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G i a n n i R o d a r i

MISTICANZA011 2 � 3 � 4 settembre 2011 San Casciano dei Bagni – Celle sul Rigo (SI) www.misticanza.com

SABATO 3 SETTEMBRE 2011 San Casciano dei Bagni (Palazzo del Comune, Sala 2) Sabato 3 Settembre – ore 17.00 TEATRO

La Misticanza dei Piccoli presenta

SVISTE e IMPREVISTI laboratori teatrali e di arti visive per bambini dai 4 agli 11 anni

a cura di Francesca Campli e Giulia Franchi

Succede che per colpa di un nonno sbadato Cappuccetto rosso incontri una giraffa,succede che a Firenze per una c “aspirata” un cane si ritrovi senza testa,succede che il caso dispettoso faccia precipitare un bambino con il paracadute e gli faccia incontrare tigri e squali. Due incontri tra libri, arte e improvvisazione per giocare insieme con le potenzialità creative di sviste e imprevisti, perché “gli errori sono necessari, utili come il pane e spesso anche belli”, parola di Gianni Rodari. Testi di riferimento:

• Gianni Rodari, A sbagliare le storie • Gianni Rodari, Il libro degli errori • Remy Charlip, Fortunatamente

San Casciano dei Bagni (P.za Matteotti)

Sabato 3 Settembre – ore 21:45 TEATRO

Valerio Aprea legge

Francesco Piccolo Spettacolo-reading musicato dal vivo su testi di uno dei piu’ affermati scrittori e sceneggiatori italiani. Istantanee di esistenza quotidiana, lampi di condivisione, segreta osservazione dell’infinitesimale, per una, non solo,comica, perlustrazione nell’intimo di ognuno di noi. “Quando ero piccolo, e andavo a scuola insieme a mio fratello, mia madre mi diceva di tenerlo per mano, e questo mi sembrava giusto e anche responsabile. Quello che non capivo è perché mi diceva sempre: ‘mi raccomando, quando passate per quella strada dove non c’è il marciapiede,

