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Progetto di Monitoraggio Ambientale – Sito di Interesse Nazionale di Biancavilla Relazione Tecnica

DICA - Università degli Studi di Catania i

INDICE

1 INTRODUZIONE ................................................................................................. 1

2 IL MONITORAGGIO AMBIENTALE.............................................................. 3

2.1 STAZIONE DI MONITORAGGIO ............................................................................. 3

2.2 PROCEDURE DI CAMPIONAMENTO ED ANALISI.................................................... 4

2.2.1 Campionamento .................................................................................... 4

2.2.2 Analisi SEM dei campioni.................................................................... 5

2.3 LA GESTIONE DEL SISTEMA DI MONITORAGGIO AMBIENTALE............................. 7

3 IL MONITORAGGIO PERSONALE................................................................. 9

3.1 PROCEDURE DI CAMPIONAMENTO ED ANALISI.................................................. 10

3.1.1 Campionamento .................................................................................. 10

3.1.2 Analisi MOCF dei campioni............................................................... 11

3.2 LA GESTIONE DEL SISTEMA DI MONITORAGGIO PERSONALE ............................. 12

4 IL MONITORAGGIO METEOCLIMATICO ................................................ 14

4.1 LA GESTIONE DEL SISTEMA DI MONITORAGGIO METEOCLIMATICO ................... 14

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1 INTRODUZIONE

L’Ufficio del Commissario Delegato per l’Emergenza Rifiuti nella persona del Sub

Commissario per l’attuazione degli interventi previsti dal piano di bonifica e

risanamento del comune di Biancavilla incaricava, con convenzione del 7/5/2003, il

Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale (DICA) della redazione del “Piano

della caratterizzazione” del sito di interesse nazionale di Biancavilla, perimetrato con il

Decreto 18 luglio 2002 (G. U. n. 231 del 2/10/2002). La Conferenza di Servizi svoltesi

presso la direzione RIBO del Ministero dell’Ambiente e della Tutela delle Acque, nelle

riunioni del 6/11/2003 e del 12/11/2003, approvava tale piano.

In data 03/03/2004 veniva sottoscritta dall’Università di Catania (nella persona del

Rettore) e dall’Ufficio del Commissario Delegato per l’Emergenza Rifiuti e la Tutela

delle Acque (nella persona del Sub Commissario Sindaco di Biancavilla) la

convenzione per la “Esecuzione del piano della caratterizzazione (attuazione del piano

di investigazione iniziale) del sito Biancavilla”.

La Conferenza di Servizi “decisoria”, tenutasi il 21/7/2006 presso la Direzione Generale

per la Qualità della Vita-Div. IX del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del

Territorio, prendeva atto con prescrizioni, della “Relazione finale sui risultati della

Caratterizzazione del sito d’interesse nazionale di Biancavilla”. Tra le prescrizioni

impartite, la Direzione Generale per la Qualità della Vita:

- riteneva necessario proseguire con l’attività di monitoraggio meteoclimatico e

della qualità dell’aria al fine di poter segnalare tempestivamente eventuali rischi;

- richiedeva l’effettuazione di ulteriori indagini delle acque di falda nei pozzi

privati interni al Sito di Interesse Nazionale di Biancavilla.

In data 24/07/07, la Conferenza di Servizi decisoria presso il Ministero dell’Ambiente e

della Tutela del Territorio e del Mare, deliberava quanto di seguito riportato:

- “… di voler assicurare, nel corso delle future attività un preciso e puntuale

monitoraggio delle matrici ambientali coinvolte (aria, acqua, suolo) e di

trasmettere i risultati con cadenza quindicinale”;

In data 31/7/2008 il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

formulava la richiesta urgente a ISPESL di elaborare un progetto di monitoraggio

ambientale nell’area urbanizzata del Comune di Biancavilla e di stimare l’esposizione

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della popolazione ivi residente.

Nell’agosto 2008 (con nota del 01/08/2008 prot. A00.06/0004229) l’ISPESL inviava al

Ministero dell’Ambiente, Servizio Qualità della Vita, una relazione contenente

indicazioni sulla rete di monitoraggio da realizzare nel comune di Biancavilla.

In data 19/09/2008 veniva sottoscritta dal Dipartimento di Ingegneria Civile e

Ambientale dell’Università degli Studi di Catania (nella persona del Direttore di

Dipartimento) e dall’Ufficio del Commissario Delegato per l’Emergenza bonifiche e la

Tutela delle Acque (nella persona del sub Commissario per l’attuazione degli interventi

previsti dal piano di bonifica e risanamento del Comune di Biancavilla) la convenzione

per la “Predisposizione degli elaborati e degli strumenti informativi per la realizzazione

della rete di monitoraggio ambientale e per l’attuazione del monitoraggio ambientale e

personale per la ricerca di fibre di fluoro-edenite nel Sito di Interesse Nazionale di

Biancavilla (CT)”.

Il presente elaborato costituisce la relazione tecnica del progetto di monitoraggio

ambientale, personale e meteorologico da attuare nel Sito di Interesse Nazionale di

Biancavilla (CT).

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2 IL MONITORAGGIO AMBIENTALE

Il monitoraggio ambientale consiste nel campionamento di fibre aerodisperse a varie

altezze dal piano campagna (1,5; 3,0 e 6,0 metri). In particolare, il monitoraggio

ambientale verrà espletato mediante l’installazione e l’esercizio di cinque stazioni di

monitoraggio fisse dislocate nel territorio del Comune di Biancavilla, secondo le

indicazioni del progetto di monitoraggio ISPESL (trasmesso al MATTM con nota del

01/08/2008 prot. A00.06/0004229), rispettivamente in (si vedano gli elaborati grafici):

- piazza del Comune (piazza Sant’Orsola);

- via Norvegia;

- via del Vendemmiatore (via dell’Oste);

- via Turati;

- via dell’Edera.

Il monitoraggio ambientale e le attività ad esso connesse dovranno essere svolte per un

periodo complessivo di un anno a partire dal primo campionamento, in orario diurno (7-

17). In particolare si dovrà effettuare un campionamento settimanale (1 ogni 7 gg) in

ognuna delle 15 (5 stazioni per 3 quote) centraline, per un totale di 780 campionamenti

ambientali (5 stazioni per 3 quote per 52 settimane).

2.1 STAZIONE DI MONITORAGGIO

La stazione di monitoraggio definita, le cui caratteristiche sono derivate da una indagine

di mercato, è costituita da una cabina prefabbricata dentro il quale poter custodire la

strumentazione utile al campionamento e da un palo telescopico vincolato a terra e/o

alla cabina (per i particolari si vedano gli elaborati grafici). Il palo telescopico ha la

funzione di sostenere i portafiltri alle quote di campionamento prefissate (h = 1,5 – 3,0

– 6,0 m) e consentire agevolmente le operazioni di prelievo e sostituzione dei filtri. La

cabina assolve alle funzioni di protezione della strumentazione e rappresenta un utile

punto di appoggio per gli operatori addetti alle operazioni di monitoraggio. All’interno

del container è prevista una postazione di lavoro e per i tre campionatori d’aria.

L’alimentazione della strumentazione di campionamento è prevista mediante batteria.

Le pareti del container potranno, inoltre, essere utilizzate per l’esposizione di pannelli

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informativi delle attività condotte al fine di sensibilizzare la popolazione e favorire

l’inserimento ambientale della stazione di monitoraggio nei cinque punti previsti nel

territorio del comune di Biancavilla.

Le caratteristiche tecniche della cabina e del palo telescopico sono riportate nella

seguente Tabella 1.

2.2 PROCEDURE DI CAMPIONAMENTO ED ANALISI

2.2.1 Campionamento

Il monitoraggio ambientale comporterà il prelievo dei campioni di fibre aerodisperse e

la consegna degli stessi (in giornata) presso un Laboratorio di analisi certificato. In

particolare, il personale addetto, intervenendo sul meccanismo che regola l’altezza

dell’asta telescopica provvederà a portare a quota 1,5 m dal piano di campagna (o ad

una quota facilmente accessibile per le operazioni di montaggio e smontaggio dei filtri)

i tre portafiltri (portafiltri metallici con estensione metallica) presenti sull’asta ed a

montare i filtri di prelievo (membrana in policarbonato da 0.8 μm di porosità e 25 mm

di diametro).

Successivamente i portafiltri verranno portati all’altezza di campionamento,

rispettivamente 1,5, 3,0 e 6,0 metri dal piano di campagna e dovranno essere avviati i

campionatori d’aria. Ciascun campionamento dovrà avvenire in contemporanea per le

tre centraline presenti in ogni stazione. I campionatori dovranno rimanere in funzione

per una durata utile al prelievo di un volume di almeno 3000 litri per campione (volume

specifico per le determinazioni in microscopia elettronica SEM).

I flussi di prelievo potranno variare fra 1 l/min e 12 l/min e dovranno essere costanti

durante tutto il tempo di campionamento, pertanto l’operatore dovrà controllarli durante

il corso del campionamento e mantenerli entro ± 10%.

Nel caso in cui il filtro di campionamento risultasse troppo carico di particolato si

dovranno prelevare, in parallelo o in sequenza, campioni successivi da almeno 1500 litri

ciascuno e quindi considerare i risultati analitici di questi sommandoli come se fossero

riferiti ad un unico campione di circa 3000 litri.

Al termine del campionamento, ciascun filtro, opportunamente catalogato mediante

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etichettatura riportante il codice identificativo del campione, verrà riposto in opportune

cassette porta membrana ed inviato al laboratorio di analisi. Il personale dovrà, inoltre,

provvedere alla compilazione di una scheda di campionamento (una per ciascun

campione) riportando il codice identificativo del campione, la data, l’ora del prelievo ed

altri dati utili. Le schede di campionamento saranno conservate in formato cartaceo. Le

operazioni di installazione e prelievo dei filtri dai portafiltri all’inizio ed al termine del

campionamento dovranno essere effettuate da personale avente i requisiti previsti dalla

normativa vigente ed opportunamente formate.

Il campionamento dovrà essere realizzato in coerenza con il D.Lgs. n. 277 del

15/08/1991 ed il D.M. n. 156 del 06/09/1994.

2.2.2 Analisi SEM dei campioni

I campioni prelevati dovranno essere analizzati, presso Laboratori certificati, mediante

microscopia elettronica a scansione (SEM) integrata con microanalisi EDX (con

strumenti tali da permettere la individuazione di fibre aventi almeno 0,2 micrometri di

diametro).

Poiché la superficie corrispondente ad un campo di lettura a 2000x circa, corrisponde a

circa 2540 μm2, per esplorare approssimativamente 1 mm2 di superficie del filtro

occorre osservare 400-450 campi. Nel caso in cui per raggiungere i 3000 litri siano stati

prelevati 2 campioni da circa 1500 litri, su ciascun filtro si devono esplorare 400-450

campi.

Dovranno essere conteggiate tutte le fibre di Fluoro-edenite evidenziate sia aventi

dimensioni standard (lunghezza > 5 μm, diametro < 3 μm ed un rapporto

lunghezza/diametro > 3:1) che micrometriche. In ogni caso i criteri di conteggio delle

fibre ed il calcolo della concentrazione andrà effettuato come riportato nel D.M. 6/9/94

con riferimento alle fibre di dimensioni standard. I certificati di analisi dovranno

riportare anche le concentrazioni delle fibre micrometriche.

Gli esiti del monitoraggio (certificati di analisi) dovranno essere trasmessi a tutte le

Autorità di controllo competenti e all’Ente Appaltante entro e non oltre le 48 ore dal

campionamento evidenziando in particolar modo le situazioni in cui i risultati dei

monitoraggi effettuati mostrino una netta tendenza verso l’aumento della

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concentrazione di fibre aerodisperse. In particolare andranno comunicati in tempo reale

i valori delle concentrazioni superiori ai limiti di soglia con le relative date di

campionamento e le postazioni di prelievo.

Tutte le procedure di analisi dovranno essere realizzate in coerenza con il D.Lgs. n. 277

del 15/08/1991 ed il D.M. n. 156 del 06/09/1994.

Tabella 1. Attrezzature

Attrezzatura Descrizione Cabina prefabbricata per l’alloggiamento dell’apparecchiatura di campionamento

Struttura realizzata con profilati in acciaio zincato dello spessore 15/10 di mm; pareti in pannelli sandwich (lamiera zincata/coibente/lamiera zincata) di spessore 40-50 mm; pavimento in truciolare ad alta densità idrofugo di spessore 2 cm, rivestito con linoleum in fibra di vetro antigraffio; pannelli tetto spessore 40-80 mm. Dimensioni indicative interne 1200 × 1200 × 2700 mm (l × p × h). La cabina dovrà essere dotata di porta cieca da 70 cm (dotata di serratura) e di una finestra di dimensioni 50 × 70 cm, vetro da 4 mm e barre. I materiali ed i particolari costruttivi dovranno essere capaci di garantire un elevato grado di resistenza all’usura, anche in condizioni ambientali particolarmente aggressive, e di robustezza, anche in caso di eventuali tentativi di intrusione o danneggiamento. La cabina dovrà essere dotata, in corrispondenza del palo telescopico, di un foro di uscita dei tubi di collegamento tra i campionatori ed i portafiltri. Tale uscita non dovrà interferire con l’apertura e chiusura del palo telescopico, dovrà essere prossima alla sede della strumentazione e dovrà essere posizionata in modo tale da ridurre al minimo il rischio di atti vandalici sulla linea di prelievo. Dovrà essere corredata di tutte le attrezzature e gli accessori necessari alla completa operatività ed al corretto funzionamento degli apparati in essa installati ed in particolare: - scaffale utile a conservare il materiale adoperato dal personale della Ditta

per le operazioni di esercizio dell’impianto e di manutenzione dello stesso; - banco di lavoro di dimensioni tali da poter ospitare i tre strumenti per il

campionamento e uno spazio per le attività di preparazione dei filtri e di conservazione degli stessi.

Campionatore d’aria portatile

Dovrà essere portatile, capace di garantire portate medie di circa 8-10 litri/min e con le seguenti caratteristiche. - pompa a membrana a doppia testa ad elevata prevalenza (> 580 mmHg); - range di portata: 0,25 ÷ 25 l/min; - attivazione del campionamento: tramite pulsante di ON – OFF o tramite

programmatore; - misuratore di portata di precisione; - misuratore di volume totale e parziale; - misuratore di temperatura; - vacuometro per la verifica della tenuta della linea pneumatica e del

progressivo intasamento dei supporti utilizzati; - alimentazione: a rete 220 V 50 Hz ed a batteria in grado di garantire circa 8

ore di autonomia.

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Attrezzatura Descrizione Palo telescopico Palo in acciaio inox costituito da diversi elementi, di cui uno fisso e gli altri

scorrevoli con movimento verticale telescopico, tale da realizzare un’estensione in altezza pari a 8 m. Elementi telescopici, a sezione irrigidita ottagonale, ottenuti mediante pressopiegatura di lamiera d’acciaio inox AISI 304, dello spessore non inferiore a 2 mm. Il primo elemento telescopico, di lunghezza massima pari a 1,70 m, dovrà essere dotato del meccanismo a manovella (rimovibile) per il movimento lungo l’asse verticale, opportunamente vincolato, tramite due staffe di fissaggio, ad uno scatolare alla cui base vi è un sistema a doppia piastra per il fissaggio a terra. Per ogni elemento telescopico dovranno essere fornite 2 predisposizioni per il fissaggio del porta filtro. La configurazione iniziale (palo chiuso o leggermente sollevato) dovrà essere tale da permette ad un operatore il montaggio di porta filtri di prelievo a diverse quote.

Linea di prelievo campionatore portatile

Tubo in PVC retinato completo di attacchi rapidi per il collegamento al campionatore ed al dispositivo portafiltri.

Cassetta porta membrana

Dovrà essere in materiale plastico con chiusura di sicurezza adatta al trasporto di filtri ø 25 mm.

Portafiltri In alluminio anodizzato per filtri ø 25 mm con attacco rapido per il collegamento al tubo di prelievo.

2.3 LA GESTIONE DEL SISTEMA DI MONITORAGGIO AMBIENTALE

Il sistema di monitoraggio ambientale dovrà operare per un periodo minimo di un anno

durante il quale si dovrà provvedere a campionare fibre aerodisperse in cinque punti

dislocati nel territorio del Comune di Biancavilla (CT).

La gestione del sistema di monitoraggio ambientale può essere schematizzata come

segue:

- attività di campionamento;

- analisi dei campioni;

- manutenzione delle attrezzature.

L’attività di campionamento dovrà riguardare:

1 verifica dello stato di integrità dell’impianto;

2 montaggio del filtro di prelievo;

3 innalzamento del palo telescopico;

4 verifica della completa apertura del palo telescopico e controllo quote di

campionamento;

5 accensione dei singoli campionatori;

6 controllo del flusso di prelievo che potrà variare fra 1 l/min e 10 l/min;

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7 prelievo di un volume di almeno 3000 litri per campione (volume specifico per le

determinazioni in microscopia elettronica, SEM);

8 controlli intermedi del flusso di prelievo e mantenimento dello stesso entro ± 10%

del flusso adottato;

9 abbassamento del palo telescopico sino a portare a quota compresa nel range 1,0-

1,6 metri i porta filtri presenti sull’asta;

10 prelievo dei filtri dai singoli alloggiamenti (porta filtro);

11 catalogazione dei filtri mediante assegnazione di un codice identificativo;

12 conservazione dei filtri in apposite cassette porta membrana;

13 compilazione delle schede di campionamento;

14 controllo complessivo dell’impianto ed eventuale manutenzione.

Si procederà, quindi, a portare i campioni prelevati presso un laboratorio certificato per

l’analisi dei campioni.

Le attività di manutenzione delle attrezzature possono essere schematizzate come di

seguito riportato:

1 verifica periodica del corretto funzionamento e dell’integrità della rete di

monitoraggio e delle apparecchiature;

2 calibrazione degli strumenti;

3 ricarica delle batterie dei campionatori (operazione da ripetere all’inizio di

ciascun campionamento);

4 eventuale tempestiva risoluzione dei guasti e ripristino del funzionamento.

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3 MONITORAGGIO PERSONALE

L’attività di monitoraggio personale consiste nella valutazione dell’esposizione

personale alle fibre di fluoro-edenite mediante l’utilizzo di 4 campionatori personali. La

valutazione dell’esposizione personale dovrà essere effettuata sulle seguenti categorie di

persone/lavoratori individuate nel progetto di monitoraggio ISPESL (trasmesso al

MATTM con nota del 01/08/2008 prot. A00.06/0004229):

- vigili urbani;

- operatori ecologici;

- casalinghe;

- operai di attività edilizie o elettro-termoidrauliche in corso.

Il monitoraggio avrà una durata complessiva di un anno a partire dalla data del primo

campionamento e dovrà essere effettuato in orario lavorativo (7-18) e comunque in

orario tale che alla fine del campionamento i filtri possano essere consegnati in giornata

stessa al Laboratorio di analisi. In particolare si dovrà effettuare un campionamento

settimanale (1 ogni 7 gg) per ognuna delle categorie di persone/lavoratori individuate,

per un totale di 208 campionamenti ambientali in un anno (4 campionamenti per 52

settimane).

La strumentazione utile al campionamento personale consiste in un campionatore d’aria

personale. Il campionatore dovrà consentire, all’operatore che lo indossa, ogni

movimento durante lo svolgimento del proprio lavoro, dovrà essere dotato di

caricabatteria e di cintura portacampionatore. In particolare si richiedono le seguenti

caratteristiche tecniche:

- pompa a membrana ad elevata prevalenza (> 200 mmHg);

- range di portata: 0,02 ÷ 4,0 l/min;

- attivazione del campionamento tramite pulsante di ON – OFF;

- visualizzatore tempo di campionamento;

- regolazione della portata;

- misuratore di portata;

- alimentazione: a batteria ricaricabile in grado di garantire circa 8 ore di

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autonomia;

- indicatore dello stato di carica della batteria.

Il campionatore dovrà essere collegato al portafiltro mediante un tubo in silicone. I

porta filtri dovranno essere in alluminio per filtri ø 25 mm con grembialino cilindrico

per polveri di amianto.

3.1 PROCEDURE DI CAMPIONAMENTO ED ANALISI

3.1.1 Campionamento

Il monitoraggio personale dovrà consistere nel prelievo dei campioni di fibre

aerodisperse e consegna degli stessi, in giornata, presso un Laboratorio di analisi

certificato. In particolare il personale, dovrà dotare le quattro persone/lavoratori,

individuate di campionatore personale dopo aver installato nel portafiltri il filtro di

prelievo (membrana in policarbonato da 0.8 μm di porosità e 25 mm di diametro).

Successivamente dovranno essere avviati i campionatori d’aria personali. I campioni

dovranno essere prelevati nella zona di respirazione dei singoli lavoratori, cioè entro

una semisfera di 300 mm di raggio che si estende dinanzi alla faccia del lavoratore e

misurata a partire dal punto di mezzo di una linea congiungente le sue orecchie.

