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Modello AD-AS · 2018. 3. 24. · La curva di domanda aggregata • La funzione di reazione della...
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Modello AD-AS
Introduzione
• Nel modello keynesiano di base la
produzione soddisfa la domanda a prezzi
dati nel breve periodo
• Ma i prezzi non rimangono fissi
indefinitamente
• Il modello keynesiano non è in grado di
spiegare il comportamento dell’inflazione
Introduzione
• Il comportamento dell’inflazione può
essere spiegato tramite un grafico della
domanda aggregata e dell’offerta
aggregata
La curva di domanda aggregata
• La curva di domanda aggregata (AD)– Mostra la relazione tra la produzione di
equilibrio di breve periodo Y e il tasso di
inflazione,
– Deriva il proprio nome dal fatto che la
produzione di equilibrio di breve periodo è
determinata dal livello di spesa totale
programmata nell’economia ed è pari a questa
La curva della Domanda Aggregata (AD) si deriva dal modello del mercato dei
beni e dal comportamento della Banca Centrale.
La curva della Domanda Aggregata (AD)
•mercato dei beni è il mercato in cui si determina il livello di equilibrio
dell’output aggregato.
•mercato monetario è il mercato in cui gli strumenti finanziari vengono
scambiati e in cui si determina il livello di equilibrio del tasso di
interesse
I legami tra mercato dei beni e mercato monetario
•Ci sono 2 link principali tra il mercato dei beni e il
mercato monetario
• Link 1: Reddito e Domanda di Moneta
Il reddito, che è determinato nel mercato dei beni, ha una forte influenza sulla
domanda di moneta nel mercato monetario
• Link 2: Spesa in investimenti programmati e Tasso di
interesse
Il tasso di interesse, che si determina nel mercato monetario, ha un impatto
significativo sugli investimenti programmati nel mercato dei beni.
I legami tra mercato dei beni e mercato monetario
Partiamo dal fatto che gli investimenti programmati dipendono dal tasso di interesse per vedere come la spesa aggregata programmata (PAE) dipenda dal Tasso di Interesse.
Ricordiamo che la spesa aggregata programmata (PAE) è la somma di consumo, investimenti programmati e spesa pubblica.
Ossia,AE ≡ C + I + G
La spesa aggregata programmata (PAE) e il Tasso di Interesse
Iniziamo con l’economia reale.
La curva della Domanda Aggregata (AD)
Investmenti, tasso di interesse e mercato dei beni
Quando il tasso di
interesse diminuisce, gli
investimenti programmati
aumentano.
Quando il tasso di
interesse aumentano, gli
investimenti programmati
diminuiscono.
Curva degli investimenti programmati
L’effetto di un aumento del tasso di interesse sulla PAE
Investmenti, tasso di interesse e mercato dei beni
Gli effetti di un cambiamento nel tasso di interesse implicano:
■Un alto tasso di interesse (r) scoraggia gli investimenti
aggregati (I).
■Gli investimenti aggregati sono una componente della spesa
aggregata (AE).
■Così, quando il tasso di interesse sale, la PAE scende per
ciascun livello di spesa aggretata (PAE).
■ Infine, una diminuzione nella PAE fa diminuire il livello di
equilibrio dell’output (reddito) (Y) di un multiplo dell’iniziale
diminuzione degli investimenti programmati.
Investmenti, tasso di interesse e mercato dei beni
r I AE Y
r I AE Y
Vediamo ora cosa succede nel mercato monetario quando aumenta r.
In breve:
•Domanda di moneta, Output (Reddito) Aggregato, e Mercato monetario
Ricordiamo l’equilibrio nel mercato monetario
Il livello di equilibrio del tasso di interesse non si determina
esclusivamente nel mercato monetario. Cambiamenti nell’output
(reddito) aggregato (Y), che ha luogo nel mercato dei beni, fa
aumentare la domanda di moneta che si sposta verso destra e
genera un cambiamento nel tasso di interesse. Data una certa
offerta di moneta, un più alto livello di Y determinerà un tasso di
interesse r più alto. Più bassi livelli di Y determineranno un
tasso di interesse r più bassi, come indicato dai simboli
seguenti:
rMY
rMY
d
d
Effetto di un aumento del reddito (Y) sul tasso di interesse (r)
Il comportamento della
Banca centrale
Dal momento che la Banca Centrale pensa a come fissare il tasso di interesse,
considera altri fattori oltre all’output e all’inflazione correnti, come il livello di
fiducia dei consumatori, la possibile fragilità del Sistema bancario interno e
possibili turbolenze finanziarie nei mercati esteri.
