Carlo Cattaneo

26, tel. 045 8011449, fax 045 8010375 – Emilia Romagna – 40127

Bologna, via San Donato 85, tel. 051 4201711, fax 051 6333320

– Toscana – 50122 Firenze, Lungarno delle Grazie 22, tel. 055

552341, fax 055 55234234 – Marche/Abruzzo/Molise – 61032

Fano (PU), corso Matteotti 113, tel. 0721 808843 - 806558, fax

0721 827442 – Lazio/Sardegna – 00142 Roma, via V. Mazzola

66/D, tel. 06 68828692, fax 06 68828680 – Campania/Calabria

– 80133 Napoli, vico II S. Nicola alla Dogana 9, tel. 081 4977761,

fax 081 4977785 – Puglia/Basilicata – 70122 Bari, via P. Villari

50, tel. 080 5760111, fax 080 5760126.

distribuzione in italia

M-DIS Via Cazzaniga 1, 20132 Milano, tel. 02 2582.1

abbonamenti

Per informazioni telefonare allo 02 63798520 (lun-ven, 7,00-

18.30; sab-dom, 7,00-15,00).

Poste Italiane S.p.A. – Sped. in a.p.–D.L. 353/2003 conv. L.

46/2004 art.1, comma 1, DCB Milano.

Servizio clienti: 02 63797526

arretrati

Rivolgersi al proprio edicolante oppure all’ASE, Agenzia Servizi

Editoriali S.r.l. – via Nazario Sauro 37/B – 20037 Paderno

Dugnano (MI), tel. 333 7249331 (lunedì-venerdì dalle 8.30 alle

12.30), fax. 02 9105664, e-mail: [email protected]. Il costo è pari al

doppio del prezzo di copertina.

anno 9 n. 9 settembre — 29 agosto 2013

direttore responsabile: Carlo Montanaro

vicedirettore: Gianemilio Mazzoleni

art director : Stefano Domizi

fashion director : Alessandro Calascibetta

redazione:

Fiorenza Bariatti (caposervizio)

Pier Andrea Canei (vicecaposervizio)

Giacomo Fasola

Fausta Filbier

redazione grafica:

Giorgio Fadda

Tiziano Grandi

ricerca fotografica:

Maria Giovanna Aceti

Chiara Righi

produzione e coordinamento:

Silvia Giudici

segreteria di redazione:

Francesca Fignon

collaboratori :

Cristina Milanesi (beauty), Luca Roscini (moda),

Emanuela Meucci, Valentina Ravizza e Gianluca

Torti (redazione)

progetto grafico: Winkreative

consulente editoriale: Diamante d’Alessio

consulente art direction: Maurizio Varotti

mensile distribuito con il :

direttore responsabile: Ferruccio de Bortoli

condirettore: Luciano Fontana

vicedirettori : Antonio Macaluso, Daniele Manca,

Giangiacomo Schiavi, Barbara Stefanelli

Page 33: Style 201309

i l GU S T O D

E l l O S P O R T

Page 34: Style 201309

c o n t r i b u t o r s34

style n. 9 settembre 2013

Maria Teresa Cometto

Scrive di business e tecnologia per il Cor-

riere della Sera da New York, dove vive dal 2000, e su questo numero di Style a pag. 79. È autrice con Alessandro Piol di Tech and the

City. Startup a New York un modello per l’Ita-

lia, edito da Guerini e Associati. Basato su 50 interviste con i protagonisti della comunità tecnologica newyorkese, il libro racconta come e perché la Grande Mela è diventata la nuova capitale mondiale delle startup. È anche una guida per chi vuol andare negli Usa a lavorare nell’high-tech, studiare o cer-care partner e fnanziatori.

Domenico De Masi

Insegna Sociologia del lavoro all’Università La Sapienza di Roma (e la «Scienza del buon vivere» su Style, a pag. 41) ma è attratto soprattutto dall’ozio creativo, uno stile di vita in cui il lavoro si stempera nello studio e nel gioco, che spiega nel libro omonimo e in L’emozione e la regola, La fantasia

e la concretezza e Non c’è progresso senza felicità (Rizzoli). È convinto che l’estetica sia la disciplina che più s’incarica della nostra felicità e che, per vivere esteticamente, occorra trovare un senso e un nesso per i vari frammenti della nostra esistenza. È cittadino onorario di Rio de Janeiro.

Melissa Barnes

Dopo essere cresciuta e aver studiato fotografa in Canada, si è trasferita in California, dove vive da 16 anni. Oggi si divide tra San Francisco e Los Angeles, tra ritratti (a pag. 92 quello di Mackenzie Bezos), still life e reportage di viaggio. Quando non ha in mano una refex, adora fare surf, campeg-giare sotto le stelle o camminare con il suo cane Lulu. Tra le sue passioni ci sono anche la cucina e il giardinaggio.

Emilio Giannelli

Inizia a disegnare da bambino, pubblicando le prime vignette sui giornali studenteschi e, negli anni Sessanta, sul foglio umoristico Il Travaso delle Idee. Nel 1980 comincia a collaborare con La Repubblica, dapprima sull’inserto setti-manale Satyricon e successivamente nelle pagine dei Com-menti. Dal 1991 pubblica quotidianamente una vignetta sulla prima pagina del Corriere della Sera. Ha collaborato con diversi settimanali come Epoca, L’Espresso, Panorama

e Sette. Ha pubblicato oltre 25 raccolte di vignette con le case editrici Mondadori, Rizzoli, Baldini Castoldi Dalai, Marsilio; l’ultima, uscita nel 2012 per Marsilio, s’intitola Torchiato Tasso. Dal primo numero «apre» Style. A pag. 23.

Page 35: Style 201309
Page 36: Style 201309

c o n t r i b u t o r s36

style n. 9 settembre 2013

Stefano Gilera

«Le prime foto le ho scattate controvoglia per compiacere una fdanzata un po’ vanesia, ma dopo una settimana avevo già preso un ingranditore e tutto quello che serviva per svi-luppare e stampare in bianco e nero, sequestrato una pic-cola stanza in casa dei miei stupitissimi genitori. Così ho deciso che sarei stato un fotografo. Per convincere il resto del mondo a considerarmi tale, ci ho messo un po’ di più…». Ma a giudicare dagli scatti a pag. 82 e 85 c’è riuscito.

Sakis Lalas

È nato a Salonicco, in Grecia, e vive a Milano. Specializzato in servizi di moda (a pag. 138) e ritratti, ha fotografato tanti per-sonaggi (da Roberto Cavalli a Beppe Grillo) e collezionato un vasto repertorio di aneddoti bril-lanti. Ma è perfettamente a suo agio con la gente comune: per aiutare a superare il trauma del primo approccio con l’obiettivo fa un sapiente uso della psicolo-gia. E anche questo fa parte del suo essere greco…

Massimo Pamparana

Nasce a Milano e studia sceneg-giatura al Columbia College di Chicago, dove si accorge di essere attratto più dalle immagini dei flm che dalle storie. Così acqui-sta per pochi dollari una Pentax 35mm manuale e dopo vari tenta-tivi inizia ad azzeccare i tempi di esposizione. Il miglior consiglio glielo ha dato il maestro Terry Richardson: «Continua a fotogra-fare, non smettere». E così ha fatto, passando con disinvoltura dalla moda (a pag. 174) agli esterni.

Jacopo Moschin

Cresciuto tra Milano (dove ha studiato Pubblicità e Comunicazione) e Londra (città in cui si è specializzato in Interior design), ha iniziato la sua carriera di foto-grafo con un progetto sui giovani di East London. La sua visione della bellezza, classica e al contempo con-temporanea, l’ha portato a lavorare con brand e maga-zine di moda: dalle edizioni americana e russa di Vogue a Elle, GQ francese e giapponese, Marie Claire. L’uso sofsticato della luce e l’approccio estetico minimalista, insieme con una costante ricerca di una vitalità sponta-nea sono gli elementi chiave del suo stile. Che si ritro-vano anche negli scatti che ritraggono la bella ereditiera brasiliana Helena Bordon, a pag. 146.

Page 37: Style 201309

I n v e n d i t a u n i c a m e n t e n e i n e g o z i e s c l u s i v i L o u i s Vu i t t o n e s u l o u i s v u i t t o n . c o m . Te l . 8 0 0 3 0 8 9 8 0

Page 38: Style 201309

c o n t r i b u t o r s38

style n. 9 settembre 2013

Stefano Montefiori

Nato 45 anni fa a La Spezia, ha trascorso estati felici

all’isola Palmaria. Ha vissuto a lungo a Genova, Pisa e

Milano, dove la scuola di giornalismo Ifg gli ha permesso

di entrare come stagista al Corriere della Sera. Una pas-

sione per la Francia cominciata nel 1991, grazie al pro-

getto Erasmus, dal 2010 è corrispondente del Corriere a

Parigi, dove vive con la moglie Valeria e i fgli Elena, sei

anni, e Matteo, uno. Nella capitale francese ha incontrato

l’«impossibile» Helena Bordon, a pag. 146.

Giovanni Rivolta

Un passato sedentario come gra-

fco in riviste di moda e attualità,

interrotto per seguire una voca-

zione per la vela e il fuoristrada.

Dopo traversate atlantiche e

sahariane, oggi realizza reportage

da luoghi lontani, come Mongolia

e Yemen, dove alterna il ruolo di

giornalista a quello di guida per

tour operator specializzati. Negli

intervalli tra i vari fusi orari,

girovaga a corto raggio a caccia

di percorsi naturalistici, itinerari

gastronomici e mete rivalutate

dal turismo slow. A pag. 117 è

andato a Portoroz, in Slovenia.

Gianni Valenti

Veneziano, 50 anni, è vicedirettore

vicario de La Gazzetta dello Sport.

Alla «Rosea» dal 2007, oggi, tra le

altre cose, segue lo sviluppo multi-

mediale. Giornalista da sempre, ha

scritto i primi articoli a 16 anni. Un

passato in Veneto nei quotidiani

del Gruppo Espresso, un anno

a Il Piccolo di Trieste e poi, dal

1990, al Corriere della Sera, dove

è stato caporedattore delle Crona-

che nazionali e internazionali e

caporedattore centrale per i dorsi

locali e regionali. A pag. 51 tiene la

rubrica Brutti sport e cattivi.

Fabrizio Roncone

«Un giorno fnirà questa trovata grafca delle biografe, e

molti giornalisti saranno tristi (alcuni di noi sono infatti

pazzi di eccitazione se possono raccontare di quando

vanno in bici, o la loro passione per Istanbul, per i gatti,

per Bach). Però se il giochino è ancora questo, va bene:

sono inviato speciale del Corriere, ho un bassotto di nome

Ciro, preparo primi piatti squisiti, fumo il sigaro, detesto

i taccagni e gli invidiosi, tifo per la Roma e per Style ho

intervistato il ministro Gianpiero D’Alia (a pag. 59)».

Page 39: Style 201309
Page 40: Style 201309
Page 41: Style 201309

41

style n. 9 settembre 2013

l a s c i e n z a d e l b u o n v i v e r e

Genio di squadra

I «ragazzi di via Panisperna» che, guidati da Enrico Fermi, scoprirono

la fssione nucleare artifciale dell’atomo di uranio.

Oltre che l’inventiva conta anche l’ambiente

in cui si vive. Oggi lo sviluppo del web viene

guidato dagli Stati Uniti. Ma l’asse della crea-

tività si sta spostando verso l’Asia.

A volte, sono singole intelligenze a fare le scoperte che cambieranno il mondo. Più spesso, le rivoluzioni tecnologiche sono da attribuire a gruppi di lavoro in cui un bravo leader sa far convivere fantasia e concre-tezza. Come Facebook e Tumblr, nati da un’intuizione ma diventati grandi grazie a un formidabile team

d i d o m e n i c o d e m a s i

olycom

Page 42: Style 201309

la scienza del buon vivere—42

style n. 9 settembre 2013

Di fronte a casi sempre più frequenti di baby-

imprenditori come Mark Elliot Zuckerberg, il

fondatore di Facebook, o David Karp, papà di

Tumblr, che da adolescenti maturano un’idea

geniale e ancora giovanissimi ne ricavano

miliardi, viene da chiedersi quale sortilegio

consenta miracoli di questo genere.

Una spiegazione ante litteram fu tentata

dall’economista Albert Otto Hirschman,

nato a Berlino nel 1915, morto lo scorso anno

negli Stati Uniti dopo avervi insegnato nelle

migliori università. Combatté come volonta-

rio con i repubblicani spagnoli e aiutò molti

perseguitati europei a rifugiarsi in America.

Ebbe ottimi rapporti con l’Italia: conseguì il

dottorato a Trieste e sua sorella Ursula sposò

prima Eugenio Colorni, poi Altiero Spinelli.

Hirschman, che ci ha lasciato notevoli con-

tributi soprattutto nel campo dell’economia

dello sviluppo, defnisce l’imprenditorialità

come una somma di «ability to invest» e di

«capacity to invest». Per «ability to invest»

intende la propensione e il coraggio di

rischiare temerariamente. Per «capacity to

invest», l’intelligenza necessaria per capire

in quale campo vale la pena rischiare. L’idea

di Facebook a Mark Zuckerberg o di Tumblr a

David Karp deve essere venuta per pura coin-

cidenza, però in un contesto dove l’informa-

tica era di casa.

idee nate

dalla

intelligenza

del rischio

Vivendo a Boston o a New York, diffcil-

mente avrebbero potuto inventare una nuova

grappa, così come, vivendo in Friuli, diffcil-

mente un ragazzo di Udine potrebbe inven-

tare una nuova piattaforma informatica.

Ma, una volta scattata l’idea ed elaborate le

loro applicazioni pratiche, sono emerse in

Zuckerberg e Karp le capacità indispensa-

bili per trasformare l’idea in denaro. Questa

metamorfosi da inventore a imprenditore

non richiede una grande cultura scolastica,

ma solo «ability e capacity to invest». Poi, una

volta che viene avviata l’impresa, un esercito

di solerti manager, con tanto di prestigiosi

master alla London School of Economics,

sgobberà dieci ore al giorno per assicurare i

proftti all’inventore diventato imprenditore.

Qualcosa di analogo accade in tutti i processi

di questo genere. Anche la creatività, infatti,

è sintesi di due qualità: la fantasia con cui si

producono nuove idee e la concretezza con

cui si riesce a trasformare le idee in opere

reali. Alcuni di noi sono prevalentemente

fantasiosi, altri sono prevalentemente con-

creti; solo i geni posseggono entrambe le qua-

lità in pari, altissima misura.

Dal momento che i geni sono molto rari, è

possibile rimpiazzarli con gruppi creativi in

cui, sotto la guida di un leader carismatico,

persone fantasiose collaborano sinergica-

mente con persone concrete per realizzare

una mission condivisa.

un leader

e un team

di manager

e creativi

I «ragazzi di via Panisperna» ne sono stati un

ottimo esempio. Nel 1929 Enrico Fermi riuscì

a formare una geniale équipe di giovani fsici,

a individuare un fertile campo di ricerca, ad

attivare l’ammirata attenzione degli scienziati

di tutto il mondo. Nel 1934 la squadra mise a

segno una serie di scoperte – tra cui la fssione

nucleare artifciale dell’atomo di uranio – tal-

mente importanti da ricevere il premio Nobel.

Come fu possibile raggiungere in poco tempo

un successo così straordinario da parte di un

gruppo di ragazzi? Gli studi sociologici con-

dotti fnora su questo team hanno messo in

luce la funzione determinante esercitata dalla

leadership di Fermi, dalla pianifcazione rigo-

rosa delle attività, dall’interdisciplinarietà

dell’équipe, dal suo internazionalismo nei

rapporti scientifci intrattenuti con i colleghi

di tutto il mondo. Ma in questo, come in molti

altri casi analoghi di creatività collettiva, col-

pisce la tensione di questi giovani verso il

nuovo, la loro scanzonata progettualità, la

convinzione di operare secondo la traiettoria

del progresso umano e di potervi contribuire

con il proprio sforzo scientifco.

Dunque, anche l’Italia ha avuto i suoi Zucker-

berg e i suoi Karp. Si chiamavano Enrico

Fermi ed Ettore Majorana, Edoardo Amaldi e

Bruno Pontecorvo. Poi la ruota del progresso

ha proseguito nel suo giro, arrivando nel Sud

degli Stati Uniti, in quella che Daniel Bell ha

chiamato la «sun belt», la «cintura del sole». E,

dopo avere varcato l’Atlantico, si avvia a var-

care anche il Pacifco.

dall’italia

alla cina

Page 43: Style 201309
Page 44: Style 201309
Page 45: Style 201309

style n. 9 settembre 2013

f e n o m e n i 45

d i p i e r l u i g i b a t t i s t a

Il

lu

st

ra

zIo

ne

: s

te

ph

an

e M

an

el

pe

r s

ty

le

L’ ITAL IA R IPARTE IN TRENO

Sono stato in Puglia di recente. Bellissima.

Peccato che l’alta velocità del Frecciarossa

non si fermi a Eboli (Sa), ma prima di Bari.

Peccato che il Mezzogiorno, metà del Paese,

sia considerato dal punto di vista delle infra-

strutture ferroviarie un’Italia di serie B. Poi

tutti si producono in esercizi retorici sulla

cultura, il paesaggio e l’arte che sono la

vera ricchezza dell’Italia. Peccato che quei

meravigliosi gioielli si debbano raggiungere

a fatica con un trasporto che non sia la pro-

pria macchina. Un altro gioiello, per dire, è

San Vito Lo Capo (Tp) in Sicilia. Provate ad

arrivarci sbarcando a Punta Raisi, oppure

volendo fare un giro dell’isola utilizzando

il treno. Sarà un’impresa ardua. Tutto è

vecchio e inefficiente: i binari, le stazioni, i

vagoni. Tutto. E nessuno che se ne interessi.

Un gioiello come Erice (Tp)? Inaccessibile,

insiem con tante cose magnifiche della Sici-

lia. Della Sardegna. Della Calabria.

Se ci fosse una politica interessata dav-

vero a tirar fuori l’Italia dal pantano in cui

è sprofondata, si potrebbe proporre un

grande New Deal ferroviario: uno sforzo

eccezionale per ammodernare treni, sta-

zioni, infrastrutture, macchinari. Se si desse

la possibilità di investire nei treni locali

o regionali, milioni di italiani che sono

costretti a viaggiare ogni giorno su inde-

corosi carri bestiame, con l’impianto di

riscaldamento rotto e i condizionatori d’e-

state scassati, con vagoni lerci, con ritardi

paurosi, stretti come animali da deportare,

milioni di italiani potrebbero avere la sen-

sazione di vivere in un Paese civile. E tanti

turisti stranieri potrebbero muoversi con

più agio, con meno angoscia, senza quella

stessa sensazione che proviamo noi italiani

se ci capita di spostarci all’interno di Paesi

del cosiddetto Terzo Mondo. Si potrebbero

raggiungere paesi stupendi, monumenti

meravigliosi, chiese, palazzi, spiagge, posti

incantevoli. Si potrebbe dire a chi abita sul

percorso tra Viterbo e Roma, ad esempio,

che si può prendere il treno senza intasare

le strade che portano nella Capitale e riem-

pire quest’ultima di macchine che non si sa

dove parcheggiare. Si potrebbe dire ai turi-

sti: vedete, Viterbo è a solo un centinaio di

chilometri da Roma, non oltre mille, a giudi-

care dai tempi spaventosamente lunghi con

cui bisogna percorrere quel tratto di strada o

di ferrovia dissestata.

Gli investimenti costano, ma avrebbero

un ritorno strepitoso. Si troverebbe nuova

occupazione, si utilizzerebbero nuove tec-

nologie, si potrebbe valorizzare il patrimo-

nio di bellezza di cui tutti cantano le lodi per

darsi un tono. Non si sentirebbe come una

violenza dover pagare tariffe elevate per un

servizio pessimo, l’utilità economica sarebbe

fuori discussione. Solo che bisognerebbe

avere un’idea di come salvare questo Paese.

Bisognerebbe concentrarsi, andare un po’

meno in televisione, discutere un po’ meno

delle regole interne di un partito o cantare

gli inni a favore del Capo. Bisognerebbe far

di conto, dimostrare che si può rifare in Italia

ciò che è stato fatto nel dopoguerra per risol-

levarsi dal disastro. Bisognerebbe, anche se

non si farà nulla di tutto questo.

l’italia «ferroviaria»

È spezzata in due.

Al Nord l’alta velocità ha rivoluzionato il modo

di viaggiare. Mentre al Sud muoversi in treno

rimane un’impresa. E ai disagi per i pendolari

si aggiungono i danni al turismo.

serve un grande piano per

i trasporti pubblici.

I vantaggi sarebbero enormi: più posti

di lavoro, sperimentazione di nuove

tecnologie, promozione del nostro territorio.

Page 46: Style 201309
Page 47: Style 201309

style n. 9 settembre 2013

a p p u n t i d i s t o r i a 47

Ci fu un tempo – forse qualcuno lo ricorda – in

cui perfino ogni volta che il presidente della

Repubblica, per qualunque ragione, prendeva

la parola in pubblico, ciò avveniva sempre alla

presenza di un membro del governo. Non era

una pura formalità. Stava a sottolineare, quella

presenza, l’irresponsabilità politica del capo

dello Stato sancita dalla nostra Costituzione

(cioè che, come prescrive l’articolo 90, egli

«non è responsabile degli atti compiuti nell’e-

sercizio delle sue funzioni tranne che per alto

tradimento o per attentato alla Costituzione»,

e che, articolo 89, «nessun atto del presidente

della Repubblica è valido se non è controfir-

mato dai ministri proponenti che ne assumono

la responsabilità»). Fino a tal punto la norma

costituzionale era sentita come essenziale che

si dice che un presidente della Repubblica sia

arrivato a sottoporre alla firma del presidente

del Consiglio addirittura il testo di un messag-

gio che egli intendeva rivolgere alle Camere:

un atto che evidentemente, invece, rientra tra

le sue previste e specifiche funzioni, e di cui,

quindi, egli solo ha, e non può non avere, l’e-

sclusiva titolarità, portandone anche la relativa

responsabilità.

Come si capisce, questa impalcatura di

norme corrisponde a una figura di capo dello

Stato che abbia un ruolo puramente notarile.

Un ruolo, cioè, nel quale lo stesso si astenga

– anche perché la situazione glielo consente

– dallo svolgere una parte significativa nella

determinazione degli equilibri politici e nelle

loro vicende.

Ma oggi non è certo più così. Da alcuni

anni, il presidente della Repubblica, infatti,

sollecitato soprattutto dalla paralisi del

sistema politico, è stato spinto sempre più

a divenire il vero «dominus» degli equilibri

politici del Paese, il vero «patron» politico dei

governi, e di conseguenza a intervenire in

modo sempre più continuo ed esplicito, con

dichiarazioni talvolta quotidiane, nella discus-

sione pubblica: che si tratti di questo o quel

provvedimento da prendere, delle nomine o

degli orientamenti generali da adottare. Un

ruolo d’intervento politico che ovviamente

non può non comportare la possibilità di un

disaccordo e perciò di una critica.

Il che significa che a questo punto qualsiasi

norma o prassi che invece metta l’operato del

capo dello Stato autoritariamente al riparo da

qualsivoglia eventuale osservazione e perfino

da qualsivoglia eventuale discussione, cree-

rebbe una condizione di privilegio a suo favore

– a favore, voglio sottolinearlo, proprio di

quella che di fatto è ormai la principale figura

della scena politica – ben difficilmente giusti-

ficabile da un punto di vista democratico.

Che si siano dimostrati impermeabili a que-

ste considerazioni sia il presidente del Senato,

sia quello della Camera – togliendo entrambi

la parola a due parlamentari dell’opposizione

che intervenendo in aula stavano per riferirsi

al ruolo politico del presidente Giorgio Napo-

litano – non mi sorprende. Privi di retroterra e

di caratura politica propria, sia Laura Boldrini

sia Pietro Grasso non possono certo azzardare

comportamenti minimamente innovatori. Sor-

prendente invece, è stato il silenzio in merito

dell’opinione pubblica e della stampa liberale,

che hanno accettato senza fiatare la censura

alla libertà di parola decretata nelle aule parla-

mentari. Solo il presidente Napolitano, dando

una lezione di libertà a tutti, ha fatto sapere che

all’origine della suddetta censura non c’era

stata alcuna sua richiesta. Come dire: nelle

forme dovute anche io posso essere criticato.

d i e r n e s t o g a l l i d e l l a l o g g i a

Il

lu

st

ra

zIo

ne

: s

te

ph

an

e M

an

el

pe

r s

ty

le

il ruolo del capo dello stato

è sempre più politico.

E per questo le sue scelte possono essere

messe in discussione. Giorgio Napolitano

lo sa. Ma c’è chi cerca di mettere a tacere

i suoi detrattori.

NAPOLITANO, PrEsIdENTE O PATrON?

Page 48: Style 201309
Page 49: Style 201309

a p p u n t i d i e c o n o m i a 49

style n. 9 settembre 2013

d i d a r i o d i v i c o

prossima fermata padania

Può una stazione ferroviaria intermedia rap-

presentare da sola una leva per lo sviluppo?

Gli imprenditori di Reggio Emilia ne sono

convinti e infatti hanno appoggiato senza

riserve l’idea di aprire a qualche chilome-

tro dalla loro città la stazione Mediopadana,

dedicata esclusivamente ai treni ad alta velo-

cità sia del servizio Fs, sia di Italo sulla tratta

Milano-Roma-Salerno. Inaugurata ai primi

di giugno, la stazione, disegnata con grande

fantasia dall’architetto Santiago Calatrava, è

ancora in fase di start-up e non risulta possi-

bile nemmeno tentare di redigere un primo

vero bilancio dell’operazione. Si può solo

dire che ha generato interesse e movimento

e ricordare che le previsioni formulate negli

studi di fattibilità parlano del raggiungi-

mento a regime di una massa critica di mille

utenti al giorno. I vantaggi, del resto, sono

consistenti. Un viaggiatore proveniente da

Modena e diretto via treno a Milano rispar-

mia 54 minuti, uno che parte da Parma per

Roma 59, chi da Mantova va verso la Capitale

di minuti ne risparmia addirittura 78 e un

cremonese diretto a Roma 60.

In attesa di riscontri quantitativi più pro-

banti, già da adesso però si può ragionare

su come un’idea tutto sommato semplice

possa interagire con i flussi di spostamento

delle persone nell’area padana, come le reti

si confermino in definitiva il vero driver di

un ri-orientamento dello sviluppo e, infine,

come la definizione di un obiettivo realistico

possa combattere le spinte campanilistiche

che animano il Nord. Una macroregione ser-

vita, ad esempio, da ben 19 aeroporti (!) in

gara tra loro: un numero spropositato, come

ha avuto modo di mettere in evidenza (pole-

micamente) lo stesso presidente del Consi-

glio Enrico Letta.

La stazione Mediopadana ha un naturale

bacino di utenza stimato in due milioni di

residenti nell’area vasta che interessa le pro-

vince di Reggio Emilia, Mantova e Modena.

Un territorio caratterizzato dalla presenza di

piccole e medie imprese e di distretti inno-

vativi, un tessuto industriale che in questi

anni ha saputo resistere prima alla Grande

Crisi e poi alla potenza devastante del terre-

moto del 2012.

Ma niente è per sempre e le sfide che il

modello produttivo a industrializzazione

diffusa ha davanti sono estremamente impe-

gnative: mentre resiste deve anche cam-

biare. Per dirla con uno slogan, è chiamato a

ri-specializzarsi, a combinare le cose che ha

sempre saputo fare con l’innovazione neces-

saria. In quest’ambito la relazione tra l’area

medio-padana e Milano diventa centrale,

perché la metropoli ambrosiana rappresenta

comunque l’hub del terziario avanzato in

Italia. Si usa dire che «a mezzogiorno tutto il

Nord è sotto il Duomo» proprio per dare pla-

sticamente il segno della relazione che esi-

ste sul piano oggettivo (dei flussi di persone)

ma è assai carente sul lato soggettivo. Una

nuova stazione che porta la distanza tra Reg-

gio Emilia e Milano a 45 minuti può dunque

intervenire positivamente in questa dialet-

tica e rendere culturalmente meno lontane

manifattura e innovazione. C’è bisogno di

buone metafore.Il

lu

st

ra

zIo

ne

: s

te

ph

an

e M

an

el

pe

r s

ty

le

milano-reggio emilia,

in soli 45 minuti.

La stazione mediopadana serve i treni ad alta

velocità che vanno dal nord a roma e salerno.

gli utenti? due milioni,

tra cui molte piccole e medie imprese

che affrontano crisi e post-terremoto.

rotaie anti campanilismi.

incentivare gli spostamenti nell’area padana

aiuta a combattere l’isolamento delle città.

Page 50: Style 201309

jacobcohen.it

Page 51: Style 201309

51

style n. 9 settembre 2013

all’avanguardia dell’insopportabilità: ecco

s’avanzano i mes («meglio etero del soggiorno»)

La mia agnizione sul Meglio Etero del Soggiorno (una categoria maschile mesta-

mente arrembante in tempi di crisi) è avvenuta quando, per una volta, cercavo

di essere ganza io. A cena da amici, qualcuno citò il G8 di Genova. Io dissi qual-

cosa di banale però sincero sugli orrori che avevo visto, da cronista, la notte del

raid alla scuola Diaz. Il Meglio Etero di turno non mi fece fnire la frase, e attaccò

a spiegare che cosa era veramente successo a Genova perché lui lo sapeva, aveva

visto Diaz, il flm. Avrei potuto controbattere, ma sono timida e lui era noioso. Ho

polemicamente aiutato la padrona di casa a sparecchiare. Ho sbagliato. I Meglio

Etero (secondo loro) che occupano periodicamente o stabilmente i nostri soggiorni

(Mes) sono un ostacolo alla ripresa, se mai ci sarà, del nostro Paese.

Perché i Mes sono abitualmente civili e democratici, come lo si può essere in Italia

oggidì. Perciò frequentano donne «educate, istruite, a cui danno il permesso di

parlare» (cit. Ondina se ne va di Ingeborg Bachmann). Perciò hanno amici che si

fdanzano con persone del loro stesso sesso. Perciò li frequentano; ma li frequentano,

sottotraccia, come chi sta combattendo una guerra culturale e deve difendere i suoi

domini. Perciò si aggrappano alla loro condizione di maschi eterosessuali over 40

con simpatica (a volte no) protervia; e quando si discute, pretendono di spiegare,

esternare lungamente, avere sempre ragione. Specie con le femmine, ovvio.

Con gli altri Mes, è sempre ovvio, cercano di venire a patti. A un certo punto della

serata, dopo cena (a quel punto, nei romanzi inglesi, le signore si ritiravano e gli

uomini fumavano i loro sigari discutendo in libertà) i Mes più importanti fanno

capannello anche se si odiano. Si dispongono in un mini-cerchio serrato, dando

la schiena al resto del mondo, con l’aria di chi sta decidendo i destini del mondo

suddetto. In realtà parlano degli assetti calcistici, manifestando delusione e annun-

ciando abbandoni del tifo (che non avverranno). La conversazione ininterrotta sul

calcio è un dei pochi elementi che ancora distingue il Mes negli ambienti evoluti e

acculturati (vabbè, a volte si fa per dire), che rinsalda i legami di branco, che esclude.

Escluse ed esclusi, quando possono, non lo frequentano. Spesso però non possono

evitarlo: è un vecchio amico, è il marito di un’amica-che-non-si-sa-come-lo-

sopporti, è il proprio marito. Lo stesso Mes, per la verità, non è felicissimo in questi

consessi. Trova le donne troppo vecchie, gli uomini troppo gay, i giovani troppo

precari. Vorrebbe uscire con

maschi di pari età e condizione,

e con femmine che abbiano metà

della sua età e siano in ottime

condizioni. A volte ci riesce.

Spesso dura poco. Sono uscite e

legami costosi, a questa età, con

questa crisi. Allora si ripresenta

dal gruppetto con cui gioca a

fare il Meglio Etero. Porta una

bottiglia, conciona, induce al

pessimismo. Ma ci si riprenderà,

anche da lui.

Prototipid i m a r i a l a u r a r o d o t à

Quest ioni P A D A N E

Quest ioni M E R I D I O N A L I

d i a l d o c a z z u l l o

Dopo l’outlet la Milano-Genova diventa una mulattiera

Ogni tanto si ascoltano o si vedono in tv belle

celebrazioni dell’autostrada del Sole, costruita in pochi

anni dall’Italia affuente del boom. Vero, peccato che

l’A1 da Bologna a Orte sia ormai una superstrada

(a pagamento) del tutto inadeguata. Ma il vero scandalo

è l’autostrada Milano-Genova: faraonica fno

a Serravalle, una mulattiera nel tratto appenninico,

dove a luglio si è aperto un cantiere da chilometri

di code. Poi, arrivati a Genova, si percorre un’autostrada

urbana tra le case: la Gronda può attendere. Fino

a quando sopporterà e pagherà l’automobilista?

d i g i a n c a r l o m a c a l u s o

Come ricevere denaro all’insaputa e separarsi con stile

Il povero Faustino Giacchetto, un manager della

pubblicità arrestato perché secondo i pm siciliani aveva

creato un «sistema» per drenare soldi pubblici, è stato

in qualche modo mollato persino dalla moglie. Anche

lei (con un nugolo di funzionari ed ex assessori) era

fnita in manette. Ma è stata liberata sostanzialmente

perché si è molto arrabbiata col marito («mi deve delle

spiegazioni») giacché i presunti imbrogli lui li faceva

a suo nome. La signora Concetta Argento non ha mai

sospettato di nulla, nemmeno quando sul suo conto

arrivavano bonifci da centinaia di migliaia di euro.

S T Y L E L I B E R O

ge

tt

y i

ma

ge

s

Page 52: Style 201309

52

style n. 9 settembre 2013

Nero d’Avola in chiesa, esegesi dei

tatuaggi, sfruttamenti di fanciulle

e massaggi canini: roba da chiodi

Tante care cosed i c a m i l l a b a r e s a n i

(1) Chiese. La chiesa episco-

pale di St. Bart’s a Manhattan si

è specializzata in wine tasting.

Dopo la cena di gala con Alaine

Ducasse ai fornelli e i produttori

di Bordeaux in sala, è stata la volta

dei migliori vini italiani. Le navate

della chiesa ospitavano tavoli e

banchetti per le degustazioni.

Cercando la porta del bagno,

Gaetana Jacono, titolare della

cantina di Valle dell’Acate, è fnita

nella sagrestia, dov’era in corso

la messa. Il numero dei fedeli era

decisamente inferiore a quello

degli appassionati di Cerasuolo e

Nero d’Avola.

(2) Camere. Il più ambito dei

circoli newyorkesi è The Natio-

nal Arts Club, fondato nel 1898.

Propulsore di attività culturali,

mette a disposizione dei soci il

palazzetto di Gramercy Park.

Tra i fortunati soci italiani, Livia

Manera e Gelasio Gaetani d’Ara-

gona. Di fronte al club, il risto-

rante italiano Maialino, che il

fascinoso Gelasio, ambasciatore

dei vini italiani in terre straniere,

utilizza come uffcio personale.

(3) Noiosi. Un tempo si affigge-

vano gli interlocutori raccontando

i propri sogni, con appendice

di strampalate interpretazioni.

Oggi quel tipo di noia si prova

con la crescente genia dei tatuati,

ansiosi di spiegare pedantemente

il profondo senso storico, espe-

rienziale e salvifco dei propri

graffti corporei. Vien voglia di

tornare alla psicanalisi fai da te.

Magari in compagnia del prolifco

scrittore Peter Handke, che alla

descrizione della propria materia

onirica ha addirittura dedicato un

libro: Un anno parlato dalla notte.

(4) Sfruttamento. Per intratte-

nere le amiche, inveite contro il

moralismo dei processi che, da

Vallettopoli alle Olgettine, hanno

inquisito gli sfruttatori delle virtù

femminili. Citate lo scrittore

gentiluomo Romain Gary, che, nel

romanzo Biglietto scaduto, fa dire

al protagonista 60enne, innamo-

rato di una 20enne: «Adesso ogni

volta che scopi una ragazza senza

pagarla la sfrutti».

(5) Wellness. C’è sempre nuovo

materiale pronto a suffragare

chi predice l’avvento di plotoni

di estremisti fustigatori di deca-

denze. Pare che sia molto in auge

il Tellington TTouch, tecnica di

massaggio volta a fornire ai cani

maggiore consapevolezza del

proprio corpo, migliorarne la

coordinazione e riequilibrarne lo

stato psicofsico ed emotivo.

Note buc

d i a n g e l o b u c a r e l l i

Sposi. Oggi sponsor

In Italia sono circa 200 mila (in

calo ogni anno più per il costo

che per le vocazioni) e «ne

ho visti di ogni tipo, di gente

d’ogni sorta», come cantava

Fabrizio De André. I matri-

moni diventano più sofsticati

e romantici proprio d’autunno.

«Sarà perché i tramonti sono

più lunghi, l’aria più fresca, ma

anche perché costano meno,

e alberghi e luoghi sono più

disponibili» dice Elisabetta

Putini, che, con il suo I segreti

per organizzare il matri-

monio perfetto, dà consigli a

coppie tradizionali, informali

e trasgressive. In alterna-

tiva, oltre a consultare i clas-

sici wedding planner, si può

sempre cercare consigli online.

Magari dando un’occhiata

all’originale www.cisposiamo-

conlosponsor.it, anche perché

i costi per un bel matrimonio

con 200 ospiti, vanno dai 150

ai 300 mila euro, persino d’au-

tunno. Viva gli sposi!

Monsignor Santo Rocco Gangemi è il nuovo

nunzio apostolico nelle Isole Salomone. Questo

giovane e zelante pastore è nato a Messina

il 16 agosto 1961, nel suo sangue scorre quindi

sangue isolano. Non a caso ha accettato l’invito

del parroco di Panarea, don Luciano D’Arrigo,

a festeggiare sull’isola la festa patronale di San

Pietro con tanto di processione, sante messe

e fuochi d’artifcio. Vedere un vescovo vestito

di tutto punto per le viuzze dello scoglio più

mondano e rinomato del Mar Tirreno è stata per

molti turisti una piacevole attrazione e sorpresa.

Il nunzio Gangemi ha anche il titolo

di arcivescovo di Umbriatico, che è solo sede

vescovile titolare poiché la diocesi calabrese

fu soppressa nel 1818 (dopo 17 anni di sede

vacante) a seguito del concordato tra Santa Sede

e Regno di Napoli.

Le Isole Salomone sono invece una vera e propria

nazione insulare (circa un migliaio di isole

di origine vulcanica) dell’Oceano Pacifco situate

a nord dell’Australia e a est della Papua Nuova

Guinea. Anni fa anche Giovanni Paolo II si fermò

nella capitale Honiara. Questa delegazione

apostolica è alquanto giovane, fu creata

da Paolo VI soltanto nel 1975. Al nunzio siciliano

spetta quindi un lavoro importante in una terra

di conquista da un punto di vista spirituale.