I campionatori dovranno rimanere in funzione per una durata utile al prelievo di un

volume di almeno 480 litri per campione (volume specifico per le determinazioni in

microscopia ottica in contrasto di fase, MOCF), pari a circa 4 ore.

I flussi di prelievo potranno variare fra 2 l/min e 3 l/min e dovranno essere costanti

durante tutto il tempo di campionamento, pertanto l’operatore dovrà controllarli durante

il corso del campionamento e mantenerli entro ± 10%.

Nel caso in cui il filtro di campionamento risultasse troppo carico di particolato si

dovranno prelevare, in parallelo o in sequenza, campioni successivi da circa 240 litri

ciascuno e quindi considerare i risultati analitici di questi sommandoli come se fossero

riferiti ad un unico campione di circa 480 litri.

Al termine del campionamento si procederà a ritirare i campionatori personali e ad

estrarre il filtro da analizzare. Ciascun filtro, opportunamente catalogato mediante

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etichettatura riportante il codice identificativo del campione, verrà riposto in opportune

cassette porta membrana ed inviato al laboratorio di analisi. Il personale dovrà inoltre

provvedere alla compilazione di una scheda di campionamento (una per ciascun

campione) riportando il codice identificativo del campione, la data, l’ora del prelievo ed

altri dati utili. Le schede di campionamento dovranno essere conservate in formato

cartaceo. Le operazioni di installazione e prelievo dei filtri dai portafiltri all’inizio ed al

termine del campionamento dovranno essere effettuate da personale avente i requisiti

previsti dalla normativa vigente ed opportunamente formate.

Il campionamento dovrà essere realizzato in coerenza con il D. Lgs. n. 277 del

15/08/1991 ed il D.M. n. 156 del 06/09/1994.

3.1.2 Analisi MOCF dei campioni

I campioni prelevati dovranno essere analizzati, presso Laboratori certificati, mediante

analisi in microscopia ottica in contrasto di fase (MOCF). Dovranno essere esaminati

200 campi microscopici per ciascun campione da 480 litri (nel caso di due campioni da

240 litri ciascuno si esamineranno 200 campi ciascuno ed il risultato si riporterà a 480

litri e 200 campi). Dovranno essere conteggiate tutte le fibre evidenziate di dimensioni

standard (lunghezza > 5 μm, diametro < 3 μm ed un rapporto lunghezza/diametro >

3:1). In ogni caso i criteri di conteggio delle fibre ed il calcolo della concentrazione

andrà effettuato come riportato nel D.M. 6/9/94 con riferimento alle fibre di dimensioni

standard.

Gli esiti del monitoraggio (certificati di analisi) dovranno essere trasmessi a tutte le

Autorità di controllo competenti e all’Ente Appaltante entro e non oltre le 48 ore dal

campionamento evidenziando in particolar modo le situazioni in cui i risultati dei

monitoraggi effettuati mostrino una netta tendenza verso l’aumento della

concentrazione di fibre aerodisperse. In particolare andranno comunicati in tempo reale

i valori delle concentrazioni superiori ai limiti di soglia con le relative date di

campionamento e le postazioni di prelievo.

Tutte le procedure di analisi dovranno essere realizzate in coerenza con il D.Lgs. n. 277

del 15/08/1991 ed il D.M. n. 156 del 06/09/1994.

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3.2 GESTIONE DEL SISTEMA DI MONITORAGGIO PERSONALE

Il sistema di monitoraggio personale dovrà operare per un periodo minimo di un anno

durante il quale si dovrà provvedere a valutare l’esposizione alle fibre aerodisperse di 4

categorie di persone/lavoratori.

La gestione del sistema di monitoraggio personale può essere schematizzata come

segue:

- attività di campionamento;

- analisi dei campioni;

- manutenzione della strumentazione.

L’attività di campionamento dovrà riguardare:

1 verifica dello stato di integrità del campionatore;

2 installazione nel portafiltri del filtro di prelievo;

3 avviamento del campionatore d’aria personale;

4 controllo del flusso di prelievo che potrà variare fra 2 l/min e 3 l/min;

5 consegna del campionatore d’aria personale;

6 campionamento di volume di almeno 480 litri per campione (volume specifico per

le determinazioni in microscopia ottica in contrasto di fase, MOCF);

7 controlli intermedi del flusso di prelievo e mantenimento dello stesso entro ± 10%

del flusso adottato;

8 ritiro del campionatore d’aria personale;

9 prelievo del filtro da analizzare;

10 catalogazione del filtro usato mediante assegnazione di un codice identificativo;

11 conservazione del filtro nell’apposita cassetta porta membrana;

12 compilazione della scheda di campionamento;

13 controllo ed eventuale manutenzione della strumentazione.

