mondoinps · Personale amministrativo C4 1.050 C3 1.052 C1 710 B2 410 B1 210 A2 10 Totale 3.442...

24
mondo inps Primo piano Ipotesi di contratto integrativo: il futuro al via Zoom Prestazioni: alla sorgente del pianeta pensioni Progetti Inps a Venezia: il welfare di una città senza confronti PERIODICO BIMESTRALE DELL’ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE 9

Transcript of mondoinps · Personale amministrativo C4 1.050 C3 1.052 C1 710 B2 410 B1 210 A2 10 Totale 3.442...

Page 1: mondoinps · Personale amministrativo C4 1.050 C3 1.052 C1 710 B2 410 B1 210 A2 10 Totale 3.442 Personale tecnico Informatici 191 di cui 150 C4 41 C3 Vigilanza 306 Tecnico edilizio

mondoinps

Primo pianoIpotesi di contrattointegrativo:il futuro al via

ZoomPrestazioni:alla sorgente delpianeta pensioni

ProgettiInps a Venezia:il welfare di unacittà senza confronti

PERIODICO BIMESTRALE DELL’ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE

9

Page 2: mondoinps · Personale amministrativo C4 1.050 C3 1.052 C1 710 B2 410 B1 210 A2 10 Totale 3.442 Personale tecnico Informatici 191 di cui 150 C4 41 C3 Vigilanza 306 Tecnico edilizio

3E D I T O R I A L E

4P R I M O P I A N O L’ipotesi di contratto integrativo sottoscritta

il 9 marzo apre la strada, dopo cinque anni,ad avanzamenti di carriera e copertura dei posti vacanti

7Z O O M Le pensioni viste da chi se ne occupa.

Tradizione e nuovi sviluppi nell’attività della Direzione centrale prestazioni

9P R O G E T T I Inps chiama Italia: una circolare chiarisce

i compiti delle sedi per la gestione dell’attivitàsuccessiva all’invio dei rendiconti previdenziali

10F O T O D I G R U P P O Splendori e problemi di una Venezia

che invecchia senza perdere il suo fascino.Il ruolo dell’Istituto tra i canali della Serenissima

12D E N T R O L ’ I N P S Perugia al centro del mondo. Alla scoperta

del gruppo di lavoro che si occupa delle pensioni per i residenti nei Paesi non convenzionati

Premiati i progetti vincitori di “Inps Anch’io”,scelti tra quelli di oltre cento colleghi,dall’e-government all’immigrazione

Riflettori sul Tfr. Pubblicata l’attesa circolare esplicativa sulle norme che istituiscono il Fondo di Tesoreria presso l’Inps

Territorio

Il talento del collega

L’Idea – scrive chi legge

23W O R K O U T Segnalazioni su libri, dischi, film, arti e media

mondoinps 2/2007

Bimestrale dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale

Numero 9 – marzo/aprile 2007

Direzione, redazione, amministrazioneVia Ciro il Grande, 21 – 00144 [email protected]

Direttore editorialeVittorio Crecco

Direttore responsabileAnnalisa Guidotti

Consulente editorialeAlessandro Mauro

RedazioneGiuseppe De Marco (coord.)Simone Parola

Progetto graficoMario Peliti

ImpaginazioneValerio Fanelli

Hanno collaboratoMassimo Berto, Stefano Caranfa,Fabio Cappello, Gennaro Cascinelli,Cinzia Consagra, Adriano De Paolis,Donato Lorusso, Carla Oliveri,Alessia Rimmaudo, Maria Lucia Pescolla Nagni,Clelia Petrone, Mario Torre

FotografieArchivio Corbis

IllustrazioniFabio AgostiniArchivio CorbisGiulia D’Anna (copertina)

StampaProstampa Sud – Roma

Registrazione presso il Tribunale di Roma numero 426 del 19 ottobre 2005

Page 3: mondoinps · Personale amministrativo C4 1.050 C3 1.052 C1 710 B2 410 B1 210 A2 10 Totale 3.442 Personale tecnico Informatici 191 di cui 150 C4 41 C3 Vigilanza 306 Tecnico edilizio

E D I T O R I A L E

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24

Questo giornale ha due facce. Da un lato il racconto del lavoro in Isti-tuto, tanto attraverso i “reportage” (per dirla con un parolone) che ef-

fettua presso le singole realtà produttive, quanto con i contributi che ag-giornano sullo stato dell’arte dei progetti in corso. Dall’altro lato il raccon-to delle persone che dell’Istituto fanno una realtà viva e in continuo dive-nire: una cronaca che va oltre le mura dell’ufficio e può portare, come sivede per esempio a pagina 22, anche molto lontano.Queste due facce, neanche a dirlo, appartengono alla stessa medaglia. Icolleghi di cui raccontiamo le gesta artistiche, gastronomiche o addirittu-ra transoceaniche, così come quelli di cui vedete le fotonella rubrica Cartoline, sono gli stessi i cui gesti quotidia-ni garantiscono all’Inps i risultati che sta ottenendo. Sie-te voi, siamo noi.Nelle pagine che seguono entrambe le facce di Mon-doInps (corriamo volentieri il rischio di sembrar l’oste cheparla del suo vino) ci sembrano piene di cose: abbiamonotizie importanti (su tutte, è chiaro, il contratto), vivia-mo passaggi cruciali (nell’imminenza della scadenza re-lativa al Tfr) e anche per quanto riguarda quella linea dicontinuità che lega il “dentro” al “fuori”, l’attività lavorati-va alla vita dell’individuo, c’è una novità che ci piace sot-tolineare. Con questo numero prende il via il primo concorso letterario ri-servato alle persone che lavorano per l’Inps: un occasione per raccontaree raccontarsi, ricordare o inventare, un modo per fare sì che le due faccedella medaglia si guardino.L’abbiamo chiamato La storia siamo noi, un modo per dire che, penna o ta-stiera alla mano, è il nostro turno di raccontare, nel modo che ci pare, qual-cosa che abbia a che fare col mestiere che facciamo.La storia siamo noi, però, significa anche che il ruolo di protagonista, neiracconti che parteciperanno al concorso, spetta alle persone che “da que-sta o dall’altra parte dello sportello” danno vita alla miriade di domande,risposte, bisogni, attese e speranze che formano il fitto tessuto di relazio-ni tra chi rappresenta lo stato sociale di questo Paese e chi lo fruisce.A proposito di medaglie, poi, è sempre opportuno ricordare che appuntar-sene da soli non è buona pratica. Infatti è da semplice testimone, pur semolto ravvicinato, che MondoInps può parlare dei traguardi raggiunti inquesti anni dall’Istituto, e della voglia diffusa di continuare a raggiunger-ne. Mostrando quante più facce possibile di una grande esperienza.

Annalisa Guidotti

Facce e medaglie

“È da semplicetestimone, pur se molto ravvicinato,che MondoInps puòparlare dei traguardiraggiunti in questianni dall’Istituto, e della voglia diffusadi continuare a raggiungerne”

Page 4: mondoinps · Personale amministrativo C4 1.050 C3 1.052 C1 710 B2 410 B1 210 A2 10 Totale 3.442 Personale tecnico Informatici 191 di cui 150 C4 41 C3 Vigilanza 306 Tecnico edilizio

mondoinps 2/2007

P R I M O P I A N O

La sottoscrizione dell’ipotesi dicontratto collettivo nazionale in-

tegrativo, avvenuta a Roma lo scorso9 marzo, rappresenta l’occasioneper ragionare sui risultati raggiuntie al tempo stesso riflettere sui piùimportanti scenari che si profilanoper il nostro Istituto nel breve e nelmedio periodo. L’ipotesi di contratto,una volta certificata dal Collegio deiSindaci, passerà poi al vaglio dei mi-nisteri vigilanti e del Dipartimentodella Funzione Pubblica della Presi-denza del Consiglio per la definitivaapprovazione nei prossimi mesi.La lunga e faticosa gestazione delcontratto (che normalmente vienestipulato entro l’estate) è anzituttouna conseguenza delle innegabilidifficoltà dovute alle risorse decre-scenti che le ultime leggi finanzia-rie hanno assegnato alla contratta-zione collettiva. Il fondo a disposi-zione (pari complessivamen-te a 347.250.451 eu-ro) è stato infattiridotto di quasi25 milioni di eu-ro, riportando-lo di fatto al li-vello del 2004.La lunga negoziazio-ne, però, è anche la te-stimonianza degli sfor-zi compiuti per affron-tare alcuni punti crucia-li sul tavolo della trat-tativa. «Avremmo po-tuto molto più age-volmente limitarci aun contratto “fotoco-

pia” di quello degli scorsi anni – hasottolineato il direttore generaleVittorio Crecco nel corso della vi-deoconferenza che si è tenuta il 15marzo – ma abbiamo deciso, di con-certo con le organizzazioni sindaca-li e pur nelle difficoltà, di non rinvia-re le decisioni importanti». Il temadegli avanzamenti di carriera (fermida oltre cinque anni) e della coper-tura dei posti vacanti, in particolare,è stato affrontato con un occhio al-le legittime aspirazioni dei colleghie l’altro ai futuri assetti organizzati-vi e gestionali dell’Istituto. Il tutto,ha tenuto a precisare Vittorio Crec-co, «in un clima di confronto serra-to ma rispettoso e produttivocon le organizzazioni sindacali».Adriano Petricca, coordinatorenazionale della

Uil, conferma in effetti la soddisfa-zione del sindacato e si dice «Certodi aver concorso a produrre un con-tratto equo e coerente». Anche Da-niele Nola, coordinatore della Cgil,si dice «nel complesso soddisfattodell’intesa raggiunta, anche perquanto riguarda la valorizzazionedelle professionalità dell’area C e lariapertura delle selezioni interne».Altrettanto fa Giorgio Allegrini, co-ordinatore generale Cisl, che nonesita a parlare di «un piccolo mira-colo», sottolineando «l’importanzadel complessivo ridisegno organiz-zativo che, a partire dal-

Un’ipotesi di crescitaAl via il contratto integrativo 2006: oltre 4.000 riqualificazioni

e nuove figure professionali. Meritocrazia e competenza per risponderealle aspettative del personale e prepararsi alle sfide di domani

Page 5: mondoinps · Personale amministrativo C4 1.050 C3 1.052 C1 710 B2 410 B1 210 A2 10 Totale 3.442 Personale tecnico Informatici 191 di cui 150 C4 41 C3 Vigilanza 306 Tecnico edilizio

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24

P R I M O P I A N O

le figure apicali, estende nuove re-sponsabilità sul personale dell’areaC e insieme, con la ripresa delle se-lezioni, valorizza il personale dellearee A e B» e ribadendo che «raccol-ti questi frutti nel 2006 lavoreremoper la semina del 2007, confidandoanche nel rinnovo del CCNL».Per tutti vale in effetti la considera-zione di questo accordo come di unprimo passo in un cammino ancoralungo. Michele Di Lullo, segretariogenerale Cisal, accanto alla soddi-sfazione per esser riusciti a conte-nere gli effetti negativi della leggeFinanziaria sul Fondo di Ente 2006,esprime «rammarico per non avertrovato consensi su proposte inno-vative per l’organizzazione del lavo-ro e forte preoccupazione riguardoal finanziamento per la contratta-zione 2007».Diversa invece la posizione di LuigiRomagnoli del coordinamento RdB(niente firma, almeno per ora, e de-cisione rinviata all’indomani delleconsultazioni programmate con ilavoratori) che, pur considerandodegni di nota alcuni segnali come laripresa delle selezioni concorsualiinterne, ribadisce la propria «nettacontrarietà alle scelte strategichecontenute nel contratto, soprattut-to con riferimento alla nuova figuradell’integratore di processo, che nontrova al momento alcuna giustifica-zione». Ma cerchiamo allora di en-trare nel merito dell’ipotesi di ac-cordo sottoscritta. Per farlo, abbia-mo chiesto proprio a Franco Porrari,direttore centrale del personale, diillustrarne i punti principali perMondoInps. «Le principali novità diquesto contratto sono tre: anzituttole procedure di passaggio di livelloordinamentale, che interesserannocomplessivamente 4.130 personedistribuite tra il personale tecnico e

quello amministrativo (vedi tabellequi sotto). Si tratta di numeri impor-tanti che testimoniano la buona in-tesa raggiunta».

