MUSEO E SCUOLA - Brescia Musei · 2012. 1. 10. · (Ernst H. Gombrich, 1950) Un Museo accessibile a...

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MUSEO E SCUOLA attività educative per gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado 2011-2012

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MUSEO E SCUOLAattività educative per gli studenti

delle scuoledi ogni ordine e grado

2011-2012

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BRESCIAI MUSEI D’ARTE E STORIAMuseo di Santa GiuliaPinacoteca Tosio Martinengo (ospite in Santa Giulia)Area archeologica del CapitoliumMusei del Castello (Museo del Risorgimento, Museo delle Armi Luigi Marzoli)

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COMUNE DI BRESCIA

Brescia è sempre più città di arte e di cultura. Lo attesta il recente inserimento del complesso museale di Santa Giulia tra i patrimoni più preziosi per l’umanità. Il riconoscimento ottenuto testimonia, non solo la valen-za culturale e artistica di alcuni luoghi della nostra città, ma ancor più pone l’accento sul lavoro di ricerca e di ana-lisi storica che da questi ambienti prende avvio.Brescia è stata un importante crocevia di civiltà, le po-polazioni che si sono alternate sul suo territorio hanno contribuito in modo essenziale alla cultura e alle società di una vasta area, tanto che la loro influenza si ritrova nelle fondamenta dell’intera Europa.Un patrimonio che da anni si sta analizzando e che si cer-ca di tramandare alle nuove generazioni. In questo sforzo s’inseriscono i laboratori didattici muse-ali, che rappresentano un elemento importante dell’of-ferta formativa che rivolgiamo ai giovani delle nostre scuole. I laboratori didattici disegnano in questo senso un’ec-cellenza importante. Le innumerevoli scolaresche che si alternano tra i diversi siti della città hanno la possibilità di appassionarsi al museo, quale essenziale snodo per la formazione scolastica, culturale e per la costruzione di un percorso di appartenenza che inevitabilmente li lega alle nostre origini, alla nostra città. Un legame fruttife-ro che grazie alla capacità degli insegnanti e dei docenti che studiano e propongono questi laboratori, proseguirà nel loro futuro di cittadini. I nostri musei sono oramai “li-bri aperti” che appassionano e attraggono le nuove ge-nerazioni. L’auspicio è che siano frequentati anche per il prossimo anno scolastico con curiosità e impegno.

Adriano ParoliSindaco di Brescia

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COMUNE DI BRESCIA

Con il fondamentale, recente e selettivo riconoscimento dell’Unesco, Brescia muove lunghi passi verso la propria vocazione più antica e autentica, quella di città della cul-tura.Le scelte di questi ultimi anni sono nate dalla consape-volezza che la città, con le sue preziose testimonianze, rappresenta un luogo storico, artistico e architettonico unico nel suo genere e ora più che mai fruibile dai propri cittadini e dai turisti. La città offre una delle aree arche-ologiche più estese in ambito urbano. Si distingue per l’importanza dei siti che in essa sono presenti e per l’alto grado di conservazione, a tal punto da essere considera-ta un unicum in Italia.La storia romana della città è giunta sino a noi perfetta-mente conservata insieme alle complesse sovrapposizio-ni che testimoniano lo sviluppo che ha contraddistinto la città, dalle testimonianze longobarde sino alle successive opere di epoca comunale e rinascimentale. Queste pe-culiarità hanno portato all’enucleazione del monastero di Santa Giulia - San Salvatore e dell’area archeologica del Capitolium, nell’ambito della rete I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d. C.), come luoghi imprescindibili nella storia del mondo. Abbiamo lavorato molto per raggiungere questo obiettivo. E altrettanto fa-remo per rendere, come avviene nell’ambito della didat-tica, vestigia, monumenti e opere d’arte fruibili al gran-de pubblico, con il recupero di codici perduti. Per questo l’Assessorato alla Cultura come sempre sarà fortemente impegnato nel diffondere il patrimonio della città con la didattica museale svolta nei civici musei per il pubblico di visitatori e studenti, con l’obbiettivo di stimolare la voglia di conoscenza e aiutare anche i più piccoli alla compren-sione della storia. Lo spirito di questa nuova politica pro-pone i musei non come luoghi conchiusi e invalicabili, ma come spazi della memoria aperti al mondo.

Andrea ArcaiAssessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione del

Comune di Brescia

ASSESORATO ALLA CULTURAMUSEI D’ARTE E STORIA

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Un viaggio di studio a Brescia, città riconosciuta come patrimonio dell’Umanità, ha una valenza culturale stra-ordinaria. Consente ai ragazzi di percorrere e compren-dere, nel loro nucleo strutturale, i principali snodi della storia, dell’arte e della vita umana, proprio attraverso l’ordinamento e la lettura sistematica di quelle vestigia che la massima autorità mondiale ha riconosciuto come realtà paradigmatica universale. Svolgere attività didat-tiche nei musei di Brescia significa allora procedere tra i materiali di maggior interesse a livello internazionale. L’elevata qualità dei reperti o delle opere d’arte porta la Fondazione Brescia Musei a moltiplicare il lavoro per of-frire laboratori che si distinguano per l’alto valore della proposta.Qualità, scientificità, professionalità e passione. Gli ope-ratori impegnati quotidianamente nella lettura e nella divulgazione del nostro patrimonio sono professionisti qualificati e di grande esperienza, capaci di creare aspet-tativa e curiosità attorno al museo o al singolo oggetto. È uno dei casi in cui il semilavorato culturale viene di-stillato per diventare autentica energia per la cultura. Il segreto del successo delle attività didattiche è nell’idea che ad un oggetto, ad uno spazio o ad un fatto storico è possibile dare vita sino a trasformarlo in una realtà da indagare, adattare, destrutturare. Bambini e ragaz-zi vengono coinvolti nelle attività attraverso elementi di forte presa emotiva o fantastica, che poi si ancorano e si saldano profondamente alla realtà. Ciò ne consente il profondo coinvolgimento. La cultura diviene, in questo modo, un’attività ludica che produce risultati di sorpren-dente interesse per l’accelerazione dei processi di ap-prendimento.

Faustino LechiPresidente Fondazione Brescia Musei

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SOMMARIO

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Servizi educativi 6

Il Museo apre alla scuola 11

Informazioni 18

LABORATORI DIDATTICI 21

PERCORSI TEMATICI 47

INSOLITI INCONTRI 61

UN GIORNO AL MUSEO 66

MUSEO IN CLASSE 69

DAL MUSEO AL PARCO 70

Anticipazioni 72

VISITE GUIDATE 76

DENTRO LA FORTEZZA 79

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I SERVIZI EDUCATIVIFondazione Brescia Musei

Presidente Faustino Lechi

SegretarioGiuseppe Mazzadi

Direttore artistico Maurizio Bernardelli Curuz

Responsabile dei Servizi educativi Angela Bersotti

Promozione e comunicazione Laura Capretti

Organizzazione Federica Novali

Grafica Maria Repossi

Operatori museali Silvia Barbi, Giovanna Bellandi, Sonia Berardelli, Paola Bresciani, Alessandra Buffoli, Nerina Buttani, Silvia Casil-li, Fiorenzo Fisogni, Francesco Franzoni, Luisella Lupano, Cristina Mencarelli, Denise Morandi, Francesca Pagliuso, Benedetta Salvi, Chiara Scotti, Davide Sforzini, Giuliana Simonelli, Veronica Sozzi, Marta Tacchini, Erika Valseria-ti, Lorenzo Zamboni.

Musei Civici d’Arte e Storia

Responsabile del Settore Francesco Falconi

Responsabile del Servizio Collezioni d’Arte e Storia Elena Lucchesi Ragni

Responsabile del Servizio Collezioni e Siti Archeologici Francesca Morandini 6

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“Parlare con intelligenza dell’arte non è difficile, da quan-do le parole proprie dei critici sono state impiegate in accezioni così diverse da perdere ogni vigore. Ma vedere un quadro con sguardo vergine e avventurarsi in esso in un viaggio di scoperta è un’impresa ben più ardua, ma anche ben più ricca di soddisfazioni. Nessuno può pre-vedere con che cosa, da un simile viaggio, farà ritorno.”

(Ernst H. Gombrich, 1950)

Un Museo accessibile a tutti

La Sezione didattica dei Musei Civici di Brescia, nata nel 1986 con l’intento di fare del museo un luogo di formazione permanente e crescita intellettuale, si è configurata in tempi recenti come Servizi educativi, in un’accezione più ampia, accogliendo le indicazioni pro-grammatiche della Regione Lombardia, che intendono sottolineare l’aspetto educativo dell’attività di comunica-zione dei musei nei confronti dei propri visitatori.Allo stesso tempo, lo spazio del museo, secondo gli orientamenti museologici e museografici più attuali, è andato trasformandosi in un contesto di forte solleci-tazione evocativa, capace di attivare l’approccio tra le opere esposte e lo spettatore, al quale viene richiesto un ruolo sempre più dinamico, passando dalla fruizio-ne passiva all’esperienza dell’arte, connotata da diverse modalità di trasmissione dei contenuti specifici, a secon-da dei pubblici a cui ci si rivolge. Il patrimonio culturale diventa così luogo dinamico di incontro con l’arte e con la storia, stimolo per appro-fondimenti attraverso un’offerta di servizi ampia, qua-lificata da metodologie didattiche avanzate e in grado di esaudire bisogni ed attese diverse, per giungere ad una configurazione di museo come spazio accogliente dove vengono forniti strumenti e opportunità culturali alle categorie di visitatori tradizionali, come la scuola o la famiglia, ma anche ai “non pubblici”, cioè tutte quelle persone che per motivi culturali, fisici o sociali non han-no la consuetudine o la possibilità di accedere al museo.

