Molotov porla - archivio.unita.newsdei loro partiti e a rinsangua re il nascente blocco clerico...
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DOMANI ALLE ORE 10 TUTTI A PIAZZA DEL POPOLO - PARLERÀ' SANTI MMPEGiXi DI PiFFlSMOMJ
ALLUMIERE GENZANO NETTUNO ALBANO VELLETRI ROCCA D I PAPA MARINO SEGNI
150 copie 900 > 360 » 900 > 450 > 150
'300 » 150
ORGANO DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO
iìll'EGM Di HMFFIJSMOXE
Viva gli «Amici» delle due sezioni di Civitavecchia, che s'erano Impegnati a diffondere 1500 copie il 1° Maggio e ne hanno invece
prenotate 2000 !
ANNO XXXI (Nuora Serie) - N. 120 VENERDÌ* 30 APRILE 1954 Una copia L. 25 • Arretrata L. 30
I SUICIDI di Palazzo Wedekind
All'indomani delle elezioni di Castellammare, i dirigenti del Partito repubblicano ri' conobbero che quanto si era M'rificato non costituiva uu e-pisodio isolato e irrilevante, uni rupprescntava un nuovo anelili della catena di alleanze < locali > fra la D.C. e i monarchici e i fascisti, con le quali oramai si umministrauo buona parte dei comuni e delle provinco del Mezzogiorno e M go\ emano due regioni: la Mcilia e la Sardegna; e che dunque era \enuta l'ora di smetterla di l.ir « la politica dello struzzo > (La Voce repubblicana, 31 uiurzo) e di condizionare la politica generale di collaborazione con la D.C ÌI una più coerente iniziativa democratica nel Mezzogiorno (idem. 3 aprile).
I dirigenti socialdemocrati i l , saldamente ancorali alle loro poltrone ministeriali, si espressero in termini oiu prudenti, ma non mancarono neppure o s i di energia: < L'epi-MHHO di Custellammaie è in-quietantc e noi faremo lutto il possibile perchè non si ripeta > (La Giustizia, 31 marzo).
Da quella giornata di pentimento e di impegui, cletli-i ata a calmare l'indignazione di \asti settori dell'opinione pubblica gravitante intorno al «quadripartito» e che. sopratutto da Roma in su. male a\evano digerito e l'unione sacra» di Castellammare, non è passato un mese. ICd ecco ihe se si dà uno sguardo alla lista dei comuni meridionali — e non sono pochi — nei quali si voterà nel prossimo mese di maggio, si \edrà che non ce n'è uno, diciamo uno. di quelli superiori ai 10.000 a-bitanti nei quali la D.C. non si sia apparentatn con il PNM e il MSI (facciamo a caso i nomi di Castrovillari in Calabria e di S. Giovanni Rotondo in Puglia) o almeno col solo PNM (come a Manfredonia in l'uglia). - - . * « * • - _ .
Perfino a Salerno, capoluogo ili provincia, d o \ e si voie-ia il 30 maggio a causa dello K-ioglimento dell'nmminist razione monarcliico-fascisia pro-\ocato dalla D . C , quest'ultima sta pubblicamente moltiplicando i suoi estremi slorzi ner stringere il patto con il l'iNM. Superfluo è aggiungete che in tutti i comuni e i o -niiiiielli inferiori ai 10.000 a-bitanti uuica è la lista sotto la quale D C , PNM. MSI si presentano schierati; più utile -ottolineare come anche nelle • lezioni per il rinnovo di uu segirio del consiglio pro\ indille di Cosenza, il secondo collegio cittadino, il P.N-M- ha ritirato il suo candidato dinanzi al candidato deinocri-«•tiauo stello fh comune accordo. Infine, non meno chiare sono le notizie clic giungono dalla Sicilia, d o \ e l'accordo con il P.N.M. e il M.S.I. nelle elezioni regionali della prossima primavera sembra sia preventivamente ricercalo dalia D.C. come base di una uuova e più sfacciata legge eletto-rale-truffa.
Rimandiamo ad altra occasione quella parte del discorsa» che riguarderebbe le correnti di sinistra della D.C. Ma e lecito chiedersi che co-a < di possibile» ubbia mai fatto l o n . Saragat per impedire che l'cpbodio di Castellammare «•i ripetesse, e su scala cosi vasta per giunta; ed è leciio chiedersi anche: se < il po^si; bile» fu tentato e il risultalo e stato questo, che razza mai ùi connubio è quello Scelba-b*-ragat? Eppure, il fallimento del tentativo (ma c'è stato?) dei dirigenti repubblicani e 'ocialdemocratici, d'impedire alla D . C di proseguire sulla strada di Castellammare, rappresenta soltanto un appetto della situazione che continua a svilupparsi nel Mezzogiorno. L'altro aspetto è dato dal fatto che nella schiacciante maggioranza dei comuni dove si voterà i! mese prossimo e nel collesio provinciale di Co-enza i socialdemocratici e i repubblicani hanno di nuovo — come già a Castellammare — rinunziato a presentar* proprie Uste e propri candidati.
II significato immediato di tale rinunzia, a Castellammare, fu el idente: essa rappresentava il compromesso ipocrita escogitato dai dirigenti repubblicani e socialdemocratici per conciliare H propria volontà di contribuire alla vittoria del blocco cle-rico-monarchico-fascista con i malumori e le ribellioni della base, che ci fnrono, e largamente. Ma oggi vediamo che quello che poteva apparire un espediente locale, e dell'ultimo istante, tende ad assumere invece il carattere di un metodo, di nna linea sistematica: possiamo allora non valutarne il significato politico, e l'importanza? Evidentemente no,
ed evidentemente non possiamo non concludere come l'orientamento scelto dai dirigenti repubblicani e socialdemocratici, oltre a confermare quanto grottesca sia la pretesa loro di presentare la politica < qunuripartitica » come una politica di difesa delle istituzioni democratiche e repubblicane, sia, di fatto, una politica suicida, che li porta ud ammainare, almeno in una metà dell'I (alia, le bandiere dei loro partiti e a rinsanguare il nascente blocco clerico mouaichico-fascista, in primo luogo a proprio spesai Bella conseguenza d a w e t o . questa, dello pieoccupazioui affiorate in questi ultimi tempi, sulla stampa socialdemocratica e repubblicana, di non lasciare i comunisti e i socialisti e soli » a contras-tare la e marca nioniiicliico-luscista » e e soli » a portare avanti, sulla linea della grande tradizione liberale, la bandiera del rinnovamento democratico del Mezzogiorno! (F.u Voce repuh-blieuna, 3 aprile). Oli, perchè mai non c'è uu Petrticcelli della Gattina per dedicare a Saragat e a La Malfa un novissimo pamphlet dal l'itolo: ^ / suicidi di Palazzo II ede-kind »?
Naturalmente, non tulli i repubblicani e i socialdemocratici del Mezzogiorno abitano in palazzo Wedekind (sede della direzione del P.S.D.I.) e non tutti dunque son disposti al suicidio. E LUM a S. Gio*.anni (Intornio in Puglia nll'ap-parcn tanica to clerico-monar-chico-la«cista si coulrappone un apparentamento comunista-social ista-socialdemocrali-
co, e a Cera ce, in Calabria, comunisti, socialisti e repubblicani sono uniti contro la lista unica di centro-destra Si tratta ancora di episodi isolati, e fortemente contrastati dai dirigenti di Palazzo 'A'e-dekind, d'accordo: ma non è forse significativo ohe le iucche località del Mezzogiorno dove i repubblicani e i socialdemocratici avranno, nelle e-lezioni di maggio, una probabilità di essere presenti nelle ammini'.trazioni e comunque di svolgere una campagna di propaganda, son quelle dove essi, alla linea suicida dei Saragat e ilei La Malfa, contrap-poiiirono una linea di iniziativa basata sull'accordo con i partiti popolari:*
Se è troppo tardi pei che l'esempio di Gelate e ili San Giovanni Itotoudo sia seguito dappertutto, troppo tardi pe-rò non è poiché dappertutto i socialdemocratici e i repubblicani locali intervengano n contrastare, e non a favorire (come è avvenuto a Castellammare), la vittoria dei blocchi clerico-monnrco-rascisti, e perchè dappertutto anche i democratico-cristiani che vnclia-no conservarsi fedeli a un ideale antifascista e progressivo si adoperino perchè il successo non arrida a tali alleanze e locali ». che di < locale » hanno ormai «oltanto la caratteristica d'es<er strette in oziti luono.
MARIO ALICATA
L'URSS SALUTA LA LOTTA DEI POPOLI ASIATICI PER LA INDIPENDENZA NAZIONALE
Molotov porla alla coaforoaia di Ginevra 6i Riconoscere lu nuora realtà tlclV Asiu è la condizione per ruggitine]ere lu puee„
I rappresentanti della Repubblica democratica del VIet Nam siederanno al tavolo delle trattative allorché verrà in discussione il problema indocinese DA UNO DEI NOSTRI INVIATI
GINEVRA, 29. — I delegati alla conferenza di Ginevra, che si è riunita oggi sotto la presidenza del ministro degli esteri delio Tailandia, hanno ascoltato due interventi: quel. lo del ministro degli esteri dell'Australia e qttetio del ministro degli esteri dell'URSS.
Il primo, alla fine di un lungo discorso di tono anticomunista, ha tuttavia ammesso che le elezioni in tutta la Corea sono auspicabili e che le proposte di Nam-ir meritano considera rione e ranno affcuiaiuciiip sHidiafc; quanto a Moloton, egli ha pronuncia-io un ampio discorso sugli scopi della conferenza, facendo un quadro completo dell'attuale situazione in Asia.
Ecco il testo integrale del discorso pronunciato dal ministro degli esteri dell'URSS :
« E' sfato deciso d ie nella presente conferenza di Ginevra due qtie&fioni devono essere esaminate: 1) la siste
mazione pacifica della Questione coreana; 2) il ristabilimento della pace in Indocina. Si può dire che la conferenza di Ginevra è" consacrata al problema dell'Asia: la questione coreana, cosi co me la questione indocinese, sono tra i problemi più at tuali dell'Asia.
» In conseguenza, non si può non attirare l'attenzione sul fatto che solo un pìccolo numero di paesi asiatici sono attualmente presenti alla con-fcrenza, e non si può mancare di giudicare come dannoso
Oggi Di Vittorio parla alla Radio Oggi alle ore 19,15, dalle
stazioni del programma nazionale della RAI. il compagno Giuseppe Di Vittorio rivolgerà ai lavoratori italiani il saluto della CGIL per la festa del Primo Alaggio.
il fatto che un orando numero di Stati asiatici, come l'India, l'Indonesia, la Birmania, il Pakistan ed altri non partecipino a questa conferenza; ciò non può non avere gran valore dal punto di vista dell'interesse della pace. Al tempo stesso, non si P"ò del pari sottovalutare il fatto che per la primo volta nel corso degli anni tutte le grandi potenze — Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Repubblica popolare cinese e URSS — prendono parte a Questa conferenza. Importa quindi sottolineare particolarmente il / a t to che la Repubblica popolare cinese — prande potenra asiatica — potrà racnre un contributo ai lavori della nostra conferenza, che vertono sulle questioni attuali su ricordate e sulle questioni dell'Asia.
•i La coii/ereiirn, così com'è composta, inizia i suoi lavori affrontando la questione della Corea. Abbiamo il compito di creare con mezzi pa
cifici una Corca unita e indipendente, La soluzione di questa questione ha una importanza primordiale per il popolo corcano, e costituirebbe, al tempo stesso, un passo importante sulla via della distensione internazionale.
« E' evidente e/ie la soluzione della questione coreana è un problema che riguarda in primo luogo i coreani stessi, cioè il popolo coreano. Nessuna solnrione imposta al popolo coreano da altri paesi potrebbe soddisfare quel popolo, né potrebbe costituire una sistemazione duratura del problema coreano.
« NOTI si può non tener conto della storia della Corea, e in particolare della storia delle lotte del popolo coreano per la sua indipendenra. Si sa che, all'inizio del secolo, l'imperialismo giapponese, con l'appoggio dì certi altri Stati, ha fatto anzitutto della Corea un suo protettorato, e, in seguito, si è impossessato della Corea, diventando padrone
assoluto della penisola coreana.
u Questa politica imperialista di n(/|/ressione non poteva mancare di provocare una resistenza da parte del popolo coreano. La lotta del popolo corcano per la sua indipen-denra, per la sua libertà, era dura ed esigeva sacrificio. Essa si è prolungata nel corso di parecchi anni. Ma, nei tempi in cut viviamo, una politica aggressiva di quel genere non può mancare di scontrarsi nella resistenza decisa di quanti hanno a cuore la loro indipendenza e la loro libertà.
« E' noto che gli imperialisti giapponesi. dopo essersi impadroniti della Corea, fecero della penisola coreana la loro piazza d'arni; principale per una aggressione scatenata contro la Cina, contro il popolo cinese. Essi si sforzarono di estendere la loro dominazione su tutta la Cina e tutta l'Asia del sud-est. A tale scopo si allearono con la
Anche la direzione democristiana auspico un'azione contro la bomba H
.Mercoledì la Camera discuterà la mozione socialista - Un solenne documento volato «lai Parlamento di S. Alari no - Dichiarazioni dei Vescovi di Guastalla e «li Verona sii partitiiaiii «Iella pace
La mozione presentata dal compagno socialista Berlinguer per la interdizione delle armi atomiche, e per una iniziativa del governo italiano in proposito, saia discussa alla Camera mercoledì. Il dibattito avrà certo un ampio sviluppo, ed e presumibile che vi interverranno i rappresentanti di tutti i gruppi parlamentari. La Camera si pronuncerà sulla mozione con un voto per appello nominale: un voto che è grandemente atteso e vivamente sollecitato in tutto il Paese. Di questa attesa e di queste sollecitazioni fa fede il movimento che, contro le armi termonucleari e per un accoido internazionale, continua a svilupparsi incessantemente con l'unanime adesione dei Consigli comunali e provinciali, con le prese di posizione unitarie delle organizzazioni di pur diversa ed opposta ispirazione politica, con il concorso di personalità politiche e religiose di primo piano, con le iniziative popolari e dei partigiani della pace.
In questo generale movi
mento, si è inserita ieri una significativa risoluzione della Direzione centrale della D e mocrazia Cristiana, riunitasi sotto la presidenza di De Ga-speri. Eccola:
« La Direzione centrale della D. C , avendo pi esente l'alto insegnamento contenuto nel messaggio pasquale del Sommo Pontefice relativo aì-la utilizzazione dei nuovi strumenti dt gueria chimica. biologica e atomica; consapevole nel suo senso di lespon-sabilità morale e politica dei pericoli gravissimi che nell'attuale stato di progresso della scienza e della tecnica minacciano la vita e la civiltà dei popoli; esprima il voto che un accordo generale fra gli Stati, sulla base di un controllo generale ed egualmente valido per tutte le parti. conduca alla interdizione di questi nuovi strumenti di guerra: ritiene che a tale fine tanto più efficacemente p o s a no indirizzarsi le azioni dei governi e dei popoli in ctuan-to: a) si affermi in modo sempre più concreto e generale il principio della rinuncia
alla violenza come strumento di politica internazionale; b) si icalizzi una effettiva e ge nerale riduzione degli armamenti tradizionali sotto controllo internazionale; c> si piomuova. avuto anche riguardo alla recente proposta del Presidente Eisenhower. una cooperazione internazionale per l'utilizzazione della energia atomica ai tini del maggioie sviluppo economico e del progresso civile della umanità ».
E' un documento, come si vede, dove la richiesta di una interdizione delle armi di sterminio è esplicita e si ac compagna, quel che più conta. alla sollecitazione di una izione di governo volta a tale scopo, oltreché al voto di una generale e controllata riduzione degli armamenti, di una rinuncia all'uso della forza nelle relazioni internazionali. di accordi per l'utilizzazione pacifica della energia atomica. Da parte demo-ciistiana — e facile rilevarlo — è la prima volta che le indicazioni contenute n e l messaggio pontificio vengono
La Camera discuterà presto l'abroga&zioiie «Iella l e g g e trul la
Alla metà di maggio l'elezione dei cinque giudici della Corte costituzionale
Alla Camera il ministro CASSIANI ha conc i l io ieri il dibattito >ul bilancio delle Poste e Telecomunicazioni. Due questioni avevano dominato la discussione in auia: il rinnovo delle concessioni alle società telefoniche e lo orientamento politico e culturale dei programmi radiofonici.
Per il problema delle concessioni telefoniche, il ministro si è limitato a dichiarare di essere - personalmente di avviso che il servizio telefonico debba gradatamente e s sere gestito dallo Stato e che. in ogni caso, le linee interprovinciali da città a città, debbono senz'altro essere tutte in mano allo Stato >•. Per
Domani
M Alaggio
HUU' In ita un articolo
di
Di Vittorio
quanto riguarda la RAI, Cas-siani ha fatto sommaria giustizia delle documentate accuse mosse dai banchi della Opposizione, dicendo ^he i servizi radiofonici si svolgono in modo corrispondente aiio interesse pubblico. Il governo, d'altra parte, non avrebbe nessuna possibilità di controllare le radiotrasmissioni!
Il ministro ha quindi annunciato che saranno migl iorati i servizi telefonici: con l'istituzione del sistema « ce lere >• sarà possibile chiamare automaticamente da Roma gli abbonati dei principali capoluoghi di provincia; questi a loro volta potranno chiamare direttamente qualsiasi abbonato della capitale. Altre centrali automatiche saranno installate anche a Milano e a Genova. Il telefono sarà inoltre diffuso nei piccoli centri e negli scali ferroviari lontani dai comuni.
Finito il discorso del ministro la assemblea ha approvato con 289 voti favorevoli e 202 contrari il bilancio delle Poste.
Alla fine della sedata su richiesta dei deputati socialisti Malagugìni e Luzzatto il presidente Gronchi ha dato due importanti annunci. Egli ha detto innanzi tutto ebe nella settimana che va dal 9 al 16 maggio, per decisione comune dei presidenti delk
due Camere, il Parlamento si riunirà in assemblea unica per eleggere i giudici della Corte costituzionale e del l'Alta corte siciliana. Inoltre Gronchi ha dichiarato che se entro oggi la Commissione degli interni non avrà esaurito l'esame della proposta Nenni per l'abrogazione del la legge truffa, egli porrà tale proposta all'o.d.3. di una delle prossime sedute della assemblea-
Queste decisioni sono state comunicate dopo che i due deputati socialisti avevano fatto notare: 1) che da oltre un mese è scaduto il termine entro il quale la Commissione interni avrebbe dovuto concludere l ' e same della proposta Nenni; 2) che sono passati circa sei mesi dal giorno in cui fu sospesa
la votazione per l'elezione dei cinque giudici per la Corte costituzionale.
Contratti ang'ociftesi per 4 milioni di sterline BERLINO. 29. — Viene
annunciato questa sera che alcuni uomini d'affari britannici hanno concluso a Berl i no Est dopo cinque ( t o m i di negoziati, contratti commerciali per un valore complessivo di quattro milioni di sterline con l'ente per il commercio estero della Cina popolare.
Un portavoce del cruppo britannico ha affermato che i cinesi hanno ordinato forti commesse di estratti per concia e di prodotti meccanici.
Domani tutti i treni ritarderanno 10 minuti
In segno di protesta contro le arbitrarie misure, contro le sedi sindacali e contro il normale sfoltimento dell'attività dei sindacalisti, domani 1. marcio i ferrovieri ritarderà*»» di I l mranti l'orarlo di partenza di tatti 1 treni. Invece o t t i t lavoratori degli impianti fissi delie Ferrovie dello Sta*» loffi* cine, depositi, squadre-rial»*, tee) si asterranno dal la' 10 minuti la ogni turar.
non solo accettate ma tradotte in un documento politico, ad opportuna rettifica degli atteggiamenti Oziosi assunti dal «Popolo» , delle pur ì e -centissime dichiarazioni rese dall'on. Manzini, delle divagazioni di Saragdt sul «terrorismo ideologico ». delle irresponsabili « minimizzazioni » della stampa governativa, del comportamento tenuto dalla maggioranza demo-ci istiana alla Camera quando per la prima volta andò in discussione l-i mozione socialista contro la bomba H.
Ora il problema è di vedere quale azione concreta la D. C. e il governo democristiano intendano promuovere nel senso indicato; come intendono far pesare in termini politici, sul piano internazionale, il loro dissenso dalle posizioni di quei diriccnti a-mericani che sono ufficialmente favorevoli alla •< politica di forza ». all'uso pe.r primi delle armi termonucleari. e per esempio alla rappresaglia atomica in Indocina: quale contributo intendano da-.p, con la loro politica estera. non alla definitiva rottura in due blocchi contrapposti dell'Europa e del mondo, ma alla ì i-cerca di auelle intese internazionali e di quella distensione che il documento democristiano auspica.
Sempre nell.i giprnal.i d ieri, un solenne documenta e stato approvato aila un.m.-mità dal Parlamento dei»? Repubblica di S. Mar.no Eccone il testo-
* Il Consiglio Gr.mde e Generale della Repubblica d: S. Marino, ispirato a: pr.nc;-pi da cui sor*e Ifi <"co".: or sono e cui tende tutto: a la nostra comunità: fedele alle tradizioni in v.rtu delle quali essa visse e progredì .m-mune da ans.e d: conqu:.-M e aliena dal rie«»r.-o a mezzi di violenza e d: guerra; sensibile al profondo sgomento che ha scossi» !'<in:mo dol popolo aìl'annunc.o dei nuovi catastrofici ritrovati termonucleari che. se usati come aggressivi bellici, semineranno la d:-'truziOne e la strage nel iar?g.o di vaste regioni; unisce :1 suo voto unanime e solenne a quello di tutti i generosi che invocano. Tinterd.zione e :1 ripudio di tah armi sancito da un alto impegno internazionale: ammonendo che anche le cause più legittime servite da strumenti di sterminio che violano la vita e il d i ritto delle genti verrebbero a creare un abisso incolma-
Misteriosa malattia ntlte isole del Pacifico
TOKIO. 29. - Il piotcs-sor Nlshiwaki, dell l'nivcr-sttà di Osaka, ha affermato ieri di fronte ad u iu commissione parlatnenUrc Hie gli abitanti di alcuni- Uole del Pacifico stanno morendo di una malattia misteriosa. dovuta, a suo giudizio. alla radioattività della atmosfera causata dalle recenti esplosioni nucleari americane.
Gli abitanti di quelle isole del Fa e ili co meridionale invocano le loro divinità contro una « misteriosa calamità ». a quanto hanno riferito al professore alcuni marinai giapponesi.
GINEVRA Molotov entra nel palazzo dell» conferenza (Telefoto)
Germania hitleriana, conclusero il sedicente « pn/fo rmti-comititerti » .sotto il pretesto della "lotta al comunismo», e prepararono, insieme con lo imperialismo tedesco, piani di dominio mondiale.
« Tutti ricordano a c/:r cosa ciò ha condotto. I militaristi giapponesi hanno subito nel l'autunno del 1945 una disfatta e sono stati ricacciati sul loro territorio. La Corea ha ottenuto così la possibilità di liberarsi dalla dominasiotie del militarismo giapponese e di iniriarc una «ita nuova, libera e indipendente.
« Dato die. per motivi di carattere militare, la Corca è stata divisa, immediatamente do/io la sua liberazione dagli occupanti giapponesi, in due parti, quella del Nord e quella del Sud, il popolo corcano si è trovato di fronte al problema di ristabilire la sua unita nazionale, e di costituire uno
SI E' APERTO IL CONVEGNO DI NAPOLI
Campili* e Martinelli per gli scambi con l'Asia
Perchè il governo non riconosce il governo cinese ?
DALLA REDAZIONE NAPOLETANA
bile tra nazioni e popoli, i cui contrasti sono transitori nel corso della storia e che prima o dopo, per legge universale del progresso, son destinate a intendersi e ad affratellarsi nella pace e nella libertà del consorzio c i vile >.
Votazioni unanimi di o.d.g che sollecitano una azione comune contro le armi ter-
I CCentlaaa la 2. »•*. z. col.)
NAPOLI. 29. — Si è aperto a Napoli il convegno su « Il mercato asiatico e- le possibi-bilita di espansione dell'economia italiana », alla presenza dei ministri Campilli e Martinelli, e di esponenti del mondo industriale, finanziario. bancario, commerciale. Nei loro discorsi. ì due mi nistri hanno fatto delle affermazioni interessanti.
« Il movimento d'indipendenza che scuote i paesi dell'Asia — ha detto tra Paìtro Campilli — dovrà trovare nel miglioramento della vita economica di quelle popolazioni e nella elevazione del loro tenore di vita la base per consolidarsi in un ordine di libera e civile democrazia. La diminuzione degli aiuti americani all'Europa e i timori di una possibile depressione favoriscono oggi la spinta dei produttori e degli operatori verso i paesi asiatici, per la suggestione che esercita un mercato di un miliardo e trecento milioni di uomini. Come e in quale particolare direzione l'Italia deve muoversi per inserirsi in questo movimento? I paesi del continente asiatico sono in fase di evoluzione e trasformazione delle loro strutture economiche e sociali e. d'altra parte, lo spostamento della domanda da beni di consumo a beni strumentali dice chiaramente che i mercati dell'oriente n o n possono più
e ".'•ere considerati come semplici mercati coloniali dai quali importare materie prime per esportare esclusivamente manufatti ». CampiUi ha concluso auspicando * la rimozione delle difficoltà che ancora oggi ostacolano gli, scambi con i paesi asiatici »i. ! 'cr\ onta in Irdoc.na
Stato coreano, democratico, unito e indipendente.
•• Ciò non è stato possibile fare né durante né dopo la fine dctla prima guerra mondiale. La Repubblica democratica popolare di Corea si costituisce nel corso di questi anni, e porta a compimenta una serie di riforme democratiche d; importanza fondamentale, tra cui la distribuzione delle terre dei proprietari fondiari e degli' antichi aqenti dell'imperialismo giapponese ai contadini.
« Questa attività creatrice, svolta nell'interesse del popolo coreano, è stata interrotta da una guerra imposta daTresrer-no e dall'inferuenfo militare degli Stati Uniti d'America, che è durato tre anni, ed e stato effettuato eotto la copertura della bandiera delle Nazioni Unite. Dopo l'armistizio concluso in Corea nell'estate del 1953. la questione del ristabilimento dell'unità della Corea e della costituzione di uno Stato coreano unito su basi democratiche, sì à posta di nuovo.
« Obiettivo particolarmente importante di questa conferenza di Ginevra è quello di aiutare il popolo • coreano a
ALBERTO JACOVlELLO
(Continui In «. pae. 5. col.)
Dichiarazioni di Eisenhower
WASHINGTON. 29. — Prendendo la parola oggi neila sca conferenza stamp* del giovedì, il presidente E-ser-nower ha fat'o a-chlarazK-r.t u coi tono e la CIK .seùvinza -i d-^osvano .vrii'hil.Tieri'e di l le consuere cltranz:.n.chc apologe dell'ia-
Anche il ministro del Commercio estero Martinelli ha accennato alle « aintC'>I:a » che il suo dicastero incontrerebbe nello sviluppo dei rapporti commerciali coi paesi asiatici. .< difficolta derivanti soprattutto da ricorrenti avvenimenti di ordine colitico >». Neppure Martinelli ha detto qudli sarebbero -»v\ eminenti ricorrenti; ma, comunque, si e detto convinto a che l'economia italiana ha concrete possibilità di espansione sul mercato asiatico r>. Per quanto riguarda in particolare la Cina. l'on. Martinelli ha detto che, pur essendo legati a al sistema di sicurezza occidentale », « non abbiamo pregiudiziali di alcun genere verso la Cina », e si è augurato « che lo sviluppo della situazione politica internazionale faciliti un maggiore inserimento di questo paese nei traffici internazionali ». La sola cosa da chiedere è perchè mai, al lora. il governo italiano non comincia col riconoscere il governo della Cina popolare.
Il prof. Bresciani-Turroni ha svolto la relazione sulla quale si è sviluppata la d i scussione dei Convegno.
E.=enhower ha auspicato U raggiungimento, nel corso del-!:: conferenza d: Ginevra, di « un modus tri rendi tra il monco !:bero e il mondo comunista ::i Asia >. Dovrebbe trattarsi di « un mezzo termine tra ciò che è inaccettabile e ciò che è irraggiungibile, intendendosi come inaccettabile la di struzione delle attuali difese
questi arit:comuniste in Indocina >. II presidente è stato ripetu
tamente interrogato dai giornalisti in merito a! ventilato intervento americano in Indocina. Dopo aver tentato di eludere la domanda, invocando come scusante il fatto che la conferenza di Ginevra è in corso, egli ha precisato cfce qualsiasi intervento dovrebbe avvenire con l'autoriizazione del Congresso. Il quale, invece, non ha finora autorizzato il governo ad andare oltre #11 «aiuti* ai colonialisti francesi
La cautela del presidente rispecchia la coscienza dell'isolamento in cui la politica di oltranzismo ha portato «li Stati Uniti.
La Camera dei Rappresentanti ha tuttavia respinto ogji. con 214 voti contro 27, « emendamento inteso a vietare l'impiego dei crediti militari per l'invio di truppe in Indocina senza l'approvazione par-lamentare.
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Pag. 2 — Verterdi 30 aprile 1054 «L'UNITA»»
APERTA LA DISCUSSIONE SULLA POLITICA PI DISCRIMINAZIONE DEI DIRIGENTI
Successo dei lavoratori di Bagnoli e dei dipendenti di tutto il gruppo UVA
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Le maestranze napoletane ottengono 10.000 lire di anticipo - Manifesta7Aotn di strada ' ' per la Naoalnwccanica - Delegazioni a Roma per la crisi delle fabbriche //?/ liguri
La lotta iniziata quindici {delie maestranze della Naval. Kiorni or sono dal lavoratoti dell'ILVA di Bagnoli ha raggiunto ìeiì mattina, In sede ministeriale, un ti aguardo po-.sitivo. I lavoratori di Bagnoli hanno i esisti alo un notevole successo, che va anche oltre la risoluzione di una vertenza locale.
