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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca I stituto d'Istruzione Superiore"R. Battaglia" Norcia (PG) ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE-TURISTICO -GEOMETRI -- LICEO CLASSICO Viale Lombrici 06046 NORCIA(PG) - c.f.: 84004040543 - tel.: 0743828028 - fax: 0743828029 PRESIDENZA -Tel. 0743816848- Email: [email protected] www.iisbattaglia.it Se vuoi costruire una nave, non radunare persone affinchè facciano progetti, si dividano il lavoro, prendano gli strumenti e taglino gli alberi, ma insegna loro la nostalgia per lo sconfinato, infinito mare. E allora costruiranno la nave da soli. ANTOINE DE SAINT EXUPERY Il "poeta aviatore" Dall' a.s. 2008/2009 Piano dell'Offerta Formativa a nno scolastico 2008-2009 1 DOCUMENTO OCUMENTO PRODOTTO PRODOTTO CON CON: O : OPEN PENOFFICE FFICE [email protected] www.iisbattaglia.it

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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Istituto d'Istruzione Superiore"R. Battaglia" Norcia (PG)ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE-TURISTICO -GEOMETRI -- LICEO CLASSICO

Viale Lombrici 06046 NORCIA(PG) - c.f.: 84004040543 - tel.: 0743828028 - fax: 0743828029PRESIDENZA -Tel. 0743816848- Email: [email protected]– www.iisbattaglia.it

Se vuoi costruire unanave, non radunarepersone affinchèfacciano progetti, sidividano il lavoro,prendano gli strumentie taglino gli alberi, mainsegna loro lanostalgia per losconfinato, infinitomare. E alloracostruiranno la naveda soli.

• ANTOINE DE SAINT EXUPERYIl "poeta aviatore"

Dall' a.s. 2008 / 2 0 0 9

Pianodell'Offerta Formativa

anno scolastico 2008-2009

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SCUOLA E TERRITORIO

Area organizzativa

I PROGETTI

1. Progetto “Istituto Battaglia in Rete 2009”2. Progetto per la “Diffusione e la Conoscenza del Software Opensource”3. Progetto per il “Sito Web della Scuola” www.iisbattaglia.it4. Progetto “OpenSource in Battaglia 2009” CCOS Perugia

“Educazione alla salute” e “I PROGETTI CHE EDUCANO ALLA SALUTE”

5. Progetto “Attività di Educazione Fisica:....GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI”

6. Progetto“Educazione Ambientale”7. Progetto “Teatro”8. Progetto “Laboratorio musicale “SUONINSIEME””9. Progetto “Educazione all’Affettivita’ e alla Sessualità".10. Progetto “Disturbi e disordini alimentari in età scolare 11. Progetto “Alternanza scuola-lavoro”- classi quinte”12. Progetto “Interazione Scuola-Lavoro: Liceo Classico”

13. Progetto “Interazione Scuola-Lavoro: Tirocini Estivi”14. Progetto “Accoglienza”15. Progetto “Orientamento e continuita' - scuole medie del territorio -”16. Progetto “Orientamento universitario e lavorativo”17. Progetto “Sportello Didattico”18. Progetto “Il quotidiano in classe e giornalismo: educazione alla

lettura”19. Progetto “Amicizia”20. Progetto “Certificazioni lingua Francese –DELF di primo grado”21. Progetto “I Giochi di Archimede22. PROGETTO “LE OLIMPIADI DEL CAD 2008 – VIII edizione”23. Progetto “Nemetschek Educational-ALLPLAN2006”24. Progetto “Progetto “Viaggi di istruzione a.s. 2008/2009”25. Progetto “Corso di alfabetizzazione e integrazione di alunni stranieri”26.

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Area relazionale Obiettivi: - rispetto - socializzazione - capacità organizzative

Area cognitiva didattica Obiettivi: - conoscenze - competenze e abilità

Area motoria espressiva Obiettivi: - competenze - abilità - educazione alla salute - comunicazione verbale e non - capacità e abilità non cognitive

FINALITA’

Sviluppare la personalità dell’alunno, rendendolo capace di interagire con la

realtà, perchè consapevole del patrimonio storico-culturale

ed in grado di realizzare una sintesi tra la visione critica del presente

e della memoria storica

Lettura del Territorio

Realtà: socio-ambientale dell’utenzaRisorse: utenti e famiglie, operatori della scuola, aziende pubbliche e private, professionisti, Enti

OFFERTA FORMATIVA DI BASECorso IGEACorso TURISTICOCorso GEOMETRICorso LICEO CLASSICO (Minisperimentazione) (Inglese - Storia dell’ Arte)

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVACorso Igea - Specializzazione nella gestione dell'ambiente naturale e delle aree protetteCorso Geometri - Progetto G

Verifica e valutazione

Valutazione in itinere e conclusiva attraverso questionari, schede e confronto nell’ambito di gruppi di lavoro.

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ORGANIGRAMMA IIS “R. Battaglia”

DIRIGENTE SCOLASTICO: Prof. ssa Rosella Lopa (tel. 0743816848) Email: [email protected]

COLLABORATORI

Prof.ssa Lucci Palmira Vicario (tel. 0743828028)

Prof.ssa Nicolina Fraschetti

CONSIGLIO DI ISTITUTO

Sig. Bucchi Angelo PRESIDENTE (genitore)

Sig. Franco Lanzi Vice Presidente(genitore)

Prof. Rosella Lopa Dirente Scolastico

Prof.ssa Giuseppina Perla Docente

Prof.ssa Anna Di Leo Docente

Prof.ssa Nicolina Fraschetti Docente

Prof.ssa Teresa Cerchiara Docente

Prof.ssa Grazia De Dato Docente

Prof. Carlo Pasquinelli Docente

Dott.ssa AnnaRita Bucchi Genitore

Simone Aramini Alunno

Giulia Agostini Alunna

Aldo Taschetti Alunno

Sig. Oreste Verucci A.T.A.

GIUNTA ESECUTIVA

Sig. Bucchi Angelo PRESIDENTE (genitore)

Prof. Rosella Lopa Dirente Scolastico

Prof. Carlo Pasquinelli Docente

Simone Aramini Alunno

Sig. Oreste Verucci A.T.A.

Rag. Lorenzo DelleGrotti DSGA (tel. 0743828028)

FUNZIONI STRUMENTALI Docenti

AREA 1 Gestione del Piano dell’OffertaFormativa• Progettazione curriculare coerente con il

P.O.F. (coordina azioni finalizzate allaelaborazione-attuazione-valutazione delP.O.F. garantendo il sistema di coerenzacon i curricula, ...)

• Autovalutazione e valutazione di Istituto infunzione di verifica, correzione e sviluppodelle scelte del P.O.F. (predispo-nemonitoraggi e verifiche finali, ... )

• Servizio per un utilizzo didattico delletecnologie informatiche e multimediali(facilita le condizioni per una migliorecomunicazione: accoglienza docenti –accesso alle risorse, strumenti tecnici,materiali e sussidi di vario genere,laboratori)

Prof. Carlo Pasquinelli

AREA 2 Gestione Comunicazione• Analisi bisogni formativi e piano di

formazione (proposte e attivazione di corsidi formazione e aggiornamento)

• Facilita le condizioni per una migliorecomunicazion: accoglienza docenti

• Documentazione educativa e didattica(raccoglie, ordina, divulga documentazio-ne educativo-didattica, ..)

• Ambiente scolastico come risorsa per ladidattica e l’autoformazione

Prof.ssa De Dato Grazia

AREA 3 Interventi e servizi per gli studenti• Servizio continuità e orientamento.• Consulta.• SNV.• Coinvolgimento e cooperazione dei genitori

Prof.ssa Perla Giuseppina

AREA 4 Interventi e Servizi Mirati• Servizio socio-psicologico, anche con rife-

rimento alle diversità e all’handicap (inter-venire dopo analisi sulle nuove diversità enuove povertà culturali e sociali)

• Compensazione e recupero come progetti discuola (pianifica, attua progetti comuni-cativi, relazionali, ...)

• Attività di tutoring (rilevare aspettativedell’utenza, individuare cause ed effettidella dispersione scolastica, ... )

Prof.ssa Tassi Antonella

AREA 5 Realizzazione di progetti• Progetti Alternanza Scuola-Lavoro

Prof.ssa Lucci Palmira

Vicario

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COMMISSIONI a.s. 2008/09 Docenti – Personale ATA – Genitori - Alunni

Progettazione P.O.F. (Piano Offerta Formativa)

Proff.ri: Pasquinelli Carlo, Carrara Agata, Di LeoAnna.

Organo di garanzia Proff.sse: Lopa Rosella (Dirig.), Prof.ssa CerchiaraTeresa, Dott.ssa AnnaRita Bucchi, Scriccoli Carlo

Attività Integrative: Proff.sse: De Dato Grazia , Artesi Andrea, CataldiAngela Rita.

Nucleo Autovalutazione Prof.: Pasquinelli Carlo.

Commissione Collaudo Prof.ri: Pasquinelli Carlo, Castellucci LanfrancoATA: Sig. Verucci Oreste.

Commisione Orientamento Proff.sse: Perla Giuseppina, Fraschetti Nicolina.

Accoglienza Proff.sse: Perla Giuseppina, Fraschetti Nicolina.

Commissione Regolamento di Istituto

Proff.sse: Cerchiara Teresa, Fraschetti Nicolina,Tassi Antonella, Carrara Agata.

Commissione Elettorale Prof.ri: Lucci Palmira, Marucci Marino, MartinelliRoberto.ATA: Sig.ra Anna Maria Nicolanti.Rap. Genitori: Sig.ra Donatella D'Abbraccio.Rap. Alunni: Marini Maria Chiara VB Igea

Commissione Scuola-Lavoro Proff.ri: Lucci Palmira, Pasquinelli Carlo.

Prog. Scuola-Lavoro LICEO Prof.ssa Referente: Preziosi Lucia.

Commissione Ambiente-Territorio

Proff.sse: Papini Matteo, Donati Luca, SiddiAnnalisa.

Commissione Educazionealla Salute

Proff.sse: Marini RosaMaria, De Dato Grazia, DiLeo Anna, Perla Gelzomina.

Diversamente abili ***************************************

RESPONSABILECORSI SERALI

Proff.ssa: Tassi Antonella.

RESPONSABILI LABORATORI ED AULE SPECIALI

Aula Tecnigrafi Prof. Pasquinelli Carlo.

Aula Disegno Prof. Pasquinelli Carlo.

Aule informatica Prof. Pasquinelli Carlo.

Aula Fisica Prof. Palli Veronica.

Laboratorio Lingua Prof. Martinelli Roberto.

Laboratorio Chimica Prof. Passeri Luciano..

Laboratorio Scienze Prof. Donati Luca

Biblioteca, Medioteca Proff.sse: Marini RosaMaria, De Dato Grazia.

Laboratorio H ****************************************

Laboratorio Costruzioni Prof. Pasquinelli Carlo.

SEGRETERIA a.s. 2008/09 Funzioni

Rag. Lorenzo DelleGrotti DSGA (tel. 0743828028)

Assistenti Amministrativi

Lorella Bordini Protocollo-Corrispondenza

Roberta Di Biagio Graduatorie Supplenze - Contabilità

Donatella D' Abbraccio Alunni-Corrispondenza

Celestina Stabili Gestione Fascicoli PersonaleContatti con altre Scuole

AULE SPECIALI Assistenti Tecnici

Verucci Oreste Aule speciali

De Bernardi Anna Lisa Aule speciali

Del Buono Guido Aula di chimica

DOCENTI a.s. 2008/09 INSEGNAMENTO1. ALESSANDRI GIUSEPPE TOPOPGRAFIA

2. AMODEO ANNA MARIA FRANCESE

3. ANGELI ARIANNA ITAL. LAT. STO. GRECO GEOG.

4. ANZANI ALESSIA GEOGRAFIA

5. ARTEGIANI MARIA GRAZIA INGLESE

6. ARTESI ANDREA ECONOMIA AZIENDALE

7. BENEDETTI MAURIZIO EDUCAZIONE FISICA

8. BENIALA HANIFA CONV.NE LINGUA FRANCESE

9. CARDONI ELISABETTA SPAGNOLO

10. CARRARA AGATA MATEMATICA

11. CASTELLUCCI LANFRANCO DISEGNO TECNICO

12. CATALDI ANGELA RITA MATEMATICA

13. CENCETTI ELISABETTA MATEMATICA

14. CERCHIARA TERESA MATEMATICA E FISICA

15. CHIARETTI ANNALISA MATEMATICA

16. CIPOLLA FEDERICO TEC.RUR ECON.CONT.ESTIMO

17. CIRONE MONICA ITALIANO E LATINO

18. DE DATO GRAZIA ITALIANO E STORIA

19. DE FILIPPO ANDREA TOPOGRAFIA serale

20. DI LEO ANNA ITALIANO E STORIA

21. DOMINICI MOIRA INGLESE CONV.LING.INGLESE

22. DONATI LUCA SCIENZE

23. FERMINELLI DANIELA SOSTEGNO DIRITTO Serale

24. FRASCHETTI NICOLINA RELIGIONE

25. FRATINI ROBERTA STORIA DELL'ARTE

26. LANZI FEDERICO MATEMATICA Serale

27. LUCCI PALMIRA ECONOMIA AZIENDALE

28. MALATINO ANTONELLA ITAL. LAT. STO. GRECO GEOG.

29. MARCOMIGNI DINO EC. AZIENDALE Serale

30. MARINI ROSA MARIA ITALIANO STORIA

31. MARTINELLI ROBERTO INGLESE

32. MARUCCI MARINO DIRITTO

33. MAZZONI PERTUZ SILVANA LUCIA CONV.NE LINGUA SPAGNOLA

34. MONTAGNOLI MICHELA SCIENZE

35. NUCCI CHIARA LATINO E GRECO

36. PALLI VERONICA FISICA

37. PANEBIANCO GIORGIO DIRITTO

38. PAPINI MATTEO RELIGIONE LICEO

39. PARIGI PAOLO ESTIMO serale

40. PASQUINELLI CARLO COSTRUZIONI E TEC.COSTR.

41. PASSERI LUCIANO CHIMICA

42. PELLICCIONI CINZIA ECONOMIA AZIENDALE

43. PERLA GIUSEPPINA ITALIANO STORIA

44. PERLA MARIA GELZOMINA EDUCAZIONE FISICA

45. PINZI MARISA INGLESESeraleTRATTAM.TESTI

46. POETA ENRICA DIRITTO

47. PREZIOSI LUCIA FILOSOFIA E STORIA

48. SBAVAGLIA GIOVANNI MATEMATICA

49. SIDDI ANNALISA INGLESE

50. TARAVELLI FEDERICO COSTRUZIONI TEC.COS.Serale

51. TASSI ANTONELLA FRANCESE

52. TIBERI SARA SOSTEGNO

53.54.55.56.57.58.59.60.61.62.63.64.

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INDICE

POF.........................................................................................................................................pag. 11

STATUTO DEGLI STUDENTI E REGOLAMENTO DI ISTITUTO....................................pag. 14Patto educativo di corresponsabilità (D.P.R.21/11/2007 n.235-Ap.to C.I. Delib. 8 29/11/2008).....pag. 22Regolamento borse di studio...................................................................................................pag. 24

ATTIVITA' DI COMPETENZA ISTITUZIONALEAttività sulla “Educazione Stradale” - Il Patentino.................................................................pag. 25Attività sulla “Sicurezza” – Legge 626/94..............................................................................pag. 26

AMPLIAMENTO dell’ OFFERTA FORMATIVA

Corso Igea - Specializzazione nella gestione dell'ambiente naturale e delle aree protette....pag. 29Corso Igea - PROGETTO TURISTICO Conoscere il territorio e proporre un prodotto turistico.pag. 34Progetto G..............................................................................................................................pag. 40

I PROGETTI1. Progetto “Istituto Battaglia in Rete 2009”.......................................................................pag. 922. Progetto per la “Diffusione e la Conoscenza del Software Opensource”........................pag. 943. Progetto per il “Sito Web della Scuola” www.iisbattaglia.it...........................................pag. 974. Progetto “OpenSource in Battaglia_2009” CCOS Perugia......................................................pa g. 1005. Progetto “Battaglia on-line”............................................................................................pag. 1026. “Educazione alla salute” e “I PROGETTI CHE EDUCANO ALLA SALUTE”7. Progetto “Attività di Educazione Fisica:.. GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI”....pag. 1038. Progetto “Teatro”...................................................................................................pag. 1049. Progetto “Laboratorio musicale “SUONINSIEME””............................................pag. 10510. Progetto “Educazione all’Affettivita’ e alla Sessualità”.........................................pa g. 10611. Progetto “Disturbi e disordini alimentari in eta’ scolare'”......................................pag. 11112. Progetto “Alternanza scuola-lavoro”- classi quinte.........................................................pag. 11213. Progetto “Interazione Scuola-Lavoro: Liceo Classico”...................................................pag. 11814. Progetto “Interazione Scuola-Lavoro: “Tirocini Estivi “...............................................pag. 11915. Progetto “Accoglienza”...................................................................................................pag. 12016. Progetto “Orientamento e continuita' - scuole medie del territorio -”.............................pag. 12117. Progetto “Orientamento universitario e lavorativo”.......................................................pag . 12218. Progetto “Sportello Didattico”........................................................................................pag. 12319. Progetto “Il quotidiano in classe e giornalismo: educazione alla lettura”.......................pag. 12420. Progetto “Amicizia”........................................................................................................pag. 12521. Progetto “Certificazioni lingua Francese –DELF di primo grado”.................................pag. 12622. Progetto “I Giochi di Archimede.............................................................................. .....pa g. 12723. Progetto “Le olimpiadi del CAD 2008 – VII edizione”............... .................................pag. 12824. Progetto “Nemetschek Educational-ALLPLAN2006”....................................................pag. 12925. Progetto “Viaggi di istruzione a.s.2008/2009”...............................................................pag. 13226. Progetto “Corso di alfabetizzazione e integrazione di alunni stranieri”..........................pag. 133

QUESTIONARI DI VALUTAZIONE POFQuestionario di valutazione in itinere.....................................................................................pag. 134Questionario di valutazione interna 1 (Alunni)......................................................................pag. 135Questionario di valutazione interna 2 (Genitori)...................................................................pa g. 136Questionario di valutazione interna 3 (ATA)..................................................................... ....pag. 137Questionario di valutazione esterna...................................................................................... ..pag. 138Grado di soddisfacimento personale A.T.A. ........................................................................ ..pa g. 140Grado di soddisfacimento alunni......................................................................................... ..pag. 141Grado di soddisfacimento genitori....................................................................................... ..pag. 172

GLI STRUMENTIAllegato n. 1............................................................................................................................pag. 173

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Il PIANO dell' OFFERTA FORMATIVA: POFLETTURA DEL TERRITORIO

L’ Istituto d’Istruzione Superiore “R.Battaglia” ubicato dall’anno scolastico 2001/02 nell’unica sede di Viale Lombrici ha, nel corso degli annimodificato ed arricchito l’offerta formativa in sintonia con le esigenze del territorio.Infatti l’utenza proviene da un vasto territorio montano che ha subito rilevanti trasformazioni del tessuto socio-economico.l’istituzione del Parco dei Monti Sibillini, un turismo non più solo religioso e di ritorno, lo sviluppo urbanistico, favorendo l’afflusso di uomini erisorse hanno posto la scuola di fronte alla necessità di formare giovani capaci di operare in ambiti diversi, con una preparazione tale da consentirel’inserimento professionale o la prosecuzione degli studi, avendo acquisito le competenze necessarie per essere al passo con le nuove tecnologie.Per rendere possibile ciò sono stati eliminati strumenti obsoleti, acquistato materiale didattico all’avanguardia, creati laboratori che la conclusionedei lavori di ampliamento dell’edificio scolastico ha reso pienamente operativi.

RISORSE DELLA STRUTTURA ESTERNA

Biblioteca - Curia Arcivescovile - Museo civico -Teatro civico - Enti locali - Studi professionali- Associazioni Culturali, sportive e sociali - Aziende- Ente Mostra

RISORSE DELLA STRUTTURA INTERNA

Vedi allegato n.1

FINALITA’

“Promuovere lo sviluppo integrale del soggetto-allievo e la sua formazione di uomo, di cittadino, di futuro lavoratore in grado di partecipare ai valoridella cultura, della civiltà e della convivenza pacifica”.Si sottolinea che saranno messi in atto tutti quegli accorgimenti educativi, tutte quelle attività che si possono programmare a scuola e fuori perpotenziare nell’allievo il senso dell’appartenenza al proprio territorio e per creare le premesse dell’inserimento nella più vasta Comunità Europea. Intale direzione si sottolinea la forte incidenza dell’insegnamento delle lingue straniere come veicolo della comprensione e della stima fra i popoli edell’informatica, che rappresenta oggi il vero linguaggio universale, in grado di accorciare tutte le distanze geografiche.

OBIETTIVI

L’individuazione degli obiettivi è senza dubbio il momento centrale della programmazione, quello verso cui converge maggiormente l’attenzione el’elaborazione dei docenti e dal quale dipende la selezione razionale dei contenuti, la scelta delle metodologie, dei criteri valutativi, la possibilità diuna verifica sistematica.La problematica degli obiettivi, è necessario sottolinearlo, è l’espressione di un nuovo modo di educare o insegnare incentrato piùsull’apprendimento, inteso come modifica programmata e verificabile del comportamento, che non sulla trasmissione di nozioni.Si ritiene doveroso, pertanto, mettere in atto tutte le strategie che forniscano all’allievo un metodo di analisi e di lettura della realtà, un approcciometodologico al conoscere, critico ed interiorizzato, che permettano di superare la frattura tra i contenuti formativi offerti dalla scuola ed i velociprocessi di cambiamento in atto nella società. Per quanto riguarda poi gli obiettivi disciplinari, questi specificano meglio quanto definito dagliobiettivi generali, anche se calati nelle singole discipline e nel rispetto delle finalità specifiche; per obiettivi interdisciplinari intendiamo, invece,l’organizzazione unitaria, sul piano didattico, dei singoli contenuti disciplinari in vista degli obiettivi fissati nel consiglio di classe. OBIETTIVI GENERALISviluppo e potenziamento dell’attività logica e comunicativa. OBIETTIVI COGNITIVIConoscenza - L’allievo deve essere capace di ricordare o riconoscere fatti, termini, concetti, regole, procedimenti ecc.Comprensione - L’allievo deve essere capace di trasformare e adattare contenuti da una forma all’altra; di spiegare e riassumere un contenuto, dideterminare tutte le possibili conseguenze, implicazioni, effetti di un contenuto.Applicazione - L’allievo deve essere capace di operare con i contenuti appresi sia per risolvere un problema sia per apprendere più facilmente in unanuova situazione.Analisi - L’allievo deve essere capace di condurre un esame accurato, una ricerca particolareggiata degli elementi di un contenuto ed individuare leconnessioni , le relazioni tra gli elementi del contenuto stesso.Sintesi - L’allievo deve essere capace di penetrare, raccogliere ed unificare gli elementi di un contenuto e comunicare in maniera chiara ed autonoma.In questo obiettivo facciamo rientrare anche la capacità creativa ed espressiva.Valutazione - L’allievo deve essere capace di esprimere giudizi di. valore, sia qualitativi che quantitativi, avendo come criteri di riferimento sia lacoerenza logica sia altri criteri di riferimento. OBIETTIVI AFFETTIVO RELAZIONALI L’allievo deve essere capace di percepire stimoli (ricettività)L’allievo deve essere capace di reagire a stimoli esterni (risposta)L’allievo deve essere capace di scegliere e rifiutare (valorizzazione)L’allievo deve essere capace di sistemare i valori in sistemi più ampi(organizzazione)L’allievo deve essere capace di creare un sistema di valori e di valutare i propri atteggiamenti (caratterizzazione) OBIETTIVI PSICOMOTORIPotenziamento fisiologico e consolidamento del carattere. Sviluppo della socialità. Rielaborazione degli schemi motori. Conoscenza e pratica delle attività sportive. Acquisizione di informazioni fondamentali sulla tutela della salute eprevenzione degli infortuni.

OBIETTIVI SECIFICI AL TRIENNIO OBIETTIVI COGNITIVIL’allievo deve essere capace di sintesi critiche e creative personali.L’allievo deve avere capacità di elaborazione autonoma.L’allievo deve essere capace di analizzare la realtà socio-economica.L’allievo deve essere capace di operare nella realtà e/o modificarla. OBIETTIVI AFFETTIVO RELAZIONALI Sviluppo e potenziamento della caratterizzazione. OBIETTIVI PSICOMOTORIPotenziamento e affinamento delle abilità del biennio.

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CONTENUTI E ATTIVITA’

Nella scelta dei contenuti, definiti in dettaglio da parte dei docenti e coordinatori nei Consigli di classe, saranno tenuti presenti i criteri di:Validità, in funzione agli obiettivi;Essenzialità;Chiarezza;Progettualità;Interesse;Interdisciplinarietà;Le attività curriculari ed extracurriculari previste dalla programmazione educativa e didattica dovranno sviluppare coerentemente in ambitodisciplinare ed interdisciplinare gli obiettivi prefissati.

LE STRATEGIE E IL METODO

-Utilizzo intenzionale dello strumento della programmazione educativa e didattica, con verifiche puntuali e frequenti.-Flessibilità della programmazione per la realizzazione di interventi didattici educativi integrativi.-Realizzazione interdisciplinare partendo dal confronto programmatico tra docenti per giungere a quello metodologico;-Applicazione del metodo della ricerca; stimolo all’operatività con il supporto delle strumentazioni tecniche ed informatiche. Educazione allo studioindividuale e di equipe.Coinvolgimento collaborativo e responsabile dei soggetti educativi e dei genitori per condividere e realizzare gli obiettivi prefissati.

UTENZA

ANNO SCOLASTICO 2007/2008:N. CLASSI 20 con N. ISCRITTI 337

“ 7 IGEA “ 99“ 3 TURISTICO “ 59“ 5 GEOMETRI “ 70“ 5 LICEO CLASSICO “ 70“ 2 SERALE IGEA “ 21“ 2 SERALE GEOMETRI “ 18

DIMENSIONE SOCIALE DELL’ UTENZA

L’analisi dell’ambiente socio-culturale conduce inevitabilmente alla considerazione del retroterra degli alunni, talvolta poco stimolante e fortementedifferenziato.La scuola, partendo dal riconoscimento dell’identità cognitiva dello studente, deve promuove le competenze senza dimenticare che l’apprendimentocomporta sempre il dialogo con i vissuti e, ricreando l’affezione al lavoro scolastico, sostituito da modelli più facili da seguire e per questo allettanti,deve favorire la crescita culturale di individui fiduciosi nei propri mezzi, ma consapevoli della necessità di non considerare il sapere come punto diarrivo, ma strumento per il riconoscimento dei limiti e stimolo per un costante miglioramento.

OFFERTA FORMATIVA DI BASE

CORSO GEOMETRICORSO IGEACORSO PER IL TURISMOLICEO CLASSICOSi prevede una integrazione dei programmi ministeriali alla luce delle esigenze del mondo universitario e lavorativo.

AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA

Confortati dai risultati ottenuti nel corso degli anni grazie alle attività organizzate dall’Istituto, si propongono i seguenti progetti ordinari e speciali:1. Progetto “Istituto Battaglia in Rete 2009”2. Progetto per la “Diffusione e la Conoscenza del Software Opensource”3. Progetto per il “Sito Web della Scuola” www.iisbattaglia.it4. Progetto “OpenSource in Battaglia 2009” CentroCompetenzaOpenSource Perugia5. Progetto “Battaglia online”

“Educazione alla salute” e “I PROGETTI CHE EDUCANO ALLA SALUTE”

6. Progetto “Attività di Educazione Fisica:..GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI”7. Progetto “Teatro”8. Progetto “Laboratorio musicale “SUONINSIEME””9. Progetto “Educazione all’Affettivita’ e alla Sessualità".10. Progetto “Disturbi e disordini alimentari in età scolare”.11. Progetto “Alternanza scuola-lavoro”- classi quinte”12. Progetto “Interazione Scuola-Lavoro: Liceo Classico”13. Progetto “Interazione Scuola-Lavoro: Tirocini Estivi”14. Progetto “Accoglienza”15. Progetto “Orientamento e continuita' - scuole medie del territorio -”16. Progetto “Orientamento universitario e lavorativo”17. Progetto “Sportello Didattico”18. Progetto “Il quotidiano in classe e giornalismo: educazione alla lettura”19. Progetto “Amicizia”20. Progetto “Certificazioni lingua Francese –DELF di primo grado”21. Progetto “I Giochi di Archimede”22. Progetto “Le olimpiadi del CAD 2008 – VIII edizione”23. Progetto “Nemetschek Educational-ALLPLAN 2008”24. Progetto “Viaggi di istruzione a.s. 2008/2009”25. Progetto “Corso di alfabetizzazione e integrazione di alunni stranieri”

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FINALITA DEI PROGETTI

Formazione di un individuo pensante e critico, disponibile ed aperto alle problematiche socio-culturali in un una dimensione europea.I progetti nella loro articolazione sono agli atti della scuola e costituiscono parte integrante del POF

OBIETTIVI DEI PROGETTI

1) recupero dell’equilibrio psico-fisico degli allievi2) recupero della socialità e dell’identità culturale e storica3) sviluppo del senso artistico4) sviluppo delle capacità linguistiche e logiche5) sviluppo della capacità di analizzare i meccanismi economici e produttivi6) capacità di autoqualificazione professionale

DESTINATARI: allievi dell’IIS “R.Battaglia” di Norcia

ORGANIZZAZIONE DELL’ OFFERTA FORMATIVA

A) ORARIO: Tempo normale; attività pomeridiane collegate all’ampliamnento dell’ OFFFERTAB) SERVIZI AGGIUNTIVI: Trasporto alunni.C) CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI: Omogeneità nella eterogeneità, sulla base delle informazioni fornite dai docenti della scuoladi provenienza; Recupero ed attività individualizzate; Ricerche, laboratori, lavori di gruppo ed a coppie.

Gestione dell’ unità scolastica autonoma: Vedi Carta dei servizi e Regolamento d’Istituto allegati.

MONITORAGGIO E VALUTAZIONE

Rilevazione, interpretazione e rappresentazione di dati emersi in itinere nell’ambito delle assemblee studentesche ed in sede di incontri in orarioextrascolastico con genitori e rappresentanti degli Enti locali e del mondo del lavoro. Lettura finale comparata dei dati ai fini della valutazione dellavoro svolto per operare eventuali modifiche mirate al raggiungimento degli obiettivi.Il calendario degli incontri periodici scaturirà dalla realizzazione e natura dei singoli progetti ed attività curriculari ed extracurriculari. in talimomenti si verificheranno gli indicatori di funzionamento e quelli dei risultati.

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STATUTO DEGLI STUDENTI E DELLE STUDENTESSEDELLA SCUOLA SECONDARIA

D.P.R. 24/06/1998 n° 249 modificato dal DPR 21 novembre 2007 n. 235ART. 1

VITA DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA

1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le

sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazionedel diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dallaCostituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i principi generalidell’ordinamento italiano.

3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sullaqualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l’educazione allaconsapevolezza e alla valorizzazione dell’identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue ilraggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all’evoluzione delle conoscenze e all’insegnamento della vita attiva.

4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di conoscenza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte lepersone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.

ART. 2DIRITTI

1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l’orientamento, l’identitàdi ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell’apprendimento e valorizza le inclinazioni personali deglistudenti, anche attraverso una adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzareiniziative autonome.

2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza.3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola.4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I Dirigenti scolastici e i Docenti, con le modalità previste dal

regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizionedegli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltrediritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti diforza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.

5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull’organizzazione della scuola gli studenti della scuola secondaria superiore, anche suloro richiesta, possono essere chiamati a esprimere la loro opinione mediante una consultazione; analogamente negli stessi casi e con le stessemodalità possono essere consultati gli studenti della scuola media o i loro genitori.

6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e trale attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondotempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.

7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove efavorisce iniziative volte all’accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali.

8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:a. un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo-didattico di qualità;b. offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni;c. iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica;d. la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti anche i diversamente abili;e. la disponibilità di un’adeguata strumentazione tecnologica;f. servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.

9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l’esercizio del diritto di riunione e di assemblea degli studenti, a livello di classe, dicorso e di istituto.

10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l’esercizio del diritto di associazione all’interno della scuola secondariasuperiore, del diritto degli studenti singoli ed associati a svolgere iniziative all’interno della scuola, nonché l’utilizzo di locali da parte deglistudenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la continuità del legame con gli ex studenti e con leloro associazioni.

ART. 3DOVERI

1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio.2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Capo d’istituto, dei Docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso

rispetto, anche formale, che richiedono per se stessi.3. Nell’esercizio dei loro diritti e nell’adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i

principi di cui all’art. 1.4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal regolamento.5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da

non arrecare danni al patrimonio della scuola.6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita

della scuola.

ART. 4DISCIPLINA

1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doverielencati nell’art. 3, al corretto svolgimento dei rapporti all’interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, lerelative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati.

2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di rapporti correttiall’interno della comunità scolastica nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggiodella comunità scolastica.

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3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre leproprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.

4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesivadell’altrui personalità.

5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio di gradualità nonché per quanto possibile,al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente della gravità del comportamento e delleconseguenze che da esso derivano. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica.

6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono adottati dal Consiglio di classe. Le sanzioni checomportano l'allontanamento superiore a 15 giorni e quelle che implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame distato conclusivo del corso di studi sono adottate dal Consiglio di Istituto.

7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari,per periodi non superiori ai quindici giorni.

8. Nei periodi di allontanamento non superiori ai quindici giorni deve essere previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale dapreparare il rientro nella comunità scolastica. Nei periodi di allontanamento superiori a I quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, ovenecessario, anche con I servizi sociali e l'autorità giudiziaria, la scuola promiove un percorso di recupero educativo che miri all'inclusione, allaresponsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica.

9. L’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati che violano la dignità e ilrispetto della persona umana o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone. In tal caso, in deroga al limite generale previsto dal comma 7, ladurata dell’allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica, per quanto possibile,il disposto del comma 8.

10. Con riferimento alle fattispecie di cui al comma 9, nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque connotati da una particolare gravitàtale da ingenerare un elevatio allarme sociale, ove non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studentenella comunità durante l'anno scolastico, la sanzione è costitutita dall'allontanamento dalla comunità scolastica con l'esclusione dallo scrutiniofinale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al terminedell'anno scolastico.

11. Le sanzioni disciplinari di cui al comma 6 e seguenti possono essere irrogate soltanto previa verifica della sussistenza di elementi concretio eprecisi dai quali si desuma che l'infrazione disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dello studente incolpato.

12. Nei casi in cui l’autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino ilrientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d’anno, ad altra scuola.

13. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni di esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabilianche ai candidati esterni.

ART. 5IMPUGNAZIONI

1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro 15 giorni dalla comunicazione della loroirrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, delquale fa parte almento un rappresentante eletto dagli studenti nella scuola secondaria superiore e dai genitori nella scuola media, che decide neltermine di 10 giorni. Tale organo, di norma, è composto da un docente designato dal consiglio d'istituto,e, nella scuola secondaria superiore, daun rappresentante eletto dagli studenti e da un rappresentante eletto dai genitori, ovvero nella scuola secondaria di primo grado da duerappresentanti eletti dai genitori, ed è presieduto dal dirigente scolastico.

2. L'organo di garanzia di cui al comma 1, decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse,anche sui conflitti che sorgono all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento.

3. Il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato, decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti dellascuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamentidegli istituti. La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia regionale composto per la scuola secondaria superiore dadue studenti designati dal coordinamento regionakle delle consulte provinciali degli studenti, da tre docenti e da un genitore designatinell'ambito della comunità scolastica regionale, e presieduto dal Direttore dell'ufficio scolastico regionale o da un suo delegato. Pre la scuolamedia in luogo degli studenti sono designati altri due genitori.

4. L'organo di garanzia regionale, nel verificare la corretta applicazione della normativa e dei regolamenti, svolge la sua attività istruttoriaesclusivamente sualla base dell'esamedella documentazione acquisita o di eventuali memorie scritte prodotte da chi propone il reclamo odall'Amministrazione.

5. Il parere di cui al comma 4 è reso entro il termine perentorio di 30 giorni. In caso di decorrenza del termina senza che sia stato comunicato ilparere, o senza che l'organo di cui al comma 3 abbia rappresentato esigenze istruttorie, il direttore dell'ufficio scolastico regionale può decidereindipendentemente dall'acquisizione del parere. Si applica il disposto di cui all'art.16, comma4, della legge 7 agosto 1990, n. 241.

6. Ciascun ufficio scolastico regionale individua, con apposito atto, le modalità più idonee di designazione delle componenti dei docenti e deigenitori all'interno dell'organo di garanzia regionale al fine di garantire un funzionamento costante ed efficiente dello stesso.

7. L'organo di garanzia di cui al comma 3 resta in carica per 2 anni scolastici.

ART. 5 BIS

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ

1. Contestualmente all'iscrizione alla singola istituzione scolastica, è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un Pattoeducativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolasticaautonoma, studenti e famiglie.

2. I singoli regolamenti d'istituto disciplinano le procedure di sottoscrizione nonché di elaborazione e revisione condivisa del patto di cui al comma1.

3. Nell'ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche, ciascuna istituzione sxcolastica pone in essere le iniziative più idonee perle opportune attività di accoglienza dei nuovi studenti, per la presentazione e la condivisione dello statuto delle studentesse e degli studenti, delpiano dell'offerta formativa, dei regolamenti di istituto e del patto educativo di corresponsabilità.

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REGOLAMENTO INTERNOPRINCIPI GENERALI, FINALITÀ E OBIETTIVI

Premessa.Il fine primario della scuola è la promozione del diritto di tutti allo studio ed al successo formativo. In questo senso, in base all’art. 3 del D.P.R. n.

235 del 21 novembre 2007 “Regolamento recante modifiche e integrazioni allo Statuto delle Studentesse e degli Studenti", contestualmenteall’iscrizione a partire dall’anno scolastico 2009-2010, in occasione delle elezioni degli organi collegiali per il corrente anno scolastico, i genitori egli allievi sottoscrivono con l’Istituto un Patto educativo di corresponsabilità (allegato 3), finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisadiritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica studenti e famiglie.

Il presente regolamento, oltre ad essere una disposizione di legge, si pone come strumento di aiuto all’attuazione del P.O.F. e sancisce quellenorme che permettono il funzionamento ottimale delle componenti scolastiche in una linea di partecipazione e collaborazione, secondo i principidella Costituzione Italiana.La scuola, luogo di formazione al vivere sociale, deve tutelare la partecipazione alle attività comuni nel rispetto dei diritti dei singoli, dei ruoli e dellefunzioni che ognuno dei membri della comunità scolastica è tenuto a svolgere, rifiutando e condannando ogni atto di intimidazione o di violenzafisica e morale, inaccettabili in una società civile e democratica.

Il presente Regolamento, pertanto, è stato stilato allo scopo di organizzare in modo ordinato ed efficiente la vita di quanti studiano e lavoranoall'interno della scuola, con l’auspicio che l'osservanza dei principi e delle norme in esso contenuti contribuisca a creare quel clima di serenità,collaborazione e rispetto reciproco che è condizione indispensabile perchè si realizzi un effettivo processo educativo.

Riferimenti normativiLe norme del presente Regolamento sono state formulate nel rispetto delle Leggi e dei Regolamenti dello Stato riguardanti questioni scolastiche.

In particolare si è fatto riferimento: al Decreto Legislativo n.297/94 recante il Testo Unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni

ordine e grado; al Decreto del Presidente della Repubblica n.249/98, modificato con D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007, recante lo Statuto delle studentesse e

degli studenti della scuola secondaria. Lo Statuto, per l'importanza che riveste, è riportato integralmente nell'allegato n.1 al precedente Regolamento d’Istituto

Validità e durataIl presente Regolamento, la cui emanazione, a norma dell’art. 10 del T.U.297/94, è di competenza del Consiglio di Istituto, entra in vigore

trascorsi 15 giorni dalla sua approvazione, affissa all’Albo di Istituto; le eventuali, future modifiche dovranno prevedere la medesima procedura ditrasparenza.

Norme finaliPer quanto non previsto nel presente Regolamento si rimanda alle norme, al codice di comportamento dei pubblici dipendenti ed ai contratti di

lavoro, alla Carta dei Servizi ed ai Regolamenti di settore, nonché alle delibere emanate dal Consiglio di Istituto e non abrogate.

TITOLO ISTRUTTURE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI

Dal punto di vista giuridico, la gestione dell'Istituto e dell'attività didattica e amministrativa è affidata agli Organi Collegiali ed al DirigenteScolastico. Le rispettive competenze e attribuzioni sono regolate dalle norme di legge. La vita dell'Istituto prevede inoltre attività assembleari diclasse e di Istituto sia degli alunni che dei genitori. Il Regolamento di Istituto definisce il funzionamento della vita della scuola.

TITOLO II ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITA’ SCOLASTICA

Orari e giustificazioni1. L’ingresso in classe è indicato dal suono della prima campanella alle ore 8.15 da quel momento non è consentito attardarsi fuori dalle aule. Il

suono della seconda campanella alle ore 8.20 indica l’inizio delle lezioni. Gli alunni pendolari che si avvalgono dei mezzi di trasporto vengonoammessi in classe secondo l’orario di arrivo dei suddetti mezzi. E’ implicito che gli alunni non devono attardarsi sul tragitto. E’ compitodell’insegnante della prima ora di lezione annotare le assenze dopo aver effettuato l’appello.

2. La giustificazione non è accettabile se non tramite apposito libretto relativo all’anno scolastico corrente. Le giustificazioni delle assenze sonosottoscritte dall’alunno,se maggiorenne; se minorenne, dal genitore o da chi esercita la patria potestà e abbia depositata la firma in segreteriaall’atto del ritiro del libretto. Periodicamente i genitori degli alunni maggiorenni saranno informati delle assenze.

3. L’alunno sprovvisto di giustificazione il primo giorno successivo all’assenza dovrà giustificare il secondo giorno; il giorno seguente,senzagiustificazione non sarà ammesso in classe. La famiglia sarà avvertita telefonicamente il secondo girono in merito a quanto specificato alcapoverso precedente.

4. Le famiglie vengono periodicamente informate delle assenze e collaborano con la scuola per limitare il numero delle stesse.5. Le assenze collettive per la partecipazione a iniziative e/o manifestazioni socio-culturali, devono essere giustificate mediante dichiarazione

scritta sul libretto delle giustificazioni e per gli alunni maggiorenni, sul libretto dovrà, solo per presa visione, comparire la firma di uno deigenitori o di chi ne esercita la patria potestà. Senza giustificazione gli alunni non saranno ammessi in classe.

6. Le assenze debbono essere motivate da serie circostanze evitando formule evasive come ad esempio “motivi personali”.

Entrate posticipate ed uscite anticipatea) La giustificazione del ritardo occasionale, per i primi cinque minuti è a discrezione del docente della prima ora che annoterà l’orario di entrata al

fine di evitare cattive abitudini; infatti il ripetuto ingresso in ritardo può essere autorizzato solo da Dirigente Scolastico o da uno dei suoicollaboratori. L’ingresso in ritardo superiore ai cinque minuti deve essere autorizzato solo dal Dirigente Scolastico e/o dai suoi collaboratori eannotato sul registro di classe. Gli alunni minorenni dovranno esibire giustificazione firmata dal genitore. Chiunque, per cause di forzamaggiore, accompagni l’alunno, deve esibire un documento di riconoscimento.

b) Le uscite anticipate sono autorizzate dal Dirigente Scolastico o dai suoi collaboratori. Gli alunni minorenni possono lasciare la scuola solo seaccompagnati dai genitori o da chi ne fa le veci. Gli alunni maggiorenni non possono lasciare la scuola senza che i genitori ne siano informati.

N.B.: le entrate posticipate e le uscite anticipate non devono essere abituali e ciò per salvaguardare il diritto allo studio e non intralciare il regolaresvolgimento delle lezioni; a tal fine gli ingressi e le uscite debbono coincidere con la scansione oraria delle lezioni.

Intervalloa) L’accesso ai distributori di bevande è consentito solo durante l’intervallo e/o al termine di tutte le lezioni. b) Le bevande devono essere consumate in prossimità delle macchinette per agevolare l’uso degli appositi cestini portarifiuti e per motivi di igiene

e sicurezza. c) Durante l’intervallo delle lezioni gli studenti sono tenuti a comportarsi in modo da non recare danno alle persone ed alle cose. d) Possono accedere al cortile della scuola senza uscire dal cancello, in presenza dei docenti e dei collaboratori in turno di vigilanza. Norme di comportamento per accedere al bar

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a) Gli alunni possono accedere liberamente al bar la mattina fino al suono della prima campanella delle ore 8.15, durante la ricreazione e daltermine delle lezioni fino alle 14.00.

b) I rappresentanti della classe compilano l’elenco e raccolgono il denaro per le merende entro le ore 8.30 e consegnano la lista e denaro airesponsabili del bar.

c) Uno dei rappretesentanti ritirerà le merende dieci ninuti prima del suono della ricreazione; per coloro che hanno la ricreazione alle ore 10.20 ilritiro sarà effettuato alle ore 10.10. Le classi che hanno la ricreazione alle ore 10.50 ritireranno le merende alle ore 10.40.

d) E’ severamente vietato chiedere di uscire per effettuare consumazioni al bar durante lo svolgimento dele lezioni.e) Tutto il personale dell’Istituto (Docenti e personale Ata) che si accorge di alunni presenti al bar deve richiamarli o segnalarlo a chi di dovere.f) I responsabili del bar non devono servire agli alunni le consumazioni durante le ore di lezione.g) I Sigg. Docenti possono usufruire del bar durante le ore in cui non sono in servizio o in caso di necessità.h) Qualora gli alunni, per indisposizione, avessero bisogno di consumare qualcosa, devono essere accompagnati al bar dal personale Ata dietro

segnalazione del Docente di classe.

Divieto di fumo

A norma di legge è vietato fumare nei locali dell’Istituto (aule, corridoi, scale, bagni, palestre); sui piani sono affissi i relativi cartelli di divieto.Tutti sono tenuti a rispettare tale direttiva. I trasgressori incorrono nelle sanzioni amministrative previste dalla Legge, in quelle disciplinari stabilitedal Regolamento di Disciplina e dal Codice di Comportamento per i Pubblici Dipendenti.

Dannia) La conservazione delle aule e delle suppellettili è affidata alla cura degli studenti e dei collaboratori scolastici. b) Ogni classe è responsabile della propria aula in relazione ad eventuali danni che ad essa possono essere arrecati anche con scritte sui muri e

deterioramento delle suppellettili. c) Il risarcimento dell’eventuale danno non è sostitutivo della sanzione disciplinare. d) I comportamenti configurabili come reati saranno denunciati all’autorità giudiziaria e regolati secondo la legislazione vigente. e) Nel rispetto del lavoro dei collaboratori scolastici gli alunni sono tenuti a non imbrattare le aule ed i servizi ed a lasciare i resti della colazione

(carte, bicchieri, lattine ecc.) negli appositi cestini portarifiuti. f) L’Istituzione scolastica non è responsabile dei beni, dei preziosi e degli oggetti lasciati incustoditi o dimenticati.

Corsi di recupero e di sostegno Corsi di recupero e di sostegno (Indicazione ministeriale: O.M. n. 92/2007 art. 2, c.1-2) c. 1. Le attività di recupero costituiscono una parte ordinaria e permanente del piano dell’offerta formativa che ogni istituzione scolastica predispone annualmente. c. 2. Esse sono programmate ed attuate dai Consigli di classe sulla base di criteri didattico-metodologici definiti dal Collegio dei Docenti e delleindicazioni organizzative approvate dal Consiglio di Istituto.

TITOLO III STUDENTI

NORME DI COMPORTAMENTOART.1- La permanenza nelle classi durante l’orario scolastico e la presenza alle lezioni e alle varie attività didattico-educative programmate sonoobbligatorie per gli studenti e gli insegnanti in servizio. ART.2- L’uscita al termine delle lezioni, segnalata dal suono della campanella, deve avvenire in modo ordinato a cura dell’insegnante dell’ultima orae con l’ausilio dei collaboratori scolastici. ART.3- La permanenza degli studenti nell’Istituto, anche fuori dell’orario delle lezioni, deve essere costantemente improntata al rispetto delRegolamento di Istituto e della legislazione vigente. Tale permanenza non è comunque consentita, se non nell’atrio, tra il termine delle lezioni el’inizio delle attività extrascolastiche alle quali hanno titolo a partecipare. ART.4- La distinzione tra bagni maschili e femminili deve essere osservata da tutti. ART.5- Nel corso delle ore di lezione gli studenti possono lasciare l’aula solo eccezionalmente, previa autorizzazione dell’insegnante; non èconsentita l’uscita a più di un alunno per volta. - Non è consentito agli alunni lasciare l’aula durante l’avvicendamento degli insegnanti alla fine delle rispettive ore di lezione. - L’accesso alla Presidenza, alla Segreteria ed alla Biblioteca è possibile soltanto negli orari stabiliti. ART.6- Divieto di utilizzare telefoni cellulari e strumentazioni di riproduzione multimediale, di ripresa di immagini e di registrazione di voci (Dir. Min. n°104 del 30/11/2007) Durante le ore di lezione è proibito l’uso dei cellulari e di qualsiasi strumento di riproduzione multimediale, che devono, pertanto, rimanererigorosamente spenti. Gli inosservanti sono sanzionati disciplinarmente e l’apparecchio, ritirato dal docente, è trattenuto dal D.S. o dai suoicollaboratori, previa eliminazione della scheda, per essere restituito al genitore dello studente. - Se l’utilizzo del cellulare avviene durante un compito in classe o una verifica, oltre ai provvedimenti di cui sopra, si procede all’annullamento dellaprova. - Per quanto non previsto si rimanda alla Dir.Min. 104/2007. ART.8- Sanzioni disciplinari Per quanto riguarda le sanzioni disciplinari e l’individuazione dei comportamenti che danno luogo alle medesime, si rimanda al Regolamentodisciplinare.

TITOLO IVDOCENTI

ART.1- Norme di servizio Gli obblighi di lavoro del personale docente sono definiti negli artt. 24-43 del C.C.N.L. 2006-2009. Si ritiene, tuttavia, utile richiamare, a titolo di pro-memoria, alcune norme: 1) Ogni docente tiene costantemente aggiornato in ogni sua parte il registro personale, il registro dello stato personale ed il registro di classe. 2) E’ a disposizione di ciascun docente nella Sala dei Professori il registro delle circolari del D.S. e delle partecipazioni alle assemblee sindacali.L’ignoranza delle circolari regolarmente messe in visione non può essere addotta come valido motivo di giustificazione. 3) I docenti che usufruiscono dei laboratori e delle aule speciali firmano gli appositi registri per segnalare la presenza della propria classe, annotandotutte le operazioni effettuate, nonché le eventuali anomalie riscontrate. 4) Ogni docente ha cura di consegnare alla classe gli elaborati entro quindici giorni dal loro svolgimento e comunque prima dello svolgimento disuccessiva verifica 5) Ogni docente procede a frequenti e metodiche verifiche del lavoro svolto in classe e a casa (CM n. 197/95). Le prove scritte sono adeguate nellafrequenza alla suddivisione dell’anno scolastico decisa dal Collegio docenti; le prove orali sono sistematiche e in numero congruo alla verifica degliobiettivi didattici e formativi prefissati. 6) I docenti sono tenuti a leggere a voce alta agli studenti il contenuto di tutte le circolari trasmesse alle classi dagli uffici della Presidenza,trascrivendo sul Registro di classe il numero della circolare letta.

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7) Ciascun docente ha cura di non impartire lezioni private a studenti della propria scuola e non soltanto delle proprie classi, come da normativavigente. 8) Ogni docente coopera al buon andamento della scuola seguendo le indicazioni del D.S., collaborando alla realizzazione delle deliberazionicollegiali ed adoperandosi per la realizzazione del P.O.F e dei progetti deliberati dal Collegio Docenti. ART.2- Norme di servizio 1) Per assicurare l’accoglienza e la vigilanza degli studenti, gli insegnanti sono tenuti a trovarsi in classe cinque minuti prima dell’inizio delle lezionie ad assistere all’uscita dei medesimi (art.29 c.5 CCNL 2006/09). 2) Per tutta la durata dell’ora di ricevimento delle famiglie, il docente è presente nell’istituto, dal momento che l’ora di ricevimento è intesa dallegislatore come obbligo di servizio (art. 14 c. 2 DPR n. 399). ART.3- Vigilanza alunni 1) Ciascun docente si adopera perché ogni allievo sia responsabilizzato alla buona tenuta delle strutture scolastiche, in particolare dell’aula e dellesuppellettili, che alla fine delle lezioni devono essere lasciate in buono stato. La presente disposizione è valida anche e sopratutto per i laboratori e leaule speciali. 2) I docenti, durante il periodo di servizio, compreso l’orario di ricreazione, hanno la responsabilità di vigilare sul corretto comportamento di tutti glialunni, adottando le misure necessarie; tale attività, infatti, in base alla normativa vigente, rientra a tutti gli effetti nell’orario di prestazione delservizio. 3) Il docente, che per urgente, grave motivo o per ragioni di servizio dovesse allontanarsi dalla classe, è tenuto a chiamare un collaboratore scolasticoper la vigilanza. ART.4- Presenza del Docente alle assemblee di classe 1) Nell’ottica del perseguimento di importanti mete formative, quali l’abitudine al dialogo ed il rispetto degli altri, ciascun docente in servizio nelleore destinate all’assemblea di classe ha il compito di vigilare, al fine di garantirne l’ordinato svolgimento, nonché l’osservanza delle regoledemocratiche e del confronto civile. Tale vigilanza avverrà, di norma, rimanendo nelle immediate vicinanze dell’aula, ma, ove se ne ravvisi lanecessità, il docente può rimanere in classe.

TITOLO VLOCALI ED ATTREZZATURE SCOLASTICHE

ART.1- Laboratori, Aule speciali 1) il funzionamento dei laboratori e delle aule speciali è regolato in modo da facilitarne l’uso da parte degli studenti, possibilmente anche nelle orepomeridiane, per studi e ricerche, con la presenza del docente della materia, che si assume la responsabilità della conservazione e del rispetto dellastrumentazione didattico-scientifica. 2) il D.S., all’inizio dell’anno scolastico, affida ad un docente la funzione di responsabile della struttura con il compito di mantenere aggiornata lalista del materiale disponibile, tenere il registro delle presenze e delle esperienze eseguite in laboratorio, curarne il calendario di accesso per le classi,proporre interventi di manutenzione. 3) L’assistente di laboratorio collabora attivamente con il docente responsabile alla custodia delle attrezzature e di tutti i materiali presenti nellasingola struttura. 4) In caso di danni, manomissioni, furti alle attrezzature o ai locali, il responsabile del laboratorio ne dà tempestiva comunicazione al D.S. perl’immediato ripristino delle condizioni di efficienza e per l’individuazione di eventuali responsabili. ART.2 - Palestra1) Le lezioni di Educazione fisica si svolgono in palestra. 2) Il funzionamento della palestra è disciplinato in modo da assicurarne la disponibilità, a rotazione oraria, a tutte le classi della scuola. 3) Il D.S. nomina, all’inizio dell’anno scolastico, un docente responsabile delle strutture sportive con il compito di controllare le attrezzature esistenti,comunicare eventuali carenze, controllare ilcorretto utilizzo degli spazi e degli attrezzi.4) Gli studenti hanno l’obbligo di rispettare le attrezzature sportive e di osservare tutte le norme igieniche. 5) Per l’accesso alle palestre gli studenti devono munirsi di scarpe idonee per ragioni igieniche e per evitare danni alle attrezzature. 6) Durante l’orario scolastico gli impianti sportivi sono utilizzati solo dagli allievi che hanno lezione di educazione fisica. ART.3- Biblioteca di Istituto 1) La Biblioteca costituisce uno strumento didattico di primaria importanza per la vita della scuola. 2) Compito della Biblioteca è raccogliere, ordinare, descrivere il materiale librario, documentario, audiovisivo ed informatico in qualunque modoappartenente alla scuola e promuoverne l’uso da parte di allievi e docenti. 3) Il D.S., all’inizio dell’anno scolastico, nomina un responsabile della Biblioteca con il compito di sovrintendere al suo funzionamento, verificareperiodicamente la consistenza delle dotazioni, tenere i registri per il prestito, curare l’aggiornamento della schedatura e del catalogo. ART. 4- Fotocopiatrici 1) L’uso delle fotocopiatrici, per motivi di sicurezza e per evitare guasti, è riservato al personale incaricato. 2) Per favorire lo svolgimento del servizio, i docenti sono invitati a consegnare, se possibile, con congruo anticipo al personale ausiliario il materialeda riprodurre. 3) É escluso l’utilizzo delle fotocopiatrici per scopi personali. 4) Il materiale cartaceo, audiovisivo ed informatico è sottoposto alla normativa sui diritti d’autore, pertanto i docenti si assumono ogni responsabilitàsulla sua riproduzione e/o duplicazione.

TITOLO VI REGOLAMENTO DI DISCIPLINA

Premessa: principi generali§ 1 . Ogni provvedimento disciplinare deve avere esclusivamente finalità educativa, rafforzando in chi vi viene sottoposto il senso di responsabilità,nonché di appartenenza alla comunità scolastica, restituendolo alla correttezza dei rapporti all’interno dell’Istituto. § 2 . Nei casi di inosservanza dei doveri scolastici si provvede di massima con il criterio del dialogo e del confronto, dando un congruo spazio diascolto allo studente prima di attribuire qualsiasi sanzione disciplinare. § 3 . Le sanzioni che prevedano allontanamento di uno o più studenti dalla scuola devono sempre essere assunti collegialmente da Organi Collegiali. § 4. Nei periodi di eventuale allontanamento, non superiori a 15 giorni, la scuola si impegna ad attivare una costante comunicazione dei docenti conla famiglia dello studente, in modo che egli possa rimanere aggiornato sullo svolgimento delle attività scolastiche e proseguire gli studi a casa conregolarità. Nei periodi di allontanamento superiori ai 15 giorni, in coordinamento con la famiglia ed eventualmente con i servizi sociali, la scuola promuove unpercorso di recupero educativo, che miri al reintegro dello studente nella comunità scolastica.

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Premessi tali principi generali che si ispirano a quanto sancito dal D.P.R. n. 249 del 24/06/98 e dal D.P.R. n. 235 del 21/11/2007 riguardanti loStatuto delle Studentesse e degli Studenti nella scuola secondaria e le sue modifiche ed integrazioni, che delegano alle singole istituzioni scolasticheil compito di stabilire le sanzioni disciplinari rispetto alle infrazioni commesse dagli studenti e di indicare l’Organo di garanzia interno al quale lostudente possa presentare ricorso per le sanzioni in flittegli, viene stabilito quanto di seguito riportato.

Regolamento DisciplinareART. 1- Mancanze disciplinari Sono considerate mancanze disciplinari tutti quei comportamenti contrari ai "doveri" propri degli studenti, di cui agli articoli dello Statuto delleStudentesse e degli Studenti: a) negligenza nell’assolvimento dei doveri: esecuzione dei compiti in classe o casa, assiduità nella frequenza, presentazione delle giustificazioni,

rispetto degli orari, attenzione in classe, compostezza; b) disturbo dell’attività didattica; c) danneggiamento dei locali, delle suppellettili e delle attrezzature didattiche (compresi le scritte e l’imbrattamento dei muri, dei banchi ecc.) e

violazione delle norme di sicurezza e di igiene; d) inosservanza delle norme previste dal Regolamento d’Istituto; e) atteggiamenti in contrasto con il decoro proprio dell’Istituzione scolastica; f) mancanza di rispetto e offesa alla dignità personale dei compagni, del personale che opera nella scuola, dei visitatori, dei docenti e del D.S.; g) atti di violenza. ART. 2- Sanzioni disciplinari Possono essere inflitte le seguenti sanzioni disciplinari: ammonizione verbale o scritta sul Registro di classe per le infrazioni di cui alla lettera a dell’art.1; invio negli uffici direttivi per l’infrazione di cui alla lettera b dell’art. 1; riparazione del danno con ammonizione scritta, o allontanamento dalle lezioni sempre con riparazione del danno da uno a tre giorni a seconda

della gravità, per le infrazioni di cui alla lettera c dell’art. 1; ammonizione scritta e/o allontanamento dalle lezioni da uno a tre giorni a seconda della gravità per le infrazioni di cui alle lettere d ed e

dell’art. 1; ammonizione scritta e allontanamento dalla comunità scolastica con l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione all’Esame di Stato,

a seconda della gravità, per le infrazioni di cui alla lettera f e g dell’art. 1; attività di collaborazione di un minimo di dieci ore nel corso dell’anno scolastico, all’interno di una delle strutture della scuola, o presso la

Biblioteca, sotto la guida dei docenti responsabili di tali ambienti. ART. 3- Organi competenti Sono organi competenti per l’irrogazione delle sanzioni: a. i docenti e /o il D.S. per le sanzioni di cui alla lettere a e b dell’art. 2; b. il D.S. ed il Consiglio di classe per le sanzioni di cui alle lettere c, d ed e dell’art.2; c. il Consiglio di Istituto per l’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica nei casi previsti dall’art. 1, comma 9 e 9bis del D.P.R. 235/07. ART. 4- Giustificazioni Nessuna sanzione può essere irrogata senza che l’interessato abbia esposto le proprie ragioni. Nel caso delle sanzioni che prevedono l’allontanamentodalle lezioni le ragioni dovranno essere esposte per iscritto. ART. 5-Convocazione del Consiglio di classe Il D.S., qualora ritenga che l’infrazione sia di tale gravità da richiedere la convocazione del Consiglio di classe, prima della convocazione, acquisiscetutti gli atti che ritiene necessari per favorire un giudizio sereno ed equanime. Il Consiglio di classe può, comunque, convocare l’alunno interessato per ulteriori approfondimenti. Il Consiglio deve essere convocato entro due giorni dall’avvenuta infrazione e dovrà riunirsi entro i tre giorni successivi alla convocazione.ART. 6- Allontanamento dalle lezioni Nei giorni di allontanamento dalle lezioni lo studente deve comunque frequentare la scuola ed impegnarsi in attività di studio e di ricerca, chel’organo che ha irrogato la sanzione individua, senza escludere attività di recupero dell’eventuale danno arrecato.ART. 7- Procedimento disciplinare Le sanzioni che comportano conseguenze gravi, quali l’allontanamento temporaneo dalla scuola, sono prese sempre dall’Organo Collegiale (CdC oCdI) individuato come competente e dopo avere instaurato il seguente procedimento disciplinare: il promotore del procedimento disciplinare invia una relazione circostanziata al Dirigente Scolastico; il D.S. entro tre giorni dal ricevimento della relazione invia allo studente maggiorenne o ai genitori/affidatari, se l’allievo è minorenne, la

Contestazione scritta di addebito; lo studente ha facoltà di rispondere per iscritto entro tre giorni dal ricevimento della contestazione e di produrre prove e testimonianze a lui

favorevoli; lo studente ha la facoltà di essere assistito da un rappresentante degli studenti e/o da un genitore; il D.S. nelle quarantotto ore successive alla risposta scritta dello studente convoca con procedimento di urgenza l’Organo Collegiale competente

a comminare la sanzione; l’Organo Collegiale competente attua il procedimento disciplinare in due riunioni svolte in fasi distinte: nella prima seduta, completata la fase

istruttoria-testimoniale, definisce la proposta di sanzione, nella seconda, tenuta entro le successive quarantotto ore, vota la delibera di sanzione; nell’accertamento delle responsabilità saranno distinte situazioni occasionali o determinate da circostanze fortuite rispetto a gravi mancanze che

indichino un costante e persistente atteggiamento irrispettoso dei diritti altrui; in caso di infrazioni particolarmente gravi il Consiglio di Classe può rimettere al Consiglio di Istituto la comminazione della sanzione. In tal

caso il Consiglio di Istituto in una prima seduta formula la proposta di sanzione e nella seconda la vota; il provvedimento disciplinare adottato viene comunicato per iscritto allo studente maggiorenne o ai genitori/affidatari del minorenne ed al

Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale; Le sanzioni comminate vengono riportate sul Registro Generale delle Sanzioni e sulla pagella; Lo studente sanzionato può chiedere la riabilitazione se nei sei mesi successivi tiene un comportamento corretto. ART. 8- Ricorsi Contro le sanzioni disciplinari è possibile presentare ricorso all’Organo di garanzia entro quindici giorni dalla notifica della sanzione, che avvienemediante annotazione sul Registro di classe e comunicazione ai genitori o a chi esercita la patria potestà nel caso di studenti minorenni. Il provvedimento disciplinare diventa esecutivo sei giorni dopo la notifica, qualora non sia stato presentato ricorso, e dopo il pronunciamentodell’Organo di garanzia, in caso di ricorso. ART. 9- Organo di garanzia 1. L’Organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, decide nel termine di 10

giorni dalla presentazione del ricorso. Qualora l’Organo di garanzia non decida entro tale termine, la sanzione non potrà che ritenersi confermata.

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2. L'Organo di garanzia di cui al comma 1, decide, su richiesta di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgono all'interno dellascuola in merito all'applicazione dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti e del presente regolamento.

3. Tale organo è composto da un docente designato dal Consiglio d'Istituto, da un rappresentante eletto dagli studenti e da un rappresentante elettodai genitori ed è sempre presieduto dal Dirigente Scolastico.

4. Per le modalità di funzionamento dell’Organo di garanzia si rimanda all’Allegato 3.

QUADRO RIASSUNTIVO DELLE SANZIONI DISCIPLINARI

PUNTO 1 : Violazione del dovere di regolare frequenza Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente gli impegni di studio

PUNTO 2 : Violazione del dovere di assiduo impegno Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente gli impegni di studio

PUNTO 3 : Violazione del dovere del rispetto della persona Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Capo di Istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi

PUNTO 4 : Violazione del dovere del rispetto delle norme di sicurezza e del Regolamento Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza

PUNTO 5 : Violazione del dovere del rispetto dei beni pubblici e privati - Gli studenti sono tenuti ad usare correttamente le attrezzature, i macchinari, i sussidi didattici ed a non recare danno alle cose.- Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità dellavita scolastica MANCANZE DISCIPLINARI

SANZIONE SECONDO LAGRAVITÀ E LAREITERAZIONE

RILEVAZIONEDELLA MANCANZA

CONSEGUENZEDELLA SANZIONE

PROCEDURA

PUNTO 1Uscita dalla scuola senzapermesso

Richiamo scritto DocenteDocente coordinatoreCollaboratori DSDS

Sospensione dallelezioni/sanzioni alternative da 1a 15 giorni

DocenteDocente coordinatoreCollaboratori DSDS

Voto di condotta Annotazione sul registro diclasseNotifica al DS e ai genitoriIstruttoria del C.d.C.:audizione allievo/sanzione

PUNTO 1Falsificazione del libretto dellegiustificazioniFalsificazione della firma delgenitore

Richiamo scritto DocenteDocente coordinatoreCollaboratori DSDS

Sospensione dalle lezioni /sanzioni alternative da 1 a 5giorni

Consiglio di classe

Voto di condotta Segnalazione su Registro diclasseNotifica al DS e ai genitori

Istruttoria del C.d.C.:audizione allievo/sanzione

PUNTO 2Interventi inopportuni durantele lezioni

Richiamo verbaleRichiamo scrittoAllontanamento dalla classe

Docente della materia Docente coordinatoreCollaboratori DSDS

Voto di condottaCredito scolastico

Annotazione sul registro diclasseNotifica al DS e ai genitori

PUNTO 3Insulti, epiteti volgari e/ooffensivi verso il personaledella scuola e/o i compagni

Richiamo verbaleRichiamo scrittoAllontanamento dalla classe edinvio all’Ufficio di Presidenza(segue) Sospensione dallelezioni / sanzioni alternative da1 a 5 giorni

Docente dell’oraDocente coordinatoreCollaboratori DSDS

Voto di condotta Notifica al DS e ai genitoriInserimento nel fascicolodello studente

PUNTO 3Utilizzazione di cellulari,apparecchiature di registrazionevideo e foniche nei localiscolastici durante le attivitàsenza autorizzazione del DS

Richiamo verbaleRichiamo scritto

Docente dell’oraDocente coordinatoreCollaboratori DSDS

Sospensione dalle lezioni /sanzioni alternative da 3 a 5giorni

Consiglio di classe

Voto di condotta Annotazione sul registro diclasseNotifica al DS e ai genitori

Istruttoria del C.d.C.:audizione allievo/sanzione

PUNTO 3Diffusione di materialiinneggianti al razzismo e/o adiscriminazioni culturali,etniche, religiose,...

Richiamo verbaleRichiamo scritto

Docente Docente coordinatoreCollaboratori DSDS

Sospensione dalle lezioni /sanzioni alternative da 10 a 15giorni

Consiglio di classe

Voto di condotta Notifica al DS e ai genitori

Istruttoria del C.d.C.:audizione allievo/sanzione

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MANCANZE DISCIPLINARI

SANZIONE SECONDO LAGRAVITÀ E LAREITERAZIONE

RILEVAZIONEDELLA MANCANZA

CONSEGUENZEDELLA SANZIONE

PROCEDURA

PUNTO 3Aggressioni verbali e/o scritteai docenti, agli studenti, alpersonale ATA, al DS

Sospensione dalle lezioni /sanzioni alternative da 3 a 5giorni

Consiglio di classe Voto di condotta Annotazione sul registro diclasseNotifica al DS e ai genitoriIstruttoria del C.d.C.:audizione allievo/sanzione

PUNTO 3Aggressioni fisiche a docenti,studenti, personale ATA, DS

Sospensione dalle lezioni /sanzioni alternative da 10 a 15giorni

Consiglio di classe Voto di condotta Notifica al DS e ai genitori

Allontanamento dalla comunitàscolastica

Consiglio di Istituto Esclusione scrutiniofinaleEsclusione Esame diStato

Notifica alle autoritàgiudiziaria e scolastica

PUNTO 3Atti deferibili all’autoritàgiudiziaria

Allontanamento dalla comunitàscolastica

Consiglio di Istituto Esclusione scrutiniofinaleEsclusione Esame diStato

Notifica alle autoritàgiudiziaria e scolastica

PUNTO 3Uso di sostanze alcoliche ,stupefacenti, psicotrope

Richiamo verbaleRichiamo scritto

Docente dell’oraDocente coordinatoreCollaboratori DSDS

Sospensione dalle lezioni /sanzioni alternative da 5 a 15giorni

Consiglio di classe

Voto di condotta Notifica al DS e ai genitoriInserimento nel fascicolodello studenteIstruttoria del C.d.C.:audizione allievo / sanzione

PUNTO 3Induzione all’uso di sostanzealcoliche,Stupefacenti psicotrope

Docente dell’oraDocente coordinatoreCollaboratori DSDS

Sospensione dalle lezioni /sanzioni alternative da 10 a 15giorni

Consiglio di classe

Voto di condotta Notifica al DS e ai genitori(segue)Istruttoria del C.d.C.:audizione allievo / sanzione

PUNTO 4Manipolazione di impianti variAsportazione di segnaletica odisposizioni dirigenzialiManomissione degli impianti disicurezzaUso di materiali incendiariFumoViolazione del diritto allostudio ed interruzionedell’attività scolastica

Richiamo verbaleRichiamo scritto

Docente coordinatoreCollaboratori DSDS

Voto di condotta Notifica al DS e ai genitori

Sospensione dalle lezioni /sanzioni alternative da 3 a 15giorni

Consiglio di classe Voto di condotta Istruttoria del C.d.C.:audizione allievo / sanzione

Segnalazione all’Autoritàgiudiziaria

PUNTO 5Appropriazione indebita dioggetti, beni ed attrezzaturedella scuola e/o dei compagni

Sospensione dalle lezioni /sanzioni alternative da 10 a 15giorni

Consiglio di classe Voto di condotta Notifica al DS e ai genitori

Allontanamento dalla comunitàscolastica

Consiglio di Istituto Esclusione scrutiniofinaleEsclusione Esame diStato

Notifica alle autoritàscolastica e giudiziaria

PUNTO 5Scritte sui muri e/o sui banchi

Richiamo verbaleRichiamo scrittoAllontanamento dalla classe edinvio all’Ufficio di PresidenzaRipristino

Docente coordinatoreCollaboratori DSDS

Voto di condotta Notifica al DS e ai genitoriInserimento nel fascicolodello studente

PUNTO 5Abbandono di immondizie neilocali della scuola e nelle suepertinenzeUtilizzo incivile dei bagni

Richiamo verbaleRichiamo scrittoRipristino

Docente coordinatoreCollaboratori DSDS

Voto di condotta Annotazione sul Registro diclasseNotifica ai genitori

PUNTO 5Manomissione di banchi, sedie,cattedre, lavagne, armadietti(Ogni danno provocato siadolosamente sia per scorrettouso delle strutture deve essererisarcito)Manipolazione del Registro diclasse

Richiamo verbaleRichiamo scritto

Docente coordinatoreCollaboratori DSDS

Risarcimento del dannoSospensione dalle lezioni /sanzioni alternative da 3 a 15giorni

Consiglio di classe

Voto di condotta Annotazione sul Registro diclasseNotifica ai genitoriInserimento nel fascicolodello studenteIstruttoria delC.d.C.:audizione allievo /sanzione

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MANCANZE DISCIPLINARI

SANZIONE SECONDO LAGRAVITÀ E LAREITERAZIONE

RILEVAZIONEDELLA MANCANZA

CONSEGUENZEDELLA SANZIONE

PROCEDURA

PUNTO 5Affissione di materiale nonautorizzato

Richiamo verbaleRichiamo scritto

Docente coordinatoreCollaboratori DSDS

Voto di condotta Annotazione sul Registro diclasseNotifica ai genitori

PUNTO 5Visione di siti illegali o nonautorizzati durante l’utilizzoscolastico dei computer

Richiamo verbaleRichiamo scritto

Docente coordinatoreCollaboratori DSDS

Sospensione dalle lezioni /sanzioni alternative da 5 a 15giorni

Consiglio di classe

Voto di condotta Annotazione sul Registro diclasseNotifica ai genitoriInserimento nel fascicolodello studenteIstruttoria delC.d.C.:audizione allievo /sanzioneSegnalazione all’autoritàgiudiziaria

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’(D.P.R. 21 novembre 2007 n. 235)

Approvato dal C.I. con delibera n.8 del 29 settembre 2008

Il genitore/affidatario e il Dirigente scolasticoVisti i D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998 e D.P.R. n.235 del 21 novembre 2007 “regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studentidella scuola secondaria”Visto il D.M. n.16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del bullismo”Visto il D.M. n. 30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronicidurante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”Vista la direttiva MPI n.104 del 30 novembre 2007 “Linee di indirizzo e chiarimenti interpretativi ed applicativi in ordine alla normativa vigenteposta a tutela della privacy con particolare riferimento all’utilizzo di telefoni cellulari o di altri dispositivi elettronici nelle comunità scolastiche alloscopo di acquisire e/o divulgare immagini, filmati o registrazioni vocali”Visti i documenti fondamentali d’Istituto (Regolamento d’Istituto, Piano dell’Offerta formativa, Curricolo d’Istituto)Preso atto che la formazione e l’educazione sono processi complessi e continui che richiedono la cooperazione, oltre che dell’alunno della scuola,della famiglia e dell’intera comunità scolastica;Preso atto che la scuola non è soltanto il luogo in cui si realizza l’apprendimento, ma una comunità organizzata dove necessitano interventicomplessi di gestione, partecipazione e rispetto di regolamenti;

Sottoscrivono il seguente patto educativo di corresponsabilitàispirato ai documenti fondamentali che regolano la vita all’interno della comunità scolastica e finalizzato a definire in maniera puntuale e condivisadiritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, famiglie e studenti. Il rispetto di tale patto costituisce la condizione indispensabile per costruire un rapporto di fiducia reciproca, per potenziare le finalitàdell’offerta formativa e per guidare gli studenti al successo scolastico.

Il Genitore/Affidatario, sottoscrivendo l’istanza di iscrizione, assume l’impegno ad osservare le disposizioni contenute nel presente patto dicorresponsabilità, nei documenti qui richiamati e a sollecitarne l’osservanza da parte dell’alunno.

Il Dirigente Scolastico, in quanto legale rappresentante dell’istituzione scolastica e responsabile gestionale, assume l’impegno affinché i diritti deglistudenti e dei genitori richiamati nel presente patto siano pienamente garantiti.

La scuola si impegna a: fornire una formazione culturale e professionale qualificata, aperta alla pluralità delle idee, nel rispetto dell’identità di ciascun studente; offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, garantendo un servizio didattico di qualità in un ambiente educativo sereno,

favorendo il processo di formazione di ciascuno studente; offrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, al fine di favorire il successo formativo e combattere la

dispersione scolastica oltre a promuovere il merito e di incentivare le situazioni di eccellenza; favorire la piena integrazione degli studenti diversamente abili, promuovere iniziative di accoglienza e integrazione degli studenti stranieri;

tutelandone la lingua e la cultura, anche attraverso la realizzazione di iniziative interculturali, stimolare riflessioni e attivare percorsi volti albenessere e alla tutela della salute degli studenti;

garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo un costante rapporto con le famiglie, anche attraversostrumenti tecnologicamente avanzati, nel risprtto della privacy,

comunicare alle famiglie l’andamento didattico e disciplinare ( valutazioni, assenze, ritardi,…..) allo scopo di ricercare ogni possibile sinergia, realizzare il Piano dell’offerta formativa; incoraggiare, gratificando, il processo di formazione di ciascuno e dialogare con gli alunni in modo pacato e teso al convincimento e al

superamento di difficoltà personali e di apprendimento; prevenire e/o reprimere atti di bullismo; esplicitare le strategie didattiche, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione; assicurare una valutazione trasparente e tempestiva,volta ad attivare un processo di auto-valutazione che conduca l’alunno a individuare i propri

punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.

Il genitore/affidatario si impegna a:• valorizzare l’istituzione scolastica, instaurando un positivo clima di dialogo, nel rispetto delle scelte educative e didattiche condivise, oltre ad un

atteggiamento di reciproca collaborazione con i docenti;• conoscere l’Offerta Formativa della scuola e partecipare al dialogo educativo collaborando con i docenti;• tenersi costantemente informatisull’andamento didattico e disciplinare dei propri figli nei giorni e nelle ore di ricevimento dei docenti;• invitare i rpopri figli a non fare uso di cellulare in classe o di altri dispositivi elettronici o audiovisivi;

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• intervenire tempestivamente e collaborare con l’ufficio di Presidenza e con il Consiglio di classe, nei casi di scarso profitto e/o indisciplina;• risarcire la scuola per i danneggiamenti arrecati dall’uso improprio dei servizi, per i danni agli arredi e alle attrezzature e per ogni altro

danneggiamento provocato da cattivo comportamento e, in concorso con altri, risarcire il danno anche quando l’autore del fatto non dovesseessere identificato;

• informare la scuola su eventuali problematiche che possono avere ripercussioni nell’andamento scolastico dello studente;• sostenere e controllare i propri figli nel rispetto degli impegni scolastici;• vigilare sulla puntualità di ingresso a scuola e sulla costante frequenza dello studente;• discutere, presentare e condividere con i propri figli il Patto Educativo sottoscritto con l’Istituzione scolastica.

L’alunno/a si impegna a:• Presentarsi con puntualità alle lezioni;• Rispettare i tempi programmati e concordati con i docenti per il raggiungimento del proprio curricolo, impegnandosi in modo responsabile

nell’esecuzione dei compiti richiesti;• Seguire con attenzione quanto viene insegnato e intervenire in modo pertinente, contribuendo ad arricchire le lezioni con le proprie conoscenze

ed esperienze;• Prendere coscienza dei personali diritti e doveri e rispettare persone, ambienti e attrezzature;• Spegnere i telefoni cellulari e altri dispositivi elettronici durante le ore di lezione (la violazione di tale disposizione comporterà il ritiro

temporaneo del cellulare se usato durante le ore di lezione e/o il deferimento all’autorità competente nel caso in cui lo studente utilizzassedispositivi per riprese non autorizzate e comunque, lesive dell’immagine della scuola e della dignità degli operatori scolastici);

• Tenere un contegno corretto e rispettoso nei confronti di tutto il personale della scuola e dei propri compagni;• Usare un linguaggio consono all’ambiente educativo in cui si vive e si opera;• Evitare di provocare danni a cose, persone, suppellettili e al patrimonio della scuola. Gli alunni dovranno indennizzare il danno prodotto.

IMPUGNAZIONI1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito Organo di Garanzia

interno all’Istituto.2. Per tutto ciò che non è esplicitato in questo patto si rimanda sia al POF sia al Regolamento d’Istituto.

I Signori………………………………………………………………………………Genitori/Affidatari dell’alunno/a……………………………………………………..Della classe……………………………………………………………………………

Dichiarano• Di aver letto e di essere consapevoli delle regole che disciplinano il funzionamento dell’Istituto “Battaglia”.• Di accettare e condividere il contenuto delle regole.• Di impegnarsi a rispettarle e a farle rispettare.

Norcia,………………………………….

Il Dirigente Scolastico Il Genitore/Affidatario L’alunno/aProf.ssa Rosella Lopa

____________________ ____________________ ________________

LEGENDA DELLE ABBREVIAZIONID.S. = Dirigente Scolastico C.d.I. = Consiglio di Istituto G.E. = Giunta Esecutiva F.S. = Funzione Strumentale FF.SS. = Funzioni Strumentali OO.CC. = Organi Collegiali O.d.G. = Organo di Garanzia o.d.g. = ordine del giorno C.D. = Collegio dei Docenti C.d.C. = Consiglio di Classe C.S. = Comitato Studentesco C.P.S. = Consulta Provinciale Studentesca D.S.G.A. = Direttore dei Servizi Generali Amministrativi A.T.A. = Personale Amministrativo – Tecnico – Ausiliario I.R.C. = Insegnamento della Religione Cattolica C.M. = Circolare Ministeriale Dir. Min. = Direttiva Ministeriale D.P.R. = Decreto del Presidente della Repubblica D.M. = Decreto Ministeriale D.I. = Decreto Interministeriale O.M. = Ordinanza Ministeriale D. L.vo = Decreto Legislativo L. = Legge C.M. = Circolare Ministeriale G.U. = Gazzetta Ufficiale C.C.N.L. = Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro P.O.F. = Piano dell’Offerta Formativa

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REGOLAMENTO BORSE DI STUDIO

Breve Storia

L' Istituto di Istruzione Superiore “R.Battaglia” ormai da vari anni elargisce Borse di Studio agli studenti più meritevoli, prendendo inconsiderazione i risultati conseguiti dagli alunni, dopo attente valutazioni dei singoli casi per ogni classe.

Grazie a benefattori come la Dott.ssa Lidia Spanicciati (che in memoria del marito defunto Gentili Teodoro, cominciò a elargire ogni announa certa somma per gli alunni del Corso Geometri) e di seguito alla Tipografia Millefiorini, alla Cioccolateria Vetusta Nursia, al ProsciuttificioCataldi, a Nursia Sport, alle Banche: Carispo, Banca Popolare di Spoleto, l’assegnazione annuale delle borse è diventata una consuetudine di cuil’Istituto va fiero e si è potuto dare una borsa di studio in ogni classe. Attualmente le borse di studio sono in totale sedici, una per ogni classe, infattidall' anno 2000 oltre i Corsi Igea e Geometri è rientrato in questo discorso anche il Liceo che quell’anno era stato accorpato all' I.T.C.G.

A decorrere dall’anno in corso (2005/2006) viene assegnata una borsa di studio per ogni alunno delle classi quinte che all'Esame di Statodell' anno precedente ha conseguito il punteggio di 100/100; qualora nessuno raggiungesse questo punteggio, la quota rimarrà non assegnata.

I requisiti necessari per accedere alla borsa di studio sono :

1.6 Merito Assoluto: l' alunno che nella propria classe abbia raggiunto nell’a.s. precedente, appena terminato, la più alta valutazione, cioè lamedia aritmetica migliore considerate tutte le discipline tranne Religione e condotta.

2.6 Casi particolari: qualora in una stessa classe due o più alunni raggiungano la stessa media aritmetica la borsa viene suddivisa tra gli stessi; seuno di questi è incorso in un provvedimento disciplinare la frazione della borsa non gli viene riconosciuta ed è interamente attribuita all’altroo suddivisa tra gli altri candidati.

3.6 si terranno in considerazione le indicazioni, i suggerimenti degli sponsor sulle assegnazioni delle borse di studio agli alunni.4.6 La valutazione dei titoli per l' assegnazione delle Borse di Studio sarà effettuata da una specifica commissione composta da membri (uno per

corso), nominati dal D.S.

La Cerimonia della consegna delle Borse di Studio avrà luogo nell'ultimo periodo dell' anno scolastico.

NORCIA 20 / 01 / 2006 La Commissione

Prof.ssa Agata Carrara Prof.ssa Grazia De DatoProf.ssa Nicolina FraschettiProf. Carlo Pasquinelli

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ATTIVITA' DI COMPETENZA ISTITUZIONALE

“L' EDUCAZIONE STRADALE e IL PATENTINO”

Sezione 1 – Descrittiva1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progettoEDUCAZIONE STRADALE - PATENTINO

1.2 Responsabile progettoIndicare il responsabile del progettoPROF.SSA PERLA GIUSEPPINA

1.3 ObiettiviDescrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e lemetodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

• Promuovere atteggiamenti e comportamenti positivi sul senso della vita• Sensibilizzare i giovani al grave problema dell’infortunistica stradale• Organizzare i corsi per il conseguimento del certificato di idoneità alla guida del ciclomotore (Patentino)

Destinatari: studenti delle classi I e II - alunni dei vari corsi.

1.4 DurataDescrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività dasvolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.Dicembre - Marzo:lezioni sulle norme di comportamento alla guida; segnaletica stradale; aspetti giuridici.Esame finale e rilascio del certificato.

1.5 Risorse umaneIndicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede diutilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per annofinanziario.Docente referente Prof.ssa Perla Giuseppina.

✗ Titolare Scuola Guida di Norcia✗

✗✗

1.6 Beni e serviziIndicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione.Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.Materiale di cancelleria

Data 10/11/2008Docente referenteProf.ssa Giuseppina Perla

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“SICUREZZA - LEGGE 626/94 e successivi aggiornamenti: D. lgs. 09-04-2008 n.81”

Il D.Lgs. 626/94 e il nuovo D.lgs. 81/08 impongono precisi obblighi a carico del Dirigente scolastico e dei Docenti eintroducono importanti novità in materia di sicurezza all'interno delle istituzioni scolastiche perché:1. Inducono alla cultura della prevenzione a fronte della cultura del mero adeguamento alla norma;2. La gestione della sicurezza diviene collegiale e partecipata (Docenti, Personale ATA);3. Incidono sui processi di formazione e informazione nei confronti di tutto il personale scolastico, compresi gli alunni;4. Vengono delineati e attribuiti nuovi adempimenti a carico del Dirigente Scolastico che è garante della complessiva situazione di

sicurezza e dello "star bene" a scuola.Più volte nel D.Lgs. 626/94 si richiama il dovere del datore di lavoro di formare e informare i lavoratori.Informare significa trasmettere conoscenze. Si tratta di un processo attraverso il quale si esplorano le conoscenze inerenti alla

sicurezza sul lavoro per acquisire modelli e strategie intellettuali necessari per procedere poi autonomamente.Formare significa predisporre un processo mentale attraverso il quale trasmettere l'uso degli attrezzi, delle macchine e della

strumentazione usati dal personale e dagli allievi.Per quanto riguarda i Docenti e il personale ATA, la formazione e l'informazione, previste dal D.Lgs. 626/94, saranno attivate dal

Dirigente scolastico, in quanto datore di lavoro, nonché dall'Amministrazione Centrale e Periferica, in collaborazione con i vigili delFuoco, volontari della Protezione Civile, ASL, ISPESL, ecc..

Tutti i lavoratori dovranno ricevere un'adeguata informazione e formazione sui rischi per la salute e la sicurezza, sulle misure eattività di protezione e prevenzione adottate.

La scuola è chiamata perciò a predisporre e organizzare, in collaborazione con i servizi territoriali, con le ASL di competenza econ i fornitori, iniziative di aggiornamento del personale.

Per quanto riguarda gli alunni non potendo il preside formare e informare tutti gli alunni è importante che deleghi questafunzione ai docenti, dopo aver predisposto adeguati corsi di formazione.

È indispensabile che gli insegnanti siano posti nella condizione di verificare e approfondire le proprie conoscenze e i propriatteggiamenti nei confronti della problematica della sicurezza, riflettendo contemporaneamente sulle loro responsabilità e sul lororuolo. La professionalità docente, infatti, non è legata solo alle conoscenze disciplinari, ma deve prevedere anche competenze inambito psico-pedagogico, e capacità di programmare e lavorare in gruppo.

La formazione dei Docenti dovrà prevedere non solo interventi di tipo formativo da parte degli esperti ma soprattutto dovràsuscitare il coinvolgimento attivo degli insegnanti, che saranno chiamato a predisporre percorsi didattico/educativi per le loro classi,con itinerari diversi e flessibili a seconda delle necessità. Eventuali pacchetti didattici forniti per arricchire il percorso di formazionedovranno costituire solo una traccia, un punto di partenza perché la vera formazione si otterrà solo con la elaborazione e lacostruzione di percorsi didattici creati grazie all'esperienza dei docenti e calibrati sulle risposte degli allievi.

Come informare e formare gli allieviIl D.Lgs.626/94, con le modifiche apportate dal D.Lgs.242/96, obbliga il Preside e i Docenti a fornire adeguata formazione e

informazione sulle misure per la tutela della salute e per la sicurezza del lavoro agli Studenti, che sono considerati, a norma dell'art-2comma 1 lettera a, dei lavoratori quando sono in laboratorio, quando utilizzano macchine, apparecchi e attrezzature di lavoro ingenere, agenti chimici, fisici e biologici (anche se non vengono computati ai fini della determinazione del numero di lavoratori dalquale i decreti succitati fanno discendere particolari obblighi).

La mancata formazione ed informazione comporta delle sanzioni che vanno come massimo dall'arresto da tre a sei mesi o conl'ammenda da lire tre milioni a lire otto milioni.

Al Preside o ai Docenti spetta il compito importante di formare e informare gli allievi quando operano nelle situazioni suindicate.Gli obblighi della formazione e dell'informazione sono previsti dall'art.22 (formazione) e dall'art.2l (informazione).Altri articoli del succitato decreto che trattano il tema della formazione e dell'informazione sono i seguenti :

art.37 (Titolo III - Uso delle attrezzature di lavoro) informazione ;art.38 (Titolo III - Uso delle attrezzature di lavoro) formazione e addestramento ;art.43 (Titolo IV - Uso dei dispositivi di protezione individuale) comma 4 lettera c – fornisce istruzioni comprensibili per ilavoratori; comma 4 lettera e - informa preliminarmente il lavoratore dei rischi dai quali il D.P.I. lo protegge; comma 4 lettera f;comma 4 lettera g;art.49 (Titolo V - Movimentazione manuale dei carichi) informazione e formazione ;art.56 (Titolo VI - Uso di attrezzature munite di videoterminale) informazione e formazione ;

Agli effetti di una educazione/formazione alla sicurezza nei confronti degli alunni è necessario che l'insegnante non trasmettasoltanto contenuti, cioè informi, ma anche provochi e stimoli una trasformazione nei comportamenti e nelle scelte di vita. Gli alunnidimostreranno di avere appreso nel momento in cui adotteranno comportamenti corretti anche in situazioni nuove e impreviste.

La programmazione di interventi di educazione alla sicurezza nella scuola media deve rispondere ai seguenti requisiti:1. precisare le finalità, essenzialmente formative;2. precisare gli obiettivi formativi;3. prevedere negli obiettivi la trasversalità, con apporti da tutte le discipline;4. prevedere la realizzazione delle attività nei curricoli di tutte le discipline;5. adottare metodologie che prevedano la partecipazione attiva dei destinatari;6. realizzare collegamenti con le agenzie del territorio;7. realizzare collegamenti interistituzionali (enti come ASL, , Ispettorato del lavoro e altro);8. Il percorso educativo dovrà essere graduale.

A partire dalla sensibilizzazione al rischio, in senso generale, si procederà allo sviluppo di capacità specifiche: quella di valutare un laboratorio della scuola in relazione ai rischi, quella di individuare soluzioni per l'eliminazione o la riduzione del rischio.Il Dirigente Scolasticocon riferimento all’art.4 D.Lgs. 626/94 il Dirigente Scolastico, in qualità di Datore di Lavoro è tenuto a :

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Valutare i rischi per la sicurezza e per la salute dei lavoratori e assimilati (Docenti, ATA, Alunni). Tale valutazione è duplicein quanto finalizzata a individuare i pericoli come fatti dannosi che possono verificarsi in astratto, e/o alla probabilità che siverifichino in concreto. Si avvale della consulenza del Rappresentante per la sicurezza.

Elaborare un documento, in base all’esito dell’adempimento di cui sopra, in cui valuta i rischi, specificando i criteri adottati. Individuare le misure di prevenzione e di protezione adottate. Predisporre la programmazione delle misure da adottare o da aggiornare periodicamente.Tale documento è depositato presso la scuola ed è opportunamente portato a conoscenza degli interessati. Inoltre i registri

previsti dal D.Lgs. 626/94, tra cui si evidenzia il Registro degli infortuni, vidimato dagli Organi Competenti, in cui vengonoregistrati gli infortuni che comportino un'assenza dal lavoro di almeno un giorno, con comunicazione all'INAIL e all'Autorità di P.S.,sono conservati agli atti nella Segreteria della scuola.

Ai fini di cui sopra il Dirigente Scolastico:1. DESIGNA il Responsabile per la prevenzione e la protezione, che deve essere persona competente, collabora con il Dirigente

Scolastico in tutte le attività finalizzate a garantire la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro. La responsabilità però competecomunque al Dirigente Scolastico.

2. DESIGNA gli Addetti interni al Servizio di Protezione e Prevenzione ed affida loro i compiti di attuazione delle misure previstedal Documento.

3. FORNISCE ai lavoratori ogni informazione utile e idonei dispositivi di protezione individuale.4. INFORMA almeno annualmente le unità lavorative, aggiornandole sulle condizioni dei rischi e sulle relative misure di

prevenzione.Ai fini della predisposizione del documento sulla protezione e prevenzione dei rischi, si precisa che questi ultimi attengono a:• rischi derivanti dagli edifici e dalle strutture fisse per i quali il Dirigente Scolastico assolve il proprio obbligo inoltrando

all’Amministrazione competente la richiesta di adeguamento e messa a norma e delle relative certificazioni;• rischi attinenti alla utilizzazione delle attrezzature, dei laboratori, degli arredi, della palestra, delle macchine, dei materiali e di

sostanze varie.Il Dirigente Scolastico deve indicare linee comportamentali di carattere generale, la cui applicazione concreta durante le varie

attività rientra nella competenza e responsabilità del personale preposto, come già previsto dalla normativa vigente. Questi ultimirischi che, secondo le statistiche, costituiscono la causa più frequente di infortuni all’interno delle Istituzioni scolastiche.

Il documento riporta: la valutazione dei rischi e i criteri adottati; la descrizione delle misure di prevenzione e protezione; il programma di attuazione

delle misure di prevenzione e protezione;allegati:• procedura e moduli per la valutazione dei rischi;• piano di emergenza di edificio scolastico;• piano di sfollamento dell’edificio scolastico.

Il documento è stato presentato al collegio dei docenti e ai componenti del servizio di Prevenzione e Protezione nella riunionedel 1 settembre 2003, i quali hanno accettato senza sollevare eccezioni.

Firme.................................................................................................................................................................................................................................................................................................................Il documento viene presentato all’inizio di tutti gli anni al Collegio dei Docenti e all’Assemblea del Personale amministrativo e

ausiliario. Ad inizio di ogni anno scolastico verranno assegnati gli incarichi necessari ai fini della sicurezza. Ai Genitori viene fatto conoscere con circolari e nelle assemblee di classe. Agli allievi viene illustrato unitamente al

regolamento interno.Il riesame del documento viene effettuato con periodicità biennale o in caso di modifica delle condizioni di sicurezza.

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AMPLIAMENTO dell’OFFERTA FORMATIVA

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Corso Igea

Specializzazione nella gestione dell'ambiente naturale e delle aree protette

L’Istituto d’Istruzione Superiore R. Battaglia che ha sempre lavorato in sintonia con lo sviluppo territoriale, avverte inquesto momento la necessità di offrire ai suoi iscritti competenze mirate in ambito tecnologico ambientale.Infatti la crescita economica della Valnerina è avvenuta grazie alla valorizzazione delle risorse ambientali e deiprodotti tipici. La vocazione turistica si è affinata e consolidata con l’istituzione del Parco dei Monti Sibillini che,proteggendo un’area fondamentalmente incontaminata, ha creato le condizioni per una utilizzazione ottimale dellerisorse. Le numerose iniziative in ambito economico, artistico, sportivo hanno avuto risonanza non più solo locale, manazionale ed internazionale.La scuola con l’organizzazione di numerosi stages, è sempre stata, nel corso degli anni, in contatto diretto con Enti,Associazioni, settori lavorativi differenziati. Per ampliare l'offerta formativa ha deciso una rivisitazione deiprogrammi, adeguandoli alle richieste del mercato occupazionale sempre più sensibile ai problemi dell'ambiente.

Ragioniere - perito commerciale concompetenze per affrontare problematicheriguardanti l'ambiente, i parchi e le riservenaturali e la loro gestione

AnalisiScuola che deve rispondere alle esigenzedel territorio che è parte significativa delParco Nazionale dei Monti Sibillini.

ObiettivoDiversificare l'offerta formativaadeguandola alla richiesta di figureprofessionali con nuove competenze.

Situazione (fattibilità)Rivisitazione dei programmiBiennio monte ore invariatoTriennio monte ore invariato

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BiennioMaterie Orario settimanale

Primo anno Secondo annoReligione 1 1Italiano 5 5Storia 2 2Matematica e laboratorio 3+2 3+2Francese - laboratorio ambientale 2+1 2+1Inglese - laboratorio ambientale 3+1 3+1Scienza della materia 4 (2+2) 4 (2+2)Scienza della natura 3 (1+2) 3 (1+2)Diritto ed economia 2 2Economia aziendale 2 2Trattamento testi - Tecnologia informatica

della comunicazione

3 3

Educazione fisica - orienteering 2 2

Totale 36 36

TriennioMaterie Orario settimanale

Terzo anno Quarto anno Quinto annoReligione 1 1 1Italiano 3 3 3Storia 2 2 2Matematica e laboratorio 4 4 3Francese - laboratorio ambientale 3 (1) 3 (1) 3 (1)Inglese - laboratorio ambientale 3 (1) 3 (1) 3 (1)Geografia - educazione ambientale - studio

patrimonio storico artistico(*) 3 (1) 2 3Discipline economiche e giuridiche

(legislazione AA.PP) 6 (1) 5 (1) 6 (1)Economia aziendale - economia ambientale -

laboratorio - sistemi operativi AA.PP. 7 (1) 10 (1) 9 (1)Educazione fisica - orienteering 2 2 2

Totale 34 35 35 Le ore indicate tra parentesi non sono aggiuntive ma destinate alla trattazione di argomenti dell'indirizzo ambientale.

(*) Una settimana di laboratorio ambientale (stage) in ciascun anno di corso.

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PROGRAMMI

LINGUA E CIVILTA' FRANCESEEducazione all'ambiente

Contenuti BiennioAttraverso la descrizione di animali vegetazione e Paesi presenti nel territorio si cercherà di avvicinare lo studente allaconoscenza diretta dei diversi aspetti del territorio locale e di quello francese.In un secondo momento, l'alunno sarà sollecitato ad orientarsi, conoscere e rispettare le regole all'interno del ParcoNazionale dei Monti Sibillini a confronto con un parco francese Dècrire animaux , pays Localiser Faire du camping dans un parc / en plein air Partir à la montagne / pique – niquer

Contenuti TriennioSi approfondiranno alcuni aspetti del territorio attraverso la riflessione sulle analogie e/o differenze tra il territoriolocale e quello francese.Si studierà la localizzazione e le caratteristiche fondamentali dei principali parchi nazionali francesi mettendoli aconfronto con quello dei Monti Sibillini.Si esamineranno i prodotti tipici locali quali il tartufo a confronto con le tecniche di coltivazione e trattamento deglistessi in Perigand. L'espace naturel: relief / mers et cotes / fleuves et rivières en France L'espace naturel menacè: la mise en place d'une politique de l'environnement Six parcs nationaux en France : Vanoise / Port Cros / Cèvennes / Ecrins / Mercantour /Pyrènèes occidentales.

Localisation de 20 parcs règionaux en France

LINGUA E CIVILTÀ INGLESEEducazione all'ambiente

Contenuti Biennio:attraverso la descrizione di animali, fiori, piante e pesci presenti nel territorio si cercherà di avvicinare gli studenti allaconoscenza diretta dei diversi aspetti del territorio locale e di quello britannico. L'alunno sarà condotto in un secondo momento ad orientarsi, conoscere e rispettare le regole vigenti in un parconazionale italiano a confronto con quelli britannici.

1. World animals-flowers-plants-hills-mountain-countries The Sibillines National Park-camping-hitch-hiking-parachuting-free climbing-National Park in G.B.

Contenuti Triennio:Si approfondiranno alcuni aspetti del territorio attraverso la riflessione sulle analogie e differenze tra il territorio locale equello di alcune regioni britanniche.Si studierà la localizzazione e le caratteristiche fondamentali dei principali parchi nazionali inglesi mettendoli aconfronto con quello dei Monti Sibillini.Si esamineranno i prodotti tipici locali: quali il tartufo, ecc., la produzione di salumi e l'allevamento di suini in confrontocon le tecniche di allevamento e produzione degli stessi in G.B.

Forests countriesNatural spaces- National Parks in G.B. (characteries)- Education and the environment- England-Scotland-Ireland(phisical features)-Farming in Britain- Cattle and sheep-Dairy -Typical products-Natural products- NGMO Food

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SCIENZA DELLA MATERIA1°anno

modulo 1:1)PROPRIETA' FISICHE DELLA MATERIA E DEI MATERIALIUNITA' 1: Le dimensioni delle cose SETT.UNITA' 2: La massa e la densità OTT.Il lavoro sperimentale: misure e calcoliRelazioni tra grandezze: tabelle e grafici

Modulo 2 :DAI MISCUGLI ALLE SOSTANZE:TRASFORMAZIONI FISICHE ED ENERGIA TERMICAUNITA' 3: Miscugli e sostanze NOVUNITA' 4: Temperatura calore e cambiamenti di stato DIC

Modulo 3:DAGLI ESPERIMENTI ALLE LEGGI: LE RELAZIONI TRA GRANDEZZEUNITA' 5: Interazioni tra corpi: le forze DICUNITA' 6: La pressione GENN.UNITA' 7: Le leggi dei gas GENN-FEBB

Modulo 4:LE TRASFORMAZIONI DELLA MATERIA E GLI ATOMIUNITA' 8: Le reazioni chimiche e le teorie atomiche FEBBUNITA' 9: Il linguaggio della chimica MARUNITA' 10:massa degli atomi e quantità di sostanza MAR

Modulo 5: MOVIMENTO ED ENERGIAUNITA' 11: Il movimento dei corpi APRUNITA' 12: Le forze e il movimento APRUNITA' 13: Energia lavoro e calore MAG

Modulo 6:ELETTRICITA' E MAGNETISMOUNITA' 14: Cariche in movimento: energia e corrente elettrica CENNI M AGUNITA' 15: Magnetismo ed elettromagnetismo CENNI MAGUNITA' 16: Le onde MAG

2° annoModulo 7:ELETTRICITA' E MATERIAUNITA' 17: Nel cuore della materia: la carica elettrica SETTUNITA' 18: La struttura degli atomi e la tavola periodica SETT-OTTUNITA' 19: I legami chimici OTT

Modulo 8:SOSTANZE NATURALI E SINTETICHE: LA CHIMICA TRA SVILUPPO ED EQUILIBRIO AMBIENTALEUNITA' 20: Composti della chimica inorganica OTTUNITA' 21: Velocità ed equilibrio nelle trasformazioni della materia NOVUNITA' 22: Energia e trasformazioni della materia NOVUNITA' 23: Composti della chimica organica DIC-GENN

Modulo 9:LA BIOCHIMICA: LA CHIMICA DEI COMPOSTI DELLA VITAUNITA' 24: Carboidrati, lipidi, amminoacidi, proteine, vitamine, enzimi (CENNI) FEBBUNITA' 25: Acqua ed elementi minerali, acque potabili FEBBUNITA' 26: Inquinamento e piogge acide FEBB

Modulo 10:CHIMICA E MERCEOLOGIAUNITA' 27: Cereali MARZUNITA' 28: Conservazioni delle merci MARZUNITA' 29: Lavorazioni carni APRUNITA' 30: Latticini e prodotti caseari APRUNITA' 31: Prodotti dei boschi e sottoboschi MAGG

*Per i moduli 9 e 10 si produranno delle dispense

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PROGRAMMA DI SCIENZE DELLA NATURA APPLICATE ALL'AMBIENTEClasse II IGEA

Concetti di ecologia: specie, popolazioni, comunità, ecosistemi, habitat e nicchia ecologica.L'ecologia e le leggi della termodinamica.Modelli di energetica di comunità.

La biodiversità

Gli ecosistemi acquatici. La domanda biologica di ossigeno (BOD). Eutrofia e oligotrofia. Il bacino idrografico. Le comunità tipiche dei laghi: plancton, benthos e necton ; esempio di studio di un lago umbro: il lago di Alviano. Le comunità tipiche dei fiumi. L'inquinamento idrico: fonti di inquinamento; monitoraggio chimico e biologico delle acque superficiali. I metodi di monitoraggio

biologico delle acque (il metodo EBI, ecc.) calcolo del valore EBI di un fiume. Acque potabili: fabbisogno e approvvigionamento idrico. Potabilità e malattie infettive trasmissibili. Le acque potabili in Umbria. Acque reflue: origine, tipizzazione. Sistemi di smaltimento dei reflui di origine civile e industriale. Gli impianti di depurazione:

fanghi attivi, fitodepurazione, lagunaggio, ecc. Visita a un impianto di depurazione.

Le caratteristiche dei viventi.Le biomolecole.L'origine della vita: eterotrofi e autotrofi. La teoria cellulare. Procarioti e eucarioti. Virus.La cellula: struttura e funzioni.Il trasporto attraverso la membrana cellulare: diffusione, trasporto attivo e passivo.Il metabolismo cellulare.Respirazione cellulare.

La fotosintesi.Le alghe unicellulari e pluricellulari. Anatomia e fisiologia delle piante vascolari. Fotosintesi ed efficienza ecologica delle piante. Le comunitàvegetali e i biomi. Studio del popolamento vegetale: la fitosociologia. Studio di un caso pratico: l'analisi fitosociologica di un area del ParcoNazionale dei Monti Sibillini. Le piante e il mantenimento del paesaggio. Gli indici paesaggistici nello studio dell'ambiente: un caso pratico.Le comunità vegetali me le carte della vegetazione in Umbria.

La divisione cellulare: mitosi e riproduzione. Cromosomi e DNA :duplicazione del DNA, trascrizione dell'RNA, sintesi proteica.Regolazione dell'attività metabolica e della velocità di sintesi.Trasmissione dei caratteri.Le leggi di Mendel. La meiosi. Riproduzione sessuata e asessuata. Mappe geniche. Regolazione genica.Mutazioni e malattie ereditarie. Ingegneria genetica.Le biotecnologie e la tecnica del DNA ricombinante.Genetica di popolazione: l'equilibrio di Hardy-Weinberg. L'origine delle specie. Modalità di speciazione e di isolamento genetico.Le teorie evolutive. Il catastrofismo e la teoria di Lamarck.La teoria di Darwin. La selezione naturale e l'adattamento. L'evoluzione dei mammiferi. Dagli ominidi a Homo sapiens.

Varietà e ordine nei viventi.Le categorie tassonomiche e la classificazione. Concetto di specie. I regni dei viventi.

Il regno delle monere, struttura e classificazione: la cellula procariote. Il ruolo dei batteri nei cicli della materia. I cicli del carbonio, dell'azoto,del fosforo e dello zolfo; le alterazioni dei cicli causate dalle attività umane. Batteri e malattie.Il regno dei protisti, struttura e classificazione: la cellula eucariote. Protozoi patogeni e loro cicli vitali.

Il regno dei funghi, struttura e classificazione. Il ruolo dei funghi come decompositori.I licheni, struttura e importanza come indicatori biologici di inquinamento: studio di un caso pratico.

Il regno degli animali. Organizzazione e classificazione dei poriferi, celenterati, platelminti, nematodi, molluschi, anellidi, artropodi, echinodermi ecordati. L'efficienza ecologica degli animali. Le comunità animali e i biomi. Le comunità animali in Umbria.

L'organismo come sistema coordinato. L'omeostasi. Tessuti, apparati e sistemi.Protezione, sostegno e locomozione: la pelle, le ossa e la muscolatura.

Nutrizione ed escrezione.La demolizione degli alimenti, l'assorbimento e l'evacuazione. L'alimentazione: igiene alimentare e peso corporeo. I disordini alimentari: anoressia ebulimia.L'apparato ecretore

Circolazione, immunità e respirazione. Il sangue e i suoi costituenti. La circolazione nell'uomo. Malattie cardiovascolari: l'arterosclerosi el'ipertensione. Le difese immunitarie. Il virus dell'AIDS. Il cancro.

La respirazione

Il controllo chimico e nervoso. Evoluzione del sistema nervoso. Il neurone e l'impulso nervoso. Il sistema nervoso centrale e periferico. Gli organi disenso.Riproduzione e regolazione ormonale. Gli apparati riproduttori maschile e femminile. La fecondazione, la gravidanza e il parto. Gli ormoni

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PROGETTO TURISTICOConoscere il territorio e proporre un prodotto a valenza turistica

Sezione 1 – Descrittiva1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progettoPROGETTO TURISTICO: ARCHEOLOGIA, GASTRONOMIA, ARTE

1.2 Responsabile progettoIndicare il responsabile del progettoProf.ssa Grazia De Dato

1.3 ObiettiviDescrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e lemetodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.Destinatari: alunni classe 1°, 2° e 3° TuristicoMotivazioni e finalità: il Progetto risponde all’esigenza formativa degli alunni delle classi indicate, proponendo occa-sioni ed esperienze didattiche finalizzate a favorire in loro la sensibilità verso l’arte, l’ecosistema, la gestione del terri-torio e a renderli capaci di comunicare le conoscenze acquisite; inoltre consentire l’acquisizione del senso della memo-ria del sé e del proprio luogo , oltre all’apertura al senso civico generale e al cosmopolitismo..Obiettivi GeneraliGli alunni devono:

1. potenziare, sviluppare la capacita di osservazione, di ascolto, di memorizzazione e di comunicazione.2. sviluppare autonomia operativa e di orientamento,3. conoscere il territorio (natura, arte, economia, diritto, storia) in cui si opera,4. avvio alla elaborazione e relazione di un prodotto turistico,5. avvio alla capacità di applicare le competenze ad altri contesti.

Modalità ed organizzazione1. esplorare per interrogare il territorio (uscite didattiche, visite a siti e a musei, scavi archeologici)2. prendere in esame documenti, ambienti, edifici, reperti, tradizioni, flora,3. raccogliere informazioni sul territorio e avviare la elaborazione di una guida (in più lingue)4. organizzare lavoro di gruppo per relazionare il prodotto finito.

Il Progetto sarà articolato in vari incontri e si opererà per moduli che si orienteranno in un unico processo diapprendimento delle competenze e del risultato finale.Si prevedono essenzialmente per ciascuna area tre fasi:

1. esplorazione del territorio e la registrazione di notizie e materiale,2. organizzazione dei dati3. esperienza di retta in un settore turistico

Nelle fasi sono previsti espertie contatti con enti e istituzioni.

1.4 DurataDescrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività dasvolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.classe 3 da novembre a maggio tot. H 20; classe 2 da febbraio a maggio tot. H 30;classe 1 da marzo a maggio tot. H 30.

1.5 Risorse umaneIndicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede diutilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. -Archeologa M. Turchetti -Prof.ss Marini, esperto di tradizioni locali-Comunità montana - Casa del parco -Arcidiocesi - Docenti dei Consigli delle classi-Referente del Progetto

1.6 Beni e serviziIndicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione.Gli esperti lavoreranno in compresenza con i docenti durante le ore curricolari ed extracurriculariRisorse della Scuola (computer, lavagna luminosa, fotocopiatrice, materiale cartacea, fotocamera ecc.)Pullman per uscite.

Data, 19/11/2008 IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

Prof.ssa Grazia DeDato

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MODULO: ITALIANO, STORIA, FRANCESE, MATEMATICA, RELIGIONE

Obiettivi Generali : vedi parte generale “PROGETTO”PREREQUISITI:• disponibilità all’apprendimento• disponibilità al lavoro di gruppo• disponibilità ad interrogare la realtà circostante di là di come è nota• impegno come momento di riflessione e di produzione• conoscenze basilari in Francese dei termini sull’orientamento• saper misurare gli spazi e calcolare il tempo• saper prendere gli appunti.O.S.:• conoscere la realtà da presentare• sviluppare capacità relazionali• sviluppare capacità di orientamento• sviluppare capacità di osservazione e di lettura (in senso lato) della realtà circostante per ricevere informazioni• avvio alla comprensione del processo evolutivo dell’uomo nel tempo e nello spazio e delle relative manifestazioni sociali, culturali• esprimere semplici indicazioni in francese• saper proporre un percorso turistico.

ITINERARIO DIDATTICO1 FASE:• Conoscenza parole sull’orientamento in francese• Elaborare una “mappa muta” di Norcia• Uscita didattica per esplorare ed interrogare la città (vedi progetto “Storia e arte a Norcia”)

Periodo: ottobre-dicembreContenuti: mappa tematica

2 FASE:• proporre un percorso anche in francese• verifica fattibilità percorso e suoi costi• proporre una visita sulle “Tradizioni nei mesi alle guaite”• Illustrare attraverso una mappa tematica l’organizzazione di un percorso concettuale.

Periodo: gennaio-maggioContenuti: conoscenza eventi della memoria collettiva.

Metodologia: breve lezione frontale; lezione interattiva; visite guidate, ricerca sui dati annotati durante l’esperienza pratica, selezione deglistessi , elaborazioni tabelle motivate; interviste per la conoscenza delle tradizioni; scoperta e ricostruzione dei rapporti tra il territorio e leesigenze dell’uomo nel tempo e nello spazio.

Strumenti: schede, uscite didattiche, fotocopie, registrazioni, testi, cartine, quaderni, cancelleria, computer.Verifiche: interrogazioni, relazioni scritte, partecipazione attiva e produttiva, organizzazione manifestazione finale con il coinvolgimento dei

genitori (ad es.: “Caccia al tesoro -reperti” oppure riproposta di”una festa di una guaita” coinvolgendo gli abitanti).

I DOCENTI: G. De Dato, A. Tassi, N. Fraschetti, A. Carrara.

Storia e arte a Norciadal periodo preromano al XIX secolo

…interrogando le “pietre”: Norcia che passione!

a cura della dottoressa M. A. Turchetti

Settori di intervento

- Itinerari storico-artistici guidati;- pubblicazione sintetica esperienza.

PROGETTO : ARTICOLAZIONE - MODULO 15 ORE

o NORCIA PREROMANA ORE 2+ 3 (pratico)o Storia del centro Sabino dalle origini all’età romana. Il suo territorio.o Visita alla città e alle Necropoli.o NORCIA ROMANA, STORIA DEL CENTRO DALLA CONQUISTA ROMANA ALL’ALTO MEDIOEVO. ORE 2+ 2 (pratico)o Storia e arte a Norcia dal periodo romano a quello medievale.

1. Itinerario archeologico per la città alla scoperta delle tracce romane del passato e di quelle medievali.

o NORCIA DAL PERIODO RINASCIMENTALE AL XIX SECOLO ORE 3+ 3 (pratico)1. Storia e arte a Norcia dal periodo rinascimentale al XIX secolo.2. Itinerario archeologico per la città alla scoperta delle tracce dal Rinascimento al sec. XIX.

Periodo: novembre-aprile

Classe interessata: 1 B I.G.E.A. – valenza turistica. I DOCENTI: G. De Dato, A. Tassi, N. Fraschetti, A. Carrara.

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MODULO SCIENZE DELLA MATERIA E INGLESE

Il modulo in oggetto, elaborato dai docenti Mezzetti(sc. Materia) e Venti ( lingua inglese), viene svolto seguendo la metodologia CLIL giàsperimentata lo scorso anno in alcune classi dell’ istituto e prevista in questo anno scolastico per la classe IB Igea ad indirizzo turistico.Esso comprende 2 UD di cui la prima, relativa alla materia di scienze della terra, viene proposta per dare basi concettuali, sempre nel modello diintegrazione tra lingua e disciplina tipica della metodologia Clil, circa le caratteristiche litologiche e le trasformazioni che avvengono nel territorio diappartenenza come la sedimentazione, il metamorfismo, i fenomeni carsici anche al fine di preparare la classe ad escursioni programmate sulterritorio come la visita agli inghiottitoi della piana di Castelluccio da effettuare nei tempi e modalità previste dal consiglio di classeIl testo in oggetto, “ the earth as a chemical plant”, propone un argomento relativo alle scienze della terra nel quale viene effettuata una interessantecomparazione tra i movimenti che avvengono all’ interno ed alla superficie della terra e quanto si verifica in uno stabilimento chimico relativamentealla formazione e trasformazione di materiali.In particolare il ciclo delle rocce nei suoi processi componenti quali magmatismo, sedimentazione e metamorfismo, sono affrontati in lingua construtture grammaticali piuttosto semplici e di agevole comprensibilità.Per quanto riguarda il livello sintattico, il testo è costruito secondo un definito ordine logico-concettuale, rispettando la consequenzialità degliargomenti ed esplicitando le varie fasi che caratterizzano un determinato processo.L’organizzazione del testo è sostenuta dalla presenza di segnali logico-linguistici quali per esempio quelli indicanti i rapporti di causalità(a causa di,in conseguenza di, poiché, dato che) e le relazioni ipotetiche (se, allora, date queste premesse ne consegue che )Il ruolo del lessico in questo testo, può essere preso in prestito dal linguaggio comune per cui si parla di agents, deposits, residues, formations.Queste parole, vengono però ridefinite ed inserite nel contesto scientifico assumendo perciò un significato specifico della disciplina ed il valore ditermini premodifier (es. chemical reaction)Non tutti i termini vengono preventivamente spiegati e chiariti come key words perché è importante che gli studenti non perdano interesse nel topic eciò è possibile quando nel testo c’è ancora qualche problema da risolvere.Prima di procedere alla spiegazione del Key words, abbiamo chiesto loro di osservare il testo dandogli un’ occhiata veloce (skimming) e dirispondere ad alcune domande semplici come:

1. What is this article about?2. How many paragraphis is this article composed of?3. What does it refer to?4. Can you explain the subheading?

La II unità didattica è relativa ad argomenti di chimica degli alimenti e tende a dare basi teorico- concettuali , sempre secondo la terminologia Clil,alla conoscenza della funzione dei vari nutrienti, del loro impiego nella dieta, del loro apporto in termini calorici ed energetici anche al fine di attuareuna corretta alimentazioneIn questa unità didattica, si insisterà sull’ uso di Key words relative agli alimenti ed alle biomolecole in essi contenute , con particolare riferimentoalla trattazione dei prodotti tipici dell’ agricoltura del territorio ed alla valorizzazione dei prodotti caratteristici del Parco dei Monti SibilliniIn questa UD, alcuni argomenti saranno trattati con la collaborazione del docente di educazione fisica, specie per quanto riguarda il ruolo dellemolecole di interesse biologico nel fornire plasticità ai tessuti ed energia nei processi motori.

Obiettivi generaliSviluppo delle competenze linguistiche/ comunicative ed apprendimento della materia non linguistica attraverso un unico processo diapprendimento integrato negli studenti destinatari del processo

Obiettivi didattici del modulo1. Learn about the earth as a chemical plant2. Learn about the nutritional system3. Match names to the correct definitions4. Read and make notes5. Scanning and skimming for detailed informations6. Speak to describe a process7. Listen for specific information8. Write a short account9. Read authentic material from the press10. Translate from L(1) and L(2) and viceversa

Metodologia didattica ed aspetti organizzativiLe UD del modulo, potranno essere svolti sia in modo autonomo dai singoli docenti che utilizzando lezioni in compresenzaI docenti svolgeranno un’attività comune di preparazione delle lezioni interagendo inizialmente nell’ambito delle proprie specifiche competenze perintegrare poi in classe lingua straniera e contenuti disciplinariOrganizzazione didattica attraverso la co-docenza, presenza contemporanea in classe dei 2 insegnanti o progettazione congiunta da parte dei 2insegnanti e successiva attività didattica separata Suddivisione del progetto in moduli tematici articolati tenendo conto dei progressi linguistico/disciplinari degli studenti

Tempi e percorsiNell’ ambito della modifica della disciplina curricolare di scienze della materia resa possibile nella misura del 20% rispetto al monte ore curricolareche è di 4 ore settimanali per un totale di 33x4=132 ore, le 27 ore complessive risultanti da tale calcolo, saranno svolte sia nell’ ambito del ProgettoClil con la trattazione del modulo di cui sopra, che attraverso la partecipazione ad attività programmate sia dal consiglio di classe che dallacommissione ambiente riguardanti percorsi di educazione ambientale sul territorio e di educazione alla salutePeriodo di svolgimento:ott/novembre 2006/ giugno 2007

StrumentiVerranno utilizzate lezioni sia di tipo frontale che interattivo, con frequenti momenti di scambio e dialogo per verificare il livello di apprendimento,utilizzazione di schede di laboratorio appositamente predisposte, uso di parole chiave per la comprensione del testo che verranno dapprima raccoltein un glossario e poi inserite in una mappa concettuale; verranno proposti esercizi tipo matching, completamento di frasi, brevi traduzioni, test arisposta multipla, prove strutturate e semistrutturate

ValutazioneLa valutazione del processo di apprendimento, verrà fatta in itinere tenendo conto della acquisizione di un accettabile livello di esposizione e diconversazione, della capacità di riassumere, parafrasare una parola od un concetto quando non si ricorda il termine specifico, di creare strutture perpersonalizzare e rendere significativi i contenutiNell’ ambito della produzione orale, verrà monitorata la capacità di parlare in modo scorrevole usando le strutture grammaticali in modo da rendere ildiscorso comprensibile

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Per quanto concerne la produzione scritta, si esamina la abilità nello scrivere in modo accurato usando adeguatamente le strutture grammaticali e discrivere le parole correttamente in modo che il testo sia comprensibile, di organizzare il contenuto del testo in modo coesivo e coerente , dirielaborare i contenuti evidenziando i collegamenti ed arricchendoli con osservazioni personali

MATERIA INGLESE

MODULO 4 U.D.1 “Earth as a Chemical Plant” Progetto CLIL Scienze della material/Inglese ore8 U.D.2 “Chemistry of Food” ore8

Obiettivi educativi Obiettivi didattici Contenuti Attività Metodo - Strategie Tempi

*Sfera affettivaCoscienza di sé comepersona

*Sfera sociale dà uncontributo nell’aiutare icompagni in difficoltà

*Sfera cognitivaA-Sa osservaresistematicamenteB-Sa riconoscere analogie edifferenzeC-Sa porsi problemiD-Comprende il significatodi un messaggioE-Sa comporre messaggiverbali

*Gli obiettivi educativi sonogli stessi presentati nellaprima unità didattica

U.D.1*Acquisire la capacità diparlare di argomentiscientifici

*Acquisire la capacità didescrivere

*Acquisire la capacità didescrivere i fenomenigeologici

U.D.2

*Acquisire la capacità didescrivere alimenti dalpunto di vistanutrizionale

U.D.1 *Funzioni:interpersonalepersonale

*Ambiti: scienzedella materia

*Nozioni: earth, as a chemical plant

*Abilità:comprensioneproduzioneargomenti scientifici

*Atti comunicativi:comprenderedescrizioni relativead argomentiscientifici.

U.D.2

*Funzioni:interpersonalepersonale

*Ambiti: scienzedella materia

*Nozioni: chemistryof food

*Abilità:comprensione eproduzioneargomenti scientifici

*Atti comunicativi:comprenderedescrizioni relativead argomentiscientifici.

U.D.1*Ascolto/lettura ditesti di descrizioni

*Completamento digriglie vero/falso

*Domande dicomprensione in L2

*Questionari sceltamultipla

*Interazioni inpresenza

*Interviste

U.D.2

*Ascolto/lettura ditesti di descrizioni

*Completamento digriglie vero/falso

*Domande dicomprensione in L2

*Questionari sceltamultipla

*Interazioni inpresenza

*Interviste

U.D.1*Lezione frontale epartecipata

*Lavoro in gruppo, acoppie ed individuale

*Schede di laboratorio

*Problem solving

*Note taking

*Skimming and Scanning

U.D.2

*Metodo e strategie sonogli stessi presentati nellaprecedente unità didattica

U.D.1

Ore 8

U.D.2

Ore 8

Totaleore16

Le restanti 11 ore saranno destinate alla realizzazione del prodotto finale(brochure in L1, L2 ed L3)derivato dal percorso di conoscenza delterritorio effettuato durante l’anno in collaborazione con l’intero Consiglio di Classe.

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MODULO SCIENZE DELLA NATURA, DIRITTO/ECONOMIA E ED. FISICA

MODULO SCIENZE DELLA NATURA

Si prevede lo studio sia da un punto di vista geologico che floro-faunistico dei Piani di Castelluccio, località di valenza nazionale.Il modulo si svilupperà in 18 ore annuali suddivise in due quadrimestri.E’ prevista una uscita sul posto come verifica dell’apprendimento effettuato durante le lezioni in classe che saranno coadiuvate da materiale diversoper la migliore comprensione della situazione ambientale.Alla fine del modulo gli studenti dovranno produrre un depliant illustrante le caratteristiche ambientali dei luoghi studiati.

MODULO DIRITTO/ECONOMIA

Contenuti dirittoEnte Nazionale per il Turismo: L. 29/3/01 n.135, DPCM 13/9/02.Legge-quadro sul turismo: L. 17/5/’83 n. 217 (principi fondamentali sul turismo)La carta dei diritti del turista.

Contenuti economiaSviluppo turistico sostenibileUso strategico delle economie marginali e tipicheFruizione dei servizi turistici

MODULO ED. FISICA

MODULO 1 L’apparato respiratorio

Obiettivi specifici: Conoscere il proprio corpo. Saper collegare le funzioni dell’apparato cardio-circolatorio rispetto all’attività sportiva. Strumenti: Spazi chiusi e aperti. Percorsi di piccoli e grandi attrezzi. Attrezzi specifici dell’atletica.Tempi: Ottobre e Novembre.

MODULO 2Attività in ambiente naturale. La marcia e l’escursionismo

Obiettivi specifici: Sviluppare le capacità motorie in relazione al territorio. Sapersi orientare in tutti i tipi di spazio. Acquisire la tecnica della marcia.Strumenti: Spazi chiusi e aperti.Tempi: Gennaio e FebbraioAttività didattica: Test di Cooper, corsa a diverse andature, percorsi misti, corsa campestre, marcia. Uscite didattiche: Trekking ed escursioni sul Pian Grande di Castelluccio.Verifiche: Test di resistenza, circuiti misti, prove pratiche e prove scritte.

Tempi: Tredici ore così suddivise: sei ore nel primo quadrimestre e sette nel secondo quadrimestre

MODULO TRATTAMENTO TESTI

Il modulo didattico che si intende sviluppare riguarda la creazione di “documenti particolari” come: programmi di viaggi e depliant turistici. Prerequisiti1Aver acquisito un metodo di studi2Conoscere i comandi basilari per formattare un documento: gestione dei caratteri, dei margini, dell’alliniamento del testo.3Conoscere le principali funzioni e comandi fondamentali di Word.4Essere in grado di selezionare, copiare e spostare parti di testo.5Saper utilizzare i comandi di editing.Contenuti 1Creazione di programmi di viaggio2Creazione di depliant turistico3Metodologie Gli argomenti saranno affrontati con gradualità, tenendo conto delle difficoltà crescenti dei contenuti, evitando di fornire nozioni troppo tecniche especifiche.

StrumentiCD multimedialeLaboratorio multimedialePersonal computerFloppy diskfotocopieTempi : IL TEMPO PREVISTO PER LO SVILUPPO DELLA UD È DI 20 ORE CIRCA.

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MODULO TURISTICO DI ECONOMIA AZIENDALE E MATEMATICA

ECONOMIA AZIENDALEIl mercato turistico

• Il problema economico• I bisogni economici• I beni economici• La produzione economica• Il prodotto • Il consumo e il risparmio• Il mercato

L’evoluzione del mercato turistico

• Cause dello sviluppo• I flussi turistici

L’attività delle agenzie di viaggio

Il patrimonio e la gestione delle agenzie di viaggioI ricavi e i costi delle agenzie di viaggio

I viaggi organizzati

1. Viaggi individuali su domanda2. Viaggi di gruppo su domanda3. Viaggi incentive4. Viaggi offerti al pubblico

Il modulo della durata di 12 ore sarà svolto nel periodo di maggio e giugno, comprenderà una visita presso un’agenzia di viaggi ed uno stage delladurata di cinque ore.Le verifiche saranno svolte sulla base di interrogazioni e test.La valutazione finale sarà espressa individuando il livello delle conoscenze acquisite, la partecipazione e l’interesse al progetto.

MATEMATICAL’insegnante di Matematica Carrara Agata affiancherà l’insegnante di Economia Aziendale tramite il laboratorio di informatica con la creazione digrafici di funzioni lineari. Le ore complessive sono 33

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P R O G E T T O GEOMETRI

DALL' ANNO SCOLASTICO 2004/2005

INDICE

Premessa pag. 2Quadro orario pag. 5Programma di Lingua e lettere italiane pag. 7Programma di Storia pag. 13Programma di Lingua straniera pag. 15Programma di Matematica pag. 17Programma di Fisica pag. 21Programma di Scienze naturali e geografia pag. 23Programma di Chimica pag. 25Programma di Disegno pag. 25Programma di Tecnologia rurale pag. 27Programma di Economia e contabilità pag. 29Programma di Estimo pag. 31Programma di Tecnologia delle Costruzioni pag. 35Programma di Costruzioni pag. 37Programma di Topografia pag. 39Programma di Diritto pag. 41Programma di Religione pag. 47Programma di Educazione fisica pag. 49Programma di Educazione civica pag. 53Attività d'Istituto pag. 59Strumenti pag. 61Allegati: pag. 62Schema moduli (Esempi) pag. 63

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P R E M E S S A

La figura del geometra, così come è ora licenziata dall'attuale percorso di studi, risulta ferma sui vecchi canoni e si discosta però soloparzialmente dalla linea rappresentativa delle nuove esigenze del mercato del lavoro. La scuola dell'autonomia dovrebbe formaregeometri che siano in grado di esercitare la libera professione e di operare nella gestione e direzione dei cantieri, di operare nellagestione del territorio, di collaborare con studi tecnico-professionali condotti da figure professionali di pari livello o superiori. Nonva dimenticata la prosecuzione degli studi, con la possibilità di accedere e di iscriversi a qualsiasi facoltà, anche se le più indicaterestano: architettura, ingegneria, scienze agrarie e forestali, economia e commercio.La figura dovrebbe avere i seguenti requisiti:• -apertura mentale che consenta flessibilità professionale;• -capacità di rapportarsi con gruppi di lavoro e di comunicare mediante le nuove tecnologie;• -conoscenza del territorio e della realtà economica, culturale, sociale e geografica;• -capacità dell'uso di strumenti tecnologicamente avanzati con particolare attenzione al campo della topografia e del rilievo;• -operare nel campo della direzione dei cantieri e relativa conoscenza delle problematiche sulla sicurezza degli ambienti di lavoro

( L. 626 19/9/94, L. 494 14/08/96 e successivo D. lgs. 81 del 09/04/2008 ).Essere in grado di operare nel campo: -della tutela e conservazione dell'ambiente (l'istituto è inserito in un territorio dove si trovano aree natura-listiche protette ); -del restauro e conservazione di beni culturali ( l'Istituto è inserito in un territorio ricco di emergenze storiche e appartenente a

zona dichiarata sismica di seconda categoria); -della valutazione di impatto ambientale ( protezione e controllo del territorio durante le modificazioni legate al suo sviluppo

economico e sociale); -delle pubbliche amministrazioni ( Enti Locali quali: il Municipio, l'Ente Parco, la Comunità montana , le ASL, il Catasto, il

Corpo forestale, gli uffici Provinciali di vigilanza del territorio e sua gestione, Protezione Civile, ANAS); -del rilievo topografico sia come classicamente inteso sia applicato all'architettura attraverso i metodi della fotogrammetria

terrestre per il recupero dei beni storici; -assicurativo come perito estimatore; -della giustizia collaborando con i giudici come CTU; -agricolo (progettazione , gestione risorse idriche, ed altro).Le prospettive di sviluppo delle competenze proprie del "geometra" non possono prescindere dai requisiti che sono stati elencati.L'obiettivo è quello di creare una figura professionale dinamica, capace di muoversi ed adattarsi con flessibilità e sicurezza nei varisettori operativi del mercato del lavoro, esprimendo padronanza dei suoi saperi.Occorre quindi attualizzare la qualità della didattica, l'efficienza e l'efficacia dell'insegnamento, migliorando l'ancor validoordinamento, ponendo l'accento su tratti esistenti nei programmi ministeriali che, nel tempo nel mondo del lavoro, hanno avuto unevidente sviluppo tematico,come quelli rivolti alla conservazione dell'ambiente, al recupero ambientale modificato e non ( vedil'architettura biologica ) avvicinando anche le tematiche di programma alla situazione locale, considerando il contesto ambientale, gliaspetti socio-economici e le sue offerte d'inserimento nel lavoro, favorendo l'interazione fra scuola e territorio. Considerate lemolteplici applicazioni del diplomato occorre promuovere il rafforzamento di competenze trasversali, mediante lainterdisciplinarietà, favorendo l'orientamento alla flessibilità e al mutamento del mondo del lavoro. Di rilievo sarebbe ilrafforzamento dei legami fra l' ITG e il suo territorio, nonchè quelli di collaborazione fra scuola e attività professionali ed economicoimprenditoriali, se l'avviamento dell'attività "conto terzi" del laboratorio di costruzioni ed analisi materiali divenisse realtà.La formazione culturale dell'individuo e della sua personalità deve essere curata alla stessa stregua della preparazione professionale,pertanto si devono rafforzare le sue competenze comunicative e promuovendo l'utilizzo di nuove tecnologie informatiche.Si propone quindi un curricolo che include un numero maggiore di ore in matematica al biennio per consolidare i prerequisiti al finedi dare anche supporto alle materie propedeutiche e tecnico professionali in ambito informatico perchè connesse a sistemi e strumentidi tipo automatico e alla elaborazione informatica di dati ( la strumentazione di corredo a topografia, quella del laboratorio dicostruzioni e disegno per i progetti specifici di settore ). L'informatizzazione del curricolo sarà diffusa con applicativi specificirelativi alle problematiche settoriali delle singole discipline ( vedasi gli applicativi indicati al corredo nei rispettivi programmi ).I programmi oggetto della futura programmazione del docente saranno orientati sui requisiti che il diplomato geometra dovrà avere,articolati in moduli interdisciplinari e pluridisciplinari (reticoli) che tengono conto anche delle esigenze territoriali.L'obiettivo è quindi quello di sviluppare nell' allievo una mentalità indirizzata nel campo dell'imprenditorialità e del lavoro, concapacità di adattamento e di riconversione, non trascurando gli aspetti legati alla prosecu-zione degli studi.L'insieme delle competenze che il diplomato geometra acquisisce nell'area tecnico-professionale devono garantire allo studente unlivello professionale di base che, anche se non completo, abbia una adeguata spendibilità nel mondo del lavoro.

Quindi l'istituto propone il miglioramento della formazione delle competenze:

a livello propedeutico ✔ Geometria, matematica ed informatica (laboratorio)✔ Disegno tecnico, rilievo e CAD✔ Scienze naturali e geografia relativi all'ambiente

a livello di indirizzo professionale✔ Storia dell'architettura, tecnologie costruttive✔ Gestione del territotio ai fini urbanistici e tipologie edilizie✔ Elementi di geologia e di geotecnica✔ Fondamenti sulla sicurezza dei cantieri

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✔ Tecnologie rurali applicate e conservazione ambientale✔ Estimo studio del territorio e valutazuione impatto ambientale (interdisciplinari con tecnologia delle costruzioni e costruzioni )

✔ Ristrutturazione edilizia e consolidamento strutturale in terre sismiche✔ Direzione lavori ed applicazioni di laboratorio analisi materiali✔ Contabilità cantieri

✔ Topografia e strumentazione topografica, rilievi topografici✔ Fotogrammetria, rilievo fotogrammetrico e ristrutturazione edilizia✔ Progettazione di brevi segmenti stradali

✔ Applicazione delle nuove tecnologie✔ Attività di laboratorio, attività applicative su unità stazioni di lavoro individuali

Il corso così attualizzato denominato “Progetto G”, recepisce alcune indicazioni del “Rapporto finale del Gruppo Ristretto di Lavorocostituito con D.M. 18/07/2001 n. 672 (reso pubblico il 28/11/2001: modifiche alla legge 10/02/2000 n.30)”, nel quale si prevedonoun massimo di 9 ore settimanali di laboratorio. La soluzione didattica (corso di cinque anni) è ipotizzata in previsione per l'annoscolastico 2002/2003 (attuale ordinamento), in attesa del nuovo “Sistema Educativo di Istruzione” (riforma dei cicli scolastici) chetrasfor-merà il corso in oggetto in “Liceo Tecnologico” (corso di quattro anni).

Sulla base di quanto esposto l'impostazione professionale del diplomato geometra può avere i seguenti sbocchi professionali :

PROSECUZIONE DEGLI STUDILe facoltà e i corsi di laurea più indicati sono:corsi di laurea quadriennali e/o quinquennali-ARCHITETTURA E INGEGNERIA CIVILE (direttiva 85/384/CEE)-INGEGNERIA CIVILE-INGEGNERIA TERRITORIO-SCIENZE AGRARIE E FORESTALI-ECONOMIA E COMMERCIO ED-ECONOMIA DEL TERRITORIOcorsi di laurea brevi o triennaliIl C.N.G. e la C.I.P.A.G.L.P. in collaborazione con l'antica Università di Urbino, in ordine alle direttive comunitarie che prevedono l'obbligo del diploma di laureaper l'iscrizione agli Albi delle libere professioni, hanno promosso un corso di laurea triennale specifico per l'esercizio della professione di geometra, quale il:-CORSO DI LAUREA PER TECNICO DEL TERRITORIO “-GEOMETRA LAUREATO”-DISEGNO INDUSTRIALE E AMBIENTALE-SCIENZA DELL' ARCHITETTURA-ISTITUTO PER L'ARTE E IL RESTAURO "SPINELLI” (Firenze)

LAVORO AUTONOMO (libera professione) - come GEOMETRA(Legge 05/06/2001 n°328 art.55 capo XI: iscrizione al Collegio Provinciale dei Geometri al superamento dell'esame di abilitazionealla professione, con:---possesso di Diploma di Geometra e tirocinio di due anni come previsto da normativa esistente (comma1);---possesso di Diploma di Geometra e frequentazione con esito posistivo di “Corsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore(IFTS: legge 31/10/2000 n.436) della durata di quattro semestri comprensivi di tirocinio non inferiore a sei mesi (comma 3);- come GEOMETRA LAUREATO---(Legge 05/06/2001 n°328 art.55 capo XI: possesso di Diploma di Laurea di classe 4,7,8 (triennale) e tirocinio di sei mesi(commi1,2,4).-TOPOGRAFO-PROGETTISTA-DIRETTORE DEI LAVORI-DIRETTORE CANTIERE-TECNICO CATASTALE-COORDINATORE SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE ED IN FASE DI ESECUZIONE-TECNICO CONTABILE-FOTOGRAMMETRA-RAPPRESENTANTE MATERIALI DI COSTRUZIONI-PERITO ASSICURATIVO-COMMISSARIO TECNICO D'UFFICIO ( CTU ) NEI TRIBUNALI E NELLE PRETURE-OPERATORE G.P.S.

LAVORO DIPENDENTE ( pubblico e privato ) -IMPRESE EDILI NAZIONALI ED ESTERE-IMPRESE RILIEVI FOTOGRAMMETRIA-ISTITUTO GEOGRAFICO MILITARE-CATASTO-AZIENDE DI PRODUZIONE MATERIALI EDILI-GENIO CIVILE-ANAS

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-FERROVIE-TECNICO SPERIMENTALE ANALISI MATERIALI-PROTEZIONE CIVILE-SOVRINTENDENZA BENI AMBIENTALI, STORICI, ARTISTICI ( restauro e recupero )-ASL ( ambiente, ambiente di lavoro, territorio )-BANCHE ( perizie beni immobili per erogazione mutui )-ENTI LOCALI ( parchi ed aree protette, comunita' montane, comune. uffici provinciali gestione e controllo del territorio )-STUDI PROFESSIONALI-CORPO FORESTALE

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Quadro orario corso Geometri di ordinamento Quadro orario corso Geometri di ordinamento Progetto GProgetto G

MATERIE DI INSEGNAMENTOMATERIE DI INSEGNAMENTO

ORE SETTIMANALI

BIENNIO TRIENNIO

1 Cl. 2 Cl. 3 Cl. 4 Cl. 5 Cl.

Prove diProve di

EsameEsame

Religione 1 1 1 1 1 -------------

Lingua e lettere italiane 5 (1) 5 (1) 3 3 3 o. s.

Storia ed Educazione civica 2 2 2 2 2 o.

Lingua straniera (Inglese) 3 (2) 3 (2) o. s.

Matematica (Geometria, Matematica ed elementi di informatica) 5 (1) 4 (1) 4 3 o. s.

Fisica 2 (1) 2 (1) 3 (1) o. p.

Scienze naturali e Geografia 4 (1) 4 (1) o.

Chimica 2 (1) 3 (1) 2 (1) o.

Disegno tecnico 4 (1) 4 (1) g.

Tecnologia rurale 4 (1) o.

Economia e contabilità 3 (1) 2 o.

Estimo 2 (1) 5 (1) o. s.

Tecnologia delle costruzioni 2 (1) 4 (1) 3 (1) o. g.

Costruzioni 4 (1) 4 (1) 7 (3) o. s. g. p.

Topografia 4 (1) 8 (3) 7 (3) o. s. g. p.

Elementi di diritto 2 3 o.

Educazione fisica 2 2 2 2 2 p.

Totali generali 30 30 34 33 33

8 (3)Legenda: numero nero = numero totale ore; numero (rosso) = numero ore di laboratorio e\o applicazioni pratiche.

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I PROGRAMMI MINISTERIALI

GLI AGGIORNAMENTI E LE INNOVAZIONI PROGETTO DI ISTITUTO

Gli argomenti evidenziati nei programmi indicano variazioni atte a completare o attualizzare il tradizionale programma e le attività interdisciplinari.

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AVVERTENZE SUI PROGRAMMIDI LINGUA E LETTERE ITALIANE E STORIA

I.-L'Istituto tecnico, il cui fine primario è la formazione del professionista tecnico, ha una fisionomia particolare, in quanto èresponsabile della formazione umana e della capacità tecnica degli alunni che esso abilita direttamente alla professione, e quindi delcontributo che questi saranno in grado di dare alla vita economica e produttiva della società.Questo compito di formazione"definitiva" del professionista tecnico non può, ovviamente,esaurirsi nell'impartire l'istruzione teorica e pratica necessariaall'esercizio della professione, sia perchè la scuola deve preparare anche al consapevole assolvimento delle altre importanti funzioniche il cittadino svolge nell'ambito sociale, politico e familiare, sia perchè la stessa preparazione alla professione non si può ritenerelimitata al possesso delle conoscenze e delle esperienze scientifiche e tecniche a questa indispensabile, non essendo l'uomo riducibilealla pura economicità, se non a condizione di essere depresso ad un tecnicismo privo d'ogni illuminazione spirituale.Pertanto, negli istituti tecnici, che per molti giovani costistuiscono l'unica e definitiva esperienza di studi sistematici e guidati nelsettore della cultura generale, appare di particolare importanza il conseguimento di una formazione culturale idonea a dare unacomplessiva maturità umana e a rendere illuminata e consapevole la stessa preparazione professionale.Queste considerazioni impongono di rafforzare notevolmente la educazione umanistica oggi impartita negli istituti tecnici,riformando negli orari e nei programmi e quindi in tutta l'impostazione didattica ,l'insegnamento delle duematerie alle quali essa è principalmente affidata: l'italiano e la storia.A tale scopo, si sono apportate le seguenti modificazioni al piano vigente degli studi e alla distribuzione dei programmi.italiano e storia :1° -gravitazione dell' insegnamento dell'Italiano, nel biennio, su due compiti essenziali:a) formazione della capacità espressiva, mediante un rinnovato studio sistematico della struttura morfologica e sintattica della linguaitaliana e del suo patrimonio lessicale e mediante l'avviamento e la preparazione allo studio delle opere letterarie;b) formazione di una buona cultura generale, attraverso ampie letture di autori del mondo classico (in traduzioni e riduzioni) e delmondo contemporaneo;2° -inizio dell'insegnamento storico-letterario propriamente detto solo al terzo anno di corso, quando gli alunni hanno conseguitomaggiore maturità mentale e culturale e la necessaria preparazione propedeutica;3° -estensione dell'insegnamento della storia fino alla V° classe ;4° -sincronismo, in via di massima, della trattazione della storia letteraria e della storia politica e civile, e reciproca integrazione deidue insegnamenti, allo scopo di ottenere una maggiore organicità di cultura e una visione più unitaria e più vasta dello svolgimentodella civiltà;5° -nuova formazione e distribuzione del programma di storia, al fine di assicurare, nei limiti del possibile, l'auspicato parallelismo ditrattazione col programma di letteratura, e di dare agli alunni degli istituti tecnici maggiore conoscenza dei vari periodi della civiltà,almeno nella misura indispensabile alla formazione di una cultura media, e alla comprensione della nostra letteratura.I punti essenziali della nuova distribuzione del programma consistono: per la prima classe, nell'avere aggiunto allo studio della storiaorientale e greca quello della storia romana, sino alla costituzione dell'Impero, il che consente di prospettare i profondi rapportiesistenti tra storia greca e storia romana, che non potrebbero rilevarsi se lo studio ne fosse disgiunto; per la seconda classe, nell'avereesteso lo studio della storia dall'età imperiale di Roma a tutto il Medioevo sino al secolo XI, il che permette da una parte di valutaremeglio la sopravvivenza di forme romane di civiltà e dall'altra di trattare in terza classe lo stesso periodo, che è oggettodell'insegnamento letterario, conseguendo anche il vantaggio di ridurre notevolmente l'ampiezza del programma tradizionale.

II. -Nell'insegnamento dell'italiano, mancando negli istituti tecnici il valido aiuto dello studio delle lingue classiche, i docentidovranno rivolgere particolari cure, con metodo vivo e non sterilmente precettistico, a far comprendere la struttura morfologica esintattica della nostra lingua, ad ampliarne la conoscenza lessicale, solitamente molto povera negli alunni, e ad insegnarne laproprietà e correttezza dell'uso.E' da tener presente che la conoscenza della lingua, identificandosi con l'acquisizione della cultura e delle capacità ragionative, siconsegue attraverso lo studio di ogni disciplina, non soltanto dell' italiano e della storia, e dipende pertanto, dall'azione di tutti idocenti. Particolare efficacia può anzi avere al riguardo l'opera degli insegnanti di materie tecniche e scientifiche, sia per il costantearricchimento della lingua pertinente alle rispettive discipline, sia per la rigorosa esattezza e proprietà dell'espressione.Da parte del docente d'italiano e storia, che ne ha cura particolare, l'insegnamento della lingua, oltre che mediante lo studiogrammaticale e lessicale, opportunamente ravvivato con metodi efficacemente persuasivi, dovrà essere curato in tutti gli anni dicorso attraverso l'esercizio continuo del leggere, dell'esporre oralmente e per iscritto e del comporre ed esser volto al fine di educare,oltre che alla correttezza ed alla proprietà della espressione, alla ricchezza dell'ideazione all'ordine del pensiero, all'organizzazionelogica del discorso, all'economia del ragionamento.

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AVVERTENZE SUI PROGRAMMIDI LINGUA E LETTERE ITALIANE E STORIA

PROGETTO G

I.-L'Istituto tecnico, il cui fine primario è la formazione del professionista tecnico, ha una fisionomia particolare, in quanto èresponsabile della formazione umana e della capacità tecnica degli alunni che esso abilita direttamente alla professione, e quindi delcontributo che questi saranno in grado di dare alla vita economica e produttiva della società.Questo compito di formazione"definitiva" del professionista tecnico non può, ovviamente,esaurirsi nell'impartire l'istruzione teorica e pratica necessariaall'esercizio della professione, sia perchè la scuola deve preparare anche al consapevole assolvimento delle altre importanti funzioniche il cittadino svolge nell'ambito sociale, politico e familiare, sia perchè la stessa preparazione alla professione non si può ritenerelimitata al possesso delle conoscenze e delle esperienze scientifiche e tecniche a questa indispensabile, non essendo l'uomo riducibilealla pura economicità, se non a condizione di essere depresso ad un tecnicismo privo d'ogni illuminazione spirituale.Pertanto, negli istituti tecnici, che per molti giovani costistuiscono l'unica e definitiva esperienza di studi sistematici e guidati nelsettore della cultura generale, appare di particolare importanza il conseguimento di una formazione culturale idonea a dare unacomplessiva maturità umana e a rendere illuminata e consapevole la stessa preparazione professionale.Queste considerazioni impongono di rafforzare notevolmente la educazione umanistica oggi impartita negli istituti tecnici,riformando negli orari e nei programmi e quindi in tutta l'impostazione didattica ,l'insegnamento delle duematerie alle quali essa è principalmente affidata: l'italiano e la storia.A tale scopo, si sono apportate le seguenti modificazioni al piano vigente degli studi e alla distribuzione dei programmi.italiano e storia :1° -gravitazione dell' insegnamento dell'Italiano, nel biennio, su due compiti essenziali:a) formazione della capacità espressiva, mediante un rinnovato studio sistematico della struttura morfologica e sintattica della linguaitaliana e del suo patrimonio lessicale e mediante l'avviamento e la preparazione allo studio delle opere letterarie;b) formazione di una buona cultura generale, attraverso ampie letture di autori del mondo classico (in traduzioni e riduzioni) e delmondo contemporaneo;2° -inizio dell'insegnamento storico-letterario propriamente detto solo al terzo anno di corso, quando gli alunni hanno conseguitomaggiore maturità mentale e culturale e la necessaria preparazione propedeutica;3° -estensione dell'insegnamento della storia fino alla V° classe ;4° -sincronismo, in via di massima, della trattazione della storia letteraria e della storia politica e civile, e reciproca integrazione deidue insegnamenti, allo scopo di ottenere una maggiore organicità di cultura e una visione più unitaria e più vasta dello svolgimentodella civiltà;5° -nuova formazione e distribuzione del programma di storia, al fine di assicurare, nei limiti del possibile, l'auspicato parallelismo ditrattazione col programma di letteratura, e di dare agli alunni degli istituti tecnici maggiore conoscenza dei vari periodi della civiltà,almeno nella misura indispensabile alla formazione di una cultura media, e alla comprensione della nostra letteratura.I punti essenziali della nuova distribuzione del programma consistono: per la prima classe, nell'avere aggiunto allo studio della storiaorientale e greca quello della storia romana, sino alla costituzione dell'Impero, il che consente di prospettare i profondi rapportiesistenti tra storia greca e storia romana, che non potrebbero rilevarsi se lo studio ne fosse disgiunto; per la seconda classe, nell'avereesteso lo studio della storia dall'età imperiale di Roma a tutto il Medioevo sino al secolo XI, il che permette da una parte di valutaremeglio la sopravvivenza di forme romane di civiltà e dall'altra di trattare in terza classe lo stesso periodo, che è oggettodell'insegnamento letterario, conseguendo anche il vantaggio di ridurre notevolmente l'ampiezza del programma tradizionale.

II. -Nell'insegnamento dell'italiano, mancando negli istituti tecnici il valido aiuto dello studio delle lingue classiche, i docentidovranno rivolgere particolari cure, con metodo vivo e non sterilmente precettistico, a far comprendere la struttura morfologica esintattica della nostra lingua, ad ampliarne la conoscenza lessicale, solitamente molto povera negli alunni, e ad insegnarne laproprietà e correttezza dell'uso.E' da tener presente che la conoscenza della lingua, identificandosi con l' acquisizione della cultura e delle capacità di ragionamento,si consegue attraverso lo studio di ogni disciplina, non soltanto dell' italiano e della storia, e dipende pertanto, dall'azione di tutti idocenti. Particolare efficacia può anzi avere al riguardo l'opera degli insegnanti di materie tecniche e scientifiche, sia per il costantearricchimento della lingua pertinente alle rispettive discipline, sia per la rigorosa esattezza e proprietà dell'espressione.Da parte del docente d'italiano e storia, che ne ha cura particolare, l'insegnamento della lingua, oltre che mediante lo studio grammaticale e lessicale, opportunamente ravvivato con metodi efficacemente persuasivi, dovrà essere curato in tutti gli annidi corso attraverso l'esercizio continuo del leggere, dell'esporre oralmente e per iscritto e del comporre ed esser volto al fine dieducare, oltre che alla correttezza ed alla proprietà della espressione, alla ricchezza dell'ideazione all'ordine del pensiero,all'organizzazione logica del discorso, all'economia del ragionamento.

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LINGUA E LETTERE ITALIANE

III -L'insegnamento della letteratura dovrà fondarsi sullo studio diretto e il più possibile ampio delle opere di poesia e di prosa dei nostri massimiscrittori.Dalla conoscenza delle opere si salirà alla comprensione della personalità degli autori e da questa allo studio delle correnti e dei movimenti dei qualiessi sono promotori e rappresentanti, delineando così dall'interno lo svolgimento della letteratura. Questo, pertanto, non sarà astrattamenteprospettato come uno schema esterno, nel quale si vadano successivamente inquadrando gli autori, ma visto nella concretezza delle opere e degliautori che lo costituiscono e, snellito dei troppi dati e nomi che ordinariamente ne appesantiscono la delineazione, dovrebbe rappresentare alla mentedegli alunni lo svolgimento spirituale della nazione, sia pure nelle linee essenziali e sotto l'aspetto della civiltà letteraria.Gli insegnanti daranno adeguata importanza alle letture domestiche degli alunni, che converrà stimolare vivamente mediante l'uso delle biblioteche discuola e di altre eventualmente a disposizione.IV. -L'insegnamento della storia dovrà proporsi di guidare gli alunni ad una conoscenza il più possibile chiara ed organica delle essenziali vicendestoriche delle Nazioni e dello svolgimento della civiltà.. Tralasciando perciò la narrazione di minute vicende dinastiche, le informazioni troppoparticolareggiate di carattere strettamente politico-militare e sovrabbondanti indicazioni cronologiche, si mirerà soprattutto a far conoscere, dei variperiodi storici delle nazioni, le più caratteristiche istituzioni politiche, strutture sociali e condizioni economiche, e lo stato del pensiero, delle scienze,della tecnica,della cultura, dell'arte e della religione, in guisa da avviare gli alunni a meglio intendere i problemi del tempo in cui vivono.A tale scopo saranno continuamente prospettati opportuni riferimenti a quei settori della cultura (storia dell'arte, della filosofia, del pensieroeconomico, delle scienze, ecc.) il cui insegnamento non è compreso nei piani di studio degli istituti tecnici. sia per farne almeno intravederel'esistenza e stimolare l'interesse, sia per darne conoscenza indispensabile alla stessa intelligenza delle opere letterarie.Gli insegnanti di italiano e storia governino con attenta economia lo svolgimento del programma, in modo da condurre la trattazione fino ai nostrigiorni, essendo proprio lo studio della cultura odierna quello che desta maggiore interesse negli alunni e più giova al loro orientamento nei complessiproblemi della vita attuale. L'inconveniente, largamente diffuso di tralasciare tutti o quasi i decenni trascorsi del nostro secolo, particolarmente graveper gli alunni dell'istituto tecnico, che meno degli altri avranno possibilità di aggiornamento culturale, è una delle cause dell 'indifferenza e deldisinteresse che molti sentono verso la scuola e perciò è da evitarsi risolutamente.BIENNIONelle prime due classi l'insegnamento deve essere volto a rafforzare negli alunni la conoscenza e il corretto uso parlato e scritto della lingua, a farconoscere aspetti notevoli della civiltà del mondo classico e contemporaneo attraverso ampie letture antologiche, a dare gli strumenti necessari persvolgere lo studio letterario del triennio successivo. La proprietà del linguaggio sarà curata come mezzo per una più intesa e viva comunicazionespirituale, e la lettura dovrà farsi più consapevole e matura, elevando l'attenzione degli alunni dal mero interesse narrativo o descrittivo a una piùprofonda intelligenza e penetrazione del valore stilistico ed estetico, come del mondo spirituale, presenti nelle opere e nelle pagine che si vannoleggendo.Sarà opportuno, altresì che, nel corso delle letture, l'insegnante non trascuri di accennare via via che se ne presenti l'occasione, alle peculiaritàstilistiche e retoriche della lingua italiana e alle nozioni fondamentali sulla metrica, sui generi letterali ecc., che si dimostrino utili per una migliorecomprensione dei testi.

I Classe (ore 5)l. Studio della struttura morfologica e sintattica della lingua italiana. Studio ed esercizi lessicali.2- Esposizione, orale e scritta, composizioni e conversazioni su argomenti che rientrino nell'esperienza diretta e indiretta degli alunni.3- Lettura -in correlazione col programma di storia di pagine di autori classici e moderni, atte a rappresentare gli aspetti fondamentali della civiltà edella vita della Grecia e di Roma e tuttavia accessibili al livello culturale e spirituale degli alunni.4. Lettura, esposizione e commento di pagine, prevalentemente di prosa, di autori moderni e contemporanei italiani e stranieri.5. Studio iniziale dei Promessi Sposi.6- Letture domestiche, consigliate e guidate dall'insegnante, di opere narrative, biografiche, di viaggi, di divulgazione scientifica e simili, atte adestare interesse e diletto negli alunni.

II Classe (ore 5).l. Come al numero 1° della prima classe.2. Come al numero 2° della prima classe.3. Lettura di pagine di autori classici e moderni, atte a rappresentare gli aspetti della civiltà e della vita dell'età imperiale e medievale, accessibili allivello culturale e spirituale degli alunni.4. Come al numero 4° della prima classe.5. Continuazione e compimento dello studio dei Promessi Sposi.6. Come al numero 6° della prima classe.

TRIENNIONelle ultime tre classi degli Istituti Tecnici l'insegnamento delle lettere, continuando a curare l'apprendimento della nostra lingua e l'acquisto dellecapacità espressive attraverso letture ed esercitazioni di esposizione e composizione, scritte e orali, deve soprattutto mirare alla costituzione dellacultura e allo sviluppo del gusto e del senso critico, accostando direttamente gli alunni agli autori convenientemente inquadrati nello svolgimentodella letteratura.Parte e mezzo fondamentale dell'insegnamento letterario, sia dunque lo studio dei testi e la conoscenza diretta degli autori più rappresentativi,attraverso i quali l'insegnante curerà di tracciare, con concretezza di riferimenti, un chiaro ed essenziale disegno storico della letteratura.

III Classe (ore 3)1° Lettura e commento:a) di alcuni canti dell' Inferno di Dante, inquadrati nel disegno generale della cantica ;b) di opere e passi di opere scelte tra le più rappresentative dei maggiori poeti e scrittori dei secoli XIII, XIV e XV, con particolare riguardo a Dante,Petrarca e Boccaccio.2°Composizioni scritte su argomenti che rientrino nella esperienza di vita e di cultura degli alunni.3°Letture domestiche, consigliate e guidate dall'insegnante, di opere narrative, biografiche, di divulgazione e simili.

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LINGUA E LETTERE ITALIANE PROGETTO G

III -L'insegnamento della letteratura dovrà fondarsi sullo studio diretto e il più possibile ampio delle opere di poesia e di prosa dei nostri massimiscrittori.Dalla conoscenza delle opere si salirà alla comprensione della personalità degli autori e da questa allo studio delle correnti e dei movimenti dei qualiessi sono promotori e rappresentanti, delineando così dall'interno lo svolgimento della letteratura. Questo, pertanto, non sarà astrattamenteprospettato come uno schema esterno, nel quale si vadano successivamente inquadrando gli autori, ma visto nella concretezza delle opere e degliautori che lo costituiscono e, snellito dei troppi dati e nomi che ordinariamente ne appesantiscono la delineazione, dovrebbe rappresentare alla mentedegli alunni lo svolgimento spirituale della nazione, sia pure nelle linee essenziali e sotto l'aspetto della civiltà letteraria.Gli insegnanti daranno adeguata importanza alle letture domestiche degli alunni, che converrà stimolare vivamente mediante l'uso delle biblioteche discuola e di altre eventualmente a disposizione.IV. -L'insegnamento della storia dovrà proporsi di guidare gli alunni ad una conoscenza il più possibile chiara ed organica delle essenziali vicendestoriche delle Nazioni e dello svolgimento della civiltà.. Tralasciando perciò la narrazione di minute vicende dinastiche, le informazioni troppoparticolareggiate di carattere strettamente politico-militare e sovrabbondanti indicazioni cronologiche, si mirerà soprattutto a far conoscere, dei variperiodi storici delle nazioni, le più caratteristiche istituzioni politiche, strutture sociali e condizioni economiche, e lo stato del pensiero, delle scienze,della tecnica,della cultura, dell'arte e della religione, in guisa da avviare gli alunni a meglio intendere i problemi del tempo in cui vivono.A tale scopo saranno continuamente prospettati opportuni riferimenti a quei settori della cultura (storia dell'arte, della filosofia, del pensieroeconomico, delle scienze, ecc.) il cui insegnamento non è compreso nei piani di studio degli istituti tecnici. sia per farne almeno intravederel'esistenza e stimolare l'interesse, sia per darne conoscenza indispensabile alla stessa intelligenza delle opere letterarie.Gli insegnanti di italiano e storia governino con attenta economia lo svolgimento del programma, in modo da condurre la trattazione fino ai nostrigiorni, essendo proprio lo studio della cultura odierna quello che desta maggiore interesse negli alunni e più giova al loro orientamento nei complessiproblemi della vita attuale. L'inconveniente, largamente diffuso di tralasciare tutti o quasi i decenni trascorsi del nostro secolo, particolarmente graveper gli alunni dell'istituto tecnico, che meno degli altri avranno possibilità di aggiornamento culturale, è una delle cause dell 'indifferenza e deldisinteresse che molti sentono verso la scuola e perciò è da evitarsi risolutamente.BIENNIONelle prime due classi l'insegnamento deve essere volto a rafforzare negli alunni la conoscenza e il corretto uso parlato e scritto della lingua, a farconoscere aspetti notevoli della civiltà del mondo classico e contemporaneo attraverso ampie letture antologiche, a dare gli strumenti necessari persvolgere lo studio letterario del triennio successivo. La proprietà del linguaggio sarà curata come mezzo per una più intesa e viva comunicazionespirituale, e la lettura dovrà farsi più consapevole e matura, elevando l'attenzione degli alunni dal mero interesse narrativo o descrittivo a una piùprofonda intelligenza e penetrazione del valore stilistico ed estetico, come del mondo spirituale, presenti nelle opere e nelle pagine che si vannoleggendo.Sarà opportuno, altresì che, nel corso delle letture, l'insegnante non trascuri di accennare via via che se ne presenti l'occasione, alle peculiaritàstilistiche e retoriche della lingua italiana e alle nozioni fondamentali sulla metrica, sui generi letterali ecc., che si dimostrino utili per una migliorecomprensione dei testi.

I Classe (ore 5)l. Studio della struttura morfologica e sintattica della lingua italiana. Studio ed esercizi lessicali.2- Esposizione, orale e scritta, composizioni e conversazioni su argomenti che rientrino nell'esperienza diretta e indiretta degli alunni.3- Lettura -in correlazione col programma di storia di pagine di autori classici e moderni, atte a rappresentare gli aspetti fondamentali della civiltà edella vita della Grecia e di Roma e tuttavia accessibili al livello culturale e spirituale degli alunni.4. Lettura, esposizione e commento di pagine, prevalentemente di prosa, di autori moderni e contemporanei italiani e stranieri.5. Studio iniziale dei Promessi Sposi.6- Letture domestiche, consigliate e guidate dall'insegnante, di opere narrative, biografiche, di viaggi, di divulgazione scientifica e simili, atte adestare interesse e diletto negli alunni.7- Lettura analitica di un quotidiano.

II Classe (ore 5).l. Come al numero 1° della prima classe.2. Come al numero 2° della prima classe.3. Lettura di pagine di autori classici e moderni, atte a rappresentare gli aspetti della civiltà e della vita dell'età imperiale e medievale, accessibili allivello culturale e spirituale degli alunni.4. Come al numero 4° della prima classe.5. Continuazione e compimento dello studio dei Promessi Sposi.6. Come al numero 6° della prima classe.7- Come al numero 7° della prima classe.

TRIENNIONelle ultime tre classi degli Istituti Tecnici l'insegnamento delle lettere, continuando a curare l'apprendimento della nostra lingua e l'acquisto dellecapacità espressive attraverso letture ed esercitazioni di esposizione e composizione, scritte e orali, deve soprattutto mirare alla costituzione dellacultura e allo sviluppo del gusto e del senso critico, accostando direttamente gli alunni agli autori convenientemente inquadrati nello svolgimentodella letteratura.Parte e mezzo fondamentale dell'insegnamento letterario, sia dunque lo studio dei testi e la conoscenza diretta degli autori più rappresentativi,attraverso i quali l'insegnante curerà di tracciare, con concretezza di riferimenti, un chiaro ed essenziale disegno storico della letteratura.

III Classe (ore 3)1° Lettura e commento:a) di alcuni canti dell' Inferno di Dante, inquadrati nel disegno generale della cantica ;b) di opere e passi di opere scelte tra le più rappresentative dei maggiori poeti e scrittori dei secoli XIII, XIV e XV, con particolare riguardo a Dante,Petrarca e Boccaccio.2°Composizioni scritte su argomenti che rientrino nella esperienza di vita e di cultura degli alunni.3°.Letture domestiche, consigliate e guidate dall'insegnante, di opere narrative, biografiche, di divulgazione e simili.

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LINGUA E LETTERE ITALIANE

IV Classe (ore 3).1° Lettura e commento:a)di alcuni canti del Purgatorio di Dante inquadrati nel disegno generale della cantica;b) di opere e passi dl opere scelte tra le più rappresentative dei maggiori poeti e scrittori dei secoli XVI, XVII e XVIII, con particolare riguardoall'Ariosto, al Machiavelli, al Tasso, al Parini, al Goldoni, all' Alfieri.2° Composizioni scritte su argomenti che rientrino nell'esperienza di vita e di cultura degli alunni.3° Letture domestiche, consigliate e guidate dall'insegnante, di opere narrative, biografiche, di divulgazione e simili.

V Classe (ore 3).1° Lettura e commento:a) di alcuni canti del Paradiso di Dante, inquadrati nel disegno generale della cantica;b) di opere e passi di opere scelte tra le più rappresentative dei maggiori poeti e scrittori del secoli XIX e XX, con particolare riguardo, al Leopardi, alManzoni, al Carducci, al Pascoli, al D'Annunzio, al Verga e ai contemporanei2°Composizioni scritte su argomenti che rientrino nella esperienza di vita e di cultura degli alunni.3° Letture domestiche, consigliate e guidate dall'insegnante, di opere narrative, biografiche, di divulgazione e simili.

STORIA

BIENNIOI Classe (ore 2).Cenni sulle civiltà dell'Oriente antico. Principali vicende della narrazione biblica. Antichi popoli mediterranei. Origini e sviluppo della civiltà greca.Ordinamenti sociali e politici delle più importanti città greche. Colonizzazione mediterranea con speciale riguardo all'Italia. Età di Pericle. Massimosplendore dell'arte e della cultura greca. Guerre peloponnesiache. Egemonia spartana, tebana e macedone.Impero di Alessandro Magno. Il pensiero politico-economico dei massimi pensatori della Grecia. Antichi abitatori dell'Italia e origini di Roma.Periodo regio.Espansione romana nella penisola e nel Mediterraneo. Istituzioni repubblicane. Guerre civili e crisi della repubblica.

II Classe (ore 2)Costituzione dell'Impero Romano. Vita economica e sociale. Il diritto, la cultura e l'arte.Impero e cristianesimo fino al sec. IV. La Chiesa inOccidente e il Papato. La crisi dell'Impero e i barbari. La Chiesa in Occidente ed il Papato. La crisi dell'Impero e i barbari. Medio Evo barbarico;società e istituzioni. Il feudalesimo: aspetti economico-sociali Gli arabi: religione e conquiste. Impero Carolingio. Papato e Impero: lotte disupremazia. I Normanni.I Comuni. Le crociate e la rinascita dell'economia. Cultura medioevale.

TRIENNIOIII Classe (ore 2)Formazione delle monarchie occidentali. Dominio svevo in Italia. Signorie e principati. Guerre di equilibrio. Civiltà del Rinascimento. Viaggi,scoperte geografiche e loro effetti economici. Europa e Italia nel’500. Riforma e Controriforma. L'Europa e L'Italia nel Seicento.

IV Classe (ore 2)Guerre di Successione in Europa. Vita economica e sociale, civiltà e cultura europea nel Settecento. Illuminismo e riforme. Colonie latine e inglesi inAmerica. Rivoluzione americana e costituzione degli Stati Uniti di America. Rivoluzione francese e sue ripercussioni in Italia e in Europa. Periodonapoleonico. Restaurazione. Inizio del Risorgimento italiano. Rivoluzioni Europee.

V Classe (ore 2).Il 1848, il decennio di preparazione e le guerre del ‘59.Costituzione del Regno d'Italia e compimento dell'unità. Origini della questione sociale esviluppi del capitalismo. L'Italia dal 1901 al 1915; problemi interni e rapporti internazionali.L'espansione coloniale degli Stati europei e l' Italia. Progresso delle scienze e sviluppo delle industrie nel secoli XIX e XX. Estremo Oriente.Le guerre mondiali. La Resistenza, la lotta di liberazione, la costituzione della Repubblica Italiana: Ideali e realizzazioni della democrazia. Tramontodel colonialismo e nuovi Stati nel mondo.Istituti e organizzazioni per la cooperazione tra i popoli. Comunità europea.

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LINGUA E LETTERE ITALIANE PROGETTO G

IV Classe (ore 3).1° Lettura e commento:a)di alcuni canti del Purgatorio di Dante inquadrati nel disegno generale della cantica;b) di opere e passi dl opere scelte tra le più rappresentative dei maggiori poeti e scrittori dei secoli XVI, XVII e XVIII, XIX con particolare riguardoall'Ariosto, al Machiavelli, al Tasso, al Parini, al Goldoni, all' Alfieri, al Foscolo.2° Composizioni scritte su argomenti che rientrino nell'esperienza di vita e di cultura degli alunni.3° Letture domestiche, consigliate e guidate dall'insegnante, di opere narrative, biografiche, di divulgazione e simili.

V Classe (ore 3).1° Lettura e commento:a) di alcuni canti del Paradiso di Dante, inquadrati nel disegno generale della cantica;b) di opere e passi di opere scelte tra le più rappresentative dei maggiori poeti e scrittori del secoli XIX e XX, conparticolare riguardo al Foscolo, al Leopardi, al Manzoni, al Carducci, al Pascoli, al D'Annunzio, al Verga e aicontempo-ranei2°Composizioni scritte su argomenti che rientrino nella esperienza di vita e di cultura degli alunni.3° Letture domestiche, consigliate e guidate dall'insegnante, di opere narrative, biografiche, di divulgazione e simili.

STORIA PROGETTO G

BIENNIOI Classe (ore 2).Cenni sulle civiltà dell'Oriente antico. Principali vicende della narrazione biblica. Antichi popoli mediterranei. Origini e sviluppo della civiltà greca.Ordinamenti sociali e politici delle più importanti città greche. Colonizzazione mediterranea con speciale riguardo all'Italia. Età di Pericle. Massimosplendore dell'arte e della cultura greca. Guerre peloponnesiache. Egemonia spartana, tebana e macedone. Egemonia macedone e l'impero diAlessandro Magno.Il pensiero politico-economico dei massimi pensatori della Grecia. Antichi abitatori dell'Italia e origini di Roma. Periodo regio.Espansione romana nella penisola e nel Mediterraneo. Istituzioni repubblicane. Guerre civili e crisi della repubblica. Costituzione dell'ImperoRomano. Vita economica e sociale. Il diritto, la cultura e l'arte.Impero e cristianesimo fino al sec. IV.

II Classe (ore 2)Costituzione dell'Impero Romano. Vita economica e sociale. Il diritto, la cultura e l'arte.Impero e cristianesimo fino al sec. IV.La Chiesa in Occidentee il Papato. La crisi dell'Impero e i barbari. La Chiesa in Occidente ed il Papato. La crisi dell'Impero e i barbari. Medio Evo barbarico; società eistituzioni. Il feudalesimo: aspetti economico-sociali Gli arabi: religione e conquiste. Impero Carolingio. Papato e Impero: lotte di supremazia. INormanni.I Comuni. Le crociate e la rinascita dell'economia. Cultura medioevale. Formazione delle monarchie occidentali. Dominio svevo in Italia.Signorie e principati. Guerre di equilibrio.

TRIENNIOIII Classe (ore 2)Formazione delle monarchie occidentali. Dominio svevo in Italia. Signorie e principati. Guerre di equilibrio.Civiltà del Medioevo. Civiltà del Rinascimento. Viaggi, scoperte geografiche e loro effetti economici. Europa e Italia nel'500. Riforma eControriforma. L'Europa e L'Italia nel Seicento.

IV Classe (ore 2)Guerre di Successione in Europa. Vita economica e sociale, civiltà e cultura europea nel Settecento. Illuminismo e riforme. Colonie latine e inglesi inAmerica. Rivoluzione americana e costituzione degli Stati Uniti di America. Rivoluzione francese e sue ripercussioni in Italia e in Europa. Periodonapoleonico. Restaurazione. Inizio del Risorgimento italiano. Rivoluzioni Europee. Il 1848, il decennio dl preparazione e le guerre del'59.Costituzione del Regno d'Italia e compimento dell'unità.

V Classe (ore 2).Il 1848, il decennio dl preparazione e le guerre del '59.Costituzione del Regno d'Italia e compimento dell'unità. Origini della questione sociale esviluppi del capitalismo. L'Italia dal 1901 al 1915; problemi interni e rapporti internazionali.L'espansione coloniale degli Stati europei e l' Italia. Progresso delle scienze e sviluppo delle industrie nel secoli XIX e XX. Estremo Oriente.Le guerre mondiali. La Resistenza, la lotta di liberazione, la costituzione della Repubblica Italiana: ideali e realizzazioni della democrazia. Tramontodel colonialismo e nuovi Stati nel mondo.Istituti e organizzazioni per la cooperazione tra i popoli. Comunità europea.

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LINGUA STRANIERA

Avvertenze.Allo scopo di ottenere un livello comune di preparazione, l'insegnante sarà guidato non tanto dalla preoccupazione di un riepilogo sistematico dellagrammatica, che ha formato oggetto di studio nella scuola secondaria inferiore, quanto dall' intento di iniziare il colloquio nella lingua straniera suargomenti familiari e di accertare, nello stesso tempo, il grado di conoscenza della lingua nei singoli alunni. Egli adeguerà a questo criterio losvolgimento del programma, che dovrà consentire all'alunno di esprimersi sia oralmente, sia per iscritto, nella lingua straniera quale oggi si parla:lingua viva, semplice, come quella che si coglie nella conversazione, nelle cronache dei giornali, nella corrispondenza epistolare.Ciò non esclude la necessità dello studio della grammatica che dovrà essere limitato all' indispensabile, ogni qualvolta lo richiedano le forme, i modied il lessico del colloquio fra l'insegnante e la scolaresca, condotto su argomenti di viva attualità che suscitino l' interesse immediato dell'alunno.Questo dialogo si svolgerà anche per iscritto, cioè l'insegnante detterà frasi che implichino una risposta. Frequenti letture, opportunamente scelte suargomenti familiari e professionali, contribuiranno ad arricchire le conoscenze lessicali e, quindi, a porre l'alunno nelle più favorevoli condizioni peresprimersi nella lingua straniera.Saranno così poste le basi anche per brevissime composizioni sia su argomenti della conversazione, sia sotto forma di riassunti di letture. Latraduzione nella lingua straniera sarà adottata solo come esercizio sussidiario, che non dovrà essere fine a se stesso o mero controllo della conoscenzadella grammatica. In ogni modo, dovrà essere preparata con vocaboli e costrutti già appresi nell'esercizio orale precedentemente svolto, al fine dievitare, particolarmente nei primi anni di insegnamento, l' impiego del dizionario. Sarà altresì evitato lo studio mnemonico della fraseologia conaggruppamenti di vocaboli e di costrutti, che, soltanto se appresi attraverso ripetute, pazienti conversazioni e letture, possono essere acquisitinell'uso della lingua viva: se affidati invece ad un arido esercizio mnemonico, essi sono destinati a rimanere labilmente impressi, al solo fine dicontingenti necessità scolastiche.

I Classe (ore 3)Lettura e conversazione, con richiami grammaticali, di brani narrativi e di brani relativi alla civiltà del popolo di cui si studia la lingua e conparticolare riferimento all' indirizzo tecnico-professionale del corso di studi.Dettati e composizioni nella lingua straniera. Traduzioni dalla lingua straniera in italiano e dall' italiano nella lingua straniera.

II Classe (ore 3).Prosecuzione ed approfondimento del lavoro svolto nella prima classe, con particolare sviluppo delle letture, della conversazione, della composizionee delle altre esercitazioni scritte per la prima classe, che consentano agli alunni un più sicuro possesso della lingua.

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LINGUA STRANIERA PROGETTO G

Avvertenze.Allo scopo di ottenere un livello comune di preparazione, l'insegnante sarà guidato non tanto dalla preoccupazione di un riepilogo sistematico dellagrammatica, che ha formato oggetto di studio nella scuola secondaria inferiore, quanto dall' intento di iniziare il colloquio nella lingua straniera suargomenti familiari e di accertare, nello stesso tempo, il grado di conoscenza della lingua nei singoli alunni. Egli adeguerà a questo criterio losvolgimento del programma, che dovrà consentire all'alunno di esprimersi sia oralmente, sia per iscritto, nella lingua straniera quale oggi si parla:lingua viva, semplice, come quella che si coglie nella conversazione, nelle cronache dei giornali, nella corrispondenza epistolare.Ciò non esclude la necessità dello studio della grammatica che dovrà essere limitato all' indispensabile, ogni qualvolta lo richiedano le forme, i modied il lessico del colloquio fra l'insegnante e la scolaresca, condotto su argomenti di viva attualità che suscitino l' interesse immediato dell'alunno.Questo dialogo si svolgerà anche per iscritto, cioè l'insegnante detterà frasi che implichino una risposta. Frequenti letture, opportunamente scelte suargomenti familiari e professionali, contribuiranno ad arricchire le conoscenze lessicali e, quindi, a porre l'alunno nelle più favorevoli condizioni peresprimersi nella lingua straniera.Saranno così poste le basi anche per brevissime composizioni sia su argomenti della conversazione, sia sotto forma di riassunti di letture. Latraduzione nella lingua straniera sarà adottata solo come esercizio sussidiario, che non dovrà essere fine a se stesso o mero controllo della conoscenzadella grammatica. In ogni modo, dovrà essere preparata con vocaboli e costrutti già appresi nell'esercizio orale precedentemente svolto, al fine dievitare, particolarmente nei primi anni di insegnamento, l' impiego del dizionario. Sarà altresì evitato lo studio mnemonico della fraseologia conaggruppamenti di vocaboli e di costrutti, che, soltanto se appresi attraverso ripetute, pazienti conversazioni e letture, possono essere acquisitinell'uso della lingua viva: se affidati invece ad un arido esercizio mnemonico, essi sono destinati a rimanere labilmente impressi, al solo fine dicontingenti necessità scolastiche.In oltre si avrà cura nello svolgimento delle lezioni, introdurre argomentazioni specifiche che trattino vocaboli appropriati e specifici nonché tecnicirelativi all'indirizzo di studio e al linguaggio del computer.

I Classe (ore 3)Lettura e conversazione, con richiami grammaticali, di brani narrativi e di brani relativi alla civiltà del popolo di cui si studia la lingua e conparticolare riferimento all' indirizzo tecnico-professionale del corso di studi.Dettati e composizioni nella lingua straniera. Traduzioni dalla lingua straniera in italiano e dall' italiano nella lingua straniera.

II Classe (ore 3).Prosecuzione ed approfondimento del lavoro svolto nella prima classe, con particolare sviluppo delle letture, della conversazione, della composizionee delle altre esercitazioni scritte per la prima classe, che consentano agli alunni un più sicuro possesso della lingua.

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MATEMATICA

Avvertenze.L'insegnamento della matematica negli istituti tecnici per geometri si propone di raggiungere i seguenti scopi:l) stimolare negli alunni l'esercizio della riflessione e del ragionamento ;2) abituarli ad una esposizione chiara ed esatta;3) addestrarli nella risoluzione dei problemi e nel calcolo affinchè vi acquistino sicurezza e rapidità, in funzione delle applicazioni della matematicaalle materie professionali.Dato il suo carattere formativo-strumentale, l'insegnamento sarà prevalentemente deduttivo, pur facendo ampio ricorso sempre dichiarato-all'intuizione ed all'esperienza, specie quando ci si propone di introdurre e fissare i concettifondamentali. L'uso dei diagrammi servirà a chiarire i concetti ed i procedimenti e risulterà di prezioso ausilio anche ad altri insegnamenti. Gli alunnisaranno abituati a servirsi delle formule riportate nei manuali tecnici ed a valutare, nei calcoli approssimati, l'ordine di grandezzadell'approssimazione. Ai fini della preparazione professionale degli alunni, l'insegnante terrà presenti le relazioni che intercorrono fra la matematica ele altre discipline e darà ai vari argomenti uno sviluppo proporzionato alla loro importanza.

I Classe (ore 5) Aritmetica e algebra:Richiami sul calcolo frazionario, sul sistema metrico decimale e sui sistemi non decimali. Numeri periodici e loro generatrici. Elementi di calcoloapprossimato.Proporzioni numeriche e loro proprietà. Classi di numeri direttamente ed inversamente proporzionali.Numeri razionali relativi, loro rappresentazione sulla retta ed operazioni su di essi. Calcolo letterale: monomi, polinomi, ed operazioni su di essi,prodotti notevoli, decomposizione in fattori di polinomi. Operazioni sulle frazioni algebriche.Equazioni e sistemi di primo grado e problemi relativi.Breve cenno sul concetto di numero reale. Geometria elementare :Punto, retta, piano, segmenti ed angoli. Rette perpendicolari e rette parallele. Triangoli e loro proprietà. Prime nozioni sui triangoli simili. Uguaglianza tra figure piane con particolare riguardo ai triangoli ed ai poligoni. Proprietà angolari e perimetrali dei poligoni.Parallelogrammi: proprietà, casi particolari. Luoghi geometrici. Circonferenza e cerchio. Mutuo comportamento di rette e circonferenze complanari.Angoli al centro ed angoli alla circonferenza. Poligoni regolari. Costruzioni con riga e compasso (problemi fondamentali).Equivalenza dei Poligoni.

II Classe (ore 4)Aritmetica e algebra:Numeri reali e cenno sulle operazioni con essi. Calcolo sui radicali e sulle potenze con esponente razionale. Equazioni e problemi di secondo gradoad una incognita o facilmente riconducibili al secondo grado. Semplici sistemi di equazioni di grado superiore al primo.Applicazioni dell'algebra allageometria.Elementi di geometria analitica:Coordinate cartesiane ortogonali nel piano. Concetto di funzione di una variabile e sua rappresentazione grafica. Rappresentazione grafica dellefunzioni di primo e secondo grado. Equazione della retta. Problemi metrici fondamentali. Posizioni relative di due rette. Equazione di un luogogeometrico. Circonferenza, ellisse, iperbole e parabola come luoghi geometrici, loro proprietà fondamentali e loro posizioni nei confronti di una retta.Risoluzione grafica delle equazioni e dei sistemi di equazioni.Geometria elementare: Misura delle grandezze. Grandezze proporzionali. Poligoni simili e cenno sulla similitudine di figure piane in generale.Generalizzazione intuitiva delconcetto di equivalenza tra figure piane. Aree dei poligoni. Lunghezza della circonferenza e di un suo arco; area del cerchio e del settore circolare.Rette e piani nello spazio, ortogonalità e parallelismo, distanze ed angoli. Uguaglianza delle figure spaziali. Diedri ed angoloidi. Simmetria.Prismi, piramidi, poliedri regolari. Solidi di rotazione ed in particolare: cilindro, cono, sfera, cenni sull'ellissoide di rotazione. Cenni sullasimilitudine e sull'equivalenza nello spazio. Regole pratiche per il calcolo delle aree e dei volumi dei solidi studiati, con particolare riguardo alleapplicazioni professionali. Teorema di Guldino.

III Classe (ore 4)Algebra :Cenno sulle potenze ad esponente reale. Funzione esponenziale e funzione logaritmica, loro rappresentazione grafica.Teoremi per il calcolo logaritmico. Logaritmi decimali. Uso delle tavole logaritmiche e del regolo calcolatore. Equazioni esponenziali e logaritmiche,Progressioni aritmetiche e geometriche, Media aritmetica, ponderata e geometrica. Applicazione dell'algebra alla geometria in casi di facile discussione.

Trigonometria:Sistemi di misura degli angoli e degli archi.Definizioni e proprietà fondamentale delle funzioni goniometriche.Riduzioni al primo quadrante. Formule di addizione, sottrazione, duplicazione, bisezione e prostaferesi.Uso e confronti delle tavole dei valori naturali e dei logaritmi delle funzioni goniometriche. Identità ed equazioni trigonometriche.Relazioni tra gli elementi di un triangolo rettangolo e di un triangolo qualunque. Risoluzione dei triangoli e dei quadrilateri. Formule per l'area di un triangolo, aree del quadrilateri e dei poligoni.Raggi dei cerchi inscritto, circoscritto ed exinscritti ad untriangolo.Coordinate polari nel piano e loro relazioni con le coordinate cartesiane. Applicazioni alla risoluzione di problemi di carattere tecnico, conparticolare riferimento alla topografia.

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MATEMATICA (GEOMETRIA, MATEMATICA ED ELEMENTI DI INFORMATICA)

Avvertenze.L'insegnamento della matematica negli istituti tecnici per geometri si propone di raggiungere i seguenti scopi:l) stimolare negli alunni l'esercizio della riflessione e del ragionamento ;2) abituarli ad una esposizione chiara ed esatta;3) addestrarli nella risoluzione dei problemi e nel calcolo affinchè vi acquistino sicurezza e rapidità, in funzione delle applicazioni della matematicaalle materie professionali.Dato il suo carattere formativo-strumentale, l'insegnamento sarà prevalentemente deduttivo, pur facendo ampio ricorso sempre dichiaratoall'intuizione ed all'esperienza, specie quando ci si propone di introdurre e fissare i concetti fondamentali. L'uso dei diagrammi servirà a chiarire iconcetti ed i procedimenti e risulterà di prezioso ausilio anche ad altri insegnamenti. Gli alunni saranno abituati a servirsi delle formule riportate neimanuali tecnici ed a valutare, nei calcoli approssimati, l'ordine di grandezza dell'approssima-zione.Ai fini della preparazione professionale deglialunni, l'insegnante terrà presenti le relazioni che intercorrono fra la matematica e le altre discipline e darà ai vari argomenti uno sviluppoproporzionato alla loro importanza.

I C lasse (ore 6) Aritmetica e algebra:Richiami sul calcolo frazionato, sul sistema metrico decimale e sui sistemi non decimali. Numeri periodici e loro generatrici. Elementi di calcoloapprossimato.Proporzioni numeriche e loro proprietà. Classi di numeri direttamente ed inversamente proporzionali.Numeri razionali relativi, loro rappresentazione sulla retta ed operazioni su di essi. Calcolo letterale: monomi, polinomi, ed operazioni su di essi,prodotti notevoli, decomposizione in fattori dei polinomi. Operazioni sulle frazioni algebriche.Equazioni di primo grado. Matrici e determinanti. Sistemi di primo grado (a due e più incognite). Metodi di sostituzione e Cramer. Problemi relativi.Breve cenno sul concetto di numero reale.Geometria elementare:Punto, retta, piano, segmenti ed angoli. Rette perpendicolari e rette parallele. Triangoli e loro proprietà. Prime nozioni sui triangoli simili.Uguaglianza tra figure piane con particolare riguardo ai triangoli ed ai poligoni. Proprietà angolari e perimetrali dei poligoni.Parallelogrammi: proprietà, casi particolari. Luoghi geometrici. Circonferenza e cerchio. Mutuo comportamento di rette e circonferenze complanari.Angoli al centro ed angoli alla circonferenza. Poligoni regolari. Costruzioni con riga e compasso (problemi fondamentali). Equivalenza dei poligoni.Laboratorio di informatica: Cabri geometre.Elementi di informaticaNozioni di base sull'elaboratore: linguaggi di comando e linguaggi di programmazione. Algoritmi e diagrammi di flusso. Elementi di DOS.

II C lasse (ore 5) Aritmetica e algebraNumeri reali e cenno sulle operazioni con essi. Calcolo sui radicali e sulle potenze con esponente razionale. Equazioni e problemi di secondo gradoad una incognita o facilmente riconducibili al secondo grado. Semplici sistemi di equazioni di grado superiore al primo. Applicazioni dell'algebraalla geometria.Elementi di geometria analiticaCoordinate cartesiane ortogonali nel piano. Concetto di funzione di una variabile e sua rappresentazione grafica. Rappresentazione grafica dellefunzioni di primo e secondo grado. Equazione della retta. Problemi metrici fondamentali. Posizioni relative di due rette. Equazione di un luogogeometrico. Circonferenza, ellisse, iperbole e parabola come luoghi geometrici, loro proprietà fondamentali e loro posizioni nei confronti di una retta.Risoluzione grafica delle equazioni e dei sistemi di equazioni.Geometria elementareMisura delle grandezze. Grandezze proporzionali. Poligoni simili e cenno sulla similitudine di figure piane in generale.Generalizzazione intuitiva delconcetto di equivalenza tra figure piane. Aree dei poligoni. Lunghezza della circonferenza e di un suo arco; area del cerchio e del settore circolare.Rette e piani nello spazio, ortogonalità e parallelismo, distanze ed angoli. Uguaglianza delle figure spaziali. Diedri ed angoloidi. Simmetria.Prismi, piramidi, poliedri regolari. Solidi di rotazione ed in particolare: cilindro, cono, sfera, cenni sull'ellissoide di rotazione.Cenni sulle similitudine e sull'equivalenza nello spazio. Regole pratiche per il calcolo delle aree e dei volumi dei solidi studiati, con particolareriguardo alle applicazioni professionali. Teorema di Guldino.Elementi di informaticaSistemi operativi. Gestione reti. Windows.

III C lasse (ore 4) AlgebraCenno sulle potenze ad esponente reale. Funzione esponenziale e funzione logaritmica, loro rappresentazione grafica.Teoremi per il calcolo logaritmico. Logaritmi decimali. Uso delle tavole logaritmiche e del regolo calcolatore. Equazioni esponenziali e logaritmiche.Richiami dei sistemi di primo grado a tre equazioni e tre incognite. Progressioni aritmetiche e geometriche. Media aritmetica, ponderata egeometrica. Applicazione dell'algebra alla geometria in casi di facile discussione.

TrigonometriaSistemi di misura degli angoli e degli archi.Definizioni e proprietà fondamentali delle funzioni goniometriche. Riduzioni al primo quadrante. Formule di addizione, sottrazione, duplicazione,bisezione e prostaferesi.Uso e confronti delle tavole dei valori naturali e dei logaritmi delle funzioni goniometriche. Identità ed equazioni trigonometriche.Relazioni tra gli elementi di un triangolo rettangolo e di un triangolo qualunque. Risoluzione dei triangoli, dei quadrilateri e dei poligoni. Raggi deicerchi inscritto, circosritto ad un triangolo.Coordinate polari nel piano e nelle loro relazioni con le coordinate cartesiane.Applicazioni alla risoluzione di problemi di carattere tecnico, con particolare riferimento alla topografia.Elementi di informaticaIl foglio elettronico, Excel, rappresentazione grafica dei dati, applicazioni dell'algebra.Creazione archivi, Access.

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MATEMATICA

IV Classe (ore 3)Elementi di analisi :Nozioni elementari sulle successioni, sulle funzioni di una variabile e sui loro limiti. Cenno sul numero "e". Logaritmi neperiani. Derivata di una funzione ad una variabile: suo significato geometrico e fisico. Regole di derivazione. Esempi di massimi e minimi col metodo dellederivate; applicazioni allo studio di qualche semplice funzione. Concetto di integrale definito e suo significato geometrico. Concetto di integrale indefinito come primitiva di una data funzione. Metodi di integrazione nel caso di semplici funzioni. Nozioni sulla derivazione e sulla integrazione grafica. Quadratura approssimata delle aree piane.

FISICAAvvertenzeQuesto insegnamento, oltre a costituire fondamento essenziale per la cultura e per l'educazione scientifica degli alunni, dovrà fornire loro lecognizioni indispensabili per lo studio delle discipline tecnico-professionali.AI fini della preparazione degli alunni, l'insegnante terrà sempre presenti le relazioni che intercorrono tra la fisica e le altre materie e darà ai variargomenti uno sviluppo proporzionato alla loro importanza.L'insegnante avrà inoltre cura di esporre agli alunni, sia pure in forma semplice ed intuitiva, le moderne teorie che sono a fondamento dei più recentiindirizzi della fisica.L'insegnamento dovrà avere una larga base sperimentale, con frequenti esercitazioni di gruppo ed individuali, completate da brevi monografie che neriassumano lo sviluppo ed i risultati. Si raccomanda in proposito che tali esercitazioni siano svolte personalmente dagli allievi, sotto la sorveglianzae con la collaborazione dell'insegnante.

I C lasse (ore 2) Cinematica:Generalità. Grandezze fisiche e loro misura. Unità di misura del sistema M.K.S. Moto uniforme, vario ed uniformemente vario; moto circolare emoto armonico. Composizione dei movimenti.

Ottica geometrica :Propagazione della luce. Nozioni di fotometria. Riflessione e rifrazione. Specchi piani e curvi, prismi, lastre a facce piane e parallele, sistemi diottricicentrati, lenti sottili. Strumenti ottici principali.

Acustica:Moti vibratori, suoni ed ultrasuoni. Caratteri del suono. Onde sonore. Riflessioni del suono, interferenza e risonanza. Applicazioni tecnichedell'acustica.

II C lasse (ore 2) Meccanica :Composizione delle forze complanari. Coppie. Gravità. Baricentri. Condizioni di equilibrio di un corpo libero e vincolato.Equilibrio delle forze nelle macchine semplici.Leggi della dinamica e loro applicazione (caduta dei gravi, pendolo, forza centrifuga, impulso e quantità di moto). Lavoro, energia, potenza.Conservazione dell'energia. Resistenze passive. Cenni sulla gravitazione universale.Nozioni elementari sulla teoria della relatività ristretta. Nozioni fondamentali sulla meccanica dei fluidi e sulle sue principali applicazioni.

Termologia:Termometria. Dilatazioni termiche e leggi dei gas. Calorimetria. Propagazione del calore. Cambiamenti di stato. Principi della termodinamica efunzionamento delle macchine termiche.

III C lasse (ore 3) Elettrologia :Fenomeni principali di elettrostatica in relazione con la struttura dell'atomo. Campo elettrostatico. Condensatori. Corrente elettrica continua. Leggidei circuiti a corrente continua. Effetti termici, termoelettrici, termoelettronici e fotoelettrici. Corrente nei liquidi e nel gas. Applicazioni.Magnetismo ed elettromagnetismo. Campo magnetico costante. Proprietà magnetiche della materia. Applicazioni.Campi elettrici e magnetici lentamente variabili. Induzione elettromagnetica. Correnti alternate. Oscillazioni elettromagnetiche. Applicazioni Campielettrici e magnetici rapidamente variabili. Onde elettromagnetiche. Applicazioni.

Ottica;Nozioni generali sulle moderne teorie circa la natura della luce e la sua propagazione: significato dell'indice di rifrazione. Dispersione, interferenza,diffrazione e polarizzazione della luce. Cenni sui laser.Elementi di fisica quantistica. Spettri di emissione e di assorbimento. Esame di fenomeni già studiati per mezzo della fisica quantistica.

Cenni di fisica nucleare:Struttura del nucleo atomico. Radioattività naturale ed artificiale. Energia nucleare e suo impiego.

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MATEMATICA (GEOMETRIA, MATEMATICA ED ELEMENTI DI INFORMATICA)

PROGETTO G

IV C lasse (ore 3) Elementi di analisiNozioni elementari sulle successioni, sulle funzioni di una variabile e sui loro limiti. Cenno sul numero 'e'. Logaritmi neperiani. Derivata di una funzione ad una variabile: suo significato geometrico e fisico. Regole di derivazione. Esempi di massimi e minimi col metodo dellederivate; applicazioni allo studio di qualche semplice funzione.Concetto di integrale definito e suo significato geometrico. Concetto di integrale indefinito come primitiva di una data funzione.Metodi di integrazione nel caso di semplici funzioni. Nozioni sulla derivazione e sulla integrazione grafica. Quadratura approssimata delle aree piane.

FISICA PROGETTO G

AvvertenzeQuesto insegnamento, oltre a costituire fondamento essenziale per la cultura e per l'educazione scientifica degli alunni, dovrà fornire loro lecognizioni indispensabili per lo studio delle discipline tecnico-professionali.AI fini della preparazione degli alunni, l'insegnante terrà sempre presenti le relazioni che intercorrono tra la fisica e le altre materie e darà ai variargomenti uno sviluppo proporzionato alla loro importanza.L'insegnante avrà inoltre cura di esporre agli alunni, sia pure in forma semplice ed intuitiva, le moderne teorie che sono a fondamento dei più recentiindirizzi della fisica.L'insegnamento dovrà avere una larga base sperimentale, con frequenti esercitazioni di gruppo ed individuali, completate da brevi monografie che neriassumano lo sviluppo ed i risultati. Si raccomanda in proposito che tali esercitazioni siano svolte personalmente dagli allievi, sotto la sorveglianzae con la collaborazione dell'insegnante.

I C lasse (ore 2) Cinematica:Generalità. Grandezze fisiche e loro misura. Unità di misura del sistema M.K.S. Moto uniforme, vario ed uniformemente vario; moto circolare emoto armonico. Composizione dei movimenti.

Ottica geometrica :Propagazione della luce. Nozioni di fotometria. Riflessione e rifrazione. Specchi piani e curvi, prismi, lastre a facce piane e parallele, sistemi diottricicentrati, lenti sottili. Strumenti ottici principali.

Acustica:Moti vibratori, suoni ed ultrasuoni. Caratteri del suono. Onde sonore. Riflessioni del suono, interferenza e risonanza. Applicazioni tecnichedell'acustica.

II CLASSE (ore 2)Meccanica :Composizione delle forze complanari. Coppie. Gravità. Baricentri. Condizioni di equilibrio di un corpo libero e vincolato.Equilibrio delle forze nelle macchine semplici.Leggi della dinamica e loro applicazione (caduta dei gravi, pendolo, forza centrifuga, impulso e quantità di moto). Lavoro, energia, potenza.Conservazione dell'energia. Resistenze passive. Cenni sulla gravitazione universale.Nozioni elementari sulla teoria della relatività ristretta. Nozioni fondamentali sulla meccanica dei fluidi e sulle sue principali applicazioni.

Termologia:Termometria. Dilatazioni termiche e leggi dei gas. Calorimetria. Propagazione del calore. Cambiamenti di stato. Principi della termodinamica efunzionamento delle macchine termiche.

III CLASSE (ore 3)Elettrologia :Fenomeni principali di elettrostatica in relazione con la struttura dell'atomo. Campo elettrostatico. Condensatori. Corrente elettrica continua. Leggidei circuiti a corrente continua. Effetti termici, termoelettrici, termoelettronici e fotoelettrici. Corrente nei liquidi e nel gas. Applicazioni.Magnetismo ed elettromagnetismo. Campo magnetico costante. Proprietà magnetiche della materia. Applicazioni.Campi elettrici e magnetici lentamente variabili. Induzione elettromagnetica. Correnti alternate. Oscillazioni elettromagnetiche. Applicazioni Campielettrici e magnetici rapidamente variabili. Onde elettromagnetiche. Applicazioni.

Ottica;Nozioni generali sulle moderne teorie circa la natura della luce e la sua propagazione: significato dell'indice di rifrazione. Dispersione, interferenza,diffrazione e polarizzazione della luce. Cenni sui laser.Elementi di fisica quantistica. Spettri di emissione e di assorbimento. Esame di fenomeni già studiati per mezzo della fisica quantistica.

Cenni di fisica nucleare:Struttura del nucleo atomico. Radioattività naturale ed artificiale. Energia nucleare e suo impiego.

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SCIENZE NATURALI E GEOGRAFIA

AvvertenzeQuesto insegnamento tenderà non solo a determinare negli alunni un certo livello di cultura generale, ma anche a fornire loro quelle nozioni basilarisulle quali dovrà svilupparsi, nel successivo triennio, una specifica preparazione professionale.Sarà opportuno completare lo svolgimento del programma di geografia con qualche esercizio relativo alla lettura di carte geografiche.

GEOGRAFIA

I Classe (ore 2)Descrizione fisica, economica e politica dell' Italia e degli altri Stati europei.

II Classe (ore 2),Descrizione fisica, economica e politica degli Stati extraeuropei. I grandi problemi della produzione e della distribuzione della produzione nelmondo, con particolare riferimento quelli che più da vicino interessano l'Italia.Gli organismi di cooperazione internazionale: O.N.U. -C.E.C.A. -F.A.O. ecc.

SCIENZE NATURALI

I Classe (ore 2)Elementi di geologia :Ipotesi sulla origine della terra; ere geologiche; fossili guida;la comparsa della vita. Orogenesi e vulcanismo.Carte geologiche ed in particolare carta geologica della regione nella quale ha sede l'Istituto.Nozioni sui minerali e sulle rocce: genesi, proprietà morfologiche, chimiche e fisiche dei minerali; le rocce eruttive, sedimentarie, metamorfiche.Fenomeni erosivi; sedimentazione; evoluzione del paesaggio.

II Classe (ore 2)Elementi di astronomia :Sistema solare. Relazione tra il sole, la luna e la terra e loro effetti.Il globo terrestre, paralleli e meridiani, coordinate geografiche e fusi orari.Le carte geografiche.

Elementi di biologia ;La cellula: costituenti, strutture e funzioni.Organismi inferiori; organismi superiori, animali e vegetali; organi, apparati, sistemi e funzioni relative.Elementi di genetica: la trasmissione dei caratteri ereditari e variazioni. L'ambiente e l'evoluzione. Rapporti tra organismi e ambienti. Equilibribiologici e catene alimentari.

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SCIENZE NATURALI E GEOGRAFIA APPLICATE ALL'AMBIENTE

PROGETTO G

AvvertenzeQuesto insegnamento tenderà non solo a determinare negli alunni un certo livello di cultura generale, ma anche a fornire loro quelle nozioni basilarisulle quali dovrà svilupparsi, nel successivo triennio, una specifica preparazione professionale.Sarà opportuno completare lo svolgimento del programma di geografia con qualche esercizio relativo alla lettura di carte geografiche.

GEOGRAFIA

I Classe (ore 2)Descrizione fisica, politica e economica dell'Italia e degli altri Stati europei.

II Classe (ore 2)Sistema solare. Relazioni fra il Sole, la Luna e la Terra e loro conseguenze.Il globo terrestre, paralleli, meridiani, coordinate geografiche e fusi orari. Le carte geografiche.Le carte tematiche. Le carte tematiche dell'UmbriaDescrizione fisica, economica e politica degli stati extraeuropei. I grandi problemi della produzione nel mondo. Gli organismi di cooperazioneinternazionale: O.N.U. -C.E.C.A. -F.A.O. Ecc..

SCIENZE NATURALI

I Classe (ore 2)Minerali e rocce e loro classificazione. Attività vulcanica. Il rischio vulcanico in Italia.Fenomeni sismici e cause. Le onde sismiche. Il rischio sismico in Italia e in Umbria.L'idrosfera. I fiumi e la loro dinamica; la gestione dei fiumi e l'utilizzo di piante nelle opere di rinaturalizzazione degli alvei; le alluvioni. I laghi. Ighiacciai. Gli oceani.Le acque sotterranee. Principali caratteristiche della falda acquifera. I pozzi e l'attingimento delle acque: aspetti della nostra regione.L'atmosfera e il clima. L'aumento dell'anidride carbonica e la sua regolazione nell'atmosfera. La riduzione dell'ozono e l'aumento delle polveri. Fontie dinamica degli inquinanti atmosferici. Danni all'ambiente e riflessi sulla salute umana.Uso di piante e licheni come bioindicatori di inquinamento atmosferico.Gli agenti del modellamento del paesaggio. Il suolo. Corrispondenza tra suolo, vegetazione e clima. I rifiuti solidi: sistemi di smaltimento e riciclo.Visita a una discarica di rifiuti. Cenni sulle cave e sui problemi ambientali connessi.La struttura interna della Terra. I lineamenti della crosta terrestre. La deriva dei continenti secondo Wegener. La teoria della tettonica delle placche.Le deformazioni della crosta terrestre. Il tempo geologico. La scala del tempo geologico e le diverse ere.

II Classe (ore 2)Concetti di ecologia. L'ecologia e le leggi della termodinamica. Gli ecosistemi acquatici e i principali aspetti chimici e biologici. Eutrofia eoligotrofia.Le comunità tipiche dei laghi; esempio di studio di un lago umbro: il Lago di Alviano. Le comunità tipiche dei fiumi. L'inquinamento idrico: fonti diinquinamento. Il monitoraggio biologico delle acque. Acque potabili. Potabilità e igiene. Le acque potabili in Umbria.Acque reflue. Sistemi di smaltimento dei reflui di origine civile e industriale. Gli impianti di depurazione. Visita a un impianto di depurazione.Le caratteristiche dei viventi. La cellula: struttura e funzioni. Metabolismo cellulare. Mitosi e meiosi. Genetica: le leggi di Mendel. La meiosi. Mutazioni. Ingegneria genetica e le biotecnologie.Genetica di popolazione. Dagli ominidi a Homo sapiens.Le categorie tassonomiche e la classificazione. Il regno delle monere. Il regno dei funghi. Il regno delle piante. Fotosintesi ed efficienza ecologica delle piante. Studio del popolamento vegetale: la fitosociologia. Le piante e il mantenimentodel paesaggio. Gli indici paesaggistici nello studio dell'ambiente. Le comunità vegetali e le carte della vegetazione in Umbria.Il regno degli animali: descrizione dei principali gruppi animali. L'efficienza ecologica delle comunità animali. Le comunità animali in Umbria.Tessuti, apparati e sistemi. Anatomia e fisiologia dei principali apparati del corpo umano. Protezione, sostegno e locomozione. Nutrizione edescrezione. Circolazione, immunità e respirazione. Il controllo chimico e nervoso. Riproduzione e regolazione ormonale.

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CHIMICA

Avvertenze:Il programma di chimica proposto è adeguato alle reali esigenze tecniche moderne e va sviluppato secondo una sequenza logica in cui gli argomenti,dai più semplici via via ai più complessi, vengono introdotti attraverso l'osservazione sperimentale.

I Classe. (ore 2)La chimica nell'ambito delle scienze sperimentali.La materia, stati di aggregazione e loro trasformazioni.I gas: proprietà e fenomeni relativi, modello. Leggi fondamentali della chimica (Lavoisier, Proust. Dalton, Gay-Lussac).Relazioni chimiche. L'atomo di Dalton. Elementi, composti e nomenclatura.Particelle elementari e struttura dell'atomo. Sistema perioico degli elementi.

II Classe (ore 3) I legami nei gas e negli stati condensati. Velocità di reazione ed equilibrio chimico. I colloidi. Ossido-riduzione, con particolare riguardo a: batterieelettrochimiche, elettrolisi, corrosione. Studio sistematico dei principali elementi e loro composti. Acidi e basi.Le caratteristiche delle principali classi di composti organici.La radioattività ed elementi di chimica nucleare.

III Classe (ore 2)Chimica applicata ai materiali da costruzione:Richiami di chimica dello stato solido;Materiali da costruzione naturali: pietre, ghiaie, sabbie, pozzolane, terre, asfalti e bitumi, legno, acqua.Materiali da costruzione artificiali: calci, cementi, laterizi, ceramiche, vetri, materie plastiche, vernici, leghe metalliche di impiego nelle costruzioni,conglomerati cementizi e bituminosi.Protezione delle costruzioni dalla degradazione e dalla corrosione.Saggi tecnici con particolare riguardo alle norme sulla accettazione e l'impiego del materiali da costruzione sotto l'aspetto chimico.

DISEGNO TECNICO

AvvertenzeQuesto insegnamento deve porre gli alunni in condizione di apprendere, in maniera completa, le regole della rappresentazione. Senza eccedere nellapresentazione di principi di pura geometria, l'insegnante darà giustificazione di ogni regola enunciata e curerà la più ampia applicazione di essa.Ampio posto verrà dato nell'insegnamento alla applicazione delle norme UNI per la compilazione e la presentazione dei disegni tecnici.

I Classe (ore 4)Elementi di geometria descrittiva e proiettivaPrincipi sul metodo delle proiezioni ortogonali ; problemi semplici relativi alla rappresentazione di punti, rette, piani, figure piane e solidi geometrici.Sezioni semplici, intersezioni, sviluppi.Schizzi quotati di semplici oggetti rilevati dal vero.Rappresentazione in scala ed in proiezioni ortogonali di oggetti e particolari architettonici.Tecnica del disegno a matita e ad inchiostro su carta da disegno e da lucido.Metodi di scritturazioni varie. Uso del normografo. Norme UNI per il disegno tecnico.

II Classe (ore 4)Principi di proiezione assonometrica e di prospettiva.Applicazione della proiezione assonometrica e della prospettiva alla rappresentazione di edifici e di parti di essi.

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CHIMICA PROGETTO G

Avvertenze:Il programma di chimica proposto è adeguato alle reali esigenze tecniche moderne e va sviluppato secondo una sequenza logica in cui gli argomenti,dai più semplici via via ai più complessi, vengono introdotti attraverso l'osservazione sperimentale.

I Classe. (ore 2)La chimica nell'ambito delle scienze sperimentali.La materia, stati di aggregazione e loro trasformazioni.I gas: proprietà e fenomeni relativi, modello. Leggi fondamentali della chimica (Lavoisier, Proust. Dalton, Gay-Lussac).Relazioni chimiche. L'atomo di Dalton. Elementi, composti e nomenclatura.Particelle elementari e struttura dell'atomo. Sistema perioico degli elementi.

II Classe (ore 3) I legami nei gas e negli stati condensati. Velocità di reazione ed equilibrio chimico. I colloidi. Ossido-riduzione, con particolare riguardo a: batterieelettrochimiche, elettrolisi, corrosione. Studio sistematico dei principali elementi e loro composti. Acidi e basi.Le caratteristiche delle principali classi di composti organici.La radioattività ed elementi di chimica nucleare.

III Classe (ore 2)Chimica applicata ai materiali da costruzione:Richiami di chimica dello stato solido;Materiali da costruzione naturali: pietre, ghiaie, sabbie, pozzolane, terre, asfalti e bitumi, legno, acqua.Materiali da costruzione artificiali: calci, cementi, laterizi, ceramiche, vetri, materie plastiche, vernici, leghe metalliche di impiego nelle costruzioni,conglomerati cementizi e bituminosi.Protezione delle costruzioni dalla degradazione e dalla corrosione.Saggi tecnici con particolare riguardo alle norme sulla accettazione e l'impiego del materiali da costruzione sotto l'aspetto chimico.

DISEGNO TECNICO PROGETTO G

AvvertenzeQuesto insegnamento deve porre gli alunni in condizione di apprendere, in maniera completa, le regole della rappresentazione. Senza eccedere nellapresentazione di principi di pura geometria, l'insegnante darà giustificazione di ogni regola enunciata e curerà la più ampia applicazione di essa.Ampio posto verrà dato nell'insegnamento alla applicazione delle norme UNI per la compilazione e la presentazione dei disegni tecnici.I Classe (ore 4)Storia dell'architettura:l'architettura greca,ellenistica e romana.Elementi di geometria descrittiva e proiettivaPrincipi sul metodo delle proiezioni ortogonali ; problemi semplici relativi alla rappresentazione di punti, rette, piani, figure piane e solidi geometrici.Sezioni semplici, intersezioni, sviluppi.Schizzi quotati di semplici oggetti rilevati dal vero.Rappresentazione in scala ed in proiezioni ortogonali di oggetti e particolari architettonici.Tecnica del disegno a matita e ad inchiostro su carta da disegno e da lucido.Metodi di scritturazioni varie. Uso del normografo. Norme UNI per il disegno tecnico.Applicazioni di disegno automatico (CAD):comandi principali del disegno automatizzato e layer (CAD).

II C lasse (ore 4) Storia dell'architettura:l'architettura romana e tardoromana, bizantina, romanica.Principi di proiezione assonometrica e di prospettiva.Applicazione della proiezione assonometrica e della prospettiva alla rappresentazione di edifici e di parti di essi.Il rilievo architettonico e sua restituzione grafica.Applicazioni di disegno automatico (CAD): comandi di livello superiore.

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TECNOLOGIA RURALE

AvvertenzeL'insegnamento sarà svolto in modo da fornire agli alunni le conoscenze necessarie per formulare una stima, per progettare edifici rurali e perespletare le mansioni contemplate ai regolamenti professionali.

III Classe (ore 4)Parte generale:Cenni di ecologia. L'influenza del clima sulla produttività dei terreni; mezzi per lottare contro fattori sfavorevoli (copertura delle colture, serre,irrigazione anti-brina, frangiventi, cabine meteorologiche, pacciamature).Origine del terreno agrario, concetto di fertilità, tipi di terreni.Correzioni ed ammendamenti di terreni anomali.

Parte tecnica:Sistemazione dei terreni in pianura, collina e montagna.Irrigazione, laghetti collinari.Meccanizzazione agricola e lavori.Concimazione e concimi.Macchine da raccolta. Silos e magazzini.Consociazioni e rotazioni. Successioni aperte di coltura.

Coltivazioni :Nozioni tecniche ed economiche relative alle principali coltivazioni cerealicole, industriali, foraggere, orticole, frutticole (vite, olivo, ecc.), mettendoin luce particolarmente gli aspetti che incidono sui costi. I livelli di produttività, i prezzi dei prodotti agricoli e dei materiali utili alla coltivazione, leesigenze di mano d'opera delle diverse colture, le tecnichenuove di diserbo, lotta antiparassitaria, uso dl fitormoni, aviazione agricola, selezione, controllo dei prodotti ai fini della commercializzazione, inarmonia con le norme di qualità regolamentari e le prospettive del Mercato comune.

Zootecnia :Notizie tecnico-economiche sui principali allevamenti.Locali per il ricovero degli animali, problemi di dimensionamento e di attrezzatura.

Industrie agrarie:

Le principali attività di trasformazione dei principali prodotti agricoli (enologia, caseificio, oleificio) nel loro aspetto tecnico ed economico. Formecooperative nel settore enologico, caseario ed oleario e problemi di dimensionamento dei locali relativiMeccanizzazione delle operazioni di trasformazione.

Selvicoltura ed alpicoltura:Governo di pascoli e di boschi.Difesa del suolo e del paesaggio.Utilizzazione di prodotti legnosi. Valutazione di cubature,età, altezze di alberi.Arboricoltura industriale (legnami, carta. cellulosa).

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TECNOLOGIA RURALE PROGETTO G

AvvertenzeL'insegnamento sarà svolto in modo da fornire agli alunni le conoscenze necessarie per formulare una stima, per progettare edifici rurali e perespletare le mansioni contemplate ai regolamenti professionali.

III Classe (ore 4)Parte generale:Cenni di ecologia. L'influenza del clima sulla produttività dei terreni; mezzi per lottare contro fattori sfavorevoli (copertura delle colture, serre,irrigazione anti-brina, frangiventi, cabine meteorologiche, pacciamature).Origine del terreno agrario, concetto di fertilità, tipi di terreni.Correzioni ed ammendamenti di terreni anomali.

Parte tecnica:Sistemazione dei terreni in pianura, collina e montagna.Irrigazione, laghetti collinari.Meccanizzazione agricola e lavori.Concimazione e concimi.Macchine da raccolta. Silos e magazzini.Consociazioni e rotazioni. Successioni aperte di coltura

Coltivazioni :Nozioni tecniche ed economiche relative alle principali coltivazioni cerealicole, industriali, foraggere, orticole, frutticole (vite, olivo, ecc.), mettendoin luce particolarmente gli aspetti che incidono sui costi. I livelli di produttività, i prezzi dei prodotti agricoli e dei materiali utili alla coltivazione, leesigenze di mano d'opera delle diverse colture, le tecnichenuove di diserbo, lotta antiparassitaria, uso dl fitormoni, aviazione agricola, selezione, controllo dei prodotti ai fini della commercializzazione, inarmonia con le norme di qualità regolamentari e le prospettive del Mercato comune.

Zootecnia :Notizie tecnico-economiche sui principali allevamenti.Locali per il ricovero degli animali, problemi di dimensionamento e di attrezzatura .Progetto stalle per ovini, suini e bovini interdisciplinare concostruzioni

Industrie agrarie:Le principali attività di trasformazione dei principali prodotti agricoli (enologia, caseificio, oleificio) nel loro aspetto tecnico ed economico. Formecooperative nel settore enologico, caseario ed oleario e problemi di dimensionamento dei locali relativi. Progetto cantina interdisciplinare concostruzioniMeccanizzazione delle operazioni di trasformazione.

Selvicoltura ed alpicoltura:Governo di pascoli e di boschi.Difesa del suolo e del paesaggio.Utilizzazione di prodotti legnosi. Valutazione di cubature,età, altezze di alberi.Arboricoltura industriale (legnami, carta. cellulosa).

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ECONOMIA E CONTABILITA'

AvvertenzaL'insegnamento sarà svolto in modo da porre gli alunni in condizioni di sapersi rendere conto della struttura economica dell' ambiente, generale eparticolare nel quale essi dovranno svolgere l'attività professionale e di saper trarre da una contabilità aziendale gli elementi e i dati utili ai finiestimativi.L'insegnamento relativo ai nuovi aspetti della fenomenologia economica ed ai nuovi modi e tipi di intervento pubblico (M.E.C., programmazioneeconomica, ecc.) mirerà a sensibilizzare gli alunni alla moderna realtà. socio-economica, alla relativa problematica ed alle forme nuove di politicaeconomica.

III Classe (ore 3)Economia generale:Scopi e metodi della scienza economica.Bisogni, beni ed utilità.La produzione dei beni economici.Fattori della produzione: beni naturali, capitale, lavoro, organizzazione. Leggi della produzione,Il costo di produzione: costo totale, unitario medio, marginale, ecc.Azienda ed impresa. Combinazione ottimale dei fattori della produzione.Il mercato e la formazione dei prezzi nei periodi brevi e lunghi.Concetto di elasticità della domanda e dell'offerta rispetto ai prezzi ed al reddito.Vari tipi di mercato ed influenza sulla formazione dei Prezzi.Rendita, quasi rendita, salario, stipendio, interesse, profitto.Regime fiscale italiano.Moneta, sistemi monetari, consumi, risparmio, costo del danaro, investimenti.Banche, loro funzione economica, credito fondiario.Borsa valori e borsa merci.Reddito nazionale e sua distribuzione, bilancio economico nazionale. Bilancia commerciale e dei pagamenti. Importazioni ed esportazioni.Inflazione, deflazione, recessione e boom economico. Politica monetaria e creditizia.Programmazione economica e sviluppo economico, con cenni di statistica economica.Ricerche di mercato.Il trattato di Roma e il Mercato Comune Europeo (M.E.C.).

Contabilità:Compravendita. La cambiale. Conti correnti. Titoli di Stato, azioni, obbligazioni.Credito fondiario, edilizio, agrario.Sistemi di contabilità.L'avvento delle macchine contabili e del calcolatore elettronico.Elaborazione del dati contabili per l'organizzazione e la gestione aziendale.Dati contabili e costi nell'economia edilizia e rurale.

IV Classe (ore 2)Economia rurale :Struttura economica dell'azienda agraria.Mezzi di produzione e capitali.Compensi spettanti alle persone economiche dell'azienda agraria.Rapporti tra impresa e lavoro e tra impresa e capitale.Bilancio dell'impresa agraria. Varie voci del bilancio.Determinazione del reddito netto di figure concrete d'imprenditore.Economia dei miglioramenti fondiari.Economia delle principali coltivazioni, erbacee e legnose; ricerca dell'età del massimo tornaconto.Economia delle macchine e degli altri fattori produttivi.Cooperazione e credito nell'agricoltura. Problemi attuale dell' agricoltura.

Economia dell'assetto territoriale:Bonifica ed altri interventi infrastrutturali in agricoltura.Riordino fondiario, aziendale e del territorio; Interventi per la conservazione del suolo.Piani comprensoriali, piani zonali di sviluppo agricolo, piani territoriali di coordinamento.Interventi per l'edilizia economica e popolare.

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ECONOMIA E CONTABILITA' PROGETTO G

AvvertenzaL'insegnamento sarà svolto in modo da porre gli alunni in condizioni di sapersi rendere conto della struttura economica dell' ambiente, generale eparticolare nel quale essi dovranno svolgere l'attività professionale e di saper trarre da una contabilità aziendale gli elementi e i dati utili ai finiestimativi.L'insegnamento relativo ai nuovi aspetti della fenomenologia economica ed ai nuovi modi e tipi di intervento pubblico (M.E.C., programmazioneeconomica, ecc.) mirerà a sensibilizzare gli alunni alla moderna realtà. socio-economica, alla relativa problematica ed alle forme nuove di politicaeconomica.

III Classe (ore 3)Economia generale:Scopi e metodi della scienza economica.Bisogni, beni ed utilità.La produzione dei beni economici.Fattori della produzione: beni naturali, capitale, lavoro, organizzazione. Leggi della produzione,Il costo di produzione: costo totale, unitario medio, marginale, ecc.Azienda ed impresa. Combinazione ottimale dei fattori della produzione.Il mercato e la formazione dei prezzi nei periodi brevi e lunghi.Concetto di elasticità della domanda e dell'offerta rispetto ai prezzi ed al reddito.Vari tipi di mercato ed influenza sulla formazione dei Prezzi.Rendita, quasi rendita, salario, stipendio, interesse, profitto.Regime fiscale italiano.Moneta, sistemi monetari, consumi, risparmio, costo del danaro, investimenti.Banche, loro funzione economica, credito fondiario.Borsa valori e borsa merci.Reddito nazionale e sua distribuzione, bilancio economico nazionale. Bilancia commerciale e dei pagamenti. Importazioni ed esportazioni.Inflazione, deflazione, recessione e boom economico. Politica monetaria e creditizia.Programmazione economica e sviluppo economico, con cenni di statistica economica.Ricerche di mercato.Il trattato di Roma e il Mercato Comune Europeo (M.E.C.).

Contabilità:Compravendita. La cambiale. Conti correnti. Titoli di Stato, azioni, obbligazioni.Credito fondiario, edilizio, agrario.Sistemi di contabilità.L'avvento delle macchine contabili e del calcolatore elettronico.Elaborazione del dati contabili per l'organizzazione e la gestione aziendale.Dati contabili e costi nell'economia edilizia e rurale.Uso del foglio elettronico

IV Classe (ore 2)Economia rurale :Struttura economica dell'azienda agraria.Mezzi di produzione e capitali.Compensi spettanti alle persone economiche dell'azienda agraria.Rapporti tra impresa e lavoro e tra impresa e capitale.Bilancio dell'impresa agraria. Varie voci del bilancio.Determinazione del reddito netto di figure concrete d'imprenditore.Economia dei miglioramenti fondiari.Economia delle principali coltivazioni, erbacee e legnose; ricerca dell'età del massimo tornaconto.Economia delle macchine e degli altri fattori produttivi.Cooperazione e credito nell'agricoltura. Problemi attuale dell' agricoltura.

Economia dell'assetto territoriale:Approccio all’osservazione diretta del territorioBonifica ed altri interventi infrastrutturali in agricoltura.Riordino fondiario, aziendale e del territorio; Interventi per la conservazione del suolo.Piani comprensoriali, piani zonali di sviluppo agricolo, piani territoriali di coordinamento.Interventi per l'edilizia economica e popolare.

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ESTIMO

Avvertenze:L'insegnamento inizierà con l'illustrazione di alcuni calcoli finanziari svolti per fini estimativi, cioè indirizzati alla presentazione ed allainterpretazione estimativa di quelle poche formule finanziarie che lo stimatore potrà usare nella formulazione di una stima. E' consigliabile l'adozionedellasimbologia matematica internazionale. Il docente tratterà, nella quarta classe, i principi dell'estimo con l'intento di chiarire agli alunni la natura specifica del giudizio di stima, la suanecessaria aderenza alla realtà e le caratteristiche del metodo e dei procedimenti estimativi.Ciò fatto, gli alunni potranno, nella quinta classe, affrontare l'applicazione di tali principi nel giudizio di stima, formulati sia nel campo agrario sia inquello delle costruzioni civili ed applicheranno i principi stessi nella realizzazione del nuovo catasto terreni e del catasto edilizio urbano.In sede di esercitazioni pratiche, il docente curerà di porre in evidenza i problemi che il futuro estimatore dovrà affrontare e risolvere nella sua attivitàprofessionale, nonchè la procedura da seguire per risolvere i vari quesiti che potranno essergli sottoposti. Nelle regioni in cui sia in vigore ancora unparticolare catasto, il docente avrà cura di darne una sufficiente illustrazione. Il professore di estimo è inoltre tenuto a seguire, in collaborazionecon i professori di costruzioni e di topografia, lo svolgimento del progetto stradale.

IV Classe (ore 2)Calcoli finanziari :La matematica finanziaria come strumento a fini estimativi.Concetto finanziario di capitali ed interessi.Saggio di interesse e cause che lo fanno variare. Tasso effettivo, equivalente e nominale.Contanti, anticipazioni, nell'interesse semplice e composto.Annualità e poliannualità.Concetto di capitalizzazione e formule relative.Redditi e loro applicazione in estimo.Applicazione della matematica finanziaria nella valutazione di beni economici.Uso delle tavole finanziarie e delle macchine calcolatrici.Distribuzione di frequenza, rapporto di concentrazione di dati statistico-economici e di prezzi di mercato.Medie aritmetiche, geometriche. economiche. Valore mediano e modale.

Estimo generale :Significato e finalità dell'estimo.Il giudizio di stima e gli aspetti economici dei beni.Metodi di stima.La comparazione come fondamento di tutte le stime.I parametri di comparazione più usati nelle stime.Stime sintetiche.Stime analitiche.Teoria dell' ordinarietà, potenzialità ed attualità.

V Classe ( ore 5 ).Estimo rurale :Stima dei vari tipi di aziende agrarie in relazione ai tipi di conduzione: stima a cancello aperto e cancello chiuso; eventuali aggiunte e detrazioni.Stima dei piccoli appezzamenti. Stima nelle ristrutturazioni.Stima delle scorte poderali, delle anticipazioni culturali dei frutti pendenti e dei residui di fertilità.Stima delle coltivazioni erbacee poliennali, dei frutteti e dei boschi, prezzo di macchiatico.Stima dei miglioramenti fondiari; indennità di miglioramento.Stima dei terreni da sottoporre ad opere di miglioramento.Stima dei danni e delle indennità relative, per espropriazione ed occupazione.Stima delle servitù e dei diritti reali su cose altrui.Stima nei rapporti enfiteutici;prezzo di affrancazione.Stima delle acque.Stima nella ripartizione dei costi relativi ad opere eseguite in consorzio.Stima nelle divisioni patrimoniali.Stima per il credito fondiario e di miglioramento.

Estimo civile:Stima dei fabbricati civili. Vari aspetti economici nei fabbricati.I parametri per la stima dei fabbricati.Stima analitica dei fabbricati.Stima sintetica del fabbricati.La stima dei fabbricati per il credito fondiario ed edilizio.Stima delle aree fabbricabili.8tima a valore di trasformazione delle aree edificabili e altri particolari procedimenti, con riferimento alla legislazione urbanistica. Ripartizione dellespese di condominio e calcolo del millesimali.8tima dei danni ai fabbricati civili.Cenni sulla stima del valore di avviamento commerciale.Stima ai fini della legge sull'avviamento commerciale, per la perdita dell'avviamento stesso.

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ESTIMO PROGETTO G

Avvertenze:L'insegnamento inizierà con l'illustrazione di alcuni calcoli finanziari svolti per fini estimativi, cioè indirizzati alla presentazione ed allainterpretazione estimativa di quelle poche formule finanziarie che lo stimatore potrà usare nella formulazione di una stima. E' consigliabile l'adozionedellasimbologia matematica internazionale. Il docente tratterà, nella quarta classe, i principi dell'estimo con l'intento di chiarire agli alunni la natura specifica del giudizio di stima, la suanecessaria aderenza alla realtà e le caratteristiche del metodo e dei procedimenti estimativi.Ciò fatto, gli alunni potranno, nella quinta classe, affrontare l'applicazione di tali principi nel giudizio di stima, formulati sia nel campo agrario sia inquello delle costruzioni civili ed applicheranno i principi stessi nella realizzazione del nuovo catasto terreni e del catasto edilizio urbano.In sede di esercitazioni pratiche, il docente curerà di porre in evidenza i problemi che il futuro estimatore dovrà affrontare e risolvere nella sua attivitàprofessionale, nonchè la procedura da seguire per risolvere i vari quesiti che potranno essergli sottoposti. Nelle regioni in cui sia in vigore ancora unparticolare catasto, il docente avrà cura di darne una sufficiente illustrazione. Il professore di estimo è inoltre tenuto a seguire, in collaborazionecon i professori di costruzioni e di topografia, lo svolgimento del progetto stradale.

IV Classe (ore 2)Calcoli finanziari :La matematica finanziaria come strumento a fini estimativi.Concetto finanziario di capitali ed interessi.Saggio di interesse e cause che lo fanno variare. Tasso effettivo, equivalente e nominale.Contanti, anticipazioni, nell'interesse semplice e composto.Annualità e poliannualità.Concetto di capitalizzazione e formule relative.Redditi e loro applicazione in estimo.Applicazione della matematica finanziaria nella valutazione di beni economici.Uso delle tavole finanziarie e delle macchine calcolatrici.Distribuzione di frequenza, rapporto di concentrazione di dati statistico-economici e di prezzi di mercato.Medie aritmetiche, geometriche. economiche. Valore mediano e modale.

Estimo generale :Significato e finalità dell'estimo.Il giudizio di stima e gli aspetti economici dei beni.Metodi di stima.La comparazione come fondamento di tutte le stime.I parametri di comparazione più usati nelle stime.Stime sintetiche.Stime analitiche.Teoria dell' ordinarietà, potenzialità ed attualità.

V Classe ( ore 5 )Estimo rurale :Stima dei vari tipi di aziende agrarie in relazione ai tipi di conduzione: stima a cancello aperto e cancello chiuso; eventuali aggiunte e detrazioni.Stima dei piccoli appezzamenti. Stima nelle ristrutturazioni.Stima delle scorte poderali, delle anticipazioni culturali dei frutti pendenti e dei residui di fertilità.Stima delle coltivazioni erbacee poliennali, dei frutteti e dei boschi, prezzo di macchiatico.Stima dei miglioramenti fondiari; indennità di miglioramento.Stima dei terreni da sottoporre ad opere di miglioramento.Stima dei danni e delle indennità relative, per espropriazione ed occupazione.Stima delle servitù e dei diritti reali su cose altrui.Stima nei rapporti enfiteutici;prezzo di affrancazione.Stima delle acque.Stima nella ripartizione dei costi relativi ad opere eseguite in consorzio.Stima nelle divisioni patrimoniali.Stima per il credito fondiario e di miglioramento.

Estimo territoriale:Pianificazione urbanistica del territorioValutazione dei beni pubbliciCarte tematiche e sistemi informativi territorialiAnalisi costi-benefici

Estimo civile:Stima dei fabbricati civili. Vari aspetti economici nei fabbricati.I parametri per la stima dei fabbricati.Stima analitica dei fabbricati.Stima sintetica del fabbricati.La stima dei fabbricati per il credito fondiario ed edilizio.Stima delle aree fabbricabili.Stima a valore di trasformazione delle aree edificabili e altri particolari procedimenti, con riferimento alla legislazione urbanistica. Ripartizione dellespese di condominio e calcolo del millesimali.Stima dei danni ai fabbricati civili.Cenni sulla stima del valore di avviamento commerciale.Stima ai fini della legge sull'avviamento commerciale, per la perdita dell'avviamento stesso.

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ESTIMO

Estimo catastale :Aspetti e funzioni del nuovo catasto terreni e del catasto edilizio urbano. Legislazione vigente ed amministrazione catastale.Operazioni di formazione del nuovo catasto terreni con particolare riguardo alla determinazione delle tariffe d'estimo e dei redditi imponibili.Collegamenti con il catasto edilizio urbano.Documenti di attivazione e conservazione del nuovo catasto terreni. Revisioni periodiche catastali.Formazione, attivazione e conservazione del nuovo catasto edilizio urbano. Stima dei redditi imponibili delle unità immobiliari. Coefficienti diaggiornamento.

Esercitazioni :Ricerche di dati statistico-economici e di prezzi di mercato necessari per la formulazione di un giudizio di stima; rilievo di dati da contabilitàaziendali; elaborazione statistica dei dati e loro utilizzazione. Compilazione di relazioni di stima.

TECNOLOGIA DELLE COSTRUZIONI

AvvertenzeL'insegnamento di "Tecnologia delle costruzioni" è rivolto alla preparazione del geometra sui problemi della tecnica delle costruzioni in connessionecon quelli dell'architettura e dell'urbanistica. Esso si svolge parallelamente ai corso di"Costruzioni" ed esamina in termini concreti le caratteristiche dei materiali e degli elementi di fabbrica rispetto al loro impiego; esso ha particolareriguardo agli aspetti storici, architettonici e urbanistici della progettazione.L'insegnamento sarà accompagnato da visite a cantieri, a edifici antichi e moderni per una visione diretta dell'uso dei materiali e delle soluzionicostruttive e funzionali impiegate. Nella V classe l'insegnamento dovrà essere strettamente coordinato con quello di "costruzioni " per permettere uno svolgimento integratodei progetti ivi svolti sia dal punto di vista tecnico che da quello architettonico-funzionale.Infine l'insegnamento sarà integrato dalla compilazione di schizzi quotati e da disegni di particolari costruttivi.

III Classe (ore 2)

Materiali da costruzione:Proprietà fisiche, caratteristiche tecnico-costruttive, requisiti di accettazione, lavorazione e impiego di pietre squadrate e irregolari, mattoni e pietreartificiali, malte, travi e tavolame, ecc. .Calcestruzzi : problemi della confezione, del trasporto, della posa in opera: Caratteristiche di resistenza e controlli in laboratorio ed in cantiere,Acciai da costruzione di produzione industriale; acciai da cemento armato e per carpenteria metallica; tipi di profilati.Caratteristiche di resistenza e di lavorabilità.Proprietà, caratteristiche e requisiti di accettazione e impiego dei materiali vetrosi, impermeabilizzanti, isolanti, plastici, ecc. dei pavimenti, degliintonaci, delle verniciature ecc.. dei manufatti di cemento armato e di calcestruzzo, ecc. Meccanica della terra.Le caratteristiche fisiche e meccaniche dei terreni. Classifica delle terre.

IV Classe (ore 4)

Gli elementi di fabbrica e sistemi costruttiviGli elementi di fabbrica e i sistemi costruttivi degli edifici visti nel quadro della storia dell'architettura medioevale e moderna della città e dellaregione (sec. VI-XVIII) e in rapporto alla opportunità e ai limiti di impiego di tecniche edilizie diverse da quelle tradizionali. Sistemi costruttivi inmuratura, in legno, in c.a., in acciaio, prefabbricati. Descrizione e nomenclatura dei vari elementi di fabbrica: fondazioni, muri portanti, muri ditamponatura, divisori, pilastri, archi, travi, architravi, piattabande, volte, solai in acciaio e laterizi, in profilati di acciaio e lamiere, in laterizicalcestruzzo gettato in opera o in laterizi e travetti totalmente o parzialmente prefabbricati, solai in laterizi armati, pavimenti, intonaci, rivestimenti,tinteggiature e verniciature,serramenti, schemi di impianti igienico-sanitario, idraulico, elettrico, termico e di condizionamento, ascensori emontacarichi.Disegno di elementi di fabbrica e di dettagli costruttivi: progetto e rilievo di edifici significativi.

Cantiere edile: Organizzazione e meccanizzazione del cantiere edile. Macchine edili. Norme di prevenzione contro gli infortuni.

V Classe (ore 3)Elementi di architettura :

Elementi di storta dell'architettura contemporanea (secolo XIX e XX).Tipologie edilizie e loro ambienti interni (edifici pubblici, di abitazione, rurali, sportivi, per opifici, ecc.) con particolare riguardo alle costruzionidi competenza del geometra, alle caratteristiche degli edifici storici e tradizionali della città e della regione, e a esempi significativi di opere diarchitetti contemporanei italiani.Normativa per le costruzioni in terra sismica.Elementi di tecnica urbanistica:Strumenti urbanistici correnti. Il piano regolatore generale, il piano particolareggiato, il programma di fabbricazione, la lottizzazione. Le normetecniche di attuazione, il regolamento edilizio, i tipi edilizi; cenni sui problemi del traffico e sugli impianti urbani.Illustrazione degli strumenti urbanistici comunale e regionale vigenti nella città e nella regione.

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ESTIMO PROGETTO G

Estimo catastale :Aspetti e funzioni del nuovo catasto terreni e del catasto edilizio urbano. Legislazione vigente ed amministrazione catastale.Operazioni di formazione del nuovo catasto terreni con particolare riguardo alla determinazione delle tariffe d'estimo e dei redditi imponibili.Collegamenti con il catasto edilizio urbano.Documenti di attivazione e conservazione del nuovo catasto terreni. Revisioni periodiche catastali.Formazione, attivazione e conservazione del nuovo catasto edilizio urbano. Stima dei redditi imponibili delle unità immobiliari. Coefficienti diaggiornamento.

Esercitazioni :Ricerche di dati statistico-economici e di prezzi di mercato necessari per la formulazione di un giudizio di stima; rilievo di dati da contabilitàaziendali; elaborazione statistica dei dati e loro utilizzazione. Compilazione di relazioni di stima.

TECNOLOGIA DELLE COSTRUZIONI aa.ss. 2004/05 >>> PROGETTO G

AvvertenzeL'insegnamento di "Tecnologia delle costruzioni" è rivolto alla preparazione del geometra sui problemi della tecnica delle costruzioni in connessionecon quelli dell'architettura e dell'urbanistica. Esso si svolge parallelamente ai corso di"Costruzioni" ed esamina in termini concreti le caratteristiche dei materiali e degli elementi di fabbrica rispetto al loro impiego; esso ha particolareriguardo agli aspetti storici, architettonici e urbanistici della progettazione.L'insegnamento sarà accompagnato da visite a cantieri, a edifici antichi e moderni per una visione diretta dell'uso dei materiali e delle soluzionicostruttive e funzionali impiegate. Nella V classe l'insegnamento dovrà essere strettamente coordinato con quello di "costruzioni" per permettere uno svol-gimento integratodei progetti ivi svolti sia dal punto di vista tecnico che da quello architettonico-funzionale.Infine l'insegnamento sarà integrato dalla compilazione di schizzi quotati e da disegni di particolari costruttivi.Disegni dei progetti con metodo manuale e metodo automatizzato (CAD).

III Classe (ore 2)Storia dell'architettura: romanica, gotica, tardogotica, il rinascimento italiano.Materiali da costruzione:Proprietà fisiche, caratteristiche tecnico-costruttive, requisiti di accettazione, lavorazione e impiego di pietre squadrate e irregolari, mattoni e pietreartificiali, malte, travi e tavolame, ecc. .Calcestruzzi: problemi della confezione, del trasporto, della posa in opera: Caratteristiche di resistenza e controlli in laboratorio ed in cantiere,Acciai da costruzione di produzione industriale; acciai da cemento armato e per carpenteria metallica; tipi di profilati.Caratteristiche di resistenza e di lavorabilità.Proprietà, caratteristiche e requisiti di accettazione e impiego dei materiali vetrosi, impermeabilizzanti, isolanti, plastici, ecc. dei pavimenti, degliintonaci, delle verniciature ecc.. dei manufatti di cemento armato e di calcestruzzo, ecc. Meccanica della terra.Le caratteristiche fisiche e meccaniche dei terreni. Classifica delle terre.

IV Classe (ore 4)Storia dell'architettura: il rinascimento, il classicismo ed il barocco.Gli elementi di fabbrica e sistemi costruttiviGli elementi di fabbrica e i sistemi costruttivi degli edifici visti nel quadro della storia dell'architettura medioevale e moderna della città e dellaregione (sec. VI-XVIII) e in rapporto alla opportunità e ai limiti di impiego di tecniche edilizie diverse da quelle tradizionali. Sistemi costruttivi inmuratura, in legno, in c.a., in acciaio, prefabbricati. Descrizione e nomenclatura dei vari elementi di fabbrica: fondazioni, muri portanti, muri ditamponatura, divisori, pilastri, archi, travi, architravi, piattabande, volte, solai in acciaio e laterizi, in profilati di acciaio e lamiere, in laterizicalcestruzzo gettato in opera o in laterizi e travetti totalmente o parzialmente prefabbricati, solai in laterizi armati, pavimenti, intonaci, rivestimenti,tinteggiature e verniciature,serramenti, schemi di impianti igienico-sanitario, idraulico, elettrico, termico e di condizionamento, ascensori emontacarichi.Disegno di elementi di fabbrica e di dettagli costruttivi: progetto e rilievo di edifici significativi.Disegno automatizzato: CADCantiere edile: Organizzazione e meccanizzazione del cantiere edile. Macchine edili. Norme di prevenzione contro gli infortuni. Legge 626/94. Lasicurezza nei cantieri: Legge 494/96 e piano di sicurezza

V Classe (ore 3)Elementi di architettura:Storia dell'architettura:Elementi di storia il neoclassicismo, il movimento moderno e dell'architettura contemporanea (secolo XIX e XX).Tipologie edilizie e loro ambienti interni (edifici pubblici, di abitazione, rurali, sportivi, per opifici, ecc.) con particolare riguardo alle costruzioni dicompetenza del geometra, alle caratteristiche degli edifici storici e tradizionali della città e della regione, e a esempi significativi di opere di architetticontemporanei italiani.Normativa per le costruzioni in terra sismica. (Argomento spostato a costruzioni)Elementi di tecnica urbanistica:Strumenti urbanistici correnti. Il piano regolatore generale, il piano particolareggiato, il programma di fabbricazione, la lottizzazione. Le normetecniche di attuazione, il regolamento edilizio, i tipi edilizi; cenni sui problemi del traffico e sugli impianti urbani.Illustrazione degli strumenti urbanistici comunale e regionale vigenti nella città e nella regione.Aspetti principali e normativa sulla valutazione dell'impatto ambientale nella fase di progettazione di opere.

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COSTRUZIONI

AvvertenzeL'insegnamento di "costruzioni " è rivolto alla preparazione tecnica progettuale del geometra ed alla conoscenza dei problemi della realizzazionedelle opere. Esso si svolge parallelamente al corso di "architettura tecnica" a cui si farà riferimento per tutte le notizie che riguardano i materiali e glielementi di fabbrica.Lo studio della statica grafica e della teoria della resistenza dei materiali, pur contenuto nei limiti consentiti dalla preparazione matematica deglialunni dovrà tuttavia porre questi in condizione di sapere razionalmente impostare e risolvere, con l'aiuto dei manuali, i problemi deldimensionamento delle strutture di fabbrica.Sarà cura dell'insegnante mantenere la trattazione della materia in costante accordo con l'evolversi della tecnica costruttiva e con l'attivitàprofessionale del geometra.Durante tutti e tre gli anni saranno svolte esercitazioni applicative sugli argomenti trattati. Saranno eseguiti calcoli numerici con l'uso del regolocalcolatore e di macchine calcolatrici. Nella IV classe si svolgeranno esercitazioni pratiche in laboratorio sulle prove meccaniche etecnologiche sugli agglomerati, conglomerati, pietre, laterizi, acciai e materiali vari.Nella V classe l'insegnamento dovrà essere strettamente coordinato con quello di "architettura tecnica" per permettere uno svolgimentointegrato dei progetti sia dal punto di vista tecnico che da quello architettonico-funzionale.Il professore di "costruzioni " è inoltre tenuto, al quinto anno, a seguire in collaborazione con i professori di topografia e di estimo losvolgimento del progetto stradale.

III Classe (ore 4)Elementi di statica delle costruzioni :Statica grafica: vettori, composizione e decomposizione.Geometria delle masse: momenti statici e momenti d'inerzia.Equilibrio di un sistema di forze.Vincoli, reazioni vincolari, risultante relativa alla sezione,diagrammi delle sollecitazioni. Analisi delle tensioni nella sezione: tensioni normali etensioni tangenziali nelle sollecitazioni semplici e composte.Instabilità elastica: carico dl punta.Esercitazioni grafiche: diagrammi delle sollecitazioni in sistemi isostatici.

IV Classe (ore 4)Calcolo degli elementi strutturali :Deformazioni delle travi; strutture iperstatiche elementari; trave continua su più appoggi. Costruzioni in muratura: muri, archi, piattabande, volte.Costruzioni in acciaio: piastre di ancoraggio dei montanti: montanti snelli e tozzi; solai in profilati ed in lamiera grecata; semplici coperture; travireticolati; unioni bullonate; unioni saldate; norme per l'uso dell'acciaio nelle costruzioni.Elementi di strutture in cemento-armato: teoria elementare del cemento armato; plinti, trave rovescia, pilastri; travi; solai misti in c.a. e laterizi: travirampanti con gradini in aggetto: solette rampanti; balconi.Spinta delle terre, muri di sostegno.Sistemi di fondazioni : fondazioni dirette e palificate.

V Classe (ore 7)Progettazione e disegno esecutivo;'Progetti di edifici in muratura, in c.a., in acciao riferiti all'ambito dell'attività del geometra; verifiche statiche e disegni esecutivi.Progetto di un capannone industriale: verifiche statiche e disegni esecutivi.Movimenti di terra, sovrastrutture stradali, tipologia delle opere d'arte stradali: proporzionamento e verifica.Progetto di muri di sostegni e di ponticelli: proporzionamento, verifica e disegni esecutivi .Elementi di idrostatica e di idrodinamica; progetto e calcolo di massima di un canale, di una fognatura, di una condotta per acqua potabile riferiteall'ambito di attività del geometra.Contabilità dei lavori. Computi metrici, computi stimativi; norme di legge per la contabilità, la direzione e il collaudo delle opere eseguiteper conto dello Stato. Rilevamento delle dimensioni e delle quantità : libretto delle misure, registro di contabilità, stati di avanzamento,certificati d'acconto: registri e manuali di cantiere per la direzione e l'assistenza dei lavori.Applicazione ai progetti svolti durante l'anno.

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COSTRUZIONI PROGETTO G

AvvertenzeL'insegnamento di "costruzioni " è rivolto alla preparazione tecnica progettuale del geometra ed alla conoscenza dei problemi della realizzazionedelle opere. Esso si svolge parallelamente al corso di "architettura tecnica" a cui si farà riferimento per tutte le notizie che riguardano i materiali e glielementi di fabbrica.Lo studio della statica grafica e della teoria della resistenza dei materiali, pur contenuto nei limiti consentiti dalla preparazione matematica deglialunni dovrà tuttavia porre questi in condizione di sapere razionalmente impostare e risolvere, con l'aiuto dei manuali, i problemi deldimensionamento delle strutture di fabbrica.Sarà cura dell'insegnante mantenere la trattazione della materia in costante accordo con l'evolversi della tecnica costruttiva e con l'attivitàprofessionale del geometra.Durante tutti e tre gli anni saranno svolte esercitazioni applicative sugli argomenti trattati. Saranno eseguiti calcoli numerici con l'uso del regolocalcolatore, di macchine calcolatrici e calcolo automatico con l'uso del computer. Nella IV classe si svolgeranno esercitazioni pratiche inlaboratorio sulle prove meccaniche e tecnologiche sugli agglomerati, conglomerati, pietre, laterizi, acciai e materiali vari.Nella V classe l'insegnamento dovrà essere strettamente coordinato con quello di "architettura tecnica" per permettere uno svolgimentointegrato dei progetti sia dal punto di vista tecnico che da quello architettonico-funzionale.Il professore di "costruzioni " è inoltre tenuto, al quinto anno, a seguire in collaborazione con i professori di topografia e di estimo losvolgimento del progetto stradale.

III Classe (ore 4)Elementi di statica delle costruzioni :Statica grafica: vettori, composizione e decomposizione.Geometria delle masse: momenti statici e momenti d'inerzia.Equilibrio di un sistema di forze.Vincoli, reazioni vincolari, risultante relativa alla sezione,diagrammi delle sollecitazioni. Analisi delle tensioni nella sezione: tensioni normali etensioni tangenziali nelle sollecitazioni semplici e composte.Instabilità elastica: carico dl punta.Esercitazioni grafiche: diagrammi delle sollecitazioni in sistemi isostatici.

IV Classe (ore 4)Calcolo degli elementi strutturali:Deformazioni delle travi; strutture iperstatiche elementari (come concetto); trave continua su più appoggi (calcolo tabel-lare).Costruzioni in muratura in zona sismica e non: muri, archi, piattabande, volte, solai, catene. Metodi di verifica delle murature portanti nuove e inristrutturazione\adeguamento antisismico: codice di calcolo POR\PORFLEX e D.M. Ottobre/87. Normativa per le costruzioni in terra sismica(argomento importato da tecnologia delle costruzioni).Costruzioni in acciaio: piastre di ancoraggio dei montanti: montanti snelli e tozzi; solai in profilati ed in lamiera grecata; semplici coperture; travireticolati; unioni bullonate; unioni saldate; norme per l'uso dell'acciaio nelle costruzioni.Elementi di strutture in cemento-armato: teoria elementare del cemento armato; plinti, trave rovescia, pilastri; travi; solai misti in c.a. e laterizi: travirampanti con gradini in aggetto: solette rampanti; balconi.Spinta delle terre, muri di sostegno. (Argomento spostato nella classe quinta) Sistemi di fondazioni : fondazioni dirette e palificate.

V Classe (ore 7)Progettazione e disegno esecutivo;Spinta delle terre, muri di sostegno.Progetti di edifici in muratura, in c.a., in acciaio riferiti all'ambito dell'attività del geometra; verifiche statiche e disegni esecutivi.Progetto di un capannone industriale: verifiche statiche e disegni esecutivi.Movimenti di terra, sovrastrutture stradali, tipologia delle opere d'arte stradali: proporzionamento e verifica.Progetto di muri di sostegni e di ponticelli: proporzionamento, verifica e disegni esecutivi .Elementi di idrostatica e di idrodinamica; progetto e calcolo di massima di un canale, di una fognatura, di una condotta per acqua potabile riferiteall'ambito di attività del geometra.Contabilità dei lavori. Computi metrici, computi stimativi; norme di legge per la contabilità, la direzione e il collaudo delle opere eseguiteper conto dello Stato. Rilevamento delle dimensioni e delle quantità : libretto delle misure, registro di contabilità, stati di avanzamento,certificati d'acconto: registri e manuali di cantiere per la direzione e l'assistenza dei lavori.Applicazione ai progetti svolti durante l'anno.Disegno automatizzato dei progetti: CAD

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TOPOGRAFIA

AvvertenzeL'insegnamento è di fondamentale importanza per l'attività professionale del geometra, costituendone il principale elemento caratterizzante neiconfronti delle professioni affini.L'impostazione del programma e la suddivisione della materia fra le tre classi del triennio superiore sono stati concepiti sulla base delle seguenticonsiderazioni:l) l'inscindibilità tra problemi planimetrici ed altimetrici nelle operazioni di rilievo del terreno ;2) l'opportunità di mettere gli allievi a contatto col terreno fin dalla prima classe del triennio ;3) l'esigenza di fornire agli allievi una preparazione teorica e pratica moderna e sufficiente a consentire al giovane diplomato un rapido inserimentonel mondo del lavoro.Ai fini della preparazione degli alunni, l'insegnante terrà sempre presente lo stretto legame che intercorre fra la trattazione teorica e le applicazionipratiche e darà alle due parti del programma un adeguato sviluppo. In particolare si consiglia vivamente di fare svolgere dagli allievi dei lavoricompleti, anche se di modesta entità, in modo che essi non perdano mai di vista l'aspetto globale dei problemi.Gli strumenti da impiegare nelle esercitazioni dovranno essere dei tipi più moderni messi a disposizione della tecnica e dovranno esseresistematicamente impiegati dagli alunni, sotto la guida e con la collaborazione dell'insegnante, al fine di conseguirne una sufficiente padronanza. Perl'esecuzione dei calcoli sarà opportuno servirsi sia delle tavole dei logaritmi che delle macchine calcolatrici.

Il professore di " topografia" è inoltre tenuto, al quinto anno, a seguire in collaborazione con i professori di costruzioni e di estimo losvolgimento del progetto stradale.

III Classe (ore 4)Preliminari di topografia: forma della terra, coordinate astronomiche e geografiche, campo topografico, concetto di distanza topografica, di quotaortometrica, di angolo orizzontale e verticale; generalità sulle operazioni topografiche.

Segnalazioni dei punti: segnali permanenti e provvisori. Monografie, eidotipi.Errori nelle misure dirette: classificazione degli errori, proprietà della media aritmetica, errore medio e della media, tolleranze.Strumenti semplici: filo a piombo, livelle toriche e sferiche.Loro caratteristiche, rettifiche ed uso, squadri.Tracciamento degli allineamenti; misura diretta delle distanze, rilievi di dettaglio per mezzo di allineamenti, coltellazioni.Esercitazioni pratiche:Uso degli strumenti semplici, verifiche e rettifiche delle livelle, tracciamento degli allineamenti e risoluzione di problemi relativi sul terreno,formazione di monografie e di eidotipi, semplici rilievi di dettaglio.Disegno topografico:Scala di rappresentazione, segni convenzionali rappresentazione grafica dei rilievi eseguiti.

IV Classe (ore 8)Richiami di ottica geometrica, con particolare riferimento alle apparecchiature ottiche degli strumenti topografici.Misura degli angoli: mezzi per leggere le frazioni degli intervalli delle graduazioni; goniometri moderni, loro condizioni di esattezza, precisioniraggiungibili; metodi di misura degli angoli orizzontali e verticali.Misura delle distanze:misura diretta ordinaria e di precisione; misura indiretta; distanziometri ottici; cenni sui geodimetri.Misura dei dislivelli: livellazioni a visuale inclinata; influenza della curvatura terrestre e della rifrazione atmosferica; livellazioni a visualeorizzontale, livelli moderni ed autolivelli.Elementi di teoria degli errori: errori nelle osservazioni di diversa precisione e di funzioni di quantità osservate, compensazioni.Rilevamenti planimetrici: triangolazioni e trilaterazioni, intersezioni, poligonazioni, rilievi di dettaglio;Rilevamenti altimetrici: linee di livellazione, livellazioni raggianti, profili longitudinali e trasversali.Rappresentazioni complete del terreno: metodo delle proiezioni quotate, piani quotati, piani a curve di livello e problemi relativi.Celerimensura: concetti e formule fondamentali, operazioni di campagna, restituzione, moderni strumenti celerimetrici.

Notizie sui lavori dell' I.G.M. e del Catasto.

Elementi di cartografia: concetti fondamentali, la cartografia ufficiale italiana.

Esercitazioni pratiche: verifiche ed eventuali rettifiche degli strumenti, rilevamenti planimetrici ed altimetrici di piccoli appezzamenti.Esercitazioni numeriche: risoluzione di problemi con l'uso delle tavole logaritmiche e delle macchine calcolatrici, restituzione dei rilievi eseguiti.Disegno topografico: rappresentazione grafica dei rilevamenti eseguiti, riproduzione di porzioni di mappe catastali e di tavolette dell' I.G.M.

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TOPOGRAFIA PROGETTO G

AvvertenzeL'insegnamento è di fondamentale importanza per l'attività professionale del geometra, costituendone il principale elemento caratterizzante neiconfronti delle professioni affini.L'impostazione del programma e la suddivisione della materia fra le tre classi del triennio superiore sono stati concepiti sulla base delle seguenticonsiderazioni:l) l'inscindibilità tra problemi planimetrici ed altimetrici nelle operazioni di rilievo del terreno ;2) l'opportunità di mettere gli allievi a contatto col terreno fin dalla prima classe del triennio ;3) l'esigenza di fornire agli allievi una preparazione teorica e pratica moderna e sufficiente a consentire al giovane diplomato un rapido inserimentonel mondo del lavoro.Ai fini della preparazione degli alunni, l'insegnante terrà sempre presente lo stretto legame che intercorre fra la trattazione teorica e le applicazionipratiche e darà alle due parti del programma un adeguato sviluppo. In particolare si consiglia vivamente di fare svolgere dagli allievi dei lavoricompleti, anche se di modesta entità, in modo che essi non perdano mai di vista l'aspetto globale dei problemi.Gli strumenti da impiegare nelle esercitazioni dovranno essere dei tipi più moderni messi a disposizione della tecnica e dovranno esseresistematicamente impiegati dagli alunni, sotto la guida e con la collaborazione dell'insegnante, al fine di conseguirne una sufficiente padronanza. Perl'esecuzione dei calcoli sarà opportuno servirsi sia delle tavole dei logaritmi che delle macchine calcolatrici che del calcolo automatico con l'uso delcomputer.Il professore di " topografia" è inoltre tenuto, al quinto anno, a seguire in collaborazione con i professori di costruzioni e di estimo losvolgimento del progetto stradale.

III Classe (ore 4)Preliminari di topografia: forma della terra, coordinate astronomiche e geografiche, campo topografico, concetto di distanza topografica, di quotaortometrica, di angolo orizzontale e verticale; generalità sulle operazioni topografiche.Applicazioni di trigonometria: teorema dei seni; teorema di Carnot; risoluzione di triangoli qualunque, di quadrilateri e poligoni tramite misuretopografiche di campagna. Coordinate polari e cartesiane. Le coordinate catastali.Segnalazioni dei punti: segnali permanenti e provvisori. Monografie, eidotipi.Errori nelle misure dirette: classificazione degli errori, proprietà della media aritmetica, errore medio e della media, tolleranze.Strumenti semplici : filo a piombo, livelle toriche e sferiche.Loro caratteristiche, rettifiche ed uso, squadri.Tracciamento degli allineamenti; misura diretta delle distanze, rilievi di dettaglio per mezzo di allineamenti, coltellazioni.Esercitazioni pratiche :Uso degli strumenti semplici, verifiche e rettifiche delle livelle, tracciamento degli allineamenti e risoluzione di problemi relativi sul terreno,formazione di monografie e di eidotipi, semplici rilievi di dettaglio.Disegno topografico :Scala di rappresentazione, segni convenzionali rappresentazione grafica dei rilievi eseguiti, mediante metodi classici e automatizzati (CAD).

IV Classe (ore 8)Richiami di ottica geometrica, con particolare riferimento alle apparecchiature ottiche degli strumenti topografici.Misura degli angoli: mezzi per leggere le frazioni degli intervalli delle graduazioni; goniometri moderni, loro condizioni di esattezza, precisioniraggiungibili; metodi di misura degli angoli orizzontali e verticali.Misura delle distanze:misura diretta ordinaria e di precisione; misura indiretta; distanziometri ottici; cenni sui geodimetri.Misura dei dislivelli: livellazioni a visuale inclinata; influenza della curvatura terrestre e della rifrazione atmosferica; livellazioni a visualeorizzontale, livelli moderni ed autolivelli.Elementi di teoria degli errori:errori nelle osservazioni di diversa precisione e di funzioni di quantità osservate, compensazioni.Rilevamenti planimetrici: triangolazioni e trilaterazioni, intersezioni, poligonazioni, rilievi di dettaglio;Rilevamenti altimetrici: linee di livellazione, livellazioni raggianti, profili longitudinali e trasversali.Rappresentazioni complete del terreno: metodo delle proiezioni quotate, piani quotati, piani a curve di livello e problemi relativi.Celerimensura: concetti e formule fondamentali, operazioni di campagna, restituzione, moderni strumenti celerimetrici.Il sistema di posizionamento globale (GPS): i satelliti NAVSTAR; la superficie di riferimento del GPS: modalità di rilievo del GPS. Ricevitori GPSper la topografia.Notizie sui lavori dell' I.G.M. e del Catasto.Aggiornamento dei dati catastali: l'aggiornamento del nuovo catasto terreni; rilievo celerimetrico; rilievo per poligona-zione; procedura unificata delPREGEO; procedura di presentazione degli elaborati; l'aggiornamento del catasto dei fab-bricati, procedure di automazione.

Elementi di cartografia: concetti fondamentali, classificazione delle carte, la cartografia ufficiale italiana, il sistema UTM e la produzionecartografica dell' I.G.M.Esercitazioni pratiche: verifiche ed eventuali rettifiche degli strumenti, rilevamenti planimetrici ed altimetrici di piccoli appezzamenti.Esercitazioni numeriche: risoluzione di problemi con l'uso delle tavole logaritmiche e delle macchine calcolatrici e calcoloautomatico con l'uso delcomputer; restituzione dei rilievi eseguiti.Disegno topografico: rappresentazione grafica dei rilevamenti eseguiti, riproduzione di porzioni di mappe catastali e di tavolette dell' I.G.M,mediante i metodi classici e automatizzati (CAD).

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TOPOGRAFIA

V Classe (ore 7)Fotogrammetria: principi fondamentali, la presa e la restituzione, produzione cartografica aerofotogrammetrica, confron-to con i metoditradizionali, impiego della fotogrammetria aerea nelle progettazioni urbanistiche, stradali ed idrauliche.

Agrimensura: metodi per la determinazione delle aree, divisione delle aree, rettifica dei confini, frazionamento catastali. Spianamenti: metodi per ladeterminazione dei volumi, problemi relativi alle sistemazioni superficiali del terreno con piani orizzontali od inclinati.Strade:Generalità: classificazione delle strade, elementi di progetto e norme legislative.Caratteristiche geometriche: criteri per la scelta della larghezza della sede del raggio minimo delle curve, della pendenza massima delle livellette;studio delle curve.Studio del tracciato; studio preliminare, di massima e definitiva; profilo longitudinale, problemi sulle livellette, sezioni trasversali.Misura della zona di occupazione, aree dalle sezioni trasversali, volumi dei solidi stradali, computo dei movimenti di terra..Tracciamento dell'asse stradale sul terreno e relativi problemi plano-altimetrici picchettamento delle curve.Esercitazioni pratiche:Rilievo completo di appezzamenti di terreno a scopo di determinazione e divisione di aree, di rettifiche di confini, di spianamenti, ecc.Esercitazioni numeriche:Restituzione dei rilievi eseguiti, risoluzione di problemi sulla agrimensura, sugli spianamenti, sulle livellette e sulle curve stradali, calcolo di aree disezioni stradali, di volumi di sterro e di riporto, ecc.Disegno topografico:Rappresentazione grafica dei rilievi eseguiti, disegno di profili del terreno per progetti stradali ed idraulici, di sezioni stradali, ecc.Compilazione del progetto definitivo di un breve tronco stradale, completo di tutti gli elaborati richiesti nei lavori per conto di enti pubblici.

ELEMENTI DI DIRITTO

AvvertenzeLo studio degli elementi di diritto va considerato in senso ciclico, cioè nel quarto anno si debbono porre le basi per l'apprendimento delle partispeciali che saranno trattate nel quinto anno.

IV Classe (ore 2)Il diritto e le sue distinzioni. Le fonti del diritto.Interpretazione delle norme giuridiche. Fatti e negozi giuridici.Diritto della persona e della famiglia. Diritti reali, diritti di proprietà, di godimento, di possesso. Limitazioni al diritto di proprietà.Difesa della proprietà e del possesso.Cenni sul diritto delle successioni. Divisioni e donazioni.Cenni sulle obbligazioni e sui principali contratti attinenti alla professione del geometra.Generalità sui titoli di credito.

V Classe (ore 3)L'imprenditore. L'azienda. L'avviamento commerciale.Cenni sul fallimento.Lineamenti generali della Costituzione. Cenni sull'ordinamento amministrativo dello Stato. Atti amministrativi. La Giustizia nell'amministrazione.Beni pubblici, con riguardo alla legislazione speciale sulle acque, sulle strade, sulle miniere e cave: l'espropriazione per pubblica utilità.L'esecuzione delle opere pubbliche e l'appalto pubblico.La legislazione agraria e l'affitto.La legislazione sull'edilizia urbana e le nuove norme degli interventi dello Stato per la casa.Cenni di legislazione sociale.L'insegnamento avrà cura, ove appaia necessario, di riprendere e ribadire lo studio di argomenti svolti nel quarto anno, al fine di fornire agli allieviuna conoscenza approfondita e completa.Dovrà inoltre essere fatto uso, per uno studio diretto, del codice civile e delle leggi speciali.

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TOPOGRAFIA PROGETTO G

V Classe (ore 7)Fotogrammetria: principi fondamentali, la presa e la restituzione, produzione cartografica aerofotogrammetrica, confron-to con i metodi tradizionali,impiego della fotogrammetria aerea nelle progettazioni urbanistiche, stradali ed idrauliche.Il rilievo fotogrammetrico e la restituzione fotogrammetrica monoscopica: la fotogrammetria architettonica con il sistema Rolleimetric MR2. Lafotogrammetria digitale e il raddrizzamento delle immagini.Calcolo automatico con l'uso del computer;Restituzione del rilievo fotogrammetrico mediante CAD specifico.Agrimensura: metodi per la determinazione delle aree, divisione delle aree, rettifica dei confini, frazionamento catastali. Spianamenti: metodi per ladeterminazione dei volumi, problemi relativi alle sistemazioni superficiali del terreno con piani orizzontali od inclinati.Strade:Generalità: classificazione delle strade, elementi di progetto e norme legislative.Caratteristiche geometriche: criteri per la scelta della larghezza della sede del raggio minimo delle curve, della pendenza massima delle livellette;studio delle curve.Studio del tracciato; studio preliminare, di massima e definitiva; profilo longitudinale, problemi sulle livellette, sezioni trasversali.Misura della zona di occupazione, aree dalle sezioni trasversali, volumi dei solidi stradali, computo dei movimenti di terra..Tracciamento dell'asse stradale sul terreno e relativi problemi plano-altimetrici picchettamento delle curve.Esercitazioni pratiche :Rilievo completo di appezzamenti di terreno a scopo di determinazione e divisione di aree, di rettifiche di confini, di spianamenti, ecc.Esercitazioni numeriche :Restituzione dei rilievi eseguiti, risoluzione di problemi sulla agrimensura, sugli spianamenti, sulle livellette e sullecurve stradali, calcolo di aree di sezioni stradali, di volumi di sterro e di riporto, ecc.Disegno topografico:Rappresentazione grafica dei rilievi eseguiti, disegno di profili del terreno per progetti stradali ed idraulici, disezioni stradali, ecc; mediante metodi classici e automatizzati (CAD).Compilazione del progetto definitivo di un breve tronco stradale, completo di tutti gli elaborati richiesti neilavori per conto di enti pubblici; mediante metodi classici e automatizzati (CAD).

ELEMENTI DI DIRITTO PROGETTO G

AvvertenzeLo studio degli elementi di diritto va considerato in senso ciclico, cioè nel quarto anno si debbono porre le basi per l'apprendimento delle partispeciali che saranno trattate nel quinto anno.

IV Classe (ore 2)Il diritto e le sue distinzioni. Le fonti del diritto.Interpretazione delle norme giuridiche. Fatti e negozi giuridici.Diritto della persona e della famiglia. Diritti reali, diritti di proprietà, di godimento, di possesso. Limitazioni al diritto di proprietà.Difesa della proprietà e del possesso.Cenni sul diritto delle successioni. Divisioni e donazioni.Cenni sulle obbligazioni e sui principali contratti attinenti alla professione del geometra.Generalità sui titoli di credito.

V Classe (ore 3)L'imprenditore. L'azienda. L'avviamento commerciale.Cenni sul fallimento.Lineamenti generali della Costituzione. Cenni sull'ordinamento amministrativo dello Stato. Atti amministrativi. La Giustizia nell'amministrazione.Beni pubblici, con riguardo alla legislazione speciale sulle acque, sulle strade, sulle miniere e cave: l'espropriazione per pubblica utilità.L'esecuzione delle opere pubbliche e l'appalto pubblico.La legislazione agraria e l'affitto.La legislazione sull'edilizia urbana e le nuove norme degli interventi dello Stato per la casa.Cenni di legislazione sociale.L'insegnamento avrà cura, ove appaia necessario, di riprendere e ribadire lo studio di argomenti svolti nel quarto anno, al fine di fornire agli allieviuna conoscenza approfondita e completa.Dovrà inoltre essere fatto uso, per uno studio diretto, del codice civile e delle leggi speciali.Ambiente e territorio: Leggi istitutive e di conservazione riguardanti le aree protette del territorio (es.: Parco dei Monti Sibillini). Leggi e norme sullavalutazione dell' impatto ambientale legate ai processi di progettazione e successiva modificazione territoriale.

N.B. -Per l'insegnamento della Religione, dell' Educazione Civica (v. pag. 49) e dell'Educazione Fisica si fa riferimento ai programmi vigenti.

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PROGRAMMA DI INSEGNAMENTODELLA RELIGIONE CATTOLICA

Natura e finalità1) L’insegnamento della religione cattolica nella scuola secondaria superiore concorre a promuovere, insieme alle altre discipline, il pieno

sviluppo della personalità degli alunni e contribuisce ad un più alto livello di conoscenze e di capacità critiche, proprio di questo grado discuola. Tale insegnamento è assicurato secondo l’accordo di revisione del Concordato lateranense fra la Santa Sede e la Repubblicaitaliana e i successivi strumenti esecutivi. Nel quadro delle finalità della scuola e in conformità alla dottrina della Chiesa, l’insegnamentodella religione cattolica concorre a promuovere l’acquisizione della cultura religiosa per la formazione dell’uomo e del cittadino e laconoscenza dei principi del cattolicesimo che fanno parte del patrimonio storico del nostro Paese.

2) Con riguardo al particolare momento di vita degli alunni ed in vista del loro inserimento nel mondo professionale e civile,l’insegnamento della religione cattolica offre contenuti e strumenti specifici per una lettura della realtà storico-culturale in cui essi vivono;viene incontro ad esigenze di verità e di ricerca sul senso della vita; contribuisce alla formazione della coscienza morale e offre elementiper le scelte consapevoli e responsabili di fronte al problema religioso.

OBIETTIVIAttraverso l’itinerario didattico dell’insegnamento della religione cattolica gli alunni potranno acquisire una conoscenza oggettiva e sistematica deicontenuti essenziali del cattolicesimo, delle grandi linee del suo sviluppo storico, delle espressioni più significative della sua vita.Essi saranno in particolare abilitati ad accostare in maniera corretta ed adeguata la Bibbia e i documenti principali della Tradizione cristiana; aconoscere le molteplici forme del linguaggio religioso e specificamente di quello cattolico.Saranno avviati a maturare capacità di confronto tra il cattolicesimo, le altre confessioni cristiane, le altre religioni e i vari sistemi di significato; acomprendere e a rispettare le diverse posizioni che le persone assumono in materia etica e religiosa.In tal modo gli alunni potranno passare gradualmente dal piano delle conoscenze a quello della consapevolezza e dell’approfondimento dei principi edei valori del cattolicesimo in ordine alla loro incidenza sulla cultura e sulla vita individuale e sociale. Saranno così capaci di meglio riconoscere ilruolo del cristianesimo nella crescita civile della società italiana ed europea.CONTENUTI1. Il problema religioso: i grandi interrogativi dell’uomo che suscitano la domanda religiosa: il senso della vita e della morte, dell’amore, della

sofferenza, della fatica, del futuro. Il fatto religioso, le sue dimensioni, il linguaggio, le fonti, le sue maggiori espressioni storiche, culturali,artistiche. Le motivazioni della fede cristiana in rapporto alle esigenze della ragione umana, ai risultati della ricerca scientifica e ai sistemi disignificato più rilevanti.

2. Dio nella tradizione ebraico-cristiana: i tratti fondamentali del mistero di Dio nella rivelazione dell’Antico e del Nuovo Testamento : Creatore eSalvatore. Il messianismo biblico e le attese a ricerche dell’umanità. La testimonianza di Gesù Cristo: il suo rapporto singolare e unico con DioPadre.

3. La figura e l’opera di Gesù Cristo: l’identità storica di Gesù nel contesto culturale e religioso del suo tempo. La missione messianica: l’annunciodel regno di Dio, il senso dei miracoli, l’accoglienza e l’amore verso il prossimo ed in particolare verso i piccoli, i poveri, i peccatori. La Pasquadi morte e risurrezione nel suo fondamento storico e nel significato di liberazione dal male e dalla morte. Il mistero di Gesù Cristo uomo-Dio e larivelazione piena di Dio come Trinità.

4. Il fatto cristiano nella storia: le origini della Chiesa da Cristo e le principali tappe della sua complessa storia. I segni della vita della Chiesa(Parola-Sacramenti-Carità ) e la sua presenza e ruolo nel mondo (missione). La chiesa come popolo di Dio, istituzione e mistero, animata dalloSpirito Santo.

5. Il problema etico: i tratti peculiari della morale cristiana in relazione alle problematiche emergenti: una e più profonda comprensione dellacoscienza, della libertà, della legge, dell’autorità; l’affermazione dell’inalienabile dignità della persona umana, del valore della vita, dei dirittiumani fondamentali, del primato della carità; il significato dell’amore umano, del lavoro, del bene comune, dell’impegno per una promozionedell’uomo nella giustizia e nella verità.

6. Fonti e linguaggio: la Bibbia come documento fondamentale della tradizione ebraico-cristiana: le sue coordinate geografiche, storiche e culturali;la identità letteraria; il messaggio religioso. Lo specifico linguaggio con cui la religione cattolica si esprime: segni e simboli, preghiera eprofessione di fede, feste e arte, religiosità popolare

SCANSIONE1) Tenuto conto della articolazione dei corsi di studio della scuola secondaria superiore è opportuno che:nei bienni iniziali si privilegi una esposizione dei contenuti in forma propositiva e globale, con attenzione alle problematiche esistenziali; nelle classisuccessive ai bienni si privilegi l’analisi e l’interpretazione delle tematiche proposte.2)Per i bienni viene proposta la conoscenza dei seguenti argomenti: Le più profonde domande sul senso della vita in prospettiva religiosa. Lemolteplici e varie manifestazioni dell’esperienza religiosa, gli elementi fondamentali che la qualificano e la rilevanza della religione cattolica nellastoria della società e della cultura italiana. Le grandi linee della storia biblica e l’origine della religione cristiana. La conoscenza delle fonti essenziali,particolarmente della Bibbia. La figura di Gesù Cristo: la sua vicenda storica, il messaggio e l’opera, il mistero. La sua importanza e significato per lastoria dell’umanità e la vita di ciascuno.3) Per le classi successive ai bienni iniziali viene proposta la conoscenza dei seguenti Argomenti:Il problema di Dio: la ricerca dell’uomo, la via delle religioni, le questioni del rapporto fede-ragione, fede-scienza, fede-cultura.L’apporto specifico della rivelazione biblico-cristiana con particolare riferimento alla testimonianza di Gesù CristoLa Chiesa come luogo dell’esperienza di salvezza in Cristo: la sua azione nel mondo, i segni della sua vita ( Parola-Sacramenti-Carità ); i momentipeculiari e significativi della sua storia; i tratti della sua identità di popolo di Dio, istituzione e mistero.Il contributo del cristianesimo alla riflessione sui problemi etici più significativi per la esistenza personale e la convivenza sociale e la sua proposta disoluzione sulla linea dell’autentica crescita dell’uomo e della sua integrale salvezza. (Cf “Gazzetta Ufficiale” del 12 agosto 1987)

N.B. -Per l'insegnamento della Religione, dell' Educazione Civica (v. pag. 49) (v. pag. 47) e dell'Educazione Fisica si fa riferimento ai programmivigenti.

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PROGRAMMA DI INSEGNAMENTODELLA RELIGIONE CATTOLICA

PROGETTO G

Natura e finalità1) L’insegnamento della religione cattolica nella scuola secondaria superiore concorre a promuovere, insieme alle altre discipline, il pieno

sviluppo della personalità degli alunni e contribuisce ad un più alto livello di conoscenze e di capacità critiche, proprio di questo grado discuola. Tale insegnamento è assicurato secondo l’accordo di revisione del Concordato lateranense fra la Santa Sede e la Repubblicaitaliana e i successivi strumenti esecutivi. Nel quadro delle finalità della scuola e in conformità alla dottrina della Chiesa, l’insegnamentodella religione cattolica concorre a promuovere l’acquisizione della cultura religiosa per la formazione dell’uomo e del cittadino e laconoscenza dei principi del cattolicesimo che fanno parte del patrimonio storico del nostro Paese.

2) Con riguardo al particolare momento di vita degli alunni ed in vista del loro inserimento nel mondo professionale e civile,l’insegnamento della religione cattolica offre contenuti e strumenti specifici per una lettura della realtà storico-culturale in cui essivivono; viene incontro ad esigenze di verità e di ricerca sul senso della vita; contribuisce alla formazione della coscienza morale e offreelementi per le scelte consapevoli e responsabili di fronte al problema religioso.

OBIETTIVIAttraverso l’itinerario didattico dell’insegnamento della religione cattolica gli alunni potranno acquisire una conoscenza oggettiva e sistematica deicontenuti essenziali del cattolicesimo, delle grandi linee del suo sviluppo storico, delle espressioni più significative della sua vita.Essi saranno in particolare abilitati ad accostare in maniera corretta ed adeguata la Bibbia e i documenti principali della Tradizione cristiana; aconoscere le molteplici forme del linguaggio religioso e specificamente di quello cattolico.Saranno avviati a maturare capacità di confronto tra il cattolicesimo, le altre confessioni cristiane, le altre religioni e i vari sistemi di significato; acomprendere e a rispettare le diverse posizioni che le persone assumono in materia etica e religiosa.In tal modo gli alunni potranno passare gradualmente dal piano delle conoscenze a quello della consapevolezza e dell’approfondimento dei principi edei valori del cattolicesimo in ordine alla loro incidenza sulla cultura e sulla vita individuale e sociale. Saranno così capaci di meglio riconoscere ilruolo del cristianesimo nella crescita civile della società italiana ed europea.CONTENUTI7. Il problema religioso: i grandi interrogativi dell’uomo che suscitano la domanda religiosa: il senso della vita e della morte, dell’amore, della

sofferenza, della fatica, del futuro. Il fatto religioso, le sue dimensioni, il linguaggio, le fonti, le sue maggiori espressioni storiche, culturali,artistiche. Le motivazioni della fede cristiana in rapporto alle esigenze della ragione umana, ai risultati della ricerca scientifica e ai sistemi disignificato più rilevanti.

8. Dio nella tradizione ebraico-cristiana: i tratti fondamentali del mistero di Dio nella rivelazione dell’Antico e del Nuovo Testamento : Creatore eSalvatore. Il messianismo biblico e le attese a ricerche dell’umanità. La testimonianza di Gesù Cristo: il suo rapporto singolare e unico con DioPadre.

9. La figura e l’opera di Gesù Cristo: l’identità storica di Gesù nel contesto culturale e religioso del suo tempo. La missione messianica: l’annunciodel regno di Dio, il senso dei miracoli, l’accoglienza e l’amore verso il prossimo ed in particolare verso i piccoli, i poveri, i peccatori. La Pasquadi morte e risurrezione nel suo fondamento storico e nel significato di liberazione dal male e dalla morte. Il mistero di Gesù Cristo uomo-Dio e larivelazione piena di Dio come Trinità.

10. Il fatto cristiano nella storia: le origini della Chiesa da Cristo e le principali tappe della sua complessa storia. I segni della vita della Chiesa(Parola-Sacramenti-Carità ) e la sua presenza e ruolo nel mondo (missione). La chiesa come popolo di Dio, istituzione e mistero, animata dalloSpirito Santo.

11. Il problema etico: i tratti peculiari della morale cristiana in relazione alle problematiche emergenti: una e più profonda comprensione dellacoscienza, della libertà, della legge, dell’autorità; l’affermazione dell’inalienabile dignità della persona umana, del valore della vita, dei dirittiumani fondamentali, del primato della carità; il significato dell’amore umano, del lavoro, del bene comune, dell’impegno per una promozionedell’uomo nella giustizia e nella verità.

12. Fonti e linguaggio: la Bibbia come documento fondamentale della tradizione ebraico-cristiana: le sue coordinate geografiche, storiche e culturali;la identità letteraria; il messaggio religioso. Lo specifico linguaggio con cui la religione cattolica si esprime: segni e simboli, preghiera eprofessione di fede, feste e arte, religiosità popolare

SCANSIONE1) Tenuto conto della articolazione dei corsi di studio della scuola secondaria superiore è opportuno che:nei bienni iniziali si privilegi una esposizione dei contenuti in forma propositiva e globale, con attenzione alle problematiche esistenziali; nelle classisuccessive ai bienni si privilegi l’analisi e l’interpretazione delle tematiche proposte.2)Per i bienni viene proposta la conoscenza dei seguenti argomenti: Le più profonde domande sul senso della vita in prospettiva religiosa. Lemolteplici e varie manifestazioni dell’esperienza religiosa, gli elementi fondamentali che la qualificano e la rilevanza della religione cattolica nellastoria della società e della cultura italiana. Le grandi linee della storia biblica e l’origine della religione cristiana. La conoscenza delle fonti essenziali,particolarmente della Bibbia. La figura di Gesù Cristo: la sua vicenda storica, il messaggio e l’opera, il mistero. La sua importanza e significato per lastoria dell’umanità e la vita di ciascuno.3) Per le classi successive ai bienni iniziali viene proposta la conoscenza dei seguenti Argomenti:Il problema di Dio: la ricerca dell’uomo, la via delle religioni, le questioni del rapporto fede-ragione, fede-scienza, fede-cultura.L’apporto specifico della rivelazione biblico-cristiana con particolare riferimento alla testimonianza di Gesù CristoLa Chiesa come luogo dell’esperienza di salvezza in Cristo: la sua azione nel mondo, i segni della sua vita ( Parola-Sacramenti-Carità ); i momentipeculiari e significativi della sua storia; i tratti della sua identità di popolo di Dio, istituzione e mistero.Il contributo del cristianesimo alla riflessione sui problemi etici più significativi per la esistenza personale e la convivenza sociale e la sua proposta disoluzione sulla linea dell’autentica crescita dell’uomo e della sua integrale salvezza. (Cf “Gazzetta Ufficiale” del 12 agosto 1987)

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PROGRAMMA DI EDUCAZIONE FISICA

BIENNIOFINALITA’ DI INSEGNAMENTOL’insegnamento dell’educazione fisica nel biennio della scuola secondaria superiore deve costituire il naturale proseguimento di quello svolto nellasecondaria inferiore.Esso concorre alla formazione degli studenti in un’era caratterizzata da rapidi ed intensi mutamenti psico-fisici ed una grande disomogeneità, sia inrelazione alle significative differenze esistenti fra i due sessi, sia per quanto concerne la variabilità del processo evolutivo individuale.L’educazione mediante il movimento contribuisce allo sviluppo integrale della personalità e si avvale sia della educazione del corpo intesa comesviluppo e conservazione ottimale del medesimo, sia come educazione al corpo intesa come atteggiamento positivo verso il corpo stesso.Coerentemente con quanto espresso, l’insegnamento dell’educazione fisica si propone le seguenti finalità:-favorire l’armonico sviluppo dell’adolescente agendo in forma privilegiata sull’area corporea e motoria della personalità, tramite il miglioramentodelle qualità fisiche e neuromuscolari.-rendere l’adolescente cosciente della propria corporeità, sia come disponibilità e padronanza motoria, sia come capacità relazionale, al fine diaiutarlo a superare le difficoltà e le contraddizioni tipiche dell'età.-facilitare l’acquisizione di una cultura delle attività di moto e sportive che tenda a promuovere la pratica motoria come costume di vita e la coerentecoscienza e conoscenza dei diversi significati che lo sport assume nell’attuale società.-favorire la scoperta e l’orientamento delle attitudini personali nei confronti di attività sportive specifiche e di attività motorie che possano tradursi incapacità trasferibili in campo lavorativo e del tempo libero.L’educazione fisica deve mirare, dunque, ad un significativo miglioramento delle conoscenze, capacità e competenze motorie dello studente rispettoalla propria situazione iniziale. A tale scopo essa deve basare il proprio impianto didattico su una razionale programmazione che muova da un’attentaanalisi della situazione di partenza, didattiche, ambientali e strutturali ed utilizzare le metodologie più opportune nonché tecniche e strumentispecifici che le sono propri.E’ affidata alla competenza del docente, la determinazione all’interno del biennio, della scansione temporale degli obiettivi e dei contenuti.OBIETTIVI D’APPRENDIMENTOLo studente al termine del biennio:A)deve dimostrare un significativo miglioramento della sua capacità iniziale di:-tollerare un carico di lavoro submassimale per un tempo prolungato;-vincere resistenze rappresentate dal carico naturale e/o da un carico addizionale di entità adeguata;-compiere azioni semplici e/o complesse nel più breve tempo possibile;-eseguire movimenti con l’escursione più ampia possibile nell’ambito del normale raggio di movimento articolare;-avere disponibilità e controllo segmentario;-realizzare movimenti complessi adeguati alle diverse situazioni spazio-temporali;-attuare movimenti complessi in forma economica in situazioni variabili;-svolgere compiti motori in situazioni inusuali tali che richiedono la conquista, il mantenimento e il recupero dell’equilibrio;B) deve essere in grado di:-conoscere e praticare, nei vari ruoli, almeno due discipline individuali e due sport di squadra;-esprimersi con il corpo ed il movimento in funzione di una comunicazione interpersonale;-trasferire capacità e competenze motorie in realtà ambientali diversificate, là dove è possibile;-conoscere le norme elementari di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni ed in caso di incidenti;-organizzare le competenze acquisite per realizzare progetti motori autonomi e finalizzati.NotaGli obiettivi 1-4 si riferiscono all’ambito delle qualità fisiche.Gli obiettivi 5-8 si riferiscono alla funzionalità neuromuscolare.Gli obiettivi 9-11 si riferiscono alle capacità operative e sportive.Gli obiettivi 12-13 si riferiscono all’aspetto teorico-pratico.ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTILe seguenti attività devono essere utilizzate tenendo conto che ciascuna di esse, a seconda della metodologia adottata, può essere utile alconseguimento di obiettivi diversi.- Attività ed esercizi a carico naturale.- Attività ed esercizi di opposizione e resistenza.- Attività ed esercizi con piccoli attrezzi e ai grandi attrezzi codificati e non codificati.- Attività ed esercizi di rilassamento, per il controllo segmentario ed intersegmentario, per il controllo della respirazione.- Attività ed esercizi eseguiti in varietà d’ampiezza, di ritmo, in situazioni spazio-temporali variate.- Attività ed esercizi di equilibrio in situazioni dinamiche complesse ed in volo.- Attività sportive individuali. Due specialità da scegliere tra: atletica leggera, ginnastica artistica, ginnastica ritmica, pattinaggio, nuoto, sci ecc..- Attività sportive di squadra. Due specialità da scegliere tra: pallacanestro, pallavolo, calcio, pallamano ecc..- Organizzazione di attività di arbitraggio degli sport individuali e di squadra.- Attività tipiche di ambiente naturale, ove è possibile: sport di orientamento, escursioni, campeggio, vela ecc..- Attività espressive codificate e non codificate.

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PROGRAMMA DI EDUCAZIONE FISICA

PROGETTO G

A) SVILUPPO ED INCREMENTO DELLE CAPACITA’ FISICHE DI BASE

1) FORZA a) esercizi per l’incremento della forza generale e specifica b) esercizi per il miglioramento dell’elevazione2) VELOCITA’ c) esercizi per il miglioramento della velocità d) esercizi per l’affinamento della rapidità3) RESISTENZA e) prove di corsa prolungata a ritmo blando4) DESTREZZA f) esercizi per lo sviluppo dell’equilibrio g) esercizi per il miglioramento della mobilità articolare5) COORDINAZIONE h) esercizi per il miglioramento della coordinazione motoria semplice e complessa.

B) TECNICA E PRATICA DEI FONDAMENTALI DELLE DISCIPLINE SPORTIVE MAGGIORMENTE PRATICATE IN AMBITO SCOLASTICO

1) Atletica leggera2) Pallacanestro3) Pallavolo4) Calcio

C) CONOSCENZA DELLE FINALITA’ DELL’EDUCAZIONE FISICA

1) Studio delle tecniche esecutive, finalità, regolamenti e casistica di alcune discipline sportive.2) Nozioni su: alimentazione, igiene generale, pronto soccorso.3) Cenni di anatomia del corpo umano.4) Cenni di fisiologia del corpo umano.5) Informazioni generali sul doping.

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PROGRAMMA DI EDUCAZIONE FISICA

- Ideazione, progettazione e realizzazione di attività motorie finalizzate derivanti dall’attività svolta.- Informazioni sulla teoria del movimento e delle metodologie dell’allenamento relative all’attività.- Esercitazioni di assistenza diretta e indiretta relative all’attività svolta.- Conoscenze essenziali per quanto riguarda le norme di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni e in caso di incidente.INDICAZIONI METODOLOGICHENel rispetto della libertà del docente di operare scelte metodologiche più idonee al raggiungimento degli obiettivi, tenuto conto della esigenza diindividuare, in relazione alle differenze esistenti fra i due sessi, modalità diversificate nell’applicazione del programma unico, si forniscono alcuneindicazioni.Miglioramento delle qualità fisicheUna scelta adeguata di attività motorie protratte nel tempo in situazione prevalentemente aerobica secondo oculate cariche crescenti e/oadeguatamente intervallati (metodo continuativo-alternato o intervallato-jogging-cross promenade-situazioni sportive ecc..) promuove ilmiglioramento della resistenza. Per lo sviluppo della forza il docente deve porre attenzione, in particolare alla forza veloce e resistente, utilizzandoprevalentemente il carico naturale o bassi carichi addizionali (20/30% del peso corporeo), in esecuzioni dinamiche, non escludendo nessun pesocorporeo.L’incremento della velocità si può ottenere ricorrendo a prove ripetute su brevi distanze (25/30 metri) e a tutta quella gamma di esercizi interessanti idiversi distretti corporei che favoriscono il miglioramento della rapidità di esecuzione. Sono altresì utili esercizi che, esigendo dal soggetto unarisposta immediata allo stimolo esterno (uditivo, visivo e tattile) favoriscono il miglioramento della velocità di reazione.La mobilità articolare, nel rispetto dell’età auxologica, è favorita da movimenti ampi ed eseguiti con intervento attivo del soggetto. AFFINAMENTO DELLE FUNZIONI NEUROMUSCOLARILa presa di coscienza e l’elaborazione di tutte le informazioni spaziali, temporali e corporee ed il conseguente controllo del movimento, costituisconoun passaggio fondamentale per l’affinamento delle funzioni neuromuscolari. E’, pertanto, opportuno scegliere fra i contenuti una vasta gamma diattività individuali e di gruppo, con e senza attrezzi (piccoli e grandi, codificati e non).Tali attività utilizzate in forme variate e sempre più complesse, in situazioni diversificate ed inusuali, favoriscono un continuo affinamento dellefunzioni di equilibrio e di coordinazione per una sempre più efficace rappresentazione mentale del proprio corpo in azione.ACQUISIZIONE DELLE CAPACITA’ OPERATIVE E SPORTIVEPer lo sviluppo delle capacità operative nei vari ambiti delle attività motorie si dovrebbero privilegiare le situazioni-problema implicanti l’autonomaricerca di soluzioni e favorire il passaggio da un approccio globale ad una sempre maggiore precisione anche tecnica del movimento. Un’adeguatautilizzazione delle diverse attività permette di valorizzare la personalità dello studente, generando interessi e motivazioni specifiche utili a scoprire eorientare le attitudini personali che ciascuno potrà sviluppare nell’ambito a lui più congeniale. A tal fine il docente può anche cogliere e valorizzarestimoli culturali legati alla tradizione e alle realtà locali. La pratica degli sport individuali e di squadra, anche quando assume carattere dicompetitività, deve realizzarsi in armonia con l’istanza educativa, sempre prioritaria, in modo da promuovere in tutti gli studenti, anche nei menodotati, l’abitudine alla pratica motoria e sportiva. Le molteplici opportunità offerte dallo sport favoriscono l’assunzione di ruoli diversi e diresponsabilità specifiche (di arbitraggio, organizzativi, progettuali), promuovendo una maggiore capacità di decisione, giudizio e autovalutazione.In particolari situazioni ambientali e strutturali possono trovare spazio anche sport quali lo sci, il nuoto, il pattinaggio, la vela ecc..L’attività motoria realizzata in ambiente naturale e da questo caratterizzata tende alla unificazione di esperienze e conoscenze derivanti da disciplinediverse e costituisce occasione per il recupero di un rapporto corretto dell’uomo con l’ambiente. Per l’attività espressiva, il passaggio da attivitàglobale di tipo espressivo-comunicativo codificata e non codificata a varie tecniche di comunicazione non verbale consente allo studente di leggercriticamente i messaggi corporei propri, altrui ed utilizzati dai mezzi di comunicazione di massa.ASPETTO PRATICO – TEORICOIl docente, cogliendo gli spunti emergenti nello svolgimento dell’attività didattica, dovrebbe favorire l’acquisizione di conoscenze relative alle normeelementari di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni ed alla prestazione dei primi soccorsi avvalendosi, eventualmente, dellacollaborazione di Enti e strutture che nel territorio, abbiano specifica competenza.Per conquistare una consolidata cultura del movimento e dello sport, che si traduca in costume di vita, lo studente deve interiorizzare principi e valoriad esso collegati. Ciò può essere conseguito mediante informazioni sulla teoria del movimento e sulle metodologie dell’allenamento costantementecollegate con l’attività svolta.MODALITA’ DI VERIFICA E DI VALUTAZIONEIl conseguimento degli obiettivi didattici che ciascun docente si è posto, avendoli individuati all’interno di quelli indicati dai programmi e inrelazione ai bisogni degli studenti rilevati con la valutazione iniziale, deve essere verificato con correttezza metodologica, cioè nel rispetto deiprincipi di validità, affidabilità ed obiettività.All’interno di ogni singolo obiettivo deve essere valutato il significativo miglioramento conseguito da ogni studente. Al termine “significativo” siattribuisce un duplice valore: esatto, se è possibile la definizione del livello raggiungibile all’interno di un obiettivo; soltanto indicativo, se taledefinizione non è quantificabile. Va sottolineato, infatti, che la prestazione motoria umana appartiene alla categoria delle “produzioni complesse”,categoria per la quale è difficile definire costantemente criteri oggettivi. Il docente, pertanto, può far ricorso oltre che alla pratica delle attivitàsportive, individuali e di squadra, a prove di valutazione ormai note, e/o a prove multiple per la valutazione di qualità e funzioni diverse.

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PROGRAMMA DI EDUCAZIONE FISICA

PROGETTO G

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EDUCAZIONE CIVICA

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 13 giugno 1958, n. 585. -- Programmi per l'insegnamento della educazione civica negliistituti e scuole di istruzione secondaria e artistica.(Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 143 del 17 giugno 1958)

Educazione civicaPREMESSA

L'educazione civica si propone di soddisfare l'esigenza che tra Scuola e Vita si creino rapporti di mutua collaborazione.L'opinione pubblica avverte imperiosamente, se pur confusamente, l'esigenza che la Vita venga a fecondare la cultura scolastica, e che la Scuolaacquisti nuova virtù espansiva aprendosi verso le forme e le strutture della Vita associata.La Scuola a buon diritto si pone come coscienza dei valori spirituali da trasmettere e da promuovere, tra i quali acquistano rilievo quelli sociali, cheessa deve accogliere nel suo dominio culturale e critico.Le singole materie di studio non bastano a soddisfare tale esigenza, specie alla stregua di tradizioni che le configurano in modo particolaristico estrumentale. Può accadere infatti che l'allievo concluda il proprio ciclo scolastico senzache abbia piegato la mente a riflettere, con organica meditazione, sui problemi della persona umana, della libertà, della famiglia, della comunità,della dinamica internazionale, ecc.Nozioni sui problemi accennati sono accolte in modo limitato, e frammentario si che i principi che con la loro azione, spesso invisibile. sollecitanogli individui e le società. restano velati anche nelle discipline -- come le lingue, la storia, la filosofia, il diritto -- nelle quali pur sono impliciti.La Scuola giustamente rivendica il diritto di preparare alla vita. ma è da chiedersi se, astenendosi dal promuovere la consapevolezza critica dellastrutturazione civica, non prepari piuttosto solo a una carriera.D'altra parte il fare entrare nella scuola allo stato grezzo i moduli in cui la vita si articola non può essere che sterile e finanche deviante.La soluzione del problema va cercata dove essa è iscritta.e cioè nel concetto di educazione civica. Se ben si osservi l'espressione "educazione civica" con il primo termine " educazione" si immedesima con ilfine della scuola e col secondo "civica" si proietta verso la vita sociale, giuridica, politica.Verso cioè i principi che reggono la collettività e le formenelle quali essa si concreta.Una educazione civica non può non rapportarsi a un determinato livello mentale ed effettivo.Il livello dello sviluppo psichico si è soliti segnalarlo a tre diverse altezze: il primo nel periodo 6-11 anni; il secondo nel periodo 11-14 anni; il terzonel periodo 14-18.E' evidente che per l'educazione civica si deve tener conto soltanto di questi livelli, che, sia. pure con approssimazione empirica,sono indicati dall'età.Un alunno dell'avviamento, ad esempio, è un alunno di scuola media seguono ancora programmi scolastici differenti, ma unico sarà il contestodell'educazione civica. Ed è proprio questo svolgimento per linee orizzontali che alla educazione civica dà virtù formativa, in quanto ignoradifferenza diclassi, di censi, di carriere, di studi.Se pure è vero che ogni insegnante prima di essere docente della sua materia, ha da essere eccitatore di moti di coscienza morale e sociale; se pure èvero, quindi, che l'educazione civica ha da essere presente in ogni insegnamento, l'opportunità evidente di una sintesi organica consiglia di dare adessa quadro didattico. e perciò, di indicare orario e programmi, ed induce a designare per questo specifico compito il docente di storia. E’ la storiainfatti che ha dialogo più naturale, e perciò più diretto, con l'educazione civica, essendo a questa concentrica. Oggi i problemi economici, sociali,giuridici, non sono più considerati materie di specialisti, in margine quindi a quella finora ritenuta la grande storia. L'aspetto più umano della storia,quello del travaglio di tante genti per conquistare condizioni di vita e statuti degni della persona umana, offre, quindi, lo spunto più diretto edefficace per la trattazione deitemi di educazione civica.L'azione educativa dovrà, dunque, svilupparsi in relazione agli accennati tre diversi livelli dello sviluppo psichico.Nulla è da dire per quanto riguarda il ciclo della scuola primaria, per la quale si è provveduto col decreto del Presidente della Repubblica 14 giugno1955, n. 503.In rapporto al primo ciclo (11-14 anni) della Scuola secondaria è da tener presente che l'influenza dei fattori sociali è in questo periodo dominante.Mentre, però, la scoperta dei valori estetici, morali, religiosi, è l'immediata, quella dei valori civici è più lenta ed incerta per cui, se a questi ultimimanca un ausilio chiarificatore, non è improbabile che essi restino allo stato embrionale.L'educatore non può ignorare che in questo delicato periodo si pongono premesse di catastrofe o di salvezza, le quali, se pur lontane, hanno segnipremonitori, che occorre sapere interpretare.Ma l'impegno educativo non può essere assolto con retorica moralistica, che si diffonda in ammonizione, divieti, censure; la lucidità dell'educatorerischiari le eclissi del giudizio morale dell'alunno, e si adoperi a mutare segno a impulsi asociali, nei quali è pur sempre un potenziale di energia.Conviene alfine dell'educazione civica mostrare all'allievo il libero confluire di volontà individuali nell'operare collettivo. Se non tutte lemanifestazioni della vita sociale hanno presa su di lui, ce n'è di quelle che però ne stimolano vivamente l'interesse. Il lavoro di squadra, per esempio,ha forte attrattiva in questa età, onde l'organizzazione di "gruppi di lavoro" per inchieste e ricerche d'ambiente, soddisfa il desiderio di vedere in attoil moltiplicarsi della propria azione nel convergere di intenzioni e di sforzi comuni, e svela aspetti reali della vita umana.Attraverso l'utilizzazione poi, della stessa organizzazione della vita scolastica, come viva esperienza di rapporti sociali e pratico esercizio di diritti edi doveri si chiarirà progressivamente che la vita sociale non è attività lontana e indifferente, cui solo gli adulti abbiano interesse, e che lo spiritocivico, lungo da ogni convenzionalismo, riflette la vita nella suaforma più consapevole e più degna.All'aprirsi del secondo ciclo, verso il quattordicesimo anno, la scoperta di se stesso è ricerca e avventura, che ha per schermo preferito la società. Lalente interiore di proiezione è però spesso deformante.L'azione educativa, in questa fase di sviluppo psichico sarà indirizzata a costituire un solido e armonico equilibrio spirituale, vincendo incertezze evacillamenti, purificando impulsi, utilizzando e incanalando il vigore, la generosità e l'intransigenza della personalità giovanile.Alcune materie di studio, come la filosofia, il diritto, l'economia hanno tematica civica ricchissima e, per cosi dire, diretta. La storta della libertàtraluce dalle pagine di queste discipline.Sarà utile accostarsi anche a qualche testo non compreso nel programma scolastico. Platone nel libro VIII della "Repubblica" potrà per esempio farcicomprendere l'evoluzione di certe democrazie attuali. Seneca sa farci vedere come la società riduce in diritto il privilegio e l'ingiuria. Nel suopensiero l'aspirazione sacrosanta al costituirsi di un diritto di umanità ha accenti di vera commozione. E i cinque secoli che debbono passare primache questo diritto diventi definizione di dottrina giuridica, daranno, agli alunni il senso del lungo travaglio della verità prima che possa

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CITTADINANZA E COSTITUZIONE Legge 169 del 30/10/2008 PROGETTO G

Disciplina di studio introdotta nei programmi di tutte le scuole di ogni ordine e grado dalla Legge 169 del 30/10/2008. Si tratta di un insegnamento che, oltre ai temi classici dell’educazione civica comprende anche l’educazione ambientale, l’educazione alla legalità, i principi di una correttacompetizione sportiva e i valori del volontariato, le basi dell’educazione stradale e dell’educazione alla salute, il valore del rispetto delle regole.http://www.pubblica.istruzione.it/ministro/comunicati/2009_miur/040309.shtml#allegati

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Nuclei tematici e obiettivi di apprendimento relativi a Cittadinanza e Costituzione

SCUOLA DELL’INFANZIA Obiettivi di apprendimento Si propone di identificare le conoscenze e le abilità specifiche dell’insegnamento di Costituzione e cittadinanza a posteriori, cioè desumendole dalle migliori pratiche chesaranno elaborate e censite nel corso della sperimentazione. In prima approssimazione, si ritiene che le conoscenze e le abilità specifiche da trasmettere nella scuola dell’infanzia si possano concentrare:- sul concetto di famiglia, di scuola e di gruppo come comunità di vita- sulle modalità con cui si possono acquisire conoscenze e modi di agire rispettivamente con i genitori, con i compagni, con le maestre e con altri adulti

Situazioni di compito per la certificazione delle competenze personali alla fine della scuola dell’infanzia- mostrare consapevolezza della propria storia personale e familiare e dei modi con cui si è modificata la relazione con gli altri compagni e con gli adulti;- porre domande su temi esistenziali, sulle diversità culturali, sull’essere bambini e bambine, sulla giustizia, su ciò che è bene e ciò che è male;- eseguire compiti, elaborare progetti, risolvere problemi da soli, con i coetanei e con gli adulti;- spiegare come e quanto ci sente legati alla propria famiglia, alla propria comunità, alla propria scuola, al proprio Paese, al mondo;- gestire conflitti, negoziare compiti e impegni, lavorare in cooperazione, definire regole d’azione condivise.

SCUOLA PRIMARIA Obiettivi di apprendimento- concetto di «pieno sviluppo della persona umana» e compiti della Repubblica a questo riguardo- significati e azioni della pari dignità sociale, della libertà e dell’uguaglianza di tutti i cittadini- concetto di «formazioni sociali» (art. 2 della Costituzione)- le prime «formazioni sociali», i loro compiti, i loro servizi, i loro scopi: la famiglia, il quartiere e il vicinato, le chiese, i gruppi cooperativi e solidaristici, la scuola- la distinzione tra «comunità» e «società»- gli enti locali (comune, provincia, città metropolitana, regione) e gli enti territoriali (asl, comunità montane ecc.)- i segni costituzionali dell’unità e dell’indivisibilità della Repubblica- la distinzione tra Repubblica e Stato e alcune sue conseguenze- la tutela del paesaggio e del patrimonio storico del proprio ambiente di vita e della nazione- i segnali stradali e le strategie per la miglior circolazione di pedoni, ciclisti, automobilisti - elementi di igiene e di profilassi delle malattie- i principi fondamentali della Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo e della Convenzione Internazionale dei Diritti dell'Infanzia;- il superamento del concetto di razza e la comune appartenenza biologica ed etica all’umanità.

Situazioni di compito per la certificazione delle competenze personali alla fine della scuola primariaDignità umana: riconoscere situazioni nelle quali non si sia stati trattati o non si siano trattati gli altri da persone umane; riconoscere i valori che rendono possibile laconvivenza umana e testimoniarli nei comportamenti familiari e sociali; riconoscere fatti e situazioni di cronaca nei quali si registri il mancato rispetto dei principi dellaDichiarazione dei Diritti del Fanciullo e della Convenzione Internazionale dei Diritti dell'Infanzia che si sono studiati; identificare fatti e situazioni di cronaca nei quali siravvisino pregiudizi e comportamenti razzistici e progettare ipotesi di intervento per contrastarli. Identità e appartenenza: documentare come, nel tempo, si è presa maggiore consapevolezza di sé, delle proprie capacità, dei propri interessi e del proprio ruolo nelle«formazioni sociali» studiate; curare la propria persona (igiene, stili alimentari, cura dei denti ecc.) e gli ambienti di vita (illuminazione, aerazione, temperatura ecc.) permigliorare lo «star bene» proprio e altrui; riconoscere i segni e i simboli della propria appartenenza al comune, alla provincia, alla città metropolitana, alla regione, ad entiterritoriali, all’Italia, all’Europa e al mondo; trovare i modi per trasformare un’appartenenza comunitaria in una intenzionale, libera e volontaria appartenenza sociale, oppureper identificare situazioni di appartenenza ad una «comunità» o ad una «società»; trovare fatti, situazioni, forme linguistiche, comportamenti che dimostrino la mancata opiena consapevolezza della distinzione tra Repubblica e Stato; riconoscere azioni proprie e altrui che siano tendenzialmente autonome oppure che siano per lo più dettate dacondizionamenti e da dispositivi espliciti o nascosti…….Alterità e relazione: riconoscere i ruoli e le funzioni diverse nella vita familiare come luogo di esperienza sociale e di reciproco riconoscimento e aiuto, nel dialogo fragenerazioni; riconoscere ruoli e funzioni diverse nella scuola, identificando le corrette relazioni degli alunni con gli insegnanti, con gli operatori scolastici e tra loro ericonoscendo il valore dei rapporti scuola-famiglia; esercitare responsabilmente la propria libertà personale e sviluppare dinanzi a fatti e situazioni il pensiero critico e ilgiudizio morale; attuare la cooperazione e la solidarietà, riconoscendole come strategie fondamentali per migliorare le relazioni interpersonali e sociali; distinguere i diritti e idoveri, sentendosi impegnato ad esercitare gli uni e gli altri; manifestare il proprio punto di vista e le esigenze personali in forme argomentate, interagendo con «buonemaniere» con i coetanei e con gli adulti, anche tenendo conto dell’identità maschile e femminile; accettare e accogliere le diversità, comprendendone le ragioni e soprattuttoimpiegandole come risorsa per la risoluzione di problemi, l’esecuzione di compiti e la messa a punto di progetti; curare il proprio linguaggio, evitando espressioni improprie eoffensive.Partecipazione: testimoniare la funzione e il valore delle regole e delle leggi nei diversi ambienti di vita quotidiana (vita familiare, gioco, sport ecc.); contribuireall’elaborazione e alla sperimentazione di regole più adeguate per sé e per gli altri nella vita della famiglia, della classe, della scuola e dei gruppi a cui si partecipa; avvalersidei servizi offerti dal territorio, riconoscere quando sono affidabili per sé e per gli altri e, soprattutto, contribuire ad identificare proposte per renderli sempre meglio tali,quando non lo fossero; riconoscere in fatti e situazioni il mancato o il pieno rispetto dei principi e delle regole relative alla tutela dell’ambiente (compatibilità, sostenibilità ...);rispettare la segnaletica stradale, con particolare attenzione a quella relativa al pedone e al ciclista.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Obiettivi di apprendimento- Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo- organizzazione politica ed economica della Ue (con la moneta unica, la Banca centrale)- la Carta dei diritti dell’Ue e la Costituzione europea- organismi internazionali (Onu, Unesco, Tribunale internazionale dell’Aia, Alleanza Atlantica, Unicef, Amnesty International, Croce Rossa)- distinzione tra autonomia (della persona umana, delle «formazioni sociali», degli enti locali e territoriali, delle istituzioni) e decentramento nei servizi che dipendono

dallo Stato- connessione tra l’unità e l’indivisibilità della Repubblica, da una parte, e la valorizzazione dell’autonomia e del decentramento dall’altra (art. 5 della Costituzione)- il processo di revisione costituzionale e le leggi costituzionali secondo il Titolo V, sez. II del testo del 1948- la nuova disciplina degli Statuti delle Regioni- l’ordinamento della Repubblica- la Corte costituzionale- le «formazioni sociali» delle imprese, dei partiti, dei sindacati e degli enti no profit, con la loro regolamentazione costituzionale e legislativa- la sussidiarietà orizzontale e verticale- i diritti e i doveri del cittadino (soprattutto in rapporto alla salute propria e altrui, alla sicurezza stradale e alla libertà di manifestazione del pensiero) - i diritti e i doveri del lavoratore (i Rapporti economici secondo la Costituzione, lo Statuto dei lavoratori, lo Statuto dei lavori).

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EDUCAZIONE CIVICA

far sentire la sua voce.Il processo di conquista della dignità umana nella solidarietà sociale è, nei suoi momenti fondamentali, presente nella cultura scolastica ma occorrerenderlo chiaro e vivo nei giudizi e negli affetti degli alunni onde ogni comunità, da quella familiare a quella nazionale, non sia considerata gratuitaed immutabile.La tendenza a vedere nel gruppo una struttura naturalistica è costante negli alunni, che credono di vivere nella proria comunità come nel paesaggio,del quale non è possibile mutare natura.Trarre appunto l'alunno dal chiuso di questo cerchio, dove non è visibile raggio di libertà nè moto di ascesa. è obbiettivo primario.Si potrà cominciare col muovere la fantasia degli alunni mediante immagini rovesciate, tali cioè da mostrare la loro vita e quella dei loro cariscardinata dalla tutela invisibile della legge, o proiettata in un passato schiavista, o mortificata dall'arbitrio e dall'insolenza di caste privilegiate, o allamercè dell'avidità, della violenza e della frode. Il riferimento storico potrà man mano rendersi più diretto e puntuale.Sia pure in forma piana l' insegnante dovrà proporsi di tracciare una storia comparativa del potere, nelle sue forme istituzionali e nel suo esercizio,con lo scopo di radicare il convincimento che morale e politica, non possono legittimamente essere separate, e che, pertanto, meta della politica è lapiena esplicazione del valore dell'uomo.La consapevolezza dunque che la dignità, la libertà. La sicurezza non sono beni gratuiti come l'aria, ma conquistati è fondamento dell'educazionecivica.Dal fatto al valore è l'itinerario metodologico da percorrere. Per gli allievi idee come Libertà, Giustizia, Legge, Dovere, Diritto, e simili solo allorasaranno chiare e precise.Quando le animi un contenuto effettivo, attinto alla riflessione sui fatti umani, si che l'io profondo di ciascuno possa comprenderla e sia sollecitato adifenderle con un consenso interiore, intransigente e definitivo. .Il campo dell'educazione civica, a differenza di quello delle materie di studio, non è definibile per dimensioni non potendo essere delimitato dallenozioni. e spingendosi invece su quel piano spirituale dove quel che non è scritto è più ampio di quello che è scritto.Se l'educazione civica. mira, dunque, a suscitare nel giovane un impulso morale a secondare e promuovere la libera e solidale ascesa delle personenella società, essa si giova tuttavia, di un costante riferimento alla Costituzione della Repubblica, che rappresenta il culmine della nostra attualeesperienza storica, e nei cui principi fondamentali si esprimono i valori morali che integrano la trama spirituale della nostra civile convivenza.Le garanzie della libertà, la disciplina dei rapporti politici, economici sociali e gli stessi Istituti nel quali si concreta la organizzazione statale, svelanol'alto valore morale della legge fondamentale, che vive e sempre più si sviluppa nella nostra coscienza.Non è da temere che gli alunni considerino lontano dai loro interessi un insegnamento che non è giustificato da esigenze scolastiche. Essi potrannorifiutare consenso interiore a detto insegnamento solo quando vi sentano, vera o immaginaria cadenza di politica.Ma il desiderio di "essere un cittadino" più o meno consapevole, è radicato nei giovani, connaturate alla loro personalità. ed è un dato fondamentalepositivo per la loro completa formazione umana.

PROGRAMMAPRIMO CICLO

(scuola secondaria inferiore)Nella I e II classe della scuola secondaria l'educazione civica tende soprattutto a enucleare dai vari insegnamenti tutti quegli elementi che concorronoalla formazione della personalità civile e sociale dell'allievo.Tuttavia possono essere trattati, in modo elementare, i seguenti temi: la famiglia, le persone, i diritti e i doveri fondamentali nella vita sociale,l'ambiente e le sue risorse economiche (con particolare riguardo alle attività. di lavoro, le tradizioni, il comportamento, l'educazione stradale,l'educazione igienico-sanitaria, i servizi pubblici, le istituzioni e gli organi della vita sociale.Classe IIIPrincipi ispiratori e lineamenti essenziali della Costituzione della Repubblica Italiana. Diritti e doveri del cittadino,Lavoro, sua organizzazione etutela. Le organizzazioni sociali di fronte allo Stato. Nozioni generali sull'ordinamento dello Stato, Principi della cooperazione internazionale.Nell'ambito dell'orario fissato per l'insegnamento della storia il docente dovrà destinare due ore mensili alla trattazione degli argomenti su indicati.

SECONDO CICLO(scuola secondaria superiore)

Nelle classi del primo biennio gli argomenti da trattare sono i seguenti : Diritti e doveri nella vita sociale. Il senso della responsabilità morale comefondamento dell'adempimento dei doveri del cittadino. Interessi individuali ed interesse generale. I bisogni collettivi. I pubblici servizi. La solidarietàsociale nelle sue varie forme. Il lavoro, sua organizzazione e tutela. Lineamenti dell'ordinamento dello Stato italiano. Rappresentanza politica edelezioni. Lo Stato e il cittadino.Nelle classi del triennio successivo gli argomenti da trattarsi sono i seguenti: Inquadramento storico e principi ispiratori della Costituzione dellaRepubblica Italiana, Doveri e diritti dell'uomo e del cittadino. La libertà, sue garanziee suoi limiti. La solidarietà sociale nello Stato moderno, in particolare i problemi sociali anche con riferimento alla loro evoluzione storica. Il lavoro ela sua organizzazione, Previdenza ed assistenza. Le formazioni sociali nelle quali si esplica la personalità umana. La famiglia. Gli enti autarchiciL'ordinamento dello Stato italiano. Gli organi costituzionali, in particolare formazione e attuazione delle leggi. Gli organismi internazionali esupernazionali per la cooperazione tra i popoli.Nell'ambito dell'orario fissato per l'insegnamento della storia il docente dovrà destinare due ore mensili alla trattazione degli argomenti su indicati.

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CITTADINANZA E COSTITUZIONE Legge 169 del 30/10/2008 PROGETTO G

Situazioni di compito per la certificazione delle competenze personali alla fine della scuola secondaria di I grado

Dignità umana: riconoscersi come persona, cittadino e lavoratore (italiano ed europeo), alla luce della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, del dettatocostituzionale e delle leggi nazionali, della normativa europea; riconoscere in fatti e situazioni come il mancato o il pieno rispetto dei principi e delle regole della sicurezzastradale, in particolare dell’uso del casco e dell’equilibrio alimentare per chi guida, sia segno di rispetto della dignità della persona propria e altrui; riconoscere il diritto allasalute come valore personale e sociale di cui si è responsabili anche dinanzi alle generazioni future; leggendo i giornali e seguendo i mass media, riconoscere, nelleinformazioni date, le azioni, il ruolo e la storia di organizzazioni mondiali e internazionali e di associazioni internazionali poste al servizio della valorizzazione della dignitàumana. Identità e appartenenza: esplorare le proprie multi appartenenze come studente, figlio, fratello, amico, cittadino, abitante della propria regione, della propria nazione,dell’Europa e del mondo, individuare gli elementi di esse che contribuiscono a definire la propria identità e le strategie per armonizzare eventuali contrasti che lecaratterizzano; confrontare l’organizzazione ordinamentale e di governo, nonché le regole di cittadinanza, che contraddistinguono il nostro paese e gli Stati Ue di cui si studiala lingua; riconoscere e rispettare in situazioni consone i simboli dell'identità nazionale ed europea e delle identità regionali e locali; far interagire positivamente in fatti esituazioni ipotetiche o reali il rispetto dei diritti dell’uomo, del cittadino, del lavoratore e dell’imprenditore.

Alterità e relazione: conoscere e rispettare la funzione delle regole e delle norme, nonché il valore giuridico dei divieti; partecipare consapevolmente al processo diaccoglienza e di integrazione tra studenti diversi all’interno della scuola; conoscere lo Statuto delle studentesse e degli studenti e tenerne conto nel comportamento e neigiudizi da esprimere sulla situazione scolastica; conoscere e rispettare il codice della strada: segnaletica stradale, tipologia dei veicoli e norme per la loro conduzione; gestirele dinamiche relazionali proprie della preadolescenza nelle dimensioni dell’affettività, della comunicazione interpersonale e della relazione tra persone diverse tenendo contonon solo degli aspetti normativi, ma soprattutto di quelli etici.

Partecipazione: essere consapevoli delle caratteristiche del territorio in cui si vive e degli organi che lo governano, ai diversi livelli di organizzazione sociale e politica;partecipare alle iniziative promosse per una sempre maggiore collaborazione tra scuola ed enti locali e territoriali; riconoscere i provvedimenti e le azioni concrete chepromuovono e tutelano il principio della sussidiarietà verticale ed orizzontale in un territorio; trovare fatti storici, situazioni politiche ed esempi giuridici che possanotestimoniare una mancata o insufficiente valorizzazione del rapporto costituzionale che dovrebbe intercorrere tra l’unità e l’indivisibilità della Repubblica e organizzazioneistituzionale e ordinamentale fondata sull’autonomia e sul decentramento; comprendere e utilizzare i codici e gli strumenti di comunicazione delle diverse istituzioni;collaborare all’elaborazione e alla realizzazione dei diversi progetti (salute, ambiente, sicurezza ecc.) promossi dalla scuola e dal territorio.

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Obiettivi di apprendimento- uguaglianze e differenze, sovrapposizioni ed eccedenze rispettivamente dei concetti di uomo, individuo, soggetto e persona umana- i diritti dell’uomo, del cittadino e del lavoratore in Italia, nella Ue e nel diritto internazionale alla luce delle distinzioni tra uomo, individuo, soggetto e persona- i concetti di costituzione materiale e di costituzione formale come operatori interpretativi della storia costituzionale italiana- il processo di revisione costituzionale e le leggi costituzionali secondo il Titolo V, sez. II del testo del 1948- la nuova disciplina degli Statuti delle Regioni- le revisioni costituzionali apportate dal 1948 ad oggi- il processo di formazione, di emanazione e di perfezione delle leggi ordinarie e dei decreti legge - l’introduzione delle Regioni nel testo costituzionale del 1948 e le ragioni del loro primo avvio solo negli anni settanta- le competenze esclusive e concorrenti delle Regioni e i loro ordinamenti- il ruolo dello Stato nell’ordinamento e nella funzionalità della Repubblica- l’art. 32 della Costituzione e le sue conseguenze normative - le libertà personali e le libertà sociali nel testo costituzionale - la libertà di insegnamento e la libertà di scuole nel testo costituzionale e nelle leggi ordinarie- Il sistema educativo di istruzione e di formazione della Repubblica: i differenti ruoli dello Stato, delle Regioni, degli altri enti locali e delle «formazioni sociali» (a

partire dalla famiglia e dalle scuole)

Situazioni di compito per la certificazione delle competenze personali alla fine della scuola secondaria di II grado

Dignità umana: identificare i diritti umani nella cultura, nella storia dell’umanità e negli ordinamenti giuridici nazionali e internazionali, cogliendo come nel tempo e nellospazio si sia evoluta la capacità di riconoscerli e tutelarli; riconoscere il valore della libertà di pensiero, di espressione, di religione e delle altre libertà individuali e socialinelle società storiche e politiche contemporanee; conoscere i processi migratori, identificarne le cause, valutarne le conseguenze personali, sociali, culturali ed economiche,mantenendo fisso il principio della pari dignità di ogni persona, delle regole di cittadinanza nazionale, europea e internazionale e del valore individuale e socialedell’integrazione; sviluppare disponibilità all’impegno interculturale, agendo comportamenti basati sul rispetto e sull’accettazione delle differenze, nonché sul rifiuto di ogniforma di discriminazione su base etnica e religiosa; riconoscendo la salute come “fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività” (art. 32 Cost.) e come“dovere di solidarietà“ reciproca (art. 2 Cost.), valutare le conseguenze personali e sociali di comportamenti incoerenti con questi principi; identificare stereotipi, pregiudizietnici, sociali e culturali presenti nei propri e negli altrui atteggiamenti e comportamenti, nei mass media e in testi di studio e ricerca; riconoscere in fatti e situazioni concrete imodi con cui il diritto al lavoro e alla libertà di impresa sono espressione della dignità della persona e delle formazioni sociali all’interno delle quali sviluppa la propriapersonalità.

Identità e appartenenza: conoscendo le premesse storiche, i caratteri, i principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana e della Carta dei diritti fondamentalidell’Unione europea, riuscire ad identificare situazioni problematiche che ostacolano i processi dell’integrazione nazionale e dell’integrazione europea; ritrovare nella vitasociale, giuridica, istituzionale e culturale del nostro Paese elementi che dimostrino l’inerzia di abitudini e di impostazioni incoerenti con lo spirito e la lettera del testocostituzionale a proposito di responsabilità dello Stato e delle Regioni; riconoscere in fatti e situazioni della vita economica, sociale e culturale l’intervento delle istituzionieuropee (Unione Europea e Consiglio d’Europa), l’adesione alle linee fondamentali del Trattato di Lisbona (2007) e alle decisioni di politica economica della Ue e dellaBanca centrale europea; ricostruire le problematicità e le acquisizioni del processo di elaborazione della Costituzione europea, soprattutto in rapporto al “patrimonio spiritualee morale dell’Europa”.

Alterità e relazione: riconoscere come la ricchezza e la varietà delle dimensioni relazionali dell’esperienza umana porti a concretizzazioni istituzionali e ordinamentali chetengono conto della storia di ogni popolo; imparare a utilizzare il linguaggio dei sentimenti, delle emozioni e dei simboli, tendo conto delle differenze storiche e culturali dicui sono espressione; riconoscere il valore etico e civile delle leggi, nonché le modalità con cui tale valore è tutelato nel processo nazionale e internazionale che le crea e leintroduce negli ordinamenti giuridici; individuare come i nuclei portanti della cultura economica (impresa, mercato, finanza pubblica, debito pubblico, spesa sociale,globalizzazione, stabilità della moneta ed equità nel rapporto fra i paesi e le generazioni) intervengono a qualificare le politiche economiche nazionali e internazionali;dimostrare piena e matura consapevolezza circa la necessità di comportamenti corretti nel campo della sicurezza per la tutela della incolumità propria e altrui, del codice dellastrada e della salute fisica e mentale di ogni cittadino; comprendere l’equilibrio nel tempo del sistema uomo-ambiente: la funzione delle leggi e i danni prodotti dalla suaalterazione, problematizzando l’idea di uno sviluppo sostenibile in termini di giustizia anche intergenerazionale.Partecipazione: conoscere le carte internazionali dei diritti umani e dell’ambiente, gli organismi che le hanno approvate e sottoscritte, le Corti che ne sanzionano le violazioni;praticare i diritti e i doveri degli studenti secondo la normativa vigente, contribuendo alla realizzazione della democrazia nella scuola e nelle relazioni tra scuola, famiglia esocietà; analizzare, discutere e condividere lo Statuto dei diritti e dei doveri delle studentesse e degli studenti; promuovere la conoscenza dei regolamenti di istituto comemomento di cittadinanza partecipata, collaborando alla loro redazione o al loro miglioramento e individuando le pratiche e le iniziative necessarie a questi scopi; impegnarsiattivamente nelle forme di rappresentanza previste (di classe, di istituto, nella Consulta provinciale degli studenti, nelle Associazioni studentesche); partecipare ai lavori deiForum regionali e nazionali delle Associazioni studentesche; impegnarsi e partecipare ai lavori e alle iniziative della Consulta provinciale degli studenti.

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ATTIVITA' DI ISTITUTO

Interazione scuola lavoroOlimpiadi della ChimicaOlimpiadi della MatematicaOlimpiadi di AutoCADAttività musicaliAccoglienzaCorsi di Archeologia

ed altri

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STRUMENTI PROGETTO G

AULA LINGUE MULTIMEDIALE

AULA DI FISICA

AULA DI CHIMICA

AULA MULTIMEDIALE, ATTREZZATA PER:APPLICAZIONI NUOVE TECNOLOGIE

AULA POLIVALENTE EAULA COMPUTERS, ATTREZZATA PER:

CADCALCOLO STRUTTURALE

OPERAZIONI TOPOGRAFICHEOPERAZIONI CATASTALI

FOTOGRAMMETRIAAPPLICAZIONI DI MATEMATICA E GEOMETRIA

APPLICAZIONI DI VIDEOSCRITTURA

GABINETTO DI TOPOGRAFIA, ATTREZZATO PER:RILIEVO TOPOGRAFICO TRADIZIONALERILIEVO TOPOGRAFICO AUTOMATICO

RILIEVO FOTOGRAMMETRICO TERRESTRERESTITUZIONE FOTOGRAMMETRICA STEREOSCOPICARESTITUZIONE FOTOGRAMMETRICA MONOSCOPICA

LABORATORIO DI COSTRUZIONI ANALISI MATERIALI, ATTREZZATO PER:PROVE DI COMPRESSIONE DI CALCESTRUZZO

PROVE DI COMPRESSIONE LATERIZIPROVE DI COMPRESSIONE MATERIALI LAPIDEI

PROVE DI TRAZIONE ACCIAI DA CEMENTO ARMATOPROVA DI TRAZIONE PER ACCIAI DA CARPENTERIA METALLICA

PROVA DI FLESSIONE MATERIALI FRAGILIPROVA DI PIEGAMENTO E RADDRIZAMENTO BARRE DA C.A.

PROVA AL PENDOLO DI CHARPYPROVE GRANULOMETRICHE SU INERTI

PROVE TEMPO PRESA CEMENTIPROVE CONSISTENZA\LAVORABILITA' CALCESTRUZZI

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ALLEGATI PROGETTO G

1) moduli interdisciplinari;2) richieste laboratori e materiali;3) tempi verifiche nuovi programmi;

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SCHEMA MODULI (Esempio) ALLEGATO 1 PROGETTO G

BIENNIO

A) M odulo transdisciplinare sul metodo di studio (abilità) : tutte le discipline

I Classec)--Modulo interdisciplinare tra STORIA e DISEGNO TECNICO

(Mondo greco, ellenistico e romano)II Classed)....................................................................................................

TRIENNIO

A1) M odulo transdisciplinare sul metodo di studio (competenze) : tutte le discipline

III Classeb)--Modulo tematico interdisciplinare ITALIANO e TECNOLOGIA DELLE COSTRUZIONI

(Romanico, Gotico, Tardogotico, Rinascimento)IV Classeb1)--RETICOLO (vedi modulo b)b2)--Modulo tematico interdisciplinare ITALIANO e TECNOLOGIA DELLE COSTRUZIONI

(Classicismo e barocco)V Classeb3)--Modulo tematico interdisciplinare ITALIANO e TECNOLOGIA DELLE COSTRUZIONI

(NeoClassicismo e architettura moderna)b4)--Modulo tematico interdisciplinare ITALIANO e DIRITTO

(La Costituzione)b5)--Modulo tematico interdisciplinare DIRITTO ed EDUCAZIONE CIVICA

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RICHIESTE LABORATORI E MATERIALI ALLEGATO 2 PROGETTO G

LOGISTICA

A) GABINETTO DI TOPOGRAFIASi richiede una stanza con dimensioni tali (es. 7.00x7.00m) da poter lasciare le strumentazioni montate pronte all'uso per le esercitazioni

STRATEGIA SUL TERRITORIO E AMMINISTRATIVA

B) LABORATORIO DI COSTRUZIONISi richiede l'Attivazione del Laboratorio di Costruzioni Analisi Materiali

per attività lavori conto terzi.Il Bacino di Utenza raccoglie almeno cinque Province:

ASCOLI PICENOMACERATA

RIETITERNI

PERUGIA

SOFTWARE e MATERIALI DI CONSUMOPER DIDATTICA ED ESERCITAZIONI

C) GEOMETRIA MATEMATICA ED ELEMENTI DI INFORMATICASi richiede l'acquisto della procedura CABRI GEOMETRE II SITE LICENSE

numero di installazioni illimitato (computer scuola, docenti, alunni)

D) LABORATORIO DI COSTRUZIONISi richiede costante disponibilità nell'arco dell' a.s. di materiali per le prove.

E) LABORATORIO DI FISICA (Scienze Naturali)Si richiede l'acquisto di almeno QUATTRO MICROSCOPI

per esercitazioni (vetrini. ecc.)

F) LABORATORIO AULA TECNIGRAFI

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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della RicercaISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE “R. Battaglia” Norcia (PG)

ISTITUTO BATTAGLIA IN RETE 2009PROGETTO PER UN

PACCHETTO DI SOLUZIONI SULLA INFRASTRUTTURA INFORMATICA DELLA SCUOLA

A.S. 2008 – 2009

Prof. Carlo Pasquinelli

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Prosegue il lavoro realizzato negli scorsi anni, iniziato per prova prima e poi diventato definitivo, rimanendo sulla stradadell' attuazione dell' uso del software OpenSource ampliando il più possibile le conoscenze delle potenzialità Linux nelcampo degli ambienti di rete di PC, cercando di fare anche scuola alla scuola.

L' Obiettivo degli scorsi anni era quello di connettere tutto in rete: diffondere la larga banda su tutte le aule speciali dellascuola previa connessione alla nuova ADSL Wireless di Aria.com chiamata AriADSL (velocità 4Mbit disponibile nelComune di Norcia). Questo è stato raggiunto nell' Agosto 2007 e inviata alla Provincia istanza per la stipula di uncontratto annuale rinnovabile è stato accettato dall' Agosto 2008 (la spesa comlessiva del Canone annuo 2007dell'ADSL corredato di indirizzo IP Statico, installazione Antenna e lavori connessi alla sua installazione, è stata di circa1700,00 Euro). Fino all' Agosto 2008 internet è stata diffusa ove presenti i cablaggi della rete ethernet (fisica): AulaMagna, Aula CAD, Aula Polivalente, Aula Multimediale, Vicepresidenza, aula Insegnanti, Segreteria, Presidenza). Dall'Agosto 2008 con i finanziamenti\2008 del CCOS è stato possibile raggiungere tutte le aule speciali non connesse in retefisicamente (aula Fisica, aula Chimica, Biblioteca, aula Disegno, altro), mediante cablaggio Wireless attraverso treAcces Point e due ripetitori dislocati in posizioni ad hoc, connessi attraverso cavo ethernet ad uno degli switch delserver, ed aggiungendo una scheda wireless a ciscun computer interessato.Il raggiungimento dell'obiettivo, è stato possibile potenziando il server nei precedenti anni con:-un aumento della memoria del server a oltre 4 Giga e aggiungendo il secondo processore da 3.2Ghz incrementando lavelocità a 6,4 Ghz;-ampliata la memoria di massa di 150 GB (fondi CCOS Aprile 2008) con l'aggiunta di un HardDisk di tipo SCSI hotswap come quelli già in funzione;E' ora possibile -ampliare le funzionalità: ampliamento sito, registro elettronico alunni, piattaforma Claroline ed altre per l'insegnamento a distanza, servizio di file server;-aggiornare il software Sistema Operativo del server (conseguentemente tutti gli applicativi) con il passaggio alpacchetto OpenSource Fedora Core 9 o 10 (versione sperimentale libera del sistema operativo proprietaro di RedHat) oCentos 4.7 o 5.1 versione libera costruita sui corrispondenti sorgenti delle piattaforme Linux di RedHat;-installare un Antivirus che protegge tutta la rete: ClamAV (OpenSource);-installare un software filtro per siti vietati ai minori con un monitoraggio delle postazioni (OpenSource).Ulteriore estensione della rete:E' possibile che con un po' di pazienza si sia in grado di estendere la rete ethernet anche ai PC 486 disponibili nellaboratorio di costruzioni. Così sarà possibile avere l' intera scuola cablata, internet ovunque.La connessione in rete di tutte le macchine, è indipendente dal SO installato nei PC della scuola, Windows, Linux odOS/2, non fa differenza. I sistemi windows devono avere qualche adattamento per l' utilizzazione di Samba server, chesarebbe il servizio per far comunicare tutti i PC tra loro.

Risorse necessarie, quantificate approssimativamente in:Euro 120,00+IVA per un Access Point Wireless 3Com;Euro 250,00+IVA per un IBM HardDisk di tipo SCSI hot swap da 200GB

Questo progetto è comunque connesso con gli altri che seguono .

Norcia, 08 Novembre 2008

Il responsabile del progetto

Prof. Carlo Pasquinelli

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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della RicercaISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE “R. Battaglia” Norcia (PG)

Progetto per la DIFFUSIONE E LA CONOSCENZA DEL SOFTWARE OPENSOURCE

seconda edizione

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ASPETTI INTRODUTTIVI

La Regione Umbria con la L.R. n. 11 del 25 Luglio 2006 è stata la prima regione italiana a dotarsi di una legislazioneche fa da riferimento per l'adozione e l'uso di software libero nelle pubbliche amministrazioni. Le scuole fanno parte diquesto comparto e pertanto devono, in qualche modo, seguire le prescrizioni regionali espresse dalla legge anzidetta.Per promuovere l' uso di software libero all' interno della nostra scuola, quali iniziative intraprendere?La legge regionale prevede all' art. 6 e successivi, incentivi a progetti di enti pubblici che volgono all' attivazione dicorsi di formazione, anche in ambito scolastico, che aiutino la conoscenza del prodotto OpenSource e rivolti a Docenti,Alunni e Personale ATA. La regione con la conferenza di Maria Prodi dell' 8 novembre 2006 presso l'AssessoratoRegionale comunicò ai vari rappresentanti delle scuole superiori, intervenute su invito dello stesso Assessorato, che sistava elaborando un Bando per interventi volti alla divulgazione del software libero e quindi per questo sarebbero statidisponibili fondi europei per l' attivazione di corsi rivolti al personale della scuola e la Regione intendeva impegnaretali risorse in tal senso. A questo Bando, che stabiliva regole, modalità di attivazione e di partecipazione ai corsi,modalità di accesso ai finanziamenti e quant'altro relativo alla definizione di un piano per la divulgazione dellaconoscenza e all'uso del software libero per la Regione Umbria anche in ambito scolastico, la nostra scuola non hapotuto partecipare poiché non “Accreditata” (requisito necessario) e dovendosi appoggiare ad un Ente con talicaratteristiche non è riuscita a trovare una agenzia con la quale collaborare per raggiungere l' obiettivo.

L' atteso bando avrebbe consentito, al personale della scuola, di conoscere le qualità e le potenzialità del software liberoper poi utilizzarlo in sostituzione di quello proprietario che ha il difetto di avere licenze d'uso a pagamento che moltospesso sono esose e costringono anche ad un legame di continuo aggiornamento quindi di continua spesa. Il softwareclonato e\o con installazioni abusive (numero di installazioni superiore al numero delle licenze d'uso acquistate) porta aduno stato di illegalità nei confronti del rispetto del diritto d'autore. Una istituzione pubblica che rappresenta la legalità el'osservanza delle leggi della repubblica non può scendere nella illegalità nell'esercizio della funzione di competenza construmenti operativi non legalmente autorizzati.Per intenderci sul software libero, al mondo esistono due tipologie di software: una, quello di interfaccia uomo-macchina, cioè il Sistema Operativo che consente all'utente di comandare\dialogare con la macchina computer e contutte le periferiche che ci sono connesse che si chiama in generale Linux (opposto a Windows); l'altra quello applicativoche viene installato sul Sistema Operativo e che ci consente di operare con il computer il molte attività: scrivere,calcolare, presententare, ascoltare suoni, vedere filmati, registrare musica e\o filmati con succesiva elaborazione,registrare fotografie con succesiva elaborazione, creare ipertesti, registrare e masterizzare le nostre produzioni perdistribuirle. Gli applicativi OpenSource sono in genere del tipo multipiattaforma (cioè funzionano sia su piattaformaLinux che Windows)E, cosa può fare la nostra scuola dotata di moderni computers? Molto e in almeno due o tre modalità operative didifferente grado di difficoltà. L' obiettivo è quello di aprire le porte al software libero e farlo usare coinvolgendo econvincendo l'utente che tale software non è da meno di software proprietari che hanno il difetto di essere costosi. Ilcoinvolgimento dovrebbe essere rivolto a tutti gli utenti della scuola, applicando oltretutto “il principio di DEMO-CRAZIA INFORMATICA” in alternativa a quello di asservimento ad una unica SoftwareHouse.

MODALITA' OPERATIVE E DISPONIBILITA'

Opzione I - Una soluzione di basso impegno didattico.Questa soluzione consiste nell' adozione e nell' installazione di software applicativo gratuito o OpenSource sulla attualeconfigurazione delle macchine dotate di SO proprietario (Windows). I software applicativi da installare sui PC, tenendopresente che in linea di massima il software libero è multipiattaforma (cioè esiste sia la versione per Windows che perLinux), potrebbero essere:-Produttività personale: trattamento testo, foglio di calcolo, presentazioni, grafica, databaseOpenOffice 3.0 che copre tutte le applicazioni dell' Office Automation.Abiword e suoi collegati;Kword e suoi collegati;Scribus;-Navigazione InternetMozilla (OpeSource)-FireFox-Trattamento immagini e modellazione 3DGimp (libero multipiattaforma);Blender (libero multipiattaforma);Altri software per la gestione di fotocamere (Kino), scanner etc.-Insegnamento di matematicaMolti i programmi in questo campo-AntivirusClamAV(libero multipiattaforma)AVG (proprietario, gratuito per uso personale)

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-MasterizzazioneGcombust (libero piattaforma Linux) ed altriAltroE' disponibile recuperabile da internet molto software libero per la scuola e non.Opzione II - Una soluzione di medio impegno didattico.Questa soluzione consiste nel dividere i dischi fissi in due partizioni (soluzione buona per le sale al primo piano dove idischi fissi sono di grande capacità) o aggiungere un disco fisso (soluzione per i computer della sala nel seminterratoche hanno dischi di capacità inferiore agli altri e i dischi fissi da aggiungere sono disponibili). Quindi per le sale dipiano primo può essere adottata la tecnica delle due partizioni: una rimane con il SO proprietario in dotazione all'origineriducendo\dimezzando lo spazio disponibile sul disco, e si utilizza lo spazio libero ottenuto per installarci unadistribuzione completa di software libero incluso il Sistema Operativo Linux: quest' ultimo provvederà a gestire ildoppio avvio del computer per utilizzare un prodotto software o l' altro. Per la sala del piano interrato quasi la stessacosa è, solo che con i PC precedenti si emulano due dischi fissi (due partizioni) con un disco fisso e in questa ci sarannodue dischi fissi (il secondo è quello aggiunto). Anche qui il SO Linux gestirà i due dischi e consentirà di avviare l'uno ol'altro dei due. I software applicativi sono quelli in dotazione alle distribuzioni di Linux che si installeranno. Tutte ledistribuzioni avranno gli stessi applicativi più diffusi, e comunque si possono aggiungere tutti quelli che si vogliono(vedi elenco sopra). Opzione III - Una soluzione di medio\alto impegno didattico.Totale conversione al software OpenSource di almeno una sala, con la cancellazione di tutto il software proprietario. Opzione IV - Una soluzione con basso, medio e medio\alto impegno didattico.Siccome si dispone di tre sale, se ne potrebbero allestire, una per ciascun tipo di Opzione.

Così a partire dall' anno scolastico 2007/08 e entro l' anno scolastico 2008/09, le aule sono e saranno così predisposte:a) Aula Polivalente con PC allestiti con piattaforma Linux Ubuntu 8.04 e tutto il software necessario all' Office Automa-tion, Grafica, Animazioni 3D, costruzione giornalino ed altri applicativi opensource.b) Aula Multimediale con PC allestiti con BootManager e si può scegliere tra piattaforma Windows NT4.0Sp6a e LinuxUbuntu 8.04 dotate entrambe del softwar necessario all' Office Automation, Grafica, Animazioni 3D, costruzionegiorna-lino ed altri applicativi opensource. Si installeranno anche altri software proprietari a disposizione della scuola.c) Aula CAD con PC allestiti con piattaforma Windows XP-ProSP2 sui quali è presente il software Opensourceanzidetto ed applicativi proprietari destinati al disegno tecnico 2D AutoCAD 2009 a costo ridotto per le scuole edisegno tecnico 3D AllPlan 208 ad uso gratuito.

COINVOLGIMENTO OPERATORI E DIFFUSIONE CONOSCENZA DEL SOFTWARE OPENSOURCE

Per adottare e attuare tale tipo di filosofia produttiva di tipo individuale e in rete, non avendo potuto sfruttare il Bandocitato sopra in attuazione della Legge n. 11 del 25 Luglio 2006, nell' anno scolastico 2007/08 la scuola ha partecipato alconcorso bandito dal CCOS di Perugia ed il progetto “OpenSource in Battaglia” è stato coofinanziato al 70%, perorganizzare un corso volto alla diffusione del software Opensource e per l' acquisto di materiale Hardware. Il tentativo di diffondere la conoscenza e l' uso del software OpenSource tra gli operatori scolastici (Docenti, Alunni,ATA) è stato raggiunto con l' avvio di questo corso della durata di 60 ore a partire dall' ottobre 2008 con termine Marzo2009.Quest' anno, le lezioni di “Trattamento Testi” al corso IGEA verranno impartite utilizzando il pacchetto OpenOffice contesto di riferimento elettronico scaricato dal sito dell' OpenOffice.

Norcia, 08 Novembre 2008

Il responsabile del progetto

Prof. Carlo Pasquinelli

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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della RicercaISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE “R. Battaglia” Norcia (PG)

Progetto per il SITO WEB DELLA SCUOLA

quarta edizione

www.iisbattaglia.it

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Le esigenze

Tra le necessità di adeguamento a livello di comunicazione e di presenza sul territorio in cui opera la scuola, è la disponibilità di un sito web.Le ragioni dell' utilità di una presenza nel web sono molteplici, sia come forma di comunicazione e visibilità, sia come sistema interattivo dicomunicazione fra la scuola e tutti gli operatori che sono collegati alla scuola. Occorre quindi quel qualcosa che renda visibile il sistema scuola“R.Battaglia” e che lo stesso sistema sia in grado di dare una serie di risposte: informazioni organizzative a livello strutturale, comunicativo edidattico. -Informazioni a livello strutturale per far conoscere meglio l' istituto ai potenziali utenti e più in generale al territorio relativamente ai vari indirizzi distudio, all'organizzazione e disponibilità strutturali del sistema “R.Battaglia”.-Informazioni a livello comunicativo relative alle varie attività didattiche ed extradidattiche in cui opera l' istituto.-Informazioni a livello didattico: rapporti fra utenti e scuola, rapporti fra docenti e alunni, rapporti fra docenti e presidenza, rapporti fra alunni.Creare quindi un punto di informazione della scuola nel web.

L' organizzazione dell' esistente sito www.iisbattaglia.it

Pagine realizzateLe pagine del sito che attualmente sono state realizzate, con solo linguaggio html, negli scorsi anni scolastici sono:- la home page;- la nostra storia;- il territorio;- le realtà locali;- i supporter;- il gruppo battaglia;- gli eventi;- i corsi online (in sospeso);- contattaci

-chi siamo;- i corsi;- le attività integrative;- il POF;- la vita scolastica;- la didattica: pagine rapporti studenti-docenti:disponibilità di dispense, materiali didattici, ect;;- le comunicazioni;- il registro;

- l' area riservata (in sospeso);- la registrazione (in sospeso);- i link utili;- le scuole del parco;- il laboratorio di costruzioni;- la scuola nel parco dei monti sibillin;- altre pagine connesse alle precedenti.

Pagine da realizzare- pagine non protette di consultazione e di relazione in inglese: le precedenti già esistenti ma tradotte in inglese.- pagine protette\riservate.Queste ultime, possono essere rese funzionanti in autonomia dalla scuola poiché c'è a disposizione una connessione ADSL 24ore. Questo perchè c'ènecessità del reindirizzamento del server della scuola con un IP fisso. In questa maniera, cioè con la possibilità di rientrare sul server della scuola,installandovi il database MySQL (opensource), sarà possibile costruire ed utilizzare le pagine riservate. A questo database, quindi possono esserecosì agganciate le:- pagine protette riservate per la gestione degli utenti: rapporti tra famiglie\utenti e scuola e registro online;- altre pagine riservate per i rapporti fra docenti e studenti: corsi online e relativi;- altre pagine riservate per la comunicazione fra docenti e fra docenti e presidenza: forum;- altre pagine riservate per la comunicazione fra ragazzi controllate da un tutor: forum, bacheca;- altre al momento non preventivabili ma aderenti ad altre eventuali necessità.L' utilizzo del detto database MySQL (opensource) in proprio sul server della scuola, al quale poi deve essere associa-ta una riscrittura parziale delsito con un linguaggio più evoluto come il PHP (opensource) è necessario in quanto detti servizi (PHP e MySQL) se aggiunti, perchè non previstidall'attuale contratto hosting tin.it del www.iistabbatlia.it porterebbe oneri aggiuntivi (rate annuali) non sopportabili per le casse della scuola. Altrioneri deriverebbero da un incremento dello spazio di hosting, che sarebbe necessario. Le spese per le rate verranno utilizzate per acquistare un discofisso aggiuntivo sul server. Il fatto che i dati personali di genitori ed alunni, sensibili, siano poi scritti sul server della scuola migliora la sicurezza, inquanto non sono scritti residenti su un qualunque server della Telecom.

IL PROGETTO

La nuova organizzazione del www.iisbattaglia.it : relativa ristrutturazione ed ampliamento

Pertanto il progetto previsto per questo passo in avanti da far fare al sito web della scuola, consisterà:1) Attivazione definitiva dell' ADSL con un contratto della larga banda del tipo FLAT 24 ore (gestore AriaADSL, la Telecom non copre il territoriodel comune di Norcia con il suo servizio di ADSL terrestre). Contratto stipulato con Aria.com con attivazione avvenuta nell' Agosto 2007, il canonedi abbonamento corredato da IP fisso è pagato dall' am-ministrazione Provinciale (Perugia) dall' Agosto2008.2) Reindirizzamento della connessione attraverso un servizio gratuito di DNS Dinamico: ci sono diversi gestori, italiani e stranieri, che offronogratuitamente questo servizio: va attivato via web. Attivazione del servizio DNS Dinamico con la comunità DHIS.org statunitense, con serviziogratuito a donazione dall' Agosto 2007.3) Installazione del Server Web Apache su server della scuola, che interpreterà automaticamente il linguaggio PHP (con il quale verrano scritte lenuove pagine web) in quanto il sistema operativo residente è Linux (software totalmente opensource). Attivato il servizio http di Apache 2.0 di LinuxRedHat 9.0 dall' Agosto 20074) Installazione del database Mysql (opensource) sul server della scuola se non è già disponibile tra i pacchetti di Linux. Attivato MySQL 3.23. xxxxdi Linux RedHat 9 dall' Agosto 2007.5) Scrittura della pagina di registrazione con linguaggio PHP e di tutte le altre pagine connesse riservate per i relativi vari usi detti.6) Istallazione della piattaforma Claroline (opensource) o Dokeos (opensource), per la pubblicazione di: Forum, Corsi OnLine e quanto altroconnesso ad attività relazionali e didattiche via web. Installata e operativa la piattaforma Claroline nella versione 1.55 dall' Agosto 2007.7) Creazione di corsi OnLine rivolti agli studenti: attività di docenza a carico dei docenti della scuola disponibili a questo tipo di attività. (il fatto chesiano disponibili online lezioni e esercitazioni credo che sia utile per gli alunni sia durante l'anno scolastico sia nei periodi estivi (debiti formativi),sia se possono permettersi lezioni private che non.

La localizzazione della struttura informatica del sito(l' hosting)Al sito si accederà dallo spazio web di secondo livello www.iisbattaglia.it autorizzato dal maintainer italiano nello spazio ritagliato nei server delgestore Tin sulla base del contratto ”tin.it hosting smart” già stipulato nel mese di gennaio del 2003. Da questo sarà possibile richiamare con gliopportuni Link le pagine riservate che avranno fisicamente posto sul server della scuola. Tutto il database che supporterà il sito sarà residente sulnostro server in ambiente linux quindi protetto da attacchi informatici: al momento linux è il miglior SO ad esprimere un firewall sicuro.Sempre sul server della scuola, sotto il link “la didattica” potranno disporsi dei link collegati a delle pagine per corsi online, comunque dispense e\oriferimenti didattici che i docenti potranno approntare e mettere a disposizione dei loro studenti, sfruttando la piattaforma Claroline o altro. Tuttoquesto ancora con l'ausilio di software opensource.

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Il software per la costruzionePer tutto quanto necessario a livello di software per la costruzione di queste pagine, incluso quello per la didattica online, verrà utilizzato softwareopensource: editor html e php, webserver e database saranno free software di tipo multipiattaforma, quindi compatibili con tutti i SO operativi siaOpenSource che proprietari. Il contenuto informatico delle pagine web avranno comanti compatibili con i più diffusi brouser: Mozilla, FireFox,Netscape, Operà, Internet Explorer.

La manutenzioneIl progetto non avrà mai fine, sotto il punto di vista dell'aggiornamento delle notizie che vengono proposte agli utenti anno dopo anno. Potrà avereuna fine la struttura del sito, una volta individuate e definite le pagine che coprono le varie esigenze della scuola. Ma non potrà mai essere definitofinito, per ovvie ragioni legate agli aggiornamenti e ai nuovi bisogni in evoluzione e con l'evoluzione tecnologica. Continui gli aggiornamenti chesaranno necessari fare di anno in anno a livello di contenuti.

Risorse umaneAl momento, per questo anno finanziario, durante la fase di progettazione e di primo impianto, sentito il dirigente scolastico, l'unica personacoinvolta sarà il sottoscritto. Nella successiva fase di manutenzione e di aggiornamento, potranno essere coinvolti anche altri docenti e\o assistentitecnici (comunque con conoscenze informatiche adeguate e relative al software libero), che la scuola potrà disporre e\o formare con corsi da 120 ore,anche autonomamente in presenza o online dopo aver realizzato quanto prospettato in questa sede.Nel caso di corsi in presenza, per attrezzare le aule con software unicamente opensource, nella nostra scuola non dovrebbero esserci problemi(qualche periferica potrebbe non funzionare perchè, essendo di basso costo, funziona appositamente e solamente per windows). Ricavando unapartizione apposita, in tutti i computers di ultima e\o recente generazione delle tre sale possono essere installati i nuovissimi SO opensource: FedoraCore 6 o Ubuntu 6.10 “Edgy Eft” costruita su base Debian che sono completi già di applicativi opensource. Se necessario possono essere aggiuntialtri applicativi opensource.

Tempi di realizzazione e risorse economicheAnni finanziari 2007 e 2008. Per quanto riguarda le risorse da mettere a disposizione per la realizzazione del progetto, il sottoscritto prevede untempo di almeno 200 ore (da distribuirsi nell'arco dell' anno scolastico corrente) di lavoro intel-lettuale\individuale. Successivo eventualeaggiornamento nel caso sia necessario più tempo. Questo è relativo alla progettazione e alla compilazione delle pagine. La progettazione riguarderà:la decisione del tipo e numero di pagine e la grafica. Al momento si procederà alla scrittura delle pagine, come innanzi anticipato, con un comuneeditor in linguaggio html e php disponibile nel sistema operativo Linux e\o con quanto è possibile reperire a livello di Open Source (es.:HtmlKit), suinternet, dove sono disponibili moltissimi siti, quindi anche molti programmi free (cioè a costo zero); stessa cosa per il simulatore del webserver(es.:EasyPHP) che è necessario durante la fase di costruzione (non si può stare continuamente connessi al telefono sullo spazio web).Nella copertina sono riportati i loghi del software OpenSource e dei linguaggi di programmazione\editor che verranno utilizzati, in ambiente Linux oSO proprietari.E' da tenere presente che il nominato server è quello destinato ad unire in rete le tre sale a disposizione dell' Istituto “Battaglia” e che consentirà iltravaso di dati tra esse e distribuirà internet alla intera rete con connessione ADSL (AriaADSL Servizio di connessione Wireless di AriaCOM).Affidargli anche un surplus di lavoro proveniente dall' u-tenza del sito lo rallenterebbe: ne occorrerebbe uno nuovo di uguale o superiore potenza ecapacità. Quindi per quanto riguardano le risorse da destinare ad eventuali acquisti per un opportuno hardware (nuovo server completo di: almeno tredischi fissi preferibilmente SCSI Ultra320 con scheda RAID, 2GB di memoria, unità MultiBurner\lettore DVD, due schede di rete GigaBit10/100/1000, tastiera, mouse, monitor 1600x1200, unità UPS adeguata) vengono considerate almeno 9000€, Iva inclusa (i server dovrebbero essereacquistati con possibilità di incremento di potenza nel tempo: scheda madre per due processori e sei comparti per gli Harddisk hot swap). Sistemaoperativo di base: Fedora Core 6\8 o Ubuntu Server 6.10 “Edgy Eft” costruita su base Debian (o più recenti). Applicativi vari aggiuntivi: tuttosoftware opensource.

Norcia, 31 Ottobre 2006 Il responsabile del progetto

Prof. Carlo Pasquinelli

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Nell' anno scolastico corrente si proseguirà nell' aggiornamento del sito. Ora c'è da risolvere la questione della indebita chiusura da parte di Tin.It, acausa di alcuni pagamenti dell'abbonamento ritenuti irregolari.

Norcia, 30 Ottobre 2007

Il responsabile del progetto

Prof. Carlo Pasquinelli

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Nell' anno scolastico corrente si proseguirà nell' aggiornamento del sito come da progetto, con l' inserimento delle novità apportate dal progetto“OpenSource in Battaglia_2009” presentato a concorso nell' Agosto 2008, al bando dei progetti 2009 del CCOS di Perugia.

Norcia, 08 Novembre 2008

Il responsabile del progetto

Prof. Carlo Pasquinelli

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N.B. I righi con carattere barrato stanno ad indicare gli step sviluppati negli anni precedenti.

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE ”R.Battaglia” 06046 NORCIA (Perugi a)

- ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI - LICEO CLASSICO - CORSI SERALI IGEA E GEOMETRI Tel. 0743/828028 - Tel . Fax 0743/828029 Presidenza: Tel. 0743/816848 E-mail: [email protected]

PROGETTO: OpenSource in Battaglia_2009 -CCOS Perugia

--In considerazione degli acquisiti dispositivi legislativi a partire dalla Legge Regionale n. 11 del 25/07/ 2006, checompleta a livello locale un più ampio quadro normativo e direttivo quale quello Europeo in tema di software OpenSource, nelle pubbliche amministrazioni;--in considerazione, delle recenti correnti di pensiero in tema di utilizzo nonchè dello stato dell'arte raggiunto daisoftware's liberi GNU di estrema qualità e potenzialità tale da poter sostituire pienamente i più blasonati softwareproprietari esistenti sul mercato;--in considerazione degli esiti, che saranno positivi, del precedente progetto OpenSourse in Battaglia i cui lavori hannoavuto inizio quest' anno e finiranno a marzo\aprile 2009 e con l' effetto di ampliare le nostre conoscenze;--in considerazione che la nostra scuola non può pensare di poter modificare\rielaborare software libero, per la naturadegli indirizzi dei corsi presenti, l' Istituto “R.Battaglia” propone per il prossimo anno solo l'uso del software libero, perun potenziamento e un consolidamento dell' uso dei servizi presenti nel server di rete dotato del SO RedHat RH9, chefino ad ora ha avuto un uso “entry level”, proseguendo ed estendendo gli obiettivi del Livello2 del precedente progetto2008.

CONTENUTI DEL PROGETTO ED OBIETTIVI DEL PROGETTO-RELATIVE RICADUTELivello 3 (i Livelli 1 e 2 sono sviluppati nel progetto OpenSourse in Battaglia del 2008): -Continuare il lavoro di configurazione del server con il sistema operativo Linux RH9 che è ancora supportato dallaRedHat.-Utilizzare la disponibilità del server web Apache, servizi PHP e MySQL per estendere, sul server di dotazione, il sitodella scuola www.iisbattaglia.it (ora su hosting tin.it) con pagine scritte con linguaggio PHP (o parte) anziché conHTML (come è noto il servizio PHP, sui contratti di hosting, per telecom è a pagamento).-Rendere operativa una piattaforma Claroline (la più recente che possa utilizzare la RH9) o altre equivalenti maOpenSource più idonee per organizzare corsi e/o lezioni a distanza per gli alunni, in particolare per quelli afflitti daidebiti formativi, ora estivi e per aiutarli in vista delle prove di verifica di fine agosto che saranno una proceduraconsolidata.-Per rendere operativa la piattaforma interattiva, abbattere la barriera della novità e ad aiutare i colleghi docenti ascrivere dei minicorsi e/o lezioni da disporre online per gli alunni, verrà diffusa la conoscenza sull' uso di questa/epiattaforme attraverso lezioni frontali che verranno impartite dal sottoscritto durante l' arco dell'anno scolastico diriferimento.-Rendere operativo il server Samba per il dialogo in rete tra i PC Linux e i PC Windows.-Costruire (possibilmente) un servizio di posta elettronica per i docenti della scuola utilizzando il Mail Server Postfixche, come viene ribadito su molte riviste specializzate, sembra essere il sostituto del più storicamente blasonatoSendMail. PostFix dovrà essere installato ex-novo poiché anche se previsto nella RH9 sarà di prima generazione.-Tentare l' allacciamento nella rete dei computer della segreteria dandogli al momento solo la disponibilità della ADSL edi un archivio dati (file server FTP).-Utilizzazione degli applicativi OpenOffice, Mozilla e Thunderbird per il lavoro in segreteria, anche se per alcunequestioni il Ministero della Pubblica Istruzione utilizza software che è accessibile solo con software Microsoft. Laquestione della conversione al software OpenSourse nella segreteria sembra cosa complessa: si dovrà fare uno studioapprofondito della situazione organizzativa, per poter fare una definitiva conversione. Un ulteriore ampliamento dell' uso delle attività del server esistente comporterà:-una ulteriore spesa per ampliare le capacità (archivi) in termini di harddisk da mettere in RAID con quelli esistenti -un incremento della memoria (possibilmente al massimo della sua capacità). Lo sviluppo dell' ampliamento verrà curato da un docente interno all' istituto (coordinatore).Ricadute economiche: riduzione delle spese per l'acquisto di licenze d'uso di software proprietari, nonché riduzione delle tariffe relative aservizi internet ed altri di manutenzione a pagamento.Ricadute organizzative: la scuola si apre alle nuove tendenze organizzando l'uso del software OpenSource anche seesiste una certa volontà di perseverare nell' uso di software proprietario, da parte di alcuni docenti abituati ai prodottiMicrosoft o similari; infatti compito della struttura pubblica (la nostra scuola) è quello di far conoscere al più possibilela validità dell' OpenSource attraverso l' uso: dall' anno scolastico 2008/09 gli alunni del corso IGEA adotteranno untesto per l' uso dell' OpenOffice e contemporaneamente ci saranno lezioni anche sull' applicativo OpenSource.

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Ricadute culturali: educazione alla legalità, conoscenza di altri software applicativi liberi in quasi tutte le direzioni,ampliamento delle risorse individuali.

Risorse gia disponibili per il progetto, es: attrezzature, prototipi

1)Aula dotata di 25+1 postazioni PC PIII, connessi in rete, con dual boot dotati di SO proprietario e open source LinuxFedora 9; applicativi proprietari su windows e opensource.2)Aula dotata di 20+1 postazioni PC PIV, connessi in rete, con SO Linux Ubuntu 8.04 con software open source eapplicativi proprietari (al momento “Derive 6” per la matematica) sfruttando la piattaforma wine.3)Aula dotata di 12+1 postazioni PC PIV, connessi in rete, con SO Linux Windows XP Pro SP2 e prevalente softwareapplicativo proprietario specifico per il corso geometri (AutoCAD 2009, AllPlan 2006, altri professionali), anche sepresente l' OpenOffice: poco si trova di tipo professionale ma OpenSource.4)Server di rete PIV SO Linux RH9, come router distributore della larga banda AriADSL.

Descrizione della situazione presente nel contesto in cui opera l' ente proponente il progettoLa struttura è in fase di conversione per l' utilizzazione di SO Linux e applicativi OpenSource anche se una sala con 12postazioni alunno più una docente, dovrà rimanere sistema operativo Windows XP PRO (sala 3), perchè softwareapplicativi di tipo professionale per i geometri funzionano su piattaforma windows: in questa sala si cercherà diutilizzare l' OpenOffice su piattaforma windows.Anche se c'è volontà, la conversione al software libero sembra ostacolata da applicativi connessi a sistemi del Ministerodella Pubblica Istruzione.Server di rete (utilizzato per ora solo per la diffusione dell' ADSL via rete hardware e wireless ed alcune pagine del sitodella scuola), è dotato di SO Red Hat 9.0: alcune funzioni verranno ampliate grazie ai benefici finanziamenti del CCOSdel corrispondente progetto 2008. Si spera che venga finanziato anche questo progetto 2009 così siamo messi in gradodi cresere sul fronte sistema rete in ambito OpenSource

Descrizione delle fasi di attuazione del progetto (tempi previsti per ciascuna fase e ruolo del personale)Le fasi verrano individuate in seguito ad una possibile approvazione del progetto.La scansione temporale è indicata nell'allegato diagramma di Gannt, comunque verrà svolto nell'anno solare 2008, neimesi di: Gennaio, Febbraio, Marzo, Aprile, Maggio, Luglio, Settembre, Ottobre, Novembre, Dicembre (sospenzionedelle attività nei mesi di Giugno, Luglio, Agosto). Allegato diagramma di GANNT: Carlo_Pasquinelli_GANTT.ods.La descrizione delle fasi in maniera esplicita non è possibile indicarla, poiché i lavori andranno avanti in parallelo ed amacchia di leopardo.I tempi disponibili sono quelli residui rispetto a quelli cogenti degli orari didattici e per quelli connessi\legati alladidattica.

Personale impiegatoDocente Coordinatore esperto (interno): Prof. Pasquinelli Carlo. Assistente Tecnico esperto (interno): Sig. Oreste Verucci.

Il Coordinatore Il PresideProf. Carlo Pasquinelli Prof. Roberto Rossetti

Norcia, 30 Luglio 2008

progetto_FLOSS_CCOS_definitivo_2009.sxw

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PROGETTO “BATTAGLIA ON-LINE'”

Sezione 1 – Descrittiva1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progettoBattaglia On-Line (estensione autonoma del Progetto Istituto Battaglia in Rete che continuerà anche per l' a.s. 2008-2009 e 2009-2010)

1.2 Responsabile progettoIndicare il responsabile del progettoProf. Carlo Pasquinelli (in ambito funzione strumentale)

1.3 ObiettiviDescrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e lemetodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

1.Incremento dei rapporti della scuola con le famiglie, come arricchimento del nuovo patto formativo.2.Registro dei voti On-Line per informare in tempo reale le famiglie, sull' andamento didattico dei figli.

Destinatari: Famiglie ed alunni dell' Istituto.Docenti coinvolti: tutti.

1. Compilazione del registro da una postazione PC scolastica o di casa.2. Eventuale rapporto epistolare via e-mail.

1.4 DurataDescrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività dasvolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.Gennaio 2009 – Giugno 2009Conoscenza del software OpenSource OnlineGradess (o altro software alternativo OpenSource).Installazione del software sul server della scuola (in alternativa un PC in disuso da affiancare al server)Una o due lezioni al corpo docente, per impartire le informative necessarie per la compilazione del registro.

1.5 Risorse umaneIndicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare.Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Prof. Carlo Pasquinelli.Il progetto a regime, prevede il coinvolgimento di tutti i docenti per la compilazione del registro on-line, in servizionella scuola, attualmente e futuri.Tecnici dell'Istituto

1.6 Beni e serviziIndicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione.Aula Magna per 1-2 lezioni, da due ore, pomeridiane.Server della scuola (in alternativa un PC in disuso da allestire con SO opensource).

Data, 8/11/2008IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

Prof. Carlo Pasquinelli

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I PROGETTI CHE EDUCANO ALLA SALUTE

PROGETTO “ATTIVITA’ DI EDUCAZIONE FISICA….. GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI” Sezione 1 – Descrittiva1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progetto“Attività di Educazione Fisica……..Giochi Sportivi StudenteschiIl progetto comprenderà le seguenti attività:Atletica leggera (corsa campestre) Sci alpino C alcio a cinquePallavolo P allacanestro

1.2 Responsabile progettoIndicare il responsabile del progettoProf.ssa Perla Maria Gelzomina e Prof. Benedetti Maurizio

1.3 ObiettiviDescrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologieutilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.OBIETTIVI• Consolidare il carattere, sviluppare la socialità ed il senso civico• Conoscere e praticare l’attività sportiva• Sviluppare la capacità di comunicare, di esprimersi, di socializzare, di gratificarsi attraverso il linguaggio del movimento• Ricercare e scoprire le capacità espressive attraverso Sport come forma spontanea di relazione e di aggregazione• Contribuire, collaborare ad un risultato comune• Organizzare giochi di squadra che implichino il rispetto di regole predeterminate, assunzione di ruoli e l’applicazione di

schemi di gara

DESTINATARITutti gli alunni dell’Istituto

FINALITA’Si prefigge di contrastare la dispersione scolastica in un momento formativo unico attraverso l’offerta di un’esperienzadidattica che utilizzo il movimento come linguaggio universale che non conosce limiti di età, di nazionalità e si cerca diprevenire malesseri diffusi della società attuale che poco spazio offre alla riflessione e all’attenzione dell’altro.

METODOLOGIEAllo scopo di favorire la pratica sportiva per tutti gli studenti, anche a coloro che non usufruiscono di altre opportunità, verràdato massimo spazio alle attività di Istituto attraverso:✗ avviamento alla pratica sportiva pomeridiana✗ tornei di classe e interclasse✗ partecipazione ai Giochi Sportivi Studenteschi

1.4 DurataDescrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere inun anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.Da Dicembre 2008 a Maggio 2009 Il progetto si articolerà secondo le seguenti modalità:

1. Fase distrettuale2. Fase provinciale3. Fase nazionale

Le lezioni del relativo gruppo sportivo si svolgeranno nei giorni di:Martedì dalle 14,30 allle 16,30 calcio a 5 (Palestra Hotel Salicone)Giovedì dalle 14,30 allle 16,30 pallacanestro (Palestra dell' Istituto)

1.5 Risorse umaneIndicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare inominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. DOCENTI RESPONSABILIPROF.SSA PERLA MARIA GELZOMINAPROF. BENEDETTI MAURIZIO

1.6 Beni e serviziIndicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione.SERVIZI: PALESTRA DELLA SCUOLA PALESTRA HOTEL SALICONE

Data 19/11/2008 IL RESPONSABILE DEL PROGETTO Prof.ssa Perla Maria Gelzomina Prof. Benedetti Maurizio

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I PROGETTI CHE EDUCANO ALLA SALUTE

PROGETTO “TEATRO”

Sezione 1 – Descrittiva1.1 Denominazione progettoIndicare Codice e denominazione del progettoPROGETTO TEATRO

1.2 Responsabile progettoIndicare il responsabile del progettoProf.ssa RosaMaria Marini

1.3 ObiettiviDescrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e lemetodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

1.Socializzazione all' interno del gruppo.2.Rispetto delle regole necessarie per lavorare in un gruppo teatrale.3.Conoscenza della letteratura e storia del teatro.4.Esperienza del contatto con il palcoscenico.5.Esercizi di lettura e dizione.6.Sviluppo della gestualità e controllo.7.Partecipazione a concorsi e spettacolo di fine anno come verifica del Progetto.

Destinatari: tutti gli alunni I.I.S.

1.4 DurataDescrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività dasvolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.Dicembre 2008 – Maggio 2009Partecipazione a concorsi – SPETTACOLO DI FINE ANNO.Un incontro settimanale di due ore (mercoledì 14.00 – 16.00)

1.5 Risorse umaneIndicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede diutilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per annofinanziario.Prof.sse Marini - DiLeo – DeDatoCollaboratore esterno – Insegnante di recitazione - Regista Tecnici dell'Istituto – Personale di Segreteria

1.6 Beni e serviziIndicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione.Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.Aula per 2 ore di lezione pomeridiane settimanali.Videocamera – Fotocamera – Impianto di amplificazione - costumi di scena – fotocopie – computer - fax

Data 08/11/2008IL RESPONSABILE DEL PROGETTOProf.ssa RosaMaria Marini

104DDOCUMENTOOCUMENTO PRODOTTOPRODOTTO CONCON: O: OPENPENOOFFICEFFICE [email protected] www.iisbattaglia.it

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I PROGETTI CHE EDUCANO ALLA SALUTE

PROGETTO “LABORATORIO MUSICALE “SUONINSIEME””Sezione 1 – Descrittiva1.1 Denominazione progettoIndicare Codice e denominazione del progettoLABORATORIO MUSICALE “SUONINSIEME”

1.2 Responsabile progettoIndicare il responsabile del progettoPROF.SSA Giuseppina Perla

1.3 ObiettiviDescrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e lemetodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.• Sviluppare la capacità di comunicare, di esprimersi, di socializzare.• Sviluppare la capacità di inventare, seguire regole strutturali e di interazione con gli altri nel dialogo sonoro.• Partecipare a concorsi nazionali.• Preparare saggio di fine anno.

1.4 DurataDescrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività dasvolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro. Dicembre - Giugno: lezioni di Tecnica Musicale e Corale

Giugno: saggio di fine anno

1.5 Risorse umaneIndicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede diutilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per annofinanziario.Docente referente Prof.ssa Perla GiuseppinaMaestro Filippo Salemmi, Direttore Artistico dell'Associazione Culturale “Complesso Bandistico Città di Norcia”

1.6 Beni e serviziIndicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione.Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.Materiale di cancelleriaLaboratorio musicale, strumentazione per la registrazione.

Data 10/11/2008IL RESPONSABILE DEL PROGETTOProf.ssa Giuseppina Perla

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PROGETTO “EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’ E ALLA SESSUALITA’”

Sezione 1 – Descrittiva 1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progettoEDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’ E ALLA SESSUALITÀ

1.2 Responsabile progettoIndicare il responsabile del progettoProf.ssa Grazia De Dato

1.3 ObiettiviDescrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e lemetodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.Destinatari: alunni classe terminali e classi secondeMotivazioni e finalità: il Progetto risponde all’esigenza formativa degli alunni delle classi indicate, proponendoattività didattiche finalizzate a favorire in loro la conoscenza del sé e dell’altro da sé. Obiettivi GeneraliGli alunni

1. Conosceranno i cambiamenti nel corpo e nelle relazioni: la sessualità.2. Apprenderanno come vivere l’adolescenza: l’individuo e la società3. Conosceranno i sistemi della Contraccezione.

Modalità ed organizzazioneLezioni interattive, brevi lezioni frontali, utilizzo di materiale cartaceo e midiaL’attività è svolta da operatori dell’ASL 3.

1.4 DurataDescrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività dasvolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.Novembre – dicembre 2007 per le seconde classi, due incontri per classe della durata di 6 ore (3+3)Aprile 2008 per le classi terminali, un incontro per classe della durata di 2 ore presso il Consultorio di Norcia.

1.5 Risorse umaneIndicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede diutilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Operatori consultoriali ASL 3 a costo zeroReferente del Progetto: ore 25 ore di non docenza

1.6 Beni e serviziIndicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione.Gli operatori progetteranno con il docente responsabile del progetto e lavoreranno durante le ore curricolari Risorse della Scuola (computer, lavagna luminosa, fotocopiatrice, materiale cartacea, ecc.)

Data 27/10/2008 IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

Prof.ssa Grazia DeDato

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I PROGETTI CHE EDUCANO ALLA SALUTE

PROGETTO “EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’ E ALLA SESSUALITA’”

Premessa

Il presupposto teorico del Progetto educativo sull’affettività e sulla sessualità proposto dai Servizi Consultoriali dei Distretti Sanitari n. 1 e n. 4 è cheparlare di sessualità significa “inequivocabilmente parlare di affettività, anche quando la sessualità viene presentata come esclusiva espressione delladimensione organica di ogni essere umano. La sessualità è “intessuta” di significati, di sensazioni, di emozioni, il Progetto propone, pertanto, un percorso educativo che sviluppicontestualmente aspetti anato-fisiologici, psico-relazionali e socio-culturali cercando di favorire il confronto e la consapevolezza.

Il Progetto , è rivolto ai preadolescenti e agli adolescenti dobbiamo, quindi, fare ulteriori riflessioni: i preadolescenti e gli adolescenti impegnati nella“fatica di crescere” possono avere difficoltà a comprendere, elaborare, ed esprimere quanto sentono e pensano, a confrontarsi sul cambiamento fisicoe nei rapporti verso i coetanei, verso gli adulti e anche verso se stessi.D’altra parte gli adulti possono a volte, essere”sconcertati” di fronte a comportamenti che hanno occasione di vedere nel contatto quotidiano con i“ragazzi”, disorientamento vissuto come genitori, come docenti, come operatori.Il Progetto non vuole solo dare informazioni sull’anatomia e fisiologia, ma anche parlare di sentimenti ed emozioni, parlare del rapporto tra individuidi diverso e dello stesso sesso, promuovendo spazi di confronto e dialogo, con informazioni per conoscere ma soprattutto per condividere evalorizzare le potenzialità di ognuno e le possibili scelte positive.

Il Target

Il Progetto è rivolto alla Scuola Media Inferiore e Superiore, con alcune specificità nella scelta dei contenuti, del livello di approfondimento, delleinformazioni, della metodologia informativa, in rapporto al target.Per la scuola media inferiore sono individuate come target le classi (riportare la motivazione) …….……………………………………………………………………………………………………..Per la scuola media superiore sono individuate come target le classi seconde e terze (riportare la motivazione) ……………………………………………………………………………………….

La Famiglia e la Scuola

Il ruolo della Famiglia e della Scuola sono fondamentali per la promozione di benessere nella crescita degli adolescenti, in particolare i modelli dicomportamento hanno origine nel contesto familiare, non esclusi quelli per la tutela e la promozione della salute.

Il raccordo con la famiglia è fondamentale, infatti il clima e l’attenzione familiare, la condivisione e il “rinforzo” delle informazioni e dei messaggisono indispensabili per gli obiettivi di Educazione alla Salute, in particolare per un tema a forte valenza affettivo-relazionale come la sessualità.

Il Progetto prevede per il target Scuola media inferiore, un incontro di informazione/confronto con i genitori per la presentazione e discussione delpercorso educativo che sarà sviluppato con i ragazzi e un incontro a conclusione del Progetto con cambio di impressioni e verifica su quanto è statorealizzato .I Docenti, inoltre, hanno un ruolo insostituibile nel dare significato e continuità ai messaggi educativi proposti e sviluppati in un intervento diEducazione alla Salute. La collaborazione e l’integrazione con i Docenti per lo sviluppo curriculare dei diversi aspetti affrontati, è fondamentale perla realizzazione del Progetto. Si prevedono pertanto, incontri di raccordo e confronto con i docenti delle classi target. Si propone la collaborazione adefinire un gruppo di lavoro integrato (docenti/operatori) per la realizzazione del programma educativo. L’Obiettivo graduale, da raggiungere in tempi differenti nelle diverse realtà, è inserire l’Educazione alla Salute nel processo quotidiano diEducazione globale degli studenti che solo la scuola può garantire, con responsabilità e competenza dei docenti, ruolo di supporto e consulenza deiServizi Sanitari e, soprattutto, protagonismo dei ragazzi.

Progetto Educazione all’Affettività e alla Sessualità nella ScuolaProgramma di massima

Il Progetto si articola in tre incontri di 2 ore per ogni classe che verrà incontrata singolarmente. Negli incontri si vuole parlare e favorire il confronto elo “scambio” sull’adolescenza con i suoi cambiamenti legati alla crescita e alla maturazione, anche nelle relazioni e nella comunicazione.L’obiettivo è dare informazioni e favorire consapevolezza, con particolare attenzione ai comportamenti responsabili, offrendo un’occasione diriflessione e comunicazione sulla e nell’adolescenza, dando, inoltre, informazioni sui Servizi Consultoriali in particolare sullo “Spazio Consultoriale”rivolto agli adolescenti e ai giovani.

Scuola Media Superiore

Classi Target:

Gruppo di lavoro operatori

Distretto n. 1 ……….Distretto n. 4 ……….

I° Incontro

Crescere significa …………………………I cambiamenti nel corpo e nelle relazioni : la sessualità

A) Presentiamoci in cerchio : io sono …………..Durata 15 minutiOBIETTIVO : presentarsi, iniziare a conoscersi, creare il climaMateriale : schede per la presentazione

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I PROGETTI CHE EDUCANO ALLA SALUTEB) Proiezione del filmino realizzato dal Consultorio Giovani di Bologna“ Emilio avrà 20 anni nel 2000”Durata 20 minutiOBIETTIVO: introdurre il tema dell’adolescenza, presentando situazioni nelle quali i giovani possano riconoscersi e identificarsi. Materiale : TV, Videocassetta

C) Consegna delle schede “Apparato riproduttivo maschile e femminile”Durata 10 minuti OBIETTIVO: avere informazioni su quanto i ragazzi hanno già appreso ( dalle diverse fonti di informazione ) sull’aspetto organico della crescita ,per poter calibrare le informazioni da dare o approfondire.Modalità : i ragazzi compilano individualmente le schede e le riconsegnano allo scadere del tempo.Materiale: schede di verifica

D) Commento e discussione delle schede di verificaDurata 20 minuti OBIETTIVO: ripercorrere le informazioni già acquisite dai ragazzi, approfondendo e chiarendo alcuni aspetti, ponendo quesiti e dando input per ladiscussione.Materiale: diapositive ( proiettore ) lucidi ( lavagna luminosa )

E) Riflessione sulla relazione affettiva: i valori sessualiDurata 30 minutiOBIETTIVO: stimolare i ragazzi a identificare i propri valori relativi alla relazione sessuale e promuovere la consapevolezza dei valori degli altri.Materiale: scheda “Relazione sessuale”

F) Consegna schede delle “Domande Segrete”Durata 15 minutiOBIETTIVO: stimolare i ragazzi a esprimere liberamente dubbi, curiosità, provocazioni…..Modalità: lavoro individuale. I ragazzi scrivono anonimamente sulla scheda le domande e le consegnano allo scadere del tempo.Materiale: scheda “Domande Segrete”

II° Incontro

Per star bene……vivere l’adolescenza: l’individuo e la società.

A) Ritroviamoci in cerchio: cosa avete fatto di bello? Come ci sentiamo? Cosa pensate dell’incontro precedente?Durata 10 minutiOBIETTIVO: rincontrarci, riprendere la comunicazione, fare il punto

B) Le “Domande Segrete”Durata 20 minutiOBIETTIVO: vogliamo dare risposta e confrontarci ulteriormente sui dubbi e sulle curiosità dei ragazzi, utilizzando le provocazioni come “utilecontributo” per affrontare gli aspetti più critici.Modalità : presentazione del cartellone ( o di altra forma di elaborazione ) e del criterio di costruzione, approfondimento e confronto sulle domande.Materiale : cartellone o altro

C) Il fotogramma : massaggi e comunicazione Durata 30 minutiOBIETTIVO: ognuno “sta nell’adolescenza” con la propria individualità la propria esperienza, il confronto può far individuare e valorizzare gliaspetti positivi.Stimoliamo i ragazzi ad esprimere opinioni e aspettative rispetto alla sessualità.Modalità: per l’attivazione sono necessari giornali/riviste con immagini raffiguranti varie modalità comunicative, temi riguardanti le relazioni, lasessualità, il linguaggio del corpo.Ogni ragazzo sceglie fra le immagini rappresentate sui giornali/riviste quella che lo colpisce di più, e invitato a riflettere sui motivi della propriascelta rispetto al messaggio trasmesso e a discuterne in sottogruppo, nel quale tutte le immagini vengono incollate su di un cartellone, per poi venirosservate e discusse in plenaria.Materiale: giornali/riviste di vario tipo, cartellone, colla, forbici.

D) La Sessualità aspetti socio-culturaliDurata 20 minutiOBIETTIVO: le scelte, i modelli di comportamento e i ruoli sono influenzati dal contesto socio-culturale, vogliamo stimolare i ragazzi ad esprimerei propri vissuti rispetto ai ruoli sessuali.Modalità: libere associazioni, si appendono 2 cartelloni, in uno si scrive la parola maschio; nell’altro la parola femmina. I ragazzi scrivono suicartelloni tutto quello che viene loro in mente su queste parole, l’esercizio deve permettere una circolarità di idee e ciascuno può produrreassociazioni anche a partire da quello che dicono i compagni.La prima fase deve permettere la produzione libera e creativa di associazione, in un secondo momento si attiva il confronto sugli elementi emersi eviene avviata la discussione. Gli operatori danno elementi per riflettere sull’aspetto sociale e culturale dei ruoli sessuali e dei comportamenti.Materiali: cartelloni e pennarelli.

E) Consegna della scheda “scelta di un nome”Durata 5 minutiOBIETTIVO: Vogliamo coinvolgere e motivare i ragazzi rispetto all’organizzazione di uno “Spazio consultoriali” dedicato a loro, dare “voce” alleloro proposte iniziando dal nome.Modalità: lavoro individuale. I ragazzi scrivono anonimamente le loro proposte compilando la scheda e la consegnano allo scadere del tempo.Materiale: scheda “scelta di un nome”

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I PROGETTI CHE EDUCANO ALLA SALUTE

III° incontroConoscere e riflettere prima di ………scegliere

A) Ritroviamoci in cerchio: casa avete fatto di bello? Come ci sentiamo? Cosa pensate dell’incontro precedente?Durata: 10 minuti.OBIETTIVO: ri-incontrarci, riprendere la comunicazione, fare il punto

B) “Le nostre scelte per la salute”Durata: 20 minutiOBIETTIVO: i comportamenti, le scelte individuali e collettive, possono influire sulla salute e sul benessere anche in adolescenza.Stimoliamo i ragazzi a riflettere e confrontarsi sulle responsabilità individuali rispetto alla Salute, in particolare riflettiamo sulle scelte positive per lasalute legate alla sessualità.Modalità: ogni ragazzo compila individualmente la scheda di lavoro e si confronta su questa in un sottogruppo. In plenaria si discute sugli elementiemersi e gli operatori fanno un flash sui comportamenti a tutela della salute, approfondendo alcuni aspetti su richiesta.Materiale: scheda “ i comportamenti per salute”, lucidi.

C) Gioco delle carteDurata: 15/20 minutiOBIETTIVO: vogliamo verificare le conoscenze dei ragazzi relative ai contraccettivi.Modalità: ogni ragazzo sceglie una carta e illustra il termine che vi trova scritto, dicendo quello che sa sull’argomento. Se non conosce il significato oha informazioni insufficienti può chiedere l’aiuto del compagno. L’operatore osserva e registra il livello di conoscenza, si può fare un gioco disquadre assegnando un punteggio.Materiale: carte.

D) La contraccezione: informazione e confronto.Durata: 25/30 minutiOBIETTIVO: vogliamo dare e approfondire informazioni sui mezzi contraccettivi, confrontandoci con i ragazzi non solo su quello che sanno, maanche sul loro atteggiamento rispetto alla contraccezione, favorendo la consapevolezza sull’importanza del “sesso sicuro”.Modalità: gli operatori, in base a quanto registrato sul livello di conoscenza e di interesse sulla contraccezione, illustrano, approfondiscono e siconfrontano sui diversi aspetti del tema.Materiale: diapositive sulla contraccezione (proiettore) mezzi contraccettivi, fogli informativi “la contraccezione”.

E) Le schede “scelta di un nome”.Durata: 15 minuti:OBIETTIVO: vogliamo socializzare alla classe quanto è stato espresso individualmente rispetto a d uno “Spazio Consultoriali” per i ragazzi, il nomescelto è espressione di aspettative e avvia il confronto sulle proposte fatte.Modalità: presentazione di un prodotto di elaborazione delle schede, approfondimenti e confronto con definizione di una proposta condivisa.

F) i Servizi Consultoriali nell’azienda USL n. 3 e/o nel Distretto n.______Durata: 20 minuti.OBIETTIVO: in attesa di un’ulteriore specifica organizzazione vogliamo presentare i servizi consultoriali attuali, in particolare le attività rivolte agliadolescenti e ai giovani, confrontarci con loro motivandoli a rivolgersi al consultorio.Modalità: partendo da quanto i ragazzi pensano e vorrebbero dal consultorio, diamo informazioni sull’organizzazione e sulle attività attualidistribuendo materiale informativo.Materiale: lucidi, materiale informativo sui consultori da distribuire.

G) Il confronto sull’esperienza fatta.Durata: 30 minuti.OBIETTIVO: è importante il confronto con i ragazzi rispetto all’esperienza appena conclusa, vogliamo “raccogliere” impressioni, pareri e proposte.Modalità: ogni ragazzo compila individualmente la scheda di lavoro e si confronta su questa in un sottogruppo. In plenaria si discute sugli elementiemersi riportando su un “cartellone verbale” gli elementi condivisi.Materiale: scheda “pareri e proposte”.

H) “Saluti e abbracci” non finisce quiDurata: 15 minuti.OBIETTIVO: vogliamo ribadire il protagonismo dei ragazzi nell’esperienza e dare un messaggio di disponibilità a continuare la comunicazione e ilconfronto nel Consultorio.Modalità: salutiamo e ringraziamo per la collaborazione, ogni operatore esprime un pensiero sull’esperienza, invitiamo anche il docente o i docentiche hanno collaborato ad esprimere la loro opinione.

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I PROGETTI CHE EDUCANO ALLA SALUTEIdentità Sessuale

I° incontro scuole superiori (biennio)

A) Conosciamoci: presento il mio vicino………. (durata 10 minuti)

B) Gioco di squadra: puzzle di anatomia………..(durata10 minuti)Materiale: puzzle

C) Scheda di verifica: discussione e spiegazione sull’apparato genitale riproduttivo maschile e femminile (durata 20minuti)Materiale: lucidi, lavagna luminosa, proiettore, diapositive, fotocopie.

D) Attivazione: il fotogramma (durata 30 minuti)Obiettivo: aiutare i ragazzi ad esprimere opinioni e aspettative rispetto alla sessualità.Modalità: per l’attivazione sono necessari dei giornali con immagini raffiguranti temi inerenti le relazioni, la sessualità, il linguaggio del corpo, variemodalità comunicative in campo sessuale. Ogni ragazzo scegli fra le varie immagini rappresentate sui giornali quella che lo colpisce di più. E’ poiinvitato a riflettere sui motivi della sua scelta e a guardare l’immagine.Tutte le immagini scelte dai ragazzi vengono incollate su di un cartellone poi osservate e discusse in plenaria.Materiale: giornali di vario tipo, cartellone colla e forbici.

E) Domande segrete (durata 15 minuti)Materiale: fotocopie

Saluti e abbracci

(equipe: Dott.sa Laura Alesse, Psicologo Valter Arcangeli, Ostetrica Sabrina Palazzeschi, Ostetrica Anna Rita Bevilacqua, Assistente Sociale OriettaPersiani)

Il rapporto sessualeII° incontro scuole Superiore (biennio)

A) Mi presento con il simbolo ……………..(durata 10 minuti)

B) Attivazione: se sei maschio………….se sei femmina…………(durata 10 minuti)Modalità: ogni gruppo riflette e discute sugli svantaggi e vantaggi dell’essere maschio o femmina oggi nella nostra società. Terminata la discussionesi riporta la sintesi del lavoro su di un cartellone.Materiale: cartellone pennarelli e …………

C) Proiezione: diapositive sulla contraccezione e spiegazione (durata 20/30 minuti)Materiale: proiettore e diapositive.

D) attivazione: affettività/sessualità (durata 20 minuti)Materiale: fotocopie

Saluti e abbracci

(equipe: Dott.sa Laura Alesse, Psicologo Valter Arcangeli, Ostetrica Sabrina Palazzeschi, Ostetrica Anna Rita Bevilacqua, Assistente Sociale OriettaPersiani)

Il rapporto SessualeIII° incontro scuole superiori (biennio)

A) Mi presento. Che tempo fa……………………(durata 10 minuti)

B) Attivazione: lettere d’amore (temi: rapporto sessuale, gravidanza, contraccezione, malattie sessualmente trasmesse) (durata 30minuti)Modalità: ogni gruppo riflette e discute sugli argomenti proposti.

C) Attivazione: gioco delle carte. (durata 15/20 minuti)Modalità: ogni ragazzo sceglie una carta e illustra il termine che vi trova scritto, dicendo tutto quello che sa sull’argomento.Se non ne conosce il significato o ha informazioni scarse, può chiedere l’aiuto di un compagno.Materiale: carte

D) Risposte domande segrete (durata 20 minuti)

Saluti e abbracci

(equipe: Dott.sa Laura Alesse, Psicologo Valter Arcangeli, Ostetrica Sabrina Palazzeschi, Ostetrica Anna Rita Bevilacqua, Assistente Sociale OriettaPersiani)

Data 26/09/2008IL RESPONSABILE DEL PROGETTOProf.ssa Grazia DeDato

110DDOCUMENTOOCUMENTO PRODOTTOPRODOTTO CONCON: O: OPENPENOOFFICEFFICE [email protected] www.iisbattaglia.it

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I PROGETTI CHE EDUCANO ALLA SALUTE

PROGETTO “DISTURBI E DISORDINI ALIMENTARI IN ETA’ SCOLARE”Sezione 1 – Descrittiva1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progettoDISTURBI E DISORDINI ALIMENTARI IN ETA’ SCOLARE

1.2 Responsabile del progettoIndicare il responsabile del progettoProf. Federico Cipolla, docente di Estimo presso l’istituto (abilitato all’insegnamento anche della materia di Scienze degli alimenti).

1.3 ObiettiviDescrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate.Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.Destinatari : 1)-alunni delle classi prime (sez. IGEA – IGEA Turist. – Geometri – 4° Ginnasio); 2)-alunni delle classi seconde ( sez. IGEA – IGEA Turist. – Geometri – 5° Ginnasio); Obiettivi : 1)- Informare correttamente per acquisire comportamenti alimentari corretti e riconoscere le eventuali situazioni critiche;2)- acquisire conoscenze relative ad una corretta ed equilibrata alimentazione; Finalita’:1)- Riconoscere possibili e potenziali disturbi per indirizzare verso supporti specifici;Metodologie : 1)-Lezioni frontali supportate da materiale audio, video e l’uso di power-point, oltre a materiale cartaceo ed, in previsione, momentidi dibattito, discussioni e domande agli esperti; 2)-percorso di analisi e test somministrato dagli esperti intervenuti;Rapporti con Istituzioni : Associazione “MI FIDO DI TE” ( ass.ne che collabora con DCA “PALAZZO FRANCISCI” di Todi; USLn.2 dell’Umbria;

1.4 DurataDescrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un annofinanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.Periodo di effettuazione: Il progetto verrà svolto con un totale di 20 lezioni così organizzate:1)-due lezioni (di due ore per lezione) effettuate dal prof. Federico Cipolla alle suddette classi prime riunite per gruppi: 1^ IGEA –1^ Geom.; 1^ IGEA Turist. – 4° Ginnasio; 2)-due lezione di due ore effettuata dal prof. Federico Cipolla alle suddette classi seconde, riunite per gruppi: 2^ IGEA – 2^ Geom.;2^ IGEA Turist. – 5° Ginnasio;3)- tre lezioni, di due ore l’una (per un totale di 6 ore) da parte degli esperti contattati per il gruppo 1^ IGEA-1^Geom;4)- tre lezioni, di due ore l’una (per un totale di 6 ore) da parte degli esperti contattati per il gruppo 1^ IGEA Tur. -4° Gin.;5)- tre lezioni, di due ore l’una (per un totale di 6 ore) da parte degli esperti contattati per il gruppo 2^ IGEA-2^Geom;6)- tre lezioni, di due ore l’una (per un totale di 6 ore) da parte degli esperti contattati per il gruppo 2^ IGEA Tur. -5° Gin.;Le lezioni verranno impartite con cadenza settimanale per un periodo compreso tra il primo dicembre ed il 28 febbraio e, comunque,il programma, potrà essere suscettibile di piccole variazioni.-L’anno finanziario interessato al progetto è l’anno in corso, 2008.

1.5 Risorse umaneIndicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare inominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Risorse umane : Gli esperti intervenuti fanno parte dell’associazione “MI FIDO DI TE”, ass.ne sociale in campo di DCA, via Cesia65, Todi; Rappresentante legale ing. Paolo Fringuelli; responsabile dott.ssa Paola Bianchini. Gli esperti intervenuti saranno innumero di due per lezione: il Dr. Diego Manduri e la Dr.ssa Paola Bianchini . Le prime due lezioni, per ogni gruppo di classi,saranno tenute dal prof. Federico Cipolla.

1.6 Beni e serviziIndicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione.Le lezioni, da parte degli esperti contattati, dovranno essere effettuate presso l’aula Magna dell’istituto, per modo che possanobeneficiare di strumenti di proiezione di lucidi, di power-point, e quant’altro possa necessitare agli intervenuti (tale aspetto,ovviamente, non aggiungerà alcuna spesa al progetto).Gli esperti intervenuti verranno pagati per moduli somministrati (uno per lezione di due ore) ed in particolare:1)-numero 3 moduli per il primo gruppo, per un costo di € xxx,xx/modulo …................€ xxx,xx2)-numero 3 moduli per il secondo gruppo, per un costo di € xxx,xx/modulo…..….....…€ xxx,xx4)-numero 3 moduli per il terzo gruppo, per un costo di € xxx,xx/modulo...….......…….€ xxx,xx5)-numero 3 moduli per il quarto gruppo per un costo di € xxx,xx/modulo.…..................€ xxx,xxAl prof. F. Cipolla dovranno essere riconosciute un numero di ore non inferiore alle 50 per: la stesura del progetto, l’attività di tutor,le lezioni, la formazione, la coordinazione tra ragazzi ed esperti intervenuti, l’organizzazione e l’assistenza, così ripartite:-per numero 8 lezioni da due ore. € xx,xx x 16 ore..…………………….........................€ xxx,xx-per altro, così come su specificato € xx,xx x 34....….……………….........……………€ xxx,xxIl progetto avrà un costo totale pari ad € xxxx,xx Norcia 06/11/2008 IL RESPONSABILE DEL PROGETTO Prof. Federico Cipolla

111DDOCUMENTOOCUMENTO PRODOTTOPRODOTTO CONCON: O: OPENPENOOFFICEFFICE [email protected] www.iisbattaglia.it

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PROGETTO “INTERAZIONE SCUOLA-LAVORO”Classi: quarte Igea e Geometri, seconda Liceo

La sperimentazione attivata nei corsi, Igea, Geometri e Liceo ha il fine di consentire agli alunni di verificare in praticaquanto appreso in teoria ; l’interazione, naturalmente, tiene conto della realtà socio-culturale ed ambientale della zona esi avvale degli operatori economici e degli enti pubblici. Si articola in due turni della durata di una settimana ciascunoper il corso Geometri, un turno della durata di due settimane per il corso Igea un turno della durata di una settimana peril Liceo.

OBIETTIVI SPECIFICI DEL PROGETTO1. Il progetto di interazione ha lo scopo essenziale di offrire agli studenti una prima esperienza capace di favorire il

loro inserimento nel mondo del lavoro. Si ritiene opportuno che essa sia vissuta durante la permanenza nella scuola,in modo che gli stessi docenti possano offrire con la loro presenza e competenza gli aiuti necessari e contribuire asuperare quelle difficoltà che i giovani incontrerebbero successivamente. Inoltre, tale sperimentazione potrebbedare un contributo alla soluzione del problema dell’attuale frattura, denunciata da ogni parte, tra il sistemaproduttivo e le istituzioni scolastiche.

2. Nella realtà socio-ambientale del comprensorio della Valnerina questo progetto diventa particolarmenteinteressante, perché gli alunni che frequentano questo Istituto provengono da un vasto territorio di montagna, connuclei abitativi isolati e poco popolati, dove l’esperienza scolastica è particolarmente significativa ai fini dellasocializzazione.

3. Il contatto con il mondo del lavoro favorisce la maturazione globale dello studente, in quanto ne stimoladirettamente il senso di responsabilità e ne favorisce la preparazione professionale, offrendo al giovane lapossibilità di acquisire direttamente alcune competenze operative.

4. Le esperienze di lavoro produttivo favoriscono l’orientamento del giovane, poiché possono aiutarlo ad individuarepiù facilmente e consapevolmente, secondo le proprie attitudini, la scelta nel campo professionale. Tali esperienze,infatti, fanno conoscere ai giovani le condizioni di lavoro e le caratteristiche precise di alcune professioni.

5. Questo minimo di esperienza iniziale potrebbe, inoltre, costituire un titolo preferenziale per le imprese all’attodell’assunzione di personale qualificato.

ORGANIZZAZIONE• Il collegamento tra l’approfondimento teorico da parte dei discenti e le richieste degli operatori economici è oggetto

di continua verifica, in virtù dei contatti stabiliti tra i docenti incaricati di seguire gli alunni ed i datori di lavoro.Infatti i docenti si recano periodicamente nelle Aziende per avere notizie riguardanti la puntualità, la presenza,l’apprendimento degli alunni e per collaborare alla risoluzione di eventuali problemi.

• Nell’assegnazione della sede di lavoro si tiene conto della abituale residenza degli alunni, onde evitare problemi ditrasporto

• Al termine di ciascun turno sono compilati , da parte degli operatori economici e da parte degli studenti, questionaridi verifica da cui risultano l’interesse e la preparazione raggiunta.

• Alle Commissioni degli esami di stato vengono fornite schede riepilogative dei risultati ottenuti dagli alunni neidifferenti turni.

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SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLO STAGE_____TURNO

CorsoPeriodo AllievoAzienda ospitanteTutor scolastico

Area d’indagine Valutazione OsservazioniCapacitàHa capacità di relazionarsi con personeappena conosciute

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Ha capacità di adattamento a situazioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10Ha capacità di osservazione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10Ha capacità di intuizione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10ComportamentiE’ stato capace di svolgere i piccoli lavoriassegnati in maniera autonoma

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Ha comunicato in maniera adeguata conle persone con cui è entrato in contatto

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Ha saputo domandare quando si ètrovato in difficoltà

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Ha rispetto per gli altri 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10MotivazioneNon ha manifestato segni di disagio 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10Impegno e costanza durante lo stage 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10Livello di attenzione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10Ha capito l’importanza delle conoscenzescolastiche

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

FIRMA

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SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLO STAGE_____TURNO

Allievo………………………………… Corso……………. Sez…………

Periodo stage……………………………………

Organizzazione del personale dell’aziendaNel settore dell’azienda in cui sono stato inserito c’è una struttura piramidale tra il personale e il titolare SI NO

Nel settore dell’azienda in cui sono stato inserito c’è collaborazione tra il personale e il titolare SI NO

Nel settore dell’azienda in cui sono stato inserito tra le varie persone c’è buona comunicazione SI NONel settore dell’azienda in cui sono stato inserito tra le varie persone c’è chiarezza sui vari ruoli chericoprono SI NO

Rapporto con il tutor aziendaleIl primo giorno il tutor mi ha spiegato quello che avrei fatto SI NOIl tutor mi ha parlato in maniera semplice SI NOIl tutor ha usato un linguaggio chiaro SI NOIl tutor ha usato parole “tecniche” attinenti al lavoro SI NOIl tutor mi seguiva nel mio lavoro SI NOIl tutor è stato disponibile SI NOIl tutor è stato comprensivo SI NOIl tutor è stato incoraggiante SI NO

In azienda Sono stato puntuale poco * abbastanza * molto * Ho rispettato le regole concordate con il tutor aziendale poco * abbastanza * molto * Sono stato in grado di accettare le critiche che mi sono state rivolte poco * abbastanza * molto *

In che misura possedevi le seguenti “caratteristiche” al momento dell’ingresso in stage? Capacità relazionali e di comunicazione poco * abbastanza * molto * Capacità di lavorare in gruppo poco * abbastanza * molto * Iniziativa/autonomia poco * abbastanza * molto * Abilità nell’uso di strumenti e tecniche specifiche poco * abbastanza * molto * Conoscenze di base poco * abbastanza * molto * Altro poco * abbastanza * molto * ………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………...................................

Quali delle precedenti caratteristiche ritieni di aver potenziato maggiormente al termine dello stage? Capacità relazionali e di comunicazione poco * abbastanza * molto * Capacità di lavorare in gruppo poco * abbastanza * molto * Iniziativa/autonomia poco * abbastanza * molto * Abilità nell’uso di strumenti e tecniche specifiche poco * abbastanza * molto * Conoscenze di base poco * abbastanza * molto * Altro poco * abbastanza * molto * ………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………

Secondo il tuo parere, l’esperienza di stage è stata, rispetto a quella scolastica: Molto significativa Abbastanza significativa Poco significativa Per nulla significativa

Hai incontrato problemi e difficoltà nell’affrontare il periodo di stage?

SI NO Se sì, specificarne la tipologia………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..............................................................

Quali sono i possibili suggerimenti per migliorare l’efficacia degli stage?Maggiori conoscenze di base degli studentiMaggiori conoscenze tecniche degli studentiDiversa articolazione degli stageMaggiore assistenza agli allievi da parte del tutor scolasticoMaggiore assistenza agli allievi da parte dell’azienda, tramite tutorAltro………………………………………………………………………………………………………………………………………

Data…………………………. Firma……………………………………114

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ISTITUTO d’ISTRUZIONE SUPERIORE“R. BATTAGLIA”

06046 NORCIA (PG)

SCHEDA DEGLI ALUNNI

(Esperienza di alternanza scuola-lavoro Legge 31 Dicembre 1997 n° 96 art. 18)

Alunno/a………………………………………………..............………….Sez…..........……..…………..

Domiciliato/a……………………………………………………….................……………………………

Imprese presso le quali l’alunn... ha svolto attività di lavoro:

1)…………………………………..........…………….. 2)…………..……………….......………………..

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PARTE RISERVATA AI DATI SULLA PERSONALITÀ DELL’ALUNNO

Presenza: Molto assidua Assidua Poco assidua

Rispetto degli orari: Poco puntuale Puntuale

Grado di interesse: Mediocre Sufficiente Buono Ottimo

Partecipazione nell’espletamento delle mansioni: Scarsa Attiva Consapevole

Comportamento nei rapporti umani: Poco corretto Impacciato Spigliato

Carattere: Aperto Timido Difficile

Apporto dato all’azienda: Modesto Apprezzabile Notevole

Spirito di iniziativa:…………...........……...……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..………………………………....…………………………………………………………………………..…………………………………....………………………………………………………………………..……………………………………………………………………………………………………………................................................................................................................................................................

Mansioni svolte:…………………………………………………………………………………………...……………………………………………………………………………………………………………..……………………………………………………………………………………………………………..……………………………………………………………………………………………………………..……………………………………………………………………………………………………………................................................................................................................................................................

Eventuali annotazioni: …..………………………………………………………………………………...……………………………………………………………………………………………………………..……………………………………………………………………………………………………………..……………………………………………………………………………………………………………..……………………………………………………………………………………………………………..……………………………………………………………………………………………………………..

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PARTE RISERVATA AI DATI PERSONALI E CULTURALI DELL’ALUNNO

1- E’ stata notata nell’allievo l’acquisizione di concetti ed informazioni non contenute nei libri di testo, utili perl’approfondimento dei contenuti di studio?

Si No

Qualche volta

2 -L’allievo ha espresso il desiderio di chiarimenti e di approfondimenti intorno a conoscenze già acquistate o di sapere su nozioni da apprendere?

Si No

Qualche volta

3 –E' accaduto che, muovendo dalla richiesta particolare dell’alunno, qualche docente abbia potuto impostare e svolgere un discorso utile a tutta la classe?

Si No

Qualche volta

4 -Tratteggiare un profilo dell’alunno, casi come è emerso in relazione al suo inserimento nell’attività di alternanza.……………………………………………………………………………………………………………..……………………………………………………………………………………………………………..……………………………………………………………………………………………………………..……………………………………………………………………………………………………………..

………………., li……………………………..

IL CONSIGLIO DI CLASSE ………....…………………………….. ………………………………………..

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“PROGETTO INTERAZIONE SCUOLA - LAVORO: LICEO CLASSICO”Anno scolastico 2008 - 2009

Sezione 1 – Descrittiva1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progettoPROGETTO INTERAZIONE SCUOLA - LAVORO

1.2 Responsabile progettoIndicare il responsabile del progettoProf.ssa Lucci Palmira - per il Liceo: Prof.ssa Lucia Preziosi

1.3 ObiettiviDescrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e lemetodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni OBIETTIVI

1) Conoscenza conoscenza dei valori che hanno reso e rendono unico il proprio territorio

2) Competenze a) selezione di informazioni in vista della loro utilizzazione b) analisi e interpretazione di informazioni e nodi concettuali

3) Capacità a) espressione della propria opinione nel rispetto dell’altrui e nella consapevolezza della propria fallibilità b) produzione di sintetici lavori opportunamente articolati DESTINATARI Studenti della classe II Liceo classico FINALITA’

1) Sviluppare la capacità di riflettere e di confrontarsi2) Rafforzare la motivazione allo studio, la capacità di

autovalutazione e l’autostima

3) Rafforzare e valorizzare il legame con il territorio 4) Rafforzamento dell’attitudine a lavorare in gruppo5) Pratica della interdisciplinarietà

METODOLOGIE UTILIZZATEEsperienza formativa presso la biblioteca e l’archivio storico di Norcia, costituita da lezioni frontali, ricerca e consulta-zione di fonti edite ed inedite, raccolta ed elaborazione di dati, schedatura, creazione di mappe concettuali. Visita allaBasilica di S. Benedetto di Norcia.

1.4 DurataDescrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività dasvolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.PERIODO - dal 2 al 7 febbraio 2009ARTICOLAZIONE DELL’ESPERIENZA FORMATIVA• Visita all’archivio storico e lezione introduttiva alla metodologia della ricerca storica. Lezione introduttiva ai

sistemi di schedatura e alle modalità di ricerca di un testo (cataloghi per argomento, soggetto, autore; sistemainformatizzato). Lezione sulle modalità di produzione di una “tesina”.

• Lezioni frontali sulla spiritualità (come fondamento e come orizzonte) e sulle applicazioni della Regola benedettina.• Lettura e schedatura delle informazioni attinenti al percorso, tratte da testi editi e inediti.• Visita alla Basilica di S. Benedetto.• Confronto e riflessioni sui temi affrontati.• Redazione di una “tesina” ed eventuale sua presentazione.

1.5 Risorse umaneIndicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede diutilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Docenti della scuola:Prof.ssa Lucci Palmira, responsabile del progetto “Interazione scuola-lavoro” per l’intero Istituto (convenzioni,documentazione per gli obblighi secondo le leggi vigenti)Prof.ssa Preziosi Lucia, responsabile del progetto per il Liceo classicoCollaboratori esterni:Dott.ssa Badiali, responsabile della biblioteca di NorciaDott.ssa Comino, archivista responsabile dell’archivio storico di NorciaPadre Cassian o padre Benedetto dell’Abbazia di S. Benedetto di Norcia (si attende conferma)

1.6 Beni e serviziIndicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazioneArchivio Storico e Biblioteca di NorciaRisorse logistiche della scuola, computer, macchine fotocopiatrici.

Data 20/11/2008 IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

Prof.ssa Lucia Preziosi

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“PROGETTO INTERAZIONE SCUOLA-LAVORO - “ TIROCINI ESTIVI “”Anno scolastico 2008 – 2009

Sezione 1 – Descrittiva1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progettoPROGETTO INTERAZIONE SCUOLA-LAVORO - “ TIROCINI ESTIVI “

1.2 Responsabile progettoIndicare il responsabile del progettoPROF.ssa PALMIRA LUCCI

1.3 ObiettiviDescrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e lemetodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

OBIETTIVI Obiettivo fondamentale del tirocinio è creare un raccordo tra formazione e acquisizione ed esercizio delle competenze professionali spendibili sul mercato del lavoro e/o nella scelta degli studi universitari.

DESTINATARI: Studenti della classe quarta Igea e Geometri

METODOLOGIE UTILIZZATE

Esperienza formativa presso Studi privati nei mesi estivi

1.4 DurataDescrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività dasvolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

PERIODO: MESI ESTIVI (giugno e/o luglio e/o agosto secondo gli accordi tra Studi/Uffici e alunni)

1.5 Risorse umaneIndicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede diutilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. DOCENTI: 1. Prof. Carlo Pasquinelli ( tutoraggio per un alunno del corso Geometri) (quattro ore) 2. Prof. Marino Marucci ( tutoraggio per un max. di quattro alunni del corso Igea ) (quattro ore x quattro alunni

= sedici ore)

1.6 Beni e serviziIndicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione

Studi/Uffici del Territorio Documentazione/Modulistica prevista dalla legislazione vigente.

Data 23/10/2008IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

PROF.ssa PALMIRA LUCCI

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PROGETTO “ACCOGLIENZA”

Sezione 1 – Descrittiva1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progettoACCOGLIENZA

1.2 Responsabile progettoIndicare il responsabile del progettoPROF.SSA PERLA GIUSEPPINA

1.3 ObiettiviDescrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e lemetodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.Far conoscere spazi, strutture, organismi e relative funzioni della struttura scolastica.Favorire l’integrazione relazionale.Destinatari: allievi classi I

1.4 DurataDescrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività dasvolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.Settembre: prima settimana giornata di accoglienza. Test di ingresso

1.5 Risorse umaneIndicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede diutilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per annofinanziario.Docente referente: Prof.ssa Perla Giuseppina (Funzione Strumentale)

1.6 Beni e serviziIndicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione.Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.Materiale di cancelleriaLaboratori

Data 10/11/2008IL RESPONSABILE DEL PROGETTOProf.ssa Giuseppina Perla

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PROGETTO “ORIENTAMENTO E CONTINUITA' -SCUOLE MEDIE DEL TERRITORIO-”

Sezione 1 – Descrittiva1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progettoORIENTAMENTO E CONTINUITA' - SCUOLE MEDIE DEL TERRITORIO -

1.2 Responsabile progettoIndicare il responsabile del progettoPROF.SSA PERLA GIUSEPPINA

1.3 ObiettiviDescrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e lemetodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.• Realizzare interventi di orientamento che mirano a fare• Conoscere in prima persona le proposte formative della nostra scuola• Potenziare iniziative volte a prevenire o rimuovere il disagio scolastico• Facilitare scelte formative confacenti alle proprie aspirazioni

Destinatari: alunni docenti genitori delle scuole medie del territorio alunni del biennio I.I.S.

1.4 DurataDescrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività dasvolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.Novembre – Ottobre: progettazione e contatti con scuole medie.Dicembre – Gennaio : percorsi didattici per gli alunni terze medie. Visite al nostro istituto. Verifica dell'inserimento con i docenti della scuola media.Gennaio: incontri informatici con genitori e alunni terze medie.

1.5 Risorse umaneIndicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede diutilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per annofinanziario.Docente referente orientamento: Prof.sse Perla Giuseppina (Funzione strumentale).Prof.ssa Fraschetti NicolinaDocenti I.I.S. e docenti scuole medieTecnici di laboratorio

1.6 Beni e serviziIndicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione.Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.Materiale di cancelleriaLaboratoriDepliant pubblicitariPullman – mezzo proprio

Data 10/11/2008IL RESPONSABILE DEL PROGETTOProf.ssa Giuseppina Perla

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PROGETTO “ORIENTAMENTO UNIVERSITARIO E LAVORATIVO”

Sezione 1 – Descrittiva1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progettoORIENTAMENTO UNIVERSITARIO E LAVORATIVO

1.2 Responsabile progettoIndicare il responsabile del progettoPROF.SSA PERLA GIUSEPPINA

1.3 ObiettiviDescrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e lemetodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.Insegnare agli allievi a raccogliere, selezionare e utilizzare i dati relativi alle opportunità in termini di studio esbocchi lavorativi.Promuovere incontri e seminari con esperti del settore.Destinatari: studenti classi V

1.4 DurataDescrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività dasvolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.Settembre – Ottobre – Novembre – Dicembre:

1) raccolta materiale informatico2) contatti con Università e agenzie di orientamento

Gennaio – Febbraio – Marzo:1. sportello per informazioni2. visita sedi universitarie

1.5 Risorse umaneIndicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede diutilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per annofinanziario.Docente referente orientamento: Prof.ssa Giuseppina Perla (Funzione Strumentale)Referenti orientamento universitàAgenzia per l’impiego dell’Umbria

1.6 Beni e serviziIndicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione.Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.Attrezzature di laboratorioFotocopieTelefono

Data 10/11/2008IL RESPONSABILE DEL PROGETTOProf.ssa Giuseppina Perla

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PROGETTO “SPORTELLO DIDATTICO”

Sezione 1 – Descrittiva1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progettoSPORTELLO DIDATTICO

1.2 Responsabile progettoIndicare il responsabile del progettoProf.ssa Lucia Preziosi

1.3 ObiettiviDescrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e lemetodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.OBIETTIVI• Colmare le lacune nel momento in cui queste si manifestano• Permettere interventi mirati su specifiche difficoltà

DESTINATARITutti gli studenti che ne facciano richiesta, compatibilmente con le ore a disposizione, in particolare studenti delleclassi terminali.

FINALITA’• Sviluppare la capacità di autovalutazione degli studenti • Sviluppare il senso di responsabilità degli studenti• Impedire che lacune anche non gravi possano influenzare negativamente l’acquisizione di nuovi contenuti e lo sviluppo

di competenze e capacità

METODOLOGIALezioni ed esercitazioni tenute e guidate dagli insegnanti, da svolgersi dietro richiesta degli studenti

1.4 DurataDescrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività dasvolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.Intero anno scolastico

1.5 Risorse umaneIndicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede diutilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per annofinanziario. Docenti dell Istituto:

1.6 Beni e serviziIndicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione.Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.Risorse logistiche della scuola, computer, macchina fotocopiatrice

Data 16/12/2008

IL RESPONSABILE DEL PROGETTOProf.ssa Lucia Preziosi

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PROGETTO “IL QUOTIDIANO IN CLASSE E IL GIORNALISMO” EDUCAZIONE ALLA LETTURA

Sezione 1 – Descrittiva1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progettoIl Quotidiano in Classe

1.2 Responsabile progettoIndicare il responsabile del progettoprof.ssa Anna Di Leo

1.3 ObiettiviDescrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e lemetodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.Far conoscere diversi strumenti di lettura, abituare all'informazione sistematica, sviluppare il senso civico,sviluppare la capacità di leggere in maniera personalizzata, migliorare la capacità di scrittura.Corso VB Igea;II eIII e IV Geom; IV e VA Igea

1.4 DurataDescrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività dasvolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

Dal 24 Ottobre 2007 fino alla fine dell'anno scolastico

1.5 Risorse umaneIndicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede diutilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per annofinanziario.Docenti interessati ; personale A.T.A. per la distribuzione

1.6 Beni e serviziIndicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione.Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

Data 27/09/2008IL RESPONSABILE DEL PROGETTOProf.ssa Anna Di Leo

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PROGETTO “AMICIZIA”

Sezione 1 – Descrittiva1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progettoProgetto 'Amicizia', Progetto scambio culturale con scuole di Trenton, USA

1.2 Responsabile progettoIndicare il responsabile del progettoProf. Roberto Martinelli

1.3 ObiettiviDescrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e lemetodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.Obiettivi principali sono l'approfondimento dello studio della L2 tramite scambi epistolari di varia natura constudenti americani pari età e la conoscenza di una realtà che ha avuto storicamente contatti importanti con lacomunità locale, al fine di una conoscenza reciproca per poter rinsaldare i legami di cooperazione ed amicizia. Ilprogetto riguarda tutti gli alunni della scuola che abbiano una conoscenza della lingua inglese tale da consentire discrivere lettere e posta elettronica e decodificare documenti in L2 che dovesserro pervenire dai loro colleghiamericani. E' previsto anche l'uso della lingua italianacome lingua di comunicazione primaria perché il progetto el'esperienza risultino di beneficio per entrambe le comunità.

1.4 DurataDescrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività dasvolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.Si può prevedere idealmente una durata pluriennale, dopo la fase di studio e valutazione che riguarda l'annoscolastico in corso.

1.6 Risorse umaneIndicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede diutilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Risorse umane: il coordinatore del progetto e tutti gli insegnanti di inglese in servizio presso l'istituto nel correnteanno scolastico, gli alunni interessati, il personale tecnico e di segreteria. Non si prevede al momento ilcoinvolgimento di altri profili professionali esterni alla scuola.

1.6 Beni e serviziIndicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione.I locali della scuola, aule informatica, i computer in dotazione alla scuola per scrivere e ricevere posta elettronica,forocopie, la rete internet, stampa locale e nazionale, materialepubblicitario e informativo, anche locale, da inviarealla scuola americana come realia per attività di lettura e studio per gli studenti americani.

Data 17 dicembre 2008IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

Roberto Martinelli

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PROGETTO “CERTIFICAZIONI LINGUA FRANCESE – DELF DI PRIMO GRADO”

Sezione 1 – Descrittiva1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progettoCERTIFICAZIONI LINGUA FRANCESE – DELF DI PRIMO GRADO

1.2 Responsabile progettoIndicare il responsabile del progettoProf.ssa Antonella Tassi

1.3 ObiettiviDescrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e lemetodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

Preparazione all’esame DELF di primo grado, livelli A2, B1. Alunni interessati in tutte le classi del corso IGEA eTuristico. Finalità: inserire gli alunni nel sistema delle certificazioni esterne delle competenze nelle linguestraniere. Lezioni mirate sui contenuti e la tipologia specifica delle prove d’esame. Ente certificatore: AllianceFrançaise. Centre de passation: Alliance Française de Foligno, presso Liceo Classico “Frezzi” di Foligno, centropilota accreditato.Alunni interessati nelle classi del corso I.G.E.A.

1.4 DurataDescrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività dasvolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro. NOVEMBRE 2008 – MAGGIO 2009 Le lezioni per i vari livelli verranno tenute separatamente, dalle ore 14alle ore 16, una volta a settimana ed avranno una scansione temporale determinata dalle date fissate per gli esamidall’ente certificatore.

1.5 Risorse umaneIndicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede diutilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per annofinanziario.Insegnante di francese.

1.6 Beni e serviziIndicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione.Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

Ore di lezione previste per ogni livello: 30 (ore totali 60) . Materiale: lettore cd, fotocopie di materiale specifico e/o attività di esercitazione.

Data 31 ottobre 2008IL RESPONSABILE DEL PROGETTOProf.ssa Antonella Tassi

126DDOCUMENTOOCUMENTO PRODOTTOPRODOTTO CONCON: O: OPENPENOOFFICEFFICE [email protected] www.iisbattaglia.it

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PROGETTO “I Giochi di Archimede”

Sezione 1 – Descrittiva1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progettoI GIOCHI DI ARCHIMEDE – Olimpiadi della Matematica- XIII edizione

1.2 Responsabile progettoIndicare il responsabile del progettoProf.ssa Carrara Agata, Prof.ssa Cataldi Angela Rita

1.3 ObiettiviDescrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e lemetodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.OBIETTIVI

1 Coinvolgere i ragazzi, anche i meno interessati2 Appassionare i giovani allo studio della matematica3 favorire il gusto della scoperta e del risolvere situazioni problematiche

DESTINATARI Studenti delle classi: - IV^ e V^ Ginnasio - II^ e III^ Liceo - I^ ,II^, III^, IV^ Geometri

- I^A, II^ A Igea - I^B, II^B Igea

METODOLOGIE UTILIZZATEIn alcune classi sono state effettuate delle esercitazioni di preparazione.

1.4 DurataDescrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività dasvolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

PERIODO da novembre 2007 a giugno 2008

ARTICOLAZIONE DELL’ESPERIENZA FORMATIVA• Giochi di Archimede: 21 novembre 2007 (gare di tipo promozionale)• Gare Provinciali di Selezione : data da definire ( Mese di Febbraio 2008)• Olimpiadi Nazionali della Matematica a Cesenatico: data da definire, presumibilmente nei primi giorni di maggio 2008• Prove di selezione per le Olimpiadi Internazionali: data e luogo da definire, presumibilmente Pisa, fine maggio 2008• Olimpiadi Internazionali della Matematica in Spagna

1.5 Risorse umaneIndicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede diutilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti.

Docenti della scuola:

Prof.ssa Carrara Agata e prof.ssa Cataldi Angela Rita

1.6 Beni e serviziIndicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione.

Spese previste :

• Tassa di iscrizione di € 60,00 versate sul C/C. N°15869407 intestato a : UNIONE MATEMATICAITALIANA- DIP. MAT. UNIV. Piazza Porta San Donato N° 5, 40126 Bologna

• fotocopie

Data 10/11/2008IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

Prof.ssa Carrara Agata, Prof.ssa Cataldi Angela Rita

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PROGETTO “LE OLIMPIADI DEL CAD 2009 – VIII edizione”

Sezione 1 – Descrittiva1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progettoLE OLIMPIADI DEL CAD 2008 – VII edizione

1.2 Responsabile progettoIndicare il responsabile del progettoProf. Castellucci Lanfranco

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e lemetodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

OBIETTIVI1. Diffondere l’uso del disegno automatizzato2. Appassionare i giovani alla pratica del disegno automatizzato

DESTINATARI Studenti delle classi: I^, II^, III^, IV^, V^ Geometri

METODOLOGIE UTILIZZATENelle classi I^, e II^ con la disciplina di disegno , si svolgono regolari lezioni di CAD , nelle classi successivegli studenti proseguono la pratica del CAD con le materie tecniche, di Tecnologia delle Costruzioni,Costruzioni e Topografia.

1.4 DurataDescrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività dasvolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

PERIODO da febbraio 2008 a maggio 2008

ARTICOLAZIONE DELL’ESPERIENZA FORMATIVA• Selezione di classe• Fase di Istituto 12 NOVEMBRE 2008• Fase Regionale 3 DICEMBRE 2008• Finali Nazionali a LANCIANO (CHIETI) entro il 15 MAGGIO 2009

1.5 Risorse umaneIndicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede diutilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti.

Docenti della scuola:

Prof. Castellucci Lanfranco

1.6 Beni e serviziIndicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione.Spese previste :

✗ Tassa di iscrizione di € 30,00 versate a favore dell’ istituto “FONTANA” di Rovereto per l’iscrizione alleolimpiadi.

✗ Fotocopie✗ Docenti impegnati nelle varie fasi , qualora non siano in servizio✗ Spese del solo viaggio a Rovereto per partecipanti (max 2) e docente accompagnatore per eventuale

partecipazione alla fase nazionale.

Data 10/11/2008IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

Prof. Castellucci Lanfranco

128DDOCUMENTOOCUMENTO PRODOTTOPRODOTTO CONCON: O: OPENPENOOFFICEFFICE [email protected] www.iisbattaglia.it

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PROGETTO “Nemetschek Educational ALLPLAN2008”

129DDOCUMENTOOCUMENTO PRODOTTOPRODOTTO CONCON: O: OPENPENOOFFICEFFICE [email protected] www.iisbattaglia.it

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131DDOCUMENTOOCUMENTO PRODOTTOPRODOTTO CONCON: O: OPENPENOOFFICEFFICE [email protected] www.iisbattaglia.it

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PROGETTO “VIAGGI D’ISTRUZIONE a.s. 2008/ 2009”

BIENNIO

Classi Destinazione Periodo Giorni Accompagnatori Note

1^ A Igea

Campania: Microcrociera

Golfo di Napoli evisita di Pompei ed

Ercolano.

Marzo 3 Perla Giuseppina

2^ A Igea Campania: “ “ Marzo 3 Carrara Agata

1^ Geometri Campania: “ “ Marzo 3 Latini – Di Leo

2^ Geometri Campania: “ “ Marzo 3 Fraschetti - Perla G

IV Ginnasio Campania: “ “ Marzo 3 Malatino-Papini

V Ginnasio Campania: “ “ Marzo 3 Angeli - Papini

TERZE E QUARTE

Classi Destinazione Periodo Giorni Accompagnatori Note

3^ A Igea Venezia e ville palladiane. Marzo 4

4^ A Igea Venezia e villepalladiane. Marzo 4 Artesi Andrea

3^ Geometri Venezia e villepalladiane. Marzo 4 Alessandri Giuseppe

4^ Geometri Venezia e villepalladiane. Marzo 4 Fraschetti – Carrara

1^ Liceo Venezia e villepalladiane. Marzo 4 Cirone-Natalini

2^ Liceo Venezia e villepalladiane. Marzo 4 Cirone-Montagnoli

QUINTE

Classi Destinazione Periodo Giorni Accompagnatori Note

5^ A Igea Praga oBarcellona Marzo 5/

6 Perla Gelsomina

5^ B Praga o Barcellona Marzo 5/6 Perla GiuseppinaFermanelli - Chiaretti

5^ Geometri Praga o Barcellona Marzo 5/6 Cipolla Federico

3^ Liceo Praga o Barcellona Marzo 5/6 Fratini – Montagnoli-Cirone

132DDOCUMENTOOCUMENTO PRODOTTOPRODOTTO CONCON: O: OPENPENOOFFICEFFICE [email protected] www.iisbattaglia.it

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PROGETTO “CORSO DI ALFABETIZZAZIONE E INTEGRAZIONE DI ALUNNI STRANIERI”

Sezione 1 – Descrittiva1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progettoCORSO DI ALFABETIZZAZIONE E INTEGRAZIONE STUDENTI STRANIERI

1.2 Responsabile progettoIndicare il responsabile del progettoProf.ssa Anna Di Leo

1.3 ObiettiviDescrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e lemetodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.Destinatari: Mustafaj Useini Isen (I Geometri), Dobre Patricia (IIA IGEA), Dafinov Viktor D. (IIIGeometri)Obiettivi: Promuovere la socializzazione. Facilitare l' autonomia operativa.Avviare gli alunni ad apprendere le strutture di base della lingua italiana. Gli alunni dovranno saper scrivere le parole in modocorretto (ortografia), conoscere le parole (lessico) e saper pronunciare i suoni della lingua italiana.Riconoscere e riutilizzare in modo corretto gli elementi della frase (grammatica e produzione orale) relativi alla vitaquotidiana scolastica.Saper costruire una frase sintatticamente corretta, comprendere brevi testi narrativi, descrittivi, regolativi e espositivi.Arricchire il lessico.Comprendere e studiare facili testi di diverse aree disciplinari (comprensione, analisi e metodo di studio).Scrivere secondo modelli (produzione scritta).Acquisire conoscenze sull' attuale paese di residenza (notizie di carattere culturale).Familiarizzazione con le espressioni.MetodologieIn relazione alla lingua orale: gradualità, parlare lentamente senza tuttavia distorcere il ritmo del discorso, articolare le frasi inmaniera chiara, limitare l'uso dei sinonimi, chiarire il significato delle parole nuove oppure non familiari attraverso immaginie/o esempi concreti, uso del linguaggio non verbale supporto della lingua madre.In relazione alla lingua scritta: ordinare le informazioni in senso logico e cronologico, proporre frasi e brevi testi, usare dipreferenza la paratassi, fare attenzione nell' uso del lessico, evitare inizialmente le personalizzazioni e le forme impersonali.In tale contesto è indispensabile la fruizione delle strumentazioni informatiche, per consultare vocabolari di lingue e navigarein internet per reperire ed utilizzare anche on.line materiali facilitati e approfondimenti adatti al livello linguistico deglialunni.Analogo discorso vale per le materie di indirizzo per le quali l'uso dei programmi informatici favorisce l' apprendimento,consente di raggiungere gli obiettivi e gratifica gli alunni.Contenuti1. Unità base: I suoni e le parole2. Unità 1:Io e gli altri3. Unità 2:A scuola, a casa

4. Unità 3:Per negozi e mercati5. Unità 4: Quando? Dove?6. Unità 5: Il lavoro

7. Unità 6: La salute8. Unità 7: I divertimenti e lo sport9. Unità 8: I servizi

Finalità: il corso si propone di fornire agli alunni le conoscenze e le abilità linguistiche per capire e farsi capire in italiano.

1.4 DurataDescrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività dasvolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.Ottobre-Dicembre 2008 – Gennaio-Giugno 2009 -- Cinque ore settimanali, esclusi i periodi di vacanza.

1.5 Risorse umaneIndicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede diutilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per annofinanziario.Docenti: DiLeo Anna, Fraschetti Nicolina, Martinelli Roberto, Tassi Antonella.

1.6 Beni e serviziIndicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione.Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.Materiale già in possesso della scuola o di proprietà personale (Libri, Dizionari illustrati, Fotocopie, Riviste,cassette audiovisive, televisione, laboratori informatici, materiale di cancelleria).

Data, 27/10/2008IL RESPONSABILE DEL PROGETTOProf.ssa Di Leo Anna

133DDOCUMENTOOCUMENTO PRODOTTOPRODOTTO CONCON: O: OPENPENOOFFICEFFICE [email protected] www.iisbattaglia.it

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QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE IN ITINERE

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE ”R.Battaglia” 06046 NORCIA (Pe rug ia )

- ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE - TURISTICO - GEOMETRI- LICEO CLASSICO- CORSI SERALI IGEA E GEOMETRI Tel. 0743/828028 - Tel . Fax 0743/828029 Presidenza: Tel. 0743/816848 E-mail: [email protected]

P.O.F. – Verifica in itinere - a.s. 2008/09Progetto o Attività: Titolo

¡ attività prevista nel P.O.F. ¡ attività non prevista nel P.O.F. (se la risposta è no allegare progetto)

Il progetto è nato su proposta di: ¡ docenti ¡ alunni ¡ altro (genitori, altre scuole,enti, associazioni……): specificare _____________

Il progetto è stato avviato? ¡ sì ¡ no

Tempi : data inizio attività_____ore previste dal progetto ______ ore effettivamente svolte ____(al 28/02/09)

Le attività si sono svolte di ¡ pomeriggio ¡ mattino ¡ mattino e pomeriggio

Partecipanti (previsti/iscritti)n. allievi______ n. classi coinvolte _____ n. docenti interni _____ n. esperti esterni ______

altro ______________

Gli alunni coinvolti hanno partecipato con regolarità? ¡ molta ¡ poca ¡ abbastanza

In quale percentuale? ¡ inferiore al 50% ¡ tra il 60 e 70% ¡ tra l’80 e il 100%

Docente referente ____________________________________________ h.

Docente di riferimento _________________________________________ h.

Docenti collaboratori __________________________________________ h.

Altro personale (esperti…..)______________________________________ h.

Quali strumenti sono stati utilizzati per la verifica/monitoraggio in itinere?____________________

______________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________

data ____________________

firma del/della referente del progetto/attività _________________________

134DDOCUMENTOOCUMENTO PRODOTTOPRODOTTO CONCON: O: OPENPENOOFFICEFFICE [email protected] www.iisbattaglia.it

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QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE INTERNA 1 (Alunni)

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE ”R.Battaglia” 06046 NORCIA (Perugi a)

- ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE - TURISTICO - GEOMETRI - LICEO CLASSICO - CORSI SERALI IGEA E GEOMETRI Tel. 0743/828028 - Tel . Fax 0743/828029 Presidenza: Tel. 0743/816848 E-mail: [email protected]

S T U D E N T I – a . s . 2 0 0 8 / 2 0 0 9

Questa scheda ci sarà utile per migliorare la qualità dell’organizzazione. Ti invitiamo quindi a compilarla precisando che e’assicurato l’anonimato. Grazie per la collaborazione!

1 La preparazione ricevuta finora corrisponde alle tue aspettative? ¡ molto ¡abbastanza¡ poco ¡per niente

2 Ritieni di essere stato informato su criteri, metodi, tempi e strumenti divalutazione degli apprendimenti?

¡ molto ¡abbastanza¡ poco ¡per niente

3 Le informazioni sui corsi attuati nell’istituto, ricevute al momentodell’iscrizione, sono state chiare e utili?

¡ molto ¡abbastanza¡ poco ¡per niente

4 Le tue aspettative sono state rispettate? ¡ molto ¡abbastanza¡ poco ¡per niente

5 Ritieni che lavorare nei laboratori faciliti e migliori la conoscenza teorica? ¡ molto ¡abbastanza¡ poco ¡per niente

6 Ritieni che le risorse strutturali dell’Istituto (aule, laboratori, biblioteca, palestra, apparecchiature) siano funzionali?

¡ molto ¡abbastanza¡ poco ¡per niente

7 In che misura la tua frequenza scolastica serve ad arricchire le tuecompetenze?

¡ molto ¡abbastanza¡ poco ¡per niente

8 Ti senti partecipe in classe al lavoro didattico degli insegnanti? ¡ molto ¡abbastanza¡ poco ¡per niente

9 Sei soddisfatto della scelta del corso fatta? ¡ molto ¡abbastanza¡ poco ¡per niente

10 Giudichi positivamente il tuo rapporto con gli insegnanti? ¡ molto ¡abbastanza¡ poco ¡per niente

11 Giudichi positivamente il tuo rapporto con i compagni? ¡ molto ¡abbastanza¡ poco ¡per niente

12 Giudichi positivamente il rapporto con il personale non insegnante? ¡ molto ¡abbastanza¡ poco ¡per niente

13 E’ facile comunicare con la Dirigenza Scolastica? ¡ molto ¡abbastanza¡ poco ¡per niente

14 E’ agevole l’accesso agli Uffici di Segreteria? ¡ molto ¡abbastanza¡ poco ¡per niente

15 Ritieni efficaci le attività di accoglienza attuate? ¡ molto ¡abbastanza¡ poco ¡per niente

16 L’ambiente scolastico, inteso come insieme di strutture, igiene, ordine, èconfortevole?

¡ molto ¡abbastanza¡ poco ¡per niente

17 Il servizio di ristoro (bar,distributori) risponde alle tue esigenze? ¡ molto ¡abbastanza¡ poco ¡per niente

18 Ritieni che le norme di sicurezza siano rispettate nell’istituto? ¡ molto ¡abbastanza¡ poco ¡per niente

I dati raccolti nell’ambito della presente rilevazione sono tutelati dal segreto statistico. Essi potranno:1. essere esternati o comunicati soltanto in forma aggregata, in modo tale che non se ne possa fare alcun riferimento individuale;2. essere utilizzati solo per scopi statistici

135DDOCUMENTOOCUMENTO PRODOTTOPRODOTTO CONCON: O: OPENPENOOFFICEFFICE [email protected] www.iisbattaglia.it

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QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE INTERNA 2 (Genitori)

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE ”R.Battaglia” 06046 NORCIA (Pe rug ia )

- ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE - TURISTICO - GEOMETRI - LICEO CLASSICO - CORSI SERALI IGEA E GEOMETRI Tel. 0743/828028 - Tel . Fax 0743/828029 Presidenza: Tel. 0743/816848 E-mail: [email protected]

G E N I T O R I – A . S . 2 0 0 8 / 2 0 0 9Questa scheda ci sarà utile per migliorare la qualità dell’organizzazione. Vi invitiamo quindi a compilarla precisando che e’ assicuratol’anonimato. Grazie per la collaborazione!

ottimo discreto buono sufficiente insufficiente

1

Ad oggi vostro figlio vi ha riferito che:A ha instaurato con gli insegnanti un rapportoB ha instaurato con i compagni un rapportoC ha instaurato con il personale ATA (amministrativo, tecnico, ausiliario)

della scuola un rapporto

¡ ¡ ¡

¡ ¡ ¡

¡ ¡ ¡

¡ ¡ ¡

¡ ¡ ¡

2

Ad oggi vostro figlio vi ha riferito che:A. è stato aiutato dagli insegnanti ad usare il materiale scolastico in modo

adeguatoB. è stato aiutato dagli insegnanti ad organizzare il lavoro a casa in modo

adeguatoC. i carichi di lavoro a casa sono stati distribuiti in modo adeguatoD. il linguaggio degli insegnanti è stato compreso in modo adeguato

¡

¡ ¡¡

¡

¡

¡¡

¡

¡ ¡¡

¡

¡ ¡¡

¡

¡ ¡¡

3 Ritenete che tutto il personale della scuola abbia aiutato vostro figlio a superareproblemi iniziali di inserimento in modo ¡ ¡ ¡ ¡ ¡

4 Ritenete che le attività didattiche svolte siano commisurate alle capacità divostro figlio? ¡ ¡ ¡ ¡ ¡

5 Ritenete che le attività di recupero abbiano facilitato l’apprendimento in modo¡ ¡ ¡ ¡ ¡

Si no6 Ritenete che le attività di recupero debbano essere incrementate? ¡ ¡

sempre spesso qualche volta raramente mai

7Durante lo svolgimento dei compiti domestici osservate che vostro figlio

A. lavora serenamenteB. lavora autonomamenteC. lavora regolarmente

¡ ¡ ¡

¡ ¡ ¡

¡ ¡ ¡

¡ ¡ ¡

¡ ¡ ¡

8

Riguardo all’attività di classe vostro figlio riferisceA. di trovarsi a suo agioB. di trovarsi in difficoltàC. di ottenere l’aiuto necessarioD. di ottenere risultati da lui attesi

¡¡¡¡

¡ ¡ ¡¡

¡¡¡¡

¡ ¡ ¡¡

¡¡ ¡¡

9

Se vostro figlio presenta qualche difficoltà pensate che dipenda da:A. distrazioneB. disimpegnoC. disagio personaleD. richieste non adeguate da parte degli insegnantiE. spiegazioni poco chiare da parte degli insegnanti

¡¡¡¡¡

¡ ¡ ¡¡¡

¡¡¡¡¡

¡ ¡

¡¡¡

¡¡ ¡ ¡¡

10 Nel corso dell’anno avete ricevuto informazioni adeguate sull’andamentoscolastico di vostro figlio? ¡ ¡ ¡ ¡ ¡

si no non sempre

11

Quando vi siete rivolti al personale ATA(amministrativo, tecnico, ausiliario)A. siete stati accolti con cortesiaB. le vostre richieste hanno avuto risposte tempestiveC. le vostre richieste hanno avuto risposta chiara ed esaurienteD. la produzione di documenti è stata tempestiva

¡¡¡¡

¡¡¡¡

¡¡ ¡¡

si no in parte

12 L’orario di apertura della segreteria è rispondente alle vostre esigenzelavorative?

¡ ¡ ¡

13 Avete ricevuto da parte del personale della scuola collaborazione in caso dinecessità?

¡ ¡ ¡

14 Ritenete che l’ambiente scolastico, inteso come insieme di strutture, igiene,ordine, sia confortevole?

¡ ¡ ¡

15 Ritenete che le norme di sicurezza siano rispettate nell’istituto? ¡ ¡ ¡

I dati raccolti nell’ambito della presente rilevazione sono tutelati dal segreto statistico. Essi potranno:1. essere esternati o comunicati soltanto in forma aggregata, in modo tale che non se ne possa fare alcun riferimento individuale;2. essere utilizzati solo per scopi statistici

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QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE INTERNA 3 (ATA)

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE ”R.Battaglia” 06046 NORCIA (Perugi a)

- ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE - TURISTICO - GEOMETRI - LICEO CLASSICO - CORSI SERALI IGEA E GEOMETRI Tel. 0743/828028 - Tel . Fax 0743/828029 Presidenza: Tel. 0743/816848 E-mail: [email protected]

A.T.A. - a.s. 2008/2009

Questa scheda ci sarà utile per migliorare la qualità dell’organizzazione. Ti invitiamo quindi a compilarlaprecisando che e’ assicurato l’anonimato. Grazie per la collaborazione!

1 Ti ritieni coinvolto nella pianificazione delle attivitàdell’Istituto?

¡ molto ¡abbastanza¡ poco ¡ per niente

2 Ritieni che compiti, ruoli e responsabilità siano definiti inmodo chiaro?

¡ molto ¡abbastanza¡ poco ¡ per niente

3 E’ facile comunicare con la Dirigenza Scolastica? ¡ molto ¡abbastanza¡ poco ¡ per niente

4 E’ facile comunicare con il DSGA? ¡ molto ¡abbastanza¡ poco ¡ per niente

5 L’informazione sul funzionamento dell’Istituto (orarisegreteria, modulistica in uso…) è completa e puntuale?

¡ molto ¡abbastanza¡ poco ¡ per niente

6 L’informazione su normativa relativa all’infortunistica e allagestione di situazioni di emergenza è esauriente?

¡ molto ¡abbastanza¡ poco ¡ per niente

7 Vieni regolarmente informato delle attività/corsi diaggiornamento rivolti al personale ATA?

¡ molto ¡abbastanza¡ poco ¡ per niente

8 Giudichi positivamente il tuo rapporto con gli allievi? ¡ molto ¡abbastanza¡ poco ¡ per niente

9 Giudichi positivamente il tuo rapporto con gli insegnanti? ¡ molto ¡abbastanza¡ poco ¡ per niente

10 Giudichi positivamente il tuo rapporto con i colleghi ATA? ¡ molto ¡abbastanza¡ poco ¡ per niente

11 L’ambiente scolastico, inteso come insieme di strutture, igiene,ordine, è confortevole?

¡ molto ¡abbastanza¡ poco ¡ per niente

12 Il servizio di ristoro (bar/distributori) risponde alle tueesigenze?

¡ molto ¡abbastanza¡ poco ¡ per niente

13 Ritieni che le risorse strutturali dell’Istituto (aule, laboratori,biblioteca, palestra, apparecchiature) siano funzionali?

¡ molto ¡abbastanza¡ poco ¡ per niente

14 Ritieni che le norme di sicurezza siano rispettate nell’istituto? ¡ molto ¡abbastanza¡ poco ¡ per niente

I dati raccolti nell’ambito della presente rilevazione sono tutelati dal segreto statistico. Essi potranno:1. essere esternati o comunicati soltanto in forma aggregata, in modo tale che non se ne possa fare alcun riferimento individuale;2. essere utilizzati solo per scopi statistici

137DDOCUMENTOOCUMENTO PRODOTTOPRODOTTO CONCON: O: OPENPENOOFFICEFFICE [email protected] www.iisbattaglia.it

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “R.Battaglia” 06046 NORCIA ( Perug ia )

- ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE - TURISTICO - GEOMETRI- LICEO CLASSICO- CORSI SERALI IGEA E GEOMETRI

Tel. 0743/828028 - Tel . Fax 0743/828029 Presidenza: Tel. 0743/816848 E-mail: [email protected]

QUESTIONARIO VALUTAZIONE ESTERNA POF(Piano Offerta Formativa)

1. In possesso di Diploma di Scuola Media Superiore di___________________________ Data:___/___/____

2. Occupato Disoccupato

3. Lavoro dipendente a tempo: Determinato Indeterminato settore: Pubblico Privato

4. Mansione\Responsabilità ricoperta:____________________________________________________________

5. Dopo il diploma hai trovato una assunzione? SI Subito Tardi Entro anni_____________6. Anno di prima assunzione:___/___/____ 7. La tua occupazione è avvenuta corrispondentemente al titolo di studio che possiedi: SI NO8. Il tuo primo impiego è rimasto tutt'oggi il tuo attuale posto di lavoro: SI NO9. Se NO, quali altri impieghi lavorativi hai avuto prima di quello attuale:

_____________________________________ _____________________________________

_____________________________________ _____________________________________

_____________________________________ _____________________________________

10. Anno di fine assunzione___/___/____

11. Lavoro autonomo Artigianale Professionale

12. Quali gli insegnamenti a carattere umanistico reputi che la scuola ti abbia dato per inserirti nel ciclo lavorativo in cuisei inserito?____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

13. Quali gli insegnamenti di indirizzo reputi che la scuola ti abbia dato per inserirti nel ciclo lavorativo in cui seiinserito?____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

14. Quali Attività didattiche extra curricolari hanno favorito la tua assunzione____________________________________________________________________________________________

15. Frequenti Corsi di formazione? No Si. Se SI quale?:________________________________________________________________________________________________________________________________________

16. Quali Attività didattiche curricolari o extra curricolari hanno favorito la tua prosecuzione degli studi____________________________________________________________________________________________

17. Prosecuzione degli studi avvenuta in ambito: Universitario non Universitario

18. Se non Universitario, quale ambito e con quale competenza? ____________________________________________

____________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________

19. Laureando____________________________________________________________ : in corso fuori corso.

20. Laurea Breve __________________________________________________________ : Si No.

21. Studente universitario lavoratore: in quale campo?___________________________________________________

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22. Diploma di Laurea ____________________ Luogo________________________________ Data:___/___/____

23. Conseguito entro anni___________________ : in corso fuori corso

24. Occupato Disoccupato

25. Lavoro dipendente a tempo: Determinato Indeterminato settore: Pubblico Privato

26. Mansione\Responsabilità ricoperta:_______________________________________________________________

27. Lavoro autonomo Professionale Altro campo: quale?________________________________________

I dati raccolti nell’ambito della presente rilevazione sono tutelati dal segreto statistico. Essi potranno:1. essere esternati o comunicati soltanto in forma aggregata, in modo tale che non se ne possa fare alcun riferimento individuale;2. essere utilizzati solo per scopi statistici.

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GLI STRUMENTI

ALLEGATO 1(omissis)

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