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Modelli e Sperimentazioni regionali in Italia Dott. Euro Grassi SEG. GEN PROV. FIMMG REGGIO EMILIA RESPONSABILE AREA MMG DPCA AUSL RE REFERENTE AREA TELECARDIO - INNOVAZIONI TECNOLOGICHE ED ORGANIZZATIVE – CASE DELLA SALUTE AUSL RE

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Modelli e Sperimentazioni regionali in Italia

Dott. Euro GrassiSEG. GEN PROV. FIMMG REGGIO EMILIA

RESPONSABILE AREA MMG DPCA AUSL REREFERENTE AREA

TELECARDIO - INNOVAZIONI TECNOLOGICHE ED ORGANIZZATIVE – CASE DELLA SALUTE AUSL RE

Il contesto

Indice di vecchiaia in Italia: 157,7% al 31.12.2015(rapporto tra la popolazione ≥65 e quella <15 anni)

Il trend dell’invecchiamento12,3% over 65 (2011) 16,6% (2030)

6,03% over 80 (2011) 8,93% (2030)

Il 38,3% dei residenti dichiara di essere affetto da almeno una patologia cronica:

ipertensione (17,1%),

artrosi/artrite (15,6%),

malattie allergiche (10,1%),

osteoporosi (7,3%),

bronchite cronica e l’asma bronchiale (5,6%),

diabete (5,4%).

Fonte: Annuario Istat 2015.

In Toscana nel 2010 su 870 mila anziani residenti in Toscana,

>125 mila (14,5%) diabete,

60 mila (6,7%) insufficienza cardiaca,

> 109 mila (12,7%) BPCO

> 32 mila (3,7%) sono sopravvissuti ad ictus.

In Emilia-Romagna : 47,7 % della popolazione a rischio cronicità

ultra 65enni 28,2%

ultra 75enni 14,9%

ultra 85enni il 4,6%.

Inoltre, una piccola percentuale di assistiti, in gran parte anziani fragili e ad alto rischio

di ospedalizzazione, è responsabile dell’assorbimento di gran parte delle risorse

sanitarie.

Assistenza Domiciliare Integrata: Anno 2007

Emilia Romagna 64.666 di cui 85.0% anziani (5,72% anziani)

Ore per caso trattato 22 di cui 20 infermieristica

Fonte: Annuario Statistico del SSN, Anno 2007.

Chronic Care ModelWagner McColl Insitute for Healthcare Innovation, in California.

• un approccio “proattivo” tra il personale sanitario e i pazienti stessi, con questi ultimi che diventano parte integrante del processo assistenziale.

• Integrazione «vera e rispettosa delle reciproche competenze » fra Territorio ed Ospedale .

• l’inserimento proattivo del paziente cronico in un PDTA comporta, evidenti vantaggi in termini di:

Efficienza ed efficacia degli interventi;

Miglioramento della qualità assistenziale;

Contenimento dei costi

Queste le sei direttive del CCM:

• 1. Le risorse della comunità.

gruppi di volontariato, gruppi di auto aiuto, centri per anziani autogestiti.

• 2. Le organizzazioni sanitarie.: una nuova gestione delle malattie croniche

• 3. Il supporto all’auto-cura.

il paziente diventa il protagonista attivo dei processi assistenziali.

• 5. Il supporto alle decisioni. Linee guida EBM forniscono gli standard

• 6. I sistemi informativi computerizzati :

a) sistema di allerta che aiuta i team delle cure primarie ad attenersi alle linee-guida;

b) feedback per i medici, mostrando i loro livelli di performance nei confronti degli

indicatori delle malattie croniche,

c) registri di patologia per pianificare la cura individuale dei pazienti.

I ruoli professionali nel CCM e Piano Sanitario cronicità

4. L’organizzazione del team.

• MMG :

è il responsabile clinico del team, della segnalazione e della presa in carico del

paziente ,

garantisce il coordinamento e la supervisione degli apporti professionali forniti

dagli operatori verso obiettivi condivisi

• INF : gestisce organizzativamente il follow up ed il supporto al self management

ha autonomia e responsabilità per funzioni specifiche alla gestione

assistenziale del paziente individuate da protocolli operativi condivisi a livello

aziendale

• OSS : svolge funzioni di assistenza alla persona al domicilio del paziente non

autosufficiente

• SPECIALISTA : ha funzioni di inquadramento, inserimento nei percorsi e

monitoraggio periodico integrato con il MMG

nell’ECC si trasforma solo in un ruolo consulescenziale

ECCM

Nell’ECCM, i sei fattori originari del modello

(le risorse della comunità, l’organizzazione dei servizi sanitari, il supporto all’auto-cura, il sistema di erogazione dell’assistenza, il supporto alle decisioni, i sistemi informativi)

sono considerati in una prospettiva che guarda non solo all’individuo ma anche alla comunità e producono come risultato l’informazione e l’attivazione sia dei pazienti come singoli, sia delle famiglie di appartenenza,al fine di renderli capaci di interagire consapevolmente e responsabilmente con il team assistenziale.

• In tale più ampia prospettiva, gli elementi costitutivi del modello sono:

• la valutazione dei bisogni della comunità,

profili di salute, gruppi di popolazione a rischio, l’analisi delle

diseguaglianze nella salute e nell’assistenza sanitaria; la promozione della salute mediante interventi settoriali e intersettoriali rivolti a specifici determinanti di salute (ambiente, lavoro, traffico, stili di vita, etc. …); l

valorizzazione delle risorse della comunità (gruppi di volontariato, gruppi di auto-aiuto, attività fisica adattata, centri per anziani etc. …)

• l’assetto organizzativo dei servizi sanitari, supportato da una chiara scelta politica e dall’impegno degli amministratori all’investimento di risorse

• il supporto all’auto-cura (self-management), come aiuto ai pazienti ed alle loro famiglie ad acquisire conoscenze, abilità e motivazioni nella gestione della malattia, fornendo loro gli strumenti necessari e valutando regolarmente i risultati e i problemi

ECCM

• la proattività degli interventi, quale modalità operativa in cui le consuete attività cliniche ed assistenziali sono integrate e rafforzate da interventi programmati di follow-up sulla base del percorso previsto per una determinata patologia ed in funzione del profilo di rischio dei pazienti

• il supporto alle decisioni, consistente nell’adozione di linee-guida basate sull’evidenza che forniscano al team gli standard per fornire un’assistenza ottimale ai pazienti cronici e che siano oggetto di una costante attività di aggiornamento, di adattamento alla realtà locale e di audit da parte del team stesso

• sistemi informativi in grado di garantire alcune fondamentali funzioni quali: un sistema di allerta che aiuti i team delle cure primarie ad attenersi alle linee guida; un sistema di feedback per i medici riguardo ai loro livelli di performance rispetto agli indicatori delle malattie croniche; un sistema di raggruppamento dei pazienti per patologie (“registri di patologia”) e di stratificazione degli stessi per profilo di rischio all’interno di un determinato gruppo; un sistema di monitoraggio e valutazione degli interventi individuali realizzati.

ECCM

PAHO Innovative Care 2013

PAHO Innovative Care 2013

Cure primarie come un HUB di coordinazione

VEDERE INSIEME PER CONDIVIDERE

LombardiaTre sono i pilastri della delibera della Regione Lombardia sulla “presa in carico” della cronicità (N. 6164 del 30 gennaio 2017: https://reteunire.wordpress.com/2017/01/31/la-delibera-della-regione-lombardia-sulla-presa-in-carico-

della-cronicita/ ) che prosegue e supera la sperimentazione dei CReG :

• stratificazione della popolazione in base ai bisogni di salute e all'intensità di cura

• ruolo e compiti del gestore e del MMG

• patto di cura con l'assistito e piano assistenziale individuale (PAI)

Si supera il sistema di remunerazione a prestazione

Si adotta un sistema di retribuzione basato sul costo complessivo di tutti i servizi che servono alla presa in carico della cronicità = DRG cronicità

= costo standard relativi a trattamenti standard sul percorso di cura di ben 62 patologie croniche.

E’ uno strumento di pianificazione al ribasso dei costi dei trattamenti medico-sanitari

1

2

3

4

5

Gestori • Le strutture accreditate e a contratto con il Sistema Sociosanitario Lombardo

= un ospedale (pubblico o privato),

• Le cooperative di Medici di Medicina Generale (MMG)

Il MMG/PLS oltre alle responsabilità delle attività previste dall’ACN, ha un ruolo fondamentale nella presa incarico del paziente cronico, che può attuarePer i pazienti cronici monopatologici (3°livello)

è il gestore prioritario, secondo il dettaglio di seguito definito, pertanto gli assistiti

appartenenti a questa categoria saranno gestiti direttamente dai propri medici di

famiglia, tranne nel caso in cui il proprio medico non si candidi per questa funzione.

Redige il PAI e sottoscrive il Patto di cura;

Deve garantire le funzioni e i requisiti previsti per il soggetto gestore con il

supporto di altri enti erogatori per l’effettuazione delle prestazioni.

Per i pazienti cronici polipatologici (2° livello) e con fragilità clinica (1° livello),

l’assistito può scegliere come gestore o l’erogatore o il MMG organizzato in forme

associative quali società di servizio, anche cooperative, anche se è auspicabile che

nello stesso territorio si sviluppino forme di collaborazione fra erogatori e MMG, con

condivisione dei servizi organizzativi.

può svolgere funzione di co-gestore, in affiancamento alla funzione di gestore

esercitata da una struttura erogatrice accreditata e a contratto (es. coop medica).

Redige il PAI.

Il Patto di cura è sottoscritto dal MMG e dal Gestore insieme al paziente.

Gestore Cronicità

GestoreGestore: Coop di MMG-PLS MMG SOLO CO GESTORE

• Titolare della presa in carico

• Redige il PAI comprensivo di tutte le prescrizioni necessarie al percorso;

• Sottoscrive Patto di cura col paziente

• Prende in carico proattivamente il paziente , prenota le prestazioni e coordina i diversi partner

di rete

• Coordina e attiva i nodi della rete erogativa dei servizi sanitari e sociosanitari,

necessari per l’attuazione del PAI;

• Eroga le prestazioni sanitarie e sociosanitarie del PAI, direttamente od attraverso partner di rete accreditati e/o a contratto, per i diversi livelli essenziali di assistenza,

• implementa servizi innovativi, quali ad esempio la telemedicina, nell’ambito delle regole regionali

• Monitora l’aderenza del paziente• Effettua Case management, sia in termini di responsabilità clinica che di

accompagnamento del paziente, rispetto ai bisogni assistenziali e alla complessità

clinica della classe di appartenenza;

• Assicura al cittadino un’ampia gamma di punti di offerta, per garantire la libertà di

scelta in relazione alle attività previste dal PAI.

Per lo svolgimento delle proprie attività, il soggetto gestore deve mettere a disposizione idonei

locali, che non si intendono ad uso esclusivo, garantendo, per la valutazione e la redazione del PAI,

almeno un locale per la visita medica e una sala di attesa con servizi igienici.

CASE MANAGER

Individuato dal gestore della presa in carico

operatore esperto in grado di orientarsi sia rispetto al percorso assistenziale

sia rispetto all’offerta del territorio, di interfacciarsi con l’assistito e il suo contesto e

di rapportarsi con le istituzioni e gli enti erogatori.

Può aver un profilo di tipo sanitario o socio-educativo

Svolge una funzione di coordinamento gestionale-organizzativa sulle attività

assistenziali di uno o più persone in carico,

Garantisce la continuità del percorso e l’armonia degli interventi quando sono

coinvolti molteplici soggetti erogatori e/o diverse modalità assistenziali.

E’ la figura di riferimento per il paziente, la sua famiglia ed il care-giver

rappresenta colui in grado di gestire in maniera efficace ed efficiente la presa

in carico del paziente.

MEDICO REFERENTE (CLINICAL MANAGER)

è il medico responsabile della presa in carico ed è individuato dal gestore

per curare la predisposizione e l’aggiornamento del piano assistenziale

individuale (PAI).

MEDICINA IN RETE

MEDICO SINGOLO

MEDICINA IN RETE

MEDICO SINGOLO

MEDICO SINGOLO

MEDICO SINGOLO

MEDICO SINGOLO

MEDICINA DI GRUPPO

• educazione sanitaria ai pz.cronici

• prevenzione (vaccinazioni, pap test, screening….)…

• pronta reperibilità diurna – codici bianchi (ore 8-20)

• continuità assistenziale + MCA (ore 20-8)

SISTEMA

INFORMATIVO

BANCA DATI

CALL CENTER

TELEMEDICINA

FORMAZIONE

Centro Polifunzionale di CooperativaCentri satelliti

diagnostica di I° livello (ECO, ECG, Spirometria, TAO…)

ambulatori per patologia PDTA – diabete

ipertensione

BPCO

Scompenso

specialistica (LP ed accreditata per progetto)

PLS e MCA

possibile distribuzione diretta farmaci cronici x PDTA

Integrazione Socio Assistenziale

MEDICINA DI GRUPPO

ServiziP.S. AmbulatoriDegenza

A. Aronica

La cooperativa di MG

dal 1997

DRG LOMBARDIA GOVERNO/DOMANDA 30/01/2017

PAZIENTI CRONICIPatologia A 150.000Patologia B .300.000Patologia C 1.900.000

MMG SINGOLO

SOGGETTO GESTOREASST – OSPEDALISTRUTTURE ACCREDITATECOOP DI MMG

CENTRO

SER VIZI

- Call Center

- Gestione dei Flussi

- Agenda elettronica

- Contenitore P.A.I.

- Portale devices Telemedicina

- Contrattazione con erogatori

Prototipo 1

Prototipo 2

Prototipo 3

Rete di Impresa 1

Rete di Impresa 2

Rete di Impresa 4

PDTA

Delibera Giunta regionale 30 gennaio 2017 - n. X/6164Governo della domanda: avvio della presa in carico di pazienti cronici e fragili. Determinazioni in attuazione dell’art. 9 della legge n. 23/2015 . . .

Rete di Impresa 5

Rete di Impresa 6

MMG/PLS che non partecipa al percorso di presa in carico :

viene trasmesso il PAI dei pazienti assistiti dal soggetto gestore, per la

condivisione informativa.

Il MMG entro 15 giorni dalla ricezione del PAI formula il suo parere,

Il parere si intende comunque acquisito trascorsi i 15 giorni.

La responsabilità e la redazione del PAI sono del medico specialista

può, motivando, non recepire le eventuali osservazioni fornite dal MMG.

il MMG ha facoltà di segnalare all’ATS il disaccordo.

Il MMG continua a svolgere le funzioni previste dall’ACN per prescrizioni relative

alle ricette dei farmaci e le prestazioni previste dall’ACN

non strettamente correlate ai set di riferimento relativi alle patologie croniche.

• Anagrafica regionale ed aziendale

• Fascicolo Sanitario Elettronico, per garantire la pubblicazione e la consultazione

in ambito SISS dei PAI, in particolare alle altre strutture erogatricia i MMG, e cittadino

- pubblicazione del PAI nel FSE da parte dei gestori :

tramite l’utilizzo di una web application in ASP o tramite interazione applicativa della

soluzione applicativa aziendale di presa in carico con il FSE;

- consultazione del PAI da parte dell’assistitoNel caso di soggetti (anche privati) che adottano una propria soluzione informatica a supporto della presa in

carico del paziente (differente da quella regionale descritta nel presente documento), essi dovranno integrarsi con

tutte le componenti regionali sopra descritte e con il sistema informativo aziendale delsingolo soggetto,

• Sistemi di prenotazione regionali ed aziendali

per supportare la completa presa in carico delle persone in condizione di cronicità e

fragilità per favorire la continuità e l’appropriatezza delle cure:

- Sportello CUP aziendale tramite cui gli operatori (anche mediante i servizi GP/GP++) possono effettuare la prenotazione

di prestazioni interne all’ente di riferimento ed esterne allo stesso;

- ADT aziendale per la prenotazione di ricoveri;

- Contact Center Regionale che permette di sfruttare le economie di scala e di competenza della

struttura regionale per la gestione uniforme tra differenti soggetti gestori di agende complesse anche

caratterizzate e specializzate per cronicità (come già avviene per i CReG);

• Servizi sanitari, sociosanitari, sociali (118, COCA, previdenziale, sociale, …).

All’Agenzia regionale (ATS) è assegnato dalla Regione

un ruolo di gatekeeper della rete assistenziale sempre più privatizzata.

Implementazioni regionali - aziendali per i Gestori

Il Centro Servizi - (h 12 7gg)

A. Aronica

La quota fissa della tariffa del PAI è pari a

35 euro per i pazienti monopatologici (livello verde)

40 euro per i pazienti pluripatologici con 2/3 patologie (livello giallo)

45 euro per i pazienti con più di quattro patologie (livello rosso)

Ogni MMG gestore facente parte dell’aggregazione redige il PAI e il patto di cura

per i propri assistiti e per questa funzione si prevede una specifica quota non

superiore ai 10 euro all’interno della quota fissa prevista per la funzione di

accompagnamento alla presa in carico

Oltre al PAI, il MMG cogestore può concordare con i singoli gestori ulteriori

prestazioni da lui direttamente erogabili e la remunerazione delle stesse sarà

regolata successivamente secondo indicazioni regionali.

La remunerazione del PDTA per la presa in carico di ben 62 patologie croniche, non

è basata sulla singola prestazione ma sul il costo è complessivo di tutti i servizi

che servono per la presa in carico delle cronicità.

Esempio : La tariffa per la presa in carico di un malato di ipertensione di livello 3,

la meno complessa e che è riservata in via esclusiva alla medicina generale (così

come i livelli 4 e 5 ndr.), è di circa 270 euro solo per le attività ambulatoriali, cui va

sommato un 8% in più per far fronte alle spese per l’attività organizzativa del

nuovo modello. Considerate le linee guida ai MMG rimane una inezia

TARIFFA E RISORSE DI ACCOMPAGNAMENTO ALLA PRESA IN CARICO

D.G.R. n. X/6164 del 30 gennaio 2017

La tariffa e le risorse destinate all’accompagnamento della presa in carico

(esclusa la quota per il PAI)hanno natura sanitaria e quindi devono essere considerate, dal punto di vista fiscale, alla stregua

della tariffa delle prestazioni di ricovero (DRG), delle funzioni non tariffabili e delle prestazioni

ambulatoriali (tariffario ambulatoriale) : saranno corrisposte sotto forma di funzione

non tariffabile ai soggetti gestori accreditati ed a contratto.

Ai MMG gestori aggregati in società di servizio/cooperative,

tale quota sarà corrisposta a seguito di fatturazione emessa all’ATS

nell’ambito dei programmi sopra richiamati e sarà attribuita in base al numero di pazienti

arruolati e presi in carico con patto di cura e con PAI effettuati

Le Coop in pratica fattureranno prestazioni sanitarie,

cosa attualmente vietata ACN

TARIFFA E RISORSE DI ACCOMPAGNAMENTO ALLA PRESA IN CARICO

D.G.R. n. X/6164 del 30 gennaio 2017

Una volta definiti i costi standard dei percorsi di cura la Lombardia anziché affidare la

loro gestione alla azienda introduce una figura nuova il gestore in evidente competizione

con l’azienda.

Il gestore nella proposta lombarda è una sorta di intermediario finanziario cioè è come

se fosse una mutua chiamata a garantire il costo standard del processo di cura:

· in primo luogo per tentare di starci finanziariamente dentro (costi quel che costi),

· in secondo luogo per scaricare su eventuali forme di assistenza integrativa gli

scostamenti che ci saranno.

La proposta della Lombardia risulta così essere a tutti gli effetti una mutua

finalizzata alla gestione della cronicità, finanziata dallo Stato attraverso dei costi

standard e gestita da un gestore diverso dall’azienda.

E’ lecito che una Regione in funzione della propria autonomia organizzativa stravolga

fino a contro-riformare leggi nazionali e quindi gli assetti fondanti della sanità

pubblica?

Le ripercussione di una standardizzazione dei trattamenti e la separazione tra

gestione e erogazione avrà ripercussioni pesanti sui rapporti tra medici e malati fino a

porre anche inevitabili problemi deontologici

Il MMG ho ha una cooperativa alle spalle o è fuori sistema PDTA cronici

COMMENTI

Veneto

Medicine di gruppo integrate – UTAP

Generalmente gestite da Cooperative mediche Sociali

Dopo la legge sulle imprese sociali dovranno

trasformarsi in coop di servizio

Le Coop , aderenti a Consorzi Sociali,

si avvalgono di personale infermieristico o segretariale

fornito da cooperative sociosanitarie

Hanno a disposizione un Call Center pagato dalla Regione

Utilizzano propri software collegati ad un SW regionale

Cloud Netmedica

I PDTA non sono molto diffusi, soprattutto nelle ex UTAP

• In una Cds, con struttura e personale gestito dalla Coop dei MMG ( Este –PD) e una Infermiera dell’Ulss, il progetto di screening rischio Cardio vascolare su chiamata si sviluppa nella sede centrale e quelle dei singoli MMG.

• un Progetto di gestione totale dei pazienti in TAO anche a livello domiciliare, molto ben strutturato anche a livello di diffusione informatica dei dati assistenziali.

• I MMG inseriscono i pazienti e la periodicità dei controlli.

• Due Inf (fornite da una Coop di servizi alla Coop dei medici) gestiscono la TAO anche a domicilio (circa 600 pazienti). I costi sono rimborsati AUSL

• L’infermiere è disponibile a livello:

• Ambulatoriale : 2 gg/settimana nella sede centrale ed 1 giorno/settimana nelle sedi periferiche

• Domiciliare : 1 giorno /settimana per ciascun medico

• Gli infermieri usano in mobilità per la trasmissione dei dati un tablet della cooperativa.

• I dati sono su Google drive, usano I-cloud ed un server VPN

Toscana

Il Chronic Care Model e i «Moduli» della Toscana PSR 2008-2010

Obiettivo è IL passare da un modello di “Medicina d’attesa”, dove il bisogno si trasforma in domanda, ad una “Sanità d’iniziativa”.

Percorsi ad hoc per patologie croniche quali:

scompenso, diabete, ipertensione, broncopneumopatia cronica ostruttiva che assorbono un’elevata quantità di risorse al Ssn.

L’Inf segue i PDTA sia nelle strutture centralizzate delle CdS ma, laddove vi sia un numero sufficiente di utenti, anche negli studi periferici dei MMG.

TOSCANA

Lorenzo Roti Regione Toscana

Numero di MMG che garantiscono il CCM 16 (7 con 4 percorsi attivi – 5 con 2 percorsi attivi e 3 in fase di avvio)

Popolazione Assistita dal CCM (anche a domicilio)

14.756 (+4.436)

Personale Infermieristico /OSS per CCM 2 infermieri + 1 OSS (Azienda)

Ore Settimanali Infermiere/OSS per CCM 51 infermiere + 36 OSS ( Azienda)

Strumentazione CCM Spirometro, Elettrocardiografo, Saturimetro (forniti dall’ azienda)

No telemedicina

CCM MODULI IN ATTIVITA’ (13)

Aggregazione Funzionale Territoriale AFT 1 AREZZOCONTI MARCO-FARALLI UGO- CARDIELLO ROSANNA AFT2 Valdichiana – AFT1 Arezzo

21 02 2015 Monteriggioni

Aggregazione Funzionale Territoriale AFT 1 AREZZOCONTI MARCO-FARALLI UGO- CARDIELLO ROSANNA AFT2 Valdichiana – AFT1 Arezzo

21 02 2015 Monteriggioni

UMG 1 OGGI7 MMG-7.139 assistiti

DOMANI 9 MMG-9.956 assistiti

Ore di attività di front office 63 120

Numero di ore attività CUP 0 30

Numero ore infermiere supporto CCM 36 40

Numero ore di OSS supporto CCM 36 40

Numero di ore di Assistente di studio MMG di supporto al CCM

0 60

Am-SI Am-GRn° MMG 18 15

asso

ciaz

ion

ism

o medicina gruppo o assoc complessa 13cooperativa 14associazione in rete 15associazione semplice 3MMG singolo 2

sed

e a

mb

ula

t

ambulatorio singolo 9 5doppio triplo ambulatorio 9 12ambul privato proprietà/affitto numero amb. 10 7ambul ente pubblico (ASL, comuni ) numero amb. 15 24ambul. Ass volontariato numero amb. 4

CD

S

CdS semplice 15CdS standard 10CDS avanzata

Am-SI Am-GR

pe

rso

nal

e

collaboratore di studio assunto ore/sett.

infermiere professionale assunto ore

collaboratore di studio fornito Coop medici ore 79

infermiere professionale fornito Coop medici ore 66

collaborazione di studio fornito ASL ore 1

infermiere professionale fornito ASL ore 6

progettiaggiuntiviACN

diagnostica per conto ASL TAO 14

progetti prevenzione -diabete etc 5

ambulatori dedicati

rete clinica

Am-SI Am-GR

C C M

CCM presso ambulatorio proprio 10CCM presso struttura ASL stessa sede MMG 6CCM presso struttura ASL sede diversa dal MMG 1 15infermiere prof ASL ore 7 30pers segreteria ASL orepers OSS ASL oreinfermiere prof del MMG ore 36pers segret del MMG ore 10pers OSS del MMG orediagnostica CCM spirometro 11diagnostica CCM ECGdiagnostica CCM altroCCM a domicilio x assistiti in ADP