Aplomb vAticAno

d i a l e s s a n d r a b o r g h e s e

1 2 3 4 5

Da Panarea alle Salomone: ecco Gangemi, monsignor di mondo

S T Y L E L I B E R O

Page 53: Style 201309
Page 54: Style 201309

54

style n. 9 settembre 2013

Spin Doctor

d i a n t o n e l l a b e r s a n i

Vite Mixate

d i b a r b a r a s t e f a n e l l i

Marino, daje in translationObama in campagna elettorale dice «Change»? Nel Belpaese Luigi De Magistris traduce con «Io scasso e ricostruisco». Alle ultime presidenziali l’americano rilancia con «Forward»? Alle amministrative romane l’ormai sindaco Ignazio Marino se ne esce con «Daje» (anche se è nato a Genova). La colpa, o il merito, è di spin doctor come Mario Giampaolo, 32enne creativo della Dgg Consulting che dal 2008 sta alle costole del chirurgo piddino e tra il serio e il faceto ha tratto dall’esperienza un bigino per le prossime elezioni. Lo slogan giusto per la Campania? È «Teng’ a genio», aliasdell’americano «Get inspired». Ma è giustoannotarsi anche «Cinni vu bene ara Calabria»,liberamente ispirato al fortunato «I Love New York». La morale è «spoliticizzarsi», come Marino sta cercando di fare dalle primarie del 2009 per la segreteria del Pd. Anche grazie alla pazienza di Gianpaolo, che lavora sino a notte fonda e ha imparato ad alzarsi alle 5.30. Lui che ama la minerale e si è adattato a bere l’acqua in brocca. Lui che ama camminare e ha iniziato a pedalare. Ci ha rimesso due fdanzate. Ma con Marino, alla fne, funziona.

Eroi o no. Thomas de Maizière, già ministro di Interni e Difesa, erede d’una famiglia che racconta un secolo di Germania, si è interrogato su chi siano gli eroi oggi. «Chi si mette a rischio per qualcosa di più grande». Come esempio cita un soldato della Bundeswehr, decorato per aver salvato la vita a un afghano in battaglia: «Gli chiesi di rendere pubblica la sua storia, ma lui rifutò spiegando di sentirsi troppo giovane per doversi caricare lo zaino dell’eroismo». Nessun interesse personale, dunque, solo coraggio & altruismo. Che penserebbe de Maizière della connazionale Josephine Witt, 19 anni, studentessa di flosofa ad Amburgo, attivista del gruppo Femen e reduce da 29 giorni di carcere in Tunisia? Anche Josephine ha compiuto un’azione coraggiosa - mostrarsi a seno nudo in piazza a Tunisi - in nome di Amina, fnita a sua volta in prigione per aver contestato il suo governo scoprendo il petto. Eroismo femminista?

Spirito del tempo. Suzy Menkes, storica frma della moda per il quotidiano International Herald Tribune, ha salutato le sflate di Roma AltaModa in nome del Papa re (di un nuovo stile). Menkes ha rintracciato i segni di «un cambiamento di attitudine» nelle collezioni dei giovani stilisti della rassegna «Who is next?»: abiti accollati, maniche lunghe, scarpe basse. Giustamente, ha scritto Menkes, Vanity Fair (Italia) lo ha intitolato «uomo dell’anno». Più o meno giustamente un’altra copertina è stata dedicata a Dzhokhar Tsarnaev, l’attentatore della maratona di Boston. Rolling Stone ha messo in vetrina la sua faccia in primo piano come fece con Jim Morrison morto di overdose nel 1971. Centinaia di lettori su Twitter hanno contestato la scelta («Shame on you»: vergogna!), ma la rivista ha provato a spiegare: abbiamo il diritto/dovere di spiegare perché un promettente studente diventa un mostro contemporaneo.

La cronaca non è un mest iere da cantautor i . Vero, Bubola e Bagl ioni?

Vi ricordate i cantastorie? Componevano canzoni legate all’attualità a getto continuo e, a volte, accompagnavano il brano con disegni ispirati al tema. Di recente due artisti, Claudio Baglioni e Massimo Bubola hanno ripreso la tradizione mettendo online canzoni fresche di giornata nate dalla stretta attualità e dall’interazione con i fan sulla rete. Il primo ha dedicato Isole del Sud alla visita del Papa a Lampedusa (dove l’artista ha casa e organizza O’Scià, manifestazione dedicata proprio ai migranti); il secondo ha creato addirittura il sito InstantSongs per pubblicare brani incentrati su episodi di cronaca nera, come Chi fermerà queste croci sul femminicidio.È vero che la canzone e la ballata fungevano in passato da memoria collettiva, ma siamo sicuri che ora debbano tornare a essere un lavoro da cantautori, che son più poeti che cronisti?

Accordi & disAccordi

d i m a r i o l u z z a t t o f e g i z

E col neosindaco, Roma pedalaEffetto Marino a Roma: ora che il primo cittadino non usa l’automobile, è scoppiata la bici mania. Si notano già da tempo su due ruote Luca Cordero di Montezemolo e Luigi Abete, Laura Chiatti, Valerio Mastan-drea e Sergio Castellitto. A dimostrazione che la bici non è solo di sinistra, capita di veder pedalare anche Daniela Santanchè. Intanto l’associazione BiciRoma, fondata e presieduta da Fausto Bonafaccia, continua a battersi per piste ciclabili e diritti dei ciclisti. Sia vip che comuni romani.

PostillA celere

d i p a o l o c o n t i

Thomas dE maizièREPolitico, 59 anni

suzy mEnkEs Giornalista, 69 anni

JosEphinE WiTTAttivista, 19 anni

dzhokhaR TsaRnaEVBombarolo, 20 anni

A mostrare il seno a Tunisi

sì che ci vuol fegato. Altro

che pontificare sulle mode

S T Y L E L I B E R O

Page 55: Style 201309
Page 56: Style 201309

56

style n. 9 settembre 2013

È l’economy bellezza!d i a l e s s a n d r o r o b e c c h i

uffa, i più ricchi al mondo

sono ancora i petrolieri

Le classifche sono una droga: dai tempi di

Hit Parade e del grande Lelio Luttazzi (e mi

sa anche prima) l’essere umano si diletta nel

vedere chi sale e chi scende. Ecco, dunque,

due paroline sull’annuale classifca Fortune

Global 500 che mette in fla per fatturato le

migliori aziende mondiali.

Ognuno può andare a scorrere l’elenco e

fare i suoi ragionamenti, e cercherò di rovi-

nare il meno possibile questo piccolo piacere.

Solo qualche notazioni. Anzitutto: parlatene

male, parlatene al passato, ma il petrolio è

ancora lì e domina incontrastato. Nella top

ten, ci sono ben sei compagnie petrolifere (e

altre due producono auto che senza petrolio

i nativi digitali salveranno

i media? sì, con il wi-fi libero

Se è probabile che in casa di una coppia

anziana la tv sia ancora la regina della casa,

è ancora più probabile che in una famiglia

dove vivono due-tre ragazzi dai 12 ai 16 anni

la stessa tv tende a diventare una specie di

ingombrante soprammobile che piace ancora a

mamma e papà. A curiosare tra i dati diffusi da

Agcom c’è dunque da sbizzarrirsi nello slalom

tra eccezioni e distinguo. Ma partiamo dalla

giornata-digitale tipo: in media l’italiano passa

115 minuti davanti alla tv, dieci al telefono, 23

sui social network, 30 a digitare sms o messaggi

in chat, 21 a scrivere mail o a leggerle.

La tv è ancora largamente in testa, anche se

la sensazione è che il suo peso nelle abitudini

degli italiani sia in progressiva e inarrestabile

discesa. Il settore dei media muove circa 62

miliardi di euro l’anno, ma nel 2012 il suo

volume d’affari è calato di 4,4 miliardi di euro.

Una cura dimagrante che ha colpito soprattutto

le tv (Mediaset ha perso il 13,2 per cento, Rai il

7,5), ma non ha risparmiato l’editoria periodica

e quotidiana (meno 14 per cento nel 2012). Solo

internet mette in cassa (2012 su 2011) il 10,3 per

cento in più grazie alle inserzioni pubblicitarie.

La questione è economica, ma anche

Nell’ultimo libro

di Antonio Pascale,

Le attenuanti

sentimentali, c’è

un capitolo intitolato:

«C’è chimica tra noi»,

che pone domande

fondamentali

sulla mutazione

antropologica degli

uomini: «Veramente

un posto curato,

ma qui i maschi non

sembrano interessati

alle femmine. Tutti

fdanzati, bravi,

eleganti, artisti,

ma bio. Insomma,

non c’è chimica tra

noi! sembra il motto

della serata».

I maschi parlano con

i maschi, le femmine

con le femmine,

sono giovani, belli,

eleganti

(e segregati?). Com’è

possibile che

un uomo chieda

a una donna, dopo

una notte passata

a chiacchierare

a casa di lei sul

divano, di portarlo

da qualche parte,

vadano al mare

e si ritrovino soli

sulla spiaggia,

e lui alla fne le stampi

un bacio in fronte

e se ne vada? Gli

uomini sono le nuove

gattemorte? Vogliono

solo civettare e poi

tornare, intatti,

ai loro smartphone?

Se vi piace un uomo,

e lui a notte fonda

vi parla del valore

dell’amicizia tra

uomini e donne,

non pensateci

un secondo: salutate

e via, anche se lui

non ha ancora fnito

di bere la sua tisana.

«non ci sono piÙ

gli uomini di una volta»

d i a n n a l e n a b e n i n i

Meglio tardi che mai. Fabio Fognini è la

sorpresa più bella che il tennis maschile

italiano ci poteva regalare. A 26 anni ha

deciso fnalmente di mettere la testa a

posto e sfruttare il suo talento. Con un

rendimento costante che gli ha portato

le prime vittorie importanti. Ora dal

«Fogna», come lo chiamano gli amici, ci

aspettiamo un ulteriore salto di qualità.

L’obiettivo è entrare nei primi dieci

del mondo ed evitarci di dover parlare

sempre al passato ricordando le imprese

di Nicola Pietrangeli e Adriano Panatta.

Il tennis italiano sogna col Fogna

brutti sport e cattivi

d i g i a n n i v a l e n t i

Fonte: Agcom.

anagrafca: in Italia il 13 per cento della

popolazione ha meno di 15 anni, il che

signifca che abbiamo circa otto milioni di

«nativi digitali». Le famiglie italiane dotate di

connessione a banda larga erano, nel 2012, il

49 per cento, ma la percentuale schizza al 71

per cento se si prendono in considerazione i

nuclei con almeno un minorenne.

I media saranno salvati dai giovani,

insomma. Che però trovano inconcepibile

che la connessione internet non sia ovunque

pronta e disponibile, come l’acqua corrente, il

gas o l’energia elettrica. Ecco, garantire quel

servizio, anzi quel diritto, salverà il mercato

dei media. Insieme ai ragazzini, ovvio.

non andrebbero lontano). Tra le aziende

italiane nelle posizioni più alte troviamo

Eni (17sima), Exor Group (26sima) e Assicu-

razioni Generali (49sima). Quanto al derby

planetario Samsung-Apple, i coreani sono al

14esimo posto (erano 20esimi l’anno prima),

mentre gli orfanelli di Steve Jobs al 19esimo

(ma l’anno prima erano addirittura 55simi).

Fonte: Fortune. La classifca complata la trovate qui:

www.money.cnn.com/magazines/fortune/global500. ge

tt

y i

ma

ge

s

S T Y L E L I B E R O

Pascale e i maschi come neo-gattemorte

Page 57: Style 201309
Page 58: Style 201309

TO BE ONE OF A KIND

BR

ION

I.C

OM

Page 59: Style 201309

59

style n. 9 settembre 2013

L’ INDISCRETO

«Responsabilizzare la macchina pubblica. Punire i fannul-loni». Se il governo dura («chieda a Renzi») Gianpiero D’A-lia ci prova. Ma «il federalismo ci lega le mani». Intanto ha dato un taglietto di 500 milioni ai 31 miliardi che le aziende sono costrette a spendere per la burocrazia

i l flagello dello stato?

«tre mil ioni d i burocrati

vecchi e demotivati»

f a b r i z i o r o n c o n e i n t e r v i s t a i l m i n i s t r o d e l l a p u b b l i c a a m m i n i s t r a z i o n e e s e m p l i f i c a z i o n e

contrasto

Page 60: Style 201309

l’ indiscreto—60

style n. 9 settembre 2013

«A seguito di tutte le manovre fnanziarie che abbiamo avuto negli ultimi anni, ci ritro-viamo con un esercito di 250 mila precari nella pubblica amministrazione: 130 mila nel solo settore della scuola, 120 mila tra ministeri, regioni ed enti locali. Abbiamo prorogato tutti i contratti fno al prossimo 31 dicembre. Ora però dobbiamo capire chi tenere e chi no, non possiamo lasciare tutti appesi al cappio dei contratti a termine»

Sul suo proflo Twitter, Gianpiero D’Alia si descrive così: «Messinese, sposato con un fglio. Avvocato. Deputato e ministro della Pubblica amministrazione e semplif-cazione. Hobby: musica, chitarra elettrica». Si potrebbe aggiungere che ha 47 anni e che è un ex democristiano, fglio di un altro ex potente parlamentare democristiano, Salvatore. Poi le note biografche sono fnite. È un uomo politico scaltro senza essere spregiudicato, distante dalle cronache mondane, esperto e premuroso. «Senta», chie-derà a metà intervista, «riesco a essere chiaro, o no? Se parlo in politichese, mi avverta. Perché una cosa detesto: i politici che non si fanno capire dalla gente».

Ministro D’Alia, cominciamo dal grande capi-

tolo delle «semplificazioni».

Abbiamo varato un pacchetto di norme dentro il cosiddetto decreto del Fare, e poi è stato anche presentato un disegno di legge in Parlamento. Obiettivo: ridurre i costi che le imprese sosten-gono per affrontare la foresta della burocrazia. Il dipartimento della funzione pubblica ha stimato con l’Istat che i costi sostenuti ogni anno dalle aziende per gli oneri amministrativi ammontano a 31 miliardi di euro. Ora, detto che questi oneri non sono tutti ingiusti, è però chiaro che se riuscissimo a ridurre questa spesa, le imprese si ritroverebbero nelle casse più soldi da investire.

Entriamo un po’ nel dettaglio.

Il decreto del Fare interviene su settori della pub-blica amministrazione che, per le aziende, compor-tano carichi di spesa pari a otto miliardi di euro: le misure di semplifcazione, se approvate dal Parla-mento, prevedono un risparmio reale di circa 500 milioni di euro.

Non è tanto, ma almeno è qualcosa.

Aspetti, abbiamo introdotto anche due norme di carat-tere generale: una riguarda l’indennizzo da ritardo e l’altra le date uniche. Cominciamo a spiegare la prima: quando l’amministrazione pubblica deve adottare un provvedimento verso un’impresa, e deve farlo eviden-temente entro una certa data, per ogni giorno di ritardo paga, automaticamente, un indennizzo: da 30 euro al giorno fno a un tetto massimo di due mila euro.

Un eccellente deterrente per

le amministrazioni più lente e pigre.

Assolutamente sì. Ma passiamo alla seconda norma, che dice: gli atti normativi del governo e dei singoli ministeri entrano in vigore solo due volte l’anno, a seconda che siano stati approvati nel primo o nel secondo semestre; e perciò o il primo gennaio, o il primo luglio. E questo sa cosa signifca? Che obbli-ghiamo ministeri e governi locali a mettersi dalla parte dei cittadini: cessa insomma l’incertezza dell’in-terpretazione su quando e come entrano in vigore.

Cambiamo argomento: settore pubblico.

Serve una premessa, chiariamo la scena. La situa-zione italiana è la seguente: abbiamo tre milioni e 200 mila dipendenti pubblici e, diciamo, siamo nella

Gianpiero D’Alia insieme con

il ministro degli Esteri Emma Bonino, durante

il giuramento del governo Letta.

an

sa

, l

ap

re

ss

e

Page 61: Style 201309

61

style n. 9 settembre 2013

media europea. Di questi, però, solo il dieci per cento ha un’età inferiore ai 35 anni. Ciò vuol dire che l’amministrazione pubblica non è giovane, dunque è anche poco duttile non soltanto nel rece-pire le novità tecnologiche, ma anche nell’accettare certi mecca-nismi di riorganizzazione del lavoro che oggi, inevitabilmente, hanno un timbro manageriale. Infne c’è un ultimo punto, il più importante: abbiamo una cattiva distribuzione dei dipendenti, che sono molto più numerosi al Sud che al Nord.

Prosegua.

Quest’ultimo è il punto più signifcativo perché, dopo la riforma costituzionale del 2001, noi non parliamo più di una pubblica amministrazione ma di tante pubbliche amministrazioni, trasfe-rite dallo Stato alle Regioni e alle varie autonomie locali.

Perciò, quando poi il governo interviene per semplificare

la burocrazia...

Nella migliore delle ipotesi incide sul 30 per cento delle situa-zioni. Per tutto il resto occorre aprire tavoli di confronto. E così, detto che il confronto è sacrosanto, per quanti sforzi possiamo fare è chiaro che, spesso, restiamo a lungo con le mani legate.

Poi, ministro, c’è il grande, tragico capitolo dei precari.

La situazione è diffcilissima ma chiara: a seguito di tutte le manovre fnanziarie che abbiamo avuto negli ultimi anni, ci ritroviamo con un esercito di 250 mila precari: 130 mila nel solo settore della scuola, 120 mila tra ministeri, regioni ed enti locali. L’unico provvedimento d’emergenza possibile è stato adottato e quindi abbiamo prorogato tutti i contratti fno al prossimo 31 dicembre. Ora però… Beh, sì, insomma, dobbiamo capire chi tenere e chi no. Non possiamo continuare a lasciarli tutti appesi al cappio dei contratti a termine.

Per chi invece un contratto a tempo indeterminato

ce l’ha, c’è il problema che dal 2009 non ha ricevuto

un centesimo di aumento.

Altro problemone, lo so. Anche perché questo incide negativa-mente sull’entusiasmo, sulla motivazione.

Capitolo auto blu.

Guardi, le norme ci sono… Devo riconoscere che i miei prede-cessori, compreso Renato Brunetta, hanno fatto un lavoro egre-gio, e le auto blu, quelle di rappresentanza, sono, effettivamente, già un po’ diminuite. Certo, i dati che abbiamo restano inquie-tanti: al Sud, infatti, il numero delle auto resta il doppio che al Nord. E sa perché? In parecchie amministrazioni l’auto blu è ancora sinonimo di potere, è purissima ostentazione.

Lei ha gestito anche l’operazione «trasparenza»

di Palazzo Chigi, con le dichiarazioni dei redditi dei

ministri che sono state rese pubbliche. Però, mentre

alcuni sono scesi nei dettagli, altri si sono limitati

a numeri essenziali.

Guardi, io ho messo tutto online: dichiarazioni dei redditi e patrimoniale mie e di mia moglie, dei miei fratelli, di mia madre, anche di mio padre deceduto da qualche mese e di mio fglio Totò, che quest’anno ha fatto gli esami di terza media. Non mi sono fatto mancare nulla insomma. È giusto così.

In uno scatto del 2009, durante la festa della

polizia in piazza del Popolo a Roma.

Senta, una domanda sgradevole: ma quando sarà

possibile punire chi lavora male?

Non è una domanda sgradevole, è una domanda moderna. Ma le rispondo dicendo che le norme ci sono. Basta attuarle, sapendo distinguere i fannulloni da chi lavora bene.

Lei è entrato in questo governo in quota Scelta

Civica e ora…

No, scusi: io ho cominciato a fare politica nel movimento giova-nile della Dc, poi sono passato all’Udc. Lo scorso inverno sono stato eletto nell’Udc, e perciò, beh, no, lei capisce.

Con quali ministri ha una maggiore intesa a Palazzo

Chigi?

Con Emma Bonino c’è grande amicizia dai tempi del Senato. Poi c’è intesa con Gaetano Quagliariello, Maurizio Lupi e Dario Franceschini.

Il ministro che l’ha sorpresa di più?

Direi il ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Competente, grande sensibilità.

Quanto dura questo governo?

Questa domanda deve rivolgerla a Matteo Renzi, non a me.

Page 62: Style 201309

62

style n. 9 settembre 2013

Street

StyliSt

1 2

1 rOMA

Stile hippie celato sotto il maglione ruggine di lana.

Occhiali pop abbinati all’orecchino. Vestitelo con i fori.

2 pArIgI

Occhiali gialli anni Ottanta, giacca arancio Settanta,

gonna stampa Sessanta. Cinquanta sfumature di vintage.

vintage e fantasia. sosia famosi, colori

vistosi, decenni lontani rispuntano sotto

forma di trend. nostalgie di fine estate

m i c o l s a b b a d i n i

h t t p : / / b l o g. p o rt r a i t s o f s t y l e . c o m

Page 63: Style 201309

63

style n. 9 settembre 2013

3

4

3 MILANO

Cappello nero a falda

larga, pantaloni

lucidi, polo lavorata.

Django d’asfalto.

4 fIreNze

Gonna vita alta,

T-shirt bretone.

Maison de Tokyo.

9 pArIgI

Max cappello, giacca

doppiopetto slim, monili

e peluria ripresa da Johny

Depp. Clone Ranger.

10 LOs ANgeLes

Calze fantasia su denim

e francesine di vitello

spazzolato. Fucsia trot.

5 MILANO

British il blazer, il papillon

e gli occhiali rotondi. Dandy

la spilla con i baff rossi.

Oscar Wilde tascabile.

6 pArIgI

Miniabito optical, occhialoni

in acetato tartarugato.

Psichedelia ben temperata.

7 stOccOLMA

Top alla moda con mini

chiodo, T-shirt con scollo

a «v». Fonzie barbùn.

8 pOrtLANd

Tessuto geometrico,

occhiali senape all’insù

e frangetta disinvolta.

Caramella Barbarella.

7

6

5

9

108

Page 64: Style 201309
Page 65: Style 201309
Page 66: Style 201309
Page 67: Style 201309

67Global parties

style n. 9 settembre 2013

31

4 5

6 7

d i g i a n l u i g i p a r a c c h i n i

2

Ge

tt

y I

ma

Ge

s,

Ge

tt

y I

ma

Ge

s f

or

Ba

um

e &

me

rc

Ier

, G

et

ty

Im

aG

es

fo

r G

uc

cI

1 — 3

Hollywood, Sicilia

Stelle di Hollywood illuminano la notte siciliana. Al TaorminaFilm-Fest, che l’anno venturo compirà 60 anni, il tema è Brividi e risate, oltre che una raffca di premi. Ecco Jeremy Irons, mai visto così descamisado e sorridente, con trofeo e orologio consegnatogli da Beppe Ambrosini, direttore di Baume & Mercier Italia (1). Poi la porcellanata Meg Ryan, pure di ottimo umore, per gli svariati riconoscimenti e la magnum dello sponsor Pommery, graziosamente porta dalla general manager del festival Tiziana Rocca (2). Glo-ria anche per due attori nazionali come Silvia Pietta e Daniele Pecci (3), forse un po’ intimoriti dalla cordialità di cotanti nomi.

4

Violino d’eccellenza

Dopo cinque anni Venezia accoglie Uto Ughi in concerto alla Fenice. Occasione il libro-mostra La

nobiltà del fare (su 23 eccellenze italiane) voluto da Acqua di Parma. Qui la presidente della griffe, Gabriella Scarpa, con l’autore delle foto Giovanni Gastel, in smo-king bianconero alla Fred Astaire.

5

Un Viaggio da Sogno

Nobiltà papalina alla festa per il racconto onirico-errante In

viaggio con Paolina, nel senso di Bonaparte sposata Borghese, alla romana Maison Étoile Louis Vuit-ton. Raggiante l’autrice e parente, Alessandra Borghese, plaudente l’amico tra le sue braccia, ispirato l’attore-lettore Urbano Barberini.

6 — 7

apre il gUardaroba

Mezza Milano passa da Brera dove Gucci inaugura il primo negozio europeo dedicato all’uomo: per di più con una inedita capsule intito-lata Lapo’s Wardrobe. Al cocktail, proseguito a Palazzo Cusani, pre-occupa l’espressione sottolente di Lapo Elkann (in abito solaro tanto apprezzato dal nonno) che imprigiona Frida Giannini, diret-tore creativo (6). Molto rilassate Coco Brandolini D’Adda (adora le strisce) e la blu-avvolta Ginevra Elkann (7), di Lapo rispettiva-mente cugina (non si sa se ancora potenziale cognata) e sorella.

Page 68: Style 201309

global parties—68

style n. 9 settembre 2013

8 — 10

Film sotto la lente

Splendida ossessione il cinema.

Al Museum of the moving image

di New York terza edizione di Per-

sol Magnifcent Obsessions, video-

mostra sui dettagli nei flm di culto

come pretesto per mostrare quanto

artigianali siano gli occhiali dello

storico marchio. Molta gente di

cinema: Waris Ahluwalia (mitico

impiegato cui la polizia ha levato il

turbante in Inside Man) e la costu-

mista italiana Milena Canonero

(8), il tris in scala Marisa Tomei,

Fisher Stevens, Liev Schreiber (9)

ed Emma Roberts (10).

11

Un gioiello di mUsa

Libera da impegni presidenziali,

Carla Bruni può fnalmente ritor-

nare al ruolo di musa. Per l’oc-

casione, di Bulgari, che all’hotel

Potocki di Parigi espone l’ultima

collezione di gioielli a nome Diva,

occhieggiante ai divini anni Cin-

quanta-Sessanta. Carlà è ultra-

addobbata e fera di posare accanto

a Bradley Cooper, attore ameri-

cano e sex symbol in carica.

12

Che design in boUtiqUe

Pure pezzi di Gio Ponti nella nuova

boutique parigina di Fendi in ave-

nue Montaigne. E al party diret-

torio completo: da sinistra, Silvia

Venturini Fendi, il presidente Pie-

tro Beccari, il patron Lvmh Ber-

nard Arnault e Karl Lagerfeld.

13

il giallo dello stivale

Nel cuore di Berlino, Timberland

festeggia i 40 anni dello Yellow

Boot, stivaletto giallo caro anche ai

paninari. Pubblico d’intellettuali

deliziati dall’anima sostenibile

del marchio. Eco-regista della soi-

rée la bionda Sophie Jonnequin,

manager francese del marchio.

14 — 15

Reale CavalleRia

Quando Sua Maestà sforna i sorrisi

più sinceri? In mezzo agli adorati

cavalli, dove se no? Consequen-

ziale che dopo aver assistito, in

ciclamino, con Arnaud M. Bam-

berger (presidente Cartier Uk, 14)

alla fnale della Cartier Queen’s

Cup di polo, non stia nella pelle per

il regale gaudio. In stile da turista

la posa di Sharon Stone (15).

8 9

1211

13

14

15

10

ge

tt

y i

ma

ge

s f

or

bu

lg

ar

i, g

et

ty

im

ag

es

fo

r p

er

so

l

Page 69: Style 201309

69

style n. 9 settembre 2013

17

Un taglio svizzeRo

Da Sciaffusa con puntualità. Iwc

inaugura in piazza di Spagna la

prima boutique italiana. Allegro

strappo del nastrone (al centro) da

parte di Beppe Fiorello, Vittoria

Puccini, Pierfrancesco Favino con

Georges Kern, a.d. di Iwc.

18 — 20

new yoRk sUll’onda

Dopo aver festeggiato con musica

(20) l’approdo della Giraglia (19),

a Saint Tropez si presenta il team

dello Yacht Club Italiano che par-

tecipa al settembrino Invitational

Cup, varato dal prestigioso New

York Yacht Club. Schierati in ban-

china (18, da sinistra) Leonardo

Ferragamo (Nautor’s Swan), Carlo

Croce (Yci) e Gian Riccardo Marini,

a.d. Rolex, sponsor della regata.

16

aUtogRaFi d’aUtoRe

Montblanc, partner della Milane-

siana numero 14, frma i premi a

(da destra) J.M. Coetzee, Andrea

De Carlo, Wole Soyinka con a

seguire Elisabetta Sgarbi, Antonio

Gnoli, Lazzarina Caroli.

21 — 22

da Roma Con CaloRe

Tutte le strade portano a Roma.

Anche quella «cashmirata» di

Colombo, tre generazioni di mor-

bidezza, che in via Borgognona

inaugura otto vetrine fra altrettanti

brindisi (21). La boutique, frutto

della collaborazione fra Roberto

Colombo e Massimiliano Sermo-

neta (22, da sinistra), potrebbe pro-

seguire con altre aperture europee.

23

Passaggio in veloCità

Anche un digital storyteller può

appassionarsi alle frenetiche sf-

late di moda. Come Felice Limo-

sani, autore di un’installazione per

Ferragamo al Louvre, uomo molto

attivo ma che di fronte a un pas-

saggio su Maserati Gran Turismo S

non ha avuto incertezze.

18 21 22

23

16

17

19 20

iwc

, p

ao

la

fr

an

ce

sc

a a

rp

on

e p

er

st

yl

e,

ro

le

x/c

ar

lo

bo

rl

en

gh

i

Page 70: Style 201309
Page 71: Style 201309

style n. 9 settembre 2013

71

Grande successo per la quinta edizione di

Firenze&Fashion, l’appuntamento di Rcs

MediaGroup in piazza della Repubblica a

Firenze durante le giornate di Pitti Uomo.

Titolo di quest’anno Roadmap, in moto tra

moda, stili e passioni, un viaggio fotografco

all’interno di un’installazione temporanea

dedicato agli universi della moto secondo

punti di vista inediti, attraverso un immagi-

nario fatto di icone e miti. Style ha frmato la

photogallery La star, la moto, la libertà, con

immagini di note celebrity a bordo delle loro

moto. Protagoniste della manifestazione le

testate del gruppo Rcs, con diverse inizia-

tive: tra queste anche Conversazioni con…,

momenti in cui direttori e giornalisti hanno

incontrato protagonisti delle tendenze moda.

Come nel caso di Alessandro Calascibetta,

fashion director di Style, che ha guidato un

dibattito tra il fotografo Toni Thorimbert e

Michele Malenotti, board member e mar-

keting & business expansion director di

Matchless. Per l’occasione il marchio di abbi-

gliamento, main partner dell’evento, ha pre-

sentato la Spring Summer Collection 2014, dal

titolo Discover the myth: Innovators, Riders,

Winners, Rebels, True men.

stile ed eleganza on the road

eventi di style

Tre giorni di fashion e mondanità in uno sce-

nario da sogno. La terza edizione di 24 hours

of Elegance, kermesse internazionale di

alto livello dedicato al lusso, di cui Style è

mediapartner, ha avuto come palcoscenico

il mare della Repubblica del Montenegro e le

insenature delle Bocche di Cattaro, uno dei

fordi più meridionali d’Europa, incorniciato

dalle antiche città fortifcate della Repub-

blica Veneta a partire dalla metà del 1400.

L’imprenditore e organizzatore dell’evento

Aleksandar Djordjevic ha presentato, sulle

terrazze dell’Avala Resort & Villas a Budva e

di Porto Montenegro a Tivat, i cronograf della

Masterpiece Collection di Tag Heuer, il nuovo

televisore Samsung S9 Ultra Hd da 85 pollici,

oltre a una selezione di scarpe Ducal e di abiti

Sciamat, la sartoria fondata da Valentino Ricci

nel 2002. A impreziosire la manifestazione

calici di champagne Moët & Chandon. Evento

nell’evento, è stata organizzata una photo ses-

sion per immortalare le auto storiche del club

forentino Allegri del Volante, fondato nel

1949: presenti anche auto d’epoca come una

Jaguar D-Type del 1957, una Maserati 200 Si

del 1956 e una Ferrari 250 Gt Tr Fantuzzi del

1959. Noblesse oblige.

eccellenza in piazza

Il direttore di Io donna Diamante d’Alessio con

Raimondo Zanaboni, direttore generale Rcs

pubblicità (6). Il fotografo Toni Thorimbert (7),

il fashion director di Style Alessandro Calascibetta

con Michele Malenotti (a sinistra nella foto), board

member, marketing e business expansion director

di Matchless (8). Quest’ultimo, da destra a sinistra,

con Manuele Malenotti, pr & communication

director di Matchless, e con alcuni modelli (9).

L’installazione di Rcs MediaGroup (10).

qualità vista mare

La top model Jelena Kovacic insieme

con un ospite della serata (3). Due

giovani invitate (4). Sulla terrazza

panoramica dell’Avala Resort

& Villas a Budva, in Montenegro (5).

a est c’è alta moda

Al centro l’imprenditore Aleksandar Djordjevic,

tra Oliver Corlette e Matt Morley, rispettivamente

managing director e marketing manager di Porto

Montenegro (1). Una collezione Sciamat (2).

1

2

3 4 5

6

9

8

7

10

il lusso è in primo piano

Page 72: Style 201309

www.richardmille.com

© R

en

au

d C

orl

ou

er

CALIBER RM 016worn by Baptiste Giabiconi

MECHANICAL CUFFLINKSpatented push button closing mechanism38 components per cuffink

A R A C I N G M A C H I N E O N T H E W R I S T

Page 73: Style 201309

style n. 9 settembre 2013

73

d i b e n m a c h e l l

A 27 anni ha fatto il colpaccio. Yahoo! gli ha staccato un assegno da 1,1 miliardi di dollari per la sua creatura, Tumblr, la piattaforma

attraverso cui 130 milioni di utenti hanno messo online il proprio blog. Ha cominciato a lavorare a 11 e a 20 ha lanciato la sua idea: subito

imprenditore senza avere neppure fnito il liceo. Moto, fdanzatina della porta accanto, cane e un nuovo loft al Village di New York. Niente follie:

la prossima sfda sarà uscire dal guscio del nerd

d av i d k a r p

IN copertINa

Page 74: Style 201309

style n. 9 settembre 2013

in copertina—74

È un po’ come la storia di Davide e Golia, col fnale ribaltato: Golia si compra Davide e lo circonda di arcigne pierre newyorchesi che tengono basso il suo proflo, e intanto lo mette a frutto come un buon investimento. Perché Golia sa che ha bisogno dell’astu-zia di Davide, dei suoi agganci sociali, della sua giovane età e della sua mente fessibile. Golia sarebbe Yahoo!: il colosso di inter-net (11 mila 500 dipendenti, fatturato 2012 vicino ai cinque miliardi di dollari) passato da «portale» (già la parola ha ormai un’eco di nostalgia) d’accesso nonché guida facilitata al web ai tempi del boom (fne anni Novanta, quando Google era ancora solo l’idea per un algoritmo di ricerca), poi diventato una grande corporation dei nuovi media, un po’ appannata e stanca. Davide è David Karp, un ragazzo di 27 anni che non ha mai fnito la scuola, a 11 anni già lavorava e a 20 ha inven-tato l’idea che ha cambiato la vita a lui e a oltre 130 milioni di utenti nel mondo: Tum-blr, la piattaforma di riferimento per il mondo dei microblog (o tumblelog); modo di defnire un diario online in cui si buttano dentro cita-zioni, immagini, musiche e grafche, rapida-mente, senza troppe parole. Vista la facilità d’uso mai vista prima, e perfettamente ade-guata all’epoca delle piattaforme mobile e dei social network onnipresenti, Tumblr è diventato così una grande comunità virtuale. Ma anche l’oggetto del desiderio per Yahoo!, all’arrembaggio con la nuova ceo Marissa Mayer, dinamicissima 38enne bionda cre-sciuta alla corte di Google, che vedendo il successo e le ramifcazioni dell’invenzione di Karp presso gli internauti dell’ultima generazione ha messo mano al borsellino e scucito quegli 1,1 miliardi di dollari che, lo scorso maggio, hanno portato nelle tasche del giovane newyorchese (al netto delle tasse e della divisione con i suoi investitori) un gruz-zoletto di 200 milioni di dollari. Con quelli come Karp hai sempre l’impressione che sia un po’ pedante e noioso dare importanza alla somma. I suoi lussi sono un trasloco da Wil-liamsburg (Brooklyn) al più chic West Village di Manhattan e qualche sfzio come il sidecar per portare a spasso la fdanzata Rachel e il cane Clark (oltre a una Vespa e una Honda). Ma insomma, a incontrarlo la sensazione è sempre che i soldi siano una delle cose meno interessanti del suo strano mondo.

Mr. Karp, non le gira un po’ la testa a

essere entrato nel rarefatto Olimpo dei

Web-made men? Beh ci sono momenti in cui ti dici, mio Dio, tutto ciò è strabiliante e non me ne rendo neanche conto.

«i miei mi hanno tolto

presto da scuola:

da autodidatta sono

andato fortissimo»

te

st

o:

be

n m

ac

he

ll

/ t

he

tim

es

/ n

ew

s s

yn

dic

at

ion

. f

ot

o:

el

iza

be

th

lip

pm

an

/ c

on

to

ur

/ G

et

ty

im

aG

es

, a

p

La sede newyorkese di Tumblr: i dipendenti

sono 186. Mentre attraverso le iscrizioni al sito

sono attivi 129 milioni 700 mila blogger. Molto

forti le comunità dedicate a moda e design.

Considera il fondatore di Facebook

un acerrimo rivale, quello che è arri-

vato prima di lei, un idolo o un semplice

conoscente? Ho sentito Mark Zuckerberg al telefono (prima della vendita di Tumblr, ndr) e mi ha dato un supporto incredibile, e dritte preziose. Penso sia dovuto al fatto che entrambi abbiamo percorso un simile sen-tiero emotivo, molto ondulato: quando metti in piedi una cosa così in un attimo sei al set-timo cielo, e ti senti molto più intelligente di chiunque altro, e quello dopo all’inferno, con l’impressione di essere spacciato e avere sprecato chissà che opportunità.

Prima di cedere alle lusinghe di Yahoo!

aveva anche investitori e corteggiatori di

ogni genere. Uno su tutti: Richard Bran-

son, lo stravagante miliardario inglese

Page 75: Style 201309

style n. 9 settembre 2013

75

del gruppo Virgin. Come è

andato l’incontro? Mi aveva mandato una mail interlocuto-ria invitandomi a visitare la sua isola privata, Necker Island, se mai mi fossi trovato dalle parti delle Isole Vergini Britanniche. E poco dopo io, che effettivamente dovevo passare da quelle parti, l’ho preso in parola e ho inviato una timida e-mail al suo assi-stente, spiegando che ero in zona con alcuni amici e che ci avrebbe fatto piacere fare un salto in spiaggia. È fnita che il giorno dopo Richard Branson è rima-sto con noi per sei ore, mostran-doci tutta la sua proprietà e par-lando di affari. Al termine della giornata, ha sfdato i suoi ospiti – eravamo tre coppie di ragazze e ragazzi – a una gara di gommoni. Al momento di scegliere l’equi-paggio, ha tagliato corto: «Bene,

«quando gli

altri 19enni

andavano al bar

a sbronzarsi ero

in giappone.

parlavo solo

con i computer»

Dopo l’acquisto da parte di Yahoo!

