Moto All'Interno Di Condotti in Convezione Forzata
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Capitolo I
CONVEZIONE FORZATA DI GAS O LIQUIDI ALL’INTERNO DI CONDOTTI
1. Introduzione
In questo capitolo si presentano i metodi di calcolo del coefficiente di scambio e della caduta
di pressione che si realizzano durante il deflusso in convezione forzata di liquidi e gas (senza
cambiamento di fase) all’interno di condotti, con qualsiasi geometria della sezione (circolare,
rettangolare etc.), in moto laminare e turbolento.
2. Considerazioni idrodinamiche
Si consideri moto laminare in un tubo di diametro D, dove un fluido entra con velocità
uniforme u. Quando il fluido viene a contatto della superficie si hanno effetti viscosi
importanti e lo sviluppo dello strato limite. Alla distanza dall’ingresso zidr il profilo di velocità
non cambia più al crescere di z, il moto si dice completamente sviluppato. Il profilo di
velocità è parabolico per moto laminare, più piatto per moto turbolento [1].
Fig. 1.1 Sviluppo dello strato limite per moto laminare in tubo circolare.
Si consideri un condotto di sezione non necessariamente circolare. Si definisce come diametro
idraulico Dh il rapporto 4 volte l’area di flusso diviso il perimetro bagnato, cioè il perimetro
soggetto ad attrito
P
ADh
4=
Il diametro idraulico per alcune geometrie comuni è riportato in tabella 1.
u
Regione completamente
sviluppata
Regione di ingresso
idrodinamico
z
zidr
Regione dello strato limite
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2
2a
Tabella 1 Diametro idraulico per alcune geometrie di sezioni di condotti Geometria
Sezione Dh
Sezione a triangolo equilatero ( b/2a) =0.866 0.6666 (2a b)/ ( 2a)=
0.6666 ( b)
Sezione quadrata di lato a
a
Sezione esagonale di lato a 1.732 a
Sezione rettangolare di lati a e b 2(a b)/( a+b)
Sezione circolare di diametro D D
Sezione anulare con
diametro interno del tubo esterno = D
diametro esterno del tubo interno = d
(D - d)
Si definisce quindi il numero di Reynolds come
Re= Dh ρ u /µ
In moto completamente sviluppato il moto è laminare per Re<2300, mentre il moto è
completamente turbolento per Re>10000.
Se zidr è la distanza tra l’ingresso nel condotto e il punto dove il profilo di velocità è
completamente sviluppato, esso è calcolabile [2]:
zidr /Dh = 0.056 Re Re≤2100
zidr /Dh = 1.359 Re0.25
Re>10000
Per Re=2100 (zidr /Dh )=137, mentre per Re=10000 (zidr /Dh )=13.6. Gli effetti di ingresso
persistono per un tratto più lungo in moto laminare che in moto turbolento. All’interno del
tratto di lunghezza zidr, il fattore di attrito è più alto che nella zona a moto completamente
sviluppato. Per ulteriori dettagli ed equazioni di calcolo si veda [2].
D
a
a
a b
b
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3
Si consideri un elemento di tubo di lunghezza δz, con sezione normale all’asse di deflusso z
(orientato nel senso del moto) di area A e perimetro P, inclinato di un angolo β rispetto
all’orizzontale, nel quale fluisce un fluido con portata totale m.
Figura 2 Elemento di tubo e forze applicate
Applicando a questo elemento il principio della conservazione della quantità di moto,
nell’ipotesi di regime stazionario, si ha che la risultante delle forze esterne agenti (forze di
pressione, forze di attrito alle pareti e forze di gravità) è pari alla variazione della quantità di
moto del sistema:
( ) dumzAgzPAzz
ppp &=−−
−− δβρδτδ sin
d
d
dove τ è lo sforzo tangenziale di attrito alle pareti, p la pressione, ρ la densità del fluido, u la
velocità media del fluido nella sezione generica. Dividendo per Aδz e ricordando che G è la
portata specifica G = m/A e che dal teorema di conservazione della massa (equazione di
continuità) m è costante e pari a:
uAm ρ=&
si ha che
( ) ( )agf z
p
z
p
z
p
zGg
A
P
z
u
A
mg
A
P
z
p
−+
−+
−=
++=++=
−
d
d
d
d
d
d1
d
dsin
d
dsin
d
d 2
ρβρ
τβρ
τ &
Il gradiente di pressione totale risulta pari alla somma delle tre componenti, una dovuta
all’attrito (pedice f), una dovuta alla gravità (pedice g) e una dovuta alla variazione di quantità
di moto (pedice a).
