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AER(EP).00-00-5C MINISTERO DELLA DIFESA Segretariato Generale della Difesa e Direzione Nazionale degli Armamenti Direzione degli Armamenti Aeronautici e per l'Aeronavigabilità SUPPLEMENTO "C"alla PT AER{EP).OO-OO-5 Edizione 24/06/2011 e suoi supp lementi "A" e "B" CONTROLLO CONFIGURAZIONE. PROCESSI PER L'ELABORAZIONE, VALUTAZIONE ED AUTORIZZAZIONE DELLE MODIIFICHE DA 'INTRODURRE N· EI MATERIALI DI COMPETENZA DELLA D.A.A.A. Edizione 05 Agosto 2015 1

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AER(EP).00-00-5C

MINISTERO DELLA DIFESA Segretariato Generale della Difesa e Direzione Nazionale degli Armamenti

Direzione degli Armamenti Aeronautici e per l'Aeronavigabilità

SUPPLEMENTO "C"alla PT AER{EP).OO-OO-5 Edizione 24/06/2011 e

suoi suppllementi "A" e "B"

CONTROLLO CONFIGURAZIONE. PROCESSI PER L'ELABORAZIONE, VALUTAZIONE ED

AUTORIZZAZIONE DELLE MODIIFICHE DA 'INTRODURRE N·EI MATERIALI DI COMPETENZA DELLA

D.A.A.A.

Edizione 05 Agosto 2015

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Questa P.T. è un SUPPLEMENTO alla P.T. AER(EP).00-00-5 Edizione del 24/06/2011 e suoi supplementi "A" e "8 e viene pubblicata allo scopo di apportare le varianti sotto indicate.

Nella prima pagina della PT base ed in corrispondenza delle parti interessate deve essere riportato un appropriato riferimento al presente supplemento.

1. SCOPO

Lo scopo del presente supplemento è quello di: - assegnare della responsabilità di verifica e nomina della DRS al 10 Ufficio della

VDT anziché alla Divisione Competente

2. VALIDITA'

Il presente supplemento "C" alla P.T AER(EP).00-00-5 si applica ed entra in vigore dalla data di approvazione.

3. ISTRUZIONI

Nei paragrafi 2.2, 2.7.1, 2.8, 4.1, 4.7.1 e Appendice 1 para 1.3 quando si parla dell'attività di verifica e nomina della DRS è da considerare che la stessa viene svolta dal 10 Ufficio VDT all'interno dell'organizzazione della DAAA anziché. dalla D.C.

d'ordine

IL VICE DIRETTORE TECNICO

(Brig. Gen. G.A. GIULI~LETTI Irrr. Arnaldo Duilio)

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MINISTERO DELLA DIFESA Segretariato Generale della Difesa e Direzione Nazionale degli Armamenti

Direzione Degli Armamenti Aeronautici

SUPPLEMENTO “B” alla PT AER.00-00-5 edizione 24 Giugno 2011

“CONTROLLO CONFIGURAZIONE PROCESSI PER L’ELABORAZIONE, VALUTAZIONE ED AUTORIZZAZIONE DELLE MODIFICHE DA INTRODURRE NEI MATERIALI DI COMPETENZA DELLA D.G.A.A.”

Edizione 10 Aprile 2013

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Questa Prescrizione Tecnica è un SUPPLEMENTO alla PT AER(EP).00-00-5 edizione 24

Giugno 2011 e viene pubblicata allo scopo di apportare alla suddetta PT le varianti

sottoindicate.

1. SCOPO

Lo scopo del presente supplemento è quello di integrare nella norma base emessa il 24 Giugno 2011 e relativo Supplemento “A”, la parte relativa al riconoscimento della Ditta Responsabile di Sistema prevedendo due distinti casi e introducendo anche un nuovo modello aggiuntivo di P.T.D. per la nomina della DRS, Allegato 1A nella Appendice 1.

2. VALIDITA’

Il presente supplemento “B” alla norma AER(EP).00-00-5 si applica ed entra in vigore alla data di approvazione.

3. ISTRUZIONI

A pagina 7 al paragrafo 2.2 modificare il primo capoverso con il seguente: La Ditta Progettatrice di un Sistema d’Arma, a.c. di Primo Livello, solitamente titolare del Certificato di Omologazione di Tipo Aeromobile Militare, dovrà dimostrare alla D.A.A. la propria idoneità alla nomina a DRS prima dell’entrata in servizio del S.d’A. medesimo, tramite emissione di una specifica P.T.D. di cui si forniscono dei modelli in Appendice 1 (Allegato 1 e Allegato 1A). Nel primo caso la P.T.D. dovrà riportare gli eventuali a.c. di Secondo Livello e le relative Ditte Progettatrici che potranno essere riconosciute quali DRS di 2° Livello, come da Allegato 1. A pagina 7 al paragrafo 2.2 aggiungere al termine del paragrafo la seguente parte: Nel secondo caso, la DRS, quale Ditta proprietaria del progetto dell’a.c. di Primo Livello ossia dell’aeromobile Militare, ha una Design Organization (DO) adeguata per la progettazione dello stesso, comprensivamente degli equipaggiamenti, sistemi e/o parti componenti installati. Tale DRS è responsabile per l’integrazione del motore, identificato dal tipo (P/N), il cui progetto è di proprietà di un Ditta motoristica che viene indicata come la Engine Design Company (EDC), responsabile per il rilascio del relativo Certificato dalla competente Autorità. La DRS in tale caso è responsabile dell’idoneità all’installazione e anche del mantenimento dei requisiti di prestazione e aeronavigabilità del motore nell’ambito del progetto dell’aeromobile, facendo uso della documentazione approvata dall’Autorità competente della relativa Engine Design Company. La DRS provvede a mantenere aggiornata la configurazione dell’aeromobile, inclusi gli equipaggiamenti, sistemi e/o parti componenti installati. (Allegato 1A)

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IL DI Il .

AER( EP). 00-00-58

La DRS garantisce il mantenimento dei dati di configurazione necessari alla rispondenza dei requisiti di prestazione e di aeronavigabilità del motore stesso e della sua idoneità all'installazione sull'aeromobile tipo, tramite l'emissione di Prescrizioni Non di Armaereo (PNA) per il motore, sulla base di documenti tecnici di configurazione (Service Bulletin o equivalente) emessi dalla Engine Design Company, laddove non vi siano impatti sulle performance e/o sull'airworthiness dell'aeromobile e non vi siano Airworthiness Directives o similari emesse dalla relativa Autorità competente della Engine Design Company. Qualora ci siano impatti, la DRS provvede con l'emissione di propri documenti configurativi (PTD) per l'integrazione della PNA.

(Gen. Isp. Capo G.rvJL_~"'" Domenico)

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AER(EP).00-00-5B

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A pagina 1-5 dell’Appendice 1, inserire il seguente modello Allegato “1A”.

Allegato 1A

PRESCRIZIONE TECNICA DITTA PER NOMINA D.R.S.

PER L’AEROMOBILE TIPO ____

1. Ditta

2. N°________________ Data________________

Rev______________ Data________________

Em._______________Data________________

3. Titolo della P.T.D

APPLICATION / DECLARATION PER LA NOMINA DI D.R.S. PER L’AEROMOBILE TIPO _____

4. Aeromobile

5. Descrizione della PTD

La Ditta _________ S.p.A. di (sede sociale ) di ______, proprietaria del progetto, possedendo una Design Organization (DO) per la progettazione ed il progetto dell’aeromobile tipo ______ è la Ditta Responsabile di Sistema DRS (System Design Responsible SDR) dello stesso comprensivamente degli equipaggiamenti, sistemi e/o parti componenti installati, e di motore Tipo ______ P/N _____, la cui Engine Design Company è la Ditta ______.

La Ditta _________ S.p.A. di (sede sociale ) di _______, è responsabile dell’idoneità all’installazione ed al mantenimento dei requisiti di prestazione e sicurezza del motore _______ P/N ____ nell’ambito del progetto dell’Aeromobile Tipo ____ facendo uso della documentazione approvata dalla relativa Autorità della ditta Engine Design Company e provvedendo a mantenere aggiornata la configurazione dell’aeromobile, inclusi gli equipaggiamenti, sistemi e/o parti componenti installati.

La Ditta _________ S.p.A. di (sede sociale ) di _______, garantisce il mantenimento dei dati di configurazione necessari alla rispondenza dei requisiti di prestazione e di aeronavigabilità del motore stesso e della sua idoneità all’installazione sull’aeromobile tipo ______ tramite l’emissione di Prescrizioni Non Armaereo (PNA) per il motore _______ sulla base di documenti tecnici di configurazione (Service Bulletin o equivalente) emessi dalla Engine Design Company del motore, laddove non vi siano impatti sulle performace e/o sull’airworthiness dell’aeromobile e non vi siano Airworthiness Directives o similari, emesse dalla Autorità competente della Engine Design Company. Al contrario la Ditta _________ S.p.A. di (sede sociale ) di _______, emetterà in concomitanza, una PTD atta allo scopo dell’integrazione della PNA.

6. Doc .concordamento con Design Company (documento da Allegare)

7. Contatti TEL.:

FAX.:

E-MAIL:

8. Firma DirettoreTecnico

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AER(EP).00-00-5A

MINISTERO DELLA DIFESA DIREZIONE GENERALE DEGLI ARMAMENTI AERONAUTICI

Ufficio Generale di Coordinamento Tecnico 3° UFFICIO

Supplemento “A” alla P.T.

AER(EP).00-00-5 edizione del 24 Giugno 2011

TITOLO: CONTROLLO CONFIGURAZIONE. PROCESSI PER L’ELABORAZIONE, VALUTAZIONE ED AUTORIZZAZIONE DELLE MODIFICHE DA INTRODURRE NEI MATERIALI DI COMPETENZA DELLA D.G.A.A.”

Edizione, 05 Settembre 2011

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AER(EP).00-00-5

MINISTERO DELLA DIFESA

DIREZIONE GENERALE DEGLI ARMAMENTI AERONAUTICI Ufficio Generale di Coordinamento Tecnico

3° UFFICIO

CONTROLLO CONFIGURAZIONE. PROCESSI PER L’ELABORAZIONE, VALUTAZIONE

ED AUTORIZZAZIONE DELLE MODIFICHE DA INTRODURRE NEI MATERIALI DI COMPETENZA

DELLA D.G.A.A.

NOTA

La presente Pubblicazione Tecnica nella edizione vigente annulla e sostituisce la P.T. pari numero edizione 16/03/2010

ed il suo supplemento “A”del 01/04/2010. Edizione Base del 24 Giugno 2011

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Casella di testo
Supplemento "A" del 05/09/2011
Casella di testo
Supplemento "B" del 10/04/2013
Casella di testo
Supplemento "C" del 05/08/2015
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A

ELENCO DELLE PAGINE VALIDE AVVERTENZA: Questa norma è valida se è composta dalle pagine sottoelencate,

debitamente aggiornate. Copia della presente norma può essere richiesta via e-mail al

seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected]. Le date di emissione delle pagine originali ed emendate sono: Originale……………….. 0………………..del 24/06/2011 Questa norma è costituita complessivamente da N° 88 pagine come sotto specificato: Pagina Emendamento N° N° Frontespizio……….. 0 A……………………. 0 I-IV…………………… 0 1- 31……………….. 0 App. 1 (da 1-1 a 1-34).. 0 App. 2 (da 2-1 a 2-17).. 0

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Casella di testo
Supplemento "A" del 05/09/2011
Casella di testo
Supplemento "B" del 10/04/2013
Casella di testo
Supplemento "C" del 05/08/2015
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AER(EP).00-00-5

I

INDICE 1. INTRODUZIONE 1 1.1 Generalità 1 1.2 Scopo 2 1.3 Documentazione correlata 3 1.4 Applicabilità 3 1.5 Validità 4 1.6 Definizioni 4 1.5.1 Aircraft Ground Equipment (A.G.E.) 4 1.5.2 Articolo di configurazione (a.c.) 5 1.5.3 Accettazione 5 1.5.4 Approvazione 5 1.5.5 Ditta Progettatrice e Ditta Responsabile di Sistema 6 1.5.6 System Design Authority Responsible (SDAR) 6 2. PARTE 1^ - PRESCRIZIONI TECNICHE DITTA (P.T.D.) 7 2.1 Generalità 7 2.2 Riconoscimento della DRS 7 2.3 Responsabilità della DRS 8 2.4 Scopo della Prescrizione Tecnica Ditta (P.T.D.) 8 2.5 Classificazione della Prescrizione Tecnica Ditta (P.T.D.) 10 2.5.1 Codice di Rilevanza Tecnica 10 2.5.2 Codice di giustificazione delle P.T.D. 10 2.5.3 Priorità delle P.T.D. 11 2.6 Prescrizione Tecnica Ditta Interim (P.T.D.I.) 11 2.6.1 P.T.D.I. “Immediata” 12 2.6.2 P.T.D.I. “Urgente” 12 2.6.3 P.T.D.I. “Urgente” 12 2.7 Preparazione delle P.T.D. 12 2.7.1 Preparazione da parte delle Ditte Responsabili di Sistema 12 2.7.2 Modifiche tecniche associate di competenza di una unica DRS 12 2.7.3 Modifiche tecniche associate di competenza di più DRS 13 2.7.4 Valutazione Applicabilità della modifica per Aeromobili in Configurazione Operativa 13 2.7.5 Costi non ricorrenti delle P.T.D. 13 2.7.6 Vincolo associato alla trasformazione della P.T.D. in P.T.A. 13 2.8 Procedura per l’invio delle P.T.D. 14 2.8.1 P.T.D. / P.T.D.I. Immediate, Urgenti e Operative 14 2.8.2 P.T.D. Normale 15 3. PARTE 2^ - PROPOSTE MODIFICA REPARTO (P.M.R.) E PRESCRIZIONI TECNICHE OPERATIVE 16 3.1 P.M.R. 16 3.2 P.M.R. “interim” (P.M.R.I.) 16 3.2.1 P.M.R.I. “Immediata” 16

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Linea
Casella di testo
"Operativa"
Casella di testo
Vds. Supplemento "A" del 05/09/2011
Casella di testo
Vds. Supplemento "B" del 10/04/2012
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AER(EP).00-00-5

II

3.2.2 P.M.R.I. “Urgente” 16 3.2.3 P.M.R.I. “Operativa” 16 3.3 Emissione e distribuzione delle P.M.R. 17 3.3.1 P.M.R. 17 3.3.2 P.M.R. “interim” 17 3.4 Prescrizioni Tecniche Operative 18 4. PARTE 3^ - PRESCRIZIONI TECNICHE APPLICATIVE. (P.T.A.) E PRESCRIZIONI TECNICHE OPERATIVE APPLICATIVE 19 4.1 Generalità 19 4.2 Elaborazione delle Prescrizioni Tecniche Applicative e Prescrizioni Tecniche Applicative “interim” (P.T.A./P.T.A.I.) 19 4.3 Elaborazione delle P.T.A. in regime D.O.M.A. 20 4.4 Deroghe 21 4.5 Priorità delle P.T.A. 21 4.5.1 P.T.A./P.T.A.I. azione immediata 21 4.5.2 P.T.A./P.T.A.I. azione urgente 21 4.5.3 P.T.A.I. Operativa 22 4.5.4 P.T.A./P.T.A.I. azione normale 22 4.6 Elaborazione P.T.O.A. 22 4.7 Emissione e distribuzione delle P.T.A. e delle P.T.O.A. 23 4.7.1 Trasmissione ordinaria delle P.T.A. 23 4.7.2 Trasmissione immediata o urgente delle P.T.A. 24 4.7.3 Trasmissione immediata o urgente delle P.T.O.A. 25 4.8 Ottemperanza alle P.T.A. / P.T.A.I. 25 4.9 Certificazione Operativa 25 4.10 Modifica delle Scorte 26 4.11 Esame dello stato di ottemperanza delle P.T.A. e P.T.A.I. 26 4.12 Abrogazione, Sospensione, Supplemento, di una P.T.A. 26 4.12.1 Abrogazione di una P.T.A. e P.T.O.A. 26 4.12.2 Sospensione di una P.T.A. 27 4.12.3 Supplemento di una P.T.A. e P.T.O.A. 27 5. PARTE 4^ - PRESCRIZIONI TECNICHE EMESSE DA ENTI DIVERSI DA QUESTA D.G. - PRESCRIZIONI NON DI ARMAEREO (P.N.A.) 29 5.1 Generalità 29 5.2 Applicabilità 29 5.3 Riconoscimento della System Design Authority Responsible (SDAR). 30 5.3.1 Responsabilità della System Design Authority Responsible (S.D.A.R.). 30 5.4 Trattazione delle P.N.A. 30 5.4.1 P.N.A. assimilabili a P.T.A. azione normale 30 5.4.2 P.N.A. assimilabili a P.T.A./P.T.A.I. azione immediata o urgente 31 1. APPENDICE 1 - ANNESSO I PRESCRIZIONI TECNICHE DITTA 1 1.1 Prescrizione Tecnica Ditta (P.T.D.) 1 1.2 Prescrizione Tecnica Ditta Interim (P.T.D.I.) 1

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III

1.3 Compilazione ed invio verso la D.G. 2 1.4 Emendamento e revisione delle P.T.D. 3 1.4.1 P.T.D. non ancora trasformate in P.T.A. 3 1.4.2 P.T.D. già trasformate in P.T.A. 4 1.5 Accettazione delle proposte di modifica da parte della D.G.A.A. 4 1.5.1 Azioni per l’introduzione di una P.T.D. 4 1. APPENDICE 1 - ANNESSO II PROPOSTA MODIFICA REPARTO 15 1.1 P.M.R. 15 1.2 P.M.R. “Interim” di priorità Immediata – Urgente – Operativa 15 2. DOCUMENTAZIONE PER CERTIFICAZIONE TECNICA OPERATIVA 15 1. APPENDICE 1 - ANNESSO III PRESCRIZIONE TECNICA APPLICATIVA 21 1.1 Testata della P.T.A. di nomina della DRS / SDAR (Modello in Italiano Allegato 5 - Modello in Inglese Allegato 6) 21 1.2 Corpo della P.T.A. 21 1.3 Testata della P.T.A. di introduzione Modifica Tecnica (Mod. All. 6). 25 1.4 Corpo della P.T.A. 26 1.5 Classifica di Segretezza 29 1.6 Testata della P.T.O.A. di introduzione della Modifica Tecnica Operativa (Modello Allegato 7) 32 1.7 Corpo della P.T.O.A. 32 1. APPENDICE 2 - ANNESSO I PARTE ECONOMICO-LOGISTICA DELLE PRESCRIZIONI TECNICHE DITTA 1 1. APPENDICE 2 - ANNESSO II - LINEE GUIDA PER IL CONTROLLO E LA REGISTRAZIONE DELLE P.T.A.. 6 1.1 CONTROLLO DI OTTEMPERANZA DELLE P.T.A./P.T.A.I. SU a.c. DISLOCATI PRESSO l’INDUSTRIA 6 1.1.1 P.T.A./P.T.A.I. azione immediata ed urgente 6 1.1.2 P.T.A.I. operative 6 1.1.3 P.T.A. azione normale interessanti la sicurezza 6 1.1.4 P.T.A. azione normale non interessanti la sicurezza 6 1.2 REGISTRAZIONE DELLE P.T.A./P.T.A.I. SUI DOCUMENTI (LIBRETTI E MODELLI CARATTERISTICI) 7 1.2.1 Registrazione della situazione dei Kit necessari per aeromobili, e per i relativi a.c. (Modello TO-2) 8 1.2.2 Registrazione stato applicazione modifica (Modello TO-2A) 8 1.2.3 Compilazione ed invio della cartolina TO-3 8 1.2.4 Compilazione ed invio della cartolina TO-4 9 1.2.5 Compilazione ed invio della cartolina TO-5 9 1.2.6 Compilazione ed invio segnalazione ottemperanza P.T.A./P.T.O.A. per equipaggiamenti di terra e di bordo 10

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AER(EP).00-00-5

IV

ELENCO ALLEGATI APPENDICE 1 Allegato 1 Prescrizione tecnica Ditta per nomina DRS

dell’Aeromobile e per elenco a.c. di 2° Livello con proposta delle rispettive DRS di 2° Livello (P.T.D.)

Allegato 2 Prescrizione Tecnica Ditta (P.T.D.)

Allegato 3 Prescrizione Tecnica Ditta Interim (P.T.D.I.)

Allegato 4 Proposta Modifica Reparto (P.M.R.)

Allegato 5 Modello P.T.A. nomina DRS / SDAR in Italiano

Allegato 6 Modello P.T.A. nomina DRS / SDAR in Inglese

Allegato 7 Modello P.T.A. per modifica tecnica

Allegato 8 Modello P.T.O.A.

Allegato 9 Modello P.T.A.I.

ELENCO ALLEGATI APPENDICE 2 Allegato 1 Modello TO-2

Allegato 2 Modello TO-2A

Allegato 3 Modello TO-3

Allegato 4 Modello TO-4

Allegato 5 Modello TO-5

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Casella di testo
Allegato 1A
Casella di testo
Prescrizione tecnica Ditta per nomina D.R.S. dell'Aeromobile
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1. INTRODUZIONE

1.1 Generalità Il Controllo di Configurazione viene effettuato sugli articoli di configurazione (a.c.) durante il loro ciclo di vita, questo permette di avere la visibilità ed il pieno mantenimento delle loro caratteristiche funzionali, fisiche e prestazionali. Attraverso il controllo di configurazione sugli a.c. vengono verificate ed attuate quelle attività che concorrono al mantenimento delle caratteristiche prestazionali e di aeronavigabilità. La presente Norma stabilisce le procedure per il controllo di configurazione degli a.c. di competenza della Direzione Generale Armamenti Aeronautici (D.G.A.A.) da attuarsi dopo il congelamento della configurazione base accettata dall’A.D.. Tale attività viene gestita attraverso le Prescrizioni Tecniche Applicative emesse dalla D.G.A.A. quale strumento per rendere applicabili le Prescrizioni Tecniche Ditta, le Proposte Modifica Reparto, le Prescrizioni Tecniche Operative e le Prescrizioni approvate da parte di Enti di Stato diversi dalla D.G.A.A.. La norma è costituita da quattro parti e da due appendici come di seguito indicato: - Parte 1^ - Prescrizioni Tecniche Ditta (P.T.D.) - Parte 2^ - Proposte Modifica Reparto (P.M.R.) e Prescrizioni Tecniche Operative (P.T.O) - Parte 3^ - Prescrizioni Tecniche Applicative, Prescrizioni Tecniche Operative Applicative emesse da questa D.G. (P.T.A. e P.T.O.A.) - Parte 4^ - Prescrizioni Tecniche non di Armaereo. (P.N.A.) L’Appendice 1 è suddivisa in tre Annessi così composti: - Annesso I – Prescrizioni Tecniche Ditta; - Annesso II – Proposte Modifica Reparto, Prescrizioni Tecniche Operative; - Annesso III – Prescrizioni Tecniche Applicative e Prescrizioni Tecniche Operative Applicative; L’Appendice 2 i cui contenuti sono delle linee guida che possono essere modificate a seconda delle esigenze delle singole F.A. o C.d.S. interessati,.è divisa in due Annessi: - Annesso I - Indicazioni per la compilazione delle P.T.D. (parte logistica / amministrativa) - Annesso II - Controllo di Ottemperanza e Registrazione delle P.T.A..