Karp (che ha tenuto la carica

di ceo di Tumblr) ha diffuso

via web un messaggio di gioia

che terminava con l’assai

colorita espressione «fuck yeah».

tutte le ragazze con me!». Ed è partito! Non siamo più riusciti a raggiungerlo. Ricorderò sempre l’immagine di Richard Branson allontanarsi con le nostre ragazze (sospira, ndr). È stato diabolico.

Anche prima di frequen-

tare miliardari, Karp non se

la passava male. Cresciuto

nell’agiata Upper West Side di

Manhattan. Madre insegnante

di scienze, suo padre un pro-

duttore di pubblicità e musiche

per la televisione. Come ha vis-

suto l’infanzia? Ero un bambino molto introspettivo. Evitavo il più possibile la compagnia dei coetanei. Preferivo stare solo con i miei hardware e software.

Un genietto precoce del

computer. La mia idea di para-diso era di svignarmela da una

Page 76: Style 201309

style n. 9 settembre 2013

in copertina—76

Ho pensato che fosse incredibile da parte

loro: avevano capito che non avrei sprecato

tempo inutile. Immagino si possa affermare

che ero piuttosto ambizioso.

A 17 anni, dicono gli annali, non solo

aveva fondato la sua prima agenzia di con-

sulenza web, Davidville, ma chissà come

(visti i suoi massacranti orari di lavoro e

la sua strisciante sociopatia) aveva perfno

una ragazza. Mi ero dotato di un tesserino

falso per un club da liceali frequentato da un

mio amico. A volte ci bazzicavo, e ci provavo

con qualsiasi ragazza che incontrassi. E una

di queste era una adorabile studentessa…

...Che due anni dopo la mollerà senza

troppe cerimonie. A quel punto lei si tra-

sferisce temporaneamente a Tokyo. Il suo

«son contento di aver iniziato

molto presto a lavorare,

evitando quei perfetti idioti

dei miei compagni di scuola»

festa di compleanno e giocare ai videoga-

mes, o di bigiare le lezioni a scuola per stare

in laboratorio con le macchine. A 11 anni ero

già come il bambino che ascolta Jimi Hendrix

e vuole mettersi a suonare da solo la chitarra:

imparai tutto sui computer.

Si integrava meglio con le macchine

che con gli altri bambini. Per me è stato fon-

damentale passare il maggior tempo possi-

bile in compagnia di adulti che avevano l’aria

di essere organizzati e non erano dei perfetti

idioti come i 14enni con cui andavo a scuola.

A 15 anni, terminata la scuola dell’ob-

bligo, i suoi genitori le permisero di con-

tinuare in autonomia la sua istruzione. Sì.

Già ero abbastanza avanti con i computer e

guadagnavo un po’ di soldi facendo siti web.

Con la nuova «padrona» Marissa

Mayer, 38 anni, ceo di Yahoo!,

lo scorso maggio a New York.

modo di smaltire la delusione? Occupan-

domi di intelligenza artifciale e tecnologie.

Gli altri 19enni andavano al college a sbron-

zarsi. Io stavo in Giappone a bere litri e litri

di tè verde senza essere davvero in grado di

comunicare con nessuno.

Come ne è uscito, a parte un fuente

giapponese base? Ho imparato qualche

rudimento tecnico in più e moltissimo su di

me. Sono tornato a New York e ho avviato

l’impresa che poi sarebbe diventata Tumblr.

Cavalcando al momento giusto, e

con l’idea giusta, la nascente ondata dei

microblog e dei social network. Dietro le

quinte, in sala macchine per così dire, senza

metterci il nome né la faccia. Avevo un

account su MySpace per il mio cane, ma non

per me. Volevo fare la cosa giusta.

Alla fne ha creato uno strumento che

permette di esprimersi a milioni di gio-

vani modaioli malati di immagine, di web

e di scambi sociali. In altre parole: più

che fare di business lei ha fltrato i biso-

gni di una generazione. Istintivamente.

Come quando vuoi mostrare agli altri qual-

cosa che hai dentro, una canzone fantastica

o una storia. Molti dicono che ero «bravo con

internet» e «sapevo quel che i ragazzi vole-

vano», ma non è proprio così: ho semplice-

mente creato qualcosa che volevo per me.

(ha collaborato pier andrea canei)

v i ta d i t u m b l r , d a z e r o a l p r i m o m i l i a r d o

2010

35.000.000 $

Taglia il Traguardo

dei sei milioni di uTenTi, e del

miliardo di posT. enTrano

a bordo alTri invesTiTori, alTri round

di finanziamenTo per complessivi

35 milioni di dollari

permeTTono di sosTenere l’espansione.

passa da 12 a 30 dipendenTi.

2007

750.000 $

david Karp lancia Tumblr,

piaTTaforma che permeTTe a chiunque di

Tenere un blog. non faTTura un

soldo, ma subiTo fa parlare di sé per la faciliTà

d’uso. a 21 anni, Karp cede il 25 per cenTo delle quoTe sociali, e si assicura

un round d’invesTimenTi:

750 mila dollari.

2013

1.100.000.000 $

acquisTo (cash) di Tumblr

da parTe di Yahoo!, a maggio;

la compagnia spende circa

un quinTo del proprio valore

di mercaTo. il fondo

d’invesTimenTi union square

venTures, che dal 2007 ha invesTiTo

13 milioni, guadagna olTre il 1.300 per cenTo.

2011

800.000.000 $

Tra espansione inTernazionale e avanzamenTi

Tecnologici, enTra Tra i primi 25 siTi inTerneT.

ospiTa ormai 27 milioni

di blog. il Wall sTreeT

Journal lo valuTa inTorno

a 800 milioni di dollari.

alTri 85 milioni di dollari

d’invesTimenTi.

2008

4.500.000 $

in pieno boom di cresciTa

per visiTaTori unici, raccoglie

4,5 milioni d’invesTimenTi

da parTe di vari invesTiTori. inTroduce

funzioni e grafiche

a pagamenTo, inizia

TimidamenTe a faTTurare

(arriverà a 12 milioni di dollari) . a

p

Page 77: Style 201309
Page 78: Style 201309

Fuori moda dal 1865.

Finest fabrics made in Italy

Scegli e acquista su store.reda.it il tessuto per il tuo abito su misura.

Page 79: Style 201309

79

teenager imprenditori

i d e e m i l i o n a r i e

robert pera — instancabile miliardario del wireless

eleonora ricca — per ogni progetto, un prototipo 3d

david schottenstein — idea: sartoriale low-cost

farrah gray — milionario e speaker motivazionale

davide erba — rivale di google maps made in brianza

d i l u l u b e r t o n , m a r i a t e r e s a c o m e t t o , b a r b a r a m i l l u c c i

f o t o d i s t e f a n o g i l e r a e c l a y m c l a c h l a n p e r s t y l e

C’è chi, nato povero, è diventato ricchissimo a 14 anni, e chi, per farsi un regalo, ha comprato per 350 milioni di dollari

una squadra di basket. Nessuno ha vinto alla lotteria. Sono giovani e giovanissimi italiani e statunitensi, che hanno

lavorato duramente, inseguendo un sogno e credendo in un progetto. Niente raccomandazioni, casomai rischi

e licenziamenti. A Style raccontano come ce l’hanno fatta. E intanto lo insegnano ad altri

79

style n. 9 settembre 2013

Page 80: Style 201309

style n. 9 settembre 2013

in copertina—80

r o b e r t p e r a

Californiano, pioniere delle reti wireless, a metà strada tra Steve Jobs e Mark Zuckerberg

Robert Pera, che di sfde se ne intende. Trentacin-

que anni, californiano, 1,5 miliardi di dollari di

capitale, Pera ha avuto una carriera fulminante.

Ex ingegnere alla Apple, nel 2005 si mette in pro-

prio, e con una startup da 30 mila dollari (23 mila

euro) fonda Ubiquiti Networks, società specializ-

zata nella diffusione dei servizi wireless in partico-

lare nei Paesi in via di sviluppo. Nel 2011 Ubiquiti

viene quotata in borsa, e Pera entra nel circolo dei

giovani miliardari della Silicon Valley, degno erede

di Mark Zuckerberg (Facebook) e Chad Hurley

(YouTube). Come regalo personale, nell’ottobre

scorso ha acquistato per 350 milioni di dollari,

circa 265 in euro, la quota di maggioranza della

franchigia Nba dei Memphis Grizzlies. Il basket è

il solo svago di quest’uomo di ferro, che vuole por-

tare la sua Ubiquiti ai livelli di Cysco Systems: «Al

successo ci arrivi identifcando le opportunità, per

poi incanalare le tue energie e i tuoi sforzi nella

direzione giusta».

La storia della sua carriera è molto intrigante.

Cosa l’ha spinta a rischiare tutto a soli 27 anni

mettendosi in proprio e fondando Ubiquiti? Alla

Apple ero solo un ingegnere e non avevo molto

controllo sul processo creativo. Ho sempre avuto

tante idee innovative, e sono sempre stato compe-

titivo. Diventare un imprenditore è stato un pro-

cesso naturale, era parte del mio dna.

Oltre che una laurea in ingegneria all’Univer-

sità di San Diego, lei ha studiato giapponese…

Vero. Ho sempre amato i videogame, e la maggior

parte sono prodotti in Giappone, soprattutto da

Nintendo. Così, quando mi sono iscritto al col-

lege, ho deciso anche di iscrivermi a un corso di

quella lingua, per capire meglio i giochi.

Lei è nel mezzo fra la generazione di Steve Jobs

alamy

Page 81: Style 201309

style n. 9 settembre 2013

81

e quella di Zuckerberg: a chi si sente più vicino?

A Steve Jobs, senza dubbio. Aveva un gusto molto raffnato. L’ho sempre ammirato per com’è riu-scito a combinare il design alla tecnologia più avanzata, creando prodotti user friendly. Era anche bravissimo a mettere insieme team di per-sone dal talento eccezionale. Un visionario, in grado di capire il futuro della tecnologia prima di chiunque altro. Steve aveva tre qualità fondamen-tali per cambiare il mondo: senso del design, tec-nologia e visione.

L’ha mai conosciuto di persona? Purtroppo no. Ma lo vedevo spesso camminare nel suo uffcio, quando lavoravo alla Apple.

Anche lei è stato in grado di guardare in avanti.

Con che intenzioni ha dato vita a Ubiquiti? In un mondo di miliardi di persone, l’idea era quella di portare il massimo accesso a internet nei Paesi emergenti, per permettere loro di espandere la propria economia. Il nostro è un sistema sofsti-cato che comprende antenne, software, apparec-chi radio e molta ingegneria.

Come si vede fra dieci anni? A lavorare. Questo per me è solo l’inizio. La mia carriera è tutto, e credo di non avere ancora raggiunto parecchi dei miei obiettivi. L’unica cosa che m’interessa è cre-are nuove tecnologie per migliorare il mondo.

Chi sono i suoi idoli, oltre a Steve Jobs? Il geniale imprenditore Howard Hughes e l’idolo del basket Michael Jordan.

E come investe il suo denaro un giovane miliar-

dario? Pensa di darsi alla benefcenza come Bill

Gates, oppure entrare in politica come Michael

Bloomberg? La benefcenza la facciamo per via indiretta, perché a Ubiquiti abbiamo una base flantropica che supporta il nostro modello di business. Abbiamo donato molti apparecchi a scuole, fondazioni e organizzazioni no proft, e portato tecnologie innovative e avanzate in Paesi emergenti, il che ha permesso a giovani e piccoli imprenditori di dar vita ai propri business.

Ma perché ha comprato una squadra di basket, i

Memphis Grizzlies? Perché credo che mettere dei soldi nell’Nba (National Basket Association, ndr) sia un investimento azzeccato.

La passione non c’entra? Sin da piccolo sono un fan della pallacanestro. E ho sempre tifato per i Golden State Warriors che sono la squadra di San Francisco e della Bay Area, dove sono cresciuto.

Non le piacciono altri sport, come il baseball o il

football? Sì, ma per me la pallacanestro resta l’u-nico interesse sportivo, tutto il resto viene dopo.

Che ne pensa dei giocatori di basket italiani del-

l’Nba: Marco Belinelli, Andrea Bargnani, Danilo

Gallinari e il nuovo arrivato Luigi Datome? Mi piace molto Gallinari, credo sia il migliore, e ho anche seguito la carriera di Belinelli, sin da quando arrivò ai Golden State Warriors.

I Memphis Grizzlies hanno disputato una

grande stagione arrivando fno alla fnale della

Western Conference. Quali sono le prospettive a

breve e i progetti a medio-lungo termine? È diff-cile da dire, ma il nostro obiettivo è quello di arri-vare alla vittoria nel minor tempo possibile.

Mark Cuban ha impiegato una decina d’anni

per vincere il titolo con i suoi Dallas Mavericks,

lei quanto pensa di metterci? Non voglio pren-dermi questa responsabilità, ma diciamo che non ho molta pazienza, quindi prima è meglio è.

Quali sono le sue passioni? Sono una persona molto semplice. Penso solo alla mia carriera.

Lavora e basta? Non vedo il mio come un lavoro ma come una passione che non mi stanca mai. Ho bisogno di sfde, e se non c’è stress, mi annoio. Quel che m’interessa è continuare ad accapar-rarmi giovani ingegneri di talento, per disegnare e

sviluppare nuovi prodotti e tecnologie.

Sì ma ogni tanto le capiterà di voler staccare la

spina e prendersi una bella vacanza… Ho pro-vato a prendermi delle pause ma dopo due giorni a far niente mi annoio. Non c’è nulla da fare, mi manca alla follia il lavoro.

Non si concede nessuno sfzio? Solo nella moda. Nel mio guardaroba ci sono quattro brand: i com-pleti me li faccio fare su misura da Brioni, per il casual scelgo Ermenegildo Zegna, lo sportswear Nike Jordan e Porsche Design. E poi ho due oro-logi Breitling. I miei sfzi fniscono qui.

Immagino lei ami le auto… No, non proprio. Ho solo una macchina, un’Audi, ed è in leasing.

Giovane, bello, milionario e scapolo. Un buon

partito, sicuramente fra i più desiderati d’A-

merica. Si vede in un futuro prossimo con fgli

e famiglia? Il matrimonio non aiuta l’ambizione. Se vuoi avere successo ed essere competitivo non puoi avere nessuna distrazione. Per i prossimi dieci anni, il mio obiettivo è la mia carriera e non ho alcun progetto di sposarmi o fare fgli. (l.b.)

« il mio motto? come l’ incredib ile hulk: maggiori le avversità, maggiore la forza»

fo

to

: c

la

y m

cl

ac

hl

an

/no

vu

s s

el

ec

t

Page 82: Style 201309

style n. 9 settembre 2013

in copertina—82

e l e o n o r a r i c c a

Riceve fle sul computer, stampa prototipi 3D: «Tutto si può fare, nella mia Fabbrichetta»

«Make things, not slides». Ovvero, non lasciare

le tue idee sullo schermo di un pc, ma rendile

concrete. Con questo mantra, nasce l’avventura

imprenditoriale e creativa di Eleonora Ricca,

designer ligure di 30 anni, caschetto corvino

molto seventy, e del compagno, e oggi anche

socio, Marco Bocola. Realizzano tagli laser e

stampe in 3D, da un semplice disegno digitale.

Basta caricare sul sito www.vectorealism.com il

fle che si vuole realizzare per veder fuoriuscire

oggetti solidi e tridimensionali: portabottiglie,

gioielli, anelli, ventagli, lampade, orologi in car-

tone. Si chiama «digital fabrication».

Tutto un quiz. «Azzeccavo sempre le risposte in

tv. Così un giorno Marco m’iscrive per scherzo,

a mia insaputa, al programma L’Eredità di Carlo

Conti. Vinco 50 mila euro, che investiamo subito

nell’impresa. Realizziamo forme e prototipi di

tutti i tipi. Chiunque può materializzare forme,

dal designer navigato al semplice “maker” appas-

sionato. Scegliendo tra una varietà di materiali

(legno, plexiglas, tessuti, nylon, ceramica), e

visualizzando il preventivo in tempo reale. Pezzi

unici o intere collezioni, che vengono vendute

online. A volte quello che progettiamo non sap-

piamo cosa sia, forse sono brevetti top secret».

Digital Fabbrichetta. Così si chiama la realtà da

lei fondata alle porte di Milano. «Non siamo stati

fnanziati da alcun incubatore. Quelli sono inte-

ressati a scovare realtà digitali come Facebook,

non tanto i prodotti hardware. Ma ricevere il pre-

mio per l’innovazione tecnologica dal presidente

della Repubblica Giorgio Napolitano è stato emo-

zionante. Anche per me, pesce fuor d’acqua».

Passioni. «La musica punk ed elettronica. Mi

sono dilettata in passato con i sintetizzatori.

Adoro la sperimentazione; vorrei dar forma tridi-

mensionale anche alle note musicali». (ba.mi.)

fo

to

: s

te

fa

no

gil

er

a

Page 83: Style 201309

style n. 9 settembre 2013

83

d av i d s c h o t t e n s t e i n

Dal «su misura low-cost» al servizio per controllare le parcelle degli avvocati

Ventinovenne ebreo ortodosso, sposato e padre di

tre bambini. Mentre studiava a Venezia era rima-

sto colpito dallo stile italiano e, tornato negli Usa,

a 21 anni ha fondato Astor & Black, un marchio di

abiti su misura a prezzi abbordabili. Con un fattu-

rato che, nel 2010, ha superato i 15 milioni di euro.

Enfant prodige. Ha iniziato a otto anni vendendo

caramelle per strada e a 12 è passato ai sigari,

osservando quanti ne fumavano i clienti di suo

padre. Poi si è dedicato al trading di azioni di

società farmaceutiche e di servizi online e a 21

anni ha fondato la prima vera azienda, Astor &

Black. «All’inizio la gente non mi prendeva sul

serio perché ero troppo giovane» ha raccontato a

(614) Magazine. «Ma quando hai molta fducia in

te stesso e passione, la gente riconosce in fretta

che hai talento e ti dà una chance».

Mai farsi scoraggiare da un no. Come ha raccon-

tato al mensile Inc., che l’ha nominato uno dei 30

più promettenti imprenditori under 30 anni: «Un

mio potenziale cliente mi aveva detto di lasciarlo

in pace, ma quando l’ho incontrato di nuovo a

un evento ho ripetuto la mia offerta e alla fne

ne sono diventato uno dei maggiori fornitori».

Mai dormire sugli allori. Dopo sette anni di

lavoro con Astor & Black, ha venduto la maggio-

ranza delle sue azioni, si è spostato a Miami e lo

scorso marzo si è lanciato in nuove avventure:

dalla Swiss Stays (un po’ come la Rolls Royce

delle stecchette per i colli di camicia) alla startup

Viewabill, servizio che permette di controllare le

ore di prestazioni fatturate dagli studi legali, evi-

tando le sorprese fnali di parcelle stratosferiche.

Quest’ultimo conta già dieci mila utenti, 100 studi

legali aderenti e l’appoggio del principe del foro

Usa, Alan Dershowitz, difensore di celebrities

come O.J. Simpson e Mike Tyson. (m.t.c.)

co

ur

te

sy

sw

is

s s

ta

ys

Page 84: Style 201309

style n. 9 settembre 2013

in copertina—84

F a r r a h G r ay

Dalla povertà di Chicago a Wall Street, a 28 anni insegna ai giovani come si diventa milionari

Nato e cresciuto nel South Side di Chicago, quar-tiere dall’alto tasso di violenza e povertà, è diven-tato milionario (con prodotti cosmetici bio) a 14 anni. È autore di tre libri – Reallionaire, Get real,

get rich e The truth shall make you rich – e un ora-tore da oltre dieci mila euro a discorso.

«Niente ti può fermare». È il suo motto fn da quando, più piccolo di cinque fgli di una ragazza madre, a sei anni iniziò a raccogliere dai vicini bottiglie semivuote di creme per il corpo da rici-clare porta a porta. A otto anni fondò l’Urban Nei-ghborhood Economic Enterprise Club, con cui rac-

coglieva fondi vendendo limonata. Arrivato a dieci mila euro, aprì un uffcio a Wall Street. Ha lanciato una serie di attività rivolte ai giovani, fra cui l’a-zienda alimentare Farr-Out Foods, che ha venduto per un milione di dollari (circa 750 mila euro).

L’importanza di avere un mentore. «Il primo consiglio che mi ha dato il mio consulente per la carriera, Roi Tauer, è stato di farmi un esame di coscienza e chiedermi: “Chi è Farrah? Quali sono i suoi punti di forza e le sue debolezze? Quanto forti sono la sua mente, il suo corpo e il suo spi-rito? Sa combattere?”» ha raccontato nel suo libro

Reallionaire. «Per combattere non intendeva fare a pugni, ma sconfggere qualsiasi ostacolo interno che ti impedisce di raggiungere i tuoi sogni».

Give back, ripagare la comunità. I suoi onorari da speaker e i proventi dei libri vanno alla fondazione Farrah Gray, che promuove programmi di impren-ditoria nelle scuole dei quartieri poveri di tutte le città americane. «È la mia auto-imposta tassa a favore dei giovani» spiega. Per la sua capacità di ispirare altri ragazzi nati svantaggiati come lui, è stato invitato alla Casa Bianca da tre presidenti: Bill Clinton, George W. Bush e Barack Obama. (m.t.c.)

co

ur

te

sy

co

mp

an

y

Page 85: Style 201309

style n. 9 settembre 2013

85

fo

to

: s

te

fa

no

gil

er

a

d av i d e e r b a

Un brianzolo sfda Google e mappa la Cina. Con una startup da 40 milioni di euro

Il suo mito imprenditoriale resta Silvio Berlu-

sconi, ma il Paese dove ha sfondato con la sua

startup è la Cina. Brianzolo, 32enne, tifoso del

Milan e presidente della squadra di calcio fem-

minile Fiammamonza, Davide Erba tre anni fa ha

creato Stonex, società specializzata in progetta-

zione di strumenti di rivelazione Gps ad alta pre-

cisione. Per il governo cinese, sta effettuando una

mappatura tridimensionale delle città asiatiche.

Cina digitale in 3D. «Sarà una sorta di Google

Earth o Street View, ma molto più preciso e con

punti georeferenziati. L’acquisizione dei dati

avviene con scanner laser che, posizionati in

strada, ruotano a 360 gradi; quindi il software

elabora i dati, ricreando l’immagine panoramica.

Così creeremo un database a disposizione di tutti:

enti, aziende minerarie, catasto».

Le passioni. «Ho iniziato a lavorare a 23 anni. Per

otto ho fatto avanti e indietro dalla Cina come con-

sulente, poi ho deciso di mettermi in proprio. Parlo

bene il cantonese, capisco il mandarino e ho sem-

pre sognato di avere un’azienda mia, proprio come

questa. Per un imprenditore è importante che le

sue attività rimangano vive nel tempo. Silvio Ber-

lusconi, in un Paese dove le imprese muoiono o

vengono vendute agli stranieri, ci è riuscito».

La strada per il successo. «Per realizzare i pro-

pri sogni, bisogna avere idee fuori dalle righe e

seguire sempre l’intuito. Con un pizzico di for-

tuna. I capitali, invece, sono poco importanti: se le

banche si trovano davanti idee innovative, non ci

pensano due volte a investire. Ho 250 collabora-

tori nel mondo, e prevedo di fatturare 40 milioni

di euro, il 300 per cento in più rispetto all’anno

scorso. In futuro, forse, potrebbe anche stuzzi-

carci l’idea di sbarcare in borsa». (ba.mi.)

Page 86: Style 201309

ritratti di style—86

style n. 9 settembre 2013

r i t r a t t i d i s t y l e86

Il regista delle grandi emozioni ci riprova. «Con Rush racconto un duello epico, da eroi omerici, come quello tra Niki Lauda e James Hunt in Formula Uno, la perfe-zione contro la follia». Sarà nei cinema il 19 settembre e Howard lo spiega in esclusiva a Style. «C’è ribellione, sesso, amore, dramma, morte. Gli anni Settanta»

ron howard

d i c r i s t i a n a a l l i e v i

Page 87: Style 201309

87

style n. 9 settembre 2013

Page 88: Style 201309

ritratti di style—88

style n. 9 settembre 2013

Ci sono tutti gli ingredienti per fare il colpo. Le donne, la competizione, le corse. Ma anche l’amicizia, le incomprensioni, il dramma. Siamo nel 1976, anno del testa a testa tra due grandissimi della Formula Uno: Niki Lauda, borghese, ambizioso e meticoloso, e James Hunt, il pilota playboy tutto genio e sregolatezza. Una relazione, la loro, che Ron Howard ha studiato per anni (insieme con lo sceneggiatore Peter Morgan) e che racconta in Rush, nelle sale dal 19 set-tembre. Il mondo delle corse – quello vero – è in effervescenza, e tra detrattori e amanti a priori, il flm si preannuncia un successo mondiale, oltre ad assicurare un ritorno d’immagine per la Formula Uno.

Howard ha gli occhi che brillano e, a 59 anni, parla ancora con l’entusiasmo sincero di un adolescente. Il Richie Cunningham di Happy Days, oggi regista vincitore di due Oscar per lo stesso flm, A beautiful mind (e nominato ad altri due per Frost/Nixon - Il

duello nel 2008), in questo flm non sbaglia un colpo. La ricostruzione dell’atmosfera e dei costumi è millimetrica e il livello di adre-nalina s’impenna anche in chi non capisce un’acca di corse, grazie al fascino di Chris

Hemsworth alias «James, James Hunt». A proposito, Pierfrancesco Favino fa un fgu-rone, nei panni di Clay Regazzoni...

Perché ha scelto proprio la Formula

Uno? Era da tanto che non si vedeva sullo schermo, ho pensato che portare il pubblico in questo mondo fosse originale e spettaco-lare. E due personaggi come Hunt e Lauda rendono tutto ancora più interessante.

Perché loro e non Fernando Alonso e

Lewis Hamilton, per citare due contempo-

ranei? È tutta colpa di Peter Morgan, che ha conosciuto Lauda molto da vicino. Quando mi ha fatto leggere la sceneggiatura, l’ho tro-vata irresistibile, e mi ha ricordato quanto quegli anni fossero diversi da oggi.

Che differenze registrò tra vecchio e

nuovo continente ai tempi di Happy Days? Sentivo che in Europa c’era una vibrazione molto libera e cool. Tutti cercavamo la libertà sessuale ma, mentre per gli americani è stata più una forma di ribellione, voi l’avete assa-porata in anticipo trasformandola in un’e-spressione personale, direi artistica.

Cosa intende dire? La gente in Europa si è creata il tipo di vita che voleva vivere. Pensi a Hunt e Lauda: non hanno mai fatto compro-messi con nessuno, nemmeno con le proprie donne. Hanno pagato un prezzo per questo, ma alla fne, nel bene o nel male, sono diven-tati due grandi.

Come viveva Ron Howard negli anni Set-

tanta? Giravo Happy Days, mi ero appena sposato e stavo già diventando regista: il mio primo flm dietro la cinepresa, Attenti a

quella pazza Rolls Royce, è del 1977. Diciamo che ero acceso di ambizione e piuttosto serio, un po’ come Lauda.

Lei? Magari dalla mia faccia non si notava, ma nel cuore e nella testa ero parecchio determinato, cercavo appagamento.

Ricorda qualcosa della F1 dell’epoca? La conoscevo perché c’era una grande corsa a Long Beach, in California, e questo portava molta pubblicità a quel mondo. Ricordo l’in-cidente di Lauda a Nürburgring ma allora non sapevo niente di lui, né di James.

Come racconta Lauda-Brühl nel mono-

logo iniziale, all’epoca i piloti morivano. La tecnologia delle auto era superiore al livello dei circuiti, e lo sport non era ancora organiz-zato abbastanza, o fnanziariamente signifca-tivo, da far adeguare le piste alla situazione. Oggi la Formula Uno è così potente che gli standard di sicurezza sono al top.

Come si è assicurato la veridicità dei fatti

che ha raccontato? Anche se non si può mai essere sicuri al 100 per cento, abbiamo fatto tante ricerche e sentito un’infnità di persone.

«da giovane ero un po’ come lauda:

serio, ambizioso e determinato.

all’epoca cercavamo la libertà

sessuale come forma di ribellione»

Daniel Brühl, 35 anni, nei panni

di Niki Lauda, parla con il regista

Ron Howard, 59, sul set di Rush. in a

pe

rt

ur

a a

lb

um

/co

nt

ra

st

o

Page 89: Style 201309

89

style n. 9 settembre 2013

C h r i s

h e m s w o r t h

GUADAGNi

il suo cachet per una

parte da protagonista

si aggira sui sette

milioni di euro.

Amori

dopo una relazione

con isabel lucas,

ha sposato elsa pataky

nel 2010, con cui

ha avuto una figlia.

sUCCessi

il suo ruolo più

importante È stato

il supereroe thor, nel

film omonimo e in the

avengers (1,2 miliardi

di euro di incassi).

ViZi

la dieta a base di pollo.

PAssioNi

surf, boxe e rugby.

PArole sUe

«da bambino fingevo

di essere un supereroe,

ora È il mio lavoro».

j A m e s

h U N t

GUADAGNi

nel 1974 il suo stipendio

era di 15 mila sterline

(circa 300 mila euro

oggi); nel 1982 bernie

ecclestone gliene

offrì 2,6 milioni

(15 milioni oggi).

Amori

due mogli, suzy miller

e sarah lomax,

e cinque mila amanti.

sUCCessi

dieci gp; campione del

mondo nel 1976.

ViZi

fumo, alcol e droghe.

PAssioNi

le donne. fece l’amore

nei box pochi minuti

prima della gara che

lo incoronò campione

del mondo.

PArole sUe

«al diavolo la sicurezza,

voglio solo correre».

due fuoriclasse. quello vero e la copia

Poi abbiamo dovuto scegliere: con quello che

avevamo sul 1976 avremmo potuto fare una

serie tv lunga cinque anni. Ci siamo focaliz-

zati sul dramma e sull’amore e il rispetto che

Lauda sente per James oggi.

Cos’ha detto Lauda del flm? Gli è piaciuto

ed è rimasto sorpreso da alcune scene, come il

suo ricovero in ospedale. Non aveva mai pen-

sato all’impatto dei suoi gesti sugli altri: era

così focalizzato sul tornare a correre da non

aver capito cosa signifcasse per sua moglie.

Agli spettatori Usa interesserà questa

storia? (Ride, nda). La Formula Uno sta tor-

nando in auge grazie alla tv e ai social media,

che rendono il mondo più piccolo. Ma, nono-

stante io abbia avuto molto successo com-

merciale, non so mai se un flm piacerà: non

avrei creduto che Apollo 13 o A beautiful

mind avrebbero avuto una tale fortuna.

Lei ha deciso di vivere sull’East Coast per

non farsi risucchiare dagli Studios, eppure

non ha mai girato pellicole lontane dagli

standard hollywoodiani. La mia sensibilità

cambia con il tempo e i viaggi, ma qualsiasi

flm faccia, voglio che sia sempre la sensibi-

lità del momento a guidarmi, in modo da non

diventare «intellettuale» e suscitare emozioni.

A proposito di emozioni, ha mai guidato

una Ferrari? Ho preso lezioni sul circuito per

capire come si muovono le auto, e a 50 anni

mia moglie mi ha fatto come regalo una bel-

lissima e potente Bmw: ha detto che era per

la crisi di mezza età.

Meglio un’auto che una donna con la

metà dei suoi anni. Infatti ha aggiunto:

«Non ti mollo a un’altra donna, ma ti regalo

un’auto sexy» (scoppia a ridere, nda). Pochi

anni dopo l’ho venduta, non sono abbastanza

bravo per correre. Oggi guido una Volvo in

Connecticut e una Lexus a Los Angeles.

Qual è la formula del suo successo? Sono

fortunato perché ho gusti vicini a quelli del

pubblico. La mia speranza è di continuare a

cambiare restando capace di fare del buon

intrattenimento, come Akira Kurosawa

o David Lean, diversi per sensibilità ma

entrambi capaci di portarti da qualche parte.

C’è un flm che oggi farebbe diversa-

mente? Sì ma non le dirò quale. Dieci anni fa

ho capito che quando dico alle persone quali

sono le pellicole che mi hanno messo più in

diffcoltà le deludo, perché a volte sono quelle

che hanno amato di più. Meglio stare zitti.

Ora su cosa sta lavorando? Ho appena

girato il mio primo documentario: è sul rap-

per Jay Z ed è stato un ottimo ingresso nel

mondo della musica. E ho già in cantiere il

prossimo flm…

Di cosa tratta? (Tira fuori dalla borsa

uno storyboard pieno di disegni blu, nda). Si

chiama Il cuore del mare e si basa sugli eventi

che hanno ispirato Herman Melville a scri-

vere Moby Dick. Amo far disegnare le scene

più importanti, l’ho fatto anche con Rush per

vedere nei dettagli cosa succede nel motore.

E l’ha reso più emozionante di un Gp

live. Questo è il bello di un flm, puoi concen-

trare tutto e aprire il gas sulle emozioni...Ja

ap

bu

ite

nd

iJk

© r

us

h f

ilm

s l

imit

ed

/ e

go

li

to

ss

el

l f

ilm

an

d a

ct

ion

im

ag

e,

ge

tt

y i

ma

ge

s

Page 90: Style 201309

90

style n. 9 settembre 2013

k o l o s s a l : i l d u e l l o l a u d a - h u n t

«che tempi!»

d i g i a n l u c a t o r t i

Un testimone d’eccezione racconta la realtà in pista. Jack Heuer, l’uo-mo che inventò un nuovo modo di cronometrare, spiega: «Com’era avaro Ferrari». «E quel pilota chiamato lady-killer...»

Ha rivoluzionato la Formula Uno assicuran-

dole credibilità. Prima di lui erano le fdanzate

dei piloti a tenere i tempi, con ovvie ricadute

sull’attendibilità delle misurazioni. Ma nel

1971 convinse Enzo Ferrari ad adottare il suo

sistema di cronometraggio, in grado di stimare

il millesimo di secondo. Jack Heuer, 80enne

presidente ad honorem della casa elevetica

di orologi Tag Heuer, ha vissuto il fascino del

paddock negli anni Settanta.

Come ha approcciato la Formula Uno?

Nel 1968 sponsorizzammo Jo Siffert: fummo

il primo marchio estraneo all’automotive a

siglare un contratto di quel tipo con un pilota.

Poi, nel 1971, un ingegnere che conoscevo,

impiegato in Ferrari, mi riferì che il suo presi-

dente era ossessionato dagli errori nelle misu-

razioni dei tempi nelle gare. Realizzammo

quindi un’apparecchiatura per cronometrare

con precisione. Chiedemmo 35 mila franchi

svizzeri, ma Enzo Ferrari non ci voleva dare

niente. Alla fne trovammo l’accordo: niente

soldi, ma il nostro logo sui bolidi del Cavallino.

Quindi è vero, come si dice, che Ferrari

era tirchio? Oculato, direi: Niki Lauda mi

confdò che nel suo primo periodo in azienda,

invece di ricevere denaro, aveva avuto in pre-

stito un’auto. E doveva pure pagarsi la ben-

zina! (ride, ndr). Il presidente era un uomo

d’affari determinato, ma sapeva divertirsi: una

volta frmato il contratto pranzammo al risto-

rante Cavallino a Maranello. A fne pasto, dopo

qualche bicchiere di Lambrusco, cominciò a

raccontare barzellette sconce e spassosissime.

Com’erano i piloti di allora? Eroi. Consci

di avere «un piede nella tomba» e coraggiosis-

simi. Lauda ad esempio, molto intelligente,

dopo soli 42 giorni dall’incidente che lo sf-

gurò era di nuovo in pista. E Clay Regazzoni,

nonostante l’infortunio che lo inchiodò a una

sedia a rotelle, partecipò a diverse gare di rally.

James Hunt l’ho conosciuto poco: di lui posso

solo confermare la fama di «lady-killer».

Com’era l’atmosfera nel paddock? Cor-

diale, a misura d’uomo. I piloti alloggiavano

in roulotte e a turno le mogli cucinavano spa-

ghetti a bordo pista per tutti.

Jack Heuer in piedi con i piloti Niki Lauda e Clay Regazzoni (1). Jean Campiche, cronometrista Tag Heuer degli anni Settanta (2).

Jack Heuer stringe la mano a Enzo Ferrari. Allo stesso tavolo un giovanissimo Ayrton Senna (3). Il Tag Heuer Carrera

Calibre 1887 Jack Heuer Edition, cronografo automatico celebrativo dei 50 anni della collezione Carrera, ideata da Jack Heuer (4).

1 2 3 4

Ja

ap

Bu

ite

nd

iJk

© R

us

h F

ilm

s l

imit

ed

/ e

go

li

to

ss

el

l F

ilm

an

d a

ct

ion

im

ag

e

Page 91: Style 201309
Page 92: Style 201309

ritratti di style—92

style n. 9 settembre 2013

Page 93: Style 201309

93

style n. 9 settembre 2013

Suo marito Jeff, il 19esimo uomo più ricco del mon-do, che ha appena comprato il Washington Post, ha fatto fortuna con i libri fondando Amazon. Lei ogni mattina si alza alle 4.30 per scrivere roman-zi di successo mentre i quattro fgli dormono. Non ha babysitter, guida un minivan e si fa comprare i vestiti da Jeff. Che vende scontati anche i suoi racconti. «Non è mancanza di rispetto. Così la gente legge di più»

MacKenzie Bezos

d i g i a c o m o f a s o l a

f o t o d i m e l i s s a b a r n e s p e r s t y l e

r i t r a t t i d i s t y l e 93

Page 94: Style 201309

ritratti di style—94

style n. 9 settembre 2013

MacKenzie Bezos,

a destra, con l’attrice

Lara Flynn Boyle

e il marito Jeff,

pioniere dell’e-

commerce che

nel 1995 fondò

Amazon. Sotto,

l’ultimo romanzo

di MacKenzie,

Il tempo imperfetto

degli addii. Nella

pagina a fanco,

la scrittrice

fotografata nei campi

attorno a Palo Alto,

in California, dove

passa qualche mese

d’estate (il resto

dell’anno vive

a Seattle).

MacKenzie Tuttle sognava tanti fgli e un lavoro da scrittrice. MacKenzie Bezos è la moglie del 19esimo uomo più ricco al mondo, quel Jeff che nel 1995 ha cambiato per sem-pre il nostro approccio all’acquisto fondando Amazon.com. Ma i soldi non hanno trasfor-mato la ragazza cresciuta nella Bay Area di San Francisco che desiderava mettere al mondo bambini e libri. MacKenzie, 42 anni, ha quat-tro fgli dagli otto ai 13 anni e ha scritto due romanzi. Pubblicati da piccoli editori, gli stessi che lanciano fulmini e saette contro il colosso Amazon, e apprezzati dalla critica. Il primo, The testing of Luther Albright, fu scelto dal Los

Angeles Times come romanzo dell’anno nel 2006. Il secondo, Traps, pubblicato in Italia da Editrice Nord (Il tempo imperfetto degli addii, 14,90 euro), racconta di quattro donne alle prese con cambiamenti radicali e improvvisi.

