Style 201309
-
Upload
micheleskudo1964mx -
Category
Documents
-
view
75 -
download
5
description
Transcript of Style 201309
indiscreto
D’Alia, ministro per
la Semplifcazione:
«Un piano per i burocrati
lenti e fannulloni»
ritratti
Il regista Ron Howard
racconta il flm Rush:
«Duello tra eroi: Lauda
e Hunt. Iliade anni ’70»
passioni
Il trend del sarto
integrale. Fa tutto,
dalla giacca ai boxer.
Lo chic economico
in società
Il 40 per cento degli
italiani vive con
un cane o gatto. Ecco
i vip che «li sposano»
impossibile
Helena Bordon, la più
fulminante ereditiera
brasiliana. «Il mondo
mi segue su Twitter»
ST
YL
E M
AG
AZ
IN
E
IL M
EN
SIL
E D
EL
SETTEMBRE 2013
NUMERO 9
SE
TT
EM
BR
E 2
01
3
N°9 Settembre 2013 – Poste Italiane SpA – Sped. in a.p. – D.L. 353/03 conv. in L. 46/04, art. 1, comma 1, DCB Milano – Il 29 agosto con il Corriere della Sera 1,80 €
(Style Magazine 0,50 € + Corriere della Sera 1,30 €). Non vendibile separatamente. Nei giorni successivi a richiesta con il Corriere della Sera, Style Magazine 2 € + prezzo del quotidiano.
DAVID KARP P. 73
RAGAZZINI , MA GRANDI IMPRENDITORI
David Karp, 27 anni, fondatore di Tumblr, venduto a Yahoo! per 1,1 miliardi di dollari
s t y l e e s t r i s c e
SOMMARIO
style n. 9 settembre 2013
t e e n a g e r i m p r e n d i t o r i
Idee milionarie 79
di lulu berton, maria teresa
cometto, barbara millucci
foto di stefano gilera
e clay mclachlan
ritratti di style
Ron Howard: regista 86 delle grandi emozioni
di cristiana allievi
«Che tempi!», quelli 90 di Jack Heuer
di gianluca torti
MacKenzie Bezos, i libri 92 sono un business di famiglia
di giacomo fasola
foto di melissa barnes
N. 9 settembre 2013
Blogger milionaria, Helena Bordon fa parte della nuova élite brasiliana. Che per amici ha Kate Moss e Valentino, e per fdanzati piloti di Formula Uno. Giramondo con la passione della moda: «Uso gli aerei per dormire». p 146
L’eleganza della scarpa non basta. Bisogna saperla abbinare alla giacca giusta. L’alchimia dello stile. p 153
a p p u n t i d i e c o n o m i a
Prossima fermata Padania 49
di dario di v ico
s t y l e l i b e r o
Opinioni e varia attualità 51
di camilla baresani , annalena
benini , antonella bersani ,
alessandra borghese, angelo
bucarelli , aldo cazzullo,
paolo conti , mario luzzatto fegiz,
g iancarlo macaluso, alessandro
robecchi , maria laura rodotà,
barbara stefanelli , g ianni valenti
l ’ i n d i s c r e t o
Il ministro D’Alia 59 contro i burocrati fannulloni
di fabriz io roncone
s t r e e t s t y l i s t 62
di micol sabbadini
g l o b a l p a r t i e s 67
di gian luigi paracchini
s t y l e e v e n t i 71
iN COPertiNa
David Karp, 73
generazione Tumblrdi ben machell
s t y l e e s t r i s c e 23
di giannelli
c o n t r i b u t o r s 34
l a s c i e n z a d e l b u o n v i v e r e
Genio di squadra 41
di domenico de masi
f e n o m e n i
L’Italia riparte in treno 45
di p ierluigi battista
a p p u n t i d i s t o r i a
Napolitano, 47 presidente o patron?
di ernesto galli della loggia
V I AV I A M O N T E N A P O L E O N E , 4 M I L A N O M O N T E N A P O L E O N E , 4 M I L A N O
RALPHLAUREN.COMRALPHLAUREN.COM
SOMMARIO
style n. 9 settembre 2013
p e r s o n e d i s t y l e
Jean-Claude Biver, 96 maestro orologiaio chic
di p ier andrea canei
Marina Faiella: 98 idrogeno low-cost
di valentina ravizza
Michele Villotti, 100 quando il d.g. ci vede giusto
di severino colombo
giocattoli
l i n k – l i b e r e a s s o c i a z i o n i 105
N. 9 settembre 2013
Medaglia d’oro mondiale nel dorso e sex symbol che domina le passerelle. Bello e impossibile? Non per Miss Francia... p 186
a u t o
L’eccellenza costa poco 106
di paolo artemi
o r o l o g i
Quadri e quadranti 108
di augusto veroni
aNdare
Prato renaissance 112
di phil ippe daverio
Happy hour, ed è subito cena 114
di mauro remondino
Slovenia slow 117
di giovanni r ivolta
Venezia serve Weiwei al vetro 118di maria broletti dal lago
Ischia da gozzo e da wellness 120
di anna maria catano
Su ai castelli, come un papa re 122
di marco gentil i
iN societÀ
t r i b ù a q u a t t r o z a m p e
Io mi Fido 124
di gian luigi paracchini
e giacomo fasola
foto di guido fuà
estate continua
La baia dei pochi 130
di ilaria s imeone
Arte contemporanea da polso. Addio monocromia, ora trionfano le emozioni. Siate audaci. p 108
passioNi
t o t a l l o o k
Da capo a piedi 138
di maria luisa bonacchi
foto di sakis lalas
impossibile
Helena Bordon 146
di stefano montefiori
foto di jacopo moschin
moda di daniela stopponi
debolezze
g u a r d a r o b a
Spalla al piede 153
di maria luisa bonacchi
foto di federico miletto
SOMMARIO
style n. 9 settembre 2013
homo elegans
l i n k – l i b e r e a s s o c i a z i o n i 157
Provini d’autore 158
di alessandro calascibetta
foto di giovanni gastel
Scacco matto 168
di luca roscini
foto di fabriz io sclavi
I primi della class 174
di luca roscini
foto di massimo pamparana
miti
L’erotico-chic di Léa Seydoux 182
di cristiana allievi
foto di stephane gautronneau
Camille Lacourt, 186
in vasca e in passerelladi gian luigi paracchini
foto di andrea pugiotto
c a r t e l l o n e 190
i n d i r i z z i d i s t y l e c l u b 192
i n d i r i z z i 193
l a r a g a z z a d a s p o s a r e 194
foto: Elizabeth Lippman/
Contour/Getty Images
RCS MediaGroup S.p.A.
Proprietario ed editore
advertis ing manager : Francesca Moroni
product manager : Gabriella Marotta
Sede sociale: via Angelo Rizzoli 8, 20132 Milano – Redazione: via
Angelo Rizzoli 8, 20132 Milano, tel. 02 2584.1, fax 02 25846810
Stampa: Eurogravure S.p.A., piazza Matteotti 20, Bergamo –
Registrazione Tribunale di Milano no 31 del 18/01/2005 – ©
2013 RCS MediaGroup S.p.A. – Testi e foto © RCS MediaGroup
S.p.A. possono essere ceduti a uso editoriale e commerciale.
Syndication – Press Service: www.syndication.rcs.it, press@
rcs.it – Responsabile del trattamento dei dati personali (D. Lgs.
196/2003): Carlo Montanaro.
international editions
Maria Francesca Sereni, tel. +39 02 25844202 (mariafran-
[email protected]) – Content Syndication: [email protected] –
Web: www.syndication.rcs.it
rcs mediagroup s .p .a. – d irezione pubblicità
www.rcspubblicita.it – [email protected]
Direzione Milano – via Angelo Rizzoli 8, 20132 Milano, tel. 02
2584.1, fax 02 2584 6848.
Piemonte/Valle d’Aosta/Liguria – 10129 Torino, c.so Duca
d’Aosta 1, tel. 011 502116 , fax 011 503609 – Lombardia – 20132
Milano, via Rizzoli 8, tel. 02 2584.6543, fax 02 2588.6543 / 22100
Como, via Recchi 2, tel. 031 2287911, fax 031 262272 – Veneto/
Trentino/Friuli – 35131 Padova, via F. Rismondo 2E Int. 6, tel.
049 6996311, fax 049 7811380 / 37121 Verona, via Carlo Cattaneo
26, tel. 045 8011449, fax 045 8010375 – Emilia Romagna – 40127
Bologna, via San Donato 85, tel. 051 4201711, fax 051 6333320
– Toscana – 50122 Firenze, Lungarno delle Grazie 22, tel. 055
552341, fax 055 55234234 – Marche/Abruzzo/Molise – 61032
Fano (PU), corso Matteotti 113, tel. 0721 808843 - 806558, fax
0721 827442 – Lazio/Sardegna – 00142 Roma, via V. Mazzola
66/D, tel. 06 68828692, fax 06 68828680 – Campania/Calabria
– 80133 Napoli, vico II S. Nicola alla Dogana 9, tel. 081 4977761,
fax 081 4977785 – Puglia/Basilicata – 70122 Bari, via P. Villari
50, tel. 080 5760111, fax 080 5760126.
distribuzione in italia
M-DIS Via Cazzaniga 1, 20132 Milano, tel. 02 2582.1
abbonamenti
Per informazioni telefonare allo 02 63798520 (lun-ven, 7,00-
18.30; sab-dom, 7,00-15,00).
Poste Italiane S.p.A. – Sped. in a.p.–D.L. 353/2003 conv. L.
46/2004 art.1, comma 1, DCB Milano.
Servizio clienti: 02 63797526
arretrati
Rivolgersi al proprio edicolante oppure all’ASE, Agenzia Servizi
Editoriali S.r.l. – via Nazario Sauro 37/B – 20037 Paderno
Dugnano (MI), tel. 333 7249331 (lunedì-venerdì dalle 8.30 alle
12.30), fax. 02 9105664, e-mail: [email protected]. Il costo è pari al
doppio del prezzo di copertina.
anno 9 n. 9 settembre — 29 agosto 2013
direttore responsabile: Carlo Montanaro
vicedirettore: Gianemilio Mazzoleni
art director : Stefano Domizi
fashion director : Alessandro Calascibetta
redazione:
Fiorenza Bariatti (caposervizio)
Pier Andrea Canei (vicecaposervizio)
Giacomo Fasola
Fausta Filbier
redazione grafica:
Giorgio Fadda
Tiziano Grandi
ricerca fotografica:
Maria Giovanna Aceti
Chiara Righi
produzione e coordinamento:
Silvia Giudici
segreteria di redazione:
Francesca Fignon
collaboratori :
Cristina Milanesi (beauty), Luca Roscini (moda),
Emanuela Meucci, Valentina Ravizza e Gianluca
Torti (redazione)
progetto grafico: Winkreative
consulente editoriale: Diamante d’Alessio
consulente art direction: Maurizio Varotti
mensile distribuito con il :
direttore responsabile: Ferruccio de Bortoli
condirettore: Luciano Fontana
vicedirettori : Antonio Macaluso, Daniele Manca,
Giangiacomo Schiavi, Barbara Stefanelli
i l GU S T O D
E l l O S P O R T
c o n t r i b u t o r s34
style n. 9 settembre 2013
Maria Teresa Cometto
Scrive di business e tecnologia per il Cor-
riere della Sera da New York, dove vive dal 2000, e su questo numero di Style a pag. 79. È autrice con Alessandro Piol di Tech and the
City. Startup a New York un modello per l’Ita-
lia, edito da Guerini e Associati. Basato su 50 interviste con i protagonisti della comunità tecnologica newyorkese, il libro racconta come e perché la Grande Mela è diventata la nuova capitale mondiale delle startup. È anche una guida per chi vuol andare negli Usa a lavorare nell’high-tech, studiare o cer-care partner e fnanziatori.
Domenico De Masi
Insegna Sociologia del lavoro all’Università La Sapienza di Roma (e la «Scienza del buon vivere» su Style, a pag. 41) ma è attratto soprattutto dall’ozio creativo, uno stile di vita in cui il lavoro si stempera nello studio e nel gioco, che spiega nel libro omonimo e in L’emozione e la regola, La fantasia
e la concretezza e Non c’è progresso senza felicità (Rizzoli). È convinto che l’estetica sia la disciplina che più s’incarica della nostra felicità e che, per vivere esteticamente, occorra trovare un senso e un nesso per i vari frammenti della nostra esistenza. È cittadino onorario di Rio de Janeiro.
Melissa Barnes
Dopo essere cresciuta e aver studiato fotografa in Canada, si è trasferita in California, dove vive da 16 anni. Oggi si divide tra San Francisco e Los Angeles, tra ritratti (a pag. 92 quello di Mackenzie Bezos), still life e reportage di viaggio. Quando non ha in mano una refex, adora fare surf, campeg-giare sotto le stelle o camminare con il suo cane Lulu. Tra le sue passioni ci sono anche la cucina e il giardinaggio.
Emilio Giannelli
Inizia a disegnare da bambino, pubblicando le prime vignette sui giornali studenteschi e, negli anni Sessanta, sul foglio umoristico Il Travaso delle Idee. Nel 1980 comincia a collaborare con La Repubblica, dapprima sull’inserto setti-manale Satyricon e successivamente nelle pagine dei Com-menti. Dal 1991 pubblica quotidianamente una vignetta sulla prima pagina del Corriere della Sera. Ha collaborato con diversi settimanali come Epoca, L’Espresso, Panorama
e Sette. Ha pubblicato oltre 25 raccolte di vignette con le case editrici Mondadori, Rizzoli, Baldini Castoldi Dalai, Marsilio; l’ultima, uscita nel 2012 per Marsilio, s’intitola Torchiato Tasso. Dal primo numero «apre» Style. A pag. 23.
c o n t r i b u t o r s36
style n. 9 settembre 2013
Stefano Gilera
«Le prime foto le ho scattate controvoglia per compiacere una fdanzata un po’ vanesia, ma dopo una settimana avevo già preso un ingranditore e tutto quello che serviva per svi-luppare e stampare in bianco e nero, sequestrato una pic-cola stanza in casa dei miei stupitissimi genitori. Così ho deciso che sarei stato un fotografo. Per convincere il resto del mondo a considerarmi tale, ci ho messo un po’ di più…». Ma a giudicare dagli scatti a pag. 82 e 85 c’è riuscito.
Sakis Lalas
È nato a Salonicco, in Grecia, e vive a Milano. Specializzato in servizi di moda (a pag. 138) e ritratti, ha fotografato tanti per-sonaggi (da Roberto Cavalli a Beppe Grillo) e collezionato un vasto repertorio di aneddoti bril-lanti. Ma è perfettamente a suo agio con la gente comune: per aiutare a superare il trauma del primo approccio con l’obiettivo fa un sapiente uso della psicolo-gia. E anche questo fa parte del suo essere greco…
Massimo Pamparana
Nasce a Milano e studia sceneg-giatura al Columbia College di Chicago, dove si accorge di essere attratto più dalle immagini dei flm che dalle storie. Così acqui-sta per pochi dollari una Pentax 35mm manuale e dopo vari tenta-tivi inizia ad azzeccare i tempi di esposizione. Il miglior consiglio glielo ha dato il maestro Terry Richardson: «Continua a fotogra-fare, non smettere». E così ha fatto, passando con disinvoltura dalla moda (a pag. 174) agli esterni.
Jacopo Moschin
Cresciuto tra Milano (dove ha studiato Pubblicità e Comunicazione) e Londra (città in cui si è specializzato in Interior design), ha iniziato la sua carriera di foto-grafo con un progetto sui giovani di East London. La sua visione della bellezza, classica e al contempo con-temporanea, l’ha portato a lavorare con brand e maga-zine di moda: dalle edizioni americana e russa di Vogue a Elle, GQ francese e giapponese, Marie Claire. L’uso sofsticato della luce e l’approccio estetico minimalista, insieme con una costante ricerca di una vitalità sponta-nea sono gli elementi chiave del suo stile. Che si ritro-vano anche negli scatti che ritraggono la bella ereditiera brasiliana Helena Bordon, a pag. 146.
I n v e n d i t a u n i c a m e n t e n e i n e g o z i e s c l u s i v i L o u i s Vu i t t o n e s u l o u i s v u i t t o n . c o m . Te l . 8 0 0 3 0 8 9 8 0
c o n t r i b u t o r s38
style n. 9 settembre 2013
Stefano Montefiori
Nato 45 anni fa a La Spezia, ha trascorso estati felici
all’isola Palmaria. Ha vissuto a lungo a Genova, Pisa e
Milano, dove la scuola di giornalismo Ifg gli ha permesso
di entrare come stagista al Corriere della Sera. Una pas-
sione per la Francia cominciata nel 1991, grazie al pro-
getto Erasmus, dal 2010 è corrispondente del Corriere a
Parigi, dove vive con la moglie Valeria e i fgli Elena, sei
anni, e Matteo, uno. Nella capitale francese ha incontrato
l’«impossibile» Helena Bordon, a pag. 146.
Giovanni Rivolta
Un passato sedentario come gra-
fco in riviste di moda e attualità,
interrotto per seguire una voca-
zione per la vela e il fuoristrada.
Dopo traversate atlantiche e
sahariane, oggi realizza reportage
da luoghi lontani, come Mongolia
e Yemen, dove alterna il ruolo di
giornalista a quello di guida per
tour operator specializzati. Negli
intervalli tra i vari fusi orari,
girovaga a corto raggio a caccia
di percorsi naturalistici, itinerari
gastronomici e mete rivalutate
dal turismo slow. A pag. 117 è
andato a Portoroz, in Slovenia.
Gianni Valenti
Veneziano, 50 anni, è vicedirettore
vicario de La Gazzetta dello Sport.
Alla «Rosea» dal 2007, oggi, tra le
altre cose, segue lo sviluppo multi-
mediale. Giornalista da sempre, ha
scritto i primi articoli a 16 anni. Un
passato in Veneto nei quotidiani
del Gruppo Espresso, un anno
a Il Piccolo di Trieste e poi, dal
1990, al Corriere della Sera, dove
è stato caporedattore delle Crona-
che nazionali e internazionali e
caporedattore centrale per i dorsi
locali e regionali. A pag. 51 tiene la
rubrica Brutti sport e cattivi.
Fabrizio Roncone
«Un giorno fnirà questa trovata grafca delle biografe, e
molti giornalisti saranno tristi (alcuni di noi sono infatti
pazzi di eccitazione se possono raccontare di quando
vanno in bici, o la loro passione per Istanbul, per i gatti,
per Bach). Però se il giochino è ancora questo, va bene:
sono inviato speciale del Corriere, ho un bassotto di nome
Ciro, preparo primi piatti squisiti, fumo il sigaro, detesto
i taccagni e gli invidiosi, tifo per la Roma e per Style ho
intervistato il ministro Gianpiero D’Alia (a pag. 59)».
41
style n. 9 settembre 2013
l a s c i e n z a d e l b u o n v i v e r e
Genio di squadra
I «ragazzi di via Panisperna» che, guidati da Enrico Fermi, scoprirono
la fssione nucleare artifciale dell’atomo di uranio.
Oltre che l’inventiva conta anche l’ambiente
in cui si vive. Oggi lo sviluppo del web viene
guidato dagli Stati Uniti. Ma l’asse della crea-
tività si sta spostando verso l’Asia.
A volte, sono singole intelligenze a fare le scoperte che cambieranno il mondo. Più spesso, le rivoluzioni tecnologiche sono da attribuire a gruppi di lavoro in cui un bravo leader sa far convivere fantasia e concre-tezza. Come Facebook e Tumblr, nati da un’intuizione ma diventati grandi grazie a un formidabile team
d i d o m e n i c o d e m a s i
olycom
la scienza del buon vivere—42
style n. 9 settembre 2013
Di fronte a casi sempre più frequenti di baby-
imprenditori come Mark Elliot Zuckerberg, il
fondatore di Facebook, o David Karp, papà di
Tumblr, che da adolescenti maturano un’idea
geniale e ancora giovanissimi ne ricavano
miliardi, viene da chiedersi quale sortilegio
consenta miracoli di questo genere.
Una spiegazione ante litteram fu tentata
dall’economista Albert Otto Hirschman,
nato a Berlino nel 1915, morto lo scorso anno
negli Stati Uniti dopo avervi insegnato nelle
migliori università. Combatté come volonta-
rio con i repubblicani spagnoli e aiutò molti
perseguitati europei a rifugiarsi in America.
Ebbe ottimi rapporti con l’Italia: conseguì il
dottorato a Trieste e sua sorella Ursula sposò
prima Eugenio Colorni, poi Altiero Spinelli.
Hirschman, che ci ha lasciato notevoli con-
tributi soprattutto nel campo dell’economia
dello sviluppo, defnisce l’imprenditorialità
come una somma di «ability to invest» e di
«capacity to invest». Per «ability to invest»
intende la propensione e il coraggio di
rischiare temerariamente. Per «capacity to
invest», l’intelligenza necessaria per capire
in quale campo vale la pena rischiare. L’idea
di Facebook a Mark Zuckerberg o di Tumblr a
David Karp deve essere venuta per pura coin-
cidenza, però in un contesto dove l’informa-
tica era di casa.
idee nate
dalla
intelligenza
del rischio
Vivendo a Boston o a New York, diffcil-
mente avrebbero potuto inventare una nuova
grappa, così come, vivendo in Friuli, diffcil-
mente un ragazzo di Udine potrebbe inven-
tare una nuova piattaforma informatica.
Ma, una volta scattata l’idea ed elaborate le
loro applicazioni pratiche, sono emerse in
Zuckerberg e Karp le capacità indispensa-
bili per trasformare l’idea in denaro. Questa
metamorfosi da inventore a imprenditore
non richiede una grande cultura scolastica,
ma solo «ability e capacity to invest». Poi, una
volta che viene avviata l’impresa, un esercito
di solerti manager, con tanto di prestigiosi
master alla London School of Economics,
sgobberà dieci ore al giorno per assicurare i
proftti all’inventore diventato imprenditore.
Qualcosa di analogo accade in tutti i processi
di questo genere. Anche la creatività, infatti,
è sintesi di due qualità: la fantasia con cui si
producono nuove idee e la concretezza con
cui si riesce a trasformare le idee in opere
reali. Alcuni di noi sono prevalentemente
fantasiosi, altri sono prevalentemente con-
creti; solo i geni posseggono entrambe le qua-
lità in pari, altissima misura.
Dal momento che i geni sono molto rari, è
possibile rimpiazzarli con gruppi creativi in
cui, sotto la guida di un leader carismatico,
persone fantasiose collaborano sinergica-
mente con persone concrete per realizzare
una mission condivisa.
un leader
e un team
di manager
e creativi
I «ragazzi di via Panisperna» ne sono stati un
ottimo esempio. Nel 1929 Enrico Fermi riuscì
a formare una geniale équipe di giovani fsici,
a individuare un fertile campo di ricerca, ad
attivare l’ammirata attenzione degli scienziati
di tutto il mondo. Nel 1934 la squadra mise a
segno una serie di scoperte – tra cui la fssione
nucleare artifciale dell’atomo di uranio – tal-
mente importanti da ricevere il premio Nobel.
Come fu possibile raggiungere in poco tempo
un successo così straordinario da parte di un
gruppo di ragazzi? Gli studi sociologici con-
dotti fnora su questo team hanno messo in
luce la funzione determinante esercitata dalla
leadership di Fermi, dalla pianifcazione rigo-
rosa delle attività, dall’interdisciplinarietà
dell’équipe, dal suo internazionalismo nei
rapporti scientifci intrattenuti con i colleghi
di tutto il mondo. Ma in questo, come in molti
altri casi analoghi di creatività collettiva, col-
pisce la tensione di questi giovani verso il
nuovo, la loro scanzonata progettualità, la
convinzione di operare secondo la traiettoria
del progresso umano e di potervi contribuire
con il proprio sforzo scientifco.
Dunque, anche l’Italia ha avuto i suoi Zucker-
berg e i suoi Karp. Si chiamavano Enrico
Fermi ed Ettore Majorana, Edoardo Amaldi e
Bruno Pontecorvo. Poi la ruota del progresso
ha proseguito nel suo giro, arrivando nel Sud
degli Stati Uniti, in quella che Daniel Bell ha
chiamato la «sun belt», la «cintura del sole». E,
dopo avere varcato l’Atlantico, si avvia a var-
care anche il Pacifco.
dall’italia
alla cina
style n. 9 settembre 2013
f e n o m e n i 45
d i p i e r l u i g i b a t t i s t a
Il
lu
st
ra
zIo
ne
: s
te
ph
an
e M
an
el
pe
r s
ty
le
L’ ITAL IA R IPARTE IN TRENO
Sono stato in Puglia di recente. Bellissima.
Peccato che l’alta velocità del Frecciarossa
non si fermi a Eboli (Sa), ma prima di Bari.
Peccato che il Mezzogiorno, metà del Paese,
sia considerato dal punto di vista delle infra-
strutture ferroviarie un’Italia di serie B. Poi
tutti si producono in esercizi retorici sulla
cultura, il paesaggio e l’arte che sono la
vera ricchezza dell’Italia. Peccato che quei
meravigliosi gioielli si debbano raggiungere
a fatica con un trasporto che non sia la pro-
pria macchina. Un altro gioiello, per dire, è
San Vito Lo Capo (Tp) in Sicilia. Provate ad
arrivarci sbarcando a Punta Raisi, oppure
volendo fare un giro dell’isola utilizzando
il treno. Sarà un’impresa ardua. Tutto è
vecchio e inefficiente: i binari, le stazioni, i
vagoni. Tutto. E nessuno che se ne interessi.
Un gioiello come Erice (Tp)? Inaccessibile,
insiem con tante cose magnifiche della Sici-
lia. Della Sardegna. Della Calabria.
Se ci fosse una politica interessata dav-
vero a tirar fuori l’Italia dal pantano in cui
è sprofondata, si potrebbe proporre un
grande New Deal ferroviario: uno sforzo
eccezionale per ammodernare treni, sta-
zioni, infrastrutture, macchinari. Se si desse
la possibilità di investire nei treni locali
o regionali, milioni di italiani che sono
costretti a viaggiare ogni giorno su inde-
corosi carri bestiame, con l’impianto di
riscaldamento rotto e i condizionatori d’e-
state scassati, con vagoni lerci, con ritardi
paurosi, stretti come animali da deportare,
milioni di italiani potrebbero avere la sen-
sazione di vivere in un Paese civile. E tanti
turisti stranieri potrebbero muoversi con
più agio, con meno angoscia, senza quella
stessa sensazione che proviamo noi italiani
se ci capita di spostarci all’interno di Paesi
del cosiddetto Terzo Mondo. Si potrebbero
raggiungere paesi stupendi, monumenti
meravigliosi, chiese, palazzi, spiagge, posti
incantevoli. Si potrebbe dire a chi abita sul
percorso tra Viterbo e Roma, ad esempio,
che si può prendere il treno senza intasare
le strade che portano nella Capitale e riem-
pire quest’ultima di macchine che non si sa
dove parcheggiare. Si potrebbe dire ai turi-
sti: vedete, Viterbo è a solo un centinaio di
chilometri da Roma, non oltre mille, a giudi-
care dai tempi spaventosamente lunghi con
cui bisogna percorrere quel tratto di strada o
di ferrovia dissestata.
Gli investimenti costano, ma avrebbero
un ritorno strepitoso. Si troverebbe nuova
occupazione, si utilizzerebbero nuove tec-
nologie, si potrebbe valorizzare il patrimo-
nio di bellezza di cui tutti cantano le lodi per
darsi un tono. Non si sentirebbe come una
violenza dover pagare tariffe elevate per un
servizio pessimo, l’utilità economica sarebbe
fuori discussione. Solo che bisognerebbe
avere un’idea di come salvare questo Paese.
Bisognerebbe concentrarsi, andare un po’
meno in televisione, discutere un po’ meno
delle regole interne di un partito o cantare
gli inni a favore del Capo. Bisognerebbe far
di conto, dimostrare che si può rifare in Italia
ciò che è stato fatto nel dopoguerra per risol-
levarsi dal disastro. Bisognerebbe, anche se
non si farà nulla di tutto questo.
l’italia «ferroviaria»
È spezzata in due.
Al Nord l’alta velocità ha rivoluzionato il modo
di viaggiare. Mentre al Sud muoversi in treno
rimane un’impresa. E ai disagi per i pendolari
si aggiungono i danni al turismo.
serve un grande piano per
i trasporti pubblici.
I vantaggi sarebbero enormi: più posti
di lavoro, sperimentazione di nuove
tecnologie, promozione del nostro territorio.
style n. 9 settembre 2013
a p p u n t i d i s t o r i a 47
Ci fu un tempo – forse qualcuno lo ricorda – in
cui perfino ogni volta che il presidente della
Repubblica, per qualunque ragione, prendeva
la parola in pubblico, ciò avveniva sempre alla
presenza di un membro del governo. Non era
una pura formalità. Stava a sottolineare, quella
presenza, l’irresponsabilità politica del capo
dello Stato sancita dalla nostra Costituzione
(cioè che, come prescrive l’articolo 90, egli
«non è responsabile degli atti compiuti nell’e-
sercizio delle sue funzioni tranne che per alto
tradimento o per attentato alla Costituzione»,
e che, articolo 89, «nessun atto del presidente
della Repubblica è valido se non è controfir-
mato dai ministri proponenti che ne assumono
la responsabilità»). Fino a tal punto la norma
costituzionale era sentita come essenziale che
si dice che un presidente della Repubblica sia
arrivato a sottoporre alla firma del presidente
del Consiglio addirittura il testo di un messag-
gio che egli intendeva rivolgere alle Camere:
un atto che evidentemente, invece, rientra tra
le sue previste e specifiche funzioni, e di cui,
quindi, egli solo ha, e non può non avere, l’e-
sclusiva titolarità, portandone anche la relativa
responsabilità.
Come si capisce, questa impalcatura di
norme corrisponde a una figura di capo dello
Stato che abbia un ruolo puramente notarile.
Un ruolo, cioè, nel quale lo stesso si astenga
– anche perché la situazione glielo consente
– dallo svolgere una parte significativa nella
determinazione degli equilibri politici e nelle
loro vicende.
Ma oggi non è certo più così. Da alcuni
anni, il presidente della Repubblica, infatti,
sollecitato soprattutto dalla paralisi del
sistema politico, è stato spinto sempre più
a divenire il vero «dominus» degli equilibri
politici del Paese, il vero «patron» politico dei
governi, e di conseguenza a intervenire in
modo sempre più continuo ed esplicito, con
dichiarazioni talvolta quotidiane, nella discus-
sione pubblica: che si tratti di questo o quel
provvedimento da prendere, delle nomine o
degli orientamenti generali da adottare. Un
ruolo d’intervento politico che ovviamente
non può non comportare la possibilità di un
disaccordo e perciò di una critica.
Il che significa che a questo punto qualsiasi
norma o prassi che invece metta l’operato del
capo dello Stato autoritariamente al riparo da
qualsivoglia eventuale osservazione e perfino
da qualsivoglia eventuale discussione, cree-
rebbe una condizione di privilegio a suo favore
– a favore, voglio sottolinearlo, proprio di
quella che di fatto è ormai la principale figura
della scena politica – ben difficilmente giusti-
ficabile da un punto di vista democratico.
Che si siano dimostrati impermeabili a que-
ste considerazioni sia il presidente del Senato,
sia quello della Camera – togliendo entrambi
la parola a due parlamentari dell’opposizione
che intervenendo in aula stavano per riferirsi
al ruolo politico del presidente Giorgio Napo-
litano – non mi sorprende. Privi di retroterra e
di caratura politica propria, sia Laura Boldrini
sia Pietro Grasso non possono certo azzardare
comportamenti minimamente innovatori. Sor-
prendente invece, è stato il silenzio in merito
dell’opinione pubblica e della stampa liberale,
che hanno accettato senza fiatare la censura
alla libertà di parola decretata nelle aule parla-
mentari. Solo il presidente Napolitano, dando
una lezione di libertà a tutti, ha fatto sapere che
all’origine della suddetta censura non c’era
stata alcuna sua richiesta. Come dire: nelle
forme dovute anche io posso essere criticato.
d i e r n e s t o g a l l i d e l l a l o g g i a
Il
lu
st
ra
zIo
ne
: s
te
ph
an
e M
an
el
pe
r s
ty
le
il ruolo del capo dello stato
è sempre più politico.
E per questo le sue scelte possono essere
messe in discussione. Giorgio Napolitano
lo sa. Ma c’è chi cerca di mettere a tacere
i suoi detrattori.
NAPOLITANO, PrEsIdENTE O PATrON?
a p p u n t i d i e c o n o m i a 49
style n. 9 settembre 2013
d i d a r i o d i v i c o
prossima fermata padania
Può una stazione ferroviaria intermedia rap-
presentare da sola una leva per lo sviluppo?
Gli imprenditori di Reggio Emilia ne sono
convinti e infatti hanno appoggiato senza
riserve l’idea di aprire a qualche chilome-
tro dalla loro città la stazione Mediopadana,
dedicata esclusivamente ai treni ad alta velo-
cità sia del servizio Fs, sia di Italo sulla tratta
Milano-Roma-Salerno. Inaugurata ai primi
di giugno, la stazione, disegnata con grande
fantasia dall’architetto Santiago Calatrava, è
ancora in fase di start-up e non risulta possi-
bile nemmeno tentare di redigere un primo
vero bilancio dell’operazione. Si può solo
dire che ha generato interesse e movimento
e ricordare che le previsioni formulate negli
studi di fattibilità parlano del raggiungi-
mento a regime di una massa critica di mille
utenti al giorno. I vantaggi, del resto, sono
consistenti. Un viaggiatore proveniente da
Modena e diretto via treno a Milano rispar-
mia 54 minuti, uno che parte da Parma per
Roma 59, chi da Mantova va verso la Capitale
di minuti ne risparmia addirittura 78 e un
cremonese diretto a Roma 60.
In attesa di riscontri quantitativi più pro-
banti, già da adesso però si può ragionare
su come un’idea tutto sommato semplice
possa interagire con i flussi di spostamento
delle persone nell’area padana, come le reti
si confermino in definitiva il vero driver di
un ri-orientamento dello sviluppo e, infine,
come la definizione di un obiettivo realistico
possa combattere le spinte campanilistiche
che animano il Nord. Una macroregione ser-
vita, ad esempio, da ben 19 aeroporti (!) in
gara tra loro: un numero spropositato, come
ha avuto modo di mettere in evidenza (pole-
micamente) lo stesso presidente del Consi-
glio Enrico Letta.
La stazione Mediopadana ha un naturale
bacino di utenza stimato in due milioni di
residenti nell’area vasta che interessa le pro-
vince di Reggio Emilia, Mantova e Modena.
Un territorio caratterizzato dalla presenza di
piccole e medie imprese e di distretti inno-
vativi, un tessuto industriale che in questi
anni ha saputo resistere prima alla Grande
Crisi e poi alla potenza devastante del terre-
moto del 2012.
Ma niente è per sempre e le sfide che il
modello produttivo a industrializzazione
diffusa ha davanti sono estremamente impe-
gnative: mentre resiste deve anche cam-
biare. Per dirla con uno slogan, è chiamato a
ri-specializzarsi, a combinare le cose che ha
sempre saputo fare con l’innovazione neces-
saria. In quest’ambito la relazione tra l’area
medio-padana e Milano diventa centrale,
perché la metropoli ambrosiana rappresenta
comunque l’hub del terziario avanzato in
Italia. Si usa dire che «a mezzogiorno tutto il
Nord è sotto il Duomo» proprio per dare pla-
sticamente il segno della relazione che esi-
ste sul piano oggettivo (dei flussi di persone)
ma è assai carente sul lato soggettivo. Una
nuova stazione che porta la distanza tra Reg-
gio Emilia e Milano a 45 minuti può dunque
intervenire positivamente in questa dialet-
tica e rendere culturalmente meno lontane
manifattura e innovazione. C’è bisogno di
buone metafore.Il
lu
st
ra
zIo
ne
: s
te
ph
an
e M
an
el
pe
r s
ty
le
milano-reggio emilia,
in soli 45 minuti.
La stazione mediopadana serve i treni ad alta
velocità che vanno dal nord a roma e salerno.
gli utenti? due milioni,
tra cui molte piccole e medie imprese
che affrontano crisi e post-terremoto.
rotaie anti campanilismi.
incentivare gli spostamenti nell’area padana
aiuta a combattere l’isolamento delle città.
jacobcohen.it
51
style n. 9 settembre 2013
all’avanguardia dell’insopportabilità: ecco
s’avanzano i mes («meglio etero del soggiorno»)
La mia agnizione sul Meglio Etero del Soggiorno (una categoria maschile mesta-
mente arrembante in tempi di crisi) è avvenuta quando, per una volta, cercavo
di essere ganza io. A cena da amici, qualcuno citò il G8 di Genova. Io dissi qual-
cosa di banale però sincero sugli orrori che avevo visto, da cronista, la notte del
raid alla scuola Diaz. Il Meglio Etero di turno non mi fece fnire la frase, e attaccò
a spiegare che cosa era veramente successo a Genova perché lui lo sapeva, aveva
visto Diaz, il flm. Avrei potuto controbattere, ma sono timida e lui era noioso. Ho
polemicamente aiutato la padrona di casa a sparecchiare. Ho sbagliato. I Meglio
Etero (secondo loro) che occupano periodicamente o stabilmente i nostri soggiorni
(Mes) sono un ostacolo alla ripresa, se mai ci sarà, del nostro Paese.
Perché i Mes sono abitualmente civili e democratici, come lo si può essere in Italia
oggidì. Perciò frequentano donne «educate, istruite, a cui danno il permesso di
parlare» (cit. Ondina se ne va di Ingeborg Bachmann). Perciò hanno amici che si
fdanzano con persone del loro stesso sesso. Perciò li frequentano; ma li frequentano,
sottotraccia, come chi sta combattendo una guerra culturale e deve difendere i suoi
domini. Perciò si aggrappano alla loro condizione di maschi eterosessuali over 40
con simpatica (a volte no) protervia; e quando si discute, pretendono di spiegare,
esternare lungamente, avere sempre ragione. Specie con le femmine, ovvio.
Con gli altri Mes, è sempre ovvio, cercano di venire a patti. A un certo punto della
serata, dopo cena (a quel punto, nei romanzi inglesi, le signore si ritiravano e gli
uomini fumavano i loro sigari discutendo in libertà) i Mes più importanti fanno
capannello anche se si odiano. Si dispongono in un mini-cerchio serrato, dando
la schiena al resto del mondo, con l’aria di chi sta decidendo i destini del mondo
suddetto. In realtà parlano degli assetti calcistici, manifestando delusione e annun-
ciando abbandoni del tifo (che non avverranno). La conversazione ininterrotta sul
calcio è un dei pochi elementi che ancora distingue il Mes negli ambienti evoluti e
acculturati (vabbè, a volte si fa per dire), che rinsalda i legami di branco, che esclude.
Escluse ed esclusi, quando possono, non lo frequentano. Spesso però non possono
evitarlo: è un vecchio amico, è il marito di un’amica-che-non-si-sa-come-lo-
sopporti, è il proprio marito. Lo stesso Mes, per la verità, non è felicissimo in questi
consessi. Trova le donne troppo vecchie, gli uomini troppo gay, i giovani troppo
precari. Vorrebbe uscire con
maschi di pari età e condizione,
e con femmine che abbiano metà
della sua età e siano in ottime
condizioni. A volte ci riesce.