Per la nostra analisi chiamiamo tutti questi fattori (eccetto output e inflazione)
come fattori “Z”, esogeni rispetto al nostro modello e che verosimilmente
cambiano da periodo a periodo in un modo che è difficile da predire.
La funzione della regola della Banca Centrale mostra come la decisione
presa dalla Banca Centrale a quanto fissare il tasso di interesse dipende anche
dallo stato dell’economia.
ZPYr
La curva di domanda aggregata
• La funzione di reazione della banca centrale descrive i
comportamenti della banca centrale in reazione alle
variazioni delle condizioni economiche
• (1)
• Usando la definizione del tasso di interesse reale
• Possiamo riscrivere l’equazione (1) come:
• (2)
• Questa equazione dice che, quando la banca centrale
varia il tasso di interesse nominale, il tasso di interesse
reale si modificherà nella stessa direzione
La funzione di reazione
della banca centrale
Derivazione della curva AD
• L’inflazione aumenta da a
Derivazione della curva AD
• La banca centrale risponde aumentando il
tasso di interesse da i1 a i2
Derivazione della curva AD• Poiché l’aumento del tasso di interesse equivale
a una riduzione dell’offerta di moneta, la curva
LM si sposta verso sinistra
La curva IS mostra la relazione tra l’output aggregato e il tasso di interesse
nel mercato dei beni.
La curva LM mostra la relazione tra l’output aggregato e il tasso di interesse
nel mercato monetario.
Secondo la regola della
Bamca Centrale,
quest’ultima aumenta il
tasso di interesse
quando il livello di output
aumenta,
ceteris paribus.
Lungo la curva IS,
l’output diminuisce
quando il tasso di
interesse aumenta
perchè gli investi
programmati dipendono
negativamente dal tasso
di interesse.
L’intersezione delle due
curve identifica i valori di
equilibrio dell’output e
del tasso di interesse
per dati valori di (G), del
livello dei prezzi (P) e
fattori ricompresi in Z.
Valori di equilibrio del tasso di interesse e dell’Output
Derivazione della curva AD
• La produzione di equilibrio diminuisce da Y1 a Y2
La curva di domanda aggregata
La curva di domanda aggregata
• La curva di domanda aggregata (AD)
Riassumendo:
- la curva di domanda aggregata ha pendenza
negativa
- un incremento dell’inflazione contrae la spesa
programmata e la produzione di breve periodo
Dal momento che molti prezzi salgono contemporanemente quando si innesca
un fenomeno inflazionistico, non possiamo ricorrere alla classica assunzione
ceteris paribus per spiegare la curva AD.
La logica che normalmente spiega la classica pendenza negativa di una curva
di domanda non può essere applicata nel caso della curva AD.
La domanda aggregata diminuisce quando il livello dei prezzi aumenta perchè
un livello più alto dei prezzi induce la Banca Centrale ad aumentare il tasso di
interesse, che provoca una diminuzione degli investimenti programmati e
quindi dell’ output aggregato.
Il tasso di interesse più alto causa una diminuzione dell’output aggregato.
Riassumendo:
La curva di domanda aggregata
• L’inflazione, la banca centrale e la curva
AD– Ipotizziamo che l’inflazione aumenti
• La banca centrale può ridurre la spesa autonoma e
la domanda aggregata tramite un incremento del
tasso di interesse
aumenta, i aumenta, r aumenta, la spesa autonoma
diminuisce , Y diminuisce (movimento lungo la curva
AD)
La curva AD
• Gli spostamenti della curva di domandaaggregata
– Ogni fattore che modifica Y ad un livello dato disposta la curva AD.
– Gli spostamenti della curva AD possono esserecausati da:
• Variazioni esogene (componenti autonome) del livello di spesa
• Variazioni della funzione di reazione della politicamonetaria da parte della banca centrale
La curva AD
• Spostamenti della curva di domanda aggregata
La curva AD
• Aumenti della spesa autonoma sposteranno
la curva di domanda aggregata a destra
• Al contrario, riduzioni della spesa autonoma
sposteranno la curva di domanda aggregata a
sinistra
Spostamenti della curva di domanda aggregata:
spesa autonoma
La curva AD
• Uno spostamento della funzione di reazione della
politica monetaria della Banca Centrale
Spostamenti della curva di domanda aggregata:
funzione di reazione della Banca Centrale
La curva AD
• Uno spostamento verso l’alto della
funzione di reazione porta a un incremento
del tasso di interesse per ogni determinato
livello di inflazione
• Poiché il tasso di interesse aumenta, la
domanda aggregata si contrae, al tasso di
inflazione corrente, e la curva AD si sposta
verso sinistra
La curva di domanda aggregata
• Gli altri fattori responsabili della pendenza
negativa della curva AD
– Valore reale della moneta
– Effetti distributivi
– Incertezza
– Prezzi dei beni e dei servizi interni venduti all’estero
– Effetto ricchezza reale: il cambiamento nei consumi è
determinato da un cambiamento nella ricchezza reale,
che risulta da un cambiamento nel livello dei prezzi
Offerta aggregata L’offerta totale dei beni e i servizi in un dato sistema
economico.
La curva di offerta aggregate (AS) E’ un grafico che mostra la relazione tra
la quantità aggregata di output offerta da tutte le imprese in un’economia e il
livello generale dei prezzi.
Sebbene si chiami curva di offerta aggregata, è bene pensarla come una curva
di “risposta output/prezzo” —una curva che dà conto delle decisioni di prezzi e
di output di tutte le imprese in un’economia sotto livelli di domanda aggregata
diversi.
La curva di offerta aggregata (AS)
La curva di offerta aggregata (AS)
• La curva di offerta aggregata di breve periodo
(SRAS)– Mostra la relazione tra il livello di produzione di
equilibrio di breve periodo Y, che è l’offerta desiderata
dall’impresa, e il tasso di inflazione
– La curva SRAS ha pendenza positiva, suggerendo
che l’inflazione e l’offerta aggregata varino nella
stessa direzione
La curva di offerta aggregata di breve
periodo
Nel breve periodo,
la curva di offerta
aggregata (la curva di
risposta prezzo/output)
ha una pendenza
positiva.
A livelli bassi di output
aggregato,
la curva è quasi piatta.
Appena l’economia si
avvicina alla propria
piena capacità
produttiva,
la curva diventa quasi
verticale.
Raggiunta la piena
capacità produttiva, Ȳ,
la curva diventa
verticale.
Offerta Aggregata nel breve periodo
Perchè ha una pendenza positiva?
I salari sono una larga frazione dei costi totali e i cambiamenti dei salari sono
molto più lenti dei cambiamenti dei prezzi. Questo dà luogo ad una curva AS di
breve periodo con pendenza positiva.
Perchè ha questa forma particolare?
Considerate la porzione verticale dell’AS. Ad un certo livello l’intera economia stausando tutto il proprio capitale e tutto il lavoro che è disponibile a lavorare a quellospecifico salario di mercato. A questo livello (Ȳ), eventuali maggiori domande di lavoroe di output possono essere soddifatte solo aumentando I prezzi. Prezzi e salari non rimarranno “fermi”, ma cambieranno.
A bassi livelli di output, la curva AS è più piatta. Piccoli incrementi di prezzo possonoessere associati con risposte relativamente “ampie”. In questo caso, è possibileosservare una maggiore “vischiosità” dei salari verso l’alto.
Inflazione inattesa e offerta aggregata
• Con salari e prezzi degli altri input stabiliti da contratti stipulati in base alla previsione di un tasso di inflazione pari al 3%, l’offerta aggregata si troverà nel punto A.
• Un incremento inatteso dell’inflazione al 4% riduce i costi reali del lavoro e degli altri input, e la produzione aumenta fino a Y1
• Al contrario, una riduzione imprevista dell’inflazione al 2% fa aumentare il costo reale del lavoro e degli altri input, e la produzione si riduce fino a Y2.
• Perciò la curva SRAS ha pendenza positiva
Shock da costi, o shock nell’offerta Un cambiamento nei costi che fa
spostare la curva AS di breve periodo.
Spostamenti dell’Offerta Aggregata nel breve periodo
La parte verticale della curva AS di breve periodo rappresenta il livello
massimo di produzione per l’economia (piena capacità produttiva), che è
determinata dale risorse esistenti nell’economia, come la dimensione della
propria forza lavoro, lo stock di capitale e lo stato attuale della tecnologia.
Anche la scoperta di nuovi giacimenti di petrolio o problemi nella produzione
dell’energia può far spostare la curva AS a causa di effetti sui costi marginali
della produzione in molti settori dell’economia.
Spostamenti dell’Offerta Aggregata nel breve periodo
Uno spostamento della curva SRAS
• Nel caso si preveda un incremento del tasso di
inflazione, la curva SRAS si sposta verso destra
Uno spostamento della curva SRAS
La disponibilità di nuove informazioni, come l’annuncio dato dalla banca centrale di un nuova politica monetaria anti-inflazionistica,
provoca una revisione al ribasso delle aspettative sull’inflazione, determinando uno spostamento della curva SRAS
L’equilibrio di breve e di lungo periodo
• Equilibrio di breve periodo– Una situazione in cui l’inflazione eguaglia
l’inflazione attesa e l’output eguaglia il livello di
produzione compatibile con tale tasso di
inflazione
– L’equilibrio di breve periodo si verifica nel
punto di intersezione tra le curve AD e SRAS
L’equilibrio di breve e di lungo periodo
L’equilibrio di breve e di lungo periodo
• L’equilibrio di lungo periodo– Una situazione in cui il prodotto effettivo
eguaglia quello potenziale e il tasso di
inflazione è correttamente anticipato
– In termini grafici, l’equilibrio di lungo periodo si
ha quando le curve AD, SRAS e LRAS si
intersecano tutte in un unico punto
Quando la curva AD si
sposta da AD0 a AD1,
Il livello di prezzi di
equilibrio inizialmente
sale da P0 a P1 e
l’output aumenta da Y0
a Y1.
I salari rispondono nel
lungo periodo,
facendo spostare la
curva AS da AS0 a
AS1.
Se I salari si adattano
completamente,
l’output ritorna a Y0.
Y0 a volte è chiamato
PIL POTENZIALE
La curva AS di lungo periodo
Output potenziale, o PIL potenziale Il livello di output aggregato che può
essere “garantito” nel lungo periodo senza generare inflazione.
Sebbene diversi economisti abbiano opinioni diverse su come un’economia stia
operando al di sotto o al di sopra dell’output potenziale, c’è concordia nel
pensare che ci sia un livello di output massimo (al di sotto della porzione
verticale della curva AS di breve periodo) che può essere garantito senza
inflazione.
PIL Potenziale
Equilibrio di breve periodo al di sotto dell’ Output Potenziale
Ricordate che anche la curva AS di breve periodo diventa verticale ad uno
specifico livello di output.
La porzione verticale della curva AS di breve periodo esiste perchè ci sono dei
limiti fisici rispetto a quanto una singola economia può produrre in un
determinato periodo di tempo.
L’equilibrio di breve e di lungo periodo
• Reazione a un gap recessivo
L’equilibrio di breve e di lungo periodo
• Reazione a un gap espansivo
Le cause dell’inflazione
• Shock della domanda– Eventi che portano a inattese variazioni della
spesa aggregata programmata
• Shock dell’offerta– Eventi imprevisti che portano le imprese a
modificare i loro livelli programmati di
produzione
Gli shock dal lato della domanda
• Un aumento inatteso del disavanzo pubblico determina uno spostamento della curva AD verso destra
• Il nuovo equilibrio di breve periodo è individuato dal punto B, dove, dato il livello di produzione effettivo suprioreal livello di produzione potenziale Y*, si viene a formare un gap espansivo
• Tale gap provoca una revisione al rialzo delle aspettative sull’inflazione, mostrata dallo spostamento verso l’alto della retta SRAS
• Al nuovo equilibrio di lungo periodo, individuato dal punto C, il livello di produzione effettivo torna a essere pari al livello di produzione potenziale, ma il tasso di inflazione è più elevato
Gli shock dal lato dell’offerta
• Una crescita inattesa del prezzo dell’energia o di altri beni determina uno spostamento della curva SRAS verso sinistra
• Il nuovo equilibrio di breve periodo è individuato dal punto B, dove, dato il livello di produzione effettivo inferiore al livello di produzione potenziale Y*, si viene a creare un gap recessivo
• Se la banca centrale non interviene, tale gap provoca un revisione al ribasso delle aspettative sull’inflazione, che riportera’la curva SRAS al livello di SRAS1
• Il sistema economico tornerà all’equilibrio di lungo periodo nel punto A, con Y=Y* e
La curva di Phillips
– La curva di Phillips di breve periodo
• Disoccupazione e tasso di inflazione variano in
direzioni opposte
• Una disoccupazione più elevata è il “costo” da
pagare per un’inflazione più contenuta
Questa curva mostra una
relazione inversa tra il
livello dei prezzi (P) e il
tasso di disoccupazione
(U).
A mano a mano che il
tasso di disoccupazione
diminuisce in risposta al
progressivo
avvicinamento all’output
di pieno impiego, li livello
dei prezzi cresce sempre
più.
La relazione tra tasso di
disoccupazione e l’inflazione
La relazione di breve periodo tra tasso di
disoccupazione e l’inflazione
La curva di Phillips Curve
mostra una relazione
inversa tra il livello dei
prezzi (P) e il tasso di
disoccupazione (U).
La curva di Phillips
La relazione di breve periodo tra tasso di
disoccupazione e l’inflazione
Durante gli anni ‘60,
sembrava ci fosse un
ovvio trade-off tra
inflazione e
disoccupazione.
I dibattiti di politica
economica in quel
periodo ruotavano intorno
a questo apparente
trade-off.
Disoccupazione e Inflazione,
1960–1969
La curva di Phillips: una prospettiva storica
La relazione di breve periodo tra tasso di
disoccupazione e l’inflazione
A partire dagli anni ‘70,
è diventato chiaro che la
relazione tra
disoccupazione ed
inflazione era tutto
fuorchè semplice.
Disoccupazione e Inflazione,
1970–2007
La relazione di breve periodo tra tasso di
disoccupazione e l’inflazione
La curva di Phillips: una prospettiva storica
Offerta Aggregata, Domanda Aggregata e Curva di Phillips
Le variazioni nel livello dei prezzi e nell’Output aggregato dipendono da spostamenti
sia della domanda aggregata che dell’offerta aggregata
La relazione di breve periodo tra tasso di
disoccupazione e l’inflazione
Aspettative e Curva di Phillips
Le aspettative sono autopredittive. Questo
significa che aumenti nei salari sono influenzate
da aspettative di un aumento dei prezzi
(inflazione).
Aspettative inflazionistiche che influenzano I salari
contrattati alla fine finiscono per influenzare gli
stessi prezzi.
Aspettative inflazionistiche fanno spostare verso
destra la Curva di Phillips.
La relazione di breve periodo tra tasso di
disoccupazione e l’inflazione
Esiste un Trade-Off di breve periodo tra Inflazione e Disoccupazione?
Esiste un trade-off di breve periodo tra inflazione
e disoccupazione, ma ci sono altri fattori oltre la
disoccupazione che possono influenzare
l’inflazione. Le scelte di politica economica
comportano molte più decisioni che non scegliere
un punto su una curva.
La relazione di breve periodo tra tasso di
disoccupazione e l’inflazione
La curva di offerta aggregata di lungo periodo, l’output
potenziale e il tasso naturale di disoccupazione
Se la curva AS è verticale nel lungo periodo, lo sarà anche la Curva di Phillips. Nel lungo periodo, la
curva di Phillips corrisponde al tasso naturale di disoccupazione—ossia, il tasso di disoccupazione che è
compatibile con la nozione di un output di lungo periodo ugale all’ouput potenziale. U* è il tasso naturale
di disoccupazione.
La Curva di Phillips di lungo periodo: il tasso naturale di disoccupazione
tasso naturale di disoccupazione
La disoccupazione che si determina a causa del
normale funzionamento della disoccupazione.
Si ottiene come somma della disoccupazione
frizionale e di quella strutturale.
La curva di offerta aggregata di lungo periodo, l’output
potenziale e il tasso naturale di disoccupazione
The Nonaccelerating Inflation Rate of Unemployment (NAIRU)
A sinistra del NAIRU, il livello
dei prezzi accelera (I
cambiamenti del tasso di
inflazione sono positivi); a
destra del NAIRU, il livello dei
prezzi deccelera (I
cambiamenti del tasso di
inflazione sono negativi).
Solo quando il tasso di
disoccupazione è uguale al
NAIRU il livello dei prezzi
cambia ad un tasso costante (il
tasso di inflazione non cambia).
Il grafico della NAIRU
La curva di offerta aggregata di lungo periodo, l’output
potenziale e il tasso naturale di disoccupazione (NAIRU)
La curva di Phillips
– La curva di Phillips di lungo periodo• Nel lungo periodo, il trade-off rappresentato dalla
curva di Phillips scompare e la curva di Phillips
diventa una retta verticale in corrispondenza del
tasso di disoccupazione u*
La curva di Phillips
Gli shock relativi al prodotto potenziale
• L’economia si trova in condizioni di equilibrio di lungo periodo in corrispondenza del punto A
• Le aspettative sull’inflazione vengono riviste al rialzo e la curva di offerta aggregata di breve periodo si sposta da SRAS1 a SRAS2
• Si raggiunge un nuovo equilibrio di lungo periodo nel punto B, dove l’output effettivo eguaglia il nuovo, più basso, livello di output potenziale, Y*’, mentre il tasso di inflazione è aumentato a
• Siccome ciò è il risultato di una caduta del livello di produzione potenziale, la riduzione della produzione è permanente
Shock reali e nominali
• Gli shock nominali sono shock delladomanda e dell’offerta che possono avereeffetti sul tasso di inflazione di equilibrio, ma non modificano la produzione di equilibrio di lungo periodo.
• Gli shock reali sono shock che conduconoa variazioni nella capacità produttivadell’economia e del suo livello di produzione potenziale di lungo periodo