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VI - 1 Statistica & Società 26

Monitoraggio delle carriere degli studenti:

l’esperienza dell’Ateneo di Milano-Bicocca

Donata Marasini, Vincenzo Bagnardi

Facoltà di Scienze Statistiche

Università degli Studi di Milano – Bicocca

[email protected], [email protected]

Sommario

La Facoltà di Scienze Statistiche dell‟Ateneo di Milano-Bicocca ha realizzato un‟indagine per monitorare le

carriere degli studenti iscritti alle lauree triennali dall‟anno accademico 2000-01 al 2004-05 per mettere in

luce gli abbandoni, i crediti formativi universitari acquisiti e i laureati in corso nell‟Ateneo e nelle sue otto

Facoltà. La presente nota analizza il comportamento della Facoltà di Scienze Statistiche rispetto all‟Ateneo

in relazione alle variabili considerate.

1 Introduzione

L‟estate 2007 sarà ricordata come la “estate nera”

per gli Atenei italiani in quanto presi di mira, da

molta parte della stampa, con articoli

sull‟insoddisfacente efficienza ed efficacia di

molti di questi. Tra l‟altro si è parlato di

finanziamenti solo alle Università virtuose “Premi

alle Università più efficienti” (Corriere della Sera,

3.8.2007) e del grave problema degli abbandoni

“Un giovane su quattro rinuncia alla laurea” (Il

Tempo, 25.7.2007).

Si era in attesa che il Ministero dell‟Università e

della Ricerca emanasse le Linee guida per la

nuova riforma universitaria, la così detta 270 che

va a soppiantare la non certo obsoleta 509, e si

assisteva al lancio ai primi di agosto del Patto per

l‟Università per il 2008 da parte del Ministro

dell‟Università e della Ricerca e del Ministro

dell‟Economia.

Le Linee guida per la progettazione dei Corsi di

laurea e di laurea magistrale, pubblicate poi il 26

luglio, ribadivano quanto già più volte esplicitato

e cioè che gli obiettivi del sistema universitario

devono assicurare, tra l‟altro, una riduzione degli

abbandoni durante il percorso formativo e un

aumento dei laureati in corso, così da inserirsi al

meglio nel contesto europeo e internazionale.

Il Patto dichiarava invece che gli Atenei che

avranno raggiunto gli obiettivi, chiamati anche

requisiti minimi, verranno premiati nel 2008 con il

5% del Fondo di Finanziamento ordinario (FFO).

Nel frattempo altri articoli, come quello

pubblicato sul Sole 24 Ore il 29 ottobre dal titolo

“La lista nera delle Università”, davano

un‟immagine allarmante delle Università italiane,

dal momento che nel sottotitolo si affermava che

“due Facoltà su tre non superano i parametri

fissati dal Ministero”.

Alle Linee guida, il 31 ottobre si sono aggiunti

altri due Decreti che vertono sui requisiti di

trasparenza, qualità e docenza.

Mentre i requisiti di trasparenza si riassumono in

doverose pratiche burocratiche che gli Atenei

devono svolgere in stretta collaborazione con il

Ministero, con riguardo ai requisiti di qualità,

vengono identificati indicatori di efficienza e

indicatori di efficacia e tra gli indicatori di

efficienza si trova “la regolarità dei percorsi

formativi misurata con riferimento ai corsi di

studio omogeneo, attraverso il tasso di abbandono

tra il primo e il secondo anno, il numero medio

annuo di Crediti formativi universitari (CFU) per

studente e la percentuale annua di laureati nei

tempi previsti da corsi di studio” (DM n.544, 31

ottobre 2007).

Per i requisiti di docenza, infine, sono stati

identificati alcuni parametri che hanno allentato

notevolmente la morsa in cui erano stati inseriti

gli Atenei con la quasi totale vanificazione dei

numeri, a volte alquanto bizzarri, riportati in

articoli come “La lista nera delle Università”.

Tra quanto dichiarato dal Patto e quanto avviene

oggi sulla distribuzione del FFO, si ha ragione di

credere che nel futuro gli Atenei che

assicureranno elevati livelli negli indicatori

riceveranno quote più consistenti dell‟FFO e,

ovviamente, maggiori finanziamenti vogliono dire

migliore didattica, migliore formazione, migliore

ricerca e di conseguenza uno sviluppo dell‟Ateneo

tale da farlo diventare punto di riferimento sia

sotto il profilo culturale, sia nel mercato del

lavoro a livello nazionale e internazionale.