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Il 2011 si è connotato per i Servizi educativi come anno in cui si sono avviate esperienze sperimentali con il pro-getto Liberarte, un progetto che si è snodato intorno alla mostra Matisse. La seduzione di Michelangelo e che è divenuta occasione per portare il museo, il cui principio fondante è il comunicare le diverse collezioni del patri-monio permanente, in altre strutture, divenendo stru-mento di coinvolgimento sociale. Liberarte, che ha interessato i reparti pediatrici degli Ospedali di Brescia e Parma, l’Unità di Psichiatria degli Spedali Civili di Brescia, le Residenze per Anziani, l’As-sociazione Nazionale Sclerosi Multipla e le due carceri cittadine Canton Mombello e Verziano, si propone, da piccola sperimentazione, di crescere per divenire uno specifico percorso di ricerca con cui coinvolgere un nu-mero sempre maggiore di persone nella fruizione del patrimonio artistico, all’insegna della sensibilizzazione e dell’accessibilità.

Angela Bersotti

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IL MUSEO APRE ALLA SCUOLARACCONTARE L’ARTE E LA STORIAI dirigenti scolastici, i docenti coordinatori e gli insegnan-ti di tutte le scuole, dall’infanzia agli istituti secondari, interessati a conoscere gli strumenti didattici che i Musei Civici hanno ideato per offrire agli studenti una corretta e insieme accattivante fruizione dell’istituzione museale cittadina, sono invitati, nel Museo di Santa Giulia, alla presentazione delle attività predisposte dai Servizi edu-cativi per l’anno scolastico 2011-2012.L’incontro è l’occasione per approfondire gli aspetti della metodologia adottata, dando rilievo alle modalità con cui può concretizzarsi il rapporto museo e scuola, anche attraverso l’elaborazione di progetti condivisi: è sempre possibile infatti incontrare, previo appuntamento, gli educatori museali con cui individuare ambiti di ricerca e di attività per avviare sperimentazioni comuni.

In tale occasione verrà presentato il nuovo progetto de Le Vie dell’Arte, del quale fanno parte il Museo di Santa Giulia, il Vittoriale degli Italiani e la Fondazione Ugo Da Como, progetto al quale potranno iscriversi gli insegnan-ti interessati ad approfondire il tema con le loro classi.

Al termine ai docenti viene offerta l’opportunità di cono-scere il piano e le modalità per le quali il Museo di Santa Giulia ha avuto il riconoscimento di Patrimonio Mondiale dell’Umanità, in uno speciale percorso didattico tra i ma-teriali e le sezioni dedicate ai Longobardi, accompagna-ti dagli operatori museali che collaborano con i Servizi educativi.

Giovedì 22 settembre 2011, ore 17.00Sala Conferenze del Museo di Santa Giulia

via Piamarta 4, Brescia

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LE VIE DELL’ARTEIl Museo di Santa Giulia a Brescia, il Vittoriale degli Italia-ni a Gardone Riviera e il complesso monumentale della Fondazione Ugo Da Como a Lonato da alcuni anni pro-pongono ai propri visitatori un progetto condiviso, deno-minato Le Vie dell’Arte, in cui vengono suggeriti itinerari particolari che conducono alla scoperta di un territorio pieno d’interesse paesaggistico ma soprattutto cultura-le, collocato tra la città e la sponda bresciana del lago di Garda. Una particolare attenzione viene rivolta al mondo della scuola attraverso un’attività didattica che coinvolge insegnanti e studenti in un lavoro di studio e ricerca con l’obbiettivo di favorire l’integrazione tra la conoscenza del patrimonio culturale locale, l’educazione all’arte e il rispetto dell’ambiente. Per questo anno scolastico, sollecitato anche dall’impor-tante riconoscimento che il monastero di Santa Giulia – San Salvatore ha ottenuto dall’UNESCO, il tema indi-viduato si concentra sugli edifici museali, siti importanti che contengono preziosi materiali storico-artistici, ma che soprattutto sono essi stessi beni culturali, ricchi di storia e di valore architettonico-monumentale.Il progetto, intitolato Luoghi di vita e d’arte, è preceduto da un incontro di approfondimento nel quale si illustre-ranno agli insegnanti le trasformazioni storiche e sociali dei tre siti museali, dalle origini ai giorni nostri, attraver-so l’analisi della struttura architettonica e degli apparati decorativi, fase propedeutica che permetterà di acquisi-re le conoscenze e gli strumenti utili al successivo lavoro di ricerca e progettazione. Oltre agli insegnanti che intendono aderire al program-ma con le loro classi, sono invitati a partecipare a que-sto appuntamento tutti i docenti, gli studenti di scuola secondaria di secondo grado e dell’università o semplici visitatori interessati all’argomento, fino all’esaurimento dei posti disponibili.

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Giovedì 6 ottobre 2011, ore 16.30Sala Conferenze del Museo di Santa Giulia

Elena Lucchesi Ragni, Valerio TerraroliLuoghi di vita e d’arte: il Monastero di Santa Giu-

lia, il Vittoriale degli Italiani e la Casa del Podestà

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BRESCIA PATRIMONIO MONDIALE dell’UNESCO 2011

Da sabato 25 giugno 2011 il monastero di Santa Giulia e l’area archeologica del Capitolium, compresi nel Sito “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568 – 774 d.C.)”, sono stati iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Il sito seriale comprende le più importanti testimonianze monumentali longobarde sul suolo italia-no tra cui, oltre al complesso monastico di San Salvatore – Santa Giulia a Brescia, il Tempietto Longobardo a Civi-dale del Friuli (UD), il castrum di Castelseprio-Torba (VA), la Basilica di San Salvatore a Spoleto (PG), il Tempietto del Clitunno a Campello (PG), la Chiesa di Santa Sofia a Benevento e il Santuario Garganico di San Michele di Monte Sant’Angelo (FG).

Il riconoscimento dell’UNESCO (United Nations Educa-tional, Scientific and Cultural Organization, istituzione intergovernativa) inserisce quindi il Sito al 46° posto del Patrimonio Mondiale, bene culturale che rappresenta l’eredità del passato, di cui noi oggi beneficiamo, e che trasmettiamo alle generazioni future. Secondo gli studi più recenti della storiografia infatti viene riconosciuto al popolo Longobardo un ruolo importante tra i principa-li protagonisti del periodo di transizione tra Antichità e Medioevo, in una visione di continuità del processo sto-rico che, attraverso la compenetrazione di civiltà diverse, portò alla formazione dell’Europa medievale.Ciò che rende eccezionale il riconoscimento è il concet-to di Patrimonio Mondiale e la sua applicazione nella funzione educativa: i siti appartengono a tutte le popo-lazioni del mondo, che ne divengono responsabili nella salvaguardia, al di là dei territori nei quali sono collocati.

on

UNESCO WORLD HERITAGE LIST

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Al fine di celebrare l’importante riconoscimento si evi-denziano le attività dedicate alla storia dei Longobardi e del monastero bresciano fondato da Desiderio, ultimo re di questo popolo.

A17L LA CROCE DI DESIDERIO. Storia e tecnica di un capolavoro di oreficeria laboratorio didattico – pag. 31

A18L L’ANTICO TESORO DEL MONA-STERO laboratorio didattico – pag. 31

A19L APPRENDISTI A BOTTEGA. Lavo-rare il metallo laboratorio didattico – pag. 31

A8P ARRIVANO I BARBARI?I Longobardi in Italia. I luoghi del poterepercorso tematico - pag. 50

A5P DA ALBOINO A DESIDERIO. I lon-gobardi percorso tematico –pag. 50

A6P IL MONASTERO. Dalla fondazione alla soppressione percorso tematico – pag. 51

A1I L’ULTIMA BADESSA. La vita nel monastero di Santa Giuliapercorso teatralizzato – pag. 62

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DENTRO IL MUSEO.INTUIZIONI , RICERCHE E SCOPERTEAppuntamenti dedicati a tutti coloro che desiderano ca-pire come funziona un museo moderno.Il museo infatti non si configura più in una statica ed inalterabile esposizione di oggetti, reperti archeologici o opere d’arte, ma diviene luogo in cui si raccolgono mate-riali che vanno ad ampliare le collezioni, dove si conserva attraverso tecnologie avanzate di diagnostica e restauro, ambito nel quale figure professionali esperte conduco-no indagini e nuovi studi attraverso i quali si possono anche riscoprire personaggi, collezionisti e studiosi che, nel tempo, hanno contribuito a formare la cultura del-la città. L’attività quotidiana, oltre a sollecitare moderne letture di materiali antichi, può quindi riservare sorprese e scoperte importanti, intuite spesso dall’occhio attento di coloro che operano o gravitano attorno al museo. Un museo vivo dunque, ricco di continue sollecitazioni che invitano a necessari momenti di riflessione utili a pro-muovere altri studi, altre ricerche, altre attribuzioni.

Giovedì 26 gennaio 2012, ore 17.00Giampietro Brogiolo – Monica Ibsen – Vincenzo GheroldiLa chiesa longobarda di San Salvatore. Fasi e materiali di un cantiere altomedievale

Giovedì 9 febbraio 2012, ore 17.00Roberta D’AddaPaolo Brognoli, collezionista, erudito e connois-seur nella Brescia di primo Ottocento

Giovedì 23 febbraio 2012, ore 17.00Matteo Zambolo1934-1946. Pittura bresciana in mostra.Protagonisti e sviluppi di una grande stagione espositiva

Giovedì 8 marzo 2012, ore 17.00Edilberto Formigli – Andrea Salcuni – Francesca MorandiniLa Vittoria alata di Brescia e i grandi bronzi dell’Italia settentrionale

Gli incontri si svolgeranno nella Sala Conferenze del Mu-seo di Santa Giulia 17

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PRENOTAZIONI Per effettuare le attività didattiche è necessario scaricare la scheda di prenotazione e le istruzioni dal sito www.bresciamusei.com e telefonare al centro Unico Prenota-zioni:

Museo di Santa Giulia, via Musei 81/b - 25121 Bresciatel.030.2977834fax [email protected]

dal lunedì al venerdì h.10.00 - 16.00sabato h.10.00 - 13.00

MODALITA’ DI PAGAMENTO

Versamento anticipato:IBAN: IT46U0350011210000000056864 (per l’estero BIC/SWIFT BCABIT21)UBI - Banco di Brescia, vi aTrieste 8 - 25121 Brescia, inte-stato a Fondazione Brescia Musei

SPORTELLO MUSEO E SCUOLAServizi educativi 030.2977841consulenze, progetti partecipati, esigenze particolari dei docenti o delle singole scuole

[email protected] di posta elettronica a cui inoltrare domande, sug-gerimenti, segnalazioni

www.bresciamusei.comsito costantemente aggiornato sulle proposte museali, newsletter periodiche per chi si registra

Nei bookshop dei Musei gli insegnanti possono trova-re testi e materiali per l’approfondimento18

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LABORATORI DIDATTICI “Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco.”

