MT aprile - Cds Roma

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ALLEGATO GRATUITAMENTE AL NUMERO ODIERNO DEL INFORMAZIONE PUBBLICITARIA A CURA DELLE RELAZIONI ESTERNE DELLA CONCESSIONARIA SPORT NETWORK La Mia città è il mio Tempo S erie culto della televisione satellitare Sky, sbarcata sul digitale terrestre con Cielo e rilanciata da decine di mi- gliaia di video riprodotti con YouTube attraverso i prin- cipali social network. Il successo di Boris coinvolge di- versi media: tv, internet e oggi cinema. Se prima l'obiettivo principale era la televisione cattiva maestra e la fiction becera, nella pellicola Boris-Il Film, in sala da venerdì 1° aprile, è il grande schermo a entrare nel mirino di Vendru- scolo, Torre e Ciarrapico, il trio di sceneggiatori che ha inven- tato il microcosmo di una troupe impegnata nella produzione di una fiction di pessima qualità, Gli Occhi del cuore. Il loro lea- der è Renè Ferretti, il regista, al secolo Francesco Pannofino. A pagina 5 INTERVISTA A FRANCESCO PANNOFINO, PROTAGONISTA DI BORIS-IL FILM TRATTO DALLA CELEBRE SIT-COM TELEVISIVA www.corrieredellosport.it/mt Sono Ferretti, René Ferretti 03 u IL RITORNO DI NANNI MORETTI 12 u CAPOLAVORI MUSEO STÄDEL 15 u I SAPORI DELLA PASQUA 18 u EQUILIBRISTI PER SPORT FLASH All’Auditorium il Maestro Pappano dirige l’Orchestra di Santa Cecilia nel Requiem Tedesco di Brahms e una nuova composizione di Ivan Fedele p.9 Alessandro Gassman mette in scena, al Teatro Quirino, Roman e il suo cucciolo, un testo che negli anni ‘80 ottenne un grande successo con Bob De Niro p.10 MUSICA TEATRO

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mensile di musica, spettacolo, cultura, arte, cinema, teatro

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ALLEGATO GRATUITAMENTE AL NUMERO ODIERNO DEL

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA A CURA DELLE RELAZIONI ESTERNE DELLA CONCESSIONARIA SPORT NETWORK

La Mia città è il mio Tempo

Serie culto della televisione satellitare Sky, sbarcata suldigitale terrestre con Cielo e rilanciata da decine di mi-gliaia di video riprodotti con YouTube attraverso i prin-cipali social network. Il successo di Boris coinvolge di-

versi media: tv, internet e oggi cinema. Se prima l'obiettivo principale era la televisione cattiva maestrae la fiction becera, nella pellicola Boris-Il Film, in sala da venerdì

1° aprile, è il grande schermo a entrare nel mirino di Vendru-scolo, Torre e Ciarrapico, il trio di sceneggiatori che ha inven-tato il microcosmo di una troupe impegnata nella produzionedi una fiction di pessima qualità, Gli Occhi del cuore. Il loro lea-der è Renè Ferretti, il regista, al secolo Francesco Pannofino.

A pagina 5

INTERVISTA A FRANCESCO PANNOFINO, PROTAGONISTA DIBORIS-IL FILM TRATTO DALLA CELEBRE SIT-COM TELEVISIVA

www.corrieredellosport.it/mt

Sono Ferretti,René Ferretti

03 u IL RITORNO DI NANNI MORETTI

12 u CAPOLAVORI MUSEO STÄDEL

15 u I SAPORI DELLA PASQUA

18 u EQUILIBRISTI PER SPORT

FLASH

All’Auditorium ilMaestro Pappanodirige l’Orchestra

di Santa Cecilia nelRequiem Tedesco

di Brahms euna nuova

composizione diIvan Fedele

p.9

AlessandroGassman mette inscena, al TeatroQuirino, Roman e il suo cucciolo, un testo che neglianni ‘80 ottenne un grande successocon Bob De Niro

p.10

MUSICA

TEATRO

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Intervista a Enrico Brignano, dalleorigini a Dragona fino ai successi alSistina. Ad aprile torna in scena con“Sono romano ma non è colpa mia”

>Al Palalottomatica, dal 12 aprile, lo spettacoloche nel 2010 ha raccolto oltre 87mila spettatori in 43 serate

Ragazzo di BORGATA

Il suo Rugantino ha rac-colto quattro mesi disuccessi al Sistina. En-rico Brignano ritrova il

pubblico della sua città con“Sono Romano ma non ècolpa mia”, già 43 serate e ol-tre 87.000 spettatori nel 2010,dal 12 aprile al Palalottoma-tica di Roma.Un rapporto quello conRoma e la sua tradizione,che sta molto a cuore all’at-tore che proprio a sentimentied emozioni dà voce in que-sto spettacolo. E proprio asentimenti ed emozioni del-la romanità rivolgiamo l’at-tenzione.Sei nato a Roma. Qualisono i tuoi ricordi di infan-zia?«Sono di Dragona, tredicesi-

ma circoscrizione, ventesi-mo distretto. Ridente borga-ta, all’epoca in piena costru-zione. Ricordo spazi aperti,come direbbe Celentano“grandi prati verdi” poi ruba-ti dal cemento».Eri un ragazzo della viaGluck?«Ero un ragazzo di via Cri-minali. Devi sapere che c’èuna strada che si chiama viaA. Criminali. Era il periododella Banda della Magliana.Noi giocavamo lì, e ancoraesiste, c’è la posta, la banca.All’epoca era tempo di rapi-ne a mano armata con le pi-stole e i kalashnikov, faceva-no esplodere le vetrine. A noibambini sembrava un’eresiasolo l’idea che mettesserouna banca o una posta in via

Criminali. Era un far west, era-no tempi difficili». Adesso dove vivi?«All’EUR».Come ti trovi?«Beh, sai, l’EUR è lontanapure dall’EUR». Come entra la vita di tutti igiorni nello spettacolo?«Io vivo fortemente il quoti-diano: la banca, il commer-cialista, la signora sottocasa,i panni, la lavatrice. Non sonouno che delega, che mandaa fare le cose. Fino a pocotempo fa mi occupavo per-sonalmente del giardino, po-tavo le piante, curavo la ter-ra. Quindi, tutto questo entraautomaticamente in quelloche faccio».Sono romano ma non ècolpa mia è il titolo dello

spettacolo. Secondo te c’èun motivo per cui a volte bi-sogna scusarsi per essereromani?«Sì, quando le tifoserie delcalcio sono estremamentevolgari o razziste o violente,quando confondono la poli-tica con lo sport. La storia in-segna qual è il ruolo di Roma:è sempre stata una capitalee un punto di riferimento del-l’Occidente. Se acquisissi-mo la consapevolezza di do-ver essere per retaggio sto-rico, culturale e di nascita de-positari della civiltà mondia-le, Roma potrebbe essereanche oggi un esempio ri-spetto a tutto quello che suc-cede nel mondo». C’è una battuta di un tuocollega che amo molto e

che recita “Quando noi as-sassinavamo un Cesare inInghilterra mangiavano an-cora marmotte”.«Ce ne è anche un’altra, an-che più significativa: “Quan-do voi abitavate sulle piantenoi a Roma già eravamofroci”». Recentemente hai inter-pretato una delle masche-re della capitale più cono-sciute: come è stato esse-re Rugantino?«Fantastico. È stato un viag-gio con la memoria, con il de-siderio, duro ma la meta èstata raggiunta. Ho messomolto impegno, sono venutiin tanti, il teatro sempre esau-rito, la critica è stata genero-sissima. Meglio di così “semore”».

Qual è il teatro romano cheami di più e quello dovevorresti esibirti?«È Il Sistina. Quello dovevorrei esibirmi è l’Argentina».Ultima domanda: la notte,dopo lo spettacolo, cosa fa-rai?«Se non vado a cena con gliamici cerco la strada di casa.Lo spettacolo mi prende mol-to e non ho molto tempo pervivere la città di notte. Ancheperchè a Roma se non vai neilocali di scambisti c’è pocaroba».

Amo esibirmi alSistina. Il sogno è ilTeatro Argentina

2PRIMO PIANO

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Cosa c’è di più misti-co e misterioso diun film di Nanni Mo-retti? Il rifugiarsi die-

tro un alone fatto di piccolitormentoni personali come ilperfezionismo ossessivo, l’ir-ritazione per i luoghi comuni,l’essere sempre riconoscibi-le tanto che, come recita inun suo film, “Mi si nota di piùse vengo e me ne sto in di-sparte o se non vengo perniente?”. Però è uno dei unodei pochi registi italiani chemobilita otto milioni di europer produrre un film intitola-to Habemus Papam, soldispesi in parte per riprodurre

la Cappella Sistina a Cine-città. Un po’ come la regista e ilproduttore del suo prece-dente lavoro, Il caimano, chehanno voluto ricreare in unteatro di posa il Parlamento,così Moretti è entrato nelsancta sanctorum della Curiaromana, lì dove si decidonoi destini della cattolicità. Lo fa,per quel che è consentitocapire nella solita cortina fu-mogena che avvolge il film almomento di andare in stam-pa, con lo strumento che gliè usuale: l’ironia acida e cor-rosiva che punta dritto alpunto debole “dell’avversa-rio”. Habemus Papam rac-conta la crisi psicologica diun cardinale atterrito dallaresponsabilità papale. Il Va-ticano chiama un noto psi-cologo. Moretti ne veste ipanni, così come fece diecianni fa ne La stanza del figlio. Il neoeletto sceglie il nome diCelestino VI. Il riferimento,non casuale, è al predeces-

sore, Celestino V, che abdicò,unico caso nella storia, de-luso dalla Chiesa dell’epoca.Ma il regista ne ha per tutti:trascorre il tempo a organiz-zare tornei di pallavolo tra iprelati (“Non mi scardinatequesta griglia che c’ho lavo-rato tutta la notte”), a colpireil cinema stesso, uno deisuoi bersagli preferiti (“Ma leiha visto Angeli e Demoni? Èuna cazzata micidiale!”).Ma i suoi obiettivi sono l’Uo-mo e la fede (“Senta, ha pro-blemi con la fede?” chiede lopsicologo al Papa dolente)come lo fu nel 1985 con Lamessa è finita dove il suoDon Giulio abbandona laparrocchia di Roma per an-dare “In un posto dove c’èun vento che fa diventarepazzi”, ai confini del mondo,dove c’è bisogno del suoamore in Dio. Roma ormai èperduta. A Roma non puòaiutare nessuno. Chissà cosadirebbe Don Giulio di Habe-mus Papam.

