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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Piano dell’Offerta Formativa del CPIA CALTANISSETTA - ENNA Scuola Secondaria di I° “Rosso di San Secondo” I.C.S. “E. De Amicis”

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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Piano dell’Offerta Formativa del

CPIA CALTANISSETTA - ENNA Scuola Secondaria di I° “Rosso di San Secondo”

I.C.S. “E. De Amicis”

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Sommario

PRIMA PARTE .................................................................................................................................................... 3

Il CPIA CALTANISSETTA-ENNA E IL ..................................................................................................................... 4

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ................................................................................................................... 4

IL TERRITORIO .................................................................................................................................................... 5

I NOSTRI ISCRITTI ........................................................................................................................................ 11

LA SCUOLA IN CARCERE ............................................................................................................................. 12

CURRICOLO DEL CPIA ................................................................................................................................. 13

PERCORSI DI ALFABETIZZAZIONE E APPRENDIMENTO DELLA LINGUA ITALIANA ........................ 14

PERCORSI DI PRIMO LIVELLO - PRIMO PERIODO ................................................................................. 19

PERCORSI DI PRIMO LIVELLO – SECONDO PERIODO........................................................................... 24

ATTIVITÀ DI ACCOGLIENZA E ORIENTAMENTO .................................................................................... 34

COMMISSIONE PER LA DEFINIZIONE DEL PATTO FORMATIVO......................................................... 35

VALUTAZIONE ............................................................................................................................................... 37

SICUREZZA ....................................................................................................................................................... 40

ATTIVITÀ PREVISTE DAGLI ACCORDI-QUADRO TRA MIUR E MINISTERO DELL’INTERNO................................ 41

RICERCA, SPERIMENTAZIONE, SVILUPPO ........................................................................................................ 42

ATTIVITÀ DEL CPIA CL/EN NELL'AMBITO DELLE RETI PER L'APPRENDIMENTO PERMANENTE ....................... 42

DOCUMENTAZIONE RILASCIATA DAL CPIA ...................................................................................................... 44

SECONDA PARTE ............................................................................................................................................. 45

ORGANIZZAZIONE ............................................................................................................................................ 46

ORGANI COLLEGIALI ........................................................................................................................................ 46

ORGANIGRAMMA DEL CPIA CL/EN .......................................................................................................... 48

ULTERIORI PUNTI DI EROGAZIONE DEL SERVIZIO OFFERTO ......................................................... 54

COMMISSIONI .............................................................................................................................................. 56

STRUTTURA ORGANIZZATIVA .................................................................................................................. 57

COMMISSIONI PER LE FUNZIONI STRUMENTALI ................................................................................. 59

PERSONALE DOCENTE ................................................................................................................................. 61

SEDE AMMINISTRATIVA ............................................................................................................................. 66

PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ 2015/2016 ..................................................................................... 67

REGOLAMENTO DEL COLLEGIO DOCENTI .............................................................................................. 70

REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO................................................................................................ 75

ISTITUZIONI SCOLASTICHE DI SECONDO LIVELLO ............................................................................................ 81

ISTITUTO TECNICO – SETTORE ECONOMICO: Indirizzi (Tabella 2) CALTANISSETTA ................... 83

ISTITUTO TECNICO – SETTORE TECNOLOGICO (Tabella 3) ................................................................ 87

ISTITUTI PROFESSIONALI – SETTORE SERVIZI, (Tabella 5) ............................................................................... 90

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PRIMA PARTE

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Il CPIA CALTANISSETTA-ENNA E IL

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA IL CENTRO PER L’ISTRUZIONE DEGLI ADULTI

I l CPIA è una struttura del Ministero dell’Istruzione che realizza un’offerta formativa

per adulti e giovani adulti che non hanno assolto l’obbligo di istruzione o che non sono in possesso del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione.

I l CPIA costituisce una tipologia di Istituzione scolastica autonoma dotata di uno

specifico assetto organizzativo e didattico ed è articolato in una Rete Territoriale di Servizio, dispone di un proprio organico, di organi collegiali al pari delle altre isti tuzioni scolastiche, seppure adattati alla particolare utenza; è organizzato in modo da stabilire uno stretto contatto con le autonomie locali, con il mondo del lavoro e delle professioni.

In relazione alla specificità dell’utenza, i percorsi di istruzion e degli adulti sono stati

riorganizzati in percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana, percorsi di primo livello e percorsi di secondo livello. Il CPIA eroga i percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana fi nalizzati al conseguimento di un titolo attestante la conoscenza della lingua non inferiore al livello A2 del Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue.

I percorsi di primo livello, erogati dai CPIA, sono articolati in due perio di didattici: i l primo periodo è finalizzato al conseguimento del titolo conclusivo del primo ciclo di istruzione (ex licenza media); i l secondo periodo al conseguimento della certificazione attestante l ’acquisizione delle competenze di base connesse all’o bbligo d’istruzione e relative alle attività comuni a tutti gli indirizzi degli istituti tecnici e professionali.

I l CPIA interprovinciale di Caltanissetta e Enna è stato istituito con Decreto Assessoriale della Regione Sicilia n. 1041 del 26 febbraio 2015 con effetto dal 1 settembre 2015.

Al CPIA interprovinciale CL/EN compete anche l’istruzione carceraria erogata presso le seguenti strutture:

Casa Circondariale di Caltanissetta Istituto Penale Minorile di Caltanissetta Casa di Reclusione di S. Cataldo (CL) Casa Circondariale di Gela Casa Circondariale di Enna. Il CPIA interprovinciale CL/EN ha la sede amministrativa a Caltanissetta in Via Nino

Martoglio, 1. Il Dirigente Scolastico è il prof. ………….

Il Piano per l’Offerta Formativa (POF) è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale del CPIA: in esso sono illustrate le linee distintive dell’ istituto, i valori, l’ ispirazione culturale -pedagogica, la progettazione curricolare ed extracurricolare, le scelte didattiche, metodologiche ed organizzative operate dal nostro Centro in coerenza con le indicazioni del Sistema nazionale di istruzione degli adulti, così come definito dal DPR 263 del 29/10/2012, e sulla base di quanto previsto dal Regolamento sull’autonomia scolastica (DPR 275/99).

I l nostro POF è stato elaborato e deliberato dal Collegio dei Docenti del CPIA CL/EN.

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Tale documento è reso pubblico sia per permettere all’utenza di conoscere la nostra realtà scolastica sia per favorire la collaborazione e p artecipazione ai processi di insegnamento/apprendimento; costituisce, infatti, la base per gli impegni reciproci da assumere per realizzare la mission della scuola.

IL TERRITORIO

I l territorio del CPIA CL/EN comprende due province: CALTANISSETTA ed ENNA. Detto territorio definito dalle province testè dette, per comodità di lettura

territoriale viene suddiviso in due ambiti A e B . Al primo ambito TERRITORIALE definito “Ambito A” attengono quattro punti di erogazione della provincia di CALTANISSETTA, così distinti:

• PUNTO DI EROGAZIONE di CALTANISSETTA –. L’area territoriale di detto punto comprende 7 comuni dell’area nord -est della provincia di Caltanissetta: S.Cataldo, Caltanissetta, Serradifalco, S. Caterina, Montedoro, Resutano, e Marianopoli e da ora in poi definito (Ambito A1); L’educazione degli adulti é sempre stata presente nella realtà di Caltanissetta, sia con i corsi serali di scuola media che con i corsi di alfabetizzazione in lingua italiana. Nel C. T. P. vengono coordinate le offerte di istruzione e formazione programmate nel territorio sia all’interno del sistema scolastico, sia con agenzie formative esterne, in particolare con le strutture carcerarie. Sono previsti accordi,convenzioni ed in tese con soggetti pubblici e privati, promossi dal coordinamento del Centro. Le attività si svolgono mediante percorsi formativi modulari “lunghi” o “brevi”. Al termine di ciascun percorso vengono rilasciati diplomi, attestati di frequenza e certificazion i di conoscenza della lingua italiana per l ’ottenimento della Carta di soggiorno di lunga durata (livello A2 D. M. 4/06/2010). Possono accedere alle attività del Centro tutti coloro che abbiano compiuto i 16 anni di età. Per gli stranieri è necessario aver e il permesso di soggiorno in corso di validità, o dimostrare di averne fatto richiesta e che tale pratica sia in via di espletamento. Il C. T. P. di Caltanissetta è altresì sede di esame per la Certificazione di conoscenza delle lingua italiana in convenz ione con l’Università per stranieri di Siena. • PUNTO DI EROGAZIONE di RIESI . L’area territoriale di detto punto comprende 4 comuni dell’area sud-ovest della provincia di Caltanissetta: Delia, Riesi, Sommatino, Mazzarino e da ora in poi definito (Ambito A2); A decorrere dall’anno scolastico 1999/2000, il Provveditorato agli Studi di Caltanissetta ha individuato la Scuola Media “G. Carducci” di Riesi sede di coordinamento del CTP che comprende i comuni sopra espressi . Nell‘a.s. 2014/15, come previsto dal la C.M. 36 del 10 aprile 2014, i CTP e i Corsi Serali continueranno ad operare in seno alle istituzioni scolastiche nelle quali si trovano inserite ma applicando per la didattica quanto previsto dalle nuove linee guida. In particolare saranno realizzati: Percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana (art.4 comma1,lett.c) Percorsi di istruzione degli adulti di primo livello (art. 4 comma 1, lett. a)

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Si conta di poter attivare almeno 2 percorsi di istruzione di 1° livello secondo perio do didattico (800 ore). Il suddetto Ctp intende, inoltre, stipulare accordi di rete con le scuole secondarie di secondo grado del territorio che offrono corsi serali:

I.I.S.S. “C. M. Carafa” (Corso serale per Geometri e scuola serale alberghiera) di Mazzarino, sito in Piazza C.M. Carafa s.n.c.

I.P.S.A.A. Istituto Agrario (Corso serale), sito in C.da Commenda a Mazzarino. Si conta di collaborare anche con i centri di formazione professionale, enti locali, servizi sociali e quant’altro offre il territor io circostante. • PUNTO DI EROGAZIONE di MUSSOMELI . L’area territoriale di detto punto comprende 8 comuni dell’area nord -ovest della provincia di Caltanissetta: Campofranco, Mussomeli, Acquaviva, Sutera, Vallelunga, Villalba, Milena e Bompensieri e da ora in poi definito (Ambito A3); Secondo la normativa nazionale del 1997 l’educazione degli adulti deve avvenire in un unico centro, il CTP; a partire dal 2000, è stato formalmente istituito anche a Mussomeli, nel nostro Istituto, il Centro Territori ale per l’educazione permanente rivolto agli adulti dai 16 anni in su, senza limite di età. In linea con gli orientamenti della normativa nazionale ed europea, relativa alle attività di educazione lungo tutto l’arco della vita,l’offerta formativa per l’anno scolastico 2014/2015 prevede oltre a percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana, anche brevi corsi, attività laboratoriali, incontri amatoriali o formativi, aperti sia agli studenti interni che, in generale, alla comunità locale. • PUNTO DI EROGAZIONE di GELA. L’area territoriale di detto punto comprende 3 comuni dell’area sud della provincia di Caltanissetta: Bufera, Gela, Niscemi e da ora in poi definito (Ambito A4); Presso l’ istituto Comprensivo “San Francesco” di Gela è presente ed esercita nell’anno scolastico 2014/2015 la sua attività il Centro Territoriale Permanente Educazione Adulti (ubicato presso il plesso “Paolo Emiliani Giudici” via Niscemi,6 Gela) il cui bacino di utenza corrisponde al Territorio dei Comuni d i Gela, Butera, Niscemi e Sede Carceraria di Gela. (Circolare n. 48 del 31 Maggio 2012 e successive modifiche). Il tessuto sociale di tale territorio non è molto omogeneo, sono ancora evidenti i segni del degrado ambientale subìto da detti centri negli ann i precedenti; pochissimi i servizi efficienti ed i centri di aggregazione. La Scuola possiede spazi adeguati per svolgere attività che favoriscano la socializzazione e l'integrazione di cittadini che vogliano ampliare le loro conoscenze fisiche e culturali , come spazi all'aperto, sala audiovisivi, laboratorio informatico, laboratorio linguistico e una sala per drammatizzazioni e convegni, un laboratorio di ceramica ed un laboratorio di Educazione Artistica Nel Centro Territoriale Permanente Educazione Adult i, sono accolti alunni che hanno abbandonato la scuola da poco e vi tornano per conseguire il Diploma di Licenza Media che permetta loro di uscire dallo sfruttamento del “lavoro nero” o dalla disoccupazione dilagante che produce emarginazione culturale, di fficoltà di prospettive occupazionali e favorisce fenomeni di devianza. Altro punto fermo è la presenza di corsiste che stanche dalla monotona e piatta vita familiare si avvicinano al mondo della scuola nella speranza di realizzare un sogno: inserirsi anche loro nel mondo del lavoro.

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2. SITUAZIONE SOCIOCULTURALE

La città di Caltanissetta, la sua storia, la cultura, le tradizioni. Uomini che da millenni

abitano le colline del centro Sicil ia fra i campi di grano e le miniere di zolfo che con il loro

colore giallo caratterizzano più di altri i l paesaggio nisseno.. Altri colori scandiscono il tempo a Caltanissetta, da quando le prime popolazioni che abitarono i monti di Sabucina e Gibil Gabib COLTIVANDO GRANO. Ma Caltanissetta non è solo grano o zolfo. Una città probabilmente vittima della sua posizione eccessivamente isolata nel passato, quando abitare in riva al mare significava essere al centro degli scambi mondiali. Ma è anche vero che la sua posizione decentrata ha favorito cambiamenti meno repentini e quindi meno traumatici per la sua popolazione, da sempre abituata a subire decisioni prese spesso a migliaia di chilometri di distanza.

Caltanissetta nel suo piccolo, è stata a suo modo il centro di incontro di molte menti

affascinanti, che hanno contribuito col loro apporto a fare di un territorio lontano e desolato un luogo piacevole che ha favorito lo scambio. Come avvenne ad esempio ne gli anni del fascismo. A quei tempi era incredibilmente possibile assistere a pacati dialoghi fra

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personalità totalmente opposte tra loro ma unite nell'incessante ricerca della conoscenza e del sapere, nel rispetto reciproco. Persone che conoscendo la prop ria storia e origini ritrovavano uno straordinario stimolo per rinnovarsi e rinnovare, partorendo idee, progetti e pensieri che ben presto si concretizzarono nelle azioni degli stessi e dei loro "discepoli", con la stessa efficacia di un'università di vita reale

3. CARATTERISTICHE DELL’UTENZA L’utenza del territorio nisseno è molto variegata. La forte dispersione scolastica a spinto molti giovani , grazie all’ex CTP di rientrare nei circuiti di istruzione e formazione. Inoltre, Caltanissetta è sede del Cen tro di accoglienza per immigrati che si trova il Centro “Pian del Lago”, frazione a circa 3 km dal centro di Caltanissetta. La struttura, una ex polveriera in parte ristrutturata per accogliere i militari impegnati nell’operazione dei Vespri Siciliani, è diventato un complesso di accoglienza che può ospitare, piu’ di 1000 persone. La necessità di questa utenza che , avolte, è costretta a rimanere sul nostro territorio anche per anni, è quella di imparare la Lingua Italiana per accedere a corsi di istuzione e formazione superiori. I l CPIA risponde pienamente alle esigenze di questa popolazione straniera attraverso corsi di l ingua italiana per il raggiungimento di un livello A/2 del Framwoork europeo delle lingue.

Al secondo ambito TERRITORIALE definito “Ambito B” attengono quattro centri di

erogazione della provincia di ENNA, così distinti: PUNTO DI EROGAZIONE DI ENNA. L’area territoriale di detto punto comprende 3 comuni dell’area centrale della provincia di Enna: Calascibetta, Enna e Villarosa e da ora in poi definito(Ambito B1); PUNTO DI EROGAZIONE DI PIAZZA ARMERINA. L’area territoriale di detto punto comprende 5 comuni dell’area sud della provincia di Enna: Aidone, Barrafranca, Piazza Armerina, , Pietraperzia e Valguarnera e da ora in poi definito(Ambito B2); A decorrere dall’anno scolastico 1999/2000, il Provveditorato agli Studi di Enna ha individuato la Scuola Media “C. Cascino” di Piazza Armerina sede di coordinamento del CTP che comprende i comuni sopra espressi e la locale Casa Circondariale. Nell‘a.s. 2014/15, come previsto dalla C.M. 36 del 10 aprile 2014, i CTP e i Corsi Serali continueranno ad operare in seno alle istituzioni scolastiche nelle quali si trovano inserite ma applicando per la didattica quanto previs to dalle nuove linee guida. In particolare saranno realizzati i percorsi di istruzione degli adulti di primo livello livello (art. 4 comma 1, lett. a), di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana (art.4 comma 1, lett. c)) afferenti ai CTP e annesse sedi carcerarie e di secondo livello (art.4 comma 1, lett. b)- ex corsi serali - afferenti agli istituti secondari di II grado e sedi carcerarie.

PUNTO DI EROGAZIONE DI AGIRA . L’area territoriale di detto punto comprende 8 comuni dell’area nord-est della provincia di Enna: Agira, Assoro, Catenanuova, Centuripe, Gagliano Castelferrato, Nissoria e Regalbuto e da ora in poi definito( Ambito B3);

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PUNTO DI EROGAZIONE DI NICOSIA. L’area territoriale comprende 5 comuni dell’area nord -ovest della provincia di Enna: Cerami, Leonforte, Nicosia, Sperlinga e Troina e da ora in poi definito(Ambito B4); L’educazione per adulti è già presente da diversi anni a Nicosia ed è gestita dal Centro Territoriale Permanente che si occupa dell' educazione degli adul ti durante tutto l'arco della loro vita. Le prime esperienze nel campo dell'Eda sul territorio nord della provincia di Enna risalgono agli anni Settanta; l' istituzione di scuole specifiche risale al 1997. Fa capo alla Scuola Secondaria di I grado “D. Aligh ieri”. L’istruzione per adulti rappresenta uno dei punti fondamentali del C.T.P. volto al recupero della persona dal punto di vista culturale e sociale, rispondendo non solo all'esigenza del conseguimento di una licenza o di un titolo, ma anche promuovendo e stimolando nuovi percorsi educativi e formativi.

2. SITUAZIONE SOCIOCULTURALE L'intero territorio è contrassegnato dal tasso di disoccupazione del 25%, tra i più alti della nazione; ultimamente si è assistito ad una nuova ondata emigratoria, dopo quella degli anni ’50 e ’60 del secolo scorso. In mancanza di un’adeguata politica occupazionale e d’investimenti produttivi, i l territorio ha conosciuto un flusso emigratorio continuo e costante che ne ha più che dimezzato la popolazione nell'ultimo cinquantennio. Sul piano produttivo il territorio è legato ad un’agricoltura estensiva e al terziario. Soltanto nella valle del Dittaino esiste un piccolo bacino industriale e un polo commerciale dell'abbigliamento che risponde solo parzialmente alla domanda di occupazione giovanile,

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mentre le zone archeologiche di Piazza Armerina, Aidone e Sperlinga, non adeguatamente valorizzate, stentano a rappresentare una reale opportunità lavorativa. Una gran parte degli adulti, tra cui m oltissimi giovani, di questi comuni, oggi in fortissima crisi produttiva e occupazionale, conoscono e affrontano ogni giorno i problemi legati da un lato alla mancanza di un’occupazione stabile e dall’altro ad una incerta specializzazione produttiva. 3. CARATTERISTICHE DELL’UTENZA La popolazione adulta del territorio presenta nel complesso indici di descolarizzazione molto più alti della media nazionale, tipici delle aree economicamente depresse del Mezzogiorno. Destinatari dell’offerta formativa sono dun que gli adulti che desiderano rientrare in formazione per la necessità di conseguire il titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione. Molti adulti desiderano approfondire tematiche o avviarsi a studi superiori. Un'attenta analisi dei bisogni degli utenti del territorio fa emergere la necessità di sostenere l'alfabetizzazione primaria, funzionale e di ritorno, l 'apprendimento dei linguaggi e delle tecnologie più diffuse, lo sviluppo e il consolidamento di competenze di base e di saperi specifici . Pertanto la programmazione delle attività si svolge in riferimento alle diverse fasce di utenti, prevedendo la possibilità di percorsi combinati, in risposta al problema della frammentazione dell’utenza e della varietà della domanda di istruzione caratte ristica dell’educazione degli adulti: Adulti analfabeti o analfabeti di ritorno, non in possesso delle competenze in uscita della scuola primaria o dei prerequisiti per la frequenza dei corsi di primo livello per gli adulti; Adulti interessati al conseguimento del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione; Utenti, anche anziani, in possesso della licenza di scuola media e interessati ad approfondimenti su temi culturali in genere; Lavoratori espulsi dal processo produttivo e bisognosi di riq ualificazione; Adulti mai entrati nel processo produttivo, esposti al rischio della marginalità sociale; Cittadini extracomunitari da qualche anno ospitati presso i vari centri di accoglienza presenti nel territorio; Ospiti degli istituti penitenziari di E nna e Piazza Armerina, dove vi è una larga utenza composta anche da extracomunitari.

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I NOSTRI ISCRITTI

Nel CPIA confluiscono, a partire dai 16 anni compiuti: 1. adulti italiani e/o stranieri privi del titolo conclusivo del I ciclo d’istruzione o che non hanno assolto l’obbligo di istruzione; 2. stranieri provenienti sia da Paesi UE sia da Paesi extra -UE, con scarsa conoscenza della lingua italiana; 3. italiani e/o stranieri che debbono acquisire la certificazione delle competenze di base connesse all’obbligo di istruzione DM 139/2007; 4. detenuti presso la Casa Circondariale di Caltanissetta – Enna – Piazza Armerina. Detenuti presso l’Istituto Penale Minor i le di Caltanissetta; nonché detenuti presso la Casa di Reclusione di S. Cataldoe Gela; 5. adulti italiani e/o stranieri che frequentano moduli di alfabetizzazione funzionale d’informatica, di l ingua inglese e/o di altre lingue straniere in coerenza con i l percorso di secondo periodo didattico del primo livello. Posono frequentano percorsi personalizzati tramite convenzione stipulate con altre istituzioni scolastiche: 1. Studenti iscritti a scuole secondarie di II grado del territorio privi del titol o conclusivo del I ciclo d’istruzione;

2. Stranieri iscritti a scuole secondarie di II grado che frequentano percorsi integrativi di l ingua italiana;

3. Minorenni italiani e stranieri privi di diploma conclusivo del primo ciclo d’istruzione iscritti a Centri di Formazione Professionale che, previo accordi e/o convenzioni specifiche, frequentano un percorso integrato finalizzato al raggiungimento del tit olo conclusivo dei I ciclo;

4. Quindicenni ad alto rischio dispersione provenienti da scuole secondarie di I grado

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LA SCUOLA IN CARCERE

Casa Circondariale, Casa di reclusione e Istituto Penale Minorile La scuola in carcere è elemento fo ndamentale del percorso di riabilitazione per il futuro reinserimento della persona detenuta nella società. E’ un luogo di socializzazione, confronto, accettazione e scoperta dell’alterità. Attraverso l’attività didattica, flessibile e calibrata sui bisogni individuali del corsista e del gruppo classe, ciascuno costruisce, recupera e consolida la propria identità al fine di riconquistare progressivamente una dimensione progettuale sulla propria esistenza. La scuola è anche l’occasione per ristabilire una “normalità” nella scansione della giornata; è un impegno, favorisce una presa di responsabilità verso se stessi e verso gli altri a partire dal rapporto che piano piano si costruisce con gli insegnanti. In classe si elaborano conflitti e si sperimentano nuove forme di convivenza. Ci si conosce attraverso “codici” diversi da quelli della quotidianità. In questo percorso, un ruolo fondamentale lo svolge la didattica che è sempre ritagliata su misura (ancor più che in contesti scolastici “normali”) in base alle caratteristiche dei singoli e - non secondariamente- alle dinamiche di gruppo che si rivelano nel tempo scuola. Per questo, la scuola in carcere (più che in altri luoghi) necessita di programmazioni aperte e flessibili, adattabili facilmente ai bisogni che di volta in volta emergono. Ha bisogno di margini di “improvvisazione” - nel senso alto e nobile della parola - e il docente, di un bagaglio variegato di strumenti pronti per re -agire positivamente ad ogni input proveniente dai corsisti. L’attività in classe deve essere volta ad un recupero dell’autostima e del senso di autoefficacia, ad una metariflessione sulla propria biografia e sui propri vissuti traumatici, nella direzione di una ri -definizione di sé , con l’obiettivo (alto, certo…) di riuscire, una volta terminata l’esperienza della detenzione, a riprendere la propria vita “fuori” con nuova consapevolezza e nuovi strumenti. Ovvio che in tutto ciò, la possibilità di ottenere un diploma di primo livel lo o delle certificazioni linguistiche, gioca un ruolo importantissimo ma, evidentemente, è anche – per certi versi, solo… - i l punto di arrivo di un percorso che, di per sé, deve essere arricchente e capace di provocare un cambiamento. Da un punto di vista più pratico, inoltre, la presenza a scuola favorisce un maggiore coinvolgimento del detenuto in tutte le attività proposte dall’ istituzione carceraria e una più approfondita consapevolezza di ciò che accade intorno a lui sia nell’ordinario che nello straordinario. Questo perché la scuola assume un importante ruolo di “catalizzatore” di presenze educative e formative: intorno ad essa ruotano associazioni culturali, sportive, di volontariato ecc. che con le loro proposte arricchiscono l’offerta e forniscon o ulteriore occasione di incontro e scambio. In questo modo, la scuola assolve ad un altro suo fondamentale ruolo: quello di 16 tenere aperta una “finestra” sull’esterno, di creare positivi collegamenti tra carcere e territorio, in modo che non si recida i l contatto tra questi due mondi.

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CURRICOLO DEL CPIA

PERCORSI ORDINAMENTALI: Nell’a.s. 2014/15, grazie al progetto assistito nazionale, il Collegio dei Docenti del nuovo CPIA CL/EN ha avviato riflessione ad ampio raggio per lo sviluppare un curr icolo verticale relativo ai percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana, ai percorsi di I l ivello e ai percorsi di II l ivello. Si è cercato inoltre di impostare un curricolo verticale secondo un approccio per competenze, prendendo come quadro di riferimento le Competenze chiave per l ’apprendimento permanente. Nel corrente anno scolastico il CPIA CL/EN ha impostato i seguenti percorsi ordinamentali:

alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana per i cittadini stranieri finalizzati al conseguimento di un titolo attestante il raggiungimento di un livello di conoscenza della lingua italiana non inferiore ad A2 del Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue, elaborato dal C onsiglio d’Europa. Il certificato di conoscenza della lingua italiana a livello A2 è utile per il rilascio del permesso Ce per soggiornanti di lungo periodo (DM 4/6/2010 art. 2 c.1). ORARIO COMPLESSIVO: 200 ore;

primo livello – primo periodo didattico per il conseguimento del titolo conclusivo del primo ciclo di istruzione (ex licenza media) ORARIO COMPLESSIVO : 400 ore più eventuali 200 ore ulteriori se l’adulto non possiede certificazione di scuola primaria;

primo livello – secondo periodo didattico finalizzati alla certificazione attestante l ’acquisizione delle competenze di base connesse all’obbligo di istruzione e relative alle attività comuni a tutti gli indirizzi degli istituti tecnici e professionali ORARIO COMPLESSIVO: 825 ore.

PROGETTAZIONE DEI CURRICOLI PER UDA I curricoli sono stati progettati, attraverso tavoli tecnici, per Unità di Apprendimento, intese come insieme autonomamente significativo di conoscenze, abilità, e competenze, correlate ai l ivelli e ai periodi didattici, da erogare anche a distanza, che rappresentano il riferimento per il riconoscimento dei crediti e che sono la condizione necessaria per la personalizzazione del percorso. STRUMENTI DI FLESSIBILITA' I percorsi di istruzione sono organizzati in modo da consent ire la personalizzazione del percorso sulla base del patto formativo individuale definito previo il riconoscimento dei saperi e delle competenze formali, informali e non formali posseduti dall'adulto. La definizione del Patto formativo individuale è comp ito della Commissione per il riconoscimento crediti. Anche la fruizione a distanza, cioè l'erogazione e la fruizione in maniera asincrona di alcune unità di apprendimento in cui si articolano i percorsi di istruzione, rappresenta una delle principali innovazioni del nuovo sistema di istruzione degli adulti.

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PERCORSI DI ALFABETIZZAZIONE E APPRENDIMENTO DELLA LINGUA ITALIANA Nella fase di accoglienza e orientamento vengono proposte modalità di accertamento delle competenze in ingresso, acquisite in pregressi contesti di apprendimento formale, non formale ed informale, in relazione a quelle previste dai rispettivi l ivelli (Pre A1 - A1 e A2) al fine di consentire la personalizzazione del percorso anche in funzione della definizione della durata del medesimo.

Principianti

Pre A1

ASCOLTO - Comprendere brevissimi messaggi, purché si parli molto lentamente e chiaramente. - Comprendere semplici comandi, anche riascoltandoli più volte. LETTURA - Leggere e comprendere immagini e parole. - Leggere frasi minime cogliendo le informazioni essenziali. INTERAZIONE ORALE E SCRITTA - Porre e rispondere a semplici domande relative alla propria persona e alla propria famiglia. - Completare un modulo in stampato maiuscolo, con i propri dati anagrafici, ricopiandoli.

- Completare parole abbinate alle immagini. -

PRODUZIONE ORALE - Comunicare con frasi minime al fine di un semplice scambio di informazioni su argomenti familiari e comuni relativi a se stessi e alla propria famiglia. - Utilizzare il lessico di base relativo alla famiglia, alla casa, al cibo e all’abbigliamento. - Raccontare la propria giornata utilizzando frasi minime con il lessicopresentato. PRODUZIONE SCRITTA - Sapersi coordinare oculo-manualmente e ritmicamente nell'attività grafica. - Comprendere la struttura fonetico -sillabica delle parole, riproducendola nella scrittura. - Utilizzare lo stampato maiuscolo per la scrittura di parole. - Scrivere i propri dati anagrafici in stampato maiuscolo, ricopiando. - Scrivere autonomamente il proprio nome e cognome, anche in corsivo, per poter apporre la propria firma sui documenti.

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Base

A1

Comprende e utilizza espressioni familiari di uso quotidiano e formule molto comuni per soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare se stesso/a e altri, porre domande su dati personali e rispondere a domande analoghe (il luogo dove abita, le persone che conosce e le cose che possiede). Interagisce in modo semplice purché l ’ interlocutore parli lentamente e chiaramente e sia disposto a collaborare. ASCOLTO - Comprendere le istruzioni che vengono impartite purché si parli lentamente e chiaramente - Comprendere un discorso pronunciato molto lentamente e articolato con grande precisione, che contenga lunghe pause per permettere di assimilarne il senso.

LETTURA - Comprendere testi molto brevi e semplici, cogliendo nomi conosciuti,parole ed espressioni familiari ed eventualmente rileggendo. INTERAZIONE ORALE E SCRITTA - Porre e rispondere a semplici domande relative a se stessi, alle azioni quotidiane e ai luoghi dove si vive

Sopravvivenza

A2

Comprende frasi isolate ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (es. informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro). Comunica in attività semplici e di routine che richiedono un solo uno scambio di informazioni semplici e diretto su argomenti familiari e abituali. Sa descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni imm ediati ASCOLTO - Comprendere quanto basta per soddisfare bisogni di tipo concreto, purché si parli lentamente e chiaramente - Comprendere espressioni riferite ad aree di priorità immediata quali la persona, la famiglia, gli acquisti, la geografia locale e il lavoro, purché si parli lentamente e chiaramente LETTURA - Comprendere testi brevi e semplici di contenuto familiare e di tipo concreto, formulati nel l inguaggio che ricorre

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frequentemente nella vita di tutti i giorni e/o sul lavoro INTERAZIONE ORALE E SCRITTA - Far fronte a scambi di routine, ponendo e rispondendo a domande semplici - Scambiare informazioni su argomenti e attività consuete riferite alla famiglia, all’ambiente, al lavoro e al tempo libero - Scrivere brevi e semplici appunti, relativi a bisogni immediati, usando formule convenzionali PRODUZIONE ORALE - Descrivere o presentare in modo semplice persone, condizioni di vita o di lavoro, compiti quotidiani - Usare semplici espressioni e frasi legate insieme per indicare le proprie preferenze PRODUZIONE SCRITTA - Scrivere una serie di elementari espressioni e frasi legate da semplici connettivi quali “e”, “ma”, “perché” relativi a contesti di vita sociali, culturali e lavorativi - Scrivere una semplice lettera personale su argomenti e attività consuete riferite alla famiglia, all’ambiente, al lavoro e al tempo libero.

PERCORSO DI ALFABETIZZAZIONE E APPRENDIMENTO DELLA LINGUA ITALIANA

Livello TITOLO UDA

COMPETENZA Ore in presenza

Ore a distanza

Totale ore

Pre A1

PRESENTARE SE STESSI E LA PROPRIA FAMIGLIA

IL LESSICO DI BASE

ASCOLTO 10 0 10

LETTURA 15 0 15

INTERAZIONE ORALE E SCRITTA

10 0 10

PRODUZIONE ORALE 10 0 10

PRODUZIONE SCRITTA 15 0 15

TOTALE 60 0 60

PRESENTARE SE STESSI E LA PROPRIA FAMIGLIA

I LUOGHI DELLA VITA QUOTIDIANA

ASCOLTO 10 0 10

LETTURA 10 0 10

INTERAZIONE ORALE E SCRITTA

10 0 10

PRODUZIONE ORALE 10 0 10

PRODUZIONE SCRITTA 10 0 10

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A1 LA GEOGRAFIA LOCALE IL LAVORO LA SANITA’

ASCOLTO 10 0 10

LETTURA 5 5 10

INTERAZIONE ORALE E SCRITTA

10 0 10

PRODUZIONE ORALE 10 0 10

PRODUZIONE SCRITTA 5 5 10

TOTALE 90 10 100

A2

LA PERSONA, LA FAMIGLIA, LA SALUTE E I SERVIZI SOCIALI. EVENTI, RICORRENZE, FESTE, RITI DI PASSAGGIO.

ASCOLTO 8 0 8

LETTURA 2 8

INTERAZIONE ORALE E SCRITTA

10 0 10

PRODUZIONE ORALE 8 0 8

PRODUZIONE SCRITTA 6 2 8

LAVORO, SCUOLA E TEMPO LIBERO. OBBLIGHI FISCALI E ACQUISTI. FENOMENI NATURALI E STRUMENTI DELLA COMUNICAZIONE.

ASCOLTO 7 0 7

LETTURA 5 2 7

INTERAZIONE ORALE E SCRITTA

10 0 10

PRODUZIONE ORALE 7 0 7

PRODUZIONE SCRITTA 5 2 7

TOTALE 72 8 80

PERCORSO 200 ORE PROPEDEUTICO I LIVELLO 1° PERIODO DIDATTICO

AREA

TITOLO UDA

Ore in presenza

Ore a distanza

Totale ore

ITALIANO Livello A2

LA PERSONA, LA FAMIGLIA, LA SALUTE E I SERVIZI SOCIALI. EVENTI, RICORRENZE, FESTE, RITI DI PASSAGGIO.

38

4

42

LAVORO, SCUOLA E TEMPO LIBERO. OBBLIGHI FISCALI E ACQUISTI. FENOMENI NATURALI E STRUMENTI DELLA COMUNICAZIONE.

34

4

38

MATEMATICA

IL LINGUAGGIO DELLA MATEMATICA, NUMERI E CALCOLO

25

5

30

LA GEOMETRIA UTILE

12

4

16

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SCIENZE

EDUCAZIONE AMBIENTALE, ALIMENTARE, SANITARIA

16

4

20

AREA ANTROPOLOGICA SOCIALE E DI CITTADINANZA

IL TEMPO E LO SPAZIO

12 3 15

CITTADINI DEL MONDO CONTEMPORANEO

12 0 12

IL MONDO CHE CAMBIA

12 3 15

CITTADINANZA ATTIVA

12 0 12

TOTALE ORE 173 27 200

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PERCORSI DI PRIMO LIVELLO - PRIMO PERIODO

PER IL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE

COMPETENZE ABILITA’

ASSE DEI LINGUAGGI 1. Interagire oralmente in diverse situazioni comunicative 2. Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo 3. Produrre testi di vario tipo 4. Riconoscere e descrivere beni del patrimonio artistico, ambientale e culturale 5. Utilizzare e produrre testi multimediali 6. Comprendere gli aspetti socio -culturali e comunicativi dei l inguaggi non verbali 7. Utilizzare una lingua straniera comunitaria per i principali scopi comunicativi

ASSE DEI LINGUAGGI - Ascoltare, in situazioni di vita, di studio e di lavoro, testi comprendendone contenuti e scopi - Applicare tecniche di supporto alla comprensione durante l’ascolto: prendere appunti, schematizzare, sintetizzare, ecc.. - Intervenire in diverse situazioni comunicative in maniera pertinente e rispettosa delle idee altrui - Esporre oralmente argomenti di studio in modo chiaro ed esauriente - Ricavare informazioni in testi scritti di varia natura - Scegliere e consultare correttamente dizionari, manuali, enciclopedie, su supporto cartaceo e/o digitale - Comprendere testi letterari di vario tipo, individuando personaggi, ruoli, ambientazione spaziale e temporale, temi principali - Ricercare in grafici, tabelle, mappe, etc. dati di utilità pratica - Produrre testi scritti corretti, coerenti , coesi e adeguati alle diverse situazioni comunicative - Produrre differenti tipologie di testi scritti - Scrivere testi utilizzando software dedicati, curando l’impostazione grafica - Costruire semplici ipertesti, utilizzando l inguaggi verbali, iconici e sonori - Utilizzare forme di comunicazione in rete digitale in maniera pertinente - Riconoscere le principali caratteristiche di un’opera d’arte in riferimento al contesto storico-culturale - Cogliere il valore dei beni cult urali e ambientali anche con riferimento al proprio territorio - Leggere, comprendere e comunicare

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informazioni relative alla salute e alla sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro, al fine di assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni Lingua straniera - Individuare le informazioni essenziali di un discorso in lingua straniera su argomenti familiari e relativi alla propria sfera di interesse - Leggere e comprendere semplici testi scritti in lingua straniera di contenuto familiare individuando informazioni concrete e prevedibili - Esprimersi in lingua straniera a livello orale e scritto in modo comprensibile in semplici situazioni comunicative

ASSE STORICO-SOCIALE

8 . Orientarsi nelle componenti storiche, geografiche e sociali del presente attraverso il passato 9 . Confrontarsi con opinioni e culture diverse 10 . Leggere e interpretare le trasforma - zioni del mondo contemporaneo

11. Esercitare la cittadinanza attiva come espressione dei principi di legalità, solidarietà e partecipazione democratica

ASSE STORICO-SOCIALE

- Collocare processi, momenti e protagonisti nei relativi contesti e periodi storici - Mettere in relazione la storia del territorio con la storia italiana, europea e mondiale - Usare fonti di diverso tipo - Selezionare, organizzare e rappresentare le informazioni con mappe, schemi, tab elle e grafici - Operare confronti tra le diverse aree del mondo - Utilizzare gli strumenti della geografia per cogliere gli elementi costitutivi dell’ambiente e del territorio - Leggere carte stradali e piante, utilizzare orari di mezzi pubblici, calcolare distanze non solo itinerarie, ma anche economiche (costo/tempo) in modo coerente e consapevole - Eseguire procedure per la fruizione dei servizi erogati dallo Stato, dalle Regioni e dagli Enti locali - Riconoscere le principali attività produttive del proprio territorio - Riconoscere le condizioni di sicurezza e di salubrità degli ambienti di lavoro

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ASSE MATEMATICO 12. Operare con i numeri interi e razionali padroneggiandone scrittura e proprietà formali. 13. Riconoscere e confrontare figure geometriche del piano e dello spazio individuando invarianti e relazioni. 14. Registrare, ordinare, correlare dati e rappresentarli anche valutando la probabilità di un evento. 15. Affrontare situazioni problematiche traducendole in termini matematici, sviluppando correttamente il procedimento risolutivo e verificando l’attendibilità dei risultati.

ASSE MATEMATICO - Utilizzare le procedure del calcolo aritmetico (a mente, in colonna, con la calcolatrice) per eseguire operazioni e risolvere espressioni aritmetiche e problemi. - Operare con i numeri interi e razionali e valutare l’ordine di grandezza dei risultati. - Risolvere espressioni aritmetiche con le 4 operazioni, con le potenze e con le parentesi. - Calcolare percentuali. Interpretare e confrontare aumenti e sconti percentuali. - Formalizzare e risolvere problemi legati alla realtà quotidiana. - Riconoscere le proprietà significative delle principali figure del piano e dello spazio. - Utilizzare formule che contengono lettere per esprimere in forma generale relazioni e proprietà. - Calcolare lunghezze, aree, volumi e ampiezze di angoli. - Stimare il perimetro e l’area di una figura e il volume di oggetti della vita quotidia na, utilizzando opportuni strumenti (riga, squadra, compasso o software di geometria). - Risolvere problemi utilizzando le proprietà geometriche

ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO

16. Osservare, analizzare e descrivere fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale. 17. Analizzare la rete di relazioni tra esseri viventi e tra viventi e ambiente, individuando anche le interazioni ai vari l ivelli e negli specifici contesti ambientali dell’organizzazione biologica. 18. Considerare come i diversi ecosistemi possono essere modificati dai processi naturali e dall’azione dell’uomo. 19. Adottare modi di vita ecologicamente responsabili. 20. Progettare e realizzare semplici prodotti anche di tipo digitale utilizzando risorse materiali, informative, organizzative e oggetti, strumenti e macchine di uso

ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO

- Effettuare misure con l’uso degli strumenti più comuni, anche presentando i dati con tabelle e grafici. - Utilizzare semplici modelli per descrivere i più comuni fenomeni celesti. - Elaborare idee e modelli interpretativi della struttura terrestre, avendone compreso la storia geologica. - Descrivere la struttura e la dinamica terrestre. - Effettuare analisi di rischi ambientali e valutare la sostenibilità di scelte effettuate. - Esprimere valutazioni sul rischio geomorfologico, idrogeologico, vulcanico e sismico della propria regione e comprendere la pianificazione della protezione da questi rischi.

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comune. 21. Orientarsi sui benefici e sui problemi economici ed ecologici legati alle varie modalità di produzione dell’energia e alle scelte di tipo tecnologico. 22. Riconoscere le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione per un loro uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio, di socializzazione e di lavoro.

- Individuare adattamenti evolutivi intrecciati con la storia della Terra e dell’uomo. - Descrivere l’anatomia e la fisiologia dei principali apparati del corpo umano. - Adottare norme igieniche adeguate. - Prevenire le principali malattie adottando comportamenti idonei. - Gestire correttamente il proprio corpo, interpretandone lo stato di benessere e di malessere che può derivare dalle sue alterazioni. - Esplorare funzioni e potenzialità delle applicazioni informatiche. - Riconoscere gli effetti sociali e culturali della diffusione delle tecnologie e le ricadute di tipo ambientale e sanitario. - Effettuare le attività in laboratorio per progettare e realizzare prodotti rispettando le condizioni di sicurezza. - Utilizzare il disegno tecnico per la rappresentazione di processi e oggetti. - Individuare i rischi e le problematiche connesse all’uso della rete.

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PERCORSI DI I LIVELLO 1° PERIODO DIDATTICO

ASSE

TITOLO UDA

Ore in presenza

Ore a distanza

Totale ore

DEI LINGUAGGI ITALIANO

GIOCARE CON LE PAROLE 35 0 35

L’ITALIANO PER STUDIARE 35 0 35

IL CITTADINO CONSAPEVOLE NEL TERRITORIO

18 12 30

GIOCARE CON LE PAROLE 35 0 35

L’ITALIANO PER STUDIARE 35 0 35

IL CITTADINO CONSAPEVOLE NEL TERRITORIO

18 12 30

STORICO-SOCIALE

VIAGGIO IN ITALIA

25 0 25

NORD E SUD DEL MONDO

25 0 25

IL CITTADINO CONSAPEVOLE

0 16 16

DEI LINGUAGGI

LINGUA STRANIERA

INGLESE

O

LINGUA STRANIERA FRANCESE

PARLARE DI SÉ E DEGLI ALTRI 28 7 35

DESCRIVERE L’AMBIENTE 12 3 15

PARLARE DI LAVORO E DI ROUTINE 16 4 20

PARLARE DI IMPEGNI PROGRAMMATI

8 2 10

PARLARE DEL PASSATO 16 4 20

SALUTARE E PARLARE DI SÉ 24 6 30

DARE INFORMAZIONI SU QUALCUNO/QUALCOSA

16 4 20

I LUOGHI DELLA VITA QUOTIDIANA 24 6 30

LA FRANCIA E I FRANCESI 16 4 20

MATEMATICO

NUMERI E CALCOLO 22 4 26

LA GEOMETRIA UTILE 22 4 26

GRAFICI E STATISTICA 9 5 14

SCIENTIFICO -TECNOLOGICO

FENOMENI NAT/ART EDUC. AMBIENTALE

8 12 20

BIOLOGIA EDUC. ALIMENTARE/SANITARIA

30 0 30

TECNOLOGIA 18 0 18

TOTALE DELLE ORE

327

73

400

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PERCORSI DI PRIMO LIVELLO – SECONDO PERIODO Percorsi di istruzione di primo livello – secondo periodo didattico finalizzati alla certificazione attestante l’acquisizione delle competenze di base connesse all’obbligo di istruzione. Declinazione dei risultati di apprendimento in competenze, conoscenz e e abilità

COMPETENZE A CONCLUSIONE DEL 2° PERIODO DIDATTICO DEL 1° LIVELLO

1. Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l ’ interazione comunicativa verbale in vari contesti. 2 . Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo. 3. Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi. 4. Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario. 5. Utilizzare la lingua inglese per i principali scopi comunicativi ed operativi. 6. Produrre testi di vario tipo in lingua inglese in relazione ai differenti scopi comunicativi. 7. Comprendere il cambiamento e le diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali. 8. Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente. 9. Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio. 10. Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico rappresentandole anche sotto forma grafica. 11. Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni. 12. Individuare le strategie appropriat e per la soluzione di problemi. 13. Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico. 14. Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità. 15. Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza. 16. Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate.

ASSE DEI LINGUAGGI

· Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’ interazione comunicativa verbale in vari contesti.

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· Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo. · Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi. · Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario. · Utilizzare la lingua inglese per i principali scopi comunicativi ed operativi. · Produrre test i di vario tipo in lingua inglese in relazione ai differenti scopi comunicativi.

CONOSCENZE

ABILITA’

Lingua italiana

I l sistema e le strutture fondamentali della lingua italiana ai diversi livelli: fonologia, ortografia, morfologia, sintassi del verbo e della frase semplice, frase complessa, lessico.

Le strutture della comunicazione e le forme linguistiche di espressione orale.

Modalità di produzione del testo; sintassi del

periodo e uso dei connettivi; interpunzione; varietà lessicali, anche astratte, in relazione ai contesti comunicativi.

Strutture essenziali dei testi descrittivi, espositivi, narrativi, espressivi, valutativo - interpretativo, argomentativi, regolativi.

Modalità e tecniche relative alla competenza

testuale: riassumere, titolare, parafrasare, relazionare, strutturare ipertesti, ecc.

Aspetti essenziali dell’evoluzione della l ingua

italiana nel tempo e nello spazio e della dimensione socio-linguistica (registri dell’italiano contemporaneo, diversità tra scritto e parlato, rapporto con i dialetti). Letteratura italiana

Metodologie essenziali di analisi del testo letterario (generi letterari, metrica, figure retoriche, ecc.).

Opere e autori significativi della tradizione letteraria e culturale italiana, europea e di altri paesi, inclusa quella scientifica e tecnica.

Lingua inglese

Aspetti comunicativi, socio -linguistici e paralinguistici della interazione e della

Lingua italiana

Ascoltare e comprendere, globalmente e nelle parti costitutive, testi di vario genere, articolati e complessi; utilizzare metodi e strumenti per fissare i concetti fondamentali ad esempio appunti, scalette, mappe.

Applicare tecniche, strategie e modi di lettura a scopi e in contesti diversi.

Applicare la conoscenza ordinata delle strutture della lingua italiana ai diversi l ivelli del sistema.

Nell’ambito della produzione e dell’ interazione orale, attraverso l’ascolto attivo e consapevole, padroneggiare situazioni di comunicazione tenendo conto dello scopo, del contesto, dei destinatari.

Esprimere e sostenere il proprio punto di vista e riconoscere quello altrui.

Nell’ambito della produzione scritta, ideare e strutturare testi di varia tipologia, utilizzando correttamente il lessico, le regole sintattiche e grammaticali, ad esempio, per riassumere, titolare, parafrasare, relazionare, argomentare, strutturare iperte sti, ecc.

Riflettere sulla lingua dal punto di vista lessicale, morfologico, sintattico.

Letteratura italiana

Leggere e commentare testi significativi in prosa e in versi tratti dalle letteratura italiana e straniera.

Riconoscere la specificità del fenomeno letterario, utilizzando in modo essenziale anche i metodi di analisi del testo ( ad esempio, generi letterari, metrica, figure retoriche).

Lingua inglese

Interagire in conversazioni brevi e chiare su argomenti di interesse personale, quotidiano, sociale o d’attualità.

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produzione orale (descrivere, narrare ) in relazione al contesto e agli interlocutori.

Strutture grammaticali di base della lingua, sistema fonologico, ritmo e intonazione della frase, ortografia e punteggiatura.

Strategie per la comprensione globale e selettiva di testi e messaggi semplici e chiari, scritti, orali e multimediali, su argomenti noti inerenti la sfera personale, sociale o l’attualità.

Lessico e fraseologia idiomatica frequenti relativi ad argomenti di vita quotidiana, sociale o d’attualità e tecniche d’uso dei dizionari, anche multimediali; varietà di registro.

Nell’ambito della produzione scritta, riferita a testi brevi, semplici e coerenti, caratteristiche delle diverse tipologie (lettere informali, descrizioni, narrazioni, ecc.) strutture sintattiche e lessico appropriato ai contesti.

Aspetti socio-culturali dei Paesi di cui si studia la lingua.

Utilizzare appropriate strategie ai fini della ricerca di informazioni e della comprensione dei punti essenziali in messaggi chiari, di breve estensione, scritti e orali, su argomenti noti e di interesse personale, quotidiano, sociale o d’attualità.

Utilizzare un repertorio lessicale ed espressioni di base, per esprimere bisogni concreti della vita quotidiana, descrivere esperienze e narrare avvenimenti di tipo personale o familiare.

Utilizzare i dizionari monolingue e bilingue, compresi quelli multimediali.

Descrivere in maniera semplice esperienze, impressioni ed eventi, relativi all’ambito personale, sociale o all’attualità.

Produrre testi brevi, semplici e coerenti su tematiche note di interesse personale, quotidiano, sociale, appropriati nelle scelte lessicali e sintattiche.

Riconoscere gli aspetti strutturali della lingua utilizzata in testi comunicativi nella forma scritta, orale e multimediale.

Cogliere il carattere interculturale della lingua inglese, anche in relazione alla sua dimensione globale e alle varietà geografiche.

ASSE STORICO-SOCIALE

- Comprendere il cambiamento e le diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali. - Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona della collettività e dell’ambiente. - Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio.

CONOSCENZE

ABILITA’

La diffusione della specie umana sul pianeta, le diverse tipologie di civiltà e le periodizzazioni fondamentali della storia

Collocare gli eventi storici affrontati nella giusta Successione cronologica e nelle aree

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mondiale. La diffusione della specie umana sul pianeta, le diverse tipologie di civiltà e le periodizzazioni fondamentali della storia mondiale. Le civiltà antiche e alto -medievali, con riferimenti a coeve civiltà diverse da quelle occidentali. Approfondimenti esemplificativi relativi alle civiltà dell’Antico vicino Oriente; la civiltà giudaica; la civiltà greca; la civiltà romana; l ’avvento del Cristianesimo; l’Europa romano barbarica; società ed economia nell’Europa alto -medievale; la nascita e la diffusione del l ’ Islam; Imperi e regni nell’alto medioevo; il particolarismo signorile e feudale. Elementi di storia economica e sociale, delle tecniche e del lavoro, con riferimento al periodo studiato nel primo biennio e che hanno coinvolto il territorio di appartenenza. Lessico di base della storiografia. Origine ed evoluzione storica dei principi e dei valori fondativi della Costituzione Italiana. Fondamenti dell’attività economica e soggetti economici (consumatore, impresa, pubblica amministrazione, enti no profit ). Fonti normative e loro gerarchia. Costituzione e cittadinanza: principi, l ibertà, diritti e doveri. Soggetti giuridici, con particolare riferimento alle imprese (impresa e imprenditore sotto il profilo giuridico ed economico). Fattori della produzione, forme di mercato e elementi che le connotano. Mercato della moneta e andamenti che lo caratterizzano.

geografiche di riferimento.

Discutere e confrontare diverse interpretazioni di fatti o fenomeni storici, sociali ed economici anche in riferimento alla realtà contemporanea.

Utilizzare semplici strumenti della ricerca storica a partire dalle fonti e dai documenti accessibili agli studenti con riferimento al periodo e alle tematiche studiate nel primo biennio. Sintetizzare e schematizzare un testo espositivo di natura storica. Analizzare situazioni ambientali e geografiche da un punto di vista storico. Riconoscere le origini storiche delle principali istituzioni politiche, e conomiche e religiose nel mondo attuale e le loro interconnessioni. Analizzare il ruolo dei diversi soggetti pubblici e privati nel promuovere e orientare lo sviluppo economico e sociale, anche alla luce della Costituzione italiana. Individuare le esigenze fondamentali che ispirano scelte e comportamenti economici, nonché i vincoli a cui essi sono subordinati. Distinguere le differenti fonti normative e la loro gerarchia con particolare riferimento alla Costituzione italiana e alla sua struttura. Reperire le fonti normative con particolare riferimento al settore di studio. Riconoscere gli aspetti giuridici ed economici che connotano l'attività imprenditoriale. Individuare i fattori produttivi e differenziarli per natura e tipo di remunerazione. Individuare varietà, specificità e dinamiche elementari dei sistemi economici e dei mercati locali, nazionali e internazionali.

Riconoscere i modelli, i processi e i flussi informativi tipici del sistema azienda con

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Strutture dei sistemi economici e loro dinamiche (processi di crescita e squilibri dello sviluppo). Forme di stato e forme di governo. Lo Stato e la sua struttura secondo la Costituzione italiana. Istituzioni locali, nazionali e internazionali. Conoscenze essenziali per l’accesso al lavoro e alle professioni. I l curriculum vitae secondo il modello europeo e le tipologie di colloquio di lavoro (individuale, di gruppo, on line ecc.).

particolare rifer imento alle tipologie aziendali oggetto di studio. Riconoscere le caratteristiche principali del mercato del lavoro e le opportunità lavorative offerte dal territorio e dalla rete. Redigere il curriculum vitae secondo il modello europeo

ASSE MATEMATICO

- Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico rappresentandole anche sotto forma grafica. - Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni. - Individuare le strategie appro priate per la soluzione di problemi. - Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.

CONOSCENZE

ABILITA’

Aritmetica e algebra I numeri: naturali, interi, razionali, sotto forma frazionaria e decimale, irrazionali e, in forma intuitiva, reali; ordinamento e loro rappresentazione su una retta. Le operazioni con i numeri interi e razionali e le loro proprietà. Potenze e radici. Rapporti e percentuali. Approssimazioni. Le espressioni letterali e i polinomi. Operazioni con i polinomi. Geometria Gli enti fondamentali della geometria e il significato dei termini postulato, assioma, definizione, teorema, dimostrazione.

Aritmetica e algebra Utilizzare le procedure del calcolo aritmetico (a mente, per iscritto, a macchina) per calcolare espressioni aritmetiche e risolvere problemi; operare con i numeri interi e razionali e valutare l’ordine di grandezza dei risultati. Calcolare semplici espressioni con potenze e radicali. Utilizzare correttame nte il concetto di approssimazione. Padroneggiare l’uso della lettera come mero simbolo e come variabile; eseguire le operazioni con i polinomi; fattorizzare un polinomio. Geometria Eseguire costruzioni geometriche

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Nozioni fondamentali di geometria del piano e dello spazio. Le principali figure del piano e dello spazio. I l piano euclideo: relazioni tra rette, congruenza di figure, poligoni e loro proprietà. Circonferenza e cerchio. Misura di grandezze; grandezze incommensurabili; perimetro e area dei poligoni. Teoremi di Euclide e di Pitagora. Teorema di Talete e sue conseguenze. Le principali trasformazioni geometriche e loro invarianti (isometrie e similitudini). Esempi di loro utilizzazione nella dimostrazione di proprietà geometriche. Relazioni e funzioni Le funzioni e la loro rappresentazione (numerica, funzionale, grafica). Linguaggio degli insiemi e delle funzioni (dominio, composizione, inversa, ecc.). Collegamento con il concetto di equazione. Funzioni di vario tipo (lineari, quadratiche, circolari, di proporzionalità diretta e inversa). Equazioni e disequazioni di primo e secondo grado. Sistemi di equazioni e di disequazioni. I l metodo delle coordinate: il piano cartesiano. Rappresentazione grafica delle funzioni. Dati e previsioni Dati, loro organizzazione e rappresentazione. Distribuzioni delle frequenze a seconda del tipo di carattere e principali rappresentazioni grafiche. Valori medi e misure di variabilità. Significato della probabilità e sue valutazioni. Semplici spazi (discreti) di probabilità: eventi disgiunti, probabilità composta, eventi indipendenti. Probabilità e frequenza.

elementari utilizzando la riga e i l compasso e/o strumenti informatici. Conoscere e usare misure di grandezze geometriche: perimetro, area e volume delle principali figure geometriche del piano e dello spazio. Porre, analizzare e risolvere problemi del piano e dello spazio utilizzando le proprietà delle figure geometriche oppure le proprietà di opportune isometrie. Comprendere dimostrazioni e sviluppare semplici catene deduttive. Relazioni e funzioni Risolvere equazioni e disequazioni di primo e secondo grado; risolvere sistemi di equazioni e disequazioni. Rappresentare sul piano cartesiano le principali funzioni incontrate. Studiare le funzioni f(x) = ax + b e f(x) = ax2 + bx + c. Risolvere problemi che implicano l’uso di funzioni, di equazioni e di sistemi di equazioni anche per via grafica, collegati con altre discipline e situazioni di vita ordinaria, come primo passo verso la modellizzazione matematica. Dati e previsioni Raccogliere, organizzare e rappresentare un insieme di dati. Calcolare i valori medi e alcune misure di variabilità di una distribuzione. Calcolare la probabilità di eventi elementari.

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ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO

- Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità. - Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza. - Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate.

CONOSCENZE ABILITA’

I l Sistema solare e la Terra. Dinamicità della litosfera; fenomeni sismici e vulcanici. I minerali e loro proprietà fisiche; le rocce magmatiche, le rocce sedimentarie e le rocce metamorfiche; il ciclo delle rocce. L'idrosfera, fondali marini; caratteristiche fisiche e chimiche dell'acqua; i movimenti dell'acqua, le onde, le correnti. L’atmosfera; il clima; le conseguenze delle modificazioni climatiche: disponibilità di acqua potabile, desertificazione, grandi migrazioni umane. Coordinate geografiche: latitudine e longitudine, paralleli e meridiani. Origine della vita: l ivelli di organizzazione della materia vivente (struttura molecolare, struttura cellulare e sub cellulare; virus, cellula procariota, cellula eucariota). Teorie interpretative dell’evoluzione della specie. Processi riproduttivi, la variabilità ambientale e gli habitat. Ecosistemi (circuiti energetici, cicli alimentari, cicli bio-geochimici). Processi metabolici: organismi autotrofi ed

Identificare le conseguenze sul nostro pianeta dei moti di rotazione e di rivoluzione della Terra. Analizzare lo stato attuale e le modificazione del pianeta anche in riferimento allo sfruttamento delle risorse della Terra. Riconoscere nella cellula l’unità funzionale di base della costruzione di ogni essere vivente. Comparare le strutture comuni a tutte le cellule eucariote, distinguendo tra cellule animali e cellule vegetali. Indicare le caratteristiche comuni degli organismi e i parametri più frequentemente utilizzati per classificare gli organismi. Ricostruire la storia evolutiva degli esseri umani mettendo in ril ievo la complessità dell’albero filogenetico degli ominidi. Descrivere il corpo umano, analizzando le interconnessioni tra i sistemi e gli apparati. Descrivere il meccanismo di duplicazione del DNA e di sintesi delle proteine. Descrivere il ruolo degli organismi, fondamentale per l’equilibrio degli ambienti naturali e per il riequilibrio di quelli degradati dall’ inquinamento

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eterotrofi; respirazione cellulare e fotosintesi. Nascita e sviluppo della genetica. Genetica e biotecnologie: implicazioni pratiche e conseguenti questioni etiche. I l corpo umano come un sistema complesso: omeostasi e stato di salute. Le malattie: prevenzione e stili di vita (disturbi alimentari, fumo, alcool, droghe e sostanze stupefacenti, infezioni sessualmente trasmissibili). La crescita della popolazione umana e le relative conseguenze (sanitarie, alimentari, economiche). Ecologia: la protezione dell’ambiente (uso sostenibile delle risorse naturali e gestione dei rifiuti).

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PERCORSI DI I LIVELLO 2° PERIODO DIDATTICO

ASSE

TITOLO UDA

Ore in presenza

Ore a distanza

Totale ore

DEI LINGUAGGI ITALIANO

IL TESTO NARRATIVO 40 0 40

STRUTTURA GRAMMATICALE E SINTATTICA DELLA LINGUA ITALIANA

50 0 50

IL TESTO ESPOSITIVO ED ARGOMENTATIVO

50 0 50

IL TESTO POETICO 20 0 20

I CONNETTIVI 0 20 20

REALIZZARE TESTI MULTIMEDIALI 0 20 20

STORICO-SOCIALE

DALLA PREISTORIA ALL’ELLENISMO 40 0 40

ROMA E LA NASCITA DEL CRISTIANESIMO

30 0 30

LA SOCIETA’ MEDIEVALE 40 0 40

CITTADINI D’ITALIA, D’EUROPA E DEL MONDO

37 0 37

LE FONTI DELLA STORIA 0 18 18

DEI LINGUAGGI LINGUA

STRANIERA FRANCESE

SALUTARE E PARLARE DI SÉ 32 8 40

VIVERE IN CITTA’ 24 6 30

I LUOGHI DELLA VITA QUOTIDIANA 32 8 40

LA FRANCIA E I FRANCESI 0 20 20

LINGUA INGLESE

PARLARE DI SE’ E DEGLI ALTRI 12 3 15

DESCRIVERE L’AMBIENTE 8 0 8

PARLARE DI LAVORO E DI ROUTINE 16 4 20

PARLARE DI IMPEGNI PROGRAMMATI

8 2 10

PARLARE DEL PASSATO 20 4 24

DESCRIVERE PROGETTI PERSONALI 12 3 15

ESPRIMERE OBBLIGHI E PROIBIZIONI 8 2 10

DESCRIVERE ESPERIENZE 24 6 30

ARITMETICA E ALGEBRA 72 18 90

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MATEMATICO

GEOMETRIA 48 12 60

DATI E PREVISIONI

38 10 48

SCIENTIFICO -TECNOLOGICO

SCIENTIFICO

TECNOLOGICO

SCIENZE DELLA TERRA – EVOLUZIONE - ECOLOGIA

39 10 49

BIOLOGIA - GENETICA 40 10 50

TOTALE DELLE ORE

632 160 792

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ATTIVITÀ DI ACCOGLIENZA E ORIENTAMENTO Le attività di accoglienza e orientamento si iniziano dal momento in cui l’utente prende contatto con la scuola e procedono con fasi più strutturate: - momento del colloquio/test iniziale

- momento dell’ orientamento

- momento dell’accertamento delle competenze e stesura del patto formativo

- momento dell’ inserimento e dell’accompagnamento L’orientamento costituisce una fase estremamente importante e prosegue per l'intero anno scolastico, e anche oltre, in quanto le esigenze formative dell’utente possono modificarsi relativamente a competenze via via acquisite nel percorso di istruzione intrapreso o a esigenze formative e di lavoro emerse nella vita di tutti i giorni. Momento del test iniziale da parte di tutti i c orsisti Durante l’anno scolastico le attività di accoglienza e orientamento vengono strutturate in maniera intensiva dalla metà alla fine del mese di settembre. Dall’inizio delle lezioni si procede con attività di accoglienza e orientamento a cadenza sett imanale. In questi due momenti i docenti del CPIA, suddivisi in gruppi, effettuano i test d’ingresso per accertare il livello di conoscenza della lingua italiana da parte dei corsisti stranieri al fine di individuare il tipo di corso per il quale risultan o più idonei. I corsisti che dimostrano di possedere competenze nella lingua italiana almeno di l ivello A2 vengono inseriti nei percorsi per il conseguimento del titolo conclusivo del primo ciclo d’istruzione. Momento dell’inserimento e dell’accompagname nto Questa fase si svolge in itinere, durante l’anno scolastico, a cura del gruppo di insegnanti del CPIA che ha competenze specifiche nell’orientamento e nell’analisi dei bisogni. I test e i colloqui si effettuano di norma su appuntamento presso la sede centrale del CPIA e presso le sedi associate. Presso la Casa Circondariale e l’IPM i detenuti che intendono partecipare alle attività scolastiche devono presentare una “domandina” al Direttore dell’Istituto e, una volta autorizzato, viene accolto dai doce nti per effettuare l’iscrizione. Obiettivi: test di accertamento della conoscenza della lingua italiana; accompagnamento dei corsisti già inseriti; orientamento a ulteriori percorsi formativi; inserimento nei percorsi già attivi. Momento dell’accertamento delle competenze e stesura del patto formativo Nei primi giorni dell’ inserimento nel percorso i docenti del Gruppo di l ivello compiono osservazioni e accertamenti per confermare l’ inserimento nel corso o modificarlo con un’offerta più congrua. In sede di Consiglio di Classe i docenti esprimono le loro osservazioni e riconoscono ai maggiorenni eventuali crediti o definiscono le integrazioni da effettuare. I l coordinatore completa la stesura del Patto Formativo, che sarà sottoscritto dal corsista se maggiorenne o dai genitori/tutori se minorenni. I percorsi sono, pertanto, individualizzati e personalizzati, ma possono essere aggiornati nel corso dell’anno scolastico.

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COMMISSIONE PER LA DEFINIZIONE DEL PATTO FORMATIVO La Commissione è formata da docenti del primo livello e da docenti del secondo livello, è presieduta dal Dirigente scolastico del CPIA Metropolitano. Il compito principale della Commissione è l'ammissione dell'adulto al periodo didattico cui chiede di accedere avendone titolo. La Commissione ha altresì i l compito di definire il Patto formativo individuale. Il Patto rappresenta un contratto condiviso e sottoscritto dall’adulto, dalla Commissione e dal Dirigente del CPIA con il quale viene formalizzato il percorso di stud io personalizzato (PSP) relativo al periodo didattico del percorso richiesto all’atto dell’iscrizione. Fasi in cui si articola il percorso finalizzato alla definizione del Patto formativo Prima fase Identificazione: fase finalizzata all’ individuazione e messa in trasparenza delle competenze degli adulti comunque acquisite nell’apprendimento formale, non formale ed informale, riconducibili ad una o più competenze attese in esito al periodo didattico del percorso richiesto dall’adulto all’atto dell’ iscri zione. In questa fase, la Commissione, acquisita la domanda di iscrizione, supporta l’adulto “nell’analisi e documentazione dell’esperienza di apprendimento” anche mediante l’utilizzo di dispositivi di documentazione della storia personale e professionale . Assume particolare significato la predisposizione per ciascun adulto del dossier personale per l’IDA che consente, tra l’altro, la raccolta di titoli di studio, attestati, certificazioni, dichiarazioni e ogni altra “evidenza utile”. A tal fine, risulta necessario l’utilizzo di strumenti di esplorazione tra i quali l’ intervista impostata secondo un approccio biografico. In questa fase la Commissione individua un docente facente parte della Commissione stessa con funzione di TUTOR cui affidare il compito di accompagnare e sostenere l’adulto nel processo di individuazione e messa in trasparenza delle competenze acquisite nell’apprendimento formale, non formale ed informale e nella composizione del dossier personale. Seconda fase Valutazione: fase finalizzata all’accertamento del possesso delle competenze degli adulti comunque acquisite nell’apprendimento formale, non formale ed informale, riconducibili ad una o più competenze attese in esito al periodo didattico del percorso richiesto dall’adulto all’atto dell’iscrizione. In questa fase la Commissione procede, insieme con l’adulto, all’accertamento del possesso delle competenze già acquisite ai fini della successiva attestazione. Nel caso di competenze acquisite nell’apprendimento non formale ed informale la Commissione può adottare specifiche metodologie valutative, riscontri e prove idonei a comprovare le competenze effettivamente possedute. In ogni caso, questa fase viene svolta in modo da assicurare equità, trasparenza, collegialità e oggettività. Terza fase Attestazione: fase finalizzata al rilascio del certificato di riconoscimento dei crediti per la personalizzazione del percorso. Strumenti in uso alla Commissione. Per lo svolgimento delle fasi in cui si articola il percorso finalizzato alla de finizione del Patto, che si realizzano anche nelle sedi delle Istituzioni scolastiche della rete, la Commissione si dota di appositi strumenti, fra i quali i seguenti: - modello di domanda per il riconoscimento dei crediti;

- modello di dossier personale per l’IDA;

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- l inee guida per la predisposizione delle specifiche metodologie valutative e dei riscontri e

prove utili alla valutazione delle competenze;

- criteri generali per il riconoscimento dei crediti;

- modello di certificato di riconoscimento dei crediti per la personalizzazione del percorso;

- modello di Patto Formativo Individuale. La Commissione formalizza le proprie sedute ed i risultati delle stesse attraverso idonei supporti documentali firmati da tutti i membri. I l percorso che conduce alla definizione del Patto Formativo Individuale si svolge nell’ambito delle attività di accoglienza e orientamento. La Commissione per la definizione del Patto formativo si occupa anche di: - favorire opportuni raccordi tra i percorsi di primo livello e i percorsi di secondo livello

- lettura e analisi dei bisogni formativi del territorio

- costruzione di profili adulti costruiti sulla base delle necessità dei contesti sociali e di

lavoro

- interpretazione dei bisogni di competenze e conoscenze della popolazione adulta

- accoglienza rivolta ai giovani e agli adulti che devono affrontare la scelta di un percorso

scolastico di istruzione

- orientamento e ri -orientamento alla scelta formativa

- consulenza individuale o di gruppo

- placement degli stranieri giovani e adulti

- miglioramento della qualità e dell'efficacia dell'istruzione degli adulti

- predisposizione di azioni di informazione e di documentazione delle attività

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VALUTAZIONE Perché si valuta? La valutazione risponde alle seguenti funzioni fondamentali: - verificare l’acquisizione degli apprendimenti pregressi e programmati;

- adeguare le proposte didattiche e le richieste alle possibilità e ai ritmi di apprendimento

individuali e del gruppo;

- predisporre eventuali interventi di rinforzo o consolidamento e di potenziamento, individuali

o collettivi;

- promuovere l’autovalutazione delle proprie competenze, l’autoconsapevolezza delle proprie

potenzialità;

- fornire ai docenti elementi di autovalutazione del proprio intervento didattico;

- comunicare alle famiglie gli esiti formativi scolastici (per i minorenni). Chi e che cosa si valuta? La competenza è del Gruppo di l ivello peri percorsi di primo livello e del teamdocente per i percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana. Costituiscono oggetto della valutazione: - l ’analisi dei prerequisiti - la verifica degli apprendimenti programmati, ossia delle competenze, delle abilità e conoscenze disciplinari indicate nelle UdA; - la valutazione del comportamento, cioè della partecipazione, dell’ impegno manifestato, dell’interesse, del rispetto delle regole e dell’autonomia, come condizioni che rendono l ’apprendimento efficace e formativo (in particolare per gli utenti minori). La valutazione accompagna e regola l’azione didattica. Tre sono le fasi fondamentali:

1) fase iniziale con prove d’ ingresso nei vari ambiti disciplinari: gli elementi di conoscenza ottenuti permettono la definizione dei livelli di partenza del corso e il riconoscimento dei crediti a coloro che sono già in possesso di competenze.

FASCIA DI LIVELLO

INDICATORI

ALTA

Partecipazione e interesse: attivi Metodo di lavoro: autonomo Acquisizione e rielaborazione dei contenuti proposti: buone

MEDIA

Partecipazione e interesse: discreti Metodo di lavoro: abbastanza autonomo Acquisizione e rielaborazione dei contenuti proposti: discrete

BASSA

Partecipazione e interesse: sufficienti Metodo di lavoro: poco autonomo Acquisizione e rielaborazione dei contenuti proposti: scarse

2) fase intermedia come momento di valutazione intermedia e finale del processo di

apprendi- mento dei vari percorsi disciplinari (UdA);

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INDICATORI VOTO

Possiede conoscenze complete, approfondite e personalizzate Applica conoscenze e competenze in situazioni diverse con precisione e autonomia Organizza in modo autonomo e completo le consegne, utilizzando strategie adeguate ed elaborando percorsi personalizzati

10/9

Possiede conoscenze articolate e sicure È in grado di rielaborare e trasferire conoscenze e competenze in situazioni differenti Esegue con autonomia e impegno le consegne

8

Possiede conoscenze articolate e di norma sicure Coglie il senso dei contenuti e li elabora in modo apprezzabile Sa trasferire abilità e competenze in situazioni differenti con una certa autonomia

7

Possiede conoscenze sufficienti Sa orientarsi nelle tematiche fondamentali proposte Sa eseguire consegne anche se con imprecisione

6

Possiede conoscenze molto frammentarie e superficiali Fatica a trasferire conoscenze e competenze in ambiti determinati Si applica superficialmente o con discontinuità

5

3) fase finale come valutazione (stessi indicatori della tabella precedente)e

presentazione del corso all’esame conclusivo del primo ciclo d’istruzione( da inserire nella relazione finale)

FASCIA DI LIVELLO

DESCRITTORI

NOMI

ALTA

Partecipazione/interesse: attivi Impegno: attivo/costruttivo Metodo di lavoro: autonomo/ efficace Progressi: notevoli Raggiungimento obiettivi: completo/ esauriente

MEDIA

Partecipazione/interesse: produttivi Impegno: positivo Metodo di lavoro: autonomo Progressi: evidenti Raggiungimento obiettivi: soddisfacente

BASSA

Partecipazione/interesse: sufficienti Impegno: sufficiente Metodo di lavoro: abbastanza autonomo Progressi: apprezzabili Raggiungimento obiettivi: sufficiente

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NON SUFFICIENTE

Partecipazione/interesse: non sufficiente Impegno: non sufficiente Metodo di lavoro: non autonomo Progressi: non apprezzabili Raggiungimento obiettivi: non sufficiente

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SICUREZZA Con riferimento al D.lgs 81/2008 la sicurezza è un obiettivo trasversale a tutte le discipline del curricolo formativo. L’esigenza primaria è la conoscenza dell’edificio scolastico e del contesto nel quale esso è inserito. Il requisito principa le, per attuare processi che garantiscono la sicurezza (limitando quindi il danno determinato da una situazione di pericolo), resta quello dell’ informazione, accanto ad una formazione mirata e calibrata alle varie esigenze e correlata alle mansioni dei var i operatori scolastici (docenti, discenti e non docenti). Il Documento di Valutazione dei Rischi e il relativo Piano di Evacuazione costituiscono riferimento certo per la piena conoscenza della realtà scolastica delle varie sedi e per il conseguente comportamento da assumere in caso di pericolo. I l tema della sicurezza è trasversale al curricolo del CPIA ed è trattato nelle UdA sia dei percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana sia nei percorsi di primo livello.

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ATTIVITÀ PREVISTE DAGLI ACCORDI-QUADRO TRA MIUR E MINISTERO DELL’INTERNO

I l CPIA di CL/EN è sede di: - test di conoscenza della lingua italiana di cui al D.M. 4/6/2010 rivolto agli stranieri che richiedono il permesso di soggiorno per soggiorn anti di lungo periodo - sessione di formazione civica e di informazione di cui al D.P.R. n. 179 del 14/9/2011 - sessioni di verifica dell’Accordo di Integrazione Di norma le attività previste si svolgono al venerdì pomeriggio a un sabato al mese in orario mattutino.

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RICERCA, SPERIMENTAZIONE, SVILUPPO

Nell'attività di RS & S il CPIA CL/EN tiene conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico del territorio dei due ambiti e si impegna rispetto alle seguenti piste:

sociali e di lavoro

adulta

scolastico

vazione metodologica e disciplinare

della comunicazione e sulla loro integrazione nei processi formativi

a

con i soggetti istituzionali competenti, fra i diversi sistemi formativi, ivi compresa la formazione professionale. ATTIVITÀ DEL CPIA CL/EN NELL'AMBITO DELLE RETI PER L'APPRENDIMENTO PERMANENTE di cui all’Art. 4 della L. 92/2012 In questo ambito rientrano tutte le attività poste in essere per la costituzione delle reti territoriali per l'apprendimento permanente già avviate nel territorio dei due ambiti : contatti, relazioni, attività di raccordo e di informazione rispetto ad assoc iazioni sindacali, datoriali e ordini professionali con la finalità di sostenere l'orientamento di adulti e giovani adulti, per promuovere la conoscenza delle opportunità presenti sul territorio per l'apprendimento permanente, in collegamento con i soggett i dello sviluppo economico, con gli EE.LL con i centri di formazione. Attivazione rapporti Invecchiamento Attivo

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anente e continua

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DOCUMENTAZIONE RILASCIATA DAL CPIA

In esito ai percorsi i l CPIA CL/EN rilascia: 1. Diploma conclusivo del primo ciclo d’istruzione

2. Certificato di conoscenza della lingua italiana di l ivello A2

3. Certificato di assolvimento dell’obbligo d’istruzione

4. Attestazione delle UDA frequentate nei percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana e nei percorsi di primo livello 5. Attestazione di frequenza dei percorsi di alfabetizzazione funzionale

6. Certificazione PLIDA di conoscenza della lingua italiana: rilasciato a coloro che sostengono l’esame PLIDA.

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SECONDA PARTE

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ORGANIZZAZIONE

ORGANI COLLEGIALI

Gli organi collegiali sono:

ORGANI COLLEGIALI

FUNZIONI PRINCIPALI

Consiglio d’Istituto

È l’organo che fornisce le linee di indirizzo alla vita della scuola. (*)

Collegio Docenti

Articolazione del CD:

È composto da tutti i docenti del CPIA. Presieduto dal Dirigente Scolastico, elabora il Piano dell’Offerta Formativa e ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico -educativo del CPIA nel rispetto della libertà d’insegnamento. ASSE LETTERARIO E STORICO SOCIALE ASSE LINGUISTICO ASSE MATEMATICO SCIENTIFICO TECNOLOGICO ALFABETIZZAZIONE E APPRENDIMENTO LINGUA ITALIANA POF ACCOGLIENZA E ORIENTAMENTO DISAGIO AUTOVALUTAZIONE E VALUTAZIONE TECNOLOGIE EDUCATIVE E FAD PROGETTI RICONOSCIMENTO CREDITI E PATTO FORMATIVO

Interclasse

È composto da tutti i maestri dei percorsi di alfabetizzazione. Formula proposte al Collegio Docenti in ordine alla programmazione educativa e didattica.

Gruppo di livello

È composto dai docenti di ogni gruppo di livello, tre rappresentati degli alunni eletti e il Dirigente Scolastico. Formula proposte al Collegio dei Docenti in ordine alla programmazione educativa e didattica.

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(*) CONSIGLIO DI ISTITUTO

Fino alla costituzione del Consiglio di Istituto e della giunta esecutiva le relative funzioni saranno svolte dal commissario straordinario (DPR 263/2012, art.7 c.2). Con nota prot. n. ……. del …….. USR Sicilia – Ufficio IX, è stata nominata Commissario straordinario del CPIA CL/EN il dott.re/ssa………... Con la nota MIUR prot. n. …… del …………. il Miur ha disposto che “non si ravvisano elementi ostativi circa la possibilità di confermare, per il corrente anno scolastico, il Commissario straordinario già operativo presso i CPIA” e pertanto, per l’anno in corso non si procederà all’elezioni del consiglio d’istituto.

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ORGANIGRAMMA DEL CPIA CL/EN

RESPONSABILI DI SEDE AMBITO A

Sede Centr

ale CPIA

CL/EN Prof.

Sede Associ

ata CPIA

CL serale

Prof.

Sede Associ

ata CPIA

CL carcer

e

Prof.

Sede Associ

ata CPIA

CL carcere

IPM

Prof.

Sede Associ

ata CPIA S. Catald

o carcer

e Prof.

Sede Associ

ata CPIA Riesi

Prof.

Sede Associa

ta CPIA

Mussomeli

Prof.

Sede Associ

ata CPIA Gela

serale

Prof.

Sede Associ

ata CPIA Gela

carcere

Prof.

Sede Associ

ata CPIA

Niscemi

serale Prof

che qui di seguito viene meglio descritta

PUNTI DI EROGAZIONE E SEDI ASSOCIATE

La Rete Territoriale del CPIA CL/EN è così articolata :

(AMBITO A1) CALTANISSETTA

SEDE CORSO UBICAZIONE TEL. E-Mail

Istituto Comprensivo L.Radice di C/ssetta (ex CTP Rosso di S. Secondo).

serale

Via Fra Giarratana civ. n. 23

93100 – Caltanissetta

Tel.

0934/568484

Istituto Comprensivo ddi C/ssetta (ex CTP

San Giusto)

alfabetiz-

zazione

Viale Regina

Margherita,civ. n. 31 93100 – Caltanissetta

Tel. 0934/364967

Casa Circondariale

di CALTANISSETTA

carcerario

Via Messina, civ. n. 12 93100 –

Tel. 0934/364967

DIRIGENTE SCOLASTICO

1° Collaboratore Vicario

1° Collaboratore Vicario

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Caltanissetta

Carcere Minorile IPM di CALTANISSETTA

carcerario

Via F. Turati, civ. n.46

93100 – Caltanissetta

Tel. 0934/364967

PUNTI DI EROGAZIONE

(AMBITO A1)– S.CATALDO

SEDE CORSO UBICAZIONE TEL. E-Mail

(ex CTP Rosso di S. Secondo). Casa di Reclusione di S.CATALDO

carcerario

Via Caltanissetta, 12

93100 – Caltanissetta

Tel. 0934/568484

PUNTI DI EROGAZIONE

(AMBITO A2) RIESI

SEDE CORSO UBICAZIONE TEL. E-Mail

Istituto Comprensivo G. CARDUCCI (ex C.T.E.D.A. RIESI

serale

Via , civ. 93… – Riesi

Tel. 0934/

alfabetiz-

azione

PUNTI DI EROGAZIONE

(AMBITO A3) MUSSOMELI

SEDE CORSO UBICAZIONE TEL. E-Mail

Istituto Comprensivo L. da Vinci (ex C.T.E.D.A. MUSSOMELI )

serale

Via Concetto Marchesi,11

93014 – Mussomeli

Tel. 0934/951239

[email protected]

alfabetiz- zazione

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PUNTI DI EROGAZIONE

(AMBITO A4) GELA

SEDE CORSO UBICAZIONE TEL. E-Mail

Istituto Comprensivo S. Francesco

( ex C.T.E.D.A. GELA)

serale

Via Niscemi, civ.26 93012 – Gela

Tel. 0933

913030

alfabetiz-

zazione

Via Niscemi, civ.26 93012 – Gela

Tel. 0933

913030

Casa Circondariale carcerario C/da Balate, civ. 93012– Gela

Tel. Tel. 0933

917824

PUNTI DI EROGAZIONE

(AMBITO A4) NISCEMI

SEDE CORSO UBICAZIONE TEL. E-Mail

Istituto Comprensivo S. Francesco

exC.T.E.D.A.Niscemi

serale

Via Mario Gori, 93015 – Niscemi

Tel. 0934

953069

alfabetiz-

zazione

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RESPONSABILI DI SEDE AMBITO B

Sede Centr

ale CPIA

CL/EN Prof.

Sede Associ

ata CPIA

En serale

Prof.

Sede Associ

ata CPIA

EN carcer

e

Prof.

Sede Associ

ata CPIA P/zza

Armerina

serale Prof.

Sede Associ

ata CPIA P/zza

Armerina

carcere

Prof. .

Sede Associ

ata CPIA Agira

Prof.

Sede Associ

ata CPIA

Nicosia

Prof.

Sede Associ

ata CPIA

serale

Prof.

Sede Associ

ata CPIA

carcere

Prof.

Sede Associ

ata CPIA

serale

Prof

che qui di seguito viene meglio descritta

PUNTI DI EROGAZIONE

(AMBITO B1) ENNA

SEDE CORSO UBICAZIONE TEL. E-Mail

Istituto Comprensivo “E.De Amicis” di EN ex CTP ISTRUZIONE ADULTI ).

Serale + 2 sezioni carcerarie

Via Duca D’Aosta n. 41

– Enna Via Crema, n. 96 – Villarosa (En)

Via Palermo, n. 20- Enna

Tel. 0935/37574

Tel. 0935/31108

Tel. 0935/5665111

[email protected]

Istituto Comprensivo “E. de Amicis” di ENa

alfabetiz-

zazione

Via Libertà civ.n.36

Enna

Tel. 0935/37574

[email protected]

Casa Circondariale di ENNA

Carcerario alfabetizzazio

ne 4 sezioni

Via Palermo, n. 20- Enna

Tel. 0935/566511

1

[email protected]

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PUNTI DI EROGAZIONE

(AMBITO B2) ) PIAZZA ARMERINA

SEDE CORSO UBICAZIONE TEL. E-Mail

S.M. "RONCALLI" Piazza Armerina (ex C.T.E.D.A. Piazza Armerina)

serale

Via A. La Marca Piazza Armerina

Tel. 0934/680431

S.M. "RONCALLI" Piazza Armerina (ex C.T.E.D.A. Piazza Armerina)

alfabetiz-

zazione

Via A. La Marca Piazza Armerina

Tel. 0934/680431

Casa Circondariale

serale

C.da Cicciona Piazza Armerina

Tel.

0935 681385

Casa Circondariale

alfabetiz- zazione

C.da Cicciona Piazza Armerina

Tel.

0935 681385

I.C. ”Cordova” AIDONE

serale

Via Terranova, 1 Aidone Tel.

0935 86188

I.C. ”Cordova” AIDONE

alfabetiz- zazione

Via Terranova, 1 Aidone Tel.

0935 86188

S.M. “Lanza” VALGUARNERA

serale

Via S.Elena VALGUARNERA

Tel.

0935958920

S.M. “Verga” BARRAFRANCA

serale

Via Toscana 34 BARRAFRANCA

Tel.

0934 464272

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PUNTI DI EROGAZIONE

(AMBITO B3) ) AGIRA

SEDE CORSO UBICAZIONE TEL. E-Mail

Istituto Comprensivo “G. Giusti Sinopoli” (ex sede C.T.P. Agira)

- 1° livello

Agira (EN)

Piazza Europa, 3

Tel.

0935691021

Istituto Comprensivo “E. Fermi” (Plesso “De Gasperi”)

- 1° livello

- Alfabetizzazione

Catenanuova (EN)

Via Siracusa, 7

Tel.

093575089

Istituto Comprensivo “F. Ansaldi” (Plesso “De Gasperi”)

- 1° livello

Centuripe (EN)

Via Salso, 14

Tel.

0935919129

Istituto Comprensivo “G.F. Ingrassia” (Plesso “Don Milani”)

- Alfabetizzazione

Regalbuto (EN)

Via del Popolo, 5

Tel.

0935910031

PUNTI DI EROGAZIONE

(AMBITO B4) ) NICOSIA

SEDE CORSO UBICAZIONE TEL. E-Mail

S.M. "D,ALIGHIERI” NICOSIA (exC.T.E.D.A. Nicosia)

serale

Via Umberto I civ. n. 8

94014 – Nicosia

Tel. 0935/638702

[email protected]

alfabetiz-

zazione

Via Umberto I civ. n. 8 94014 – Nicosia

Tel. 0935/638702

[email protected]

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ULTERIORI PUNTI DI EROGAZIONE DEL SERVIZIO OFFERTO SEDI DIDATTICHE DI SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO CON PERCORSI PER ADULTI

SEDE UBICAZIONE E-Mail

I.I.S.S. “Sebastiano Mottura” CALTANISSETTA

Viale della Regione civ. n. 71 93100 – Caltanissetta

[email protected] [email protected]

IPSAA CORSO SERALE “ANGELO DI ROCCO” CALTANISSETTA

Via …… civ. n. ……

93100 – Caltanissetta

[email protected]

"G. B. HODIERNA" SERALE MUSSOMELI E CAMPOFRANCO

Via …… civ. n. ……

9 –

[email protected]

ITG “ETT. MAJORANA” SERALE GELA

Via …… civ. n. ……

9 – Gela

[email protected]

IIS “C.M. CARAFA” SERALE MAZZARINO

Via …… civ. n. ……

9 – Mazzarino

[email protected]

IIS “L. STURZO” SERALE GELA

Via …… civ. n. ……

9 – Gela

[email protected]

IPIA GALILEI SERALE CALTANISSETTA

Via …… civ. n. ……

93100 – Caltanissetta

[email protected]

IIS “VIRGILIO” SERALE MUSSOMELI

Via …… civ. n. ……

9 – Mussomeli

[email protected]

ITCG “M. RAPISARDI” SERALE CALTANISSETTA

Via …… civ. n. ……

93100 – Caltanissetta

[email protected]

IPSASR SERALE DI AIDONE

Via …… civ. n. ……

9 – Aidone (EN)

IPSASR “GIOVANNI FALCONE” SERALE BARRAFRANCA

Via …… civ. n. ……

9…. –Barrafranca (EN)

[email protected]

DUCA D'AOSTA ABRAMO LINCOLN

Via …… civ. n. ……

9…….. – Enna

[email protected]

IPSC SERALE VALGUARNERA

Via …… civ. n. …… 9…. –Valguarnera (EN)

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REFERENTI DI AREA E COMMISSIONI

AREA REFERENTE COMMISSIONE

POF Prof.

Prof.ri

ACCOGLIENZA E ORIENTAMENTO Prof. Prof.ri

DISAGIO Prof. Prof.ri

AUTOVALUTAZIONE E VALUTAZIONE Prof. Prof.ri ,

TECNOLOGIE EDUCATIVE E FAD Prof. Prof.ri

PROGETTI Prof. Prof.ri

RICONOSCIMENTO CREDITI E PATTO FORMATIVO

Prof. Prof.ri

DIPARTIMENTI

ASSI DOCENTI

ASSE LETTERARIO E STORICO SOCIALE

Prof.ri

ASSE LINGUISTICO

Prof.ri

ASSE MATEMATICO SCIENTIFICO TECNOLOGICO

Prof.ri

ALFABETIZZAZIONE E APPRENDIMENTO LINGUA ITALIANA

Prof.ri

REFERENTE TEST DI CONOSCENZA DELLA LINGUA ITALIANA

Prof.

REFERENTE SESSIONI DI EDUCAZIONE CIVICA

Prof.

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COMMISSIONI

DOCENTI TUTOR DOCENTI ANNO DI PROVA

Prof. Prof . (SC. PRIMARIA)

Prof. Prof. (MATERIE LETT. A043)

Prof. Prof. (SC. MATEMATICHE A059)

COMITATO DI VALUTAZIONE PER LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEI

DOCENTI

Prof . Prof . Prof . Prof . SUPPLENTI Prof . Prof . Prof .

COMMISSIONE ELETTORALE

Prof . Prof . Prof .

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STRUTTURA ORGANIZZATIVA

Dirigente Scolastico

Dirigente Scolastico Prof.re ……………

Staff didattico

Collaboratore del Dirigente Scolastico Per Ambito A Prov. Caltanissetta

Prof.re ……………

Collaboratore del Dirigente Scolastico Per Ambito B Prov. Enna

Prof.re ……………

Coordinatori punti di erogazione Prov. Caltanissetta

(Ambito A1)

CALTANISSETTA

Carcere di CALTANISSETTA - Livello di alfabetizzazione Ins.te - I° livello I° periodo didattico Prof.re - I° l ivello II° periodo didattico Prof.re

°livello- I°peri

Carcere Minorile di CALTANISSETTA IPM - Livello di alfabetizzazione Ins.te - I° livello I° periodo didattico Prof.re - I° l ivello II° periodo didattico Prof.re

Corso Serale CALTANISSETTA - Livello di alfabetizzazione Ins.te - I° livello I° periodo didattico Prof.re - I° l ivello II° periodo didattico Prof.re

(Ambito A1)

S. CATALDO

Carcere di S. CATALDO - Livello di alfabetizzazione Ins.te - I° livello I° periodo didattico Prof.re - I° l ivello II° periodo didattico Prof.re

(Ambito A2)

RIESI

Corso Serale di RIESI - Livello di alfabetizzazione Ins.te - I° livello I° periodo didattico Prof.re - I° l ivello II° periodo didattico Prof.re

Staff didattico

(Ambito A3)

MUSSOMELI

Corso Serale di MUSSOMELI - Livello di alfabetizzazione Ins.te - I° livello I° periodo didattico Prof.re - I° l ivello II° periodo didattico Prof.re

(Ambito A4)

GELA

Corso Serale di GELA - Livello di alfabetizzazione Ins.te - I° livello I° periodo didattico Prof.re - I° l ivello II° periodo didattico Prof.re

Carcere di GELA - Livello di alfabetizzazione Ins.te - I° livello I° periodo didattico Prof.re - I° l ivello II° periodo didattico Prof.re

(Ambito A4)

NISCEMI

Corso Serale di NISCEMI - Livello di alfabetizzazione Prof.re - I° livello I° periodo didattico Prof.re - I° l ivello II° periodo didattico Prof.re

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Coordinatori punti di erogazione Prov. Enna

(Ambito B1)

ENNA

Carcere di ENNA - Livello di alfabetizzazione Prof.re - I° livello I° periodo didattico Prof.re - I° l ivello II° periodo didattico Prof.re

Corso Serale ENNA - Livello di alfabetizzazione Prof.re - I° livello I° periodo didattico Prof.re - I° l ivello II° periodo didattico Prof.re

(Ambito B2)

PIAZZA ARMERINA

Corso Serale PIAZZA ARMERINA - Livello di alfabetizzazione Prof.re - I° livello I° periodo didattico Prof.re - I° l ivello II° periodo didattico Prof.re

Staff

didattico

(Ambito B3)

AGIRA

Corso Serale AGIRA - Livello di alfabetizzazione Prof.re - I° livello I° periodo didattico Prof.re - I° l ivello II° periodo didattico Prof.re

(Ambito B4)

NICOSIA

Corso Serale NICOSIA - Livello di alfabetizzazione Prof.re - I° livello I° periodo didattico Prof.re - I° l ivello II° periodo didattico Prof.re

Funzioni Strumentali

A. Coordinamento Centro

di erogazione

Prof.re B. TIC

Prof.re

C. Progettazione

Prof.re

D. Supporto/Sostegno agli alunni

Prof.re

E. Supporto/ sostegno/ formazione al lavoro

Prof.re

F. Riconoscimento crediti e Patto Formativo

COMMISSIONE PER LA DEFINIZIONE DEL PATTO FORMATIVO

Commissione del Patto Formativo

Dirigente Scolastico

Prof.re

Staff Amministrativo

Direttore dei servizi generali ed amministrativi:

Personale ATA Assistente amministrativo

Operatore scolastico

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COMMISSIONI PER LE FUNZIONI STRUMENTALI

Coordinamento Centro di erogazione

Raccordo interdisciplinare dei corsi Raccordo tra Centro di erogazione e sede

centrale CPIA Progettazione, coordinamento e verifica del

Piano dell’Offerta Formativa relativo al Centro Tenuta e distribuzione di materiali e attrezzi Formazione gruppi di corsisti Elaborazione e adattamenti calendari delle

attività Stesura materiale divulgativo sulle attività del

CPIA a livello locale Collaborazione con la funzione TIC

TIC

Creazione, cura e aggiornamento del sito web

istituzionale Cura attività interne in videoconferenza Cura attività didattica in FAD Ricerca e diffusione di software e contenuti

digitali multimediali di supporto alla didattica delle discipline (fornire consulenza agli insegnanti per l'uso di materiali didattici audiovisivi e multimediali che integrino le lezioni e affianchino il libro di testo)

.

Progettazione

Progettazione per partecipazione a bandi

regionali, nazionale e internazionali su azioni per gli adulti

Preparazione regolamenti e bandi per eventuali corsi/laboratori come apliamento dell'offerta formativa del POF

Consulenza e sportello per docenti per l'ottimizzazione di hardware e software per il laboratorio multimediale e le LIM

Individua le iniziative e i progetti locali nazionale ed europei da proporre al Collegio dei Docenti Coordina i progetti Monitoraggio e valutazione dei progetti.

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Supporto/Sostegno agli alunni

Raccoglie le richieste e i verbali delle assemblee di classe degli studenti al fine di individuare / affrontare / risolvere le problematiche, le richieste, le difficoltà che gli stessi incontrano in corso d’anno

Promuove il successo scolastico degli alunni e ne verifica la partecipazione alle attività formative: laboratori, progetti, corsi IDEI, corsi di RECUPERO

Attiva lo sportello per le esigenze degli studenti È responsabile della biblioteca di istituto, del

prestito e del recupero dei testi richiesti dagli studenti, nonché di eventuali libri dati in comodato d’uso aggiornando la richiesta e la restituzione

Supporto/ sostegno/ formazione al lavoro

Coordinare interventi di orientamento al mondo

lavoro Progettare e coordinare tutte le attività legate ai progetti stage e alternanza scuola-lavoro

Garantire la raccolta di una banca dati sulle aziende disponibili ad ospitare alunni in stage o in percorsi d’alternanza scuola-lavoro;

Provvedere alla modulistica e alla documentazione necessaria a percorsi di in stage o d’alternanza scuola-lavoro

Mantenere e sviluppare rapporti con il mondo delle imprese, anche per iniziative legate all'orientamento verso il mercato del lavoro

Riconoscimento crediti e Patto Formativo Vedi: COMMISSIONE PER LA DEFINIZIONE DEL PATTO FORMATIVO

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PERSONALE DOCENTE

(Ambito A1) Personale docente prov. Caltanissetta Ruolo

Area Tecnico Scientifica

Scienze matematiche, chimiche, fisiche e naturali

Prof.Re. RIZZO SALVATORE

SI

Educazione tecnica Prof.re. BOCCHINO LUCIO UMBERTO

SI

Area Linguistica

Italiano, storia ed educazione civica, geografia

Prof.re. QUATTROCCHI GAETANA

SI

Italiano, storia ed educazione civica, geografia

Prof.re. TERRANOVA TINA SI

l ingua straniera Prof.re. AMICO PATRIZIA SI

Licenza elementare

Scuola primaria Ins. LACAGNIA PATRIZIA Ins. ARENCI M. RITA

SI

SI Percorsi di

alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana

Livello A1 Livello A2

Ins. LO GIUDICE FELICE Ins. PASSAMONTI ELEONORA Ins. SPAGNUOLO MARTA

SI SI SI

(Ambito A1) Personale docente prov. S. Cataldo

Ruolo

Area Tecnico Scientifica

Scienze matematiche, chimiche, fisiche e naturali

Prof.re prof.re. RIZZO SALVATORE

SI

Educazione tecnica Prof.re BOCCHINO LUCIO UMBERTO

SI

Area Linguistica

Italiano, storia ed educazione civica, geografia

Prof.re TERRANOVA TINA SI

l ingua straniera Prof.re. AMICO PATRIZIA SI

Licenza elementare

Scuola primaria Ins. CALABRESE ANTONIETTA NO

Percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana

Livello A1 Livello A2

Ins.

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(Ambito A2) Personale docente prov. Riesi Ruolo

Area Tecnico Scientifica

Scienze matematiche, chimiche, fisiche e naturali

Prof.Re.

Educazione tecnica Prof.re.

Area Linguistica

Italiano, storia ed educazione civica, geografia

Prof.re.

Italiano, storia ed educazione civica, geografia

Prof.re.

l ingua straniera Prof.re.

Licenza elementare

Scuola primaria Ins. Ins.

Percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana

Livello A1 Livello A2

Ins.

(Ambito A3) Personale docente prov. Di Mussomeli

Ruolo

Area Tecnico Scientifica

Scienze matematiche, chimiche, fisiche e naturali

Prof.

Educazione tecnica Prof.

Area Linguistica

Italiano, storia ed educazione civica, geografia

Prof.

l ingua straniera Prof.

Licenza elementare

Scuola primaria

Ins. MESSINA GIUSEPPINA MARIA Ins. AIELLO MARIA STELLA

SI

SI

Percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana

Livello A1 Livello A2

Ins.

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(Ambito A4) Personale docente prov. Gela Ruolo

Area Tecnico Scientifica

Scienze matematiche, chimiche, fisiche e naturali

Prof.Re. Bramanti Giovanni SI

Educazione tecnica Prof.re. Delia Saverio SI

Area Linguistica

Italiano, storia ed educazione civica, geografia

Prof.re. Trono Maria francesca SI

l ingua straniera Prof.re. Buzzone Salvatore SI

Licenza elementare

Scuola primaria Ins. Bonfirraro Maria Letizia

SI

Percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana

Livello A1 Livello A2

Ins. Bonfirraro Maria Letizia

Si

(Ambito A4) Personale docente prov. Niscemi

Ruolo

Area Tecnico Scientifica

Scienze matematiche, chimiche, fisiche e naturali

Prof.re Bramanti Giovanni

SI

Educazione tecnica Prof.re Delia Saverio SI

Area Linguistica

Italiano, storia ed educazione civica, geografia

Prof.re Falzone Giuseppe SI

l ingua straniera Prof.re. Buzzone Salvatore SI

Licenza elementare

Scuola primaria Ins. Bonfirraro Maria Letizia SI

Percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana

Livello A1 Livello A2

Ins. Bonfirraro Maria Letizia

SI

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(Ambito B1) Personale docente prov. Enna

Ruolo

Area Tecnico Scientifica

Scienze matematiche, chimiche, fisiche e naturali

Prof.re Zagardo Leonardo Maria

Si

Educazione tecnica Prof.re Civello Giovanni Si

Area Linguistica

Italiano, storia ed educazione civica, geografia

Prof. Coppola Enrico Orso Maria Prof. Lapaglia Maria Gabriella

Si

Si

l ingua straniera Prof.ssa Mancuso Stefania Si

Licenza elementare Percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana

Scuola primaria

Ins.te Arena Enna Antonietta

Si

Percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana – Sezione Carceraria

Livello A1 Livello A2

Scuola primaria Scuola primaria

Ins.te Bonfissuto Rosa Ins.te Ardica Ida Piera Maria Ins.te Carelli Flora Ins.te Salerno Salvatore

Si Si

Si

Si

(Ambito B2) Personale docente prov. Piazza Armerina Ruolo

Area Tecnico Scientifica

Scienze matematiche, chimiche, fisiche e naturali

Prof.re Signore Marianna Prof.re Greca Francesca

Si No

Educazione tecnica Prof.re Piazza Rosario Prof.re Lo Presti Maria

Si No

Area Linguistica

Italiano, storia ed educazione civica, geografia

Prof.re Di Franca Carmela Prof.re Russo Santina Prof.re Salvaggio Filippo

No No No

lingua straniera Prof.re. Lo Giudice Anna Prof.re. Marino Rosalba

Si No

Licenza elementare

Scuola primaria Ins.te. Battiato Magdalena Ins.te Di Gerlando Angela

Si

Percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana

Livello A1 Livello A2

Ins.te Battiato Magdalena Inste Di Gerlando Angela Ins.te Battiato Magdalena Ins.te Di Gerlando Angela

Si No Si No

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(Ambito B3) Personale docente prov. Agira

Ruolo

Area Tecnico Scientifica

Scienze matematiche, chimiche, fisiche e naturali

Prof.re Baffo Gabriella

SI

Educazione tecnica Prof.re Grippaldi Cataldo

NO

Area Linguistica

Italiano, storia ed educazione civica, geografia

Prof.ressa Sinatra Giuseppa SI

l ingua straniera Prof.re. Verzì Alfio NO

Licenza elementare

Scuola primaria Ins.te Lupo Marco

SI

Percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana

Livello A1 Livello A2

Ins.te Lupo Marco Ins.te Lupo Marco

SI

(Ambito B4) Personale docente prov. Nicosia Ruolo

Area Tecnico Scientifica

Scienze matematiche, chimiche, fisiche e naturali

Prof.re BUTTI Giuseppe

SI

Educazione tecnica Prof.re MOCCIARO Rita NO

Area Linguistica

Italiano, storia ed educazione civica, geografia

Prof.re IRACI SARERI Annalisa NO

lingua straniera Prof.re. GIARRIZZO Silvia Maria NO

Licenza elementare

Scuola primaria Ins.te CIPOLLA Eugenio SI

Percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana

Livello A1 Livello A2

Ins.te. CIPOLLA Eugenio Ins.te. IRACI SARERI Annalisa

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SEDE AMMINISTRATIVA

I l Dirigente e la segreteria hanno sede presso V. Nino Martoglio n°1 -Caltanissetta Hanno a disposizione le seguenti attrezzature (computer, stampanti etc.)

……………………………………………………………………………..

I l centro è dotato altresì di uno sito web per le attività in rete all’ intero è prevista un’area amministrativa, delle aree didattiche dedicate ed un apposito settore dedicato alla Formazione a Distanza. Lo spazio è dotato di cartelle protette per lo scambio immedi ato di file di grandi dimensioni. La piattaforma per la gestione di corsi a distanza (FAD) è interamente gestita dal personale del Centro ed è utilizzata per l’erogazione di corsi web e può essere utilizzata, a richiesta, per altri progetti presenti in ret e. Le suddette risorse possono essere raggiunte ai seguenti l ink: - - -

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PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ 2015/2016

Collegio Docenti

Giorno

Argomenti

ore previste

01/09/2015

Saluto del dirigente scolastico, presa di servizio di tutti i docenti del CPIA CL/EN

orario antimeridiano

__/09/ 2015

Organizzazione anno scolastico: (calendario, articolazione orario delle lezioni, sospensioni attività didattiche), criteri per l ’assegnazione delle FS (POF; sostegno e aggiornamento docenti; sostegno alunni; rapporti con il territorio) e degli incarichi previsti, criteri di assegnazione dei docenti alle classi ,

orario antimeridiano

__/09/2015 Approvazione piano annuale attività , nomina collaboratori, Comitato di valutazione, commissioni, referenti.

orario antimeridiano

__/09/2015 Eventuale Collegio settoriale orario

antimeridiano

__/9/2015 Approvazione del POF, del Regolamento del CPIA e degli Accordi di Rete con istituzioni scolastiche esterne (rete 1) e con strutture di supporto esterne (rete 2)

3h

__/9/2015 Costituzione della Commissione del Patto

formativo

3h

__/ /2016 Collegi intermedi 2 h

__/05/2016 Adozione libri di testo e/o materiale didattico, FAD 2 h

__/06/2016 Ratifica scrutini, relazione Funzioni strumentali 3 h

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Periodo durata ore

___ dicembre 2015 1,30 h

___ febbraio 2016 1,30 h

___ aprile 2016 1,30 h

Riunione Docenti per Assi Culturali

Periodo Attività Durata ore

__ Settembre2015 Struttura del curricolo e relativa costruzione delle

UDA

1,30 h

__ Settembre 2015 Struttura del curricolo e relativa costruzione delle

UDA

2h

__ Ottobre 2015 Revisione curricolo per competenze 2h

__ Febbraio 2016 Revisione curricolo per competenze 2h

__Maggio 2016 Adozione libri di testo e/o materiale didattico, FAD

2 h

Riunioni Docenti Coordinatori di Assi Culturali e Referenti di Plesso Periodo Attività durata ore

__ Settembre 2015 Predisposizione materiale costruzione curricolo 1,30 h

__ Ottobre 2015 Confronto sui lavori 2 h

__Febbraio 2016 Prove Invalsi 2 h

__Maggio 2016 Adozioni libri di testo 2 h

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Consigli di Classe

Periodo Attività durata ore/minuti

__ Ottobre 2015 Programmazione C.d.c 2.15h

__ Novembre 2015 Insediamento rappresentanti alunni e genitori, andamento didattico-disciplinare

2h

__ Febbraio 2016 Scrutini primo quadrimestre

__ Aprile 2016 Andamento didattico/disciplinare , valutazione intermedia

2.15h

__ Maggio 2016 Adozione libri di testo e/o materiale didattico, FAD

2h

__ Giugno 2016 Scrutini finali

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REGOLAMENTO DEL COLLEGIO DOCENTI

LE COMPETENZE A r t . 1 Come si evince dalla normativa vigente il Collegio dei docenti è chiamato ad attuare la primaria funzione dell'Istituzione scolastica, che è quella didattica - educativa – formativa degli adulti che frequentano i corsi della Istituzione .

A r t . 2 Entro tale ambito ogni suo intervento deve essere il risultato di un attento lavoro collegiale mirato ad una calibrata programmazione e all'effettiva verifica degli obiettivi raggiunti, nel rispetto della libertà didattica di ogni singolo docente e in ottemperanza alla trasparenza di ogni atto ufficiale. A r t . 3 E’ammessa alla riunione la sola componente docente oltre al Dirigente Scolastico, salvo diversa deliberazione collegiale, sempre e comunque a maggioranza qualificata (metà più uno dei votanti).

A r t . 4 Durante la seduta è richiesto un comportamento che consenta a tutti un'attiva partecipazione ai lavori.

LA CONVOCAZIONE A r t . 5 I l Collegio dei Docenti si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il calendario proposto dal Dirigente Scolastico e votato dal Collegio. Il Collegio può essere altresì convocato in seduta straordinaria su richiesta di almeno 1/3 dei componenti o nel caso in cui i l Dirigente ne ravvisi le necessità. La comunicazione dell’O.d.g. deve essere data con almeno 5 giorni di preavviso. In caso di sopravvenuti problemi urgenti, l’O.d.g. può essere integrato con comun icazione scritta anche il giorno prima. A r t . 6 I l Collegio, anche su iniziativa di un solo componente, può deliberare l'inserimento di uno o più punti all'O.d.g. per la seduta successiva.

A r t . 7 Contestualmente alla convocazione del Collegio, la Presidenza pubblica tutto il materiale informativo in merito agli argomenti all’ordine del giorno. ATTRIBUZIONI DELLA PRESIDENZA A r t . 8 I l Dirigente Scolastico presiede il Collegio e ne assicura il corretto e proficuo funzionamento. In particolare: - apre e chiude la seduta - dà la parola, guida e modera la discussione - cura l’ordinato svolgersi dei lavori - stabilisce la sequenza delle votazioni; - comunica la nomina dei collaboratori della dirigenza nominati o eletti a norma delle disposizioni vigenti; - i l collegio ratifica i vari referenti dei punti di erogazione, precedentemente individuati dal gruppo docenti del punto di erogazione stesso.

A r t . 9 I l Collaboratore vicario sostituisce il Dirigente Scolastico in caso di assenza o

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impedimento. A r t . 1 0 I l Segretario del Collegio, designato di norma dal Dirigente Scolastico tra i collaboratori, sovrintende alla stesura del processo verbale, che deve contenere le deliberazioni e gli atti della riunione; se richiesto ne dà lettura. Le richieste di variazione del verbale devono essere redatte in forma scritta e, se approvate, fanno parte integrante del medesimo verbale oggetto di approvazione.

A r t . 1 1 Dal decimo giorno lavorativo successivo ad ogni riunione del Collegio, i l relativo verbale sarà affisso in bacheca interna alla sala insegnanti, perché sia possibile richiederne in forma scritta eventuali rettifiche per la definitiva approvazione nella seduta successiva. ATTRIBUZIONI DEL COLLEGIO A r t . 1 2 Premesso che il Collegio dei docenti elabora il POF sulla base delle norme in materia di autonomia delle Istituzioni scolastiche stabilite dal DPR n. 275, 8 marzo 1999, tenendo conto sia degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal consiglio d i Istituto sia delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e degli studenti, i l Collegio dei docenti, nell’esercizio dell’autonomia didattica, organizzativa, e dell’autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo: - cura la programmazione dell’azione educativa, anche al fine di adeguare i tempi dell’ insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività nel modo più idoneo allo loro tipologia e ai ritmi di apprendimento degli studenti; - formula proposte al Dirigente per la formazione e la composizione delle classi e l ’assegnazione ad esse dei docenti, per la formulazione dell’orario delle lezioni, comprese le iniziative di recupero, sostegno, continuità, orientamento e/o riorientamento scolastico; - provvede che la scelta, l’adozione e l’utilizzazione delle metodologie e degli strumenti didattici, ivi compresi i l ibri di testo, siano coerenti con il POF e siano attuate con criteri di trasparenza e tempestività; - propone al Consiglio di Istituto la s tipula di contratti di prestazione d’opera con esperti al fine di garantire l’arricchimento dell’offerta formativa, nonché la realizzazione di specifici programmi di ricerca e di sperimentazione. A r t . 1 3 Per migliorare la propria organizzazione il Collegi o dei docenti si articola in commissioni di lavoro da individuare nelle seguenti aree: - monitoraggio qualità - orientamento in uscita - didattica - biblioteca - interventi e servizi per gli studenti (CIC) - utilizzazione delle tecnologie informatiche. Ogni commissione può articolarsi in sottocommissioni finalizzate allo studio e al raggiungimento di obiettivi specifici per livello o periodo didattico e alla realizzazione di servizi prefissati dal POF. A r t . 1 4 I l coordinatore delle commissioni e sottocommi ssioni è di norma il docente eletto per la funzione strumentale o, in via subordinata, un docente eletto fra i membri della commissione. A r t . 1 5 Le Funzioni Strumentali insieme al Dirigente Scolastico, al suo Vicario, al DSGA, a due Rappresentanti degli studenti e due Rappresentanti dei genitori, costituiscono una Commissione di Coordinamento al fine di:

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a - predisporre il progetto POF per l’anno successivo b - favorire la gestione unitaria di tutte le attività previste dal POF c - assicurare la maggior qualità possibile ai processi formativi d - attuare una valutazione dell’efficacia del POF e - sovrintendere alla informazione, al sito web e a tutto ciò che riguarda l’ immagine pubblica dell’Istituto f - predisporre le iniziative culturali aperte al territorio. La commissione di Coordinamento si riunisce su iniziativa del Dirigente Scolastico secondo un calendario fissato dal Dirigente stesso ogni anno scolastico. In particolare per quanto riguarda il punto a- la Commissione avrà il compito di predis porre per il Collegio di fine anno scolastico un quadro il più possibile organico di tutti i progetti che si intendono attuare nel corso dell’anno scolastico successivo. VALIDITA’ DELLE SEDUTE A r t . 1 6 I l segretario procede all’appello nominale per verificare il numero dei presenti. La seduta è valida se è presente la metà + uno dei componenti. A r t . 1 7 Tutte le assenze relative all'intera seduta o parte di essa devono essere giustificate. A r t . 1 8 Le sedute del Collegio sono, di norma, prioritarie su qualsiasi altra attività del personale docente. LAVORI DELLE SEDUTE a. la discuss ione A r t . 1 9 I lavori del Collegio si aprono con l'approvazione del verbale della seduta precedente; con decisione unanime è possibile astenersi dalla lettura dello stesso, salvo il diritto d'intervento per chi intenda proporre rettifiche. A r t . 2 0 E' possibile richiedere di modificare la successione dei punti all'O.d.g.. La richiesta viene accolta se approvata con maggioranza relativa. A r t . 2 1 Sugli argomenti compresi all'O.d.g. i docenti si iscrivono a parlare durante la seduta. A r t . 2 2 I l Presidente nel concedere la parola segue l'ordine delle iscrizioni a parlare. A r t . 2 3 Nessun docente può, di norma, iscriversi a parlare più di una volta per ogni punto all'O.d.g., oltre all'eventuale dichiarazione di voto. A r t . 2 4 La durata degli interventi nella discussione di ogni punto al'O.d.g. non può superare i 5 minuti; il docente che presenta la proposta di delibera, ha a disposizione altri 3 minuti per l'il lustrazione della stes sa. A r t . 2 5 Ogni docente è tenuto a rispettare i tempi prefissati; in caso contrario il Presidente, dopo un richiamo, ha la facoltà di togliere la parola. A r t . 2 6 Ogni docente ha diritto di replica una sola volta per ogni argomento all'Ordine del giorno per un tema non superiore a due minuti. A r t . 2 7 Gli emendamenti alla proposta di delibera vanno presentati per iscritto

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A r t . 2 8 Le comunicazioni del Dirigente Scolastico in apertura di seduta, così come i temi o i quesiti posti dai membri del Collegio in relazione al punto “Varie” conclusivo della seduta, non sono di norma soggetti a discussione.

b. le votaz ioni A r t . 2 9 Ogni componente del Collegio è tenuto ad esprimere il proprio parere con il suo voto.

A r t . 3 0 Quando una proposta viene messa ai voti non è più consentito alcun intervento.

A r t . 3 1 Tutte le votazioni avvengono per voto palese. Un componente del Collegio può chiedere il voto per appello nominale.

A r t . 3 2 Una proposta di delibera è approvata:

1 . se votata all'unanimità 2 . se votata a maggioranza

Nel caso 2 si distinguono due tipi di maggioranza: - maggioranza relativa (metà + uno dei votanti a favore), richiesta per rimozioni riguardanti questioni di indirizzo didattico vincolanti tutti i docenti;

- maggioranza (per tutte le altre proposte e iniziative, la cui attuazione non coinvolge l'intero corpo docente). In caso di parità prevale il voto del dirigente. - Il voto degli astenuti non ha mai valore ai fini della determinazione della maggioranza. A r t . 3 3 Conclusa la votazione, il dirigente proclama i risultati della stessa. A r t . 3 4 Fatti salvi i diritti della libertà didattica previsti dalla legge, le deliberazioni del Collegio vincolano tutti i docenti a partecipare alla loro attuazione secondo le modalità previste. A r t . 3 5 I l Collegio può prendere in esame, su richiesta di un terzo dei componenti, eventuali motivate proposte di modifica del regolamento. Per l'approvazione di tale proposta è richiesta la maggioranza relativa (metà più uno dei votanti). N.B. Si richiama l’art. 7 del Dlgs 297/94 - Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione

A r t . 7 1- Collegio dei docenti

1. I l collegio dei docenti è composto dal personale docente di ruolo e non di ruolo in servizio nel circolo o nell'istituto, ed è presieduto dal direttore didattico o dal preside. Fanno altresì parte del collegio dei docenti i docenti di sostegno che ai sensi del successivo articolo 315, comma 5, assumono la contitolarità di classi del circolo o istituto. Nelle ipotesi di più istituti o scuole di istruzione secondaria superiore di diverso ordine e tipo aggregati, ogni istituto o scuola aggregata mantiene un proprio collegio dei docenti per le compe tenze di cui al comma 2.

2. I l collegio dei docenti: a) ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico del circolo o dell'istituto. In

particolare cura la programmazione dell'azione educativa anche al fine di adeguare, nell'ambito degli ordinamenti della scuola stabiliti dallo Stato, i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali e di favorire il coordinamento interdisciplinare. Esso esercita tale potere nel rispetto della libertà di insegnamento garantita a ciascun docente;

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b) formula proposte al direttore didattico o al preside per la formazione, la composizione delle classi e l'assegnazione ad esse dei docenti, per la formulazione dell'orario delle lezioni e per lo svolgimento delle altre attività scolastiche, tenuto conto dei criteri generali indicati dal consiglio di circolo o d'istituto;

c) delibera, ai fini della valutazione degli alunni e unitamente per tutte le classi, la suddivisione dell'anno scolastico in due o tre periodi;

d) valuta periodicamente l'andamento complessivo dell'azione didattica per verificarne l'efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati, proponendo, ove necessario, opportune misure per il miglioramento dell'attività scolastica;

e) provvede all'adozione dei libri di testo, sentiti i c onsigli di interclasse o di classe e, nei l imiti delle disponibilità finanziarie indicate dal consiglio di circolo o di istituto, alla scelta dei sussidi didattici;

f ) adotta o promuove nell'ambito delle proprie competenze iniziative di sperimentazione in conformità degli articoli 276 e seguenti;

g) promuove iniziative di aggiornamento dei docenti del circolo o dell'istituto; h) elegge, in numero di uno nelle scuole fino a 200 alunni, di due nelle scuole fino a 500

alunni, di tre nelle scuole fino a 900 alunni, e di quattro nelle scuole con più di 900 alunni, i docenti incaricati di collaborare col direttore didattico o col preside; uno degli eletti sostituisce il direttore didattico o preside in caso di assenza o impedimento. Nelle scuole di cui all'articolo 6 , le cui sezioni o classi siano tutte finalizzate all'istruzione ed educazione di minori portatori di handicap anche nei casi in cui il numero degli alunni del circolo o istituto sia inferiore a duecento il collegio dei docenti elegge due docenti incaricati di collaborare col direttore didattico o preside;

i ) elegge i suoi rappresentanti nel consiglio di circolo o di istituto; l ) elegge, nel suo seno, i docenti che fanno parte del comitato per la valutazione del

servizio del personale docente; m) programma ed attua le in iziative per il sostegno degli alunni portatori di handicap; n) nelle scuole dell'obbligo che accolgono alunni figli di lavoratori stranieri residenti in

Italia e di lavoratori italiani emigrati adotta le iniziative previste dagli articoli 115 e 116;

o) esamina, allo scopo di individuare i mezzi per ogni possibile recupero, i casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni, su iniziativa dei docenti della rispettiva classe e sentiti gli specialisti che operano in modo continuativo nella scuola con compiti medico, socio-psico-pedagogici e di orientamento;

p) esprime al direttore didattico o al preside parere in ordine alla sospensione dal servizio e alla sospensione cautelare del personale docente quando ricorrano ragioni di particolare urgenza ai sensi degli articoli 468 e 506;

q) esprime parere, per gli aspetti didattici, in ordine alle iniziative dirette alla educazione della salute e alla prevenzione delle tossicodipendenze previste dall'articolo 106 del testo unico approvato con decreto del Preside nte della Repubblica 9 ottobre 1990 n. 309;

r) si pronuncia su ogni altro argomento attribuito dal presente testo unico, dalle leggi e dai regolamenti, alla sua competenza.

3. Nell'adottare le proprie deliberazioni il collegio dei docenti tiene conto delle event uali proposte e pareri dei consigli di intersezione, di interclasse o di classe.

4. I l collegio dei docenti si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce ogni qualvolta il direttore didattico o il preside ne ravvisi la necessità oppure quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta; comunque, almeno una volta per ogni trimestre o quadrimestre.

5. Le riunioni del collegio hanno luogo durante l'orario di servizio in ore non coincidenti con l'orario di lezione.

6. Le funzioni di segretario del collegio sono attribuite dal direttore didattico o dal preside ad uno dei docenti eletto a norma del precedente comma 2, lettera h).

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REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO

A r t . 1 La composizione, le competenze e gli adempimenti specifici del Cons iglio di

Istituto sono indicati negli art. 8 -10 del Testo Unico 16 aprile 1994 n. 297 richiamato a seguire -Art. 8 - Consiglio di circolo o di istituto e giunta esecutiva

1. I l consiglio di circolo o di istituto, nelle scuole con popolazione scolastica fino a 500

alunni, è costituito da 14 componenti, di cui 6 rappresentanti del personale docente, uno del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, 6 dei genitori degli alunni, il direttore didattico o il preside; nelle scuole con popolazione scolastica su periore a 500 alunni è costituito da 19 componenti, di cui 8 rappresentanti del personale docente, 2 rappresentanti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario e 8 rappresentanti dei genitori degli alunni, il direttore didattico o il preside.

2. Negli istituti di istruzione secondaria superiore i rappresentanti dei genitori degli

alunni sono ridotti, in relazione alla popolazione scolastica, a tre e a quattro; in tal caso sono chiamati a far parte del consiglio altrettanti rappresentanti eletti dagli studenti.

3. Gli studenti che non abbiano raggiunto la maggiore età non hanno voto deliberativo

sulle materie di cui al primo ed al secondo comma, lettera b), dell'articolo 10 . 4. I rappresentanti del personale docente sono eletti dal collegio dei docenti nel proprio

seno; quelli del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario dal corrispondente personale di ruolo o non di ruolo in servizio nel circolo o nell'istituto; quelli dei genitori degli alunni sono eletti dai genitori stessi o da chi ne fa legalment e le veci; quelli degli studenti, ove previsti, dagli studenti dell'istituto.

5. Possono essere chiamati a partecipare alle riunioni del consiglio di circolo o di istituto,

a titolo consultivo, gli specialisti che operano in modo continuativo nella scuola co n compiti medico, psico-pedagogici e di orientamento.

6. I l consiglio di circolo o di istituto è presieduto da uno dei membri, eletto a

maggioranza assoluta dei suoi componenti, tra i rappresentanti dei genitori degli alunni. Qualora non si raggiunga detta m aggioranza nella prima votazione, il presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti. Può essere eletto anche un vice presidente.

7. I l consiglio di circolo o di istituto elegge nel suo seno una giunta esecutiva, composta

di un docente, di un impiegato amministrativo o tecnico o ausiliario e di due genitori. Della giunta fanno parte di diritto il direttore didattico o il preside, che la presiede ed ha la rappresentanza del circolo o dell'istituto, ed il capo dei servizi di segreteria che svolge anche funzioni di segretario della giunta stessa.

