Mio gesto testimonia De Filippo vara la Giunta e si dimette · re per la Basilicata non verrà mai...

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Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155 La Gazzetta del Mezzogiorno Il Quotidiano della Basilicata Ci sono momenti in cui le te- stimonianze sono importanti quanto la sostanza delle cose e la potenza di verità che hanno le parole; in questo tempo il pri- mo esempio da dare è quello di affermare che la politica è una disponibilità di servizio agli altri, non una bramosia. Per questo, di fronte ad un’inchiesta che de- turpa l’immagine della Basilica- ta, con ipotesi forse non penal- mente gravi, ma umanamente odiose, ritengo giusto fare un passo indietro determinando, in questo modo, una stagione rin- novata per la Regione. Una scelta che non vuole punta- re l’indice nei confronti di quanti sono coinvolti dall’inchiesta, e men che meno rappresentare un’anticipazione di giudizio, ma che è figlia dell’accresciuta responsabilità a cui, per spirito di servizio, mi sento chiamato in questo tempo in cui le Istitu- zioni hanno un forte bisogno di credibilità. Lo stesso principio mi ha sempre mosso, ogni volta che ombre si potevano adden- sare su una vita ed un’educazio- ne personale e familiare che nei limiti e nell’umiltà del mio agire si è sempre improntata al rispet- to delle regole e all’inviolabilità della legge. E anche ora, la guida delle scelte è la consapevolezza che quando c’è la condivisione di un progetto, la scelta di chi debba attuarlo diventa un ele- mento secondario e funzionale solamente all’efficacia dell’azio- ne, di cui la credibilità è parte importante. Questa riflessione la offro ai lu- cani e ai colleghi consiglieri su cui si riverbererà la mia decisio- ne. Sebbene lo scenario dell’in- chiesta che riguarda la Basilicata sia ben diverso da quello che si è profilato in altre Regioni, seb- bene le ipotesi, non mi stanche- rò mai di dirlo sentendomene testimone vivente, non siano certezze, anche in questa oc- casione riaffermo con forza la convinzione che altri possano portare avanti il lavoro con non meno impegno e dedizione di quanto ne ho offerto io e ne ha offerto questo Consiglio e di quanto, per quel che mi riguar- da, ne continuerò ad offrire alla Basilicata, da privato cittadino o in qualsiasi altra veste. E il re- cupero del valore della credibi- lità dell’Istituzione lo ritengo un esigenza primaria, per cui vale anche la pena di soprassedere rispetto ad altre scelte di razio- nalizzazione e alleggerimento della governance pur di ave- re la serenità di non lasciare la Regione senza una guida forte, che consenta di affrontare tutte le difficili partite del momento. Certo che altri porteranno avan- ti il lavoro, e assicurando che l’impegno dettato dal mio amo- re per la Basilicata non verrà mai meno, esprimo solo l’auspicio che tutte le energie della re- gione si concentrino su un pro- getto in favore dei lucani facen- do prevalere la responsabilità sull’opportunismo, la proposta sulla contrapposizione. Ed è un appello che faccio con la forza che mi dà proprio la scelta di fare un passo indietro. De Filippo vara la Giunta e si dimette Sei nomi nell’esecutivo. Pittella vice presidente Anno 3 Numero 332 del 26/04/2013 Mio gesto testimonia politica di servizio e non di bramosia VITO DE FILIPPO Ancora molti punti oscu- ri sul caso Claps. Dopo la conferma di condanna a trent’anni per Danilo Re- stivo, la Procura di Salerno intende fare luce com- pletamente sulla vicenda per individuare eventuali complicità. Il prossimo step riguarderà il ritrova- mento del corpo. Secon- do l’accusa le addette alle pulizie avrebbero mentito sui tempi del rinvenimen- to, che sarebbe avvenuto prima della data del ritro- vamento ufficiale. I legali di Restivo, intanto, hanno annunciato il ricorso in Cassazione. Il prossimo step giudiziario riguarderà i tempi del ritrovamento del corpo di Elisa Caso Claps, dopo la conferma di condanna per Restivo si punta a fare luce completamente sull’accaduto L’esempio di Giorgio Na- politano nelle parole del sindaco di Matera, Salva- tore Adduce, e del pre- sidente della Provincia, Franco Stella. In piazza Vit- torio Veneto, dove si sono tenute le celebrazioni per il 25 aprile, i due ammini- stratori locali hanno ricor- dato il senso dello Stato di Napolitano. Manifesta- zioni anche a Ferrandina, dove si è tenuto un cor- teo, e a Pisticci, dove l’am- ministrazione ha voluto commemorare la Libera- zione nel Centro Agricolo, luogo simbolo della per- secuzione fascista. Il presidente Napolitano protagonista nei discorsi dei vertici di Comune e Provincia Le celebrazioni per il 25 aprile a Matera Adduce: “E’ una data nostra, del nostro Paese e della nostra città” Marcello Pittella Nicola Benedetto Luca Braia Roberto Falotico Attilio Martorano Enrico Mazzeo Cicchetti Vice presidente. Assessore con de- lega alle Attività Produttive, Politi- che dell’Impresa e del Lavoro, Innova- zione tecnologica Assessore con de- lega all’Agricoltura, Sviluppo Rurale, Economia Monta- na Assessore con de- lega alle Infrastrut- ture, Opere Pubbli- che e Mobilità Assessore con de- lega alla Formazio- ne, Cultura e Sport Assessore con de- lega alla Salute, Si- curezza e Solidarie- tà Sociale, Servizi alla Persona e alla Comunità Assessore con de- lega all’Ambiente, Territorio, Politiche della Sostenibilità Il Presidente della Re- gione Basilicata, Vito De Filippo, ha firmato i decreti di revoca de- gli assessori in carica e di nomina dei nuo- vi componenti della Giunta. Del nuovo esecutivo regionale fanno parte: Maurizio Marcello Pit- tella in qualità di Vice Presidente e assessore con delega alle Atti- vità Produttive, Politi- che dell’Impresa e del Lavoro, Innovazione tecnologica, Nicola Benedetto in qualità di assessore con delega all’Agricoltura, Svilup- po Rurale, Economia Montana; Luca Braia in qualità di Asses- sore con delega alle Infrastrutture, Opere Pubbliche e Mobilità; Roberto Falotico in qualità di assessore con delega alla Forma- zione, Cultura e Sport; Attilio Martorano in qualità di assessore con delega alla Salute, Sicurezza e Solidarie- tà Sociale, Servizi alla Persona e alla Comu- nità; Enrico Mazzeo Cicchetti in qualità di assessore con delega all’Ambiente, Territo- rio, Politiche della So- stenibilità.

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Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.itReg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155

La Gazzetta del Mezzogiorno

Il Quotidiano della Basilicata

Ci sono momenti in cui le te-stimonianze sono importanti quanto la sostanza delle cose e la potenza di verità che hanno le parole; in questo tempo il pri-mo esempio da dare è quello di affermare che la politica è una disponibilità di servizio agli altri, non una bramosia. Per questo, di fronte ad un’inchiesta che de-turpa l’immagine della Basilica-ta, con ipotesi forse non penal-mente gravi, ma umanamente odiose, ritengo giusto fare un passo indietro determinando, in questo modo, una stagione rin-novata per la Regione.Una scelta che non vuole punta-re l’indice nei confronti di quanti sono coinvolti dall’inchiesta, e men che meno rappresentare un’anticipazione di giudizio, ma che è figlia dell’accresciuta responsabilità a cui, per spirito di servizio, mi sento chiamato in questo tempo in cui le Istitu-zioni hanno un forte bisogno di credibilità. Lo stesso principio mi ha sempre mosso, ogni volta che ombre si potevano adden-sare su una vita ed un’educazio-ne personale e familiare che nei limiti e nell’umiltà del mio agire si è sempre improntata al rispet-to delle regole e all’inviolabilità della legge. E anche ora, la guida delle scelte è la consapevolezza che quando c’è la condivisione di un progetto, la scelta di chi debba attuarlo diventa un ele-mento secondario e funzionale solamente all’efficacia dell’azio-ne, di cui la credibilità è parte importante.Questa riflessione la offro ai lu-

cani e ai colleghi consiglieri su cui si riverbererà la mia decisio-ne. Sebbene lo scenario dell’in-chiesta che riguarda la Basilicata sia ben diverso da quello che si è profilato in altre Regioni, seb-bene le ipotesi, non mi stanche-rò mai di dirlo sentendomene testimone vivente, non siano certezze, anche in questa oc-casione riaffermo con forza la convinzione che altri possano portare avanti il lavoro con non meno impegno e dedizione di quanto ne ho offerto io e ne ha offerto questo Consiglio e di quanto, per quel che mi riguar-da, ne continuerò ad offrire alla Basilicata, da privato cittadino o in qualsiasi altra veste. E il re-cupero del valore della credibi-lità dell’Istituzione lo ritengo un esigenza primaria, per cui vale anche la pena di soprassedere rispetto ad altre scelte di razio-nalizzazione e alleggerimento della governance pur di ave-re la serenità di non lasciare la Regione senza una guida forte, che consenta di affrontare tutte le difficili partite del momento.Certo che altri porteranno avan-ti il lavoro, e assicurando che l’impegno dettato dal mio amo-re per la Basilicata non verrà mai meno, esprimo solo l’auspicio che tutte le energie della re-gione si concentrino su un pro-getto in favore dei lucani facen-do prevalere la responsabilità sull’opportunismo, la proposta sulla contrapposizione. Ed è un appello che faccio con la forza che mi dà proprio la scelta di fare un passo indietro.

De Filippo vara la Giunta e si dimetteSei nomi nell’esecutivo. Pittella vice presidente

Anno 3 Numero 332 del 26/04/2013

Mio gesto testimoniapolitica di servizio e non di bramosia

VITO DE FILIPPO

Ancora molti punti oscu-ri sul caso Claps. Dopo la conferma di condanna a trent’anni per Danilo Re-stivo, la Procura di Salerno intende fare luce com-pletamente sulla vicenda per individuare eventuali complicità. Il prossimo step riguarderà il ritrova-

mento del corpo. Secon-do l’accusa le addette alle pulizie avrebbero mentito sui tempi del rinvenimen-to, che sarebbe avvenuto prima della data del ritro-vamento ufficiale. I legali di Restivo, intanto, hanno annunciato il ricorso in Cassazione.

Il prossimo step giudiziario riguarderà i tempi del ritrovamento del corpo di Elisa

Caso Claps, dopo la conferma di condanna per Restivo si punta a fare luce completamente sull’accaduto

L’esempio di Giorgio Na-politano nelle parole del sindaco di Matera, Salva-tore Adduce, e del pre-sidente della Provincia, Franco Stella. In piazza Vit-torio Veneto, dove si sono tenute le celebrazioni per il 25 aprile, i due ammini-stratori locali hanno ricor-

dato il senso dello Stato di Napolitano. Manifesta-zioni anche a Ferrandina, dove si è tenuto un cor-teo, e a Pisticci, dove l’am-ministrazione ha voluto commemorare la Libera-zione nel Centro Agricolo, luogo simbolo della per-secuzione fascista.

Il presidente Napolitano protagonista nei discorsi dei vertici di Comune e Provincia

Le celebrazioni per il 25 aprile a MateraAdduce: “E’ una data nostra, del nostro Paese e della nostra città”

Marcello Pittella Nicola Benedetto

Luca Braia Roberto Falotico

Attilio Martorano Enrico Mazzeo Cicchetti

Vice presidente. Assessore con de-lega alle Attività Produttive, Politi-che dell’Impresa e del Lavoro, Innova-zione tecnologica

Assessore con de-lega all’Agricoltura, Sviluppo Rurale, Economia Monta-na

Assessore con de-lega alle Infrastrut-ture, Opere Pubbli-che e Mobilità

Assessore con de-lega alla Formazio-ne, Cultura e Sport

Assessore con de-lega alla Salute, Si-curezza e Solidarie-tà Sociale, Servizi alla Persona e alla Comunità

Assessore con de-lega all’Ambiente, Territorio, Politiche della Sostenibilità

Il Presidente della Re-gione Basilicata, Vito De Filippo, ha firmato i decreti di revoca de-gli assessori in carica e di nomina dei nuo-vi componenti della Giunta.Del nuovo esecutivo regionale fanno parte: Maurizio Marcello Pit-

tella in qualità di Vice Presidente e assessore con delega alle Atti-vità Produttive, Politi-che dell’Impresa e del Lavoro, Innovazione tecnologica, Nicola Benedetto in qualità di assessore con delega all’Agricoltura, Svilup-po Rurale, Economia

Montana; Luca Braia in qualità di Asses-sore con delega alle Infrastrutture, Opere Pubbliche e Mobilità; Roberto Falotico in qualità di assessore con delega alla Forma-zione, Cultura e Sport; Attilio Martorano in qualità di assessore

con delega alla Salute, Sicurezza e Solidarie-tà Sociale, Servizi alla Persona e alla Comu-nità; Enrico Mazzeo Cicchetti in qualità di assessore con delega all’Ambiente, Territo-rio, Politiche della So-stenibilità.

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Basilicata Mezzogiorno

‘Apprendo a mezzo stampa di ipote-si che potrebbero riguardarmi e, pur nell’attesa di saperne di piu’, apprezzo la precisione con cui si marca la linea tra ipotesi di gestioni odiose e la pos-sibilita’ di errori materiali. Non farlo, del resto, significherebbe non aver capitonulla di cio’ di cui si parla o che nella foga comunicativa del tutti colpevoli, che porterebbe a un tutti innocenti, parta la corsa ad allargare la rosa delle responsabilita’’’. Lo ha detto, in una di-chiarazione, il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo (Pd).‘’A quanto leggo dai giornali, non aven-do alcun altro elemento - ha aggiunto De Filippo - le anomalie sulla mia po-sizione riguarderebbero un uso ec-cessivo di francobolli, ma comunque per somme contenute e nell’arco di

piu’ anni. Sarebbe facile chiamare in soccorso le centinaia di lucani e non che ricevono mia corrispondenza, ma reputo inutile farlo perche’ se davvero se si vuol pensare che un Presidente di Regione abbia tra i suoi compiti quello di contare i francobolli in uso alla sua segreteria, sicuramente - ha concluso il governatore lucano - siamo in una delle due ipotesi che ho descritto all’inizio’’.(ANSA).

Il Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Vincenzo Santochirico (Pd), restituirà “con bonifico la somma indebitamente percepita (600 euro) af-finchè non resti nemmeno l’ombra del sospetto che abbia voluto appropriar-mi di qualcosa che non mi spetta”.In una dichiarazione, Santochirico ha evi-denziato che ‘’la notizia secondo cui sa-rei tra gli indagati, seppure per un caso molto marginale (fatture per acquisto di giornali) nell’inchiesta per i rimborsi ai consiglieri regionali, mi ha colto di sorpresa e, non lo nascondo, ha susci-tato in me una seria preoccupazione’’.‘’Dalle verifiche fatte - ha aggiunto il presidente del Consiglio - è emersochiaramente che non vi sono doppio-ni di fatture, bensi’ per gli stessi mesi due fatture riferite a giornali differenti:

in una venivano fatturate le testate La Gazzetta del Mezzogiorno, il Quoti-diano, la Nuova del Sud, Corriere del-la Sera, la Repubblica e Sole 24 Ore, nell’altra venivano fatturate testate politiche e di opinione. Un mero errore materiale è invece stato rilevato nella tabella delle rendicontazioni del 2011 (al numero 22): è stata riportata la som-ma di euro 1.847,90 anzichè 1.247,90. (ANSA).

Arrestati 2 assessori e un consigliere, anche 8 ob-blighi dimora. (di Mario Restaino) Potenza, 24 aprileL’arresto, ai domiciliari, di due assessori in carica (uno del Pd, ex deputato della Dc, e una dell’Idv, anche se “esterna”) e del capogruppo del Pdl nel consiglio regionale della Basilicata - accusati di aver ottenuto rimborsi per de-cine di migliaia di euro a cui non avevano dirit-to - ha fatto cadere oggi la regione nella giornata più nera della sua recen-te storia politica (che era stata invece ‘’illuminata’’ dall’elezione di un pro-prio uomo alla carica di capogruppo del Pd alla Camera e dalla nomina di un suo ex governatore fra i “saggi” voluto dal Presi-dente della Repubblica). Il divieto di dimora a carico di altri sette consiglieri in carica e di un ex consiglie-re (di sinistra, di centro e di destra) e il sequestro preventivo di somme a carico di 16 indagati (per “pareggiare” i 170 mila euro ottenuti senza aver-ne diritto) lanciano una pesante “ombra” sul con-siglio regionale. Oltre-tutto, di fronte ai banchi dei consiglieri siede una giunta di centrosinistra “ridotta” a due assessori e al presidente: non proprio una condizione politica ideale per una Regione che ha sempre voluto di-stinguersi dalle altre del Mezzogiorno (riuscendoci

spesso, peraltro). Un pro-posito spazzato via dalle parole - pesanti come pietre - del gip di Potenza, Luigi Spina. Nell’ordinan-za di arresti domiciliari per Vincenzo Viti (Pd, assesso-re al lavoro, ex deputato Dc), Rosa Mastrosimone (esterna Idv, assessore all’agricoltura) - che si sono dimessi - e Nicola Pa-gliuca (deputato di Forza Italia dal 1996 al 2001 e attuale capogruppo del Pdl), il magistrato ha par-lato di “scenario desolante e imbarazzante”, di “vero e proprio sistema di con-divisa e diffusa illegalità”, della “tracotante convin-zione di immunità” degli indagati, protagonisti di un “vario e diversificato catalogo” di richieste ille-cite. Valutazioni condivi-se dal Procuratore della Repubblica, Laura Triassi, che ha parlato di uno “sce-nario di diffusa illegalità”. Qualcuno ha presentato persino ricevute fiscali per consumazioni alle qua-li era stato applicato lo “sconto camionisti”.

Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia hanno indagato per rimborsi il-leciti percepiti fra il 2010 e il 2011 (il loro lavoro è stato coordinato dai pm Francesco Basentini e Sergio Marotta, che han-no poi chiesto le misure cautelari al gip). Viti ha incassato 18.566 euro; Mastrosimone 12.193; Pa-gliuca 18.022. Uomini po-litici e amministratori (i tre arrestati e gli altri) titolari di “trattamenti retributivi più che dignitosi” hanno

chiesto il rimborso di “spe-se banali ed irrisorie, giun-gendo in qualche caso a livello eticamente imba-razzanti”. Viti si “ preso dal gip il titolo di ‘’specialista’’ nella presentazione di ri-cevute per spese di risto-razione non sostenute; Mastrosimone ha presen-tato anche uno scontrino di 9,30 euro per sigarette e gomma da masticare; Pagliuca ha chiesto il rim-borso anche di 32,80 euro per alcuni cd musicali e persino di 130 euro per

le paste offerte il giorno del compleanno. Come è stato possibile? Ha scritto il gip che ‘’la mancanza di un efficiente controllo da parte dei vertici consiliari ha sicuramente contribui-to ad innescare il fenome-no collettivo’’. Basandosi anche sulla testimonian-za di un funzionario della Regione, il magistrato ha detto chiaramente che ‘’fino ad oggi nessun cor-rettivo è stato adoperato e a tutt’oggi nessuna proce-dura di controllo, interno o esterno, è stata attivata’’. Non proprio: l’obbligo di fare i rendiconti è stata modificata, da semestrale ad annuale, ‘’in senso solo dilatorio’’, ha chiosato il gip, ‘’con la conseguenza che gli stessi controlli, allo stato del tutto eventuali, non sono in grado di im-pedire, neanche per il fu-turo, condotte analoghè’ (ANSA).

Dal 29/04 interrogato-ri degli arrestati. Dal 2 maggio invece sarà ascoltato chi ha avuto divieto di dimoraPotenza, 26 aprile Gli interrogatori di ga-ranzia dei due assessori di centrosinistra della Regione Basilicata e del capogruppo del Pdl nel consiglio regionale agli arresti domiciliari dal 24 aprile per aver percepito illecitamente rimborsi per migliaia di euro, si svolge-ranno lunedi’ prossimo, 29 aprile. Lo si e’ appreso stamani

al Palazzo di giustizia di Potenza: il gip, Luigi Spi-na, interroghera’ Vincenzo Viti (Pd, assessore al lavo-ro), Rosa Mastrosimone (esterna Idv, all’agricoltu-ra) e Nicola Pagliuca (ca-pogruppo del Pdl), all’ini-zio della settimana. Tutti e tre si sono dimessi dai loro incarichi. Il 2 maggio, invece, ascoltera’ i sette consiglieri regionali in carica e l’ex consigliere, ai quali Carabinieri, Poli-zia e Guardia di Finanza hanno consegnato i di-vieti di dimora: Antonio Autilio (Idv), Paolo Ca-stelluccio (Pdl), Agatino Mancusi (Udc), Mariano Pici (Pdl), Alessandro Sin-getta (gruppo misto, ex Alleanza per l’Italia), Ma-rio Venezia (Pdl) e Rocco Vita (Psi). L’ex consigliere (prima Udc, ora La Destra) e’ Vincenzo Ruggiero, al quale e’ vietata la dimora a Valsinni (Matera), dove e’ presidente del consi-glio comunale. Intanto, anche oggi Carabinieri, Polizia e Guardia di Finan-za hanno approfondito gli atti dell’inchiesta, che ha preso in esame rimbor-si ottenuti da assessori e consiglieri nel periodo compreso fra il 2010 e il 2011: altri elementi gli investigatori pensano di raccoglierli proprio du-rante gli interrogatori di garanzia. Cio’ significa che nei prossimi giorni l’inchiesta potrebbe avere nuovi sviluppi, anche dal punto di vista del numero degli indagati. (ANSA).