Avvolto nel mistero, il 15 aprilearriva nelle sale Habemus Papam

Il Papa diMORETTI

Dopo il successo della prima edizione,torna, all’Auditorium Parco della Musica, laFesta del Libro e della Letteratura.Dal 1° al 10 aprile un programma di incontri,laboratori, corsi e iniziative per le scuolePromosso e organizzato dalla FondazioneMusica per Roma, che vedrà il libro e gliautori come protagonisti indiscussi dellamanifestazione. L’edizione 2011 offriràampio spazio all’editoria digitale per laquale è dedicato uno spazio tecnologico“biblet cafè” dove si potranno sfogliare ilibri nella versione ebook.Per il programma completo consultarewww.auditorium.com

A Fiera di Roma torna, dopo il grandesuccesso dell’edizione 2010,l’appuntamento con il mondodell’equitazione di Roma Cavalli. Dal 7 al 10aprile presso i padiglioni della Fiera tantenovità con oltre 200 espositori delle piùsignificative aziende del settore, uncalendario ricco di appuntamenti con icavalli protagonisti di gare, presentazioni,incontri, spettacoli e angoli gastronomiciall’insegna del divertimento, dello sport edell’eccellenza. Circa 1.800 cavalli, inoltre,saranno presenti in rappresentanza delleprincipali razze: arabi, spagnoli, italiani eamericani.

>Dal 1° al 10 aprile all’Auditorium >Quattro giorni alla Fiera di Roma dal 7 al 10

Roma CAVALLI

Libri inFESTA

3PRIMO PIANO

©MUSACCHIO & IANNIELLO

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Serie culto della televi-sione satellitare Sky,sbarcata sul digitaleterrestre con Cielo e

rilanciata da decine di mi-gliaia di video riprodotti conYouTube attraverso i princi-pali social network. Il suc-cesso di Boris coinvolgediversi media: tv, internet eoggi cinema. Se prima l'obiettivo principaleera la televisione cattiva mae-stra e la fiction becera, nellapellicola Boris-Il Film, in salada venerdì 1° aprile, è ilgrande schermo a entrare nelmirino di Vendruscolo, Torree Ciarrapico, il trio di sceneg-giatori che ha inventato il mi-crocosmo di una troupeimpegnata nella produzionedi una fiction di pessima qua-lità, Gli Occhi del cuore. Illoro leader è René Ferretti, ilregista, al secolo FrancescoPannofino. Bella responsabilità portareal cinema una delle cosemigliori viste in televisionenegli ultimi anni. Come ènato il film di Boris? «Per il coraggio degli autori,del produttore, delle varie retiche si sono messe insiemeper produrre il film. In realtà èun’operazione riuscita fin dal-l’inizio. Considera chequando ho letto per la primavolta la sceneggiatura dellaprima puntata mi sono con-vinto che fosse un progettovincente. Non potevo imma-ginare che potesse diventarequesto caso clamoroso. Orasi passa dal piccolo algrande ma il fango su cui fac-ciamo ironia resta semprequello».Spesso le serie tv portate alcinema hanno il peccatooriginale di essere dei pun-tatoni di un'ora e mezza. Èaccaduto con The Sim-psons e Sex and the City.

Siete riusciti ad aggirare ilproblema?«Sì, perchè è una storiaadatta a essere raccontata alcinema, bella da vedere sulgrande schermo e si avvaledelle stesse dinamiche carat-teriali dei personaggi ma ilracconto cambia e i fan di

Boris non saranno delusi per-chè le situazioni esilarantisono numerosissime». A chi è ispirato Rene Fer-retti?«Ho iniziato a girarlo senza

ispirarmi a nessuno. Poi, du-rante la lavorazione dellaprima serie, in contempora-nea giravo un’altra fiction perRaiuno, Un caso di co-scienza, ed ero diretto daLuigi Perelli, un uomo asso-lutamente positivo che iotrovo simpaticissimo, dal ca-rattere molto prorompentesul set. Mi ha ispirato per ladinamica del personaggio.Molti registi sono esibizioni-sti, René ama essere al cen-tro dell’attenzione, quindi habisogno dell’applauso, dellarisata, di avere sempre ra-gione. Poi, in un’altra occa-sione, ho girato uno spotdella Telecom con John Tra-volta e la Hunziker. A dirigerequello spot c’era AlessandroD’Alatri che per caratteristi-che fisiche - i baffi, l'altezza, lanascita romana – è molto si-

mile a me.L’ho visto e mi sono com-mosso, mi sono detto “Ioquello lì lo conosco, l’ho tro-vato, Alessandro D’Alatri èRené Ferretti”. Ma non misono ispirato perchè non loconoscevo prima di iniziare alavorare alla serie».Qual è il momento dellaserie a cui sei maggior-mente legato? «Tutti. È stato bello lavorarein Boris, un personaggiograndioso che tutti gli attoridovrebbero incontrare,scritto bene. Faticoso peròun grande divertimento, siera creata una meravigliosacomplicità tra i componentidel cast, siamo tutti abba-stanza amici e ci divertiamomolto a fare quello che fac-ciamo, non c’è nessuno cherema contro».

Sitcom corale ambientata dietro le quinte della lavorazione di una fiction, Gli Occhi del cuore. Ironia grottesca che prende dimira ipocrisie, contraddizioni e la scarsa professionalità del mondo della televisione. Tante le partecipazioni eccellenti: CorradoGuzzanti, Valerio Mastandrea, Laura Morante, Paolo Sorrentino, Filippo Timi, Giorgio Tirabassi.

Boris, la serie

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UNA VOCE, un ATTOREFrancesco Pannofino, doppiatore di stelle come Denzel Washington e George Clooney, vive una stagione importantedella sua carriera come interprete. Il nome dietro il suo successo è Boris

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BORIS-IL FILMdi Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, LucaVendruscolocon Francesco Pannofino,Caterina Guzzanti,Pietro Sermonti, Alessandro Tiberi, Anto-nino Bruschetta

La troupe de Gli occhi del cuore si ritrova insieme, sta-volta, per girare un film. Invece della brutta televisione,è il cattivo cinema a essere al centro delle gag, la volga-rità del cinepanettone ma anche l’elitarismo di certe pel-licole d'autore. Lo sforzo è di creare un linguaggiocomico universale, abbandonando gran parte dei tor-mentoni, per portare in sala anche chi non ha visto laserie tv. E sebbene i personaggi restino immutabili e in-chiodati alla loro dimensione televisiva, anche la traspo-sizione cinematografica ha una certa efficacia.Soprattutto, Boris-Il film è divertente perchè divertenteè il mondo messo alla berlina, il classico italiano pigro,lazzarone, qualunquista e un po' cafone.

© ASSUNTA SERVELLO

La battutatormentone diPannofino/Ferrettiè “Dai!Dai!Dai!”

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Apiù di un anno dal-l’uscita in USA e GranBretagna, arriva final-mente in Italia il 1°

aprile Kick-Ass, adattamentodella graphic novel di Mark Mil-lar, spinto da un’entusiastica ac-coglienza ricevuta nel resto delmondo, soprattutto da parte delpubblico di appassionati di fu-metti e action movie ispirati ai

supereroi.Ma Kick-Ass non è il solito filmsu personaggi mascherati.Parte come raccontando le vi-cende di un Peter Parker qua-lunque che, dopo la morte dellamadre e i continui soprusi ascuola, vuole diventare un su-pereroe. Il mix di rabbia adole-scenziale e normalità potrebbeesaurirsi presto ma un evento lotrasforma suo malgrado in unvero eroe: il classico video suYouTube, il classico telefoninoche riprende una sua (sfortu-nata) impresa, lo tramuta nelpiù classico dei fenomeni me-diatici. A questo punto il giocosi fa duro e tra farsa e comme-dia demenziale entra l’azione.Qui, il regista Matthew Vaughn– che ha fortemente volutol’operazione Kick-Ass e ha pro-dotto il film insieme a Brad Pitt el’autore del fumetto Mark Millar

– mette in piedi una sequenzadi scene d’azione da togliere ilfiato. Il risultato è un perfetto mixdi tutto quello che abbiamovisto negli ultimi anni sui supe-reroi in una rilettura assoluta-mente originale e nuova: lospirito fumettistico, divertente edivertito dei primi tentativi Mar-vel; la trasformazione in perso-naggi oscuri e travagliati come iWatchmen di Snyder/Miller; l’ul-tra-realismo de Il Cavaliereoscuro fino agli scanzonati eroidi Iron man. Non a caso la tag-line americana che accompa-gnava il film era “Da nessunpotere non deriva nessuna re-sponsabilità”, richiama e capo-volge la celebre frase del primoSpider-man di Raimi (“da ungrande potere derivano grandiresponsabilità”) affermando su-bito la cifra stilistica di Kick-Assche è di cambiare le prospettive

sugli eroi mascherati.Ma soprattutto, Kick-Ass è unbell’insieme di attori, tra giova-nissimi e navigati mestierantidelle sale. Stupisce la giovanis-sima Chloë Moretz, 12 anni al-l’epoca delle riprese, in un ruoloche ha richiesto molto dalpunto di vista fisico e psicolo-gico mentre Nicolas Cage sem-bra a suo agio nei panni di unpadre che di notte mette la ma-schera per proteggere la città.Senza la necessità di mante-nere intatto l’alone da superstarda pellicole a grossissimo bud-get, il protagonista di Via da LasVegas ritrova una recitazionesostanziale. Infine, colpisconoChristopher Mintz-Plasse, unodegli attori preferiti del re dellanuova commedia americanaJudd Apatow (è stato il McLovindi Suxbad), e Mark Strong, gliantagonisti di Kick-Ass.

