MINISTERO DELLA DIFESA...sulla base della valutazione di un Progetto di Bonifica Bellica Sistematica...

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1 MINISTERO DELLA DIFESA SEGRETARIATO GENERALE DELLA DIFESA E DIREZIONE NAZIONALE DEGLI ARMAMENTI DIREZIONE DEI LAVORI E DEL DEMANIO Disposizioni transitorie per il rilascio del “Parere Vincolante” per l’esecuzione dei servizi di BONIFICA BELLICA SISTEMATICA SUBACQUEA

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MINISTERO DELLA DIFESA

SEGRETARIATO GENERALE DELLA DIFESA E DIREZIONE NAZIONALE DEGLI ARMAMENTI

DIREZIONE DEI LAVORI E DEL DEMANIO

Disposizioni transitorie per il rilascio del

“Parere Vincolante” per l’esecuzione dei servizi di

BONIFICA BELLICA SISTEMATICA SUBACQUEA

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SOMMARIO

SCOPO ......................................................................................................................... 2

PREMESSA................................................................................................................... 3

MODALITA’ OPERATIVE .............................................................................................. 4

CONTROLLO, SORVEGLIANZA e VIGILANZA ............................................................ 6

ATTIVITA’ di CONTROLLO ..................................................................................... 6

ATTIVITA’ di VIGILANZA ........................................................................................ 7

ANNESSO “A” ................................................................................................................................... 8

PRESCRIZIONI TECNICHE “PROVVISORIE” ......................................................................... 8

1) FASE DI STUDIO .................................................................................................... 8

2) FASE DI RICERCA ............................................................................................... 10

3) FASE DI SCOPRIMENTO E IDENTIFICAZIONE ................................................. 14

4) FASE DI SEGNALAZIONE DELL’ORDIGNO ........................................................ 16

ANNESSO “B” ................................................................................................................................. 17

FAC-SIMILE DI .............................................................................................................................. 17

PROGETTO DI BONIFICA SUBACQUEA ................................................................................ 17

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SCOPO

Il presente Comunicato è rivolto sia ai “Soggetti interessati” a norma dell’art. 22 del

D.lgs. 15 marzo 2010, n. 66 e ss.mm.ii. sia alle “Imprese specializzate nella “bonifica

sistematica subacquea da ordigni esplosivi residuati bellici” (di seguito indicata anche

“Bonifica Bellica Sistematica Subacquea” – “B.B.S.S”), qualora delegate dai predetti

“soggetti interessati”, ed iscritte nell’apposito albo istituito presso la Direzione dei

Lavori e del Demanio del Ministero delle Difesa (di seguito GENIODIFE), con il D.M. 11

maggio 2015, n. 82.

Il Ministero della Difesa, in ottemperanza all’art. 22 comma 1 lettera c-bis del D.Lgs.

n° 66/2010 ed all’art. 91 del D. Lgs. 81/2008, oltre all’art. 10 del D.Lgs. n. 7 del 28

gennaio 2014 che ha coordinato il Codice dell’Ordinamento Militare (il predetto D.Lgs.

66/2010) con le nuove disposizioni del T.U. della Sicurezza sopra riportate “ in materia

di bonifiche da ordigni esplosivi residuati bellici […]esercita le funzioni di vigilanza a

sulle attività di ricerca e scoprimento di ordigni che, a scopo precauzionale possono

essere eseguite su iniziativa e a spese dei soggetti interessati, mediante Ditte che

impiegano personale specializzato ai sensi del numero 1 e “a tal fine, emana le

prescrizioni tecniche e sorveglia l’esecuzione delle attività, anche ai sensi degli articoli

91, comma 2-bis e 104, comma 4-bis, del D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e dell’art. 1

comma 2 della L. 1 ottobre 20112 n. 177.

Sulla base del D.M. 1° giugno 2016, La Direzione dei Lavori e del Demanio del

Ministero della Difesa è preposta ad esercitare l’attività di direzione, coordinamento e

controllo connesse alla bonifica bellica sistematica subacquea. Per questo scopo si

avvale del Comando Logistico della Marina Militare di Napoli, come articolazione

periferica esecutiva.

Per quanto sopra, lo scopo del presente documento è quello di disciplinare, durante la

fase transitoria della emanazione di apposita direttiva dedicata alla predetta B.B.S.S.,

le modalità tecnico-procedurali relative alla preventiva autorizzazione, l’esecuzione

ed il controllo del servizio di bonifica bellica sistematica subacquea da ordigni esplosivi

residuati bellici, condotta sul fondo ed il relativo sottofondo del mare territoriale e delle

acque interne, nonché sotto la superficie di laghi, fiumi o altri corpi d’acqua, comunque

a profondità ove si rende necessario impiegare apparecchiature per l’immersione e/o

particolari attrezzature subacquee di ricerca.

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PREMESSA

La Legge 1 ottobre 2012, n. 177, modifica il D.Lgs. del 9 aprile 2008, n. 81,

introducendo all’art. 28 tra i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, anche quelli

derivanti dal possibile rinvenimento di ordigni bellici inesplosi nei cantieri temporanei o

mobili interessati da attività di scavo.

Ai sensi dell’art. 91 del Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro, durante la

progettazione dell’opera, il coordinatore per la progettazione (CSP) nel redigere il piano di

sicurezza e di coordinamento (P.S.C.) deve porre particolare attenzione anche alla

Valutazione del rischio di esplosione derivante dall’innesco accidentale di un ordigno

bellico inesploso rinvenuto durante le attività di scavo.

Laddove valutato positivamente tale rischio, il CSP dovrà indicare al committente la

necessità di procedere alla “bonifica preventiva e sistematica”, che dovrà essere eseguita

obbligatoriamente da impresa specializzata e svolta sulla base di un parere vincolante

che, nella fase iniziale sarà rilasciato direttamente dalla Direzione dei Lavori e del

Demanio del Ministero della Difesa (GENIODIFE). Successivamente, a seguito

dell’emanazione della Direttiva definitiva, tale responsabilità sarà delegata al Comando

Logistico della Marina Militare.

Il predetto parere vincolante sarà rilasciato provvisoriamente e sperimentalmente

sulla base della valutazione di un Progetto di Bonifica Bellica Sistematica Subacquea

da Ordigni Esplosivi Residuati Bellici, nel quale saranno riportate le modalità tecnico-

operative che si intendono seguire nell’ambito del servizio di B.B.S.S., elaborate tenendo

conto, in linea generale, delle iniziali prescrizioni tecniche esecutive provvisorie riportate

Annesso “A” .

Il “Progetto di Bonifica” presentato dal “Soggetto Interessato”, ovvero su delega di

questo dalla Ditta BCM-SUB, può seguire lo schema facilitato riportato nel fac-simile in

Annesso “B”. Esso deve ritenersi una “semplificazione procedurale”, suggerita; in quanto,

in questa prima fase di “start-up”, lo schema proposto nel “progetto di bonifica” da

presentare è ritenuto “sperimentale” e “non esaustivo”.

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MODALITA’ OPERATIVE

La Bonifica Bellica Sistematica Subacquea, diversamente da quella “Terrestre”, non

può essere schematizzata secondo modelli standardizzati da adottare di volta in volta in

sede di “prescrizioni”, in quanto il contesto acquatico in cui si opera presenta delle

oggettività ambientali diverse, appunto dalla terrestre, e soprattutto da condizioni

lavorative in continua “mutabilità” (p.e. la temperatura dell’acqua, il fondale trasformato

dalle correnti, dalle onde e dalla vegetazione, assenza di riferimenti sempre “ben visibili”).

La comunanza delle due tipologie di bonifiche è data dall’approccio metodologico

che si identifica nelle seguenti fasi: STUDIO, RICERCA, SCOPRIMENTO ed

IDENTIFICAZIONE, SEGNALAZIONE.

Durante o al termine delle predette fasi la ditta BCM-SUB, addetta alle attività di

bonifica bellica subacquea, in caso di rinvenimento di “presunti ordigni bellici”, deve

assicurare anche le azioni così dette “POST RINVENIMENTO”.

In sede di “progettualità” del servizio di bonifica bellica subacquea che la ditta BCM-

SUB intende adottare, dovranno essere riportate le “modalità tecnico-operative” prescelte

per ogni fase e le motivazioni che hanno indotto tale decisione. Tali tecniche sono riportate

in maniera non esaustiva nell’Annesso “A”.

Il “progetto di bonifica bellica” perfezionato nelle predette fasi, così come da

impostazione iniziale riportata in Annesso “B”, sarà valutato direttamente da GENIODIFE,

con il supporto tecnico di personale specialistico della M.M., il quale rilascerà il parere di

merito che potrebbe essere:

Accettato tecnicamente.

Accettato tecnicamente previo recepimento di precise prescrizioni,

rappresentate con apposita “nota tecnica”.

Rigettato.

L’approvazione da parte di GENIODIFE del “progetto di bonifica bellica subacquea”,

consentirà alla Ditta BCM-SUB di procedere alle previste attività.

Una volta completato il servizio B.B.S.S. sarà cura dell’impresa B.C.M.-SUB far

pervenire l’Attestato di Bonifica Bellica Sistematica Subacquea in n. 3 (tre) copie

vistate dal Soggetto Interessato, utilizzando in questa fase transitoria il modello allegato

alla direttiva 001/B.TER./2015.

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GENIODIFE, sulla base dei controlli documentali e degli esiti di eventuali

sopralluoghi effettuati, procederà all’approvazione del citato attestato, restituendo una

copia ciascuno a Soggetto Interessato e Impresa B.C.M.-SUB.

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CONTROLLO, SORVEGLIANZA e VIGILANZA

Al fine di assicurare il buon esito del presente “procedimento”, se pur sperimentale,

si ritiene di dover precisare alcuni aspetti e norme di linguaggio relativi al “controllo” dello

stesso procedimento.

ATTIVITA’ di CONTROLLO

Il Controllo del “procedimento tecnico-amministrativo” sarà affidato, in questa fase

transitoria, di volta in volta a MARICOMLOG NAPOLI.

Le attività di controllo effettuate da MARICOMLOG sono intese come la verifica

dell’aderenza di quanto proposto dal “progetto di bonifica” (già verificato ed accettato da

GENIODIFE con il supporto dello stesso MARICOMLOG) rispetto alle prescrizioni previste

nell’Annesso “B” del presente documento valido solo nella fase transitoria.

Le attività di controllo sono esercitate oltre che in termini documentali, anche in

termini di verifica “sul campo” di quanto previsto nel predetto “progetto di bonifica bellica

subacquea” e quanto è in corso di esecuzione. Al termine del controllo sul campo, il

personale comandato compila regolare “resoconto di sopralluogo sul campo” controfirmato

dal Dirigente Tecnico BCM ovvero in sua assenza dall’Assistente Tecnico BCM della Ditta

BCM-SUB impegnata nell’attività di bonifica bellica.

Ove i vincoli etici lo consentono, e soprattutto nel rispetto dei “ruoli” di controllore e

controllato, le date in cui esercitare il controllo sul campo possono essere concordate tra le

parti, ovvero tra GENIODIFE e la Ditta BCM-SUB; in tal caso i costi della

strumentazione/attrezzatura impiegata nel corso di eventuali controlli in corso d’opera,

sono a carico della Ditta BCM-SUB che effettua la bonifica.

Il personale militare preposto all’attività di controllo, sorveglianza e vigilanza, può

disporre la temporanea sospensione del servizio e l’immediato allontanamento dall’area

sottoposta a bonifica bellica del personale ritenuto non idoneo, diffidando formalmente

l’impresa esecutrice e provvedendo a segnalare quanto rilevato a GENIODIFE,

responsabile della gestione dell’Albo delle imprese specializzate in bonifica bellica, per gli

eventuali provvedimenti di competenza.

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ATTIVITA’ di VIGILANZA

La “Vigilanza” è demandata agli organi di Polizia Giudiziaria (p.e. Capitanerie di

Porto, Guardia di Finanza, ASL, Ispettorato del Lavoro, INAIL, ecc.) preventivamente

informate dell’attività in corso da GENIODIFE, al fine di verificare che le attività della ditta

esecutrice del servizio di B.B.S.S. siano rispondenti alla normativa di legge esistente ed

applicabile a “casi” specifici.

