Ministero della Pubblica Istruzione€¦ · Web view2014/05/05 · Si potrebbe dire "era ora!,...

Ministero della Pubblica IstruzioneISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE “Mariagrazia Mamoli”

Istituto Professionale per i Servizi Socio-Sanitari - Liceo delle Scienze Umane- Sede : Via Brembilla 3 – 24129 BERGAMO –

035 260525 - 035 2650858 - (Succursale c/o Belotti) 035 316351 sito: www.isismamolibergamo.it emai l : [email protected]

Bergamo, 15 maggio 2014

Esame di Stato a.s. 2013/ 2014

Documento del Consiglio di Classe

Classe 5^ sez. A seraleIndirizzo: Professionale per i Servizi Sociali

Numero dei candidati interni: 16

Composizione del Consiglio di classe

Discipline Docente in 5^ as 13/14 Docente in 4^ as 12/13ITALIANO Violante Valentina Coluccio Maria LauraSTORIA Violante Valentina Coluccio Maria LauraMATEMATICA Bortolotto Elio Sergio Colubriale FrancescoLINGUA STRANIERA Borellini Franca Dimauro DenisePSICOLOGIA Gualdi Guendalina Montinaro CiroDIRITTO e LEGISLAZIONE SOCIALE

Berbenni Giosué Barresi Carmelo

TECNICA AMMINISTRATIVA Lanzi Giorgio Benvenuto AchilleCULTURA MEDICA Fanuli Maristella Fanuli MaristellaEDUCAZIONE FISICA Palazzo Salvatore Cavaleri M. Rosaria

________________________________________________________________________Succursali : Via Polaresco, 19 – 24129 BERGAMO

Via Per Azzano, 05 – 24126 BERGAMOCod.Min. BGIS026005 – Codice Fiscale 95165290164

1

mailto:[email protected]

http://www.isismamolibergamo.it/




1 Notizie sulla classe

1.1 Situazione della classe all’inizio dell’a.s.:

N° alunni interni Maschi Femmine BES15 1 14 1

1.2 Provenienza e flussi:

Dalla stessa sezione Da altra Promossi a

settembre Ripetenti Aggiunti durante l’anno scolastico

Trasferiti presso altri istituti o ritirati

7 1 6 1 1 1

1.3 Quadro riepilogativo per materie delle sospensive di giudizio (numero di sospensive su tutta la classe)

1.4

Interventi di recupero di carenze nell’anno scolastico 2012/2013



2

Materie Italiano Storia Matem. Inglese/ Psicologia Diritto Tec. Amministrativa

Cult. Med. Sanitaria

Ed. Fisica

Sospensive al termine della 4^ 1 _ 4 2 _ _

_

_ _

Sospensive sciolte con esito positivo (promossi a settembre)

1 _ 4 2 _ _

_

_ _

Sospensive con esito negativo (non promossi a settembre)

_ _ _ _ _ _ _ _ _

Italiano Storia Matem. Inglese Psicologia Diritto Tec. Amministrativa


Ed. Fisica

Recupero in itinere sì sì sì sì sì sì sì sì sì

ore di recuperodurante l’a.s.

_ _ _ _ _ _ _ _ _

Ore di sportello help. _

_ _ _ _ _ _ _ _






1.5 Interventi di recupero durante il periodo estivo (tra la 4^ e la 5^)

1.6

Interventi di recupero di carenze nell’anno in corso

1.7

Prospetto riepilogativo assenze nell’anno in corso

Ore presenza Ore assenzeN° ore sett. Settimane Tot.ore 3 / 4 (arrotondato) Tetto max.

5^ Prof. 25 33 825 618 618 206

La frequenza minima prevista, rispetto all’orario annuale previsto per la classe, non è stata assolta da n. 1 studente che ha ottenuto la deroga e 2 studenti che presenteranno richiesta di deroga.



3

Italiano Storia Matem. Inglese/franc. Psicologia Diritto Tec.

AmministrativaCult. Med. Sanitaria

Ed. Fisica

Recupero in itinere _ _ _ _ _ _ _ _

_

ore di recupero _ _ _ _ _ _ _ _ _

Italiano Storia Matem. Inglese Psicologia Diritto Tec. Amministrativa


Ed. Fisica

Recupero in itinere Si Si Si Si Si Si Si Si-

ore di recuperodurante l’a.s.

_ _ _ _ _ _ _ _ _

Ore di sportello help. _ _ _ _ _ _ _ _ _






2 Attività di preparazione all’esame finale

2.1 Simulazioni della prima prova effettuate: 2

2.1.1 Prima simulazione 19 marzo 2014

Numero di ore dedicate: 5

Tipologia di prova: E’ stata proposta la prova d’esame ministeriale dell’anno scolastico 2012-2013

Criteri adottati per la valutazione: vedi griglia allegata: valutazione Prima Prova tipo A, B,C, D

Risultati conseguiti

Punteggio in quindicesimi P = 15 15 > P > =12 12 > P > =10 10 > P > =8 8 > PNumero di studenti presenti: 13 9 2 1 1

2.1.2 Seconda simulazione 11 Aprile 2014


Criteri adottati per la valutazione: vedi griglia allegata: valutazione Prima Prova tipo A, B,C, D


2.2 Simulazione della seconda prova

2.2.1 25 Marzo 2014


Tipologia di prova: tema di Psicologia

Criteri adottati per la valutazione: vedi griglia di valutazione Seconda Prova




4

Punteggio in quindicesimi P = 15 15 > P > =12 12 > P > =10 10 > P > =8 8 > PNumero di studenti presenti 13 8 3 1 1

Punteggio in quindicesimi P = 15 15 > P > =12 12 > P > =10 10 > P > =8 8 > PNumero di studenti presenti: 13 1 0 9 2 1






2.3 Simulazione della terza prova

2.3.1 Prima simulazione 29 Gennaio 2014

Numero di ore dedicate: 3Tipologia di prova: B

Materie coinvolte: Cultura medico sanitaria., Tecnica Amministrativa, Inglese, Legislazione

Criteri di valutazione: vedi griglia di valutazione per singola materia Terza Prova


2.3.2 Seconda simulazione 28 Marzo 2014


Tipologia di prova: B

Materie coinvolte: Cultura Med. San., Inglese, Matematica, LegislazioneCriteri di valutazione: vedi griglia di valutazione per Terza Prova


Punteggio in quindicesimi P = 15 15 > P > =12 12 > P > =10 10 > P > =8 8 > PNumero di studenti presenti 12 6 5 1

2.4 TABELLA RIASSUNTIVA TERZE PROVE

DATA DIESECUZIONE

TIPOLOGIA DISCIPLINECOINVOLTE

TEMPO ASSEGNATO

29 gennaio 2014 B

Cultura medico-sanitar ia, Inglese,

Dir i t to e Legislazione,

Tecnica Amministrat iva

3 ore

28 marzo 2014 B

Inglese, MatematicaCultura medico san., Diritto e Legislazione 3 ore



5

Punteggio in quindicesimi P = 15 15 > P > =12 12 > P > =10 10 > P > =8 8 > PNumero di studenti presenti 14 5 8 1






2.5 Simulazione del colloquio

Non sono state effettuate prove di colloquio per difficoltà organizzative.

2.6 Attività di preparazione per lo svolgimento del colloquio

I docenti hanno dato indicazioni agli alunni riguardo la stesura di mappe concettuali e tesine, mettendosi a disposizione per eventuali correzioni.



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3. PROFILO DELL’INDIRIZZO

Il Tecnico dei Servizi sociali possiede competenze polivalenti e flessibili, derivanti da interventi formativi finalizzati allo sviluppo di un’ampia cultura di base e di abilità logico-espressive che gli consentano di essere elemento attivo e consapevole nei servizi socio-assistenziali.In particolare è in grado di:

Inserirsi in strutture sociali operanti sul territorio con capacità di adeguarsi ai bisogni della comunità;

Programmare interventi mirati in base alle varie esigenze della vita quotidiana, curandone l’organizzazione e l’attuazione con altri soggetti pubblici e privati;

Avvicinarsi con approccio tempestivo ai problemi emergenti del sociale, cercandone soluzioni dal punto di vista giuridico, psicologico e igienico- sanitario;

La Circolare Regionale n° 45 del 25. 07. 2005 chiarisce che i Tecnici dei Servizi Sociali sono utilizzati nella rete dei servizi per l’infanzia e l’adolescenza.

4 .PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

All’inizio dell’anno scolastico la classe era composta da 1 studente e 15 studentesse, una delle quali ripetente (proveniente dalla classe 5^ dell’Istituto Mamoli corso diurno). Nel corso dell’anno scolastico una studentessa si è ufficialmente ritirata, un’altra ha interrotto la frequenza. Ha inoltre ripreso la frequenza uno studentessa proveniente dalla classe 4^ dello scorso anno scolastico.Il Consiglio di classe ha predisposto un Piano Didattico Personalizzato per una studentessa con bisogni educativi speciali. Nel corso del quarto e quinto anno la 5As è stata abbinata ad una classe dell’Istituto Pesenti, Indirizzo Meccanico, per lo svolgimento delle materie comuni (Italiano, Storia, Matematica, ed Inglese limitatamente al quarto anno) .



7






5 . PERCORSO FORMATIVO

5.1 Profilo della classe Interesse nei

confronti dell’attività didattica

La classe mostra complessivamente un interesse sufficiente per le attività proposte, un piccolo gruppo si distingue per la partecipazione attiva e propositiva, mentre alcuni alunni profondono un impegno discontinuo.

Impegno nei doveri scolastici

Anche a causa di impegni professionali, sono pochi gli alunni che lavorano individualmente a casa per migliorare i propri risultati, gli altri lavorano soprattutto a scuola e il loro studio domestico è in genere finalizzato alla verifica. La frequenza e la puntualità all’inizio delle lezioni sono stati altalenanti e fortemente dipendenti dagli impegni professionali.

Rispetto delle regole

Gli alunni si mostrano nel complesso corretti e rispettosi delle regole di Istituto

Capacità espressive e comunicative

In generale gli alunni sono in grado di relazionare con proprietà di linguaggio e scioltezza secondo una scaletta predisposta, mentre un gruppo incontra ancora qualche difficoltà ad esporre efficacemente e con fluidità le conoscenze. In particolare diversi alunni stranieri faticano nella produzione scritta, che spesso non è all’altezza delle conoscenze e competenze effettivamente dimostrate durante il confronto orale.

Acquisizione dei linguaggi specifici

L’acquisizione di linguaggi specifici è nel complesso sufficiente.

I livelli complessivi di apprendimento possono essere così sintetizzati:

LIVELLI PERCENTUALE ALUNNIQuasi sufficiente 20%Sufficiente 13%Più che sufficiente 20%Discreto 20%Buono 20%Ottimo 7%



8






5.2 Interventi di recupero e approfondimento effettuati: nel biennio postqualifica sono stati effettuati interventi di recupero e approfondimenti, dei quali ha usufruito la seguente percentuale di alunni:

5.2.1. Corsi di recupero anno scolastico 2012 /2013 primo periodo intermedio, mese di Febbraio.

5.2.2. Corsi di recupero anno scolastico 2012 /2013

5.3

Gestione della classe5.3.1 I metodi e i mezzi adottati dal Consiglio di classe nel biennio post qualifica risultano essere i seguenti:

Lezione frontale

Lezione dialogata

Lavoro di gruppo Progettazione Ricerca

guidataApprendi=

mento per mappe concettuali

Italiano X X X

Storia X X X

Matematica X X

Lingua straniera (Inglese) X X

EducazioneFisica X X

Diritto X X

Psicologia X X X X X

Cultura med-san X X

Tecnica ammin. X X X



9

Materie Italiano Storia Matem. Inglese Psicologia Diritto Tec. Amministrativa


Ed. Fisica

Percentuale alunni avviati al corso di recupero

/ / / / / / / / /

% esiti positivi/ / / / / / / / /

% esiti negativi/ / / / / / / / /

Materie Italiano Storia Matem. Inglese Psicologia Diritto Tec. Amministrativa


Ed. Fisica

Percentuale alunni avviati al corso di recupero

/ / / / / / / / /

% esiti positivi/ / / / / / / / /

% esiti negativi/ / / / / / / / /






MEZZI E SPAZI (materiali di supporto - strumenti )Libri di testo Registratore Televisore Laboratori Strumentazione

multimedialeLavagne luminose

Strutture esterne

AREA COMUNEItaliano X X XStoria X X X

Matematica XLingua straniera

(Inglese) X X

Ed. Fisica X

AREA D’INDIRIZZO

Diritto XPsicologia X X

Cultura med-san. XTecnica ammin. X X

5.3.2 Le tipologie di verifica adottate dal Consiglio di classe risultano essere le seguenti

Materia

Ana

lisi e

co

mm

ento

di

un te

sto

lette

rario

Pro

va

sem

istru

ttura

taR

elaz

ione

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siti

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cita

zion

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calc

olo

Svi

lupp

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pr

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ti

Esp

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mpr

ensi

one

test

i in

lingu

a

Inte

rrog

azio

nior

ali

Trat

tazi

one

sint

etic

a

AREA COMUNE

Italiano X X X X

Storia X X X

Matematica X X

Lingua straniera (Inglese) X X X X

Educazione Fisica X

AREA DI INDIRIZZO

Diritto X X X X

Psicologia X X X X X

Cultura medico-sanitaria X X X



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Tecnica amministrativa X X X X

Per quanto riguarda infine i criteri di valutazione e di congruità delle prove, il Consiglio di Classe si è attenuto al documento deliberato dal Collegio dei Docenti .

5.4 Attività curricolari ed integrative

Non sono state svolte visite di istruzione a causa degli impegni lavorativi dei discenti. La classe ha partecipato a due incontri in orario curricolare con volontari dell’associazione Cuore e Batticuore sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari (in totale 3 ore). Inoltre la classe ha partecipato ad una conferenza sul tema dell’immigrazione in orario scolastico con il ministro Kyenge.

Attività di alternanza scuola lavoro

Nel corso delle classi quarta e quinta ciascun alunno ha svolto un minimo di 132 ore di attività di alternanza scuola lavoro, in strutture del territorio.La tabella seguente riporta le esperienze di stage del biennio post-qualifica:

ATTIVITA’ ALTERNANZA STUDENTE STRUTTURA OSPITANTE ORE

FATTE1 ARROYO MOSQUERA

JENNIFERCASA DI RICOVERO “FONDAZIONE S. M. AUSILIATRICE” di via GLENO

133

2 BERTI SHARADINI “Il Raggio e la rondine” Seriate – Coop. L’IMPRONTA 1543 CASSINELLI LAURA CASA DI RICOVERO “FONDAZIONE S. M. AUSILIATRICE”

di via GLENO141

4 CATTANEO JENNIFER ASSOCIAZIONE “IN-OLTRE” progetto”BRIGANTINO” e “DESIDERIO di LIBERTA”

CASA DI RICOVERO “FONDAZIONE S. M. AUSILIATRICE” di via GLENO

141

5 COLOMBO ANNA FONDAZIONE “BOSIS” - BERGAMO 1356 COMINAZZI MARTA N.I.F. ARCOBALENO – ASILO NIDO a PETOSINO 1407 CORTINOVIS JESSICA Asilo Nido “Don A. Locatelli” - Stezzano 1328 CRISAFULLI ADRIANA FONDAZIONE “BOSIS” - BERGAMO 1399 LUCCHINI MANUELA COOPERATIVA ONLUS “PROGETTO VITA”

ASILO NIDO CIPI’ - BOTTANUCO132

10 MAFFEIS LAURA CASA DI RICOVERO “FONDAZIONE S. M. AUSILIATRICE” di via GLENO

RSA Istituto Palazzolo Suore Poverelle – Torre Boldone

148

11 MEHEMETI ADELA SCUOLA DELL’INFANZIA PARROCCHIALE “S. GIOVANNI BATTISTA” - MOZZO

132

12 MINOTTI CHIARA Scuola dell’infanzia “Santa Maria Assunta” 134



11






13 OUHSSAIN NORA CASA DI RICOVERO “FONDAZIONE S. M. AUSILIATRICE” di via GLENO

132

14 RIGHETTI SEM L’IMPRONTA COOPERATIVA SOCIALE – Servizio Territoriale Disabili - AZZANO S.PAOLO

163

15 SCIACCHITANO CATERINA SC. DELL’INFANZIA “GARBELLI” 148

5.5 Percorsi individuali (tesine)

studente Percorso / argomento generale

ARROYO MOSQUERA JENNIFER

L’invecchiamento

BERTI SHARADINI Il morbo di AlzheimerCASSINELLI LAURA L’affidoCATTANEO JENNIFER L’ipossiaCOLOMBO ANNA The Rocky Horror Picture ShowCOMINAZZI MARTA Il disagio psichicoCORTINOVIS JESSICA La disabilità motoriaCRISAFULLI ADRIANA L’Es freudianoLUCCHINI MANUELA Il tatuaggioMAFFEIS LAURAMEHMETI ADELA La gravidanza

MINOTTI CHIARA Walt DisneyOHUSSAIN NORA Trieste e l’antipsichiatriaRIGHETTI SEM Cooperative sociali e assistenza all’utenteSCIACCHITANO CATERINA Drum Circle

6. Itinerario d’apprendimento nell’ambito della disciplina Piani di lavoro e programmi effettivamente svolti

I piano di lavoro vengono riuniti secondo la scansione delle discipline presenti nella pagella. Per la precisione:



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1.1 Italiano Pag. 14

1.2 Storia Pag. 18

1.3 Matematica Pag. 22

1.4 Inglese Pag. 24

1.5 Psicologia Pag. 26

1.6 Diritto e legislazione sociale Pag. 30

1.7 Tecnica amministrativa Pag. 39

1.8 Cultura medico-sanitaria Pag. 42

1.9 Ed. fisica Pag. 44



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ALL.1.1. MATERIA : ITALIANO

DOCENTE : Prof.ssa Valentina Violante

LIBRI DI TESTO“LetterAutori” di Beatrice Panebianco, Mario Gineprini, Simona Seminara, vol. 3

ORE DI LEZIONE EFFETTUATEn. ore di lezione 118 su n. ore 132 annuali ( 4x33 ) previste dal piano di studi.

OBIETTIVI REALIZZATI IN TERMINI DI CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE

CONOSCENZE lettura consapevole di testi letterari in prosa e in poesia, contemporanei e nopadronanza di procedimenti di storicizzazione dei testi letterari, attraverso il riconoscimento di caratteristiche

formali/ e/o tematiche storicamente connotate comprensione dei nessi con il contesto culturale e socialeconoscenza delle cornici storico-cronologiche per inquadrare i maggiori eventi letterari del Novecento

COMPETENZE capacità di svolgere una relazione orale, anche sulla base di appunti, su un argomento culturale o

professionale appositamente preparato padronanza procedurale delle diverse fasi di redazione di un testo, dalla raccolta delle idee e delle informazioni

alla revisione finale padronanza delle caratteristiche e delle tecniche testuali di testi espositivi padronanza delle caratteristiche e delle tecniche testuali del saggio argomentativo capacità di analisi di un testo non letterario in prosa o in poesia

C . ABILITA’1) individua i problemi2) costruisce ipotesi sulla base delle relazioni trovate3) verifica ipotesi4) esprime valutazioni personali in relazione ai problemi affrontati5) costruisce testi argomentativi a sostegno di spiegazioni relative a fatti storici

OBIETTIVI MINIMI DI CONOSCENZA DISCIPLINARE E DI PRESTAZIONE A. comprende e acquisisce i contenuti fondamentali dei singoli moduliB. sa utilizzare autonomamente il materiale di lavoroC. sa relazionare in modo appropriato su un argomentoD. sa pianificare ed organizzare, anche in modo semplice, il proprio discorsoE. sa esprimere in modo coerente e chiaro le proprie idee.F. sa riconoscere le diverse tipologie testuali e le loro struttureG. sa progettare e produrre forme testuali diverseH. sa esprimere opinioni e riflessioni argomentate

CONTENUTI



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Modulo IIl Decadentismo - Pascoli, D’Annunzio Conoscenza del quadro storico-culturale di riferimento

Giovanni Pascoli La vita di Pascoli nel suo tempo

La poetica del “ fanciullino”

Lo stile

“Myricae”

analisi di “Novembre”, “Temporale”, “X Agosto”

Gabriele D’Annunzio2) La vita di D’Annunzio nel suo tempo

3) La poesia dannunziana in Alcyone”: vitalismo dionisiaco e panismo

4) Analisi de “La pioggia nel pineto”

Modulo IIUn autore del ‘900 – Eugenio Montale

La vita di Montale nel suo tempo

Il percorso delle opere

La poetica: il “male di vivere”, il correlativo oggettivo, la poesia come testimonianza

“Ossi di seppia”

analisi de “Non chiederci la parola”, “Spesso il male di vivere ho incontrato”, “Meriggiare pallido e

assorto”

“Le occasioni”

analisi de “Non recidere, forbice, quel volto”

Modulo IIIIl romanzo del ‘900 – D’Annunzio – Pirandello – Svevole caratteristiche del romanzo del ‘900

Gabriele D’Annunzio:



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la produzione romanzesca dannunziana: dall’estetismo al superomismo

“Il piacere”

letture: “Il ritratto di Andrea Sperelli”; “Andrea ed Elena: un ritratto allo specchio”

Luigi Pirandello La vita di Pirandello nel suo tempo

Le idee e la poetica: concezione vitalistica e relativismo conoscitivo

La produzione romanzesca

“Il fu Mattia Pascal”

letture: “Mattia battezza Adriano Meis”, “ La scissione tra il corpo e l’ombra”, “Mattia Pascal dinanzi alla sua

tomba”

• “Uno, nessuno e centomila ”

letture: “Il naso di Vitangelo Moscarda”

Italo Svevo La vita di Svevo nel suo tempo

La formazione e le idee

Il percorso delle opere

La poetica e le opere di Svevo:

-“Una Vita”

-“”Senilità”

letture: “Il ritratto dell’inetto”

“La coscienza di Zeno”

letture: “Il dottor S”, “Lo schiaffo del padre”

Modulo IVLa società industriale e la letteratura: Italo Calvino

La vita di Calvino nel suo tempo

La poetica e le opere di Calvino



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“Le città invisibili”

letture: “Leonia”, “Armilla”, “Ottavia”

Modulo VPRODUZIONE SCRITTAAnalisi delle diverse tipologie proposte nell’esame scritto di italiano

Firma degli alunni rappresentanti degli studenti …………………………………………

…………………………………………

NOTIZIE SUL GRADO DI APPROFONDIMENTO Gli argomenti sono stati sviluppati in modo sufficientemente approfondito. La conoscenza dei contenuti affrontati risulta appropriata per la maggior parte degli studenti.

Bergamo, lì 15 Maggio 2014 Firma Docente ……………………………………



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ALL.1.2 MATERIA : STORIA

DOCENTE: Prof.ssa Valentina Violante

LIBRI DI TESTO“ Il tempo e le idee” F. M. Feltri, M. M. Bertazzoni, F. Neri vol. 2

ORE DI LEZIONE EFFETTUATEn. ore di lezione 43 su n. ore 66 annuali (2 x 33) previste dal piano di studi.