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Anticipando quanto previsto dai Decreti

ministeriali su alcuni requisiti di efficienza,

l‟Ateneo di Milano-Bicocca nel dicembre 2006

ha promosso un progetto che ha riguardato il

monitoraggio delle carriere in tutti i Corsi di

laurea (triennale) che fanno parte dell‟Ateneo

stesso.

2 Il progetto di Milano-Bicocca

L‟obiettivo di questo progetto è stato quello di

controllare, nell‟Ateneo Bicocca e in ognuna delle

otto Facoltà che lo compongono, che cosa è

successo nel tempo per quanto riguarda gli

abbandoni al primo anno, i CFU acquisiti al

termine del primo anno di studio e i laureati in

corso.

Tra l‟altro le informazioni che si ricavano da

questo lavoro sono cruciali non solo per segnalare

l‟efficienza e l‟efficacia dell‟Ateneo, ma anche

per quanto riguarda l‟organizzazione

dell‟orientamento. Ad esempio, un eccesso di

abbandoni al primo anno può fare sospettare che

la didattica erogata non sia coerente con la realtà,

ma può anche essere considerato un campanello

d‟allarme sul funzionamento dell‟orientamento

organizzato dall‟Ateneo o dalle singole Facoltà.

Nel seguito verrà fatta una breve panoramica su

ognuna delle variabili considerate per quanto

riguarda l‟Ateneo nel suo complesso, mentre, tra

le otto Facoltà, verrà fissata l‟attenzione sulla

performance della Facoltà di Scienze.

La metodologia statistica adottata è molto

semplice poiché si rifà alle ben note percentuali,

strumento molto immediato per ricavare

informazioni e per realizzare confronti, ai quartili,

tra cui la mediana indice di posizione ormai noto

ai più e ai modelli di regressione logistica

multivariata con uno sguardo agli odds ratio

(OR).

Innanzitutto conviene fare una panoramica sul

numero di studenti iscritti nelle diverse Facoltà

dell‟Ateneo nell‟anno accademico (a.a.) 2006-07,

informazione che fa inserire Milano-Bicocca tra

gli Atenei di medie dimensioni.

Con tale premessa, il progetto ha preso in

considerazione le coorti a partire dall‟a.a.

2000­01, dal primo anno, cioè, in cui è stato

possibile mettere in atto la riforma 509 che ha

introdotto per la prima volta in Italia le lauree

triennali.

Nel seguito, commenti o confronti fra i dati

saranno tenuti al minimo perché quello che

interessa in questa sede non è il comportamento

dell‟Ateneo o della Facoltà di Scienze Statistiche,

quanto l‟articolazione del progetto.

Facoltà N. studenti

iscritti

Economia 6.545

Giurisprudenza 3.035

Medicina e Chirurgia 2.154

Psicologia 3.468

Scienze della Formazione 5.428

Scienze Matematiche,

Fisiche e Naturali 5.500

Scienze Statistiche 697

Sociologia 2.455

Totale Ateneo 29.282

Tabella 1: Studenti iscritti nelle diverse Facoltà

dell‟Ateneo nell‟a.a. 2006-07.

2.1 Risultati

Nella Figura 1 sono riportati, per quanto riguarda

l‟Ateneo, l‟andamento per coorte della

percentuale di abbandoni nel primo anno di corso

insieme al numero di immatricolati nello stesso

anno.

23,3

25,9

26,9

24,8

25,6

24,1

4185

64536380

5743

5868

6600

5339

22,0

23,0

24,0

25,0

26,0

27,0

28,0

2000-01 2001-02 2002-03 2003-04 2004-05 2005-06 2006-07

Ab

ban

do

no

al

pri

mo

an

no

di

co

rso

(%

)

4000

4500

5000

5500

6000

6500

7000

Imm

atric

ola

zio

ni (N

)

Abbandoni (%) Immatricolazioni

Coorte

Figura 1: Percentuale di abbandoni dell‟Ateneo

nel primo anno di corso per coorte e numero

di immatricolati per a.a..

Il forte aumento del numero di immatricolazioni

che si osserva passando dal 2000-01 al 2001-02 è

dovuto al fatto che le Facoltà di Giurisprudenza,

Medicina e Chirurgia e Psicologia hanno attivato i

loro Corsi di laurea a partire dall‟a.a. 2001-02,

così che il numero di Corsi di laurea attivi

nell‟Ateneo è passato da 20 a 40. Negli a.a. dal

2002-03 al 2004-05 il numero si è stabilizzato a

39, riducendosi a 38 nel 2005-06 e a 37 nell‟a.a.

successivo.