(Bruno Munari)

I laboratori didattici che vengono proposti agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado sono concepiti come occasioni utili ad approfondire, attraverso il “fare”, la conoscenza dei luoghi museali e delle opere in essi cu-stodite.Nello spazio di laboratorio i ragazzi possono sperimenta-re attivamente le regole e le tecniche che sono alla base del linguaggio visivo e che, allo stesso tempo, documen-tano come l’opera d’arte non sia solo il risultato di libera creatività espressiva, ma anche frutto di un lungo e sa-piente lavoro artigianale. I laboratori nel museo diventano quindi esperienza for-mativa e permettono una comprensione diretta delle opere e della cultura che le ha prodotte, in un processo di costruzione attiva di significati in cui rielaborare i con-cetti acquisiti e sviluppare le proprie competenze artisti-che ed estetiche.L’itinerario si completa nelle sale espositive, direttamen-te a contatto con le opere prese in considerazione duran-te la fase di sperimentazione. A fronte di ogni tema trattato fa dunque seguito il con-fronto con i materiali esposti, esempi concreti e imme-diatamente visibili sui quali imparare a “guardare” e a riflettere, recuperando le esperienze pratiche sperimen-tate precedentemente.

Ingresso al museo e laboratorio didattico: € 4,50 cad.

Scuole dell’infanzia: € 1,50 cad.durata: h 1.30’

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L1 Copiare dall’antico

Copiare le opere antiche nel museo era un modo con-sueto fino al secolo scorso per conoscerle, comprender-le e, al contempo, per esercitarsi nel disegno. Questa pratica, oggi divenuta molto rara, può essere un mezzo utilissimo: costringe ad osservare con occhio attento, a concentrarsi sulle opere per indagare ogni particolare, recuperando gesti e strumenti abbandonati e sostituiti da procedimenti più veloci.Il laboratorio permette agli studenti di divenire per un giorno copisti, davanti ai cavalletti o seduti a terra nelle sale del museo, insieme al proprio insegnante e aiutati dall’operatore didattico che fornisce informazioni e stru-menti di lavoro.

(secondaria 1° e 2°)

L2 Vado al museo!

L’itinerario si propone di far conoscere il museo non tanto attraverso le opere esposte, quanto attraverso le persone che vi lavorano. E’ infatti un luogo che, oltre a contenere, è anche istituzione in cui operano professio-nalità diverse, ma impegnate nella stessa missione: rac-cogliere, conservare e mostrare il patrimonio storico-ar-tistico della città. Il percorso si differenzia, nel linguaggio esplicativo e nell’attività pratica, a seconda dell’età degli studenti, privilegiando l’aspetto ludico per i più piccoli e quello tecnico-scientifico per i ragazzi della scuola se-condaria.

(infanzia, primaria, secondaria 1°)

In tutte le sedi museali

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ETA’ ROMANA

A1L Missione archeologo. gioco in scatola per bambini dai 9 ai 12 anniIn collaborazione con

Come si diventa archeologo e quali sono gli aspetti prin-cipali di questa affascinante professione? Attraverso un gioco di società, progettato proprio da archeologi, le classi possono avvicinarsi al mestiere divertendosi, imparando il metodo della ricerca e scoprendo il patri-monio antico della nostra regione. Ogni partecipante dovrà “guadagnarsi” gli strumenti più adatti per com-piere la sua missione e, alla fine, riceverà il diploma di aspirante archeologo.

A2L Salute e bellezza. Pratiche quoti-diane degli antichi romani

Nel suggestivo percorso vengono illustrate le pratiche quotidiane in età romana, in un ambito in cui esisteva un confine assai tenue tra cure salutari ed estetiche, come la lavatio e il trucco, abitudine questa sulla quale si soffermava il giudizio morale degli antichi. Le testi-monianze materiali esposte nelle sale ci restituiscono frammenti di realtà lontane, ma ricche di forte potere evocativo e propongono inusuali forme di approccio al mondo antico.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

Museo di Santa Giulia

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A3L Il gioco e lo svago. Tempo libero a Brixia

Nuces castellatae, astragali e pupae, tabulae lusoriae … i momenti di svago a cui potevano dedicarsi grandi e pic-coli cittadini romani, in determinati momenti della gior-nata, vengono rievocati nel percorso che si articola tra gli spazi delle domus e le sale della sezione archeologica. Nella fase pratica di laboratorio vengono proposti alcuni giochi antichi nei quali gli studenti potranno cimentarsi.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

A4L Lo scavo archeologico. Tecnica e simulazione

Una coinvolgente sperimentazione conduce alla cono-scenza del mestiere dell’archeologo attraverso la simula-zione di uno scavo e l’osservazione dal vero di un deposi-to archeologico e della sua stratificazione. Ciò permette di comprendere meglio le diverse strategie di ricerca e scoperta dei reperti antichi e l’iter che questi affrontano prima di giungere al museo.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

A5L Le anfore. Racconti di viaggio

Negli ambienti silenziosi della Sezione Preistoria e Pro-tostoria, davanti alle antiche anfore romane, i ragazzi vengono introdotti alle suggestioni delle ceramiche at-traverso un racconto originale in cui compaiono oggetti e immagini, che sottolineano i momenti salienti della narrazione. Lavorando l’argilla, su cui imprimere tracce e segni, gli studenti imparano a conoscere i diversi utilizzi degli antichi contenitori e, nel contempo, le sfide della ricerca archeologica, terrestre e subacquea.

(infanzia, primaria, secondaria 1°)

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A6L Da Afrodite a Vittoria alata. Vita e metamorfosi di una statua

Il laboratorio, caratterizzato da un’attività pratico-ma-nipolativa, avvicina i bambini al museo e ai manufatti esposti attraverso l’analisi della statua in bronzo raffigu-rante la Vittoria alata. L’opera, simbolo dell’archeologia bresciana, può suscitare nei visitatori più piccoli un parti-colare interesse per l’aspetto iconografico, per le dimen-sioni e la tecnica di realizzazione.Per la scuola secondaria viene invece proposto un iti-nerario che affronta il mito di Afrodite e della bellezza nell’arte attraverso il confronto iconografico tra il bronzo bresciano e alcune statue in marmo, originali o copie, conservate in altri musei. A tale scopo gli studenti sono guidati da schede didattiche con indicazioni metodologi-che che aiutano ad approfondire l’argomento.

(infanzia, primaria, secondaria 1° e 2°)

A7L Atleti, Dei e imprese eroiche

Nel percorso vengono esplorate le caratteristiche delle attività agonistiche nel mondo antico e le origini delle Olimpiadi, in un gioco di rimandi tra la Magna Grecia e l’attualità, partendo dall’osservazione dell’anfora dell’ar-tista Psiax, manufatto greco risalente al VI sec. trovato a Vulci, per giungere alla vetrina della Tomba dell’atleta.Miti ed imprese eroiche messi a confronto con gli sport che i ragazzi conoscono e praticano quotidianamente.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

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A8L Vivere nella Brescia antica. La giornata di un bambino romano

I diversi momenti della quotidianità di un fanciullo, vis-suto in epoca romana, vengono ricostruiti in un racconto che conduce tra le mura domestiche e nei principali edi-fici pubblici. Si giunge così a scoprire una comunanza di abitudini e riti, come quello della cena, illustrato con al-cune ricette tipiche del tempo, da sperimentare a casa o a scuola con ingredienti alimentari utilizzati ancora oggi. L’attività si conclude nelle domus dell’Ortaglia, abitazioni signorili recuperate e visitabili all’interno del museo.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

A9L Pani sulla tavola di Marco Gavio Apicio

Un itinerario attraverso gli usi e i costumi alimentari in età romana, in cui viene riservata una particolare atten-zione alle attività legate alla preparazione del cibo e alla nutrizione. Il laboratorio prevede l’impasto del pane che in antico, oltre a costituire la base dell’alimentazione, era anche destinato alle cerimonie e alle offerte rituali.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

A10L Il viridarium. Nel giardino anti-co

Un percorso nel suggestivo spazio verde, l’antico virida-rium, adiacente alle domus dell’Ortaglia, per approfon-dire alcuni aspetti poco conosciuti della vita quotidiana di duemila anni fa. Fra le piante aromatiche, i fiori e le essenze, da riconoscere e cogliere nella versatilità dei loro scopi culinari, ornamentali e curativi.

(infanzia, primaria, secondaria 1° e 2°)

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A11L La moda nella Roma antica. Abbigliamento e ruolo sociale

Fare storia e approfondire mode e tendenze della Roma antica servendosi di documenti originali. L’abbigliamen-to, elemento importante nella classificazione e datazio-ne delle opere, analizzato nelle sue fogge in alcuni mate-riali esposti nella sezione archeologica, diviene il tramite per conoscere usi e costumi del tempo. Nella fase prati-ca del percorso gli studenti hanno modo di realizzare un modellino, in carta, di vesti di epoca romana.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

A12L Il ritratto nell’antico. Acconcia-ture in età romana

Il laboratorio affronta il tema dell’evoluzione del ritratto ufficiale e il suo significato in età romana in riferimento alle acconciature, dato importante nella documentazio-ne storica. Le pettinature infatti possono divenire mez-zo per datare statue e monumenti o riconoscere rango, origine, ruolo della figura rappresentata e tramite per rintracciare, nei mutamenti e nelle rielaborazioni della moda, significati politici e sociali.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

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A13L Le immagini nelle domus. I mosaici Una selezione di immagini figurate del repertorio deco-rativo di mosaici di abitazioni di età romana guida i ra-gazzi nel riconoscimento dei soggetti, tramite la lettura degli elementi distintivi e degli attributi. Le immagini e i loro significati vengono collegati ai singoli vani delle do-mus, dei quali dovevano sottolineare la funzione.