Può un personaggio essere indimenticabile?Spesso capita. Avviene con Roger Greenberg(interpretato da Ben Stiller), il protagonistadell’ultima fatica di uno dei più interessantigiovani autori e registi americani, quel NoahBaumbach de Il calamaro e la Balena e Ilmatrimonio di mia sorella. Il suo piccolouniverso fatto di idiosincrasie entra tutto nelprotagonista de Lo stravagante mondo diGreenberg: le sue lettere di protesta, lereazioni esagitate, gli sfoghi contro tutto e tuttie quella immancabile verbosità del cinemaindipendente americano che spesso cela deipiccoli gioielli di celluloide.

FinalmenteKICK-ASS“Da nessunpotere nonderiva nessunaresponsabilità”:ecco comecambiano gli eroimascheratiamericani

>Eagle Pictures porta in Italiauno dei film più attesi: da unfumetto alternativo un nuovo mododi guardare ai supereroi

Nel febbraio del 1942, a pochi mesidall’entrata degli Stati Uniti nella SecondaGuerra Mondiale, un falso allarme provocatoda dei palloni meteorologici, provocò unarisposta della contraerea americana a unpresunto attacco giapponese. Alcuni ufologiritengono che il falso allarme fu provocato daun velivolo alieno. È da questo fatto storicoche prende il via il film di Jonathan Liebesman:dei marines devono fronteggiare un’invasionedi alieni sulle coste vicino Los Angeles. Tra iprotagonisti, il bravo Aaron Eckhart (HarveyDent/Due Facce ne Il cavaliere oscuro) eMichelle Rodriguez (vista in Avatar).

>Dal 22 aprile World Invasion: Battle Los Angeles>Dall'8 aprile Lo stravagante mondo di Greenberg

MARINESvs ALIENI

Piccoli momentidi CULTO

CARTELLONEaprile 01 The Ward

Di John CarpenterCon Amber Heard

06 Ju TarramutuDi Paolo PisanelliDocumentario

08 OffsideDi Jafar PanahiCon Sima Mobarak Shahi

6CINEMA

2010 FOCUS FEATURES © 2011COLUMBIA TRISTAR MARKETING GROUP, INC.

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Un attore e regista(Kenneth Bra-nagh) più a suoagio con i versi di

Shakespeare che con le nu-volette di Stan Lee e unosceneggiatore (Mark Proto-sevich qui soggettista) cheha adattato un classico del-la fantascienza per una pel-licola di Will Smith, si sonoinoltrati in un percorso im-pervio: mettere su celluloidele avventure di Thor (in salail 27 aprile). Non solo. Il re-gista Branagh ha scelto unodei protagonisti – il fratellocrudele di Thor, Loki – fra lesue frequentazioni di quandomise in scena Cechov neiteatri di Londra. AggiungeteSir Anthony Hopkins nei pan-ni del dio Odino, il premio

Oscar Natalie Portman inquelli di una scienziata, il vol-to sofferto di Stellan Skar-sgard ed ecco che il filmsfugge ai contorni di unasemplice tappa di avvicina-mento al grande progettoMarvel chiamato Avengers, incui alcuni dei più grandi su-pereroi della tradizione fu-mettistica a stelle strisce si in-contreranno per salvare ilmondo da alcuni supercatti-vi. Prossimo appuntamento,27 luglio 2011, Capitan Ame-rica – Il primo vendicatore.

È un’altra delle pellicole più attese dell’ultimo anno. Presentatoall’ultima Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezialo scorso 1° settembre e uscito in patria due giorni dopo, arrivain Italia l’11 aprile 2011 Machete, l’ultima fatica di uno deipersonaggi più controversi dell’industria cinematograficanordamericana, Robert Rodriguez. Il cineasta di San Antonio,sotto il cappellone nero da cattivo del far west, nasconde uncervello in continua ebollizione. Arrivato al successo con ElMariachi, prodotto con appena settemila dollari, è uno degliesponenti del cinema pulp ma, a differenza di Tarantino, mancadi costanza. Così è saltato dalle vicende di criminali messicanialle avventure degli Spy Kids, fino al revival anni Settanta diPlanet terror. Machete è il film sviluppato proprio partendo dalfinto trailer che apriva quel film. Con alcune stelle d’eccezione –De Niro, Alba, Seagal – e tanti mestieranti del cinema come lui.Per Rodriguez Machete potrebbe essere quello che Pulp fictionè stato per Tarantino... con le dovute proporzioni.

Il taglio di Rodriguez

Sullo schermo un castdegno dell’Olimpo delcinema

Dopo Hulk e Iron Man ecco un altropezzo importante della saga degliAvengers targata Marvel

Arriva Thordio del tuono

08 The next three daysDi Paul HaggisCon Russel Crowe

15 LimitlessDi Neil BurgerCon Robert De Niro

22 Cappuccetto rosso sangueDi Catherine HardwickeCon Amanda Seyfried

22 Faccio un salto all’AvanaDi Dario BaldiCon Enrico Brignano e Francesco Pannofino

7CINEMA

FESTIVAL DEL CINEMA SPAGNOLO Dall’8 al 14 aprile al Cinema FarnesePersol, quarta edizione del festival dedicato aimigliori film iberici della stagione. Tra gli altri, in programma:

Todas las canciones hablan demí di Jonàs Trueba

Aballay, el hombre sin miedo di Fernando Spiner Aballay

Bicicleta, cuchara, manzanadi Carles Bosch

Pa negre (Pane nero) di Agustí Villarong

Elisa K di Judith Collel

CINEMASPAGNA>Dal 22 aprile

TM & ©2010 MARVEL ©2010 MVLFFLLC.

9 aprileore 20.00

11 aprileore 21.00

12 aprileore 18.30

13 aprileore 21.00

14 aprileore 21.00

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La glaciazione è finita.Sul cielo di Torino ri-spunta silenzioso ilsole, preludio ad un

Eden fatto di sperimentazionie buoni pretesti che scalza ilgrigiore dei testi e le atmosfe-re cupi dell’Eclissi precedente.La band più rappresentativadel panorama musicale dellacittà della mole si ripresentacon una luce diversa, una luceche arriva dritta da una terralontana: il Giappone. E i riferi-

menti al Paese del Sol Levan-te nel sesto lavoro discografi-co della band sono infiniti cosìcome sottolineato dal “vec-chio” del gruppo, il chitarrista

Max: «Abbiamo cercato dei ri-ferimenti estetici per Eden, in-dagando tra tutto ciò che fos-se solare, luminoso, positivo, emolti stimoli ci sono arrivati dalGiappone». Una nuova pelle,quindi, quella indossata daSamuel e soci, l’ennesima tra-sformazione, o meglio evolu-zione, artistica; un viaggio par-tito in una casa di campagna,fuori Torino immersi nella na-tura, dove i 5 si sono rifugiatiper trovare quell’Eden fatto di

La band torinese esce dal buio del passato e cercala strada della maturità nel paradiso dell’elettropoporchestrale

Il secondo tempo artistico di Max Pezzaliparte da “Terraferma” il nuovo album diinediti uscito a quattro anni di distanza da“Time out” e che contiene il branopresentato sul palco dell’Ariston lo scorsofebbraio.L’ex 883, ormai affermato solista, partirà, il30 aprile dal Palalottomatica, con il tour dipresentazione delle 11 nuove tracce cheraccontano la realtà in modo onesto manon senza ottimismo e ironia. Un viaggiomusicale tra pop, rock e cantautorato, chemescola la quotidianità con una rinatavoglia di divertimento.

Pezzali torna alDIVERTIMENTO

Rock, bluese MALINCONIA

>Il 30 aprile al Palalottomatica

>I Subsonica tornano nella capitaleil 7 aprile al Palalottomatica perpresentare il nuovo lavoro, Eden

Ritornoal SOLE

I nuovi brani sono unfluido di esperienzeartistiche ritmicamenteavvolgenti estilisticamenteambiziose

Il progetto Twilight Singer, frutto del genioartistico di Greg Dulli musicista, cantante,compositore e frontman indiscusso degliAfghan Whigs, torna ad esibirsi nellacapitale. Il 5 aprile, infatti, la band salirà sulpalco del Circolo degli Artisti per presentaredal vivo i brani contenuti nell’ultimo lavorodiscografico, Dynamite Steps, intreccioperfetto tra generi in cui folk e psichedeliaduettano armonicamente tra loroaccompagnati da singolari influenzeelectro, il tutto accompagnatodall’inconfondibile stile di Dulli fedele almondo indie.

