Ministero della Pubblica Istruzione · Web viewDocumento del Consiglio di Classe Classe 5ª sez. C...

Ministero del la Pubblica IstruzioneISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE “Mariagrazia Mamoli”

Istituto Professionale per i Servizi Socio-Sanitari - Liceo delle Scienze Umane- Sede: Via Brembilla 3 – 24129 BERGAMO –

' 035 260525 - ' 035 2650858 - ' (Succursale c/o Belotti) 035 316351 sito: www.isismamolibergamo.it email: [email protected]

Esame di Stato a.s. 2012 - 2013

Documento del Consiglio di Classe

Classe 5ª sez. C TSS Indirizzo □ Professionale

Numero dei candidati interni: 17 Numero dei candidati esterni: 0

Composizione del consiglio di classe

Discipline Docente in 5ª as 12/13 Docente in 4ª as 11/12ITALIANO CERUTI PIERA CERUTI PIERASTORIA CERUTI PIERA CERUTI PIERAMATEMATICA GIUNTA GIUSEPPE GIUNTA GIUSEPPELINGUA STRANIERA ARCIUOLO ANNA SACCHI VALERIAPSICOLOGIA SCAFFIDI CARMELO SCAFFIDI CARMELODIRITTO e LEGISL. SOCIALE CLEMENTE M.ANTONIETTA CLEMENTE M.ANTONIETTATECNICA AMMINISTRATIVA ROSSI GIOVANNI ROSSI GIOVANNICULTURA MEDICA SCARPELLINI DONATELLA SCARPELLINI DONATELLAEDUCAZIONE FISICA MINELLA FRANCO PALAZZO SALVATORERELIGIONE SIRTOLI LUISA SIRTOLI LUISA

________________________________________________________________________Succursali: Via Polaresco, 19 – 24129 BERGAMO

Via Per Azzano, 05 – 24126 BERGAMOCod.Min. BGIS026005 – Codice Fiscale 95165290164

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mailto:[email protected]

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SommarioSommario......................................................................................................................................................... 21 Notizie sulla classe........................................................................................................................................ 32 Attività di preparazione all’esame finale.........................................................................................................4

2.1 Simulazioni della prima prova................................................................................................................. 42.2 Simulazione della seconda prova..........................................................................................................112.3 Simulazione della terza prova...............................................................................................................112.4 TABELLA RIASSUNTIVA TERZE PROVE...........................................................................................142.5 Simulazione del colloquio...................................................................................................................... 142.6 Attività di preparazione per lo svolgimento del colloquio.......................................................................142.7 STRUMENTI DI MISURAZIONE/VALUTAZIONE USATI NELLE PROVE DI SIMULAZIONE..............14

3 Peculiarità dell’indirizzo............................................................................................................................... 204 Presentazione della classe..........................................................................................................................215 Percorso formativo....................................................................................................................................... 21

5.1 Obiettivi trasversali educativi e cognitivi raggiunti dalla classe.............................................................215.2 Interventi di recupero e approfondimento effettuati...............................................................................225.3 Metodi................................................................................................................................................... 235.4 Mezzi e spazi........................................................................................................................................ 235.5 Tipologie di verifica............................................................................................................................... 235.6 Valutazione........................................................................................................................................... 24

6 Attività curricolari e integrative..................................................................................................................... 246.1 Attività di orientamento..........................................................................................................................246.2 Alternanza scuola-lavoro....................................................................................................................... 25

7 Percorsi individuali....................................................................................................................................... 26Allegato N. 1: Piani Di Lavoro Effettivamente Svolti.......................................................................................27

ITALIANO............................................................................................................................................ 28STORIA............................................................................................................................................... 31MATEMATICA..................................................................................................................................... 33INGLESE............................................................................................................................................. 35PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA..........................................................................................38DIRITTO LEGISLAZIONE SOCIALE...................................................................................................44TECNICA AMMINISTRATIVA..............................................................................................................46CULTURA MEDICO SANITARIA.........................................................................................................48EDUCAZIONE FISICA.........................................................................................................................50RELIGIONE CATTOLICA....................................................................................................................53

Allegato n. 2: Griglia di valutazione del collegio docenti.................................................................................55



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1 Notizie sulla classe1.1 Situazione della classe all’inizio dell’a.s.:

N° alunni interni Maschi Femmine DSA

17 2 15 1

1.2 Provenienza e flussi:Dalla stessa

sezione Da altra Promossi a settembre Ripetenti Aggiunti durante l’anno

scolasticoTrasferiti presso altri

istituti o ritirati17 -- - - 1

1.3 Prospetto riepilogativo assenze nell’anno in corsoTotale ore Ore da fare 75% Max ore assenza

Relig (sì) Relig (no) Relig (sì) Relig (no) Relig (sì) Relig (no)Quinte 30 X 33 990 957 743 718 248 239

1.4 Interventi per il recupero di carenze nell’anno scolastico in corsoItaliano Storia Matem. Inglese. Psicologia Diritto Tec.

AmministrativaCult. Med. Sanitaria

Ed. Fisica

Recupero in itinere 4 3 4 10 6 3 3 8ore di recuperodurante l’a.s. 8 8

Ore di sportello help.

1.5 Interventi per il recupero di carenze nell’anno scolastico 2011-2012Italiano Storia Matem. Inglese. Psicologia Diritto Tec.


Ed. Fisica

Recupero in itinere 5 5 4 6 5 3 8ore di recuperodurante l’a.s. 8 8

Ore di sportello help.

1.6 Distribuzione delle sospensive di giudizio classe quartaMaterie Italiano Storia Matem. Inglese. Psicologia Diritto Tec.


Ed. Fisica

Sospensive al termine della 4^ 1 - -

1.7 Interventi per il recupero delle sospensive di giudizio (estate 2012)Italiano Storia Matem. Inglese Psicologia Diritto Tec.


Ed. Fisica

Recupero in itinere -ore di recupero 12 -

2 Attività di preparazione all’esame finale2.1 Simulazioni della prima provaNumero di ore dedicate: 4



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Tipologia di prova: E’ stata proposta una prova che prevede tutte le tipologie A, B , C, DCriteri adottati per la valutazione: vedi griglia di valutazione Prima ProvaRisultati conseguiti

Punteggio in quindicesimi 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1

Numero di studenti 4 1 4 5 1 1 1Data della prova: 23 aprile 2013PROVA DI ITALIANO

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

L. PIRANDELLO, da “L’umorismo”Vediamo dunque, senz’altro, qual è il processo da cui risulta quella particolar

rappresentazione che si suol chiamare umoristica; se questa ha peculiari caratteri che la distinguono, e da che derivano: se vi è un particolar modo di considerare il mondo, che costituisce appunto la materia e la ragione dell’umorismo.

Ordinariamente, [...] l’opera d’arte è creata dal libero movimento della vita interiore che organa le idee e le immagini in una forma armoniosa, di cui tutti gli elementi han corrispondenza tra loro e con l’idea-madre che le coordina. La riflessione, durante la concezione, come durante l’esecuzione dell’opera, ne segue le fasi progressive e ne gode, raccosta i varii elementi, li coordina, li compara. La coscienza non rischiara tutto lo spirito; segnatamente per l’artista essa non è un lume distinto dal pensiero, che permetta alla volontà di attingere in lei come in un tesoro d’immagini e d’idee. La coscienza, in somma, non è una potenza creatrice, ma lo specchio interiore in cui il pensiero si rimira; si può dire anzi ch’essa sia il pensiero che vede se stesso, assistendo a quello che esso fa spontaneamente. E, d’ordinario, nell’artista, nel momento della concezione, la riflessione si nasconde, resta, per così dire, invisibile: è, quasi, per l’artista una forma del sentimento. Man mano che l’opera si fa, essa la critica, non freddamente, come farebbe un giudice spassionato, analizzandola; ma d’un tratto, mercé l’impressione che ne riceve.

Questo, ordinariamente. Vediamo adesso se, per la natural disposizione d’animo di quegli scrittori che si chiamano umoristi e per il particolar modo che essi hanno di intuire e di considerar gli uomini e la vita, questo stesso procedimento avviene nella concezione delle loro opere; se cioè la riflessione vi tenga la parte che abbiamo or ora descritto, o non vi assuma piuttosto una speciale attività.

Ebbene, noi vedremo che nella concezione di ogni opera umoristica, la riflessione non si nasconde, non resta invisibile, non resta cioè quasi una forma del sentimento, quasi uno specchio in cui il sentimento si rimira; ma gli si pone innanzi, da giudice; lo analizza, spassionandosene; ne scompone l’immagine; da questa analisi però, da questa scomposizione, un altro sentimento sorge o spira: quello che potrebbe chiamarsi, e che io difatti chiamo il sentimento del contrario.

Vedo una vecchia signora, coi capelli ritinti, tutti unti non si sa di quale orribile manteca, e poi tutta goffamente imbellettata e parata d’abiti giovanili. Mi metto a ridere. Avverto che quella vecchia signora è il contrario di ciò che una vecchia rispettabile signora dovrebbe essere. Posso così, a prima giunta e superficialmente, arrestarmi a questa impressione comica. Il comico è appunto un avvertimento del contrario. Ma se ora interviene in me la riflessione, e mi suggerisce che quella vecchia signora non prova forse nessun piacere a pararsi così come un pappagallo, ma che forse ne soffre e lo fa soltanto perché pietosamente s’inganna che, parata così, nascondendo così le rughe e la canizie, riesca a trattenere a sé l’amore del marito molto più giovane di lei, ecco che io non posso più riderne come prima, perché appunto la riflessione, lavorando in me, mi ha fatto andar oltre a quel primo avvertimento, o piuttosto, più addentro: da



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quel primo avvertimento del contrario mi ha fatto passare a questo sentimento del contrario. Ed è tutta qui la differenza tra il comico e l’umoristico.Il passo è tratto dal saggio intitolato L’umorismo che Luigi Pirandello pubblicò nel 1906. In questa opera si delinea sempre più chiaramente la schematizzazione definitiva della visione pessimistica e relativistica che lo scrittore ha della realtà.1. Parafrasi e comprensione complessivaChiarisci con esempi liberamente scelti da opere dello stesso Pirandello, o di altri autori, la distinzione che il testo propone tra “avvertimento del contrario” e “sentimento del contrario”.2. Analisi e commento del testo2.1. Il testo definisce alcuni concetti e assegna loro una particolare funzione. Analizza i seguenti

rapporti:a) il “libero movimento della vita interiore” e l’organizzazione delle “idee” e delle “immagini”

in una “forma armoniosa”;

b) la “riflessione” e il suo compito di coordinamento e di comparazione degli elementi su cui si esercita;

c) la “coscienza” come “pensiero” che vede se stesso, assistendo a quello che esso fa spontaneamente.

2.2. La teoria dell’umorismo propone a suo chiarimento l’esempio di una anziana signora che vuole nascondere i suoi anni. Analizza le forme linguistiche con cui l’autore costruisce il suo esempio.

2.3. Analizza i vocaboli usati per indicare l’azione della riflessione. 3. ApprofondimentiL’esempio della vecchia signora ricorda altri personaggi pirandelliani. Parlane, con riferimenti al contesto culturale e letterario dell’opera dello scrittore.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati qui di seguito riportati e facendo riferimento alle tue conoscenze ed esperienze di studio.

Dà un titolo alla tua trattazione.Se scegli la forma del “saggio breve”, indica la destinazione editoriale (rivista specialistica,

fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro).Se scegli la forma dell’“articolo di giornale”, indica il tipo di giornale sul quale ipotizzi la

pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro).Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre,

anniversari, convegni o eventi di rilievo).Non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIOARGOMENTO: Guardando e ascoltando da finestre e balconiDOCUMENTId'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce,ed alla man veloce



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che percorrea la faticosa tela.Mirava il ciel sereno,le vie dorate e gli orti,e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.lingua mortal non dicequel ch'io sentiva in seno.

G. LEOPARDI, A Silvia, dai "Canti", 1831M'affaccio alla finestra, e vedo il mare:vanno le stelle, tremolano l'onde.Vedo stelle passare, onde passare:un guizzo chiama, un palpito risponde.

G. PASCOLI, Mare, da "Myricae", 1891"Che allegria c'è? Cos'hanno di bello tutti costoro?" Saltò fuori da quel covile di pruni; e vestitosi a mezzo, corse a aprire una finestra, e guardò; ... al chiarore che pure andava a poco a poco crescendo, si distingueva, nella strada in fondo alla valle, gente che passava, altra che usciva dalle case, e s'avviava, tutti dalla stessa parte, verso lo sbocco, a destra del castello, tutti col vestito delle feste, e con un'alacrità straordinaria. ... Il signore rimase appoggiato alla finestra, tutto intento al mobile spettacolo. Erano uomini, donne, fanciulli, a brigate, a coppie, soli; uno, raggiungendo chi gli era avanti, s'accompagnava con lui; un altro, uscendo di casa, s'univa col primo che rintoppasse; e andavano insieme, come amici a un viaggio convenuto. Gli atti indicavano manifestamente una fretta e una gioia comune; e quel rimbombo non accordato ma consentaneo delle varie campane, quali più, quali meno vicine, pareva, per dir così, la voce di que' gesti, e il supplimento delle parole che non potevano arrivar lassù. Guardava, guardava; e gli cresceva in cuore una più che curiosità di saper cosa mai potesse comunicare un trasporto uguale a tanta gente diversa."

A. MANZONI, Promessi sposi, cap. XXI, 1827"Le ragazze devono avvezzarsi a quel modo, rispondeva Maruzza, invece di stare alla finestra. "A donna alla finestra non far festa".- Certune però collo stare alla finestra un marito se lo pescano, fra tanti che passano; osservò la cugina Anna dall'uscio dirimpetto.La cugina Anna aveva ragione da vendere; perché quel bietolone di suo figlio Rocco si era lasciato irretire dentro le gonnelle della Mangiacarrubbe, una di quelle che stanno alla finestra colla faccia tosta."

G. VERGA, I Malavoglia, Milano 1881Dalla finestra aperta Entran le voci calme Del fiume, I canti lontaniDelle lavandaieLaggiù fra i pioppi e gli ontani,Presso la pura correnteChe mormora sì dolcementeIl fumo dei vaporiSi confonde con quello delle case................................Penso ad una fanciulla bionda.Fra poco sarà mezzogiornoE una gran tenerezza m "invade,E una voglia di piangere senza perché.