mettiti sempre tu dal lato della strada, dove passano le automobili’. Io lo facevo, e lo facevo con diligenza, ma ero molto dispiaciuto. Per me significava: ‘io spero che nessuna auto vi butti sotto, ma se proprio dovesse succedere, preferisco che muoia tu piuttosto che lui’.” Con queste parole, folgoranti, un pomeriggio di qualche anno fa, in libreria, ho scoperto Francesco Piccolo. Era l’inizio del racconto ‘Dal lato della strada’, che apriva la raccolta ‘Storie di primogeniti e figli unici’, pubblicata da Feltrinelli. Con le stesse parole, e con lo stesso racconto, inizia questo reading tutto dedicato a testi proprio di Francesco Piccolo, con il quale, da quel pomeriggio, è nata una collaborazione che si è andata consolidando nel tempo. Da una prima serie di reading, culminata nel progetto “Allegro teatrale” (2006), per piu’ attori, a “Momenti di trascurabile felicità” (2008) vero e proprio spettacolo scritto in forma di ‘a solo’ e divenuto poi grande successo editoriale per Einaudi. Questa nuova messa in scena vuole essere occasione, da un lato, per proporre testi che sin qui avevano avuto poco o nessuno spazio ‘scenico’, e dall’altro per accorpare comunque quel genere di pezzi che, piu’ tipicamente alla maniera dell’autore, coniughino comicità e narrazione, gusto per il dettaglio, ma anche per il racconto. Si va, allora, dal dilemma del bambino indeciso se disubbidire ai genitori, o rischiare la vita per proteggere il fratello piu’ piccolo nell’andare a scuola (“Dal lato della strada”), al piacere sottile della ‘vacanza senza vacanza’ passando l’estate a Roma, molto probabilmente in dolce compagnia, per poi tornare ‘a Roma com’era prima e come sarà dopo (“Piu’ baci del necessario”); dall’ostinazione di un padre nel considerare qualsiasi cosa non in sintonia col proprio pensiero come una cosa comunista (“Il comunismo”), al curioso viaggio che una bottiglia di vino si trova ad intraprendere attraverso le case e i quartieri di Roma, per via di quello strano meccanismo che porta alcune bottiglie ad essere riciclate di cena in cena, di festa in festa, anziché stappate e bevute (“La mia bottiglia di vino”). Il tutto, accompagnato dalla musica, eseguita dal vivo, dal chitarrista Davide Gobello. Lo spettacolo ha debuttato nel 2009 in occasione della riapertura dei teatri di cintura del Teatro di Roma. Valerio Aprea è attore di teatro cinema e tv. Dal 2007 interpreta uno dei tre ‘sceneggiatori’ della serie tv “Boris”, su Fox. Quest’anno è stato protagonista della minifiction sugli ‘intercettatori’ nel programma “Parla con me” di Serena Dandini. In teatro, dopo il monologo “In mezzo al mare” scritto e diretto da Mattia Torre, ha portato in scena la versione teatrale del successo letterario “Momenti di trascurabile felicità” di Francesco Piccolo. Dal 2004, alla Cometa Off di Roma, dirige la rassegna Let Liberi Esperimenti Teatrali. Al cinema,nel 2011, è tra i protagonisti di “Nessuno mi può giudicare” di Massimiliano Bruno e “Boris. Il Film”. Francesco Piccolo (Caserta,1964) ha scritto romanzi e raccolte di racconti: Allegro occidentale (Finalista Premio Strega 2004), E se c’ero dormivo, Il tempo imperfetto, Storie di primogeniti e figli unici (tutti pubblicati da Feltrinelli), l’Italia spensierata (Laterza) e La separazione del maschio (Einaudi). Scrive anche per il cinema. Sue le sceneggiature di film come ‘Paz’ di De Maria, ‘Giorni e nuvole’ di Soldini, ‘Il Caimano’ e ‘Habemus Papam’ di Moretti, ‘My name is Tanino’ e ‘La prima cosa bella’ di Virzì, per il quale vince il David di Donatello 2010. Per la tv è stato uno degli autori del programma di Roberto Saviano ‘Vieni via con me’. Collabora con riviste e quotidiani, fra cui la Repubblica, l’Unità e Diario, e cura il laboratorio di sceneggiatura al D.A.M.S. della terza Università di Roma. San Casciano dei Bagni (P.za Matteotti)

Sabato 3 Settembre – ore 22:45 TEATRO

Cleancorner presenta

28 [twenty-eight] interpretato da Annamaria Ajmone musica e drammaturgia di Marcello Gori

allestimento e coreografie di Annamaria Ajmone e Ilaria Tanini in collaborazione con la Corte Ospitale di Rubiera – Progetto residenziale (P.za Matteotti)

28 [twenty-eight] è una riflessione sul femminile volta alla realizzazione di un assolo. Un percorso legato alle età della donna e alla loro relazione con il corpo ed il mondo esterno,scandito dal ciclo mestruale considerato come un dono,una grande liberazione di energia in grado di sciogliere tensioni ed ansie e riaffermare la vita.

Cleancorner Cleancorner nasce a Milano nel settembre del 2007. Più che come gruppo gerarchicamente organizzato,è concepito e agisce come spazio mentale e fisico di incontro tra persone e contaminazione tra linguaggi,in particolare danza,musica,teatro e video:un angolo che desideriamo tenere pulito dai criteri di convenienza ed opportunismo e che amiamo pensare animato esclusivamente dalla condivisione della medesima urgenza espressiva. San Casciano dei Bagni (P.za Matteotti) Sabato 3 settembre – ore 23.30 TEATRO-CANZONE

Andrea Gherpelli and The Groova in Parti di me. Ironico Rivoluzionario. Canzoni che parlan di poesia pensando al resto The Groova sono: Fefo “so nice”Forconi alla chitarra Giulio “Dandy”Pampiglione al basso Mauro “good time”D’Alessandro alle percussioni!! “Io ho una personalità multipla” “Ma tutti abbiamo personalità multiple” mi son risposto. “E allora cosa devo fare?” “Niente. Tu canta. Io scrivo.” mi son detto! Infatti io sono un attore,cantante,discreto musicista,insomma un cantastorie. E così è nato “PARTI DI ME” un concerto interamente acustico,ironico,popolare,emotivo,nazional-intellettuale quel che si dice cabaret d’autore o più semplicemente teatro-canzone dove con la mia chitarra recito e canto la mia instabile autostima,la mia depressione e la soluzione alla depressione, il mio desiderio di impegno nel sociale,il mio instancabile bisogno di “messaggi” e di soluzioni reali. Perso come tanti tra consigli per gli acquisti e per gli investimenti,canto il mio essere furbo e il mio essere scemo. Canto e recito ciò che appartiene a tutti noi,l’indifferenza,il cinismo,la paura,la ricerca di dio,l’indifferenza,la follia,la crudeltà,la coscienza,e soprattutto la buona fede. Insomma Io,“Ironico Rivoluzionario” individuo rappresentativo della società. Il tutto dura poco più di un’ora.E suona bene, mi sembra. Che bella invenzione il Teatro Canzone.

Andrea gherp Gherpelli

Andrea Gherpelli: Fin da bambino recita,canta e suona nella sua città,Correggio,nella provincia di Reggio Emilia. Si trasferisce a Roma nel 2000 dove lavora come attore per grosse produzioni RAI, Mediaset, Sky e BBC. Parallelamente alla carriera attoriale, mantiene sempre viva la sua attività creativa di attore cantante musicista attraverso un continuo confronto e scambio con la variegata scena teatral-musicale romana. Tra i tanti musicisti che incontra lungo il percorso,ne spiccano 3: Fefo Forconi (chitarra),Giulio Pampiglione (basso), Mauro d’Alessandro (percussioni). Provengono da percorsi

completamente diversi. Ne resta folgorato per capacità creativa e attitudine al teatro. Decide così di unirli per formare la band che lo accompagna da sempre sul palco, i “Groova”.

PROGRAMMA ARTI VISIVE

Angela Zurlo San Casciano dei Bagni (Galleria P.za Matteotti)

Sabato 3 settembre – ore 18.00

TRA PARENTESI ? 2011 INSTALLAZIONE

Un ingresso stretto e angusto da penetrare, concettualmente e fisicamente, nonostante rimandi più ad

una valvola di sfogo, che ad un punto di accesso.

È come per errore, tuttavia, che varchiamo l'entrata di questa nicchia, per un azzardo (fortuito o meno lo

potremo dire solo in seguito) che devia il nostro incedere nel borgo medievale di San Casciano dei

Bagni.

Angela Zurlo riveste l'intera sala con una plastica che travalica la soglia d'ingresso e non aderisce con

precisione al perimetro delle mura, rendendo la stretta galleria ancora più claustrofobica.

L'intervento site specific dell'artista amplifica il senso di costrizione dello spazio ma, allo stesso tempo,

giunge a creare un'atmosfera sospesa nell'involucro artificiale, nel quale la curiosità ci spinge ad

avanzare come una Alice nella tana del Bianconiglio.

All’interno di questo ambiente riposa un'energia in potenza, che si preclude ancora la possibilità di essere

chiunque e qualsiasi cosa.

Il suo portfolio online:www.sottobosco.net/pdf/angelazurlo%20ita%20eng.pdf

Antonia Carrara San Casciano dei Bagni (Sala via San Cassiano)

Sabato 3 settembre – ore 18.00

SPAZIO DI DOCUMENTAZIONE (III) 2011 INSTALLAZIONE

«Spazio di Documentazione (III), 2011, riunisce elementi di una ricerca su spazi percettivi e simbolici.

Segni astratti, ritagliati nella trama fotografica di un tessuto a scacchi, compongono una sorta di alfabeto

codificato, proiettato sistematicamente contro uno schermo - la mano - che arrestando il flusso luminoso

permette di visualizzarli.

In questo senso l'esperienza ottica è messa in parallelo all'esperienza tattile, riunendo principi di

trasmissione e ricezione.

Il motivo ricorrente della scacchiera introduce una possibilità combinatoria nel sistema.

Nel gioco da tavola, o d'azzardo, l'esperienza é condannata alla ripetizione, in un eterno ricominciare da

zero. Nel doppio collage Joy Division, 2011, le carte gemelle, ricomposte, azzerano i loro rispettivi valori,

creando in un gioco ipotetico una situazione di stallo ed al contempo aprendo una possibilità creativa,

che trasforma vecchi simboli in nuovi documenti di un'esperienza».

/AC/

Con queste parole Antonia Carrara riassume l'intervento realizzato per il Festival delle Arti Misticanza.

Un’attenta e sottile riflessione su meccanismi di natura sostitutiva e compositiva, e sulla componente

aleatoria che sottende ogni processo di creazione artistica, caratterizza questo lavoro. L'opera mette in

evidenza possibilità percettive e cognitive, in un processo di scomposizione e ricomposizione continua

del reale.

Daniele Spanò San Casciano dei Bagni (Torre Merlata)

Sabato 3 settembre – ore 21.00 e 00.30

FORGETFUL 2 0 1 1 I N S T A L L A Z I O N E V I D E O ; S O U N D T R A C K : D A V I D E S E V E R I

«I perimetri che ci circondano sono limiti da valicare più che spazi da abitare e la diffidenza verso lo spazio diventa prontamente diffidenza verso l’altro. Partendo da questi presupposti, il mio lavoro ha come obiettivo una riappropriazione dello spazio intimo attraverso l’osservazione e l’ascolto della percezione dei luoghi che ci circondano».

Daniele Spanò

Forgetful è un progetto di videoproiezioni su facciate di edifici pubblici caratterizzato da una modalità d’intervento fortemente site specific. Dopo la prima edizione al Brancaleone di Roma nel 2010 e la seconda edizione per il festival Teatri di Vetro nel 2011, il progetto si trasforma nuovamente per dialogare con la facciata della Torre del Palazzo Comunale di San Casciano dei Bagni: le superfici vengono letteralmente smaterializzate per trasformarsi in una dimensione altra. La drammaturgia dei corpi che si muovono, in solitudine, all’interno di frammenti di spazio dal sapore rinascimentale (restituendo, a tratti, le geometrie di alcune opere quattrocentesche) sembra renderli inconsapevoli di dove si trovino, alla ricerca perenne di punti di riferimento spaziali ma soprattutto emozionali. Forgetful appare come una silenziosa indagine all’interno di una dimensione sospesa tra interiorità ed esteriorità, tra ostacoli spaziali e incomunicabilità emotive.

Estasy - Emiliano Maggi San Casciano dei Bagni

Sabato 3 settembre – Secret event_ ore 19.00

ARGENTI DOMINUS VULPES 2011 PERFORMANCE Il titolo altamente evocativo di questa opera, racchiude e al contempo restituisce, parte essenziale dell’immaginario e della ricerca espressiva dell’artista Emiliano Maggi. La performance Argenti Dominus Vulpes è il tentativo di entrare in contatto con una dimensione ancestrale e spirituale, caratterizzata dalla riflessione sul significato dell’esperienza della possessione, della trasmutazione e dell’impersonificazione. Attraverso un’azione simbolica complessa e stratificata messa in scena dal suo alter ego ‘sciamano’ Estasy, e mediante la registrazione e riproduzione di suoni analogici provenienti dal mondo naturale e animale, l’artista cerca di esplorare e di trasmettere la seduzione e l’intensità di un mondo archetipo nel quale prevalgono l’aspetto rituale, arcaico e istintivo. A proposito del fascino controverso e sfuggente suscitato dall’immagine della volpe e sull’importanza, non solo dell’esperienza mimetica, ma anche e soprattutto di quella contemplativa, durante il processo di osservazione del reale, l’artista scrive: «Vulpes è il genere della famiglia dei canidi. E’ la semplice denominazione delle vere volpi. La volpe è uno dei più importanti animali della notte. Può essere rappresentata come figura peccatrice e lussuriosa e paragonata al diavolo, ai ladri e agli assassini. Ma in alcuni popoli è presente nel processo di creazione e nei riti, porta l'insegnamento di cose trascurate o dimenticate e crea i legami. Inoltre, insegna a vedere al buio, a trovare e riscoprire, non più solo con gli occhi, ma anche con il cuore».