>Twilight Singer live il 5 al Circolo degli Artisti

CONCERTIaprile 03 Slayer

Atlantico Live06 Andy Just

Big Mama07 Jeff Berlin

Stazione Birra21.00 21.00 21.00

8MUSICA

SAMHOLDENPHOTOGRAPHY.COM

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tranquillità e armonia. Ed èproprio questo il viaggio dellanuova produzione artistica deiSubsonica, una biografia atappe dell’uomo/donna checerca di sfuggire dalle inquie-tudini e dalle nevrosi metro-politane. Musicalmente Eden si

discosta dal precedente(L’Eclissi), che riusciva a co-niugare rock e dance, ed è im-pregnato da tutte le maturità ar-tistiche dei componenti delgruppo e delle varie piccole ri-voluzioni arrangiative dei 14anni passati insieme oscillan-

do tra la vocalità melodiosa diBoosta, il quattro dritto di Sa-muel, il dubstep di Ninja eMax e l’indie di Vicio. ma la for-za dei Subsonica, si sa, è laloro travolgente forza live cheli ha consacrati al grandepubblico con tour sempre sold

out in tutta Italia. L’uscita delnuovo lavoro è l’occasionegiusta per rivederli sul palco, il7 al Palalottomatica, per untour travolgente che trascine-rà tutti nel vortice Subsonica trabrani del passato e hits estrat-te da Eden.

Prima esecuzione assoluta di un nuovo lavoro di musicacontemporanea e un requiem per Robert Schumann. Ilconcerto di sabato 9 aprile (Auditorium Parco della musica -Sala Santa Cecilia ore 18, repliche domenica 10 ore 18 emartedì 11 ore 19.30) si aprirà con una prima esecuzioneassoluta del nuovo lavoro di Ivan Fedele, dal suggestivo titoloĀs-Lêb Soffio vitale. Sul podio dell’Orchestra di Santa Cecilia,Antonio Pappano che nella seconda parte leverà la bacchettasul Requiem Tedesco di Brahms, dove protagonista sarà ilCoro di Santa Cecilia istruito da Ciro Visco. Nelle parole delsuo autore Ivan Fedele «Ās-Lêb è un canto alla sacralità dellavita, scandito da un testo composto d’una dozzina di parolearamaiche che descrivono la natura dell’uomo e la sua originemateriale e spirituale». Il Requiem Tedesco di Brahms èun’intima, personale meditazione sul senso stesso della morte,nel tentativo di indicare a chi è ancora in vita un cammino piùsereno e consapevole verso la fine dell’esistenza terrena.

>Antonio Pappanoda Brahms a Ivan Fedele QUESTO MESE A ROMA...

Club Dogo 01 Alpheus

Simone Cristicchi 05 Teatro A. Jovinelli

Linea 77 06 Circolo degli Artisti

Giusy Ferreri 07 Auditorium

Almamegretta 08 Lido di Ostia

Patty Pravo 11 Teatro Sistina

Radici nel Cemento 14 Qube

Modena City Ramblers 15 Stazione Birra

A Toys Orchestra 20 Circolo degli Artisti

Nek 26 Santa Cecilia

09 Chapel ClubCircolo degli Artisti

09 HurtsInit

17 AmericaAuditorium

20 Yo Yo MundiAuditorium

20.30 20.30 20.30 21.00

9MUSICA

I Subsonica, per sviluppare la comunicazione visuale diEden, si sono affidati ai ragazzi di Truly Design, una crew diwriters che ha usato la tecnica dell’anamorfismo perrealizzare un disegno su una moltitudine di pareti che puòessere visto da un unico punto di vista scelto per raffigurarela cover del sesto album.

MUSICA E ARTE

©MUSACCHIO & IANNIELLO

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Nel 1986 JosephPapp, l’impresarioUsa di riferimentoper il teatro di prosa,

decise di produrre “Cuba andhis teddy bear” al Public Thea-ter di New York, e tutti si riem-pirono gli occhi di meraviglia.Ma come? Perché ospitare inuno dei centri della culturaamericana l’opera prima del26enne Reinaldo Povod, figlioturbolento del turbolento LowerEast Side? La meraviglia di-venta stupore incredulo quan-do viene reso noto il cast: il pro-tagonista è Robert De Niro, al ri-torno in teatro dopo 16 anni. Ibiglietti per le sette settimane aBroadway vanno esauriti in treore. E lo spettacolo diventa untitolo di riferimento per il teatrocontemporaneo. Il titolo non c’entra con l’isola di

Castro, ma è il nome di batte-simo del trafficante di droga se-mianalfabeta e cocainomaneprotagonista della storia, che haun problematico figlio adole-scente, Teddy, interpretato inquella stagione da Ralph Mac-chio, stella di Karate Kid. Cubaalterna momenti di delicata af-fezione filiale a momenti di rab-bia e di violenza. Il suo è il ruo-lo di un padre frustrato, un po’quello che avrà al cinema inBronx, da un figlio che cerca al-trove i suoi modelli di riferi-mento per crescere. In questacasa senza donne si respiraun’aria velata di dominanza esottomissione, ed è in questaatmosfera che si muove granparte di una storia fatta di mol-ti episodi e poca trama, cheprosegue attraverso azioni chepoggiano tutto sull’arbitrarie-

tà. Alessandro Gassman, nelteatro che porta il nome dipapà Vittorio, torna alla regiacon un adattamento, curato daCorrado Erba, che sposta luo-ghi e nomi dell’azione ma nontradisce lo spirito originario.Così, il protagonista è Roman,la scena si svolge in una peri-feria urbana italiana, all’internodi una comunità rumena in cuiconfluiscono altre etnie.È un dramma familiare e so-ciale, sguardo attuale su un pre-sente di domande e di equilibrida trovare, lucida riflessionesul mondo d’oggi attraversolo spioncino di una famigliaborderline, disfunzionale cheperò conserva una speranza,una possibile ancora di sal-vezza sballottata dalle onde edalle circostanze. È la storia diun padre sconfitto, che vor-

rebbe per il figlio l’emancipa-zione attraverso lo studio. È lastoria di un figlio sconfitto dal-la pressione dell’autorità pa-terna e traviato da cattive com-pagnie (un intellettuale tossi-codipendente, un altro spac-ciatore e la sua giovane prosti-tuta), drammaticamente con-sapevole che il padre potràamarlo, anche profondamente,ma non riuscirà mai a capirlo.Un ragazzo, come quello can-tato da De Gregori, con “unaluce strana dentro agli occhi”che qualcuno ha chiamato cat-tiveria, che non sa se quellaluce sia paura o libertà.E che finisce per non sceglieree restare prigioniero della pau-ra di crescere e diventare uomoe della libertà di crescere che si-gnifica anche fare scelte sba-gliate.

L’attore è protagonista e registadi “Roman e il suo cucciolo”,al Quirino fino al 17 aprile

GASSMAN“RUMENO”

>Lo spettacolo è l’adattamentodi “Cuba and his teddy bear” cheriportò sul palco De Niro

10TEATRO

FEDERICO RIVA

FEDERICO RIVA

Page 11: MT aprile - Cds Roma

Pubblico e attori “In-trappolati nellacommedia”. Èquesto il titolo e il

senso del lavoro teatrale diLillo e Greg, alla Sala Um-berto dal 12 aprile. Mentre

stanno facendo un sopral-luogo sul palco del loroprossimo spettacolo, i dueattori vengono magica-mente risucchiati nel mec-canismo multi-dimensio-nale quanto pirandellianodella commedia “Una mo-glie per Thomas”, che laprecedente compagniaaveva chiuso una settimanaprima. Si accendono le luci,e Lillo e Greg scopronoche c’è anche il pubblico insala e i due si trovano in-volontari protagonisti dellacommedia in un paradossospazio-temporale da cuinon riescono a uscire. Leporte da cui entrano gli at-tori per loro non si aprono,

le quinte sono murate, an-che l’uscita di sicurezza li faritornare sul palco. Alla fineun varco si apre, ma soloper proiettarli in un’ulterio-re dimensione parallela. Siritrovano infatti nel mo-mento clou di un quiz tele-visivo in cui si trovano a ri-spondere al fatidico do-mandone finale. Le spire diquesto gioco surreale sem-brano stringersi sempre piùstrettamente attorno a Lilloe Greg, alla ricerca dellaporta giusta per uscire daquesta serie di situazioniimpossibili, della via d’usci-ta per non restare per sem-pre “Intrappolati nella com-media”.

LA VITA è teatro?

UNA MOGLIE PER THOMASLa commedia nella commedia che Lillo e Greg si trovano loro malgrado a recitare passa dalmelò da Ottocento inglese alla gangster story anni Trenta fino al musical. Modi diversi diraccontare la stessa storia e svelare la fascinosa finzione del teatro.

Lillo e Gregresteranno“Intrappolatinella commedia”alla SalaUmberto dal 12al 30 aprile

Curiosità

>A TEATRO

FREDDOTeatro India7-17 aprileUn atto didenuncia esperanza firmatoLars Norén: alcentro della storiatre adolescenti chefesteggiano la finedell’annoscolastico

CORTOONSPalladium6-10 aprileOttava edizione delFestival deiCortometraggid’Animazione conproiezioni anche difilm più lunghi,come 9 di ShaneAcker

BEATNIXAmbra Jovinelli11-16 aprileShel Shapiro èl’interprete dellapoesia della BeatGeneration, daFerlinghetti aGinsberg, in unospettacolo scrittocon EdmondoBerselli.