La variazione di pressione totale si ottiene integrando rispetto a z tra z=0 e z=L lunghezza del
condotto:
( ) ( ) ( ) ( )agf pppp ∆−+∆−+∆−=∆−
z
β
p+(dp/dz)δz
p
δz
τ
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4
( ) dzufD
dzdz
dpp
L
h
L
f
f ∫∫
=
−=∆−
0
2
0 2
14ρ
Nell’ipotesi di proprietà e fattore di attrito f costanti lungo z:
( )ρ
ρ2
2 22G
D
Lfu
D
Lfp
hh
f ==∆−
Analogamente:
( ) =∆− gp ( )dzgdzdz
dp LL
g
∫∫ =
−
00sin βρ
Con densità costante lungo z:
( ) ( )Lgp g βρ sin=∆−
( ) ( ) ( )inusinus
inus
LL
a
a uuGvvGGdGdzdz
dpp −=−=
−=
=
−=∆− ∫∫
22
0
2
0
111
ρρρ
La variazione di quantità di moto per liquidi e gas che non fluiscono ad altissime velocità è
generalmente trascurabile. Non è trascurabile durante un processo di condensazione od
evaporazione.
In letteratura si trova anche un’altra definizione di fattore di attrito (f’=4 f). Si avrà:
( ) 22
2
'2 u
D
Lfu
D
Lfp
hh
f ρρ ==∆−
Per moto in tubo il fattore di attrito per moto completamente sviluppato si può ricavare dal
diagramma di Moody [3].
Il fattore di attrito per moto laminare completamente sviluppato in condotti di diversa
geometria è ricavabile dalla tabella 2, dove è riportato il prodotto (f Re).
Il fattore di attrito per moto turbolento completamente sviluppato in condotti con rugosità
superficiale trascurabile è calcolabile con le equazioni della tabella 3.
Infine Polley e Khader [9] hanno suggerito la seguente equazione per deflusso di aria in
superfici multicanale di piccolo diametro idraulico con diverse geometrie della sezione, dove
non c’è una transizione brusca tra moto laminare e moto turbolento:
3/1
3
25.0
3
Re
078.0
Re
16
+
=f 0<Re=( Dh ρ u /µ) <50000
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5
2a
2a
2a
Tabella 2 Moto laminare completamente sviluppato: fattore di attrito e numero di Nusselt [2]
Geometria
L/dh>100
Rapporto
dimensioni
NuH1 NuH2 NuT fFanning Re
(2b/2a) =0.866 3.014 1.474 2.39 12.630
(2b/2a) =0.866 3.111 1.892 2.47 13.333
(2b/2a) =1 3.608 3.091 2.976 14.227
4.002 3.862 3.34 15.054
(2b/2a) =0.5 4.123 3.017 3.391 15.548
4.364 4.364 3.657 16.00
(2b/2a) =0.25 5.331 2.94 4.439 18.233
(2b/2a) =1/6
6.049 2.93 5.137 19.702
(2b/2a) =1/8 6.49 2.94 5.597 20.585
(2b/2a) =0 8.235 8.235 7.541 24.000
Tabella 3 Equazioni per il calcolo del fattore di attrito nella zona del moto turbolento o di
transizione laminare-turbolento in tubi.
Correlazione Osservazioni Riferimenti
( ) 2
10 64.1Relog82.14'−
−== ff 3000≤Re≤5 000 000 (moto in tubi lisci)
Petukhov and Popov
[4]
f’=4 f = 0.316 Re-0.25
Re<20 000
(tubi lisci)
[5]
f’=4 f = 0.184 Re-0.2
Re>20 000
(tubi lisci)
[6]
f=0.00140 + 0.125 / Re0.32 Re > 2⋅300
(tubi lisci)
McAdams et al.[7]
f=0.0035 + 0.264 / Re0.42 Re > 2⋅300
(tubi commerciali)
McAdams e Seltzer
[8]
2b
2b
2a 2b
2a 2b
2a
2b
2a 2b
2b
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6
3. Effetti termici.
Se un fluido entra in un tubo con temperatura uniforme minore o maggiore della temperatura
della superficie interna del tubo, scambierà calore per convezione e uno strato limite termico
inizierà a svilupparsi. Ad una certa distanza zterm dall’ingresso lo strato limite sarà sviluppato.
