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MRA VERSUS CTAMRA VERSUS CTATecniche a ConfrontoTecniche a Confronto
Firenze, 5Firenze, 5--6 Dicembre 20086 Dicembre 2008
LL’’IMMAGINE ANGIOGRAFICA TCIMMAGINE ANGIOGRAFICA TC
GENERAZIONI DI TOMOGRAFI COMPUTERIZZATIGENERAZIONI DI TOMOGRAFI COMPUTERIZZATI
I generazione
II generazione
III generazione
IV generazione
Rotazione continua
Le tappe evolutive dei tomografi computerizzati dal 1973 ad oggi
Obiettivo
Tempi di acquisizione e ricostruzione
Geometrie evolutive
Qualità dell’immagine
Software
GENERAZIONI DI TOMOGRAFI COMPUTERIZZATIGENERAZIONI DI TOMOGRAFI COMPUTERIZZATI
Tomografo di I generazione
Fascio lineare (singolo pennello) di raggi X
Movimento traslazione – rotazione
Singolo detettore
GENERAZIONI DI TOMOGRAFI COMPUTERIZZATIGENERAZIONI DI TOMOGRAFI COMPUTERIZZATI
Tomografo di II generazione
Ventaglio di rx (angolo di 20°-30°)
Fino a 30 detettori
GENERAZIONI DI TOMOGRAFI COMPUTERIZZATIGENERAZIONI DI TOMOGRAFI COMPUTERIZZATI
Tomografi di III generazione
Ventaglio di rx (30°-50°)
Centinaia di detettori
Rotazione (sincrona) completa su 360°
Rotazione successiva in senso inverso
GENERAZIONI DI TOMOGRAFI COMPUTERIZZATIGENERAZIONI DI TOMOGRAFI COMPUTERIZZATI
Tomografi di IV generazione
Detettori: corona (360°) fissa
Fascio rx a ventaglio
Rotazione solo della sorgente
Sistemi a Rotazione continua
Slip-ring
No start-stop
Alta capacità termica
Movimento del lettino porta-paziente
GENERAZIONI DI TOMOGRAFI COMPUTERIZZATIGENERAZIONI DI TOMOGRAFI COMPUTERIZZATI
ACQUISIZIONI SEQUENZIALI
Le acquisizioni sequenzialiinizio esame
Acquisizione dello spessore di strato
Fine scansione
Fine esame
Avanzamento del lettino (intervallo di
scansione)
Lettino fermo
si
no
ACQUISIZIONI VOLUMETRICHE O SPIRALI
Acquisizione del sistema tubo-detettori
Movimento lettino porta paziente
Pitch.
Le acquisizioni volumetriche
ACQUISIZIONI SPIRALI
inizio esame
Acquisizione del volume
Fine acquisizione
Fine esame
Avanzamento del lettino
Le acquisizioni volumetriche
PITCH
PITCH =
Avanzamento del lettino porta paziente
Tempo di rotazione (tubo rx-detettori) su 360°
Spessore di Collimazione (mm)
0,5 < PITCH < 2
PITCH
<1 overlapping , spessore dello strato è maggiore rispetto
all’avanzamento del lettino
=1 spessore dello strato è uguale all’avanzamento del lettino
>1 spessore dello strato è minore dell’avanzamento del lettino
COLLIMAZIONE
Tipi di collimazione
Collimazione primaria o pre-paziente
Collimazione secondaria o pre-detettore
FIXED ARRAY
asse z
Unione elettronica di piùdetettori, ottengo 1 unico detettore da 2,5 mm.
Dimensioni del detettore=somma dello spessore dei singoli detettori
FIXED ARRAY
Collimazione del detettore a 5 mm. data dall’unione elettronica di 4 detettori di 1,25 mm.
ADAPTIVE ARRAY
Lo spessore dei detettori centrali da 5 mm. è formato unendo quelli da 1, 1.5, e 2.5 mm.
SCAN FOV (SFOV) E DISPLAY FOV (DFOV)SCAN FOV (SFOV) E DISPLAY FOV (DFOV)
Campo di vista(field of view)
Scan fov (Sfov)
Display fov (Dfov)
Area all’interno della matrice in cui viene rappresentata l’immagine tc
Io
I
d
dd
1
µ2
3
dIo
I
µ(1,…,3)
Io = radiazione incidenteI = radiazione emergented = spessore µ = coefficiente di attenuazione lineare
µ
µ
ATTENUAZIONE DELLA RADIAZIONE XATTENUAZIONE DELLA RADIAZIONE X
PICTURE ELEMENT (PIXEL)PICTURE ELEMENT (PIXEL)
pixel
numero tc(Hounsfield Unit)
densità di grigio(-1000 +2000)
PIXELPIXEL
Picture Element
Dimensioni della Matrice(256 x 256, 512 x 512….)
Dimensioni del Campo di Vista
PIXEL, MATRICE E FOVPIXEL, MATRICE E FOV
Fov adeguato per sfruttare al max le potenzialità della matrice disponibile.
Dimensioni Matrice
Numero totaledi pixel
Dimensioni PixelFOV 20
Dimensioni PixelFOV 30
256x256 65536 0.78 1.17512x512 262144 0.39 0.5851024x1024 1048576 0.195 0.292
Obiettivo
FINESTRA E LIVELLOFINESTRA E LIVELLO
Sistemi di visualizzazione = da 32 a 256 livelli di grigio
Occhio umano = pochi di livelli di grigio
Perdita d’informazioni
Finestra (numero finito di valori)
Livello
RISOLUZIONE SPAZIALE
Distinguere 2 strutture vicine ad alto contrasto
Collimazione dei rivelatori
Collimazione del tubo rx
Dimensioni del pixel
FILTRI DI CONVOLUZIONE
Obiettivo Mettere in risalto le caratteristiche dei tessuti in esame
I profili di attenuazione forniscono un’immagine grezza (raw data), che può essere trattata applicando algoritmi matematici diversi in modo da filtrare ed esaltare le informazioni contenute nella stessa. Per questo motivo tutti i profili ottenuti vengono convoluti con delle funzioni filtro. Il tipo di filtro è scelto in base al risultato che si vuole ottenere, in modo tale da privilegiare la risoluzione spaziale o di contrasto.
Identificazione B30, B70, ecc…(siemens)Lung, Standard, ecc..(GE)
ARTEFATTI
Disturbi dell’immagine
Effetto volume parziale
Movimento
Variazione kVp di alimentazione
Rumore quantico
Disallineamento tubo-detettori
ACCOGLIENZA DEL PAZIENTE
• Anagrafica
• Richiesta
• Consenso informato
• Donne: gravidanza certa o presunta??
PREPARAZIONE DEL PAZIENTE
• Indumenti
• Oggetti radiopachi
• Via venosa e sua pervietà
• Spiegazione tipo di esame al paziente
PREPARAZIONE DELL’INIETTORE AUTOMATICO
• Tipo di MDC (Medico Radiologo)
• Collocamento siringa ed aspirazione ( IP o TSRM)
• Spurgo aria e raccordo valvola antireflusso (IP o TSRM)
• Raccordo via venosa (IP)
• Dimensioni ago cannula
• Flusso e quantità (Medico Radiologo)
POSIZIONAMENTO DEL PAZIENTE
• Supino, Prono, ecc…
• Braccia, deglutizione, (collaborante)
• Fasce di immobilizzazione
• Simulazione avanzamento lettino
ISTRUZIONI PER IL PAZIENTE
• Mantenere apnea
• Immobilità durante l’acquisizione
• Rassicurazione movimento del lettino
• Percezione di calore nell’esame MDC
PARAMETRI DI ACQUISIZIONE
• Scanogramma o Topogramma
• Esame diretto
• Esame con MDC della fase arteriosa
• Esame della fase venosa
• Eventuale fase tardiva
• Sempre APNEA
SCANOGRAMMA O TOPOGRAMMA
• Antero-posteriore
• Latero-laterale
• Direzione (cranio-caudale o caudo –craniale)
• mA e kVp
• Delay (minimo)
ESAME DIRETTO
• Lunghezza scansione
• sfov
• mA, kVp
• Spessore dello strato
• Delay (minimo)
• Avanzamento del lettino (10mm./sec)
• Rotation time (0.75 sec.)