PROCESSO AGESÙTeatro Valle5-17 aprilePaolo Fabbri regalaun capolavoro diteatro nel teatroper riflettere sulledomande irrisoltelasciate dallaPassione di Cristo.

Dal grande schermo arriva in teatro il musical Flashdance

>ALL’OLIMPICO SI BALLAArriva in Italia Flashdance, ilmusical che ha fatto sognareintere generazioni e innamo-rare della danza milioni di per-sone. Lo spettacolo, prodottoda Stage Entertainment, saràal Teatro Olimpico dal 13 apri-le al 22 maggio. Rivive così inuna prospettiva tutta italiana lastoria, portata al cinema nel1983, della giovane e deter-minata Alex interpretata sulgrande schermo da JenniferBeals: operaia di giorno, bal-lerina di lap dance di notte perrealizzare il suo grande sogno,entrare nella prestigiosa Ac-cademia di Danza Shipley.Torneranno a emozionare bra-ni cult come ″What a feeling″,″Maniac″, ″Gloria″. La su-pervisione è dell’americanoGlenn Casale, celebre firma di

Broadway e già artefice de LaBella e la Bestia, la regia è af-fidata a Federico Bellone, GailDavies firma le coreografie.

LA PROTAGONISTANei panni di Alex, contanto di maglionestrappato e scaldamuscolic’è Simona Samarelli, starin ascesa del musicalitaliano, che ha raccolto iltestimone da LorellaCuccarini in Grease.L’attrice sarà in scena conuna parrucca bruna percamuffare i suoi capellibiondi e somigliare di piùall’originale JenniferBeals.

11TEATRO

Page 12: MT aprile - Cds Roma

Nel 1779 JohannHeinrich Wilhelm Ti-schbein ottiene unaborsa di studio per

un viaggio in Italia, attraversoMonaco di Baviera e Norim-berga, dove studia Duhrer.Quattro anni dopo vi ritorna,grazie all’aiuto di Goethe. Ade-risce al movimento neoclassi-co, sposta la sua attenzione asoggetti della storia antica, sul-la scia dei capolavori di Jac-ques-Louis David (Belisarioche chiede l’elemosina o il pa-radigmatico Giuramento degliOriazi). Nel 1787 realizza il mo-numentale Ritratto di Goethenella campagna romana con loscrittore meditabondo e so-lenne con le rovine dell’AppiaAntica sullo sfondo. Il ritratto di-venta il manifesto del Grand

Tour, del Viaggio in Italia comemomento irrinunciabile dellaformazione artistica. L’operaè il punto di partenza dellamostra organizzata al Palazzodelle Esposizioni dal 1° aprileche raccoglie cento capola-vori dell’Ottocento e Novecen-to conservati al Museo Städel

di Francoforte, una delle più ric-che d’Europa. Vasto, ad esem-pio, l’omaggio all’Impressioni-smo francese, dai paesaggipiù realisti della cosiddetta

Scuola di Barbizon (Corot, checerca il "vero" fotografico permezzo di pennellate sinteti-che, tinte argentee e formesfocate, Courbet e i pittori chedipingono “en pleine air”) ai ra-diosi ritratti di Renoir e alla Pa-rigi tutta brasserie e ballerine diDegas. Lo snodo centrale ri-mane il Simbolismo tedesco.Dominano le evocazioni cupema evocative di Munch e di Ar-

nold Bocklin che con la sua Iso-la dei Morti tanta influenza haesercitato sull’iconografia con-temporanea, da ultimo nellaShutter Island di Scorsese lacui somiglianza con l’operaottocentesca appare tutto fuor-ché casuale. Nel 1911, poi, Mo-naco di Baviera (dove propriocon Bocklin e Klinger avevastudiato De Chirico), Kandinskijfonda Die Blaue Reiter (dopo la

Il Museo Städel ospitauna delle maggioricollezioni d’arteeuropea antica emoderna

Creare uno stile universale di pittura, design e architettura.Usare piani semplici, forme geometriche, linee dritte e co-lori primari per definire un linguaggio comune a tutte le arti,un equilibrio visivo scisso da ogni vincolo contenutistico.È l’obiettivo di De Stijl (Lo Stile) rivista olandese fondata faTheo van Doesburg intorno alla quale, nel primo Dopoguerra,si forma il neoplasticismo i cui esponenti principali sono ilpittore Piet Mondrian e l’architetto e designer Gerrit ThomasRietveld. A lui il Maxxi dedica una mostra, fino al 10 luglio,prodotta dal Central Museum di Utrecht, sua città natale cheha celebrato il 2010 come ″l’anno di Rietveld″. Oltre alla do-cumentazione delle sue opere (dalla progettazione della CasaSchroeder alla famosa poltroncina ″Red and blue″) la mo-stra raccoglie una serie di opere di architetti contemporaneidel maestro olandese: Le Corbusier, Frank Lloyd Wright, Miesvan der Rohe.

Al Maxxi dal 14 aprile

>TUTTO RIETVELD

IN MOSTRA...

MIRKO NEL TEMPO E NEL MITOMirko Basaldella è artista complesso, insiemedisegnatore, scultore e pittore. In occasione delcentenario della sua nascita vengono espostecirca quaranta sculture, altrettanti dipinti e piùdi cinquanta disegni. Museo di Villa Torlonia1 aprile-17 luglio

JAY HEIKES. THE MATERIAL MINEPer i tre spazi della galleria, l’artista haconcepito: una grande scultura in ferro ebronzo; un oggetto, simile a un cactus, inlegno, e un ciclo di opere basate sulla ricettaper la creazione del tessuto detto lana disalamandra. Federica Schiavo Gallery8 aprile-12 maggio

BARLUMI DI MATERIAPiero Zuccaro propone 20 olii su tela e 10pastelli che tracciano il leit motive della suaricerca artistica coltivata negli ultimi 5 anni,sospesa tra astrazione e naturalismo, che puntatutto su emozione ed evocazione.Galleria Russo9 aprile-9 maggio

SULLE ORME DI CARAVAGGIODa Sant’Ivo alla Sapienza fino a PalazzoVenezia, passando per Piazza Navona e SanLuigi dei Francesi. Un percorso di due ore perriscoprire i luoghi cardine della vita e dellacarriera di Michelangelo Merisi.31 marzo-19 giugno

L’HA SCRITTO LA RADIOMostra interamente dedicata alle radio d’epoca,organizzata dal gruppo locale di Roma e Laziodell’AIRE, la cui sezione più ampia è riservata aimodelli del periodo 1920-1950. Esposti anche itrasmettitori di Marconi.Casa della memoria e della storia15 aprile-14 maggio

>Cento opere raccontano l’artetra Ottocento e Novecento, traImpressionismo e Simbolismo

Al Palazzo delle Esposizioniarrivano, dal 1° aprile, i capolavoridel Museo Städel di Francoforte

SGUARDIdi storia

12ARTE

FARBANALYSE

Page 13: MT aprile - Cds Roma

scissione dalla Neue Kün-stlervereinigung München) esegnerà l’inizio dell’Espres-sionismo tedesco, diviso indue grandi gruppi. Da unaparte, appunto, Kandinskij conFranz Marc, e con loro Ma-rianne Werefkin e Paul Kleeche, affascinati dai Fauves,spingono verso un’arte nonfigurativa, di forme senza re-ferenti, viste come puro signi-

ficato per immergersi profon-damente nell’io. È il punto fi-nale di una meditazione arti-stica che passa per l’interme-diazione della musica (comedimostra il ciclo delle “Im-provvisazioni” di Kandinskijsulle note di Wagner) e ap-proda all’astrazione pura. Dal-l’altra parte il il Die Brucke, ilPonte, che ha il suo principa-le referente artistico in Ernst

Ludwig Kirchner, nella cui arteè forte la suggestione per larappresentazione vivificantedella natura e per le figurenude accesa dalla passioneper l’arte tribale africana.L’esposizione si chiude con lasezione dedicata a Beckman econ uno sguardo alla com-plessità contemporanea con lesimbologie di Ernst, Matisse ePicasso.

SETTIMANA DELLA CULTURA

CRYPTA BALBI

Visita guidata a uno dei più importantimusei etruschi del mondo, che sicolloca nel centro di Roma, nell’isolatodi via delle Botteghe Oscure. Dall’11 al15 aprile si potranno approfondire lastoria archeologica dell’area, dovecampeggia il vasto portico annesso alteatro eretto da Lucio Cornelio Balbonel 13 a.C. A est, nel perimetro delmoderno edificio, si estendonoantiche costruzioni rappresentate nellaForma urbis marmorea, oggiparzialmente visitabili.

VILLA ADRIANA

Dal 9 al 17 aprile in programma unciclo di visite alla villa fatta costruiredall’imperatore Adriano per sé e la suacorte nella campagna tiburtina. Oggi ilparco, esteso per oltre 80 ettari, èdisseminato di rovine romane, terme ecasali settecenteschi. Il percorsocomprende anche il Teatro marittimo, ilcomplesso del Canopo costituito dauna vasca rettangolare circondata dasculture. Gli scavi, ancora in corso,hanno portato in luce l’ultimo tratto distrada che portava alla villa.