Il profilo di temperatura in moto laminare sarà diverso a seconda delle condizioni al contorno
imposte. Si potrà avere la temperatura di parete imposta costante per esempio (condizione al
contorno di tipo T) o il flusso termico scambiato per unità di area di scambio costante lungo la
coordinata z (condizione al contorno di tipo H). Per entrambe le condizioni il profilo di
temperatura varierà poi con la coordinata z, se c’è scambio termico; non varierà però la forma
relativa del profilo.
Per moto laminare in tubo di sezione circolare [2]:
zterm / Dh = 0.0431 Re Pr Per condizioni al contorno di tipo (H)
zterm / Dh = 0.0335 Re Pr Per condizioni al contorno di tipo (T)
con numero di Prandtl
Pr = c µ /λ =ν/a
ν=µ/ρ viscosità cinematica
a=λ/(c ρ) diffusività termica
Si ha per aria (Pr=0.7) a Re=2000 (zterm / Dh) pari a 60 o 47, mentre per acqua (Pr più alto) è
oltre 100. Per i fluidi con alto Pr (=ν/a), come gli olii, che hanno bassa diffusività termica
rispetto alla diffusività cinematica, lo strato limite idrodinamico si sviluppa più rapidamente
dello strato limite termico. Avviene il contrario con i fluidi a basso Pr.
Nel moto in tubo, in moto turbolento zterm / Dh varia tra 8 e 15 per aria ed è < 3 per i liquidi.
Per condotti non circolari zterm / Dh varia tra 30 e 40, a causa della presenza di moto laminare
negli angoli.
Si definisce α coefficiente di scambio termico locale alla coordinata z il rapporto tra il flusso
termico scambiato per unità di area di scambio (=δq /dS) e la differenza ∆T tra la temperatura
del fluido (di mescolamento adiabatico) e la temperatura della superficie interna del tubo.
α = δq /(dS ∆T)
All’interno del tratto di lunghezza zterm il coefficiente di scambio α è più alto che nella zona a
moto completamente sviluppato. Per ulteriori dettagli ed equazioni di calcolo si veda [2].
Si definisce α, coefficiente di scambio termico medio sulla superficie S, il rapporto tra il
flusso termico scambiato per unità di area di scambio (=q /S) e la differenza ∆T tra la
temperatura di mescolamento adiabatico del fluido e la temperatura della superficie interna del
tubo.
α = q /(S ∆T)
3.1 Scambio termico in moto laminare completamente sviluppato
Lo scambio termico durante moto laminare in un condotto dipende dalle condizioni al
contorno. Vi sono tre importanti condizioni al contorno [2]:
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7
1) a temperatura di parete costante sia lungo il perimetro sia lungo l’asse del condotto (T);
questa condizione si può trovare quando uno dei due fluidi evolve isotermicamente
realizzando una resistenza termica trascurabile (nei condensatori e negli evaporatori, dove il
fluido in cambiamento di fase evolve isotermicamente o negli scambiatori liquido-gas con alta
portata di liquido, che evolve quasi isotermicamente);
2) a flusso termico scambiato alla parete costante lungo l’asse del condotto e temperatura di
parete costante lungo il perimetro in ogni sezione di deflusso (H1),
3) a flusso termico scambiato alla parete costante sia lungo il perimetro sia lungo l’asse del
condotto (H2).
Le condizioni al contorno H1 e H2 si hanno negli scambiatori in controcorrente con Cmin=Cmax
= (m cp) (infatti in questo caso ∆1=∆2, q/S=K ∆= cost se il coefficiente globale K =cost) e
negli scambiatori dove un fluido viene riscaldato elettricamente per effetto Joule o da reazione
nucleare), dove il flusso termico scambiato per unità di area di scambio può essere considerato
costante.
Si definisce il numero di Nusselt Nu come:
Nu = α Dh /λ
In moto laminare completamente sviluppato il numero di Nusselt Nu è costante in condotti a
sezione costante. Esso dipende dalla geometria del condotto e dalle condizioni al contorno. Il
prodotto del fattore di attrito di Fanning per il numero di Reynolds è pure costante, ma
dipende dalla geometria del condotto. Il moto laminare completamente sviluppato è stato
analizzato analiticamente e i risultati sono riportati nella seguente tabella 2 tratta da [2].
Inoltre in moto laminare completamente sviluppato, con numero di Nusselt costante, si ha che
il coefficiente di scambio non dipende dalla velocità (numero di Reynolds) e dal tipo di fluido
(numero di Prandtl). Un aumento del coefficiente di scambio può essere ottenuto riducendo il
diametro idraulico o scegliendo una geometria a basso rapporto delle dimensioni.