Ciclone giudiziario sui rimborsiDal 29 aprile gli interrogatori di garanzia per alcuni dei consiglieri regionali indagati

ANSA / Nell’inchiesta della Procura coinvolti gli esponenti delle varie forze politiche. Arresti e divieti di dimora

De Filippo: “Distinguere errori da gestioni odiose “

Santochirico: “Rendicontazione errata, restituirò 600 euro“

In alto l’aula consiliare e in basso il palazzo di Giustizia di Potenza

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Basilicata Mezzogiorno

Dopo le dimissioni del go-vernatore lucano, Vito De Filippo, gli uffici della Re-gione Basilicata sono al la-voro per ‘’dirimere’’ la que-stione relativa ai tempi necessari per le prossime elezioni e per la gestione dell’ordinaria amministra-zione. Lo scorso mercole-dì, dopo gli arresti dei due assessori, Rosa Mastrosi-mone (Idv) e Vincenzo Viti (Pd), e del capogruppo del Pdl, Nicola Pagliuca, e le notizie emerse dall’inchie-sta della Procura, De Filip-po ha nominato la nuova giunta.Le dimissioni di Viti e Ma-strosimone (presentate nel pomeriggio di mer-coledì) erano state pre-cedute, nei mesi scorsi, da quelle di altri due as-sessori Agatino Mancusi (Udc), coinvolto in un’altra inchiesta, e successiva-mente da quelle di Vilma Mazzocco (Centro demo-cratico), candidata alle elezioni politiche. Restavano quindi ‘’in cari-ca’’ solo Attilio Martorano (esterno, con delega alla Sanita’) e Marcello Pittella

(Pd, alle attivita’ produt-tive). De Filippo, quindi, ha nominato una nuova giunta regionale, affidan-do allo stesso Pittella la vicepresidenza, e poi ha annunciato le dimissioni. Gli uffici regionali sono quindi chiamati a ‘’scio-gliere’’ alcuni nodi. Il primo riguarda le dimis-sioni del governatore: se-condo lo Statuto regiona-le attualmente in vigore (la nuova Carta regionale

avrebbe dovuto essere discussa in aula il mese prossimo) il presidente della giunta dovrebbe annunciare in aula le di-missioni, che il consiglio dovrebbe poi ‘’ratificare’’. Una legge costituzionale del 1999, pero’, affida allo stesso governatore il po-tere di nomina e revoca, quindi una potesta’ asso-luta in questo campo: le sue dimissioni quindi pro-vocherebbero automati-

camente lo scioglimen-to del consiglio. Stesso discorso per la gestione dell’ordinaria amministra-zione, che potrebbe es-sere comunque affidata a De Filippo (come accadu-to nel Lazio per la presi-dente Renata Polverini), o al vicepresidente Pittella. Il secondo ‘’nodo’’ riguarda invece i tempi per le nuo-ve elezioni, non espressa-mente fissati dalle norme regionali: si va da un mi-

nimo di 45 giorni (in base a una legge del 1968 per consultazioni nei Comuni e nelle Regioni) ai ‘’pre-cedenti’’ dei Consigli del Lazio e della Lombardia (con quattro o sei mesi di attesa). L’unica certezza riguarda il numero di consiglieri che saranno eletti dai lucani: saranno 20 e non piu’ 30, in base alla riforma appro-vata nei mesi scorsi. Prima della ‘’bufera’’ giudiziaria

che ha colpito la Basilica-ta, il consiglio regionale avrebbe dovuto affronta-re non solo la questione del nuovo Statuto, ma anche quella del numero di assessori: l’assemblea regionale, in prima lettu-ra lo scorso marzo, li ha ridotti dagli attuali sei a quattro, ma è necessaria una seconda ‘’lettura’’ (che era prevista a giugno) per l’approvazione definitiva del ‘’taglio’’.

La gestione

dell’ordinaria

amministrazione

potrebbe essere

affidata

al presidente

dimissionario

o al vice

presidente

Marcello Pittella

Uffici della Regione al lavoroL’ unica certezza riguarda il numero dei consiglieri che saranno eletti: 20 e non più 30

Dopo la nomina della nuova giunta e le dimissioni del governatore lucano si pensa alle prossime elezioni

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La nostra forza è il fascinodei nostri paesaggi

Turismo è vitalità

I Piot per dare voce alle potenzialità del nostro territorio

con le bellezze dei suoi borghi e l’impiego di fondi comunitari

per realizzare strutture dal forte impatto turistico

Dal Volo dell’Angelo ai Sassi di Matera, dal mare

alla montagna, dagli invasi di Monte Cotugno

e del Pertusillo alla Rabatana e ai luoghi di Federico II

Crediamo nella valorizzazione delle nostre risorse come opportunità di crescita. Dai beni architettonici a quelli naturali sosteniamo progetti per raccogliere le sfide di un panorama turistico sempre più esigente

mmTurismo

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Basilicata Mezzogiorno

La radiologia interventi-stica negli ultimi anni, ha modificato il trattamento di numerose patologie, comprese quelle oncolo-giche. Grazie a questa metodo-logia, il Madonna delle Grazie di Matera, diventa sempre più il punto di ri-ferimento per tutti coloro che necessitano questi tipi di trattamento. Presso il servizio di Radio-logia del nosocomio ma-terano, infatti, di recente è stata eseguita con suc-cesso, una procedura di Termoablazione con mi-croonde (Mwa) su grossa lesione polmonare secon-daria in paziente operato per un tumore al colon.Tale intervento ha riguar-dato una donna di 70 anni ed ha utilizzato la guida della Tomografia Compu-terizzata e l’apparecchia-

tura dedicata con ago a microonde. Sono state necessarie due sedute, a distanza di circa tre mesi l’una dall’altra.Il trattamento è stato mi-ninvasivo, con paziente in anestesia generale ed ha consentito di evitare l’in-tervento chirurgico mag-giore, è stato ben tollerato dalla paziente e sembra finora di aver dato buoni risultati terapeutici.Su di un paziente di 73 anni con crolli vertebra-li da osteoporosi è stata invece eseguita una ver-tebroplastica su due me-

tameri vertebrali L1 ed L3 con approccio monolate-

rale.Altri due interventi di Em-

bolizzazione Bronchiale arteriosa sono stati effet-tuati su due pazienti di 60 anni e 31 anni, entrambi con storia di emottisi reci-divante, mai risolta nono-stante numerosi ricoveri presso altre strutture sa-nitarie. In un paziente di 89 anni, e’ stata infine eseguita una complessa procedura di Embolizzazione arteriosa per estesa lesione infiltra-tiva dello splancnocranio, che coinvolgeva rinofarin-ge e seni paranasali fron-to-etmoido-mascellari.Tali interventi sono stati

effettuati grazie alla col-laborazione dei medici radiologi Nardella, Di Costanzo, Cetani e degli infermieri di sala emodi-namica, utilizzando l’ap-parecchiatura angiogra-fica presente in ospedale ed affidata al servizio di Emodinamica Cardiologi-ca.Apprezzamento per tali attività è stata espressa dal direttore generale dell’Asm Rocco Maglietta: “È la dimostrazione” - ha dichiarato - “della quali-tà professionale esisten-te nelle nostre strutture ospedalieri e della capa-cità di operare in sinergia. Ci stiamo attivando per migliorare i servizi anche dal punto di vista stru-mentario e tecnologico, in modo che si possa lavora-re in condizioni ancora più ottimali.”

Ancora protagonista in positivo la sanità luca-na. Presso l’ospedale San Giovanni di Dio di Melfi, è stato asportato con suc-cesso un tumore maligno dei seni paranasali per via endoscopica. L’intervento effettuato nei giorni precedenti ha avu-to un ottimo risultato ed il

paziente è stato dimesso senza complicazioni. Ad effettuare l’intervento il dottor Marco Manola, di-

rettore dell’ Unità operati-va di Otorinolaringoiatria dell’Asp di Melfi, che ha asportato completamen-te per via endoscopica un adenocarcinoma dell’et-moide che coinvolgeva anche perifericamente il contenuto orbitario. I tu-mori dei seni paranasali e del basicranio sono piut-

tosto rari, riguardano circa il 3-5 per cento del totale dei tumori del distretto otorinolaringoiatrico, e

l’uno per cento circa dei tumori maligni. Sono però tumori molto aggressivi e particolarmente comples-si da trattare, sono interes-sate alcune classi a rischio come i fumatori e coloro che lavorano o hanno la-vorato nell’industria del legno o nelle concerie. In Italia sono colpiti ogni anno circa 300 nuovi pa-zienti che classicamente vengono trattati con la chirurgia aperta o con la radioterapia in accordo con la staging del tumore. La stragrande maggio-ranza di questi pazienti si rivolge ai centri di rife-rimento di tali patologie. Oggi con lo sviluppo delle tecniche endoscopiche endonasali è possibile in casi selezionati asportare

questi tumori per via en-doscopica senza cicatrici esterne e con ritorno alla vita quotidiana in tempi brevissimi. Questo tipo di intervento necessita di ampio training degli operatori in centri di rife-rimento data la comples-sità del tipo di chirurgia e numero esiguo di nuovi casi per anno. Questo per poter affinare una tecni-ca precisa ed efficace. Il

dottor Manola proviene dall’Istituto Nazionale dei Tumori di Napoli, dove ha affinato le tecniche endo-scopiche e microscopiche della terapia chirurgica dei tumori dei seni para-nasali e basi cranio. Il trattamento di queste patologie non riguarda però solamente l’otorino, ma un team di specialisti che comprende la radiote-rapia, la radiologia, l’ana-

tomia patologica e l’onco-logia. Infatti, gli operatori sanitari dell’U.O. Otori-nolaringoiatria del Plesso Ospedaliero di Melfi sono in stretto contatto con il Crob di Rionero. Il tratta-mento integrato è con-dotto da un team multidi-sciplinare che permetterà di ottimizzare il risultato clinico e la sopravvivenza dei pazienti affetti da que-ste patologie” .

Riuscita una termoablazione con microonde su una lesione polmonare in una donna di 70 anni sottoposta a due sedute a distanza di tre mesi

In sala operatoria

Al Madonna delle Graziela radiologia è all’avanguardia

Nuovo successoper la sanità lucanaal San GiovanniAl nosocomio di Melfi asportato un tumore maligno

Nuovo Statuto

In prima Commissione consiliare è iniziato l’esa-me degli emendamenti alla proposta di legge sul nuovo Statuto regiona-le, d’iniziativa dei com-ponenti dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale. L’organismo ha approvato la proposta di prevedere nella definizio-ne della regione oltre al toponimo Basilicata an-che quello di Lucania. Su altri emendamenti è stato

deciso di rinviarli per con-sentire un esame più det-tagliato. Ai primi due titoli sarà dedicata un’altra se-duta della Commissione dopo che un consulente dell’ISSIRFA- CNR (l’Isti-tuto di Studi sui Sistemi Regionali Federali e sulle Autonomie che ha redatto la bozza e che continuerà ad offrire consulenza fino all’approvazione definiti-va dello Statuto) porterà approfondimenti di natu-ra tecnico-giuridica rispet-to ai quesiti sollevati.

Dimissioni De Filippo 1Ticchio (Lucani Svizzera)

“Accetto il suo lodevole senso di responsabilità, ma come presidente del-la Federazione dei Lucani in Svizzera le chiedo di revocare le dimissioni e spero che tutto il consi-glio regionale respinga con grande maggioranza questa sua decisione”. E’ l’appello che Giuseppe Ticchio, presidente della Federazione dei lucani in Svizzera, rivolge al presi-

dente De Filippo.“Questo é un momento difficile per l’Italia e la Ba-silicata”, aggiunge Ticchio che chiede a De Filippo “di rimanere con lo stes-so spirito mostrato saba-to, quando siete saliti al Quirinale a chiedere al presidente Napolitano di rimanere. In quella occasione il cielo d’Italia e di tutto il mondo si sono rasserenati”. “Come lucani all’estero – conclu-de Ticchio - ti chiediamo di rimanere”.

Dimissioni De Filippo 2Vita (Psi)

La vicenda giudiziaria che mi vede coinvolto richie-de alcune riflessioni nel pieno rispetto del lavoro della magistratura e della tutela dei diritti che ap-partiene a ciascun citta-dino. In primo luogo non posso non sottolineare che alcuni giornali hanno riportato in modo impre-ciso alcuni fatti che mi sono stati contestati: mai avrei potuto giustificare

a me stesso spese fami-liari o personali e cenoni festivi addebitandoli alla comunità lucana. La se-conda riflessione si riferi-sce all’affrettata e solitaria scelta del governatore di dimissioni per dichiarare chiusa la legislatura regio-nale. E’ venuta meno la re-gola politica del confronto nella maggioranza di cen-trosinistra che avrebbe dovuto vincolarlo ad una consultazione preventiva, lasciando comunque a lui ogni decisione finale.

Dal Consiglio

L’Unità operativa Aspdi Otorinolaringoiatria ha trattato il paziente affetto da malattia molto aggressiva

Chirurgia in endoscopia

Un medico legge una radiografia

PAG. 426.04.2013 N. 332

Page 5: Mio gesto testimonia De Filippo vara la Giunta e si dimette · re per la Basilicata non verrà mai meno, esprimo solo l auspicio che tutte le energie della re - gione si concentrino

Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 26.04.2013 PAG. 5

8 Venerdì 26 aprile 2013

LARGHE SPESE: I nodi politici

SULLE DIMISSIONI PARLA BUBBICO

Speranza si metteal fianco di De FilippoIl segretario del Pd “esalta” la limpidezza del presidentee chiede al resto della politica di prendere esempio

POTENZA - Questa volta è immediata lapresa di posizione. Ed è netta: al fianco delgovernatore dimissionario lucano. Spe-ranza esalta la lezione di limpidezza di VitoDe Filippo che si è dimesso, e chiede al restodella politica regionale di mettersi allastessa altezza.

«Il gesto del presidente De Filippo è unatto politico di grande significato che ri-vendica in maniera clamorosa la funzionedella politica come servizio del bene comu-ne e invoca la credibilità e il decoro etico co-me la condizione indispensabile per eserci-tarla».

Queste le parole del segretario regionaledel Partito democratico e capogruppo delPd alla Camera dei deputati, Roberto Spe-

ranza che in-terviene subi-to su quanto èaccaduto mer-coledì in Basi-licata.

Per Speran-za «l’inchiestasui rimborsiai consiglieriregionali haaperto unosquarciosconcertantesu ipotesi dimalversazio -ni che, se con-fermate, sa-rebbero inac-cettabili».

Ovviamenteparlando diindagini an-cora in corso,Speranza sot-tolinea: «Na-turalmente leipotesi di rea-to andrannoverificate e noisospendiamoil giudizio in

attesa che i consiglieri regionali inquisitipossano spiegare le rispettive situazionisottoposte al giudizio degli inquirenti».

Rimane però che il quadro che emergedalle indagini è molto desolante. E il segre-tario regionale del Partito democratico intal senso non fa sconti: «Ma non c’è dubbioche lo spettacolo di degrado che emergedalle cronache rappresenta un’offesa allasensibilità e alla dignità dei cittadini luca-ni che hanno sempre visto nelle istituzioniregionali un punto di riferimento saldo ericonosciuto. Abbiamo sempre affermatoche esercitare ruoli politici rappresentati-vi comporta un sovrappiù di responsabili-tà e che, senza nulla togliere alle irrinun-ciabili prerogative di autotutela indivi-duale,nessuna ombradi dubbioo di opaci-tà può riversarsi sulle funzioni pubbli-che».

Ovviamente ilpunto centraleperRober-to Speranza, al netto della stigmatizzazio-ne dei fatti e dei comportamenti emersi ri-mane la “difesa”e la legittimazione del ruo-lo e delle azioni del presidente della giunta.Questo il passaggio finale del segretarioSperanza: «Il Pd si aspetta che in una circo-stanza di straordinaria gravità, comequella aperta dagli sviluppi dell’inchiestasui rimborsi, la classe dirigente regionalesappia dare prova di consapevolezza e dimaturità,ponendosi all’altezza della lezio-ne di limpidezza fornita dal Presidente DeFilippo».

Più chiaro di così era difficile chiedere.sal.san.

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Festa della Liberazione a Matera “sconvolta”dall’inchiesta e dalle scelte del governatore

Primo piano

Roberto Speranza in primo pianoe sullo sfondo Vito De Filippoa un incontro del Partito democratico

Il senatore ed governatore lucano, Filippo Bubbico

POTENZA- Inpocheore il suonomeèscomparso dal toto-mi-nistri, nonostantesia statouno deidieci saggicui ilPresiden-tedella RepubblicaGiorgio Napolitanohaaffidato il compitodi proporre leggi economiche e sociali. Filippo Bubbico è statosoprattutto presidente della Regione Basilicata dal 2000 al2005 e dunque conosce, meglio di altri, meccanismi comequelli che in queste ore hanno stravolto gli equilibri regionali.«Bisogna indicare una prospettiva al popolo lucano –spiega ilsenatore democraticoBubbico –so cheDe Filipponon scappadavanti alle responsabilità e saprà indicare alla stragrandemaggioranza dei lucani che ha riposto la propria fiducia inlui, le modalità con cui venir fuori da questa situazione».

Avrebbe fatto lo stesso, se fosse stato al suo posto? «Dapresidente della Regione, ho assunto decisioni anche trauma-tiche. Penso che però nessuno possa esercitarsi dall’esterno;all’epoca seppi accettare tutte lecritiche che mi furono rivoltee seppi riconoscere le ragioni di chi mi criticava».

Questa vicenda si può considerare una “lezione” per lapolitica?«Penso che la politica debba prendere lezioni non inmodo estemporaneo. Non è con gli effetti speciali che si produ-ce il cambiamento necessario».

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«Sono certo che il governatoresaprà indicare la strada giusta»

MATERA - Sembra una giornata co-me un’altra. Una grande festa frasorrisi e pacche sulle spalle. Percomprendere l’impatto reale che hafatto crollare il castello istituziona-le regionale, bastaosservare con at-tenzione i rappresentanti delle isti-tuzioni: onorevoli, consiglieri, as-sessori. Ilsorriso dicircostanza èti-

rato, l’allegria for-zata. Qualcuno,tra il pubblico, silascia sfuggire lafrase: «Oggi non èla festa della Libe-razione, sembraquella delle forzedell’ordine».

Il 25 aprile, aMatera, segna unnetto cambiamen-to: nell’atmosfera,ma soprattuttonella consapevo-lezza che la politi-ca non può esserepiù la stessa. I bardel centro, a pochi

passi dal luogo dei festeggiamenti,diventano sede ideale per lasciarsiandare a riferimenti più chiari, a va-lutazioni politiche che il contestopubblico nonconsentirebbe. Vicinoad una palma, accanto ai tavolinidove si sorseggia il caffè o si bevel’aperitivo, i politici locali azzarda-no qualche commento a labbrastrette, poi si guardano intorno e

scelgono il sorriso di circostanza.Il sindaco Salvatore Adduce sta

per avviare le celebrazioni, con uncorteo che dopo la messa nella chie-sa di San Domenico, si sposta inpiazza San Francesco e ripercorrevia del Corso per raggiungere il pal-co delle autorità in piazza VittorioVeneto.Nonpuòfare amenodiam-mettere con amarezza: «Non avreimaipotuto immaginareunepilogodi questo tipo, pur in una vicendaannunciata dall’avvio delle indagi-ni. Oggi ricaviamo un insegnamen-to: va cambiata la struttura del rap-porto fra politica e istituzioni. Nonsi può solorichiamare alla sobrietà,allo spirito di servizio, c’è un proble-ma di regole –prosegue –io sono tracoloro che ritengono che non ce lacaviamo con un appello a fare tesorodegli errori. E’ evidente che l’inter -ruzione traumatica della legislatu-ra regionale, in un momento delica-tissimoperMatera a cui laRegioneha partecipato da protagonista, èun problema. Ci sono voci che dico-no che si potrebbe votare fra qual-che mese. Spero che la nuova legi-slatura ci possa dare nuovo impul-so. Sono molto preoccupato ma, allostesso tempo, sento che ognuno dinoi che esercita funzioni istituzio-nali deve impegnarsi ancora di piùper evitare che si crei un vuoto».

Il presidente della Provincia,Franco Stella, affida al suo inter-vento alcuni passaggi che hanno il

sapore di monito alla classe istitu-zionale. «La nazione è logora –spie -ga –i giovani non hanno più speran-za e noi abbiano il dovere di restitui-re loro radici e prospettive. Il presi-dente Napolitano infatti è stato defi-nitivo: senzaun cambio dirotta nonesiterà a trarre le sue conclusioni.Evidente l’aut-aut checi richiama auna responsabilità matura e con-creta. Dobbiamop essere in prima li-nea, misurandoci con impegno erealismo, sulle questioni che mi-nacciano la nostra stabilità e la no-stra credibilità».

Il valoreetico della politica,il sen-so di responsabilità è richiamato dalvescovo della diocesi di Matera - Irsi-na, Salvatore Ligorio: «Ognuno de-ve fornire la propria testimonianza.Nessuno deve rubarci la speranza,come ha sostenuto Papa Francescocheci haincoraggiato. Nessunode-veergersi agiudice. Lapolitica èunservizio alla carità, diceva PaoloVI».

Giuseppe Dalessandro, consi-gliere regionale del Pd ricorda ilprincipio delrispetto del lavoro del-la magistratura ma sottolinea so-prattutto la speranza di un passo in-dietro del Governatore Vito De Fi-lippo.Unarichiesta chelanciadallecolonne de Il Quotidiano a cui ag-giunge: «Apprezzo il suo gesto maspero che ci ripensi».

Antonella Ciervo©RIPRODUZIONE RISERVATA

Un momentodellecelebrazioni

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 26.04.2013 PAG. 6

Venerdì 26 aprile 2013 I V

L’ANALISI SITUAZIONE INEDITA E COMPLESSA. GLI UFFICI REGIONALI STUDIANO IL DA FARSI. DIVERSE LE INTERPRETAZIONI TRA LEGGI E COSTITUZIONE

Il dubbio: può nascere la giuntacol presidente dimissionario?

GLI SCENARI

ELEZIONISe si andrà davvero al

voto occorrono almeno90 giorni

DIETROFRONTPressing sul governatore

De Filippo per farlotornare sui suoi passi

I COMMENTI IL GIORNO DOPO LA BUFERA GIUDIZIARIA I CITTADINI SI DICONO SCONCERTATI E INVOCANO ONESTÀ E LEALTÀ

Più delusione che rabbiaUn’altra «mazzata» al sistema. Alimentato il fronte dell’antipolitica

l Belsito si è inguaiato peruno yacht, Fiorito ha scia-lacquato che è una bellezza.Cifre da capogiro al centrodegli scandali che hanno tra-volto altre regioni italiane. InBasilicata, invece, la truffa hai connotati del pacchetto dicaramelle, del salame acqui-stato all’Autogrill, del pran-zetto con gli amici, di spesuccefamiliari. Di qui la definizioneche serpeggia tra i cittadini: sisono venduti per un piatto dil e n t i c ch i e.

Il giorno dopo la bufera giu-diziaria che ha travolto la Re-gione si respira un’aria mistadi rabbia e scoramento. L’en -nesima mazzata su quel pocoche resta di credibile dellapolitica: «È avvilente quelloche sta accadendo. Spero - diceCosimo Colangelo - che nonsia vero tutto quello che con-testano. Lo spero non solo perchi è indagato, ma anche pernoi che assistiamo impotentialla demolizione delle istitu-zioni».

Vittorio Petrunti Sistocondensa il pensiero più «get-

tonato»: «Sono deluso e percerti versi mi fanno pena. Nonhanno dignità e trasmettonoalla gente il senso di unapolitica che ha smarrito lapropria missione, di una po-litica «bacata» che racchiudein sé tutto il male di unasocietà».

Certe vi-cende nonfanno altroche alimenta-re il frontedell’antipoli -tica. N’è con-vinto Pa o l oNicoletti ch einvita il mon-do della politica a riflettere subenefit e privilegi: «Basta lostipendio che prendono. È giu-sto, per esempio, che non pa-ghino per entrare a teatro onello stadio? Aver utilizzatorimborsi per far fronte allespese familiari è davvero de-primente. E penso che certiatteggiamenti allontanerannosempre di più la gente dallapolitica».

Sul tema interviene anche

Gerardo Di Bello: «Con leindennità che prende un con-sigliere e un assessore - dice -non capisco davvero perchédebbano avere a disposizioneanche rimborsi. Provo tantadelusione di fronte a questastoria e penso che purtropposi tratta di un malcostume

tutto italia-no».

Sulla stes-sa lunghezzad’onda Pa -squale Pa-g anini: «Or-mai siamoabituati asentire di

queste malefatte. Non ne pos-siamo più. Mi verrebbe vogliadi tornare in Germania dovesono stato per oltre 25 anni. Daquelle parti la politica è pu-lita, c’è maggiore onestà. Senon la smettiamo di fare ifurbi - conclude - non ne usci-remo fuori». Gli fa da ecoGiovanni Simone: «È uncomportamento inconcepibi-le, da condannare a tutti ilivelli. La nostra politica ha

molto di marcio e spero checerte inchieste contribuisca-no a ripulirla completamente.Ma bisogna anche incideresulla mentalità, sull’ap p ro c c i oalla cosa pubblica. Sono i ra-gazzi che devono crescere conla cultura dell’onestà e por-tarla poi nelle stanze del po-t e re » .

Anche dalla piazza virtualedella rete è un pullulare dicommenti e riflessioni. Dalnostro sito web scegliamo ilpensiero di Nunzio di Potenzache invita la Procura a nonsoffermarsi solo su chi haapprofittato della situazione:«Ma non bisogna fermarsi achi eventualmente ha abusato.La magistratura deve incidereanche su coloro che, per i piùdisparati motivi, potrebberoaver omesso o annacquato icontrolli. È chiedere troppo?».Anche Maria di Matera chie-de di allargare il raggiodell’inchiesta sulla mancatavigilanza: «Se hanno fatto tut-to quello che si dice - sot-tolinea - qualcuno lo ha con-sentito». [ma.bra.]

INTERNETPullulare di commenti

negativi anche sullapiazza virtuale del web

PRESIDENTEA destra il governatore Vito DeFilippo che ha rassegnato ledimissioni

MASSIMO BRANCATI

l È uno scenario inedito, ma anche privo di unchiaro appiglio legislativo. Le dimissioni di De Fi-lippo sono irrevocabili? Si andrà di nuovo al voto? Equando? La giunta resterà in piedi fino al momentodelle elezioni? E potrà essere retta dal presidentedimissionario? Interrogativi che aleggiano negli uf-fici della Regione Basilicata, dove c’è grande incer-tezza sul da farsi. Si stanno studiando soluzioni e siattendono indicazioni anche dal Ministero degli In-terni per superare un’incongruenza di fondo: la legge1/99, che disponeva l'elezione diretta del presidentedella Giunta regionale, invitava i governi locali arecepirla e ad adeguare i rispettivi statuti. La Ba-silicata non l’ha fatto (ancora oggi si discute di unabozza) ed è in vigore lo statuto che si ispira alla legge108/1968 («Norme per la elezione dei Consigli re-gionali delle Regioni a statuto normale»).

Insomma, siamo nella situazione di un governa-tore eletto direttamente dal popolo, ma di una nor-mativa che fa riferimento alla vecchia impostazione,quando l’elezione era affidata ai membri del «par-lamentino» locale. Di qui il dilemma: ci si deve rifarealla legge del ‘68 o a quella del ‘99? In ogni caso non c’èu n’esplicita indicazione nel caso di dimissioni vo-lontarie del presidente. Bisognerebbe prevedere ilvecchio itinerario burocratico, con il Consiglio che

prende atto della decisione del presidente, ratifican-dola. O convincerlo a ritornare sui suoi passi, rac-cogliendo così principi costituzionali che, nell’ipotesidi dimissioni volontarie del presidente non causateda fratture insanabili con la maggioranza consiliaresulla realizzazione dell’indirizzo politico regionale,tendono a garantire la stabilità dell’e s e c u t ivo.

Ma, come dicevamo, il Consiglio non ha eletto ilgovernatore, indicato direttamente dagli elettori, equindi il suo coinvolgimento sarebbe una forzatura,un difetto d’autorità.

Ad alimentare il magma d’incertezza ci pensano lelinee guida della giurisprudenza sull’istituto delledimissioni: diventano irrevocabili quando sono ac-cettate da chi è preposto a riceverle. Teoricamente,nel caso di De Filippo, potrebbe essere solo l’elet -torato a ratificarle. Soluzione tecnicamente impra-ticabile. Ciò significa, dunque, che De Filippo avrebbela possibilità di ripensarci, magari sotto la spinta delpartito, degli alleati, finalmente più «malleabili» e,perché no, dell’opposizione, tutti poco propensi adandare a casa. Dietrofront ineccepibile da un punto divista giuridico, ma che creerebbe qualche interro-gativo nell’elettorato. La decisione di mollare è stataspiegata dallo stesso De Filippo - e letta dai più - come«una scelta per rafforzare la credibilità delle isti-tuzioni». L’eventuale cambio di rotta potrebbe essereinterpretato in maniera negativa, considerandolo

magari il frutto di accordi su riposizionamenti, unmancato aggancio a Roma con l’amico-premier Letta,o l’epilogo di un ennesimo «giochetto» politico. DeFilippo, dal canto suo, potrebbe spiegarle come un«sacrificio» chiesto dal territorio, la necessità di nonprivare la Regione, in questo periodo critico, di unaguida. Stile Napolitano, per intenderci, con il go-vernatore che dal punto di vista politico ne uscirebberafforzato. Dagli uffici regionali fanno sapere chesecondo lo statuto in vigore il presidente della giuntadovrebbe annunciare in aula le dimissioni, che ilConsiglio dovrebbe poi «ratificare». La legge 1/99,però, affida allo stesso governatore il potere di no-mina e revoca, quindi una potestà assoluta in questocampo. L’articolo 126 della Costituzione, inoltre,esplicita che in caso di dimissioni volontarie delpresidente scattano automaticamente le dimissionidella giunta e lo scioglimento del consiglio. Di con-seguenza, il nuovo esecutivo è rimasto in carica soloun minuto, cioé il tempo che ha impiegato De Filippoa nominare la nuova squadra e a lasciare l’i n c a r i c o.In questo periodo l'ordinaria amministrazione, giocoforza, potrebbe essere affidata solo a De Filippo. Ilsecondo «nodo» riguarda i tempi per le nuove ele-zioni, non espressamente fissati dalle norme regio-nali: si va da un minimo di 45 giorni (in base a unalegge del 1968 per consultazioni nei Comuni e nelleRegioni) ai «precedenti» dei Consigli del Lazio e della

Lombardia (con 4 o 6 mesi di attesa). L'unica certezzariguarda il numero di consiglieri che saranno elettidai lucani: saranno 20 e non più 30, in base allariforma approvata dei mesi scorsi. Prima della «bu-fera» giudiziaria che ha colpito la Basilicata, il con-siglio avrebbe dovuto affrontare non solo la questionedel nuovo statuto, ma anche quella del numero diassessori: l'assemblea, in prima lettura lo scorso mar-zo, li ha ridotti dagli attuali sei a quattro, ma ènecessaria una seconda «lettura» (prevista a giugno)per l'approvazione definitiva del «taglio».

Paolo Nicoletti

Giovanni Simone

Cosimo Colangelo

Vittorio Petrunti Sisto

Pasquale Paganini

Gerardo Di Bello

BASILICATA PRIMO PIANO

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 26.04.2013 PAG. 7

Venerdì 26 aprile 2013 I VII

E ora tocca alle donneaddette alle pulizieIl 6 maggio davanti ai giudici sui tempi del ritrovamento del corpo

le altre notizieAMBIENTE

Festa dell’alberoper i nati nel 2012n Si terrà il 27 aprile a Potenza

nel parco Elisa Claps di Mac-chia Romana a partire dalle10.30, su iniziativa dell’as -sessore all’Ambiente, Nico-la Lovallo. È prevista la mes-sa a dimora di alcune piantein un’area di rimboschimen-to all’interno del parco e ilbenvenuto ai nati del 2012con la lettura dei loro nomi.

ABUSIVISMO COMMERCIALE OPERAZIONE DI POLIZIA LOCALE E DI STATO CHE HA PORTATO ALL’ESPULSIONE DI 3 EXTRACOMUNITARI

La «cacciata» degli ambulanti dal San Carlo

COMMERCIO I DATI SULLE ATTIVITÀ COMMERCIALI IN BASILICATA PRESENTATI DALLA CONFESERCENTI DI POTENZA

Saracinesche abbassateper 415 negozi in 3 mesi

l Nei primi tre mesi del 2013 inBasilicata hanno abbassato la saraci-nesca 415 attività commerciali, di cui285 sono negozi al dettaglio. Su scalaprovinciale sono 293 i negozi chiusi nelPotentino (198 al dettaglio) e 122 nelMaterano (87 al dettaglio). In tutto loscorso anno, la media di chiusura hatoccato 2,6 negozi al giorno, per untotale di 975 ditte commerciali di cui679 al dettaglio. Sono i dati presentatidal presidente di Potenza della Con-fesercenti, Prospero Cassino che ha il-lustrato i temi al centro dell’A s s e m bl e aElettiva Confesercenti in programma aPotenza il 28 aprile.

Con il prolungarsi della recessionediminuiscono anche le aperture: 174 alprimo trimestre 2013 di cui 113 in pro-vincia di Potenza e 61 in quella di Ma-tera. «Non possiamo che essere seria-mente preoccupati – ha detto Cassino –per il semplice fatto che su 12.768 im-prese commerciali attive in regioneben 8.447 sono negozi di vendita al det-taglio, vale a dire imprese individuali ofamiliari. Il fenomeno di mortalitàaziendale si caratterizza anche per labreve vita di alcune imprese con unveloce turn over specie per l’abbiglia -mento e le calzature. Sotto “p re s s i o n e ”quelle alimentari (a Potenza e provin-cia 1,2 ogni mille abitanti) per effettodella crescita (anche numerica) di su-permercati, discount, ecc., con la “bot -ta” finale dell’apertura domenicale,mentre i nostri progetti di negozi divicinato a salvaguardia dei centri sto-rici si allontanano nel tempo». Secondoi dati elaborati dal CAT-Confesercenti,circa il 45% degli esercizi commerciali

della Basilicata operano nei centri sto-rici: 3.450 esercizi commerciali con unasuperficie di vendita pari a 210.000 mq(41% del totale). In alcuni comuni (30 su131), gli esercizi commerciali sono pre-senti solo nei centri storici.

«Il dato Istat sulle vendite di febbraio– sottolinea il presidente Confesercenti- è molto negativo, anche perché bi-sogna risalire ad un anno fa per trovareuna variazione negativa peggiore. Lacrisi ha portato sfiducia e prudenza.Ma la sfiducia –ricorda Confesercenti –non è solo uno stato d’animo, bensì ilrisultato di anni di difficoltà, di troppotempo impegnato ad affermare ruolo epoteri dei nostri vari livelli istituzio-nali, trascurando i destini dell’Italia,

delle imprese, dei lavoratori dipenden-ti. Ora serve un colpo d’ala, una ca-pacità di riscatto della politica e delleIstituzioni, a livello nazionale come re-gionale, un ruolo forte delle parti so-ciali, perché solo così potremo rilan-ciare la nostra economia».

La Confesercenti anche in Basilicataè da tempo impegnata con esperienzecome quelle dell’Associazione di viaPretoria a Potenza, i «negozi del sor-riso» a Moliterno e altre iniziative aMelfi, a Rionero e a Matera. L’orga -nizzazione di categoria dei commer-cianti ha dato vita all’associazioneAn -cestor (Associazione Nazionale CentriStorici) che ha tra i suoi obiettivi quellodi dare impulso al settore.

MASSIMO BRANCATI

l La conferma della condanna a trent’anni perDanilo Restivo non è il «traguardo» a cui ambiscela famiglia Claps. Per Gildo e mamma Filomena,d’altra parte, Restivo è da sempre l’uomo che haucciso la povera Elisa. La corte d’Appello di Sa-lerno ha solo confermato un convincimento, de-molendo le ricostruzio-ni a cui si è aggrappatol’imputato. Ma ora ilvero obiettivo è quellodi fare luce completa-mente sull’accaduto, apartire dalle eventualicomplicità, da chi haaiutato l’assassino anascondere il cadave-re, seminando, nel con-tempo, false piste.

Il prossimo «step»giudiziario dovrà chia-rire le circostanze delritrovamento del cor-po di Elisa, ufficial-mente scoperto il 17marzo del 2010. Il 6maggio prossimo dovranno presentarsi in tri-bunale a Salerno Annalisa Lo Vito e sua madreMargherita Santarsiero. Per loro la Procura hachiesto il giudizio immediato. Sono le due donneaddette alle pulizie della chiesa, imputate di falsedichiarazioni rese al pubblico ministero.

Madre e figlia – secondo l’accusa – av re bb e ro

mentito al pm riguardo a un avvistamento delcadavere precedentemente alla data del ritrova-mento «ufficiale». In particolare le due donne -secondo quanto emerso durante l’inchiesta bissull’omicidio di Elisa Claps – si erano recate nelsottotetto alcune settimane prima del ritrova-mento, avevano visto un corpo ed avevano in-formato il viceparroco don Wagno Oliveira E’

Silva, circostan-za confermataanche da que-st’u l t i m o.

Successiva -mente al ritrova-mento «ufficiale»le due donne ave-vano negato di es-sersi mai recatenel sottotetto e diaver visto un cor-po. Confermaro-no di essere statesul terrazzo, ne-gando di essereentrate nel sotto-tetto. Il vescovoMonsignor Ago-

stino Superbo sostenne di aver saputo del ri-trovamento la mattina del 17 marzo, di aver im-mediatamente chiamato in Questura e di averinvitato don Wagno ad «aprirsi con la polizia»perché si era accorto che era scosso.

Don Wagno lo ha fatto. E i magistrati di Salerno- nonostante le contraddizioni - hanno creduto

alla sua versione. Tanto da scegliere di non pas-sare per l’udienza preliminare.

Il sacerdote di origine brasiliana, lo ricordia-mo, dichiarò di essere entrato a febbraio nel sot-totetto e di aver visto un «cranio», di aver parlatoin modo sommario con il vescovo a telefono e,dopo aver appreso che era a Roma, di aver decisodi aspettare il suo ritorno per riprendere il di-

scorso. Una malat-tia poi gli impedì diriparlare con il ve-scovo. Don Wagnodisse anche di aversaputo dalle donnedelle pulizie chec’erano dei restiumani nel sottotet-to e di essere andatocon loro per un so-pralluogo. Sostennepoi di aver toccatogli occhiali di Elisacon un dito e di avervisto che erano«con le stanghetteaperte». Ma il me-dico-legale France-

sco Introna trovò gli occhiali con le asticelle chiu-se.Le signore delle pulizie dissero, invece, di nonaver trovato i resti di Elisa. Confermarono diessere state sul terrazzo, negando di essere en-trate nel sottotetto. Dichiarazioni che non hannoconvinto i magistrati. E ora le due donne do-vranno comparire in tribunale.

NEGOZI CHIUSI In aumento nei primi tre mesi del 2013

ADDETTE PULIZIE Margherita Santarsiero e Annalisa Lo Vito [foto Vece]

Il particolareI difensori di Restivo

«Faremo ricorsoalla Cassazione»

«Prima leggeremo le motivazionidella sentenza dopo di che faremo ri-corso in Cassazione» Lo ha annuncia-to, al termine del processo d’Appelloche ha confermato la condanna di pri-mo grado a carico di Danilo Restivo,uno dei suoi due legali Marzia Scarpel-li. «Vedremo come la Corte ha intesomotivare sulla conferma della sentenzae sulla mancata concessione della rin-novazione del dibattimento – ha spie-gato la Scarpelli – vedremo come laCorte ha ritenuto superabili i nostridubbi». «Cosa mi ha detto Restivo altermine dell’udienza? – ha concluso –mi ha chiesto solo quando ci sarà il no-stro prossimo colloquio». FilomenaIemma, madre di Elisa, si augura dinon rivedere più Restivo nell’aula di tri-bunale: «Ora ha finito di fare del male,ora deve marcire in Inghilterra, dove èin carcere per l’omicidio di un’altra po-vera donna. Questo è l'ultimo viaggioche fa in Italia, non voglio rivederlo maipiù», ha detto con la sua solita forza econ toni decisi.

l Abusivismo commerciale all’in -terno dell’Ospedale San Carlo di Po-tenza. I controlli, finalizzati alla pre-venzione e repressione di forme diaccattonaggio e abusivismo commer-ciale, ad opera di soggetti stranieri,nelle aree interne e negli spazi im-mediatamente esterni alla strutturaospedaliera potentina, sono stati con-dotti dalla Polizia Locale di Potenza edal Reparto Prevenzione e Criminedella Polizia di Stato.

Tre i cittadini extracomunitari (duedi nazionalità marocchina e uno dinazionalità cinese), sorpresi nella ven-

dita di mercanzie varie nell’atrio adia-cente il bar dell’Ospedale, sono statiidentificati e controllati sulla loroposizione di soggiorno in Italia, ri-sultata in regola. Si è riscontrato,invece, che erano contravventori allenorme sul commercio itinerante suarea pubblica e, pertanto, tutte lemercanzie poste in vendita abusiva-mente consistenti in: borse, occhiali,accendini, giocattoli, capi di abbiglia-mento, sono state sottoposte a se-questro amministrativo. La merce, do-po la convalida del sequestro e laconfisca, sarà fatta distruggere trat-

tandosi di prodotti di origine illegale.Ai venditori abusivi sono state com-minate sanzioni per un importo com-plessivo di oltre 15.000 euro. Al ter-mine delle operazioni sono stati al-lontanati e diffidati a far ritorno nellacittà di Potenza. I controlli, predi-sposti dal Questore di Potenza, Ro-molo Panico e coordinati dal Coman-dante della Polizia Locale di Potenza,Donato Pace, continueranno nei pros-simi giorni unitamente alle altre forzedi Polizia, Carabinieri, Guardia diFinanza e Questura, per debellaredefinitivamente il fenomeno.

CASO CLAPS Gildo Claps [foto foto Vece]CASO CLAPS Danilo Restivo [foto Vece]

CASO ELISA CLAPSDOPO LA CONDANNA DI RESTIVO

NEL SOTTOTETTOAnnalisa Lo Vito e sua madre MargheritaSantarsiero. Secondo l’accusa avrebberomentito riguardo al ritrovamento del corpo

SINDACATO

Giordano (Ugl): «Tasserivedere il sistema»n «La Basilicata non resiste più,

diventa urgente una riforma fi-scale per restituire soldi alle fa-miglie, quindi a lavoratori al-leggerendo dalle tasse bustepaga e pensioni». Bisogna pun-tare per il segretario regionaledell'Ugl metalmeccanici dellaBasilicata, Giuseppe Giorda-no, su «meno tasse sui redditida lavoro e da pensione».

POLITICA

Petizione della Selsu riduzione assessorin Oggi dalle 10 alle 13 in Via

Milano a Potenza, adiacentel'ingresso del mercato diRione Verderuolo si terràun banchetto della Sel a so-stegno della petizione, con-divisa con un comitatospontaneo di cittadini, rela-tiva alla riduzione dei com-ponenti della giunta comu-nale da 10 a 6 unità.

POTENZA CITTÀ

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 26.04.2013 PAG. 8

Venerdì 26 aprile 2013 24

Vince il sensodello StatoLe celebrazioni per il 25 aprile hanno reso onoreall’esempio del Capo dello Stato e al valore dei giovani

MateraREDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

IlPaese, finoa pocheoreprima, nonaveaun Governo nè un presidente della repub-blica. Ieri haritrovato il senso delloStatoe il valore fondamentale del rispetto dellesue più alte cariche. E’ accaduto anche aMatera dove la città si è data appunta-mento in piazza Vittorio veneto per cele-brare i 68 anni dalla Liberazione.

Quella di ieri è stata una giornata riccadi significati, nonostante il peso delle vi-cende di cronaca che hanno attraversatola regione.

Ha ricordato l’esempio di GiacomoMatteotti e il senso della parola “Libera -zione”.

Ieri, in piazza Vittorio Veneto, sonostati due infatti i protagonisti delle cele-

brazioni nel68mo anniversa-rio: il Capo delloStato Girogio Na-politano e Gio-vanni Monte-murro, giovanestudente dellaConsulta cittadi-na.

E’ stato lui a ri-chiamare l’esem -pio del celebreantifascista e aricordare quantoi valori che la sto-ria ha tramanda-to debbano esse-

re tenuti sempre come riferimento per lacrescita e la formazione dei giovani.

A lui ha fatto riferimento, nel suo inter-vento, il sindaco Salvatore Adduce: «Igiovani, al di là dei luoghi comuni chetroppo spesso li dipingono come poco in-clini alla riflessione, dimostrano di avereben chiaro il significato di queste celebra-zioni e ci stimolano in modo persino com-movente a comportamenti nuovi ispiratiai valori della Liberazione.

Lo ringrazio a nome della città. Riven-dico con orgoglio - ha aggiunto - il 25aprile come una data nostra, del nostroPaese e della nostra città.

Dinanzi alla crisi abbiamo bisogno diattingere alla le-zione di unità na-zionale che ci vie-ne dalla Resi-stenza». In que-sto senso, il rife-rimento al sensodello Stato delpresidente Napo-litano è stato na-turale: «Che haancora una voltadimostrato assu-mendosi la gra-vosa responsabi-lità di contribui-re alla risoluzio-ne della crisi poli-

tica più difficile della storia repubblica-na. Il capo dello Stato ci offre un esempioed un insegnamento limpido: nei mo-menti difficili dobbiamo pensare non anoi stessi ma agli interessi della colletti-vità: i disoccupati, le imprese in difficol-tà, le famiglie povere».

Al momento storico e alla lezione giun-ta dal Quirinale ha fatto riferimento an-che il presidente della Provincia, FrancoStella: «Questo anniversario cade in unmomento storico difficilissimo per il no-stro Paese.

Tempi eccezionali che la Costituzionecontempla come quelli in cui la rielezionedi un presidente uscente, mai avvenutaprima nella storia della nostra Repubbli-ca, diventa possibile.

Una emergenza politica, sociale ed eco-

nomica che il presidente Napolitano nonha rifuggito, come avrebbero fatto i più,ma ha deciso di contrastare accettandol'incarico per un nuovo settennato».L’esempio per le istituzioni è quanto maievidente, come aggiunge Stella: «Nonposso che apprezzare la determinazionecon la quale il Capo dello Stato ha biasi-

mato gli atteggiamenti sordi e irrespon-sabili di chi non ha saputo realizzare lenecessarie e attese riforme che auspico ilnuovo presidente del Consiglio voglia in-serire quale priorità di governo.

Ebbene, quello scontento e disapprova-zione così ben espresso da Napolitano de-ve produrre scelte conclusive che resti-

tuiscano ai cittadini la dignità di una vitache valga la pena di essere vissuta.

La giornata dedicata alla Liberazione -ha aggiunto - esprime compiutamente ilsenso e il potere della condivisione, per-ché igiovani che salvarono l'Italia seppe-ro superare gli ostacoli e le contrapposi-zioni politiche in ragione di quel bene su-

Daglistudentiomaggioa Matteotti

Il Vescovo mons. Ligorio celebra le messa che ha riunito tutti gliesponenti delle istituzioni, delle forze dell’ordine e delleassociazioni nella chiesa di San Domenico. In basso i componentidella sezione degli Alpini

«Dobbiamochieder ciqual èil suo valore»

L’omaggio al monumento ai caduti in piazza Vittorio Veneto

L’arrivo dei Bersaglieri e nella foto in bassodella banda

Il palco delle autorità; si riconoscono il sindaco Adduce, il presidentedella Provincia Stella, il Prefetto, il questore, il sen. Bubbico e l’on.Antezza. In basso e il pubblico che, complice la bella giornata, ha affollatola zona attorno alla Fontana.(foto Cosimo Martemucci)

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 26.04.2013 PAG. 9

Venerdì 26 aprile 2013 25IN PROVINCIA

La Liberazione celebrata dai giovani

A Ferrandina sbocciail fiore del partigiano

Pisticci omaggia i suoi eroial Centro agricolo

periore.In nome della salvezza dell'Italia sacri-

ficarono la propria vita.».Ai giovani ha rivolto anche il suo inter-

vento il prof. Franco Lisanti a nome degliorfani di guerra. «Oggi - ha detto - onoria-mo i giovani che si sacrificarono inquell’epoca.

IL MESSAGGIO

Le Fucine dell’Eco«Siamo antifascisti»

Lo striscione di protesta del Csoa - Fucine dell’eco affisso ieridurante le celebrazioni del 25 aprile

Dobbiamo interrogarci, però, su comevivere questa giornata che non può esse-re semplice commemorazione, senza unapprofondimento vero dei valori più pro-fondi.

Antonella [email protected]

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FERRANDINA -C’è ancoravoglia di “Resistenza” aFerrandina.

E’ ormai da diversi anniche le amministrazioni co-munali che nel tempo si so-no succedute avevano ri-mosso dall’agenda la Festadel 25 aprile, ritenendola,molto probabilmente, fuorimoda.

E allora ci hanno pensatole associazioni cittadine,insieme ai sindacati e ad al-cuni partiti a colmare que-sta lacuna.

Un corteo festoso e colo-rato di bandiere si è snodatodal piazzale della scuola ele-mentare D’Onofrio, in viaLanzillotti, lungo tutto cor-so Vittorio Emanuele finoad arrivare in piazza Plebi-scito, davan-ti alla casamunicipale,dove ognu-no haespresso li-beramenteun propriopensiero sulvalore diquesta gior-nata. La te-stimonianzapiù eloquen-te della vo-glia di prota-gonismodelle giova-ni genera-zioni. Ad ac-compagna -re la manife-stazione canti partigiani ecanzoni “resistenti”, man-date a tutto volume dall’au -to che chiudeva il corteo.

Asfilare per la viaprinci-pale del paese non certo unmanipolo di nostalgici, co-me qualcuno potrebbe so-spettare, ma tanti giovani efamiglie con bambini a se-guito.

Ed è proprio dai giovaniche è nata l’esigenza di re-stituire la giusta importan-za alla Festa della Libera-zione, la giornata che ricor-da i valori a cui si ispira lanostra Costituzione e l’Ita -lia repubblicana. “Questo èil fiore del partigiano” reci -tava lo striscione orgoglio-samente portato in corteoda Carlo Agata Giannocca-ri, segretario regionale delPartito comunista dei lavo-ratori. Il modo più semplicee bello per annunciare una“nuova primavera”per Fer-randina. In tempi in cui è dimoda “rottamare” è di con-forto sapere che il culto del-la memoria è ancora unanecessità per tanti giovani.

La Festa della Liberazio-ne è riuscita a unire tutti,anche chi nelle recenti ele-zioni politiche si è misuratosotto diverse bandiere: inun unico abbraccio, ieri,hanno sventolato i ragazzidi Sel, Rifondazione comu-nista, Pcl, insieme a quellidel circolo Arci “Linea goti-ca”, delle associazioni Pen-siero Attivo e la Cupola ver-de.