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Nel caso di Sistemi d’Arma sviluppati, prodotti ed immessi in servizio in applicazione di Contratti stipulati da Agenzie Internazionali (Agenzie Nato, Agenzie bilaterali l’Italia e Paesi Nato, ovvero tra l’Italia ed altri Paesi), potranno essere seguite procedure di gestione della configurazione, formati, documentazioni ed istruzioni in deroga alla presente Pubblicazione Tecnica, purché equivalenti di massima dal punto di vista delle informazioni tecniche trattate. Per tali casi, saranno emesse dalla Divisione Competente (D.C.) apposite Pubblicazioni Tecniche (P.T.) che riconoscano tali procedure previo parere favorevole dell’Ufficio Generale Coordinamento Tecnico (UGCT), responsabile dell’elaborazione della normativa a carattere generale della D.G.A.A. medesima. Ulteriormente, speciali deroghe potranno essere oggetto di appositi atti di delega.

1.2 Scopo Lo scopo di questa norma è: - stabilire la procedura per l’emissione e l’invio delle Prescrizioni Tecniche

Ditta (P.T.D.) da parte della Ditta Responsabile di Sistema (DRS) (aeromobile, motore, o eventuali specifici sottosistemi) ;

- stabilire la procedura per l’emissione e l’invio delle Proposte Modifica Reparto (P.M.R.) da parte degli Enti di manutenzione e gli Enti utilizzatori delle FF.AA. e Corpi dello Stato e l’invio delle P.T.O da parte degli Alti Comandi della F.A. che si sono avvalsi della Certificazione ed Omologazione tecnica-operativa (D.P.R. 556 del 25 ottobre 1999 – Art. 13 – 1.b);

- stabilire la procedura per rendere applicabili le Prescrizioni Tecniche Ditta (P.T.D) e le Proposte Modifica Reparto (P.M.R.), tramite l’emissione di P.T.A. e le P.T.O. tramite emissione delle P.T.O.A.;

- definire l’applicabilità di Prescrizioni Tecniche non di Armaereo (P.N.A.) relative agli articoli di configurazione di competenza della D.G.A.A., che abbiano l’autorizzazione all’introduzione da parte della riconosciuta Weapon System Design Organization Authority (SDAR) o da parte di altri Enti diversi dalla D.G.A.A..

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1.3 Documentazione correlata AER.Q-2010 Definizione delle Sigle, Vocaboli, Locuzioni

impiegati nelle PP.TT della DGAA AER.P-2 Omologazione di Tipo Aeromobile Militare,

Omologazione Idoneità all’istallazione. AER(EP).P-6 Istruzione per compilazione dei capitolati tecnici

per aeromobili militari AER(EP).P-7 Norma per l’iscrizione e la tenuta del Registro

degli Aeromobili Militari (R.A.M.) AER(EP).P-9 Certificazione ed Omologazione operativa di F.A.. AER(EP).P-10 Design Organization Military Approval. AER.00-00-6 Individuazione e Registrazione della

Configurazione degli Articoli Aeronautici - Linee Guida per le FFAA e CdS

AER(EP).00-01-6 Istruzioni per la Compilazione, l'Inoltro e la Gestione delle Segnalazioni Inconvenienti relative al Materiale Aeronautico

AER(EP).0-0-2 Definizione e Regolamentazione del Sistema delle PP.TT. Della Direzione Generale degli Armamenti Aeronautici (ARMAEREO)

AER.0-0-8A Norma per le Pubblicazioni Tecniche - Emissione, compilazione ed inoltro delle "Segnalazioni Inconvenienti Pubblicazioni" (S.I.P.), concernenti le Pubblicazioni Tecniche Aeronautiche di competenza di Armaereo

AER.P-107 Preparazione del Manuale per la gestione dei Materiali Pericolosi "-60"

AE(EP).P-104 Metodi di presentazione, emissione ed iter di aggiornamnto delle PP.TT. Di 3^ categoria (Manuali Tecnici) accettate dalla D.G.A.A.

CL/UCERT Ed. Dicembre 2009 Norma per la Certificazione, Autorizzazione all’Impiego Operativo e gestione dei mezzi e materiali aeronautici sottoposti a modifica od integrazione presso strutture dell’A.M..

1.4 Applicabilità Le prescrizioni relative al processo di Controllo di Configurazione, contenute nella presente norma, si applicano a tutti gli articoli di configurazione degli aeromobili iscritti nel Registro degli Aeromobili Militari della D.G.A.A., relativamente alle fasi di produzione e impiego. Esse inoltre si applicano a quegli a.c. degli Aircraft Ground Equipment (A.G.E.) peculiari che hanno effetto diretto sull’aeronavigabilità del Sistema d’Arma (A.G.E. di 1° Tipo). Per l’uso che ne viene disposto in questa norma, si rammenta che in base

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alla normativa in vigore “Valore delle comunicazioni via Telefax”, viene riconosciuta la piena validità alle trasmissioni della documentazione tramite fax, per cui esso può sostituire l’invio dei documenti divenendo unico ed esaustivo mezzo di distribuzione del documento stesso. Ulteriormente e similmente, ove attivata la validità della firma digitale, l’invio di Posta Elettronica Certificata può sostituire la trasmissione di documenti seguendo le regole tecniche riportate nel Decreto Ministeriale 2 novembre 2005. (G.U. n°266 del 15-11-05) che completa il quadro normativo delineato dal D.P.R. 68 del 11 Febbraio 2005.

1.5 Validità La presente P.T. annulla e sostituisce la AER(EP).00-00-5 del 16/03/2010 ed il suo supplemento “A” del 01/04/2010 ed entra in vigore dalla data di approvazione.

1.6 Definizioni Ai fini della presente norma valgono tutte le sigle, i vocaboli e le locuzioni presenti nella P.T. AER.Q-2010 più le seguenti definizioni peculiari:

1.5.1 Aircraft Ground Equipment (A.G.E.) E’ l’insieme di attrezzature acquisite per permettere le varie operazioni di manutenzione e preparazione al volo del Sistema d’Arma interessato. Questo A.G.E. deve avere specifiche prestazioni prescritte nel contratto di acquisizione. Si riconoscono tre categorie di articoli di configurazione (a.c.) degli A.G.E.: - a.c. dell’A.G.E. peculiare per il Sistema d’Arma di primo tipo: le prestazioni

e la sicurezza dell’aeromobile dipendono dagli elementi/dati introdotti tramite questi a.c. dell’AGE; quindi l’a.c. dell’A.G.E. di primo tipo ha impatto diretto sull’aeronavigabilità del Sistema d’Arma.

L’elenco di tali a.c. è determinato dalla Ditta Responsabile di Sistema del sistema d’arma / aeromobile e viene fornito alla Divisione Competente non oltre la data di entrata in servizio del primo sistema d’arma di serie.

Tale elenco verrà recepito nella normativa tecnica di questa DG tramite emissione di specifica Pubblicazione Tecnica Applicabile della serie AER da parte della Divisione Competente in coordinamento con l’UGCT;

- a.c. dell’A.G.E. peculiare per il Sistema d’Arma di secondo tipo: le prestazioni del Sistema d’Arma non dipendono dall’a.c. dell’AGE, in quanto la sua prestazione è garantita da precisi standard di acquisizione e taratura;

- a.c. dell’A.G.E. non peculiare: materiale di tipo commerciale le cui prestazioni sono soddisfatte già in fase di acquisizione (esempio tester, banchi, ecc).

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1.5.2 Articolo di configurazione (a.c.) E’ un articolo identificato con un codice nella documentazione tecnica che descrive le caratteristiche fisiche e funzionali di un prodotto. Si riconoscono diversi livelli di a.c. in relazione alla struttura completa del sistema superiore finale come descritta nella specifica del progetto. Il primo livello è costituito sempre dal sistema superiore finale (per esempio l’aeromobile). Un secondo livello di sistemi dipendente dal primo può essere riconosciuto, qualora essi, per la loro importanza funzionale sulle prestazioni e sulla sicurezza, richiedono una particolare gestione del processo di Controllo di Configurazione (motore, sistemi complessi, GFE, etc). L’attribuzione del livello viene effettuata in base all’utilizzo e non alla natura dell’a.c.. Pertanto uno stesso a.c. è di primo livello se utilizzato come sistema finale mentre è di secondo quando è impiegato da un sistema superiore (il paracadute se usato per l’aviolancio è di primo livello, mentre se fa parte degli equipaggiamenti di sicurezza del velivolo è di secondo livello). Per ogni a.c. esiste una Ditta Progettatrice, che è quella che ha la conoscenza e la proprietà intellettuale del progetto per averlo sviluppato o perché licenziataria. Fanno eccezione quegli a.c. che vengono prodotti secondo norme standardizzate (UNI, MIL, DEF-STAN, STANAG, ecc.): in questi casi la responsabilità del progetto ricade sulla Ditta che ha effettuato le valutazioni tecniche per la loro adozione.

1.5.3 Accettazione E’ un atto con cui si esprime il consenso ad una proposta. Nell’ambito del procedimento amministrativo, quando l’accettazione provenga da un soggetto pubblico, questa non implica, per ciò solo, l’esercizio di un potere di controllo o di verifica, potendo il soggetto pubblico, con l’accettazione, limitarsi a prendere atto di quanto rappresentato nel documento originato dal soggetto “proponente” ed a formalizzarne il contenuto allo scopo di consentire l’ulteriore svolgimento dell’iter procedimentale.

1.5.4 Approvazione E’ un provvedimento mediante il quale la Pubblica Amministrazione rende efficaci ed eseguibili atti già compiuti e perfetti. In sede di approvazione viene di norma esercitato un controllo sulla legittimità e sul contenuto dell’atto sottoposto ad approvazione. Tale controllo discende dalla posizione di sovraordinazione dell’ente approvante o, comunque, dalle specifiche competenze istituzionali ad esso attribuite dalla legge.

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1.5.5 Ditta Progettatrice e Ditta Responsabile di Sistema La Ditta Progettatrice è la Ditta che ha la conoscenza e la responsabilità per avere progettato il singolo a.c., o per averne ricevuto come licenziataria la conoscenza dalla Ditta progettatrice originaria. Per le modifiche al suddetto materiale la Ditta suindicata è responsabile della parte di progettazione delle modifiche da essa emesse e delle indicazioni contenute nei relativi documenti. Le ditte progettatrici di a.c. di 1° e 2° livello vengono nominate Ditte Responsabili di Sistema attraverso l’emissione di apposita Prescrizione Tecnica Applicativa. La DRS ha un ruolo fondamentale nell’ambito del processo di Controllo di Configurazione essendo responsabili del progetto, delle modifiche e delle indicazioni contenute nei relativi documenti da essa emessi. I compiti e le responsabilità della DRS sono prescritti dalla presente P.T.. Le Ditte progettatrici degli a.c. di livello inferiore, dovranno essere specificati nei documenti di configurazione (la Design Standard o simili) emessi dalla DRS.

1.5.6 System Design Authority Responsible (SDAR) La System Design Authority Responsible (SDAR) è quella Autorità Governativa da cui l’A.D. può acquisire direttamente un a.c. progettato e costruito da una Ditta Progettatrice. La System Design Authority Responsible (SDAS) è responsabile dell’Aeronavigabilità iniziale basata sullo sviluppo e l’integrazione del progetto e delle indicazioni contenute nei relativi documenti emessi dalla Ditta Progettatrice ed è responsabile nei confronti dell’A.D. del mantenimento dell’Aeronavigabilità del sistema eventualmente per il tramite della Ditta Progettatrice. La System Design Authority Responsible (SDAS) viene nominata attraverso l’emissione di apposita Prescrizione Tecnica Applicativa.

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2. PARTE 1^ - PRESCRIZIONI TECNICHE DITTA (P.T.D.)

2.1 Generalità La Prescrizione Tecnica Ditta (P.T.D.) è il documento tecnico emesso dalla Ditta Responsabile di Sistema in seguito al congelamento della configurazione base, per introdurre una modifica tecnica, ovvero per l’esecuzione di prove o controlli ovvero per fornire istruzioni sugli articoli di configurazione. La Ditta Responsabile di Sistema che propone la P.T.D., a firma del Direttore Tecnico o suo delegato, si assume la piena responsabilità del suo contenuto tecnico ed ingegneristico.

2.2 Riconoscimento della DRS La Ditta Progettatrice di un Sistema d’Arma, a.c. di Primo Livello, solitamente titolare del Certificato di Omologazione di Tipo Aeromobile Militare, dovrà presentare alla D.G.A.A. la propria idoneità alla nomina a DRS prima dell’entrata in servizio del S.d’A. medesimo, tramite emissione di una specifica P.T.D. di cui si fornisce un modello in appendice 1 (Allegato 1). La P.T.D. dovrà riportare gli eventuali a.c. di Secondo Livello e le relative Ditte Progettatrici che potranno essere riconosciute quali DRS di 2° Livello. La Ditta Progettatrice dell’a.c. di primo livello unitamente a quelle proposte quali Ditte Progettatrici di secondo livello, potranno essere riconosciute DRS qualora rispondano ai seguenti requisiti:

accesso e conoscenza di tutti i dati di progetto dell’aeromobile e di tutti i suoi a.c.; l’assunzione di responsabilità dei dati di progetto si manifesta nella firma del Direttore Tecnico della DRS dei documenti presentati alla D.G.A.A.;

capacità tecnica di progettare le modifiche del sistema di cui è DRS e di garantire la valutazione degli impatti del progetto delle modifiche degli a.c. di secondo livello;

organizzazione di progettazione rispondente ai seguenti elementi: un Direttore Tecnico, una struttura di ingegneria, un ufficio di aeronavigabilità responsabile della verifica di rispondenza del progetto ai requisiti applicabili (solo per DRS di Aeromobili), un ufficio responsabile della gestione del controllo di configurazione. La documentazione inerente ad aspetti di prestazione e di sicurezza è presentata alla D.G.A.A. con la firma del Direttore Tecnico e del responsabile dell’aeronavigabilità (solo per DRS di Aeromobili);

conoscenza delle norme sull’omologazione, immatricolazione e sul controllo di configurazione della D.G.A.A. (AER(EP).P-2, AER(EP).P-7, AER(EP).00-00-5 e AER(EP).00-01-6);

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La Ditta Progettatrice di un Sistema d'Arma, a.c. di Primo Livello, solitamente titolare del Certificato di Omologazione di Tipo Aeromobile Militare, dovrà dimostrare alla D.A.A. la propria idoneità alla nomina a DRS prima dell'entrata in servizio del S.d'A. medesimo, tramite emissione di una specifica P.T.D. di cui si forniscono dei modelli in Appendice 1 (Allegato 1 e Allegato 1A). Nel primo caso la P.T.D. dovrà riportare gli eventuali a.c. di Secondo Livello e le relative Ditte Progettatrici che potranno essere riconosciute quali DRS di 2° Livello, come da Allegato 1.
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Suppl. "B"
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al 1° Ufficio della VDT
Casella di testo
Suppl "C"
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Supplemento "C" del 05/08/2015
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Supplemento "C" del 05/08/2015
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conoscenza e accesso, nel caso di Ditta licenziataria del progetto di un a.c., di tutto o parte del progetto e capacità di poterne progettare le relative modifiche. La Ditta progettatrice licenziante deve aver formalmente riconosciuto che la Ditta licenziataria è in grado di esercitare la responsabilità del progetto. Nel caso di Ditta licenziataria parziale o totale, la P.T.D. per la richiesta di nomina dovrà indicare la parte o la totalità del progetto dell’a.c. che le compete in delega.

Sulla base della suddetta P.T.D. presentata dalla Ditta Progettatrice di Primo Livello, che si assume la responsabilità dell’accertamento del possesso e del mantenimento dei requisiti di cui sopra, anche per l’eventuale Ditta proposta come DRS di secondo livello, la D.G.A.A. con apposita prescrizione tecnica applicativa individuerà la Ditta Responsabile del Sistema di primo livello e in funzione delle peculiari esigenze per il controllo di configurazione, nominerà laddove ritenuto necessario, le relative DRS di 2° livello.

2.3 Responsabilità della DRS La DRS dovrà:

formalizzare l’elenco degli a.c. che devono essere monitorati con un libretto/scheda di identità in funzione del grado di manutenzione e della tipologia delle scadenze manutentive degli a.c. medesimi, tramite emissione di una specifica P.T.D. non oltre la data di entrata in servizio dell’aeromobile;

formalizzare l’elenco degli AGE peculiari di primo tipo tramite emissione di una specifica P.T.D. non oltre la data di entrata in servizio del dell’aeromobile;

identificare i materiali pericolosi del Sistema d’Arma; emettere una P.T.D per fornire l’elenco dei materiali alternativi e

aggiornandola man mano che la tecnologia li fornisce; fornire le istruzioni per la gestione dei rischi per persone o cose, a terra o

in volo, derivanti dall’impiego dei materiali pericolosi anche relativamente allo smaltimento delle parti sostituite in accordo alla norma AER.P-107, tramite l’emissione del Manuale (-60).

2.4 Scopo della Prescrizione Tecnica Ditta (P.T.D.) La Ditta Responsabile di Sistema (DRS) ha l'obbligo di elaborare le P.T.D. per correggere difetti o per apportare migliorie di qualsiasi natura, in particolare riguardo a:

la sicurezza, sia a terra che in volo; l’identificazione della configurazione; i dati di peso, bilanciamento, momenti di inerzia;

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Supplemento B
Nel secondo caso, la DRS, quale Ditta proprietaria del progetto dell’a.c. di Primo Livello ossia dell’aeromobile Militare, ha una Design Organization (DO) adeguata per la progettazione dello stesso, comprensivamente degli equipaggiamenti, sistemi e/o parti componenti installati. Tale DRS è responsabile per l’integrazione del motore, identificato dal tipo (P/N), il cui progetto è di proprietà di un Ditta motoristica che viene indicata come la Engine Design Company (EDC), responsabile per il rilascio del relativo Certificato dalla competente Autorità. La DRS in tale caso è responsabile dell’idoneità all’installazione e anche del mantenimento dei requisiti di prestazione e aeronavigabilità del motore nell’ambito del progetto dell’aeromobile, facendo uso della documentazione approvata dall’Autorità competente della relativa Engine Design Company. La DRS provvede a mantenere aggiornata la configurazione dell’aeromobile, inclusi gli equipaggiamenti, sistemi e/o parti componenti installati. (Allegato 1A) La DRS garantisce il mantenimento dei dati di configurazione necessari alla rispondenza dei requisiti di prestazione e di aeronavigabilità del motore stesso e della sua idoneità all’installazione sull’aeromobile tipo, tramite l’emissione di Prescrizioni Non di Armaereo (PNA) per il motore, sulla base di documenti tecnici di configurazione (Service Bulletin o equivalente) emessi dalla Engine Design Company, laddove non vi siano impatti sulle performance e/o sull’airworthiness dell’aeromobile e non vi siano Airworthiness Directives o similari emesse dalla relativa Autorità competente della Engine Design Company. Qualora ci siano impatti, la DRS provvede con l’emissione di propri documenti configurativi (PTD) per l’integrazione della PNA.
p.lorenzini
Casella di testo
Suppl. B
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Per visualizzare il testo del supplemento "B" cliccare sul triangolo
pietro.lorenzini
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il 1° Ufficio della VDT
Casella di testo
Supplemento "C" del 05/08/2015
Casella di testo
Suppl "C"
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Supplemento "C" del 05/08/2015
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le caratteristiche di intercambiabilità, manutenibilità, affidabilità, vulnerabilità, tempi di impiego;

le caratteristiche di impiego oltre le tolleranze preesistenti; la compatibilità con altri articoli con cui sia accoppiato o con mezzi di

supporto, di prova o di addestramento preesistenti o qualsiasi altro materiale GFE;

la gestione dei materiali pericolosi e antinfortunistica, anche derivanti da lavorazioni o presenti negli a.c. oggetto di modifica o sostituzione;

Esse inoltre hanno l'obbligo di elaborare ogni P.T.D. richiesta della D.G.A.A. o dagli Enti Utilizzatori. La DRS potrà sottoporre di propria iniziativa una P.T.D. anche nei seguenti casi:

per aumentare la vita dell’articolo di configurazione interessato; per aumentare la sicurezza; per fornire modifiche ritenute utili per l'Ente utilizzatore; per fornire modifiche utili per l’equipaggio, il terzo sorvolato, personale

manutentore (vds D.lgs 81/08).

NOTA Come previsto dalla norma AER(EP).P-104, le P.T.D. non sono utilizzabili per le modifiche ai manuali ed alle Pubblicazioni Tecniche, del cui controllo di configurazione la DRS mantiene, tuttavia, la responsabilità ai sensi della norma AER(EP).0-0-2 e AER.0-0-8A.

Le P.T.D. devono essere registrate in un apposito registro mantenuto dalla DRS che rimarrà a disposizione di qualunque verifica della D.G.A.A.. Non è richiesta l’emissione di P.T.D. nella generalità degli altri casi, ad esempio per:

modifiche tecniche che comportino varianti ai cicli di lavoro e/o di prova degli a.c. interessati in Ditta, o la sostituzione, sempre nell’ambito delle lavorazioni industriali, dei materiali normalmente in uso con altri equivalenti;

modifiche tecniche minori, che comportano migliorie costruttive e/o di impiego senza cambio di P/N;

Rimane responsabilità della DRS rendere comunque disponibili tutti gli eventuali aggiornamenti alle pubblicazioni applicabili, secondo le P.T. AER(EP).0-0-2 e AER(EP).P-104, e le eventuali modifiche ai relativi contratti di acquisizione.

La DRS è comunque tenuta ad applicare le modifiche e gli aggiornamenti delle Pubblicazioni Tecniche richiesti dalla D.G.A.A.. (Direct Change).

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2.5 Classificazione della Prescrizione Tecnica Ditta (P.T.D.) 2.5.1 Codice di Rilevanza Tecnica

Le P.T.D. vengono classificate in relazione al fatto che la modifica comporti o meno una variazione rispetto alla configurazione approvata, e che abbia o meno un impatto significativo sulle caratteristiche prestazionali e di sicurezza dell’a.c..

Tale classificazione, identificata da uno dei codici Δ(A), Δ(B), Ø(A), Ø(B), è esplicitata nella tabella seguente:

A: Modifiche che interessano le prestazioni e/o l’airworthiness.

B: Modifiche che non interessano le prestazioni e/o l’airworthiness:

Modifiche con delta (Δ) di configurazione: introduzione di nuovi a.c.

Categoria Δ (A) Categoria Δ(B)

Modifiche senza (Ø) delta di configurazione: su a.c. che già appartengono alla configurazione approvata.

Categoria Ø(A) Categoria Ø(B)

In generale una PTD può essere:

• di tipo ΔΑ quando vengono aggiunti nuovi aa.cc. per i quali deve essere attivato il processo di verifica della rispondenza ai requisiti propri degli aa.cc. nonché della loro influenza sulla configurazione base omologata

• di tipo ΔΒ quando vengono aggiunti nuovi a.c. per i quali deve essere attivato il processo di verifica della rispondenza ai requisiti propri degli aa.cc. dimostrando comunque che essi non hanno influenza sulla configurazione base omologata per gli aspetti di prestazione e airworthiness.

• una PTD è di tipo ØΑ quando si modificano degli a.c. esistenti (con o senza il cambio del P/N originario) aggiungendo delle nuove funzionalità che pertanto necessitano di omologazione o comunque di verificare la loro influenza sulla configurazione base omologata.

• una PTD è di tipo ØΒ quando si modificano degli a.c. esistenti (con o senza il cambio del P/N originario) senza funzionalità aggiuntive e che pertanto non hanno nessuna influenza sulla configurazione base omologata.

2.5.2 Codice di giustificazione delle P.T.D. Le P.T.D. vengono inoltre classificate in base al codice di giustificazione – “S” o “N” – indicativo della natura e dell’urgenza della P.T.D.:

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codice “S” – SICUREZZA – se la P.T.D. ha lo scopo di eliminare un difetto afferente la sicurezza dell’a.c., a terra o in volo. Tale codice deve sempre essere utilizzato per le P.T.D. relative ai materiali pericolosi o la cui applicazione e lavorazione può determinare l’impiego di materiali pericolosi (vedasi manuale -60 contenente l’identificazione dei materiali pericolosi e l’istruzioni per il loro impiego che dovrà di conseguenza venir aggiornato);

codice “N” – NORMALE – se la P.T.D. ha lo scopo di eliminare un difetto non attiene alla sicurezza, quindi suscettibile di migliorare solo le caratteristiche o l’operatività dell’a.c., ovvero di introdurre nuove capacità.

2.5.3 Priorità delle P.T.D. Infine, le P.T.D. saranno caratterizzate da un codice di priorità che identifica il grado di urgenza dell’intervento tecnico prescritto, individuato secondo il criterio esplicitato nella seguente tabella:

1 Immediata

Modifica da introdurre prima del prossimo impiego dell’a.c. interessato.

(Da utilizzare solo per le P.T.D. con codice di giustificazione “S”.)

2 Urgente

Da introdurre entro tempi ristretti (e.g.: 10 giorni dall’emissione della P.T.D., o un numero corrispondente di ore di volo o di cicli)

(Da utilizzare solo per le P.T.D. con codice di giustificazione “S”.):

3 Normale

Modifica da introdurre in tempi determinati, normalmente non ristretti

2.6 Prescrizione Tecnica Ditta Interim (P.T.D.I.) In particolari casi di necessità e urgenza, a seguito dell’insorgere di un difetto avente impatto immediato sulla sicurezza e/o sull’operatività di un a.c., la DRS è tenuta ad emettere una P.T.D.I. per notificare i provvedimenti di immediata applicazione, preliminari, cautelativi e non definitivi, atti a prevenire danni a cose o persone e/o il ripetersi degli inconvenienti riscontrati. Attesa la finalità di provvedere ad una condizione di urgenza immediata, le P.T.D.I. hanno un carattere non definitivo e, come espresso nella loro stessa denominazione, avranno necessariamente una validità “interim”. Pertanto una P.T.D.I. dovrà essere sempre seguita da una P.T.D. “Azione Normale” che ne confermi la validità, ovvero, ne modifichi i provvedimenti inizialmente adottati in esito a sopravvenute più approfondite analisi e valutazioni tecniche. Le P.T.D.I. dato il loro intrinseco carattere di urgenza, sono classificate come riportato nei paragrafi seguenti.

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2.6.1 P.T.D.I. “Immediata” E’ quella riferita ad azioni correttive/cautelative di immediata applicazione su a.c. in esercizio, dal cui impiego potrebbe scaturire pericolo immediato. Ne consegue che tale azione dovrà essere effettuate sull’a.c. prima del suo prossimo impiego.

2.6.2 P.T.D.I. “Urgente” E’ quella riferita ad azioni correttive/cautelative su a.c. in esercizio, il cui ulteriore impiego potrebbe favorire l'insorgere di una condizione di pericolo. Tali azioni devono essere applicate nei tempi ristretti specificati dalla P.T.D.I. stessa, così da garantire la sicurezza nel proseguo dell’impiego del sistema.

2.6.3 P.T.D.I. “Urgente” E’ quella riferita ad azioni cautelative/correttive non direttamente afferenti a condizioni di pericolo e tuttavia da doversi effettuare in tempi brevi su a.c. destinati in zone di operazione, allo scopo di evitare o di ridurre limitazioni operative dell’equipaggiamento stesso. A differenza degli altri due casi, i limiti di tempo entro i quali una P.T.D.I. “Operativa” deve essere introdotta possono variare in funzione dell’urgenza operativa che la cagiona.

2.7 Preparazione delle P.T.D. 2.7.1 Preparazione da parte delle Ditte Responsabili di Sistema

Le Ditte Responsabili di Sistema sono le uniche Ditte autorizzate a sottoporre all’accettazione della D.G.A.A. le P.T.D. / P.T.D.I., sottoponendole alla Divisione Competente. La Ditta dovrà accertarsi dell’avvenuta ricezione da parte della stessa D.C.. Le Ditte Progettatrici degli a.c. di livello inferiore possono sottoporre modifiche alla D.G.A.A., solo per il tramite delle Ditte Responsabili del relativo sistema (a.c. di 1° e 2° Livello).

2.7.2 Modifiche tecniche associate di competenza di una unica DRS La modifica tecnica di un articolo (modifica principale) può richiedere modifiche tecniche concomitanti su altri articoli per ragioni di accoppiamento, intercambiabilità o compatibilità. In tali casi e quando gli articoli interessati sono sotto il controllo di configurazione di una unica DRS, la Ditta medesima dovrà sottoporre alla D.G.A.A. la P.T.D. principale e le P.T.D. associate. Se la P.T.D principale e le associate sono emesse da una DRS di 2° Livello, oltre ad essere sottoposte alla D.G.A.A., dovranno essere inviate alla DRS di 1° Livello da cui gli a.c. oggetto della modifica dipendono, con l’indicazione dell’assenza o meno di effetti sulla sicurezza e sulle prestazioni di quest’ultimo.

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Accepted impostata da p.lorenzini
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"Operativa"
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Vds. Supplemento "A" del 05/09/2011
Casella di testo
, o alla VDT - 1° Ufficio, esclusivamente per la PTD di nomina DRS.
Casella di testo
Supplemento "C" del 05/08/2015
Casella di testo
Supp. "C"
Casella di testo
Supplemento "C" del 05/08/2015
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Nel caso in cui ci siano effetti, la Ditta Responsabile del Sistema superiore finale valuterà gli elementi tecnici al fine di procedere o meno a prove integrative ed aggiornamento della documentazione applicabile. Di conseguenza emetterà la relativa P.T.D. che dovrà far esplicito riferimento alla P.T.D. emessa dalla DRS di 2° Livello.

2.7.3 Modifiche tecniche associate di competenza di più DRS Nei casi in cui la modifica tecnica di un articolo di configurazione di competenza di una determinata DRS richieda la modifica di un articolo di configurazione di competenza di altra DRS, la prima coordinerà la propria attività con la seconda, in modo che tutte le Modifiche Tecniche siano emesse contemporaneamente ed in ciascuna di esse sia fatto esplicito e dettagliato riferimento alle altre. Se le modifiche riguardano DRS di 2° Livello, oltre ad essere sottoposte alla D.G.A.A., dovranno essere inviate alla DRS di 1° Livello con l’indicazione dell’impatto o meno delle modifiche sulla sicurezza e sulle prestazioni di quest’ultimo. Nel caso in cui ci siano effetti, la DRS finale valuterà gli elementi tecnici al fine di procedere o meno a prove integrative ed aggiornamento della documentazione applicabile. Di conseguenza emetterà la relativa P.T.D. che dovrà far esplicito riferimento alla P.T.D. emessa dalla DRS di 2° Livello.

2.7.4 Valutazione Applicabilità della modifica per Aeromobili in Configurazione Operativa La DRS è tenuta a verificare la compatibilità di una modifica da applicare su aa.cc. che hanno applicato una P.T.O.A. (Prescrizione Tecnica Operativa Applicativa). In particolare dovranno valutare se la modifica oggetto della P.T.D. può interferire con la modifica tecnica introdotta con la P.T.O.A.. La P.T.D. pertanto dovrà specificare che non ci sono impatti con la configurazione Operativa ovvero dovrà essere emessa una specifica P.T.D. dedicata.

2.7.5 Costi non ricorrenti delle P.T.D. La trasformazione in P.T.A della P.T.D. da parte della D.G.A.A. è limitata ai soli aspetti tecnici. La DRS, in ogni caso, dovrà esporre preventivamente alla Forza Armata/C.d.S. la parte logistico-economica, ivi inclusi i costi non ricorrenti delle P.T.D. con codice “N”. La DRS indicherà nell’applicabilità della PTD (casella 21 e casella 22) la seguente frase “Verrà definita dalla F.A. dopo valutazione logistico-economica”.

2.7.6 Vincolo associato alla trasformazione della P.T.D. in P.T.A. E’ necessario notare che con la trasformazione della P.T.D. in P.T.A. la Forza Armata / C.d.S. contrae di fatto un vincolo di esclusiva commerciale

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per l’acquisizione dei relativi kit di modifica dalle ditte DRS, salvo diversamente disposto dalla P.T.A.. Infatti, con l’approvazione della modifica che ha sviluppato, la DRS diviene responsabile della parte ingegneristica e tecnica della medesima durante tutto l’esercizio dell’a.c. in questione. Tuttavia, l’implementazione di kit di fornitura non DRS collocherebbe il Sistema d’Arma in F.C.S. (Fuori Configurazione Standard) a motivo dell’impiego di P/N non autorizzati nella P.T.A. stessa. Quindi, l’eventuale implementazione di kit di modifica acquisiti da Ditta terza, ancorché fornitrice dei medesimi kit alla DRS per l’implementazione della P.T.A. approvata, svincolerebbe la DRS dalla responsabilità di cui sopra.

2.8 Procedura per l’invio delle P.T.D. Le P.T.D./P.T.D.I. devono essere inviate alla D.G.A.A. (Divisione Competente) nel rispetto dei tempi e modi descritti di seguito, in funzione della priorità assegnata alle P.T.D./P.T.D.I. stesse.

2.8.1 P.T.D. / P.T.D.I. Immediate, Urgenti e Operative Le P.T.D. con codice di priorità 1 “Immediata” e priorità 2 “Urgente” saranno inviate via fax ed anticipate telefonicamente. Il fax, compilato secondo lo schema in Appendice I - Allegato 3, dovrà indicare il numero della P.T.D. e pervenire alla D.G.A.A. nei termini di seguito specificati:

priorità 1 entro 24 ore dall’evento

priorità 2 entro 5 giorni dall’evento

Le P.T.D.I. “Immediate” e “Urgenti” seguiranno, rispettivamente, le stesse modalità e tempi delle P.T.D. di priorità 1 e priorità 2 sopra specificate. Le P.T.D.I. “Operative” seguiranno le stesse modalità e tempi delle P.T.D. di priorità 2 “Urgenti”. Le P.T.D.I. e la relativa P.T.D. avranno lo stesso numero di identificazione. La Ditta è responsabile di assicurarsi della corretta e completa ricezione della comunicazione via fax, la quale dovrà essere confermata dal ricevente e registrata con nome, data e ora. Le decisioni in merito alle P.T.D./P.T.D.I. saranno prese dalla D.G.A.A. nei tempi di seguito specificati, a far data dalla ricezione:

P.T.D./P.T.D.I. priorità 1 “Immediata” entro 24 ore

P.T.D./P.T.D.I. priorità 2 “Urgente” entro 3 giorni lavorativi

P.T.D.I. priorità 2 “Operativa” secondo l’esigenza operativa

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Divisione Competente o alla VDT - 1° Ufficio, esclusivamente per la PTD di nomina DRS
Casella di testo
Supplemento "C" del 05/08/2015
Casella di testo
Supplemento "C" del 05/08/2015
Casella di testo
Suppl. "C"
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2.8.2 P.T.D. Normale Le P.T.D. priorità 3 “Normale” devono essere inviate per via ordinaria , le P.T.D. identificate con priorità 3 e codice “S”, possono essere precedute da P.T.D.I.. Le decisioni in merito ad una P.T.D. sono prese a seconda dell’esigenza in funzione del codice assegnato.

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3. PARTE 2^ - PROPOSTE MODIFICA REPARTO (P.M.R.) E PRESCRIZIONI TECNICHE OPERATIVE

3.1 P.M.R. La Proposta Modifica Reparto (P.M.R.) è il documento emesso dagli Enti delle FF.AA. o Corpi dello Stato utilizzatori degli articoli di configurazione di questa D.G. per proporre modifiche tecniche al fine di migliorare e risolvere problematiche che si presentano durante l’impiego dell’a.c.. La P.M.R. deve essere firmata dal Direttore del Reparto Manutentivo ovvero dal Capo dell'Ente designato, per ogni linea di volo, dalla singola F.A. o C.d.S. di adeguata professionalità tecnica.

3.2 P.M.R. “interim” (P.M.R.I.) Per suggerire provvedimenti provvisori cautelativi atti ad evitare l’insorgenza di ipotizzati inconvenienti attinenti la sicurezza o operatività degli equipaggiamenti in uso di competenza della D.G.A.A., vengono elaborate Proposte in forma sintetica dagli Enti Tecnici della F.A./Corpi dello Stato. Le P.M.R.I possono essere definite di tre tipi secondo i criteri sotto indicati.

3.2.1 P.M.R.I. “Immediata” E’ quella riferita ad ogni azione cautelativa che deve essere proposta per un’immediata applicazione all’a.c. in esercizio il cui eventuale impiego, successivo alla notifica della P.M.R.I. medesima, può originare pericolo immediato; ne consegue che tale azione dovrà essere effettuata sull’articolo di configurazione prima del suo prossimo impiego.

3.2.2 P.M.R.I. “Urgente” E’ quella riferita ad ogni azione cautelativa che deve essere proposta nei riguardi di un a.c. il cui prosieguo nell’impiego può causare l'insorgere di una condizione di pericolo. Tale azione deve essere applicata nei tempi prescritti dalla P.M.R.I.

3.2.3 P.M.R.I. “Operativa” Dovrà essere emessa ogni qualvolta l’azione cautelativa proposta, che non riguarda potenziali condizioni di pericolo, debba essere effettuata in tempi brevi su un equipaggiamento destinato in zona di operazioni ed occorra ad evitare o ridurre limitazioni/penalizzazioni operative all’equipaggiamento medesimo.

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I limiti di tempo entro i quali tale azione deve essere effettuata, a differenza dei precedenti gradi di priorità, possono variare in funzione dell’urgenza operativa.

3.3 Emissione e distribuzione delle P.M.R.

3.3.1 P.M.R. Le P.M.R., emesse secondo il modello in Allegato 4, Appendice I, devono essere inviate per via ordinaria alla Divisione Competente da parte degli Enti Centrali di F.A. o Corpi dello Stato, corredate dal parere in merito alla loro validità/urgenza da parte di chi ha la competenza a formulare la proposta. La D.G.A.A. valuterà direttamente la P.M.R. e potrà procedere all’emissione della relativa P.T.A. o trasmetterà la P.M.R. alla Ditta interessata ed all’U.T.T. di giurisdizione, assegnando un termine entro cui la Ditta medesima dovrà ufficializzare ogni suo pertinente parere in merito alla modifica proposta. Sulla scorta di tale parere questa D.G.A.A. disporrà, a seconda delle circostanze, per l’emissione di una P.T.A. o per l’affidamento alla Ditta interessata dello studio, elaborazione e proposta di una P.T.D. che recepisca le esigenze modificative prospettate (con la P.M.R. di riferimento). Qualora la P.M.R. fosse emessa dal Centro Sperimentale di Volo (CSV), esso potrà rendere disponibile anche tutti gli eventuali aggiornamenti alle pubblicazioni applicabili, come previsto dalla norma AER(EP).P-104.

3.3.2 P.M.R. “interim” Le P.M.R.I. devono essere inviate via fax alla Divisione Competente e per conoscenza, al proprio Ente Centrale. Le P.M.R.I. “Immediate”, devono pervenire entro 24 ore dall’evento e qualora la P.M.R.I. non sia stata emessa dall’Ente Tecnico della FA o Corpo dello Stato di più alto livello di manutenzione, l’Ente Centrale di F.A. o Corpo dello Stato dovrà comunicare alla D.C. il proprio parere entro le successive 24 ore a mezzo telegramma. A fronte di tali pareri la D.C. emetterà la relativa P.T.A.I, o prenderà le decisioni in merito entro le 24 ore successive. Le P.M.R.I. “Urgenti” devono pervenire entro 5 giorni dall’evento e qualora la P.M.R.I. non sia stata emessa dall’Ente Tecnico della FA o Corpo dello Stato di più alto livello di manutenzione, l’Ente Centrale di F.A. o Corpo dello Stato dovrà comunicare alla D.C. il proprio parere entro le successive 48 ore a mezzo telegramma. A fronte di tali pareri la D.C. emetterà la relativa P.T.A.I o prenderà le decisioni in merito, entro le 24 ore successive. Le P.M.R.I. “Operative” devono pervenire in funzione dell’esigenza operativa e qualora la P.M.R.I. non sia stata emessa dall’Ente Tecnico della FA o Corpo dello Stato di più alto livello di manutenzione, l’Ente Centrale di F.A. o

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Corpo dello Stato dovrà comunicare alla D.C. il proprio parere a seconda delle esigenze operative, a mezzo telegramma. A fronte di tali pareri la D.C. emetterà la relativa P.T.A.I. o prenderà le decisioni in merito a seconda dell’esigenza operativa.

3.4 Prescrizioni Tecniche Operative La F.A. che si avvale della Certificazione ed Omologazione Tecnica Operativa di Forza Armata ai sensi del D.P.R. 556 del 25 ottobre 1999 (Art. 13 – 1.b), dopo il coordinamento con la D.G.A.A. del Piano delle attività invierà al termine del processo di Certificazione, la documentazione completa, tra cui la Relazione Tecnica Finale, la Prescrizione Tecnica Operativa, e la documentazione emessa dagli Alti Comandi (es. ”Attestato di Certificazione per impiego operativo” e la “Dichiarazione di Autorizzazione all’impiego Operativo”). La D.G.A.A. sulla base della suddetta documentazione potrà procedere all’emissione della relativa Prescrizione Tecnica Operativa Applicativa (P.T.O.A) allo scopo di rendere applicativa la modifica sulle Matricole Militari interessate che pertanto avranno una Configurazione Operativa Approvata. Qualora la D.G.A.A. non abbia condiviso la documentazione ricevuta, la F.A. potrà comunque procedere nella Certificazione Tecnico Operativa, e pertanto essa comunicherà alla D.G.A.A., ai sensi della norma AER(EP).P-9, le Matricole Militari degli aeromobili soggetti alla modifica, al fine di riportare la notazione Fuori dalla Configurazione Standard (F.C.S.) sul Registro degli Aeromobili Militari (RAM).

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4. PARTE 3^ - PRESCRIZIONI TECNICHE APPLICATIVE. (P.T.A.) E PRESCRIZIONI TECNICHE OPERATIVE APPLICATIVE

4.1 Generalità Le Prescrizioni Tecniche Applicative (P.T.A.) emesse dalla D.G.A.A. quale Autorità Nazionale responsabile dell’ammissione alla navigazione aerea degli Aeromobili Militari e di Stato, rappresentano lo strumento per accettare una modifica tecnica che determini la variazione di una configurazione da applicare su tutti gli a.c., relativi agli aeromobili immatricolati nel Registro degli Aeromobili Militari. In primis la D.G.A.A. individuerà la DRS di 1° Livello con l’emissione di una apposita P.T.A. a fronte della PTD emessa dalla Ditta come descritto nel precedente paragrafo 2.2. La Divisione Competente (D.C.) dell’a.c. di primo livello determina e coordina, unitamente alle altre Divisioni interessate, il riconoscimento degli a.c. di secondo livello tramite specifica P.T.A. Nel caso di peculiari o particolari esigenze operative che hanno portato le F.A. ad avvalersi del DPR 556 e di procedere alla Certificazione Tecnica Operativa, la D.G.A.A., qualora abbia condiviso la documentazione emessa da parte degli Alti Comandi, potrà procedere all’emissione di una apposita Prescrizione Tecnica Operativa Applicativa (P.T.O.A.) a fronte della Prescrizione Tecnica Operativa (P.T.O) emessa dalla F.A., al fine di rendere applicativa la modifica sulle Matricole Militari interessate che pertanto avranno una Configurazione Operativa Approvata da Armaereo.

4.2 Elaborazione delle Prescrizioni Tecniche Applicative e Prescrizioni Tecniche Applicative “interim” (P.T.A./P.T.A.I.) Le Prescrizioni Tecniche Applicative possono essere di due tipi:

Prescrizioni Tecniche Applicative (P.T.A.); Prescrizioni Tecniche Applicative Interim (P.T.A.I.);

La P.T.A. è emessa per implementare sull’a.c. una modifica definitiva, completa di tutti gli aspetti tecnici e temporali. La P.T.A.I. è emessa per disporre un’azione cautelativa attinente alla sicurezza, che può consistere anche in un controllo “una tantum” o periodico, in attesa di poter predisporre ed attuare un’azione correttiva definitiva (P.T.A.). A seguito di un inconveniente potenzialmente attinente alla sicurezza che si manifesta su un equipaggiamento, la prima azione cautelativa che potrebbe essere predisposta può consistere nella emissione di una P.T.A.I..

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il 1° Ufficio della VDT
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Supplemento "C" del 05/08/2015
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Supplemento "C" del 05/08/2015
Casella di testo
Suppl. "C"
pietro.lorenzini
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Callout
Il 1° Ufficio della VDT
pietro.lorenzini
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Casella di testo
Suppl. "C"
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Successivamente, a seguito delle risultanze delle relative indagini e dopo avere esaminato tutte le implicazioni connesse alla problematica affrontata, così come previsto dalla norma AER(EP).00-01-6, può essere definito un provvedimento correttivo la cui introduzione è disposta con una P.T.A. ovvero con un appropriato aggiornamento delle Pubblicazioni Tecniche, in accordo alla norma AER(EP).P-104. Tale provvedimento può essere emesso a fronte di una P.T.D., P.M.R. o direttamente dalla Relazione Tecnica emessa dall’Incaricato all’Indagine. Il provvedimento iniziale “una tantum” può essere originato da una P.T.D.I., da una P.M.R.I. oppure può essere definito direttamente dalla D.C. della D.G.A.A. sulla base delle documentazioni tecniche ricevute (normalmente S.I.). Le Divisioni Competenti valuteranno in coordinamento con il 3° Ufficio dell’U.G.C.T., l’effetto della modifica, oggetto della P.T.D. sulle prestazioni, sulla sicurezza e airworthiness dell’aeromobile al fine di stabilire se la categoria della modifica delle P.T.D. secondo il criterio esposto al paragrafo 2.5 (0A, 0B, ΔA e ΔB) è corretta. In particolare le P.T.D. relative alle modifiche di categoria 0A, ΔA e ΔB prima della loro accettazione, dovranno essere preventivamente sottoposte al 3° Ufficio dell'U.G.C.T. per le attività inerenti al processo di Omologazione (cioè di verifica della dimostrazione di rispondenza ai requisiti applicabili). Al termine delle attività di omologazione il 3° Ufficio U.G.C.T. ne comunicherà l’esito positivo con un nullaosta per l’emissione della P.T.A.. Le P.T.D. relative alle modifiche di categoria 0B saranno direttamente processate dalla Divisione competente che provvederà in autonomia alla trasformazione in P.T.A.. Con l’emissione della P.T.A. la D.G.A.A. accetta una modifica sulla base del progetto e della verifica della dimostrazione di rispondenza ai requisiti applicabili di responsabilità della Ditta che ha emesso la P.T.D., avendo questa effettuato tutte le attività a garanzia dell’adeguatezza dei livelli di sicurezza e prestazioni necessari.

4.3 Elaborazione delle P.T.A. in regime D.O.M.A. Nei casi in cui sia stata riconosciuta la D.O.M.A. (Design Organization Military Approval) – come stabilito dalla AER(EP).P-10, la D.G.A.A. accetterà, senza ulteriori verifiche, la definizione della categoria di una modifica presentata dalla DRS. Saranno inoltre accettate le dichiarazioni di rispondenza ai requisiti applicabili per una modifica di categoria 0A. In tale caso il nullaosta per le successive fasi del processo di accettazione della modifica sarà rilasciato direttamente dall’organizzazione di progettazione della DRS invece del 3° Ufficio dell’U.G.C.T..

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A seconda dei privilegi riconosciuti con la certificazione D.O.M.A., la D.G.A.A. potrà accettare, a sua discrezione, anche le dichiarazioni di rispondenza ai requisiti applicabili una P.T.D. di categoria ΔA o ΔB.

4.4 Deroghe Ogni deroga alle prescrizioni della P.T.A. – a.c., modalità di intervento, tempi e livelli di esecuzione o altro – potrà essere concessa solo a mezzo di una successiva P.T.A. (revisione o supplemento), fonte la P.T.D. deroga alla P.T.D. base.

4.5 Priorità delle P.T.A. Le P.T.A. si differenziano in:

P.T.A./P.T.A.I Azione Immediata: sono quelle che hanno impatto sulla sicurezza e la loro introduzione deve avvenire prima del prossimo impiego;

P.T.A./P.T.A.I Azione Urgente: sono quelle che hanno impatto sulla sicurezza e la loro introduzione deve avvenire entro tempi ristretti;

P.T.A.I Operative: sono quelle che hanno impatto su particolari missioni operative e la loro introduzione deve avvenire secondo le esigenze dettate dal tipo di missione;

P.T.A. Azione Normale: tutte la P.T.A. che non ricadono nelle tipologie precedenti.

4.5.1 P.T.A./P.T.A.I. azione immediata Il verificarsi di un inconveniente grave, che possa avere immediati riflessi sulla sicurezza degli equipaggi, del terzo sorvolato, dei mezzi aerei, degli a.c. e delle installazioni, comporta l’obbligatoria emissione, entro il termine di ore 24 dalla ricezione della P.T.D./P.T.D.I. emessa a seguito dell’inconveniente, di una P.T.A./P.T.A.I con qualifica “immediata”. Gli effetti di tale prescrizione acquistano efficacia dal momento della sua ricezione da parte del/dei destinatari, e devono essere obbligatoriamente applicati. Gli aeromobili e/o i materiali oggetto della P.T.A. devono essere immediatamente sospesi dall’impiego sino a quando non sarà stato eliminato l’inconveniente ottemperando a quanto prescritto.

4.5.2 P.T.A./P.T.A.I. azione urgente Queste P.T.A. richiedono la sospensione dall’impiego e/o dal volo degli equipaggiamenti interessati quando la P.T.A. non sia stata ottemperata nei limiti di tempo specificati nella P.T.A. stessa. L’emissione di una P.T.A./P.T.A.I con qualifica “urgente” deve essere emessa entro il termine di 3 giorni dalla ricezione della relativa P.T.D./P.T.D.I..

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La P.T.A. azione urgente indicherà i limiti di tempo per l’applicazione non superiori a 10 giorni calendariali o a 10 ore di funzionamento.

4.5.3 P.T.A.I. Operativa Questa P.T.A.I è riferita ad azioni cautelative/correttive non direttamente afferenti a condizioni di pericolo e tuttavia da doversi effettuare in tempi brevi su a.c. destinati in zone di operazione, allo scopo di poter effettuare con esito favorevole la missione. I tempi di esecuzione possono variare in funzione dell’urgenza della missione che tale azione rende nuovamente eseguibile.

4.5.4 P.T.A./P.T.A.I. azione normale Questa tipologia raccoglie tutte le P.T.A. che non ricadono nelle due categorie precedenti e possono essere relative alla richiesta di un intervento di controllo, un’ispezione, un’azione cautelativa o altro . Le P.T.A. azione normale potranno essere introdotte, entro i limiti di tempo previsti, con i finanziamenti di ogni utilizzatore che opera con gli a.c. interessati.

4.6 Elaborazione P.T.O.A. La certificazione e l’omologazione tecnico-operativa ai sensi del DPR 556, è attuata utilizzando strutture tecniche della F.A. a fronte di particolari o peculiari esigenze operative. La suddetta certificazione può essere applicata esclusivamente ad aa.cc. già acquisiti dalla F.A., o alla loro integrazione su sistemi d’arma principali e non si applica ad aa.cc. in via di acquisizione. All’attivazione del processo di certificazione la F.A. comunica alla D.G.A.A. i requisiti operativi e le informazioni preliminari che attestino l’applicabilità del DPR 556, e successivamente viene richiesta la “condivisione” del piano delle prove. Al termine dell’attività di Certificazione Operativa, in caso di esito positivo, la F.A. prepara la documentazione finale che conterrà tutte le evidenze ed i risultati emersi nella fase di studio e sviluppo che consentirà l’emissione degli attestati di Certificazione, della Prescrizione Tecnica Operativa (P.T.O.) unitamente ai Supplementi Tecnici Operativi (STO) necessari, così come previsto nelle specifiche procedure attuative di F.A. e invierà il tutto alla D.G.A.A., al 3° Ufficio dell'U.G.C.T. e alla D.C.. Sulla base della suddetta documentazione il 3° Ufficio U.G.C.T. comunicherà l’esito positivo della sua valutazione con un nullaosta alla D.C., che potrà così emettere entro 5 giorni dalla ricezione di tutta la documentazione una Prescrizione Tecnica Operativa Applicativa (P.T.O.A.) a fronte della Prescrizione Tecnica Operativa (P.T.O) emessa dalla F.A..

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La P.T.O.A. entra pertanto nella configurazione approvata dell’a.c. con una dizione nuova “Configurazione Operativa” (P.T.A.+ P.T.O.A.) per distinguerla da quella ordinaria (solo con P.T.A.). La DRS ne viene informata per competenza e ne dovrà tener conto per l’aeronavigabilità complessiva dell’aeromobile quando emetterà nuove PTD anche per i velivoli in che hanno applicato la P.T.O.A.. Nel caso in cui la F.A. decida di rendere definitiva la modifica, la P.T.O.A. potrà essere trasformata direttamente in P.T.A. ovvero potranno essere effettuate delle prove integrazioni aggiuntive da parte della DRS per la trasformazione in P.T.A.. Qualora ritenuto indispensabile ad insindacabile giudizio del Direttore Generale di Armaereo in caso di esigenze operative urgenti si potrà ricorrere ad una “Istruzione Tecnica Operativa Temporanea” (I.T.O.T.), emessa secondo le modalità della norma AER(EP).P-104, che rappresenta uno strumento, limitato nel tempo, per fornire le istruzioni per l’impiego in sicurezza di uno specifico a.c.. La ITOT è da utilizzare come anticipazione dell’emissione dei Supplementi ai manuali tecnici dell’aeromobile e all’emissione dei Frontespizi Ministeriali per i manuali tecnici dello stesso a.c..

4.7 Emissione e distribuzione delle P.T.A. e delle P.T.O.A. Le P.T.A., prive del dettaglio logistico, contengono esclusivamente gli aspetti tecnici e pertanto verranno inviate unitamente alla P.T.D. fonte (Parte 2, vds. appendice II) contenente un area price per il dettaglio dei costi e la programmazione degli aspetti logistici le cui valutazioni sono di competenza delle singole F.A. e Corpi dello Stato utilizzatori. Le P.T.O.A. riporteranno i limiti di validità della certificazione e verranno inviate unitamente agli attestati di Certificazione emessi dagli Alti Comandi di F.A..

4.7.1 Trasmissione ordinaria delle P.T.A. Le P.T.A. saranno inviate dalla D.C., insieme alla parte 2 della P.T.D. fonte, unicamente ai seguenti Enti che per gli aspetti sopra descritti le valuteranno e ne cureranno la diffusione alle dipendenti e collaterali strutture interessate:

Stato Maggiore Marina – 6° Rep. Aer.; Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri – Servizio Aereo; Comando Generale Guardia di Finanza Servizio Aereo; Comando Logistico Esercito Rep. AVES; Comando Logistico Aeronautica Militare; Comando Squadra Aerea Ministero Interno – Dip. Pubblica Sicurezza –Dir. Cent.Servizi

Tecnico/Logistici e Gestione Patrimoniale;

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Casella di testo
Supplemento "C" del 05/08/2015
Casella di testo
Supplemento "C" del 05/08/2015
Casella di testo
Suppl. "C"
Callout
o dalla VDT - 1° Ufficio, esclusivamente per la PTA di nomina DRS
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Ministero Interno – Dip. Vigili del Fuoco – Dir. Cent. Per l’Emergenza e Soccorso Tecnico – Att. Soccorso speciale- Soccorso Aereo;

Comando Generale Corpo Capitanerie di Porto – 4° Rep. - Ufficio mezzi aerei;

Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali -Corpo Forestale dello Stato-Servizio I – Divisione IV

Uffici Tecnici Territoriali; Ditta che ha emesso la P.T.D.; WSDOC qualora non coincida con la Ditta cha ha emesso la P.T.D..

4.7.2 Trasmissione immediata o urgente delle P.T.A. Le P.T.A./P.T.A.I, azione immediata o urgente che afferiscano alla sicurezza del volo dovranno essere inviate via fax unitamente alla parte 2 della P.T.D. fonte (qualora presente) ai seguenti enti che dovranno confermarne la ricezione. E’ responsabilità dei seguenti enti diffondere le P.T.A./P.T.A.I. agli enti periferici di competenza, operanti sui Sistemi d’Arma interessati. I suddetti Enti dovranno comunicare le eventuali variazioni ed aggiornamenti dei seguenti dati.

ENTI TELEFONO FAX Ispettorato Sicurezza Volo 06 49865607 06 49866857 Stato Maggiore Marina – 6° Rep. Aeromobili Ufficio Tecnico.

06 36805469 06 36803249

Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri – II Reparto S.M. del Servizio Aereo e Navale

06 80982131 06 80982228

Comando Logistico Esercito Dipartimento Trasporti e Materiali

06 47358705 06 47358945

Sala Situazioni - Comando Logistico Aeronautica Militare

06 49866535 06 49866804

Comando Generale della Guardia di Finanza IV Reparto - Ufficio Aereo

06 44223715 06 442237106

Ministero Interno – Dip. Pubblica Sicurezza –Dir. Cent. Servizi Tecnico /Logistici e Gestione Patrimoniale

06 78469926 06 78469933

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ENTI TELEFONO FAX Ministero Interno – Dip. Vigili del Fuoco -Dir. Cent. Per l’Emergenza e Soccorso Tecnico – Att. Soccorso speciale- Soccorso Aereo;

06 71289529 06 71280086

Comando Generale Corpo Capitanerie di Porto – 4° Rep. - Ufficio mezzi aerei

06 59084343 06 59648219

Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali -Corpo Forestale dello Stato-Servizio I – Divisione IV

06 88314311 06 88314311

UTT MILANO 02 73904430 02 73904471 UTT TORINO 011 5678116 011 9963208 UTT NAPOLI 081 7055120 081 0172888 Ditta che ha emesso la P.T.D.;

DRS del sistema superiore finale

4.7.3 Trasmissione immediata o urgente delle P.T.O.A. La P.T.O.A. viene inviata dalla D.C. alla DRS e all’Ente Tecnico della F.A. delegato alla Certificazione, e allo Stato Maggiore interessato. L’Ente Tecnico delegato alla Certificazione della F.A. lo invierà ai reparti interessati.

4.8 Ottemperanza alle P.T.A. / P.T.A.I. Le P.T.A./P.T.A.I. trovano applicazione nei limiti di tempo da esse prescritti. Sarà responsabilità dell’Ufficiale tecnico preposto al Comando/Direzione della struttura manutentiva assicurarsi che gli equipaggiamenti su cui non è stata introdotta la P.T.A. entro il termine prescritto siano sospesi dall’impiego. Il controllo del rispetto dei tempi spetta ai seguenti Enti: a) a questa D.G. e agli U.T.T. interessati, per gli esemplari in produzione ed

in manutenzione presso l’industria, su contratti di questa D.G.; b) alla F.A./Corpo dello Stato ed Enti di Servizio dipendenti, per gli

esemplari in dotazione e dislocati presso la F.A./Corpo dello Stato e presso l’industria, in quest’ultimo caso per lavorazioni da effettuarsi su contratti della F.A./ Corpo dello Stato.

4.9 Certificazione Operativa Qualora la D.G.A.A. non abbia condiviso la documentazione ricevuta e non abbia emesso la P.T.O.A., le Matricole Militari degli aeromobili soggetti alla

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modifica, saranno Fuori dalla Configurazione Standard (F.C.S.) approvata da Armaereo, ai sensi della P.T. AER(EP).P-9. Pertanto gli Alti Comandi che ne hanno autorizzato l’impiego valuteranno se le P.T.A./P.T.A.I emesse durante il periodo della Certificazione Operativa sono compatibili con gli aeromobili F.C.S. e saranno responsabili della loro applicazione o meno su detti aeromobili.

4.10 Modifica delle Scorte E’ facoltà delle FF.AA. decidere di non modificare tutte le scorte in quanto in eccedenza alle esigenze o destinate all’alienazione. La modifica delle scorte va effettuata entro i limiti di tempo stabiliti dalla P.T.A. ma va pianificata in modo tale da assicurare la disponibilità di scorte in configurazione pre e post modifica. In ogni caso le scorte non modificate non saranno impiegabili dopo la scadenza del limite previsto dalla P.T.A. e pertanto si dovrà provvedere alla loro segregazione con singola individuazione (cartellinatura) unitamente alla registrazione sui sistemi EDP disponibili.

4.11 Esame dello stato di ottemperanza delle P.T.A. e P.T.A.I. Lo stato di applicazione di ciascuna P.T.A./P.T.A.I. sugli articoli interessati, deve essere continuamente monitorato da parte delle FF.AA. e Corpi dello Stato utilizzatori, che ne sono i diretti responsabili al fine di assicurare che l’introduzione rispetti la tempistica prevista. In particolare, per le P.T.A./P.T.A.I. che interessano la sicurezza il controllo della tempistica di introduzione è essenziale per l’impossibilità di impiegare l’a.c. pre-modifica oltre i termini prescritti. L’individuazione di dettaglio delle procedure per gli Enti di manutenzione è compito di ciascuna F.A./Corpo dello Stato.

4.12 Abrogazione, Sospensione, Supplemento, di una P.T.A.

4.12.1 Abrogazione di una P.T.A. e P.T.O.A. Una P.T.A. che ad esclusivo giudizio di questa D.G.A.A. non fosse più ritenuta applicabile, deve essere abrogata con l’emissione di un formale “Atto di Abrogazione”. L’abrogazione di una P.T.O.A. può avvenire quando è finita l’esigenza operativa e la relativa Certificazione Tecnica Operativa è scaduta e la P.T.O.A. è stata disinstallata dall’a.c. interessato. Ogni qual volta venga emesso un emendamento/revisione della PTD perché le prescrizioni in essa contenute appariranno non più tecnicamente e/o convenientemente applicabili all’articolo di configurazione di pertinenza, si dovrà procedere all’abrogazione della P.T.A. originaria e all’emissione di una

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P.T.A. sostitutiva che sarà identificata da un nuovo numero e da una nuova data di edizione. La P.T.A. sostitutiva indicherà se è necessario o meno procedere ad una rimodifica di articoli già modificati sulla base della P.T.A. che si sostituisce. All’inizio del testo, prima del quadro 1, sarà sempre apposta una delle seguenti note, a seconda dei casi:

“La presente P.T.A. annulla e sostituisce la P.T.A. n° ……….. Ed. …………. Lavoro aggiuntivo è richiesto da questa P.T.A. sugli esemplari sui quali sia stata già applicata la P.T.A suindicata”.

oppure:

“La presente P.T.A. annulla e sostituisce la P.T.A. n° ……….. Ed. ………… Nessun lavoro aggiuntivo è richiesto da questa P.T.A. sugli esemplari a cui sia stata già applicata la P.T.A. suindicata”.

Ogni qual volta venga emessa una modifica della PTO che comporta variazioni sostanziali alla P.T.O.A, si dovrà procedere all’abrogazione della P.T.O.A. originaria e all’emissione di una P.T.O.A. sostitutiva che sarà identificata da un nuovo numero e da una nuova data di edizione unitamente alla seguente nota:.

“La presente P.T.O.A. annulla e sostituisce la P.T.O.A. n° …...... Ed. ……….. Lavoro aggiuntivo è richiesto da questa P.T.A. sugli esemplari sui quali sia stata già applicata la P.T.A suindicata”.

oppure:

“La presente P.T.O.A. annulla e sostituisce la P.T.O.A. n° .....….. Ed. …..…… Nessun lavoro aggiuntivo è richiesto da questa P.T.A. sugli esemplari a cui sia stata già applicata la P.T.A. suindicata”.

4.12.2 Sospensione di una P.T.A. Nel caso in cui si rendesse necessario sospendere l’applicazione di una P.T.A. già emessa ed in corso di introduzione, in quanto rivelatasi insoddisfacente, andrà fatta una comunicazione motivata a mezzo fax alla Divisione competente di questa D.G., che disporrà un supplemento alla P.T.A. base .

4.12.3 Supplemento di una P.T.A. e P.T.O.A. Rientra nelle facoltà di questa D.G.A.A. emettere un supplemento di una P.T.A. già in vigore nei casi in cui le modifiche / integrazioni / migliorie / variazioni dei tempi di esecuzione, da apportare non siano tali da prevedere l’emissione di una nuova P.T.A. come descritto nel paragrafo 4.12.1..

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I supplementi sono individuati dallo stesso numero della P.T.A. base e contraddistinti con una lettera alfabetica (A, B, C, ecc., secondo se trattasi del 1°, 2°, 3°, ecc. supplemento). Si può procedere con un supplemento alla P.T.O.A. qualora sia necessario estendere i limiti di validità dell’esigenza operativa. I supplementi sono individuati dallo stesso numero della P.T.O.A. base e contraddistinti con una lettera alfabetica (A, B, C, ecc., secondo se trattasi del 1°, 2°, 3°, ecc. supplemento)

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5. PARTE 4^ - PRESCRIZIONI TECNICHE EMESSE DA ENTI DIVERSI DA QUESTA D.G. - PRESCRIZIONI NON DI ARMAEREO (P.N.A.)

5.1 Generalità La dizione “Prescrizione Non di Armaereo” (P.N.A) indica genericamente qualsiasi prescrizione tecnica che sia emessa da un Ente diverso da questa D.G.. Le prescrizioni non di Armaereo possono avere le seguenti origini:

Prescrizioni emesse da Enti riconosciuti da questa D.G.A.A. come System Design Authority Responsible (SDAR).

Prescrizioni emesse da Enti Governativi nazionali o esteri o Agenzie, Comitati, Gruppi composti da esponenti governativi di più Nazioni (es. le P.A. dell’ ENAC, i T.C.T.O. dell’U.S.A.F., gli A.M.C. dell’U.S. Navy, ecc.).

Prescrizioni emesse da Ditte nazionali o estere (es. le Engineering Change Proposal, i Service Bulletin, ecc.).

5.2 Applicabilità Tutte le prescrizioni tecniche che abbiano origine diversa da Armaereo non trovano automatica applicazione sugli a.c. di pertinenza di questa D.G.A.A.. Tali Prescrizioni (riconoscibili per la mancanza della sigla di identificazione “AER”) potranno essere introdotte solo dietro specifica autorizzazione della D.G.A.A.. In tal senso potrà essere accettata l’automatica applicabilità di PP.NN.AA. solo previa emissione di una Prescrizione Tecnica Applicativa “ombrello”, su determinati tipi di aeromobili (e/o a.c.) prescrivendo specifiche cautele per assimilarle alle P.T.A./P.T.A.I quali:

approvazione preventiva della SDAR o dell’Ente Governativo di Stato nazionale o estero o Agenzie, Comitati, Gruppi composti da esponenti governativi di più Nazioni ;

distribuzione alla DRS del sistema superiore finale ed ai Reparti/Enti interessati al mantenimento della configurazione.

Nel caso di programmi di cooperazione internazionale, la Divisione Competente in coordinamento con l’UGCT elaborerà procedure di raccordo con le norme di controllo di configurazione del programma anche in parziale deroga alla normativa nazionale.

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5.3 Riconoscimento della System Design Authority Responsible (SDAR). Qualora l’A.D. acquisisca direttamente un a.c. di Primo Livello da un Ente Governativo (Es. US Army, Navair, ecc…) o da un suo delegato, solitamente esso potrà essere il titolare del Certificato di Omologazione di Tipo Aeromobile Militare, e, per essere nominata System Design Authority Responsible (SDAR), dovrà presentare alla D.G.A.A un documento contenente:

dichiarazione di assunzione di responsabilità per l’aeronavigabilità con relativa identificazione (Nome, descrizione breve del sistema e P/N) dell’a.c. di Primo Livello;

identificazione dell’ufficio dell’Ente (nome, indirizzo, ecc..) preposto all’attività e relativo punto di contatto (nome, telefono, e-mail);

identificazione della Ditta (nome e indirizzo) progettatrice e costruttrice dell’a.c. di Primo Livello;

in caso di delega riportare i riferimenti dell’Ente delegato per l’attività e specificare i contenuti della delega.

5.3.1 Responsabilità della System Design Authority Responsible (S.D.A.R.).

System Design Authority Responsible (S.D.A.R.) è responsabile dell’Aeronavigabilità basata sullo sviluppo e l’integrazione del progetto e delle indicazioni contenute nei relativi documenti emessi dalla Ditta. Essa dovrà indicare tramite l’emissione di un apposito documento, l’elenco degli AGE peculiari di 1° Tipo che saranno oggetto del Controllo di Configurazione nonché l’elenco degli aa.cc. che dovranno essere monitorati tramite libretti.

5.4 Trattazione delle P.N.A. La DRS che riceve una P.N.A. dovrà inviarla alla D.C. comunicando il proprio parere tecnico sull’introduzione della stessa. Per le modifiche urgenti (vedere successivo para 5.3.2.) l’invio avverrà a mezzo fax. Qualora la P.N.A. venga emessa da un Ente riconosciuto dalla D.G.A.A. come SDAR, essa non necessita di parere da parte della DRS.

5.4.1 P.N.A. assimilabili a P.T.A. azione normale Nel caso di emissione di una P.N.A., resa automaticamente esecutive tramite P.T.A. “ombrello”, sarà cura della D.C. inviare tale documento a tutte le parti interessate. Nel caso di P.N.A., non automaticamente applicabile, la D.C. richiederà alle FA/CdS di valutare la prescrizione allo scopo di stabilire se sia opportuno o necessario introdurre la modifica al tipo di equipaggiamento in dotazione.

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Sulla base di quanto comunicato dalla FA/CdS la DC, invierà per valutazione la PNA alla DRS del sistema superiore finale qualora diversa dalla DRS che ha emesso la P.N.A.. La suddetta Ditta farà pervenire alla D.C., entro trenta giorni dalla ricezione della richiesta, il proprio parere in merito, a firma del Direttore Tecnico. In esito a detto parere ed ai risultati della propria valutazione, la D.C. deciderà:

di emettere direttamente la P.T.A.. di chiedere alla DRS di emettere apposita P.T.D.;

5.4.2 P.N.A. assimilabili a P.T.A./P.T.A.I. azione immediata o urgente Nel caso di emissione di una P.N.A., resa automaticamente esecutiva tramite P.T.A. “ombrello”, sarà cura della DC inviarla agli Enti come previsto dal para 4.7.2. Alla ricezione di una P.N.A., non automaticamente applicabile, qualunque ne sia la provenienza, la D.C. provvederà, se possibile, a trasformarla in P.T.A. o P.T.A.I. Azione Immediata o Urgente. In casi di particolare urgenza la PTA o PTAI potrà anche allegare la PNA che la renda direttamente esecutiva. La PTA o PTAI sarà inviata a mezzo fax dalla D.C. agli stessi Enti indicati al precedente para 4.7.2.

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Appendice 1 alla P.T. AER(EP).00-00-5

1-1

1. APPENDICE 1 - ANNESSO I PRESCRIZIONI TECNICHE DITTA Le fasi che determinano la definizione di una P.T.D. possono essere distinte come segue: a) determinazione della necessità o utilità della modifica tecnica; b) determinazione del codice di rilevanza tecnica, di giustificazione e

priorità della modifica tecnica (fatta a cura della DRS); c) preparazione della P.T.D. da parte della DRS; d) sottomissione della P.T.D. alla D.G.A.A.; e) esame della P.T.D. da parte della D.G.A.A., f) trasformazione della P.T.D. in un documento ufficiale che la rende

esecutiva.

1.1 Prescrizione Tecnica Ditta (P.T.D.) La presentazione della P.T.D. per la nomina di DRS dovrà avvenire utilizzando il modello in allegato 1. La presentazione delle P.T.D. per modifiche tecniche dovrà avvenire utilizzando il modello (allegato 2 ). Tale modello costituisce la Parte 1 della P.T.D., che dovrà contenere in dettaglio tutte le prescrizioni di carattere tecnico relative alla modifica, le quali dovranno essere valutate dalla D.G.A.A.. La parte 2 della P.T.D. per modifiche tecniche, da considerarsi come linea guida, dovrà includere le informazioni di tipo economico, operativo e logistico per permetterne una completa visione degli impatti, aspetti che saranno valutati dagli Enti Utilizzatori e che quindi potranno essere modificati a seconda delle esigenze degli stessi. La P.T.D. Parte 2, sarà dettagliata nella Appendice 2 - Annesso I.

1.2 Prescrizione Tecnica Ditta Interim (P.T.D.I.) Le P.T.D.I. devono essere emesse in forma sintetica e come anticipazione trasmesse via fax al fine di attuare provvedimenti cautelativi immediati atti ad evitare lo sviluppo di inconvenienti attinenti la sicurezza o l’operatività degli a.c.. Alle P.T.D. formali normalmente è assegnato il codice di priorità 3, anche se sono state emesse per eliminare in modo definitivo difetti che hanno impatto sulla sicurezza, quindi con codice di giustificazione “S”, purché siano precedute da apposite P.T.D.I. o emesse per risolvere un difetto che si può manifestare solo dopo un determinato tempo calendariale o d’uso definito, non breve.

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1.3 Compilazione ed invio verso la D.G. La Ditta è tenuta a compilare il modello di PTD secondo le istruzioni descritte di seguito. Si dovrà porre sul frontespizio del modello in alto al centro, la scritta “SICUREZZA” per tutte le P.T.D. aventi codice di giustificazione “S”, qualunque sia il loro codice di priorità. In particolare è richiesto che, per le suddette P.T.D. di sicurezza, sia predisposto un allegato, con riferimento alla casella 31 – voce “sicurezza” pag. 2 del modello P.T.D., che fornisca tutte le informazioni a tale voce connesse, anche relativamente alla gestione dei materiali pericolosi. In detto allegato, per le modifiche classificate 3 “S” (azione normale di sicurezza), la Ditta dovrà indicare il termine di introduzione oltre il quale è vietato l’ulteriore impiego dell’a.c. in condizione pre-modifica. In allegato alla P.T.D. dovranno essere forniti tutti gli elementi necessari per l’emissione dell’eventuale P.T.A.. Le P.T.D. dovranno essere inviate in originale alla D.G. (Divisione Competente) complete delle seguenti documentazioni ed informazioni:

descrizione tecnica della modifica; aggiornamenti alle pubblicazioni tecniche, oppure l’indicazione di quando

saranno disponibili, avendo cura che la data di consegna non sia successiva a quella di fornitura del primo kit di modifica o del primo articolo modificato;

gli elementi tecnici a supporto della necessità di procedere in tutto, o in parte o per niente a prove integrative per il riconoscimento all'a.c. modificato della omologazione, idoneità all’installazione (le prove di idoneità all’installazione potranno essere condotte dalla Ditta presso i propri stabilimenti o presso Enti di manutenzione della F.A. / Corpo dello Stato interessati);

il riferimento ai documenti di omologazione e/o idoneità all’installazione, se necessari;

la valutazione della compatibilità della P.T.D. con modifiche in Certificazione Operativa di F.A. disciplinate con P.T.O.A..

Allo scopo di non ritardare l’emissione della P.T.D., l’attività di certificazione dell’a.c. modificato può essere completata in una fase successiva rispetto alla emissione della P.T.D.. In ogni caso la modifica non può essere accettata prima dell’avvenuta certificazione dell’articolo di configurazione.

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Supplemento "C" del 05/08/2015
Casella di testo
Supp. "C"
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Casella di testo
La PTD di nomina DRS dovrà essere inviata in originale al 1° Ufficio della VDT.
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1-3

1.4 Emendamento e revisione delle P.T.D. Quando si rendesse necessario modificare una P.T.D. già emessa dovranno essere seguite le istruzioni riportate ai successivi sottoparagrafi previa appropriata considerazione delle seguenti definizioni:

Modifica o correzione di errori minori (emendamento) Per modifica o correzione di errori minori si intende ogni variazione che non abbia riflessi economici e/o tecnico logistici tali da modificare nella sostanza la P.T.D. o le sue modalità di introduzione.

Variante significativa (revisione) Per variante significativa si intende ogni variazione che abbia riflessi economici e/o tecnico logistici tali da modificare significativamente la P.T.D. o le sue modalità di introduzione.

1.4.1 P.T.D. non ancora trasformate in P.T.A. Quando si rendesse necessario modificare una P.T.D. emessa ma ancora non trasformata in P.T.A., la Ditta emittente dovrà attenersi alle seguenti istruzioni:

Emendamento La Ditta sottoporrà un nuovo frontespizio (pag. 1 dell’allegato 1) alla P.T.D. base e le pagine corrette o un sommario delle correzioni da apportare. Il nuovo frontespizio riporterà inalterati il numero e la relativa data della P.T.D. nella casella 3. Nella stessa casella sarà indicato “Emend. 1” per il primo emendamento alla P.T.D. base, “Emend. 2” per il secondo e così via, con la relativa data.

Revisione La Ditta sottoporrà un nuovo frontespizio (pag. 1 del allegato 2) alla P.T.D. base e le pagine corrette. Il nuovo frontespizio riporterà inalterati il numero iniziale e la relativa data della P.T.D. base nella casella 3 dell’Allegato 2. Nella stessa casella sarà indicato “Rev. 1” per la prima revisione, “Rev. 2” per la seconda e così via, con la relativa data. Sul retro del frontespizio dovrà essere indicato l’elenco delle pagine componenti il documento revisionato e le pagine stesse dovranno indicare, in calce a destra, la revisione a cui si riferiscono. Ogni P.T.D. revisionata incorporerà eventuali emendamenti che in precedenza fossero stati emessi.

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1.4.2 P.T.D. già trasformate in P.T.A. Se si dovessero apportare modifiche minori ad una P.T.D. già trasformata in P.T.A., la Ditta potrà emettere un apposito emendamento seguendo le istruzioni fornite al precedente paragrafo 1.4.1., giustificando le ragioni delle suddette varianti. Farà quindi seguito un supplemento alla P.T.A.. Nel caso in cui debbano essere effettuate varianti significative ad una P.T.D. già trasformata in P.T.A., la Ditta emetterà apposita revisione seguendo le istruzioni fornite al precedente paragrafo, giustificando le ragioni delle suddette varianti. Farà quindi seguito una nuova P.T.A., che annulli e sostituisca la precedente.

1.5 Accettazione delle proposte di modifica da parte della D.G.A.A. La DRS che emette una P.T.D. od una P.T.D.I. è pienamente responsabile del contenuto tecnico ed ingegneristico della modifica proposta e del grado di priorità e/o del codice di giustificazione assegnato alla modifica stessa.

1.5.1 Azioni per l’introduzione di una P.T.D. Una volta accettata una P.T.D. parte 1, la Divisione competente della modifica principale provvederà ad emettere la P.T.A. ad essa relativa; le Divisioni competenti per l’articolo di configurazione oggetto delle modifiche associate (ove previste), provvederanno ad emettere le relative P.T.A. entro 15 giorni dalla data di emissione della P.T.A. principale.

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1-5

Allegato 1

PRESCRIZIONE TECNICA DITTA PER NOMINA DRS DELL’AEROMOBILE E PER ELENCO a.c. DI 2° LIVELLO CON PROPOSTA DELLE RISPETTIVE DRS DI 2° LIVELLO (P.T.D.)

1. Ditta

2. N°________________ Data________________

Rev______________ Data________________

Em._______________Data________________

3. Titolo della P.T.D

Nomina della DRS per l’Aeromobile________

Elenco degli a.c. di 2° Livello con proposta di nomina delle rispettive DRS

4. Aeromobile

5. Descrizione della PTD

La presente P.T.D. determina che la Ditta _________________ è responsabile per il Sistema d’Arma________________ per la progettazione,modifiche e indicazioni contenute nei relativi documenti emessi dalla stessa.

Ove necessario determina gli articoli di configurazione di 2° Livello per il suddetto aeromobile proponendo per ognuno di esso la DRS.

6. DRS 1° Liv.

7. DRS Delegata 8. Doc. di delega

(documento da Allegare)

9. Tipo di delega

10. Elenco a.c. di 2° Livello con rispettive DRS di 2° Livello ed applicabilità

11. Doc .concordamento con DRS

(documento da Allegare)

12. DRS Delegata. 13. Doc. di delega

(documento da Allegare)

14. Tipo di delega

15. Contatti TEL.:

FAX.:

E-MAIL:

16. Firma DirettoreTecnico

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Allegato 1A

PRESCRIZIONE TECNICA DITTA PER NOMINA D.R.S.

PER L’AEROMOBILE TIPO ____

1. Ditta

2. N°________________ Data________________

Rev______________ Data________________

Em._______________Data________________

3. Titolo della P.T.D

APPLICATION / DECLARATION PER LA NOMINA DI D.R.S. PER L’AEROMOBILE TIPO _____

4. Aeromobile

5. Descrizione della PTD

La Ditta _________ S.p.A. di (sede sociale ) di ______, proprietaria del progetto, possedendo una Design Organization (DO) per la progettazione ed il progetto dell’aeromobile tipo ______ è la Ditta Responsabile di Sistema DRS (System Design Responsible SDR) dello stesso comprensivamente degli equipaggiamenti, sistemi e/o parti componenti installati, e di motore Tipo ______ P/N _____, la cui Engine Design Company è la Ditta ______.

La Ditta _________ S.p.A. di (sede sociale ) di _______, è responsabile dell’idoneità all’installazione ed al mantenimento dei requisiti di prestazione e sicurezza del motore _______ P/N ____ nell’ambito del progetto dell’Aeromobile Tipo ____ facendo uso della documentazione approvata dalla relativa Autorità della ditta Engine Design Company e provvedendo a mantenere aggiornata la configurazione dell’aeromobile, inclusi gli equipaggiamenti, sistemi e/o parti componenti installati.

La Ditta _________ S.p.A. di (sede sociale ) di _______, garantisce il mantenimento dei dati di configurazione necessari alla rispondenza dei requisiti di prestazione e di aeronavigabilità del motore stesso e della sua idoneità all’installazione sull’aeromobile tipo ______ tramite l’emissione di Prescrizioni Non Armaereo (PNA) per il motore _______ sulla base di documenti tecnici di configurazione (Service Bulletin o equivalente) emessi dalla Engine Design Company del motore, laddove non vi siano impatti sulle performace e/o sull’airworthiness dell’aeromobile e non vi siano Airworthiness Directives o similari, emesse dalla Autorità competente della Engine Design Company. Al contrario la Ditta _________ S.p.A. di (sede sociale ) di _______, emetterà in concomitanza, una PTD atta allo scopo dell’integrazione della PNA.

6. Doc .concordamento con Design Company (documento da Allegare)

7. Contatti TEL.:

FAX.:

E-MAIL:

8. Firma DirettoreTecnico

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Casella di testo
Supplemento "B"
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Casella di testo
Supplemento "B"
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Casella di testo
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ISTRUZIONI PER LA PREPARAZIONE DEL MODELLO “PRESCRIZIONE TECNICA DITTA”

- Casella 1: Inserire il Nome e l’Indirizzo della Ditta che presenta la P.T.D. - Casella 2: Inserire il Numero e la Data della P.T.D. base e delle eventuali

Revisioni o Emendamenti. - Casella 3: Questa casella risulta precompilata, pertanto inserire solo

l’aeromobile a cui fanno riferimento le informazioni contenute nella P.T.D.

Il secondo capoverso è da cancellare nel caso non ci siano a.c. di 2° livello. - Casella 4: Inserire il tipo di aeromobile interessato con il relativo/i P/Ns. - Casella 5: Questa casella risulta precompilata, pertanto inserire solo le

informazioni negli spazi lasciati appositamente vuoti. - Casella 6: Inserire il Nome e l’Indirizzo della DRS - Casella 7: Inserire il Nome e l’Indirizzo della eventuale DRS delegata. - Casella 8: Inserire il riferimento al documento con cui viene data la delega.

Detto documento deve sempre essere allegato alla P.T.D. - Casella 9: Inserire se la delega è totale o parziale. In caso di delega parziale elencare le aree facenti parte della delega. - Casella10: Elencare gli a.c. di 2° livello con il rispettivo P/N con affianco le

DRS di 2° Livello che si propongono. Se nella casella 4 sono riportati più P/Ns dire se tutti gli a.c. di 2° livello sono presenti nelle configurazioni rappresentate da quei P/Ns. In caso di assenza di a.c. di 2° livello la casella deve essere comunque compilata con la frase ”L’aeromobile non ha articoli di configurazione di 2° livello, pertanto la completa responsabilità di tutti i suoi equipaggiamenti e/o parti è da ascriversi alla Ditta __________”. - Casella 11: Elencare i documenti di concordamento tra la DRS aeromobile

e le DRS di 2° Livello circa le attività che competono a queste ultime. Il documento deve sempre essere allegato alla P.T.D.

- Casella 12: Inserire il Nome e l’Indirizzo della eventuale DRS di 2° Livello delegata.

- Casella 13: Inserire il riferimento al documento con cui viene data la delega. Il documento deve sempre essere allegato alla P.T.D.

- Casella 14: Inserire se la delega è totale o parziale. In caso di delega parziale elencare le aree facenti parte della delega.

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- Casella 15: Inserire i contatti del Direttore Tecnico o della persona da lui delegata a firmare la P.T.D.

- Casella 16: Firma del Direttore Tecnico o della persona da lui delegata a questa attività.

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1-8

Allegato 2 SICUREZZA (1)

PRESCRIZIONE TECNICA DITTA (P.T.D.)

1. Ditta

2. Titolo della P.T.D.

3. N°________ Data__________

Rev_______ Data__________

Em._______ Data__________

4. Codice di rilevanza tecnica

5. Codice di giustificazione

6. Codice di Priorità

7. Aeromobile

8. Sistema

9. Altri Sistemi interessati SI NO

10. Sede di esecuazione

1° Livello: 2° Livello: 3° Livello: Ditta:

11. Specifiche interessate

12. Disegni interessati

13. Denominazione complessivo superiore

a) Attuale 14. Denominazione della parte 15. P/N della parte

b) modificato

16. Descrizione della P.T.D. 17. Scopo 18. Limite di tempo per l’esecuzione 19. Modalità di esecuzione 20. Questa modifica deve essere eseguita prima / insieme / dopo la seguente modifica: Applicazione in produzione

21. da N.S. o M.M Quantità interessata

Applicazione in retroazione

22. da N.S. o M.M Quantità interessata

23. Firma del DIRETTORE TECNICO

(1) da apporre sulle sole P.T.D. aventi codice di giustificazione “S”

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PARTE 1 Segue pag. 2 della P.T.D....................................... Riflessi sulla configurazione del................proposta da..................... 24. Altri sistemi interessati

25. Altre Ditte/Enti interessati

26. Particolari interessati

27. Riflessi sulla specifica del particolare interessato

28. Riflessi sulle caratteristiche e le specifiche del sistema 29. Riflessi sulle pubblicazioni tecniche

30 Soluzioni alternative

31 Materiali Pericolosi

X 32. ELEMENTI All. X ELEMENTI All.

a RIFLESSI SULLE CARATTERISTICHE DI SPECIFICA

b RIFLESSI SULL’IMPIEGO OPERATIVO

PRESTAZIONI SICUREZZA

PESO/CENTRAMENTO/STAB. (Aeromobili)

SOPRAVVIVENZA

PESO/MOMENTO (Altri equipaggiamenti)

AFFIDABILITA’

DISEGNI MANUTENIBILITA’

DENOMINAZIONE LOF/LIC/LVC PROGRAMMA DI OMOLOG./ E/O

IDONEITA’ ALLA INSTALLAZIONE PROCEDURE D’IMPIEGO

INTERFERENZA ELETTROMAGNETICA

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ISTRUZIONI PER LA PREPARAZIONE DEL MODELLO “PRESCRIZIONE TECNICA DITTA” Parte 1

E’ consentita la riproduzione sul posto dei modelli P.T.D.. Quando necessario, per fornire una descrizione dettagliata delle informazioni richieste nelle varie caselle, dovranno essere usati fogli aggiuntivi (accompagnati da schizzi, disegni, ecc.) riferiti alle caselle stesse.

Compilazione della pagina 1: Frontespizio della P.T.D. - Casella 1: Inserire il nome e l’indirizzo della Ditta che presenta la P.T.D..

- Casella 2: Inserire il titolo della P.T.D..

- Casella 3: Inserire il numero e la data della P.T.D. base e delle eventuali revisioni o emendamenti.

- Casella 4: Scrivere il Codice di Rilevanza Tecnica della modifica per le P.T.D.. ( 0A, 0B, �A e �B )

- Casella 5: Scrivere il codice di giustificazione applicabile a P.T.D..

- Casella 6: La Ditta dovrà indicare il codice di priorità applicabile a P.T.D..

- Casella 7: Inserire il tipo o modello dello(degli) aeromobile(i) interessato(i)

- Casella 8: Inserire la denominazione o tipo del sistema(motore, missile o specifico equipaggiamento) a cui appartiene l’a.c. oggetto della P.T.D. (se il sistema è l’aeromobile, scrivere “vds casella 8”).

- Casella 9: Inserire una “X” nella casella interessata per indicare se esiste una implicazione di modifica di altri sistemi o particolari.

- Casella 10: Indicare l’impiego di lavoro necessario per eseguire la modifica.

- Casella 11: Se la P.T.D. influisce su specifiche e/o norme di collaudo se ne dovrà scrivere il numero e l’Ente emanatore.

- Casella 12: Indicare il numero del disegno di più alto livello interessato. Altri disegni importanti e tutti i disegni direttamente richiamati nelle specifiche dell’a.c. interessato alla P.T.D. dovranno essere elencati su un allegato riferito a questa casella.

- Casella 13: Indicare la denominazione del complessivo di cui è componente la parte interessata alla P.T.D..

- Casella 14: Indicare la denominazione appropriata, completa o descrittiva della parte o delle parti interessate alla P.T.D..

- Casella 15: Indicare il P/N della parte citata nella casella 16. Nella parte a. della casella vanno indicati i P/N riferiti agli articoli nello stato pre-modifica, nella parte b. i P/N riferiti agli articoli nello stato post-modifica.

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1-11

- Casella 16: Fornire in modo sufficientemente dettagliato la descrizione della modifica che si propone, onde consentire una sollecita identificazione e valutazione.

La descrizione dovrà essere relativa sia al particolare o ai particolari che si modificano sia al tipo di modifica. Ove lo specchio della casella sia insufficiente si dovrà ricorrere a fogli aggiuntivi allegati contenenti anche schizzi e disegni, nella misura necessaria a dare una chiara rappresentazione della modifica proposta, specifiche a riferimento ed ogni altra documentazione tecnica a supporto della modifica proposta.

- Casella 17: Si dovranno indicare in dettaglio le necessità che sono all’origine della P.T.D..

Se la P.T.D. trae origine dalla necessità di correggere un problema tecnico, si dovrà descrivere dettagliatamente il difetto, inconveniente, incidente, disfunzione, riscontrati. In questa casella vanno anche indicati gli estremi di eventuali S.I. e la situazione dei casi presentatisi. Se si prevedono variazioni di prestazioni esse dovranno essere indicate in termini quantitativi.

- Casella 18: Riportare in questa casella quando la modifica tecnica deve essere introdotta.

Per le P.T.D. di sicurezza – azione normale – occorrerà sempre indicare il termine di introduzione (in ore di funzionamento, cicli e/o tempo calendariale) oltre il quale i particolari interessati, eventualmente ancora in configurazione pre-modifica, debbono essere sospesi dall’impiego.

- Casella 19: Questo quadro conterrà una descrizione dettagliata delle operazioni da eseguire per introdurre la modifica tecnica,.

NOTA Questa descrizione conterrà tutti gli elementi necessari affinché, in caso di accettazione, questa D.G. possa emettere la P.T.A. senza dover richiedere informazioni supplementari alla Ditta e senza dover ricorrere ad altre caselle del modello. Tali elementi saranno esposti nella sequenza indicata al para.1.4 dell’Annesso III.

- Casella 20: Quando le modifiche precedentemente formalizzate in P.T.A. devono essere introdotte in un certo ordine, tale ordine deve essere specificato.

Inoltre deve essere indicata l’eventuale incompatibilità con le modifiche in Certificazione Operativa gestite con P.T.O.A.

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- Casella 21: Indicare S/N o M.M. dell’equipaggiamento su cui dovrà essere applicata la modifica durante la produzione.

- Casella 22: Indicare S/N o M.M. degli equipaggiamenti su cui dovrà essere applicata la modifica in retroazione.

- Casella 23: Firma del Direttore Tecnico della DRS Proponente

Compilazione della pagina 2: PARTE 1- Riflessi sulla configurazione. Questa pagina deve essere compilata se la modifica influisce sulle specifiche del sistema o del particolare interessato.

- Casella 24: Elencare, indicandone denominazione e numero, ogni altro sistema interessato alla P.T.D.

- Casella 25: Identificare gli altri Enti o Ditte interessati dalla P.T.D..

- Casella 26: Elencare tutti gli articoli di configurazione, equipaggiamenti di addestramento ed equipaggiamenti di supporto interessati dalla P.T.D..

- Casella 27: Descrivere in termini quantitativi l’effetto della modifica sulle specifiche e sulle caratteristiche del particolare interessato dalla P.T.D..

Indicare l’eventuale incompatibilità con le modifiche in Certificazione Operativa gestite con P.T.O.A.

- Casella 28: Descrivere l’effetto della modifica sulle specifiche e sulle caratteristiche del sistema.

- Casella 29: Indicare se necessario modificare le pubblicazioni tecniche

- Casella 30: Indicare le varie soluzioni possibili e le ragioni che hanno portato alla scelta della soluzione proposta con la P.T.D..

- Casella 31: Devono essere indicati i materiali pericolosi presenti nella modifica e le eventuali informazioni relative alla gestione dei materiali pericolosi anche in merito allo smaltimento delle parti sostituite.

- Casella 32: Gli effetti sulle caratteristiche del particolare, sull’impiego, ecc. dovranno essere descritti mediante allegati da citare nella apposita colonna della casella.

Dovranno anche essere allegate le eventuali modifiche al testo della specifica di contratto. Gli effetti sui disegni, ove non esaurientemente indicati a Pagina 1, dovranno essere descritti in apposito allegato.

ATTENZIONE Gli eventuali disegni allegati dovranno essere elaborati in modo da consentirne una buona riproducibilità.

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In corrispondenza della voce “programma di omologazione, e/o l’idoneità alla installazione” indicare “si” se è richiesta l’omologazione e/o l’idoneità alla installazione dei componenti interessati. In caso affermativo, nel relativo allegato dovrà essere indicato il numero del certificato di omologazione e/o idoneità alla installazione ovvero gli estremi della richiesta per l’esecuzione di tali attività, inoltrata a questa D.G., con relativi programmi e tempistica. Qualora non sia richiesta l’omologazione e/o l’idoneità alla installazione del materiale oggetto di modifica, in allegato dovranno essere dettagliate le relative motivazioni. Nella voce sicurezza dovrà essere indicata la documentazione per la valutazione della safety relativamente alla modifica e le eventuali informazioni relative alla gestione dei materiali pericolosi anche in merito allo smaltimento delle parti sostituite.

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Allegato 3

PRESCRIZIONE TECNICA DITTA INTERIM

DA: ………………………………………….. Prot. NUMERO DI PAGINE: .

A: ................................................... ............................. ................................................... ............................. ................................................... ............................. INFO: ................................................... .............................

................................................... ............................. ................................................... .............................

OGGETTO: PRESCRIZIONE TECNICA DITTA INTERIM “………………”

CONTRATTO N°……………………

P.T.D.I. N° …………………… AZIONE ……..…….EDIZIONE…….......

TITOLO…………………………….../:/…………………………………………

FONTE………………………………./:/………………………………………

1.Sede Esecuzione ……………../:/……………………………………..

2.Limiti di tempo Esecuzione........../:/......................................................

3.Applicazione …………………./:/………………………………………….

4.Scopo ……………………………/:/………………………………………….

5.Notizie riguardanti materiali /:/………………………………………….

6. Modalità esecuzione …….../:/………………………………………….

7. Materiali Pericolosi

8.Informazioni supplementari

9. Registrazione su i documenti … /:/………………………………………….

IL DIRETTORE TECNICO

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1. APPENDICE 1 - ANNESSO II PROPOSTA MODIFICA REPARTO

1.1 P.M.R. Le P.M.R. preparate secondo il modello (Allegato 4), dovranno pervenire a questa D.G.A.A. da parte degli Enti Centrali di F.A. (o Corpi dello Stato) corredate dal parere in merito alla loro validità/urgenza.

1.2 P.M.R. “Interim” di priorità Immediata – Urgente – Operativa Le proposte in titolo debbono essere inviate via fax con messaggio simile a quello di cui all’allegato 3 relativo alle P.M.R.I., direttamente alla D.C. ,per conoscenza al proprio Ente Centrale e alla DRS .

2. DOCUMENTAZIONE PER CERTIFICAZIONE TECNICA OPERATIVA La F.A. produrrà la documentazione finale scaturita dall’attivazione del processo di Certificazione ed Omologazione tecnico Operativa seguendo le specifiche procedure attuative di F.A. ed invierà tale documentazione, tipicamente la Relazione Tecnica Finale, l’Attestato di Certificazione per impiego operativo, la Dichiarazione di Autorizzazione all’impiego Operativo, e la Prescrizione Tecnica Operativa (P.T.O.) alla D.G.A.A.. In particolare la P.T.O. dovrà indicare:

scopo della modifica; descrizione dei kit di modifica o di installazione; descrizione del materiale oggetto di modifica in configurazione pre e post

modifica; processi produttivi per la realizzazione in serie del kit; disegni di officina dei vari componenti del kit; procedure per l’introduzione del kit sul materiale da modificare o sul

sistema d’arma principale; prove per la verifica della funzionalità del materiale modificato o del kit di

installazione e della loro integrazione sul sistema d’arma principale.

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Allegato 4 SICUREZZA (1)

PROPOSTA MODIFICA REPARTO

(P.M.R.)

1. Ente/Reparto

2. Titolo della P.M.R.

3. N°________ Data__________

Rev_______ Data__________

Em._______ Data__________

4. Tipo P.M.R.

5. Codice di giustificazione

6. Codice di Priorità

7. Aeromobile

8. Sistema

9. Altri Sistemi interessati SI NO

10. Sede di esecuazione

1° Livello: 2° Livello: 3° Livello: Ditta:

11. Specifiche interessate

12. Disegni interessati

13. Denominazione complessivo superiore

a) Attuale 14. Denominazione della parte 15. P/N della parte

b) modificato

16. Descrizione della P.M.R. (all’occorrenza ricorrere a fogli aggiuntivi) 17. Scopo (all’occorrenza ricorrere a fogli aggiuntivi) 18. Applicazione da N.S. o M.M 19. Quantità interessata 20. Firma del DIRETTORE ENTE/REPARTO 21. Considerazioni/Raccomandazioni E.C. (all’occorrenza ricorrere a fogli aggiuntivi)

(1) da apporre sulle sole P.M.R. aventi codice di giustificazione “S”

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Segue pag. 2 della P.M.R....................................... Riflessi sulla configurazione del................proposta da..................... 22. Altri sistemi interessati

23. Altre Ditte/Enti interessati

24. Particolari interessati

25. Riflessi sulla specifica del particolare interessato

26. Riflessi sulle caratteristiche e le specifiche del sistema 27. Riflessi sulle pubblicazioni tecniche

28. Soluzioni alternative

29. Materiali Pericolosi

X 30. ELEMENTI All. X ELEMENTI All.

a RIFLESSI SULLE CARATTERISTICHE DI SPECIFICA

b RIFLESSI SULL’IMPIEGO OPERATIVO

PRESTAZIONI SICUREZZA

PESO/CENTRAMENTO/STAB. (Aeromobili)

SOPRAVVIVENZA

PESO/MOMENTO (Altri equipaggiamenti)

AFFIDABILITA’

DISEGNI MANUTENIBILITA’

DENOMINAZIONE LOF/LIC/LVC PROGRAMMA DI OMOLOG./ E/O

IDONEITA’ ALLA INSTALLAZIONE PROCEDURE D’IMPIEGO

INTERFERENZA ELETTROMAGNETICA

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ISTRUZIONI PER LA PREPARAZIONE DEL MODELLO “PRESCRIZIONE TECNICA DITTA” Parte 1

E’ consentita la riproduzione sul posto dei modelli P.M.R.. Quando necessario, per fornire una descrizione dettagliata delle informazioni richieste nelle varie caselle, dovranno essere usati fogli aggiuntivi (accompagnati da schizzi, disegni, ecc.) riferiti alle caselle stesse.

Compilazione della pagina 1: Frontespizio della P.M.R.

- Casella 1: Inserire il nome e l’indirizzo dell’Ente/Reparto che presenta la

P.M.R..

- Casella 2: Inserire il titolo della P.M.R..

- Casella 3: Inserire il numero e la data della P.M.R. base e delle eventuali revisioni o emendamenti.

- Casella 4: Scrivere il “F” (formali) .

- Casella 5: Scrivere il codice di giustificazione applicabile alla P.M.R. (come per le P.T.D.)

- Casella 6: L’Ente/Reparto dovrà indicare il codice di priorità applicabile a P.M.R. (come per le P.T.D.)

- Casella 7: Inserire il tipo o modello dello(degli) aeromobile(i) interessato(i)

- Casella 8: Inserire la denominazione o tipo del sistema (motore, missile o specifico equipaggiamento) a cui appartiene l’a.c. oggetto della P.M.R. (se il sistema è l’aeromobile, scrivere “vds casella 7”).

- Casella 9: Inserire una “X” nella casella interessata per indicare se esiste una implicazione di modifica di altri sistemi o particolari.

- Casella 10: Indicare l’impiego di lavoro necessario per eseguire la modifica.

- Casella 11: Se la P.M.R. influisce su specifiche e/o norme di collaudo se ne dovrà scrivere il numero e l’Ente emanatore.

- Casella 12: Indicare il numero del disegno di più alto livello interessato. Altri disegni importanti e tutti i disegni direttamente richiamati nelle specifiche dell’a.c. interessato dalla P.M.R. dovranno essere elencati su un allegato riferito a questa casella.

- Casella 13: Indicare la denominazione del complessivo di cui è componente la parte interessata alla P.T.D..

- Casella 14: Indicare la denominazione appropriata, completa o descrittiva della parte o delle parti interessate dalla P.M.R..

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p.lorenzini
Casella di testo
"PROPOSTA MODIFICA REPARTO"
Casella di testo
Vds. Supplemento "A" del 05/09/2011
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- Casella 15: Indicare il P/N della parte citata nella casella 15. Nella parte a. della casella vanno indicati i P/N riferiti agli articoli nello stato pre-modifica, nella parte b. i P/N riferiti agli articoli nello stato post-modifica.

- Casella 16: Fornire in modo sufficientemente dettagliato la descrizione della modifica che si propone, onde consentire una sollecita identificazione e valutazione.

La descrizione dovrà essere relativa sia al particolare o ai particolari che si modificano sia al tipo di modifica. Ove lo specchio della casella sia insufficiente si dovrà ricorrere a fogli aggiuntivi allegati contenenti anche schizzi e disegni, nella misura necessaria a dare una chiara rappresentazione della modifica proposta, specifiche a riferimento ed ogni altra documentazione tecnica a supporto della modifica proposta.

- Casella 17: Si dovranno indicare in dettaglio le necessità che sono all’origine della P.M.R..

Se la P.M.R. trae origine dalla necessità di correggere un problema tecnico, si dovrà descrivere dettagliatamente il difetto, inconveniente, incidente, disfunzione, riscontrati. In questa casella vanno anche indicati gli estremi di eventuali S.I. e la situazione dei casi presentatisi. Se si prevedono variazioni di prestazioni esse dovranno essere indicate in termini quantitativi.

- Casella 18: Indicare S/N o M.M. dell’equipaggiamento su cui dovrà essere applicata la modifica.

- Casella 19: Indicare la quantità interessata

- Casella 20: Firma del Direttore dell’Ente/Reparto

- Casella 21: Considerazione / Raccomandazioni da parte dell’Ente Centrale

Compilazione della pagina 2: Riflessi sulla configurazione. Questa pagina deve essere compilata se la modifica influisce sulle specifiche del sistema o del particolare interessato.

- Casella 22: Elencare, indicandone denominazione e numero, ogni altro sistema interessato alla P.M.R.

- Casella 23: Identificare gli altri Enti o Ditte interessati dalla P.M.R..

- Casella 24: Elencare tutti gli articoli di configurazione, equipaggiamenti di addestramento ed equipaggiamenti di supporto interessati dalla P.M.R..

- Casella 25: Descrivere in termini quantitativi l’effetto della modifica sulle specifiche e sulle caratteristiche del particolare interessato dalla P.M.R..

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- Casella 26: Descrivere l’effetto della modifica sulle specifiche e sulle caratteristiche del sistema.

- Casella 27: Indicare se necessario modificare le pubblicazioni tecniche

- Casella 28: Indicare le varie soluzioni possibili e le ragioni che hanno portato alla scelta della soluzione proposta con la P.M.R..

- Casella 29: Devono essere indicati i materiali pericolosi presenti nella modifica e le eventuali informazioni relative alla gestione dei materiali pericolosi anche in merito allo smaltimento delle parti sostituite.

- Casella 30: Gli effetti sulle caratteristiche del particolare, sull’impiego, ecc. dovranno essere descritti mediante allegati da citare nella apposita colonna della casella.

Dovranno anche essere allegate le eventuali modifiche al testo della specifica di contratto. Gli effetti sui disegni, ove non esaurientemente indicati a Pagina 1 della P.M.R., dovranno essere descritti in apposito allegato.

ATTENZIONE Gli eventuali disegni allegati dovranno essere elaborati in modo da consentirne una buona riproducibilità.

In corrispondenza della voce “programma di omologazione, e/o l’idoneità alla installazione” indicare “si” se è richiesta l’omologazione e/o l’idoneità alla installazione dei componenti interessati. Qualora non sia richiesta l’omologazione e/o l’idoneità alla installazione del materiale oggetto di modifica, in allegato dovranno essere dettagliate le relative motivazioni. Per le P.M.R. attinenti la sicurezza occorrerà fornire in allegato tutte le informazioni connesse a tale voce. Nella voce sicurezza dovrà essere indicata la documentazione per la valutazione della safety relativamente alla modifica e le eventuali informazioni relative alla gestione dei materiali pericolosi anche in merito allo smaltimento delle parti sostituite.

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1. APPENDICE 1 - ANNESSO III PRESCRIZIONE TECNICA APPLICATIVA Sono di seguito elencate le informazioni necessarie per la compilazione della Prescrizione Tecnica Applicativa (P.T.A.) di nomina della DRS e della SDAR, e per l’introduzione di una modifica emesse rispettivamente come il modello in Allegato N° 5 (modello nomina DRS / SDAR in lingua italiana), N° 6 (modello nomina SDR / SDAR in lingua inglese) e N° 7 di seguito riportati. Tali modelli sono disponibili in formato elettronico sulla intranet di Armaereo.

1.1 Testata della P.T.A. di nomina della DRS / SDAR (Modello in Italiano Allegato 5 - Modello in Inglese Allegato 6) a) Numero di individuazione e data di emissione

Da porre in alto a destra. Il numero di identificazione è attribuito secondo le prescrizioni della Norma AER(EP).0-0-2, la data della P.T.A. corrisponderà a quella di edizione della P.T.A. medesima. Indicare se è un Supplemento con la relativa data.

b) Titolo [Title] Nel titolo sarà riportata la seguente frase: “Ditta Responsabile del Sistema (DRS) / System Design Authority Responsible (SDAR) [nome del sistema*] E’ necessario individuare se si sta nominando una DRS o una SDAR.

[System Design Responsible (SDR) / System Design Authority Responsible (SDAR) of the [name of the system*]]

*[nome del sistema] si intende il nome del sistema così come è/verrà riportato sul Certificato di Omologazione di Tipo Aeromobile Militare / Certificato di Omologazione / Certificato di Idoneità all’Installazione.

*[name of the system]: is the name of the system as will be shown on the Military aircraft Type Qualification Certificate / System Qualification Certificate / Fit-For-Installation Certificate

c) Fonte [Source] Indicare gli estremi della P.T.D. o altro documento correlato . Subito sotto la fonte sarà posta l’AVVERTENZA e la NOTA, ove applicabile, riportata sul modello N° 5 (modello nomina DRS/SDAR in lingua italiana) e N° 6 (modello nomina DRS/SDAR in lingua inglese).

1.2 Corpo della P.T.A. - Quadro 1 Sistema [System]

Inserire il nome, il P/N ed una descrizione del sistema interessato interessato. Per nome del sistema si intende il nome del sistema così come è/verrà riportato sul Certificato di Omologazione di

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Tipo Aeromobile Militare / Certificato di Omologazione / Certificato di Idoneità all’Installazione.

- Quadro 2 Scopo [Scope] Inserire se si sta nominando una DRS o una SDAR e la denominazione del sistema interessato come da quadro 1 e seguendo la forma indicata dal modello 5 e 6.

- Quadro 3 P.T. di riferimento [Regulation Reference] Inserire la presente P.T. nella sua edizione applicabile al momento dell’emissione della P.T.A..

- Quadro 4 Individuazione della DRS / SDAR [Identification of the SDR / SDAR]

Seguendo le indicazioni del modello N° 5 e N° 6 riportare i dati e le responsabilità derivanti della Ditta nominata DRS o i dati e le responsabilità derivanti dell’Autorità / Ente nominato SDAR.

In caso di DRS delegata identificare il tipo di delega, la Ditta delegata e le attività delegate.

La suddetta P.T.A. deve essere firmata dal Direttore Generale di Armaereo o suo delegato.

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Allegato 5

P.T.A. AER.1X-[nome del sistema*]-00-1XX Edizione 0 del XX/YY/ZZZZ

MINISTERO DELLA DIFESA

DIREZIONE GENERALE DEGLI ARMAMENTI AERONAUTICI TITOLO: Ditta Responsabile del Sistema (DRS) / System Design Authority Responsible (SDAR) del

[nome del sistema*]

Fonte: P.T.D. N° XXX datata XX/YY/ZZZZ o altro documento correlato datato XX/YY/ZZZZ emessa/o da [nome della Ditta/ nome dell’Autorità]

_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

AVVERTENZE La presente P.T.A. edita da Armaereo, viene emessa per rendere esecutiva la [Fonte] emessa da/dalla [nome della Ditta / nome dell’Autorità] che rimane pienamente responsabile delle informazioni contenute nel predetto documento.

NOTA [Se Applicabile] La presente P.T.A. annulla e sostituisce la P.T.A. AER. Ed. gg/mm/aaaa.

1. SISTEMA

[nome, P/N e descrizione del sistema*]

2. SCOPO La presente P.T.A. ha lo scopo di nominare formalmente la Ditta Responsabile del Sistema (DRS) / System Design Authority Responsible (SDAR) per il sistema [nome del sistema*]

3. P.T. DI RIFERIMENTO

AER(EP).00-00-5 Edizione [inserire l’edizione applicabile]

4. INDIVIDUAZIONE DELLA DRS / ASDR

La Ditta [nome della Ditta, sede legale, ecc..] / L’Autorità [nome dell’Autorità, indirizzo, ecc…] è individuata quale DRS / SDAR per il sistema [nome del sistema*], compresi tutti i suoi equipaggiamenti e/o parti componenti.

Nel caso di DRS: La Ditta [nome della Ditta] è responsabile del progetto, delle modifiche e delle indicazioni contenute nei relativi documenti da essa emessi.

Nel caso di SDAR: L’Autorità [nome dell’Autorità] è responsabile dell’Aeronavigabilità iniziale basata sullo sviluppo e l’integrazione del progetto e delle indicazioni contenute nei relativi documenti emessi dalla Ditta [nome della Ditta].

In caso di DRS delegata/licenziataria aggiungere: Viene riconosciuta quale DRS Delegata/Licenziataria [identificare il tipo di delega] la ditta [nome della Ditta delegata] che potrà svolgere [identificare le attività delegate]

IL DIRETTORE GENERALE

*[nome del sistema]: si intende il nome del sistema così come è/verrà riportato sul Certificato di Omologazione di Tipo Aeromobile Militare / Certificato di Omologazione / Certificato di Idoneità all’Installazione.

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Allegato 6 P.T.A. AER.1X-[name of the system*]-00-1XX

Edition 0 of XX/YY/ZZZZ

ITALY’s MINISTRY OF DEFENCE GENERAL DIRECTORATE OF AIR ARMAMENTS

TITLE: System Design Responsible (SDR) / System Design Authority Responsible (SDAR) of the [name of the system*]

Source: PTD N° XXX dated XX/YY/ZZZ or other related document dated XX/YY/ZZZ issued by [name of the Company / name of the Authority ].

___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

WARNING This P.T.A. issued by Armaereo, gives full applicability to the [Source] issued by [name of the Company / name of the Authority ], that remains fully responsible for the technical information therein contained.

NOTE [if applicable] This P.T.A. supersedes the P.T.A. AER.1X-[name of the system*]-1XX dated XX/YY/ZZZZ.

1. SYSTEM [name, P/N, description of the system*]

2. SCOPE

To formally identify the System Design Responsible (SDR) / System Design Authority Responsible (SDAR) for the system [name of the system*].

3. REGULATION REFERENCE

DGAA’s Regulation AER(EP).00-00-5 Edition [insert the applicable edition]

4. IDENTIFICATION OF THE SDR / SDAR

The company [name of the Company, legal address, ecc. ] / The Authority [name of the Authority, address, ecc.] is identified as SDR / SDAR for the system [name of the system*], including all its equipment and / or component parts.

In case of SDR: The [name of the Company] is accountable for the design, its changes and all the technical information contained within the Company’s documents.

In case of SDAR: The [name of the Authority] is accountable for the Airworthiness based on the design of [name of the Company] developed/integrated design and all the technical information contained within the Company’s documents.

In case of SDR delegated/licensee add: The company [name of the Company delegated] is recognized as delegated/licensee SDR [identify the type of delegation] for the following tasks [identify the activities delegated]

THE GENERAL DIRECTOR

*[name of the system]: is the name of the system as will be shown on the Military aircraft Type Qualification Certificate / System Qualification Certificate / Fit-For-Installation Certificate

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1.3 Testata della P.T.A. di introduzione Modifica Tecnica (Modello Allegato 6). a) In alto a sinistra andrà scritto : “AZIONE IMMEDIATA”, “AZIONE

URGENTE” o “AZIONE NORMALE” per le P.T.A. che hanno impatto sulla sicurezza e la loro introduzione deve avvenire rispettivamente prima del prossimo impiego dell’a.c. interessato o entro 10 giorni/10 ore di impiego. Subito sotto, a sinistra, per le P.T.A. che abbiano riflessi sulla sicurezza, occorrerà scrivere: “SICUREZZA”.

b) Numero di individuazione e data di emissione Da porre in alto a destra. Il numero di identificazione è attribuito secondo le prescrizioni della Norma AER.0-0-2, la data della P.T.A. corrisponderà a quella di edizione della P.T.A. medesima. Indicare se è un Supplemento con la relativa data.

c) Titolo Al centro sarà riportata l’indicazione sintetica della modifica, la denominazione dell’a.c. a cui essa si riferisce e la denominazione e tipo dell’a.c. finale (aeromobile, motore, missile, ecc.).

d) Subito sotto il titolo sarà posta l’avvertenza riportata sul modello 6 dell’allegato, la terza avvertenza, di seguito riportata, verrà posta quando una P.T.A. introduce varianti all’inviluppo di volo, alle procedure di volo, alla strumentazione di volo, al layout del cockpit.

AVVERTENZA: La presente P.T.A. annulla e sostituisce la P.T.A. AER. Ed. gg/mm/aaaa.

L’Autorità responsabile della Certificazione Tecnica Operativa ai sensi del DPR 556/99 implementerà la presente PTA, previa verifica della compatibilità della stessa, sugli aeromobili che sono soggetti a Certificazione Operativa.

I Comandanti dovranno accertarsi che tutto il personale autorizzato ad operare con l’equipaggiamento oggetto del presente provvedimento siano edotti circa i contenuti della presente PTA (Da inserire solo quando la modifica introduce varianti all’inviluppo di volo, alle procedure di volo, alla strumentazione di volo, al layout del cockpit)

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1.4 Corpo della P.T.A. Le P.T.A. forniranno indicazioni specifiche per ognuno degli elementi sottoindicati che individuano le parti di cui si compone la P.T.A..

- Quadro 1 Sede di esecuzione Indicare il livello tecnico che deve eseguire la modifica tecnica. Generalmente questa parte indicherà soltanto il livello di manutenzione che deve eseguire le istruzioni contenute nella P.T.A., a meno che non siano necessarie specificazioni aggiuntive. Per determinare l’adeguato livello di manutenzione a cui affidare l’esecuzione della P.T.A. occorre tenere conto delle capacità tecniche in uomini e mezzi dei livelli interessati.

- Quadro 2 Limiti di tempo per l’esecuzione Indicare in questo quadro quando la modifica tecnica deve essere introdotta. Per le modifiche attinenti la sicurezza sarà indicato il limite di introduzione (cicli e/o ore di funzionamento e/o tempo calendariale) oltre il quale l’articolo in condizioni pre-modifica deve essere sospeso dall’impiego. Tale limite dovrà essere definito tenendo nel debito conto le indicazioni contenute nelle corrispondenti P.T.D.. Inoltre, per tutte le P.T.A., ad eccezione di quelle attinenti la sicurezza, occorrerà indicare un termine che consenta di introdurre la modifica in tempi contenuti senza però penalizzare l’utilizzatore, sia per gli aspetti di efficienza linea, sia per non creare inutili aggravi di manutenzione.

- Quadro 3 Applicabilità Indicare specificamente il tipo di articolo o equipaggiamento che deve essere modificato. Quando la P.T.A. non si applica a tutti gli esemplari dell’articolo, oppure si applica in modo differente ai vari esemplari di quel tipo, specificare le matricole militari od i numeri di serie. Quando la P.T.A. è applicata anche in produzione, il punto di introduzione della modifica tecnica sugli articoli di configurazione in produzione sarà indicato in questo quadro. Se l’applicazione della P.T.A. in argomento è subordinata all’esecuzione di un’altra modifica tecnica, tale circostanza andrà specificata in questo quadro con l’aggiunta di una nota del seguente tenore: NOTA Il lavoro richiesto dalla presente

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P.T.A. sarà eseguito insieme con (o prima di o dopo di) il lavoro richiesto dalla P.T.A_______.

- Quadro 4 Scopo Indicare le ragioni che hanno reso necessaria la modifica tecnica e la finalità che la modifica tecnica si prefigge di raggiungere. L’Ente che esegue la modifica tecnica si deve rendere conto delle cause e dei fini, pertanto è importante che questa parte risulti chiara e completa.

- Quadro 5 Notizie relative al materiale In questo quadro andranno indicate tutte le notizie relative alle parti occorrenti per la modifica tecnica, alle parti rimosse, i provvedimenti per le scorte, le modalità da seguire per richiedere il materiale e per la sua individuazione. Pertanto questo quadro è generalmente suddiviso nei seguenti paragrafi:

(5.1) Parti necessarie per eseguire la modifica tecnica Questo paragrafo indicherà le parti necessarie per l’applicazione della modifica tecnica su ciascuno degli articoli. (Si deve indicare il P/N, la Denominazione e la quantità)

(5.2) Scorte interessate In questo paragrafo occorrerà indicare, attraverso il numero di codificazione o di riferimento, le scorte interessate dalla modifica tecnica. Bisognerà indicare sia le scorte del particolare direttamente interessato dalla modifica tecnica, sia quelle dei complessivi superiori che contengono come componente o subassieme il particolare da modificare.

(5.3) Variazione dei dati di identificazione In questo paragrafo andranno riportati i nuovi dati di identificazione (NdC/NsN o NdR / P/N) che assumono gli articoli modificati, l’identificazione dei nuovi particolari utilizzati e quella dei particolari eliminati. (Si deve indicare la Denominazione, il P/N pre modifica, P/N Post modifica, Quantità).

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1-28

(5.4) Attrezzature necessarie Questo paragrafo individuerà, quando necessario, l’attrezzatura specifica necessaria per l’introduzione della modifica tecnica, quando questa non sia in dotazione all’Ente che deve applicare la modifica tecnica. Sarà indicata l’attrezzatura necessaria per la modifica tecnica degli articoli in esercizio e di quelli di scorta, i dati di individuazione, l’Ente a cui va inoltrata la richiesta, la destinazione di eventuale attrezzatura pre-modifica.

NOTA Se la modifica tecnica comporta anche la modifica di attrezzature già in dotazione, questa circostanza deve essere menzionata, anche quando fosse emessa una P.T.A. indipendente e specifica per la modifica dell’attrezzatura.

- Quadro 6 Modalità di esecuzione Questo quadro conterrà una descrizione dettagliata delle operazioni da eseguire per introdurre la modifica tecnica. In generale saranno necessarie operazioni di smontaggio, introduzione della modifica tecnica vera e propria, reinstallazione e prova. Le operazioni preliminari per accedere al particolare da modificare e per renderlo disponibile per la modifica tecnica, nonché quelle finali per rimontare il particolare nel complessivo superiore e le prove necessarie potranno essere descritte sinteticamente, ma con preciso richiamo ai paragrafi dei manuali applicabili. Quando si prevede che la modifica sia introdotta unicamente presso la Ditta, le informazioni richieste dal presente quadro potranno essere omesse.

- Quadro 7 Istruzioni speciali per i materiali classificati pericolosi e/o per lo smaltimento dei materiali di risulta e/o scartati In questo quadro dovranno essere fornite tutte le istruzioni per la gestione dei rischi per persone o cose, a terra o in volo, derivanti dall’impiego dei materiali pericolosi anche relativamente allo smaltimento delle parti sostituite per le quali deve essere specificato il loro contenuto. In particolare saranno indicate le seguenti informazioni:

7.1 Istruzioni speciali per i materiali pericolosi 7.2 Istruzioni per lo smaltimento dei materiali di risulta e/o

scartati

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- Quadro 8 Informazioni supplementari In questo quadro andranno riportate quelle informazioni supplementari che non trovano posto nei quadri precedenti. In particolare saranno indicate le seguenti informazioni ove applicabili:

8.1 Necessità esecuzione prove su parte modificata: 8.2 Necessità esecuzione al banco o volo prova del

sistema interessato; 8.3 Variazione peso e centramento; 8.4 Pubblicazioni Tecniche

- Quadro 9 Registrazioni sui documenti Indicare in questo quadro i modelli caratteristici particolari sui quali la modifica tecnica deve essere registrata. La registrazione va richiesta sul documento caratteristico relativo all’a.c. interessato alla modifica; in mancanza di tale documento, la registrazione va richiesta sul documento caratteristico del complessivo superiore.

- Quadro 10 Gruppo firma Timbro e firma del Direttore Generale.

Inserire in basso a sinistra l’elenco degli allegato. (P.T.D. parte 2 ed altri eventuali)

1.5 Classifica di Segretezza Se la P.T.A. contiene informazioni classificate, i sottoparagrafi saranno contrassegnati all’inizio del testo con SS, S, RR, R secondo la notizia sia Segretissima, Segreta, Riservatissima o Riservata. La classifica della pagina che contiene più notizie classificate è la classifica più elevata che compare nella pagina, la classifica complessiva della P.T.A. è la classifica più elevata che compare nella P.T.A.. Si farà in modo che il titolo della P.T.A. sia scelto, per quanto possibile, in modo che risulti declassificato rispetto alla P.T.A..

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Allegato 7 P.T.A. AER.

AZIONE Edizione del

MINISTERO DELLA DIFESA DIREZIONE GENERALE DEGLI ARMAMENTI AERONAUTICI

____ REPARTO ____ DIVISIONE

TITOLO:

AVVERTENZE

La presente PTA è originata dalla PTD n° ____ del ____ / S.B. n° _____ del ______/ NTO (No Technical Objection) emesso dalla Ditta ___________, nominata DRS / DRS delegata / DRS licenziataria del sistema oggetto del presente provvedimento L’Autorità responsabile della Certificazione Tecnica Operativa ai sensi del DPR 556/99 implementerà la presente PTA, previa verifica della compatibilità della stessa, sugli aeromobili che sono soggetti a Certificazione Operativa. I Comandanti dovranno accertarsi che tutto il personale autorizzato ad operare con l’equipaggiamento oggetto del presente provvedimento siano edotti circa i contenuti della presente PTA (Da inserire solo quando la modifica introduce varianti all’inviluppo di volo, alle procedure di volo, alla strumentazione di volo, al layout del cockpit)

1. SEDE DI ESECUZIONE

2. LIMITI DI TEMPO PER ESECUZIONE

3. APPLICABILITA’

4. SCOPO

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5. NOTIZIE RIGUARDANTI IL MATERIALE

5.1 Parti necessarie per eseguire la modifica tecnica

5.2 Scorte interessate

5.3 Variazione dei dati di identificazione

5.5 Attrezzature necessarie

6. MODALITA’ DI ESECUZIONE

7. ISTRUZIONI SPECIALI PER I MATERIALI CLASSIFICATI PERICOLOSI E/O PER LO SMALTIMENTO DEI MATERIALI DI RISULTA E/O SCARTATI

7.1 Istruzioni speciali per i materiali pericolosi

7.2 Istruzioni per lo smaltimento dei materiali di risulta e/o scartati

8. INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI

8.1 Necessità esecuzione prove su parte modificata

8.2 Necessità esecuzione prova al banco o volo prova del sistema interessato

8.3 Variazione peso e centramento

8.4 Pubblicazioni Tecniche

9. REGISTRAZIONE SUI DOCUMENTI

IL DIRETTORE GENERALE

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1.6 Testata della P.T.O.A. di introduzione della Modifica Tecnica Operativa (Modello Allegato 7) a) Numero di individuazione e data di emissione

Il numero di identificazione, da porre in alto a destra, sarà simile a quello previsto per le P.T.A. dalla norma AER(EP).0-0-2 con la differenza che la sigla iniziale sarà “PTOA.…” e non più “AER-…”. La data della P.T.O.A. corrisponderà a quella di edizione della medesima, inoltre dovrà essere indicato se è un Supplemento con la relativa data.

b) Titolo Al centro sarà riportata l’indicazione sintetica della modifica, la denominazione dell’a.c. a cui essa si riferisce e la denominazione e tipo dell’a.c. finale (aeromobile, motore, missile, ecc.).

c) Subito dopo la fonte verrà posta la seguente avvertenza: AVVERTENZA: La presente P.T.O.A. edita da Armaereo rende esecutiva la Prescrizione Tecnica Operativa n°_____ del ______, emessa dalla Forza Armata _____. Autorità responsabile della Certificazione Tecnica Operativa ai sensi del DPR 556/9. La P.T.O. suddetta è parte integrante del suddetto documento.

1.7 Corpo della P.T.O.A. Le P.T.O.A. forniranno indicazioni specifiche per ognuno degli elementi sottoindicati che individuano le parti di cui si essa compone.

- Quadro 1 Aeromobile/Sistema Indicare specificamente il tipo di articolo o equipaggiamento che deve essere modificato.

- Quadro 2 Scopo Indicare lo scopo della modifica.

- Quadro 3 Applicabilità Indicare gli aeromobile e le matricole militari a cui applicare la modifica.

- Quadro 4 Registrazioni sui documenti Indicare in questo quadro i modelli caratteristici particolari sui quali la modifica tecnica deve essere registrata. Indicare anche le eventuali modifiche da apportare alle P.T. ovvero i riferimenti ai S.O. emessi per la Certificazione Operativa.

- Quadro 5 Limite di validità- Scadenza Indicare in questo quadro il termine dell’esigenza.

- Quadro 6 Gruppo firma Timbro e firma del Direttore Generale.

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Allegato 8 P.T.O.A.

Edizione del

MINISTERO DELLA DIFESA DIREZIONE GENERALE DEGLI ARMAMENTI AERONAUTICI

____ REPARTO ____ DIVISIONE

TITOLO:

AVVERTENZE

La presente P.T.O.A. edita da Armaereo rende esecutiva la Prescrizione Tecnica Operativa n°_____ del ______, emessa dalla Forza Armata _____. Autorità responsabile della Certificazione Tecnica Operativa ai sensi del DPR 556/9. La P.T.O. suddetta è parte integrante del suddetto documento.

1. AEROMOBILE/SISTEMA

2. SCOPO

3. APPLICABILITA’

4. REGISTRAZIONI SUI DOCUMENTI

5. LIMITE DI VALIDITA’ - SCADENZA

IL DIRETTORE GENERALE

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1-34

Allegato 9 PRESCRIZIONE TECNICA APPLICATIVA INTERIM

MINISTERO DELLA DIFESA

DIREZIONE GENERALE DEGLI ARMAMENTI AERONAUTICI ____ REPARTO ____ DIVISIONE

Tel. +39-06-xxxxxxxx Fax +39-06-xxxxxxx

PROT: M_D GARM /T3

/ / - - /

amm.ne uo nr. progr. data classifica

NUMERO DI PAGINE: .

A: ................................................... ............................. ................................................... ............................. ................................................... .............................

INFO: ................................................... ............................. ................................................... .............................

OGGETTO: PRESCRIZIONE TECNICA APPLICATIVA INTERIM “…………………”

P.T.A.I. N° ................................ AZIONE …………….. EDIZIONE …………….. TITOLO : FONTE :

AVVERTENZA La presente PTAI è originata dalla PTDI n° ____ del ____ / S.B. n° _____ del ______/ NTO (No Technical Objection) emesso dalla Ditta ___________, nominata DRS / DRS delegata / DRS licenziataria del sistema oggetto del presente provvedimento

L’Autorità responsabile della Certificazione Tecnica Operativa ai sensi del DPR 556/99 implementerà la presente PTAI, previa verifica della compatibilità della stessa, sugli aeromobili che sono soggetti a Certificazione Operativa.

1. SEDE DI ESECUZIONE

2. LIMITI DI TEMPO PER L'ESECUZIONE

3. APPLICABILITA’

4. SCOPO

5. NOTIZIE RELATIVE AL MATERIALE

6. MODALITA’ DI ESECUZIONE

7. ISTRUZIONI SPECIALI PER I MATERIALI CLASSIFICATI PERICOLOSI

8. INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI

9. REGISTRAZIONI SUI DOCUMENTI IL DIRETTORE GENERALE

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Appendice 2 alla P.T. AER(EP).00-00-5

2-1

1. APPENDICE 2 - ANNESSO I PARTE ECONOMICO-LOGISTICA DELLE PRESCRIZIONI TECNICHE DITTA Di seguito vengono fornite delle linee guida per la compilazione della parte 2 delle P.T.D. (contenente i dati relativi alle informazioni di tipo economico, operativo e logistico. La parte 2 della P.T.D. dovrà essere inviata unitamente alla parte 1, secondo le procedure descritte nella appendice 1, e le informazioni in essa contenute potranno essere modificate a seconda delle esigenze degli enti utilizzatori.

P.T.D. PARTE 2 Segue pag. 3 della P.T.D....................................... Riflessi sulla Logistica del................proposta da..................... 33. Programma Consegne KIT:

34. Costo P.T.D………. Carico Ditta Carico A.D.

35. Costo totale comprese Modif. Collat. Carico Ditta Carico A.D.

36. da N.S. o M.M. Quantità Interessata

Applicazione in Produzione

37. Variazioni Termini Consegna

Applicazione in Retroazione Pro. Retro Esaur. Scorte

38. da N.S. o M.M. Quantità Interessata

39. Riflessi sull’Impiego, sul Supporto Logistico, sull’Addestramento ed Efficienza Operativa

40. Effetti sul Programma di Sviluppo

X 41. ELEMENTI All. X ELEMENTI a Riflessi sul Supporto Logistico: -Addestramento alla Manutenzione -Programma Supporto Logistico -Equip. Addestramento alla

Manutenzione

-Criteri di Manutenzione -Personale -Procedure di Manutenzione -Assistenza Tecnica Ditta

-Programma di Supporto Provvisorio -Parti di Ricambio / Scorte b Altre Considerazioni: -Infrastrutture -Interfaccia -Equipaggiamenti di Supporto -Altri. Equipag. Interessati -Addestramento all’Impiego -Vincolo fisico -Equip. Addestramento all’Impiego -Rilavorazione Altri Equipag -Procedure di Prova

42. Soluzioni Alternative 43. Raccomandazioni per retroazione descrizione dettagliata

44. Ore Lavoro per prove 45. Necessità di assistenza Ditta 46. Periodo di inattività del sistema 47. Effetti della presente modifica sulle modifiche precedentemente accettate

48. Data Limite di accettazione per: - Produzione - Supporto Logistico

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2-2

PARTE 2 Segue, pag. 4 della P.T.D...........................del...............emessa da........................... 49. AREA PRICE

FATTORI NON RICORRENTI

RICORRENTI TOTALE

A - PRODUZIONE UNITARI QUANTITA’

TOTALE

Particolare

Equipagg. di prova

Attrezzi Speciali

Scarti

Progettazione

Modifiche proc. di prova

Qualif. part. nuovo

B - RETROAZIONE

Progettazione

Prove prototipo

Prove Kit modifica

Kit per retroazione

Preparazione documentaz.

Attrezzi speciali

Assistenza Ditta

Costo personale militare

Prove postmodifica

Modifiche al G.F.E.

Qualif. G.F.E. modif.

C - SUPPORTO LOGISTICO

Rilav. parti scorta

Nuove parti scorta

Kit rtroaz. per scorte

Addestr.to all’impiego

Addestr. alla manutenz.

Aggiorn. pubblicazioni

Nuove pubblicazioni

Prep. pubblic. modif.

Manodopera manutenz.

D - ALTRI

TOTALE

50. TASSI ORARI APPLICATI

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2-3

PARTE 2 Segue pag. 5 della P.T.D............................................del.................................emessa da............................................

PROGRAMMAZIONE

Data di accettazione INIZIO CONSEGNA TERMINE CONSEGNA EVENTO SIGNIFICATIVO Numero di mesi

1

2

3

4

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6

7

8

9

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11

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13

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20

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31

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33

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35

3 6

APPLICAZIONE IN PRODUZ.

APPLICAZIONE IN RETROAZ.

PUBBLICAZIONI

PARTI RICAMBIO

ATTREZZATURE

EQUIP. MANUTENZIONE

EQUIP. ADDESTRAMENTO

CONSEGNA KIT

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2-4

ISTRUZIONI PER LA PREPARAZIONE DEL MODELLO “PRESCRIZIONE TECNICA DITTA” Parte 2

Compilazione della pagina 3: PARTE 2-Riflessi sulla logistica.

- Casella 33 Indicare sinteticamente il programma di consegna dei kit o delle parti sciolte necessari per la modifica nonché la fonte di approvvigionamento proposta.

- Casella 34 Inserire il costo complessivo per l’introduzione della P.T.D. indicando se tale costo dovrà essere sostenuto dall’A.D. o dalla Ditta.

- Casella 35 Inserire il costo totale della P.T.D. comprensivo delle P.T.D. associate, indicando se tale costo dovrà essere sostenuto dall’A.D. o dalla Ditta.

In mancanza di P.T.D. associate, questa casella non dovrà essere compilata.

- Casella 36 Indicare S/N o M.M. dell’equipaggiamento su cui dovrà essere applicata la modifica durante la produzione

- Casella 37 Indicare sinteticamente l’effetto della modifica sui termini di consegna degli equipaggiamenti.

- Casella 38 Indicare S/N o M.M. degli equipaggiamenti su cui dovrà essere applicata la modifica in retroazione.

- Casella 39 Descrivere l’effetto della modifica sull’impiego, sul supporto logistico, sull’addestramento e sull’efficienza del sistema.

- Casella 40 Descrivere l’effetto della modifica sul programma di sviluppo del sistema.

- Casella 41 Gli effetti sul supporto logistico, ecc. dovranno essere descritti mediante allegati da citare nell’apposita colonna della casella.

- Casella 42 Si dovrà indicare se il problema per cui è emessa la P.T.D. può essere risolto per altre vie precisando i vantaggi e gli svantaggi delle altre soluzioni.

- Casella 43 Fornire in un fascicolo allegato in riferimento a questa casella una descrizione dettagliata delle modalità e dei tempi di esecuzione della modifica in retroazione, indicando anche procedure, attrezzi, la destinazione delle parti rimosse, ecc.

- Casella 44 Dovranno essere indicate le ore lavorative necessarie per l’introduzione della modifica in retroazione.

- Casella 45 Indicare se vi è necessità di assistenza di personale Ditta presso Reparto, specificandone, in caso affermativo, quantità e tipo di specializzazione.

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Appendice 2 alla P.T. AER(EP).00-00-5

2-5

- Casella 46 Indicare il tempo totale stimato di inattività del sistema dovuto all’introduzione della modifica.

- Casella 47 Riassumere l’effetto cumulato sulle prestazioni, caratteristiche, ecc. del particolare dovuto alla P.T.D. e a quelle precedentemente formalizzate in P.T.A..

Indicare anche le conseguenze della non introduzione della P.T.D..

- Casella 48 Indicare la data limite di formalizzazione della P.T.A. per la produzione secondo programma del particolare modificato e per l’approntamento secondo programma del relativo supporto logistico.

Compilazione della pagina 4: PARTE 2- Costi totali stimati. Dovrà anche essere compilata una copia della presente pagina per ogni P.T.D. eventualmente associata alla P.T.D principale. Il costo complessivo delle varie P.T.D. associate, compresa la P.T.D. principale dovrà essere riportato nella Casella 35.

- Casella 49 Inserire il dettaglio dei costi stimati per l’introduzione della

P.T.D. a fronte di ciascuna voce applicabile.

- Casella 50 Indicare i Tassi Orari utilizzati nei conteggi della casella 46.

Compilazione della pagina 5: PARTE 2- Programmazione. Inserire i simboli riportati in figura per illustrare il programma di produzione, di retroazione, di consegna degli equipaggiamenti modificati, di consegna dei kit, degli equipaggiamenti per la manutenzione e l’addestramento e delle pubblicazioni.

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2-6

APPENDICE 2 - ANNESSO II LINEE GUIDA PER IL CONTROLLO E LA REGISTRAZIONE DELLE P.T.A..

1. APPENDICE 2 - ANNESSO II - LINEE GUIDA PER IL CONTROLLO E LA REGISTRAZIONE DELLE P.T.A..

1.1 CONTROLLO DI OTTEMPERANZA DELLE P.T.A./P.T.A.I. SU a.c. DISLOCATI PRESSO l’INDUSTRIA

1.1.1 P.T.A./P.T.A.I. azione immediata ed urgente Le P.T.A. in titolo vanno applicate sugli esemplari presenti presso l’industria prima che questi siano riconsegnati alla F.A./Corpo dello Stato. Se qualche equipaggiamento è già stato accettato dall’U.T.T. ma non è stato ancora consegnato alla F.A./Corpo dello Stato, l’U.T.T. richiederà alla Ditta l’applicazione delle P.T.A. in argomento. In questo ultimo caso, qualora la P.T.A. riguardasse equipaggiamenti in corso di fornitura in ambito di contratti gestiti da Enti Centrali diversi dalla D.G.A.A., la suddetta azione dovrà essere espletata da tali Enti.

1.1.2 P.T.A.I. operative Queste P.T.A. vanno introdotte quando l’attività non richieda costi aggiuntivi. In caso di costi aggiuntivi saranno richieste istruzioni alla D.C. di questa D.G. che concorderà il da farsi con l’Ente Centrale di F.A./Corpo dello Stato interessato.

1.1.3 P.T.A. azione normale interessanti la sicurezza Per tali P.T.A. l’U.T.T. dovrà richiedere l’applicazione della modifica anche nei casi di maggiore onere finanziario e/o di ritardi nei termini di consegna dell’equipaggiamento. In caso di rilevanti oneri economici e notevoli slittamenti dei termini di consegna o nel caso di indisponibilità delle parti/kit di modifica, l’equipaggiamento può essere consegnato nella condizione pre-modifica solo su autorizzazione scritta di questa D.G.. Qualora la gestione del contratto per la introduzione della modifica fosse di competenza di Enti Centrali diversi dalla D.G.A.A., la richiesta dovrà essere effettuata da tali Enti.

1.1.4 P.T.A. azione normale non interessanti la sicurezza Tali P.T.A. andranno applicate quando l’esemplare da modificare è in una fase di lavorazione (riparazione, revisione, costruzione) tale da consentire l’introduzione della modifica senza causare un maggiore onere finanziario o ritardo nella riconsegna dell’articolo di configurazione interessato e quando i kit o le parti necessarie per l’applicazione della stessa siano disponibili.

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2-7

In ogni caso l’U.T.T. dovrà comunicare alla D.C. ed all’Ente Centrale competente le P.T.A. per le quali l’introduzione è stata rimandata per uno dei fatti sopra specificati.

1.2 REGISTRAZIONE DELLE P.T.A./P.T.A.I. SUI DOCUMENTI (LIBRETTI E MODELLI CARATTERISTICI) Di seguito vengono fornite delle linee guida per la gestione delle P.T.A. emesse e della loro relativa applicazione su gli a.c. interessati. Tali procedure possono essere utilizzate quale strumento, per poter determinare lo stato della configurazione raggiunta da ciascun aeromobile. Alla ricezione di una P.T.A. l’Ufficiale tecnico preposto alla manutenzione degli equipaggiamenti distribuiti alla F.A./Corpo dello Stato ed il responsabile designato dalla Ditta, per quelli in lavorazione presso la Ditta medesima, disporranno per la registrazione della P.TA. sull’apposito modello caratteristico dell’equipaggiamento interessato, secondo le indicazioni riportate al quadro 8 della P.T.A., attenendosi alle seguenti direttive: a) se la P.T.A. risulta applicabile solo a determinati esemplari

dell’equipaggiamento, identificati attraverso le matricole militari o i numeri di serie, la registrazione non deve essere effettuata per quegli esemplari su cui la P.T.A non è applicabile;

b) Se la P.T.A. non prevede limitazioni matricolari, deve essere registrata sull’apposito modello di ogni esemplare inclusi quelli presso deposito o magazzino.

c) Se dall’esame fisico dell’esemplare risulta che la P.T.A. non è applicabile, si apporrà il simbolo N.A. (non applicabile) a fianco della registrazione della P.T.A., nella colonna “data di ultimazione”.

d) Se dall’esame fisico dell’esemplare i lavori prescritti dalla P.T.A. risultano già eseguiti, si apporrà il simbolo PWC (Previously complied With = già ottemperata) nella colonna “data ultimazione”.

NOTA E’ importante attenersi alle direttive di cui sopra. Nel caso infatti di trasferimento dell’Equipaggiamento da un Ente all’altro, tale annotazione informa l’Ente ricevente che l’applicabilità della P.T.A allo specifico esemplare è già stata esaminata e determinata.

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1.2.1 Registrazione della situazione dei Kit necessari per aeromobili, e per i relativi a.c. (Modello TO-2) L’Ufficiale tecnico preposto alla manutenzione (responsabile della pianificazione delle modifiche) per gli articoli distribuiti alla F.A./Corpo dello Stato e la Ditta, per quelli in lavorazione presso la Ditta stessa, all’atto della compilazione della richiesta dei kit e/o parti sciolte disporranno l’impianto di un modello TO-2 (vedere allegato 1) destinato a rappresentare la situazione degli arrivi e dei trasferimenti dei kit e/o parti sciolte necessari per l’applicazione della P.T.A./P.T.O.A. in rapporto al numero di esemplari da modificare prescritti.

1.2.2 Registrazione stato applicazione modifica (Modello TO-2A) All’atto della ricezione di una P.T.A./P.T.A.I/P.T.O.A.. l’Ufficiale tecnico preposto alla manutenzione disporrà l’impianto del modello TO-2A (vedere allegato 2), per ogni P.T.A./P.T.A.I./P.T.O.A. pervenuta. Gli Enti di manutenzione di ciascuna F.A./Corpo dello Stato, registreranno sul modello le M.M. o N.S.(S/N) sistemici tutti gli aa.cc. su cui la P.T.A. va introdotta, pur se dislocati presso Enti di rifornimento. La situazione matricolare iniziale va tenuta costantemente aggiornata riportando, in corrispondenza di ogni M.M. e N.S. (S/N), le variazioni che intervengono sullo stato dell’articolo di configurazione.

1.2.3 Compilazione ed invio della cartolina TO-3 Gli Enti di manutenzione di F.A./Corpo dello Stato, che applicano la P.T.A. / P.T.A.I / P.T.O.A. sugli esemplari interessati, provvederanno man mano ad informare l’Ente di manutenzione della propria organizzazione, all’uopo preposto, mediante la compilazione e l’inoltro della cartolina TO-3 (all. 3). La cartolina TO-3 deve essere compilata ed inoltrata per certificare l’ottemperanza o la già avvenuta ottemperanza della P.T.A. e anche, quando fosse accertata, la non applicabilità. In ogni caso dovrà essere compilata ed inoltrata soltanto quando è prescritta la registrazione dell’ottemperanza della P.T.A. sui modelli caratteristici, entro 5 giorni dalla avvenuta ottemperanza. Ogni qualvolta una P.T.A. è applicata su un esemplare a cura di uno degli Enti di manutenzione della F.A./Corpo dello Stato, lo specialista che ha introdotto la modifica richiederà al proprio Ufficio Tecnico la compilazione della cartolina TO-3 per il successivo inoltro. Una cartolina vale per una P.T.A./P.T.A.I. ed è compilata per ogni singolo esemplare modificato.

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1.2.4 Compilazione ed invio della cartolina TO-4 Al fine di assicurare che durante le lavorazioni presso le Ditte revisionatrici sia applicato il maggior numero possibile di P.T.A. emesse sull’a.c. interessato è necessario che la Ditta revisionatrice compili e trasmetta all’Ente Centrale di F.A./Corpo dello Stato interessato una segnalazione particolare (allegato 4) relativa alla programmazione di applicazione della P.T.A.. Tale segnalazione deve essere compilata durante la fase di accertamento e trasmessa subito dopo. La segnalazione includerà soltanto le P.T.A. che non siano state ancora applicate sul particolare aeromobile, o a.c. interessato. In base ai dati contenuti nella segnalazione, l’Ente Centrale di F.A./Corpo dello Stato svolgeranno ogni possibile azione per il reperimento dei kit e/o parti sciolte disponibili altrove perché siano fatti affluire tempestivamente alla Ditta designata.

1.2.5 Compilazione ed invio della cartolina TO-5 Il modello TO-5 (allegato 5) è usato per indicare la configurazione raggiunta dal sistema, rispetto la configurazione prevista, al momento in cui tale sistema è ritirato dalla F.A./Corpo dello Stato. Esso è inoltrato ai seguenti Enti:

l’Ente Centrale di F.A./Corpo dello Stato interessato; la Ditta responsabile del sistema superiore (se diversa).

Nelle singole colonne dello stampato relativo allo stato di ottemperanza saranno trascritti i seguenti simboli internazionali allo scopo di facilitarne l’esame: (1) P.C.W. (Previously Complied With): per le P.T.A./P.T.O.A. che sono

risultate eseguite prima dell’entrata in Ditta dell’aeromobile, motore, missile o equipaggiamento;

(2) C.W. (Complied With): per le P.T.A. eseguite durante il periodo di permanenza in Ditta dell'aeromobile, motore, missile o equipaggiamento per l’esecuzione di lavori di revisione e/o riparazione;

(3) Partially C.W.: per le P.T.A. eseguite parzialmente per i motivi che saranno indicati nell’apposita colonna “NOTE”;

(4) N.C.W. (Not Complied With): per le P.T.A. applicabili ma non eseguite. Nell’apposita colonna indicare i motivi della mancata applicazione;

(5) N.A. (Not Applicable) per le P.T.A. per le quali è stata accertata la non applicabilità al particolare aeromobile, motore, ecc. e quindi non è stata eseguita.

Il modello TO-5 andrà compilato anche per gli aeromobili e per i relativi a.c che escono dalla produzione. Nel caso in cui fossero rilevati errori od omissioni rispetto a quanto riportato nella documentazione caratteristica a corredo dell’aeromobile, motore, missile o equipaggiamento rispetto allo stato di fatto, la Ditta dovrà segnalare

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l’anomalia all’Ufficiale tecnico preposto al servizio di manutenzione dell’Ente che ha versato l’aeromobile, e gli a.c. cercando di chiarire la fonte dell’errore od omissione.

1.2.6 Compilazione ed invio segnalazione ottemperanza P.T.A./P.T.O.A. per equipaggiamenti di terra e di bordo Le Ditte sono tenute a compilare ed inoltrare una segnalazione analoga al modello TO-5 agli stessi indirizzi e con le stesse modalità riportate nel paragrafo precedente. Non si indica qui un particolare tipo di modello che potrà essere proposto e adottato da ciascuna Ditta; è essenziale però che il modello riporti i dati indicati nel paragrafo precedente. Generalmente esso non sarà intestato ad un singolo esemplare ma ad un lotto di esemplari (p.e. a tutti quelli che sono immessi in lavorazione contemporaneamente) indicandone i relativi NN.SS. (S/N).

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Allegato 1 MOD. TO-2

SITUAZIONE DEI KIT NECESSARI RELATIVAMENTE AGLI AEROMOBILI-aa.cc.

INTERESSATI ALL’APPLICAZIONE DI UNA P.T.A./P.T.O.A.

N° P.T.A./P.T.O.A.. ......…………………….. Data……………… Livello Tecnico................. TITOLO: ................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................. Prescrizione non di ARMAEREO fonte della P.T.A. n°………….................…data………. Mod. TO-1 (se richiesto) in data................................. per n°...................... kit e/o per n°...................... parti sciolte Kit ricevuti il ...................................... quantità.................................

il ...................................... quantità................................. il ...................................... quantità................................. il ...................................... quantità.................................

Serie parti sciolte ricevute il....................................... quantità...............................

il....................................... quantità...............................

il....................................... quantità...............................

il....................................... quantità...............................

ELENCO MATRICOLARE M.M.o

N.S (S/N). NOTE M.M.o

N.S (S/N). NOTE

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M.M.o N.S (S/N).

NOTE M.M.o N.S (S/N).

NOTE

AVVERTENZE

L’elenco matricolare dovrà essere aggiornato in modo da poter determinare in ogni momento quanti kit o serie di parti sciolte necessitano all’Ente di Manutenzione. Nella colonna delle “NOTE” deve essere riportato l’eventuale trasferimento del materiale da, oppure, ad altro Ente avvenuto nel periodo di tempo compreso fra la data d’inoltro richiesta del materiale (kit e/o parti sciolte) relativa ai velivoli, motori, ecc., interessati e la ricezione del materiale medesimo. Ciò allo scopo di poter immediatamente stabilire quali kit o parti sciolte devono essere spedite o richieste ad altro Ente.

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Allegato 2 MOD. TO-2A

SITUAZIONE APPLICAZIONE P.T.A./P.T..A.I. SUGLI AEROMOBILI, O AA.CC. INTERESSATI

P.T.A. N° DATA FONTE TITOLO:

ISPEZIONE O CONTROLLO □

RILAVORAZIONE O MODIFICA □

KIT □

PARTI SCIOLTE □

AZIONE IMMEDIATA □ AZIONE URGENTE □

LIMITE TEMPO ESECUZIONE _____________________________________________________ _____________________________________________________ _____________________________________________________

_____________________________________________________

KIT PARTI SCIOLTE

1) DATA APPROVAZIONE PREVENTIVO:

2) DATA PREVISTA 3) DATA EFFETTIVA CONSEGNA: CONSEGNA:

PUBBLICAZIONI INTERESSATE DA AGGIORNAMENTI:

1)ELENCO 2) DATA PREVISTA 3) DATA EFFETTICA CONSEGNA: CONSEGNA:

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SISTEMA (3)………………………TIPO O MODELLO E/O N.d.R. (P/N).........……..…

M.M. o N.S.(S/N) (4)

0

1

2

3

4

5

6

7

8

9

LEGENDA: = NON ANCORA APPLICATA = NON ESISTENTE O F.U.

CW = APPLICATA PART. CW = PARZIALMENTE APPLICATA NA = NON APPLICABILE

COMPILATO DA: CONTROLLATO DA:

APPROVATO DA:

(3) Indicare: aeromobile, motore, missile o equipaggiamento (4) Indicare la MM o NS(S/N) con esclusione dell’ultima cifra

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Allegato 3 MOD. TO-3

Timbro dell’Ente Compilatore

SEGNALAZIONE OTTEMPERANZA P.T.A./P.T.A.I./P.T.O.A.

Prescrizione Tecnica Applicativa....................................... Data...............................

Aeromobile Mod. .......................................... M.M. .................................................

a.c. Mod. .......................................... S/N. ..................................................

a.c. Mod. .......................................... S/N. ..................................................

ESITO OTTEMPERANZA: N/A C/W P/C/W

FIRMA DELLO SPECIALISTA FIRMA DELL’UFFICIALE TECNICO (CHE HA ESEGUITO IL LAVORO) CAPO DELLA MANUTENZIONE (Certifica: esecuzione e registrazione

applicazione P.T.A. sui documenti prescritti e Mod. TO-2A)

CAPO ENTE DI MANUTENZIONE

........................... li ..................................

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Allegato 4 MOD. TO-4

DISPONIBILITA’ KIT O PARTI SCIOLE PER INTRODUZIONE P.T.A. SU AEROMOBILE, O aa.cc. IN REVISIONE

- PROGRAMMA DI ESECUZIONE –

(Timbro Ente di Manutenzione 3° Livello Tecnico)

Aeromobile: Mod............................. M.M. ................................ Lavorazione: ............................................................ (IRAN - R.G. – A.M.C. – Riparazione – ecc.)

a.c.: Mod............................. N.S.(S/N) ............................ Lavorazione: ............................................................

a.c. : Mod............................. N.S.(S/N) .................. ...... .. Lavorazione: ............................................................

Permanenza prevista in lavorazione (mesi) ......................

Reparto di provenienza: ............................................................ Data arrivo dal Reparto .............................

PRESCRIZIONE TECNICA KIT Parti

sciolte NUMERO

1 Data

2 FONTE

3 Necess.

Dispon.

Necess.

Dispon.

Programmata in

lavorazione

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Allegato 5 MOD. TO-5 (Timbro Ente di Manutenzione 3° Livello Tecnico)

STATO D’INTRODUZIONE DELLE MODIFICHE AL TERMINE DELLE LAVORAZIONI

AEROMOBILI-aa.cc.

Aeromobile Mod. ...................................... M.M. ......................................... a.c. Mod. ...................................... N.S. (S/N) ................................ a.c. Mod./N.d.R.(P/N) ............... .. N.S. (S/N).................................

Data di entrata .......................................... Data di uscita ............................................

Tipo di lavorazione ...................................................................................

SITUAZIONE OTTEMPERANZA P.T.A.

STATO

OTTEMPERANZA

PRESCRIZIONE

TECNICA

DATA

FONTE

PCW CW NCW PARTCW

N/A

MOTIVO

MANCATA OTTEMPERANZA

Questo stampato dovrà essere, possibilmente, riprodotto a cura della Ditta interessata.

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