Ciò vale a maggior ragione per la de-finizione dei criteri per l’avanzamen-to, che valorizzano significativamen-te il test selettivo, riconoscendo altempo stesso il giusto peso all’anzia-nità di servizio e ai titoli culturali inpossesso dei candidati. «L’aver rico-nosciuto fino a 60 punti su 100 alle

procedure selettive in particolare –ha precisato Porrari – mi pare un ot-timo risultato e insieme una garan-zia di trasparenza ed equità».Tra le principali novità del contrattofigura poi l’introduzione di una nuo-va figura professionale, che riguar-derà le posizioni apicali C4 e C5. Sitratta del cosiddetto “integratore diprocesso”: un profilo che sarà chia-mato a operare in stretto raccordocon la dirigenza e secondo obiettiviannuali stabiliti per contratto. «L’in-dividuazione di questa nuova figu-ra – ci spiega Porrari – non ha nien-te a che vedere con la cosiddetta“vicedirigenza” (che non è attual-mente prevista dal contratto nazio-nale) e molto invececon il superamentodei confini ancora rigi-di tra i diversi moduliorganizzativi».Alla base di questocontratto, infatti, nonc’è solo una piattafor-ma economica ma unpiù complesso ripen-samento dell’intero si-stema organizzativodell’Istituto, di cui an-che con strumenti co-me questo si stannogettando le basi.«L’articolazione del la-voro per processi –spiega Porrari – va oggi integratacon una organizzazione più flessi-bile, in grado di seguire le diversefasi della lavorazione dei nostriprodotti e servizi in modo più orga-nico e trasversale».L’EMens, una procedura che si col-loca a metà strada tra il processoassicurato-pensionato e quelloaziende, è un esempio di questanuova trasversalità. Lo ha ricordatoanche il direttore centrale Organiz-

Personale amministrativo

C4 1.050

C3 1.052

C1 710

B2 410

B1 210

A2 10

Totale 3.442

Personale tecnico

Informatici 191 di cui150 C4

41 C3

Vigilanza 306

Tecnicoedilizio

40 di cui30 C4

10 C3

Sanitario 151 di cui

30 C4

120 C3

1 C2

Totale 688

Profili A2, B2 e C1

Test fino al 60%

Titoli culturali fino al 15%

Anzianità fino al 25%

Profili C3 e C4

Test fino al 60%

Titoli culturali fino al 15%

Anzianità fino al 25%

Superamento concorso pubblico

fino al 5%

“Avremmopotuto molto più agevolmentelimitarci a un contratto‘fotocopia’ di quello degliscorsi anni maabbiamo deciso,di concerto con le organizzazionisindacali e purnelle difficoltà,di non rinviare le decisioniimportanti”

Page 6: mondoinps · Personale amministrativo C4 1.050 C3 1.052 C1 710 B2 410 B1 210 A2 10 Totale 3.442 Personale tecnico Informatici 191 di cui 150 C4 41 C3 Vigilanza 306 Tecnico edilizio

mondoinps 2/2007

P R I M O P I A N O

zazione Gregorio Tito nel corso del-la videoconferenza: «Ai responsabi-li delle unità di processo – ha spie-gato – spetterà sempre più il com-pito di operare su flussi di lavorotrasversali e, quindi, allargare leproprie competenze».

È anche in quest’ottica che è stataintrodotta la terza fondamentalenovità di questo contratto, che ri-guarderà i colleghi inquadrati nellaposizione C3. «Si tratta – spiega sem-pre Porrari – di riconoscere la possibi-lità di attribuire posizioni organizza-tive anche ai colleghi C3 che, ricor-diamolo, rappresentano la “spinadorsale” dell’Istituto e costituisconouna massa critica da valorizzare».L’assegnazione di posizioni organiz-zative avverrà, però, solo per la coper-tura delle posizioni ancora rimastevacanti, una volta terminate le sele-zioni per i profili di C4. L’iniziativa,inoltre, riguarderà (almeno in questaprima fase) esclusivamente le dire-zioni provinciali e subprovinciali (conl’eccezione dei direttori di Agenzia,per i quali rimane l’obbligo di posse-dere un profilo non inferiore alla po-sizione C4). Successivamente, previaapposita sessione negoziale, il pro-getto potrà essere esteso anche alleDirezioni regionali e alla Direzionegenerale. Il contratto poi disciplina (ein alcuni casi anticipa, rinviandone ladefinizione ad apposite sessioni ne-goziali) numerosi altri punti di gran-

de interesse: il ripristino della mag-giorazione del TEP, la riorganizzazio-ne degli ispettori di vigilanza e delpersonale informaticoe sanitario, l’istituzionedi nuove figure nel-l’ambito della pianifi-cazione e controllo digestione.A breve, si ricominceràa lavorare sul nuovocontratto integrativodel 2007, per chiuder-lo, secondo le inten-zioni di entrambe leparti contraenti, entrol’estate. Per il futuro,infine, Franco Porrarinon ha dubbi che leparole chiave sarannomeritocrazia e compe-tenza. «Abbiamo lavo-rato per il riconoscimento dovutodell’impegno di tutti i colleghi: unimpegno testimoniato anche da unincremento di produttività del 18%nell’ultimo triennio. Ora, dobbiamopuntare a una politica premianteche faccia del merito e della capaci-tà il suo punto di forza».

Posizione messa a concorso Requisiti richiesti (alla data di decorrenza della selezione)

Titoli di studioEsperienza professionale (alternativa o complementare al titolo di studio)

A2 / 2 anni nella posizione A1

B1 Obblighi scolastici assolti 6 anni nella posizione A1 o 4 anni in A2

B2Diploma di scuola media secondario di secondo grado

4 anni nella posizione B1

C1Diploma di laurea di primo o secondo livello

Diploma di scuola media secondaria di secondo grado con 7 anni nella posizione B1 o 5 anni in B2 o B3(o qualifiche corrispondenti nel precedente ordinamento)

C3Diploma di laurea di primo o secondo livello

Diploma di scuola media superiore con 4 anni di esperienza nella posizione C1 o C2 (o qualifiche corrispondenti nel precedente ordinamento)

C4Diploma di laurea di primo o secondo livello

Diploma di scuola media superiore con 8 anni nella posizione C1 o C2 o 4 anni in C3 (o qualifiche corrispondenti nel precedente ordinamento)

Ripartizione fondo 2006

Sviluppo professionale(passaggi di livello)

35.000.000

Straordinario e turni 27.200.756

Compensi incentivanti 144.612.370

Incentivo mobilità 7.443.009

Incentivo produttività 42.994.316

Indennità 90.000.000

Totale 347.250.451

“Alla base diquesto contrattonon c’è solo una piattaformaeconomica ma un piùcomplessoripensamentodell’interosistemaorganizzativodell’Istituto, di cui anche con strumenticome questo si stannogettando le basi”

Page 7: mondoinps · Personale amministrativo C4 1.050 C3 1.052 C1 710 B2 410 B1 210 A2 10 Totale 3.442 Personale tecnico Informatici 191 di cui 150 C4 41 C3 Vigilanza 306 Tecnico edilizio

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24

Z O O M

Sulle targhe al settimo e ottavopiano del grattacielo della Di-

rezione generale figura ancora lavecchia (e un po’ oscura) definizio-ne di “Prestazioni AGO”, con riferi-mento all’assicurazione generaleobbligatoria. Prima ancora era,semplicemente, il “Servizio Pensio-ni”. Oggi è rimasto il termine pre-stazioni (da cui sono state scorpo-rate quelle a sostegno del reddito)che nel frattempo però sono cre-sciute, tanto che al fondo pensio-ne principale se ne sono affiancatimolti altri. Ma il concetto è rima-sto lo stesso. Parliamo insomma diuna realtà, la pensione (ma nonsolo), che per molti in Italia conti-nua a essere il sinonimo di Inps.In effetti, l’idea di stare nel centrodell’attività dell’Istituto la si perce-pisce subito. Mauro Nori, direttoreda quasi tre anni, parla con orgogliodi una «percezione netta e chiaradella centralità di questa attività nelpanorama dei servizi resi dall’Inps».Da qui si tirano le fila di quella che,assieme alle entrate e alle prestazio-ni a sostegno del reddito, rimane laprincipale direzione “di prodotto”dell’Istituto. Quella cioè, per usareun’espressione anglosassone ormaidiffusissima, che sovrintende a unbusiness che più “core” non si può.

«Pensioni di vecchiaia, inabilità, diguerra, pensioni sociali», snocciola ildirettore illustrando i principalicampi di attività. «Ma anche inter-pretazione normativa e attività dicollaborazione tecnica con gli orga-ni del potere esecutivo e legislativo,gestione del casellario dei pensio-nati, monitoraggio del territorio, ge-stione dei conti individuali nonchél’attività di sostituto di imposta peroltre 15 milioni di pensionati. Oltreche, naturalmente, il lavoro di anali-si e controllo delle procedure per lagestione delle prestazioni».Non è facile quindi rendere conto inpoche righe di un’attività che coin-volge circa un centinaio di colleghi einveste il cuore della previdenza ita-liana. Ce ne accorgiamo parlando, adesempio, con Pasquale De Feo e Pao-la Cosentino, entrambi al lavoro nelsettore normativa dell’area tratta-menti in regime generale.Tutti e duesi occupano principalmente di predi-sposizione delle circolari interpreta-tive, ma la loro attività spazia dal bo-nus al cumulo, dai pignoramenti agliindebiti pensionistici. «Il lavoro di in-terpretazione delle norme va fattocon grande ponderazione e rigore –precisa De Feo – perché da ciascunadecisione potrebbero dipendereconseguenze importanti anche per

migliaia di persone». Per entrambipoi, c’è il lavoro di istruttoria dei ri-corsi e di risposta ai quesiti da partedelle sedi. «È uno degli aspetti più in-teressanti del nostro lavoro», concor-dano. «I nostri interlocutori – spiegaCosentino – sono le sedi, i patronati,gli studi legali e anche i singoli citta-dini. Aiutarli nell’interpretazionenormativa significa contribuire allarisoluzione di problemi concreti deicittadini. E questo è certamente unottimo stimolo».Il succo del lavoro nella Direzioneprestazioni può essere concentratoin tre fasi principali, come spiegaRaffaele Siracusa, direttore vicario. «Ilprimo problema, nella gestione diun’attività disciplinata dalla legge, èproprio quello di interpretare corret-tamente la norma». Cosa più facile adirsi che a farsi se è vero che i proble-mi interpretativi che possono scatu-rire da una singola legge sono nu-merosissimi, e ad essi vanno aggiun-te tutte le diverse problematiche cheemergono nel lavoro quotidiano disportello. «Per questo uno dei nostricompiti principali è quello di emana-re circolari interpretative, che attri-buiscano un significato uniforme al-le norme dello stato e ne garantisca-no un’attuazione coerente e omoge-nea. In questo modo si riesce anchea garantire il necessario, fondamen-tale raccordo con il territorio».«Un altro passaggio fondamentaleè quello di tradurre gli input norma-tivi, correttamente interpretati, inprocedure informatiche che metta-no in moto il sistema».La messa in opera delle cosiddette“procedure”, cioè dei programmi in-formatici in grado di gestire le situa-zioni pensionistiche degli assicurati,è in effetti l’attività principale nonsolo della Direzione prestazioni ma,per molti versi, dell’intero Istituto.

La pensione, questa conosciutaCoinvolge più di 15 milioni di persone e ancora oggi è per moltil’emblema dello stato sociale. L’attività della Direzione centrale

prestazioni: tra tradizione consolidata e progetti futuri

Alcuni colleghi della Direzione centrale prestazioni

Page 8: mondoinps · Personale amministrativo C4 1.050 C3 1.052 C1 710 B2 410 B1 210 A2 10 Totale 3.442 Personale tecnico Informatici 191 di cui 150 C4 41 C3 Vigilanza 306 Tecnico edilizio

mondoinps 2/2007

Z O O M

Per le prestazioni se ne occupaAlessandro Pulcini, un passato lavo-rativo all’Inpdai e in Istituto dal2003. «Ogni nuova norma che inci-de sul sistema previdenziale deveessere tradotta in un programmainformatico. Noi siamo l’anello dellacatena che collega il settore ammi-nistrativo con quello informatico,predispone il contenuto delle pro-cedure che verranno poi realizzatedagli informatici e verifica la fun-zionalità dei nuovi sistemi». Il tuttoimpegna una quindicina di perso-ne, per lo più “missionari” dalle di-verse sedi sul territorio. «Siamo cosìpochi – precisa Flavia Marino, anchelei alle procedure – perché è estre-mamente difficile formare la com-petenza adatta e specifica per que-sto lavoro; mentre è molto facileperderla. Spesso è sufficiente cheun collega vada in pensione perchési rischi di trovarsi scoperti in un in-tero settore di attività».C’è invece chi l’attività nella direzio-ne prestazioni la segue da quasiquarant’anni. Virginia Rosetti, che siautodefinisce la “decana” del grup-po, ha cominciato a lavorare allepensioni nel giugno del 1970. «Enon sono affatto intenzionata asmetterla – precisa subito. Almenofinché continuerò a lavorare congioia. Io ne ho viste tante, dalla Tbcai commercianti, dal fondo elettricialla normativa. E ogni volta imparouna cosa nuova, un mondo diverso,nonostante la pensione sia un pro-dotto affermato».In effetti, alla domanda se vi sianoancora spazi di miglioramento e cre-scita in un settore ormai consolida-to, il direttore non ha dubbi: «Ci so-no, eccome. Il primo riguarda i cosid-detti servizi aggiuntivi ai pensionatie rappresenta la possibilità di adde-bitare direttamente sulla pensione,

anche a rate, il pagamento di alcunitributi come l’Ici, o la tassa sui rifiutio il canone Rai» (cfr. MondoInps n. 8).Tra le ultime novità c’è per esempiola disciplina sulla cessione del quin-to per i pensionati, di cui sono statefornite le prime indicazioni con ilmessaggio 9086 dello scorso 7aprile. O la legge sulla cosiddettatotalizzazione, che consente di uni-re in un unico conto contributi di-spersi tra una ventina di enti o cas-se previdenziali. Ne sa qualcosa Lo-redana Rizza, che sta seguendo daottobre la parte normativa del pro-getto che, dice, «porterà all’istitu-zione di una nuova figura di pensio-ne e servirà a dare un po’ di chiarez-za in un settore fino ad oggi estre-mamente complesso».Non di progetto nuovo ma di evolu-zione, culturale prima ancora cheprocedurale, si può parlare inveceper il passaggio strategico dalla li-quidazione alla gestione del conto.«Se ne discute da tempo – precisa ildirettore – Oggi però si stanno con-cretamente affermando le condi-zioni (EMens, Unex) per passaredalla liquidazione come atto di tipoautorizzativo, evento centrale del-l’attività, alla gestione in temporeale di un flusso di dati».

L’obiettivo è arrivare a gestire il pro-prio conto assicurativo come unconto corrente bancario e trasfor-mare i nostri operatori in gestori esupervisori delle singole posizioni,attraverso uno scambio continuo eaggiornato di dati e informazionicon i cittadini.Un altro settore su cui si sta pun-tando molto è il controllo delle pre-stazioni indebite: un settore che ri-guarda oltre 7 milioni di prestazionierogate a pensionati in funzionedel loro reddito e quindi, in quantotale, soggette a revisioni e modifi-che al variare dei parametri econo-mici dei beneficiari. «Un fenomenosocialmente negativo – spiega Nori– che siamo riusciti a ridurre di qua-si due terzi. Per abbat-terlo del tutto, però,sarebbe necessario unintervento normativoche modificasse i cri-teri di assegnazionedelle prestazioni, in-troducendo per esem-pio il principio che sifaccia riferimento airedditi dell’anno pre-cedente, così da evita-re l’ingenerarsi di con-fusioni e rettifiche»E qui veniamo a quellache forse è l’unica notadolente dell’attività. Ildirettore non ha dub-bi: «La sovrapprodu-zione legislativa è ungrave handicap. Oggi sono in vigoreoltre 4.000 norme solo in materiaprevidenziale». Cosa comporta tut-to ciò? «Che in pratica ogni singolopensionato ha una storia previden-ziale a sé, con le sue leggi di riferi-mento e i suoi sistemi di calcolo».«Ma siamo al lavoro anche su que-sto», garantisce.

“L’obiettivo è gestire ilproprio contoassicurativo come un contocorrentebancario,trasformando i nostri operatoriin gestori e supervisoridelle singoleposizioni,attraverso uno scambiocontinuo di datie informazionicon i cittadini”

Page 9: mondoinps · Personale amministrativo C4 1.050 C3 1.052 C1 710 B2 410 B1 210 A2 10 Totale 3.442 Personale tecnico Informatici 191 di cui 150 C4 41 C3 Vigilanza 306 Tecnico edilizio

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24

P R O G E T T I

Notizie che contanoIn viaggio nel Paese l’informativa previdenziale su 2005 e 2006

e un opuscolo sul Tfr, mentre in Istituto una circolare illustra un’operazione che interessa 14 milioni di lavoratori

Come già anticipato nello scorsonumero, è in corso di svolgimen-

to l’invio del rendiconto previdenzia-le per gli anni 2005-2006 e di unopuscolo informativo sul Tfr ai lavo-ratori dipendenti del settore privato.Torniamo a parlarne alla luce dellacircolare n. 62 del 15 marzo, che chia-risce i termini di un’operazione cheinteresserà un totale di circa 14 mi-lioni di lavoratori e detta le istruzioniorganizzative e operative alle sedi.Il rendiconto illustra, per ciascunassicurato, i flussi retributivi e con-tributivi acquisiti dall’Inps attra-verso le denunce EMens presenta-te mensilmente dai datori di lavo-ro. Flussi che vanno a integrare leinformazioni già inviate con l’ope-razione di emissione dell’estrattoconto, permettendo così agli assi-curati, anche attraverso il raffrontocon i dati contenuti nel Cud, unacompleta verifica della propria si-tuazione contributiva.Per questa fase, in cui a seguito del-l’analisi qualitativa delle informa-zioni giungeranno le segnalazionidegli assicurati, l’Istituto si è mobi-litato coinvolgendo tutte le struttu-re sia a livello centrale sia periferico.Alle direzioni centrali e regionali so-no stati affidati compiti di coordi-namento e monitoraggio dell’ini-ziativa, allo scopo di omogeneizzarele prassi sul territorio.Presso le strutture di produzione,invece, è prevista la costituzione diappositi gruppi integrati di lavoro,in cui saranno presenti tutte le pro-fessionalità necessarie ad assicura-re l’analisi dei flussi telematici delleretribuzioni e il loro utilizzo nei con-ti individuali. Per gestire al megliole operazioni derivanti dal rapportocon assicurati, aziende e professio-nisti, saranno poi istituiti presso ifront office locali una reception in

grado di fornire informazioni di ca-rattere generale e un punto di con-tatto dedicato per garantire unadeguato servizio di consulenza sulrendiconto. Infine, alle Agenzie diproduzione sarà affidato il compitodi ricevere e trasmettere agli organicentrali le eventuali segnalazioni.Attività quest’ultime supportate daspecifici gruppi di lavoro costituitipresso la sede di appartenenza. Gli

operatori potranno contare anchesu un applicativo in ambiente web,raggiungibile attraverso l’Intranetaziendale, per la gestione delle se-gnalazioni dei lavoratori e su unacasella di posta elettronica dedica-ta: [email protected]’interazione con l’Istituto viene as-sicurata non soltanto dal tradizio-nale sportello e dagli enti di patro-nato – che in questa occasione pos-sono consolidare il loro ruolo di in-formazione e assistenza – ma an-che attraverso canali alternativi: ilsito Internet www.inps.it e il con-tact center 803164.L’iniziativa consente, inoltre, di rin-novare il rapporto di collaborazionecon i consulenti del lavoro, tradizio-nalmente impegnati a facilitare gliadempimenti dei contribuenti.L’operazione, che dovrebbe conclu-dersi nel mese di maggio, è accom-pagnata dall’invio di un opuscolosulla nuova riforma della previden-za complementare e sulla sceltadella destinazione del Tfr, predi-sposto dal Ministero del Lavoro edella Previdenza sociale in collabo-razione con l’Inps e Poste Italiane.In virtù dell’importanza della scel-ta che i lavoratori dovranno effet-tuare entro il 30 giugno 2007, an-che le sedi saranno chiamate a for-nire una informazione adeguata inmodo da rendere i lavoratori con-sapevoli delle opportunità offertedalla nuova normativa. Le informa-zioni sulla destinazione del Tfr po-tranno essere reperite anche sul si-to dell’Istituto, dove è attivo il linkalla versione elettronica dell’opu-scolo insieme ad altre informazioniutili: le risposte alle domande po-ste con maggiore frequenza, la do-cumentazione sulla materia e ilservizio Inpsrisponde per ottenerechiarimenti via mail.

La copertina dell’opuscolo informativo sul Tfr inviato ai lavoratori

Page 10: mondoinps · Personale amministrativo C4 1.050 C3 1.052 C1 710 B2 410 B1 210 A2 10 Totale 3.442 Personale tecnico Informatici 191 di cui 150 C4 41 C3 Vigilanza 306 Tecnico edilizio

mondoinps 2/2007

F O T O D I G R U P P O

Accanto al gioiello turistico che incanta milioni di vi-sitatori da ogni parte del mondo, c’è un’altra Vene-

zia, più appartata, che la mattina si alza e va a lavorare.A piedi, producendo un rumore di passi che chiunqueprovenga dalla terraferma non sente più. Oppure in va-poretto (ma qui è più spesso “vaporino”), magari gomitoa gomito con frotte di ospiti che giustamente si godonoil capolavoro, magari inciampando nei loro bagagli. È laVenezia dei veneziani, rassegnati a compensare i van-taggi di risiedere in una città senza confronti con gli in-convenienti che derivano dal dover condividere i proprispazi vitali con un flusso di oltre 20 milioni di presenzeall’anno. Che peraltro, almeno per la parte di città cheopera nel turismo, sono la fonte principale di ricchezza.

Città unica, problemi uniciÈ in questa Venezia che si ritrovano anche i centri vita-li dell’amministrazione cittadina, tra cui ovviamente ledirezioni regionale e provinciale Inps, che si specchianosui canali da due edifici adiacenti nel sestiere di Dorso-duro. I primi a introdurci nella realtà cittadina sono En-rico Bernardinello e Antonio Campesato, colleghi dellaDirezione regionale che ci accompagnano nella visita.E i loro primi commenti già confermano la tendenza diun luogo che, come recitano le cronache più allarmate,si starebbe trasformando in una sorta di Disneyland.«Venezia è ormai una città parzialmente disabitata:anche comprendendo il Lido non supera i 70 mila abi-tanti. In pratica i superstiti di una città consegnata alturismo» spiega Enrico. «Siamo pochi e sempre piùvecchi», gli fa eco Antonio, responsabile regionale del-la comunicazione, che ci fa notare come «Vivere in unacittà sull’acqua è meraviglioso ma può essere anchemolto scomodo, e costoso. Al di là di un costo della vi-ta molto alto, e di prezzi delle case spesso proibitivi, an-che l’impegno necessario per la manutenzione di unimmobile non è quello di un posto qualsiasi».

Qui, in effetti, di qualsiasi non c’è proprio niente. Tem-pi compresi. Venezia, per quanto sui generis, è una cit-tà di mare, e delle città di mare parrebbe avere un trat-to, tipicissimo, di indolenza. «Qui i ritmi – spiegano –sono molto rallentati; non c’è l’automobile, non c’ètraffico, non c’è fretta. D’altra parte, anche se hai frettail massimo che puoi fare è metterti a correre».

