Ministero dell’ Istruzione dell’ Università e della RicercaSTOP AL BULLISMO MOTIVAZIONI Il...
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U.S.R. per la Puglia – Ufficio VII – Via Lago di Como n. 9 - 74121 TARANTO – C.F. 80013070737
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Ministero dell’ Istruzione dell’ Università e della Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA PUGLIA
Ufficio VII - Ambito Territoriale per la Provincia di Taranto
Data del protocollo informatico U.O. PROGETTI NAZIONALI AI SIGG. DIRIGENTI SCOLASTICI DELLE SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE DI PRIMO GRADO
LORO SEDI OGGETTO: Progetto “STOP AL BULLISMO”
Si porta a conoscenza delle SS.LL. che la Federazione Nazionale Maestri del Lavoro d’Italia intende avviare,col patrocinio del Consolato Provinciale di Taranto, un progetto pilota di cui se ne allega copia,con acclusa documentazione su tutte le attività svolte dalla Federazione,anche di concerto col MIUR soprattutto in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, rivolto agli alunni di scuola primaria e secondaria di primo grado,inizialmente, delle scuole dei quartieri più disagiati di Taranto per poi proseguire con le scuole di altri comuni della Provincia interessati al progetto. La finalità socio-educativa del presente progetto è quella di migliorare la conoscenza sul bullismo, in quanto fenomeno sociale ampiamente diffuso in età scolare, al fine di promuovere comportamenti pro-sociali tra i ragazzi in un’ottica preventiva e operativa. Tutti i dettagli più specifici sull’iniziativa in oggetto sono contenuti nel progetto allegato. Per maggiori informazioni e per i necessari contatti diretti rivolgersi al Console regionale della Federazione dott. Francesco Germano ai seguenti recapiti: 3403737174 – 3382110143 [email protected] [email protected]
IL DIRIGENTE (dott. Antonio D’iTollo)
Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3, comma 2 del D.Lgs. n. 39/1993
m_pi.AOOUSPTA.REGISTRO UFFICIALE.U.0010216.06-12-2018
STOP AL BULLISMO
MOTIVAZIONI
Il presente progetto pilota, patrocinato dal Consolato Provinciale di Taranto,
Federazione Nazionale Maestri del Lavoro d’Italia, si propone di incontrare gli
alunni di alcune classi di scuola primaria e secondaria di primo grado dei
quartieri più disagiati di Taranto per poi proseguire in altre città della Puglia e
successivamente a livello nazionale in accordo con i relativi Consolati
Provinciali e Regionali.
L’intento è quello di migliorare la conoscenza del bullismo, in quanto
fenomeno sociale ampiamente diffuso in età scolare, al fine di promuovere
comportamenti pro-sociali tra i ragazzi in un’ottica preventiva e operativa.
Negli ultimi anni il bullismo e il cyberbullismo hanno assunto una rilevanza
tale da richiedere strategie coordinate di intervento. Il fenomeno del bullismo,
nonostante sia in costante aumento, molto spesso è ignorato, soprattutto nei
casi in cui la violenza non è di tipo fisico, ma psicologico, quindi “invisibile”. Il
cyberbullismo, invece, è una nuova forma di violenza virtuale tra i giovani e
pertanto rende urgente interventi mirati finalizzati a fare sinergia con il mondo
della scuola per fare sinergia con il mondo della scuola con l'obiettivo di
favorire una maggiore informazione e ricercare strumenti di prevenzione.
ATTIVITA’
Le attività di seguito riportate, sono state enucleate in via analitica e divise in
fasce d’età, in relazione ai gradi di scuola, nel rispetto dei vari stadi di
maturazione degli alunni.
Tutte le proposte, siano esse films, cortometraggi, letture saranno condotte
con diverse metodologie: role-playing, circle-time, problem solving,
brainstorming.