A F T AFT

1AFT

2AFT

3AFT

4AFT

5AFT

6AFT

7AFT

8AFT

9M M G 22 28 18 18 86

progettiaggiuntiviACN

diagnostica per conto ASL TAO 16 12 0 0 0 0 0 0 14 42progetti prevenzione -diabete etc 8 8 8 8 8 6 8 8 5 67ambulatori dedicati 12 15 5 8 0 5 12 18 75

rete clinica 15 15 8 11 11 14 18 1811

0

Partecipazione “libera”a progetti aggiuntivi di miglioramento professionale

A F T AFT

1AFT

2AFT

3AFT

4AFT

5AFT

6AFT

7AFT

8AFT

9M M G 22 28 18 18 86

CCM presso ambulatorio proprio 7 15 5 3 17 18 10 75CCM presso struttura ASL stessa sede MMG 0 0 0 8 6 14CCM presso struttura ASL sede diversa dal MMG 0 0 0 1 1infermiere prof ASL ore 15 30 8 8 7 68pers segreteria ASL ore 0 0 35 35pers OSS ASL ore 0 0 0 0

infermiere prof del MMG ore 30 60 20 60 36 206pers segret del MMG ore 15 30 10 4 10 69pers OSS del MMG ore 0 0 0 0diagnostica CCM spirometro 1 1 5 17 11 11 46diagnostica CCM ECG 7 7 7 21diagnostica CCM altro 0 0 0 0

CCM a domicilio x assistiti in ADP 0 0 0 0

C C M AFT N° 7 Montepulciano AR

Dr. Luciano Valdambrini MMG 21 02 2015

A F T AFT

1AFT

2AFT

3AFT

4AFT

5AFT

6AFT

7AFT

8AFT

9

M M G 22 28 18 18 86

pe

rso

nal

e

collaboratore di studio assunto dai MMG ore/sett. 0 0 0 0 24 0 0 0 24

infermiere professionale assunto dai MMG ore 0 0 0 0 38 0 0 0 38

collaboratore di studio fornito Coop medici ore 84 98 62 46 46 59 92 120 66

673

infermiere professionale fornito Coop medici ore 84 30 30 30 0 43 60 120 79

476

collaborazione di studio fornito ASL ore 0 0 35 0 0 0 27 0 16 78

infermiere professionale fornito ASL ore 0 0 0 0 0 0 0 36 16 52

Personale a supporto dell’attività del MMG in CDS

Lorenzo Roti Regione Toscana

Lorenzo Roti Regione Toscana

Lorenzo Roti Regione Toscana

Lorenzo Roti Regione Toscana

RETE CLINICA

Cloud FIMMG – Netmedica Italia – Ausl paga applicativo ed adsl

Interoperabilità di applicativi diversi

Continuità delle cure dei pazienti della AFT

Self audit, peer revew, guida ECM al letto del paziente

Interoperabilità con Cloud Federsanità ANCI

Piattaforma ICT regionale

SABATO 21 02 2015 MONTERIGGIONI

Realizzazione in ogni AFT della rete clinica telematica per garantire ai cittadini la effettiva assistenza personalizzata anche da parte dei Medici di Continuità Assistenziale.0Definiti con il supporto di Federsanità i dataset da condividere traMMG e Specialisti per la gestione integrata delle patologie croniche

La rete è rappresentata dalla “nuvola FIMMG” .

La ASL 8,in accordo con FIMMG Nazionale/Net Medica Italia fornisce a proprie spese ad ogni AFT/MMG l’applicativo e la manutenzione della nuvola, nonché la connettività internet necessaria.

Sistema Informativo di AFT

Sostenibilità economicaGestione della Cronicità - Budgeting

Costi

• Strutture

• Ore CA

• Ore Personale di Studio

• Ore Infermiere/Oss o Assistente MMG

• Strumenti

• Remunerazione Professionale MMG

Liberazione di Risorse

• Minor ricorso a Specialisti

• Minori Accessi PS

(non attivazione di

protocolli diagnostici)

• Minori Ricoveri / Giornate di Degenza

PIEMONTE

Feb 2018 Al via piano regionale della cronicità

Almeno il 40% dei piemontesi soffre di una malattia cronica grave Esclude gestori terzi.

Mmg centrale nella presa in carico

Elementi fondanti del progetto sono :

- incremento della domiciliarità, anche attraverso l'uso della tecnologia

(dalla teleassistenza domiciliare al teleconsulto specialistico),

- realizzazione di reti assistenziali,

- centralità del ruolo dei medici di famiglia,

- riorganizzazione operativa degli ospedali e dei distretti,

- elaborazione di piani di cura personalizzati per i pazienti,

- creazione di percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali integrati ospedale-territorio e

omogenei a livello regionale.

Gli ospedali devono essere sempre più centri dedicati alle urgenze e all’alta specializzazione, mentre l’assistenza territoriale sarà chiamata a occuparsi della cura delle malattie croniche.

E’ istituito l'infermiere di comunità

Iniziata la rete della Case della Salute, si lavora allo sviluppo del FSE

GESTIONE CCM PDTA SCOMPENSO CAP ARONA www.youtube.com/watch?v=jsI4P-y9Ruw

• Il CAP è la struttura della medicina di rete

• Tutti i MMG fanno turni nella struttura

• I PDTA sono gestiti nella struttura

Il MMG curante

• illustra il percorso ,ottiene il consenso informato alla gestione integrata e segnala al CAP il nominativo Personale CAP

• telefona al paziente – fissa appuntamento anche secondo disponibilità Pz

Inf gestore dei percorsi : • Registra i dati del Pz, effettua domande sullo stato di salute , patologie e

terapie in corso

• Rileva PA .peso H BMI, FC, F respiratoria ,

• effettua prelievo per esami secondo linea guida,

• effettua ecg

• Rileva ossigenazione con pulsossisaturimetro,

• Compila la scheda informatica con tutti dati rilevati che sarà visibile al MMG presente in struttura

• Dà consigli sui corretti stili di vita e l’adeguata assunzione della terapia e consegna una busta con istruzioni ed accompagna al MMG presente in struttura

• Il laboratorio fornisce i risultati sul portale visibili al MMG curante ed a quello nella struttura

• Il tracciato ECG viene inviato alla cardiologia di riferimento che restituisce telematicamente l’esito al CAP

CCM PDTA SCOMPENSO CAP ARONA

Il MMG presente nel CAP

• riceve entro poche ore sul suo PC le informazioni sulla salute del Pz

• Visita, valuta gli esiti degli esami e se lo ritiene necessario prescrive ulteriori esami es TR torace ( effettuato subito nella stessa sede)