I controlli sul campo effettuati dalla Polizia Giudiziaria (riconosciuta attraverso la

prevista tessera di riconoscimento), sono effettuati obbligatoriamente senza

comunicazione preventiva.

ATTIVITA’ di SORVEGLIANZA

La “Sorveglianza” competente al Ministero Difesa è demandata a GENIODIFE (ai

sensi dell’art. 22, comma 1, lettera c-bis del Dlg.66 del 2010).

La Sorveglianza è intesa come la continua verifica che l’intero procedimento, dalla

fase preparatoria alla fase di realizzazione, controllo e verifica finale, sia eseguito nel

rispetto sia delle leggi vigenti sia dei ruoli, e tra i ruoli, di tutti “soggetti attori” del

procedimento.

Gli eventuali controlli sul campo, ritenuti necessari da GENIODIFE, sono effettuati

senza comunicazione preventiva. I costi della strumentazione/attrezzatura impiegata nel

corso di eventuali controlli in corso d’opera, sono a carico della Ditta BCM-SUB che

effettua la bonifica.

In qualsiasi momento il Direttore di GENIODIFE, in presenza di comprovate

anomalie tecniche, e/o amministrative, e/o procedurali, operate da qualsiasi “soggetto

interessato”, può sospendere in via temporanea lo stesso “procedimento”,

informando le competenti autorità oltre al committente/soggetto interessato.

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ANNESSO “A”

PRESCRIZIONI TECNICHE “PROVVISORIE”

1) FASE DI STUDIO

Le operazioni di ricerca dovranno sempre essere precedute da una fase di studio

dell’ambiente acquatico ove si andrà ad operare, al fine di raccogliere le informazioni

necessarie da riportare nel “progetto di bonifica bellica subacquea”:

In questa fase di studio va posta molta attenzione alla Valutazione dei Rischi

effettuata dal Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione.

Nel “progetto di bonifica bellica sistemica subacquea” deve essere riportato anche il

P.O.S. della Impresa responsabile della bonifica bellica subacquea.

Le operazioni nelle aree interessate dalle attività di bonifica bellica devono essere

condotte da personale in possesso di specifico brevetto B.C.M. in corso di validità.

A bordo delle imbarcazioni di appoggio potrà essere presente personale non

specialista, con mansioni di supporto di superficie per le sole attività marinaresche di

carattere generico (condotta imbarcazione, rassetto e simili), pertanto non coinvolto nel

supporto agli Operatori Tecnici Subacquei (O.T.S.), né delle attività di ricerca di residuati

bellici.

Il personale tecnico coinvolto nelle attività di bonifica bellica vera e propria, deve

essere invece in possesso di apposito brevetto di autorizzazione alla Bonifica Campi

Minati (B.C.M.) rilasciato dal Ministero delle Difesa, nonché essere un O.T.S. iscritto nel

registro dei sommozzatori (qualora il progetto di bonifica preveda l’impiego di OTS).

È precisa responsabilità del committente/soggetto interessato e dell’impresa

responsabile del servizio di bonifica bellica sistematica subacquea assicurarsi che lo

stesso venga effettuato da personale in possesso di adeguata competenza e

professionalità. Tale requisito viene individuato tramite le tabelle degli allegati ‹‹B›› e ‹‹C››

del D.M. 82/2015.

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1.1 SICUREZZA DELLA NAVIGAZIONE

L’impresa esecutrice del servizio di bonifica bellica sistematica subacquea, prima

dell’inizio delle attività di ricerca, deve comunicare alla locale Autorità Marittima

competente:

a) La tipologia dell’attività da effettuare ed il relativo cronoprogramma

b) Almeno 10 (dieci) giorni prima dell’inizio attività di ricerca, gli elementi di individuazione

dell’area d’interesse in coordinate WGS84 (sigla di World Geodetic System 1984), al

fine di consentire l’emanazione dell’ordinanza e dell’avviso ai naviganti;

c) L’elenco dei mezzi nautici che intende impiegare durante l’attività di ricerca (tipologia,

nome, matricola), relativa documentazione, nonché certificazione di sicurezza in corso

di validità;

d) i nominativi completi di reperibilità h24 del dirigente tecnico BCM e dell’assistente

tecnico BCM (quest’ultimo anche in qualità di “direttore di cantiere”) e copia dei brevetti

B.C.M. e O.T.S. del personale che si intende impiegare durante le attività di ricerca

(dirigente tecnico, assistente tecnico, rastrellatore, del capo cantiere subacqueo e,

quando le norme ne richiedono la presenza, del supervisore subacqueo, del tecnico

iperbarico e dell’assistente di superficie);

e) L’elenco delle frequenze VHF per le comunicazioni;

f) L’elenco delle attrezzature di ricerca da impiegare.

Il servizio di bonifica bellica subacquea, già accettato da GENIODIFE, potrà iniziare

solo dopo l’emissione di apposita autorizzazione, prescrizioni, ordinanza ed eventuale

avviso di pericolosità/bando di interdizione al transito marittimo, pesca e ogni altra attività

di superficie, subacquea e diportistica in genere nell’area oggetto di ricerca.

Per le attività condotte all’interno di porti e/o a ridosso della costa l’esecuzione

dell’attività di bonifica bellica, qualora le condizioni di fondale lo permettano, potrà avvenire

solo dopo la delimitazione dello specchio acqueo soprastante il fondale oggetto di ricerca,

in maniera tale da dissuadere il transito all’interno dell’area di qualsiasi imbarcazione non

interessata dall’attività.

L’unità di appoggio ed assistenza al personale impiegato per le immersioni

subacquee dovrà mostrare i segnalamenti previsti dalle normative in vigore.

Al termine del servizio di bonifica bellica sistematica subacquea deve essere

comunicata alla Capitaneria di Porto competente la data di ultimazione dell’attività di

ricerca e successivamente l’attestato di bonifica bellica subacquea effettuata.

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2) FASE DI RICERCA

Le attività di bonifica sistematica subacquea vera e propria devono essere

effettuate mediante l’ausilio di idonei mezzi nautici ed attrezzature specialistiche.

Qualora l’attività di bonifica bellica sistematica subacquea sia effettuata da bordo di

battelli attraverso l’impiego di apparati di ricerca filati in acqua, è sufficiente che il

personale impiegato in tali operazioni sia specializzato genericamente B.C.M. Di contro,

se per ricercare i “bersagli”, ovvero i potenziali ordigni bellici, sono previste immersioni, il

personale subacqueo, abilitato all’esercizio della professione OTS, deve essere in

possesso di brevetto specialistico BCM-SUB.

Le attività di B.B.S.S. devono avvenire esclusivamente in ore diurne, previa

delimitazione dell’area di lavoro, con condizioni meteo-marine favorevoli e possono essere

effettuate con l’ausilio delle seguenti tipologie di strumenti:

2.1 RICERCA DI OGGETTI SOPRA IL SEDIMENTO DEL FONDALE

Premessa: i seguenti apparati non possono essere impiegati da soli ma devono essere

combinati con altra strumentazione sotto elencate nella “ricerca di oggetti sotto il fondale”.

a) “SIDE SCAN SONAR”

b) MULTI BEAM

c) APPARATO DI RICERCA RIMORCHIATO

(MAGNETOMETRO/GRADIOMETRO)

2.2 RICERCA DI OGGETTI SOTTO IL SEDIMENTO DEL FONDALE

(“INFANGATI/INSABBIATI”)

d) Magnetometro con “SONDA” detta anche “SONDA COMBINATA”

e) Magnetometro “MAN PORTABLE”,

Per le attrezzature che non prevedono post analisi, le stesse devono essere in

grado di individuare con chiari segnali acustici e/o strumentali (p.e. la vibrazione o

l’illuminazione di un display), la presenza di “oggetti di natura antropica” (quindi potenziali

ordigni bellici) sia se affioranti sulla superficie del fondale sia se infangati.

Qualora la profondità di scavo sia superiore alla portata dello strumento, è

necessario procedere alla rimozione del sedimento del fondo per strati. Per scavo

stratigrafico si intende l’insieme delle operazioni di rimozione di livelli successivi sempre

più profondi, non superiori alla portata degli strumenti di ricerca adottati, ed eseguiti in

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modo che la liberazione di quello successivo avvenga solo dopo che lo strato precedente

sia stato completamente esplorato e rimosso.

La movimentazione dei fondali derivante da attività di scavo e di dragaggio, ove

consentita, dovrà essere eseguita secondo modalità tali da minimizzare la turbativa

dell’ambiente circostante, nonché avendo cura di operare in sicurezza e con precisione,

rendendo nulle o minime le quantità di materiale disperso e limitando la torbidità e la

mobilitazione di inquinanti indotta dalle operazioni.

Le operazioni di scavo e di dragaggio, condotte mediante l’impiego di apparati e

sistemi che assolvono sui fondali marini le stesse funzioni che in superficie sono espletate

dalle macchine per movimento terra, dovranno essere eseguite per strati successivi, a

prescindere dalle condizioni geolitologiche e morfologiche dei fondali, rimuovendo livelli

sempre più profondi, non superiori alla portata degli strumenti di ricerca, ed eseguiti in

modo che la liberazione di quello successivo avvenga solo dopo che lo strato precedente

sia stato completamente esplorato e rimosso.

In caso di scavi da effettuare su fondali costituiti da sedimenti teneri o da materiali

incoerenti che non garantiscono stabilità e conservazione delle pareti, si rende necessaria

la realizzazione di “opere provvisionali”, tese a mantenere gli argini dello scavo.

In caso di impiego di strumentazione idonea per lo scoprimento di “oggetti” sotto il

sedimento del fondale (“infangati/insabbiati”) è richiesta l’abilitazione B.C.M. del personale

operatore.

2.3 DELIMITAZIONE DELL’AREA

L’area di ricerca e la posizione raggiunta ad ogni interruzione dell’attività (p.e. al

termine della giornata lavorativa) deve essere adeguatamente segnalata attraverso

gavitelli o boette di segnalazione ben visibili e dotati di zavorra tale da assicurarne la

stabilità sul fondo.

In caso di posa di segnali in zone contigue ad aree già sottoposte a ricerca, o nelle

quali la ricerca è in corso, al fine di evitare possibili confusioni o sovrapposizioni, non

rimuovere le segnalazioni già presenti fino a termine delle operazioni di bonifica bellica.

In caso di attività effettuata contemporaneamente da più squadre di ricerca, si

suggerisce di impiegare segnali con diverse colorazioni per facilitarne il riconoscimento.

Durante la stesura dei segnali e dei tracciati nelle aree di lavoro, ovvero di ricerca, è

obbligatorio dotare ogni “squadra di ricerca” di un sistema di navigazione G.P.S. (Global

Positioning System).

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Le coordinate di delimitazione dell’area e quelle relative all’ avanzamento dei lavori

rilevate dal predetto GPS devono essere riportate quotidianamente nel previsto registro di

cantiere (log book).

2.4 RICERCA CON “SONDA MAGNETOMETRICA”

Le operazioni di ricerca entro la profondità di 40 metri possono essere condotte con

sonda rilevatrice sensibile alla presenza di metalli, trainata direttamente da un natante.

La sonda in questione è denominata “SONDA MAGNETOMETRICA” o “SONDA

COMBINATA”.

La ricerca deve essere condotta prestabilendo delle rotte di navigazione e ricerca

parallele ed equi distanziate tra di loro in maniera tale da indagare tutta l’area con

un’idonea sovrapposizione dei corridoi di ricerca (secondo le indicazioni del costruttore

dello strumento, dell’esperienza maturata e della natura del fondo) tale sovrapposizione

deve comunque essere evidente nel progetto di ricerca.

L’apparato di ricerca deve essere impiegato con sonda distaccabile immersa e

trainata, eventualmente protetta con materiale amagnetico, collegata all’unità centrale

presente a bordo tramite il cavo di collegamento di lunghezza tale da assicurarne il

passaggio sul fondo, al fine di localizzare oggetti ferromagnetici anche insabbiati/infangati

nel fondo.

Qualora lo strumento non disponga di registrazione automatica delle coordinate del

punto con anomalia magnetica, che permetta di ritornare sul punto per la necessaria

investigazione ,durante la fase di ricerca in caso di segnalazione di un “bersaglio” rilevato,

deve essere filato in acqua una gavitello o una boetta di segnalazione dotata di adeguata

zavorra), al fine di riconoscere in prima approssimazione il punto dove successivamente

sarà effettuato, in modo puntuale, lo scoprimento e l’identificazione del bersaglio.

2.5 RICERCA CON APPARATO SUBACQUEO “MAN PORTABLE”

Le operazioni di ricerca entro la profondità di 40 metri possono anche essere

condotte con un operatore tecnico subacqueo dotato di apparato subacqueo

“MAGNETOMETRO MAN PORTABLE” (MMP), impiegando ad esempio sia il sistema di

ricerca denominato “tracciato a traversino” sia il sistema di ricerca denominato “tracciato

circolare”.

In caso di individuazione di un “bersaglio”, il “punto” dovrà essere segnalato con un

gavitello o una boetta di segnalazione dotata di adeguata zavorra, al fine di riconoscere il

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punto dove successivamente dovrà essere effettuata in modo puntuale lo scoprimento e

l’identificazione del bersaglio.

A bordo delle imbarcazioni di appoggio potrà essere presente personale non

specialista, con mansioni di supporto di superficie per le sole attività marinaresche di

carattere generico (condotta imbarcazione, rassetto e simili), esclusivamente se non

coinvolto nelle attività di B.B.S.S...

Il personale tecnico coinvolto nelle attività di Bonifica Bellica Sistematica

Subacquea (B.C.M.) invece deve essere in possesso di apposito brevetto rilasciato dal

Ministero delle Difesa, nonché essere un O.T.S. iscritto nel registro dei sommozzatori

(qualora il progetto di bonifica preveda l’impiego di OTS.).

2.6 RICERCA CON L’IMPIEGO DEL “R.O.V.”

La ricerca di ordigni bellici può essere effettuata anche attraverso l’impiego di

R.O.V. (Remotely Operated Vehicle) dotato di apposita videocamera e/o sonda

magnetometrica.

La segnalazione dell’ordigno bellico individuato attraverso il R.O.V. può avvenire

attraverso l'estrapolazione delle coordinate geografiche oppure, qualora il fondale lo

permetta, per mezzo di un gavitello posizionato nelle immediate vicinanze.

Il posizionamento del gavitello può avvenire tramite ROV oppure per mezzo di

operatore qualificato B.C.M. SUB.

2.7 RICERCA CON “SIDE SCAN SONAR”

Le operazioni di ricerca sia entro che oltre la profondità di 40 metri possono essere

condotte con particolari apparati tipo SIDE SCAN SONAR (SSS) trainati da un natante a

velocità e ad altezza dal fondo suggerite dal produttore in maniera da assicurare l’intera

copertura dell’area.

Il predetto S.S.S. deve avere la possibilità di interfacciarsi con:

a) idoneo sistema di posizionamento,

b) software per la navigazione,

c) software per l’acquisizione, elaborazione e restituzione dei dati.

Al temine delle operazioni di ricerca, i dati raccolti dovranno essere oggetto di

valutazione, al fine di estrapolare i punti che dovranno essere oggetto di investigazione.

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3) FASE DI SCOPRIMENTO E IDENTIFICAZIONE

Alla fase di “ricerca” deve seguire lo scoprimento dei “contatti” e

l’identificazione degli stessi, esclusivamente in maniera “VISIVA” (diretta o mediante

videocamera)”.

Per identificare il “bersaglio”, qualora infangato, occorre necessariamente

procedere allo scoprimento.

Nel caso che il contatto sia riconosciuto come presunto ordigno bellico o parte di

esso, lo stesso non deve essere assolutamente rimosso, anche in caso di identificazione

dubbia, e deve essere segnalato con apposito gavitello/boetta.

Per scoprire e identificare il bersaglio è possibile adottare le seguenti tecniche:

3.1 SCOPRIMENTO e IDENTIFICAZIONE CONDOTTA CON l’O.T.S.

Qualora il “bersaglio” dovesse trovarsi interrato, pertanto non visibile dall’operatore

tecnico subacqueo, è necessario eseguire degli scavi del fondo e sottofondo al fine di

scoprire l’oggetto che con il tempo ha raggiunto una determinata quota sotto il piano del

fondo marino. .

3.2 RIMOZIONE “MANUALE” DEL SEDIMENTO INTORNO AL BERSAGLIO

Il bersaglio va ricercato rimuovendo, con la massima precauzione, il sedimento con

le mani o mediante un attrezzo manuale che permetta la rimozione dello stesso sul punto

individuato. A tal fine possono essere impiegati anche attrezzature specifiche manuali,

come ad esempio la “sorbona”, o il “boccalino scava-fango”.

Una volta riconosciuto il bersaglio come ordigno bellico, o sue parti, bisogna

posizionare quanto più vicino possibile (non oltre i 0,50 mt) la zavorra che tiene il gavitello

o boetta che ne segnala la posizione.

Lo scoprimento del bersaglio deve essere condotto obbligatoriamente da un

OTS rastrellatore BCM-SUB.

3.3 RIMOZIONE DEL SEDIMENTO CON LA “SORBONA”

L’attrezzatura normalmente impiegata per rimuovere gli strati del fondo acquatico

(marino e lacustre) è costituita dal “sollevatore ad aria” o “sollevatore ad acqua”, detto

anche “sorbona”. In caso di uso della “sorbona” diventano importanti le maglie del grigliato

applicato nella parte anteriore del tubo aspiratore.

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Come nel caso precedente, una volta riconosciuto il bersaglio come ordigno bellico,

o sue parti, bisogna posizionare quanto più vicino possibile (non oltre i 0,50 mt) la zavorra

che tiene il gavitello o boetta che ne segnala la posizione.

Lo scoprimento del bersaglio e riconoscimento dell’ordigno bellico deve essere

condotto obbligatoriamente da un OTS rastrellatore BCM-SUB.

In caso di impiego della “sorbona” all’interno di aree portuali, al fine di contenere

l’eventuale inquinamento ambientale causato dal sollevamento del fondo, è richiesta la

installazione di “panne” di altezza adeguata al fondale, atte a delimitare l’area interessata

e contenere la “sospensione”.

3.4 IDENTIFICAZIONE CON L’IMPIEGO DEL “R.O.V.”

Lo scoprimento del bersaglio può essere effettuato impiegando il ROV con l’ausilio

di particolari accessori, tipo “boccalino scava-fango”/”sorbona”. L’identificazione

dell’ordigno bellico può essere effettuato visivamente anche attraverso l’impiego di R.O.V.

(Remotely Operated Vehicle) dotato di apposita videocamera, dall’operatore BCM-SUB.

La segnalazione dell’ordigno bellico individuato con il R.O.V. può avvenire

attraverso l'estrapolazione delle coordinate geografiche oppure, qualora il fondale lo

permetta, per mezzo di un gavitello posizionato nelle immediate vicinanze.

Il posizionamento del gavitello può avvenire tramite ROV oppure per mezzo di

operatore OTS-BCM SUB.

3.5 IDENTIFICAZIONE DURANTE LA RICERCA CON “SIDE SCAN SONAR”

I dati acquisiti da bersagli di interesse, durante le operazioni di ricerca condotte

mediante gli apparati “SIDE SCAN SONAR”, devono essere elaborati e georeferenziati in

coordinate WGS84.

L’operatore di tale sistema deve essere dotato di brevetto B.C.M., e non

necessariamente di brevetto O.T.S.-

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4) FASE DI SEGNALAZIONE DELL’ORDIGNO

Terminate le fasi di ricerca, scoprimento e identificazione, segue la fase di

segnalazione.

La fase di segnalazione diventa il “cuore” dell’intero sistema di coordinamento sia

del successivo controllo da parte di MARICOMLOG e delle Capitanerie di Porto

competenti sia delle attività di neutralizzazione dell’ordigno bellico individuato.

La segnalazione dell’ordigno bellico individuato deve essere effettuata tramite

acquisizione delle coordinate geografiche e, qualora il fondale lo permetta, mediante il

posizionamento di un gavitello con zavorra posta a non oltre 50 cm. dall’ordigno.

L’ordigno individuato, ove possibile, deve essere quotato (lunghezza, larghezza,

altezza e forma) e fotografato, (avendo cura di riprendere anche la zavorra della

segnalazione), al fine di effettuare una segnalazione la più accurata possibile, onde

consentire agli operatori EOD del nucleo SDAI una preventiva “analisi del rischio”.

In caso di scoprimento di un potenziale ordigno bellico, la Ditta BCM-SUB deve

darne pronta comunicazione ala Capitanerie di Porto ed a GENIODIFE per le

comunicazioni di rito alla Prefettura territorialmente competente.

La Prefettura competente disporrà in merito alla responsabilità della vigilanza

sull’ordigno, nelle more dell’intervento degli assetti specialistici preposti all’attività di

bonifica occasionale.

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ANNESSO “B”

FAC-SIMILE DI

PROGETTO DI BONIFICA SUBACQUEA

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PROGETTO DI BONIFICA SUBACQUEA

Il/La sottoscritto/a “Soggetto Interessato” / “Ditta BCM”

____________________________, con domicilio eletto presso il Comune di

_______________ alla via ______________________ , PEC ____________________,

tel.________________________

RICHIEDE

Nella “fase transitoria” della emanazione della Direttiva relativa alle modalità tecnico-

procedurali della Bonifica Bellica Sistematica Subacquea da Ordigni Esplosivi Residuati

Bellici, il “parere di merito” di codesta GENIODIFE del presente progetto di “bonifica bellica

sistematica subacquea”, realizzato tenendo conto sia dell’esperienza fin qui maturata dalla

scrivente sia dalle indicazioni tecniche riportate nell’Annesso “A” delle Disposizioni transitorie

per il rilascio del “Parere Vincolante” per l’esecuzione dei servizi di Bonifica Bellica

Sistematica Subacquea di GENIODIFE.

GENERALITA’

1 – COMMITTENTE / SOGGETTO INTERESSATO

Il committente dell’attività di Bonifica Bellica Subacquea Sistematica è

_________________ con domicilio eletto presso il Comune di _______________ alla via

__________________, PEC ________________, tel. _______________.

2 - INCARICO

Incarico ricevuto dal Committente ___________ con lettera _________ per

l’effettuazione della Bonifica Bellica Subacquea Sistematica (Allegato 1)

3 - DELEGA ALLE ATTIVITA’ AMMINISTRATIVE

La scrivente Ditta BCM, in data _______, ha ricevuto altresì la delega dal

Committente a seguire nel suo interesse le pratiche tecniche-amministrative relative alle

attività di bonifica (Allegato 2)

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4 - LAVORI PREVISTI NEL CANTIERE DEL COMMITTENTE/SOGGETTO INTERESSATO

I lavori che il Soggetto Interessato svolgerà sono i seguenti:

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

5 - SITO DEL CANTIERE

Il cantiere ove sarà effettuata l’attività di “Bonifica Bellica Subacquea Sistematica” è sito

nel comune di ______________ provincia ______________ all’interno della poligonale

individuata dai seguenti dati georeferenziati sul sistema WGS84:

DATUM LATITUDINE LONGITUDINE

6 – PREFETTURA DI RIFERIMENTO

La Prefettura territorialmente competente è di __________

Indirizzo_______________ tel.__________________

7 – CAPITANERIA DI PORTO/AUTORITA’ COMPETENTE DI RIFERIMENTO

La Capitaneria di Porto territorialmente competente è di __________

Indirizzo_______________ tel.__________________

FASE DI STUDIO

Si riportano in allegato:

Le indicazioni del Coordinatore della Sicurezza in fase di progettazione o del

“Soggetto Interessato”, così come previsto dalla Legge 177 del 1.10.2012, relativamente

alla necessità di realizzare la bonifica sistematica subacquea (detta anche Valutazione dei

Rischi). (Allegato 3)

Carte nautiche che a seconda dell’area di ricerca possono essere prodotte con scala di

riduzione da 1:30.000 a 1:5.000; nelle quali devono essere riportate le rotte percorse

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dalla sonda e la fascia di ricerca, esplorata per ogni corsa, evidenziando le aree di

sovrapposizione”. (Allegato 4);

Carte nautiche elettroniche; nelle quali devono essere riportate le rotte percorse dalla

sonda e la fascia di ricerca, esplorata per ogni corsa, evidenziando le aree di

sovrapposizione”. (Allegato 5);

Presenza di sottoservizi e relitti riportate nella cartografia ufficiale (Allegato 6);

In caso di disponibilità, perché già fornite dal Committente/Soggetto Interessato:

Posizione di rocce, relitti ed altri ostacoli naturali od artificiali (Allegato 7);

Caratteristiche / Analisi geologiche del fondo (natura, compattezza, ecc.) (Allegato 8);

Rotte di navigazione principali e secondarie (Allegato 9);

Direzione ed intensità delle correnti di superficie e di fondo (Allegato 10);

Studio delle Maree (Allegato 11);

Condizioni meteorologiche prevalenti in zona (Allegato 12);

In caso di bonifiche subacquee con fondale superiore ai 40 metri:

Attrezzature impiegate, software di registrazione e analisi dati suggerito dal produttore

dello strumento, come da documentazione in Allegato 13.

In caso di assenza di software dedicati: la metodologia è stata già presentata

all’Amministrazione Difesa in data _______ così come si evince dalla documentazione

allegata.

8 - PREVENZIONE INFORTUNI

Per le attività specifiche di bonifica subacquea di cui al presente “progetto”, è stata

realizzata la Valutazione dei Rischi “specifici” a favore del personale operante, riportata

nel P.O.S., per i quali sono state intraprese le azioni preventive e correttive riportate in

dettaglio in Allegato 14.

Il P.O.S. contiene almeno i seguenti elementi (giusta allegato XV D.Lgs. 81/08)

a) i dati identificativi dell'impresa esecutrice, che comprendono:

o 1) il nominativo del datore di lavoro, gli indirizzi ed i riferimenti telefonici della sede

legale e degli uffici di cantiere.

o 2) la specifica attività e le singole lavorazioni svolte in cantiere dall'impresa

esecutrice e dai lavoratori autonomi subaffidatari.

o 3) i nominativi degli addetti al pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei

lavoratori e, comunque, alla gestione delle emergenze in cantiere, del rappresentante

dei lavoratori per la sicurezza, aziendale o territoriale, ove eletto o designato.

o 4) il nominativo e riferimenti di contatto del medico competente ove previsto.

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o 5) il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione.

o 6) i nominativi del direttore tecnico di cantiere e del capocantiere.

o 7) il numero e le relative qualifiche dei lavoratori dipendenti dell'impresa esecutrice

e dei lavoratori autonomi operanti in cantiere per conto della stessa impresa.

b) le specifiche mansioni, inerenti alla sicurezza, svolte in cantiere da ogni figura nominata

allo scopo, dall'impresa esecutrice.

c) la descrizione dell'attività di cantiere, delle modalità organizzative e dei turni di lavoro.

d) l'elenco di eventuali opere provvisionali di notevole importanza, delle macchine e degli

impianti utilizzati nel cantiere ed ove chiaramente specificato i relativi certificati.

e) l'elenco delle sostanze e preparati pericolosi utilizzati nel cantiere con le relative schede di

sicurezza ed il metodo di stoccaggio in cantiere incluso il piano di sicurezza e protezione

specifico.

f) omissis (V.d.R. rumore)

g) l'individuazione delle misure preventive e protettive, integrative rispetto a quelle

contenute nel PSC quando previsto, adottate in relazione ai rischi connessi alle proprie

lavorazioni in cantiere.

h) le procedure complementari e di dettaglio, richieste dal PSC quando previsto.

i) l'elenco dei dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere.

l) la documentazione in merito all'informazione ed alla formazione fornite ai lavoratori

occupati in cantiere.

m) la stima dei costi relativi alla sicurezza.

Inoltre per completezza si annettono anche:

Le fotocopie dei libretti di lavoro del personale OTS che sarà impiegato.

Gli attestati dei corsi effettuati dal Dirigente, Assistente ed Operatore BCM.

Dichiarazione del RSPP (eventualmente coadiuvato dal Medico Competente) della

scrivente ditta attestante l’avvenuta informazione “dedicata” perfezionata da un

colloquio finalizzato a percepire eventuali incertezze/dubbi/paure, di almeno un ora

per ciascun operatore OTS e brevettato BCM impegnato nelle attività di

“identificazione” degli ordigni bellici subacquei, della bonifica in questione.

L’informazione ed il colloquio, insieme, sono mirati a percepire la capacità

dell’operatore ad effettuare una adeguata “analisi del rischio” durante la fase di

“identificazione” del bersaglio e quindi rinvenimento dell’ordigno bellico.

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Per le attività di bonifica su riportata saranno impiegate le seguenti attrezzature,

sottoposte a periodica manutenzione e/o collaudo, come si evince dalla documentazione a

corredo degli stessi, riportata in Allegato “n” alla presente istanza:

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

9 - PIANO DI EMERGENZA

Per le attività di bonifica subacquea in questione è stato studiato il PIANO di

EMERGENZA specifico riportato in Allegato 15, all’interno del quale sono state tenute

conto le seguenti notizie minimali:

a) Nominativo del personale addetto alla emergenza sanitaria e relativi numeri

telefonici.

b) In caso di immersioni del personale BCM-SUB, la documentazione probante delle

comunicazioni effettuate alla Capitaneria di Porto competente circa i lavori da

effettuare ed il periodo di riferimento (inizio e fine lavori).

c) Documentazione probante le comunicazioni effettuate al centro di medicina

iperbarica più vicina ed inserita nel piano di emergenza.

d) Modalità esecutive del personale interessato nella gestione dell’emergenza

sanitaria per ogni tipologia di emergenza valutata.

e) Eventuali contatti locali e relativi riferimenti di organizzazioni/associazioni di lavori

subacquei

10 - SICUREZZA DELLA NAVIGAZIONE - COMUNICAZIONI ALLA CAPITANERIEA DI PORTO/ AUTORITA’ COMPETENTE DI RIFERIMENTO

Al fine di consentire le operazioni di rito della locale Autorità Competente, si darà

comunicazione alla predetta autorità, e per conoscenza anche a GENIODIFE, almeno 10

(dieci) giorni prima dell’inizio attività di ricerca:

a) la tipologia dell’attività da effettuare ed il relativo cronoprogramma;

b) Il nulla osta all’inizio del servizio di bonifica bellica sistematica subacquea, rilasciato

in via transitoria da GENIODIFE;

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c) gli elementi di individuazione dell’area d’interesse in coordinate WGS84 (sigla di

World Geodetic System 1984), al fine di consentire l’emanazione dell’ordinanza e

dell’avviso ai naviganti;

d) L’elenco dei mezzi nautici che intende impiegare durante l’attività di ricerca

(tipologia, nome, matricola), relativa documentazione, nonché certificazione di

sicurezza in corso di validità;

e) i nominativi completi e copia dei brevetti B.C.M. e O.T.S. del personale che si

intende impiegare durante le attività di ricerca (dirigente tecnico, assistente tecnico,

rastrellatore, del capo cantiere subacqueo e, quando le norme ne richiedono la

presenza, del supervisore subacqueo, del tecnico iperbarico e dell’assistente di

superficie);

f) L’elenco delle frequenze VHF per le comunicazioni;

g) L’elenco delle attrezzature di ricerca da impiegare.

FASE DI RICERCA

11 - METODICA TECNICA CHE SARA’ SEGUITA PER LA RICERCA

A mente delle indicazioni dell’Annesso “A” delle Disposizioni transitorie per il rilascio

del “Parere Vincolante” per l’esecuzione dei servizi di Bonifica Bellica Sistematica

Subacquea di GENIODIFE e tenuto conto sia della natura dei luoghi e del fondale sia

dell’esperienza maturata sul campo rispetto ad attività similari già svolte, la scrivente Ditta

“BCM” eseguirà l’attività di bonifica subacquea secondo il seguente protocollo:

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

Le coordinate di avanzamento dei lavori rilevate dal GPS saranno riportate

quotidianamente nel previsto registro di cantiere (log book).

Riepilogando, l’attività di ricerca sarà effettuata con la metodologia:

“SONDA MAGNETOMETRICA” (detta anche “COMBINATA”) filata in acqua e

rimorchiata da un battello (perché la profondità del fondo è inferiore ai 40 metri)

“MAN PORTABLE”, impiegato da un operatore subacqueo;

“SIDE SCAN SONAR” e “GRADIOMETRO” rimorchiato da un natante (perché la

profondità del fondo è superiore ai 40 metri)

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12 - GIORNI DI INTERVENTO

Come da Cronoprogramma, in Allegato 16, si ritengono necessari i seguenti giorni

lavorativi______________

13 - PARTICOLARI ATTIVITA’ DI RICERCA EFFETTUATE IN DEROGA ALLE “PROCEDURE STANDARD” (EVENTUALE)

La scrivente ditta di Bonifica, per le attività di che trattasi, in deroga alle procedure

standard riportate nell’Annesso “A” delle Disposizioni transitorie per il rilascio del “Parere

Vincolante” per l’esecuzione dei servizi di Bonifica Bellica Sistematica Subacquea di

GENIODIFE, propone la seguente metodologia di ricerca:

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

14 - DELIMITAZIONE DELL’AREA

L’area di ricerca e la posizione raggiunta ad ogni interruzione dell’attività (p.e. al

termine della giornata lavorativa) sarà segnalata con i gavitelli o boette di segnalazione

ben visibili e dotati di zavorra tale da assicurarne la stabilità sul fondo, meglio descritte in

Allegato 17.

I punti delimitanti l’area saranno segnalati con un GPS.

Si anticipa che il GPS in parola sarà impiegato anche durante la fase di

identificazione.

FASE DI SCOPRIMENTO E IDENTIFICAZIONE

15 - METODICA TECNICA CHE SARA’ SEGUITA PER L’IDENTIFICAZIONE DEGLI ORDIGNI BELLICI

Alla fase di “ricerca” seguirà l’identificazione dei bersagli segnalati

propedeuticamente dai gavitelli e dalle boette di segnalazione.

A mente delle indicazioni dell’Annesso “A” delle Disposizioni transitorie per il rilascio

del “Parere Vincolante” per l’esecuzione dei servizi di Bonifica Bellica Sistematica

Subacquea di GENIODIFE e tenuto conto della natura dei luoghi e del fondale, la

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scrivente Ditta “BCM” eseguirà l’attività di scoprimento ed identificazione secondo il

seguente protocollo:

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

FASE DI SEGNALAZIONE DELL’ORDIGNO

16 – MODALITA’ DI SEGNALAZIONE DEGLI ORDIGNI RINVENUTI

La segnalazione dell’ordigno bellico individuato sarà assicurata dall’OTS con

brevetto BCM-SUB posizionando un gavitello sulla verticale del predetto ordigno,

segnando sul GPS (preferibilmente DGPS) la posizione in questione in coordinate

WGS84.

17 – RACCOLTA FOTO

In caso di rinvenimento di ordigni bellici, essi saranno fotografati avendo cura di

riprendere anche la zavorra della boetta di segnalazione dedicata.

AZIONI POST RINVENIMENTO

In tutti i casi di rinvenimento di ordigni bellici durante le attività di bonifica

sistematica subacquea in questione, sarà cura di questa ditta:

a) Realizzare la Mappa della posizione puntuale “georeferenziata” con coordinate in

WGS84 dell’ordigno/degli ordigni individuati.

b) Raccogliere i rilievi fotografici, dai quali si possa rilevare le dimensioni principali

dell’ordigno;

c) Consegnare la predetta documentazione a:

Capitaneria di Porto/Autorità Competente locale di riferimento oppure alla

Stazione CC o altra Forza di polizia presente in zona territorialmente competente,

per le comunicazioni di rito verso la Prefettura;

Comando Logistico della Marina Militare - Napoli (MARICOMLOG);

Direzione Generale del Genio Militare della Difesa - Roma (GENIODIFE)

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In caso di sospensione dei lavori la scrivente rende noto che eventuali azioni di

doglianza avanzati dal committente non potranno essere ricondotti all’Amministrazione

Difesa in quanto non è possibile preventivare/pianificare la discendente attività di

distruzione a cura del preposto nucleo SDAI, unico competente alla rimozione/distruzione

degli ordigni bellici (Bonifica Occasionale).

VISTO

IL SOGGETTO INTERESSATO IL RESPONSABILE DELLA DITTA BCM

_________________________________ _____________________________________

Al presente “progetto di bonifica”, si allega la seguente documentazione: