Mucchio 04/12/2016

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a cura di CAPITAN TSUBASA SEX PIZZUL - STADIUM CRAMPI < MORSI DALLO SPORT > MOURINHO VS GUARDIOLAdi LIBORIO CONCA MODI DIVERSI DI INTENDERE IL CALCIO, DI VINCERE. E LA STESSA CAPACITÀ DI ESSERE SPIEIATI. NEL LIBRO DI PAOLO CONDÒ I DUE TECNICI A CONFRONTO. Gabriel Feraud e Armane! D'Hubert danno di spada in una sfida diventata leggendaria per il cinema, I Duellanti, il primo lungo- metraggio di Ridley Scott. José Mourinho, portoghese, e Pep Guardiola, spagnolo, o meglio catalano, non usano lame, ma l'os- sessione celata dietro il loro rincorrersi ricorda quella portata in scena da Har- vey Keitel e Keith Carradine. Paolo Con- dò, opinionista di Sky, firma storica della "Gazzetta dello sport", si è addentrato per Baldini Castoldi nel fitto di questo duello, soffermandosi su pochi giorni nella prima- vera del 2011, quando i due sono rispetti- vamente sulle panchine di Real Madrid e Barcelona. Scrivi che Guardiola è un fabbrican- te di universi. Cosa c'è di speciale nel suo modo di intendere il calcio? Nella mia carriera ho incontrato diversi tecnici che attuano il loro calcio in senso pragmatico o secondo canoni estetici, e ho scelto Mourinho e Guardiola come simboli universali di queste visioni. Guardiola è un costruttore di squadre che vogliono vince- re in una maniera molto precisa, mentre Mourinho vuole vincere e basta; Guardiola discende dalla scuola olandese-catalana, da quel maestro che è stato CruijfT. Non si accontenta dei tre punti: vuole che arrivi- no in una certa maniera. Quali sono le innovazioni che ha in- trodotto nella filosofia di gioco a cui si ispira? Dal punto di vista tattico, direi la fusione tra il possesso della palla e il suo recupe- ro. Anche quando i suoi giocatori hanno la palla, sono posizionati in modo tale che se dovessero perderla sono pronti a portare un pressing di tre contro uno, e riconqui- starla; due fasi che sono sempre state con- siderate separate. Dall'altra parte rispetto a Guardiola c'è José Mourinho. Ora, forse sarò di parte ma trovo riduttivo definirlo un pragmatico. Che personaggio è Mou- rinho? Mourinho è un personaggio che vuole il comando, è un diavolo d'astuzia e scaltrez- za, è un vincitore. Nel senso che sa usare tutti gli elementi del paesaggio, da quelli tecnici a quelli della comunicazione, per raggiungere il successo. Non so se ti è mai capitato di seguire dei corsi di judo: devi sfruttare il peso e i movimenti dell'avver- sario per buttarlo a tappeto. Mourinho è particolarmente abile in questo. Sa usare ogni parola che viene detta nel campo av- verso, la prende, la trasforma, la rifinisce e la inserisce in un contesto diverso, crean- do confusione, muovendo le acque. Infatti uno dei passaggi più avvin- centi del libro è proprio quando de- scrivi la preparazione psicologica delle rispettive conferenze stampa. Ma restando sulla tattica, quanto conta la differenza tra le rose che hanno allenato? Abbastanza poco. Ormai abbiamo tre esempi di squadre di Guardiola e diverse La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato 04/12/2016 Pag. 110 N.749 - dicembre 2016 diffusione:8000 tiratura:20000

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a cura di

CAPITAN TSUBASA SEX PIZZUL - STADIUM

CRAMPI< MORSI DALLO SPORT >

MOURINHO VS GUARDIOLA •

di LIBORIO CONCA

MODI DIVERSI DI INTENDERE IL CALCIO,

DI VINCERE. E LA STESSA CAPACITÀ DI

ESSERE SPIEIATI. NEL LIBRO DI PAOLO

CONDÒ I DUE TECNICI A CONFRONTO.

Gabriel Feraud e Armane! D'Hubert dannodi spada in una sfida diventata leggendariaper il cinema, I Duellanti, il primo lungo-metraggio di Ridley Scott. José Mourinho,portoghese, e Pep Guardiola, spagnolo, omeglio catalano, non usano lame, ma l'os-sessione celata dietro il loro rincorrersiricorda quella portata in scena da Har-vey Keitel e Keith Carradine. Paolo Con-dò, opinionista di Sky, firma storica della"Gazzetta dello sport", si è addentrato perBaldini Castoldi nel fitto di questo duello,soffermandosi su pochi giorni nella prima-vera del 2011, quando i due sono rispetti-vamente sulle panchine di Real Madrid eBarcelona.

Scrivi che Guardiola è un fabbrican-te di universi. Cosa c'è di speciale nelsuo modo di intendere il calcio?Nella mia carriera ho incontrato diversitecnici che attuano il loro calcio in sensopragmatico o secondo canoni estetici, e hoscelto Mourinho e Guardiola come simboliuniversali di queste visioni. Guardiola è uncostruttore di squadre che vogliono vince-re in una maniera molto precisa, mentre

Mourinho vuole vincere e basta; Guardioladiscende dalla scuola olandese-catalana,da quel maestro che è stato CruijfT. Non siaccontenta dei tre punti: vuole che arrivi-no in una certa maniera.

Quali sono le innovazioni che ha in-trodotto nella filosofia di gioco a cuisi ispira?Dal punto di vista tattico, direi la fusionetra il possesso della palla e il suo recupe-ro. Anche quando i suoi giocatori hanno lapalla, sono posizionati in modo tale che sedovessero perderla sono pronti a portareun pressing di tre contro uno, e riconqui-starla; due fasi che sono sempre state con-siderate separate.

Dall'altra parte rispetto a Guardiolac'è José Mourinho. Ora, forse sarò diparte ma trovo riduttivo definirlo unpragmatico. Che personaggio è Mou-rinho?Mourinho è un personaggio che vuole ilcomando, è un diavolo d'astuzia e scaltrez-za, è un vincitore. Nel senso che sa usaretutti gli elementi del paesaggio, da quellitecnici a quelli della comunicazione, perraggiungere il successo. Non so se ti è maicapitato di seguire dei corsi di judo: lì devisfruttare il peso e i movimenti dell'avver-sario per buttarlo a tappeto. Mourinho èparticolarmente abile in questo. Sa usareogni parola che viene detta nel campo av-verso, la prende, la trasforma, la rifinisce ela inserisce in un contesto diverso, crean-do confusione, muovendo le acque.

Infatti uno dei passaggi più avvin-centi del libro è proprio quando de-scrivi la preparazione psicologicadelle rispettive conferenze stampa.Ma restando sulla tattica, quantoconta la differenza tra le rose chehanno allenato?Abbastanza poco. Ormai abbiamo treesempi di squadre di Guardiola e diverse

La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato

04/12/2016Pag. 110 N.749 - dicembre 2016

diffusione:8000tiratura:20000

squadre di Mourinho, e più o meno, ragio-nando a grandi linee, il tipo di gioco noncambia. Mourinho gioca sempre seguendouna rielaborazione in chiave moderna delvecchio contropiede; Guardiola ha nel pos-sesso il primo comandamento.

Nel libro ti soffermi anche sul rap-porto che i due costruiscono con igiocatori, su tutti Messi e CristianoRonaldo...Sono due allenatori molto esigenti chehanno una precisa data di scadenza. Mou-rinho, è dimostrato, è un uomo da due sta-gioni: nella prima semina, nella secondaraccoglie. Per Guardiola sono tre; ha fallitoil quarto anno con il Barcelona, al Bayernne ha fatti tre e altrettanti ne farà al City. Ècome a scuola con i professori: quando unprofessore è particolarmente esigente, perun certo periodo gli stai dietro, ricavan-done anche moltissimo, poi però rischi diandare un po' fuori di testa.

In Italia abbiamo visto Mourinho;pensi che Guardiola sarebbe in gra-do di attuare il suo calcio nel nostropaese?10 penso di sì, e spero che dopo Manche-ster venga in Italia. È come se stia giocan-do una specie di risiko: ha conquistato laSpagna e la Germania, ora è in Inghilterra,e immagino che la tappa successiva saràl'Italia. Certo, non potremo mai verificare11 loro valore alla guida di squadre non dicodi basso livello, ma anche medio: le lorocapacità di potenziatori su club come, perdire, la Fiorentina.

Quali tecnici del passato ricordano?Guardiola è Cruijff, è Sacchi; Mourinho èun'evoluzione del calcio all'italiana. Puòricordare Fabio Capello, o Helenio Herre-ra, il suo essere innovativo nella comuni-cazione. Ogni allenatore contemporaneodovrebbe fare un monumento a Herreraper come ha saputo imporre al centro dellascena la figura del tecnico. Ecco, se c'è unduello che può ricordare Guardiola-Mou-rinho guarderei a Rocco-Herrera, anche sesi trattava spesso di una rivalità recitata,bonaria. Nessuno dei due possedeva la fe-rocia di Mourinho.

È piuttosto chiaro che uno dei moti-vi che hanno generato in Mourinhol'odio verso il Barcelona e Guardio-

Dove sono gli ultrasRoma, White Noise Gallery, fino al 22 dicembre

"Stai una prospettiva diversa da cui osservare il mondo ultras, sta-volta intercettato in chiave artistica. La White Noise Gallerydi Roma (via dei Marsi - San Lorenzo) ospiterà una mostrapersonale di Cristiano Carotti, Dove sono gli ultras, con musi-che di Rodrigo D'Erasmo: un percorso espositivo che guardaai simboli del tifo organizzato svelando il loro rapporto conforme e idee universali. Morte, dei dell'Olimpo, ombre; daqui, da questi concetti totemici o ancestrali, la mostra allargai suoi orizzonti verso un punto di vista più ampio che sfocianella crisi dei modelli democratici occidentali del secondoNovecento; come se tra le nebbie di questi simboli riemersida angoli sepolti delle nostre coscienze si nasconda la pos-sibilità di leggere la sconfitta della razionalità occidentale eil ritorno a schemi di discendenza tribale. Le musiche di D'E-rasmo, una composizione inedita per violini, sostituiscono losfondo naturale che scandisce la vita ultras (cori, applausi,urla) per isolare i simboli in questione con maggior forza. Lamostra si terrà fino al 22 dicembre.

Liborio Conca

la è che il club catalano non l'ha maivoluto assumere, malgrado qualcheabboccamento e nonostante José ab-bia iniziato la sua carriera propriosulla panchina blaugrana, come as-sistente di Robson. Pensi che sareb-be stato capace di gestire e lavoraresull'impianto calcistico catalano?Non lo so e credo che questa curiosità ri-marrà inevasa. Conosco bene l'ambientedel Barcellona e sono molto legati al lorotipo di gioco. Mourinho, pur provenendoda lì, avrebbe fatalmente cambiato la lorotradizione e non so cosa sarebbe successo."Questo portoghese è molto bravo", disseVan Gaal, "ma non è della nostra famiglia.Ha un istinto per la vittoria immediatache non è il nostro". Ecco, non sono sicuroche il matrimonio sarebbe stato felice.

Quali sono i limiti dei due duellanti?Mourinho non sta passando un bel mo-mento allo United, dopo essere stato eso-nerato l'anno scorso dal Chelsea. Può darsiche stia diventando prevedibile; si è ac-quietato, non fa più le sfuriate di una volta.Questa è una stagione cruciale per lui, an-che perché lo United è stato costruito pervincere subito, con calciatori pronti. Guar-

diola ha pensato più alla prospettiva, comesempre. Vedremo chi tra i due la spunte-rà; all'inizio della stagione pronosticavouna vittoria immediata di Mourinho, conGuardiola che sarebbe venuto fuori sullalunga distanza. Un loro limite può esserelegato alla loro esigenza, che li rende spie-tati. Pensa a come Guardiola ha trattato ilpovero Hart, il portiere amato dai tifosi fi-nito al Torino, o prima ancora Eto'o, o percerti versi Zlatan Ibrahimovic. Vedremochi la spunterà nei prossimi mesi, x

La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato

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