OBIETTIVI GENERALI

a. Cogliere il senso storico attraverso la dinamica e le motivazioni degli avvenimenti

b. Interpretare la storia come memoria collettiva e luogo di esperienze comuni e differenziate di vari popoli

c. Considerare la dimensione della storia come rilettura nel tempo delle varie dimensioni della vita umana: valori,

socialità, politica, economia, vita quotidiana

OBIETTIVI SPECIFICI IN TERMINI DI :

Conoscenze

1a. Conoscere i principali fatti storici nelle loro linee essenziali

1b. Conoscere gli aspetti economici, tecnologici, sociali e culturali dei periodi storici affrontati

1c. Conoscere la terminologia specifica della disciplina

Competenze

2a. Sa classificare termini, dati, successioni

2b. Sa utilizzare gli strumenti di lavoro

2d. Sa ricercare gli elementi e le loro relazioni

Abilità

3a. Saper individuare i problemi

3b. Saper esprimere valutazioni personali in relazione ai problemi affrontati



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CONTENUTI

Modulo 1: I TOTALITARISMI

Unità 1 : Il comunismo in RussiaLa rivoluzione di febbraio: L’arretratezza della Russia; La rivoluzione del febbraio 1917; I soviet; Menscevichi e bolscevichi; Lenin e le Tesi di Aprile; Stato e rivoluzione.La rivoluzione d’ottobre: L’assalto al Palazzo d’inverno; Lo scioglimento dell’Assemblea Costituente; La dittatura del Partito comunista.La guerra civile e la nascita dei lager: La guerra civile; Bianchi e Rossi; Il comunismo di guerra e la nascita del lager; La guerra contro la Polonia; La nuova politica economica; Il lager delle isole Solovki.Lo stalinismo: La morte di Lenin; La liquidazione dei kulaki; La collettivizzazione delle campagne; La grande carestia; L’industrializzazione della Russia; Il terrore; I campi di lavoro.

Unità 2: Il fascismo in ItaliaIl dopoguerra in Italia: Le delusioni della vittoria; La situazione economica e sociale; Il partito popolare; L’occupazione delle fabbriche; L’ultimo governo Giolitti.Lo squadrismo e la marcia su Roma: Benito Mussolini; Il programma del 1919; Lo squadrismo agrario; I rapporti tra Mussolini e i capi locali; La marcia su Roma; Il delitto Matteotti.Nascita di una dittatura: La distruzione dello stato liberale; La soppressione dei partiti; La mobilitazione delle masse; La Chiesa e il fascismo. Il regime fascista: La politica economica del regime; La negazione della lotta di classe; L’uomo nuovo fascista e le leggi razziali.

Modulo 2: AMERICA E GERMANIA NEL DOPOGUERRA: DALLA GRANDE DEPRESSIONE ALLA NASCITA DEL NAZISMO

Unità 3 La Grande depressione negli USA Gli anni ruggenti: Jazz, razzismo, proibizionismo; L’industria americana negli anni Venti; L’automobile alla portata di tutti.La crisi del 1929: L’inizio della Grande depressione; Il crollo della Borsa; Dimensioni e significato storico della crisi.Il New Deal: La presidenza Hoover, L’elezione di Roosevelt; L’intervento dello stato nell’economia; L’incontro di liberismo e democrazia.

Unità 4 Il nazionalsocialismo in Germania Il dopoguerra in Germania: La sconfitta militare e la Repubblica di Weimar; Le conseguenze della disfatta; L’inflazione del 1923.Mein Kampf: Adolf Hitler e il NSDAP; Il bolscevisom giudaico; Il razzismo di Hitler; Il pericolo dell’inquinamento razziale.La conquista del potere: Le conseguenze della crisi del 1929; L’incendio del Reichstag; L’assunzione dei pieni poteri Il regime nazista: Il ruolo del Führer e le adunanze di massa; Gli obiettivi ultimi di Hitler; La notte dei lunghi coltelli; Il potere delle SS; Il problema della disoccupazione e la politica del riarmo;



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Modulo 3: LA SECONDA GUERRA MONDIALE E IL DOPOGUERRA

Unità 5 Il mondo in guerra Le origini del conflitto: L’espansionismo giapponese in Asia; La guerra d’Etiopia; La guerra civile spagnola; La conferenza di Monaco; Il patto di non aggressione tra Germania e URSS.La dinamica della guerra: L’invasione della Polonia, La guerra in Occidente nel 1940; L’attacco tedesco all’Unione Sovietica; L’entrata in guerra di Giappone e Stati Uniti; Stalingrado; Estate 1944: sbarco in Normandia e offensiva sovietica; La fine della guerra in Europa; La fine della guerra in Asia. L’Italia dal 1939 al 1945: Dalla non belligeranza all’intervento; La guerra parallela; Le sconfitte del 1942-1943; Il fronte interno; Lo sbarco in Sicilia degli Alleati; La caduta del fascismo; L’armistizio dell’8 settembre; La Repubblica Sociale italiana; La svolta di Salerno; Le stragi dell’estate 1944; La fine della guerra in Italia. Unità 6 La Shoah Il processo di distruzione: Tanti nomi, una tragedia; Definizione: la discriminazione egli ebrei tedeschi; Concentrazione: i ghetti in Polonia; Annientamento: i massacri in Russia.L’annientamento pianificato: I centri di sterminio; La liquidazione dei ghetti polacchi; Le camere a gas di Auscwitz-Birkenau; I lager di Auschwitz; Dopo la Shoah: i processi di Norimberga.

Unità 7 La guerra fredda La divisione della Germania: La nascita dell’ONU; La politica di Stalin; La politica di Truman; Il piano Marshall; L’economia del blocco sovietico; La Germania occupata e il blocco di Berlino; La Germania divisa e le alleanze militari.L’età di Kruscev e Kennedy (cenni): Da Stalin a Kruscev; Il XX Congresso del PCUS; L’intervento sovietico in Ungheria; L’Europa del Mercato comune; La vittoria della rivoluzione a Cuba; Il Muro di Berlino; La crisi dei missili a Cuba; Le proteste dei neri negli anni Cinquanta; La lotta per l’integrazione.

Il Sessantotto: Lo sviluppo economico degli anni Cinquanta e Sessanta; lo sviluppo industriale; La protesta studentesca negli Stati Uniti; Il Sessantotto in Europa; La primavera di Praga (cenni); L’intervento sovietico in Cecoslovacchia (cenni).La fine del Novecento (cenni) : Il nuovo scenario economico degli anni Settanta; le strategie per fronteggiare la crisi; L’intervento sovietico in Afghanistan; Solidarnosc in Polonia; La perestrojka di Michail Gorbacev; La crisi del socialismo in Europa Orientale; La caduta del Muro di Berlino e la riunificazione tedesca; Lo scontro per il potere in URSS; La disgregazione dell’Unione Sovietica; L’Unione Europea dopo gli accordi di Maastricht.

Modulo 4: L’ITALIA REPUBBLICANA

Unità 9 Dopoguerra e miracolo economico La nascita della repubblica: Il governo Parri; La fine della monarchia; La Costituzione repubblicana; Il governo senza le sinistre (cenni); Le elezioni del 1948 (cenni); La tensione sociale alla fine degli anni Quaranta (cenni).

Modulo 5: IL MIRACOLO ECONOMICO

Unità 9 Dopoguerra e miracolo economico Gli anni cinquanta e sessanta: Gli orientamenti politici (cenni); Dalla fine dello stalinismo all’apertura a sinistra (cenni); Il miracolo economico; Documento Ecologia e Novecento: “I disastri del miracolo: Il Vajont”;



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L’emigrazione interna; Il governo di centro-sinistra (cenni); La protesta studentesca; La nascita dei movimenti di estrema sinistra (cenni); L’autunno caldo (cenni); La strategia della tensione (cenni).

Firma dei alunni rappresentanti degli studenti …………………………………………

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NOTIZIE SUL GRADO DI APPROFONDIMENTO Gli argomenti sono stati sviluppati in modo sufficientemente approfondito. La conoscenza dei contenuti affrontati risulta

appropriata per la maggior parte degli studenti.

Bergamo, lì 15 Maggio 2014 Firma Docente……………………………………



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ALLEGATO 1.3 MATERIA : MATEMATICA

DOCENTE : Bortolotto Elio Sergio

LIBRI DI TESTOAutori: Scovenna Marina, Appunti di analisi infinitesimale ambito professionale, Ed Cedam

ORE DI LEZIONE EFFETTUATEn. ore di lezione 58 su n. 66 ore annuali previste dal piano di studi.

OBIETTIVI REALIZZATI IN TERMINI DI CONOSCENZE, ABILITA’, COMPETENZEConoscenze

- conoscere la definizione di funzione;- saper riconoscere il tipo di funzione su cui operare;- saper riconoscere le simmetrie di una funzione;- conoscere la definizione di limite;- saper riconoscere le forme indeterminate;- conoscere la definizione di derivata di una funzione;- conoscere le varie fasi di uno studio di una funzione;

Abilità e Competenze- saper calcolare il campo di esistenza di funzioni razionali ;- saper determinare le intersezioni di una funzione con gli assi cartesiani;- saper determinare gli intervalli di positività e negatività di una funzione.- saper calcolare i limiti con le relative operazioni;- saper operare con le forme indeterminate 0/0 e ∞/∞ - saper individuare gli asintoti di una funzione;- saper calcolare le derivate di funzioni elementari;-

OBIETTIVI MINIMI DI CONOSCENZA DISCIPLINARE E DI PRESTAZIONEPer semplici funzioni razionali intere e fratte:- Sa calcolare il campo d’esistenza di una funzione;- Sa calcolare le eventuali intersezioni con gli assi;- Sa determinare la positività della funzione;- Sa determinare gli eventuali asintoti di una funzione;- Sa procedere nel calcolo della derivata;- Sa rappresentare graficamente una funzione razionale.

CONTENUTI

DISEQUAZIONI

- Disequazioni di secondo grado.- Disequazioni frazionarie.- Sistemi di disequazioni in una incognita

FUNZIONI REALI DI UNA VARIABILE REALE



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- Generalità sulle funzioni.- Classificazione delle funzioni.- Insieme di esistenza di una funzione.- Determinazione dell’insieme di positività e di negatività di una funzione.

I LIMITI

- Un approccio al concetto di limite.- Intorno di un punto.- Definizione di limite di una funzione f(x) per x tendente a un valore finito x0 .- Definizione di limite di una funzione f(x) per x tendente a più o meno infinito.- Enunciato del Th. del confronto, della permanenza del segno e dell’unicità del limite- Operazioni sui limiti.

- Forme indeterminate : ; .

- Asintoti.

DERIVATE

- Definizione di derivata di una funzione di una variabile.- Rapporto incrementale.-Calcolo della derivata.

STUDIO DI FUNZIONE

- Rappresentazione grafica di una funzione.

Firma rappresentanti degli studenti …………………………………………

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NOTIZIE SUL GRADO DI APPROFONDIMENTO La trattazione generale degli argomenti è stata essenziale e mirata principalmente alla comprensione e all’ importanza dei concetti di base. I teoremi incontrati sono stati ridotti all’enunciato.

Bergamo, lì 15 maggio 2014 Firma Docente…………………………………………

ALLEGATO 1.4 MATERIA : Lingua Inglese



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DOCENTE : Franca Borellini

LIBRI DI TESTOEnglish Grammar Live by Silvia MINARDI, Sandra FOX, ed. De Agostini New Horizons by P. Radley, D. SIMONETTI, A.MARIS, T.HALL, ed. Oxford Schede fornite dall’insegnante (fotocopie)

ORE DI LEZIONE EFFETTUATEn. ore di lezione 63 su n. ore annuali 66 previste dal piano di studi.


Gli obiettivi della disciplina sono quelli di aiutare gli allievi ad utilizzare in modo autonomo la lingua nello sviluppo e potenziamento di una competenza linguistica sia per preparare gli allievi all’Esame di Stato che prevede un’impostazione di tipo pluridisciplinare, sia per rendere gli studenti consapevoli che usare la lingua significa integrare tutte le abilità specifiche, cognitive, strutturali, funzionali e culturali. Il processo di apprendimento si è prefisso il raggiungimento di:

Conoscenze generali degli argomenti affrontati Competenze linguistiche per l’utilizzo di un lessico ricco ed appropriato Capacità nel saper rielaborare le tematiche affrontate

OBIETTIVI MINIMI DI CONOSCENZA DISCIPLINARE E DI PRESTAZIONE

Conoscenze : conosce gli argomenti in modo lineare Competenze: possiede un lessico semplice

CONTENUTIREVISIONEPast simple and past continuousPresent perfect simple and continuous

ARGOMENTI GRAMMATICALIIl passivoIl condizionale di I, II e III tipo

TESTI DI LETTURA Amnesty International Looking for a Better LifeA 17-year-old Afghan refugee tells his story pg. 32Older People – a new power for development (scheda) Healthy Ageing (scheda) Physical exercise and third age (scheda) Osteoporosis & Arthritis (scheda)



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Parkinson’s Disease (scheda)Dementia (scheda) Services at Home (scheda)Day Centres (scheda)Residential Services (scheda)Autism (scheda) Down Syndrome (scheda) Drug abuse and addiction (scheda)Binge drinking (scheda) Why is smoking addictive (scheda) Bulimia nervosa and binge-eating (scheda)

Firma dei alunni rappresentanti degli studenti …………………………………………

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NOTIZIE SUL GRADO DI APPROFONDIMENTO

Le attività di classe hanno favorito l’abilità di comprensione di brevi testi scritti con frequenti ricorsi alla

lingua italiana e la rielaborazione linguistica dei suddetti testi con successiva esposizione scritta ed orale.

La produzione scritta e orale acquisita rivela, per molti studenti, carenze lessicali e una mancanza di

autonomia nell’approccio alle tematiche affrontate.

Bergamo, lì 15 Maggio 2014 Firma Docente……………………………………



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ALLEGATO 1.5 MATERIA : PSICOLOGIA

DOCENTE: Guendalina Gualdi

LIBRI DI TESTOMARIA BERNARDI – ANNA CONDOLF, Psicologia per il tecnico dei servizi sociali, Ed. CLITT

ORE DI LEZIONE EFFETTUATEn. ore di lezione 118 su n. 132 ore annuali previste dal piano di studi.

OBIETTIVI REALIZZATI IN TERMINI DI CONOSCENZE, ABILITA’, COMPETENZE

Conoscenze- conoscere la definizione di sviluppo psichico- conoscere i concetti di base della teoria psicoanalitica- conoscere gli assunti di fondo e le metodologie che caratterizzano i diversi sistemi di pensiero

postfreudiani- conoscere le principali caratteristiche psicologiche relative alle diverse fasce d’età evolutiva- conoscere i più frequenti problemi che possono presentarsi in età evolutiva- conoscere la definizione di disabilità- saper rilevare, nell’analisi di una situazione di disabilità, le interazioni tra aspetti somatici, psicologici, tra

fattori innati e ambientali- conoscere le diverse tipologie di disabilità- conoscere la classificazione del disturbo psichico- conoscere i servizi territoriali e le strutture psichiatriche- conoscere i principali cambiamenti fisici e psicologici dell’età anziana- conoscere le tipologie del disagio- conoscere la molteplicità di tipologie di famiglie - conoscere le caratteristiche generali della famiglia multiproblematica- conoscere le fasi e la funzione di un progetto di intervento

Abilità- operare confronti e analogie tra concetti-chiave, metodologie e tipo di approccio dei sistemi di pensiero

considerati- analizzare le possibili cause a cui far risalire le problematiche considerate- saper operare un collegamento tra le diverse tipologie di disabilità e i servizi socio-assistenziali- saper collegare le fasi di sviluppo “normale” a scostamenti dalla norma- analizzare i fattori etiopatogenetici della malattia mentale- operare dei confronti tra alcuni modelli interpretativi del disturbo psichico- operare dei collegamenti tra la conoscenza delle problematiche dell’età anziana e le possibili forme di

prevenzione e di intervento- saper distinguere i segnali di disagio o di aiuto espressi dalla famiglia multiproblematica- analizzare alcuni schemi-proposta di progetti- saper analizzare le fasi di un progetto- saper analizzare alcuni schemi-proposta di progetti



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- saper rilevare gli elementi fondamentali del contesto di attività alternanza scuola-lavoro

Competenze- acquisire una maggiore relazione empatica nell’approccio con l’utente- acquisire una maggiore sensibilizzazione nell’approccio con l’utente- riconoscere le caratteristiche dell’utenza e la differenza dei bisogni espressi- riconoscere ruoli e funzioni degli operatori dei diversi contesti operativi- riconoscere il proprio ruolo professionale nell’ambito dei contesti operativi- riflettere sulle conseguenze che possono avere alcuni atteggiamenti educativi- riflettere sui concetti di prevenzione primaria e secondaria- individuare le proprie pre-comprensioni relative al concetto di normalità- riflettere criticamente su alcuni atteggiamenti educativi- saper adeguare il proprio comportamento alle richieste e ai bisogni espressi dall’utente- saper riflettere criticamente sugli stereotipi e pregiudizi relativi alle varie fasce di utenza- sapersi mettere in relazione con il potenziale utente e orientarlo verso le strutture presenti sul territorio

CONTENUTILa psicoanalisi e i sistemi post-freudiani- La psicoanalisi: contesto storico-culturale, oggetto di studio e concetti-chiave, metodi e tecniche - I sistemi postfreudiani. Anna Freud e la psicoanalisi infantile E.H.Erikson e l’evoluzione psicosociale dell’uomo A.Adler e la psicologia individuale: assunti di base (l’inferiorità organica e il complesso d’inferiorità;gli stili) K.Jung e la psicologia analitica: assunti di base (la libido; l’inconscio;il Sé e gli archetipi) M.Klein: assunti di base (la posizione schizoparanoidea e depressiva;l’identificazione introiettiva e proiettiva; le tecniche)- La psicoanalisi infantile: R.Spitz e gli organizzatori della vita psichica D.Winnicott: il fenomeno e l’oggetto transizionale

L’età evolutiva e le sue problematiche - La cultura dell’infanzia- Caratteristiche generali dell’infanzia: i bisogni del minore- L’infanzia abusata: il maltrattamento; i diversi tipi di maltrattamento; le conseguenze del maltrattamento.- I minori migranti.- Il disagio adolescenziale: la crisi adolescenziale; le condotte devianti.



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La disabilità- La definizione della disabilità:dall’ICDIH all’ICF- La valutazione della disabilità- La classificazione della disabilità:

il ritardo mentale ; caratteristiche psicologiche della sindrome di Down; disabilità visiva e uditiva in età evolutiva e in età adulta;aspetti psicologici della disabilità motoria in età evolutiva e in età adulta.

- Disabilità, società, scuola, famiglia e lavoro- Interventi e servizi

La psicologia del disagio psichico- La malattia mentale: normalità e patologia, la malattia mentale nella storia, l’anti-psichiatria in Italia.- Gli aspetti biologici, psicologici, socio-culturali della malattia mentale- La classificazione del disturbo psichico: nevrosi e psicosi,ICD-10 e DSM-IV-TR.- I modelli teorici della psicopatologia: modello psicoanalitico, modello comportamentista, modello

umanistico-esistenziale, modello cognitivo, modello relazionale - I disturbi psichici: i disturbi d’ansia, i disturbi dell’umore, la schizofrenia, l’autismo.- I servizi di salute mentale.

L’età anziana - Aspetti sociali e demografici nell’età anziana- I cambiamenti nell’età anziana- Le malattie dell’età anziana: la demenza senili, le conseguenze psicologiche e i trattamenti delle

demenze ( ROT, TR, TO); il morbo di Parkinson.- I possibili interventi: il problema dell’istituzionalizzazione(l’’anziano, la malattia e la famiglia).- Interventi e servizi: realizzare un piano di intervento per gli anziani.

La famiglia multiproblematica- Tipologie di famiglia e condizioni particolari della famiglia- La famiglia multiproblematica e le sue caratteristiche- Famiglia multiproblematica e intervento

Metodologia e analisi nei confronti dell’utente- Il problem-solving: analisi della situazione- Definizione degli obiettivi verificabili- L’intervento: analisi della situazione, dati mancanti,variabili, conoscenze e raccordi interdisciplinari,

ipotesi, metodi e risorse, intervento, verifica

Firma dei rappresentanti degli studenti …………………………………………



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Gli argomenti sono stati sviluppati in modo sufficientemente approfondito, anche se le rilevanti lacune pregresse in relazione ai contenuti e alle competenze non hanno consentito di affrontare in modo sempre adeguato i contenuti, dovendo costantemente lavorare sulle conoscenze di base e sulla costruzione del lessico disciplinare. Seppur motivati alla conclusione di quest’anno scolastico, gli alunni hanno incontrato notevoli difficoltà nell’organizzare il lavoro didattico, necessitando di una costante guida nel lavoro di analisi e di rielaborazione dei contenuti. Pochi gli alunni che hanno sviluppato adeguate competenze disciplinari, attraverso uno studio costante e una partecipazione attiva alle lezioni. Molti alunni hanno ancora una conoscenza dei contenuti affrontati piuttosto approssimativa a causa anche dell’impegno discontinuo e, per alcuni, del limitato interesse per il lavoro sociale. Grande spazio è stato dato alla pratica sociale nell’affrontare le diverse tematiche, per favorire lo sviluppo di competenze progettuali e di problem solving, non avendo la maggior parte della classe mai affrontato gli aspetti metodologici e di progettazione. La classe appare quindi nella preparazione complessiva divisa in un piccolo gruppo di eccellenza e in un gruppo che rileva ancora notevoli difficoltà nell’affrontare con responsabilità e autonomia il lavoro didattico

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Bergamo, lì 15 maggio 2014 Firma Docente …………………………………………



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ALLEGATO 1.6 MATERIA : DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIALE

DOCENTE : GIOSUÈ BERBENNI

LIBRO DI TESTOE. MALINVERNI - B. TORNARI – L’operatore sociale Diritto ed economia 2 – ED.SCUOLA E AZIENDAORE DI LEZIONE EFFETTUATEn. ore di lezione 95 su n. 99 ore annuali previste dal piano di studi.


Conoscenze►Lezione 41 La previdenza sociale. Cosa si intende per previdenza sociale. Cosa sono i contributi. I 3 soggetti della previdenza. I 3 tipi di prestazioni che erogano gli enti pubblici. Differenza tra previdenza e assistenza. Le prestazioni assistenziali: che cosa sono; quelle in denaro e in natura. Per queste occorre avere versato contributi? Da chi sono erogate. Le prestazioni previdenziali: che cosa sono; sono obbligatorie? Contro quali rischi. Quelle in denaro e in natura. Da chi sono erogate.

►Lezione 42. I tre pilastri della previdenza sociale in Italia. La previdenza obbligatoria. Che cosa è. Da chi è gestita. Che cosa sono le casse professionali. I contributi. Quali lavoratori sono iscritti alla gestione separata presso l’INPS; che diritti hanno. La previdenza complementare collettiva. Che cosa è. Da chi è gestita. Quando è entrata in funzione? I fondi pensione. Il TFR (Trattamento di fine rapporto), le 2 scelte. Quanto è l’importo mensile del TFR. L’approfondimento. La previdenza complementare individuale. La polizza vita. I fondi comuni di investimento.

►Lezione 43. Il sistema pensionistico. Che cosa è la pensione. Come possono essere classificate. La riforma del sistema pensionistico 2004. La riscossione della pensione. I patronati. I contributi figurativi. Le 2 scelte. Le forme di pagamento. I 4 modi di riscossione e in quali tempi (3). Il libretto di pensione (i dati più significativi). La persona delegata alla riscossione.

►Lezione 44. L’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Che cosa è, da chi è gestita. Che funzione ha (3). La responsabilità civile. I soggetti interessati. Cosa si intende per infortunio sul lavoro (parole chiave). In caso di morte che cosa è previsto. In caso di inabilità permanente (2). In caso di inabilità temporanea. L’occasione di lavoro. L’infortunio domestico. Cosa si intende per malattia professionale (parole chiave).

►Lezione 45. La previdenza per i disoccupati. L’indennità di disoccupazione, che cosa è. Il licenziamento avviene per qual quali cause (2). A chi spetta. Chi può presentare domanda ed entro quando. Quanto dura l’indennità. In che misura è corrisposta e da chi. Le integrazioni salariali. Che cosa sono. La c.i.g. ordinaria (quando si verifica, quanto dura e in che misura) la c.i.g. straordinaria (quando si verifica, quanto dura e in che misura). L’indennità di malattia. Che cosa è. Chi ne beneficia e in che misura. L’indennità di mobilità. Che cosa è. La mobilità chi tutela. Chi ne beneficia, quando ne ha diritto e in che misura. Indennità a favore dei lavoratori socialmente utili. (che cosa offrono i l.s.u.; da chi vengono impiegati; chi sono i destinatari)

►Lezione 46. La previdenza per gli anziani. Dal sistema retributivo a quello contributivo. Pensione di vecchiaia o dell’età pensionabile. Che cosa è. Sistema retributivo, contributivo e misto. Le finestre



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d’uscita. Pensione supplementare o aggiuntiva di vecchiaia. Pensione di anzianità o pensione anticipata. Dal 2013 per chi ha 35 anni di contributi. Per i lavori usuranti. Per chi ha n. 40 anni di contributi. Che cosa è il supplemento di pensione.

►Lezione 47. La previdenza per gli invalidi. Cosa si prevede se l’invalidità è parziale, se è totale. L’assegno di invalidità. Che cosa è, a chi spetta il riconoscimento e quali sono i criteri. La pensione di inabilità. Che cosa è, a chi spetta il riconoscimento e quali sono i criteri. Indennità e assegno di accompagnamento per l’assistenza personale e continuativa.

►Lezione 48. La previdenza per la famiglia. Pensione ai superstiti di reversibilità (3 tipi di pensione) e indiretta. I beneficiari: il coniuge (nel caso di divorzio), i figli (minori, universitari, inabili), i genitori, i fratelli e le sorelle. L’assegno per il nucleo familiare familiare (che cosa è, a chi spetta, a quali condizioni).. Assegni familiari (che cosa sono, a chi spettano, a quali condizioni). Indennità di maternità (a chi spetta, astensione obbligatoria, astensione facoltativa o congedo parentale). Assegni di maternità (a chi spetta). I 2 tipi.

►Lezione 49. L’imprenditore e l’impresa. L’imprenditore. Chi è (art. 2082 c.c.). Spiega che cosa vuol dire: 1) attività professionale (parola chiave), 2) attività economica (parola chiave), 3) attività organizzata (parola chiave) e i fattori produttivi, 4) attività diretta alla produzione (parola chiave) o allo scambio (parola chiave) di beni o di servizi. I professionisti intellettuali sono considerati imprenditori? Quando il professionista intellettuale è considerato un imprenditore commerciale. L’impresa. Che cosa è. In che cosa consiste. Che cosa sono l’utile e la perdita. Classificazione delle imprese in base ai soggetti (private: finalità, le 3 di persone e le 3 di capitali, pubbliche: finalità), al tipo di attività, alle dimensioni (quelle piccole che cosa comprendono).

►Lezione 50. L’imprenditore agricolo. Chi è l’imprenditore agricolo (art. 2135 c.c.). Attività agricole. La coltivazione del fondo e le culture idroponiche. La conduzione del bosco. L’allevamento di animali. Attività connesse. In che cosa consistono (5). Hanno per oggetto che cosa? Spiega che cosa significa che: le attività connesse devono essere esercitate dallo stesso imprenditore, sono ausiliarie rispetto all’attività principale; l’imprenditore agricolo può acquistare e rivendere prodotti non ottenuti dal proprio fondo e a quali condizioni (4). L’agriturismo. Che cosa è. Quali sono le condizioni per esercitarlo (due parole chiave). Sono previste quali attività (3). Produzione di energia. Perché è attività agricola connessa (legge fin. 2006). Biomasse: bioetanolo, biodiesel. Iscrizione delle imprese agricole: dove e la sua funzione.

►Lezione 51. L’imprenditore commerciale. Attività commerciali. Chi è l’imprenditore commerciale (art. 2135 c.c.). I cinque gruppi di attività con esempi in base ai quali un’impresa si definisce commerciale. Funzione attiva delle banche, funzione passiva.. Funzione dell’impresa di assicurazione. L’imprenditore può fare uso di due tipi di capitale: proprio e di credito; spiega i rischi. Statuto dell’imprenditore. Che cosa è. Che cosa riguarda. La capacità per l’esercizio dell’impresa. L’assunzione del rischio d’impresa. L’obbligo dell’iscrizione nel registro delle imprese (finalità, tempi, dove si trova). L’obbligo della regolare tenuta delle scritture contabili (libri, corrispondenza, finalità). La soggezione al fallimento e alle altre procedure concorsuali (quando si verifica, le procedure concorsuali, che cosa è la par condicio creditorum). Che cosa è il fallimento. La capacità d’agire: gli incapaci assoluti, gli incapaci relativi. Può un incapace intraprendere un’attività commerciale? Può continuarla (perché è stata ereditata)? In tal caso che cosa occorre?

►Lezione 52. I collaboratori dell’imprenditore. I lavoratori autonomi e i lavoratori dipendenti. Lavoro autonomo. Definizione. Lavoro subordinato. Chi è il prestatore di lavoro subordinato. I 5 requisiti. La



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retribuzione: due modalità (a tempo a cottimo); mediante altre 3 modalità con esempi. Rappresentanti dell’imprenditore. Come si distinguono i prestatori di lavoro (4). L’institore: chi è, che funzioni, che poteri ha; la procura institoria. Il procuratore: chi è, che funzioni, che poteri ha. Il commesso: chi è, che funzioni, che poteri ha. La rappresentanza. Che cosa è. La procura: che cosa è, tipi (2). Il conflitto di interessi con esempio.

►Lezione 53. Il piccolo imprenditore. Chi sono i piccoli imprenditori (4). Commenta l’art. art. 2083 c.c. (lavoro proprio e dei familiari, il capitale investito). Anche se esercita una delle 5 attività previste dall’art. 2195 c. c. (imprenditore commerciale) quali sono i tre obblighi previsti per l’imprenditore commerciale a cui non è assoggettato. Cosa è la pubblicità notizia. Coltivatore diretto. Chi è (parola chiave). Cosa si intende per famiglia. In che cosa si distingue dall’imprenditore agricolo (due caratteristiche: percentuale e abitualità). Impresa familiare. Quando è presente. Cosa vuol dire: collaborazione di fatto. In che modo deve essere svolta. Entro quale grado i parenti e gli affini. Le mansioni svolte. Che cosa stabilisce l’art. 230 c.c.: mantenimento, utile (percentuale), decisioni (4), in che modo vanno prese, il lavoro della donna. Artigiano. Chi è. La responsabilità. Parola chiave riguardo il lavoro. Come deve essere svolto il lavoro (4). La prevalenza. Quali sono i requisiti che deve rispettare: personalmente, lavoratori dipendenti, automatizzazione parziale, forma di società. L’iscrizione all’albo.

►Lezione 54. L’azienda. Che cosa è (art. 2555 c.c.). Differenza con l’impresa. Esempio di impresa e di azienda della Gewiss e della Brembo Freni. Quali sono i due aspetti che emergono dall’art. 2555 c.c. (interdipendenza dei beni, la struttura, tipi di beni). Trasferimento dei beni: dei singoli beni, della proprietà o del godimento dell’azienda. Gli effetti che produce il trasferimento: il divieto di concorrenza; la successione nei contratti (quelli a carattere non personale e personale); la successione nei crediti e il debitore; la successione nei debiti e i creditori, l’obbligazione in solido con l’alienante. Cosa vuol dire obbligato in solido (pro solvendo e pro soluto). Che cosa è la cessione del credito. Che cosa è l’usufrutto. Avviamento. Che cosa è. Parola chiave. Oggettivo e soggettivo. Quale prevale?

►Lezione 55. I segni distintivi dell’azienda. Che cosa sono, quanti e quali sono. Cosa contraddistinguono la ditta, l’insegna e il marchio. La finalità della protezione (diritto di esclusiva). La ditta. Per la società come si chiama. I tre requisiti (veridicità, novità, liceità), con spiegazione ed esempi, per usufruire della tutela giuridica. La ditta originaria e derivata. L’insegna. Che cosa è. Può essere di tre tipi con spiegazione. Quale è la regola? Il trasferimento. L’emblema. Il marchio. Che cosa è. La finalità. Il trasferimento. Il marchio di fabbrica, di commercio e di servizio con spiegazione ed esempi. In base alla tipologia con esempi: marchi forti; marchi deboli; marchi collettivi; marchi registrati (quanto dura, la protezione in ambito nazionale, comunitario ed internazionale). Il brevetto: che cosa è; la volgarizzazione del marchio; marchi non registrati. Per ricevere la tutela giuridica il marchio deve presentare 4 requisiti: liceità, veridicità, originalità, novità; spiegali con esempi. La proprietà intellettuale. Che cosa è. Il diritto d’autore. Il diritto morale e quanto dura; il diritto patrimoniale e quanto dura.

►Lezione 56. Definizione di società. Come possono nascere le imprese sociali?. Il contratto di società (2247 c.c.). Spiega le caratteristiche essenziali: la PLURALITÀ DI PERSONE (eccezione); i CONFERIMENTI DA PARTE DEI SOCI (in particolare cosa vuol dire che le società sono dotate di autonomia patrimoniale; con quali modalità il socio può conferire un proprio bene; quale è la differenza; cosa succede al termine della società); l’ESERCIZIO IN COMUNE DI UN’ATTIVITÀ ECONOMICA (la parola chiave); lo SCOPO DELLA DIVISIONE DEGLI UTILI (il profitto). Ripartizione degli utili. Che cosa dice la legge. Il divieto del patto leonino. Tipi di società. Secondo lo scopo (lucrative e mutualistiche, con parole chiave e distinzioni) , secondo l’oggetto sociale (commerciali e non commerciali, con l’art. e distinzioni), secondo il grado di autonomia patrimoniale (società



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di persone e società di capitali con spiegazione; spiega: i due tipi di autonomia; le tre caratteristiche della responsabilità dei soci per le obbligazioni sociali nelle società di persone; la caratteristica della responsabilità dei soci per le obbligazioni sociali nelle società di capitali; l’eccezione dei soci accomandatari).

►Lezione 57. Le società di persone: la società semplice (ss). Che cosa è la società semplice. Chi può assumere tale forma (2). La costituzione con parola chiave (4 forme). L’amministrazione della società: che cosa è, a chi spetta, i due tipi (disgiuntiva e congiuntiva con spiegazione). A chi spetta il potere di rappresentanza. I conferimenti. Che cosa sono e in che cosa consistono (3).La partecipazione agli utili e alle perdite. L’autonomia patrimoniale: tipo con spiegazione. Da che cosa è formato il patrimonio sociale. E’ distinto dal patrimonio di ciascun socio? Che cosa è il beneficio di escussione (spiega le fasi). La società risponde dei debiti personali del socio? Che cosa può fare il creditore personale del socio? Lo Scioglimento (art. 2272). I tre casi. Lo scioglimento determina l’estinzione della società? La liquidazione: cosa consiste (parola chiave); che cosa non si può fare e si può fare. Che cosa è il patrimonio netto. Lo scioglimento di uno o più soci: la morte e gli eredi, il recesso e quando è consentito, l’esclusione e le motivazioni (2).

►Lezione 58. Le società di persone: la società in nome collettivo (snc) e la società in accomandita semplice (sas). Che cosa è la snc. La ragione sociale con esempio. Il divieto di concorrenza ai soci. La costituzione ovvero l’atto costitutivo, cosa deve contenere. Entro quanti giorni deve essere depositato presso la Camera di commercio. Che cosa comporta la mancata iscrizione. Che tipo di amministrazione spetta a ciascun socio. L’autonomia patrimoniale: che cosa comporta, la differenza con quella della società semplice (2). Lo scioglimento ( i casi) e le varie tappe che portano alla cancellazione. Eventualmente che cosa capita ai soci?

LA SOCIETÀ IN ACCOMANDITA SEMPLICELa differenza tra società in accomandita semplice e per azioni. Quali regole si applicano (3). I soci accomandatari e accomandanti: differenze, i poteri, tipo di responsabilità. Chi ha la gestione della società. Che cosa possono farei soci accomandanti. Quando si scioglie la sas.

►Lezione 59. Le società di capitali: la s.p.a e la s.a.p.a. Le innovazioni (3) della disciplina delle società di capitali e delle società cooperative del d. lgs. 2003. Che tipo di autonomia patrimoniale godono le società di capitali? Che cosa vuol dire.Azioni e obbligazioni. Che cosa rappresentano le azioni. Che tipo di qualifica ha chi acquista le azioni. Alcuni diritti connessi con tale qualità (3). Le azioni devono essere di uguale valore? Conferiscono ai possessori uguali diritti? Perché i soci emettono azioni sul mercato finanziario. I soci possono decidere di realizzare in qualsiasi momento il denaro investito in due modi (pubblicamente o privatamente). Cosa vuol dire titoli quotati. Che cosa rappresentano le obbligazioni. In tal caso i soci cosa diventano. Per tu che fai il risparmiatore che cosa determinano le azioni e le obbligazioni (rendimento incerto, interesse certo).

LA SOCIETÀ PER AZIONI Dove è disciplinata nel codice civile. Che cosa stabilisce l’art. 2325 c.c. Costituzione. L’atto costitutivo: come si costituisce e in che cosa consiste (2). Che cosa deve indicare l’atto costitutivo (4). La procedura di costituzione in quante e quali fasi sia articola. Cosa contiene lo statuto. Il notaio entro quanti giorni deve iscrivere l’atto costitutivo nel registro delle imprese; che effetto ha e che cosa vuol dire. Le due procedure di stipulazione dell’atto costitutivo: la costituzione simultanea (promotori) e la costituzione per pubblica sottoscrizione (il programma preventivo). Il capitale minimo e la sua denominazione sociale. Conferimenti. Devono essere effettuati in …. ed eventualmente in …(2). L’impegno



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dei soci; mentre se la società è costituita per iniziativa unilaterale …. Effettuati tutti in conferimenti il capitale sociale come deve risultare frazionato Organi. Il principio dell’autonomia statutaria e i tre modelli di amministrazione e di controllo: sistema tradizionale (3), sistema dualistico (2), sistema monistico (1). Il controllo contabile da chi viene effettuato. L’assemblea degli azionisti ordinaria e straordinaria: differenze e compiti. Il collegio sindacale. Composizione e compiti. Compito degli amministratori. Differenza tra amministratore unico, consiglio di amministrazione, comitato esecutivo e amministratori delegati. Scioglimento. Le cause (art. 2484 c.c.) sono uguali a quelle per tutte le società di capitali [p. 163 in fondo] (6). Cosa deve fare l’assemblea; funzione dei liquidatori, il bilancio finale, la cancellazione; che cosa determina la cancellazione?

LA SOCIETÀ IN ACCOMANDITA PER AZIONILa differenza tra i due tipi di soci accomandatari accomandanti; perché è una società di capitali a responsabilità mista. La differenza (2) con la sas (semplice). Costituzione. Che cosa deve contenere la denominazione sociale e l’atto costitutivo? Organi. Quali e quanti sono. A chi spetta l’amministrazione della società. Il vantaggio della sapa rispetto ad altre forme societarie (stabilità). Scioglimento. Le cause (art. 2484 c.c.) sono uguali a quelle per tutte le società di capitali [p. 163 in fondo] (6). Spiega perché i soci accomandatari (che hanno cessato l’attività) devono essere sostituiti entro sei mesi, pena lo scioglimento della sapa. L’amministratore provvisorio. Che cosa è la holding o società capogruppo o società madre. Le società figlie. La holding finanziaria o pura, gestoria, mista, di famiglia.

►Lezione 60. Le società di capitali: la s.r.l. Quali realtà imprenditoriali favorisce. La finalità della riforma del 2003. Costituzione. Come avviene (2). L’atto costitutivo da chi è redatto e che cosa deve contenere (8). Che funzione ha lo statuto e che cosa deve contenere in particolare. Giorni per il deposito alla Camera di commercio; perché è importante; altrimenti che cosa succede. Conferimenti. Il capitale sociale minimo per la costituzione. Il vantaggio della srl. Il capitale sociale è suddiviso in… Il vantaggio delle partecipazioni in quote. Le quote sono liberamente trasferibili? Al momento della sottoscrizione il socio deve versare almeno quale percentuale dei conferimenti in denaro e se la srl è costituita con atto unilaterale? Come avviene la ripartizione degli utili. Organi. Sono tre, quali? Funzione dell’assemblea dei soci. Su quali materie delibera. Che cosa le compete (4). Funzione del consiglio di amministrazione. L’Amministratore unico o il consiglio di amministrazione. La rappresentanza generale degli amministratori. Che diritto hanno i soci non amministratori (2). Funzione del collegio sindacale Quando è obbligatoria, altrimenti? Recesso. Che cosa è. Quando avviene (3). Scioglimento. Le cause (art. 2484 c.c.) sono uguali a quelle per tutte le società di capitali [p. 163 in fondo] (6).

►Lezione 61. Le cooperative e le mutue assicuratrici. LA SOCIETÀ COOPERATIVAL’art. 2511 c.c.: che cosa comporta il principio della porta aperta; che cosa implica la variabilità del capitale. La partecipazione dei soci cooperatori al capitale sociale come può essere rappresentata (2). Le cooperative che svolgono attività commerciali (2195 cc.) sono sottoposte a fallimento? Per le obbligazioni sociali risponde soltanto la società con il suo patrimonio? Alle cooperative sono applicate le norme per le spa o le srl? a seconda del numero dei soci (quanti) e dell’attivo patrimoniale (quanto)? Categorie. Che cosa sono le cooperative ‘virtuose’. Perché si dice mutualità prevalente (3). In che percentuale devono essere gli apporti dei soci. Che cosa sono le cooperative ‘diverse’. Costituzione. Che cosa stabiliscono l’atto costitutivo e lo statuto sociale. L’atto pubblico. Il termine di presentazione presso l’ufficio registro delle imprese. L’iscrizione obbligatoria all’albo delle cooperative. La denominazione sociale. Il numero dei soci e la reintegrazione. Il valore della quota e delle azioni. Il diritto di voto. Il principio della porta aperta. Soci. I soci delle cooperative di lavoro. I soci cooperatori, i soci finanziatori, i soci volontari. Organi. Servono a fare. L’assemblea ordinaria



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(un voto un socio, funzione). L’assemblea straordinaria (convocazione). Il consiglio di amministrazione (funzione). Il collegio sindacale (funzione). Il collegio arbitrale (funzione).Recesso ed esclusione. Differenza, In caso di morte del socio. Tipo di cooperative: di consumo, di lavoro agricolo; edilizia di abitazione a proprietà indivisa e a proprietà divisa; di produzione e lavoro.

LA SOCIETÀ DI MUTUA ASSICURAZIONE. Che cosa è. Quando si acquista la qualità di socio (socio cooperatore). I contributi periodici (premi assicurativi e conferimenti). I soci sovventori e il fondo di garanzia.

►Lezione 62. Il rapporto giuridico obbligatorio. Cosa si intende per rapporto giuridico. Il diritto soggettivo. Che cosa è con esempio. La suddivisione tra d.s. patrimoniali e non patrimoniali. I diritti patrimoniali come si distinguono (2). Che cosa sono i d. s. reali (che cosa vuol dire res) con esempio. Cosa vuol dire che sono trasmissibili e assoluti. Che cosa sono i d. s. di credito con esempio. Che cosa attribuiscono al titolare del diritto. Che cosa vuol dire che sono trasmissibili e relativi. Obbligazione. Quali sono gli elementi del rapporto giuridico obbligatorio (3). I soggetti, i principi di correttezza; come deve essere eseguita la prestazione; come deve comportarsi il creditore. Che cosa è il vincolo giuridico. Che cosa è la prestazione; come deve essere (4). Da che cosa derivano le obbligazioni (2). Le obbligazioni si possono ricondurre a due grandi categorie: quali. Quali sono le fonti delle obbligazioni (3). Che cosa è il contratto. Che cosa è il fatto illecito (la differenza tra danno giusto e ingiusto; la differenza tra colpa e dolo); cosa vuol dire ogni altro atto o fatto idoneo a produrlo (4, che cosa è la ripetizione di indebito). Adempimento. Che cosa è, con i requisiti (2). Cosa vuol dire ‘buon padre di famiglia’. Cosa vuol dire ‘esatta’. Inadempimento. Che cosa è. Come può essere l’inadempimento (2). Cosa vuol dire inadempimento volontario. Come può essere effettuato il risarcimento (2). Come viene calcolato il risarcimento nel caso di pagamento della somma di denaro (per equivalente). Cosa è il danno emergente e il lucro cessante con esempi. La clausola penale. Cosa vuol dire inadempimento involontario. Come deve essere l’impossibilità sopravvenuta (4); cosa vuol dire: oggettiva (la differenza tra caso fortuito e forza maggiore con esempi); cosa vuol dire sopravvenuta; cosa vuol dire totale; cosa vuol dire definitiva. Cosa succede se il debitore riesce a dimostrare che non ha potuto adempiere per causa a lui non imputabile, perché?

►Lezione 63. Il Contratto. Che cosa è il contratto (art. 1321 c.c.) (sapere a memoria). Quali sono gli elementi essenziali del contratto senza i quali non esiste (4). Che cosa è l’accordo tra le parti. Quando il contratto si conclude Come si devono comportare le parti durante le trattative. Cosa vuol dire buona fede. Chi viene meno al dovere di correttezza che obbligo ha (responsabilità precontrattuale). Che cosa è l’oggetto. Come deve essere (4). Che cosa è la causa. Perché non deve essere confusa con i motivi. Cosa vuol dire causa illecita. Quando è illecita cosa succede. Che cosa è la forma. Come può essere (3). La prova documentale. Gli elementi accidentali. Quali sono (3). Possono essere liberamente inseriti?La condizione: che cosa è. I due tipi. La parola chiave. La differenza tra condizione sospensiva e risolutiva con esempi. Se la condizione è impossibile? Se illecita? Il termine: che cosa è; la parola chiave. Può essere di due tipi. Il modo: che cosa è. La parola chiave. L’INVALIDITÀ DEL CONTRATTO. Che cosa è. Quali sono le 4 figure di invalidità. Nullità. Quando si ha nullità. Il contratto nullo produce effetti? E chi ha già eseguito le prestazioni? E’ prescrittibile? E’ rilevabile di ufficio dal giudice?Annullabilità. Quando si ha l’annullabilità (3). L’incapacità di agire; incapacità temporanea di intendere e di volere con esempio. I vizi della volontà; che cosa sono; l’errore (parola chiave), la violenza (parola chiave), dolo (parola chiave). Il contratto annullabile produce effetti? Chi dichiara l’annullabilità?. L’annullamento elimina gli effetti già prodotti? (efficacia retroattiva)? E le prestazioni già eseguite? In quanti anni si



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prescrive?Può essere rilevata d’ufficio dal giudice? Rescissione. Quando si ha la rescissione. Per cause avvenute al momento della stipulazione? I due casi. Cosa vuol dire contratto concluso in stato di pericolo (parola chiave) con esempio. Cosa vuol dire contratto concluso in stato di bisogno (parola chiave) con esempio. Da chi può essere esercitata la rescissione e in quanto tempo si prescrive. Chi la pronuncia? Quando si può evitare la rescissione? Risoluzione. Quando si ha la risoluzione. Per cause avvenute al momento o dopo la stipulazione? Sinonimo di risoluzione. Che cosa è il contratto a prestazioni corrispettive. Chi pronuncia la risoluzione. Cosa succede quando il contratto è dichiarato risolto. E chi avesse già ricevuto la prestazione? A seconda delle cause la risoluzione come si distingue (3). Risoluzione per inadempimento. Quando l’altra parte non adempie il contraente cosa può fare? Entro quanti anni si prescrive? Che cosa è la diffida ad adempiere. Risoluzione per eccessiva onerosità. Per quali tipo di contratti? A motivo di che cosa? Risoluzione per impossibilità sopravvenuta. L’impossibilità è data da che cosa?LA CLASSIFICAZIONE DEI CONTRATTI CON ESEMPI: Bilaterali o plurilaterali. A prestazioni corrispettive o a prestazioni unilaterali. A titolo oneroso o a titolo gratuito. Solenne o non solenne. Consensuali o reali. Aleatori o commutativi. Tipici o atipici. A effetti reali o a effetti obbligatori. A esecuzione continuata o a esecuzione periodica o a esecuzione differita.

►Lezione 64. La compravendita. Nozione. Contratto consensuale. Contratto ad effetti reali. Contratto ad effetti obbligatori. Vendita di cose generiche. Vendita di cose futur5e. vendita di cose altrui. Obbligazione del compratore. Obbligazione del venditore. Consegna della cosa. Garantire l’evizione. Garantire la mancanza di vizi e la mancanza di qualità. Il Codice di consumo. Codice del consumo. Clausole vessatorie. Vendita a distanza. Alcuni tipi di vendita: vendita a rate con riserva di proprietà. Vendita a prova. Vendita con riserva di gradimento. Vendita su documenti. Vendita su campione. Vendita con patto di riscatto.

►Lezione 65. La locazione e i contratti di mutuo. LA LOCAZIONE. Nozione. Contratto di durata. La differenza con l’affitto. Locatore e locatario. Obblighi del locatore. Obblighi del locatario. Immobili urbani. La locazione ad uso abitativo. La locazione ad uso non abitativo. I CONTRATTI DI PRESTITO. Comodato (o prestito d’uso). Definizione con esempio. Mutuo. Definizione con esempio. Cosa vuol dire che è ad effetti reali. Cosa vuol dire che è un contratto oneroso.

►Lezione 66. L’assicurazione. Definizione. Caratteristiche. Cosa vuol dire che è un contratto aleatorio, formale, oneroso e di durata.La polizza di assicurazione. Le assicurazioni obbligtatorie. I soggetti (4). Chi è: l’assicuratore, il contraente, l’assicurato, il beneficiario. Gli elementi. Il rischio. La causa. Il premio. L’assicurazione contro danni. Il principio indennitario. La pluralità di assicurazioni. Assicurazione della responsabilità civile (RCA). L’assicurazione sulla vita. Assicurazione per il caso di morte. Assicurazione per il caso di sopravvivenza. Assicurazione mista.. Il diritto di riscatto. Il diritto di riduzione.

►Lezione 87. La teoria economica di Keynes. La vita. Gli anni Venti. Trattato della moneta. Risaprmio e investimento. Deficit spending. L’opera principale.

►Lezione 87. L’intervento dello Stato nell’economia. Politica fiscale. Domanda aggregata. Inflazione Politica monetaria. Sistema bancario. Politiche dei redditi. Politiche industriali.

Abilità e competenze saper la struttura della previdenza sociale saper individuare le diverse tipologie di imprese



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saper illustrare le varie figure di imprenditore riconoscere la funzione dei segni distintivi distinguere i tipi di società di persone distinguere i tipi di società dei capitali distinguere azioni e obbligazioni saper illustrare i principali obblighi delle parti nei contratti trattati saper individuare le particolarità dell’impresa assicuratrice saper distinguere autonomia patrimoniale perfetta ed imperfetta sapere distinguere i segni distintivi dell’azienda sapere distinguere concorrenza e concorrenza sleale saper riconoscere le caratteristiche dei diversi tipi di società lucrative e mutualistiche saper cogliere le differenze fra elementi essenziali ed accidentali del contratto saper cogliere le caratteristiche dei contratti di compravendita, locazione e assicurazione saper delineare la teoria economica keynesiana e l’intervento dello stato nell’economia

CONTENUTIIMPRENDITORE E AZIENDAU. D. 1 - La previdenza socialeU. D. 2 - I pilastri della previdenza in ItaliaU. D. 3 - Il sistema pensionisticoU. D. 4 - L’assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionaliU. D. 5 - La previdenza per i disoccupatiU. D. 6 - La previdenza per gli anzianiU. D. 7 - La previdenza per gli invalidiU. D. 8 - La previdenza per la famiglia

IMPRENDITORE E AZIENDAU. D. 1 - La disciplina giuridica dell’imprenditoreU. D. 2 - Lo statuto dell’imprenditore commercialeU. D. 3 - L’azienda e i segni distintivi

LE SOCIETA’U. D. 1 - Le società di personeU. D. 2 - Le società di capitaliU. D. 3 - Le società cooperative

I CONTRATTIU. D. 1 - Il contratto in generaleU. D. 2 – I singoli contratti; i contratti di comprevendita; il contratti di locazione, il contratto di assicurazione.

LA TEORIA KEYNESIANA E L’INTERVENTO DELLO STATO NELL’ECONOMIAU. D. 1 – L’economia di KeynesU. D. 2 - L’intervento dello Stato nell’economia

Firma dei rappresentanti di classe …………………………………………

…………………………………………



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Gli argomenti sono stati sviluppati seguendo il libro di testo, appunti, mappe concettuali e esercizi di analisi e sintesi. La maggior parte della classe ha una conoscenza dei contenuti sufficiente. Si evidenziano casi di alunni con risultati quasi sufficienti. L’impegno e la partecipazione di alcuni studenti sono stati discontinui, ma con miglioramento finale.

Bergamo, 15 maggio 2014 Firma Docente ………………………………………



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ALLEGATO 1.7 MATERIA : TECNICA AMMINISTRATIVA

DOCENTE : GIORGIO LANZI

LIBRO DI TESTO: “TECNICA AMMINISTRATIVA” - E. Astolfi, L. Venini. Ed. TRAMONTANA

ORE DI LEZIONE EFFETTUATE: 91 ore di lezione su 99 annuali previste dal piano di studi

OBIETTIVI REALIZZATI IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE, CAPACITA’

Conoscenze minime. Conoscere:- Gli elementi fondamentali dell’attività e del sistema economico

- il concetto di azienda

- la classificazione delle aziende

- il concetto di organizzazione aziendale

- il concetto di operazione e di gestione aziendale

- il sistema costi/ricavi

- il concetto di esercizio e di periodo amministrativo;

- il concetto di reddito d’esercizio e di patrimonio di funzionamento

- il concetto di rilevazione delle operazioni di esercizio. La situazione contabile dell’impresa al 31/12

- i criteri classificazione delle aziende di erogazione e le loro diverse caratteristiche

- il concetto di Stato sociale e il suo rilievo nell’organizzazione della società

- l’importanza del terzo settore nelle economie moderne, il concetto di impresa non profit e le sue caratteristiche

principali

- I tratti essenziali del moderno mercato del lavoro, del sistema della flessibilità

- i tratti essenziali del contratto di lavoro tipico ed atipico

- il significato dei contributi sociali e delle ritenute fiscali a carico del lavoratore

- i concetti fondamentali del titoli di credito e le loro caratteristiche principali

- la struttura degli assegni e delle cambiali

- i concetti generali dei valori mobiliari (azioni, obbligazioni e titoli pubblici).

Competenze. Sapere: Individuare le diverse tipologie di azienda, i loro obiettivi e gli ambiti in cui esse operano

illustrare i principali concetti di organizzazione aziendale, di struttura e di organigramma aziendale



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distinguere le principali operazioni della gestione aziendale, le fonti e gli impieghi dell’attività dell’impresa

- ricostruire la situazione patrimoniale ed economica dell’impresa, dalle operazioni di costituzione a quelle di

gestione fino alla determinazione del risultato di esercizio (non è stato sviluppato il principio della competenza

economica)

- distinguere i tipi di aziende di erogazione e la loro rilevanza nell’ambito del moderno sistema economico e

delle politiche pubbliche e di welfare state

- riconoscere gli elementi principali della busta paga e le modalità di determinazione dell’IRPEF sul reddito da

lavoro dipendente

- distinguere i diversi tipi di cambiale e di assegno e le loro caratteristiche principali

Capacità. Sapere: Riconoscere gli elementi fondamentali dell’attività economica nel sistema locale, nazionale e globale. Riconoscere

gli elementi caratteristici della globalizzazione dell’economia

distinguere l’aspetto economico della gestione aziendale da quello finanziario

distinguere le varie forme aziendali, i loro obiettivi e le loro principali caratteristiche

individuare le principali voci della struttura patrimoniale ed economica dell’impresa

- individuare gli elementi significativi delle realtà no profit nel sistema economico locale e nazionale

- calcolare l’imposta lorda che grava sul reddito da lavoro dipendente

- compilare cambiali ed assegni.

CONTENUTI

I. L’ATTIVITA’ ECONOMICA, I SUOI SOGGETTI E LE SUE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

J. AZIENDE E IMPRESE: TIPOLOGIE E CARATTERISTICHE PRINCIPALI

K. IL SISTEMA AZIENDALE

L. L’ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE AZIENDALE

M. LA RAPPRESENTAZIONE DELL’AZIENDA ATTRAVERSO LA SITUAZIONE PATRIMONIALE ED ECONOMICA

In particolare:L’attività economica e le sue caratteristiche generali; la globalizzazione dell’economia; il concetto di azienda; l’azienda

come sistema; i soggetti aziendali; la forma giuridica delle aziende; le relazioni dell’azienda con il mercato; le dimensioni

aziendali; le principali funzioni dell’azienda; la struttura organizzativa aziendale; la gestione aziendale; le operazioni di

gestione e i flussi: operazioni di finanziamento e le operazioni di investimento; operazioni di trasformazione tecnica; i

cicli aziendali: aspetto finanziario, economico, monetario, tecnico; il patrimonio aziendale; il sistema costi e ricavi; la

determinazione del reddito d’esercizio; attività, passività e patrimonio netto al 31/12; la situazione contabile dell’impresa.

Lo Stato Patrimoniale (attivo e passivo); il Conto Economico e il reddito di esercizio. I margini aziendali e la valutazione



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dell’impresa attraverso la valutazione della situazione patrimoniale ed economica.

N. IL RUOLO E L’ATTIVITA’ DELLE AZIENDE DI EROGAZIONE

In particolare:Lo Stato sociale e la sua evoluzione nel tempo. L’importanza del terzo settore nell’economia moderna. La sua

specificità e complementarietà rispetto al primo e al secondo settore. I riferimenti costituzionali alla cooperazione. Gli

elementi di sviluppo del Terzo settore in Italia. La sussidiarietà. L’attività delle aziende di erogazione; la classificazione

delle aziende di erogazione; il settore non profit e l’impresa sociale: caratteristiche generali; la cooperazione; le

cooperative sociali di tipo A e B; le associazioni di volontariato; le ONLUS (solo cenni).

O. LE CARATTERISTICHE GENERALI DEL MERCATO DEL LAVORO; LA GESTIONE DEL PERSONALE; IL

COSTO DEL LAVORO

In particolare: L’evoluzione de mercato del lavoro e le sue attuali caratteristiche principali. L’importanza del lavoro per l’impresa, per la

società e per la persona. Lavoro e nuovi bisogni sociali ad esso collegati. Le fonti giuridiche del rapporto di lavoro; i

diritti dei lavoratori; il sistema contrattuale; contratti tipici ed atipici: forme particolari di lavoro dipendente; la cassa

integrazione e la mobilità; la previdenza: pensione, malattia, maternità; i piani retributivi; gli elementi della retribuzione

(solo lo sviluppo teorico); i rapporti con gli enti di previdenza; l’assegno per il nucleo familiare.

P. I TITOLI DI CREDITO: CARATTERISTICHE GENERALI. LA CAMBIALE E L’ASSEGNO.

In particolare:I mezzi di pagamento. I titoli di credito, tipologia e caratteristiche generali. Il il pagherò cambiario e la tratta; i soggetti

del rappoprto cambiario; la scadenza delle cambiali; la girata; l’avallo; il pagamento delle cambiali; il mancato

pagamento e le azioni cambiarie (cenni generali); l’assegno bancario e relative norme; l’assegno circolare.

NOTE SUL LIVELLO DI APPROFONDIMENTO degli argomenti sviluppati

Q. In merito alla determinazione contabile del risultato di esercizio e del patrimonio aziendale al 31/12, la classe è in

grado di rilevare in termini di un unico mastrino SP/CE riepilogativo le principali operazioni aziendali, collocando le

principali voci di bilancio all’interno degli impieghi/fonti di SP e CE.

R. Non è stato sviluppato il bilancio di esercizio delle aziende di erogazione.

Firma delle rappresentanti degli studenti:

_____________________________________

_____________________________________

Firma del docente:

______________________________

Bergamo, 15 maggio 2014________________________________________________________________________

Succursali : Via Polaresco, 19 – 24129 BERGAMO Via Per Azzano, 05 – 24126 BERGAMO

Cod.Min. BGIS026005 – Codice Fiscale 9516529016441






ALLEGATO 1.8 MATERIA : Cultura Medico- Sanitaria

DOCENTE : Fanuli Maristella

LIBRI DI TESTORiccardo Tortora: Competenze di cultura medico-sanitaria vol.1 e 2 - Editore: CLITT

ORE DI LEZIONE EFFETTUATEn. ore di lezione 120 su n. ore annuali 132 previste dal piano di studi.


Conoscenze minime:

• Conoscere gli elementi fondamentali della genetica e dei principali meccanismi di trasmissione delle malattie ereditarie

• Conoscere le più rilevanti malattie ereditarie e loro classificazione• Conoscere le caratteristiche essenziali delle principali tipologie di handicap• Conoscere i più rilevanti processi dello sviluppo embrionale e fetale e i fattori di rischio in gravidanza, alla

nascita e in età neonatale• Conoscere le caratteristiche di crescita e sviluppo del bambino• Conoscere alcune malattie infettive, croniche e neuropsichiatriche dell’infanzia• Conoscere la struttura dei neuroni e l’organizzazione anatomo-fisiologica del SNC e dell’SNP• Conoscere le problematiche legate all’invecchiamento: aspetti biologici e alcune malattie della senescenza

Abilità e Competenze• Saper classificare le malattie ereditarie e distinguere le aberrazioni cromosomiche, le malattie monogeniche

autosomiche o eterocromosomiche, malattie genetiche multifattoriali• Saper descrivere le caratteristiche fondamentali di alcune tipologie di handicap• Saper affrontare le problematiche sanitarie della gravidanza e del parto• Saper indicare le tappe fondamentali della gravidanza, i principali fattori di rischio durante il periodo di

gestazione e i principali processi di accrescimento somatico e fisiologico in ambito neonatale • Saper affrontare le problematiche sanitarie dell’età evolutiva e descrivere i principali processi di accrescimento

somatico e fisiologico nella prima infanzia, indicando le modalità essenziali di prevenzione in età prescolare e scolare

• Comprendere l’importanza delle funzioni di integrazione e controllo del SN e della modalità di trasmissione dell’impulso nervoso lungo la fibra e a livello di sinapsi

• Saper indicare alcune modificazioni a carico di organi e apparati nell’anziano e descrivere le principali patologie senili

CONTENUTI1° Modulo – LE MALATTIE EREDITARIEUD1- Elementi di geneticaUD2- Le malattie genetiche: classificazioneUD3- Alcune malattie ereditarie: Sindrome di Turner, Klinefelter, X fragile; Fenilchetonuria, Galattosemia, Fibrosi

cistica; Sindrome di Down.



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2° Modulo – LA PREVENZIONE PRIMA, DURANTE E DOPO LA NASCITAUD1- La prevenzione in gravidanza: prevenzione del complesso TORCH, embriopatie, fetopatieUD2- La prevenzione del rischio alla nascita: il parto e i fattori di rischio del partoUD3- La prevenzione del rischio nel neonato: procedure assistenziali sul neonato, profilassi neonataleUD4- Le tecniche di indagine per la diagnosi prenatale: ecografia amniocentesi, villocentesi e funicolocentesi

3° Modulo – L’INFANZIAUD1- Elementi di pediatria e puericultura UD2- L’alimentazione nell’infanzia e nell’adolescenza: allattamento, svezzamento, alimentazione fino a 2 anniUD3- Epidemiologia e profilassi di alcune patologie infantili: valginismo, evarismo, displasia congenita dell'anca,

scoliosi, cifosi, lordosiUD4- Cenni sul sistema nervoso: neurone, trasmissione dell’impulso nervoso, suddivisione del sistema nervoso.UD5- La neuropsichiatria infantile: epilessie; paralisi cerebrali infantili

4° Modulo – LA SENESCENZAUD1- Aspetti biologici e demografici dell'invecchiamentoUD2- Le principali trasformazioni anatomo-patologiche della senescenza

UD3- Caratteristiche specifiche di alcune malattie nella senescenza: infarto del miocardio; angina pectoris, ictus cerebrale; attacchi ischemici transitori.

UD4- Invecchiamento cerebrale patologico: le demenze; morbo di Parkinson, demenza di Alzheimer

Firma rappresentanti degli studenti …………………………………………...

……………………………………………

NOTIZIE SUL GRADO DI APPROFONDIMENTOLa trattazione generale degli argomenti è stata essenziale e mirata principalmente alla comprensione e all’importanza dei concetti di base. L’ultima unità didattica verrà svolta nelle ore di lezione rimanenti.La spiegazione degli argomenti è avvenuta attraverso lezioni frontali con il supporto di schemi e disegni alla lavagna e lezioni dialogate sollecitando l’intervento degli studenti. In generale, la partecipazione della classe alle attività didattiche è stata costante e i risultati a fine anno scolastico sono stati buoni per la maggior parte degli studenti.

Bergamo, lì 15 maggio 2014 Firma Docente …………………………………………



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ALLEGATO 1.9 MATERIA : EDUCAZIONE FISICA

DOCENTE : Palazzo Salvatore


Conoscenze:-Sa definire le capacità condizionali:

Resistenza Velocità Mobilità articolare forza

Abilità:- E’ in grado di prolungare lo sforzo nel tempo, gestendo i sintomi della fatica. - E’ in grado di eseguire movimenti nel minor tempo possibile. - E’ in grado di migliorare l’ampiezza del movimento delle singole articolazioni- E’ in grado di compiere movimenti adeguati rispetto al fine da raggiungere. (Liv. 4)- E’ in grado di esprimersi in modo appropriato, utilizzando un linguaggio adeguato o specifico. (Liv 3)

-Competenza:- Riesce ad esprimere le sue considerazioni sugli esiti conseguiti in relazione alle condizioni di partenza. - Riesce a trasferire nella pratica le nozioni teoriche apprese.

CONTENUTI

Pallavolo Campo metrico Regolamento Le principali caratteristiche tecniche dei fondamentali individuali e di squadra

Pallacanestro Campo metrico Regolamento Le principali caratteristiche tecniche dei fondamentali individuali e di squadra

Tennis tavolo Campo metrico Regolamento Le principali caratteristiche tecniche dei fondamentali individuali e di squadra

Psicologia e pedagogia Il gioco nello sviluppo degli apprendimenti motori

Lo schema corporeo e le tappe dello sviluppo psico-motorio

Stile di vita come forma di prevenzione personale e sociale I.M.C Alimentazione e allenamento

Firme alunni rappresentanti ………………………………………………………..



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………………………………………………………..

Bergamo,li 15 maggio 2014 Firma docente ……………………………………………



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ALLEGATO N. 2: Criteri di valutazione approvati dal Collegio Docenti

VOTO CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE

30 15 10

Possiede una conoscenza completa, coordinata, approfondita e ampliata degli argomenti, delle informazioni e dei termini specifici. Espone gli argomenti in modo preciso, chiaro e completo.

Lavora in autonomia, organizza il proprio lavoro, utilizza le tecniche appropriate, opera con grande precisione e originalità.

Risolve correttamente i problemi con procedure logiche e chiare, senza alcun errore

2928 14 9

Possiede una conoscenza completa, coordinata, approfondita degli argomenti, delle informazioni e dei termini specifici. Espone i contenuti con fluidità e ricchezza verbale.

Lavora in autonomia, organizza il proprio lavoro, utilizza le tecniche appropriate, opera con grande precisione e originalità.

Risolve correttamente i problemi con procedure logiche e chiare, errori e imprecisioni riguardano solo aspetti marginali.

2726 13 8

Possiede una conoscenza completa, coordinata, approfondita degli argomenti, delle informazioni e dei termini specifici. Espone i contenuti in modo preciso e in forma articolata

Lavora in autonomia, organizza il proprio lavoro, utilizza le tecniche appropriate, opera con precisione.

Risolve correttamente i problemi con procedure valide, pur se con qualche svista o incompletezza

252423

1211

7Possiede una conoscenza organica, degli argomenti, delle informazioni e dei termini specifici. Espone i contenuti con chiarezza

Utilizza le tecniche appropriate e opera con precisione anche se non sempre in completa autonomia.

Risolve correttamente i problemi con procedure valide, pur se con qualche svista, travisamento o incompletezza

222120

10 6Dimostra di possedere conoscenze essenziali degli argomenti, delle informazioni e dei termini specifici. Espone i contenuti con chiarezza e correttezza accettabili. Se guidato, fornisce chiarimenti e precisazioni, completamenti

Esegue con correttezza le procedure apprese e opera con accettabile precisione.

Incontra difficoltà nell’applicazione delle conoscenze. Risolve i problemi con procedure valide, pur se con qualche incertezza o travisamento; i passaggi più difficili non vengono superati

19181716

89

5Dimostra di aver studiato, ma di non aver conseguito una sufficiente assimilazione.Espone i contenuti con qualche imprecisione e travisamento, in forma non sempre logica e comprensibile

Ha bisogno di essere guidato o di imitare; solo così riesce ad ottenere risultati accettabili

Nei problemi commette errori di procedura o non ne trova una valida; ciò, a volta anche su argomenti essenziali

15141312

67

4Dimostra di non conoscere gli argomenti. Espone gli argomenti con lacune ed errori. L’argomentazione è confusa ed incerta

Denota disimpegno e ignoranza delle metodiche. Opera in modo impreciso.

Nei problemi commette numerosi errori anche gravi, dimostrando, spesso, di non possedere procedure risolutive

111098

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3Dimostra studio molto scarso. Espone i contenuti con gravi lacune ed errori, in forma disordinata e poco chiara

Denota disimpegno e ignoranza delle metodiche. Opera in modo gravemente impreciso e a volte costituisce disturbo per gli altri

Nei problemi commette numerosi errori anche gravi, dimostrando di non possedere procedure risolutive

7654

23

2Dimostra studio pressoché nullo. Espone soltanto frammenti di contenuto per sentito dire o per intuito.

Denota disimpegno e ignoranza delle metodiche. Opera in modo gravemente impreciso e costituisce disturbo per gli altri

Non sa risolvere i problemi

321

1 1 Lo studente non svolge le prove scritte e si rifiuta di sostenere le prove orali

Non lavora e disturba gli altri Lo studente non svolge le prove



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ALLEGATO N. 3.1 : SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA

PROVA DI ITALIANO(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)

Svolgi la prova, scegliendo una delle tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO

Giovanni PASCOLI, L'assiuolo

1. Dov'era la luna? ché il cielo

2. notava in un'alba di perla,

3. ed ergersi il mandorlo e il melo

4. parevano a meglio vederla.

5. Venivano soffi di lampi

6. da un nero di nubi laggiù;

7. veniva una voce dai campi:

1. chiù...

8. e stelle lucevano rare

1. tra mezzo alla nebbia di latte:

2. sentivo il cullare del mare,

3. sentivo un fru fru tra le fratte;

4. sentivo nel cuore un sussulto,

5. com'eco d'un grido che fu.________________________________________________________________________








6. Sonava lontano il singulto:

7. chiù …

8. Su tutte le lucide vette

9. tremava un sospiro di vento:

10. squassavano le cavallette

11. finissimi sistri d’argento

12. (tintinni a invisibili porte

13. che forse non s’aprono più?...);

14. e c’era quel pianto di morte …

15. chiù…

G. Pascoli (1855 - 1912), nato in un piccolo paese della Romagna, inizio gli studi a Urbino nel collegio dei padri Scolopi. Docente nei licei, passò quindi all'Università.

Questa lirica, pubblicata per la prima volta nel 1897 sulla rivista "Il Marzocco", entrò a far parte della quarta edizione di Myricae, sezione "In campagna".

L'assiuolo è un uccello rapace, simile al gufo, che compare frequentemente nella poesia pascoliana come simbolo di tristezza e di morte.

1. Comprensione complessiva

Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di 10 righe.

1. Analisi e interpretazione del testo

2.1 Ogni strofa della poesia inizia con una impressione di chiarore. Individua le parole che esprimono unaidea di luminosità.

2.2 Attraverso quali immagini il poeta riesce a comunicare una sensazione di mistero e in quali punti della poesia essa si accentua?



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2.3 Il verso dell'assiuolo (chiù...) è dapprima "voce dei campi" (v. 7), poi "singulto (v. 15), infine "piantodi morte" (v. 23). Spiega questa varietà di espressioni.

2.4 Spiega le ragioni per cui Pascoli ricorre spesso alle onomatopee.

2.5 Prova a spiegare il significato della domanda racchiusa tra parentesi ai vv. 21 - 22.

2.6 Esprimi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.

3. Approfondimenti

Questa poesia e caratterizzata dalla ricerca di suggestione: parola-musica. Spiega questa caratteristica nel contesto delle poesie pascoliane a te note e nel rapporto con alcune tendenze della poesia a lui contemporanea.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN "SAGGIO BREVE" O DI UN "ARTICOLO DI GIORNALE"

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l'argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.

Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.

Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.

Se scegli la forma dell'articolo di giornale», indica il titolo dell'articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l'articolo debba essere pubblicato.

Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di meta di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: Individuo e società di massa.

DOCUMENTI Documenti: Lascia o raddoppia, "Calciatori" di Renato Gattuso e Marilyn Monroe di Andy Warhol.



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Lascia o raddoppia?, 28 marzo1956 Renato GUTTUSO, Calciatori., 1965 Andy WARHOL, Marylin Monroe, 1965

«Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi. Il fascismo proponeva un modello, reazionario e monumentale, che per() restava lettera morta. Le varie culture particolari (contadine, sottoproletarie, operaie) continuavano imperturbabili a uniformarsi ai loro antichi modelli: la repressione si limitava ad ottenere la loro adesione a parole. Oggi, al contrario, l'adesione ai modelli imposti dal Centro, è totale e incondizionata. I modelli culturali reali sono rinnegati. L'abiura e compiuta. Si pus dunque affermare che la "tolleranza" della ideologia edonistica voluta dal nuovo potere, e la peggiore delle repressioni della storia umana. Come si e potuta esercitare tale repressione? Attraverso due rivoluzioni, interne all'organizzazione borghese: la rivoluzione delle infrastrutture e la rivoluzione del sistema d'informazioni. Le strade, la motorizzazione ecc. hanno ormai strettamente unito la periferia al Centro, abolendo ogni distanza materiale. Ma la rivoluzione del sistema d'informazioni e stata ancora più radicale e decisiva. Per mezzo della televisione, il Centro ha assimilato a se l'intero paese, che era cosi storicamente differenziato e ricco di culture originali. Ha cominciato un'opera di omologazione distruttrice di ogni autenticità e concretezza. Ha imposto cioè - come dicevo - i suoi modelli: che sono i modelli voluti dalla nuova industrializzazione, la quale non si accontenta pin di un "uomo che consuma", ma pretende che non siano concepibili altre ideologie che quella del consumo. Un edonismo neolaico, ciecamente dimentico di ogni valore umanistico e ciecamente estraneo alle scienze umane.»(Pier Paolo PASOLINI, 9 dicembre 1973. Acculturazione e acculturazione, in Scritti corsari, Garzanti, Milano 1975)

«La mattina del 15 luglio 1927 ero rimasto a casa, non ero andato come al solito all'Istituto di Chimica nella Wahringerstrasse. Nel caffé di Ober-Sankt-Veit mi misi a leggere i giornali del mattino. Sento ancora l'indignazione che mi travolse quando presi in mano la "Reichspost" e lessi un titolo a caratteri cubitali: "Una giusta sentenza". Nel Burgenland c'era stata una sparatoria, alcuni operai erano rimasti uccisi. Il tribunale aveva assolto gli assassini. L'organo di stampa del partito al governo dichiarava, o meglio strombazzava, che con quella assoluzione era stata emessa una "giusta sentenza". Più che l'assoluzione in quanto tale, fu proprio questo oltraggio a ogni sentimento di giustizia che esasperò enormemente gli operai viennesi. Da tutte le zone della città i lavoratori sfilarono, in cortei compatti, fino al Palazzo di Giustizia, che già per il nome incarnava ai loro



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occhi l'ingiustizia in sé. La reazione fu assolutamente spontanea, me ne accorsi più che mai dai miei sentimenti. Inforcai la bicicletta, volai in città e mi unii a uno di questi cortei. Gli operai di Vienna, che normalmente erano disciplinati, avevano fiducia nei loro capi del partito socialdemocratico e si dichiaravano soddisfatti del modo esemplare in cui essi amministravano il Comune di Vienna, agirono in quel giorno senza consultare i loro capi. Quando appiccarono il fuoco al Palazzo di Giustizia, il borgomastro Seitz, su un automezzo dei pompieri, cercò di tagliar loro la strada alzando la mano destra. Fu un gesto assolutamente inefficace: il Palazzo di Giustizia andò in fiamme. La polizia ebbe l'ordine di sparare, i morti furono novanta. Sono passati cinquantatre anni, eppure sento ancora nelle ossa la febbre di quel giorno. E’ la cosa più vicina a una rivoluzione che io abbia mai vissuto sulla mia pelle. [...] Quel giorno tremendo, di luce abbagliante, lasciò in me la vera immagine della massa, la massa che riempie il nostro secolo. [...] Quel giorno era stato dominato dal tremendo fragore delle urla, urla di sdegno. Erano urla micidiali, alle urla rispondevano gli spari, e le urla diventavano più forti ogni volta che le persone colpite crollavano al suolo. [...] Non molto tempo dopo, le urla si trasferirono nelle vicinanze della Hagenberggasse. A meno di un quarto d'ora di strada dalla mia camera, a Hiitteldorf, dall'altra parte della valle, si trovava il campo sportivo del Rapid, sul quale si giocavano le partite di calcio. Nei giorni di festa vi accorreva una gran folla, che non si lasciava sfuggire una sola partita di quella celebre squadra. Io non ci avevo mai badato gran che; il calcio non mi interessava. Ma una delle domeniche dopo il 15 luglio, era un giorno altrettanto afoso, mentre stavo aspettando visite e tenevo aperta la finestra, sentii, all'improvviso, le grida della massa. Pensai che fossero urla di sdegno; l'esperienza di quel giorno terribile era ancora a tal punto radicata in me che per un attimo rimasi sgomento e cercai con lo sguardo il fuoco da cui quell'esperienza era stata illuminata. Ma il fuoco non c'era, sotto il sole brillava la cupola dorata della chiesa dello Steinhof. Tornai in me e mi misi a riflettere: quelle urla dovevano venire dal campo sportivo. [...] Le urla di trionfo erano state causate da un goal, e venivano dalla parte dei vincitori. Si sentì anche, e suonò ben diverso, un grido di delusione. Dalla mia finestra non potevo vedere nulla, me I'impedivano alberi e case, la distanza era troppa, ma sentivo la massa, essa sola, come se tutto si svolgesse a pochi passi da me. Non potevo sapere da quale parte venissero le grida. Non sapevo quali erano le squadre in campo, i loro nomi non li avevo notati e neanche cercai di appurarli. Evitai perfino di leggere la cronaca sportiva sul giornale e, nella settimana che seguì, non mi lasciai coinvolgere in discorsi sull'argomento. Ma durante i sei anni che trascorsi in quella stanza, non persi occasione di ascoltare quei suoni. Vedevo la folla affluire laggiù, alla stazione della ferrovia urbana. [...] Non mi è facile descrivere la tensione con cui seguivo da lontano la partita invisibile. Non ero parte in causa perche le parti neanche le conoscevo. Erano due masse, questo era tutto ciò che sapevo, due masse ugualmente eccitabili, che parlavano la medesima lingua.>> (Elias CANETTI, Il frutto del fuoco. Storia di una vita (1921-1931), Adelphi, Milano 2007 [ed. originale tedesca 1980])

«L'uso politico delle tecniche e dei media pone in discussione le tradizioni dell'umanesimo europeo con i suoi valori di dignità e libertà (ristretti, certo, finora, alle élite), minacciando di introdurre nuove forme di pianificato assoggettamento gregario. Esiste cioè il rischio di creare uomini e donne d'allevamento, procurando loro la soddisfazione, in termini soprattutto quantitativi, di bisogni primari e secondari cui per millenni la maggior parte dell'umanità non aveva avuto pieno e garantito accesso (cibo, sesso, divertimento). L'acclimatazione a questo sistema di potere e di cultura si paga però con l'anestetizzazione e la banalizzazione dell'esperienza, anche a



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causa dell'inflazione dei desideri cosi scatenata e del corrispondente bisogno di gestire le inevitabili frustrazioni. Nello stesso tempo, se esercitato in forme non oligarchiche, lo stesso uso delle tecniche e dei media spalanca enormi potenzialità, consente a tutti di scaricare le fatiche più pesanti e ripetitive sulle macchine, di uscire dalla morsa dei condizionamenti sociali, di far fruttare l’eredità culturale delle generazioni precedenti (che cambia molto pia rapidamente di quella biologico), di disancorarsi da ruoli fissi, di acquisire consapevolezza, cultura e informazione su scala mondiale e di conseguire una pia duratura soddisfazione.»(Remo BODEI, Destini personali. L'età della colonizzazione delle coscienze, Feltrinelli, Milano 2002)

Ora il chiarore si fa più diffuso. Ancora chiusi gli ultimi ombrelloni. Poi appare qualcuno che trascina il suo gommone.La venditrice d'erbe viene e affonda 5 sulla rena la sua mole, un groviglio di vene varicose. E’ un monolito diroccato dai picchi di Lunigiana. Quando mi parla resto senza fiato,le sue parole sono la Verità. 10Ma tra poco sarà qui il cafarnaodelle carni, dei gesti e delle barbe.Tutti i lemuri umani avranno al collocroci e catene. Quanta religione.E c’è chi si era illuso di ripetere 15l’exploit di Crusoe! (Eugenio MONTALE, Sulla spiaggia, da Diario del '71 e del '72, Mondadori, Milano 1973)

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICOARGOMENTO: Stato, mercato e democrazia.

DOCUMENTI

«II problema centrale del capitalismo fondato sulla libera impresa in una democrazia moderna e sempre stato quello di riuscire a bilanciare il ruolo del governo e quello del mercato. Ma, nonostante molta energia intellettuale sia stata spesa nel tentativo di definire il campo di manovra appropriato a ciascuno di essi, l'interazione fra i due rimane una fonte di fragilità fondamentale. In una democrazia il governo (o la banca centrale) non può semplicemente permettere che le persone soffrano un danno collaterale per lasciare che la dura logica del mercato si esprima. [...] Dobbiamo anche riconoscere che una buona economia non può essere separata da una buona politica — e questa, forse, è la ragione per cui un tempo la teoria economica era nota come economia politica. L'errore degli economisti e stato credere che, una volta sviluppato un forte telaio di istituzioni all'interno di un Paese, le influenze politiche al suo interno si sarebbero stemperate e il Paese si



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sarebbe emancipato per sempre da una condizione «in via di sviluppo». Ma dovremmo ora ammettere che istituzioni quali i regolamentatori hanno influenza soltanto finché la politica è ragionevolmente ben bilanciata.»

Raghuram G. RAJAN, Terremoti finanziari, Einaudi, Torino 2012

«Tra tutte le scuse che sentiamo accampare per giustificare il mancato tentativo di mettere fine a questa depressione, c'e il ritornello che viene ripetuto costantemente dagli apologeti dell'inazione: "Dobbiamo focalizzarci sul lungo termine, e non sul breve". [...] Concentrarsi unicamente sul lungo termine significa ignorare l'enorme sofferenza che sta causando l'attuale depressione, le vite che sta distruggendo irreparabilmente mentre leggete questo libro. I nostri problemi di breve periodo — sempre che una depressione giunta al quinto anno rientri in questa definizione — stanno intaccando anche le prospettive di lungo termine, su diversi canali. [...] Il primo e l'effetto corrosivo della disoccupazione di lungo termine: se i lavoratori che hanno perso il posto da tempo si considerano inoccupabili, si determina una riduzione di lungo termine nella forza lavoro del paese, e quindi nella sua capacita produttiva. La situazione dei neolaureati costretti ad accettare dei lavori in cui non sono necessarie le loro competenze abbastanza simile: con il passare del tempo potrebbero ritrovarsi, quantomeno agli occhi dei potenziali datori di lavoro, declassati a lavoratori generici, e il loro stock di competenze andrebbe definitivamente perduto. Il secondo è il calo degli investimenti. Le imprese non spendono grosse somme per accrescere la propria capacita produttiva [...]. [...] Ultimo problema, ma non certo per importanza: la (pessima) gestione della crisi economica ha mandato in fumo i programmi finalizzati a garantire il futuro.»Paul KRUGMAN, Fuori da questa crisi, adesso!, Garzanti, Milano 2012

«Gli americani sono arrabbiati. Sono arrabbiati con i banchieri che hanno contribuito alla crisi finanziaria, senza pagarne le conseguenze. Sono arrabbiati per l'incapacità del sistema politico che ha incolpato i banchieri, ma non e stato in grado di tenerli - sotto controllo. Sono arrabbiati con un sistema economico che arricchisce ulteriormente i ricchi e abbandona i poveri at loro destino. Sono arrabbiati perche l'ideale di un "governo del popolo, dal popolo e per il popolo" sembra sparito dalla faccia della Terra. [...] Fortunatamente gli Stati Uniti possiedono nel loro DNA i geni per intraprendere una riforma. Diversamente da molti altri Paesi, gli americani condividono una grande fiducia net potere della concorrenza che [...] genera enormi benefici. Per sostenere it sistema abbiamo bisogno di pia, e non di meno, concorrenza. A differenzadi altri Paesi in cui il populismo e sinonimo di demagogia e di dittature autocratiche, l'America ha una positiva tradizione populista volta a proteggere gli interessi dei pia deboli nei confronti del potere opprimente delle grandi imprese. Non è un caso che le leggi antitrust siano state inventate negli StatiLuigi ZINGALES, Manifesto capitalista. Una rivoluzione liberate contro un'economia corrotta, Rizzoli, Milano 2012

«Un libro fin troppo ricco di intelligenza e di provocazioni intellettuali, quello appena uscito di GiorgioRuffolo col contributo di Stefano Sylos Labini, Il film della crisi. La mutazione del capitalismo [...] Latesi centrale del libro e che la crisi in cui sono immersi i Paesi occidentali nascerebbe dalla rottura di un compromesso storico tra capitalismo e democrazia. La fase successiva a questa rottura — cioè quella attualeessere definita come l'Età del Capitalismo Finanziario e costituisce la terza mutazione che il capitalismo ha attraversato dall'inizio del secolo precedente. La prima fase è un' Età dei Torbidi, che si e verificata tra l'inizio del secolo e lo scoppio della seconda guerra mondiale. La seconda fase e costituita dalla cosiddetta Età dell'Oro: un sistema di intese fra capitalismo e democrazia fondato nell'immediato secondo dopoguerra su due accordi



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fondamentali, il Gatt (oggi Wto-World Trade Organization) che riguardava la libera circolazione delle merci, cui faceva da contrappeso il controllo del movimento dei capitali, che assicurava un largo spazio all'autonomia della politica economica. Il secondo accordo e appunto quello di Bretton Woods, sul controllo dei cambi e le garanzie da movimenti incontrollati dei capitali, grazie all'aggancio monetario al metallo giallo e automaticamente, di converso, at dollaro. Secondo i due saggisti, la terza fase, con la rottura dell'Età dell'Oro, si produce con la liberazione dei movimenti dei capitali net mondo [...]. Inizia l'Età del Capitalismo Finanziario ampiamente descritta nelle sue varie fasi e interventi, dominati dall'indebitamento pubblico e privato alimentato dall'illusione di vivere in «un sistema net quale i debiti non si rimborsano mai». Per i critici la rappresentazione di questa fase del saggio si presterebbe a pia di una osservazione. Mi limiterò ad indicare una mancanza che indebolisce alla base il paradigma ruffoliano. Chi sarebbero i soggetti - Capitalismo e Democrazia - che darebbero vita a questo scontro epocale? Chi concretamente li rappresenta? I grandi gruppi finanziari contrapposti ad una fantomatica Democrazia? [...] Ora, se è vera e convincente I'analisi della dittatura finanziaria nell'epoca delle traversie che tendono ad allargarsi a tutti i continenti, come non cercarne le radici, anche ideologiche, net fallimento precedente? In particolare net crollo dell' illusione fondante del,sistema socialista di regolare l'offerta, la domanda e il livello dei prezzi attraverso la pianificazione quinquennale totalitaria. Una idea che pervase la pratica e la teoria dei partiti che at socialismo si rifacevano e il cui dissolversi si contaminò nel magma della globalizzazione, attraverso la libera circolazione degli uomini e dei capitali e nella unificazione in tempo reale dei sistemi internazionali attraverso la mondializzazione e l'informatica.»

Mario PIRANI, Il nuovo capitale, "la Repubblica" - 1° dicembre 2012

2. AMBITO STORICO-POLITICO

ARGOMENTO:La resistenza intellettuale al nazismo

DOCUMENTI

Passo tratto dall'autobiografia di Klaus Mann, figlio di Thomas, scrittore come il padre, ed emigrato dalla Germania negli Stati Uniti. Dal mio diario, New York, giugno 1940

"I nazi a Parigi. La Germania giubila, tutta, ahimè, la Germania. Hitler balla dalla gioia. Un incubo... Ma cosi folle e atroce può esser solo la realtà.Le notizie dalla Francia fan sempre più schifo. Appare evidente che alcuni ambienti francesi molto influenti desideravano e favorirono la sconfitta del loro paese. "Meglio l'occupazione tedesca che il dominio del fronte popolare." Simili affermazioni le ho udite io stesso: II maresciallo Petain certo e anche lui di questo parere. Il vincitore di Verdun diventato il tirapiedi del nemico. Odioso vecchiaccio! (troppe volte, oggi, siam costretti a odiare!) Importante: Come stanno oggi le cose, l'estremo conservatorismo mena non solo al totale imbecillimento, ma anche alla totale infamia. Povera Francia tradita da un'infamia idiota.Solo raggio di luce: De Gaulle (improvvisamente riemerso a Londra e che oggi disse cose efficaci



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s'intende, anche lui un conservatore). Se gli Stati Uniti restassero neutrali e sacrificassero l'Inghilterra, se Hitler dovesse marciare su Londra come marciato su Parigi e gli Stati Uniti non movessero un dito per difenderla, che ne sarebbe poi della democrazia americana? Un'America che avesse tollerato la vittoria del fascismo sarebbe a sua volta matura per il fascismo. Pensiero spaventoso!Invece di un decrepito maresciallo si avrebbe qui, a far da Quisling, un brillante trasvolatore dell'oceano: Charles Lindbergh alla Casa Bianca. Ma no: alla Casa Bianca sta Roosevelt. It can't happen here!"

Klaus MANN, La svolta, 1958 (trad. italiana 1962)

Fotogramma del famoso film "Il dittatore", uscito in prima visione a New York il 15 settembre 1940, nel quale Chaplin interpreta il ruolo di Hitler.

Dall'Autobiografia, scritta da Chaplin dopo la guerra e pubblicata nel 1964.

"Se avessi saputo com'era spaventosa la realtà dei campi di concentramento, non avrei potuto fare II dittatore; non avrei trovato niente da ridere nella follia omicida dei nazisti".

Charles CHAPLIN,La mia autobiografia, trad. it. Milano 1964



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4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Energia nucleare

DOCUMENTI

Energia nucleare, pro e contro

Ci sono argomenti pro e contro l'energia nucleare. Una valutazione razionale non gioca a suo favore, esistono fonti energetiche meno costose e meno problematiche.Con una certa regolarità salta fuori la voglia di energia nucleare: risolverebbe il pericolo "blackout", renderebbe il paese meno dipendente da importazioni di petrolio e carbone, potrebbe far scendere il prezzo dell'elettricità, le centrali nucleari, se gestite in maniera corretta, non sono inquinanti e meno pericolose delle grandi dighe. Questi gli argomenti.Nella realtà sorgono tanti intoppi: dalla progettazione all'avvio di un nuovo impianto nucleare passano sette/otto anni, il tempo che ci vorrebbe per trovare un sito adatto e non contestato dagli abitanti resta un interrogativo. Quindi niente soluzione tempestosa dei problemi attuali. I costi di un nuovo impianto nucleare sono molto alti, per quello che sta sorgendo in Finlandia si parla di tre miliardi di Euro. Molto costoso e completamente irrisolto il problema delle scorie. Cosa fame, dove metterli? Un nuovo decreto legge permette l'esportazione, ma gli altri paesi hanno gli stessi problemi e per legge non importano più scorie. Se, inoltre, si considerano i sussidi che hanno ricevuto le imprese per ricerca e sviluppo net campo dell'energia nucleare, questa tecnologia e da considerare motto cara: nell'ultimo programma quadro per la ricerca europea, le nucleari hanno ricevuto pi6 di 1,2 miliardi di euro, mentre le energie rinnovabili solo 390 milioni di euro. A questo ci sono da aggiungere i prestiti stanziati nel quadro del trattato Euratom, per un totale di 3,2 miliardi di euro dal 1977, fa i conti Greenpeace.Questi aiuti sono andati a scapito delle fonti rinnovabili, come il solare che net paese del sole stenta a decollare. Lo stesso vale per l'eolico. Ambedue queste tecnologie hanno un loro impatto sull'ambiente, ma è un impatto prevedibile, calcolabile e meno costoso del nucleare. Le fonti, sole e vento, sono inesauribili, investendo nella ricerca e migliorando le tecnologie si pm') aumentare la resa e diminuire l'impatto

ambientale. Si pone la domanda: perche optare per una soluzione (che e sempre parziale) problematica e costosa, se esistono delle possibilità più facilmente "digeribili"? Rita Imwinkelried

Negli anni settanta cominciava a diventare una possibilità concreta quella di utilizzare le centrali nucleari per produrre grossi quantitativi di energia, allora si decise di usare come soluzione provvisoria alla grande richiesta di energia quella delle centrali nucleari a fissione, perche a quell' epoca scienziati e potenti erano a conoscenza dei gravi pericoli e degli enormi costi che utilizzo di simili centrali avrebbe comportato. Allora si era già a conoscenza del fatto che esiste una forma di energia nucleare molto pin pulita, e pin economica quella a fusione.Oggi a distanza di parecchi decenni, non esistono ancora centrali elettriche a fusione nucleare, nel corso degli anni i fondi destinati alla ricerca sono diminuiti in maniera molto consistente, aumentando i tempi e diminuendo i risultati raggiunti. A quanto pare, a chi di dovere, interessa di più il guadagno immediato che il riguardo per I' intera umanità, e continuano a permettere che venga usato un sistema di produrre energia si ne produce grandi quantitativi, ma non è ne sicuro dato il grandissimo numero di incidenti nelle centrali elettriche



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che hanno coinvolto gran parte del mondo ( ne sono esempi gli eventi di Chernobyl, Detroit e Three Mile Island ), ne pulito data la produzione di scorie che inquinano in maniera mostruosa, ne economico perche mantenere uno stabilimento attivo e funzionale ha moltissimo costi, e ne ha molti di più provvedere allo smantellamento di uno stabilimento quando non pin attivo e a rendere sicura la zona in quanto non sono più presenti controlli nelle centrali, infatti gli stabilimenti aperti in Italia prima del referendum avvenuto quasi vent'anni fa non sono stati smantellati e ancora oggi e ci sono dubbi sul fatto che siano sicuri. Questo dimostra che non solo a chi di dovere non importa niente del futuro dell' umanità ma anche non gli importa dei suoi interessi stessi, perche infatti utilizzo di centrali elettriche a fusione sarebbe molto pin pulito in quanto unico materiale risultante sarebbe normalissimo elio, più economico perche avviene con atomi di idrogeno, materiale tranquillamente estraibile dall' acqua, e pin sicuro infatti qualunque interferenza durante il processo di fusione porterebbe inevitabilmente allo spegnimento della reazione, senza particolari altre conseguenze.I dati raccolti durante il 19° congresso mondiale dell' energia, comunque sono preoccupanti e invitano ad un' attenta analisi del problema, infatti secondo questo congresso la domanda energetica mondiale raggiunta nel 2030 sarà praticamente il doppio di quella attuale! Da 15'500 TWh a ben 31'000 TWh ! Sicuramente molti hanno pensato come soluzione ideale la produzione di tantissime centrali nucleari a fissione, senza porsi il problema di dove mettere le scorie da esse prodotte, invece di finanziare in maniera pin consistente di adesso le ricerche sull' energia prodotta dalla fusione di due atomi. Attualmente il progetto che sembra pin promettente è l’ ITER ( International Thermonuclear Experimental Reactor ) il cui obbiettivo principale costruire un reattore nucleare a fusione calda in Francia, il progetto aspirava a fare tutta una serie di ricerche sull' energia a fusione, molte delle quali sono state cancellate a causa degli scarsi fondi. Questo tipo di tecnologia prevede anziché scindere il nucleo di un atomo di uranio (come nella fissione) I' unione di due atomi di idrogeno (materiale molto meno radioattivo e pin facilmente reperibile ) ottenendo un atomo di elio, per farlo gli scienziati devono riuscire a vincere la forza elettromagnetica che spinge i due atomi ad allontanarsi e avvicinarli abbastanza da fare in modo che la forza nucleare forte spinga i due atomi ad unirsi, questo produrrebbe una grande quantità di energia cinetica facilmente trasformabile in energia elettrica senza il rischio di gravi disastri in caso di fallimento della reazione, infatti unica conseguenza sarebbe il non fondersi dei due atomi; e nello stesso tempo eliminerebbe il problema delle scorie nucleari, il procedimento lo stesso che avviene nelle stelle.Insomma, la strada che il mondo sta seguendo per trovare energia 6 quella sbagliata, invece di ricorrere alla soluzione pin a portata di mano dovrebbe fidarsi di pin di questo tipo di ricerca che presenta già oggi risultati molto promettenti e abbandonare almeno in parte P energia prodotta grazie alle centrali nucleari a fissione e soprattutto quella prodotta dal petrolio che oltre ad inquinare moltissimo sta causando anche moltissime guerre che potrebbero essere evitate. (di Amedeo — sito web http://amehomepage.altervista.org/)

Per chi suona la campana nucleare

Dunque ci siamo. L'avevamo ipotizzato pin di dieci anni fa. La schizofrenia ambientalista appare in crisi. Di fronte all'allarme (a mio parere comunque esagerato) della catastrofe climatica (la peste), la sciagura dell'energia nucleare non sarebbe pin vista come il colera. Tutt'al più una influenza controllabile ma provvidenziale come antidoto all'effetto serra.I corifei del catastrofismo a tutti i costi e i trombettieri dell'apocalisse che preannunciano la "morte del pianeta", ovviamente per,colpa dell'uomo "faber" oltre che "sapiens"ora si convertono fra le grida e i pianti scomposti degli



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http://amehomepage.altervista.org/)




ultimi "dinosauri" antinucleari imperterriti nel predicare disgrazie ad ogni passo e nell'illudersi ed illudere nell'avvento di panacee miracolistiche quali le energie alternative che, seppure auspicabili e incentivabili se intese in un contesto tecnico-scientifico corretto, non hanno dimensioni tali da confrontarsi, in una indispensabile economia di scala, con i vituperati ma ritenuti indispensabili combustibili fossili.

Ha cominciato l'inglese James Lovelock, it guru ambientalista ideologo di "Gaia", restate scorsa;continuano ora ambientalisti americani di grido quali Stewart Brand, Fredd Krupp, Jonathan Lash e Gustave Speth. Aspettiamo gli italiani.E pensare che fino a poco tempo fa i "dinosauri" restii all'estinzione, eravamo noi, ossia quella schiera di scienziati, tecnici, ricercatori che, dal 1987 (anno dello sciagurato referendum surrettiziamente interpretato come affossatore dell'energia nucleare in Italia per colpa di un'equivoca mentalità referendaria, di una irresponsabile strategia politica e di una farneticante campagna mass-mediatica) si sono battuti e hanno affrontato battaglie difficilissime, perfino denigrazioni ed emarginazioni, sostenendo sempre la necessità di una più razionale valutazione, tecnicamente e scientificamente corretta, dei costi che la messa ai margini o addirittura l'abbandono della produzione di energia nucleare da fissione avrebbe comportato.In occasione della famigerata Conferenza Nazionale sull'Energia, tenutasi all'EUR, a Roma, nel 1987 prima del referendum, fu presentata una Dichiarazione (sottoscritta da 900 fisici italiani) redatta, nel corso di un Convegno Nazionale di poco precedente,da un Panel composto, insieme con it sottoscritto, allora Presidente della Società Italiana di Fisica, da Edoardo Amaldi, Fernando Amman, Nicola Cabibbo, Carlo Castagnoli, Donato Palumbo, Carlo Rubbia, Giorgio Salvini, Claudio Villi. Eccone alcuni passi:"L'aspetto dominante dell'attuale fase di sviluppo delle comunità umane è la crescente domanda di energia e l'aumento del suo consumo pro-capite. E quindi il valore assoluto di tale fabbisogno che conterà nei prossimi decenni, accentuato peraltro dall'espansione sociale e demografica dei Paesi in via di sviluppo i quali hanno già compiuto o si accingono a compiere radicali mutamenti di struttura at fine di trasformare la loro esistenza in un sistema di vita pin complesso ed avanzato.... Ciò significa che il problema energia ha dimensioni planetarie ed i conseguenti aspetti scientifici, economici, sociali, culturali e politici non possono essere affrontati con pregiudizi, improvvisazioni e schematismi ideologici fuori della portata storica di tale problema.... Nessun sistema socio-economico è in grado di svilupparsi... se la collettività non è in grado di trarre l'energia di cui ha bisogno da fonti diversificate e sempre pin avanzate. Ciò richiede l'utilizzo ottimale non soltanto delle risorse naturali ma anche delle grandi scoperte scientifiche e delle innovazioni tecnologiche. Da ciò discende che la rinuncia volontaria di una fonte energetica quale la fissione nucleare, tuttora in fase di espansione e di perfezionamento anche per ciò che riguarda il rischio ambientale e sanitario, costituirebbe una decisione non corrispondente allo sviluppo storico delle risorse energetiche dell'umanità...".Aggiungerò che nelle valutazioni che io presentai alla Conferenza nazionale a nome della Society Italiana di Fisica si preventiva un fabbisogno energetico per l'Italia di 187-190 Mtep per il 2000, a fronte di previsioni al risparmio (145 Mtep) dei Verdi. Siamo in effetti arrivati a 185 Mtep e già nel 1990 eravamo a 163. In questo quadro è utile ricordare che l'Italia "non nucleare” e debitrice per circa il 17-18% di energia elettrica proveniente da centrali nucleari francesi, svizzere e Slovene e che oggi l'ENEL ha (finalmente) ripreso una politica nucleare acquistando buona parte degli impianti nucleari slovacchi, cosi come l'accordo EDF-Edison permetterà all'Italia di entrare nel gioco del reattore europeo avanzato EPR, di cui due prototipi verranno realizzati rispettivamente in Finlandia e in Francia. Si potrebbe dire "era ora!, cosi come si potrebbe auspicare che il nostro Paese si ponga il problema di partecipare alle grandi iniziative internazionali come il "Generation



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IV International Forum"(GIF) che ha il fine di sviluppare i sistemi nucleari di futura generazione che assicureranno un ancor più elevato livello di sicurezza, la massima riduzione di residui radioattivi, un maggior sfruttamento delle risorse minerarie di materiali fissili e fertili, capacità di produrre idrogeno con processi termochimici di scissione dell'acqua senza passare attraverso l'energia elettrica.

Ne andranno dimenticati i progetti italiani di reattori innovativi quali il MARS dell'Università di Roma e ('IRIS del Politecnico di Milano e dell'Ansaldo.Ovviamente il ripensamento all'opzione nucleare nel nostro Paese non pus fermarsi qui e un discorso pin serio sulla capacità e possibilità di una produzione nazionale di energia elettronucleare va comunque ripreso. Del resto, fatto importante, sono i cittadini comuni, la "gente" come spesso si usa dire per assumere atteggiamenti pontificali in nome della stessa, ad esprimere opinioni sempre pin ragionevoli sull'opportunità di riesaminare tale opzione. Si vedano i vari sondaggi riportati sempre pin frequentemente dai mass-media oggi in fase di "ripensamento senile".Personalmente, avendo sempre sostenuto che l'opzione nucleare debba far parte di un mix energetico ragionevole e sostenibile e sia in ogni caso necessaria non solo per calmierare l'uso e l'abuso dei combustibili fossili e contribuire alla diminuzione degli effetti ambientali ad essi dovuti, non mi iscrivo(econ me molti altri scienziati e tecnici avveduti e intellettualmente onesti) alla "società dei catastrofisti climatici " (il riscaldamento globale dovuto all'effetto sen-a antropico e ancora tutto da dimostrare).Ma è certo che I'opzione nucleare si giustifica in ogni caso per due motivi: in primo luogo la razionalizzazione dell'uso di risorse naturali preziose e l'adeguamento dei loro prezzi di mercato; in secondo luogo la necessità di mantenere e sviluppare un patrimonio tecnico e scientifico debitore alla fisica e all'ingegneria nucleare che, anche nel nostro Paese, hanno creato conoscenze e competenze di prim'ordine che solo una dissennata campagna ideologica e oscurantista ha messo pericolosamente in forse con costi socio-culturali difficili da ammortizzare.E ora che si dia più credito alle competenze e alle risorse tecnico-scientifiche che tuttora esistono e che possono veramente "dare una mano" per definire i problemi, coordinare le analisi e offrire possibili e realistiche soluzioni senza pretese miracolistiche ma anche senza furberie demagogiche.E ora anche che i corifei dell'irrazionalità e delle paure infondate, cosi come i furbi dell'ultima ora siano fatti o si facciano da parte.E lascino parlare e lavorare quelli che "poco sanno" ma "sanno".

di RENATO ANGELO RICCI (pubblicato su L'Avanti, 22 maggio 2005)

Nucleare si, nucleare no: interviste di Rita Lena per Apcom

A. Carlo Bernardini: Bisogna ricostruire competenze

Ma, intanto si potrebbero comprare gli impianti."Non parlerei di centrali nucleari in termini di risparmio, come mi sembra di aver sentito dire da qualcuno, perche per ritornare al nucleare bisogna pensare prima di tutto a ricostituire le competenze". E il commento che Carlo Bernardini Ordinario di Fisica, all'Università di Roma "La Sapienza", fa sulla possibilità di un ritorno dell'Italia al nucleare. "Le vecchie competenze sono disperse, chi è andato in pensione, chi all'estero e oggi sono



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pochissimi i giovani che vogliono specializzarsi in questo settore, perche non ci sono prospettive di lavoro e perche per la ricerca non ci danno i finanziamenti. E chiaro che i giovani non sono incentivati". Quindi e pessimista? "Sono pessimista — risponde — per i tempi e sulle modalità di realizzazione, anche se ritengo indispensabile tornare al nucleare. Ci vogliono almeno cinque anni per formare nuove competenze, il tempo necessario per i ragazzi, che invogliati da una possibile ripresa del nucleare, si iscrivano e portino a termini gli studi".E net frattempo cosa si fa? "Intanto se veramente si pensa di produrre energia dal nucleare, si potrebbero comprare le centrali dalla Francia e disaccoppiare il problema della formazione di nuove competenze con il problema dell'acquisto, che penso sia una opzione inevitabile. Ormai la tecnologia americana o francese consolidata e sicura."Molti pensano che sarebbe meglio optare per le energie alternative. "Le energie alternative non possono risolvere il fabbisogno energetico italiano che e di 50 mila MW, tra l'altro con le nostre vecchie centrali nucleari, Trino e Caorso, rimesse in funzione arriveremmo solo a 1500 MW e quello di qui non avremmo veramente bisogno è di almeno 10 centrali nucleari. Per quanto riguarda l'idrogeno e un'utopia, i suoi costi di produzione sono troppo alti; il solare va bene per la produzione di energia per realtà locali; l'eolico e un po' superato per problemi di impatto ambientale dei rotori sul territorio; quanto alla biomassa.. "

B. Ugo Spezia: Caorso non riattivabile

Per nuovi impianti vero problema fattibilità politica"Nessuno dei quattro impianti nucleari italiani può essere riavviato in questo momento perche le attività di smantellamento sono in uno stadio molto avanzato". E quanto afferma Ugo Spezia, ingegnere nucleare della Sogin - la società che ha il mandato di smantellare le vecchie centrali nucleari e di bonificare i siti sui quali sorgono - interpellato sulla possibilità di riattivare le vecchie centrali per un futuro ritorno al nucleare. "Inoltre — continua — queste centrali, parliamo di Trino Vercellese, Latina e Garigliano, sono state progettate alla fine degli anni '50 ed entrate in funzione all'inizio degli anni '60, ed oggi sono arrivate oltre la vita tecnica prevista per un impianto. Anche per Caorso (BWR-Boiling Water Reactor), progettata ed entrata in funzione negli anni 70, si pone il problema della tecnologia, anche se è vero che ci sono nel mondo centrali gemelle che funzionano ancora.Per far ripartire una centrale ci vuole la licenza di esercizio e I'APAT (Agenzia per la Protezione dell'Ambiente per i servizi, Tecnici) non rilascerebbe in nessun caso una nuova licenza di esercizio per Caorso, non solo perche e un impianto a tecnologia superata, ma perche e ferma da venti anni. Ed anche nella lontana ipotesi che la licenza possa essere rinnovata i costi da sostenere per rimettere l'impianto in condizione di funzionare agli standard di sicurezza attuali, sono superiori a quelli che si dovrebbero sostenere per un nuovo impianto".

Quindi non avendo pin le competenze dovremo comprare le centrali?"Le competenze che hanno consentito di fare le vecchie centrali non ci sono quasi pin, ma qui in Sogin siamo pin di 800 persone e di queste almeno la metà e costituita da personale diplomato e laureato con competenze nel nucleare. Quindi, per ora, il personale tecnico presente in Italia è più che sufficiente per svolgere funzioni di committenza di un impianto nucleare qualora il governo decidesse di cambiare la politica energetica del paese.Quanto al fare gli impianti, anche le "vecchie" sono state comprate, oggi a livello mondiale ci sono quattrogrossi progettisti e costruttori di centrali nucleari che vendono impianti chiavi in mano a chiunque voglia comprarle. Ad esempio i francesi forniscono un impianto completo in meno di tre anni da 1200 MW. Ma non



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questo il punto, perche poi bisogna mettere in conto la fattibilità dal punto di vista politico, dato che in Italia non si riesce a realizzare neppure un impianto convenzionale per l'opposizione delle amministrazioni locali o della popolazione che vive vicino al sito prescelto. E anche per questa ragione che il nostro sistema elettrico e alle corde, perche sono venti anni che in Italia non si sono realizzati impianti convenzionali per la produzione dell'energia elettrica".

C. Paolo Fornaciari: Abbiamo ancora le competenze per riattivare Trino e Caorso solo 36 mesi

"Finalmente qualcuno se ne è accorto e si sta cercando di correre ai ripari e anche la mozione presentata al Consiglio Comunale di Milano, che invita il Governo, leggo testualmente "A tornare al pin presto sull'infausta decisione di rinunciare: all'energia nucleare, presa sotto una forte spinta emotiva e in maniera non razionale, e pertanto di riavviare le centrali dimesse ancora agibili e di cominciare lo studio per nuovi impianti con le tecnologie pin moderne e sicure oggi disponibili",". E il commento a caldo dell'ing. Paolo Fornaciari, Vice Presidente Associazione Italiana Nucleare, alla dichiarazione fatta da Silvio Berlusconi sul Corriere della Sera sulla necessità di ritornare al nucleare.Ingegnere, non pensa che sia ormai troppo tardi e che sono passati troppi anni da quando l'Italia aveva le competenze per fare le centrali? "No, non è troppo tardi — spiega Fornaciari - perche le competenze italiane sul nucleare ci sono ancora. I nostri tecnici in tutti questi anni non potendo lavorare in Italia, hanno lavorato all'estero, esportando le nostre conoscenze, con PEPRI a Palo Alto in California, con la Siemens in Germania, con la Framatome in Francia, e poi ancora in Romania e in Armenia . Non è troppo tardi perche per rimettere in funzione Caorso e Trino Vercellese, secondo i tecnici della Westinghouse ci vogliono 36 mesi. Rimetterle in funzione basterebbe per far capire alla gente che non c'e da avere paura e che sono necessarie, ma per coprire il fabbisogno energetico crescente, 3-4% in pin I'anno, ci vorrebbero almeno da 10 a 20 centrali in funzione.Ma a parte le competenze, ci sono ostacoli come il referendum, i costi troppo alti...? "Come ho già detto innumerevoli volte — risponde Fornaciari - non è vero che l'Italia ha deciso di uscire dal nucleare, il referendum del 1987 non ha affatto impedito il ricorso al nucleare, prova ne sia la decisione (moratoria) del Parlamento di sospendere per cinque anni la costruzione di nuove centrali nucleari. Ora di anni ne sono passati diciassette e si potrebbe benissimo ripartire senza bisogno di altre leggi o di altri referendum. E, soprattutto, non è vero come ha detto Realacci che il nucleare sia costoso, se fosse cosi non si capisce perche non lo compriamo dalla Francia, dalla Svizzera, e perfino dalla Slovenia che, a 100 km da Trieste, ha una centrale uguale a quella di Trino Vercellese. Il costo dell' energia prodotta dal nucleare è di 2-3 centesimi di euro al Kwh, mentre quella prodotta da gas e petrolio costa 8-9 centesimi di euro. A queste condizioni le imprese italiane non possono competere, perche non è assolutamente vero che in Italia I'energia elettrica costa solo il 20% in pin degli altri paesi, come affermano molte illustri personalità del mondo politico. In realtà, la differenza del costo dell'energia tra I'Italia e gli altri paesi è del 100%, se si fa riferimento alle utenze pin significative (3500 kWh/anno per il settore domestico e 2 GWh/anno per quello industriale), la differenza già al gennaio 2001 era del 59 e 55% rispettivamente. Negli ultimi tre anni, poi, ci sono state le guerre in Iraq e in Cecenia che hanno portato il prezzo del petrolio dai 18-19 dollari al barile del 2001 ai 50 dollari di oggi. L'Italia è forse l'unico paese che produce energia elettrica per l'80% da combustibili fossili, soggetti a cartello e non a mercato, a fronte di una media europea del 20%. Ed oggi ne paghiamo le conseguenze. II vero problema non sono le pensioni, le tasse, il vero problema è il costo dell'energia, non la paghiamo il doppio degli altri e la crisi economica del nostro paese e dovuta essenzialmente a questo. E, infine — conclude



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Fornaciari - non è vero che gli altri paesi stanno uscendo dal nucleare, vedi la Finlandia che ha ordinato la quinta centrale (Centrale di Okhiluoto), vedi la Francia che ha iniziato adesso a costruire una nuova centrale PWR a, Flamenville in Normandia, oppure la Cina che ha messo in cantiere 20 nuove centrali nucleari.

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO

Nel 2011 si sono celebrati i 150 anni dell'unita d'Italia. La storia dello Stato nazionale italiano si caratterizza per la successione di tre tipi di regime: liberate monarchico, fascista e democratico repubblicano. Il candidato si soffermi sulle fasi di passaggio dal regime liberale monarchico a quello fascista e dal regime fascista a quello democratico repubblicano. Evidenzi, inoltre, le caratteristiche fondamentali dei tre tipi di regime.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

Fritjof Capra (La rete della vita, Rizzoli, Milano 1997) afferma: «Tutti gli organismi macroscopici, compresi noi stessi, sono prove viventi del fatto che le pratiche distruttive a lungo andare falliscono. Alla fine gli aggressori distruggono sempre se stessi, lasciando il posto ad altri individui che sanno come cooperare e progredire. La vita non è quindi solo una lotta di competizione, ma anche un trionfo di cooperazione e creatività. Di fatto, dalla creazione delle prime cellule nucleare, l'evoluzione ha proceduto attraverso accordi di cooperazione e di coevoluzione sempre più intricati».II candidato interpreti questa affermazione alla luce dei suoi studi e delle sue esperienze di vita.

Durata massima della prova: 5 ore.È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.



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ALLEGATO 3.2: SECONDA SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA

PROVA DI ITALIANO(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)

Svolgi la prova, scegliendo una delle tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO

Italo Svevo, Prefazione, da La coscienza di Zeno, 1923Edizione: 1. Svevo, Romanzi. Parte seconda, Milano 1969, p. 599.

Io sono il dottore di cui in questa novella si parla talvolta con parole poco lusinghiere. Chi di psico-analisi s'intende, sa dove piazzare l'antipatia che il paziente mi dedica.Di psico-analisi non parlerò perche qui entro se ne parla già a sufficienza. Debbo scusarmi di aver indotto il mio paziente a scrivere la sua autobiografia; gli studiosi di psico-analisi arricceranno il naso a tanta novità. Ma egli era vecchio ed io sperai che in tale rievocazione il suo passato si rinverdisse, che l'autobiografia fosse un buon preludio alla psico-analisi. Oggi ancora la mia idea mi pare buona perche mi ha dato dei risultati insperati, che sarebbero stati maggiori se il malato sul più bello non si fosse sottratto alla cura truffandomi del frutto della mia lunga paziente analisi di queste memorie.

Le pubblico per vendetta e spero gli dispiaccia. Sappia pere ch'io sono pronto di dividere con lui i lauti onorarii che ricaverò da questa pubblicazione a patto egli riprenda la cura. Sembrava tanto curioso di se stesso! Se sapesse quante sorprese potrebbero risultargli dal commento delle tante verità e bugie ch'egli ha qui accumulate!...

Dottor S. Italo Svevo, pseudonimo di Aron Hector Schmitz (Trieste, 1861 — Motta di Livenza, Treviso, 1928), fece studi commerciali e si impiego presto in una banca. Nel 1892 pubblico il suo primo romanzo, Una vita. Risale al 1898 la pubblicazione del secondo romanzo, Senilità. Nel 1899 Svevo entro nella azienda del suocero. Nel 1923 pubblicò il romanzo La coscienza di Zeno. Uscirono postumi altri scritti (racconti, commedie, scritti autobiografici, etc.). Svevo si forma sui classici delle letterature europee. Aperto al pensiero filosofico e scientifico, utilizza la conoscenza delle teorie freudiane nella elaborazione del suo terzo romanzo.

1. Comprensione del testoDopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non pin di dieci righe.2. Analisi del testo2.1 Quali personaggi entrano in gioco in questo testo? E con quali ruoli?2.2 Quali informazioni circa il paziente si desumono dal testo?2.3 Quale immagine si ricava del Dottor S.?



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2.4 Il Dottor S. ha indotto iI paziente a scrivere la sua autobiografia. Perché?2.5 Rifletti sulle diverse denominazioni del romanzo: "novella" (r. 1), "autobiografia" (r. 4), "memorie" (r. 9).2.6 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.3. Interpretazione complessiva ed approfondimentiProponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al romanzo nella sua interezza o ad altri testi di Svevo. In alternativa, prendendo spunto dal testo proposto,delinea alcuni aspetti dei rapporti tra letteratura e psicoanalisi, facendo riferimento ad opere che hai letto e studiato.

TIPOLOGIA B – REDAZIONE SI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l'argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giomale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.

Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.

Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.

Se scegli la forma dell'«articolo di giornale», indica il titolo dell'articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l'articolo debba essere pubblicato.

Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di meta di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: La percezione dello straniero nella letteratura e nell'arte.

DOCUMENTI"Non lederai il diritto dello straniero o dell'orfano e non prenderai in pegno la veste dalla vedova; ma ti ricorderai che sei stato schiavo in Egitto e che di la ti ha redento l'Eterno, il tuo Dio; perciò ti comando di fare questo. Quando fai la mietitura nel tuo campo e dimentichi nel campo un covone, non tornerai indietro a prenderlo; sarà per lo straniero, per l'orfano e per la vedova, affinché I'Eterno, il tuo Dio, ti benedica in tutta ]'opera delle tue mani. Quando bacchierai i tuoi ulivi, non tornerai a ripassare sui rami; le olive rimaste saranno per lo straniero, per l'orfano e per la vedova. Quando vendemmierai la tua vigna, non ripasserai una seconda volta; i grappoli rimasti saranno per lo straniero, per l'orfano e per la vedova. E ti ricorderai che sei stato schiavo nel paese d'Egitto; perciò ti comando di fare questo."



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DEUTERONOMIO, 24, 17-22

"Cosi Odisseo stava per venire in mezzo a fanciulle dalle belle chiome, pur nudo com'era: la dura necessità lo spingeva. Terribile apparve loro, era tutto imbrattato di salsedine. E fuggirono via, chi qua chi la, sulle spiagge dove più sporgevano dentro il mare. Sola restava la figlia di Alcinoo: Atena le mise in cuore ardimento e tolse dalle membra la paura. Rimase ferma di fronte a lui, si tratteneva. Ed egli fu incerto, Odisseo, se supplicare la bella fanciulla e abbracciarle le ginocchia, oppure cosi di lontano pregarla, con dolci parole, che gl'indicasse la città e gli desse vesti. Questa gli parve, a pensarci, la cosa migliore, pregarla con dolci parole di lontano. Temeva che a toccarle i ginocchi si sdegnasse, la fanciulla. Subito le rivolse la parola:...E a lui rispondeva Nausicaa dalle bianche braccia: «Straniero, non sembri uomo stolto o malvagio, ma Zeus Olimpio, che divide la Fortuna tra gli uomini, buoni e cattivi, a ciascuno come lui vuole, a te diede questa sorte, e tu la devi ad ogni modo sopportare. » … Così disse, e diede ordini alle ancelle dalle belle chiome: «Fermatevi, ancelle, per favore. Dove fuggite al veder un uomo? Pensate forse che sia un nemico? Non c’è tra i mortali viventi, né mai ci sarà, un uomo che venga alla terra dei Feaci a portar la guerra: perché noi siamo molto cari agli dei. Abitiamo in disparte, tra le onde del mare, al confine del mondo: e nessun altro dei mortali viene a contatto con noi. Ma questi è un infelice, giunge qui ramingo. Bisogna prendersi cura di lui, ora: ché vengono tutti da Zeus, forestieri e mendichi, e un dono anche piccolo è caro. Su, ancelle, date all’ospite da mangiare e da bere, e lavatelo prima nel fiume, dove c’è un riparo dal vento.»

OMERO, Odissea, VI, vv. 135-148 e vv. 186-209

“Afflitto della nuova, e arrabbiato della maniera, Renzo afferrò ancora il mantello, e così appoggiato alla porta, andava stringendolo e storcendolo, l'alzava per picchiar di nuovo alla disperata, poi lo teneva sospeso. In quest'agitazione, si volto per vedere se mai ci fosse d'intorno qualche vicino, da cui potesse forse aver qualche informazione più precisa, qualche indizio, qualche lume. Ma la prima, l'unica persona che vide, fu un'altra donna, distante forse un venti passi; la quale, con un viso ch'esprimeva terrore, odio, impazienza e malizia, con cert'occhi stravolti che volevano insieme guardar lui, e guardar lontano, spalancando la bocca come in atto di gridare a più non posso, ma rattenendo anche il respiro, alzando due braccia scarne, allungando e ritirando due mani grinzose e piegate a guisa d'artigli, come se cercasse d'acchiappar qualcosa, si vedeva che voleva chiamar gente, in modo che qualcheduno non se n'accorgesse. Quando s'incontrarono a guardarsi, colei, fattasi ancor più brutta, si riscosse come persona sorpresa...lascio scappare il grido che aveva rattenuto fin allora: «l'untore, dagli! dagli all'untore!» Allo strillar della vecchia, accorrevagente di qua e di la;...abbastanza per poter fare d'un uomo solo quel che volessero."

A. MANZONI,I Promessi Sposi, XXX1V , 1842



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Lo straniero"A chi vuoi pin bene, enigmatico uomo, di? A tuo padre, a tua madre, a tua sorella o a tuo fratello?" "Non ho ne padre, ne madre, ne sorella, ne fratello.""Ai tuoi amici?""Adoperate una parola di cui fino a oggi ho ignorato i l senso.""Alla tua patria?"

"Non so sotto quale latitudine si trovi.""Alla bellezza?""L'amerei volentieri, ma dea e immortale.""All'oro?""Lo odio come voi odiate Dio.""Ma allora che cosa ami, straordinario uomo?"

"Amo le nuvole...le nuvole che vanno...laggiù,laggiù… le meravigliose nuvole!"

C. BAUDELAIRE, Poemetti in prosa, 1869

"L'infermo teneva gli occhi chiusi: pareva un Cristo di cera, deposto dalla croce. Dormiva o era motto? Si fecero un po' pin avanti; ma al lieve rumore, l'inferno schiuse gli occhi, quei grandi occhi celesti, attoniti. Le due donne si strinsero vieppiù tra loro; poi, vedendogli sollevare una mano e far cenno di parlare, scapparono via con un grido, a richiudersi in cucina. Sul tardi, sentendo il campanello della porta, corsero ad aprire; ma, invece di don Pietro, si videro davanti quel giovane straniero della mattina. La zitellona corse ranca ranca a rintanarsi di nuovo; ma Venerina, coraggiosamente, lo accompagnò nella camera dell'infermo già quasi al bujo, accese una candela e la porse alto straniero, che la ringrazio chinando il capo con un mesto sorriso; poi stette a guardare, afflitta: vide che egli si chinava su quel letto e posava lieve una mano su la fronte dell'infermo, senti che lo chiamava con dolcezza: - Cleen...Cleen...Ma era il nome, quello, o una parola affettuosa? L'infermo guardava negli occhi il compagno, come se non lo riconoscesse; e allora ella vide il corpo gigantesco di quel giovane marinajo sussultare, lo senti piangere, curvo sul letto, e parlare angosciosamente, tra il pianto, in una lingua ignota. Vennero anche a lei le lagrime agli occhi. Poi lo straniero, voltandosi, le fece segno che voleva scrivere qualcosa. Ella chino il capo per significargli che aveva compreso e corse a prendergli l'occorrente. Quando egli ebbe finito, le consegne la lettera e una borsetta. Venerina non comprese le parole ch'egli le disse, ma comprese bene dai gesti e dall'espressione del volto, che le raccomandava il povero compagno. Lo vide poi chinarsi di nuovo sul letto a baciare pia volte in fronte l'infermo, poi andar via in fretta con un fazzoletto su la bocca per soffocare i singhiozzi irrompenti."

L. PIRANDELLO, Lontano, in "Novelle per un anno", 1908

“Un giorno di gennaio dell’anno 1941, un soldato tedesco di passaggio, godendo di un pomeriggio di libertà, si trovava, solo, a girovagare nel quartiere di San Lorenzo, a Roma. Erano circa le due del dopopranzo, e a quell’ora, come d’uso, poca gente circolava per le strade… S'era scordato dell'uniforme; per un buffo interregno sopravvenuto nel mondo, l'estremo arbitrio dei bambini adesso usurpava la legge militare del Reich! Questa legge e una commedia, e Gunther se ne infischia. In quel momento, qualsiasi creatura femminile capitata per prima su quel portone...che lo avesse guardato con occhio appena umano, lui sarebbe state capace di abbracciarla di prepotenza, magari buttato ai piedi come un innamorato, chiamandola: meine mutter! E allorché di li a un istante vide arrivare dall'angolo un'inquilina del caseggiato, donnetta d'apparenza dimessa ma civile, che in quel punto rincasava, carica di borse e di sporte, non esito a gridarle: «Signorina! Signorina!» (era una delle 4 parole italiane che conosceva). E con un salto le si pare davanti risoluto, benché non sapesse, nemmeno



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lui, cosa pretendere. Colei pero, al vedersi affrontata da lui, lo fisso con occhio assolutamente disumano, come davanti all'apparizione propria e riconoscibile dell'orrore."

E. MORANTE, La Storia, Einaudi, 1974

"Risate e grida si levarono. «Fuori! Fuori della fontana! Fuori!›) Frano anche voci di uomini ; T La gente, poco prima intorpidita e molle, si era tutta eccitata. Gioia di umiliare quella ragazza spavalda che dalla faccia e dall'accento si capiva ch'era forestiera. «Vigliacchi!» gridò Anna, voltandosi d'un balzo. E con un fazzolettino cercava di togliersi di dosso la fanghiglia. Ma lo scherzo era piaciuto. Un altro schizzo la raggiunse a una spalla, un terzo al collo, all'orlo dell'abito.). Era diventata una gara....Qui Antonio intervenne, facendosi largo... Antonio era forestiero e tutti, là, parlavano in dialetto. Le sue parole ebbero un suono curioso, quasi ridicolo....Niente ormai tratteneva il buttare fuori il fondo dell'animo: il sozzo carico di male che si tiene dentro per anni e nessuno si accorge di avere."

D. BUZZATI, Non aspettavamo altro, in "Sessanta racconti", Mondadori, 1958

"Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame e freddo ed era lontano cinquantamila anni-luce da casa... Il primo contatto era avvenuto vicino al centro della Galassia, dopo la lenta e difficile colonizzazione di qualche migliaio di pianeti; ed era stata la guerra, subito;...Stava all'erta, il fucile pronto. Lontano cinquantamila anni-luce dalla patria, a combattere su un mondo straniero e a chiedersi se ce l'avrebbe mai fatta a riportare a casa la pelle. E allora vide uno di loro strisciare verso di lui. Prese la mira e fece fuoco. II nemico emise quel verso strano, agghiacciante, che tutti loro facevano, poi non si mosse più. Il verso e la vista del cadavere lo fecero rabbrividire. Mai, col passare del tempo, s'erano abituati, non ci facevano più caso; ma lui no. Erano creature troppo schifose, con solo due braccia e due gambe, quella pelle d'un bianco nauseante, e senza squame."

F. BROWN, Sentinella, in "Tutti i racconti", Mondadori, 1992

Tempo verràin cui, con esultanza,saluterai te stesso arrivatoalla tua porta, nel tuo proprio specchio,e ognun sorriderà al benvenuto dell'altro,

e dirà: Siedi qui. Mangia.Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo Io.Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore

a se stesso, allo straniero che ti ha amato per tutta la vita, che hai ignorato...D. WALCOTT, Amore dopo amore, in "Mappa del nuovo Mondo", trad.

it., Adelphi, Milano, 1992



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E’ una scultura romana del I secolo a.C.,che raffigura un soldato galata morente. Il guerriero, straniero ai Romani, è colto in punto di morte mentre il corpo si accascia sullo scudo, con il quale i Celti si opponevano al nemico celando il corpo nudo. Dallo scudo si staglia il combattente con il torso flesso e ruotato verso destra a far risaltare l'incisione della ferita.

Galata morente (I secolo a. C.)

2. AMBITO SOCIO – ECONOMICO

ARGOMENTO: Il lavoro tra sicurezza e produttività

DOCUMENTI

"II lavoro nell'antichità non aveva il valore morale che gli e stato attribuito da venti secoli di cristianesimo e dalla nascita del movimento operaio. II disprezzo per il lavoro manuale apparso a molti come contropartita della schiavitù e, nel contempo, causa del ristagno delle tecniche. Dell'esistenza di questo disprezzo si potrebbero dare molteplici prove. Nella Politica Aristotele esalta il fatto che i cittadini abbiano tutto il tempo libero «per far nascere la virtù nella Ioro anima e perché possano adempiere i loro doveri civici». E la stessa nozione dell'otium cum dignitate che appare come l'ideale di vita degli scrittori romani alla fine della Repubblica e all'inizio Ciò significa affermare anche che il lavoro è un ostacolo a questo tipo di vita e, quindi, una degradazione."

C. MOSSE, II lavoro in Grecia e a Roma, trad. it. di F. Giani Cecchini, Firenze, 1973



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"Nella produzione moderna il lavoro ha assunto un'importanza crescente tanto da essere considerato lf soggetto e non più l'oggetto di qualsiasi attività produttiva. Per il codice civile (libro V, artt. 2060 e sgg.), che regola il lavoro nell'impresa come elemento soggettivo e dinamico, oltre che fattore primario della produzione, il lavoro consiste nella prestazione di energie lavorative effettuata, contro il corrispettivo di una retribuzione, da una persona fisica (lavoratore) a favore di un'altra persona fisica o giuridica (datore di lavoro). II lavoro può concorrere alla produzione in modo subordinato o autonomo."

ENCICLOPEDIA UNIVERSALE, vol. 13°, a cura di G. Ceccuti-S. Calzini-R. Guizzetti, Ed. "IL SOLE 24 ORE", Milano, 2006

"L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro." (art. 1) " La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società." (art. 4) COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

"Dal Rapporto [ISFOL 2007] emerge una discrasia tra domanda e offerta di lavoro, soprattutto in quei segmenti della popolazione - donne e over 55 anni in primis — per i quali, anche in linea con gli obiettivi di Lisbona, si auspicherebbe un incremento dei tassi di attività. Sul fronte della qualità della crescita economica del Belpaese, il rapporto sottolinea come i lavori siano sempre più meno conformi alle aspettative degli individui, sia per la qualità del lavoro disponibile per i nuovi entrati sia per le prassi selettive. Le scarse prospettive di carriera rappresentano il principale fattore di scoraggiamento sul fronte lavorativo....Fa riflettere il dato che quasi il 20% degli occupati ritenga di svolgere mansioni che utilizzano solo parzialmente le loro competenze professionali....Tra le iniziative da intraprendere per contrastare le criticità del nostro mercato del lavoro, la ricetta dell'Isfol e migliorare la coerenza e l'adattabilità reciproca tra domanda e offerta di lavoro. Soprattutto sfruttando al meglio le potenzialità del sistema del servizi per I'impiego. Inoltre, un funzionamento più fluido e trasparente del nostro mercato del lavoro passa anche attraverso la conciliazione fra competitività e meriti e l'equità dell'accesso alle opportunità. Ma su tutti, prioritario, e investire nella sicurezza del lavoro e nel contrasto del lavoro irregolare."C. TUCCI, Rapporto Isfol: lavoro precario per 10 lavoratori su 100, 20 novembre 2007

"L’ambiente di lavoro, non rappresenta soltanto un'accezione ristretta della nozione diambiente, ma si caratterizza in termini assai diversi. Anche esso costituisce infatti l'oggetto di una normativa amministrativa e penale diretta a garantire la salute dei lavoratori addetti ad attività particolarmente rischiose, e che in taluni ordinamenti impone alle imprese l'adozione di sistemi generali di controlli preventivi,...ma sovente e dato riscontrare disposizioni che, attraverso la garanzia della salute a livello di rapporto individuate ; attuano una vera e propria tutela dell'ambiente di lavoro come oggetto di una situazione soggettiva specifica del prestatore di lavoro, autonomamente tutelabile....Cosi delineata, la tutela dell'ambiente di lavoro si



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prospetta, più che come tutela di un luogo (e cioè dell'ambiente in genere), come garanzia della salute (e quindi della persona) del lavoratore."

L RICCA, La tutela dell'ambiente di lavoro nel quadro del sistema dei diritti sociali, in "Protezione dei diritti sociali e prevenzione degli incidenti sul lavoro net quadro dei diritti dell'uomo lavoratore", Ed. Giuffrè, Milano, 1988

"II fattore tecnologico e stato nelle ricerche più recenti piuttosto trascurato a vantaggio di una impostazione che accentuava l'influenza delle variabili psico-sociologiche nel complesso fenomeno dell'infortunio. Non si può negare però che un processo produttivo deve essere analizzato sotto l'aspetto tecnologico per poter rilevare di quanto il comportamento umano venga condizionato dalla velocità e delle caratteristiche della produzione. L'infortunio nella sua apparente obiettività si è rilevato quale fenomeno la cui ricostruzione fotogenica non è riconducibile a un meccanismo casualistico."

C. DI NARO-M.NOVAGA-G.COLETTI-S.COLLI, Sicurezza e produttivita: influenza delle variabili tecnologiche sul comportamento lavorativo, in "Securitas", n° 7, anno 58, 1973

"Tutto il tempo perduto a causa degli infortuni rappresenta ore-lavoro e ore-macchina aggiunte at tempo richiesto per produrre una data quantità di beni o di servizi e, di conseguenza, riduce la produttività aziendale....A parte le perdite dirette di tempo, allorché il lavoro viene interrotto a causa di un infortunio, condizioni pericolose di lavoro comportano un rallentamento delle lavorazioni stesse, poiché gli operai devono stare in guardia e muoversi e lavorare con maggiore attenzione e prudenza di ciò che sarebbe invece necessario se non esistesse il pericolo stesso. Di particolare importanza, a questo riguardo, sono ad esempio, le trasmissioni dei motori, le cinghie di trasmissione e le parti mobili delle macchine nelle cui vicinanze gli operai sono costretti a lavorare oppure a passare."

A. BERRA-T. PRESTIPINO, Lo studio del lavoro e la psicologia della sicurezza lavorativa,Ed. Angeli., Milano 1983

"A tale principio del rischio professionale si ispiro, fin dall'inizio, la nostra legislazione per gli infortuni sul lavoro; la quale per la protezione del rischio stesso impose al datore d'opera l'obbligo dell'assicurazione. Con ciò, da un lato, si volle meglio garantire agli infortunati il pagamento delle indennità sostituendo l'Istituto assicuratore (ente finanziariamente più solido) all'imprenditore, soggetto dall'altro lato si volle salvare l'imprenditore da oneri eccessivi rispetto alla sua potenzialità economica, pei casi di infortuni gravi, ripetuti o collettivi."

MIRALDI, Gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, Cedam, Padova, 1979

3. AMBITO STORICO - POLITICO



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ARGOMENTO: Omicidi politici.

DOCUMENTI«II 28 giugno 1914 l'arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono asburgico, e la moglie furono uccisi in un attentato compiuto da studenti bosniaci mentre erano in visita a Sarajevo, capitale della Bosnia. Vienna attribuì la responsabilità dell'attentato al governo serbo e gli invio un ultimatum al quale segui, il 28 luglio, la dichiarazione di guerra ed il bombardamento di Belgrado. La Russia proclamò la mobilitazione generale a sostegno dello Stato balcanico; a questo atto rispose la Germania dichiarando guerra contemporaneamente alla Russia (1 Agosto) ed alla Francia (3 agosto).» Rosario VILLARI, Storia contemporanea, Laterza, Bari 1972

«Le elezioni si tennero nell'aprile 1924 e si svolsero all' insegna dell'intimidazione e della violenza nei confronti degli avversari politici e di un ritorno di fiamma dello squadrismo. Ciò malgrado, i risultati non corrisposero alle speranze di Mussolini: se il «listone» fascista ebbe la maggioranza dei voti e dei seggi, grazie al meccanismo della legge, nelle regioni dell’Italia settentrionale e nelle grandi città operaie ottenne un numero di suffragi minore di quello delle liste d'opposizione. La denuncia del clima di illegalità e di sopraffazione, in cui le elezioni si erano svolte, venne fatta con grande passione e coraggio alla Camera dal deputato socialista Giacomo Matteotti i 30 maggio 1924. Pochi giorni dopo, il 10 giugno, il coraggioso parlamentare era rapito e il 16 agosto la sua salma era ritrovata in una macchia della campagna romana. Parve per un momento che il vuoto dovesse farsi attorno al governo, la cui complicità nell'assassinio ben pochi mettevano in dubbio. [...] Il 3 gennaio 1925 Mussolini si presento alla Camera per assumersi tutta to responsabilità del delitto Matteotti e per sfidarla provocatoriamente ad avvalersi della facoltà di metterlo sotto stato d'accusa. La Camera, non accettando il guanto di sfida che le veniva lanciato, segnò praticamente la propria condanna a morte e lo Stato liberale cesse definitivamente di esistere.»Giuliano PROCACCI, Storia degli italiani, vol. 11, Laterza, Bari 1971

«Passato nella leggenda storica come un apostolo della coesistenza, in realtà Kennedy fu il presidente che, dopo il sostegno dato all'invasione degli esuli castristi a Cuba, pose le premesse per la trasformazione della difficile situazione del Vietnam in una guerra terribile e per un impegno statunitense che doveva in seguito assumere proporzioni gigantesche. [...] In politica interna, nonostante i propositi espressi nell'ideologia della Nuova Frontiera, i risultati raggiunti da Kennedy furono piuttosto modesti. Tutta una serie di misure relative all'educazione, alla riforma fiscale, alle cure mediche per gli anziani, alle assicurazioni sociali, all'agricoltura vennero bloccate dall'opposizione repubblicana e conservatrice. [...] Kennedy agi invece con risolutezza per assicurare l'integrazione civile dei negri nei Sud (nel 1962 si ebbero disordini razziali net Mississippi); ma la sua impostazione era essenzialmente giuridica-formale, e ignorava il problema sostanziale della discriminazione sociale generale a danno dei negri vigente in tutti gli Stati Uniti. Comunque, al di la dei suoi limiti, Kennedy con la sua ideologia "progressista" aveva suscitato contro di se una forte opposizione da parte di conservatori, specie del Sud, e forze di Destra. E cadde vittima di queste opposizioni. Decisosi ad un viaggio in vista delle prossime elezioni presidenziali, cui intendeva ripresentarsi, proprio nel Texas, dove le opposizioni erano pin tenaci, il 22 novembre 1963 venne ucciso a Dallas in un attentato, senza che mai si



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accertasse o si volesse accertare chi fosse responsabile della sua organizzazione, che trovò certamente complicità ad altissimi livelli.»Massimo L. SALVADORI, Storia dell'età contemporanea, Loescher editore, Torino 1976

«Giovedì 16 marzo 1978. Primo giorno del sequestro Moro. Alle 9.03 in via Fani a Roma, un commando delle Brigate rosse tende un agguato al presidente della Dc, Aldo Moro, che e appena uscito di casa e sta andando alla Camera accompagnato da cinque uomini di scorta. I brigatisti fanno strage delle guardie del corpo (Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Raffaele lozzino, l’unico che è riuscito a metter mano alla pistola, e Francesco Zizzi) poi rapiscono Moro e si dileguano. [...]

Martedì 9 maggio 1978. Cinquantacinquesimo giorno del sequestro Moro. Aldo Moro è stato ucciso. Le Brigate rosse l'hanno trucidato con una raffica al cuore: nei suo corpo almeno undici colpi d'arma da fuoco. II cadavere del presidente della Dc è infilato nel bagagliaio di una Renault 4 rossa parcheggiata in via Michelangelo Caetani, una piccola strada nel cuore della vecchia Roma, a un passo da via delle Botteghe Oscure (dove c'e la sede del Pci) e non Montano da piazza del Gesù (dove c'e quella della Dc). Il corpo, rivestito con gli stessi abiti che indossava la mattina del 16 marzo, è rannicchiato con la testa contro la ruota di scorta, la mano sinistra sul petto, insanguinata. L'auto è lì dal mattino: una donna ha notato tra le otto e le nove due persone, un uomo e una donna, che la parcheggiavano. Solo dopo le 13, però, le Br telefonano a uno dei collaboratori di Moro: «Andate in via Caetani, c'e una Renault rossa, troverete l'ultimo messaggio». Il telefono era sotto controllo, un commissario capo della Digos va subito sul poste, e immediatamente dopo altra polizia, i carabinieri, le autorità, il ministro dell'Interno Cossiga. Per aprire l'auto intervengono gli artificieri: si teme the i terroristi abbiano collegato alle serrature un ordigno esplosivo. La radio dà la notizia pochi minuti dopo le 14.»

I 55 giorni del sequestro Moro, a cura di Roberto Raja, in «Corrieredellasera.it»

(http://cinquantamila.corriere. it/story/TellerThread.php?threadId=moro)

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Enrico Fermi, fisico.

«Due dati ci permettono di valutare l'importanza del campo di ricerca aperto da Enrico Fermi con il suo lavoro. Il primo riguarda i premi Nobel, una misura rozza ma efficace dell'importanza di un determinato settore della ricerca scientifica e dei progressi in esso conseguiti: più di dieci Nobel per la fisica sono stati attribuiti a scoperte relative alle interazioni deboli. Se Fermi non avesse ottenuto il Nobel per le sue ricerche sui neutroni ne avrebbe ben meritato uno per la scoperta delle interazioni deboli. Una seconda valutazione dell'importanza della scoperta di Enrico Fermi si può dedurre dal fatto che oltre la meta degli esperimenti attualmente in corso o in preparazione con acceleratori di particelle — al CERN di Ginevra, al Fennilab di Chicago, a Stanford come a Frascati come a Tsukuba in Giappone o a Novosibirsk in Russia — sono dedicati a studiare vari aspetti delle interazioni deboli. La stessa prevalenza degli studi sulle interazioni deboli si



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riscontra nei programmi sperimentali dei grandi laboratori sotterranei, come quello italiano del Gran Sasso, quello giapponese di Kamioka, ed altri ancora nel Canada e negli Stati Uniti. La teoria di Fermi delle interazioni deboli e ormai confluita nella piu generale teoria delle particelle elementari che va sotto il nome di "Modello Standard". [...] E’ però importante ricordare che la teoria di Fermi mantiene ancora oggi il suo valore, sia per la validità delle soluzioni proposte sia come stimolo per una serie di ricerche che hanno impegnato i fisici per quasi settant'anni, e che ancora li impegneranno nei decenni a venire. In questa teoria si riflette la grandezza di Fermi, la firma di un grande maestro.»

Nicola CABIBBO, Le interazioni deboli, in Carlo BERNARDINI - Luisa BONOLIS (a cura di), Conoscere Fermi nel centenario della nascita 29 settembre 1901 - 2001, Editrice Compositori, Bologna 2001

«Enrico Fermi nasce a Roma nel 1901. La sua produzione scientifica inizia nel 1921 e termina con la sua morte nel 1954. All'inizio della sua attività, la fisica conosce due sole forze fondamentali della natura, la gravitazione e l'elettromagnetismo, e due sole particelle elementari costituenti la materia, i nuclei di idrogeno (protoni) e gli elettroni. A meta degli anni Cinquanta le forze fondamentali sono diventate quattro, con I'aggiunta delle interazioni nucleari forte e debole, e le particelle elementari note sono ormai una trentina. In poco meno di trent'anni la concezione della materia subisce un mutamento cosi radicale e inusitato da rendere tale periodo, per la rapidità e la quantità delle conoscenze acquisite, forse unico nella storia del pensiero scientifico occidentale. Le ricerche di Fermi segnarono profondamente questo trentennio, non solo per la quantità e l'importanza dei risultati ottenuti ma soprattutto per il loro ruolo storico. Esistono infatti traguardi scientifici di enorme valore che giungono al termine di lunghe e pazienti ricerche e che coronano un ben definito progetto iniziale, ma ci sono anche scoperte apparentemente meno straordinarie che obbligano a inattese risistemazioni del sapere acquisito, scardinano principi metodologici e conoscenze unanimemente accettate e imprimono alla ricerca direzioni nuove e del tutto impreviste. Nel suo itinerario di scienziato {...] Fermi raggiunse entrambi gli obiettivi.»

Giuseppe BRUZZANITI, Enrico Fermi. Il genio obbediente, Einaudi, Torino 2007

«Dalla lettura dei giornali di qualche settimana fa avrai probabilmente capito a quale genere di lavoro ci siamo dedicati in questi ultimi anni. E’ stato un lavoro di notevole interesse scientifico e l'aver contribuito a troncare una guerra che minacciava di tirar avanti per mesi o per anni e stato indubbiamente motivo di una certa soddisfazione. Noi tutti speriamo che l’uso futuro di queste nuove invenzioni sia su base ragionevole e serva a qualche cosa di meglio che a rendere le relazioni internazionali ancora, più difficili di quello che sono state fino ad ora. I giornali hanno pubblicato un certo numero di dettagli sul lavoro di questi ultimi anni e tali dettagl i, naturalmente, non sono più segreti. Ti interesserà. sapere, se non lo sai già dai giornali italiani, che verso la fine del 1942 abbiamo costruito a Chicago la prima macchina per produrre una reazione a catena conuranio e grafite. E’ diventato d'uso comune chiamare queste macchine “pile”. Dopo la prima pilasperimentale molte altre ne sono state costruite di grande potenza. Dal punto di vista della fisica, come ti puoi immaginare, queste pile rappresentano una ideate sorgente di neutroni che abbiamo usato tra l'altro per molte esperienze di fisica nucleare e che probabilmente verranno usate ancora di più per questo scopo ora che la guerra è finita.»Lettera di Enrico Fermi a Edoardo Amaldi del 28 agosto 1945 (in Edoardo AMALDI, Da via Panisperna all 'America, Editori Riuniti, Roma 1997)



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«Vorrei discutere con voi la crisi che la scienza attraversa da due anni a questa parte. In larga misura questa crisi è dovuta all'improvvisa consapevolezza, di parte dell'opinione pubblica e del Governo, del tremendo ruolo che la Scienza può avere nelle cose umane. L'importanza di questo ruolo era già nota. Ma il drammatico impatto portato dalla costruzione della bomba atomica lo ha portato nella pubblica consapevolezza in maniera cosi vivida che gli scienziati si sono trovati, inaspettatamente e talora contro la propria volontà, ad essere sotto i riflettori [...] C'e una grande penuria di uomini di scienza ben preparati [...] Ora le iscrizioni di studenti nei dipartimenti scientifici sono tornate a essere abbondanti. Spero che ben pochi di questi studenti siano attratti dal nuovo fascino che la scienza ha acquistato. La professione del ricercatore deve tornare alla sua tradizione di ricerca per l'amore di scoprire nuove verità. Poiché in tutte le direzioni siamo circondati dall'ignoto e la vocazione dell'uomo di scienza e di spostare in avanti le frontiere della nostra conoscenza in tutte le direzioni, non solo in quelle che promettono più immediati compensi o applausi.»Discorso tenuto da Enrico Fermi nel 1947 (in Giulio MALTESE, Ritorno a Chicago: Enrico Fermi e la nascita della fisica delle alte energie nel secondo dopoguerra (1946-1954), in Atti del XXI Congresso Nazionale di Storia della Fisica e dell'Astronomia, Dipartimento di Fisica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS), 6, 7 e 8 giugno 2001)

TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO

I due volti del Novecento. Da un lato esso è secolo di grandi conquiste civili, economiche, sociali, scientifiche, tecniche; dall’altro è secolo di grandi tragedie storiche. Rifletti su tale ambivalenza del ventesimo secolo, illustrandone i fatti più significativi.

TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE

Numerosi bisogni della società trovano oggi una risposta adeguata grazie all' impegno civile e al volontariato di persone, in particolare di giovani, che, individualmente o in forma associata e cooperativa, realizzano interventi integrativi o compensativi di quelli adottati da enti istituzionali. Quali, secondo te, le origini e le motivazioni profonde di tali comportamenti? Affronta la questione con considerazioni suggerite dal tuo percorso di studi e dalle tue personali esperienze.

Durata massima della prova: 5 ore.È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.



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ALLEGATO 3.3: SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA

CORSO DI ORDINAMENTOIndirizzo: TECNICO SERVIZI SOCIALI

Tema di: PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA Il candidato svolga, a scelta, uno degli argomenti proposti:

I) La diversità, quando si accompagna ad una situazione di handicap, può rappresentare una condizione esistenziale complessa e difficile. Spesso è resa ancor più problematica dalle condizioni imposte dal sistema sociale di appartenenza in rapida evoluzione, all’interno del quale ancora coesistono disinformazione, pregiudizio, scarsa sensibilità alle problematiche dell’integrazione. Prendendo spunto dalla considerazione sopra esposta, il candidato operi le sue riflessioni ponendo in evidenza: • tipologie, cause, comportamenti caratteristici delle diverse forme di disabilità; • dinamiche collegate alla presenza di un soggetto disabile all’interno del nucleo familiare; • difficoltà che accompagnano il processo di integrazione della persona disabile; • interventi che favoriscono l’integrazione della persona disabile con particolare riferimento alle azioni/progetti che coinvolgono anche il tecnico dei servizi sociali

II) Il disagio minorile si presenta oggi in forme complesse e differenziate. In ogni caso, è molto importante, per spiegare il disagio, la dimensione familiare. Prendendo spunto dalla considerazione sopra esposta, il candidato ponga in evidenza: • caratteristiche e cause del disagio minorile; • insufficienze familiari in rapporto all’insorgenza del disagio minorile; • funzione e ruolo della famiglia nella costruzione della personalità e nella socializzazione. Il candidato ipotizzi inoltre uno o più casi di disagio minorile e si soffermi sugli interventi attuabili dal Tecnico dei servizi sociali.

. __________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario di italiano. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema



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ALLEGATO 3.4: PRIMA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA

CULTURA MEDICO SANITARIA

1. I primi minuti dopo la nascita sono cruciali per la vita futura del bambino: quali sono le procedure assistenziali

e di profilassi che vengono messe in atto? (10 righe)

2. L’Herpes simplex è un’infezione virale grave se contratta in gravidanza. Descrivi in che cosa consiste la prevenzione e quali sono gli effetti di questa infezione sul feto. (10 righe)

3. Descrivi una malattia caratterizzata dalla mutazione di un gene. (10 righe)

LEGISLAZIONE SOCIALE

1. Il candidato dopo aver descritto i tre pilasti della previdenza, specifichi le prestazioni in denaro e in natura per i disoccupati, gli anziani, gli invalidi, la famiglia. (10 righe)

2. Il candidato spieghi chi è: l’imprenditore (art. 2082 c.c.), il piccolo imprenditore (art. 2083 c.c.), l’imprenditore commerciale (art. 2195 c.c.), l’imprenditore agricolo (art. 2135 c.c.). (10 righe)

3. Il candidato analizzi le differenze tra impresa e azienda, dopo di che parli dei segni distintivi dell’azienda. (10 righe)

INGLESE

1. Explain why older people can be considered a resource for our society. (10 lines)

2. What should an elderly person’s diet include and what should be avoided? (10 lines)

3. Why is physical exercise essential for the third age and what kind of activities would you recommend? (10

lines)

TECNICA AMMINISTRATIVA



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1.Definisci il concetto di patrimonio aziendale e indica in modo dettagliato - anche con opportuni esempi - gli elementi che lo compongono, distinguendoli con riferimento alla durata del loro impiego nell’attività dell’impresa. (10 righe)

2.Dopo avere illustrato il concetto di equilibrio di breve periodo, di Capitale Circolante Netto e di Margine di tesoreria, individua le differenze esistenti tra questi ultimi due indicatori e illustra le diverse informazioni che è possibile trarre dal loro utilizzo. (10 righe)

3.Con riferimento agli indici studiati sull’argomento, esprimi un giudizio sintetico sull’equilibrio patrimoniale e finanziario di breve e medio/lungo periodo di un’impresa che al 31/12 presenta i valori di Stato Patrimoniale di seguito riportati. Come potrebbe l’impresa migliorare ulteriormente la propria condizione finanziaria e patrimoniale? - Immobilizzazioni: 900.000 euro; - Attivo circolante: 600.000 euro (con scorte/disponibilità = 200.000 euro);- Patrimonio Netto: 650.000 euro;- Passività consolidate: 400.000 euro;- Passività a breve termine: 450.000 euro.



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ALLEGATO 3.5: SECONDA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA

CULTURA MEDICO-SANITARIA

1. Lo sviluppo e la crescita del bambino sono legati alle funzioni del sistema endocrino: descrivi le ghiandole interessate. (10 righe)

2. L’epilessia è una patologia del Sistema Nervoso Centrale descrivi la diagnosi e in particolare l’epilessia del grande male. (10 righe)

3. Illustra l’eziopatogenesi e i quadri clinici delle paralisi cerebrali infantili. (10 righe)

INGLESE

1. Explain what arthritis is and what can be done to relieve pain. (5 lines)

2. Explain what Alzheimer’s disease is and what kind of facility would be appropriate for elderly people suffer -

ing from this condition. (10 lines)

3. What is Parkinson’s disease? How can it be diagnosed and treated? (10 lines)

MATEMATICA

1. Definisci i limiti finito e infinito di una funzione all’infinito (cinque righe).

2. In riferimento ai teoremi sui limiti enuncia il teorema di unicità del limite ed il teorema della permanenza del segno (dieci righe).

3. Siano le tre funzioni definite f(x)=-x2+4x-2 g(x)=2x-1 h(x)=x2 con x tendente a 1. Rappresenta graficamente le funzioni definite nello stesso intervallo applicando il teorema del confronto sapendo che lim f(x)=lim h(x)=1

LEGISLAZIONE SOCIALE

1. Le S.p.A.: descrivi le caratteristiche con il seguente percorso: autonomia patrimoniale, azioni e obbligazioni, costituzione, conferimenti, organi (specificando i tre modelli di amministrazione di controllo), assemblea, amministrazione, collegio sindacale, scioglimento, liquidazione. (16 righe)



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2. Le S.a.p.a.: che cosa ha in comune e di diverso con la s.a.s. Compiti dei soci accomandatari e accomandanti. Le holding. (10 righe)

3. Le S.r.l.: descrivi le caratteristiche con il seguente percorso: costituzione, conferimenti, organi (assemblea, consiglio di amministrazione, collegio sindacale), recesso scioglimento. (16 righe)



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ALLEGATO 3.5: GRIGLIE DI VALUTAZIONE

GRIGLIA DI VALUTAZIONE 1^ PROVA SCRITTA DI ITALIANO

CANDIDATO _________________________ CLASSE 5

DATA

Competenza- correttezza formale (ortografia – forma – lessico)

Gravi, diffusi e ripetuti errori morfosintattici ……………………… mis. 1-3Gravi errori morfosintattici ……………………… mis. 4Diffusi e non gravi errori ……………………… mis. 5Sporadici errori, lessico limitato ……………………… mis. 6Correttezza, lessico adeguato ……………………… mis. 7Buona correttezza, lessico appropriato ……………………… mis. 8Buona correttezza, lessico ricco ed articolato ……………………… mis. 9-10

Conoscenza- Pertinenza

Assolutamente fuori tema ……………………… mis. 1-3Traccia trattata in modo parziale e superficiale ……………………… mis. 4Traccia trattata parzialmente ……………………… mis. 5Traccia trattata nelle linee generali ……………………… mis. 6Traccia trattata in modo adeguato ……………………… mis. 7Traccia trattata in modo esauriente ……………………… mis. 8Traccia trattata in modo esauriente ed approfondito ……………………… mis. 9-10

Capacità- Organizzazione del contenuto (analisi e sintesi)

Il contenuto è privo di ordine logico ……… mis. 1-3

Il discorso è articolato in modo contraddittorio e frammentario ……… mis. 4Il discorso è articolato in modo non sempre coerente e rispetta parzialmente la tipologia testuale ……… mis. 5Il discorso è articolato in modo semplice ma coerente erispetta gli elementi essenziali della tipologia testuale ……… mis. 6L’argomento proposto è trattato in modo coerente e articolatoe rispetta la tipologia testuale ……… mis. 7L’argomento proposto è trattato in modo coerente, articolatoe personale e rispetta la tipologia testuale ……… mis. 8L’argomento proposto è trattato in modo coerente, articolato,con osservazioni critiche e rispetta la tipologia testuale ……… mis. 9-10



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CORRISPONDENZA TRA PUNTEGGIO ESPRESSO IN DECIMI E QUINDICESIMI PER LA MISURAZIONE DELLE PROVE SCRITTE

Punteggio (decimi)

Punteggio (quindicesimi)

9-10 158 13-147 11-126 105 8-94 5-71-3 1-4



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GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA



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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVADISCIPLINA________________________________________________________

ALUNNA/O__________________________________________________CLASSE 5_____

INDICATORI DESCRITTORI 1 2 3

CONOSCENZE

CONOSCENZE CONTENUTI

Complete

Adeguate

Essenziali

Lacunose

Molto lacunose

7

6

5

3-4

1-2

7

6

5

3-4

1-2

7

6

5

3-4

1-2

ABILITA’

ESPOSITIVEesposizione contenutiorganizzazione del discorso

OPERATIVEutilizzo di procedureE ARGOMENTATIVE

Sicura, logica, articolata, completa

Appropriata e corretta, lineare, adeguata

Complessivamente corretta/parzialmente strutturata

Alcuni errori lessicali e-o morfosintattici/ confusa, incompleta. Errori di procedura

Vari errori lessicali e-o morfosintattici / inadeguata, procedure non valide

5

4

3

2

1

5

4

3

2

1

5

4

3

2

1

COMPETENZE

SINTESI

RIELABORAZIONE

COLLEGAMENTI

Soddisfacente

Essenziale

Parziale

3

2

1

3

2

1

3

2

1

TOTALE

TOTALE

SCHEDA di VALUTAZIONE del COLLOQUIO________________________________________________________________________








1 Colloquio: sono 30 i punti da assegnare. Il colloquio è giudicato sufficiente se consegue almeno 20 punti.

Bonus: è di 5 punti e può essere assegnato dalla Commissione in aggiunta al voto finale a condizione che il candidato abbia un credito scolastico di almeno 15 punti e un risultato complessivo nelle prove d'esame di al-meno 70 punti.

2 CANDIDATO _________________________________________

Giudizio sintetico Voto in trentesimi

3 Conoscenze 4 Competenze 5 CapacitàConoscenze complete e approfondite e/o con approfondimenti autonomi.

Applicazione corretta, adeguata, autonoma, anche a casi più complessiEsposizione precisa e fluida.Lessico sempre adeguato.

L’analisi, la sintesi, l’argomentazione e la rielaborazione sono corrette, con applicazioni autonome anche a problemi complessi. 29-30

Conoscenze complete e approfondite

Sicurezza operativaEsposizione chiara, corretta, sicura

Metodo organizzato e razionaleRielaborazione critica, pur senza particolare originalità.Sa effettuare adeguati collegamenti tra fatti e concetti diversi.

27-28

Conoscenze complete, ma non sempre approfondite

Applicazione corretta delle conoscenzeEsposizione logica e lessico adeguati

Analisi e sintesi corrette ed effettuate con una certa disinvoltura.Sa gestire autonomamente situazioni nuove.

24-26

Conoscenza dei contenuti minimi

Sa applicare le conoscenze minime in modo correttoUtilizza una terminologia semplice, ma appropriata

Effettua un’analisi corretta e una sintesi essenziale.Sa gestire semplici situazioni nuove.

21-23

Conoscenza dei contenuti minimi

Sa applicare le conoscenze minime in modo sostanzialmente correttoUtilizza una terminologia semplice, ma appropriata

Esegue un’analisi limitata agli aspetti fondamentali e una sintesi elementare.

20

Acquisizione parziale dei contenuti minimi con incertezze diffuse.

Applica le conoscenze minime, ma con qualche erroreEsposizione incerta, lessico non sempre adeguato.

Analisi parziale e sintesi imprecisa.16-19

Conoscenze lacunose e scoordinate, Presenza di errori diffusi e/o

Applicazione meccanica imprecisa e con errori.

Analisi e sintesi parziali, con qualche errore. 12-15



84






gravi.Conoscenze gravemente lacunose con errori gravi e diffusi.

Incapacità di applicare gli strumenti operativi anche a situazioni note.Esposizione impropria.

Analisi e sintesi quasi assenti o incoerenti. 8-11

Gravemente errate . Estremamente frammentarie. Nulle.

Incapacità o erronea applicazione degli strumenti operativi, anche se guidato. Esposizione scoordinata.Assenza di lessico.

Copie analisi errate.Non sintetizza.Non si orienta. 1-7



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7. Indice:

Frontespizio

Notizie sulla classe Pag. 2

Attività di preparazione all’esame finale Pag. 4

Peculiarità dell’indirizzo Pag. 7

Presentazione della classe Pag. 7

Percorso formativo Pag. 8

Attività curriculari e integrative Pag.11

Percorsi individuali (tesine) Pag.12

Allegati:

o Piani di lavoro e programmi discipline

o Criteri di valutazione C.D.

o Testi delle simulazioni

o Griglie di valutazione della prima prova

o seconda prova

o terza prova

o Griglia di valutazione del colloquio

Pag. 14

Pag. 46

Pag. 47

Pag. 80

Pag. 82

Pag. 83

Pag. 84

Composizione del consiglio di classe Pag. 87



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8. Composizione del consiglio di classe:

DISCIPLINA DOCENTE FIRMA

Italiano/Storia Violante Valentina

Matematica Bortolotto Elio Sergio

Inglese Borellini Franca

Psicologia Gualdi Guendalina

Diritto e Legislazione Soc. Berbenni Giosué

Tec. Amministrativa Lanzi Giorgio

Cultura Med. San. Fanuli Maristella

Ed. Fisica Palazzo Salvatore



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