La moglie di mr. Amazon potrebbe vivere di rendita per un migliaio di anni (il patrimo-nio di Jeff, secondo Forbes, è di 19,2 miliardi di euro). MacKenzie, all’opposto, si defnisce una «gran lavoratrice» che in passato ha fatto pure la cameriera e la lavapiatti per pagarsi gli studi. Come darle torto? Ogni mattina si alza alle 4.30 per scrivere un paio d’ore prima di portare i fgli a scuola. La sua giornata è divisa fra le sudate carte, fno all’ora di pranzo, e i G

ET

TY

IM

AG

ES

compiti materni nel pomeriggio (i Bezos non hanno mai voluto babysitter a tempo pieno). Per il mestiere che fa ha sempre avuto talento: Toni Morrison, premio Nobel per la letteratura e suo professore a Princeton, l’ha indicata fra le allieve migliori. Se il libro d’esordio, prima di uscire, ha attraversato dieci anni di scrittura e riscrittura, il secondo ne ha richiesti solo due. E ora è già al lavoro sul terzo.

Di che parla? Top secret. All’inizio rac-contavo i miei personaggi a tutti quelli che mi capitavano a tiro. Con Traps, invece, ho pen-sato di tenermi tutto dentro. Così ho scoperto che l’entusiasmo che prima mettevo nello spiegare la storia fniva nel libro, e l’ho termi-nato più velocemente del previsto perché ero troppo ansiosa di parlarne. Quindi...

Lei scrive la mattina presto, quando tutti

dormono. «Funziono» meglio se ho la mente libera. Poi porto i bimbi a scuola e, arrivata in uffcio, faccio un pisolino, così posso ripren-dere da capo. E, quando le distrazioni tor-nano, vado a correre per rinfrescare le idee. È come se la mia giornata iniziasse tre volte.

La scrittura mal si concilia con la confu-

sione, eppure ha voluto una famiglia nume-

rosa. Adoro fare la mamma. Dopo Luther mi sono presa una pausa di cinque anni, in quel momento era più importante stare con i bam-bini. Ecco un’altra cosa che mi piace del mio lavoro: puoi smettere e poi riprendere, arric-chito dalle esperienze vissute nel frattempo.

Quali sono i romanzi che hanno defnito il

suo stile? Uomini e topi di John Steinbeck, Le

ore di Michael Cunningham e Quel che resta

del giorno di Kazuo Ishiguro. Più di recente ho aggiunto La strada di Cormac McCarthy, che mi ha consigliato Jeff, mentre ora sto rileg-gendo Il castello di vetro di Jeannette Walls.

Page 95: Style 201309

95

style n. 9 settembre 2013

Dai libri iniziò l’avventura di Amazon, negli anni Novanta, e oggi suo marito è l’e-ditore più famoso del mondo. È sempre stato un lettore vorace, da piccolo passava le estati sfogliando i volumi della biblioteca del paese. Durante i primi appuntamenti discutevamo solo di libri: in un certo senso, è questa pas-sione in comune che ci ha fatto innamorare.

A casa parlate mai di lavoro? Lui è un bra-vissimo editor e appena ho fnito Traps si è preso una giornata libera per leggerlo. Poi l’ho tempestato di domande: dove hai riso? Dove hai pianto? C’è qualcosa che non hai capito?

Lei mette bocca nel business di suo marito? Quando gli passa per la testa un’idea gli dico che ne penso. E in genere mi ascolta.

Su Amazon il suo romanzo d’esordio costa sei dollari (4,50 euro). Non è un po’ poco, considerando che le ci sono voluti dieci anni per scriverlo? Di solito non guardo la cosa da questo punto di vista…

Ma non pensa che Amazon «uccida» gli scrittori e le librerie abbassando troppo i prezzi? Credo il contrario, che sia fantastico per chi scrive e per chi legge. Mai come in questo momento si parla di libri.

Suo marito l’ha defnita così: «Piena di risorse, brillante, intelligente, eccitante». Mi pare che avesse detto anche dolce (ride, nda)… È un ritratto lusinghiero, io mi vedo più come una persona introspettiva e responsabile.

Descriva lei mr. Amazon. Brillante, diver-tente, gentile, pieno di inventiva e di risorse.

L’uomo perfetto! Però, prima di cono-scerla, era un «dater» compulsivo. O mio Dio no, non è certo un latin lover... In quel periodo si stava impegnando molto per tro-vare la persona giusta: più appuntamenti, per Jeff, signifcavano più probabilità di suc-cesso. Io e lui però ci siamo incontrati sul lavoro, non grazie a un incontro al buio.

È vero che lei possiede una sola borsa? Ne ho una preferita che uso praticamente tutti i giorni... Siccome non amo fare shop-ping, è Jeff che compra la maggior parte dei miei vestiti. Ha un gusto fantastico.

Che macchina guida? Un minivan Honda. Con quattro fgli, è la soluzione migliore.

«uso sempre

la stessa

borsa,

non amo

lo shopping.

Vacanze?

lago di como

e roma»

E le prossime vacanze? Andiamo a tro-vare i miei genitori in Florida. L’ultimo viag-gio invece è stato in Italia, sul lago di Como. E il più bello in assoluto, a Roma.

Insomma: nonostante il conto in banca a nove zeri, la famiglia Bezos conduce una vita piuttosto normale... Con Jeff passiamo il nostro tempo a parlare dei bambini, a seguirli nei saggi scolastici e nelle partite di calcio. Come la maggior parte dei genitori.

Però, a differenza degli altri padri, suo marito può comprarsi tutto quel che vuole. Quanto si sente fortunata? Molto, ma non per i soldi. A settembre festeggio 20 anni di matrimonio e i nostri fgli sono sani. In più, posso dedicarmi alla scrittura. Come potrei non essere felice?

Page 96: Style 201309

96

style n. 9 settembre 2013

PERSONE DI STYLE

Jean-Claude Biver

«Abbiamo traghettato un’icona degli anni Ottanta nel 21esimo secolo. Come Porsche

ha fatto con la 356 Speedster degli anni Cinquanta, e poi con la 911 delle ultime an-

nate. Il dna è rimasto uguale, ma le modifiche apportate hanno permesso ai nostri

orologi di continuare a sedurre. Il nuovo modello di punta, la nuova icona dei decen-

ni post-2000 si chiama Big Bang» (foto; prezzi a partire da 15 mila 900 euro). Paro-

la di Jean-Claude Biver, 63enne lussemburghese di Hublot, il marchio fondato da un

italiano nel 1982, diventato famoso per l’abbinamento tra titanio e caucciù, e assorbi-

to nel 2008 dal conglomerato del lusso francese, il gruppo Lvmh.

Riassumendo il suo tragitto da «veterano dell’industria orologiaia svizzera» (così Biver

si presenta su Twitter; @jcbiver), non disdegna di elencare i suoi exploit: «Ho rilanciato

Blancpain dopo averlo comprato all’equivalente di 20 mila euro nel 1982 e averne fatto,

col mio amico Jacques Piguet, un marchio leader; il lavoro fatto in Omega tra il 1993 e il

2000 sui prodotti e sul marketing; e infne il fenomenale successo di Hublot, di cui in otto

anni abbiamo moltiplicato per 15 il fatturato, entrando tra le prime 15 marche svizzere».

«Fondere tradizione e innovazione» sì, ma facendo quadrar bene i conti: «Da quando fac-

ciamo parte del gruppo Lvmh non comunichiamo più il nostro giro d’affari. Ma quando

eravamo indipendenti, fno al 2008, si aggirava sui 200 milioni di euro. E oggi è un bel po’

più alto». Cosa che permette a monsieur Biver di rilassarsi, d’estate nella villa presso St.

Tropez e d’inverno nello chalet di Crans Montana. In ambienti chic e informali come quelli

frequentati dal marchio: «Musica, calcio (esempio recente, un’edizione limitata per la Ju-

ventus), basket, F1. Oltre all’habitat naturale di Hublot: la vela e il mare». (p.a.c)

l’uomo di hublot,

icona anni

ottanta ritrovata

un maestro

dell’orologeria

chic e informale

«da st. tropez

a crans montana,

respiro lo sport»

Page 97: Style 201309

Resear

ched and Selec

ted by Lavori In

Co

rso

sy n o n y m o u s & A N T O N Y M O U S

Ph

oto

gra

ph

er:

Joel

Mey

erow

itz

EVERLASTI NG STYLE. A BRAN D N EW WAY TO SHOPshop online at baracuta.com #baracutasynant

Page 98: Style 201309

98

style n. 9 settembre 2013

PERSONE DI STYLE

marina faiella

Se questa è l’era smartphone, presto arriverà il giorno in cui ricaricheremo quello stesso smartphone a idrogeno. A dirlo è Marina Faiella, 28enne ricercatrice chimica napoletana, che, dopo il dottorato e un periodo formativo in Olanda, è sbarcata negli Usa per studiare le idrogenasi. «Si tratta di proteine complesse, capaci di catalizzare in modo reversibile la conversione di protoni in idrogeno molecolare». In pratica la via economicamente ed ecologicamente sostenibile alla «hydrogen economy». Perché questo elemento è così im-portante? «È il più ecologico dei combustibili e dei carburanti, perché quando brucia si combina con l’ossigeno, formando acqua pulita». Produrlo oggi è diffcile e costoso, ma nel futuro potrebbe alimentare mezzi di trasporto, elettrodomestici e persino i cellulari.

La ricerca che Faiella sta portando avanti all’Arizona State University, coordinata da un’altra italiana, la professoressa Giovanna Ghirlanda, è fnanziata dal dipartimento di Energia americano, che ha stanziato oltre 500 milioni di euro in cinque anni (sono una cinquantina gli atenei che lavorano al progetto). Ma la scienziata partenopea deve la sua borsa di studio al programma «For Women in Science» di Unesco-L’Oréal di cui è stata l’unica italiana premiata tra le 15 ricercatrici, tre per continente.

«I ricercatori in Usa collaborano molto più che da noi: in Italia c’è una competizione tra le università che non favorisce gli scambi e spesso sono gli stessi professori che trat-tengono i ragazzi nel loro team» spiega Faiella a proposito della sua esperienza oltreo-ceano. E i ritmi di lavoro? «Sono molto serrati, ma riesco comunque a trovare dei ritagli di tempo per le mie passioni: il tennis e il canto». Musica e particelle? «Sono soprano nel coro universitario da quando ho iniziato gli studi». (valentina ravizza)

28 anni, scienziata

italiana in usa,

premiata

dall’unesco

l’idea? idrogeno

a basso costo

un progetto da 500

milioni di euro

fo

to

: J

as

on

mil

ls

te

in /

no

vu

s s

el

ec

t p

er

st

yl

e

Page 99: Style 201309
Page 100: Style 201309

100

style n. 9 settembre 2013

PERSONE DI STYLE

michele villotti

Una «multinazionale tascabile». Così Michele Villotti defnisce l’azienda austriaca per cui

lavora: Silhouette International, che ha conquistato i mercati con i suoi occhiali hi-tech dal-

le montature supersottili e ultraleggere (nella foto il modello Adventurer Aviator). Da un

anno e mezzo il 44enne manager di Bolzano è direttore generale della fliale italiana. Realtà

familiare (al 100 per cento degli Schmied) gestita con piglio manageriale, l’azienda occu-

pa 1.500 persone (800 a Linz, la sede centrale) ed esporta il 95 per cento della produzione:

il primo mercato sono gli Usa, seguiti da Germania e Italia (la fliale nostrana ha chiuso il

2012 con un fatturato di oltre dieci milioni di euro). E il futuro guarda a Russia e Far East.

Leggerezza di pensiero ed elasticità mentale e fsica: Villotti è il miglior ambassador

dell’azienda. Merito dell’ambiente «mistilingue» in cui è cresciuto e della famiglia:

«Sono stato educato al dialogo e al confronto di idee». Se il gioco di squadra l’ha appreso

con la vita di quartiere («da bambini giravamo in bande con fonde e cerbottane in cerca

di avventure»), l’approccio strategico lo deve invece a «memorabili partite a Subbuteo»,

mentre l’attitudine al problem solving, l’arte di cavarsela (anche) da solo, l’ha coltivata

con l’Erasmus («In un anno a Tubinga: ho imparato a cucinare per far colpo sulle ragaz-

ze») e con lo sport: arrampicata (un passato da istruttore) e ciclismo.

Sposato, due fgli di 13 e 11 anni, Villotti vive senza eccessi («a parte una sbronza di Zi-

bibbo da ragazzo») tra il lago di Como e Appiano (Bz). Lettore onnivoro: da Giulio Cesare

Giacobbe («illuminante») a Jürgen Habermas, dai saggi sulla scuola di Ulm alle avventu-

re di Tex. E le vacanze? Sempre in posti diversi, l’ultima al mare, in Sicilia: «Mi svegliavo

all’alba, facevo il bagno e mi sentivo come Montalbano». (severino colombo)

occhiali invisibili,

made in austria

10 milioni di euro

di vendite in italia

imparare strategia

dal subbuteo

e problem solving

dalla cucina

fo

to

: p

ao

la

ar

po

ne

pe

r s

ty

le

Page 101: Style 201309
Page 102: Style 201309
Page 103: Style 201309
Page 104: Style 201309
Page 105: Style 201309

style n. 9 settembre 2013

105L INK—LIBERE ASSOCIAZIONI

a c u r a d i g i a c o m o f a s o l a

ON thE ROAd. Sullo sfondo

il proflo delle Dolomiti, come colonna

sonora i rombi delle auto d’epoca:

il parco auto comprende la Maserati Asg

Cs Serie 1-Monofaro guidata da Tazio

Nuvolari e la Porsche 550 Spyder, passione

fatale di James Dean. Fino all’1 settembre

si «celebra» la Coppa d’Oro delle Dolomiti,

500 chilometri tra i passi di Veneto e Alto

Adige (www.coppadorodelledolomiti.it).

Transitando da Merano (Bz), consigliato

uno dei trattamenti «pour homme» delle

Terme: per disintossicarsi con la birra,

pacchetto Luppolo&Co a 132 euro.

BACK tO SChOOL/1.

Riprendere la buona abitudine della

corsetta al parco dopo i bagordi estivi può

risultare più faticoso di una maratona. Nike

viene in soccorso dei runner con le nuove

Free Flyknit (170 euro) e la loro calzata

morbidissima: una scarpa che si indossa

come un guanto, o quasi. E, se chiudi

gli occhi, ti sembra di correre a piedi

nudi sulla spiaggia…

FONdENtE 100 pER CENtO.

In attesa di Eurochocolate (a Perugia, dal

18 al 27 ottobre, www.eurochocolate.com),

uno smartphone da far venire l’acquolina

in bocca. Signature Pure Chocolate

di Vertu è una specie di tavoletta hi-tech:

dai tasti in cristallo zaffro agli elementi

grafci in oro rosso, tutto nella dolce

tonalità del marrone. Il solito consiglio –

consumare in modo parco – in questo

caso va preso molto sul serio: il peccato

di gola ti costa 13 mila euro. Senza dubbio,

un «dessert» da Guinness dei primati...

StELLE dI mARE. Metti le migliori

cucine stellate in riva al mare ed ecco

il Porto Cervo Food Festival, arrivato alla

quinta edizione. Il 21 e 22 settembre

i migliori chef della Costa Smeralda, e non

solo, trasferiranno mestoli e padelle a Porto

Cervo per chiudere in bellezza la stagione

degli eventi organizzati da Starwood,

con Style, Style Golf e Dove come media

partner. Il luna park culinario comprende

show cooking, per carpire i segreti delle

ricette, e menu degustazione frmati da

Anthony Genovese e Stefano Cerveni: per

info, www.portocervofoodfestival.com.

BACK tO SChOOL/2.

Se al ritorno in uffcio ti manca l’aria,

se il salotto di casa puzza di chiuso dopo

il mese passato fra spiagge e parchi

naturali, un antidoto c’è: il purifcatore

di design Samsung Spi. Basta accenderlo

e in 30 minuti riduce del 99,9 per cento

la presenza di virus e batteri, immettendo

nell’aria idrogeno attivo e ossigeno.

In bianco e azzurro, costa 199 euro.

«VIVERE IN CAmpAgNA»

non è più un vecchio ritornello:

secondo la Coldiretti, nel primo trimestre

di quest’anno gli under 35 impiegati

nell’agricoltura sono aumentati del nove

per cento. Per chi è ancora indeciso,

Expo Rurale 2013 «parcheggia»

temporaneamente la campagna in città. Dal

12 al 15 settembre, nella forentina Fortezza

da Basso si parla di ortaggi e dintorni: per

imparare a fare il pane, potare un ulivo,

raccogliere il miele, mungere una mucca...

Ingresso libero, info: www.exporurale.it.

Page 106: Style 201309

autogiocattoli—106

style n. 9 settembre 2013

il mondo ha fame di auto pic-

cole. non solo economiche. chi

ha puntato troppo in basso,

come il costruttore tata con

la nano, da vendere in india a

due mila euro, ha fallito.

Il piccolo in Italia e in Europa, dove il palato

automobilistico è sopraffno, si coniuga con

carattere, tecnologia, bellezza. Come dire: la

small size piace a patto che sia chic, nean-

che tanto small e costi una cifra ragionevole,

massimo 16 mila euro. Una volta la citycar

era considerata la cenerentola di casa, la

terza, la quarta macchina. Adesso, causa le

abitudini mutate (ricerca dell’approvazione

sociale, viaggi aerei e in treno low-cost, tram

e metro che sovente funzionano, moda della

bici) e la crisi da condividere, l’utilitaria può

sfoggiare il titolo di unica auto della famiglia.

Chic, però, non si nasce. Si diventa. Finora

le uniche urban car a sfondare davvero

sono state Mini e 500. Segno evidente che

fare i soldi con le piccole sfziose non è così

facile come sembra. Non è un caso, allora, se

l’auto da regalare ai neo diplomati freschi di

patente rimane la 500 Cabrio, che piace non

solo per l’aria sbarazzina, il cofano bombato,

i fari tondi, ma anche per la capote elettrica

in tela. Un dispositivo che non la trasforma

in una vera cabriolet, ma le aggiunge un

pizzico di esuberante esclusività. Il prezzo

della Pop 1.2 da 69 cavalli è 15.530 euro, ma

in alcuni periodi dell’anno la si può avere al

costo della berlina, ovvero con 3.500 euro di

sconto, magari da investire nella carrozzeria

bianco perla abbinata alla capote amaranto e

ai sedili ton sur ton in pelle Frau.

Interessante dal punto di vista tecnico,

d i p a o l o a r t e m i

L’ e c c e L L e n z a c o s ta p o c o

Sotto i 16 mila euro. E anche molto meno, grazie alle promo-zioni. Sono delle vere chic car che non sfgurano accanto ai mac-chinoni. Anzi si possono perfno costruire su misura. Con con-trollo di stabilità, connessione internet, capote elettrica...

Look giovanile e personalizzabile per la Opel Adam, lunga 370

centimetri, larga 172 e alta 148. Il motore è disponibile in tre versioni

a benzina. Il baule ha una capienza di 177 litri. Notevole la cura del posto

guida, grazie alla regolazione del sedile. Prezzo: da 11.750 euro

Page 107: Style 201309

107

style n. 9 settembre 2013

anche se non possiede il blasone di Mini e

500, è l’ultima Opel Adam. Lo sfzio? Farsela

su misura. Tanti colori, maxicerchi in lega

fno a 18 pollici, illuminazione dell’abitacolo

in otto colori, pedaliera in alluminio, kit di

adesivi vari, tetto di colore diverso o in vetro,

al punto da far dire a «The Doctor» Valentino

Rossi, il testimonial che l’ha lanciata: «Opel

Adam mi ha decisamente convinto e non

solo per linea e tecnologia. Trovo divertente

poterla personalizzare con mille varianti».

Difetti? Il baule è piccolo e il divanetto dietro

non proprio comodo.

Renault Captur vuole farsi notare con lo

stile da crossover (grandi fari, minigonne,

enormi cerchi in lega, vetri oscurati, sbalzi

decisi), la versatilità da monovolume, le

cinque porte, un baule capiente, il divano

posteriore scorrevole e un motore turbo tre

cilindri: 898 cc per 90 cavalli. Offre accessori

da prima della classe. La connettività R-Link

per l’info-navigazione, la telecamera per il

parcheggio, le tinte opache. Fino a dicembre

la versione Wave è scontata di tre mila euro

(12.950 euro) per chi rottama o permuta.

Grinta chic per la Mito, inconfondibil-

mente Alfa per lo stile sportivo, i vetri senza

cornice, il trilobo, cioè la mascherina con i

baff laterali. Gli interni sono dominati dai

sedili avvolgenti e dalla funzione dna, con

la quale si modifca la risposta di motore,

sterzo, controllo di stabilità per una guida

comfort o nervosa. Disegnarsela secondo i

propri gusti, dalla scelta dei sovrattappeti

alla pedaliera sportiva, dal tettuccio elettrico

allo scarico cromato, è un vero solluchero.

Ma chi invece preferisce una Mito in pronta

consegna può avere una straordinaria sor-

presa: 3.500 euro di bonus.

Renault Captur ha stile da crossover, con grandi fari ed enormi cerchi in lega.

Disponibile in due versioni a benzina e una a gasolio. Prezzo: da 15.950 euro. Fino

a dicembre la versione Wave è scontata di 3.000 euro per chi permuta o rottama.

Il motore dell’Alfa Mito (sopra)

è disponibile in sei versioni a benzina, una

a gpl e tre a gasolio. Prezzo: da 14.800 euro.

Capote elettrica in tela per la 500 C

(sotto a sinistra). Bagagliaio

da 185 litri. Prezzo: da 15.530 euro.

carisma da supercar

Una spider grintosa ed elegante sfreccia per le colline

umbre. È la nuova Jaguar F-type (da 75.850 euro),

offerta in tre versioni: quella da 340 cv, la più sportiva

s da 380 cv e la V8 s, con una potenza di 495 cv.

Gli interni sono costruiti attorno al pilota. sicurezza

e piacere di guida al top con il differenziale a controllo

attivo elettronico e le sospensioni adaptive damping

tutte da

personalizzare

con sconti fino

a 3.500 euro

Page 108: Style 201309

orologigiocattoli—108

style n. 9 settembre 2013

Sperimentazioni cromatiche audaci abbinate a raffnatezza tecnica ed eleganza delle forme. Come nelle opere d’arte contemporanea, trionfano le emozioni.

Cronograf perfetti al polso di chi apprezza tutte le sfumature del tempo. E di stile

Emporio ArmAni

StylESport Ar6107

Cronografo con cassa

di titanio, impermeabile fno

a dieci atmosfere. Movimento

al quarzo con conto alla

rovescia, secondi continui

e datario. Cinturino di gomma.

Edizione limitata di 999

esemplari.

DIAMETRO 44 mm

SPESSORE 15 mm

PESO 114 g*

PREZZO 699 euro

*Tutti i pesi con cinturino

d i a u g u s t o v e r o n i

q u a d r i e q u a d r a n t i

non CHE Gli oroloGi SiAno

SEmprE StAti monoCromi E

triStAnZUoli. lE DECorAZioni

Sono prESEnti DA tEmpo.

Ma in passato i segnatempo da polso non

hanno mai brillato per fantasia croma-

tica e nemmeno la rivoluzione giovanile,

da Carnaby Street al Flower Power, aveva

davvero sdoganato il colore. Poi arrivò un

manipolo di pionieri capace di trovare la

formula giusta e fra loro spiccava l’italiana

Locman, che dall’Isola d’Elba, dove tuttora

risiede, ottenne il successo internazionale

proprio grazie a un uso del colore rivoluzio-

nario, sì, ma al tempo stesso rassicurante

perché non stravolgeva il design dell’orologio

mutandone le forme. Un po’ come è accaduto

a Mark Rothko, artista americano (1903-1970)

che cambiò la pittura con l’uso di colori di

base inseriti in un contesto di pochi segni ben

riconoscibili e quindi in qualche modo rassi-

curanti, appunto. Una retrospettiva sulla sua

opera è in programma presso il Gemeente-

museum dell’Aia (Olanda) nell’autunno 2014.

Ancora oggi Locman prosegue la sua speri-

mentazione: lo Stealth Mare è un cronografo

al quarzo con secondi continui e datario chia-

ramente ispirato alla forma degli aerei invisi-

bili, sul cui impianto estetico la scelta croma-

tica, la stessa per cassa e quadrante, gioca un

ruolo essenziale.

Il colore, però, non è soltanto un modo per

esprimere stati d’animo: può tramutarsi in

un codice grafco necessario, ad esempio, per

facilitare la lettura di un cronografo. Come

nello Stylesport di Emporio Armani, un bel

segnatempo con cassa di titanio (e quindi

grigia) ravvivata da un quadrante ben conce-

pito per consentire la lettura del conto alla

rovescia prima della partenza di una regata

velica. Il senso estetico «puro», quindi, si

Opus III (1970)

Figure geometriche con colori

complementari diversi in quest’opera

di Victor Vasarely, pittore e grafco

ungherese fondatore dell’Optical Art.

Page 109: Style 201309

109

style n. 9 settembre 2013

alamy

Senza titolo (1950)

Rigorosa ricerca sulla qualità dei colori

nell’arte di Mark Rothko, pittore americano

esponente dell’espressionismo astratto.

Donna rannicchiata (1902)

L’opera fa parte del periodo blu di Pablo

Picasso, nel quale l’artista ha realizzato dipinti

cupi nei toni del turchese e, appunto, del blu.

Senza titolo (1982)

Il linguaggio di Keith Haring è fatto

di segni, simboli e icone. Lo scopo del pittore

americano era di realizzare un’arte per tutti.

somma a necessità funzionali: come nell’o-

pera di Victor Vasarely, pittore e, appunto,

grafco, nonché fondatore dell’Optical art,

movimento di arte astratta che mirava a

ricreare le illusioni ottiche del movimento.

Fino al 18 settembre è possibile visitare una

mostra dedicata all’artista presso la Fonda-

tion Vasarely di Aix en Provence, in Francia.

L’arancione era molto amato da Keith

Haring, artista statunitense scomparso nel

1990, sul lavoro del quale la Fales Library di

New York organizza la mostra Languages, in

programma dal 7 novembre. Quello stesso

colore che domina il quadrante di un bell’o-

rologio subacqueo, il Philip Watch Carib-

bean, qui in una riedizione in serie limitata

del modello che portò tutte le caratteristiche

degli strumenti professionali (compreso

l’arancione per garantire visibilità sott’acqua)

in fasce di prezzo più accessibili. Una tradi-

zione rinnovata dal modello 5000, imperme-

abile fno a ben 100 atmosfere e con valvola di

decompressione, animato da un movimento

meccanico a carica automatica, eppure

proposto a un prezzo inferiore ai 1.000 euro.

E poi c’è il blu, talmente amato da Pablo

Picasso che un periodo della sua produzione

è stato chiamato appunto periodo blu (1901-

1904), per il colore con il quale dipingeva

alcune sue malinconiche tele (dall’11 ottobre

sarà visitabile al Museo Picasso di Barcel-

lona la mostra La Vida, dedicata al maestro

spagnolo). La medesima cromia che domina

il Burberry The Britain, orologio con movi-

mento meccanico a carica automatica imper-

meabile fno a cinque atmosfere, tutto Swiss

Made, che è dotato di datario e indica anche

l’autonomia residua. Realizzato con grande

attenzione per i dettagli (e con materiali di

qualità), rappresenta con evidente solidità il

passaggio dall’orologeria fashion a quella di

maggior consistenza tecnica.

pHil ip WAtCH

CAribbEAn 50 0 0

Cassa di acciaio, impermeabile fno a 100

atmosfere e con valvola di decompressione.

Movimento meccanico a carica automatica

con datario. Lancette e indici luminescenti.

DIAMETRO 45 mm / SPESSORE 16 mm

PESO 148 g / PREZZO 980 euro

bUrbErry

tHE br itAin bby10 01

Cassa di acciaio, impermeabile fno a cinque

atmosfere. Movimento meccanico a carica

automatica con indicazione dell’autonomia

e datario. Quadrante soleil.

DIAMETRO 47 mm / SPESSORE 12,5 mm

PESO 125 g / PREZZO 3.295 euro

loCmAn

StEAltH mArE

Cronografo con cassa di acciaio e titanio Pvd

cioccolato, impermeabile fno

a cinque atmosfere. Movimento al quarzo con

secondi continui e datario.

DIAMETRO 44 mm / SPESSORE 12 mm

PESO 85 g / PREZZO 460 euro

Page 110: Style 201309
Page 111: Style 201309
Page 112: Style 201309

style n. 9 settembre 2013

da d o n at e l l o a l i p p i ,

n e l pa l a z z o p r e to r i o

Da quando si svegliò coi pratesi ghibellini,

armati e alleati ai germanici, sotto le sue mura

guelfe nel 1249, Firenze si trovò a guardare

Prato con una sostanziale diffdenza, la quale

non si risolse affatto quando riuscì a sottomet-

tere defnitivamente la vicina di casa nel 1350

acquistandola direttamente dalla sua sovrana

feudale, la regina angioina Giovanna di Napoli,

per la somma ingente di 17 mila 500 forini

d’oro. Cent’anni dopo sarà Prato a portar via

a Firenze alcuni dei migliori fra gli artisti del

Rinascimento per completare il suo Duomo. Nel

frattempo Francesco Datini era diventato pro-

tagonista della fnanza internazionale e aveva

inventato la cambiale.

Questa storia viene raccontata con atten-

zione alla evoluzione delle arti nella gustosa

mostra che segna la riapertura, in chiave muse-

ale, della storica sede di Palazzo Pretorio, già

centro del potere a Prato. Da Donatello a Lippi.

Offcina pratese: il titolo della mostra non faccia

tuttavia pensare né al Bauhaus né alla Factory

Prato renaissance

ph.d. raccomanda:

— rivalutare le cambiali nella loro città natale

— imparare a distinguere fra filippo e filippino

— appassionarsi a un gossip da storia dell’arte

— ritrovare tutta l’epopea nell’imperdibile duomo

a n d a r e p e r c u l t u r a

d i p h i l i p p e d a v e r i o

Il

lu

st

ra

zIo

ne

: s

te

ph

an

e M

an

el

pe

r s

ty

le

Page 113: Style 201309

style n. 9 settembre 2013

113

l’infinito derby con firenze

prato perse quello politico, e così la libertà,

ma si tenne nel duomo gli artisti migliori

La Natività di Cristo fra San Giorgio e San Vincenzo Ferrer di Filippo Lippi, antica pala

d’altare della chiesa di San Domenico a Prato, oggi è conservata al Museo Civico.

di Andy Warhol, ma alle vitalità congiunte, e alle creatività incrociate, di un gruppo di arti-sti molto validi che s’incontrarono qui nello stesso fortunato periodo.

A cominciare da quel fra Filippo di Tom-maso Lippi, talmente creativo e coinvolgente che si sposò anche una monaca, dalla quale nacque un altro gran creativo, l’abile e raff-natissimo Filippino Lippi. È tutto gossip rina-scimentale, ma quando sopravvive ai secoli il gossip diventa Storia. Qui è storia dell’Arte, adeguatamente rappresentata dai capola-vori presenti in una mostra che ha un altro grande merito: consente al visitatore un per-corso propedeutico per capire quella meravi-glia di storia e di arte che è il Duomo. La città vantava già allora il possesso d’una reliquia fuori dall’ordinario: la Sacra Cintola che la Madonna, prima di ascendere ai cieli, aveva lasciato in custodia all’apostolo Tommaso, quello che alle cose credeva solo se le toccava e in questo senso si trova a essere archetipo d’ogni serio pratese successivo. E siccome i toscani hanno la bizzarra abitudine di cam-

biare il genere ai nomi, sicché il pollaio per loro è gallinaio, la lepre diventa il lepre, anche la cintola è diventata il Sacro Cingolo. Ancora oggi viene esposto al pubblico nelle mani del vescovo durante la sua festa uff-ciale. Tutto ciò dall’alto del pulpito di pie-tra che adorna la facciata della cattedrale di Santo Stefano e che fu realizzato nel secondo trentennio del Quattrocento dalla combinata abilità di Michelozzo e di Donatello.

Spunto quindi per una visita fra gli affre-schi del Duomo, quelli di fra Filippo Lippi, nei quali compare la suora che avrà l’onore di diventare, una volta uscita dagli ordini, la madre dell’artista. In quest’incrocio di forma-zione e d’informazione il giro nella mostra vera e propria susciterà il massimo inte-resse. Vi ritroverete Paolo Uccello che avrete appena visto nei suoi esordi sulle pareti del Duomo, vi troverete artisti dai nomi forse meno noti ma dalla qualità immediatamente percepibile e potrete intuire che la libertà pratese, persa nella politica, fu per le arti una bellissima opportunità.

tradizione e design

Visitare

Da Donatello a Lippi.

Offcina pratese

Museo di Palazzo Pretorio, piazza del Comune, Prato, tel. 0574 1934996, www.offcina pratese.com. Dieci euro. Dal 13 settembre al 13 gennaio 2014.

Dormire

Art hotel Museo

via della Repubblica 289, Pratotel. 0574 5787 www.arthotel-museo.itDoppia da 70 euroCamere di design tutte diverse.

Demidoff Country Resort via della Lupaia 1556 Pratolino (Fi), tel. 055 505641 www.hotel-demidoff.itDoppia b&b da 129 euroIn collina a 30 km da Prato (sopra).

Mangiare

Ristorante Pepe Nero

via Zarini 289, Prato tel. 0574 550353, www.ristorantepepeneroprato.itPrezzo medio: 20 euroDa provare i pici cacio e pepe.

Ristorante Il Capriolo

via Roma 306, Pratotel. 0574 1825326 www.ristorantecapriolo.itPrezzo medio: 25 euroPiatti toscani dal 1961 (sotto).

Page 114: Style 201309

114

style n. 9 settembre 2013

Cocktail in tavola, accanto al cibo servito in

piccoli, accattivanti e gustosi assaggi. Cam-

bia il menu, si estende la lista dei drink.

L’aperitivo diventa lungo e la cena registra

un calo di tendenza. Assaggi appetitosi che

snelliscono la sosta serale. Un solo elemento

di grande qualità.

Come la pizza, vera regina del nuovo Dry,

nato dal Pisacco di Milano, stessa strada, uno

di fronte all’altro. «Puntiamo sulla napole-

tana con la nostra interpretazione» dice Gio-

vanni Fiorin, braccio operativo del ristorante

che ha lo chef Andrea Berton tra i fondatori.

Così in tavola ecco che compare il French

75, blend di gin, succo di limone, zucchero,

champagne. Cocktail che sta in piedi dal

1915, anno della sua comparsa, poco prima

dell’inizio del proibizionismo negli Stati

Uniti. Apprezzato con la pizza margherita,

una delle tre basi insieme a bufala e mari-

nara. Il pizzaiolo Simone Lombardi e il bar-

man Guglielmo Miriello sono vigili, le pro-

poste abbracciano semplicità e gusto: le olive

sono taggiasche, il prosciutto cotto è passato

nel forno a legna. Le varianti, cinque o sei,

sono tutte curate nel dettaglio, compreso il

calzone con pinoli e scarola.

A tavola si mangia meno, si «spilucca»,

non soffre il portafoglio. Bocconi da re. Come

la focaccia con vitello tonnato o con le acciu-

ghe del mar Cantabrico, da accompagnare

al classico Milano-Torino, blend equilibrato

con l’amaro Centerbe abruzzese. Il balsamico

e l’agrumato sposano note salate evocando

profumi e passeggiate al tramonto sul bagna-

sciuga. «Crediamo nel valore della ricerca in

cucina e, individuato l’ingrediente, costru-

iamo il mix» spiega Andrea Berton, convinto

1 Lo staff del Dry. In basso, da sinistra: i soci Giovanni Fiorin, Tiziano

Vudaferi, Diego Rigatti e lo chef Andrea Berton. In alto, il pizzaiolo

Simone Lombardi e il barman Guglielmo Miriello.

a n d a r e p e r t a v o l e

h a p p y h o u r , e d è s u b i to c e n a

d i m a u r o r e m o n d i n o

Chi ha detto che con l’aperitivo ci si debba accontentare di assaggi miserevoli? Pochi euro in più e si sorseggiano champagne e cocktail vintage e sperimentali,

accompagnati da pizze «stellate», crudité, degustazioni di frutti di mare

che questa tendenza non si esaurirà con l’ar-

rivo dell’inverno. Si mixa nel bicchiere e per

attenuare la presenza dell’alcool compaiono

amari e distillati di erbe e radici, rabarbaro,

china, genziana. «Riviviamo l’atmosfera

d’inizio secolo, ma teniamo anche conto

del momento nel quale viviamo» aggiunge

Fiorin. Vengono rivisitati cocktail storici

sull’onda lunga di epoche passate, ad esem-

pio il Corpse Reviver oppure il Martinez. E

la pizza va, alta, con un bel cornicione che la

circonda tutta, come la propone Dry.

Naturalmente il vino non è messo in

castigo. Fiorin, da buon appassionato, sugge-

risce, accanto a bottiglie di piccoli produttori

di champagne, facili e leggeri blend di Clai-

rette e Grenache blanc, Pinot Grigio, Lambru-

sco e Malvasia «per restare su un’ideale linea

mediterranea che parte dal Luberon fran-

cese e attraversa tutta l’Italia». Aiutato dai

disarmanti, per la bontà, consigli di Andrea.

Come il suo toast-Berton, preparato con pane

a lievitazione naturale, eccellente prosciutto

cotto e formaggio Asiago. Cibo un tempo

impensabile da accostare a cocktail come

Bloody Mary, Margarita, Daiquiri, Ameri-

cano. Quest’ultimo, con il tocco amaro del

Centerbe, è da gustare insieme al Jamar, for-

maggio a pasta umida che matura nelle grotte

del Carso e richiama sentori di muffa e terra.

Sapori forti, sapori autentici.

Dry CoCktails & Pizza

via solferino 33, Milano

tel. 02 63793414

Prezzo meDio

20 euro cocktail e pizza

sempre aperto la sera

dalle ore 19

1

fo

to

DIE

Go

RIG

At

tI

Page 115: Style 201309

115

style n. 9 settembre 2013

2 Arredi contemporanei in un contesto antico,

la foresteria del convento di Castellazzo. Chi

non sa rinunciare ai classici può scegliere

ostriche e champagne, oppure mix a base di

rum e gin accompagnati da crudité.

4 L’arredamento è ricco e baroccheggiante. Lo staff di cucina e il

direttore Roberto Grassi propongono tartine con crudité e salumi

serviti in piccoli bicchieri. C’è posto anche per il caviale, da

accompagnare a prosecco di Valdobbiadene o champagne.

3 Nel locale modernissimo non mancano

drink tradizionali come Spritz e Mojito,

accompagnati da bruschette, torte salate,

couscous e riso venere con gamberetti.