Se (f Re) è costante allora il fattore di attrito è inversamente proporzionale alla velocità mentre
la caduta di pressione è direttamente proporzionale alla velocità. Si noti come i condotti a
sezione rettangolare con piccoli rapporti delle dimensioni hanno i più alti numeri di Nusselt
Nu e fattori di attrito f.
Negli ultimi anni per realizzare sistemi di raffreddamento compatti, con elevate aree di
scambio per unità di volume, e di piccole dimensioni si è passati ad utilizzare tubi e canali di
piccolo diametro idraulico, detti anche minicanali. Nel caso di deflusso in questi condotti (con
diametro idraulico compreso tra 0,2 mm e 3 mm) il numero di Reynolds è spesso minore di
2000 e quindi il moto è laminare. Per questi canali la rugosità superficiale può non essere
trascurabile rispetto al diametro idraulico del condotto. Può quindi cambiare la geometria del
passaggio e quindi può variare Nu e f anche in moto laminare.
3.2 Scambio termico in moto laminare nella zona di ingresso
Nella zona di ingresso dei tubi in presenza di scambio termico si ha spesso lo sviluppo
simultaneo di strato limite termico e idrodinamico. In questo caso si può utilizzare l’equazione
di Sieder e Tate [7] per il calcolo del coefficiente di scambio medio sulla superficie di
scambio di lunghezza L:
Nu =1.86 Re1/3 Pr1/3 (d/L)1/3 (µ/µP)0.14 100 < Re ≤ 2⋅100
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8
dove
Nu = (α Dh) / λ = Numero di Nusselt (25)
Re = ρ u Dh / µ = Numero di Reynolds (26)
Pr = µ cp / λ = Numero di Prandtl (27)
mentre µ e µp sono la viscosità del fluido alla sua temperatura media e a quella della parete.
L’equazione (23) di Sieder Tate viene consigliata per [(Re Pr Dh /L) 1/3 (µ/µP)0.14]≥2, cioè
Gz=Re Pr Dh /L ≥8. Al di sotto di questo valore si hanno condizioni di moto laminare
completamente sviluppato in gran parte del condotto.
Esempio 1[11]
Acqua alla temperatura media di 20 °C, velocità u=2 m s-1
, alimenta n=1 condotti cilindrici di
diametro interno D=0.5 mm, lunghezza 0,5 m. L’acqua scambia un flusso termico specifico
costante q/S. Le proprietà dell’acqua sono:
ρ = 1000 kg/m3, µ = 10
-3 kg m
-1 s
-1, ν = µ / ρ = 10
-6 m
2 s
-1, λ= 0.6 W m
-1 K
-1, Pr=7
q =q1 = α S ∆T S = S1 = π D L n = 0.000785 m2
m = u ρ A = 3.93 10-4
.kg s-1
A = n π D2 /4 = 0,196 10
-6 m
2
Re= D u ρ/µ = 1000 L/D= 1000
(Re Pr D/L) 1/3 = 1.91 <8
zterm / Dh = 0.0431 Re Pr =301.7 < 1000
zidr /Dh = 0.056 Re=56<1000
Nu=α D / λ = 4.364 =costante α= 4.364 0.6 /D = 2.62 /D =cost/D = 5240 W m-2
K-1
∆p=128000 Pa = ∆p1 = 2 (16/Re) ρ u2 L /D = 32 µ ρ u
2 L / (D u ρ) /d = 32 ν m L /(A D
2) =
40.74 ν m L /(n D4)
Se si utilizza un (n=1) tubo cilindrico di diametro D=0,25 mm, a parità di altre condizioni
(portata) il coefficiente di scambio raddoppia, α= 10480 W m-2
K-1
, ma la caduta di pressione
dovuta all’attrito diventa 16 volte più grande.
Se si vuole mantenere la caduta di pressione costante, pari a ∆p1, scambiando lo stesso flusso
termico q1, con la medesima differenza di temperatura tra parete e fluido, si devono
alimentare n=4 tubi di lunghezza L/4
q = α S ∆T α S = costante S = π D L n = L n =costante
∆p= 40.74 ν m L /(n D4) =128000 Pa = costante = cost L /(n D
4)
L n =C1, L /(n D4)= C2, n
2 D
4= costante, n d
2= costante, L/D
2= costante
L’area di scambio diventa metà del caso precedente (S1)
S = π d L n = 0.0003925 m2
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9
Il volume interno dello scambiatore diventa un quarto del caso precedente (V1). Si ottiene
quindi uno scambiatore più compatto
V = n L π D2 /4 = V1 /4
D1=0.5 mm L=0.5 m n=1 u1=2 m s-
1
L1/d1=1000 Re1=
1000 α1= 5240
W m-2 K-1
∆p1=128000
Pa
S1= 7.85
10-4 m2
V1= q1
D2=0.25
mm
= D1/2
L=0.125 m n=4 u2=2 m s-
1
L2/d2=500 Re2= 500 α2= 10480
W m-2 K-1
∆p2=128000
Pa
S2= 3,93
10-4 m2
V2=
V1/4
q2= q1
Esempio 2
Con riferimento all’esempio 1, acqua alla velocità u=2 m s-1
, alimenta n=4 condotti cilindrici
di diametro interno D=0.25 mm, lunghezza 0,125 m. L’acqua è soggetta a un flusso termico
specifico costante sulla superficie di scambio q/S =200 000 W m-2
. Si determini:
a) Se la temperatura di ingresso dell’acqua nei tubi è 20 °C, qual è la temperatura di
uscita?
