Monitoraggio Media - Anaao

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Monitoraggio Media SIFA srl - Via G. Mameli, 11 – 20129 MILANO +390243990431 [email protected] - www.sifasrl.com Giovedì 11 marzo 2021

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Monitoraggio Media

SIFA srl - Via G. Mameli, 11 – 20129 MILANO +390243990431

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Giovedì 11 marzo 2021

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SommarioN. Data Pag Testata Articolo Argomento 1 11/03/2021 25,... IL GAZZETTINO DI PORDENONE VIRUS, ASSEDIO TOTALE PER UN MESE SANITÀ LOCALE 362 11/03/2021 26 IL GAZZETTINO DI PORDENONE IL CONTAGIO ACCELERA ANCORA, TASSO AL 9% CON 866 CASI E 12 MORTI SANITÀ LOCALE 38

3 11/03/2021 27 IL GAZZETTINO DI PORDENONE VACCINAZIONI A DOMICILIO SENZA I MEDICI DI BASE IL PIANO SLITTA A MAGGIO LACAMPAGNA CONSEGUENZE SANITÀ LOCALE 39

4 11/03/2021 25,... IL GAZZETTINO DI UDINE L'OSPEDALE SCOPPIA, I DATI FANNO PAURA SANITÀ LOCALE 415 11/03/2021 26 IL GAZZETTINO DI UDINE A UDINE OLTRE CINQUECENTO CASI OGNI CENTOMILA ABITANTI SANITÀ LOCALE 436 11/03/2021 27 IL GAZZETTINO DI UDINE IL "TEST" TERZO, A DOMICILIO ARRIVA IL DIRETTORE DI DISTRETTO SANITÀ LOCALE 447 11/03/2021 27 IL GAZZETTINO DI UDINE FRA RITARDI E POLEMICHE AL VIA I VACCINI A CASA SANITÀ LOCALE 458 11/03/2021 1,2 IL PICCOLO BALZO DI CONTAGI A TRIESTE NUMERI DA ZONA ROSSA SANITÀ LOCALE 469 11/03/2021 3 IL PICCOLO MEDICI DI BASE E VACCINI, C'È LA BOZZA DELL'ACCORDO RIMBORSI DA 6 A 25 EURO SANITÀ LOCALE 4910 11/03/2021 4 IL PICCOLO IMPENNATA DI POSITIVI IN NIDI, ASILI E PRIMARIE I SINDACATI: SERVE LO STOP SANITÀ LOCALE 5111 11/03/2021 27 IL PICCOLO ED. GORIZIA L'EMERGENZA DI DOLEGNA: POCHI ABITANTI E MOLTI POSITIVI SANITÀ LOCALE 5312 11/03/2021 29 IL PICCOLO ED. GORIZIA ARRIVA IL MEDICO DI BASE SERVIZIO TEMPORANEO IN ATTESA DI DUE TITOLARI SANITÀ LOCALE 54

13 11/03/2021 1,2... MESSAGGERO VENETO FVG AL PRIMO POSTO IN ITALIA L'8 PER CENTO DEGLI ABITANTI HA GIÀ RICEVUTO LAPRIMA DOSE SANITÀ LOCALE 55

14 11/03/2021 1,5 MESSAGGERO VENETO VERSO L'ACCORDO BOZZA D'INTESA CON I MEDICI PER LA CAMPAGNA DIVACCINAZIONE SANITÀ LOCALE 58

15 11/03/2021 2,3 MESSAGGERO VENETO L'ATENEO FRIULANO MONITORA I SINTOMI E GLI EFFETTI COLLATERALI DOPO LEINIEZIONI SANITÀ LOCALE 60

16 11/03/2021 3 MESSAGGERO VENETO ECCO LA PRIMA ÉQUIPE NELLE CASE DEGLI OVER 80 SANITÀ LOCALE 6217 11/03/2021 4 MESSAGGERO VENETO CLASSI IN QUARANTENA E NUOVI CASI IL VIRUS INGLESE COLPISCE LE SCUOLE SANITÀ LOCALE 6318 11/03/2021 20 MESSAGGERO VENETO TEST RAPIDI IN FARMACIA MOLTE LE PRENOTAZIONI TEMPI DI ATTESA DI GIORNI SANITÀ LOCALE 6519 11/03/2021 25 MESSAGGERO VENETO "IL SISTEMA SANITARIO HA LOGICHE DI PROFITTO NON PIÙ ACCETTABILI" SANITÀ LOCALE 6620 11/03/2021 29 MESSAGGERO VENETO PERTOLDI LASCIA L'OSPEDALE UN ALTRO PRIMARIO DA SOSTITUIRE SANITÀ LOCALE 6721 11/03/2021 20 MESSAGGERO VENETO PORDENONE PARTITI I TAMPONI RAPIDI NELLE FARMACIE: 14 QUELLE CHE HANNO GIÀ ADERITO SANITÀ LOCALE 6822 11/03/2021 21 MESSAGGERO VENETO PORDENONE CONTAGI IN AUMENTO L'OSPEDALE RECLUTA MEDICI E INFERMIERI SANITÀ LOCALE 6923 11/03/2021 30 MESSAGGERO VENETO PORDENONE MENO PERSONALE NEL REPARTO COVID E LA CASA DI RIPOSO BLOCCA LE VISITE SANITÀ LOCALE 70

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Virus, assedio totale per un mese`La proiezione: il picco si allontana, sarà solo a inizio aprile `Il contagio continua a correre, ieri 866 positivi e 12 morti

Vaccini a domicilio, senza i medici di base il piano rallentaFocolai cresciuti del 50 per cento, domani il verdetto sul "rosso"Un mese "pieno" in apnea: eccoa cosa è atteso il Friuli VeneziaGiulia. Secondo le proiezionielaborate dalla task force regio­nale, infatti, il picco non sarà ametà marzo ma a inizio aprile.Significa che probabilmente da

oggi ai prossimi 30 giorni lacurva non smetterà di salire,seppur a un ritmo diverso, indi­pendentemente dalle restrizio­ni. Intanto i focolai cresconodel 50 per cento nell'ultima set­timana e certificano l'alto ri­

schio di scivolare in zona rossaa partire da lunedì. Domani ladecisione. Ieri nuova crescitadei contagi, con 866 casi e 12morti. Vaccini, senza l'aiuto deimedici di base operazioni a ri­lento.

Sarà un mese di fuocoPicco solo a inizio aprile`La previsione: i positivi aumenteranno per altri 30 giorni nonostante i divieti

Focolai in crescita del 50 per cento, zona rossa a un passo. L'appello: "State a casa"

L'EMERGENZAPORDENONE Il 50 per cento deinuovi focolai in più rispetto allasettimana precedente, cioè l'ul­tima di febbraio, con la quota500 abbondantemente supera­ta. Un incremento di circa il 40per cento dei focolai attivi, cioèdei centri di contagio che produ­cono ancora positivi, e in questocaso si è attorno alla soglia deimille. Sono i numeri emersi ieridall'analisi dei dati settimanalieffettuata dalla task force regio­nale. Il tassello che mancava,dopo la conta dei contagi ormaigià sviscerata (più di mille casiin più in sette giorni) è arrivato:il Friuli Venezia Giulia è a unpasso dalla zona rossa, e doma­

ni arriverà la decisione ufficiale.Ma in questo momento dell'epi­demia è anche un'altra la do­manda da cui dipendono libertàindividuali e ripresa economi­ca: quanto durerà questa nuovaondata? Uno studio matemati­co prova a svelare il futuro a bre­ve termine.L'ANALISIIn Regione sono ore di lavoro

intenso. Si sta provando a con­frontare le curve delle ondateprecedenti con quella in corso,considerata anche l'incidenzadella variante inglese. Si parteda un dato: l'incremento deicontagi, cioè l'inversione di ten­denza dopo il periodo di calo, siè verificato attorno al 20 febbra­io. Sino ad oggi ogni ciclo epide­

mico verificato in regione haraggiunto il picco dei contagiall'incirca entro 45 giorni dallaripartenza dei casi. È successonella primavera 2020 e il model­lo è stato replicato a ottobre. Lastima più credibile che è atterra­ta sulla scrivania degli esperti,quindi, è peggiore rispetto aquella comunicata di recentedal presidente Fedriga: la curvadovrebbe infatti raggiungerel'apice la prima settimana diaprile. E questo indipendente­mente dalle restrizioni che sa­ranno messe in campo. Quellepiù dure, come la zona rossa or­mai sempre più probabile,avranno un impatto sulla rapidi­tà della discesa, ma non sulla sa­lita, che ormai sarebbe inesora­

Data: 11.03.2021 Pag.: 25,26Size: 586 cm2 AVE: € 13478.00Tiratura:Diffusione:Lettori:

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bile. Un mese "pieno" in apnea:ecco a cosa è atteso il Friuli Ve­nezia Giulia.LO SCENARIOIn zona rossa, i contatti tra le

persone non sono azzerati. Av­vengono ancora di più nelle fa­miglie, primi centri di contagioin tutta Italia. Ci si deve quindiaspettare una diffusione del vi­rus nelle abitazioni, per poi assi­stere a una riduzione della cir­colazione per effetto delle limi­tazioni ai movimenti dei cittadi­ni. Ma tra gli esperti della taskforce regionale circola un timo­re: "Rischiamo di avere picchida migliaia di casi al giorno", èla spiegazione che arriva da Pal­manova. Qualcosa di mai vistoin regione.

Dopo l'impennata, è atteso ilcosiddetto "plateau", cioè la fasepiatta. E la speranza è quella chele restrizioni la possano renderebreve, facendo scattare veloce­mente la discesa. Il picco dei ri­coveri, invece, lo si dovrebbe ve­dere qualche giorno dopo rispet­to a quello dei contagi, quindiverso il 10 di aprile. Gli ospedali,quindi, hanno ancora almenoun mese di fuoco davanti. Non èinvece prevedibile l'andamentodella mortalità, dal momentoche si è di fronte alla prima on­data da affrontare con una quo­ta di vaccinati tra la popolazio­ne più anziana.L'APPELLO

Dal freddo modello matema­tico, si passa agli appelli che si

susseguono negli ultimi giorni.Sono sinistramente gli stessiche si sentivano nel marzo del2020, pur senza le auto con ilmegafono della protezione civi­le. "Rimanete in casa il più pos­sibile", è la frase che ripetonogli esperti della task force regio­nale. Fedriga ha parlato ­ con co­gnizione ­ di "ultimo miglio".Ma pochi immaginavano chefosse così duro da percorrere.

Marco Agrusti

OGGI IL MONITORAGGIODOMANI LA DECISIONESUL COLORE IN VIGOREDA LUNEDÌ"RISCHIAMO MIGLIAIADI INFETTI AL GIORNO"

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Page 5: Monitoraggio Media - Anaao

Il contagio accelera ancora, tasso al 9% con 866 casi e 12 mortiIL BOLLETTINOPORDENONE Torna a rialzarsi inmodo pesante il tasso di conta­gio in Friuli Venezia Giulia. Dal6,5 per cento sui tamponi rileva­to martedì, infatti, si è passati al9 per cento di ieri. Il tutto con unnumero simile (attorno ai nove­mila) di test effettuati. Il viruscorre, com'è normale in una fa­se espansiva dell'epidemia. Ierisono stati trovati 866 casi, unodei dati più alti del 2021. Ancorauna volta a trainare la salita delcontagio è la provincia di Udine,che ieri ha totalizzato 490 nuovicasi. In aumento le infezioni aGorizia (110) e Trieste (172). Re­sta meno grave la situazione aPordenone, con 83 nuovi casi diCovid in 24 ore. Si tratta comun­que di un dato in rialzo. I total­mente guariti sono 64.693, i cli­nicamente guariti 2.309, men­tre le persone in isolamento ri­sultano essere 12.118. Dall'iniziodella pandemia in Friuli Vene­zia Giulia sono risultate positivecomplessivamente 82.628 per­sone con la seguente suddivisio­

ne territoriale: 15.514 a Trieste,38.916 a Udine, 17.416 a Pordeno­ne, 9.839 a Gorizia e 943 da fuo­ri regione.IN CORSIAProsegue senza sosta la cre­

scita dei ricoveri negli ospedali.Ieri a preoccupare è stato piùche altro l'incremento di quat­tro pazienti nelle Terapie inten­sive, che ora accolgono 64 per­sone in gravi condizioni. Undicia9dd7e7718292f379b6fe4fda006b883pazienti in più, invece, nelle Me­dicine Covid, con 489 ricoveratiin totale.I DECESSIDodici le vittime nelle ultime

24 ore, di cui una riferita al me­se di gennaio. Ben dieci decessisono legati alla provincia di Udi­ne. Nessuna vittima segnalatain provincia di Pordenone.I decessi complessivamente

ammontano a 2.955, con la se­guente suddivisione territoria­le: 661 a Trieste, 1.491 a Udine,604 a Pordenone e 199 a Gorizia.

LA PROVINCIA DI UDINERESTA LA PIÙ COLPITANESSUNA VITTIMANEL PORDENONESERICOVERI IN SALITAANCHE IN RIANIMAZIONEIL RESOCONTONel settore delle residenze

per anziani non sono stati rile­vati casi di positività al virus trale persone ospitate nelle struttu­re regionali, mentre sono statirilevati 4 contagi tra gli operato­ri sanitari delle stesse. Lo comu­nica il vicegovernatore del Friu­li Venezia Giulia con delega allaSalute, Riccardo Riccardi.Sul fronte del Sistema sanita­

rio regionale da registrarenell'Azienda sanitaria universi­taria Friuli Centrale la positivitàal Covid di un amministrativo,uno psicologo e un tecnico. Infi­ne da evidenziare la positività ditre persone rientranti dall'Alba­nia, una dalla California e unadalla Macedonia.

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Vaccinazioni a domicilioSenza i medici di baseil piano slitta a maggio`L'allarme anche nel Friuli Occidentale: "Manca personale"

Fvg e Veneto sono le uniche regioni senza un accordo siglatoLA CAMPAGNAPORDENONE Il Friuli VeneziaGiulia e il Veneto sono le uni­che due regioni d'Italia a nonaver ancora siglato un pattocon i medici di base per il coin­volgimento nella campagnavaccinale. E il ritardo ora con­diziona una delle partite piùsentite delle ultime settimane:quella della vaccinazione dedi­cata agli anziani ultraottanten­ni che non possono muoversida casa. L'allarme è suonatoanche in provincia di Pordeno­ne, dove da settimane risuona­no le proteste dei parenti dellepersone più fragili. "Senza i cir­ca 200 medici di base ­ ha spie­gato ieri il direttore sanitariodell'AsFo, Michele Chittaro ­possiamo effettuare poche vac­cinazioni a domicilio". E alme­no per un'altra settimana l'ac­cordo non dovrebbe arrivare.CONSEGUENZEDi fatto, senza un patto con i

medici (le difficoltà sono detta­te da un tira e molla sui com­pensi che ha fatto storcere ilnaso a più di qualcuno), le vac­cinazioni degli anziani a domi­cilio non potranno terminareprima di metà maggio, sforan­do quindi il termine di aprilefissato in un primo momentodalla Regione. E ieri sulla que­stione è intervenuto il vicepre­sidente Riccardo Riccardi. "Gliover 80 che si sono già prenota­ti per ricevere il vaccino a do­micilio sono circa 7.200. L'ope­razione, che ha preso il via daqualche giorno, si dovrebbeconcludere con la sommini­strazione della doppia dose in­dicativamente entro la fine diaprile o al massimo entro lametà del mese di maggio. Il nu­mero si è ridotto rispetto allepreventivate 15 mila unità, per­ché molti si sono già recati au­tonomamente ai centri mentreper altri ancora si sta prenden­do in esame la possibilità di or­ganizzare dei trasporti protet­ti".

Di fatto, senza un patto con imedici (le difficoltà sono detta­te da un tira e molla sui com­pensi che ha fatto storcere ilnaso a più di qualcuno), le vac­cinazioni degli anziani a domi­cilio non potranno terminareprima di metà maggio, sforan­do quindi il termine di aprilefissato in un primo momentodalla Regione. E ieri sulla que­stione è intervenuto il vicepre­sidente Riccardo Riccardi. "Gliover 80 che si sono già prenota­ti per ricevere il vaccino a do­micilio sono circa 7.200. L'ope­razione, che ha preso il via daqualche giorno, si dovrebbeconcludere con la sommini­strazione della doppia dose in­dicativamente entro la fine diaprile o al massimo entro lametà del mese di maggio. Il nu­mero si è ridotto rispetto allepreventivate 15 mila unità, per­ché molti si sono già recati au­tonomamente ai centri mentreper altri ancora si sta prenden­do in esame la possibilità di or­ganizzare dei trasporti protet­ti".

I DETTAGLI"Nell'Azienda sanitaria uni­

versitaria del Friuli Centralegli over80 a cui le dosi verran­no inoculate a domicilio si atte­stano attorno alle 3mila unità.

La campagna ha preso il vianella giornata di lunedì ed en­tro la fine della settimana sa­ranno circa una sessantina co­loro ai quali verrà sommini­strata la prima dose. Secondoun report il tempo stimato perportare a termine ogni singolaoperazione si aggira intorno ai60 minuti. Le persone ultraot­tantenni che invece verrannovaccinate a domicilio nel terri­torio di Asugi saranno circa2800. Infine nell'Azienda sani­taria del Friuli Occidentale sa­ranno circa 1.500 le persone ul­traottantenni vaccinate a do­micilio, che nel solo capoluogoriceveranno l'inoculazione aritmo di circa 40 unità la setti­mana. "Nella zona del Porde­nonese ­ spiega il vicepresiden­te regionale ­ ad ogni medicoverranno assegnate circa 6 o 7

La campagna ha preso il vianella giornata di lunedì ed en­tro la fine della settimana sa­ranno circa una sessantina co­loro ai quali verrà sommini­strata la prima dose. Secondoun report il tempo stimato perportare a termine ogni singolaoperazione si aggira intorno ai60 minuti. Le persone ultraot­tantenni che invece verrannovaccinate a domicilio nel terri­torio di Asugi saranno circa2800. Infine nell'Azienda sani­taria del Friuli Occidentale sa­ranno circa 1.500 le persone ul­traottantenni vaccinate a do­micilio, che nel solo capoluogoriceveranno l'inoculazione aritmo di circa 40 unità la setti­mana. "Nella zona del Porde­nonese ­ spiega il vicepresiden­te regionale ­ ad ogni medicoverranno assegnate circa 6 o 7

L'OPERAZIONEÈ SCATTATAMA È TROPPO LENTARICCARDI: "CON L'AIUTOPOSSIAMO FINIREIN SEI SETTIMANE"dosi al giorno. Il tempo medioper ogni vaccinazione è di cir­ca 40 minuti che prevedono lospostamento, l'inoculazione,la valutazione e l'osservazionedel paziente. Senza l'impiegodei medici di medicina genera­le la somministrazione delladoppia dose verrebbe comple­tata entro la metà di maggio.Nel caso in cui invece si rag­giungesse l'accordo, entro apri­le la campagna potrebbe esse­re portata a termine". Eccoperché sarà cruciale, da partedei medici di medicina genera­le, arrivare in fretta a un accor­do che è già in netto ritardo.LA BUONA NOTIZIA

Interesserà anche il FriuliVenezia Giulia, infine, la conse­gna extra delle dosi del vaccinoPfizer annunciata ieridall'Unione Europea. Nel detta­glio, in regione arriveranno abreve circa 10.500 dosi in piùrispetto a quanto preventivato.Non è molto, ma servirà co­munque a garantire una prose­cuzione spedita alla campagnavaccinale dedicata ai più anzia­ni e ai disabili nelle strutture.

M.A.

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ANZIANI Uno dei centri vaccinali per gli over 80 (Nuove Tecniche)

Interesserà anche il FriuliVenezia Giulia, infine, la conse­gna extra delle dosi del vaccinoPfizer annunciata ieridall'Unione Europea. Nel detta­glio, in regione arriveranno abreve circa 10.500 dosi in piùrispetto a quanto preventivato.Non è molto, ma servirà co­munque a garantire una prose­cuzione spedita alla campagnavaccinale dedicata ai più anzia­ni e ai disabili nelle strutture.

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L'ospedale scoppia, i dati fanno paura`Pronto soccorso in affanno, Terapia intensiva piena

Riaperta la Rsa al Gervasutta, Palmanova verso quota 125`Iniziati i vaccini a domicilio per gli anziani intrasportabili

Nella Bassa il debutto affidato allo stesso direttore di distrettoTerapie intensive piene, prontosoccorso in affanno. All'Azien­da sanitaria universitaria Friulicentrale i numeri continuano afare paura. Nell'asimmetria diun mondo capovolto, mentre"fuori" il sole spinge qualcuno aimprovvisare pic nic al parco,"dentro", nelle corsie dove si la­vora bardati come astronauti, sicerca di allestire nuovi posti let­to per i malati che arrivano agetto continuo. La situazione ècritica, non se lo nasconde il di­rettore medico di presidio diUdine Luca Lattuada. "Conti­nua come gli altri giorni e noicontinuiamo a cercare di espan­dere i posti letto. Stamattina (ie­ri ndr) abbiamo riaperto la Rsacovid del Gervasutta di Udine".

A pagina II e III

L'ospedale scoppiaaperti nuovi posti covidRiattivata la Rsa dedicata al Gervasutta di Udine. E Palmanova potrebbe

presto raggiungere i 125 posti letto. Situazione critica in Pronto soccorso

LA SITUAZIONEUDINE Terapie intensive piene,pronto soccorso in affanno.All'Azienda sanitaria universita­ria Friuli centrale i numeri conti­nuano a fare paura. Nell'asimme­tria di un mondo capovolto, men­tre "fuori" il sole spinge qualcu­

no a improvvisare pic nic al par­co, "dentro", nelle corsie dove silavora bardati come astronauti,si cerca di allestire nuovi postiletto per i malati che arrivano agetto continuo.La situazione è critica, non se

lo nasconde il direttore medicodi presidio di Udine Luca Lattua­

da. "Continua come gli altri gior­ni e noi continuiamo a cercare diespandere i posti letto. Stamatti­na (ieri ndr) abbiamo riaperto laRsa covid del Gervasutta di Udi­ne, che avevamo chiuso circa unmese e mezzo fa. Potrà arrivarefino a 24 pazienti. Per adesso ab­biamo aperto 16 posti, di cui ne

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abbiamo già occupati 6 stamatti­na", diceva nel pomeriggio. Manel "puzzle" ospedaliero per nonlasciare indietro nessuno, nuovetessere si aggiungeranno anchenegli altri ospedali. "A Palmano­va i posti covid si stanno am­pliando gradualmente. Oggi sia­mo a 115 letti, mentre una ventinadi giorni fa erano 60 i malati. Peradesso non sono previsti altri am­pliamenti, ma forse, nell'arco ditre o quattro giorni Palmanovapotrebbe arrivare a 120­125 postiletto", spiega Lattuada. A San Da­niele, dove la riapertura di alcu­ne attività extra covid è stata se­guita da un rapido dietrofront, vi­sti i numeri dei contagi, "a regi­me avevamo aperto a suo tempotre piani per malati di coronavi­rus. Adesso ne hanno apertidue". Altri margini allo statosembrano complicati. "Non èuna questione di struttura fisica,ma di personale. Un posto lettodeve avere medici, infermieri eOss che ci stanno dietro. Gli infer­mieri che abbiamo recuperatoda San Daniele, come numero in­tendo, stanno lavorando a Udineo Palmanova. Adesso abbiamo68 posti covid a San Daniele. Peraprirne altri 34 bisognerebbe

chiudere molte attività".EMERGENZA

In Pronto soccorso, confermaLattuada, ieri mattina c'eranouna quindicina di malati covid inattesa di un posto letto. I numeri,a guardare la fotografia aggiorna­ta in tempo reale sul web, in que­sti giorni sono sempre sostenuti,nei reparti di emergenza (ieri ver­so le 21 a Udine c'erano 65 pazien­ti di cui 12 in attesa), ma il dato insé dice poco. C'è il rischio chepossano di nuovo vedersi ambu­lanze in fila come nell'indimenti­cato 30 novembre 2020? Per ora,il pericolo pare sventato, ma so­no circostanze che, ricorda, "di­pendono anche dalla casualità.Noi siamo tarati per assorbire uncerto numero di pazienti". Ma levariabili in gioco sono tante, dalflusso di malati alle presenze inservizio, e il rischio cortocircuitoè nelle cose. "Il 30 novembre, peresempio, avevamo anche qual­che autista di ambulanza malatoper il covid e questo potrebbe tra­dursi in una maggiore lentezza aportare a casa i pazienti dimessi.Poi, dipende se arrivano cinquein un'ora o cinque in cinqueore...". Di sicuro, "sabato abbia­mo avuto un momento di critici­

tà, ma siamo riusciti a non avereambulanze in attesa".L'EXPLOIT

Di certo, vista da "dentro", daireparti in cui si soffre, si combat­te e, purtroppo, anche si muoredi virus, è indubbio che "l'impen­nata dei ricoveri è avvenuta quin­

dici giorni dopo la data in cui sia­mo passati dalla zona arancionealla zona gialla. Notoriamente ilvirus non va in giro da solo, macammina sulle gambe degli uo­mini", nota Lattuada. Anche i po­sti di terapia intensiva in AsuFcsono "sempre pieni" e quando silibera un letto non resta vuoto alungo. A voler mettere in riga unpo' di conti, in AsuFc, facendo lesomme fra i 115 pazienti affetti dacoronavirus di Palmanova, i 68di San Daniele, la ventina di Me­dicina d'urgenza a Udine e i 59 diInfettive, i malati della chirurgiae della neurologia covid, pazientidella pneumologia semintensi­va, oltre a quelli di Intensiva, "sia­mo a circa 300 pazienti covid, acui vanno aggiunti i circa sessan­ta nelle Rsa, a Gemona, in viaUmago e al Gervasutta. Al massi­mo siamo arrivati a 420 malati.Stiamo tornando a quei numeri".

Camilla De Mori

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A Udine oltre cinquecento casi ogni centomila abitantiUDINE Non si arresta l'incremen­to del contagio da terza ondatain Friuli Venezia Giulia con 886nuovi positivi nelle ultime 24ore a fronte di quasi 10 mila testtra molecolari e rapidi per unrapporto del 6,51%. Le provincedi Udine e Gorizia rimangonoancora le più colpite con una in­cidenza dei casi negli ultimi set­te giorni rispettivamente di ol­tre 500 e 400 casi ogni 100 milaabitanti, numeri da zona rossasecondo i criteri del Comitatotecnico scientifico e che potreb­bero portare oggi, giornata didiffusione della bozza di moni­toraggio settimanale, ad un indi­ce Rt superiore al 1,25 con quin­di il cambio di colore che scatte­rebbe da lunedì prossimo, indi­pendentemente dalle decisionidel governo sulle nuove restri­zioni.I NUMERIContinua a crescere anche la

pressione ospedaliera con altri11 ricoveri nei reparti ordinariper un totale di 489, 150 in più indue settimane, e di altri nove in­gressi nelle terapie intensiveche così toccano nuovamentequota 64 (il saldo giornaliero èdi +4). Secondo il monitoraggiorealizzato dall'Agenas e aggior­nato al 9 marzo, il tasso di occu­pazione dei posti letto nelle tera­pie intensive da parte di pazien­

ti Covid in Fvg è pari al 34%, con­tro la media nazionale del 31%.Valori superiori al 30%, conside­rato la soglia critica. Nelle ulti­me 24 ore su 6.273 tamponi mo­lecolari sono stati rilevati 474

a9dd7e7718292f379b6fe4fda006b883

nuovi contagi con una percen­tuale di positività del 7,55%. So­no inoltre 3.285 i test rapidi anti­genici realizzati, dai quali sonostati rilevati 392 casi (11,93%). Idecessi registrati sono 11, a cuise ne aggiunge un altro avvenu­to a gennaio per un bilanciocomplessivo che sfiora sempredi più quota 3 mila vittimedall'inizio della pandemia(2.955 per l'esattezza). I total­mente guariti sono 64.693, i cli­nicamente guariti 2.309, men­tre le persone in isolamento ri­tornano alle cifre di metà genna­io, oltre i dodicimila (12.118). Perquanto riguarda i focolai territo­riali continuano a registrarsicontagi nelle scuole di tutta laregione mentre nel settore delleresidenze per anziani non sonostati rilevati casi di positività alvirus tra le persone ospitate nel­le strutture regionali, quattro icontagi tra gli operatori sanitaridelle stesse. Sul fronte del Siste­ma sanitario regionale da regi­strare nell'Azienda sanitariauniversitaria Friuli Centrale lapositività al Covid di un ammini­strativo, uno psicologo e un tec­

nico. Infine da evidenziare la po­sitività di tre persone rientrantidall'Albania, una dalla Califor­nia e una dalla Macedonia.TOLMEZZO

Giovedì 18 marzo le vaccina­zioni di massa per gli over 80 ar­riveranno anche a Tolmezzo,presso la sede del palatennis, invia Marchi. A partire da ieri, tut­ti i cittadini che hanno compiu­to 80 anni che non hanno anco­ra richiesto il vaccino oppureche lo hanno già chiesto in altrasede e altra data ma risultereb­be per loro più agevole farlo aTolmezzo il 18 marzo, possonoprenotare la somministrazione.Mille i posti disponibili: per ri­servare il proprio è necessariotelefonare al call center regiona­le al numero unico 0434 223522(risponde una voce registrata, siseguono le istruzioni guida equindi si digita il tasto 4). La vac­cinazione viene fatta in duesomministrazioni a distanza di21 o 28 giorni: al momento dellaprenotazione telefonica vienedato l'appuntamento anche perla seconda dose. Si raccomandadi recarsi alla sede vaccinale ri­spettando rigorosamente l'ora­rio previsto per evitare assem­bramenti. Non è necessario arri­vare con largo anticipo: è suffi­ciente presentarsi 5 minuti pri­ma.

Data: 11.03.2021 Pag.: 26Size: 249 cm2 AVE: € 5727.00Tiratura:Diffusione:Lettori:

SANITÀ LOCALE 43

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Il "test" Terzo, a domicilioarriva il direttore di DistrettoUDINE Undici anziani vaccinati al

debutto della campagna di immu­nizzazione a casa nella Bassa. E adomicilio, per l'occasione, è arri­vato proprio il direttore del di­stretto Est dell'AsuFc, LucianoPletti. "Abbiamo iniziato oggi (ie­ri ndr) con Terzo di Aquileia, coni vaccini agli over 80 a domicilio.Siamo andati in due coppie medi­co­infermiere: questa volta siamostati impegnati io stesso con unamia collega del distretto ­ spiegail dirigente ­. Ho voluto vedere dipersona per verificare i tempi, lemodalità e i punti di difficoltà peraffinare il meccanismo. Prosegui­remo con una seconda uscita ve­nerdì a Ronchis e poi la prossimasettimana mettiamo giù un pianosistematico". Uno dei punti chia­ve è il tempo impiegato. "Oggi ab­biamo somministrato i vaccini acasa a 11 persone. In media, abbia­mo calcolato due all'ora. E siamostati veloci". Per ogni vaccino, in­

fatti, "dobbiamo fermarci peraspettare un certo termine e vede­re se ci sono eventuali reazioni.Poi c'è la registrazione del con­senso, bisogna spiegare bene qua­li possono essere le conseguenze,i benefici e i rischi... Tutto questorichiede molto tempo".Se la campagna vaccinale è

complessa in sé, la partita dei sie­ri a domicilio dei cosiddetti "in­trasportabili" lo è di più. "È com­plicato. Ci sono vari aspetti da cu­rare. Non è una semplice fornitu­ra del farmaco. Bisogna verifica­re la tenuta a temperatura concontenitori appositi. Ci sono alcu­ni aspetti che rendono le cose piùcomplicate. Poi bisogna trovarele abitazioni, pianificare benel'uscita per raggruppare più casipossibili in un'area circoscrittaper non perdere troppo temponei trasferimenti". Perché nean­che una dose vada sprecata. Undi­ci sono stati i cittadini raggiunti

ieri a Terzo perché "un flacone diModerna ­ spiega il direttore ­"produce" undici siringhe con ledosi. Non possiamo sprecarle.Dobbiamo essere certi che le per­sone da vaccinare aderiscano:una volta che si esce con 11 dosi,bisogna farle". La scelta di Terzo,che un po' ha fatto da "test" perl'area distrettuale è stata fatta"perché il comune è vicino al di­stretto, facile da raggiungere, eha un numero contenuto di casi.In origine volevamo farli tutti e25. Poi abbiamo deciso di fareuna prova con un flacone soloperché non avevamo certezze".

Cdm

"DOSI A 11 PERSONECON UNA COLLEGAE 2 INFERMIERIABBIAMO FATTODUE PAZIENTIALL'ORA"

Data: 11.03.2021 Pag.: 27Size: 180 cm2 AVE: € 4140.00Tiratura:Diffusione:Lettori:

SANITÀ LOCALE 44

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(C) Ced Digital e Servizi | ID: 00209372 | IP ADDRESS: 2.37.90.241 sfoglia.ilgazzettino.it

Fra ritardi e polemicheal via i vaccini a casa`Tremila nonni fragili da immunizzare `La Fish: estremamente vulnerabili

"Entro la settimana sessanta prime dosi" dimenticati. Oggi tavolo con i medici di baseUDINE Fra polemiche e ritardi è

partita anche in provincia di Udi­ne la vaccinazione a casa dei cir­ca tremila anziani fragili ritenuti"intrasportabili" che attendeva­no da settimane che arrivasse illoro turno. Una campagna com­plessa, che richiede tempi lunghi,per ammissione degli stessi "ad­detti ai lavori", anche per la deli­catezza dei pazienti coinvolti. Losnodo potrebbe arrivare dallapartecipazione dei dottori di fa­miglia. L'accordo in Fvg non si èancora trovato, ma oggi ci saràuna nuova seduta del tavolo tecni­co fra la Regione e i sindacati deimedici di base e si spera nellaquadra. Come ha spiegato l'asses­sore Riccardo Riccardi in regionesono 7.200 gli over 80 che si sonoprenotati per il vaccino a casa,operazione che "si dovrebbe con­cludere con la somministrazionedella doppia dose indicativamen­te entro la fine di aprile o al massi­mo entro la metà del mese dimaggio. Il numero si è ridotto ri­spetto alle preventivate 15 milaunità, perché molti si sono già re­cati autonomamente presso i cen­tri allestiti in regione" mentre peraltri "si sta prendendo in esamela possibilità di organizzare deitrasporti protetti" nei centri vac­cinali". In AsuFc "la campagnaha preso il via lunedì ­ dice Ric­cardi ­ ed entro la fine della setti­mana saranno circa una sessanti­na" le prime dosi inoculate."Quando poi verrà firmato l'ac­cordo con i medici di medicinagenerale, anche questi verrannocoinvolti nella campagna a domi­cilio". Secondo i primi report iltempo stimato per portare a ter­

mine ogni vaccino si aggira intor­no ai 60 minuti (ma nella Bassahanno fatto due vaccini inun'ora).IL PD"Abbiamo notizie che stanno

invitando caldamente diversi an­ziani, anche quelli "fragili", a re­carsi nei centri vaccinali perchénon sanno quando potranno or­ganizzare le vaccinazioni a domi­cilio nella loro zona", dice la con­sigliera regionale del Pd Maria­grazia Santoro, che spiega di averraccolto "diverse segnalazioni",anche da persone con difficoltà dideambulazione, a cui, in alcunicasi sarebbe stata prospettata an­che l'ipotesi di un trasporto pro­tetto. Secondo Riccardi, però, "ilPd non sa più che santo votarsi".Intanto il centro vaccini allestitoal palazzetto di Cividale continuaa macinare iniezioni. Ma lunedìc'è chi ha dovuto aspettare ancheoltre un'ora. Lo conferma monsi­gnor Livio Carlino, che ha accom­pagnato un sacerdote anziano:"Sono cose che capitano quandosi ha a che fare con gli anziani: c'èchi arriva senza carte o con le car­te non compilate. Bisogna avereun po' di comprensione. Hannoritardato di un'ora. La prossimavolta funzionerà sicuramente me­glio".

VULNERABILIAlberto Volpe (Aism Udine e

Fish) sta facendo la sua battaglia"serrata" per gli estremamentevulnerabili, "che a livello regiona­le non sono stati ancora presi inconsiderazione. In questa fase la

prima categoria che va vaccinatadopo gli over 80 sono gli estrema­mente vulnerabili, a domicilio. Cisono tabelle molto chiare che in­dicano queste priorità in un docu­mento ministeriale dell'8 febbra­io. Ma la Regione fa finta di nonconoscerlo". Fra gli over 80 intra­sportabili, aggiunge, "mi è statosegnalato il caso di una malata disclerosi multipla che ha 80 anni,con l'ossigeno e una disabilità ele­vata, che ancora sta attendendo ilvaccino a casa nella zona di Pal­manova. Ne devo discutere con ildirettore del distretto della Bas­sa". Ma il direttore del distrettoLuciano Pletti assicura: "Non ab­biamo ancora il piano completodei vaccini a domicilio dei diversicomuni. La campagna è comples­sa. Non siamo in grado di dare al­le persone certezze sui tempi. Horisposto ai figli della signora chetengo presente la segnalazione eche nel momento in cui faremol'uscita per Palmanova, che po­trebbe essere la prossima setti­mana, terremo presente questaesigenza". Nella Bassa "ci sonogià dei medici di base che si sonoofferti volontari per vaccinaregratis nelle zone in cui non hannol'ambulatorio. La prossima setti­mana so di poter contare già suun collega che farà gratuitamen­te due pomeriggi", dice Pletti. Mal'intesa regionale è ancora in fie­ri. Questa mattina i sindacati so­no stati chiamati al gruppo tecni­co ristretto per discutere dei vac­cini, come confermato da StefanoVignando (Snami). Khalid Kussi­ni (Fimmg) si dice "speranzoso"sulla possibilità di arrivare ad unaccordo.

Data: 11.03.2021 Pag.: 27Size: 344 cm2 AVE: € 7912.00Tiratura:Diffusione:Lettori:

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l'emergenza coronavirus

Balzo di contagi a TriesteNumeri da zona rossaSuperati i 250 casi ogni centomila abitanti. Impennata in nidi, scuole dell'infanzia e primarieCon 172 nuovi contagi di giornataanche la provincia di Trieste superai 250 casi settimanali di coronavirusogni 100.000 abitanti: numeri da zo­na rossa. In Friuli Venezia Giulia, or­mai, c'è solo la provincia di Pordeno­ne sotto quota 250. Cresce l'allarmeper i contagi nei nido, nelle scuoledell'infanzia e nelle primarie. Oggil'incontro con il governo. BALLICO ED'AMELIO / ALLE PAG. 2, 3, 4 E 5la corsa del virus

Sale la curva dei contagiRegistrati anche a Triestenumeri da zona rossaNel capoluogo regionale superati i 250 casi settimanali ogni 100.000 abitantiResta alto l'allarme nell'Isontino. Oggi il confronto tra Roma e i governatori

Marco Ballico / TRIESTECon 172 nuovi contagi digiornata anche la provinciadi Trieste supera i 250 casisettimanali di coronavirusogni 100.000 abitanti. Lasomma di 599 contagi sul ter­ritorio negli ultimi sette gior­ni si traduce in un'incidenzadi 259, oltre la soglia che ilComitato tecnico di sicurez­za ritiene debba determina­re, in caso di sforamento, ilpassaggio in zona rossa. InFriuli Venezia Giulia c'è solola provincia di Pordenone(144) sotto quota 250. Il re­sto del territorio (la media re­gionale è di 371) ha inciden­ze altissime: Udine a 526, Go­rizia a 446.Ed è proprio numeri alla

mano che in Regione, senzaintenzione di alzare barrica­te, ci si prepara a possibili, ul­teriori restrizioni (gli espertinazionali vorrebbero iweek­end blindati oltre alrosso automatico sopra250/100.000, ma sarà la poli­tica a decidere). Nonostanteesponenti del centrodestracome il leader della Lega Mat­teo Salvini e il presidente del­la Liguria Giovanni Toti sistiano scagliando contro ipo­tesi di lockdown, in piazzaUnità si prende atto di unacurva in rialzo dalla terza de­cade di febbraio e di un rinno­vato carico sul sistema ospe­daliero. Oggi è tra l'altro ilgiorno in cui la task force re­gionale valuterà la bozza delmonitoraggio della cabina diregia sui dati della scorsa set­timana, che con un Rt supe­riore all'1,25 potrebberomandare il Fvg in rosso a pre­scindere dalle modifiche alDpcm. Dopo la Conferenza

Con 172 nuovi contagi digiornata anche la provinciadi Trieste supera i 250 casisettimanali di coronavirusogni 100.000 abitanti. Lasomma di 599 contagi sul ter­ritorio negli ultimi sette gior­ni si traduce in un'incidenzadi 259, oltre la soglia che ilComitato tecnico di sicurez­za ritiene debba determina­re, in caso di sforamento, ilpassaggio in zona rossa. InFriuli Venezia Giulia c'è solola provincia di Pordenone(144) sotto quota 250. Il re­sto del territorio (la media re­gionale è di 371) ha inciden­ze altissime: Udine a 526, Go­rizia a 446.Ed è proprio numeri alla

mano che in Regione, senzaintenzione di alzare barrica­te, ci si prepara a possibili, ul­teriori restrizioni (gli espertinazionali vorrebbero iweek­end blindati oltre alrosso automatico sopra250/100.000, ma sarà la poli­tica a decidere). Nonostanteesponenti del centrodestracome il leader della Lega Mat­teo Salvini e il presidente del­la Liguria Giovanni Toti sistiano scagliando contro ipo­tesi di lockdown, in piazzaUnità si prende atto di unacurva in rialzo dalla terza de­cade di febbraio e di un rinno­vato carico sul sistema ospe­daliero. Oggi è tra l'altro ilgiorno in cui la task force re­gionale valuterà la bozza delmonitoraggio della cabina diregia sui dati della scorsa set­timana, che con un Rt supe­riore all'1,25 potrebberomandare il Fvg in rosso a pre­scindere dalle modifiche alDpcm. Dopo la Conferenza

Con 172 nuovi contagi digiornata anche la provinciadi Trieste supera i 250 casisettimanali di coronavirusogni 100.000 abitanti. Lasomma di 599 contagi sul ter­ritorio negli ultimi sette gior­ni si traduce in un'incidenzadi 259, oltre la soglia che ilComitato tecnico di sicurez­za ritiene debba determina­re, in caso di sforamento, ilpassaggio in zona rossa. InFriuli Venezia Giulia c'è solola provincia di Pordenone(144) sotto quota 250. Il re­sto del territorio (la media re­gionale è di 371) ha inciden­ze altissime: Udine a 526, Go­rizia a 446.Ed è proprio numeri alla

mano che in Regione, senzaintenzione di alzare barrica­te, ci si prepara a possibili, ul­teriori restrizioni (gli espertinazionali vorrebbero iweek­end blindati oltre alrosso automatico sopra250/100.000, ma sarà la poli­tica a decidere). Nonostanteesponenti del centrodestracome il leader della Lega Mat­teo Salvini e il presidente del­la Liguria Giovanni Toti sistiano scagliando contro ipo­tesi di lockdown, in piazzaUnità si prende atto di unacurva in rialzo dalla terza de­cade di febbraio e di un rinno­vato carico sul sistema ospe­daliero. Oggi è tra l'altro ilgiorno in cui la task force re­gionale valuterà la bozza delmonitoraggio della cabina diregia sui dati della scorsa set­timana, che con un Rt supe­riore all'1,25 potrebberomandare il Fvg in rosso a pre­scindere dalle modifiche alDpcm. Dopo la Conferenza

delle Regioni in programma

questa mattina alle 10 saràpiù chiara la posizione dei go­vernatori, ma sin d'ora è pos­sibile prevedere che Massimi­liano Fedriga farà valere la li­nea della prudenza. Quandole condizioni lo permetteva­no, e dunque nei casi di uncontagio sotto controllo e diuna consolidata zona giallaper una regione, il presiden­te del Fvg si è mostrato "aper­turista" al punto da suggeri­re il via libera ad alcune attivi­tà: lezioni individuali in pale­stra, una certa quantità dipubblico in cinema e teatri,pure le cene al ristorante.Ma, essendo ogni ragiona­mento imprescindibile rispet­to alla situazione epidemiolo­gica e visti i numeri in forte in­cremento nelle ultime tre set­timane, e non solo in Fvg, lazona rossa viene consideratasoluzione dolorosa, ma coe­rente con il quadro pandemi­co attuale.Ieri il dato dei positivi sulle

24 ore è stato di 866 (si devetornare al 16 gennaio per tro­varne uno più alto), la som­ma tra i 474 da tampone mo­lecolare (su 6.273, 7,55%) ei 392 da test antigenico (su3.285, 11,93%). L'incidenzasul totale dei controlli(9.558) è del 9,06%, quellasui casi testati resta stabile at­torno al 23%. Da inizio pan­demia hanno contratto il vi­rus 82.628 persone, di cui

delle Regioni in programmaquesta mattina alle 10 saràpiù chiara la posizione dei go­vernatori, ma sin d'ora è pos­sibile prevedere che Massimi­liano Fedriga farà valere la li­nea della prudenza. Quandole condizioni lo permetteva­no, e dunque nei casi di uncontagio sotto controllo e diuna consolidata zona giallaper una regione, il presiden­te del Fvg si è mostrato "aper­turista" al punto da suggeri­re il via libera ad alcune attivi­tà: lezioni individuali in pale­stra, una certa quantità dipubblico in cinema e teatri,pure le cene al ristorante.Ma, essendo ogni ragiona­mento imprescindibile rispet­to alla situazione epidemiolo­gica e visti i numeri in forte in­cremento nelle ultime tre set­timane, e non solo in Fvg, lazona rossa viene consideratasoluzione dolorosa, ma coe­rente con il quadro pandemi­co attuale.Ieri il dato dei positivi sulle

24 ore è stato di 866 (si devetornare al 16 gennaio per tro­varne uno più alto), la som­ma tra i 474 da tampone mo­lecolare (su 6.273, 7,55%) ei 392 da test antigenico (su3.285, 11,93%). L'incidenzasul totale dei controlli(9.558) è del 9,06%, quellasui casi testati resta stabile at­torno al 23%. Da inizio pan­demia hanno contratto il vi­rus 82.628 persone, di cui

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delle Regioni in programmaquesta mattina alle 10 saràpiù chiara la posizione dei go­vernatori, ma sin d'ora è pos­sibile prevedere che Massimi­liano Fedriga farà valere la li­nea della prudenza. Quandole condizioni lo permetteva­no, e dunque nei casi di uncontagio sotto controllo e diuna consolidata zona giallaper una regione, il presiden­te del Fvg si è mostrato "aper­turista" al punto da suggeri­re il via libera ad alcune attivi­tà: lezioni individuali in pale­stra, una certa quantità dipubblico in cinema e teatri,pure le cene al ristorante.Ma, essendo ogni ragiona­mento imprescindibile rispet­to alla situazione epidemiolo­gica e visti i numeri in forte in­cremento nelle ultime tre set­timane, e non solo in Fvg, lazona rossa viene consideratasoluzione dolorosa, ma coe­rente con il quadro pandemi­co attuale.Ieri il dato dei positivi sulle

24 ore è stato di 866 (si devetornare al 16 gennaio per tro­varne uno più alto), la som­ma tra i 474 da tampone mo­lecolare (su 6.273, 7,55%) ei 392 da test antigenico (su3.285, 11,93%). L'incidenzasul totale dei controlli(9.558) è del 9,06%, quellasui casi testati resta stabile at­torno al 23%. Da inizio pan­demia hanno contratto il vi­rus 82.628 persone, di cui38.916 in provincia di Udine

(+490), 17.416 a Pordeno­ne (+83), 15.514 a Trieste(+172), 9.839 a Gorizia(+110) e 943 di fuori regio­ne (+11). Nel dettagli dellearee in cui è già in corso la pri­ma fase della campagna lavaccinazione, con evidenteriduzione della diffusionedel virus, si segnalano quat­tro contagi tra gli operatoridelle residenze per anziani etre nel Ssr (un amministrati­vo, uno psicologo e un tecni­co nell'Azienda sanitariaFriuli Centrale). Inoltre, ri­sultano positivi tre cittadinidi rientro da Albania, Mace­donia e California.Con un decesso pregresso

di gennaio e gli undici comu­nicati ieri, le vittime con dia­gnosi Covid salgono a 2.955:1.491 a Udine (+10), 661 aTrieste (+1), 604 a Pordeno­ne e 199 a Gorizia (+1). Apreoccupare è poi il continuoincremento degli ospedaliz­zati: sono 64 nelle terapie in­tensive (+4) e 489 nei repar­ti a media e bassa intensità(+11). Un numero così altodi ricoveri (553) non si regi­strava dal 9 febbraio, con un+162 (+41%) nelle ultimedue settimane. Gli attual­mente positivi sono 12.210(+461), i totalmente guariti64.693 (+339), i clinicamen­te guariti 2.309 (+54), gliisolamenti 12.118 (+446).