2

4Cento

via campazzino 14, Milano

tel. 02 89517771

Prezzo meDio

otto euro cocktail e buffet

Giorno di chiusura: lunedì

L’idea di Max De Luca è tutta impostata

su drink e cocktail «verdi» in nome del be-

nessere. Aloe vera con mix di frutta è stato

il must dell’estate, destinato a resistere

anche nei mesi freddi. Da accompagnare a

tapas italiane a base di frutti di mare, cou-

scous e insalate di farro per chi decide per

un aperitivo lungo. Il 4Cento da anni ospi-

ta, all’ora dell’aperitivo, anche i bambini ai

quali dedica laboratori di arte e musica per

lasciare qualche ora libera ai genitori.

trinità De’ monti

piazza trinità dei Monti 15, roma

tel. 06 69921135

Prezzo meDio

14 euro cocktail e degustazione

sempre aperto

Aperitivi vicino alla famosa scalinata, in

una delle piazze più belle del mondo. Gli

stranieri, ma anche gli italiani, apprezza-

no perché ai drink si accompagna una de-

gustazione di pasta, ad esempio assaggi di

gnocchetti in salse diverse o crêpes ricotta

e spinaci. Spritz a parte, grande ritorno del

Negroni a base di bitter, gin, vermouth, ma

la vera tendenza è il Martini nella versione

originale alla «James Bond» con qualche

goccia di acqua delle olive.

Caffè CommerCianti

strada Maggiore 23/c, bologna

tel. 051 9844385

Prezzo meDio

da cinque euro cocktail e buffet

Giorno di chiusura: domenica

Si inizia alle 18 con una sflata di cocktail

per spezzare la giornata. L’azzardo è acco-

stare la piadina al piccante. Per questo il

barman Rocco Racamato insiste sulla sua

creazione, il Sexy Pepper, blend di vodka a

base di peperoncino con gold liqueur ed es-

senze d’arancio, lime e angostura. Origina-

rio della Calabria, Rocco, con gli altri soci

Fabio Galliani e Cristian Centoducati, serve

anche i salumi della sua terra.

3

4

Page 116: Style 201309
Page 117: Style 201309

weekend 117

style n. 9 settembre 2013

s pa e b e l l e n ot t i i n s loV e n i a s low

Fo

to

: u

ba

ld

tr

nk

oc

zy

/ e

nt

e p

er

il

tu

ris

mo

po

rt

ro

z

I

appena oltre il confine,

l’istria scommette su vita

notturna e relax termale.

e sfida i vicini friulani

cucinando baccalà

e sarde. anche sul mare

Per il weekend dal 6 all’8 settembre

Costo a persona: da 200 euro*

d i g i o v a n n i r i v o l t a

Sopra

Nel piccolo borgo di Piran, su una lingua di terra allungata verso il mare, si svolge il Tartini Festival.

Sotto

La vista da una suite del Kempinski Palace Portoroz spazia dal parco asburgico fno al mare.

*Tutti i costi sono stimati in base a pernottamenti,

pasti e svaghi nei luoghi segnalati; esclusa la trasferta.

Consigliato: in due

Fate il vostro gioco: relax, eno-gastronomia e mondanità, sono le puntate vincenti per un weekend a Portoroz, a soli 30 chilo-metri da Trieste. La Montecarlo dell’Istria slovena ha brindato in luglio per il cente-nario del suo Grand Casinò, che rivive i fasti della Belle Époque con un restyling delle sale da gioco e del foyer (Obala 75a, tel. 00386 56760470, www.casino.si). E per tirare l’alba festeggiando le vincite si può sorseggiare un drink sotto le palme del Kanela, animato beach-bar della vicina Secovlje, con musica live (Parecag 6, tel. 00386 70843118, www.kanelabar.com).

Il centro termale dove si ritempravano gli uffciali austriaci oggi unisce spa in stile asburgico e tradizioni orientali. Alla Rose Spa dello storico Kempinski Palace Portoroz, dopo una sauna nordica ci si concede un trattamento ayurvedico; nel parco bio-energetico dell’Hotel Salinera tra una seduta di yoga e l’altra, si parte per ciclo-tour tra pini, ulivi e vigneti verso il borgo di Piran. Nella scenogra-fca location delle antiche saline del parco naturale di Secovlje si sfruttano le proprietà dei sali minerali e dell’acqua madre per massaggi rigeneranti e dermo-cosmesi, nell’ambiente minimalista e a impatto zero della thalasso spa Lepa Vida (tel. 00386 556721360, www.soline.si).

Per un picnic a base di pesce si sale a bordo del Meja, su cui, dopo la sosta bagno in una caletta, capitan Jurij serve sardine arrosto e moscardini stufati (tel. 00386 41664132, www.brodarstvo-gorjan.si, da 35 euro). Piaceri per il palato anche nel borgo in stile veneziano di Piran: nelle rustiche osmizze, le tradizionali taverne, le bruschette con baccalà o alici mari-nate vengono accompagnate da ottimo malvasia sfuso. E per il dolce, si fa incetta di praline al for di sale alla storica Coko-ladnica Olimje (Tartinijev trg 6, tel. 00386 56733100, www.syncerus.si), affacciata sulla cornice ovale della piazza dedicata al compositore Giuseppe Tartini, cui la città dedica anche un festival di musica classica (tel. 00386 31419016, www.tartini festival.org, fno al 7 settembre).

s a p o r e d i s a l i n e

DOVE DORMIRE

Hotel Salinera

strunjan 14, strunjan

tel. 00386 56763100, www.salinera.si

doppia in mezza pensione da 79 euro

(minimo tre notti)

immerso nel verde di pini e macchia

mediterranea, con spiaggia privata.

Casa del Sal

darko Maršic parecag 182, secovlje

tel. 00386 541666857

www.casadelsal.com

doppia b&b da 86 euro

piccolo agriturismo storico e raffnato,

affacciato sulle saline.

Kempinski Palace Portoroz

obala 45, portoroz

tel. 00386 56927000

www.kempinski-portoroz.com

doppia b&b da 225 euro

Hotel di charme con spa e piscina,

in un parco di epoca asburgica.

DOVE MangIaRE

galeb

pusterla ulica 5, piran

tel. 00386 56733225

prezzo medio: 25 euro

piccola trattoria tipica, con piatti della

tradizione istriana.

gostilna Ribic

seca 143, portoroz

tel. 00386 56770790

prezzo medio: 30 euro

il top sono gli antipasti di mare.

Ristorante Staro Sidro

obala 55, portoroz

tel. 00386 56745074

prezzo medio: 30 euro

pesce e crostacei alla griglia, con vista

sul golfo.

InFO UTILI

Turismo Portoroz

tel. 00386 56748260, www.portoroz.si

Page 118: Style 201309

weekend—118

style n. 9 settembre 2013

una laguna più rilassata

apparecchia l’arte

e il gusto. e si ritorna

a murano, tra nuovi

designer del vetro

artigianale e fornaci

trasformate in resort

Per il weekend dal 13 al 15 settembre

Costo a persona: da 250 euro

d i m a r i a b r o l e t t i d a l l a g o

Sopra

Ai Weiwei: alla Giudecca espone, mentre all’Arsenale

è ritratto in foto (info su www.venicecrossover.com).

Sotto

LaGare Hotel: il nuovo urban resort di Murano,

ricavato da un ex laboratorio delle perle di vetro.

v e n e z i a s e r v e w e i w e i a l v e t r o

Consigliato: anche da soli

Tutto il mondo a Venezia, per il settembre

mite, l’arte pervasiva, l’ondata turistica

in calo. Tra le novità del mese, il ritorno

del celebre artista e dissidente cinese Ai

Weiwei, che porta Straight, installazione

di grandi barre d’acciaio recuperate

nelle scuole crollate durante il terre-

moto di Sichuan nel 2008, allo Zuecca

Project Space Giudecca (Ai Weiwei –

Disposition, fno al 15 settembre, www.

zueccaprojectspace.com). Dopo l’im-

patto emotivo dell’opera, è un piacere

farsi tentare da qualche peccato di gola

all’Osteria al Bacareto. Per poi fare un

salto alla Fondazione Querini Stampalia

(Santa Maria Formosa, Castello 5252, tel.

041 2711411, www.querinistampalia.org,

ingresso dieci euro) per Imago Mundi

(fno al 27 ottobre): esposizione delle

migliaia di piccoli quadri raccolti in giro

per il mondo da Luciano Benetton.

In occasione della Biennale, si aprono

all’arte contemporanea anche le sale

affacciate sul Canal Grande dello splen-

dido Palazzo Grimani (ramo Grimani

4858, tel. 041 2411507, www.palazzo

grimani.org, ingresso sette euro), che fno

al 29 settembre ospita Ritsue Mishima

Glass Works: originali e raffnate sculture

in vetro di una giovane artista, giappo-

nese di nascita ma veneziana d’adozione,

che si rifanno alla tecnica millenaria dei

maestri vetrai muranesi. Artigiani che

sanno creare vere opere d’arte, come i

gioielli in stile etnico-metropolitano del

designer e globetrotter Davide Penso, da

scoprire nella sua boutique di Murano

(fondamenta Riva Longa 48, tel. 041

5274634, www.davidepenso.it).

Sempre a Murano, vale una sosta

gourmet Ai Piantaleoni, per un risotto

di scampi e bruscandoli (erbe selva-

tiche) prima di perdersi tra le sculture

policrome in vetro di Davide Salva-

dore (fondamenta dei Battuti 8, calle

del Fabbro 122, tel. 041 736772, www.

davidesalvadore.com). Dall’atelier alla

fornace: il nuovo LaGare Hotel Venezia è

ricavato da un ex laboratorio di conterie,

le tipiche perle veneziane di vetro.

a r s e n a l e d i o s t e r i e

DOVE DORMIRE

B&B Gli Angeli

campo de la tana 2161, Venezia

tel. 041 5230802, www.gliangeli.net

doppia b&b da 100 euro

arredi veneziani a due passi

dall’arsenale.

Ca’ dell’Arte

san Marco 3286, Venezia

tel. 041 0988073, www.cadellarte.com

doppia b&b da 133 euro

Boutique hotel nel centro storico con

arredi eleganti.

LaGare Hotel Venezia

riva longa 27, Murano (Ve)

tel. 041 736250

www.lagarehotelvenezia.it

doppia b&b da 190 euro

arredi di design impreziositi

dall’illuminazione frmata Venini.

DOVE MAnGIARE

Osteria al Bacareto

san samuele 3447, Venezia

tel. 041 5289336, www.osteriaalbacareto.it

Prezzo medio: 35 euro

locale storico; da provare i bigoli

in salsa e le sarde in saor.

Osteria L’Orto dei Mori

Cannareggio 3386, Venezia

tel. 041 5243677

www.osteriaortodeimori.com

Prezzo medio: 40 euro

Baccalà mantecato servito

in un ambiente contemporaneo.

Ai Piantaleoni

riva longa 25, Murano (Ve)

tel. 041 736794, www.aipiantaleoni.com

Prezzo medio: 50 euro

Piatti di pesce aromatizzati con

erbe di campo.

InfO utILI

turismo Venezia

tel. 041 5298711, www.turismovenezia.it

II

Page 119: Style 201309
Page 120: Style 201309

weekend—120

style n. 9 settembre 2013

i s c h i a d a g o z z o e d a w e l l n e s s

III

detox o da velisti? mare

e relax o banchetti

e bici elettriche? la fine

stagione inizia al regina

isabella. con bellissime

scene da girare a procida

Per il weekend dal 20 al 22 settembre

Costo a persona: da 300 euro

d i a n n a m a r i a c a t a n o

Sopra

A Lacco Ameno uno degli hotel più attrezzati

per la wellness a Ischia: il Regina Isabella.

Sotto

Una goletta, oltre a vari tipi di yacht e gozzi,

tra i «boat and breakfast» di Plaghia Charter.

Consigliato: con gli amici

Le ninfe del dio Apollo proteggono da

millenni le magiche acque delle terme

ischitane. Per cercare di rubare loro i

segreti della bellezza (che a settembre

sono pure più abbordabili) ci si rifugia

all’Albergo della Regina Isabella, che

nel ristorante Indaco propone i pasti

detox dello chef stellato Pasquale Pala-

maro (menu degustazione: 85 euro),

famoso per la sua capacità di trasfor-

mare la materia prima, in parte coltivata

nell’orto privato, in sano piacere del

palato. Le specialità di mare si accompa-

gnano bene ai bianchi autoctoni di Casa

d’Ambra, le cui vigne quasi incastonate

nella roccia sono le più alte dell’isola (via

Mario d’Ambra 16, Forio d’Ischia, tel. 081

907246, www.dambravini.com).

La proposta cool di fne estate? Il boat

& breakfast, ovvero un weekend da

sogno a bordo di un caicco o un tipico

gozzo sorrentino, realizzato in legno dai

maestri della zona, di Plaghia Charter.

Si parte dal porto turistico di Marina

di Stabia e, dopo un bagno scenogra-

fco sotto i faraglioni, si getta l’ancora in

rada per un aperitivo davanti al Castello

Aragonese (tel. 081 991959, www.castello

aragonese.it, ingresso: dieci euro). A

bordo si può approfttare di un massaggio

rilassante o seguire un corso di cucina a

base del pesce pescato dall’equipaggio.

Tra stradine, limoneti, e borghi mari-

nari, nella vicina isola di Procida, la

più piccola del golfo di Napoli, sono

stati girati ben 40 flm. A cominciare

dal celebre Il postino, ambientato sulla

spiaggia di Pozzo Vecchio e a Marina

di Corricella, dove si trova La Locanda

del Postino, che conserva alcuni abiti e

oggetti di scena. Per scoprire tutti gli altri

set dell’isola seguite gli «angeli del terri-

torio», le guide locali che accompagnano

gratuitamente i visitatori lungo Le Vie del

Cinema (Azienda Turismo Procida, tel.

347 9225422, www.procida.net). Oppure

inforcate un’ebike (due euro l’ora), la

bicicletta elettrica appena introdotta

dalla giunta comunale per offrire un’al-

ternativa ecologica per esplorare l’isola.

d i t e r r a e d i m a r e

DOVE DORMIRE

L’Albergo della Regina Isabella

Piazza Santa restituta 1, Lacco ameno

ischia (Na), tel. 081 994322

www.reginaisabella.com

doppia b&b da 165 euro

Cinque stelle con ristorante gourmand.

Garden & Villas Resort

strada statale 270, Forio, ischia (Na)

tel. 081 997978, www.gardenvillasresort.it

doppia b&b da 180 euro (minimo tre notti)

Nove ville in stile ischitano in un parco.

Plaghia Charter

porto di marina di Stabia

Castellammare di Stabia (Na)

tel. 089 813051, www.plaghiacharter.it

da 200 euro a notte per due persone

Caicchi, golette, gozzi con equipaggio

per un weekend boat & breakfast.

DOVE MAnGIARE

La Locanda del Postino

via marina Corricella 43, Procida (Na)

tel. 081 8101887

www.lalocandadelpostino.com

Prezzo medio: 30 euro

Gustosa cucina partenopea di mare.

Il Pirata

via Chiaia delle rose 139-147

Sant’angelo d’ischia (Na)

tel. 081 999251, www.ilpirata.net

Prezzo medio: 50 euro

Locale pieds dans l’eau amato dai vip.

Sciuè Sciuè

via mezzatorre 23, Forio d’ischia (Na)

tel. 081 986111, www.mezzatorre.it

Prezzo medio: 60 euro

Piatti della tradizione serviti sulla baia

privata del mezzatorre resort & Spa.

COME ARRIVARE

easyJet, da milano Linate a Napoli

a/r da 41 euro. www.easyjet.com

Caremar, da Napoli a ischia

a/r da 34 euro. www.caremar.it

Page 121: Style 201309

A n E l E g A n t P E r f o r m A n c E

La nuova Maserati Quattroporte non è soltanto una raffnata ammiraglia sportiva, ma è l’unione di un fascino straordinario e di performance

senza compromessi grazie all’innovativo propulsore V8. Un’icona senza tempo, contraddistinta dall’inconfondibile design italiano e dall’accuratezza meccanica

che soltanto Maserati è in grado di offrire.

NUOVA QUATTROPORTE. UN TRiONfO di ElEgANzA, TEcNOlOgiA E POTENzA.

MOTORE V8 3799 cc - POTENZA MAX: 530 cV A 6500 G/M - cOPPIA MAX: 710 NM A 2250 G/M IN OVERbOOsT

(650 NM A 2000 G/M) - VELOcITÀ MAX: 307 kM/h - AccELERAZIONE 0-100 kM/h: 4,7 sEcONdI - cONsUMO

cIcLO cOMbINATO: 11,8 L/100 kM - cONsUMO cIcLO URbANO: 17,4 L/100 kM - cONsUMO cIcLO EXTRA

URbANO: 8,5 L/100 kM - EMIssIONI dI cO2: 274 G/kM - MAsERATI cONTAcT cENTER: 800 008 008 www.maserati.it

Scopra la nuovafanpage Maserati italia

Page 122: Style 201309

weekend—122

style n. 9 settembre 2013

s U a i cast e l l i , co m e U n pa pa r e

IV

DAGLI CHEF DELLA CAPITALE

ALLA ZONA DELLE VIGNE

E DELLA PORCHETTA.

FIASCHETTERIE DOC,

POI bOSCHI E LAGHI PER

ESPIARE I PECCATI DI GOLA

Per il weekend dal 27 al 29 settembre

Costo a persona: da 300 euro

d i m a r c o g e n t i l i

Sopra

Vicino a Castel Gandolfo, residenza estiva dei papi:

la Locanda del Pontefce, terrazza sul lago Albano.

Sotto

Affreschi del pittore settecentesco Giovanni Paolo

Pannini nella Galleria del Park Hotel Villa Grazioli.

Consigliato: con i fgli

A settembre, Roma e dintorni diventano

caput mundi anche a tavola. Dal 26 al 29

settembre i giardini pensili dell’Audito-

rium Parco della Musica ospitano il Taste

of Roma (www.tasteofroma.it) con 12 fra

i migliori chef, come il tristellato Heinz

Beck del ristorante La Pergola (all’in-

terno del Rome Cavalieri). Un percorso

enogastronomico che prosegue 30 chilo-

metri più a sud, sul lago Albano, attorno

al quale si snodano i Castelli Romani.

Si parte dalla zona di Frascati, patria

dell’omonimo vino bianco doc, da assag-

giare alla cantina Poggio Le Volpi (via

Colle Pisano 27, Monteporzio Catone,

tel. 06 9426980, www.poggiolevolpi.it),

premiata nel 2010 con i tre bicchieri

Gambero Rosso. Vale la pena visitare la

cittadina anche per una tappa al Museo

Tuscolano delle scuderie Aldobran-

dini (piazza Marconi 6, Frascati, tel. 06

9417195, www.scuderiealdobrandini.org):

un edifcio del Seicento ristrutturato

dall’archistar Massimiliano Fuksas,

ospita una ricchissima collezione di

reperti dell’età repubblicana e imperiale.

Per pranzo ci si sposta in una delle oltre

100 faschetterie della vicina Ariccia: nei

caratteristici locali ricavati da vecchie

cantine si gustano olive, formaggi,

porchetta e piatti tipici romani. Da non

perdere la carne cotta su pietra lavica

e il prosciutto crudo tagliato a mano di

Da Pietrino ar Cantinone (via del Parco

72, tel. 342 7552673, www.dapietrinoar

cantinone.it), locale fondato nel 1865.

I Castelli Romani sono da secoli le resi-

denze estive dei papi. Per scoprirli senza

fatica si può fare una gita in bici (con

pedalata assistita) sui sentieri tra i boschi

che collegano Albano a Nemi (Castelli

Romani Green Tour, www.castelli

romanigreentour.it, 15 euro). Arrivati in

quest’ultimo borgo ci si ferma a visitare il

Museo delle Navi Romane, costruito per

contenere due imbarcazioni dell’epoca

di Caligola ritrovate negli anni Trenta sul

fondo del lago vulcanico (via del Tempio

di Diana 13, tel. 06 9398040, www.museo

naviromane.it, ingresso tre euro).

L O C A N D E E F R A S C H E T T E

DOVE DORMIRE

La Locanda del Pontefce

via dei Laghi km. 8, Marino (Rm)

tel. 06 93660098

www.lalocandadelpontefce.it

Doppia b&b da 140 euro

Sul colle che domina il lago Albano.

Park Hotel Villa Grazioli

via Pavoni 19, Grottaferrata (Rm)

tel. 06 945400, www.villagrazioli.com

Doppia b&b da 152 euro

Hotel di charme in una dimora

cardinalizia del 16esimo secolo.

Visconti Palace Hotel

Via Cesi 37, Roma

tel. 06 3684, www.viscontipalace.com

Doppia da 190 euro

In zona Prati, con barbeque sul tetto.

DOVE ManGIaRE

Roma Sparita

piazza di Santa Cecilia 4, Roma

tel. 06 5800757, www.romasparita.com

Prezzo medio: 25 euro

In un angolo di Trastevere, la miglior

pasta cacio e pepe della capitale.

Ditirambo

piazza della Cancelleria 75, Roma

tel. 06 6871626, www.

ristoranteditirambo.it

Prezzo medio: 30 euro

Menu diverso ogni mese, con piatti della

tradizione e interessanti innovazioni.

La Galleria di Sopra

via Murialdo 9, Albano laziale (Rm)

tel. 06 9322791, www.lagalleriadisopra.it

Prezzo medio: 50 euro

La riscoperta dei pesci poveri di lago.

InFO UTILI

Turismo Roma

www.turismoroma.it

Parco Regionale dei Castelli Romani

www.parcocastelliromani.it

Page 123: Style 201309
Page 124: Style 201309

in società—124

style n. 9 settembre 2013

Io mi Fido

d i g i a n l u i g i p a r a c c h i n i e g i a c o m o f a s o l a

i n s o c i e t à i124

t r i b ù a q u a t t r o z a m p e

È diventato uno straordinario fenomeno sociale. In crescita in tempi di crisi. Oggi il 40 per cento delle fa-miglie italiane vive con un cane o un gatto. Ogni specie ha i suoi ultras. Ma fra le due bande i confni si assottiglia-no. C’è chi sposerebbe la propria micia e chi fa recitare la sua bastardina Gilda

Il campione paralimpico Alex Zanardi insieme

a Billo, il suo pastore tedesco. Nato il giorno

di Natale, è il suo «bodyguard col pelo».

Page 125: Style 201309

125

style n. 9 settembre 2013

Page 126: Style 201309

in società—126

style n. 9 settembre 2013

54 anni, imprenditrice, sette cani. In uffcio. «Il gatto “aziendale” si chiama Ugo e vive nella sede della Doxa. È arrivato dai tetti e ha scelto di vivere da noi». In casa. «I cani abbandonati sono la mia passione: ho costruito dei rifugi e sette li ho portati con me. L’ul-tima è arrivata in aereo dal Marocco: l’ho inflata nella borsa, i miei vicini di posto erano tutti complici». Differenze. «Fra cani e gatti non ce ne sono molte: il loro carattere dipende più da quello del padrone». Niente pedigree. «Credo che scegliere cani di razza sia come vestirsi sempre di marca: esprime un bisogno di rassicura-zione. Io ho deciso che non avrei più speso denaro per comprare un animale visto che ce ne sono migliaia nei canili».

Magari non si guardano male e non sono (quasi mai) aggressivi, però stanno sulla difensiva, sem-pre pronti a qualche zampata verbale. È una di quelle situa-zioni sociali in cui la battuta aff-lata è lì a portata di unghia, come quando si discute di politica, di calcio o della passione/avver-sione per un regista, uno chef, una meta di vacanza. Argomenti che diffcilmente prevedono vie di mezzo: si appartiene a una tribù o a un’altra.

Funziona così, fondamen-talmente, anche per chi ama i cani o i gatti, antichi amici (o almeno frequentatori) della razza umana, ma profondamente diversi e portatori d’un opposto modo di agire sulla sfera emo-tiva. La seduzione sensuale è del gatto. La fedeltà struggente del cane. Capricci, giocosi dispetti,

orgoglio sono felini. Solidarietà, coraggio, disponibi-lità sono canini. È una scelta di campo che accomuna le due tribù soltanto per come viziano compiaciuti le loro bestiole. Ma guai a rivendicare una sorta di primato.

Tempo perso dunque, guardando per esempio alla moda, ricordare a Karl Lagerfeld (stilista, fra gli altri, di Fendi e di Chanel) come l’amore del cane verso il padrone sia inarrivabile. Lagerfeld confessa che se fosse possibile sposerebbe subito Choupette, una gatta bianca, smorfosa con due governanti al suo servizio che, quando lui è lontano, gli miagola via Skype. Così come sarebbe inutile «gattizzare» i sentimenti di Dome-

nico Dolce e Stefano Gabbana, praticamente abbonati ai labrador, o di Roberto Cavalli, che fn da giovanotto ha sempre avuto la compagnia d’un cane lupo rigorosa-mente chiamato Lupo con l’aggiunta del numerino (I, IV, VII ecc.) alla maniera di papi e monarchi.

«Io ho sempre avuto cani» rivendica Armando Bor-

ghi, 45 anni, amministratore delegato di Gabetti Pro-perty Solution, ramo immobiliare. «L’ultimo è Warren, labrador di otto anni che vive con me in campagna ma mi segue anche in uffcio a Milano: vuol bene a tutti, non crea problemi, al massimo qualche volta s’annoia e ne ha tutte le ragioni. I gatti? Mi lasciano piuttosto indifferente. Interessano più a Warren, che li caccia con entusiasmo!».

Enrico Saletnich, 45 anni, scrittore (ultimo libro Il

tempo illegale, Robin) vanta invece una profonda edu-cazione sentimentale con i gatti, soprattutto femmine: Susi, Rosita, Ciotola. «Quella in carica si chiama Tee in onore del musicista Richard Tee, è una persiana senza pedigree, umorale, diffdente ma giocherellona dopo aver inquadrato l’ospite. Non la tratto come una per-sona, sono io a trasformarmi in gatto e scendere sul suo terreno. Bisogna farsene una ragione: è lei, come i suoi simili, a condurre il gioco. Quando si scocciano se ne vanno. Prendere un cane? No, piuttosto un altro gatto».

Tutto ciò non toglie che, come in politica, accanto agli integralisti stiano prendendo sempre più corpo anche tribù con posizioni possibiliste, trasversali, di com-promesso. È il caso della regista Maria Sole Tognazzi, pazza della sua Gilda, detta «Gigicane», razza incerta, attrice nei suoi flm, bevitrice d’acqua di piscina: nella casa marina i cani di famiglia convivono con i gatti Clint e Gip. Ma pure della conduttrice tv Paola Ferrari che in mezzo a una congrega canina ha piazzato il micio Simon; dell’attrice Anna Falchi (ai suoi gatti offre Coca Cola), concubina d’un pechinese e d’un micetto bianco-rosso a nome Dino; dell’imprenditrice Marina Salamon che si divide fra i sette cani di casa e il gatto Ugo, trattato quasi da manager nella sede Doxa da lei guidata.

C’è poi invece chi, in puro stile voltagabbana (per restare al lessico politico) si sposta da una tribù all’al-tra, folgorato non da convenienza ma da impetuosa pas-sione. «Quand’ero piccolo» ricorda Roberto D’Agostino, fondatore-direttore di Dagospia «non avevo animali. Da sposato ho ricevuto un siamese e mi sono convertito ai gatti. Poi con i labrador mi sono “perso” per i cani. Ne ho due: Zen, la mamma, e Pink, la fglia, che diventa Punk quando fa la cattiva. Se vado all’estero li lascio alle

IMPRENDITORI, SCRITTORI E STILISTI: TUTTI PAZZI PER I LORO COMPAGNI PELOSI. PER LA SUA GATTA, ChOUPETTE, KARL LAGERFELD hA ASSUNTO ADDIRITTURA DUE GOVERNANTI. «SE POTESSI, LA SPOSEREI»

M A R I N A S A L A M O N

in a

pe

rt

ur

a:

ca

rl

os

jo

ne

s /

co

nt

ra

st

o

Page 127: Style 201309

127

style n. 9 settembre 2013

52 anni, conduttrice de La domenica spor-tiva. Ha quattro cani e un gatto. La convi-

venza. «Cani e gatti se stanno in casa insieme vanno d’accordo, dormono anche uno sopra l’altro». New entry. «Forse prenderemo un nuovo labrador: ho un rapporto particolare con loro». Passione di famiglia. «Anche mio marito (Marco De Benedetti, ndr) adora i cani. Quando arriva a casa, la sera, saluta i fgli, accende la musica e poi si mette sul divano con il cane sotto i piedi. C’è una frase che va bene per chi ha ragazzi adolescenti: “Prendi un cane, così quando torni qualcuno è contento di vederti...”». Carattere. «Il cane assomiglia al padrone. Anche se ci sono razze più affettuose, come labrador, golden e meticci: prendine uno al canile e ti adorerà per sempre».

PA O L A F E R R A R I

domestiche, in Italia uso la macchina pur

di tenerle con me. A Roma, città più bella

anche per uscire con il cane, il momento

magico è l’ora di cena con poca gente in giro.

Problemi? In chiesa qualche volta il prete s’è

incazzato. Nei musei è anche peggio».

Un altro che ha cambiato squadra, senza

rinnegare il passato felino ma senza rim-

pianti, è il regista Ivan Cotroneo, passato

dal culto per i mici ai tempi de Gli Aristogatti

all’incontrollabile passione per Marta, labra-

dor quasi bianca che lo accompagna anche

sul set. A proposito: non ci piove che negli

ultimi anni il labrador sia stato, se si può dire

ITALO ROTA

59 anni, architetto. Ha due felini: Rocky Blu du Ron Ron, uno scottish, e Thais, incrocio fra un gatto selvatico e un gia-guaro del Bengala. Come nasce la pas-

sione. «Da un gatto che mi hanno regalato 12 anni fa. Prima avevo avuto solo cani». Cambio di gusti. «È stato un passaggio, due fasi diverse della vita. In un certo senso, ho sempre visto gli animali dome-stici come sostituti degli umani: la casa l’ho adattata a loro». Differenze. «Credo che l’idea che il gatto sia più intelligente e il cane più affettuoso sia una nostra pro-iezione. In realtà sono animali e fanno quello che vogliono». L’evoluzione della

specie. «Gli umani, nel prossimo futuro, dovranno riscrivere il contratto con gli altri esseri viventi, fra cui naturalmente gli animali. L’approccio attuale che tenta di controllare tutto ciò che non ci piace della natura non è più sostenibile».

fo

to

: m

ir

o z

ag

no

li

Page 128: Style 201309

in società—128

style n. 9 settembre 2013

ivan cotroneo45 anni, sceneggiatore e regista (la sua web serie Una mamma imper-fetta ha avuto grande successo su Corriere.it. Dal 9 settembre andrà in onda su Rai Due ed è in lavorazione la seconda stagione). Amante dei cani, non si separa mai dal suo labra-dor Marta. Nuove scoperte. «Non sospettavo fosse così bello tornare a casa e trovare un cane che ti festeg-gia. Il gatto è bello, ma il cane è un’al-tra cosa». La responsabilità. «L’im-pegno è notevole, ma ricevi talmente tanto che i sacrifci non pesano». Umanizzazione. «Prima mi stupivo degli amici che si preoccupavano tanto per il cane, ora capisco: vuol dire che sono rimasto intrappolato anch’io. Se la umanizzo troppo? Non credo. È un cane, ma questo non vuol dire che non abbia sentimenti».

border collie

cane da pastore

con spiccatissima

personalitÀ. deve

essere ben guidato.

i p i ù « m o d a i o l i »

due superclassici e tre «emergenti»

pastore tedesco

bello e fidato. non

passa mai di moda

non solo da guardia,

anche da compagnia.

jack russell

piccolo, coraggioso

e impertinente. cioÈ

simpaticissimo. divo

al cinema e in tv.

bracco di weimar

elegantissimo, con

occhi magnetici. deve

essere educato e ha

bisogno di molto moto.

papillon

irresistibile con

quelle orecchione. . .

sveglio e attivo non

È affatto da grembo. fo

to

: g

uid

o f

pe

r s

ty

le

Page 129: Style 201309

129

style n. 9 settembre 2013

79 anni, stilista, amante dei felini. Dalla parte degli ultimi. Re Giorgio sostiene

l’associazione Io amo gli animali e ha ospitato due veterinari nella sua villa di

Pantelleria (Tp) per far sterilizzare i cani randagi che vivono sull’isola. Pas-

sione assoluta. «Gli animali portano vita in casa. Amo i gatti perché sono indi-

pendenti e orgogliosi. Li puoi accarezzare solo quando sono in vena».

è FONDAMENTALE

DArE AMOrE

E ATTENziONE: ViETATO

POrTArE iL CANE

AL PArCO E riMANErE

SEMPrE ATTACCATi

AL CELLULArE

maria sole tognazzi

così, il Brad Pitt della situazione per quanti

cuori è riuscito a conquistare.

Si può però fare anche il percorso oppo-

sto. Come insegna l’architetto Italo Rota,

che fno ai 50 anni ha avuto solo cani e poi

s’è preso una cotta per uno scottish mutante

pomposamente chiamato Rocky Blu du Ron

Ron. Rota, ormai sposato alla causa felina, in

un gesto estremista l’ha poi fatto accoppiare

con uno strano incrocio fra gatto selvatico e

giaguaro del Bengala. Prossima tappa scono-

sciuta, ma chissà verso quali mete.

Al di là delle contrapposte tribù che li

vezzeggiano, gli animali domestici hanno

acquisito sempre più importanza. Nelle

separazioni sono oggetto d’affdo (come i

fgli) da parte dei giudici. Catene d’alberghi

pubblicizzano quanto siano benvenuti. Una

sofsticata letteratura traduce i reconditi

segreti del loro linguaggio. E in quanto alle

pappe, ormai si marcia con biologico vitami-

nizzato da cucina stellata.

Ma, a parte i vezzeggi, si sono evoluti

anche i comportamenti padronali? «Una

nefandezza italiana» spiega Massimo Perla,

istruttore di cani famosi e con una scuderia

di 20 esemplari fra cui gli interpreti canini

del teleflm Rex e altri «attori» a quattro

g i o r g i o a r m a n i

zampe, «è portare il cane al parco stando

incollati al cellulare. Poi ci si lamenta se tira

al guinzaglio, scappa e non obbedisce: è la

logica reazione alla mancanza d’attenzioni».

«Non basta amare gli animali» aggiunge

Simone Dalla Valle, dog trainer e con-

duttore (su Sky) del programma Missione

Cuccioli, «bisogna essere realistici. Se

una signora sugli 80 anni tiene un pastore

australiano, addestrato a guidare bovini, il

minimo, com’è capitato, è che fnisca con

spalla semilussata e ferite alle braccia».

E gli errori di chi vuole un gatto? «Pre-

tendere che si comporti come un cane» iro-

nizza Marina Alberghini, autrice di libri sui

felini domestici per Mursia. «Anche il gatto

dà amore, ma impone un patto di parità: vivo

con te, giochiamo, ci facciamo le coccole,

ma non transigo sulla mia indipendenza».

Quando si dice l’anima del single.

42 anni, regista. Il suo ultimo flm è Viaggio sola. Ha un

cane, Gilda, 17 anni, più i due gatti di famiglia. Com’è

nata la passione. «Sono cresciuta in campagna, lì era

pieno di animali. Io portavo a casa tutti i randagi che

trovavo». Troppo umano. «Ho trasferito su Gilda tutte

le paure che di solito riguardano i fgli». Amici vip.

«Paola Turci mi prendeva in giro, ma, da quando ha un

barboncino nero, è diventata uguale a me. Anche Mar-

gherita Buy ha un barboncino nero».

fo

to

: f

ab

io l

ov

ino

, m

at

tia

zo

pp

el

la

ro

/ c

on

tr

as

to

Page 130: Style 201309

in società—130

style n. 9 settembre 2013

in società—130

style n. 10 ottobre 2011

La baia dei pochi

d i i l a r i a s i m e o n e

i n s o c i e t à i i

e s t a t e c o n t i n u a

Ecco dove andare con o senza cane e gatto. Prezzi in di-scesa, qualità del servizio che sale, temperature piace-voli e spiagge che tornano solitarie. Il mare di settembre è il meglio. Da provare anche per un long weekend. Dal Gargano a Lampedusa, da Creta alla Croazia. Tra alber-ghi di charme, dammusi, dimore nobiliari

Page 131: Style 201309

131

style n. 9 settembre 2013

131

style n. 10 ottobre 2011

Page 132: Style 201309

in società—132

style n. 9 settembre 2013

sul gargano, suite

a strapiombo

sul mare, spiagge

deserte, faraglioni .

e in tavola,

orecchiette con

rucola e pecorino

Sopra, Gli Orti di Malva, albergo sul mare

di Peschici (Fg). A destra, La Coluccia,

hotel a Santa Teresa Gallura (Ot).

Nella pagina a fanco, la spiaggia dei Conigli,

a Lampedusa (Ag).

In apertura, faraglioni di candido calcare

punteggiano il mare di Baia delle Zagare,

nel Gargano, in Puglia.

La luce è più morbida, si allenta il morso della cani-

cola, la ressa d’agosto è già ricordo. Settembre è il

momento dell’altro mare: quello fatto di spiagge nuo-

vamente solitarie, di escursioni in barca tra calette

nascoste, di lente passeggiate, di trattorie dove i menu

turistici hanno lasciato il posto a più curiose ricette

che trasformano gli ingredienti autoctoni in insospet-

tati piatti gourmand, di alberghi dove la qualità del

servizio sale, i prezzi scendono, e gli animali dome-

stici sono ospiti graditi. E persino i resort di lusso nelle

mete più esclusive hanno tariffe più leggere.

Succede al Baia dei Faraglioni, cinque stelle inca-

stonato nella roccia della più bella insenatura del

Gargano, tra Mattinata e Vieste, in provincia di Fog-

gia. La piscina a sforo sembra adagiata sui faraglioni

di Mergoli, due candidi monoliti confccati nel mare

turchese dello «sperone» d’Italia, mentre una scali-

nata intagliata nel calcare porta alla spiaggia privata:

una mezzaluna di ciottoli proprio davanti ai due

grandi scogli. Le suite hanno una piscina privata ma

anche le camere più piccole garantiscono terrazza

e giardino. Qui, a settembre, due notti per due con

colazione, una cena, ingresso alla spiaggia e alla spa

costano solo 249 euro. Proprio sotto l’albergo si allun-

gano le spiagge della Baia delle Zagare: tre pugni di

sabbia accarezzati dal mare dove si specchiano alte

falesie di candido calcare. Scenografche nuotate a

San Menaio, un nastro dorato di sabbia nascosto tra

agrumi e pini d’Aleppo vicino a Rodi Garganico, e

alla spiaggia dei Colombi a Vieste, dominata dall’o-

monima grotta. Il Gargano è spettacolare anche

quando volta le spalle al mare e diventa denso di

boschi di faggio e di chiese che se ne stanno aggrap-

pate ai monti in vertiginoso equilibrio, come l’Abba-

zia di Pulsano, o scavano grotte sacre nelle viscere

Page 133: Style 201309

133

style n. 9 settembre 2013

della terra come il Santuario di San Michele Arcangelo.