ROMA ALLE TERME

Percorso guidato, il 9 e il 10 aprile,dedicato all’illustrazione dell’areaarcheologica delle Terme di Caracalla,le Thermae Antonianae, uno dei piùgrandi e meglio conservati complessidi questo genere dell’antichità. Apianta rettangolare, tipica delle granditerme imperiali, questi centri non eranosolo riservati alla cura del corpo, maanche un luogo per una serie di attivitàsociali: il passaggio e lo studio,l’incontro e la conclusione di scambicommerciali.

CECILIA METELLA

Due giorni, il 9 e 10 aprile, perammirare il Mausoleo di CeciliaMetella, moglie di un Crasso forsefiglio del famoso triumviro, e il CastrumCaetani, che compongono il piùcelebre monumento funerariodell’Appia Antica. Di forma cilindrica,sulla parte superiore si ammira unfregio in marmo pentelico con festoni.All’interno, la camera sepolcrale, dacui si accede attraverso un dromos, unlungo corridoio nel basamento stesso,è rivestita di decorazioni a stucco.

13ARTE

FARBANALYSE

FARBANALYSE

© U. EDELMANN - STÄDEL MUSEUM - ARTOTHEK

FARBANALYSE

Page 14: MT aprile - Cds Roma

Da via Mattia Battistini a Prati,il passo è breve, non solo intermini di spazio, ma ancheper la qualità della cucina. E

quando si parla di qualità, come nonmenzionare la Taverna Romana di viaRodi 16, un piccolo gioiello incastona-to fra via della Giuliana e via Trionfaledove riscoprire il gusto delle antiche tra-

dizioni gastronomiche della città. Dallapasta e ceci alla lasagna di crepes ai car-ciofi, passando per l’ossobuco al-l’arancia con puré e per la scaloppina diprosciutto e mostarda di cipolle: ognipiatto è un insieme di sapori del passato,fantasia e originalità. Una chicca: lamousse al cioccolato in cialda è da lec-carsi i baffi. Per info: www.tavernaro-mana.it o 0639743393. Poco distante, eprecisamente in via Giovanni Bettolo 24,si trova l’Osteria dell’Angelo, il cui nome,benché ricordi le creature diafane del Pa-radiso, è quello del proprietario, ex na-zionale di rugby. Che la palla ovale, qui,la faccia da padrone risulta immediata-mente evidente appena varcata la soglia:foto, dipinti e stemmi troneggiano per tut-to il locale. Il menu è fisso e compren-de una quantità incredibile di antipasti

(tra cui anche le salsicce di cinghiale eil cosiddetto pesce finto), primo, se-condo e, per finire, ciambelline al vino.La cucina è tipicamente romana. Perinfo: 063729470. Avvicinandosi al fiume,s’incontra La Dispensa dei Mellini, unvero e proprio “rifugio dagli affanni”,dove si respira l’atmosfera di casa. Frale delizie del ristorante, anche le cre-scentine con brus di robiola, grappa, pe-peroncino e speck, i tagliolini alla car-bonara tartufata, la dadolata di filetto ar-gentino al balsamico con crema caldadi Castelmagno e la crostata di prugne,uvetta e noci. Ottima la selezione dei vini.Il locale di Lungotevere dei Mellini 31/32è aperto anche a pranzo con menu eprezzi in stile “lunch”.Info: www.ladispensadeimellini.it,06.3212633 e 392 2158052

I profumi di PRATITre locali d’eccellenzavotati alla qualitàe alla tradizione, dovesi respira l’atmosferadi casa

L’arte della pizza romana

>GIACOMELLIun’istituzione

Dire che è famosa è davvero poco. Lastorica pizzeria Giacomelli di via EmilioFaà di Bruno 25 è un’istituzione nel quar-tiere Prati e in tutta la Capitale. Non soloper l’ottima qualità del cibo, ma ancheper la simpatia della signora Luciana edei figli Cristiana e Andrea. Tipicamen-te romana (quindi sottile e croccante),la pizza qui è un’opera d’arte: le di-mensioni variano dalla piccola all’extralarge, che trabocca letteralmente dalpiatto in acciaio. Per non parlare dei pri-mi e dei secondi, così buoni da far in-vidia ai migliori ristoranti della città. I dol-ci, fatti in casa, sono da provare asso-lutamente: da anni la torta della nonnaè una vera e propria specialità. E a dir-lo non sono solo i clienti più affeziona-ti, ma anche tantissimi vip: le foto chetappezzano le pareti del locale ne sonotestimonianza. Consigliata la prenota-zione. Per tutte le informazioni telefonateal numero 063725910.

14GUSTO

Page 15: MT aprile - Cds Roma

Niente paura per chi ha deci-so di trascorrere le festivitàpasquali in città e non vuolerinunciare al pranzo fuori

casa. Molti i ristoranti a Roma che sa-ranno aperti per deliziare i clienti conmenu ad hoc. Come Il Pagliaccio (viadei Banchi Vecchi, 129a – tel 0668809595) che sarà aperto esclusiva-mente a pranzo nel giorno di Pasqua.Protagonista la creatività dello chefAnthony Genovese e della chef pa-sticcera Marion Lichtle che propongo-no un ricco menu con prodotti della no-stra terra dal tema “Innovazione nella

tradizione” nel quale figurano dei piat-ti fatti appositamente per l’occasione:l’uovo nell’uovo con piselli e salame,l’immancabile capretto e per dessertl’uovo di Pasqua al cioccolato.Il tutto da degustare in un ambiente rac-colto, arredato con cura ed elegante,ma senza eccessive stravaganze. Im-merso nel lussureggiante verde del par-co del Rome Cavalieri, il ristorantel’Uliveto (via Alberto Cadlolo, 101 –tel 06 35091) propone un ineditobrunch pasquale con vini di selezionedel Rome Cavalieri e musica dal vivo.La location è tra le più chic della capi-tale con ampie cupole di vetro che il-luminano gli interni con luce naturale.Inoltre, se le condizioni meteo lo per-metteranno, sarà possibile pranzarenella splendida terrazza affacciata sul-la piscina.

Ecco le scelte di alcunilocali della capitale peril pranzo di Pasqua

INCONTRI

IVO A TRASTEVERE

Pizzeria tipicamente romana nelcuore del più romano dei quartieri.Ottima la pizza, bassa ecroccante, e cotta nel forno alegna. Da provare anche i primipiatti e… il tiramisù.

Via San Francesco a Ripa, 158Tel 06 5817082

FORMULA 1

Nel chiassoso quartiere di SanLorenzo sorge una delle pizzeriepiù amate dai giovani. Il menu è ala carte nel senso letterale, cioèstampato sulla tovaglia e proponeuna vasta scelta di tonde.

Via degli Equi, 13Tel 06 4453866

PRATOLINA

Una pizzeria speciale dove non siserve la pizza, ma la “pinsa”, cheha una forma ovale, unalievitazione dell’impasto di 48 ore,ingredienti selezionati e tantaoriginalità nelle farciture.

Via degli Scipioni, 248Tel 06 36004409

IL COUS COUSDalle ricette di tradizione maghrebina alle varianti di casanostra. Un incontro per scoprire il cous cous, le tecniche dilavorazione della semola e le ricette con la carne e con ilpesce.1 aprile (19 - 22)Città del GustoVia Enrico Fermi, 161 - Tel 06 55112211

LA CUCINA ITALIANA E MEDITERRANEA Un corso di primo livello per imparare a preparare i miglioripiatti della cucina italiana e le specialità checontraddistinguono la dieta mediterranea.Dal 12 aprile (17 - 20)TuChefVia B. Bardanzellu 8 - Tel 06 77591305

DESSERT DAL CUORE TENEROUn dolce deve essere bello, sorprendente, affascinante,intrigante, profumato. Tante combinazioni di sapore maiforzate ma che sorprenderanno le vostre papille gustative.4 aprile (18 – 21.30)Pepe VerdeVia Santa Caterina da Siena, 46 - Tel 06 6790528

CORSI di CUCINAFOTOLIA

15GUSTO

LA FESTA al ristorante

Page 16: MT aprile - Cds Roma

Tra il SACRO e la TAVOLA

Nella casa ebraica, il tavolo è unaltare, la cucina un taberna-colo. Mangiare è un modo diunire il quotidiano con il sacro.

Le leggi dell’alimentazione ebraica af-fondano nella Bibbia: i principi fonda-mentali, che costituiscono la kahrùt,sono illustrati nel Pentateuco. Qui i bam-bini imparano quali sono i cibi kosher, per-messi, e quelli vietati e rispettano i prin-cipi perché, come spiegano i rabbini,mangiare cibo non kosher ostacola la co-municazione con la propria anima.Ci sono tre grandi categorie di cibi kosher:carne, latte, parve (verdure e pesce).Sono permessi, ad esempio, tutti i rumi-nanti e alcuni volatili (la Torah indica soloquelli vietati: struzzo, gufo, avvoltoio). Illatte e i formaggi possono essere con-sumati solo se derivano da animali ko-sher, ma mai insieme alla carne. Il pesce,per essere kosher, deve avere pinne esquame facili da rimuovere (per questolo storione, e il caviale, non sono per-messi). Non sono kosher, ad esempio,anguilla e pesce spada, ma si può con-sumare salmone, trota, cernia, nasello osogliola. Non si possono mangiare in-sieme, nello stesso piatto, carne e pesce.A Roma, cucina kosher fa rima con Al-fonso cous cous (Via Brescia, 23 – Tel.06 97612215) che vanta una tradizione diospitalità e piatti tipici della cucina ebrai-

ca orientale dal 1967. Il punto di forza, ilcous cous cucinato seguendo la ricettaoriginale (4 ore di cottura) da accompa-gnare a portate di carne e vegetali: fagiolial cumino e polpette di vitellone, fagiolicon spinaci e vitellone, patate in salsa pic-cante, brodo vegetale con ceci e percompletare il menu, dolce alla mandor-la e tè arabo alla menta. Chi predilige unristorante dove gustare la genuina cuci-

na ebraica e una ricca varietà di carni allabrace, il posto giusto è il ristorante Yesh(Via Silvestro Gherardi, 51 – Tel. 065561697). Un locale accogliente e mo-derno dove regna l’armonia dei colori edei sapori con lo chef che propone unacucina kosher con specialità giudaico-ro-manesche, il carciofo alla giudia, aliciot-ti con indivia,concia di zucchine roma-nesche, ravioli di manzo in salsa rosa.

I principidell’alimentazioneebraica affondanonella Bibbia: è ilPentateuco a indicare i cibi permessi e leregole da rispettare

INCONTRI

BLACK DUKE

Globetrotter e indiani metropolitanisi danno appuntamento in questorifugio gastronomico vicino alPantheon. Atmosferainternazionale ma con tantespecialità italiane.

Via della Maddalena, 29Tel. 06 68300381

SURYA MAHAL

Un luogo ricco di prelibatezze conmenu che spaziano nella rete deisapori indiani: polpettine di patatealoo kofta, samosa ripieni diverdure e gamberoni in salsa disoia.

Piazza Trilussa, 50Tel. 06 5894554

SHANTI

Sapori raffinati e luci soffuse perun viaggio culinario in India. Tantele tentazioni: pollo allo yogurt conerbe e spezie indiane, risobasmati con focaccine naan aimille gusti.

Via Fabio Massimo, 68Tel. 06 3244922

L’Italia sta vivendo una stagione di crescente successo nella

produzione di birra, come dimostra la nascita di oltre 300

microbirrifici.

Dal 15 al 17 aprile torna nella capitale l’Italia Beer Festival nella

prestigiosa cornice di Villa Piccolomini. I visitatori riceveranno

all’ingresso un Teku, il bicchiere universale per la degustazione

di birre nato dalla stretta collaborazione tra Teo Musso,

fondatore del birrificio Baladin, e Kuaska (Lorenzo Dabove), il

più esperto degustatore italiano.

A Roma saranno presenti il birrificio toscano Amiata di

Arcidosso, uno dei primi a usare le castagne per aromatizzare

i propri prodotti, il milanese Bauscia che realizza

prevalentemente pilsner e il nuovo BrewFist di Codogno.

Tornerà anche Croce di Malto, marchio novarese medaglia di

platino ai Mondiali di birra artigianale a Strasburgo nel 2009

con la Triplexxx, ambrata doppio malto di ispirazione abbaziale

che ha riscosso un entusiasmo contagioso al Festival dell’anno

scorso. Presenti anche i reatini di Birra del Borgo, di

Borgorose, sul Lago della Duchessa. E proprio Duchessa è la

loro etichetta più apprezzata, una bionda dai riflessi aranciati,

prodotta con il farro, dall’aroma ampio e floreale.

Tre giorni a tutta BIRRA

16GUSTO

La sala del ristorante Alfonso cous cous

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Confucio diceva: “Lanostra maggior glorianon consiste nel noncadere, ma nel rial-

zarsi ogni volta che cadiamo”.Ed è questo il motto di quantidecidono di cimentarsi nelloSlacklining, uno sport che scon-fina tra gioco e sfida e che ri-porta all’acrobata sulla corda delcirco. E proprio la corda è lo“strumento” utilizzato da chidecide di camminare sospesotra cielo e terra. Ma a differenzadel funambolismo classico in cuisi utilizza una fune di acciaio, lafettuccia dello Slacklining è mol-

le – come lo stesso nome, slack,suggerisce - e ha le caratteristi-che dinamiche che causanomovimenti oscillanti e richiedeequilibrio, concentrazione, co-ordinamento, tensione fisica,creatività e coraggio. Coraggioda vendere se si pensa che laslackline viene tesa su gole oguglie rocciose da attraversaresospesi nel vuoto ad un’altezzache può raggiungere i metri. No-nostante i praticanti siano assi-curati con un’imbracatura di si-curezza, sulla highline lo sforzomentale e psicologico è enormee lo Slacklining nello specifico sipone proprio come eserciziopropedeutico e affine a diverseattività sportive e riabilitative,impegnando il fisico in un lavo-ro isometrico pro/recettivo al-l’intero apparato locomotorio.Questa specialità innovativa,quindi, offre l’opportunità achiunque di ricercare e rinforzareil proprio equilibrio psico-fisi-co, cimentandosi in palestre ecentri sportivi, ancor meglio nelsuo ambiente peculiare…fraterra e cielo.

Rinforzare ilproprioequilibrio psico-fisico suuna fune nelvuoto tra le rocce

Settanta km da percorrere e 2.000 metri didislivello per l’undicesima edizione della“Marathon del Lago di Bracciano” inmountain bike, in programma il 17 aprile. Lapartenza è fissata per le 9.30 davanti alcampo sportivo di Trevignano Romano. Ilpercorso presenta tanti saliscendi alla portatadi tutti e in continua successione, e si snodanel territorio dei Monti Sabatini attraversandoBracciano, Oriolo Romano, Sutri e BassanoRomano. Affianco alla Marathon di 70 km cisaranno altre due gare “minori”: la Point toPoint di 50 km (dislivello 1.400 metri) e lacicloturistica di 28 km (dislivello 900 metri).

Un percorso tra città d’arte, bellezze naturali e siti archeologici. È quello dellaDiscesa Internazionale del Tevere, giunta quest’anno all’edizione numero 32. Siparte il 25 aprile da Città di Castello - il 24 è in programma una pre-discesa daSansepolcro a Città di Castello - e si arriva il 1° maggio a Roma: otto le tappegiornaliere da 20-30 km l’una (è possibile iscriversi anche a una sola tappa).La discesa, da effettuare in canoa, è guidata da canoisti esperti e non ha finalitàagonistiche (non è una gara), ma sportive, naturalistiche, turistiche e dipromozione della disciplina, il tutto in un’atmosfera festosa e ordinata.Si potrà pernottare in strutture coperte messe a disposizione dalleamministrazioni comunali in cui si fa tappa, mentre i più temerari potrannotrascorrere la notte nella propria tenda o camper. L’organizzazione dellamanifestazione, quest’anno guidata da quattro associazioni dilettantistiche(ASD Discesa Intenazionale del Tevere, Canoa Club Città di Castello, ASDGruppo Canoe Roma, ASD UISP Sherwood) mette anche a disposizione, perchi non ne avesse una, delle canoe da restituire poi a fine evento.

In canoa lungoil TEVERE

In bicilungo il LAGO

>Dal 25 aprile la Discesa Internazionale del “grande fiume”

>Terza prova per l’Etruria Bike Challenge a Trevignano

SOSPESI nell’aria

>Slacklining, un nuovo sport chepermette di vivere la naturacamminando a piedi nudi su un filo

18SPORT

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“Ho sognato una strada”, canta Ivano Fos-sati, ″che si ferma su un ponte / e che dilà da un muro alto / corre l'orizzonte″.Gianluigi Quinzi, la grande speranza az-zurra, sta provando a bruciare le tappeper scalare il suo muro e conquistare unorizzonte di successo. Classe 1986, miglior under-16 europeo enumero 86 della classifica ITF Under 18,

il ragazzo cresciuto a Porto San Giorgioavrà una wild-card per il tabellone prin-cipale del Challenger Roma Rai (11-17aprile, Circolo Rai Tor di Quinto), torneoda 30 mila euro vinto l’anno scorso da Vo-landri. Testa di serie numero 1 sarà il te-desco Bjorn Phau, numero 113 del ran-king mondiale. Al di là delle wild card (nerestano tre a disposizione degli organiz-

zatori), non ci sono italiani nel tabelloneprincipale. L’unico che può avere reali-stiche speranze di accedere senza spe-rare in un invito è Matteo Viola, fuori diquattro posizioni. Il 24enne veneto è fre-sco finalista a Caltanissetta, battuto dal-l’austriaco Andreas Haider-Maurer (n.116del ranking, testa di serie numero 3 nel-l’entry list del torneo).