Si osserva un picco di abbandoni nel 2004-05

corrispondente ad un analogo picco di

immatricolazioni nello stesso anno; questa

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VI - 1 Statistica & Società 28

crescita innaturale ha poi probabilmente portato

ad un naturale abbandono.

La percentuale media annua di abbandoni pari

25,1% appare elevata e pertanto sarebbe di

notevole interesse potere fare un confronto con

quanto accade negli altri Atenei italiani. In ogni

caso questo valore ha indotto l‟Ateneo di Milano-

Bicocca a cercare di interpretare i motivi di tali

abbandoni e con una ricerca ad hoc realizzata su

un campione di rinunciatari è emerso che uno dei

motivi che inducono gli studenti a lasciare gli

studi universitari è l‟avere trovato un lavoro a

tempo indeterminato o determinato [Schizzerotto,

Denti, 2005]. Per un maggiore conforto sui motivi

degli abbandoni, è in corso una ricerca analoga a

cura del Nucleo di Valutazione dell‟Ateneo.

Per quanto riguarda la Facoltà di Scienze

Statistiche si veda figura 2.

E‟ confermato il picco di cui si è detto con

riguardo alla coorte 2004-05; in particolare, a

fronte di una percentuale del 32,9% di abbandoni

per la coorte 2004-05, il numero di immatricolati

per la stessa coorte ha avuto un incremento del

40,5% rispetto al 2003-04. Si osserva che la

percentuale di abbandoni presenta un andamento

più irregolare rispetto all‟Ateneo.

Con riguardo ai CFU acquisiti nel primo anno di

corso, si consideri la Tabella 2, in cui sono

riportati i dati riferiti sia all‟Ateneo che alla

Facoltà di Scienze Statistiche. In particolare per

ogni coorte considerata figurano, per gli studenti

che non hanno abbandonato nel primo anno: la

percentuale con 0 CFU acquisiti nel primo anno, o

il numero medio e quello mediano di CFU

acquisiti nel primo anno, unitamente all‟intervallo

interquartile.

Figura 2: Percentuale di abbandoni della Facoltà

di Scienze Statistiche nel primo anno di corso

per coorte e numero di immatricolati per a.a..

Per la coorte 2004-05 il 7,7% degli studenti

dell‟Ateneo che si sono iscritti al secondo anno di

corso non ha acquisito alcun CFU, mentre il

numero medio di CFU acquisiti è pari a 35,1 e la

mediana a 36 CFU; in ogni caso il 50% degli

studenti ha acquisito un numero di CFU compreso

fra 22,5 e 48,0. Conviene ricordare che il numero

di CFU per anno è di norma pari a 60 per ogni

Corso di laurea.

La Facoltà di Scienze Statistiche ha una

performance migliore rispetto all‟Ateneo,

diminuisce la percentuale di studenti con 0 CFU e

aumentano il numero medio e quello mediano dei

ATENEO

Coorte % con CFU = 0 Media CFU Mediana CFU Intervallo Interquartile CFU

(25° - 75° centile)

2000-01 10,0 34,0 33,0 20,0 50,0

2001-02 8,6 33,5 33,0 22,0 45,0

2002-03 8,2 35,4 36,0 23,0 49,5

2003-04 8,3 36,5 39,0 24,0 50,0

2004-05 7,7 35,1 36,0 22,5 48,0

FACOLTA’ DI SCIENZE STATISTICHE

Coorte % con CFU = 0 Media CFU Mediana CFU Intervallo Interquartile CFU

(25° - 75° centile)

2000-01 5,0 37,6 39,0 27,0 51,0

2001-02 4,5 40,5 45,0 28,0 57,0

2002-03 5,5 43,7 47,0 29,0 62,0

2003-04 4,5 44,3 52,0 26,0 64,0

2004-05 4,0 47,9 54,0 34,5 62,0

Tabella 2: CFU acquisiti nel primo anno di corso, per coorte. Ateneo e Facoltà di Scienze Statistiche.