Tudor Bratu San Casciano dei Bagni (Palazzo del Comune, Sala1)

Sabato 3 settembre – ore 18.00

NO MORE STRANGE LOOP, MR. NICE GUY 2011 VIDEO, 22 MIN. 40 SEC.

«Uno Strange Loop è una azione paradossale riconoscibile come tale - all’interno di una situazione data, un contesto sociale o politico o all'interno di una vita individuale – dallo stesso paradosso che rappresenta, o al quale tende. Se dal risultato di in una determinata circostanza ci aspettiamo un sviluppo positivo, un movimento verso l'alto, un guadagno, un profitto, un valorizzazione o un cambiamento particolarmente lineare, lo Strange Loop si manifesta generando l'esatto contrario delle nostre aspettative: un ristagno, un ritorno all’inizio, la mancanza di uno sviluppo, un ragionamento circolare, ecc. Gli Strange Loops si verificano all'interno della politica, dell'arte, della filosofia, della storia, della psicoanalisi e della sociologia. La vita individuale è frequentemente ma inconsapevolmente soggetta ai meccanismi dello Strange Loop».

Tudor Bratu

No more Strange Loop, Mr. Nice Guy è un denso e poetico racconto che intreccia la vita privata dell’artista (le sue doppie radici rumene e olandesi) con riflessioni sul sistema dell’arte e sul contesto politico e sociale di un’Europa ‘multiculturale’ sempre più attraversata da tensioni e contraddizioni

interne, a partire dalla problematica situazione attuale olandese. L’esclusione dell’altro appare un errore storico che si ripresenta, come uno strange loop, di generazione in generazione. Nel video le riflessioni dell’artista si stratificano attraverso la scrittura inglese, la lingua cinese (attuale sede di residenza dell’artista) e il tracciato di una mappa mentale ed emozionale che ripercorre luoghi, memorie e riferimenti ideologico-culturali (Slavoj Zizek, Jacques Derrida, Alisdair MacIntyre). Una molteplicità di identità che si incontrano e si scontrano all’interno di uno spazio ibrido, instabile, che tuttavia non può né deve sottrarsi al dialogo. www.bucharestair.com www.tudorbratu.com

Valentino Diego San Casciano dei Bagni

Sabato 3 settembre – Secret event_ore 19.00

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2011 INSTALLAZIONE SONORA, PERFORMANCE (DURATA: 20 MIN.) Questo intervento realizzato dall’artista all’interno del Teatro dei Georgofili nasce da una profonda riflessione sulla dimensione spaziale ed acustica, su come dal loro confronto attivo e tensivo possano scaturire inattese possibilità fruitive. Attraverso la manipolazione e la variazione di onde sonore diffuse all’interno di un ambiente totalmente oscurato, l’autore crea delle situazioni spaziali altamente complesse, ossessive e percettivamente instabili. Disegnando acusticamente lo spazio attraverso un suono 'matematicamente incerto', Valentino Diego altera radicalmente l’abituale rapporto dello spettatore con l’ambiente circostante. Il buio non è concepito come ostacolo percettivo ma come strumento capace di focalizzare l'attenzione sull'esecuzione: una spersonalizzazione solo apparente che ritrova invece un forte principio di autorialità nella dimensione live e nel carattere di atto unico ed irripetibile dell'opera.

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