Sulla base dei risultati ottenuti :

- situazione stabile :

propone al MMG curante di fissare nuovo appuntamento al Cap

dopo 6 – 12 mesi e di proseguire il monitoraggio della salute del PZ

- situazione lievemente instabile :

informa-chiede al MMG curante di modificare eventualmente la terapia

sulla base degli esiti degli accertamenti eseguiti

- situazione fuori norma :

informa-chiede al MMG curante di consultare il cardiologo, programmare

esami strumentali : ecg , eco

CCM PDTA SCOMPENSO CAP ARONA

• I risultati degli esami accertamenti saranno registrati nelle scheda del PZ visibile al MMG curante ed al MMG nel CAP

• Al termine della visita tutti i risultati entro la mattina saranno visibili sul PC del CAP e del MMG curante e ritirabili in cartaceo dal paziente o suo delegato dal giorno successivo

• Le visite del MMG in struttura sono gratuite – le prestazioni se non esente sono soggette a ticket

• Il MMG in CAP può utilizzare tutte le risorse presenti all’interno del CAP

CCM PDTA SCOMPENSO CAP ARONA

E’ un’organizzazione che consente di gestire anche i PDTA ORFANI

Senza escludere il MMH che non segue i casi

Delibera Giunta regionale n. 1173 del 25/07/2016 - Adozione del piano

programma 2016-2018 dell'Agenzia sanitaria e sociale regionale ANALISI ECONOMICA DEI PERCORSI DIAGNOSTICO TERAPEUTICI ASSISTENZIALI

VALUTAZIONE ORGANIZZATIVA E DI COSTO DI ALCUNI PERCORSI

1994 Prime Cooperative mediche di servizio in Italia 2 a Cesena

1 a Rimini

A Gambettola la prima <Casa della Salute > in accordo fra la Cooperativa di Cesena e l’AUSL :

- Medicina di gruppo

- Intramoenia specialisti Ospedale di Cesena decentrata

- Percorsi di cura

Successiva chiusura per ordine della Regione Emilia Romagna

Scomparsa delle Coop storiche di Cesena e Rimini

COOP In Emilia Romagna si era partiti forte : ROMAGNA

Nome Coop n° MMG % di MMG assistiti Mmg in gruppo

CMMG Piacenza 53 68.000 22 in 5 MdG

Medicina Generale Reggio 240 73% su 334 414.00 82 in 22 MdG , 163 in 40 MdR

Medicina Futura RA 37 50.000 10 in 3 MdG

Medibase area Nord MO 59 87% su 68 80.000 25 in 5 MdG

Meditem servizi mediciMO 64 81% su 78 77.500 59 in 14 MdG

MDF7 MO 37 75% su 49 41.000

MDF MO 54 37% su 150 65.000 16 in 4 MdG

Memo3 MO 58 39% su 150 68.000

Coop Parma

Coop Forlì

602 319.000

Personale Totale

LE COOPERATIVE MEDICHE DELL’EMILIA-ROMAGNA

dipendenti Coop n° ore/sett dipend. Ausl o altre Soc.

CMMG Piacenza

7 segretarie dipendenti1 infermiera L.P.

Per MdG

Medicina Generale RE

1 Segretaria coordinatrice, 20 Collaboratori di studio ed 6 Infermiere dipendenti

CS 324 h settimanaliInf 127 h settimanali

nessuno

Medicina Futura

10 segretarie e 0 Infermiere 200 + 0 nessuno

Medibase area Nord

7 segretarie e 2 infermiere dipendenti 5 infermiere L.P.

186 + 156 presso MdG nessuno

Meditem servizi medici

19 segretarie e 5 Infermiere dipendenti1 infermiera L.P.

427 + 165 presso MdGper sost.

nessuno

MDF7 5 segretarie di cui 5 presso 5 MdG

MDF 15 segretarie dipendenti2 segretarie (contratto a progetto)6 infermiere (contratto libero profess.)

55 per 2 MdGnessuno

Memo3

10

COOPERATIVA MEDICINA GENERALE REGGIO EMILIA

Since 1996

Situazione Gestione struttura Medicine di Gruppo - Reti e Fornitura personale ai Soci

- GTF RE 1 PIEVE MODOLENA : 4 MMG 1 INF 2 CS in Casa Salute- GTF RE 2 SPALLANZANI : 6 MMG 2 INF 3 CS in Casa Salute- GTF MEDICI ASSOCIATI REGGIOLO : 6 MMG 3 CS in Casa Salute- GTF KOS NOVELLARA : 4 MMG 1 INF 2 CS in Casa Salute- GTF GHERPELLI CORREGGIO: 1 MMG 2 CS- GTF CANALI RE 1 MMJG 1 INF 1 CS- GTF BRUNI RE 1 MMG 1 CS- GTF GANDHI 4 MMG 1 INF 2 CS- GTF RIVALTA 2 MMG 1 CS- GTF LUZZARA 4 MMG 1 INF 2CS - GTF CAVRIAGO 4 MMG 1CS 1 SP- 7 INF 20 CS

- Prossime gestioni

- GTF SCANDIANO 6 MMG 2 INF 3 CS 1 SP - GTF TOANO 3 MMG 1-2 CS in Casa Salute- GTF PUIANELLO 5 MMG 2PLS 1 INF 2 CS in Casa Salute- GTF ALBINEA 4 MMG 1PLS 1 INF 2 CS- 11 INF 28 CS- GTF CASTELLARANO ? 6 MMG 2 2 CS in Casa Salute

240 MMG su 334 MMG

PDTA In Emilia Romagna si era partiti forte : Emilia (Reggio)

Nel 1996 si era fatto un progetto di organizzazione dello studio del MMG

per passare dall’accesso selvaggio a quello per appuntamento e quindi a quello per

patologia

Furono progettati su richiesta FIMMG Nazionale quattro ambulatori per patologia

che fornivano:

Organizzazione dello studio, Linee guida diagnostiche e terapeutiche, compiti del

MMG, dell’Infermiere- Collaboratore di studio, Compiti dello Specialista di riferimento, ,

l’inserimento, il follow up, i costi di terapie-accertamenti e DRG ospedalieri evitati,

Indicatori di risultato

Nel 1997 si è inventato il primo budget territoriale delle cure primarie con relativo AIL

Dipartimento delle Cure Intermedie Telematiche

nella spedalità domiciliarePromosso da Regione Lombardia – Direzione Generale Sanità,

finanziato dal Ministero della Sanità, attuato dall’ASL Città di Milano

400 medici di medicina generale – 8.000 pazienti

2 cardiologi per 10 ore al giorno

3 Regioni e 3 Aziende Sanitarie:Lombardia: ASL “Città di MILANO” - ASL BERGAMO

Emilia Romagna: AUSL REGGIO EMILIA

Veneto : ASL VICENZA

Progetto Interregionale Dicit 1999

RESPONSABILE DEL SITO PILOTA DICIT DI REGGIO EMILIA : Dott. EURO GRASSI

TELEMEDICINA : In Emilia Romagna si era partiti forte : Emilia (Reggio)

borsa integrata

mini pcCon connessione WIFI

e Telefonica SIM (3G)

lettore Carta TEAM

SSN

tasca cavo paziente

integrato

(già collegato

al sistema)

tasca cavo di

alimentazione

integrato

(già collegato al

sistema)

lettore Carta Nazionale Servizi

Lo strumento EASY ECG SDIMM

PAZIENTI INSERIBILI IN QUESTA FASE

Il progetto di telecardiologia è stato ideato per consentire l’effettuazione degli ECG per ora solo

a pazienti cronici per controllo strumentale programmato o in caso di riacutizzazione clinica,

da parte dei MMG (in Medicina di Gruppo o in Medicina di Rete),

presso il loro studio o presso la residenza dell’assistito (domicilio o struttura residenziale).

I DESTINATARI SONO PAZIENTI CON:* Scompenso cardiaco che necessitano di periodici controlli strumentali (media 3-6 mesi) ;

* Patologie ischemiche stabili che necessitano di periodici controlli strumentali (media: 6 mesi)

* Aritmie già diagnosticate o da diagnosticare ma non urgentemente

(da monitorare ed eventualmente rivalutare)

Nel progetto non rientrano tutti i casi urgenti di sospetta ischemia del miocardio,che continueranno a seguire gli attuali percorsi.

NON UTILIZZARE PER CERTIFICAZIONI SPORTIVE

SONO INSERIBILI SOLO PROPRI ASSISTITI IN CARICO

Telemedicina. Ministero Salute:

• "Intesa Stato-Regioni su Linee di indirizzo 2014

Più vicina la visita via Skype

Accendere il computer e «dialogare» con il proprio medico, descrivendogli i sintomi e ricevendo via mail la ricetta per un farmaco o l’impegnativa per esami del sangue.

La rivoluzione digitale entra negli studi dei medici italiani e cambia il rapporto con i pazienti. In un futuro non troppo lontano si potrà essere visitati con un click da pc, smartphone e tablet - grazie a Skype e altre applicazioni web - senza doversi spostare da casa, quando mancano le forze o si è troppo vecchi.

Prestazioni sanitarie «teleguidate» a distanza, monitoraggio dei malati cronici e addirittura interventi d’emergenza nelle zone più isolate e impervie: sono alcune delle promesse della telemedicina, regolata dalle linee d’indirizzo nazionali approvate dalla Conferenza Stato-Regioni.

29 aprile 2014 | CORRIERE SERA di Carlo Lavalle

Le linee guida nazionali elaborate nel 2012

sono ancora al vaglio della Conferenza Stato-Regioni.

Stato dell'arte ed eccellenze a

Roma, Brescia, Reggio Emilia, Torino, Ancona e Napoli

Diabete 120/paziente/anno

160/paziente/anno over 30 diabetici assistiti

Scompenso cardiaco 100/paziente anno

IRC – Insuff. Resp. cronica 100/ paziente/anno

PIRP –Insuff. Renale 50/paziente/anno

TAO 50/paziente/anno

70/paziente/anno con apparecchio fornito da Ausl

Cure Palliative domiciliari 174 per la presa in carico in ADI II e III livello 700 per ogni caso ttivato e seguito in modo

Hospice ( 2 ) appropriato dal MMG, in collaborazione con i palliativista e il SID

AusL REGGIO EMILIA PDTA ATTIVATI

Perchè , tranne che a Ferrara, non si è mai concesso di attivare

il PDTA per l’Ipertensione

che sarebbe uno dei più appropriati per il MMG da gestire ?

Nell’AUSL di Reggio Emilia 130 MMG e 23 PLS hanno il Collaboratore di studio

per non meno di 10 ore settimanali/medico : 6420 ore.

72 MMG hanno Infermiere di studio

per un n° complessivo di ore pari a 489 .

AUSL RE 93 infermieri in attività SID diretta al domicilio

(compresi prelievi e cure palliative), di cui 29 sul distretto di Reggio

6 infermieri per i percorsi della cronicità

MMG

SCC dati al

30/11/2015

DMT2 dati al

30/11/15

PIRPdati al

30/12/14

BPCO -IRCdati al

30/12/14

TAOdati al

30/12/14

ABITANTI (2017)10.637 + 8.943

= 19.580n° Assistiti coinvolti

n° Assistiti coinvolti

n° Assistiti coinvolti

n° Assistiti coinvolti

n° Assistiti coinvolti Area di Zona

C.A. 4 26 0 0 0 CADELBOSCO

F.M. 5 23 4 4 11 CADELBOSCO

P.A. 6 0 6 2 12 CADELBOSCO

R.L. 4 24 0 0 0 CADELBOSCO

R.M. 5 44 0 0 0 CADELBOSCO

T.M. 6 0 0 0 0 CADELBOSCO

A.A. 4 22 2 0 0 CASTELNOVO SOTTO

G.E. 11 27 16 0 31 CASTELNOVO SOTTO

P.F. 6 31 0 0 12 CASTELNOVO SOTTO

S.D. 8 25 6 0 19 CASTELNOVO SOTTO

S.V. 17 30 3 2 9 CASTELNOVO SOTTO

PDTA ATTIVATI NCP RE 6

76 252 37 8 94

Pochissimi, rispetto ad un «Modello Toscano «

FEDERAZIONESANITA’ |

Popolazione over65 in ADI - Europa

PROBLEMI SCARSO NUMERO DI PDTA ATTIVATIMMG

Organizzazione degli studi non orientata ai PDTA

Adesione facoltativa dei MMG ai PDTA PDTA orfani metodo Cap Arona

Mancanza di Personale di supporto

Necessità di strutture intermedie a gestione MMG o dove il MMG possa continuare a seguire il

paziente (OSCO-Hospice..)

SPECIALISTI

Inserimento nei PDTA solo da parte degli Specialisti anzichè da parte del MMG

Non immissione in gestione integrata PDTA per anni dei pazienti segnalati dai MMG

Scarso utilizzo della Telemedicina per i PDTA anche quando presente per resilienza

specialistica

Conseguente suddivisione dei cittadini in inseriti in PDTA e non inseriti nei PDTA

INFERMIERI

Infermieri di studio MMG ed Infermiere SID «Gestore dei percorsi «: quali ruoli ?

Presa in carico SID o solo supervisione ??

INFORMATICA E TELEMEDICINA

Scarso utilizzo della Telemedicina per i PDTA

Non collegamento dei SW Gestionali dei MMG ai Repository – Datawearehouse aziendali

Soluzioni estemporanee di SW esterni ai gestionali ( Es, GP Arianna) con enormi aggravi

burocratici e di tempo

Non utilizzo semplicemente del OSM connector e del FSE per l’interoperabilità fra i MMG, gli

Specialisti , gli Infermieri ed i Collaboratori di studio

Quali parti possibili di Coop MG per supportare anche PDTA ?

a) strutture per MdG e per MdR, e per CdS, come in Toscana, Utap in Veneto e Centri Polifunzionali in Lombardia, Lazio, Basilicata

b) personale di studio ed infermieristico preparato con Corso Coop – Ausl – Studio Alfa .

c) molti fattori di produzione e servizi, compreso lo smaltimento rifiuti speciali, ai prezzi più bassi di mercato.

d) ulteriori servizi, sociali, domiciliari, riabilitativi ed infermieristici, tecnici riabilitazione , assistenti sanitari, operatori sociosanitari ed altri professionisti sanitari

anche attraverso contratti di rete fra la Cooperativa ed altre Cooperative (ex. Art. 9 - Modifiche all' ACN 23 MARZO 2005 e s.m.i. a seguito della modifica dell'Art.

59 Lett. B comma 7 dell'ACN 29 Luglio 2009 ) con indennità ai MMG ACN pari a € 4/pz anno.

SOLO LE COOP DI SERVIZIO POSSONO FORNIRE PERSONALE E SEDI IN AFFITO

DA PRIVATI SENZA MAGGIORARE I COSTI DELL’IVA 22%)

e) la realizzazione, gestione o cogestione attraverso contratti di rete o forme consortili :- servizi centralizzati di segreteria,

- prenotazione ed informazione - centrali operative di telemedicina e di continuità assistenziale con o senza triage, - elaborazione e fornitura di modelli organizzativi, strumenti e servizi

per l’integrazione professionale dei medici soci o del personale di supporto.

f) La Cooperativa, mediante accordi diretti con l’Ausl, che non violano l’unicità del rapporto di lavoro fra l’Ausl ed i MMG Soci Coop, può fornire ulteriori prestazioni concordate, compreso le strutture per intramoenia decentrata, l’incasso dei ticket ed il versamento dello stesso all’AUSL:Centro Polifunzionale dei MMG a Casalmaggiore(CR) Accordo Ausl di Cremona.

Misunderstanding Regione / MMG

Tartaruga «Punk» Mary River

Organigramma ex RER

Case della Salute: indicazioni regionali per il coordinamento e lo sviluppo delle comunità di professionisti e della medicina d’iniziativa

Regione Emilia Romagna - Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare Bozza 06/4/2016 Pag 12

Responsabile clinico

Case della Salute: indicazioni regionali per il coordinamento e lo sviluppo delle comunità di professionisti e della medicina d’iniziativa

Regione Emilia Romagna - Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare Bozza 06/4/2016 Pag 12 – Modif.

Organigramma ex progetto operativo CdS Ausl RE

Alla Casa della Salute Valle Savio di San Piero in Bagno è stato inaugurato l’Ambulatorio della Cronicità

La presa in carico presso l’Ambulatorio della Cronicità :

• su invito del medico di medicina generale con lettera e data dell’appuntamento.

• L’assistenza è assicurata dall’infermiere che concorda con il medico di medicina generale il percorso clinico assistenziale.

• l’infermiere contatta telefonicamente una settimana prima, il paziente per ricordagli la data dell’appuntamento.

• Al primo accesso all’ambulatorio, l’infermiere rileva lo stato generale di salute del paziente, registrando le informazioni utili da inviare al medico di medicina generale.

• Verifica l’aderenza alla terapia e agli stili di vita (alimentazione, assunzione di alcool, attività fisica, fumo), si accerta della corretta assunzione della terapia farmacologica e dell’effettuazione degli accertamenti;

• prenota il successivo accesso all’ambulatorio infermieristico, informa il paziente sulle opportunità presenti nel territorio utili a modificare il proprio stile di vita.

• In condivisione con il medico di medicina generale, qualora siano necessari accertamenti specialistici (ad esempio il fundus oculi, ECG, etc…) è attivo un percorso facilitato che consente all’Infermiere di prenotare direttamente la prestazione specialistica.

"intelligenza collettiva“

"un'intelligenza distribuita ovunque, continuamente

valorizzata, coordinata in tempo reale, che porta ad

una mobilitazione effettiva delle competenze"

da Pierre Lévy

Nodo Arco

La Rete in Sanità migliora:

• le liste d’attesa

• l’applicazione di protocolli e linee guida

• l’appropriatezza dei PDTA

• l’efficacia degli interventi

• l’efficienza dei centri e degli operatori

• la qualità del lavoro e dei risultati

• l’outcome e la soddisfazione dei pazienti

• la spesa sanitaria

• la ricerca

• il progresso tecnologico

Problemi Ict - Interoperabilità integrata Regionale

• Attualmente tutti i medici Specialisti e gli Infermieri Ausl sono collegati al Repository aziendale

• Tutti i MMG e PLS sono invece collegati al Repository regionale e non possono accedono al datawearehouse aziendale

• La privacy prevede invece il collegamento al Repository aziendale e che i dati del cittadino possano essere consultati solo dal Medico curante e dallo specialista di volta in volta coinvolto

• Sia il Repository aziendale che quello regionale alimentano il FSE ….

• Per avere una interoperabilità immediata :

- Collegare i MMG al repository aziendale anziché regionale

- Utilizzare il FSE o OSM Connector come modalità di interoperabilità

integrata

Questo evita duplicazione di software per la cronicità verso quelli già

esistenti ed ogni medico può utilizzare direttamente il suo getsionale

© 2018 per le parti originali

Riproduzione - Duplicazione - Utilizzo vietato senza il permesso scritto dell’autore

e della Cooperativa Medicina Generale Scarl Via Dalmazia 87 42124 Reggio Emilia

[email protected]