Spesso dura poco. Sono uscite e
legami costosi, a questa età, con
questa crisi. Allora si ripresenta
dal gruppetto con cui gioca a
fare il Meglio Etero. Porta una
bottiglia, conciona, induce al
pessimismo. Ma ci si riprenderà,
anche da lui.
Prototipid i m a r i a l a u r a r o d o t à
Quest ioni P A D A N E
Quest ioni M E R I D I O N A L I
d i a l d o c a z z u l l o
Dopo l’outlet la Milano-Genova diventa una mulattiera
Ogni tanto si ascoltano o si vedono in tv belle
celebrazioni dell’autostrada del Sole, costruita in pochi
anni dall’Italia affuente del boom. Vero, peccato che
l’A1 da Bologna a Orte sia ormai una superstrada
(a pagamento) del tutto inadeguata. Ma il vero scandalo
è l’autostrada Milano-Genova: faraonica fno
a Serravalle, una mulattiera nel tratto appenninico,
dove a luglio si è aperto un cantiere da chilometri
di code. Poi, arrivati a Genova, si percorre un’autostrada
urbana tra le case: la Gronda può attendere. Fino
a quando sopporterà e pagherà l’automobilista?
d i g i a n c a r l o m a c a l u s o
Come ricevere denaro all’insaputa e separarsi con stile
Il povero Faustino Giacchetto, un manager della
pubblicità arrestato perché secondo i pm siciliani aveva
creato un «sistema» per drenare soldi pubblici, è stato
in qualche modo mollato persino dalla moglie. Anche
lei (con un nugolo di funzionari ed ex assessori) era
fnita in manette. Ma è stata liberata sostanzialmente
perché si è molto arrabbiata col marito («mi deve delle
spiegazioni») giacché i presunti imbrogli lui li faceva
a suo nome. La signora Concetta Argento non ha mai
sospettato di nulla, nemmeno quando sul suo conto
arrivavano bonifci da centinaia di migliaia di euro.
S T Y L E L I B E R O
ge
tt
y i
ma
ge
s
52
style n. 9 settembre 2013
Nero d’Avola in chiesa, esegesi dei
tatuaggi, sfruttamenti di fanciulle
e massaggi canini: roba da chiodi
Tante care cosed i c a m i l l a b a r e s a n i
(1) Chiese. La chiesa episco-
pale di St. Bart’s a Manhattan si
è specializzata in wine tasting.
Dopo la cena di gala con Alaine
Ducasse ai fornelli e i produttori
di Bordeaux in sala, è stata la volta
dei migliori vini italiani. Le navate
della chiesa ospitavano tavoli e
banchetti per le degustazioni.
Cercando la porta del bagno,
Gaetana Jacono, titolare della
cantina di Valle dell’Acate, è fnita
nella sagrestia, dov’era in corso
la messa. Il numero dei fedeli era
decisamente inferiore a quello
degli appassionati di Cerasuolo e
Nero d’Avola.
(2) Camere. Il più ambito dei
circoli newyorkesi è The Natio-
nal Arts Club, fondato nel 1898.
Propulsore di attività culturali,
mette a disposizione dei soci il
palazzetto di Gramercy Park.
Tra i fortunati soci italiani, Livia
Manera e Gelasio Gaetani d’Ara-
gona. Di fronte al club, il risto-
rante italiano Maialino, che il
fascinoso Gelasio, ambasciatore
dei vini italiani in terre straniere,
utilizza come uffcio personale.
(3) Noiosi. Un tempo si affigge-
vano gli interlocutori raccontando
i propri sogni, con appendice
di strampalate interpretazioni.
Oggi quel tipo di noia si prova
con la crescente genia dei tatuati,
ansiosi di spiegare pedantemente
il profondo senso storico, espe-
rienziale e salvifco dei propri
graffti corporei. Vien voglia di
tornare alla psicanalisi fai da te.
Magari in compagnia del prolifco
scrittore Peter Handke, che alla
descrizione della propria materia
onirica ha addirittura dedicato un
libro: Un anno parlato dalla notte.
(4) Sfruttamento. Per intratte-
nere le amiche, inveite contro il
moralismo dei processi che, da
Vallettopoli alle Olgettine, hanno
inquisito gli sfruttatori delle virtù
femminili. Citate lo scrittore
gentiluomo Romain Gary, che, nel
romanzo Biglietto scaduto, fa dire
al protagonista 60enne, innamo-
rato di una 20enne: «Adesso ogni
volta che scopi una ragazza senza
pagarla la sfrutti».
(5) Wellness. C’è sempre nuovo
materiale pronto a suffragare
chi predice l’avvento di plotoni
di estremisti fustigatori di deca-
denze. Pare che sia molto in auge
il Tellington TTouch, tecnica di
massaggio volta a fornire ai cani
maggiore consapevolezza del
proprio corpo, migliorarne la
coordinazione e riequilibrarne lo
stato psicofsico ed emotivo.
Note buc
d i a n g e l o b u c a r e l l i
Sposi. Oggi sponsor
In Italia sono circa 200 mila (in
calo ogni anno più per il costo
che per le vocazioni) e «ne
ho visti di ogni tipo, di gente
d’ogni sorta», come cantava
Fabrizio De André. I matri-
moni diventano più sofsticati
e romantici proprio d’autunno.
«Sarà perché i tramonti sono
più lunghi, l’aria più fresca, ma
anche perché costano meno,
e alberghi e luoghi sono più
disponibili» dice Elisabetta
Putini, che, con il suo I segreti
per organizzare il matri-
monio perfetto, dà consigli a
coppie tradizionali, informali
e trasgressive. In alterna-
tiva, oltre a consultare i clas-
sici wedding planner, si può
sempre cercare consigli online.
Magari dando un’occhiata
all’originale www.cisposiamo-
conlosponsor.it, anche perché
i costi per un bel matrimonio
con 200 ospiti, vanno dai 150
ai 300 mila euro, persino d’au-
tunno. Viva gli sposi!
Monsignor Santo Rocco Gangemi è il nuovo
nunzio apostolico nelle Isole Salomone. Questo
giovane e zelante pastore è nato a Messina
il 16 agosto 1961, nel suo sangue scorre quindi
sangue isolano. Non a caso ha accettato l’invito
del parroco di Panarea, don Luciano D’Arrigo,
a festeggiare sull’isola la festa patronale di San
Pietro con tanto di processione, sante messe
e fuochi d’artifcio. Vedere un vescovo vestito
di tutto punto per le viuzze dello scoglio più
mondano e rinomato del Mar Tirreno è stata per
molti turisti una piacevole attrazione e sorpresa.
Il nunzio Gangemi ha anche il titolo
di arcivescovo di Umbriatico, che è solo sede
vescovile titolare poiché la diocesi calabrese
fu soppressa nel 1818 (dopo 17 anni di sede
vacante) a seguito del concordato tra Santa Sede
e Regno di Napoli.
Le Isole Salomone sono invece una vera e propria
nazione insulare (circa un migliaio di isole
di origine vulcanica) dell’Oceano Pacifco situate
a nord dell’Australia e a est della Papua Nuova
Guinea. Anni fa anche Giovanni Paolo II si fermò
nella capitale Honiara. Questa delegazione
apostolica è alquanto giovane, fu creata
da Paolo VI soltanto nel 1975. Al nunzio siciliano
spetta quindi un lavoro importante in una terra
di conquista da un punto di vista spirituale.
Aplomb vAticAno
d i a l e s s a n d r a b o r g h e s e
1 2 3 4 5
Da Panarea alle Salomone: ecco Gangemi, monsignor di mondo
S T Y L E L I B E R O
54
style n. 9 settembre 2013
Spin Doctor
d i a n t o n e l l a b e r s a n i
Vite Mixate
d i b a r b a r a s t e f a n e l l i
Marino, daje in translationObama in campagna elettorale dice «Change»? Nel Belpaese Luigi De Magistris traduce con «Io scasso e ricostruisco». Alle ultime presidenziali l’americano rilancia con «Forward»? Alle amministrative romane l’ormai sindaco Ignazio Marino se ne esce con «Daje» (anche se è nato a Genova). La colpa, o il merito, è di spin doctor come Mario Giampaolo, 32enne creativo della Dgg Consulting che dal 2008 sta alle costole del chirurgo piddino e tra il serio e il faceto ha tratto dall’esperienza un bigino per le prossime elezioni. Lo slogan giusto per la Campania? È «Teng’ a genio», aliasdell’americano «Get inspired». Ma è giustoannotarsi anche «Cinni vu bene ara Calabria»,liberamente ispirato al fortunato «I Love New York». La morale è «spoliticizzarsi», come Marino sta cercando di fare dalle primarie del 2009 per la segreteria del Pd. Anche grazie alla pazienza di Gianpaolo, che lavora sino a notte fonda e ha imparato ad alzarsi alle 5.30. Lui che ama la minerale e si è adattato a bere l’acqua in brocca. Lui che ama camminare e ha iniziato a pedalare. Ci ha rimesso due fdanzate. Ma con Marino, alla fne, funziona.
Eroi o no. Thomas de Maizière, già ministro di Interni e Difesa, erede d’una famiglia che racconta un secolo di Germania, si è interrogato su chi siano gli eroi oggi. «Chi si mette a rischio per qualcosa di più grande». Come esempio cita un soldato della Bundeswehr, decorato per aver salvato la vita a un afghano in battaglia: «Gli chiesi di rendere pubblica la sua storia, ma lui rifutò spiegando di sentirsi troppo giovane per doversi caricare lo zaino dell’eroismo». Nessun interesse personale, dunque, solo coraggio & altruismo. Che penserebbe de Maizière della connazionale Josephine Witt, 19 anni, studentessa di flosofa ad Amburgo, attivista del gruppo Femen e reduce da 29 giorni di carcere in Tunisia? Anche Josephine ha compiuto un’azione coraggiosa - mostrarsi a seno nudo in piazza a Tunisi - in nome di Amina, fnita a sua volta in prigione per aver contestato il suo governo scoprendo il petto. Eroismo femminista?
Spirito del tempo. Suzy Menkes, storica frma della moda per il quotidiano International Herald Tribune, ha salutato le sflate di Roma AltaModa in nome del Papa re (di un nuovo stile). Menkes ha rintracciato i segni di «un cambiamento di attitudine» nelle collezioni dei giovani stilisti della rassegna «Who is next?»: abiti accollati, maniche lunghe, scarpe basse. Giustamente, ha scritto Menkes, Vanity Fair (Italia) lo ha intitolato «uomo dell’anno». Più o meno giustamente un’altra copertina è stata dedicata a Dzhokhar Tsarnaev, l’attentatore della maratona di Boston. Rolling Stone ha messo in vetrina la sua faccia in primo piano come fece con Jim Morrison morto di overdose nel 1971. Centinaia di lettori su Twitter hanno contestato la scelta («Shame on you»: vergogna!), ma la rivista ha provato a spiegare: abbiamo il diritto/dovere di spiegare perché un promettente studente diventa un mostro contemporaneo.
La cronaca non è un mest iere da cantautor i . Vero, Bubola e Bagl ioni?
Vi ricordate i cantastorie? Componevano canzoni legate all’attualità a getto continuo e, a volte, accompagnavano il brano con disegni ispirati al tema. Di recente due artisti, Claudio Baglioni e Massimo Bubola hanno ripreso la tradizione mettendo online canzoni fresche di giornata nate dalla stretta attualità e dall’interazione con i fan sulla rete. Il primo ha dedicato Isole del Sud alla visita del Papa a Lampedusa (dove l’artista ha casa e organizza O’Scià, manifestazione dedicata proprio ai migranti); il secondo ha creato addirittura il sito InstantSongs per pubblicare brani incentrati su episodi di cronaca nera, come Chi fermerà queste croci sul femminicidio.È vero che la canzone e la ballata fungevano in passato da memoria collettiva, ma siamo sicuri che ora debbano tornare a essere un lavoro da cantautori, che son più poeti che cronisti?
Accordi & disAccordi
d i m a r i o l u z z a t t o f e g i z
E col neosindaco, Roma pedalaEffetto Marino a Roma: ora che il primo cittadino non usa l’automobile, è scoppiata la bici mania. Si notano già da tempo su due ruote Luca Cordero di Montezemolo e Luigi Abete, Laura Chiatti, Valerio Mastan-drea e Sergio Castellitto. A dimostrazione che la bici non è solo di sinistra, capita di veder pedalare anche Daniela Santanchè. Intanto l’associazione BiciRoma, fondata e presieduta da Fausto Bonafaccia, continua a battersi per piste ciclabili e diritti dei ciclisti. Sia vip che comuni romani.
PostillA celere
d i p a o l o c o n t i
Thomas dE maizièREPolitico, 59 anni
suzy mEnkEs Giornalista, 69 anni
JosEphinE WiTTAttivista, 19 anni
dzhokhaR TsaRnaEVBombarolo, 20 anni
A mostrare il seno a Tunisi
sì che ci vuol fegato. Altro
che pontificare sulle mode
S T Y L E L I B E R O
56
style n. 9 settembre 2013
È l’economy bellezza!d i a l e s s a n d r o r o b e c c h i
uffa, i più ricchi al mondo
sono ancora i petrolieri
Le classifche sono una droga: dai tempi di
Hit Parade e del grande Lelio Luttazzi (e mi
sa anche prima) l’essere umano si diletta nel
vedere chi sale e chi scende. Ecco, dunque,
due paroline sull’annuale classifca Fortune
Global 500 che mette in fla per fatturato le
migliori aziende mondiali.
Ognuno può andare a scorrere l’elenco e
fare i suoi ragionamenti, e cercherò di rovi-
nare il meno possibile questo piccolo piacere.
Solo qualche notazioni. Anzitutto: parlatene
male, parlatene al passato, ma il petrolio è
ancora lì e domina incontrastato. Nella top
ten, ci sono ben sei compagnie petrolifere (e
altre due producono auto che senza petrolio
i nativi digitali salveranno
i media? sì, con il wi-fi libero
Se è probabile che in casa di una coppia
anziana la tv sia ancora la regina della casa,
è ancora più probabile che in una famiglia
dove vivono due-tre ragazzi dai 12 ai 16 anni
la stessa tv tende a diventare una specie di
ingombrante soprammobile che piace ancora a
mamma e papà. A curiosare tra i dati diffusi da
Agcom c’è dunque da sbizzarrirsi nello slalom
tra eccezioni e distinguo. Ma partiamo dalla
giornata-digitale tipo: in media l’italiano passa
115 minuti davanti alla tv, dieci al telefono, 23
sui social network, 30 a digitare sms o messaggi
in chat, 21 a scrivere mail o a leggerle.
La tv è ancora largamente in testa, anche se
la sensazione è che il suo peso nelle abitudini
degli italiani sia in progressiva e inarrestabile
discesa. Il settore dei media muove circa 62
miliardi di euro l’anno, ma nel 2012 il suo
volume d’affari è calato di 4,4 miliardi di euro.
Una cura dimagrante che ha colpito soprattutto
le tv (Mediaset ha perso il 13,2 per cento, Rai il
7,5), ma non ha risparmiato l’editoria periodica
e quotidiana (meno 14 per cento nel 2012). Solo
internet mette in cassa (2012 su 2011) il 10,3 per
cento in più grazie alle inserzioni pubblicitarie.
La questione è economica, ma anche
Nell’ultimo libro
di Antonio Pascale,
Le attenuanti
sentimentali, c’è
un capitolo intitolato:
«C’è chimica tra noi»,
che pone domande
fondamentali
sulla mutazione
antropologica degli
uomini: «Veramente
un posto curato,
ma qui i maschi non
sembrano interessati
alle femmine. Tutti
fdanzati, bravi,
eleganti, artisti,
ma bio. Insomma,
non c’è chimica tra
noi! sembra il motto
della serata».
I maschi parlano con
i maschi, le femmine
con le femmine,
sono giovani, belli,
eleganti
(e segregati?). Com’è
possibile che
un uomo chieda
a una donna, dopo
una notte passata
a chiacchierare
a casa di lei sul
divano, di portarlo
da qualche parte,
vadano al mare
e si ritrovino soli
sulla spiaggia,
e lui alla fne le stampi
un bacio in fronte
e se ne vada? Gli
uomini sono le nuove
gattemorte? Vogliono
solo civettare e poi
tornare, intatti,
ai loro smartphone?
Se vi piace un uomo,
e lui a notte fonda
vi parla del valore
dell’amicizia tra
uomini e donne,
non pensateci
un secondo: salutate
e via, anche se lui
non ha ancora fnito
di bere la sua tisana.
«non ci sono piÙ
gli uomini di una volta»
d i a n n a l e n a b e n i n i
Meglio tardi che mai. Fabio Fognini è la
sorpresa più bella che il tennis maschile
italiano ci poteva regalare. A 26 anni ha
deciso fnalmente di mettere la testa a
posto e sfruttare il suo talento. Con un
rendimento costante che gli ha portato
le prime vittorie importanti. Ora dal
«Fogna», come lo chiamano gli amici, ci
aspettiamo un ulteriore salto di qualità.
L’obiettivo è entrare nei primi dieci
del mondo ed evitarci di dover parlare
sempre al passato ricordando le imprese
di Nicola Pietrangeli e Adriano Panatta.
Il tennis italiano sogna col Fogna
brutti sport e cattivi
d i g i a n n i v a l e n t i
Fonte: Agcom.
anagrafca: in Italia il 13 per cento della
popolazione ha meno di 15 anni, il che
signifca che abbiamo circa otto milioni di
«nativi digitali». Le famiglie italiane dotate di
connessione a banda larga erano, nel 2012, il
49 per cento, ma la percentuale schizza al 71
per cento se si prendono in considerazione i
nuclei con almeno un minorenne.
I media saranno salvati dai giovani,
insomma. Che però trovano inconcepibile
che la connessione internet non sia ovunque
pronta e disponibile, come l’acqua corrente, il
gas o l’energia elettrica. Ecco, garantire quel
servizio, anzi quel diritto, salverà il mercato
dei media. Insieme ai ragazzini, ovvio.
non andrebbero lontano). Tra le aziende
italiane nelle posizioni più alte troviamo
Eni (17sima), Exor Group (26sima) e Assicu-
razioni Generali (49sima). Quanto al derby
planetario Samsung-Apple, i coreani sono al
14esimo posto (erano 20esimi l’anno prima),
mentre gli orfanelli di Steve Jobs al 19esimo
(ma l’anno prima erano addirittura 55simi).
Fonte: Fortune. La classifca complata la trovate qui:
www.money.cnn.com/magazines/fortune/global500. ge
tt
y i
ma
ge
s
S T Y L E L I B E R O
Pascale e i maschi come neo-gattemorte
TO BE ONE OF A KIND
BR
ION
I.C
OM
59
style n. 9 settembre 2013
L’ INDISCRETO
«Responsabilizzare la macchina pubblica. Punire i fannul-loni». Se il governo dura («chieda a Renzi») Gianpiero D’A-lia ci prova. Ma «il federalismo ci lega le mani». Intanto ha dato un taglietto di 500 milioni ai 31 miliardi che le aziende sono costrette a spendere per la burocrazia
i l flagello dello stato?
«tre mil ioni d i burocrati
vecchi e demotivati»
f a b r i z i o r o n c o n e i n t e r v i s t a i l m i n i s t r o d e l l a p u b b l i c a a m m i n i s t r a z i o n e e s e m p l i f i c a z i o n e
contrasto
l’ indiscreto—60
style n. 9 settembre 2013
«A seguito di tutte le manovre fnanziarie che abbiamo avuto negli ultimi anni, ci ritro-viamo con un esercito di 250 mila precari nella pubblica amministrazione: 130 mila nel solo settore della scuola, 120 mila tra ministeri, regioni ed enti locali. Abbiamo prorogato tutti i contratti fno al prossimo 31 dicembre. Ora però dobbiamo capire chi tenere e chi no, non possiamo lasciare tutti appesi al cappio dei contratti a termine»
Sul suo proflo Twitter, Gianpiero D’Alia si descrive così: «Messinese, sposato con un fglio. Avvocato. Deputato e ministro della Pubblica amministrazione e semplif-cazione. Hobby: musica, chitarra elettrica». Si potrebbe aggiungere che ha 47 anni e che è un ex democristiano, fglio di un altro ex potente parlamentare democristiano, Salvatore. Poi le note biografche sono fnite. È un uomo politico scaltro senza essere spregiudicato, distante dalle cronache mondane, esperto e premuroso. «Senta», chie-derà a metà intervista, «riesco a essere chiaro, o no? Se parlo in politichese, mi avverta. Perché una cosa detesto: i politici che non si fanno capire dalla gente».
Ministro D’Alia, cominciamo dal grande capi-
tolo delle «semplificazioni».
Abbiamo varato un pacchetto di norme dentro il cosiddetto decreto del Fare, e poi è stato anche presentato un disegno di legge in Parlamento. Obiettivo: ridurre i costi che le imprese sosten-gono per affrontare la foresta della burocrazia. Il dipartimento della funzione pubblica ha stimato con l’Istat che i costi sostenuti ogni anno dalle aziende per gli oneri amministrativi ammontano a 31 miliardi di euro. Ora, detto che questi oneri non sono tutti ingiusti, è però chiaro che se riuscissimo a ridurre questa spesa, le imprese si ritroverebbero nelle casse più soldi da investire.
Entriamo un po’ nel dettaglio.
Il decreto del Fare interviene su settori della pub-blica amministrazione che, per le aziende, compor-tano carichi di spesa pari a otto miliardi di euro: le misure di semplifcazione, se approvate dal Parla-mento, prevedono un risparmio reale di circa 500 milioni di euro.
Non è tanto, ma almeno è qualcosa.
Aspetti, abbiamo introdotto anche due norme di carat-tere generale: una riguarda l’indennizzo da ritardo e l’altra le date uniche. Cominciamo a spiegare la prima: quando l’amministrazione pubblica deve adottare un provvedimento verso un’impresa, e deve farlo eviden-temente entro una certa data, per ogni giorno di ritardo paga, automaticamente, un indennizzo: da 30 euro al giorno fno a un tetto massimo di due mila euro.
Un eccellente deterrente per
le amministrazioni più lente e pigre.
Assolutamente sì. Ma passiamo alla seconda norma, che dice: gli atti normativi del governo e dei singoli ministeri entrano in vigore solo due volte l’anno, a seconda che siano stati approvati nel primo o nel secondo semestre; e perciò o il primo gennaio, o il primo luglio. E questo sa cosa signifca? Che obbli-ghiamo ministeri e governi locali a mettersi dalla parte dei cittadini: cessa insomma l’incertezza dell’in-terpretazione su quando e come entrano in vigore.
Cambiamo argomento: settore pubblico.
Serve una premessa, chiariamo la scena. La situa-zione italiana è la seguente: abbiamo tre milioni e 200 mila dipendenti pubblici e, diciamo, siamo nella
Gianpiero D’Alia insieme con
il ministro degli Esteri Emma Bonino, durante
il giuramento del governo Letta.
an
sa
, l
ap
re
ss
e
61
style n. 9 settembre 2013
media europea. Di questi, però, solo il dieci per cento ha un’età inferiore ai 35 anni. Ciò vuol dire che l’amministrazione pubblica non è giovane, dunque è anche poco duttile non soltanto nel rece-pire le novità tecnologiche, ma anche nell’accettare certi mecca-nismi di riorganizzazione del lavoro che oggi, inevitabilmente, hanno un timbro manageriale. Infne c’è un ultimo punto, il più importante: abbiamo una cattiva distribuzione dei dipendenti, che sono molto più numerosi al Sud che al Nord.
Prosegua.
Quest’ultimo è il punto più signifcativo perché, dopo la riforma costituzionale del 2001, noi non parliamo più di una pubblica amministrazione ma di tante pubbliche amministrazioni, trasfe-rite dallo Stato alle Regioni e alle varie autonomie locali.
Perciò, quando poi il governo interviene per semplificare
la burocrazia...
Nella migliore delle ipotesi incide sul 30 per cento delle situa-zioni. Per tutto il resto occorre aprire tavoli di confronto. E così, detto che il confronto è sacrosanto, per quanti sforzi possiamo fare è chiaro che, spesso, restiamo a lungo con le mani legate.
Poi, ministro, c’è il grande, tragico capitolo dei precari.
La situazione è diffcilissima ma chiara: a seguito di tutte le manovre fnanziarie che abbiamo avuto negli ultimi anni, ci ritroviamo con un esercito di 250 mila precari: 130 mila nel solo settore della scuola, 120 mila tra ministeri, regioni ed enti locali. L’unico provvedimento d’emergenza possibile è stato adottato e quindi abbiamo prorogato tutti i contratti fno al prossimo 31 dicembre. Ora però… Beh, sì, insomma, dobbiamo capire chi tenere e chi no. Non possiamo continuare a lasciarli tutti appesi al cappio dei contratti a termine.
Per chi invece un contratto a tempo indeterminato
ce l’ha, c’è il problema che dal 2009 non ha ricevuto
un centesimo di aumento.
Altro problemone, lo so. Anche perché questo incide negativa-mente sull’entusiasmo, sulla motivazione.
Capitolo auto blu.
Guardi, le norme ci sono… Devo riconoscere che i miei prede-cessori, compreso Renato Brunetta, hanno fatto un lavoro egre-gio, e le auto blu, quelle di rappresentanza, sono, effettivamente, già un po’ diminuite. Certo, i dati che abbiamo restano inquie-tanti: al Sud, infatti, il numero delle auto resta il doppio che al Nord. E sa perché? In parecchie amministrazioni l’auto blu è ancora sinonimo di potere, è purissima ostentazione.
Lei ha gestito anche l’operazione «trasparenza»
di Palazzo Chigi, con le dichiarazioni dei redditi dei
ministri che sono state rese pubbliche. Però, mentre
alcuni sono scesi nei dettagli, altri si sono limitati
a numeri essenziali.
Guardi, io ho messo tutto online: dichiarazioni dei redditi e patrimoniale mie e di mia moglie, dei miei fratelli, di mia madre, anche di mio padre deceduto da qualche mese e di mio fglio Totò, che quest’anno ha fatto gli esami di terza media. Non mi sono fatto mancare nulla insomma. È giusto così.
In uno scatto del 2009, durante la festa della
polizia in piazza del Popolo a Roma.
Senta, una domanda sgradevole: ma quando sarà
possibile punire chi lavora male?
Non è una domanda sgradevole, è una domanda moderna. Ma le rispondo dicendo che le norme ci sono. Basta attuarle, sapendo distinguere i fannulloni da chi lavora bene.
Lei è entrato in questo governo in quota Scelta
Civica e ora…
No, scusi: io ho cominciato a fare politica nel movimento giova-nile della Dc, poi sono passato all’Udc. Lo scorso inverno sono stato eletto nell’Udc, e perciò, beh, no, lei capisce.
Con quali ministri ha una maggiore intesa a Palazzo
Chigi?
Con Emma Bonino c’è grande amicizia dai tempi del Senato. Poi c’è intesa con Gaetano Quagliariello, Maurizio Lupi e Dario Franceschini.
Il ministro che l’ha sorpresa di più?
Direi il ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Competente, grande sensibilità.
Quanto dura questo governo?
Questa domanda deve rivolgerla a Matteo Renzi, non a me.
62
style n. 9 settembre 2013
Street
StyliSt
1 2
1 rOMA
Stile hippie celato sotto il maglione ruggine di lana.
Occhiali pop abbinati all’orecchino. Vestitelo con i fori.
2 pArIgI
Occhiali gialli anni Ottanta, giacca arancio Settanta,
gonna stampa Sessanta. Cinquanta sfumature di vintage.
vintage e fantasia. sosia famosi, colori
vistosi, decenni lontani rispuntano sotto
forma di trend. nostalgie di fine estate
m i c o l s a b b a d i n i
h t t p : / / b l o g. p o rt r a i t s o f s t y l e . c o m
63
style n. 9 settembre 2013
3
4
3 MILANO
Cappello nero a falda
larga, pantaloni
lucidi, polo lavorata.
Django d’asfalto.
4 fIreNze
Gonna vita alta,
T-shirt bretone.
Maison de Tokyo.
9 pArIgI
Max cappello, giacca
doppiopetto slim, monili
e peluria ripresa da Johny
Depp. Clone Ranger.
10 LOs ANgeLes
Calze fantasia su denim
e francesine di vitello
spazzolato. Fucsia trot.
5 MILANO
British il blazer, il papillon
e gli occhiali rotondi. Dandy
la spilla con i baff rossi.
Oscar Wilde tascabile.
6 pArIgI
Miniabito optical, occhialoni
in acetato tartarugato.
Psichedelia ben temperata.
7 stOccOLMA
Top alla moda con mini
chiodo, T-shirt con scollo
a «v». Fonzie barbùn.
8 pOrtLANd
Tessuto geometrico,
occhiali senape all’insù
e frangetta disinvolta.
Caramella Barbarella.
7
6
5
9
108
67Global parties
style n. 9 settembre 2013
31
4 5
6 7
d i g i a n l u i g i p a r a c c h i n i
2
Ge
tt
y I
ma
Ge
s,
Ge
tt
y I
ma
Ge
s f
or
Ba
um
e &
me
rc
Ier
, G
et
ty
Im
aG
es
fo
r G
uc
cI
1 — 3
Hollywood, Sicilia
Stelle di Hollywood illuminano la notte siciliana. Al TaorminaFilm-Fest, che l’anno venturo compirà 60 anni, il tema è Brividi e risate, oltre che una raffca di premi. Ecco Jeremy Irons, mai visto così descamisado e sorridente, con trofeo e orologio consegnatogli da Beppe Ambrosini, direttore di Baume & Mercier Italia (1). Poi la porcellanata Meg Ryan, pure di ottimo umore, per gli svariati riconoscimenti e la magnum dello sponsor Pommery, graziosamente porta dalla general manager del festival Tiziana Rocca (2). Glo-ria anche per due attori nazionali come Silvia Pietta e Daniele Pecci (3), forse un po’ intimoriti dalla cordialità di cotanti nomi.
4
Violino d’eccellenza
Dopo cinque anni Venezia accoglie Uto Ughi in concerto alla Fenice. Occasione il libro-mostra La
nobiltà del fare (su 23 eccellenze italiane) voluto da Acqua di Parma. Qui la presidente della griffe, Gabriella Scarpa, con l’autore delle foto Giovanni Gastel, in smo-king bianconero alla Fred Astaire.
5
Un Viaggio da Sogno
Nobiltà papalina alla festa per il racconto onirico-errante In
viaggio con Paolina, nel senso di Bonaparte sposata Borghese, alla romana Maison Étoile Louis Vuit-ton. Raggiante l’autrice e parente, Alessandra Borghese, plaudente l’amico tra le sue braccia, ispirato l’attore-lettore Urbano Barberini.
6 — 7
apre il gUardaroba
Mezza Milano passa da Brera dove Gucci inaugura il primo negozio europeo dedicato all’uomo: per di più con una inedita capsule intito-lata Lapo’s Wardrobe. Al cocktail, proseguito a Palazzo Cusani, pre-occupa l’espressione sottolente di Lapo Elkann (in abito solaro tanto apprezzato dal nonno) che imprigiona Frida Giannini, diret-tore creativo (6). Molto rilassate Coco Brandolini D’Adda (adora le strisce) e la blu-avvolta Ginevra Elkann (7), di Lapo rispettiva-mente cugina (non si sa se ancora potenziale cognata) e sorella.
global parties—68
style n. 9 settembre 2013
8 — 10
Film sotto la lente
Splendida ossessione il cinema.
Al Museum of the moving image
di New York terza edizione di Per-
sol Magnifcent Obsessions, video-
mostra sui dettagli nei flm di culto
come pretesto per mostrare quanto
artigianali siano gli occhiali dello
storico marchio. Molta gente di
cinema: Waris Ahluwalia (mitico
impiegato cui la polizia ha levato il
turbante in Inside Man) e la costu-
mista italiana Milena Canonero
(8), il tris in scala Marisa Tomei,
Fisher Stevens, Liev Schreiber (9)
ed Emma Roberts (10).
11
Un gioiello di mUsa
Libera da impegni presidenziali,
Carla Bruni può fnalmente ritor-
nare al ruolo di musa. Per l’oc-
casione, di Bulgari, che all’hotel
Potocki di Parigi espone l’ultima
collezione di gioielli a nome Diva,
occhieggiante ai divini anni Cin-
quanta-Sessanta. Carlà è ultra-
addobbata e fera di posare accanto
a Bradley Cooper, attore ameri-
cano e sex symbol in carica.
12
Che design in boUtiqUe
Pure pezzi di Gio Ponti nella nuova
boutique parigina di Fendi in ave-
nue Montaigne. E al party diret-
torio completo: da sinistra, Silvia
Venturini Fendi, il presidente Pie-
tro Beccari, il patron Lvmh Ber-
nard Arnault e Karl Lagerfeld.
13
il giallo dello stivale
Nel cuore di Berlino, Timberland
festeggia i 40 anni dello Yellow
Boot, stivaletto giallo caro anche ai
paninari. Pubblico d’intellettuali
deliziati dall’anima sostenibile
del marchio. Eco-regista della soi-
rée la bionda Sophie Jonnequin,
manager francese del marchio.
14 — 15
Reale CavalleRia
Quando Sua Maestà sforna i sorrisi
più sinceri? In mezzo agli adorati
cavalli, dove se no? Consequen-
ziale che dopo aver assistito, in
ciclamino, con Arnaud M. Bam-
berger (presidente Cartier Uk, 14)
alla fnale della Cartier Queen’s
Cup di polo, non stia nella pelle per
il regale gaudio. In stile da turista
la posa di Sharon Stone (15).
8 9
1211
13
14
15
10
ge
tt
y i
ma
ge
s f
or
bu
lg
ar
i, g
et
ty
im
ag
es
fo
r p
er
so
l
69
style n. 9 settembre 2013
17
Un taglio svizzeRo
Da Sciaffusa con puntualità. Iwc
inaugura in piazza di Spagna la
prima boutique italiana. Allegro
strappo del nastrone (al centro) da
parte di Beppe Fiorello, Vittoria
Puccini, Pierfrancesco Favino con
Georges Kern, a.d. di Iwc.
18 — 20
new yoRk sUll’onda
Dopo aver festeggiato con musica
(20) l’approdo della Giraglia (19),
a Saint Tropez si presenta il team
dello Yacht Club Italiano che par-
tecipa al settembrino Invitational
Cup, varato dal prestigioso New
York Yacht Club. Schierati in ban-
china (18, da sinistra) Leonardo
Ferragamo (Nautor’s Swan), Carlo
Croce (Yci) e Gian Riccardo Marini,
a.d. Rolex, sponsor della regata.
16
aUtogRaFi d’aUtoRe
Montblanc, partner della Milane-
siana numero 14, frma i premi a
(da destra) J.M. Coetzee, Andrea
De Carlo, Wole Soyinka con a
seguire Elisabetta Sgarbi, Antonio
Gnoli, Lazzarina Caroli.
21 — 22
da Roma Con CaloRe
Tutte le strade portano a Roma.
Anche quella «cashmirata» di
Colombo, tre generazioni di mor-
bidezza, che in via Borgognona
inaugura otto vetrine fra altrettanti
brindisi (21). La boutique, frutto
della collaborazione fra Roberto
Colombo e Massimiliano Sermo-
neta (22, da sinistra), potrebbe pro-
seguire con altre aperture europee.
23
Passaggio in veloCità
Anche un digital storyteller può
appassionarsi alle frenetiche sf-
late di moda. Come Felice Limo-
sani, autore di un’installazione per
Ferragamo al Louvre, uomo molto
attivo ma che di fronte a un pas-
saggio su Maserati Gran Turismo S
non ha avuto incertezze.
18 21 22
23
16
17
19 20
iwc
, p
ao
la
fr
an
ce
sc
a a
rp
on
e p
er
st
yl
e,
ro
le
x/c
ar
lo
bo
rl
en
gh
i
style n. 9 settembre 2013
71
Grande successo per la quinta edizione di
Firenze&Fashion, l’appuntamento di Rcs
MediaGroup in piazza della Repubblica a
Firenze durante le giornate di Pitti Uomo.
Titolo di quest’anno Roadmap, in moto tra
moda, stili e passioni, un viaggio fotografco
all’interno di un’installazione temporanea
dedicato agli universi della moto secondo
punti di vista inediti, attraverso un immagi-
nario fatto di icone e miti. Style ha frmato la
photogallery La star, la moto, la libertà, con
immagini di note celebrity a bordo delle loro
moto. Protagoniste della manifestazione le
testate del gruppo Rcs, con diverse inizia-
tive: tra queste anche Conversazioni con…,
momenti in cui direttori e giornalisti hanno
incontrato protagonisti delle tendenze moda.
Come nel caso di Alessandro Calascibetta,
fashion director di Style, che ha guidato un
dibattito tra il fotografo Toni Thorimbert e
Michele Malenotti, board member e mar-
keting & business expansion director di
Matchless. Per l’occasione il marchio di abbi-
gliamento, main partner dell’evento, ha pre-
sentato la Spring Summer Collection 2014, dal
titolo Discover the myth: Innovators, Riders,
Winners, Rebels, True men.
stile ed eleganza on the road
eventi di style
Tre giorni di fashion e mondanità in uno sce-
nario da sogno. La terza edizione di 24 hours
of Elegance, kermesse internazionale di
alto livello dedicato al lusso, di cui Style è
mediapartner, ha avuto come palcoscenico
il mare della Repubblica del Montenegro e le
insenature delle Bocche di Cattaro, uno dei
fordi più meridionali d’Europa, incorniciato
dalle antiche città fortifcate della Repub-
blica Veneta a partire dalla metà del 1400.
L’imprenditore e organizzatore dell’evento
Aleksandar Djordjevic ha presentato, sulle
terrazze dell’Avala Resort & Villas a Budva e
di Porto Montenegro a Tivat, i cronograf della
Masterpiece Collection di Tag Heuer, il nuovo
televisore Samsung S9 Ultra Hd da 85 pollici,
oltre a una selezione di scarpe Ducal e di abiti
Sciamat, la sartoria fondata da Valentino Ricci
nel 2002. A impreziosire la manifestazione
calici di champagne Moët & Chandon. Evento
nell’evento, è stata organizzata una photo ses-
sion per immortalare le auto storiche del club
forentino Allegri del Volante, fondato nel
1949: presenti anche auto d’epoca come una
Jaguar D-Type del 1957, una Maserati 200 Si
del 1956 e una Ferrari 250 Gt Tr Fantuzzi del
1959. Noblesse oblige.
eccellenza in piazza
Il direttore di Io donna Diamante d’Alessio con
Raimondo Zanaboni, direttore generale Rcs
pubblicità (6). Il fotografo Toni Thorimbert (7),
il fashion director di Style Alessandro Calascibetta
con Michele Malenotti (a sinistra nella foto), board
member, marketing e business expansion director
di Matchless (8). Quest’ultimo, da destra a sinistra,
con Manuele Malenotti, pr & communication
director di Matchless, e con alcuni modelli (9).
L’installazione di Rcs MediaGroup (10).
qualità vista mare
La top model Jelena Kovacic insieme
con un ospite della serata (3). Due
giovani invitate (4). Sulla terrazza
panoramica dell’Avala Resort
& Villas a Budva, in Montenegro (5).
a est c’è alta moda
Al centro l’imprenditore Aleksandar Djordjevic,
tra Oliver Corlette e Matt Morley, rispettivamente
managing director e marketing manager di Porto
Montenegro (1). Una collezione Sciamat (2).
1
2
3 4 5
6
9
8
7
10
il lusso è in primo piano
www.richardmille.com
© R
en
au
d C
orl
ou
er
CALIBER RM 016worn by Baptiste Giabiconi
MECHANICAL CUFFLINKSpatented push button closing mechanism38 components per cuffink
A R A C I N G M A C H I N E O N T H E W R I S T
style n. 9 settembre 2013
73
d i b e n m a c h e l l
A 27 anni ha fatto il colpaccio. Yahoo! gli ha staccato un assegno da 1,1 miliardi di dollari per la sua creatura, Tumblr, la piattaforma
attraverso cui 130 milioni di utenti hanno messo online il proprio blog. Ha cominciato a lavorare a 11 e a 20 ha lanciato la sua idea: subito
imprenditore senza avere neppure fnito il liceo. Moto, fdanzatina della porta accanto, cane e un nuovo loft al Village di New York. Niente follie:
la prossima sfda sarà uscire dal guscio del nerd
d av i d k a r p
IN copertINa
style n. 9 settembre 2013
in copertina—74
È un po’ come la storia di Davide e Golia, col fnale ribaltato: Golia si compra Davide e lo circonda di arcigne pierre newyorchesi che tengono basso il suo proflo, e intanto lo mette a frutto come un buon investimento. Perché Golia sa che ha bisogno dell’astu-zia di Davide, dei suoi agganci sociali, della sua giovane età e della sua mente fessibile. Golia sarebbe Yahoo!: il colosso di inter-net (11 mila 500 dipendenti, fatturato 2012 vicino ai cinque miliardi di dollari) passato da «portale» (già la parola ha ormai un’eco di nostalgia) d’accesso nonché guida facilitata al web ai tempi del boom (fne anni Novanta, quando Google era ancora solo l’idea per un algoritmo di ricerca), poi diventato una grande corporation dei nuovi media, un po’ appannata e stanca. Davide è David Karp, un ragazzo di 27 anni che non ha mai fnito la scuola, a 11 anni già lavorava e a 20 ha inven-tato l’idea che ha cambiato la vita a lui e a oltre 130 milioni di utenti nel mondo: Tum-blr, la piattaforma di riferimento per il mondo dei microblog (o tumblelog); modo di defnire un diario online in cui si buttano dentro cita-zioni, immagini, musiche e grafche, rapida-mente, senza troppe parole. Vista la facilità d’uso mai vista prima, e perfettamente ade-guata all’epoca delle piattaforme mobile e dei social network onnipresenti, Tumblr è diventato così una grande comunità virtuale. Ma anche l’oggetto del desiderio per Yahoo!, all’arrembaggio con la nuova ceo Marissa Mayer, dinamicissima 38enne bionda cre-sciuta alla corte di Google, che vedendo il successo e le ramifcazioni dell’invenzione di Karp presso gli internauti dell’ultima generazione ha messo mano al borsellino e scucito quegli 1,1 miliardi di dollari che, lo scorso maggio, hanno portato nelle tasche del giovane newyorchese (al netto delle tasse e della divisione con i suoi investitori) un gruz-zoletto di 200 milioni di dollari. Con quelli come Karp hai sempre l’impressione che sia un po’ pedante e noioso dare importanza alla somma. I suoi lussi sono un trasloco da Wil-liamsburg (Brooklyn) al più chic West Village di Manhattan e qualche sfzio come il sidecar per portare a spasso la fdanzata Rachel e il cane Clark (oltre a una Vespa e una Honda). Ma insomma, a incontrarlo la sensazione è sempre che i soldi siano una delle cose meno interessanti del suo strano mondo.
Mr. Karp, non le gira un po’ la testa a
essere entrato nel rarefatto Olimpo dei
Web-made men? Beh ci sono momenti in cui ti dici, mio Dio, tutto ciò è strabiliante e non me ne rendo neanche conto.
«i miei mi hanno tolto
presto da scuola:
da autodidatta sono
andato fortissimo»
te
st
o:
be
n m
ac
he
ll
/ t
he
tim
es
/ n
ew
s s
yn
dic
at
ion
. f
ot
o:
el
iza
be
th
lip
pm
an
/ c
on
to
ur
/ G
et
ty
im
aG
es
, a
p
La sede newyorkese di Tumblr: i dipendenti
sono 186. Mentre attraverso le iscrizioni al sito
sono attivi 129 milioni 700 mila blogger. Molto
forti le comunità dedicate a moda e design.
Considera il fondatore di Facebook
un acerrimo rivale, quello che è arri-
vato prima di lei, un idolo o un semplice
conoscente? Ho sentito Mark Zuckerberg al telefono (prima della vendita di Tumblr, ndr) e mi ha dato un supporto incredibile, e dritte preziose. Penso sia dovuto al fatto che entrambi abbiamo percorso un simile sen-tiero emotivo, molto ondulato: quando metti in piedi una cosa così in un attimo sei al set-timo cielo, e ti senti molto più intelligente di chiunque altro, e quello dopo all’inferno, con l’impressione di essere spacciato e avere sprecato chissà che opportunità.
Prima di cedere alle lusinghe di Yahoo!
aveva anche investitori e corteggiatori di
ogni genere. Uno su tutti: Richard Bran-
son, lo stravagante miliardario inglese
style n. 9 settembre 2013
75
del gruppo Virgin. Come è
andato l’incontro? Mi aveva mandato una mail interlocuto-ria invitandomi a visitare la sua isola privata, Necker Island, se mai mi fossi trovato dalle parti delle Isole Vergini Britanniche. E poco dopo io, che effettivamente dovevo passare da quelle parti, l’ho preso in parola e ho inviato una timida e-mail al suo assi-stente, spiegando che ero in zona con alcuni amici e che ci avrebbe fatto piacere fare un salto in spiaggia. È fnita che il giorno dopo Richard Branson è rima-sto con noi per sei ore, mostran-doci tutta la sua proprietà e par-lando di affari. Al termine della giornata, ha sfdato i suoi ospiti – eravamo tre coppie di ragazze e ragazzi – a una gara di gommoni. Al momento di scegliere l’equi-paggio, ha tagliato corto: «Bene,
«quando gli
altri 19enni
andavano al bar
a sbronzarsi ero
in giappone.
parlavo solo
con i computer»
Dopo l’acquisto da parte di Yahoo!
Karp (che ha tenuto la carica
di ceo di Tumblr) ha diffuso
via web un messaggio di gioia
che terminava con l’assai
colorita espressione «fuck yeah».
tutte le ragazze con me!». Ed è partito! Non siamo più riusciti a raggiungerlo. Ricorderò sempre l’immagine di Richard Branson allontanarsi con le nostre ragazze (sospira, ndr). È stato diabolico.
Anche prima di frequen-
tare miliardari, Karp non se
la passava male. Cresciuto
nell’agiata Upper West Side di
Manhattan. Madre insegnante
di scienze, suo padre un pro-
duttore di pubblicità e musiche
per la televisione. Come ha vis-
suto l’infanzia? Ero un bambino molto introspettivo. Evitavo il più possibile la compagnia dei coetanei. Preferivo stare solo con i miei hardware e software.
Un genietto precoce del
computer. La mia idea di para-diso era di svignarmela da una
style n. 9 settembre 2013
in copertina—76
Ho pensato che fosse incredibile da parte
loro: avevano capito che non avrei sprecato
tempo inutile. Immagino si possa affermare
che ero piuttosto ambizioso.
A 17 anni, dicono gli annali, non solo
aveva fondato la sua prima agenzia di con-
sulenza web, Davidville, ma chissà come
(visti i suoi massacranti orari di lavoro e
la sua strisciante sociopatia) aveva perfno
una ragazza. Mi ero dotato di un tesserino
falso per un club da liceali frequentato da un
mio amico. A volte ci bazzicavo, e ci provavo
con qualsiasi ragazza che incontrassi. E una
di queste era una adorabile studentessa…
...Che due anni dopo la mollerà senza
troppe cerimonie. A quel punto lei si tra-
sferisce temporaneamente a Tokyo. Il suo
«son contento di aver iniziato
molto presto a lavorare,
evitando quei perfetti idioti
dei miei compagni di scuola»
festa di compleanno e giocare ai videoga-
mes, o di bigiare le lezioni a scuola per stare
in laboratorio con le macchine. A 11 anni ero
già come il bambino che ascolta Jimi Hendrix
e vuole mettersi a suonare da solo la chitarra:
imparai tutto sui computer.
Si integrava meglio con le macchine
che con gli altri bambini. Per me è stato fon-
damentale passare il maggior tempo possi-
bile in compagnia di adulti che avevano l’aria
di essere organizzati e non erano dei perfetti
idioti come i 14enni con cui andavo a scuola.
A 15 anni, terminata la scuola dell’ob-
bligo, i suoi genitori le permisero di con-
tinuare in autonomia la sua istruzione. Sì.
Già ero abbastanza avanti con i computer e
guadagnavo un po’ di soldi facendo siti web.
Con la nuova «padrona» Marissa
Mayer, 38 anni, ceo di Yahoo!,
lo scorso maggio a New York.
modo di smaltire la delusione? Occupan-
domi di intelligenza artifciale e tecnologie.
Gli altri 19enni andavano al college a sbron-
zarsi. Io stavo in Giappone a bere litri e litri
di tè verde senza essere davvero in grado di
comunicare con nessuno.
Come ne è uscito, a parte un fuente
giapponese base? Ho imparato qualche
rudimento tecnico in più e moltissimo su di
me. Sono tornato a New York e ho avviato
l’impresa che poi sarebbe diventata Tumblr.
Cavalcando al momento giusto, e
con l’idea giusta, la nascente ondata dei
microblog e dei social network. Dietro le
quinte, in sala macchine per così dire, senza
metterci il nome né la faccia. Avevo un
account su MySpace per il mio cane, ma non
per me. Volevo fare la cosa giusta.
Alla fne ha creato uno strumento che
permette di esprimersi a milioni di gio-
vani modaioli malati di immagine, di web
e di scambi sociali. In altre parole: più
che fare di business lei ha fltrato i biso-
gni di una generazione. Istintivamente.
Come quando vuoi mostrare agli altri qual-
cosa che hai dentro, una canzone fantastica
o una storia. Molti dicono che ero «bravo con
internet» e «sapevo quel che i ragazzi vole-
vano», ma non è proprio così: ho semplice-
mente creato qualcosa che volevo per me.
(ha collaborato pier andrea canei)
v i ta d i t u m b l r , d a z e r o a l p r i m o m i l i a r d o
2010
35.000.000 $
Taglia il Traguardo
dei sei milioni di uTenTi, e del
miliardo di posT. enTrano
a bordo alTri invesTiTori, alTri round
di finanziamenTo per complessivi
35 milioni di dollari
permeTTono di sosTenere l’espansione.
passa da 12 a 30 dipendenTi.
2007
750.000 $
david Karp lancia Tumblr,
piaTTaforma che permeTTe a chiunque di
Tenere un blog. non faTTura un
soldo, ma subiTo fa parlare di sé per la faciliTà
d’uso. a 21 anni, Karp cede il 25 per cenTo delle quoTe sociali, e si assicura
un round d’invesTimenTi:
750 mila dollari.
2013
1.100.000.000 $
acquisTo (cash) di Tumblr
da parTe di Yahoo!, a maggio;
la compagnia spende circa
un quinTo del proprio valore
di mercaTo. il fondo
d’invesTimenTi union square
venTures, che dal 2007 ha invesTiTo
13 milioni, guadagna olTre il 1.300 per cenTo.
2011
800.000.000 $
Tra espansione inTernazionale e avanzamenTi
Tecnologici, enTra Tra i primi 25 siTi inTerneT.
ospiTa ormai 27 milioni
di blog. il Wall sTreeT
Journal lo valuTa inTorno
a 800 milioni di dollari.
alTri 85 milioni di dollari
d’invesTimenTi.
2008
4.500.000 $
in pieno boom di cresciTa
per visiTaTori unici, raccoglie
4,5 milioni d’invesTimenTi
da parTe di vari invesTiTori. inTroduce
funzioni e grafiche
a pagamenTo, inizia
TimidamenTe a faTTurare
(arriverà a 12 milioni di dollari) . a
p
Fuori moda dal 1865.
Finest fabrics made in Italy
Scegli e acquista su store.reda.it il tessuto per il tuo abito su misura.
79
teenager imprenditori
i d e e m i l i o n a r i e
robert pera — instancabile miliardario del wireless
eleonora ricca — per ogni progetto, un prototipo 3d
david schottenstein — idea: sartoriale low-cost
farrah gray — milionario e speaker motivazionale
davide erba — rivale di google maps made in brianza
d i l u l u b e r t o n , m a r i a t e r e s a c o m e t t o , b a r b a r a m i l l u c c i
f o t o d i s t e f a n o g i l e r a e c l a y m c l a c h l a n p e r s t y l e
C’è chi, nato povero, è diventato ricchissimo a 14 anni, e chi, per farsi un regalo, ha comprato per 350 milioni di dollari
una squadra di basket. Nessuno ha vinto alla lotteria. Sono giovani e giovanissimi italiani e statunitensi, che hanno
lavorato duramente, inseguendo un sogno e credendo in un progetto. Niente raccomandazioni, casomai rischi
e licenziamenti. A Style raccontano come ce l’hanno fatta. E intanto lo insegnano ad altri
79
style n. 9 settembre 2013
style n. 9 settembre 2013
in copertina—80
r o b e r t p e r a
Californiano, pioniere delle reti wireless, a metà strada tra Steve Jobs e Mark Zuckerberg
Robert Pera, che di sfde se ne intende. Trentacin-
que anni, californiano, 1,5 miliardi di dollari di
capitale, Pera ha avuto una carriera fulminante.
Ex ingegnere alla Apple, nel 2005 si mette in pro-
prio, e con una startup da 30 mila dollari (23 mila
euro) fonda Ubiquiti Networks, società specializ-
zata nella diffusione dei servizi wireless in partico-
lare nei Paesi in via di sviluppo. Nel 2011 Ubiquiti
viene quotata in borsa, e Pera entra nel circolo dei
giovani miliardari della Silicon Valley, degno erede
di Mark Zuckerberg (Facebook) e Chad Hurley
(YouTube). Come regalo personale, nell’ottobre
scorso ha acquistato per 350 milioni di dollari,
circa 265 in euro, la quota di maggioranza della
franchigia Nba dei Memphis Grizzlies. Il basket è
il solo svago di quest’uomo di ferro, che vuole por-
tare la sua Ubiquiti ai livelli di Cysco Systems: «Al
successo ci arrivi identifcando le opportunità, per
poi incanalare le tue energie e i tuoi sforzi nella
direzione giusta».
La storia della sua carriera è molto intrigante.
Cosa l’ha spinta a rischiare tutto a soli 27 anni
mettendosi in proprio e fondando Ubiquiti? Alla
Apple ero solo un ingegnere e non avevo molto
controllo sul processo creativo. Ho sempre avuto
tante idee innovative, e sono sempre stato compe-
titivo. Diventare un imprenditore è stato un pro-
cesso naturale, era parte del mio dna.
Oltre che una laurea in ingegneria all’Univer-
sità di San Diego, lei ha studiato giapponese…
Vero. Ho sempre amato i videogame, e la maggior
parte sono prodotti in Giappone, soprattutto da
Nintendo. Così, quando mi sono iscritto al col-
lege, ho deciso anche di iscrivermi a un corso di
quella lingua, per capire meglio i giochi.
Lei è nel mezzo fra la generazione di Steve Jobs
alamy
style n. 9 settembre 2013
81
e quella di Zuckerberg: a chi si sente più vicino?
A Steve Jobs, senza dubbio. Aveva un gusto molto raffnato. L’ho sempre ammirato per com’è riu-scito a combinare il design alla tecnologia più avanzata, creando prodotti user friendly. Era anche bravissimo a mettere insieme team di per-sone dal talento eccezionale. Un visionario, in grado di capire il futuro della tecnologia prima di chiunque altro. Steve aveva tre qualità fondamen-tali per cambiare il mondo: senso del design, tec-nologia e visione.
L’ha mai conosciuto di persona? Purtroppo no. Ma lo vedevo spesso camminare nel suo uffcio, quando lavoravo alla Apple.
Anche lei è stato in grado di guardare in avanti.
Con che intenzioni ha dato vita a Ubiquiti? In un mondo di miliardi di persone, l’idea era quella di portare il massimo accesso a internet nei Paesi emergenti, per permettere loro di espandere la propria economia. Il nostro è un sistema sofsti-cato che comprende antenne, software, apparec-chi radio e molta ingegneria.
Come si vede fra dieci anni? A lavorare. Questo per me è solo l’inizio. La mia carriera è tutto, e credo di non avere ancora raggiunto parecchi dei miei obiettivi. L’unica cosa che m’interessa è cre-are nuove tecnologie per migliorare il mondo.
Chi sono i suoi idoli, oltre a Steve Jobs? Il geniale imprenditore Howard Hughes e l’idolo del basket Michael Jordan.
E come investe il suo denaro un giovane miliar-
dario? Pensa di darsi alla benefcenza come Bill
Gates, oppure entrare in politica come Michael
Bloomberg? La benefcenza la facciamo per via indiretta, perché a Ubiquiti abbiamo una base flantropica che supporta il nostro modello di business. Abbiamo donato molti apparecchi a scuole, fondazioni e organizzazioni no proft, e portato tecnologie innovative e avanzate in Paesi emergenti, il che ha permesso a giovani e piccoli imprenditori di dar vita ai propri business.
Ma perché ha comprato una squadra di basket, i
Memphis Grizzlies? Perché credo che mettere dei soldi nell’Nba (National Basket Association, ndr) sia un investimento azzeccato.
La passione non c’entra? Sin da piccolo sono un fan della pallacanestro. E ho sempre tifato per i Golden State Warriors che sono la squadra di San Francisco e della Bay Area, dove sono cresciuto.
Non le piacciono altri sport, come il baseball o il
football? Sì, ma per me la pallacanestro resta l’u-nico interesse sportivo, tutto il resto viene dopo.
Che ne pensa dei giocatori di basket italiani del-
l’Nba: Marco Belinelli, Andrea Bargnani, Danilo
Gallinari e il nuovo arrivato Luigi Datome? Mi piace molto Gallinari, credo sia il migliore, e ho anche seguito la carriera di Belinelli, sin da quando arrivò ai Golden State Warriors.
I Memphis Grizzlies hanno disputato una
grande stagione arrivando fno alla fnale della
Western Conference. Quali sono le prospettive a
breve e i progetti a medio-lungo termine? È diff-cile da dire, ma il nostro obiettivo è quello di arri-vare alla vittoria nel minor tempo possibile.
Mark Cuban ha impiegato una decina d’anni
per vincere il titolo con i suoi Dallas Mavericks,
lei quanto pensa di metterci? Non voglio pren-dermi questa responsabilità, ma diciamo che non ho molta pazienza, quindi prima è meglio è.
Quali sono le sue passioni? Sono una persona molto semplice. Penso solo alla mia carriera.
Lavora e basta? Non vedo il mio come un lavoro ma come una passione che non mi stanca mai. Ho bisogno di sfde, e se non c’è stress, mi annoio. Quel che m’interessa è continuare ad accapar-rarmi giovani ingegneri di talento, per disegnare e
sviluppare nuovi prodotti e tecnologie.
Sì ma ogni tanto le capiterà di voler staccare la
spina e prendersi una bella vacanza… Ho pro-vato a prendermi delle pause ma dopo due giorni a far niente mi annoio. Non c’è nulla da fare, mi manca alla follia il lavoro.
Non si concede nessuno sfzio? Solo nella moda. Nel mio guardaroba ci sono quattro brand: i com-pleti me li faccio fare su misura da Brioni, per il casual scelgo Ermenegildo Zegna, lo sportswear Nike Jordan e Porsche Design. E poi ho due oro-logi Breitling. I miei sfzi fniscono qui.
Immagino lei ami le auto… No, non proprio. Ho solo una macchina, un’Audi, ed è in leasing.
Giovane, bello, milionario e scapolo. Un buon
partito, sicuramente fra i più desiderati d’A-
merica. Si vede in un futuro prossimo con fgli
e famiglia? Il matrimonio non aiuta l’ambizione. Se vuoi avere successo ed essere competitivo non puoi avere nessuna distrazione. Per i prossimi dieci anni, il mio obiettivo è la mia carriera e non ho alcun progetto di sposarmi o fare fgli. (l.b.)
« il mio motto? come l’ incredib ile hulk: maggiori le avversità, maggiore la forza»
fo
to
: c
la
y m
cl
ac
hl
an
/no
vu
s s
el
ec
t
style n. 9 settembre 2013
in copertina—82
e l e o n o r a r i c c a
Riceve fle sul computer, stampa prototipi 3D: «Tutto si può fare, nella mia Fabbrichetta»
«Make things, not slides». Ovvero, non lasciare
le tue idee sullo schermo di un pc, ma rendile
concrete. Con questo mantra, nasce l’avventura
imprenditoriale e creativa di Eleonora Ricca,
designer ligure di 30 anni, caschetto corvino
molto seventy, e del compagno, e oggi anche
socio, Marco Bocola. Realizzano tagli laser e
stampe in 3D, da un semplice disegno digitale.
Basta caricare sul sito www.vectorealism.com il
fle che si vuole realizzare per veder fuoriuscire
oggetti solidi e tridimensionali: portabottiglie,
gioielli, anelli, ventagli, lampade, orologi in car-
tone. Si chiama «digital fabrication».
Tutto un quiz. «Azzeccavo sempre le risposte in
tv. Così un giorno Marco m’iscrive per scherzo,
a mia insaputa, al programma L’Eredità di Carlo
Conti. Vinco 50 mila euro, che investiamo subito
nell’impresa. Realizziamo forme e prototipi di
tutti i tipi. Chiunque può materializzare forme,
dal designer navigato al semplice “maker” appas-
sionato. Scegliendo tra una varietà di materiali
(legno, plexiglas, tessuti, nylon, ceramica), e
visualizzando il preventivo in tempo reale. Pezzi
unici o intere collezioni, che vengono vendute
online. A volte quello che progettiamo non sap-
piamo cosa sia, forse sono brevetti top secret».
Digital Fabbrichetta. Così si chiama la realtà da
lei fondata alle porte di Milano. «Non siamo stati
fnanziati da alcun incubatore. Quelli sono inte-
ressati a scovare realtà digitali come Facebook,
non tanto i prodotti hardware. Ma ricevere il pre-
mio per l’innovazione tecnologica dal presidente
della Repubblica Giorgio Napolitano è stato emo-
zionante. Anche per me, pesce fuor d’acqua».
Passioni. «La musica punk ed elettronica. Mi
sono dilettata in passato con i sintetizzatori.
Adoro la sperimentazione; vorrei dar forma tridi-
mensionale anche alle note musicali». (ba.mi.)
fo
to
: s
te
fa
no
gil
er
a
style n. 9 settembre 2013
83
d av i d s c h o t t e n s t e i n
Dal «su misura low-cost» al servizio per controllare le parcelle degli avvocati
Ventinovenne ebreo ortodosso, sposato e padre di
tre bambini. Mentre studiava a Venezia era rima-
sto colpito dallo stile italiano e, tornato negli Usa,
a 21 anni ha fondato Astor & Black, un marchio di
abiti su misura a prezzi abbordabili. Con un fattu-
rato che, nel 2010, ha superato i 15 milioni di euro.
Enfant prodige. Ha iniziato a otto anni vendendo
caramelle per strada e a 12 è passato ai sigari,
osservando quanti ne fumavano i clienti di suo
padre. Poi si è dedicato al trading di azioni di
società farmaceutiche e di servizi online e a 21
anni ha fondato la prima vera azienda, Astor &
Black. «All’inizio la gente non mi prendeva sul
serio perché ero troppo giovane» ha raccontato a
(614) Magazine. «Ma quando hai molta fducia in
te stesso e passione, la gente riconosce in fretta
che hai talento e ti dà una chance».
Mai farsi scoraggiare da un no. Come ha raccon-
tato al mensile Inc., che l’ha nominato uno dei 30
più promettenti imprenditori under 30 anni: «Un
mio potenziale cliente mi aveva detto di lasciarlo
in pace, ma quando l’ho incontrato di nuovo a
un evento ho ripetuto la mia offerta e alla fne
ne sono diventato uno dei maggiori fornitori».
Mai dormire sugli allori. Dopo sette anni di
lavoro con Astor & Black, ha venduto la maggio-
ranza delle sue azioni, si è spostato a Miami e lo
scorso marzo si è lanciato in nuove avventure:
dalla Swiss Stays (un po’ come la Rolls Royce
delle stecchette per i colli di camicia) alla startup
Viewabill, servizio che permette di controllare le
ore di prestazioni fatturate dagli studi legali, evi-
tando le sorprese fnali di parcelle stratosferiche.
Quest’ultimo conta già dieci mila utenti, 100 studi
legali aderenti e l’appoggio del principe del foro
Usa, Alan Dershowitz, difensore di celebrities
come O.J. Simpson e Mike Tyson. (m.t.c.)
co
ur
te
sy
sw
is
s s
ta
ys
style n. 9 settembre 2013
in copertina—84
F a r r a h G r ay
Dalla povertà di Chicago a Wall Street, a 28 anni insegna ai giovani come si diventa milionari
Nato e cresciuto nel South Side di Chicago, quar-tiere dall’alto tasso di violenza e povertà, è diven-tato milionario (con prodotti cosmetici bio) a 14 anni. È autore di tre libri – Reallionaire, Get real,
get rich e The truth shall make you rich – e un ora-tore da oltre dieci mila euro a discorso.
«Niente ti può fermare». È il suo motto fn da quando, più piccolo di cinque fgli di una ragazza madre, a sei anni iniziò a raccogliere dai vicini bottiglie semivuote di creme per il corpo da rici-clare porta a porta. A otto anni fondò l’Urban Nei-ghborhood Economic Enterprise Club, con cui rac-
coglieva fondi vendendo limonata. Arrivato a dieci mila euro, aprì un uffcio a Wall Street. Ha lanciato una serie di attività rivolte ai giovani, fra cui l’a-zienda alimentare Farr-Out Foods, che ha venduto per un milione di dollari (circa 750 mila euro).
L’importanza di avere un mentore. «Il primo consiglio che mi ha dato il mio consulente per la carriera, Roi Tauer, è stato di farmi un esame di coscienza e chiedermi: “Chi è Farrah? Quali sono i suoi punti di forza e le sue debolezze? Quanto forti sono la sua mente, il suo corpo e il suo spi-rito? Sa combattere?”» ha raccontato nel suo libro
Reallionaire. «Per combattere non intendeva fare a pugni, ma sconfggere qualsiasi ostacolo interno che ti impedisce di raggiungere i tuoi sogni».
Give back, ripagare la comunità. I suoi onorari da speaker e i proventi dei libri vanno alla fondazione Farrah Gray, che promuove programmi di impren-ditoria nelle scuole dei quartieri poveri di tutte le città americane. «È la mia auto-imposta tassa a favore dei giovani» spiega. Per la sua capacità di ispirare altri ragazzi nati svantaggiati come lui, è stato invitato alla Casa Bianca da tre presidenti: Bill Clinton, George W. Bush e Barack Obama. (m.t.c.)
co
ur
te
sy
co
mp
an
y
style n. 9 settembre 2013
85
fo
to
: s
te
fa
no
gil
er
a
d av i d e e r b a
Un brianzolo sfda Google e mappa la Cina. Con una startup da 40 milioni di euro
Il suo mito imprenditoriale resta Silvio Berlu-
sconi, ma il Paese dove ha sfondato con la sua
startup è la Cina. Brianzolo, 32enne, tifoso del
Milan e presidente della squadra di calcio fem-
minile Fiammamonza, Davide Erba tre anni fa ha
creato Stonex, società specializzata in progetta-
zione di strumenti di rivelazione Gps ad alta pre-
cisione. Per il governo cinese, sta effettuando una
mappatura tridimensionale delle città asiatiche.
Cina digitale in 3D. «Sarà una sorta di Google
Earth o Street View, ma molto più preciso e con
punti georeferenziati. L’acquisizione dei dati
avviene con scanner laser che, posizionati in
strada, ruotano a 360 gradi; quindi il software
elabora i dati, ricreando l’immagine panoramica.
Così creeremo un database a disposizione di tutti:
enti, aziende minerarie, catasto».
Le passioni. «Ho iniziato a lavorare a 23 anni. Per
otto ho fatto avanti e indietro dalla Cina come con-
sulente, poi ho deciso di mettermi in proprio. Parlo
bene il cantonese, capisco il mandarino e ho sem-
pre sognato di avere un’azienda mia, proprio come
questa. Per un imprenditore è importante che le
sue attività rimangano vive nel tempo. Silvio Ber-
lusconi, in un Paese dove le imprese muoiono o
vengono vendute agli stranieri, ci è riuscito».
La strada per il successo. «Per realizzare i pro-
pri sogni, bisogna avere idee fuori dalle righe e
seguire sempre l’intuito. Con un pizzico di for-
tuna. I capitali, invece, sono poco importanti: se le
banche si trovano davanti idee innovative, non ci
pensano due volte a investire. Ho 250 collabora-
tori nel mondo, e prevedo di fatturare 40 milioni
di euro, il 300 per cento in più rispetto all’anno
scorso. In futuro, forse, potrebbe anche stuzzi-
carci l’idea di sbarcare in borsa». (ba.mi.)
ritratti di style—86
style n. 9 settembre 2013
r i t r a t t i d i s t y l e86
Il regista delle grandi emozioni ci riprova. «Con Rush racconto un duello epico, da eroi omerici, come quello tra Niki Lauda e James Hunt in Formula Uno, la perfe-zione contro la follia». Sarà nei cinema il 19 settembre e Howard lo spiega in esclusiva a Style. «C’è ribellione, sesso, amore, dramma, morte. Gli anni Settanta»
ron howard
d i c r i s t i a n a a l l i e v i
87
style n. 9 settembre 2013
ritratti di style—88
style n. 9 settembre 2013
Ci sono tutti gli ingredienti per fare il colpo. Le donne, la competizione, le corse. Ma anche l’amicizia, le incomprensioni, il dramma. Siamo nel 1976, anno del testa a testa tra due grandissimi della Formula Uno: Niki Lauda, borghese, ambizioso e meticoloso, e James Hunt, il pilota playboy tutto genio e sregolatezza. Una relazione, la loro, che Ron Howard ha studiato per anni (insieme con lo sceneggiatore Peter Morgan) e che racconta in Rush, nelle sale dal 19 set-tembre. Il mondo delle corse – quello vero – è in effervescenza, e tra detrattori e amanti a priori, il flm si preannuncia un successo mondiale, oltre ad assicurare un ritorno d’immagine per la Formula Uno.
Howard ha gli occhi che brillano e, a 59 anni, parla ancora con l’entusiasmo sincero di un adolescente. Il Richie Cunningham di Happy Days, oggi regista vincitore di due Oscar per lo stesso flm, A beautiful mind (e nominato ad altri due per Frost/Nixon - Il
duello nel 2008), in questo flm non sbaglia un colpo. La ricostruzione dell’atmosfera e dei costumi è millimetrica e il livello di adre-nalina s’impenna anche in chi non capisce un’acca di corse, grazie al fascino di Chris
Hemsworth alias «James, James Hunt». A proposito, Pierfrancesco Favino fa un fgu-rone, nei panni di Clay Regazzoni...
Perché ha scelto proprio la Formula
Uno? Era da tanto che non si vedeva sullo schermo, ho pensato che portare il pubblico in questo mondo fosse originale e spettaco-lare. E due personaggi come Hunt e Lauda rendono tutto ancora più interessante.
Perché loro e non Fernando Alonso e
Lewis Hamilton, per citare due contempo-
ranei? È tutta colpa di Peter Morgan, che ha conosciuto Lauda molto da vicino. Quando mi ha fatto leggere la sceneggiatura, l’ho tro-vata irresistibile, e mi ha ricordato quanto quegli anni fossero diversi da oggi.
Che differenze registrò tra vecchio e
nuovo continente ai tempi di Happy Days? Sentivo che in Europa c’era una vibrazione molto libera e cool. Tutti cercavamo la libertà sessuale ma, mentre per gli americani è stata più una forma di ribellione, voi l’avete assa-porata in anticipo trasformandola in un’e-spressione personale, direi artistica.
Cosa intende dire? La gente in Europa si è creata il tipo di vita che voleva vivere. Pensi a Hunt e Lauda: non hanno mai fatto compro-messi con nessuno, nemmeno con le proprie donne. Hanno pagato un prezzo per questo, ma alla fne, nel bene o nel male, sono diven-tati due grandi.
Come viveva Ron Howard negli anni Set-
tanta? Giravo Happy Days, mi ero appena sposato e stavo già diventando regista: il mio primo flm dietro la cinepresa, Attenti a
quella pazza Rolls Royce, è del 1977. Diciamo che ero acceso di ambizione e piuttosto serio, un po’ come Lauda.
Lei? Magari dalla mia faccia non si notava, ma nel cuore e nella testa ero parecchio determinato, cercavo appagamento.
Ricorda qualcosa della F1 dell’epoca? La conoscevo perché c’era una grande corsa a Long Beach, in California, e questo portava molta pubblicità a quel mondo. Ricordo l’in-cidente di Lauda a Nürburgring ma allora non sapevo niente di lui, né di James.
Come racconta Lauda-Brühl nel mono-
logo iniziale, all’epoca i piloti morivano. La tecnologia delle auto era superiore al livello dei circuiti, e lo sport non era ancora organiz-zato abbastanza, o fnanziariamente signifca-tivo, da far adeguare le piste alla situazione. Oggi la Formula Uno è così potente che gli standard di sicurezza sono al top.
Come si è assicurato la veridicità dei fatti
che ha raccontato? Anche se non si può mai essere sicuri al 100 per cento, abbiamo fatto tante ricerche e sentito un’infnità di persone.
«da giovane ero un po’ come lauda:
serio, ambizioso e determinato.
all’epoca cercavamo la libertà
sessuale come forma di ribellione»
Daniel Brühl, 35 anni, nei panni
di Niki Lauda, parla con il regista
Ron Howard, 59, sul set di Rush. in a
pe
rt
ur
a a
lb
um
/co
nt
ra
st
o
89
style n. 9 settembre 2013
C h r i s
h e m s w o r t h
GUADAGNi
il suo cachet per una
parte da protagonista
si aggira sui sette
milioni di euro.
Amori
dopo una relazione
con isabel lucas,
ha sposato elsa pataky
nel 2010, con cui
ha avuto una figlia.
sUCCessi
il suo ruolo più
importante È stato
il supereroe thor, nel
film omonimo e in the
avengers (1,2 miliardi
di euro di incassi).
ViZi
la dieta a base di pollo.
PAssioNi
surf, boxe e rugby.
PArole sUe
«da bambino fingevo
di essere un supereroe,
ora È il mio lavoro».
j A m e s
h U N t
GUADAGNi
nel 1974 il suo stipendio
era di 15 mila sterline
(circa 300 mila euro
oggi); nel 1982 bernie
ecclestone gliene
offrì 2,6 milioni
(15 milioni oggi).
Amori
due mogli, suzy miller
e sarah lomax,
e cinque mila amanti.
sUCCessi
dieci gp; campione del
mondo nel 1976.
ViZi
fumo, alcol e droghe.
PAssioNi
le donne. fece l’amore
nei box pochi minuti
prima della gara che
lo incoronò campione
del mondo.
PArole sUe
«al diavolo la sicurezza,
voglio solo correre».
due fuoriclasse. quello vero e la copia
Poi abbiamo dovuto scegliere: con quello che
avevamo sul 1976 avremmo potuto fare una
serie tv lunga cinque anni. Ci siamo focaliz-
zati sul dramma e sull’amore e il rispetto che
Lauda sente per James oggi.
Cos’ha detto Lauda del flm? Gli è piaciuto
ed è rimasto sorpreso da alcune scene, come il
suo ricovero in ospedale. Non aveva mai pen-
sato all’impatto dei suoi gesti sugli altri: era
così focalizzato sul tornare a correre da non
aver capito cosa signifcasse per sua moglie.
Agli spettatori Usa interesserà questa
storia? (Ride, nda). La Formula Uno sta tor-
nando in auge grazie alla tv e ai social media,
che rendono il mondo più piccolo. Ma, nono-
stante io abbia avuto molto successo com-
merciale, non so mai se un flm piacerà: non
avrei creduto che Apollo 13 o A beautiful
mind avrebbero avuto una tale fortuna.
Lei ha deciso di vivere sull’East Coast per
non farsi risucchiare dagli Studios, eppure
non ha mai girato pellicole lontane dagli
standard hollywoodiani. La mia sensibilità
cambia con il tempo e i viaggi, ma qualsiasi
flm faccia, voglio che sia sempre la sensibi-
lità del momento a guidarmi, in modo da non
diventare «intellettuale» e suscitare emozioni.
A proposito di emozioni, ha mai guidato
una Ferrari? Ho preso lezioni sul circuito per
capire come si muovono le auto, e a 50 anni
mia moglie mi ha fatto come regalo una bel-
lissima e potente Bmw: ha detto che era per
la crisi di mezza età.
Meglio un’auto che una donna con la
metà dei suoi anni. Infatti ha aggiunto:
«Non ti mollo a un’altra donna, ma ti regalo
un’auto sexy» (scoppia a ridere, nda). Pochi
anni dopo l’ho venduta, non sono abbastanza
bravo per correre. Oggi guido una Volvo in
Connecticut e una Lexus a Los Angeles.
Qual è la formula del suo successo? Sono
fortunato perché ho gusti vicini a quelli del
pubblico. La mia speranza è di continuare a
cambiare restando capace di fare del buon
intrattenimento, come Akira Kurosawa
o David Lean, diversi per sensibilità ma
entrambi capaci di portarti da qualche parte.
C’è un flm che oggi farebbe diversa-
mente? Sì ma non le dirò quale. Dieci anni fa
ho capito che quando dico alle persone quali
sono le pellicole che mi hanno messo più in
diffcoltà le deludo, perché a volte sono quelle
che hanno amato di più. Meglio stare zitti.
Ora su cosa sta lavorando? Ho appena
girato il mio primo documentario: è sul rap-
per Jay Z ed è stato un ottimo ingresso nel
mondo della musica. E ho già in cantiere il
prossimo flm…
Di cosa tratta? (Tira fuori dalla borsa
uno storyboard pieno di disegni blu, nda). Si
chiama Il cuore del mare e si basa sugli eventi
che hanno ispirato Herman Melville a scri-
vere Moby Dick. Amo far disegnare le scene
più importanti, l’ho fatto anche con Rush per
vedere nei dettagli cosa succede nel motore.
E l’ha reso più emozionante di un Gp
live. Questo è il bello di un flm, puoi concen-
trare tutto e aprire il gas sulle emozioni...Ja
ap
bu
ite
nd
iJk
© r
us
h f
ilm
s l
imit
ed
/ e
go
li
to
ss
el
l f
ilm
an
d a
ct
ion
im
ag
e,
ge
tt
y i
ma
ge
s
90
style n. 9 settembre 2013
k o l o s s a l : i l d u e l l o l a u d a - h u n t
«che tempi!»
d i g i a n l u c a t o r t i
Un testimone d’eccezione racconta la realtà in pista. Jack Heuer, l’uo-mo che inventò un nuovo modo di cronometrare, spiega: «Com’era avaro Ferrari». «E quel pilota chiamato lady-killer...»
Ha rivoluzionato la Formula Uno assicuran-
dole credibilità. Prima di lui erano le fdanzate
dei piloti a tenere i tempi, con ovvie ricadute
sull’attendibilità delle misurazioni. Ma nel
1971 convinse Enzo Ferrari ad adottare il suo
sistema di cronometraggio, in grado di stimare
il millesimo di secondo. Jack Heuer, 80enne
presidente ad honorem della casa elevetica
di orologi Tag Heuer, ha vissuto il fascino del
paddock negli anni Settanta.
Come ha approcciato la Formula Uno?
Nel 1968 sponsorizzammo Jo Siffert: fummo
il primo marchio estraneo all’automotive a
siglare un contratto di quel tipo con un pilota.
Poi, nel 1971, un ingegnere che conoscevo,
impiegato in Ferrari, mi riferì che il suo presi-
dente era ossessionato dagli errori nelle misu-
razioni dei tempi nelle gare. Realizzammo
quindi un’apparecchiatura per cronometrare
con precisione. Chiedemmo 35 mila franchi
svizzeri, ma Enzo Ferrari non ci voleva dare
niente. Alla fne trovammo l’accordo: niente
soldi, ma il nostro logo sui bolidi del Cavallino.
Quindi è vero, come si dice, che Ferrari
era tirchio? Oculato, direi: Niki Lauda mi
confdò che nel suo primo periodo in azienda,
invece di ricevere denaro, aveva avuto in pre-
stito un’auto. E doveva pure pagarsi la ben-
zina! (ride, ndr). Il presidente era un uomo
d’affari determinato, ma sapeva divertirsi: una
volta frmato il contratto pranzammo al risto-
rante Cavallino a Maranello. A fne pasto, dopo
qualche bicchiere di Lambrusco, cominciò a
raccontare barzellette sconce e spassosissime.
Com’erano i piloti di allora? Eroi. Consci
di avere «un piede nella tomba» e coraggiosis-
simi. Lauda ad esempio, molto intelligente,
dopo soli 42 giorni dall’incidente che lo sf-
gurò era di nuovo in pista. E Clay Regazzoni,
nonostante l’infortunio che lo inchiodò a una
sedia a rotelle, partecipò a diverse gare di rally.
James Hunt l’ho conosciuto poco: di lui posso
solo confermare la fama di «lady-killer».
Com’era l’atmosfera nel paddock? Cor-
diale, a misura d’uomo. I piloti alloggiavano
in roulotte e a turno le mogli cucinavano spa-
ghetti a bordo pista per tutti.
Jack Heuer in piedi con i piloti Niki Lauda e Clay Regazzoni (1). Jean Campiche, cronometrista Tag Heuer degli anni Settanta (2).
Jack Heuer stringe la mano a Enzo Ferrari. Allo stesso tavolo un giovanissimo Ayrton Senna (3). Il Tag Heuer Carrera
Calibre 1887 Jack Heuer Edition, cronografo automatico celebrativo dei 50 anni della collezione Carrera, ideata da Jack Heuer (4).
1 2 3 4
Ja
ap
Bu
ite
nd
iJk
© R
us
h F
ilm
s l
imit
ed
/ e
go
li
to
ss
el
l F
ilm
an
d a
ct
ion
im
ag
e
ritratti di style—92
style n. 9 settembre 2013
93
style n. 9 settembre 2013
Suo marito Jeff, il 19esimo uomo più ricco del mon-do, che ha appena comprato il Washington Post, ha fatto fortuna con i libri fondando Amazon. Lei ogni mattina si alza alle 4.30 per scrivere roman-zi di successo mentre i quattro fgli dormono. Non ha babysitter, guida un minivan e si fa comprare i vestiti da Jeff. Che vende scontati anche i suoi racconti. «Non è mancanza di rispetto. Così la gente legge di più»
MacKenzie Bezos
d i g i a c o m o f a s o l a
f o t o d i m e l i s s a b a r n e s p e r s t y l e
r i t r a t t i d i s t y l e 93
ritratti di style—94
style n. 9 settembre 2013
MacKenzie Bezos,
a destra, con l’attrice
Lara Flynn Boyle
e il marito Jeff,
pioniere dell’e-
commerce che
nel 1995 fondò
Amazon. Sotto,
l’ultimo romanzo
di MacKenzie,
Il tempo imperfetto
degli addii. Nella
pagina a fanco,
la scrittrice
fotografata nei campi
attorno a Palo Alto,
in California, dove
passa qualche mese
d’estate (il resto
dell’anno vive
a Seattle).
MacKenzie Tuttle sognava tanti fgli e un lavoro da scrittrice. MacKenzie Bezos è la moglie del 19esimo uomo più ricco al mondo, quel Jeff che nel 1995 ha cambiato per sem-pre il nostro approccio all’acquisto fondando Amazon.com. Ma i soldi non hanno trasfor-mato la ragazza cresciuta nella Bay Area di San Francisco che desiderava mettere al mondo bambini e libri. MacKenzie, 42 anni, ha quat-tro fgli dagli otto ai 13 anni e ha scritto due romanzi. Pubblicati da piccoli editori, gli stessi che lanciano fulmini e saette contro il colosso Amazon, e apprezzati dalla critica. Il primo, The testing of Luther Albright, fu scelto dal Los
Angeles Times come romanzo dell’anno nel 2006. Il secondo, Traps, pubblicato in Italia da Editrice Nord (Il tempo imperfetto degli addii, 14,90 euro), racconta di quattro donne alle prese con cambiamenti radicali e improvvisi.
La moglie di mr. Amazon potrebbe vivere di rendita per un migliaio di anni (il patrimo-nio di Jeff, secondo Forbes, è di 19,2 miliardi di euro). MacKenzie, all’opposto, si defnisce una «gran lavoratrice» che in passato ha fatto pure la cameriera e la lavapiatti per pagarsi gli studi. Come darle torto? Ogni mattina si alza alle 4.30 per scrivere un paio d’ore prima di portare i fgli a scuola. La sua giornata è divisa fra le sudate carte, fno all’ora di pranzo, e i G
ET
TY
IM
AG
ES
compiti materni nel pomeriggio (i Bezos non hanno mai voluto babysitter a tempo pieno). Per il mestiere che fa ha sempre avuto talento: Toni Morrison, premio Nobel per la letteratura e suo professore a Princeton, l’ha indicata fra le allieve migliori. Se il libro d’esordio, prima di uscire, ha attraversato dieci anni di scrittura e riscrittura, il secondo ne ha richiesti solo due. E ora è già al lavoro sul terzo.
Di che parla? Top secret. All’inizio rac-contavo i miei personaggi a tutti quelli che mi capitavano a tiro. Con Traps, invece, ho pen-sato di tenermi tutto dentro. Così ho scoperto che l’entusiasmo che prima mettevo nello spiegare la storia fniva nel libro, e l’ho termi-nato più velocemente del previsto perché ero troppo ansiosa di parlarne. Quindi...
Lei scrive la mattina presto, quando tutti
dormono. «Funziono» meglio se ho la mente libera. Poi porto i bimbi a scuola e, arrivata in uffcio, faccio un pisolino, così posso ripren-dere da capo. E, quando le distrazioni tor-nano, vado a correre per rinfrescare le idee. È come se la mia giornata iniziasse tre volte.
La scrittura mal si concilia con la confu-
sione, eppure ha voluto una famiglia nume-
rosa. Adoro fare la mamma. Dopo Luther mi sono presa una pausa di cinque anni, in quel momento era più importante stare con i bam-bini. Ecco un’altra cosa che mi piace del mio lavoro: puoi smettere e poi riprendere, arric-chito dalle esperienze vissute nel frattempo.
Quali sono i romanzi che hanno defnito il
suo stile? Uomini e topi di John Steinbeck, Le
ore di Michael Cunningham e Quel che resta
del giorno di Kazuo Ishiguro. Più di recente ho aggiunto La strada di Cormac McCarthy, che mi ha consigliato Jeff, mentre ora sto rileg-gendo Il castello di vetro di Jeannette Walls.
95
style n. 9 settembre 2013
Dai libri iniziò l’avventura di Amazon, negli anni Novanta, e oggi suo marito è l’e-ditore più famoso del mondo. È sempre stato un lettore vorace, da piccolo passava le estati sfogliando i volumi della biblioteca del paese. Durante i primi appuntamenti discutevamo solo di libri: in un certo senso, è questa pas-sione in comune che ci ha fatto innamorare.
A casa parlate mai di lavoro? Lui è un bra-vissimo editor e appena ho fnito Traps si è preso una giornata libera per leggerlo. Poi l’ho tempestato di domande: dove hai riso? Dove hai pianto? C’è qualcosa che non hai capito?
Lei mette bocca nel business di suo marito? Quando gli passa per la testa un’idea gli dico che ne penso. E in genere mi ascolta.
Su Amazon il suo romanzo d’esordio costa sei dollari (4,50 euro). Non è un po’ poco, considerando che le ci sono voluti dieci anni per scriverlo? Di solito non guardo la cosa da questo punto di vista…
Ma non pensa che Amazon «uccida» gli scrittori e le librerie abbassando troppo i prezzi? Credo il contrario, che sia fantastico per chi scrive e per chi legge. Mai come in questo momento si parla di libri.
Suo marito l’ha defnita così: «Piena di risorse, brillante, intelligente, eccitante». Mi pare che avesse detto anche dolce (ride, nda)… È un ritratto lusinghiero, io mi vedo più come una persona introspettiva e responsabile.
Descriva lei mr. Amazon. Brillante, diver-tente, gentile, pieno di inventiva e di risorse.
L’uomo perfetto! Però, prima di cono-scerla, era un «dater» compulsivo. O mio Dio no, non è certo un latin lover... In quel periodo si stava impegnando molto per tro-vare la persona giusta: più appuntamenti, per Jeff, signifcavano più probabilità di suc-cesso. Io e lui però ci siamo incontrati sul lavoro, non grazie a un incontro al buio.
È vero che lei possiede una sola borsa? Ne ho una preferita che uso praticamente tutti i giorni... Siccome non amo fare shop-ping, è Jeff che compra la maggior parte dei miei vestiti. Ha un gusto fantastico.
Che macchina guida? Un minivan Honda. Con quattro fgli, è la soluzione migliore.
«uso sempre
la stessa
borsa,
non amo
lo shopping.
Vacanze?
lago di como
e roma»
E le prossime vacanze? Andiamo a tro-vare i miei genitori in Florida. L’ultimo viag-gio invece è stato in Italia, sul lago di Como. E il più bello in assoluto, a Roma.
Insomma: nonostante il conto in banca a nove zeri, la famiglia Bezos conduce una vita piuttosto normale... Con Jeff passiamo il nostro tempo a parlare dei bambini, a seguirli nei saggi scolastici e nelle partite di calcio. Come la maggior parte dei genitori.
Però, a differenza degli altri padri, suo marito può comprarsi tutto quel che vuole. Quanto si sente fortunata? Molto, ma non per i soldi. A settembre festeggio 20 anni di matrimonio e i nostri fgli sono sani. In più, posso dedicarmi alla scrittura. Come potrei non essere felice?
96
style n. 9 settembre 2013
PERSONE DI STYLE
Jean-Claude Biver
«Abbiamo traghettato un’icona degli anni Ottanta nel 21esimo secolo. Come Porsche
ha fatto con la 356 Speedster degli anni Cinquanta, e poi con la 911 delle ultime an-
nate. Il dna è rimasto uguale, ma le modifiche apportate hanno permesso ai nostri
orologi di continuare a sedurre. Il nuovo modello di punta, la nuova icona dei decen-
ni post-2000 si chiama Big Bang» (foto; prezzi a partire da 15 mila 900 euro). Paro-
la di Jean-Claude Biver, 63enne lussemburghese di Hublot, il marchio fondato da un
italiano nel 1982, diventato famoso per l’abbinamento tra titanio e caucciù, e assorbi-
to nel 2008 dal conglomerato del lusso francese, il gruppo Lvmh.
Riassumendo il suo tragitto da «veterano dell’industria orologiaia svizzera» (così Biver
si presenta su Twitter; @jcbiver), non disdegna di elencare i suoi exploit: «Ho rilanciato
Blancpain dopo averlo comprato all’equivalente di 20 mila euro nel 1982 e averne fatto,
col mio amico Jacques Piguet, un marchio leader; il lavoro fatto in Omega tra il 1993 e il
2000 sui prodotti e sul marketing; e infne il fenomenale successo di Hublot, di cui in otto
anni abbiamo moltiplicato per 15 il fatturato, entrando tra le prime 15 marche svizzere».
«Fondere tradizione e innovazione» sì, ma facendo quadrar bene i conti: «Da quando fac-
ciamo parte del gruppo Lvmh non comunichiamo più il nostro giro d’affari. Ma quando
eravamo indipendenti, fno al 2008, si aggirava sui 200 milioni di euro. E oggi è un bel po’
più alto». Cosa che permette a monsieur Biver di rilassarsi, d’estate nella villa presso St.
Tropez e d’inverno nello chalet di Crans Montana. In ambienti chic e informali come quelli
frequentati dal marchio: «Musica, calcio (esempio recente, un’edizione limitata per la Ju-
ventus), basket, F1. Oltre all’habitat naturale di Hublot: la vela e il mare». (p.a.c)
l’uomo di hublot,
icona anni
ottanta ritrovata
un maestro
dell’orologeria
chic e informale
«da st. tropez
a crans montana,
respiro lo sport»
Resear
ched and Selec
ted by Lavori In
Co
rso
sy n o n y m o u s & A N T O N Y M O U S
Ph
oto
gra
ph
er:
Joel
Mey
erow
itz
EVERLASTI NG STYLE. A BRAN D N EW WAY TO SHOPshop online at baracuta.com #baracutasynant
98
style n. 9 settembre 2013
PERSONE DI STYLE
marina faiella
Se questa è l’era smartphone, presto arriverà il giorno in cui ricaricheremo quello stesso smartphone a idrogeno. A dirlo è Marina Faiella, 28enne ricercatrice chimica napoletana, che, dopo il dottorato e un periodo formativo in Olanda, è sbarcata negli Usa per studiare le idrogenasi. «Si tratta di proteine complesse, capaci di catalizzare in modo reversibile la conversione di protoni in idrogeno molecolare». In pratica la via economicamente ed ecologicamente sostenibile alla «hydrogen economy». Perché questo elemento è così im-portante? «È il più ecologico dei combustibili e dei carburanti, perché quando brucia si combina con l’ossigeno, formando acqua pulita». Produrlo oggi è diffcile e costoso, ma nel futuro potrebbe alimentare mezzi di trasporto, elettrodomestici e persino i cellulari.
La ricerca che Faiella sta portando avanti all’Arizona State University, coordinata da un’altra italiana, la professoressa Giovanna Ghirlanda, è fnanziata dal dipartimento di Energia americano, che ha stanziato oltre 500 milioni di euro in cinque anni (sono una cinquantina gli atenei che lavorano al progetto). Ma la scienziata partenopea deve la sua borsa di studio al programma «For Women in Science» di Unesco-L’Oréal di cui è stata l’unica italiana premiata tra le 15 ricercatrici, tre per continente.
«I ricercatori in Usa collaborano molto più che da noi: in Italia c’è una competizione tra le università che non favorisce gli scambi e spesso sono gli stessi professori che trat-tengono i ragazzi nel loro team» spiega Faiella a proposito della sua esperienza oltreo-ceano. E i ritmi di lavoro? «Sono molto serrati, ma riesco comunque a trovare dei ritagli di tempo per le mie passioni: il tennis e il canto». Musica e particelle? «Sono soprano nel coro universitario da quando ho iniziato gli studi». (valentina ravizza)
28 anni, scienziata
italiana in usa,
premiata
dall’unesco
l’idea? idrogeno
a basso costo
un progetto da 500
milioni di euro
fo
to
: J
as
on
mil
ls
te
in /
no
vu
s s
el
ec
t p
er
st
yl
e
100
style n. 9 settembre 2013
PERSONE DI STYLE
michele villotti
Una «multinazionale tascabile». Così Michele Villotti defnisce l’azienda austriaca per cui
lavora: Silhouette International, che ha conquistato i mercati con i suoi occhiali hi-tech dal-
le montature supersottili e ultraleggere (nella foto il modello Adventurer Aviator). Da un
anno e mezzo il 44enne manager di Bolzano è direttore generale della fliale italiana. Realtà
familiare (al 100 per cento degli Schmied) gestita con piglio manageriale, l’azienda occu-
pa 1.500 persone (800 a Linz, la sede centrale) ed esporta il 95 per cento della produzione:
il primo mercato sono gli Usa, seguiti da Germania e Italia (la fliale nostrana ha chiuso il
2012 con un fatturato di oltre dieci milioni di euro). E il futuro guarda a Russia e Far East.
Leggerezza di pensiero ed elasticità mentale e fsica: Villotti è il miglior ambassador
dell’azienda. Merito dell’ambiente «mistilingue» in cui è cresciuto e della famiglia:
«Sono stato educato al dialogo e al confronto di idee». Se il gioco di squadra l’ha appreso
con la vita di quartiere («da bambini giravamo in bande con fonde e cerbottane in cerca
di avventure»), l’approccio strategico lo deve invece a «memorabili partite a Subbuteo»,
mentre l’attitudine al problem solving, l’arte di cavarsela (anche) da solo, l’ha coltivata
con l’Erasmus («In un anno a Tubinga: ho imparato a cucinare per far colpo sulle ragaz-
ze») e con lo sport: arrampicata (un passato da istruttore) e ciclismo.
Sposato, due fgli di 13 e 11 anni, Villotti vive senza eccessi («a parte una sbronza di Zi-
bibbo da ragazzo») tra il lago di Como e Appiano (Bz). Lettore onnivoro: da Giulio Cesare
Giacobbe («illuminante») a Jürgen Habermas, dai saggi sulla scuola di Ulm alle avventu-
re di Tex. E le vacanze? Sempre in posti diversi, l’ultima al mare, in Sicilia: «Mi svegliavo
all’alba, facevo il bagno e mi sentivo come Montalbano». (severino colombo)
occhiali invisibili,
made in austria
10 milioni di euro
di vendite in italia
imparare strategia
dal subbuteo
e problem solving
dalla cucina
fo
to
: p
ao
la
ar
po
ne
pe
r s
ty
le
style n. 9 settembre 2013
105L INK—LIBERE ASSOCIAZIONI
a c u r a d i g i a c o m o f a s o l a
ON thE ROAd. Sullo sfondo
il proflo delle Dolomiti, come colonna
sonora i rombi delle auto d’epoca:
il parco auto comprende la Maserati Asg
Cs Serie 1-Monofaro guidata da Tazio
Nuvolari e la Porsche 550 Spyder, passione
fatale di James Dean. Fino all’1 settembre
si «celebra» la Coppa d’Oro delle Dolomiti,
500 chilometri tra i passi di Veneto e Alto
Adige (www.coppadorodelledolomiti.it).
Transitando da Merano (Bz), consigliato
uno dei trattamenti «pour homme» delle
Terme: per disintossicarsi con la birra,
pacchetto Luppolo&Co a 132 euro.
BACK tO SChOOL/1.
Riprendere la buona abitudine della
corsetta al parco dopo i bagordi estivi può
risultare più faticoso di una maratona. Nike
viene in soccorso dei runner con le nuove
Free Flyknit (170 euro) e la loro calzata
morbidissima: una scarpa che si indossa
come un guanto, o quasi. E, se chiudi
gli occhi, ti sembra di correre a piedi
nudi sulla spiaggia…
FONdENtE 100 pER CENtO.
In attesa di Eurochocolate (a Perugia, dal
18 al 27 ottobre, www.eurochocolate.com),
uno smartphone da far venire l’acquolina
in bocca. Signature Pure Chocolate
di Vertu è una specie di tavoletta hi-tech:
dai tasti in cristallo zaffro agli elementi
grafci in oro rosso, tutto nella dolce
tonalità del marrone. Il solito consiglio –
consumare in modo parco – in questo
caso va preso molto sul serio: il peccato
di gola ti costa 13 mila euro. Senza dubbio,
un «dessert» da Guinness dei primati...
StELLE dI mARE. Metti le migliori
cucine stellate in riva al mare ed ecco
il Porto Cervo Food Festival, arrivato alla
quinta edizione. Il 21 e 22 settembre
i migliori chef della Costa Smeralda, e non
solo, trasferiranno mestoli e padelle a Porto
Cervo per chiudere in bellezza la stagione
degli eventi organizzati da Starwood,
con Style, Style Golf e Dove come media
partner. Il luna park culinario comprende
show cooking, per carpire i segreti delle
ricette, e menu degustazione frmati da
Anthony Genovese e Stefano Cerveni: per
info, www.portocervofoodfestival.com.
BACK tO SChOOL/2.
Se al ritorno in uffcio ti manca l’aria,
se il salotto di casa puzza di chiuso dopo
il mese passato fra spiagge e parchi
naturali, un antidoto c’è: il purifcatore
di design Samsung Spi. Basta accenderlo
e in 30 minuti riduce del 99,9 per cento
la presenza di virus e batteri, immettendo
nell’aria idrogeno attivo e ossigeno.
In bianco e azzurro, costa 199 euro.
«VIVERE IN CAmpAgNA»
non è più un vecchio ritornello:
secondo la Coldiretti, nel primo trimestre
di quest’anno gli under 35 impiegati
nell’agricoltura sono aumentati del nove
per cento. Per chi è ancora indeciso,
Expo Rurale 2013 «parcheggia»
temporaneamente la campagna in città. Dal
12 al 15 settembre, nella forentina Fortezza
da Basso si parla di ortaggi e dintorni: per
imparare a fare il pane, potare un ulivo,
raccogliere il miele, mungere una mucca...
Ingresso libero, info: www.exporurale.it.
autogiocattoli—106
style n. 9 settembre 2013
il mondo ha fame di auto pic-
cole. non solo economiche. chi
ha puntato troppo in basso,
come il costruttore tata con
la nano, da vendere in india a
due mila euro, ha fallito.
Il piccolo in Italia e in Europa, dove il palato
automobilistico è sopraffno, si coniuga con
carattere, tecnologia, bellezza. Come dire: la
small size piace a patto che sia chic, nean-
che tanto small e costi una cifra ragionevole,
massimo 16 mila euro. Una volta la citycar
era considerata la cenerentola di casa, la
terza, la quarta macchina. Adesso, causa le
abitudini mutate (ricerca dell’approvazione
sociale, viaggi aerei e in treno low-cost, tram
e metro che sovente funzionano, moda della
bici) e la crisi da condividere, l’utilitaria può
sfoggiare il titolo di unica auto della famiglia.
Chic, però, non si nasce. Si diventa. Finora
le uniche urban car a sfondare davvero
sono state Mini e 500. Segno evidente che
fare i soldi con le piccole sfziose non è così
facile come sembra. Non è un caso, allora, se
l’auto da regalare ai neo diplomati freschi di
patente rimane la 500 Cabrio, che piace non
solo per l’aria sbarazzina, il cofano bombato,
i fari tondi, ma anche per la capote elettrica
in tela. Un dispositivo che non la trasforma
in una vera cabriolet, ma le aggiunge un
pizzico di esuberante esclusività. Il prezzo
della Pop 1.2 da 69 cavalli è 15.530 euro, ma
in alcuni periodi dell’anno la si può avere al
costo della berlina, ovvero con 3.500 euro di
sconto, magari da investire nella carrozzeria
bianco perla abbinata alla capote amaranto e
ai sedili ton sur ton in pelle Frau.
Interessante dal punto di vista tecnico,
d i p a o l o a r t e m i
L’ e c c e L L e n z a c o s ta p o c o
Sotto i 16 mila euro. E anche molto meno, grazie alle promo-zioni. Sono delle vere chic car che non sfgurano accanto ai mac-chinoni. Anzi si possono perfno costruire su misura. Con con-trollo di stabilità, connessione internet, capote elettrica...
Look giovanile e personalizzabile per la Opel Adam, lunga 370
centimetri, larga 172 e alta 148. Il motore è disponibile in tre versioni
a benzina. Il baule ha una capienza di 177 litri. Notevole la cura del posto
guida, grazie alla regolazione del sedile. Prezzo: da 11.750 euro
107
style n. 9 settembre 2013
anche se non possiede il blasone di Mini e
500, è l’ultima Opel Adam. Lo sfzio? Farsela
su misura. Tanti colori, maxicerchi in lega
fno a 18 pollici, illuminazione dell’abitacolo
in otto colori, pedaliera in alluminio, kit di
adesivi vari, tetto di colore diverso o in vetro,
al punto da far dire a «The Doctor» Valentino
Rossi, il testimonial che l’ha lanciata: «Opel
Adam mi ha decisamente convinto e non
solo per linea e tecnologia. Trovo divertente
poterla personalizzare con mille varianti».
Difetti? Il baule è piccolo e il divanetto dietro
non proprio comodo.
Renault Captur vuole farsi notare con lo
stile da crossover (grandi fari, minigonne,
enormi cerchi in lega, vetri oscurati, sbalzi
decisi), la versatilità da monovolume, le
cinque porte, un baule capiente, il divano
posteriore scorrevole e un motore turbo tre
cilindri: 898 cc per 90 cavalli. Offre accessori
da prima della classe. La connettività R-Link
per l’info-navigazione, la telecamera per il
parcheggio, le tinte opache. Fino a dicembre
la versione Wave è scontata di tre mila euro
(12.950 euro) per chi rottama o permuta.
Grinta chic per la Mito, inconfondibil-
mente Alfa per lo stile sportivo, i vetri senza
cornice, il trilobo, cioè la mascherina con i
baff laterali. Gli interni sono dominati dai
sedili avvolgenti e dalla funzione dna, con
la quale si modifca la risposta di motore,
sterzo, controllo di stabilità per una guida
comfort o nervosa. Disegnarsela secondo i
propri gusti, dalla scelta dei sovrattappeti
alla pedaliera sportiva, dal tettuccio elettrico
allo scarico cromato, è un vero solluchero.
Ma chi invece preferisce una Mito in pronta
consegna può avere una straordinaria sor-
presa: 3.500 euro di bonus.
Renault Captur ha stile da crossover, con grandi fari ed enormi cerchi in lega.
Disponibile in due versioni a benzina e una a gasolio. Prezzo: da 15.950 euro. Fino
a dicembre la versione Wave è scontata di 3.000 euro per chi permuta o rottama.
Il motore dell’Alfa Mito (sopra)
è disponibile in sei versioni a benzina, una
a gpl e tre a gasolio. Prezzo: da 14.800 euro.
Capote elettrica in tela per la 500 C
(sotto a sinistra). Bagagliaio
da 185 litri. Prezzo: da 15.530 euro.
carisma da supercar
Una spider grintosa ed elegante sfreccia per le colline
umbre. È la nuova Jaguar F-type (da 75.850 euro),
offerta in tre versioni: quella da 340 cv, la più sportiva
s da 380 cv e la V8 s, con una potenza di 495 cv.
Gli interni sono costruiti attorno al pilota. sicurezza
e piacere di guida al top con il differenziale a controllo
attivo elettronico e le sospensioni adaptive damping
tutte da
personalizzare
con sconti fino
a 3.500 euro
orologigiocattoli—108
style n. 9 settembre 2013
Sperimentazioni cromatiche audaci abbinate a raffnatezza tecnica ed eleganza delle forme. Come nelle opere d’arte contemporanea, trionfano le emozioni.
Cronograf perfetti al polso di chi apprezza tutte le sfumature del tempo. E di stile
Emporio ArmAni
StylESport Ar6107
Cronografo con cassa
di titanio, impermeabile fno
a dieci atmosfere. Movimento
al quarzo con conto alla
rovescia, secondi continui
e datario. Cinturino di gomma.
Edizione limitata di 999
esemplari.
DIAMETRO 44 mm
SPESSORE 15 mm
PESO 114 g*
PREZZO 699 euro
*Tutti i pesi con cinturino
d i a u g u s t o v e r o n i
q u a d r i e q u a d r a n t i
non CHE Gli oroloGi SiAno
SEmprE StAti monoCromi E
triStAnZUoli. lE DECorAZioni
Sono prESEnti DA tEmpo.
Ma in passato i segnatempo da polso non
hanno mai brillato per fantasia croma-
tica e nemmeno la rivoluzione giovanile,
da Carnaby Street al Flower Power, aveva
davvero sdoganato il colore. Poi arrivò un
manipolo di pionieri capace di trovare la
formula giusta e fra loro spiccava l’italiana
Locman, che dall’Isola d’Elba, dove tuttora
risiede, ottenne il successo internazionale
proprio grazie a un uso del colore rivoluzio-
nario, sì, ma al tempo stesso rassicurante
perché non stravolgeva il design dell’orologio
mutandone le forme. Un po’ come è accaduto
a Mark Rothko, artista americano (1903-1970)
che cambiò la pittura con l’uso di colori di
base inseriti in un contesto di pochi segni ben
riconoscibili e quindi in qualche modo rassi-
curanti, appunto. Una retrospettiva sulla sua
opera è in programma presso il Gemeente-
museum dell’Aia (Olanda) nell’autunno 2014.
Ancora oggi Locman prosegue la sua speri-
mentazione: lo Stealth Mare è un cronografo
al quarzo con secondi continui e datario chia-
ramente ispirato alla forma degli aerei invisi-
bili, sul cui impianto estetico la scelta croma-
tica, la stessa per cassa e quadrante, gioca un
ruolo essenziale.
Il colore, però, non è soltanto un modo per
esprimere stati d’animo: può tramutarsi in
un codice grafco necessario, ad esempio, per
facilitare la lettura di un cronografo. Come
nello Stylesport di Emporio Armani, un bel
segnatempo con cassa di titanio (e quindi
grigia) ravvivata da un quadrante ben conce-
pito per consentire la lettura del conto alla
rovescia prima della partenza di una regata
velica. Il senso estetico «puro», quindi, si
Opus III (1970)
Figure geometriche con colori
complementari diversi in quest’opera
di Victor Vasarely, pittore e grafco
ungherese fondatore dell’Optical Art.
109
style n. 9 settembre 2013
alamy
Senza titolo (1950)
Rigorosa ricerca sulla qualità dei colori
nell’arte di Mark Rothko, pittore americano
esponente dell’espressionismo astratto.
Donna rannicchiata (1902)
L’opera fa parte del periodo blu di Pablo
Picasso, nel quale l’artista ha realizzato dipinti
cupi nei toni del turchese e, appunto, del blu.
Senza titolo (1982)
Il linguaggio di Keith Haring è fatto
di segni, simboli e icone. Lo scopo del pittore
americano era di realizzare un’arte per tutti.
somma a necessità funzionali: come nell’o-
pera di Victor Vasarely, pittore e, appunto,
grafco, nonché fondatore dell’Optical art,
movimento di arte astratta che mirava a
ricreare le illusioni ottiche del movimento.
Fino al 18 settembre è possibile visitare una
mostra dedicata all’artista presso la Fonda-
tion Vasarely di Aix en Provence, in Francia.
L’arancione era molto amato da Keith
Haring, artista statunitense scomparso nel
1990, sul lavoro del quale la Fales Library di
New York organizza la mostra Languages, in
programma dal 7 novembre. Quello stesso
colore che domina il quadrante di un bell’o-
rologio subacqueo, il Philip Watch Carib-
bean, qui in una riedizione in serie limitata
del modello che portò tutte le caratteristiche
degli strumenti professionali (compreso
l’arancione per garantire visibilità sott’acqua)
in fasce di prezzo più accessibili. Una tradi-
zione rinnovata dal modello 5000, imperme-
abile fno a ben 100 atmosfere e con valvola di
decompressione, animato da un movimento
meccanico a carica automatica, eppure
proposto a un prezzo inferiore ai 1.000 euro.
E poi c’è il blu, talmente amato da Pablo
Picasso che un periodo della sua produzione
è stato chiamato appunto periodo blu (1901-
1904), per il colore con il quale dipingeva
alcune sue malinconiche tele (dall’11 ottobre
sarà visitabile al Museo Picasso di Barcel-
lona la mostra La Vida, dedicata al maestro
spagnolo). La medesima cromia che domina
il Burberry The Britain, orologio con movi-
mento meccanico a carica automatica imper-
meabile fno a cinque atmosfere, tutto Swiss
Made, che è dotato di datario e indica anche
l’autonomia residua. Realizzato con grande
attenzione per i dettagli (e con materiali di
qualità), rappresenta con evidente solidità il
passaggio dall’orologeria fashion a quella di
maggior consistenza tecnica.
pHil ip WAtCH
CAribbEAn 50 0 0
Cassa di acciaio, impermeabile fno a 100
atmosfere e con valvola di decompressione.
Movimento meccanico a carica automatica
con datario. Lancette e indici luminescenti.
DIAMETRO 45 mm / SPESSORE 16 mm
PESO 148 g / PREZZO 980 euro
bUrbErry
tHE br itAin bby10 01
Cassa di acciaio, impermeabile fno a cinque
atmosfere. Movimento meccanico a carica
automatica con indicazione dell’autonomia
e datario. Quadrante soleil.
DIAMETRO 47 mm / SPESSORE 12,5 mm
PESO 125 g / PREZZO 3.295 euro
loCmAn
StEAltH mArE
Cronografo con cassa di acciaio e titanio Pvd
cioccolato, impermeabile fno
a cinque atmosfere. Movimento al quarzo con
secondi continui e datario.
DIAMETRO 44 mm / SPESSORE 12 mm
PESO 85 g / PREZZO 460 euro
style n. 9 settembre 2013
da d o n at e l l o a l i p p i ,
n e l pa l a z z o p r e to r i o
Da quando si svegliò coi pratesi ghibellini,
armati e alleati ai germanici, sotto le sue mura
guelfe nel 1249, Firenze si trovò a guardare
Prato con una sostanziale diffdenza, la quale
non si risolse affatto quando riuscì a sottomet-
tere defnitivamente la vicina di casa nel 1350
acquistandola direttamente dalla sua sovrana
feudale, la regina angioina Giovanna di Napoli,
per la somma ingente di 17 mila 500 forini
d’oro. Cent’anni dopo sarà Prato a portar via
a Firenze alcuni dei migliori fra gli artisti del
Rinascimento per completare il suo Duomo. Nel
frattempo Francesco Datini era diventato pro-
tagonista della fnanza internazionale e aveva
inventato la cambiale.
Questa storia viene raccontata con atten-
zione alla evoluzione delle arti nella gustosa
mostra che segna la riapertura, in chiave muse-
ale, della storica sede di Palazzo Pretorio, già
centro del potere a Prato. Da Donatello a Lippi.
Offcina pratese: il titolo della mostra non faccia
tuttavia pensare né al Bauhaus né alla Factory
Prato renaissance
ph.d. raccomanda:
— rivalutare le cambiali nella loro città natale
— imparare a distinguere fra filippo e filippino
— appassionarsi a un gossip da storia dell’arte
— ritrovare tutta l’epopea nell’imperdibile duomo
a n d a r e p e r c u l t u r a
d i p h i l i p p e d a v e r i o
Il
lu
st
ra
zIo
ne
: s
te
ph
an
e M
an
el
pe
r s
ty
le
style n. 9 settembre 2013
113
l’infinito derby con firenze
prato perse quello politico, e così la libertà,
ma si tenne nel duomo gli artisti migliori
La Natività di Cristo fra San Giorgio e San Vincenzo Ferrer di Filippo Lippi, antica pala
d’altare della chiesa di San Domenico a Prato, oggi è conservata al Museo Civico.
di Andy Warhol, ma alle vitalità congiunte, e alle creatività incrociate, di un gruppo di arti-sti molto validi che s’incontrarono qui nello stesso fortunato periodo.
A cominciare da quel fra Filippo di Tom-maso Lippi, talmente creativo e coinvolgente che si sposò anche una monaca, dalla quale nacque un altro gran creativo, l’abile e raff-natissimo Filippino Lippi. È tutto gossip rina-scimentale, ma quando sopravvive ai secoli il gossip diventa Storia. Qui è storia dell’Arte, adeguatamente rappresentata dai capola-vori presenti in una mostra che ha un altro grande merito: consente al visitatore un per-corso propedeutico per capire quella meravi-glia di storia e di arte che è il Duomo. La città vantava già allora il possesso d’una reliquia fuori dall’ordinario: la Sacra Cintola che la Madonna, prima di ascendere ai cieli, aveva lasciato in custodia all’apostolo Tommaso, quello che alle cose credeva solo se le toccava e in questo senso si trova a essere archetipo d’ogni serio pratese successivo. E siccome i toscani hanno la bizzarra abitudine di cam-
biare il genere ai nomi, sicché il pollaio per loro è gallinaio, la lepre diventa il lepre, anche la cintola è diventata il Sacro Cingolo. Ancora oggi viene esposto al pubblico nelle mani del vescovo durante la sua festa uff-ciale. Tutto ciò dall’alto del pulpito di pie-tra che adorna la facciata della cattedrale di Santo Stefano e che fu realizzato nel secondo trentennio del Quattrocento dalla combinata abilità di Michelozzo e di Donatello.
Spunto quindi per una visita fra gli affre-schi del Duomo, quelli di fra Filippo Lippi, nei quali compare la suora che avrà l’onore di diventare, una volta uscita dagli ordini, la madre dell’artista. In quest’incrocio di forma-zione e d’informazione il giro nella mostra vera e propria susciterà il massimo inte-resse. Vi ritroverete Paolo Uccello che avrete appena visto nei suoi esordi sulle pareti del Duomo, vi troverete artisti dai nomi forse meno noti ma dalla qualità immediatamente percepibile e potrete intuire che la libertà pratese, persa nella politica, fu per le arti una bellissima opportunità.
tradizione e design
Visitare
Da Donatello a Lippi.
Offcina pratese
Museo di Palazzo Pretorio, piazza del Comune, Prato, tel. 0574 1934996, www.offcina pratese.com. Dieci euro. Dal 13 settembre al 13 gennaio 2014.
Dormire
Art hotel Museo
via della Repubblica 289, Pratotel. 0574 5787 www.arthotel-museo.itDoppia da 70 euroCamere di design tutte diverse.
Demidoff Country Resort via della Lupaia 1556 Pratolino (Fi), tel. 055 505641 www.hotel-demidoff.itDoppia b&b da 129 euroIn collina a 30 km da Prato (sopra).
Mangiare
Ristorante Pepe Nero
via Zarini 289, Prato tel. 0574 550353, www.ristorantepepeneroprato.itPrezzo medio: 20 euroDa provare i pici cacio e pepe.
Ristorante Il Capriolo
via Roma 306, Pratotel. 0574 1825326 www.ristorantecapriolo.itPrezzo medio: 25 euroPiatti toscani dal 1961 (sotto).
114
style n. 9 settembre 2013
Cocktail in tavola, accanto al cibo servito in
piccoli, accattivanti e gustosi assaggi. Cam-
bia il menu, si estende la lista dei drink.
L’aperitivo diventa lungo e la cena registra
un calo di tendenza. Assaggi appetitosi che
snelliscono la sosta serale. Un solo elemento
di grande qualità.
Come la pizza, vera regina del nuovo Dry,
nato dal Pisacco di Milano, stessa strada, uno
di fronte all’altro. «Puntiamo sulla napole-
tana con la nostra interpretazione» dice Gio-
vanni Fiorin, braccio operativo del ristorante
che ha lo chef Andrea Berton tra i fondatori.
Così in tavola ecco che compare il French
75, blend di gin, succo di limone, zucchero,
champagne. Cocktail che sta in piedi dal
1915, anno della sua comparsa, poco prima
dell’inizio del proibizionismo negli Stati
Uniti. Apprezzato con la pizza margherita,
una delle tre basi insieme a bufala e mari-
nara. Il pizzaiolo Simone Lombardi e il bar-
man Guglielmo Miriello sono vigili, le pro-
poste abbracciano semplicità e gusto: le olive
sono taggiasche, il prosciutto cotto è passato
nel forno a legna. Le varianti, cinque o sei,
sono tutte curate nel dettaglio, compreso il
calzone con pinoli e scarola.
A tavola si mangia meno, si «spilucca»,
non soffre il portafoglio. Bocconi da re. Come
la focaccia con vitello tonnato o con le acciu-
ghe del mar Cantabrico, da accompagnare
al classico Milano-Torino, blend equilibrato
con l’amaro Centerbe abruzzese. Il balsamico
e l’agrumato sposano note salate evocando
profumi e passeggiate al tramonto sul bagna-
sciuga. «Crediamo nel valore della ricerca in
cucina e, individuato l’ingrediente, costru-
iamo il mix» spiega Andrea Berton, convinto
1 Lo staff del Dry. In basso, da sinistra: i soci Giovanni Fiorin, Tiziano
Vudaferi, Diego Rigatti e lo chef Andrea Berton. In alto, il pizzaiolo
Simone Lombardi e il barman Guglielmo Miriello.
a n d a r e p e r t a v o l e
h a p p y h o u r , e d è s u b i to c e n a
d i m a u r o r e m o n d i n o
Chi ha detto che con l’aperitivo ci si debba accontentare di assaggi miserevoli? Pochi euro in più e si sorseggiano champagne e cocktail vintage e sperimentali,
accompagnati da pizze «stellate», crudité, degustazioni di frutti di mare
che questa tendenza non si esaurirà con l’ar-
rivo dell’inverno. Si mixa nel bicchiere e per
attenuare la presenza dell’alcool compaiono
amari e distillati di erbe e radici, rabarbaro,
china, genziana. «Riviviamo l’atmosfera
d’inizio secolo, ma teniamo anche conto
del momento nel quale viviamo» aggiunge
Fiorin. Vengono rivisitati cocktail storici
sull’onda lunga di epoche passate, ad esem-
pio il Corpse Reviver oppure il Martinez. E
la pizza va, alta, con un bel cornicione che la
circonda tutta, come la propone Dry.
Naturalmente il vino non è messo in
castigo. Fiorin, da buon appassionato, sugge-
risce, accanto a bottiglie di piccoli produttori
di champagne, facili e leggeri blend di Clai-
rette e Grenache blanc, Pinot Grigio, Lambru-
sco e Malvasia «per restare su un’ideale linea
mediterranea che parte dal Luberon fran-
cese e attraversa tutta l’Italia». Aiutato dai
disarmanti, per la bontà, consigli di Andrea.
Come il suo toast-Berton, preparato con pane
a lievitazione naturale, eccellente prosciutto
cotto e formaggio Asiago. Cibo un tempo
impensabile da accostare a cocktail come
Bloody Mary, Margarita, Daiquiri, Ameri-
cano. Quest’ultimo, con il tocco amaro del
Centerbe, è da gustare insieme al Jamar, for-
maggio a pasta umida che matura nelle grotte
del Carso e richiama sentori di muffa e terra.
Sapori forti, sapori autentici.
Dry CoCktails & Pizza
via solferino 33, Milano
tel. 02 63793414
Prezzo meDio
20 euro cocktail e pizza
sempre aperto la sera
dalle ore 19
1
fo
to
DIE
Go
RIG
At
tI
115
style n. 9 settembre 2013
2 Arredi contemporanei in un contesto antico,
la foresteria del convento di Castellazzo. Chi
non sa rinunciare ai classici può scegliere
ostriche e champagne, oppure mix a base di
rum e gin accompagnati da crudité.
4 L’arredamento è ricco e baroccheggiante. Lo staff di cucina e il
direttore Roberto Grassi propongono tartine con crudité e salumi
serviti in piccoli bicchieri. C’è posto anche per il caviale, da
accompagnare a prosecco di Valdobbiadene o champagne.
3 Nel locale modernissimo non mancano
drink tradizionali come Spritz e Mojito,
accompagnati da bruschette, torte salate,
couscous e riso venere con gamberetti.
2
4Cento
via campazzino 14, Milano
tel. 02 89517771
Prezzo meDio
otto euro cocktail e buffet
Giorno di chiusura: lunedì
L’idea di Max De Luca è tutta impostata
su drink e cocktail «verdi» in nome del be-
nessere. Aloe vera con mix di frutta è stato
il must dell’estate, destinato a resistere
anche nei mesi freddi. Da accompagnare a
tapas italiane a base di frutti di mare, cou-
scous e insalate di farro per chi decide per
un aperitivo lungo. Il 4Cento da anni ospi-
ta, all’ora dell’aperitivo, anche i bambini ai
quali dedica laboratori di arte e musica per
lasciare qualche ora libera ai genitori.
trinità De’ monti
piazza trinità dei Monti 15, roma
tel. 06 69921135
Prezzo meDio
14 euro cocktail e degustazione
sempre aperto
Aperitivi vicino alla famosa scalinata, in
una delle piazze più belle del mondo. Gli
stranieri, ma anche gli italiani, apprezza-
no perché ai drink si accompagna una de-
gustazione di pasta, ad esempio assaggi di
gnocchetti in salse diverse o crêpes ricotta
e spinaci. Spritz a parte, grande ritorno del
Negroni a base di bitter, gin, vermouth, ma
la vera tendenza è il Martini nella versione
originale alla «James Bond» con qualche
goccia di acqua delle olive.
Caffè CommerCianti
strada Maggiore 23/c, bologna
tel. 051 9844385
Prezzo meDio
da cinque euro cocktail e buffet
Giorno di chiusura: domenica
Si inizia alle 18 con una sflata di cocktail
per spezzare la giornata. L’azzardo è acco-
stare la piadina al piccante. Per questo il
barman Rocco Racamato insiste sulla sua
creazione, il Sexy Pepper, blend di vodka a
base di peperoncino con gold liqueur ed es-
senze d’arancio, lime e angostura. Origina-
rio della Calabria, Rocco, con gli altri soci
Fabio Galliani e Cristian Centoducati, serve
anche i salumi della sua terra.
3
4
weekend 117
style n. 9 settembre 2013
s pa e b e l l e n ot t i i n s loV e n i a s low
Fo
to
: u
ba
ld
tr
nk
oc
zy
/ e
nt
e p
er
il
tu
ris
mo
po
rt
ro
z
I
appena oltre il confine,
l’istria scommette su vita
notturna e relax termale.
e sfida i vicini friulani
cucinando baccalà
e sarde. anche sul mare
Per il weekend dal 6 all’8 settembre
Costo a persona: da 200 euro*
d i g i o v a n n i r i v o l t a
Sopra
Nel piccolo borgo di Piran, su una lingua di terra allungata verso il mare, si svolge il Tartini Festival.
Sotto
La vista da una suite del Kempinski Palace Portoroz spazia dal parco asburgico fno al mare.
*Tutti i costi sono stimati in base a pernottamenti,
pasti e svaghi nei luoghi segnalati; esclusa la trasferta.
Consigliato: in due
Fate il vostro gioco: relax, eno-gastronomia e mondanità, sono le puntate vincenti per un weekend a Portoroz, a soli 30 chilo-metri da Trieste. La Montecarlo dell’Istria slovena ha brindato in luglio per il cente-nario del suo Grand Casinò, che rivive i fasti della Belle Époque con un restyling delle sale da gioco e del foyer (Obala 75a, tel. 00386 56760470, www.casino.si). E per tirare l’alba festeggiando le vincite si può sorseggiare un drink sotto le palme del Kanela, animato beach-bar della vicina Secovlje, con musica live (Parecag 6, tel. 00386 70843118, www.kanelabar.com).
Il centro termale dove si ritempravano gli uffciali austriaci oggi unisce spa in stile asburgico e tradizioni orientali. Alla Rose Spa dello storico Kempinski Palace Portoroz, dopo una sauna nordica ci si concede un trattamento ayurvedico; nel parco bio-energetico dell’Hotel Salinera tra una seduta di yoga e l’altra, si parte per ciclo-tour tra pini, ulivi e vigneti verso il borgo di Piran. Nella scenogra-fca location delle antiche saline del parco naturale di Secovlje si sfruttano le proprietà dei sali minerali e dell’acqua madre per massaggi rigeneranti e dermo-cosmesi, nell’ambiente minimalista e a impatto zero della thalasso spa Lepa Vida (tel. 00386 556721360, www.soline.si).
Per un picnic a base di pesce si sale a bordo del Meja, su cui, dopo la sosta bagno in una caletta, capitan Jurij serve sardine arrosto e moscardini stufati (tel. 00386 41664132, www.brodarstvo-gorjan.si, da 35 euro). Piaceri per il palato anche nel borgo in stile veneziano di Piran: nelle rustiche osmizze, le tradizionali taverne, le bruschette con baccalà o alici mari-nate vengono accompagnate da ottimo malvasia sfuso. E per il dolce, si fa incetta di praline al for di sale alla storica Coko-ladnica Olimje (Tartinijev trg 6, tel. 00386 56733100, www.syncerus.si), affacciata sulla cornice ovale della piazza dedicata al compositore Giuseppe Tartini, cui la città dedica anche un festival di musica classica (tel. 00386 31419016, www.tartini festival.org, fno al 7 settembre).
s a p o r e d i s a l i n e
DOVE DORMIRE
Hotel Salinera
strunjan 14, strunjan
tel. 00386 56763100, www.salinera.si
doppia in mezza pensione da 79 euro
(minimo tre notti)
immerso nel verde di pini e macchia
mediterranea, con spiaggia privata.
Casa del Sal
darko Maršic parecag 182, secovlje
tel. 00386 541666857
www.casadelsal.com
doppia b&b da 86 euro
piccolo agriturismo storico e raffnato,
affacciato sulle saline.
Kempinski Palace Portoroz
obala 45, portoroz
tel. 00386 56927000
www.kempinski-portoroz.com
doppia b&b da 225 euro
Hotel di charme con spa e piscina,
in un parco di epoca asburgica.
DOVE MangIaRE
galeb
pusterla ulica 5, piran
tel. 00386 56733225
prezzo medio: 25 euro
piccola trattoria tipica, con piatti della
tradizione istriana.
gostilna Ribic
seca 143, portoroz
tel. 00386 56770790
prezzo medio: 30 euro
il top sono gli antipasti di mare.
Ristorante Staro Sidro
obala 55, portoroz
tel. 00386 56745074
prezzo medio: 30 euro
pesce e crostacei alla griglia, con vista
sul golfo.
InFO UTILI
Turismo Portoroz
tel. 00386 56748260, www.portoroz.si
weekend—118
style n. 9 settembre 2013
una laguna più rilassata
apparecchia l’arte
e il gusto. e si ritorna
a murano, tra nuovi
designer del vetro
artigianale e fornaci
trasformate in resort
Per il weekend dal 13 al 15 settembre
Costo a persona: da 250 euro
d i m a r i a b r o l e t t i d a l l a g o
Sopra
Ai Weiwei: alla Giudecca espone, mentre all’Arsenale
è ritratto in foto (info su www.venicecrossover.com).
Sotto
LaGare Hotel: il nuovo urban resort di Murano,
ricavato da un ex laboratorio delle perle di vetro.
v e n e z i a s e r v e w e i w e i a l v e t r o
Consigliato: anche da soli
Tutto il mondo a Venezia, per il settembre
mite, l’arte pervasiva, l’ondata turistica
in calo. Tra le novità del mese, il ritorno
del celebre artista e dissidente cinese Ai
Weiwei, che porta Straight, installazione
di grandi barre d’acciaio recuperate
nelle scuole crollate durante il terre-
moto di Sichuan nel 2008, allo Zuecca
Project Space Giudecca (Ai Weiwei –
Disposition, fno al 15 settembre, www.
zueccaprojectspace.com). Dopo l’im-
patto emotivo dell’opera, è un piacere
farsi tentare da qualche peccato di gola
all’Osteria al Bacareto. Per poi fare un
salto alla Fondazione Querini Stampalia
(Santa Maria Formosa, Castello 5252, tel.
041 2711411, www.querinistampalia.org,
ingresso dieci euro) per Imago Mundi
(fno al 27 ottobre): esposizione delle
migliaia di piccoli quadri raccolti in giro
per il mondo da Luciano Benetton.
In occasione della Biennale, si aprono
all’arte contemporanea anche le sale
affacciate sul Canal Grande dello splen-
dido Palazzo Grimani (ramo Grimani
4858, tel. 041 2411507, www.palazzo
grimani.org, ingresso sette euro), che fno
al 29 settembre ospita Ritsue Mishima
Glass Works: originali e raffnate sculture
in vetro di una giovane artista, giappo-
nese di nascita ma veneziana d’adozione,
che si rifanno alla tecnica millenaria dei
maestri vetrai muranesi. Artigiani che
sanno creare vere opere d’arte, come i
gioielli in stile etnico-metropolitano del
designer e globetrotter Davide Penso, da
scoprire nella sua boutique di Murano
(fondamenta Riva Longa 48, tel. 041
5274634, www.davidepenso.it).
Sempre a Murano, vale una sosta
gourmet Ai Piantaleoni, per un risotto
di scampi e bruscandoli (erbe selva-
tiche) prima di perdersi tra le sculture
policrome in vetro di Davide Salva-
dore (fondamenta dei Battuti 8, calle
del Fabbro 122, tel. 041 736772, www.
davidesalvadore.com). Dall’atelier alla
fornace: il nuovo LaGare Hotel Venezia è
ricavato da un ex laboratorio di conterie,
le tipiche perle veneziane di vetro.
a r s e n a l e d i o s t e r i e
DOVE DORMIRE
B&B Gli Angeli
campo de la tana 2161, Venezia
tel. 041 5230802, www.gliangeli.net
doppia b&b da 100 euro
arredi veneziani a due passi
dall’arsenale.
Ca’ dell’Arte
san Marco 3286, Venezia
tel. 041 0988073, www.cadellarte.com
doppia b&b da 133 euro
Boutique hotel nel centro storico con
arredi eleganti.
LaGare Hotel Venezia
riva longa 27, Murano (Ve)
tel. 041 736250
www.lagarehotelvenezia.it
doppia b&b da 190 euro
arredi di design impreziositi
dall’illuminazione frmata Venini.
DOVE MAnGIARE
Osteria al Bacareto
san samuele 3447, Venezia
tel. 041 5289336, www.osteriaalbacareto.it
Prezzo medio: 35 euro
locale storico; da provare i bigoli
in salsa e le sarde in saor.
Osteria L’Orto dei Mori
Cannareggio 3386, Venezia
tel. 041 5243677
www.osteriaortodeimori.com
Prezzo medio: 40 euro
Baccalà mantecato servito
in un ambiente contemporaneo.
Ai Piantaleoni
riva longa 25, Murano (Ve)
tel. 041 736794, www.aipiantaleoni.com
Prezzo medio: 50 euro
Piatti di pesce aromatizzati con
erbe di campo.
InfO utILI
turismo Venezia
tel. 041 5298711, www.turismovenezia.it
II
weekend—120
style n. 9 settembre 2013
i s c h i a d a g o z z o e d a w e l l n e s s
III
detox o da velisti? mare
e relax o banchetti
e bici elettriche? la fine
stagione inizia al regina
isabella. con bellissime
scene da girare a procida
Per il weekend dal 20 al 22 settembre
Costo a persona: da 300 euro
d i a n n a m a r i a c a t a n o
Sopra
A Lacco Ameno uno degli hotel più attrezzati
per la wellness a Ischia: il Regina Isabella.
Sotto
Una goletta, oltre a vari tipi di yacht e gozzi,
tra i «boat and breakfast» di Plaghia Charter.
Consigliato: con gli amici
Le ninfe del dio Apollo proteggono da
millenni le magiche acque delle terme
ischitane. Per cercare di rubare loro i
segreti della bellezza (che a settembre
sono pure più abbordabili) ci si rifugia
all’Albergo della Regina Isabella, che
nel ristorante Indaco propone i pasti
detox dello chef stellato Pasquale Pala-
maro (menu degustazione: 85 euro),
famoso per la sua capacità di trasfor-
mare la materia prima, in parte coltivata
nell’orto privato, in sano piacere del
palato. Le specialità di mare si accompa-
gnano bene ai bianchi autoctoni di Casa
d’Ambra, le cui vigne quasi incastonate
nella roccia sono le più alte dell’isola (via
Mario d’Ambra 16, Forio d’Ischia, tel. 081
907246, www.dambravini.com).
La proposta cool di fne estate? Il boat
& breakfast, ovvero un weekend da
sogno a bordo di un caicco o un tipico
gozzo sorrentino, realizzato in legno dai
maestri della zona, di Plaghia Charter.
Si parte dal porto turistico di Marina
di Stabia e, dopo un bagno scenogra-
fco sotto i faraglioni, si getta l’ancora in
rada per un aperitivo davanti al Castello
Aragonese (tel. 081 991959, www.castello
aragonese.it, ingresso: dieci euro). A
bordo si può approfttare di un massaggio
rilassante o seguire un corso di cucina a
base del pesce pescato dall’equipaggio.
Tra stradine, limoneti, e borghi mari-
nari, nella vicina isola di Procida, la
più piccola del golfo di Napoli, sono
stati girati ben 40 flm. A cominciare
dal celebre Il postino, ambientato sulla
spiaggia di Pozzo Vecchio e a Marina
di Corricella, dove si trova La Locanda
del Postino, che conserva alcuni abiti e
oggetti di scena. Per scoprire tutti gli altri
set dell’isola seguite gli «angeli del terri-
torio», le guide locali che accompagnano
gratuitamente i visitatori lungo Le Vie del
Cinema (Azienda Turismo Procida, tel.
347 9225422, www.procida.net). Oppure
inforcate un’ebike (due euro l’ora), la
bicicletta elettrica appena introdotta
dalla giunta comunale per offrire un’al-
ternativa ecologica per esplorare l’isola.
d i t e r r a e d i m a r e
DOVE DORMIRE
L’Albergo della Regina Isabella
Piazza Santa restituta 1, Lacco ameno
ischia (Na), tel. 081 994322
www.reginaisabella.com
doppia b&b da 165 euro
Cinque stelle con ristorante gourmand.
Garden & Villas Resort
strada statale 270, Forio, ischia (Na)
tel. 081 997978, www.gardenvillasresort.it
doppia b&b da 180 euro (minimo tre notti)
Nove ville in stile ischitano in un parco.
Plaghia Charter
porto di marina di Stabia
Castellammare di Stabia (Na)
tel. 089 813051, www.plaghiacharter.it
da 200 euro a notte per due persone
Caicchi, golette, gozzi con equipaggio
per un weekend boat & breakfast.
DOVE MAnGIARE
La Locanda del Postino
via marina Corricella 43, Procida (Na)
tel. 081 8101887
www.lalocandadelpostino.com
Prezzo medio: 30 euro
Gustosa cucina partenopea di mare.
Il Pirata
via Chiaia delle rose 139-147
Sant’angelo d’ischia (Na)
tel. 081 999251, www.ilpirata.net
Prezzo medio: 50 euro
Locale pieds dans l’eau amato dai vip.
Sciuè Sciuè
via mezzatorre 23, Forio d’ischia (Na)
tel. 081 986111, www.mezzatorre.it
Prezzo medio: 60 euro
Piatti della tradizione serviti sulla baia
privata del mezzatorre resort & Spa.
COME ARRIVARE
easyJet, da milano Linate a Napoli
a/r da 41 euro. www.easyjet.com
Caremar, da Napoli a ischia
a/r da 34 euro. www.caremar.it
A n E l E g A n t P E r f o r m A n c E
La nuova Maserati Quattroporte non è soltanto una raffnata ammiraglia sportiva, ma è l’unione di un fascino straordinario e di performance
senza compromessi grazie all’innovativo propulsore V8. Un’icona senza tempo, contraddistinta dall’inconfondibile design italiano e dall’accuratezza meccanica
che soltanto Maserati è in grado di offrire.
NUOVA QUATTROPORTE. UN TRiONfO di ElEgANzA, TEcNOlOgiA E POTENzA.
MOTORE V8 3799 cc - POTENZA MAX: 530 cV A 6500 G/M - cOPPIA MAX: 710 NM A 2250 G/M IN OVERbOOsT
(650 NM A 2000 G/M) - VELOcITÀ MAX: 307 kM/h - AccELERAZIONE 0-100 kM/h: 4,7 sEcONdI - cONsUMO
cIcLO cOMbINATO: 11,8 L/100 kM - cONsUMO cIcLO URbANO: 17,4 L/100 kM - cONsUMO cIcLO EXTRA
URbANO: 8,5 L/100 kM - EMIssIONI dI cO2: 274 G/kM - MAsERATI cONTAcT cENTER: 800 008 008 www.maserati.it
Scopra la nuovafanpage Maserati italia
weekend—122
style n. 9 settembre 2013
s U a i cast e l l i , co m e U n pa pa r e
IV
DAGLI CHEF DELLA CAPITALE
ALLA ZONA DELLE VIGNE
E DELLA PORCHETTA.
FIASCHETTERIE DOC,
POI bOSCHI E LAGHI PER
ESPIARE I PECCATI DI GOLA
Per il weekend dal 27 al 29 settembre
Costo a persona: da 300 euro
d i m a r c o g e n t i l i
Sopra
Vicino a Castel Gandolfo, residenza estiva dei papi:
la Locanda del Pontefce, terrazza sul lago Albano.
Sotto
Affreschi del pittore settecentesco Giovanni Paolo
Pannini nella Galleria del Park Hotel Villa Grazioli.
Consigliato: con i fgli
A settembre, Roma e dintorni diventano
caput mundi anche a tavola. Dal 26 al 29
settembre i giardini pensili dell’Audito-
rium Parco della Musica ospitano il Taste
of Roma (www.tasteofroma.it) con 12 fra
i migliori chef, come il tristellato Heinz
Beck del ristorante La Pergola (all’in-
terno del Rome Cavalieri). Un percorso
enogastronomico che prosegue 30 chilo-
metri più a sud, sul lago Albano, attorno
al quale si snodano i Castelli Romani.
Si parte dalla zona di Frascati, patria
dell’omonimo vino bianco doc, da assag-
giare alla cantina Poggio Le Volpi (via
Colle Pisano 27, Monteporzio Catone,
tel. 06 9426980, www.poggiolevolpi.it),
premiata nel 2010 con i tre bicchieri
Gambero Rosso. Vale la pena visitare la
cittadina anche per una tappa al Museo
Tuscolano delle scuderie Aldobran-
dini (piazza Marconi 6, Frascati, tel. 06
9417195, www.scuderiealdobrandini.org):
un edifcio del Seicento ristrutturato
dall’archistar Massimiliano Fuksas,
ospita una ricchissima collezione di
reperti dell’età repubblicana e imperiale.
Per pranzo ci si sposta in una delle oltre
100 faschetterie della vicina Ariccia: nei
caratteristici locali ricavati da vecchie
cantine si gustano olive, formaggi,
porchetta e piatti tipici romani. Da non
perdere la carne cotta su pietra lavica
e il prosciutto crudo tagliato a mano di
Da Pietrino ar Cantinone (via del Parco
72, tel. 342 7552673, www.dapietrinoar
cantinone.it), locale fondato nel 1865.
I Castelli Romani sono da secoli le resi-
denze estive dei papi. Per scoprirli senza
fatica si può fare una gita in bici (con
pedalata assistita) sui sentieri tra i boschi
che collegano Albano a Nemi (Castelli
Romani Green Tour, www.castelli
romanigreentour.it, 15 euro). Arrivati in
quest’ultimo borgo ci si ferma a visitare il
Museo delle Navi Romane, costruito per
contenere due imbarcazioni dell’epoca
di Caligola ritrovate negli anni Trenta sul
fondo del lago vulcanico (via del Tempio
di Diana 13, tel. 06 9398040, www.museo
naviromane.it, ingresso tre euro).
L O C A N D E E F R A S C H E T T E
DOVE DORMIRE
La Locanda del Pontefce
via dei Laghi km. 8, Marino (Rm)
tel. 06 93660098
www.lalocandadelpontefce.it
Doppia b&b da 140 euro
Sul colle che domina il lago Albano.
Park Hotel Villa Grazioli
via Pavoni 19, Grottaferrata (Rm)
tel. 06 945400, www.villagrazioli.com
Doppia b&b da 152 euro
Hotel di charme in una dimora
cardinalizia del 16esimo secolo.
Visconti Palace Hotel
Via Cesi 37, Roma
tel. 06 3684, www.viscontipalace.com
Doppia da 190 euro
In zona Prati, con barbeque sul tetto.
DOVE ManGIaRE
Roma Sparita
piazza di Santa Cecilia 4, Roma
tel. 06 5800757, www.romasparita.com
Prezzo medio: 25 euro
In un angolo di Trastevere, la miglior
pasta cacio e pepe della capitale.
Ditirambo
piazza della Cancelleria 75, Roma
tel. 06 6871626, www.
ristoranteditirambo.it
Prezzo medio: 30 euro
Menu diverso ogni mese, con piatti della
tradizione e interessanti innovazioni.
La Galleria di Sopra
via Murialdo 9, Albano laziale (Rm)
tel. 06 9322791, www.lagalleriadisopra.it
Prezzo medio: 50 euro
La riscoperta dei pesci poveri di lago.
InFO UTILI
Turismo Roma
www.turismoroma.it
Parco Regionale dei Castelli Romani
www.parcocastelliromani.it
in società—124
style n. 9 settembre 2013
Io mi Fido
d i g i a n l u i g i p a r a c c h i n i e g i a c o m o f a s o l a
i n s o c i e t à i124
t r i b ù a q u a t t r o z a m p e
È diventato uno straordinario fenomeno sociale. In crescita in tempi di crisi. Oggi il 40 per cento delle fa-miglie italiane vive con un cane o un gatto. Ogni specie ha i suoi ultras. Ma fra le due bande i confni si assottiglia-no. C’è chi sposerebbe la propria micia e chi fa recitare la sua bastardina Gilda
Il campione paralimpico Alex Zanardi insieme
a Billo, il suo pastore tedesco. Nato il giorno
di Natale, è il suo «bodyguard col pelo».
125
style n. 9 settembre 2013
in società—126
style n. 9 settembre 2013
54 anni, imprenditrice, sette cani. In uffcio. «Il gatto “aziendale” si chiama Ugo e vive nella sede della Doxa. È arrivato dai tetti e ha scelto di vivere da noi». In casa. «I cani abbandonati sono la mia passione: ho costruito dei rifugi e sette li ho portati con me. L’ul-tima è arrivata in aereo dal Marocco: l’ho inflata nella borsa, i miei vicini di posto erano tutti complici». Differenze. «Fra cani e gatti non ce ne sono molte: il loro carattere dipende più da quello del padrone». Niente pedigree. «Credo che scegliere cani di razza sia come vestirsi sempre di marca: esprime un bisogno di rassicura-zione. Io ho deciso che non avrei più speso denaro per comprare un animale visto che ce ne sono migliaia nei canili».
Magari non si guardano male e non sono (quasi mai) aggressivi, però stanno sulla difensiva, sem-pre pronti a qualche zampata verbale. È una di quelle situa-zioni sociali in cui la battuta aff-lata è lì a portata di unghia, come quando si discute di politica, di calcio o della passione/avver-sione per un regista, uno chef, una meta di vacanza. Argomenti che diffcilmente prevedono vie di mezzo: si appartiene a una tribù o a un’altra.
Funziona così, fondamen-talmente, anche per chi ama i cani o i gatti, antichi amici (o almeno frequentatori) della razza umana, ma profondamente diversi e portatori d’un opposto modo di agire sulla sfera emo-tiva. La seduzione sensuale è del gatto. La fedeltà struggente del cane. Capricci, giocosi dispetti,
orgoglio sono felini. Solidarietà, coraggio, disponibi-lità sono canini. È una scelta di campo che accomuna le due tribù soltanto per come viziano compiaciuti le loro bestiole. Ma guai a rivendicare una sorta di primato.
Tempo perso dunque, guardando per esempio alla moda, ricordare a Karl Lagerfeld (stilista, fra gli altri, di Fendi e di Chanel) come l’amore del cane verso il padrone sia inarrivabile. Lagerfeld confessa che se fosse possibile sposerebbe subito Choupette, una gatta bianca, smorfosa con due governanti al suo servizio che, quando lui è lontano, gli miagola via Skype. Così come sarebbe inutile «gattizzare» i sentimenti di Dome-
nico Dolce e Stefano Gabbana, praticamente abbonati ai labrador, o di Roberto Cavalli, che fn da giovanotto ha sempre avuto la compagnia d’un cane lupo rigorosa-mente chiamato Lupo con l’aggiunta del numerino (I, IV, VII ecc.) alla maniera di papi e monarchi.
«Io ho sempre avuto cani» rivendica Armando Bor-
ghi, 45 anni, amministratore delegato di Gabetti Pro-perty Solution, ramo immobiliare. «L’ultimo è Warren, labrador di otto anni che vive con me in campagna ma mi segue anche in uffcio a Milano: vuol bene a tutti, non crea problemi, al massimo qualche volta s’annoia e ne ha tutte le ragioni. I gatti? Mi lasciano piuttosto indifferente. Interessano più a Warren, che li caccia con entusiasmo!».
Enrico Saletnich, 45 anni, scrittore (ultimo libro Il
tempo illegale, Robin) vanta invece una profonda edu-cazione sentimentale con i gatti, soprattutto femmine: Susi, Rosita, Ciotola. «Quella in carica si chiama Tee in onore del musicista Richard Tee, è una persiana senza pedigree, umorale, diffdente ma giocherellona dopo aver inquadrato l’ospite. Non la tratto come una per-sona, sono io a trasformarmi in gatto e scendere sul suo terreno. Bisogna farsene una ragione: è lei, come i suoi simili, a condurre il gioco. Quando si scocciano se ne vanno. Prendere un cane? No, piuttosto un altro gatto».
Tutto ciò non toglie che, come in politica, accanto agli integralisti stiano prendendo sempre più corpo anche tribù con posizioni possibiliste, trasversali, di com-promesso. È il caso della regista Maria Sole Tognazzi, pazza della sua Gilda, detta «Gigicane», razza incerta, attrice nei suoi flm, bevitrice d’acqua di piscina: nella casa marina i cani di famiglia convivono con i gatti Clint e Gip. Ma pure della conduttrice tv Paola Ferrari che in mezzo a una congrega canina ha piazzato il micio Simon; dell’attrice Anna Falchi (ai suoi gatti offre Coca Cola), concubina d’un pechinese e d’un micetto bianco-rosso a nome Dino; dell’imprenditrice Marina Salamon che si divide fra i sette cani di casa e il gatto Ugo, trattato quasi da manager nella sede Doxa da lei guidata.
C’è poi invece chi, in puro stile voltagabbana (per restare al lessico politico) si sposta da una tribù all’al-tra, folgorato non da convenienza ma da impetuosa pas-sione. «Quand’ero piccolo» ricorda Roberto D’Agostino, fondatore-direttore di Dagospia «non avevo animali. Da sposato ho ricevuto un siamese e mi sono convertito ai gatti. Poi con i labrador mi sono “perso” per i cani. Ne ho due: Zen, la mamma, e Pink, la fglia, che diventa Punk quando fa la cattiva. Se vado all’estero li lascio alle
IMPRENDITORI, SCRITTORI E STILISTI: TUTTI PAZZI PER I LORO COMPAGNI PELOSI. PER LA SUA GATTA, ChOUPETTE, KARL LAGERFELD hA ASSUNTO ADDIRITTURA DUE GOVERNANTI. «SE POTESSI, LA SPOSEREI»
M A R I N A S A L A M O N
in a
pe
rt
ur
a:
ca
rl
os
jo
ne
s /
co
nt
ra
st
o
127
style n. 9 settembre 2013
52 anni, conduttrice de La domenica spor-tiva. Ha quattro cani e un gatto. La convi-
venza. «Cani e gatti se stanno in casa insieme vanno d’accordo, dormono anche uno sopra l’altro». New entry. «Forse prenderemo un nuovo labrador: ho un rapporto particolare con loro». Passione di famiglia. «Anche mio marito (Marco De Benedetti, ndr) adora i cani. Quando arriva a casa, la sera, saluta i fgli, accende la musica e poi si mette sul divano con il cane sotto i piedi. C’è una frase che va bene per chi ha ragazzi adolescenti: “Prendi un cane, così quando torni qualcuno è contento di vederti...”». Carattere. «Il cane assomiglia al padrone. Anche se ci sono razze più affettuose, come labrador, golden e meticci: prendine uno al canile e ti adorerà per sempre».
PA O L A F E R R A R I
domestiche, in Italia uso la macchina pur
di tenerle con me. A Roma, città più bella
anche per uscire con il cane, il momento
magico è l’ora di cena con poca gente in giro.
Problemi? In chiesa qualche volta il prete s’è
incazzato. Nei musei è anche peggio».
Un altro che ha cambiato squadra, senza
rinnegare il passato felino ma senza rim-
pianti, è il regista Ivan Cotroneo, passato
dal culto per i mici ai tempi de Gli Aristogatti
all’incontrollabile passione per Marta, labra-
dor quasi bianca che lo accompagna anche
sul set. A proposito: non ci piove che negli
ultimi anni il labrador sia stato, se si può dire
ITALO ROTA
59 anni, architetto. Ha due felini: Rocky Blu du Ron Ron, uno scottish, e Thais, incrocio fra un gatto selvatico e un gia-guaro del Bengala. Come nasce la pas-
sione. «Da un gatto che mi hanno regalato 12 anni fa. Prima avevo avuto solo cani». Cambio di gusti. «È stato un passaggio, due fasi diverse della vita. In un certo senso, ho sempre visto gli animali dome-stici come sostituti degli umani: la casa l’ho adattata a loro». Differenze. «Credo che l’idea che il gatto sia più intelligente e il cane più affettuoso sia una nostra pro-iezione. In realtà sono animali e fanno quello che vogliono». L’evoluzione della
specie. «Gli umani, nel prossimo futuro, dovranno riscrivere il contratto con gli altri esseri viventi, fra cui naturalmente gli animali. L’approccio attuale che tenta di controllare tutto ciò che non ci piace della natura non è più sostenibile».
fo
to
: m
ir
o z
ag
no
li
in società—128
style n. 9 settembre 2013
ivan cotroneo45 anni, sceneggiatore e regista (la sua web serie Una mamma imper-fetta ha avuto grande successo su Corriere.it. Dal 9 settembre andrà in onda su Rai Due ed è in lavorazione la seconda stagione). Amante dei cani, non si separa mai dal suo labra-dor Marta. Nuove scoperte. «Non sospettavo fosse così bello tornare a casa e trovare un cane che ti festeg-gia. Il gatto è bello, ma il cane è un’al-tra cosa». La responsabilità. «L’im-pegno è notevole, ma ricevi talmente tanto che i sacrifci non pesano». Umanizzazione. «Prima mi stupivo degli amici che si preoccupavano tanto per il cane, ora capisco: vuol dire che sono rimasto intrappolato anch’io. Se la umanizzo troppo? Non credo. È un cane, ma questo non vuol dire che non abbia sentimenti».
border collie
cane da pastore
con spiccatissima
personalitÀ. deve
essere ben guidato.
i p i ù « m o d a i o l i »
due superclassici e tre «emergenti»
pastore tedesco
bello e fidato. non
passa mai di moda
non solo da guardia,
anche da compagnia.
jack russell
piccolo, coraggioso
e impertinente. cioÈ
simpaticissimo. divo
al cinema e in tv.
bracco di weimar
elegantissimo, con
occhi magnetici. deve
essere educato e ha
bisogno di molto moto.
papillon
irresistibile con
quelle orecchione. . .
sveglio e attivo non
È affatto da grembo. fo
to
: g
uid
o f
uÀ
pe
r s
ty
le
129
style n. 9 settembre 2013
79 anni, stilista, amante dei felini. Dalla parte degli ultimi. Re Giorgio sostiene
l’associazione Io amo gli animali e ha ospitato due veterinari nella sua villa di
Pantelleria (Tp) per far sterilizzare i cani randagi che vivono sull’isola. Pas-
sione assoluta. «Gli animali portano vita in casa. Amo i gatti perché sono indi-
pendenti e orgogliosi. Li puoi accarezzare solo quando sono in vena».
è FONDAMENTALE
DArE AMOrE
E ATTENziONE: ViETATO
POrTArE iL CANE
AL PArCO E riMANErE
SEMPrE ATTACCATi
AL CELLULArE
maria sole tognazzi
così, il Brad Pitt della situazione per quanti
cuori è riuscito a conquistare.
Si può però fare anche il percorso oppo-
sto. Come insegna l’architetto Italo Rota,
che fno ai 50 anni ha avuto solo cani e poi
s’è preso una cotta per uno scottish mutante
pomposamente chiamato Rocky Blu du Ron
Ron. Rota, ormai sposato alla causa felina, in
un gesto estremista l’ha poi fatto accoppiare
con uno strano incrocio fra gatto selvatico e
giaguaro del Bengala. Prossima tappa scono-
sciuta, ma chissà verso quali mete.
Al di là delle contrapposte tribù che li
vezzeggiano, gli animali domestici hanno
acquisito sempre più importanza. Nelle
separazioni sono oggetto d’affdo (come i
fgli) da parte dei giudici. Catene d’alberghi
pubblicizzano quanto siano benvenuti. Una
sofsticata letteratura traduce i reconditi
segreti del loro linguaggio. E in quanto alle
pappe, ormai si marcia con biologico vitami-
nizzato da cucina stellata.
Ma, a parte i vezzeggi, si sono evoluti
anche i comportamenti padronali? «Una
nefandezza italiana» spiega Massimo Perla,
istruttore di cani famosi e con una scuderia
di 20 esemplari fra cui gli interpreti canini
del teleflm Rex e altri «attori» a quattro
g i o r g i o a r m a n i
zampe, «è portare il cane al parco stando
incollati al cellulare. Poi ci si lamenta se tira
al guinzaglio, scappa e non obbedisce: è la
logica reazione alla mancanza d’attenzioni».
«Non basta amare gli animali» aggiunge
Simone Dalla Valle, dog trainer e con-
duttore (su Sky) del programma Missione
Cuccioli, «bisogna essere realistici. Se
una signora sugli 80 anni tiene un pastore
australiano, addestrato a guidare bovini, il
minimo, com’è capitato, è che fnisca con
spalla semilussata e ferite alle braccia».
E gli errori di chi vuole un gatto? «Pre-
tendere che si comporti come un cane» iro-
nizza Marina Alberghini, autrice di libri sui
felini domestici per Mursia. «Anche il gatto
dà amore, ma impone un patto di parità: vivo
con te, giochiamo, ci facciamo le coccole,
ma non transigo sulla mia indipendenza».
Quando si dice l’anima del single.
42 anni, regista. Il suo ultimo flm è Viaggio sola. Ha un
cane, Gilda, 17 anni, più i due gatti di famiglia. Com’è
nata la passione. «Sono cresciuta in campagna, lì era
pieno di animali. Io portavo a casa tutti i randagi che
trovavo». Troppo umano. «Ho trasferito su Gilda tutte
le paure che di solito riguardano i fgli». Amici vip.