Per le classi dei più piccoli di I, II e III della scuola primaria le proposte
mirano a guidare il bambino ad esprimere e gestire in maniera composta le
emozioni che lo caratterizzano in particolari momenti e situazioni della
giornata o vita, siano esse di gioia, di paura, di rabbia. La visione di un
cortometraggio sul bullismo e relativo lavoro in gruppi di apprendimento
cooperativo (cooperative-learning) avranno lo scopo di indurre i bambini a
sviluppare sentimenti di empatia verso chi è in difficoltà e trovare possibili
strade per aiutare chi ha bisogno di un aiuto.
Per gli alunni di IV e di V verranno proposte attività di role-playing (giochi di
ruolo), in cui il tema del bullismo verrà trattato in maniera più esplicita e
diretta: gli allievi potranno sperimentare alcuni ruoli (bullo, vittima, spettatore
passivo e d’intervento). Al termine dell'esperienza di role-playing verrà
predisposto uno spazio, che permetta agli allievi di prendere le distanze dal
ruolo assunto e di esprimere il significato emotivo e cognitivo che tale
esperienza ha avuto per loro (debriefing).
Gli alunni della scuola secondaria di primo grado, invece, verranno
stimolati a riflettere sul bullismo attraverso la presentazione di un brano o di
episodi personali, qualora ve ne fossero, da loro raccontati legati alla
tematica del bullismo e/o del cyberbullismo (bullismo virtuale che, spesso, in
questa fascia d’età è ancora più presente, subdolo e offensivo).
Successivamente gli allievi saranno stimolati e guidati dagli insegnanti a
riflettere sull’argomento con l’obiettivo di cercare insieme una soluzione
plausibile attraverso il metodo del problem-solving (Indica l’insieme dei
processi necessari ad analizzare, affrontare e risolvere positivamente
situazioni problematiche).
Inoltre si elaboreranno interventi di sensibilizzazione, prevenzione e contrasto
del fenomeno del bullismo e cyberbullismo mettendo in atto le seguenti
azioni:
- somministrazione, agli alunni e ai docenti di scuola secondaria, di
questionari anonimi per l’analisi dei fenomeni di bullismo e
Cyberbullismo
- incontri con l’Arma dei Carabinieri, la Polizia di Stato e Postale volti ad
accrescere nei giovani la cultura della legalità;
- adozione del “Modello Mabasta”, che prevede l’introduzione delle figure
dei “Bulliziotti di classe”, l’installazione di “BulliBox” (urne per la
segnalazione di casi, anche in forma anonima) e l’istituzione del D.A.D.
- Digital Antibullying Desk, (sportello di ascolto digitale anti-bullismo),
con la collaborazione del Movimento “MABASTA”.
DESTINATARI:
Diretti: alunni della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado.
Indiretti: insegnanti
OBIETTIVI:
Generali:
- Sensibilizzare alunni e docenti per conoscere ed arginare il fenomeno,
sempre più dilagante, del bullismo nelle scuole e del suo evolversi nelle
forme di cyber-bullismo.
- Promuovere processi di integrazione con i coetanei all’interno della
scuola, allo scopo di prevenire e contrastare episodi di prepotenza
afferenti al bullismo.
Specifici:
- Predisporre un sistema di denuncia che consenta ai ragazzi di
segnalare episodi di bullismo;
- Creare un clima pro-sociale potenziando le abilità sociali dei bambini;
- Educare alla cooperazione, all’empatia e al rispetto;
- Orientare i ragazzi all’uso critico e consapevole di Internet e dei social
media;
- Migliorare la comunicazione tra le varie componenti del sistema
scolastico (studenti - docenti):
- Acquisire strategie operative da parte dei docenti;
- Potenziare le competenze civili e sociali.
METODOLOGIA:
Si prevede un approccio integrato tra “psicologia socio-affettiva” e “peer
education”.
L’approccio socio-affettivo consentirà, mediante il supporto dell’esperto, un
miglioramento della conoscenza di sé e delle emozioni dei ragazzi coinvolti
consentendo di sviluppare migliori capacità di comunicazione, negoziazione e
tolleranza che potranno migliorare le relazioni di gruppo. Il circle-time
consentirà ai ragazzi di esprimere, nel rispetto dei turni, le proprie emozioni,
pensieri, timori e preoccupazioni in un clima facilitante, collaborativo,
cooperativo e tollerante all’interno del quale non si sentano giudicati.
L’esperto avrà il ruolo di facilitatore rimandando immagini positive dei
partecipanti e della loro efficacia mediante la tecnica del “modeling”.
La peer education prevede la divisione dei partecipanti in piccoli gruppi
all’interno dei quali ciascuno rivestirà un ruolo specifico e attivo; i ragazzi
saranno parte attiva del progetto mediante lo scambio reciproco, il confronto,
la collaborazione e la condivisione imparando a gestire autonomamente e in
modo adeguato e consapevole le loro emozioni.
FASI :
1. Presentazione: il progetto sarà presentato ad alunni e insegnanti nel
corso di un’assemblea. Successivamente agli insegnanti verrà
somministrato un questionario per valutare aspettative e bisogni ai quali
adeguare flessibilmente il progetto; agli alunni verrà, invece,
somministrato un questionario per indagare le relazioni con i pari e gli
insegnanti oltre che le eventuali violenze subite in modo da risalire alla
presenza e frequenza di episodi di bullismo.
- Formazione e informazione rivolta agli insegnanti: si terranno incontri
durante i quali saranno fornite informazioni sul fenomeno nelle sue
diverse forme, cause e possibili provvedimenti assumendo una
posizione scientifica e non colpevolizzante.
- Lavorare con i ragazzi: si procederà all’ “alfabetizzazione emotiva”
mediante il role-playing (per rappresentare il bullo, la vittima, lo
spettatore) e l’utilizzo del circle-time al fine di favorire l’espressione e il
controllo delle emozioni e sviluppare un atteggiamento empatico. Si
documenteranno le attività con materiali cartacei e digitali. Gli alunni,
dunque, saranno stimolati ad assumere un ruolo attivo, a collaborare e
ad aiutarsi reciprocamente; per apprendere e rinforzare abilità sociali e
di problem-solving si utilizzeranno giochi, disegni, cartelloni, simulazioni
e altro materiale interattivo.
- Creare una rete di denuncia: verrà individuato un modo chiaro e
semplice che consenta agli alunni di denunciare prevaricazioni subite
dai pari o dalle figure di riferimento.
TEMPI: ll progetto verrà attuato nel periodo Gennaio-Aprile, in orario
curriculare con cadenza quindicinale. Il monte ore sarà così ripartito:
- 6 ore di formazione-informazione per i docenti;
- 8 ore di formazione-informazione per ogni classe di scuola primaria e
secondaria;
- 4 ore per la somministrazione dei questionari rivolti ad alunni e docenti.
RISORSE E MATERIALI:
Risorse umane:
- Maestri del Lavoro
- Esperta: Psicologa Università di Bari
- Insegnanti di scuola primaria e secondaria
- Polizia di Stato
- Polizia Postale
- Carabinieri
- Associazione MABASTA
- USP di Taranto
- USR
Materiali:
- libri, computer, cartelloni, totem, altri strumenti digitali
LO STATUTO DELLA FEDERAZIONE
Approvato con Decreto del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale il 16
Ottobre 1997 (Gazzetta Ufficiale del 4/11/1997 n. 257) e con approvazione ed
iscrizione, in data 18 maggio 2016, di modifiche statutarie nel registro delle persone
giuridiche, ai sensi dell'art.2 del D.P.R. 10 febbraio 2000 n. 361 (Prefettura di Roma).
COSTITUZIONE - SEDE – SCOPI
ART. 1 - È costituita una associazione denominata “Federazione Maestri del Lavoro
d’Italia” (rogito Notaio Pescini - Milano 27 marzo 1954) eretta in Ente Morale dal D.
ART. 2 - La Federazione ha sede in Roma come la Federazione Nazionale dei
Cavalieri del Lavoro e l’Associazione Nazionale dei Lavoratori Anziani di Azienda, i
cui Presidenti sono Presidenti onorari della Federazione stessa, con le quali condivide
l’impegno di prodigarsi al di sopra di ogni indirizzo politico e sindacale per assolvere
all’esemplare missione sociale ed umana che ai benemeriti del lavoro compete nella
società italiana.
La Federazione è territorialmente organizzata in Consolati Regionali e Provinciali,
oltre al Consolato dei Maestri del Lavoro all’Estero. In determinati casi,
espressamente disciplinati dal Regolamento, in zone di particolare importanza e con
un adeguato numero di Soci, possono essere costituite Delegazioni del Consolato
Provinciale o del Consolato dei Maestri del Lavoro all’Estero.
La Federazione non persegue scopi di lucro.
ART. 3 - Sono Soci della Federazione gli insigniti della “Stella al Merito del Lavoro”
che ne abbiano fatto esplicita richiesta al Consolato Provinciale territorialmente
competente o, per gli insigniti residenti all’estero, al Consolato dei Maestri del
Lavoro all’Estero.
La qualifica di Socio si perde per:
- dimissioni;
- morosità;
- radiazione causata da gravi motivi.
ART. 4 - La Federazione ha per suoi scopi di:
a) - promuovere ed elevare nella società e negli ambienti di lavoro il valore morale
dell’apporto collaborativo dei Maestri del Lavoro;
b) - promuovere da parte dello Stato, delle Regioni, delle Province, dei Comuni e
degli Enti pubblici in genere, forme di riconoscimento e di utilizzazione della
competenza e dell’esperienza dei Maestri del Lavoro;
c) - dare ogni possibile, generoso apporto di esperienza per la soluzione dei problemi
tecnici, economici e sociali;
d) - assistere i Soci che venissero a trovarsi in stato di necessità, intervenendo anche
presso gli Enti pubblici e privati;
e) - agevolare l’aggiornamento professionale e culturale, curare l’unione fra i Soci
con adeguate iniziative a carattere nazionale e - attraverso gli Organi periferici -
regionale e locale;
f) - favorire l’inserimento umano delle giovani leve nel mondo del lavoro,
aiutandole nella loro formazione e scelte professionali;
g) - promuovere attività di volontariato dei soci, con organizzazione propria o in
collaborazione con altri enti, nel campo della solidarietà sociale, della collaborazione
civile e delle iniziative culturali.
ORGANI SOCIALI
ART. 5 - Sono Organi della Federazione:
a) - le Assemblee Provinciali dei Soci;
b) - i Consigli Provinciali;
c) - le Assemblee Regionali dei Consigli Provinciali;
d) - i Consigli Regionali dei Consoli Provinciali e dei Consiglieri Nazionali della
Regione;
e) - il Consiglio Nazionale;
f) - il Presidente Nazionale;
g) - la Giunta Esecutiva;
h) - il Collegio dei Probiviri;
i) - il Collegio dei Revisori Nazionali dei Conti.
Tutte le cariche, sempre affidate a Soci, non comportano compensi, hanno durata
triennale e possono essere confermate per elezione.
Per le relative delibere è richiesta la maggioranza della metà più uno dei voti validi.
ART. 6 - L’Assemblea Provinciale dei Soci, costituita dagli iscritti al Consolato, é
convocata dal Console Provinciale e, in difetto, dal Console Regionale o dal
Presidente Nazionale, con un preavviso di 15 giorni. La stessa, anche per referendum,
provvede:
a) - una volta all’anno:
ad esaminare la situazione della comunità magistrale provinciale ed a dare
suggerimenti sulla sua attività;
ad esaminare ed approvare il rendiconto del Consolato;
b) - ogni tre anni:
ad eleggere i Consiglieri Provinciali in numero di 5 per i Consolati fino a 50 Soci; 7
per quelli da 51 a 100 Soci; 9 da 101 a 200 Soci; 11 per quelli da 201 a 500 Soci; 15
per quelli con oltre 500 Soci;
ad eleggere 5 Revisori provinciali dei conti, di cui 3 effettivi e 2 supplenti, tra i Soci
del Consolato, con compiti di esame e controllo del rendiconto del Consolato stesso;
c) - ad esaminare ed approvare eventuali modifiche dello Statuto con la presenza di
almeno un quarto degli associati ed il voto favorevole del 75% di coloro che lo hanno
espresso.
ART. 7 - I Consiglieri eletti dalle Assemblee provinciali costituiscono il Consiglio
Provinciale che su
convocazione del Console o, in difetto, del Console Regionale o del Presidente
Nazionale, deve riunirsi almeno due volte l’anno. Spetta al Consiglio Provinciale:
- dare orientamenti sull’attività del Consolato nel quadro delle direttive nazionali e
regionali;
- nominare, anche al di fuori del proprio seno, fra i Soci del Consolato, il Tesoriere
e il Segretario;
- nominare nel proprio seno il Console e, se ritenuto necessario, assegnare specifici
incarichi ad altri Consiglieri;
- approvare la Relazione del Console Provinciale ed esprimere parere sui rendiconti
del Consolato che saranno sottoposti all’approvazione della Assemblea Provinciale a
norma dell’art. 6;
- stabilire la quota sociale annua minima che deve essere versata dal Socio (somma
della quota base federale e delle quote regionale e provinciale);
- esaminare ed approvare il bilancio della Federazione.
ART. 8 - L’Assemblea Regionale dei Consigli Provinciali convocata, con preavviso
di 15 giorni, dal Console Regionale uscente, anche per referendum, all’inizio del
triennio sociale provvede:
- alla elezione del Console Regionale - Consigliere Nazionale e degli altri
Consiglieri Nazionali, se spettanti, a norma dell’art. 9;
- alla elezione di 5 Revisori Regionali dei conti, dei quali 3 effettivi e 2 supplenti,
con compiti di esame e controllo del rendiconto del Consolato Regionale;
- alla votazione, da sommare con quelle delle altre Regioni, per l’elezione dei
Probiviri e dei Revisori nazionali dei conti, sulla base della lista nazionale (art. 5).
- Convocata, quando si presenti la necessità, provvede inoltre ad esaminare
eventuali modifiche dello Statuto prima di sottoporle alla approvazione delle
Assemblee Provinciali.
- Provvede altresì ad approvare eventuali modifiche del Regolamento proposte dal
Consiglio Nazionale (art. 10/i).
Il Consiglio Regionale dei Consoli Provinciali e dei Consiglieri Nazionali della
Regione è convocato, con un preavviso di 15 giorni, dal Console Regionale almeno
due volte all’anno e provvede a:
- concordare le attività dei Consolati in armonia con le iniziative da promuovere
nell’ambito regionale;
- trasmettere, a cura del Console Regionale, le iniziative e le disposizioni della
Presidenza e del Consiglio Nazionale ai Consoli Provinciali della propria Regione e
portare in sede nazionale le istanze dei Consolati Provinciali;
- discutere ed approvare la relazione annuale del Console Regionale ed il rendiconto
del Consolato Regionale;
- stabilire la porzione della quota sociale di spettanza del Consolato Regionale;
- nominare, anche fuori dal proprio seno, il Segretario ed il Tesoriere Regionali.
ART. 9 - Il Consiglio Nazionale è costituito dai Consiglieri eletti ai sensi dell’art. 8
in ogni sede regionale in ragione di un Consigliere ogni 500 Soci o frazione.
I Consoli Regionali, che rientrano nei numeri suddetti, sono sempre Consiglieri
Nazionali anche se la Regione ha meno di 500 Soci.
La carica di Consigliere Nazionale è compatibile con quella di Console Provinciale.
ART. 10 - Il Consiglio Nazionale si riunisce almeno due volte l’anno e ogni
qualvolta il Presidente ritenga di convocarlo o lo richieda un terzo dei componenti.
Spetta al Consiglio Nazionale:
a) - eleggere nel proprio seno il Presidente Nazionale.
La carica di Presidente è incompatibile con quella di Console Provinciale e
Regionale;
b) - eleggere, nel proprio seno, tre Vice Presidenti, rispettivamente con giurisdizione
per il Settentrione, il Centro, il Meridione e le Isole. Ad uno dei Vice Presidenti il
Presidente può conferire la qualifica di Vicario, con il compito di sostituirlo in caso
di sua indisponibilità. In mancanza di designazione la funzione di Vicario viene
assunta dal Vice Presidente più anziano di iscrizione alla Federazione;
c) - nominare su proposta del Presidente, anche fuori dal proprio seno purché Soci
della Federazione, il Console dei Maestri del Lavoro all’Estero. Il Segretario
Generale, il Tesoriere, il Segretario del Consiglio Nazionale e della Giunta esecutiva;
la carica di Segretario del Consiglio è compatibile con quella di Console Provinciale
e Regionale, le altre sono incompatibili;
d) - designare i candidati alla carica di Proboviro e di Revisore nazionale dei conti, le
cui funzioni sono incompatibili con quelle di Consigliere Nazionale e di Console
Regionale e Provinciale;
e) - promuovere iniziative di interesse sociale;
f) - disporre l’ordinamento ed i servizi della Federazione, i mezzi finanziari relativi
ed i bilanci annuali preventivi e consuntivi da sottoporre (a norma dell’art. 7)
all’approvazione dei Consigli Provinciali;
g) - indirizzare e coordinare l’attività degli Organi periferici;
h) - fissare ogni anno la “quota base “ sociale di spettanza della Federazione;
i) - proporre eventuali modifiche dello Statuto sociale e del Regolamento e prendere
atto della avvenuta approvazione, rispettivamente, da parte delle Assemblee
Provinciali dei Soci (art. 6, lett. c) o delle Assemblee Regionali dei Consigli
Provinciali (art. 8).
ART. 11 - Spetta al Presidente Nazionale, eletto ai sensi dell’art. 10, lett. a),
rappresentare legalmente la Federazione, sovraintenderne al funzionamento ed alla
amministrazione, promuoverne l’attività dando esecuzione ai deliberati dei vari
Organi sociali.
ART. 12 - La Giunta Esecutiva è composta dal Presidente Nazionale, dai Vice
Presidenti e, con voto solo
consultivo qualora non siano Consiglieri Nazionali, dal Segretario Generale, dal
Tesoriere e dal Segretario del Consiglio. Alla Giunta Esecutiva il Consiglio
Nazionale può delegare, di volta in volta, le decisioni su determinati argomenti, con
l’obbligo di relazionare alla prima riunione del Consiglio stesso. La Giunta può
deliberare in caso di urgenza, anche su argomenti non delegati dal Consiglio
Nazionale salvo ratifica alla prima riunione dello stesso.
ART. 13 - Spetta ai Probiviri, che nominano nel proprio seno un Presidente ed un
Segretario, dirimere - nella esatta interpretazione delle norme statutarie - eventuali
insorgenze di contrasti individuali e/o operativi in sede periferica o centrale ed
emettere il lodo.
ART. 14 - Revisori nazionali dei conti, che nominano nel proprio seno il Presidente
del Collegio, vigilano
sull’andamento della gestione economico - finanziaria della Federazione e ne
esaminano, controllano e firmano i Bilanci. È inoltre compito dei detti Revisori
effettuare visite di controllo alla Sede sociale compilando apposito verbale, trascritto
e firmato, nel libro verbali.
CONSOLI PROVINCIALI E REGIONALI
ART. 15 - Sono compiti del Console Provinciale:
a) - gestire le attività della Federazione nell’ambito della propria circoscrizione nel
quadro delle finalità istituzionali e delle norme operative emanate dalla Presidenza e
degli orientamenti espressi dal Consiglio
Provinciale;
b) - curare l’amministrazione dei beni del Consolato con ogni inerente potere;
c) - rappresentare localmente la Federazione e designare eventuali rappresentanti del
Consolato presso Enti, Istituti, Commissioni.
ART. 16 - Sono compiti del Console Regionale:
a) - rappresentare la Federazione nei confronti della Regione;
b) - promuovere l’attività dei Consolati Provinciali;
c) - convocare l’Assemblea Regionale dei Consigli Provinciali e il Consiglio
Regionale dei Consoli Provinciali e Consiglieri Nazionali;
d) - rappresentare il Presidente nelle manifestazioni a livello regionale;
e) - designare rappresentanti della Federazione in seno ad Enti, Istituti, Commissioni
a carattere regionale e d’intesa col Presidente nazionale;
f) - curare l’amministrazione dei beni del Consolato con ogni inerente potere.
MEZZI FINANZIARI
ART. 17 - La Federazione trae i propri mezzi di funzionamento:
a) - dalle “quote base” sociali (art. 10);
b) - dai contributi oblativi delle Aziende;
c) - da eventuali contributi erogati dallo Stato e da altri Enti Pubblici o privati.
Il Tesoriere della Federazione predispone i Bilanci di esercizio per la disamina e
approvazione dei competenti Organi sociali.
L’esercizio finanziario decorre dal 1° gennaio al 31 dicembre di ogni anno.
Il Bilancio della Federazione è indipendente dai Rendiconti dei Consolati Regionali e
Provinciali i quali sono però obbligati a presentare alla Federazione, per eventuali
osservazioni e/o indirizzi, il rispettivo Bilancio annuale con la relativa relazione.
SCIOGLIMENTO E DEVOLUZIONE DEI BENI
ART. 18 - Oltre alle cause di estinzione previste dalla Legge, la Federazione può
venire sciolta per deliberazione di almeno tre quarti di tutte le Assemblee Provinciali
e purché ciascuna di esse abbia espresso voto favorevole di almeno tre quarti dei
partecipanti.
La liquidazione è regolata dalle norme di attuazione del Codice Civile.
ART. 19 - In caso di scioglimento per qualunque causa della Federazione è
obbligatorio che il suo patrimonio venga devoluto ad altra associazione con finalità
analoghe o a fini di pubblica utilità, sentito l’organismo di controllo previsto dalla
vigente normativa in materia e salva diversa destinazione imposta dalla legge.
SCHEDA EVENTO
Responsabile dell’evento: prof./dott./sig. ______________________________________
1) STRUTTURA DI RIFERIMENTO*………………………………………………………………………………………….…………………………………
2) CATEGORIE DI ATTIVITÀ*: (barrare con la x)
-partecipazioni dello staff docente a trasmissioni radiotelevisive a livello nazionale o internazionale; □
-partecipazioni attive a incontri pubblici organizzati da altri soggetti (ad es. caffè scientifici, festival, fiere scientifiche, ecc.); □
-organizzazione di eventi pubblici (ad es. Notte dei Ricercatori, open day); □
-pubblicazioni (cartacee e digitali) dedicate al pubblico esterno (ad es. magazine dell’università); □
-giornate organizzate di formazione alla comunicazione (rivolta a PTA o docenti); □
-siti web interattivi e/o divulgativi, blog; □
-fruizione da parte della comunità di musei, ospedali, impianti sportivi, biblioteche, teatri, edifici storici universitari; □
-organizzazione di concerti, mostre, esposizioni e altri eventi di pubblica utilità aperti alla comunità; □
-partecipazione alla formulazione di programmi di pubblico interesse (policy making); □
-partecipazione a comitati per la definizione di standard e norme tecniche; □
-iniziative di tutela della salute (es. giornate informative e di prevenzione); □
-iniziative in collaborazione con enti per progetti di sviluppo urbano o valorizzazione del territorio; □
-iniziative di orientamento e interazione con le scuole superiori; □
-iniziative divulgative rivolte a bambini e giovani; □
-iniziative di democrazia partecipativa (es. consensus conferences, citizen panel) □
3) NOME/DESCRIZIONE ATTIVITÀ* (es. dell'evento) max 500 caratteri ………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….…
4) LINK A SITO WEB ………………………………………………………………………….………………………………………….…….…………..…
5) DATA INIZIO (compilare in caso di mostra/evento) ………………………………………………………………………….…………………….……
6) DATA FINE (compilare in caso di mostra/evento) ………………………………………………………………………….……………………….……
7) BUDGET DEDICATO* (es. costo allestimento mostra (in euro) ………………………………………………………………………………………
Monitoraggio dei visitatori e analisi dei fruitori nel caso di mostre/musei/collezioni permanenti ovvero monitoraggio dei destinatari delle pubblicazioni
realizzate per il pubblico
8) NUMERO STIMATO VISITATORI/LETTORI (rappresentato da intervalli 500)
9) TIPOLOGIA VISITATORI/LETTORI (rispondere ad es. con "Pubblico" o una descrizione in base alle fasce di età (bambini, giovani, adulti,
anziani), oppure in base alle categorie sociali (es. lavoro svolto) oppure indicare particolari portatori di interesse) – max 500 caratteri
…………………………………………………………………………………………………………………………………..…………………………………..
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………1
10) IMPEGNO DOCENTI E PTA* - (indicare l'impegno in unità ORE):
Cognome e Nome del personale coinvolto
Qualifica (es. docente, PTA) Impegno (ore)
Firma del docente/responsabile dell’evento (che autorizza ad effettuare l’inserimento delle informazioni comunicate nel software per il monitoraggio delle PE del Dipartimento jonico)
______________________________________________
N.B. (allegare locandina dell’evento con logo del dipartimento) Le parti con l’asterisco (*) sono obbligatorie
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONSUNTIVO INCONTRI
ISTITUTONUMERO
INCONTRIORE LEZIONI NUMERO
STUDENTI
NUMERO
CLASSI III
NUMERO
CLASSI IV
NUMERO
CLASSI V
TOTALE
CLASSI
2 2Logistica e Trasporti - Spedizione via Mare
AUGUSTO RIGHI TARANTO 7 36 37
35 0
30 144 9 9
4712
CONSOLATO PROVINCIALE TARANTO - PROGETTO SCUOLA LAVORO ANNO SCOLASTICO 2017÷2018
TOTALE
CLASSI
10
10
6
NUMERO
CLASSI IV
24 167 10
NUMERO
INCONTRI
10
ISTITUTO ORE LEZIONI
TOTALE
12 105 6
8
4
10
40
PACINOTTI TARANTO
120 865
CONSUNTIVO INCONTRI
AUGUSTO RIGHI TARANTO
Progetto "Sicurezza sui posti di Lavoro"
NUMERO
STUDENTI
NUMERO
CLASSI III
NUMERO
CLASSI V
30 205 10
Progetto "Sicurezza sui posti di Lavoro"
MOTOLESE MARTINA FRANCA
Progetto "Sicurezza sui posti di Lavoro"
PERTINI GROTTAGLIE
Progetto "Sicurezza sui posti di Lavoro"
12 12Decreto L.vo 81/2008
AUGUSTO RIGHI TARANTO 8 24 244