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MODIFICATE A SEGUITO DELLE OSSERVAZIONI RICEVUTE · 2017-11-14 · COMUNE DI MASSA MARITTIMA -...
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MODIFICATE A SEGUITO DELLE OSSERVAZIONI RICEVUTE
COMUNE DI MASSA MARITTIMA - N.T.A. - VARIANTE AL P.S. ED AL R.U.
AREA SPECIALE TURISTICO RICETTIVA VILLA IL TESORO
TITOLO I Disposizioni e riferimenti generali......................................................................... 1
ART.1_ Riferimenti alla pianificazione comunale, a quella sovraordinata ed alla legislazione
regionale. ........................................................................................................................... 1
ART.2_ Caratteristiche, finalità e contenuti ................................................................................... 1
ART.3_ Elaborati costitutivi ............................................................................................................. 2
ART.4_ Validità della Variante ed attuazione delle previsioni ..................................................... 2
TITOLO II Indici e Prescrizioni di carattere edificatorio .................................................. 3
ART.5_ Norme di carattere generale ............................................................................................... 3
ART.6_ Area Agricola Speciale Turistico Ricettivo Tesoro ........................................................... 3
6.1 Destinazioni d’uso nell’ Area Agricola Speciale Turistico Ricettivo Tesoro.................... 3
6.2 Interventi ammessi nell’Area Agricola Speciale Turistico Ricettivo Tesoro ................... 4
6.3 Parametri urbanistici Area Agricola Speciale Turistico Ricettivo Tesoro ....................... 4
ART.7_ Definizioni e specifiche in merito ai parametri urbanistici ............................................ 4
7.1 Superficie Utile Lorda (S.U.L.) ............................................................................................. 4
7.2 altezza massima ammessa (h. max) ..................................................................................... 8
7.3 Superficie coperta max (s.c.) ................................................................................................ 9
ART.8_ Viabilità, pavimentazioni esterne e parcheggi ............................................................... 10
ART.9_ Piscine, strutture e impianti sportivi, pertinenze .......................................................... 10
ART.10_ Arredi, alberature ed aree parco-giardino .................................................................... 11
ART.11_ Impianti tecnologici e per lo sfruttamento delle fonti di energia rinnovabile, uso
delle risorse...................................................................................................................... 12
ART.12_ Norme Generali e Finali .................................................................................................. 12
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AREA SPECIALE TURISTICO RICETTIVA VILLA IL TESORO
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AREA SPECIALE TURISTICO RICETTIVA VILLA IL TESORO
TITOLO I DISPOSIZIONI E RIFERIMENTI GENERALI
ART.1_ RIFERIMENTI ALLA PIANIFICAZIONE COMUNALE, A QUELLA
SOVRAORDINATA ED ALLA LEGISLAZIONE REGIONALE.
Il progetto di Variante è definito in modifica al Piano Strutturale approvato con delib.
C.C. n. 21 del 31/03/2004, pubblicato sul B.U.R.T. n.18 del 5/05/2004, ed al
Regolamento Urbanistico approvato con delib. C.C. n.48 del 30.07.2007, pubblicato sul
B.U.R.T. n.39 del 26.09.2007.
Il progetto di Variante è stato redatto in considerazione delle indicazioni e dei contenuti
del P.T.C. della Provincia di Grosseto e del P.I.T. Regionale con valenza di Piano
Paesaggistico.
Il progetto di Variante è conseguente alla delib. C.C. n.26 del 20.04.2017 di Avvio del
Prodedimento nel rispetto delle disposizioni e dei contenuti di cui all’art.17
LRT.n.65/14 ed all’art.21 della L.RT.n.10/2010 e delle disposizioni e dei contenuti della
Conferenza di Copianificazione effettuata in data 20.07.2017, ai sensi dell’art.25 della
LRT n.65/2014.
ART.2_ CARATTERISTICHE, FINALITÀ E CONTENUTI
Il Progetto di Variante composto dagli elaborati di cui al successivo art.3, si pone
l’obiettivo di incentivare il turismo diffuso in area agricola nel rispetto degli indirizzi e
delle indicazioni contenute nel Piano Strutturale e nel Regolamento Urbanistico,
definendo un’Area Agricola Speciale Turistico Ricettiva Tesoro (A.A.S.T.R.T.),
all’interno della quale sono possibili usi ed utilizzi principalmente collegati alla
ricettività.
L’area individuata dalla Variante ha una superficie catastale pari a Ha. 2.51.71
corrispondente alle particelle catastali del Catasto Terreni del Comune di Massa
Marittima, di seguito elencate:
Foglio 178 mappale 6 sup. Ha. 2.50.97
Foglio 178 mappale 129 sup. Ha. 0.00.74
La Variante non va a modificare qualitativamente e quantitativamente le previsioni
della pianificazione comunale, procedendo alla ridistribuzione e rilocalizzazione di
posti letto residui e definendo una previsione di trasformazione e potenziamento del
complesso poderale Villa Il Tesoro, con l’individuazione di una zona omogenea che
modifica l’attuale destinazione rurale da Esclusiva Funzione Agricola (E1), in Area
Speciale Turistico Ricettiva (D2).
