Moltiplicazione dei pani e dei pesci

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Moltiplicazione dei pani e dei pesci Riporta il Vangelo di Giovanni: “ Gesù dunque, alzati gli occhi e vedendo che una gran folla veniva verso di lui, disse a Filippo: «Dove compreremo del pane perché questa gente abbia da mangiare?» Diceva così per metterlo alla prova; perché sapeva bene quello che stava per fare. Filippo gli rispose: «Duecento denari di pani non bastano perché ciascuno ne riceva un pezzetto». Uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro, gli disse: «C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cosa sono per tanta gente?» Gesù disse: «Fateli sedere». C'era molta erba in quel luogo. La gente dunque si sedette, ed erano circa cinquemila uomini. Gesù, quindi, prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì alla gente seduta; lo stesso fece dei pesci, quanti ne vollero ” (Gv 6,5-11). In questo brano vediamo dei buoni atteggiamenti umani che Dio assume e ne fa lo strumento per un miracolo. Vediamo che il ragazzo ha prudentemente portato con se cibo in abbondanza, probabilmente grazie ad una madre accorta e previdente. Ma quando il ragazzo vede la fola affamata con grande generosità mette a disposizione di tutti TUTTO il suo cibo. Forse, oltre a lui, qualcun altro era stato previdente, ma il ragazzo si è fatto avanti offrendo tutto. A questo punto Gesù compie il miracolo (a volte i miracoli sono più opportuni della provvidenza, o la provvidenza si manifesta coi miracoli, sia per aprire le menti, che per dare risposta e “premio” alle menti aperte). La carità comporta la condivisione e il dono, non solo di beni, ma di se stessi. Il dono, infatti, è soprattutto di sé, perché solo una persona può donare pienamente e può accogliere pienamente. A questo punto Dio può intervenire in modo che il dono di sé si realizzi pienamente in Cristo in quanto, chi si dona, offre, con sé, Cristo stesso, cioè Dio in se stesso. Lo Stato, a somiglianza della madre previdente, è chiamato a garantire sia la giustizia, che la libertà, ad esempio facendo in modo che, come priorità, tutti abbiano l’indispensabile e che chi più si arricchisce grazie al lavoro e all’intraprendenza, più debba portare una ricaduta ancora più grande, e sempre più grande, sulla società e soprattutto sui meno abbienti.

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Gesù si manifesta attraverso la realtà umana concreta

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Moltiplicazione dei pani e dei pesci

Riporta il Vangelo di Giovanni: “Gesù dunque, alzati gli occhi e vedendo che una gran folla veniva verso di lui, disse a Filippo: «Dove compreremo del pane perché questa gente abbia da mangiare?» Diceva così per metterlo alla prova; perché sapeva bene quello che stava per fare. Filippo gli rispose: «Duecento denari di pani non bastano perché ciascuno ne riceva un pezzetto». Uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro, gli disse: «C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cosa sono per tanta gente?» Gesù disse: «Fateli sedere». C'era molta erba in quel luogo. La gente dunque si sedette, ed erano circa cinquemila uomini. Gesù, quindi, prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì alla gente seduta; lo stesso fece dei pesci, quanti ne vollero” (Gv 6,5-11).

In questo brano vediamo dei buoni atteggiamenti umani che Dio assume e ne fa lo strumento per un miracolo.

Vediamo che il ragazzo ha prudentemente portato con se cibo in abbondanza, probabilmente grazie ad una madre accorta e previdente. Ma quando il ragazzo vede la fola affamata con grande generosità mette a disposizione di tutti TUTTO il suo cibo. Forse, oltre a lui, qualcun altro era stato previdente, ma il ragazzo si è fatto avanti offrendo tutto. A questo punto Gesù compie il miracolo (a volte i miracoli sono più opportuni della provvidenza, o la provvidenza si manifesta coi miracoli, sia per aprire le menti, che per dare risposta e “premio” alle menti aperte).

La carità comporta la condivisione e il dono, non solo di beni, ma di se stessi. Il dono, infatti, è soprattutto di sé, perché solo una persona può donare pienamente e può accogliere pienamente.A questo punto Dio può intervenire in modo che il dono di sé si realizzi pienamente in Cristo in quanto, chi si dona, offre, con sé, Cristo stesso, cioè Dio in se stesso.

Lo Stato, a somiglianza della madre previdente, è chiamato a garantire sia la giustizia, che la libertà, ad esempio facendo in modo che, come priorità, tutti abbiano l’indispensabile e che chi più si arricchisce grazie al lavoro e all’intraprendenza, più debba portare una ricaduta ancora più grande, e sempre più grande, sulla società e soprattutto sui meno abbienti.