(secondaria 2°)

A14L Il soffitto ritrovato

Rari sono i soffitti affrescati di età romana giunti fino a noi; l’esemplare del I secolo d.C., proveniente dalle do-mus dell’Ortaglia e ritrovato in frammenti, diviene pre-testo per avvicinare gli studenti alle modalità di indagi-ne archeologica, degli studi di restauro e delle scelte di musealizzazione che consentono di formulare ipotesi sul contesto originario di un reperto antico.

(secondaria 2°)

A15L Esercitazioni di epigrafia. Come “leggere” le lapidi

Il percorso si snoda tra le lapidi collocate nel superbo chiostro settentrionale del Museo di Santa Giulia e dedi-ca particolare attenzione agli aspetti tecnici della scrittu-ra su pietra, concludendosi con il riconoscimento delle formule tipiche delle iscrizioni funerarie e celebrative. Schede didattiche operative aiutano nella comprensione dei testi, attraverso un approccio che guarda alle epigrafi nella duplice veste di monumenti e fonti dirette per la ricostruzione della storia antica.

(secondaria 2°) 29

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A16L Usi e costumi di un popolo celtico. I corredi

Il laboratorio introduce alla conoscenza del costume dei Celti Cenomani, ricostruibile dalle sepolture scoperte nel territorio bresciano. Partendo dall’esame delle te-stimonianze iconografiche e degli oggetti del corredo funerario, si prova a completare l’abbigliamento e l’or-namento di una donna e di un guerriero celtico. L’itinera-rio termina davanti ai materiali relativi ai Cenomani e al tesoro di monete in argento proveniente da Manerbio.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

CELTI E LONGOBARDI30

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A17L La croce di Desiderio. Storia e tecnica di un capolavoro di oreficeria

Esposta nel suggestivo oratorio romanico di Santa Maria in Solario, la croce di Desiderio, simbolo del Museo di Santa Giulia, è al centro di un’approfondita esperienza didattica che illustra le caratteristiche delle croci ad uso processionale. Accanto all’osservazione del manufatto, il laboratorio prevede un’attività pratica che permette di analizzare le tecniche utilizzate per la sua realizzazione e le gemme impiegate nella decorazione.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

A18L L’antico tesoro del monastero

Il percorso guida alla conoscenza delle preziose testimo-nianze materiali che costituivano il tesoro delle mona-che, esibito in particolari ricorrenze. Dall’osservazione della crocetta porta reliquie e della Croce di Desiderio si giunge all’analisi della lipsanoteca, cofanetto in avorio lavorato a bassorilievo, custodito nell’oratorio di Santa Maria in Solario. Lo studio delle numerose scene raffigu-rate sui lati e il successivo lavoro di ricostruzione del ma-nufatto, permettono di approfondire le diverse tipologie dei reliquiari e le modalità di traslazione di oggetti sacri nel mondo antico.

(secondaria 1° e 2°)

A19L Apprendisti a bottega. Lavora-re il metallo

La visione di opere di oreficeria longobarda e medievale offre l’occasione per illustrare le caratteristiche dei me-talli e le tecniche di lavorazione impiegate nelle botteghe del tempo. Il percorso si conclude con la riproduzione manuale di motivi decorativi impiegati nel mondo an-tico, utilizzando la tecnica dello sbalzo su laminette di rame.

(primaria, secondaria 1° e 2°)31

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A20L Il lavoro del pittore. Colori e tecniche

Il laboratorio completa la lettura dell’opera d’arte for-nendo nozioni di tipo tecnico sulle modalità esecutive e sui procedimenti necessari per ottenere i diversi co-lori, in ricette segrete che mescolano pigmenti ad altri ingredienti naturali. Dopo l’introduzione teorica, ven-gono sperimentate alcune fasi operative che affrontano l’affresco e la tempera su tavola, per illustrare l’attività della bottega in cui l’artista, affiancato da aiuti e garzoni, realizzava le sue opere.

(infanzia, primaria, secondaria 1° e 2°)

A21L Dipingere sui muri. Lo spolvero

Esercitandosi sul trasferimento a ricalco delle immagini, si affronta la tecnica dell’affresco mediante un passag-gio della sua fase preparatoria: lo spolvero a carbone che, dal Quattrocento in avanti, permise agli artisti una maggiore precisione nella delimitazione degli spazi in cui stendere i colori.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

ETA’ MEDIEVALE E RINASCIMENTALE32

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A22L Il bestiario antico. Animali e simboli

Realistiche o immaginifiche, caricaturali o minacciose, le rappresentazioni di animali in alcune opere, consegnate nel corso dei secoli alle collezioni del museo, si prestano ad uno stimolante percorso didattico che, dall’epoca ro-mana sino al periodo rinascimentale, prende in analisi il mito e la simbologia accanto alle diverse tecniche artisti-che utilizzate nella realizzazione dei manufatti.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

DALL’ETA’ ROMANA AL RINASCIMENTOitinerario trasversale

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L’esposizione nel Museo di Santa Giulia propone alcuni capolavori, da Raffaello a Ceruti, selezionati dalle collezioni della Pinacoteca Tosio Martinengo, chiusa per lavori di restauro.

La Pinacoteca Tosio Martinengo ospite in Santa Giulia

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B17L Dall’antico al contemporaneo

I dipinti esposti nella Pinacoteca rappresentano il sug-gestivo punto di partenza per un percorso di scoperta delle tecniche usate dai maestri pittori nel Rinascimento. Il confronto con quelle adoperate comunemente dagli studenti permette l’acquisizione di competenze che ven-gono elaborate attraverso la sperimentazione di una tec-nica contemporanea: lavorando sulla macchia casuale, viene introdotto il “gioco delle proiezioni dirette”, forme e colori in movimento, ottenuti da inchiostri e materiali diversi.

(infanzia, primaria, secondaria 1° e 2°)

B1L ROSSO caldo - BLU freddo. L’espressione del colore

I colori provocano reazioni diverse secondo l’uso che ne viene fatto e a seconda del loro accostamento. Ricono-scere i diversi effetti nei differenti contesti significa ca-pire quanto e come sia variabile la loro percezione. Nel laboratorio la conoscenza del colore passa attraverso la sperimentazione con i pigmenti rosso o blu e gli stru-menti usati dagli artisti, per poi indagare il significato simbolico assunto dai colori nei dipinti.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

B2L Andar per quadri. Piccoli detecti-ves alla prova

Un’enigmatica valigetta, che racchiude i diversi elemen-ti chiave per il percorso, guida i bambini, trasformati in piccoli detectives che, muniti di lente d’ingrandimento, si avventurano fra i dipinti esposti nelle sale. Viene sol-lecitato lo spirito d’osservazione lungo un itinerario in-tervallato da indizi, domande e curiosità, che divengono pretesto per ricercare le opere e conoscere i pittori che le hanno realizzate.

(infanzia, primaria)35

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B3L L’arte racconta. Il quadro come testo narrativo

Le opere d’arte spesso raccontano storie e per scoprirle, o per inventarne di nuove, si può giocare con i perso-naggi di alcune opere pittoriche, isolati e tolti dal loro contesto. Le loro sagome, posate sul palcoscenico di un piccolo teatrino, suggeriscono immagini di scenari di fondo o di altri elementi di contorno. I dipinti divengono così motivo di indagine e riflessione, ma anche stimolo alla fantasia e all’immaginazione.

(infanzia, primaria, secondaria 1°)

B4L Forma e dimensione. L’occupazio-ne dello spazio

Ogni volta che un artista sceglie o accetta uno spazio per dare forma a un messaggio visivo, prende coscienza del-le dimensioni e delle caratteristiche dello spazio stesso. Nell’attività di laboratorio gli studenti vengono guidati alla percezione della forma dell’opera d’arte attraverso la sperimentazione dei formati diversi, dalla casualità dello strappo del foglio alla sua suddivisione geometrica.

(infanzia, primaria, secondaria 1° e 2°)

B5L San Giorgio, il drago e la princi-pessa

Nella tempera su tavola rappresentante San Giorgio e la principessa, la favola cortese narrata è occasione per indagare i personaggi e gli ambienti raffigurati. Nel gioco finale, che muove dallo schema compositivo del dipinto, si sperimentano infinite variazioni della storia attraverso cambi di posizione dei singoli elementi che suggerisco-no, di volta in volta, relazioni diverse tra i personaggi.

(infanzia, primaria)

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B6L Conoscere le tecniche

Alcuni dipinti significativi della collezione museale sono preziosi strumenti per conoscere e analizzare tecniche artistiche quali l’affresco, la tempera su tavola o l’olio su tela e poter rivivere il fervore artistico che animava la bottega o il cantiere di un Maestro in età moderna. Nel laboratorio i ragazzi hanno la possibilità di esaminare prima materiali e strumenti, e poi sperimentare alcuni passaggi di lavoro.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

B7L Oro come sfondo, oro come de-corazione

Prezioso, elegante, regale. Nel percorso didattico i signi-ficati simbolici dell’oro in età medievale e rinascimentale sono posti in rilievo attraverso l’analisi dello sfondo in di-pinti esposti nella sezione dedicata alla Pinacoteca. Alla sperimentazione pratica del procedimento della doratu-ra segue l’osservazione della tecnica davanti alle opere d’arte in cui sono presenti superfici dorate, bulinature o rilievi.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

B8L Alla maniera dell’Arcimboldi

Le tele delle Quattro stagioni, attribuite in tempi recenti al pittore Antonio Rasio, accompagnano lungo un itine-rario di lettura dell’opera d’arte che permette di cogliere il significato di un genere artistico affermatosi alla corte viennese nel XVI secolo. Stimolati dalle particolari imma-gini dei dipinti, i ragazzi realizzano composizioni grafiche che utilizzano elementi vegetali e floreali accostati se-condo la propria invenzione.

(infanzia, primaria, secondaria 1° e 2°)

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B9L Albero e paesaggio. Elementi espressivi della “vegetazione dipinta”

Qual’è il significato degli alberi in un quadro? Nell’attivi-tà di laboratorio gli studenti si confrontano, attraverso prove e sperimentazioni, con la struttura arborea, l’ef-fetto cromatico della chioma e il cambiamento della per-cezione visiva determinato, nelle diverse stagioni, dalle ore del giorno e dalle condizioni atmosferiche. A conclu-sione il percorso si concentra sulla funzione e sulla sim-bologia degli alberi nelle composizioni di alcuni dipinti esposti nelle sale.

(infanzia, primaria, secondaria 1° e 2°)

B10L Tra cielo e terra. Luce, nuvole e altri elementi sospesi

Lo spazio che visivamente sembra racchiuso tra la terra e l’infinito appare immobile e turchino quando è sgombro da qualsiasi elemento naturale o artificiale che in esso si muove. Il percorso propone la ricerca di forme, segni, co-lori di diverse raffigurazioni, spesso presenti nei cieli dei dipinti: nuvole, vapori, raggi di sole, volatili o altro, che ne possono modificare la percezione e il movimento.

(infanzia, primaria, secondaria 1° e 2°)

B11L Il cielo. Segno, emozione, sim-bolo

Nella pittura esistono regole e tecniche precise anche per rappresentare l’elemento più immateriale: il cielo. Il laboratorio lo indaga attraverso lo studio di alcuni dipinti di epoca rinascimentale conservati nel museo, metten-do a confronto raffigurazioni realistiche e simboliche, suggerendo al contempo, nell’attività pratica, forme di creatività espressiva.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

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B12L Conosci gli animali?

In molti quadri sono presenti animali, domestici o esoti-ci, rappresentati a volte come protagonisti della scena, altre come semplici elementi di contorno e che spesso alludono a significati particolari. Attraverso un itinerario di osservazione di queste raffigurazioni reali, fantastiche o simboliche, è possibile comprendere la loro funzione all’interno dello schema compositivo dell’opera pittorica.

(infanzia, primaria, secondaria 1°)

B13L Giochi d’acqua. Significati di segni, colori e trasparenze

L’acqua si presenta sotto aspetti diversi: dalle gocce di pioggia allo zampillo di una fontana, alla vastità del mare, ferma e trasparente oppure agitata e tempestosa. Le sensazioni evocate dalle sue diverse rappresentazioni nei dipinti presi in esame diventano occasione per speri-mentare regole e tecniche di comunicazione visiva.

(infanzia, primaria, secondaria 1° e 2°)

B14L Dal volto al ritratto. Modalità della raffigurazione umana

Il ritratto è un genere figurativo nato allo scopo di tra-mandare nel tempo l’aspetto fisico e psicologico di un individuo. Il percorso, che si articola tra opere pittoriche realizzate dal XIV al XVIII secolo, approfondisce il tema attraverso tre aspetti di osservazione: la postura (codi-ce comunicativo del corpo e del gesto), l’espressione (linguaggio del volto) e l’abbigliamento (documento dell’identità sociale e della moda del tempo).

(infanzia, primaria, secondaria 1° e 2°)

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B15L Tele preziose e stoffe vere. Abi-ti e panni del Rinascimento

Dalla finzione alla realtà per una conoscenza, anche tat-tile, delle stoffe usate nel Rinascimento; il laboratorio consente di osservare attentamente i preziosi drappi che avvolgono i personaggi effigiati nei dipinti, per poi confrontarli con tessuti analoghi ancora oggi prodotti. Nell’attività pratica questi possono trasformarsi in copri-capi, fusciacche o mantelli da indossare, a seconda della propria interpretazione.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

B16L Demoni e mostri Le raffigurazioni di esseri bizzarri e creature di aspetto orribile, presenti in alcune opere pittoriche provenienti dalla Pinacoteca Tosio Martinengo, sollecitano i visitatori al confronto con un tema ricco di riferimenti alla mitolo-gia e alla letteratura. Il percorso si conclude, attraverso sperimentazioni grafiche, con l’invenzione di un proprio essere immaginario.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

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D1L Ogni cosa al suo posto. Ricostrui-re il tempio

Il tempio capitolino, fatto erigere dall’imperatore Vespa-siano nel 73 d.C., in segno di ringraziamento verso gli antichi cittadini bresciani suoi alleati, è protagonista di un itinerario didattico che illustra la storia e le vicende del suo ritrovamento avvenuto nel XIX secolo. Il labora-torio si completa con un gioco di identificazione e ricom-posizione dei principali elementi strutturali e decorativi dell’edificio monumentale.

(primaria, secondaria 1°)

Capitolium

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C1L Caccia all’indizio

Nelle sale rinnovate del museo i ragazzi sono stimolati a indagare alcune immagini in cui figurano dettagli foto-grafici, tolti da opere esposte, e a formulare ipotesi che nascono dall’attenta osservazione di ogni minimo parti-colare. Le soluzioni trovate sono confermate o smentite nel percorso di ricerca degli oggetti, dipinti, abiti origina-li, seguendo indizi che svelano eventi umani e vicende storiche ambientati nei fermenti risorgimentali dell’Italia nella seconda metà dell’Ottocento.

(secondaria 1° e 2°)

CastelloMuseo del Risorgimento

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C2L Abito e uniforme

In ogni epoca e in ogni paese i militari hanno indossato vesti che ci permettono di riconoscere il corpo di appar-tenenza, ruolo e gradi. Questo tipo di abbigliamento ha spesso influenzato anche il gusto vestimentario maschi-le. Nel laboratorio gli studenti affrontano la compara-zione delle fogge dell’abito militare con quelle dell’abi-to civile, mediante l’analisi di capi di vestiario e dipinti esposti nel Museo.

(secondaria 1° e 2°)

C3L La carrozza di Garibaldi

L’osservazione della carrozza usata da Giuseppe Garibal-di per i suoi spostamenti nelle Valli Giudicarie avvicina i ragazzi al Museo del Risorgimento e ai materiali esposti, che documentano e raccontano la storia della città di Brescia e del suo territorio dopo l’Unificazione. Il Museo si propone quindi come luogo dove approfondire un la-voro interdisciplinare, sottolineando il proprio ruolo di strumento didattico.

(primaria, secondaria 1°)

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C4L Il Castello. Le trasformazioni della fortezza

Da luogo di culto a bastione di difesa a fortezza. Le tra-sformazioni del complesso fortificato che domina la città dall’alto del colle Cidneo vengono ricostruite osser-vandone gli elementi portanti, per poi segnare su una mappa, in una sorta di passeggiata virtuale, i siti più si-gnificativi e individuare l’antica funzione degli elementi architettonici principali.

(secondaria 1°e 2°)

C5L Da paggio a cavaliere. La carriera dell’uomo d’armi

L’itinerario illustra attraverso un’attività pratica il percor-so iniziatico necessario per divenire cavalieri in età me-dioevale. A tal fine sono presi in esame alcuni materiali esposti che permettono di conoscere il ruolo del cavalie-re nella società del tempo, il complesso abbigliamento e gli strumenti che gli erano indispensabili e lo rendevano identificabile.

(infanzia, primaria, secondaria 1°)

C6L Armature e cavalieri. Struttura e funzioni dell’abbigliamento da difesa

Il laboratorio intende presentare il Museo delle Armi Luigi Marzoli e la sua collezione di armi antiche, pun-tando l’attenzione dei visitatori sulle preziose arma-ture esposte. Viene così illustrata, con un’appropriata terminologia, l’esigenza e l’utilità di questo particolare abbigliamento da difesa per approfondire la conoscenza delle diverse tipologie di armatura e la sua evoluzione attraverso i secoli.

(infanzia, primaria, secondaria 1°e 2°)

CastelloMuseo delle Armi Luigi Marzoli

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PERCORSI TEMATICI“E’ creativa una mente sempre al lavoro, sempre a far domande, a scoprire problemi dove gli altri trovano ri-sposte soddisfacenti, a suo agio nelle situazioni fluide, capace di giudizi autonomi e indipendenti, che rifiuta il codificato che rimanipola oggetti e concetti senza la-sciarsi inibire dai conformismi.”

(Gianni Rodari)

I percorsi tematici rappresentano una modalità di visita non formale ai musei bresciani: attraverso l’esperienza di un processo attivo di conoscenza hanno l’obbiettivo di fornire gli strumenti cognitivi e metodologici per una let-tura consapevole e critica del patrimonio culturale. Nelle sale espositive gli studenti imparano a interrogare le opere, i materiali, i reperti, ricavandone informazio-ni che hanno origine da una sequenza di interrogativi e azioni didattiche suggeriti dall’educatore museale. La partecipazione dinamica viene così sollecitata da percor-si interattivi che, con il supporto di materiale illustrativo, propongono molteplici possibilità di lettura e favorisco-no l’integrazione dei vari argomenti, al fine di stimolare la curiosità e l’interesse dei giovani visitatori.Il progetto educativo si basa su criteri che guidano alla comprensione dell’opera d’arte, sia come testimonianza del passato sia come tramite per capire il presente, of-frendo a docenti e studenti l’opportunità di affrontare le varie tematiche in chiave trasversale e multidisciplinare, con l’intento di superare il concetto di visita episodica e riconoscere al museo la funzione di valido strumento di-dattico per conoscere il territorio di appartenenza.

Ingresso al museo e percorso tematico: € 4,50 cad.

Scuola dell’infanzia: € 1,50 cad.durata: h 1.30’

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A1P Marco Nonio Macrino. La carrie-ra di un antico bresciano

La recente scoperta a Roma del mausoleo funerario di Marco Nonio Macrino, esponente di una delle più im-portanti famiglie bresciane vissuto nel II sec. d.C., ne ha messo in luce la figura che, per la fedeltà all’imperatore, pare abbia parzialmente ispirato gli sceneggiatori del film “Il gladiatore”. Le alte cariche ricoperte nel corso della sua vita permettono di illustrare la struttura della società romana del tempo, in cui politica e capacità stra-tegiche erano elementi costitutivi dell’uomo pubblico.