38.916 in provincia di Udine(+490), 17.416 a Pordeno­ne (+83), 15.514 a Trieste(+172), 9.839 a Gorizia(+110) e 943 di fuori regio­ne (+11). Nel dettagli dellearee in cui è già in corso la pri­ma fase della campagna lavaccinazione, con evidenteriduzione della diffusionedel virus, si segnalano quat­tro contagi tra gli operatoridelle residenze per anziani etre nel Ssr (un amministrati­vo, uno psicologo e un tecni­co nell'Azienda sanitariaFriuli Centrale). Inoltre, ri­sultano positivi tre cittadinidi rientro da Albania, Mace­donia e California.Con un decesso pregresso

di gennaio e gli undici comu­nicati ieri, le vittime con dia­gnosi Covid salgono a 2.955:1.491 a Udine (+10), 661 aTrieste (+1), 604 a Pordeno­ne e 199 a Gorizia (+1). Apreoccupare è poi il continuoincremento degli ospedaliz­zati: sono 64 nelle terapie in­tensive (+4) e 489 nei repar­ti a media e bassa intensità(+11). Un numero così altodi ricoveri (553) non si regi­strava dal 9 febbraio, con un+162 (+41%) nelle ultimedue settimane. Gli attual­mente positivi sono 12.210(+461), i totalmente guariti64.693 (+339), i clinicamen­te guariti 2.309 (+54), gliisolamenti 12.118 (+446).

38.916 in provincia di Udine(+490), 17.416 a Pordeno­ne (+83), 15.514 a Trieste(+172), 9.839 a Gorizia(+110) e 943 di fuori regio­ne (+11). Nel dettagli dellearee in cui è già in corso la pri­ma fase della campagna lavaccinazione, con evidenteriduzione della diffusionedel virus, si segnalano quat­tro contagi tra gli operatoridelle residenze per anziani etre nel Ssr (un amministrati­vo, uno psicologo e un tecni­co nell'Azienda sanitariaFriuli Centrale). Inoltre, ri­sultano positivi tre cittadinidi rientro da Albania, Mace­donia e California.Con un decesso pregresso

di gennaio e gli undici comu­nicati ieri, le vittime con dia­gnosi Covid salgono a 2.955:1.491 a Udine (+10), 661 aTrieste (+1), 604 a Pordeno­ne e 199 a Gorizia (+1). Apreoccupare è poi il continuoincremento degli ospedaliz­zati: sono 64 nelle terapie in­tensive (+4) e 489 nei repar­ti a media e bassa intensità(+11). Un numero così altodi ricoveri (553) non si regi­strava dal 9 febbraio, con un+162 (+41%) nelle ultimedue settimane. Gli attual­mente positivi sono 12.210(+461), i totalmente guariti64.693 (+339), i clinicamen­te guariti 2.309 (+54), gliisolamenti 12.118 (+446).

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LE REGOLE

ZONA ARANCIONEVietato circolare Vietati gli spostamenti in entrata e Chiusura di bar edalle ore 22 alle ore in uscita da una Regione all'altra e ristoranti, 7 giorni su 7.

L'asporto è consentito5 del mattino, salvo da un Comune all'altro, salvocomprovati motivi di comprovati motivi di lavoro, studio, fino alle ore 22. Per lalavoro necessità e salute, necessità. Raccomandazione di consegna a domicilio non cisalute evitare spostamenti non necessari nel sono restrizioni

corso della giornata all'interno delproprio comune

Chiusura dei centri Chiusura In Fvg didattica a distanza per lecommerciali nei giorni di musei scuole medie e superiori.

e mostrefestivi e prefestivi ad Chiuse le universitàeccezione delle farmacie,parafarmacie, puntivendita di generialimentari, tabaccherie ededicole al loro internoRiduzione fino al Sospensione di Restano chiuse50% del trasporto attività di sale piscine,pubblico giochi, bingo e slot palestre, teatri,

machine anche nei cinema.bar e tabaccherie Restano aperti i

centri sportivi

ZONA ROSSAÈ vietato ogni spostamento, Chiusura di bar e Chiusura deianche all'interno del proprio ristoranti, 7 giorni su 7. negozi fattaComune in qualsiasi orario eccezione perL'asporto è consentito

supermercati, benisalvo che per motivi di lavoro, fino alle ore 22. Per laalimentari, e dinecessità e salute; vietati gli consegna a domicilio nonnecessitàspostamenti da una regione ci sono restrizioni

all'altra e da un comuneall'altroRestano aperte edicole, In Fvg didattica a distanza per letabaccherie, farmacie e scuole medie e superiori.parafarmacie, Chiuse le universitàlavanderie. Chiusiparrucchieri,barbierie centri estetici

Sono sospese tutte le competizioni Sono chiusi musei e mostre; chiusisportive salvo quelle riconosciute di anche teatri, cinema, palestre, attività diinteresse nazionale dal CONI e CIP. sale giochi, sale scommesse, bingo,Sospese le attività nei centri sportivi. anche nei bar e nelle tabaccherie. Per iRimane consentito svolgere attività mezzi di trasporto pubblico è consentitomotoria nei pressi della propria il riempimento solo fino al 50%abitazione e attività sportiva soloall'aperto in forma individuale

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SANITÀ LOCALE 48

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Oggi il confronto nel gruppo tecnico ristretto. Apertura da parte delle sigle dei professionistiResta il nodo delle dosi a domicilio: prenotati 7.200 over 80. A Gorizia si montano i box in Fiera

Medici di base e vaccini,c'è la bozza dell'accordoRimborsi da 6 a 25 euroTre pagine di bozza di

intesa. Dall'organizza­zione delle attività al­le sedi in cui vaccina­

re, fino al compenso: da un mi­nimo di 6,16 a un massimo di25,06 euro lordi. La Regioneha trasmesso alle organizza­zioni sindacali di categoria laproposta di accordo per il coin­volgimento dei medici di medi­cina generale, su base volonta­ria, nella campagna di vaccina­zione anti­Covid in Fvg. Oggialle 12 è in programma il grup­po tecnico ristretto, vale a direil tavolo regionale con la com­ponente di parte pubblica e irappresentanti sindacali che siconfronterà sui contenuti deldocumento.Nel testo si precisa che l'o­

biettivo è di disciplinare l'inse­rimento dei circa 900 medicidi base della regione nella cam­pagna "al fine di incrementareil numero di assistiti da sotto­porre a trattamento vaccinaleanti­Sars­Cov2 ricompresi nel­le specifiche popolazioni tar­get e secondo i livelli di priori­tà indicati dal piano strategiconazionale per limitare il conta­gio". In questa fase si tratta dicoprire con il vaccino gli over80 fragili e i non deambulantigià seguiti a domicilio perchéimpossibilitati a muoversi. Nel­la bozza si precisa che l'intra­sportabilità viene riconosciu­ta in presenza di almeno duecondizioni tra limitazioni allamobilità personale, utilizzo dipresidi salvavita da parte delpaziente e presenza di impor­tanti barriere architettonicheinvalicabili anche con ausili.A seconda della sede in cui

somministrare la dose, sonoprevisti importi diversi. La Re­gione propone 6,16 euro peruna vaccinazione effettuatanei locali delle Aziende sanita­rie, come da accordi nazionali,di 10 euro se invece nello stu­dio del medico o in quellodell'organizzazione in cui ope­ra e di 25,06 euro se si rendenecessario recarsi in casadell'assistito, quota compren­siva dei 18,90 euro del com­penso per l'assistenza domici­liare programmata. RiccardoRiccardi attende il confronto

condizioni tra limitazioni allamobilità personale, utilizzo dipresidi salvavita da parte delpaziente e presenza di impor­tanti barriere architettonicheinvalicabili anche con ausili.A seconda della sede in cui

somministrare la dose, sonoprevisti importi diversi. La Re­gione propone 6,16 euro peruna vaccinazione effettuatanei locali delle Aziende sanita­rie, come da accordi nazionali,di 10 euro se invece nello stu­dio del medico o in quellodell'organizzazione in cui ope­ra e di 25,06 euro se si rendenecessario recarsi in casadell'assistito, quota compren­siva dei 18,90 euro del com­penso per l'assistenza domici­liare programmata. RiccardoRiccardi attende il confrontotecnico odierno prima di espor­si sulla trattativa. "Cerchere­mo di capire le proposte da par­te sindacale", si limita ad anti­cipare il vicepresidente nelgiorno in cui viene però fatto ilpunto proprio sulla vaccinazio­ne a domicilio degli over 80.A prenotarsi sin qui sono sta­

ti circa 7.200 residenti con pre­visione di doppia dose sommi­nistrata per tutti tra fine aprilee metà maggio. Si tratta di me­no della metà dei 15mila "fra­gili" inizialmente stimati per­ché alcuni si sono mossi in au­tonomia e per altri verrannomessi a punto dei trasporti pro­tetti. Gli interessati alla vacci­nazione a domicilio nel territo­rio di Asugi sono 2.800 perso­ne. "Si è visto che il tempo me­dio per vaccinazione, se com­

piuta in contesto urbano, è dicirca 45 minuti, che sale finoad un'ora se eseguita in conte­sti più periferici – informa l'as­sessore –. Con il sostegno deimedici di medicina generale,ad ognuno dei quali verrebbe­ro affidati da dieci a venti pa­zienti a testa, l'operazione divaccinazione a domicilio si po­trebbe concludere entro metàmaggio".Ma i mmg ci staranno? Da­

vanti alla bozza pare esserciun'apertura. "Gli importi nonli commento ­ dice il segretarioFimmg di Trieste FrancescoFranzin ­, ma mi pare che nelnostro ambulatorio e nei localidell'Azienda si possa procede­re speditamente". La perplessi­tà riguarda proprio il vaccino adomicilio: "Non è che non lovogliamo fare, ma lo ritenia­mo logisticamente complica­to". Per il presidente regionaledello Snami Stefano Vignan­do gli importi "possono andarbene", ma i dubbi riguardanoil mancato coinvolgimento dialtre professionalità prima deimmg "già oberati di lavoro".Vignando spiega di ritenere"molto riduttivo" il riferimen­to all'assistenza primaria"quando sarebbe più opportu­no un accordo complessivocon tutta la medicina generaleconvenzionata. Considerandoanche i medici di continuità as­sistenziale, le Usca quandonon in servizio, i corsisti Cefor­med e i medici nelle graduato­

rie di disponibilità per il territo­rio, si eviterebbe di gravare suchi ha davvero poco tempo a di­sposizione. Non sono ragionisindacali, ma di buon senso".Mentre l'Ue è riuscita a strap­

pare una fornitura di ulteriori4 milioni di dosi di Pfizer(532mila verranno distribuiteal nostro Paese, in proporzio­ne per il Fvg potrebbero esser­cene circa 11.500), a richiama­re l'urgenza del vaccino è il pre­sidente della Federazione re­gionale degli Ordini dei medi­ci Guido Lucchini, dispiaciutodi aver visto alcune "situazio­ni di antagonismo tra organiz­zazioni sindacali. Vaccinarecontro il Covid è una prioritàassoluta – incalza in una lette­ra agli interessati –. La Federa­zione ritiene questo obiettivoprimario e richiama gli iscrittia tenerlo ben presente e a darela loro disponibilità per quan­to possibile a che la campagnasi concluda nella maniera piùefficace, che non significa pre­sto, ma soprattutto bene. Il tut­to dando per acquisita la pre­senza dei colleghi in attività,sia con rapporto di lavoro di­pendente, sia convenzionati,sia professionisti puri". Intan­to, sul fronte delle struttureper i vaccini, a Gorizia si stan­no allestendo i box in Fiera,punto di riferimento per tuttoil Goriziano dopo la scelta diabbandonare l'opzione pale­stra Ugg ­

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SANITÀ LOCALE 49

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I NUMERI DEL CONTAGIO IN FVG

Positivi da inizio pandemiadi cuiUdinePordenoneTriesteGoriziaResidenti fuori regione

82.628 (+866)

38.916 (+490)17.416 (+83)15.514 (+172)9.839 (+110)

943 (+11)

474 su 6.273 (7,55%)392 su 3.285 (11,93%)

In terapia intensivaIn altri reparti:Totale ricoveri

64 (+4)489 (+11)

553 (+41% nelle ultime due settimane)

Attualmente positiviTotalmente guaritiClinicamente guaritiIn isolamento

12.210 (+461)64.693 (+339)2.309 (+54)

12.118 (+446)Positivi sulle 24 ore ai test molecolariPositivi ai test antigenici

Decessidi cuiUdineTriestePordenoneGorizia

2.955 (+ 12*)

1.491 (+10)661 (+1)604 (=)199 (+1) *di cui uno pregresso

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SANITÀ LOCALE 50

Page 18: Monitoraggio Media - Anaao

Impennata di positiviin nidi, asili e primarieI sindacati: serve lo stopCgil e Cisl incalzano la Regione e sollecitano la chiusura anche delle scuolefrequentate dai più piccoli. Rosolen: "La situazione è indubbiamente critica"Diego D'Amelio / TRIESTELa pandemia corre e il Covidcolpisce anche nelle scuole deipiù piccoli. Medie, superiori euniversità sono tornate a di­stanza da lunedì, davantiall'impennata dei contagi cau­sata dalla variante inglese. Sicontinua in presenza in nidi,materne ed elementari, dove sistanno tuttavia moltiplicandole chiusure di classi e interestrutture per la necessità dimettere in quarantena alunnie insegnanti. I sindacati chiedo­no adesso la chiusura dellescuole di ogni ordine e grado.Il provvedimento potrebbe ar­rivare a prescindere dalle deci­sioni della giunta Fedriga, se ilFriuli Venezia Giulia si trovas­se a breve in zona rossa a causadell'incremento del contagio.A Trieste risultano cinque

scuole chiuse e quasi trecentobambini sotto i sei anni costret­ti all'isolamento perché positi­vi o in quarantena: i test sonoin svolgimento e non è ancorapossibile stilare un quadroesaustivo, che inevitabilmenteriguarda anche i familiari. Latrasmissione del virus avviened'altronde soprattutto fra lemura domestiche, ma i contagiviaggiano dalle case verso lescuole e viceversa. Di certo c'èche i focolai scolastici stannoaumentando ovunque, senell'Isontino sono in isolamen­to una novantina di bambini,con una classe elementarechiusa a Grado e due a Fossa­