«Paola Turci mi prendeva in giro, ma, da quando ha un
barboncino nero, è diventata uguale a me. Anche Mar-
gherita Buy ha un barboncino nero».
fo
to
: f
ab
io l
ov
ino
, m
at
tia
zo
pp
el
la
ro
/ c
on
tr
as
to
in società—130
style n. 9 settembre 2013
in società—130
style n. 10 ottobre 2011
La baia dei pochi
d i i l a r i a s i m e o n e
i n s o c i e t à i i
e s t a t e c o n t i n u a
Ecco dove andare con o senza cane e gatto. Prezzi in di-scesa, qualità del servizio che sale, temperature piace-voli e spiagge che tornano solitarie. Il mare di settembre è il meglio. Da provare anche per un long weekend. Dal Gargano a Lampedusa, da Creta alla Croazia. Tra alber-ghi di charme, dammusi, dimore nobiliari
131
style n. 9 settembre 2013
131
style n. 10 ottobre 2011
in società—132
style n. 9 settembre 2013
sul gargano, suite
a strapiombo
sul mare, spiagge
deserte, faraglioni .
e in tavola,
orecchiette con
rucola e pecorino
Sopra, Gli Orti di Malva, albergo sul mare
di Peschici (Fg). A destra, La Coluccia,
hotel a Santa Teresa Gallura (Ot).
Nella pagina a fanco, la spiaggia dei Conigli,
a Lampedusa (Ag).
In apertura, faraglioni di candido calcare
punteggiano il mare di Baia delle Zagare,
nel Gargano, in Puglia.
La luce è più morbida, si allenta il morso della cani-
cola, la ressa d’agosto è già ricordo. Settembre è il
momento dell’altro mare: quello fatto di spiagge nuo-
vamente solitarie, di escursioni in barca tra calette
nascoste, di lente passeggiate, di trattorie dove i menu
turistici hanno lasciato il posto a più curiose ricette
che trasformano gli ingredienti autoctoni in insospet-
tati piatti gourmand, di alberghi dove la qualità del
servizio sale, i prezzi scendono, e gli animali dome-
stici sono ospiti graditi. E persino i resort di lusso nelle
mete più esclusive hanno tariffe più leggere.
Succede al Baia dei Faraglioni, cinque stelle inca-
stonato nella roccia della più bella insenatura del
Gargano, tra Mattinata e Vieste, in provincia di Fog-
gia. La piscina a sforo sembra adagiata sui faraglioni
di Mergoli, due candidi monoliti confccati nel mare
turchese dello «sperone» d’Italia, mentre una scali-
nata intagliata nel calcare porta alla spiaggia privata:
una mezzaluna di ciottoli proprio davanti ai due
grandi scogli. Le suite hanno una piscina privata ma
anche le camere più piccole garantiscono terrazza
e giardino. Qui, a settembre, due notti per due con
colazione, una cena, ingresso alla spiaggia e alla spa
costano solo 249 euro. Proprio sotto l’albergo si allun-
gano le spiagge della Baia delle Zagare: tre pugni di
sabbia accarezzati dal mare dove si specchiano alte
falesie di candido calcare. Scenografche nuotate a
San Menaio, un nastro dorato di sabbia nascosto tra
agrumi e pini d’Aleppo vicino a Rodi Garganico, e
alla spiaggia dei Colombi a Vieste, dominata dall’o-
monima grotta. Il Gargano è spettacolare anche
quando volta le spalle al mare e diventa denso di
boschi di faggio e di chiese che se ne stanno aggrap-
pate ai monti in vertiginoso equilibrio, come l’Abba-
zia di Pulsano, o scavano grotte sacre nelle viscere
133
style n. 9 settembre 2013
della terra come il Santuario di San Michele Arcangelo.
Lasciato San Michele, sempre a Monte Sant’Angelo,
fermatevi al ristorante Medioevo per un piatto di orec-
chiette con rucola, pecorino e agnello.
Sanno di mare i piatti della piccola trattoria Da Ber-
nardo a Lampedusa: alici sotto sale, polpo con pomo-
dorini e capperi, ravioli di cernia e couscous di pesce.
Del resto tutto in questo grande scoglio bruciato dal
sole, che a settembre morde con meno violenza addol-
cendo la luce e la temperatura, è dominato dal mare.
La cucina, dove trionfa il pesce, l’architettura delle
case (i bassi dammusi locali che hanno mura spesse,
dotate di camera d’aria e copertura a cupola per iso-
larsi termicamente), il ritmo delle giornate di vacanza
scandite da immersioni, snorkeling, dolphin watching,
gite in barca, bagni. Le spiagge, anche se l’isola misura
appena 11 chilometri in lunghezza e meno di quattro
in larghezza, sono tante e splendide: Cala Greca, la
Tabaccara, che gli isolani hanno ribattezzato la piscina
per quel suo mare dal turchino intenso, Cala Pulcino,
sempre deserta, e la spiaggia dei Conigli, la più celebre
di tutte. Nota perché ci vengono a nidifcare le tartaru-
ghe marine, questa lingua di sabbia di un bianco abba-
gliante si è aggiudicata il Travellers Choice 2013 di Tri-
padvisor per la più bella spiaggia del mondo. Persino
gli alberghi hanno la loro dependance marina. Come U
Piddu, 12 stanze, una terrazza vista mare, un ristorante
che offre specialità della cucina locale e l’insolita for-
mula «camera & barca»: nel prezzo sono comprese le
uscite giornaliere a bordo di un motoryacht d’epoca.
La chiamano l’altra Gallura perché è la faccia più
nascosta di quella parte di Sardegna nota soprattutto
per la Costa Smeralda. Il litorale che disegna lo spigolo
Nordorientale dell’isola si frantuma in spiagge solita-
rie e inviolate, accoglie cittadine ricche di storia, offre
panorami mozzafato su pareti di granito e pinnacoli
di roccia che emergono dal mare. Qui, a settembre, si
possono prenotare camere in lussuosi hotel di design,
come Cala Coluccia Resort vicino a Santa Teresa Gallura
(Ot), a prezzi più che dimezzati rispetto ad agosto. L’ar-
chitettura dell’albergo, mossa e asimmetrica, richiama
il paesaggio che lo circonda. Andate alla Valle della
Luna, una piana che si allarga fno al mare circondata
da massi, rocce erose dal vento e scogliere imponenti
un tempo meta prediletta degli hippy, e poi spingetevi
fno a Capo Testa, teso verso la Corsica, martoriato dal
vento e dal mare dove il granito sperpera la sua fanta-
sia pietrifcando incubi e sogni. Se viaggiate con gli
animali, invece, una sorpresa ve la regala proprio l’e-
sclusiva Costa Smeralda. Alle spalle delle belle spiagge
di Romazzino c’è la Residenza Capriccioli: cottage che
ricordano gli stazzi galluresi e una pet zone con giochi,
ciotole, docce per cani e una vasca per la pet therapy.
Spiagge di sabbia lavica, piscine d’acqua marina dai
colori caraibici, vulcani inattivi, piccoli deserti di dune
sabbiose e un clima mite tutto l’anno: Tenerife, la più
grande delle isole Canarie, è una meta perfetta per le
vacanze di fne estate, a settembre ma anche a ottobre
inoltrato. Momento giusto per avvistare i cetacei che
popolano le acque del canale che divide Tenerife dalla
in
ap
er
tu
ra
e i
n q
ue
st
a p
ag
in
a s
im
e
in società—134
style n. 9 settembre 2013
vicina isola de La Gomera, per passeggiare attorno al
Pico del Teide (che con i suoi 3.718 metri è la cima più
alta di Spagna), per immergersi nei fondali di origine
vulcanica. Per la notte l’Hotel San Roque, ricavato da
una dimora signorile del XVIII secolo, che custodisce
autentici mobili stile Bauhaus. Per un pasto particolare
cercate i guachinche. Mescite di vino di produzione
propria, templi dell’autentica gastronomia locale (qui si
assaggiano prelibatezze come il cochino negro canario)
aprono le porte con la vendemmia, e sono uno dei pia-
ceri di una vacanza a Tenerife fuori stagione.
Vicinissima alla costa francese (da cui la separano
appena 20 minuti di traghetto) l’isoletta di Porquerol-
les a settembre, quando non è più presa d’assalto dai
turisti, ritrova il suo tranquillo incanto. Fatto del pro-
fumo di pini ed eucalipti (l’isola è parco naturale), di
silenzio (qui le auto sono bandite, ci si sposta in bici-
cletta), di piccole spiagge come la Courtade, amata
dai surfsti, La Palud, circondata da scogli, la Plage
d’Argent, un nastro di sabbia di quarzo bianco acca-
rezzata dal mistral. A Le Porquerollais, un bistrot
con sei camere Gérard, uno degli ultimi tre pesca-
tori dell’isola, offre deliziosi piatti preparati con il
pescato del giorno: razze, triglie, aragoste. Imper-
dibile la sua bouillabaisse, da accompagnare con il
vino del Domaine La Courtade, superbo rosso pro-
dotto sull’isola. Da la Ferme de l’Oustaou de Diou (tel.
0033 498046078) si comprano marmellate biologiche,
liquore di mandarino e chutney di fchi.
Una settimana da re senza perdere la testa (e il por-
tafoglio)? A Dubrovnik, in Croazia. In bassa stagione
al Grand Hotel Villa Argentina, lussuoso complesso
amato dall’aristocrazia della Mitteleuropa dove si può
prenotare una camera ma anche un’intera villa storica
per più persone (come la Sheherezade, in stile neo-
orientale, ricca di cupole maiolicate, colonnati, patii
ombrosi e terrazze), sette giorni in b&b costano solo
560 euro a persona. All’esterno, l’antica Ragusa sfoggia
le sue preziose architetture: la Placa, la via pedonale
lastricata che divide a metà la città vecchia, la Grande
dubrovnik sfoggia antichi profili
135
style n. 9 settembre 2013
Fontana di Onofrio, con le sue maschere scolpite che
sputano acqua, la barocca Cattedrale dell’Assunzione
della Vergine, il Palazzo dei Rettori in stile gotico-
rinascimentale, i maestosi bastioni. Ai loro piedi la
spiaggia di Banje, un fazzoletto di sabbia dorata mista
a ghiaia bagnato da un mare cristallino.
Molto drammatica la vista che si gode dalla
piscina e dal ristorante sul tetto del Lato, boutique
hotel di Heraklion a Creta, la più grande e meridio-
nale delle isole greche che a settembre garantisce
un clima da piena estate e prezzi da fuori stagione.
Il Lato è un grande cubo bianco pieno di colori (le
camere sono un’esplosione di poltroncine blu, pareti
rosso acceso, coperte dorate) affacciato sul porto
antico, il centro storico e la fortezza veneziana. In
città da non perdere il museo archeologico, tra i più
importanti di tutta la Grecia. Appena fuori, il Palazzo
di Cnosso, uno dei siti archeologici più visitati del
mondo che vale da solo un viaggio a Creta. Le spiagge
più spettacolari, la laguna di Balos e l’arenile rosa di
Elafonissi, sono sul litorale Ovest.
Infne il Mar Rosso, dai paesaggi primordiali fatti
di dune, rocce a strapiombo sul mare, fondali ricchi di
vita e barriera corallina ancora intatta, che a settem-
bre si propone con temperature meno torride e costi
ancora più convenienti. Tra le località più tranquille
e deflate El Quseir (40 chilometri a nord di Marsa
Alam), dove si trova l’Onatti Beach Resort, in perfetto
stile nubiano e dagli arredi frmati da artisti e artigiani
locali. Straordinaria la sua posizione a ridosso di un
tratto di mare con bellissime piscine naturali, facil-
mente accessibili dalla spiaggia, dove passeggiare
o nuotare fra i coralli. Il prezzo? Una settimana costa
meno di 500 euro a testa in all inclusive e con il volo.
A destra, la spiaggia dell’Onatti
Beach Resort a El Quseir, sul Mar
Rosso. Sotto, Mas du Langoustier,
albergo-ristorante a Porquerolles,
in Francia. In basso, una suite
del Roca Rivaria, a Tenerife.
Nella pagina a fanco, cena
in spiaggia all’East West Beach
di Dubrovnik, in Croazia.
El QusEir,
sul mar
rosso,
rimanE
sEmprE più
dEfilata
ALAMY
in società—136
style n. 9 settembre 2013
ResoRt, stazzi , B&B di chaRme: il meglio
puglia
G A R G A N O ( F G )
C O M E A R R I V A R E
In auto: da Nord A14 Bologna-
Taranto, uscita Poggio Imperiale
(Fg) poi SS89 fno a Peschici (Fg).
In aereo: per Bari, con Ryanair
(www.ryanair.com), EasyJet
(www.easyjet.com), Air One
(www.fyairone.com) da 45 euro.
D O V E D O R M I R E
Baia dei Faraglioni
Beach Resort
lit. Mattinata-Vieste km 16
Mattinata (Fg), tel. 0884 559584
www.baiadeifaraglioni.it
Prezzi: 2 notti in doppia b&b,
ingresso alla spiaggia privata,
tessera club, cena con menu
degustazione, da 249 euro
a persona (offerta per i lettori
di Style). Lussuoso hotel sulla
baia delle Zagare. Camere
con terrazza o giardino.
•Accetta animali.
Gli Orti di Malva (foto)
via delle Ripe 122 e 128
Peschici (Fg), tel. 349 0516527
ww.gliortidimalva.it
Doppia b&b da 90 euro.
Albergo diffuso: quattro dimore
con camini in pietra e terrazzini
affacciati sulle spiagge.
D O V E M A N G I A R E
Medioevo
via Castello 21
Monte Sant’Angelo (Fg)
tel. 0884 565356
www.ristorantemedioevo.it
Menu medio: 30 euro.
Tra i dolci, ottime
le ostie chjene, le ostie ripiene
di mandorle caramellate.
L A M P E D U S A ( A G )
C O M E A R R I V A R E
In aereo: via Catania, con
Meridiana (www.meridiana.it)
da 419 euro a/r.
D O V E D O R M I R E
U Piddu (foto)
contrada Dogana
Lampedusa (Ag)
tel. 0922 970901-338 3957811
www.upiddu.it
Prezzi: una settimana
con pensione completa e uscite
in barca da 980 euro a persona.
Piccolo albergo circondato
da fcus e ibischi con yacht
privato per gli ospiti.
Moresco Resort
via Vittorio Emanuele I
tel. 0922 971799
www.morescolampedusa.com
Prezzi: una settimana
in monolocale da 620 euro per
due. Con piscina e solarium.
Immersioni guidate.
•Accetta animali.
D O V E M A N G I A R E
Da Bernardo
via Terranova 5
tel. 339 3592140
Menu medio: 30 euro.
Specialità, gli spaghetti
con pesto rosso e gamberi
o con seppie e vongole.
Borgo Cala Creta
contrada Cala Creta,
tel. 0922 970883
Menu medio: 30 euro.
Piccolo ristorante dove
il menu cambia in base
al pescato del giorno.
G A L L U R A ( O T )
C O M E A R R I V A R E
In aereo: per Olbia (Ot), con
Meridiana (www.meridiana.it)
da 59 euro.
D O V E D O R M I R E
Residenza Capriccioli (foto)
loc. Capriccioli, Porto Cervo (Ot)
tel. 0789 96016
www.capriccioli.it
Prezzi: una settimana
in appartamento da 520 euro
per due. Residence con piscine.
•Accetta animali e propone una
piscina e zone riservate ai cani.
La Coluccia
Hotel & Beach Club
località Conca Verde
Santa Teresa Gallura (Ot)
tel. 0789 758004
www.lacoluccia.it
Prezzi: una settimana in doppia
b&b da 1.078 euro a testa.
Camere di design in un’area
naturale protetta.
Con spiaggia privata.
D O V E M A N G I A R E
Trattoria Gallurese Pitroni
stazzo Pitroni, Arzachena (Ot)
tel. 347 2607311
Menu medio: 25 euro.
Uno stazzo ristrutturato. Da non
perdere, la pasta fatta in casa.
Tirabusciò
via Bixio 5, Calangianus (Ot)
tel. 0796 61849
Menu medio: 35 euro.
Piatti galluresi: tortino
di formaggio, fave condite, paste
fatte in casa, carni di allevamenti
locali. Vini di Gallura.
spagna
T E N E R I F E
C O M E A R R I V A R E
In aereo: da Bergamo-Orio
al Serio con Ryanair
(www.ryanair.com)
da 145 euro a/r.
D O V E D O R M I R E
San Roque (foto)
Esteban de Ponte 32, Garachico
tel. 0034 922133435
www.hotelsanroque.com
Doppia da 170 euro.
In uno storico palazzetto, camere
di design e arredi stile Bauhaus.
•Accetta animali.
Roca Nivaria
avenida Adeje 300, Adeje
tel. 0034 922740202
www.adrianhoteles.com
Doppia da 136 euro.
Sulla costa Sud,
a Playa Paraiso. Minimal chic,
piscina vista mare.
D O V E M A N G I A R E
Meson El Drago
calle Marquez de Celada 2
El Socorro Tegueste
tel. 0034 922543001
www.mesoneldrago.com
Menu medio: 30 euro.
I piatti dello chef Carlos Gamonal.
Al Andalus
calle Peso 1, San Cristóbal
de la Laguna, tel. 0034 822023545
Menu medio: 15 euro.
Pesce fresco fritto e alla piastra.
Casa del vino
c/San Simon 49, El Sauzal
tel. 0034 922563886
www.restaurantecasadelvino.es
Menu medio: 20 euro.
sicilia sardEgna
137
style n. 9 settembre 2013
del maRe a settemBRe. solo low-cost
Egitto-Mar rosso
E L Q U S E I R
C O M E A R R I V A R E
In aereo: voli charter per Marsa
Alam (a 40 km) una volta alla
settimana dai maggiori aeroporti
italiani.
D O V E D O R M I R E
Onatti Beach Resort (foto)
tel. 0020 144550888
www.onatti.com
Prezzi: sette notti con volo
a/r, trasferimenti, all inclusive,
da 465 euro a persona.
Con Margò (www.margo.travel)
e in agenzia.
Quattro piscine, 205 camere
con terrazza o balcone,
spiaggia di sabbia attrezzata
con facile accesso
al mare. Davanti al resort, belle
piscine naturali (60-120 cm
di profondità a seconda delle
maree) raggiungibili a piedi nudi
e un sentiero naturale praticabile
con le apposite scarpette che
consente di oltrepassare
la barriera per nuotare o fare
snorkeling in mare aperto.
Mövenpick Resort
El Quseir
tel. 0020 653332100
www.moevenpick-hotels.com
Prezzi: sette notti con volo
a/r, trasferimenti, pensione
completa, da 1.068 euro
a persona. Con Turisanda
(www.turisanda.it) e in agenzia.
Raffnato, in stile nubiano
con 250 camere e tre suite.
Accesso diretto al mare
e barriera corallina che
si estende fno a riva.
grEcia
C R E TA
C O M E A R R I V A R E
In aereo: via Atene con Aegean
(www.aegeanair.com)
da Roma, Milano,
Venezia da 160 euro a/r.
D O V E D O R M I R E
Lato Hotel (foto)
Epimenidou 15, Heraklion
tel. 0030 2810228103
www.lato.gr
Doppia da 82 euro.
Un cubo bianco con vista
sulla fortezza veneziana
e camere dai colori accesi.
Balos Beach Resort
Kaliviani Kissamou, Chania
tel. 0030 2822024106
www.balosbeach.gr
Doppia da 45 euro, appartamenti
da 65 euro.
Sulla laguna di Balos.
•Accetta animali.
D O V E M A N G I A R E
Veneto
Epimenidou 4, Rethymno
tel. 0030 2831056634
Menu medio: 35 euro.
In un monastero in stile
veneziano. Cucina raffnata
e ricca carta di vini locali.
Unico, l’agnello marinato nel
vino con formaggio di pecora.
Thalassino Ageri
Vivilaki street, Tabakaria
Chania, tel. 0030 6947939146
www.thalasino-ageri.gr
Menu medio: 20 euro.
Sul porto che offre piatti di mare.
Da assaggiare, il polpo marinato
e i calamari grigliati.
francia
P O R Q U E R O L L E S
CO M E A R R I V A R E
In traghetto: dal porto
di Giens-La Tour Fondue,
con Tlv (www.tlv-tvm.com)
da 18,50 euro a persona a tratta.
D O V E D O R M I R E
Mas du Langoustier (foto)
tel. 0034 494583009
www.langoustier.com
Doppia da 215 euro
con mezza pensione.
Elegante. Facciata ricoperta
da bouganville e un ristorante
con la cucina dello chef
stellato Joël Guillet.
•Accetta animali.
Le Porquerollais
place d’Armes 7
tel. 0033 494123270
www.auporquerollais.com
Doppia da 95 euro.
Nell’unica piazza del paese,
sei camere semplici
e un ristorante che offre
un’ottima cucina di mare.
D O V E M A N G I A R E
La Plage d’Argent
chemin du Langoustier
tel. 0033 49525575
www.plage-dargent.com
Menu medio: 30 euro.
Ristorante di pesce.
Giro dell’isola
Con Beach Tours
(www.beach-tours.fr) un giro
di Porquerolles in barca alla
scoperta delle baie segrete
con una delle guide
del Parc National de Port Cros.
Da 55 euro a persona.
croazia
D U B R O V N I K
C O M E A R R I V A R E
In traghetto: da Bari con
Jadrolinija (www.jadrolinija.hr)
da 108 euro a/r.
D O V E D O R M I R E
Grand Hotel Villa Argentina
Frana Supila 14
tel. 00385 20430830
www.gva.hr
Prezzi: una settimana
in doppia vista mare b&b
da 560 euro a persona.
Lussuoso complesso nel centro
di Dubrovnik. Si può prenotare
una camera o un’intera villa
per più persone.
Hotel Tirena & Argosy
Ulica Iva Dulcica 22
tel. 00385 20448297
www.valamar.com
Prezzi: una settimana
in doppia con mezza pensione
da 347 euro a persona.
Semplice struttura a 100 metri
dal mare alle porte della città.
•Accetta animali.
Entrambi gli alberghi si possono
prenotare in Italia con
Il Piccolo Tiglio, tel. 0381 72098
www.ilpiccolotiglio.it.
D O V E M A N G I A R E
Est West Beach (foto)
Frana Supila 4
tel. 00385 20412220
www.ew-dubrovnik.com
Menu medio: 40 euro.
Ristorante, stabilimento
balneare e cocktail
bar sulla spiaggia di Banje.
Alla sera, si può cenare
sulla sabbia.
passioni—138
style n. 9 settembre 2013
Fatto e cucito
d i m a r i a l u i s a b o n a c c h i
f o t o d i s a k i s l a l a s p e r s t y l e
p a s s i o n i138
s a r t i i n t e g r a l i : g i a c c a & c a l z i n i
Sono le nuove botteghe: non solo abito, ma anche cami-cia, scarpe, cravatte, bretelle e gemelli, persino boxer. Tutto su misura. A cura di artigiani stilisti. A prezzi in-credibili: da Milano a Napoli
139
style n. 9 settembre 2013
Aldo Invitti di Conca, patron della sartoria
Prata & Mastrale. «I clienti mi chiedono
consigli anche per la scelta dell’auto».
passioni—140
style n. 9 settembre 2013
ol
yc
oM
. s
gp
Dal sarto come dal confessore o dallo psicoanalista.
Ammettendo dubbi e debolezze, voglie mai sopite e
desideri segreti. Sicuri di essere capiti, confortati e
guidati. Uscendone appagati e come nuovi, con un
impeccabile total look.
Ovvero, eleganti dalla testa ai piedi, compresi gemelli
e sciarpa, cintura e scarpa. Succede, a Milano come a
Napoli, a Torino come a Genova, all’uomo d’oggi. Strain-
daffarato sul lavoro ma voglioso di eleganza, squalo in
azienda ma tentennante nella scelta dei calzini, collezio-
nista di master ma affitto dal dilemma: «Cosa mi metto?».
Non è solo questione di dress code che varia sottilmente
con la latitudine (più formale a Milano, più disinvolto a
Napoli) e che, se sbagliato, provoca imbarazzanti cadute
d’immagine, ma anche di gusto, stile e costi, data l’incer-
tezza dei tempi e la girandola delle mode.
Per questo, da Nord a Sud molti sarti si sono attrez-
zati: consigliano e sfornano con destrezza il tris perfetto
(abito, camicia e cravatta) e, accordandosi con artigiani
di fducia, cinture, calze e scarpe ad hoc, spesso su
misura, senza dimenticare nemmeno i boxer, non si sa
mai. Non è solo la risposta a un capriccio: «C’è voglia di
coerenza di stile: quando parti dall’abito giusto, vuoi che
tutto sia intonato. Per una maggiore soddisfazione perso-
nale e una totale sicurezza di sé». Imprenditore, erede di
una manciata di titoli nobiliari, master in Business Admi-
nistration all’università Bocconi, oggi per passione Aldo
napoli: corto e «strappato»
sartoria formosa
p r i n c i p e d i g a l l e s , g r i g i o e v e r a c e
Sciancrato, tre bottoni «strappati» a due, revers, spalla
impeccabile: corta con giro manica stretto. Da 1.900 euro.
Cravatta in seta
o cashmere, da 90 euro.
Boxer (due modelli
disponibili), da 30 euro.
Scarpe fatte a mano, Paolo
Scafora, da 700 euro
(da 2.000 su misura).
Portafoglio, Parlato per
Formosa, da 150 euro.
Camicia su misura,
da 190 euro.
Pochette in seta rifnita
a mano, da 10 euro.
alessandro preziosi
L’attore che passa dalle
fction al teatro.
141
style n. 9 settembre 2013
Fo
to
: F
ed
er
ico
Mil
et
to
pe
r s
ty
le
; s
ty
lin
g:
lu
ca
ro
sc
ini
Invitti di Conca è il patron della sartoria Prata & Mastrale
a Milano (via Fatebenefratelli 17, tel. 02 65560920, www.
pratamastrale.it), dove applica con successo l’arte di otti-
mizzare i costi. Tre linee di abiti per ogni esigenza, orche-
strate dal maestro tagliatore Cristiano Zerboni: Bespoke
(tre prove, da 1.500 euro), Ready-to-measure persona-
lizzato (due prove, da 900 euro) e Business (una prova,
da 750 euro). E poi tutti i possibili accessori: cravatte
(su misura da 90 euro), le scarpe Goodyear di Barbanera
Shoes (da 450 euro) oppure di Rivolta (da 690 euro, già
pronte, novità della stagione). Non mancano le palline-
gemello di pietra dura, le calze Gallo in flo di Scozia, i
pullover artigianali in cashmere a due fli di cui scegliere
modello e colore (il gilet da 280 euro, il cardigan da 310),
tutto impeccabilmente accordato. «I clienti mi chie-
dono anche quale auto comprare o come rivestire una
poltrona» confda Invitti. «Si diventa un punto di riferi-
mento del gusto e delle spese. Quasi un opinion leader».
O meglio, uno stilista.
Stanco dell’appiattimento da villaggio globale, l’uomo
esigente desidera distinguersi con capi e accessori unici,
completamente suoi: «La mission del sarto, oggi, è dare
una consulenza completa per vestire con l’eleganza
sottile fatta di dettagli e accostamenti di colori e tessuti»
spiega Federico Ceschi a Santa Croce, titolare di N.H
Sartoria a Milano (via Chiossetto 2, tel. 02 780 531, www.
nhsartoria.it), appena citato dal Wall Street Journal come
uno dei sarti milanesi «di cui ogni gentleman dovrebbe
g e s s a t o c o n s p i l l a a z z u r r a
Revers a lancia di 12 cm, spalla poco scesa, taglio che non
richiede imbottiture, da 1.900 euro; spilla, 40 euro.
milano: dopp iopetto sl im
n.h sartoria
Cintura artigianale d’iguana,
170 euro.
Allacciate scure, Subissati,
da 400 euro.
Pochette in seta
in omaggio ai clienti.
Calze di cashmere e seta,
Sozzi, 65 euro.
Sciarpa in garza di lino
stampata, da 170 euro.
Cravatta in maglia di seta,
170 euro.
elio
Gag e uno stile unico
sul palco.
passioni—142
style n. 9 settembre 2013
Tocco maniacale: i gemelli su misuraavere l’indirizzo». Discendente dello scrittore Antonio Fogazzaro, Ceschi ha assorbito passione e stile dallo zio Giuseppe «Boso» Roi, a suo tempo uno degli uomini più chic d’Italia: «La vera eleganza si nasconde, soste-neva. Troppi sarti diventano modaioli: revers esagerati, asole colorate, proporzioni stravolte. Eleganza è misura, anche nel prezzo». Con il suo maestro sartore Dome-nico Bombino, Ceschi aiuta i clienti a costruire il nuovo stile milanese, formale ma con un twist più vivace: «Con giacca in tweed, pantaloni avorio o miele; all’occhiello del gessato, una pietruzza colorata». Tutto è soft e tran-
quillo, ma con una nuova e netta convergenza verso l’altro polo dell’eleganza italiana, la grande sartoria napoletana. Strepitosa protagonista, con Toni Servillo, del flm La grande bellezza di Paolo Sorrentino.
«Colori più vivaci, il bluette invece del blu navy, il beige e il marrone anche in uffcio, tocchi di pastello su cravatte e pochette, ma senza mai esagerare» spiega Gennaro Formosa (via Cavallerizza a Chiaia 37, Napoli, tel. 081 414592, www.sartoriaformosa.it), napoletano doc, che dal padre Mario ha ereditato sartoria e gusto impeccabile. Lo stile partenopeo? È soprattutto nel taglio
Alessandro Leonardi ha l’istinto del cercatore: di accessori vintage da accompagnare agli abiti (da 1.300 euro), di materiali doc e artigiani eccellenti per cinture personalizzabili (1) da 135 euro, sciar-pe, cravatte e borse su ordinazione. Speciale la Heritage Duffle Bag (2): pesante canvas america-no anni Cinquanta e dettagli in cuoio per soli 590 esemplari (590 euro).
piazza Sant’Erasmo 5, Milano, tel. 02 89455594,
www.santerasmocinque.it
Un sobrio interno nascosto nel Quadrilatero della moda, il maestro tagliatore al lavoro, i tessuti ga-rantiti dal biellese Trabaldo Togna per tre stili di abiti (da 2.800 euro): Conservative, Progressive, Alternative. A camicie (1) da 180 euro, cravatte e pochette, si aggiungono i blouson (2) del tempo libero, ripiegabili in una busta realizzata nell’i-dentica, finissima nappa (1.480 euro).
via Bagutta 8, Milano, tel. 02 76014142,
www.saintandrews.it
SANTERASMOC INQUESANTANDREA
1
1
2
2
fo
to
: s
ak
is
a l
al
as
pe
r s
ty
le
143
style n. 9 settembre 2013
di proporzioni corrette: la giacca mai troppo avvitata o
troppo corta, la manica a camicia – la famosa «mappina»
– appena morbida e non arricciata, il giro manica
calzante affnché il capo abbia movimento ma non
«scappi», i revers importanti ma senza esagerare. E poi la
fodera: sì nelle giacche formali perché scivolino meglio,
no in quelle spezzate. Canoni d’eleganza apprezzati a
Napoli come nell’atelier che Formosa ha aperto da alcuni
anni a Milano (solo su appuntamento): «I clienti mene-
ghini amano la nostra napoletanità, il sarto che “sale” per
le prove e i mille accessori che proponiamo» racconta
la responsabile Nadia Locatelli: dalle sciarpe fnissime
ai cache-col, dalle camicie fatte all’antica ai portafogli,
dalle borse di Parlato alle calzature di Paolo Scafora.
In ogni sarto, insomma, si nasconde un uomo pieno di
curiosità e interessi che condivide volentieri con i suoi
clienti. E se a Torino Michele Mescia si preoccupa di
disegnare spille fermacravatta e gemelli personalizzati, a
Genova Andrea Bruni, patron di Berti, propone i gioielli
di Tateossian e cravatte a esclusivi disegni animalier. A
Roma, nella nuova sede, Gaetano Aloisio offre maglieria
su misura e perfno calze artigianali in cashmere e seta.
Se a Napoli Ugo Cilento crea scarpe in pelle e usa i tessuti
doc di Valgrisa, a Milano Alessandro Leonardi di Sante-
rasmoCinque fa di più: da lui, accanto a cuoi vintage e
vecchi faconi di cristallo, il giovin signore trova le bellis-
sime Abici (da 690 euro), le due ruote artigianali che
mixano hi-tech e rétro, per pedalare davvero con stile.
Nel nuovo, prestigioso atelier fra i giardini di villa
Malta, abiti adeguati (da 3.500 euro) e un’offerta
di accessori sempre più ricca: camicie finissime
fatte all’antica (1) da 350 euro, cravatte sette pie-
ghe su misura (2) da 180 euro, gemelli personaliz-
zati, le scarpe di Bocache & Salvucci con cinture
coordinate. In arrivo anche maglie di cashmere su
ordinazione e calze artigianali.
via di Porta Pinciana 1, Roma, tel. 06 8081621,
www.gaetanoaloisio.com
Ugo, ottava generazione dei Cilento, si diverte
a vestire l’uomo dalla testa ai piedi con abiti (da
1.500 euro), camicie e cravatte sartoriali e tutti i
possibili accessori: comprese bretelle ricche di
personalità (1) da 90 euro, e gemelli in argento
e smalto ispirati ai tarocchi napoletani (2) a 210
euro. Ma ha pensato anche agli sfizi: dalla sacca
da golf al portabottiglie in cuoio.
via Medina 61 a/b, Napoli, tel. 081 5513363,
www.cilento1780.com
SARTORIA GAETANO ALOISIOM. CILENTO & F.LLO DAL 1780
1
1
2
2
fo
to
: g
uid
o f
uà
pe
r s
ty
le
passioni—144
style n. 9 settembre 2013
march i personal izzat i
bout ique e sartorie del total look
Per un look molto milanese. Si trova tutto tranne le scarpe.
i prezzi
Abito da 800 euro, ready to wear personalizzato da 1.200; camicia
da 90; cravatta da 40; cintura da 80. Total look: da 1.010 euro
(scarpe escluse).
gli sfizi
Pochette a 20 euro.
voto di style
Qualità 8 - Prezzo 10
indirizzo
corso XXII Marzo 4, Milano tel. 02 59901282
Il sarto conteso dalla crème tori-nese, Forbici d’Oro 2004.
i prezzi
Abito su misura da 2.000 euro; camicia da 250; cravatta da 60;
cintura da 30; scarpe da 150. Total look: da 2.500 euro.
gli sfizi
Gemelli e spille fermacravatta su disegno proprio.
voto di style
Qualità 10 - Prezzo 8
indirizzo
via Bertola 5, Torino tel. 011 544548
Abiti, camicie, cinture, sciarpe ed eccellente maglieria.
i prezzi
Abito da 890 euro, su misura da 1.800; camicia da 90; cravatta da 54; cintura da 75. Total look: da 1.809 euro (scarpe escluse).
gli sfizi
Cravatte in cashmere, maglia, seta stampata o jacquard.
voto di style
Qualità 9 - Prezzo 9
indirizzo
via Fatebenefratelli 15, Milano tel. 02 29001089
Gusto internazional-sabaudo.
i prezzi
Abito da 700 euro, ready to wear a mano da 1.200; camicia
da 60; cravatta da 60; cintura da 70; scarpe da 160.
Total look: da 1.050 euro.
gli sfizi
Ampia scelta di calzature.
voto di style
Qualità 8 - Prezzo 10
indirizzo
via dei Mille 12, Torino tel. 011 8124575 www.harridge.it
La Mecca dello stile genovese.
i prezzi
Abito ready to wear da 1.000 euro, su misura da 1.500; camicia
da 110; cravatta da 80; cintura da 70; scarpe da 300.
Total look: da 1.560 euro.
gli sfizi
Le cravatte personalizzate con disegni esclusivi.
voto di style
Qualità 9 - Prezzo 9
indirizzo
via XII Ottobre 94/r, Genova tel. 010 540026
www.bertigenova.it
Indirizzo storico aperto dal 1963.
i prezzi
Abito su misura da 1.000 euro, ready to wear da 700; camicia da 140; cravatta da 75; cintura
da 90; scarpe da 300 euro. Total look: da 1.300 euro.
gli sfizi
Ombrelli inglesi da 120 euro.
voto di style
Qualità 9 - Prezzo 9
indirizzo
via Monte Zebio 11, Roma tel. 06 37350339 www.grisal.com
Una sartoria evolutasi anche in boutique dai mille accessori.
i prezzi
Abito su misura da 2.700 euro; camicia da 230; cravatta da 80; cintura da 90; scarpe da 1.100.
Total look: da 4.200 euro.
gli sfizi
I boxer su misura da 75 euro.
voto di style
Qualità 9 - Prezzo 7
indirizzo
via di Ripetta 38, Roma tel. 06 3233727
www.sartoriaripense.com
Boutique a conduzione familiare fondata nel 1898 e gestita da quattro fratelli.
i prezzi
Abito da 700 euro; camicia da 120; cravatta da 80; cintura
da 90; scarpe da 300. Total look: da 1.300 euro.
gli sfizi
Profumi e dopobarba inglesi.
voto di style
Qualità 9 - Prezzo 9
indirizzo
via Toledo 229/230, Napoli tel. 081 417055
lord canepar i michele mesciadaqua harr idge
bert i gr isalsartoria r ipense old england
style n. 9 settembre 2013
146 l e i m p o s s i b i l i
helena
bordon
Ventisei anni, bellezza mozzafato, milionaria, fa par-te della nuova élite dei brasiliani global. Dal nonno ha ereditato una delle magioni più belle del Paese; dalla madre la passione per la moda, che lei declina in chia-ve digitale dando consigli di stile via Twitter e sul suo blog: «Un milione e mezzo di pagine viste al mese». Sempre in giro per il mondo («gli aerei sono la mia casa»), ha amici come Kate Moss, Tina Brown e Valen-tino. E (ex) fdanzati piloti di Formula Uno. Come...
d i s t e f a n o m o n t e f i o r i
f o t o d i j a c o p o m o s c h i n p e r s t y l e
m o d a d i d a n i e l a s t o p p o n i
le impossib il i —148
style n. 9 settembre 2013
149
style n. 9 settembre 2013
«Uso gli aerei per dormire». I peraltro ben-
venuti voli low-cost hanno ucciso il glamour
del viaggio, ma la formula anni Cinquanta di
jet set vale ancora per alcune persone: una
di queste è Helena Bordon, 26 anni, fashion
blogger brasiliana. A Parigi ci offre un caffè
nella sua casa sulla Senna, rive gauche, in
attesa di partire per Capri. Ricchissima. Bel-
lissima. La pelle non sciupata dall’età né dalle
durezze della vita. Per nostra fortuna, i natali
molto fortunati le hanno dato zero spocchia e
molto buonumore.
Helena rappresenta la terza generazione
di una delle famiglie più importanti del Bra-
sile. Suo nonno, l’uomo d’affari P. G. Meirel-
les, comprò da Assis Chateaubriand (sorta
di Citizen Kane brasiliano) la grande Casa
Amarela, una dimora in stile coloniale por-
toghese che è da sempre uno dei luoghi
del potere in Brasile. La madre di Helena,
Donata Meirelles, l’ha avuta come regalo di
nozze, e con il marito Nizan Guanaes (capo
del colosso della comunicazione Abc) la usa
per dare party dove si incontrano Kate Moss
e Diane von Fürstenberg o Arianna Huffng-
ton e Tina Brown. Per oltre 20 anni, prima di
diventare art director di Vogue Brasil, Donata
Meirelles ha diretto a San Paolo il più impor-
tante grande magazzino del lusso dell’Ame-
rica Latina, Daslu, dove i brasiliani facoltosi
spendono i loro soldi comprando vestiti,
borse oppure orologi che lei sceglieva. Oggi
è la fglia Helena Bordon a dare su internet,
Twitter e Instagram consigli di lifestyle per
il gigantesco mercato del lusso brasiliano,
nelle Americhe secondo solo agli Stati Uniti.
Helena è una socialite di antica tradizione
ma con un pubblico vasto: quello della nuova
classe medio-alta dell’unico Paese emergente
che non solo consuma, ma anche crea moda.
Perché sta sempre per aria? Dopo due
mesi nello stesso posto non ne posso più.
Devo partire.
A sinistra
Abito con inserti
di pizzo, Emilio Pucci.
A destra
Abito di voile a balze,
Ermanno Scervino.
In apertura
Collana, Camila Klein.
« n o n p o s s o s t a r e d u e m e s i n e l l o
s t e s s o p o s t o . m i a n n o i o . v a d o d a
s a n pa o l o a n e w y o r k n e i w e e k e n d »
Qual è il viaggio più sconsiderato che ha
fatto? Londra-Bali nel weekend. Mi ha invi-
tato una persona e non avevo altro tempo.
Sono stata lì solo un giorno.
Altri weekend tra le nuvole? Nel fne set-
timana vado spesso a New York. Da San Paolo
sono nove ore di volo, ma da giovedì a dome-
nica si può fare. Oppure, se ho meno tempo
e il meteo è buono, Rio de Janeiro. Quaranta
minuti di aereo e sono sulla spiaggia.
Quando ha cominciato a volare a Parigi?
Da bambina, a sette anni. Con mia madre
ci venivamo sempre per la settimana della
moda. La sua partner in affari Eliana Tran-
chesi aveva due fglie, Luciana e Marcella, e
tutte e tre andavamo in giro per gli showroom
a giocare alle signore che comprano i vestiti.
Gonne e scarpe dall’infanzia. Ma non si è
stancata? Ho cercato di «scappare» una volta...
Dopo il college a Londra ho provato a fare altro,
style n. 9 settembre 2013style n. 9 settembre 2013
un po’ di pubbliche relazioni da Selfridges. Ma la moda per la mia famiglia è come una cala-mita. Dopo due anni e mezzo nella capitale inglese sono tornata a San Paolo e con Luciana, Marcella e il loro fratello, Bernardino, ho fon-dato 284, un marchio di fast fashion. Quattro anni fa in Brasile le catene come Topshop o Zara non c’erano ancora, abbiamo pensato di occupare quello spazio e offrire vestiti carini a prezzo medio. Naturalmente l’esperienza e le conoscenze dei nostri genitori ci hanno aiutato.
E il blog? Tutti i miei amici mi chiedevano suggerimenti su cosa fare, dove andare, un nuovo ristorante o una borsa da comprare. Ho pensato che invece di perdere un pomerig-gio a rispondere a uno a uno via e-mail fosse più semplice fare un sito rivolto a tutti (www.helenabordon.com, ndr).
Quanti contatti? Un milione e mezzo di pagine viste al mese, non male, considerato che fnora è stato solo in portoghese. Ma sta per partire anche la versione in inglese, e sarà sempre meno un blog di moda e sempre più un sito dedicato al lifestyle.
A questo giro di sflate parigine che cosa le è piaciuto di più? Valentino, direi. Ho una
Che farà tra dieci anni? Sarò sposata e avrò dei bambini.
Come mai questa sicurezza? È sempre fdanzata con il campione di automobilismo Nelson Piquet junior? No, ci siamo lasciati da tempo. Ho un nuovo boyfriend da otto mesi. Vedremo che succede.
E lascerà la moda? Impossibile. Mia madre ha diretto per 20 anni i magazzini Daslu e poi ha cambiato per fnire dove? A Vogue. È un mondo anche antipatico talvolta, ma è il mio mondo.
Perché antipatico? Pieno di falsità. Forse c’è ovunque, ma nella moda è molto evi-dente. Persone che ti ignorano per anni e poi all’improvviso vengono da te tutte sor-ridenti perché hanno bisogno di un favore. Ma non c’è problema, sorrido anch’io e me ne infschio.
Ha visto le manifestazioni di protesta in Brasile? Che ha pensato? Certo che le ho viste. La gente è furibonda perché si spen-dono miliardi per gli stadi del campionato del mondo e gli ospedali cadono a pezzi. Hanno ragione a manifestare.
Poveri contro ricchi? No, non mi sembra, la società brasiliana è divisa ma stavolta pro-testano un po’ tutti.
Lei da sempre è abituata al lusso e nella sua città vive accanto alle favelas. Mi rendo conto che è come chiedere a un italiano che cosa pensa della mafa, però, che effetto le fa? L’effetto che fa a tutti, terribile. A Rio, ad esempio, il miglior quartiere è proprio tra due favelas. Ma è così da sempre. Le cose ora vanno un po’ meglio, ma resta il fatto che noi brasiliani siamo abituati alla violenza e a prendere precauzioni.
Cioè? Non indossare mai orologi o gioielli per strada. Ci sono bande di ragazzini che indovinano il tuo orologio da come ti vesti. Quello è un tipo da Rolex, quello ha di sicuro un Cartier... Meglio evitare.
I suoi migliori amici? Le modelle Izabel Goulart e Alessandra Ambrosio, e Valentino.
Il ristorante preferito? Quelli dove si mangia il miglior sushi al mondo, Kinoshita a San Paolo e Zuma a Miami.
La sua casa? Gli aerei, e San Paolo.
A destra
Helena insieme con Valentino al New York City Ballet.
Sotto
Con la madre Donata Meirelles, ex direttrice di Daslu, il più importante grande magazzino di lusso in America Latina.
Pagina a fanco
Abito bustier, Dior.
vera ossessione, ho lavorato quattro anni a New York per lui. È stato molto divertente.
Il lusso è forse l’unico settore dell’econo-mia che continua ad andare bene, grazie ai mercati emergenti. Cina, Russia, Brasile. È così, con la differenza che in Brasile aprono in continuazione negozi di griffe italiane, come Dolce & Gabbana o Tod’s, ma anche marchi brasiliani. Il Made in Brazil sta funzionando: è una moda che fa vedere il corpo, mostra le curve, tende a essere attillata.
E i brasiliani come si vestono? C’è una gran voglia di essere moderni, ma senza rischiare troppo. Per adesso non amano l’ec-centricità, non osano. Chi può si veste bene, alla moda, ma andando sul sicuro.
Qual è «la caduta di stile» più grande che le capita di vedere per strada? A Parigi è diffcile, le persone qui hanno una specie di istinto per lo chic, le ragazze sono sempre eleganti qualsiasi cosa si mettano. In giro per il mondo invece vedo troppa gente striz-zata nei vestiti. L’ossessione della taglia è una sciagura, perché se non si è comodi non si può essere eleganti. E poi anche il total look di una griffe: denota insicurezza. h
a c
ol
la
bo
ra
to
: c
la
ud
ia c
er
as
uo
lo
; G
ro
oM
iNG
: e
lis
e d
uc
ro
t P
er
b a
Ge
Nc
y (
ww
w.b
-aG
eN
cy
.co
M)
le impossib il i —150
151
style n. 9 settembre 2013
debolezze 153
style n. 9 settembre 2013
d i m a r i a l u i s a b o n a c c h i
f o t o d i f e d e r i c o m i l e t t o p e r s t y l e
GUARDAROBA
Semaforo rosso: esaminate con attenzione il
motociclista fermo accanto a voi. E diverti-
tevi a scoprire la «buccia di banana» su cui
è scivolato il suo look.
Spesso è proprio il binomio giacca-scarpa che la moto in sosta evidenzia senza pietà. Capita infatti che l’uomo si vesta di buon’ora studiando attentamente da capo a piedi il completo del giorno, ma al momento di uscire agguanti il primo giaccone che gli viene a tiro mandando a catafascio il lavoro
allo specchio. È certamente un peccato veniale, un peccato seccante a cui ovviare con un minimo di cura, come certamente fanno i centauri più sensibili all’armonia del proprio aspetto. Ne sono un esempio a Milano il pubblicitario Max Brun o il consu-lente di WP Lavori in corso Andrea Host-Ives-sich, nonché fglio «d’arte» (la mamma è Pupi Solari, maestra di eleganza); a Roma, il regi-sta Luca Manfredi e l’attore Massimo Ghini.
Non importa da dove cominciate l’impe-gnativa costruzione, se dalla giacca o dalla
scarpa, ma nella misteriosa alchimia dell’e-leganza è vietato pensare all’una dimenti-cando l’altra. Non c’è un codice preciso: è tutta questione di assonanze (colori, stili, materiali), associazioni, sintonie, chiama-tele come volete. Un po’ meno facili, ma non impossibili, se alla scarpa di cuoio si vuole accoppiare un giaccone in materiale sinte-tico, antipioggia, antimacchia e antiusura, attualissimo fglio della scienza e della tec-nica. Così comodo, funzionale e anche, se ben abbinato, così elegante.
La fretta è cattiva consigliera: non scegliete a caso giaccone o spolverino. Per essere impeccabili, tutti gli abbinamenti capo-spalla e scarpe devono essere pensati. Usando gusto e feeling
Spalla al piede
Giaccone di nylon imbottito, Diadora Heritage, 295 euro; stringate con suole a dente
di squalo, Alberto Guardiani, 338 euro.
debolezze—154
style n. 9 settembre 2013
3
3
ANN I SESSANTA
Liscia con cappuccio (1) e tasche oblique
(2), la giacca ricorda quella indossata da
David Niven, a Cortina per rubare il dia-
mante più prezioso del mondo nel flm
La pantera rosa (1963). Azzeccato con-
tro il freddo lo scarponcino alla caviglia
(3) con suola di para (4). La giacca fa
l’uomo ladro. E gentiluomo.
Giacca di tessuto tecnico e lana imper-
meabile, Moncler Grenoble, 725 euro; de-
sert boot di pelle, Clarks, 135 euro.
I ER I , OGG I , DOMANI
Giaccone o spolverino? Un po’ tutti e
due, grazie al cappuccio a scomparsa (1)
e al taglio smilzo (2). La scarpa con i bu-
chi di prammatica (3) sfoggia un’insolita
suola a carrarmato (4). Eleganza senza
tempo come quella di Sean Connery, ico-
na intramontabile. Inedito contempora-
neo. Anzi futuro.
Giaccone di nylon impermeabile, Herno
Laminar, 600 euro; brogue con stringhe
colorate, Andrea Ventura, 299 euro.
1
st
yl
in
g:
lu
ca
ro
sc
in
i
2
1
2
3
ANN I NOVANTA
Impunture (1) e allacciatura nascosta
(2) per la giacca che Leonardo Monda-
dori, uomo-simbolo dell’editoria mila-
nese, metteva anche per andare al Teatro
alla Scala; stringatura chiusa (3) e pun-
ta ad ala (4) per la Oxford wing toe. En-
trambe bordeaux. Quando non si voglio-
no mischiare i colori.
Giacca di nylon matelassé, Fay, 498
euro; brogue di vitello spazzolato, More-
schi, 390 euro.
1
2
4
ANN I SETTANTA
Occhialoni incorporati (1) che proteg-
gono dal vento, taglio severo e chiusura
con zip (2) per il simil-eskimo a struttura
tecnologica. Allacciatura alta con ganci
(3) e suola ergonomica (4) per l’anfbio.
Chic e sportivo, perfetto per seguire le
orme dell’esploratore Bruce Chatwin.
Con un look spericolato e ribelle.
Giubbotto foderato con cappuccio, C.P.
Company, 563 euro; anfbi di cuoio, San-
toni, 300 euro.
2
1
3
4
4
4
– Le note richiamate negli schemi di bilancio costituiscono parte integrante del bilancio depositato presso il Registro delle Imprese di Milano e reso pubblico ai sensi di legge– Il bilancio è stato redatto secondo i principi contabili internazionali
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
Valori in euro NoteEsercizio
2012Esercizio 2011
pro-forma (*)Esercizio
2011
Utile/(perdita) dell’esercizio 37 (494.735.467) (423.032.902) (112.771.537)
Altre componenti di conto economico complessivo:
Utili (perdite) su copertura flussi di cassa (15.988.237) (20.748.467) (20.748.467)Valutazione a Fair Value attività finanziarie (87.870) (46.699) (46.699)Riclassificazione a conto economico di utili (perdite)su copertura flussi di cassa
9.149.458 4.500.548 4.500.548
Effetto fiscale 1.036.192 5.052.118 5.052.118
Valori in euro NoteEsercizio
2012Esercizio 2011
pro-forma (*)Esercizio
2011
Totale altre componenti di conto economico complessivo (5.890.457) (11.242.500) (11.242.500)
Totale conto economico complessivo (500.625.924) (434.275.402) (124.014.037)
RCS MEDIAGROUP S.p.A. - CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ - 2012Elenco delle testate servite in esclusiva (In applicazione alla legge del 5 agosto 1981 n. 416 e dell’art. 1, comma 34, del D.L. 545/96 convertito con Legge 23 dicembre 1996 n. 650)
SETTESETTE GREENTV SETTELA CUCINA DI CORRIEREVIVIMILANOCORRIERE DELLA SERACORRIERE ECONOMIACORRIERE MOTORI
Corriere della SeraIO DONNA FASHION BOOKMAXIL MONDOBRAVA CASABRAVACASA COLLEZIONIANOVELLA 2000
LA LETTURALA GAZZETTA DELLO SPORTSPORT WEEKAMICA AMICA SPECIALEBELLEZZA MON AMOURCASA AMICAIO DONNA-Il femminile del
SPECIALE NOVELLA 2000OGGII NOMI DI OGGIIO CUCINOOK LA SALUTE PRIMA DI TUTTOVISTOL’EUROPEO
DOVESTYLE MAGAZINESTYLE COUNTRYCORRIERE DEL MEZZOGIORNO/CampaniaCORRIERE DEL MEZZOGIORNO/PugliaECONOMIA E MANAGEMENTCORRIERE DEL VENETOL’UNIONE SARDA
CORRIERE DI BOLOGNACORRIERE FIORENTINO CORRIERE.IT GAZZETTA.IT VIVIMILANO.ITCORRIERE DEL MEZZOGIORNO.ITCORRIERE BOLOGNA.ITCORRIERE VENETO.IT
CORRIERE FIORENTINO.ITABITARECASE DA ABITAREPERSONAL SHOPPER DI CASE DA ABITARETROVOCASATROVOCASA PREGIOYACHT & SAILYACHT&SAIL TV ITALIA
NoteEsercizio
2012Esercizio 2011
pro-forma (*)Esercizio
2011
IV Accantonamenti ............................................ 20 (9.919.416) (6.688.202) (251.641) – di cui non ricorrenti ..................................... 26 (2.000.000) (350.000) (123.607)
V Svalutazione crediti ....................................... 21 (6.433.987) (5.275.973) –VI Ammortamenti attività immateriali .................... 22 (15.237.611) (14.942.566) –VII Ammortamenti investimenti immobiliari ............. 22 (263.806) (1.332.467) (1.332.467)VIII Ammortamenti immobili, impianti e macchinari . 22 (23.514.899) (23.136.096) (1.230.415)IX Svalutazione immobilizzazioni ........................ 22 (13.318.236) – –
– di cui non ricorrenti ..................................... 26 (9.175.281) – –
Risultato operativo (47.716.570) 42.443.046 (18.803.151)
X Proventi finanziari ......................................... 23 10.177.708 15.995.545 19.447.294 – di cui verso parti correlate ............................. 14 8.313.559 11.668.178 16.991.594
– di cui non ricorrenti ..................................... 26 760.183 – –
X (Oneri) finanziari .......................................... 23 (31.690.035) (28.299.288) (25.048.396) – di cui verso parti correlate ............................. 14 (16.020.614) (3.113.441) (13.404.578)
XI Altri proventi ed oneri da attività e passivitàfinanziarie ....................................................
24 (441.669.234) (431.770.195) (94.414.571)
– di cui verso parti correlate ............................. 14 (440.897.764) (346.552.305) (94.296.694)
Risultato ante imposte (510.898.131) (401.630.892) (118.818.824)
XII Imposte sul reddito ......................................... 25 16.162.664 (21.402.010) 6.047.287 – di cui non ricorrenti .............................. 26 12.231.631 – –Risultato attività destinate a continuare (494.735.467) (423.032.902) (112.771.537)
XIII Risultato attività destinate alla dismissionee dismesse ....................................................
– – –
Utile/(perdita) dell’esercizio (494.735.467) (423.032.902) (112.771.537)
NoteEsercizio
2012Esercizio 2011
pro-forma (*)Esercizio
2011
I Ricavi delle vendite ........................................ 13 743.172.412 865.273.525 5.071.900 Ricavi diffusionali ....................................... 13 346.350.037 389.558.191 – – di cui verso parti correlate ............................. 14 297.754.828 335.301.245 –
Ricavi pubblicitari ...................................... 13 360.367.439 430.441.662 – – di cui verso parti correlate ............................. 14 13.810.136 20.547.348 –
Ricavi editoriali diversi ................................ 13 36.454.936 45.273.672 5.071.900 – di cui verso parti correlate ............................. 14 16.613.983 16.471.240 5.007.900
II Variazione delle rimanenze prodotti finiti,semilavorati e prodotti in corso ........................
15 (614.286) 764.761 –
II Acquisti e consumi materie prime e servizi ........ 16 (507.048.743) (576.884.126) (28.587.431) Acquisti e consumi materie prime e merci ...... 16 (140.633.885) (166.000.178) (520.887) – di cui verso parti correlate ............................. 14 (31.157.018) (42.382.608) (357.107)
Costi per servizi ......................................... 16 (319.823.651) (358.366.958) (15.427.086) – di cui verso parti correlate ............................. 14 (48.322.393) (46.110.896) (5.082.047)
– di cui non ricorrenti ..................................... 26 (270.610) (1.909.203) (453.047) Costi per godimento beni di terzi ................. 16 (46.591.207) (52.516.990) (12.639.458) – di cui verso parti correlate ............................. 14 (2.847.582) (11.037.586) (7.868.603)
– di cui non ricorrenti ..................................... 26 (566.185) – –
III Costi per il personale ..................................... 17 (229.446.652) (211.349.694) (14.025.539) – di cui verso parti correlate ............................. 14 (10.611.337) (6.557.249) (3.885.854)
– di cui non ricorrenti ..................................... 26 (18.442.989) 2.236.790 54.894
II Altri ricavi e proventi operativi ........................ 18 34.971.690 37.030.826 23.029.983 – di cui verso parti correlate ............................. 14 15.636.428 18.202.126 (22.506.889)
II Oneri diversi di gestione ................................ 19 (20.063.036) (21.016.942) (1.477.541) – di cui verso parti correlate ............................. 14 (825.204) (565.743) (6.898)
– di cui non ricorrenti ..................................... 26 (35.492) (46.326) –
BILANCIO D’ESERCIZIO DI RCS MEDIAGROUP S.p.A. AL 31-12-2012In applicazione alla legge del 5 agosto 1981 n. 416 e dell’art.1, comma 34, del D.L. 545/96 convertito con legge 23 dicembre 1996 n. 650
(Valori in euro)
CONTO ECONOMICO
SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA(Valori in euro)
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO Note 31-12-2012 31-12-2011pro-forma (*)
31-12-2011
XXV Capitale sociale ............................................ 37 762.019.050 762.019.050 762.019.050XXV Altri strum.finanz.rappres.patrimonio ............... 37 5.214.731 7.483.213 7.483.213
– di cui verso parti correlate ................................ 14 1.395.096 2.504.646 6.469.481
XXV Riserve 37 203.040.754 202.132.131 213.762.179XXV Azioni proprie .............................................. 37 (27.150.528) (27.150.528) (27.150.528)XXV Avanzi (disavanzi) da fusione ......................... 37 (334.577.574) – –XXV Utili (perdite) portati a nuovo ........................... 37 101.700.679 195.397.300 208.083.460XXV Utile (perdita) dell’esercizio ............................ 37 (494.735.467) (423.032.902) (112.771.537)
Totale patrimonio netto 215.511.645 716.848.264 1.051.425.837
XXVI Debiti finanziari non correnti ........................... 36 108.092.585 876.204.785 800.000.000 – di cui verso parti correlate ................................ 14 21.303.878 382.445.949 350.000.000
XXVI Passività finanziarie per strumenti derivati ......... 36 26.363.629 20.993.531 20.993.531 – di cui verso parti correlate ................................ 14 24.730.328 17.481.000 17.597.667
XXII Benefici relativi al personale ........................... 38 50.912.206 48.086.507 1.541.623XXIII Fondi per rischi e oneri .................................. 39 10.015.378 12.707.998 899.814XXIV Passività per imposte differite .......................... 25 12.102.986 13.505.342 6.996.576XXI Debiti diversi e altre passività non correnti ........ 40 1.453.705 – –
– di cui verso parti correlate ................................ 14 1.453.705 – –
Totale Passività non correnti 208.940.489 971.498.163 830.431.544
XXVI Debiti verso banche ....................................... 36 13.739.400 37.074.483 36.503.478 – di cui verso parti correlate ................................ 14 6.187.631 17.974.000 17.378.590
XXVI Debiti finanziari correnti ................................. 36 1.142.362.336 312.548.870 309.522.226 – di cui verso parti correlate ................................ 14 754.399.168 303.821.531 309.402.717
XXVI Passività finanziarie per strumenti derivati ......... 36 2.128.265 659.585 659.585XXI Passività per imposte correnti .......................... 25 7.061.334 7.717.873 10.606.271
– di cui verso parti correlate ................................ 14 7.015.258 7.516.235 10.606.271
XX Debiti commerciali ......................................... 41 233.084.129 286.191.200 9.514.706 – di cui verso parti correlate ................................ 14 29.506.137 46.708.641 4.060.789
XXIII Quote a breve term.fondi rischi e oneri ............ 39 39.193.077 29.591.005 2.120.357XXI Debiti diversi e altre passività correnti .............. 42 137.799.727 193.918.682 6.268.408
– di cui verso parti correlate ................................ 14 43.584.290 84.791.534 60.792
Totale passività correnti 1.575.368.268 867.701.698 375.195.031
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 1.999.820.402 2.556.048.125 2.257.052.412
ATTIVITÀ Note 31-12-2012 31-12-2011pro-forma (*)
31-12-2011
XIV Immobili, impianti e macchinari ....................... 27 260.287.323 284.278.764 8.196.246XVI Investimenti immobiliari .................................. 28 7.000.000 11.359.426 97.476.350XV Attività immateriali ......................................... 29 78.525.136 79.365.892 –XVII Partecipazioni valutate al costo ....................... 30 1.131.294.333 1.235.884.016 1.423.034.692
– di cui verso parti correlate ................................ 14 1.131.294.333 1.235.884.016 1.423.034.692
XVII Attività finanziarie disponibili per la vendita ..... 31 5.510.594 6.245.252 6.016.924XXVI Attività finanziarie per strumenti derivati ........... 36 904 201.365 143.575
– di cui verso parti correlate ................................ 14 – – 65.127
XXVI Crediti finanziari non correnti ......................... 36 9.930.216 965.385 – XVII Altre attività non correnti ................................ 32 15.171.570 776.716 229.430XVII Attività per imposte anticipate ......................... 25 35.542.024 33.339.623 13.336.845
Totale attività non correnti 1.543.262.100 1.652.416.439 1.548.434.062
XVIII Rimanenze ................................................... 33 17.493.578 22.656.304 –XIX Crediti commerciali ....................................... 34 250.940.162 299.979.731 4.524.619
– di cui verso parti correlate ................................ 14 54.270.673 58.642.974 4.450.386
XXI Crediti diversi e altre attività correnti ................ 35 36.119.958 28.624.250 1.404.735 – di cui verso parti correlate ................................ 14 1.067.815 1.048.135 970.283
XXI Attività per imposte correnti ............................ 25 11.738.580 1.847.053 4.250.679 – di cui verso parti correlate ................................ 14 2.604.589 801.013 3.676.612
XXVI Attività finanziarie per strumenti derivati ........... 36 – 29 29 – di cui verso parti correlate ................................ 14 – 17 17
XXVI Crediti finanziari correnti ............................... 36 138.575.948 548.170.744 697.706.506 – di cui verso parti correlate ................................ 14 138.361.461 543.732.934 697.492.306
XXVI Disponibilità liquide e mezzi equivalenti ........... 36 1.690.076 2.353.575 731.782Totale attività correnti 456.558.302 903.631.686 708.618.350
Attività destinate alla dismissione – – –
TOTALE ATTIVITÀ 1.999.820.402 2.556.048.125 2.257.052.412
RICAVI DELLE VENDITE:01 VENDITA DI COPIE ................................................................. 334.358.508 02 PUBBLICITÀ ............................................................................ 306.389.31003 – Diretta .......................................................................... 295.998.90904 – Tramite concessionaria ................................................... 10.390.40105 RICAVI DA EDITORIA ON LINE ................................................. 66.713.055
06 – Abbonamenti ................................................................ 11.991.52907 – Pubblicità ..................................................................... 54.721.52608 RICAVI DA VENDITA DI INFORMAZIONI ................................... 1.886.04109 RICAVI DA ALTRA ATTIVITÀ EDITORIALE .................................... 33.825.49810 Totale voci 01+02+05+08+09 ...................................................... 743.172.412
PROSPETTO DI DETTAGLIODa pubblicare ai sensi dell’art. 1, comma 33, del decreto-legge 23 ottobre 1996 n. 545 convertito con legge 23 dicembre 1996 n. 650
(Valori in euro)
BILANCIO CONSOLIDATO DELLA RCS MEDIAGROUP S.p.A. AL 31 DICEMBRE 2012Da pubblicare ai sensi dell’articolo 1, comma 33, D.L. 23 ottobre 1996 n. 545, convertito con legge 23 dicembre 1996 n. 650
– Le note richiamate negli schemi di bilancio costituiscono parte integrante del bilancio depositato presso il Registro delle Imprese di Milano e reso pubblico ai sensi di legge– Il bilancio è stato redatto secondo i principi contabili internazionali
STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO(in milioni di euro)
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO Note 31-12-2012 31-12-2011
XXV Capitale sociale ..................................................................... 45 762,0 762,0XXV Altri strum. finanz. rappres. patrimonio ..................................... 45 5,2 7,5
– di cui verso parti correlate ......................................................... 17 1,9 (3,6)
XXV Azioni proprie ....................................................................... 45 (27,1) (27,1)XXV Riserve 45 31,8 (67,0)XXV Utili (perdite) portati a nuovo ................................................... 45 (124,2) 295,7
– di cui verso parti correlate ......................................................... 17 0,1
XXV Utile (perdita) dell’esercizio ..................................................... 45 (509,3) (322,0)Totale patrimonio netto di gruppo 138,4 649,1
XXV Patrimonio netto di terzi .......................................................... 40,6 53,6Totale 179,0 702,7
XXVI Debiti e passività non correnti finanziarie ................................. 44 131,3 925,0 – di cui verso parti correlate ......................................................... 17 40,0 399,2
XXVI Passività finanziarie per strumenti derivati .................................. 38 26,4 21,3 – di cui verso parti correlate ......................................................... 17 24,7 17,6
XXIV Benefici relativi al personale .................................................... 46 61,2 61,0XXIII Fondi per rischi e oneri ........................................................... 47 17,6 23,1 XXIII Passività per imposte differite ................................................... 28 93,3 125,3XXIII Altre passività non correnti ...................................................... 48 3,1 2,9
– di cui verso parti correlate ......................................................... 17 0,6 0,6
Totale Passività non correnti 332,9 1.158,6
XXVI Debiti verso banche ................................................................ 44 22,0 40,5 – di cui verso parti correlate ......................................................... 17 8,0 18,9
XXVII Debiti finanziari correnti .......................................................... 44 707,0 50,2 – di cui verso parti correlate ......................................................... 17 316,9 32,7
XXVII Passività finanziarie per strumenti derivati .................................. 38 2,3 1,2 – di cui verso parti correlate ......................................................... 17 0,0 0,2
XXIII Passività per imposte correnti ................................................... 28 0,5 1,1XXII Debiti commerciali .................................................................. 49 470,7 652,5
– di cui verso parti correlate ......................................................... 17 29,2 41,9
XXIII Quote a breve term.fondi rischi e oneri ..................................... 47 56,6 42,9XXIII Debiti diversi e altre passività correnti ....................................... 50 176,9 214,9
– di cui verso parti correlate ......................................................... 17 1,2 3,6
Totale passività correnti 1.436,0 1.003,3
Passività associate ad attività destinate alla dismissione – –
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 1.947,9 2.864,6
ATTIVITÀ Note 31-12-2012 31-12-2011
XVII Immobili, impianti e macchinari ................................................ 33 263,2 315,2XVIII Investimenti Immobiliari ........................................................... 34 27,5 22,7XVI Attività immateriali ................................................................. 35 649,2 1.191,4XIX Partecipazioni in società collegate e joint venture ....................... 36 139,1 173,4XIX Attività finanziarie disponibili per la vendita .............................. 37 6,8 9,4XXVIII Attività finanziarie per strumenti derivati .................................... 38 - 0,2
– di cui verso parti correlate ......................................................... 17 0,0 0,1
XIX Crediti finanziari non correnti .................................................. 39 10,0 3,7 – di cui verso parti correlate ......................................................... 17 5,0
XIX Altre attività non correnti ......................................................... 40 18,7 4,4 – di cui verso parti correlate ......................................................... 17 –
XXIII Attività per imposte anticipate .................................................. 28 122,3 156,9Totale attività non correnti 1.236,8 1.877,3
XX Rimanenze ............................................................................ 41 95,5 141,9XXI Crediti commerciali ................................................................ 42 452,1 601,7
– di cui verso parti correlate ......................................................... 17 59,0 77,6
XXIII Crediti diversi e altre attività correnti ......................................... 43 109,4 140,8 – di cui verso parti correlate ......................................................... 17 4,3 4,8
XXIII Attività per imposte correnti ..................................................... 28 10,9 3,1XXVIII Attività finanziarie per strumenti derivati .................................... 38 - 0,2
– di cui verso parti correlate ......................................................... 17 0,0 0,2
XXIX Crediti finanziari correnti ........................................................ 44 18,1 48,7 – di cui verso parti correlate ......................................................... 17 16,2 18,2
XXIX Disponibilità liquide e mezzi equivalenti .................................... 44 25,1 50,9 – di cui verso parti correlate ......................................................... 17 – 6,0
Totale attività correnti 711,1 987,3
Attività non correnti destinate alla dismissione – –
TOTALE ATTIVITÀ 1.947,9 2.864,6
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO(in milioni di euro)
Progressivo al 31 dicembreNote 2012 2011
X Proventi finanziari .................................................................. 25 5,3 7,4 – di cui non ricorrenti ................................................................. 32 0,8 –
– di cui verso parti correlate ......................................................... 17 0,9 1,4
X Oneri finanziari ..................................................................... 25 (38,7) (36,1) – di cui verso parti correlate ......................................................... 17 (16,1) (14,3)
XI Altri proventi ed oneri da attività e passività finanziarie ............... 26 (4,7) (2,9)XII Quote proventi (oneri) da valutazione partecipazioni
con il metodo del patrimonio netto ............................................26 (24,9) (7,1)
Risultato ante imposte (587,9) (343,0)
XIII Imposte sul reddito ................................................................. 28 (4,4) (4,2) – di cui non ricorrenti ................................................................. 13,6 –
Risultato attivita destinate a continuare (592,3) (347,2)
XIV Risultato attività destinate alla dismissione e dismesse ................. 29 79,3 12,6 Utile/(perdita) dell’esercizio (513,0) (334,6)
Attribuibile a:XV Utile/(perdita) attribuibile ai terzi ............................................. 30 (3,7) (12,6)
Utile/(perdita) attribuibile ai soci della Capogruppo ................... (509,3) (322,0)Utile/perdita) dell’esercizio (513,0) (334,6)
Risultato delle attività destinate a continuare per azione basein euro
31 (0,82) (0,46)
Risultato delle attività destinate a continuare per azione diluitoin euro
31 (0,82) (0,46)
Risultato delle attività destinate a dismissione e dismesse per azionebase in euro ..........................................................................
31 0,11 0,02
Risultato delle attività destinate a dismissione e dismesse per azionediluito in euro ........................................................................
31 0,11 0,02
Progressivo al 31 dicembreNote 2012 2011
I Ricavi delle vendite ................................................................ 16 1.597,7 1.860,3 – di cui verso parti correlate ........................................................ 17 466,1 529,3
II Incremento immobilizzazioni per lavori interni .......................... 18 3,6 3,8 II Variazione delle rimanenze prodotti finiti, semilavorati
e prodotti in corso .................................................................41 (2,6) (1,7)
– di cui non ricorrenti ................................................................ 32 (0,1) (0,9)
II Consumi materie prime e servizi .............................................. 19 (1.131,2) (1.289,9) – di cui verso parti correlate ........................................................ 17 (113,6) (101,0)
– di cui non ricorrenti ................................................................ 32 (1,7) (11,8)
III Costi per il personale ............................................................. 20 (436,9) (406,5) – di cui verso parti correlate ........................................................ 17 (15,9) (1,6)
– di cui non ricorrenti ................................................................ 32 (51,0) (4,3)
II Altri ricavi e proventi operativi ................................................ 21 43,4 43,5 – di cui verso parti correlate ........................................................ 17 4,4 4,2
– di cui non ricorrenti ................................................................ 32 0,5 –
II Oneri diversi di gestione ........................................................ 22 (37,3) (38,1) – di cui non ricorrenti ................................................................. 32 (0,6) (2,4)
– di cui verso parti correlate ......................................................... 17 (0,1) –
V Accantonamenti .................................................................... 47 (16,7) (11,7) – di cui non ricorrenti ................................................................ 32 (5,3) (1,7)
IV Svalutazione crediti commerciali diversi ................................... 23 (18,7) (17,4) – di cui non ricorrenti ................................................................ 32 (1,5) –
VI Ammortamenti attività immateriali ............................................ 24 (56,3) (61,4) – di cui non ricorrenti ................................................................ 32 – (0,1)
VII Ammortamenti immobili, impianti e macchinari ......................... 24 (34,2) (35,3) – di cui non ricorrenti .......................................................... 32 – (0,5)
VIII Ammortamenti investimenti immobiliari ..................................... 24 (0,6) (0,7)IX Svalutazione immobilizzazioni ................................................ 24 (435,1) (349,2)
– di cui non ricorrenti ................................................................ 32 (9,2) (3,0)
Risultato operativo (524,9) (304,3)
style n. 9 settembre 2013
L INK—LIBERE ASSOCIAZIONI
a c u r a d i f i o r e n z a b a r i a t t i e v a l e n t i n a r a v i z z a
LA CASA SULL’ALBERO
su cui avete fantasticato da bambini diventa
ispirazione per un hotel di design (Malgrate,
Lc, tel. 0341 1880440, www.casa-sullalbero.it,
doppia da 180 euro) in un parco. E per
un fne settimana rispettoso della natura
c’è la «honesty kitchen» dove cucinare
una cena vegetariana come farebbe Red
Canzian, testimonial dell’associazione
animalista Peta (guardate il documentario
Pareti di Vetro su YouTube).
LA CUPOLA DORATA della Torre
campanaria e le fantasie Art Nouveau
della Casa delle Chimere, la piazza della
Rivoluzione arancione e il monastero
di Pechersk. Per un long weekend insolito
perché non volare a Kiev? Fatte le visite
di rito al centro storico della capitale
ucraina, ci si può «rifugiare» nel lussuoso
centro commerciale Mall Ocean Plaza
e respirare l’aria di casa grazie a Loriblu
(stringate di pelle scamosciata, 365 euro)
e alla sua 17esima boutique monomarca.
FRANCESI IN TOSCANA
Dal 23 settembre al 5 gennaio 2014,
12 capolavori del Musée d’Orsay, tra cui
la fantastica Répétition d’un ballet sur
la scène di Edgar Degas, vanno in trasferta
a Firenze (www.polomuseale.frenze.it).
Dopo aver ammirato i maestri d’oltralpe
a Palazzo Pitti, però datevi allo shopping
made in Italy. Provando i capi della nuova
collezione di At.P.Co, come il doppiopetto
in nylon imbottito perfetto per la mezza
stagione (219 euro) e oltre.
CI ANDAVANO GLI AGNELLI
in vacanza, e pure Andrea Bocelli per
cercare ispirazione. Forte dei Marmi (Lu)
racconta la propria storia con maxi
installazioni video pieds-dans-l’eau,
incontri flosofco-pop e dj set di fronte
al Fortino fno al 30 settembre. Per
non sfgurare nelle prime fresche serate
sul pontile indossate i capi casual-chic
di B Settecento con microfantasie Vichy.
Vestiamo ancora alla marinara.
LA CUMPA DEGLI ARTISTI.
Si potrebbe tradurre così, in slang
meneghino, il progetto Crew of artists
di Siviglia, griffe che inaugura il nuovo
store di Milano mettendo all’asta alcune
opere nate dalla fantasia di celebrity
e blogger modaioli, durante la Women
fashion week (18-24 settembre). Il ricavato
andrà al Progetto Sorriso nel Mondo, onlus
che cura malformazioni e ustioni facciali
in Bangladesh, Congo, Burundi e Guatemala
(www.progettosorrisonelmondo.org).
ROCK, POP O TEChNO?
Un ritmo, un’identità. Il melting pot
di colori dei capi Benetton si traduce
in suono grazie al fotografo di moda
svedese Mikael Jansson e a sei giovani
fantasisti della musica: la trendy Sky
Ferreira, il rapper Theophilus London,
la dj globetrotter Chloe Norgaard,
l’eclettica mannequin Lily McMenamy,
la modella rocker Soo Joo Park e Louis
Simonon (nella foto), fglio del bassista
dei Clash. L’armonia delle diversità.
157
homo elegans—158
style n. 9 settembre 2013
prov in i
d ’ a u t o r e
homo elegans
d i a l e s s a n d r o c a l a s c i b e t t a
f o t o d i g i o v a n n i g a s t e l
Ci vogliono decine e decine di clic per realizzare quella foto icona che girerà il mondo. Tutti i test che hanno portato a quelle immagini sono in mostra a Magnum Contact Sheets, al Forte di Bard fno al 10 novembre (www.fortedibard.it). Scatti e scarti dell’agenzia Magnum. Alla ricerca della perfe-zione. Come le geometrie della moda d’autunno
eif
fe
l t
ow
er
pa
int
er
. p
ar
is,
fr
an
ce
, 1
95
3 ©
Ma
rc
riB
ou
d /
Ma
Gn
uM
pH
ot
os
159
style n. 9 settembre 2013
homo elegans—160
style n. 9 settembre 2013
In apertura
Xxxxxx, prezzo su
richiesta,
xxxxxxx 290 euro,
tutto Cucinelli;
xxxxxxx xxxxxxxxx,
Mauro Grifoni,
205 euro.
A destra
Cappotto di lana
stampata, Saint
Laurent Paris, prezzo
su richiesta; camicia
di cotone, Giuliano
Fujiwara, 172 euro;
pantaloni di pelle,
448 euro, cappello
di feltro, 280 euro,
tutto Costume National
Homme; cravatta
di seta, Enrico Coveri,
65 euro; cintura
di pelle, Giorgio
Armani, prezzo
su richiesta.
In apertura
Trench in fresco
di lana con inserti
di pelle, 2.680 euro
circa, pantaloni
di lana, 480 euro circa,
tutto Valentino; caban
di pelle con collo alla
coreana, Costume
National Homme,
765 euro; camicia
in popeline di cotone,
Giorgio Armani,
prezzo su richiesta;
cintura di pelle
martellata, Hermès,
705 euro.
style n. 9 settembre 2013
161
homo elegans—162
style n. 9 settembre 2013
Pagina a fianco
Giacca di lana
fantasia, 990 euro,
pantaloni, 495 euro,
tutto Z Zegna; camicia
di pelle, Giuliano
Fujiwara, 1.225 euro;
camicia di seta
operata, Ermenegildo
Zegna, 230 euro;
guanti di pelle,
Giorgio Armani,
prezzo su richiesta;
stringate di vitello
spazzolato, Prada,
prezzo su richiesta.
Sopra
Giubbino di nappa
e suède intrecciati,
1.800 euro, camicia
di panno mélangé
con trapuntatura,
295 euro, pantaloni
di lana tecnica, prezzo
su richiesta, tutto
Emporio Armani;
style n. 9 settembre 2013
163
cintura di pelle
martellata, Hermès,
705 euro; boot di pelle
con suola alta,
Giuliano Fujiwara,
539 euro.
homo elegans—164
style n. 9 settembre 2013
Trench stampa pied-
de-poule, Valentino,
2.980 euro circa; abito
di lana jacquard,
630 euro, camicia
di popeline stretch,
110 euro, cravatta
di seta, 65 euro,
cintura di vitello
spazzolato, 70 euro,
tutto Enrico Coveri;
stivaletti di pelle
con fbbie,
Valentino Garavani,
640 euro circa.
style n. 9 settembre 2013
165
homo elegans—166
style n. 9 settembre 2013
Ha
co
ll
ab
or
at
o:
an
ge
lic
a P
ian
ar
os
a;
gr
oo
min
g:
gio
va
nn
i e
rr
oi
Pe
r g
re
en
aP
Pl
e
Sotto
Cappotto di lana
check, Jil Sander,
2.650 euro; camicia
di lana, Saint Laurent
Paris, prezzo
su richiesta; maglia
dolcevita di cashmere,
167
style n. 9 settembre 2013
Pagina a fianco
Trench vichy,
1.300 euro, giacca
di lana mohair,
1.650 euro, camicia
di cotone, 340 euro,
cintura di pelle,
200 euro, tutto Prada;
pantaloni di pelle,
Costume National
Homme, 448 euro.
Lanifcio Colombo,
390 euro; pantaloni
di pelle, Costume
National Homme,
448 euro; scarpe
di vitello spazzolato
con zip, Prada, prezzo
su richiesta.
style n. 9 settembre 2013
168 homo elegans
Tartan (su camicie a fori), quadri (accompagnati a pochette piene di pois), principe di Galles (con sciarpa e calze rosso fuoco). Le giacche formali si fanno
colore e fantasia. Con accessori a tono. Tutto disegnato
S c a c c o
m a t t o
d i l u c a r o s c i n i
i l l u s t r a z i o n i d i f a b r i z i o s c l a v i
Pagina a fianco
Giacca di lana tartan imbottita, Moncler Gamme Bleu, 1.658 euro;
camicia di cotone, Jacob Cohën, 215 euro;
cravatta di cotone stampato, Paul Smith Accessories, 100 euro.
«Artigiano della carta disegnata», già
pluridirettore della carta stampata, ora artista
graphic designer, Fabrizio Sclavi presta la sua
matita a Style
homo elegans—170
style n. 1-2 gennaio-febbraio 2011
171
style n. 9 settembre 2013
Sopra
Giacca di lana, Brunello Cucinelli, 2.190 euro; camicia di cotone stampato, Msgm,
prezzo su richiesta; cravatta di lana fantasia, Gant, 66 euro; pochette di seta, Etro, 70 euro.
Pagina a fanco
Giacca di lana principe di Galles, Etro, 840 euro; camicia di cotone stampato,
Paul Smith London, 70 euro; cravatta di cashmere, Brunello Cucinelli, 170 euro;
pochette di cotone a pois, Paul Smith, 30 euro.
homo elegans—172
style n. 9 settembre 2013
Sopra
Giacca di tweed, Paul Smith, prezzo su richiesta; camicia di cotone stampato, Fred Perry, 97 euro;
papillon di lana, Brunello Cucinelli, 169 euro; sciarpa, Trussardi, 295 euro;
pochette di cotone, Gant Rugger, 36 euro; occhiali da sole, Ermenegildo Zegna, 248 euro.
Pagina a fanco
Giacca di tweed spinato, Sartoria Latorre, 357 euro; camicia di cotone stampato,
Fred Perry, 97 euro; cravatta di cotone stampato, Hermès, 150 euro;
pochette di cotone, 30 euro; fermacravatte, 70 euro, tutto Paul Smith Accessories.
173
style n. 1-2 gennaio-febbraio 2011
i p r i m i d e l l a
c l a s s
d i l u c a r o s c i n i
f o t o d i m a s s i m o p a m p a r a n a
Sono i modelli più richiesti del momento, protagonisti della stagione autunno-inverno. Non sono inglesi (tranne uno) ma potrebbero tutti essere i giovani ricchi e sofsticati protagonisti di Un passato imperfetto di Jullian Fellowes (Neri Pozza), il geniale autore della serie televisiva Downton Abbey. Scelgono morbidi abiti tre pezzi, cravatte di maglia, trench di tessuto tecnico
homo elegans
j a n i s a n c e n s
r i g a ( l e t t o n i a )
el
ite
mo
de
l m
an
ag
em
en
t,
mil
an
o (
ww
w.e
lit
em
od
el
.it
)
homo elegans—176
style n. 9 settembre 2013
A d r i A n b o s c h
c o p e n h a g e n
( d a n i m a r c a )
i l
oV
e m
od
el
s m
an
ag
em
en
T,
mil
an
o (
WW
W.i
lo
Ve
mo
de
ls
ma
na
ge
me
nT
.co
m)
177
style n. 9 settembre 2013
Pagina a fanco
Abito tre pezzi di lana
spinata, camicia
a righe, Ralph Lauren
Purple Label, prezzi
su richiesta; cravatta
di maglia, Tombolini,
84 euro; fermacravatta
di acciaio, Paul Smith
London, 70 euro;
pochette di seta,
Etro, 70 euro.
Sopra
Abito tre pezzi di lana
sale pepe, Tombolini,
1.170 euro; camicia
di cotone doppiopolso,
Paul Smith London,
195 euro; cravatta
di lana, 95 euro,
pochette di seta,
85 euro, tutto
Polo Ralph Lauren;
A l e x A n d e r V A n d e r
b o r n e m ( b e l g i o )
Wh
Y n
oT
mo
de
l m
an
ag
em
en
T,
mil
an
o (
WW
W.W
hY
no
Tm
od
el
s.c
om
)
fermacravatta
di acciaio, Paul Smith
London, 70 euro;
cintura di cuoio,
Corneliani, 140 euro;
orologio con cinturino
di alligatore,
Cartier, 11.900 euro;
scarpe con fbbia
laterale, Fratelli
Rossetti, 400 euro.
Pagina in apertura
Cappotto di lana,
Zerosettanta Studio,
1.300 euro; abito tre
pezzi di lana gessata,
Boglioli, 1.100 euro;
camicia di cotone,
Ralph Lauren Black
Label, 225 euro;
cravatta di seta,
Ermenegildo Zegna,
150 euro; cintura
di cuoio, Corneliani,
140 euro.
homo elegans—178
style n. 9 settembre 2013
r ya d
a b b e v i l l e ( f r a n c i a )
ind
ep
en
de
nt
Me
n,
Mil
an
o (
ww
w.i
nd
ep
en
de
nt
Me
n.i
t)
179
style n. 9 settembre 2013
Sopra a destra
Cappotto di lana,
1.349 euro, camicia
di cotone, 130 euro,
tutto Daks; gilet
di lana, Boglioli,
1.100 euro (l’abito tre
pezzi); cravatta, Polo
Ralph Lauren, 95 euro.
Sopra a sinistra
Abito di lana
fnestrata, Boggi,
595 euro; camicia
di cotone, Ralph
Lauren Black Label,
225 euro; cravatta
di seta, Corneliani,
85 euro; pochette,
Roda, 25 euro; occhiali
da vista, 200 euro,
clip-on, 70 euro,
tutto Gucci.
v l a d i m i r i v a n o v
n e w y o r k ( u s a )
G e r h a r d f r e i d l
v i e n n a ( a u s t r i a )
el
ite
Mo
de
l M
an
ag
eM
en
t,
Mil
an
o (
ww
w.e
lit
eM
od
el
.it
); i
lo
ve
Mo
de
ls
Ma
na
ge
Me
nt
, M
ila
no
(w
ww
.il
ov
eM
od
el
sM
an
ag
eM
en
t.c
oM
)
Pagina a fanco
Trench di tessuto
tecnico, Burberry
Prorsum, prezzo
su richiesta; abito
di lana principe
di Galles, Luigi
Bianchi Mantova,
850 euro; camicia
di cotone, Boggi,
59 euro; cravatta
di seta, Polo Ralph
Lauren, 95 euro;
pochette di seta,
90 euro, Corneliani.
homo elegans—180
style n. 9 settembre 2013
J a m e s s m i t h
W o l v e r h a m p t o n
( G r a n b r e t a G n a )
th
e F
as
hio
n m
od
el
ma
na
Ge
me
nt
(W
WW
.Fa
sh
ion
mo
de
l.i
t)
181
style n. 9 settembre 2013
Sopra
Abito monopetto
di lana, Piazza Italia,
89,95 euro; camicia
di cotone, Fred Perry,
128,50 euro; cravatta
di seta, Dsquared2,
prezzo su richiesta.
f a b i a n
s t o c c o l m a
( s v e z i a )
th
e F
as
hio
n m
od
el
ma
na
Ge
me
nt
(W
WW
.Fa
sh
ion
mo
de
l.i
t)
Pagina a fanco
Abito doppiopetto
di lana fnestrata,
Corneliani, 1.300 euro;
camicia di cotone,
160 euro, cravatta
di seta, 130 euro,
pochette di seta,
80 euro, tutto
Ermenegildo Zegna.
miti—182
style n. 9 settembre 2013
fig
arophoto/c
ontour
183
style n. 9 settembre 2013
È l’attrice erotico-chic del momento. Palma d’oro a Cannes con La vita di Adele, un flm che racconta amore e sesso tra due donne. «Merito di Woody Allen che mi ha detto: “Credi solo nella carne”». Figlia della grande borghesia francese: «Amo l’estremo»
d i c r i s t i a n a a l l i e v i
f o t o d i s t e p h a n e g a u t r o n n e a u
Léa Seydoux
Miti sul set
style n. 9 settembre 2013
183
miti—184
style n. 9 settembre 2013
Grand Central parla di una fortissima attrazione erotica sullo sfondo di una cen-trale nucleare. Eros e thanatos ben raccon-tati dalla Zlotowski. Tornando a una storia con un uomo ho dovuto tirar fuori molto la donna sexy che c’è in me.
Forse Tahar Rahim, il nuovo sex symbol del cinema francese, le avrà facilitato il compito. Lo conosceva? Sì, ma questo flm ci ha fatto diventare amici. Tahar ha qualcosa di molto bello e semplice dentro di sé.
Sullo schermo si sente attratta da lui e se lo prende, nonostante abbia già un altro uomo: qual è la forza che la fa muo-vere così? Ci crede se le dico che è colpa di Woody Allen? È stato lui a dirmi: «Credi solo nella carne!», e mi ha convinta. Vado verso quell’uomo perché mi prende come fa il fuoco con quello che ha intorno, e lo divora!
I suoi triangoli amorosi sullo schermo non si contano più: come ci si sente lì den-tro? Non è solo recitazione, mi è capitato dav-vero (scoppia a ridere, nda)! Quando le cose sono complicate, soffri.
Il ménage à trois con due donne è diverso da quello con due uomini, visto che l’abbiamo vista in entrambe le versioni? No, i sessi non cambiano la situazione: il guaio è lo stesso, ami qualcuno che ama qualcun altro... un vero casino!
Sarà presto Loulou de la Falaise in Saint
Laurent. È uno dei due biopic che celebre-ranno il couturier, e si sono dati battaglia ancor prima dell’inizio delle riprese... Io sarò nientemeno che la musa di un genio. Loulou era una designer, una donna dallo charme aristocratico e impalpabile. È stata lei a far riscoprire a Yves il colore e a dare una svolta agli accessori e ai bijoux della
Da sinistra, Adèle Exarchopoulos e Léa Seydoux a Cannes, dove sono state premiate per La vita di Adele. Nella pagina a fanco, una scena del flm.
Capelli corti, short inguinali, t-shirt bianca indossata senza reggiseno, Léa Sydoux ha una carica erotica addosso che emana da ogni singolo poro della pelle. La sensazione che si ha, nel guardarla, è che qualcosa sia profondamente cambiato in lei. Con que-sto fascino fa innamorare l’uomo che entra nella sua vita e che si ritrova, suo malgrado, a vivere un amore a tre. Le immagini che scor-rono in Grand Central di Rebecca Zlotowski, uscito in Francia a giugno e molto applau-dito all’ultimo Festival di Cannes, sono tese e sensuali. Ma niente in confronto a quelle che hanno turbato e affascinato il Festival. In La vita di Adele di Abdellatif Kechiche (in Italia il 22 ottobre), Léa lascia un segno inde-lebile con i capelli blu e la sua storia d’amore saffco: un amore sconvolgente, profondo e radicale quanto le lunghe sequenze di sesso esplicito tra lei e la coprotagonista, Adèle Exarchopoulos, entrambe Palma d’oro.
Ci troviamo davanti a una Léa Seydoux in versione inedita, fsica e nuda. E anche se tra poco si (ri)vestirà con i lussuosi abiti di Loulou de la Falaise, la musa che ha ispirato Yves Saint Laurent (il suo prossimo ruolo), e tornerà al mondo più formale da cui proviene come erede di una dinastia del cinema fran-cese (Pathé e Gaumont), non abbiamo dubbi: le risate travolgenti durante la conversa-zione, insieme con le parole che pronun-cia, dicono che possiamo dimenticarci della ragazza un po’ algida e timidissima di qual-che anno (e flm) fa.
A vederla negli ultimi due flm si resta impressionati: cosa le è successo? Hanno iniziato a chiedermi di essere sexy!
Dev’essere cambiata anche lei, la sua timidezza è sempre stata un marchio di fab-brica... È vero, e c’è ancora. Ma oggi credo di avere meno problemi a mostrarmi come mi ha vista, anzi, è esattamente quello che ho voglia di vedere di me: la carne, la sensualità. È come se all’improvviso mi fossi accorta che in questo mondo tutto è troppo pulito, dalle modelle alla pubblicità. È un momento in cui ho voglia di più realtà, magari anche senza raggiungere gli estremi di Kechiche.
Tre ore di altissimo livello emozionale ed erotico: è stata dura per lei? Abdellatif ha un modo di lavorare folle, sta anche due settimane su una scena. Ad esempio vuole che mangi davvero sul set, lo stesso vale per il bere alcool. Può farti ripetere una cosa così anche 100 volte, alla fne ti viene il vomito...
Quindi l’ostacolo da superare è stato questo, non il fatto di girare nei minimi det-tagli l’amore tra lei e un’altra donna? No, anzi, il tema mi è piaciuto. Io sono la copro-tagonista e interpreto la parte più maschile della coppia, e ho apprezzato anche questo... L’esperienza nel complesso è stata davvero diffcile per me, andare subito sul set del flm che è venuto dopo è stato un vero sollievo, fnalmente un flm normale. g
et
ty
im
ag
es
185
style n. 9 settembre 2013
«Sul Set dovevo bere,
mangiare e fare
SeSSo davvero. anche
per cento volte»
maison. Per fortuna è una persona di cui molti possono
parlarmi, sarebbe molto più complicato se dovessi diven-
tare una regina rinascimentale!
Preferisce interpretare qualcuno del suo rango
sociale? No, anche se recitare donne molto distanti da me
mi costringe ad andare più in profondità. Ma questo è un
periodo in cui mi sento molto in contatto con mia madre,
un’artista che è andata a vivere in Africa, che ha un lato
selvaggio e bohémien che ho ereditato.
Sarà anche Bella in La bella e la bestia di Christo-
phe Gans. La versione di Jean Cocteau era la mia prefe-
rita da bambina, all’epoca principesse e simili mi affasci-
navano. Lavorare con Vincent Cassel in questo flm ha
fatto parte del sogno, è un uomo che ha dentro qualcosa
di molto selvaggio ed è perfetto per il ruolo. Lo dice una
come me che è sempre stata innamorata di Jean Marais (il
protagonista de La bella e la bestia di Cocteau, ndr).
Ai tempi di Midnight in Paris di Woody Allen il
pubblico americano si chiedeva chi fosse quella bella
ragazza bionda. Oggi come va a Hollywood? Finalmente
mi sento a mio agio con l’inglese. Ho amici a New York e
a Los Angeles, e negli Stati Uniti è tutto in fermento. Sta-
remo a vedere, non sono il tipo che pianifca molto...
miti—186
style n. 9 settembre 2013
Alle Olimpiadi di Londra 2012 ha mancato il podio per un soffo. Ai recenti Mondiali si è rifatto con l’oro nei 50 metri dorso. Ma il nuotatore francese, 28 anni, è considerato un sex symbol ed è conteso dalle griffe di moda. E fa impazzire le italiane recitando (quasi) nudo per Edison. Difficile tentarlo: la sua fidanzata è Miss Francia
MITI In pIscIna
Camille Lacourt
d i g i a n l u i g i p a r a c c h i n i
f o t o d i a n d r e a p u g i o t t o p e r s t y l e
187
style n. 9 settembre 2013
miti—188
style n. 9 settembre 2013
«Sapete chi è Camille Lacourt?». Tra il pub-
blico femminile soltanto una minoranza
saprebbe rispondere. A meno di completare
la domanda: «Quello che si alza dalla vasca
da bagno nello spot per Edison con Gerry
Scotti». Qui la percentuale avrebbe un’entu-
siastica impennata. I curiosi paradossi della
comunicazione. Sei un nuotatore, parti per le
Olimpiadi di Londra sognando una medaglia
nei 100 metri dorso e invece torni con il tro-
feo di atleta più sexy. Poi contatti e contratti
pubblicitari, incluso quello per Edison con
l’ironica comparsata seminuda (è in minislip
color carne) hanno allargato gli orizzonti del
dorsista: sex symbol ma anche testimonial
(fra gli altri di Clarins, Chanel, Sony) ben
retribuito. Camille, francese, 28 anni, biondo,
occhi azzurri, 192 centimetri di muscoli con
tatuaggi inguinali, è fdanzato con l’ex Miss
Francia Valérie Bègue e da qualche mese è
papà d’una femminuccia di nome Jazz.
Prima lo sport poi lo spot: sempre in
acqua e al massimo con un costume. Ma la
riconoscono vestito? Non lo so. Comunque la
popolarità è l’ultima cosa a darmi problemi:
al massimo qualche ragazza mi chiede di fer-
marmi per una foto. Non sono una star!
Ha avuto più medaglie o love story? Ho
avuto poche storie d’amore ma parecchie sto-
rielle, questo sì. Anche con nuotatrici, ma è
inevitabile visto che sono andato in piscina
fn da bambino. Nessuna famosa, però.
«sfilata» a bordo vasca
Camille Lacourt, il re dei nuotatori-sex symbol (1). A contendergli il titolo: gli americani Ryan Lochte (2)
e Nathan Adrian (3); il sudafricano Chad le Clos (4); il francese Florent Manaudou (5), l’italiano Luca Dotto (6).
1 2 3
6
4
5
ap
, o
ly
co
m
189
style n. 9 settembre 2013
«il gossip fa bene
allo sport. È un modo
per far conoscere
la propria disciplina»
A Londra in fnale dorso dei 100 metri è arrivato sol-tanto quarto, ma in compenso si sono aperte strade inte-ressanti. Consolato? Per anni ho pensato a una medaglia,
invece niente. Nulla ripaga il fop olimpico.
Cercherà la rivincita? Intanto ho vinto l’oro ai Mondiali.
E in Brasile, alle prossime Olimpiadi, ritenterò il colpo.
Ma lei avrà 31 anni e il nuoto non è uno sport per vecchi. L’età conta, ma conta pure come si arriva a certi
appuntamenti. Ho voglia di rifarmi.
Sul web le ragazze apprezzano il suo spot. È divertito, compiaciuto o conta soltanto il compenso? Mi sono piut-
tosto divertito. Non sto pensando a una carriera di attore
da Oscar, però mi sembra una pubblicità effcace.
E con Gerry Scotti come s’è trovato? Un professionista
gentile, esperto, spiritoso. Mi ha detto che alla mia età era
esattamente come me (ride di gusto, nda)!
Il nuoto alimenta pettegolezzi sentimentali. Prima Laure Manaudou con Luca Marin, poi Marin con Fede-rica Pellegrini, poi Federica con Filippo Magnini. Le dà fastidio? Uno sportivo deve guardare al risultato. E il
risultato è che il nuoto non ha mai avuto tanti riscontri
mediatici. Amo questo sport e sono soddisfatto che se ne
parli per qualsiasi motivo. Anche questo crea pubblico.
Che ne pensa di Federica Pellegrini? Non la cono-
sco personalmente. Penso che abbia fatto, o meglio stia
facendo, una stupenda carriera.
E il suo coetaneo Michael Phelps, atleta olimpico più decorato di tutti i tempi? Lei con 22 medaglie e notevoli prospettive si sarebbe ritirato? Come faccio a parlare
d’una leggenda come Phelps? Posso dire che ha fatto la
cosa giusta: mollare al top non è facile ma conferma la
sua grandezza. Il mondo non lo vedrà declinare.
Gli ha mai parlato? Gli ho chiesto una foto insieme!
Che cosa vuol dire essere un fuoriclasse? Che riesci a
rivoluzionare i canoni del tuo sport. Come Michael Jor-
dan nel basket e Valentino Rossi nel motociclismo.
Qual è il suo stile? Sono un tipo calmo, perfno un po’
pigro, anche se il nuoto non è uno sport per vecchi ma
nemmeno per pigri: quando ti alleni tre volte al giorno, la
sera non hai voglia di tirare tardi. Altra mia caratteristica
è la determinazione: mi impegno a fondo.
Come si veste? È vanitoso? Mi piace il casual elegante.
Una camicia, un giubbotto, un bel paio di pantaloni.
Qual è il pezzo preferito del guardaroba? Ho una pas-
sionaccia per le scarpe. Di tutti i tipi, da quelle nere in
vitello alle sneaker. Altra cosa che adoro sono gli orologi.
E le sue passioni? Apprezzo le cose piacevoli della
vita: giocare a beach volley, la buona compagnia, un
valido ristorante, un bel flm, il tempo con mia fglia.
Cosa farà da grande? Ora mi sto concentrando sulle
Olimpiadi brasiliane. Però è probabile che possa trovare
un ruolo in qualche azienda con cui ho lavorato fnora.
Ha chiamato la sua bambina Jazz. Se arriva un fratel-lino sarà Blues o Rock? Abbiamo scelto Jazz perché è un
nome bello da pronunciare, ha una sua musicalità.
dopo le vasche, le tasche
Come vestire un marcantonio svestito per contratto? Ecco i
consigli di Guglielmo Miani (a sinistra), a.d. di Larusmiani,
presidente della Via MonteNapoleone e suo amico.
1) Formale – «Abito principe di Galles, collo camicia arro-
tondato, cravatta sette pieghe, maglia a “v” di cashmere,
scarpe artigianali».
2) Tempo libero – «Trench blu, camicia a quadrettini, pull
tortora. Pantaloni vinaccia, sneaker scamosciate».
3) Elegante – «Smoking di velluto bordeaux».
4) In viaggio – «Giaccone di seta grigio-fumo con alamari
e spalle morbide. Cardigan di cashmere doppiopetto carta
da zucchero. Pantaloni di lana rasata, polacchini oliva».
si
rin
gr
az
ia p
er
ab
iti
e l
oc
at
ion
: l
ar
us
mia
ni,
mil
an
o (
ww
w.l
ar
us
mia
ni.
it).
st
yl
ing
: l
uc
a r
os
cin
i; g
ro
om
ing
: e
rik
a v
el
lin
i
cartellone190
style n. 9 settembre 2013
Parigi, Grand PalaisGeorges Braque
tel. 0033 144131717, www.grandpalais.fr; dal 18 settembre al 6 gennaioAttesa da 40 anni, la mostra spazia dalla folgorazione per Paul Cézanne agli ultimi paesaggi, passando per il Cubi-smo che Braque creò con Pablo Picasso. La vicenda di un pittore che mise al ser-vizio della propria genialità l’imprin-ting artigiano della sua famiglia (foto, L’oiseau noir et l’oiseau blanc).
arte d i f r a n c o f a n e l l i
Ferrara, Palazzo dei DiamantiZurbarán
tel. 0532 244949, www.palazzodia- manti.it; dal 14 settembre al 6 gennaio Il collega Diego Velázquez lo «spon-sorizzava» a corte. Lui, Francisco de Zurbarán, si ritirava sempre più nel suo intimismo. La spiritualità del Seicento come ispiratrice di scene sacre, allego-rie e nature morte. Straordinariamente moderne (foto, Madonna con Bambino e San Giovannino).
Vicenza, Teatro OlimpicoCarattere
tel. 0444 324442, www.tcvi.it; dal 19 settembre al 21 ottobre Diretta per il secondo anno dal regista lituano Eimuntas Nekrosius, la rasse-gna si apre con il suo Libro di Giobbe, un lavoro sul libero arbitrio. Poi è la volta di Birds di Pippo Delbono (foto), ispirato a Gli uccelli di Aristofane. Infne, Nekrosius guida un seminario su Vita di Galileo di Bertolt Brecht.
teatro d i s i l v i a d e l p o z z o
Torino, sedi varieTorinodanza
tel. 800 235 333, www.torinodanzafesti-val.it; dal 13 settembre al 9 novembreSi inizia con il Balletto di Marsiglia, in prima mondiale con Double Points. Mentre il Cedar Lake Contemporary Ballet di New York propone tre pezzi: Indigo Rose, Ten duets on the theme of a rescue e Horizons (foto). Da non per-dere La beauté du diable di Koff Kôkô, coreografo e danzatore del Benin.
La Visión de San Pedro Nolasco interpretata
nell’opera di Gianluigi Colin.
© L
EIR
IS S
AS
pA
RIS
-
AD
AG
p,
pA
RIS
20
13
191
style n. 9 settembre 2013
UsaThe Bling Ring
40 anni d i attesa per Braque;
prima al Balletto di marsiglia.
concerti gratis sulla mi -to;
i d iv i pagano la fama a l .a .
Rizzoli Etas, 16 euro; in libreriaInternet è una sfda per le aziende, che devono imparare a interagire con i clienti e a costruirsi una reputazione online. Come spiegano Gianni Di Gio-vanni e Stefano Lucchini, responsabili della comunicazione di Eni. Introdu-zione di Lucia Annunziata, direttore del giornale online Huffngton Post.
Gianni Di Giovanni e Stefano LucchiniLa casa di vetro
A cura di Luca StoppiniBeppe Modenese. Ministry of elegance
Skira, 49 euro; in libreriaLa fgura di Beppe Modenese, presi-dente onorario della Camera della moda considerato il «primo ministro dell’Ele-ganza» italiana, narrata dalla sua stessa voce. E accompagnata da foto e dai rac-conti di chi l’ha conosciuto e ha lavorato con lui. Un libro internazionale in edi-zione bilingue, italiana e inglese.
Parma, Teatro RegioFestival Verdi
tel. 0521 039399, www.teatroregio-parma.org; dal 30 settembre al 31 ottobreIn concerto, il carisma di Riccardo Chailly (foto) con la Filarmonica della Scala, di Yuri Temirkanov con la Tosca-nini, di Daniele Gatti con la National de France. E all’opera, nuovi talenti come Jader Bignamini, Sebastiano Rolli e Francesco Ivan Ciampa.
tel. 02 88464725, 011 4424777, www.mitosettembremusica.it; dal 4 al 21 settembreGrande musica, programma eclettico, interpreti straordinari da Zubin Mehta e Antonio Pappano, Mario Brunello (foto), Aldo Ciccolini, Uto Ughi e tanti giovani emergenti. Oltre 200 eventi di qualità a prezzi bassi, molti gratuiti. Per un pubblico appassionato e curioso.
Torino e Milano, sedi varieMiTo
di Guillaume Nicloux con Isabelle Huppert; in sala dal 5 settembreSuzanne (Pauline Étienne, foto) è costretta a entrare in convento ma ini-zia la sua lotta per la libertà: non la pie-gheranno né le angherie né la madre superiora. Siamo a metà Settecento ma questo flm, ispirato al libro di Denis Diderot, diventa una rappresentazione dei diritti delle donne. Ieri e oggi.
Francia, Germania, BelgioLa religiosa
cinema d i m a r i a l u i s a a g n e s e
di Sofa Coppola con Emma Watson; in sala dal 19 settembreUna banda di ragazzi (foto, Emma Watson) saccheggia le ville di Hol-lywood. È successo davvero e il flm lo racconta mentre descrive una genera-zione vittima del culto della fama. Chi vuole vedere la cabina delle scarpe di Paris Hilton (una delle derubate) ha un motivo in più per sedersi in poltrona.
classica d i l u c i a n a f u s i
l iBri d i e m a n u e l a m e u c c i
192
style n. 9 settembre 2013
g l i a t e l i e r d e l l o s t y l e c l u b
P i e m o n t e
Botta & B
corso Nizza 1Cuneotel. 0171 690310
l o m b a r d i a
Fausti Uomo
piazza Libertà 10 Bergamotel. 035 224142
Petronio
via Locatelli 2Bergamotel. 035 249622
Sundayman
via Tasso 35Bergamotel. 035 232735
Caprettini Old England
corso Zanardelli 8Bresciatel. 030 41061
G&B, Negozio
via Mazzini 18/AFlero (Bs)tel. 030 2761749
Peter Ci
piazza Duomo 10Comotel. 031 262302
Vergottini
c/o hotel Villa d’Estevia Regina 40Cernobbio (Co)tel. 031 510576
Tessabit
via Milano 107Como tel. 031 262043
Diana
via XX Settembre 92Crema (Cr)tel. 0373 259164
Ferri
piazza XX Settembre 4Leccotel. 0341 286509
Lidia Shopping
via Fossato 8Rodigo (Mn) tel. 0376 650625
Al Bazar
via Scarpa 9Milanotel. 02 433470
Eddy Monetti
piazza San Babila 4/BMilanotel. 02 784678
Gemelli
corso Vercelli 16Milanotel. 02 4983365
Pupi Solari
via Mascheroni 12Milanotel. 02 4987519
Ravizza Sport
via Hoepli 3Milanotel. 02 86693853
Mascheroni Moda
via Piola 23Giussano (Mb)tel. 0362 850178
Ronchi
via Emilia 194Voghera (Pv)tel. 0383 41453
trentino alto adige
Franz Kraler
via Dolomiti 46Dobbiaco (Bz)tel. 0475 972328
v e n e t o
Marangon & Giovanetti
via Martiri della Libertà 78Trevisotel. 0422 540355
Al Duca D’Aosta
piazza San Marco 47/49Veneziatel. 041 5220733
friuli venezia giulia
Cumini Moda
via San Daniele 3Gemona del Friuli (Ud)tel. 0432 980298
Progetto Moda
via Nazionale 135Tavagnacco (Ud)tel. 0432 661288
l i g u r i a
Berti
via XII Ottobre 94/RGenovatel. 010 540026
e m i l i a r o m a g n a
I Classici
via Farini 11Bolognatel. 051 6569866
Arki
via Emilia San Pietro1/GReggio Emiliatel. 0522 431273
t o s c a n a
Banchelli
corso Italia 277Arezzotel. 0575 324740
Donati Carlo Sartoria
piazza Risorgimento 12/13Arezzotel. 0575 26357
Ugolini
via Calzaiuoli 61/67Firenzetel. 055 214439
l a z i o
Caleff
via della Colonna Antonina 53Romatel. 06 6793773
Grisal
via Monte Zebio 11Romatel. 06 37350339
a b r u z z o
Guarini
via Parini 8/10Pescaratel. 085 2056193
c a m Pa n i a
Concilio
via Toledo 270Napolitel. 081 415731
M. Cilento
via Medina 61/ANapolitel. 081 5513363
Old England
via Toledo 229Napolitel. 081 417055
Della Mura
corso Umberto I 171Cava de’ Tirreni (Sa)tel. 089 444547
P u g l i a
Anteprima
via Abate Gimma 40Baritel. 080 3112274
Antropos
via Imbriani 8Canosa di Puglia (Bt)tel. 0883 611569
Avant-Garde
viale Roma 27Andria (Bt)tel. 0883 590014
Nugnes Uomo
corso Vittorio Emanuele 195Trani (Bt)tel. 0883 588863
Via Zannotti
via Zannotti 50San Severo (Fg)tel. 0882 241288
Andriani
via Di Palma 130Tarantotel. 099 4590127
c a l a b r i a
Quintieri
largo Lisa Bilotti 15/17Cosenzatel. 0984 28826
A. M. F.lli Destefano SAS
viale Calabria 356Reggio Calabriatel. 0965 55175
s i c i l i a
Montenapoleone
viale della Vittoria 269Agrigentotel. 0922 401878
Thea Riccioli
corso Italia 221Cataniatel. 095 374497
Claudio Miceli
piazza Umberto 7Zafferana Etnea (Ct)tel. 095 7083431
Jannello
piazza Cairoli 19/20Messinatel. 090 718428
Giglio In
piazza Mordini 9Palermotel. 091 6257727
Griff
via G.le Magliocco 22Palermotel. 091 320820
Michele Inzerillo for Gentleman
viale De Gasperi 62Palermotel. 091 518998
Azzarelli
corso Umberto I 61Modica (Rg)tel. 0932 941382
s a r d e g n a
L’uomo Alta Moda
via Garibaldi 250Cagliaritel. 070 659656
193
style n. 9 settembre 2013
i n d i r i z z i
d o v e t r o v a r e q u e l l o c h e è s t a t o p u b b l i c a t o s u q u e s t o n u m e r o
Loriblu
tel. 0734 996649 www.loriblu.com
Luigi Bianchi Mantova
tel. 0376 3091 www.lubiam.it
Moncler
tel. 02 422041 www.moncler.it
Moreschi
tel. 0381 69881 www.moreschi.it
Msgm
tel. 02 36754950 http://msgm.it
Nike
tel. 051 6115511 www.nike.com
Paul Smith
tel. 02 546721 www.paulsmith.co.uk
Piazza Italia
tel. 081 3123111 www.piazzaitalia.it
Prada
tel. 02 550281 www.prada.com
Ralph Lauren
tel. 02 7788721 www.ralphlauren.com
Roda
tel. 030 6871172 www.lucaroda.it
Alberto Guardiani
tel. 0734 80231 www.albertoguardiani.it
Andrea Ventura
tel. 0575 421236 www.andreaventura frenze.it
At.p.co
tel. 030 2077075 www.atpco.it
B Settecento
www.bsettecento.com
Benetton
tel. 0422 519111 www.benetton.it
Boggi
tel. 039 596411 www.boggi.it
Boglioli
tel. 030 9567241 www.boglioli.it
Brunello Cucinelli
tel. 075 697071 www.brunello cucinelli.com
Burberry
tel. 02 7608201 www.burberry.com
C.P. Company
www.cpcompany.com
Cartier
tel. 02 3026748 www.cartier.com
Clarks
www.clarks.it
Corneliani
tel. 0376 3041 www.corneliani.com
Costume National Homme
www.costume national.com
Daks
tel. 0044 2074094040 www.daks.com
Diadora Heritage
tel. 0423 6581 www.diadora.it
Dsquared2
tel. 0444 784500 www.dsquared2.com
Emporio Armani
tel. 02 723181 www.emporio armani.com
Enrico Coveri
tel. 02 29061100 www.coveri.com
Ermenegildo Zegna
tel. 02 422091 www.zegna.com
Etro
tel. 02 550201 www.etro.it
Fay
www.fay.it
Fratelli Rossetti
tel. 0331 552226 www.fratellirossetti.com
Fred Perry
www.fredperry.com
Gant
www.gant.com
Giorgio Armani
tel. 02 723181 www.giorgioarmani.com
Giuliano Fujiwara
tel. 02 89405912 www.giuliano fujiwara.com
Gucci
www.gucci.com
Hermès
tel. 02 890871 www.hermes.com
Herno
tel. 0322 77091 www.herno.it
Jacob Cohën
tel. 0426 42500 www.jacobcohen.net
Jil Sander
tel. 02 8069131 www.jilsander.com
Lanifcio Colombo
tel. 0163 452111 www.lanifciocolombo.it
Saint Laurent Paris
www.ysl.com
Samsung
tel. 800 7267864www.samsung.it
Santoni
tel. 02 76025915 www.santonishoes.com
Sartoria Latorre
tel. 080 4315291 www.sartorialatorre.it
Siviglia
tel. 0721 961360www.sivigliastyle.com
Tombolini
tel. 0733 511511 www.tombolini.it
Trussardi
tel. 02 8068821 www.trussardi1911.com
Valentino
tel. 02 624921 www.valentino.com
Vertu
tel. 06 99367336 www.vertu.com
Zerosettanta Studio
tel. 0571 73003 www.lrlandi.it
cadute di style: Luglio-AgostoPag 94. Il prezzo del menu degustazione del ristorante ilSanLorenzo a Roma è di 75 euro.Pag 120. Il numero di telefono di Matteo Mora è 334 8047890.Pag 147. Il borsone di Alviero Martini 1ª Classe è di tessuto.
194
style n. 9 settembre 2013
«Vorrei sempre avere il perfetto controllo di tutto ciò che mi capita». Dichiarazione d’intenti che Désirée, 23enne milanese, disattende con svizzera puntualità. «Sono costantemente in ritardo e il mio difetto più grande è la sbadataggine: a giugno ho prenotato su internet le vacanze sbagliando la data e non si contano le volte in cui ho perso le chiavi di casa». Entropia fruttifera però, vista la laurea a pieni voti in Design della moda e i tre lavori che la impe-gnano sei giorni su sette: «L’uffcio stampa è il principale, ma quando posso collaboro con un’agenzia e un negozio. Voglio mantenermi da sola». È attratta da ragazzi «ironici e decisi, che sappiano tenere testa al mio carattere impulsivo. Detesto i gelosi, con il mio ex è fnita perché voleva di continuo sapere dov’ero. Per colpirmi bastano
piccoli gesti: tempo fa ho sostenuto un esame di inglese e, quando sono tornata al posto, ho trovato un bigliettino di uno sconosciuto con scritto “sei di una bellezza rara”. Non so chi lui sia, ma ho apprezzato molto». Alla larga chi è troppo «diretto»: «Se incontro poliponi che allun-gano le mani rispondo con una sberla». Fashion addicted per le scarpe («ne ho centinaia»), trascorre il poco tempo libero con le amiche davanti a un bicchiere di Chianti al N’Ombra de Vin (tel. 02 6599650), enoteca di Brera.
Désirée è ottimista e non teme la crisi, «non bisogna arrendersi, ogni “no” ricevuto è un’occasione per diven-tare più forti». In politica ammira Anna Finocchiaro, («è combattiva e cristallina in tutti i suoi discorsi») e Barack Obama perché «pensa positivo». (gianluca torti)
l a r a g a z z a d a s p o s a r e
Désirée Alghisi
fo
to
: a
nt
on
io
ha
ss
le
r p
er
st
yl
e