Lasciato San Michele, sempre a Monte Sant’Angelo,

fermatevi al ristorante Medioevo per un piatto di orec-

chiette con rucola, pecorino e agnello.

Sanno di mare i piatti della piccola trattoria Da Ber-

nardo a Lampedusa: alici sotto sale, polpo con pomo-

dorini e capperi, ravioli di cernia e couscous di pesce.

Del resto tutto in questo grande scoglio bruciato dal

sole, che a settembre morde con meno violenza addol-

cendo la luce e la temperatura, è dominato dal mare.

La cucina, dove trionfa il pesce, l’architettura delle

case (i bassi dammusi locali che hanno mura spesse,

dotate di camera d’aria e copertura a cupola per iso-

larsi termicamente), il ritmo delle giornate di vacanza

scandite da immersioni, snorkeling, dolphin watching,

gite in barca, bagni. Le spiagge, anche se l’isola misura

appena 11 chilometri in lunghezza e meno di quattro

in larghezza, sono tante e splendide: Cala Greca, la

Tabaccara, che gli isolani hanno ribattezzato la piscina

per quel suo mare dal turchino intenso, Cala Pulcino,

sempre deserta, e la spiaggia dei Conigli, la più celebre

di tutte. Nota perché ci vengono a nidifcare le tartaru-

ghe marine, questa lingua di sabbia di un bianco abba-

gliante si è aggiudicata il Travellers Choice 2013 di Tri-

padvisor per la più bella spiaggia del mondo. Persino

gli alberghi hanno la loro dependance marina. Come U

Piddu, 12 stanze, una terrazza vista mare, un ristorante

che offre specialità della cucina locale e l’insolita for-

mula «camera & barca»: nel prezzo sono comprese le

uscite giornaliere a bordo di un motoryacht d’epoca.

La chiamano l’altra Gallura perché è la faccia più

nascosta di quella parte di Sardegna nota soprattutto

per la Costa Smeralda. Il litorale che disegna lo spigolo

Nordorientale dell’isola si frantuma in spiagge solita-

rie e inviolate, accoglie cittadine ricche di storia, offre

panorami mozzafato su pareti di granito e pinnacoli

di roccia che emergono dal mare. Qui, a settembre, si

possono prenotare camere in lussuosi hotel di design,

come Cala Coluccia Resort vicino a Santa Teresa Gallura

(Ot), a prezzi più che dimezzati rispetto ad agosto. L’ar-

chitettura dell’albergo, mossa e asimmetrica, richiama

il paesaggio che lo circonda. Andate alla Valle della

Luna, una piana che si allarga fno al mare circondata

da massi, rocce erose dal vento e scogliere imponenti

un tempo meta prediletta degli hippy, e poi spingetevi

fno a Capo Testa, teso verso la Corsica, martoriato dal

vento e dal mare dove il granito sperpera la sua fanta-

sia pietrifcando incubi e sogni. Se viaggiate con gli

animali, invece, una sorpresa ve la regala proprio l’e-

sclusiva Costa Smeralda. Alle spalle delle belle spiagge

di Romazzino c’è la Residenza Capriccioli: cottage che

ricordano gli stazzi galluresi e una pet zone con giochi,

ciotole, docce per cani e una vasca per la pet therapy.

Spiagge di sabbia lavica, piscine d’acqua marina dai

colori caraibici, vulcani inattivi, piccoli deserti di dune

sabbiose e un clima mite tutto l’anno: Tenerife, la più

grande delle isole Canarie, è una meta perfetta per le

vacanze di fne estate, a settembre ma anche a ottobre

inoltrato. Momento giusto per avvistare i cetacei che

popolano le acque del canale che divide Tenerife dalla

in

ap

er

tu

ra

e i

n q

ue

st

a p

ag

in

a s

im

e

Page 134: Style 201309

in società—134

style n. 9 settembre 2013

vicina isola de La Gomera, per passeggiare attorno al

Pico del Teide (che con i suoi 3.718 metri è la cima più

alta di Spagna), per immergersi nei fondali di origine

vulcanica. Per la notte l’Hotel San Roque, ricavato da

una dimora signorile del XVIII secolo, che custodisce

autentici mobili stile Bauhaus. Per un pasto particolare

cercate i guachinche. Mescite di vino di produzione

propria, templi dell’autentica gastronomia locale (qui si

assaggiano prelibatezze come il cochino negro canario)

aprono le porte con la vendemmia, e sono uno dei pia-

ceri di una vacanza a Tenerife fuori stagione.

Vicinissima alla costa francese (da cui la separano

appena 20 minuti di traghetto) l’isoletta di Porquerol-

les a settembre, quando non è più presa d’assalto dai

turisti, ritrova il suo tranquillo incanto. Fatto del pro-

fumo di pini ed eucalipti (l’isola è parco naturale), di

silenzio (qui le auto sono bandite, ci si sposta in bici-

cletta), di piccole spiagge come la Courtade, amata

dai surfsti, La Palud, circondata da scogli, la Plage

d’Argent, un nastro di sabbia di quarzo bianco acca-

rezzata dal mistral. A Le Porquerollais, un bistrot

con sei camere Gérard, uno degli ultimi tre pesca-

tori dell’isola, offre deliziosi piatti preparati con il

pescato del giorno: razze, triglie, aragoste. Imper-

dibile la sua bouillabaisse, da accompagnare con il

vino del Domaine La Courtade, superbo rosso pro-

dotto sull’isola. Da la Ferme de l’Oustaou de Diou (tel.

0033 498046078) si comprano marmellate biologiche,

liquore di mandarino e chutney di fchi.

Una settimana da re senza perdere la testa (e il por-

tafoglio)? A Dubrovnik, in Croazia. In bassa stagione

al Grand Hotel Villa Argentina, lussuoso complesso

amato dall’aristocrazia della Mitteleuropa dove si può

prenotare una camera ma anche un’intera villa storica

per più persone (come la Sheherezade, in stile neo-

orientale, ricca di cupole maiolicate, colonnati, patii

ombrosi e terrazze), sette giorni in b&b costano solo

560 euro a persona. All’esterno, l’antica Ragusa sfoggia

le sue preziose architetture: la Placa, la via pedonale

lastricata che divide a metà la città vecchia, la Grande

dubrovnik sfoggia antichi profili

Page 135: Style 201309

135

style n. 9 settembre 2013

Fontana di Onofrio, con le sue maschere scolpite che

sputano acqua, la barocca Cattedrale dell’Assunzione

della Vergine, il Palazzo dei Rettori in stile gotico-

rinascimentale, i maestosi bastioni. Ai loro piedi la

spiaggia di Banje, un fazzoletto di sabbia dorata mista

a ghiaia bagnato da un mare cristallino.

Molto drammatica la vista che si gode dalla

piscina e dal ristorante sul tetto del Lato, boutique

hotel di Heraklion a Creta, la più grande e meridio-

nale delle isole greche che a settembre garantisce

un clima da piena estate e prezzi da fuori stagione.

Il Lato è un grande cubo bianco pieno di colori (le

camere sono un’esplosione di poltroncine blu, pareti

rosso acceso, coperte dorate) affacciato sul porto

antico, il centro storico e la fortezza veneziana. In

città da non perdere il museo archeologico, tra i più

importanti di tutta la Grecia. Appena fuori, il Palazzo

di Cnosso, uno dei siti archeologici più visitati del

mondo che vale da solo un viaggio a Creta. Le spiagge

più spettacolari, la laguna di Balos e l’arenile rosa di

Elafonissi, sono sul litorale Ovest.

Infne il Mar Rosso, dai paesaggi primordiali fatti

di dune, rocce a strapiombo sul mare, fondali ricchi di

vita e barriera corallina ancora intatta, che a settem-

bre si propone con temperature meno torride e costi

ancora più convenienti. Tra le località più tranquille

e deflate El Quseir (40 chilometri a nord di Marsa

Alam), dove si trova l’Onatti Beach Resort, in perfetto

stile nubiano e dagli arredi frmati da artisti e artigiani

locali. Straordinaria la sua posizione a ridosso di un

tratto di mare con bellissime piscine naturali, facil-

mente accessibili dalla spiaggia, dove passeggiare

o nuotare fra i coralli. Il prezzo? Una settimana costa

meno di 500 euro a testa in all inclusive e con il volo.

A destra, la spiaggia dell’Onatti

Beach Resort a El Quseir, sul Mar

Rosso. Sotto, Mas du Langoustier,

albergo-ristorante a Porquerolles,

in Francia. In basso, una suite

del Roca Rivaria, a Tenerife.

Nella pagina a fanco, cena

in spiaggia all’East West Beach

di Dubrovnik, in Croazia.

El QusEir,

sul mar

rosso,

rimanE

sEmprE più

dEfilata

ALAMY

Page 136: Style 201309

in società—136

style n. 9 settembre 2013

ResoRt, stazzi , B&B di chaRme: il meglio

puglia

G A R G A N O ( F G )

C O M E A R R I V A R E

In auto: da Nord A14 Bologna-

Taranto, uscita Poggio Imperiale

(Fg) poi SS89 fno a Peschici (Fg).

In aereo: per Bari, con Ryanair

(www.ryanair.com), EasyJet

(www.easyjet.com), Air One

(www.fyairone.com) da 45 euro.

D O V E D O R M I R E

Baia dei Faraglioni

Beach Resort

lit. Mattinata-Vieste km 16

Mattinata (Fg), tel. 0884 559584

www.baiadeifaraglioni.it

Prezzi: 2 notti in doppia b&b,

ingresso alla spiaggia privata,

tessera club, cena con menu

degustazione, da 249 euro

a persona (offerta per i lettori

di Style). Lussuoso hotel sulla

baia delle Zagare. Camere

con terrazza o giardino.

•Accetta animali.

Gli Orti di Malva (foto)

via delle Ripe 122 e 128

Peschici (Fg), tel. 349 0516527

ww.gliortidimalva.it

Doppia b&b da 90 euro.

Albergo diffuso: quattro dimore

con camini in pietra e terrazzini

affacciati sulle spiagge.

D O V E M A N G I A R E

Medioevo

via Castello 21

Monte Sant’Angelo (Fg)

tel. 0884 565356

www.ristorantemedioevo.it

Menu medio: 30 euro.

Tra i dolci, ottime

le ostie chjene, le ostie ripiene

di mandorle caramellate.

L A M P E D U S A ( A G )

C O M E A R R I V A R E

In aereo: via Catania, con

Meridiana (www.meridiana.it)

da 419 euro a/r.

D O V E D O R M I R E

U Piddu (foto)

contrada Dogana

Lampedusa (Ag)

tel. 0922 970901-338 3957811

www.upiddu.it

Prezzi: una settimana

con pensione completa e uscite

in barca da 980 euro a persona.

Piccolo albergo circondato

da fcus e ibischi con yacht

privato per gli ospiti.

Moresco Resort

via Vittorio Emanuele I

tel. 0922 971799

www.morescolampedusa.com

Prezzi: una settimana

in monolocale da 620 euro per

due. Con piscina e solarium.

Immersioni guidate.

•Accetta animali.

D O V E M A N G I A R E

Da Bernardo

via Terranova 5

tel. 339 3592140

Menu medio: 30 euro.

Specialità, gli spaghetti

con pesto rosso e gamberi

o con seppie e vongole.

Borgo Cala Creta

contrada Cala Creta,

tel. 0922 970883

Menu medio: 30 euro.

Piccolo ristorante dove

il menu cambia in base

al pescato del giorno.

G A L L U R A ( O T )

C O M E A R R I V A R E

In aereo: per Olbia (Ot), con

Meridiana (www.meridiana.it)

da 59 euro.

D O V E D O R M I R E

Residenza Capriccioli (foto)

loc. Capriccioli, Porto Cervo (Ot)

tel. 0789 96016

www.capriccioli.it

Prezzi: una settimana

in appartamento da 520 euro

per due. Residence con piscine.

•Accetta animali e propone una

piscina e zone riservate ai cani.

La Coluccia

Hotel & Beach Club

località Conca Verde

Santa Teresa Gallura (Ot)

tel. 0789 758004

www.lacoluccia.it

Prezzi: una settimana in doppia

b&b da 1.078 euro a testa.

Camere di design in un’area

naturale protetta.

Con spiaggia privata.

D O V E M A N G I A R E

Trattoria Gallurese Pitroni

stazzo Pitroni, Arzachena (Ot)

tel. 347 2607311

Menu medio: 25 euro.

Uno stazzo ristrutturato. Da non

perdere, la pasta fatta in casa.

Tirabusciò

via Bixio 5, Calangianus (Ot)

tel. 0796 61849

Menu medio: 35 euro.

Piatti galluresi: tortino

di formaggio, fave condite, paste

fatte in casa, carni di allevamenti

locali. Vini di Gallura.

spagna

T E N E R I F E

C O M E A R R I V A R E

In aereo: da Bergamo-Orio

al Serio con Ryanair

(www.ryanair.com)

da 145 euro a/r.

D O V E D O R M I R E

San Roque (foto)

Esteban de Ponte 32, Garachico

tel. 0034 922133435

www.hotelsanroque.com

Doppia da 170 euro.

In uno storico palazzetto, camere

di design e arredi stile Bauhaus.

•Accetta animali.

Roca Nivaria

avenida Adeje 300, Adeje

tel. 0034 922740202

www.adrianhoteles.com

Doppia da 136 euro.

Sulla costa Sud,

a Playa Paraiso. Minimal chic,

piscina vista mare.

D O V E M A N G I A R E

Meson El Drago

calle Marquez de Celada 2

El Socorro Tegueste

tel. 0034 922543001

www.mesoneldrago.com

Menu medio: 30 euro.

I piatti dello chef Carlos Gamonal.

Al Andalus

calle Peso 1, San Cristóbal

de la Laguna, tel. 0034 822023545

Menu medio: 15 euro.

Pesce fresco fritto e alla piastra.

Casa del vino

c/San Simon 49, El Sauzal

tel. 0034 922563886

www.restaurantecasadelvino.es

Menu medio: 20 euro.

sicilia sardEgna

Page 137: Style 201309

137

style n. 9 settembre 2013

del maRe a settemBRe. solo low-cost

Egitto-Mar rosso

E L Q U S E I R

C O M E A R R I V A R E

In aereo: voli charter per Marsa

Alam (a 40 km) una volta alla

settimana dai maggiori aeroporti

italiani.

D O V E D O R M I R E

Onatti Beach Resort (foto)

tel. 0020 144550888

www.onatti.com

Prezzi: sette notti con volo

a/r, trasferimenti, all inclusive,

da 465 euro a persona.

Con Margò (www.margo.travel)

e in agenzia.

Quattro piscine, 205 camere

con terrazza o balcone,

spiaggia di sabbia attrezzata

con facile accesso

al mare. Davanti al resort, belle

piscine naturali (60-120 cm

di profondità a seconda delle

maree) raggiungibili a piedi nudi

e un sentiero naturale praticabile

con le apposite scarpette che

consente di oltrepassare

la barriera per nuotare o fare

snorkeling in mare aperto.

Mövenpick Resort

El Quseir

tel. 0020 653332100

www.moevenpick-hotels.com

Prezzi: sette notti con volo

a/r, trasferimenti, pensione

completa, da 1.068 euro

a persona. Con Turisanda

(www.turisanda.it) e in agenzia.

Raffnato, in stile nubiano

con 250 camere e tre suite.

Accesso diretto al mare

e barriera corallina che

si estende fno a riva.

grEcia

C R E TA

C O M E A R R I V A R E

In aereo: via Atene con Aegean

(www.aegeanair.com)

da Roma, Milano,

Venezia da 160 euro a/r.

D O V E D O R M I R E

Lato Hotel (foto)

Epimenidou 15, Heraklion

tel. 0030 2810228103

www.lato.gr

Doppia da 82 euro.

Un cubo bianco con vista

sulla fortezza veneziana

e camere dai colori accesi.

Balos Beach Resort

Kaliviani Kissamou, Chania

tel. 0030 2822024106

www.balosbeach.gr

Doppia da 45 euro, appartamenti

da 65 euro.

Sulla laguna di Balos.

•Accetta animali.

D O V E M A N G I A R E

Veneto

Epimenidou 4, Rethymno

tel. 0030 2831056634

Menu medio: 35 euro.

In un monastero in stile

veneziano. Cucina raffnata

e ricca carta di vini locali.

Unico, l’agnello marinato nel

vino con formaggio di pecora.

Thalassino Ageri

Vivilaki street, Tabakaria

Chania, tel. 0030 6947939146

www.thalasino-ageri.gr

Menu medio: 20 euro.

Sul porto che offre piatti di mare.

Da assaggiare, il polpo marinato

e i calamari grigliati.

francia

P O R Q U E R O L L E S

CO M E A R R I V A R E

In traghetto: dal porto

di Giens-La Tour Fondue,

con Tlv (www.tlv-tvm.com)

da 18,50 euro a persona a tratta.

D O V E D O R M I R E

Mas du Langoustier (foto)

tel. 0034 494583009

www.langoustier.com

Doppia da 215 euro

con mezza pensione.

Elegante. Facciata ricoperta

da bouganville e un ristorante

con la cucina dello chef

stellato Joël Guillet.

•Accetta animali.

Le Porquerollais

place d’Armes 7

tel. 0033 494123270

www.auporquerollais.com

Doppia da 95 euro.

Nell’unica piazza del paese,

sei camere semplici

e un ristorante che offre

un’ottima cucina di mare.

D O V E M A N G I A R E

La Plage d’Argent

chemin du Langoustier

tel. 0033 49525575

www.plage-dargent.com

Menu medio: 30 euro.

Ristorante di pesce.

Giro dell’isola

Con Beach Tours

(www.beach-tours.fr) un giro

di Porquerolles in barca alla

scoperta delle baie segrete

con una delle guide

del Parc National de Port Cros.

Da 55 euro a persona.

croazia

D U B R O V N I K

C O M E A R R I V A R E

In traghetto: da Bari con

Jadrolinija (www.jadrolinija.hr)

da 108 euro a/r.

D O V E D O R M I R E

Grand Hotel Villa Argentina

Frana Supila 14

tel. 00385 20430830

www.gva.hr

Prezzi: una settimana

in doppia vista mare b&b

da 560 euro a persona.

Lussuoso complesso nel centro

di Dubrovnik. Si può prenotare

una camera o un’intera villa

per più persone.

Hotel Tirena & Argosy

Ulica Iva Dulcica 22

tel. 00385 20448297

www.valamar.com

Prezzi: una settimana

in doppia con mezza pensione

da 347 euro a persona.

Semplice struttura a 100 metri

dal mare alle porte della città.

•Accetta animali.

Entrambi gli alberghi si possono

prenotare in Italia con

Il Piccolo Tiglio, tel. 0381 72098

www.ilpiccolotiglio.it.

D O V E M A N G I A R E

Est West Beach (foto)

Frana Supila 4

tel. 00385 20412220

www.ew-dubrovnik.com

Menu medio: 40 euro.

Ristorante, stabilimento

balneare e cocktail

bar sulla spiaggia di Banje.

Alla sera, si può cenare

sulla sabbia.

Page 138: Style 201309

passioni—138

style n. 9 settembre 2013

Fatto e cucito

d i m a r i a l u i s a b o n a c c h i

f o t o d i s a k i s l a l a s p e r s t y l e

p a s s i o n i138

s a r t i i n t e g r a l i : g i a c c a & c a l z i n i

Sono le nuove botteghe: non solo abito, ma anche cami-cia, scarpe, cravatte, bretelle e gemelli, persino boxer. Tutto su misura. A cura di artigiani stilisti. A prezzi in-credibili: da Milano a Napoli

Page 139: Style 201309

139

style n. 9 settembre 2013

Aldo Invitti di Conca, patron della sartoria

Prata & Mastrale. «I clienti mi chiedono

consigli anche per la scelta dell’auto».

Page 140: Style 201309

passioni—140

style n. 9 settembre 2013

ol

yc

oM

. s

gp

Dal sarto come dal confessore o dallo psicoanalista.

Ammettendo dubbi e debolezze, voglie mai sopite e

desideri segreti. Sicuri di essere capiti, confortati e

guidati. Uscendone appagati e come nuovi, con un

impeccabile total look.

Ovvero, eleganti dalla testa ai piedi, compresi gemelli

e sciarpa, cintura e scarpa. Succede, a Milano come a

Napoli, a Torino come a Genova, all’uomo d’oggi. Strain-

daffarato sul lavoro ma voglioso di eleganza, squalo in

azienda ma tentennante nella scelta dei calzini, collezio-

nista di master ma affitto dal dilemma: «Cosa mi metto?».

Non è solo questione di dress code che varia sottilmente

con la latitudine (più formale a Milano, più disinvolto a

Napoli) e che, se sbagliato, provoca imbarazzanti cadute

d’immagine, ma anche di gusto, stile e costi, data l’incer-

tezza dei tempi e la girandola delle mode.

Per questo, da Nord a Sud molti sarti si sono attrez-

zati: consigliano e sfornano con destrezza il tris perfetto

(abito, camicia e cravatta) e, accordandosi con artigiani

di fducia, cinture, calze e scarpe ad hoc, spesso su

misura, senza dimenticare nemmeno i boxer, non si sa

mai. Non è solo la risposta a un capriccio: «C’è voglia di

coerenza di stile: quando parti dall’abito giusto, vuoi che

tutto sia intonato. Per una maggiore soddisfazione perso-

nale e una totale sicurezza di sé». Imprenditore, erede di

una manciata di titoli nobiliari, master in Business Admi-

nistration all’università Bocconi, oggi per passione Aldo

napoli: corto e «strappato»

sartoria formosa

p r i n c i p e d i g a l l e s , g r i g i o e v e r a c e

Sciancrato, tre bottoni «strappati» a due, revers, spalla

impeccabile: corta con giro manica stretto. Da 1.900 euro.

Cravatta in seta

o cashmere, da 90 euro.

Boxer (due modelli

disponibili), da 30 euro.

Scarpe fatte a mano, Paolo

Scafora, da 700 euro

(da 2.000 su misura).

Portafoglio, Parlato per

Formosa, da 150 euro.

Camicia su misura,

da 190 euro.

Pochette in seta rifnita

a mano, da 10 euro.

alessandro preziosi

L’attore che passa dalle

fction al teatro.

Page 141: Style 201309

141

style n. 9 settembre 2013

Fo

to

: F

ed

er

ico

Mil

et

to

pe

r s

ty

le

; s

ty

lin

g:

lu

ca

ro

sc

ini

Invitti di Conca è il patron della sartoria Prata & Mastrale

a Milano (via Fatebenefratelli 17, tel. 02 65560920, www.

pratamastrale.it), dove applica con successo l’arte di otti-

mizzare i costi. Tre linee di abiti per ogni esigenza, orche-

strate dal maestro tagliatore Cristiano Zerboni: Bespoke

(tre prove, da 1.500 euro), Ready-to-measure persona-

lizzato (due prove, da 900 euro) e Business (una prova,

da 750 euro). E poi tutti i possibili accessori: cravatte

(su misura da 90 euro), le scarpe Goodyear di Barbanera

Shoes (da 450 euro) oppure di Rivolta (da 690 euro, già

pronte, novità della stagione). Non mancano le palline-

gemello di pietra dura, le calze Gallo in flo di Scozia, i

pullover artigianali in cashmere a due fli di cui scegliere

modello e colore (il gilet da 280 euro, il cardigan da 310),

tutto impeccabilmente accordato. «I clienti mi chie-

dono anche quale auto comprare o come rivestire una

poltrona» confda Invitti. «Si diventa un punto di riferi-

mento del gusto e delle spese. Quasi un opinion leader».

O meglio, uno stilista.

Stanco dell’appiattimento da villaggio globale, l’uomo

esigente desidera distinguersi con capi e accessori unici,

completamente suoi: «La mission del sarto, oggi, è dare

una consulenza completa per vestire con l’eleganza

sottile fatta di dettagli e accostamenti di colori e tessuti»

spiega Federico Ceschi a Santa Croce, titolare di N.H

Sartoria a Milano (via Chiossetto 2, tel. 02 780 531, www.

nhsartoria.it), appena citato dal Wall Street Journal come

uno dei sarti milanesi «di cui ogni gentleman dovrebbe

g e s s a t o c o n s p i l l a a z z u r r a

Revers a lancia di 12 cm, spalla poco scesa, taglio che non

richiede imbottiture, da 1.900 euro; spilla, 40 euro.

milano: dopp iopetto sl im

n.h sartoria

Cintura artigianale d’iguana,

170 euro.

Allacciate scure, Subissati,

da 400 euro.

Pochette in seta

in omaggio ai clienti.

Calze di cashmere e seta,

Sozzi, 65 euro.

Sciarpa in garza di lino

stampata, da 170 euro.

Cravatta in maglia di seta,

170 euro.

elio

Gag e uno stile unico

sul palco.

Page 142: Style 201309

passioni—142

style n. 9 settembre 2013

Tocco maniacale: i gemelli su misuraavere l’indirizzo». Discendente dello scrittore Antonio Fogazzaro, Ceschi ha assorbito passione e stile dallo zio Giuseppe «Boso» Roi, a suo tempo uno degli uomini più chic d’Italia: «La vera eleganza si nasconde, soste-neva. Troppi sarti diventano modaioli: revers esagerati, asole colorate, proporzioni stravolte. Eleganza è misura, anche nel prezzo». Con il suo maestro sartore Dome-nico Bombino, Ceschi aiuta i clienti a costruire il nuovo stile milanese, formale ma con un twist più vivace: «Con giacca in tweed, pantaloni avorio o miele; all’occhiello del gessato, una pietruzza colorata». Tutto è soft e tran-

quillo, ma con una nuova e netta convergenza verso l’altro polo dell’eleganza italiana, la grande sartoria napoletana. Strepitosa protagonista, con Toni Servillo, del flm La grande bellezza di Paolo Sorrentino.

«Colori più vivaci, il bluette invece del blu navy, il beige e il marrone anche in uffcio, tocchi di pastello su cravatte e pochette, ma senza mai esagerare» spiega Gennaro Formosa (via Cavallerizza a Chiaia 37, Napoli, tel. 081 414592, www.sartoriaformosa.it), napoletano doc, che dal padre Mario ha ereditato sartoria e gusto impeccabile. Lo stile partenopeo? È soprattutto nel taglio

Alessandro Leonardi ha l’istinto del cercatore: di accessori vintage da accompagnare agli abiti (da 1.300 euro), di materiali doc e artigiani eccellenti per cinture personalizzabili (1) da 135 euro, sciar-pe, cravatte e borse su ordinazione. Speciale la Heritage Duffle Bag (2): pesante canvas america-no anni Cinquanta e dettagli in cuoio per soli 590 esemplari (590 euro).

piazza Sant’Erasmo 5, Milano, tel. 02 89455594,

www.santerasmocinque.it

Un sobrio interno nascosto nel Quadrilatero della moda, il maestro tagliatore al lavoro, i tessuti ga-rantiti dal biellese Trabaldo Togna per tre stili di abiti (da 2.800 euro): Conservative, Progressive, Alternative. A camicie (1) da 180 euro, cravatte e pochette, si aggiungono i blouson (2) del tempo libero, ripiegabili in una busta realizzata nell’i-dentica, finissima nappa (1.480 euro).

via Bagutta 8, Milano, tel. 02 76014142,

www.saintandrews.it

SANTERASMOC INQUESANTANDREA

1

1

2

2

fo

to

: s

ak

is

a l

al

as

pe

r s

ty

le

Page 143: Style 201309

143

style n. 9 settembre 2013

di proporzioni corrette: la giacca mai troppo avvitata o

troppo corta, la manica a camicia – la famosa «mappina»

– appena morbida e non arricciata, il giro manica

calzante affnché il capo abbia movimento ma non

«scappi», i revers importanti ma senza esagerare. E poi la

fodera: sì nelle giacche formali perché scivolino meglio,

no in quelle spezzate. Canoni d’eleganza apprezzati a

Napoli come nell’atelier che Formosa ha aperto da alcuni

anni a Milano (solo su appuntamento): «I clienti mene-

ghini amano la nostra napoletanità, il sarto che “sale” per

le prove e i mille accessori che proponiamo» racconta

la responsabile Nadia Locatelli: dalle sciarpe fnissime

ai cache-col, dalle camicie fatte all’antica ai portafogli,

dalle borse di Parlato alle calzature di Paolo Scafora.

In ogni sarto, insomma, si nasconde un uomo pieno di

curiosità e interessi che condivide volentieri con i suoi

clienti. E se a Torino Michele Mescia si preoccupa di

disegnare spille fermacravatta e gemelli personalizzati, a

Genova Andrea Bruni, patron di Berti, propone i gioielli

di Tateossian e cravatte a esclusivi disegni animalier. A

Roma, nella nuova sede, Gaetano Aloisio offre maglieria

su misura e perfno calze artigianali in cashmere e seta.

Se a Napoli Ugo Cilento crea scarpe in pelle e usa i tessuti

doc di Valgrisa, a Milano Alessandro Leonardi di Sante-

rasmoCinque fa di più: da lui, accanto a cuoi vintage e

vecchi faconi di cristallo, il giovin signore trova le bellis-

sime Abici (da 690 euro), le due ruote artigianali che

mixano hi-tech e rétro, per pedalare davvero con stile.

Nel nuovo, prestigioso atelier fra i giardini di villa

Malta, abiti adeguati (da 3.500 euro) e un’offerta

di accessori sempre più ricca: camicie finissime

fatte all’antica (1) da 350 euro, cravatte sette pie-

ghe su misura (2) da 180 euro, gemelli personaliz-

zati, le scarpe di Bocache & Salvucci con cinture

coordinate. In arrivo anche maglie di cashmere su

ordinazione e calze artigianali.

via di Porta Pinciana 1, Roma, tel. 06 8081621,

www.gaetanoaloisio.com

Ugo, ottava generazione dei Cilento, si diverte

a vestire l’uomo dalla testa ai piedi con abiti (da

1.500 euro), camicie e cravatte sartoriali e tutti i

possibili accessori: comprese bretelle ricche di

personalità (1) da 90 euro, e gemelli in argento

e smalto ispirati ai tarocchi napoletani (2) a 210

euro. Ma ha pensato anche agli sfizi: dalla sacca

da golf al portabottiglie in cuoio.

via Medina 61 a/b, Napoli, tel. 081 5513363,

www.cilento1780.com

SARTORIA GAETANO ALOISIOM. CILENTO & F.LLO DAL 1780

1

1

2

2

fo

to

: g

uid

o f

pe

r s

ty

le

Page 144: Style 201309

passioni—144

style n. 9 settembre 2013

march i personal izzat i

bout ique e sartorie del total look

Per un look molto milanese. Si trova tutto tranne le scarpe.

i prezzi

Abito da 800 euro, ready to wear personalizzato da 1.200; camicia

da 90; cravatta da 40; cintura da 80. Total look: da 1.010 euro

(scarpe escluse).

gli sfizi

Pochette a 20 euro.

voto di style

Qualità 8 - Prezzo 10

indirizzo

corso XXII Marzo 4, Milano tel. 02 59901282

Il sarto conteso dalla crème tori-nese, Forbici d’Oro 2004.

i prezzi

Abito su misura da 2.000 euro; camicia da 250; cravatta da 60;

cintura da 30; scarpe da 150. Total look: da 2.500 euro.

gli sfizi

Gemelli e spille fermacravatta su disegno proprio.

voto di style

Qualità 10 - Prezzo 8

indirizzo

via Bertola 5, Torino tel. 011 544548

Abiti, camicie, cinture, sciarpe ed eccellente maglieria.

i prezzi

Abito da 890 euro, su misura da 1.800; camicia da 90; cravatta da 54; cintura da 75. Total look: da 1.809 euro (scarpe escluse).

gli sfizi

Cravatte in cashmere, maglia, seta stampata o jacquard.

voto di style

Qualità 9 - Prezzo 9

indirizzo

via Fatebenefratelli 15, Milano tel. 02 29001089

Gusto internazional-sabaudo.

i prezzi

Abito da 700 euro, ready to wear a mano da 1.200; camicia

da 60; cravatta da 60; cintura da 70; scarpe da 160.

Total look: da 1.050 euro.

gli sfizi

Ampia scelta di calzature.

voto di style

Qualità 8 - Prezzo 10

indirizzo

via dei Mille 12, Torino tel. 011 8124575 www.harridge.it

La Mecca dello stile genovese.

i prezzi

Abito ready to wear da 1.000 euro, su misura da 1.500; camicia

da 110; cravatta da 80; cintura da 70; scarpe da 300.

Total look: da 1.560 euro.

gli sfizi

Le cravatte personalizzate con disegni esclusivi.

voto di style

Qualità 9 - Prezzo 9

indirizzo

via XII Ottobre 94/r, Genova tel. 010 540026

www.bertigenova.it

Indirizzo storico aperto dal 1963.

i prezzi

Abito su misura da 1.000 euro, ready to wear da 700; camicia da 140; cravatta da 75; cintura

da 90; scarpe da 300 euro. Total look: da 1.300 euro.

gli sfizi

Ombrelli inglesi da 120 euro.

voto di style

Qualità 9 - Prezzo 9

indirizzo

via Monte Zebio 11, Roma tel. 06 37350339 www.grisal.com

Una sartoria evolutasi anche in boutique dai mille accessori.

i prezzi

Abito su misura da 2.700 euro; camicia da 230; cravatta da 80; cintura da 90; scarpe da 1.100.

Total look: da 4.200 euro.

gli sfizi

I boxer su misura da 75 euro.

voto di style

Qualità 9 - Prezzo 7

indirizzo

via di Ripetta 38, Roma tel. 06 3233727

www.sartoriaripense.com

Boutique a conduzione familiare fondata nel 1898 e gestita da quattro fratelli.

i prezzi

Abito da 700 euro; camicia da 120; cravatta da 80; cintura

da 90; scarpe da 300. Total look: da 1.300 euro.

gli sfizi

Profumi e dopobarba inglesi.

voto di style

Qualità 9 - Prezzo 9

indirizzo

via Toledo 229/230, Napoli tel. 081 417055

lord canepar i michele mesciadaqua harr idge

bert i gr isalsartoria r ipense old england

Page 145: Style 201309
Page 146: Style 201309

style n. 9 settembre 2013

146 l e i m p o s s i b i l i

helena

bordon

Ventisei anni, bellezza mozzafato, milionaria, fa par-te della nuova élite dei brasiliani global. Dal nonno ha ereditato una delle magioni più belle del Paese; dalla madre la passione per la moda, che lei declina in chia-ve digitale dando consigli di stile via Twitter e sul suo blog: «Un milione e mezzo di pagine viste al mese». Sempre in giro per il mondo («gli aerei sono la mia casa»), ha amici come Kate Moss, Tina Brown e Valen-tino. E (ex) fdanzati piloti di Formula Uno. Come...

d i s t e f a n o m o n t e f i o r i

f o t o d i j a c o p o m o s c h i n p e r s t y l e

m o d a d i d a n i e l a s t o p p o n i

Page 147: Style 201309
Page 148: Style 201309

le impossib il i —148

style n. 9 settembre 2013

Page 149: Style 201309

149

style n. 9 settembre 2013

«Uso gli aerei per dormire». I peraltro ben-

venuti voli low-cost hanno ucciso il glamour

del viaggio, ma la formula anni Cinquanta di

jet set vale ancora per alcune persone: una

di queste è Helena Bordon, 26 anni, fashion

blogger brasiliana. A Parigi ci offre un caffè

nella sua casa sulla Senna, rive gauche, in

attesa di partire per Capri. Ricchissima. Bel-

lissima. La pelle non sciupata dall’età né dalle

durezze della vita. Per nostra fortuna, i natali

molto fortunati le hanno dato zero spocchia e

molto buonumore.

Helena rappresenta la terza generazione

di una delle famiglie più importanti del Bra-

sile. Suo nonno, l’uomo d’affari P. G. Meirel-

les, comprò da Assis Chateaubriand (sorta

di Citizen Kane brasiliano) la grande Casa

Amarela, una dimora in stile coloniale por-

toghese che è da sempre uno dei luoghi

del potere in Brasile. La madre di Helena,

Donata Meirelles, l’ha avuta come regalo di

nozze, e con il marito Nizan Guanaes (capo

del colosso della comunicazione Abc) la usa

per dare party dove si incontrano Kate Moss

e Diane von Fürstenberg o Arianna Huffng-

ton e Tina Brown. Per oltre 20 anni, prima di

diventare art director di Vogue Brasil, Donata

Meirelles ha diretto a San Paolo il più impor-

tante grande magazzino del lusso dell’Ame-

rica Latina, Daslu, dove i brasiliani facoltosi

spendono i loro soldi comprando vestiti,

borse oppure orologi che lei sceglieva. Oggi

è la fglia Helena Bordon a dare su internet,

Twitter e Instagram consigli di lifestyle per

il gigantesco mercato del lusso brasiliano,

nelle Americhe secondo solo agli Stati Uniti.

Helena è una socialite di antica tradizione

ma con un pubblico vasto: quello della nuova

classe medio-alta dell’unico Paese emergente

che non solo consuma, ma anche crea moda.

Perché sta sempre per aria? Dopo due

mesi nello stesso posto non ne posso più.

Devo partire.

A sinistra

Abito con inserti

di pizzo, Emilio Pucci.

A destra

Abito di voile a balze,

Ermanno Scervino.

In apertura

Collana, Camila Klein.

« n o n p o s s o s t a r e d u e m e s i n e l l o

s t e s s o p o s t o . m i a n n o i o . v a d o d a

s a n pa o l o a n e w y o r k n e i w e e k e n d »

Qual è il viaggio più sconsiderato che ha

fatto? Londra-Bali nel weekend. Mi ha invi-

tato una persona e non avevo altro tempo.

Sono stata lì solo un giorno.

Altri weekend tra le nuvole? Nel fne set-

timana vado spesso a New York. Da San Paolo

sono nove ore di volo, ma da giovedì a dome-

nica si può fare. Oppure, se ho meno tempo

e il meteo è buono, Rio de Janeiro. Quaranta

minuti di aereo e sono sulla spiaggia.

Quando ha cominciato a volare a Parigi?

Da bambina, a sette anni. Con mia madre

ci venivamo sempre per la settimana della

moda. La sua partner in affari Eliana Tran-

chesi aveva due fglie, Luciana e Marcella, e

tutte e tre andavamo in giro per gli showroom

a giocare alle signore che comprano i vestiti.

Gonne e scarpe dall’infanzia. Ma non si è

stancata? Ho cercato di «scappare» una volta...

Dopo il college a Londra ho provato a fare altro,

Page 150: Style 201309

style n. 9 settembre 2013style n. 9 settembre 2013

un po’ di pubbliche relazioni da Selfridges. Ma la moda per la mia famiglia è come una cala-mita. Dopo due anni e mezzo nella capitale inglese sono tornata a San Paolo e con Luciana, Marcella e il loro fratello, Bernardino, ho fon-dato 284, un marchio di fast fashion. Quattro anni fa in Brasile le catene come Topshop o Zara non c’erano ancora, abbiamo pensato di occupare quello spazio e offrire vestiti carini a prezzo medio. Naturalmente l’esperienza e le conoscenze dei nostri genitori ci hanno aiutato.