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CFU acquisiti, addirittura l‟intervallo interquartile

nel 2004-05 è 34,5-62,0. In altri termini, alcuni

studenti non solo hanno conseguito i 60 CFU

previsti nel primo anno ma sono andati oltre

inserendo già nel primo anno insegnamenti a

scelta.

Anche per questa variabile sarebbe interessante

fare confronti o avere un valore a livello nazionale

a cui rapportarsi.

Con riguardo ai laureati, vale la Figura 3, in cui è

riportata, per ogni coorte di immatricolati, la

percentuale di studenti che hanno conseguito il

titolo in corso.

Figura 3: Percentuale di laureati in corso, per

coorte. Ateneo e Facoltà di Scienze Statistiche

Dal confronto emerge che la percentuale dei

laureati in corso, negli anni, è sensibilmente più

alta per la Facoltà di Scienze Statistiche rispetto

all‟Ateneo con una tendenza al livellamento,

cresce quella di Ateneo e diminuisce, nell‟ultima

coorte, quella della Facoltà. In ogni caso il motivo

di questo notevole divario può essere identificato

nel fatto che la peculiarità di questa Facoltà, la sua

trasversalità e nello stesso tempo il suo rigore

metodologico, crea un insieme di studenti

fortemente motivati che desiderano o

approfondire le proprie conoscenze statistiche

continuando gli studi con la laurea specialistica o

entrare al più presto nel mercato del lavoro che,

almeno in Lombardia, offre possibilità molto

interessanti.

3 Altri confronti

Una volte analizzate le variabili oggetto di

interesse, si è proseguito lo studio valutando quali

caratteristiche degli studenti al momento

dell‟immatricolazione potevano risultare associate

alle due variabili d‟interesse: percentuale di

abbandoni al primo anno e percentuale di laureati

in corso. Le caratteristiche prese in considerazione

sono state: il genere, l‟età, la residenza, la classe

di reddito, il voto e il tipo di maturità, articolate in

diversi livelli tra loro esclusivi.

Per valutare, si è partiti dalla considerazione che il

solo confronto tra le percentuali osservate nei

diversi livelli di una prefissata caratteristica può a

volte risultare non adeguato per l‟eventuale

influenza delle restanti caratteristiche. Ad

esempio, volendo valutare se la caratteristica

genere ha influenza sulla variabile abbandono,

poiché la percentuale delle donne con la

caratteristica di avere un voto di maturità elevato è

superiore a quella degli uomini, è necessario

„depurare‟ il confronto tra i due sessi dal

potenziale effetto del voto di maturità sulla

possibilità di abbandono.

Questa correzione può essere ottenuta calcolando

l‟effetto del genere nei diversi livelli della

variabile relativa al voto di maturità conseguito e

facendone poi una media pesata per la numerosità

osservata in ogni livello. Questo calcolo, nel caso

in cui i fattori da tenere in considerazione sono

molteplici, può essere facilitato dall‟impiego di

modelli come quello di regressione logistica

[Hosmer & Lemeshow, 2000], adatto per variabili

risposta di tipo binario (abbandono/non

abbandono, laureato/non laureato).

E‟ stato allora possibile stimare gli Odds Ratio

(OR), indici che permettono il confronto tra più

livelli di una caratteristica. In particolare, un OR

minore di 1 riscontrato in un livello di una

prefissata caratteristica sta ad indicare che quel

livello è soggetto a rischio minore rispetto al

livello assunto come riferimento; viceversa, un

OR maggiore di 1 segnala che il livello

considerato è a rischio maggiore rispetto a quello

di confronto.

I risultati delle analisi sono riportati nelle Tabelle

4 e 5. La prima si riferisce alla variabile

abbandono, la seconda alla variabile laureati in

corso.

A titolo esemplificativo, l‟OR pari a 0,9 che figura

nella colonna relativa all‟Ateneo della Tabella 4,

indica che il rischio di abbandonare gli studi

intrapresi da studenti di una classe di reddito

medio è leggermente inferiore rispetto agli

studenti che si trovano in una classe di reddito

bassa (sarebbe uguale se l‟OR fosse 1). Ancora,

l‟OR di 1,4, sempre nella stessa colonna, indica

che gli studenti di una classe di reddito alta hanno

un rischio maggiore di abbandono rispetto agli

studenti con classe di reddito bassa..