Orgoglio e pregiudizioEppure questo non impedisce alla città della laguna dimantenere livelli di produttività che rimangono tra ipiù alti in Italia. In testa alle principali classifiche checomparano gli indicatori di reddito e ricchezza, il Vene-to non è da meno per quanto riguarda i risultati otte-nuti sul piano previdenziale. «Sei sedi venete tra le pri-me dieci in Italia», segnala subito il direttore regionaleGiovanni Chiaravalle, che dal novembre dello scorsoanno guida la struttura regionale dopo esperienze chelo hanno portato a girare in lungo e in largo lo Stivale.«Testimonianza di un successo che va anzitutto ascrit-to allo spirito di servizio, che per me è una componen-te essenziale. Poi, naturalmente, all’impegno del perso-nale e, in una certa misura, a condizioni “ambientali”».In effetti, “operoso Nord Est” è diventato quasi un mar-chio di fabbrica: la gente in Veneto è abituata a dare epretendere produttività, impegno e dedizione. Chi la-vora nel pubblico, inutile nasconderlo, deve far frontecon un impegno anche maggiore al pregiudizio ancorapiuttosto diffuso che lo considera un lavoratore pocoproduttivo rispetto al settore privato. «È un pregiudizioduro a morire – conferma Giorgio Marconato che in di-rezione provinciale si occupa di assistenza fiscale e pa-gamenti ridotti – soprattutto per chi ci frequenta pocoe ha della pubblica amministrazione l’idea di un vec-chio baraccone. Per fortuna il più delle volte i precon-cetti iniziali vengono smentiti dall’esperienza diretta».Il primato indiscusso nelle classifiche, in ogni caso, non

Venezia la veraStella abbagliante per milioni di turisti, la città lagunare

è anche un luogo di lavoro, cittadinanza, welfare.Un motore che anche l’Inps contribuisce a far girare

Alcuni colleghi della Direzione provinciale di Venezia e, nella pagina a fianco, della Direzione regionale Veneto.Al centro, un'immagine delle gondole, quasi un’icona della città di San Marco

Page 11: mondoinps · Personale amministrativo C4 1.050 C3 1.052 C1 710 B2 410 B1 210 A2 10 Totale 3.442 Personale tecnico Informatici 191 di cui 150 C4 41 C3 Vigilanza 306 Tecnico edilizio

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24

F O T O D I G R U P P O

fa abbassare la guardia al direttore regionale, che ribadi-sce con forza che «L’obiettivo non è il primato da mante-nere ma il successo da conquistare, ogni giorno, nel rap-porto con i cittadini.» Ciascuno a suo modo, ma ognunocon la stessa meta da raggiungere. «Come una flotta –esemplifica – in cui ogni nave ha un equipaggio diversoma tutte arrivano insieme alla stessa destinazione».

Finché la barca va E la barca dell’economia veneziana va, pur con tutte ledifficoltà che derivano dal dover gestire una situazionelogistico-ambientale senza eguali (come una singolagiornata di acqua alta spiega meglio di mille parole).Anzi, superata la crisi strisciante degli ultimi anni, paretornata a veleggiare a buon ritmo. Spinta soprattuttodal turismo, che naturalmente per la città costituisceormai la principale fonte di reddito, a cui si affiancanole rinomate produzioni artigiane di qualità come il ve-tro e i merletti. Oltre, naturalmente, al petrolchimico diPorto Marghera e alla rete attivissima di piccole e me-die imprese della terraferma. Un fenomeno, quello del-la microimpresa, che con le sue 118mila attività conti-nua a caratterizzare il tessuto socio-economico dell’in-tera regione. Con riflessi naturalmente, anche sull’atti-vità dell’Istituto, chiamato a fare i conti con un tessutoproduttivo estremamente polverizzato, e soggetto pe-raltro a una forte stagionalità e un grande ricambio tragli operatori economici. Di nuovo, però, a Venezia la re-altà è leggermente diversa. Sebastiano Musco, da dueanni alla guida della Direzione provinciale pur conser-vando la sua Sicilia nel cuore, conosce bene il Veneto:Rovigo, Treviso e Venezia sono le sue città di adozionedal 1972. Quando gli chiediamo in cosa i veneziani glisembrano distinguersi dai corregionali, ci risponde conun sorriso: «Hanno la cultura della ciacola (la chiac-chiera) più che nelle altre province del Veneto proprioper la specificità ambientale della città. Il tempo ha un

valore relativo, si discute, ci si confronta, si esamina, siapprofondisce e ciò, qualche volta, anche a danno ditempestive decisioni operative».

Inps e bottegaCe lo conferma, del resto, l’esperienza di alcuni dei qua-si trecento colleghi della direzione provinciale. FabioFenzo, responsabile dell’area lavoratori autonomi e pa-rasubordinati («Una delle utenze più delicate, inutilenasconderlo») ci conferma che un po’ per vocazione dabotegher (i proprietari di bottega da cui discende unabella fetta del lavoro autonomo locale), un po’ perchéchi si rivolge qui è per solito chiamato a sanare una po-sizione debitoria, «moltissimi si dilungano a domanda-re, a chiarire. Si sforzano di cercare un compromesso.Noi cerchiamo di costruire un dialogo con loro, e questoviene molto apprezzato». Come del resto paiono ap-prezzati – qui come altrove, per la verità – i profondicambiamenti intervenuti negli ultimi anni nella gestio-ne del servizio. «Trent’anni fa, non lo nascondo – prose-gue Fabio – ti sentivi quasi colpevole a lavorare all’Inps:nel carrozzone statale dei privilegiati. Oggi, e lo dicosenza timore di retorica, lavorare qui è un orgoglio».«Diciamocelo: siamo molto più efficienti – conferma conconvinzione Sonia Bovo, anche lei al lavoro su artigiani ecommercianti –. Prima senza procedure e con continuicondoni gestire il lavoro era molto più complicato». «Sì,non c’è dubbio – le fa eco la collega Enrica Pellegrini –che oggi siamo in grado di offrire un servizio efficienteai cittadini. E questo incide sulla qualità del lavoro, chenegli ultimi tempi è molto migliorata». Sulla qualità del-la vita, invece, il dibattito è aperto. Intanto, camminandoper quella che forse è la città più “unica” del mondo, chemagari un giorno diventerà Disneyland ma intanto cisono un sacco di universitari, i negozi di maschere strac-ciano per numero quelli di alimentari, ma è ancora pos-sibile comprare frutta e verdura da una barca.

Page 12: mondoinps · Personale amministrativo C4 1.050 C3 1.052 C1 710 B2 410 B1 210 A2 10 Totale 3.442 Personale tecnico Informatici 191 di cui 150 C4 41 C3 Vigilanza 306 Tecnico edilizio

mondoinps 2/2007

D E N T R O L ’ I N P S

Welfare senza frontiereDall’India al Cile, fino al Sudafrica, le pensioni dei residenti nei Paesi

“non convenzionati” vengono gestite a Perugia. Eterogeneità e interconnessioni di un mestiere in cui l’eccezionalità è la regola

B asta entrare nella stanza, e dareun’occhiata a mappamondi e

bandierine, per capire che qui, alterzo piano della Direzione provin-ciale di Perugia, tira un’aria interna-zionale. Sul fatto che l’Umbria sia“centro”, in effetti, non ci sono dub-bi. Di solito si pensa all’Italia, ma èsoltanto per ignoranza del fatto chenella città del cioccolato e del jazz sisbrigano pratiche che hanno a chefare con il Messico, l’India, le Filippi-ne, e via “liquidando”.Il tema sono infatti le pensioni de-stinate agli assicurati residenti al-l’estero, in particolare quelle non re-golate da convenzioni internaziona-li tra i diversi istituti previdenziali.Tutto è cominciato nel 2003, quan-do una circolare dell’Istituto ha co-stituito i Poli territoriali per i resi-denti all’estero, riorganizzando si-gnificativamente l’attività dell’AreaInternazionale nelle sedi e asse-gnando a Perugia, in pratica, il “re-sto del mondo”. Se per esempio aForlì vengono gestite le pensioniper il Brasile, a Palermo quelle perUsa e Tunisia, a Roma quelle perBelgio e – prevedibilmente – Cittàdel Vaticano, al capoluogo umbrospettano invece tutti i Paesi con cuiuna convenzione internazionale,semplicemente, non c’è, senza di-menticare quelli convenzionati (Ir-landa, Islanda, Isole del Canale, Ca-poverde, Lussemburgo, Liechtesteine Turchia) che contemporaneamen-te le sono stati attribuiti.La consistenza numerica, con le suecirca 350 pensioni all’anno, non ègranché, specie se raffrontata congli oltre 400 mila trattamenti pen-sionistici in corso con l’estero (datidi fine 2005, in cui spiccano Argen-tina, Australia, Canada, Stati Uniti,Francia e Germania con decine dimigliaia di trattamenti). Ciò che pe-

rò caratterizza l’attività perugina èche circa i due terzi delle praticheprovengono da Paesi senza conven-zioni, che tradotto in termini opera-tivi significa l’assoluta ordinarietàdello straordinario. Ovvero, detta inaltre parole, un quotidiano in cuiquasi ogni pratica fa storia a sé. Araccontarcelo sono Antonio Benci-venga e Stefano Negri, che insiemealla capoprogetto Fiorella Miniati ea Sabrina Martinelli, Gaetano Ticli,Fabrizio Ortolani, Laura Fioriti eGiulia Paraventi compongono lasquadra che da Perugia eroga pen-sioni ai quattro angoli del pianeta.All’altro capo del filo – o del fax odella mail, giacché multicanalità èuna parola d’ordine – c’è un utenzaeterogenea e spesso bisognosa: ba-sti pensare che circa la metà dellepratiche riguardano trattamenti direversibilità, mentre un’altra grossafetta ha a che fare con pensioni divecchiaia. Gli utenti, perlopiù, sonocittadini italiani recatisi all’esterodopo aver svolto in Italia almenouna parte della loro vita lavorativa,oppure stranieri con una posizioneassicurativa aperta nel nostro Pae-se: “Una realtà – spiegano Benci-venga e Negri – che oggi riguarda il

20-30% delle domande, ma che pa-re destinata a crescere di pari passocon lo storicizzarsi del fenomenomigratorio verso l’Italia”.Una questione, questa dell’etero-geneità della platea, che va a brac-cetto con l’altra caratteristica di-stintiva di questa atti-vità, e cioè il continuointerscambio con il re-sto dell’Istituto. “Pri-ma del 2003 – illustraBencivenga – la com-petenza era della sedeInps presso cui risulta-va versato l’ultimo con-tributo. Ci sono ancoradei residui, anche se ledomande che arrivanoqui stanno aumentan-do. In ogni caso dob-biamo sempre lavora-re con situazioni chederivano, da un puntodi vista pensionistico o contributi-vo, da altre sedi Inps”.Viene da chiedere, di fronte a un me-stiere che a guardarlo in controlucedice qualcosa anche sul costume na-zionale del passato recente, come siriesca a cavarsela con le linguequando, per esempio, il trattamento

“Gli utenti,perlopiù, sonocittadini italianirecatisi all’esterodopo aver svoltoin Italia almenouna parte della loro vita lavorativa,oppure straniericon unaposizioneassicurativaaperta nel nostro Paese”

I colleghi del gruppo convenzioni internazionali di Perugia

Page 13: mondoinps · Personale amministrativo C4 1.050 C3 1.052 C1 710 B2 410 B1 210 A2 10 Totale 3.442 Personale tecnico Informatici 191 di cui 150 C4 41 C3 Vigilanza 306 Tecnico edilizio

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24

D E N T R O L ’ I N P S

L’innovazione è di tuttiPremiati i vincitori di “Inps Anch’io”,un concorso nato per avvicinarecentro e periferia

S i intitola Progetto di una procedura per la gestione econtrollo delle autocertificazioni presentate presso la

sede stessa dall’utenza esterna l’elaborato proposto daMario Carradori della Direzione subprovinciale di Ro-ma-Eur: un’idea da cui è stata tratta una procedura su-bito applicata nelle sedi. Daniela Attanasio di Agrigen-to, si è occupata invece del Ruolo dell’Inps nella rete del-la conoscenza, dedicandosi allo studio dei legami del-l’Inps con il mondo accademico e gli Istituti di ricerca.Sono due dei cinque vincitori del Progetto “Inps An-ch’io”, un’iniziativa promossa dagli uffici del Monito-raggio del rapporto centro-periferia e finalizzata alcoinvolgimento dei colleghi delle sedi sulle tematichedi interesse istituzionale.Lo scorso 30 novembre si è celebrata la premiazioneufficiale alla presenza del direttore centrale dei sistemiinformatici Dionigi Spadaccia.Un’altra vincitrice è Camilla Delle Donne, collega dellaDirezione provinciale di Parma, che si è cimentata conle tematiche dell’immigrazione, analizzando Il ruoloattivo delle politiche di integrazione e il contributo del-l’immigrazione alla crescita economica e sociale.Maria De Paolis (Direzione provinciale di Latina) harealizzato invece un progetto di cosiddetta e-admini-stration finalizzato al Miglioramento dei servizi Inps infavore dei lavoratori autonomi, nell’ambito delle tema-tiche relative alle tecnologie informatiche e servizi aicittadini e alle imprese. L’e-government è stato in effet-ti il tema che ha suscitato maggiore interesse tra gliotto proposti e quello che da solo ha raccolto quasi unquarto degli oltre cento elaborati pervenuti in Direzio-ne da tutta Italia.Un altro era, ad esempio, La partnership come modali-tà innovativa del rapporto cliente-fornitore nell’espe-rienza Inps: un tema su cui ha deciso di confrontarsiRiccardo Valentino della Direzione regionale Lombar-dia – quinto premiato – che ha analizzato gli accordicon patronati e associazioni di professionisti e le lororicadute su qualità ed efficacia dei servizi.Ogni contributo è stato accolto dalla commissione giu-dicatrice, composta dai colleghi Antonio Zazzetta, Na-talina Mariani, Carla De Santis, Teresa Bocchetti, Valen-tino D’Aloisio e Emanuela Di Vanno e presieduta daMaria Paola Di Giorgio.

di reversibilità riguardi una vedovache magari non parla italiano.“In alcuni Paesi – chiarisce Negri – ipatronati svolgono un importantelavoro di intermediazione. Noi, dalcanto nostro riusciamo a ‘coprire’piuttosto bene inglese, francese espagnolo. In qualche caso però –aggiunge brandendo un documen-to in lingua turca – bisogna ricorre-re alla consulenza di traduttori”Quella linguistica, comunque, non ècerto l’unica complessità di un lavo-ro in cui spesso il reperimento di da-ti e documenti per completare unapratica comporta ricerche in cui, tracomplessità linguistiche, lontanan-ze geografiche e difficoltà burocrati-che non è infrequente che la squa-dra perugina si interfacci con i con-solati italiani sul posto per avereaiuto, cioè per farlo avere all’utente.“Si tratta – chiosa la capoprogettoMiniati – di un lavoro che non sipuò fare asetticamente. Bisognametterci coinvolgimento e voglia dirisolvere i problemi”.“Questo – commenta Bencivenga –induce una riflessione: le tecnolo-gie rendono sempre più facile rag-giungere l’istituto. La funzione chenon potrà mai essere sostituita èquella della consulenza, e noi forsesu questo riusciamo a mantenerela nostra specificità, tanto più inuna materia complessa come quel-la previdenziale”.“Se dovessimo operare con freddez-za burocratica – aggiunge SabrinaMartinelli – molte pratiche non ap-proderebbero mai a un’erogazioneconcreta, o ci metterebbero un’eter-nità. Ci troviamo ad affrontarespesso situazioni nuove, e si imparasul campo”. Un campo piuttosto va-sto, come la cartina geografica sulmuro ricorda con millimetrica,inoppugnabile chiarezza.

Page 14: mondoinps · Personale amministrativo C4 1.050 C3 1.052 C1 710 B2 410 B1 210 A2 10 Totale 3.442 Personale tecnico Informatici 191 di cui 150 C4 41 C3 Vigilanza 306 Tecnico edilizio

mondoinps 2/2007

D E N T R O L ’ I N P S

Tfr: istruzioni per l’usoIl 30 giugno, data limite per la destinazione del Trattamento

di fine rapporto, si avvicina. Una circolare diffonde le istruzioni operative per la gestione del Fondo di Tesoreria Inps

Da tempo si è posta l’esigenza dirafforzare la previdenza inte-

grativa per fare fronte agli inevita-bili mutamenti a cui andranno in-contro le pensioni future, soprat-tutto quelle dei lavoratoripiù giovani. La legge haindividuato nel tratta-mento di fine rapporto, lacosiddetta liquidazione, lostrumento in grado di ga-rantire un altro reddito daaffiancare alla tradiziona-le pensione pubblica. Ipossibili percorsi di sceltasono molteplici e varianoin funzione della data diiscrizione alla previdenzaobbligatoria, dell’iscrizio-ne o meno a forme pen-sionistiche complementa-ri e della dimensione del-l’impresa. In questo qua-dro complesso, in cui i la-voratori dovranno neces-sariamente orientarsi en-tro il 30 giugno 2007, an-che l’Inps è chiamato agiocare un ruolo importante. Con lacircolare n. 70 del 3 aprile 2007l’Istituto ha diffuso le prime istru-zioni operative per l’attuazione del-la nuova disciplina del trattamentodi fine rapporto. Nella prima parteviene illustrata la norma che ha isti-tuito il Fondo di Tesoreria Inps a cuiconfluiscono le quote di Tfr matu-rate da ciascun lavoratore del setto-re privato che non vengono desti-nate a forme di previdenza comple-mentare. Di seguito vengono forni-ti importanti chiarimenti sul finan-ziamento del Fondo e sui requisitidei datori di lavoro obbligati al ver-samento: appartenenza al settoredell’impresa privata e almeno 50 di-pendenti. Rientrano nel settore pri-vato e, dunque soggette all’obbligo,

le aziende di stato privatizzate, an-che solo nella forma giuridica (Fer-rovie, Poste italiane, Anas, Enav,Agenzia del Demanio, Coni). Sonoesclusi, invece, dalla nuova discipli-

na i dipendenti delle pubbliche am-ministrazioni.Quanto alla retribuzione annua daprendere a riferimento per il calco-lo del contributo, occorre tenereconto di tutte le somme, compresol’equivalente delle prestazioni innatura, dovute in dipendenza delrapporto di lavoro, a titolo non oc-casionale e con esclusione dei rim-borsi spese. Sono poi elencate leprestazioni concesse dal Fondo diTesoreria per le quote maturate apartire dal 1° gennaio 2007: il trat-tamento di fine rapporto e le anti-cipazioni richieste prima della ces-sazione del rapporto di lavoro.Nella seconda parte della circolaresono contenuti numerosi esempipratici che esauriscono il quadro

complessivo delle istruzioni e checonsentono ai datori di lavoro di ope-rare con certezza e correttezza alla lu-ce delle nuove disposizioni.Molto attesi dalle aziende, che han-

no 3 mesi per adeguarsi al-la nuova disciplina, erano ichiarimenti in ordine allamodalità di calcolo dellaforza lavoro per determi-nare il limite dei 50 addet-ti. Sul punto viene precisa-to che si considerano solo ilavoratori con contratto dilavoro subordinato a pre-scindere dalla tipologia delrapporto di lavoro e dal-l’orario di lavoro. Sonoesclusi quindi i collabora-tori coordinati e continua-tivi anche a progetto. Per leaziende in attività al 31 di-cembre 2006 si deve pren-dere a riferimento la me-dia annuale dei lavoratoriin forza nell’anno 2006 onel minor periodo per leaziende che hanno iniziato

l’attività nel corso dello stesso anno.Il versamento del contributo al Fon-do di Tesoreria dovràessere effettuato daidatori di lavoro men-silmente con le moda-lità e i termini previstiper il versamento del-la contribuzione previ-denziale obbligatoriae, quindi, di norma en-tro il 16 del mese suc-cessivo a quello delperiodo di paga cui siriferisce la quota men-sile maturata. Taleparticolare contribu-zione non potrà gode-re di alcuna forma di agevolazionecontributiva.

“Nella secondaparte dellacircolare sono contenutinumerosi esempipratici checonsentono ai datori dilavoro di operarecon certezza e correttezza alla luce delle nuovedisposizioni”

Page 15: mondoinps · Personale amministrativo C4 1.050 C3 1.052 C1 710 B2 410 B1 210 A2 10 Totale 3.442 Personale tecnico Informatici 191 di cui 150 C4 41 C3 Vigilanza 306 Tecnico edilizio

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24

Saranno in millecinquecento i col-leghi che presto torneranno, an-che se solo per due giorni, sui ban-chi. La scuola è quella Superioredell’Economia e delle Finanze, acui è stato affidato il compito direalizzare un progetto formativorivolto a capi team, capi progettoo direttori di agenzia dell’Istitutocoinvolti dall’argomento trattato.Che è quello della legge di riformadel procedimento amministrativon. 241/1990, aggiornata alla lucedelle novità introdotte dalle leggin. 15 e n. 80 del 2005, con partico-lare riguardo alla responsabilità in

tema di procedimento e di provve-dimento amministrativo. I docentichiamati a insegnare ai nostrialunni sono professori universita-ri, magistrati ordinari e ammini-strativi, avvocati dello Stato edesperti di specifiche discipline.

L’obiettivo del corso, naturalmen-te, è quello di favorire l’aggiorna-mento professionale dei colleghianche in relazione ai suoi riflessisulle attività dell’Istituto. L’aggior-namento avrà infatti carattereteorico-pratico e prevedrà l’esamedi casi concreti e di problematichericorrenti nell'Istituto. Il corso è ar-ticolato su due giornate in aulacon orario 9-17 e si svolgerà pressoi poli didattici della Scuola Supe-riore presenti a Roma, Milano,Tori-no, Bologna, Bari e Palermo. Il pro-getto prevede un totale di 75 edi-zioni e di 150 giornate aula.

B A S I L I C A T A

PotenzaInternational

A quanto pare MondoInps non è ilsolo ad occuparsi delle nostre sediin giro per l’Italia. Recentemente,infatti, una troupe di Rai Interna-tional ha fatto visita alla Direzioneprovinciale di Potenza per osserva-re da vicino i colleghi del polo terri-toriale specializzato per le pensio-ni dei residenti in Uruguay, attivoproprio nel capoluogo molisano.«L’emigrazione italiana in Uruguay– spiega Liliana Guarino, responsa-bile regionale della comunicazione– fu precoce. I primi immigrati era-no originari della Liguria e del Pie-monte e poi di molte altre città.Genova aveva costituito a Monte-video una importante base com-merciale e gli Italiani sulle spondedel Rio de la Plata formavano co-munità operose di varie migliaia di

persone. Un calcolo globale degliimmigrati italiani in Uruguay dallasua indipendenza ad oggi li collocaalmeno a 350.000, poi ridotti a cir-ca la metà per i flussi migratori».Ancora oggi, del resto, una parteconsistente della popolazione uru-guaiana porta cognomi italiani,come italiane sono le insegne suun gran numero di negozi, agen-zie, bar o ristoranti. Potenza, che hafatto il suo ingresso nel campo del-le convenzioni internazionali nel-l’ottobre 2003, gestisce attual-mente circa 3.500 pensionati inUruguay che da oggi potranno co-noscere, grazie al recente serviziotv, anche il volto degli operatoricon cui spesso interagiscono solovia telefono. Non a caso il direttoreregionale Luigi Amato ha sottoli-

neato nel servizio la grande impor-tanza della tecnologia che consen-te l’esistenza di vere e proprieagenzie virtuali accanto a quelle fi-siche e la possibilità di rilascio diservizi on line volti a migliorare ilprocesso di comunicazione anchecon l’utenza straniera in tutto ilmondo, 24 ore su 24.

Colleghi di banco

Una 48 ore dal sapore internazio-nale, quella che si è svolta nellaDirezione provinciale Inps di Sa-lerno lo scorso 26 e 27 marzo. L’oc-casione erano le giornate di con-sultazione internazionale: un ap-puntamento di respiro europeo incui i cittadini italiani con posizio-ni assicurative anche in altri Paesihanno l’occasione di ricevere in-formazioni sui sistemi pensioni-stici dei Paesi nei quali hanno la-vorato e di procedere alla siste-mazione, laddove necessario, del-le proprie posizioni contributive.Quest’anno erano presenti due

rappresentanti dell’Istituto previ-denziale tedesco, Petra Walch eEmmerich Frieb e due dell’Istitutoprevidenziale svizzero, Luca Ben-zoni e Lynda Tamburello, che han-no fornito informazioni sulle po-sizioni contributive a circa 200cittadini italiani.In preparazione degli incontri i col-leghi delle convenzioni internazio-nali (Carmine Antonio Ceruso, Gio-vanni Cammarota, Nicolina Carbo-ne, Ida D’Amico, Elio Fasano, SergioMancuso e Marco Tagliamone)hanno contattato con un’appositalettera circa 5.000 lavoratori che

andranno in pensione nei prossimi5 anni. Particolare attenzione è sta-ta dedicata anche alla fase di ge-stione delle prenotazioni telefoni-che degli assicurati e in generalealla campagna di informazione(curata da Flora Calvanese).L’operazione ha riscontrato note-vole successo e apprezzamento daparte degli assicurati e nello stes-so tempo ha anche consentito unproficuo scambio di vedute tra icolleghi del processo assicurato-pensionato, quelli delle conven-zioni internazionali e i dipendentidegli istituti tedesco e svizzero.

C A M P A N I A

Salerno:la previdenza(internazionale) si fa in tre

D E N T R O L ’ I N P S

Page 16: mondoinps · Personale amministrativo C4 1.050 C3 1.052 C1 710 B2 410 B1 210 A2 10 Totale 3.442 Personale tecnico Informatici 191 di cui 150 C4 41 C3 Vigilanza 306 Tecnico edilizio

mondoinps 2/2007

D E N T R O L ’ I N P S

L’Inps torna a occuparsi di dete-nuti: una categoria di cittadini acui la reclusione preclude spessoanche la possibilità di interagirecon la pubblica amministrazioneper il riconoscimento dei propridiritti o anche, semplicemente,per ottenere informazioni.Lo fa l’Abruzzo, con un accordo dicollaborazione stipulato dalla Di-rezione regionale con la Casa cir-condariale di Lanciano, miratoproprio all’assistenza e al suppor-to dei reclusi.Il protocollo di intesa, siglato daldirettore regionale Giovanni Len-cioni e dal direttore della Casa cir-condariale Giuseppina Ruggero, epresentato in un’apposita confe-

renza stampa proprio pressol’Agenzia di Lanciano, prevede in-fatti una diretta collaborazionecon il personale amministrativodella carcere nell’accesso ai servi-zi Inps, per gli adempimenti am-ministrativi relativi ai detenuti.Prima nel suo genere nella regio-ne, «l’iniziativa assume una parti-colare rilevanza sociale – come hasottolineato Lencioni – dal mo-mento che rappresenta un attoconcreto e tangibile, finalizzato arendere più adeguata l’attenzioneche la pubblica amministrazionepone alle esigenze di tutti i citta-dini, anche di coloro che si trovanoin particolari condizioni sociali». Ilpersonale della Casa circondariale

potrà accedere all’Agenzia (secon-do un calendario che verrà concor-dato con i colleghi di Lanciano) perricevere ogni forma utile di assi-stenza e supporto allo scopo di ac-quisire ogni volta le informazioninecessarie e ricevere consulenzaper le attività amministrative cor-rentemente svolte per conto deidetenuti. In particolare, le doman-de di disoccupazione con requisitiridotti dei detenuti, corredate del-la documentazione necessaria, sa-ranno presentate entro il 15 diogni mese, da gennaio a marzo.L’Inps abruzzese si è impegnato aliquidarle e porle in pagamentoentro il mese successivo alla loropresentazione.

Il nome, insolito, deriva da un san-to eremita trentino del Quattro-cento; per il resto Romedio Cavalli-ni, collega di Caprino Veronese, hai piedi e la testa ben saldi nel no-stro tempo, di cui anzi prova a far-si attento osservatore. L’occasionegliela dà il suo ruolo di dottorandoin Geografia Letteraria pressol’Università di Verona e al contem-po dipendente Inps: un connubioapparentemente “inutilizzabile”ma che gli è valso invece la possi-bilità di dare alle stampe un lavo-ro intitolato L’Inps, l’erogazione diservizi, i cambiamenti del Paese. Ilcaso di Verona, pubblicato nel no-

vembre dello scorso anno. L’obiet-tivo, ci spiega, era «capire megliola connessione tra Agenzie e Sedee la ricaduta pratica sui cittadini ele loro richieste all’Istituto in base

ai raggi di spostamento per avereinformazioni, modulistica e, più ingenerale, risposte». Dallo studio èemerso chiaramente come il de-centramento sia stato una solidaed efficace modalità di “aprirsi” aibisogni degli utenti. Romedio haanzi individuato un nuovo ed in-novativo modello di servizi, defini-to come decentramento “reticola-re e capillare”. Proprio perché «lastruttura territoriale, implemen-tata grazie ai Punti Cliente e mol-tiplicata all’infinito con il portaleistituzionale, sta diventando unreticolo sempre più esteso, pun-tuale, trasparente».

V E N E T O

Tra previdenza e geografia:Verona vista dal di dentro

A B R U Z Z O

Servizi senzabarriere/1

L A Z I O

Servizi senza barriere/2

Anche nel Lazio si fa strada la li-nea di collaborazione con gli isti-tuti penitenziari. L’obiettivo è sem-pre quello di mirare all’amplia-mento della platea di utenti, sfrut-tando le sinergie con le altre am-ministrazioni e puntando a garan-tire servizi di welfare per tutti i cit-tadini. A questo scopo sono statiinfatti firmati dei protocolli d’inte-sa con il Provveditorato Regionaleper il Lazio dell’AmministrazionePenitenziaria. L’accordo prevedel’apertura di alcuni Punti clienteavanzati presso alcune delle strut-ture penitenziarie nella regione. Sitratta, in particolare, dell’Ufficio

UEPE di Roma (ex Centro Sociale)e delle case circondariali di Civita-vecchia, Velletri, Viterbo, Cassino eRoma (Rebibbia).«Il Punto cliente avanzato – ha di-chiarato il Provveditore per il La-zio Ettore Ziccone – contribuirà adaccrescere il livello qualitativo deiservizi nello spirito di collabora-zione e sensibilizzazione verso icittadini facenti parte del “Piane-ta Carcere”», mentre il direttoreregionale Pietro Corasaniti haespresso la sua soddisfazione perun’iniziativa che «Punta concreta-mente a proiettare il nostro isti-tuto all’interno della società, lad-

dove maggiormente si richiede lapresenza delle istituzioni». I servi-zi ai reclusi saranno forniti daglistessi funzionari Inps della Dire-zione regionale, ai quali sarà ga-rantito libero accesso alle struttu-re penitenziarie. Il loro impegnosarà naturalmente coadiuvato –anche grazie a un’apposita attivi-tà formativa – dai colleghi del-l’Amministrazione Penitenziaria.L'incontro tra l’Inps e il Provvedi-torato si è chiuso con il reciprocoimpegno di continuare a svilup-pare iniziative comuni per offrireai cittadini servizi sempre piùadeguati alle loro aspettative.

Page 17: mondoinps · Personale amministrativo C4 1.050 C3 1.052 C1 710 B2 410 B1 210 A2 10 Totale 3.442 Personale tecnico Informatici 191 di cui 150 C4 41 C3 Vigilanza 306 Tecnico edilizio

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24

Migliorano in Toscana i rapportitra l’Istituto e i consulenti del la-voro. Il 16 marzo, infatti, è stato si-glato un accordo a livello regiona-le con l’obiettivo di uniformarecomportamenti e procedure e so-prattutto di stimolare l’utilizzo distrumenti telematici per lo scam-bio di dati e informazioni. Sonostate infatti poste le basi per lastandardizzazione dalle corsiepreferenziali, la formazione e laconsulenza, l’utilizzo di modulisti-ca omogenea, la riduzione deitempi di erogazione delle presta-zioni. Relativamente ai prodottierogati, è stata ribadita la neces-sità di una stretta collaborazioneper variazioni anagrafiche e con-tributive, note di rettifica, ricicli e

dilazioni. In particolare, l’adozionee l’utilizzo di mezzi telematici discambio di informazioni con leaziende e gli intermediari, con-sentirà di snellire i processi di co-municazione e produzione equindi aumentare le attività a va-lore aggiunto nel processo di ge-stione del conto azienda. Inoltreper rendere più celeri ed efficacile comunicazioni relative alle no-te di rettifica da DM e per altre co-municazioni inerenti alle denun-ce aziendali, sono state messe a

disposizione caselle di posta elet-tronica per ciascuna sede provin-ciale o subprovinciale.Grazie al sistema ICON@, infine,viene assicurata la rapidità e lacertezza del recapito dell’avvisobonario alle aziende mediante e-mail ai relativi consulenti. Di re-cente poi, le aziende e i soggettiabilitati possono usufruire dellatrasmissione telematica della de-nuncia di iscrizione e consultarela posizione aziendale attraversoil cassetto previdenziale aziende.

L O M B A R D I A

Lodi: l’informazioneagevolata

La Direzione regionale Inps Lom-bardia e la Provincia di Lodi hannosiglato lo scorso 1° marzo, un pro-tocollo di intesa in attuazione deldecreto legislativo 469 del 1997che ha disciplinato il conferimen-to alle regioni e agli enti locali difunzioni e compiti in materia dimercato del lavoro.Con la circolare 117 del 2003, in-fatti, la Direzione centrale entra-te contributive aveva ribadito lanecessità, per le Direzioni regio-

nali, di promuovere ogni sinergiacon gli enti locali per arrivare aun sistema di comunicazione checonsenta di ottimizzare la gestio-ne delle informazioni relative agliavviamenti al lavoro nel lorocomplesso, con particolare ri-guardo alle assunzioni che dan-no titolo a specifiche agevolazio-ni contributive.Grazie a questo accordo, che havalidità biennale, la direzione pro-vinciale Inps di Lodi e la Provincia

metteranno a disposizione le in-formazioni utili a cui potranno ac-cedere, con un’apposita pas-sword, tutte le strutture Inps del-la regione. I dati prodotti dallaProvincia di Lodi riguarderanno lasituazione complessiva di tutte lecategorie di lavoratori e avrannovalore di certificazione, sostituen-do peraltro i modelli cartacei at-tualmente utilizzati e consenten-do quindi anche un risparmio intermini economici e di tempo.

T O S C A N A

Consulenti del lavoro:il dato è tratto

Cominciano a dare i loro frutti gliaccordi stipulati nel luglio scorsotra l’Inps e la Regione Toscana perl’attuazione di due progetti digrande importanza: l’invio dei cer-tificati medici on-line e il migliora-mento della procedura relativa al-l’invalidità civile. Per la realizzazio-ne di questi obiettivi è stato infattirealizzato un apposito canale ditrasmissione dei dati tra i due enti(che sarà testato a breve) basatosulla cosiddetta “cooperazione ap-plicativa”, una tecnologia che con-sente alle applicazioni informati-che dei due soggetti di colloquiaretra loro senza interventi di operato-ri. Le procedure per l’invio telemati-co dei certificati medici sono anco-ra in fase di sviluppo (i primi test

sono previsti per il mese di aprile).Molti passi in avanti, invece, sonostati fatti nell’ambito dell’invaliditàcivile. Entro il prossimo mese digiugno infatti inizierà la sperimen-tazione ad Arezzo, Lucca e Massacon il coinvolgimento di Asl e Co-mune. L’obiettivo del progetto è in-fatti principalmente quello di mi-gliorare lo scambio di dati tra glienti coinvolti nella gestione delle

domande di invalidità civile, cioèInps, Comune e Azienda sanitaria.Sotto il profilo operativo la Asl, unavolta ricevuta la domanda da partedel cittadino e ottenuto il nullaosta della commissione medica diverifica, potrà inviare telematica-mente i dati contenuti nel verbalesanitario al Comune. Il Comune dalcanto suo invierà i dati del decretoconcessorio all’Inps. Sebbene nonsarà possibile eliminare completa-mente la circolazione di documen-ti cartacei tra gli Enti, soprattuttoin una prima fase, la procedura sa-rà senza dubbio di grande utilitàper monitorare i tempi di erogazio-ne da parte dei singoli soggetticoinvolti e quindi, in definitiva, ri-durre i tempi medi di attesa.

T O S C A N A

Il dialogo (tra enti)corre sul bit

D E N T R O L ’ I N P S

Page 18: mondoinps · Personale amministrativo C4 1.050 C3 1.052 C1 710 B2 410 B1 210 A2 10 Totale 3.442 Personale tecnico Informatici 191 di cui 150 C4 41 C3 Vigilanza 306 Tecnico edilizio

mondoinps 2/2007

D E N T R O L ’ I N P S

CA

RT

OL

INE

Chi l’ha detto che l’amicizia tra colleghi debba finire fuori le mura dell’ufficio? In al-to, da sinistra, un bel gruppo di colleghi pugliesi festeggiano i 25 anni dalla comuneassunzione nella direzione di Lecce. A seguire, in senso orario, il raduno annuale (Pie-diluco) degli ex colleghi di Milano Fiori. C’è poi chi con i compagni di lavoro ci andreb-be, letteralmente, dall’altra parte del mondo; come le colleghe di Ancona immorta-late nell’ultimo viaggio in Patagonia. E chi l’avere “a cuore” i propri colleghi lo dimo-stra con i fatti, come lo staff veneto del corso sulla prevenzione delle malattie cardio-vascolari. I colleghi di Genova Roberto Notaris, Nino Gifuni, Giancarlo Manghisoninon rinunciano a un sorriso anche tra le quattro mura del loro ufficio. Magari ancheperché già pregustano i festeggiamenti per il pensionamento di Annamaria Bruzzo-ne e Mauro Poggi della direzione regionale Liguria (farinata, focaccia, e stoccafissocucinati da loro stessi). Festeggia la pensione anche Franca Anedda, salutata dal di-rettore Putzolu e dai colleghi della direzione regionale Sardegna.

Invia le tue foto a [email protected]

Page 19: mondoinps · Personale amministrativo C4 1.050 C3 1.052 C1 710 B2 410 B1 210 A2 10 Totale 3.442 Personale tecnico Informatici 191 di cui 150 C4 41 C3 Vigilanza 306 Tecnico edilizio

L’ID

EA

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24

D E N T R O L ’ I N P S

L’ Italia fa registrare an-cora oggi risultati as-

sai poco edificanti in ma-teria di scolarizzazione o,addirittura, di analfabeti-smo, compreso quello “diritorno” dei tanti adultiche dimenticano quantoappreso a scuola. In parti-colare è desolante consta-tare l’ignoranza di molti, giovani e non, scolarizzati o me-no, su temi importanti come struttura e funzionamentodello Stato e delle istituzioni, o come welfare e previden-za. Una prova ce la offre la cronaca di questi giorni, conle interviste tv fatte alla gente sul trattamento di finerapporto e il suo futuro utilizzo. Più che le risposte date,conta la mimica facciale: stupore e disorientamento ac-compagnano una generale ammissione di ignoranzanon tanto sull’argomento specifico quanto, spesso, sullastessa definizione di Tfr. Forse è giunto il tempo di rivisi-tare l’educazione civica della scuola dell’obbligo per tra-sformarla in qualcosa di più utile per i cittadini. Definen-do ad esempio un corso organico che divenga materiafondamentale, dalla scuola elementare fino alle supe-riori, per avere il tempo di esplorare insieme agli studen-ti tutto il mondo dei diritti e della nostra società. Comesi tutelano i diritti dei cittadini e quali sono le leggi di ri-ferimento; quali obblighi e quali diritti siano presenti nelcampo del lavoro, dai vari tipi di contratti fino ai contri-buti e alla disoccupazione, dalla indennità di malattia al-

la pensione, passando dalTfr. Un progetto importan-te, che comporterebbe ne-cessariamente una com-plessa sinergia fra i varipartner istituzionali, dalMinistero della PubblicaIstruzione a quello del La-voro fino al nostro Istituto,dagli enti deputati alla for-

mazione fino ai patronati e ai sindacati. Diventare unPaese civile e moderno significa anche questo: metterea disposizione davvero di tutti, attraverso la scuola, tut-te quelle informazioni oggi indispensabili in una realtàin continua trasformazione e in un mercato del lavorosempre più intricato e competitivo. Il nostro Istituto puòfare autorevolmente la sua parte, e anzi dovrebbe, dalsuo osservatorio privilegiato, lanciare per primo l’idea. Infondo è anche suo interesse avere in prospettiva cittadi-ni più consapevoli e preparati sui temi in questione, per-ché questo significherebbe togliere acqua al lavoro neroe alla tante forme di evasione fiscale e contributiva chemettono radici soprattutto dove c’è ignoranza dei diritti.Le nostre sedi disseminate nel Paese potrebbero offrirerisorse e professionalità preziose al progetto. La materia“Diritti e Società” portata in tutte le scuole sarebbe l’im-magine migliore che l’Inps potrebbe offrire di sé all’in-gresso nel terzo millennio.

Stefano Olivieri

Previdenza sui banchi? Elementare!L’insegnamento a scuola della materia “Diritti e Società”

potrebbe colmare enormi lacune e formare i giovani a una cittadinanza consapevole. L’enorme ruolo potenziale dell’Inps

Il welfare spiegato ai bambiniEcco un esempio di come si possa fare informazione sui temi non faci-li della previdenza con uno sguardo rivolto non al nostro pubblico tra-dizionale fatto di lavoratori o pensionati ma proprio ai più piccoli, chedel mondo del lavoro (e ancor meno di quello della previdenza) sannonaturalmente assai poco. Stiamo parlando dell’opuscolo illustrato Lestorie del Parco della Previdenza (di cui vediamo qui a fianco la coperti-na), realizzato lo scorso anno dall’Istituto e dedicato al pubblico deigiovani, o meglio giovanissimi. La storia è raccontata in modo sempli-ce e le illustrazioni aiutano a seguire con leggerezza le pagine del li-bretto. Grazie a una mattinata trascorsa nel parco – tra pensionati, la-voratori, future mamme e studenti – Camilla e le sue amiche entranoa conoscenza del mondo della previdenza sociale e dei principali mec-canismi di funzionamento del sistema di welfare. Imparano cosa sono

i contributi e perché mai i simpatici vecchietti del parco possano permettersi di giocare a scacchi anziché andare a lavora-re; scoprono che grazie all’assistenza sociale anche i disabili, le giovani mamme o i disoccupati possono ricevere degli sti-pendi per vivere anche senza lavorare; capiscono che studiare è importante e che c’è chi lavora mentre studia per comin-ciare a versare i contributi della propria pensione. Insomma, per una volta, si parla di temi “alti” partendo dal basso.

Page 20: mondoinps · Personale amministrativo C4 1.050 C3 1.052 C1 710 B2 410 B1 210 A2 10 Totale 3.442 Personale tecnico Informatici 191 di cui 150 C4 41 C3 Vigilanza 306 Tecnico edilizio

mondoinps 2/2007

Samba in salsa barese. Chiamate-la samba, bossanova o, più in ge-nerale, world music. L’anima peròè quella: il Brasile, con tutto il fa-scino della sua musica calda, con-taminata, magica. Tanto che c’èchi della diffusione dei ritmi ca-rioca nel nostro paese ha fattouna missione: è il caso di DarioSchépisi, collega della direzioneprovinciale di Bari. Cresciuto conla passione per il canto e la chitar-ra, Dario si è avventurato lungomolti sentieri della musica con-temporanea per approdare infineal brasil-jazz, che ha interpretato

a suo modo. «Un ponte – ci spiega– tra due culture, quella brasilianae quella del nostro Mezzogiorno,che proprio nella musica trovanoun insolito punto di contatto». Ilrisultato è il disco Musicanima, incui Dario è riuscito a mettere in-sieme João Jilberto e la lingua ita-liana (nonché, in un paio di brani,il dialetto barese). Lo accompa-gnano in questo viaggio artistidel calibro di Rodolfo Maltese(Banco del Mutuo Soccorso), Da-niele Scannapieco e Fabrizio Bos-so (sax e tromba tra i più promet-tenti del panorama italiano) oltre

a una lunga schiera di amici e col-leghi della scena jazzistica puglie-se. Tutti, come lui, con l’Italia neldna e il Brasile nel cuore. Per mag-giori informazioni www.dario-schepisi.com.

La pagina, l’uomo, le sfide. Setteracconti, sette storie senza tempo,che esplorano con fantasia e sem-plicità temi in realtà assai pocosemplici, come quello del rapportodell’uomo con la morte, con il po-tere, con l’autorità. L’autore è CarloMorriello, collega di CastelfrancoVeneto, un passato di maresciallodell’Aeronautica. E forse sono an-che i suoi trascorsi militari adaverlo portato ad approfondire –in chiave letteraria – le sfide del-l’uomo contro nemici che si chia-mano superbia e malafede per laconquista di obiettivi chiamati

saggezza, maturazione, equilibrio:argomenti che sono un po’ il filrouge di questi racconti che, spes-so in forma di dialoghi socratici,spaziano dal mito alla contempo-raneità. Risultato di quella cheCarlo definisce la sua stagione piùfeconda (il periodo dal 1996 al2002), questi Racconti brevi sonola sua prima pubblicazione (suaanche l’illustrazione di copertina).«Lavoro e figli permettendo – con-fida – mi auguro di poter prose-guire lungo questa strada, magarimettendo a frutto alcune idee cheda un po’ mi ronzano per la testa».

D E N T R O L ’ I N P S

ILT

AL

EN

TO

DE

LC

OL

LE

GA

Dal verso al noir. «La poesia mi hasedotta e catturata prima ancora disaper distinguere le lettere dell’al-fabeto»: così Marisa Iacopino, colle-ga romana della Direzione genera-le, ci descrive il suo rapporto inten-so, fisico, con i versi e la scrittura in

generale. Il suo sogno di comunica-re con la poesia si realizza a partiredal 2003, da quando cioè i suoi ver-si cominciano a essere pubblicati innumerose antologie e raccolte e ilsuo nome appare nell’Enciclopediadei poeti italiani emergenti. Negliultimissimi anni Marisa scopre lanarrativa, cimentandosi con un ge-nere oggi in grande ascesa – il noir– ma per lei fino ad allora del tuttosconosciuto. Alla fine del 2006,quattro dei suoi racconti vengonopubblicati sull’antologia Colpi discena (Mephite editrice) e segnala-ti con diploma di merito nel Premioletterario internazionale JacquesPrevert 2006. I versi che seguonosono stati pubblicati nel volumeVerrà il mattino e avrà il tuo verso(Aletti Editore, 2005).

È un refolo…

È un refolo di ventoche scardina la cortecciadell’abulia.Un bruscolo di memoriache accarezza la crostadell’antico male.Mio dolore,sciogli in pietàper questo cuore schiavo.È solo un refolo di vento,che spezza le catenedell’amore.

Page 21: mondoinps · Personale amministrativo C4 1.050 C3 1.052 C1 710 B2 410 B1 210 A2 10 Totale 3.442 Personale tecnico Informatici 191 di cui 150 C4 41 C3 Vigilanza 306 Tecnico edilizio

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24

D E N T R O L ’ I N P S

Arie di famiglia. Padre calabrese emadre tedesca, Luciana Maria Te-resa Giordano, collega di Bolzano,ha ereditato dai geni teutonici lapassione per il bel canto e la mu-sica lirica e sacra. È con la mam-ma, infatti, che nel 1994 entra afar parte del coro “Giuseppe Ver-di” di Merano ed è lì che viene no-tata la sua voce da soprano liricopuro. Luciana viene così incorag-giata a intraprendere seriamentelo studio del canto lirico e, dopoaver frequentato l’Istituto Musi-cale di Bolzano, si iscrive al Con-servatorio Monteverdi, sempre aBolzano, dove da due anni è impe-gnata con il corso superiore inCanto Lirico. «La mia passione –confida – è lo studio della recita-zione applicata al canto. Que-st’anno sosterrò l’esame finale incanto, con il quale conseguirò il

diploma superiore in canto lirico».Il repertorio di Luciana spazia daScarlatti a Mozart, da Bellini aPuccini fino a Donizetti, autorecon le cui arie il suo timbro vocaletrova la massima espressione. Se-mifinalista nel Concorso interna-

zionale per giovani cantanti lirici“Riccardo Zandonai” del 2001, Lu-ciana è richiestissima nei matri-moni religiosi e ha già tenutoconcerti presso diversi circoli cul-turali e nei teatri Puccini e Kur-haus di Merano.

Una traversata da pazzi. Già la pa-rola “oceano”, per i più, evoca am-piezze incommensurabili.“Transoceanica”, di conseguenza,è termine che accarezza l’impos-sibile. Invece – udite – si può. Chie-detelo a Roberto Saccardo, che se-paratosi provvisoriamente dal-l’Inps di Trento presso cui lavora, siè messo sulle tracce di tale Cristo-foro Colombo ed è salpato da Ca-dice, in Spagna (era il 12 novembre2006), alla volta di Tenerife e poida lì, fatto rifornimento di tutto ilnecessario, ha proseguito drittoattraverso l’Atlantico fino a rag-giungere, dopo 18 giorni di navi-gazione a vela, le isole Grenadinenel mar dei Caraibi. Già così, tuttosommato, non è male. Tuttavia, sela gitarella non fosse di per sé ab-bastanza impressionante, c’è daaggiungere che i magnifici diecidell’equipaggio non erano tuttiquanti lupi di mare. Un paio sì perla verità (anche perché senza nonsi sarebbe andati da nessuna par-te), ma gli altri otto proprio no: Ro-berto compreso, che infatti con-fessa candidamente di aver pati-to, a bordo, gli abituali sconquassidella gente di terra e di essere an-

cora – quando lo abbiamo sentitoper commentare l’impresa – in viadi ristabilimento. La missione pe-rò, nel frattempo, è compiuta, eOceano Dentro ha raggiunto il suoobiettivo. I dettagli li potete trova-re su www.oceanodentro.it, dovec’è pure un avvincente diario dibordo. Quello che si può dire inbreve è che si tratta di un proget-to nato tra vari soggetti, tra cui ilresponsabile del Centro di SaluteMentale di Trento e lo stesso Ro-berto (presidente dell’associazio-ne Alba Chiara, che si occupa di di-sagio psichico), che ha preso il

mare con questo singolare equi-paggio – comprendente anchequattro ragazzi con problemi didisagio psichico – con lo scopo di-chiarato di attirare l’attenzionesui problemi della malattia men-tale. Obiettivo centrato, sembre-rebbe, a giudicare dalla eco susci-tata. Adesso è allo studio un viag-gio in treno attraverso la Cina. Ro-berto assicura che per lui non sene parla. Chissà. Frattanto, con ipiedi per terra, digerisce fatica ebellezza di un avventura che, trabalene e tempeste, ha parlato so-prattutto di persone.

Page 22: mondoinps · Personale amministrativo C4 1.050 C3 1.052 C1 710 B2 410 B1 210 A2 10 Totale 3.442 Personale tecnico Informatici 191 di cui 150 C4 41 C3 Vigilanza 306 Tecnico edilizio

EMILIA ROMAGNARIMINIDIREZIONE PROVINCIALEROBERTO CEFALÙ

FRIULI VENEZIA GIULIATRIESTEDIREZIONE PROVINCIALEANTONINO RIZZO

ABRUZZOL’AQUILADIREZIONE PROVINCIALEGABRIELLA DI MICHELE

CALABRIAVIBO VALENTIADIREZIONE PROVINCIALEPASQUALE SCORTECCI

EMILIA ROMAGNAIMOLADIREZIONE SUBPROVINCIALEUMBERTO DELUCA

LOMBARDIAMILANO MISSORIDIREZIONE SUBPROVINCIALEGIUSEPPE BALUCANI

MARCHEPESARODIREZIONE PROVINCIALEBRUNO AMAGLIANI

PO

ST

ILL

@

Gentile redazione,il 3 luglio dello scorso anno un ter-ribile nubifragio si è abbattuto suVibo Valentia, causando innume-revoli danni alla città e alla frazio-ne marina, e coinvolgendo anchela nostra sede. Grazie al tempesti-vo intervento del direttore e di al-cuni colleghi, che immersi fino alginocchio non hanno esitato afronteggiare l’avanzata dell’acqua,siamo riusciti a evitare l’allaga-mento degli archivi e dei localimacchine, oltre che degli spazi ri-servati all’accoglienza del pubbli-co. È per questo che il direttore del-la sede ha ritenuto utile ringrazia-re i colleghi che si sono adoperatial contenimento dei danni (è stato

anche richiesto che un piccolo en-comio venisse dato direttamentedalla Direzione generale). Chissà,forse tramite MondoInps si riusci-rà a far sì che i colleghi interessatisi sentano appieno facenti partedella grande famiglia Inps, anchequando si impegnano in compitiche non sono propri.Grazie

Filippo VitaDirezione provinciale

Vibo Valentia

Gentile Filippo,pubblichiamo con piacere la tualettera, convinti che l’impegno di-mostrato dai colleghi in occasio-

ne dell’allagamento dei locali te-stimoni intanto un forte senso diappartenenza, e poi una capacitàdi fronteggiare le situazioni cheè, a ben guardare, un prolunga-mento di quello spirito di servizioche molti colleghi sono capaci diprofondere nella loro attivitàquotidiana.Perciò al ringraziamento del diret-tore aggiungiamo i complimentidi MondoInps. Se poi la pubblica-zione della tua lettera sarà utile a“far sì che i colleghi interessati sisentano appieno facenti partedella grande famiglia Inps”, siamodoppiamente contenti. Anche se,di far parte di questa famiglia,avete già dato ampia prova.

D E N T R O L ’ I N P S

La storia siamo noi. In ogni senso possibile. Di sicuro nel senso che – un po’ per gioco, un poco per passione – possiamo prendere carta

e penna e raccontare una storia a tutti. Perciò, se hai un racconto(una favola, un’idea, un aneddoto) in qualche modo scaturito dall’esperienza di lavoro in Istituto, Mondoinps ti offre la possibilità di condividere

le tue esperienze, ma anche le tue fantasie, con le oltre trentamila persone che lavorano insieme a te. È aperto infatti, a partire da subito,

il primo concorso letterario della nostra rivista.La forma del contributo è libera (racconto – dal reale al fantastico, dal comico

al thriller – ma anche diario, articolo, poesia). I testi non dovranno superare le 3.500 battute (spazi inclusi) e dovranno essere spediti via e-mail all’indirizzo

di posta elettronica [email protected], indicando come oggetto “concorsoletterario”. Tutti i contributi dovranno pervenire entro e non oltre il 30 giugno 2007.

L’elenco dei vincitori comparirà sul numero successivo di MondoInps e i contributimigliori saranno pubblicati sulla rivista.

La storia siamo noiPrimo concorso letterario di MondoInps

Chi, cosa, dove

I direttori Inps che hannoricevuto un nuovo incarico negli ultimi mesi

mondoinps 2/2007

Errata corrige. Sullo scorso numero di MondoInps, il direttore provinciale diRoma è stato erroneamente indicato come Gerlando Gusso. Il suo cogno-me corretto è invece Russo. Ce ne scusiamo con l’interessato e con i lettori.

Page 23: mondoinps · Personale amministrativo C4 1.050 C3 1.052 C1 710 B2 410 B1 210 A2 10 Totale 3.442 Personale tecnico Informatici 191 di cui 150 C4 41 C3 Vigilanza 306 Tecnico edilizio

M O S T R E

Apocalittici e integratiUtopia nell’arte italiana di oggi

MAXXIVia Guido Reni, 2 – Roma11.00 – 19.00 (lunedì chiuso)Ingresso libero30 marzo – 1 luglio 2007

W O R K O U T

Per dire che l’Oscar come migliorfilm straniero è meritato bisogne-rebbe aver visto tutti i rivali. Però,dopo aver messo gli occhi su Le vi-te degli altri viene da sbilanciarsi.Film che rapisce, di fronte a cui sisarà tentati all’applauso anchequando lo si vedrà in dvd, mettein scena con forza crescente la pa-rabola di un funzionario della Sta-si, la polizia segreta dell’ex Ddr, in-caricato di sorvegliare uno scrit-tore e l’attrice con cui convive.

Scellerato dirne troppo la trama,tanto più che alla precisa colloca-zione storica, e a una portata mo-rale frastornante, il film abbinaun’evoluzione che rasenta il thril-ler. Dipingendo lo scontro sangui-noso tra cattiveria e bellezza, l’in-trico non lineare di razionalità edemozione, per forza esplosiviquando sei ruota di un ingranag-gio che vuole spingersi fino al fur-to dell’anima, e insieme la zeppache lo fa saltare.

C I N E M A

Le vite degli altri(Das Leben der Anderen)

Regia: Florian Henckel von DonnersmarckCast: Martina Gedeck,Sebastian Koch, Ulrich Tukur,Thomas Thieme, Charly Hübner137 minuti – Colore – Germania

Che il rock abbia incrociato a più ri-prese la poesia è cosa sui cui persi-no i più convinti detrattori del ge-nere sono disposti ad assentire,magari senza entusiasmarsi al ri-guardo. Però quando dici ‘poetessadel rock’ sai benissimo di chi staiparlando: questione di attitudineal verso e intensità espressiva. Ec-co, di fronte a Twelwe, che è discotutto di cover, l’attitudine va lascia-ta perdere: i versi, semplicemente,

non sono suoi. Resta l’intensità,che per Patti Smith è come il brivi-do per Hitchcock, oltretutto appli-cata a una lingua – Rolling Stones,Doors, Hendrix, Nirvana, NeilYoung – che è casa sua: basso, chi-tarra, batteria, voce che arde, ribel-lismo solo talvolta senza causa ecertamente senza età, futuro cheviene dal passato, eco potente e in-credibilmente primaverile di unastagione che non sa invecchiare.

Capita spesso, guardando una mo-stra d’arte – quelle recenti e splen-dide su Picasso e Chagall vannobenissimo come esempio – di ren-dersi conto che ciò che abbiamodavanti accadeva molte decine dianni fa e di domandarsi: ma ades-so? Cosa succede nell’arte? C’è unPicasso o uno Chagall (o, visti i cali-bri, anche qualcosa meno?) La ri-sposta (meglio, una delle risposte,e tutta italiana) viene da questainteressante collettiva che mutua

il titolo da un noto saggio di Um-berto Eco, uscito nel 1964, che oggifa da doppia boa alla mostra: in-tanto perché i 24 artisti selezionatisono tutti nati dopo quella data, epoi perché quel titolo spartiacquemisura il loro atteggiamento ri-spetto alla cultura di massa e, indefinitiva, al presente. Uno spuntoarbitrario, e benvenuto, per farcimettere la testa dentro la scatoladella contemporaneità e vedere,qui e ora, cosa c’è dentro.

D I S C H I

Patti SmithTwelve

12 brani – Columbia

Dieci anni portati benissimo, ma-gari perché a mostrarsi nudi biso-gna restare in forma, per questofilm inglese entrato nel novero nonsterminato delle pellicole che si ri-cordano. Punto d’incontro raro traKen Loach e Saranno famosi, FullMonty riesce nell’impresa insolitadi mettere un gruppo di disoccupa-ti maschi di Sheffield, capitale in di-sarmo delle acciaierie britanniche,sulla lunghezza d’onda della Jenni-

fer Beals di Flashdance, coniugandodramma del non lavoro e ancheg-giamenti, cruda realtà e sogno buf-fo. Ironia, non consolazione. Perchéil riscatto danzante del gruppettonon ne cancella i guai di lavoratori-padri-mariti, ma ci dice – con la fol-lia dilettantistica di perizomi e cap-pelli che occultano le parti basse –che la vita continua anche in mez-zo ai guai, e i fiori a volte nasconodove non te li aspetti.

T E M P I M O D E R N ILa cineteca del lavoro

Full Monty(1997)

Regia: Peter Cattaneo,Robert Carlyle, Mark Addy91 minuti – Colore – UK

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24

Page 24: mondoinps · Personale amministrativo C4 1.050 C3 1.052 C1 710 B2 410 B1 210 A2 10 Totale 3.442 Personale tecnico Informatici 191 di cui 150 C4 41 C3 Vigilanza 306 Tecnico edilizio