• Pitch
• Kernel (B30 – B70)
• Finestra
ESAME CON MDC (FASE ARTERIOSA)
• Lunghezza scansione
• sfov
• mA, kVp (> per riduzione dello strato)
• Spessore dello strato (< rispetto al diretto)
• Delay (12 sec.- 40 sec.)
• Avanzamento del lettino (10mm./sec)
• Rotation time (0.75 sec.)
• Pitch
• Kernel (B30)
• Finestra
ESAME DELLA FASE VENOSA
• Lunghezza scansione
• sfov
• mA, kVp
• Spessore dello strato (stesso del diretto)
• Delay (70 sec. – 90 sec.)
• Avanzamento del lettino (10mm./sec)
• Rotation time (0.75 sec.)
• Pitch
• Kernel (B30)
• Finestra
ESAME DELLA FASE TARDIVA
• Lunghezza scansione
• sfov
• mA, kVp
• Spessore dello strato (stesso della fase venosa)
• Delay ( da 120 sec. in poi)
• Avanzamento del lettino (10mm./sec)
• Rotation time (0.75 sec.)
• Pitch
• Kernel (B30)
• Finestra
ESAME DIRETTO
• Matrice di ricostruzione (relativa all’oggetto in esame)
• Spessore dello strato
• Display fov (relativo all’oggetto da esaminare)
• Recon increment (= opp. < spessore dello strato)
• Kernel (B30 addome-mediastino / B70 per parenchima polm.)
• Finestra (abdomen, mediastinum, lung)
ESAME con MDC
• Matrice di ricostruzione (relativa all’oggetto in esame)
• Spessore dello strato (< fase arteriosa)
• Display fov (relativo all’oggetto da esaminare)
• Recon increment (+ embricate nell’arterioso)
• Kernel (B30 addome-mediastino)
• Finestra (abdomen, mediastinum, lung)
POSTPOST--PROCESSINGPROCESSING
Tecniche di ricostruzione
Obiettivo
2 D
3 D
Rielaborazione dati acquisiti
Maggiore contenuto diagnostico
Evidenziare morfologia strutture
Isolamento strutture anatomiche
TECNICA DI RICOSTRUZIONE 2D
Ricostruzioni BidimensionaliMPR
Viste sagittali
Viste coronali
Viste parassiali e/o oblique
TECNICA DI RICOSTRUZIONE 3D
Ricostruzioni Tridimensionali
Mip (Maximum Intensity Projection)
SSD (Shared Surface Display)
VR (Volume Rendering)
MIP
Seleziona solo i pixel che hanno una massima intensità di segnale (vasi con mdc) per ottenere immagini vascolari (angio-tc).
SSD
Dalle immagini assiali è possibile visualizzare un solido, si ottiene definendo un valore di densità come soglia di riferimento, si selezionano i pixel che superano la densità del valore soglia generando un solido (3D), con possibilità di rotazione ed orientamento su più piani.
ssd 4
VOLUME RENDERING (VR)
Vengono usati tutti i dati (voxel) del volume scansionato, ma vengono resi trasparenti o opachi applicando una curva di opacità diversa, rispetto a quella usata per rappresentare la struttura da studiare.
VR
I dati contenuti nell’intervallo della curva di opacità selezionata verranno rappresentati, quelli ad opacità superiore o inferiore saranno resi trasparenti
VR
I dati contenuti nell’intervallo della curva di opacità selezionata verranno rappresentati, quelli ad opacità superiore verranno resi opachi e quelli ad opacità inferiore saranno resi trasparenti