b) Qual è la temperatura massima di parete dei tubi, se il coefficiente di scambio
realizzato dall’acqua si può considerare costante sulla superficie di scambio?
Proprietà dell’acqua
T(°C) ρL
kg m-3
hL
kJ kg-1
cpL
kJ kg-1
K-1
λL
mW m-1
K-1
µL
µPa s
20,000 998,16 83,914 4,1844 598,42 1001,6
25,000 997,00 104,83 4,1816 607,15 890,11
30,000 995,61 125,73 4,1801 615,46 797,36
35,000 993,99 146,63 4,1795 623,28 719,31
40,000 992,18 167,53 4,1796 630,58 652,97
45,000 990,17 188,43 4,1804 637,34 596,05
50,000 988,00 209,34 4,1815 643,55 546,83
55,000 985,66 230,26 4,1831 649,22 503,96
60,000 983,16 251,18 4,1851 654,35 466,38
65,000 980,52 272,12 4,1875 658,96 433,24
70,000 977,73 293,07 4,1902 663,09 403,87
La superficie di scambio è:
S = π D L n = 0.0003925 m2
Il flusso termico scambiato è:
q=(q/S) S= 78,54 W
Stimiamo una temperature media dell’acqua pari a 45°C. Le proprietà dell’acqua a 45°C sono:
cpL=4180,4 J kg-1
K-1
, ρ = 990 kg/m3, µ = 596 10
-6 kg m
-1 s
-1, λ= 0.637 W m
-1 K
-1
La portata di acqua dalla equazione di continuità:
m=ρuA=990 2 4 (π/4) (0.25 10-3
)2=3,89 10
-4 kg s
-1
Dal primo principio:
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10
q = m (huscita-hingresso) = m cp (Tuscita-Tingresso) Tuscita = 20+50.6 =68.3°C
Da cui la temperatura media dell’acqua è pari a Tmedia =44.1 °C, vicino al valore stimato.
I numeri di Reynolds, Prandtl, Nusselt e il coefficiente di scambio medio sulla superficie di
scambio diventano:
Re= D u ρ/µ = 830.54
Pr=3,91
(Re Pr D/L) 1/3 = 1.9 <2
Nu=α D / λ = 4.364 =costante
α= 4.364 0.637 /D =11120 W m-2
K-1
La differenza di temperatura tra la parete interna del tubo e la temperata del fluido è costante
lungo la superficie di scambio:
q/S =costante = 200 000 W m-2
= α (Tp –Tacqua) (Tp –Tacqua)= costante = 17.99 K
La temperatura massima di parete dei tubi è
TpMAX= Tuscita,acqua +17.99 K= 86.3°C
L’andamento di temperatura del fluido e della parete sono lineari con z (fig.3), infatti:
dz
dTmcDnSq
dz
DdznSq
dz
q acqua
p=== ππδ
)/()/( = costante =dz
dTacquacostante
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
0 0,02 0,04 0,06 0,08 0,1 0,12 0,14
z (m)
T(°
C)
T parete
T acqua
Figura 3 Andamento delle temperature dell’acqua e di parete (esempio 2)
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11
Esempio 3
Aria a pressione atmosferica e a 20 °C entra in un tubo di diametro interno Di=10 mm,
lunghezza 1 m, alla velocità u=2 m s-1
. Scambia calore con vapor d’acqua umido a 40 °C che
condensa isobaricamente all’esterno del tubo, realizzando un coefficiente di scambio pari a
8000 W m-2
K-1
. Il tubo abbia diametro esterno De=12 mm e conducibilità termica pari a 60 W
m-1
K-1
.
Si determini:
a) qual è la temperatura di uscita dell’aria dal tubo?
b) Qual è la temperatura massima di parete del tubo?