La pandemia corre e il Covidcolpisce anche nelle scuole deipiù piccoli. Medie, superiori euniversità sono tornate a di­stanza da lunedì, davantiall'impennata dei contagi cau­sata dalla variante inglese. Sicontinua in presenza in nidi,materne ed elementari, dove sistanno tuttavia moltiplicandole chiusure di classi e interestrutture per la necessità dimettere in quarantena alunnie insegnanti. I sindacati chiedo­no adesso la chiusura dellescuole di ogni ordine e grado.Il provvedimento potrebbe ar­rivare a prescindere dalle deci­sioni della giunta Fedriga, se ilFriuli Venezia Giulia si trovas­se a breve in zona rossa a causadell'incremento del contagio.A Trieste risultano cinque

scuole chiuse e quasi trecentobambini sotto i sei anni costret­ti all'isolamento perché positi­vi o in quarantena: i test sonoin svolgimento e non è ancorapossibile stilare un quadroesaustivo, che inevitabilmenteriguarda anche i familiari. Latrasmissione del virus avviened'altronde soprattutto fra lemura domestiche, ma i contagiviaggiano dalle case verso lescuole e viceversa. Di certo c'èche i focolai scolastici stannoaumentando ovunque, senell'Isontino sono in isolamen­to una novantina di bambini,con una classe elementarechiusa a Grado e due a Fossa­

La pandemia corre e il Covidcolpisce anche nelle scuole deipiù piccoli. Medie, superiori euniversità sono tornate a di­stanza da lunedì, davantiall'impennata dei contagi cau­sata dalla variante inglese. Sicontinua in presenza in nidi,materne ed elementari, dove sistanno tuttavia moltiplicandole chiusure di classi e interestrutture per la necessità dimettere in quarantena alunnie insegnanti. I sindacati chiedo­no adesso la chiusura dellescuole di ogni ordine e grado.Il provvedimento potrebbe ar­rivare a prescindere dalle deci­sioni della giunta Fedriga, se ilFriuli Venezia Giulia si trovas­se a breve in zona rossa a causadell'incremento del contagio.A Trieste risultano cinque

scuole chiuse e quasi trecentobambini sotto i sei anni costret­ti all'isolamento perché positi­vi o in quarantena: i test sonoin svolgimento e non è ancorapossibile stilare un quadroesaustivo, che inevitabilmenteriguarda anche i familiari. Latrasmissione del virus avviened'altronde soprattutto fra lemura domestiche, ma i contagiviaggiano dalle case verso lescuole e viceversa. Di certo c'èche i focolai scolastici stannoaumentando ovunque, senell'Isontino sono in isolamen­to una novantina di bambini,con una classe elementarechiusa a Grado e due a Fossa­

La pandemia corre e il Covidcolpisce anche nelle scuole deipiù piccoli. Medie, superiori euniversità sono tornate a di­stanza da lunedì, davantiall'impennata dei contagi cau­sata dalla variante inglese. Sicontinua in presenza in nidi,materne ed elementari, dove sistanno tuttavia moltiplicandole chiusure di classi e interestrutture per la necessità dimettere in quarantena alunnie insegnanti. I sindacati chiedo­no adesso la chiusura dellescuole di ogni ordine e grado.Il provvedimento potrebbe ar­rivare a prescindere dalle deci­sioni della giunta Fedriga, se ilFriuli Venezia Giulia si trovas­se a breve in zona rossa a causadell'incremento del contagio.A Trieste risultano cinque

scuole chiuse e quasi trecentobambini sotto i sei anni costret­ti all'isolamento perché positi­vi o in quarantena: i test sonoin svolgimento e non è ancorapossibile stilare un quadroesaustivo, che inevitabilmenteriguarda anche i familiari. Latrasmissione del virus avviened'altronde soprattutto fra lemura domestiche, ma i contagiviaggiano dalle case verso lescuole e viceversa. Di certo c'èche i focolai scolastici stannoaumentando ovunque, senell'Isontino sono in isolamen­to una novantina di bambini,con una classe elementarechiusa a Grado e due a Fossa­

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SANITÀ LOCALE 51

Page 19: Monitoraggio Media - Anaao

lon, oltre a un intero asilo chiu­so a Gorizia. Stesso trend nellaprovincia di Udine, dove dueistituti non stanno funzionan­do per la messa in quarantenadi alcuni bidelli. In Carnia si tro­va in quarantena un'ottantinadi bambini, con la sospensionedella materna di Ovaro, dell'a­silo di Comeglians e della pri­maria di Prato carnico.Mentre una parte delle fami­

glie e degli studenti si mobilitacontro la dad, per i sindacati èarrivato il momento di cessarela scuola in presenza in tutti igradi di istruzione. A fine feb­braio in Fvg un positivo su quat­tro aveva meno di 19 anni. "Cisono sempre più casi ­ dice il se­gretario della Cgil scuola Adria­no Zonta ­ e i presidi stannomandando a casa classi intereper precauzione. Con questaespansione della pandemia, sideve andare verso la chiusuratotale. La Regione avrebbe do­vuto chiudere subito anche asi­li, materne e primarie. E serveil contemporaneo stop a tuttele attività, perché i genitori de­vono poter stare a casa coi figli.Meglio un lockdown totale e levaccinazioni di massa". Condi­vide la collega della Cisl TinaCupani: "Fin da subito il ragio­namento non avrebbe dovutolimitarsi a superiori e medie.Come ovvio, ora il contagio cre­sce in scuole d'infanzia e prima­rie, ma arriviamo sempre do­po. La chiusura dei gradi piùbassi è una decisione che nonvorremmo prendere, ma biso­

L'ANDAMENTO DEI CONTAGI TRA BAMBINI E RAGAZZI IN FVGNEI MESI DI GENNAIO E FEBBRAIO

ETÀ GENNAIO FEBBRAIOanni 4­10 11­17 18­24 25­31 1­7 8­14 15­21 22­28

110,7

124,2

0­2

3­5

6­10

11­13

14­18

19­24

157,6 89,4 119,2

71,5 180,6

98,0

173,1 112,9

106,5

252,1

98,0 80,9

97,8 150,5

220,9

300,4

179,1

300,4

369,0

149,3

212,8

230,1

197,0

341,1

247,3

193,0

250,3

207,3

141,3

187,7

131,3133,3

228,4 219,0

194,0

538,4

313,8

295,6

171,2 232,0

300,3 236,5 203,8 154,0 149,4 286,3

gna garantire la salute degli al­lievi e di chi lavora a scuola. Da­vanti a contagi incontrollabiliservono una soluzione drasti­ca e congedi parentali al 100%per consentire agli adulti di ri­manere a casa".L'assessore all'Istruzione

Alessia Rosolen spiega intantoche "i dati sono quelli che cihanno costretto purtroppo achiudere le medie, che finoraerano rimaste aperte. La va­riante inglese aumenta la con­tagiosità e nell'ultima settima­na c'è stato un balzo. I numeridella cabina di regia mostranoanche un abbassamento dell'e­tà dei positivi. La situazionedelle classi in quarantena e lachiusura integrale delle scuolepiù piccole si trascina da set­tembre, ma è una "normalità"che sta peggiorando notevol­mente da fine febbraio". ­In altre aree del paese si è già

provveduto a chiudere le scuo­le elementari, ma la Regione at­tenderà l'esito del nuovo moni­toraggio settimanale senzaprendere decisioni anticipate,come fatto nell'ultima ordinan­za che ha mandato gli studentimedi e superiori in dad. Saran­no i dati della cabina di regia adire se da lunedì prossimo chiu­deranno anche nidi, materneed elementari: con l'aumentodei contagi, la zona rossa è unaprospettiva non improbabile,che farebbe scattare automati­camente la fine della didatticain presenza. ­

gna garantire la salute degli al­lievi e di chi lavora a scuola. Da­vanti a contagi incontrollabiliservono una soluzione drasti­ca e congedi parentali al 100%per consentire agli adulti di ri­manere a casa".L'assessore all'Istruzione

Alessia Rosolen spiega intantoche "i dati sono quelli che cihanno costretto purtroppo achiudere le medie, che finoraerano rimaste aperte. La va­riante inglese aumenta la con­tagiosità e nell'ultima settima­na c'è stato un balzo. I numeridella cabina di regia mostranoanche un abbassamento dell'e­tà dei positivi. La situazionedelle classi in quarantena e lachiusura integrale delle scuolepiù piccole si trascina da set­tembre, ma è una "normalità"che sta peggiorando notevol­mente da fine febbraio". ­In altre aree del paese si è già

provveduto a chiudere le scuo­le elementari, ma la Regione at­tenderà l'esito del nuovo moni­toraggio settimanale senzaprendere decisioni anticipate,come fatto nell'ultima ordinan­za che ha mandato gli studentimedi e superiori in dad. Saran­no i dati della cabina di regia adire se da lunedì prossimo chiu­deranno anche nidi, materneed elementari: con l'aumentodei contagi, la zona rossa è unaprospettiva non improbabile,che farebbe scattare automati­camente la fine della didatticain presenza. ­

gna garantire la salute degli al­lievi e di chi lavora a scuola. Da­vanti a contagi incontrollabiliservono una soluzione drasti­ca e congedi parentali al 100%per consentire agli adulti di ri­manere a casa".L'assessore all'Istruzione

Alessia Rosolen spiega intantoche "i dati sono quelli che cihanno costretto purtroppo achiudere le medie, che finoraerano rimaste aperte. La va­riante inglese aumenta la con­tagiosità e nell'ultima settima­na c'è stato un balzo. I numeridella cabina di regia mostranoanche un abbassamento dell'e­tà dei positivi. La situazionedelle classi in quarantena e lachiusura integrale delle scuolepiù piccole si trascina da set­tembre, ma è una "normalità"che sta peggiorando notevol­mente da fine febbraio". ­In altre aree del paese si è già

provveduto a chiudere le scuo­le elementari, ma la Regione at­tenderà l'esito del nuovo moni­toraggio settimanale senzaprendere decisioni anticipate,come fatto nell'ultima ordinan­za che ha mandato gli studentimedi e superiori in dad. Saran­no i dati della cabina di regia adire se da lunedì prossimo chiu­deranno anche nidi, materneed elementari: con l'aumentodei contagi, la zona rossa è unaprospettiva non improbabile,che farebbe scattare automati­camente la fine della didatticain presenza. ­

A Trieste 300bambini sotto i 6 annisono stati messiin quarantena dopola scoperta di contagiin cinque struttureDalla Carniaalle località di marenon c'è territorioormai che non registriistituti costretti asospendere le lezioni

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SANITÀ LOCALE 52

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la terza ondata ha colpito duro la destra isonzo

L'emergenza di Dolegna:pochi abitanti e molti positiviCon un'incidenza del 49 per mille il paese risulta uno dei più colpiti del FvgIl sindaco: "Basta che il virus infetti una famiglia e i numeri vanno alle stelle"

Matteo Femia / DOLEGNA

Un gruppo di tecnici al lavorosulla strada regionale tra lefrazioni di Ruttars e Lonzano,un'altra squadra di operai in­tenti a svolgere un'opera dimanutenzione a due passi dalmunicipio, qualche contadi­no impegnato nelle sue vigne,un ciclista amatoriale chinatosul proprio manubrio a spin­gere sui pedali. Questi gli uni­ci volti umani incontrati ierinel primo pomeriggio in unaDolegna più vuota che mai.In un Comune conosciuto

soprattutto per le sue aziendeagricole e le sue trattorie, orasoggette alle limitazioni da zo­na arancione, e composto da323 residenti distribuiti su 25chilometri quadrati di territo­rio già nella normalità è diffici­le incrociare qualcuno, ma ie­ri il paese era davvero rintana­to in casa, nonostante la bellagiornata. Una spiegazione diquest'assenza lungo le stradeè da addebitare senza dubbioal virus, che sta colpendo in

queste ore 24 cittadini tra cuiil sindaco Carlo Comis. Signifi­ca che quasi il 7,5% dei dole­gnesi in questo momento è po­sitivo al Covid­19, ma signifi­ca anche che l'incidenza è diquasi 49 abitanti ogni mille equesto porta Dolegna tra i Co­muni col tasso di incidenzamaggiore in regione, ed unodei due più colpiti nell'ex pro­vincia di Gorizia assieme aGrado. Già a novembre i nu­meri erano "impazziti" e ave­

vano spinto le autorità ad ese­guire uno screening di massa acui aveva aderito un residen­te su tre."L'indice qui è alto perché

siamo in pochi, e quindi un in­cremento come quello che staavvenendo ovunque, da noi sipercepisce maggiormente neinumeri – commenta il sinda­co Carlo Comis, tuttora in iso­lamento sebbene le sue condi­zioni siano migliori rispetto aquelle di qualche giorno fa –.

Basta che il virus colpisca qual­che nucleo famigliare nellasua interezza, come è capita­to ad esempio a casa mia dovesiamo positivi in quattro, chele cifre subito si alzano. In pae­se ci sono diversi casi di cop­pie conviventi in cui sono staticontagiati entrambi i compo­nenti del nucleo familiare.Ma, come detto, in generale lacurva si sta purtroppo rialzan­do ovunque, non solo qui".Il parroco monsignor Paolo

Nutarelli rassicura: "Le chiesedi Dolegna e delle frazioni re­steranno aperte per le funzio­ni religiose, che proseguiran­no con i dovuti distanziamen­ti anche se dovessimo finire inzona rossa, almeno secondole disposizioni al momento invigore. Non chiudiamo ancheperché in questo modo diamoai fedeli della comunità la pos­sibilità di poter pregare. Noipreti della parrocchia, poi, sia­mo stati tutti già vaccinati equindi possiamo celebrare lemesse in sicurezza". ­

Il centro di Dolegna del Collio deserto ieri pomeriggio

IL PICCOLO ED. GORIZIAData: 11.03.2021 Pag.: 27Size: 266 cm2 AVE: € .00Tiratura:Diffusione:Lettori:

SANITÀ LOCALE 53

Page 21: Monitoraggio Media - Anaao

il 19 marzo sull'isola

Arriva il medico di baseServizio temporaneoin attesa di due titolari

Venerdì 19 arriva a Gradoun nuovo medico di fami­glia. Sarà ancora una voltaprovvisorio, con il contrat­to per un anno, salvo termi­nare prima il suo compitose l'Asugi nel frattempo sa­rà riuscita a bandire il con­corso e a trovare i medici di­sponibili per il servizio informa stabile. La comunica­zione arriva dal direttoredel distretto sanitario CarloDe Vuono. Il 18 marzo ces­serà il servizio la dottoressaChiara Cattelan e dopo lun­ga e difficile ricerca l'Asugiè riuscita finalmente a tro­vare un medico disponibileper questo incarico provvi­sorio. Al posto di Cattelanarriverà la dottoressa Ma­ria Luisa Tognon.De Vuono precisa inoltre

che è molto probabile cheentro l'anno ci siano i vinci­tori del bando per i medicidi famiglia di Grado. È pre­visto, infatti, per ritornare

GRADO alla situazione precedente,ovvero a prima del pensio­namento del dottor Catala­no, l'arrivo in forma stabiledi due medici di base. Soloallora quelli oggi in servi­zio, che si sono visti aumen­tare di alcune centinaia cia­scuno il numero di pazien­ti, per sopperire alle necessi­tà del momento, potrannoforse (non è detto che i pa­zienti vogliano cambiareancora medico) venire alle­viati dal carico di lavoro.Con l'arrivo dei due nuo­

vi medici si dovrebbe risol­vere in modo definitivo an­che il problema di Fossa­lon, la frazione agricola chein qualsiasi contesto vieneprivata maggiormente deiservizi. Una frazione doverisiedono circa 700 abitantiper la maggior parte anzia­ni. E in parte anche privi del­la possibilità di spostarsi au­tonomamente con la pro­pria auto.­

AN. BO.© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL PICCOLO ED. GORIZIAData: 11.03.2021 Pag.: 29Size: 132 cm2 AVE: € .00Tiratura:Diffusione:Lettori:

SANITÀ LOCALE 54

Page 22: Monitoraggio Media - Anaao

fvg al primo posto in italia

L'8 per centodegli abitantiha già ricevutola prima doseI numeri dicono che il Friuli Vene­zia Giulia nella battaglia per im­munizzare il maggior numero dipersone possibile nel minor tem­po sta facendo il proprio compito.L'8,1% dei residenti, infatti, ha giàricevuto la prima dose.PERTOLDI / PAG. 2

