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Commissione de l le Comuni t europee
e ne r g ia
T a x i m o d u l a r e A l f a R o m e o
P r o g e t t o d i m o s t r a t i v o
R a p p o r t o
EUR 9491 IT
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C o m m i s s i o n e d e l l e C o m u n i t e u r o p e e
e n e r g i
T a x i m o d u l a r e A l f a R o m e o
P r ogetto d i mos tr at i v o
Alfa Romeo SpA
45,
Via Gattamelata
1-20149 Milano (Arese)
Contratto IM. EE/178/80-l
R a p p o r t o f i n a l e
D i r e z i o n e g e n e r a l e
Energ ia
1985 EUR 9491
IT
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P u b b l i c a t o d a l l a
C O M M I S S I O N E D E LL E C O M U N I T E U R O P EE
D i r e z i o n e g e n e r a l e
M e r c a t o d e l l i n f o r m a z i on e e i n n o va z i on e
B t i m e n t J e a n M o n n e t
L U X E M B O U R G
A V V E R T E N Z A
N la Commissione delle Comunit europee, n alcuna persona che agisca per
suo conto, responsabi le del l uso che dovesse essere fatto d el le informazion i
che seguono
La presente pubblicazione edita anche nella seguente l ingua
EN ISBN 92-825-5467-8
Una scheda bibliografica figura alla fine del volume
Lussemburgo, Uff ic io del le pubbl icazioni uff ic ia l i del le Comunit europee, 1985
ISBN 92-825-5468-6 N. di cata logo
CECA-CEE-CEEA, Bruxelles Lussemburgo, 1985
Printed in uxembou rg
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INDICE
Pagina
1. Introduzione l
2.Motivazioni della prova dimostrativa su una flotta di taxi 4
3. Allestimento delle vetture e caratteristiche del sistema CEM 5
4.Caratteristiche dell'algoritmo di funzionamento modulare 7
5. Modalit dell'esperimento 8
6. Risultati 8
6.1. Risultati di consumo 8
6.2. Risultati di guidabilit 10
6.3. Risultati di affidabilit 11
7.
Conclusioni 14
Brevetti ottenuti 15
Figure 17
III
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1. INTRODUZIONE
Il progetto dimostrativo C E . E . Alfa Romeo di cui si
tratta consistito in una prova di flotta di vetture
dotate di motore modulare.
Si riprendono qui brevemente alcuni concetti che chia
riscono l'origine e gli scopi della ricerca sul Motore
nodulare .
Si parte da due constatazioni distinte. In primo luogo
le attuali condizioni di traffico e i vigenti limiti di
velocit conducono a richiedere spesso al motore poten
ze di molto inferiori a quelle massime di progetto.
Inoltre il motore a ciclo Otto, attualmente il pi dif
fuso sui veicoli per trasporto persone, presenta, quan
do viene utilizzato a carichi ridotti, un rendimento
totale molto basso rispetto al rendimento massimo che
pu offrire.
Nei motori alternativi la potenza erogata data da
Pe = Lu . Ne
dove
Pe = potenza erogata
Lu = lavoro utile del singolo ciclo
Ne = numero di cicli nell'unit di tempo
Nei motori a ciclo Otto la regolazione della potenza
Pe viene effettuata agendo sul lavoro utile del ciclo
Lu; ci si ottiene tramite una valvola che introduce
una perdita di carico nel condotto di ammissione e ridu
ce la pressione a monte della valvola di aspirazione e
quindi il riempimento; in tali condizioni per la combu-'
stione diviene pi difficoltosa, e la bassa pressione
di alimentazione aumenta il lavoro speso ad ogni ciclo
per introdurre la carica nel cilindro. In altri termini
il rendimento del motore decresce al decrescere del
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lavoro utile del cic lo, o, ci che lo stesso , della
pressione media effettiva.
Quest a ricerca mira ad ottene re la regolazion e della
potenza var iand o, a pari regime di rota zion e, il numero
di cicli attivi nell'un it di tempo (Ne ), mante nendo
rendimenti vicini a quelli massimi.
Si sono individu ati tre metodi per realizzare una simi
le regolazione:
1) inte rrom pere ad uno o pi cili ndri per uno o pi
cicli la po rtata di combu stibi le (parzializzazione
del combustibile);
2) interr ompere l'afflusso della carica d'aria e com bu
stibile al cili ndr o, mantenendo ch iuse le valvole di
aspira zione e scarico (parzializzazione della
cari
ca) ;
3) dividere il motore in due o pi part i distinte uti
lizzabili singolar mente o tutte assie me, a seconda
della nece ssit , tramite opportu ni innesti (parzia
lizzazione della cilindrata).
I tre metodi presentano diversa complessit costrutt i
va: a maggio ri possi bili t teoriche di aumento del ren
diment o corrispo nde un maggio re diffico lt di realizz a
zione.
La parzi alizz azion e della cilindrat a presen ta la mas si
ma complessit costrutti va, tuttavia consente di elimi
nare tutte o quas i tutte le per dite di lavoro conne sse
al gruppo di cilindri che vengono disattivati.
La parzia lizzaz ione della carica si presen ta di real iz
zazione costru ttiva pi facil e; i moduli inattivi pes a
no sul rendimento totale con le perdite dovute all 'at
trito meccan ico mentre il loro lavoro di pompa ggio del
fluido annullato.
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La parzializzazione del combustibile si presenta di
ancor pi semplice realizzazione, particolarmente su
motori i cui cilindri sono alimentati singolarmente,
tuttavia i moduli inattivi presentano perdite per attri
to meccanico e per pompaggio del fluido.
