MOVIMENTO 5 STELLE - Gruppo Consiliare REGIONE...

MOVIMENTO 5 STELLE - Gruppo Consiliare REGIONE BASILICATA

basilicata5stelle.it

________________________________________________________________________________________________ Emendamenti al D.d.L. n. 118/2016 di iniziativa della Giunta Regionale avente ad oggetto “Riordino del Sistema Sanitario Regionale di Basilicata” approvato con D.G.R. n. 877 del 29/07/2016.

pag. 1 di 5

AL PRESIDENTE DELLA IV COMMISSIONE CONSILIARE DEL CONSIGLIO DELLA REGIONE BASILICATA

Oggetto: Emendamenti al D.d.L. n. 118/2016 di iniziativa della Giunta Regionale avente ad oggetto “Riordino del Sistema Sanitario Regionale di Basilicata” approvato con D.G.R. n. 877 del 29/07/2016. Il sottoscritto consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Giovanni Perrino, in riferimento al D.d.L. in oggetto riferita,

PRESENTA i due emendamenti appresso riportati, seguiti da rispettive brevi relazioni tecniche esplicative. La presente si compone di n. 5 pagine.

Potenza, 05/12/2016 Il Consigliere Regionale M5S Basilicata

Giovanni PERRINO __________________________




pag. 2 di 5

Testo dell’emendamento all’art. 2 (“Nuovo assetto delle Aziende del Servizio

Sanitario Regionale”), comma 4, del D.d.L. in oggetto All’articolo 2, al comma 4, dopo le parole “D.M. n.70/2015” aggiungere le seguenti parole: “con particolare attenzione all’attuazione del paragrafo 9.2.2 relativo ai presidi ospedalieri in zone particolarmente disagiate”.



Breve relazione tecnica all’emendamento all’art. 2 (“Nuovo assetto delle Aziende del

Servizio Sanitario Regionale”), comma 4, della oggettivata D.d.L. Introducendo l’espresso richiamo nella norma regionale a quanto previsto al punto 9.2.2. dell’allegato 1 al D.M n. 70/2015, l’emendamento vuole richiamare l’attenzione delle tre aziende sanitarie lucane – ASP, ASM e AOR (Azienda Ospedaliera Regionale “San Carlo “ di Potenza) – sull’esigenza di assicurare la presenza sul territorio di presidi ospedalieri di base nelle “zone particolarmente disagiate”, zone che lo stesso decreto n. 70/2015 così definisce: “zone distanti più di 90 minuti dai centri “hub” o “spoke” di riferimento (o 60 minuti dai presidi di pronto soccorso), superando i tempi previsti per un servizio di emergenza efficace”. (…) “Per centri hub and spoke si intendono anche quelli di regioni confinanti sulla base di accordi interregionali da sottoscriversi secondo le indicazioni contenute nel nuovo patto per la salute 2014-2016”. Dalla combinazione di una serie di fattori oggettivi (quali: l’orografia del territorio lucano, costituito nella maggior parte di ambiente montano o premontano; la nota carenza nella infrastrutturazione viaria; la distanza, talvolta anche considerevole, tra gli insediamenti demografici) consegue l’abbondante superamento, per molte zone interne, della distanza media tanto dalla sede dell’ospedale hub (DEA di II livello, AOR) che dal nosocomio di Matera (“spoke”, DEA di I livello). L’emendamento evidenzia quindi la necessità di provvedere ad assicurare, in ottemperanza del D.M. 70/2015, la tutela delle aree marginali, delle cosiddette “zone particolarmente disagiate”, attribuendo loro precisa connotazione giuridica ed organizzativa in deroga alle previsioni sancite dallo stesso decreto. In tal modo, si assicura la continuità ai presidi ospedalieri localizzati nelle dette zone particolarmente disagiate aventi le caratteristiche indicate nel D.M. 70/2015, ovvero




pag. 3 di 5

dotate, rispettivamente, di: un reparto di 20 posti letto di Medicina Generale; una Chirurgia elettiva che operi in “day surgery” o “week surgery”; un Pronto Soccorso presidiato da personale dedicato all’Emergenza–Urgenza; la possibilità di eseguire indagini radiologiche con trasmissione di immagine collegata in rete al centro hub o spoke più vicino, indagini laboratoristiche in pronto soccorso. Potenza, 05/12/2016 Il Consigliere Regionale M5S Basilicata





pag. 4 di 5

Testo dell’emendamento all’art. 2 (“Nuovo assetto delle Aziende del Servizio Sanitario Regionale”) del D.d.L. in oggetto

All’articolo 2, dopo il comma 6 aggiungere il seguente comma: “6 bis. Entro il 30 giugno 2017, in attuazione dell’art. 1, comma 577, della L. 208/2015, la Giunta regionale stipula accordi di programmazione integrata interregionale con le regioni confinanti in modo da garantire la libera scelta del cittadino, l’appropriatezza e la qualità delle cure”.