I numeri dicono che il Friuli Vene­zia Giulia nella battaglia per im­munizzare il maggior numero dipersone possibile nel minor tem­po sta facendo il proprio compito.L'8,1% dei residenti, infatti, ha giàricevuto la prima dose.PERTOLDI / PAG. 2

I numeri dicono che il Friuli Vene­zia Giulia nella battaglia per im­munizzare il maggior numero dipersone possibile nel minor tem­po sta facendo il proprio compito.L'8,1% dei residenti, infatti, ha giàricevuto la prima dose.PERTOLDI / PAG. 2

v

Data: 11.03.2021 Pag.: 1,2,3Size: 876 cm2 AVE: € 26280.00Tiratura: 43843Diffusione: 36620Lettori: 231000

SANITÀ LOCALE 55

Page 23: Monitoraggio Media - Anaao

PERCENTUALE DI VACCINATI SULLA POPOLAZIONE

Aggiornamento a martedì 9 marzo PRIMA SECONDADOSE DOSE

5,1%4,2%3%

3,4%

4,4% 3,7% 8%Bolzano

PRIMA SECONDADOSE DOSE

3,5% 3,2%

TOTALE

AbruzzoBasilicataCalabriaCampaniaEmilia­RomagnaFriuli Venezia GiuliaLazioLiguriaLombardiaMarcheMolise

4,4%4,3%3,9%3%

4,9%4,7%

4,1%

2,2%2,8%2,2%2,8%3,6%3,7%2,8%3%

2,9%2,5%2,9%

TOTALE

7,3%7% Trento

5,2%6,2%7,7%8,1%7,1%6,9% Umbria5,9%7,4% Veneto7,6%

6,7%4,2% 3,6% 7,8%Piemonte4,9% 2,2% 7,1%Puglia2,4% 2,4% 4,8%Sardegna3,7% 2,7% 6,4%Sicilia4,3% 3,1% 7,4%Toscana4,2% 2,3% 6,5%4,4% 3,1% 7,5%Valle d'Aosta3,1% 2,9% 6%

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SANITÀ LOCALE 56

Page 24: Monitoraggio Media - Anaao

PERCENTUALEDI PERSONALE SCOLASTICOVACCINATOAggiornamento a venerdì 6 marzo

Toscana

Puglia

Umbria

Campania

Friuli Venezia Giulia

68,5%

62,2%

53,1%

51,4%

44,4%

Piemonte

Lazio

Veneto

42,2%

38,6%

31,6%

30,2%Abruzzo

Sicilia

Emilia­Romagna

Marche

Molise

Basilicata

Lombardia

Liguria

Sardegna

Calabria

Italia

28,2%

26,2%

11%

8,7%

6,5%

1%

0,7%

0,6%

0,4%

32,3%

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SANITÀ LOCALE 57

Page 25: Monitoraggio Media - Anaao

verso l'accordo

Bozza d'intesacon i mediciper la campagnadi vaccinazioneTre pagine di bozza di intesa.Dall'organizzazione delle attivitàalle sedi in cui vaccinare, fino alcompenso: da un minimo di 6,16 aun massimo di 25,06 euro lordi.La Regione ha trasmesso la propo­sta di accordo per il coinvolgimen­to dei medici nella campagna divaccinazione.BALLICO / PAG. 5

C'è la bozza d'intesa con i mediciOggi il gruppo tecnico ristretto per organizzare le vaccinazioni. Si discuterà di sedi e compensiMarco Ballico UDINE

Tre pagine di bozza di intesa.Dall'organizzazione delle atti­vità alle sedi in cui vaccinare,fino al compenso: da un mini­mo di 6,16 a un massimo di25,06 euro lordi. La Regioneha trasmesso alle organizza­zioni sindacali di categoria laproposta di accordo per ilcoinvolgimento dei medici dimedicina generale, su basevolontaria, nella campagnadi vaccinazione anti­Covid inFvg. Oggi alle 12 è in program­ma il gruppo tecnico ristretto,vale a dire il tavolo regionalecon la componente di partepubblica e i rappresentantisindacali che si confronteràsui contenuti del documento.Nel testo si precisa che l'o­

biettivo è di disciplinare l'inse­rimento dei circa 900 medicidi base della regione nellacampagna "al fine di incre­mentare il numero di assistitida sottoporre a trattamentovaccinale anti­Sars­Cov2 ri­compresi nelle specifiche po­polazioni target e secondo i li­velli di priorità indicati dalpiano strategico nazionaleper limitare il contagio". Inquesta fase si tratta di coprire

con il vaccino gli over 80 fragi­li e i non deambulanti già se­guiti a domicilio perché im­possibilitati a muoversi. Nel­la bozza si precisa che l'intra­sportabilità viene riconosciu­ta in presenza di almeno duecondizioni tra limitazioni allamobilità personale, utilizzodi presidi salvavita da partedel paziente e presenza di im­portanti barriere architettoni­

25 euroÈ la cifra massima(lorda) previstadall'accordo: si parteda 6,16 a iniezioneche invalicabili anche con au­sili.A seconda della sede in cui

somministrare la dose, sonoprevisti importi diversi. La Re­gione propone 6,16 euro peruna vaccinazione effettuatanei locali delle Aziende sanita­rie, come da accordi naziona­li, di 10 euro se invece nellostudio del medico o in quellodell'organizzazione in cuiopera e di 25,06 euro se si ren­de necessario recarsi in casa

dell'assistito, quota compren­siva dei 18,90 euro del com­penso per l'assistenza domici­liare programmata. RiccardoRiccardi attende il confrontotecnico odierno prima diesporsi sulla trattativa. "Cer­cheremo di capire le proposteda parte sindacale", si limitaad anticipare il vicepresiden­te nel giorno in cui viene peròfatto il punto proprio sullavaccinazione a domicilio de­gli over 80."Si è visto che il tempo me­

dio per vaccinazione, se com­piuta in contesto urbano, è dicirca 45 minuti, che sale finoad un'ora se eseguita in conte­sti più periferici – informa l'as­sessore –. Con il sostegno deimedici di medicina generale,ad ognuno dei quali verrebbe­ro affidati da dieci a venti pa­zienti a testa, l'operazione divaccinazione a domicilio sipotrebbe concludere entrometà maggio".La perplessità riguarda ilvaccino a domicilio, ritenutologisticamente complicato.Per il presidente regionaledello Snami Stefano Vignan­

do gli importi "possono an­dar bene", ma i dubbi riguar­dano il mancato coinvolgi­mento di altre professionalitàprima dei mmg "già oberatidi lavoro". Vignando spiegadi ritenere "molto riduttivo"il riferimento all'assistenzaprimaria "quando sarebbepiù opportuno un accordocomplessivo con tutta la medi­cina generale convenzionata.Considerando anche i medicidi continuità assistenziale, leUsca quando non in servizio, icorsisti Ceformed e i medicinelle graduatorie di disponi­bilità per il territorio, si evite­rebbe di gravare su chi ha dav­vero poco tempo a disposizio­ne. Non sono ragioni sindaca­li, ma di buon senso".Mentre l'Ue è riuscita a

strappare la fornitura di dosidi Pfizer (qui in regione ne ar­riveranno11.500), a richia­mare l'urgenza del vaccino èil presidente della Federazio­ne regionale degli Ordini deimedici Guido Lucchini, di­spiaciuto di aver visto alcune"situazioni di antagonismotra organizzazioni sindacali.Vaccinare contro il Covid è

Data: 11.03.2021 Pag.: 1,5Size: 319 cm2 AVE: € 9570.00Tiratura: 43843Diffusione: 36620Lettori: 231000

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una priorità assoluta – incal­za in una lettera agli interessa­ti –. La Federazione ritienequesto obiettivo primario e ri­chiama gli iscritti a tenerloben presente e a dare la loro

disponibilità per quanto pos­sibile a che la campagna siconcluda nella maniera più ef­ficace, che non significa pre­sto, ma soprattutto bene. Iltutto dando per acquisita la

presenza dei colleghi in attivi­tà, sia con rapporto di lavorodipendente, sia convenziona­ti, sia professionisti puri". In­tanto, sul fronte delle struttu­

re per i vaccini, a Gorizia sistanno allestendo i box in Fie­ra, punto di riferimento pertutto il Goriziano dopo la scel­ta di abbandonare l'opzionepalestra Ugg ­

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intelligenza artificiale

L'ateneo friulanomonitora i sintomie gli effetti collateralidopo le iniezioniIn laboratorio si studiano milioni di articoli circolati su TwitterIl coordinatore: strumento utile anche per le ditte farmaceuticheMal di testa, braccio dolo­rante, reazione allergica eancora: stanchezza, freddoe affaticamento. Decine disintomi segnalati da coloroche hanno già ricevuto ilvaccino contro il Sars­Cov2compongono la sezione de­dicata ai possibili effetti col­laterali provocati dal vacci­no. Questo è solo uno degliaspetti monitorati dall'uni­versità di Udine tra su Twit­ter. Cliccando su ogni paro­la il sistema conduce all'ori­gine, ovvero ai messaggiscritti e rilanciati attraversoun ritweett. La mappa vieneconsultata non solo dai citta­dini del mondo, ma anchedalle case farmaceuticheper verificare se gli effetticollaterali segnalati sonocompresi tra quelli previsti.Nato come un'iniziata stu­

dentesca – gli ideatori sonoBeatrice Portelli, Simone Sca­boro, Edoardo Lenzi, RobertoTonino coordinati dai ricerca­tori internazionali GiuseppeSerra, Enrico Santus ed Emma­nuele Chersoni – il portaleweb (http://ai­lab.uniud.it/covid­vaccines)ha già ottenuto diversi riscon­tri scientifici. L'algoritmo chesta alla base del modulo, svi­luppato dallo stesso gruppo diricerca, è stato pubblicato indue conferenze tra le più pre­stigiose nell'ambito dell'Intelli­genza artificiale e natural lan­guage processing: Eacl 2021 eW3phiai (Best Short Paper ­sponsorizzato da Ibm), work­shop collegato a Aaai 2021.

collaterali segnalati sonocompresi tra quelli previsti.Nato come un'iniziata stu­

dentesca – gli ideatori sonoBeatrice Portelli, Simone Sca­boro, Edoardo Lenzi, RobertoTonino coordinati dai ricerca­tori internazionali GiuseppeSerra, Enrico Santus ed Emma­nuele Chersoni – il portaleweb (http://ai­lab.uniud.it/covid­vaccines)ha già ottenuto diversi riscon­tri scientifici. L'algoritmo chesta alla base del modulo, svi­luppato dallo stesso gruppo diricerca, è stato pubblicato indue conferenze tra le più pre­stigiose nell'ambito dell'Intelli­genza artificiale e natural lan­guage processing: Eacl 2021 eW3phiai (Best Short Paper ­sponsorizzato da Ibm), work­shop collegato a Aaai 2021.

Da inizio novembre, quan­do è partita la campagna vac­cinale, il gruppo di ricerca hagià raccolto qualche milionedi articoli, un patrimonio diinformazioni che viene mes­so a disposizione della comu­nità scientifica e della farma­cologia. Il database rivela chei vaccini Pzifer Biontech e Mo­derna provocano soprattuttoreazioni allergiche, mentrechi ha ricevuto Astrazenecalamenta mal di testa. Può suc­cedere che alcuni sintominon siano previsti e, in que­sto caso, le aziende farmaceu­tici hanno modo di venirne aconoscenza e soprattutto dicorrere ai ripari per limitaregli effetti collaterali.I sistemi di intelligenza arti­

ficiale estrapolano e analizza­no le informazioni più rile­vanti dai post, identificano laprovenienza dei tweet, stilanouna classifica degli hashtagpiù usati e individuano le fontidi notizie più lette e approfon­dite dagli utenti per informarsisui vaccini. Tra le fonti di infor­mazioni più condivise al primoposto c'è la Bbc, mentre i sitipiù cliccati per cercare le infor­mazioni sono quelli del Nyti­mes e del Guardian."Analizziamo in tempo reale

ogni messaggio, collezionia­mo quello che dicono le perso­ne" spiega Giuseppe Serra, ilresponsabile del progetto non­ché docente di Sistemi di elabo­razione delle informazioni­ "Èstato entusiasmante assecon­dare l'interesse degli studentinel voler applicare algoritmi diIntelligenza artificiale all'at­tuale emergenza sanitaria Co­

vanti dai post, identificano laprovenienza dei tweet, stilanouna classifica degli hashtagpiù usati e individuano le fontidi notizie più lette e approfon­dite dagli utenti per informarsisui vaccini. Tra le fonti di infor­mazioni più condivise al primoposto c'è la Bbc, mentre i sitipiù cliccati per cercare le infor­mazioni sono quelli del Nyti­mes e del Guardian."Analizziamo in tempo reale

ogni messaggio, collezionia­mo quello che dicono le perso­ne" spiega Giuseppe Serra, ilresponsabile del progetto non­ché docente di Sistemi di elabo­razione delle informazioni­ "Èstato entusiasmante assecon­dare l'interesse degli studentinel voler applicare algoritmi diIntelligenza artificiale all'at­tuale emergenza sanitaria Co­

vid­19, e ancora di più – conti­nua il docente – veder nasce­re un gruppo di ricerca inter­nazionale incentrato su que­sta tematica; gruppo che, inbreve tempo, ha ottenuto im­portanti e prestigiosi ricono­scimenti scientifici".L'obiettivo è quello di allar­

gare la piattaforma per ana­lizzare il flusso delle informa­zioni veicolate attraverso al­tri social e cercare collabora­zioni scientifiche e industria­li per proseguire in questa di­rezione. Il gruppo di ricercaudinese sta collaborando conl'Emt di Boston sull'indivi­duazione delle news e Serrasi dice certo che prima o poi idue progetti proseguirannoassieme. "Stiamo analizzan­do e raccogliendo informa­zioni che altrimenti sarebbe­

ro difficilmente consultabili"spiega Serra nel far notareche su Twitter uno riesce aleggere i commenti dei profi­li che segue, mentre la piatta­forma offre una visione com­plessiva.Sulla piattaforma è interes­

sante osservare la mappa co­lorata che, a seconda delle to­nalità, indica in quali Paesistanno twittando sui vacciniper il Covid­19 e l'Italia non èproprio l'ultima. Il nostro Pae­se si posiziona, infatti, in unafascia intermedia. "Questoprogetto conferma come lecompetenze scientifiche e tec­nologiche dei nostri studenti,acquisite frequentando i cor­si di studio offerti dal diparti­mento di Scienze matemati­che, informatiche e fisichedell'ateneo friulano, possanoessere applicate per lo svilup­po di soluzioni non solo inno­vative, ma anche di forte im­patto sociale" spiega il diret­tore del dipartimento GianLuca Foresti, mentre il profes­sore ordinario Carlo Tasso, il"padre" del laboratorio di In­telligenza artificiale a Udine,fa notare che circa vent'annifa all'università di Udine si èiniziato a utilizzare le tecni­che di intelligenza artificialeper capire in anticipo gli svi­luppi futuri.