(secondaria 1° e 2°)

ETA’ ROMANA

Museo di Santa Giulia

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A2P Case romane. Le domus dell’Or-taglia

Il percorso nell’area archeologica prevede un approfon-dimento sulla struttura della casa romana mediante l’os-servazione delle domus dell’Ortaglia. Le testimonianze delle ricche dimore diventano motivo per analizzare le tematiche relative alle abitazioni in età antica. Il recupe-ro e le ipotesi ricostruttive dei due edifici permettono di conoscere le tecniche edilizie, i sistemi di riscaldamento, gli apparati decorativi e le destinazioni d’uso degli am-bienti.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

A3P La vita dietro le cose. Le necro-poli

Nelle sale della sezione dedicata alle necropoli, o “città dei morti”, vengono presentati alcuni aspetti della ritua-lità funeraria romana. Aiutati dall’indagine di resti, iscri-zioni o reperti che costituivano il corredo del defunto in tombe rinvenute nel territorio bresciano, i ragazzi posso-no ricostruire alcuni aspetti della cultura materiale, delle usanze e della vita che si svolgeva nella città antica.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

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A8P Arrivano i barbari? I Longobardi in Italia. I luoghi del potere

La proposta è stata ideata in occasione dell’importante riconoscimento attribuito dall’Unesco al complesso mo-nastico di San Salvatore – Santa Giulia. L’obbiettivo è far conoscere le funzioni di questo organismo intergover-nativo, di capire che cosa comporta essere iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale e soprattutto che cosa si intende per Patrimonio dell’Umanità. L’itinerario si concentra sui materiali longobardi conser-vati nel Museo di Santa Giulia e permette di approfon-dire gli aspetti di matrice longobarda che legano il com-plesso bresciano alle altre sei località comprese nel sito seriale “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568 – 774 d.C.)”.

(secondaria 1° e 2°)

A4P I Celti narrati

Dopo un breve inquadramento storico, il percorso illu-stra usi e costumi dei Celti Cenomani, mediante la com-parazione tra le fonti scritte di autori di epoche diverse, che tracciano il ritratto di questo popolo e le testimo-nianze archeologiche provenienti dal territorio e conser-vate nella sezione Preistoria e Protostoria del museo.

(secondaria 2°)

A5P Da Alboino a Desiderio. I longo-bardi

Percorrendo alcuni ambienti del monastero, attraverso l’osservazione dei reperti esposti, vengono illustrati gli aspetti della vita del popolo longobardo durante i due secoli del predominio in Italia, fino al regno dell’ultimo re, Desiderio.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

CELTI E LONGOBARDI50

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A6P Il monastero. Dalla fondazione alla soppressione

Nel monastero di San Salvatore e Santa Giulia, oggi di-venuto museo, rimangono impresse sui muri e nelle de-corazioni le tracce di coloro che contribuirono alla sua fondazione o vi trascorsero parte della propria vita. E’ un lungo racconto che si svela attraverso l’analisi della struttura architettonica e degli apparati decorativi e nar-ra le trasformazioni storiche e sociali dal tardo medioevo all’età napoleonica.

(secondaria 1° e 2°)

A7P Le pareti raccontano. Iconografia e tecnica

Nelle chiese e negli ambienti del Museo gli studenti in-contrano le superfici affrescate da Floriano Ferramola, Paolo da Caylina il giovane e Girolamo Romani detto il Romanino. L’attenzione viene indirizzata alla compren-sione della tecnica dell’affresco, dell’iconografia dei Santi e della relazione tra i soggetti raffigurati e gli ambienti monastici.

(secondaria 1° e 2°)

STORIA DEL MONASTERO 51

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B1P L’ospite eccellente. Da Raffaello a Ceruti

Il percorso propone una lettura inedita, basata sull’ana-lisi del gesto realistico o simbolico, di alcuni capolavori, da Raffaello a Ceruti, selezionati dalle collezioni della Pi-nacoteca Tosio Martinengo, chiusa per lavori di restauro. I dipinti, disposti in ordine cronologico e tematico, testi-moniano il rilevante patrimonio del museo, considerato tra i più importanti dell’Italia settentrionale.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

B2P La natura e i suoi simboli

Nei dipinti antichi anche una semplice natura morta può nascondere un linguaggio ricco di significati spesso non percepibile dall’osservatore moderno, linguaggio in cui ogni singolo elemento porta una valenza particolare e caratteristica. Il tema viene affrontato attraverso l’osser-vazione attiva di alcune opere in cui compaiono animali, essenze arboree, frutti.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

La Pinacoteca Tosio Martinengo ospite in Santa Giulia

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B3P Ritratti. Vestirsi e apparire

Il ritratto può mettere in risalto il ruolo sociale del per-sonaggio raffigurato attraverso segni distintivi tra i quali assumono particolare rilievo l’abbigliamento e l’accon-ciatura che, nel percorso tematico proposto, vengono indagati in qualità di testimonianze della società, del co-stume e della moda tra il XV e XVIII secolo.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

B4P Scene di vita quotidiana tra lavoro e povertà

I dipinti di Antonio Cifrondi e di Giacomo Ceruti, detto il Pitocchetto, che raffigurano personaggi e situazioni ispi-rati alla vita quotidiana del ceto sociale più umile, sono esaminati in modo approfondito in rapporto ai significati e agli aspetti figurativi della loro rappresentazione. I dati emersi sono sottolineati dal confronto con gli eleganti ritratti di dame e gentiluomini dell’epoca.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

B5P Come nasce un dipinto?

Il percorso fornisce gli strumenti per un primo approc-cio all’opera pittorica. Gli studenti, dopo aver esaminato i materiali utilizzati dagli artisti per realizzare un dipinto, approfondiscono la conoscenza di alcune opere attraver-so schede didattiche da completare con i dati inerenti l’autore, il titolo, la datazione, la dimensione e la tecnica.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

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B6P Artisti, committenti e mecenati: l’antico mercato dell’arte

Nel percorso tematico vengono illustrate le figure del committente e del mecenate e il ruolo da loro rivesti-to nella realizzazione di molte opere pittoriche, sottoli-neando la condizione sociale e il gusto di coloro che, in particolare, hanno determinato l’origine delle collezioni donate poi alla città e destinate alla formazione dell’at-tuale Pinacoteca.

(secondaria 1° e 2°)

B7P Santi, simboli e attributi

Prendendo in esame alcuni dipinti gli studenti sono gui-dati nella conoscenza e nel riconoscimento dei Santi, raffigurati nelle immagini di soggetto sacro, attraverso lo studio dell’ aspetto fisico, degli abiti, dell’atteggiamento e degli eventuali attributi. Ciò consente di comprendere il significato simbolico della scena, anche in relazione al contesto storico in cui venne realizzata l’opera.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

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D1P Luoghi e volti del culto romano antico

Mediante l’analisi delle testimonianze relative al culto nella Brescia romana, viene approfondito il complesso tema delle divinità e dei riti religiosi in età antica. L’iti-nerario prevede una parte dedicata al Capitolium, luogo sacro in cui era venerata la triade capitolina, e termina davanti alle grandi mensole antropomorfe che raffigura-no Giove Ammone, il sole divinizzato, e Pan, simboleg-giante l’universo della natura.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

Capitolium

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C5P Giuseppe Cesare Abba e Giuseppe Capuzzi: reportage dalla spedizione dei Mille Il percorso affronta alcuni fatti storici che hanno portato all’Unità d’Italia attraverso l’osservazione di una selezio-ne di oggetti esposti nel Museo e la lettura di brani tratti dalle memorie di due protagonisti dell’impresa dei Mil-le, divenuti poi figure di spicco della città.I racconti aggiungono ai fatti storici nazionali una dimen-sione più intima e personale, ma non per questo meno critica e oggettiva. Il percorso si conclude con l’analisi delle trasformazioni urbanistiche avvenute a Brescia nel periodo post-unitario.

(secondaria 1° e 2°)

C1P Restare o partire: l’immagine dell’emigrazione

Nel Museo del Risorgimento la scultura Gli Emigranti, eseguita da Domenico Ghidoni (1875 - 1920) e raffigu-rante una madre con in grembo la figlia addormentata, stremate dall’attesa della partenza, viene accostata a di-pinti che documentano alcuni aspetti delle condizioni di lavoro nel territorio bresciano. Il percorso permette di affrontare il tema dell’abbandono della propria terra alla ricerca di nuove opportunità nell’Italia di fine Ottocento, analizzandone le differenze e le connessioni con il nostro tempo.

(secondaria 1° e 2°)

CastelloMuseo del Risorgimento

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C2P Vivere nell’Ottocento. Usi e abi-tudini

Alcuni oggetti e dipinti esposti nella mostra L’Italia degli Italiani. Brescia dopo l’Unità, insieme a immagini filmi-che tratte dal cinema italiano di soggetto risorgimentale, consentono di ricostruire gli aspetti principali della vita quotidiana nella seconda metà del XIX secolo. La casa, l’abbigliamento, le relazioni sociali e gli affetti familiari, diventano pretesto per un approccio coinvolgente degli studenti alla storia locale in riferimento alle grandi vicen-de nazionali.

(secondaria 1° e 2°)

C3P Figure femminili dell’Ottocento. Dalla regina alla brigantessa

L’itinerario offre la possibilità di avvicinare la storia attra-verso le immagini e le parole di figure femminili, diverse per ruolo e posizione sociale nella società ottocentesca. Dalla regina Margherita, alle donne borghesi, a quelle di ceto popolare, il percorso di visita, comprendente an-che la fotografia di una “brigantessa”, è accompagnato da brani letterari tratti da opere di autrici femminili del tempo.