Breve relazione tecnica all’emendamento all’art. 2 (“Nuovo assetto delle Aziende del

Servizio Sanitario Regionale”), comma 6 bis, del D.d.L. in oggetto

L’emendamento richiama il comma 577 dell’art. 1 della L. 28 dicembre 2015, n. 208 (recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato, legge di stabilità 2016), norma che testualmente prevede: “Le strutture sanitarie che erogano prestazioni a carico del Servizio sanitario nazionale applicano ai pazienti, residenti in regioni diverse da quella in cui insistono le strutture, le medesime regole di accesso e di erogazione delle prestazioni previste per i pazienti residenti nella regione in cui sono ubicate le strutture. Le regioni individuano, nell'ambito del contratto stipulato con le strutture sanitarie, le misure sanzionatorie da applicare alle strutture che non rispettano la presente disposizione”. L’attuazione di tale norma statale permetterebbe, probabilmente già nel breve periodo, l’ampliamento del bacino di utenza delle aziende ospedaliere lucane fino a ricomprendere pazienti provenienti da importanti centri abitati pugliesi (ubicati anche in un raggio di meno di 30-40Km di distanza), campani e calabresi. In tal modo valorizzando le aziende ospedaliere e ponendo le premesse per prevenire le conseguenze giuridiche (prefigurate dall'ultimo periodo del paragrafo 3 dell’allegato 1 al D.M. n. 70/2015) di un eventuale ulteriore decremento demografico, attualmente in atto, in Basilicata: nelle regioni con popolazione inferiore ai 600.000 abitanti (con uno scostamento del 6%) il D.M. 70/2015 subordina l'attivazione o la conferma dei presidi ospedalieri di II livello alla stipula di un accordo di programmazione integrata interregionale con le regioni confinanti; tanto, proprio




pag. 5 di 5

nell’ottica di garantire il rispetto del valore soglia del bacino di utenza indicato (540 mila abitanti nel caso della Basilicata). La stipula di accordi di programmazione integrata interregionale con Puglia, con la Campania e la Calabria permetterebbe alla Regione Basilicata di:

- agevolare la mobilità attiva, contrastando la mobilità passiva (nella quale, nel 2014, è risultata prima regione in Italia), garantendo nel contempo ai propri cittadini un’assistenza sanitaria basata su crescenti standard di qualità e sicurezza, favorendo il pieno utilizzo della rete complessiva dei servizi posti sui rispettivi territori regionali, nonché l’impiego efficiente delle strutture ospedaliere che esercitano funzioni a valenza interregionale e nazionale; - eliminare ogni ostacolo amministrativo che impedisce ai cittadini la fruizione dei servizi delle altre regioni, privilegiando l’utilizzazione delle strutture meglio accessibili dal proprio luogo di residenza.

In definitiva, l’emendamento richiama la esigenza di superare una logica di “autarchismo aziendale” in aree di confine, che, ove anche motivato da valutazioni di esclusiva natura finanziaria, finisce con il confliggere tanto con esigenze di equilibrata distribuzione dell’offerta, quanto con il diritto alla libera scelta del luogo di cura, che con la più volte richiamata necessità di procedere verso crescenti livelli di qualità e appropriatezza della diagnostica e delle cure.




1

Al Presidente della IV Commissione C.C.P.

Sede

Oggetto: DDL 108/16 “Riordino del Servizio Sanitario Regionale di Basilicata”

Proposta di Emendamenti.

Il sottoscritto consigliere regionale,

PROPONE

il seguente emendamento all’art. 2 comma 1 lett. a) del DDL 108/16

Potenza 17 dicembre 2016

Il consigliere regionale M5S

Gianni Leggieri __________________

2

DDL 108/16 “Riordino del Servizio Sanitario Regionale di Basilicata”

EMENDAMENTO ALL’ARTICOLO 2 COMMA 1 LETT. A

Il testo dell’art. 2 comma 1 lett. a) del DDL 108/16 è così modificato:

“L’Azienda Ospedaliera Regionale (AOR) “San Carlo”, DEA di II livello, assume la titolarità dei

presidi ospedalieri di base di Lagonegro, Melfi e Villa d’Agri a essa trasferiti dall’Azienda Sanitaria

Locale di Potenza (ASP). Entro 120 giorni dall’entrata in vigore della presente legge, Con specifico

atto aziendale vengono definite le modalità di organizzazione e funzionamento dei servizi e delle

attività su tutti i plessi di Lagonegro, Melfi e Villa d’Agri garantendo l’uniformità, la continuità,

l’omogeneità e l’appropriatezza dei percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali”.



3


EMENDAMENTO ALL’ARTICOLO 2 COMMA 1

Al testo attuale dell’art. 2 comma 1 del DDL 108/16 è aggiunta la seguente lettera d):

“Al fine di garantire la massima trasparenza e partecipazione delle popolazioni e dei soggetti

interessati, è istituito un “Tavolo della Trasparenza” con parere consultivo e preventivo rispetto a

tutti gli atti regolamentari e amministrativi aventi ad oggetto l’organizzazione ed il funzionamento dei

servizi e delle attività presso i singoli presidi ospedalieri. Al predetto tavolo parteciperanno le

organizzazioni, le associazioni e i comitati di cittadini, le rappresentanze sindacali e imprenditoriali

nonché i sindaci dei Comuni interessati.”



4


EMENDAMENTO ALL’ARTICOLO 3

Il testo attuale dell’art. 3 del DDL 108/16 è così modificato:

“1. La Giunta regionale effettua il monitoraggio sulla attuazione da parte della Aziende e degli Enti

del SSR, sull’attivazione effettiva delle reti di cui all’articolo 3 della Legge regionale n. 12/2008,

sull’istituzione e sule attività delle strutture complesse interaziendali (SIC), dei Dipartimenti

interaziendali e dei Distretti, nonché sulla omogeneizzazione dei percorsi clinico-assistenziali.

2. Ove necessario, la Giunta regionale potrà conferire un incarico ad un massimo di due esperti in

materia di organizzazione sanitaria, valutazione delle performance e dei risultati aziendali con

specifiche, consolidate e riconosciute esperienze in campo sanitario ivi comprese Agenas e l’Istituto

Superiore di Sanità.

3. Gli oneri derivanti dal presente articolo, stimati al massimo in euro 16.000,00 graveranno sulle

risorse di cui alla missione 13 programma 1 del bilancio 2016-2018”.



MOVIMENTO 5 STELLE - Gruppo Consiliare REGIONE...

Documents

Transcript of MOVIMENTO 5 STELLE - Gruppo Consiliare REGIONE...