E richiamare i valoridell’antifascismo e dellaResistenza nella giornatain cui la politica regionale èmessa sottosopra dalle in-chieste giudiziarie ha unsapore quanto mai attuale.

“Resistere è un dovere ci-vile” è il messaggio forteche arriva dai tanti giovaniferrandinesi che, sosti-tuendosi alle istituzioni cit-tadine, hanno voluto cele-brare il 25 aprile.

Margherita [email protected]

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Nelle immagini il corteo per la Festa della liberazioneorganizzato da giovani e associazioni di Ferrandina

MARCONIA - Nei giorni scorsi, il Comune di Pi-sticci ha voluto rendere giusto merito e legittimoomaggio alle donne e agli uomini che, anche a co-sto della loro vita, hanno scritto pagine impor-tantissime della storia della nostra Nazione.

L'amministrazione comu-nale pisticcese ha volutocommemorare in questomodo la Liberazione nel luo-go simbolo delle persecuzio-ni fasciste: Centro Agricolo.

Già colonia confinaria delregime mussoliniano, Cen-tro Agricolo vide il transitodi moltissimioppositori del-le camicie nere.

Alcuni di loro hanno con-tribuito a redigere la storiadella nostra democrazia,prima combattendo da par-tigiani contro il nazionalso-cialismo, poi comparteci-pando ai lavori di redazionedella Costituente.

Per fissare quindi, nellamemoria collettiva, le co-raggiose gesta di tali donnee uomini, si è avviata un'a-zione di riqualifica di CentroAgricolo che prevede anche

il compimento del progetto di recupero degli al-loggi oltre alla ovvia riqualificazione dell'interaarea.

Cristian [email protected]

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HANNO affisso il lorostriscione mentre in piaz-za si celebrava il 25 aprile,giorno della Liberazionedal fascismo.

E proprio al fascismo sisono ispirati per distri-buire il volantinonel qua-le i componenti delle fuci-ne dell’eco hanno spiega-to le loro ragioni illustra-te nel disegno che indicaun calcio a un nazista.

«Diciamo no - si legge

nel testo - a nuove implici-te o esplicite forme di fa-scismo, alla repressionesociale e poliziesca, aqualsiasi forma di autori-tarismo, all’omofobia, alrazzismo, all’emargina -zione della diversità diogni sorta e rivendichia-mo la riappropriazionecollettivadella memoriaedella militanza antifasci-sta».

[email protected]

Il centro agricolo, dove si ècelebrato il 25 aprile

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 26.04.2013 PAG. 10

Venerdì 26 aprile 2013VIII I

POTENZA UN CONVEGNO DELL’ANPI «PER NON CHIUDERE GLI OCCHI DAVANTI AL FASCISMO»

La lezione dei partigianiè ancora viva e attualePresto un Consiglio comunale aperto

l «Due giornate dedicate al 25 aprile, ieril’inaugurazione della mostra fotografica“Volti di partigiani”, oggi il convegno“1943-2013: partigiani ieri e oggi”, sono fattoabbastanza nuovo a Potenza, dove, come ingenere nel Mezzogiorno, la festa della Li-berazione è riconosciuta ma non celebrata,al contrario della festa del 2 giugno, ricor-data con molta enfasi e partecipazione diistituzioni e di popolo. Dobbiamo, quindi,riconoscenza all’Anpi, Associazione Nazio-nale Partigiani Italiani, per averci coinvoltiin questa opportunità di valorizzazione diun periodo della nostra storia che vide icittadini assumersi direttamente la respon-sabilità di cambiare il destino dell’Italia».Lo ha affermato il Sindaco Vito Santarsiero,partecipando ieri al convegno «1943-2013:partigiani di ieri e di oggi», che si è tenutoieri nella Sala dell’Arco del Comune di Po-tenza. Hanno preso la parola il Presidentedel Consiglio Comunale, Vincenzo Santan-gelo, e Alessandro Fundone, Presidente An-pi provincia di Potenza e fiduciario AnpiMatera. Il Sindaco di Potenza, Santarsiero,

ha ricordato i momenti più significativi del-la Resistenza e ha parlato dei Partigianicome di coloro che hanno posto le basi dellanostra Repubblica e dei valori costituzio-nali, valori che essi hanno pienamenteespresso nella loro vita, dedicata alla libertàdal fascismo e dal nazismo. Santarsiero haanche fatto sua la proposta del PresidenteSantangelo, di prevedere un Consiglio co-munale aperto sul tema della Resistenza ealtre iniziative intese a valorizzare il suopatrimonio valoriale, compatibilmente conle difficoltà finanziarie dell’Ente. Il presi-dente Anpi provincia di Potenza, Alessan-dro Fundone, ha messo in luce soprattuttoun aspetto, relativo alla permanenza nelnostro tempo dei rischi di ripetizione dieventi che molti pensano superati. «Nonbisogna chiudere gli occhi – ha detto - difronte alle manifestazioni di fascismo e na-zismo, quest’ultimo drammaticamente vivoin Europa, che segnano i muri delle nostrecittà con scritte inneggianti a Mussolini e alfascismo, proprio in occasione di giornatededicate alla Liberazione e all’olocausto. Ma

non bisogna dimenticare anche le respon-sabilità politiche di chi ha proposto un Mau-soleo al generale Graziani e consentito lasottovalutazione di pronunciamenti e azio-ni di Casa Pound. Questo per evidenziare –ha proseguito Fundone - che occorre man-tenere viva la memoria di quanto è avvenutodurante il fascismo, durante la guerra eparlarne soprattutto ai giovani». Fundoneha poi ricordato un episodio poco noto, cheandrebbe, invece, divulgato, della storia del-la nostra regione: la Repubblica partigianadi Maschito, nata il 15 settembre 1943 e du-rata venti giorni, fino all’arresto del suopromotore, Domenico Bochicchio, acclama-to sindaco dal popolo, ma che, analfabeta,volle sindaco Giuseppe Guglielmucci, chepoi rimase in questo ruolo anche dopo lacaduta della Repubblica partigiana.

RESISTENZADue momentidel convegno«1943-2013,Partigiani diieri e di oggi»[foto Bianchi]

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Un giorno in centrotra mostre, circo e... dolciLe iniziative del Comune per festeggiare la ricorrenza

LORENZA COLICIGNO

l 25 aprile di festa e di sole aPotenza. Piazza Pignatari si è im-provvisata ieri pista da circo congrande gioia dei bambini,nell’ambito del progetto di ani-mazione «Fiaba e circo: il sognocontinua», legato all’esposizionein corso presso la Galleria Civicadi Palazzo Loffredo, che ha cometitolo «Le immagini della Fanta-sia», esposizione dedicata soprat-tutto ai piccoli, ma che coinvolgemolto i grandi, sia perché in fon-do si resta sempre un po' bambini,sia perché sollecitati dall’altaqualità artistica delle 300 illustra-zioni che la compongono. Allamostra sono affiancati laboratoricreativi per glistudenti dellescuole del ter-ritorio per of-frire la possibi-lità di stimola-re la creativitàe la fantasia diognuno di loro,esprimendolaattraverso leimmagini. Èquesto il sensodel laboratoriodi Cake Designche si è tenutoieri a Potenza,nella cappelladei Celestini diPalazzo Loffredo, acura di Serena La-mastra e Maria Ste-fania Cutro. «Cakedesign per piccoli pa-sticcioni», l’invitan -te titolo del labora-torio. «Abbiamo gio-cato e pasticciato in-sieme con la pasta di zucchero –hanno detto le curatrici – in unlaboratorio creativo che permet-te di riprodurre in pasta di zuc-chero alcuni personaggi fiabe-schi e della fantasia». I bambini sisono divertiti moltissimo, anche

perché hanno finalmente potutodare libero sfogo al “pasticcio”,solitamente proibito a casa. «Cisono divertite moltissimo - hannodetto Chiara e Angelica – e ab-biamo anche imparato a lavorarela pasta di zucchero». Maria Ro-saria Montella, che ha accompa-gnato il nipotino Matteo Catala-no, ha affermato che è stato un

vero piacere anche per lei affon-dare le dita nella pasta di zuc-chero e colorarla per dare vita aipiccoli personaggi delle favole,soprattutto perché ha potuto far-lo farlo insieme al nipotino. De-lusa in Largo Pignatari l’at t e s adell’elefantino del circo Orfei, aTito dal 25 aprile al 2 maggio,elefantino che rappresentava una

delle attrattive della mattinata.Un gruppo di animalisti in unae-mail alle guardie forestali hainvocato la legge sulla protezionedegli animali che ne impediscel’utilizzazione al di fuori del cir-co. Quindi niente elefantino, ri-masto forse anch’esso deluso, macerto più tranquillo. Invece delvero elefantino, uno a grandezzanaturale in plastica, che ha co-munque destato al curiosità deipiù piccoli e creato l’at m o s f e r adel circo. In piazza Pignatari ilcirco ha fatto spettacolo ancheper la qualità degli interpreti del-le evoluzioni, Maicol e AngelaMartini, giunti a Potenza diret-tamente dal Festival Internazio-nale di Montecarlo, come vinci-

tori dell’edi -zione 2013. Idue giovanis-simi trapezistihanno dimo-strato di esserein grado di faredi tutto, traacrobazie e gi-ravolte al di làdell’immagi -nabile, così co-me il gruppodei Cubani allebattute. Moltovisitata anchela mostra nellaGalleria Civi-ca, che tanto

successo sta riscuo-tendo nel capoluogolucano grazie alla vi-vacità e qualità ar-tistica delle opereesposte, realizzateda più di 60 artistiprovenienti da tuttoil mondo. Molti bam-

bini hanno sostato davanti allecoloratissime illustrazioni consguardo da veri intenditori, ma ilcommento più simpatico è venu-to dalla piccola Elena: «La cosapiù bella della mostra – ha detto -sono i palloncini».

AC R O B AT INella foto asinistra, alcentro, Maicoled AngelaMartini[foto Bianchi]

S P E T TAC O LOGli artisti delcrco Orfei apiazzaPi g n a t a r i[foto Bianchi].

ARTISTILa mostra allagalleria civica

raccoglie 60 opere

AC R O B AT IMaicol e Angela

Martini, vincitori delfestival di Montecarlo

LA CITTÀ IN FESTAPOTENZA E LA LIBERAZIONE

AT T R A Z I O N I«Fiaba e circo: il sogno continua», legatoalla mostra alla Galleria di PalazzoLoffredo su «Le immagini della Fantasia»

LABORATORIO CREATIVOI bambini hanno potuto riprodurre inpasta di zucchero alcuni personaggifiabeschi e della fantasia

POTENZA CITTÀ