È interessante osservare che la caratteristica

maggiormente associata al rischio di abbandono è

il tipo di maturità. Ad esempio, per quanto

riguarda l‟Ateneo, la differenza tra la percentuale

13.9

22.6

25.2 25.0

35.233.3

0

5

10

15

20

25

30

35

40

2000-

01

2001-

02

2002-

03

2000-

01

2001-

02

2002-

03

Ateneo Scienze Statistiche

La

ure

ati

in c

ors

o (

%)

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VI - 1 Statistica & Società 30

di abbandono osservata negli studenti provenienti

da una scuola professionale e quella osservata in

chi proviene da un liceo classico o scientifico è

pari a 16,3%. Questa elevata differenza si

mantiene anche correggendo con le altre

caratteristiche, infatti l‟impiego del modello di

regressione logistica porta ad un elevato OR pari a

2,3 che, con le dovute cautele di interpretazione,

segnala un rischio di abbandono di circa il doppio

per chi proviene da una scuola di tipo

professionale rispetto a chi proviene da un liceo

classico o scientifico.

Il rischio diventa molto superiore nella Facoltà di

Scienze Statistiche, con un OR pari a 5,3, che

segnala che chi proviene da una maturità di tipo

professionale ha un rischio di abbandono circa 5

volte maggiore rispetto a chi proviene da una

maturità di tipo classico o scientifico. Sempre per

la Facoltà di Scienze Statistiche gli studenti

appartenenti alla classe di reddito alta hanno un

rischio di abbandono circa 3 volte superiore

rispetto a coloro che appartengono alla classe di

reddito bassa, valore meno elevato nell‟Ateneo

essendo pari, come si è già precisato, a 1,4.

Un‟altra variabile che influenza è l‟età

all‟immatricolazione: per la Facoltà il rischio di

abbandono per chi si è immatricolato sopra i 20

anni è molto più del doppio rispetto a chi si è

immatricolato ad un‟età inferiore ai 20 anni che si

riduce a circa il doppio per l‟Ateneo nel suo

complesso.

Come atteso, data la forte dipendenza esistente tra

abbandoni e laureati in corso, le caratteristiche

associate positivamente al rischio di abbandono

risultano essere quelle che determinano una

minore possibilità di laurearsi in corso. Così,

sempre con riguardo al tipo di maturità, gli OR

relativi alla maturità professionale verso quella

classica o scientifica si invertono rispetto alla

precedente analisi, assumendo valori inferiori

all‟unità, come si osserva nella Tabella 5, dove, ad

esempio, con riguardo all‟Ateneo, l‟OR

professionale verso classico o scientifico è ora

pari a 0,3. Per interpretare questo valore conviene

passare al suo reciproco, cioè 3,3 che segnala che

chi proviene dalla maturità classica o scientifica

ha una possibilità di laurearsi in corso circa 3

volte superiore rispetto a chi proviene dalla

maturità professionale.

Per la Facoltà di Scienze Statistiche l‟OR diventa

5 e altrettanto accade per la classe di reddito bassa

rispetto a quella alta e alle immatricolazioni sotto i

20 anni rispetto alle immatricolazioni sopra i 20

anni.

In altri termini, un immatricolato non ancora

ventenne ha una possibilità di laurearsi in corso

circa 5 volte superiore a un ventenne o più.

4 Conclusioni

Ovviamente dallo studio realizzato dall‟Ateneo di

Milano-Bicocca si ricavano altre interessanti

informazioni, ma in questa sede l‟obiettivo è solo

quello di fare partecipi altri Atenei che non

abbiano già organizzato analisi analoghe e che

intendano realizzarle così da valutare la propria

realtà. In ogni caso sarebbe molto interessante

analizzare le diverse iniziative già in atto

arricchendo le une con le altre al fine di

migliorare gli strumenti per la valutazione e

pervenire ad un numero maggiore di informazioni

tramite le quali correggere o ribaltare eventuali

tendenze negative.

Se non si riuscirà per il 2008-09 ad avere un Ente

pubblico come l‟ANVUR (Agenzia Nazionale di

Valutazione del sistema Universitario e della

Ricerca) che procederà alla valutazione degli

Atenei, come dichiarato nelle Linee guida e nei

Decreti successivi, i progetti locali, come quello

che è oggetto della presente nota, consentiranno

ai singoli Atenei una valutazione autonoma con la

quale mettersi in discussione a livello nazionale e

internazionale.