Le indicazioni contenute nella cartografia di dettaglio e nelle Norme Tecniche di
Attuazione, indicano le modalità di realizzazione delle previsioni e dei contenuti della
Variante, qualora sussistano discordanze tra gli elaborati grafici prodotti in scala
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diversa, prevale l’elaborato grafico in scala di maggiore dettaglio, ed in caso di
contrasto fra la previsione grafica e le Norme Tecniche di Attuazione, prevalgono
queste ultime.
ART.3_ ELABORATI COSTITUTIVI
La Variante è costituito dai seguenti elaborati:
TAV.R01 Relazione Illustrativa;
TAV.N01 Norme Tecniche di Attuazione;
TAV.01 Inquadramento Urbanistico Territoriale;
TAV.02 Progetto di Variante Area Agricola Speciale Turistico Ricettivo Tesoro
(A.A.S.T.R.T.);
TAV.S01 Schede Patrimonio Edilizio Esistente;
STUDIO GEOLOGICO DI SUPPORTO;
ART.4_ VALIDITÀ DELLA VARIANTE ED ATTUAZIONE DELLE PREVISIONI
La Variante, ha validità quinquennale per quelle che sono le previsioni ed i contenuti in
essa specificati.
La variante sarà attuata con Progetto Unitario Convenzionato art.121 L.R.T. 65/2014 i
cui contenuti nel rispetto di quelle che sono le indicazioni relative ai piani attuativi di
dettaglio avranno validità decennale.
Le previsioni edificatorie potranno essere attuate per stralci funzionali nel rispetto di
quanto indicato nel Progetto Unitario Convenzionato, mediante singoli interventi
soggetti ai titoli abilitativi previsti dalla L.R.T. 65/2014 e s.m.i. ed al D.P.R. 380/2001
s.m.i..
Le presenti norme sono da considerarsi puntuali e peculiari per l’area in oggetto e sono
prevalenti rispetto alla normativa comunale vigente.
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TITOLO II INDICI E PRESCRIZIONI DI CARATTERE EDIFICATORIO
ART.5_ NORME DI CARATTERE GENERALE
Le norme generali e particolari così come riportate negli articoli seguenti, definiscono
le modalità di attuazione della previsione edificatoria, costituendo specificazioni e
puntualizzazioni della normativa urbanistico edilizia comunale.
L’area costituendo una zona speciale a destinazione Turistico Ricettiva posta in area
agricola è riconducibile alle zone D2 di Regolamento Urbanistico con le specifiche e le
particolarità indicate negli articoli seguenti, che la distinguono dalla norma generale.
Tali indicazioni sono da ritenersi esclusive e prevalenti sulle disposizioni normative
introdotte dal Regolamento Urbanistico.
L’area indicata con la sigla A.A.S.T.R.T. “Area Agricola Speciale Turistico Ricettivo
Tesoro” definisce un ambito turistico-rurale unitario nel quale sono ammesse le azioni
indicate negli articoli seguenti.
ART.6_ AREA AGRICOLA SPECIALE TURISTICO RICETTIVO TESORO
In considerazione di quanto esistente le trasformazioni ammesse non potranno definire
incrementi di superficie e di volume delle residenze e deli alloggi presenti. Non è
consentita la realizzazione di nuove residenze e abitazioni, fatta salva la consistenza
presente che potrà essere ridefinita e ristrutturata. Gli interventi di nuova edificazione,
quantificabili in mc.2.200 in aggiunta a quanto già edificato, sono destinati alla
realizzazione di strutture di servizio all’attività ricettiva ed alla realizzazione di nuovi
posti letto fino al raggiungimento massimo di n.50 unità compreso quelli ottenibili con
interventi di riconversione e modifica del patrimonio edilizio esistente. Fatte salve le
trasformazioni nel rispetto del mantenimento della superficie e del volume esistente
per le destinazioni diverse da quella turistico-ricettiva, gli interventi di edificazione
delle nuove volumetrie e di trasformazione del patrimonio edilizio esistente sono
riconducibili a:
a)_ albergo;
b)_ albergo diffuso;
c)_ residenze turistico alberghiere RTA;
d)_ dipendenze;
e)_ attrezzature per la ristorazione e la ricreazione;
f)_ strutture ad esse assimilabili.
6.1 DESTINAZIONI D’USO NELL’ AREA AGRICOLA SPECIALE TURISTICO
RICETTIVO TESORO
Le desinazioni d’uso ammesse sono:
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a)_ residenziale – limitato a quanto esistente;
b)_ commerciale – collegato ai prodotti agricoli locali e/o derivati;
c)_ turistico-ricettive;
d)_ direzionale a servizio delle attività previste ed ammesse;
e)_ rurale;
6.2 INTERVENTI AMMESSI NELL’AREA AGRICOLA SPECIALE TURISTICO
RICETTIVO TESORO
a)_ manutenzione ordinaria;
b)_ manutenzione straordinaria;
c)_ restauro e risanamento conservativo;
d)_ ristrutturazione edilizia;
e)_ sostituzione edilizia;
f)_ ristrutturazione urbanistica;
g)_ nuova edificazione.
Gli interventi di cui alle lettere a)_, b)_, c)_, sono attuabili in forma diretta anche in
assenza di predisposizione di Progetto Unitario Convenzionato.
Gli interventi di cui alle lettere d)_, e)_, f)_, g)_, sono subordinati alla redazione di
Progetto Unitario Convenzionato secondo quanto disposto dalla normativa vigente in
materia. Il Progetto Unitario Convenzionato definirà i modi e le indicazioni tecnico
prescrittive dei singoli interventi ammessi, da attuarsi in forma diretta.
6.3 PARAMETRI URBANISTICI AREA AGRICOLA SPECIALE TURISTICO
RICETTIVO TESORO
a)_ Volume massimo ammesso in ampliamento all’esistente mc. 2.200,00
b)_ S.U.L. Superficie Utile Lorda massima ammessa in ampliamento all’esistente
mq. 1.000,00
c)_ Indice di fabbricabilità fondiaria – If (max) ≤ a 0,50 mc./mq..
d)_ Rapporto di copertura – Rc (max) ≤ a 15%.
e)_ Indice di permeabilità – Ip (min) ≥ a 70%.
f)_ Altezza – H (max ) ≤ a m. 7,50 oppure ≤ a quanto esistente
g)_ Distanza dai confini – Dc (minima) ≥ a m. 5,00.
h)_ Distanza fra edifici – De (minima) ≥ a m. 10,00.
ART.7_ DEFINIZIONI E SPECIFICHE IN MERITO AI PARAMETRI URBANISTICI
Nell’area “A.A.S.T.R.T” valgono le seguenti indicazioni e specificazioni in aggiunta e
modifica di quanto definito dalla normativa comunale in materia.
7.1 SUPERFICIE UTILE LORDA (S.U.L.)
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La Superficie utile lorda così come indicata all’art.6, è corrispondente alla somma delle
superfici di tutti i piani fuori terra, seminterrati ed interrati, comprensiva di quanto
sotto indicato e/o escluso dal computo della stessa.
Nel computo della superficie utile lorda (Sul) sono compresi:
a)_ gli elementi verticali del fabbricato compresi nell’involucro edilizio quali muri
perimetrali, pilastri, partizioni interne;
b)_
basso da esse collegato e
corrisponde alla superficie sottostante alla proiezione delle rampe e dei
pianerottoli intermedi;
c)_
computata con esclusivo riferimento al piano
abitabile o agibile pi basso tra quelli serviti;
d)_ le logge o portici con il lato minore superiore a ml 2,00, misurato come
distanza tra la parete esterna del fabbricato ed il filo esterno di delimitazione
della sagoma del medesimo. Ai fini del computo della superficie utile lorda
(Sul) si considera la sola parte eccedente la misura indicata;
e)_ i sottotetti recuperati a fini abitativi ai sensi della legge regionale 8 febbraio
2010, n. 5 (Norme per il recupero abitativo dei sottotetti);
f)_ i piani o locali sottotetto diversi da quel
non delimitate
da muri;
g)_ ogni altra superficie non esclusa dal computo della superficie utile lorda (Sul)
come indicato nei commi seguenti.
Dal computo della superficie utile lorda (Sul) sono escluse le seguenti superfici non
residenziali o accessorie (Snr):
a)_ le logge o portici con il lato minore non superiore a ml 2,00, misurato come
distanza tra la parete esterna del fabbricato ed il filo esterno di delimitazione
della sagoma del medesimo. Ai fini del computo della superficie utile lorda
(Sul) si considera la sola parte eccedente la misura indicata. Determina
comunque incremento di superficie utile lorda (Sul) l’eventuale installazione di
infissi vetrati per la realizzazione di verande;
b)_ dell’aggetto rispetto al filo delle pareti
perimetrali esterne dell’edificio. Determina comunque incremento di
superficie utile lorda (Sul) l’eventuale installazione di infissi vetrati per la
realizzazione di verande;
c)_ le terrazze prive di copertura;
d)_ le parti condominiali o ad uso comune, sia interne che esterne all’involucro
edilizio, quali porticati privati, androni di ingresso, scale e vani ascensore
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condominiali, passaggi coperti carrabili o pedonali, ballatoi, lavatoi comuni e
altri locali e spazi di servizio;
e)_ le superfici coperte da tettoie, ivi comprese quelle poste a servizio degli
impianti per la distribuzione dei carburanti;
f)_ le autorimesse private, singole o collet
legat
essere ammessa ai fini
dell’esclusione
dettare soglie dimensionali massime ai fini
dell’esclusione dal computo della superficie utile lorda (Sul);
g)_ le autorimesse private, singole o collettive, comprensive dei relativi spazi di
manovra, ricadenti in aree diverse da quelle indicate alla lettera f),
indipendentemente dalla loro collocazione rispetto alla quota del piano di
campagna, purch
- saltuaria
di persone. Un’altezza interna netta (H essere ammessa ai fini
dell’esclusione dal computo della superficie utile lorda (Sul) solo per obblighi
derivanti dalla normativa antincendio o da altre norme di sicurezza. Fatta
eccezione per le autorimesse totalmente interrate con le caratteristiche di cui
alla lettera h), l’esclusione dal computo della superficie utile lorda (Sul) non
riguarda eventuali parti eccedenti le dotazioni minime di parcheggio per la
sosta stanziale e di relazione definite dalle norme statali e regionali in materia
urbanistico- edilizia oppure, se superiori, dalla disciplina comunale;
h)_ le cantine, nonché in generale i locali totalmente interrati non destinati alla
presenza continuativa di persone, purché con altezza interna netta (Hin) non
superiore a ml 2,40 misurata nel punto più alto. Negli ambiti dichiarati a
pericolosità geomorfologica o idraulica elevata o molto elevata la disciplina
comunale può escludere dal computo della superficie utile lorda (Sul) i
ripostigli pertinenziali collocati in tutto o in parte al di sopra della quota del
piano di campagna, purchè si tratti di locali accessori con altezza interna netta
(Hin) non superiore a ml 2,40 misurata nel punto più alto e privi di requisiti e
dotazioni atti a consentire la permanenza ancorchè saltuaria di persone;
i)_ i locali motore ascensore, le cabine idriche, le centrali termiche, ed altri vani
tecnici consimili.
Dal computo della superficie utile lorda (Sul) sono altresì esclusi:
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a)_ le scale esterne all’involucro edilizio ad uso esclusivo di singole unità
immobiliari, ove prive di copertura o non delimitate da tamponamenti
perimetrali, purchè limitate al superamento di un solo piano di dislivello;
b)_ le scale di sicurezza, comunque configurate, poste all’esterno dell’involucro
edilizio, ivi comprese quelle ad uso esclusivo di singole unità immobiliari
purchè adibite esclusivamente a tale funzione;
c)_ i porticati pubblici o asserviti ad uso pubblico;
d)_ le gallerie pedonali pubbliche o asservite ad uso pubblico;
e)_ gli spazi aperti sottostanti ad elementi aggettanti dalle pareti perimetrali
esterne del fabbricato quali pensiline a sbalzo o altri elementi consimili con
funzione di copertura privi di sostegni verticali purchè con aggetto non
superiore a ml 2,00;
f)_ i piani o locali sottotetto diversi da quelli di cui alla lettera e) del comma 2, per
le porzioni aventi altezza interna netta (Hin) non superiore a ml 1,80, ancorché
non delimitate da muri;
g)_ gli eventuali spazi scoperti interni al perimetro dell’edificio, quali cortili,
chiostrine e simili;
h)_ le autorimesse pubbliche o asservite ad uso pubblico, indipendentemente dalla
loro collocazione rispetto alla quota del terreno;
i)_ i volumi tecnici, come definiti nell’allegato A, diversi da quelli di cui al comma
3, lettera i);
j)_ le intercapedini orizzontali o verticali comunque configurate;
k)_ i palchi morti ed altre analoghe superfici con accessibilità limitata al mero
deposito di oggetti;
l)_ gli spazi sottotetto privi di scale fisse di collegamento con piani sottostanti, o di
altri sistemi stabili di accesso, e non dotati di aperture esterne o a filo tetto,
con la sola eccezione dell’abbaino o altra apertura avente esclusiva funzione di
accesso alla copertura;
m)_ tutti i maggiori volumi e superfici necessari a realizzare i requisiti di
accessibilità e visitabilità degli edifici, come definiti e disciplinati dalle
specifiche disposizioni regionali volte all’eliminazione delle barriere
architettoniche;
n)_ le opere, interventi e manufatti comunque privi di rilevanza urbanistico-
edilizia.
Sono comunque esclusi dal computo della superficie utile lorda (Sul) tutti i maggiori
spessori, volumi e superfici, finalizzati all’incremento delle prestazioni energetiche
degli edifici, nei limiti entro i quali, nell’ambito dei procedimenti ordinati alla
formazione dei titoli abilitativi edilizi, le norme in materia consentono di derogare a
quanto previsto dalle normative nazionali, regionali o dai regolamenti edilizi comunali,
in merito alle distanze minime tra edifici, alle distanze minime di protezione del nastro
stradale, nonché alle altezze massime degli edifici. In ogni caso sono esclusi, quali
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incentivi urbanistici in applicazione delle norme regionali in materia di edilizia
sostenibile:
a)_ lo spessore delle murature esterne per la parte eccedente i minimi fissati dai
regolamenti edilizi, e comunque per la parte eccedente i 30 cm;
b)_ i sistemi bioclimatici, quali pareti ventilate, rivestimenti a cappotto e simili,
capaci di migliorare le condizioni ambientali e ridurre i consumi energetici, nel
rispetto dei requisiti tecnico- costruttivi, tipologici ed impiantistici definiti
dalle norme regionali in materia di edilizia sostenibile;
c)_ le serre solari di cui alla Parte II dell’Allegato A, come disciplinate dalle norme
regionali in materia di edilizia sostenibile.
Sono escluse inoltre dalla superficie utile lorda (Sul), tutte le superfici eventualmente
individuate nel regolamento comunale, in attuazione delle disposizioni regionali in
materia a condizione che dall’esclusione non derivino incrementi di carico urbanistico.
7.2 ALTEZZA MASSIMA AMMESSA (H. MAX)
L’altezza massima (Hmax), così come indicata all’art.6, è la maggiore tra le altezze dei
vari prospetti, misurate con riferimento:
a)_ in alto, alla linea d’intersezione tra il filo della parete perimetrale esterna e la
quota di imposta della copertura, comunque configurata. Sono considerate
anche le eventuali porzioni di edificio arretrate rispetto al filo della facciata
pr
presa a riferimento la quota d’imposta
dell’orditura secondaria o, in mancanza, la quota di imposta della struttura
continua;
b)_ in basso, alla linea di base di ciascun prospetto, corrispondente alla quota del
terreno, del marciapiede, o della pavimentazione, posti in aderenza all’edificio.
Non si considerano ai fini del computo dell’altezza massima (Hmax):
a)_ i prospetti la cui linea di base sia posta ad una quota inferiore a quella del
piano di campagna naturale o originario;
b)_ i parapetti continui posti a delimitare coperture piane praticabili;
c)_ i volumi tecnici, gli impianti e gli apparati tecnologici.
Nel caso di coperture inclinate con pendenza superiore al 30 per cento deve essere
aggiunta, ai fini del computo dell’altezza massima (Hmax), la maggiore altezza
raggiunta al colmo dalla falda inclinata rispetto all’altezza raggiungibile con la
pendenza del 30 per cento.
Sono esclusi dal computo dell’a
permesso derogare, nell’ambito
dei procedimenti ordin
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alle altezze massime degli edifici
7.3 SUPERFICIE COPERTA MAX (S.C.)
Si definisce “superficie coperta” (Sc) la superficie risultante dalla proiezione sul piano
orizzontale dell’ingombro planimetrico massimo dell’edificio fuori terra, delimitato
dagli elementi verticali esterni dell’edificio medesimo, quali pareti perimetrali, pilastri,
setti portanti.
Sono compresi nel computo della superficie coperta (Sc), le logge, i portici, i porticati, le
tettoie ed i ballatoi, compresi quelli posti in aggetto rispetto al filo delle pareti
perimetrali dell’edificio.
Sono esclusi dal computo della superficie coperta (Sc):
a)_ i balconi aventi aggetto dalle pareti esterne del fabbricato non superiore a ml
2,00. Non determina incremento di superficie coperta (Sc) l’eventuale
installazione di infissi vetrati per la realizzazione di verande;
b)_ gli sporti di gronda con aggetto non superiore a ml 2,00;
c)_ gli elementi aggettanti dalle pareti perimetrali esterne del fabbricato, quali
pensiline a sbalzo o altri elementi consimili con funzione di copertura privi di
sostegni verticali, purché con aggetto non superiore a ml 2,00;
d)_ le scale esterne all’involucro edilizio, ove prive di copertura e non delimitate da
tamponamenti perimetrali;
e)_ le scale di sicurezza, comunque configurate, poste all’esterno dell’involucro
edilizio, purché adibite esclusivamente a tale funzione;
f)_ i volumi tecnici realizzati in tutto o in parte fuori terra nei casi in cui, per
esigenze dettate dalle norme di sicurezza, gli stessi non possano essere
totalmente interrati o collocati all’interno dell’involucro edilizio;
g)_ le opere, interventi e manufatti comunque privi di rilevanza urbanistico-
edilizia.
Sono esclusi dal computo della superficie coperta (Sc) tutti i maggiori spessori, volumi
e superfici, finalizzati all’incremento delle prestazioni energetiche degli edifici, nei
limiti entro i quali, nell’ambito dei procedimenti ordinati alla formazione dei titoli
abilitativi edilizi, le norme in materia consentono di derogare a quanto previsto dalle
normative nazionali, regionali o dai regolamenti edilizi comunali, in merito alle
distanze minime tra edifici, alle distanze minime di protezione del nastro stradale,
nonché alle altezze massime degli edifici. In ogni caso sono esclusi, quali incentivi
urbanistici in applicazione delle norme regionali in materia di edilizia sostenibile:
a)_ lo spessore delle murature esterne per la parte eccedente i minimi fissati dai
regolamenti edilizi, e comunque per la parte eccedente i 30 centimetri;
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b)_ i sistemi bioclimatici, quali pareti ventilate, rivestimenti a cappotto e simili,
capaci di migliorare le condizioni ambientali e ridurre i consumi energetici, nel
rispetto dei requisiti tecnico-costruttivi, tipologici ed impiantistici definiti
dalle norme regionali in materia di edilizia sostenibile;
c)_ le serre solari, come disciplinate dalle norme regionali in materia di edilizia
sostenibile.
Gli ingombri planimetrici sul terreno dei manufatti esclusi dal calcolo della superficie
coperta (Sc) ai sensi del presente regolamento rilevano comunque ai fini della verifica
del rispetto delle disposizioni in materia di riduzione dell’impermeabilizzazione
superficiale di cui alle norme regionali.
Sono escluse inoltre dalla superficie coperta (Sc), tutte le superfici eventualmente
individuate nel regolamento comunale, in attuazione delle disposizioni regionali in
materia a condizione che dall’esclusione non derivino incrementi di carico urbanistico.
ART.8_ VIABILITÀ, PAVIMENTAZIONI ESTERNE E PARCHEGGI
All’interno del perimetro dell’area A.A.S.T.R.T., è ammessa la realizzazione di nuova
viabilità o modifica di quella esistente, sia con caratteristiche permeabili che
impermeabili.
Lo strato superficiale di finitura dovrà essere per colorazione e caratteristiche visive,
similare alle strade campestri o alle viabilità inghiaiate. É ammessa la realizzazione di
viabilità mediante l’utilizzo di pavimentazioni permeabili composte da inerti e leganti
chimici tipo “diogene” o similari.
La realizzazione di nuova viabilità e la sostituzione o modifica di quella esistente, non
potrà essere realizzata con pavimentazioni in manto bitumoso o similiare, di qualsiasi
colorazione.
Sono ammesse pavimentazioni esterne sia permeabili che impermeabili, in masselli
autobloccanti, in pietra ornamentale o naturale di forma squadrata o irregolare, in
elementi lapidei e/o gres, cotto, o materiali similari.
Il numero di posti auto minimo da realizzare, è definito in relazione della superficie
minima di parcheggio richiesta, per gli interventi ammessi e realizzati.
I singoli posti auto devono avere dimensioni minime di m.5,00 x 2,50
È ammessa la realizzazione di carport e parcheggi coperti tramite pergolati o similari in
struttura metallica o legno, con copertura costituita da telo ombreggiante, incannicciati,
pannelli fotovoltaici, manti in cotto o similari, pannelli metallici o lignei.
ART.9_ PISCINE, STRUTTURE E IMPIANTI SPORTIVI, PERTINENZE
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Nella zona omogenea “A.A.S.T.R.T” oltre agli interventi sulle strutture edilizie esistenti
e agli interventi di nuova edificazione, è ammessa la realizzazione di piscine
pertinenziali, l’installazione di vasche idromassaggio, di tettoie e gazebo, di balconi e
loggiati le cui prescrizioni tipologico-costruttive saranno definite puntualmente con il
Progetto Unitario Convenzionato, in attuazione della variante.
In generale è ammessa la realizzazione di:
- portici, terrazze e loggiati non a sbalzo, integrati con i manufatti esistenti o di
nuova realizzazione, la cui superficie massima, non potrà superare il 50%
della superficie coperta del fabbricato oggetto di intervento;
- pavimentazioni esterne, piazze o aree terrazzate scoperte, poste direttamente
sul terreno o a copertura di vani interrati o seminterrati; tali strutture
concorreranno solamente al raggiungimento dell’indice di permeabilità,
qualora realizzate con sistemi o strutture impermeabili;
- piscine pertinenziali la cui superficie sia commisurata al numero di posti
letto realizzati nella struttura. La superficie massima totale delle piscine non
potrà essere maggiore di mq.7 per ogni posto letto esistente e potrà essere
definita anche da più di una vasca natatoria;
- campi da tennis, calcetto, basket o simillari per attività sportive a servizio
degli utenti della struttura turistico ricettiva.
- interventi fino alla ristrutturazione edilizia con ampliamento di superficie sui
fabbricati costituenti il nucleo poderale originario e interventi fino alla
demolizione e ricostruzione sui fabbricati di recente edificazione, nel rispetto
comunque dei caratteri tipologici e architettonici.
Le strutture pertinenziali come ammesse nella zona omogenea “AASRT” dovranno
realizzate nel rispetto delle seguenti indicazioni:
- ubicazione nelle pertinenze dei fabbricati;
- attuazione degli accorgimenti volti al contenimento dell’impatto paesaggistico;
- utilizzo di forme e materiali adeguati al contesto paesistico ambientale;
- verifica della sostenibilità ambientale del progetto proposto.
ART.10_ ARREDI, ALBERATURE ED AREE PARCO-GIARDINO
Nelle aree esterne, è ammessa la realizzazione di fontane, tabernacoli, tettoie, porticati
e strutture similari destinate alla sosta e al decoro dell’area. È ammessa la
piantumazione di essenze arboree ed arbustive autoctone e di essenze arboree ed
arbustive officinali e di alberi da frutto.
É ammesso il taglio e/o l’eliminazione delle alberature esistenti o piantumate, a
condizione che venga ripiantumata in area idonea interna al perimetro di variante, altra
specie arborea similare o comunque ammessa dai regolamenti vigenti e ne venga
garantito l’attecchimento e la crescita.
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Nelle aree verdi è ammessa la realizzazione di percorsi, camminamenti, aree di sosta
arredate nel rispetto di quanto indicato dalla normativa comunale in materia.
In fase di esecuzione degli interventi edilizi e più in generale di tutti gli interventi
ammessi, dovranno essere adotti tutti gli accorgimenti necessari ad evitare o
minimizzare danni alla vegetazione esistente.
L’area edificabile dovrà essere progettata garantendo una permeabilità minima pari a
quanto indicato all’art.6, intesa sull’intera area oggetto di variante.
La superficie permeabile potrà essere garantita mediante il mantenimento dello strato
maturale esistente, l’utilizzo di pavimentazioni di tipo permeabile, la realizzazione di
soprassuolo inerbito o piantumato con essenze arboree ed arbustive.
ART.11_ IMPIANTI TECNOLOGICI E PER LO SFRUTTAMENTO DELLE FONTI DI
ENERGIA RINNOVABILE, USO DELLE RISORSE
L’installazione o la realizzazione d’impianti tecnologici e di impianti per lo
sfruttamento delle energie rinnovabili è consentito. Gli impianti tecnologici in genere,
quelli per la trasmissione o ricezione di dati dovranno essere collocati per quanto
possibile, in modo accorpato al fine di minimizzare gli impatti ambientali, preferendo
aree o zone adeguatamente schermate, anche con quinte naturali arboreo arbustive, per
attenuare l’impatto visivo dall’ambiente circostante.
É ammessa la realizzazione e installazione d’impianti per lo sfruttamento delle energie
rinnovabili; tali impianti se installati su strutture edilizie, dovranno risultare
perfettamente integrati con la struttura ospitante. Qualora vengano collocati a terra o
in ambito inedificato, dovranno essere opportunamente schermati, con strutture
murarie o essenze arboree ed arbustive, che limitino la visibilità degli stessi al ristretto
ambito di installazione. Le strutture destinate alla produzione di energia da fonti
rinnovabili potranno essere installate per una potenza massima pari alla copertura
energetica necessaria al fabbisogno della struttura esistente o progettata, nel rispetto
comunque dei minimi previsti dalla normativa. Le soluzioni comunque prescelte
dovranno misurarsi ed essere compatibili con le esigenze di tutela e conservazione degli
edifici e dei caratteri peculiari architettonici dell’edilizia rurale.
Il Progetto Unitario Convenzionato, quale strumento di attuazione delle previsioni e dei
contenuti della presente Variante, dovrà definire i criteri e gli indirizzi per l’uso e il
riutilizzo efficiente delle risorse, per una gestione sostenibile dei rifiuti e per un corretto
inserimento delle volumetrie e degli interventi nel contesto ambientale.
ART.12_ NORME GENERALI E FINALI
Le presenti norme sono riferite alla specifica area “A.A.S.T.R.T.” e prevalgono sulle
norme di carattere generale definite dal Regolamento Urbanistico. Per quanto non
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contenuto nelle presenti norme, il riferimento è costituito dalle Norme Tecniche di
Attuazione del Regolamento Urbanistico Comunale, da quanto disposto ed indicato nei
regolamenti comunali e nei regolamenti e nelle leggi regionali e nazionali.
Gli Interventi previsti dovranno essere attuati nel rispetto della disciplina del PIT con
riferimento ai contenuti della scheda d’ambito 16, obiettivo 1 direttiva correlata 1.6 di
seguito riportati:
obiettivo 1: Salvaguardare i caratteri idro-geo-morfologici, ecosistemi, storici e
identitari delle aree costiere e delle pianure alluvionali retrostanti, rappresentate dai
vasti complessi agricoli della Val di Cornia, della Valle del Pecora e di parte della
pianura della Bruna, nonché valorizzare le relazioni funzionali e percettive tra il litorale
e l’entroterra;
direttiva correlata 1.6 - assicurare che eventuali nuove espansioni e nuovi carichi
insediativi siano coerenti per tipi edilizi, materiali, colori ed altezze, e opportunamente
inseriti nel contesto paesaggistico senza alterarne la qualità morfologica e percettiva;
e di quanto disposto all’art.11 c.2 della Disciplina del PIT, come di seguito riportato:
l’obiettivo generale concernente l’invariante strutturale di cui al presente articolo è la
salvaguardia e valorizzazione del carattere multifunzionale dei paesaggi rurali regionali,
che comprendono elevate valenze estetico- percettive,rappresentano importanti
testimonianze storico-culturali, svolgono insostituibili funzioni di connettività
ecologica e di presidio dei suoli agroforestali, sono luogo di produzioni agro-alimentari
di qualità e di eccellenza, costituiscono una rete di spazi aperti potenzialmente fruibile
dalla collettività, oltre a rappresentare per il futuro una forte potenzialità di sviluppo
economico. Tale obiettivo viene perseguito mediante:
a)_ il mantenimento della relazione che lega paesaggio agrario e sistema
insediativo (leggibile alla scala urbana, a quella dell’insediamento accentrato
di origine rurale, delle ville-fattoria, dell’edilizia specialistica storica,
dell’edilizia rurale sparsa) attraverso la preservazione dell’integrità
morfologica dei suoi elementi costitutivi, il mantenimento dell’intorno
coltivato, e il contenimento di ulteriori consumi di suolo rurale;
b)_ il mantenimento della continuità della rete di infrastrutturazione rurale (data
dal sistema della viabilità minore, della vegetazione di corredo e delle
sistemazioni idraulico-agrarie di versante e di piano) per le funzioni di
organizzazione paesistica e morfologica, di connettività antropica ed ecologica,
e di presidio idrogeologico che essa svolge anche nel garantire i necessari
ammodernamenti funzionali allo sviluppo agricolo;
c)_ prevedendo, per le colture specializzate di grandi estensioni con ridisegno
integrale della maglia agraria, una rete di infrastrutturazione rurale articolata,
valutando, ove possibile, modalità d’impianto che assecondino la morfologia
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del suolo e l’interruzione delle pendenze più lunghe anche al fine di contenere i
fenomeni erosivi;
d)_ la preservazione nelle trasformazioni dei caratteri strutturanti i paesaggi rurali
storici regionali, attraverso: la tutela della scansione del sistema insediativo
propria di ogni contesto (discendente da modalità di antropizzazione
storicamente differenziate); la salvaguardia delle sue eccellenze storico-
architettoniche e dei loro intorni paesistici;l’incentivo alla conservazione delle
colture d’impronta tradizionale in particolare ove esse costituiscono anche
nodi degli agro-ecosistemi e svolgono insostituibili funzioni di contenimento
dei versanti; il mantenimento in efficienza dei sistemi di regimazione e scolo
delle acque di piano e di colle;
e)_ la tutela dei valori estetico-percettivi e storico-testimoniali del paesaggio
agrario pianificando e razionalizzando le infrastrutture tecnologiche, al fine di
minimizzare l’impatto visivo delle reti aeree e dei sostegni a terra e contenere
l’illuminazione nelle aree extraurbane per non compromettere la naturale
percezione del paesaggio notturno;
f)_ la tutela degli spazi aperti agricoli e naturali con particolare attenzione ai
territori periurbani; la creazione e il rafforzamento di relazioni di scambio e
reciprocità tra ambiente urbano e rurale con particolare riferimento al
rapporto tra produzione agricola della cintura periurbana e mercato urbano; la
messa a sistema degli spazi aperti attraverso la ricostituzione della continuità
della rete ecologica e la realizzazione di reti di mobilità dolce che li rendano
fruibili come nuova forma di spazio pubblico.
Al fine di garantire il rispetto degli obbiettivi definiti con il PIT e il PTC, il soggetto
attuatore degli interventi previsti nell’Area Agricola Speciale Turistico Ricettivo Tesoro,
dovrà essere l’imprenditore agricolo titolare di Azienda agricola con Superficie uguale o
superiore ai minimi fondiari. L’area turistico ricettiva oggetto della Variante non potrà
essere divisa dalla Azienda Agricola di superficie uguale o superiore ai minimi fondiari
al fine del mantenimento del contesto rurale limitrofo.