I tre metodi di parzializzazione si prestano in modo
differente alla realizzazione di un algoritmo di con
trollo automatico del numero di moduli funzionanti: se
con la parzializzazione del combustibile vi la possi
bilit di realizzare un rapido e frequente, passaggio
del motore da una configurazione parzializzata a quella
normale e viceversa (ad esempio con sistemi elettroni
ci)
,
vi sono maggiori problemi con la parzializzazione
della carica e serie difficolt con la parzializzazione
della cilindrata.
L'Alfa Romeo, dopo aver investigato i vari metodi di
parzializzazione, ha scelto di portare verso una realiz
zazione industrializzabile un motore modulare a parzia
lizzazione del combustibile. La scelta stata motivata
dalla semplicit di implementazione di questo concetto
di modularit su un motore dotato di iniezione del com
bustibile a controllo elettronico e dalla possibilit
che questo sistema offre di non lasciare inattivi per
lungo tempo sempre gli stessi due cilindri.
II motore modulare sviluppato dall'Alfa Romeo dotato
di un sistema di iniezione e di accensione a controllo
elettronico che permette, oltre all'ottimizzazione del
titolo della miscela e dell'istante di accensione, an
che l'inattivazione di 2 dei 4 cilindri, ottenuta con
il blocco dell'iniezione di combustibile. I cilindri
inattivati non sono sempre i medesimi, ma vengono sele
zionati in modo da mantenere il motore in uno stato
termico'regolare.
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MOTIVAZIONI DELLA PROVA DIMOSTRATIVA SU UNA FLOTTA DI
TAXI
Come gi accennato la modularizzazione del motore
permette significative riduzioni di consumo di combusti
bile in condizioni di basso carico, che vengono rappre
sentate, per le prove di omologazione, da un ciclo stan
dard tenominato ciclo Europa da effettuare al banco a
rulli, che permette di simulare la guida cittadina. Il
ciclo Europa non pu riprodurre per le svariate condi
zioni in cui una vettura si trova ad operare in citt:
vi sono code di molti minuti, ma anche la possibilit
di allunghi con superamento del limite di velocit di
50 km/h contemplato dal ciclo Europa. Inoltre il rilie
vo del consumo sul ciclo previsto a motore regimato,
non tiene quindi conto degli inevitabili arricchimenti
a freddo, della maggiore viscosit dell'olio; fattori
che portano ad un innalzamento del consumo.
E' stato quindi ritenuto indispensabile verificare se
le economie di combustibile trovate teoricamente e
nel
le prove di laboratorio, si riproducevano nel reale
traffico urbano, con differenti tipi di guida e con le
reali condizioni atmosferiche.
Per far ci si programmata una prova di flotta di 10
vetture dotate di sistema di controllo elettronico del
motore di progettazione Alfa Romeo, denominato
C.E.M.
e
con possibilit di funzionamento normale e modula
re . Dato che la prova doveva svolgersi prevalentemente
nel traffico urbano, stato deciso di adibire le vettu
re al servizio taxi,affidandole ad una societ di auto
pubbliche milanese ( stata scelta la Cooperativa SAC-
CAP); in questo modo i taxisti, che per la loro espe
rienza possono essere considerati i professionisti del
traffico urbano, hanno coperto il ruolo di collaudato
ri.
Neil'effettuare questo esperimento, l Alfa Romeo ha
verificato l'importanza della prova taxi per valutare
le caratteristiche di questo motore. I risultati di
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queste prove sono applicabili a tutte le vetture di
produzione e quindi la proposta motore modulare
valida in generale per la riduzione dei consumi urbani
di tutte le vetture.
3. ALLESTIMENTO DELLE VETTURE E CARATTERISTICHE DEL SI
STEMA
C.E.M.
La flotta di 10 taxi stata allestita partendo dalla
scocca Alfetta 2.0 L America , gi predisposta per un
impianto di alimentazione ad iniezione.
La vettura risulta pi pesante della corrispondente
Alfetta 2.0 L a carburatori di circa 70 kg, a causa dei
vari equipaggiamenti di sicurezza previsti per gli Sta
ti Uniti, tra cui anche i grossi paraurti ad assorbimen
to di energia, che sono stati conservati in quanto rite
nuti utili per una vettura adibita a taxi (fig. 1 ) .
La vettura stata equipaggiata con un motore
2 000
ce
identico a quello di produzione, ma dotato di un siste
ma di iniezione ed accensione a controllo elettronico
C.E.M. , sviluppato completamente dall'Alfa Romeo
(fig. 2 ) . Le prestazioni, in termini di potenza e cop
pia massima, sono identiche a quelle della versione a
carburatori.
Il sistema di controllo elettronico composto da una
serie di sensori:
- sensore di angolo farfalla
- sensore di giri motore
- sensore di fase motore
- sensori di temperatura acqua e aria aspirata.
Questi sensori fanno pervenire le informazioni ad un
microcomputer digitale, basato su un microprocessore ad
3 Bit, che in base a calcoli, algoritmi, a mappe di
memoria (6 K bytes tra programma e mappatura) comanda
gli attuatori che sono:
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- 4 elettroiniettori per la dosatura del combustile;
- 1 bobina a comando elettronico per l'anticipo accen
sione;
1 attuatore apertura farfalla per la regolazione
della velocit di rotazione del motore al minimo.