E il blog? Tutti i miei amici mi chiedevano suggerimenti su cosa fare, dove andare, un nuovo ristorante o una borsa da comprare. Ho pensato che invece di perdere un pomerig-gio a rispondere a uno a uno via e-mail fosse più semplice fare un sito rivolto a tutti (www.helenabordon.com, ndr).

Quanti contatti? Un milione e mezzo di pagine viste al mese, non male, considerato che fnora è stato solo in portoghese. Ma sta per partire anche la versione in inglese, e sarà sempre meno un blog di moda e sempre più un sito dedicato al lifestyle.

A questo giro di sflate parigine che cosa le è piaciuto di più? Valentino, direi. Ho una

Che farà tra dieci anni? Sarò sposata e avrò dei bambini.

Come mai questa sicurezza? È sempre fdanzata con il campione di automobilismo Nelson Piquet junior? No, ci siamo lasciati da tempo. Ho un nuovo boyfriend da otto mesi. Vedremo che succede.

E lascerà la moda? Impossibile. Mia madre ha diretto per 20 anni i magazzini Daslu e poi ha cambiato per fnire dove? A Vogue. È un mondo anche antipatico talvolta, ma è il mio mondo.

Perché antipatico? Pieno di falsità. Forse c’è ovunque, ma nella moda è molto evi-dente. Persone che ti ignorano per anni e poi all’improvviso vengono da te tutte sor-ridenti perché hanno bisogno di un favore. Ma non c’è problema, sorrido anch’io e me ne infschio.

Ha visto le manifestazioni di protesta in Brasile? Che ha pensato? Certo che le ho viste. La gente è furibonda perché si spen-dono miliardi per gli stadi del campionato del mondo e gli ospedali cadono a pezzi. Hanno ragione a manifestare.

Poveri contro ricchi? No, non mi sembra, la società brasiliana è divisa ma stavolta pro-testano un po’ tutti.

Lei da sempre è abituata al lusso e nella sua città vive accanto alle favelas. Mi rendo conto che è come chiedere a un italiano che cosa pensa della mafa, però, che effetto le fa? L’effetto che fa a tutti, terribile. A Rio, ad esempio, il miglior quartiere è proprio tra due favelas. Ma è così da sempre. Le cose ora vanno un po’ meglio, ma resta il fatto che noi brasiliani siamo abituati alla violenza e a prendere precauzioni.

Cioè? Non indossare mai orologi o gioielli per strada. Ci sono bande di ragazzini che indovinano il tuo orologio da come ti vesti. Quello è un tipo da Rolex, quello ha di sicuro un Cartier... Meglio evitare.

I suoi migliori amici? Le modelle Izabel Goulart e Alessandra Ambrosio, e Valentino.

Il ristorante preferito? Quelli dove si mangia il miglior sushi al mondo, Kinoshita a San Paolo e Zuma a Miami.

La sua casa? Gli aerei, e San Paolo.

A destra

Helena insieme con Valentino al New York City Ballet.

Sotto

Con la madre Donata Meirelles, ex direttrice di Daslu, il più importante grande magazzino di lusso in America Latina.

Pagina a fanco

Abito bustier, Dior.

vera ossessione, ho lavorato quattro anni a New York per lui. È stato molto divertente.

Il lusso è forse l’unico settore dell’econo-mia che continua ad andare bene, grazie ai mercati emergenti. Cina, Russia, Brasile. È così, con la differenza che in Brasile aprono in continuazione negozi di griffe italiane, come Dolce & Gabbana o Tod’s, ma anche marchi brasiliani. Il Made in Brazil sta funzionando: è una moda che fa vedere il corpo, mostra le curve, tende a essere attillata.

E i brasiliani come si vestono? C’è una gran voglia di essere moderni, ma senza rischiare troppo. Per adesso non amano l’ec-centricità, non osano. Chi può si veste bene, alla moda, ma andando sul sicuro.

Qual è «la caduta di stile» più grande che le capita di vedere per strada? A Parigi è diffcile, le persone qui hanno una specie di istinto per lo chic, le ragazze sono sempre eleganti qualsiasi cosa si mettano. In giro per il mondo invece vedo troppa gente striz-zata nei vestiti. L’ossessione della taglia è una sciagura, perché se non si è comodi non si può essere eleganti. E poi anche il total look di una griffe: denota insicurezza. h

a c

ol

la

bo

ra

to

: c

la

ud

ia c

er

as

uo

lo

; G

ro

oM

iNG

: e

lis

e d

uc

ro

t P

er

b a

Ge

Nc

y (

ww

w.b

-aG

eN

cy

.co

M)

le impossib il i —150

Page 151: Style 201309

151

style n. 9 settembre 2013

Page 152: Style 201309
Page 153: Style 201309

debolezze 153

style n. 9 settembre 2013

d i m a r i a l u i s a b o n a c c h i

f o t o d i f e d e r i c o m i l e t t o p e r s t y l e

GUARDAROBA

Semaforo rosso: esaminate con attenzione il

motociclista fermo accanto a voi. E diverti-

tevi a scoprire la «buccia di banana» su cui

è scivolato il suo look.

Spesso è proprio il binomio giacca-scarpa che la moto in sosta evidenzia senza pietà. Capita infatti che l’uomo si vesta di buon’ora studiando attentamente da capo a piedi il completo del giorno, ma al momento di uscire agguanti il primo giaccone che gli viene a tiro mandando a catafascio il lavoro

allo specchio. È certamente un peccato veniale, un peccato seccante a cui ovviare con un minimo di cura, come certamente fanno i centauri più sensibili all’armonia del proprio aspetto. Ne sono un esempio a Milano il pubblicitario Max Brun o il consu-lente di WP Lavori in corso Andrea Host-Ives-sich, nonché fglio «d’arte» (la mamma è Pupi Solari, maestra di eleganza); a Roma, il regi-sta Luca Manfredi e l’attore Massimo Ghini.

Non importa da dove cominciate l’impe-gnativa costruzione, se dalla giacca o dalla

scarpa, ma nella misteriosa alchimia dell’e-leganza è vietato pensare all’una dimenti-cando l’altra. Non c’è un codice preciso: è tutta questione di assonanze (colori, stili, materiali), associazioni, sintonie, chiama-tele come volete. Un po’ meno facili, ma non impossibili, se alla scarpa di cuoio si vuole accoppiare un giaccone in materiale sinte-tico, antipioggia, antimacchia e antiusura, attualissimo fglio della scienza e della tec-nica. Così comodo, funzionale e anche, se ben abbinato, così elegante.

La fretta è cattiva consigliera: non scegliete a caso giaccone o spolverino. Per essere impeccabili, tutti gli abbinamenti capo-spalla e scarpe devono essere pensati. Usando gusto e feeling

Spalla al piede

Giaccone di nylon imbottito, Diadora Heritage, 295 euro; stringate con suole a dente

di squalo, Alberto Guardiani, 338 euro.

Page 154: Style 201309

debolezze—154

style n. 9 settembre 2013

3

3

ANN I SESSANTA

Liscia con cappuccio (1) e tasche oblique

(2), la giacca ricorda quella indossata da

David Niven, a Cortina per rubare il dia-

mante più prezioso del mondo nel flm

La pantera rosa (1963). Azzeccato con-

tro il freddo lo scarponcino alla caviglia

(3) con suola di para (4). La giacca fa

l’uomo ladro. E gentiluomo.

Giacca di tessuto tecnico e lana imper-

meabile, Moncler Grenoble, 725 euro; de-

sert boot di pelle, Clarks, 135 euro.

I ER I , OGG I , DOMANI

Giaccone o spolverino? Un po’ tutti e

due, grazie al cappuccio a scomparsa (1)

e al taglio smilzo (2). La scarpa con i bu-

chi di prammatica (3) sfoggia un’insolita

suola a carrarmato (4). Eleganza senza

tempo come quella di Sean Connery, ico-

na intramontabile. Inedito contempora-

neo. Anzi futuro.

Giaccone di nylon impermeabile, Herno

Laminar, 600 euro; brogue con stringhe

colorate, Andrea Ventura, 299 euro.

1

st

yl

in

g:

lu

ca

ro

sc

in

i

2

1

2

3

ANN I NOVANTA

Impunture (1) e allacciatura nascosta

(2) per la giacca che Leonardo Monda-

dori, uomo-simbolo dell’editoria mila-

nese, metteva anche per andare al Teatro

alla Scala; stringatura chiusa (3) e pun-

ta ad ala (4) per la Oxford wing toe. En-

trambe bordeaux. Quando non si voglio-

no mischiare i colori.

Giacca di nylon matelassé, Fay, 498

euro; brogue di vitello spazzolato, More-

schi, 390 euro.

1

2

4

ANN I SETTANTA

Occhialoni incorporati (1) che proteg-

gono dal vento, taglio severo e chiusura

con zip (2) per il simil-eskimo a struttura

tecnologica. Allacciatura alta con ganci

(3) e suola ergonomica (4) per l’anfbio.

Chic e sportivo, perfetto per seguire le

orme dell’esploratore Bruce Chatwin.

Con un look spericolato e ribelle.

Giubbotto foderato con cappuccio, C.P.

Company, 563 euro; anfbi di cuoio, San-

toni, 300 euro.

2

1

3

4

4

4

Page 155: Style 201309

– Le note richiamate negli schemi di bilancio costituiscono parte integrante del bilancio depositato presso il Registro delle Imprese di Milano e reso pubblico ai sensi di legge– Il bilancio è stato redatto secondo i principi contabili internazionali

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

Valori in euro NoteEsercizio

2012Esercizio 2011

pro-forma (*)Esercizio

2011

Utile/(perdita) dell’esercizio 37 (494.735.467) (423.032.902) (112.771.537)

Altre componenti di conto economico complessivo:

Utili (perdite) su copertura flussi di cassa (15.988.237) (20.748.467) (20.748.467)Valutazione a Fair Value attività finanziarie (87.870) (46.699) (46.699)Riclassificazione a conto economico di utili (perdite)su copertura flussi di cassa

9.149.458 4.500.548 4.500.548

Effetto fiscale 1.036.192 5.052.118 5.052.118

Valori in euro NoteEsercizio

2012Esercizio 2011

pro-forma (*)Esercizio

2011

Totale altre componenti di conto economico complessivo (5.890.457) (11.242.500) (11.242.500)

Totale conto economico complessivo (500.625.924) (434.275.402) (124.014.037)

RCS MEDIAGROUP S.p.A. - CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ - 2012Elenco delle testate servite in esclusiva (In applicazione alla legge del 5 agosto 1981 n. 416 e dell’art. 1, comma 34, del D.L. 545/96 convertito con Legge 23 dicembre 1996 n. 650)

SETTESETTE GREENTV SETTELA CUCINA DI CORRIEREVIVIMILANOCORRIERE DELLA SERACORRIERE ECONOMIACORRIERE MOTORI

Corriere della SeraIO DONNA FASHION BOOKMAXIL MONDOBRAVA CASABRAVACASA COLLEZIONIANOVELLA 2000

LA LETTURALA GAZZETTA DELLO SPORTSPORT WEEKAMICA AMICA SPECIALEBELLEZZA MON AMOURCASA AMICAIO DONNA-Il femminile del

SPECIALE NOVELLA 2000OGGII NOMI DI OGGIIO CUCINOOK LA SALUTE PRIMA DI TUTTOVISTOL’EUROPEO

DOVESTYLE MAGAZINESTYLE COUNTRYCORRIERE DEL MEZZOGIORNO/CampaniaCORRIERE DEL MEZZOGIORNO/PugliaECONOMIA E MANAGEMENTCORRIERE DEL VENETOL’UNIONE SARDA

CORRIERE DI BOLOGNACORRIERE FIORENTINO CORRIERE.IT GAZZETTA.IT VIVIMILANO.ITCORRIERE DEL MEZZOGIORNO.ITCORRIERE BOLOGNA.ITCORRIERE VENETO.IT

CORRIERE FIORENTINO.ITABITARECASE DA ABITAREPERSONAL SHOPPER DI CASE DA ABITARETROVOCASATROVOCASA PREGIOYACHT & SAILYACHT&SAIL TV ITALIA

NoteEsercizio

2012Esercizio 2011

pro-forma (*)Esercizio

2011

IV Accantonamenti ............................................ 20 (9.919.416) (6.688.202) (251.641) – di cui non ricorrenti ..................................... 26 (2.000.000) (350.000) (123.607)

V Svalutazione crediti ....................................... 21 (6.433.987) (5.275.973) –VI Ammortamenti attività immateriali .................... 22 (15.237.611) (14.942.566) –VII Ammortamenti investimenti immobiliari ............. 22 (263.806) (1.332.467) (1.332.467)VIII Ammortamenti immobili, impianti e macchinari . 22 (23.514.899) (23.136.096) (1.230.415)IX Svalutazione immobilizzazioni ........................ 22 (13.318.236) – –

– di cui non ricorrenti ..................................... 26 (9.175.281) – –

Risultato operativo (47.716.570) 42.443.046 (18.803.151)

X Proventi finanziari ......................................... 23 10.177.708 15.995.545 19.447.294 – di cui verso parti correlate ............................. 14 8.313.559 11.668.178 16.991.594

– di cui non ricorrenti ..................................... 26 760.183 – –

X (Oneri) finanziari .......................................... 23 (31.690.035) (28.299.288) (25.048.396) – di cui verso parti correlate ............................. 14 (16.020.614) (3.113.441) (13.404.578)

XI Altri proventi ed oneri da attività e passivitàfinanziarie ....................................................

24 (441.669.234) (431.770.195) (94.414.571)

– di cui verso parti correlate ............................. 14 (440.897.764) (346.552.305) (94.296.694)

Risultato ante imposte (510.898.131) (401.630.892) (118.818.824)

XII Imposte sul reddito ......................................... 25 16.162.664 (21.402.010) 6.047.287 – di cui non ricorrenti .............................. 26 12.231.631 – –Risultato attività destinate a continuare (494.735.467) (423.032.902) (112.771.537)

XIII Risultato attività destinate alla dismissionee dismesse ....................................................

– – –

Utile/(perdita) dell’esercizio (494.735.467) (423.032.902) (112.771.537)

NoteEsercizio

2012Esercizio 2011

pro-forma (*)Esercizio

2011

I Ricavi delle vendite ........................................ 13 743.172.412 865.273.525 5.071.900 Ricavi diffusionali ....................................... 13 346.350.037 389.558.191 – – di cui verso parti correlate ............................. 14 297.754.828 335.301.245 –

Ricavi pubblicitari ...................................... 13 360.367.439 430.441.662 – – di cui verso parti correlate ............................. 14 13.810.136 20.547.348 –

Ricavi editoriali diversi ................................ 13 36.454.936 45.273.672 5.071.900 – di cui verso parti correlate ............................. 14 16.613.983 16.471.240 5.007.900

II Variazione delle rimanenze prodotti finiti,semilavorati e prodotti in corso ........................

15 (614.286) 764.761 –

II Acquisti e consumi materie prime e servizi ........ 16 (507.048.743) (576.884.126) (28.587.431) Acquisti e consumi materie prime e merci ...... 16 (140.633.885) (166.000.178) (520.887) – di cui verso parti correlate ............................. 14 (31.157.018) (42.382.608) (357.107)

Costi per servizi ......................................... 16 (319.823.651) (358.366.958) (15.427.086) – di cui verso parti correlate ............................. 14 (48.322.393) (46.110.896) (5.082.047)

– di cui non ricorrenti ..................................... 26 (270.610) (1.909.203) (453.047) Costi per godimento beni di terzi ................. 16 (46.591.207) (52.516.990) (12.639.458) – di cui verso parti correlate ............................. 14 (2.847.582) (11.037.586) (7.868.603)

– di cui non ricorrenti ..................................... 26 (566.185) – –

III Costi per il personale ..................................... 17 (229.446.652) (211.349.694) (14.025.539) – di cui verso parti correlate ............................. 14 (10.611.337) (6.557.249) (3.885.854)

– di cui non ricorrenti ..................................... 26 (18.442.989) 2.236.790 54.894

II Altri ricavi e proventi operativi ........................ 18 34.971.690 37.030.826 23.029.983 – di cui verso parti correlate ............................. 14 15.636.428 18.202.126 (22.506.889)

II Oneri diversi di gestione ................................ 19 (20.063.036) (21.016.942) (1.477.541) – di cui verso parti correlate ............................. 14 (825.204) (565.743) (6.898)

– di cui non ricorrenti ..................................... 26 (35.492) (46.326) –

BILANCIO D’ESERCIZIO DI RCS MEDIAGROUP S.p.A. AL 31-12-2012In applicazione alla legge del 5 agosto 1981 n. 416 e dell’art.1, comma 34, del D.L. 545/96 convertito con legge 23 dicembre 1996 n. 650

(Valori in euro)

CONTO ECONOMICO

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA(Valori in euro)

PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO Note 31-12-2012 31-12-2011pro-forma (*)

31-12-2011

XXV Capitale sociale ............................................ 37 762.019.050 762.019.050 762.019.050XXV Altri strum.finanz.rappres.patrimonio ............... 37 5.214.731 7.483.213 7.483.213

– di cui verso parti correlate ................................ 14 1.395.096 2.504.646 6.469.481

XXV Riserve 37 203.040.754 202.132.131 213.762.179XXV Azioni proprie .............................................. 37 (27.150.528) (27.150.528) (27.150.528)XXV Avanzi (disavanzi) da fusione ......................... 37 (334.577.574) – –XXV Utili (perdite) portati a nuovo ........................... 37 101.700.679 195.397.300 208.083.460XXV Utile (perdita) dell’esercizio ............................ 37 (494.735.467) (423.032.902) (112.771.537)

Totale patrimonio netto 215.511.645 716.848.264 1.051.425.837

XXVI Debiti finanziari non correnti ........................... 36 108.092.585 876.204.785 800.000.000 – di cui verso parti correlate ................................ 14 21.303.878 382.445.949 350.000.000

XXVI Passività finanziarie per strumenti derivati ......... 36 26.363.629 20.993.531 20.993.531 – di cui verso parti correlate ................................ 14 24.730.328 17.481.000 17.597.667

XXII Benefici relativi al personale ........................... 38 50.912.206 48.086.507 1.541.623XXIII Fondi per rischi e oneri .................................. 39 10.015.378 12.707.998 899.814XXIV Passività per imposte differite .......................... 25 12.102.986 13.505.342 6.996.576XXI Debiti diversi e altre passività non correnti ........ 40 1.453.705 – –

– di cui verso parti correlate ................................ 14 1.453.705 – –

Totale Passività non correnti 208.940.489 971.498.163 830.431.544

XXVI Debiti verso banche ....................................... 36 13.739.400 37.074.483 36.503.478 – di cui verso parti correlate ................................ 14 6.187.631 17.974.000 17.378.590

XXVI Debiti finanziari correnti ................................. 36 1.142.362.336 312.548.870 309.522.226 – di cui verso parti correlate ................................ 14 754.399.168 303.821.531 309.402.717

XXVI Passività finanziarie per strumenti derivati ......... 36 2.128.265 659.585 659.585XXI Passività per imposte correnti .......................... 25 7.061.334 7.717.873 10.606.271

– di cui verso parti correlate ................................ 14 7.015.258 7.516.235 10.606.271

XX Debiti commerciali ......................................... 41 233.084.129 286.191.200 9.514.706 – di cui verso parti correlate ................................ 14 29.506.137 46.708.641 4.060.789

XXIII Quote a breve term.fondi rischi e oneri ............ 39 39.193.077 29.591.005 2.120.357XXI Debiti diversi e altre passività correnti .............. 42 137.799.727 193.918.682 6.268.408

– di cui verso parti correlate ................................ 14 43.584.290 84.791.534 60.792

Totale passività correnti 1.575.368.268 867.701.698 375.195.031

TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 1.999.820.402 2.556.048.125 2.257.052.412

ATTIVITÀ Note 31-12-2012 31-12-2011pro-forma (*)

31-12-2011

XIV Immobili, impianti e macchinari ....................... 27 260.287.323 284.278.764 8.196.246XVI Investimenti immobiliari .................................. 28 7.000.000 11.359.426 97.476.350XV Attività immateriali ......................................... 29 78.525.136 79.365.892 –XVII Partecipazioni valutate al costo ....................... 30 1.131.294.333 1.235.884.016 1.423.034.692

– di cui verso parti correlate ................................ 14 1.131.294.333 1.235.884.016 1.423.034.692

XVII Attività finanziarie disponibili per la vendita ..... 31 5.510.594 6.245.252 6.016.924XXVI Attività finanziarie per strumenti derivati ........... 36 904 201.365 143.575

– di cui verso parti correlate ................................ 14 – – 65.127

XXVI Crediti finanziari non correnti ......................... 36 9.930.216 965.385 – XVII Altre attività non correnti ................................ 32 15.171.570 776.716 229.430XVII Attività per imposte anticipate ......................... 25 35.542.024 33.339.623 13.336.845

Totale attività non correnti 1.543.262.100 1.652.416.439 1.548.434.062

XVIII Rimanenze ................................................... 33 17.493.578 22.656.304 –XIX Crediti commerciali ....................................... 34 250.940.162 299.979.731 4.524.619

– di cui verso parti correlate ................................ 14 54.270.673 58.642.974 4.450.386

XXI Crediti diversi e altre attività correnti ................ 35 36.119.958 28.624.250 1.404.735 – di cui verso parti correlate ................................ 14 1.067.815 1.048.135 970.283

XXI Attività per imposte correnti ............................ 25 11.738.580 1.847.053 4.250.679 – di cui verso parti correlate ................................ 14 2.604.589 801.013 3.676.612

XXVI Attività finanziarie per strumenti derivati ........... 36 – 29 29 – di cui verso parti correlate ................................ 14 – 17 17

XXVI Crediti finanziari correnti ............................... 36 138.575.948 548.170.744 697.706.506 – di cui verso parti correlate ................................ 14 138.361.461 543.732.934 697.492.306

XXVI Disponibilità liquide e mezzi equivalenti ........... 36 1.690.076 2.353.575 731.782Totale attività correnti 456.558.302 903.631.686 708.618.350

Attività destinate alla dismissione – – –

TOTALE ATTIVITÀ 1.999.820.402 2.556.048.125 2.257.052.412

RICAVI DELLE VENDITE:01 VENDITA DI COPIE ................................................................. 334.358.508 02 PUBBLICITÀ ............................................................................ 306.389.31003 – Diretta .......................................................................... 295.998.90904 – Tramite concessionaria ................................................... 10.390.40105 RICAVI DA EDITORIA ON LINE ................................................. 66.713.055

06 – Abbonamenti ................................................................ 11.991.52907 – Pubblicità ..................................................................... 54.721.52608 RICAVI DA VENDITA DI INFORMAZIONI ................................... 1.886.04109 RICAVI DA ALTRA ATTIVITÀ EDITORIALE .................................... 33.825.49810 Totale voci 01+02+05+08+09 ...................................................... 743.172.412

PROSPETTO DI DETTAGLIODa pubblicare ai sensi dell’art. 1, comma 33, del decreto-legge 23 ottobre 1996 n. 545 convertito con legge 23 dicembre 1996 n. 650

(Valori in euro)

Page 156: Style 201309

BILANCIO CONSOLIDATO DELLA RCS MEDIAGROUP S.p.A. AL 31 DICEMBRE 2012Da pubblicare ai sensi dell’articolo 1, comma 33, D.L. 23 ottobre 1996 n. 545, convertito con legge 23 dicembre 1996 n. 650

– Le note richiamate negli schemi di bilancio costituiscono parte integrante del bilancio depositato presso il Registro delle Imprese di Milano e reso pubblico ai sensi di legge– Il bilancio è stato redatto secondo i principi contabili internazionali

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO(in milioni di euro)

PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO Note 31-12-2012 31-12-2011

XXV Capitale sociale ..................................................................... 45 762,0 762,0XXV Altri strum. finanz. rappres. patrimonio ..................................... 45 5,2 7,5

– di cui verso parti correlate ......................................................... 17 1,9 (3,6)

XXV Azioni proprie ....................................................................... 45 (27,1) (27,1)XXV Riserve 45 31,8 (67,0)XXV Utili (perdite) portati a nuovo ................................................... 45 (124,2) 295,7

– di cui verso parti correlate ......................................................... 17 0,1

XXV Utile (perdita) dell’esercizio ..................................................... 45 (509,3) (322,0)Totale patrimonio netto di gruppo 138,4 649,1

XXV Patrimonio netto di terzi .......................................................... 40,6 53,6Totale 179,0 702,7

XXVI Debiti e passività non correnti finanziarie ................................. 44 131,3 925,0 – di cui verso parti correlate ......................................................... 17 40,0 399,2

XXVI Passività finanziarie per strumenti derivati .................................. 38 26,4 21,3 – di cui verso parti correlate ......................................................... 17 24,7 17,6

XXIV Benefici relativi al personale .................................................... 46 61,2 61,0XXIII Fondi per rischi e oneri ........................................................... 47 17,6 23,1 XXIII Passività per imposte differite ................................................... 28 93,3 125,3XXIII Altre passività non correnti ...................................................... 48 3,1 2,9

– di cui verso parti correlate ......................................................... 17 0,6 0,6

Totale Passività non correnti 332,9 1.158,6

XXVI Debiti verso banche ................................................................ 44 22,0 40,5 – di cui verso parti correlate ......................................................... 17 8,0 18,9

XXVII Debiti finanziari correnti .......................................................... 44 707,0 50,2 – di cui verso parti correlate ......................................................... 17 316,9 32,7

XXVII Passività finanziarie per strumenti derivati .................................. 38 2,3 1,2 – di cui verso parti correlate ......................................................... 17 0,0 0,2

XXIII Passività per imposte correnti ................................................... 28 0,5 1,1XXII Debiti commerciali .................................................................. 49 470,7 652,5

– di cui verso parti correlate ......................................................... 17 29,2 41,9

XXIII Quote a breve term.fondi rischi e oneri ..................................... 47 56,6 42,9XXIII Debiti diversi e altre passività correnti ....................................... 50 176,9 214,9

– di cui verso parti correlate ......................................................... 17 1,2 3,6

Totale passività correnti 1.436,0 1.003,3

Passività associate ad attività destinate alla dismissione – –

TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 1.947,9 2.864,6

ATTIVITÀ Note 31-12-2012 31-12-2011

XVII Immobili, impianti e macchinari ................................................ 33 263,2 315,2XVIII Investimenti Immobiliari ........................................................... 34 27,5 22,7XVI Attività immateriali ................................................................. 35 649,2 1.191,4XIX Partecipazioni in società collegate e joint venture ....................... 36 139,1 173,4XIX Attività finanziarie disponibili per la vendita .............................. 37 6,8 9,4XXVIII Attività finanziarie per strumenti derivati .................................... 38 - 0,2

– di cui verso parti correlate ......................................................... 17 0,0 0,1

XIX Crediti finanziari non correnti .................................................. 39 10,0 3,7 – di cui verso parti correlate ......................................................... 17 5,0

XIX Altre attività non correnti ......................................................... 40 18,7 4,4 – di cui verso parti correlate ......................................................... 17 –

XXIII Attività per imposte anticipate .................................................. 28 122,3 156,9Totale attività non correnti 1.236,8 1.877,3

XX Rimanenze ............................................................................ 41 95,5 141,9XXI Crediti commerciali ................................................................ 42 452,1 601,7

– di cui verso parti correlate ......................................................... 17 59,0 77,6

XXIII Crediti diversi e altre attività correnti ......................................... 43 109,4 140,8 – di cui verso parti correlate ......................................................... 17 4,3 4,8

XXIII Attività per imposte correnti ..................................................... 28 10,9 3,1XXVIII Attività finanziarie per strumenti derivati .................................... 38 - 0,2

– di cui verso parti correlate ......................................................... 17 0,0 0,2

XXIX Crediti finanziari correnti ........................................................ 44 18,1 48,7 – di cui verso parti correlate ......................................................... 17 16,2 18,2

XXIX Disponibilità liquide e mezzi equivalenti .................................... 44 25,1 50,9 – di cui verso parti correlate ......................................................... 17 – 6,0

Totale attività correnti 711,1 987,3

Attività non correnti destinate alla dismissione – –

TOTALE ATTIVITÀ 1.947,9 2.864,6

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO(in milioni di euro)

Progressivo al 31 dicembreNote 2012 2011

X Proventi finanziari .................................................................. 25 5,3 7,4 – di cui non ricorrenti ................................................................. 32 0,8 –

– di cui verso parti correlate ......................................................... 17 0,9 1,4

X Oneri finanziari ..................................................................... 25 (38,7) (36,1) – di cui verso parti correlate ......................................................... 17 (16,1) (14,3)

XI Altri proventi ed oneri da attività e passività finanziarie ............... 26 (4,7) (2,9)XII Quote proventi (oneri) da valutazione partecipazioni

con il metodo del patrimonio netto ............................................26 (24,9) (7,1)

Risultato ante imposte (587,9) (343,0)

XIII Imposte sul reddito ................................................................. 28 (4,4) (4,2) – di cui non ricorrenti ................................................................. 13,6 –

Risultato attivita destinate a continuare (592,3) (347,2)

XIV Risultato attività destinate alla dismissione e dismesse ................. 29 79,3 12,6 Utile/(perdita) dell’esercizio (513,0) (334,6)

Attribuibile a:XV Utile/(perdita) attribuibile ai terzi ............................................. 30 (3,7) (12,6)

Utile/(perdita) attribuibile ai soci della Capogruppo ................... (509,3) (322,0)Utile/perdita) dell’esercizio (513,0) (334,6)

Risultato delle attività destinate a continuare per azione basein euro

31 (0,82) (0,46)

Risultato delle attività destinate a continuare per azione diluitoin euro

31 (0,82) (0,46)

Risultato delle attività destinate a dismissione e dismesse per azionebase in euro ..........................................................................

31 0,11 0,02

Risultato delle attività destinate a dismissione e dismesse per azionediluito in euro ........................................................................

31 0,11 0,02

Progressivo al 31 dicembreNote 2012 2011

I Ricavi delle vendite ................................................................ 16 1.597,7 1.860,3 – di cui verso parti correlate ........................................................ 17 466,1 529,3

II Incremento immobilizzazioni per lavori interni .......................... 18 3,6 3,8 II Variazione delle rimanenze prodotti finiti, semilavorati

e prodotti in corso .................................................................41 (2,6) (1,7)

– di cui non ricorrenti ................................................................ 32 (0,1) (0,9)

II Consumi materie prime e servizi .............................................. 19 (1.131,2) (1.289,9) – di cui verso parti correlate ........................................................ 17 (113,6) (101,0)

– di cui non ricorrenti ................................................................ 32 (1,7) (11,8)

III Costi per il personale ............................................................. 20 (436,9) (406,5) – di cui verso parti correlate ........................................................ 17 (15,9) (1,6)

– di cui non ricorrenti ................................................................ 32 (51,0) (4,3)

II Altri ricavi e proventi operativi ................................................ 21 43,4 43,5 – di cui verso parti correlate ........................................................ 17 4,4 4,2

– di cui non ricorrenti ................................................................ 32 0,5 –

II Oneri diversi di gestione ........................................................ 22 (37,3) (38,1) – di cui non ricorrenti ................................................................. 32 (0,6) (2,4)

– di cui verso parti correlate ......................................................... 17 (0,1) –

V Accantonamenti .................................................................... 47 (16,7) (11,7) – di cui non ricorrenti ................................................................ 32 (5,3) (1,7)

IV Svalutazione crediti commerciali diversi ................................... 23 (18,7) (17,4) – di cui non ricorrenti ................................................................ 32 (1,5) –

VI Ammortamenti attività immateriali ............................................ 24 (56,3) (61,4) – di cui non ricorrenti ................................................................ 32 – (0,1)

VII Ammortamenti immobili, impianti e macchinari ......................... 24 (34,2) (35,3) – di cui non ricorrenti .......................................................... 32 – (0,5)

VIII Ammortamenti investimenti immobiliari ..................................... 24 (0,6) (0,7)IX Svalutazione immobilizzazioni ................................................ 24 (435,1) (349,2)

– di cui non ricorrenti ................................................................ 32 (9,2) (3,0)

Risultato operativo (524,9) (304,3)

Page 157: Style 201309

style n. 9 settembre 2013

L INK—LIBERE ASSOCIAZIONI

a c u r a d i f i o r e n z a b a r i a t t i e v a l e n t i n a r a v i z z a

LA CASA SULL’ALBERO

su cui avete fantasticato da bambini diventa

ispirazione per un hotel di design (Malgrate,

Lc, tel. 0341 1880440, www.casa-sullalbero.it,

doppia da 180 euro) in un parco. E per

un fne settimana rispettoso della natura

c’è la «honesty kitchen» dove cucinare

una cena vegetariana come farebbe Red

Canzian, testimonial dell’associazione

animalista Peta (guardate il documentario

Pareti di Vetro su YouTube).

LA CUPOLA DORATA della Torre

campanaria e le fantasie Art Nouveau

della Casa delle Chimere, la piazza della

Rivoluzione arancione e il monastero

di Pechersk. Per un long weekend insolito

perché non volare a Kiev? Fatte le visite

di rito al centro storico della capitale

ucraina, ci si può «rifugiare» nel lussuoso

centro commerciale Mall Ocean Plaza

e respirare l’aria di casa grazie a Loriblu

(stringate di pelle scamosciata, 365 euro)

e alla sua 17esima boutique monomarca.

FRANCESI IN TOSCANA

Dal 23 settembre al 5 gennaio 2014,

12 capolavori del Musée d’Orsay, tra cui

la fantastica Répétition d’un ballet sur

la scène di Edgar Degas, vanno in trasferta

a Firenze (www.polomuseale.frenze.it).

Dopo aver ammirato i maestri d’oltralpe

a Palazzo Pitti, però datevi allo shopping

made in Italy. Provando i capi della nuova

collezione di At.P.Co, come il doppiopetto

in nylon imbottito perfetto per la mezza

stagione (219 euro) e oltre.

CI ANDAVANO GLI AGNELLI

in vacanza, e pure Andrea Bocelli per

cercare ispirazione. Forte dei Marmi (Lu)

racconta la propria storia con maxi

installazioni video pieds-dans-l’eau,

incontri flosofco-pop e dj set di fronte

al Fortino fno al 30 settembre. Per

non sfgurare nelle prime fresche serate

sul pontile indossate i capi casual-chic

di B Settecento con microfantasie Vichy.

Vestiamo ancora alla marinara.

LA CUMPA DEGLI ARTISTI.

Si potrebbe tradurre così, in slang

meneghino, il progetto Crew of artists

di Siviglia, griffe che inaugura il nuovo

store di Milano mettendo all’asta alcune

opere nate dalla fantasia di celebrity

e blogger modaioli, durante la Women

fashion week (18-24 settembre). Il ricavato

andrà al Progetto Sorriso nel Mondo, onlus

che cura malformazioni e ustioni facciali

in Bangladesh, Congo, Burundi e Guatemala

(www.progettosorrisonelmondo.org).

ROCK, POP O TEChNO?

Un ritmo, un’identità. Il melting pot

di colori dei capi Benetton si traduce

in suono grazie al fotografo di moda

svedese Mikael Jansson e a sei giovani

fantasisti della musica: la trendy Sky

Ferreira, il rapper Theophilus London,

la dj globetrotter Chloe Norgaard,

l’eclettica mannequin Lily McMenamy,

la modella rocker Soo Joo Park e Louis

Simonon (nella foto), fglio del bassista

dei Clash. L’armonia delle diversità.

157

Page 158: Style 201309

homo elegans—158

style n. 9 settembre 2013

prov in i

d ’ a u t o r e

homo elegans

d i a l e s s a n d r o c a l a s c i b e t t a

f o t o d i g i o v a n n i g a s t e l

Ci vogliono decine e decine di clic per realizzare quella foto icona che girerà il mondo. Tutti i test che hanno portato a quelle immagini sono in mostra a Magnum Contact Sheets, al Forte di Bard fno al 10 novembre (www.fortedibard.it). Scatti e scarti dell’agenzia Magnum. Alla ricerca della perfe-zione. Come le geometrie della moda d’autunno

eif

fe

l t

ow

er

pa

int

er

. p

ar

is,

fr

an

ce

, 1

95

3 ©

Ma

rc

riB

ou

d /

Ma

Gn

uM

pH

ot

os

Page 159: Style 201309

159

style n. 9 settembre 2013

Page 160: Style 201309

homo elegans—160

style n. 9 settembre 2013

In apertura

Xxxxxx, prezzo su

richiesta,

xxxxxxx 290 euro,

tutto Cucinelli;

xxxxxxx xxxxxxxxx,

Mauro Grifoni,

205 euro.

A destra

Cappotto di lana

stampata, Saint

Laurent Paris, prezzo

su richiesta; camicia

di cotone, Giuliano

Fujiwara, 172 euro;

pantaloni di pelle,

448 euro, cappello

di feltro, 280 euro,

tutto Costume National

Homme; cravatta

di seta, Enrico Coveri,

65 euro; cintura

di pelle, Giorgio

Armani, prezzo

su richiesta.

In apertura

Trench in fresco

di lana con inserti

di pelle, 2.680 euro

circa, pantaloni

di lana, 480 euro circa,

tutto Valentino; caban

di pelle con collo alla

coreana, Costume

National Homme,

765 euro; camicia

in popeline di cotone,

Giorgio Armani,

prezzo su richiesta;

cintura di pelle

martellata, Hermès,

705 euro.

Page 161: Style 201309

style n. 9 settembre 2013

161

Page 162: Style 201309

homo elegans—162

style n. 9 settembre 2013

Page 163: Style 201309

Pagina a fianco

Giacca di lana

fantasia, 990 euro,

pantaloni, 495 euro,

tutto Z Zegna; camicia

di pelle, Giuliano

Fujiwara, 1.225 euro;

camicia di seta

operata, Ermenegildo

Zegna, 230 euro;

guanti di pelle,

Giorgio Armani,

prezzo su richiesta;

stringate di vitello

spazzolato, Prada,

prezzo su richiesta.

Sopra

Giubbino di nappa

e suède intrecciati,

1.800 euro, camicia

di panno mélangé

con trapuntatura,

295 euro, pantaloni

di lana tecnica, prezzo

su richiesta, tutto

Emporio Armani;

style n. 9 settembre 2013

163

cintura di pelle

martellata, Hermès,

705 euro; boot di pelle

con suola alta,

Giuliano Fujiwara,

539 euro.