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Tra i possibili sviluppi futu­ri della piattaforma non man­ca un accenno all'individua­zione e all'analisi delle fakenews che troppo spesso conti­nuano a circolare soprattuttosui social. ­

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la campagna

Ecco la prima équipenelle case degli over 80Avviate le immunizzazioni a domicilio degli anziani non autosufficientiL'obiettivo di Riccardi: "7.200 vaccinazioni entro metà maggio"

Oltre 7 mila over 80 – perl'esattezza 7 mila 200 – daimmunizzarsi a domiciliocon la doppia dose di Pfi­zer oppure Moderna entrodue mesi. L'operazione ècominciata in questi giornie sul lungo periodo preve­de l'immunizzazione dimetà persone rispetto aquanto si ipotizzava in par­tenza, cioè 15 mila anzianinon autosufficienti."Gli over 80 residenti in

Friuli Venezia Giulia che sisono già prenotati per rice­vere il vaccino a domiciliosono circa 7 mila 200 – haspiegato l'assessore alla Sa­lute Riccardo Riccardi –.L'operazione si dovrebbeconcludere con la sommini­strazione della doppia do­se indicativamente entrola fine di aprile oppure, almassimo, entro la metà dimaggio. Il numero si è ri­dotto rispetto alle preventi­vate 15 mila unità, perchémolti si sono già recati au­tonomamente nei centri al­lestiti in regione per riceve­re le dosi loro destinate,mentre per altri ancora sista prendendo in esame lapossibilità di organizzaredei trasporti protetti nei va­ri punti in cui vengono som­ministrate le dosi".I meccanismi attraverso

i quali verranno coperti davaccino gli anziani non so­no uguali, ma differisconoa seconda dell'Azienda sa­nitaria presa in considera­zione. "Nella Friuli Centra­le – spiega Riccardi – gliover 80 cui le dosi verran­no inoculate a domicilio siattestano attorno alle 3 mi­la unità. La campagna hapreso il via nella giornatadi lunedì ed entro fine setti­

Mattia Pertoldi / UDINE

Il tempo necessarioper ogni singolaoperazione si aggiratra 45 minuti e un'ora

mana saranno circa unasessantina coloro ai qualiverrà somministrata la pri­ma dose. L'equipe che almomento si reca a casa de­gli anziani è composta daun medico e da un'infer­miera del distretto. Quan­do, poi, verrà firmato l'ac­cordo con i medici di medi­cina generale, anche que­sti verranno coinvolti nellacampagna a domicilio". Se­condo il report consegnatodai tecnici all'assessore,

Una delle vaccinazioni agli over 80 effettuate ieri a domicilio

L'eventuale accordocon i medici di basefarebbe velocizzarel'intera procedura

inoltre, il tempo stimatoper portare a termine ognisingola operazione – com­prensiva anche di attesa po­st vaccinazione per verifi­care lo stato di salutedell'anziano – si aggira at­torno a un'ora.Nell'Azienda Friuli Occi­

dentale saranno, invece,circa mille 500 gli ultraot­tantenni vaccinati a domi­cilio, che soltanto a Porde­none avranno un ritmo di40 unità la settimana. "In

quell'area – continua Ric­cardi – a ogni medico saran­no assegnate tra le sei e lesette dosi al giorno. Il tem­po medio per ogni vaccina­zione è di circa 40 minutiche prevedono lo sposta­mento, l'iniezione, la valu­tazione e l'osservazionedel paziente. Senza l'impie­go dei medici di medicinagenerale la somministra­zione della doppia doseverrebbe completata entrola metà di maggio. Nel ca­so in cui invece si raggiun­gesse l'accordo, la campa­gna potrebbe essere porta­ta a termine entro la finedel prossimo mese".Per quanto, riguarda, in­

fine, l'Azienda GiulianoIsontina, gli over 80 che sa­ranno vaccinati a domici­lio, da un'équipe compostaanche in questo caso da me­dico e infermiere del Di­stretto, saranno circa 2 mi­la 800. "Le operazioni dipreparazione vaccinale –conclude l'assessore allaSalute – vengono svolte di­rettamente dalla farmaciaospedaliera. L'infermieredi distretto va infatti a riti­rare i vaccini in farmacia epoi si coordina con il medi­co per iniziare le procedu­re di inoculazione a domici­lio. È stato calcolato che iltempo medio per vaccina­zione, se compiuta in con­testo urbano quindi a Trie­ste, è di circa 45 minuti, masale fino a un'ora se esegui­ta in contesti più periferici.Con il sostegno dei medicidi base, a ognuno dei qualiverrebbero affidati da die­ci a venti pazienti a testa,l'operazione di vaccinazio­ne a domicilio si potrebbeconcludere entro metàmaggio". ­

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Classi in quarantena e nuovi casiil virus inglese colpisce le scuoleAltri 866 contagiati, 12 decessi e oltre 12 mila persone isolate in regione: sono numeri da zona rossaUDINE

I dati del contagio sono dazona rossa e se oggi la Cabi­na di regia deciderà di farciretrocedere di un gradino ri­spetto alla zona arancionedove ci troviamo ora, da lu­nedì saranno chiuse anchele scuole materne ed ele­mentari. A quel punto tuttigli studenti e gli alunni se­guiranno le lezioni da casa.I numeri lo richiedono:nell'ultima settimana sem­pre più classi sono state po­ste in quarantena a seguitodel dilagare del contagiotra gli insegnanti e tra glialunni. I dati giornalieri co­municati, ieri, dalla Regio­ne lo ribadiscono: 866 nuo­vi positivi, tasso di positivi­tà al 9,06 per cento e 12 de­cessi.I DATI

La variante inglese colpiscesoprattutto la provincia diUdine che già l'8 marzo, neisette giorni, registrava 500casi per 100 mila abitanti.La stessa variante non ri­sparmia neppure la provin­cia di Gorizia dove si supera­no i 390 casi per 100 milaabitanti. E se a Trieste il con­tagio sale, Pordenone restasempre una zona "protetta"con 125 casi per 100 milaabitanti. Tra i 6.273 tampo­ni molecolari processati ie­ri, la presenza del virus è sta­ta rilevata in 474 test conuna percentuale di positivi­tà del 7,55 per cento. Altre392 positività sono emersedai 3.285 test rapidi antige­nici effettuati (11,93%). Lasomma porta a 866 nuovicasi e all'indice generale dipositività al 9,06 per cento.Nessuno di questi casi coin­volge gli ospiti delle case diriposo dove sono risultatipositivi quattro operatorisocio sanitari. In ambito sa­nitario altri contagi sonostati riscontrati tra il perso­nale dell'Azienda sanitaria

sette giorni, registrava 500casi per 100 mila abitanti.La stessa variante non ri­sparmia neppure la provin­cia di Gorizia dove si supera­no i 390 casi per 100 milaabitanti. E se a Trieste il con­tagio sale, Pordenone restasempre una zona "protetta"con 125 casi per 100 milaabitanti. Tra i 6.273 tampo­ni molecolari processati ie­ri, la presenza del virus è sta­ta rilevata in 474 test conuna percentuale di positivi­tà del 7,55 per cento. Altre392 positività sono emersedai 3.285 test rapidi antige­nici effettuati (11,93%). Lasomma porta a 866 nuovicasi e all'indice generale dipositività al 9,06 per cento.Nessuno di questi casi coin­volge gli ospiti delle case diriposo dove sono risultatipositivi quattro operatorisocio sanitari. In ambito sa­nitario altri contagi sonostati riscontrati tra il perso­nale dell'Azienda sanitaria

universitaria Friuli centrale(Asufc): sono risultati posi­tivi un amministrativo, unopsicologo e un tecnico, aiquali si aggiungo tre perso­ne rientrate dall'Albania,dalla California e dalla Ma­cedonia. I decessi invece sal­gono a 2.955: 661 in provin­cia di Trieste, 1.491 in quel­

la di Udine, 604 nel Porde­nonese e 199 in provinciadi Gorizia.I RICOVERI

Continuano a salire pure inumeri dei ricoverati in te­rapia intensiva, dove ieri si

Finora il Covid in Fvgha provocato2.955 decessi,dei quali 1.491 a Udine

contavano 64 pazienti. Ana­loga la situazione nei repar­ti Covid di area medica con489 pazienti. Migliaia lepersone in isolamento(12.118) e i clinicamenteguariti (2.309) come pure i64.693 totalmente guariti.Dall'inizio della pandemiain Friuli Venezia Giulia so­no risultate positive 82.628persone: 15.514 risiedonoin provincia di Trieste,38.916 nella provincia diUdine, 17.416 nel Pordeno­nese, 9.839 in provincia diGorizia e 943 arrivano dafuori regione.IN AULA

La variante inglese non ri­sparmia neppure i più picco­li. La conferma arriva dalnumero crescente di classiposte in quarantena dopoaver diagnostica il coronavi­rus a insegnanti e alunni.L'ultimo caso in ordine ditempo è quello dei 21 bam­bini della scuola primariadi Toppo Wassermann, aUdine, situata nello stessoedificio della scuola Pascolidove sono già stati registra­ti altri casi. Questo è solo unesempio, situazioni analo­ghe stanno emergendo intutta la regione. In ambitoscolastico il dato che preoc­cupa soprattutto il persona­le dei dipartimenti di pre­venzione è quello dei conta­gi riscontrati tra i bambinianche perché sono proprio ipiù piccoli a contagiano i ge­nitori e altri familiari. Diver­si focolai presenti in diversezone del Friuli sono ricon­ducibili agli ambienti scola­stici. Detto tutti ciò non re­sta che aspettare l'esito delmonitoraggio. La Cabina diregia ha già suggerito nuo­ve restrizioni al Governo eoggi si dovrebbe andare ver­so quella direzione. ­

Data: 11.03.2021 Pag.: 4Size: 360 cm2 AVE: € 10800.00Tiratura: 43843Diffusione: 36620Lettori: 231000

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IL COVID IN FRIULI VENEZIA GIULIA – I DATI DI IERI

866 9.558Nuovi contagi Tamponi

9,06%Tasso

di positività

Ricoverati Decessi Vaccinazioni

Data: 11.03.2021 Pag.: 4Size: 360 cm2 AVE: € 10800.00Tiratura: 43843Diffusione: 36620Lettori: 231000

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Test rapidi in farmaciamolte le prenotazionitempi di attesa di giorniHa aderito una su cinque. Esauriti i posti a disposizione nelle prime giornateNei gazebo un tampone ogni 10 minuti. L'esito arriva via mail o al telefonoViviana Zamarian"Fatto, ed è stato molto menoinvasivo dell'altro. È un servi­zio decisamente più como­do". Camilla, 33enne di Udi­ne, si è appena sottoposta altest rapido nel gazebo che al­la farmacia Pelizzo di via Civi­dale hanno allestito nel par­cheggio. I tamponi antigenicirapidi per la ricerca delSars­Cov­2, qui, sono iniziatida venerdì e proseguono unpaio di ore – l'orario varia inbase alla disponibilità dell'in­fermiera professionale – tuttii giorni, da lunedì a sabatocon la possibilità di svolgerlianche in modalità drive­in re­stando a bordo della propriaauto. Una decina di minuti intutto. Poi si resta in attesadell'esito che viene comunica­to al telefono. Le prenotazio­ni per sottoporsi ai test rapidicontinuano ad arrivare. Contempi di attesa di 4­5 giorni."Fino a venerdì siamo al com­pleto – riferisce il titolare Lui­gi Pelizzo –. La vera sfida nonè il tampone rapido in sé svol­to da personale qualificatoma è da una parte la precisio­ne nella trasmissione dei datie, dall'altra, tutto l'aspetto ge­

stionale degli appuntamentie delle inevitabili cancellazio­ni". La richiesta dunque c'è. Enelle farmacie che in città sisono attivate per mettere a di­sposizione il servizio – ha ade­rito una su cinque – le preno­tazioni aumentano di giornoin giorno. "A livello regionale– afferma il presidente di Fe­derfarma Fvg Luca Degrassi– il numero delle farmacieche ha aderito al servizio è sa­lito a 97. Ciò ci rassicura sulladisponibilità dei farmacisti aquesta iniziativa che rappre­senta un compito molto im­portante in una situazione re­sa ancora più difficile dall'at­tuale andamento della pan­demia. Solo nella giornata dimercoledì abbiamo registra­to mille prenotazioni".Tutto si svolge con rapidità

nei gazebo. Ci si presenta, se­condo l'orario della prenota­zione. Dopo l'igienizzazionedelle mani e la misurazionedella febbre, viene compilatoil modulo richiesto e si prov­vede al pagamento della pre­stazione (al prezzo fissato di26 euro). L'infermiera poiesegue il prelievo con un tam­pone naso­faringeo e, termi­

nata l'operazione, il pazientepuò uscire e attendere in au­to l'esito del test oppure anda­re a casa. "E poi tutti i dati –conclude Pelizzo – vengonocaricati nella piattaforma in­formatica dedicata". Parti­ranno da oggi i tamponi rapi­di alla Farmacia del Monte incentro a Udine. Dalle 15.30alle 17.30 nel gazebo allesti­to all'esterno, nell'omonimavia, saranno accolte le perso­ne che si sono prenotate tele­fonicamente. "Prevediamodi calendarizzare due mezzegiornate a settimana per i testrapidi – dichiara il direttoreFrancesco Casasola –. Stia­mo ricevendo numerose pre­notazioni e questo primo tur­no è già al completo, contan­do che per ogni persona ab­biamo calcolato una decinadi minuti, riusciamo a farneuna dozzina circa. Entro30­60 minuti il responso vie­ne comunicato al soggetto in­teressato e all'Azienda sanita­ria. Quello che noto è che lepersone quando ci chiamanohanno bisogno di ricevere in­formazioni precise e che c'è,in generale, un po' di confu­sione. Noi cerchiamo di chia­

rire tutti i dubbi e di indiriz­zarle nel modo corretto".Alla Favero di via Tullio i te­

st rapidi vengono svolti duegiornate a settimana: a Udi­ne mercoledì e venerdì dalle15.30 alle 18.30, mentre nel­la sede di Pradamano marte­dì e giovedì dalle 13 alle 15."C'è molta richiesta – confer­mano –. Numerose personestanno prenotando il test. Ri­cordiamo che il tampone vie­ne effettuato per ricercare lapresenza dell'antigene del vi­rus sulla mucosa del naso. Ilrisultato è attendibile anchese non è del tutto esclusa lapossibilità che il test generifalsi positivi o falsi negativi efotografa la situazione pre­sente in cui viene eseguitodunque è possibile restare in­fettati in un momento succes­sivo". A pieno ritmo prose­guono i test rapidi anche allafarmacia Degrassi di via Mon­te Grappa. Altre farmacie, in­vece, non hanno dato la lorodisponibilità. Come all'Aqui­la Nera di via Camillo BensoConte di Cavour. "Servireb­be molto di più potenziare ilnumero dei vaccini" afferma­no. ­

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Page 33: Monitoraggio Media - Anaao

"Il sistema sanitarioha logiche di profittonon più accettabili"La segretaria della Fnp Cisl, Morassi fa il punto sulla pandemia"Evidenziata la debolezza di un metodo che isola gli anziani"È trascorso un anno da quan­do è scoppiata la pandemia:un incubo che sembra nonavere fine e che continua. Lasegretaria della Fnp Cisl Udi­nese e della Bassa Friulana,Iris Morassi, fa il punto sullconseguenze, dati terrifican­ti in conto di perdite di viteumane, di posti di lavoro, difatturato economico."In Fvg – spiega – sono an­

dati persi 3 miliardi di eurodi Pil, mentre il 30% delleaziende ha chiuso i battentilasciando a casa i lavoratori.Disagi e diseguaglianze so­ciali sono in aumento, men­tre crescono in maniera espo­nenziale le situazioni di gra­ve indigenza. E dietro all'in­clemenza dei numeri ci sonovolti di persone, le loro sto­rie, le famiglie che non ce lafanno più ad andare avanti, iragazzi che non vanno a scuo­la"."È stato un anno drammati­

co per tutti, soprattutto perle persone socialmente piùvulnerabili: gli anziani e,all'interno di questa catego­ria, i malati e i non autosuffi­cienti. Il distanziamento, l'i­solamento e le chiusure per­mangono al momento le uni­che armi disponibili a difesa,almeno fino a quando largaparte della popolazione nonsarà vaccinata, ma hannoprodotto effetti nefasti so­

prattutto negli anziani, mi­nandone il benessere fisico epsicologico"."A tutto questo si è aggiun­

to lo stress di un sistema sani­tario ridotto al collasso – pro­segue Morassi –, falcidiatoda anni di tagli ai finanzia­menti, in grave difficoltà difronte all'impatto del Covid.Di conseguenza sono state so­spese o rinviate tutte le pre­stazioni sanitarie non urgen­ti, vedi le indagini preventi­ve, gli interventi e le cure ci­cliche, con ciò compromet­tendo pesantemente la salu­te della popolazione più ca­gionevole"."Ancora non siamo in gra­

do di quantificare compiuta­mente i danni di questo tsu­nami in quanto siamo ancoranell'occhio del ciclone: i datirecenti prefigurano una cre­scita esponenziale del conta­gio e la quantità di vaccini adisposizione è insufficiente acontenerlo. Eppure sappia­mo che la mortalità dovuta alCovid, in questa fascia di età,si aggira intorno al 95% deltotale. E intanto si continua amorire, anche nelle Case diRiposo: una emergenza den­tro l'emergenza! Qui il nume­ro dei decessi è stato davverotroppo alto e questo induce ariflettere e trarre le dovuteconseguenze".

