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Slide n. 1 Modulo B Traumi in ambiente di lavoro

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Modulo B

Traumi in ambiente di lavoro

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Lo scheletro

206 ossa

Slide n. 3

a) Impalcatura e sostegno

degli organi

b) Movimento mediante le

articolazioni

c) Protezione degli organi

vitali

d) Funzione emopoietica

Lo scheletro: funzioni

Slide n. 4

a) La testa

b) La colonna vertebrale

c) La gabbia toracica

d) Cingolo toracico e arto superiore

e) Cingolo pelvico e arto inferiore

Lo scheletro: studio settoriale

Slide n. 5

Il cranio: la volta

• Osso occipitale

• Osso parietale

• Osso temporale

• Osso sfenoide

• Osso frontale

Slide n. 6

VERTEBRE

DISCHI

ARTICOLARI33/34

La colonna vertebrale: costituzione

Slide n. 7

• Cervicali

• Toraciche

• Lombari

• Sacrali

• Coccigee

7

12

5

5

4/5

La colonna vertebrale: classificazione

Slide n. 8

• COSTE

• VERTEBRE TORACICHE

• STERNO

Importante nel soccorso è la

capacità di reperire il:

PROCESSO XIFOIDEO

La gabbia toracica: costituzione

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• ATTIVITA’ RESPIRATORIA

(in combinazione coi muscoli)

• PROTEZIONE

(di cuore e polmoni)

La gabbia toracica: funzioni

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L’arto superiore

• Cingolo toracico

• Braccio

• Avambraccio

• Mano

• Scapola

• Clavicola

• Omero

• Radio

• Ulna

• Carpo

• Metacarpo

• Falangi

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L’arto inferiore

• Cingolo pelvico

(bacino)

• Coscia

• Gamba

• Piede

• Anche

• Femore

• Rotula (patella)

• Tibia

• Perone (fibula)

• Tarso

• Metatarso

• Falangi

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DISTORSIONI

(riconoscere e trattare)

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Le distorsioni

Con il termine distorsione si indica un trauma che causi

la fuoriuscita temporanea di un osso dalla sua

articolazione

Slide n. 14

• Dolore violento e localizzato

•Gonfiore immediato con progressiva

raccolta di liquidi

• Movimenti possibili anche se dolorosi

Le distorsioni: segni e sintomi

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•Autoprotezione e valutazione delle scena

•Effettuare A B C D E primario

•Durante la fase E: Osservare, Palpare, Ascoltare,

Sentire

•Immobilizzare la distorsione

•Utilizzare una barella adeguata per il trasporto

Le distorsioni: trattamento

Slide n. 16

IMMOBILIZZARE L’ARTO

COME SI TRATTASSE DI

UNA FRATTURA

Le distorsioni: immobilizzazione

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LUSSAZIONI

(riconoscere e trattare)

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Le lussazioni

Con il termine lussazione si indica un trauma che causi

la fuoriuscita di un osso dalla sua articolazione

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• Dolore che aumenta al minimo

movimento

• Impossibilità assoluta di muovere

l’articolazione

•Modifica del profilo naturale

dell’articolazione

Le lussazioni: segni e sintomi

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•Autoprotezione e valutazione delle scena

•Effettuare A B C D E primario

•Durante la fase E: Osservare, Palpare, Ascoltare,

Sentire

•Immobilizzare la lussazione

•Utilizzare una barella adeguata per il trasporto

Le lussazioni: trattamento

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Immobilizzare l’arto come si trova sospettando sempre una

possibile frattura

Le lussazioni: immobilizzazione

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FRATTURE e COMPLICANZE

(riconoscere e trattare)

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Rottura di un osso causata da una forza tale che supera

la resistenza dell’osso stesso

• Frattura composta, senza spostamento dei monconi

• Frattura scomposta, con spostamento dei monconi

• Frattura chiusa, l’osso non comunica con l’esterno

• Frattura aperta, i muscoli e la pelle sono lacerati e le

ossa fratturate comunicano con l’esterno

Fratture

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FRATTURE

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•gonfiore, dolore intenso nella zona di frattura

• incremento del dolore con il movimento

• deformazione della parte colpita

• esposizione dei monconi ossi, se frattura aperta

• gli arti fratturati si presentano di solito accorciati

e in posizione anomala rispetto all’asse del corpo

Una lesione scheletrica è a rischio per la vita se

associata ad una emorragia importante

Come riconoscerle

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Cosa fare?

•chiamare i soccorsi, 118/112• non muovere il soggetto se non è strettamente

necessario e in questo caso immobilizzare l’arto

• tagliare delicatamente i vestiti sopra la frattura

• tamponare altre emorragie associate

• evitare di muovere i monconi in caso di fratture

esposte

• non forzare la parte colpita

• non tentare di riallineare i monconi

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Distacco traumatico di parti anatomiche.

• tamponare l’emorragia

• tenere l’arto sollevato

• far sdraiare il paziente (posizione antishock)

• coprirlo

Amputazione

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• Raccogliere il moncone

• Avvolgerlo in telini o garze sterili, se possibile

• Metterlo in un sacchetto di plastica e chiuderlo

ermeticamente

•Usare un altro sacchetto con all’interno del

ghiaccio

• Conservarlo al freddo

• Scrivere data e ora sul sacchetto

Moncone staccato

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PAZIENTE TRAUMATICO

(differenze)

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Esistono due tipi di pazienti

TRAUMATICI NON TRAUMATICI

Situazione

patologica causata

da elemento esterno

Situazione

patologica causata

da malattia

Tipologie dei pazienti

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I pazienti traumatici si distinguono

per gravità del trauma in:

• Pazienti con trauma minore

• Pazienti con trauma maggiore

Il paziente traumatico

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IL PAZIENTE

POLITRAUMATIZZATO

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La compresenza di più traumi in un

paziente colpito da evento maggiore si

definisce:

POLITRAUMA

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Possono quindi essere presenti:

• Ferite ed emorragie

• Fratture, distorsioni e lussazioni

• Traumi vertebrali

• Traumi cranici e facciali

• Traumi toracici ed addominali

Il politraumatizzato

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I vari traumi elencati possono essere

sospettati in base agli urti subiti dal corpo:

Il paraurti ammaccato

può indicare frattura

alla gamba

Il cofano ammaccato

può indicare traumi

toraco-addominali

Il politraumatizzato e indice di sospetto

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Cause di trauma

Le cause di trauma in cui sospettare danni molteplici

sono:

• Collisioni tra autoveicoli

• Incidenti motociclistici

• Investimento di pedoni

• Cadute dall’alto

• Traumi sportivi

• Oggetti che colpiscono il corpo ad alta energia

• Oggetti che colpiscono il corpo a bassa energia

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Analizzare il tipo di evento (causa del trauma)

Ipotizzare i traumi (indice di sospetto)

Effettuare la valutazione primaria (ABCDE)

Effettuare la valutazione secondaria

Trattamento del trauma

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Nelle forme gravi il traumatizzato cranico

presenta i seguenti sintomi:

• sonnolenza, disorientamento

• sangue che fuoriesce dal naso, dalla bocca,

dall’orecchio

• paralisi di un lato del corpo

• vomito, vertigine, cefalea

Traumi cranici

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• accertare respiro e battito cardiaco

• posizione supina se il paziente è cosciente

• non bloccare la fuoriuscita di sangue dagli

•orifizi

• non rimuovere gli oggetti conficcati

• attenzione al rischio di vomito

• sorvegliare il paziente in attesa del 118

Cosa fare?

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TRAUMI DELLA

COLONNA VERTEBRALE

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Una lesione della colonna vertebrale può coinvolgere

solo la struttura ossea oppure può interessare il midollo

spinale contenuto all’interno del canale vertebrale.

Sospettare questa lesione se:

• l’infortunato lamenta dolore alla schiena

• se lamenta formicolio, scosse elettriche, senso di caldo o

freddo alle estremità

• se è caduto in piedi da un’altezza superiore ai 4 metri

• se ha riportato trauma cranico e/o facciale al di sopra

della clavicola

L’assenza di dolore non esclude che vi possa

essere una lesione della colonna

Lesioni alla colonnna vertebrale

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Il soccorritore deve:

• chiamare tempestivamente il 118/112

• non muovere l’infortunato

• cercare di mantenere la testa del paziente

immobile in posizione neutra

• controllare l’attività respiratoria

Cosa fare?

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