Page 164: Style 201309

homo elegans—164

style n. 9 settembre 2013

Page 165: Style 201309

Trench stampa pied-

de-poule, Valentino,

2.980 euro circa; abito

di lana jacquard,

630 euro, camicia

di popeline stretch,

110 euro, cravatta

di seta, 65 euro,

cintura di vitello

spazzolato, 70 euro,

tutto Enrico Coveri;

stivaletti di pelle

con fbbie,

Valentino Garavani,

640 euro circa.

style n. 9 settembre 2013

165

Page 166: Style 201309

homo elegans—166

style n. 9 settembre 2013

Ha

co

ll

ab

or

at

o:

an

ge

lic

a P

ian

ar

os

a;

gr

oo

min

g:

gio

va

nn

i e

rr

oi

Pe

r g

re

en

aP

Pl

e

Page 167: Style 201309

Sotto

Cappotto di lana

check, Jil Sander,

2.650 euro; camicia

di lana, Saint Laurent

Paris, prezzo

su richiesta; maglia

dolcevita di cashmere,

167

style n. 9 settembre 2013

Pagina a fianco

Trench vichy,

1.300 euro, giacca

di lana mohair,

1.650 euro, camicia

di cotone, 340 euro,

cintura di pelle,

200 euro, tutto Prada;

pantaloni di pelle,

Costume National

Homme, 448 euro.

Lanifcio Colombo,

390 euro; pantaloni

di pelle, Costume

National Homme,

448 euro; scarpe

di vitello spazzolato

con zip, Prada, prezzo

su richiesta.

Page 168: Style 201309

style n. 9 settembre 2013

168 homo elegans

Tartan (su camicie a fori), quadri (accompagnati a pochette piene di pois), principe di Galles (con sciarpa e calze rosso fuoco). Le giacche formali si fanno

colore e fantasia. Con accessori a tono. Tutto disegnato

S c a c c o

m a t t o

d i l u c a r o s c i n i

i l l u s t r a z i o n i d i f a b r i z i o s c l a v i

Pagina a fianco

Giacca di lana tartan imbottita, Moncler Gamme Bleu, 1.658 euro;

camicia di cotone, Jacob Cohën, 215 euro;

cravatta di cotone stampato, Paul Smith Accessories, 100 euro.

«Artigiano della carta disegnata», già

pluridirettore della carta stampata, ora artista

graphic designer, Fabrizio Sclavi presta la sua

matita a Style

Page 169: Style 201309
Page 170: Style 201309

homo elegans—170

style n. 1-2 gennaio-febbraio 2011

Page 171: Style 201309

171

style n. 9 settembre 2013

Sopra

Giacca di lana, Brunello Cucinelli, 2.190 euro; camicia di cotone stampato, Msgm,

prezzo su richiesta; cravatta di lana fantasia, Gant, 66 euro; pochette di seta, Etro, 70 euro.

Pagina a fanco

Giacca di lana principe di Galles, Etro, 840 euro; camicia di cotone stampato,

Paul Smith London, 70 euro; cravatta di cashmere, Brunello Cucinelli, 170 euro;

pochette di cotone a pois, Paul Smith, 30 euro.

Page 172: Style 201309

homo elegans—172

style n. 9 settembre 2013

Sopra

Giacca di tweed, Paul Smith, prezzo su richiesta; camicia di cotone stampato, Fred Perry, 97 euro;

papillon di lana, Brunello Cucinelli, 169 euro; sciarpa, Trussardi, 295 euro;

pochette di cotone, Gant Rugger, 36 euro; occhiali da sole, Ermenegildo Zegna, 248 euro.

Pagina a fanco

Giacca di tweed spinato, Sartoria Latorre, 357 euro; camicia di cotone stampato,

Fred Perry, 97 euro; cravatta di cotone stampato, Hermès, 150 euro;

pochette di cotone, 30 euro; fermacravatte, 70 euro, tutto Paul Smith Accessories.

Page 173: Style 201309

173

style n. 1-2 gennaio-febbraio 2011

Page 174: Style 201309

i p r i m i d e l l a

c l a s s

d i l u c a r o s c i n i

f o t o d i m a s s i m o p a m p a r a n a

Sono i modelli più richiesti del momento, protagonisti della stagione autunno-inverno. Non sono inglesi (tranne uno) ma potrebbero tutti essere i giovani ricchi e sofsticati protagonisti di Un passato imperfetto di Jullian Fellowes (Neri Pozza), il geniale autore della serie televisiva Downton Abbey. Scelgono morbidi abiti tre pezzi, cravatte di maglia, trench di tessuto tecnico

homo elegans

Page 175: Style 201309

j a n i s a n c e n s

r i g a ( l e t t o n i a )

el

ite

mo

de

l m

an

ag

em

en

t,

mil

an

o (

ww

w.e

lit

em

od

el

.it

)

Page 176: Style 201309

homo elegans—176

style n. 9 settembre 2013

A d r i A n b o s c h

c o p e n h a g e n

( d a n i m a r c a )

i l

oV

e m

od

el

s m

an

ag

em

en

T,

mil

an

o (

WW

W.i

lo

Ve

mo

de

ls

ma

na

ge

me

nT

.co

m)

Page 177: Style 201309

177

style n. 9 settembre 2013

Pagina a fanco

Abito tre pezzi di lana

spinata, camicia

a righe, Ralph Lauren

Purple Label, prezzi

su richiesta; cravatta

di maglia, Tombolini,

84 euro; fermacravatta

di acciaio, Paul Smith

London, 70 euro;

pochette di seta,

Etro, 70 euro.

Sopra

Abito tre pezzi di lana

sale pepe, Tombolini,

1.170 euro; camicia

di cotone doppiopolso,

Paul Smith London,

195 euro; cravatta

di lana, 95 euro,

pochette di seta,

85 euro, tutto

Polo Ralph Lauren;

A l e x A n d e r V A n d e r

b o r n e m ( b e l g i o )

Wh

Y n

oT

mo

de

l m

an

ag

em

en

T,

mil

an

o (

WW

W.W

hY

no

Tm

od

el

s.c

om

)

fermacravatta

di acciaio, Paul Smith

London, 70 euro;

cintura di cuoio,

Corneliani, 140 euro;

orologio con cinturino

di alligatore,

Cartier, 11.900 euro;

scarpe con fbbia

laterale, Fratelli

Rossetti, 400 euro.

Pagina in apertura

Cappotto di lana,

Zerosettanta Studio,

1.300 euro; abito tre

pezzi di lana gessata,

Boglioli, 1.100 euro;

camicia di cotone,

Ralph Lauren Black

Label, 225 euro;

cravatta di seta,

Ermenegildo Zegna,

150 euro; cintura

di cuoio, Corneliani,

140 euro.

Page 178: Style 201309

homo elegans—178

style n. 9 settembre 2013

r ya d

a b b e v i l l e ( f r a n c i a )

ind

ep

en

de

nt

Me

n,

Mil

an

o (

ww

w.i

nd

ep

en

de

nt

Me

n.i

t)

Page 179: Style 201309

179

style n. 9 settembre 2013

Sopra a destra

Cappotto di lana,

1.349 euro, camicia

di cotone, 130 euro,

tutto Daks; gilet

di lana, Boglioli,

1.100 euro (l’abito tre

pezzi); cravatta, Polo

Ralph Lauren, 95 euro.

Sopra a sinistra

Abito di lana

fnestrata, Boggi,

595 euro; camicia

di cotone, Ralph

Lauren Black Label,

225 euro; cravatta

di seta, Corneliani,

85 euro; pochette,

Roda, 25 euro; occhiali

da vista, 200 euro,

clip-on, 70 euro,

tutto Gucci.

v l a d i m i r i v a n o v

n e w y o r k ( u s a )

G e r h a r d f r e i d l

v i e n n a ( a u s t r i a )

el

ite

Mo

de

l M

an

ag

eM

en

t,

Mil

an

o (

ww

w.e

lit

eM

od

el

.it

); i

lo

ve

Mo

de

ls

Ma

na

ge

Me

nt

, M

ila

no

(w

ww

.il

ov

eM

od

el

sM

an

ag

eM

en

t.c

oM

)

Pagina a fanco

Trench di tessuto

tecnico, Burberry

Prorsum, prezzo

su richiesta; abito

di lana principe

di Galles, Luigi

Bianchi Mantova,

850 euro; camicia

di cotone, Boggi,

59 euro; cravatta

di seta, Polo Ralph

Lauren, 95 euro;

pochette di seta,

90 euro, Corneliani.

Page 180: Style 201309

homo elegans—180

style n. 9 settembre 2013

J a m e s s m i t h

W o l v e r h a m p t o n

( G r a n b r e t a G n a )

th

e F

as

hio

n m

od

el

ma

na

Ge

me

nt

(W

WW

.Fa

sh

ion

mo

de

l.i

t)

Page 181: Style 201309

181

style n. 9 settembre 2013

Sopra

Abito monopetto

di lana, Piazza Italia,

89,95 euro; camicia

di cotone, Fred Perry,

128,50 euro; cravatta

di seta, Dsquared2,

prezzo su richiesta.

f a b i a n

s t o c c o l m a

( s v e z i a )

th

e F

as

hio

n m

od

el

ma

na

Ge

me

nt

(W

WW

.Fa

sh

ion

mo

de

l.i

t)

Pagina a fanco

Abito doppiopetto

di lana fnestrata,

Corneliani, 1.300 euro;

camicia di cotone,

160 euro, cravatta

di seta, 130 euro,

pochette di seta,

80 euro, tutto

Ermenegildo Zegna.

Page 182: Style 201309

miti—182

style n. 9 settembre 2013

fig

arophoto/c

ontour

Page 183: Style 201309

183

style n. 9 settembre 2013

È l’attrice erotico-chic del momento. Palma d’oro a Cannes con La vita di Adele, un flm che racconta amore e sesso tra due donne. «Merito di Woody Allen che mi ha detto: “Credi solo nella carne”». Figlia della grande borghesia francese: «Amo l’estremo»

d i c r i s t i a n a a l l i e v i

f o t o d i s t e p h a n e g a u t r o n n e a u

Léa Seydoux

Miti sul set

style n. 9 settembre 2013

183

Page 184: Style 201309

miti—184

style n. 9 settembre 2013

Grand Central parla di una fortissima attrazione erotica sullo sfondo di una cen-trale nucleare. Eros e thanatos ben raccon-tati dalla Zlotowski. Tornando a una storia con un uomo ho dovuto tirar fuori molto la donna sexy che c’è in me.

Forse Tahar Rahim, il nuovo sex symbol del cinema francese, le avrà facilitato il compito. Lo conosceva? Sì, ma questo flm ci ha fatto diventare amici. Tahar ha qualcosa di molto bello e semplice dentro di sé.

Sullo schermo si sente attratta da lui e se lo prende, nonostante abbia già un altro uomo: qual è la forza che la fa muo-vere così? Ci crede se le dico che è colpa di Woody Allen? È stato lui a dirmi: «Credi solo nella carne!», e mi ha convinta. Vado verso quell’uomo perché mi prende come fa il fuoco con quello che ha intorno, e lo divora!

I suoi triangoli amorosi sullo schermo non si contano più: come ci si sente lì den-tro? Non è solo recitazione, mi è capitato dav-vero (scoppia a ridere, nda)! Quando le cose sono complicate, soffri.

Il ménage à trois con due donne è diverso da quello con due uomini, visto che l’abbiamo vista in entrambe le versioni? No, i sessi non cambiano la situazione: il guaio è lo stesso, ami qualcuno che ama qualcun altro... un vero casino!

Sarà presto Loulou de la Falaise in Saint

Laurent. È uno dei due biopic che celebre-ranno il couturier, e si sono dati battaglia ancor prima dell’inizio delle riprese... Io sarò nientemeno che la musa di un genio. Loulou era una designer, una donna dallo charme aristocratico e impalpabile. È stata lei a far riscoprire a Yves il colore e a dare una svolta agli accessori e ai bijoux della

Da sinistra, Adèle Exarchopoulos e Léa Seydoux a Cannes, dove sono state premiate per La vita di Adele. Nella pagina a fanco, una scena del flm.

Capelli corti, short inguinali, t-shirt bianca indossata senza reggiseno, Léa Sydoux ha una carica erotica addosso che emana da ogni singolo poro della pelle. La sensazione che si ha, nel guardarla, è che qualcosa sia profondamente cambiato in lei. Con que-sto fascino fa innamorare l’uomo che entra nella sua vita e che si ritrova, suo malgrado, a vivere un amore a tre. Le immagini che scor-rono in Grand Central di Rebecca Zlotowski, uscito in Francia a giugno e molto applau-dito all’ultimo Festival di Cannes, sono tese e sensuali. Ma niente in confronto a quelle che hanno turbato e affascinato il Festival. In La vita di Adele di Abdellatif Kechiche (in Italia il 22 ottobre), Léa lascia un segno inde-lebile con i capelli blu e la sua storia d’amore saffco: un amore sconvolgente, profondo e radicale quanto le lunghe sequenze di sesso esplicito tra lei e la coprotagonista, Adèle Exarchopoulos, entrambe Palma d’oro.

Ci troviamo davanti a una Léa Seydoux in versione inedita, fsica e nuda. E anche se tra poco si (ri)vestirà con i lussuosi abiti di Loulou de la Falaise, la musa che ha ispirato Yves Saint Laurent (il suo prossimo ruolo), e tornerà al mondo più formale da cui proviene come erede di una dinastia del cinema fran-cese (Pathé e Gaumont), non abbiamo dubbi: le risate travolgenti durante la conversa-zione, insieme con le parole che pronun-cia, dicono che possiamo dimenticarci della ragazza un po’ algida e timidissima di qual-che anno (e flm) fa.

A vederla negli ultimi due flm si resta impressionati: cosa le è successo? Hanno iniziato a chiedermi di essere sexy!

Dev’essere cambiata anche lei, la sua timidezza è sempre stata un marchio di fab-brica... È vero, e c’è ancora. Ma oggi credo di avere meno problemi a mostrarmi come mi ha vista, anzi, è esattamente quello che ho voglia di vedere di me: la carne, la sensualità. È come se all’improvviso mi fossi accorta che in questo mondo tutto è troppo pulito, dalle modelle alla pubblicità. È un momento in cui ho voglia di più realtà, magari anche senza raggiungere gli estremi di Kechiche.

Tre ore di altissimo livello emozionale ed erotico: è stata dura per lei? Abdellatif ha un modo di lavorare folle, sta anche due settimane su una scena. Ad esempio vuole che mangi davvero sul set, lo stesso vale per il bere alcool. Può farti ripetere una cosa così anche 100 volte, alla fne ti viene il vomito...

Quindi l’ostacolo da superare è stato questo, non il fatto di girare nei minimi det-tagli l’amore tra lei e un’altra donna? No, anzi, il tema mi è piaciuto. Io sono la copro-tagonista e interpreto la parte più maschile della coppia, e ho apprezzato anche questo... L’esperienza nel complesso è stata davvero diffcile per me, andare subito sul set del flm che è venuto dopo è stato un vero sollievo, fnalmente un flm normale. g

et

ty

im

ag

es

Page 185: Style 201309

185

style n. 9 settembre 2013

«Sul Set dovevo bere,

mangiare e fare

SeSSo davvero. anche

per cento volte»

maison. Per fortuna è una persona di cui molti possono

parlarmi, sarebbe molto più complicato se dovessi diven-

tare una regina rinascimentale!

Preferisce interpretare qualcuno del suo rango

sociale? No, anche se recitare donne molto distanti da me

mi costringe ad andare più in profondità. Ma questo è un

periodo in cui mi sento molto in contatto con mia madre,

un’artista che è andata a vivere in Africa, che ha un lato

selvaggio e bohémien che ho ereditato.

Sarà anche Bella in La bella e la bestia di Christo-

phe Gans. La versione di Jean Cocteau era la mia prefe-

rita da bambina, all’epoca principesse e simili mi affasci-

navano. Lavorare con Vincent Cassel in questo flm ha

fatto parte del sogno, è un uomo che ha dentro qualcosa

di molto selvaggio ed è perfetto per il ruolo. Lo dice una

come me che è sempre stata innamorata di Jean Marais (il

protagonista de La bella e la bestia di Cocteau, ndr).

Ai tempi di Midnight in Paris di Woody Allen il

pubblico americano si chiedeva chi fosse quella bella

ragazza bionda. Oggi come va a Hollywood? Finalmente

mi sento a mio agio con l’inglese. Ho amici a New York e

a Los Angeles, e negli Stati Uniti è tutto in fermento. Sta-

remo a vedere, non sono il tipo che pianifca molto...

Page 186: Style 201309

miti—186

style n. 9 settembre 2013

Alle Olimpiadi di Londra 2012 ha mancato il podio per un soffo. Ai recenti Mondiali si è rifatto con l’oro nei 50 metri dorso. Ma il nuotatore francese, 28 anni, è considerato un sex symbol ed è conteso dalle griffe di moda. E fa impazzire le italiane recitando (quasi) nudo per Edison. Difficile tentarlo: la sua fidanzata è Miss Francia

MITI In pIscIna

Camille Lacourt

d i g i a n l u i g i p a r a c c h i n i

f o t o d i a n d r e a p u g i o t t o p e r s t y l e

Page 187: Style 201309

187

style n. 9 settembre 2013

Page 188: Style 201309

miti—188

style n. 9 settembre 2013

«Sapete chi è Camille Lacourt?». Tra il pub-

blico femminile soltanto una minoranza

saprebbe rispondere. A meno di completare

la domanda: «Quello che si alza dalla vasca

da bagno nello spot per Edison con Gerry

Scotti». Qui la percentuale avrebbe un’entu-

siastica impennata. I curiosi paradossi della

comunicazione. Sei un nuotatore, parti per le

Olimpiadi di Londra sognando una medaglia

nei 100 metri dorso e invece torni con il tro-

feo di atleta più sexy. Poi contatti e contratti

pubblicitari, incluso quello per Edison con

l’ironica comparsata seminuda (è in minislip

color carne) hanno allargato gli orizzonti del

dorsista: sex symbol ma anche testimonial

(fra gli altri di Clarins, Chanel, Sony) ben

retribuito. Camille, francese, 28 anni, biondo,

occhi azzurri, 192 centimetri di muscoli con

tatuaggi inguinali, è fdanzato con l’ex Miss

Francia Valérie Bègue e da qualche mese è

papà d’una femminuccia di nome Jazz.

Prima lo sport poi lo spot: sempre in

acqua e al massimo con un costume. Ma la

riconoscono vestito? Non lo so. Comunque la

popolarità è l’ultima cosa a darmi problemi:

al massimo qualche ragazza mi chiede di fer-

marmi per una foto. Non sono una star!

Ha avuto più medaglie o love story? Ho

avuto poche storie d’amore ma parecchie sto-

rielle, questo sì. Anche con nuotatrici, ma è

inevitabile visto che sono andato in piscina

fn da bambino. Nessuna famosa, però.

«sfilata» a bordo vasca

Camille Lacourt, il re dei nuotatori-sex symbol (1). A contendergli il titolo: gli americani Ryan Lochte (2)

e Nathan Adrian (3); il sudafricano Chad le Clos (4); il francese Florent Manaudou (5), l’italiano Luca Dotto (6).

1 2 3

6

4

5

ap

, o

ly

co

m

Page 189: Style 201309

189

style n. 9 settembre 2013

«il gossip fa bene

allo sport. È un modo

per far conoscere

la propria disciplina»

A Londra in fnale dorso dei 100 metri è arrivato sol-tanto quarto, ma in compenso si sono aperte strade inte-ressanti. Consolato? Per anni ho pensato a una medaglia,

invece niente. Nulla ripaga il fop olimpico.

Cercherà la rivincita? Intanto ho vinto l’oro ai Mondiali.

E in Brasile, alle prossime Olimpiadi, ritenterò il colpo.

Ma lei avrà 31 anni e il nuoto non è uno sport per vecchi. L’età conta, ma conta pure come si arriva a certi

appuntamenti. Ho voglia di rifarmi.

Sul web le ragazze apprezzano il suo spot. È divertito, compiaciuto o conta soltanto il compenso? Mi sono piut-

tosto divertito. Non sto pensando a una carriera di attore

da Oscar, però mi sembra una pubblicità effcace.

E con Gerry Scotti come s’è trovato? Un professionista

gentile, esperto, spiritoso. Mi ha detto che alla mia età era

esattamente come me (ride di gusto, nda)!

Il nuoto alimenta pettegolezzi sentimentali. Prima Laure Manaudou con Luca Marin, poi Marin con Fede-rica Pellegrini, poi Federica con Filippo Magnini. Le dà fastidio? Uno sportivo deve guardare al risultato. E il

risultato è che il nuoto non ha mai avuto tanti riscontri

mediatici. Amo questo sport e sono soddisfatto che se ne

parli per qualsiasi motivo. Anche questo crea pubblico.

Che ne pensa di Federica Pellegrini? Non la cono-

sco personalmente. Penso che abbia fatto, o meglio stia

facendo, una stupenda carriera.

E il suo coetaneo Michael Phelps, atleta olimpico più decorato di tutti i tempi? Lei con 22 medaglie e notevoli prospettive si sarebbe ritirato? Come faccio a parlare

d’una leggenda come Phelps? Posso dire che ha fatto la

cosa giusta: mollare al top non è facile ma conferma la

sua grandezza. Il mondo non lo vedrà declinare.

Gli ha mai parlato? Gli ho chiesto una foto insieme!

Che cosa vuol dire essere un fuoriclasse? Che riesci a

rivoluzionare i canoni del tuo sport. Come Michael Jor-

dan nel basket e Valentino Rossi nel motociclismo.

Qual è il suo stile? Sono un tipo calmo, perfno un po’

pigro, anche se il nuoto non è uno sport per vecchi ma

nemmeno per pigri: quando ti alleni tre volte al giorno, la

sera non hai voglia di tirare tardi. Altra mia caratteristica

è la determinazione: mi impegno a fondo.

Come si veste? È vanitoso? Mi piace il casual elegante.

Una camicia, un giubbotto, un bel paio di pantaloni.

Qual è il pezzo preferito del guardaroba? Ho una pas-

sionaccia per le scarpe. Di tutti i tipi, da quelle nere in

vitello alle sneaker. Altra cosa che adoro sono gli orologi.

E le sue passioni? Apprezzo le cose piacevoli della

vita: giocare a beach volley, la buona compagnia, un

valido ristorante, un bel flm, il tempo con mia fglia.

Cosa farà da grande? Ora mi sto concentrando sulle

Olimpiadi brasiliane. Però è probabile che possa trovare

un ruolo in qualche azienda con cui ho lavorato fnora.

Ha chiamato la sua bambina Jazz. Se arriva un fratel-lino sarà Blues o Rock? Abbiamo scelto Jazz perché è un

nome bello da pronunciare, ha una sua musicalità.

dopo le vasche, le tasche

Come vestire un marcantonio svestito per contratto? Ecco i

consigli di Guglielmo Miani (a sinistra), a.d. di Larusmiani,

presidente della Via MonteNapoleone e suo amico.

1) Formale – «Abito principe di Galles, collo camicia arro-

tondato, cravatta sette pieghe, maglia a “v” di cashmere,

scarpe artigianali».

2) Tempo libero – «Trench blu, camicia a quadrettini, pull

tortora. Pantaloni vinaccia, sneaker scamosciate».

3) Elegante – «Smoking di velluto bordeaux».

4) In viaggio – «Giaccone di seta grigio-fumo con alamari

e spalle morbide. Cardigan di cashmere doppiopetto carta

da zucchero. Pantaloni di lana rasata, polacchini oliva».

si

rin

gr

az

ia p

er

ab

iti

e l

oc

at

ion

: l

ar

us

mia

ni,

mil

an

o (

ww

w.l

ar

us

mia

ni.

it).

st

yl

ing

: l

uc

a r

os

cin

i; g

ro

om

ing

: e

rik

a v

el

lin

i

Page 190: Style 201309

cartellone190

style n. 9 settembre 2013

Parigi, Grand PalaisGeorges Braque

tel. 0033 144131717, www.grandpalais.fr; dal 18 settembre al 6 gennaioAttesa da 40 anni, la mostra spazia dalla folgorazione per Paul Cézanne agli ultimi paesaggi, passando per il Cubi-smo che Braque creò con Pablo Picasso. La vicenda di un pittore che mise al ser-vizio della propria genialità l’imprin-ting artigiano della sua famiglia (foto, L’oiseau noir et l’oiseau blanc).

arte d i f r a n c o f a n e l l i

Ferrara, Palazzo dei DiamantiZurbarán

tel. 0532 244949, www.palazzodia- manti.it; dal 14 settembre al 6 gennaio Il collega Diego Velázquez lo «spon-sorizzava» a corte. Lui, Francisco de Zurbarán, si ritirava sempre più nel suo intimismo. La spiritualità del Seicento come ispiratrice di scene sacre, allego-rie e nature morte. Straordinariamente moderne (foto, Madonna con Bambino e San Giovannino).

Vicenza, Teatro OlimpicoCarattere

tel. 0444 324442, www.tcvi.it; dal 19 settembre al 21 ottobre Diretta per il secondo anno dal regista lituano Eimuntas Nekrosius, la rasse-gna si apre con il suo Libro di Giobbe, un lavoro sul libero arbitrio. Poi è la volta di Birds di Pippo Delbono (foto), ispirato a Gli uccelli di Aristofane. Infne, Nekrosius guida un seminario su Vita di Galileo di Bertolt Brecht.

teatro d i s i l v i a d e l p o z z o

Torino, sedi varieTorinodanza

tel. 800 235 333, www.torinodanzafesti-val.it; dal 13 settembre al 9 novembreSi inizia con il Balletto di Marsiglia, in prima mondiale con Double Points. Mentre il Cedar Lake Contemporary Ballet di New York propone tre pezzi: Indigo Rose, Ten duets on the theme of a rescue e Horizons (foto). Da non per-dere La beauté du diable di Koff Kôkô, coreografo e danzatore del Benin.

La Visión de San Pedro Nolasco interpretata

nell’opera di Gianluigi Colin.

© L

EIR

IS S

AS

pA

RIS

-

AD

AG

p,

pA

RIS

20

13

Page 191: Style 201309

191

style n. 9 settembre 2013

UsaThe Bling Ring

40 anni d i attesa per Braque;

prima al Balletto di marsiglia.

concerti gratis sulla mi -to;

i d iv i pagano la fama a l .a .

Rizzoli Etas, 16 euro; in libreriaInternet è una sfda per le aziende, che devono imparare a interagire con i clienti e a costruirsi una reputazione online. Come spiegano Gianni Di Gio-vanni e Stefano Lucchini, responsabili della comunicazione di Eni. Introdu-zione di Lucia Annunziata, direttore del giornale online Huffngton Post.

Gianni Di Giovanni e Stefano LucchiniLa casa di vetro

A cura di Luca StoppiniBeppe Modenese. Ministry of elegance

Skira, 49 euro; in libreriaLa fgura di Beppe Modenese, presi-dente onorario della Camera della moda considerato il «primo ministro dell’Ele-ganza» italiana, narrata dalla sua stessa voce. E accompagnata da foto e dai rac-conti di chi l’ha conosciuto e ha lavorato con lui. Un libro internazionale in edi-zione bilingue, italiana e inglese.

Parma, Teatro RegioFestival Verdi

tel. 0521 039399, www.teatroregio-parma.org; dal 30 settembre al 31 ottobreIn concerto, il carisma di Riccardo Chailly (foto) con la Filarmonica della Scala, di Yuri Temirkanov con la Tosca-nini, di Daniele Gatti con la National de France. E all’opera, nuovi talenti come Jader Bignamini, Sebastiano Rolli e Francesco Ivan Ciampa.

tel. 02 88464725, 011 4424777, www.mitosettembremusica.it; dal 4 al 21 settembreGrande musica, programma eclettico, interpreti straordinari da Zubin Mehta e Antonio Pappano, Mario Brunello (foto), Aldo Ciccolini, Uto Ughi e tanti giovani emergenti. Oltre 200 eventi di qualità a prezzi bassi, molti gratuiti. Per un pubblico appassionato e curioso.

Torino e Milano, sedi varieMiTo

di Guillaume Nicloux con Isabelle Huppert; in sala dal 5 settembreSuzanne (Pauline Étienne, foto) è costretta a entrare in convento ma ini-zia la sua lotta per la libertà: non la pie-gheranno né le angherie né la madre superiora. Siamo a metà Settecento ma questo flm, ispirato al libro di Denis Diderot, diventa una rappresentazione dei diritti delle donne. Ieri e oggi.

Francia, Germania, BelgioLa religiosa

cinema d i m a r i a l u i s a a g n e s e

di Sofa Coppola con Emma Watson; in sala dal 19 settembreUna banda di ragazzi (foto, Emma Watson) saccheggia le ville di Hol-lywood. È successo davvero e il flm lo racconta mentre descrive una genera-zione vittima del culto della fama. Chi vuole vedere la cabina delle scarpe di Paris Hilton (una delle derubate) ha un motivo in più per sedersi in poltrona.

classica d i l u c i a n a f u s i

l iBri d i e m a n u e l a m e u c c i

Page 192: Style 201309

192

style n. 9 settembre 2013

g l i a t e l i e r d e l l o s t y l e c l u b

P i e m o n t e

Botta & B

corso Nizza 1Cuneotel. 0171 690310

l o m b a r d i a

Fausti Uomo

piazza Libertà 10 Bergamotel. 035 224142

Petronio

via Locatelli 2Bergamotel. 035 249622

Sundayman

via Tasso 35Bergamotel. 035 232735

Caprettini Old England

corso Zanardelli 8Bresciatel. 030 41061

G&B, Negozio

via Mazzini 18/AFlero (Bs)tel. 030 2761749

Peter Ci

piazza Duomo 10Comotel. 031 262302

Vergottini

c/o hotel Villa d’Estevia Regina 40Cernobbio (Co)tel. 031 510576

Tessabit

via Milano 107Como tel. 031 262043

Diana

via XX Settembre 92Crema (Cr)tel. 0373 259164

Ferri

piazza XX Settembre 4Leccotel. 0341 286509

Lidia Shopping

via Fossato 8Rodigo (Mn) tel. 0376 650625

Al Bazar

via Scarpa 9Milanotel. 02 433470

Eddy Monetti

piazza San Babila 4/BMilanotel. 02 784678

Gemelli

corso Vercelli 16Milanotel. 02 4983365

Pupi Solari

via Mascheroni 12Milanotel. 02 4987519

Ravizza Sport

via Hoepli 3Milanotel. 02 86693853

Mascheroni Moda

via Piola 23Giussano (Mb)tel. 0362 850178

Ronchi

via Emilia 194Voghera (Pv)tel. 0383 41453

trentino alto adige

Franz Kraler

via Dolomiti 46Dobbiaco (Bz)tel. 0475 972328

v e n e t o

Marangon & Giovanetti

via Martiri della Libertà 78Trevisotel. 0422 540355

Al Duca D’Aosta

piazza San Marco 47/49Veneziatel. 041 5220733

friuli venezia giulia

Cumini Moda

via San Daniele 3Gemona del Friuli (Ud)tel. 0432 980298

Progetto Moda

via Nazionale 135Tavagnacco (Ud)tel. 0432 661288

l i g u r i a

Berti

via XII Ottobre 94/RGenovatel. 010 540026

e m i l i a r o m a g n a

I Classici

via Farini 11Bolognatel. 051 6569866

Arki

via Emilia San Pietro1/GReggio Emiliatel. 0522 431273

t o s c a n a

Banchelli

corso Italia 277Arezzotel. 0575 324740

Donati Carlo Sartoria

piazza Risorgimento 12/13Arezzotel. 0575 26357

Ugolini

via Calzaiuoli 61/67Firenzetel. 055 214439

l a z i o

Caleff

via della Colonna Antonina 53Romatel. 06 6793773

Grisal

via Monte Zebio 11Romatel. 06 37350339

a b r u z z o

Guarini

via Parini 8/10Pescaratel. 085 2056193

c a m Pa n i a

Concilio

via Toledo 270Napolitel. 081 415731

M. Cilento

via Medina 61/ANapolitel. 081 5513363

Old England

via Toledo 229Napolitel. 081 417055

Della Mura

corso Umberto I 171Cava de’ Tirreni (Sa)tel. 089 444547

P u g l i a

Anteprima

via Abate Gimma 40Baritel. 080 3112274

Antropos

via Imbriani 8Canosa di Puglia (Bt)tel. 0883 611569

Avant-Garde

viale Roma 27Andria (Bt)tel. 0883 590014

Nugnes Uomo

corso Vittorio Emanuele 195Trani (Bt)tel. 0883 588863

Via Zannotti

via Zannotti 50San Severo (Fg)tel. 0882 241288

Andriani

via Di Palma 130Tarantotel. 099 4590127

c a l a b r i a

Quintieri

largo Lisa Bilotti 15/17Cosenzatel. 0984 28826

A. M. F.lli Destefano SAS

viale Calabria 356Reggio Calabriatel. 0965 55175

s i c i l i a

Montenapoleone

viale della Vittoria 269Agrigentotel. 0922 401878

Thea Riccioli

corso Italia 221Cataniatel. 095 374497

Claudio Miceli

piazza Umberto 7Zafferana Etnea (Ct)tel. 095 7083431

Jannello

piazza Cairoli 19/20Messinatel. 090 718428

Giglio In

piazza Mordini 9Palermotel. 091 6257727

Griff

via G.le Magliocco 22Palermotel. 091 320820

Michele Inzerillo for Gentleman

viale De Gasperi 62Palermotel. 091 518998

Azzarelli

corso Umberto I 61Modica (Rg)tel. 0932 941382

s a r d e g n a

L’uomo Alta Moda

via Garibaldi 250Cagliaritel. 070 659656

Page 193: Style 201309

193

style n. 9 settembre 2013

i n d i r i z z i

d o v e t r o v a r e q u e l l o c h e è s t a t o p u b b l i c a t o s u q u e s t o n u m e r o

Loriblu

tel. 0734 996649 www.loriblu.com

Luigi Bianchi Mantova

tel. 0376 3091 www.lubiam.it

Moncler

tel. 02 422041 www.moncler.it

Moreschi

tel. 0381 69881 www.moreschi.it

Msgm

tel. 02 36754950 http://msgm.it

Nike

tel. 051 6115511 www.nike.com

Paul Smith

tel. 02 546721 www.paulsmith.co.uk

Piazza Italia

tel. 081 3123111 www.piazzaitalia.it

Prada

tel. 02 550281 www.prada.com

Ralph Lauren

tel. 02 7788721 www.ralphlauren.com

Roda

tel. 030 6871172 www.lucaroda.it

Alberto Guardiani

tel. 0734 80231 www.albertoguardiani.it

Andrea Ventura

tel. 0575 421236 www.andreaventura frenze.it

At.p.co

tel. 030 2077075 www.atpco.it

B Settecento

www.bsettecento.com

Benetton

tel. 0422 519111 www.benetton.it

Boggi

tel. 039 596411 www.boggi.it

Boglioli

tel. 030 9567241 www.boglioli.it

Brunello Cucinelli

tel. 075 697071 www.brunello cucinelli.com

Burberry

tel. 02 7608201 www.burberry.com

C.P. Company

www.cpcompany.com

Cartier

tel. 02 3026748 www.cartier.com

Clarks

www.clarks.it

Corneliani

tel. 0376 3041 www.corneliani.com

Costume National Homme

www.costume national.com

Daks

tel. 0044 2074094040 www.daks.com

Diadora Heritage

tel. 0423 6581 www.diadora.it

Dsquared2

tel. 0444 784500 www.dsquared2.com

Emporio Armani

tel. 02 723181 www.emporio armani.com

Enrico Coveri

tel. 02 29061100 www.coveri.com

Ermenegildo Zegna

tel. 02 422091 www.zegna.com

Etro

tel. 02 550201 www.etro.it

Fay

www.fay.it

Fratelli Rossetti

tel. 0331 552226 www.fratellirossetti.com

Fred Perry

www.fredperry.com

Gant

www.gant.com

Giorgio Armani

tel. 02 723181 www.giorgioarmani.com

Giuliano Fujiwara

tel. 02 89405912 www.giuliano fujiwara.com

Gucci

www.gucci.com

Hermès

tel. 02 890871 www.hermes.com

Herno

tel. 0322 77091 www.herno.it

Jacob Cohën

tel. 0426 42500 www.jacobcohen.net

Jil Sander

tel. 02 8069131 www.jilsander.com

Lanifcio Colombo

tel. 0163 452111 www.lanifciocolombo.it

Saint Laurent Paris

www.ysl.com

Samsung

tel. 800 7267864www.samsung.it

Santoni

tel. 02 76025915 www.santonishoes.com

Sartoria Latorre

tel. 080 4315291 www.sartorialatorre.it

Siviglia

tel. 0721 961360www.sivigliastyle.com

Tombolini

tel. 0733 511511 www.tombolini.it

Trussardi

tel. 02 8068821 www.trussardi1911.com

Valentino

tel. 02 624921 www.valentino.com

Vertu

tel. 06 99367336 www.vertu.com

Zerosettanta Studio

tel. 0571 73003 www.lrlandi.it

cadute di style: Luglio-AgostoPag 94. Il prezzo del menu degustazione del ristorante ilSanLorenzo a Roma è di 75 euro.Pag 120. Il numero di telefono di Matteo Mora è 334 8047890.Pag 147. Il borsone di Alviero Martini 1ª Classe è di tessuto.

Page 194: Style 201309

194

style n. 9 settembre 2013

«Vorrei sempre avere il perfetto controllo di tutto ciò che mi capita». Dichiarazione d’intenti che Désirée, 23enne milanese, disattende con svizzera puntualità. «Sono costantemente in ritardo e il mio difetto più grande è la sbadataggine: a giugno ho prenotato su internet le vacanze sbagliando la data e non si contano le volte in cui ho perso le chiavi di casa». Entropia fruttifera però, vista la laurea a pieni voti in Design della moda e i tre lavori che la impe-gnano sei giorni su sette: «L’uffcio stampa è il principale, ma quando posso collaboro con un’agenzia e un negozio. Voglio mantenermi da sola». È attratta da ragazzi «ironici e decisi, che sappiano tenere testa al mio carattere impulsivo. Detesto i gelosi, con il mio ex è fnita perché voleva di continuo sapere dov’ero. Per colpirmi bastano

piccoli gesti: tempo fa ho sostenuto un esame di inglese e, quando sono tornata al posto, ho trovato un bigliettino di uno sconosciuto con scritto “sei di una bellezza rara”. Non so chi lui sia, ma ho apprezzato molto». Alla larga chi è troppo «diretto»: «Se incontro poliponi che allun-gano le mani rispondo con una sberla». Fashion addicted per le scarpe («ne ho centinaia»), trascorre il poco tempo libero con le amiche davanti a un bicchiere di Chianti al N’Ombra de Vin (tel. 02 6599650), enoteca di Brera.

Désirée è ottimista e non teme la crisi, «non bisogna arrendersi, ogni “no” ricevuto è un’occasione per diven-tare più forti». In politica ammira Anna Finocchiaro, («è combattiva e cristallina in tutti i suoi discorsi») e Barack Obama perché «pensa positivo». (gianluca torti)

l a r a g a z z a d a s p o s a r e

Désirée Alghisi

fo

to

: a

nt

on

io

ha

ss

le

r p

er

st

yl

e

Page 195: Style 201309
Page 196: Style 201309