A Piombino, a Marghera e In tutte gli altri stabilimenti 1LVA, i lavoratori dì questo importante complesso side-ini^ico liti sono costretti a combattere duramente contro i tentativi dello direzioni locali di istaurare regimi di fabbrica insostenibili e dì privare ì lavoratori delle più demental i liberta, contro i tentativi di discriminazione contìnuamente perpetrati e che vanno dall'allontanamento dai reparti di opeiai provetti, solo pei che la pensano diversamente dalle ria e/ioni, ai licenziamenti in tronco pei lino di membri dì commissioni interne.
Le direzioni dell'ILVA avevano però passato ogni limite, umiliando i lavoratori, con la istituzione di un premio trimestrale il quale, anziché essere distribuito come premio di produzione, veniva distribuito a scopi discriminatori e antisciopero. Accadeva e accade, nelle fabbriche ILVA, che la maggioranza degli operai restino esclusi dal premio trimestrale di 5.000 lire che viceversa si sarebbero più che meritate.
L'accordo firmato ieri non solo chiude la vertenza di Bagnoli, ma apre, in seguito od una proposta delle organizzazioni sindacali accettata dal ministro Vìgorelli, la discussione su questo punto. Il mi-nostro Vigorelli si è impegnato infatti a convocare, nelle prossime settimane, la direzione generale dell'ILVA e i ìappresentanti delle organizzazioni sindacali per esaminare la questione di quel « premio» trimestrale che offende la quasi totalità delle maestranze del complesso.
Alla riunione di ieri hanno partecipato i ministri Vigorelli e Villabruna, i dirigenti dell'ILVA. una folta delegazione di lavoratori, i compagni Di Vittorio e Bìtossi per la CGIL, Pi2?.orno per la FIOM nazionale. Maglietta per la Cd.L. napoletana, Ferrante per la FIOM di Napoli. E' stato raggiunto il seguente accordo per l'ILVA di Bagnoli: la corresponsione di lire 10 mila a ciascun lavoratore in acconto su eventuali premi o gratifiche; il versamento da parte della direzione della azienda alla Mutua aziendale della somma dì 8 milioni; il ritiro da parte della direzione dell'azienda delle multe inflitte ai lavoratori nel corso della lotta.
Frattanto apprendiamo che a Napoli continua la loita
meccanica contro i tentativi di smobilitazione che gravano sul complesso, e che si sono manifestati in tutta la loro gravita con il <•' trasferimento» di circa 700 dipendenti dai Bacini e Scali e dalle OMF al cantiere VU gliona. Anche oggi gli operai hanno effettuato combattive manifestazioni per le strade della città, interrompendo il traffico cittadino in più punti.
Gli operai « trabfenti » si oppongono da diversi giorni a iniziare il corso di riqualificazione frequentando il quale verrebbero a percepire una paga giornaliera di 500 lire, v perderebbero inoltre le loro qualifiche sindacali.
Nella giornata di ieri, inoltre, sono arrivati a Roma por conferire col ministro del Lavoro il compagno son, Antonio Negio, segretario della Cd.L. di Genova, e il compagno Giuseppe Lantero, segretario della FIOM genovese. I
due rappresentanti dell'organizzazione sindacale unitaria »:ono latori di un documento nel quale viene esposta at t raverso cifre e dati la situazione economica della provincia genovese, con particolare r i ferimento alla crisi delle industrie metalmeccanica e siderurgica, crisi che dal 1048 ad oggi si è andata aggravando specialmente negli stabilimenti del complesso 1RL II documento rileva come negli ultimi sei anni i licenziamenti effettuati in questi settori produttivi ammontino a oltre 22.000 unità e a 17 le fabbriche smobilitate, di cui 12 del-TIRI.
Il documento, dopo avere sottolineato come questa paurosa depressione sia conseguenza di una politica che non ri.speeehìa eli interessi nazionali e anzi si pone contro di ebsi con gli accordi in-ternazionaii del tipo de! Piano Schuman, passa ad esporre una serie di concrete proposte dominate da due argomenti di fondo: 1) l'obbligo
del governo di i ispettore la unanime volontà del Parlamento circa la sospensione del licenziamenti nel complesso IMI in attesa della riorganizzazione del complesso stesso; 2) la necessità di dare all'IRJ. mediante la sua riorganizzazione e il suo potenziamento, la funzione di guida dell'industria italiana.
I congressi provincial i d t l P.C.I.
Domani 1. muglio si apriranno i Livori ilei Congresso provinciale della Federazione roiminìsla di Nuoro. Ai la-\ori snr.'i |iri'»mtc il compagno \ elio Spano, mrmtiro della Dinvioni; del l'CI,
Domenica avrà inuio il Congresso della Federazione dì Atri /ano, con hi partecipa/ione de) compagno Gian-cario l'ajetta. della Direzione del Parlilo.
NEL CORSO DI UNA MOVIMENTATA SEDUTA A PALAZZO MADAMA • <•• ,v . ;> - —^—^ ~ ; — — . —
Spezzanoifivéla che la Cassa di Risparmio ' - l a campagna elettorale d. e. in Calabria
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'* 'Il deputato'clericale Antoniozzi indicato coinè il piota gonistu dello scandalo . ?LmiHo Lassù sollecita reiezione dei cinque giudici della Coite Costituzionale
OGGI al Cinema
ASTRA • AUSONIA - «MESTAR COLA DI RIENZO - ESPERIA TIRRENO - TRIESTE - VOLTURHO
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NERONE MPSSAIINA
Nel corto di una incande- «na elettorale, era stato sol e n t e seduta, il compagno Spezzano ha denunciato ieri al Senato uno dei più colossali scandali elettorali compiuti il 7 giugno dalla Dcm.->-cra?Ja cristiana in Calabria; scandalo al cui centro e 1 attuale deputato il-c. Antonkwzt. La discussione, provocata da una interpellanza, ha occupato per oltre due oie 1 lavori dell'assemblea. raggiungendo momenti di srande drammaticità per le gl'avi e documentate denuncie mosse dal nostro compagno alI'An-toniozzi e alla Cas-a di Risparmio della Calabria che dell»Antonloz2i fu il maggior galoppino elettorale e che. grazie alla sua mlliieti/*., r.u-scì a far ottenere al deputato d.c. oltre «espuntami la voti preferenziali.
Circa due mesi fa. il compagno Spezzano si\eva presentato una interpellanza, diretta al ministro del Tesoro on. Gava. con la quale chiedeva di conoscere i motivi pei cui, nel pieno della campa-
SI PARLA DI GROSSE SPECULAZIONI EDILIZIE
Montagna visita Bellavista a Palermo per concordare un nuovo "affare, ,
—onmwMiMiin— . , - , • . . . . . . t t . 1 | - ¥ - 1 — n n r i r i r i . . •-,--_,-! — J - I T T I I ir r i" ir —i-|-i~i n r ~r i iffirrmr r ' - r i~ i - ' • - - - • •
L'intensa giornata del « marchese » Ugo — Appuntamenti a ripetizione, con numerosi personaggi — Una significativa coincidenza — Scpe interroga i parenti di Wilma Manicai
DALLA REDA2.NE PALERMITANA
PALERMO, 29. — Alle ore 8,30 circa di stamane dalla motonave «Calabria» è sbar-caio al molo Vittorio Veneto il « morc/iese » Ugo Montagna. Indossava un abito di eccellente iattura color grìgio chiaro sul quale spiccava una cravatta blè oltremare. Scendendo dolio passerella appariva soddisfatto e disinvolto. Lo seguiva uu altro indivìduo, evidentemente il suo segreta-: rio, che gli recava il soprabito e ima grossa borsa di pelle rigonfia di carte.
I due uiaawifltori, senza passare dalla dogana, sono saliti « bordo di »»i taxi Fiat 1500 col quale, attraversando la via del Mare, la via Enrico Albanese, la via della Libertà e piazza delle Croci hanno raggiunto l'albergo Excelsior in via del marchese Ugo Delle Favore, il taxi si è fermato qualche minuto e ne è sceso il segretario clic si è diretto al bureau per prenotare una stanza per il suo principale. Entrambi hanno quindi proseguito per via La
Lo sfacelo del P J J. denunciato al Congresso
I) relatore Cifarelli dà la colpa alla « disorganizzazione» anziché alla politica di Pacciardi
DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE FIRENZE, 29. ~ Il XXIV
Congresso nazionale del Partilo rrpubblk-ano italiano, che si e aperto stamane alla Pergola pini c*scr considerato, alla bua fannia seduta, da due punti di vista completamente diversi: quello comico e quello drammatico. Sarebbe troppo facile indulgere, alla considera/ione de! comico stridore fra lo frasi r«)boa:.t», i rich ami altisonanti a presunte funzioni « declive » del PR1 e la piccolezza cui M e ridotto questo partito, il cui congrego nazionale non riempie nemmeno la stupenda, m» limitata sala della Pergola, Ma questi aspetti li lasciamo volentieri al collega del giornale umoristico che, se ancora non è qui. farebbe bene a prccipi-j larvisi.
L'aspetto drammatico è stato dato in pieno dalla relazione orcam77ativa del signor Citateli:, la prima relazione del Congresso. E, per inciso, notiamo la stranezza dell'aver dato in-.zio a un congresso di un partito politico non con una ìelazione politica, ma organizzativa; se ne comprende, pero, facilmente la ragione-, nascondere gli insuccessi politici del PRI, il suo sfaldamento, dietro, «diletti» organizzativi, per, non confe.5sare che tutta la linea politica e sbagliata.
Cifarelli ha detto crudamente che il tesseramento non va avanti, che gli iscritti sono degli anarchici e sì abbandonano a nsàe personalistiche, ecc. Tutti hanno l'impressione di costruire sulla sabbia e, ciò nonostante, si continua a parlare genericamente e demagogica-mente di « presenza politica del partito nel Paese », quando sarebbe invece opportuno che il partito fosse almeno presente nelle campagne, nelle aziende. nelle vertenze sindacali, ovunque si svolge la vita del popolo. Il partito crolla nelle cit tà e nei borghi per il solo fatto che il deputato Tizio non evade la pensione o la raccomandazione dell'elettore Caio; t giovani vengono tenuti in disparte e nelle sezioni non si svolge dibattito politico.
Al termine di una cosi appassionata e paurosa denuncia dello sfacelo che attanaglia il Partito repubblicano, e» si sarebbe aspettata da Cifarelli la indicazione politica per supe-
larc la crisi. Ma Cifaiclli si è limitato a dire che « la causa della grave crisi del partito è la disorganizzazione»! I rimedi non debbono quindi consistere prima di tutto in un mutamento di politica, nell'interesse re gli iscritti ai temi di politica generale interna ed esterna che sì dibattono nel Paese, nel ritrovare la vecchia strada di progresso sociale e di laicismo, additata da Cattaneo e da Mazzini, ma nel rincorrere gli amici per rifilar loro la tessera, nel costringere costoro a non affliggere più i deputati con raccomandazioni e petizioni, nello scrivere in bella calligrafia i bollettari
Kppure, nonostante lo squallido spettacolo olTerto da questi duecento naufraghi di un partito alla deriva, scduti*qua e là in una piccola sala troppo vasta per loro, si dice che qualche voce nuova possa ancora levarsi. Staremo a vedere.
PASQUALE BALSAMO
Farina dove al n. 13-A, in uno stabile costruito recentemente dalla cooperativa « La Giustizia », voi contributi dello Slato, abita l'ex deputato Girolamo Bellavista, avvocato e socio del « )narchese ».
Per tutta la mattina Mon-tagna hu discusso col suo avvocato di grosse questioni ed è rimasto quindi suo ospite per il pranzo. Poi il « marchese » è nudato a riposare per qualche ora ull'ulbergo.
Atti- ore sedici Ugo Montagna iH'Afifo cfof/rMifemen-te dì scuro e tornato a piedi in casa Bellavista. Lo accompagnavano due strani personaggi uno dei quali por-tuva una busta di pelle piena di carte e ini grosso pacco incartato coi giornali. Con l'altro individuo il n»inrc/»ese» era in stretta intimità, tanto che salutandolo sttìlu soglia del portone della casa di Bel-luvista lo hu abbracciato e baciato.
Pochi minuti dopo Montagna è ridisecso in compagnia di Bellavista, col quale a bordo di una «1100» color avana targata PA 2524$ si è diretto verso il centro. In via Malta, Bellavista è sceso ed è entrato solo negli uffici della Banca del Sud. Quando e riuscito ha parlalo un po' con Montagna e quindi insieme a lui è salito dall'ingresso di Piazza Borsa negli uffici centrali del Banco di Sicilia. Erano le 16,25 circa. Alle IT circa i due sono usciti dal Banco di Sicilia e si sono salutati.
Bellavista sì è diretto nuovamente alla Banca del Sud mentre Montagna si è allontanato eoa la macchina raggiungendo nuovamente r ia La Farina dove lo attendevano il suo segretario e un uomo vestito di bianco. In compagnia di quest'ultimo, il « marchese» sì è recato quindi in piazza Bolopnj dove è rimasto a lungo ad osservare il palazzo Riso, già sede della federazione fascista, rimasto quasi completamente distrutto nel corso detl'tdtimo conflitto. La risila ai due istituti di credito e la puntato in piazza Bologni, hanno avvalorato alcune delle voci che sono cominciate a circolare stamane sui motivi della venuta di Montagna, non appena diffusasi la notizia del suo arrivo.
Secondo queste voci il <• marchese - e venuto a Pa-
Uermo, tra l'altro, per incontrarsi con un noto ingegnere
palermitano dei quale in passato fu socio, allo scopo di entrare in un grossissimo affare riguardante lo sfruttamento di una vasta zona edificabilc. Si tratta di una speculazione che, traendo profitto dal nuovo regolamento edilizio recentemente propugnato dalla maggioranza cle-t ricalc e monarchica del Consiglio comunale, dovrebbe essere esercitata su un vasto comprensorio delimitalo dalle vie fc'urico Albanese, della Liberta, Manipolo e Imperatore Federico.
Nel giro di pochi anni, i» questa 2oua i terreni edifica-bìli hanno raggiunto lo sbalorditivo prezzo di 150 mila lire al metro quadrato.
La visita di Ugo Montagna a Palermo è coincisa con la celebrazione, davanti alla nostra Corte d'Appello, del processo contro un gruppo di grossi contrabbandieri americani e italiani ai quali la Guardia di finanza, circa due anni fa, sequestrò una intiera nave carica di sigarette e tabacco estero. E' risultato al processo che la parola d'ordine dei contrabbandieri era •< Ugo :'.
G I U S E P P E S P E C I A L E
le indagini di 5epe Ieri l'altro alle oie 1?. la bara
contenente la salma di Wilma Muntesi è uetitrata al Veruno, ed alla presenza del direttore del cimitero, dottor Carlo Moneta e dell'ispettore dottor Vittorio Giorgi,' è stata definitivamente tumulata nel loculo nu» mero i l , dove era stata riesn-mata la notte precedente. Si ritiene che i risultati della « superperizia» sì potranno apprendere non prima del 15 maggio.
stituito, nella presidenza della Cassa di Risparmio l'avv. Muterà con l'avv. Pisani, fratello del Presidente U.c. dol Consiglio provinciale di Cosenza. Nell'interpellanza ti chiedeva, inoltre, se al ministro risultasse che quasi tutti gli agenti della Cassa e molti impiegati erano stati mobilitati por la campagna elettorale dell'on. Anionioz/i, t iglio del direttore della Cassa, e che multi agenti avevano fatto piessione sui clienti dell'Istituto per strappare vptl a favore della d.c. Il compagno Spezzano denunciava infine che le operazioni della Cassa di Risparmio erano state utilizzate a scapo elettorale e che grandi somme erano stato devoluto a spete dì « benclicienza ».
Data la gravità delle accuse, l'allora sottosegtetario al Tesoro, on. Vicentini, chiese al compagno Spezzano di rinviare la discussione perchè il ministero doveva compiere le indagini del caso, ed il nostro compagno accondiscese alla richiesta, dichiarandosi soddislatto per tali buone intenzioni. S e n onché, ieri, quando il ministro Gava si è accinto a rispondere alla interpellanza, è apparso evidente che la promessa di indagini non era stata altro che un diversivo per perdere tempo e far distendere un velo su tutta la questione,
il ministro GAVA, dopo a-ver esordito dichiarando che egli non era competente in materia, si è limitato ad affermare che la nomina del nuovo presidente era regola-rissima e che per ciò che riguardava le attività elettorali degli agenti e impiegati in favore dell'on. Antonioz2i, non gli u sembrava » che fob-=e accaduto nulla di grave. Del resto — ha detto il niini->tro tra l'ilarità delle sinistre — la discriminazione tra il lecito e l'illecito in un momento così acceso e in particolare quando c'è in bullo il figlio di un direttore, non è possibile. Anche tper il volume delle operazioni fatte in funzione elettorale, Gava non ha trovato nulla da ridire ed ha concluso dicendo che
Intanto ieri mattina, il dottorja suo avviso il Ministeto non Sepe ha proceduto all'interro- jpoteva intervenire nelle atti
vità della Cassa di Risparmio della Calabria.
L'evasività della risposta e stata immediatamente uotata dal compagno SPEZZAJSIO.j Ciò che Gava ha dichiarato —| egli ha detto — è sconcertante e non si comprende a cosa tenda. Qui c'è un episodio clamoroso, documentato, ed il ministro parla di competenza.
In Senato un sottosegretario ha parlato dì indagini e il ministro non ne ha fatto cenno, non ci ha detto dove, quando <? attraverso quali persone onesta indagine è stata fatta. A me risulta — ha proseguito Spezzano mentre i d e . hanno cominciato a ru-
gatorio della madre, del padre e della sorella di Wilma Men-' tesi. Essi si sono trattenuti nell'ufficio del dottor Sepe dalle ore 10,30 alle ore H.
Mei puiueriggto Rodolfo ÀlOlt-te-a. padre di Wilma, si è pre-*ettt3to nuovamente alla Sezione istruttoria.
I giudici D'Amelio e D'Ovidio, dal canto loro, negli ululili duo giorni, hanno interrogato la scrittrice Maddalena Caramello Rivière, autrice di un memoriale sul ca.*o Montes*. Orc-tc Paoluccl. e* aut:.-ia dì Montagna e ieri, infine, un sacerdote di cui non è -tato pos--ibile collocete il nome.
ae •• :v.:
Lo commissione esteri del Senato contro le offese dello Luce all'Italia
L'ambasciatrice invitata a «parlare meno» e a non intromettersi negli affari interni italiani
«fioreggiate — che nessun i-i spettoro è stato inviato in Calabria dal ministero e di•)-la Banca d'Italia. Sono venuti invece a Roma ti Presidente della Ca**a. il direttore,! padre dell'on. Antoniozzi, il presidente del collegio sindacale.
A questo punto, l'oratore, mentre i d.c. danno *empre maggiori segni di intolleranza, cita un lungo elenco di irregolarità verificateci nella zona: dai volantini distribuiti nelle agenzie delia Ca.-$-sa con scritto « votale Antoniozzi », alle cartoline inviale ai clienti per indurii a votare per il tìglio ,del direttore, dalle offerte di mutui .; di operazioni bancarie all'acquisto di una tessera del PCI per ventimila lire. Ma non basta — incalza Spezzano. Ci sono le telefonate elettorali fatte dal direttore Antoniozzi o me?Kc in conto alla Cassa di Risparmio...
GAVA: Non è vero, . ono state pagate.
SPEZZANO: Si. sono sia te pagate dopo le eiezioni, quando la truffa non è scattata e il direttore Antoniozzi ha avuto sentore della mia interpellanza!
VACCARO (d .c) : Ma basta con queste cose, almeno per il buon nome della Calabria!
SPEZZANO: Sta zitto tu che in questo affare hai la tua parte di merito. Siamo noi che difendiamo il buon nome della Calabria. Avete ridotto la Cassa una Capocotta della nostra provincia! (Urla e proteste dai d.c).
VACCARO: Ma sono tutte supposizioni l
SPEZZANO: Allora, ecco qua una cartolina spedita dalla Cassa di Risparmio al Banco di Napoli. Perfino qui sopra c'è scritto « votate Antoniozzi » ! Eppoi ci sono le promozioni dei migliori galoppini: dopo le elezioni, cinque dei dirigenti di agenzia che si d i stinsero particolarmente in quest'opera sono stati promossi vice direttori ! C'è la storia di un concorso per sei impiegati che si è trasformato in una assunzione di cinquanta galoppini democristiani. Si tratta di episodi e fatti documentati, altro che di supposizioni ! •
La realtà — prosegue Spezzano mentre i clamori dei d-c. divengono sempre più grandi) — è che voi vi mettete al servizio dell'imbroglio, volete anche in questo caso ripetere il sistema che avete adottato da quando state al potere. Dinanzi a questo atteggiamento, a che vale il Comitato moralizzatore presieduto dal ministro De Caro ? A nulla. Dagli scandali delle banane e dell'INA, siete passati agli eoisodì di Capocotta e al traffico degli stupefacenti. Oggi i vostri parlamentari affidano le figlie degli amici ai lenoni; i lenoni vengono invitati alle nozze dei figli dei vostri ministri. Il Montagna è divenuto importante per le amicizie con Spa-taro e l'Antoniozzi è divenuto deputato grazie all'opera svolta da una Banca.
Ma non basta ancora. Se Montagna è andato dal capo della polizia, l'on. Antoniozzi ha ritenuto opportuno farsi vedere in giro, proprio il giorno che il sottosegretario Vicentini annunciava una indagine, con il senatore Zotta, il sottosegretario al Tesoro che • • • • • M M I M I I I I I I I I M I I I M I I I M I I I I I t l
avrebbe dovuto indagare sulla attività della Cassa* di Risparmio della Calabria.
GAVA: Ma perchè non ricorri alla Giunta delle elezioni?
SPEZZANO: Perchè non mi interessa. A me interessa l'attività della maggiore banca della nostra .provincia. E poiché il ministro non ha ritenuto opportuno di intervenire, consegnerò tutta la documentazione al Procuratore della Repubblica, perchè indaghi e colpisca i colpevoli.
Alla replica di Spezzano, ha quindi risposto nuovamente GAVA che ha tentato di insinuare che la cartolina indirizzata al Banco di Napoli era falsa ma Spezzano, con sde-! gno, ha respinto l'insinuazlo-j he e ha sollecitato una inchiesta del Senato m proposito.
Placatasi l'atmosfera, jl Senato ha ripreso la discussione del bilancio preventivo dei LL.PP. Hanno parlato i senatori TIBALDI (PSI), TERRAGNI (PNM), SPAGNOLLI (DC) e FABBRI (PSI).
In chiusura di seduta, il compagno socialista LUSSU ha nuovamente sollecitato l 'elezione dei cinque giudici della Corte Costituzionale.
L'on. Mole, che presiedeva la seduta si è impegnato a r i ferire immediatamente al presidente Merzagora la richiesta
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u n i n i i i i i H i H i i m n i H H i i H M i i i n M i H i i i i i i i i i " i n » " ' » » " " " r
Il ministro degli Esteri Pic-| cioni non ha potuto respingere ieri, alla Commissione Esteri del Senato, una proposta avanzata dai senatori Molò e Guariglia, secondo la quale l'ambasciatrice americana in Italia, signora Clara Luce, dovrà essere ufficialmente invitata a parlare, da ora in avanti, di meno e ad evitare almeno pubbliche manifestazioni della sua inferenza nelle questioni interne italiane.
Come è noto, la signora Luce. in un discorso pronunciato il 5 gennaio a Washington,! nel corso di una colazione offertale da un gruppo di gtor~ nalistj americani, pronunciò un discorso nel quale erano! contenuti gravissimi apprez-j
tica italiana suiratteggiamen-,stanza delle dichiarazioni latto di alcuni uomini politici italiani, e perfino inaccettabili giudizi sulla persona del Presidente della Repubblica.
Il testo dì tale discorso, che era sialo del resto già riprodotto da alcuni quotidiani a-merìcani. fu pubblicato in Italia dalla rivista milanese L'Europeo. In tale occasione un folto gruppo di senatori di sinistra aveva presentato una
te dalla Luce nel corso del banchetto del 5 gennaio, ne riconoscevano l'esattezza ed affermavano che rispondevano sostanzialmente alle frasi che ella aveva pronunciato.
I compagni Pastore, Lussu e Spano hanno inoltre ricordato che la signora Luce non è nuova nei suoi interventi diretti nelle questioni interne italiane, come prova il dì
t i t i i i i i i i i i m i i i i t t m i n i l i u n l i m i t i t i t i i i i i i i i i M M i i t u t i i i i i t M i i i t u t )
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ANNUNC SANITARI
interpellanza che invitava itjscorso ricattatorio che ella orcsidento del Consiglio e il ministro degli Esteri a comunicare al governo desìi Stati Uniti « che Pambascìatrice Luce non è più persona grata per i suoi interventi nelle questioni interne del nostro Paeìc ».
La maggioranza lìlo-ameri-
La protesta contro la bomba H fionimu37ionr dalla 1. r>as)
monueleari si sono svolte inoltre nelle ultime 48 oie nel Consiglio comunale d. Fiesole, nei comuni senesi di Buonconvento. Asciano. San Gemignano e S. Vincenzo; a Guspini e Domusnovas in Sardegna; nel consiglio comunale di Porto Recanati; in numerosi consigli comunali dello provmcie di Avellino, dì Caserta, di Ancona, di Catanzaio. A Questa azione dei rappresentanti del popolo nelle amministrazioni locali, si affianca quella dei partiti. In tre eentri del cremonese, manifesti in comune tono stati redatti e sottoscritti dal PSI, dal PCI, dalla D.C. e dal PSDI per invitare tutti i cittadini ad unirsi nella richiesta di messa al bando delle armi atomiche.
Dì particolare rilievo, in questo quadto. è la dichiarazione che il vescovo di Guastalla ha rilasciato a una delegazione di partigiani della pace che Io ha avvicinato*. «La bomba all'idrogeno —
ha detto tra l'altro Temìnen- lui recata. te prelato teggiano — e una» infamia che minaccia l'umanità. Gli uomini svino stati cieati non per uccidersi a vicenda, ma per vivere nella carità e nella giustizia. Gjsni arma di sterminio in maìsa non dovrà essere usata ne da Oriente nò da Occidente. L'energia atomica deve essere usata per scopi di pace. E sarebbe auspicabile che tutti i governi non si preoccuparselo dì armamenti e di armati, ma usassero del pubblico denaro per sollevare i popoli dalla miseria e dalla disoccupazione. La conferenza di Ginevra — ha concluso il vescovo — è una buona occasione che si offre ai cani di governo per trovare una buona volta un accordo sincero ».
Parole di recisa condanna dell'uso eventuale delle armi di stermìnio sono state profferite ieri anche dal vescovo coadiutore di Verona, mons Pancrazio, dinanzi a una delegazione di donne e dì uomini veronesi che si era da
zamenti sulla situazione poli- cana del Senato respms<? a ^ mio tempo la richiesta delle
'•'•••'• — Ministre, perchè tale interpel-' lonza fos.<e discussa in aula. Ieri la interpellanza e stala discussa dalla Commissione Esteri del Senato, riunitasi alla presenza dell'on. Piccioni.
Il ministro degli Esteri è intervenuto nel dibattito per sostenere che» avendo la signora Luce smentito le dichiarazioni attribuitele, il governo non riteneva om necessario intervenire. Queste affermazioni sono state accolte dal silenzio e dall'imbarazzo degli stessi senatori d.c. I compagni Pastore, Lussu e Sp^no hanno allora osservato
accompagnata dai provinciale d e i
della pace Bruno segretario partigiani Bertolaso.
L'attività dei partigiani della pace si esercita incessante contro le armi termonucleari come contro la CED. che in quanto approfondisce e cristallizza la divisto-; ne dell'Europa, in due blocchi contrapposti crea le condizioni per un conflitto che non lascerebbe scampo ai popoli. Sì preparano le manifestazioni e i comizi per il 9 i n a i l o , giornata di lotta Della pace, per l'interdizione delle armi atomiche e contro il Trattato della CED. A Mede. il comitato della pace, la D.O, il PCI. le ACLI, il PSI hanno concordato un manifesto nel quale si denunciano ì pericoli che fanno gravare sull'umanità le armi termonucleari e il riarmo tedesco. Numerosi comizi si sono svolti nel modenese, e si sono conclusi con l'invio alle Camere di ordini del giorno contro la bomba H e contro la CED.
pronuncio alla vigilia delle elezioni del 7 giugno.
E' stato a questo punto che il «en. Mole (indip.), ha invitato il ministro degli Esteri a far sapere all'ambasciatrice l'opportunità di « ciacolare » di meno sui problemi italiani. A questo invito si è asso» ciato anche ìl sen. Guariglia (PNM). già ministro degli Esteri del governo Badoglio. Piccioni ha dichiarato che non si poteva giungere ad un voto. Ma sollecitato a chiarire ìl suo pensiero e chiestogli se respìngesse la proposta Mole. egli, dopo un attimo di imbarazzo, ha risposto testualmente: « Non la posso respingere ».
In altre parole. Piccioni ha accettato di invitare la Luce a mettere un freno ai suoi di«cor?i sui problemi italiani.
Il dottor Costa {la Pignone e le bombole
, . , ... j ,, ^•m.^«„i f» risposto od una lettera che la smentita della signora d e , pTesiàente d$iVEnte Sazio-Luce non poteva essere p resa \ n a l e idrocarburi, Enrico Mot-in sena considerazione. Il te~! f o . ,j ortMitcntc naia confin-ct« AM j S e « , « » ^»n»«mK a . . d M m t f > Angelo Costa, è tor
nato sulla gueiitone della Nuora Pignone, ti dottor Costa insìste nel dire che, mantenendo in funzione la Pignone e postandole le commesse, di bombole delVESl e delVAGIP, si sarebbe sottratto lavoro ad altre fabbriche e od altri operai. Non passa nemmeno per lo mente al dottor Costa che si possono produrre più bombole, dando lavoro sia alla Pignone che alle altre aziende; il che è pienamente pouìbile, pur che l'indtnirio degli idrocarburi in Italia assuma lo sviluppo che l* compete.
sto del discorso dell'amba sciatrice americana era infatti già stato pubblicato in A-merica. prima ancora che l'Europeo lo presentasse ai lettori italiani, dalla rivista News Weecfc. Perchè allora la signora Luce — è stato chiesto — non ha provveduto a smentire?
Quanto al valore della smentita — hanno osservato i nostri compagni — basta ricordare che numerosi giornali americani (come il Christian Science Monitor del 26 marzo «corso) riproducendo la so-
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CORSO CINEMA vrvtCN M A A L O N
UN TRDH CHE SI CHIQHQ
DESIDERIO
Itevi» di ELIA KAZAft Ore 15.3» — 17.3» — l»,5i — 22.U
P»f, 3 —- Venerdì 30 aprile 1954 « L'UNITA» »
LA SCIENZA E LA BOMBA H
Uomini come mi Sembra che la scienza su
peri la fantasia degli uomini. Nemmeno la fantasia di un Kafka potrebbe oggi dar* <t uno descrizione corte-emen-ic prexenlha di quello olio potrebbe essere il risultato Milla terra di un conflitto a base di bombe atomiche e lermomicleari.
Distrutte le città, bruciati e isteriliti i campi, attimiii-( hiati i cadaveri in vario stadio di carboni/.<:«/.ioiie e di intossicazione radioattiva, rimarrebbe. per i pochi superatiti, la sorte di ricominciare da capo, forse privi anche
panismo umano, altri si propongano di seminare la morte su scala mondiale — o -i considera dunque naturale tutto questo e allora si dove riconoscere, e apertamente, che nel vocabolario umano la parola civiltà indica un mito e un'illusione (miti e illusioni millenarie ne cM»tono, come è noto), oppure si t{e\e all'opposto riconoscere clic una profonda e paurosa frattura si è wiiuki creando nella società e nel contenuto stesso de'U' modei ne «visioni del mondo >.
Quei po< hi ehe -eiubratio il
ma <on l'opera di tutti gli altri produttori di cultura sono degli autentici pazzi, se pazzia suol dire rottma di omii coiiiiiiiica/ionc. s<> <|eli-lio vuol dire c*<)->pri azione parossistica de! mondo individuale.
!.' da tempo clic si fa strada .nulle in Italia, paese del primo Rinascimento, l'ideale di una scienza < non Filosofica - . di una scienza che si ,ui-
della memoria di ciò che Mjstaic al gioco e divci tirsi *<»-era poc'anzi abbattuto .stillai no- lo »j e detto prima, le pri-iimanità, soli di fronte alla ime viti ime del genocidio a tornitura divenuta spaventosi-!inico; quegli uomini di scienza mente più nemica di piiuia^che non considerano più i'o-do\e l'arili, la terra, l'acqua,mera loro come mio dei mtv-irli alimenti possono divenite zi di elevazione della «(iattura improvvisamente mottiferi e,organica e del contenuto idea .sterili/zaiiii.
Vidi una volta un lium-rncnto come di pietra celrifi-i.Ha e in parte combusta, proveniente da Hiroshima dopo la bomba: era il resto di mi libro e aveva ancora qualche ltaccia ili stampa. Ln libro significa pur sempre qualche cosa per noi, anche come parola generica: anche muto nella sua pietrificazione è pur sempre un indice di civiltà, un documento della storia umana. hvidoitementc quella era stata una bomba generosa, civile.
Dalla bomba all'idrogeno ci si aspetta molto di più: non-thè i libri, i quadri, le architetture, gli ospedali, le scuole dovranno addirittura scomparire in un deserto di cenere gli uomini stessi creatori della scienza e ubriacati di questa come se essa avesse loro insegnato ormai l'ultimo segreto, dopo il quale non è che disperazione.
r.ppttrc questa prospettiva che commuove l'intiera umanità, che suscita ribellioni in cui l'istinto dì conservazione si identiliea con la difesa delia civiltà, trova invece presso alcuni — per fortuna ns<;ni limitati — ambienti di scienza e di cultura, specie tra qualche giovane, un'accoglienza diversa: una specie di divertito gioco Col rischio, una specie di superiore attesa del < onipimento di un evento naturale o di un esperimento definitivo: l'esperimento della bue dell'umanità -come specie zoologica; la natura che si autodistrugge attraverso uno dei suoi tanti mezzi: l'espressione dialettica del colmo di mia civiltà, l'annullamento di se stessa.
Ora. questa, in un metaforico, e ^ià una intos
le della società umana, non in opposizione, ma in armo-Umerali, si impone per'ogni
tosterilizza nella tecnica, che rifiuta ogni comunicazione con tutto il resto del sapere e della attività intellettuale. Si è parlato di un'ondata di infantilismo. ma sì vede oggi che è l'infantilismo dei puzzi e ci si accorge che i precettori di questo seminario di un appa-ientemente ingenuo scientismo erano e sono, nell'ombra, i magnati dei monopoli e i loro generali. Sì è data agli .scienziati la infantile illusione di poter essere i primi artefici dell'organismo sociale e oggi molti di essi si trovano in ogni movimento legati da fili di marionette.
Ma se <"• \(.(o < lie o;:iii lotta del genere umano oltre che espressione dei movimenti delle masse è anche nel contempo continua revisione del mondo particolare di ogni individuo. riesame della nostra coscienza di fronte* ai problemi
uomo di seien/a non solo la ribellione aperta, insieme a tutti gli uomini, contro questa immane areligiosa anfro-pocidia. ma anche la ripulsa di quelle impostnzJoni ideologiche che sono state e sono i sottili e innocenti binari lungo i quali corre, -verso il precipizio, il convoglio della scienza e- della civiltà.
MASSIMO ALOISI
I.o srirti/i.Uo mussimi tisici ilui>!>i ila lui espressi sulla iiolith-a atomici st.ittiuiU-nsc-
milllllllf titillili! fllfllllllllllllllllllllllf II •IIIIIIIIIIflflflIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMH IMI IIIIIIIIMMMII I Illlllllllllllllll III II l i m i t i
americano Robert Oppesilic liner. uni» tr.i viventi, allontanato dal suo lavoro »»rr
ALL'ASSEMBLEA GENERALE DEL CIRCOLO ROMANO DEL CINEMA
Unanime presa di postatone per la i/ila del noslro cinema
La mozione coucordi'iuciite approvata ieri sera — Cineasti di ogni categoria a convegno < Ogni criterio discriminatorio di natura ideologica e politica suonerebbe offesa alla civiltà >
Al te» mine dell'Assemblea sttaoidiuatia del Ciieolo io-mano del cinema, che si è svolta iei i sei a nella sala della Confcdei azione dei commercianti in piazza Gioacchino Belli, è stata appi ovato dai soci del eh colo stesso la seguente mozione:
L'Assemblea .stiaoidmai hi del Ciieolo ìornano del cinema, udita la tela/ione del comitato direttivo etica la linea di condotta fin qui tenuta in conseguenza delle t e e e n t i preoccupazioni e polemiche -sull'esistenza, il catattete e l'indipendenza ni Ustica del cinema italiano, prende atto con soddisfazione delle assicurazioni date dal sottose-gietano allo Spettacolo pei quanto i i g n 21 r d a l'adeguamento della legge e la sua tempestiva appi ovazione e si annui a ess,i r i s p o n d a alle reali esigenze della nostta ei-nematogi.tfut; chiede che il Governo voglia, co.«i come ha fatto per le voci corbe sulla legge, dai e esplicite assieu 1 azioni coca le voci e la cani paglia di stampa su pretesi ci iteli rìisei iminatoi i di na-
• I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I t i n i t u m u l i l i !
DOPO DUE GIORNI DI SCIOPERO COMPATTO PER l SALARI
Primo Maggio di lotta dei braccianti polesani
Con i picchetti di scioperanti nelle campagne battute dalla pioggia - Entusiasmo e canzoni proletarie - Non si taglia il foraggio nelle aziende che non firmano V accordo
DAL NOSTRO
ROVIGO, 29 — Pioggia a dirotto anche oggi. Ma lo sciopero è una cosa seria. E' una battaglia dura. Stanotte i fari dell'automobile sultu quale viaggiamo, illuminando
ciisiijiH pioggia. ci fanno intravedere. all'ultezza dì Gavcllo,
sicazione atomica. Da questo punto dobbiamo cominciare a ribellarci. Proprio da questo americanissimo principio che l'uomo non è più clic una specie zoologica, e Ite i pescatori del Pacifico 5-0110 come i microbi in una provetta in
un gruppo di braccianti che: madidi di acqua, percorrevano tu via in bicicletta.
Ci fermiamo. E' una aquadra di picchetto nominata dagli scioperanti per vigilare sull'astensione dal luvoro. Sono fradici sino alle ossa. ma vivaci. Ci comunicano che nelle stalle nessun salariato cui e lecito provare un di
sinfettante. i« Gaudio (ctvora. Hanno incontrato «n solo crumiro, in piena notte che, con l'acqua F.a civiltà non si diilniirjje
soltanto quando fisicamente .si riversino MI jrrnu parte dell'umanità 1 prodoiii mortiferi di una scienza messa al servizio della pazzia e della vio-jean ., fplt abbiamo detto di lenza irresponsabile: e^sa aVandare a casa " ' erode e *i di<t nurse pia quan- fare il poirero disgraziato), ci
ìncin a farsi strada spiegano. L'acqua che li fa do com oelle coscieii'- l'opinione «tic l'uomo è meramente uno dei tanti animali della terra da v uì può anche scomparire per eventi astronomici o per altrettanto indominabìli forze da lui stesso svoperte o liberate. da lui stesso scatenate contro la propria specie, nella esasperazione di un mal-tu«ianc«imo folle e barbarico.
Quali sono le radici di questa aberrazione? lo credo che non AJ sia uomo di icra cultura, cattolico liberale o comunista. the pensando seriamente a un tale stato di cose non riconosca nella .struttura © nella disperazione di una società agonizzante quale* quella capitalistica le ori-lini prime di una simile mostruosità. Ma accanto a questa fondamentale e generica accusa che presuppone <» impone un esame approfondilo
CORRISPONDENTE sono pronte ad ospitarli se le jeeps dei carabinieri danno loro, come succede, la caccia.
Il più vecchio, che ita riconosciuto la macchina del vostro partito, nel salutarci e inforcare la bicicletta, per riprendere la vigilanza, intona ¥"» canzone cui subito fanno coro, giulivi, gli altri. E' una vecchia canzone nata ai primi del secolo con gli scioperi dei braccianti del Polesine. Cogliamo, ironica e pittoresca, l'ultima strofetta del coro che si allontana sotto la pioggia: « £ anca 1 paronì — con le so scarpette zale — andarà a netare le stale — le stale i pulirà .. (Anche i padroni, con le loro scarpine gialle, andranno a pulire le stalle, te stalle puliran).
Iniziato ieri notte, il grande sciopero dei 100.000 braccianti e salariati del Polesine. sì conclude questa notte dopo
e di finire di\48 ore di compatta astensione dal lavoro. La pioggia non ì\a permesso di veder spiegate le grandi forze dei braccianti del Polesine. Con la pioggia
addosso a catinelle, tagliava il foraggio in un campo. « Ga-ven dito d'andare a casa e da finirla de fare el poro
T giugno », ci hanno detto con forza i braccianti
L'opinione pubblica affran
gile. Quindi non sì scorge quando c'è lo sciopero. Spettava dunque ai salariati prendersi sulle spalle la parte',ca solidale l'unità dei (avo-fondamentale dell'azione. Voratori della terra. Oggi, soli-salariati hanno fatto il loro.dali con i braccianti in lotta, dovere. 1 carabinieri a Bo-\, negozi di Ariano Polesine suro ed in altri centri sono «• di altri centri del Delta persino andati da azienda m azienda a prendere d nome dei salariati. Era un intolle-
hanno chiuso per un'ora le saracinesche, malgrado le intimidazioni della polizia con-
madidi è un'altra cosa, su di loro: è un distintivo di dovere compiuto. Tutte le case'non si lavora nelle campa
• l l l l l l l M I I I I I l i l l I t l l l l l l l l l l I M M I I I t l l l l l l l l l M I M I I I I I I I I I I i l l l l l l l l t I t l I t
rande atto di intimidazione, tro gli stessi commercianti. ma non ha ottenuto niina.|£>He lavoratori di picchetto .Velie grandi stalle si udiva\au0 sciopero sono stati arre-questa sera il muggito alUt\stati a Villadosc. Il governo dei vitelli. Certo i ™hiriali\scelba-Saragat si qualifica ed i braccianti sentono ben ]COsi anche di fronte ai lavo-piu degli agrari questeì situa-| raion, e ai dirigenti della ?ione. ma non c'è da farei sentimentalismo. Sono gli' agrari che mandano m mn-i lora la produzione per non] dare 11) lire di più all'ora ai) braccianti e meno di 2.000, lire di più al mese ai sala-\ nati: sono gli agrari che tioiij vogliono concludere un eqitoj patto provinciale di lavoro. Sugli agrari pesa la respon-j .s-abilttà delle conseguenze di\ questa lotta die ì
CISL e dell'UIL. Intanto, mentre si ha no
tìzia che in alcuni centri gli agricoltori hanno chiesto di trattare in sede comunale, anche oggi altre tre grandi aziende della zona di Adria e due medie aziende della zona di Gavello hanno firmalo l'accordo per l'aumento dei sularì. Le grandi aziende di .Adria che hanno firmato l'accordo sono: Cavalieri Pietro con 70 ettari. Cavalieri Mario con. 70 ettari, Crepaldi Luigi con 70 ettari, tutti e tre della frazione di Caemo.
r.IUSEPPE MARZOLLA
tura ideologica e politica che .siioneiebbero offesa alla civiltà prima ancoia che alla democrazia propone che con la nuova legge il controllo sul cinema sia regolato da nonne Uiniidieho e procedurali analoghe a quelle per la stampa e secondo lo spirito della Costituzione. in modo che si tolgano da paralizzanti inceitozze .scrittoli, legisti, produttori e si tonda supeiflua ogni alti a forma di conti olio e nu-tocontiollo di categoria; auspica che la legittima difesa della Costituzione della Ke-puhblica italiana non travisi il concetto della continuità dello Stiito sino ad una impossibilità di critica nei ri-guaidi d'un passato .che !a stona ha giudicato: neon ferma la piiqvia volontà di lottate pei un cinema libero democi atico. indu.sti ialinente efficiente, f o n d a t o MI quel 01 imato qualitativo che ne ha determinato il successo nel mondo; licoid.i agli uomini di cinema che le sotti del film italiano dipendono fondamentalmente dal loio impegno morale od artistico >.
Il Circolo romano del cinema, quale organismo cappi e-sentntivo d e i professionisti e degli artisti del cinema italiano. sin dagli inizi della crisi determinatasi in questi ultimi tempi in seno alla nostta i n d u s t r i a cinematografica. aveva seguito l'evolversi della situazione studiando, attraverso una serie di contatti con tutte le categorie di lavoratori, di tecnici, di artisti e di industriali legato al nostio cinema, i provvedimenti alti a rimuovo» e lo stato d'animo d'incertezza e di confusione che impedisce 1! li boto ed ordinato svolgersi dell'attività produttiva della nostta cinematogiafta-
I motivi che avevano mosso il Circolo romano ad indire questa serie di scambi di vedute, culminata con l'As-' semblea straordinaria di ieri sera, 1 ìguardavano principalmente i seguenti ordini di problemi: l'imminenza dello scadere della legge sulla cinematografia attualmente in vigote 0 quindi la necessità che essa venisse tempestivamente sostituita da una nuova; l'inìzio di una campagna d i v a m p a a carattere discriminatorio nei confronti dei nostri migliori cineasti l'irrigidimento dell* atteggiamento
£a ronda di notte
MIRiUMO il PALERMO
Le prime a Roma TEATHO
l'ondarono una città K' ormai IIMI invalso fra le
iniziata Compagnie di prosa quello di re-con la sciopero che termina\ legare m (miao ili stagione le oggi. La lotta continuerà Sin-> * «»"v,,a ' naiiam- adeguatamente
" " * sarà picgula\ tre ri-
« novità < Uuliaix ( sov. ve l i / io : ,-!•<• di l l 'IOI. ne pos-! s iamo cure, da t\ucl c h e abbiamo
\ t s t o tinora, ci.e ad esse sia possibile riservare trattamento m i gliore. Non l.a (atto eccez ione « Fondarono una t i l ta • di Cesare Meano presentala ieri al Teatro
I dello Arti . Si tratta del rifacim e n t o in t-hiave umorist ica --
del irrande dibattito mondiale; fi. yuantl't ti prodigi» rtnnin-
l.'i ustinz'i tSet mirurolu <i fini ìiKiiis-iriul». in Italia, e 'tnticu. f.> «f «'- trslimopin. del rrslo. lo A/O«I> spassionato StrmlÌKil. che nel /#"-'? nelle x n e - l'ronten<t<lc- » raccontui'u: * Ino di noi rhe e >lat<> ili ijiiurniijtone nei villayijt ilali'im ha spesso sentito ptirUire di Madonne che muovono gli occhi o che sospirano. L'effetto garantito di quest'i specie di miracoli — soggiungeva — r d'tirrìc-chire l'oste vicino >. E con-rludet>n: « In topo <i sei mr-
pgi ricomparvero, e sluiuiltn non più sole, ma « insieme a ipielle del Pupo e di alcuni sunti ». Le bimbe dissero di aver visto anche delle scritte the isti suggerimento della j)inr.</r<i r <lcl preside tra
clic la Confida anche onesta colta. Le organizzazioni sindacali mungono unite nelle loro direttive. Non si taglia il foraggio nelle aziende che non firmano Vuccordo per l'aumento dei salari. ; c ( m i t . I e „ . p e s t i v a i n e n t c t ) a v v e r ,e
Se la pioggia a dirotto dinì programma - del mito della (piestì giorni non ha per- fondanone ai Doma ad opera dei
due irrequieti figli di Rea Si lv ia . posseduta da un soldato c h e fa passare per Marte onde nobi l i tare il suo pe icato . La reRia di Di S te fano invero degna di occas ione migliore - - ha cercato di dare \it.» e moviment i a per sonaggi < ne volevano essere una
, variazione riim(«a e famil iare t e
messo fa coa.stata^ione dello [spiegamento di forze dei 100 \mila braccianti polesani. non \ha certo favorito gli agrari. Tuti'aitro. Il raccolto di fo-
I rapaio è piegato dalle piogge bielle campagne, il che signì'fì-
smssero .un .{„a,lcTn,;. He- " ' / t « S „ C ' L « l ^ j l » " ' ' ' ' umani tà , d, quelli che il Pl',r JWliarlo in parte con le iL S I o r ) a „ u , P K R C n d a \ t h a n n o
/alciatnci meccaniche "tate! tramandati. Federico Colhno nel-per.\-owil»te?!te dagli stessi ! la parie del bonario Re Numitore agrari. Occorre l'uomo. il\c Sergio Tofano in quella dello bracciante che con la sua f«-|-=P"<irMaio Amui><> hanno avuto
certamente 1 n. omenti
nei suoi termini economici e-politici, affiora anche un'ac-', cu-a specifica vcr*o i conte-j miti ideali di una «inule >o eieià — delle sovrastrutture.
co le frasi: « Voglio che mondo si converta ». « la sono il vero Ilio, non credete ad altri ilei ». * Morrete presto. voi e la vostra maestra, e vedrete presto il paradiso *. / / fenomeno miracolistico-jeUnlorio dura tuttora, infor-
, «ni il Tempo, da più di un j mese, t ha alcuni giorni alle I bimbe appare tiesù rhe
mi
Accanto a loro Franca Maresa. Fiiicardini. Olovsmpletro e fili altri. Molto spiritosi 1 costumi, poco comprensibili le scene
Vice
CINEMA
illiberale degli organi di censura culminato con la proibizione del f i l m di Mario Montcclli Tofò e Carolina.
All'Assemblea di ieri sera era rappresentato tutto il ci nema italiano nelle sue sva licite categorie. Abbiamo no tato fi a gli altri (chiedendo venia per le quasi sicure omissioni) Carlo Fonti, Valentino Brosio, Cina Lollobtigi-da, Lucia Dose, Attilio Riccio, Knnio Fiaiano. Elisa Ccgant, Suso Ceechi d'Amico, i registi Age e Scarpelli, Monicelli, Emmer, Zampa. Visconti, Germi, Steno, De Snntis, Lattua-da. Antonioni. Nelli. Puccini, Li/xnni, Mida, Pietrangeli, Blasettì. Fi anchina, Citieco, Gallone, Cerchio. Morelli, Vergano. Cotnenctni, Maselli-Massimo Girotti. Paul Muller. Franco Balducci, Leonardo Coi tese. Mai cello Mastrojan-ni. Paolo Stopp.i, Luigi Chiarini. Robot to Padella, Mario Giorno, Gino Vicentini. Filippo Sacchi, Domenico Meccoli, Pasquale Ojetti. Callisto Co-sulich, Ugo Casiraghi. Fausto Montesanti. Mario Montuori, Et aldo da Roma, Romolo Gauoni. Achille Valignani, Carlo Bernari, Giuseppe Ma-rotta, Rodolfo Soncgo, Cesare Zavattint, Ugo Pirro, Marcello Bollerò, Gillo Pontecorvo, Franco Cristaldi, Mauro Bolognini, Bertelli, l'on. Melloni, l'oli. Corbi. Giulio Cesare Castello, Fernando di Giammat-teo. Alfredo Guarini, Lino Del Fra, Pieto Moffa, Glauco Pel-leghini. Fulvio Jacchia, Et-toie Margadonna, un gruppo di cineasti spagnoli, fra cui il regista Berlanga, autore dello interessante film * Bìenvenido Mister MarshilH » e Serrano De Osma. ecc.. ecc.
Aprendo i lavori dell'Assemblea. Cesare Zavattini, presidente del Circolo romano del cinema, ha rivolto, a nome d'i tutti i soci, un affettuoso saluto al grande Citar-lie Chaplin. ospite, in questi giorni, di Roma.
Presidente della riunione è stato eletto all'unanimità, su proposta del comitato direttivo del circolo, l'on. Mario Melloni, il quale, prendendo la parola prima di illustrare la mozione che il comitato direttivo proponeva alla dì scussione dei soci, ha dichia rato che li'ntendimento dell'Assemblea. in questi tempi in cui circola spesso l'accusa di « tare il gioco » di questo
Amanti Ialini Mervvln l^f Koy. ion<-i(l«T-i'r> il
«< mago r de l le COIIIIIK d.e cilici— cali ho l lywoodiane . '."'i !ia saputo r icavare neppure un m i n i m o di brio e di n orrienlc da questa v icenduola d.i ruioiaiLO americano , m rm br tl.u.<> .solamente . m u n a t t e s o tich.-.iioior. l 'esuberante bel l i / / .a di Lana Turner e te -sue •.**:.ticmque tolette
Si tratta di u: J :3ga??.i >•; <• po.'lìiMie trentase'.te inslton' ti. dollari e che terne di e -ere sposata per denaro l 'aro'a j,rr il Brasi le con iir. suo si asjrrar.'e a l trettanto mil iardario *• |,r#-o( -ctipato. la g iovane o p v dia ) • -J.C. per un focoso l i/cia!«-ro ..*-tratta e conqmsta 'a da: -noi modi latini, dal le ":«• .-.ppas^ o-r.a'e canronì e . in cere -a i e . rial folklorismo bra*;!.a o r*-r tur #ij f^eol'oji I due ••<-•• :.> so;.o Johu Lund e R;tirc'o Montalb-n
V i c e Anche la bella Gina LoltobrigUlA è intervenuta ieri alla as
semblea straordinaria- dei Circolo romano del cinema
It resista Itlnsetti ha svolto la relazione
o di quello, era di fare esclusivamente il gioco delia verità.
Alessandro Blasetti, incaricato dal Circolo romano di svolgere la relazione, ha passato in rassegna, attraverso una serie di documenti, ì fatti più salienti della crisi dei cinema italiano. Subito dopo, è cominciata la discussione appassionata, ma sempre fraterna e serena, sui vari punti della mozione. In particolare, sì è insistito nel chiedere che nella prossima legge vengano contemplate quelle nonne che garantiscano a tutta la nostra industria cinematografica una vita tranquilli e fondata su solidi presupposti economici.
E',stato poi particolarmente dibattuto il problema della libertà d'espressione, elemento fondamentale per un libero sviluppo delia nostra cinematografia; soprattutto, dai vari interventi pronunciati da persone di diversa tendenza ideologica e politica, è emersa forte e chiara la volontà dei cineasti italiani che venga tolto ogni dubbio circa la minaccia di discriminazioni in seno aL nostro cinema. A parte i consensi suscitati di volta in volta dai vari interventi, l'approvazione del comma della mozione che chiede garanzie di libertà per i cineasti italiani, è stata salutata dal prolungato applauso di tutti i convenuti.
Molto importante è statue la proposta che l'Assemblea ha fatto al governo di regolare in modo nuovo il controllo sul cinemr.: In particolare, come è spinificato nel testo della mozione, si chiede che esso venga regolato da norme analoghe a quelle vigenti per la stampa dimodoché, agendo secondo lo spirito e nei limiti della Costituzione repubblicana e della legge, l'artista sia al sicuro da ogni arbitraria interferenza nel suo lavoro creativo.
L'attuale commissione dì autocensura, istituita dai produttori, è stato detto in un intervento, non avrebbe in tal caso ragione d'esistere.
Infine. Blasetti. a conclusione dei lavori dell'Assemblea. svoltisi in un clima di fervore e di slancio unitàri ' . ha rivolto a unti i cin-'Jas:' italiani un appello atr.r.c'.j con il loro impegno morale e la loro onestà siano dc^ni ciel grande prestigio cn* il cinema iialian^ - : e guadagnato. in questi -ultimi anni, nel mondo.
tica raccolga nelle mani }-; «-enamrntr 1 ".omenti minori fasci di erba e li tagli con!fiiiMfiiiaiiMiiiiititi(iffiffiiiiiiiifif((fiii(fiiiiituii»iiMiiiiiif>MiiiuiiiitiiiiMi«Miui*ttiiii<iiiuuMMiiiM(iMiMiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiitiitiuiiMMi la sua falce II periodo pi» _ — - .. _^ - ^ « • • . • • • -« . * * • ^ . . . ^ . . — . . j ^
~ ~—"""fc""^| ANNI DAI . GIORNO
r. e MI I l l l l l l l l l l l l l l l l l HI II H i l l
non abbiamo nullo 1 miracoli: purché si
eia a trinare incredati. Vati Ir.rito ecclesiastica lo proibisce;. i progielle dt spelare un
Molano i tempi, ma le < portantissimo s e <j r e t buone e tradizionali abita- j ?* Moggio >.
„ ~ ~ , • ,i:,~ ,- 1 ' ditti non cessano. E' di ieri , A»« come si dice - e m particola-- fn rìf>fi:i„ thf in s k i n „ nia : contro re vcr^o l orientamento idcolo-j trTtu,r)„ Ie riunioni prepara- \ svolgano possibilmente al-?iro di certi nomini di «cienza. forte per la prossima temo- \ l'uria aperta. Siamo infatti
O si con-idcra naturale pcrj ne elettorale- ed anche di \ convinti che a scuola 1 bam-qiiCMa specie zoologica qualel ieri ò la notizia che a fa- ! hmi debbono andarci per è l'umana che nello stesso! termo nella classe IV rie- \ tempo in cui i poeti rinn-r-J mentore della scinda * l.uiti • vano i loro canti per l'amore! t'.upnana » * accadono /<•«»- j e l'croi-mo o >coprono nuoci} meni *frovinimi », informa (
altri si' ' ' Tempo. /.'/ maestra li"*a ! Bia::nr dopo arcr dohf.nen-
alunne
imparare a scrivere e non a irosrrirerr fra-i
Iaculo di lotta, quindi, sarà • nei giorni prossimi. ; 1 A Rovigo intanto .sono; ìgiunte da diversi paesi dele--
'-. 'gattoni eli ?a?-orci£or». si sono •recate alla Cd.L.. alla CISL \e alla UIL cìnedcndo la pro-ìSccuzionc delio sciopero. A<t 'Frassinelle, anzi. 1 lavoratori di tutte e tre le Correnti .SDI-
'dacdfi. rmrmi in assemblea.' {hanno deciso all'unanimità d-proseguire la lotta nei loro
A DODICI
Rivela, Vinnocenza, dell*'umico che fece eontlunntwe u SO unni Un
/ - comune. Le ire organizzata- /i-,n.» miracolose " - 3 ,/.i.'i»>
natura. colori nella preparino a ^po:iliare gli uomini di o.rni \ incolo di civiltà e a lanciarli *oli in preda alla piò folle e degradante paura; fhe nello Me -o tempo in cui gli archeolozhi o i paìeontologhi vanno cercando con umanissimo interesse le tracce dell'uomo e della sua cultura nei tempi più remoti, altri <i preparino a di->tri)?sere nonché z\\ antichi anche i otti moderni documenti della società umana. delle sue jrioie o delle *uc ~offeren7e; che nello stesso tempo in cui alcuni scienziati. i medici e gli infermieri ne-:ili ospedali si ingegnano di lottare contro i mali dell'or-
;r,Vrc"arit!- ca*o pitirti-d'.v '.'.'riamila <iUcllo.
f.-i n- i' ni C'a:"u» Corbi-, | P , . - .-- - «uro virr-j «laminato rialla
j'tna decisione che probabil-. Suprema C->rU cii Cauziono. , , . , . . , , . ' , ' intente si avrà lunedi, dopo le Sci «torni ?cor.M. ah h,r<t il ministro liberale Mar- < •-• - »- '
, , , . . . - •• , . . '" sindacali si incnntrernnno (.»tra lette sui muri. E poi. d, frasi ,„ , f
sui muri, ne abbmmo avute • » . - . * » abbastanza, /'.ornimi/ite 'pi
le rimproverato le perchè non avevano , ompre-so < l'importanza di santificare con la comunione i primi venerdì di ogni mese, per nove volte conseeutice » si occorse che « /1////1 lo scolaresco fissava attenlamente lo porele dietro lo cattedra. Voltatasi di scotto, non scorse nulla. Interrogò alloro le allieve e seppe da esse rhe avevano scorto, come se fossero dipinte sullo bianco porele. le figure di Gesù crocifisso e dello Madonna inginocchiata. Dal corpo di Gesù slittavano grosse gorre di sangnf*. E questo è niente. Sei giorni successivi il sacro cinema sì ripelè, le tf~
_ avvocati , , . , J>an?a ilel l- Maggio. romani Oia.-eppr Bolhitei e
/,: , , . votele controllare se ti p n m o M„ggto rf, j o t t a ?!e?, Fernando Ru.'w, UHnr.o. infatti. miracolo alla scuola « f.<i- Polesine, dunque, conir tanti ! presentato un istanza per ìa rc-pimn-i > e nero o no, lo faccia [altri 1. Maggio di questa gio-jvi.'ione ni un processo, celcbra-lai il miracolo. Cacci via sii due piedi Poziosa maestra che invece di insegnare ni ragazzini il sillabario li ipnotizza coi fumetti sacri per un mese intiero. Vedrà che le mura torneranno linde, o al massimo con su scritto * Vivo Coppi t. Queste sono le scritte che noi preferiamo, per 1 bimbi di sette anni, che il laico Martino ho il dovere di difendere dolio rapace e cretina superstizione delle bigotte, il cui posto dovrebbe essere il nosocomio o In sacresliu, ma non là scuola.
Maurizio
rio,?a terra di lavoratori. Ce ne ricordano uno. dì questi 1. Magqio di lotta, i braccianti di Sticnta. Uno fu lo sciopero dei braccianti del ì. maggio 1944. che fu un duro colpo contro l'invasore tedesco e il traditore fascista. Anche allora gli agrari furono piegati e il salario dei braccianti cerine aumentato dopo 1G giorni dì compattissimo sciopero, nonostante il decreto del governo fantoccio di Afussolmi che aveva bloccato i salari. « Se abbiamo vinto allora, figuratevi se non vinceremo adesso, dopo il
to a Co.-enza nel "4ì, e terminato con la condanna di Vincenzo De Paola all'ergastolo e di Antonio Mortale a 30 anni di reclusione.
I tetti che hanno determinato questa decisione degli avvocati ?ono recenti: Vincenzo De Paola ha, infatti, rivelato l'innocenza del Mortale che egli, con una chiamata di correo, aveva fatto ce idannarc a 30 anni di reclusione.
Bisogna fare un salto indietro di dodici anni per rievocare gli episodi salienti di questa drammatica storia. A To-rano Castello, un piccolo cen*
»ro della ti<ivinc:a di Co-cnza.jmente confermò le accuse a cj-'ehe prenderà in esame l'tstan-jaccertata, ".a re»pcr.=«o.:i:i Ce;".! sul mar?ir. • di un fu-"-", wnrnjnco del suo amico za degli awoeati Bellucci e i x p u x i Cf.errebt-e. Ci per.a;e. trovato Ti cariava-- ir.sancui- Dopo dodici anni. però, il De ! Ru-so. sarà chiamata a ren-!arr.:n:r.;stTar.-.a
Paola, svanito il sordo ranca-.dere smmzia ad Antonio Mor-j A ques-tA tstar.ra ha risposto re che Io aveva portato ad :,e-ìt3le Àia chi renderà al giovane Ji: P.M. dichiararlo c.-.e «e T.OT-, tusare l'amico, ha ritrattato» dodici anni di Giovinezza tra ogni accusa. Ha affermato ai scorsi tra le mura di un peni aver indicato come correo il tenutario? Mortale, perché questi, che era' • •
nato di Hit.. Sabato, ndanzata e cugina di Vir.ctnzo De Paola. Le indagini dei carabinieri portarono dopo bre\e tempo all'arresto del De Paola il quale era in rapporti intimi con la ragazza. Il De P«ola conferò di aver ucciso la ragazza, ma. levare gli occhi sulla sorella' allo stesso tempo, indicò un complice nella persona del Mortale: questi infatti lo avrebbe aiutato a sopprimere la sventurata radazza
Inutilmente it Mortale protestò la sua innocenza; inutilmente esibì un alibi I giudici non vagliarono attentamente le prove, non approfondirono con 5a dovuta .solerzia le accuse del De Paola. Nel '44, la Corte di Assise di Cosenza condannò il De Paola all'ergastolo e il suo presunto complice a trent'nnni di reclusione. Durante il dibattimento l'assassino implacabìl-
un suo dipendente, aveva osato
Maria ed aveva anche tentato di far la corte a Rita Sabato.
Fu proprio una mattina, dopo che la Sabato gli confessò che il Mortale gli aveva fatto delle proposte amorose, che la follia omicida del De Paola esplose. Prima, infatti, uccise la ragazza. poi andò alla caccia del Mortale. Non avendolo trovato decise di coinvolgerlo nell'assassinio.
Indagini frettolose, come abbiamo detto, e giudizi tutfaltro che oculati hanno favorito questo grossolano errore giudiziario. La Corte di Cassazione,
li processo detta valuta a) Tribunale * Roma
*t r»*"e «1 grandi, at ^trt f.-r.*r.ziatcr! d-er.e operazioni '.a-
Ilutane, r.^n e po"sè:5i*.e ti.rr.o-ì-trare c:~.e 1 dollari lurono utilizzati per t'acquisto tìi qtie.,e tr.erc
La parte centrile dell'udienza eli ieri a: processo per i: traffico de::e valute. ch« si sta svolgendo dir.ar.-zt a'.'.a IV sezione eie: tribunale Ci Roma. * «ata occupata Ca un'istanza dei difensore air. Ci ramino Tolta a dimostrare cne l dollari furono esportati all'estero per essere trasformati i nraercì pre-dose per J'econonr.ta del nostro paese, der.e quali era proibita ,a normale importazione. S« una coaa «unùe poteue
la conferenza di Tondi al Circolo « Parioli >
Vt\;ssinr,o ir.tere&se -a destato a; Circola di cultura * Parto.! ». U annunciata conterer-za de. prof. Aligiuero Tondi. U» conferenza ha illustrato ampiamente t rapporti fra Statn e Cmeaa nelle Democrazie popolari ed. ha par-tato a lungo dei termini di co> lasorazlont fra li mondo cocnu-rusta e il mondo cattolico cella lotta contro le anni tennonucie*-
I r t t U guerra.
Kag. 4 — Venerdì 30 aprile 1954 « L'UNITA» »
Il cronista riceve dalle 17 alle 22 Cronaca di Roma Telefono diretto
numero 683.869
PRESENTATO AL CONSIGLIO COMUNALE
Un ordine del giorno unitario contro le armi termonucleari
// documento è /innato da Carraia, Avallane, Gigliotti, Crisolia e Farina — V appussionante dibattito della seduta di ieri
A conclusione di una appas-Honante discussione è stato pi esentato ieri sera al consigl io comunale un ordine del giorno unitario contro l ' impiego del le o lmi termonucleari che dice t e s tua lmente :
« Il Consigl io comunale di Roma, mil lenaria maestra di diritto fra le genti civili e messaggera costante di pace-cristiana fra gli uomini di buona volontà, compreso dei pericoli derivanti da un uso non retto delle nuove fonti di energia nucleare, mentre plaude al l ' insegnamento e al monito contenuti nell 'allocuzione pal l i a l e de l Sommo Pontefice, esprime il vo to :
a ) che tutti , popoli e governi di ogni luogo e d'ogni tendenza ideologica, appieno intendendo le finalità, il significato e lo spirito del messaggio pontificio, sostengano gli sforzi di quanti operano per al-lt ninnare dal l 'umanità l'incubo della guerra e della totale distruzione, per il raggiungimento e il consol idamento della pace che solo ne l la l ibertà e nella vera giustizia trova fecondo suo movente ed efficace suo sos tegno;
b ) che un accordo fra gli stati sulla base di un controllo generale e ugualmente valido per tutte le parti, conduca alla interdizione di questo nuovo strumento di guerra;
e ) che l'opera attenta dei sapienti si volga a convogl iare le mirabili scoperte del le forze profonde del la materia esclusivamente a lini di pace e in particolare a fornire ai popoli sofferenti nuove sorgenti di prosperità e di benessere ».
I /ordine del giorno, che reca le firme del democrist iano Carrara, del monarchico Ayal lone , dei consiglieri della Lista cittadina Giglintti e Grisoha- e del socialdemocratico Farina, è stato redatto a tarda notte e la sua votazione rinviata alla seduta che avrà luogo martedì prossimo.
Due diversi ordini del giorno contro l' impiego delle armi .termonucleari erano stati presentati in apertura di seduta. 11 primo recava le firme def d.c. Carrara e di altri consiglieri del suo gruppo; il secondo sottoscritto dalla compagna Marisa Rodano e da altri consiglieri della Lista cittadina.
Nell ' i l lustrare il siV» ordine del giorno, il d.c. Carrara ha sottol ineato il triplice significato del messaggio pontificio in ordine al concetto della pace fra i popoli, al la necessità che siano messe al bando le armi atomiche e all'auspicio che la energia atomica sia impiegata a scopi eli pace, come fonte di benessere dell 'uomo e non già di i l istruzione della umanità intiera.
Subito dopo Carrara ha chiesto di parlare la compagna RODANO, che a nome della Lista cittadina ha presentato un ordine del giorno nel quale venivano espressi gli stessi sent imenti di preoccupazione e di auspicio. E* significativo — ha eletto la compagna Rodano — che il riteirno alla vita pubblica del Pontefice abbia coinciso con un suo appello per la interdizione del le armi termonucleari, la terribi le minaccia che preoccupa e elomina il mondo c iv i le . Gli stessi scienziati che con la loro opera hanno dato al l 'uomo la possibil ità di impiego di una energia così immensa si sono ritratti di fronte ol la eonsta-trzione degli effetti che l'esplol ione termonucleare produce a danno dell 'umanità. Di fronte alle terribili conseguenze che l' impiego di quest 'amie può piodurre - ha continuato la compagna Rodano — noi, ra|>-presentanti di una granile cit-tii, maestra nell'arte, fonte eli bel lezza, «li tante civiltà, non possiamo rimanere insensibili e indifferenti . E" nostro ilo-\ e r e esprimere la preoccupazione, l'ansia nata nella nostra città con la minaccia di questo s trumento di distruzione e di morte. E' nostro dovere ope-lare perchè si giunga al bando, all'interelizione elella bomba al l ' idrogeno. Per questo • rcdiamo che elal Consiglio comunale debba partire una voce a ncordc diretta al Parlamento per ch iedere al governo eli «.jerare in modo ta le che ne? mondo «i uuinqa ael un accor-r j per l' interdizione del le armi termonucleari .
Con l' intervento della compagna Rodano appare chiaro che i due' maggiori -tttori dol-l'óssemblea comordann ^o^tan-z .almentc nella p o s i / u n e di condanna del le armi di Mcrmi-! nio anche «-e questi ••ecumeni 1 se-no espres-i in due distinti ordini del diurno
Nel cor.--, della d i sc i s s ione si sono poi .i.-lmcati gli atteggiamenti d-;I i altri gruppi e degl i altri rappresentanti .
I missini assumono posizioni contrastanti per bocca di DE BERNARDI, che motiva la astens ione con il pretesto che le bombe H ^er\ irebbero a preservare la pace, e con AURELI che propone il r i n \ i o del la discussione per giungere ad una unificazione dei due ordini del giorno. Il d.c. LOM-EARDI si dichiara contrario al r invio e la mozione \ i e n c respinta nonostante il voto favorevo le del la Lista cittadina f l 'astensione dei liberali. LOMBARDI propone allora
che, pur conservando a verbale le dichiarazioni ili condanna de l le armi termonucleari , non si giunga a un voto formale. Il monaichico AVALLONK M oppone, menti e CATTANI si dichiara favorevole alla posizione di Lomhaidi .
Il compagno TURCHI chiede allora la parola per dichiarare che, considerando il fatto che sia l'ordine elei giorno Rodano che quel lo Carrara esprimono uguali sent iment i eli preoccupazione e dì condanna, la Lista cittadina potrebbe anche accettare che si .soprassie-ele.sse al voto. Ciò vor ià significare — dice Turchi •— che il Consigl io condanna unanime l ' impiego de l le ann i termonucleari e conelividc i sentimenti , espressi nei elue ordini del giorno.
Una strana elichiaiazionc eli A D D A M I A N O (imi. e let to nella lista il.r.) preclude invece la possibil ità di una intesa nel senso proposto eia Tuichi , poiché il consigl iere indipendente , pur condannando genericamente e fi losoficamente la guerra, rit iene leg i t t imo l ' impiego eli tutte le armi una volta che la guerra fosse scatenata e la rag ione degli uomini perduta.
La compagna RODANO è allora costretta u proporre di nuovo che si giunga a un voto c o m u n e sospendendo alcuni minuti la seduta e trovanelo l'accordo unanime su un onl i ne elei giorno formulato da tutti i gruppi.
Il S I N D A C O non sembra comprendere la del icatezza e la serietà elei momento e tenta di giungere a una conclusione rapida dichiarandosi favorevole alla proposta Lombardi e agg iungendo con fare che vorrebbe essere bonario: « E chi è a favore elella bomba II? Mi pare che possa bastare ».
TURCHI ripropone allora che si passi al voto, v is to che si sono manifestate posizioni d iverse . Ma il SINDACO insis te e tenta eli porre ai voti la p ioposta Lombarili . L'atmosfera si riscalda, G R I S O H A protesta iuvocanelo il rispetto del regolamento, mentre RUSCHI (L.C.) tenta invano eh pren-elerc la parola.
La seduta (sono le 23,30) v i ene a questo punto sospesa e l 'assemblea torna a riunirsi solo dopo elicci minuti d'interval lo .
Alla ripresa elei lavori, LOMBARDI ritira la sua pregiueli-z iale per il t imore che possa essere male interpretata, mentre BUSCHI, con un pacato intervento , si augura che prevalga su tutto il comune sentimento di condanna del le armi termonucleari .
Ri attende un voto da un momento all'altro, ma il Sindaco chiede improvvisamente che la assemblea approvi la richiesta eli esercizio provvisorio fino a g iugno poiché* la precedente sta per scadete col 'Mi aprile. La discussione che segue su que-sto argomento comporta l'impiego ili venti minuti di tempo e, quando sembra che si stia per giungere f inalmente al voto sulle armi termonucleari, CERONI sol leva la questione elei piano 141 dell 'Appia Antica piote-stando contro « l a ingerenza ilei ministro » e suscitando un vespaio che non si esaurisce prima elelle ore una del mattino.
Infine viene deciso di i invial e Ja e|iiestionc a giovedì prossimo, mentre la seduta di martedì .-"irà el(>dicata al le mozioni.
Si attende ancora il voto, tanto più che nel frattempo è stato fatto pervenire al S indaco l'ordine del giorno riportato all'inizio. Ma il Sindaco chieele tempo e rinvia la votazione alla seduta di martedì .
tranvieri replicano una lettera dell'Utili
L'atteggiamento della ATAC che ila confermato la suo opposizione ol le richieste dei tranvieri con una lettera alle organizzazioni sindacali, minaccia di inas-prire l'agitazione nel servizio autofilotranviario.
Il sindacato unitario dei tranvieri ha immediatamente reo'..-ceto olla lettera dell'ATAC, con unii risposta diramata in copia alla stamjKi.
Nella risposta la segrete: ia del sindacato unitario sottolinea, in primo luogo, gli sforzi compiuti dai lavoratori per evitare lu ripresa dell'agitazione e risparmiare ulteriori di.'-agi alla cittadinanza.
Dopo aver sottolineato l'inopportunità eli polemizzale ulteriormente con il contenuto Gel-la lettera inviata ni sindacati dall'azienda, il documento del sindacato prosegue auspicando che -<la ripresa elelle trattativj avvenga e'itio il più breve tempo possibile ». A epjcsto proposito si precira che un punto di pattenza può ivc-eie il mantenimento elegli impegni circa :a definitivo legolamentazione dei-Je gratifiche di Pasqua e d» Ferragosto.
.. Pertanto — conclude la risposta dei tranvieri — se io. ATAC è animato da serie intenzioni per non inasprire ulteriormente la vertenza, sarà opportuno clic la direzione assolva ai .suoi impegni senza adelurtc nuovi pretesti . . .
FERVONO I PREPARATIVI DELLA GRANDE MANIFESTAZIONE POPOLARE > - •
Domani in piazza del Popolo si celebra il Primo Maggio con un comizio di Santi 140 comizi in provincia - La campagna per il reclutamento di 10.000 nuovi iscritti alla CGIL - L'appello della C.d.L.
I lavoratoti lomani e della piovincia si pi epaiano a festeggiare con imponenti manifestazioni popolari il 1. Maggio, la cui l icorienza, quest'anno, viene a coincidere con la ripresa della lotta salai ìale, già ingaggiata in vai ie aziende i o -mane.
A Roma, il tradizionali» intontì o dei Involatori av ià luogo, come è ormai ti adizione, in piazza del Popolo. Il comizio è fissato per le ni e dieci di domani; pai loia l'on Fernando Santi, segreta! io eleila CGIL, mentre la manifestazione saia presieduta dal loinpaguo Mam-muc.iri, segretario della Camera del Lavoio .
Dui ante il comizio sai anno annunciati i UMilt.tli ottenuti "-ino a questo moment > dalla campagna per H leclut.nnento di 10.000 nuovi e d i t t i alla CGIL, a Roma, e dalla sottoscrizione eli un'oia ili lavoio per l'organizzazione sindacale imitai ia.
Alla vigil ia elella gì anele manifestazione !a Carnei a del Lavo io ha lanciato xm appello ai tavolatemel i Roma e della p io vincia.
« Il 1. Maggio 1954 — dice l'appello — vede i lavoratori e le lavoratrici di Roma e provincia fieri del loro bilancio di lotta e di successi. Numerose categoi in hanno conquistato migliori contratti di lavoro, nel settore dell'industria, dei servizi pubblici e elelle pubbliche amministrazioni, sono . s t a t i strappati acconti sui futuri miglioramenti , i braccianti e salai iati agricoli hanno ottenuto l'aumento degli assegni fami-l iai i e i pensionati dello Stato e di tutti gli enti pubblici la tredicesima mensil i tà ».
Dopo avere affermato come il grande padronato agiar io e monopolist ico tenti caparbiamente di mantenere inalterato e eli inasprii e, anzi, il proprio predominio, non ostante la cocente sconfitta del 7 giugno. l'appello prosegue sottol ineando la necessità di lottare contro la CED, in difesa della sovranità nazionale, contro la legge delega e contro le numerose altre manifestazioni del l'attacco padronale e governativo ai danni dei diritti e delle l ibeità elei lavoratori.
« Nel nome di co lo io che pei
primi dettero la vita e soffri-ìono nel le carcei i per affermal e i d i i i t t i del lavoro — conclude l'appello — prendiamo impegno di i e n d e i e s^mpie più forte la CGIL, la Cameni del Lavoio, i sindacati di categoi ia, chiamando a lot ta le al nostro fianco alti e migliaia di lavoiatori, Mittosei ìvendo un'oia di
IILRI SULLA A M I C A SCALINATA DLLI/ARA COLLI
Charlot acclamato dai romani Cliailic Cliapliii presente. insieme alla moglie Oona. al matrimonio dell'attrice DaAMi Aclaius <H vi sempre pei poni rei: — Il vag :nbornio fra le guardie
Qualche rullio fa Roma barocca aveva accolto il 7iiriiri-monio Ui miri coppia ili divi aiiirricruii dello schermu: crii stato un matrimonio, ipicllo, clic sembrava recasse le impronte di uno dei maggiori registi hollywoodiani r/i r i u i -ste musicali: Tijrone, morbido e jatale. Linda Chrisiiun, be l l i s s ima e soaur , u s c i v a n o di ch i e sa frion/niit i , come: inguauiati nel cc l lophai i e, attorniati da un n u g o l o di d a mige l l e d'onore, altrettanto belle e soavi, coccolati dai vomì p i ù a l t i sonant i deU'ririsfo-crazia Jiern, 'festeggiati da gruppetti di ammiratori, fanatici e ingenui lettori di avventure fumettistiche. •
La furbizia affaristica d'oltreoceano suonava la grancassa in un clima vagamente dannunziano. Stretta-mente racchiuso nei più bana l i schemi delle favole al technicolor, il matrimonio dei divi vo-
Dibattilo al Comitato della pace sulla Ced e l'esercito nazionale Il diicorso del sen. Palermo - Episodio di intolleranza alla conferenza del sen. Smith all'Appio Nuovo
Ieri nera, nel cors>o Ut un dibattito organizzato elal comitato niiz.lonute elejlu i»acc, il senatore Marie) Palermo ha tenuto una contenenza sulla CED e sulle conseguenze che l'eventuale approvazione del relatKo trattato a\rel>be per la struttura e l'organizzazione delle For-ze armate italiane. Il dibattito M «• svolto nel salone del Comt-toto romano della j>ace. in via eli Torre Argentimi. Alti ut fida
tene re la conferenza all'interno elella &ez4one. Prima che l'oratore. il senatore Tomaso Smith. giungesse sul posto. 6 giunto, l>crò un commissario di P. S.. accompagnato da alcuni agenti. e. nell'evidente tentativo di im-j>edirc la nianlfebtazioiie. ha chiesto che \cnlsse rimosso u n piccolo altoparlante posto allo interno della sezione.
Dinanzi alle proteste del presenti. ad u n certo punto, ha
li. Medaglie d'oro e d'argento 'spiccato un salto ed ha strap-rapprcsentantl di organizzazioni} pato 11 diffusore. II suo atto ha comt-4»ttentistiche. di reduci e partigiani, parlamentari membri delle commissioni di Difesa della Camera e del Senato affoll a n o il salone. Sono stati chia-:..«iti alla presidenza accanto alle Medaglie d'Oro Carla Capponi r Vatterom i generali Maslni. Roteila. Oastaldi. Azzi. Zani e bacchi e il segretario dei Comi-Tato razionale del partigiani dei-.» pace. e::, emiliano Pa/etta.
Nei::t sua lucida conferenza. s'. -cu. Paiorv.io. dopo a\er lllu-i-trato la -o^tan/a de; trattato df.:u CM> e le e s s e n z e alle quali e— t risponde, ha innanzitutto ::.e>«*ì m n ì i c io lrt sua incomjiati!>:*.ità c«>n '.a :.ic-tr.i Costituzione
Il senatore Palermo r quindi pa-sato ali illustrazione ilc'.ie modifiche che i- trattato apporterebbe alla Messa struttura delle nostre Forze armate. Come è noto, infatti. lì cosiddetto Esercito europ«V> dovrebte sottostare ad un unico regolamento di dt~c-.pl ina Qua'.e regolamento? Quello tedesco? F." mai lmmaci-:.at>::e che i! soldato italiano po^-sa «ottonare «'.'.e nonne di quei regolamento "»
T>op.-> la conferenza de: senatore Palermo, hanno preso la
suscitato un coro dt vibrate proteste. I cittadini hanno reagito con decisione, qualificando come si :nerltava, l'atto del poliziotto. La conferenza ha avuto luosjo egualmente
Conferenza di Frania oggi al ributtino Iti
Ojttji a'. le ore 19.30 a cura della Giunta Oiovanue di Tiburtino III s i svolgerà una manifestazione durante la quale j>arlerà i: dott. Angelo Franza, del Consiglio Mondiale delia Pace.
Accora oggi allo ore 20 l'avv. Luciano Minmti panerà a Monte Spaccati»
«Charlot, ma tu sci sempre dei pòracci? ... L'attore non conosce l'italiano, ma ita sorriso. s o l l e v a n d o fri m a n o . £ allora la donna ha aggiunto: « Ha detto di sì, che è sempre per ì poveracci! ». L'Italia povera, premuta dalle forze di polizia, era tutta raccolta tu quella frase di donna, che porgeva così al grande attore il s a l u t o deg l i n o m i n i s e m p l i ci, in un dialogo fatto da una frase e da un sorriso, che aveva il significato di u n incontro di pace r di fratellanza.
Forse nel cuore del principe Massimo c'era stato un calcolo nell'invitare Chaplin. un calcolo per lanciare in modo clamoroso la bella Dawn Adams. C'è quasi da ringraziarlo p e r aver fatto i n c o n -frnre Charlot con il cuore popolare: ma gli sposi, ia verità, per i romani sono stati Oona O'Ncill e C/inr/i? Chaplin.
ALDO SCAGNEriTI
Charlie Chaplin, su l la sca l inata dell 'Ara Coeli . porge mano al la mogl ie Oona con grazia set tecentesca
l e m apparire a l la gente di Roma e di ttdto il mondo come il Trionfo d e l l ' a m o r e e de l ia Giot' i i ierra.
i er i su l l e scale corrose del l'Aracoeli si è ectebrato un altro matrimonio: quello di una attrice cinematografica inglese, Dawn .Aelams. con il principe Arassimo. i\ron m n n -cat'ano davvero, anche in qiicsfa o c c a s i o n e , la cornice scenografica e il calcolo affaristico.
Ma il p u b b l i c o era differente dall'altro. Quel p u b b l i co cbe , fin dalle 11. si era ammassato dinanzi allo s p i a " " . su per la scalinata, fin dentìo la chiesa, non era ingenuamente attirato dallo spettacolo di mi Diafriiimiiin fastoso. ne dal richiamo di sponsali che uscivano fuori dai'.r constteturliiii nobi l iar i . Quel pubblico popo lare ebe si IIJHO-ircro tra i fotografi indaffarati. tra i carabinier i e le macchine della f e l e r i s i o n e , o f f en de rn eli fribiifarc il suo omaggio a un grande attore, stremamente caro al suo cuore: a Charlie Chaplin.
Piuttosto il n o m e del personaggio inventato da Chaplin. Charlot. veniva affettuosamente ripetuto dalla gente — popolani e p o p o l a n e in offesa.
«< Che succede? »>. ci ha chic-
Misteriosa fuga dal riformatorio di due fanciulle di quindici anni
-~—•—• 1
Ricorrati* invano da «lue giorni dalla polizìa
r.'p
iti. <oa.Uti r.cca!: it'.'.i fitt ;>JV t:ao »r»*» ti ioalui-i »rtt.e<-a!e {».* Tewe Apjca'-s* 4" |w.- r.-t.nr* srfMt.is.aq « in?'.rU;;* »»-!«.Mle t'.lXft.
partv.a nurr.^yo^: presenti che I~ai.r.r> sot:<v.ir.eato differenti fa dairi>tÌtuio u a>pe:*i eici:e gra\i cor.-*guen7e che co::-.T*«">rtere5.:e I appro\azio-r.e dei trattato e del suo protocollo n^ilitart*
ieri sera, al:.» 19.30 i cittadini eie:; \pp:a Nimia «ino v;atj te->'. i::.or.i di una disgusta» vrtna che ha «Mito j>er nrotagonL-tl un commissario d: Pubblica 5!-cur*-z/« e un nugolo di agenti. Qualche tempo .'• il locale <*o-raitato riei'.a pac? a\Cva chiesto i autorizzazione per far s\o".gere un corj.izio contro le armi ter-• ì .onuOMl. I.a Questura «vera. nrr<'. se-.npre negato l'autorlzza-7ione
Ieri sera, la .«azione comunl--ta di Appio Nuoto, In via Manlio ror.iuatn a\eva offerto ospitalità al comitato delia pace p«i
Due fanciulle appena quin liicenr.i tono fuggite due giorni
ieducazione de l l e Suore di Santa Maria Lauretana. sito ne'l'interr.o de l la Villa Pamph-.1I.
Le d u e ragazze. Gabr.e.la Testi e Maria Giuliana Gabri. ciano g.à ricoverate nell' istituto da alcuni mc- i e nulla fino óllora aveva fatta pensare alle monache che le d u e fanciulle meditassero la fuga. Non appena è stata segnalata la loro assenza in refettorio le suore le hanno cercate in tutto l' istituto ma le ricerche non hanno portato a nessun risultato.
La direttrice del l 'Ist ituto ha peasato bene allora d i denunziare la fuga in questura, senza ne i ìun c.-ito. Anche la vi l la Famph.lt è òtata ispezionata in
lungo e in largo .«enza alcun risultato. Le c u c fuggiasche infatti devono aver preparato Ir, fuga fin ne i minimi particolari.
Protesta dei camionisti per i divieti di circolazione
Nella sede dell'Ente autotrasporti niorct si è tenuta un'as-&e:nb'.ea degli autotrasportatoli per protestare contro l'ordinanza del Sindaco che limita la circola-zjone urbana degli autoveicoli industriali. K' s tala richiesta la sospensione immediata dell'ordinanza e la nomina di u n a commissione per lo studio del problema. Anche U sindacato nazionale camionisti professionalt ha protestato energicamente contro l'ordinanza.
sto un meccanico, sceso di hi cicletta, con quella fipieei aria distaccata e ironica dei romani. « Sfa per arrivare Charlot ». gli abbiamo detto « Charlot? — ha ripetuto lui divenuto allegro e interessato d'incanto, come se u i i ' i»:-ììiagine dell'attore gli fosse rapidamente passata d inanr i ag l i ocelli — . E allora chi se move: q u e l l o po ' p u r o aspetta! ». Con q u e l l o a l l u d e r à eL'idenfenieiite al padrone. Quello poteva pure aspettare Adesso arrivava Charlot, il p o r e r a e e i o per n?ifoiio)iie;in
Un grande applauso lo ha salutato, quando è sceso dalla macchina, accanto a sua mo glie. Oona O'Ncill. I capelli bianchissimi, il volto oe i i con s e r r a l o , il sorriso timido, Charlot ha salito tra la gente che gli sì assiepava intorno, la scalinata, ha seguito un pò ai i i ioìaio la breve cerimonia Era. in quel momento. l 'ospite dei ricchi.
Poi è tornato a passare in uno sfreffo corridoio formato entro la chiesa, da nastri adorni di gigli. Il suo apparire lo ha annunciato ad alia voce una b imba in braccio alla madre: «• A' ma', e c c o Charlot! ... L 'app lauso è tornato a fiorire nella chiesa, tra qual
\che sunardo allarmato e scandalizzato dei ricchi presenti Ma la sposa, così graziosa. il maturo s}X)so. il corteggio principesco, trascorrevano come ombre , senza alcun interesse per il p u b b l i c o ; soltanto Charlot c'era per la gents!
Poi Chaplin e riuscirò ad iriboccar»' la porta ed è np
; parso sulla scalinata, stretto sempre più dai p r e s e n t i . E' ipparso piccolo e disarmato tra quattro carab in ier i , proprio come nei s u o i film, il vagabondo alle prese con i c j or -ze r io / lord ine . O o n n O'Nei l l iccanto a lui. gli occhi fanciulleschi e m a l i - i o s i s i m i l i a quelli della protagonista di Tempi moderni e ia dolce espressione simile a quella della prorogo»isfa di Luci della città o di Luci della ribalta tenfara di di/enderlo. come nelle comiche /inali di C'mr-lof, le donne difendono il piccolo, misero uomo sempre in difficoltà. Ambedue hanno riso quando un ragazzo ha sceso, di»ian;i ad essi, le .'cale, camminando, le punte delle scarpe allargate: come Charlot.
Discendeva la sposa, discendeva il nobile corteggio. Una donna ha gridato a Chapiiu:
Questa è la coccarda del Primo Maggio, che la Camera Confeelerale del Lavoro ili Roma e Provincia diflonderà al comizio in Piazza <lcl_ Po polo. I lavoratori sono invitati a respingere l'offerta di ogni altro s imbolo o emblema
fatta a scopo di lucro
lavoro per la CGIL, potenziando tutta l'organizzazione s in dacale unitaria ».
Anche l a giunta giovanile de l la Pace ha lanciato un appello in occasione del 1. Maggio invitando tutti i g iovani romani, che hanno già posto le loro fìime su bandiere nazionali con la scritta « no al la CED », ad intervenire numerosi alla m a nifestazione di domani, in piazza del Popolo .
Circa le manifestazioni popolari in provincia si ha notizia che domani avranno luogo 140 comizi. Numerosi sindacati hanno già organizzato gite collettive nei Castelli e in altre zone della p iov inc ia , dove sono state indette varie manifestazioni ricreative e gare sportive.
Negozi e tram per il 1. maggio
Nella giornata dei 1. maggio il servizio delle linee urbane diurno rimarrà *>osi>eso. Il servizio notturno nella notte dal 30 aprile ni 1 maggio funzionerà regolarmente sino alle erhepue circa. Il servizio notturno, nella notte dal 1 maggio al 2 maggio, verrà anticipato alle ore 24 circa e verrà intensificato. L'autolinea
extraurbana Roma-Tivoli funzionerà regolarmente per l'intera giornata.
Sulla ferrosa Homa-Civitacfi-.stellana-Viterbo. domani sarà os-hervato un orano ridotto con la sospensione di alcuni servizi e coincidenze. Il hervizio urbano Roma-Prima Porta sarà regolalo come nei giorni testlW.
Kd ecco. Infine, l'orario dei negozi:
Sabato 1 maggio, tutti i negozi alimentari e merci \arie resteranno chiusi per l'intera giornata.
I neeozl alimentari, oggi, sono autorizzati a protrarre la chiusura serale alle ore 21,30. I lorni e le panetterie provvederanno al rifornimento del pane anche |>er la giornata di sabato.
Domenica 2 maggio. • tutti 1 negozi alimentari resteranno n|>eiti sino olle ore 12 senza limitazione di \endito per alcun genere
I negozi di arredamento abbigliamento e merci vane osserveranno la normale chiusura per l'intera giornata
Sciopero alla Lancia per il conglobamento
I lavoratori della Lancia hanno sospeso ieri 11 lavoro per una ora. Allo sciopero hanno partecipato tutt i l lavoratori della azienda. I lavoratori hanno fatto predente al dirigenti aziendali che la sospensione di ieri deve considerarsi come u n a prima manifestazione di lotta, che sarà intensificata se l'azienda non corrisponderà un acconto a carattere continuativo sul miglio
ramenti economici derhanti dal conglobamento.
Due massaggiatrici c'enunciate dalla Polizia
Nei giorni scorsi la Questura lia proceduto ad alcune ispezioni presso gabinetti per massaggi. rilevando inconvenienti ritenuti leaiU del buon costume nel locale gestito da Cesarina Lapini eh 48 anni, sito in via Sistina n. 8G e in quello gestito da Edvige Ariano di 62 anni, sito in via Vittoria n. 72.
Saranno adottati a carico di queste persone provvedimenti amministrativi diretti a stroncare le attività immorali, mentre la Lapim sarà anche deferita all'A. G. per incitamento alla corruzione eh persona minore.
Fermato un autista per la rapinajulla Cassia 1.M'I Squadra Mobile ha ferinn'.o
l'autista del regista messicano Luis Salkmd, sospettalo di aver partecipato alla rapina commesiìa il 25 u s. ai danni del 26t.nnc Glicerio Goldoni. Il Goldoni denunciò alla polizia di essere stato avvicinato a Villa Borghese da due sconosciuti, i quali dopo averlo invitato a salire sulla loro automobile di marca ameri-cairi, lo portarono sulla via Cassia Nuova dove, dopo avergli fatto proposte oscene, lo derubarono di 40 mila lue. di un orologio di metallo e di un arel -lo d'oro. Sembra che l'auto dei regista, una a Oldsmobilo « azzurra targata « 1091 TT 3 X ». sia la ster.sa a bordo della quale fu fatto salire il Goldoni. L'autista. un certo Salvatore, avrebbe compiuto la rapina insieme a un complice, dopo aver accompagnato a casa il regista.
Un cantoniere stritolato dal treno a Monterotondo
La sciagura è avvenuta ieri alle 20,45 a un passaggio a livello Un'orrenda sciagura è acca'
duta ieri sera, alle 20,45 a l pass-aggio a l ive l lo de l la strada che dalla Salaria conduce all'abitato di Monterotondo, in prossimità de l la stazione ferroviaria. U n cantoniere, i l 46enne Nel lo Montagnoli , abitante n Monterotondo, è stato stritolato da l treno, decedendo all'istante.
La sciagura è stata improvvisa. Il treno accelerato AR. 71 aveva appena lasciato la stazione, quando Si è v is to u n uomo, il Montagnoli , tentare d i attraversare i binari. Forse non si è reso conto del pericolo , forse non ha calcolato bene le di
stanze: il fatto è che i l treno gli è piombato addosso facendo scempio de l suo corpo.
Convocazioni di Part i to Tutte l i «elioni mandano in giornata
un coapagM in tojeraiione ju-r il ri-t.ro «li naavo ed ur-jento mi'er'.a'.e i'. pr»pijinla.
1 responsabili de'.li Propaganda *: :i-Jerw»:ai> della prraotai.ose de l'i'olu per domasi.
RIUNIONI SINDACALI Statali. — Il CD. doli* Federi-
iloao provinciale è coarocat» per qae-sta sera in sodo «on il K*ju»cte <i:-d-.ne dfl o'.orno: Andamento del dibat-t.t'» alla 1. tttnm:ss:on* d*l Senato » lalziatÌTo dflla or<jan":wai:i)3*.
La Corte conferma con iniqua sentenza la condanna del compagno Germano Niccolini
Riconosciuto a Etto Ferretti e a Prodi il movente politico - L'arringa di Cullo
Con una sentenza iniqua, la II Seziotie «Iella Corte d'Assise di Appel lo dopo una permanenza di circa 8 ottore in. Camera di Consiglio, alle ore 22 di ieri. ha confermato la condanna del compagno Germano Niccolini a 22 anni di reclusione, ridotti per condoni sopravvenuti ad 11 e.nni. indicandolo quale man* dante dell'assassinio del parroco di San Martino di Correggio. don Umberto Pcssìna, ed escludendo che egli abbia agito per motivi politici . La stessa sentenza ammette che motivi politici abbiano indotto il compagno Elio Ferretti e l'altro imputato, Antonio Prodi, ad eseguire materialmente i l d e litto ed ordina che essi s iano rimes5i in libertà in applicazio
ne dell'amnistia del '46. I compagni Ferretti e Nicco
lini che, come è noto, si sono sempre protestati pienamente innocenti, hanno scontato sette anni di carcere. N e l febbraio scorso, i l processo a loro carico fu discusso in Cassazione e la Suprema Corte dispose l'annullamento del la precedente sentenza per mancanza di motivazione, avendo i giudici di m e rito omesso di esaminare i l carattere pol i t ico d e l delitto attribuito a i nostri compagni.
Udita la sentenza. Germano Niccolini, ergendosi nel la sua alta persona, ha detto con voce ferma e pacata, r ivolto al P r e sidente: « Io sono innocente. questa è la verità! » Poi. vo l gendosi alla sua giovane m o -
Piccola, cromici*, IL GIORNO — Osci, venerdì 3» aprile (120-245) — S. Caterina. Il sole sorge alte 5-15 e tramonta alle 19.26. — Bollettino democratico - Nati: maschi 38. femmine 42 - Morti: maschi 27. femmine 24 - Nati morti 7 . Matrimoni trascritti 163. — Bollettino meteorologico Temperatura di ieri: min. 18J. max. 23.6 - Previsioni per oggi: nuvolosità irregolare.
VISIBILE E ASCOLTABILE Cinema: « Gii uomini che ma
scalzoni » all'Ambra-Jovineli:, Fogliano. Olympia: « Il cavaliere delia vaile solitaria > ali" Amene; e Villa Borghese » all' Aquila: t Cento anni d'amore > all'Ambasciatori, Apollo. Cristallo, Exc«l-sior; « Luci della città » ah'Ar;-ston. Fiamma: « Conache di poveri amanti > all'Attualità. Moderno Saletta; « La spiaggia > a] Bernini; « Amore in città » al Centrale; « Napoletani a Milano » al Colosseo; « Ha ballato una sola estate » al Delle Maschere. Golden. Induno. Quirinale. Vittoria: * Lili » al Mazzini. Nuovo: e Un giorno in pretura > ali'Odescal-chi; t Un marito per Anna Zaccheo » al Perioli: « Pane, amore e fantasia > al Rialto: « La mondana rispettosa > al Salone Margherita; « Mare crudele > al Tria-non.
Teatri: « P:gmalione » all'Eliseo; e Controcorrente > al Quattro Fontane; « Il bugiardo > al Ridotto dell'Eliseo. CORSI E LEZIONI — Santa Cecilia - (via dei Greci, 17 A) ore 18.39 terza lezione del maestro Ferruccio Vignanelli sul e Clavicembalo > con esempi m u sicali. Ingresso libero. — Scuola Gnlda - L'ENAL. ha istituito un corso per patenti dt
1. IL e IL grado a tariffe economiche ridotte per ì propri associali. Per ulteriori informazioni rivolgersi all'ufficio assistenza EXAL - via Piemonte. 68. — Corso di orientamento turistico - L'Ente nazionale addestramento lavoratori del commercio, insieme al Centro italiano di cultura turistica, lo ha organizzato per coloro che abbiano necessità di trattare con SI pubblico straniero o che desiderino conoscere meglio le attrattive turistiche italiane e di Roma. Informazioni: via Guidobaldo del Monte 24 -tei. 878.749.
NUOVE PUBBLICAZIONI — E* uscito il 2. numero di • Rassegna del Lazio», rivista a cura dell'Amministrazione Provinciale di Roma. Comprende, tra l'altro. scritti di Luigi Dal Pane e di Giuseppe Sotgtu e una relazione sulle « giornate di studio * della Amministrazione Provinciale. VARIE — La linea 2*1 verrà sospesa in occasione del passaggio delle Mille Miglia. In conseguenza, per fa cilitarc il collegamento della zona verranno effettuate, sulla linea autobus 127. delle corse speciali (in coincidenza colla linea tramviana 27 e colla speciale F) in partenza dalla stazione di Monte Mano fin quasi al bivio tra la via Cassia e la via Trionfale. in prossimità della Borgata « La Giustlniana ». Sarà applicata la tariffa festiva delle linee periferiche a due tratti e cioè lire 25 a corsa. — Per il concorso Ippico internazionale 1ENAL ha ottenuto una riduzione, per gli associati, sul prezzo dei biglietti di accesso al prato. I biglietti sono In vendita presso l'ENAL In via Pie» monte 68.
gl ie , che era scoppiata i n p ianto, l e ha gridato: < Coraggio, Nanni! La mogl ie di u n comunista non deve piangere! » Se la Corte di Cassazione non i n terverrà per la seconda volta, i l compagno Niccol ini dovrà scontare ingiustamente altri 4 anni d i carcere.
Nel la mattinata, l'udienza era stata occupata dalla requisitoria del P.M., dott. Manca, e dall'arringa dell'on. Fausto Gullo, difensore, ins ieme all'avvocato Berlingieri, d i Ferretti e Niccolini .
I l dott. Manca ha pronunciato parole imbevute di spirito di parte, quali non dovrebbero levarsi dal banco de l P . M., basendo i l suo assunto s u quegli stessi argomenti che la Corte di Cassazione ha giudicato manchevoli . Il rappresentante del la Pubblica Accusa è giunto al punto, nel la foga de l suo dire, di alterare insidiosamente la veri tà processuale ed ha concluso negando l'esistenza di un movente politico e chiedendo la conferma della condanna per tutti e tre gli imputati .
A l dott. Manca ha risposto il compagno Gullo con una arringa esemplare per la sua compiutezza e la sua serenità.
Dopo aver documentato in modo minuzioso che Germano Niccolini non aveva ragioni di rancore personale net confronti di don Pessina, il difensore è passato ad esaminare il soloj movente che il del itto avrebbe I potuto avere se fosse stato commesso dai nostri compagni. dimostrando che ta le movente non potrebbe essere se non politico. La dimostrazione è stata faci le i d inconfutabile, in quanto essa scaturisce direttamente dal la sentenza di rinvio della Corte di Cassazione e dalla stessa sentenza di condanna del la Corte d'Assise di Appel lo di Roma, elei febbraio 1953. La Corte d'Appello, però, si rifiutò di trarre l e conclusioni del le premesse che ella stessa aveva posto e pronunciò, allora, una condanna che ave va tutta l'apparenza di un g iudizio di parte contro due uo mini colpevoli soltanto di aver combattuto nel le formazioni partigiane e di militare nel Partito comunista.
La sentenza di ieri — che giunge dopo una chiara decis ione della Corte di Cassazione — appare . ancora più grave di quella precedente condanna. Non potendosi più colpire El io Ferretti, perché la cosa sarebbe apparsa cosi palesemente
contraria alla ragione da far insorgere tutti g l i uomini o n e sti, la sentenza di ieri infierisce contro i l compagno Germano Niccolini , valoroso c o m battente della guerra di L i b e razione, che per tre v o l t e h a versato il suo sangue per l ' in-dipendenza del la Patria.
r-Radio e T V _ PROGRAMMA JUZKWALE — Ow 7.
S: Clorato raiio — 7,13: P.-er:-*:o3«. 4-1 teapi; Maxrfeo 4*1 mit-i.no; L'oroscopo id g-.-ira»; Ieri al P-arliTacnlo — S.15; P.-cvacoai de! t«n;w: EoIIeitiso m«{f«ro!o>j:a>: C»=-ioni — 12: Crwitfc-» d'altri ttspz — 12.Vi: Y<lr;si de'.:» cjowa" — 12.5<): Asrt'.tj'.« qaesU s*ra... — 13: (Corsola rid:o - P.wi-^ai 4-1 tc iM — 13,1.»: Albaa »3j:-ca> — l t : Corsile radio — H.1V:4.30: lì i.bro itili, «e'.t;-nusi — 17; fi:» Coita « la ta l orcbrttra — 17,30: Trisrasx:» in ro!:*.jxa-:ato n»l Ri<5.'«atro 4- M<>-f i — !S.J.->; Radlccrocaca 4*!l'ar-r.-» % Cisria del G Prc=i:o e:c7«c»-tnr.itio 4e!> Sai'oai — 15.15: Orch-v.ra fcrrtU 4» Aulici — 19.13: Gtatc d: tratra — 19,15: La T«e 4*-: ìav.intiir; — 20: Orcà*-stra é.r#'.ta 4* Errest* V>«'''H — 20.30: G.^-=al9 radio - Hai.**?-! — 21: €«3«-»r!'» slal.tór» fctr.n il A:iat'.» Ar-jraU. VTinVrralIi: • Pacs". <3-/: • — 23.13: Ojj'. al Pir'aa^tto - G-.araa'e ni'.<ì - MJ-t'xi -la K»!!» — 24: l':-„s» a'.'.i:'-.
SEOOtDO PROGRAMMA — Ore 9: l! f~.->rz> « :'. '..-z>^-. D>ajai:«r: iti ni::::* — 9.3>: N,-"o S*ja;:3i « ! i s i i evi»;Jra — ".0.3i)-ll: BOTISI» w*=<-59"a-o: IA V a — l.t..1>>: G •:-« ' » rii.o - f»r:b^;ira Geor-j* M«-li'h-^> — : | : i; <o=!i<j.x« -Orci«:n ca-nleu» 4.**tra 4-x ìaZ-<;• V..-.-: — :?,."»: Qsa'.io p l* i
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C i i . < - i :-a rat» f : B-i'l»!: 3> I"«.-ì'):_,.':.-i*»:.-x
P .wvaa! ! J : GVr-
3*:><-.ra:<i«i:o — diretta 4a Fra*-
M.
— li» : T«ria piq.-•i — :': .l^uiaatsi.) il'.' t'z-<;.* — !S: 0>»Taa!e ra^:«: Gisi-n: yv^-.-Tai* a! IT Ffs^nl 4: Saa fessa — 1(1 : {'"aiii C3>a> - G=o Bir-S>:": l;:roìji:-"o» «'"«rviosta: LC--1 Rs»"av.i: Li f v : > 4c!ra>aa — !9.£V ?. ta: !a basi» * nrr* — 20: P-4:c«-i - T Orsa Prf-c:n <->"«:n<\:. - s'.'c^ ^*!> JSiilo-c; — 2»\3>>: r. q3ar'.*'.:i <>•.» f r » . «a:a: F:iV» fìT '.* C.VKI — 21: E<x j e a*n — 22: T«:.-;a 4+.'t rizijX — 22..vi1 Chinw E I : : I > : Rll-V.xzn f'.-i !•* «,.rel*»'.r» i' I^« Rrois f 4: 3CIT>T C3.71Ì — 23-23.30 5:-aa-V'.ì-»: Spirar».
TERZO PROGRAMMA — «Vt : o : MssVa* triq'.-nlì 3»r IV,1» — 19.30: Lt Rasatasi — 20: L":o4>a(.-vr* «0»-a<o:ca — 20.13: G»r«rt» 4i ojal w.-a — 2i H GVsale W T«rx» — 21.2Q: EJ!-H> a Co\ri». 4: Solale.
TElinjKWB — Or* 17,50: Pr» c i i u per I VaaìÈsI — 18.15: Sono « **5W> — 20.43: T*!#9»raa-l* — 21: I /Ca la — 22.43: R'?r*-** 4l?e!U il uà iTTesa»'.4 ty>r~ tir* — 23.15 P^plica 1«3«O»TM1«.
f .1
Pag. 5 — Venerdì 30 aprile 1954 « L'UNITA'
GLI AVVENIMENTISPORTEVI ODIOSO AltllITltlO 4-OVI lt \A • IVO C OV • HO IO «l'OHT IIAIJWO
I Negati della Praga
passaporti -Berlino
ai ciclisti - Varsavia
II ministro degli interni respinge l'intervento dei rappresentanti del Gruppo parlamentare sportivo
La squudra azzurra di c i c l i s m o non potrà partecipare a l i t i Va rsavia -Berli no-Pruga p o i c h é il Ministero degli Interni Ita »ie-j /«fo il v i s t o di e s t e n s i o n e p e r i p a e s i d i n u o r a democrazia agli atleti e « i t e c n i c i c l i c d o r e p a i t o r a p p r e s e n t a r e l 'Ital ia a l l o p i ù grande corsa d e l i n o n d o p e r d i -t e t t a t i t i . L'odioso provvedimento. c/te r ie» ie ad a f / o junaers i alla lunga serie di a r b i t r i i c o m m e s s i dai c l e r i c a l i ni d a n n i d e l l o spor t i t a l i a n o , e stato a n n u n c i a t o ier i p o m e r i o o i o ai r a p p r e s e n t a n t i del CONI, dell'UVI e dell'UlSP d a l l ' o n . Scalfaro, sottosegretario allu p r e s i d e n z a d e l C o n s i g l i o .
Per comprendere meglio In liruvità della d e c i s i o n e g o r e r -uati t 'a ci s e m b r a « i n s t o r ias s u m e r e b r e v e m e n t e t t e r m i n i d e l l a ri itcstioite. L'Unione Velo. r i p e d t s t i c a Italiana e l ' U n i o n e I t a l i a n a Sport P o p o l a r e , in cott-.sidcrazione dell'importanza che ru sempre p i ù assumendo la Varsavia - Berlino - Praga nel campo del c i c l i s m o d i l e t t a n t i s t i c o u t ' e r a n o q u e s t ' a n n o d e c i s o , in
torio Libero di Trieste e l ' I n d i a . p a e s i d i e non s o n o d a r r e r o del •< b l o c c o cornimi.'«fu ••.
Per il \eco)ìda argomento più facile rispondere, che e r i d e r i l c a p p a r e / ' a s s u r d i t à g i u r i d i c a d e l l ' a r g o m e n t o ( c o m e p u ò e s s e r e >(n m o t i t ' o strettamente tecnico, per di più non r i s p o n den te - a rema, un moti co suf-fieenie per ritirare ti p a s s a » porto'.') e l'incomvetenza s p o r t i l i ! d e l l ' o n . Scalfaro. Infatti non e vero ette l'Italia sia s e m p r e a n d a t a p e r p e r d e r e , p o i c h é l i nc i l e quando parteciparono i ragazzi dell'UlSP, li a c o n q u i s t a t o d e l l e b u o n e a t / e r m u i i o m c o m e nel 1951 quando Alberto Ferri s1 classificò al terzo posto delia classifica generale. I n o l t r e , a n c h e s e a r e » s c s e m p r e p e r d u t o , q u e s t a r o l l a con la p a r t e c i p a t o n e ufficiale d e l la squadra a : r i i r r a l'Italia avevi una buona occasione per dimostrare il suo vero valore in c a m p o i n t e r n a z i o n a l e . R i cord i i n o l t r e t'oii . Scalfaro che
Il saluto dei corridori italiani I corridoi i i tal iani .selezionati per la Varsav ia -Ber -
Imo-Praga. appena appreso il faz.ui.su e ant i sport ivo p r o v v e d i m e n t o g o v e r n a t i v o c h e imped iva la loro partec ipazione dal la « Corsa del la Pace » h a n n o inv ia to al Comitato Organizzatore del la gara la s e g u e n t e le t tera:
« Costretti a non poter gareggiare nel la « VII Corsa Internaz iona le della P a c e >, la Varsav la -Ber l ino -Praga . a v e n d o il Governo i ta l iano rifiutato il r innovo dei passaport i , s e n t iamo il dovere di r ingraz iarv i ca ldamente per l ' invito che
spor t ivamente a v e t e r ivol to al nostro paese . Purtroppo la nostra vo lontà di gareggiare con gli at let i
del le 21 nazioni partec ipant i , la pass ione c o n la qua le i dir igenti del CONI, de l la UV1 e de l l 'U lSP h a n n o operato per permet terc i di partec ipare al la gara, non ha trovato corr i spondenza negl i organi governat iv i e ancora u n a volta , s iamo costrett i a r inunciare .
A tutti gli at let i partec ipant i g iunga il nostro cordiale sa luto e a tutti i n v i a m o un atrettuosu « in bocca al lupo ». con l 'augurio c h e v inca il mig l iore , e quindi , lo sport trionfi.
Con i sensi de l la più s incera amicizia ». La lettera porta in ca l ce ie firme dei corridori Roberto
Falaschi , Sergio Scmprit i i , Mario Rosario, Cleto Maule , Luigi Morett i . A r m a n d o Contri e Kzio Bagni e del massaggiatore Gal lon i .
/ e s t a : i o u e i n t e r n a z i o n a l e ut l i -c i a l m e i i f e r i c o n o s c i u t a dagl i organismi s p o r t i l i i n t e r n a z i o n a l i .
_ F . V.
La conferenza del Fon. Taro/% i
Ieri sera l'oli. Tarozzi lia tenuto una conferenza s tampa pi e \ c u r v a m e n t e concordata con l'Ufficio di Pres idenza del ( ì ruppo Parlam e n t a r e Sport ivo , di cui e v ice pres idente , per i n f o r m a l e i mor-nalisti del l 'odioso p r o v v e d i m e n t o p i e s o dal governo nei confront i dei coi ridori i tal iani che a v r e b bero d o v u t o partecipare alla • Corsa della Pace »
Dopo avere fatto !>i even i en te la cronistoria del la coi sa l'on Tarozzi ha ricordato c o m e i|iic.-t'aii-iin l 'Unione I n t e m a z i o n a l e Cicl i stica dopo avere inserito la tiara nel MIO calendario , abbia anche invi tato ul l ic ia l i i ienie l 'Unione V e locipedist ica Ital iana a parteciparvi. Il v ice s e g r c t a n o del G r u p -po Par lamentare Sport ivo ha quindi , r i levato c o m e la UeciMoue del g o v e r n o e le ragioni di carat tere tecnici) addotte a giustif icazione Eiiomno offesa al lo sport i tal iano e d ai suoi organismi ufficiali. in part icolare al CONI e ali'UVI che tanto si e rano ado perati per inviare alla t e r s a una
agguerri ta rappresentanza Non spetta infatti al governo , che tra l'altro non ne ha la competenza . g iudicare sul le possibil i tà u m e n o del nostri c ic l ist i st'iua cons iderare che nel lo s p m t quel i l io impili ta è gu iegg iare per v ince te e non solo v incere
Alla conferenza -t.imp.i dell'on Tarozzi e rano anche p ie -out , il rag. Magnani ed il pi or Conca- . r i spe t t i vamente Segi e t a n o generale e Responsabi le del le C u ' o Federal i de l l 'UVI. ed A l l i g o M i randi, Segretar io naziona'e ili-'-l'U 1SP
GLI SPETTACOLI UNA BOMBA NELLA CAMPA6NA ACQUISTI BELLA ROMA
Bronèe alla Juventus In cambio di Ricagni?
/ 'accordo sarebbe iiià sialo perlC/Jonalo
I P P I C A
Vittoria di Wise Boy ieri a'.'e Capanrtelle
A s s e n t e Les.caut, i iseiv.it.i pei prove più dotate . \V ise Ho\ non Ila a v u t o a v v e d a l i nel l ' i emio T u i q u i u i a Mire U.lii tuiìa. inet i i 2100) p i o v a di cento della riun ione di ieri al le (.'apannelle Al v ia era Dic iasset te che si a s sum e v a il c o m p i t o di Lue da batt istrada pi e c e d e n d o Wise Ho.v e Plogol t A meta i or-a Wise l t»j passava al c o m a n d o ed finche Plogol t non aveva dil l icolta a Miperare I esani ito Un lusseltc . Nessuna e m o z i o n e in dirittura o v e ment i e Wise llov d o m i n a v a senza s lorzo pei v i n c e i e di 10 lunghez
ze. P logof l conservava agevo l m e n t e li posto d o n n i e- V i t tona di Libero Ualozzo , in m o m e n t o di torma spet tacolosa , nel Pi cinto S .Severa e C e r v e t e n che v e d e v a il posto d'onore Alsazia Ki co i r isultal i e le relat ive quote del tota l izzatore:
Pr. Favor i ta : l i S i e n i d o L'i Ber l inguer - Tot v 27 p lt;.i>o. acc 4K. Pr. .Molitorio: l i Molo 'j» Mitili - Tot : V 28. acc <K. IT Itoccasrcca: l i Tamii i Ji Zo l l i la - Tot. v 'Jl. p IK-ji). a i e !!).>; Pr. Cervetcr l : Il I.lhcia C.alozzo. 2> Alsazia - Tot v 'J7 p 15-LCi. acc !»7; Pr. Tarquin ia . l i Wise Boy. 2) Plogolf , :t> Un lassette -Tot v. 12. acc 17
M l l . l , K M K i l . l A
Solo 5*> vetture hanno già punzonato UHI-SCIA '-'!> — Dei e I ;,-. .,itn
c l u n e i scr i t te itila \ \ I et t ' / in i ie del'tt « Mil le Miglia '• ^ • t a t r n ó!l si s o n o tinnì a p ies t -nta le <il!i-o p e i i i / i o i u di ventici! ..ei iei m to di pit i /zu delai Vit 'o iui
Ha upe i t i i ti .stilliti! ii ilio e di t u i r i n i - t'itiHlnui! dt ..a s c u -deni i « Mtidumixt » <ii Milano
. \d o.stacoluie it- ii|ii'in'H)iii d i pl tn . 'onat l l l i i e i tt l en i t i t i .u pinHHln
l l t o n e e sa ia ceduto alla J u v e n . tus in c a m b i o di Ktc.igni.' Questa la not iz ia che pubbl icata lei i da ".iti qtiotidi . i t 'o l o i i n e s f ha messii a rumore i i lrcol i ca lc i stici del la capi ta le Secondo il g i o r n a l e toi Inese l'accOido s.t-l e b b e già .stalo pi l l ez ionato l la-t u i a l m e n t e .n v .a a m i c h e v o l e p e i c h e i l ego lan ient i v ie tano la i i i i ic l i i s ione di .ni o id ' legali p i l lila del tei m i n e del campionato La soc ie tà g ia lo iossa e quel la b l . inconeia non halli o tic Mtioit-u t o i.e i o u l e i i u a t n la notizia, la (piale p e l o , seco;,do m d i s c i e -/luiii l a c i o l t e p l e s s o pei sdite moli l i v i c i n e ai d i l igent i dei due soda l i / i . s a i e b b e at tendib i le l ,e stesse tonti li.inno d'al i la pai te sii io-.t i io che |)iissa a v e t e luogo li: n s c a m b i o fi a Vent in i e M i n -(•nielli La . luventus inni sa ieh l i c a l iena il.iH'assiciii ai si i s e i v i z i del b i a v o m e d i a n o v igno lese . ma non i n t e i u l e l e b b e lasc iate lilx-ra la piccola ala nazionale . Da parte sua la Kmiiii senibi crebbe d e -i I M a non ( i n v a i s i de l l ' appo i to del med iano-mezza la che cos t i tuisce una del le co lonne della sipiadi a
• • • F c i v o n o u n . m i o i;h a l lenamel i -
li pei gli incol l i l i che doiuenica v e d i a m o impegnate in casa la Itimi.i • otiti n la Sampdoria e la I azio l o i i t i o il f ieno.! nella citta della Lanterna
1 t i to la l i gialloio.ssi ba'.aio i o n i . p io to nel |Himetlgglo di lei I
e s e i c i z i at let ic i e pal leggi Kra p i e s e u t e .incile Kliam che po -t i e b b e e s s e i e d i spon ib i l e per do menica pioss inia , ina sembra c h e Cai ver abbia intenzione di ric o n f e r m a t e lo -c l i ier .micnto i l i-l ens ivo che ha bloccato gli avanti juvent in i Pei l 'attacco pon d o v i e h h e i o e s i s t e t e dubbi poiché è o i in .n i e t t o che B e t toli indoss'i-ia la magl ia del n u -m e i o «i La piobatn le fo imaz ionc che i i u o n t i e i à i bini erchiat l do -v i c b b e e s s e i e (pundi (piesta . Molo , Azi inont i . (liii'Mi, Ti e Ile. lini toh Ho. Cel io . Ci l ieg ia A i -eadio Venturi Hettnn. l 'andol l i -ni. Pei IssinoMo
I ^ì.tllnrossi si i l lun i anno q u e sto mat t ino .ill'Apnllodoii» al le 10 K" piobabi le i he C n v e i taccia d i sputa l e una partitel la fra due lui inazioni mis te .
I n c i s o a l l e n a m e n t o anche per i 14101 . n o n della I - i / in I titolai 1 assente solo Sent iment i V .111-101,1 111 pei messi l i si sono d e dicati s.iin . u n n o ad esc ic l z i a t le tici.
| , i mo l l i l i le f o r m a ' i o n e che i' 1 miti ci .1 genovesi « lovicbbe e s s e i e ques ' i He Fazio. A n t o -nazzi. Sent iment i V. Ih Verol i . Alzimi . Finn B u l l ' 1 . P. iedesen, Vi volo , l io fgten . Fon' un-si La c o m i t i v a Inal i o.izzui 1.1 part i la (piesta maPin.1 alla vol'.i ,|, C e nni .1.
L'informatolo
Si E ' ACCESA NEL FINALE LA PRIMA T A P P A DELLA ROMA-NAPOLI-ROMA
Affitto Moviti trionfa alt* Aquila nelV australiana dietro motori
De Santi e Albani si aggiudicano le pr ime due frazioni di tappa - Anche Magni è par t i to Monti al pr imo posto in classifica generale e Coppi al secondo con 7/10 di secondo di distacco
CONCERTI Concerto Previtali
al Teatro Argentina Domenica 2 maggio al le 17,30 al
Teatro Argentina il M.o Fernando Prevltal l dirigerà il 40. concerto della Stagione di abbonamento del l 'Accademia Nazionale di Santa Cecil ia. Il programma e il se g u e n t e : Bee thoven : Seconda e S e sta Sinfonia . Bigliett i in vendi ta al bo t tegh ino del teatro dalie 10 alle 17. Mimane hssutu per merco ledì 5 maggio il ai» ( ( incetto idi» il qua le lei minerà la stagione.
TEATRI «Rigoletto» all'Opera
Oggi e domani 1. magg io , lesta del lavoro, riposo. Domenica al le ore 17. repl ica fuori abbonam e n t o del « I l igoletto » di G. Verdi (rappi . n !»li. Interpreti principali ' Dina Gatta . Gianni Poggi. Sc ip ione Co lombo . Andrea Moli-gelli e Mal ia Noe . Diret tore Oli-vien» De Fahrit i i - , Il teatro re -- te ià ch iuso lino al g iorno ti per l 'al lest imento del l 'opera * Crtsto-l o i o C o l o m b o . di Darll ls Mtl-haud. novità per l'Italia, c h e sarà (Inetta dal maes tro Gabrie le Sal itili: Ilegia di l l e i b e t t Graf.
A l t r i : O i e 21 C la Spet tator i Italiani > Fondatomi una citta > di C. Meaito
COLLI-: OPIMO : Grande Luna P a i k con le piti famoso attrazioni mondial i
OHI l'tl.MMKIII \ N T I : Riposo. In al lest imenti) > Il pe l l i cano » di A. Str indberg
LI.ISKO: O t e il: C la Fisa VJX -Imi i Pigiti..Iioue - di fi.lì. Snuvv
GOLDONI: Ore 1M.LV Compagnia d i l e t ta da V. I lei i « Le ini est ninit
LA BARACCA (V. S a n i n o ) : C la G. Girola m e ^l . la: « S u p e r -giallo > :t atti di G. Giannini .
PALA' /ZO SISTINA*- Ore 21.15: S tag ione di p innavera . N. f a tanti» in < II. , ( l ime Hahele >.
PIRANIIFLLO: Riposo. I m m i nente C la Stabi le diretta da L. Picasso i Tei esina > (!: A. Nicolav
QUATTRO FONTANK: Ore 21: C la Walter Chiari * Contro-i orrci i te »
ROSSINI: O t e 21: C u Checco Di t tante: <2 I...V '?» novità assoluta in t i c atti di Oscar Wulten
RIDOTTO ELISEO: Ore 18: C.la Basegg io « Il bugiardo » di C. Goldoni .
SATIRI: Ore 21.15- e Roma di una volta > di Gipliozzl e D e Chiara
VAL.LK: Riposo. In a l l e s t imento n u o v o spet taco lo .
Del le Maschere: Ha ballato una sola es tate c o n U. Jaton-son
rifila tu : -V i ' i h C|-op3tl . t S >r i,
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p i e n o a c c o r d o , rii i n r i i i r e mia forfè e (j i ial i / icnla rnpjireseit f i t -t i r a a l i » pura p e r tener alto il prestigio d e i - p u r i - azzurri.
Le due grandi organizzazioni sportive, con l'autorizzazione e il c o n s e n s o d e l C o m i t a t o O l i m p i c o Arazionale I t a l i a n o , avevano (/Hindi i m n a t o a g l i orf /« i t i :z( i (ori d e l l a grande corsa Ì ' i s c r i ; i o n e di una squadra italiana. Nel frattempo il Commissario Tecnico dei «puri- Giovanni Proietti aveva s e / e ; i o i t a t o e quindi concentrato a R o m a per un periodo di preparazione collegiale i seguenti atleti: Roberto Falaschi, Sergio S e n i p r i n i , M a r i o Rosario. Cleto Aiu t i le . Licini Moretti, Armando Contri e Ezio Bagni.
Come si vede s i t ru t ta d i d t l e -ti h e » noti. Il toscano Roberto hulnschi si è imposto i n q u e s t o . ' m i t o di stagione come una delle migliori promesse del dilettantismo i t a l i a n o r i i i c f i i r /o q u a t tro gare alle quali erano presenti lutti i migliori puri d Itu-lia. L'emiliano Semprim, •;»« s e l e z i o n a l o p e r fri squadra che parteciperà a i mondiali, è uno dei migliori velocisti del momento: di Cleto Maule bas t - i ricordare hi sua ultima st>ept-to.su i - i f lorìa nel Gran Premio della Liberazione svoltosi <.ul circuito della Giustintniui ti Roma, ove sbaragliò tutto il lotto dei concorrenti (tra i battuti era anche il campione d'Italia Fabbri) vincendo per distacco. Tutti gli a l t r i p o i »o»io a t l e t i dal rendimento costante e particolarmente adatti ad una corsa a tappe che presenta le difficoltà della Varsavia-Ber'i-no-Praga.
Non restava, dunque, che partire. Esplicate le p r a t i c h e p e r i p a s s a p o r t i n o r m a l i il CONI. l'UVt e l'UISP intervenivano presso le competenti autorità di polizia e governative per ottenere i visti di e s t e n s i o n e ai paesi di n u o r a democrazia, - i q u e s t o p l i n t o p e r ò si c o m i n c i a rli a cozzare contro i cavilli v le lungaggini burocratiche.
La Questura e il Ministero degli Interni si palleggiavano ie responsabilità pur continuando a fornire assicurazioni: c o s i , m i giorno dopo l'altro, p a s s a r o n o d e l l e s e t t i m a n e s e n r a che si riuscissero ad ottenere i visti. E senza risposta restavano p u r ^
n e l ì o s p o r t si gioca, . : c o r r e . sì gareggia con due p o s s i b i l i t à : r i n c e r o o perdere; e perdere quando T a r r e r s a r i o e m i g l i o r e n o n è un p e c c a t o , ma e tino s p r o n e e un p u n g o l o p e r / a r meglio, per migliorare. Ma forse q u e s t e coxp F o n . Scalfaro non le può comprendere.
Il provvedimento governativo, comunque, appena è stato reso noto ha suscitato grande scalpore in tutti gli a m b i e n t i sportivi romani. E non poteva essere diversamente; oggi, mentre tutto il mondo cerca disperatamente una soluzione pacifica a i problemi che lo travagliano, il Afiuistro d e g l i I n t e r n i in spregio alla Costituzione e alle « o r i n e che regolano l ' a t t i r i l a s p o r l ; -t'ii i t a l i a n a , i m p e d i s c e c o n un p r o n r e d i n i e u t o a r b i t r a r i o la partecipazione di u n a r a p p r c -scntativa azzurra ad una mani-
( D a l n o s t r o i n v i a t o s p e c i a l e ) t l e n z a di P o n t e F l a m i n i o . K<>-— •' ' h l e t ha l e fot n u c h e n e l l e e .am-
L ' A Q U I L A , 29 - - L 'ho . s e n t - ! | u . ,. q u a l c h e g i t i l o in t e s t a . p i e d e t t o : la R o m a - N n p o l t - R o - | i n f a t t i , a p p e n a M a b b a s s a la m a h a f o r t u n a . I e r i , p e r e s e n i - l b a n d i e r a d e l « v i a ! - K o h l e t si p i o . il c i e l o e r a s c i n o e p i o - j l a n c i a c o n P e z z i e ( i i s m o n d i m e t t e v a a c q u a ; o g j n , i n v e c e , il S i c a p i s c e c h e e u n a s f t n i a t . i , c i e l o e c h i a r o e l a s c i a v e d i n e d ' u n f u o c o d i p a g l i a . s o l e , l e u ( a n c o r a p e r e s c i l i - S u b i t o la cot.s.t si m e t t e al p io . . . ) M a g n i e r a d i a v o l o . N o . o g g i M a K m n o n è u n a n g e l o , , p e r ò M a g n i p a r t e .
— F i n d o v e a r r i v e r a i F i o r e n z o ? 1
— F i n o a l l ' A q u i l a n o n c'è l n -s c g n o d e l l e m o t o c i c l e t t e ; p o i no p a r l e r e m o : la q u e s t i o n e n o n è a n c o r a finita... i
F a t t o s t a c h e M a g n i è in g a -
I p a s s o , l ' m i / u i e c a l m o , t i a n -• q u i l l o ; hi c o i sa si s t e n d e s o l
t a n t o s u i n a s t r i d e i t i n g u a i di a p i e m i o : a C a s t e l l i n o v i ) ili
r a : la R o m a - N a p o l i - R o m a t i r a K o b l e t . I n t a n t o M a g n i li u n s o s p i r o d i s o l l i e v o e v a i n - v u t o c a m b i a r e b i c i c l e t t a - u n c o n t r o a l l a s u a a v v e n t u i a : sa - 1 g u a s t o al c a m b i o di v e l o c i t a . rà u n a b e l l a a v v e n t u r a ? ' m a . p r e s t o , . 'sotti e B a r o n i h a n -
La c o r s a fa la r o n d a s u l l e , n o p o r t a t o n e l g r u p p o « c a p i -s t r a d e d i R o m a , d a i p o r t i c i d i . i a n F i o r e n z o » . V e j o a l l ' a l t a r e d e l l a P a t r i a : N o t a d e i ..0 a l l ' i n a e t a l v o l t a M e s s i n a e C i a n c o l a f a n n o l 'o- a n c o r a v o l a t e s u i n a s t r i di i i a -m a g g i o d i u n a c o r o n a d ' a l l o r o g u a r d i a p r e m i o . A O t r i c o l i al M i l i t e I g n o t o : C o p p i , K o - v i n c e N e n c i n t c h e ha b l e t , V a n S t e e n b e r R e n , M a g n i ] p o s t o d i M a g r i n i , a F i l i p p i , M o n t i , f a n n o la s c o r t a , c e d i n u o v o F u » d ' o n o r e . P o i g i ù n e l l a m i s c h i a ' Q u i n d i r u o t a a P e r s f u g g i r e a l l ' a s s a l t o d e l l a , a l l a p e n f e n a di f o l l a C o p p i fa u n a l u n g a f u g a i D e S a n t i s c a p p a e a r r i v a s o l o ( e c o n u n h r l j c o m e u n n o r c i u o l o v a n t a g g i o . . . ) s u l n a s t r o d i p a r - s c h i a c c i a l o f i a d u i
S a n t i ( c h e e s v e l t o di g a m b e e ha il c o l p o d'oc» Ino p u n i t o . ) t a g l i a la c o n i a a l m o m e n to g i u s t o e , i n a l g i a d o la l u n g a i i n c o i sa d i D e l i l i p p i s . t a g g i u i i -uc il ( r a g l i a t e l o c o n 2" ili v a n t a g g i o . I l e f i l i p p i s si p i a z z a ; e d a l l a v o l a t a d e l g i u p p o v i e n e f i l in i s e c c a e b u t t a n t e la r u o t a ili M o n t i II f i l m i l o d e l g r u p po e d i li",
D e S a n t i «'• d u n q u e il « l e a d e r » d e l l a c o i s a , c h e , c o l n ia i i -
P o i t o v i n c e F i o s i n i ; a Rigu . i - i g i a r e in g o l a , r i p i e n d e il s u o u a u i i n i p o : . m e t a L ' A q u i l a , R u biti» . e e . .un U i l l ì c i i t o s t a c o l o ; l'ai r a n i p u a t a d e l l e M a r n i e r e . Fa c a l d o ; ora il s o l e c u o c e ; D e S a n t i »"• v e s t i t o di g i a l l o e ros s o ; M a g n i c o n t i n u a c o n i n e r v i a fini di p e l l e . A T e r n i . Mar n i m a n c o ha f a t t o l o s p i m i .
S i va a p a s s o , p o c o m e n o . ! p o c o p i ù di 2.ri F o i a . I..i s t i a d n j è b e l l a ; e poi e c c o lo s p e t t a t o l o d e l l a g o di P t e d i l u c o v e r d e c o m e la s p e r a n z a e s u l q u a le n a v i g a l i n a b a i c a b i a n c a c o -
p r e s o il i m e il l a t t e : e la b a r c a d e l l a ' N'arili v in- l p o e s i a (> d e i s o g n i . I
n o F l a m i n i o v i n c e S e i e n a ; a C i v i t a c a s t e l l a n a v i n c e l ' e l l e j - i j -n i . K' D e S a n t i i h e d à la s v e g l i a , a l l a c u i s a ; D e S a n t i s c a p p a . u n q u a t t o d ' o i a , poi a r r i v a
d o -
CINEMA-VARIETÀ' \ l h a m h r a : La i;rande sparatoria
i on I{ Conte Alt ier i : Tortura con L Cochrane \ m l i r a - l o v i i i e l l l : GII uomini t h e
mascalzoni con \V. Chiari Aurora: l>ui\i .inno una ragazza
' u n D. Day La fen ic i ' : Ti ho s e m p r e amato
uni M Firn Pr inc ipe: Splendida incertezza
'•on C Wilde Ventini Apr i le : La sbornia di D a .
v td»» con J. Mac (."rea Volturno: Nett ine e Messal ina t o n
Y. Sanson
CINEMA dinasti,! del l 'odio con
acauze romane con
ni . imi ta , l ino T e r n i , q u i d a l g i u p p o
Il c i l i e g i a d i t a D e
GLI INCONTRI DI CONTORNO A MITRI-TURPIN
Aiduo il compito di Festucci contro il potente Alex Buxton
Attesa la prova dì Polidori contro Ray Famechon — Gli altri « match »
So.fi d u e ^ior: i ci s e p a r a n o ormai dal la g r a t i l e r i u n i o n e mterxia7ior:aie di p u g i l a t o c h e domenic-a .sera avrà l u o g o e l i o S t a d i o T o r i n o , i m p e r n i a t a s u l l o i r c o n i r o Mitr t -Turpln va l evo l e !>er i- c a m p i o n a t o euroi»eo del- • la categoria dei « medi ». I co:n- j i ia t t i 'uent i in p r o ° m m : n a — c o - i m e e n o l o — .sono se i e t u t t i • e >*i .-si p r e v e d o n o r icchi di e m o z i o n i e di ir.tere.sse. Riserv a n d o c i di t ra t tare a m p i a m e n te . d o m a n i r i n c o n t r o « c l o u » Mitr i -Turpin . d i r e m o ora a i n o stri iettori q u a l e e la nos tra i m p r e s s i o n e >ui c i n q u e Incontr i di « c o n t o r n o ».
Fra i c i n q u e lì p . ù i n t e r e s s a n t e -sarà c e r t a m e n t e q u e l l o
tiTt± il € m e d i o » r o m a n o F e s t u c -.'r premurose solleri'n-inni del.?; e i : m u l a t t o .Ve r B u x t o n . CONI. dell'UVI e dell'UlSP. t cumnior .e i n g l e s e de i m e d i o -
Infinc anche il Gruppo Par- '• y.assài-i.i Af frontando ; i n g l e s e l a m e n t a r e j -port i ro si interessa- lFrar.cn g ioca u n a grossa carta va della cosa e gli on.li C e c c h e . ' e l i » r i n i (P.S.D.l), Tarozzi
v.H per : «i.sie»na/.io:ie «lf. ' . ' o . i . i t a l i a n o dei « :iiedio:iiHs.si:iii v la sc ia to v a c a n t e tta T o n i m i , pei r iusc ire a p iegare
U n a b e l l a s o i p i e s a s u l i i a -H i i a n l o d e l l a t a p p a al v o l o di h i e l i . L o r e t t o P e t r u c c i . F i n a l m e n t e u n t j u i z / o b u o n o , s p a v a l d o ; l i l i a l m e n t e u n p o ' d i t o s a n e i m o n d o K ' K M O d i P e t i u c c i
' i l q u a l e , su l 11 a g l i a i d o di K i t i l i , d o m i n a - c o n u n a luiic.a j p r e p o t e n t e v o l a t a - P o b l e t .
A l b a n i e B a i o n i , n e l l ' o i ( i m e i P e t i u c c i e f e l i c e c o m e x - .tve.s-I s e v i n t o u n t e r n o a l o t t o . Fi-: m i a la v o l a t a , la c o r s a , di n u o
v o . si i n e t t e al p a s s o e t i e è l e i i - j | l o . t r a s c i n a t o . C'è a n c h e u n a i m o n t a g n a da p a s s a r e : S e l l a «li ' C o r n o . Ma la v o g l i a «li c o r r e - j ! i e n o n s a l t a a d d o s s o a n e s s u - ' | n o . Cos i an» h e su l t m a l i a r d o i r o s s o d e l l a m o n t a g n a si a s s i s t e Ì .ni u n ' a l t r a v o l a t a n e l l a q u a l e I si me,ae,c,ianii P o b l e t , M e s s i n a . ' C i o c i - T o i t i e P e t r u c * i . v i n c i -i P o b l e t
D i s c e s a l a p i d a s u l l ' A t e r n o . • P e t r i K c i ( C i c a d i p r e n d e r e il ( l a r g o , di s c a p p a r e ; l ' A q u i l a
M O N T I
il p iù ab i l e ! n o n e p i ù l o n t a n a . M a P e t r u c -dovrà n r o r - , ' e t ( q u e s t ' a n n o , i s u l l e s t r a d e e d e s p e r t o R o n d e
rere ti t u t t a 1« sii.» p o i e n / a e ' d e l l e «or c u r a r e as^ai p i ù d: q u a n t o « l a i c h e i a r a b i m e r e c h e l o a i r e s t a . t>:« l a t t o - m o i a .a pr« c^-ione ' F. co s i ,.. a n c h e q u e s t a v o l t a . dei c o j p i Roirde. m i n <• ur. l i i ' i - l F i n a l e - v e l t o / i R - 7 a g . s e n t i i . ric.ùAse. r::« pf«.s.>iet:e u:ia l . im- | ì r e v i f u g h e E poi il c o l p o « n i -:ia sc;ier::;a cm. \u q m i . e te:.- ! s l o ( i l c o l p o b u o n o . > d i A l b a -ter» di i : : . b r i l l a r e : a / i o : . e rp-i-jti i s u l i a r a m p a c h e p o r t a a l 'A-
tìr-'. ta::n ! n u l l a X e s s u n n r«-siste a l l o s c a t -i u.ti.-r.t 1 7 , i i d i A l b a n i , n e s s u n o r e s i s t e
e R i u s c i t o a l e n c i l i t ino . m a n i a l m e n o ' . ».
La c o r s a di o g n i , in fa t t i , n o n è f i n i t a : n e i pKie i a n i m a d e l l a c o r s a d i 01:1:1 « "e ani " i n la • iMostra a l l ' a u s i 1 a l i a n a • A l b a ni Ita p a u i . i ili K o b l e t , tn ie - t i i K o b l e t fa p a n i a a tut t i K .Mag n i p a r t i r à ? N o t e s «• l a p i s p e r f a r e la s o m m a de i t e m p i . In-
t r o v a s e m p r e q u a l - j , . i n t o ,.<.,.„ j . , , l : i . . , i „ c l , h ,po le t l u e c o r s e m l i n e a A l b a n i «• il
| l e a d e r : a f>" sepu, -I a 7" s e g u e Def i l ipp i • g t i o i m M o n t i e gli
C o m i n c i a la • g o - ' 1 m i n c i . i m a l e - . ' l a - ' i m ,t ' l ( | l lal l '!0 ' l " \ f I.i'f
u n ^ i o !'•<• •<• •. 1
I^ar.f o-ari: •. i .c i tore
e n o • d.
(PCI.)1, r o t t o e Priore (D.C.). a nome di tutti e por - i e r i e i colleglli, sollecitarono il Ministero degli Interni a permettere la partenza della rappresentativa azzurra. Ma anche per i parlamentari del Gruppo Sportivo l a risposta era la stessa: - vedremo, cercheremo *•.
Cosi si è arrivati a ieri, ultimo giorno utile per la partenza. Nel pomerìggio i dirigenti iute. ressati si sono recati nuovamente al M i n i s t e r o degli I n t e r n i o r e p e r ò avevano la sgradita sorpresa di apprendere i l d i r i e -to governativo, divieto che — secondo i l d i r e d e l l ' o n . S c a l -faro — s a r e b b e stato preso per due motivi: 1) perchè l'Italia sarebbe stata, oltre alla Srezia, l 'un ica Tiariortc - occidentale - a prender parte a una corsa organizzata - o l t r e cortina -; 2) per, che l'Italia — s e m p r e secondo Von. Scalfaro — nelle precedenti p r e s t a z i o n i era andata sempre per perdere.
L'assurdità di tali argomenti è evidente: infatti alla Varsavia Berlino-Praga oltre alla Srezia e all'Italia erano iscritte quell'anno anche la F r a n c i a , la Da. uimarca, la Gran Bretagna, la Finlandia. l'Austria, il Belgio. l'Olanda, la Norvegia, il Terri
F R A N C O F E S T U C C I B u \ t o n e u n avversar io a t u t t e !e a s t u / i e de i r i n g j
u n p u g n o c h e rufft-t r . irr.ente p e r d o n a Basta guar- j d i m o i ! ; per F e s t u c c i e pror>o-dare il « u o « s t a t o d ; s e r v i n o » : s t :co a p e r t o c n e i i n c i t a m e n t o 90 i n c o n t r i d i s p u t a t i de i q u a l i aei puht>:ico e d f. f a t t o c;-.e u n a 47 v int i per K O e 27 v in t i ai v i t tor ia s u B u x t o n aprirebbe a p u n t i 1 F r a n c o la poss ib i l i tà d: I n c o n -
Q u e s t o . j-ero. n o n vi-.oì d i r e n a r e H u m e / potrebbero • . n ^ e r e c h e il r o m a n o n o n possa v t n - j n l a t o r e de l r o m a n o cere . Anzi potrebbe far'.o b e n i s - j A i u d o r o P o h d o n . ca. i p i o n e
I ta l i ano dei pes i p i u m a , affron-s i m o se d o m e n i c a sera s a p r à rare a p p e l l o a t u t t o :! s u o c o raggio e s o p r a t t u t t o , dare u n a
ter* l'ex c a m p i o n e d 'Europa de l ia ca tegor ia . Ray F a m e c h o n .
v e c c h i a crmoscen7a de? . i «port ivi r o m a n i c h e Io a p p l a u d i r o n o br i l l an te v i n c i t o r e di Cerasanl . Male e Marcor.i S u per f luo . d u n q u e scr ivere s u l valore d e . I r a n c e e e ; d i r e m o s o lo c h e s e m a u n v e r d e t t o «sbal la to » l i favore dei be lga S n e ->ers. B a p sarebbe a n c o r a c a m p i o n e d'Europa. Po l idor i . c h e :-.a c o m p i u t o u n a scrupolo*?*
dero battere F o n t a n a ) i n segui -1 preparaz ione a R o m a , s i t rova t o a fer i te sopraccig l iar i r ipor- in f o r m a s p l e n d i d a e fida n e l l a t a t e a l l o r c h é aveva s u l r ivale ! propria g e n e r o s i t à e t e c n i c a per
di p u n t i ; ai c o n t r o Oave
m a g g i o r e inc i s iv i tà a::e ftue|una
az ion i Ila parte « t u B u x t o n v a n t a su i « p u p i i i o > di Nobi l i u n a ma sartore e sper i enza
L' ing.eac c h e ha 28 anrii ( s e t
p i ù dei l' ita: iar .o) a a p e r d u t o d u e .«oli c o m b a t t i m e n t i pr ima del l i m i t e : c o n t r o Rar .dp T u r -p i n . d o p o o t t o in ferna l i r iprese. e c o n t r o l ' amer icano Bobby Davwon ( c h e i t i fos i r o m a n i v t -
i m lanro m a r g i n e p u n t i ha p e r d u t o S a n a e s t r e t y ai s t r e t t i s s i m a misura . Fra l e n u m e r o s e « v i t t i m e » di B u x t o n figura a n c h e l 'a t tuale c a m p i o n e i t a l i a n o dei pesi « m e d i » W i d m e r MUandrt , b a t t u t o n e l l a g o s t o del 1950 a Mi lano per g e t t o d e l i a s p u e n a
sovvert i re il p r o n o s t i c o c h e parla in ravore del t r a n s a l p i n o *
D u r o a n c h e il c o m p i t o di Al-f o n s e t t i c o n t r o li f rancese R o u d e . il v i n c i t o r e d e l l ' a m e r i c a n o D o n Eilis. q u e l l o s t e s s o c h e a l l O l l m p i c o n o n f e c e fare u n a o t t i m a figura a F e s t u c c i
Ai for-^etti. c ' i ^ t ra q u a l c h e Come 5i v e d e c o m p i t o d e i p i ù ! t e m p o dovrà i n c o n t r a r e I-or.ta-
l"tt«lia!io f>>-tr::i^( loTin a di«-taii7a Pe: i n c o n t r i d e p u t a l i R o n d e r.e ha . i l l ' a - l u i i n o di A l b a n i , n e s s u n o 1
M , | ) i t o f t . n o v in t i «-e, e p a r e s s i a t i a l tret ta l i -1 s.-, r e a K u . . A l b a n i r a i 4 R i u n K e l ( i e e i i . - r i l l . t o . tra (iU'--ti t i l t im: e ar.c.i» . , , , - , ,j t r a i j u a r d o c o n I I " d i ] S t e e i i b e r ' V .
t t a u m o f i l a n d o a r r i v a il 'mutoL-icIt-tta!. ; g r u p p o la fo l l a e s p l o d e ; in t e - l ; , i i r i «trilH-! s ta al c r u p p o c 'è C o p p i . K la
•-.ircra co: : Hat - , v«data d e l c a m p i o n e d e l m o n -e in teres se di , i l ( e f u l m i n a n t e . C o p p i b a t t e r i s i tde r . e . i a z ( O r k e r s . M o n t i e P o b l e t . n e l ->:.pre curat te . r , , M i l r u . ( ; „ , , rJO S a n t i pas<;a
pu^i . i | | a m a g l i a g i a l l a e r o s s a a d A l --•» a r ' 1 h . i m Ed A l b a n i or.» «1 c h i e d e -
ViSf - '
\)i S u i t i . a 1! ' - e -
t l 'r i
f< • m t -
p • »:i«•. in, Ilo'. e L: aspi- ita M
— Ciir."
1! t e m p o (li .iti c h e - -T5ti'
• ttttr. ora . K i o r e n / o ' '
O c e r s .7 Si
•ià c h e -0110 in c o m e si m e t t o -
— S i : b a l l o i> il i •' . Vis-ìrò !•' no le r o s e , poi ( i r r i d e r ò . .
M.ijjm fa un b u o n t e m p o : 4'a0".-l; Mae» : lancia a diMari-7.1 Koi i le* <»ì".2i i l q u a l e è t a r d o m p a r t e n z a A n c h e la m o t o c i c l e t t a Mi K o b l e t . i n f a t t i . ta 1 capi ieri Ma e r r o C o p p i : 1»'! > ! -chi ',!'••• il ra tnpior .e d e l
• h i l i i E <M, l i -
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q u e l l o ror. 1: Hairu:x-(ha:i 1 T o n t n . i
N u v o l o : . . - . •:.! ta i i ie . 1» :• K^^vi q u e s t o :t .co:i:ro gressMviUi <-.*•
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rizza l'az:o:«- tifi . lue Bat ta i l l e . -.ir. :rar.ot*e d: r.i. n e i .16 <•<••:.:\ì*.ti-i *T.'
li -• < 1» 11 :i- p :o l t (pit 'il «: '.o -irle*
ra-ie P.
V a n ( ie l la -te e
P e -a fa •i. ] . !
t r u c c i la c u i i sa l t i c o m e •• g i o s t r a - c o m i n c i a 1 t i r a r e
a b b a s t a n z a ' i-, m I i n p i i ì i - c h e «i l a n c i a e fa ili b . ion t e m p o «4"44"'.4»: e < n ( J c k i r - c h e a l v r r . ' o .-iella m o ' o - r'r't 1 e c . ini-
n u t i da proJc^-i*. ->trat(» .-j->:a.:.e:.-fi-d u e de l i e iiiid'i Rav Cìra.«s«-t e VH-. i n v e c e , dei : n i « :
• .a :»-4i-4 - ( * . : . fi:te.
ad ••jier»! d. f-c ...:. Var.:a •• .- . cres - ; s-,:
f a r -
I, A 4 OICS A l \ 4 U I C ! 3 ^UCìalre. Toi.v Snv e rara c n e c a t t e i^-r K " :. T.O - t r o M a n o f i c c a r e : : : \ Rourte v a n n o d u n q u e . » ravori de . pron o s t i c o n j t N' i l ' . r iXi e ili. trad u c i b i l e c o - : i b a l t e n t e ed e prò
L ' O r d i n e d ' a r r i v o | Riet i ; I l P u n i c e i ; 2> Pob le t ; 3) r . r > . u » > ^ „ n n ^ _ ,'AIbanI; 4 ) Baroni: 51 Monti . PRIMO SETTORE ( R o m a - T a r n i : | I passapei sul Srlla di Corno
k m . 93 .100) l < m . l.Soo» validi per il <;. P. d r l -II f i indo Ile Santi in 2.44.4*" a i - l u >«ontacna: I l Poblet:' 2i Mes
ta merita di k m . 33.SSS; 2} Ile Fi l ippis in ».44'50"; 3) Mont i in'5> 2.44'54". 4) FroMnl; 5 ) N e n r i n i ; 1 m 1 - r - 1 c i n r k r r s . T u t u con ti t e m p o d i , L » c l a s s u i c a g e n e r a l e Monti. . ) r \ a e q u o , «tempre c o n ! il t e m p o di Monti tutt i e l i a l tr i . ! SECONDO SETTORE
Aqui la : k m . 9 7 . 6 0 0 ) . (Tarnè-
prio in q u e s t a s u a q u e l i t a f - - ° ( potrebbe t rovare 1 anr.a b-.i'.r.a [ t>er p i e t r e 1. -:- .«.e f l . i u d e .'. progranm.a 1". * n a tch » '.7<t S u e pe<i i.-.edi D'Otta-. :o. re cer . te vir .c:tore de ' f rance -e \\i- j tK^r.at e d il franco-j>.-iìacco Pa- 1 , e < Ti n r o n o s t i c o è per D O t t a - | % J „ a n i . v i o a c o n d i z i o n e pero e r e n e - j n o . 3 ) C o p p i ( I U I i a ) a , - m * . » . soa ad i m p o r r e ai r iva .e a«sai 13) Ockers ( B e l g i o ) ; 4 ) M o n t i ; 5» l e n t o i u i > s a m b e . la s u a ve- I Messina, quindi tat t i e l i a l tr i , c o n loc i tà i to s tesso t e m p o di Coppi .
E N R I C O V E S T I R I {TERZO S E T T O R E ( A u s t r a l i a n a ; d iatro m o t o r i : k m »L500) 1 I ) B r a n o Monti ( I t . ) ) de l l 'Arbos , , in 4 ' 3 « n : 2) Coppi in 4'T."«; 3) I m -panis (Be l e io ) In 4 ,44"4; 4 ) D e -filippis in 4*4.~3; 5) A l b a n i in 4'49-«; C) M a s n i in 4'50~4; 7) K o . blet (Sv l7 . ) in 4'Strt; » Ockers ( B e l c i o ) in 4'S*-- ; 9 ) n e Sant i In 4'5»"3: ] • ) C U n c o l a in 5*tl"«. Il iciro p iù ve loce * s ta to ti q u i n to di c o p p i c o m p i u t o in 24"7 ie .
P a i t a g g i al traguardo vo lan te
[Sina; 3) l 'etrucri: 4i Croci-Torti; I rosint.
Turpin ojfgi a Roma Oggi R a n d y Tnrp ln . c h e il 1
m a g g i o incontrerà .Mitri, g i u n g e rà a Ciampino a c c o m p a g n a t o d a l la m o g l i e G y n e t h , dal frate l lo J a c k l e , «a l procuratore Midd le -t o n e e dal l 'a l lenatore Frank A l ga r. P r i m a di p a r u r e da Londra. Tnrpln h a r i confermato di essere in o t t i m e condiz ioni e di sentirsi s icuro di battere Mitri-
1) Monti in C0.'49". IO; 2) C o p pi 8 0.-50-4 10; 1) Albani S.07*51"«>; 4) Ile Fi l ippis 6 0.'5€"2; 5 ) I m p a ni». 6 07'57"4; 6) Magni 6.eife3"4: 7) De Santi 6 0ft'0fi"3; S) Koble t «OHM "6; 9) Ockers *e8 'W T 7; 10) Ciancola 6.0g'l4"ll; II) Minardi *.e«'l7"4: 12) Poblet C.er20''4; 13) Fornara 6 08*22"l; 14) Mart ini S.08'23"4: 15) Filippi *,n-r."1; IC) Isntli S08'2X"5; 17) Van S t e e n b e r -gen 6n*29"l; 18) Frosini S.08"31'-l: 19) Messina «08'32"3; 20) P e l l e grini 6 08-3V8; 21) Cole t to S.0IT e 34"5; 22) Pezzi 6.08'39"4; 23) V i o t to 6.0g'40"l; 24) M e n c m l «08'43*'J; 25) Croci Torti C.08'48"l; 2G) O i -smondt i.or50"*7; 27) Baroni • .M'SI"; 28) S e r e n a «.08'52*'3; 29) / u l i a n i «,08'M"2; 30) Clerici C.09'IS"4; 32) Petrucc l 6.09'18"i.
IH >:MO
Pt-: le !.. Pi
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"ri(i:i:
l 'rr i -he? C o p p i r i - p o n ' i e r i m e : C o p p i -i l a n c i a e ta'-ol > Il t e m p o (ii C o p -. 4*37 ".4! . S u b i t o i (ì-
u p i -tut t i
C o p -c'ne
•h. iiiv en'ai j i i a p p l a u - i : V e
A :
.Ta u:.a b o l g i a ; - Cr.pp. . C o p p . . i-ora min ror- . i
1 • -Trapp 1 c i a P P - a u - i : e ! 1 c o r - a ii M o n t i : e la c o r - a c h e farà
p iazza p u h t a <\i tu t t i i t e m p i . e la eor-Ti ehi- l i n c e a M o n t i -i « r a t e i l i M i n i , r e a l i z z a u n e tp /o i r ' i i e c c e z i o n e E c c o il t e m p o fìi M o n ' i - 4'l.fi ".7: M o n t i ha o i r , r | i : e b i t u i T o n i c h e C o p p i ' M o ; ti è. p ' -rc iò 1! leader ( ie l la R i .mi -N' . - ipo l i -Roma Tn-fa' t i . A l b a n r i m a n e l o n t a n o : 4"49"'.fi M e r a v i g l i a e s t u p o r e . Ma il t e m p o e h . c h e p a r i a . Il t e m p , . di M o n t i i l l u s t r a la maan:fi".t i m p r e - a Ar ur. g i ° -
v a n e c a m p i o n e c h e c a m m i n a . -pe»)ito. ;ul s e n t i e r o d e l l e v i i -
f a n n o e >lpo e - e n - i "Von l Cal ter e G. Ferzettt ; Dei Quirit i: H.nr.o fatto di m e
un r n m i n a l e
t o r i e c h e s a z i o n e .
M. .nt i =T>ir.f?eva u n r a p p .r io fi a far p a u r a : 54 x 13. o s n ì c o l p o ,ì: p e d a l e m e i - . B.RO. . \ fonti a l l a d i s t a n z a ha c a m m i n a t o a 58.54S a l l ' o r a . I,a R o m i -N a p o i i - R o m a . d u n q u e , fa s i a f u o c h i e f i a m m e . L-a R o m a - X a -
A . U . C : l.a It C r e e n
Arti uà riti: V (;. i ' t t k
Adriano: I..t c . inca del Kyber enti T. P o w e r 1 Cinemascope) Ore 15-1G.43-20.45-22.45.
Alha: Dov'è la libertà cun Totò A l c v o n e : D u e notti con Cleopa
tra con S. I.tiren e A. Sordi Aiiili .lMinlorl: Cento i n n i (l'umo
re 1 un I. Gnltcr f C. Ker/ettt A n i e n e : Il cava l te ie del la val le
ohtai i . i -un A Ijidd Apullii' Celiti) anni (1.nuore coti
I .'.'.ilter e C. Fer let t i \ppi i i : Due notti con Cleopatra
ctin S l .oren A<jitila : Villa Borghese con V.
De Sica e E. Ciaiini Arcobaleno: L'envers du paradls
1 Vie tato ai minori di US anni) nre IH 20 22
A r m i d a : Il f iglio di Al i Babà con V. I.nitri e
Ariston: Luci della citta con C. Cliaplui (Ore 15 16.55 18.50 20.45 22,40)
Astoria: Dest ini di d o n n e con Sì. Carol e C. Culhert
Astra: N e r o n e e Messal ina con Y. Sar.son
At lante: Kcliiavitù c o n E. Rossi Drago
Attual i tà: Cronache di poveri amant i c o n M. Mastroianni e A.M. Ferrerò
AiiKiistiis: F B I . d iv i s ione c r i m i nale con D Wtltn.s
Aureo : Gli nomini prefer i scono le b ionde t o n M. Morirne
Ausonia : N e r o n e e Messal ina ron Y Sansoii
Ilarhrrittl: Amant i Ialini c o n I.. T u i n e r
Hel larmino: Tomavvack scare di guerra
•Ielle \ r t i : Itiposu Bernini : I J spiaggia c o n M. C a
rol e R. Val lone Bo logna: D u e notti con Cleopa
tra con S. Loren e A. Sortii Brancacc io : D u e notti con Cleo
patra ron S Ij iren e A. Sordi Capanne l le : Riposo Capitol i C o m e sposare u n m i l i o
nario c o n Sì. Monroe (Cine m a s c o p e )
Capranira: Sogno di B o h e m e con K Oraveon
Capranirhr l ta : Cavalca Vaquero con R. Tay lor
Caste l lo : L/avv entur iero del la I.uisiana 011 T P o w e r
Centrale: Amore m città (a ep i -^odl »
Centrale Ciampino: Riposo Chiesa N u o v a : La s o n n a m b u l a Cine-Star: N e r o n e e Messa l ina
•on Y. S a n s o n Cinema dei Piccol i (Cas ina I e l l e
rosei" Cartoni animat i P d o c u m e n t a n o
Clodio: Canzone appass ionata ron N". Pizzi
Cola di R i e n z o : N e r o n e e M e s --alina ct.n Y- Sanson
C o l o m b o : t-a guerra dei mondi Co lonna: P e l l e di r a m e con B.
! .ancas ier Colosseo: Napoletani * Milano
con E. D e Filippo e A. M Ferrerò
Coral lo: Torc ie rn«-e con G Monlfcomery
Corso: Vn tram -.'ne si ch iama des ider io con V I_ei£h e M Brando «Ore 15.30 IT.») 19 SO
I 22.101 ' C o t t o l e n t o : Riposo • Cristallo: Cento a:.n: d'amore
Del le Terrazze: L'ultima r<-mn-i con W. Pidjic'm
Ilei Vascel lo: Due not'i e r.n Cleopatra con S. Loren e A. ^rlr(h
De l l e Vi t tor ie : La n-Kin.i v< rgi-n e c o n J . S l m m o n s
D i a n a : I-a spada del mn-'i ' i .o ( Dorla: Canzone appii-viiun1 , m;i
N. Pizzi E d e l w e i s s : Pr ig ioniera
re di fuoco c o n M. E d e n : D u e nott i con
con S. Loren e A. Esper la; N e r o n e e Me-
Y. Sanson Esperò: Cinema d'altri tcn.11 iot i
W. Thiari Europa: Sogno di
K. r;rn>son Excels ior: Cento
I con I. Oalter e ^ j K a r n e s e : Ballata
U Stanvvicn Faro: Odrtte
A. Ne.igle Fi.1111111.1- l.uri dell 1 ruta L,,n C.
1'liajiltn F iammetta: D.iiiKt-rou .
(O le 17,,ii) pi^-, _._, Flaminio- V-e an/.- .,,.
fi i'eck Folgorc: Hipi,,,, Ftit>liano: ( i l . uomiM
scalzimi 1 un \V. ( li ,, Fontana: 1 gioiell i m
de. . . I'OII D. Dai r ri ,v f .a l lcr ia: La tuiut.i . . n
ninns (Ore 1 I 15 !7 „.i I C i n e m a s c o p e )
( .arbate l la : Bal lata s, iv, H. S l a n v . i i h
Giovane Tras tevere : •>,•<',,• . , . . se con K. Douglas
("Jliilio C'usare: Dm- i o " , t. Clenpat ia con S. I .un i .
Clolden: Ha bal lato un.i ,,• t t • , . te con U. Jftcolisson
Imperia le ; Gran variet.t m u \ . De Sn-a e Raserl i l a . . . , ->. '. lo..(0 ant im 1
Inilicro: N e m i c o pubblu ,1 n 1 con Kernaiulel
Intliino: IL\ bnllato una sol.i e l i . te ron l i . Jacobssun
Ionio: Il figlio del T e x a - t o n D. Itobert-on
l lr l s : I s.ifclit'Ki!iati>ii dui sole t o n C. Ford
Italia: F.ll [. d iv i s ione cr imina le ron D Wilnw
Livorno: Fior di neve I . l l \ : Gianni e Pil lotto ;.l Po lo
Nord .Mail/otti: p , . r salvarti ho peccato
con M. Uni Mass imo: La spada del Riiibtizie-
re con V. Dukd Mazzini: L1I1 c o n L. Caron .Medaglie d'Oro: Ripo-u Mctroiiiilitan: fi fore - t i e io c o n
G. Peck . l loderno: Gran varietà t o n V.
De Sica e M. Fiore Moderno S a l t i l a : Cronache di n o
veri amant i con M. Mastro ian-111 e A. SI. Ferrerò
Moderniss imo: Sala A : D u e n o t ti con Cleopatra con S. Loren. Sala It: Vacanze romane » on G. Peck
Ni iovo: Lill con L. Caron X o v o c i n e : Bal lata te lva i»«n
B. Stanvvick Odeon: L e s i o n e del S a h a i a
A. Ladcl Odescalcl i i : ITn Riorno in P r e t u
ra con S. Pamnati ini » P. De Fi l ippo
Olympia : Gli uomini c h e scalzimi con \V. Chiari
Orfeo: LUÌ ron L. Caron Orione: f . 'ultimo dei Mon. in:
J. Hall Ot tav iano: F.B I. d iv is ione
m i n a l e roti D . Wilm.s Pales tr ina: La regina verg ine t o n
J. Simmons-l 'a laz /u; Leg ione straniera ..on
I V. Romance
con
c o n
m a
coli
cri-
l 'arioli: Un marito per Anna Zaccheo con S. P a m p a n i m
i ' ianetar io: zXstronomia P la t ino: La carica dei 6'"0 con
E. F lynn P l a / a : Pietà per chi cade con A.
Nazzari l'Ilnitis: L'età del l 'amore ; r n M.
Vlady Prene»te: N e m i c o pubhl ico n. 1
con Feriiandel Priniaval le : Dieci canzoni d 'amo
re da sa lvare con N. P1//1 Quadrarti: N e s s u n o mi ta iverà Quir inale: Ha ballato una sola
es tate con U. Jacobsson Quir inetta: Provinc ia l i a Parici
con C. B l o o m (Ore 16.15 18.4i 2 2 |
Rea le : D u e notti con Cleopatra c o n S. Loren
R e \ : Dest ini di donne c i n M. Carol e C. Colbert
Rial to: Pane amore e iar.ta-;a c o n D e S ica e G. Lollobri^ici 1
Rivol i : Provini tali a Pani l i m n C. B l o o m (Ore Iti.15 13.*à 22i
R o m a : Dan il tctr ib- 'e cel i H. i l y a n
R u b i n o : L'autista par/.» con R. S k e l t o n
Sa lar io : II tesoro dei Cordor Sa la Eri trea: Riposo Sala U m b e r t o : II mis tero noi c a
s te l lo n e r o con B. Karlof: Sa la Traspontma: Itipo-o Sala Vigno l i : Lettera di Li.v-eln Sa lerno iVia B e n e v e n t o 2.Ji. flc-
tperados Salone Margher i ta: La moi-.d'ina
r ispettosa con B. I^aasc San Crisogono: Spade in-an>.ui-
na te c o n L. Parks San Fe l ice (Cento< e l l e i : Anni
Impazienti Sant ' Ippol i to : Dici i canzoni »i:
a m o r e da sa lvare r^n N. P . - - : Savo ia : D u e notti con Cltopi*:,»
ron S Loren S i lver Cine : Cuore di n ' i S m e r a l d o : D o n n e senza v-i!*o S p l e n d o r e : Noi ea.'in.-bah •..•-. ?
P a m p a n i m ischerrn.. p jr . ' r 1-m i c o i
S t a d i u m : Gli uomini ••i\'j r ->-. ."-zoni ~on W. Chiari
Superc inema: La r a n c a 3.-' X -ber con T. P o w e r 'C rt •• 1-s c o p e ) Ore 15.30 17.3»"1 '- ' '—: -»1
Tirreno: N e r o n e e Mi--.«.-.i» i •>-Y. Sar.son
Tras tevere : Il c.v. t!" --i e: s , 1 Marco
Trevi: Sombrero crn '". C v . 11 Trianon: Mare ( 'u.-ìc1 -Tries te : Nero-'» e Me-- ''•-.» e ni
Y. Sansor. Tusco lo : R u o y fiore s e l . ' i c ; >> e T I
J. Jones t r i p i a n o : l e m-.-.-»re di -e S a -: l o m o r e j Y e r b a n o : D^v e la '.:oc-'\ ' v . 1 Voto
Vittoria: Ha na'Ia: - t.r.i s-.; i es tate ron U Ja-o-r:;-or.
Vittoria C iampino: La t^r: 1 t\ Tarzar.
RIDUZIONI F.NAL - CINF.MV Albambra , Bernin i . C e m o c r l i e . Cristal lo. D e l l e Masrhere . l>i"-Al lor l . Exce l s ior . Galleria^ Jon.^. Modern i s s imo . Ol impia. Orfeo. Pr inc ipe . P lara , P lanetar io . Q..t-r ina le . Quir inetta , Rivolt . Roma. Rubino , Smera ldo . Sala Cmber 'e , Sa lone Margheri ta . Tusco io . V i t tor ia . TEATRI: Rossini . P i r a n de l l o , Satiri .
p o l i - R o m a . p - c m e ' V d u n q u e . m a r i e mo»-.ti
A T T n j Q C A M O R I A X O
La tappa odierna P r i m o set tore: L'Aqui la-As e z
zano . in linea i k m . 62 6«XI<: s e c o n d o set tore: Avczzano-Caserta . in l inea, con traguardi vo lant i a Isola del Liri e Cass ino i k m . 198 e 600 metri 1; seguirà Rara d i e t r o motori di km 37 «otto giri di u n c ircui to di k m 4.»>25i.
Oggi -1 raduner i la Giunta e s e cut iva del CONI per u n i m p o r tante r iunione ordinaria . S i p r e s u m e c h e durante 1 lavor i s a r a n no csam.n><te le d i re t t ive c h e sa ranno adottate per il pross imo c o n g r e g o del C I O. a d Atena .
Domenica 2 maggio - STADIO TORINO
CAMPIONATO EUROPEO PESI MEDI
TRA
DI BOXE
T. MITRI - R. TURPIH I bigl iett i sono in v e n d i t a p r e s s o :
A R P A (CIT) Gal ler ia Co lonna: B I S A R P A iVia M-itr-.i Grecia 27 - Via D u e M a c e l l i ) : O R B I S - Agenz ia 13. Via A g o s t ino Depret i s 74-A; B A R J O V T N E L U - Piazza Gu^holrr ^ P e p e . T A B A C C H E R I A GIOBERTI - Via Giobert i . 43: BAR COLORADO - Via A r e n u l a . 85; CHIOSCO B A R FLAMINIO -Piazzale F lamin io : B A R D I P I E T R O . Via P iramide Cc»t.a.
TRATTORIA, « S O R A B I C E » - Viaj» G i u l i o Cesare. 45
P e r fuori R o m a t b ig l ie t t i s o n o in r e n d i t a presso le locali a g e n z i e d e l l a C L T .
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Pag. 6 — Vcnewdì 30 aprile 1954 « L'UNITA» »
1 Unita OTI L'INVIATO DELL'UNITA' CON 1 SOLDATI DI HO CUI MIX
Il governo libero controlla il 90 per cento del Viet Nam
// Fronte nazionale ottenne nel 1946 il nooantotto per cento dei voti - La piastra della Repubblica popolare è più quotata della moneta colonialista
Dal VI I T NAM libero, aprile « Vieinnnh *, « rossi >, * ri-
belli », - jAiutici di Ho Chi Min >, sono alcuni dei termini variopinti con cui i franco-americani si liferiscono alle jorze ihe li stanno l'Attendo nel Viet haiit. Sono tutti termini privi ili senso che pretendono di igno-larc la realtà sostanziale a cui ' colonialisti si trovano di fronte: uno Stato solidamente organizsato, con un governo che deriva il suo potere da un formale mandato popolare, che la Francia riconobbe nel '4(1 e che da otto anni si difende dall'aggressione.
La Repubblica democratica del Vici ,\'am i-cune fondata il j settembre il il l'jjf, nel momento in cui l'occupazione giapponese — ion Li tjuate le automa coloniali francesi avevano collaborato — deponeva le armi e ii sfasciala. Il governo prov-itiorto dilla Repubblica fu un gozerno di coalizione formato, accanto ai comunisti, dai rappresentanti degli altri gruppi politici uniti nella Lega dell'Indi-pendeiua (Vietminh) e anche da esponenti di gruppi al di fuori della lega.
Una settimana dopo la sita formazione, il governo provvisorio decretò le elezioni generali con una legge che dava il voto] a tutti i cittadini, nomini e donne, a partire da diciotto anni e garantiva i diritti alle mino-tanze nazionali.
Le elezioni vennero tenute nel gennaio del '46 in tutto il paese — clandestinamente o sotto il fuoco delle artiglierie anche là dove, come a Saigon, i francesi tentavano di ristabilire il loro dominio —, con la percentuale dell'So per cento di votanti e il 98 per cento dei voli alle liste del Vietminh. L'Assemblea nazionale, di 403 deputati, riunitasi per la prima volta il ? marzo del '46 ad Hanoi elesse Ho Chi Min presidente ed approvò un programma di azione del governo che- conservò le caratteristiche di governo di coalizione e unione nazionale.
Assemblee popolari Dal gennaio al marzo, intan
to, le assemblee popolari erano ttate elette al livello di provincia, città e villaggio ed esse a loro volta avevano eletto dei comitati amministrativi stabilendo così legalmente il potere a tutti i livelli.
La seconda sessione dell'Assemblea nazionale si tenne ancora ad Hanoi nel novembre del '46, ormai alla vigilia degli attacchi e dei sanguinosi massacri con cui i francesi dovevano tradire gli accordi stipulati nel marzo e nel settembre di quel l'anno. L'Assemblea approvò la Costituzione della Repubblica, la legislazione del lavoio, con fermò la fiducia al governo di Ho Chi Min, gii delegò pieni poteri ed elesse un proprio comitato designandolo a risiedere vi permanenza presso il governo. Le basi della coalizione governativa vennero ampliate e rafforzate nel 'fi quando il Vietminh ti fuse nel più largo fronte unito del Lien Viet (lega di unione nazionale) e il Partito comunista indocinese si trasformò nel I AO Don:; (partito dei lavoratori).
Dal *4J, nelle condizioni create dall'aggressione francese, i poteri legislativo ed esecutivo sono itati esercitati dal consiglio di governo formato da Ho Chi Min. presidente della Repubblica e presidente del Consiglio, dal vice presidente del Consiglio Pham Van Dong, dal Consiglio dei ministri (i ministeri sono quindici: difesa, esteri, interni, sicurezza, giustìzia, finanze, commercio e industria, agricoltura. lavori pubblici, latori e banca nazionale, educazione, sanità e feriti di guerra, sottosegretariato all'informazione, arte e letteratura) .- da! comitato permanente dell'Assemblea nazionale. Per fap pm\aztor.c della legge Sulla ri-torma agraria l'Assemblea è slatta convocata in sessione plenaria e una maggioranza assoluta di deputati è stata presente.
Superando le durissime difficoltà iniziali, attraverso fintcn-ìijicazione della produzione agricola e una saggia politica finanziaria, il governo popolare era riuscito nel 's2 a portare il bilancio a! pareggio, ad arrestare l'inflazione stabilizzando la moneta e i prezzi. \'el corso del ' j I il prezzo del riso ha persino subito una diminuzione da un quarto, nel nord, fino alla metà nelle province libere del centro La piastra della Panca nazionale gode la completa fiducia del popolo (basta cedere come essa circoli in ogni mercato, villaggio e in tutti i piccoli centri installati lungo le camionabili francesi) e il suo tasso al cambio con la piastra coloniali.ta della Banca di Indocina è secso durante il 'sj ài due quinti.
Nel campo dei lavori pubblici stimolato dalle necessità della guerra — * ogni nuova campagna è stais per noi occasione di co-uriarei una nuova strada » mi km detto ridendo Cu Huy Can
segretario generale del Consiglio dei ministri — il governo ha riparato e costruito dal so al SJ per 26C0 chilometri di strade camionabili e più di venticinque chilometri di ponti camionabili. Per aumentare la produzione agricola la costruzione di opere idrauliihe anche se di scala modesta ha portato dal '4C, al '}) a irrigare 2 so mila ettari di risaie.
Nel campo dell'istruzione, risultati che hanno del miracoloso sono stati ottenuti nella lotta contro l'analfabetismo: alla fine del 'f2 quattordici milioni di analfabeti avevano imparato a leggete e a sirivcic quasi capovolgendo il rapporto che esisteva sotto i francesi, quando su un totale di JJ milioni solo il S per cento erano alfabeti. Di questi 14 milioni, un tnittonc] e mezzo hanno ora terminato unì corso elementare di perfeziona-1
mento. Nell'insieme, nelle zone\ libere esistono già 3.700 siuolc primarie e 207 secondarie: le scuole <ccond.tiic aperte in tutto
il Vici Nam dall'amministrazione francese erano if>. Quanto all'insegnamento superiore, la Rcpulwlica demociatua ha creato una facoltà di medicina, tre scuote superiori di medicina, una scuola supcriore di lavori pubblici, una scuola superiore di agricoltura, una scuota superiate di pedagogia ed anche una scuola superiore di belle arti con una sezione di arihitcttnra ed una sezione di ptttma.
Laos e Cambogia // tei ritorni governato dalla
Rcpubbliia democratica (ed è chiaro ihe patio qui del Vici Nani, non del Pathet Lao e delta Cambogia, che fot mano unità nazionali distinte ion piopii governi di resistenza) ioni prende tutto il nord, meno il inangolo del Delta e il punto isolato di Dicn llien In, nel cintro e nel sud le iuteie pio.ince di Thanhoa, Nghean, Hatinh, Qitaugngaì, Kontun, Rindinh, e parte di quelle di Quanglnnh,
Quangtn, (juaugnam. Se si aggiungono le basi patligtane — aree doie ti polire popolare funziona legahmntc all'interno delti-regioni aniota allupate — e le zone di guerriglia — dove, se il potere popolare non è ancora stabilmente costituita, l'autorità francese non esiste già più — vediamo ihe il ttrritorio e la popola/ione lonltollati dallo Stato pò poi.iti si avvicinano al <jo".'o dell'intero Viet Nani.
Questo Stato ha /muralmente mia capitale. /.<>.< non è segnata filila catta, uè w tiova ni alluna delle ulta dnaccatv dalla guerra e battute dagli aerti colonialisti. Ma, piotata dalle incursioni uemnhe dalla uatuiale difesa' iti fote>tc e di monti che la ter-1
1.1 dil \'iet Nani jotiltsce al suo] popolo, c(),i ferie dill'attivitìl ih tutto un apparato di governo,' echeggia dtl ticchettio ili mac-i chine da -.ittiirc, lavora di «offe al lume ili lampade elettriche, è collegata per ladio, telegrafo e telefono con il testo ihl l'aere.
FRANCO CALAMANDREI
NICLLK PRIME ELEZIONI NAZIONALI
Vittoriose nell'Honduras le forze anti-imperialiste
/ tre leaders del partito unitario popolare eletti a grande maggioranza
IL DISCORSO A GINEVRA DEL MINISTRO DEGLI ESTERI SOVIETICO
Sono condannati al fallimento i tentativi di restaurare la vecchia politica coloniale
BELIZE (Honduras br i tun- palio (gli al t r i sei membri nico), 29. — Il par t i to uni tario del popolo, che sostiene l ' indipendenza del paese d a l la Gran Bretagna, ha conquis ta to una g rande vitjoria nelle elezioni svoltesi ieri nel l 'Honduras , le p r ime svoltesi nel paese. Mancano a n cora i dat i completi , ma la vit toria del par t i to uni tar io dei popolo si delinea in tu t ta la sua por ta ta : tut t i e t re i maggiori esponenti delle forze popolari sono stati eletti , men t r e il candidato del par t i to « m o d e r a t o ? , Fuller, non è s ta to rieletto.
Una vittoria delle forze popolari , sebbene non nelle proporzioni che le u r n e hanno indicato, e ra s ta ta in v e rità previs ta dal governo br i tannico, il qua le non ave va r i sparmia to gli sforzi per impedire al par t i to uni tar io la conquista dei nove seggi del consiglio legislativo in
sono nominat i dall 'al to, per iniziativa del governatore britannico). A questo fine, il Coloniul Office tentò una manovra provocatoria, affermando che il par t i to unitario era finanziato e sorre t to dal governo democrat ico del v i cino Gua temala .
A causa di queste in ter ie-renze, sosteneva Londra, le elezioni non potevano essere considerate « libere », e pe r tanto se ne minacciava per sino il r invio: venne inviato a Belize un funzionano governat ivo con l'incarico di svolgere un' inchiesta e rifer i rne al governo. L'inchiesta ha d imost ra to comple tamente false le asserzioni.
I r isultati di queste elezioni av ranno una grande eco non solo ne l l 'Honduras b r i tannico ma anche negli altri possedimenti br i tannici de l la zona, ne : quali è vivo il
DINANZI ALLE ASSISE DI BORDEAUX
Tre poliziotti assassini processati dopo 8 anni Uccisero a bastonate un povero robivecchi, nel tentativo di costringerlo a confessare una ricettazione
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE P A R I G I , 29 — Da ques to
pomeriggio , t r e uomin i sono sedut i ne l l ' au la de l la Cor te di Assise di Bordeaux , al p o sto s tesso dal q u a l e pochi giorni fa Mar ie Besna rd si a lzava, pe r a n d a r e incontro al la sua con t ra s t a t a l iber tà provvisor ia ; t r e uomin i di cui abb i amo già p a r l a t o sul n o s t ro g iorna le , dopo u n r e cente p r o v v e d i m e n t o del la Cor te di Cassazione di Par ig i : t re poliziotti che , nel corso di u n or r ib i le in te r roga to r io a base d i percosse e di v io lenze s is temat iche , a m m a z z a rono u n uomo f e rma to pe r futili indizi.
Pe r a r r i v a r e a l l 'udienza di oggi sono passati o t to anni . Sono s ta t i ot to ann i di m a novre , in cui r e s t ano impl i cati pers ino u n prefet to e un p rocu ra to r e genera le , il qua le p r e t e n d e v a che .. un processo a l la polizia s a r ebbe s ta to un per icolo pe r l 'ordine pubbl i co ». E non è •< u n pericolo pe r l 'o rd ine pubbl ico che t re indiziat i d i de l i t to res t ino cosi a lungo senza giudizio? >• r i spose a suo t empo , ado t t ando necessa r i amen te -il pivi eie m e n t a r e buon senso, la Su p r e m a Cor te di F ranc ia .
C o m u n q u e , ne l le va r i e t a p pe di ques ta o r r ib i l e v icenda . 1 t r e imputa t i r i conobbero che il pove ro robivecchi G r a n g e , accusato di r ice t taz ione di u n orologio so t t ra t to a u n p a d rone di « casa chiusa >•. e ra m o r t o pe r emor rag ia c e r e b r a le a segui to di u n « colpo d isgraz ia to ., appioppatogl i da u n o di essi.
A t t u a l m e n t e essi — consigliati d a u n o dei più abil i avvoca t i f rancesi , Floriot — sostengono che G r a n g e si e ferito nel t o r n a r e in camera di s icurezza, essendosi d iba t tu to fra le loro m a n i con una vivaci tà che essi definiscono, con t r i s te involonta r io umor i smo, «un po ' eccessiva*
Ques ta spiegazione non regge, tu t tav ia , di f ron te al le accuse di va r i tes t imoni , che udirono Grange urlare di do
lore sotto i colpi. Inol t re , la opinione pubbl ica è r imasta p ro fondamente scossa dal le manifestazioni di protezione e di o m e r t à da ta da pe r sonaggi" influenti ai t re imputa t i . che è inut i le dir lo. si p resen tano a piede l ibero. Pe r giunta , quas i tu t t i in q u e sti anni h a n n o cont inua to la loro ca r r i e ra , e u n o di essi è s ta to pers ino promosso commissar io .
Duran t e gli in ter rogator i di s t amane , tu t t i , a t tenendosi alla nuova linea difensiva, si sono posti sul la negat iva . Dei t re , però, il commissar io N a r -don è s t a to il più vu lnerab i le a l le contestazioni de l l ' avvoca to genera le . Nel suo pr imo in te r roga tor io egli aveva a m messo che G r a n g e s tava in buona sa lu te . Oggi, invece. afferma il con t ra r io : « L'ho visto — egli ha de t to — che t remava e p e r di più t rasp i rava a b b o n d a n t e m e n t e ». Egli sostiene ora inol t re che le grida che tes t imoni ud i rono proveni re da l la s tanza dove si in ter rogava G r a n g e ven i vano in rea l tà dal la sala di scherma che era li vicino.
Quando l 'avvocato gene ra le ha chiesto come mai quest i par t icolar i cozzino con q u a n to Nordon stesso precisò nella sua p r ima deposizione. « Io lo dissi — r i sponde l 'al tro — ma il giudice non Io regis t rò *. « E p p u r e firmaste il ve rba le » gli r i sponde l 'accusatore. « Lo firmai, m a non lo lessi ». r e plica a l lora l ' imputa to .
MICHELE RAGO
fei mento anti- inglese. Si c re de che il part i to unitario del popolo, dopo la grandiosa vittoria r iportata nelle e lezioni, chicdeià la completa indipendenza del paese.
la conferenza di Colombo per la pace in Indocina
l'crsonulità buuilaistii contro l'estensioni- di>l conflitto
SAIGON, 2<). — Il capo di Stato maggiore dell 'esercito collaboi azionista di Bao Dai, generale Nguyen Van Hin, si è pronunciato oggi in senso ne t tamente contrar io ad una estensione del conflitto indocinese.
« Qualunque possa essere l'esito della conferenza di Gi nevra — ha det to Nguyen Van Hin — l'estensione della guerra in Indocina dovrebbe essere evitata a qua lunque costo. Un al largamento del
[conflitto è indesiderabile in (ogni senso. Esso get terebbe il nostto paese nel mezzo di una guerra tra le grandi potenze, fai ebbe delle nostre città un campo di bat tagl ia e delle nostre popolazioni il bersaglio delle più moderne armi di annientamento. Il no stro paese e il nostro popolo sarebbero lo pr ime vi t t ime ».
Contro un'estensione del conflitto in Indocina si sono pronunciat i oggi anche i p r i mi ministri dell 'India. del l 'Indonesia. del Pakistan, del la Birmania e di Ceylon, r iuniti in conferenza a Colombo. I cinque primi ministri formuleranno domani un appello per la composizione del conflitto. che seguirà la falsariga delle note proposte di Nehru.
Domani, i partecipanti alla conferenza si riunii anno a n cora per esaminare un messaggio del ministro degli es teri inglese Eden, diretto ai tre primi ministri che fanno pa r te del Commonwealth (India. Pakistan e Ceylon) e concernente un impegno di tener conto a Ginevra degli in te ressi dei popoli asiatici e il p rob lema di eventual i •• garanzie » dei c inque paesi ad un accordo di pace in In docina.
(Continua/ione dalla 1. pai;.)
ristabilire la sua unità. Noi dobbiamo esercito re tutti i nostri s/orzi perchè il popolo corcano trovi con mezzi pa ci/iti la via per la creazione di uno Stato democratico unito e indipendente ».
Molotov ha cosi proseguito « Tutti {ili Stati che aspirano ad 'una distensione nei rap porti internazionali ed al rafforzamento della pace «onerale, sono interessar/ alla sistemazione pacifica della questione coreana. D'altra parte , si deve tener presente il fatto clic la Organizzazione delle Nazioni Unite, in seguito alia jircssionc di cui è stata fatta nonetto da parte dì certi Sta ti, ha adottato atteggiamenti errati ed lui dunosi ruta la sua incapacità di risolvere la questione coreana. Basti dire che l'ONU, nel corso di questi quattro ultimi anni, non lui nemmeno una rolla ascoltato, per esempio, i rappresentanti della Corea del Nord. Per quunto si riferisce alla falsa storia degli avvenimenti coreani , clic è stata mia volta di più ripetuta dal rappresentante defili Stati Uniti, essa è già stata n più riprese smentita e smascherata dai rappresentanti della Unione Sovietica in seno all'ONU.
« Esaminando la questione coreana, noi non possiamo muucare di tener conto del cambiamento radicale che si è verificato nello sviluppo della politica dei paesi asiatici negli ultimi tempi, sopra tutto dopo la fine della seconda guerra mondiale.
" Si sa che. per molli mini, ed in certi paesi per molti secoli, alcuni Stati non asiatici hanno fatto da padroni nei paesi dell'Asiu. mentre, i popoli di questi paesi erano privi della libertà di disporre del loro destino. Questa situazione era il risultato della politica impcrialii-t'i e colonialista di certi Stati.
« Ma questa politica si è ormai screditata. Attualmente i tentativi di r innouarc la ucc-chia politica coloniale conducono a scaccili sempre più evidenti.
•> Bisogna tener conto, ilio conferenza di Ginevra, di questa circostanza, nel corso dell'esame, tanto della questione coreana, quanto di quella indocinese.
« / popoli dei paesi asiatici hanno ottenuto grandi successi nella lotta per la loro indipendenza, per la liberazione dalla dominazione straniera. Attualmente non e pi» possibile non tener conto di questi fatti. La popolazione del mondo intoro conta circa due miliardi e 400 milioni di uomini. Più della metà della popolazione mondiale ah'ia nei territori dell'Asia.
« Ancora all'inizio del m?:-tesimo secolo, la stragravd'-' maggioranza della popolazione. asiatica si trovava retta da regimi coloniali o semico-loniuli, o in condizione di parso dipendente .
- Do allora, cambiamenti radicali si sono verificati in Asia. Un cambiamento radicale da questo punto di vista si è verificato dopo la rivoluzione .socialista in Asia nel 1U17. in seguilo alla formazione dell'Unione delle Repubbliche socialiste sovietiche. la quale ha rotto con la politica imperialista dello zarismo e stabilito rapporti con gli altri paesi sulla base dei principi riconosciuti delle libertà nazionali e dell'indipendenza.
<•• Questa n uova situazione non poteva mancare di contribuire a rialzare il morale dei popoli clic avevano dovuto lottare per secoli i>or In foro liberto nazionale
" Presso talune persone di idee arretrate, che appaiono incapaci di comprendere i cambiamenti storici che si sono rerifirnfi. por esempio nei noesi dell'Asia, questi avvenimenti si riflettono talvolta in modo completamente erroneo. Onesto persone sono nronte a cercare dappertutto le mene
comuniste, gli agenti del Kremllno, ecc. Queste persone attribuiscono al comunismo qualsiasi movimento dei popoli oppressi verso la libertà a l'indipendenza nazionale. Loro malgrado, costoro accrescono cosi il prestigio dei comunisti, anche nei casi in cui questi ultimi non vi hanno nulla a che vedere.
•Costoro non tengono conto del fatto che le ragioni reali delle lotte, condotte nell'interesse della l ibertà nazionale e dell'indipendenza da uomini di opinioni e convinzioni politiche differenti, sono costituito dal pressante desiderio dei popoli di liberarsi dalla dipendenza straniera, dal giogo coloniale.
'Per quanto riguarda i punti di insta e le convinzioni dei sovietici, noi non nascondiamo affatto le nostre simpatie 7iei confronti del movimento di liberazione nazionale dei popoli, in particolare di quelli dell'Asia.
'Tale movimento ha trovato la sua espressione suprema in primo luogo in Cina, paese la cui popolazione conta più di cinquecento milioni di abitanti. Dal momento in cui si è costituita la Repubblica popolare cinese ed è stata posta in Cina una base solida di regime popolare democratico,
è divenuto assurdo non tener conto di questo fatto. Le rifanne sociali, economiche e politiche in Cina si effettuano dinanzi al mondo intero, e non tenerne conto vorrebbe dire non tener conto dei maggiori avvenimenti, di importanza storica, oggi in atto.
«Chi potrebbe negare ancora die un paese come l'India, con una popolazione di più di 300 milioni dì abitanti, è apparso sulla scena politica? E' ormai naturale che ovunque si tenti di liberarsi dai regimi coloniali. Ma ancor più naturale è che a questa liberazione t endano quei paesi die aspirano ad occupare un posto importante nelle questioni internazionali. L'importanza di paesi quali l ' Indocina, la Bi rmania , ed altri ancora, aumenta di giorno in giorno.
<• Ciò non significa affatto che, per quanto si riferisce allo stabilimento di un'indipendenza reale, tutto vada in questi paesi senza ostacoli, senza lotte o senza cotnpli-cazìonì nei loro rapporti con gli altri paesi. Ma ciò che è stato detto dimostra che grandi cambiamenti storici si sono in realtà verificati in Asia.
« Non si può ignorare questo fatto, quando si esaminano gli interessi che dominano in Asia.
<•< Bisogna, di conseguenza, soffermarsi specialmente sulle questioni cinesi, che occupano un posto particolare negli affari irternazionali. Non svelerò alcun segreto se dirò che relazioni di solida amicizia si sono stabi l i te fra la URSS e la Repubblica popolare cinese. Numerosi paesi hanno anche stabilito relazioni politiche, economiche, con la Repubblica popolare cinese. Si sa ebe mi paese come la Gran Bretagna a t t r ibuisce grande importanza allo sviluppo dei suoi rapporti con la Repubblica popolare cinese. Si sa anche che numerosi altri paesi non hanno stabilito rapporti amichevoli con la Repubblica popolare cinese solo per il fatto che vi è qualcuno che vi si oppone dallo esterno, con tutti i mezzi.
« Per quanto si riferisce agli Stati Uniti, il governo di questo paese persegue apertamente una politica aggressiva nei confronti della Repubblica popolare cinese. Questa politica degli Stati Uniti influenza al tempo stesso tutta la situazione attuale dell'Asia.
« E' noto che nessun atto aggressivo contro gli Stati Uniti è stato intrapreso da parte della Repubblica popolare cinese. La situazione e del tutto diversa per quanto si riferisce alla politica degli Stati Uniti nei riguardi della Repubblica popolare cinese. Dal momento in cui il popolo cinese lia cacciato dal suo territorio la banda di Ciang Kai-scek, il quale non si curava affatto degli interessi del popolo cinese, ma era semplicemente un servitore del capitale straniero, e che ha fatto totale bancarotta, dal giorno in cui la Repubblica popolare cinese si è costituita, essa è divenuta oggetto di atti di aggressione continui.
« E' sui circoli dirigenti degli Stati Uniti che ricade la responsabil i tà principale di ciò. Essi si sono impadroniti dell'isola di Formosa, rendendo i superstiti della banda di Ciang Kai-scek padroni di quest'isola, e hanno impedito alla Repubblica popolare cinese, con tutti i mezzi illeciti, di occupare il suo posto legittimo in seno alle Nazioni Unite. Inoltre, essi hanno ìatto votare dalle Nazioni Unite -una decisione che impone un « embargo » al commercio con la Cina.
L'aggressione americana contro la Cina
Sposa quattro donne « per distrazione » BERLINO, 29. — Un tribu
nale di Berlino ove.^t ha cg$ condannato ad un anno di prigione tale Rudolf Es^mann, ri-cono.=oiu:o colpevole d i . .quadri gami a» .
Scoperto Rudolf ri è « u s a t o afiermflndo di essere molto » distrailo ».
Il balletto "Beryozka,, sbalordisce gli inglesi
Lv danzatrici sovietiche reciteranno allo v< Sloll Th ra t r c > «li Londra per 3 sett imane
LONDRA. 29. — fL. T . ) .—ine t to con i loro incantevoli Decine di applausi a scena balli: osmi cosa sembra a c -aper ta e numerosis-Mme chia- | C ; l f j r r o ner magia in questa
brillante danza, piena di incredibile semplicità e spiri
mate a t e rmine dello spetta colo hanno vuggellato il suc-j cesso o t tenuto ieri dal ba l letto di Sta to di Mosca « Beryozka > al lo Stoll Thea t re di Londra . Nella platea animata dal pubblico delle grandi occasioni e rano l 'ambasciatore sovietico Malik, la più grande danzatr ice inglese Margot Fonteyn. l'ex» ambascia tore a Mosca sir Davis Kelly, impresari teatral i , a t tori e molte delle più note figure della società londinese.
Il « New C h r o n i c l o parla * dell ' incantevole dono che ci è venuto da l l 'URSS» ed il «Dai ly Mail > conferma che le danzatrici sovietiche e h a n no colpito Londra in pieno
t o ^ . Il * T imes» che dedica una lunga recensione a l l 'avvenimento eccezionale scrive: < Abbiamo qui u n merav i glioso e-empio del l 'ar te teatrale russa, che ogni volta ci sorprende come cosa nuova e ci delizia con la sua perfezione ed eleganza ».
< Margot Fonteyn, Drima ballerina del Covent Garden non ha nascoso il suo en tusiasmo: * E' meraviglioso — essa ha detto — la loro tecnica è magnifica; esse sono prepara te alla perfezione., eppure sono fresce e spontanee ».
Gli spettacoli cont inueranno per t re set t imane.
v Essi preparano la ricostituzione dello forze armate giapponesi, minacciando fu tal modo la Cina; essi hanno accusato la Cina di auer aggredito la Corea, benché la partecipazione dei volontari cinesi a fianco della Repubblica democratica coreana sia stata provocata non solo da sentimenti di amicizia verso il popolo coreano, ma anche dall'esigenza di difendere gli interessi e la sicurezza della Cina stessa, alle cui frontiere sì avvicinavano le truppe, aggressive straniere.
Proseguendo la sua denuncia dell'aggressione americana contro la Cina, Molotov ha\ detto:
•< Mentre preparano apertamente un'aggressione contro la Cina popolare, gli americani creano mia minaccia co-stanto per le sue frontiere; prospettano un attacco dall'isola di Formosa; stabiliscono sempre nuove basi militari presso il territorio cinese sino alle isole del Pacifico ed al Pakistan. I circoli dirigenti degli Stati Uniti presentano tutto ciò come se la Cina fosse un aggressore, e non loro.
" fu questi ultimi tempi, col pretesto di difendere i regimi-fantocci in Indocina, si è meditato di creare un'alleanza militare nell'Asia sud-orientale. benché non ini solo paese asiatico che si rispetti infonda parteciparvi.
••• Questo piano riflette ancora una volta l'intenzione delle Potenze coloniali d i impiegare certi popoli asiatici contro altri popoli asiatici. Mentre avvenimenti della massima importanza si sono detcrminati, a ruen imont i d i e signi/icano l'inizio della rinascita nazionale dei paesi dell'Asia. e in primo luogo della Cina, su basi nuore e democratiche, rispondenti alla epoca attuale di progresso e di sviluppo democratico, alcuni circoli degli Stati Uniti si aggrappano al passato, col proposito di mantenere regimi coloniali e semicoloniali. Essi non vogliono tener conto dei cambiamenti storici nello sviluppo dei popoli, perchè infondono assolutamente mantenere le cricche reazionarie ed i regimi coloniali In Asia.
La ìwlitica ostile degli Stati Uniti verso la Repubblica popolare cinese esercita una influenza parti colar menta dannosa sulla soluzione' del problemi attuali dell'Asia. Questa ìwlitica aggressiva è senza prospettive, poiché essa è contraria agli sviluppi sforici in Asia, e non solo in Asia, e costituisce nelle condizioni attuali l'ostacolo principale sulla via di un regolamento dei problemi asiatici attuali, in conformità col principi di liberfà e dei diritti nazionali dei popoli.
« Le ul t ime dichiarazioni del segretario di Stato americano a proposito della situazione in Asia dimostrano fino a qual punto stano forti le tendenze di certi circoli a roler mantenere ciò che è superato, fino a guai punto siano forti le loro tendenze a voler perseguire la politica coloniale imperialistica, che ha ormai fatto il suo tempo.
«Il 16 oprile, i piornalt americani hanno pubblicato una dichiarazione del segretario di Stato degli Stati Uniti, il quale considera la formazione della Repubblica popolare. cinese, avvenuta, come si sa, per ro lontà del popolo c inese, come una e grande catastrofe » la quale significa la « perdi ta della Cina cont i nentale--. La dichiarazione dice ancora che « questa catastrofe sarà ancora più grande se sarà seguita dalla perdita di milioni d i «omini, di rasfe risorse economiche « di posizioni strategiche
nell 'Asia sud-orientale e nel le isole del Pacifico ».
«La dichiarazione or ora citata non contiene una sola parola che tenga conto degli interessi nazionali e dei d i r i t ti dei popoli stessi della Cina. dell'Asia sud-orientale e delle isole del Pacifico. Al contrario questa dicliiarazìone esprime in modo evidente la tendenza ad opporsi con tutti i mezzi al passaggio del grande popolo cinese, e di altri popoli dell'Asia dalle vecchie condizioni coloniali e semicoloniali a una via nuova di l ibertà, a mi regime nuovo di democrazia.
<• Si considera qui come una « perdita » la trasformazione radicale avvenuta in Cina, benché la Cina non sia stata mai proprietà di nessuno e non abbia l ' intenzione di d i ven ta re piopr iefà di alcuno Sfato s t raniero.
n E' evidente die i ragionamenti a proposito della « perdita >• della Cina coiitineiitate rispecchiano le tendenze dello imperialismo, tendenze che hanno fatto il loro tempo e non limino tiulla a che vedere col riconoscimento dei principi della libertà e dei diritti nazionali dei popoli.
"Tuttavia, il rappresentante degli Stati Uniti ha ritenuto di dover intervenire qui con dichiarazioni poco serie a proposito del comunismo e dei principi delta libertà.
» La con/eren2a di Ginevra permette di prendere conoscenza, sotto ogni aspetto, dei problemi a t tua l i dell 'Asia. Noi
(fui abbiamo la possibilità di ascoltare differenti punti di vista e. dopo uno scambio di opinioni, di trovare una soluzione dei problemi che ci sono proposti, tale che risponda agli interessi dei f o -poli interessati e al tempo stesso agli interessi del progresso e del consolidamento della pace.
« Un tale atteggiamento nei confronti della questione coreana, per esempio, può contribuire. notevolmente a risolvere con mezzi pacifici il problema della creazione di una Corea tinifn. indipendente e democratica e può costituire la base di fatto per il regolamento pacifico della
? uestione coreana. E' quanto ara la conferenza di Gi
nevra se essa si ispirerà al principio che i popoli dell'Asia sono in pieno diritto di risolvere da soli i loro problemi, e che spetta soprattutto a loro risolverli
« Gli altri Stati, compresi i partecipanti alla conferenza di Ginevra, sono chiamati ut aiutare ì popoli dell'Asia i*i questo compito, coi loro sforzi uniti. Una tale comprensione dei compiti della presente conferenza potrebbe rispondere nella più lama misura agli interessi della libertà e allo slancio nazionale dei popoli d'Asia e. al tempo stesso, agli intera^ del consolidamento della pn-cc in Asia e di quelli dell* pace nel mondo intera
« Risultati positivi acquisiti alla conferenza di Ginevm 'i popoli »
contribuirebbero alla soluzione di altri problemi, e no» soltanto in Asia.
« Cui En-lai, capo della delegazione della Repubblica popolare cinese, ha suggerita qui che sarebbe opportuno unire gli sforzi dei paesi asiatici, allo scopo di assicurare la pace in Asia.
« La delegazione sovietica condivide interamente onesta opinione.
« / popoli europei, così come i popoli asiatici, devono intraprendere passi che rispondano agli interessi del consolidamento della pace in Europa, in Asia e nel mondo intero.
« La conferenza — ha concluso Molotov — ha ascoltato il rappresentante della Corea del sud. Ma questo intervento pietoso non conteneva alcuna proposta positiva concreta. Inoltre, il punto di vista del governo della Repubblica democratica popolare della Corea circa il regolamento pacifico del problema coreano è stato qui esposto. La delegazione sovietica considera che le proposte presentate dal ministro degli c-steri della Repubblica democratica popolare coreana. Nam-ir possono servire come base per una decisici,*
sulla questione coreana poicìiò esse vanno incontro alle aspirazioni nazionali del popolo coreano, che vuole ristabilire l'unità della sua Patria, e rispondono agli interessi del consolidamento della pace tra
I rappresentanti di Ho Chi Min 71 ministro degli
della Tailandia, che oggi presiedeva la seduta della conferenza, ha annunciato che la discussione generale] sul primo punto all'ordine del giorno sì concluderà as— sai probabilmente, domani, dopo di che l'esame della! questione coreana sarà affidato a una commissione
E' opinione diffusa che la trattativa potrà dare dei frutti, soprattutto dopo il discorso del ministro degli E-steri australiano, il quale, pur avendo ripetuto le falsità di Foster Dulles, ha tuttavia ammesso che elezioni generali in tutta la Corea sarebbero desiderabili e che le
Esteriiinento troverà il suo posto nella conferenza di Colombo, dove in questi giorni sono riuniti i primi ministri dell'India, del Pakistan, della Birmania, dell'Indonesia e di Ceylon. C'è chi, addirittura, ritiene che la vera conferenza sull'Asia si stia svolgendo non già a Ginevra ma a Colombo. Si tratta, evidentemente. di una opinione non del tutto esatta. Ma è certo che i risultati della conferenza di Colombo potranno far sentire il loro peso a Ginevra, così come l'hanno fatto sentire le recenti proposte di Nehru sull'Indocina.
Ci si rende conto, ad esempio, del fatto che uno degli
proposte di Nam-ir ranno;elementi che hanno contribuito a indurre Bao Dai a partecipare alla conferenza sulla Indocina, accanto ai delegati della Repubblica democratica del Viet Nam, è stato appunto l'atteggiamento dell'India e di altri paesi asiatici.
La notizia dell'accettazione di Bao Dai è stata annunciata ufficialmente stasera, sebbene con molta cautela, dal portavoce del delegato francese.
Essa ha un retroscena che vale la pena di essere raccontato. Tra ieri e oggi, vi è stata una sorta di pellegrinaggio a Cannes, dove risiede Bao Dai. Il primo a giungere è stato un gollista. Jacquet, ministro di Stato per gli Stati associati. notoriamente favorevole ad una tregua in Indocina. Ma Bidault gli ha subito sguinzagliato alle calcagna il suo capo di Gabinetto, Falaizc e gli americani gli hanno messo a loro rol ra alle coste il loro ambasciatore.
Jacquet. finita la sua missione, è tornato di corsa a Parigi: ma vi si è fermato soltanto poche ore, per riprendere l'aereo per Ginevra, dove è giunto nel tardo pomeriggio, evidentemente latore della notizia dell'accettazione di Bao Dai.
E' ancora un colpo per gli americani, che erano uenuti qui decisi a impedire ad ogni costo che i rappresentanti delle due parti dell'Indocina sedessero attorno allo stesso tavolo.
Anche Bidault, in questi ultimi due giorni, ha subito un duro scacco. Venuto a Gfne-
attentamente studiate. Sarebbe, naturalmente, in
cauto lasciarsi andare a un ottimismo esagerato. Quello che è certo è che gli americani non sono riusciti, sul problema della Corea, a mantenere intatto lo schieramento con il quale essi condus-, sero. a suo tempo, la guerra di aggressione sotto la bandiera dell'ONU.
Casey ha pronunciato un1
discorso diverso da quello di Poster Dallas, e questo è un fatto. Ed è parimenti ;in fatto che il portavoce della delegazione b r i tannica ha tenuto a dire, stasera, che Eden approva pienamente il contenuto del discorso di Casca. E' un modo come un altro per esprimere il dissenso dal discorso di Foster Dulles. Non bisogna, d'altra' parte, dimenticare che la de-\ legazione inglese ha accolto] il discorso del Primo mini-\ stro e min is t ro degli Esteri\ della Repubblica popolare cinese, Cin En-lai, in modo diverso da quello della delegazione americana. Mentre questi ultimi hanno tenuto a far sapere che si trattava della esposizione della A ben nota posizione della Cina », gli inglesi si sono mostrati vivamente interessati all'accenno di Ciu En-lai alla possibilità della organizzazione di una forma di consultazione tra i paesi asiatici, ogniqualvolta la situazione lo richieda.
Si crede di sapere, a tale proposi to, che ques to argo-
vra con il compito di adoperarsi per mettere fine allo spargimento di sangue in Indocina, egli ha invece adoperato il sangue dei soldati che muoiono a Dicn Bien Fu come argomento di ricatto. Lanciando il suo appello per la evacuazione dei feriti dalla fortezza assediata egli intendeva infatti spaventare gli americani, mostrandosi pronto a discutere una forma di tregua per spingerli a concedere gli <« aiuti i> che Foster Dulles aveva condizionato alle dichiarazioni di « piena i n dipendenza », ossia alla consegna dell'Indocina agli S. U.
Quando Molotov gli ha risposto che questo problema avrebbe potuto essere discusso subito, Bidault ha fatto finta di offendersi ed ha accusato ì soriefici di aver divulgato, nella conferenza-stampa straordinaria di ieri, il contenuto di colloqui desti-rati, secondo lui. a restare segreti. La verità è che Molotov ha scoperto le carte del giuoco di Bidault. mettendolo pubblicamente di fronte alle sue responsabilità e costringendolo a dire se egli è o no per l'evacuazione dei feriti a Dien Bien Fu, se egli è o no per la tregua in Indocina; r, in definitiva, se egli è per trattative sincere o per manovrette parlamentari dì quart'ordine.
Nei prossimi giorni, al tavolo della conferenza sull'Indocina. Bidault sarà costretto a rispondere. Egli non ha molte frecce al suo arco. Gli stessi giornalisti francesi più ufficiosi ritengono che difficilmente l'attuale gabinetto, e quindi anche il suo ministro degli esteri, potrebbe sopravvivere alla conferenza di Ginevra qualora essa si concludesse senza un accordo.
PIETRO INGBAO direttore Giorgio Colon» vice «Urea. resp.
Stabilimento Tipojrr. u K S I S A Vii IV Novembre. IO
S^~ ABBONATE!
f REALTA' m ^ ^ A W I I U O L.
NATEVI A
SOVIETICA o
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