Proprietà dell’aria
T(°C) P(MPa) ρ kg m
-3
h kJ kg
-1
cp
kJ kg-1
K-1
λ mW m
-1K
-1
µ µPa s
Pr
20,000 0,10133 1,2043 419,14 1,0064 25,743 18,249 0,71344
30,000 0,10133 1,1645 429,21 1,0068 26,438 18,734 0,71337
40,000 0,10133 1,1272 439,28 1,0072 27,126 19,212 0,71332
50,000 0,10133 1,0923 449,35 1,0077 27,808 19,684 0,71328
60,000 0,10133 1,0594 459,43 1,0083 28,484 20,150 0,71326
70,000 0,10133 1,0285 469,52 1,0090 29,154 20,609 0,71324
80,000 0,10133 0,99931 479,61 1,0097 29,819 21,064 0,71323
90,000 0,10133 0,97175 489,71 1,0106 30,480 21,512 0,71323
100,00 0,10133 0,94567 499,82 1,0115 31,136 21,956 0,71324
La superficie di scambio lato interno è:
S = π D L n = 0.031415 m2
Stimiamo le proprietà dell’aria alla temperatura di 30 °C. La portata di massa dell’aria è
m=ρuA=1.82 10-4
kg s-1
I numeri di Reynolds, Prandtl, Nusselt e il coefficiente di scambio medio sulla superficie di
scambio lato aria diventano:
Re= D u ρ/µ = 1241 Pr=0,713
(Re Pr D/L) 1/3 = 2,07 zterm / Dh = 0.0335 Re Pr= 29.6 zterm = 0.296 m
Nu=α D / λ = 3,657 =costante (Tabella 2) Nu=α D / λ = 3,85 eq. (25)
Nu=α D / λ = 4.1 (Tabella 4)
α= 3,657 0.0264 /D =9.65 W m-2
K-1
scegliendo il valore più conservativo.
Il coefficiente globale di scambio riferito all’area interna:
=
⋅+
⋅+
=
=
++
=
++
=
602
)10/12ln(01,0
128000
10
65,9
1
1
2
)/ln(11
1
2
)/ln(11
1
tubo
ieii
eeitubo
ieii
eei
i DDDS
SL
DDSS
S
K
λααλπαα
=9.64 W m-2
K-1
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12
Il numero di NTU
NTU=Ki Si /(m cp)aria= 1,65
L’efficienza è
ε=1-exp(-NTU)=0,808
Il flusso termico scambiato è
q=ε (m cp)aria (40-20)=2,96 W
La temperatura di uscita dell’aria è 36.16°C. La temperatura media dell’aria è 28°C.
L’andamento della temperatura di parete interna è data da
Ki dSi (Tvapore umido-Taria)= αi dSi (Tparete,i – Taria)
Poiché il coefficiente globale di scambio è circa uguale al coefficiente di scambio lato aria la
Tvapore umido≈ Tparete,i
Per diminuire la resistenza controllante (lato aria) si può pensare di diminuire il diametro
idraulico del tubo, aumentare la velocità dell’aria, aumentare l’area di scambio lato aria
utilizzando un tubo con microalette interne, rompere a ripetizione lo strato limite lato aria con
alette interrotte e ad avere strato limite termico e idrodinamico che si sviluppa su tutto il tubo.
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1
z (m)
T(°
C)
T parete
T aria
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1
z (m)
T(°
C)
T parete
T aria
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1
z (m)
T(°
C)
T parete
T aria
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13
3.3 Scambio termico in moto turbolento
In letteratura sono reperibili numerose correlazioni per il calcolo del coefficiente di scambio
medio durante il deflusso in convezione forzata di un liquido o di un gas all’interno di un
condotto.
Nella tabella 3 seguente, tratta da [2], sono riportate alcune tra le più note equazioni per il
calcolo del coefficiente di scambio per moto in tubi lisci di sezione circolare che possono
essere usate in alternativa alla equazione (24) nella zona del moto turbolento o di transizione
laminare-turbolento. In tabella sono riportati anche i campi di validità delle equazioni. Le
equazioni più precise sono quelle di Petukhov and Popov [4] e di Gnielinski [12].
In [1] e [2] si trovano anche le equazioni valide per i metalli liquidi (0,003<Pr<0,05), fluidi
con basso numero di Prandtl.