(secondaria 1° e 2°)

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C4P Giostre e tornei. Tecniche e mate-riali dei nobili giochi

I cavalieri indossarono l’armatura nei combattimenti per lungo tempo, fino a che l’invenzione, ma soprattutto la diffusione delle armi da fuoco, non la resero ingombran-te e inutile. Il percorso affronta il tema di giostre, tornei e cerimonie in cui i nobili continuarono a esibire arma-ture che, da mezzo difensivo, acquisirono il significato di forza, potere e prestigio della famiglia.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

CastelloMuseo delle Armi Luigi Marzoli

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INSOLITI INCONTRIVISITE ANIMATE PER RACCONTARE L’ARTE E LA STORIA Nelle sale dei Musei Civici, inedite visite animate rendo-no l’esperienza didattica ancora più interessante e origi-nale. Le opere d’arte, che già nei tempi passati sono state strumento per raccontare storie, diventano oggi avvin-cente stimolo alla fantasia e all’immaginazione. Un operatore-interprete veste i panni del personaggio storico le cui vicende sono strettamente legate ad ogni singolo museo bresciano, o agli oggetti in esso esposti, e conduce i visitatori in coinvolgenti itinerari che si sno-dano tra le sale, raccontando la vita di queste importanti figure e i momenti salienti della loro epoca. Mediante un linguaggio non convenzionale che adopera parole narrate e suggestioni, i visitatori si immergono nell’atmosfera del monastero longobardo, del Castello o del palazzo rinascimentale, per scoprire la storia di que-sti edifici nel passato e la loro evoluzione, sino a diven-tare luoghi museali, contenitori di oggetti preziosi, a loro volta generatori di storie.

Ingresso al museo e Insoliti incontri: € 4,50 cad.

durata: h 1.30’

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A1I L’ultima badessa. La vita nel mo-nastero di Santa Giulia

In un itinerario tra le sale, le chiese e i chiostri silenzio-si, vicende umane e rigide regole monastiche vengono narrate da Elena Masperoni, l’ultima badessa a vita, che resse il monastero, in anni burrascosi, dal 1449 al 1478.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

Museo di Santa Giulia

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B1I La collezionista Paolina Tosio pre-senta i suoi dipinti

Attraverso il brillante racconto della contessa Paolina Bergonzi Tosio, che presenta i più importanti dipinti collezionati insieme al marito Paolo, si rivive la raffinata atmosfera culturale che faceva della loro casa uno dei salotti più ambiti di Brescia nei primi decenni dell’Otto-cento.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

La Pinacoteca Tosio Martinengo ospite in Santa Giulia

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C3I Indovina chi?

Chi si aggira con fare misterioso tra i preziosi e rari og-getti esposti nel Museo? Questi, indagati con occhio at-tento, ci parlano della vita di personaggi che hanno con-tribuito al processo di unificazione del nostro Paese, in un coinvolgente viaggio a ritroso nel tempo, tra ideali e passioni rievocati nelle sale del Museo del Risorgimento.

(secondaria 1° e 2°)

C1I Protagonisti dal Risorgimento

Francesco Nullo, valoroso eroe garibaldino, o Rosalia Montmasson, anticonvenzionale compagna di Francesco Crispi, figure oggi poco ricordate, diventano i singolari narratori che coinvolgono attivamente i ragazzi nel per-corso tra le sale museali. Attraverso le loro memorie si possono scoprire aspetti inusuali della storia risorgimen-tale evocati anche da altri materiali esposti nel Museo.

(secondaria 1° e 2°)

CastelloMuseo del Risorgimento

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C4I Indovina chi?

Chi si aggira con fare misterioso tra i preziosi e rari ogget-ti esposti nel Museo? Questi, indagati con occhio atten-to, ci parlano della vita di personaggi vissuti in epoche lontane che incontreremo in un coinvolgente viaggio a ritroso nel tempo, tra vicende e imprese cavallerescheevocate nel Museo delle Armi Luigi Marzoli.

(primaria, secondaria 1°)

C2I Collezionare, che passione!

Una passeggiata nel Museo guidati dall’appassionato racconto di Luigi Marzoli, o della moglie Letizia Cipollini, che con orgoglio mostrano i preziosi oggetti raccolti dal collezionista durante i suoi numerosi viaggi e poi donati con grande generosità alla città di Brescia.

(primaria, secondaria 1° e 2°)

CastelloMuseo delle Armi Luigi Marzoli

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UN GIORNO AL MUSEOPer agevolare la partecipazione all’attività didattica di scuole lontane o di gruppi che desiderano fermarsi più a lungo, è possibile trascorrere la giornata al Museo ab-binando due attività, una al mattino e l’altra nel primo pomeriggio. La pausa pranzo è organizzata in uno spazio predisposto nel Museo di Santa Giulia. I Servizi educativi (030.2977841) individueranno il pro-gramma in base alle esigenze dei singoli gruppi.

(Per le scuole di ogni ordine e grado)

Due attività al museo e pranzo: € 14,00 cad.

durata: h 5 circa

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in collaborazione con

A1G Un giorno a Santa Giulia11.10-12.45 laboratorio didattico13.00-14.00 pranzo al Museo14.00-15.30 visita animata o tematica

B1G Un giorno ai Musei11.10-12.45 laboratorio didattico nella sezione della Pinacoteca13.00-14.00 pranzo al Museo14.00-15.30 visita animata o tematica nel Mu- seo delle Armi o del Risorgimento

C1G Un giorno tra Santa Giulia e il Castello11.10-12.45 laboratorio didattico a Santa Giulia o nella sezione della Pinacoteca13.00-14.00 pranzo al Museo 14.30-16.00 visita animata I segreti della fortezza, attività con l’Associazione Speleologica Bresciana

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MUSEO IN CLASSEUn modo più approfondito per conoscere i musei bre-sciani e per sviluppare gli argomenti su cui i docenti in-tendono costruire iter formativi per le loro classi.

Il modulo didattico si articola in due appuntamenti. Il primo prevede un incontro propedeutico a scuola, dove l’operatore museale porta “a domicilio” una sca-tola misteriosa, un prezioso kit, da cui estrarre oggetti riconducibili alle diverse tipologie di opere che i musei conservano. Dopo la scoperta e l’osservazione, segue un momento illustrativo volto a soddisfare le curiosità su-scitate: ciò consente agli studenti di affrontare il Museo nella sua funzione di contenitore che raccoglie, tutela ed espone le testimonianze della storia della città.Il secondo incontro si svolge nel museo individuato come strumento per approfondire gli argomenti prescelti: Mu-seo di Santa Giulia, Pinacoteca Tosio Martinengo ospite temporanea in Santa Giulia, Museo delle Armi Luigi Mar-zoli o Museo del Risorgimento. Nel laboratorio didatti-co i ragazzi possono sperimentare regole e tecniche del linguaggio storico–artistico o archeologico e successiva-mente considerare le opere esposte nel Museo attraver-so il confronto diretto.

I temi e gli argomenti sono da concordare, a seconda delle esigenze della classe, con i Servizi educativi (tel. 030.2977841). Sono dedicati a tutti gli studenti e vengo-no differenziati, in relazione al grado scolastico, al nume-ro delle opere esaminate, alla quantità di informazioni date e al linguaggio utilizzato.

Incontro in classe di h 2 € 80Attività al museo durata h 1.30’ € 4,50 cad.

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DAL MUSEO AL PARCO PASSEGGIANDO TRA ARTE E NATURATra i progetti rivolti al mondo della scuola, il sistema museale bresciano ha attivato alcune collaborazioni per suggerire itinerari tematici in grado di abbinare la cono-scenza di contesti diversi alla scoperta del territorio.In particolare Fondazione Brescia Musei e Parco Giardi-no Sigurtà hanno avviato un progetto condiviso che si propone di offrire alla scuola l’opportunità di conoscere, accanto al prezioso patrimonio storico-artistico conser-vato nei musei bresciani, quello naturale presente in un parco straordinario. Si tratta di particolari itinerari rivol-ti agli studenti e ai loro insegnanti che, nell’arco di una giornata possono indagare, in maniera originale e dialet-tica, il rapporto che intercorre tra arte e natura.

(Per le scuole di ogni ordine e grado)

Costo di ogni itinerario € 12,00 cad.

Sono compresi i biglietti di ingresso e le attività nelle due sedi

Non disponibile nel periodo invernale

Centro prenotazioniParco Giardino Sigurtà Tel. 045.6371033

Fax 045.6370959e-mail: [email protected]

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in collaborazione con

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Orti, giardini e labirintih 9.30 – Museo di Santa Giulia Accanto alle domus dell’Ortaglia nel viridarium reinte-pretato, una passeggiata per conoscere l’evolversi del giardino romano che, da hortus dove venivano coltivati ortaggi e piante officinali, diviene luogo di piacere dedi-cato allo svago, arricchito da arredi scultorei e fontane inseriti tra i fiori e le piante ornamentali curati dall’abilità artisitca del topiarius.h 11.30 – trasferimento a Valeggio sul Mincio (VR) e possibilità di pranzo al sacco al Parco Giardino Sigurtà.h 14.00 – Parco Giardino SigurtàLa storia e le meraviglie di un giardino di 60 ettari per co-noscere le forme della nuova ars topiaria: dai bossi dalle forme surreali al nuovo labirinto.

Con l’occhio del pittoreh 9.30 – Museo di Santa Giulia Nelle sale del Museo si rivive il fervore artistico della bot-tega di un Maestro, dove la natura veniva raffigurata in un ambiente chiuso attraverso appunti visivi. Il laborato-rio permette di sperimentare materiali e strumenti usati nel Rinascimento.h 11.30 – trasferimento a Valeggio sul Mincio (VR) e possibilità di pranzo al sacco al Parco Giardino Sigurtà.h 14.00 – Parco Giardino SigurtàDalla bottega alla pittura all’aria aperta: il parco è la cor-nice ideale per conoscere da vicino scorci naturalistici inusuali.

Segni e colori nel paesaggioh 9.30 – Pinacoteca Tosio Martinengo, ospite in Santa GiuliaQual’è la funzione di un albero in un dipinto? Qual’è il suo significato simbolico? Il percorso si concentra sull’os-servazione della “vegetazione dipinta” nelle opere d’ar-te, attraverso prove e sperimentazioni grafiche.h 11.30 – trasferimento a Valeggio sul Mincio (VR) e possibilità di pranzo al sacco al Parco Giardino Sigurtà.h 14.00 – Parco Giardino SigurtàSono tutti uguali gli alberi in natura? Scopriamolo pas-seggiando nel parco! Si impara a riconoscere gli elementi distintivi di un albero (forma, colore, texture della cor-teccia) e come questi caratteri mutano nel corso delle stagioni.