"La pandemia ci ha fattotoccare con mano quanto siadisumano istituzionalizzarela vita, soprattutto quella fra­gile – continua la segretariaFnp Cisl –. Il Covid è statoun'atroce rivelazione, ma lasituazione negli istituti eragià critica! Non possiamo ne­gare che queste strutture ab­biano reso grandi servigi,ma, per quanto buona sia,una istituzione non sarà maicasa, in special modo quan­do l'accudimento prestatoviene gestito con logiche in­dustriali e di profitto. Supera­re questo sistema di assisten­za è un dovere etico: non pos­siamo accettare che il donodi una vita più lunga si tra­sformi nell'anonimato dellasolitudine. Una società re­sponsabile ha il dovere di of­frire alternative di sostegnoumano e di prossimità. Leproposte già esistono. Si puòricorrere a modelli di coabita­zione che non isolino gli an­ziani dal contesto sociale nédalle altre generazioni, per­mettendo loro di sentirsi vivie utili anche se particolar­mente fragili: parliamo di co­housing e di domiciliarità. Sa­rebbe opportuno che il Reco­very plan, che il governo si ap­presta a varare, tenga contoanche di queste esigenze"."Bisognerà pensare poi ad

ammortizzatori sociali ido­

nei ad equilibrare – spiegaIris Morassi – il divario cheverrà a crearsi dal rapportominoritario fra popolazioneattiva e non. Sarà opportunopensare ad una fiscalità me­glio tarata che consenta un'e­qua redistribuzione della ric­chezza. Altrettanto dicasi re­lativamente alla separazionenel bilancio statale tra inter­venti e risorse destinati al set­tore previdenziale e a quelloassistenziale. Tutti provvedi­menti, quelli sopra citati, diassoluta priorità che non pos­sono essere ulteriormente di­sattesi. Il presidente del con­siglio appena nominato, nelsuo discorso di insediamen­to, ha creato grandi aspettati­ve al riguardo, aspettativeche ci auguriamo trovino con­creta realizzazione".Morassi conclude: "È il ca­

so di ricordare che è giunto iltempo, anche nella nostra Re­gione, di far uscire dai casset­ti le proposte sindacali, giàpresentate in passato, finaliz­zate all'approvazione di unalegge mirata a favorire l'in­vecchiamento attivo della po­polazione. Progettare e lavo­rare in tal senso significa va­lorizzare e conservare il ruo­lo positivo dei nostri anziani,tutelandone al meglio la salu­te e la qualità della vita conconseguente risparmio dellaspesa sanitaria e positiva rica­duta nel tessuto sociale". ­

Data: 11.03.2021 Pag.: 25Size: 340 cm2 AVE: € 10200.00Tiratura: 43843Diffusione: 36620Lettori: 231000

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san daniele

Pertoldi lascia l'ospedaleUn altro primario da sostituireMaura Delle Case/ SAN DANIELE

In quiescenza da questa set­timana Franco Pertoldi, di­rettore della struttura ope­rativa complessa del Pron­to soccorso e Medicina d'Ur­genza dell'ospedale di SanDaniele e del dipartimentodi Emergenza. Con lui se neva un'altra colonna delSant'Antonio e un altro po­sto apicale – il sesto – restavacante. Non uno qualsiasiperaltro, considerato chePertoldi, un po' come in chi­rurgia è stato Daniele Snide­ro, altro primario andato re­centemente in quiescenza,è stato per l'ospedale unpunto di riferimento, ancorpiù nel corso di quest'ulti­mo anno d'emergenza du­rante il quale ha sovrintesola realizzazione del nuovopronto soccorso verde,all'interno dell'ex area bar,sdoppiando così l'accessoal Ps tra pazienti malati o so­spetti di Covid e pazienti pu­liti, i primi gestiti nel vec­chio pronto soccorso, i se­condi nella nuova, tempora­

nea area d'emergenza. Unadivisione necessaria oggima anche funzionale doma­ni quando prenderanno ilvia i lavori (già finanziati)di ristrutturazione dellavecchia area di emergenza.A fronte della situazione,che vede l'ospedale di SanDaniele uno dei presidi con­vertiti all'accoglienza deipazienti positivi, e del futu­ro riassetto del Ps, molti –colleghi compresi – conta­vano su un prolungamentodel contratto di Pertoldi(classe 1954 avrebbe potu­to restare ancora per tre an­ni) almeno fino a fine pan­demia, che però non è arri­vato. E se nessuno commen­ta, tanto meno lui, qualchemal di pancia serpeggia.Perché a San Daniele, do­

ve Pertoldi arriva nel lonta­no 1988, dopo un'esperien­za da aiuto primario in Ane­stesia Rianimazione e Tera­pia intensiva a Pordenone eun biennio passato a Pechi­no da medico esperto al Bei­jing emergency medical

center, ha lasciato il segno.Il suo Pronto soccorso è sta­to il primo in regione a direaddio alla carta, passandodal 1992 tutti i dati sul pc,compresi quelli in prece­denza disponibili ai piedidel letto dei pazienti. È l'uni­ca Emergenza­Terapia in­tensiva che ha un program­ma completo al letto del pa­ziente, un programma chenegli anni ha adattato alleesigenze di San Daniele, lot­tando per mantenerlo alpunto che oggi, pensionatolui, se ne teme lo smantella­mento. "Lascia una squa­dra coesa e preparata – dico­no i colleghi – con un buonambiente di lavoro che spe­riamo avrà possibilità dimantenersi tale". Nel 2020il Ps di San Daniele ha vistotransitare complessivamen­te 20.788 pazienti, 2.166dei quali ammessi in osser­vazione temporanea. È pernumeri il primo Ps dell'AltoFriuli­Collinare dove Gemo­na si ferma a 4. 410 pazientie Tolmezzo a 15. 929. ­

Data: 11.03.2021 Pag.: 29Size: 179 cm2 AVE: € 5370.00Tiratura: 43843Diffusione: 36620Lettori: 231000

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Partiti i tamponi rapidinelle farmacie: 14 quelleche hanno già aderitoA rompere il ghiaccio è stata la Furlanis di San Giovanni di PolcenigoDa ieri si è aggiunta la Innocente di Azzano. Risultati disponibili in pochi minuti

Laura VenerusSigfrido Cescut

cimo. "La mia scelta è statadi allestire un gazebo ester­no alla farmacia per garanti­re privacy ed eseguire il tam­pone in sicurezza – spiegaFrancesco Innocente, che èanche presidente provincia­le Federfarma –. Come Fe­derfarma abbiamo fatto unaccordo con una società chegestisce servizi infermieristi­ci e che già svolge questa atti­vità in Veneto per il reperi­mento di personale che ese­gua il tampone. Il risultatoviene comunicato in una de­cina di minuti: se si è negati­

Tamponi rapidi in farmacia:anche nella Destra Taglia­mento si è iniziato a fornireil servizio. Per prima nel Por­denonese ha cominciato aeffettuare i tamponi rapidi,per verificare l'eventuale po­sitività al coronavirus, la far­macia Furlanis in via Posta aSan Giovanni di Polcenigo.Titolari Paolo e AnnarosaFurlanis, i quali hanno rac­colto il testimone dal padreLuigi, negli anni Ottanta piùvolte sindaco di Polcenigo.Il dottor Paolo Furlanis è an­che responsabile dell'Asso­ciazione regionale delle far­macie rurali. "Nella primagiornata in cui abbiamo pra­ticato i temponi rapidi si so­no presentati in venti – speci­fica –. Applicando le prescri­zioni normative tutti si sonosottoposti all'esame, rice­vendo l'esito a casa nell'arcodi due ore. Considerato l'esi­to positivo del primo giornodi test conto, con i miei trecollaboratori, di continuarea fornire il servizio, nell'ora­rio di apertura della farma­cia, fintanto che lo richiede­rà la situazione che stiamotutti affrontando dovuta al­la pandemia da coronavi­rus".Da ieri si è aggiunta la farma­cia Innocente di Azzano De­

vi, si è liberi, se il tampone ri­sulta positivo si deve andaresubito a casa e avvisare ilproprio medico. Il risultatoviene inserito nel portaledella Regione".Per la prima giornata allafarmacia Innocente ci sonostate venti persone, di etàmedia tra i 30 e i 35 anni, tut­te negative. "L'idea è di dedi­care una giornata la settima­na all'esecuzione di tampo­ni, per noi il mercoledì – spie­ga il farmacista –. Se ogni far­macia aderente decidesse di

La maggioranzadegli eserciziha scelto di allestiregazebo esterni

scegliere la giornata del tam­pone si potrebbe fornire unservizio alla cittadinanzaper tutta la settimana".Allo stato attuale, le farma­cie che nel Pordenonesehanno aderito al servizioper i tamponi rapidi sono lafarmacia Alla Stazione di Sa­cile (che comincerà doma­ni), la Della Torre e la Santo­rini di Spilimbergo, le Far­macie comunali Fvg (ne fan­no parte Roraipiccolo, Pal­se, Tamai, Campagna di Ma­niago, Villotta di Chions), laAvezzù di Bannia, la Perissi­notti di Cordenons, la D'An­drea di Roveredo in Piano ela Strazzolini di Fiume Vene­to. L'elenco è in continuo di­venire perché per aderire alservizio è sufficiente fare ri­chiesta all'Azienda sanita­ria e seguire il protocollo disicurezza previsto.La stragrande maggioranzadelle farmacie ha deciso dieffettuare i tamponi all'e­sterno per evitare, in partico­lare, il rischio di contamina­zione qualora ci fossero posi­tività. Sono obbligatorie laprenotazione e la compila­zione, prima dell'esecuzio­ne, di un questionario sullaprivacy e sullo stato di salu­te: per poter fare il tamponein farmacia non si devonoavere sintomi e nemmenofebbre. ­

la scHeda

PrenotazionePer accedere all'esecuzio­ne del tampone rapido nel­le farmacie aderenti è ob­bligatorio effettuare la pre­notazione e bisogna esse­re asintomatici e non ave­re la febbre.

RispostaLa risposta viene data inuna decina di minuti o po­co più: se l'esito è negativosi è liberi, se invece si risul­ta positivi bisogna recarsiimmediatamente a casa eavvisare il medico di fami­glia.

DatiTutti i risultati dei tampo­ni rapidi vengono inseritinel portale della Regioneche elabora quindi i daticomplessivi. Prima dell'e­secuzione del test vengo­no compilati i questionarirelativi alla privacy e allostato di salute.

Data: 11.03.2021 Pag.: 20Size: 434 cm2 AVE: € .00Tiratura:Diffusione:Lettori:

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Contagi in aumentoL'ospedale reclutamedici e infermieri

La situazione Covid in ospe­dale è peggiorata rispetto al­la settimana scorsa. E l'A­sFo (Azienda sanitaria Friu­li occidentale) è in preallar­me e ha chiesto a infermierie operatori sociosanitari dialcuni reparti la disponibili­tà nel caso le cose peggioras­sero. Nel reparto di medici­na Covid sono stati ripristi­nati tutti e 46 letti per pa­zienti positivi. I ricoverati alSanta Maria degli Angeli so­no oltre 60, contro i 40 dellasettimana scorsa: numeroche indica il peggioramen­to, temuto dai medici porde­nonesi visti i numeri delle vi­cine Udine e Treviso. Ieri,unico dato positivo dellagiornata, non si sono verifi­cati decessi in provincia.Attualmente sono dedica­

ti ai pazienti Covid uno deidue reparti di medicina, lapneumologia (dove ci sonoanche posti di semintensi­va) e la terapia intensiva. Lamedicina Covid nelle ulti­me settimane era stata ridot­ta a 23 posti letto, occupan­do solo una ala del reparto.Di fronte all'aumento di ri­coveri degli ultimi giorni, èstata aperta anche l'altraportando a 46 il numero deiposti letto in reparto. I rico­

Donatella Schettini verati ieri erano oltre 60,con una media negli ultimigiorni di 10 accessi al gior­no. Un numero decisamen­te superiore ai 2 o 3 che sierano registrati nelle ulti­me settimane.Una situazione monitora­

ta dall'azienda che sta giàvalutando come procederenel caso in cui la tendenzafosse confermata o addirit­tura peggiorasse. Una piani­ficazione necessaria dal mo­mento che per "svuotare"un reparto ci vogliono alcu­ni giorni. Decisioni al mo­mento non ne sono stateprese. Una delle soluzionipotrebbe essere quella di ri­portare a reparto Covid an­che l'altra medicina, solu­zione più pratica perché nel­lo stesso edificio. Lo svan­taggio sarebbe privare l'a­zienda di 50 posti letto perpazienti internistici no Co­vid. Che la situazione sia dipreallerta lo dimostra an­che il fatto che l'Azienda sa­nitaria ieri ha chiesto, in al­cuni reparti, la disponibilitàdi personale infermieristicoe operatori sociosanitari aoperare per l'acuirsi dell'e­mergenza. I reparti Covid,infatti, necessitano di mag­giore personale rispetto auno ordinario. ­

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l'emergenza

Meno personale nel reparto CovidE la casa di riposo blocca le visiteContratto di lavoro rinnova­to fino a giugno per una ven­tina di operatori sanitari nelreparto Covid, dove la preca­rietà delle assunzioni a tem­po, nella cooperativa di ser­vizi, si scontra con il rischioprofessionale. Il turn over èalto: tanti se ne vanno e cer­cano un altro lavoro."In sei mesi una decina di

operatori e infermieri se nesono andati dall'organicoCovid a Sacile – segnala il co­mitato No tagli alla sanità –.I 18 letti sono di nuovo tuttioccupati. L'indice della mor­talità è tra i più bassi in Friu­li, ma tanti non reggono: il ri­schio salute è troppo alto".Chi getta la spugna

nell'organico del reparto

Covid non tace le ragioni."Gli operatori sanitari sonoa contatto con i contagiatida coronavirus tutti i giornicon turni estenuanti – ag­giunge il comitato –. La bu­sta paga non riconosce que­sto rischio salute e l'ultimainchiesta aperta dalla Guar­dia di finanza sulle masche­rine irregolari ha indignatogli operatori socio­sanitari.Hanno usato per sei mesi lemascherine anti­Covid pri­ve del marchio CE in repar­to. Nel padiglione Covid glioperatori sociosanitari han­no assistito al sequestro del­le mascherine e si sono indi­gnati. Alcuni stanno pen­sando di licenziarsi per cer­

care l'occupazione altrove,in posti di lavoro dove la sa­lute sia una priorità".La pandemia non molla

nel reparto Covid e in città siconta la nuova ondata di con­tagi. "L'ultimo bollettino deicontagi aggiornato dal Di­partimento di prevenzionedell'Azienda sanitaria conta62 sacilesi positivi – segnalail sindaco Carlo Spagnol –.Altri 96 sono in quarantenae raccomando la massimaprecauzione per evitare ladiffusione del contagio".Intanto, da questa matti­

na sono cancellate tutte le vi­site protette nella Casa di ri­poso: porte chiuse nella resi­denzache ospita 75 anzianiche rientrano nelle fasce de­

boli da proteggere. "Le visi­te protette saranno a portechiuse – è l'avviso per le fami­glie – nella Casa di riposo. Èvietato l'accesso alla stanzadedicata agli incontri, ma sa­rà possibile la visita rimanen­do all'esterno della porta fi­nestra. Non verranno varia­ti, invece, i tempi delle visiteagli anziani".A Sacile si gioca d'antici­

po. "L'eventuale inserimen­to del Friuli occidentale nel­la "zona rossa" comporteràla totale sospensione dellevisite all'esterno della por­ta finestra – prevede Rossa­no Maset, direttore della re­sidenza –. Saranno autoriz­zate solytanto le videochia­mate". ­

C.B.

Data: 11.03.2021 Pag.: 30Size: 180 cm2 AVE: € .00Tiratura:Diffusione:Lettori:

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