Tabella 3 Equazioni per il calcolo del coefficiente di scambio nella zona del moto turbolento o
di transizione laminare-turbolento
Correlazione Osservazioni Riferimenti
( )( )( ) ( )
+
−+
−=
3/2
3/25.01
1Pr8/7.121
Pr1000Re8/
L
dNu
ξ
ξ
( ) 2
10 64.1Relog82.1−
−=ξ
11.0
Pr
Pr
=
w
NuNu per i liquidi
2300≤Re≤5 000 000
0.5≤Pr≤1 000 000
10000≤Re≤5 000 000
Gnielinski [12]
Gnielinski [13]
( )( )( ) ( )
+
−+
−=
3/2
3/25.01
1Pr8/7.12
Pr1000Re8/
L
d
CNu
ξ
ξ
( ) 2
10 64.1Relog82.1−
−=ξ
Pr101
63.0
Re
90007.1
+−+=C
4000≤Re≤5 000 000
0.5≤Pr≤1 000 000
Petukhov and Popov
[4]
4.08.0 PrRe024.0=Nu in riscaldamento 3.08.0 PrRe026.0=Nu in raffreddamento
2500≤Re≤125 000
0.7≤Pr≤120 L/D>60
Dittus-Boelter [15]
4.08.0 PrRe023.0=Nu
Per calcoli
approssimati
Detta equazione di
Dittus Boelter
333.08.0 PrRe023.0=Nu
10000≤Re≤100 000
0.5≤Pr≤3 L/D>60
Colburn [16]
14.0
333.08.0 PrRe027.0
=
P
Nuµ
µ
Re > 10⋅000
L/D>60
Sieder e Tate [4]
Nelle tabelle 4 e 5 sono riportate le formulazioni di Gnielinski [13] valide in tutto il campo del
numero di Reynolds.
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14
Tabella 4 Equazioni di Gnielinski [13] per il calcolo del coefficiente di scambio nella zona del
moto turbolento, laminare e di transizione.
Correlazione Riferimenti
Moto turbolento Re≥≥≥≥10000
( )( )( ) ( )
+
−+=
3/2
3/25.01
1Pr8/7.121
PrRe8/
L
dNuTURB
ξ
ξ
( ) 2
10 64.1Relog82.1−
−=ξ
Moto laminare a T di parete costante, Re≤≤≤≤2300:
( )[ ] 3/1
3,33
2,
31,
3 7,07.0 TTTLAM NuNuNuNu +−++=
2/16/1
3,
3/1
2,
1,
PrRePr221
2
PrRe615,1
66,3
+=
=
=
L
DNu
L
DNu
Nu
T
T
T
Moto laminare a flusso termico specifico costante:
( )[ ] 3/1
3,33
2,
31,
3 6,06.0 qqqLAM NuNuNuNu +−++=
2/1
3/1
3,
3/1
2,
1,
RePr924,0
PrRe953,1
364,4
=
=
=
L
DNu
L
DNu
Nu
q
q
q
Moto di transizione laminare-turbolento 2300<Re<10000
10000,2300,)1( TURBLAM NuNuNu γγ +−=
230010
2300Re4 −
−=γ 0≤γ≤1
11.0
Pr
Pr
=
w
NuNu per i liquidi
Gnielinski [13]
0.5≤Pr≤1 000 000
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15
Figura Andamento dell’equazione di Gnielinsk [13]: Nu verso Re a Pr=0,7 e vari D/L. In
moto laminare viene imposta la temperatura di parete costante.
Esempio 3
Acqua e glicole propilenico (25% volumetrico) alla temperatura media di a 20 °C fluisce con
velocità 1,5 m s-1
in un tubo di diametro interno 10 mm e lunghezza pari a 1 m. Determinare il
coefficiente di scambio convettivo con il metodo di Gnielinski [15] se la temperatura di parete
è costante e pari a 0°C.
