Museo virtuale del Disco PAGINE/LODI DELIA/biografia_delia_lodi... · chirichi di Gelich, Bracchi e...

3
Delia L Giuseppina Pavesi, in arte D Castelnuovo Bocca d’Adda Lodi, il 10 febbraio 1918. C pagna lodigiana, da bambi della chiesa parrocchiale. Po tenne, viene mandata da una imparare la professione di s per il cucito, trova invece im ria, presso la fabbrica Pirelli ce suadente e senza sofistica letto durante alcune feste fa per caso dal capocomico Glo rata nella sua compagnia d’a intonando il motivo Carova saggerie Musicali, conosce i fa incidere il suo primo disco liana di Vous qui passez san re or when). Dopo un anno d gnia di Riviste Bluette- Nav bane di Bel Ami, facendosi a sempre con la stessa form dell’Aquila. Nello stesso an dai maestri Filippini e Barzi vera, Tango di Marilena, Tu pertorio del Trio Lescano il Mani in tasca… naso al ven Paola Borboni; affascinante dolcissima, viene definita da ancora la protagonista di un a piedi con Alberto Rabaglia stano anche Adolf Hitler, ch partecipa al film Finestra su nel quale interpreta i motivi IL DISCOBOLO IL DISCOBOLO IL DISCOBOLO IL DISCOBOLO Museo virtuale del Disco 1 Lodi Delia Lodi, nasce a a, in provincia di Cresciuta nella cam- ina canta nel coro oco più che diciot- a zia, a Milano, per sarta; poco portata mpiego, come ope- i. Dotata di una vo- azioni, canta per di- atte in casa. Notata oriano, dopo un provino andato a buon avanspettacolo e debutta nel varietà con ane del Tigrai. Nello stesso periodo, in il maestro Alberto Semprini che, colpit o per la Fonit, contenente Cosa farai di ns me voir) e Dove e quando? (cover de d’intensa gavetta, nel 1938 entra a far varrini, con la quale partecipa al variet apprezzare per l’interpretazione del mo mazione, è tra i protagonisti dello s nno, incide diversi dischi per la Cetra- izza, tra cui Non sei più la mia bambin u che ti chiami amor e Sono innamora brano Io conosco un bar. Nel 1939, p nto! di Michele Galdieri, al fianco di O e, spigliata, sempre elegante e curata, alla stampa la “soubrette elegante”. L’ varietà di Galdieri dal titolo È bello qu ati e Virgilio Riento; la sua voce e la su he la omaggia regalandole un pastore ul mare di Amedeo Castellazzi, al fia Vita mia e Domani partirai, che incid n fine, viene scrittu- n una piccola parte, ntrodotta alle Mes- to dalla sua voce, le i me? (versione ita- ell’americana Whe- parte della Compa- Il ratto delle Cu- otivo Sei tu l’amor; spettacolo Il segno - Parlophon, diretta na, Tango di prima- ata; riprende dal re- partecipa alla rivista Odoardo Spadaro e dotata di una voce ’anno successivo, è ualche volta andare ua bellezza conqui- tedesco. Nel 1942, anco di Gino Cervi, de poco tempo dopo

Transcript of Museo virtuale del Disco PAGINE/LODI DELIA/biografia_delia_lodi... · chirichi di Gelich, Bracchi e...

Page 1: Museo virtuale del Disco PAGINE/LODI DELIA/biografia_delia_lodi... · chirichi di Gelich, Bracchi e D’Anzi; sempre nel 1947, firma un contratto discografi- ... presentasi in scena