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Brescia, Museo di Santa Giulia19 novembre 2011 - 18 marzo 2012

Promossa da

Comune di Brescia

In collaborazione con

OMAGGIO ALLA VITTORIA ALATA

e

L’ANTICO

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In senso ampio per moda, nella sua specificità di conti-nua mutazione di ricerca estetica, si intende una conce-zione del costume acquisita e ritenuta valida in un deter-minato periodo storico. Quindi comprende uno stile di vita, una maniera di comportarsi o atteggiarsi, ma anche espressioni artistiche e formali che riguardano materia-li preziosi del patrimonio culturale fino a giungere agli oggetti di uso quotidiano. In questo senso l’esposizione dedicata a Roberto Capucci, allestita negli spazi archeo-logici del Museo di Santa Giulia, si pone come occasione in cui si viene a codificare il dialogo tra due espressioni d’arte, quella relativa alle antiche opere, di forte valenza simbolica ed evocativa e quella della moda, attraverso le scenografiche costruzioni tessili create dal grande sarto, che attestano l’altissimo livello qualitativo raggiunto nel-la tendenza estetica.Il forte legame così creatosi tra arte e moda, tra pre-sente ed esperienza del passato, si traduce in attività didattiche che accompagnano il visitatore sia alla com-prensione dei criteri scientifici con i quali si è realizzato il progetto sia all’osservazione delle creazioni tessili, in cui sono esplicite le citazioni tratte dai repertori icono-grafici antichi, con rimandi alla scultura, all’architettura e all’aspetto stilistico e coloristico della pittura.

Ingresso alla mostra e attività didattica: € 4,50 cad.

durata: h 1.30’

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VISITA GUIDATA

La visita alla mostra trova la sua conclusione nell’Atelier del Maestro, in cui, oltre all’osservazione degli strumen-ti di lavoro del sarto, possono essere illustrati i mestieri della moda, dal disegnatore di tessuti (che già nei tempi passati poteva essere un grande artista) al disegnatore di abiti, dal modellista al ricamatore, fino a giungere, nel mondo contemporaneo, al fotografo di moda.

(infanzia, primaria, secondaria di 1° e 2°)

LABORATORII laboratori proposti prendono in considerazione le ope-re esposte, affrontando diverse tematiche, sollecitate dalle suggestioni evocate dalle scenografiche creazioni sartoriali accostate ai preziosi materiali patrimonio del Museo.

Dedicato a...

Dopo la visita alla mostra, finalizzata all’acquisizione del concetto di omaggio, su cui verte il tema dell’esposi-zione, ogni bambino potrà dedicare la propria “opera”, realizzata con gli strumenti e i supporti che troverà in laboratorio, ad uno dei manufatti antichi osservati, che assurgerà al personale significato di simbolo del Museo.

(infanzia, primaria)

Textile/texture

In seguito all’osservazione dell’impiego di particolari inserti in alcuni abiti esposti in cui sono evidenti trama e ordito di armature semplici del tessuto, viene fornito ad ognuno un telaio con il quale sperimentare il gioco dell’intreccio per realizzare una piccola opera tessile polimaterica, ottenuta dall’assemblaggio di materiali tradizionali, frammischiati ad altri contemporanei (come plastiche e gomme), il cui fine è puramente estetico.

(primaria, secondaria di 1° e 2°)

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INCONTRIVengono proposti alcuni incontri propedeutici attraverso i quali introdurre il tema della mostra in una accezione più ampia sotto il titolo di “Arte per la moda, moda per l’arte”:

3 novembre 2011, ore 17.00Dress code, i codici della modaAttraverso le variazioni del gusto viene tracciata l’evolu-zione della moda, dal mondo antico a quello contempo-raneo.Giusi Ferré – Giornalista di moda

10 novembre 2011, ore 17.00Contaminazioni. Mode per pochi, mode per tuttiParallelismi e contaminazioni nell’arte e nella moda, in un confronto dialettico tra le due aree creative.Raffaella Sgubin - Sovrintendente ai Musei della Moda e delle Arti Applicate di Gorizia

17 novembre 2011, ore 17.00Il mestiere della moda. Roberto Capucci Il grande creatore intervistato da Francesca Morandini e Massimiliano Capella 23 novembre 2011, ore 17.30Presentazione della mostra alla cittàFrancesca Morandini - Musei Civici di BresciaMassimiliano Capella - Musei MazzucchelliMassimo Marcomini - architetto

Gli incontri si svolgeranno nella Sala Conferenze del Museo di Santa Giulia

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VISITE GUIDATE Le tipologie di visite guidate proposte alle scuole sono due: percorso fino a h 1,30 e fino a h 4,30’. Oltre alla conoscenza dei musei, viene offerta la possibilità di itine-rari nel centro storico di Brescia alla scoperta dei monu-menti più significativi.

(Per le scuole di ogni ordine e grado)

costi validi per ogni sede musealeingresso al museo € 3,00 cad.

visita guidata gruppi da 15 a 30 personefino a h 1.30’ € 80,00

fino a h 4.30’ € 145,00

Informazioni e prenotazioniCUP - Museo di Santa Giulia

lunedì - venerdì h 10.00 - 16.00sabato h 10.00 - 13.00

tel. 030.2977834 - fax [email protected]

www.bresciamusei.com

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MUSEO DI SANTA GIULIA (una opzione a scelta fra le seguenti proposte di 1,30’)A1V - Complesso monastico, San Salvatore, Santa Ma- ria in Solario e Coro delle monache A2V - Domus dell’Ortaglia e sezione romana A3V - Sezione preistorica, celtica e romana: elmi, brac- ciali, anfore e vasellameA4V - Sezione romana e piazza del ForoA5V - Sezione altomedievale: corredi funerari longo- bardi, San Salvatore, croce di DesiderioA6V - Sezione bassomedievale: Santa Maria in Solario, testimonianze dal Broletto, mura della cittàA7V - Età veneta: Coro delle monache e città A8V - Museo della città: i reperti più significativi

(proposta di h 4.30’)

A13V - Visita completa al Museo e centro storico

CASTELLO(una opzione a scelta fra le seguenti proposte di h 1,30’)C1V - Museo delle Armi e Museo del RisorgimentoC2V - Museo delle Armi e giro esterno delle fortifica- zioni C3V - Museo del Risorgimento e giro esterno delle for- tificazioniC4V - Museo del Risorgimento: la Brescia di Tito Speri e l’Unità d’Italia

(proposta di h 4.30’)

C13V - Musei del Castello, fortificazioni e centro sto- rico

CITTA’(una opzione a scelta fra le seguenti proposte di h 1,30’)E9V - Piazze principali: Foro, Duomo e LoggiaE10V - Area archeologica del Foro romanoE11V - Città medievale e CastelloE12V - Città rinascimentale e Castello

(proposta di h 4.30’)

E14V - Centro storico, piazze e chiese principali

Museo di Santa GiuliaCastello

Città di Bresciain collaborazione con

Associazioni Guide Turistiche Abilitate

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DENTRO LA FORTEZZAViene proposto un modo diverso per conoscere la città di Brescia e in particolare il suo Castello. Si tratta di origi-nali itinerari ambientali e didattici per intraprendere un viaggio nel passato all’interno degli ambienti (torri, ca-sematte, gallerie, camminamenti e bastioni) che hanno fatto della rocca Cidnea una fortezza inespugnabile per molti secoli.

(Per le scuole di ogni ordine e grado)

Ingresso ai musei del Castello e percorso speleologico: € 4,50 cad.

durata: h 1

Per il percorso C6S della durata di h 2 € 6,00 cad.

Informazioni e prenotazioniCUP - Museo di Santa Giulia

lunedì - venerdì h 10.00 - 16.00sabato h 10.00 - 13.00

tel. 030.2977834 - fax [email protected]

www.bresciamusei.com

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C1S Torre dei prigionieri e magazzini dell’olioUn viaggio nella storia di uomini che hanno vissuto, com-battuto e sofferto tra le mura del Castello: visita alla Tor-re dei Prigionieri, ai magazzini dell’olio, alle gallerie buie retrostanti. (I ragazzi devono essere muniti di torcia).

C2S La fortezza e l’arte della guerraL’itinerario, lungo i baluardi dalla base della Torre dei Prigionieri fino alla torre Coltrina, permette di leggere, attraverso i cambiamenti strutturali, l’avvicendarsi delle dominazioni e l’evoluzione dell’arte della guerra. Danno l’esatta misura dei cambiamenti e dell’importanza dei si-stemi di difesa, i pezzi di artiglieria del XV-XVI sec. collo-cati nel 2° livello della Torre Coltrina e la polveriera situa-ta sotto la Fossa Viscontea, l’ultima rimasta in Castello.

C3S La strada e le gallerie del soccorsoUn percorso emozionante lungo la strada di impiego mi-litare e le sue gallerie, con i ponti levatoi e i cancelli. Per conoscere la fortezza nelle sue diverse sfaccettature, sto-riche, strutturali, architettoniche e militari.

C4S Il triangolo fortificatoNella zona centrale del Castello si può esplorare quello che resta del famoso camminamento coperto che col-legava la Strada del Soccorso con il cuore del Castello: il Mastio. Si accede così al triangolo fortificato, dove la Torre di Mezzo e la Torre Coltrina sono le protagoniste assolute.

C5S Torre dei Francesi e la scala ritrovataDopo due mesi di lavori gli speleologi dell’Associazione Speleologica Bresciana hanno portato alla luce una scala di 38 gradini, collocata all’interno della Torre dei Fran-cesi. È stato scoperto un nuovo livello, completamente visibile e percorribile.

C6S Esploriamo il CastelloA zonzo nel gigante fortificato, si ripercorrono i passaggi, le gallerie e i camminamenti che videro l’avvicendarsi di generazioni di soldati; le torri e le casematte che ospita-rono turni di guardia e dolorose prigionie; gli antichi ma-gazzini che soppiantarono le cisterne romane. (I ragazzi devono essere muniti di torcia).

Castello

in collaborazione con

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Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca