Minorca Fortificato
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La posizione strategica dell’isola nel bel mezzo del Mediterraneo occidentale, ha fatto sì che Minorca fosse oggetto d’invasioni da parte di pirati, oltre ad essere ambita da varie potenze europee, che la vedevano come uno dei punti chiave per il controllo del Mar Mediterraneo. Sin dall’epoca Medievale, poco dopo che l’isola fosse conquistata da Alfonso III di Aragona, che la tolse ai mussulmani, furono costruite varie torri dai proprietari rurali che le utilizzavano per rifugiarsi dagli attacchi pirati. Le torri medievali meglio conservate sono: la torre d’en Quart, torre Saura, S'Argoçam e Binifadet. La situazione militare all’interno del Mediterraneo del XVI secolo era caratterizzata da costanti conflitti tra l’Impero spagnolo e quello Ottomano. Oltre alle battaglie tra gli eserciti, erano assai di!use anche le razzie, e cioè, ossia la tecnica di attaccare a sorpresa vari punti della costa nemica al fine di arrecare maggiori danni possibili. La soluzione al pericolo costante fu la costruzione di una rete di torri di vedetta e torri di avvistamento marittimo. Per avvertire della presenza nemica, si accendevano falò nella notte e di giorno si avvisava con il fumo. La torre di avvistamento che si è conservata meglio è quella di Torret.
Il punto di partenza delle costruzioni difensive a Minorca, in epoca moderna, coincide con gli attacchi di Barba Rossa a Maó (1535) e di Mustafà Pialí a Ciutadella (1558), che spinsero Felipe II a decidere di costruire il forte di San Felipe, a consolidare le antiche mura medievali di Ciutadella e Maó con bastioni per l’artiglieria e a edificare la torre di difesa di San Nicolás. Nel XVIII secolo, Minorca diviene la protagonista degli avvenimenti storici del Mediterraneo e della suddivisione dei poteri e dei territori tra le varie potenze europee. Come conseguenza della Guerra di Successione al trono di Spagna, entra sotto l’egemonia inglese (1713, trattato di Utrecht). Per quasi cento anni, l’isola è inglese, con brevi periodi di dominazione francese e spagnola. Si sviluppa in questo periodo una grande attività edile, basata sulla costruzione di torri di difesa della costa, di cui tre spagnole ed undici inglesi, al fine di impedire lo sbarco delle truppe nemiche, nonché grandi fortificazioni militari, come la restaurazione e l’espansione del castello di San Felipe ed il forte Marlborough.Infine, nel 1802, Minorca passa definitivamente alla Corona spagnola (Pace di Amiens). In quell’occasione, Carlos III fa saltare in aria i castelli di Minorca e di conseguenza, Minorca rimane senza fortificazioni, mentre Isabel II ordina di costruire la fortezza di La Mola.
CAPÍTULO 2CASTELLI E FORTEZZE
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FORTE MARLBOROUGH
DA NON PERDERE
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APERTO AI VISITATORI
Ubicazione: Cala de Sant Esteve
Località: Es Castell
Titolare: Consell Insular de Menorca (Governo di Minorca)
Gestione: Fundació Destí Menorca
Telefono: 902 929 015
Web: www.menorca.es
€
39º51’47,69’’ N 4º18’05,67’’ E
FORTE MARLBOROUGH
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Forte che si trova ubicato sulla parte meridionale della Cala de Sant
Esteve. Fu costruito dagli inglesi, tra gli anni 1720 e 1726 al fine di
proteggere la sezione sud del castello di Sant Felip ed evitare, in caso di
assedio, che i battaglioni nemici potessero occupare il lato nord della
collina che domina la parte sopraelevata del terreno su cui si trova Sant
Felip. Tale fortino subì due assedi. Nel 1756, l’esercito francese,
comandato dal duca di Richelieu, che tolse l'isola ai britannici per sette
anni, e nel 1781, l’assedio dell’esercito spagnolo, guidato dal duca di
Crillon, che conquistò l’isola e la restituì temporaneamente alla
sovranità spagnola. Fu demolito per ordine da Carlos III pochi mesi
dopo la resa del generale Murray alle truppe spagnole. A posteriori fu
ricostruito quando Minorca cadde di nuovo in mani britanniche nel
1798. In quest’epoca fu costruita la torre d’En Penjat, sulla collina d’En
Penjat o del Turco per evitarne l’occupazione in caso di assedio, come
era successo negli assedi francesi e spagnoli.
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Quasi mimetizzata all’interno del paesaggio, gran parte della fortezza
era scavata nella roccia. La galleria di accesso, la galleria di
controscarpa che circonda il fossato e le contromine che fuoriescono
radialmente, avevano lo scopo di proteggere il recinto centrale e le
quattro componenti delle artiglierie che si trovavano sulle piattaforme
semi circolari.
Il montaggio espositivo tecnologico, che rispetta il monumento, ci
invita a fare un viaggio nel tempo e ci suggerisce com’era la vita nel
forte, gli assedi subiti e la storia di Minorca e d'Europa nel XVIII
secolo.
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CASTELLO DI SANT FELIP
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APERTO AI VISITATORI
Ubicazione: Carretera de Sant Felip s/n
Località: Es Castell
Titolare: Ministero di Difesa
Gestione: Consorcio del Museo Militar de Menorca y Patrimonio
Histórico Militar (Consorzio del Museo Militare di Minorca e
Patrimonio Storico Militare)
Telefono: 971 362 100
Web: www.museomilitarmenorca.com
€
39º51’57,44’’ N 4º18’19,61’’ E
CASTELLO DI SANT FELIP
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Il castello di Sant Felip, situato all’imboccatura del porto di Maó, è
stato una fortificazione spagnola, stile bastione italiano, risalente a
metà del XVI secolo. Questo modello di fortificazioni era composto di
una serie di elementi architettonici a forma di stella e concentrici. Al
forte originale spagnolo (un quadrato con quattro bastioni) si aggiunse
una complessa rete di edificazioni superficiali e di gallerie da
combattimento, nonché una mina nel sottosuolo. Il complesso
raggiunse il massimo sviluppo architettonico e tattico a metà del XVIII
secolo e divenne uno dei più famosi e stupefacenti dell’Europa
dell’epoca. I cannoni di Sant Felip (363), che puntavano ai quattro
venti, controllavano il terreno circostante su un raggio massimo di due
chilometri ed inoltre vi erano altri fortini di spicco che completavano la
difesa: Sant Carles (a SE), Marlborough (a SO), Felipet (a E, sull’Illa
del Llatzeret, isola del Llatzeret) e i fortini di Argyle e Anstruther (a
NE). La fortezza aveva inoltre accessi di ogni tipo (polveriere,
magazzini, ospedale, forze di guardia, cabine, cucine e forni). La
fortezza di Sant Felip subì due assedi.
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Il primo assedio avvenne nel 1756 da parte dei francesi e il secondo, nel
1781, avvenne da parte degli spagnoli. Fu demolito nel 1782 per ordine
di Carlos III, dopo l’assedio spagnolo, per essere poi ricostruito un anno
dopo dagli inglesi ed essere poi definitivamente distrutto dalla Spagna
nel 1802, dopo aver recuperato Minorca mediante il Trattato di
Amiens.
A livello superficiale, vi sono pochi resti, ma a livello del sottosuolo vi è
uno stupefacente percorso di gallerie sotterranee del castello, che o!re
la possibilità di e!ettuare visite notturne con ambientazione di
comparse che rappresentano scene reali del passato e riportano il
visitatore alle vicissitudini di un’altra epoca.
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FORTEZZA LA MOLA
DA NON PERDERE
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FORTEZZA LA MOLAAPERTO AI VISITATORI
Ubicazione: Carretera de La Mola (M-3)
Località: Maó
Titolare: Consorcio del Museo Militar de Menorca y Patrimonio
Histórico Militar (Consorzio del Museo Militare di Minorca e
Patrimonio Storico Militare)
Gestione: Cordial Hoteles
Telefono: 971 364 040 / 686 659 400
Web: www.fortalesalamola.com
€
39º51’57,44’’ N 4º18’19,61’’ E
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Negli anni ‘40 del XIX secolo, gli interessi coloniali della Francia e della Gran Bretagna si scontravano. L'itinerario nord-sud francese (Francia - Algeria) s’incrociava con quello britannico (Gibilterra - India). Casualmente il punto d’incrocio era il porto di Maó. Dinanzi al timore del fatto che volessero recuperare Minorca, che in quel momento non aveva fortificazioni per via della demolizione della fortezza di Sant Felip da parte di Carlos III (1782), si avviò la costruzione della fortezza di Isabel II presso La Mola del porto di Maó. Si tratta di un esempio di fortificazione tedesca con un sistema a tenaglia, che aveva sostituito il vecchio sistema a bastioni del castello di Sant Felip. Tuttavia, la traccia era irregolare, dato che i lati della tenaglia non erano uguali. Ciò è dovuto al fatto che furono riutilizzate le fondamenta di un’antica fortezza britannica, risalente al periodo dell’ultima dominazione inglese (1798-1802), il «forte della regina Ana». La fortezza presenta un ampio e profondo fossato con angoli rientranti con cannoniere. Al centro, l’opera a corno ra!orzava la difesa dell’accesso terrestre alla fortezza. L’artiglieria dei vari livelli di fuoco difendeva il fossato, con i livelli inferiori, mentre gli accessi terrestri della penisola e marittimi, erano difesi dai livelli superiori. Da notare la galleria merlata, un corridoio per la fucileria di quasi mezzo chilometro di lunghezza, che difendeva il fossato e il percorso coperto. La perfetta esecuzione della muratura, le scale a chiocciola, i doccioni, gli scudi e soprattutto le volte a spigolo delle case hanno suscitato l'ammirazione di molti architetti che hanno visitato la fortezza.
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Per risolvere il problema dell’approvvigionamento dell’acqua in caso di
assedio fu costruita una rete di cisterne e di canali di conduzione delle
acque piovane che venivano raccolte in grandi cisterne, ed erano
previamente drenate e filtrate dalle impurità con appositi filtri.
La fortezza di Isabel II è una delle ultime dotate di tale qualità.
Paradossalmente, una volta finita, dopo 20 anni (1850-1870) di lavori
e di stenti, era già obsoleta dinanzi all’impetuoso sviluppo delle nuove
armi o!ensive, la cosiddetta «rivoluzione dell’artiglieria», e al progresso
della marina militare.
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CASTELLO DI SANT ANTONI
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CASTELLO DI SANT ANTONI
APERTO AI VISITATORI
Ubicazione: C/ Castell s/n . Fornells
Località: Es Mercadal
Titolare e gestione: Comune di Es Mercadal
Telefono: 971 375 002
Web: www.aj-esmercadal.org
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Il castello di Sant Antoni rappresenta la genesi del villaggio della baia di
Fornells, punto strategico dell’isola, che nacque a seguito di tale
fortificazione. Il 1637 è l’anno dell’avvio della costruzione del castello,
d u r a n t e i l r e g n o d i F e l i p e I V , fi n o a l l ’ a n n o 1 6 7 1 .
Il castello aveva pianta quadrata. Sulle quattro estremità si trovavano
quattro bastioni con i nomi dei quattro evangelisti. All’interno vi erano
una modesta cappella, i magazzini, una grande cisterna, gli alloggi delle
truppe e il servizio. Al centro, vi era un piccolo cortile per le armi.
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Questa fortificazione venne distrutta nel 1782, poco dopo che l’isola
tornasse nelle mani spagnole, per ordine di Carlos III. Furono demoliti i
quattro bastioni e il secondo piano.
È stato restaurato e sono state conservate varie gallerie sotterranee,
nonché i resti di un bastione.
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CASTELLO DI SANTA ÁGUEDA
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CASTELLO DI SANTA ÁGUEDA
APERTO AI VISITATORIUbicazione: Camí dels Alocs, Carretera Maó – Ciutadella.
Località: FerreriesTitolare e gestione: Consell Insular de Menorca (Consiglio Insulare di
Minorca)Telefono: 902 929 015
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A partire dal 903 le Isole Baleari entrarono a far parte del mondo
mussulmano, concretamente quando Isaam al-Khawlaní le annette al
Cali!ato di Cordova. Le truppe catalane di Alfonso III sbarcano nel
Porto di Maó il 17 gennaio 1287. Centinaia di abitanti di Minorca
abbandonarono, in quell’occasione, le campagne e insieme al leader
mussulmano si rifugiarono nel castello di Santa Águeda, dove si
a r r e s e r o d i 2 1 g e n n a i o .
In cima alla montagna di Santa Águeda fu costruito, tra il X e il XIII
secolo, uno dei complessi difensivi più importanti di Al-Andalus. Dal
castello ci si godeva una bella vista di quasi tutto il distretto di
Hasmaljuda (il municipio di Ciutadella), quello di Benissaida (es
Mercadal e Ferreries), buona parte della costa nord-est e la capitale
Medina al Yazira (Ciutadella). Il complesso della fortificazione, è
composto di tre recinti, che comprendono un’estensione pari a 6,5
ettari, 1,800 m di mura e 37 torri, di cui ancor oggi se ne conservano
in buono stato circa una decina, quelle più antiche sono a pianta
rotonda, mentre quelle più moderne sono a base quadrangolare (che
spesso furono costruite per rinforzare quelle rotonde). Le recinzioni
erano indipendenti, ma erano collegate. Le prime due vennero
costruite verso il X secolo e furono restaurate nei secoli successivi,
mentre la terza potrebbe risalire a XIII secolo.
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La funzione del castello era di controllo del territorio e soprattutto dei
porti della costa settentrionale. Al momento di scegliere l’ubicazione, si
considerò la vicinanza alla sede del potere politico, a#nché in casi
estremi, le autorità avessero un posto in cui rifugiarsi. La grande
estensione delle recinzioni, consentiva di fungere da rifugio anche per
la popolazione rurale dei dintorni. Oltre ad essere un posto
permanente di alloggio alle truppe, fu probabilmente anche un nucleo
d i p o p o l a z i o n e r i l e v a n t e .
Il castello, nei primi anni della conquista catalana, rimase la principale
fortezza militare dell’isola. Eppure, nel XIV secolo si preferivano i
centri urbani fortificati con accesso al mare e pertanto il castello venne
poco a poco abbandonato. Dopo la conquista si mantennero alcune
edificazioni, come la Chiesa, trasformata posteriormente in casa di
campagna, e poco più avanti, verso nord, la stalla, l’aia e una cisterna,
p r o b a b i l m e n t e g i à i n u s o i n e p o c a m u s s u l m a n a .
Si accede al castello dal Camí dels Alocs, fino ad arrivare alle antiche
scuole rurali. Dopo di che, a piedi, attraversiamo una via di tipologia
romana, ma risalente all’epoca medievale.
CAPÍTULO 3TORRES
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TORRE D’EN PENJAT
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TORRE D’EN PENJATNON APERTA AL PUBBLICO
Ubicazione: Cala de Sant EsteveLocalità: Es Castell
Titolare e gestione: Consorcio del Museo Militar de Menorca y Patrimonio Histórico Militar (Consorzio del Museo Militare di
Minorca e Patrimonio Storico Militare)Telefono: 971 362 100
Web: www.museomilitarmenorca.com
39º51’34,02’’ N 4º18’14,63’’ E
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Torre di difesa costiera inglese dalle grandi dimensioni, costruita nel
1798 per ordine del generale Stuart, conquistatore e governatore di
Minorca. Fu costruita sulla collina del Turco o dell’Impiccato.
Inizialmente prese il nome del Governatore, poi venne chiamata d’en
Penjat (dell’impiccato in dialetto di Minorca).
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Aveva l’obiettivo di proteggere l’entrata al porto, e una volta finito il
castello, avrebbe complementato il forte Marlborough per evitare
l’assedio del forte da parte delle truppe nemiche, in caso di assedio.
Presenta una struttura tipica di questo tipo di torri: il piano terra,
utilizzato per lo stivaggio di polvere da sparo e parti di ricambio, il piano
intermedio, che fungeva da alloggio delle truppe, mentre la terrazza
superiore era usata per l’artiglieria (cannone) e per la difesa immediata.
Sulla porta originale, che si trovava al piano di mezzo, il parapetto che
circondava la terrazza si stendeva su 5 mensole che lasciavano tra loro
spazi aperti (merlature) da cui si sparava per difendere la porta ed
impedire l’accesso alla torre.
La torre disponeva di un fossato lungo il lato di terra. Da qui iniziavano
due pareti di pietra secca, una rivolta verso il mare e l’altra, dava verso
il forte di Marlborough, a circa 500 m più a nord. La parete forniva un
collegamento con il forte e nella parte più vicina alla torre si montava
un cannone per fiancheggiare tale collegamento.
Nella restaurazione del 1989 sono state eliminate le modifiche, subite
nel 1946, quando fu utilizzata come installazione goniometrica,
(strumento che consente di misurare i bersagli) del battaglione
Vickers del 38,1 di La Mola.
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TORRE SON GANXO
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TORRE SON GANXOVISITA ESTERNA (USO ESCLUSIVO COME CASA
COLONIALE)Ubicazione: Urbanizzazione Punta Prima-Son Ganxo
Località: Sant LluisTitolare: Consell Insular de Menorca (Consiglio Insulare di Minorca)
Gestione: Instituto de la Juventud de Menorca (Area della Gioventù di Minorca)
Telefono: 971 365 073Web: www.injovemenorca.com
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Torre di difesa costiera spagnola, detta anche Punta Prima. Ha aspetto
e dimensioni simili a quella di Alcalfar, poiché edificate allo stesso
tempo, nel 1786, durante il regno spagnolo, dopo che l’isola venne
recuperata da parte della Spagna e tolta ai britannici, sotto l’egemonia
del governatore di Minorca, il conte di Cifuentes.
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Situata sull’estremo sud-est di Minorca a circa 7 km del porto di Maó e
dinanzi all’Illa de l’Aire (Isola dell’Aire), domina una costa bassa e
comprende una spiaggia, rappresentando, così, un ancoraggio dalle
condizioni ideali per lo sbarco di truppe nemiche. Da questa torre
bisognava sorvegliare la costa fino a Cala Canutells.
Come tutte le torri di difesa costiera, ha tre piani con porta di accesso
dal piano intermedio, mediante scala portatile. L’accesso era difeso allo
zenit dalla feritoia che sporgeva dalla terrazza superiore da fucilieri.
Adesso si entra dal piano terra, mediante una porta aperta anni dopo
l’edificazione. La salita alla terrazza dal piano di mezzo avviene
mediante una scala a chiocciola incastrata nel muro che sfocia nella
camera della feritoia.
Oggi è sotto la responsabilità dell’Instituto de la Juventud (Area della
Gioventù) di Minorca che la usa come casa coloniale.
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TORRE ALCALFAR
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TORRE ALCALFARVISITA ESTERNA
Ubicazione: Carretera Sant Lluis – Alcalfar.Località: Sant Lluis
Titolare e gestione: Comune di Sant LluísTelefono: 971 151 084
Web: www.ajsantlluis.org
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Questa torre di difesa costiera spagnola è stata restaurata pochi anni fa'. Ha forma di tronco di cono a tre piani, che sono evidenti all'esterno grazie a una sporgenza o cordone, che circonda la torre a mo' di fascia. Le mura furono costruite in malta di pietra, rivestita all’esterno da concio.Al piano terra c'erano un piccolo magazzino di polvere da sparo e una cisterna. Questo piccolo spazio interno restava coperto da una cupola a semisfera, tetto del piano intermedio. La scala a chiocciola che collega il piano di mezzo alla terrazza è incastrata nel muro della torre.
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La feritoia si trova sulla porta di accesso per la difesa. La porta originale è quella che si trova al piano intermedio. La porta di accesso al piano terra è stata aperta molto tempo dopo la costruzione. La terrazza è un po’ diversa da quella delle torri inglesi. È limitata all’esterno da un parapetto e lo spazio adibito all’artiglieria (cannone) è spostato rispetto all’asse della torre dallo spazio occupato dalla feritoia e per questo motivo lo spazio di tiro è limitato a 180 gradi e coincide con il tratto più basso del parapetto. In questa terrazza è visibile la zona, dove si trovava il forno per le “pallottole rosse”, proiettili che si riscaldavano fino ad arrivare al rosso vivo. Questi proiettili, una volta sparati contro le imbarcazioni fatte in legno, quando toccavano le strutture di queste navi e vi s’incastravano, potevano provocarne l'incendio.
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TORRE SA MESQUIDA
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TORRE SA MESQUIDAVISITA ESTERNA
Ubicazione: Urbanizzazione Sa MesquidaLocalità: Maó
Titolare e gestione: Privata
39º54’50,06’’ N 4º17’10,35’’ E
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Questa torre di difesa costiera inglese si trova su una roccia sopraelevata al centro della baia e presenta una feritoia molto ampia e rinforzata diretta a respingere un attacco terrestre proveniente da Ovest, da dove poteva essere attaccata la torre. Questa galleria supera in altezza il parapetto della terrazza e consente ai fucilieri di far fuoco, attraverso le varie merlature, per frenare l’assalto. Questo dispositivo rende unica questa torre, che insieme a quella del Castellar a Ciutadella, sono le uniche due eccezioni al progetto di torre inglese di T. Col Pasley. Per il resto, è simile alle altre torri edificate. Il piano di mezzo è crollato, ma si conserva ancora la scala a chiocciola incastrata nel muro che portava alla piattaforma superiore. La piattaforma superiore era preparata per lasciare spazio a un cannone girevole pronto a sparare contro le imbarcazioni che entravano nella cala. I rinforzi verticali di concio sono ancor oggi particolarmente visibili sul lato sud della torre, che è molto rovinato all’esterno. La porta di accesso si trova nella suddetta galleria difensiva. L’accesso al piano terra è posteriore, e vi è anche una cisterna scavata al piano terra.Ai piedi della torre, vi è una piattaforma d’artiglieria lastricata per disporre un battaglione a barbetta. Dietro la torre e la batteria, vi è una recinzione con gli alloggi della guarnigione e del corpo di guardia con cabina per la sentinella. Oggi, sia la torre, sia la recinzione sono proprietà privata e abitazione dei proprietari.
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TORRE DI RAMBLA
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TORRE DI RAMBLANON APERTA AL PUBBLICO
Ubicazione: Situata dinanzi all’Illa d’en Colom (Isola d’en Colom). Parco Naturale Albufera des Grau
Località: MaóTitolare e gestione: Costas
39º57’46,26’’ N 4º15’54,52’’ E
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Questa torre di difesa costiera inglese si trova sul capo di Rambla, che
separa la Cala di sa Torreta dalla Cala des Tamarells. Fu costruita tra il
1799 e il 1802. È a tronco di cono, in pietra amorfa e malta su zoccolo.
Due cordoni, uno superiore e l’altro inferiore, in pietra arenaria,
leggermente sporgenti, racchiudono all’esterno il parapetto della
terrazza.
Come tutte queste torri, è composta di un piano terra, un piano
intermedio e una terrazza da combattimento. Il piano terra fungeva da
magazzino dei viveri, della polvere da sparo e dei rifornimenti. Al piano
di mezzo si alloggiava la guarnigione. L’alloggio era composto di una sola
stanza coperta da una cupola e a pianta ottagonale. Era collegata alla
terrazza mediante un camino. Al piano terra c'era una cisterna scavata a
base quadrata. La porta originale, come sempre, a livello medio, è
rettangolare con un leggero arco sulla parte superiore ed era difesa
dalla feritoia superiore, sostenuta da quattro mensole con merlature
interposte da cui si poteva sparare. La terrazza è circolare, con
un’apertura sul parapetto dalla parte della feritoia, utilizzata
sicuramente per trasportare il cannone e i proiettili.
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Si conserva nello stato originale ad eccezione dell’accesso ricavato al
piano terra. Non è stata restaurata e la parte più esterna delle mura è
piuttosto rovinata, con il concio delle giunzioni che ha perso gran parte
della malta che le univa, vi è pertanto un grande pericolo di frane di
materiali, e di conseguenza non si consiglia di avvicinarsi o di accedervi
all’interno.
Nei dintorni vi sono resti di un edificio che dava alloggio ai draghi,
soldati di cavalleria che trasmettevano i comunicati di condizioni di
bruma e sorvegliavano i punti nascosti alla veduta della torre.
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TORRE DI SANT FELIPET
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TORRE DI SANT FELIPETNON APERTA AL PUBBLICO
Ubicazione: Illa del Llatzeret (Isola del Llatzeret), Porto di MaóLocalità: Maó
Titolare: Ministero di DifesaGestione: Consorcio del Museo Militar de Menorca y Patrimonio
Histórico Militar (Consorzio del Museo Militare di Minorca e Patrimonio Storico Militare)
Telefono: 971 362 100Sito Web: www.museomilitarmenorca.com
39º52’20,53’’ N 4º18’22,96’’ E
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Venne costruita nel 1798 all’entrata del porto di Maó, sulla punta più orientale del Latzaret, dai cui dintorni dovevano passare le imbarcazioni che desideravano entrare nel porto. Fu ubicata al posto dell’antico fortino di Sant Felipet, che era stato demolito nel 1782 da Carlos III.
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Questa torre di difesa costiera inglese dalle grandi dimensioni presenta i tre piani tipici di tutte le torri costruite in questo periodo: quello inferiore, per lo stivaggio di polvere da sparo, viveri e ricambi; quello di mezzo, per l’alloggio della guarnigione, con la porta di accesso alla torre che collega alla terrazza mediante una scala a chiocciola e al piano di sotto mediante una botola sul pavimento. La terrazza, era circolare circondata da un parapetto, su cui si apriva una feritoia con merlatura da cui si sparava per difendere la porta di accesso.Nei dintorni della torre si conserva una batteria bassa, sulla punta orientale dell’antico fortino. Nei pressi della torre vennero costruiti alla fine del XIX secolo, due edifici, con tetto a cupola a mezzo cannone, che servivano per stivare il materiale di difesa sottomarina del porto di Maó, e più tardi furono adattati per i proiettori d’illuminazione, di supporto del tiro di costa notturno.
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TORRE LA MOLA
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VISITA ESTERNA
Ubicazione: Cala Teulera. Carretera de La Mola
Località: Maó
Titolare: Ministero di Difesa
Gestione: Consorcio del Museo Militar de Menorca y Patrimonio
Histórico Militar (Consorzio del Museo Militare di Minorca e
Patrimonio Storico Militare)
Telefono: 971 362 100
Web: www.museomilitarmenorca.com
39º52’27,84’’ N 4º18’27,53’’ E
TORRE LA MOLA
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Torre di difesa costiera inglese, dalla struttura simile a quella della Princesa (Principessa), e a tutte le torrette costruite dagli inglesi a Minorca. Fu costruita nel 1799 ai tempi del tenente governatore generale Saint Clair-Erskine, e prese il nome di Saint Clair, anche se in seguito sarà nota come torre della Mola o di Cala Taulera. L’obiettivo era quello di difendere l'eventuale ritirata sulla penisola della Mola e al contempo di proteggere l'ancoraggio della cala da un possibile sbarco delle truppe nemiche.
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La struttura è di pietra e malta rivestita all’esterno da concio in pietra calcarea. Il parapetto è limitato, sopra e sotto, all’esterno da due cordoni di profilo rettangolare. Come tutte queste torri consta di tre piani. Il piano inferiore serviva a stivare viveri, le armi e la polvere da sparo. Il piano intermedio era l’alloggio dei soldati. La terrazza al piano superiore serviva per il combattimento e poteva accogliere uno o due cannoni. La porta originale si trovava al piano di mezzo, che era difeso dalla feritoia superiore. Presenta una cannoniera a mezza altezza rivolta verso Freus, probabilmente aperta dopo la costruzione, al momento dell’edificazione della fortezza di La Mola, nella seconda metà del XIX secolo. Posteriormente rispetto alla costruzione fu aperta una porta a livello del suolo.È stata restaurata recentemente.
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TORRE DELLA PRINCESA
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TORRE DELLA PRINCESA VISITE A PARTIRE DA LUGLIO
Ubicazione: 3ª uscita della recinzione della fortezza di La Mola
Località: Maó
Titolare: Ministero di Difesa
Gestione: Consorcio del Museo Militar de Menorca y Patrimonio
Histórico Militar (Consorzio del Museo Militare di Minorca e
Patrimonio Storico Militare)
Telefono: 971 362 100
Web: www.museomilitarmenorca.com
39º52’27,84’’ N 4º18’27,53’’ E
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Questa torre di difesa costiera inglese era situata sulla scogliera di La Mola e fu costruita per evitare sbarchi nemici a Es Freus. Venne costruita nel 1799 e prese il nome di torre Erskine (governatore di Minorca), sebbene fosse nota come torre dei Freus. Fu probabilmente costruita dal capitano D’Arcy, capo degli ingegneri britannici. Questa torre era simile a quella della Cala Teulera. Aveva un piano terra, un piano intermedio e una terrazza con inserto girevole. L’entrata era al piano di mezzo e il piano terra era utilizzato per lo stivaggio della polvere da sparo, dei rifornimenti e dei viveri. Sul piano intermedio si alloggiava la guarnigione e dalla terrazza si sparava il cannone e si difendeva l’accesso alla torre. A metà del XIX secolo se ne modificò la struttura interna, e venne annessa sulla parte frontale della torre della Princesa alla fortezza di La Mola. Si sovrappose alla terrazza dell’artiglieria un'altra struttura che oltre a rinforzarne la cupola adattava il profilo al design ad angolo sporgente 3 della fortezza. Sulla muraglia, orientata verso i Freus, si aprì una cannoniera per un cannone.La torre saltò in aria per errore, nel 1958, quando esplose il magazzino di polvere da sparo situato all’interno per colpa di un lampo.Grazie al progetto di trasformazione in Museo della torre, il visitatore ha acceso ad ammirare dettagliatamente, "grazie all’esplosione", le parti interne e come venne costruita la cupola. Non è stato ricostruito nulla, solo rinforzato e se ne è agevolato l’accesso per garantire la sicurezza dei visitatori.
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TORRE DI CALA MOLÍ
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TORRE DI CALA MOLÍVISITA ESTERNA
Ubicazione: Porto di AddaiaLocalità: Mercadal
Titolare e gestione: Privata
40º00’43,17’’ N 4º12’03,16’’ E
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Torre di difesa costiera inglese che si trova tra Cala Molí e Addaya, sulla penisola che separa entrambe le cale. Fu costruita dagli inglesi nel periodo 1798-1802. Ospitava una guarnigione di 18 uomini e rifornimenti e viveri per un mese. È a forma di tronco di cono e aveva tre piani: sul piano terra si stivavano la polvere da sparo, i viveri e i pezzi di ricambio, e vi era inoltre una cisterna scavata sotto terra. Il piano di mezzo era coperto da una cupola da mezzo cannone e ospitava la guarnigione. La comunicazione tra questo piano e quello inferiore avveniva per mezzo di una botola nel pavimento, mentre si accedeva al piano superiore mediante un’apertura sul tetto che arrivava all’interno della feritoia della terrazza superiore, circondata da uno spesso parapetto marcato da cordoni circolari. La feritoia sporgeva dal parapetto appoggiato su cinque mensole e tra i cui spazi sparavano. Lì nei pressi si trovava il forno per le “pallottole rosse” per incendiare le navi nemiche. Sulla terrazza vi era un cannone girevole. Si vedono chiaramente i tipici rinforzi esterni verticali a corda e tizzone incastrati nel paramento.Questa torre fu restaurata nell’anno 1973 dai proprietari. La restaurazione non ricostruì la feritoia caduta ed eliminò la porta originale del livello intermedio. Adesso l’accesso è dal piano terra. L’interno era ben conservato e la restaurazione non è stata particolarmente complicata. La scala è stata aggiunta a posteriori.
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TORRE FORNELLSFoto: Cisco Moll
DA NON PERDERE
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APERTO AI VISITATORI
Ubicazione: Punta della torre de Fornells
Località: Fornells
Titolare: Consell Insular de Menorca (Consiglio Insulare di Minorca)
Gestione: Fundació Destí Menorca
Telefono: 902 929 015
Web: www.menorca.es
€
40º03’41,59’’ N 4º07’50,06’’ E
TORRE FORNELLS
Foto: Cisco Moll
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Torre di difesa costiera inglese costruita tra gli anni 1801 e 1802. Si
tratta di una delle torri caratterizzate da maggiori dimensioni di tutte le
torri inglesi costruite a Minorca e l’aspetto esterno è diverso da quello
delle altre torri edificate nello stesso periodo, poiché sul piano terra
venne costruito un rinforzo o scarpata e per via del parapetto cilindrico
del piano superiore a cornice sporgente che fuoriesce completamente
dal paramento esterno della torre e si appoggia sulle mensole.
Il piano terra era uno spazio dedicato a vari tipi di magazzini: quello
della polvere da sparo, quello delle armi e munizioni e quello dei viveri.
Da questo piano fino a quello superiore vi era un’apertura da dove si
facevano salire le munizioni in modo rapido con un sistema di pulegge.
Al primo piano troviamo la sala dell’u#ciale, l’alloggio della guarnigione
e il pozzo, ossia un posto che consentiva di rifornirsi di acqua, e infine la
zona del fuoco. Parimenti troviamo la porta d’entrata da cui si accedeva
mediante una scala di legno che poteva essere rimossa in caso di
attacco. Al piano superiore si accede da una scala a chiocciola dal primo
piano ed è il posto della piattaforma di artiglieria in cui s’installava
almeno un cannone, protetto da un parapetto molto spesso, che
circondava tutta la piattaforma.
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Sul parapetto c’era un piccolo forno di pallottole rosse in cui si
scaldavano i proiettili che si sparavano alle imbarcazioni per incendiarle.
La feritoia è un parapetto coperto con sporgenza sostenuto da
mensole. Tra le mensole vi sono ancor oggi delle aperture che servivano
per difendere, verticalmente, l’accesso dalla porta d’entrata dal nemico.
Venne restaurata e riaperta al pubblico nel 2000 con un sistema
museografico semplice e curato. Il visitatore potrà conoscere questa
torre di difesa, nata per a!rontare i pericoli provenienti dal mare,
costanti nella storia di Minorca.
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TORRE DELL’ISOLA DI SES SARGANTANES
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TORRE DELL’ISOLA DI SES SARGANTANES
NON APERTO AL PUBBLICOUbicazione: Illa de Ses Sargantanes (Isola di Ses Sargantanes), Porto di
FornellsLocalità: Mercadal
Titolare e gestione: Privata
40º02’51,71’’ N 4º08’11,31’’ E
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L’Illa de Ses Sargantanes è situata al centro della baia di Fornells, ne controlla l’imboccatura e la zona di ancoraggio centrale. Questa torre, situata sull’estremità nord dell’isolotto, fu probabilmente una delle ultime ad essere costruita dal capitano D’Arcy e sostituì il forte di legno esistente su quell’isolotto.La torre forma un recinto con la batteria ubicata per terra e dispone di tre cannoniere. È diversa per design e distribuzione dalle altre torri inglesi di Minorca, sebbene la struttura sia la stessa, in malta di pietra e con all’esterno una fila di sporgenze verticali con rinforzo a corda e tizzone. Non ha il piano intermedio e pertanto il piano terra serviva da alloggio della guarnigione e per i rifornimenti. Questo piano era collegato alla terrazza di combattimento da un camino con scala portatile. La torre ha due ali fissate al paramento esterno, una verso nord e l’altra verso est, che si prolungavano lungo la sporgenza e il muro, chiudendo il recinto della batteria. L’ala est ha la porta di accesso al recinto, a livello del pavimento. L’ala nord ha un ampio camino, che fu forse usato come “forno per pallottola rossa”, molto adoperata per sparare proiettili caldi al rosso vivo contro le navi di legno. Dall’altra parte dell’isolotto vi è un antico edificio che fu un padiglione di u#ciali e che ha nei pressi due cisterne. Le torri bianche corrispondono alla segnaletica marina.
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TORRE SANITJA
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TORRE SANITJANON APERTO AL PUBBLICO
Ubicazione: Porto di SanitjaLocalità: Mercadal
Titolare e gestione: Costas
40º04’24,34’’ N 4º05’02,47’’ E
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Torre di difesa costiera inglese dalle dimensioni ridotte risalente alla fine del XVIII secolo. Difendeva una cala protetta dal vento del Nord che, in epoca classica (I – III secolo) fu un porto, Sanisera, piuttosto rilevante.Fu costruita in malta di pietra con file verticali di sporgenze di rinforzo. Aveva tre piani, con l’entrata al piano di mezzo e posteriormente, venne aperta una porta al piano terra che dava acceso ad uno spazio ottagonale con tre stanze coperte da due cupole di mezzo cannone, utilizzate come magazzino di polvere da sparo, per rifornimenti e materiali vari. Era collegata al piano intermedio mediante una botola sul tetto, poiché queste piccole torri non avevano una scala costruita in pietra. Il piano intermedio era collegato alla terrazza da un camino ricavato nel tetto del corridoio d’entrata, anch’esso crollato in parte. La terrazza circolare superiore è circondata da un parapetto delimitato da due cordoni in pietra, superiore ed inferiore, sul paramento esterno della torre ed aveva un elemento di artiglieria su una cornice girevole con asse centrale in mezzo.La torre è molto deteriorata, soprattutto per quanto riguarda la porta originale e la feritoia di difesa verticale, situata al di sopra. Nelle vicinanze vi sono i resti di un edificio che probabilmente ospitava i draghi, soldati di cavalleria che recavano i comunicati inerenti al fatto che le torri a volte, per via del mal tempo, non potevano comunicare con fumo o fuoco. O forse per completare la sorveglianza nelle zone non visibili dalla torre.
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TORRE CASTELLO DI SANT NICOLAU
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TORRE CASTELLO DI SANT NICOLAU
VISITI PRENOTATEUbicazione: Plaça de l’Almirall Ferragut
Località: CiutadellaTitolare e gestione: Comune di Ciutadella
Telefono: 971 381 050Web: www.ajciutadella.org
40º04’24,34’’ N 4º05’02,47’’ E
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Torre di difesa e sorveglianza costiera costruita per vigilare l’imboccatura del porto di Ciutadella e progettata dall’ingegnere militare Josep Castellón tra il 1680 e il 1682. Il nome deriva da un piccolo eremo che si ergeva su quel luogo.L’edificio è a pianta ottagonale con appoggio con scarpata intagliata nella roccia e fossato perimetrale con un ponte di legno davanti alla porta. La decorazione del portale presenta una cariatide ed un atlante, finiti con tre scudi reali, costruiti nell’anno 1990 per sostituire quelli originali, molto rovinati. La torre ha un fosso scavato nella roccia di 8m di ampiezza e 2 di profondità, che circonda il perimetro. L’accesso all’interno avviene mediante una porta rettangolare con architrave, decorata con elementi decorativi barocchi. All’interno, una colonna centrale sostiene la volta su cui si trova la piattaforma di artiglieria. Qui troviamo inoltre una scala a chiocciola incastrata in uno dei muri laterali, che collega i vari piani.
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TORRE DES CASTELLAR
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VISITA ESTERNA
Ubicazione: Urbanizzazione Sa Caleta
Località: Ciutadella
Titolare e gestione: Comune di Ciutadella
Telefono: 971 381 050
Web: www.ajciutadella.org
39º58’50,11’’ N 3º49’54,32’’ E
TORRE DES CASTELLAR
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Si tratta di una delle torri di difesa, fu costruita dai britannici tra il 1799
e 1802 con l’intenzione di difendere le cale dell’isola come sostegno al
castello di Sant Nicolau, dinanzi ad un possibile sbarco nemico.
Ha una pianta circolare e un fusto a tronco di cono. È circondata da un
fossato di circa 6 m di ampiezza e da un terrapieno costruito con pietre
non cementate.
La torre è costruita con pietra e malta, poi foderata con un paramento
esterno in blocchi regolari di pietra arenaria. A di!erenza delle altre
torri di difesa, l’accesso avviene da un corridoio situato sotto terra che
unisce il piano terra alla galleria di controscarpa che si trova sotto al
terrapieno.
La torre dispone, inoltre, di un complesso con 12 merlature situate al
piano terra, probabilmente utilizzate per difendere la costruzione
dinanzi ad un possibile attacco nemico via terra.
L’altezza è di 8 metri e il parapetto della terrazza fuoriesce
circolarmente attorno. Sulla terrazza si potevano installare uno o due
oggetti di artiglieria e, dato che si trovava sotto il livello del terreno,
vista dal mare, passava completamente inosservata dalle barche
nemiche e dava la sensazione di essere un piccolo fortino, il che la
rendeva molto più pericolosa ed e#cace.
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TORRE D’EN QUART
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TORRE D’EN QUARTAPERTO AI VISITATORI
Ubicazione: Camí Algaiarens, km 3. CiutadellaLocalità: Ciutadella
Titolare e gestione: PrivataTelefono: 971 480 512
Web: www.torredenquart.com
40º04’24,34’’ N 4º05’02,47’’ E
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La torre d´en Quart è uno degli edifici di difesa più caratteristici di
Ciutadella. Si tratta di un’antica possessione ricevuta dal Padre
Bernardo Quart dal Re Alfonso III. Questa famiglia, ottenne il titolo di
cavaliere, assegnato a Juan Quart nel 1579, e alla fine del XVII secolo
si estinse.
Della grande varietà di soluzioni architettoniche rurali di Minorca, i
complessi edificati con torre rappresentano una variante scarsa nel
paesaggio insulare. La torre fu il dispositivo di difesa immediato che
avevano a disposizione gli abitanti delle zone più esposte alle incursioni
dei pirati. Nel momento in cui questa funzione strategica non fu più
necessaria, questa zona non doveva più rimanere isolata e poteva essere
annessa alla zona abitata. Il volume massiccio e potente della torre
spicca tra le costruzioni aggiunte e l’immagine s’impone come una
pietra miliare nel paesaggio pianeggiante circostante. La pianta è
rettangolare con una volta in pietra, ad un’estremità troviamo una scala
di acceso ai piani che servivano per stivare il grano. Le facciate, che
inizialmente erano in pietra e malta con sostegni verticali, furono poi
ra!orzate da contra!orti molto ampi di varie altezze.
La costruzione è molto semplice e non presenta i fronzoli della torre
Saura né la coronazione della torre S’Argossam.
CAPÍTULO 4MUSEI
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MUSEO MILITARE DI MINORCA
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APERTO AI VISITATORI
Ubicazione: Plaça Explanada
Località: Es Castell
Titolare e gestione: Consorcio del Museo Militar de Menorca y
Patrimonio Histórico Militar (Consorzio del Museo Militare di
Minorca e Patrimonio Storico Militare)
Telefono: 971 362 100
Web: www.museomilitarmenorca.com
€
39º52’46,63’’ N 4º17’24,49’’ E
MUSEO MILITARE DI MINORCA
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Il Museo militare di Minorca occupa l’antico quartier generale di Calacorp (sede dell’Artiglieria Costiera Minorca), costruito dagli inglesi alla fine del XVIII secolo a Es Castell. Il Museo consta di due piani e diciannove sale che attraversano la storia di Minorca, soprattutto dal punto di vista militare, dalla preistoria fino ai giorni nostri. Si presta particolare attenzione al XVIII secolo e alle varie dominazioni straniere dell’isola. Si può contemplare una magnifica collezione di cannoni antichi, modellini di fortificazioni dell’isola, modellini di barche, di armi portatili, ecc...Si dedica particolare attenzione a Sant Felip. Spiccano, inoltre, le sale di Carlos III e Isabel II, dedicate alla riconquista di Minorca da parte della Spagna e la fortezza della Mola, rispettivamente. Inoltre vi troviamo una sala dedicata alle fortificazioni della Guerra Civile (1936-1939).Con il trascorrere del tempo, i fondi del Museo aumentarono con le biblioteche e gli archivi delle unità militari che sparivano poco a poco. Ciò obbligò a creare una biblioteca propria e un archivio con una collezione di più di 700 piani provenienti dalla Comando de Genio di Minorca.La visita al Museo Militare consente al visitatore di entrare nelle varie epoche e dominazioni straniere che hanno plasmato l’identità della popolazione di Minorca.
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COLLEZIONE MUSEOGRAFICA HERNÁNDEZ SANZ - HERNÁNDEZ MORA
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COLLEZIONE MUSEOGRAFICA HERNÁNDEZ SANZ - HERNÁNDEZ MORA
APERTO AI VISITATORI
Ubicazione: Primo piano del Chiostro di El Carme. Plaça Miranda, 5
Località: Maó
Titolare e gestione: Comune di Maó
Telefono: 971 350 597
39º53’19,31’’ N 4º15’57,96’’ E
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En el año 1983, el ilustre profesor Joan Hernández Mora donó a la
ciudad de Mahón su magnífica colección: una gran muestra de
mobiliario, objetos y cuadros de origen menorquín, así como una
copiosa biblioteca, donde se podía encontrar prácticamente todo lo
que se había publicado sobre Menorca o por autores menorquines. En
1987, el Ayuntamiento de Mahón instaló su legado en unas salas del
Claustro de Carmen, en forma de museo y biblioteca. El esquema
general del museo refleja el interior de una casa menorquina. Las salas
albergan la obra gráfica cronológicamente: siglos XVIII, XIX y XX, si
bien tres colecciones se desmarcan de este esquema general: la galería
de personajes, la colección cartográfica y la obra de sus parientes. En la
galería de personajes encontramos una treintena de retratos, en gran
parte grabados, pero también óleos y fotografías de personajes
históricos como gobernadores y militares ingleses, franceses o
españoles como Lannion, Kane, Murray, Cifuentes...
Destaca la colección cartográfica con setenta láminas con predominio
de grabados acuarelables. Diferenciados en tres apartados, desde los
más generales -mapas del Mediterráneo y Baleares - hasta los más
particulares -planos del castillo de San Felipe- pasando por los más
abundantes de la isla de Menorca. El mapa más antiguo representa las
islas con fecha de 1534.
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MUSEO DI MENORCA
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MUSEO DI MENORCAAPERTO AI VISITATORI
Ubicazione: Pla des Monestir
Località: Maó
Titolare e gestione: Governo delle Isole Baleari
Telefono: 971 350 955
Web: www.ajmao.org
€
39º53'27,88'' N 4º15'39,78'' E
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Occupa l’antico convento francescano della fine del XVII e inizio del
XIX, in disuso nel 1835. L’edificio, dopo una restaurazione durata 25
anni, all’inizio del XXI secolo fu riaperto al pubblico. Spicca il piccolo
chiostro a forma di cortile interno in cui si tengono le attività artistiche
in estate. Al piano terra, nello spazio del chiostro, vi sono le sale in cui
si allestiscono le esposizioni temporanee. L’esposizione permanente
occupa il primo piano e va dalla preistoria all’arrivo dei romani, mentre
il secondo piano copre il periodo che va dall’epoca medievale al XX
secolo.
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Al secondo piano, la sala 2 è dedicata alla Minorca del XVIII secolo
sotto l’egemonia britannica, con due brevi periodi di occupazione
francese e spagnola. Fu un’epoca confusa, ma anche di rinascita
culturale, soprattutto nel campo della pittura e della letteratura. Sulle
rive del porto di Maó si concentrava un’intensa vita economica e
militare, soprattutto durante questo secolo, che è rimasta evidente in
un’ampia produzione pittorica. Spiccano il castello di Sant Felip, i
cantieri navali e il Llatzeret. La sala 4 è dedicata alla cartografia di
Minorca, la cui importanza strategica è evidente nelle numerose
cartine, inerenti all’isola, ai porti e alle fortificazioni prodotte dalle
potenze europee.
CAPÍTULO 5ALTRO
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LLATZERET
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LLATZERETVISITE PRENOTATE
Ubicazione: Illa del Llatzeret (Isola di Lazzaretto)
Località: Maó
Titolare: Ministero di Sanità
Telefono: 902 929 015
€
39º53'27,88'' N 4º15'39,78'' E
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A causa dell’arrivo della peste bubbonica per via delle navi provenienti
da Oriente e dal nord dell’Africa, alle coste di Minorca, il conte di
Floridablanca, ministro del re illuminato Carlos III, ordina la
costruzione del Llatzeret di Maó, per ordine del re, nel 1793.
Si tratta di un complesso architettonico peculiare, storico e sanitario,
pensato in origine per far passare la quarantena delle costanti epidemie
provocate da questa malattia. In precedenza, il governo britannico
aveva costruito un piccolo recinto sull’Illa de la Quarantena (Isola della
Quarantena), che nel XIX secolo fu usato solo in epoche con grande
agglomerazione nel porto.
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Nel 1817 gli impianti entrarono in funzione e dopo un secolo smise di
funzionare per poi, anni dopo e dopo alcune modifiche, trasformarsi in
uno scenario di riunioni e congressi nazionali e internazionali, nonché in
un luogo da visitare per poter sentire e ricreare le vicissitudini del XIX
secolo, grazie ai magnifici spazi ed edifici che si conservano attorno
all’isola.
Dichiarato Bene d’Interesse Culturale nel 1993, si trova in uno dei
luoghi privilegiati della costa di Minorca, su un isolotto situato al centro
del porto della capitale amministrativa di Minorca.
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PONTE DI SAN ROQUE
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PONTE DI SAN ROQUEVISITA ESTERNA
Ubicazione: Carrer Sant Roc e Plaça Bastió
Località: Maó
Titolare e gestione: Comune di Maó
Telefono: 971 369 800
Web: www.ajmao.org
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Il primo recinto delle mura era quello dell’antico castello, nucleo originario della città di Maó. Dopo la conquista di Minorca, i catalani iniziarono a costruire una nuova muraglia per ordine di Pedro IV a partire dal 1359. Era in pietra e malta, con circa 8 m di altezza e 1,5 di spessore, senza scarpata, e pertanto era una classica muraglia medievale. Il perimetro, all’interno, era completato da uno stradone di ronda che recingeva la città. La continuità delle mura era interrotta da porte – che comunicavano la città con l’esterno – e da torri – che avevano lo scopo di difenderle. Una di queste porte era il Ponte di San Roque, denominato anticamente anche Portal de Arriba (Portale di Sopra) per distinguerlo dal Portal de Abajo (Portale di Sotto), situato sulla strada Isabel II, ed era l’uscita della città al cammino che andava verso Sant Climent e Ciutadella. È l’unico resto visibile della muraglia. Il complesso è formato da due torri quadrate di varia altezza, con pareti cieche, fatte in pietra e malta, con rinforzi di pietra arenaria e finite con bastioni. Tra di esse, un passaggio sulla porta faceva proseguire il percorso sulla muraglia. Quando la città superò nuovamente le mura, che persero così il valore difensivo, le torri divennero abitazioni, furono ampliate con aggiunte e furono costruite case a schiera a#ancate alle pareti. Recentemente il ponte è stato restaurato ed è stata eliminata un’aggiunta tra le due torri per restituirgli l’aspetto primitivo.
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BASTIONE DE SA FONT
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BASTIONE DE SA FONTVISITA ESTERNA
Ubicazione: Pla de Sa Font
Località: Ciutadella
Titolare e gestione: Comune di Ciutadella
Telefono: 971 380 2977
Web: www.ciutadella.org
39º53'27,88'' N 4º15'39,78'' E
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Baluardo appartenente al recinto murato di Ciutadella, costruito nel corso del XVII secolo, sull’antica muraglia medievale edificata dopo la conquista del 1287, ridotta in pessime condizioni dopo il saccheggio turco del 1558. Completa la costruzione del bastione di Sa Font nel 1692 per proteggere il portale omonimo, demolito nel 1889. Sin dalle origini, gli spazi interni sono adibiti allo stivaggio della decima. Una volta persa la funzione militare, nell’anno 1881 diviene proprietà municipale e nel 1902 è a#ttato per ospitare una fabbrica d’illuminazione con acetilene. Fino al 1986 si usa come deposito per l’approvvigionamento dell’acqua potabile. Nel mese di maggio del 1995, dopo essere stato restaurato, è inaugurato come sede del Museo Municipale di Ciutadella di Minorca.
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MURAGLIA-BASTIONE DEL GOVERNATORE
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MURAGLIA-BASTIONE DEL GOVERNATORE
VISITA ESTERNA
Ubicazione: Porto Ciutadella. Paseo marítimo
Località: Ciutadella
Titolare e gestione: Comune di Ciutadella
Telefono: 971 380 297
Web: www.ajciutadella.org
39º53'27,88'' N 4º15'39,78'' E
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La muraglia medievale di Ciutadella fu costruita nel XIV secolo, dopo l’annessione alla Corona di Aragona, ad imitazione delle mura di Perpiñán, sebbene sia nota l’esistenza di un muro che proteggeva la Medina islamica, separata dall’antica fortezza alcazaba. Questa muraglia rimase in pessimo stato dopo il saccheggio turco del 1558, e pertanto le autorità promossero, nel XVII secolo, la costruzione di una nuova muraglia con lo stesso percorso, ma adattata alle necessità di artiglieria del momento. I baluardi di Sa Font e del Governatore sono le due uniche testimonianze che si conservano ancor oggi di quell’antica muraglia, demolita nel XIX e XX secolo per favorire la crescita urbana della città. L’edificio del comune sorge sul posto in cui si trovava la residenza del governatore dell’isola, che da' il nome al bastione.
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