La speranza del tennis azzurro nel main draw del Challenger Rai

>WILD CARD A ROMA PER QUINZI

19SPORT

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uando gli antichiRomani conquista-no l’attuale territo-rio di Viterbo, al-l’epoca in mano

agli etruschi, distruggono emettono a ferro e fuoco i cen-tri abitati. Lasciano però intat-te le strutture termali esistenti,usate prevalentemente a sco-po terapeutico. Oggi, quellestrutture sono le Terme deiPapi (Strada Bagni, 12 – Viter-bo – Tel 0761 3501), una de-nominazione assunta grazieall’impegno del pontefice Nic-colò che fece costruire nel1450 uno splendido palazzoper soggiornarvi quando neaveva voglia. Le acque che lealimentano provengono dallasorgente Bullicame, famosadal punto di vista mitologico eletterario, e sgorgano in gran-de portata alla temperatura di58° C mantenendo sempreviva e calda la piscina monu-mentale di oltre 2.000 metriquadrati. La peculiarità sta nel-le caratteristiche chimico-fisi-che che la rendono adatta a di-verse utilizzazioni terapeuti-che, in particolare nella cura eprevenzione delle affezioni cro-niche dell’apparato respiratorioe di quello osteoarticolare, ol-

tre a malattie della pelle, del-l’apparato genitale e malattiedismetaboliche. La sorgenteBullicame “rifornisce” anchele Terme Salus – Pianeta Be-nessere (via Tuscanese, 26/28– Viterbo – Tel 0761 3581).Stabilimenti, alberghi e piscinetermali sono alimentate dal-l’imponente bacino idro-mine-rale del Suio a Castelforte, nel-l’estremo sud pontino, quasi alconfine con la Campania.Le acque delle Terme di Suiosono di diversa estrazione esorgano dalle sorgenti contemperature comprese tra i39°C e i 63°C.Nel frusinate, invece, il com-plesso termale più noto restaquello di Fiuggi (Fonte di Bo-nifacio VIII, Piazza Frascara –Tel 0775 5451), le cui acquesono conosciute per la loro ef-ficacia nel combattere i calco-li renali e contro varie patologiedelle vie urinarie e del meta-bolismo.Nel cuore di un parco sorgonole Terme di Cottorella di Rie-ti (via Fonte Cottorella, 19 – Tel0746 271640), la cui acquapossiede un’elevata capacitàdiuretica ed è particolarmenteindicata per le diete povere disodio.

Molte le strutture sparse sull’intero territorio regionale grazie allenumerose sorgenti naturali presenti

>Da Viterbo a Castelforte, daRieti a Fiuggi c’è solo l’imbarazzodella scelta

LE TERMEDEL LAZIO

20IN REGIONE

Q

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Il cibo degli dei è prota-gonista di un evento chenasce per promuovere evalorizzare i dolci tipici

del territorio viterbese.La prima edizione di Ciocco-tuscia, in programma il 9 e 10aprile, si terrà nell’atmosferaelegante e discreta de “Do-mus la Quercia”, alle porte delcapoluogo. Protagonisti, come detto, iprodotti delle pasticcerie edei forni della Tuscia viterbesecome la ciambella all’anice, leciambelline al vino e anice, ilpangiallo della Tuscia, la piz-za di pasqua, il pane del ve-scovo, i tozzetti di Viterbo, iltorrone al miele e nocciole omandorle, il pane al limone diMonterosi, il biscotto di S.An-selmo di Bomarzo e poi tutti iprodotti a base di castagne onocciole dei Monti Cimini.Non mancheranno spettacolidi arte, animazione, esibizionimusicali, appuntamenti cul-turali e giochi a tema.Start previsto alle ore 10 di sa-bato.

LATINA1° aprile

Continua il viaggio attraverso dell’Italiadell’Alien World Tour di Giovanni Allevi, che fatappa al Teatro Comunale GabrieleD’Annunzio. Il musicista marchigiano esegue,oltre ai suoi più grandi successi, i brani diAlien, l’ultimo album di inediti di pianoforteuscito il 28 settembre scorso.

FROSINONEAnagni1-4 aprile

Quattro giorni dedicati al vino del territorio: nelcentro storico della città dei Papi, si tiene laseconda edizione di Rosso Cesanese. Previstinel ricco programma degustazioni con banchidi assaggi, incontri a tema, brunch, mostre diabiti medievali, mercati e persino visiteguidate e spettacoli itineranti.

LATINAGaeta12-17 aprile

Quarta edizione per lo Yacht Med Festival.Due le novità di quest’anno: accanto alloYacht Village e allo Yacht Charter Expo cisaranno il Villaggio Emissioni Zero e ilVillaggio della Vela. Non mancheràl’intrattenimento con il Festival della musicapopolare e tradizione del Mediterraneo.

VITERBOBomarzo23-25 aprile

Ritorna, come ogni anno, nella cittadina dellaTuscia la Sagra del Biscotto, ideata nel 1973,si apre nella tarda serata del 23 ed è abbinataal Palio di Sant’Anselmo che vede il suoevento clou nella corsa di cavalli con fantino ilgiorno 25, dove si affrontano i cinque rioni diBomarzo.

RIETIColle di Tora25 aprile

Si svolge in piazza la Sagra della pizza fritta,manifestazione gastronomica che suggellal’arrivo della bella stagione. Dalle ore 12.30sarà possibile degustare la pizza frittacondita con pomodoro in compagnia di unottimo vino e soprattutto della bellezze delposto, prospiciente il Lago di Turano.

MADRINAGiulia Montanarini, showgirl romana con numerose apparizioni te-levisive sulle spalle – in questo periodo si sta cimentando nel ruolodi tronista a “Uomini e Donne” – è stata scelta come madrina per laprima edizione di Cioccotuscia.

Prima edizioneper Cioccotuscia:appuntamentoil 9 e 10 aprile

VITERBO si fa dolce

APPUNTAMENTI

A Borgo Hermada, frazione diTerracina, si tiene domenica10 aprile l'edizione numero 38della Pedagnalonga “20° Me-morial G. Catalano”. Due gare in una: la mezza ma-ratona (21,097 km) e la mara-tonina (10 km) aperte a tutti gliatleti tesserati Fidal, Uisp e dialtri enti di promozione spor-tiva riconosciuti. Ritrovo alleore 8 e partenza alle 9.45 dapiazza IV Novembre.Ci si può iscrivere alla mezzamaratona entro il 7 aprile, allamaratonina fino a 30 minutidalla partenza.Per maggiori informazioni:www.pedagnalonga.it.

Prenderà il via il 10 aprile alleore 10 da via Garibaldi laMezza maratona “Città diMontalto”, giunta alla dicias-settesima edizione. Potrannopartecipare alla gara tutti co-loro che abbiano compiuto 18anni e che siano regolarmentetesserati come atleti per la sta-gione 2010/11 alla FIDAL,UISP, Enti di promozione o adaltre Federazioni Sportive.Questo vale per la gara com-petitiva sui 21 km. La passeg-giata ecologica di 9,5 km saràinvece aperta a tutti, senza bi-sogno di iscrizione.Per maggiori informazioni:www.montaltosport.it.

Giovani promesse del calcioitaliano e internazionale si sfi-deranno in occasione della di-ciannovesima edizione“Memorial Manlio e Loris Sco-pigno” che si terrà a Rieti dal20 al 23 aprile. Nove le squa-dre che prenderanno parte altorneo: Roma, Genoa, Ter-nana, Lazio, Usa, L'Aquila,Cska Mosca, Ascoli e Rieti. Lagara inaugurale si giocheràallo stadio Tommaso Fattori deL'Aquila. Tutte le altre partite sidisputeranno a Rieti. Anchequest'anno sarà assegnato ilPremio Scopigno ai migliori al-lenatori di Serie A e B: nel2010 vinsero Allegri e Pillon.

HIGHLIGHTS SPORT

WEEKEND.it

21IN REGIONE

musicclub.it

termedeipapi.itcioccotuscia.it

gosabina.com

tusciainforma.it

ciociariaturismo.it

latinaturismo.it

yachtmedfestival.com

disagrainfesta.it

savethedate.it

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Margherita di Sa-voia e Napoli,una donna euna città unite

da un forte legame. Eventiche hanno segnato la vitadella prima regina d'Italiasono avvenuti nel capoluogocampano, che, 120 annidopo la “Pizza Margherita” le

rende nuovamente omag-gio con una mostra a Palaz-zo Reale: un altro luogo chia-ve di questa storia, è quiche è nato il futuro Re d'Ita-lia Vittorio Emanuele III esempre a Napoli, il Re Um-berto I subì il primo attenta-to nel 1878. Quadri, oggetti, abiti, docu-

menti e gioielli, tracce per-sonali e private della vita diMargherita di Savoia saran-no esposte ai visitatori e fan-no parte di un periodo che vadalla sua nascita (1851) pas-sando per l'adolescenza to-rinese e il matrimonio fino alregicidio del consorte avve-nuto a Monza nel 1900 permano dell'anarchico Gaeta-no Bresci. Installazioni mul-timediali, fotografie e filmatid'epoca offriranno inoltre unalettura più completa di un pe-riodo storico fondamentaleper il nostro Paese. La mo-stra sarà aperta al pubblicodal 1° aprile al 17 luglio.

Al Palazzo Reale di Napoli dal 1° aprile una mostra dedicata a Margherita di Savoia, prima sovrana del nostro Paese

Ieri 30 marzo ha fatto la suaprima comparsa al Medio-lanum Forum di Assago.Oggi si è spostato di pochikm per fare tappa al Pala-bam di Mantova.Jamiroquai completerà ilsuo breve ma intenso touritaliano al Palaolimpico diTorino il 2 aprile e al NelsonMandela Forum di Firenze

il 3 aprile. Protagonista del-le esibizioni sarà l'ultimoalbum “Rock Dust LightStar”, pubblicato lo scorso2 novembre, dopo cinqueanni di silenzio e definitouna sorta di ritorno alle ori-gini, con la voglia matta diriappropriarsi di un soundpiù live e molto poco pati-nato.

LA CARRIERADiciotto anni di musica,

25 milioni di album

venduti, più di 20 hit

single sono i numeri di

una carriera strepitosa

per Jason Kay e soci.

La primaREGINA

La vita della moglie diUmberto I illustrataattraverso un interessantepercorso espositivo

<

La band inglese sbarca in Italia

IL RITORNO DEI JAMIROQUAI

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22IN ITALIA

Raffaello Gambogi, Gli emigranti

Michele Gordigiani, Regina Margherita

GIUSEPPE SCHIAVINOTTO

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