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A. BERTOLUCCI, Sirio, Panna, 1929

HENRI MATISSE, Donna seduta, le spalle alla finestra aperta, 1922(olio su tela, The Montreal Museum of Fine Arts)

"Se sono riuscito a fare un tutt'uno sulla tela di ciò che è interno, è perché l'atmosfera del paesaggio e quella della mia camera sono una cosa sola ... non devo avvicinare l'interno con l'esterno, nella mia mente sono già uniti. ... Quando, aprendo la finestra, pensavo che avrei avuto tutti i giorni quella luce davanti agli occhi, non potevo credere alla mia felicità.Matisse e Bonnard, Skira, 20062. AMBITO SOCIO-ECONOMICOARGOMENTO: L'infanzia tra sfruttamento, abbandono e tutela: uno sguardo al passato e al presenteDOCUMENTI... Una volta si doveva esplorare un passaggio che doveva comunicare col pozzo grande a sinistra, verso la valle, e se la cosa andava bene, si sarebbe risparmiata una buona metà di mano d'opera nel cavar fuori la rena. Ma a ogni modo, però, c'era il pericolo di smarrirsi e di non tornare mai più. Sicché nessun padre di famiglia voleva avventurarcisi, né avrebbe permesso che si arrischiasse il sangue suo, per tutto l'oro del mondo.Malpelo, invece, non aveva nemmeno chi si prendesse tutto l'oro del mondo per la sua pelle, se pure la sua pelle valeva tanto: sicché pensarono a lui. Allora, nel partire, si risovvenne del minatore, il quale si era smarrito, da anni ed anni, e cammina e cammina ancora al buio, gridando aiuto, senza che nessuno possa udirlo. Ma non disse nulla. Del resto a che sarebbe giovato? Prese gli arnesi di suo padre, il piccone, la zappa, la lanterna, il sacco col pane, il fiasco del vino, e se ne andò: né più si seppe nulla di lui.Così si persero persin le ossa di Malpelo, e i ragazzi della cava abbassano la voce quando parlano di lui nel sotterraneo, ché hanno paura di vederselo comparire dinanzi, coi capelli rossi e gli occhiacci grigi."

G.VERGA, Rosso Malpelo, in "Vita dei campi", 1880"I carusi sono generalmente ragazzi dagli otto ai quindici anni o diciott'anni, che trasportano a spalla il minerale dello zolfo dalle profonde gallerie alla superficie, arrampicandosi su per gli strettissimi pozzi. I picconieri, cioè gli uomini che coi picconi staccano il minerale nelle gallerie, si procurano uno o più carusi mediante un'anticipazione ai genitori dei ragazzi di una somma che varia dalle 100 alle 150 lire in farina o frumento. Preso così come una bestia da soma, il caruso appartiene al picconiere come un vero schiavo: non può essere libero finché non ha restituito la somma predetta e siccome non guadagna che pochi centesimi la sua schiavitù dura per molti anni."

A. ROSSI, in "La Tribuna", 1893"Una volta, negli anni del secondo dopoguerra, ... erano italiani: gli sciuscià, i bambini delle macerie, scampati alla furia dei bombardamenti.



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Adesso si chiamano Alì, Mohamed, Marian, lonel, Michel, Martin, Soarez, Alexa. I nomi e le nazionalità sono cambiati, ma la sostanza è rimasta la stessa. La legge li definisce "minori non accompagnati". Provengono dall'Afghanistan, dalla Romania, dall'Etiopia, dalla Nigeria, dall'Albania, dal Marocco, dalla Moldavia. Sono arabi, slavi, creoli, meticci, azari, bianchi e neri. Biondi e bruni. Parlano idiomi sconosciuti. Hanno sedici, diciassett'anni. 1 traguardi da tagliare diventano altri: imparare la lingua italiana, trovare una sistemazione professionale ... Dopo tutte le esperienze che hanno avuto, laceranti, profonde, indicibili, i minori stranieri assomigliano piuttosto a quegli uccelli di passo che, se torneranno nei lidi da cui partirono, lo faranno soltanto alla fine del giro, lungo o breve che sia."

E. AFFINATI, Città dei Ragazzi, lo spettro della chiusura, "Il Corriere della Sera", 11/1 1/2005"Lo sfruttamento del lavoro minorile ha serie conseguenze non solo sulla salute e sullo sviluppo dei bambini, ma anche effetti psicologici che ne possono segnare tutta la vita. La vulnerabilità dei bambini li pone a rischio di incidenti e di malattie professionali più di un adulto che faccia lo stesso lavoro. I minori che lavorano possono essere esposti a prodotti nocivi (es. pesticidi e diserbanti in agricoltura); difficilmente i bambini hanno sufficienti conoscenze per maneggiare sostanze pericolose né sufficiente potere contrattuale per rifiutare determinate attività. Da un'indagine condotta negli USA nel 1990, risultava che minori messicani avevano lavorato nei campi, appena irrorati di pesticidi, in alcune aziende nello stato di New York. I bambini costretti a lunghe ore di lavoro ripetitivo hanno cali di attenzione che aumentano il rischio di incidenti."

da Amnesty Intemational, Rapporto 2000"Secondo l'organizzazione internazionale Unicef sono 250 mila i ragazzini coinvolti nelle guerre in corso nel pianeta. Dire bambini-soldato non significa però solo bambini in armi. L'Unicef non si stanca di ripeterlo: il reclutamento e lo sfruttamento di minorenni a fini militari dev'essere inteso in senso molto più ampio. Sono maschi e femmine, a volte hanno appena sette anni. Oltre che come combattenti, sono utilizzati come spie, portatori, cuochi, infermieri, staffette. Per gli eserciti, regolari o no, avere dei bambini fra gli ausiliari consente di avere più adulti da inviare al fronte. Attualmente, almeno dodici paesi sarebbero toccati dal flagello: Colombia, Burundi, Costa d'Avorio, Uganda, Repubblica democratica del Congo, Somalia, Sudan, Ciad, Birmania, Nepal, Filippine, Sri Lanka."

G. MARTINETTI, Un patto contro i bambini soldato, "La Repubblica", 5/2/2007"E' stato attivato un servizio per aiutare mamme in difficoltà: accanto all'ospedale è stata allestita una stanza accogliente. Al centro c'è una culla termica, evoluzione della ruota degli esposti, collegata a sensori e telecamere. Appena un bimbo viene adagiato nel lettino scatta l'allarme. E i neonatologi del pronto soccorso in una manciata di secondi riescono ad assisterlo...Il cinema italiano ha sempre dimostrato una certa passione per il bambino lasciato in quella ruota detta degli Innocenti. Così gli orfanelli compaiono ne "I soliti ignoti"1959, in "Marcellino Pane e vino" girato nel 1955 da Luigi Comencini ... E dello stesso tema parla "L'albero degli zoccoli" di Ennanno Olmi del 1978."

F. DI FRISCHIA in La ruota salva-bambini in tutti gli ospedali, "Corriere della sera", 26/2/2007"La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla parità di retribuzione."

La Costituzione della Repubblica Italiana, Art. 37"Gli Stati adottano tutti i provvedimenti appropriati affinché il fanciullo sia effettivamente tutelato contro ogni forma di discriminazione o di sanzione motivate dalla condizione sociale, dalle attività, opinioni professate o convinzioni dei suoi genitori, dei suoi rappresentanti legali o dei suoi familiari."

Da Convenzione sui Diritti del Fanciullo, New York, 20 novembre 1989

3. AMBITO STORICO - POLITICOARGOMENTO: Alle origini dello sviluppo industriale dell'ItaliaDOCUMENTI



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"Un'altra condizione nuova che va tenuta presente è la fine della crisi agraria, avvenuta intorno al 1895, con la conseguente tendenza al rialzo anche dei prezzi agricoli. Lo slancio industriale si collegò pertanto ad una notevole ripresa della produzione agricola che si manifestò, come si vedrà più avanti, nei settori capitalisticamente e tecnicamente più evoluti dell'agricoltura italiana. Anche questa connessione, che favorì l'industria chimica, alcune industrie alimentari e, in qualche misura, l'industria meccanica, meriterebbe di essere approfondita più di quanto sia stato fatto finora, soprattutto per gli effetti riguardanti i movimenti della manodopera e gli impieghi dei capitali.Ma queste circostanze generali non sarebbero bastate a stimolare e a consolidare lo slancio industriale se non avessero agito in senso concomitante altre spinte di carattere interno: la politica doganale .. e il riordino bancario degli anni 1893-95."

G. CANDELORO, Storia dell'Italia moderna. VII, Milano 1974"I settori di cui si è detto brevemente sin qui sono costituiti in buona parte da industrie relativamente nuove e caratterizzate da notevoli potenzialità di aumento di produttività attraverso l'introduzione di progresso tecnico autoctono o importato. Sono anche i comparti manifatturieri sui quali si fonderanno per molti decenni le fortune economiche di un paese tipicamente trasformatore quale l'Italia. P,, pertanto, giustificata l'attenzione che ad esse dedicano gli storici, nel quadro di quella che molti di essi considerano la rivoluzione industriale italiana, nata sull'onda lunga del progresso tecnico che caratterizza l'intera economia mondiale di questo periodo."

G. TONIOLO, Storia economica dell'Italia liberale, Il Mulino, Bologna 1988"Un,altro ambiente noi troviamo alla vigilia della guerra. Le basi del nostro sistema si sono alquanto allargate, oltre che per il notevole impulso dato alla produzione cotoniera, perché è sorta un'industria siderurgica, una serie di imprese chimiche, se non un'industria chimica, e s'è avuto un esordio promettente dell'industria elettrica ... Il tardivo sviluppo delle nostre industrie spiega agevolmente il largo concorso che in esse si verificò di uomini e capitali stranieri. Notevolissima appare, agli inizi della nostra attività, la partecipazione dell'elemento tecnico o dirigente venuto da fuori, quando tedeschi, svizzeri, inglesi, francesi erano, nella grandissima maggioranza dei nostri opifici attrezzati per la produzione meccanica, i capi-fabbrica e il personale tecnico dirigente, che s'importava insieme col macchinario."

R. MORANDI, Storia della grande industria in Italia, Einaudi, Torino 1966"Il quadro muta, ma lentamente, dopo l'unificazione. Lo sforzo dello Stato per migliorare l'istruzione della popolazione non fu trascurabile. 1 fondi stanziati per la pubblica istruzione passarono da un modestissimo 1,4% del bilancio nel 1861 (il che era comunque pari, in valore assoluto, a circa una volta e mezzo la spesa congiunta degli Stati preunitari nel 1859) a circa il 5% nel 191 I. Anche i comuni aumentarono i fondi per l'istruzione dal 7,5% delle spese nel 1866 al 23% nel 1912, mentre le province ebbero in questo campo un ruolo modesto e declinante (dal 5,4% delle spese nel 1866, al 3,5% nel 1913."

V. ZAMAGNI, Istruzione e sviluppo economico. Il caso italiano. 1861 ~1 913, in "L'economia italiana. 1861-1940", a cura di G. Toniolo, Laterza, Bari 1978

"Siderurgia e industria tessile furono insieme con la grande cerealicoltura le forze che, come è noto, più energicamente lottarono in Parlamento e nel paese per l'approvazione della tariffa del 1887, e che da essa ricavarono i maggiori benefici. Non spetta a noi di n'prendere qui i temi della pluridecennale polemica fra sostenitori ed avversari del protezionismo allora instaurato, che vide schierati a difesa rappresentanti di interessi sezionali, nazionalisti di varia gradazione e colore, esponenti del movimento operaio e del mondo industriale e settentrionale in genere, contro l'attacco concentrico di meridionalisti, sostenitori degli interessi agrari, libero-scambisti di origine politica o "scientifica", democratici ed esponenti dell'estrema sinistra."

R. ROMEO, Risorgimento e capitalismo, Laterza, Roma-Bari 19784. AMBITO TECNICO – SCIENTIFICO

ARGOMENTO: La scoperta dell’energia elettrica e la sua applicazione.DOCUMENTI



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“La pila di Volta, ebbe a dire Einstein, è “la base fondamentale di tutte le invenzioni moderne”. [...] La pila è un prodotto della visione globale della scienza che Volta, studioso fuori ordinanza, possedeva. A soli vent’anni espone il concetto di unità dei fenomeni elettrici e newtoniani, che lascia intravedere il moderno concetto di energia. [...] Le proprietà della corrente elettrica vengono presto scoperte, costruiti motori, illuminate le città e tutto nasce da quello strumento, che Volta concepisce pur non capendone bene – sia detto senza togliergli nulla - il principio.”

G. M. PACE, A duecento anni dalla pila - Alessandro Volta, lo scienziato elettrico“Un po’ dovunque in Europa, e in concomitanza negli Stati Uniti e in Giappone, il primo decennio

del secolo vide un’accelerazione dei saggi di crescita economica e, soprattutto, un’espansione dell’industria fondata sul trinomio elettricità-chimica-automobile e su più ampie forme di concentrazione produttiva e finanziaria. Dall’età del ferro e del vapore si passò all’era dell’elettricità e del motore a scoppio. L’avvento del forno elettrico rinnovò le basi dell’industria siderurgica, creando nuove leghe e acciai speciali, mentre la produzione in grandi centrali di energia elettrica e la sua distribuzione a distanza emanciparono le imprese da molti vincoli di ordine naturale e i paesi più poveri di combustibile dalla soggezione ai rifornimenti esteri di carbon fossile. [...] Rilevante fu, in particolare, l’aiuto fornito dai nuovi istituti di credito all’elettrificazione, premessa fondamentale allo sviluppo del sistema industriale. [...] L’ambiente economico in cui essa aveva fatto i suoi primi passi era ancora incerto sugli indirizzi da seguire e sull’effettiva portata delle applicazioni elettriche sperimentate per la prima volta nel 1879 negli Stati Uniti da Thomas Edison. La società fondata con lo stesso nome a Milano nel Luglio 1882, per iniziativa del senatore Giuseppe Colombo, aveva provveduto ad installare nel vecchio teatro di Santa Radegonda, a due passi da piazza del Duomo, un impianto della potenza di 400 KW e l’anno dopo aveva cominciato a dotare i quartieri centrali di un sistema di illuminazione stradale permanente. Ma si era dovuto ricorrere all’estero per l’acquisto dei primi impianti, e l’attività aveva mantenuto per i primi anni un carattere essenzialmente sperimentale, come d’altronde a Roma, Genova e Livorno dove s’erano realizzate nel frattempo analoghe iniziative.”

V. CASTRONOVO – L’industria italiana dall’Ottocento ad oggi, Milano, (1980)Produzione di energia elettrica e consumo nell’industria manifatturiera, in milioni di Kwh

anni produzione consumo anni produzione consumo1901-10 752 ......... 1960 56.240 31.7891921-30 7.640 ......... 1965 82.968 46.4361931-40 14.158 8.785 1970 117.425 67.1101941-50 19.165 10.701 1975 147.101 76.6491955 38.124 18.390 1977 166.545 87.293

Nel 1996 la produzione è stata di 232.366 milioni di Kwh.V. CASTRONOVO, in “Annuario”, De Agostini (1999)

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICONell’ottobre del 1929 scoppiò negli Stati Uniti una gravissima crisi economica, destinata a durare a lungo e a propagarsi rapidamente in Europa.Illustra le origini di tale crisi, soffermandoti particolarmente sulle conseguenze che essa ebbe nell’economia e sulle soluzioni politiche adottate nei paesi europei.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALEA nessuno, neanche allo Stato, è consentito di togliere la vita: è questo il principio morale che anima il movimento crescente di tutti coloro che, da parti diverse e talora contrapposte, chiedono la abolizione della condanna a morte ancor oggi vigente in paesi del mondo civile.