Quest'ultimo attuatore, utile sul motore normale per
ottenere i regimi di minimo voluti in tutte le condizio
ni, indispensabile per il Motore Modulare perch il
mantenimento del minimo con soli 2 cilindri attivi ri
chiede angoli di apertura farfalle pi elevati rispetto
al caso di 4 cilindri attivi. I dati caratteristici dei
taxi modulari sono riportati in fig. 3.
Per questo esperimento il microcomputer era allestito
in modo da avere le memorie di programma intercambiabi
li: si otteneva cos la possibilit di trasformare una
vettura da C.E.M.Modulare aC.E.M.4 cilindri e vice
versa in qualche minuto, grazie anche alla posizione
accessibile della centralina stessa.
Naturalmente, visto che dovevano entrare in regolare
servizio, le vetture sono state verniciate in gial
lo-taxi e poi omologate e immatricolate come autopubbli
che.
Per l'esperimento stato installato su ogni vettura
un tachigrafo per il rilievo delle ore di funzionamen
to,
del tipo di percorso effettuato e del chilometrag
gio.
In fig. 4 rappresentato un disco tachigrafo utilizza
to durante l'esperimento; si possono notare le tracce
della velocit del veicolo e quelle che indicano se il
veicolo in moto o fermo, se il motore gira o spen
to e la traccia indicatrice dei chilometri percorsi.
Per la misura della benzina consumata si fatto ricor
so al classico sistema del riempimento del serbatoio:
sistema che d ottimi risultati di precisione su pi
rifornimenti ed sufficientemente indicativo sul singo
lo pieno se questo fatto con accuratezza.
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Durante la preparazione dell'esperimento si anche
provato un dispositivo totalizzatore di consumo compat
to da installare a bordo, ma questo non ha dato soddi
sfazione in quanto non garantiva la necessaria precisio
ne e facilitava, con temperatura esterna elevata, la
formazione di bolle di vapore nel circuito benzina.
4. CARATTERISTICHE DELL'ALGORITMO DI FUNZIONAMENTO MODU
LARE
Il motore modulare Alfa Romeo funziona con 2 o 4 cilin
dri attivi, la scelta avviene per mezzo di un algoritmo
sviluppato in base a criteri di risparmio di combustibi
le, nel corso del Progetto Finalizzato Energetica del
C.N.R.
Come sintetizzato alla fig. 5, si prevede il funziona
mento a 4 cilindri all'avviamento a freddo e durante la
regimazione; quando il motore regimato si hanno le
seguenti condizioni:
al minimo: 2 cilindri attivi sempre, tranne quando
accidentamente il regime di rotazione scende sotto un
certo valore limite;
prima progressione da fermo: si fatto in modo che
alla partenza da fermo vi sia un funzinamento a 4
cilindri per motivi di guidabilit; nel caso di una
partenza lesta, il funzionamento a 4 cilindri permane
fino a che si cambia dalla I
A
alla 2~marcia;
quando la vettura in moto il funzionamento a 2 o 4
cilindri determinato dalla posizione della farfalla
e dai giri; vi una certa isteresi tra i passaggi
2 >4 e 4 >2 per evitare che essi siano troppo
frequenti;
quando il motore funziona a 2 cilindri attivi, due
coppie di cilindri (1 e 4, 2 e 3 ) , lavorano a rotazio
ne e si scambiano in occasione di un rilascio dell'ac
celeratore (quindi il guidatore non avverte l'evento)
che avvenga dopo che sono stati compiuti dalla coppia
di cilindri attivi un certo numero di cicli utili.
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5. MODALITA' DELL'ESPERIMENTO
Le 10 vetture sono state affidate per pi di sei mesi
alla Cooperativa SACCAP; si stabilito di mantenerne 8
in funzione su un turno durante la giornata e 2 in ser
vizio su 2 turni.
Come schematizzato alla fig. 6, mentre le prime otto
alternavano circa un mese di funzionamento modulare a
un altro periodo simile di funzionamento a 4 cilindri,
le altre 2 hanno compiuto tutto il chilometraggio in
funzionamento modulare; questo servito per avere due
vetture con elevata percorrenza cittadina in modulare e
quindi poter mettere in evidenza eventuali problemi
causati dalle condizioni di funzionamento differenti.
Le vetture venivano guidate, nel limite del possibile,
sempre dagli stessi conducenti, che quindi, nel caso di
otto vetture, guidavano alternativamente la vettura
come normale 4 cilindri a controllo elettronico o come
modulare .
Al termine di ogni turno venivano registrati consumi
di benzina e chilometri percorsi.
Ogni settimana personale Alfa Romeo si recava presso
il deposito della SACCAP per un controllo delle vettu
re, la sostituzione del disco del tachigrafo e la rac
colta dei dati della settimana. Tutte le operazioni di
manutenzione ordinaria e straordinaria sono state effet
tuate dall'Alfa Romeo.
6. RISULTATI
6.1 Risultati di consumo
La riduzione di consumo stata, se si confrontano i
dati dei soli 3 taxi che alternavano il funzionamento
normale a quello modulare, del 9,5%.
Se si estende invece il confronto ai 2 taxi che hanno
sempre circolato in configurazione modulare, la riduzio
ne di consumo ottenuta risulta del
12,1%.
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Si vuol sottolineare che il confronto fatto tra vet
ture a controllo elettronico funzionanti sempre a 4
cilindri e vetture a controllo elettronico modulari ,
quindi queste economie sono da attribuire esclusivamen
te al concetto modulare .
Il computo della riduzione finale di consumo stato
effettuato mediando i risultati ottenuti sui singoli
mesi di esperimento. Questo permette di evitare l'in
fluenza sul risultato di distribuzioni non uniformi di
chilometraggio effettuato nelle varie stagioni da vettu
ra a vettura. I consumi mensili di tutte le vetture
sono riportati nella tabella di fig. 7.
Nel grafico di fig. 8 sono diagrammati i dati medi
rilevati durante l'esperimento. E' riportata la linea
dei consumi medi mensili dei taxi C.E.M. 4 cilindri,
dei taxi C.E.M. Modulari e dei soli due taxi C.E.M.
Modulari che hanno effettuato tutto l'esperimento senza
cambiare configurazione (taxi 1 e 2 ) . Si nota che la
media mensile di questi due taxi si pone sempre al di
sotto della media globale dei Taxi Modulari. Il motivo
di ci si pu far risalire in parte alla maggior possi
bilit che hanno avuto i conducenti dei taxi 1 e 2 di
apprendere al meglio il modo di guidare la vettura modu
lare e in parte anche al fatto che avendo funzionato
durante un arco di tempo pi ampio nella giornata posso
no avere incontrato condizioni di traffico diverse.
Nella parte inferiore della fig. 8 sono riportate le
riduzioni di consumo percentuali mensili; la linea pi
in alto si riferisce al confronto tra i taxi 1 e 2 e i
taxi C.E.M. 4 cilindri, l'altra al confronto globale
Taxi C.E.M. Modulari/Taxi C.E.M. 4 cilindri.
Le variazioni tra mese e mese sono abbastanza sensibi
li all'inizio del progetto; fatto da attribuire all'im
patto dei taxisti con vetture mai provate prima e di
tipo molto diverso da quello cui erano abituati.
I dati calcolati sulle medie di consumo mensili sono
confermati anche dagli istogrammi di figure 9, 10, 11,
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in cui sono riportate le frequenze dei consumi settima
nali, con i dati suddivisi per funzionamento 4 cilin
dri, funzionamento modulare per le 8 vetture che alter
navano il funzionamento modulare a quello 4 cilindri, e
funzionamento modulare per tutte le vetture (quindi
comprese le due che hanno sempre circolato in modula
re) .
E'
interessante considerare l'andamento dei consumi,
ad esempio quello dei taxi 1 e 2, nell'arco dei sei
mesi dell'esperimento (fig. 1 2 ).
La temperatura ambiente media andata diminuendo in
quanto l'esperimento partito in luglio e si e conclu
so a gennaio. Si pu notare che, di pari passo con la
diminuzione della temperatura media, vi stato un in
cremento dei cosnumi medi dei taxi. La spiegazione a
questa tendenza risiede nella maggior durata del tempo
di regimazione del motore all'abbassarsi della tempera
tura esterna. Ed noto che un motore non regimato ha
consumi specifici pi elevati a causa della non buona
carburazione della miscela, che costringe ad aumentare
la dosatura della benzina rispetto a quella di base ed
a causa della maggiore viscosit dell'olio freddo che
aumenta gli attriti interni al motore.
6.2 Risultati di guidabilit
Alla fine dell'esperimento stato sottoposto un que
stionario ai 21 taxisti che hanno guidato sufficiente
mente a lungo un taxi modulare.
Le domande previste dal questionario sono riportate
alla fig. 13, con la frequenza delle risposte.
In sintesi pi della met dei taxisti giudicano la
guidabilit della vettura modulare buona il 40% ot
tima
e uno solo discreta .
Come ci si doveva aspettare la guidabilit della vettu
ra funzionante sempre a 4 cilindri stata giudicata
pi favorevolmente.
I problemi evidenziati dai taxisti sono quelli noti
del passagio 2 >4 cilindri talvolta brusco nelle
marce basse e la sensazione di scarsa potenza disponibi
le a due cilindri attivi.
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Il primo un inconveniente che riteniamo possa essere
notevolmente attenuato, il secondo riguarda una questio
ne esclusivamente psicologica, insita nel funzionamento
a 2 cilindri.
In ogni caso i taxisti in maggioranza ritengono che ci
si possa abituare all'uso della vettura modulare in un
tempo inferiore alla settimana.
6.3 Risultati di affidabilit
Una delle finalit principali del Progetto Dimostrati
vo stata quella di verificare se il funzionamento
modulare del sistema potesse provocare danni od usure
precoci al motore stesso o agli altri organi interessa
ti,quali la trasmissione.
E' stato infatti previsto che 2 delle dieci vetture
funzionassero sermpre in configurazione modulare , e
su due turni di servizio proprio per poter evidenziare
gli eventuali problemi.
L'esperimento durato pi di 6mesi, durante i quali
i taxi hanno effettuato i seguenti chilometraggi:
TAXI 1
TAXI 2
TAXI 3
TAXI 4
TAXI 5
41.000 km
41.000 km
18.000 km
18.000 km
20.000 km
TAXI 6
TAXI 7
TAXI 8
TAXI 9
TAXI 10
21.000 km
17.000 km
18.000 km
22.000 km
20.000 km
La velocit media tenuta durante l'esperimento stata
di circa 20 km/h, quindi i taxi 1 e 2 hanno totalizzato
circa 2000 ore di funzionamento modulare .
Durante la prova gli inconvenienti registrati che
pos
sono essere imputati, almeno in parte, al funzionamento
modulare, sono i seguenti:
sulla vettura 2, a circa 25.000 km, allentamento
delle viti di collegamento volano/albero motore;
- sulla vettura 1 stato sostituito (km 27.000) il
giunto dell'albero di trasmissione lato motore che
risultato danneggiato nella parte in gomma;
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- sempre sulla vettura 1 stato precauzionalmente
sostituito al km 40.000 anche il giunto di trasmissio
ne lato cambio, in quanto la parte in gomma presenta
va piccole screpolature visibili.
Alla fine dell'esperimento queste due vetture sono
state smontate completamente, per quanto riguarda i
gruppi meccanici; per il motore e la trasmissione si
proceduto a fare tutti i rilievi previsti alla fine
delle prove di durata dalle specifiche Alfa Romeo.
Questi rilievi in particolare per il motore sono consi
stiti in :
- rilievo del rapporto di compressione in ogni cilin
dro;
smontaggio del motore in tutti i suoi componenti con
misura delle coppie di serraggio residue degli accop
piamenti pi significativi (testa, volano, bielle,
supporti di
banco);
- rilievo visivo delle condizioni di tutti i pezzi
(incrostazioni, segni di
usura);
- rilievi metrologici completi su:
. pistoni
. segmenti
. spinotti
. valvole
. bicchieri distribuzione
. guida valvole
. molle valvole
. cuscinetti di banco
. cuscinetti di biella (testa)
. cuscinetti di biella (piede)
. albero motore
La gran parte dei controlli effettuati ha permesso di
definire regolare, per il chilometraggio coperto, lo
stato di usura riscontrato.
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Dalla verifica delle coppie di serraggio residue sul
collegamento volano/albero motore di entrambe le vettu
re venuta la conferma di quanto riscontrato durante
l'esperimento, e cio che il funzionamento modulare
sollecita questo accoppiamento in modo tale da provoca
re nel tempo il suo allentamento. Questo problema non e
da considerarsi preoccupante; pu essere risolto con
interventi di lieve entit e di basso costo.
Anche lo stato dei giunti dell'albero di trasmissione
della vettura n 2 (sulla quale questi particolari non
sono stati sostituiti durante l'esperimento) denuncia
il gravoso lavoro cui sono stati sottoposti, e conferma
che gli inconvenienti verificatisi sulla vettura n 1
non sono casuali o dovuti a difetti di fabbricazione,
ma provocati dalla diversa frequenza di vibrazione pro
dotta dal motore nel funzionamento a 2 cilindri (pi
vicina al regime di risonanza del sistema di trasmissio
ne) e dal numero di ore di funzionamento molto elevato
(circa 2000).
Il numero di ore di funzionamento molto elevato e il
tipo di funzionamento prevalentemente a basso carico
(quindi con basse temperature in camera di combustione)
sono la causa dello stato di incrostazione delle camere
di combustione che risulta pi elevato di quello di una
analoga vettura che abbia percorso 40.000 km. E' comun
que degno di nota il fatto che non sia stata riscontra
ta alcuna differenza di incrostazione o di usura tra i
quattro cilindri; ci dimostra che il sistema di rota
zione
tra le coppie di cilindri attivi raggiunge lo
scopo prefissato.
E' possibile verificare quanto affermato dall'esame
delle figure da 14 a 19 dove sono riportate le foto di
pistoni, teste, valvole dei taxi 1 e 2 e delle figure
20 e 21 dove compaiono i rilievi metrologici relativi a
canne e pistoni delle due vetture smontate.
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CONCLUSIONI
Riteniamo che questo progetto dimostrativo condotto
con il patrocinio della Comunit Economica Europea ab
bia avuto il successo sperato.
E'
stato dimostrato che il motore modulare, in questa
versione a controllo elettronico sviluppata dall'Alfa
Romeo, permette economie di consumo nell'uso urbano di
pi del 12% rispetto ad una vettura gi dotata di con
trollo elettronico dell'alimentazione e dell'accensio
ne.
Consideriamo questo risultato molto significativo in
quanto si riferisce ad una prova di flotta, protrattasi
per pi di sei
mesi,
nell'uso reale della vettura.
Questa prova ci ha permesso di definire il margine
reale di risparmio ottenibile con il motore modulare;
questo pu essere sommato ad una analoga diminuzione di
consumo riscontrata nel corso di altre prove di confron
to tra vetture dotate di motore a controllo elettronico
e vetture dotate di alimentazione a carburatori; si pu
quindi stabilire attorno al 24% la riduzione di consumo
di una vettura modulare a controllo elettronico ri
spetto alla corrispondente vettura a carburatori.
Un dato di grande rilievo che questa riduzione
conseguibile senza alcuna riduzione delle prestazioni
massime della vettura.
La guidabilit dell'Alfetta modulare stata giudicata
buona da guidatori che passano al volante la loro
giornta lavorativa, che quindi sono molto sensibili a
problemi di guidabilit. Riteniamo inoltre che vi sia
ancora spazio per alcuni interventi migliorativi.
Dal punto di vista dell'affidabilit sono stati riscon
trati inconvenienti di entit minima, che possono esse
re risolti con interventi modesti e di basso costo.
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BREVETTI OTTENUTI
Per il sistema di funzionamento modulare del motore oggetto del presente
progetto dimostrativo stata presentata domanda di brevetto in Italia il
6.4.1981con n 20949 A/81 e il titolo : Apparato di controllo dell'ali
mentazione per un motore a combustione interna (motore modulare) e sue
cessivamente richiesta l'estensione a :
FRANCIA
GRAN BRETAGNA
GERMANIA
U.S.A
GIAPPONE
il 6.4.1982
il 5.11.1981
il 10.11.1981
il 1.4.1982
il 6.
4.1982
col n 8205962
col n 8133401
col n P3144638.
col n 364315
col n 56137/82
/
- 15 -
-
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22/52
-
7/25/2019 modulare
23/52
F I G U R
7
-
7/25/2019 modulare
24/52
-
7/25/2019 modulare
25/52
UN T AXI MO DUL ARE DEL PRO G ET T O DIMO ST RAT IVO
I
F i g . 1
-
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26/52
VANO MOTORE TAXI MODULARE
o
F i o . ?
-
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27/52
DATI CARATTERISTICI DEI TAXI CEM-MODULARI IN SINTESI
IV)
VETTURA
- derivata dall'Alfelta 2.0 L
tipo America
- berlina Uporte, 5 posti
- lunghezza h,5 m.
- larghezza 1, m.
- altezza 1,43 m.
- passo 2,51 m.
- peso in ordine di marcia kg.1210
MOTORE
- h cilindri in linea
- ci lin dra ta 1962 crrr
- potenza max. 130 CV (DIN)
a 5400 g/1'
- alimentazione ad iniezione
a controllo elettronico
- accensione e regolazione anticipo
a controllo elettronico
CONTROLLO ELETTRONICO
DEL MOTORE
- sensori di angolo farfalla, numero
giri motore, temperatura acqua,
temperatura aria
- microcomputer con 1 microproce ssore,
6 K bytes di memoria per programma
e mappe motoristiche
- attuatori:
h
elettroiniettori,
attu aton farfalla per regolazione
regime al minimo, bobina a
comando elettronico
Fip , . 3
-
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28/52
SISTEMA DI RILIEVO DATI A BORDO
I P I C C H I S U C C E S S I V I I N D I C A N O
L A P E R C O R R E N Z A D I
5 E 10
K M
5 km
S C A L A D E L L E
V E L O C I T A
( K M / H )
S C A L A
D E I T E M P I
L A V A R I A Z I O N E
D E L S E G N A L E
I N D I C A V E I C O L O
I N M O V I M E N T O
L A V A R I A Z I O N E
D E L S E G N A L E
I N D I C A M O T O R E I N M O T O
- 22
-
7/25/2019 modulare
29/52
CARATTERISTICHE DELL ALGORITMO
DI FUNZIONAMENTO MODULARE
AVVIAMENTO
: sempre a 4 cilindri
RECIMA710NE
funzionamento sempre a 4 cilindri fino al
raqqiunqimento di una temperatura acqua di 70 E .
A MOTORE REGIMATO:
- minimo sempre a due cilindri, tranne quando,
occasionalmente il reqime scende sotto i 680 q/m.
- prima proqressione da fermo a 4 cilindri fino a
1600 q/m.
- altre condizioni con vettura in movimento: la
scelta avviene in base ai parametri anqolo
farfalla e qiri motore, secondo il sequente
schema:
2
cilindri
attivi
a n q o lo f a r f a l l a > 4 0
q i r i motore > 3000
q i r i motore < 1200
>fc
a n q o lo f a r f a l l a < 7
^ L
^
^
q i r i motore < 3400
4
cilindri
attivi
NEE EUN7I0NAMENT0
A DUE CILINDRI : scambio tra cilindri attivi e cilindri inattivi al
primo rilascio sussequente un numero fisso di cicli.
Fif.
5
- 23 -
-
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30/52
SCHEMA DELLE MODALITA DELL ESPERIMENTO
TAXI 1
TAXI 2
TAXI 3
TAXI 4
TAXI 5
TAXI 6
TAXI 7
TAXI 8
TAXI 9
TAXI 10
LUGLIO
SETTEMBRE
OTTOBRE NOVEMBRE
DICEMBRE
GENNAIO
Funz ionamento modu la re
16 ore al giorno
Funz ionamento modu la re
8 ore al g iorno
Funz ionamento 4 c i l ind r i
8 ore a l g iorno
-
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31/52
TABELLA RIASSUNTIVA DEI CONSUMI MENSILI DI TUTTE LE VETTURE
RIS ULTA TI :
CONSUMI ( l / 10 0k m )
DIFFERENZE PERCENTUALI
F i g . 7
D i f f e r e n z a
m e d i a f i n a l e
- 9 ,5
- 1 2 , 1
TAXI 3
m i i
I A M 5
AM r,
I A M 7
\ 1 s
I A M
IAM 1
1
2
M e d i a C o n s u m i
't T a x i 4 c i l .
M e d i a C o n s u m i
4 T a x i m o d .
M e d i a C o n s u m i
6 T a x i m o d .
D i f f e r e n z a
C o n s u m i
' t T a x i / 4 T a x i
D i f f e r e n z a
C o n s u m i
6 T a x i / ' t T a x i
2
o
P e r i o d o
M o d .
't c i l .
1 1 , 7 3
1 1 , 4 2
1 1 , 5 0
1 3 , 7 5
1 3 , b l
1 5 , 5 2
1 4 , 0 9
14 ,
O
1 0 , 7 0
1 0 , 7 2
1 4 , 3 7
1 2 , 1 0
1 1 , 6 4
- 1 5 , 8
- 1 9 , 0
3 P e r i o d o
M o d .
4 c i l .
1 2 , 5 7
1 2 , 7 5
1 2 , 4 6
1 3 , 5 0
1 2 , 4 4
1 2 , 7 5
1 2 , 2 2
1 2 , 7 6
1 0 , 1 9
1 1 , 7 0
1 2 , 9 7
1 2 , 5 4
1 2 , 1 3
- 3 ,3
- 6 ,5
4 P e r i o d o
M o d . 4 c i l .
1 1 , 5 7
1 2 , 5 7
1 2 . 1 S
13, .57
1 4 , 2 5
1 4 , 5 5
1 4 , 4 0
1 4 , 1 0
1 1 , 7 4
1 1 , 9 6
1 4 , 4 0
1 2 , 6 2
1 2 , 3 7
- 1 2 , 3
- 1 * , 1
3 P e r i o d o
M o d .
4 c i l .
1 3 , 7 4
1 4 , 7 9
1 4 , 5 0
1 4 , 3 1
1 2 , 9 7
1 3 , 1 9
1 2 , 4 3
1 2 . 5 b
1 2 , 0 2
1 2 , 0 0
1 4 , 3 4
1 2 , 7 9
1 2 , 5 3
- 1 0 , 8
- 1 2 , 6
6 P e r i o d o
M o d . 4 c i l .
1 3 , 3 8
1 3 , 5 0
1 4 , 5 5
1 4 , 0 5
1 4 , 2 3
1 5 , 1 1
1 5 , 1 7
1 4 , 1 5
1 2 , 4 4
1 2 , 4 5
1 4 , 6 7
1 3 , 9 2
1 3 , 4 3
- 5 , 1
- * , 5
7 P e r i o d o
M o d .
4 c i l .
1 4 , 0 9
1 5 , 0 2
1 5 , 4 1
1 4 , 4 4
1 3 , 4 6
1 3 , b b
1 3 , 2 2
1 2 , 7 5
1 2 , 4 4
12 ,
i4
l : ,74
1 3 , 3 3
1 3 , 0 2
- 9,6
- 1 1 , 7
-
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32/52
ANDAMENTO CONSUMI TAXI C.E.M. 4 CILINDRI E TAXI C.E.M. MODULARI
15
14 .
1 3 .
1 2 .
1 1
1 0 .
9 .
C o n s u m o
1/100 km
3 0 .
Diminuzione
c o n s u m o
2 5 .
2 0 .
1 5 .
1 0 .
5 .
F i g . 8
jJLZJ] Co nsu m i me di
Ta x i CEM 4 C i l i n d r i
Co n su mi me d i
T a x i C E M M o d u l a r i
R id u z io n i d i co n su mo
o t t e n u t e c o n T a x i m o d u l a r i
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-
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33/52
o
N
C
(D
ISTOGRAMMA DEI CONSUMI SETTIMANALI
TAXI CEM - 4 CILINDRI
3 0 .
2 5
2 0 .
15
10
10,75 11,25 11,75 12,25 12.75 13,25 13,75 14,25 14,75 15,25 15 .75 16.25
Cons um o ( 1 /100 k m )
27 -
-
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34/52
ISTOGRAMMA DEI CONSUMI SETTIMANALI
DI 4 TAXI CEM - MODULARI
30
25
20
o
N
c
15
10
10.75 11,25 11,75 12,25 12,75 13,25 13,75 14,2514 75 15 25 15 75
Consumo (1/100 km)
- 28
-
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35/52
ISTOGRAMMA DEI CONSUMI SETTIMANALI
DI 6 TAXI CEM-MODULARI
CO
N
C
QJ
LU
3 0
? 5
2 0
15
10
5
I
I
I
I
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I
I
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I
I
I
I
I
I
I
I
I
I
I
I
I
I
'
I
I
|
I
I
I
I
10,75 11,25 11,75 12,25 12,75 13,25 13,75 14,25 14,75 15,25 15.75
Consumo ( l /100km)
- 29 -
-
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36/52
ANDAMENTO CONSUMI IN FUNZIONE DELLA TEMPERATURA AMBIENTE
Taxi modulari in servizio 16 ore al giorno
o
1 2 .
1 1 .
1 0 .
9 .
8 .
Consumo
1/100 km
L
2 5 ,
2 0 ,
1 5 .
i o
1
5 .
Temp.
media C
1
0 71 |
2
f *
Fig . 12
11,30
1 1,8 5
17 01
O
r -
CO
O
O
LU
ce
m
5
LU
o
Q
o
LU
O
-
7/25/2019 modulare
37/52
RISULTATO DEL QUESTIONARIO
SOTTOPOSTO Al TAXISTI
-
Quale taxi guidava abitualmente prima
di
provare
il
taxi Alfetta?
In genere Fiat 124, 127, 128, Ritmo 60, Renault 6
-
Nell'uso cittadino
del
taxi modulare,
le
capitato
di
andare
a
2 cilindri ?
11 Molto spesso
5
Spesso
1 Talvolta
1 Solo al minimo
-
Dacosasirende contose ilmotoreva a 2 o a cilindri?
10 Dal rumore
12 Dalla sensazione di scarsa potenza, il motore risponde
meno ali accelerata
Da altro
- Che
cosa
le d pi
fastidio
del
motore modulare?
Il rumore
1 Le vibrazioni
8 II passaggio da 2 a 4 cilindri
11 La sensazione di scarsa potenza a 2 cilindri
Niente
-Quanto tempo ritiene necessario ,qrosso modo,perabituarsi
alla quidadeltaxi modulare?
4 Un giorno
IO Una settimana
4 Un mese
- Vi
sono delle condizioni
in cui il
funzionamento modulare crea
delle difficolt nella guida?
7
-Si
IO No
-
Se
si, quali condizioni?
Alcuni segnalano nei sorpassi, altri nella partenza da fermo
-Nell'uso cittadino, utilizzala 5
a
marcia?
Con il modulare - Spezza
11 Talvolta
7 Quasi mai
Con il 4 cilindri 6 Sposso
6 Talvolta
5 Quasi mai
Fig.13
- 31 -
-
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38/52
RISULTATO DEL QUESTIONARIO
SOTTOPOSTO Al TAXISTI
-Pensache conilmotore modulare, rispettoalmotoreakcilindri
sisiaportatiadusaredipilemarce basse?
8 Si
IO No
-Inqenere, durantelesosteinattesadiclienti,ilmotorefa
in tempoaraffreddarsi tantodaripartireakcilindri invece
che modulare?
2 Si, in tutte le stagioni
6 Si, solo d inverno
IO No
-Hatrovato qualche accorgimento particolareperusarealmeglio
la vettura modulare,e sesi,quale?
(Segnalati accorgimenti per prolungare il funzionamento a 2
cil.
-Haqualche suqqerimentodadare rispettoalfunzionamento modu
laredelmotore?
( Una proposta di mettere interruttore)
-Sedovesse dareungiudizio complessivosultaxi modulare, come
lo giudicherebbe?
7
Ottimo
IO Buono
1 Discreto
Scadente
Inaccettabile
-
Ecome giudicherebbeiltaxi kcilindri?
13 Ottimo
3 Buono
1 Discreto
Scadente
Inaccettabile
-
Come considera
il
suomodo
di
guidare?
1 Al risparmio
6 Tranguillo
8 Brillante
Veloce
Crazieperguesta ulteriore gentile collaborazione
13
bis
- 32-
-
7/25/2019 modulare
39/52
PISTONI TAXI 1
DOPO 41.000 CHILOMETRI
s n
ji
Fi g . 1 4
- 33 -
-
7/25/2019 modulare
40/52
TESTE TAXI 1
DOPO 41.000 CHILOMETRI
^
5 p
y
{T
jj
Fi g . 1 5
- 34 -
-
7/25/2019 modulare
41/52
TESTE TAXI 1
DOPO 41.000 CHILOMETRI
Fi g . 1 6
35 -
-
7/25/2019 modulare
42/52
PISTONI TAXI 2
DOPO 41.000 CHILOMETRI
- L A T O
L TO
L
F i g . 17
- 36 -
-
7/25/2019 modulare
43/52
VALVOLE TAXI 2
DOPO 41.000 CHILOMETRI
Fi g . 1 8
37
-
7/25/2019 modulare
44/52
TESTE TAXI 2
DOPO 41.000 CHILOMETRI
Fi g . 1 9
- 38 -
-
7/25/2019 modulare
45/52
RILIEVI METROLOGICI SU CANNE E PISTONI TAXI 1
o
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1
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46/52
RILIEVI METROLOGICI SU CANNE E PISTONI TAXI 2
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47/52
-
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48/52
-
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49/52
Commissione del le Comuni t europee
EUR 9491 Taxi modulare Alfa Rom eo Prog et to d imo strat ivo
Alfa Romeo SpA
Lussem burgo : Uff ic io del le pubbl icaz ioni uff ic ia l i del le Comuni t europ ee
1985 MI, 40 p., 13 fig ., 8 ph . 21,0 29,7 cm
Serie Energia
EN ,
IT
ISBN 92-825-5468-6
N. d i catalogo :
MM
Prezzi al pub blico nel Luss em burg o, IVA e sclusa :
ECU 4,46 BFR 200 LIT 6 700
I l prog etto tendeva a dimostrare l 'ef fett ivo r isparmio di carburante realizza-
bi le nel traffico urbano (a basso impiego di potenza), uti l izzando un motore
mod ulare su una f lotta d i vetture impiega te per i l t raspo rto pubb l ico
(taxi).
Il motore modulare consiste in un tradiz ionale motore Otto dotato di
a l imentaz ione ad in iez ione elettronica pi lotata da microprocessore nel
quale un par t icolare algor i tmo permette di ut i l izzare solo due c i l indr i ,
quando la r ichiesta di potenza al di sotto di un determinato valore, bloc-
cando l ' in iez ione di com bustib i le negl i a l tr i due c i l indr i . I c i l indr i inatt ivat i
non sono sempre g l i s tess i , ma vengono selez ionat i in modo da mantenere
i l motore in una stato termico regolare.
Lo sv i luppo del progetto ha permesso di d imostrare che i l motore modu-
lare consente economie di consumo nel l 'uso urbano del l 'ordine del 12/o
r ispetto ad una vettura g i dotata di control lo elettronico del l 'a l imentaz ione
e del l 'accensione. Tale r isparmio pu essere sommato ad un'analoga dimi -
nuzione di consumo d el le vetture do tate di motore a control lo elettronico
r ispetto al le corr ispondenti vetture dotate di a l imentaz ione a carburator i .
Pertanto si pu stab i l i re attorn o al 2 4 la r iduzione di consu mo di una
vettura modu lare r ispetto al la co rr isponden te vettura a carburato r i .
Un dato di grande r i l ievo che questa r iduzione conseguibi le senza
alcuna r iduzione delle prestazioni massime della vettura.
-
7/25/2019 modulare
50/52
-
7/25/2019 modulare
51/52
S a lg og abon nem en t - V e r k au f un d A bo nne m en t - Sa les and subscr ip t ions
V e n te e t a b o n n e m e n ts - V e n d i t a e a b b o n a m e n t i - V e r k o o p e n a b o n n e m e n te n
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