Si procederà, quindi, a portare i campioni prelevati presso un laboratorio certificato per

l’analisi dei campioni.

Le attività di manutenzione delle attrezzature può essere schematizzata come di seguito

riportato:

1 verifica periodica del funzionamento e dell’integrità della strumentazione;

2 calibrazione degli strumenti;

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3 ricarica delle batterie dei campionatori (operazione da ripetere all’inizio di

ciascun campionamento);

4 eventuale tempestiva risoluzione dei guasti e ripristino del funzionamento.

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4 IL MONITORAGGIO METEOCLIMATICO

Il monitoraggio meteoclimatico dovrà essere realizzato mediante l’esercizio, 24 ore su

24 ore e di durata complessiva di un anno (coincidente con il periodo di monitoraggio

ambientale), di una stazione meteorologica da installare negli uffici comunali di via

Fratelli Cervi. La collocazione dovrà essere tale da disporre di uno spazio aereo il più

possibile libero da ostacoli al fine di non influenzare la misura dei parametri.

La stazione metereologica dovrà essere del tipo Wireless, composta da un ricevitore con

display multifunzione e sensori di temperatura aria, umidità aria, pluviometro,

anemometro. La stazione dovrà essere interfacciabile con PC o modem attraverso

apposito DataLogger e Software di gestione. Il DataLogger deve poter archiviare i dati

meteorologici anche se non è connesso al PC. La trasmissione dei dati deve avvenire via

radio con intervallo minimo di archiviazione non superiore a 5 minuti. La stazione

dovrà essere dotata di DataLogger, software di gestione e treppiedi.

Il sistema di monitoraggio dovrà inoltre prevedere un PC portatile per l’archiviazione e

la gestione dei parametri climatici.

L’intervallo temporale di acquisizione dati da parte dello strumento non dovrà essere

superiore a 15 minuti.

Nel corso delle attività di monitoraggio dovranno essere rilevati i seguenti parametri

meteoclimatici:

- temperatura dell’aria;

- umidità dell’aria;

- pressione atmosferica;

- altezze e intensità di pioggia;

- intensità e direzione principale del vento

4.1 LA GESTIONE DEL SISTEMA DI MONITORAGGIO METEOCLIMATICO

Il sistema di monitoraggio meteoclimatico dovrà rilevare i parametri meteo climatici

indicati nel paragrafo precedente per un periodo minino di un anno e comunque per

l’intero periodo del monitoraggio ambientale e personale.

La gestione del sistema di monitoraggio meteoclimatico può essere schematizzata come

segue:

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- attività di monitoraggio;

- manutenzione della strumentazione.

L’attività di monitoraggio dovrà riguardare:

1 verifica, con cadenza massima settimanale, del corretto funzionamento della

stazione meteoclimatica;

2 rilevazione dei parametri meteo climatici richiesti (24 ore su 24);

3 archiviazione dei dati meteo climatici rilevati.

Le attività di manutenzione possono essere schematizzate come di seguito riportato:

1 verifica del funzionamento e dell’integrità dello strumento;

2 ricarica o sostituzione di eventuali batterie;

3 eventuale tempestiva risoluzione dei guasti e ripristino del funzionamento.

Tabella 2. Quadro economico

422.036,60€

ONERI SICUREZZA GIÀ INCLUSI NEI LAVORI (2,419% SUI LAVORI) 10.209,07€

IMPORTO DEI LAVORI A BASE D'ASTA SOGGETTI A RIBASSO 411.827,53€

SOMME A DISPOSIZIONE DELL'AMM.NE

21.101,83€

I.V.A. SU LAVORI E IMPREVISTI (10% ) 10% 44.313,84€

547,73€

SPESE DI APPALTO E PUBBLICITÀ 15.000,00€

TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE 80.963,40€ 80.963,40€ IMPORTO COMPLESSIVO PROGETTO 503.000,00€

ACCESSO A DISCARICA

QUADRO ECONOMICO

IMPREVISTI ED ACCANTONAMENTI (5% DI € 422032,46)

IMPORTO LAVORI