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Affronta la questione proposta, soffermandoti sulla situazione attuale e accenna, con riflessioni personali, alle ragioni addotte sia a sostegno che contro la pena capitale.

2.2 Simulazione della seconda provaNumero di ore dedicate: 5Tipologia di prova: E’ stata proposta una della due tracce della prova d’esame ministeriale dell’anno scolastico 2011/12Criteri adottati per la valutazione: vedi griglia di valutazione Seconda ProvaRisultati conseguiti:


Numero di studenti 2 2 4 4 1 2 2Data della prova: 9 maggio 2013Testo della prova: La società attuale riserva, almeno apparentemente, segni di particolare attenzione e cura al mondo dell’infanzia. Non mancano però, nei contesti più diversi, casi di profondo disconoscimento della dignità e dei diritti dell’infanzia.Prendendo spunto dalla considerazione sopra esposta, il candidato ponga in evidenza:• almeno alcuni dei più importanti diritti dei bambini;• forme e modalità di disconoscimento della dignità e dei diritti dei bambini, con particolare riferimento alla società attuale;• funzione e ruolo della famiglia nella tutela della dignità e dei diritti dei bambini.Il candidato ipotizzi inoltre uno o più casi di disconoscimento dei diritti dell’infanzia e si soffermi sugli interventi attuabili dal Tecnico dei servizi sociali.

2.3 Simulazione della terza provaPrima simulazioneNumero di ore dedicate: 3Tipologia di prova: B quesiti a risposta singola con numero di righe prefissatoMaterie coinvolte: Inglese, Storia, Matematica, Educazione fisicaCriteri di valutazione: vedi griglia di valutazione Terza ProvaRisultati conseguiti (un’alunna assente)


Numero di studenti 3 2 3 4 2 1 1

Testi della prima simulazione di terza prova massimo 8/10 righe.Inglese: 1- Focus your attention on the disability of Down Syndrome.

Define what kind of disability it is , possible causes, personal and physicalfeatures, and the cares they deserve.

2- Focus on the importance of a specially designed programme for children with Down Syndrome .Define the education opportunity available for them and the objectives and benefits they receive in an inclusive school approach. 3- Define the importance and the objectives of the therapeutical instruments such as music, pet and psychodrama for children with mental disability



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Storia:1 Dimostra come i trattati di Parigi furono responsabili dell'instabilità europea nel primo dopoguerra

2 La politica estera di Mussolini tra il 1929 e il 1936

3 Definisci “antisemitismo” e “razzismo” nell'ambito dell'ideologia nazista

Matematica (senza spazi assegnati):

Data la seguente funzione

1. determina il dominio, le intersezioni con gli assi e il segno della funzione;

2. calcola i limiti agli estremi del dominio e determina le equazioni degli eventuali asintoti

orizzontali, verticali ed obliqui;

3. riporta su un grafico cartesiano le informazioni acquisite e traccia il grafico probabile della

funzione. Educazione fisica:1. Alla fine del tuo ciclo di studi esprimi un parere sullo stato dell’Ed. Fisica e dello sport nella scuola italiana.2. Quali sono, a tuo parere, i principali errori nella percezione del proprio corpo in età evolutivo/giovanile.3. Descrivi, con appropriatezza di linguaggio, uno sport o un’attività motorio sportiva od artistica a piacere.

Seconda simulazioneNumero di ore dedicate: 3Tipologia di prova: B quesiti a risposta singola con numero di righe prefissatoMaterie coinvolte: Matematica, Inglese, Diritto, Cultura medico-sanitaria.Criteri di valutazione: vedi griglia di valutazione Terza Prova Risultati conseguiti: ( 2 alunni assenti)


Numero di studenti 1 2 3 2 1 1 3 1 1

Testi della seconda simulazione di terza prova massimo 8/10 righe.

Matematica (viene delimitato uno spazio pari all’intera pagina per ogni quesito):1.1) Determinare il valore dei seguenti limiti, mostrando il procedimento utilizzato per il loro calcolo (utilizzare lo spazio delimitato):

a) b) c)

1.2) Determinare la derivata prima delle seguenti funzioni, (utilizzare lo spazio delimitato):d) e)



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2) Data la funzione calcolare le coordinate dei suoi eventuali punti di massimo e di minimo

relativo (utilizzare lo spazio delimitato).

3) Dopo aver calcolato il dominio determina gli eventuali asintoti (orizzontali, verticali e obliqui) della seguente funzione:

(utilizzare lo spazio delimitato).

Diritto:Quesiti a risposta singola Rispondi utilizzando al massimo 10 righe

1) Confronta il diverso grado di autonomia patrimoniale imperfetta nei tra tipi di società di persone

2) Analizzate le cause di scioglimento del rapporto sociale limitatamente ad un socio nella SNC.

3) Spiegate cosa si intende per principio indennitario nell’assicurazione

Inglese: 1-Binge-drinking is increasingly popular with teenagers. Define the causes of the problem, the long term effects of alcohol comsumption and why women are more at risks than men. [ max 10 lines]2- Alzheimer’s disease generally affects elderly people. Define the characteristics of the disease, the symptoms and possible solutions for a better lifestyle of people affected by the illness.3-Schizophrenia is one of the most common and serious mental disease . Define the kind of disorder, the symptoms and possible treatment to the illness.Cultura medico sanitaria:

I SINTOMI DELL’AUTISMO INFANTILE.L’OSTEOPOROSI

IL RITARDO MENTALE



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2.4 TABELLA RIASSUNTIVA TERZE PROVE

DATA DIESECUZIONE TIPOLOGIA DISCIPLINE

COINVOLTETEMPO

ASSEGNATO

8 marzo 2013 B quesiti a risposta singola con numero di righe prefissato

Ed. fisicaMatematica

IngleseStoria

3 h

3 maggio 2013 B quesiti a risposta singola con numero di righe prefissato

MatematicaCultura medico sanitaria

DirittoInglese

3 h

2.5 Simulazione del colloquioNon sono state effettuate prove di colloquio per difficoltà organizzative (presenza di tutta la commissione), ma gli allievi sono stati indirizzati da tutti i docenti a rintracciare validi collegamenti interdisciplinari.

2.6 Attività di preparazione per lo svolgimento del colloquioGli alunni hanno realizzato come primo momento degli Esami di Stato un approfondimento su tematiche di vario genere corredato da una mappa dei possibili collegamenti con le varie discipline. I docenti hanno contribuito fornendo le indicazioni che sono state sollecitate dagli alunni.

2.7 STRUMENTI DI MISURAZIONE/VALUTAZIONE USATI NELLE PROVE DI SIMULAZIONE



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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA SIMULAZIONE DELLA I PROVA DI ITALIANO

TIP. “ A”

INDICATORIFASCE DI

PUNTEGGIO

CORRISPONDENZA

CORRETTEZZA ORTOGRAFICA

MORFOSINTATTICA E PROPRIETA’ LESSICALE

1-4

Numerosi errori ortografici o grammaticali / sintassi contorta/lessico improprio

1

Errori ortografici o grammaticali/ sintassi faticosa/ lessico generico con alcune improprietà

2

Lievi errori ortografici o grammaticali / sintassi generalmente corretta/ lessico accettabile

3

Nessun errore rilevante/ sintassi scorrevole/ lessico adeguato

4

COMPRENSIONE DEL TESTO 1 - 3

Incerta o parziale 1

Globale (coglie gli elementi espliciti) 2

Dettagliata (coglie anche gli elementi impliciti) 3

ANALISI DEL TESTO 1 - 4 Scarso rispetto delle richieste 1

Parziale soddisfazione delle richieste 2

Richieste rispettate e globalmente soddisfatte 3

Adeguata/piena soddisfazione delle richieste 4

INTERPRETAZIONE COMPLESSIVA ED

APPROFONDIMENTI1 - 4

Interpretazione superficiale o poco pertinente 1

Interpretazione e approfondimento essenziali 2

Interpretazione esauriente e approfondimento essenziale 3

Interpretazione esauriente approfondimento articolato 4

TOTALE



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TIP. “ B”

INDICATORI FASCE DI PUNTEGGIO CORRISPONDENZA PUNTI

MAX

CORRETTEZZA ORTOGRAFICA E MORFOSINTATTICA 1-4

Numerosi errori / sintassi contorta 1

Errori di grammatica consistenti/ sintassi faticosa 2Lievi errori di grammatica/ sintassi generalmente corretta 3

Nessun errore rilevante/ sintassi scorrevole 4

PROPRIETA’ LESSICALE(in considerazione della scelta: SAGGIO BREVE/ ARTICOLO DI

GIORNALE)1 – 3

Generica 1

Semplice / Non sempre precisa 2

Adeguata 3

COMPRENSIONE, VALUTAZIONE E UTILIZZO DEI DOCUMENTI

FUNZIONALI AL TITOLO E ALLA DESTINAZIONE

(in considerazione della scelta:SAGGIO BREVE/ ARTICOLO DI

GIORNALE)

1-4

scarsa 1

Insufficiente 2

Sufficiente 3

Buona 4

ORGANIZZAZIONE DEL CONTENUTO E CHIAREZZA

DELL’IMPOSTAZIONE(in considerazione della scelta:SAGGIO BREVE/ ARTICOLO DI

GIORNALE)

1-4

Sviluppo disorganico e superficiale 1

Sviluppo poco articolato 2

Sviluppo organico 3

Sviluppo organico ed approfondito 4

TOTALE



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TIPOLOGIA C – D

INDICATORI FASCE DI PUNTEGGIO CORRISPONDENZA PUNTI

MAX

CORRETTEZZA ORTOGRAFICA E MORFOSINTATTICA 1 – 4

Numerosi errori /sintassi contorta 1

Errori di grammatica consistenti/ sintassi faticosa 2Lievi errori di grammatica/ sintassi generalmente corretta 3

Nessun errore rilevante/ sintassi scorrevole 4

PROPRIETA’ LESSICALE 1 – 3

Generica 1

Semplice / Non sempre precisa 2

Adeguata 3

RICECCHEZZA DEL CONTENUTO 1- 4

Superficiale 1

Essenziale 2

Sufficiente 3

Approfondito 4

CHIAREZZA DELL’IMPOSTAZIONE E

COERENZA DELL’ARGOMENTAZIONE

1 - 4

Sviluppo disorganico e superficiale 1

Sviluppo poco articolato 2

Sviluppo coerente e scorrevole 3

Sviluppo organico e approfondito 4

TOTALE



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GRIGLIA DI VALUTAZIONE USATA NELLA SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA

Punti

Conoscenza dei contenuti

Ottima 6Buona 5

Adeguata 4Sufficiente 3Inadeguata 2Gravemente

lacunosa1

Nulla 0

Pertinenza alla tracciaArticolata 3Adeguata 2

Inadeguata 1Assente 0

Correttezza e proprietà lessicale

Appropriata 3Accettabile 2Inadeguata 1

Inaccettabile 0

Rielaborazione e collegamenti

Personale 3Essenziale 2

Superficiale 1Assente 0

TOTALE



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GRIGLIA DI VALUTAZIONE USATA NELLA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA

INDICATORI DESCRITTORI 1 2 3

CONOSCENZE

CONOSCENZE CONTENUTI

Complete

Adeguate

Essenziali

Lacunose

Molto lacunose

7

6

5

3-4

1-2

7

6

5

3-4

1-2

7

6

5

3-4

1-2

ABILITA’

ESPOSITIVEesposizione contenutiorganizzazione del discorso

OPERATIVEutilizzo di procedureE ARGOMENTATIVE

Sicura, logica, articolata, completa

Appropriata e corretta, lineare, adeguata

Complessivamente corretta/parzialmente strutturata

Alcuni errori lessicali e-o morfosintattici/ confusa, incompleta. Errori di procedura

Vari errori lessicali e-o morfosintattici / inadeguata, procedure non valide

5

4

3

2

1

5

4

3

2

1

5

4

3

2

1

COMPETENZE

SINTESIRIELABORAZIONECOLLEGAMENTI

Soddisfacente

Essenziale

Parziale

3

2

1

3

2

1

3

2

1

TOTALE PARZIALE

TOTALE DIVISO 3



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3 Peculiarità dell’indirizzoIl Tecnico dei Servizi sociali possiede competenze polivalenti e flessibili, derivanti da interventi formativi finalizzati allo sviluppo di un’ampia cultura di base e di abilità logico-espressive che gli consentano di essere elemento attivo e consapevole nei servizi socio-assistenziali.In particolare è in grado di:

inserirsi in strutture sociali operanti sul territorio con capacità di adeguarsi ai bisogni della comunità;

programmare interventi mirati in base alle varie esigenze della vita quotidiana, curandone l’organizzazione e l’attuazione con altri soggetti pubblici e privati;

avvicinarsi con approccio tempestivo ai problemi emergenti del sociale, cercandone soluzioni dal punto di vista giuridico, psicologico e igienico- sanitario;

La Circolare Regionale n° 45 del 18. 10. 2005 chiarisce che i Tecnici dei Servizi Sociali sono utilizzati nella rete dei nidi, dei micronidi e dei Servizi per l’infanzia della Regione Lombardia.



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4 Presentazione della classeLa classe, al termine del corrente anno scolastico, risulta composta da 17 alunni provenienti da comuni limitrofi alla città, alcuni anche da paesi mal collegati con il capoluogo. L’attuale classe 5C era formata all’inizio del biennio post-qualifica da 18 alunni, un’alunna si è ritirata nel corrente anno scolastico. La classe si è formata nel secondo anno di corso, comprendendo alunni provenienti da scuole diverse.TuttI gli alunni si presentano per la prima volta all’esame di Stato.Per quanto riguarda i docenti, il Consiglio ha subito delle modifiche nella sua composizione per le seguenti discipline: inglese, educazione fisica

5 Percorso formativoPer quel che concerne gli obiettivi sanciti all’inizio dell’anno scolastico precedente, cioè gli obiettivi comportamentali quali il rispetto delle regole, la partecipazione, l’impegno, la relazione con le persone, l’interesse e l’autovalutazione possiamo dire che alcuni sono stati raggiunti, alla fine della quarta classe, in modo diversificato e con gradazioni differenti quasi da tutti gli alunni anche se, il rispetto delle regole e la partecipazione potevano essere più forti e consapevoli. Nell’area cognitiva gli obiettivi stabiliti in sede di progettazione dello scorso anno scolastico (conoscenza dei contenuti; sviluppo delle capacità logiche; sviluppo delle capacità comunicative, acquisizione di un metodo di lavoro) sono sembrati, alla fine della quarta classe, grosso modo raggiunti anche se in modo estremamente differenziato.

5.1 Obiettivi trasversali educativi e cognitivi raggiunti dalla classeA. COGNITIVI TRASVERSALI ALLE DISCIPLINE AREA DELLA COMUNICAZIONE (competenza di ricezione/produzione)Ricezione• Gli alunni comprendono un testo, un fatto, un fenomeno, un problema individuandone i punti fondamentali, un piccolissimo gruppo con sicurezza e autonomia di giudizioProduzionesituazione comunicativa• Gli alunni, in genere, rielaborano ed esprimono in modo critico e personale le conoscenze acquisite un piccolissimo gruppo con notevole flessibilità mentale, altri in modo scolastico• Gli alunni, in genere, argomentano in modo organico AREA DELL’OPERATIVITA’ (abilità nell’analizzare, porsi problemi, risolvere problemi)

Gli alunni, in genere • sono in grado di stabilire relazioni: ordinare, classificare, riconoscere analogie e differenze• sono in grado di utilizzare i procedimenti in diversi contesti operativi• sono in grado di riflettere sui procedimenti e valutare i risultati• sono in grado di individuare problemi e proporre soluzioni• sono in grado di sintetizzare e pervengono a generalizzazioniB. METACOGNITIVI/ RELAZIONALI ObiettivoPartecipazione all’attività didattica• Un terzo degli alunni ha dato un contributo personale e ha sostenuto e motivato le proprie opinioniImpegno nel lavoro scolastico



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• La restante parte degli alunni ha svolto con regolarità e puntualità il lavoro assegnato e pianificato i propri impegniRelazione con le persone• La maggior parte degli alunni ha instaurato un rapporto corretto ed equilibrato con compagni e insegnantiAtteggiamento nei confronti delle regole• La maggior parte degli alunni ha presenziato alle lezioni con sufficiente puntualità e regolarità• La maggior parte degli alunni ha rispettato le regole dell’istituto e quelle che la classe ha voluto darsi.

Alla fine dei I quadrimestre il 27% della classe ha raggiunto un buon livello di preparazione complessivo. Il 36% ha ottenuto risultati discreti. Il rimanente 36% si è attestato su livelli mediamente sufficienti evidenziando, in materie specifiche, difficoltà che solo parzialmente sono stati in grado di recuperare.

I livelli complessivi di apprendimento del primo quadrimestre possono essere così sintetizzati:LIVELLI PERCENTUALE ALUNNI

Sufficiente 41,2%Discreto 41,2%Buono 17,6%Ottimo

Media classe 6,8/10la media della classe è stata calcolata non tenendo conto dei

voti di religione e di condotta

5.2 Interventi di recupero e approfondimento effettuatiNel biennio postqualifica sono stati effettuati interventi di recupero e approfondimenti, dei quali ha usufruito la seguente percentuale di alunni:5.2.1. Corsi di recupero anno scolastico 2011 /2012 primo periodo intermedio, mese di Febbraio.

Materie Italiano Storia Matem. Inglese Psicologia Diritto Tec. Amministrativa

Cult. Med. Sanitaria

Ed. Fisica

Percentuale alunni avviati al corso di recupero 4 3

% esiti positivi 75% 67%% esiti negativi 25% 33%

5.2.2 ApprofondimentoL’ approfondimento per le classi quarte è coinciso con attività di alternanza scuola lavoro (svolta nel mese di febbraio, durante periodo di sospensione didattica prevista dal piano d’Istituto) stage presso asili nido5.2.3. Corsi di recupero anno scolastico 2012 /2013 primo periodo intermedio, mese di Febbraio.

Materie Italiano Storia Matem. Inglese Psicologia Diritto Tec. Amministrativa

Cult. Med. Sanitaria

Ed. Fisica

Percentuale alunni avviati al corso di recupero 4 3

% esiti positivi 75% 100%% esiti negativi 25%

5.2.4 ApprofondimentoL’ approfondimento per le classi quinte è coinciso con attività di alternanza scuola lavoro (svolta nel mese di febbraio, durante periodo di sospensione didattica prevista dal piano d’Istituto) stage presso asili nido per gli alunni che dovevano raggiungere il mote ore previsto dalla normativa vigente.



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5.3 MetodiI metodi adottati dal Consiglio di classe nel biennio post qualifica risultano essere i seguenti:

METODI (gestione gruppo classe – metodologie )

Lezione

frontaleLezione

dialogataLavoro di gruppo

Progettazione

Ricerca guidata

Apprendi=mento per

mappe concettual

i

Compresenza e codocenza

AREA COMUNEItaliano X X X X XStoria X X X X X

Matematica X X XLingua straniera

(Inglese) X X X X

Educazione Fisica X X

Religione X X X XAREA DI INDIRIZZO

Diritto X X X XPsicologia X X X

Cultura med-san X X X X XTecnica ammin. X X

5.4 Mezzi e spaziI mezzi e gli spazi adottati dal Consiglio di classe nel biennio post qualifica risultano essere i seguenti:

MEZZI E SPAZI (materiali di supporto - strumenti )

Libri di testo Registratore Televisore Laboratori

Strumentazione

multumedialeLavagne

interattiveStrutture esterne

AREA COMUNEItaliano X X XStoria X X X

Matematica XLingua straniera

(Inglese) X X

EducazioneFisica X X X

Religione X X XAREA D’INDIRIZZO

Diritto X XPsicologia X

Cultura med-san. X XTecnica ammin. X

5.5 Tipologie di verificaLe tipologie di verifica adottate dal Consiglio di classe risultano essere le seguenti:



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MateriaA

nalis

i e

com

men

to d

i un

test

o

Pro

vase

mis

truttu

rata

Rel

azio

ne

Que

siti

a ris

post

a si

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la

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cita

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Svi

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Esp

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mpr

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one

test

i in

lingu

a

Inte

rrog

azio

nior

ali

Trat

tazi

one

sint

etic

a

AREA COMUNEItaliano X X X X X XStoria X X X X X X X

Matematica X X XLingua straniera (Inglese) X X X X X X

Educazione Fisica X X X XReligione X X X

AREA DI INDIRIZZODiritto X X X X X

Psicologia X X X XCultura medico-sanitaria X X X X X X XTecnica amministrativa X X X

5.6 ValutazionePer quanto riguarda infine i criteri di valutazione e di congruità delle prove, il Consiglio di Classe si è attenuto al documento deliberato dal Collegio dei Docenti

6 Attività curricolari e integrativeNel corso della classe terza la classe ha svolto attività di tirocinio presso scuola dell’infanzia e casa di riposo.Nel corso del biennio post-qualifica la classe ha effettuato le seguenti attività integrative: Classe quartaCompresenza del docente di madrelingua con l’insegnate di inglese 10 ore nel periodo ottobre-dicembre; corso di primo soccorso; interventi AVIS; interventi AIDO; attività cinematografiche: “Terra Madre” (E. Olmi), “Se questo è un uomo” (Teatro Prova).Classe quintaInterventi sul Servizio civile; interventi Emergency;.Rappresentazioni teatrali: “L’uomo dal fiore in bocca” e “La patente”Orientamento universitariopattinaggio

6.1 Attività di orientamentoNel periodo compreso tra il 4 e il 9 febbraio la classe è stata impegnata per tre giorni in Attività di orientamento. Le attività di orientamento sono state così articolate :1. Percorso info-orientativo a cura dello Spazio Informagiovani del Comune di Bergamo. 2. Incontri c/o l’Università di Bergamo 3. Incontri orientativi mirati (la ricerca attiva del lavoro) a cura della Camera di Commercio di Bergamo.4. Incontri c/o la Sala Giunta della Confindustria di Bergamo sull’economia del territorio ed eventuale visita a strutture socio-sanitarie associate.



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6.2 Alternanza scuola-lavoroIn classe seconda la classe ha effettuato 30 ore di orientamento dedicate alla preparazione per l’inserimento nel tirocinio che si è concluso con la visita di due strutture (casa di riposo e scuola materna).In classe terza un giorno a settimana, durante tutto l’anno scolastico, ha effettuato il tirocinio presso le segueti strutture: Casa di ricovero “Fondazione S. Maria Ausiliatrice” a Bergamo e scuola dell’infanzia “Garbelli” a Bergamo.In classe quarta gli alunni hanno effettuato nel periodo febbraio 2012 e giugno 2012 le seguenti attività di Alternanza:

alunno sede alternanza Ore

BEGNINI PAOLA NIDO EUREKA COLOGNO AL SERIO 146

BENVENUTI DANIELE CASA DI RIPOSO “FONDAZIONE MARIA AUSILIATRICE” BG 150

DE SANTIS MIRIAM NIDO INTEGRATO SCUOLA DELL’INFANZIA M. IMMACOLATA, AMBIVERE 152

FERRARI VERONICA CASA DI RIPOSO “VILLA PACE”, STEZZANO 132

GALIZIOLI GLORIA ASILO NIDO CIPI’ PADERNO D’ADDA 152

LAMERA STEFANIA ASILO NIDO COMUNALE ARCOBALENO, URGNANO 143

LOPOPOLO ELEONORA SCUOLA DELL’INFANZIA TITO LEGRENZI, BG 150

MANGILI VALENTINA ASILO NIDO LA STELLINA, AZZANO S.PAOLO 162NOZZA BIELLI VALENTINA SCUOLA DELL’INFANZIA RAMERA, PONTERANICA 141

PASTA ANNA ASILO NIDO PRIMI PASSI, GRASSOBBIO 160

PATELLI MICHELE ASILO NIDO PRIMI PASSI, ALBANO S. ALESSANDRO 152

PONTI BEATRICE SCUOLA DELL’INFANZIA BENVENUTI, BG 152

RIPA VALENTINA ASILO INFANTILE S. GORRA, SORISOLE 135

ROTA PAOLA CASA DI RIPOSO “FONDAZIONE MARIA AUSILIATRICE” 147

SCOTTI NADIA SCUOLA DELL’INFANZIA SINITE PARVULOS, BOTTANUCO 134

TRUSSARDI DENISE SCUOLA DELL’INFANZIA, VILLA D’OGNA 216

ZACCANTI MARIANNA NIDO PARROCCHIALE S. MARIA DELLE GRAZIE, BG 149



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7 Percorsi individualiSi riportano di seguito gli argomenti dei percorsi interdisciplinari che le alunne affronteranno in sede di colloquio:

candidato argomentoBEGNINI PAOLA LEUCEMIA

BENVENUTI DANIELE DISAGIO PSICHICO

DE SANTIS MIRIAM AUTISMO

FERRARI VERONICA MORTE GIOVANILE

GALIZIOLI GLORIA DISLESSIA

LAMERA STEFANIA CONFORMISMO

LOPOPOLO ELEONORA DANZA

MANGILI VALENTINA INFLUENZA DELL’ASPETTO FISICO

NOZZA BIELLI VALENTINA PROTEZIONE CIVILE

PASTA ANNA DISABILITA’ E PROGETTO DI VITA

PATELLI MICHELE BAMBINI E TELEVISIONE

PONTI BEATRICE GRAVIDANZA

RIPA VALENTINA INTERPRETAZIONE DEL DISEGNO INFANTILE

ROTA PAOLA SINDROME DI MUNCHAUSEN PER PROCURA

SCOTTI NADIA DISTURBI ALIMENTARI

TRUSSARDI DENISE SINDROME DI DOWN

ZACCANTI MARIANNA AMORE E INNAMORAMENTO



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Allegato N. 1: Piani Di Lavoro Effettivamente Svolti Itinerario d’apprendimento nell’ambito della disciplina

I piani di lavoro vengono riuniti secondo la scansione delle discipline presenti nella pagella.Per la precisione:

All. 1.1 Italiano

All. 1.2 Storia

All. 1.3 Matematica

All. 1.4 Inglese

All. 1.5 Psicologia

All. 1.6 Diritto e legislazione sociale

All. 1.7 Tecnica amministrativa

All. 1.8 Cultura medico-sanitaria

All. 1.9 Ed. fisica

All. 1.10 Religione



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ALLEGATO AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5CPIANO DI LAVORO EFFETTIVAMENTE SVOLTO IN RELAZIONE ALLA

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

ANNO SCOLASTICO 2012/2013 ALLEGATO N.° 1.1

ITALIANO

DOCENTE: CERUTI PIERA

LIBRI DI TESTOLM 2, Letteratura Modulare. Vol. 2

ORE DI LEZIONE EFFETTUATEn. ore di lezione 119 su n. ore annuali (132) previste dal piano di studi.

OBIETTIVI REALIZZATI IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE, CAPACITA’(INDICARE ANCHE GLI OBIETTIVI MINIMI RIFERITI AL LIVELLO DI SUFFICIENZA)Nel piano di lavoro di italiano sono state fissati i seguenti obiettivi in termini di conoscenze, competenze, capacità nonché gli obiettivi minimi di conoscenza disciplinare e di prestazione:

A. COMPETENZE LETTERARIE - Lettura consapevole di testi letterari in prosa e in poesia contemporanei e no- Padronanza di procedimenti di storicizzazione dei testi letterari, attraverso il riconoscimento di

caratteristiche formali/ e/o tematiche storicamente connotate e la comprensione dei nessi con il contesto culturale e sociale

- Conoscenza delle cornici storico-cronologiche per inquadrare i maggiori eventi letterari del Novecento

B. COMPETENZE COMUNICATIVO-TESTUALI - capacità di svolgere una relazione orale, anche sulla base di appunti, su un argomento

culturale o professionale appositamente preparato- padronanza procedurale delle diverse fasi di redazione di un testo, dalla raccolta delle

idee e delle informazioni alla revisione finale- padronanza delle caratteristiche e delle tecniche testuali di testi espositivi- padronanza delle caratteristiche e delle tecniche testuali del saggio argomentativo- capacità di analisi di un testo letterario in prosa o in poesiaC. OBIETTIVI MINIMI DI CONOSCENZA DISCIPLINARE E DI PRESTAZIONE - Comprende e acquisisce i contenuti fondamentali dei singoli moduli- sa utilizzare autonomamente il materiale di lavoro- sa relazionare in modo appropriato su un argomento- sa pianificare ed organizzare, anche in modo semplice, il proprio discorso- sa esprimere in modo coerente e chiaro le proprie idee.- sa riconoscere le diverse tipologie testuali e le loro strutture- sa progettare e produrre forme testuali diverse- sa esprimere opinioni e riflessioni argomentate

CONTENUTI



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Modulo 1 Decadentismo Decadentismo e Simbolismo francese Baudelaire:”L’albatro”, “Corrispondenze”,”Spleen”. Rimbaud: “Vocali”.Estetismo: Joris- Karl Huysmans: da A RITROSO: “Una vita artificiale” . Oscar Wilde: da IL RITRATTO DI DORIAN GRAY: “Lo splendore della giovinezza”. Gabriele D’Annunzio: da IL PIACERE “Il ritratto di un esteta, Andrea Sperelli”. Modulo 2 Giovanni PascoliTra simbolismo e sperimentalismo: linguaggio, stile, temi. La poetica del fanciullino: “E’ dentro di noi un fanciullino”. Da MYRICAE: “Lavandare”, “Novembre”, “X Agosto”, “L’assiuolo” “Temporale” ,“Il tuono” Da I CANTI DI CASTELVECCHIO: ”La mia sera”, “Nebbia”. Da LA GRANDE PROLETARIA SI E’ MOSSA: “Sempre vedendo in alto… il nostro tricolore”.La poesia di D’Annunzio: Da ALCYONE. “La pioggia nel pineto”. Modulo 3 La narrativa dell’età della crisi:LuigiPirandello: da L’UMORISMO: “Il sentimento del contrario”. Da NOVELLE PER UN ANNO: “La patente”, “L'uomo dal fiore in bocca” (visione dei drammi a teatro). IL FU MATTIA PASCAL. Nuclei tematici, scelte stilistiche: lettura integrale del romanzo.OPERA TEATRALE. “Così è, se vi pare”

F. Kafka:da LA METAMORFOSI “Il risveglio di Gregor”

Italo Svevo: LA COSCIENZA DI ZENO: le tematiche, l’inettitudine. “Prefazione”, “L’ultima sigaretta”, “Un rapporto conflittuale”,”Il trionfo di Zeno”, “Una catastrofe inaudita”.

Modulo 4:La poesia tra le due guerreGiuseppe Ungaretti:La poetica, le scelte stilistiche ed espressive. Da L’ALLEGRIA: “Veglia”, Il Porto sepolto”, “Sono una creatura”, “I fiumi”, ”San Martino del Carso”, “Fratelli”, “Mattina”, “Soldati” Da IL DOLORE “Non gridate più”.

Umberto Saba da IL CANZONIERE: “Amai”, “Città vecchia”, “Trieste”, “La capra”.

Salvatore Quasimodo: Da ACQUE E TERRE “Ed è subito sera”. Da GIORNO DOPO GIORNO “Alle fronde dei salici”, “ Milano,1943”

Eugenio Montale: Il “male di vivere” e la poesia degli oggetti, le scelte stilistiche ed espressive. Da OSSI DI SEPPIA: “I limoni” , ”Meriggiare pallido e assorto”, “Spesso il male di vivere ho incontrato”, “Non chiederci la parola”. “Cigola la carrucola nel pozzo”. Da LE OCCASIONI: “Non recidere , forbice quel volto”.

Modulo 5: Primo Levi e Il romanzo italiano del secondo novecento, il neorealismoTestimonianza dell’olocausto. Da SE QUESTO E’ UN UOMO: “I sommersi e i salvati”, “il canto di Ulisse”, “Kraus”.Elio Vittorini: da UOINI E NO “ I morti a Largo Augusto”

Lettura integrale di Italo Calvino:”Il sentiero dei nidi di ragno”, Cesare pavese: “La luna e i falò”

Modulo 6: La scritturaIl saggio breve. L’articolo di giornale. Il tema argomentativo. La parafrasi. Il commento.



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Firma dei alunni rappresentanti degli studenti

NOTIZIE SUL GRADO DI APPROFONDIMENTO Gli argomenti sono stati sviluppati in modo sufficientemente approfondito.Alcuni alunni hanno raggiunto una preparazione adeguata, la maggioranza della classe ha risultati nel complesso sufficienti o più che sufficienti; per gli altri, la conoscenza degli argomenti è generalmente accettabile ma si rilevano difficoltà a costruire collegamenti, soprattutto si segnalano alcune difficoltà ad esporre in modo fluido i concetti, anche oralmente. Per la maggioranza degli alunni,l’interesse dimostrato per la cultura letteraria è stato complessivamente accettabile, ma l’impegno è stato generalmente finalizzato alla verifica immediata. Rispetto alle competenze nella produzione scritta, in generale, il tentativo di motivare gli studenti a prendere atto dei propri errori per modificarli non è stato facile, tuttavia, nella maggior parte dei casi, sufficientemente produttivo.Si segnalano, per circa un terzo della classe, difficoltà a sviluppare un’argomentazione non banale e ben strutturata.

Bergamo, lì 15 maggio 2013 Firma Docente



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STORIA

DOCENTE : CERUTI PIERA

LIBRI DI TESTOSistema Storia Vol. 2, Editrice La Scuola, Brescia

ORE DI LEZIONE EFFETTUATEn. ore di lezione 58 su n. ore annuali 66 previste dal piano di studi.

OBIETTIVI REALIZZATI IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE, CAPACITA’(INDICARE ANCHE GLI OBIETTIVI MINIMI RIFERITI AL LIVELLO DI SUFFICIENZA)Nel piano di lavoro di storia sono state fissati i seguenti obiettivi in termini di conoscenze, competenze, capacità nonché gli obiettivi minimi di conoscenza disciplinare e di prestazione:A . CONOSCENZE

Conosce i fatti ed eventi storici in modo completo e articolato. Conosce gli aspetti economici, sociali e culturali dei periodi storici affrontati Conosce la terminologia specifica della disciplina

B . COMPETENZE Usa alcuni strumenti di lavoro: (cronologie, tavole sinottiche) Classifica termini, dati, successioni Comprende una fonte Produce, legge, diagrammi di flusso per schematizzare problemi e spiegazioni Applica le conoscenze a materiale nuovo

C . CAPACITA’§ Individua i problemi§ Costruisce ipotesi sulla base delle relazioni trovate§ Verifica ipotesi§ Esprime valutazioni personali in relazione ai problemi affrontati§ Costruisce testi argomentativi a sostegno di spiegazioni relative a fatti storici

D . STANDARD MINIMI § Conosce i principali eventi storici nelle loro linee essenziali§ Distingue gli aspetti economici,sociali e culturali dei periodi storici affrontati§ Conosce e comprende la terminologia specifica della disciplina§ Comprende il significato globale di un documento storico§ Comprende le relazioni utilizzando mappe concettuali fornite dall’insegnante

CONTENUTIModulo 1: Europa e Italia tra l’8oo e il ‘900.La società di massa Imperialismo e tensioni internazionali alla vigilia della prima guerra mondiale. L’Età giolittiana.Modulo 2: Guerra e rivoluzioneLa prima guerra mondiale. La rivoluzione russa . Il primo dopoguerra. Modulo 3 L’età dei totalitarismi



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L’Italia fra le due guerre: il fascismo. La crisi del 1929. La Germania: dalla Repubblica di Weimar al nazismo. La seconda guerra mondiale.Modulo 4 Il secondo dopoguerra ( presentato solo attraverso mappe concettuali e sintesi)Le origini della guerra fredda. L’Italia della fase costituente.


NOTIZIE SUL GRADO DI APPROFONDIMENTO Gli argomenti sono stati sviluppati in modo sufficientemente approfondito, ma le difficoltà incontrate nello studio da un certo numero di alunni ha costretto a qualche rallentamento e il modulo relativo al secondo dopoguerra, è stato affrontato in maniera parziale. L’impegno della classe è stato nel complesso positivo, in alcuni casi buono, in altri soltanto accettabile e in genere finalizzato alla verifica. La conoscenza degli argomenti svolti è in generale più che sufficiente; per alcuni alunni la conoscenza degli argomenti, e soprattutto la capacità di costruire collegamenti fra gli stessi, è piuttosto superficiale.




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ANNO SCOLASTICO 2012/ 2013 ALLEGATO N.° 1.3

MATEMATICA

DOCENTE : Giunta Giuseppe

LIBRI DI TESTOAutori: M.Re Fraschini - G. Grazzi - C. Spezia - Titolo: Analisi - editore Atlas

ORE DI LEZIONE EFFETTUATEn. ore di lezione 96 su n. ore annuali 99 previste dal piano di studi.

OBIETTIVI REALIZZATI IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE, CAPACITA’Conoscenze

- conoscere la definizione di funzione, - saper riconoscere i vari tipi di funzione, classificandole in algebriche (razionali intere e fratte,

irrazionali) e trascendenti (esponenziali e logaritmiche);- saper riconoscere le simmetrie di una funzione (funzioni pari e dispari);- conoscere il concetto di limite;- saper riconoscere le forme indeterminate [0/0] - [+∞-∞] e [∞/∞]. - conoscere la definizione di continuità di una funzione;- conoscere la classificazione dei punti di discontinuità;- conoscere la definizione di derivata di una funzione;- conoscere le varie fasi dello studio di una funzione;- conoscere la definizione di punto di massimo e minimo relativo di una funzione;- conoscere la definizione di punto di flesso.

Competenze e capacità- saper calcolare il campo di esistenza di funzioni razionali ed irrazionali;- saper determinare le intersezioni di una funzione razionale con gli assi cartesiani;- saper determinare gli intervalli di positività e negatività di una funzione razionale;- saper calcolare il limite di una funzione razionale;- saper operare con le forme indeterminate [0/0] - [+∞-∞] e [∞/∞] di una funzione razionale;- saper individuare gli asintoti di una funzione razionale;- saper calcolare le derivate prima e seconda di una funzione razionale;- saper determinare gli intervalli di crescenza e decrescenza di una funzione razionale;- saper determinare i punti di massimo e minimo di una funzione razionale;- saper determinare le concavità e i punti di flesso di una funzione razionale.

Obiettivi minimi di conoscenza disciplinare e di prestazionePer semplici funzioni razionali intere e fratte:- Sa calcolare il campo d’esistenza della funzione;- Sa calcolare le eventuali intersezioni con gli assi;- Sa determinare la positività della funzione;- Sa determinare gli eventuali asintoti della funzione.



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Per semplici funzioni razionali intere:- Sa effettuare lo studio completo della funzione e la sa rappresentare graficamente.

CONTENUTI

Recupero abilità di base: equazioni e disequazioni di primo e secondo grado (quelle di grado superiore vengono assegnate già scomposte o scomponibili con raccoglimento).Definizione di funzione e relativa classificazione in funzioni algebriche (razionali intere e fratte, irrazionali) e trascendenti (esponenziali e logaritmiche). Campo d’esistenza di una funzione. Dominio, intersezione con gli assi cartesiani e segno di una funzione razionale. Approccio intuitivo al concetto di limite. Calcolo di limiti di funzioni razionali. Calcolo delle forme indeterminate [0/0]; [+∞-∞] e [∞/∞]. Definizione di funzione continua e classificazione dei punti di discontinuità. Asintoti di una funzione razionale. Grafico probabile di una funzione razionale.Definizione di derivata e suo significato geometrico. Regole di derivazione e calcolo della derivata prima e seconda di una funzione razionale. Determinazione degli intervalli di crescenza e decrescenza di una funzione razionale.Ricerca dei punti di massimo e di minimo relativi di una funzione razionale. Determinazione delle concavità e dei punti di flesso di una funzione razionale.Studio completo di una funzione razionale.

Firma rappresentanti degli studenti …………………………………………

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NOTIZIE SUL GRADO DI APPROFONDIMENTO Data la difficoltà degli argomenti sviluppati e la mancanza, da parte degli studenti, di alcuni prerequisiti necessari, non sono stati affrontati teoremi e alcune definizioni come quelle sui limiti di funzione, ma si è privilegiato l’aspetto intuitivo e quello grafico.La trattazione generale degli argomenti è stata essenziale e mirata principalmente alla comprensione e all’importanza del concetto di base. Si è privilegiata l’applicazione dei procedimenti risolutivi in semplici esercizi alla loro trattazione puramente teorica.La spiegazione degli argomenti è avvenuta privilegiando la lezione dialogata a quella frontale e sollecitando l’intervento degli studenti. Si è preferita l’applicazione dei concetti in numerosi ed essenziali esercizi svolti in classe. Le esercitazioni in classe sono state sia di consolidamento che di apprendimento prevalentemente con l’alternarsi di studenti alla lavagna.Lo sviluppo delle lezioni è stato talvolta problematico in quanto la motivazione, l’interesse per la materia e il comportamento didattico e disciplinare degli alunni non è stato in generale sempre adeguato e conforme alle aspettative di una classe terminale di studi Bergamo, lì 15 maggio 2013 Firma Docente



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INGLESE

DOCENTE: ARCIUOLO ANNA

LIBRI DI TESTOClose up on New Community Life” Francesca Cilloni- Daniela Reverberi Ed. Clitt

ORE DI LEZIONE EFFETTUATEn. ore di lezione 90 su n. ore annuali (94) previste dal piano di studi.

OBIETTIVI REALIZZATI IN TERMINI DI CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE(INDICARE ANCHE GLI STANDARD MINIMI RIFERITI AL LIVELLO DI SUFFICIENZA)Nel piano di lavoro sono stati fissati i seguenti obiettivi in termini di conoscenze, competenze, capacità nonché gli obiettivi minimi di conoscenza disciplinare e di prestazione:ObiettiviCONOSCENZEConoscere i contenuti dei moduli affrontati nel corso dell’anno relativamente a :lessico e fraseologia della microlinguatematiche legate al profilo professionaleelementi di civiltà relativi al settore socialestrutture morfo-sintattiche.COMPETENZEComprendere testi scritti/messaggi orali, anche di tipo professionaleEsporre oralmente, in modo guidato, le conoscenze acquisiteSostenere una conversazione/scambio dialogico in ambito professionaleProdurre brevi testi scritti ( risposte a questionari, riassunti, brevi testi espositivi)CAPACITA’Comprendere, analizzare, sintetizzare contenuti ed informazioni Operare inferenze e stabilire collegamentiProdurre testi coerenti, coesi, con rielaborazione personaleInteragire in L2Obiettivi minimi conoscenze -la grammatica di base della lingua inglese -il lessico essenziale per comunicare su argomenti personali -il lessico essenziale per comunicare su argomenti del settore -alcuni argomenti relativi a problematiche sociali competenze -comprendere e rispondere a domande relative agli argomenti proposti in classe-comprendere testi su argomenti inerenti all’indirizzo- saper eseguire esercizi di vario tipo, quali fill-in, true/ false ecc., e rispondere a domande di



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comprensione su un testo- essere in grado di produrre testi semplici relativi agli argomenti svolti in classe-saper conversare su semplici argomenti relativi al proprio vissuto-saper utilizzare la terminologia essenziale della micro- lingua- saper esporre oralmente gli argomenti proposti (messaggio comprensibile anche se non esente da errori)

CONTENUTIMODULO 1REVISIONE GRAMMATICALEsimple past, past continuous, present perfect, past perfectduration form (present perfect simple and continuous)- If clauses (type 1 ,2 ,3) - Passive (simple present, present continuous, simple past, past continuous, present perfect, past perfect, will future, be going to, conditional, infinitive. modal+ passive)- Reported speech- Indirect questions

MODULO 2 : MODULO LETTERARIOLettura e analisi del romanzo “ THE PICTURE OF DORIAN GRAY” by O. Wilde con particolare attenzione al: plot , characters and themes. O.Wilde and his time : the Victorian Age O.Wilde and the Aesthetic Movement The Dandysm

MODULO 3PEOPLE WITH SPECIAL NEEDS- Autism and its features- Autism Symptoms Checklist - Down Syndrome and its features- Care of children with Down Syndrome - Inclusive approach in school education for children with disabilities

ALTERNATIVE THERAPIES for children with disabilities: Music therapy: how music is used therapeutically Pet therapy: benefits of pets for disabled children on the psychological side Psychodrama as therapy

MODULO 4: TEENAGERS’ PROBLEMS: EATING DISORDERS : causes of the diseases Anorexia nervosa : definition of the disease- symptoms – treatment Television and anorexia nervosa: who and how television affects teenagers. Bulimia nervosa and Binge-eating : definition- symptoms -treatment

MODULO 5 : ADDICTION TO DRUGS Drug use and drug abuse ( when a person becomes a drug addict) Drug and negative effects on human body Ecstasy : a kind of drug



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ADDICTION TO ALCOHOL OR BINGE -DRINKING Alcohol use as health problem among young people What happens when a person drink? Negative effects of excessive alcohol consumption and damage to human body Women and Drinking ( Why women are more at risk than men?) Drinking and Driving Reading: Group Therapy in the U.K. as an effective therapy in cutting alcohol abuse

ADDICTION TO SMOKE Smoking and its harmful effects What makes cigarettes harmful? Chemicals in cigarette smoke Diseases caused by smoking Passive smoking

MODULO 6: THE ELDERLY and MENTAL HEALTH DISEASES

PARKINSON’S DISEASE : Definition- Symptoms- Treatment

DEMENTIA: VASCULAR DEMENTIA and ALZHEIMER’S DISEASE: Definition- Symptoms - Treatment Reading from Science News: Computer System for Dementia Patients ( A solution for a better lifestyle )

SCHIZOPHRENIA : Definition - Positive and Negative symptoms

DEPRESSION: Definition-Symptoms- Treatment Depression and women.

Firma degli alunni rappresentanti degli studenti

NOTIZIE SUL GRADO DI APPROFONDIMENTO Il gruppo classe si presentava all’inizio dell’anno, alquanto eterogeneo; un esiguo gruppo di studenti possedeva una discreta competenza comunicativa, mentre il resto della classe presentava un livello di abilità espositiva non sempre corretto , chiaro e scorrevole. Perciò la revisione di alcune strutture morfo-sintattiche, un costante monitoraggio del lessico e della fraseologia della lingua in ambito professionale ed una costante attenzione all’esposizione orale, hanno portato ad un miglioramento nelle competenze comunicative e ad un raggiungimento di una forma espositiva più corretta e scorrevole . Permangono , tuttavia, gravi difficoltà espositive e di scrittura in alunne che non hanno ancora raggiunto una competenza comunicativa sufficiente ed adeguata ad un contesto comunicativo.Un gruppo di alunni ha frequentato il corso di recupero offerto dalla scuola nel periodo di febbraio per potenziare alcune strutture morfo-sintattiche.La classe non sempre ha mostrato interesse e partecipazione attiva e propositiva interagendo con l’insegnante in modo autonomo e responsabile.Il lavoro sul modulo letterario è stato svolto interamente in lingua approfondendo alcuni aspetti come l’analisi dei personaggi , le tematiche del testo con riferimento al periodo storico culturale in cui il romanzo venne scritto.




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PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA

DOCENTE: CARMELO SCAFFIDI

LIBRI DI TESTOMaria Bernardi, Anna Condolf Psicologia per il tecnico dei servizi sociali Clitt; Dispensina per il Commissario

ORE DI LEZIONE EFFETTUATEn. ore di lezione 146 su n. ore 165 annuali previste dal piano di studi

OBIETTIVI REALIZZATI IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE, CAPACITA’(INDICARE ANCHE GLI OBIETTIVI MINIMI RIFERITI AL LIVELLO DI SUFFICIENZA)Conoscenze: gli alunni conoscono gli assunti di fondo che caratterizzano i diversi sistemi di pensiero postfreudiani conoscono le principali caratteristiche psicologiche relative alle diverse fasce d’età evolutiva conoscono la definizione di disabilità conoscono le diverse tipologie di disabilità conoscono la classificazione del disturbo psichico conoscono i servizi territoriali e le strutture psichiatriche conoscono i principali cambiamenti fisici e psicologici dell’età anziana conoscono le tipologie del disagio conoscono la molteplicità di tipologie di famiglie conoscono le caratteristiche generali della famiglia multiproblematica conoscere l’interdipendenza tra metodologia di lavoro e organizzazione del lavoro conoscere le funzioni di un progetto di interventoCapacità: gli alunni operano confronti e analogie tra concetti-chiave, metodologie e tipo di approccio dei sistemi di pensiero

considerati analizzano le possibili cause a cui far risalire le problematiche considerate sanno operare un collegamento tra le diverse tipologie di disabilità e i servizi socio-assistenziali sanno collegare le fasi di sviluppo “normale” a scostamenti dalla norma analizzano i fattori che causano la malattia mentale operano dei confronti tra alcuni modelli interpretativi del disturbo psichico operano dei collegamenti tra la conoscenza delle problematiche dell’età anziana e le possibili forme di

prevenzione e di intervento sanno distinguere i segnali di disagio o di aiuto espressi dalla famiglia multiproblematica sanno riconoscere i bisogni della famiglia multiproblematica sanno analizzare le fasi del progetto analizzano alcuni schemi-proposta di progetti



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Competenze: gli alunni hanno acquisito una maggiore sensibilizzazione nell’approccio con l’utente sanno riflettere sulle conseguenze che possono avere alcuni atteggiamenti educativi sanno riflettere sul concetto di prevenzione sono consapevoli della complessità e dell’integrazione dei servizi per l’intervento sulla famiglia

multiproblematica sanno adeguare il proprio comportamento alle richieste e ai bisogni espressi dall’utente sanno riflettere criticamente sugli stereotipi e pregiudizi relativi all’età anziana

Obiettivi minimia. Conoscenza: obiettivi Conoscere il quadro teorico della psicologia contemporanea rispetto alle varie scuole di pensiero Conoscere gli strumenti operativi del servizio sociale con riferimento all’intervento direttob. Esposizione:obiettivi Potenziare le competenze relative all’utilizzo del linguaggio specifico Esporre i contenuti in modo semplice e chiaro Migliorare la capacità di redigere testi scritti funzionali agli scopi e alla situazionec. Competenza applicata: obiettivi Incrementare la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite per individuare le aree problematiche

relative ai principali destinatari dell’intervento operativod. Competenza critico-elaborativa:obiettivi- Formulare commenti motivati e coerenti ai testi

CONTENUTIMOD 1 I SISTEMI POST FREUDIANI1.1 LA NUOVA PSICOLOGIA DELL’IO1.1.1 ANNA FREUD: L’IO COME ADATTAMENTOLa controversia con la Klein sull’analisi infantileI meccanismi di difesa dell’lo1.1.2 MELANIE KLEIN: I FANTASMI DELL’IOLa scoperta della vita fantasmaticaLa terapia attraverso il giocoLa polemica con Anna FreudLo sviluppo dell’lo1.1.3 DONALD WINNICOTT E IL FENOMENO DELL’OGGETTO TRANSIZIONALELa preoccupazione materna primariaGli atteggiamenti materni e lo sviluppo del SéL’importanza del giocoIl fenomeno transizionale e l’oggetto transizionaleOggetto transizionale e patologia1.2 FASI DI SVILUPPO E CICLO VITALE1.2.1 SPITZ: GLI ORGANIZZATORI PSICHICIL’evoluzione dell’loLe turbe psicotossiche e le carenze affettive1.2.2 MAHLER: INDIVIDUAZIONE E SEPARAZIONELe fasi della separazione-individuazioneLe psicosi infantili1.2.3 APPROCCIO SOCIOCULTURALE E CICLO VITALE: ERIK ERIKSONIl Sé e l’identità dell’Io



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Il concetto di ciclo vitaleInfluenza della società e della culturaLe fasi del ciclo vitale1.3 LA PSICOLOGIA INDIVIDUALE1.3.1 LA PSICOLOGIA INDIVIDUALE DI ALFRED ADLERLa teoria adleriana: L’inferiorità organicaLa psicologia individuale e il sentimento socialeMOD 2 LA TEORIA SISTEMICO RELAZIONALE1.1 IL CONCETTO DI SISTEMA1.2 ASSIOMI DELLA PRAGMATICA DELLA COMUNICAZIONE E PATOLOGIAPrimo assiomaSecondo assiomaTerzo assiomaQuarto assiomaQuinto assiomaMODULO 3 IL DISAGIO PSICHICO3.1 DIVERSI APPROCCI INTERPRETATIVI3.2 NEVROSIAnsia generalizzataFobieDisturbi ossessivo-compulsivi3.3 PSICOSIDepressione (disturbo dell’umore)La schizofrenia3.4 LE PROBLEMATICHE SOCIALI3.5 I DISTURBI PSICHICI SECONDO IL DSMLa nosografia del DSM3.6 MODELLI PSICOPATOLOGICIModello psicanaliticoModello comportamentistaModello umanistico-esistenzialeModello cognitivoModello relazionale3.7 LE PSICOTERAPIEPsicoanalisiAssociazioni libereinterpretazione dei sogniAnalisi del transfertAnalisi delle resistenzeTerapia comportamentaleDesensibilizzazione sistematica (systematic desensitization)Inondazione (flooding)Economia dei buoni (token economy)Uso di modelli (modeling)Terapie umanistico-esistenzialiTerapia cognitivaTerapia della famiglia3.8 VALUTAZIONE E CONTROLLO DELLE PSICOTERAPIEMODULO 4 IL PROGETTO NEL LAVORO SOCIALE



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4.1 GLI STRUMENTI OPERATIVI DEL SERVIZIO SOCIALE4.1.1 Il Welfare StateL’origine del Welfare StateIl Welfare State in ItaliaI tre settori del Welfare4.1.2 Il lavoro sociale in reteIl concetto di rete socialeCoordinamento delle reti sociali4.1.3 le modalità di interventoIl lavoro di rete personalizzatoIl lavoro di rete con le istituzioni e i servizi socialiL’utilizzo nella logica di rete di strutture residenziali4.2 LE FASI DEL PROGETTO4.2.1 Pianificazione, programmazione e progettazione4.2.2 La segnalazione e l’individuazione della situazione problematica4.2.3 L’analisi della situazione4.2.4 La valutazione dei dati acquisiti4.2.5 La formulazione degli obiettivi del progetto e la loro attuazione4.2.6 La verifica del progettoMODULO 5 LA FAMIGLIA MULTIPROBLEMATICA5.1FAMIGLIE E DISAGIO FAMIGLIARE5.1.1 Famiglia e tipologie familiari5.1.2 Le fasi del ciclo vitale della famiglia5.2 FAMIGLIE MULTIPROBLEMATICHE E MODALITÀ DI INTERVENTO5.2.1 La famiglia tra normalità e patologiaL'approccio strutturale: funzioni e disfunzioni del sistema familiare5.2.2 Le famiglie multiproblematiche5.2.3 II ruolo dei servizi socialiMODULO 6 L’ETA’ ANZIANA6.1 DI CHE COSA SI PARLA6.1.1 Quale età anziana6.1.2 Gli aspetti demografici della vecchiaia6.1.3 Cambiamenti fisici6.1.4 Sistema nervoso6.1.5 Cambiamenti cognitivi6.1.6 L’affettività e la personalità6.1.7 Cambiamenti sociali6.1.8 Quale vecchiaia oggi6.2 TIPOLOGIE DI DISAGIO6.2.1 La malattia dell’anziano6.2.2 Malattia e disabilità nell’anziano6.2.3 Gli aspetti sociali della non autosufficienza6.2.4 Le demenze6.2.5 La confusione mentale6.2.6 Il morbo di Parkinson6.2.7 Il malato terminale6.2.8 Disturbi psichiatrici in età anziana6.3 INDICAZIONI DI LAVORO6.3.1 Assistenza domiciliare, assistenza domiciliare integrata, ospedalizzazione a domicilio



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6.3.2 Day Hospital geriatrico6.3.3 Centro diurno per anziani6.3.4 Strutture residenziali6.3.5 Case albergo6.3.6 Casa di riposo6.3.7 Residenze sanitarie assistenziali6.3.8 Residenze protette e strutture protette per non autosufficientiMODULO 7 LA DISABILITA’7.1DI COSA SI PARLA7.1.1 Definizioni7.1.2 Valutazione della disabilità7.1.3 Disabilità e società7.1.4 Disabilità e scuola7.1.5 Disabili e lavoro7.1.6 Famiglia e cicli di vita7.1.7 Disabili e sessualità7.2 COME SI PRESENTA LA DISABILITÀ7.2.1 Il ritardo mentale7.2.1.1 Ritardo mentale e aspetti cognitivi7.2.1.2 La classificazione del ritardo mentale secondo il DSM IV7.2.1.3 I criteri diagnostici del ritardo mentale7.2.1.4 Livelli di gravità7.2.1.5 Classificazione del ritardo mentale secondo l’AAMR7.2.1.6 Ritardo mentale e personalità7.2.2 Il problema della valutazione del ritardo mentale7.2.3 La sindrome di Down7.2.4 Disabilità visiva7.2.5 Disabilità uditiva7.2.6 Disabilità motoria7.3 INDICAZIONI DI LAVORO7.3.1 Quali interventi?7.3.1.1 Modelli di intervento7.3.1.2 Le premesse dell’intervento7.3.1.3 Interventi per l’integrazione scolastica7.3.1.4 interventi volti all’integrazione lavorativa7.3.2 Servizi semiresidenziali e residenzialiMODULO 8 I MINORI8.1 QUALE CULTURA PER L’INFANZIA8.2 QUALI SONO I BISOGNI DEL MINORE8.2.1 Prima infanzia8.2.2 Seconda infanzia8.2.3 Terza infanzia8.2.4Adolescenza 8.3 ALTRE REALTÀ8.3.1 Minori stranieri8.3.2 Trascuratezza grave8.3.3 Maltrattamento emozionale8.3.4 l’abuso sessuale8.3.5 Disagio giovanile



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8.4 INDICAZIONI DI LAVORO8.4.1 interventi di sostegno alla genitorialità8.4.2 interventi all’interno dei servizi per la prima infanzia con le famiglie8.4.3 Animazione estiva8.4.4 Centri aggregativi ed educativi per preadolescenti e interventi di promozione dell’associazionismo8.4.5 Il lavoro di strada8.4.6 L’affido

Firma dei alunni rappresentanti degli studenti …………………………………………

…………………………………………NOTIZIE SUL GRADO DI APPROFONDIMENTO A causa soprattutto della vastità del programma e del fatto che ho perso diverse ore di lezione gli argomenti sono stati trattati in modo non molto approfondito. La conoscenza dei contenuti affrontati si attesta su valutazioni accettabili per diversi alunni mentre altri raggiungono posizioni buone o lusinghiere. Anche la partecipazione e l’impegno rispecchiano la stessa varietà di intenti. Bergamo, lì 15 maggio 2013 Firma Docente/i…………………………………………



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DIRITTO LEGISLAZIONE SOCIALE

DOCENTE : CLEMENTE M.ANTONIETTA

LIBRI DI TESTOL’operatore sociale di E. Malinverni - B. Tornari Ed. Scuola & Azienda

ORE DI LEZIONE EFFETTUATEn. ore di lezione 85 su n. ore 99 annuali previste dal piano di studi.

OBIETTIVI REALIZZATI IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE, CAPACITA’(INDICARE ANCHE GLI OBIETTIVI MINIMI RIFERITI AL LIVELLO DI SUFFICIENZA)conoscenze minime conoscere gli aspetti essenziali dell’organizzazione e dell’esercizio dell’attività d’impresa conoscere le diverse categorie di imprenditori e la particolare disciplina dell’imprenditore commerciale conoscere l’azienda e i segni distintivi conoscere la società nel suo complesso conoscere gli elementi essenziali del contratto conoscere gli elementi essenziali del contratto di locazione conoscere gli elementi caratterizzanti il contratto di assicurazione conoscere i principali elementi del contratto bancarioabilità saper individuare le diverse tipologie di imprese saper illustrare le varie figure di imprenditore saper riconoscere la funzione dei segni distintivi saper distinguere autonomia patrimoniale perfetta ed imperfetta saper distinguere i tipi di società saper distinguere azioni e obbligazioni saper illustrare i principali obblighi delle parti nei contratti trattati saper individuare le particolarità dell’impresa assicuratrice sapere riconoscere alcune cause ed effetti di nullità e annullabilità

CONTENUTIIMPRENDITORE E AZIENDAU.D. 1 - l'IMPRENDITORE SOGGETTO ECONOMICOImprenditore e impresa; l’imprenditore nel codice civile; tipologie di impresa; il piccolo imprenditore; l’imprenditore agricolo; l’imprenditore commerciale; l’impresa familiare.U D.2 - L’IMPRENDITORE COMMERCIALEL’imprenditore commerciale nel codice civile; capacità dell’imprenditore commerciale; lo statuto dell’imprenditore commerciale; soggezione al fallimento; gli ausiliari subordinati dell’imprenditore.U.D. 3 - L’AZIENDAL’azienda: nozione, composizione e regole per il trasferimento; segni distintivi dell’imprenditore: la ditta, l’insegna e il marchio



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LE SOCIETA’U.D. 1 - LA SOCIETA’ IN GENERALEIl contratto di società; il regime patrimoniale; la classificazione delle società; lo scioglimento della società.U.D.2 - LE SOCIETA’ DI PERSONELa società semplice; la società in nome collettivo; la società in accomandita sempliceU.D. 3 LE SOCIETA' DI CAPITALEDefinizioni e cenni sulla riforma; S.p.A. elementi essenziali dell’atto costitutivo; definizione di azioni e obbligazioni; cenni sulla S.a.p.a. e S.r.l.U.D. 4 LE SOCIETA' COOPERATIVEDefinizione di scopo mutualistico; caratteri distintivi delle cooperative ; costituzione e organizzazione; le cooperative sociali.I CONTRATTIU.D. 1 - IL CONTRATTO IN GENERALECaratteri e requisiti del contratto: elementi essenziali ed accidentali; le principali classificazioni dei contratti; invalidità del contratto; risoluzione e rescissione del contratto.U.D.2 – I SINGOLI CONTRATTI (LOCAZIONE, BANCARI, ASSICURATIVI)Cenni sulla vendita; la locazione di immobili urbani ad uso abitativo e gli elementi essenziali (canone libero e concordato); Il deposito bancario; l’apertura di credito; l’assicurazione (elementi essenziali).LA POLITICA ECONOMICA U.D. 1 – LA TEORIA KEYNESIANA E LE POLITICHE ECONOMICHE (cenni)

Firma dei rappresentanti degli studenti

NOTIZIE SUL GRADO DI APPROFONDIMENTO Gli argomenti sono stati sviluppati seguendo principalmente il libro di testo, appunti per integrare le novità legislative, schemi per evidenziare la struttura dell’argomento.La classe ha mostrato un interesse per la disciplina nel complesso accettabile; non sempre ha partecipato attivamente ma ha evidenziato un impegno costante e per alcune alunne la preparazione risulta accurata. L’atteggiamento talvolta è stato passivo: si è dovuto più volte sollecitare la discussione e la rielaborazione critica.La maggior parte delle alunne ha una conoscenza dei contenuti più che sufficiente. Si evidenziano casi di alunne con risultati più che buoni, e poche altre che presentano delle incertezze. A conclusione dell’anno scolastico il giudizio complessivo riguardo al profitto risulta mediamente discreto.




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TECNICA AMMINISTRATIVA

DOCENTE: ROSSI GIOVANNI

LIBRI DI TESTOTECNICA AMMINISTRATIVA di Astolfi Venini ed. TRAMONTANA

ORE DI LEZIONE EFFETTUATEn. ore di lezione 91 su n. ore 99 annuali previste dal piano di studi.

OBIETTIVI REALIZZATI IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE, CAPACITA’conoscenze minime conoscere il concetto di azienda conoscere la classificazione delle azienda conoscere il concetto di operazione aziendale conoscere il sistema costi ricavi conoscere il concetto di reddito d’esercizio e di patrimonio di funzionamento conoscere i criteri classificazione delle aziende di erogazione conoscere i tratti essenziali del contratto di lavoro conoscere il significato dei contributi sociali e delle ritenute fiscali conoscere la struttura degli assegni conoscere gli elementi essenziali del conto corrente bancario conoscere le principali forme di raccolta del denaro conoscere le principali forme di credito bancario conoscere i principali titoli pubblici e privati conoscere le principali tecniche di quotazione dei titolicompetenze saper individuare le diverse tipologie di azienda saper illustrare le varie strutture aziendali saper distinguere le principali operazioni aziendali saper costruire un semplice bilancio distinguere i tipi di aziende di erogazione riconoscere i vari elementi della la busta paga conoscere il concetto di sconto saper distinguere i vari tipi di assegno saper cogliere i rischi connessi all’emissione dei titoli di credito essere in grado di distinguere gli elementi di una dichiarazione dei redditi

riconoscere il dovere morale del pagamento delle impostecapacità saper distinguere il l’aspetto economico da quello finanziario saper distinguere le varie forme aziendali saper individuare le varie voci di bilancio



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saper illustrare gli obblighi delle parti nel contratto di c/c di corrispondenza saper riconoscere i vari tipi di moneta elettronica saper individuare le cause che portano alla formazione del valore di un titolo descrivere il regime fiscale dei vari titoli comprendere le principali voci del listino di borsa saper leggere bilancio d’esercizio saper costruire una semplice busta paga saper utilizzare e compilare cambiali e assegni saper orientarsi tra le varie offerte bancarie sia dal punto di vista della raccolta che dell’impiego saper individuare i tratti essenziali di una pagina economica / finanziaria sapere riconoscere gli obiettivi di un investitore saper descrivere le principali imposte

sapere riconoscere le deduzioni e le detrazioni fiscali

CONTENUTIIL SISTEMA E LA GESTIONE AZIENDALELA RAPPRESENTAZIONE DELL’AZIENDA CON IL BILANCIO D’ESERCIZIOL’ATTIVITA’ DELLE AZIENDE DI EROGAZIONELA GESTIONE DEL PERSONALEI TITOLI DI CREDITOLE BANCHEI VALORI MOBILIARIIL SISTEMA TRIBUTARIO


NOTIZIE SUL GRADO DI APPROFONDIMENTO

Per quanto riguarda il bilancio lo studente sa orientarsi sulle principali voci contabili indicandone il significato e la posizione all’interno del prospetto di bilancio.Per le aziende di erogazione è stata solo trattata l’attività da esse svolta e la loro classificazione. Bergamo, lì 15 maggio 2013 Firma Docente



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ALLEGATO AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5C

PIANO DI LAVORO EFFETTIVAMENTE SVOLTO IN RELAZIONE ALLAPROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE


CULTURA MEDICO SANITARIA

DOCENTE: SCARPELLINI DONATELLA

LIBRI DI TESTORICCARDO TORTORA, COMPETENZE DI CULTURA MEDICO SANITARIAed. CLITT

ORE DI LEZIONE EFFETTUATEn. ore di lezione 123 su n. ore annuali (132 ) previste dal piano di studi.

OBIETTIVI REALIZZATI IN TERMINI DI CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE(INDICARE ANCHE GLI STANDARD MINIMI RIFERITI AL LIVELLO DI SUFFICIENZA)Conoscenze minime:

- Conoscere le caratteristiche essenziali delle principali tipologie di handicap- Conoscere i più rilevanti processi dello sviluppo embrionale e fetale e i fattori di rischio in

gravidanza, alla nascita e in età neonatale- Conoscere le caratteristiche di crescita e sviluppo del bambino- Conoscere alcune malattie infettive, croniche e neuropsichiatriche dell’infanzia- Conoscere le problematiche legate all’invecchiamento: aspetti biologici e alcune malattie della

senescenzaCompetenze e capacità

- Saper descrivere le caratteristiche fondamentali di alcune tipologie di handicap- Saper affrontare le problematiche sanitarie della gravidanza e del parto- Saper indicare le tappe fondamentali della gravidanza, i principali fattori di rischio durante il periodo

di gestazione e i principali processi di accrescimento somatico e fisiologico in ambito neonatale - Saper affrontare le problematiche sanitarie dell’età evolutiva e descrivere i principali processi di

accrescimento somatico e fisiologico nella prima infanzia, indicando le modalità essenziali di prevenzione in età prescolare e scolare

- Saper indicare alcune modificazioni a carico di organi e apparati nell’anziano e descrivere le principali patologie senili

CONTENUTI1- PREVENZIONE IN GRAVIDANZA.Fecondazione, accrescimento e sviluppo del feto, funzione degli annessi embrionali, igiene in gravidanza, alimentazione in gravidanza, attività fisica in gravidanza, contraccezione, prevenzione dei rischi in gravidanza, controlli in gravidanza (ecografia, amniocentesi, cardiotocografia, prelievo dei villi coriali, fetoscopia, funicolocentesi). Prevenzione del complesso TORCH. Embriopatie e fetopatie.2- PREVENZIONE DEL RISCHIO ALLA NASCITAParto, fattori di rischio nel parto ( parto multiplo, prematuro, post-termine, distocico), anossia e asfissia da parto.



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3- PREVENZIONE NEONATALEOsservazione del neonato subito dopo il parto, bagno del neonato, profilassi neonatale (profilassi congiuntivale, osservazione transizionale, prevenzione della fenilchetonuria, galattosemia, fibrosi cistica, displasia congenita dell’anca).4- ELEMENTI DI PEDIATRIA E PUERICULTURACaratteristiche della crescita e dello sviluppo ( peso, statura, proporzioni corporee), fattori che influenzano lo sviluppo ( ereditarietà, razza, condizioni socio-ambientali, sesso), dentizione, sviluppo motorio.5- EPIDEMIOLOGIA E PROFILASSI DI ALCUNE PATOLOGIE INFANTILIRinofaringite, broncopolmonite, otite media, meningite, stenosi del piloro, criptorchidismo, valgismo e varismo, displasia congenita dell’anca, scoliosi.6- NEUROPSICHIATRIA INFANTILENevrosi, disturbi dell’evacuazione, aspetti generali di ansia e stress, fobie e ossessioni, anoressia e bulimia, caratteri generali delle epilessie, autismo infantile, caratteri generali della schizofrenia.7- SENESCENZATeorie dell’invecchiamento, modificazione di organi, alcune patologie tipiche della senescenza ( polmonite, infarto del miocardio, cardiopatie, ictus cerebrale, TIA, osteoporosi, artrosi, incontinenza).8- INVECCHIAMENTO CEREBRALE PATOLOGICODemenza, arteriosclerosi cerebrale, demenza di Alzheimer, morbo di Parkinson, depressione.9- DISABILITA’Handicap fisici o motori, distrofia muscolare, sclerosi multipla.10- DISABILITA’ PSICHICAQuoziente intellettivo, sindrome di Down, ipotiroidismo congenito.


NOTIZIE SUL GRADO DI APPROFONDIMENTO La trattazione generale degli argomenti è stata essenziale e mirata principalmente alla comprensione e all’importanza dei concetti di base.La spiegazione degli argomenti è avvenuta attraverso lezioni frontali con il supporto di schemi in power point e lezioni dialogate sollecitando l’intervento degli studenti. In generale, la partecipazione della classe alle attività didattiche, sebbene spesso sollecitata, è stata costante e i risultati a fine anno scolastico sono stati soddisfacenti per la maggior parte di loro.




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EDUCAZIONE FISICA

DOCENTE: MINELLA FRANCO

LIBRI DI TESTO“FAIRPLAY” di Salvetti e Rampa, Juvenilia edizione

ORE DI LEZIONE EFFETTUATEn. ore di lezione 52 (26 ore 1° periodo, 26 ore 2° quadrim,) su 64-66 annuali previste dal piano di studi.

OBIETTIVI REALIZZATI IN TERMINI DI CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE(INDICARE ANCHE GLI STANDARD MINIMI RIFERITI AL LIVELLO DI SUFFICIENZA)

Presentazione della classe: La 5° C Tec. Sociale è costituita attualmente da 1 5alunne e due allievi maschi per un totale di 17ragazzi. Il gruppo ha mostrato una sufficiente apertura comunicativa, migliorata nell'ultimo anno, sia verso il docente che nelle relazioni tra loro. Il grado di partecipazione e di interesse sono stati influenzati dal tipo di attività con qualche riscontro non sempre costruttivo. Nell’ambito delle attività curricolari la classe non ha sempre evidenziato la volontà di approfondire contenuti specifici o la passione per una precisa attività sportiva, fatta eccezione per alcuni alunni. I risultati raggiunti possono considerarsi in ogni modo positivi.

Conoscenze:§ Sa definire la resistenza, ha le necessarie nozioni anatomo-fisiologiche che la caratterizzano.§ Sa definire la mobilità articolare e possiede le necessarie nozioni anatomo-fisiologiche che la regolano.§ Conosce i propri limiti e le proprie potenzialità.§ Conosce le regole dei giochi sportivi affrontati e possiede le nozioni essenziali riguardanti i

fondamentali individuali e di squadra.§ Conosce alcune nozioni relative agli effetti del movimento sull’apparato cardiocircolatorio, respiratorio

e muscolare. § Conosce le fondamentali norme di sicurezza e igienico-sanitarie legate agli ambienti sportivi e alle

strutture ospitanti.Abilità:§ E’ in grado di prolungare lo sforzo nel tempo, gestendo i sintomi della fatica.§ E’ in grado di eseguire movimenti nel minor tempo possibile. § E’ in grado di produrre forza per contrastare e vincere resistenze esterne § E’ in grado di compiere movimenti adeguati rispetto al fine da raggiungere. § E’ in grado di adattare la posizione del corpo e dei vari segmenti corporei rispetto a nuove e

diversificate situazioni spaziali. § E’ in grado di agire in base alle sue effettive capacità, senza sopravvalutarsi o sottovalutarsi; sa

migliorarsi e cerca di superare alcune paure. § Sa eseguire i fondamentali individuali e di squadra dei giochi sportivi proposti. Sa ricoprire un



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determinato ruolo assegnatogli. § E’ in grado di esprimersi in modo appropriato, utilizzando un linguaggio adeguato o specifico.

Competenze: Riesce ad esprimere le sue considerazioni sugli esiti conseguiti in relazione alle condizioni di

partenza. Sa decontrarsi, riesce a compiere movimenti fluidi, coordinati ed armonici. Sa adattarsi con efficacia ai cambiamenti imprevisti di situazione. Riesce a migliorare sia l’aspetto pratico della prestazione, sia la consapevolezza del gesto. Riesce a trasferire le nozioni teoriche apprese alla pratica di più attività sportive.

OBIETTIVI MINIMI DI CONOSCENZA DISCIPLINARE E DI PRESTAZIONE

Ha acquisito le tecniche di base dei singoli sport affrontati Sa utilizzare autonomamente e in sicurezza il materiale e le attrezzature sportive Sa pianificare ed organizzare in modo semplice, il proprio lavoro Sa effettuare semplici arbitraggi nei giochi sportivi di squadra Comprende e conosce i contenuti fondamentali dei singoli argomenti teorici svolti Sa relazionare in modo appropriato anche se essenziale su un argomento svolto

CONTENUTIPROGRAMMA SVOLTO FINO AL 15 MAGGIO 2012 - CONTENUTI PRATICI AFFRONTATI:

Potenziamento fisiologico e miglioramento delle capacità condizionali:Sviluppo della Resistenza aerobica: Corsa sui 6-8-10’ minuti. Rilevamento delle distanze percorse individualmente. Test di Cooper.Sviluppo della Velocità: Es. preatletici. Prove di corsa ad ostacoli e corsa di Velocità pura.Sviluppo della Forza: Es. di Tonificazione arti inferiori e addominali.Sviluppo della Mobilità articolare: Es. di scioltezza articolare, mobilità, stretching per i vari distretti corporei effettuati in diverse posizioni. (tronco, arti inf. ecc.). Una lezione sulla sedia di mobilità della colonna vertebrale. Indicazioni tecniche per una buona modalità di esecuzione dello Stretching. Rielaborazione degli Schemi Motori Coordinativi: “Peteca”- “Meta” giochi di gruppo.Esercizi di coordinazione arti inferiori e superiori in spostamento e con le funicelle. Andature e forme di skip specifici nell'atletica.Esercizi di coordinazione oculo-manuale e di abilità con l'attrezzo (palla, vortex, fresbee) palla (lanci, prese e passaggi, fondamentali specifici) relativi agli sport affrontati: Ultimate, Pallavolo, Pallamano e Basket.Es. di Sviluppo della Destrezza e Agilità al suolo con sequenza di movim. sui tappeti (Ginn. Artistica), elementi di assistenza al compagno alla capovolta e alla verticale al ponte. Traslocazioni in varie forme al Quadro Svedese. Conoscenza e pratica delle attività sportive individuali e di squadraULTIMATE: Es. di lancio e presa con il freesbee. Indicazioni tecniche delle tre forme di lancio: diritto, tre dita, rovescio. Esercizi di lancio secondo percorsi in spostamento ed in forma di gara a coppie. Gioco effettivo 5 contro 5, 6 contro 6.PALLAVOLO: fondamentali individuali: esercizi di palleggio - doppio palleggio, bagher, battuta, muro, schiacciata. Fondamentali di squadra: schemi principali di gioco. Conoscenza del regolamento negli elementi di base che consente un arbitraggio da parte delle alunne.PALLAMANO: Es. di passaggio con uno, due, tre passi. Esercizi di palleggio e tiro a rete. Gioco effettivo 7 contro 7 con applicazione del regolamento. BASKET: Es. di sensibilizzazione sulla palla. Indicazioni tecniche sulla presa della palla per il tiro ed il passaggio. Es. di palleggio e controllo individuale. Es. di corsa in palleggio con cambi di direzione e cambi



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di mano, giri dorsali. Es. di lancio e ripresa della palla e tiro piazzato da varie posizioni.Es. di tiro in 3° tempo. Es. di passaggio in varie forme a coppie e a gruppi, con disposizione in cerchio e a semicerchio. Esercizi di 1 contro 1: attaccante e difensore. Gioco effettivo: 3 # 3 con applicazione delle regole fondamentali. Percorso di abilità coordinativa. Conoscenza del regolamento negli elementi di base.Argomenti teorici affrontati:I fattori condizionali: forza, (pag 78-93 libro di testo) velocità, resistenza, mobilità articolare. I fattori coordinativi in generale. I benefici dell'attività fisica sui vari apparati (fotocopie). L'immagine del corpo e L' immagine di sé - Lo Schema Corporeo e le tappe di sviluppo psicomotorio (fotocopie ad integrazione del testo). Processi energetici: meccanismo aerobico, anaerobico alattacido, anaerobico lattacido.Il regolamento dell'Ultimate (dispensa), della Pallavolo, del Basket (libro di testo).PROGRAMMA DA SVOLGERSI DAL 15 MAGGIO AL TERMINE DELLE LEZIONI: (ORE PREVISTE - 8).Argomenti pratici da affrontare nell’ultimo periodo: Esercizi di rilassamento guidato. Pallavolo.Ultimate.Eventuali approfondimenti teorici:Postura.Disabilità.Il valore dello sport nello sviluppo della personalità.


NOTIZIE SUL GRADO DI APPROFONDIMENTO La mancanza di una palestra obbliga l’Istituto ad effettuare le ore curricolari della materia in strutture esterne. Questo ha ridotto in parte i tempi di pratica al movimento e limitato la possibilità di ottenere un buon livello di capacità. La maggior parte delle alunne evidenzia soddisfacenti capacità coordinative; alcune, per scarsa abitudine al movimento, mostrano pregresse difficoltà di controllo motorio e un modesto livello raggiunto nelle capacità di resistenza e forza. Per queste alunne il livello di competenza è solo appena sufficiente. Alcune ragazze hanno presentato difficoltà espressive e nel coinvolgimento personale in rapporto ad un atteggiamento timido e insicuro. Nei limiti delle diversità individuali, gli obiettivi previsti si possono considerare globalmente raggiunti dalla maggior parte delle alunne. Gli argomenti sono stati sviluppati in modo sufficientemente approfondito. La capacità espositiva e di rielaborazione dei contenuti, è da considerarsi parziale.




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ALLEGATO AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5C

PIANO DI LAVORO EFFETTIVAMENTE SVOLTO IN RELAZIONE ALLAPROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

ANNO SCOLASTICO 2012/2013 ALLEGATO N.°1.10

RELIGIONE CATTOLICA

DOCENTE: SIRTOLI LUISA

LIBRI DI TESTOReligione e religioni , S. Bocchini, Edizioni Dehoniane Bologna

ORE DI LEZIONE EFFETTUATEn. ore di lezione 29 su n. 33 ore annuali previste dal piano di studi.

OBIETTIVI REALIZZATI IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE, CAPACITA’

Nel piano di lavoro sono state fissati i seguenti obiettivi in termini di conoscenze, competenze, capacità nonché gli obiettivi minimi di conoscenza disciplinare e di prestazione:A. CONOSCENZE:

Conosce il ruolo della religione nella società e ne comprende la natura in prospettiva di un dialogo costruttivo fondato sul principio della libertà religiosa.

Conosce la dottrina cattolica sulla sessualità, il matrimonio e il significato della sessualità nel contesto culturale attuale.

Conosce il pensiero della chiesa sui temi sociali al centro del dibattito culturale. B. COMPETENZE :

Individua gli interrogativi morali all’ interno delle problematiche sociali Dà motivazioni personali delle scelte morali che rispondono alla propria visione matura della vita Si inserisce in modo consapevole e attivo nella società con le sue problematiche Costruisce un proprio progetto di vita, attraverso il confronto e la relazione Utilizza il linguaggio specifico della disciplina

C. CAPACITA’ : Affronta i problemi etici in modo serio e corretto sviluppando senso critico e cogliendo i

riferimenti interdisciplinari Pensa con indipendenza, discute e si pone domande ed è disponibile all’ ascolto

CONTENUTILe motivazioni del volontariato:

- psicologiche- etico - relazionali - religiose

La cura dell’altro e il proprio progetto di vita:



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Analisi dei films:“Sette anime”: il senso di colpa e il dono di sé“Quando sei nato non puoi più nasconderti”: l’accoglienza e l’inserimento dei profughi.“La ricerca della felicità”: la realizzazione di sé e la cura dei figli.

L’etica del lavoro

la realizzazione personale, la creatività.il giusto salario, il valore del denaroil bene comunei diritti dei lavoratori.Analisi del film “lezioni di cioccolato”

La relazione di coppia

Il dialogoIl rispettoLa sessualitàLa costruzione di un progetto di vita insiemeLa crisi nella coppia.


NOTIZIE SUL GRADO DI APPROFONDIMENTO Le alunne hanno partecipato al dialogo educativo con interesse e in modo propositivo.Gli argomenti sono stati trattati nelle loro linee di fondo cercando i collegamenti con l’attualità e le conoscenze acquisite nel campo del sociale. Nel complesso i risultati si ritengono molto soddisfacenti.




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Allegato n. 2: Griglia di valutazione del collegio docenti

VOTO CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE

30 15 10

Possiede una conoscenza completa, coordinata, approfondita e ampliata degli argomenti, delle informazioni e dei termini

specifici. Espone gli argomenti in modo preciso,

chiaro e completo.

Lavora in autonomia, organizza il proprio lavoro, utilizza le tecniche

appropriate, opera con grande precisione e originalità.

Risolve correttamente i problemi con procedure logiche e chiare,

senza alcun errore

2928 14 9

Possiede una conoscenza completa, coordinata, approfondita degli argomenti, delle informazioni e dei termini specifici.

Espone i contenuti con fluidità e ricchezza verbale.


appropriate, opera con grande precisione e originalità.

Risolve correttamente i problemi con procedure logiche e chiare,

errori e imprecisioni riguardano solo aspetti marginali.

272625

13 8

Possiede una conoscenza completa, coordinata, approfondita degli argomenti, delle informazioni e dei termini specifici. Espone i contenuti in modo preciso e in

forma articolata


appropriate, opera con precisione.

Risolve correttamente i problemi con procedure valide, pur se con qualche svista o incompletezza

242322

1211 7

Possiede una conoscenza organica, degli argomenti, delle informazioni e dei termini

specifici. Espone i contenuti con chiarezza

Utilizza le tecniche appropriate e opera con precisione anche se non sempre in

completa autonomia.

Risolve correttamente i problemi con procedure valide, pur se con qualche svista, travisamento o

incompletezza

2120 10 6

Dimostra di possedere conoscenze essenziali degli argomenti, delle

informazioni e dei termini specifici. Espone i contenuti con chiarezza e

correttezza accettabili. Se guidato, fornisce chiarimenti e precisazioni, completamenti

Esegue con correttezza le procedure apprese e opera con accettabile

precisione.

Incontra difficoltà nell’applicazione delle conoscenze. Risolve i

problemi con procedure valide, pur se con qualche incertezza o

travisamento; i passaggi più difficili non vengono superati

19181716

89 5

Dimostra di aver studiato, ma di non aver conseguito una sufficiente assimilazione.

Espone i contenuti con qualche imprecisione e travisamento, in forma non

sempre logica e comprensibile

Ha bisogno di essere guidato o di imitare; solo così riesce ad ottenere

risultati accettabili

Nei problemi commette errori di procedura o non ne trova una valida; ciò, a volta anche su

argomenti essenziali

15141312

67 4

Dimostra di non conoscere gli argomenti. Espone gli argomenti con lacune ed errori.

L’argomentazione è confusa ed incerta

Denota disimpegno e ignoranza delle metodiche.

Opera in modo impreciso.

Nei problemi commette numerosi errori anche gravi, dimostrando,

spesso, di non possedere procedure risolutive

111098

45 3

Dimostra studio molto scarso. Espone i contenuti con gravi lacune ed errori, in

forma disordinata e poco chiara


Opera in modo gravemente impreciso e a volte costituisce disturbo per gli altri

Nei problemi commette numerosi errori anche gravi, dimostrando di

non possedere procedure risolutive

7654

23 2

Dimostra studio pressoché nullo. Espone soltanto frammenti di contenuto per sentito

dire o per intuito.


Opera in modo gravemente impreci so e costituisce disturbo per gli altri

Non sa risolvere i problemi

321

1 1 Lo studente non svolge le prove scritte e si rifiuta di sostenere le prove orali Non lavora e disturba gli altri Lo studente non svolge le prove



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Il Consiglio della Classe 5C TSSDocente disciplina firma

CERUTI PIERA Italiano, Storia

GIUNTA GIUSEPPE Matematica

ARCIUOLO ANNA Inglese

SCAFFIDI CARMELO Psicologia applicata

CLEMENTE M.ANTONIA Diritto e legislaz.sociale

ROSSI GIOVANNI Tecnica Amministrativa

SCARPELLINI DONATELLA Cultura medico-sanitaria

MINELLA FRANCO Educazione fisica

SIRTOLI LUISA Religione

Bergamo, 15 maggio 2013



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