Delia Lod

Giuseppina Pavesi, in arte Delia Lodi, nasce a Castelnuovo Bocca d’Adda, in provincia di Lodi, il 10 febbraio 1918. Cresciuta nella capagna lodigiana, da bambina canta nel coro della chiesa parrocchiale. Poco più che dicitenne, viene mandata da una ziaimparare la professione di sarta; per il cucito, trova invece impiego, come opria, presso la fabbrica Pirelli. ce suadente e senza sofisticazioni,letto durante alcune feste fatte in casa. Notataper caso dal capocomico Gloriarata nella sua compagnia d’avanspettacolo e intonando il motivo Carovane del Tigraisaggerie Musicali, conosce il mfa incidere il suo primo disco per la Fonit, contenente liana di Vous qui passez sans me voirre or when). Dopo un anno d’gnia di Riviste Bluette- Navarrinibane di Bel Ami, facendosi apprezzare per l’interpretazionesempre con la stessa formazionedell’Aquila. Nello stesso anno, incide diversi dischi per la Cetradai maestri Filippini e Barzizza, tra cui vera, Tango di Marilena, Tu che ti chiami amorpertorio del Trio Lescano il brano Mani in tasca… naso al vento! Paola Borboni; affascinante, spigliata, sempre elegante e curata, dotata di una voce dolcissima, viene definita dalla stampaancora la protagonista di un a piedi con Alberto Rabagliati e Virgilio Rientostano anche Adolf Hitler, che partecipa al film Finestra sul marenel quale interpreta i motivi

IL DISCOBOLOIL DISCOBOLOIL DISCOBOLOIL DISCOBOLO

Museo virtuale del Disco

1

Delia Lodi

iuseppina Pavesi, in arte Delia Lodi, nasce a Castelnuovo Bocca d’Adda, in provincia di Lodi, il 10 febbraio 1918. Cresciuta nella cam-pagna lodigiana, da bambina canta nel coro della chiesa parrocchiale. Poco più che diciot-

da una zia, a Milano, per imparare la professione di sarta; poco portata

impiego, come ope-relli. Dotata di una vo-

suadente e senza sofisticazioni, canta per di-este fatte in casa. Notata

capocomico Gloriano, dopo un provino andato a buon fine, gnia d’avanspettacolo e debutta nel varietà con una piccola parte,Carovane del Tigrai. Nello stesso periodo, introdotta alle Menosce il maestro Alberto Semprini che, colpito dalla sua v

fa incidere il suo primo disco per la Fonit, contenente Cosa farai di me? Vous qui passez sans me voir) e Dove e quando? (cover dell’americana

d’intensa gavetta, nel 1938 entra a far parte della CompNavarrini, con la quale partecipa al varietà

facendosi apprezzare per l’interpretazione del motempre con la stessa formazione, è tra i protagonisti dello spettacolo

ello stesso anno, incide diversi dischi per la Cetra-dai maestri Filippini e Barzizza, tra cui Non sei più la mia bambina

Tu che ti chiami amor e Sono innamoratapertorio del Trio Lescano il brano Io conosco un bar. Nel 1939, partecipa alla rivista Mani in tasca… naso al vento! di Michele Galdieri, al fianco di Odoardo Sp

; affascinante, spigliata, sempre elegante e curata, dotata di una voce viene definita dalla stampa la “soubrette elegante”. L’anno succe

varietà di Galdieri dal titolo È bello qualche volta andare con Alberto Rabagliati e Virgilio Riento; la sua voce e la sua bellezza

che la omaggia regalandole un pastore tedescoFinestra sul mare di Amedeo Castellazzi, al fian

i motivi Vita mia e Domani partirai, che incide

dopo un provino andato a buon fine, viene scrittu-con una piccola parte,

ntrodotta alle Mes-ini che, colpito dalla sua voce, le Cosa farai di me? (versione ita-

cover dell’americana Whe-intensa gavetta, nel 1938 entra a far parte della Compa-

varietà Il ratto delle Cu-del motivo Sei tu l’amor;

è tra i protagonisti dello spettacolo Il segno - Parlophon, diretta

mbina, Tango di prima-Sono innamorata; riprende dal re-

. Nel 1939, partecipa alla rivista Odoardo Spadaro e

; affascinante, spigliata, sempre elegante e curata, dotata di una voce la “soubrette elegante”. L’anno successivo, è

qualche volta andare ; la sua voce e la sua bellezza conqui-

la omaggia regalandole un pastore tedesco. Nel 1942, di Amedeo Castellazzi, al fianco di Gino Cervi,

cide poco tempo dopo

Page 2: Museo virtuale del Disco PAGINE/LODI DELIA/biografia_delia_lodi... · chirichi di Gelich, Bracchi e D’Anzi; sempre nel 1947, firma un contratto discografi- ... presentasi in scena

IL DISCOBOLOIL DISCOBOLOIL DISCOBOLOIL DISCOBOLO

Museo virtuale del Disco

2

per la Cetra-Parlophon, diretta dal maestro Carlo Zeme. Nel 1943, prende parte alla pellicola di Giorgio Ferroni Arcobaleno, film che purtroppo, a causa degli eventi bel-lici, non viene mai distribuito. In questo periodo si lega sentimentalmente all’impresario Maino col quale, in seguito agli avventimenti dell’8 settembre, si ritira in provincia di Varese fino alla fine delle ostilità. Torna sui suoi passi nell’ottobre del 1945, quando partecipa, al fianco di Totò, alla rivista Eravamo sette sorelle di Gal-dieri. Due anni più tardi è, assieme a Carlo Dapporto, protagonista del varietà Chic-chirichi di Gelich, Bracchi e D’Anzi; sempre nel 1947, firma un contratto discografi-co con la Odeon ed incide, in coppia con Luciano Tajoli, il brano La valle dei sogni. Nel 1948, ancora in compagnia di Carlo Dapporto, mette in scena Buon appetito rivi-sta di Michele Galdieri, nella quale lancia la composizione Perché non sognar, che diventa il suo più grande successo; purtroppo, dopo un anno di applauditissime repli-che è costretta, a causa di alcuni problemi di salute, ad abbandonare lo spettacolo e viene sostituita da Lucy D’Albert. Nel 1950, chiamata dall’amico Michele Galdieri, torna in ottima forma a recitare nel varietà Snob, ancora una volta al fianco di Dap-porto. Nel 1951, conquista i palcoscenici di Parigi con la rivista Votate per Venere di Vergani e Falconi, al fianco di Erminio Macario ed Elena Giusti; presentasi in scena con un completo di smeraldi, passa alla storia come la “Regina dei gioielli”: ninnoli in platino, oro, diamanti e perle vengono, infatti, creati appositamente per lei da Alfio Libio, così come i suoi 150 abiti sono cuciti su misura dall’importante casa milanese Biki. Il 26 luglio 1952 (giorno della morte di Evita Peron), firmato un contratto con la Cinzano, sbarca in Argentina, dove si esibisce nei più rinomati palcoscenici locali e canta ai microfoni di Radio Belgrano. Al culmine della popolarità, l’Alfa Romeo la vuole per pubblicizzare alcune autovetture. Nel 1953, tornata in Patria, partecipa allo spettacolo di Amendola e Maccari Baracca e burattini, con Lauretta Masiero e Carlo Dapporto; all’interno del varietà, lancia la composizione di Frustaci, Semplicità. Il successo della rivista è tale che il regista Sergio Corbucci la scrittura per farne un lungometraggio che mantiene titolo ed interpreti originali, affiancando loro il cantan-te Narciso Parigi. Nel 1954, omaggia l’amico Carlo Dapporto, prendendo parte alla trasmissione radiofonica Speciale Dapporto; nello stesso anno, è tra i protagonisti del varietà Siamo tutti dottori di Age, Scarpelli e Verde, al fianco di Billi e Riva. Nel 1955, dopo un anno di fortunate repliche, decide, improvvisamente, di ritirarsi dalle scene: a soli trentasette anni lascia, apparentemente senza rimpianti, l’ambiente tea-trale; la radio la celebra dedicandole il programma, in più puntate, Dalla passerella al microfono: Delia Lodi. Si stabilisce a Milano e rifiuta qualsiasi rentrée nel mondo dello spettacolo. Rompe il silenzio soltano all’alba del nuovo millennio, quando ac-

Page 3: Museo virtuale del Disco PAGINE/LODI DELIA/biografia_delia_lodi... · chirichi di Gelich, Bracchi e D’Anzi; sempre nel 1947, firma un contratto discografi- ... presentasi in scena

IL DISCOBOLOIL DISCOBOLOIL DISCOBOLOIL DISCOBOLO

Museo virtuale del Disco

3

cetta di partecipare ad alcune puntate dello show pomeridiano Ci vediamo in Tv, con-dotto da Paolo Limiti. Muore a Milano il 15 ottobre 2005.

Alessandro Rigacci [email protected]