8. Negli istituti di istruzione secondaria superiore la rappresentanza dei genitori è ridotta

di una unità; in tal caso è chiamato a far parte della giunta esecutiva un rappresentante eletto dagli studenti.

9. Le riunioni del consiglio hanno luogo in ore non coincidenti con l'orario di lezione. 10. I consigli di circolo o di istituto e la giunta esecutiva durano in carica per tre anni

scolastici. Coloro che nel corso del triennio perdono i requisiti per essere eletti in

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consiglio vengono sostituiti dai primi dei non eletti nelle rispettive liste. La rappresentanza studentesca viene rinnovata annualmente .

11. Le funzioni di segretario del consiglio di circolo o di istituto sono affidate dal

presidente ad un membro del consigl io stesso. CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO A r t . 2 I l Consiglio è convocato dal Presidente ogni qualvolta lo ritenga opportuno

durante l’anno scolastico. La convocazione, contenente l'ordine del giorno, deve altresì essere resa nota a tutta la scuola mediante comunicazione all’albo. Il Consiglio deve essere convocato inoltre ogni qualvolta ne viene fatta richiesta da almeno sette consiglieri o dalla Giunta. Tale richiesta di convocazione del Consiglio deve indicare l ’ordine del giorno e la convocazione deve avvenire entro gli otto giorni successivi alla richiesta.

MODALITA’ DI CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO A r t . 3 La convocazione del Consiglio a firma del Presidente deve essere diramata, a

cura degli uffici di segreteria, per iscritto, ai membri del Consiglio, almeno quattro giorni prima, con l’indicazione dell’ordine del giorno, fatto salvo il caso di convocazione urgente per fondati motivi. Copia di convocazione è affissa all’albo della scuola. Al fine di facilitare la partecipazione dei membri alle sedute, il Consiglio può approvare un calendario delle riunioni per un determinato periodo coordinandolo, ove possibile, con quello degli altri organi collegiali. In questo caso la convocazione del Consiglio per le sedute indicate nel calendario è es eguita mediante affissione all’albo della scuola.

FORMAZIONE DELL’ORDINE DEL GIORNO A r t . 4 L’ordine del giorno della convocazione è formulato dal Presidente sentita la

giunta e deve contenere gli argomenti eventualmente proposti dai singoli consiglieri. In caso di urgenza l’Odg può essere integrato anche telefonicamente il giorno precedente la seduta, con punti aggiuntivi all’odg.

DEL PROGRAMMA ANNUALE O DEL CONTO CONSUNTIVO A r t . 5 Entro i termini fissati dall’O.M., i l Consiglio, dopo ampie consultazioni delle

componenti della scuola, approva le linee generali per la formulazione del bilancio. La Giunta, sulla base delle linee generali approvate dal Consiglio predispone il programma annuale. Copia di detto programma annuale, così come quella del conto consuntivo, deve essere consegnata ad ogni membro del Consiglio di regola con 15 giorni di anticipo sulla data della riunione e comunque non meno di 5 giorni prima della convocazione stessa. Il Consiglio, inoltre, adotta il Piano dell’Offerta formativa.

ARGOMENTI URGENTI E VARIAZIONE DELL’O.D.G. A r t . 6 Per discutere e deliberare su argomenti di particolare urgenza che non siano

all’Odg è indispensabile la presenza di tutti i memb ri in carica e la maggioranza di 2/3 dei voti validamente espressi. L’inversione dei punti all’Odg può essere deliberata anche se non sono presenti tutti i membri in carica, ma con la maggioranza dei voti validamente espressi.

SEDE DELLE RIUNIONI A r t . 7 I l Consiglio si riunisce normalmente nella sede della scuola. Quando sia deciso

dalla maggioranza assoluta del Consiglio, si può riunire anche presso punti di

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erogazione specificamente indicati.

PUBBLICITA’ DELLE SEDUTE A r t . 8 In conformità all’art. 8 della Legge n. 748 del 11/10/77 alle sedute del C.d.I. possono assistere gli elettori delle componenti rappresentate del consiglio stesso.

PROCESSO VERBALE E PUBBLICAZIONE DEGLI ATTI A r t . 9 Di ogni seduta a cura del segretario è redatto un processo verbale che deve

essere depositato entro e non oltre 10 giorni dalla seduta e viene approvato nella seduta successiva. Ciascun consigliere ha diritto di prenderne visione. Le richieste di variazione del verbale devono essere redatte in forma scritta e, se approvate, modificano il testo del verbale oggetto di approvazione. Gli atti conclusivi e le deliberazioni sono pubblicate in apposito albo della scuola.

FACOLTA’ DI PARLARE A r t . 1 0 I l Consiglio di Istituto può invitare con dir itto di parola su questioni

specifiche membri esterni al Consiglio stesso.

CONSULTAZIONE DEGLI ORGANISMI DELLA SCUOLA A r t . 1 1 I l Consiglio prima di deliberare su importanti questioni, allo scopo di

garantire la più ampia partecipazione alla gestione della scuola, può decidere di consultare gli altri organi collegiali della scuola. Il Consiglio inoltre prende in esame eventuali proposte formulate da regolari assemblee degli studenti e dei genitori.

VALIDITA’ DELLE SEDUTE E DELLE DELIBERAZIONI A r t . 1 2 Per la validità delle sedute è richiesta la presenza di almeno la metà più uno

dei componenti in carica. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi, salvo che disposizioni ufficiali prescrivano di versamente. In caso di parità prevale il voto del Presidente.

DIRITTI DEI MEMBRI DEL CONSIGLIO A r t . 1 3 I membri del Consiglio, durante l’orario di servizio, possono accedere agli

uffici di segreteria per richiedere tutte le informazioni e copia degli atti relativi alle materie di competenza del Consiglio. Ogni membro può chiedere al Presidente informazioni o spiegazioni sulla esecuzione da parte della Giunta, delle deliberazioni adottate.

A r t . 1 4 I rappresentanti degli studenti che hanno compi uto il 18° anno di età hanno voto deliberativo nelle materie di cui all’art. 6 del Testo Unico. Gli studenti che non abbiano raggiunto la maggiore età non hanno voto deliberativo sulle materie di cui al primo e secondo comma. Lettera b) dello stesso art. 6 . Essi tuttavia hanno diritto di partecipare alla discussione delle materie di cui al precedente comma e di esprimere i loro parere, che deve essere tenuto nella massima considerazione.

ELEZIONE DEL PRESIDENTE A r t . 1 5 I l Presidente è eletto secondo le modalità previste dall’art. 5 del D.P.R. n.

416/1974. Le votazioni per l’elezione del Presidente avvengono a scrutinio segreto. In caso di assenza o di impedimento del Presidente egli verrà sostituito nelle sue funzioni dal più anziano dei genitori eletti.

ATTRIBUZIONE DEL PRESIDENTE

A r t . 1 6 I l Presidente assicura il regolare funzionamento del consiglio e svolge

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tutte le necessarie iniziative per favorire una gestione democratica della scuola e nella piena realizzazione dei compiti del Consiglio. In particolare: - convoca il Consiglio, ne presiede le riunioni e adotta tutti i necessari provvedimenti per il regolare svolgimento dei lavori; - prende e mantiene i contatti con i presidenti del Consiglio di altri istituti del medesimo distretto.

A r t . 1 7 I l Presidente ha diritto di disporre dei servizi di segreteria della scuola in ordine alle sue funzioni.

A r t . 1 8 Le funzioni del segretario sono affidate dal Presidente ad un membro del Consiglio. Le delibere, estrapolate dal verbale, vengono riportate in apposito registro. Il segretario ha il compito di redigere il processo verbale dei lavori e di sottoscrivere, unitamente al Presidente, gli atti e le deliberazioni del Consiglio.

Si riporta a seguire il testo integrale de l l’Art. 10 - Attribuzioni del consiglio di circolo o di istituto e della giunta esecutiva del Testo Unico

1. I l consiglio di circolo o di istituto elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento.

2. Esso delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e dispone in ordine all ' impiego dei mezzi finanziari per quanto concerne il funzionamento amministrativo e didattico del circolo o dell'istituto.

3. I l consiglio di circolo o di istituto, fatte salve le competenze del collegio dei docenti e dei consigli di intersezione, di interclasse, e di classe, ha potere deliberante, su proposta della giunta, per quanto concerne l'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della scuola, nei l imiti d elle disponibilità di bilancio, nelle seguenti materie: adozione del regolamento interno del circolo o dell'istituto che deve fra l'altro, stabilire le modalità per il funzionamento della biblioteca e per l'uso delle attrezzature culturali, didattiche e sportive, per la vigilanza degli alunni durante l'ingresso e la permanenza nella scuola nonché durante l'uscita dalla medesima, per la partecipazione del pubblico alle sedute del consiglio ai sensi dell'articolo 42; acquisto, rinnovo e conservazione delle at trezzature tecnico-scientifiche e dei sussidi didattici, compresi quelli audio -televisivi e le dotazioni librarie, e acquisto dei materiali di consumo occorrenti per le esercitazioni; adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambiental i; criteri generali per la programmazione educativa; criteri per la programmazione e l'attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche, extra scolastiche, con particolare riguardo ai corsi di recupero e di sostegno, alle libere attività complementari, alle visite guidate e ai viaggi di istruzione; promozione di contatti con altre scuole o istituti al fine di realizzare scambi di informazioni e di esperienze e di intraprendere eventuali iniziative di collaborazione; partecipazione del circolo o dell'istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare interesse educativo; forme e modalità per lo svolgimento di iniziative assistenziali che possono essere assunte dal circolo o dall'istituto.

4. I l consiglio di circolo o di ist ituto indica, altresì, i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all 'assegnazione ad esse dei singoli docenti, all 'adattamento dell'orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche alle condizioni ambientali e al coordinamento organizzativo dei consigli di intersezione, di interclasse o di classe; esprime parere sull'andamento generale, didattico ed amministrativo, del circolo o dell'istituto, e stabilisce i criteri per l'espletamento dei servizi amministrativi.

5. Esercita le funzioni in materia di sperimentazione ed aggiornamento previste dagli articoli 276 e seguenti.

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6. Esercita le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici ai sensi dell'articolo 94.

7. Delibera, sentito per gli aspetti didattici i l collegio dei docenti, le iniziative dirette alla educazione della salute e alla prevenzione delle tossicodipendenze previste dall'articolo 106 del testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990 n. 309.

8. Si pronuncia su ogni altro argomento attribuito dal testo unico, dalle leggi e dai regolamenti, alla sua competenza.

9. Sulle materie devolute alla sua competenza, esso invia annualmente una relazione al provveditore agli studi e al consiglio scolastico provinciale. ATTRIBUZIONE DELLA GIUNTA A r t . 1 9 La Giunta esecutiva ha i compiti istruttori ed esecutivi rispetto all’attività

del Consiglio. CONVOCAZIONE DELLA GIUNTA ESECUTIVA A r t . 2 0 La Giunta è convocata dal Dirigente Scolastico con l’indicazione dell’ordine

del giorno. COMMISSIONE DI LAVORO A r t . 2 1 I l Consiglio, al fine di meglio realizzare il proprio potere di iniziativa, può

decidere di costituire nel proprio seno, per materie di particolare importanza, commissioni di lavoro che esprimano il più possibile la pluralità di indirizzi. Le commissioni di lavoro non hanno alcun potere deliberativo e svolgono la propria attività secondo le direttive e le modalità stabilite dal Consiglio. Le Commissioni di lavoro, per meglio adempiere ai propri compiti, possono, previa indicazione del Consiglio, sentire esperti della materia, scelti anche tra studenti, genitori, docenti, non docenti. Le proposte della Commissione di lavoro al Consiglio sar anno formulate da una relazione, eventualmente accompagnata da una relazione di minoranza.

DECADENZA A r t . 2 2 Dopo tre assenze consecutive il componente viene dichiarato decaduto e si procede alla surroga. Si riportano i comma dell’art. 10 del T.U.

La giunta esecutiva predispone il bilancio preventivo e il conto consuntivo; prepara i lavori del consiglio di circolo o di istituto, fermo restando il diritto di iniziativa del consiglio stesso, e cura l'esecuzione delle relative delibere.

La giunta esecutiva ha altresì competenza per i provvedimenti disciplinari a carico degli alunni, di cui all'ultimo comma dell'articolo 5 . Le deliberazioni sono adottate su proposta del rispettivo consiglio di classe. Contro le decisioni in materia disciplinare della giunta esecutiva è ammesso ricorso al provveditore agli studi che decide in via definitiva sentita la sezione del consiglio scolastico provinciale avente competenza per il grado di scuola a cui appartiene l'alunno A r t . 2 3 I l Collaboratore vicario sostituisce il Dirigente Scolastico in caso di assenza o impedimento. A r t . 2 4 I l Segretario del Collegio, designato di norma dal Dirigente Scolastico tra i collaboratori, sovrintende alla stesura del processo verbale, che deve contenere le deliberazioni e gli atti della riunione; se richiesto ne dà lettura. Le richieste di variazione del verbale devono essere redatte in forma scritta e, se approvate, fanno parte integrante del medesimo verbale oggetto di approvazione.

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A r t . 2 5 Dal decimo giorno lavorativo successivo ad ogni riunione del Collegio, i l relativo verbale sarà affisso in bacheca interna alla sala insegnanti, perché sia possibile richiederne in forma scritta eventuali rettifiche per la definitiva approvazione nella seduta successiva.

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ISTITUZIONI SCOLASTICHE DI SECONDO LIVELLO

PREMESSA

PERCORSI DI ISTRUZIONE DI SECONDO LIVELLO

I percorsi di istruzione di secondo livello sono finalizzati al conseguimento del diploma di

istruzione tecnica, professionale e artistica.

I percorsi di istruzione di secondo livello si riferiscono al profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione per gli istituti professionali, per gli istituti tecnici e per i l icei artistici, come definiti dai regolamenti adottati rispettivamente con decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n. 87, decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 88, e decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89; si riferiscono ai risultati di apprendimento, declinati in termini di conoscenze, abilità e competenze, relativi agli insegnamenti stabiliti secondo le modalità previste dai suddetti regolamenti, secondo i criteri di seguito riportati. I percorsi di istruzione di secondo livello sono realizzati dalle istituzioni scolastiche presso le quali funzionano i percorsi di istruzione tecnica, professionale e artistica, rimanendo in esse incardinati. I percorsi di secondo livello di istruzione tecnica e professionale sono articolati in tre periodi didattici, così strutturati:

a) primo periodo didattico, finalizzato all’acquisizione della certificazione necessaria per l’ammissione al secondo biennio dei percorsi degli istitu ti tecnici o professionali, in relazione all’indirizzo scelto dallo studente; b) secondo periodo didattico, finalizzato all’acquisizione della certificazione

necessaria per l’ammissione all’ultimo anno dei percorsi degli istituti tecnici o professionali, in relazione all’indirizzo scelto dallo studente; c) terzo periodo didattico, finalizzato all’acquisizione del diploma di

istruzione tecnica o professionale, in relazione all’indirizzo scelto dallo studente.

I periodi didattici di cui ai punti a, b, c, si riferiscono alle conoscenze, abilità e competenze previste rispettivamente per il primo biennio, il secondo biennio e l’ultimo anno dei corrispondenti ordinamenti degli istituti tecnici o professionali e hanno ris pettivamente un orario complessivo obbligatorio pari al 70% di quello previsto dai suddetti ordinamenti con riferimento all’area di istruzione generale e alle singole aree di indirizzo. La frequenza del primo periodo didattico del secondo livello consente l’acquisizione dei saperi e delle competenza previste dai curricula relativi al primo biennio degli istituti di istruzione secondaria tecnica, professionale e artistica, utile anche ai f ini dell’adempimento dell’obbligo di istruzione da parte dei giovani adulti (16 -18 anni), finalizzato all’assolvimento del diritto -dovere di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 76. L’adattamento dei percorsi di secondo livello ai piani di studio di cui ai DDPPRR 87, 88 e 89/2010, come previsto dall’art. 11, comma 10 del REGOLAMENTO risponde ai seguenti criteri : - riduzione al 70% delle ore del primo biennio, del secondo biennio e dell’ultimo anno, con

arrotondamento del risultato ottenuto ad un n umero divisibile per 33 al fine di ottenere una quota oraria settimanale utilizzabile per la formazione delle cattedre;

- la riduzione al 70% del monte ore del curriculo non comporta la riduzione al 70% di tutte le discipline in quanto, nei corsi serali, “ Scienze motorie e sportive” non è disciplina curricolare e, pertanto, si rendono possibili arrotondamenti al valore superiore pressoché

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per tutte le discipline o comunque per quelle che presentano una maggiore esigenza di spazio orario per il consolidamento delle competenze;

- compensazioni orarie tra il secondo biennio e l’ultimo anno (l’ultimo anno presenta di norma un numero di ore del 50% rispetto al secondo biennio e, nel caso di quote orarie settimanali di due ore, non consente una riduzione di senso) ; in particolare, tali compensazioni sono necessarie negli indirizzi con notevole frammentazione disciplinare;

- mantenimento dello stesso quadro orario per attività e insegnamenti generali comuni degli istituti tecnici settore Economico e settore Tecnolog ico, come previsto dal riordino;

- minori riduzioni per le discipline presenti in un unico anno del primo o del secondo biennio per non compromettere la qualità formativa della disciplina; - nell’Istruzione tecnica, settore Economico, e nell’Istruzion e professionale, settore Servizi,

indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” sono state riunite in unica disciplina “Scienze integrate (Fisica)” e “Scienze integrate (Chimica)” per assicurare un insegnamento unitario senza frammentazioni disciplinari e, nei professionali, un indispensabile numero di ore ai tre laboratori di servizi enogastronomici;

- mancata riduzione per le discipline presenti in un unico anno con due ore settimanali; (esempio: ind. “Servizi socio -sanitari” disciplina “Elementi di storia dell’arte ed espressioni grafiche” “Educazione musicale”);

- necessità di mantenere uniti gli insegnamenti di storia e filosofia nell’ultimo anno dei Licei artistici per non assegnare a una delle due discipline una sola ora settimanale;

- inserimento nei Licei artistici della disciplina “Storia dell’arte” tra le discipline di indirizzo pur essendo comune a tutti gli indirizzi.

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I CORSI SERALI DEGLI ISTITUTI TECNICI , PROFESSIONALI E LICEI ARTISTICI CHE FARANNO PARTE DEL CPIA SARANNO:

ISTITUTO TECNICO – SETTORE ECONOMICO: Indirizzi (Tabella 2) CALTANISSETTA

“Amministrazione, Finanza e Marketing”;

“Relazioni Internazionali per Il Marketing”;

“Sistemi Informativi Aziendali”;

“Turismo”

A.F.M.C.A.T.

Con l'attivazione dei corsi serali l 'Istituto permette a coloro che intendono rientrare nel sistema scolastico di conciliare lo studio con i loro impegni extra -scolastici.

Ciò viene realizzato mediante un orario delle lezioni ridotto, un numero di materie contenuto ma con programmi aggiornati, un percorso formativo flessibile, l ' introduzione di innovazioni metodologiche, secondo la nuova normativa concernente la realizzazione di un progetto assistito (CPIA) a livello regionale attraverso accordi di rete tra le varie scuole a cui la nostra scuola ha aderito, ma che sarà attivato a decorrere dall’A.S. 2015/16.

Vengono adottati criteri di estrema flessibilità nel riconoscere crediti formativi ai corsisti, che hanno alle spalle percorsi scolastici e/o formativi eterogenei ed esperienze lavorative in ambiti affini.

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Il quadro orario

Attività e insegnamenti generali del settore economico Corso serale - Percorso di istruzione di secondo livello

Amministrazione, Finanza e Marketing

Discipline

Ore

Primo periodo didattico

I II Tot.

Secondo periodo didattico

III IV Tot.

Terzo periodo didattico

Lingua e Letteratura italiana 3 3 6 3 3 6 3 Lingua inglese 2 2 4 2 2 4 2 Storia 3 3 2 2 4 2

Diritto ed Economia 2 2 Matematica e Complementi 3 3 6 3 3 6 3 Scienze integrate 3 3 Religione cattolica o attività alternative

1 1 1

Totale ore di attività e insegnamenti generali

25 21 11

Attività e insegnamenti obbligatori del settore economico:

Amministrazione, Finanza e Marketing

Discipline

Ore

Primo periodo didattico

I II Tot.

Secondo periodo didattico

III IV Tot.

Terzo periodo didattico

Scienze integrate (Fisica/Chimica) 2 2 4 Geografia 2 2 4 Informatica 2 2 4 2 1 3 Seconda lingua comunitaria 3 2 5 2 2 4 2 Economia aziendale 2 2 4 5 5 10 6 Diritto 2 2 4 2

Economia politica 2 2 4 2

Totale ore di indirizzo 21 25 12

Il quadro orario

Attività e insegnamenti generali del settore tecnologico Corso serale - Percorso di istruzione di secondo livello

Costruzioni, Ambiente e Territorio

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Discipline

Ore

Primo periodo didattico

I II Tot.

Secondo periodo didattico

III IV Tot.

Terzo periodo didattico

Lingua e Letteratura italiana 3 3 6 3 3 6 3 Lingua inglese 2 2 4 2 2 4 2

Storia 3 3 2 2 4 2

Diritto ed Economia 2 2 Matematica 3 3 6 3 3 6 3

Scienze integrate 3 3 Religione cattolica o attività

alternative 1 1 1

Totale ore di attività e insegnamenti generali

25 21 11

Attività e insegnamenti obbligatori del settore tecnologico:

Discipline

Ore

Primo periodo didattico

I II Tot.

Secondo periodo didattico

III IV Tot.

Terzo periodo didattico

Scienze integrate (Fisica) di cui in compresenza

3 1

2 1

5 2

Scienze integrate (Chimica) di cui in compresenza

2 1

3 1

5 2

Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica di cui in compresenza

3

1

3

1

6

2

Tecnologie informatiche di cui in compresenza

3 1

3 1

Scienze e tecnologie applicate 2 2 Totale ore di indirizzo 21

Articolazione “Costruzioni, ambiente e Territorio”

Discipline

Ore

Primo periodo Didattico

I II Tot.

Secondo periodo didattico

III IV Tot.

Terzo periodo

didattico

Gestione del cantiere e sicurezza dell’ambiente di lavoro

2 2 4 2

Progettazione, Costruzioni e Impianti

5 5 10 4

Geopedologia, Economia ed Estimo 2 3 5 3

Topografia 3 3 6 3

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di cui in compresenza 6 6 (12) 7

Totale ore di indirizzo 25

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ISTITUTO TECNICO – SETTORE TECNOLOGICO (Tabella 3)

ELETTROTECNICA E MECCATRONICA SERALE

L’I.I.S.S. Sebastiano Mottura di Caltanissetta , ha attivato per l’anno scolastico 2015/2016 i nuovi corsi serali ad indirizzo tecnologico di “Elettronica ed Elettrotecnica”con articolazione “Elettronica ed Elettrotecnica” e di “Meccanica Meccatronica ed Energia” con articolazione “Energia” I nuovi corsi serali sono rivolti ad adulti lavoratori o disoccupati, ma anche a giovani che vogliono rientrare nel sistema formativo. Le specificità dei nuovi corsi sono:

orario ridotto delle lezioni rispetto al corso diurno;

tutti i l ibri di testo in comodato d’uso;

riconoscimento dei crediti formativi e professionali;

definizione di percorsi brevi e personalizzati;

aiuto di tutor per il supporto didattico, informativo e di soste gno anche personale;

metodologie che valorizzano le esperienze culturali e professionali acquisite nel lavoro, negli stage, in qualifiche professionali anche esterne all’ istituzione scolastica.

I l Diplomato in “Elettronica ed Elettrotecnica” acquisisce competenze in ambito di progettazione e realizzazione di impianti elettrici e sistemi automatici gestiti da controllori logici programmabili (PLC) e da microcontrollori e consegue il titolo di “Perito Industriale Capotecnico ad indirizzo Elettr otecnico-Elettronico”. I l Diplomato in “Meccanica, meccatronica ed energia”acquisisce specifiche competenze nel campo dei materiali, dei motori, delle macchine a controllo numerico e dei dispositivi meccanici a gestione elettronica utilizzati nel campo dei trasporti e nelle industrie. Sviluppa inoltre competenze in attività inerenti i l risparmio energetico, lo sviluppo delle energie rinnovabili e la green energy e consegue il titolo di studio di “Perito Industriale Capotecnico ad indirizzo Meccanico-Meccatronico”, utile all’avvio di attività del settore meccanico e termotecnico-energetico.

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“ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA”: articolazioni “Elettronica”, “Elettrotecnica” e “Automazione”.

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ISTITUTI PROFESSIONALI – SETTORE SERVIZI, (Tabella 5) -

B1 - indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” Barrafranca

Destinatari del Corso Sono gli allievi di età superiore ai 16 anni che per vari motivi hanno abbandonato gli studi e non possono frequentare il corso regolare, persone in attesa di occupazione, ex allievi anche di scuole di indirizzo diverso, persone che hanno conseguito la licenza media e non hanno proseguito gli studi, giovani e adulti stranieri che intendono conseguire un titolo nel nostro Paese.

Struttura del Corso L’indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” è un percorso di studi che fornisce competenze relative all’assistenza tecnica a sostegno delle aziende agricole per la valorizzazione dei prodotti, delle caratteristiche ambientali e dello sviluppo dei territori. L’indirizzo è strettamente correlato al c oncetto di agricoltura multifunzionale, in grado di promuovere o incentivare le condizioni per una nuova ruralità. Il secondo biennio dell'indirizzo è rivolto all'acquisizione di competenze relative alle diverse attività del settore agricolo integrato, finalizzate ad una organica interpretazione delle problematiche proprie dei diversi comparti produttivi. Tale interpretazione, fondata su analisi e comparazioni economico-gestionali, potrà consentire interventi di assistenza rivolti al miglioramento organizzativo e funzionale dei diversi contesti produttivi; si agevoleranno, inoltre, relazioni collaborative fra aziende ed enti territoriali, in modo da individuare interventi strutturali atti a migliorare le efficienze produttive e potenziarne lo sviluppo. Il quinto anno, attraverso le discipline di "Economia agraria e territoriale" e "Valorizzazione delle attività produttive", è dedicato a metodi, sistemi e procedure per incrementare la ricerca in ordine a trasformazioni aziendali, razionalizzazioni di intervent i sul territorio, controllo e miglioramento di situazioni ambientali, sia di natura strutturale, ecologico - paesaggistica, sia di tipo culturale e sociale. Lo sviluppo di queste competenze trova una sistemazione organica anche attraverso l’ insegnamento di “Sociologia rurale e storia dell’agricoltura”, che offre ampi orizzonti interpretativi utili al proseguimento di studi superiori (ITS e Università) e all’inserimento nel mondo del lavoro.

PROFILO PROFESSIONALE IPSASR BARRAFRANCA I l Diplomato di istruzione professionale, nell’ indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” , possiede competenze relative alla valorizzazione, produzione e commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali ed è in grado di: 1. Definire le caratteristiche territoriali, ambientali ed agroproduttive di una zona attraverso l’utilizzazione di carte tematiche. 2. Collaborare nella realizzazione di carte d’uso del territorio. 3. Assistere le entità produttive e trasformative proponendo i ris ultati delle tecnologie innovative e le modalità della loro adozione. 4. Interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie ed articolare le provvidenze previste per i processi adattativi e migliorativi. 5. Organizzare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi, prevedendo modalità per la gestione della trasparenza, della rintracciabilità e della tracciabilità. 6. Prevedere ed organizzare attività di valorizzazione delle produzioni mediante le diverse forme di marketing. 7. Operare nel riscontro della qualità ambientale prevedendo interventi di miglioramento e di difesa nelle situazioni di rischio.

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8. Operare favorendo attività integrative delle aziende agrarie mediante realizzazioni di agriturismi, ecoturismi, turismo culturale e folkloristico. 9. Prevedere realizzazioni di strutture di verde urbano, di miglioramento delle condizioni delle aree protette, di parchi e giardini. 10. Collaborare con gli Enti locali che operano nel settore, con gli uffici de l territorio, con le organizzazioni dei produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari ed agrari e di protezione idrogeologica.

ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI DELL’AREA GENERALE COMUNI AGLI INDIRIZZI DEL SETTORE “SERVIZI”

CORSI SERALI - PERCORSI DI ISTRUZIONE DI SECONDO LIVELLO

Quadro orario

Discipline

Ore

Primo periodo didattico

I II Tot.

Secondo periodo didattico

III IV Tot.

Terzo periodo

didattico

Lingua e Letteratura italiana 3 3 6 3 3 6 3 Lingua inglese 2 2 4 2 2 4 2 Storia 3 3 2 2 4 2

Diritto ed Economia 2 2 Matematica e Complementi 3 3 6 3 3 6 3 Scienze integrate (biologia) 3 3 Religione cattolica o attività alternative 1 1 1

Totale ore di attività e insegnamenti generali

25 21 11

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B1 - indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale”

ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DI INDIRIZZO CORSI SERALI - PERCORSI DI ISTRUZIONE DI SECONDO LIVELLO

SEDE IPSASR DI BARRAFRANCA

Quadro orario

Discipline

Ore

Primo periodo didattico

I II Tot.

Secondo periodo didattico

III IV Tot.

Terzo periodo

didattico Scienze integrate (Fisica) 2 (1) 2 (1) 4 Scienze integrate (Chimica) 3 (2) 3 Informatica 2 2 4 Ecologia e pedologia 3 2 5 Laboratori tecnologici * 3 2 5 Biologia applicata 2 2 Chimica applicata 2 (1) 2 (1) 4 Tecniche di allevamento 2 (1) 2 (1) 4 Agronomia territoriale 3 (1) 2 (1) 5 2 (2)

Economia agraria 3 (1) 3 (1) 6 4 (2)

Valorizzazione delle attività 2 2 4 4

Sociologia rurale 2

Totale ore di indirizzo 21 25 12

* = classe di concorso C050 – esercitazioni agrarie

Tra parentesi le ore di compresenza

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Indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale”

CORSI SERALI - PERCORSI DI ISTRUZIONE DI SECONDO LIVELLO ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DI INDIRIZZO Opzione “Gestione risorse forestali e montane”

SEDE IPSASR DI AIDONE

Profilo professionale IPSASR

Nell’opzione “Gestione risorse forestali e montane” vengono identificate, acquisite e approfondite le competenze relative alla gestione delle risorse forestali e montane, nonché ai diversi ambienti in cui tali attività si svolgono. I l Diplomato sviluppa competenze che valorizzano la specificità dell’opzione sotto il profilo economico organizzativo e delle attività riguardanti il settore boschivo. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nei “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” - opzione “Gestione risorse forestali e montane” consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.2 dell’Allegato A), di seguito specificati in termini di competenze. 1. Definire le caratteristiche territoriali, ambientali ed agroproduttive di una zona attraverso l’utilizzazione di carte tematiche. 2. Collaborare alla realizzazione di carte d’uso del territorio. 3. Assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie innovative e le modalità de lla loro adozione. 4. Interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie ed articolare le provvidenze previste per i processi adattativi e migliorativi. 5. Operare nel riscontro della qualità ambientale prevedendo inte rventi di miglioramento e di difesa nelle situazioni di rischio. 6. Prevedere realizzazioni di strutture di verde urbano, di miglioramento delle condizioni delle aree protette, di parchi e giardini. 7. Collaborare con gli Enti locali che operano nel settor e, con gli uffici del territorio, con le organizzazioni dei produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari ed agrari e di protezione idrogeologica. 8. Riconoscere le problematiche di stabilità idrogeologica del territorio e scegliere le tecniche di gestione e manutenzione degli interventi di difesa del suolo, di recupero ambientale e sul verde pubblico e privato; coordinare ed eseguire semplici interventi di sistemazione idraulico-forestali. 9. Gestire interventi silvicolturali nel rispetto della biodiversità e delle risorse naturalistiche e paesaggistiche. 10. Progettare semplici servizi naturalistici ed interventi silvicolturali considerando le esigenze dell’utenza. 11. Applicare conoscenze estimative finalizzate alla valorizzazione delle produzioni forestali. 12. Organizzare sistemi di reti ecologiche per il ril ievo di situazioni particolari a scala paesaggistica e per il riscontro della biodiversità. Le competenze dell ’indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale”, nell’opzione “Gestione risorse forestali e montane”, sono sviluppate e integrate in coerenza con la fil iera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio.

Quadro orario

Discipline

Ore

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Primo periodo didattico

I II Tot.

Secondo periodo didattico

III IV Tot.

Terzo periodo

didattico

Scienze integrate (Fisica) 2 (1) 2 (1) 4 Scienze integrate (Chimica) 3 (2) 3 Informatica 2 2 4 Ecologia e pedologia 3 2 5 Laboratori tecnologici * 3 2 5 Biologia applicata 2 2

Chimica applicata 3 (1) 3

Tecniche di allevamento 2 (1) 2 (1) 4

Agronomia terr. montano 3 (1) 3 3 (1)

Economia agraria 2 (1) 2 4 3 (1)

Sociologia rurale 2 2 2

Silvicoltura e util. forestali 3 (1) 2 (1) 5 2 (1)

Gestione parchi, aree protette 2 (1) 2 2 (1)

Totale ore di indirizzo 21 25 12

* = classe di concorso C050 – esercitazioni agrarie Tra parentesi le ore di compresenza

SBOCCHI PROFESSIONALI

1. I l corso per Adulti servizi per l'agricoltura e lo sviluppo rurale (indirizzo generale e opzione gestione delle risorse montane e forestali) consente l'impiego presso gli ispettorati agrari e forestali, la gestione del e/o conduzione di aziende agroalimentari, l 'esercizio della libera professione di agrotecnico, l ' insegnamento negli istituti tecnici e professionali ad indirizzo agrario, partecipazione ai concorsi pubblici, iscrizione a qualsiasi corso di laurea .

CREDITI FORMATIVI

2. La valorizzazione del patrimonio culturale e professionale della persona costituisce la cifra innovativa dell’istruzione degli adulti. E’ previsto infatti i l riconoscimento delle competenze comunque acquisite dalla persona in contesti formali, non formali e in formali ( esperienze lavorative, esperienze nei percorsi di istruzione e formazione, esperienze in ambito socio-culturale). Un’apposita Commissione, presieduta dal Dirigente del CPIA , procederà alla identificazione, valutazione e attestazione di detti cre diti, che consentiranno allo studente di un percorso personalizzato, con eventuale riduzione del monte ore complessivo.

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SETTORE SERVIZI: INDIRIZZO SERVIZI COMMERCIALI opzione “Operatore amministrativo -segretariale

(sede IPSC Valguarnera)

B4 - indirizzo “Servizi commerciali” Valguarnera

DESTINATARI DEL CORSO 3. Sono gli allievi di età superiore ai 16 anni che per vari motivi hanno abbandonato gli studi e non possono frequentare il corso regolare, persone in attesa di occupazione, ex allievi anche di scuole di indirizzo diverso, persone che hanno conseguito la licenza media e non hanno proseguito gli studi, giovani e adulti stranieri che intendono conseguire un titolo nel nostro Paese.

STRUTTURA DEL CORSO

L’indirizzo “Servizi Commerciali” ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del percorso quinquennale , competenze professionali che gli consentono di supportare operativamente le aziende sia nella gestione dei processi amministrativi e commerciali, sia nell’attività di promozione delle vendite; in tali competenze rientrano anche quelle riguardanti la promozione dell’ immagine aziendale attraverso l’utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di comunicazione, compresi quelli grafici e pubblicitari. Le competenze sono declinate per consentire allo studente l’opportunità di operare con una visione organica e di sistema all’ interno di un’azienda, affinando la professionalità di base con approfondimenti in uno dei tre ambiti di riferimento che caratterizzano l’indirizzo di studi. L’identità dell’ indirizzo tiene conto, inoltre, delle differenti connotazioni che assumono oggi i servizi commerciali, sia per le dimensioni e le tipologie delle strutture aziendali, sia per le diverse esigenze delle filiere di riferimento. L’indirizzo consente, poi, di sviluppare percorsi flessibili e favorire l’orientamento dei giova ni rispetto alle personali vocazioni professionali. Le competenze acquisite si riferiscono, pertanto, ad una base comune relativa al sistema aziendale e ad approfondimenti orientati a professionalità specifiche in uno dei tre ambiti di riferimento: servizi commerciali, servizi turistici, servizi della comunicazione. In questa ottica le discipline, sia dell’area di istruzione generale sia di indirizzo, possono assumere caratteristiche funzionali alle scelte dell’ambito di riferimento operate dalle singole is tituzioni scolastiche, che, inoltre, possono utilizzare gli spazi di flessibilità previsti per adeguare l’offerta formativa alle esigenze del territorio sulla base delle esperienze maturate e delle risorse professionali disponibili.

PROFILO PROFESSIONALE IPSC VALGUARNERA

Nell’opzione “Operatore amministrativo -segretariale” - Qualifica del terzo anno -vengono declinate le seguenti competenze tecnico professionali :

1. Definire e pianificare attività da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e/o della documentazione di appoggio (documenti, procedure, protocolli, ecc.) e del sistema di relazioni

2. Approntare strumenti, attrezzature e macchinari necessari alle diverse attività sulla base della tipologia di materiali da impiegare, delle indicazioni/procedure previste, del risultato atteso

3. Monitorare il funzionamento di strumenti, attrezzature e macchinari, curando le attività di manutenzione ordinaria

4. Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare affaticamento e malattie professionali

5. Collaborare alla gestione dei flussi informativi e comunicativi con le tecnologie e la strumentazione disponibile

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6. Redigere comunicazioni anche in lingua straniera e documenti sulla base di modelli standard per contenuto e forma grafica

7. Redigere, registrare e archiviare documenti amministrativo -contabili 8. Curare l’organizzazione di riunioni, eventi e viaggi di lavoro in coerenza con gli

obiettivi e le necessità aziendali I l Diplomato di istruzione professionale nel l ’indirizzo “Servizi commerciali “ ha competenze professionali che gli consentono di supportare operativamente le aziende del settore sia nella gestione dei processi amministrativi e commerciali sia nell’attività di promozione delle vendite. In tali competenze rientrano anche quelle riguardanti la promozione dell’immagine aziendale attraverso l’utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di comunicazione, compresi quelli pubblicitari. Si orienta nell’ambito socio -economico del proprio territorio e nella rete di interconnessioni che collega fenomeni e soggetti della propria regione con contesti nazionali ed internazionali. E’in grado di:

1. Ricercare ed elaborare dati concernenti mercati nazionali e internazionali; 2. Contribuire alla realizzazione della gestio ne commerciale e degli adempimenti

amministrativi ad essa connessi; 3. Contribuire alla realizzazione della gestione dell’area amministrativo -contabile; 4. Contribuire alla realizzazione di attività nell’area marketing; 5. Collaborare alla gestione degli adempiment i di natura civilistica e fiscale; 6. Utilizzare strumenti informatici e programmi applicativi di settore; 7. Organizzare eventi promozionali; 8. Utilizzare tecniche di relazione e comunicazione commerciale, secondo le esigenze

del territorio e delle 9. Corrispondenti declinazioni;

10. Comunicare in almeno due lingue straniere con una corretta utilizzazione della terminologia di settore;

11. Collaborare alla gestione del sistema informativo aziendale.

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ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI DELL’ AREA GENERALE COMUNI AGLI INDIRIZZI DEL SETTORE “SERVIZI”

CORSI SERALI - PERCORSI DI ISTRUZIONE DI SECONDO LIVELLO

Quadro orario

Discipline

Ore

Primo periodo didattico

I II Tot.

Secondo periodo didattico

III IV Tot.

Terzo periodo didattico

Lingua e Letteratura italiana 3 3 6 3 3 6 3 Lingua inglese 2 2 4 2 2 4 2 Storia 3 3 2 2 4 2

Diritto ed Economia 2 2 Matematica e Complementi 3 3 6 3 3 6 3 Scienze integrate (Biologia) 3 3 Religione cattolica o attività alternative

1 1 1

Totale ore di attività e insegnamenti generali

25 21 11

- indirizzo “Servizi commerciali”

- ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’ AREA DI INDIRIZZO CORSI SERALI - PERCORSI DI ISTRUZIONE DI SECONDO LIVELLO SEDE IPSC DI VALGUARNERA

Quadro orario

Discipline

Ore

Primo periodo didattico

I II Tot.

Secondo periodo didattico

III IV Tot.

Terzo periodo

didattico

Scienze integrate (Fisica) 2 2 Scienze integrate (Chimica) 2 2 Informatica e laboratorio 2 2 4 Tecniche prof.li servizi comm.li 4 (2) 4 (2) 8 6 (1) 6 (1) 12 5 (2) Lingua francese 2 3 5 2 2 4 2 Diritto / Economia 2 3 5 3

Tecniche di comunicazione 2 2 4 2

Totale ore di indirizzo 21 25 12

* = classe di concorso A076 - Laboratorio e Informatica Tra parentesi le ore di compresenza

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SBOCCHI PROFESSIONALI

4. I l corso per Adulti Servi Commerciali (indirizzo Operatore amministrativo -segretariale) consente l'impiego per le funzioni d’ufficio e altri servizi di supporto alle imprese, nonché la partecipazione ai concorsi pubblici e l’ iscrizione a qualsiasi corso di laurea . Le referenziazioni della figura sono: impiegati, personale de segreteria, aiuto contabili e assimilati.

CREDITI FORMATIVI

La valorizzazione del patrimonio culturale e professionale della persona costituisce la cifra innovativa dell’istruzione degli adulti. E’ previsto infatti i l riconoscimento delle competenze comunque acquisite dalla persona in contesti formali, non formali e informali ( esperienze lavorative, esperienze nei percorsi di istruzione e formazione, esperienze in ambito socio-culturale). Un’apposita Commissione, presieduta dal Dirigente del CPIA , procederà alla identificazione, valutazione e attestazione di detti crediti, che consentiranno allo studente di un percorso personalizzato, con eventuale riduzione del monte ore complessivo