Proprietà dell’ acqua e glicole propilenico (25% volumetrico)
Temperatura di congelamento –10°C
T(°C) ρL
kg m-3
cpL
kJ kg-1
K-1
λL
mW m-1
K-1
µL
mPa s
0 1030 3,95 470 6,18
20 1024 3,98 478 2,86
I numeri di Reynolds, Prandtl, Nusselt e il coefficiente di scambio medio sulla superficie di
scambio lato aria diventano:
Re= D u ρ/µ = 5371
Pr=23,8
Prw=51,94
D/L=0.01
Equazione di Gnielinski (2002). Pr=0,7
1
10
100
1000
10000
10 100 1000 10000 100000 1000000
Re
Nu
D/L=0,1
D/L=0,01D/L=0,001
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16
25,9Pr2300Pr221
2
21,13Pr2300615,1
66,3
2/16/1
3,
3/1
2,
1,
=
+=
=
=
=
L
DNu
L
DNu
Nu
T
T
T
( )[ ] 3/1
3,33
2,
31,
3
2300, 7,07.0 TTTLAM NuNuNuNu +−++= =14,09
( )( )( ) ( )
+
−+=
3/2
3/25.0
4
10000, 11Pr8/7.121
Pr108/
L
dNuTURB
ξ
ξ=144,11
( ) 24
10 64.110log82.1−
−=ξ =0,03144
3988,0230010
230053714
=−
−=γ
10000,2300,)1( TURBLAM NuNuNu γγ +−= =65,95
11.0
Pr
Pr
=
w
NuNu =60,52
α=Nu λ/D=2893 W m-2
K-1
In tabella 5 viene riportata anche la procedura di Polley e Khader [9], suggerita per deflusso di
aria in superfici multicanale di piccolo diametro idraulico con diverse geometrie della sezione.
Le equazioni derivano dall’interpolazione dei dati di Kays e London [17], che in moto
laminare sono relativi a deflusso con temperatura di parete costante.
Riferimenti
[1] F.P.Incropera, D.P. DeWitt, T. L. Bergman, A.S. Lavine, Fundamentals of Heat and Mass
Transfer, John Wiley &Sons Inc., 6 edition, 2007.
[2] R.K. Shah, D. Sekulic. Fundamentals of heat exchanger design. John Wiley &Sons, Inc.
2003.
[3] C. Bonacina, A. Cavallini, L. Mattarolo. Trasmissione del Calore, Cleup, Padova, pp.387-
483, 1991.
[4] B.S. Petukhov, V.N. Popov, Theoretical calculation of heat exchange in turbulent flow in
tubes of an incompressible fluid with variable physical properties, HIGH Temperature,
vol.1, n.1, pp.69-83, 1963.
[5] Blasius
[6] McAdams
[7] W.H. McAdams, T.B. Drew, E.C. Koo. AIChE Trans., vol.28, pp.56-72, 1932.
![Page 17: Moto All'Interno Di Condotti in Convezione Forzata](https://reader035.fdocumenti.com/reader035/viewer/2022072922/55cf9448550346f57ba0e392/html5/thumbnails/17.jpg)
17
[8] W.H. McAdams, R.E. Wilson, M.Seltzer. Ind. Eng. Chem., vol.14, pp.105-119, 1922.
[9] G.T. Polley, M.M. Abu-Khader, Interpreting and applying experimental data for plate-fin
surfaces: problems with power law correlation, Heat Transfer engineering, 26(9):15-21, 2005.
[10] E. N. Sieder, G. F. Tate. Heat Transfer and Pressure Drop of Liquids in Tubes. Ind. Eng.
Chem. , vol.28, pp.1429-, 1936
[11] B. Palm. Heat transfer in microchannels. Microscale Thermophysical Engineering, v 5, n
3, July/September, 2001, p 155-175
[12] V. Gnielinski, Capitolo Gb, VDI-Heat atlas, VDI Verlag, 1993
[13] V. Gnielinski, Capitolo Ga, VDI-Wärmeatlas, Springer, 2006
[15] F.W.Dittus, L.M.K. Boelter, Heat Transfer in automobile radiators of tubular type, Univ.
of California Publ. in Engineering, vol.2, pp.443-461.
[16] A. L. Colburn, A method of correlating forced convection heat transfer data and a
comparison with fluid friction, Int. J. heat Mass Transfer, Vol.7, pp.1359-1384, 1964.
[17]W.M. Kays, A.L. London, Compact Heat Exchangers, McGraw-Hill Inc., New York,
1984.
Tabella 5 Equazioni di Polley e Khader [9] per il calcolo del coefficiente di scambio nella
zona del moto turbolento, laminare e di transizione.
Correlazione Riferimenti 1,0
5
22
10 11
++=
−
TURBI
LAMNuNu
NuNu
3/12/1 PrRe035,0 fNuTURB =
3/13
25.0
3
Re
078.0
Re
16
+
=f
( )[ ] 3/1
3,33
2,
31,
3 7,07.0 TTTLAM NuNuNuNu +−++=
3/1
2,
1,
PrRe77,1
66,3
=
=
L
DNu
Nu
h
T
T
03, =TNu per strato limite termico che si sviluppa
2/16/1
3, PrRePr221
24
+=
L
DNuT
π
per strato limite termico e idrodinamico
che si sviluppano simultaneamente
−=
730
2200Reexp2200,LAMI NuNu
Polley e Khader [9]
Per aria
Re<50 000
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18