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ELEMENTI DI TOPOGRAFIA
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Il fascicolo è un supporto didattico destinato agli studenti [allievi geometri].Raccoglie parte dei contenuti esposti durante le lezioni di Topografia tenute presso l’I.I.S.“Morea-Vivarelli” (sede Morea) di Fabriano ed è suscettibile di aggiornamenti e/omodifiche.Eventuali correzioni, segnalazioni, suggerimenti, richieste o qualsiasi altra comunicazionepossono essere inviate all’indirizzo e-mail:[email protected] fin d’ora quanti vorranno collaborare.
RILIEVO PER POLIGONAZIONE
CLASSIFICAZIONE DELLE POLIGONAZIONE
ANGOLI DI DIREZIONE
POLIGONALI APERTE
ESEMPIO 01
CONSIDERAZIONE SU ERRORI COMMESSI
POLIGONALI CHIUSE
ESEMPIO 02
POLIGONALI APERTE VINCOLATE AGLI ESTREMI
ESEMPIO 03
APERTURA E CHIUSURA A TERRA DI POLIGONALI APERTE
ESEMPIO 04
ESERCIZI SU
POLIGONALI APERTE
POLIGONALI CHIUSE
POLIGONALI APERTE VINCOLATE AGLI ESTREMI
APERTURA E CHIUSURA A TERRA DI POLIGONALI APERTE
ELEMENTI DI TOPOGRAFIA
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POLIGONALI CHIUSE
Dal punto di vista geometrico le poligonali chiuse sono poligoni di n vertici di cui
vengono misurate l’ampiezza degli angoli e la lunghezza dei lati. Per il calcolo
delle coordinate dei vertici si devono conoscere anche le coordinate di un vertice
e l’angolo di direzione (azimut) di un lato. Questi ultimi elementi possono essere
già conosciuti perché determinati in precedenza oppure fissati dal topografo in
dipendenza dalle finalità del rilievo.
E’ da notare che per il calcolo delle coordinate dei vertici della poligonale
sarebbe sufficiente conoscere la misura di n-1 lati e n-2 vertici riducendosi la
poligonale ad una poligonale aperta il cui calcolo è stato visto in precedenza.
Conoscere gli elementi angolari e lineari di un poligono chiuso pone all’insieme
delle osservazioni dei vincoli geometrici ben precisi. Gli elementi misurati sono
in numero sovrabbondante rispetto a quello strettamente necessario per la
determinazione delle coordinate dei vertici. Essi devono rispettare relazioni
matematiche che esprimono la loro congruenza geometrica. Ciò permette di
verificare la presenza di eventuali errori, di accertare che questi siano di tipo
accidentale (e quindi accettabili) e di attenuarne l’influenza sulla precisione dei
risultati.
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Sviluppiamo la trattazione nell’ipotesi di una poligonale chiusa generica ABCDE
costituita da 5 vertici. Le conclusioni a cui arriveremo possono essere
generalizzate ed estese ad una poligonale chiusa generica di n vertici.
Della poligonale chiusa siano stati misurati gli angoli:
e la lunghezza dei lati: AB, BC, CD, DE, EA .
Si conoscano inoltre le coordinate del vertice A: A ≡[EA ;NA] ,
e l’azimut del lato AB: AB .
Dalla geometria sappiamo che la somma degli angoli interni di un poligono di n
vertici è pari a:
nel nostro caso:
A causa degli inevitabili errori di misura avremo:
[’i] =[(n-2)*200g]
con ”errore di chiusura angolare”. Determinato :
=[(n-2)*200g]-[’i]
Si ha la necessità di stabilire se l’eventuale errore riscontrato sia accidentale, e
quindi accettabile, oppure grossolano.
A tal proposito si introduce la tolleranza angolare T che dipende dal tipo di
poligonale e dalla precisione richiesta nella determinazione delle coordinate. Per
poligonali di tipo catastale con sviluppo inferiore a 1 km la tolleranza angolare
suggerita è:
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NOTA: [A scopo didattico adottiamo come coefficiente 0g,03=0,°027]
Naturalmente si dovrà verificare che: t .
Nel caso in cui l’errore di chiusura angolare superi la tolleranza siamo in presenza
di un errore grossolano e si dovranno ripetere le operazioni di rilievo della
poligonale.
Nel caso contrario invece l’errore risulta di tipo accidentale e può essere accettato.
Si procede quindi all’eliminazione dell’errore riscontrato distribuendolo in parti
uguali tra gli angoli misurati.
Si determina errore unitario:
=/n
cioè la quota di errore che compete a ciascun angolo misurato e si calcolano gli
angoli compensati:
’= +
’= +
γ’= γ +
’= +
’= +
Dopo aver eseguito l’operazione si potrà verificare che effettivamente:
Nel nostro caso (per n=5):
Una volta calcolati gli angoli corretti si procede al calcolo degli azimut con le
formule ricorrenti:
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AB : noto
BC= AB+ ’ 200g
CD= BC+ γ’ 200g
DE= CD+ ’ 200g
EA= DE+ ’ 200g
[per controllo: AB= EA+ ’ 200g].
Con gli azimut così determinati e i lati misurati si possono calcolare le coordinate
parziali dei vari punti:
(EB)A=AB* sen AB (NB)A=AB* cos AB
(EC)B=BC* sen BC (NC)B=BC* cos BC
(ED)C=CD*sen CD (ND)C=CD* cos CD
(EE)D=DE* sen DE (NE)D=DE* cos DE
(EA)E=EA* sen EA (NA)E=EA* cos EA
Le coordinate parziali di un generico punto Q rispetto al punto P che lo precede
rappresentano le proiezioni del lato PQ (o vettore spostamento PQ) sugli assi
coordinati. Per tale motivo, in linea teorica, se le lunghezze dei lati fossero state
rilevate correttamente la somma delle ascisse parziali e la somma delle ordinate
parziali dovrebbero risultare entrambe nulle. Per effetto degli errori di misura le
somme non saranno nulle ma assumeranno un valore E e N:
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E=(Ei-1 ) N=(Ni-1 )
che dal punto di vista geometrico rappresentano le componenti sugli assi
cartesiani del vettore L , detto errore di chiusura lineare il cui modulo vale:
L=( E2+N
2)
Lo schema di figura esprime graficamente il significato di E, N e L.
L’errore di chiusura lineare L rappresenta
l’errore di chiusura del poligono dovuto agli
errori commessi nella misura della lunghezza
dei lati.
Errore di chiusura lineare vale:
Se l’errore L è minore di una tolleranza lineare
TL che viene assegnata in funzione della
lunghezza totale della poligonale, cioè se si verifica la relazione:
TL (*)
l’errore è accettabile (di tipo accidentale) in caso contrario la poligonale dovrà
essere di nuovo rilevata sul terreno.
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La tolleranza lineare usata per poligonali catastali di lunghezza L [L=Li] che non
superino i 1000-1500 m assume l’espressione:
TL =0,025*L
NOTA: [A scopo didattico adottiamo come coefficiente 0,03]
dove L=Li è la somma della lunghezza dei lati della poligonale o sviluppo della
poligonale stessa, Se la relazione (*) è verificata si procede alla compensazione
delle componenti sugli assi coordinati (coordinate parziali) delle distanze misurate.
Gli errori e vengono distribuiti tra le varie componenti in modo proporzionale
alla lunghezza delle componenti stesse. Si calcolano le somme delle lunghezze
delle proiezioni dei lati della poligonale lungo gli assi coordinati (in valore assoluto):
|(Ei-1 )| |(Ni-1 )|
e gli errori unitari intesi come errore per unità di proiezione dei lati lungo gli assi E e N:
Si possono determinare le coordinate parziali compensate con le seguenti relazioni:
(EB)’A=(EB)A- UE*|(EB)A| (NB)’A=(NB)A- UN*|(NB)A|
(EC)’B=(EC)B- UE*|(EC)B| (NC)’B=(NC)B- UN*|(NC)B|
(ED)’C=(ED)C- UE*|(ED)C| (ND)’C=(ND)C- UN*|(ND)C|
(EE)’D=(EE)D- UE*|(EE)D| (NE)’D=(NE)D- UN*|(NE)D|
(EA)’E=(EA)E- UE*|(EA)E | (NA)’E= (NA)E- UN*|(NA)E|
nelle quali le quantità UE*|(Ei+1)i| e UN*|(Ni+1)i| costituiscono le quote di errore
da togliere a ciascuna proiezione.
Si calcolano infine le coordinate totali di tutti i vertici con le formule:
EB = EA + (EB)’A NB = NA + (NB)’AEC = EB + (EC)’B NC = NB + (NC)’BED = EC + (ED)’C ND = NC + (ND)’C
EE = ED + (EE)’D NE = ND + (NE)’D
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Per controllo: EA = EE + (EA)’E NA = NE + (NA)’EESEMPIO 02: POLIGONALE CHIUSA
La poligonale chiusa ABCDEA è stata rilevata in campagna con un teodolite
centesimale a graduazione destrorsa dotato di distanziometro. Nel rilievo si sono
raccolte le osservazioni riportate nel seguente registro:
Si conoscono inoltre le coordinate cartesiane del punto A e l’azimut del lato AB:EA = 63,155 mNA = 100,036 m
θAB = 115,451g
determinare le coordinate planimetriche della poligonale.
Calcolo degli angoli:
= EAB = 233g,212 - 121g,190 = 112g,022
= ABC = 258g,175g - 68g,706 = 189g,469
γ = BCD = 42g,024g - 350g,653 + 400g = 91g,371
= CDE = 157g,721g - 41g,079 = 116g,642
= DEA = 190g,758g - 100g,307 = 90g,451
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i=599g,955errore di chiusura angolare:
=[(n-2)*200g]-[’i]
=600g-599g,955= 0g,045
tolleranza angolare:
T= 0g,025*5= 0g,067
T
errore unitario:
= /n = 0g,045/5 = 0g,009
’= + =112g,022+0g,009=112g,031
’= + = 189g,469+0g,009=189g,478
γ’= γ + = 91g,371+0g,009=91g,380
’= + = 116g,642+0g,009=116g,651
’= + = 90g,451+0g,009=90g,460
[Per controllo: i=600g]
Calcolo degli azimut:
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[ per controllo: ]
Calcolo delle coordinate parziali non compensate:
La somma delle coordinate parziale e dovrebbero essere pari a zero, ma
contengono degli errori, che sono:
(sviluppo della poligonale)
Errore di chiusura lineare:
Tolleranza lineare (max errore che si può commettere):
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Calcolo gli errori unitari:
Coordinate parziale compensate:
Calcolo le coordinate totali planimetriche dei vertici:
Per controllo: Per controllo: