MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI · Vista la direttiva 2002/24/CE del Parlamento...

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MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI DECRETO 19 maggio 2017 Recepimento della direttiva 2014/45/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 3 aprile 2014 relativa ai controlli tecnici periodici dei veicoli a motore e dei loro rimorchi e recante abrogazione della direttiva 2009/40/CE. (17A04093) (GU n.139 del 17-6-2017) IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI Vista la direttiva 96/96/CE del Consiglio del 20 dicembre 1996, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative al controllo tecnico dei veicoli a motore e dei loro rimorchi, recepita con il decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione 6 agosto 1998 n. 408, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 278 del 27 novembre 1998; Vista la direttiva 1999/52/CE della Commissione del 26 maggio 1999, che adegua al progresso tecnico la su indicata direttiva 96/96/CE, recepita con il decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione 7 agosto 2000, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 197 del 24 agosto 2000; Vista la direttiva 2001/9/CE della Commissione del 12 febbraio 2001, che adegua al progresso tecnico la predetta direttiva 96/96/CE, recepita con il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 21 febbraio 2002, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 54 del 5 marzo 2002; Vista la direttiva 2001/11/CE della Commissione del 14 febbraio 2001, che adegua al progresso tecnico la richiamata direttiva 96/96/CE, recepita con il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 12 agosto 2002, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 207 del 4 settembre 2002; Vista la direttiva 2002/24/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 marzo 2002, relativa all'omologazione dei veicoli a motore a due o tre ruote, recepita con il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 31 gennaio 2003, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 123 del 29 maggio 2003; Vista la direttiva 2003/27/CE della Commissione del 3 aprile 2003, che adegua al progresso tecnico la piu' volte richiamata direttiva 96/96/CE, recepita con il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 18 luglio 2003, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 238 del 13 ottobre 2003; Vista la direttiva 2003/37/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 maggio 2003, relativa all'omologazione dei trattori agricoli o forestali, dei loro rimorchi e delle loro macchine intercambiabili trainate, nonche' dei sistemi, componenti ed entita' tecniche di tali veicoli, recepita con il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro delle politiche agricole e forestali, 19 novembre 2004, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 88 del 16 aprile 2005; Vista la direttiva 2007/46/CE del Parlamento europeo e del Pagina 1 di 9 *** ATTO COMPLETO *** 19/06/2017 http://www.gazzettaufficiale.it/atto/stampa/serie_generale/originario

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MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI DECRETO 19 maggio 2017

Recepimento della direttiva 2014/45/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 3 aprile 2014 relativa ai controlli tecnici periodici dei veicoli a motore e dei loro rimorchi e recante abrogazione della direttiva 2009/40/CE. (17A04093)

(GU n.139 del 17-6-2017)

IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI Vista la direttiva 96/96/CE del Consiglio del 20 dicembre 1996, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative al controllo tecnico dei veicoli a motore e dei loro rimorchi, recepita con il decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione 6 agosto 1998 n. 408, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 278 del 27 novembre 1998; Vista la direttiva 1999/52/CE della Commissione del 26 maggio 1999, che adegua al progresso tecnico la su indicata direttiva 96/96/CE, recepita con il decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione 7 agosto 2000, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 197 del 24 agosto 2000; Vista la direttiva 2001/9/CE della Commissione del 12 febbraio 2001, che adegua al progresso tecnico la predetta direttiva 96/96/CE, recepita con il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 21 febbraio 2002, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 54 del 5 marzo 2002; Vista la direttiva 2001/11/CE della Commissione del 14 febbraio 2001, che adegua al progresso tecnico la richiamata direttiva 96/96/CE, recepita con il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 12 agosto 2002, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 207 del 4 settembre 2002; Vista la direttiva 2002/24/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 marzo 2002, relativa all'omologazione dei veicoli a motore a due o tre ruote, recepita con il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 31 gennaio 2003, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 123 del 29 maggio 2003; Vista la direttiva 2003/27/CE della Commissione del 3 aprile 2003, che adegua al progresso tecnico la piu' volte richiamata direttiva 96/96/CE, recepita con il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 18 luglio 2003, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 238 del 13 ottobre 2003; Vista la direttiva 2003/37/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 maggio 2003, relativa all'omologazione dei trattori agricoli o forestali, dei loro rimorchi e delle loro macchine intercambiabili trainate, nonche' dei sistemi, componenti ed entita' tecniche di tali veicoli, recepita con il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro delle politiche agricole e forestali, 19 novembre 2004, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 88 del 16 aprile 2005; Vista la direttiva 2007/46/CE del Parlamento europeo e del

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Consiglio del 5 settembre 2007, che istituisce un quadro per l'omologazione dei veicoli a motore e dei loro rimorchi, nonche' dei sistemi, componenti ed entita' tecniche destinati a tali veicoli, recepita con il decreto del Ministro dei trasporti 28 aprile 2008, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 162 del 12 luglio 2008; Vista la direttiva di rifusione 2009/40/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 6 maggio 2009, concernente il controllo tecnico dei veicoli a motore e dei loro rimorchi; Visto il regolamento (CE), n. 167/2013, del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 febbraio 2013, relativo all'omologazione e alla vigilanza del mercato dei veicoli agricoli e forestali; Visto il regolamento (CE) n. 168/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 gennaio 2013, relativo all'omologazione e alla vigilanza del mercato dei veicoli a motore a due o tre ruote e dei quadricicli; Vista la direttiva 2014/45/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 3 aprile 2014, relativa ai controlli tecnici periodici dei veicoli a motore e dei loro rimorchi e recante l'abrogazione della su menzionata direttiva 2009/40/CE; Visto il decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, recante: «Nuovo codice della strada», e successive modificazioni, e, in particolare, gli articoli 59, 60, 75, 79, 80, nonche' l'art. 229 che prevede che le direttive comunitarie, nelle materie disciplinate dal codice medesimo, sono recepite con decreti dei Ministri della Repubblica, secondo le competenze loro attribuite; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, recante: «Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada»; Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 17 dicembre 2009, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 65 del 19 marzo 2010; Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, 20 maggio 2015, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 149 del 30 giugno 2015; Ritenuto opportuno trasporre nell'ordinamento interno le disposizioni della direttiva 2014/45/UE; Adotta il seguente decreto: Art. 1 Oggetto 1. Il presente decreto individua le modalita' di effettuazione dei controlli tecnici dei veicoli circolanti sulle strade pubbliche.

Art. 2 Ambito di applicazione 1. Il presente decreto si applica ai veicoli con una velocita' di progetto superiore a 25 km/h, appartenenti alle seguenti categorie, come definite dal decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 31 gennaio 2003, dal decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 19 novembre 2004, dal decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 28 aprile 2008, dal regolamento UE n. 167/2013 e dal regolamento UE n. 168/2013: a) veicoli a motore progettati e costruiti essenzialmente per il trasporto di persone e dei loro bagagli, aventi non piu' di otto posti a sedere, oltre al posto a sedere del conducente - veicoli della categoria M1; b) veicoli a motore progettati e costruiti essenzialmente per il trasporto di persone e dei loro bagagli, aventi piu' di otto posti a sedere, oltre al posto a sedere del conducente - veicoli delle categorie M2 e M3; c) veicoli a motore progettati e costruiti essenzialmente per il trasporto di merci, aventi una massa complessiva non superiore a 3,5 tonnellate - veicoli della categoria N1; d) veicoli a motore progettati e costruiti essenzialmente per il trasporto di merci, aventi una massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate - veicoli delle categorie N2 e N3;

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e) rimorchi progettati e costruiti per il trasporto di merci o persone, nonche' per l'alloggiamento di persone - veicoli delle categorie O1, O2, O3 e O4; f) ciclomotori, motocicli, tricicli e quadricicli - veicoli delle categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e e L7e; g) trattori a ruote delle categorie T1b, T2b, T3b, T4b e T5, utilizzati principalmente sulle strade pubbliche, con una velocita' massima di progetto superiore a 40 Km/h; h) veicoli atipici di cui all'art. 59 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285. 2. Sono esclusi dall'ambito di applicazione del presente decreto i veicoli ad uso speciale per il trasporto di attrezzature per circhi e giostre, con una velocita' massima di progetto non superiore a 40 km/h, immatricolati nel territorio nazionale e che operano solo nel territorio italiano. 3. Per le macchine agricole e operatrici, ad esclusione dei veicoli indicati al comma 1, lettera g), si applicano le disposizioni adottate a norma del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, 20 maggio 2015. 4. Per i veicoli di interesse storico e collezionistico, di cui all'art. 60 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, si applicano le disposizioni adottate a norma del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 17 dicembre 2009.

Art. 3 Definizioni 1. Ai fini del presente decreto, si intende per: a) «veicolo»: ogni veicolo a motore, ad eccezione di quelli su rotaia o il suo rimorchio; b) «veicolo a motore»: ogni veicolo su ruote semovente, azionato da un motore con una velocita' massima di progetto superiore a 25 km/h; c) «rimorchio»: ogni veicolo su ruote non semovente, progettato e fabbricato per essere trainato da un veicolo a motore; d) «semirimorchio»: ogni rimorchio progettato per essere agganciato ad un veicolo a motore, in modo che parte di esso poggi sul veicolo a motore e che una parte importante della sua massa e la massa del suo carico siano trasportate dal veicolo a motore; e) «veicolo a due o tre ruote»: ogni veicolo a motore su due ruote, con o senza sidecar, triciclo e quadriciclo; f) «veicolo immatricolato in uno Stato membro»: ogni veicolo immatricolato o immesso in servizio in uno Stato membro; g) «intestatario di una carta di circolazione»: la persona fisica o giuridica al cui nome il veicolo e' immatricolato; h) «controllo tecnico o revisione»: una ispezione a norma dell'allegato I al presente decreto, finalizzata ad assicurare che un veicolo possa essere utilizzato in condizioni di sicurezza sulle strade pubbliche e sia conforme alle caratteristiche ambientali richieste e obbligatorie; i) «omologazione»: la procedura con cui uno Stato membro certifica che un veicolo e' conforme alle pertinenti disposizioni amministrative e prescrizioni tecniche, di cui al decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 31 gennaio 2003, al decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 19 novembre 2004, al decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 28 aprile 2008, o al regolamento UE n. 167/2013, o al regolamento UE n. 168/2013; l) «carenze»: i difetti tecnici e altre tipologie di non conformita' riscontrati durante un controllo tecnico; m) «certificato di revisione»: il verbale di controllo tecnico rilasciato da un centro di controllo contenente i risultati del controllo tecnico; n) «ispettore»: la persona abilitata o autorizzata ad effettuare i controlli tecnici sui veicoli; o) «autorita' competente»: il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali e il personale - Direzione generale per la

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motorizzazione; p) «centro di controllo»: i centri di controllo pubblici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali e il personale e i centri di controllo privati, di cui all'art. 80 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285; q) «organismo di supervisione: le articolazioni periferiche direzioni generali territoriali del Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali e il personale; r) «strada pubblica»: una strada di pubblica utilita', quali le strade locali, regionali o nazionali, le strade a scorrimento veloce, le superstrade o le autostrade, di cui all'art. 2 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285; s) «Ministero»: il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Art. 4 Controlli tecnici periodici 1. I veicoli immatricolati nel territorio nazionale sono sottoposti ad un controllo tecnico periodico effettuato nei centri di controllo di cui all'art. 3, comma 1, lettera p). 2. I controlli tecnici sono effettuati da ispettori del Ministero dallo stesso abilitati, nei centri di controllo privati di cui all'art. 3, comma 1, lettera p), ovvero da ispettori autorizzati. 3. Gli ispettori di cui al comma 2 devono possedere i requisiti previsti all'art. 13.

Art. 5 Data e frequenza dei controlli 1. I veicoli appartenenti alle categorie di cui all'art. 2, comma 1, sono soggetti ad un controllo tecnico entro i seguenti intervalli: a) veicoli delle categorie M1, N1, O1 ed O2: quattro anni dopo la data di prima immatricolazione e successivamente ogni due anni; b) veicoli della categoria M1 in servizio di piazza o di noleggio con conducente, autoambulanze, veicoli delle categorie M2, M3, N2, N3, O3 e O4: un anno dopo la data di prima immatricolazione e successivamente ogni anno; c) trattori delle categorie T1b, T2b, T3b, T4b e T5 con velocita' di massima di progetto superiore a 40 km/h: quattro anni dopo la data di prima immatricolazione e successivamente ogni due anni; d) veicoli della categoria L: quattro anni dopo la data di prima immatricolazione e successivamente ogni due anni; e) veicoli della categoria L, classificati come motoveicoli ai sensi dell'art. 53 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, che effettuano servizio di piazza o di noleggio con conducente: un anno dopo la data di prima immatricolazione e successivamente ogni anno; f) veicoli atipici, ad esclusione dei veicoli di interesse storico e collezionistico: un anno dopo la data di prima immatricolazione e successivamente ogni anno. 2. Le operazioni inerenti le revisioni dei veicoli hanno inizio il 2 gennaio di ogni anno e sono effettuate secondo il seguente calendario: a) i veicoli di cui al comma 1, lettere b), e) e f), sono sottoposti a revisione annuale per la prima volta nell'anno successivo alla prima immatricolazione, entro il mese di rilascio della carta di circolazione e successivamente ogni anno entro il mese corrispondente a quello in cui e' stata effettuata l'ultima revisione; sono esclusi i veicoli che siano stati sottoposti, nell'anno in cui ricorre l'obbligo della revisione, a visita e prova per l'accertamento della idoneita' alla circolazione ai sensi dell'art. 75 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285; b) i veicoli di cui al comma 1, lettere a) e d), sono sottoposti a revisione periodica, per la prima volta nel quarto anno successivo a quello di prima immatricolazione, entro il mese di rilascio della carta di circolazione e successivamente ogni due anni, entro il mese corrispondente a quello in cui e' stata effettuata l'ultima revisione; sono esclusi i veicoli che siano stati sottoposti,

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nell'anno in cui ricorre l'obbligo della revisione, a visita e prova per l'accertamento della idoneita' alla circolazione ai sensi dell'art. 75 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285; c) i veicoli di cui al comma 1, lettera c), sono sottoposti a revisione periodica, per la prima volta nel quarto anno successivo a quello di prima immatricolazione, entro il mese di rilascio della carta di circolazione e successivamente ogni due anni, entro il mese corrispondente a quello in cui e' stata effettuata l'ultima revisione; sono esclusi i veicoli che siano stati sottoposti, nell'anno in cui ricorre l'obbligo della revisione, a visita e prova per l'accertamento della idoneita' alla circolazione ai sensi dell'art. 75 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285. 3. L'autorita' competente, anche su segnalazione degli organi di polizia stradale, qualora sorgano dubbi sulla persistenza dei requisiti di sicurezza, rumorosita' ed inquinamento prescritti, puo' ordinare in qualsiasi momento la revisione dei veicoli. 4. In caso di incidente stradale, a seguito del quale i veicoli a motore o i rimorchi abbiano subito danni di tale gravita' da poter sorgere dubbi sulle condizioni di sicurezza per la circolazione, gli organi di polizia stradale, intervenuti per i rilievi, sono tenuti a darne notizia all'autorita' competente per la adozione del provvedimento di revisione straordinaria.

Art. 6 Oggetto e metodi di controllo 1. Per le categorie di veicoli rientranti nell'ambito di applicazione del presente decreto, il controllo tecnico deve riguardare almeno le aree di cui all'allegato I, punto 2. 2. Per ogni area di cui al comma 1, il controllo tecnico e' effettuato sugli elementi di cui all'allegato I, punto 3. Il controllo puo' comprendere anche una verifica della conformita' delle parti e componenti del veicolo alle caratteristiche ambientali e di sicurezza obbligatorie che erano in vigore al momento dell'omologazione o, se del caso, al momento dell'adeguamento del veicolo. I controlli sono effettuati con le modalita', le tecniche e le attrezzature previste dal decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, nonche' dai provvedimenti emanati dalla autorita' competente, anche in riferimento alla attivita' di manutenzione eseguita sul veicolo e senza l'uso di strumenti per smontare o rimuovere parti del veicolo. 3. Gli accertamenti relativi alle emissioni inquinanti e la prova di velocita' dei ciclomotori sono effettuati sulla base delle disposizioni emanate dalla autorita' competente.

Art. 7 Valutazione delle carenze 1. Per ciascun elemento da sottoporre al controllo, l'allegato I fornisce un elenco di possibili carenze e del loro livello di gravita'. 2. Le carenze rilevate nel corso dei controlli periodici dei veicoli sono classificate in uno dei seguenti gruppi: a) carenze lievi che non hanno conseguenze significative sulla sicurezza del veicolo o ripercussioni sull'ambiente e altri casi lievi di non conformita'; b) carenze gravi che possono pregiudicare la sicurezza del veicolo o avere ripercussioni sull'ambiente o mettere a repentaglio la sicurezza degli altri utenti della strada, o altri casi piu' gravi di non conformita'; c) carenze pericolose che costituiscono un rischio diretto o immediato per la sicurezza stradale, o hanno ripercussioni sull'ambiente e che giustificano la possibilita' di vietare l'utilizzo del veicolo sulle strade pubbliche. 3. Un veicolo con carenze che rientrano in piu' di un gruppo di carenze di cui al comma 2 e' classificato nel gruppo che corrisponde alla carenza piu' grave. Un veicolo che presenta diverse carenze relative alle stesse aree oggetto del controllo, identificate nell'allegato I, punto 2, puo' essere classificato nel gruppo di carenze del livello di gravita' immediatamente superiore se e'

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possibile dimostrare che l'effetto combinato di tali carenze comporta un rischio piu' elevato per la sicurezza stradale.

Art. 8 Certificato di revisione 1. A seguito della effettuazione della revisione, i centri di controllo rilasciano un certificato di revisione che contiene almeno gli elementi, di cui all'allegato II al presente decreto. Una copia cartacea di tale certificato e' rilasciata alla persona che ha presentato il veicolo al controllo. 2. Fatto salvo quanto previsto dall'art. 5, in caso di re-immatricolazione di un veicolo gia' immatricolato in un altro Stato membro dell'Unione europea, il certificato di revisione rilasciato da tale Stato e' riconosciuto valido in Italia a condizione che tenga conto della frequenza dei controlli in Italia. In caso di dubbio, deve essere verificata la validita' del certificato di revisione prima di riconoscerlo. 3. Il certificato di revisione rimane valido in caso di trasferimento di proprieta' del veicolo relativamente al quale e' stato rilasciato un valido attestato di controllo tecnico periodico. 4. A decorrere dal 20 maggio 2018 e non oltre il 20 maggio 2021, i centri di controllo comunicano per via elettronica al Centro elaborazione dati del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Direzione generale per la motorizzazione le informazioni contenute nei certificati di revisione da essi rilasciati e, contestualmente, l'invio dell'esito della revisione al CED. Le informazioni predette devono essere conservate dal CED del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Direzione generale per la motorizzazione, per un periodo di almeno quarantotto mesi. 5. Durante la revisione e' effettuato il controllo e la lettura del contachilometri, se di normale dotazione; il dato relativo alla lettura e' messo a disposizione degli ispettori per via elettronica. La manomissione del contachilometri e' punibile ai sensi del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285.

Art. 9 Esito delle revisioni e autorizzazioni alla circolazione 1. Salvo quanto previsto al comma 4, a chiunque circola, dopo le rispettive scadenze, con un veicolo che non sia stato presentato alla prescritta revisione, si applicano le sanzioni previste dall'art. 80 del decreto legislativo n. 285 del 1992. 2. Qualora la revisione abbia avuto esito sfavorevole senza esclusione dalla circolazione, il veicolo stesso puo' continuare a circolare in deroga alla scadenza di cui all'art. 5, fino a un mese dalla data di annotazione sulla carta di circolazione dell'esito dell'avvenuto controllo. In tal caso, sulla carta di circolazione viene apposta la dicitura «Revisione ripetere - Da ripresentare a nuova visita entro un mese». Resta fermo l'obbligo del ripristino della prescritta efficienza e l'applicazione delle sanzioni di legge per l'eventuale riscontrata mancanza, inefficienza o deficienza dei dispositivi prescritti. Il ripristino dell'efficienza deve risultare da apposita documentazione. 3. In caso di anormalita' o difetti riscontrati tali da compromettere la sicurezza della circolazione, o tali da determinare inquinamento acustico od atmosferico, sulla carta di circolazione e' apposta la dicitura «Revisione ripetere - Veicolo sospeso dalla circolazione fino a nuova visita con esito favorevole. Puo' circolare solo per essere condotto in officina». Tale dicitura costituisce autorizzazione al veicolo per essere condotto a riparazione nel corso della stessa giornata in cui la dicitura e' stato apposta, con osservanza delle eventuali ulteriori prescrizioni ivi indicate. 4. In presenza di prenotazione effettuata entro i prescritti termini di revisione e fino alla data fissata per la presentazione a visita e prova, e' consentita la circolazione dei veicoli anche oltre i termini di scadenza della revisione per essi prescritti e non si applicano le sanzioni di cui all'art. 80 del decreto legislativo n. 285 del 1992. L'agevolazione di cui al primo periodo riguarda solo le prenotazioni effettuate presso i centri di controllo pubblici di cui

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all'art. 3, comma 1, lettera p), e non e' consentita in presenza di carta di circolazione revocata, sospesa o ritirata, con provvedimento ancora operante. Eventuali prenotazioni, effettuate dopo la scadenza dei termini prescritti, possono essere annotate sulla domanda di revisione; esse comunque sono inefficaci ai fini dell'autorizzazione alla circolazione, permettendo soltanto che il veicolo sia condotto alla visita di revisione, con le limitazioni atte a garantire la sicurezza della circolazione, nel giorno per il quale la visita stessa risulta prenotata.

Art. 10 Attestato del superamento del controllo 1. Il centro di controllo che ha proceduto alla effettuazione della revisione fornisce un attestato ad ogni veicolo che ha superato il controllo tecnico. Tale attestato indica la data entro la quale deve avvenire il successivo controllo. 2. E' riconosciuto valido l'attestato rilasciato da un centro di controllo di un altro Stato membro per i veicoli immatricolati in tale Stato membro.

Art. 11 Impianti e apparecchiature di controllo 1. Gli impianti e le apparecchiature utilizzati per effettuare i controlli tecnici, sono conformi ai requisiti tecnici minimi di cui al punto I dell'allegato III al presente decreto, nonche' ai requisiti stabiliti dalla autorita' competente. 2. Le apparecchiature utilizzate per le misurazioni sono periodicamente sottoposte a verifica della conformita' metrologica, secondo le modalita' previste dalla autorita' competente nel rispetto degli intervalli minimi indicati al punto II dell'allegato III.

Art. 12 Centri di controllo 1. I controlli tecnici sono effettuati a cura degli uffici competenti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali e il personale, secondo le modalita' previste dal decreto legislativo n. 285 del 1992, dal decreto del Presidente della Repubblica n. 495 del 1992 e da quanto disposto dalla autorita' competente. 2. I centri di controllo privati sono autorizzati ai sensi dell'art. 80 del decreto legislativo n. 285 del 1992 e dei correlati articoli 238, 239, 240 e 241 del decreto legislativo del Presidente della Repubblica n. 495 del 1992. 3. Al fine di soddisfare i requisiti minimi, in termini di gestione della qualita', i centri di controllo rispettano i requisiti stabiliti dall'autorita' competente. I centri di controllo assicurano l'obiettivita' e l'elevata qualita' dei controlli tecnici.

Art. 13 Ispettori 1. I controlli tecnici eseguiti presso centri di controllo privati sono effettuati da ispettori autorizzati che soddisfano i requisiti minimi di competenza e formazione, di cui all'Allegato IV del presente decreto, e di quanto previsto dal decreto legislativo n. 285 del 1992, dal decreto del Presidente della Repubblica n. 495 del 1992 e dalle disposizioni attuative del Ministero. E' facolta' del Ministero introdurre requisiti supplementari specifici in materia di competenza e formazione. I requisiti per l'abilitazione degli ispettori del Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali e il personale sono disciplinati a norma del decreto legislativo n. 285 del 1992 e del decreto del presidente della Repubblica n. 495 del 1992. Nel rispetto delle competenze fra enti amministrativi, i soggetti indicati dalla autorita' competente rilasciano un certificato agli ispettori che soddisfano i requisiti di cui all'Allegato IV, punto 1. Tale certificato contiene almeno le informazioni, di cui all'allegato IV, punto 3. 2. Gli ispettori gia' autorizzati o abilitati alla data del 20 maggio 2018 sono esentati dal possesso dei requisiti, di cui

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all'Allegato IV, punto 1. 3. Al momento di effettuare un controllo tecnico, l'ispettore deve essere esente da conflitti di interesse, in modo da assicurare che sia mantenuto un elevato livello di imparzialita' ed obiettivita' secondo quanto stabilito con provvedimento della autorita' competente. 4. La persona che presenta il veicolo al controllo e' informata delle carenze riscontrate e da correggere. 5. I risultati del controllo tecnico non possono essere modificati, fatto salvo i casi previsti dalla autorita' competente.

Art. 14 Supervisione dei centri di controllo 1. La supervisione dei centri di controllo e' effettuata dall'organismo di supervisione. 2. L'organismo. 3. L'autorita' competente stabilisce le procedure pertinenti in merito ai contenuti di cui di supervisione svolge almeno i compiti previsti al punto 1 dell'allegato V al presente decreto e soddisfa i requisiti stabiliti al punto 2 dello stesso allegato alle lettere a), b), c), d), del punto 3 dell'allegato V. 4. I centri di controllo pubblici sono esentati dal possesso dei requisiti in materia di autorizzazione e supervisione.

Art. 15 Sanzioni 1. In caso di inosservanza delle disposizioni del presente decreto, si applicano le sanzioni previste dagli articoli 79 e 80 del decreto legislativo n. 285 del 1992.

Art. 16 Entrata in vigore e disposizioni transitorie 1. Le disposizioni di cui al presente decreto, fatto salvo quanto previsto dall'art. 16, si applicano a decorrere dal 20 maggio 2018. 2. Gli impianti e le apparecchiature utilizzate per l'effettuazione della revisione, non conformi a quanto previsto dall'art. 11, possono essere utilizzate fino alla emanazione di nuove disposizioni dell'autorita' competente, da adottarsi entro il 20 maggio 2023. 3. Salvo l'emanazione di nuove disposizioni da parte dell'autorita' competente, i requisiti di cui all'allegato V si applicano a partire dal 1° gennaio 2023.

Art. 17 Abrogazioni 1. A decorrere dal 20 maggio 2018, sono abrogati i decreti di seguito elencati: a) decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione 6 agosto 1998, n. 408, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 278 del 27 novembre 1998; b) decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione 7 agosto 2000, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 197 del 24 agosto 2000; c) decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 21 febbraio 2002, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 54 del 5 marzo 2002; d) decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 12 agosto 2002, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 207 del 4 settembre 2002; e) decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 18 luglio 2003, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 238 del 13 ottobre 2003.

Art. 18 Allegati 1. Gli allegati I, II, III, IV e V al presente decreto ne costituiscono parte integrante. Il presente decreto e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

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Roma, 19 maggio 2017 Il Ministro: Delrio

Registrato alla Corte dei conti il 9 giugno 2017 Ufficio controllo atti Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, registro n. 1, foglio n. 2154

ALLEGATO I (art. 3, comma 1) Parte di provvedimento in formato grafico

ALLEGATO II (art. 8, comma 1) Parte di provvedimento in formato grafico

ALLEGATO III (art. 11, comma 1) Parte di provvedimento in formato grafico

ALLEGATO IV (art. 13, comma 1) Parte di provvedimento in formato grafico

ALLEGATO V (art. 14, comma 1) Parte di provvedimento in formato grafico

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 13917-6-2017

ALLEGATO I (art. 3, comma 1)

REQUISITI MINIMI CONCERNENTI L'OGGETTO E LA METODOLOGIA DI CONTROLLO RACCOMANDATA

1. CONSIDERAZIONI GENERALI

Il presente allegato identifica i sistemi e i componenti dei veicoli da sottoporre a controllo, illustra i metodi raccomandati per il controllo e i criteri da utilizzare per determinare se le condizioni del veicolo siano accettabili.

Il controllo deve essere effettuato almeno sugli elementi indicati al punto 3, purché essi si riferiscano all'equipaggiamento del veicolo sottoposto a controllo nello Stato membro interessato. Il controllo può comprendere anche una verifica della conformità delle parti e dei componenti pertinenti del veicolo in questione alle caratteristiche ambientali e di sicurezza prescritte in vigore al momento dell'omologazione o, se applicabile, al momento del suo adeguamento.

Qualora il veicolo sia progettato in modo da non permettere l'applicazione dei metodi di controllo stabiliti nel presente allegato, il controllo è effettuato conformemente ai metodi raccomandati accettati dalle autorità competenti. L'autorità competente accerta che siano tutelate le norme di sicurezza e ambientali.

Nell'ambito dei controlli tecnici periodici il controllo di tutti gli elementi elencati dovrebbe essere considerato obbligatorio a eccezione di quelli contrassegnati da «X», che, pur essendo relativi allo stato del veicolo e alla sua idoneità di impiego su strada, non sono considerati essenziali nell'ambito del controllo tecnico.

Le «ragioni dell'esito negativo» non si applicano nei casi in cui si riferiscono a requisiti che non erano obbligatori nella pertinente legislazione sull'omologazione dei veicoli al momento della prima omologazione, della prima messa in circolazione o nei requisiti per l'ammodernamento.

Quando un metodo di controllo è indicato come visivo, significa che, oltre a osservare gli elementi, l'ispettore dovrebbe, eventualmente, anche maneggiarli, valutare i rumori o utilizzare qualsiasi altro mezzo di controllo opportuno senza far uso di apparecchiature.

2. AMBITO DEL CONTROLLO

Il controllo riguarda almeno le seguenti aree:

0) identificazione del veicolo;

1) impianto di frenatura;

2) sterzo;

3) visibilità;

4) impianto elettrico e parti del circuito elettrico;

5) assi, ruote, pneumatici, sospensioni;

6) telaio ed elementi fissati al telaio;

7) altre dotazioni;

8) effetti nocivi;

9) controlli supplementari per veicoli delle categorie M2 e M3 adibiti al trasporto di passeggeri.

3. CONTENUTI E METODI DEL CONTROLLO, VALUTAZIONE DELLE CARENZE DEI VEICOLI

Il controllo deve riguardare quantomeno gli elementi e utilizzare le norme e i metodi minimi raccomandati riportati nella seguente tabella.

Per i sistemi e componenti di ogni veicolo oggetto del controllo la valutazione delle carenze è effettuata, caso per caso, secondo i criteri riportati nella tabella.

Le carenze non indicate nel presente allegato sono valutate in base ai rischi per la sicurezza stradale.

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Voc

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Voc

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Voc

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1.1.

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on fu

nzio

na

X

X

b)D

ifetti

del

cili

ndro

prin

cipa

le c

he n

on im

pedi

scon

o il

funz

iona

men

to d

el fr

eno

D

ifetti

o p

erdi

te d

el c

ilind

ro p

rinci

pale

X

X

c)C

ilind

ro p

rinci

pale

fiss

ato

mal

e se

nza

impe

dire

il fu

nzio

nam

ento

de

l fre

no

Cili

ndro

prin

cipa

le fi

ssat

o m

ale

X

X

d)Li

quid

o de

l fre

no in

suff

icie

nte,

sotto

il li

vello

min

imo

Li

quid

o de

l fre

no si

gnifi

cativ

amen

te so

tto il

live

llo m

inim

o

Liqu

ido

del f

reno

non

vis

ibile

X

X

X

e) M

anca

nza

del t

appo

del

serb

atoi

o de

l cili

ndro

prin

cipa

le d

el fr

eno

X

f) In

dica

tore

del

liqu

ido

del f

reno

acc

eso

o di

fetto

so

X

g) F

unzi

onam

ento

dife

ttoso

del

dis

posi

tivo

di a

llarm

e pe

r il l

ivel

lo d

el

liqui

do

X

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— 20 —

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Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

1.1.

11. C

ondo

tti ri

gidi

dei

fren

i

Esam

e vi

sivo

dei

com

pone

nti m

entre

è a

zion

ato

l'im

pian

to d

i fre

natu

ra, s

e po

ssib

ile

a) R

isch

io im

min

ente

di g

uast

o o

di ro

ttura

X

b) P

erdi

te n

ei c

ondo

tti o

nei

col

lega

men

ti (s

iste

mi d

i fre

natu

ra a

d ar

ia)

Perd

ite n

ei c

ondo

tti o

nei

col

lega

men

ti (s

iste

mi d

i fre

natu

ra

idra

ulic

i)

X

X

c) C

ondo

tti d

anne

ggia

ti o

ecce

ssiv

amen

te c

orro

si

In m

odo

da c

ompr

omet

tere

il fu

nzio

nam

ento

dei

fren

i per

bl

occa

ggio

o p

er ri

schi

o im

min

ente

di p

erdi

te

X

X

d) C

attiv

a in

stal

lazi

one

dei c

ondo

tti

R

isch

io d

i dan

negg

iam

ento

X

X

1.1.

12. T

ubi f

less

ibili

dei

fren

i

Esam

e vi

sivo

dei

com

pone

nti m

entre

è a

zion

ato

l'im

pian

to d

i fre

natu

ra, s

e po

ssib

ile

a) R

isch

io im

min

ente

di g

uast

o o

di ro

ttura

X

b) T

ubi d

anne

ggia

ti, c

on p

unti

di a

ttrito

, rito

rti o

trop

po c

orti

Tub

i dan

negg

iati

o co

n pu

nti d

i attr

ito

X

X

c) P

erdi

te n

ei tu

bi o

nei

col

lega

men

ti (s

iste

mi d

i fre

natu

ra a

d ar

ia)

Perd

ite n

ei tu

bi o

nei

col

lega

men

ti (s

iste

mi d

i fre

natu

ra id

raul

ici)

X

X

d) E

cces

sivo

rigo

nfia

men

to d

ei tu

bi so

tto p

ress

ione

Cav

o da

nneg

giat

o

X

X

e) T

ubi p

oros

i X

1.1.

13. G

uarn

izio

ni p

er fr

eni

Esa

me

visi

vo

a) E

cces

siva

usu

ra d

i gua

rniz

ioni

o p

astig

lie (r

aggi

unta

tacc

a de

l m

inim

o)

Ecce

ssiv

a us

ura

di g

uarn

izio

ni o

pas

tiglie

(tac

ca d

el m

inim

o no

n vi

sibi

le)

X

X

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— 21 —

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Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

b) G

uarn

izio

ni o

pas

tiglie

spor

che

(olio

, gra

sso

ecc.

)

Fun

zion

amen

to d

el fr

eno

com

prom

esso

X

X

c) G

uarn

izio

ni o

pas

tiglie

man

cant

i o n

on fi

ssat

e co

rret

tam

ente

X

1.1.

14.

Tam

buri

dei

fren

i, di

schi

de

i fre

ni

Esa

me

visi

vo

a) T

ambu

ri o

disc

hi u

sura

ti T

ambu

ri o

disc

hi fo

rtem

ente

usu

rati,

cor

rosi

, gra

ffia

ti o

con

in

crin

atur

e o

rottu

re o

altr

i dife

tti c

he c

ompr

omet

tono

la si

cure

zza

X

X

b

) Tam

buri

o di

schi

spor

chi (

olio

, gra

sso

ecc.

)

Funz

iona

men

to d

el fr

eno

com

prom

esso

X

X

c) M

anca

nza

di ta

mbu

ri o

disc

hi

X

d) F

issa

ggio

dife

ttoso

del

dis

co p

orta

fren

o X

1.1.

15. C

avi d

ei fr

eni,

tiran

teria

Es

ame

visi

vo d

ei c

ompo

nent

i men

tre è

azi

onat

o l'i

mpi

anto

di f

rena

tura

, se

poss

ibile

a)

Cav

i dan

negg

iati

o fle

ssi

Fun

zion

amen

to d

el fr

eno

com

prom

esso

X

X

b) U

sura

o c

orro

sion

e fo

rtem

ente

ava

nzat

a di

un

com

pone

nte

Fun

zion

amen

to d

el fr

eno

com

prom

esso

X

X

c) C

avo,

tira

nte

o gi

unto

non

sicu

ro

X

d) F

issa

ggio

dei

cav

i dife

ttoso

X

e)

Impe

dim

ento

al l

iber

o m

ovim

ento

del

sist

ema

fren

ante

X

f) A

nom

alie

nel

mov

imen

to d

ella

tira

nter

ia a

segu

ito d

i im

perf

etta

re

gola

zion

e o

di e

cces

siva

usu

ra

X

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— 22 —

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Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

1.1.

16. C

ilind

ri de

i fre

ni (c

ompr

esi i

fr

eni a

mol

la e

a c

ilind

ri id

raul

ici)

Esam

e vi

sivo

dei

com

pone

nti m

entre

è a

zion

ato

l'im

pian

to d

i fre

natu

ra, s

e po

ssib

ile

a

) C

ilind

ri in

crin

ati o

dan

negg

iati

F

unzi

onam

ento

del

fren

o co

mpr

omes

so

X

X

b

) Per

dite

nei

cili

ndri

F

unzi

onam

ento

del

fren

o co

mpr

omes

so

X

X

c)C

ilind

ri fis

sati

mal

e o

mon

tagg

io d

ifetto

so

Funz

iona

men

to d

el fr

eno

com

prom

esso

X

X

d)C

ilind

ri fo

rtem

ente

cor

rosi

R

isch

io d

i inc

rinat

ura

X

X

e) C

orsa

insu

ffic

ient

e o

ecce

ssiv

a de

l cili

ndro

Fu

nzio

nam

ento

del

fren

o co

mpr

omes

so (m

argi

ne d

i mov

imen

to

insu

ffic

ient

e)

X

X

f)

Dis

posi

tivo

di p

rote

zion

e co

ntro

la p

olve

re d

anne

ggia

to

Dis

posi

tivo

di

prot

ezio

ne

cont

ro

la

polv

ere

man

cant

e o

fo

rtem

ente

dan

negg

iato

X

X

1.1.

17. C

orre

ttore

aut

omat

ico

di

fren

atur

a in

Es

ame

visi

vo d

ei c

ompo

nent

i men

tre è

azi

onat

o l'i

mpi

anto

di f

rena

tura

, se

poss

ibile

a

) Giu

nzio

ne d

ifetto

sa

X

funz

ione

del

car

ico

b

) Im

perf

etta

rego

lazi

one

della

giu

nzio

ne

X

c) C

orre

ttore

grip

pato

o n

on fu

nzio

nant

e (A

BS

funz

iona

nte)

C

orre

ttore

grip

pato

o n

on fu

nzio

nant

e

X

X

d) C

orre

ttore

man

cant

e (s

e pr

escr

itto)

X

e) T

argh

etta

dei

dat

i man

cant

e X

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— 23 —

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Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

f) D

ati i

llegg

ibili

o n

on c

onfo

rmi a

i req

uisi

ti1 X

1.1.

18. D

ispo

sitiv

i e in

dica

tori

di

rego

lazi

one

Esa

me

visi

vo

a)

Dis

posi

tivo

dann

eggi

ato,

gr

ippa

to

o ch

e pr

esen

ta

un

mov

imen

to

anor

mal

e,

un'ec

cess

iva

usur

a o

un'im

perf

etta

re

gola

zion

e

X

b) D

ispo

sitiv

o di

fetto

so

X

c) D

ispo

sitiv

o m

onta

to o

sost

ituito

in m

odo

scor

retto

X

1.1.

19.

Sist

ema

ausi

liario

di

fr

enat

ura

(se

inst

alla

to

o ne

cess

ario

)

Es

ame

visi

vo

a)M

onta

ggio

o a

ccop

piat

ori d

ifetto

si

Se il

funz

iona

men

to è

com

prom

esso

X

X

b)

Sis

tem

a ch

iara

men

te d

ifetto

so o

man

cant

e X

1.1.

20. A

zion

amen

to a

utom

atic

o de

i fre

ni d

el ri

mor

chio

Dis

inse

rire

i col

lega

men

ti de

i fre

ni tr

a il

veic

olo

train

ante

e il

rim

orch

io

Il

fre

no d

el r

imor

chio

non

è a

zion

ato

auto

mat

icam

ente

qua

ndo

il

colle

gam

ento

è d

isin

serit

o

X

1.1.

21. S

iste

ma

di fr

enat

ura

com

plet

o

E

sam

e vi

sivo

a)

Altr

i dis

posi

tivi d

el si

stem

a (c

ome

la p

ompa

ant

igel

o,

l'e

ssic

cato

re d

'aria

ecc

.) da

nneg

giat

i est

erna

men

te o

forte

men

te

corr

osi,

tant

o da

com

prom

ette

re il

funz

iona

men

to d

el si

stem

a di

fr

enat

ura

Fun

zion

amen

to d

el fr

eno

com

prom

esso

X

X

b

)Ecc

essi

ve p

erdi

te d

i aria

o d

i liq

uido

ant

igel

o

Fun

zion

amen

to d

el si

stem

a co

mpr

omes

so

X

X

c

) Fis

sagg

io o

mon

tagg

io d

ifetto

so d

i un

qual

sias

i com

pone

nte

X

d

) Com

pone

nte

mod

ifica

to in

mod

o da

com

prom

ette

re la

sicu

rezz

a3 Fu

nzio

nam

ento

del

fren

o co

mpr

omes

so

X

X

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— 24 —

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Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

1.1.

22. C

olle

gam

enti

di p

rova

(se

inst

alla

ti o

obbl

igat

ori)

Esa

me

visi

vo

a) M

anca

nti

X

b) D

anne

ggia

ti

Inut

ilizz

abili

o c

on p

erdi

te

X

X

1.1.

23. F

reno

a in

erzi

a E

sam

e vi

sivo

e tr

amite

il fu

nzio

nam

ento

Eff

icie

nza

insu

ffic

ient

e X

1.2.

Pre

staz

ioni

ed

effic

ienz

a de

l fre

no d

i ser

vizi

o

1.2.

1. P

rest

azio

ni

N

el c

orso

di u

n co

ntro

llo c

on u

n ba

nco

di p

rova

fr

eni o

, se

impo

ssib

ile, n

el c

orso

di u

na p

rova

su

stra

da a

zion

are

prog

ress

ivam

ente

i f

reni

fin

o al

lo sf

orzo

mas

sim

o

a)Sf

orzo

di f

rena

tura

inad

egua

to su

una

o p

iù ru

ote

A

ssen

za d

i sfo

rzo

di fr

enat

ura

su u

na o

più

ruot

e X

X

b)Sf

orzo

di f

rena

tura

del

la r

uota

men

o fr

enat

a de

ll'as

se in

ferio

re

al

7

0 %

del

lo sf

orzo

mas

sim

o de

ll'al

tra ru

ota.

In c

aso

di p

rova

di

fre

natu

ra s

u st

rada

, ecc

essi

va d

evia

zion

e de

l vei

colo

ris

petto

a

una

linea

retta

. S

forz

o di

fren

atur

a de

lla ru

ota

men

o fr

enat

a de

ll'as

se in

ferio

re a

l 50

% d

ello

sfo

rzo

mas

sim

o de

ll'al

tra r

uota

sul

lo s

tess

o as

se n

el

caso

di a

ssi s

terz

anti

X

X

c) F

rena

tura

non

gra

dual

men

te m

oder

abile

(blo

cco)

X

d) T

empo

di r

ispo

sta

alla

fren

atur

a tro

ppo

lung

o su

una

qua

lsia

si ru

ota

X

e) F

luttu

azio

ne e

cces

siva

del

lo sf

orzo

di f

rena

tura

dur

ante

cia

scun

giro

co

mpl

eto

della

ruot

a X

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— 25 —

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Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

Non

si o

ttien

e al

men

o il

segu

ente

val

ore

min

imo

(1 ):

1. V

eico

li im

mat

ricol

ati p

er la

prim

a vo

lta d

opo

il 1o g

enna

io 2

012:

—C

ateg

oria

M1:

58 %

—C

ateg

orie

M2 e

M3:

50

%

—C

ateg

oria

N1:

50 %

—C

ateg

orie

N2 e

N3:

50 %

—C

ateg

orie

O2,

O3

e O

4:

—pe

r i se

miri

mor

chi:

45 %

(2 )

—pe

r i ri

mor

chi:

50 %

2. V

eico

li im

mat

ricol

ati p

er la

prim

a vo

lta p

rima

del 1

o ge

nnai

o 20

12:

—C

ateg

orie

M1,

M2 e

M3:

50 %

(1 )

—C

ateg

oria

N1:

45 %

—C

ateg

orie

N2 e

N3:

43 %

(2 )

—C

ateg

orie

O

2, O

3 e

O4:

40

%

(3 )

3

Altr

e ca

tego

rie:

Cat

egor

ie L

(ent

ram

bi i

fren

i ins

iem

e):

—C

ateg

orie

L1e

: 42

%

—C

ateg

orie

L2e

, L6e

: 40

%

—C

ateg

oria

L3e

: 50

%

—C

ateg

oria

L4e

: 46

%

—C

ateg

orie

L5e

, L7e

: 44

%

Cat

egor

ia L

(fre

no d

ella

ruot

a po

ster

iore

): tu

tte le

cat

egor

ie: 2

5 %

del

la m

assa

com

ples

siva

del

vei

colo

Si

otti

ene

men

o de

l 50

% d

ei v

alor

i sop

ra in

dica

ti

1.2.

2. E

ffic

ienz

aC

ontro

llo c

on u

n ba

nco

di p

rova

fre

ni o

, se

essa

non

può

ess

ere

utili

zzat

a pe

r m

otiv

i te

cnic

i, pr

ova

su

stra

da

utili

zzan

do

un

dece

lero

met

ro p

er s

tabi

lire

il ra

ppor

to d

i fr

enat

ura

in r

elaz

ione

alla

mas

sa m

assi

ma

auto

rizza

ta

o,

per

i se

miri

mor

chi,

alla

so

mm

a de

i ca

richi

aut

oriz

zati

per

asse

. I

veic

oli

o i

rimor

chi

la c

ui m

assa

mas

sim

a au

toriz

zata

si

a su

perio

re

a 3,

5 to

nnel

late

de

vono

ess

ere

ispe

zion

ati

appl

ican

do i

re-

quis

iti d

ella

nor

ma

ISO

210

69 o

met

odi

equi

vale

nti

Le p

rove

su

stra

da d

evon

o es

sere

eff

ettu

ate

in c

ondi

zion

i di

tem

po a

sciu

tto e

su

una

stra

da p

iane

ggia

nte

e di

ritta

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— 26 —

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Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

1.3.

Pre

staz

ioni

ed

effic

ienz

a de

l fre

no d

i soc

cors

o (s

e ba

sato

su si

stem

a se

para

to)

1.3.

1. P

rest

azio

ni

Se

il si

stem

a de

l fre

no d

i soc

cors

o è

sepa

rato

dal

fr

eno

di s

ervi

zio,

util

izza

re i

l m

etod

o pr

ecis

ato

al p

unto

1.2

.1

a)

Sfor

zo d

i fre

natu

ra in

adeg

uato

su u

na o

più

ruot

e

Ass

enza

di s

forz

o di

fren

atur

a su

una

o p

iù ru

ote

X

X

b)Sf

orzo

di f

rena

tura

del

la r

uota

men

o fr

enat

a de

ll'as

se in

ferio

re

al 7

0 %

del

lo s

forz

o m

assi

mo

dell'

altra

ruot

a. In

cas

o di

pro

va d

i fr

enat

ura

su st

rada

, ecc

essi

va d

evia

zion

e de

l vei

colo

risp

etto

a u

na

linea

retta

Sf

orzo

di f

rena

tura

del

la r

uota

men

o fr

enat

a de

ll'as

se in

ferio

re a

l 50

% d

ello

sfo

rzo

mas

sim

o de

ll'al

tra r

uota

sul

lo s

tess

o as

se n

el

caso

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ssi s

terz

anti

X

X

c

) Fre

natu

ra n

on g

radu

alm

ente

mod

erab

ile (b

locc

o)

X

1.3.

2. E

ffic

ienz

a

Se il

sist

ema

del f

reno

di s

occo

rso

è se

para

to d

al

fren

o di

ser

vizi

o, u

tiliz

zare

il

met

odo

prec

isat

o al

pun

to 1

.2.2

Sfor

zo d

i fre

nata

infe

riore

al 5

0 %

(6 )

delle

pre

staz

ioni

del

fre

no

di s

ervi

zio

di c

ui a

l pun

to 1

.2.2

in r

elaz

ione

alla

mas

sa m

assi

ma

auto

rizza

ta

Rag

giun

to m

eno

del 5

0 %

dei

val

ori d

i sfo

rzo

di fr

enat

a su

ddet

ti

X

X

1.4.

Pre

staz

ioni

ed

effic

ienz

a de

l fre

no a

man

o (d

i sta

zion

amen

to)

1.4.

1. P

rest

azio

ni

A

zion

are

il fr

eno

dura

nte

un c

ontro

llo s

u un

ba

nco

di p

rova

fren

i Fr

eno

non

funz

iona

nte

su u

n la

to o

in c

aso

di p

rova

di f

rena

tura

su

stra

da,

ecce

ssiv

a de

viaz

ione

del

vei

colo

ris

petto

a u

na l

inea

re

tta

Men

o de

l 50

% d

ello

sfo

rzo

di f

rena

ta d

i cu

i al

pun

to 1

.4.2

ra

ggiu

nto

in re

lazi

one

alla

mas

sa d

el v

eico

lo d

uran

te il

con

trollo

X

X

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— 27 —

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Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

1.4.

2. E

ffic

ienz

a C

ontro

llo

con

un

banc

o di

pr

ova

fren

i. Se

im

poss

ibile

, al

lora

pro

va s

u st

rada

util

izza

ndo

un

dece

lero

met

ro

(in

grad

o di

in

dica

re

o re

gist

rare

i d

ati)

o pr

ova

del

veic

olo

su u

na

stra

da d

i pen

denz

a no

ta.

Non

si o

ttien

e al

men

o pe

r tut

ti i v

eico

li un

coe

ffic

ient

e di

fren

atur

a de

l 16

% in

rela

zion

e al

la m

assa

mas

sim

a au

toriz

zata

o, p

er i

veic

oli

a m

otor

e, d

el 1

2 %

in r

elaz

ione

alla

mas

sa m

assi

ma

com

bina

ta d

el

veic

olo,

a se

cond

a di

qua

le si

a il

valo

re p

iù e

leva

to

Rag

giun

to m

eno

del 5

0 %

dei

val

ori d

ello

sfor

zo d

i fre

nata

sudd

etti

X

X

1.5.

Pre

staz

ioni

del

sist

ema

di

fren

atur

a el

ettro

nico

Es

ame

visi

vo e

, se

pos

sibi

le,

prov

a di

fun

-zi

onam

ento

del

sist

ema

a) E

ffic

ienz

a no

n m

oder

abile

(non

si a

pplic

a a

sist

emi d

i fre

no su

llo

scar

ico)

X

b)

Sis

tem

a no

n fu

nzio

nant

e X

1.6.

Sis

tem

a an

tiblo

ccag

gio

(AB

S)

Esam

e vi

sivo

e c

ontro

llo d

el d

ispo

sitiv

o di

alla

rme

e/o

utili

zzan

do l'

inte

rfac

cia

elet

troni

ca d

el v

eico

lo

a)

Cat

tivo

funz

iona

men

to d

el d

ispo

sitiv

o di

alla

rme

X

b) Il

dis

posi

tivo

di a

llarm

e in

dica

che

il fu

nzio

nam

ento

del

sist

ema

è di

fetto

so

X

c)

Sen

sori

di v

eloc

ità d

ella

ruot

a m

anca

nti o

dan

negg

iati

X

d)

Cab

latu

ra d

anne

ggia

ta

X

e)

Altr

i com

pone

nti m

anca

nti o

dan

negg

iati

X

f) Il

sist

ema

indi

ca u

n gu

asto

attr

aver

so l'

inte

rfac

cia

elet

troni

ca d

el

veic

olo

X

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— 28 —

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Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

1.7.

Sis

tem

a di

fren

atur

a el

ettro

nica

(EB

S)

Esam

e vi

sivo

e c

ontro

llo d

el d

ispo

sitiv

o di

al

larm

e e/

o ut

ilizz

ando

l'in

terf

acci

a el

ettro

nica

de

l vei

colo

a) C

attiv

o fu

nzio

nam

ento

del

dis

posi

tivo

di a

llarm

e X

b) Il

dis

posi

tivo

di a

llarm

e in

dica

che

il fu

nzio

nam

ento

del

sist

ema

è di

fetto

so

X

c) Il

sist

ema

indi

ca u

n gu

asto

attr

aver

so l'

inte

rfac

cia

elet

troni

ca d

el

veic

olo

X

1.8.

Liq

uido

dei

fren

i

Esam

e vi

sivo

Li

quid

o de

i fre

ni c

onta

min

ato

o se

dim

enta

to

Ris

chio

imm

inen

te d

i gua

sto

X

X

2. S

TER

ZO

2.1.

Sta

to m

ecca

nico

2.1.

1. S

tato

del

lo st

erzo

Con

il v

eico

lo s

opra

una

fos

sa d

'ispe

zion

e o

su

un p

onte

sol

leva

tore

, co

n le

ruo

te s

tacc

ate

dal

suol

o o

a co

ntat

to c

on p

iast

re m

obili

, ruo

tare

il

vola

nte

da u

n'es

trem

ità a

ll'al

tra.

Esam

e vi

sivo

de

lla sc

atol

a de

llo st

erzo

a) R

uvid

ezza

di f

unzi

onam

ento

del

la sc

atol

a X

b)A

lber

o de

llo st

erzo

torto

o sc

anal

atur

e co

nsum

ate

che

com

prom

etto

no la

funz

iona

lità

X

X

c)U

sura

ecc

essi

va d

ell'a

lber

o de

llo st

erzo

ch

e co

mpr

omet

te la

funz

iona

lità

X

X

d

)Gio

co e

cces

sivo

del

l'alb

ero

dello

ster

zo

c

he c

ompr

omet

te la

funz

iona

lità

X

X

e) P

erdi

te

Form

azio

ne d

i goc

ce

X

X

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— 29 —

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Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

2.1.

2. F

issa

ggio

del

l'allo

ggia

men

to

della

scat

ola

dello

ster

zo

Con

il v

eico

lo s

opra

una

fos

sa d

'ispe

zion

e o

su

un p

onte

sol

leva

tore

, con

il

peso

del

le r

uote

al

suol

o, r

uota

re i

l vo

lant

e o

la b

arra

in

sens

o or

ario

e a

ntio

rario

o u

tiliz

zare

uno

stru

men

to d

i ril

evaz

ione

del

gio

co d

elle

ruo

te. E

sam

e vi

sivo

pe

r ve

rific

are

il fis

sagg

io d

ella

sca

tola

del

lo

ster

zo a

l tel

aio

a

)Sca

tola

del

lo st

erzo

non

ade

guat

amen

te fi

ssat

a al

tela

io

I fis

sagg

i son

o al

lent

ati i

n m

odo

peric

olos

o o

è vi

sibi

le u

n

m

ovim

ento

rela

tivo

rispe

tto a

l tel

aio/

alla

car

rozz

eria

X

X

b)Fo

ri di

fiss

aggi

o ob

lung

hi su

l tel

aio

F

issa

ggi g

rave

men

te c

ompr

omes

si

X

X

c)B

ullo

ni d

i fis

sagg

io m

anca

nti o

rotti

F

issa

ggi g

rave

men

te c

ompr

omes

si

X

X

d) R

ottu

ra d

ell'a

llogg

iam

ento

del

la sc

atol

a de

llo st

erzo

St

abili

tà o

fiss

aggi

o de

ll'al

logg

iam

ento

com

prom

essi

X

X

2.1.

3. S

tato

deg

li or

gani

di s

terz

o C

on il

vei

colo

sop

ra u

na f

ossa

d'is

pezi

one

o su

un

pon

te s

olle

vato

re, c

on i

l pe

so d

elle

ruo

te a

l su

olo,

muo

vere

il

vola

nte

in s

enso

ora

rio e

an

tiora

rio

o ut

ilizz

are

uno

stru

men

to

di

rilev

azio

ne d

el g

ioco

del

le r

uote

. Esa

me

visi

vo

degl

i or

gani

di

st

erzo

pe

r ve

rific

are

usur

a,

rottu

ra e

fiss

aggi

o

a)M

ovim

ento

rela

tivo

tra c

ompo

nent

i che

rich

iede

un

inte

rven

to d

i rip

araz

ione

G

ioco

ecc

essi

vo o

pro

babi

lità

di d

ista

cco

X

X

b)E

cces

siva

usu

ra a

live

llo d

ei g

iunt

i R

isch

io m

olto

gra

ve d

i dis

tacc

o

X

X

c)R

ottu

ra o

def

orm

azio

ne d

i uno

dei

com

pone

nti

che

com

prom

ette

la fu

nzio

ne

X

X

d)

Ass

enza

del

blo

ccas

terz

o X

e) S

corr

etto

alli

neam

ento

di

com

pone

nti

(ad

esem

pio

tiran

te

trasv

ersa

le o

ast

a di

acc

oppi

amen

to)

X

f)M

odifi

ca c

he c

ompr

omet

te la

sicu

rezz

a3

che

com

prom

ette

la

funz

ione

X

X

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Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

g) R

ives

timen

to a

ntip

olve

re m

anca

nte

o de

terio

rato

R

ives

timen

to a

ntip

olve

re m

anca

nte

o gr

avem

ente

det

erio

rato

X

X

2.1.

4. A

zion

amen

to d

egli

orga

ni d

i st

erzo

Con

il v

eico

lo s

opra

una

fos

sa d

'ispe

zion

e o

su

un p

onte

sol

leva

tore

, con

il

peso

del

le r

uote

al

suol

o, m

uove

re i

l vo

lant

e in

sen

so o

rario

e

antio

rario

o

utili

zzar

e un

o st

rum

ento

di

ril

evaz

ione

del

gio

co d

elle

ruo

te. E

sam

e vi

sivo

de

gli

orga

ni

di

ster

zo

per

verif

icar

e us

ura,

ro

ttura

e fi

ssag

gio

a) P

arte

mob

ile d

ello

ster

zo a

con

tatto

con

una

par

te fi

ssa

del t

elai

o X

b) L

imita

tore

di c

orsa

del

lo st

erzo

ass

ente

o fu

ori u

so

X

2.1.

5. S

ervo

ster

zo

Con

trolla

re i

l si

stem

a st

erza

nte

alla

ric

erca

di

even

tual

i pe

rdite

e p

er v

erifi

care

il

livel

lo d

el

liqui

do i

drau

lico,

se

visi

bile

. C

on l

e ru

ote

a co

ntat

to

del

suol

o e

il m

otor

e in

fu

nzio

ne

verif

icar

e il

funz

iona

men

to d

el se

rvos

terz

o

a) P

erdi

ta d

i liq

uido

o fu

nzio

nam

ento

com

prom

esso

X

b) L

iqui

do in

suff

icie

nte

(sot

to il

live

llo m

inim

o)

Serb

atoi

o in

suff

icie

nte

X

X

c) M

ecca

nism

o no

n fu

nzio

nant

e

Ster

zo d

anne

ggia

to

X

X

d) M

ecca

nism

o ro

tto o

fiss

ato

mal

e

Ster

zo d

anne

ggia

to

X

X

e) C

ompo

nent

i mal

alli

neat

i o in

attr

ito c

on a

ltri

Ster

zo d

anne

ggia

to

X

X

f) M

odifi

ca c

he c

ompr

omet

te la

sicu

rezz

a3

Ster

zo d

anne

ggia

to

X

X

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— 31 —

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Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

g) C

avi/f

less

ibili

dan

negg

iati

o ec

cess

ivam

ente

cor

rosi

Ste

rzo

St

erzo

dan

negg

iato

X

X

2.2.

Vol

ante

, col

onna

e b

arra

2.2.

1. S

tato

del

vol

ante

/del

la b

arra

C

on il

vei

colo

sop

ra u

na f

ossa

d'is

pezi

one

o su

un

pon

te s

olle

vato

re e

la

mas

sa d

el v

eico

lo

grav

ante

sul

suo

lo, s

ping

ere

e tir

are

il vo

lant

e in

lin

ea c

on la

col

onna

, spi

nger

e il

vola

nte/

la b

arra

in

va

rie

dire

zion

i pe

rpen

dico

larm

ente

al

la

colo

nna/

alle

for

celle

. Esa

me

visi

vo d

el g

ioco

e

dello

sta

to d

ei ra

ccor

di fl

essi

bili

o gi

unti

univ

er-

sali

a)M

ovim

ento

rela

tivo

tra v

olan

te e

col

onna

indi

cant

e un

fiss

aggi

o in

adeg

uato

R

isch

io m

olto

gra

ve d

i dis

tacc

o

X

X

b)A

ssen

za d

i dis

posi

tivo

di ri

tenu

ta su

l moz

zo d

el v

olan

te

Ris

chio

mol

to g

rave

di d

ista

cco

X

X

c)R

ottu

ra o

cat

tivo

fissa

ggio

del

moz

zo, d

ella

cor

ona

o de

lle ra

zze

del

vola

nte

R

isch

io m

olto

gra

ve d

i dis

tacc

o

X

X

2.2.

2. C

olon

na/fo

rcel

le d

ello

ster

zo

e st

abili

zzat

ori d

ello

ster

zo

Con

il v

eico

lo s

opra

una

fos

sa d

'ispe

zion

e o

su

un p

onte

sol

leva

tore

e l

a m

assa

del

vei

colo

gr

avan

te s

ul s

uolo

, spi

nger

e e

tirar

e il

vola

nte

in

linea

con

la c

olon

na, s

ping

ere

il vo

lant

e/la

bar

ra

in

varie

di

rezi

oni

perp

endi

cola

rmen

te

alla

co

lonn

a/al

le f

orce

lle. E

sam

e vi

sivo

del

gio

co e

de

llo s

tato

dei

racc

ordi

fles

sibi

li o

giun

ti un

iver

-sa

li

a) M

ovim

ento

ecc

essi

vo d

el c

entro

del

vol

ante

ver

so l'

alto

o il

bas

so

X

b) M

ovim

ento

ecc

essi

vo d

ella

par

te su

perio

re d

ella

col

onna

in ra

ppor

to

all'a

sse

della

stes

sa

X

c) R

acco

rdo

fless

ibile

det

erio

rato

X

d) F

issa

ggio

dife

ttoso

Ris

chio

mol

to g

rave

di d

ista

cco

X

X

e) M

odifi

ca c

he c

ompr

omet

te la

sicu

rezz

a3 X

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— 32 —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 13917-6-2017

Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

2.3.

Gio

co d

ello

ster

zo

Con

il v

eico

lo s

opra

una

fos

sa d

'ispe

zion

e o

su

un p

onte

sol

leva

tore

, con

la

mas

sa d

el v

eico

lo

grav

ante

sul

le r

uote

, il

mot

ore,

se

poss

ibile

, in

funz

ione

per

i ve

icol

i dot

ati d

i ser

vost

erzo

e le

ru

ote

dirit

te,

ruot

are

legg

erm

ente

il

vola

nte

in

sens

o or

ario

e

antio

rario

, ne

lla

mis

ura

del

poss

ibile

sen

za m

uove

re le

ruo

te. E

sam

e vi

sivo

de

l mov

imen

to li

bero

Gio

co e

cces

sivo

del

lo st

erzo

(ad

esem

pio

il m

ovim

ento

da

un p

unto

de

lla c

oron

a su

perio

re a

un

quin

to d

el d

iam

etro

del

vol

ante

o n

on

conf

orm

e ai

requ

isiti

)1

Ster

zo d

i sic

urez

za c

ompr

omes

so

X

X

2.4.

Alli

neam

ento

del

le ru

ote

(X)2

Ver

ifica

re l

'allin

eam

ento

del

le r

uote

ste

rzan

ti m

edia

nte

appa

recc

hiat

ure

idon

ee

L'al

linea

men

to n

on è

con

form

e ai

dat

i o re

quis

iti d

el c

ostru

ttore

del

ve

icol

o1 D

irezi

one

in a

vant

i dan

negg

iata

; sta

bilit

à di

rezi

onal

e co

mpr

omes

sa

X

X

2.5.

Ass

e st

erza

nte

del r

imor

chio

Es

ame

visi

vo o

util

izzo

di

uno

stru

men

to d

i ril

evaz

ione

del

gio

co d

elle

ruot

e

a) C

ompo

nent

e le

gger

men

te d

anne

ggia

to

Com

pone

nte

grav

emen

te d

anne

ggia

to o

incr

inat

o X

X

b) G

ioco

ecc

essi

vo

Dire

zion

e in

ava

nti d

anne

ggia

ta; s

tabi

lità

dire

zion

ale

com

prom

essa

X

X

c) F

issa

ggio

dife

ttoso

Fiss

aggi

o gr

avem

ente

com

prom

esso

X

X

2.6.

Ser

vost

erzo

ele

ttric

o (E

PS)

Esam

e vi

sivo

e c

ontro

llo d

i coe

renz

a tra

l'an

golo

de

l vo

lant

e e

l'ang

olo

delle

ruo

te a

l m

omen

to

dell'

acce

nsio

ne/s

pegn

imen

to

del

veic

olo

e/o

med

iant

e l i

nter

facc

ia e

lettr

onic

a de

l vei

colo

a) L

'indi

cato

re d

i gua

sto

(MIL

) del

sist

ema

EPS

indi

ca u

n qu

alsi

asi

tipo

di m

alfu

nzio

nam

ento

del

sist

ema

X

b)In

coer

enza

tra

l'ang

olo

del v

olan

te e

l'an

golo

del

le ru

ote

St

erzo

dan

negg

iato

X

X

Page 28: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI · Vista la direttiva 2002/24/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 marzo 2002, relativa all'omologazione dei veicoli a motore

— 33 —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 13917-6-2017

Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

c

) Ser

vost

erzo

non

funz

iona

nte

X

d)

Il s

iste

ma

indi

ca u

n gu

asto

attr

aver

so l'

inte

rfac

cia

elet

troni

ca d

el

veic

olo

X

3. V

ISIB

ILIT

À

3.1.

Cam

po d

i vis

ibili

Esam

e vi

sivo

dal

sedi

le d

el c

ondu

cent

e O

stac

oli

nel

cam

po

visi

vo

del

cond

ucen

te

che

inci

dono

m

ater

ialm

ente

sul

la v

isib

ilità

in

avan

ti o

sui

lati

(are

a di

pul

itura

es

tern

a de

lle sp

azzo

le d

el p

arab

rezz

a)

Are

a di

pul

itura

inte

rna

delle

spa

zzol

e de

l par

abre

zza

dann

eggi

ata

o sp

ecch

i est

erni

non

vis

ibili

X

X

3.2.

Sta

to d

ei v

etri

Esam

e vi

sivo

a

) V

etro

, o

pann

ello

tra

spar

ente

(s

e au

toriz

zato

), gr

affia

to

o sc

olor

ito

(ar

ea d

i pul

itura

est

erna

del

le sp

azzo

le d

el p

arab

rezz

a)

Are

a di

pul

itura

inte

rna

delle

spaz

zole

del

par

abre

zza

dann

eggi

ata

o sp

ecch

i est

erni

non

vis

ibili

X

X

b)

Vet

ro o

pan

nello

tra

spar

ente

(co

mpr

ese

le p

ellic

ole

ri-fle

ttent

i o

colo

rate

) no

n co

nfor

mi

alle

spe

cific

he d

ei r

equi

siti1

(are

a di

pul

itura

est

erna

del

le sp

azzo

le d

el p

arab

rezz

a)

X

Are

a di

pul

itura

inte

rna

delle

spaz

zole

del

par

abre

zza

dann

eggi

ata

o sp

ecch

i est

erni

non

vis

ibili

X

c

) Vet

ro o

pan

nello

tras

pare

nte

in c

ondi

zion

i ina

ccet

tabi

li X

Vis

ibili

tà a

ttrav

erso

l'ar

ea d

i pul

itura

inte

rna

delle

spaz

zole

del

pa

rabr

ezza

gra

vem

ente

com

prom

essa

X

3.3.

Spe

cchi

etti

o di

spos

itivi

re

trovi

sori

Esam

e vi

sivo

a)

Spec

chie

tto

o di

spos

itivo

m

anca

nte

o no

n m

onta

to

con-

form

emen

te a

i re

quis

iti1 (

devo

no e

sser

e di

spon

ibili

alm

eno

due

poss

ibili

tà d

i ret

rovi

sion

e)

Dis

poni

bilit

à di

men

o di

due

pos

sibi

lità

di re

trovi

sion

e

X

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— 34 —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 13917-6-2017

Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

b)

Spe

cchi

etto

o d

ispo

sitiv

o lie

vem

ente

dan

negg

iato

o fi

ssat

o m

ale

X

Spec

chie

tto o

dis

posi

tivo

non

funz

iona

nte,

gra

vem

ente

dan

negg

iato

, fis

sato

mal

e o

in m

odo

non

sicu

ro

X

c

) Cam

po v

isiv

o in

suff

icie

nte

X

3.4.

Ter

gicr

ista

llo d

el p

arab

rezz

a an

terio

re

Esam

e vi

sivo

e a

zion

amen

to

a) S

pazz

ole

non

funz

iona

nti

o m

anca

nti

o no

n co

nfor

mi

alle

pr

escr

izio

ni1

X

b

) Lam

a de

l ter

gicr

ista

llo n

on fu

nzio

nant

e X

L

ama

del t

ergi

cris

tallo

man

cant

e o

chia

ram

ente

non

funz

iona

nte

X

3.5.

Lav

acris

talli

Es

ame

visi

vo e

azi

onam

ento

La

vacr

ista

lli n

on a

degu

atam

ente

fun

zion

anti

(man

canz

a di

liq

uido

pe

r pul

ire m

a po

mpa

ope

rant

e o

getto

del

l'acq

ua d

isal

linea

to)

La

vacr

ista

lli n

on fu

nzio

nant

i

X

X

3.6

Sist

ema

antia

ppan

nam

ento

(X)2

Esam

e vi

sivo

e a

zion

amen

to

S

iste

ma

non

oper

ativ

o o

chia

ram

ente

dife

ttoso

X

4. L

UC

I, R

IFLE

TTO

RI E

CIR

CU

ITO

ELE

TTR

ICO

4.1.

Far

i

4.1.

1. S

tato

e fu

nzio

nam

ento

Es

ame

visi

vo e

azi

onam

ento

a)

Luce

o s

orge

nte

lum

inos

a di

fetto

sa o

man

cant

e (lu

ci/

sorg

enti

lum

inos

e m

ultip

le; i

n ca

so d

i LED

sino

a 1

/3 n

on fu

nzio

nant

i) Lu

ci/s

orge

nti l

umin

ose

sing

ole;

in c

aso

di L

ED v

isib

ilità

gra

vem

ente

co

mpr

omes

sa

X

X

b

) Sis

tem

a di

pro

iezi

one

legg

erm

ente

dife

ttoso

(rifl

etto

ri e

lent

i)

Si

stem

a di

pro

iezi

one

grav

emen

te d

ifetto

so o

man

cant

e (r

iflet

tori

e le

nti)

X

X

Page 30: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI · Vista la direttiva 2002/24/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 marzo 2002, relativa all'omologazione dei veicoli a motore

— 35 —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 13917-6-2017

Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

c)

Luc

i fis

sate

mal

e X

4.1.

2. A

lline

amen

to

D

eter

min

are

l'orie

ntam

ento

or

izzo

ntal

e di

ci

ascu

n fa

ro

in

posi

zion

e an

abba

glia

nte

utili

zzan

do u

n di

spos

itivo

per

l'or

ient

amen

to d

ei

fari

o un

o sc

herm

o o

utili

zzan

do l

'inte

rfac

cia

elet

troni

ca d

el v

eico

lo

a)

L'o

rient

amen

to d

el fa

ro n

on ri

entra

nei

lim

iti fi

ssat

i dai

requ

isiti

1 X

b)

Il

sist

ema

indi

ca u

n gu

asto

attr

aver

so l

'inte

rfac

cia

elet

troni

ca

del v

eico

lo

X

4.1.

3. A

ccen

sion

e

Esam

e vi

sivo

e a

zion

amen

to o

util

izzo

del

-l'i

nter

facc

ia e

lettr

onic

a de

l vei

colo

a

) L'ac

cens

ione

non

è c

onfo

rme

ai re

quis

iti1 (n

umer

o di

fari

acce

si

sim

ulta

neam

ente

)

L

umin

osità

fron

tale

supe

riore

al m

assi

mo

cons

entit

o

X

X

b

) Mal

funz

iona

men

to d

el d

ispo

sitiv

o di

acc

ensi

one

X

c

) Il

sist

ema

indi

ca u

n gu

asto

attr

aver

so l

'inte

rfac

cia

elet

troni

ca

del v

eico

lo

X

4.1.

4. R

ispe

tto d

ei re

quis

iti1

E

sam

e vi

sivo

e a

zion

amen

to

a

) La

luc

e, i

l co

lore

em

esso

, la

pos

izio

ne,

la l

umin

osità

o l

a m

arca

tura

non

sono

con

form

i ai r

equi

siti1

X

b

) Pr

odot

ti su

lle l

enti

o su

lle s

orge

nti

lum

inos

e ch

e rid

ucon

o ch

iara

men

te la

lum

inos

ità o

mod

ifica

no il

col

ore

emes

so

X

Sorg

ente

lum

inos

a e

faro

non

com

patib

ili

X

4.1.

5.

Sist

emi

per

rego

lare

l'i

nclin

azio

ne (s

e ob

blig

ator

i)

Esam

e vi

sivo

e a

zion

amen

to,

se p

ossi

bile

, o

utili

zzo

dell'

inte

rfac

cia

elet

troni

ca d

el v

eico

lo

a)

Dis

posi

tivo

non

funz

iona

nte

X

b

) Il d

ispo

sitiv

o m

anua

le n

on p

uò e

sser

e az

iona

to d

al s

edile

del

co

nduc

ente

X

c

) Il

sist

ema

indi

ca u

n gu

asto

attr

aver

so l'

inte

rfac

cia

elet

troni

ca

del v

eico

lo

X

Page 31: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI · Vista la direttiva 2002/24/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 marzo 2002, relativa all'omologazione dei veicoli a motore

— 36 —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 13917-6-2017

Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

4.1.

6.

Dis

posi

tivo

terg

ifari

(se

obbl

igat

orio

) Es

ame

visi

vo e

azi

onam

ento

se p

ossi

bile

Dis

posi

tivo

non

funz

iona

nte

In

cas

o di

uni

tà o

ttich

e a

scar

ica

X

X

4.2.

Luc

i di p

osiz

ione

ant

erio

ri e

post

erio

ri, lu

ci la

tera

li, lu

ci d

'ingo

mbr

o e

luci

di m

arci

a di

urna

4.2.

1. S

tato

e fu

nzio

nam

ento

Es

ame

visi

vo e

azi

onam

ento

a)

Sor

gent

e di

luce

dife

ttosa

X

b) L

enti

dife

ttose

X

c) L

uci f

issa

te m

ale

R

isch

io m

olto

gra

ve d

i dis

tacc

o

X

X

4.

2.2.

Acc

ensi

one

Esam

e vi

sivo

e a

zion

amen

to

a) L

'acce

nsio

ne n

on è

con

form

e ai

requ

isiti

1

Le lu

ci d

i pos

izio

ne p

oste

riori

e le

luci

late

rali

poss

ono

esse

re

spen

te q

uand

o so

no a

cces

i i fa

ri

X

X

b) M

alfu

nzio

nam

ento

del

dis

posi

tivo

di a

ccen

sion

e X

4.2.

3. R

ispe

tto d

ei re

quis

iti1

Esam

e vi

sivo

e a

zion

amen

to

a)La

luce

, il c

olor

e em

esso

, la

posi

zion

e, la

lum

inos

ità o

la

mar

catu

ra n

on so

no c

onfo

rmi a

i req

uisi

ti1

Lu

ce ro

ssa

dava

nti o

luce

bia

nca

sul r

etro

; lum

inos

ità fo

rtem

ente

rid

otta

X

X

b

)Pro

dotti

sulle

lent

i o su

lle so

rgen

ti lu

min

ose

che

riduc

ono

la

lu

min

osità

o m

odifi

cano

il c

olor

e em

esso

L

uce

ross

a da

vant

i o lu

ce b

ianc

a su

l ret

ro; l

umin

osità

forte

men

te

ridot

ta

X

X

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— 37 —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 13917-6-2017

Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

4.3.

Luc

i di a

rres

to

4.3.

1. S

tato

e fu

nzio

nam

ento

Esa

me

visi

vo e

azi

onam

ento

a)

Sor

gent

e di

luce

dife

ttosa

(sor

gent

i lum

inos

e m

ultip

le; i

n ca

so

di L

ED si

no a

1/3

non

funz

iona

nti)

Sorg

enti

lum

inos

e si

ngol

e; in

cas

o di

LED

men

o di

2/3

fu

nzio

nant

i) N

essu

na fo

nte

lum

inos

a fu

nzio

na

X

X

X

b) L

enti

legg

erm

ente

dife

ttose

(nes

suna

influ

enza

sulla

luce

em

essa

) Le

nti f

orte

men

te d

ifetto

se (e

mis

sion

e lu

min

osa

com

prom

essa

)

X

X

c)

Luci

fiss

ate

mal

e

Ris

chio

mol

to g

rave

di d

ista

cco

X

X

4.3.

2. A

ccen

sion

e

Esam

e vi

sivo

e a

zion

amen

to o

util

izzo

del

-l'i

nter

facc

ia e

lettr

onic

a de

l vei

colo

a)L'

acce

nsio

ne n

on è

con

form

e ai

requ

isiti

1

Funz

iona

men

to ri

tard

ato

Ass

enza

tota

le d

i fun

zion

amen

to

X

X

X

b) M

alfu

nzio

nam

ento

del

dis

posi

tivo

di a

ccen

sion

e X

c) Il

sist

ema

indi

ca u

n gu

asto

attr

aver

so l'

inte

rfac

cia

elet

troni

ca d

el

veic

olo

X

d) L

a lu

ce d

el fr

eno

di e

mer

genz

a no

n fu

nzio

na o

non

funz

iona

co

rret

tam

ente

X

4.3.

3. R

ispe

tto d

ei re

quis

iti1

Esam

e vi

sivo

e a

zion

amen

to

La lu

ce, i

l col

ore

emes

so, l

a po

sizi

one,

la lu

min

osità

o la

m

arca

tura

non

sono

con

form

i ai r

equi

siti1

Luce

bia

nca

sul r

etro

; lum

inos

ità fo

rtem

ente

rido

tta

X

X

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— 38 —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 13917-6-2017

Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

4.4.

Indi

cato

ri lu

min

osi d

i dire

zion

e e

di e

mer

genz

a

4.4.

1. S

tato

e fu

nzio

nam

ento

Es

ame

visi

vo e

azi

onam

ento

a)

Sorg

ente

di l

uce

dife

ttosa

(sor

gent

i lum

inos

e m

ultip

le; i

n ca

so d

i LED

sino

a 1

/3 n

on fu

nzio

nant

i) So

rgen

ti lu

min

ose

sing

ole;

in c

aso

di L

ED m

eno

di 2

/3 fu

nzio

nant

i

X

X

b) L

enti

legg

erm

ente

dife

ttose

(nes

suna

influ

enza

sulla

luce

em

essa

) Le

nti f

orte

men

te d

ifetto

se (e

mis

sion

e lu

min

osa

com

prom

essa

)

X

X

c)Lu

ci fi

ssat

e m

ale

R

isch

io m

olto

gra

ve d

i dis

tacc

o

X

X

4.4.

2. A

ccen

sion

e Es

ame

visi

vo e

azi

onam

ento

L'

acce

nsio

ne n

on è

con

form

e ai

requ

isiti

1

Ass

enza

tota

le d

i fun

zion

amen

to

X

X

4.4.

3. R

ispe

tto d

ei re

quis

iti1

Esam

e vi

sivo

e a

zion

amen

to

La lu

ce, i

l col

ore

emes

so, l

a po

sizi

one,

la lu

min

osità

o la

mar

catu

ra

non

sono

con

form

i ai r

equi

siti1

X

4.4.

4. F

requ

enza

di

lam

pegg

iam

ento

Esam

e vi

sivo

e a

zion

amen

to

La v

eloc

ità d

i lam

pegg

iam

ento

non

è c

onfo

rme

ai re

quis

iti1

(dev

iazi

one

della

freq

uenz

a su

perio

re a

l 25

%)

X

4.5.

Pro

ietto

re fe

ndin

ebbi

a an

terio

re e

faro

ant

ineb

bia

post

erio

re

4.5.

1. S

tato

e fu

nzio

nam

ento

Es

ame

visi

vo e

azi

onam

ento

a) S

orge

nte

di lu

ce d

ifetto

sa (s

orge

nti l

umin

ose

mul

tiple

; in

caso

di

LED

sino

a 1

/3 n

on fu

nzio

nant

i) So

rgen

ti lu

min

ose

sing

ole;

in c

aso

di L

ED m

eno

di 2

/3

funz

iona

nti)

X

X

b)Le

nti l

egge

rmen

te d

ifetto

se (n

essu

na in

fluen

za su

lla lu

ce

emes

sa)

Le

nti f

orte

men

te d

ifetto

se (e

mis

sion

e lu

min

osa

com

prom

essa

)

X

X

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— 39 —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 13917-6-2017

Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

c) L

uci f

issa

te m

ale

Ris

chio

mol

to g

rave

di d

ista

cco

o di

abb

aglia

men

to d

i con

duce

nti

di a

ltri v

eico

li

X

X

4.5.

2. A

lline

amen

to (X

)2 Fu

nzio

nam

ento

e u

tiliz

zo d

i un

dis

posi

tivo

per

l'orie

ntam

ento

dei

fari

Il pr

oiet

tore

fen

dine

bbia

ant

erio

re m

ostra

un

erra

to a

lline

a-m

ento

oriz

zont

ale

quan

do il

fasc

io lu

min

oso

pres

enta

una

line

a di

dem

arca

zion

e (li

nea

di d

emar

cazi

one

tropp

o ba

ssa)

Li

nea

di d

emar

cazi

one

sopr

a qu

ella

dei

fari

X

X

4.5.

3. A

ccen

sion

e

Esa

me

visi

vo e

azi

onam

ento

L'

acce

nsio

ne n

on è

con

form

e ai

requ

isiti

1

Non

funz

iona

nte

X

X

4.5.

4. R

ispe

tto d

ei re

quis

iti 1

E

sam

e vi

sivo

e a

zion

amen

to

a) L

a lu

ce, i

l col

ore

emes

so, l

a po

sizio

ne, l

a lu

min

osità

o la

mar

catu

ra

non

sono

con

form

i ai r

equi

siti1

X

b)

Il si

stem

a no

n fu

nzio

na c

onfo

rmem

ente

ai r

equi

siti1

X

4.6.

Luc

i di r

etro

mar

cia

4.6.

1. S

tato

e fu

nzio

nam

ento

Esam

e vi

sivo

e a

zion

amen

to

a)

Sor

gent

e di

luce

dife

ttosa

X

b)

Len

ti di

fetto

se

X

c

)Luc

i fis

sate

mal

e

R

isch

io m

olto

gra

ve d

i dis

tacc

o

X

X

4.6.

2. R

ispe

tto d

ei re

quis

iti1

Es

ame

visi

vo e

azi

onam

ento

a)

La

luce

, il c

olor

e em

esso

, la

posiz

ione

, la

lum

inos

ità o

la m

arca

tura

no

n so

no c

onfo

rmi a

i req

uisi

ti1 X

b)

Il si

stem

a no

n fu

nzio

na c

onfo

rmem

ente

ai r

equi

siti1

X

Page 35: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI · Vista la direttiva 2002/24/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 marzo 2002, relativa all'omologazione dei veicoli a motore

— 40 —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 13917-6-2017

Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

4.6.

3. A

ccen

sion

e Es

ame

visi

vo e

azi

onam

ento

L'ac

cens

ione

non

è c

onfo

rme

ai re

quis

iti1

Le

luci

di r

etro

mar

cia

poss

ono

esse

re a

cces

e co

n il

cam

bio

non

in p

osiz

ione

di r

etro

mar

cia

X

X

4.7.

Dis

posi

tivo

di il

lum

inaz

ione

del

la ta

rga

post

erio

re

4.7.

1. S

tato

e fu

nzio

nam

ento

Esam

e vi

sivo

e a

zion

amen

to

a

) Il d

ispo

sitiv

o em

ette

all'

indi

etro

luce

dire

tta o

bia

nca

X

b

)Sor

gent

e di

luce

dife

ttosa

, sor

gent

e lu

min

osa

mul

tipla

Sor

gent

e di

luce

dife

ttosa

, sor

gent

e lu

min

osa

sing

ola

X

X

c)Lu

ci fi

ssat

e m

ale

R

isch

io m

olto

gra

ve d

i dis

tacc

o

X

X

4.7.

2. R

ispe

tto d

ei re

quis

iti1

Esam

e vi

sivo

e a

zion

amen

to

I

l sis

tem

a no

n fu

nzio

na c

onfo

rmem

ente

ai r

equi

siti1

X

4.8.

Cat

arifr

ange

nti,

evid

enzi

ator

i (re

trorif

lette

nti)

e ta

rghe

tte m

arca

trici

pos

terio

ri

4.8.

1. C

ondi

zion

i Es

ame

visi

vo

a)C

atar

ifran

gent

i dife

ttosi

o d

anne

ggia

ti

Cat

arifr

ange

nti c

ompr

omes

si

X

X

b)C

atar

ifran

gent

e fis

sato

in m

odo

non

sicu

ro

Fiss

ato

in m

odo

da re

nder

ne p

roba

bile

il d

ista

cco

X

X

4.8

.2. R

ispe

tto d

ei re

quis

iti1

Esam

e vi

sivo

Il

disp

ositi

vo,

il co

lore

rif

less

o o

la

posi

zion

e no

n so

no

conf

orm

i ai r

equi

siti1

Dis

posi

tivo

man

cant

e o

rifle

ttent

e lu

ce r

ossa

dav

anti

o lu

ce

bian

ca su

l ret

ro

X

X

Page 36: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI · Vista la direttiva 2002/24/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 marzo 2002, relativa all'omologazione dei veicoli a motore

— 41 —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 13917-6-2017

Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

4.9.

Spi

e ob

blig

ator

ie p

er l'

impi

anto

di i

llum

inaz

ione

4.9.

1. S

tato

e fu

nzio

nam

ento

Esa

me

visi

vo e

azi

onam

ento

N

on fu

nzio

nant

i N

on fu

nzio

nant

e pe

r fas

cio

abba

glia

nte

o fa

ro a

ntin

ebbi

a po

ster

iore

X

X

4.9.

2. R

ispe

tto d

ei re

quis

iti1

Esa

me

visi

vo e

azi

onam

ento

N

on c

onfo

rmi a

i req

uisi

ti1 X

4.10

. Col

lega

men

ti el

ettri

ci tr

a il

veic

olo

train

ante

e il

rim

orch

io o

il

sem

irim

orch

io

Ver

ifica

vi

siva

: se

po

ssib

ile

esam

inar

e la

co

ntin

uità

ele

ttric

a de

lla c

onne

ssio

ne

a

)Com

pone

nti f

issa

ti in

mod

o no

n si

curo

Con

ness

ione

mal

sicu

ra

X

X

b) Is

olam

ento

dan

negg

iato

o d

eter

iora

to

C

on p

roba

bilit

à di

pro

voca

re u

n co

rto c

ircui

to

X

X

c)C

onne

ssio

ni e

lettr

iche

del

rim

orch

io o

del

vei

colo

trai

nant

e no

n co

rret

tam

ente

funz

iona

nti

Luc

i di a

rres

to d

el ri

mor

chio

non

funz

iona

nti

X

X

4.11

. Circ

uito

ele

ttric

o

Esam

e vi

sivo

con

il

veic

olo

sopr

a un

a fo

ssa

d'is

pezi

one

o su

un

pont

e so

lleva

tore

, se

del

caso

an

che

all'i

nter

no

del

com

parti

men

to

mot

ore

a) C

avi c

olle

gati

in m

odo

non

sicu

ro o

non

fiss

ati a

degu

atam

ente

Uni

oni

dife

ttose

, bo

rdi

tagl

ient

i a

cont

atto

, co

nnet

tori

a ris

chio

di

scon

ness

ione

C

avi c

he p

osso

no to

ccar

e pa

rti s

ensi

bili,

par

ti ro

tant

i o il

terr

eno,

co

nnet

tori

a ris

chio

dis

conn

essi

one

(com

pone

nti i

mpo

rtant

i per

la

fren

atur

a/lo

ster

zo)

X

X

X

b

)Cav

i leg

germ

ente

det

erio

rati

Cav

i gra

vem

ente

det

erio

rati

Cav

i es

trem

amen

te d

eter

iora

ti (c

ompo

nent

i im

porta

nti

per

la

fren

atur

a/lo

ster

zo)

X

X

X

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— 42 —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 13917-6-2017

Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

c) Is

olam

ento

dan

negg

iato

o d

eter

iora

to

Con

pro

babi

lità

di p

rovo

care

un

corto

circ

uito

G

rave

risc

hio

di in

cend

io, f

orm

azio

ne d

i sci

ntill

e

X

X

X

4.12

. Fa

ri e

cata

rifra

ngen

ti no

n ob

blig

ator

i (X

)2

Esam

e vi

sivo

e a

zion

amen

to

a) F

aro/

cata

rifra

ngen

te m

onta

to in

mod

o no

n co

nfor

me

ai re

quis

iti1

Il di

spos

itivo

em

ette

/rifle

tte lu

ce ro

ssa

dava

nti o

luce

bia

nca

sul

retro

X

X

b

)Fun

zion

amen

to d

el fa

ro n

on c

onfo

rme

ai re

quis

iti1

Il nu

mer

o di

fari

in fu

nzio

nam

ento

sim

ulta

neo

supe

ra la

lu

min

osità

con

sent

ita; e

mis

sion

e an

terio

re d

i luc

e ro

ssa

e po

ster

iore

di l

uce

bian

ca

X

X

c) F

aro/

cata

rifra

ngen

te fi

ssat

o m

ale

Ris

chio

mol

to g

rave

di d

ista

cco

X

X

4.13

. Bat

teria

(e)

Esam

e vi

sivo

a)

Cat

tivo

fissa

ggio

B

atte

ria n

on c

orre

ttam

ente

fiss

ata;

con

pro

babi

lità

di p

rovo

care

un

corto

circ

uito

X

X

b)Pe

rdite

Pe

rdita

di s

osta

nze

peric

olos

e

X

X

c) In

terr

utto

re d

ifetto

so (s

e ob

blig

ator

io)

X

d) F

usib

ili d

ifetto

si (s

e ob

blig

ator

i) X

e) R

affr

edda

men

to n

on a

degu

ato

(se

obbl

igat

orio

) X

Page 38: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI · Vista la direttiva 2002/24/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 marzo 2002, relativa all'omologazione dei veicoli a motore

— 43 —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 13917-6-2017

Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

5. A

SSI,

RU

OTE

, PN

EUM

ATI

CI E

SO

SPEN

SIO

NI

5.1.

Ass

i

5.1.

1. A

ssi

Esam

e vi

sivo

con

il

veic

olo

sopr

a un

a fo

ssa

d'is

pezi

one

o su

un

po

nte

solle

vato

re.

I di

spos

itivi

di

rilev

azio

ne d

el g

ioco

del

le r

uote

po

sson

o es

sere

util

izza

ti e

sono

rac

com

anda

ti pe

r i

veic

oli

aven

ti un

a m

assa

m

assi

ma

supe

riore

a 3

,5 to

nnel

late

a) A

sse

spez

zato

o d

efor

mat

o X

b) A

sse

fissa

to a

l vei

colo

non

cor

retta

men

te

Stab

ilità

pre

giud

icat

a, fu

nzio

nalit

à co

mpr

omes

sa: m

ovim

ento

ec

cess

ivo

in re

lazi

one

ai fi

ssag

gi

X

X

c) M

odifi

ca c

he c

ompr

omet

te la

sicu

rezz

a3

Stab

ilità

e fu

nzio

nalit

à co

mpr

omes

se, d

ista

nza

insu

ffic

ient

e ris

petto

alle

altr

e pa

rti d

el v

eico

lo o

al s

uolo

X

X

5.1.

2. F

usel

li

Esam

e vi

sivo

con

il

veic

olo

sopr

a un

a fo

ssa

d'is

pezi

one

o su

un

po

nte

solle

vato

re.

I di

spos

itivi

di

rilev

azio

ne d

el g

ioco

del

le r

uote

po

sson

o es

sere

util

izza

ti e

sono

rac

com

anda

ti pe

r i

veic

oli

aven

ti un

a m

assa

m

assi

ma

supe

riore

a 3

,5 to

nnel

late

. App

licar

e a

cias

cuna

ru

ota

una

forz

a ve

rtica

le o

late

rale

e r

ileva

re il

m

ovim

ento

tra

la tr

aver

sa d

ell'a

sse

e i f

usel

li

a) F

usel

lo ro

tto

X

b) U

sura

ecc

essi

va d

el p

erno

e/o

del

le b

occo

le

Prob

abili

tà d

i alle

ntam

ento

; sta

bilit

à di

rezi

onal

e co

mpr

omes

sa

X

X

c

)Mov

imen

to e

cces

sivo

tra

fuse

llo e

trav

ersa

del

l'ass

e

P

roba

bilit

à di

alle

ntam

ento

; sta

bilit

à di

rezi

onal

e co

mpr

omes

sa

X

X

d) G

ioco

del

fuse

llo n

ell'a

sse

Prob

abili

tà d

i alle

ntam

ento

; sta

bilit

à di

rezi

onal

e co

mpr

omes

sa

X

X

5.1.

3. C

usci

netti

del

le ru

ote

Esam

e vi

sivo

con

il

veic

olo

sopr

a un

a fo

ssa

d'is

pezi

one

o su

un

po

nte

solle

vato

re.

I di

spos

itivi

di

rilev

azio

ne d

el g

ioco

del

le r

uote

po

sson

o es

sere

util

izza

ti e

sono

rac

com

anda

ti pe

r i

veic

oli

aven

ti un

a m

assa

m

assi

ma

supe

riore

a 3

,5 t

onne

llate

. M

uove

re l

e ru

ote

o ap

plic

are

una

forz

a la

tera

le a

cia

scun

a ru

ota

e ril

evar

e il

mov

imen

to v

erso

l'al

to d

ella

ruo

ta

rela

tivam

ente

al f

usel

lo

a) G

ioco

ecc

essi

vo in

un

cusc

inet

to d

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ruot

a St

abili

tà d

irezi

onal

e co

mpr

omes

sa; p

eric

olo

di d

istru

zion

e

X

X

b

)Cus

cine

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ssat

o in

mod

o ec

cess

ivo,

blo

ccat

o

Ris

chio

di s

urris

cald

amen

to; p

eric

olo

di d

istru

zion

e

X

X

Page 39: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI · Vista la direttiva 2002/24/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 marzo 2002, relativa all'omologazione dei veicoli a motore

— 44 —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 13917-6-2017

Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

5.2.

Ruo

te e

pne

umat

ici

5.2.

1. M

ozzo

del

la ru

ota

Esa

me

visi

vo

a) D

adi o

viti

del

la ru

ota

man

cant

i o a

llent

ati

Moz

zo n

on fi

ssat

o, o

fiss

ato

così

mal

e da

com

prom

ette

re

grav

emen

te la

sicu

rezz

a st

rada

le

X

X

b) M

ozzo

usu

rato

o d

anne

ggia

to

Moz

zo u

sura

to o

dan

negg

iato

in m

odo

tale

da

com

prom

ette

re la

si

cure

zza

del f

issa

ggio

del

le ru

ote

X

X

5.2.

2. R

uote

Es

ame

visi

vo d

i ent

ram

bi i

lati

di c

iasc

una

ruot

a co

n il

veic

olo

sopr

a un

a fo

ssa

d'is

pe-

a) E

vent

uali

rottu

re o

pro

blem

i di s

alda

tura

X

zion

e o

su u

n po

nte

solle

vato

re

b)A

nelli

di t

enut

a de

i pne

umat

ici n

on a

degu

atam

ente

fiss

ati

C

on p

roba

bilit

à di

dis

tacc

o

X

X

c) R

uota

forte

men

te d

efor

mat

a o

usur

ata

Fiss

aggi

o si

curo

al m

ozzo

com

prom

esso

; fis

sagg

io si

curo

del

pn

eum

atic

o co

mpr

omes

so

X

X

d)Ti

po,

dim

ensi

oni,

spec

ifich

e te

cnic

he d

i pr

oget

tazi

one

o co

mpa

tibili

tà d

ella

ruot

a no

n co

nfor

mi a

i req

uisi

ti1 con

risc

hi

per l

a si

cure

zza

stra

dale

X

5.2.

3. P

neum

atic

i Es

ame

visi

vo d

i tut

to il

pne

umat

ico

sia

ruot

ando

la

ruo

ta s

tacc

ata

dal

suol

o co

n il

veic

olo

sopr

a un

a fo

ssa

d'is

pezi

one

o su

un

pont

e so

lleva

tore

op

pure

muo

vend

o av

anti

e in

diet

ro i

l ve

icol

o so

pra

una

foss

a d'

ispe

zion

e

a)D

imen

sion

i, ca

paci

tà d

i car

ico,

mar

chio

di o

mol

ogaz

ione

o

indi

ce d

i vel

ocità

del

pne

umat

ico

non

conf

orm

i ai r

equi

siti1

con

risch

i per

la si

cure

zza

stra

dale

In

suff

icie

nte

capa

cità

di c

aric

o o

indi

ce d

i vel

ocità

per

l'us

o ef

fetti

vo, i

l pne

umat

ico

tocc

a al

tre p

arti

fisse

del

vei

colo

co

mpr

omet

tend

o la

sicu

rezz

a de

lla g

uida

X

X

b) P

neum

atic

i di

dim

ensi

oni

diff

eren

ti su

llo s

tess

o as

se o

su

due

ruot

e ge

mel

le

X

Page 40: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI · Vista la direttiva 2002/24/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 marzo 2002, relativa all'omologazione dei veicoli a motore

— 45 —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 13917-6-2017

Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

c) P

neum

atic

i di c

ostru

zion

e di

ffer

ente

(rad

iale

/dia

gona

le)

X

d)D

anni

o ta

gli g

ravi

sul p

neum

atic

o

Torti

glia

vis

ibile

o d

anne

ggia

ta

X

X

e)L'

indi

cato

re d

i usu

ra d

el p

neum

atic

o di

vent

a es

post

o P

rofo

ndità

del

bat

tistra

da n

on c

onfo

rme

ai re

quis

iti1

X

X

f) P

neum

atic

o in

attr

ito c

on a

ltri

com

pone

nti

(dis

posi

tivi

fless

ibili

ant

i-spr

ay)

Pne

umat

ico

in a

ttrito

con

altr

i com

pone

nti (

senz

a co

m-

prom

ette

re la

sicu

rezz

a de

lla g

uida

)

X

X

g

) Pne

umat

ici r

isco

lpiti

non

con

form

i ai r

equi

siti1

Stra

to d

i pro

tezi

one

della

torti

glia

dan

negg

iato

X

X

h)

Sist

ema

di c

ontro

llo d

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pre

ssio

ne d

el p

neum

atic

o di

-fe

ttoso

o

p

neum

atic

o ch

iara

men

te n

on g

onfia

to s

uffi-

cien

tem

ente

C

hiar

amen

te n

on fu

nzio

nant

e

X

X

5.3.

Sis

tem

a di

sosp

ensi

oni

5.3.

1. M

olle

e st

abili

zzat

ori

Es

ame

visi

vo c

on i

l ve

icol

o so

pra

una

foss

a d'

ispe

zion

e o

su

un

pont

e so

lleva

tore

. I

disp

ositi

vi d

i rile

vazi

one

del g

ioco

del

le ru

ote

poss

ono

esse

re u

tiliz

zati

e so

no r

acco

man

dati

per i

vei

coli

di m

assa

mas

sim

a su

perio

re a

3,5

to

nnel

late

a

) Mol

le fi

ssat

e m

ale

al te

laio

o a

ll'as

se

Mov

imen

to re

lativ

o vi

sibi

le. F

issa

ggi f

orte

men

te a

llent

ati

X

X

b)C

ompo

nent

e di

una

mol

la ro

tto o

dan

negg

iato

M

olla

prin

cipa

le o

lam

ina

prin

cipa

le d

ella

bal

estra

o la

min

e ad

dizi

onal

i com

prom

esse

mol

to g

rave

men

te

X

X

Page 41: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI · Vista la direttiva 2002/24/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 marzo 2002, relativa all'omologazione dei veicoli a motore

— 46 —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 13917-6-2017

Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

c) M

olla

man

cant

e

Mol

la p

rinci

pale

o la

min

a pr

inci

pale

del

la b

ales

tra o

lam

ine

addi

zion

ali c

ompr

omes

se m

olto

gra

vem

ente

X

X

d) M

odifi

ca c

he c

ompr

omet

te la

sicu

rezz

a3 D

ista

nza

insu

ffic

ient

e ris

petto

alle

altr

e pa

rti; s

iste

ma

delle

so

spen

sion

i non

funz

iona

nte

X

X

5.3.

2. A

mm

ortiz

zato

ri Es

ame

visi

vo c

on i

l ve

icol

o so

pra

una

foss

a d'

ispe

zion

e o

su

un

pont

e so

lleva

tore

o

utili

zzan

do

appa

recc

hiat

ure

spec

iali,

se

di

spon

ibili

a)

Am

mor

tizza

tori

fissa

ti m

ale

al te

laio

o a

ll'as

se

A

mm

ortiz

zato

re a

llent

ato

X

X

b) A

mm

ortiz

zato

re d

anne

ggia

to c

he e

vide

nzia

segn

i di g

ravi

pe

rdite

o d

ifetti

X

5.3.

2.1.

Pro

va d

ell'e

ffic

ienz

a am

mor

tizza

nte

(X)2

Util

izza

ndo

un'at

trezz

atur

a sp

ecia

le c

onfr

onta

re

le d

iffer

enze

des

tra/s

inis

tra

a) D

iffer

enze

sign

ifica

tive

tra d

estra

e si

nist

ra

X

b) M

anca

to ra

ggiu

ngim

ento

dei

val

ori m

inim

i X

5.3.

3. T

ubi d

i tor

sion

e, p

unto

ni

artic

olat

i, fo

rcel

le e

bra

cci d

ella

so

spen

sion

e

Esam

e vi

sivo

con

il

veic

olo

sopr

a un

a fo

ssa

d'is

pezi

one

o su

un

po

nte

solle

vato

re.

I di

spos

itivi

di

rilev

azio

ne d

el g

ioco

del

le r

uote

po

sson

o es

sere

util

izza

ti e

sono

rac

com

anda

ti pe

r i

veic

oli

aven

ti un

a m

assa

m

assi

ma

supe

riore

a 3

,5 to

nnel

late

a)C

ompo

nent

i fis

sati

mal

e al

tela

io o

all'

asse

Prob

abili

tà d

i alle

ntam

ento

; sta

bilit

à di

rezi

onal

e co

mpr

omes

sa

X

X

b)C

ompo

nent

e da

nneg

giat

o o

ecce

ssiv

amen

te c

orro

so

S

tabi

lità

del c

ompo

nent

e co

lpita

o c

ompo

nent

e ro

tto

X

X

c) M

odifi

ca c

he c

ompr

omet

te la

sicu

rezz

a3

Dis

tanz

a in

suff

icie

nte

rispe

tto a

lle a

ltre

parti

; sis

tem

a no

n op

erat

ivo

X

X

Page 42: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI · Vista la direttiva 2002/24/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 marzo 2002, relativa all'omologazione dei veicoli a motore

— 47 —

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Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

5.3.

4. A

ttacc

hi so

spen

sion

i Es

ame

visi

vo c

on i

l ve

icol

o so

pra

una

foss

a d'

ispe

zion

e o

su

un

pont

e so

lleva

tore

. I

disp

ositi

vi d

i rile

vazi

one

del g

ioco

del

le ru

ote

poss

ono

esse

re u

tiliz

zati

e so

no r

acco

man

dati

per i

vei

coli

aven

ti

a) U

sura

ecc

essi

va d

el p

erno

e/o

del

le b

occo

le o

a li

vello

dei

gi

unti

delle

sosp

ensi

oni

Pr

obab

ilità

di a

llent

amen

to; s

tabi

lità

dire

zion

ale

com

prom

essa

X

X

una

mas

sa m

assi

ma

supe

riore

a 3

,5 to

nnel

late

b)R

ives

timen

to a

ntip

olve

re g

rave

men

te d

eter

iora

to

R

ives

timen

to

antip

olve

re m

anca

nte

o ro

tto

X

X

5.3.

5. S

ospe

nsio

ni p

neum

atic

he

Esam

e vi

sivo

a) S

iste

ma

inut

ilizz

abile

X

b)U

n qu

alsi

asi c

ompo

nent

e da

nneg

giat

o, m

odifi

cato

o d

eter

iora

to

in m

odo

tale

da

com

prom

ette

re il

funz

iona

men

to d

el si

stem

a

Fun

zion

amen

to d

el si

stem

a gr

avem

ente

com

prom

esso

X

X

c

) Per

dita

udi

bile

dal

sist

ema

X

6. T

ELA

IO E

D E

LEM

ENTI

FIS

SATI

AL

TELA

IO

6.1.

Tel

aio

o ca

sson

e ed

ele

men

ti fis

sati

al te

laio

6.

1.1.

Sta

to g

ener

ale

Esam

e vi

sivo

con

il

veic

olo

sopr

a un

a fo

ssa

d'is

pezi

one

o su

un

pont

e so

lleva

tore

a)L

ieve

rottu

ra o

def

orm

azio

ne d

i un

long

hero

ne o

trav

ersa

G

rave

rottu

ra o

def

orm

azio

ne d

i un

long

hero

ne o

trav

ersa

X

X

b)

Plac

che

di r

info

rzo

o el

emen

ti di

fis

sagg

io m

onta

ti m

ale

M

aggi

or p

arte

del

le u

nion

i al

lent

ate;

res

iste

nza

dei

pezz

i in

suff

icie

nte

X

X

c

)Ecc

essi

va c

orro

sion

e ch

e m

ette

a r

epen

tagl

io l

a rig

idità

de

ll'in

siem

e

Res

iste

nza

dei p

ezzi

insu

ffic

ient

e.

X

X

Page 43: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI · Vista la direttiva 2002/24/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 marzo 2002, relativa all'omologazione dei veicoli a motore

— 48 —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 13917-6-2017

Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

6.1.

2. T

ubi d

i sca

ppam

ento

e

sile

nzia

tori

Esam

e vi

sivo

con

il

veic

olo

sopr

a un

a fo

ssa

d'is

pezi

one

o su

un

pont

e so

lleva

tore

a)

Sis

tem

a di

scap

pam

ento

fiss

ato

mal

e o

con

perd

ite

X

b)P

enet

razi

one

di fu

mi n

ella

cab

ina

o ab

itaco

lo d

el v

eico

lo

Peric

olo

per l

a sa

lute

del

le p

erso

ne a

bor

do

X

X

6.1.

3. S

erba

toi e

tubi

per

ca

rbur

ante

(tra

cui

serb

atoi

o e

tubi

del

car

bura

nte

di

Esam

e vi

sivo

con

il

veic

olo

sopr

a un

a fo

ssa

d'is

pezi

one

o su

un

pont

e so

lleva

tore

e, n

el c

aso

di s

iste

mi G

PL/G

NC

/GN

L, u

so d

i dis

posi

tivi d

i ril

evaz

ione

del

le p

erdi

te

a) S

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toi e

tubi

fiss

ati m

ale

con

un p

artic

olar

e ris

chio

di i

ncen

dio

X

risca

ldam

ento

)

b)

Perd

ita d

i car

bura

nte

o ta

ppo

del c

arbu

rant

e m

anca

nte

o di

fetto

so

Ris

chio

d'in

cend

io; p

erdi

ta e

cces

siva

di m

ater

iale

per

icol

oso

X

X

c)

Tubi

con

pun

ti di

attr

ito

T

ubi d

anne

ggia

ti

X

X

d) R

ubin

etto

a m

asch

io d

el c

arbu

rant

e (s

e ric

hies

to) n

on

funz

iona

nte

corr

etta

men

te

X

e)

Ris

chio

di i

ncen

dio

dovu

to a

: —

per

dita

di c

arbu

rant

e

— s

cars

a pr

otez

ione

del

serb

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o o

del s

iste

ma

di sc

appa

men

to

— s

tato

del

com

parti

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to m

otor

e

X

f) S

iste

mi G

PL/G

NC

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L o

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roge

no n

on c

onfo

rmi a

i re

quis

iti,

qua

lsia

si p

ezzo

del

sist

ema

dife

ttoso

1

X

6.1.

4. P

arau

rti, p

rote

zion

i lat

eral

i e

disp

ositi

vi p

oste

riori

antin

cast

ro

Esa

me

visi

vo

a)E

lem

enti

fissa

ti m

ale

o da

nneg

giat

i in

mod

o ta

le d

a po

ter

ca

usar

e fe

rite

in c

aso

di c

onta

tto

Parti

di c

ui è

pro

babi

le il

dis

tacc

o; fu

nzio

nalit

à gr

avem

ente

co

mpr

omes

sa

X

X

b)

Dis

posi

tivi c

hiar

amen

te n

on c

onfo

rmi a

i req

uisi

ti1 · X

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— 49 —

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Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

6.1.

5. S

uppo

rto d

ella

ruot

a di

sc

orta

(se

mon

tato

sul v

eico

lo)

Esam

e vi

sivo

a) S

uppo

rto in

con

dizi

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on a

degu

ate

X

b

) Sup

porto

rotto

o fi

ssat

o m

ale

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c)R

uota

di s

corta

non

fiss

ata

adeg

uata

men

te a

l sup

porto

R

isch

io m

olto

gra

ve d

i dis

tacc

o

X

X

6.1

.6. D

ispo

sitiv

o m

ecca

nico

di

acco

ppia

men

to e

rim

orch

io

Esam

e vi

sivo

per

ver

ifica

rne

l'usu

ra e

il c

orre

tto

funz

iona

men

to c

on p

artic

olar

e at

tenz

ione

agl

i ev

entu

ali d

ispo

sitiv

i di s

icur

ezza

e/o

util

izza

ndo

uno

stru

men

to d

i mis

uraz

ione

a

) Com

pone

nte

dann

eggi

ato,

dife

ttoso

o in

crin

ato

(se

non

utili

zzat

o)

C

ompo

nent

e da

nneg

giat

o, d

ifetto

so o

incr

inat

o (s

e ut

ilizz

ato)

X

X

b)U

sura

ecc

essi

va d

i un

com

pone

nte

Sotto

il li

mite

di u

sura

X

X

c)

Fis

sagg

io d

ifetto

so

Ev

entu

ali f

issa

ggi a

llent

ati c

on u

n ris

chio

mol

to g

rave

di d

ista

cco

X

X

d) D

ispo

sitiv

i di s

icur

ezza

man

cant

i o d

al fu

nzio

nam

ento

di

fetto

so

X

e)

Eve

ntua

li in

dica

tori

di a

ccop

piam

ento

non

funz

iona

nti

X

f) O

stru

zion

e de

lla ta

rga

di im

mat

ricol

azio

ne o

di l

uci (

quan

do

non

utili

zzat

e)

Ta

rga

di im

mat

ricol

azio

ne n

on le

ggib

ile (q

uand

o no

n ut

ilizz

ata)

X

X

g) M

odifi

ca c

he c

ompr

omet

te la

sicu

rezz

a3 (pez

zi se

cond

ari)

M

odifi

ca c

he c

ompr

omet

te la

sicu

rezz

a3 (pez

zi p

rimar

i)

X

X

h)

Dis

posi

tivi d

i acc

oppi

amen

to tr

oppo

deb

oli

X

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— 50 —

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Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

6.1.

7. T

rasm

issi

one

Esa

me

visi

vo

a) B

ullo

ni m

anca

nti o

alle

ntat

i B

ullo

ni m

anca

nti o

alle

ntat

i in

mod

o ta

le d

a co

stitu

ire u

n gr

ave

peric

olo

per l

a si

cure

zza

stra

dale

X

X

b)U

sura

ecc

essi

va d

ei c

usci

netti

del

l'alb

ero

di tr

asm

issi

one

Ris

chio

mol

to g

rave

di a

llent

amen

to o

incr

inat

ura

X

X

c) U

sura

ecc

essi

va d

ei g

iunt

i uni

vers

ali o

del

le c

aten

e/ci

nghi

e di

tra

smis

sion

e R

isch

io m

olto

gra

ve d

i alle

ntam

ento

o in

crin

atur

a

X

X

d)R

acco

rdi f

less

ibili

det

erio

rati

Ris

chio

mol

to g

rave

di a

llent

amen

to o

incr

inat

ura

X

X

e) A

lber

o da

nneg

giat

o o

incr

inat

o X

f)

Allo

ggia

men

to d

ei c

usci

netti

rotto

o fi

ssat

o m

ale

Ris

chio

mol

to g

rave

di a

llent

amen

to o

incr

inat

ura

X

X

g) R

ives

timen

to a

ntip

olve

re g

rave

men

te d

eter

iora

to

Riv

estim

ento

ant

ipol

vere

man

cant

e o

rotto

X

X

h) M

odifi

ca il

lega

le d

ella

tras

mis

sion

e X

6.1.

8. C

aste

lli m

otor

e Es

ame

visi

vo n

on n

eces

saria

men

te u

tiliz

zand

o un

a fo

ssa

d'is

pezi

one

o un

pon

te so

lleva

tore

Cas

telli

det

erio

rati,

chi

aram

ente

e g

rave

men

te d

anne

ggia

ti

C

aste

lli a

llent

ati o

rotti

X

X

6.1.

9. P

rest

azio

ni d

el m

otor

e (X

)2

Esam

e vi

sivo

e/o

med

iant

e l'i

nter

facc

ia e

lettr

onic

a

a

) Uni

tà d

i con

trollo

mod

ifica

ta in

mod

o da

com

prom

ette

re la

sicu

rezz

a e/

o nu

ocer

e al

l'am

bien

te

X

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— 51 —

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Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

b) M

otor

e m

odifi

cato

in m

odo

da c

ompr

omet

tere

la si

cure

zza

e/o

nuoc

ere

all'a

mbi

ente

X

6.2.

Cab

ina

e ca

rroz

zeria

6.2.

1. C

ondi

zion

i E

sam

e vi

sivo

a)

Pann

ello

o e

lem

ento

mon

tati

mal

e o

dann

eggi

ati i

n m

odo

tale

da

p

oter

pro

voca

re fe

rite

C

on p

roba

bilit

à di

dis

tacc

o

X

X

b) M

onta

nte

fissa

to m

ale

St

abili

tà c

ompr

omes

sa

X

X

c)In

gres

so d

i fum

i del

mot

ore

o di

scar

ico

Peric

olo

per l

a sa

lute

del

le p

erso

ne a

bor

do

X

X

d)

Mod

ifica

che

com

prom

ette

la si

cure

zza3

Dis

tanz

a in

suff

icie

nte

dalle

par

ti ro

tant

i o

in m

ovim

ento

e

dalla

stra

da

X

X

6.2.

2. F

issa

ggio

Es

ame

visi

vo c

on i

l ve

icol

o so

pra

una

foss

a d'

ispe

zion

e o

su u

n po

nte

solle

vato

re

a

)Car

rozz

eria

o c

abin

a fis

sati

in m

odo

inad

egua

to

S

tabi

lità

com

prom

essa

X

X

b)

Car

rozz

eria

o c

abin

a ch

iara

men

te m

al c

entra

te su

l tel

aio

X

c)C

arro

zzer

ia o

cab

ina

non

fissa

te o

fiss

ate

mal

e al

tela

io o

alle

tra

vers

e e

se si

mm

etric

he

C

arro

zzer

ia o

cab

ina

non

fissa

te o

fiss

ate

mal

e al

tela

io o

alle

tra

vers

e in

mod

o ta

le d

a co

stitu

ire u

n gr

ave

peric

olo

per

la

sicu

rezz

a st

rada

le

X

X

d)Ec

cess

iva

corr

osio

ne n

ei p

unti

di fi

ssag

gio

sulla

car

rozz

eria

au

topo

rtant

e

Stab

ilità

com

prom

essa

X

X

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— 52 —

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Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

6.2.

3. P

orte

e se

rrat

ure

Esa

me

visi

vo

a

) Una

por

ta n

on si

apr

e o

chiu

de in

mod

o ad

egua

to

X

b

) Vi è

il ri

schi

o ch

e un

a po

rta si

apr

a im

prov

visa

men

te o

che

non

re

sti c

hius

a (p

orte

scor

revo

li)

Vi è

il ri

schi

o ch

e un

a po

rta si

apr

a im

prov

visa

men

te o

che

non

re

sti c

hius

a (p

orte

gire

voli)

X

X

c

) Por

te, c

erni

ere,

serr

atur

e o

mon

tant

i det

erio

rati.

Porte

, cer

nier

e, se

rrat

ure,

mon

tant

i man

cant

i o fi

ssat

i mal

e

X

X

6.2.

4. P

avim

ento

Es

ame

visi

vo c

on i

l ve

icol

o so

pra

una

foss

a d'

ispe

zion

e o

su u

n po

nte

solle

vato

re

P

avim

ento

fiss

ato

mal

e o

forte

men

te d

eter

iora

to

S

tabi

lità

insu

ffic

ient

e

X

X

6.2.

5. S

edile

del

con

duce

nte

Esam

e vi

sivo

a

)Sed

ile c

on st

ruttu

ra d

ifetto

sa

Sed

ile fi

ssat

o m

ale

X

X

b

) Mec

cani

smo

di re

gola

zion

e no

n co

rret

tam

ente

funz

iona

nte.

Se

dile

che

si sp

osta

o sc

hien

ale

non

fissa

bile

X

X

6.2.

6. A

ltri s

edili

Esam

e vi

sivo

a)S

edili

dife

ttosi

o fi

ssat

i mal

e (p

ezzi

seco

ndar

i)

S

edili

dife

ttosi

o fi

ssat

i mal

e (p

ezzi

prin

cipa

li)

X

X

b) S

edili

non

fiss

ati i

n m

odo

conf

orm

e ai

requ

isiti

1 N

umer

o di

sedi

li su

perio

re a

que

llo c

onse

ntito

; pos

izio

nam

ento

no

n co

nfor

me

all'o

mol

ogaz

ione

X

X

6.2.

7. C

oman

di d

i gui

da

Es

ame

visi

vo e

azi

onam

ento

U

n qu

alsi

asi c

oman

do e

ssen

zial

e pe

r una

con

dotta

sicu

ra d

el

veic

olo

non

funz

iona

cor

retta

men

te

Sicu

rezz

a di

funz

iona

men

to c

ompr

omes

sa

X

X

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— 53 —

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Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

6.2.

8. G

radi

ni d

ella

cab

ina

Esam

e vi

sivo

a)

Gra

dino

o a

nello

del

gra

dino

fiss

ati m

ale

Stab

ilità

insu

ffic

ient

e

X

X

b

) Gra

dini

o a

nelli

in u

no st

ato

tale

da

pote

r pro

voca

re fe

rite

agli

utili

zzat

ori

X

6.2.

9. A

ltri d

ispo

sitiv

i e

attre

zzat

ure

inte

rne

ed e

ster

ne

Esam

e vi

sivo

a) F

issa

ggio

dife

ttoso

di a

ltri d

ispo

sitiv

i o a

ttrez

zatu

re

X

b)F

unzi

onam

ento

di a

ltri d

ispo

sitiv

i o a

ttrez

zatu

re n

on c

onfo

rme

ai re

quis

iti1.

Pa

rti fi

ssat

e in

mod

o ta

le d

a po

ter c

ausa

re fe

rite;

sicu

rezz

a di

fu

nzio

nam

ento

com

prom

essa

X

X

c) P

erdi

te d

all'i

mpi

anto

idra

ulic

o P

erdi

ta e

cces

siva

di m

ater

iale

per

icol

oso

X

X

6.2.

10. P

araf

angh

i (al

i), d

ispo

sitiv

i an

tispr

uzzo

Esam

e vi

sivo

a

) Man

cant

i, fis

sati

mal

e o

forte

men

te c

orro

si

A ri

schi

o di

pro

voca

re fe

rite

e a

risch

io d

i dis

tacc

o.

X

X

b

)Dis

tanz

a in

suff

icie

nte

dalla

ruot

a/pn

eum

atic

o (a

ntis

pruz

zo)

D

ista

nza

insu

ffic

ient

e da

lla ru

ota/

pneu

mat

ico

(par

afan

ghi)

X

X

c

)Non

con

form

e ai

requ

isiti

1

Cop

ertu

ra in

suff

icie

nte

del b

attis

trada

X

X

6.2.

11. C

aval

letto

Es

ame

visi

vo

a) M

anca

nte,

fiss

ato

mal

e o

forte

men

te c

orro

so

X

b) N

on c

onfo

rme

ai re

quis

iti1

X

c

) Ris

chio

di s

bloc

co q

uand

o il

veic

olo

è in

mov

imen

to

X

Page 49: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI · Vista la direttiva 2002/24/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 marzo 2002, relativa all'omologazione dei veicoli a motore

— 54 —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 13917-6-2017

Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

6.2.

12. I

mpu

gnat

ure

e po

ggia

pied

i Es

ame

visi

vo

a) M

anca

nti,

fissa

ti m

ale

o fo

rtem

ente

cor

rosi

X

b) N

on c

onfo

rmi a

i req

uisi

ti1 X

7. A

LTR

I EQ

UIP

AG

GIA

MEN

TI

7.1.

Cin

ture

di s

icur

ezza

/fibb

ie e

sist

emi d

i rite

nuta

7.1.

1. S

icur

ezza

di m

onta

ggio

di

cint

ure

di si

cure

zza/

fibbi

e

Esa

me

visi

vo

a)

Punt

o di

anc

orag

gio

forte

men

te d

eter

iora

to

Stab

ilità

com

prom

essa

X

X

b) A

ncor

aggi

o fis

sato

mal

e X

7.1.

2.

Stat

o de

lle

cint

ure

di

sicu

rezz

a/fib

bie

Es

ame

visi

vo e

azi

onam

ento

a)

Cin

tura

di s

icur

ezza

obb

ligat

oria

man

cant

e o

non

mon

tata

X

b)

Cin

tura

di s

icur

ezza

dan

negg

iata

Ta

gli o

segn

i di s

forz

o

X

X

c) C

intu

ra d

i sic

urez

za n

on c

onfo

rme

ai re

quis

iti1

X

d

) Fib

bia

della

cin

tura

di s

icur

ezza

dan

negg

iata

o n

on c

orre

ttam

ente

fu

nzio

nant

e

X

e

) Ria

vvol

gito

re d

ella

cin

tura

di s

icur

ezza

dan

negg

iato

o n

on

corr

etta

men

te fu

nzio

nant

e

X

7.1.

3. L

imita

tore

di

caric

o de

lla

cint

ura

di si

cure

zza

Esa

me

visi

vo e

/o m

edia

nte

l'int

erfa

ccia

ele

ttron

ica

a

) Lim

itato

re d

i car

ico

chia

ram

ente

man

cant

e o

non

adat

to a

l ve

icol

o

X

b) Il

sist

ema

indi

ca u

n gu

asto

attr

aver

so l'

inte

rfac

cia

elet

troni

ca d

el

veic

olo

X

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— 55 —

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Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

7.1.

4. P

rete

nsio

nato

ri pe

r le

cint

ure

di si

cure

zza

Esa

me

visi

vo e

/o m

edia

nte

l'int

erfa

ccia

ele

ttron

ica

a) P

rete

nsio

nato

re c

hiar

amen

te m

anca

nte

o no

n ad

atto

al v

eico

lo

X

b) Il

sist

ema

indi

ca u

n gu

asto

attr

aver

so l'

inte

rfac

cia

elet

troni

ca d

el

veic

olo

X

7.1.

5. A

irbag

E

sam

e vi

sivo

e/o

med

iant

e l'i

nter

facc

ia e

lettr

onic

a

a) A

irbag

chi

aram

ente

man

cant

e o

non

adat

to a

l vei

colo

X

b) I

l sis

tem

a in

dica

un

guas

to a

ttrav

erso

l'in

terf

acci

a el

ettro

nica

del

ve

icol

o X

c) A

irbag

chi

aram

ente

non

funz

iona

nte

X

7.1.

6. S

iste

mi S

RS

Esam

e vi

sivo

de

ll'in

dica

tore

di

gu

asto

e/

o m

edia

nte

l'int

erfa

ccia

ele

ttron

ica

a) L

'indi

cato

re d

i gua

sto

del s

iste

ma

SRS

indi

ca u

n qu

alsi

asi t

ipo

di

mal

funz

iona

men

to d

el si

stem

a X

b) I

l sis

tem

a in

dica

un

guas

to a

ttrav

erso

l'in

terf

acci

a el

ettro

nica

del

ve

icol

o X

7.2.

Est

into

re (X

)2

Esam

e vi

sivo

a

) Man

cant

e X

b)N

on c

onfo

rme

ai re

quis

iti1

Se p

resc

ritto

(ad

esem

pio

taxi

, bus

di l

inea

, bus

da

turis

mo

ecc.

)

X

X

7.3.

Ser

ratu

re e

dis

posi

tivi a

ntifu

rto

Esam

e vi

sivo

e a

zion

amen

to

a)

Dis

posi

tivo

antif

urto

non

funz

iona

nte

X

b)

Il d

ispo

sitiv

o è

dife

ttoso

Il

disp

ositi

vo si

blo

cca

inop

inat

amen

te

X

X

7.4.

Tria

ngol

o di

segn

alaz

ione

(se

pres

critt

o) (X

)2

Es

ame

visi

vo

a) M

anca

nte

o in

com

plet

o X

b) N

on c

onfo

rme

ai re

quis

iti1

X

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Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

7.5.

Cas

setta

di p

ront

o so

ccor

so (s

e pr

escr

itta)

(X)2

Esa

me

visi

vo

Man

cant

e, in

com

plet

a o

non

conf

orm

e ai

requ

isiti

1 ' X

7.6.

Cun

ei d

a ru

ota

(zep

pe) (

se

pres

critt

i) (X

)2 E

sam

e vi

sivo

M

anca

nti o

non

in b

uone

con

dizi

oni,

stab

ilità

o d

imen

sion

i ins

uffic

ient

iX

7.7.

Seg

nala

tore

acu

stic

o E

sam

e vi

sivo

e a

zion

amen

to

a)N

on fu

nzio

nant

e co

rret

tam

ente

A

ssen

za to

tale

di f

unzi

onam

ento

X

X

b

) Com

ando

fiss

ato

mal

e X

c

) Non

con

form

e ai

requ

isiti

1

Poss

ibili

tà d

i con

fond

ere

il su

ono

emes

so c

on q

uello

del

le si

rene

uf

ficia

li

X

X

7.8.

Tac

him

etro

Esam

e vi

sivo

o c

ontro

llo n

el c

orso

di p

rova

su

stra

da o

con

mez

zi e

lettr

onic

i

a)N

on m

onta

to c

onfo

rmem

ente

ai r

equi

siti1

M

anca

nte

(se

richi

esto

)

X

X

b)

Funz

iona

men

to c

ompr

omes

so

To

talm

ente

non

funz

iona

nte

X

X

c

)Non

suff

icie

ntem

ente

illu

min

ato

Non

in c

ondi

zion

e di

illu

min

arsi

X

X

7.9.

Tac

higr

afo

(se

mon

tato

/rich

iest

o)

E

sam

e vi

sivo

a)

Non

mon

tato

con

form

emen

te a

i req

uisi

ti1 X

b) N

on fu

nzio

nant

e X

c) S

igill

i man

cant

i o d

ifetto

si

X

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Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

d) T

argh

etta

di i

nsta

llazi

one

man

cant

e, il

legg

ibile

o sc

adut

a X

e) E

vide

nte

man

omis

sion

e o

man

ipol

azio

ne

X

f)

Dim

ensi

oni d

ei p

neum

atic

i non

com

patib

ili c

on i

para

met

ri di

ta

ratu

ra

X

7.10

. Lim

itato

re d

i vel

ocità

(se

mon

tato

/rich

iest

o)

Esam

e vi

sivo

e

azio

nam

ento

se

so

no

di-

spon

ibili

app

arec

chia

ture

ade

guat

e

a) N

on m

onta

to c

onfo

rmem

ente

ai r

equi

siti1

X

b

) Chi

aram

ente

non

funz

iona

nte

X

c

) Vel

ocità

impo

stat

a sc

orre

tta (s

e ve

rific

ata)

X

d

) Sig

illi m

anca

nti o

dife

ttosi

X

e)

Tar

ghet

ta m

anca

nte

o ill

eggi

bile

X

f)

Dim

ensi

oni d

ei p

neum

atic

i non

com

patib

ili c

on i

para

met

ri di

ta

ratu

ra

X

7.11

. Con

tach

ilom

etri

se

disp

onib

ile (X

)2

Es

ame

visi

vo e

/o m

edia

nte

l'int

erfa

ccia

ele

ttron

ica

a)

Man

omis

sion

e ev

iden

te (

frod

e) p

er r

idur

re o

rap

pres

enta

re in

m

odo

fals

o la

per

corr

enza

regi

stra

ta d

i un

veic

olo

X

b)

Chi

aram

ente

non

funz

iona

nte

X

7.12

. Con

trollo

ele

ttron

ico

della

st

abili

tà (E

SC) (

se

mon

tato

/rich

iest

o)

Esa

me

visi

vo e

/o m

edia

nte

l'int

erfa

ccia

ele

ttron

ica

a)

Sen

sori

di v

eloc

ità d

ella

ruot

a m

anca

nti o

dan

negg

iati

X

b)

Cab

latu

ra d

anne

ggia

ta

X

c)

Altr

i com

pone

nti m

anca

nti o

dan

negg

iati

X

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Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

d) C

omm

utat

ore

dann

eggi

ato

o no

n fu

nzio

nant

e in

mod

o co

rret

to

X

e)

L'in

dica

tore

di

guas

to d

el s

iste

ma

ESC

ind

ica

un q

uals

iasi

tip

o di

mal

funz

iona

men

to d

el si

stem

a X

f)

Il si

stem

a in

dica

un

guas

to a

ttrav

erso

l'in

terf

acci

a el

ettro

nica

de

l vei

colo

X

8. E

FFET

TI N

OC

IVI

8.1.

Rum

ore

8.1.

1. S

iste

ma

di p

rote

zion

e da

l ru

mor

e

Val

utaz

ione

sog

getti

va (

a m

eno

che

l'isp

etto

re

riten

ga c

he i

l liv

ello

son

oro

è ai

lim

iti d

el

cons

entit

o, n

el q

ual

caso

può

ess

ere

effe

ttuat

a un

a m

isur

azio

ne

del

rum

ore

emes

so

da

un

veic

olo

in

posi

zion

e di

st

azio

nam

ento

ut

ilizz

ando

un

appa

recc

hio

fono

met

rico)

a) L

ivel

li di

rum

ore

supe

riori

a qu

elli

cons

entit

i dai

requ

isiti

1 X

b)U

n qu

alsi

asi

elem

ento

del

sis

tem

a di

pro

tezi

one

dal

rum

ore

è fis

sato

mal

e, è

dan

negg

iato

, mon

tato

in m

odo

scor

retto

, man

cant

e o

chia

ram

ente

mod

ifica

to i

n m

odo

tale

da

aver

e co

nseg

uenz

e ne

gativ

e a

livel

lo d

i rum

ore

R

isch

io m

olto

gra

ve d

i dis

tacc

o

X

X

8.2.

Em

issi

oni a

llo sc

aric

o

8.2.

1. E

mis

sion

i dei

mot

ori a

d ac

cens

ione

com

anda

ta

8.2.

1.1.

Sis

tem

a di

con

trollo

del

le

emis

sion

i di g

as d

i sca

rico

Es

ame

visi

vo

a)

Dis

posi

tivo

di

cont

rollo

de

lle

emis

sion

i in

stal

lato

da

l co

stru

ttore

man

cant

e, m

odifi

cato

o c

hiar

amen

te d

ifetto

so.

X

b) P

erdi

te c

he p

otre

bber

o in

cide

re su

lle m

isur

azio

ni d

elle

em

issi

oni

X

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Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

8.2.

1.2.

Em

issi

oni g

asso

se

Per i

vei

coli

fino

alle

cla

ssi d

i em

issi

one

Euro

5

ed E

uro

V (7 ):

mis

uraz

ione

tram

ite u

n an

aliz

zato

re d

ei g

as

di

scar

ico

conf

orm

emen

te

alle

pr

e-

scriz

ioni

1 o le

ttura

del

dis

posi

tivo

OB

D. L

a pr

ova

all'u

scita

del

tub

o di

sca

ppam

ento

co

stitu

isce

il

met

odo

stan

dard

pe

r la

va

luta

zion

e de

lle

emis

sion

i de

i ga

s di

sc

aric

o. S

ulla

bas

e di

una

val

utaz

ione

di

equi

vale

nza

e te

nend

o co

nto

della

le

gisl

azio

ne

appl

icab

ile

al

tipo

di

omol

ogaz

ione

, gl

i St

ati

mem

bri

poss

ono

auto

rizza

re l

'util

izzo

dei

sis

tem

i O

DB

in

conf

orm

ità

alle

ra

ccom

anda

zion

i di

co

ndiz

iona

men

to d

el c

ostru

ttore

e a

lle a

ltre

pres

criz

ioni

. Pe

r i v

eico

li a

parti

re d

alle

cla

ssi d

i em

issi

oni

Euro

6 e

d Eu

ro V

I (8 ):

mis

uraz

ione

tram

ite

un

anal

izza

tore

de

i ga

s di

sc

aric

o co

nfor

mem

ente

alle

pre

- scr

izio

ni1 o

lettu

ra

del

disp

ositi

vo

OB

D

in

conf

orm

ità

alle

ra

ccom

anda

zion

i di

co

ndiz

iona

men

to

del

cost

rutto

re e

alle

altr

e pr

escr

izio

ni1 .

Mis

uraz

ione

non

app

licab

ile a

i mot

ori a

due

te

mpi

a) L

e em

issi

oni g

asso

se su

pera

no i

livel

li sp

ecifi

ci in

dica

ti da

l co

stru

ttore

X

b) O

ppur

e, se

que

ste

info

rmaz

ioni

non

sono

dis

poni

bili,

le e

mis

sion

i di

CO

supe

rano

:

i)pe

r i v

eico

li no

n co

ntro

llati

tram

ite u

n si

stem

a av

anza

to d

i co

ntro

llo d

elle

em

issi

oni,

---

4,5

%, o

ppur

e --

- 3,

5 %

a

seco

nda

della

dat

a di

prim

a im

mat

ricol

azio

ne o

di m

essa

in

circ

olaz

ione

di c

ui a

i req

uisi

ti1 ii)

per i

vei

coli

cont

rolla

ti tra

mite

un

sist

ema

avan

zato

di c

ontro

llo

delle

em

issi

oni,

—co

n il

mot

ore

al m

inim

o: 0

,5 %

--

- c

on il

mot

ore

al m

inim

o ac

cele

rato

: 0,3

%

oppu

re

—co

n il

mot

ore

al m

inim

o: 0

,3 %

(7 ) —

con

il m

otor

e al

min

imo

acce

lera

to: 0

,2 %

a

seco

nda

della

dat

a di

prim

a im

mat

ricol

azio

ne o

di m

essa

in

circ

olaz

ione

di c

ui a

i req

uisi

ti1

X

c) C

oeff

icie

nte

lam

bda

supe

riore

a 1

± 0

,03

o no

n co

nfor

me

alle

sp

ecifi

che

del c

ostru

ttore

X

d) D

al d

ispo

sitiv

o O

BD

risu

ltano

dis

funz

ioni

sign

ifica

tive

X

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Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

8.2.

2. E

mis

sion

i dei

mot

ori a

d ac

cens

ione

spon

tane

a 8.

2.2.

1. S

iste

ma

di c

ontro

llo d

elle

em

issi

oni d

i gas

di s

caric

o

Es

ame

visi

vo

a) D

ispo

sitiv

o di

con

trollo

del

le e

mis

sion

i ins

talla

to d

al c

ostru

ttore

m

anca

nte

o ch

iara

men

te d

ifetto

so

X

b) P

erdi

te c

he p

otre

bber

o in

cide

re su

lle m

isur

azio

ni d

elle

em

issi

oni

X

8.2.

2.2.

Opa

cità

I ve

icol

i im

mat

ricol

ati o

mes

si in

ci

rcol

azio

ne p

rima

del 1

o gen

naio

19

80 so

no e

sent

ati d

a ta

le re

quis

ito

---

Per

i v

eico

li fin

o al

le c

lass

i di

em

issi

oni

Euro

5 e

d Eu

ro V

(7 ): La

mis

uraz

ione

del

l'opa

cità

dei

gas

di s

caric

o è

effe

ttuat

a in

lib

era

acce

lera

zion

e (m

otor

e di

sinn

esca

to, o

vver

o il

mot

ore

è ac

cele

rato

dal

re

gim

e m

inim

o al

regi

me

mas

sim

o), c

on c

ambi

o in

fo

lle

e fr

izio

ne

inne

stat

a o

lettu

ra

del

disp

ositi

vo O

BD

. La

prov

a al

l'usc

ita d

el tu

bo d

i sc

appa

men

to c

ostit

uisc

e il

met

odo

stan

dard

per

la

val

utaz

ione

del

le e

mis

sion

i dei

gas

di s

caric

o.

Sulla

bas

e di

una

val

utaz

ione

di e

quiv

alen

za, g

li St

ati

mem

bri

poss

ono

auto

rizza

re l

'util

izzo

dei

si

stem

i O

DB

in

co

nfor

mità

al

le

racc

oman

dazi

oni

di

cond

izio

nam

ento

de

l co

stru

ttore

e a

lle a

ltre

pres

criz

ioni

. --

-

Per

i ve

icol

i a

parti

re

dalle

cl

assi

di

em

issi

oni E

uro

6 ed

Eur

o V

I (8 ):

La m

isur

azio

ne d

ell'o

paci

tà d

ei g

as d

i sca

rico

è ef

fettu

ata

in

liber

a ac

cele

razi

one

(mot

ore

disi

nnes

cato

, ovv

ero

il m

otor

e è

acce

lera

to d

al

regi

me

min

imo

al re

gim

e m

assi

mo)

, con

cam

bio

in

folle

e

friz

ione

in

nest

ata

o le

ttura

de

l di

spos

itivo

O

BD

in

co

nfor

mità

al

le

rac-

com

anda

zion

i di

co

ndiz

iona

men

to

del

cost

rutto

re e

alle

altr

e pr

escr

izio

ni1 .

Con

dizi

onam

ento

del

vei

colo

: 1)

i ve

icol

i po

sson

o es

sere

sot

topo

sti

a pr

ova

senz

a co

ndiz

iona

men

to a

nche

se, p

er q

uest

ioni

di

sic

urez

za,

è ne

cess

ario

ver

ifica

re c

he i

l m

otor

e si

a ca

ldo

e in

con

dizi

oni

mec

cani

che

sodd

isfa

cent

i;

a) P

er i

veic

oli i

mm

atric

olat

i o m

essi

in c

ircol

azio

ne p

er la

prim

a vo

lta

dopo

la d

ata

indi

cata

dai

requ

isiti

1 , l'o

paci

tà su

pera

il li

vello

in

dica

to su

lla ta

rghe

tta a

ppos

ta d

al c

ostru

ttore

sul v

eico

lo;

X

Page 56: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI · Vista la direttiva 2002/24/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 marzo 2002, relativa all'omologazione dei veicoli a motore

— 61 —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 13917-6-2017

Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

2) re

quis

iti in

mat

eria

di c

ondi

zion

amen

to:

i)il

mot

ore

deve

ave

r ra

ggiu

nto

la t

empe

ratu

ra

di e

serc

izio

; ad

esem

pio,

la te

mpe

ratu

ra d

ell'o

lio

mot

ore,

ril

evat

a co

n un

a so

nda

nell'

al-

logg

iam

ento

del

l'ast

a di

mis

uraz

ione

del

live

llo

dell'

olio

, de

ve

esse

re

di

alm

eno

80

°C,

o co

rris

pond

ere

alla

no

rmal

e te

mpe

ratu

ra

di

eser

cizi

o,

se

essa

è

infe

riore

, o

anco

ra

la

tem

pera

tura

de

l bl

occo

m

otor

e,

mis

urat

a m

edia

nte

il liv

ello

del

le r

adia

zion

i in

frar

osse

, de

ve

esse

re

alm

eno

equi

vale

nte.

Se

, pe

r la

co

nfig

uraz

ione

de

l ve

icol

o,

ques

to

tipo

di

mis

uraz

ione

no

n è

real

izza

bile

, la

no

rmal

e te

mpe

ratu

ra d

i es

erci

zio

del

mot

ore

può

esse

re

otte

nuta

in a

ltro

mod

o, a

d es

empi

o az

iona

ndo

la

vent

ola

di ra

ffre

ddam

ento

del

mot

ore;

ii)

l'im

pian

to d

i sc

aric

o de

ve e

sser

e sp

urga

to

med

iant

e al

men

o tre

cic

li di

acc

eler

azio

ne li

bera

o

con

un m

etod

o eq

uiva

lent

e.

b) S

e ta

li in

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azio

ni n

on so

no d

ispo

nibi

li o

i req

uisi

ti1 no

n co

nsen

tono

l'ut

ilizz

azio

ne d

i val

ori d

i rife

rimen

to,

—pe

r mot

ori a

d as

pira

zion

e na

tura

le: 2

,5 m

-1,

—pe

r mot

ori a

turb

ocom

pres

sion

e: 3

,0 m

-1,o

ppur

e,

—pe

r i

veic

oli

iden

tific

ati

nei

requ

isiti

1 o i

mm

atric

olat

i o

mes

si i

n ci

rcol

azio

ne p

er l

a pr

ima

volta

dop

o la

dat

a in

dica

ta

nei r

equi

siti1 ,

1,

5 m

-1. (

9 ) o

0,7

m-1

o 0

,7 m

-1 (10

)

X

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— 62 —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 13917-6-2017

Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

Proc

edur

a di

pro

va:

1)il

mot

ore

e gl

i ev

entu

ali

turb

ocom

pres

sori

devo

no

esse

re

al

min

imo

prim

a di

in

izia

re

cias

cun

cicl

o di

acc

eler

azio

ne li

bera

. Nel

cas

o di

ve

icol

i pe

sant

i a

mot

ore

dies

el, c

iò i

mpl

ica

un

inte

rval

lo d

i al

men

o di

eci

seco

ndi

dopo

ave

r ril

asci

ato

l'acc

eler

ator

e;

2)pe

r in

izia

re c

iasc

un c

iclo

di

acce

lera

zion

e lib

era,

il

peda

le d

ell'a

ccel

erat

ore

deve

ess

ere

azio

nato

a f

ondo

, ve

loce

men

te e

reg

olar

men

te

(ovv

ero,

in

m

eno

di

un

seco

ndo)

, m

a no

n br

usca

men

te,

in m

odo

da o

ttene

re l

'erog

azio

ne

mas

sim

a da

lla p

ompa

di i

niez

ione

;

3)du

rant

e ci

ascu

n ci

clo

di

acce

lera

zion

e lib

era,

pr

ima

di

rilas

ciar

e il

com

ando

de

ll'ac

cele

rato

re,

il m

otor

e de

ve r

aggi

unge

re i

l re

gim

e m

assi

mo

o, n

el c

aso

dei

veic

oli

con

trasm

issi

one

auto

mat

ica,

il

regi

me

spec

ifica

to

dal

cost

rutto

re o

anc

ora,

se

tale

dat

o no

n è

disp

onib

ile, i

2/3

del

reg

ime

mas

sim

o. C

iò p

esse

re

verif

icat

o ad

es

empi

o co

ntro

lland

o il

regi

me

del

mot

ore

o la

scia

ndo

trasc

orre

re u

n in

terv

allo

di t

empo

suf

ficie

nte

tra l'

azio

nam

ento

e

il ril

asci

o de

ll'ac

cele

rato

re, l

addo

ve p

er i

vei-

coli

delle

cat

egor

ie M

2, M

3, N

2 e

N3,

tale

in

terv

allo

dev

e es

sere

di a

lmen

o 2

seco

ndi;

4)si

co

nsid

era

che

i ve

icol

i no

n ab

bian

o su

pera

to la

pro

va s

olta

nto

se la

med

ia a

ritm

etic

a de

i val

ori r

egis

trati

in a

lmen

o gl

i ulti

mi t

re c

icli

di a

ccel

eraz

ione

lib

era

è su

perio

re a

l va

lore

lim

ite.

Ciò

può

ess

ere

calc

olat

o ig

nora

ndo

i va

lori

che

si d

isco

stan

o fo

rtem

ente

dal

la m

edia

re

gist

rata

o i

ris

ulta

ti di

un

qual

sias

i al

tro c

al-

colo

sta

tistic

o ch

e te

nga

cont

o de

lla d

ispe

rsio

ne

delle

mis

uraz

ioni

. G

li St

ati

mem

bri

poss

ono

limita

re il

num

ero

mas

sim

o de

i cic

li di

pro

va;

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— 63 —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 13917-6-2017

Met

odo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

zeV

oce

Mot

ivi d

ell'e

sito

neg

ativ

o de

l con

trollo

Peric

olos

a

5) p

er e

vita

re p

rove

inu

tili,

gli

Stat

i m

embr

i po

sson

o co

nsid

erar

e ch

e un

ve

icol

o no

n ha

su

pera

to

la

prov

a se

i

valo

ri re

gist

rati

sono

co

nsid

erev

olm

ente

sup

erio

ri ai

val

ori l

imite

dop

o m

eno

di tr

e ci

cli d

i acc

eler

azio

ne li

bera

o d

opo

i ci

cli

di s

purg

o. S

empr

e pe

r ev

itare

pro

ve i

nutil

i, gl

i St

ati

mem

bri

poss

ono

cons

ider

are

che

un

veic

olo

ha s

uper

ato

la p

rova

se

i val

ori r

egis

trati

sono

con

side

revo

lmen

te i

nfer

iori

ai v

alor

i lim

ite

dopo

men

o di

tre

cic

li di

acc

eler

azio

ne l

iber

a o

dopo

i ci

cli d

i spu

rgo.

8.3.

Sop

pres

sion

e de

lle in

terf

eren

ze e

lettr

omag

netic

he

Inte

rfer

enza

radi

o (X

)2

Man

cato

risp

etto

di u

no q

uals

iasi

dei

requ

isiti

1 X

8.4.

Altr

i ele

men

ti re

lativ

i all'

ambi

ente

8.4.

1. P

erdi

te d

i liq

uidi

Q

uals

iasi

per

dita

ano

rmal

e di

liqu

idi d

iver

si d

all'a

cqua

che

pot

rebb

e da

nneg

giar

e l'a

mbi

ente

o m

ette

re a

rep

enta

glio

la s

icur

ezza

di a

ltri

uten

ti de

lla st

rada

Form

azio

ne c

osta

nte

di g

occe

che

cos

titui

sce

un ri

schi

o m

olto

gra

ve

X

X

9. C

ON

TRO

LLI S

UPP

LEM

ENTA

RI P

ER V

EIC

OLI

DEL

LE C

ATE

GO

RIE

M2 E

M3 A

DIB

ITI A

L TR

ASP

OR

TO D

I PA

SSEG

GER

I

9.1.

Por

te

9.1.

1. P

orte

di e

ntra

ta e

di u

scita

Es

ame

visi

vo e

azi

onam

ento

a) F

unzi

onam

ento

dife

ttoso

X

b

)Sta

to d

i det

erio

ram

ento

A

risc

hio

di p

rovo

care

ferit

e

X

X

c

) Com

ando

di e

mer

genz

a di

fetto

so

X

d) C

oman

do a

dis

tanz

a de

lle p

orte

o d

ispo

sitiv

i di s

egna

lazi

one

dife

ttosi

X

e

) Non

con

form

i ai r

equi

siti1

Larg

hezz

a in

suff

icie

nte

della

por

ta

X

X

Liev

eG

rave

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— 64 —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 13917-6-2017

Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

9.1.

2. U

scite

di e

mer

genz

a Es

ame

visi

vo e

azi

onam

ento

(se

del c

aso)

a)

Fun

zion

amen

to d

ifetto

so

X

b)In

dica

zion

i del

le u

scite

di e

mer

genz

a ill

eggi

bili

Indi

cazi

oni d

elle

usc

ite d

i em

erge

nza

man

cant

i

X

X

c) A

ssen

za d

el m

arte

llo p

er ro

mpe

re i

vetri

X

d)

Non

con

form

i ai r

equi

siti1

Lar

ghez

za in

suff

icie

nte

o ac

cess

o bl

occa

to

X

X

9.2.

Sis

tem

a an

tiapp

anna

nte

e di

sb

rinam

ento

(X)2

Esam

e vi

sivo

e a

zion

amen

to

a) F

unzi

onam

ento

dife

ttoso

che

com

prom

ette

il fu

nzio

nam

ento

sicu

ro d

el v

eico

lo

X

X

b) E

mis

sion

e di

gas

toss

ici o

di s

caric

o ne

lla c

abin

a di

gui

da o

ne

ll'ab

itaco

lo

Peric

olo

per l

a sa

lute

del

le p

erso

ne a

bor

do

X

X

c) S

brin

amen

to d

ifetto

so (s

e ob

blig

ator

io)

X

9.3.

Sis

tem

a di

aer

azio

ne o

ris

cald

amen

to (X

)2

Esam

e vi

sivo

e a

zion

amen

to

a) F

unzi

onam

ento

dife

ttoso

R

isch

io p

er la

salu

te d

elle

per

sone

a b

ordo

X

X

b) E

mis

sion

e di

gas

toss

ici o

di s

caric

o ne

lla c

abin

a di

gui

da o

ne

ll'ab

itaco

lo

Peric

olo

per l

a sa

lute

del

le p

erso

ne a

bor

do

X

X

9.4.

Sed

ili

9.4.

1.

Sedi

li de

i pa

sseg

geri

(incl

usi s

edili

per

il p

erso

nale

di

acco

mpa

gnam

ento

)

Esam

e vi

sivo

G

li st

rapu

ntin

i (se

con

sent

iti) n

on fu

nzio

nano

aut

omat

icam

ente

U

scita

di e

mer

genz

a bl

occa

ta

X

X

9.4

.2. S

edile

del

con

duce

nte

(r

equi

siti

supp

lem

enta

ri)

Esam

e vi

sivo

a)

Dis

posi

tivi s

peci

ali,

ad e

sem

pio

prot

ezio

ne a

ntiri

fless

o, d

ifetto

si.

Cam

po v

isiv

o co

mpr

omes

so

X

X

b) P

rote

zion

e de

l con

duce

nte

fissa

ta m

ale

o no

n co

nfor

me

ai re

quis

iti1

A

risc

hio

di p

rovo

care

info

rtuni

X

X

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— 65 —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 13917-6-2017

Voc

e M

etod

o M

otiv

i del

l'esi

to n

egat

ivo

del c

ontro

llo

Val

utaz

ione

del

le c

aren

ze

Liev

e G

rave

Pe

ricol

osa

9.5.

Illu

min

azio

ne in

tern

a e

indi

cazi

oni d

ei p

erco

rsi(X

)2

Esam

e vi

sivo

e a

zion

amen

to

Dis

posi

tivi d

ifetto

si o

non

con

form

i ai r

equi

siti1

Ass

enza

tota

le d

i fun

zion

amen

to

X

X

9.6.

Cor

ridoi

, spa

zi p

er p

asse

gger

i in

pie

di

Esam

e vi

sivo

a)Pa

vim

ento

fiss

ato

mal

e

S

tabi

lità

com

prom

essa

X

X

b)

Cor

riman

i o m

anig

lie d

ifetto

si

F

issa

ti m

ale

o in

utili

zzab

ili

X

X

c

)Non

con

form

i ai r

equi

siti1

Larg

hezz

a o

spaz

io in

suff

icie

nte

X

X

9.7.

Sca

le e

gra

dini

Es

ame

visi

vo e

azi

onam

ento

(se

del c

aso)

a)D

eter

iora

ti

Dan

negg

iati

St

abili

tà c

ompr

omes

sa

X

X

X

b) G

radi

ni re

tratti

li no

n fu

nzio

nant

i in

mod

o co

rret

to

X

c

)Non

con

form

i ai r

equi

siti1

La

rghe

zza

insu

ffic

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ALLEGATO II (art. 8, comma 1)

CONTENUTO MINIMO DI UN CERTIFICATO DI REVISIONE

Il certificato di revisione rilasciato in seguito a un controllo tecnico deve comprendere almeno i seguenti elementi preceduti dai corrispondenti codici

armonizzati dell'Unione:

1) numero di identificazione del veicolo (numero VIN o numero di telaio);

2) targa di immatricolazione del veicolo e simbolo dello Stato di immatricolazione;

3) luogo e data del controllo;

4) lettura del contachilometri al momento del controllo, se disponibile;

5) categoria del veicolo, se disponibile;

6) carenze individuate e livello di gravità;

7) risultato del controllo tecnico;

8) data del successivo controllo tecnico o scadenza del certificato attuale, se questa informazione non è fornita con altri mezzi;

9) nome dell'organismo che effettua il controllo e firma o dati identificativi dell'ispettore responsabile del controllo;

10) altre informazioni

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ALLEGATO III (art. 11, comma 1)

REQUISITI MINIMI RELATIVI AGLI IMPIANTI E ALLE ATTREZZATURE DI CONTROLLO

I. Impianti e attrezzature

I controlli tecnici effettuati in base alla metodologia raccomandata di cui all'allegato I vengono realizzati utilizzando impianti e attrezzature adeguati, secondo le previsioni del Codice della Strada, del Regolamento e le disposizioni del Ministero. Le attrezzature di controllo necessarie sono determinate in funzione delle categorie di veicoli da sottoporre al controllo, come si evince dalla tabella I. Gli impianti e le attrezzature sono conformi alle previsioni del Codice della Strada, del Regolamento e le disposizioni del Ministero e rispondono almeno ai seguenti requisiti minimi:

1) una struttura di controllo con uno spazio adeguato per la valutazione dei veicoli e che soddisfi i necessari requisiti sanitari e di sicurezza;

2) una corsia di dimensioni sufficienti per ogni controllo, una fossa o sollevatore e, per i veicoli aventi una massa massima superiore a 3,5 tonnellate, un dispositivo per sollevare un veicolo su uno degli assi, dotato di illuminazione appropriata e, se necessario, con dispositivi di aerazione;

3) per il controllo di qualsiasi veicolo, un banco di prova freni a rulli in grado di misurare, indicare e registrare le forze di frenatura e per i veicoli e rimorchi di massa superiore a 3.5 tonnellate anche la pressione pneumatica nei sistemi di frenatura ad aria, a norma dell'allegato A della norma ISO 21069-1 sui requisiti tecnici dei banchi di prova freni a rulli o norme equivalenti;

oppure

è possibile utilizzare anche un banco di prova a piastre in base alla norma nazionale sulle piastre nel rispetto delle norme di omologazione emanate in materia;

4) un dispositivo di registrazione delle decelerazioni

5) impianti per il controllo dei sistemi di frenatura ad aria, quali manometri, connettori e tubi;

6) un dispositivo di misurazione dei carichi per ruota/asse per determinare i carichi per asse;

7) un dispositivo per controllare la sospensione ruota-asse (rilevatore del gioco delle ruote) senza sollevare l'asse che soddisfa i requisiti seguenti:

a) il dispositivo deve essere equipaggiato con almeno due piastre a comando elettrico che possono essere mosse in senso opposto nelle direzioni sia longitudinale che trasversale;

b) il movimento delle piastre deve essere controllabile dall'operatore dalla posizione di controllo;

c) per i veicoli aventi una massa massima superiore a 3,5 tonnellate, le piastre soddisfano i seguenti requisiti tecnici:

— movimento longitudinale e trasversale di almeno 95 mm,

— velocità del movimento longitudinale e trasversale da 5 cm/s a 15 cm/s;

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8) un misuratore di livello sonoro;

9)un analizzatore 4 gas coi requisiti minimi a norma della direttiva 2004/22/CE del Parlamento europeo e del Consiglio ;

10)un dispositivo per misurare il coefficiente di assorbimento;

11)un provafari: apparecchiatura per il controllo dell’orientamento e della intensità luminosa dei veicoli sottoposti a revisione;

12)un dispositivo per misurare la profondità del battistrada degli pneumatici;

13)un dispositivo di collegamento con l'interfaccia elettronica del veicolo, quale uno scanner OBD;

14)un dispositivo per rilevare le perdite di GPL/GNC/GNL, se vengono controllati veicoli di quel tipo.

15)un contagiri per il rilevamento dei giri del motore;

16) un banco prova velocità per veicoli L1e, L2e, L6e

I singoli dispositivi di cui sopra possono essere combinati in un unico strumento, a condizione che ciò non interferisca nella precisione di ciascun dispositivo.

II. Taratura di attrezzature utilizzate per le misurazioni

A meno di diverse disposizioni della pertinente legislazione dell'Unione, l'intervallo tra due tarature successive non può superare:

i) 12 mesi per la misurazione di peso, pressione e livello acustico;

ii) 12 mesi per la misurazione delle forze;

iii) 12 mesi per la misurazione delle emissioni gassose

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ALLEGATO IV (art. 13, comma 1)

REQUISITI MINIMI RELATIVI A COMPETENZA, FORMAZIONE E CERTIFICAZIONE DEGLI ISPETTORI

1. Competenza

Il candidato destinato ad occupare la posizione di ispettore abilitato a effettuare controlli tecnici periodici, deve essere in possesso dei seguenti requisiti.

a) conoscenza e una comprensione certificate relative ai veicoli stradali nelle seguenti aree:

— meccanica,

— dinamica,

— dinamica del veicolo,

— motori a combustione,

— materiali e lavorazione dei materiali,

— elettronica,

— energia elettrica,

— componenti elettronici del veicolo,

— applicazioni IT;

b) almeno tre anni di esperienza documentata o equivalente quale mentoraggio o studi documentati e una formazione appropriata nelle aree succitate riguardanti i veicoli stradali di cui sopra.

2. Formazione iniziale e di aggiornamento

Gli ispettori, per essere autorizzati a effettuare controlli tecnici, ricevono una formazione iniziale e di aggiornamento appropriata o sostengono un esame appropriato, inclusi gli elementi teorici e pratici.

Il contenuto minimo della formazione iniziale e di aggiornamento o dell'esame appropriato include i seguenti argomenti:

a) formazione iniziale o esame appropriato

La formazione iniziale ricomprende almeno i seguenti argomenti:

i) tecnologia automobilistica:

— sistemi di frenatura,

— sterzo,

— campi visivi,

— installazione delle luci, impianto di illuminazione e componenti elettronici,

— assi, ruote e pneumatici,

— telaio e carrozzeria,

— rumori ed emissioni,

— requisiti aggiuntivi per veicoli speciali;

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ii) metodi di prova;

iii) valutazione delle carenze;

iv) requisiti legali applicabili riguardo alle condizioni del veicolo da verificare;

v) requisiti legali applicabili riguardo ai controlli tecnici;

vi) disposizioni amministrative relative a omologazione, immatricolazione e controlli tecnici del veicolo;

vii) applicazioni IT relative ai controlli e all'amministrazione;

b) formazione di aggiornamento o esame appropriato Gli ispettori debbono sostenere periodicamente corsi di aggiornamento o sostenere esame appropriato.

Il contenuto della formazione di aggiornamento o dell'esame appropriato consenta di conservare e aggiornare le necessarie conoscenze e capacità degli ispettori sugli argomenti di cui alla lettera a), punti da i) a vii), supra.

3. Certificato di idoneità

Il certificato, o documento equivalente, rilasciato a un ispettore autorizzato a eseguire controlli tecnici include almeno le seguenti informazioni:

— dati identificativi dell'ispettore (nome, cognome),

— categorie di veicoli per le quali l'ispettore è autorizzato a effettuare i controlli tecnici,

— autorità che ha rilasciato la licenza,

— data di rilascio

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ALLEGATO V (art. 14, comma 1)

ORGANISMI DI SUPERVISIONE

Le norme e procedure relative agli organismi di supervisione di cui all’art.14 comprendono almeno i seguenti requisiti minimi.

1. Missioni e attività degli organismi di supervisione

Gli organismi di supervisione svolgono almeno i seguenti compiti:

a) supervisione dei centri di controllo:

— verifica che siano soddisfatti i requisiti minimi relativi ai locali e alle attrezzature di controllo,

— verifica dei requisiti obbligatori dell'ente autorizzato;

b) verifica della formazione ed esame degli ispettori:

— verifica della formazione iniziale degli ispettori,

— verifica della formazione di aggiornamento degli ispettori,

— formazione di aggiornamento periodica degli esaminatori dell'organo di supervisione,

— conduzione o supervisione dell'esame;

c) auditing:

— pre-audit del centro di controllo precedente l'autorizzazione,

— audit periodico del centro di controllo,

— audit speciale in caso di irregolarità,

— audit del centro di formazione/esame;

d) monitoraggio utilizzando misure del tipo seguente:

— nuovo controllo di una percentuale statisticamente valida dei veicoli controllati,

— verifica in incognito (utilizzo facoltativo di veicolo difettoso),

— analisi dei risultati dei controlli tecnici (metodi statistici),

— controlli di appello,

— indagini su denunce;

e) convalida dei risultati delle misurazioni dei controlli su strada;

f) proposta di revoca o sospensione dell'autorizzazione di centri di controllo e/o dell'autorizzazione di ispettori:

— lacune relative a importanti requisiti per l'autorizzazione,

— individuazione di gravi irregolarità,

— risultati di audit costantemente negativi,

— perdita dei requisiti di onorabilità.

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2. Requisiti relativi all'organismo di supervisione

I requisiti applicabili al personale impiegato da un organismo di supervisione coprono le seguenti aree:

— competenza tecnica,

— imparzialità,

— standard relativi a qualifica e formazione.

3. Contenuto di norme e procedure Le norme e procedure inerenti la revisione debbono contenere almeno le seguenti voci:

a) requisiti concernenti l'autorizzazione e la supervisione di centri di controllo:

— domanda di autorizzazione per operare come centro di controllo,

— responsabilità del centro di controllo,

— visita di preautorizzazione, o visite per verificare che tutti i requisiti siano soddisfatti,

— autorizzazione di un centro di controllo,

— nuove verifiche/audit periodici dei centri di controllo,

— controlli periodici dei centri di controllo sulla continua conformità,

— controlli o audit speciali a sorpresa di centri di controllo,

— analisi dei dati dei controlli per dimostrare la non conformità,

— revoca o sospensione di autorizzazioni concesse a centri di controllo;

b) ispettori dei centri di controllo:

— requisiti per divenire ispettore certificato,

— formazione iniziale, formazione di aggiornamento ed esame,

— revoca o sospensione del certificato di ispettore;

c) attrezzature e locali:

— requisiti relativi alle attrezzature di controllo,

— requisiti relativi ai locali per i controlli,

— requisiti relativi agli scarichi,

— requisiti per manutenzione e taratura delle attrezzature di controllo,

— requisiti relativi ai sistemi informatici;

d) organismi di supervisione:

— poteri degli organismi di supervisione,

— requisiti relativi al personale degli organismi di supervisione,

— ricorsi e denunce.

17A04093