Ringraziamenti Si ringraziano gli studenti Barbara Corso del

Corso di laurea specialistica in Biostatistica e

statistica sperimentale e Davide Di Salvatore del

Corso di laurea in Scienze statistiche ed

economiche, entrambi erogati dalla Facoltà di

Scienze Statistiche, che hanno consentito di

realizzare il progetto “Monitoraggio delle carriere

degli studenti iscritti ai Corsi di laurea triennale”

lavorando con entusiasmo, impegno e

intelligenza.

Riferimenti bibliografici

Schizzerotto A., Denti F., (2005) Perduti e in

ritardo

[http://www.sociologiadip.unimib.it/lsa/document

i/materiali/A033 Rapporto Perduti e in ritardo.pdf]

Hosmer, D.W., Lemeshow, S. (2000) Applied

logistic regression (2nd Edition). Wiley, New

York

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VI - 1 Statistica & Società 31

Variabile Livello Ateneo

Scienze

Statistiche

% OR % OR

Genere Donne 21,6 Rif. 22,4 Rif.

Uomini 29,9 1,2 27,0 1,1

Età all‟immatricolazione < 20 anni 18,4 Rif 17,4 Rif.

20 anni 33,3 2,0 41,3 2,7

Residenza Milano 29,9 Rif. 23,6 Rif.

Provincia Milano 23,8 0,8 28,1 1,5

Lombardia 21,1 0,8 19,6 1,0

Altro 34,5 1,4 26,9 1,1

Classe di reddito Bassa 26,3 Rif 22,4 Rif.

Media 23,2 0,9 23,3 1,4

Alta 32,8 1,4 37,3 3,4

Voto Maturità # Alto 16,6 Rif. 18,8 Rif.

Basso 27,1 1,6 26,5 1,4

Tipo di Maturità § Classica / Scientifica 18,8 Rif 14,6 Rif.

Tecnica Commerciale 31,0 1,8 32,1 2,9

Altre tecniche 29,7 1,7

Magistrale 19,1 1,6 - *

Professionale 35,1 2,3 47,4 5,3

Altro 26,5 1,8 30,4 2,4

Rif: livello di riferimento per il calcolo dell‟OR.

# Alto: 54/60, 90/100; Basso: <54/60, <90/100.

§ I livelli considerati possono variare, in quanto sono state considerate solo le tipologie

più rappresentate. Le altre tipologie sono state inserite nella voce Altro.

* La categoria „Magistrale‟ non è stata considerata a parte nell‟analisi di Facoltà, poiché

poco numerosa, ma è stata inserita nella voce Altro

Tabella 3: Percentuale di abbandoni nel primo anno di corso e OR. Ateneo e Facoltà di

Scienze Statistiche.

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VI - 1 Statistica & Società 32

Variabile Livello Ateneo

Scienze

Statistiche

% OR % OR

Genere Donne 27,1 Rif. 39,0 Rif.

Uomini 13,6 0,7 23,7 0,7

Età all‟immatrico-lazione < 20 anni 28,7 Rif 41,3 Rif.

20 anni 12,8 0,4 9,6 0,2

Residenza Milano 14,1 Rif. 30,8 Rif.

Provincia Milano 19,5 1,3 23,7 1,2

Lombardia 30,8 1,7 47,0 1,9

Altro 15,9 0,8 23,0 1,8

Classe di reddito Bassa 18,7 Rif 34,8 Rif.

Media 22,9 1,2 28,7 0,8

Alta 17,7 1,1 42,4 1,9

Voto Maturità # Alto 41,4 Rif. 58,3 Rif.

Basso 17,0 0,3 23,7 0,2

Tipo di Maturità § Classica / Scientifica 27,4 Rif 45,2 Rif.

Tecnica Commerciale 12,8 0,4 18,9 0,2

Altre tecniche 14,0 0,5

Magistrale 29,5 0,5 - *

Professionale 13,5 0,3 14,3 0,2

Altro 18,9 0,5 26,1 0,2

Rif: livello di riferimento per il calcolo dell‟OR.

# Alto: 54/60, 90/100; Basso: <54/60, <90/100.

§ I livelli considerati possono variare, in quanto sono state considerate solo le tipologie

più rappresentate. Le altre tipologie sono state inserite nella voce Altro.

* La categoria „Magistrale‟ non è stata considerata a parte nell‟analisi di Facoltà, poiché

poco numerosa, ma è stata inserita nella voce Altro

Tabella 4: Percentuale di laureati su iscritti al primo anno di corso e OR. Ateneo e Facoltà di

Scienze Statistiche.